Una Montagna di Libri Estate 2024 - Le favole del comunismo

Molto felice di dare il bentornato a tutti voi grazie per essere qui con noi questa sera saluto ovviamente che ci sta seguendo indiretta
See you tube nastro canali social di una montagna di libri fatte neanche già che ci sono per un saluto speciale noi siamo sempre accompagnati dalle nostre istituzioni quelle che sostengono una montagna di libri la regione del Veneto il Comune di Cortina in primis
Questa sera abbiamo l'istituzione in più che è amica
Molto felice che ci sia con voi la sindaca di Pieve di Cadore Cindy Mannucci
Benvenuta
Che molte ragioni portano qua stasera ma innanzitutto l'amicizia che abbiamo fatemi velocissimamente ricordare le prossime cose che facciamo
A una montagna di libri in questi giorni innanzitutto domani ci trasferiamo idealmente con l'autrice di questa sera sui prati del San dritte in località alberata
Dove abbiamo la bellissimo appuntamento che si ripete negli anni ogni tanto abbiamo sospeso per il maltempo non è il caso di domani perché alle undici e trenta saremo in un picnic che letterario nel quale inevitabilmente la prima cosa che sarà la protagonista sarà le parole dell'autrice perché partiamo da anni uno scrittore una scrittrice a leggere i brani migliori del suo libro a una montagna di libri all'aperto e domani saremo a Punta San Brita ad ascoltare alcune delle favole del comunismo delle quali parliamo tra pochissimo quasi questo palco ci vediamo alle undici e trenta di domani domenica undici agosto Hasan Britt in località al verrà e poi li ricordo molto velocemente
Domenica undici agosto sempre domani alle ore diciotto invece ci ritroviamo alla sala cultura del Palazzo delle Poste con Anton Giulio Onofri che ha scritto cito perché non ha scritto la scritto sacco di cose ma non quella dico bravo domani sera
Domani sera è una regalo che ci fa si intitola citofonare Beethoven
Sapete che quest'anno sono duecento anni dalla Nona Sinfonia e Antongiulio no applica un critico cinematografico e musicale
Ci riporta indietro nel tempo e ci racconta come mai a duecento anni quella musica
Quando parla della gioia di cui lui dice ci è nella quale ci uniamo un po'tutti quando quando vogliamo essere felici ci parla ancora e quindi citofonare Beethoven domani alle ore diciotto al Palazzo delle Poste poi vi ricordo due appuntamenti ancora lunedì dodici agosto un amico fraterno di Cortina del sottoscritto di tutti noi quale Antonio Monda
Prende due film e due opere letterarie che stanno alle spalle di quei due film Il Padrino il Gattopardo e li mette in una nessuna competizione mano un magnifico accostamento parlando de l'autunno dei patriarchi perché è l'autunno dei patriarchi il Padrino e il Gattopardo quali sono le differenze ma soprattutto le somiglianze tra queste due figure una moralmente
Affascinante l'altra moralmente anche a dieta lordo dice Antonio Monda eppure eppure con delle sinergie magnifica ma sopruso tra il film che li vedono ritratti ce lo facciamo raccontare all'Alexander Girardi Hall lunedì dodici agosto e poi velocissimamente fatemi dire che martedì tredici agosto dedichiamo un altro appuntamento un po'fisso di una montagna di libri che è una racconto di storia disegnata in cui alle parole del sottoscritto se ne esce la musica di Paolo Corsini al pianoforte
La bravissima Annina Pedrini attrice che legge dei brani e questa volta lo dedichiamo vi dicevo a un libro
Che legittimamente potete non conoscere del mille novecentosessantotto si intitolava il medico della persona
Ed era il manifesto di un medico di base nella Milano degli anni sessanta fatto da un signore che si chiamava Francesco Salvi Astroni e la cosa triste ma affascinante del nostro tempo è che quella distesa del medico di base
Oggi è tremendamente attuale per molte ragioni non sono dovute alla qualità dell'autore ma come siamo
Forse ridotti tutti noi curare conoscere capire e anche per insieme farci un po'a raccontare gli scorci della Milano di allora visti con gli occhi di un medico che
Faceva le visite alle cinque del mattino altro che
Quello che succede oggi e infine mercoledì quattordici agosto l'autobiografia dei miei cani libro formidabile di una grande autrice quale Sandra Petrignani che esce nella nuova collana Feltrinelli gramma
Diretta
Da Giuseppe Russo e son molto molto felice che facciamo insieme questo racconto stupendo dei cani che hanno costellato la vita di una di una scrittrice italiana magnifica qual è Sandra Petrignani gli altri appuntamenti che felicemente non vi leggo adesso
Trovate riassunti in ospedale soprattutto sul nostro sito internet una montagna di libri punto it
Saluto anche tra gli altri l'amica Emanuela Bassetti
De Michelis che oggi il il nostro editore Marsilio insalate ma soprattutto da un grandissimo pervenuto per le favole del comunismo a un esordio fantastico italiano nella narrativa qual è quello di Anita l'X meta Cara Anita
Che bello e benvenuta ante e grazie se sono io che dico che bello quando ha in mano un libro nuovo e così forte così affascinante quale le favole del comunismo che peraltro appena vinto il premio aveva viareggio una delle sezioni del Premio viareggio giusto quindi una il premio internazionale qui un applauso a te per questa
Per questa esordio con davvero con il volto
Allora velocissimamente dico due cose su le favole del comunismo e la ragione per la quale userò innamorati del libro quando
Forse credo sia stato per primo Christian Rocca segnalarne che c'era le soap ma potrei sbagliarmi
Nel libro seguire te due fili Pistorio due due due linee che intreccia molto bene Anita Lick metta che è una in intelligentissima imprenditrice prima che autrice quindi quello che hai fatto adesso è una è una variazione sul tema delle sue attività Occasio o quotidiane
Le due dei miei due figli di cui vi parlavo sono da una parte quello di Arienti è un diminutivo di Ariella che è la protagonista che è una giovane una una ragazza albanese una bambina albanese all'inizio della storia
E che e che vede riassunte in sei tre grandi tappe ci sono entrate le tappe della storia ma anche delle tappe della nostra storia collettiva tre anni che vi dico uno il mille novecentottantanove e tra poco il nove novembre saranno trentacinque anni dal crollo del muro ma l'abbiamo dimenticato molto in fretta il muro
Almeno da questa parte in Occidente cara Anita liberazione nel crollo del muro di centinaia di milioni di persone che vivevano come nel Paese delle Aquile il Paese diari e il Paese
Di Anita l'Albania
In una gabbia LaGuardia del totalitarismo
I mille centottantanove è la prima data vi dicevo il mille novecentonovantuno e lo vedremo dopo con l'aiuto della regia
Ve la ricordate l'immagine della nave Vlora
Nel porto di Bari il il simbolo in un riassunto in una fotografia della invasione come per noi dopo è stata raccontata all'Italia in realtà della grande fuga verso la libertà e verso il benessere e verso l'opportunità di migliaia e migliaia di albanesi
E infine altra data in qualità ovviamente che che arriva a noi la Milano di oggi ma nel mezzo ce n'è un'altra ancora il novantasette quando la nostra Ari seguendo la sua personale emigrazione la sua Alia
Va verso l'Italia
Seguendo quello che fanno avevano fatto prima di lei i suoi genitori nel frattempo sta in una famiglia albanese in cui c'è questa non fantastica che lei che lei chiama con una una crasi tra nonna e mamma mobile ma la nonna poi le rispondere richiamarmi nonna la tua mamma ti vuole tanto bene e un giorno verrà a prenderti
Ecco e infine c'è la Milano di oggi
Nel racconto evidentemente della medesima i sembrano due ma è soltanto un'ora ma sono talmente lontani questi mondi
A distanza di così breve tempo che una delle capacità di Anita rifletta farci vivere come un brivido il tempo che si riduce vado velocissimo nel devo dire un'ultima cosa l'altra linea di cui parlavo sono le storie le favole che sono descritto in questo libro
Io vi devo dire
La genialità dell'italico meta è stata costruire queste fiabe adattare ente lieto fine dal tono magnificamente ironicamente didattico e pedagogico come si addice ai grandi totalitarismi che ti spiegare esattamente cosa devi fare e come avviene dei totalitarismi
Il la sentenza finale
Viene Italic meta e questo ci insegna che puntini puntini e ovviamente quello che ci insegna esattamente l'opposto di quello che la storia sta raccontando precisamente il contrario Orwell era niente
Mi fermo qui perché avete capito ne abbiamo moltissimo da raccontare
E anche da ridere anche se si ride molto amaramente in tante pagine del libro nell'acqua nel quale misti misuriamo la distanza immensa che c'era tra la nostra italiana degli anni ottanta e novanta quella nella quale noi bambini qui a Scola guardavamo Bim bum bam le persone andavano al tipo di Cortina ballare non succederà più e nel frattempo
Prima c'era un regime appunto dittatoriale oppressivo e poi c'è stata quest'altra cosa incredibile che è stata il cause l'Anarchia degli anni novanta mica solo in Albania ovviamente in Ucraina
In Romania e in tanti altri luoghi ne parleremo farmi intanto chiederti et Cara Anita in una di queste prime storie che punteggiano il libro cioè fantastica una figura
Quasi mitologica Mike Bongiorno che attraverso la televisione si materializza fisicamente nella casa di un onesto eretto funzionario del Partito comunista albanese di Enver Hoxha
E così rappresentando le seduzioni dell'Occidente come tu lo chiami l'Occidente dei demoni giustamente quindi capitalismo tentatore queste storie che hai messo in questo libro magnifico
Da che cosa sono venute esclusivamente dalla tua immaginazione dal racconto familiare dalla
Da quella che chiamiamo in Italia la sapienza popolare dal modo in cui tutti i popoli dei Paesi socialisti si inventavano delle storie per sfottere i regimi alcune raccontava sempre Reagan quando poteva per far vedere che esisteva una dissidenza
Da dove le hai cavate
Ok anzitutto buonasera e sono molto felice di essere qui questo romanzo io come ho avuto modo di raccontare giacciono impiegato tantissimo tempo per scriverlo
E e ci ha impiegato tantissimo tanto un po'perché comunque avevo bisogno di impadronirmi della lingua italiana e possederla in qualche modo e perciò è narrare una storia che mi pesava Chimento che portavo sulle spalle
Che mi inseguiva però non volevo neanche farlo
Nella misura in cui raccontare semplicemente non sa che ho sempre avuto la e ho sempre avuto questo pensiero che non per quanto le storie ce ne sono ottanta di Ferretti difficili drammatiche sono otto
Basta andare nella nella real attivi in qualche modo per sentirne
Un paio tenersi però la la la cosa che a me invece premeva che io non volevo scrivere un libro per scrivere un libro io volevo scrivere il libro che per me facesse la differenza rendersi giustizia
A a un percorso e soprattutto alla mia incredulità incapacità di aver vissuto una realtà che mi sembrava troppo pesante il momento
In cui l'avete fatta appunto un'altra realtà che era colori non era la realtà e ho vissuto io d'altra parte del muro
E dunque resta questo è un'arma magnifica introduzione che a cui tenevo
Infatti lo sforzo linguistico
Lo racconti anche attraverso alcune parole che sono all'inizio e alla fine di questa narrazione
E affascinante il modo in cui un titanica mente si aggrappa a un ottimo italiano un eccellente italiano quale quello testimoniato qua nelle favole del comunismo
Però non mi ha ancora risposto su dove popolavano queste queste storie della tua mente le storie che vi raccontavate in questi
Villaggi albanesi in i quali come tu racconti la miseria era tale che le strade sono state sempre soltanto in collina perché siccome le le le pianure non sono state bonificate fare una strada in pianura significare passare attraverso le paludi ecco ma non nel mille seicento non ai tempi di Scanderbeg Errico in altri momenti della storia dell'Albania nel mille novecentottantacinque ecco va bene torniamo alle storie
Delle favole le favole ci sono favole non fiabe dunque
Queste favole raccontano ma Ariela se le racconta un po'per anni si anestetizzare il suo vissuto il suo di terrore
Sono alta la maggior parte sono tutte sono storia qui mi sono ispirata a storie vere
Poi è chiaro che non c'è mai stato un Mike Bongiorno che è apparso in una qualche tv di marca russa in Albania
Ed è evidente che a una invenzione letteraria ma mi piaceva appunto a lavorare sulle contraddizioni
Questa figura che che che comunque a me quel pit altissimo quando arriva in Italia su Retequattro c'era Mike Bongiorno che faceva la ruota della fortuna
E mi sembrava in qualche modo lui stesso un personaggio ora fuori dal tempo e eseguiti i primi personaggi Chiti colpiscono le persone le sfumature come si muovono come gesticolano mi ricordo di sì ecco questo vale qui personaggi che sicuramente ci sarà dentro il mio romanzo quando lo scriverò quando lo finirò quindi questa la ragione
Le storie sono sicuramente ispirati alla storia vera io ovviamente le ho raccontate in una modalità
Sonora favole atroci non s'
Sono per quanto si chiami appunto il romanzo le favole del comunismo non è un libro per i bambini chiaramente perché presenta a scene di violenza di una violenza molto crudele
Ma appunto io penso che quella storia quel racconto e quelle altro uscita non potevano secondo il mio punto di vista perché per iscritto essere raccontata il secondo se non attraverso un linguaggio che fosse più consono
Che per quanto poi alla fine una realtà io sono appassionati stima di commedia una ti fa una scrittura ti possa far ridere
è sempre un riso molto a un riso molto amara non è dice e poi di farmi un attimo per quanto quei tu leggi la favola ecco conosci no andava la buonanotte dei ginnasti dice stai a Cuccia
No ti farà sorridere ma nello stesso tempo quando ti fermi per ICI ma aspetta ma è reale
La parola tre ginnaste una storia fantastica nella quale è terribile quale ginnaste del Paese più felice che ci sia che ovviamente il paese delle aquile l'Albania biologia vanno un paese abbastanza felice anzi piuttosto felice qual è l'Ungheria ma non è altrettanto felice
Vengono e e scoprono che il modo pavloviano appunto dal parlo solo per per agire nel per essere che sempre alcuna lesione si trattava al massimo della forma essere punzecchiato e come i cuccioli pur con uno spillone quindi la morale da trarne che gli esseri umani devono essere trattati come i cani
Ma io vi voglio leggere
Posso Anita una di queste storie mani dei rischi mi devi aiutare solo con alcune pronunce si dice il signor fichi arco fittizia picchia benissimo e il paese si chiama Bregu
Stoney esiste storia sebbene c'era una volta un piccolo paesino chiamato Bregu estone esca dove le casette avevano il tetto sopra il tetto c'era il cielo dove le state faceva caldo e l'inverno faceva freddo
C'erano alberi galline capre uomini donne bambine e bambini
Insomma come già si è capito a Bregu Stores non mancava niente era il paesino più felice di tutti i Paesi del grande Paese delle aquile che di tutti i Paesi era il più felice
Habemus onestà abitava il signor fichi a che aveva fatto le scuole alte a Tirana e alloggi raggiunto l'altissima carica di controllore dei campi di tutta la prefettura di vorresti durati la nostra a Durazzo
Eppure nonostante il grande successo che ad altri avrebbe potuto dare alla testa il signor si chiama era rimasto un uomo umile e gentile molto molto gentile
E infatti lo dicevano tutti come Gentile il signor fischia che brava persona
E tuttavia prima con gli studi nelle scuole alte e poi con la grande responsabilità che gli veniva da quel suo lavoro così importante gli anni passavano e il signor Fitto non aveva ancora trovato il modo di farsi una moglie
Come gentile educato il signor picchia dicevano tutti forse è un po'troppo gentile il signor Fiji a prese a dire qualcuno
Ma non è che forse signor fichi a è un po'troppo gentile per poter trovare una moglie cominciava a sospettare qualcuno
Di questo però al signor picchia non importava nulla anche perché la sua vera passione era quella di mettersi a dipingere ogni volta che tornava delle ispezioni nei campi il signor si chiama dipingeva così tanto che ormai aveva la casa piena di quadri
Ma allora signor uffici a lei che è così gentile e a un così bel lavoro che aspetta prender moglie diceva qualcuno che magari aveva pure una figliola da sistemare
Ma come faccio mi piacerebbe ma vedi ho già la casa piena di quadri e cavalletti e pennelli e colori dove la metto una moglie rispondeva il signor Sirchia
E in effetti era proprio così
Alle pareti della casetta del signor Fitch erano appese decine e decine di quadri molti dei quali rappresentavano proprio Bregu Stoner su con le sue casette dal tetto sovrastato dal cielo
Ma tanti altri hanno ritratti di giovani contadini che signor fece invitata a casa chiedendogli di posare per lui
E anche se nessuno si era mai di me lamentato del signor picchia e anzi posare per il controllore dei campi della prefettura di Torres era un vero onore
Tuttavia i paesani continuavano a storcere la bocca per il fatto che il signor fitti a perdesse tempo a dipingere giovani contadini invece di sposarsi con una brava ragazza che di certo l'avrebbe reso felice come Felice erano tutti gli abitanti di preposto Hoeness
Paesino tra i più felici del Paese delle aquile
E così successe una cosa inspiegabile mentre tornava dalle sue ispezioni il signor fichi adire prima un enorme colonna di fumo che si levava sopra la collina e poi svoltato l'angolo la sua casetta in fiamme
Il commissario della sicuri gli mi disse che si era trattato di un fulmine anzi di un fulmine a ciel sereno
Al signor FIT sia dispiacque molto per la casa accerto ma ancora di più diceva il commissario della sicuri mi per tutti i miei quadri c'avevo messo una vita a dipingere lì e si mise addirittura piangere
Ma come sanno persino i bambini è inutile fare tante storie perché i fulmini a ciel sereno sono cose che capitano anche nel più felice dei paesi il commissario della sicuri mi disse allora al signor fischia che il suo lavoro di controllore dei campi nella prefettura di Torres era finito
E per ripagarlo di quella brutta sfortuna che gli era capitata lo aspettava un nuovo entusiasmante lavoro questa volta nella capitale del Paese delle aquile
Un lavoro che gli avrebbe fatto dimenticare la grave perdita dei suoi quadri
Per questo il signor picchia venne tenuto per trecentonovantasette giorni dentro una stanza al buio da qualche parte a Tirana
Ed ebbe così modo di dimenticare la sua casa in fiamme i suoi quadri i volti dei giovani contadini il cielo sopra i tetti di pre questo Hoeness e insomma tutte quelle cose il cui ricordo gli aveva procurato tanto dolore
Una macchina nera alla fine lo scarico di nuovo a del gusto Hoeness e quando i compaesani lo videro si ricordarono del gentile signor fischia
Questa favola ci insegna che alla fine a tutto c'è rimedio non bisogna aver paura di un fulmine a ciel sereno e invece di dipingere se vuoi vivere felice è molto meglio non essere troppo gentili e prendere moglie
Solo per chiedersi quanto nella vostra vita
O nella vita quotidiana degli albanesi degli anni ottanta
Ancora voglio sapere esistesse un livello di resistenza cospiratori a che si basava proprio su quello che tu hai fatto raccontarsi delle storie
Per per per portare avanti la propria vita per cercare di cercarsi un destino e un futuro anche quando non si vedeva che il regime stessa stava vacillando come succede solo alla fine degli anni ottanta
Io io sono una una umanista nata a vuole persone tutte le persone
Osservo tantissimo una cosa che osservavo da piccola erano acquisì Gina ci sei di ci si mettevano lì e si raccontavano nonostante appunto
C'era la l'Albania è stato ha avuto la tv di Stato per qui però confermare queste donne dalle vicissitudini del raccontarsi però del credere che hanno detto s'intitola
Quindi la parola credo può essere di lunga o o di breve distanza dipende dipende la narrazione orale una fa parte della letteratura insomma
Per umanità stesa noi abbiamo a se pensiamo semplicemente alla alla narrazione al racconto ebraico del popolo Ca'si è fatto no nel negli anni per poi portarsi avanti non è un caso che l'unico popolo che rispetta il Sudamerica in abito Nesi sono spariti tutti
E perché la narrazione cella lo score Italy in come viene chiamato oggi c'è c'è Sempre e c'era anche in questo caso in mezzo a a queste donne che sono alle vere protagoniste perché la maternità un tema molto evidente nella nel romanzo e queste donne in qualche modo sono dalla straordinaria queste donne che che che che che che lavorano la terra che che spostano le zolle pesanti
A perché che c'è stata una pioggia
E queste donne che si raccontano e e tutti hanno paura a un certo punto la nonna di di Ariella dice ma quando parla appunto di Soria
Definendo l'appunto a una strega vicino al nome un'altra non poté disgraziata Dinoi quindi e c'era una una presa di coscienza rispetto a quello che si vive perché io racconto l'Albania
Quella fuori dal Raccordo del potere di Tirano quindi l'Albania quella quella vera cioè quella contadina l'Albania è stato adesso sta facendo un processo straordinario di crescita
Ma un Paese molto orbitale
Anzi non lo chiamano il romanzo chiaramente quando era bambina fa un viaggio ha tagliato verso l'Italia non solo fa un viaggio geografico quindi si sposta in un'altra aria manca un viaggio spazio temporale perché appunto c'è lei passa da che andava a prendere l'acqua con un suo Marello
A a alle alle strade asfaltate e a questa acqua
Che esce scrosciante da dare dei rubinetti di questi odi quest'auto Grella che lei dove lei per la prima volta incontra l'Occidente
Dice ma chi paga chi paga questa chi paga tutte queste luci le sembra incredibile perché le strade sono
A sono asfaltate ed è incredibile per una bambina che appunto di a vive le contraddizioni di di di chiodi un tempo diverso che probabilmente erano quelle dei vostri nonni
Ieri tu mi raccontava vino della prima guerra mondiale di cosa era successo quella cortina eccetera e probabilmente c'è quel quel quel quindi quegli uomini quelle donne possono a raccontare con l'Italia
Fatta di so Marelli di muli che che che veramente erano necessarie appunto in un in un in questa valle come in una valle come quella di Cortina
Che come fino al quattordici era esattamente così solo che poi per noi c'è stato un secolo di di di di prosperità invece questa dimensione che tu racconti c'è presumere dotto fantastico che immagino tu abbia tratto abbastanza da esperienze vere
Quando Ari de della per la prima volta tu dicevi l'acqua scrosciante si può anche dirlo dal gabinetto resta scioccata dalla quantità fantastica di carta igienica che usiamo in Italia perché uno pensa scusate niente
Questi fuggono verso la libertà e la democrazia sì certo ma innanzitutto fuggono o vanno verso una dimensione di benessere allora e le Clemente presi da un fatto ovviamente la racconto così come diversivo
A è chiaro che in quel quel quel in questo racconto è molto molto personale quindi raccontandola in termini di non di Ariella ma di Anita è chiaro che io ricordo nel novantasette quando sono arrivata immagini proprio in comunque non magrissima proprio inguardabile
E ricorda tutto questo primo autogrill e io sono una fan negli autogrill ma sai che è una cosa posso interrogati sei che è una cosa che quando sono stato due volte in Ucraina una delle cose più affascinanti a cui tengono di più gli ucraini di oggi è una rete di Autogrill di perfetti in perfette condizioni
L'abbiamo visto insieme con Paola Peduzzi avevamo persino architettato un pezzo per il foglio che poi non è mai uscito l'idea di raccontare come uno degli orgogli
Di questo Paese
Che si cava fuori da quello che a nessuno piace che sia chiamato ma è
Lo spazio post sovietico
Una rete autostradale e col degli autogrill che sono sicuramente la Staller migliore di quelli italiani guarda io penso che se c'è un manager di o il ceo di autori che sente questa conversazione secondo me se mettessero dei tavoli sociali in cui ci sono anche delle letture
Sarebbe sarebbe la fine sono penso che la gente prenderebbe veramente la macchina per andare in otto mila
A incontrare lo sconosciuto perché con gli sconosciuti nel riusciamo a essere veramente noi
No quindi appunto entro in questa in questo bagno in questa toilette e ce n'erano tante di tra le e non erano alla turca come a Tirana
E o e questa qualche che che che che quando e che poi si capiva mediche era chiaro cosa dovevi fare cosa devo riflettere era così evidente meraviglioso
E questo l'Occidente vediamo ne ha mi apparve incredibile vuoti in cui appunto premendo il il il tasso di lì tutta quest'acqua litri da costitutivo fermati fermati perché appunto io ci mettevo così tanto tempo per andare a prendere l'acqua con l'asino che nel vederlo nel vederlo perdere così
Ha mini mi faceva mi dispiaceva con perché dicevo magari non non è così necessari così tanta perderne così tanta
Però appunto questa era una delle dalle contraddizioni di appena appena arrivato che ovviamente non potevo non riportare a nel testo di questo romanzo e
Per tornare alla a alla alla alla tua precedente domanda invece voglia sempre fare un appunto importante della differenza del fatto che l'Italia ha fatto un processo un un cammino
A un percorso di crescita anche piuttosto repentina soprattutto grazie smanie negli anni settanta con il boom economico
E e l'Albania sta proprio in quella fase lì in questo in questo momento
Ma diciamo che naturale che un paese
Che ha un'economia di tipo pianificato
Come quella albanese durante il comunismo a non permette la competizione
Quindi non essendoci non essendo una competizione nella competizione è chiaro che non c'è nessuna possibilità di progredire cioè il Progress
Sono arriva perché tu sei non per forzata forzatamente in competizione nel è il ed è la competizione che ha una certa parte di politica vuole raccontare che quasi a a demonizzare urla a ogni riferimento è pura puro casuali Gattuso
Allora straniera esatto ma è la competizione è fondamentale perché permette appunto un progresso cioè io vedo te che fai qualcosa di buono e vogliono voglio ispirarmi è chi è meglio di me a chi sa fare meglio di me
A sempre tenendo conto delle delle delle mie capacità e anche dei miei limiti ai perché quello che che dovrebbe fare qualsiasi persona sana di mente è sempre un sempre succede non succede
Tu ti rendi conto per Anita poi torniamo alla parte più letteraria del libro ma ma prendendo spunto con questo tetto
Tu sei consapevole che quello che stai dicendo oggi in il più relativista dei nostri io accidenti che è il nostro non dico che suoni Eretico ma quasi io vado a Cracovia in Polonia
Prendo un Kinder Bueno in un che la tabaccheria e mi chiedono cash card come se fosse la cosa più facile del mondo in Italia prendo un taxi dall'aeroporto di Mestre alla stazione il tassista insiste dieci volte perché io lo paghi in contanti
E si arrabbiasse al bancomat
I balneari fanno gli scioperi in sulle spiagge e quando tu fai questo inno
Felicemente INAIL fa la competizione in cui credo
Sono sicuro che c'è qualcuno che storce il naso che alza il sopracciglio come se fossero delle cose delle quali dobbiamo tornare a discutere in altre parole uno dei meriti di questo libro
è riportarci a questa cosa che quando si incontra qualsiasi parte di quell'altro polmone dell'Europa perché non è che non Europa e quella che c'è sua mi vuoi definiva la mia Europa cioè i due poneva per noi è relativista è un garantista è una cosa di cui a a cui guardare con un sorriso stupidamente condiscendente e invece per chi ci è vissuto e lo racconta è una ovvietà quasi intendo dire una delle cose buone del libro è campare su questa incredibile discrasia tra le tra le nostre sensibilità te ne sei accorta che magari quando lo presentati in giro per l'Italia non solo riguardo al tema della competizione ma proprio rispetto a quello che noi pensiamo di sapere di che cosa fosse socialismo reale
Ma io mi appello ha una frase bellissima di un autore che una che amo tantissimo Lelli che nel momento in cui a
Cercava di raccontare ai suoi nipoti di cosa avesse significato per lui convivere nella tragedia
Ma più profonda di quello buco nero che è stato che sono stati i campi di concentramento in Europa
E lunedì sera io non posso raccontare
A ai ai ai miei nipoti quello che la tragedia vera la tragedia greca è Picano della nostra di di di quello che ha vissuto il popolo ebraico ma
Perché non l'ha vissuto manca l'esperienza quindi mancando sì l'esperienza se non non lo hai vissuto non
Non è come fai a trasmetterla non si trasmette qualcosa che lo posso raccontare posso dipingere posso dire posso ma non è la stessa cosa di esserci
Per la tornando al tema dalla competizione ma la competizione quella contraddizione della de del del foglio del tema
Magari facciamo spegne segnalare diamo il tempo versione dispendio del telefono così la suoneria magari se gli anche gli altri controllo la propria si uniscono solidalmente al al anche lui parla il Primo levi con la sorella del telefono non è che sia proprio il massimo prevalente
No no appunto dicevo quindi cosa facciamo ammettiamo in cui mi chiamo in dubbio anche la privata allora certi visto che la competizione nasce anche
A di chi fa cose
Poiché sono sempre per creare le condizioni affinché anche il giardino del mio vicino sia verde
Perché tu non puoi avere una villa meravigliosa in un posto una villa molto bella con un giardino stupenda intorno a te c'è la morte e ce la disgrazia perché è evidente che quando c'è la morte c'è la disgrazia intorno a te non ci sono le condizioni di crescita
Per un per per una per un progresso possibile per tutti
Per arriveranno ti arriveranno in casa e fondamentale
Pensare al prossimo se vogliamo pensare insieme quindi il tema del del della vita privata mi è molto profondamente caro
E è che S e e non va discussa nella maniera più assoluta e ed è un tema che tra l'altro è è stata motivi è stato di vada negli ultimi tempi perché ho sentito sommarie di chi
Ha parlato punto di di occupazioni di come
Anche qui forse l'onorevole grosse naturale legata legittima esatto però appunto chiudo dico
E importante ribadire il fatto che per quanto sia impossibile sperimentare capire comprendere scendere profondamente in quello che è stato il socialismo reale appunto in questo caso
Fermarsi e non e a non semplificare le cose andarono Paul tre leve le etichette che può essere anche l'etichetta stessa di questo romanzo che si chiama le favole del comunismo importante
Grazie intanto sentire
Carriera fa parte a sua volta di un e la lei un po'accennato con quello che hai detto poco fa di un frammento
Sociologico ammetto la mia ignoranza non so quanto devo anzi demografico non so quanto importante nell'Albania di allora
Ovvero albanese certamente ma è anche fa parte da famiglia ebraica askenazita lo scopriamo nelle prime pagine quando durante un matrimonio c'è un un un bicchiere rotto sulla soglia di casa dentro una una un tovagliolo come si usa
Si usa fare nella sua più che il matrimonio è un clima in cui trovare il momento però questo è il primo volevo dire dopo School dove diamo l'arte di altri momenti tavole di raccontarci vi prego prego dopo vado Angelo
Ecco io dopo voglio dire una cosa perché
Allora io ho una vorrei dire anche
Che
Diciamo che questi anni e in Italia per me sono i sopra tutti i primi anni sono stati profondamente dolorose e sono pro profondamente felice che questa sera sarà una mia connazionale perché c'ha una c'è una specie di quando incontro alle persone che mi sono fratelli e sorelle di pelle di di di animati spirito
E c'è un'emozione profonda cioè perché noi sappiamo che quando ci guardiamo vorremo mettersi a piangere a urlare ma ce lo teniamo dentro
Cioè il popolo albanese a un popolo straordinario e mi dispiace tanto di come è stato raccontato nei primi anni novanta
Perché ha fatto qualcosa è ragione per cui esiste un debito enorme è per cui ringraziano per sempre che mentre il mondo e l'Europa a girato le spalle
Al mio popolo ne ho due quello albanese
E quello spirituale
Il popolo albanese ha fatto una cosa straordinaria li ha difesi con la vita
E non li ha denunciati non ha urlato non ha ha fatto quello che hanno fatto gli altri Mattel
Che noi abbiamo e si chiama benestante e quel Codice dice
Noi dobbiamo ospitare confluite semmai boccoli pesano civica pane sale e cuore
Quindi che significa proprio ospita cioè protegge era lo sa l'ospite è sacro a per gli albanesi
E non potevano dimenticarsi non potevano abbandonare questo popolo che l'ha preso di mira a da tutti gli europei quindi grande onore al popolo albanese e di cui io sono profondamente fiera
Ma contarsi con
Anni novanta
In cui si aprono le gabbie evidentemente che non erano state soltanto quelle di De Rosa che è quello che ha costruito magari tutte con calma i nostri amici regia ci fanno vedere uno dei mille bunker che ci sono non solo sulla costa albanese
Mi mi dicono sempre mirato anche per deve dirmi l'assurdità del il socialismo reale diceva pensa questo
Deficiente che costruiva il bunker per frenare l'avanzata del capitalismo
Ovviamente era una erano anche una delle tante foglie eccole qua uno e che abbiamo portato un'immagine questo chiaramente e non so quali sono cucù costellano l'Albania però devo dire anche che se vediamo la seconda che avevamo portato dei bunker
Per fortuna c'è ci sono molti dei vostri che reagiscono creativamente però gli anni ottanta sono una cosa e poi però gli anni non va gli anni Novanta e questo la la io l'ho riscontrato antisom presenterà la cinematografia Ucraina che è uscito un film recentemente alla Mostra del Cinema prima della fine dell'incontro vi dico come si intitola forse qualcuno l'avrà visto che racconta la gioventù selvaggia degli ucraini di Chivu negli anni novanta con botte da orbi nelle scuole
Gang urbane criminalità diffusissima questo stato tutto il caos il casino post sovietico mentre noi appunto avevamo beni di consumo dolcezza del vivere nel novanta hanno un ricordo di grande tranquillità per tutti noi in Occidente non è e ci non fa eccezione Ari la nostra Ari c'è una pagina terribile in cui nel novantasette poco prima di andarsene
Possiamo fare lo spoglio non va bene si può dire di Esmeralda non si può proprio dire no non dirlo non dirlo perché ci sta trascinando non si può dire diciamo che succede qualche cosa di di tremendo e a un certo punto Ari dice
Siamo diventati tutti matti ok eravamo diventati tutti matti ecco l'anarchia di allora che è premessa
Siamo dove siamo tutti pazzi riuscì ecco raccontiamo quest'altro tornante della vita da Verbania e anche della storia diari sentiva
Ma
Ma è evidente che che la bambina potesse pensare in quel frangente storico che
Tutti erano diventati matti ma davvero
Era
Chi ha vissuto negli anni gli era una bambina
L'ateneo di guerra civile l'Albania si era quasi la sua questa particolarità che uno magari pensano alla guerra civile avevano guerra più morbida si chiama civile invece la più terribile e ignobile questo in Italia la sappiamo qualcosa effettivamente
è la più terribile ignobile perché non rispetta né sulla Convenzione nazionale internazionale nulla cioè il tuo vicino di casa si arrabbia un giorno prende il fucile che spara
Cioè non sai non questo Tonolo Sy non è difficile relazionarsi con con con una realtà del genere no
Ma io penso che
Quando è io penso che ci sia stato un da un profondo uscire dal totalitarismo ho già iscritta
A era un po'come uscire dalla caverna di Platone
I nostri genitori
Sono genitori tutt'oggi quando parlo con mia madre lei pensa
E chissà cosa sta pensando quello hanno eccolo pensa sempre che c'è dannata Boris timbrata temi diciamo noi già il Perugia all'ombra dietro come dire cioè queste ricovero cioè l'ombra dietro a Malabo la coda del del no del del dell'albero del però c'ha come se ci fosse quest'ombra
Dividi et impera quindi tu devi temere tutto e tutti è questa cosa era cioè è inquietante perché persino che nel salotto cugino potrebbe essere qualcuno che parla con con chi non dovrebbe parlare quindi era una condizione e io io lo vedo ancora che c'hai molti adulti che hanno visto profondamente quegli anni dietro il essere sempre indubbio mettere sempre tutto indubbio non essere ad esempio questo timore che ci siano un'ombra che aleggia da qualche parte non e perché è stato schiacciato il popolo è stato talmente schiacciato c'è stato un sopruso così il profondo che o
Diritti proprio sul piano umano chi tu sei perverso e non sai per quanto ti dicono poi è arrivata la è caduto il Muro di Berlino dove è arrivato nel novantuno PC ma ok ora siamo leader che facciamo
Che fate e succede nel mille novecentonovantasette chiedo sempre anticiperà regia succede appunto non solo la guerra civile ma scene come quella di un bambino
Che si trova ad imbracciare le armi adesso ce l'ho ce lo mostrano ed in questa immagini vere dall'Albania di allora sentite cosa cosa scrive a proposito lo che ha appena detto Anita di Cometa la tabula rasa che avviene nella testa di uno che vive dell'universo sovietico
Sovietico in questo caso non sovietico beninteso ma del del dei paesi dove c'è stato il socialismo reale
Mi dicono sempre ancora una volta e gli amici Ucraini cosa significa misurarsi ancora oggi
Nel due mila ventiquattro con i nonni che sono stati formati con quella testa i cercare disperatamente come generazione di conciliare di fare da ponte tra la loro testa
E il mondo come loro vogliono che stia diventando col diventi come sta diventando qualcuno saprebbe dirmi perché ci fanno zappare il terreno fino al lago del bosco chiede la nonna
Per tenerci in forma Lou le dice la signora Silvana ora a farsi sei e preoccupati sono i volti di tutte le donne
Chissà quando finirà tutto questo in paese dicono che il comunismo sta finendo quelli della resistenza hanno contatti con l'estero e si dice che ci libereranno afferma mi riuscirà ma quando mai e chi è che lo dice neanche la morte di Olgiate mille novecentottantacinque ha portato a qualcosa Ramis Alia è persino peggio di lui
Sono anni che sentiamo storie di questo genere ma non vedi che ogni giorno spariscono giovani uomini e solo Dio sa che fine fanno dice dalle indici al gli uccidono ecco la fine che fanno dice la nonna sapete della storia di fichi hanno il controllore di tutti i campi della prefettura di due Ress che nei suoi dipinti ritraeva i giovani del nostro Paese
L'hanno incarcerato l'hanno picchiato e gli hanno fatto bere l'olio di ricino racconta leda una ragazza sui venticinque anni che ha sempre restia a parlare
Sono storie solo storie dobbiamo fare il nostro dovere se vogliamo garantirci la vita per amore dei nostri figli e mariti io non credo nella legge
Ecco
Anita ci vuole un un misto di amore per gli altri
E sacre timore e diffidenza per la seguimi per lo Stato per poter cercare di ricavarsi una nicchia che è quella della propria individualità come fa
La protagonista come come fari la come fanno i le P per le persone diede che in questo tuo libro nonostante tutto hanno una vita hanno un dibattito anche se nel nascosto delle del del loro villaggio
Nella all'ombra del Perù come tu dici e che anche quello che ci fa coltivare delle speranze per esempio
Rispetto alle agli abitanti di Terranova oggi o di altri Paesi cioè c'è qualche cosa che nonostante tutto
Cova e però d'altra parte anche vero che se non venisse un crollo Esterno chissà quanto proprio tutto turare tutto questo questa conversazione avviene nel mille novecentottantanove
Chi mai avrebbe scommesso allora su quello che sarebbe successo cioè faceva leggere la storia
A posteriori no
Non basta la buona volontà volevo dire su
Certo
Come avrei notato queste conversazioni
Quelle vergine siamo di quelli ai menzionati ora
Al io ho sempre pensato che le
E che il zero che le viene
Coloro che che tagliano Novello un con un Periodo storico per iniziarne un altro sono appunto le donne perché le donne vivono la contraddizione della terra della trasformazione quindi vivono la trasformazione nel corpo la maternità
Quindi in qualche modo
è anche un
è anche già un po'una un avversario versatilità una naturalezza
Anche se magari passano venti o trent'anni e ci sono io ho visto tantissimi film ma a della cinematografia albanese che invito a sé nel caso anche sempre mi dispiace perché non tutti sono tradotti o sottotitolati
Dove appunto c'è una cittadinanza
Che è sempre molto a Grandi considerazioni la lingua albanese sesta una lingua profonda che ha radici pruno lingua antichissima che ti porta anche a una a una a una certa riflessione ti conduce ottici stupisce ti faccio un esempio sciocco procacciatore Dante in albanese venne la traduzione letterale se è un bel ragazzo iniziali occorrono a ma noi diciamo Hiroshima dove c'è comunque da Polo Dubois
Quindi che che di per sé è no è un'immagine molto bello nell'ombra del Perù veramente credo che come in ampezzano i termini dell'agricoltura tendono un po'a ricorrere mettiamola così gli animali siamo legge ma se uno prende il vocabolario latino il novanta per cento delle delle metafore
Purtroppo anche soprattutto nel match maschilismo di ieri
Spesso riferite al mondo mi sono con gli animali è una cosa proprio però meno diciamo cento riferimento ad ad un maschio charity aveva creato una donna questa lei è sempre stato
E detto questo comunque sei un grappolo d'uva lo dirò a qualche amico veramente d'ora in poi il professore e no no no
Intorno a che c'è c'è testimone che che che ci può confermare che si dice sia Touring grazie si dice sia tornato
Se son questo siamo siamo molto emancipati
Detto questo diciamo che a la lingua albanese appunto si presta Mapai voglio dire il il mondo rurale cioè la quel mondo rurale cioè tu di cui tutta l'Albania e era così adesso ripeto lecita si stava sviluppando ma era così fino a poco fa
Per cui anche la lingua era ancorata alla terra era ancorata alla tradizione era l'accorata alle vicissitudini a di quella che io considero l'unica nobiltà possibile che il mondo contadino fantastico fantastico
Ad oggi le domande sempre con l'aiuto della serie C che sono di vediamo per favore l'immagine è quella di cui parlavo della nave Vlora del mille novecentonovantuno
Ce la ricordiamo veramente fantastico come ogni ogni nazione cioè le sue icone e devo dire una cosa
Ne sono seguiti come ricordava giustamente Anita lì come tanti degli anni nei quali in italiano si sono dette un sacco di sciocchezze su gli albanesi in Italia qualcosa è successo anche evidentemente di fatti di cronaca nera come succede in tutte le immigrazione ed emigrazione della storia
E per anche vero che mi ricordo con l'altare in una
Sarà l'aspetto di un ospedale e sentivo parlare accanto a me mentre stai avvolto nei tuoi pensieri sono molto più funesti sentivo parlare delle persone in italiano un po'in una lingua che non provento essendo in non avevo ben capito il modo in cui si parlava dell'italiano a cui si passava da dall'italiana questa viene lingua e poi di ritornare italiano a un certo punto mi ha colpito per la grande duttilità e il desiderio tra queste persone
Che parlavano tutte quella lingua di parlare italiano anche innanzitutto tra di loro senza un grammo di accento c'è voluto un bel po'ma ho capito in quel momento che l'integrazione è avvenuta si era
Sì si era compiuta un'altra lettura rivelare cosa vai vai la realtà la lingua albanese alla lingua passepartout a una lingua appunto antichissima tu noterà ai ha non so albanesi in Francia che parlo francese perfetto senza accento qualcuno qui per esempio sette ma appunto a o inglese o
Insomma sì e come se sono camaleonti gli albanesi è diventato il luogo diventano quindi anche la lingua vengo albanese a questo a questo curato questa forza
Del nel trasportare non so a e io l'ho notato tantissimo nemico nazionali a di origine questa particolarità anche parlano tantissime lingue come se e su cui c'erano da una lingua all'altra come se nulla fosse
Sicuramente anche in parte anche quello che dici tu cella li li l'integrazione ex appunto sull'integrazione mi piacerebbe a fare un piccolo appunto mi piacerebbe attraverso magari anche proprio a questo romanzo
Ma in più in generale un po'quello che
La storia del del del mio popolo ai dedicata benissimo post l'altro ieri che era l'anniversario l'otto agosto a questa immagine si
Ovviamente mia madre mia sorella mio fratello erano su quella nave quindi a me prime questa foto quest'immagine forte
E così di lascia sempre un po'
E e amara è un'immagine molto amara
E mi piacerebbe che cominciassimo invece di puntare il dito immediatamente cominciassimo a a riflettere a non arrivare a delle conclusioni scalo sconclusionate subito quando si tratta dell'altro
Anche perché il mondo è in appunto come diceva in trasformazione è quando appunto il mondo in trasformazione ottieni inondato no o cavalli chi l'onda
E comincia a comprendere che per forza di cose bisogna danzare insieme bisogna ballare insieme
Vorrei concludere
Leggendo vi veramente una l'ultima pagina del libro posso si può la mezzanotte degli asini
Ti sta bene io chiedo sempre ad Anita lì credo perché come avete visto quella la legge tu allora se dall'Egitto ti chiedo prima una cosa tra qualche giorno faremo una cosa a Cortina dedicata a al alle libertà resosi più vasto e io mi sono mi sono innamorato di una su di una frase diciamo falso ad esempio voglio leggerti a commento di quello che ci siamo detti questa sera poi dopo ci legge l'ultima pagina del libro
Riveste un grandissimo filosofo letterato francese
Il mistero e che la maggioranza delle persone desidera attivamente la tirannia
Per esercitarla alcuni e altri molto più misteriosamente per sottomettersi ad essa
C'era poi commentare per piacere
Cosa ne pensi
è semplice io la interpreto in questo modo
C'è una qualche ragione strana nell'individuo tutti noi per cui quando ci accomodiamo
Per cui anche una dittatura in qualche modo ci ha comodini perché qualcuno ti serva
Ti serva nel vero senso do la parola servire no e tutti i santi servito servirà
Ama sentito amato no
E
E chi abbandoni perché la curva poi sarà di qualcun altro se dovesse nel caso succedesse qualcosa
Invece assumersi la propria responsabilità rispetto a quello che
L'esistenza stessa e quindi abbracciare il cambiamento e dire non so cosa mi succederà domani ma intanto vado metto i miei i miei miei stivali Emin cammino quello fa paura
E Noemi è la nostra
E la nostra condizione lo diceva
Riduzioni grandi a storici greci piuttosto poco in uno dei suoi peccati a la condizione umana cioè quella di desiderare ardentemente con qualcuno ci son Franzi perché soltanto attraverso della questa condizione innaturale che l'uomo trova per la sua condizione naturale cioè che è la libertà ma la libertà viene e quella la strada e più difficile perché la libertà è quella che ha più regole uno pensa che la libertà è uscire urlare
Non so fare in Amazzonia sino
No alla libertarie stare dentro le regole io quando sono arrivata in Italia sapevo
Che vivevo in un carcere a cielo aperto era un altro tipo di carcere quello non era quello albanese ma ne era diverso provvedemmo a sovrastata dalla dalla condizionata
A dal giudizio che i miei compagni di classe si facevano portavoce dei loro genitori ovviamente perché ripetono a le frasi le parole degli adulti
E quindi di nuovo la condizione o sparire aprivo letterario la televisione c'era assente una notizia terribile sugli albanesi
Eravamo sulla bocca di tutti c'era sempre una albanese di cui lamentarsi e oggi c'è sempre un albanese che risolve i problemi da quelli idraulici a quello che ti devi sistemare la casa no
Quindi
C'è chi oggi c'è sempre l'armonia di trovare un albanese allora c'era una ragione per odiare un qualsiasi albanese però come si dice no fa più con rumore un albero che cade che è una foresta che cresce
Restiamo credevo che ancora la mezzanotte
La vetrata degli altri nella gestione del tuo bisogna dire che l'Asinara figura ricorrente del del libro tra l'altro farà a perché è una animali mistico di largo appunta Lamennais la mezzanotte degli anziani che non è la fine ma il principio del tutto
è notte fonda quando chiedo al tassista di accompagnarmi a piazza Tirana
Abito a Milano danni ma a piazza Tirana non ci sono mai stata
Alla fine di via Giambellino via Lorenteggio c'è questa piazza con la sua fontana se ne parla proprio in questi giorni perché il sindaco vuole riqualificare le periferie riqualificare le periferie solitamente significa spostare le periferie un poco più in là
Piazza Tirana e l'ultima spiaggia per coloro che vorrebbero potersi permettere di vivere a piazza Napoli o tra via Solari via Giambellino ci passa il tram quattordici che porta fino in zona monumentale però piazza Tirana non è via Solari né tanto meno via Giambellino
Piazza Tirana e l'ultimo avamposto per coloro che tante noti avvicinarsi alle aree più borghesi si piazzano lì nella speranza di fare il salto
Piazza Tirana è davvero un po'come l'Albania sta sulla via giusta o buoni propositi ma resta sempre fuori dall'aria che conta davvero
A piazza Tirana hanno dipinto le panchine di rosso perché le palazzine sono così fatiscenti che è necessario aggiungere una nota sgargiante per dimostrare che ci siamo che siamo qui quando sale la nebbia
Scendo dal taxi e chiedo l'autista di attendere mentre fuma una sigaretta osservo i palazzi dietro
Dietro qualche finestra
C'è ancora c'è ancora la luce accesa
Saranno
Tamboli come me finisco la sigaretta
Santo delle voci forse meglio rientrare in macchina e dirigersi verso il centro
Incrociamo un glossario
Cammino altre cammina trascinando con sé un carrello
Il tassista lo lascia passare è vestito da donna ma bestemmia come un maschio abbasso il finestrino per capire cosa sta dicendo io non vendo i miei vestiti mistero Bonini vestiti lasciatemi questi schifosi urla traversando la strada
Per un istante i nostri sguardi si incrociano Luís nel frattempo ha smesso di urlare affittarmi un uomo che vive nella periferia di Milano
Tutto quello che sono quelli scritti che per lui sono la ragione stessa della sua esistenza nella periferia di Milano vietando come del resto facciamo tutti una lunga vigilia di attesa
Perché è chiaro a me come a Luís che prima o poi verrà la mezzanotte degli asini
Che come vuole la tradizione quel momento esatto della vigilia di Natale in cui hanno investito si chiede come siamo state trattate e in quel momento non prima e non dopo hanno invece che viene fatto il dono della parola
Della mezzanotte degli asini tutte le parole ci verranno concessi anche quelle difficile come laconico Concato compenso
Parole che abbiamo cercato con vergogna nel vocabolario quando eravamo bambini stranieri in un mondo strabordante di cioccolato
Allora ma non prima e non dopo a secondo di quello che diremo le bestie alcuni nomi resteranno scritti sull'albero della vita mentre altri verranno cancellati per sempre
Chiedo al tassista di accompagnarmi a casa mia nel cuore della città dove ci sono così tante luci che le notti sembrano giorni
Le favole del comunismo indebita fuori dalla sala e nel foyer
L'autrice dedica questo romanzo di esordio e ci rivediamo domani alle undici e trenta sui prati dei summit grazie grazie mille grazie a tutti grazie
Gli altri
Non si è però il suo