Festa Nazionale dell'Unità 2024 - Università pubblica e diritto allo studio: in gioco il futuro dell'Italia

A Salza
Nato io
Buona sera buonasera a tutti grazie per essere venuti Grande venuto a questo incontro di questa serata
Che parlerà di università università pubblica e diritto allo studio una un'occasione c'era la la possibilità non solo di ragionare sullo stato della nostra università delle nostre università ma anche su quelli che sono le esigenze di chi frequenta l'università quindi chi lavora nell'università e chi invece vive l'università lusso sugli strumenti ma sono anche le famiglie che sono le città e dunque sono con noi e di chiede di fare un applauso per Alessandro Bush nella
Francesco De Luca
Prosa Fioravante
Gianna Fracassi Alessandra Petrucci
E Alfredo D'Attorre che come sapete per il Pd segreteria sorvoli università alle filosofie
Allora partiamo D'Alessandro Bruscè nella e il primo tema su cui possiamo ragionare insieme proprio quello della vita degli degli studenti delle delle esigenze delle richieste
E di quello che poi gli studenti hanno anche nella transizione verso il mondo del lavoro quindi come vivere le università perché l'università siano prima di tutto casa ma anche luogo dove pensare al proprio futuro e che cosa chiedete soprattutto chi governa in questo senso
Sì anzitutto grazie per la domanda grazie grazie per l'invito la diciamo che c'è da partire innanzitutto da un presupposto da da questo punto di vista ovvero dal fatto che l'università secondo noi non deve essere assolutamente un da una mia tappa della vita ma bensì un vero e proprio percorso di formazione a trecentosessanta gradi e che nella nostra ottica
Va all'università
Deve essere quel luogo di emancipazione sociale di costruzione effettivamente di a una della Società realmente democratica
Sicuramente da questo punto di vista però per far sì che ciò accada una cosa necessaria ed abbiamo fondamentale
E il fatto che ci siano degli investimenti strutturali che sull'università degli investimenti strutturali che evidentemente in questo momento non ci sono che evidentemente negli ultimi anni sono sono venuti a mancare sempre di più nonostante
A anche i fondi del PM
Che però non sono stati sfruttati come devono essere sfruttate non sono stati resi al meglio
E soprattutto infatti da questo punto di vista citando alcuni dati il tema Camp vediamo i nuovi tagli anche che ci sono stati nella la bozza di decreto sulla sulla ripartizione delle FFO qual è il punto e che alta ci sono stati dei tagli quando ci voleva mezzo miliardo per andare a coprire tutti quelli che erano gli scatti in fra gli scatti stipendiali
E gli ho venti inflazionistici che c'erano quest'anno questo perché perché alta tutti i fondi anche che sono stati investiti dal due mila venti ad oggi e al TAS sentiti annullata a causa dell'inflazione eh quell'investimento risultato poi inutile quel minimo investimento in più che era stato fatto risultato qui inutile
E qual è il tema da questo punto di vista che con questi tagli ne siamo molto preoccupati perché è molto probabile che badano sotto pressione i bilanci delle università ecco i bilanci dell'Università sotto pressione
Poi è molto vicina molto concreta la possibilità che tutto ciò si vada ripercuotere sulle spalle degli studenti e che quindi effettivamente ci sia uno scaricabarile che poi vada a far assumere tutta la responsabilità su di questi tagli sull'aumento della contribuzione studentesca
Che ricordiamo già ad oggi
S ai limiti del fattibile la un report nazionale che abbiamo fatto lo scorso anno proprio sul sulla tassazione universitaria
Ci dimostra come almeno undici atenei italiani abbiano una tassazione che sia fuori legge eccome sul territorio nazionale effettivamente la contribuzione studentesca media
Sia si aggira attorno ai mille euro
Cosa che è chiaramente un problema che con questo probabile aumento
Delle tasse si rischia appunto di andare a rimette nuovamente il sistema di istruzione terziario ancora di più ai limiti di quanto è stato e limiti fino ad ora all'interno dell'agenda politica
E soprattutto la a una cosa molto problematica il fatto scherzi va a documentare ancora di più quello che il costo medio che ogni anno uno studente una studentessa universitaria va a sostenere per cercare di fare il il proprio percorso
Da questo punto di vista poi mi attacco anche al mi attacco anche a a quella quell'altra che potrebbe essere diciamo l'altra faccia della medaglia
Che l'altro scenario che si potrebbe venire a creare ovvero il taglio sui servizi nel momento in cui però abbiamo già dei servizi che non sono rose e fiori all'interno delle università e infatti ci rendiamo conto come effettivamente
Già si ha difficoltà a trovare delle Aule adeguate dei laboratori che siano veramente funzionali al percorso di studi nell'università è chiaro che da questo punto di vista fare di nuovo ulteriori tagli ai servizi sarebbe un problema ancora più grande di conseguenza il punto sarebbe proprio quello di cercare di investire la e di appunto effettuare un investimento di tipo politico una scelta comunque di tipo politico su quello che vuoi che debba essere il tuo futuro perché se a questo poi c'è giungiamo il fatto che fondamentalmente non non ci siamo investimenti neanche sulla ricerca poi non possiamo lamentarci però di tutta la fuga dei cervelli e del fatto che nell'arco venticinque trentacinque anni
Tra tutte le persone che migrano verso l'estero il quarantacinque per cento sia appunto
Se appunto di studenti laureati io appunto
Per quanto riguarda anche la riforma del pre ruolo che è uscita a insomma sul quale poi ci sono state anche tutte le dichiarazioni nel nel mese di agosto ma pranzo ma anche tutto il lavoro prima
Parlando con un compagno quello che mi ha detto da questo punto di vista parlando della riforma con un compagno larghe vuole intraprendere il percorso accademico la sua risposta è stata Amalia imparò il francese e me ne vado lì a fare ricerca
è onestamente non mi sento neanche di contraddirlo in nessun modo da questo punto di vista ma questo perché perché chiaramente si è andato a peggiorare ancora di più un percorso che già precario che già di per sé tortuoso
Quel poco che sì ottenuto con la riforma sotto il governo dati
è stato si è fatto marcia indietro si sono aggiunti un sacco di contatti con una base di fondo di investimento di solo cinque giochi di solo cinquanta milioni scusatemi
Di solo cinquanta milioni che però evidentemente sono spicci rispetto a quello che serve e qui mi attacco anche a al successivo ovvero al fatto
Che effettivamente se ne notiamo in Italia Europa le differenze
In Europa ci sono degli investimenti che sono veramente sulla ricerca che sono veramente sull'università in Italia quello che facciamo e a fare una nuova dice una nuova informa che va a precarizzato ancora di più il mondo del percorso accademico dall'altro lato su alle borse di studio anche qui mi collego attraverso il paragone con gli altri Stati europei l'Italia continua ad essere l'unico paese in cui esiste la figura dell'idoneo non beneficiario
L'Italia continua ad essere l'unico paese nel quale non c'è la copertura totale delle borse di studio
è dopo la riforma del titolo quinto nel due mila uno
Quello che è accaduto e che si è aperta una parcellizzazione totale spostando la responsabilità da questo punto di vista dallo Stato a una comproprietà diciamo di responsabilità su Stato e regioni è facendo questa cosa fondamentalmente quello che è è accaduto
Ma e che se parcellizzato e andando a fare questa cosa ad oggi ci sono delle regioni effettivamente virtuosa che vanno a coprire tutte le borse di studio come non lo so può essere appunto l'Emilia Romagna dove ci troviamo dove può essere come può essere la Campania il Piemonte è delle Regioni invece dove non ci sono abbastanza Investimenti investimenti come possono essere l'Abruzzo la Lombardia o il Veneto il Veneto ad esempio
A maggior ragione da questo punto di vista ritorno sul piano siamo agli sgoccioli insomma tra poco arriva al due mila ventisei che stava quell'anno di snodo cruciale da questo punto di vista dove appunto quegli ottocentootto milioni che sono entrati nel sistema grazie al piano nazionale
Verranno meno è si rischia di ritornare l'estrazione percorribile situazione Precorvi di conta l'altro degli ulteriori tagli che si stima arriveranno duecentocinquanta milioni
è il problema che così si rischia di arrivare ad Atene il cinquantacinque per cento di tutti gli studenti universitari che non avranno diritto alla borsa di studio al sostegno economico che hanno bisogno da questo punto di vista soprattutto è molto probabile che con la bozza di decreto dei LEA qualche è uscita e che ne abbiamo duramente criticato all'interno del ce ne sia uno è molto facile che la direzione che si sta prendendo è quella di trasformare le borse di studio sempre più in borse di merito questo perché perché ci siamo inaspriti molto i criteri di merito
E di conseguenza non si va effettivamente a garantire quello che doveva essere il percorso di studi non non si paganti è quello che deve essere il percorso di studi e in questa bozza di decreto soprattutto tra tutti le perché esistono che ne sono sei ne sono stati citati solamente due ovvero quello esplorativo e quello abitativo ma se
LEP se la sigla sta per livelli essenziali delle prestazioni se ce lo dice il nome che sono essenziali andrebbero garantiti tutti e soprattutto andrebbero garantiti
Dandogli eh non invogliando alla dolcezza azione alla monetizzazione come è stato scritto nel nel decreto soprattutto con delle con dei criteri che sono nazionali e che quindi vanno ad essere uguali per le regioni ma non è qualità in cella
Costa basse del quale dove dovevamo parlare ovvero del fatto che comunque ci sono delle differenze il tema non è acuire delle differenze ma permetterà a tutti di poter studiare dove lo dove vuole
E finché vuole sostanzialmente e questa qui secondo me è proprio una questione di impostazione rispetto a quello che la dizione che si vuole dare di paese alla visione che si vuole dare di futuro e pone una questione di perché è una questione di priorità dell'agenda politica priorità dell'agenda politica che evidentemente per questo governo non sono i giovani che evidentemente per questo governo
Non è non è il futuro e che evidentemente per questo governo non è quello di andare a cercare di di utilizzare l'università anche se butta utilizzare come termine
Come effettivamente un luogo di emancipazione sociale che permette a chiunque di diventare quello che vuole invece noi invece si cerca sempre di più
Di privatizzare invece si cerca sempre di più di andare verso una visione di università sempre più e l'Italia sempre più appannaggio ad appannaggio di più ricchi
è mai che sia effettivamente un diritto per tutti come viene sancito effettivamente dalla costituzione nell'articolo trentaquattro
Perché il fatto che addenda citato che per i capaci e meritevoli devono arrivare ai a ai più alti gradi di istruzione è semplicemente un'interpretazione sbagliata del testo costituzionale perché non si può fare che con quella scusa si vanno ad inasprire tutti i criteri di merito
E si fa a non permettere più a studentesse e studenti
E quindi al futuro effettivamente di questo Paese non si va permette di diventare ciò che si vuole e di effettivamente diventare dei cittadini consapevoli e responsabili attraverso anche il percorso universitario e quello che si vive
All'interno del percorso universitario
Ma quello che si vuole fare è cercare di tagliare sempre di più a questo punto di vista per andare in un'università sempre più e l'Italia e università che sia sempre più per pochi
Grazie
Grazie ad Alessandro Shell
Sempre meno il tema degli degli studenti e quindi pagano con con Francesco De Luca che coordinatore la primavera degli studenti
L'altro tema è quello delle disparità nel nostro Paese no quindi visto anche dal dal dal del vostro osservatorio privilegiato quali sono le differenze nei vari atenei e l'altro tema importante
Abbiamo parlato velocemente prima è quello della casa che penso sia un'urgenza che cresce sempre di più io vivo a Bologna il bolognese poi mi sa che sta cambiando molto
Prima ne parlavamo con la lettrice insomma anche sta affrontando problemi che magari Firenze ha già affrontato trovare casa una volta era uno dei principali business di molti immobiliaristi siamo così bolognese darla gli stage universitari o ristretti diversi Taryn non la trovano più
E forse fatica e quindi qual è l'esperienza che è stata affrontando e che cosa chiedete
Allora grazie della domanda e in generale dell'invito non mi presento sono Francesco De Luca sono coordinatore i prevarrà degli studenti un'associazione che dal due mila diciotto promuove appunto un dibattito all'interno dell'università
Vedendo l'università common un ascensore sociale è un uno strumento attraverso la quale formare cittadine e cittadini di questo Paese
E punto sia il tema della casa ma in generale tutti gli altri temi che riguardano quel diritto allo studio che riguardano e in generale i temi dell'Università della formazione terziaria credo siano legati da un unico filo conduttore perché noi crediamo formalmente nella nell'istruzione nel ruolo centrale dell'università che deve avere anche nella costruzione di una di un Paese di un paese civile e l'unica sta quindi non deve essere vista come un privilegio per pochi ma il pilastro all'interno del quale edificare una società più giusta più e che più solidale
Questa premessa tuttavia nella nell'arco dei vari temi che appunto andremo a trattare tra cui quello della casa
Sono sicuramente
Non messa in discussione dalla dalle politiche di questo Governo e appunto il primo tema che ci tenevo a da citare quello dalla condizione studentesca in cui ricade quello sicuramente dell'abitare
La condizione degli studenti oggi riflesso anche di un sistema che incapace di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni siamo studentesse e studenti che viviamo un clima crescente di precarietà di incertezza
Sette appunto tra quelli che sono l'aumento del costo della vita ma anche le difficoltà
Economica in generale
Anche quelli non riusciamo a vivere appieno l'esperienza formativa come esperienza arricchente ma invece si vede come una lotta quotidiana anche per sopravvivere
Tra cui appunto i costi degli affitti insostenibile ma in generale anche un mercato del lavoro che offre incertezza puro tutto questo unico filo conduttore fa emergere una realtà in cui ci sono difficoltà economiche ma anche
Una condizione psicologica per studentesse e studenti che invece viene spesso ignorata dalla dal governo e dalle dalle dalle istituzioni
E l'unica e sta quindi rischia appunto di perdere quella premessa che facciamo all'inizio di una funzione di esenzione totale di motore
Di emancipazione è per questo motivo diciamo il tema anche della diritto allo studio e in generale il tema della dell'abitare vanno in contrasto con quello che appunto una formazione
Che invece viene garantita e in generale oggi dal nostro Paese
La soluzione che noi vediamo rispetto a quello che è un tema improponibile appunto di dei costi degli affitti elevati sicuramente quella di realizzare delle residenze pubblica che è l'unico strumento
Per a garantire effettivamente il diritto allo studio studentesse e studenti
Dare una condizione discutendo appunto dignitosa senza soprattutto gravare su quello che un peso esorbitante che per le famiglie italiane perché anche anticipare dei costi di affitto significa comunque
Gravare pesantemente su un bilancio familiare che oggi è sempre più a dura prova questi bisogna lavorare per costruire un'università accessibile a tutti a tutti e questo lo si può fare soltanto attraverso un piano nazionale di edilizia residenziale studentesca che possa appunto mirava a garantire un'università
Inclusiva che possa accogliere studentesse e studenti senza discriminazione né da un punto di vista economico ma anche da un punto di vista geografico come purtroppo assistiamo anche adesso
è la terra della Dindo appunto dell'abitare delle residenze pubbliche si interfaccia come dicevo prima anche con il tema del diritto allo studio ne abbiamo
Un grave fenomeno della degli ioni ben non beneficiari che era presentato una piaga per il nostro sistema formativo ed educativo e richiede una soluzione come diceva anche Alessandro prima immediata ma strutturale perché il diritto allo studio deve essere
Finanziato senza compromessi soprattutto finanziato a livello nazionale perché non si può lasciare che ci siano regioni che riescono a garantire
Un sistema diritto allo studio più efficiente altre che invece Perra assenza di risorse non possono farlo
E quindi questo perché significa anche indurre poi lo studente nel momento in cui risultava essere idonee lo beneficiario
Ai indurlo a lasciare gli studi e non potabili più garantire quindi rinunciare anche al Future a quella sogno di formazione bisogna quindi cambiare il paradigma vedere università
Non soltanto come un luogo di formazione singola ma come un luogo di formazione che crea una società diverso un mondo migliore e che quindi riesce a partecipare allo sviluppo collettivo
Ed è per lo stesso motivo che oltre al tema del diritto allo studio volevo citare anche quello della della no tax area noi abbiamo un'estensione della no tax area che però rischia di essere solo temporanea
Lo abbiamo visto con l'innalzamento delle quote molto diede che tra l'altro c'è stato sui fondi che nel relais che appunto rischia però di essere una un'occasione temporanee lascia tali invece deve essere uno strumento appunto strutturale che deve essere accompagnato anche da una politica di perequazione perché come dicevo prima non possiamo accettare che l'università
Del sud dove ci sono famiglie con redditi più bassi vai lei anche appunto maggiori e i nuclei familiari con redditi bassi siano costrette invece a subire dei tagli
E quindi anche il costo della no tax area riflette su quella che è la capacità della del singolo ateneo
Vediamo poi appunto anche un tema che secondo me centrale rispetto a quello che deve essere il tema proprio dell'abitare della formazione universitaria per come vogliamo intende la che quello del proliferare dell'Università telematica
Spesso vengono identificate come una soluzione innovativa la stima la formazione ma realtà questa corsa alla digitalizzazione rischia anche di compromettere quella che e la qualità della formazione batte l'università non può essere visto esclusivamente come un luogo in cui accumulare CS Uma
è un luogo appunto non solo di trasmissione di di nozioni ma soprattutto di confronto di scambio culturale e di crescita personale quindi ridurre a tutto questo ha un servizio percorso on line rischia di depotenziare proprio quello che è il tema della formazione del motivo per cui certamente una battaglia sulla questione della degli affitti calmierati ma in generale sulla costruzione delle residenze pubbliche più che altro oggi fondamentale per evitare che appunto la soluzione che invece il governo individua sia appunto al proliferare di questa diversità
Telematica
E tutto questo si abbraccia poi anche con la riforma del pre ruolo come prevarrà degli studenti ci siamo sempre battuti per una riforma che ma garantisce maggiori opportunità
Ma quell'attuale invece rischia di prolungare ulteriormente quello che e lo stato di precarietà infatti è fondamentale
E il governo ascolti
Il hanno un sistema che vuole valorizzare il talento e la competenza anziché perpetuare
Quella che è una precarietà l'incertezza soprattutto una fuga di cervelli perché sappiamo bene quello che e il contributo che in generale i nostri ricercatori danno alla progresso del nostro Paese in generale alla ricerca in Italia
Ed è impensabile che invece noi costringiamo i nostri migliori talenti formati nelle nostre università a trovare opportunità fuori perché non riusciamo a garantire un sistema di formazione che dia stabilità che dia anche quell'amore e quella passione verso continuare unno un percorso di ricerca
Tutto questo poi si lega anche al tema dell'autonomia differenziata a cui dobbiamo diciamo a cui doveva essere rivolto una nostra battaglia politica non soltanto con la raccolta firme o con la promozione del referendum ma il generale con una battaglia politica perché
Dobbiamo opporci a quello che un disegno che mira a creare un sistema anche dovuto visto diversi Dario frammentato con regioni ricche in grado di attrarre maggiori risorse regioni più povere che invece vedrebbero anche da un punto di vista universitario ridotto ulteriormente non loro capacità di investimento all'interno dell'istruzione superiore
E quindi bisogna
Diciamo rispondere a quella che è una sfida epocale non abbiamo la possibilità di costruire un'università e un mondo diverso dare vita ad un cambio di paradigma e quindi cambiare il corso delle cose di costruire un sistema universitario però lascia indietro nessuno questa però è appunto una battaglia che deve raccogliere il Governo e che credo che con l'unione delle forze progressiste si possa far sentire la voce noi come primavera degli studenti ma in generale come è studentessa studenti universitari ci siamo per fare la nostra parte perché noi crediamo che il futuro del nostro Paese passa inevitabilmente dall'università e bisogna quindi fare in modo che
L'università diventi un luogo di emancipazione e di crescita di inclusione
E noi ci siamo appunto per fare la nostra parte perché non possiamo permettere tela mancanza di risorse economiche sia la causa di abbandoni degli studi sofferente persona causa di sofferenze personali
Non possiamo ignorare il grido di aiuto di una generazione che chiede soltanto una cosa che la possibilità di crescere di formarsi all'interno del proprio Paese chiediamo quindi risposte dal governo chiediamo azioni concrete e lo facciamo con la convinzione che l'università pubblica accessibile di qualità sia l'unico strumento capace di trasformare questo Paese
Quindi come studentesse e studenti saremmo anche al fianco del partito democratico se vorrà e intraprendere queste queste battaglie lo facciamo anche partecipando ai tavoli della del Dipartimento diversità e lo facciamo convinti che appunto ci sia tanto da lavorare sul sul tema dell'università della precarietà del diritto all'abitare del diritto allo studio e che serve davvero avere delle i grandi energie del grande interesse verso questo tema grazie
Grazie
Prosa Fioravante dottorandi e dottori di ricerca di la sigla che rappresenti e in questo momento particolarmente complessa dove abbiamo un aumento delle delle forme contrattuali la fine non si rischia che poi si allunghi sempre di più insomma
Il periodo tra la fine del dottorato immissioni in ruolo avete saputo una riforma poi ad altre novità qui un pochino qual è la vostra posizione su questo e l'altro tema invece su cui volevo chiederti un ragionamento
E quello anche del confronto fra il nostro Paese altri paesi prima abbiamo avuto l'occasione di parlare un po'delle differenze fra Italia e Portogallo dove dove tu adesso in questo momento lavori in segni e quindi che che differenze ha notato che cosa può fare l'Italia per per essere sempre più l'avanguardia
E grazie io intanto vorrei fare un ringraziamento non di circostanza al Partito Democratico
Per questo invito e in realtà per quello che è un impegno che è stato portato avanti nel tempo si accennava prima ad una riforma passata insomma della carriera del pre ruolo dei ricercatori
Quella riforma visto un protagonismo anche del partito democratico lo dico qui perché penso che l'impegno io il sul tema dell'Università e della Ricerca nello specifico sia uno di quei temi civili che danno di nuovo la voglia la passione di partecipare
E insomma anche di capire che la politica non è tutta uguale per fortuna i politici non sono tutti uguali fatta questa doverosa premessa risponderei entrambe le domande essenzialmente
Focalizzando su due grossi temi l'università e la ricerca sono un sistema che viene governato ma sarà anche un sistema che si autogoverno
Cosa intendo
La situazione di intollerabile e umiliante voglio sottolineare il termine umiliante precariato che vivono oggi i giovani ricercatori giovani ricercatrici in Italia
Deriva in maniera quasi
Di per direttissima innanzitutto da una grande ignoranza che ha il legislatore intorno a come l'Università funzioni e a come la ricerca funzioni
Nella nella nuova proposta di riforma dell'università e del pre ruolo a firma Bernini Bernini resta qualcuno dice a
Noi veniamo declassati ad assistenti
Ora io credo che chiunque abbia mai messo piede in un dipartimento universitario in un laboratorio in un gruppo di ricerca
Sa benissimo che gli assegnisti tutti coloro che vivono il mondo del post doc gli arresti di Haji precari
Che spesso tra i dieci e i quindici anni rimangono precarie non sanno se l'anno prossimo il contratto sarà rinnovato sono tutto fuorché assistente alla ricerca che loro portano avanti
Alla raccolta dati che loro fanno spesso con risorse proprie perché i fondi dell'università non sono sufficienti
Sono tutto fuorché assistenti alle slide che scrivono per le lezioni che loro tengono non pagati al posto di alcuni professore che scrivono per i professori alle conferenze
E questo perché perché anche i docenti e gli strutturati in una situazione di sotto finanziamento strutturale sono oberati
Di un carico di lavoro burocratico ed incombenze amministrative
Che impediscono veramente a tutti appunto dal professore ordinario al professore associato fino al ricercatore di svolge appieno e al meglio quella che dovrebbe essere la propria professione
Ora questo è un elemento centrale a lo la continua e persistente umiliazione ne siamo passati da una situazione nella quale l'assegno di ricerca una fattispecie condannata dall'Europa tant'è vero che il suo superamento doveva essere una milestone del Pnr R.
E stato congelato
E stato proposto un suo superamento dal governo Draghi grazie al contratto di ricerca
Con il contratto di ricerca ci si è fatti belli la dico così davanti all'Europa dicendo ecco ci abbiamo fatto il compitino perché evidentemente non ci si credeva davvero no che questa riforma forse necessaria come invece lo era
Si è fatto il compitino e quindi oggi quello che accade è che la ministra abbia Nini lascia un contratto di ricerca sulla carta
Quello che le permette di andare in giro a tutte le conferenza stampa a dire ne stiamo valorizzando i ricercatori
Lascia quel contratto sulla carta e lo lascia inapplicato perché perché accanto a quel contratto ha inserito una pletora di figure
E cambiano nome da assegnista diventiamo assistenti e allora questo guardate è un nodo cruciale della contingenza che ci aspetta dalla battaglia che ci aspetta nell'autunno
Innanzitutto sbugiardato quello che è una situazione sulla carta che non corrisponde nulla ad una situazione di fatto di quelle che poi sono effettivamente le condizioni
Contrattuali e di lavoro che i ricercatori avranno in secondo luogo l'Università di ENEL governate viene governata tramite una serie di ideologia che sono stantie e infatti sono ormai in applicate anche in quei Paesi nei quali di fatto sono nate
Esplicito
L'idea che la selezione debba essere fatta sul merito
Perché solo pochi possono essere ricercatori ricercatrice professori universitari
è una narrazione che cade di fronte a dei dati inequivocabili che ATI tutti gli anni attraverso delle indagini
A estesi insieme ed elaborate commento di stupefacenti feci e acclarati dimostra essere una selezione basata meramente sul censo
Se il tuo dici ad una persona quale che sia che deve studiare che viene mirare a seguire le proprie vocazioni che deve mandated contribuire allo sviluppo scientifico del proprio Paese attraverso la propria intelligenza i propri straordinari talenti
E poi tu la tieni en mille duecento massimo mille quattrocento euro con contratto rinnovabile ogni anno per quindici anni
Tu stai dicendo che questa persona deve rinunciare ad avere una famiglia ad avere dei figli a fare il lavoro di cura per i propri genitori perché nel frattempo tu questa persona
La stai costringendo a spostarsi per tutta la penisola e anche ben venga
All'estero per migliorarsi per partecipare a bandi competitivi per fare appunto la ricerca dati per incrociare i migliori colleghi che ci sono e quindi tu stai lì estraendo tutto il valore possibile dalla vita di questa persona per attrarre i finanziamenti dei bandi competitivi
Mentre questa persona rinuncia sacrifica a tutto quello che è la sua vita personale la propria realizzazione al di fuori del lavoro
Questo peraltro ha delle conseguenze chiarissime in termini di Burnout di malessere dal punto di vista della del benessere psicologico e mentale noi addirittura abbiamo dei dati che ci dicono che più del cinquanta per cento dei dottorandi
Quindi neanche dei post hoc di coloro che ancora sarebbero in formazione lavoro
Siccome lavoreranno più di cinquanta ore a settimana nella situazione che raccontavo prima sono soggetti a causa dell'esiguità delle retribuzioni e della fortissima precarietà del proprio percorso nonché per una anche fattispecie singolare del lavoro di ricerca che ti porta a dubitare continuamente di quello che stai facendo a confrontarti con delle reception importanti nei giornali Acqui mandi ovviamente il tuo lavoro delle critiche continua perché queste la scienza essere anche confutati un esperimento che va male ma da quell'esperimento oggi per noi deriva la possibilità di mangiare trasse i mezzi
E allora questa non è più scienza è una sorta di darwinismo sociale applicato all'Accademia nel quale le persone stanno male lavorano o peggio e il loro contributo a quello che invece dovrebbe essere appunto l'avanzamento scientifico e quindi civile economico e sociale del Paese e molto ma molto marginale rispetto a quello che potrebbe invece essere in altre condizioni ora perché dico che questo è una un approccio e vado a chiudere
Specifico dell'Italia guardate la precarietà in accademie nella ricerca c'è dovunque
In nessun Paese europeo
Grande paese c'è una stabilizzazione immediata dopo il dottorato noi non abbiamo mai chiesto una stabilizzazione immediata dopo il dottorato
Quello che però c'è è un'attenzione alle condizioni che si danno i ricercatori affinché loro possano appunto traguardare quelli che sono la dimostrazione della capacità di fare ricerca
E contemporaneamente costruirsi anche un percorso di vita noi in Italia abbiamo anche un grosso scoglio
E anche qui torna la narrazione di come l'università viene governata in virtù del quale quando la ministra Bernini ci dice
Be'ma i gli RT di ieri gli RT di A.P. n r r dovrebbero essere assorbiti dall'industria
Non tiene conto del fatto che l'Italia ha un tessuto tipicamente imprenditoriale fatto di medie piccole piccolissime microimprese
Spesso a conduzione familiare che hanno tutta una serie di vantaggi
Tutta una serie di specifiche molto interessanti e molto peculiari ma che purtroppo non assumono persone che hanno svolto attività di ricerca per dodici anni nella loro vita
Perché non hanno la dimensione necessaria ad avere il la disponibilità di capitale per fare degli investimenti di medio lungo periodo nell'innovazione tecnologica
Allora quello che vorrei veicolare brevemente
E che noi continuiamo a leggere sui giornali nel dibattito pubblico un dibattito che non ha niente niente niente a che fare con quelle che poi sono le condizioni reali dentro il persino vi dico fuori dall'Accademia
Quando si parla di riconoscimento e di valorizzazione del titolo di dottorato bisogna immediatamente che vi sia una norma per la sua il suo riconoscimento all'interno dei concorsi pubblici ad esempio nella pubblica amministrazione e in virtù delle professioni ad altissima specializzazione e bisogna che vi siano degli investimenti esteri e pubblici e privati sull'avanzamento tecnologico e l'investimento in ricerca e sviluppo
L'ultima battuta è questa perché l'università e la ricerca
Vengono governate ma si governano
Perché è anche vero che ormai noi ci trasciniamo in una condizione di sottofinanziamento talmente da tanto tempo
Che ormai è passata invalsa l'idea che questa situazione strutturale di sottofinanziamento ossia cui l'unico orizzonte possibile
Nel quale stiamo e allora ne abbiamo i colleghi che quando vanno in visiting in Spagna in Inghilterra in Germania in Portogallo negli Stati Uniti tornano e ci dicono incredibile
Ho scoperto che quando entro in laboratorio le sue gli stress lamentazioni che mi servono posto trovarle
E incredibile mi hanno fatto un contratto in più per fare il tutoraggio agli studenti e seguire le tesi e e incredibile
Parlano di avanzamenti di carriera anche molto competitivi ma nei quali c'è un ruolo del ricercatore che già legittimato identificato dal giorno dopo appunto il dottorato cosa che in Italia non succede
Allora l'università in qualche formarsi sì auto governa nel dare l'impressione è che vada bene tutto sommato andare avanti così che tutto sommato va bene avere una situazione nella quale abbiamo dei finanziamenti io la chiamo l'università dei pazienti se mi perdonate il termine
Che è diverso dalla povertà perché nella povertà ce la dignità
Nella miseria non c'è la prospettiva di riscatto
Allora ne abbiamo una situazione nella quale l'università crede di poter permanere nella miseria
Ma contemporaneamente deve vincere competere con i maggiori bandi internazionali e dimostrare continuamente di non essere uno spreco di risorse pubbliche perché questo è come dire il grande non detto di tutto il dibattito attorno al al nostro campo l'idea che siccome stiamo studiando dobbiamo essere grati
L'idea che fare ricerca siccome ci piace va bene farla gratis va bene a farle intermittenza va bene lavorare cinquanta ore a settimana perché tutto sommato appunto è un lavoro che ti piace quindi non ti pesa farlo anche la notte nei weekend e rinunciare a tutto
E questa è quella che ne abbiamo chiamato la trappola della passione
è un problema che ne ha certamente non è su questo vorrei essere chiara non è solo dei ricercatori è un problema nel modo con cui l'Italia concepisce tutte le professioni intellettuali culturali
E creative di questo Paese tutti noi continuamente siamo all'interno di una trappola e di un ricatto che ci dice che siccome facciamo un lavoro che ci piace di vocazione allora va bene farlo in queste condizioni
Ecco queste condizioni vanno a detrimento della nostra vita vada a detrimento del funzionamento dell'Università degli studenti
Del rapporto con i professori del immagino anche della sostenibilità da un punto di vista delle governance vanno soprattutto a detrimento
Di come noi concepiamo il futuro dell'Italia perché se noi pensiamo e miriamo ad avere un sistema imprenditoriale economico e sociale che abbia e offra dei lavori qualificati a stabilire il punto da cui iniziare questa grande riforma economica sociale
è l'università quindi la nostra battaglia io voglio essere molto chiara non è minimamente una battaglia di corpo o corporativa nel senso di cercare una realizzazione delle condizioni migliori sono per noi come categoria di ricercatori e ricercatrici ma è innanzitutto una battaglia perché il tipo di via di paese abbiamo e per avere un ruolo veramente democratico
E civico pieno e pienamente abitabile all'interno di una prospettiva futura per tutto il Paese grazie
Grazie
Gianna Fracassi che è segretaria della Flc CGIL la ministra per nidi in un'intervista giornale per cui lavoro quotidiano nazionale Resto del Carlino Nazione Giorno
Dice che l'aveva la bozza insomma della riforma del pre ruolo eravamo inizio giugno in quel momento servirà per attirare eccellente avevo visto poi la sua reazione
Che diciamo non era assolutamente allineato insomma teneva parlata di precarizzazione tombale e chiedo quindi secondo lei dopo quando parlano di pre ruolo e poi tutto quello che ruota attorno a questo complesso ecosistema
Cosa cosa pensa qual è il giudizio e che cosa però si può fare in senso anche costruttivo quindi eventualmente come intervenire
Ma grazie grazie per l'invito penso che sia molto importante sottolineare alcuni temi alcune discussioni su penso quella sull'università italiana sul sistema della ricerca che magari nel dibattito pubblico sono meno
Meno presenti no
Ma allora rosa
Ha spiegato in maniera chiarissima la posizione di Adi ovviamente ma i rischi
Di questo intervento della amministra ministra ha sottolineato che questo ddl è una cassetta degli attrezzi
Poi ha detto se non ricordo male che serve per superare il precariato storico
Queste sono le due affermazioni sono abbastanza e le diciamo divertenti perché in realtà non solo non è così ma hanno esattamente l'obiettivo opposto perché nel momento in cui a fianco del contratto di ricerca che era lo strumento che dovrà servire a superare gli assegni e su quale lo dico c'è una trattativa molto complicata in Aran
Perché
La legge a suo tempo ha delegato alla definizione contrattuale della retribuzione peccato che a degli spazi così ristretti che in a Roma abbiamo avuto qualche problema oltre al fatto che lo dico anche questo con grande chiarezza ma bisogna suonare
In qualche altro a qualche altro campanello alcune organizzazioni sindacali hanno fatto di tutto per posticipare la conclusione della trattativa sul contratto di ricerca
Posticipare posticipare annunciando che appunto sarebbe uscito questo disegno di legge quindi non c'era neanche più bisogno discuterà del contratto di ricerca il contratto di ricerca è un contratto
è un contratto Corona retribuzione dovrebbe avere diritti tutele peccato che la legge così stretta che non ci consente di ampliare l'almeno in questa prima fase
Ma a questa dimensione cioè si supera un modello che è quello dell'asse si svolge apre si sarebbe dovuto superare un modello che è quello dell'assegno per arrivare a un contratto vero e proprio qui piomba la Bernini piomba la Bernini con un supermercato delle della precarietà perché oltre appunto a riesumare gli assistenti che io ricordo diciamo cioè ciò un ricordo di quando io andava all'università
Quindi pensavo si fosse superato ma insomma ci sono altri contenuti che non vanno bene dalla questione del professore
A contratto da tre mesi a tre anni alla chiamata diretta quindi bypassando
Il senato accademico ma anche gli stessi dipartimenti ora non voi gente o pochi minuti quindi non voglio entrare nei non solo non si fa un'operazione di stabilizzazione no di percorso certo percorso
Che possa dare per lo meno qualche elemento di sicurezza tenuto conto che sappiamo molto bene che il percorso alla ricerca della docenza
Già caratteristiche particolari ma addirittura si apre a qualunque genere come dire di scelta
Io penso poche un disegno di legge che a proposito del che fare che vada fatta una battaglia in Parlamento e fuori dal Parlamento perché il ritorno di un modello precario e di precarizzazione del sistema della ricerca della docenza
Nel nostro Paese non può essere consentito ma banalmente perché lo diceva poco fa veniva ricordato dagli altri interventi noi abbiamo bisogno
Di un sistema universitario che passa stare al passo con delle sfide che sono di natura economica e di sviluppo
Ma come possiamo noi competere con il resto del mondo che si sta giustamente orientando che sta investendo nel sistema sanitario perché è assolutamente necessario a un po'
Cesso di sviluppo economico che ha fondato sulla conoscenza come possiamo competere pensando no che questo percorso diventa un percorso a ostacoli e con che faccia come davvero con che faccia si può dire che io fa superare il precariato storico o che può consentire un'attrattività del nostro sistema
Del nostro sistema universitario anche rispetto diciamo a
Ricercatori e ricercatrici non italiane perché anche questo è un grande tema no noi il rischio che abbiamo esattamente l'opposto come giustamente veniva ricordato ci sono condizioni migliori si lascia l'Italia questo è un problema serio
Su questo io chiedo dato che siamo in una facciamo la discussione alla festa dell'Unità io chiedo che ci sia una posizionamento ho visto che è già uscito
Alfredo ma però penso che su questo bisogna continuare bisogna aprirla questa discussione bisogna aprirla pubblicamente e bisogna essere molto radicali da questo punto di vista perché pare a me sembra di ricordare
Avendo avuto una qualche esperienza Gelmini due la vendetta perché poi dobbiamo ricordarci che c'è ci sono le madri in questo caso sono due madri
E di riforme che rischiano di essere molto pericolose per il sistema universitario seconda questione come se non bastasse la ministra fa anche un'operazione di taglio di circa nominalmente circa mezzo miliardo di risorse dal Fondo di funzionamento ordinario poi nel decreto settantuno però fa un altro per azione
Cioè utilizza cento milioni che erano finalizzati al piano straordinario di reclutamento
E lì attribuisce permettere una un cerotto il cerotto che fa malissimo perché scopre
Diciamo così un ambito che è quello del reclutamento che fondamentale importante
Per le nostre università
E al tempo stesso non mette risorse aggiuntive poi durante la la fase agostano visto ho letto che avrebbe fatto un'altra operazione sempre a costo zero cioè mobilitati dei vincoli per circa cinquecento milioni
Però dalle risorse che già ci sono quindi come dire
Quasi una presa in giro
E qui bisogna essere molto attenti perché quest'operazione di riduzione delle risorse per i nostri atenei avrà un peso diverso
Sulla base della collocazione geografica e quindi il rischio molto forte è che ci sia un ulteriore deprivazione in particolare degli atenei più piccoli di quelli collocati nel sud del Paese
E in secondo luogo il rischio a quello che poi tutto si scarichi su gli studenti e le studentesse perché quando la coperta è corta come dire si deve far fronte
E questo è un problema perché è vero quello che veniva detto qui c'è un tema di accesso all'università di diritto allo studio che non può essere solo agitato giustamente periodicamente quando ci si rende conto che c'è un problema ma non lo dico lo dico perché so benissimo l'impegno di hutu
Di prima degli studenti cioè qui bisogna forse pensare che su questo tema va messa in campo una mobilitazione molto più forte perché oggi non c'è il rischio del tu dell'accesso
Diciamo se Greganti all'università per censo no è la realtà dobbiamo essere consapevoli e che qual è l'offerta formativa per chi non può
Cioè sono le meravigliose università telematiche
Fai tutto l'anima
Qui chiudo su questo perché
Noi su questa partita stiamo facendo da tempo abbiamo presentato un rapporto
Abbiamo fatto un'iniziativa pubblica
Sollecitiamo continuamente i due ministri a fare a svolgere il loro ruolo ministro dell'Istruzione ministro dell'università sorvegliare perché qui siamo al limite della vergogna
Abbiamo undici università telematiche in questo Paese
Università che
In parte cioè hanno come dire ha avuto un'evoluzione quindi c'è un elemento di profit
Ovviamente non sto a fare la storia ma insomma che piuttosto complessa c'è un buco normativo che non è mai stato riempito per regolare le caratteristiche che queste università telematiche devono avere non c'è una regolazione chiara secondo me non c'è neanche c'è un serio problema di accreditamenti rispetto alla qualità dei corsi di queste università telematiche
E allora quando
Telematicamente mettiamola così si apre questa possibilità anche a professioni sensibili come le professioni sanitarie dovrebbe scattare il in tutti un un un campanello d'allarme chiaro
Perché qui c'è un terreno che riguarda la qualità dei corsi la qualità dell'insegnamenti la qualità del lavoro di chi ci lavora in quelle università
E invece e tra l'altro una realtà che ci dice che spesso e volentieri
Sono e diventano dei luoghi non tutte per l'amor del cielo ma una parte sicuramente sì dove facilmente io acquisisco il titolo di studio
Senza dovermi sforzare neppure tanto perché non c'è nessun controllo serio su come si fanno gli esami sulla qualità della didattica allora qui c'è un terreno molto rilevante perché oggi gli studenti alle università telematiche e stanno ma intanto in in termini esponenziali sono oltre il dieci per cento nel nostro Paese in crescita in pochissimi anni
E rischiano di fare una competizione molto forte agli atenei ordinare la io chiedo dato che appunto qui c'è anche una rete riesce cioè so che ci sono state si è aperta una discussione e qui il tema deve essere sicuramente quello di consentire l'accesso anche agli atenei diciamo statali pubblici rispetto a questa possibilità di accesso
Corsi che abbiano diciamo le caratteristiche del che siano line però attenzione perché occorre anche una forte pressione perché in quell'ambito non si annidino invece e i più biechi speculatori la dico così sulla pelle di chi vorrebbe prendersi il titolo di studio magari dopo anche spendersi una professione anche molto delicata io ho parlato di professioni sanitarie mo'poté dire tantissimo sui sui corsi finalizzati agli insegnanti di questo Paese
Poi non si può non ci possiamo lamentare se aprendo questi spazi noi abbiamo un abbassamento della qualità ultima questione c'è anche un conflitto di interessi io credo che il senatore Latorre lo sappia
Sono stati diciamo respinti
Più e più emendamenti durante questa legislatura di alcuni personaggi che me parlamentari che hanno un interesse diretto nell'università telematiche perché ne sono stati imprenditori insomma in qualche modo sono collegati da questo punto di vista che hanno tentato in questione ultimo anno di allargare ulteriormente le possibilità per questi soggetti bene io credo per questo si è il terzo tema su cui da affrontare per poter magari rimettere in campo una riforma generale che rafforzi il sistema delle degli atenei italiani pericolosamente adesso colpito dalla ministra Bernini ma ancora più pericolosamente colpito o potrebbe essere più pericolosamente colpito da un modello regionalista che come sappiamo stiamo contrastando con l'autonomia differenza corre ferendo con l'autonomia differenziata ma che necessità come dire di una di una coinvolgimento molto forte di tutti gli attori di tutto il mondo dell'Accademia grazie
Grazie è a Gianna Fracassi abbiamo parlato quegli studenti coi dottori do tratti ricerche il sindacato e i tunc ora il tema del mondo l'Università di università abbiamo la lettrice
E Alessandra Petrucci che guida uniti quindi Firenze città importante
Fare il rettore credo sia un'esperienza bellissima insomma un po'perché lei è come se fosse alla guida di di un ecosistema no che è molto molto complesso
Ma forse farlo in questo momento non è particolarmente facile abbiamo prima accennato ai tagli che anche il sistema insomma riceve quindi la prima domanda è intanto come si gestisce la complessità così vasta
Poi come si gestisce in un momento dove premente le risorse non sono sempre quelle sperate
E poi il terzo punto su cui le chiedo di ragionare quello che ha accennato Fracassi in maniera molto efficace se sul tema dell'università telematiche ne abbiamo parlato un pochino anche prima
Vi trovate probabilmente una concorrenza che spietata e spesso si ragiona solo sul fronte degli studenti magari del fatto che gli esami
Si fanno in maniera forse anche magari meno meno leggibile diciamo così ma spesso non si ragiona sulla qualità della didattica che poi è quello che davvero e alla base del nostro sistema
Sì grazie anch'io ringrazio l'invito per l'invito che all'invito importante perché credo veramente che sempre sia importante mettere al centro questo tema finalmente sede parlare se ne deve parlare come del resto so che è molto contenta che ci siano le voci
Degli studenti ho fatto un po'tutto fatto la studentessa fatto adulto la addottorandosi fatta precaria o forse l'ultima insomma c'è anche la lettrice però
Come dire don don mi dimentico non dimentico quello che ho passato anch'io e devo dire che e non posso altro che confermare tutto quello che è stato già avvenne raccontato da chi mi ha preceduto
Quindi mettere al centro l'università non non è un vezzo vorrei dire che l'università è veramente un uno strumento di crescita di crescita non solo economica ma della propria città della propria cittadinanza dei cittadini che popolo non paese di quello che uno vuole dire vuole essere e vuole mostrare agli altri di essere quindi investire sull'università non sono in come dire a fondo perduto
Anzi dando un un ritorno potentissimo riguardo poi alla alla capacità di sviluppo di di un Paese quindi non vedere mai un costo per l'Université de per dell'università ma invece un grande investimento un qualche cosa che ti può dare una spinta
Una spinta in tutti i sensi perché giustamente sono stati ricordati anche è stato già ricordato che l'università serve anche da ascensore sociale forse è una vecchia dizione degli anni Ottanta che vi sono un po'anziana già mi ricordo però in realtà non è così vetusta una così polverosa questa questa locuzione perché è vero è vero perché ci sono i dati anche che lo dicono numero sia
Che attraverso l'università chi e ci diciamo così c'è questa possibilità per chi magari proviene anche da famiglie che l'università non l'hanno magari mai vista invece sono i primi che riescono invece arrivare al determinate posizioni proprio grazie al fatto di essersi formati
All'università questo non bisogna dimenticarlo è che ormai adesso non c'è più nessuno son tutti davanti all'università quindi adesso non ce n'è più bisogno come ascensore sociale ce n'è assolutamente bisogno
Le ricordare queste bisogna ricordare anche un elemento fondamentale che molto spesso non
Non
Si collega subito ma che l'università è vero che è insegnamento è vero che al passaggio di conoscenza a questa conoscenza si crea attraverso la ricerca senza ricerca non c'è questa ma a aumento di conoscenza
Quindi una buona università del resto università che è capace di promuovere la ricerca che capaci di sviluppare ricerca ed è capace poi di trasmette l'altra verso una formazione di qualità
Quindi questo è un punto cardine che è un po'si collega anche a questo ultimo assist che ha mandato tristi pallonara qui praticamente diceva
Dove la qualità della didattica la qualità della didattica e anche legata fortemente alla qualità della ricerca dove c'è una buona qualità della ricerca c'è anche una capacità di poter pro dare una buona qualità della didattica quindi questo va be va tenuto ben in considerazione quindi da questo punto di vista come dire ci sono alcune diversità come vengono dette e noi diamo tre vediamo classificate come università tradizionali
Ma in realtà diciamo così altre università da parte della della ricerca e anche molto difficile da affrontare perché dice il capo d'infrastrutture utile sento Investimenti vuol dire avere risorse
E queste risorse in questo caso vengono inserite in un contesto che non danno un immediato ritorno cioè se io voglio investire e aveva un immediato ritorno
Allora probabilmente non non faccio gli investimenti su università perché effettivamente c'è un certo tempo
E quindi di conseguenza se io voglio monetizzare subito la mia divertimento allora faccio diciamo così dell'altro
Voglio dire faccio dell'altro a e e quindi il sistema universitario ora non volevo divagare ma credo che questa sia una cosa importante è un sistema sicuramente Complesso del nostro in Italia fra l'altro è un un
Un sistema diffuso alcuni dicono di università ce ne vogliono ce ne sono
Ho troppe beh insomma valutiamo anche questa affermazione perché in realtà le nostre università sono diversità che mediamente portano tutti una buona qualità una buona qualità che ripeto vuol dire investi mento e anche questo discorso di andare all'estero che peraltro giusto però non ci siamo mai chiesti i nostri soliti
Dopo gli mandiamo all'estero
Cioè storico i nostri i ragazzi i nostri giovani nostri ragazzi nostri ragazzi che faticosamente arriva una formazione di qualità perché tutti ce lo riconoscono
Tutti i Paesi anch'esso dei colleghi dall'Australia che mi dici ma tu non hai qualche laureato che vorrebbe venire sì va bene ma io diciamo così come ho formato questa persona attraverso i soldi pubblici
Che giusto è giusto che sono soldi pubblici ma è giusto che ritornino al Paese quindi anche questo ce lo vogliamo chiedere vogliamo come dire in tutto sommato fra virgolette regalare
Una certa capacità di produzione di sviluppo solo perché non vogliamo magari pensare bene a come
Provare a a a trovare delle soluzioni migliori ad per l'università per il sistema universitario
Che sicuramente è fallace come quasi tutti i sistemi ci sono dei problemi ci sono e criticità ma anche delle fortissime capacità
Anche i grandi grandissime capacità come veniva ricordato
Di auto generazione cioè l'università è un sistema che tutto sommato riesce a reagire quando si ritrova in una situazione difficile è chiaro che
Come sempre
Queste soluzioni possono essere magari non ottimali e quindi dobbiamo aiutare a trovare questa ottima vita
Quindi io credo che sia necessario ritornare
Sul discorso di mettere a punto l'università come un elemento sociale e non comunque che cosa distante che fa cose strane
Ma bensì qualche cosa di veramente importante una filiera che viene dalla scuola e che dalla scuola raccoglie per portare avanti quindi non è non c'è una cesura tutta una una continuità
E forse un elemento fondamentale che di cui molto spesso non si fanno meglio si parla delle volte quando piace un po'ritirare fuori discorso dell'autonomia no l'autonomia università tanto c'ha l'autonomia fa un po'quello che gli pare
Ma no in realtà questo elemento dell'autonomia che ci viene garantito è sancito tra Costituzione articolo trentatré
è una autonomia che forse va bene letta e non semplicemente lasciata dopo come veniva ricordato noi non aumentiamo le risorse perché tanto voi siete i piani di solidi avete i vostri bilanci avete il vostro patrimonio e quindi di conseguenza siete in grado di poter tranquillamente
A a metterci risorse proprie
Le risorse proprie non sono banali ci vuole ingiustamente o una una gestione oculata buona gestione oculata dei delle risorse che ci vengono che ci vengono assegnate che ci vengono a in qualche maniera affidate e che noi ribaltiamo completamente
Su i sui nostri giovani perché ovviamente noi non abbiamo nessun motivo di fare profitti
Abbiamo motivo di tenere bene la nostra alla nostra università e di poter investire appunto dei giovani porte portare dei giovani quindi il fatto di non vedere
Di nuovo questo discorso del dire taglio vero pozzo taglio è stato un po'ridimensionato
è giusto che è stato è stato ricordato dicendosi soddisfatta delle toppe che forse sono peggio del buco però c'è anche da dire che nel momento in cui l'aumento delle risorse non c'è allora se tu non mi dal lamento di risorsa
Devi consentirmi di potere gestire al meglio a seconda delle capacità di ogni ateneo queste queste risorse che mi dai quindi a questo punto
Uso una parola un po'brutta ma baratto la flessibilità allora a quel punto perché non c'è altra strada se io non c'ho più risorsa allora chiedono la flessibilità che però che però giustamente è stato ricordato
Porta poi ha dei grossi via dei grossi problemi perché chiaramente magari stoppa determinate azioni che venivano fatte per esempio non so sul reclutamento specialmente per gli atenei diciamo così una dimensione un po'più piccola i grandi atenei in realtà avere avere visioni un pochettino più avere possibilità un po'più ampio mai piccole aziende effettivamente quando si ritrovano un aumento degli scatti stipendiali
Adesso cito proprio oggi sulla Gazzetta ebbe l'aumento del quattro virgola otto per cento ma chi non l'ha messa bilanci chi veniva in mente di mettere il quattro e otto
A ai in bilancio
Diciamo quelli proprio più lungimiranti quelli più conservatori ci hanno messo il due il due e mezzo Michael tre otto è tantissimo cioè è una è praticamente inarrivabile
Quindi di che cosa stiamo parlando né mi la gestione e la complessità è vero
Verrà e anche il nostro mestiere plichi docente insomma il io diversi tagli amato molto la complessità quindi è una sfida però del resto ci vuole anche una consapevolezza da parte insomma di chi
Di chi governa della necessità di essere come dire anche un pochettino più
Attenti alle esigenze di un Paese che deve sicuramente andare avanti e poi e Douai già ma deve deve andare sempre al passo con i paesi che sono sostanzialmente quelli che ci sono più vicini anche solo europei anche sull'Europa e senza andare fuori dal dall'Europa quindi questo credo che sia importante da ricordare un po'a tutti
L'altra questione appunto un po'gli Oggiaro affrontata della mancanza delle risorse
è vero che qualche gli studenti giustamente ricordano che se le entrate non arrivano da una parte devono essere prese da un'altra e quindi un elemento può essere quello delle tasse universitarie tassa universitaria che credetemi
Sono veramente difficili cioè le tasse universitarie ci sono
Possiamo discutere farebbe un altro dibattito si decide avrebbero essere davvero tanti in alcuni Paesi europei non ci sono
Però
A mio modo di vedere ecco questo da questo punto di vista non parlo per tutti i rettori parlo per per il mio ateneo
Il mio ateneo ha sempre cercato di genere alcune di avere un'attenzione particolare su questo perché chiaramente significa in qualche maniera bloccare determinate
Possibilità quindi
De è vero che cioè secondo me è giusto che gli studenti abbiano la ventosa la di avere una buona consapevolezza
Di che cosa significa cioè che cosa si fa questo contributo sapere che cosa significa il bilancio di università e dove effettivamente questo vada a incidere
Però d'altro canto bisogna anche a vivere una certa attenzione dal punto di vista della dell'entità di questa di questa richiesta
Non avrei altre altre elementi da dire chiaramente scritto quanto riguarda i ricercatori è stato perfetto ricordato giustamente anche questo nuovo questo nuovo decreto legge disegno di legge su disegno di legge appunto dove aumentar quei tutte queste figure
Sicurezza intimamente alcune che vengono dal passato
E che di francamente di cui potevamo tranquillamente farne a meno io spero che ci sia un buon dibattito e che si possa rientrare a pensare a qualche cosa effettivamente di più incisiva che possa dare
Ha diciamo così a sostenere i ricercatori sostituì ricercatori vanno sostenuti i ricercatori fra l'altro nella fascia di età più giovane
Dove effettivamente si comincia la propria vita però devono avere una certa certezze ci ci ci vogliono delle certezze ci vogliono quanto meno dei punti effetti di di di di consapevolezza e della possibilità di poter avere davanti una vita quella vita che si vuole
Non una vita che deve scegliere
Cioè faccio il ricercatore o faccio una vita questa per esempio è una domanda che tante volte Benedetto Amari donne devono scegliere fra a farsi una vita far la vita familiare oppure fare ricerca
Secondo me questo non esiste c'è come tutti gli esseri umani siamo tutti uguali da questo punto di vista e quindi dobbiamo portiera vere anche il sostegno da questa parte da questo punto di vista quindi anche un sostegno per poter per poter esercitare la ricerca
Chiudo molto rapidamente ma è stato già detto moltissimo sugli per quanto riguarda le università telematiche allora
Le università telematiche
E come dire io ho sempre pensato
Caldo un modello diverso sono stati inserite
Senza pensare che in realtà avrebbero avuto bisogno di regole forse diverse
Perché non sono non sono uguali alle altre università
è legittimo magari che ci siano ma devono avere delle regole anche regole diverse che devono essere rispettate così come noi rispettiamo tantissime regole tantissime regole che molto spesso ci costringono anche a degli aggravi
Per certi punti di vista sono utili perché possono dare anche in questo caso una un miglioramento della qualità però attenzione sempre con grano Salis cioè bisogna sempre vedere quanto una richiesta di un impegno ti ritorna poi per lo scopo che tu hai chiesto di impegno
E anche questo questi bilancini forse andrebbero fatti cioè quanto ci costa
Fare un esercizio come può essere per esempio quello dell'autovalutazione o esso non la dico in gergo che sarebbe gli abusi dettava insomma ma una guerra altri
Ma quanto ci costa poiché abbiamo questo stesso ritorno queste tante altri elemento che forse va considerato quindi e telematiche come dire
Magari devono esistere in tanti Paesi esistono ma devono avere delle regole devono rispettare le regole e devono comunque essere
E cioè scusatemi soprattutto noi come università
Statali dobbiamo imparare magari a dare una offerta che possa in qualche maniera andare incontro a quelle esigenze che vengono richieste
Solo attraverso limitate le ma delle università telematiche che invece molto probabilmente noi siamo in grado di fornire questo è uno sforzo che che mi sento di di dire molte diversità lo stanno già facendo ecco dobbiamo fare ma non su quel modello sul nostro modello perché ma rimaniamo comunque Università di qualità
E quindi di conseguenza un'università di qualità siamo capaci anche di andare a intercettare quelle esigenze che vengono ricercate in altre si sta in altri tipi di università diciamo quindi
Mi auguro appunto che questo possa essere un punto sostenuto anche da in Parlamento magari appunto da preso democratico
Grazie
Che la scrittrice
Allora abbiamo visto quanto Sacchi matematica tutta questa materia insomma perché offre tanti spunti perché può riguardare tutti gli aspetti della nostra vita freddo a Torre filosofo
Politico nella segreteria del PD era delle che l'università
Le parole chiave che sono tornate sono state quelle della riforma del pre ruolo dei tagli il tema del fondo di finanziamento ordinario all'università telematiche quindi ecco su tutte queste materie queste sfaccettature che cosa propone il PD qual è il vostro impegno quali sono i vostri anche progetti concreti e che cosa chiedete concretamente alla ministra
Grazie grazie anzitutto alle nostra interlocutrice nostro interlocutoria che ha coordinato il dibattito voglio dire che appuntamento di stasera segna anche un po'la la cifra del lavoro e stiamo provando a fare riprendere le fila di un rapporto strutturato
Con tutte le principali realtà del mondo accademico appunto dai rettori fino agli studenti ci sono altre associazioni questa sera non è stato possibile coinvolgere e che con cui stiamo comunque lavorando assieme nel nel nel dipartimento e con questo spirito
Vogliamo andare avanti da affrontare l'autunno e poi le scadenze successive che ci aspettano come avete visto agli interventi di stasera c'è una profonda consonanza direi culturale
Sull'analisi di fondo su ciò che non vale l'indirizzo del Governo su ciò che servirebbe in alternativa questo mi consente anche di essere molto sintetico e diretto sui punti politici noi oggi stiamo discutendo di un tema che c'è poco nel dibattito pubblico italiano
In Italia sui giornali in televisione nel dibattito politico si parla poco di università viene ritenuto un tema secondario e con uno sforzo che stiamo facendo color PD e di provare pian piano a rimettere questo tema al centro
Dimostrare anche il collegamento con le altre questioni centrali su cui stiamo costruendo l'identità delle alternative pensate al tema della dignità del lavoro
è chiaro che la e il disegno della destra di puntare su un lavoro sbalorditi esatto su un lavoro precarizzato su un'Italia che compete sulla riduzione dei salari
Necessita di più o meno laureati di università di qualità o di università che si indebolisce
è chiaro che ha per questo modello la tesi è che ci sono fin troppi laureati in Italia che abbiamo troppe università che risana ridimensionare il sistema mentre è evidente che puntare
Sulla leva della qualificazione del lavoro di un'Italia che compete finalmente sulla ripresa della produttività il grande problema degli ultimi trent'anni sull'innovazione sulla competizione spec non logica sul sapere
Necessità di un sistema universitario più forte di maggiore qualità
Così come pensate alla battaglia che stiamo facendo sulla sanità disegno della destra è quello di ridimensionare l'università pubblica e di apparire sostanzialmente al privato
E lo stesso disegno che dal complesso di interventi che il Governo ha già fatto anche antieroe si propone di fare emerge anche riguardo all'istruzione
Ridurre l'impegno dello stato del pubblico e aprire questo anche questo settore
All'iniziativa e alla logica del profitto privato
Quindi è chiaro che noi ci troviamo di fronte a un tema che rende evidente nitida l'alternativa tra noi era a destra tra un modello di società è un altro
I quattro temi fondamentali che sono stati affrontati stasera credo siano quelli cruciali quelli che dovremmo affrontare alla ripresa che saranno in parte anche nell'agenda parlamentare
Abbiamo avuto già un primo taglio effettivo del ferox FFO adesso è chiaro ora la ministra sta provando a mettere una toppa ma Siria allocano le cifre si tolgono un po'di vincoli e va bene
Ma è chiaro che siamo in presenza già quest'anno di una riduzione secca noi abbiamo avuto un'inflazione cumulata negli ultimi quattro cinque anni del sedici per cento
Il fondo di finanziamento ordinario che aveva conosciuto una faticosa risalita dopo la stagione dell'austerità dei tali Gelmini Tremonti
Per la prima volta non soltanto non viene aumentato non viene adeguato all'inflazione neppure lontanamente ma subisce un taglio in termini reali
In più quest'anno come è stato ricordato le università dovranno
Farsi carico i bilanci degli atenei quindi non il ministero i bilanci dei singoli atenei dovranno farsi carico dell'aumento stipendiale di docenti che ora nelle chat oggi dei miei colleghi devo c'era anche giustamente soddisfazione
Per il fatto che
Ci sarà un incremento stipendiali a far data dal primo gennaio del due mila ventiquattro del quattro virgola otto per cento che è per intenderci in termini reali copre un terzo della perdita di potere d'acquisto che si è avuto con l'inflazione
Qui stiamo parlando colpiti meno del dovuto
Tuttavia dobbiamo sapere che la ricaduta di questo adeguamento stipendiale del personale strutturato
Cioè di chi ha un contratto a tempo indeterminato come
Gli associati gli ordinari significherà per molte università all'impossibilità
Di fare il cosiddetto turnover cioè di assumere giovani o di fare le progressioni di carriera questo è la dalla drammatica contraddizione nelle quattro tra le quali
Molti elettori si troveranno cioè si adegua lo stipendio giustamente di associati e ordinari
Questo significherà una tale restrizione di bilancio che essi alcune università andranno oltre la soglia dell'ottanta per cento degli stipendi sul bilancio complessivo questo bloccherà la possibilità di qualsiasi assunzione in più in prospettiva
Nel giro di due tre anni se il trenta di crescita delle FFO non viene ripristinato questo manderà alcuni università più piccole periferiche la situazione di pre dissesto di dissesto
Incoerenza peraltro con un disegno della destra appunto che dice che abbiamo troppi atenei in Italia che bisogna ridurre bisogna accorpare
Dimenticando appunto che cos'è l'Italia colleziona la sua struttura geografica storica territoriale quale funzione svolgono qualche funzione sociale importante svolgono anche alcune piccole università in tutto questo voglio sottolineare quindi
La prima battaglia da fare quella sulle risorse
Sul fatto che noi dobbiamo avere una mobilitazione nel Paese della politica delle opposizioni ma anche più ampia nell'università
Perché il finanziamento dell'Università torni a essere adeguato
Torni a essere un finanziamento che consenta di gestire almeno loro l'ordinario
Tutto in nella situazione attuale i meccanismi premiali che governano la distribuzione delle risorse e diventano ancora più intollerabile oggi abbiamo un trenta per cento delle FFO che viene distribuito secondo parametri appunto fissati dalla legge Gelmini che di fatto premi hanno alcune grandi università prevalentemente del del del centro nord e tolgono treno hanno risorse alle università periferiche è chiaro che questo taglio impatta in maniera drammatica
Sulle università più piccole più debole è un taglio più accettabile più governabile per alcune grandi università quindi a maggior ragione tu chiedi che cosa fare in prospettiva
Un punto molto chiaro e quello di rivedere radicalmente questi meccanismi premiali di distribuzione delle risorse che sono stati un
Potente fattore di accrescimento delle diseguaglianze territoriali una specie di autonomia differenziata ante litteram come se l'autonomia differenziata nell'università fosse stata sperimentata con un quindicennio di anticipo
Si somma questo la
Proposta della riforma del per loro qui molto è stato detto in maniera efficace io voglio riprendere
Una cosa che ha detto Rosa Fioravanti ed è importante che l'abbia detto lei da
Segretaria dell'Associazione dottorandi qui nessuno sta pensando al fatto che siccome uno ha vinto il dottorato di ricerca debba avere una stabilizzazione automatica
Questa cosa non sta in testa nessuno è una caricatura evidente
Che l'università non può funzionare così e che c'è bisogno di un certo numero di anni
Per verificare l'attitudine del giovane a svolgerà effettivamente un lavoro di ricerca e di didattica che non è un lavoro semplice questa attitudine deve essere verificata e ha bisogno di tempi di verifica
Il problema è quanto lungo e questa verifica e in quali condizioni avviene la facciamo meglio questa verifica stressando l'incertezza
La precarietà l'angoscia pensiamo di avere dei ricercatori più produttivi in questo modo io penso di no
E lei evidenze anche internazionali ce lo dicono la ricerca ha bisogno di un certo tempo di una certa tranquillità agli accertato pazienza come è stato detto soprattutto la ricerca di base quella fondamentale
E quindi non era riducendo i periodi dei contratti che noi aumentiamo la qualità della ricerca vendiamo i ricercatori più produttivi
Costringiamo magari ricercatori a sfornare più prodotti come si dice oggi ma è molto dubbio questi prodotti poi abbiano una consistenza è un valore effettivo secondo punto
Bisogna che questa verifica si svolga in un tempo tale che consente a chi non entrerà nell'università di avere realisticamente un altro sbocco professionale
Ed è evidente che essa verifica finisce a quarantacinque a cinquant'anni questa possibilità viene meno
Quindi da questo punto di vista l'Indirizzo che sta prendendo il governo è totalmente sbagliato e va contrastato con grandissima forza sto a ciò si aggiunge la perla che c'è se ne sta parlando poco ma ha fatto bene
Gianna Fracassi ha richiamato la per la dei professori aggiunti
Punto sul quale dovremmo chiarire bene che cosa si fa praticamente cioè si prevede che si possano chiamare dall'esterno
Non persone che annunci c'è e ci deve essere tra didattica
Ricerca
C'è poi il tema delle
Università telematiche
Qui siamo di fronte credo appunto la è stata utilizzata la parola scandalo io credo che non ce ne sia un'altra voglio dire molto semplicemente questo io l'ho avuto modo di parlarne
Sia diciamo con esponenti della maggioranza parte dalla ministra sia con esponenti dell'amore io credo che
Chi ha compiti di vigilanza insigne del sistema e di garanzia della qualità
Debba mettersi a lavorare volto più seriamente di quanto avvenuto finora sulle università telematiche privati
L'amore non serve che continua a fare inutili e ispezioni all'università pubbliche che producono soltanto enorme Juan vita di carte e di burocrazia facendo perdere tempo alla gente che lavora che potrebbe impiegare molto più utilmente
Questo tempo per fare ricerca e didattica
L'Hamburg dovrebbe concentrarsi in maniera prioritaria cosa che non sta avvenendo sulla verifica di ciò che avviene nell'università telematica
Perché se questa verifica avvenisse e non fosse affidata semplicemente alla buona volontà di qualche inchiesta giornalistica e televisiva verrebbe fuori l'iradiddio
Quindi quello è una pentola che era scoperchiata
E su questo anche occorre una mobilitazione molto seria noi ci opporremo a qualsiasi ipotesi di deregulation circolano idee per le quali si vuole consentire alle università telematiche di avere ancora meno professori
Rispetto al numero degli studenti rispetto a quando aveva a quanto era stato previsto
Dal DM messa del due mila ventidue del ventuno di cui si sta cercando di impedire sostanzialmente all'entrata in vigore
E soprattutto va riaffermato un principio l'università non l'università tradizionale come scrive l'amore l'Università Reale università vera è università in presenza l'università o è in presenza o non è
Le università telematiche devono svolgere un limitato ruolo complementare rispetto a una ristretta fascia di studenti che magari
Di una certa età perché hanno già un percorso professionale devono poter completare un percorso ma non è affatto detto che questo compito debba essere lasciato al privato e a una logica di profitto privato e il pubblico che se ne deve riappropriare
E io penso
Alessandra non soltanto con meritorie iniziative di singole università ma immaginando anche un progetto nazionale costruendo un consorzio pubblico nazionale di università che offra
Un Progetto di università telematica pubblica in grado di essere da riferimento ripeto per quella fascia di studenti che magari già lavorano per i quali l'Università telematica può svolgere una funzione utile infine il tema del diritto allo studio noi stiamo perdendo
Una straordinaria una importante possibilità che era quella del PNR abbiamo
Sostanzialmente stiamo distribuendo a pioggia novecento milioni di euro a privati non per costruire studentati pubblici che rimarranno ma per avere per alcuni anni un po'di sconti rispetto a costosi alloggi privati il che ci lascerà di qui a qualche anno punto e daccapo
Finito il Pnr fine finiranno anche i duecentocinquanta milioni di euro all'anno fino al due mila ventisei che si stanno utilizzando per tamponare la mancanza di fondi statali sul diritto allo studio per cui il problema rischia di esplodere
Di qui a qualche hanno e già quest'anno io prevedo che in diverse regioni si riproporrà
Il fenomeno degli idonei non beneficiari quindi al di là
Di tutte le chiacchiere e la propaganda anche su quello come testimonia la sacrosanta protesta degli studenti
Che hanno piantato le tende e noi ci troviamo di fronte a una non non politica la mancanza di interventi strutturali naturalmente nessuno
Diamo essere realisti
Nessuno immaginava che questo governo in due anni due anni e mezzo avrebbe risolto problemi e vengono da più lontani il problema è la direzione di marcia la direzione di marcia è totalmente sbagliata
Mancano quelle scelte di fondo è quelli interventi strutturali che sarebbero necessari
Quindi io credo che noi in questi mesi in sintesi dobbiamo rafforzare una battaglia di opposizione rendendola molto netta tra l'altro
Abbiamo parlato di questi temi recentemente anche con la segretaria Shrine e posso dire che ci sarà un suo diretto impegno e protagonismo su questi temi anche alla ripresa costruiremo una mobilitazione spero larga nel Paese parteciperemo con grande
Convinzione mobilitazioni che le associazioni i sindacati a partire dalla CGIL che già in questi mesi ha svolto un lavoro preziosissimo sul tema dell'università costruiranno
E quindi saremo in campo con determinazione con le nostre voci più autorevoli a partire da quella della delle al segretario ma voglio dire che assieme a questo
Assieme al lavoro dell'opposizione col dipartimento e rafforzando anche il rapporto con le altre forze di opposizione
L'opposizione diventerà sempre di più anche appunto come recita lo slogan di questa festa costruzione dell'alternativa cioè stiamo costruendo non soltanto i no
Ma punto per punto dal diritto allo studio alla regolamentazione e riorganizzazione delle università telematiche
Ai meccanismi di distribuzione delle FFO ai meccanismi di valutazione della ricerca che non possono rimanere quelli puramente quantitativi attuali
Al meccanismo più generale di selezione del dei docenti e quindi l'abilitazione nazionale i concorsi stiamo costo
Prendo in un dialogo costante con le diverse realtà un progetto compiutamente alternativo quando arriveremo alle elezioni dovremo essere in condizione di presentarci
Con una semplicemente con dei titoli ma io credo con una Progetto di università con una proposta di legge
Che sia totalmente sostitutiva rispetto alla Gelmini e agli ulteriori peggioramenti questo governo sta introducendo nel presente ripeto e concludo su questo
è una battaglia che dobbiamo fare sapendo che non è un lavoro settoriale di uno dei tanti temi
Ma che di cui dalla presa di coscienza che l'università è un e la ricerca sono una questione centrale io credo passi anche la forza e la credibilità di tutto un progetto di alternativa grazie grazie
Grazie
Gli aspiratori grazie a voi per l'attenzione grazie con la serata