Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Tra gli argomenti discussi: Burton, Cinema, Critica, Cultura, Film, Mastandrea, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
Convegno
9:30 - CAMERA
10:04 - SENATO
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Senato della Repubblica
13:30 - Parlamento
14:00 - Camera dei Deputati
14:15 - Camera dei Deputati
14:30 - Parlamento
14:30 - Camera dei Deputati
critico cinematografico
Il cinema cambia diventa più elastico dice il direttore della Mostra di Venezia Alberto Barbera
Diventa corto come gli episodi delle serie tv raccolte quest'anno inserzione ufficiale oppure cortissimo per la fruizione sui social
I film tradizionali invece si allungano e spesso superano le tre o quattro ore
Ma il cinema cambia anche per i contenuti che propone i due film con cui si è aperta ieri l'ottantunesimo Mostra del Cinema di Venezia Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton e nonostante di Valerio Mastandrea
Diversissimi tra loro riguardano entrambi ragiona sottile di confine tra la vita e la morte
E dicono in sostanza che quel confine non cioè che come diceva Pasolini alla fine della Terra vista dalla Luna essere morti può essere vivi è la stessa cosa
Beetlejuice Beetlejuice presentato fuori concorso è il sequel del quasi omonimo film realizzato da Burton trentasei anni fa
La casa dove si incontrano morti e vivi fantasmi e influenze giovani e anziani è la stessa
Per essere clima parto ogni anno sovraccarico di colori e suoni e sospeso tra favole fantasy Mellone horror comico il musical
La cifra è quella del divertissement autoreferenziale con gli attori che giocano a fare gli attori e le citazioni da Hitchcock a Mario Bava chi si sprecano
Cioè Beetlejuice Demone dispettose burlone folletto malvagio che crea dissacrare distruggere mondi e c'è la moglie suggerisce d'anime interpretata da Monica Bellucci che viene uccisa e fatta a pezzi da Beetlejuice Massari cucirsi e riprendere la sua azione mortifere
Nel mezzo ci sono storie di amori impossibili tra vivi e morti a conferma che il confine tra i due stati dell'essere non c'è
E alla fine un esito a sorpresa che chiude il cerchio del film con un ritorno dell'identico sotto altre sembianze
Se il film di Burton è il perfetto inizio della mostra colto e divertente come non capita spesso
Il film di Mastandrea nonostante che ha aperto la sezione Orizzonti affronta la condizione interstiziale del comma tra vita e morte in forma più metaforica
L'idea di partenza è buona chi finisce in coma non è morto si trova in uno stato di sospensione dalla vita nel quale tuttavia continua a vivere a pensare perfino ad amare
E questo stato apre dei varchi squarciò un buio che sembra una condanna promette ancora un futuro
Non è detto che chi è sull'orlo della vita debba fare il salto definitivo superare l'ultima linea qualcuno si risveglia e torna indietro da quel limbo qualcuno varca la soglia Valerio Mastandrea protagonista del film oltre che regista rende più volte perfino in maniera didascalica questa immagine
Il film però sembra fermarsi all'idea iniziale
I personaggi fantasmi alterego dei malati in coma attraversano la vita quasi senza sorprese seppure volando ci sopra per resistere al vento della morte
E la storia resta inchiodata al suo teorema della vita nonostante la morte
Da Venezia per radio radicale Augusto Sainati
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