Beni confiscati: dalla sottrazione alle mafie alla restituzione alla società

Saranno tutti bellissimi anche perché l'obiettivo esattamente Guarino non oggi non si parla di massimi sistemi ma si parla del del più concreto dalla impegno antimafia e anche dell'eredità più importante che ci arriva da sinistra l'accordo che ha che appunto il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia
è il modo in cui questa terra negli ultimi trent'anni è cambiata a partire dalle esperienze
Ok
E il modo in cui questa terra è cambiata appartiene appunto dall'esperienza io riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia partiamo con il col padrone di casa con Antonello Cracolici che ha organizzato quest'iniziativa
E che farà una prima relazione introduttiva grazie
La prima e ultima
Va bene
Intanto grazie grazie alla Fondazione Federico secondo grazie all'Assemblea regionale per avere assieme al noi parlamentari deciso di tenere in questa sede diciamo che tra le varie caratteristiche di bellezza ve n'è una in particolare che uno dei pochi ambienti siciliani dove l'aria fresca non è prodotta dalla d'aria condizionata ma era aria naturale quindi da questo punto di vista anche la freschezza del
Del luogo diciamo orrende anche ancorché
La complicazione di essere di arrivare il parcheggio diciamo è una già e la giornata particolarmente calda
Che comunque inevitabilmente assegni anziché è segnata anche dal fatto che
Il nostro calendario
Inevitabilmente segnato dalla questo calendario di memoria che segna la Sicilia che segna all'Italia
Oggi il diciannove luglio ricordiamo trentadue anni fa la strage di via D'Amelio di Paolo Borsellino delle dei ragazzi
E degli uomini e delle donne la scorta così come ricordiamo ogni anno il ventitré maggio il trenta aprile il sei gennaio il sei agosto
Il ventinove luglio insomma il nostro calendario è segnato da come un po'la toponomastica della nostra città
Palermo spesso quando si indica un luogo dove andare dove recarsi per mille esigenze
Il più delle volte non si fa riferimento alla via come si chiama
Ma dove hanno ammazzato qualcuno l'hanno ammazzato Chinnici doverlo ammazzato Pio la Torre dove hanno ammazzato Mattarella dove hanno ammazzato Falcone e Borsellino e i tanti morti io giusto ieri sera sono stato a Carini
Comune in provincia di Palermo uno dei più grandi comuni della provincia di Palermo a inaugurare una mostra
Sulla mattanza
Che caratterizzò gli anni ottanta e gli anni Novanta Palermo
Quella i diciamo quelle foto che parlano più di qualunque discorso scritto
Le foto di una realtà dove ogni anno si contavano i morti addirittura ci fu una pagina storica del giornale L'Ora di Palermo
Che a un certo punto
Indicò il centesimo morto ammazzato di Palermo non scrivendo cento ma pretendo un uno e due in sede erano soltanto i buchi fori della canna della lupara
Per dire che Palermo nell'arco di oltre dodici tredici anni ha avuto oltre mille morti ammazzati
Per la guerra di mafia
E in quella guerra c'era tutto
C'era una guerra fra di loro tra bande ma a quella guerra fra di loro preparava il salto di qualità che poi segnò la guerra lo Stato le istituzioni
E diciamocelo per la verità fino al delitto prima dalla Chiesa e poi Falcone e Borsellino
La lotta alla mafia era un affare fra siciliani così come la mafia tutto sommato nel senso comune spesso quando si ammazzavano qualcuno la prima risposta diciamo emotiva che scappava anche nell'opinione pubblica e chissà che cosa aveva fatto facoltà era sempre la vittima mai di chi aveva prodotto
Come dire quella quello quell'omicidio questa è la storia la storia di una Sicilia che pur fortunatamente
Diciamo anche a seguito
Diciamo il salto di qualità che Cosa Nostra determinò nella guerra allo Stato costruire anche una consapevolezza inedita nell'opinione
Anche luoghi inimmaginabili io ricordo sempre
Lo dico Alberini
Che diciamo uso l'espressione è
Vediamo un non siciliano a questo in questo tavolo
La prima volta che facemmo la prima grande manifestazione per ad un anno dalla morte di Giovanni Falcone fu era il ventitré maggio del mille novecentonovantatré
Indetto da un cartello di associazione che a Palermo anno uno
E il corteo quell'anno parti
Dall'aula bunker cioè dall'Ucciardone per recarsi davanti alla Prefettura attraversando delle strade che chi conosce Palermo sa che non sono state facili e il borgo vecchio uno dei diciamo dei luoghi simbolici di un'altissima prevalenza della cultura mafiosa oltre che dei mafiosi
Ebbene in quel momento Palermo attraversando quelle strade dove spesso capitava di passare per le vie ma con i balconi e le persiane chiuse le serrande sigillate
Nella nostra città quel di quel giorno e che da quel momento quei balconi furono segnate da una momento inedito nella storia il padre tantissime famiglie persone normali
Che nulla avevano a che fare con la cultura del corteo della lotta sociale
Ma manifestarono come dire il consenso a un'antimafia che diventava per la prima volta un antimafia
Di indignazione oltre che di consapevolezza che si era superato qualunque limite lo faccio lo come dire manifestarono il loro consenso mettendo delle lenzuola
Davanti nelle rinviene dei propri balconi che il gesto più simbolico che spesso si fa quando c'è santo patrono quando c'è un momento di festa nelle nostre comunità che sì o no ora la festività anche mettendo il miglior lenzuolo che si di cui si dispone
Allora questo lo cito perché
Di cose ne sono avvenute
E fortunatamente non siamo all'anno zero Palermo la Sicilia e l'Italia acquisito una consapevolezza che ha consentito anche con strumenti impensabili
Qualche decennio fa fino a qualche decennio fa di che la lotta alla mafia una lotta di cui c'è bisogno di non abbassare mai l'attenzione e il senso di questa iniziativa di oggi e questa è la prima volta che i componenti della Commissione antimafia regionale i nostri componente della commissione Antimafia nazionale ci si incontra in un momento pubblico perché abbiamo bisogno di costruire una sinergia anche per impedire un rischio che io avverto
Il rischio di una anche per le divisioni per le polemiche che come tutte le fasi della storia accompagnano diciamo i momenti di diciamo quando non si hanno obiettivi di futuro si preferisce dividersi sul passato
Ed è questa una lunga storia che segna anche una caratteristica del dibattito però avverto e poi qui lanciare questo questo messaggio io avverto un rischio di una pericolosa sottovalutazione non solo su quello che è avvenuto e quindi il bisogno di verità
Che permane su quelle stragi sulle ragioni per le stragi su chi commesse conti armato con le mani
Ma tensione abbiamo il dovere di capire cos'è la mafia oggi
Come la mafia agisce come Cosa Nostra che non è un'organizzazione di reduci e combattenti e un'organizzazione viva
Partecipata da migliaia e migliaia di persone il più delle volte
Persone che quando ci furono le stragi erano a loro volta giovanissimi come tanti di oggi dicono che
Avevano sette otto dieci anni quando ci furono quelle stragi e quell'evento li segnò anche nell'impegno civile contro la mafia ma ci sono anche tantissimi
Persone che avevano otto dieci anni
In quelle in quel momento che oggi appartengono all'organizzazione mafiosa
è un'organizzazione mafiosa si riciclarsi si riaggiorna nuove generazioni la frequenta erano e questo non solo per un atto di fede perché ma la mafia continua a essere un dispensatore di di risorse economiche
Capace di corrompere capace di comprarsi da persone
Non solo con la forza dell'intimidazione ma con la forza del denaro e questo denaro prevalentemente arriva
Dal fatto che mai come in questo momento ce lo dicono moltissimi attività investigative che nel corso degli ultimi tempi sono state anche rese pubbliche
Da parte della via da parte di tutta alcuni organi dello Stato mai come in questo momento la sì neanche nel momento in cui la Sicilia fu uno dei luoghi dove si è raffinata le rovina
Ma la quantità di droga che oggi circolano nelle nostre città anche nei piccoli paesi dato inedito
Anche nei piccoli paesi e impressionante
E questa quantità di droga
Inevitabilmente significò la quantità di denaro e la filiera della gestione del traffico della droga è una filiera più lunga dove dentro quella filiera ci sono tante che non sono mafiosi
Vasche sono impiegate dalla mafia
Che sono assunti dalla mafia sono pagati a giornata
Da dai piccoli spacciatori e vedette allora al controllo delle singole zone doversi si consumano le piazze di spaccio
Allora io parlo dalla mafia di oggi che certamente non è solo la mafia della droga ma è la mafia che ordinanza a inseguire come dire il sogno di accaparrarsi risorse pubbliche a partire dagli appalti
E mai come in questo momento avremmo bisogno di una
Di un'attenzione proprio perché in questo momento ci sono fortunatamente tantissime risorse che sono disponibili e che sono in campo per
Migliorare cambiare il volto delle nostre città come il PIL le risorse del PNR R. le risorse comunitarie
Anche una certa come dire ripresa dell'attività dei muri di investimento da parte degli enti territoriali degli enti Comune degli enti locali
Bene mai come in questo momento avremmo bisogno di una legislazione di rigore attenta e sembra invece che stiamo vivendo un tempo in cui il tema degli appalti
E cosa succede nel mondo degli appalti non solo per gli effetti che questa sta avendo
Sulla sicurezza basta al riguardo basta pensare ai tanti morti che stanno caratterizzando questa epoca di rilancio degli investimenti ecco nello stesso tempo di morti
Per la mancanza di sicurezza del lavoro ma dicevo non solo per la mancata sicurezza nel lavoro ma gli appalti costituiscono uno continuano a costituire uno settori chiave
Abbiamo letto giusto qualche ora fa qualche questo provvedimento di imprenditori che da Barcellona
Avevano non so controllavano il sistema degli appalti ma
è stato ripreso un'espressione che era
Noi palermitani mi siciliane la conosceva ma non era era un po'fatta era desueta nel linguaggio anche della denuncia torna il tavolino
Il tavolino che lo strumento attraverso il quale gli appalti si assegnano a tavolino oggi non c'è più il la gara è un fatto meramente formale
Per cui tra appalto e subappalto oggi il sistema criminale in grado di sapere dove quando come ogni azienda alloro in qualche modo interessato comunque di cui ne esercitano un controllo sia in grado di gestire lavori ricchezza accumulare ricchezza è tutto questo
Come dire diciamocelo pure in un tempo in cui siamo attenti a quello che è stato la storia la lotta alla mafia il rischio è che la storia finisca per dare un cazzotto alla cronaca cioè non ci occupiamo dall'altro
Allora noi questa denuncia la vogliamo fare a partire dal tema dei beni confiscati
E del l'altro che noi consigliano è che siamo
Consentitemi di dire
Ieri Edy
Di quella intuizione straordinaria che uomini come Pio la Torre assieme a lui validissimo i magistrati che in qualche modo supportarono e diedero strumenti anche di conoscenza giuridica
A quello che appariva allora una cosa impossibile mettere le mani nelle tasche dei mafiosi una bestemmia
Veniva considerata
Rocco Chinnici Cesare Terranova uomini che hanno pagato anche loro con la loro vita ma che hanno grazie al loro lavoro alla loro conoscenza hanno messo in di condizione la legislazione
Di fare un salto di qualità anche se c'è voluta la morte dallo stesso proponente cioè di Pio la Torre
Bene
Per noi che siamo eredi di quella cultura di quella storia il tema dei beni confiscati e non può essere come ancora continua a essere un tema di burocrazia di Stato insopportabile
E io voglio dirlo con molta franchezza c'è una opacità nella gestione dei beni confiscati nel nostro Paese
Che non è più tollerabile un'opacità costruita su un'apparente burocrazia ma che in realtà
Persino alla la
Burocrazia nasconde una visione come dire
Residuale di quello che poteva essere doveva essere la parte come dire risarcitoria nei confronti della società di quello che veniva sottratto alla mafia addirittura siamo in un'epoca in cui si discute adesso e si torna a parlare se le misure patrimoniali devono continuare a costituire una delle chiavi per contrastare la mafia
E c'è un tentativo di ritorno al passato di rimettere in discussione questi strumenti da Pseudo garantisti dell'ultima ora
Mentre da un lato si mette in discussione
Anche per errori diciamocelo pure lo dico
Ai agli amici e compagni della che sono in Commissione Antimafia nazionale
Il caso Sagunto
Non è stato solo un fatto di di cronaca o di vicenda giudiziaria il caso saputo ha aperto una ferita che ancora non si è rimarginata
Il caso saputo ha significato
La messa in discussione di una serie di apparati
Apparati investigativi
C'è la sensazione che ci sia un arretramento
Anche sul terreno dell'azione come dire ed è la convinzione di perseguire la lotta i patrimoni mafiosi perché c'è il re come dire in molti settori dello Stato pervade e perché reparti prevale l'idea che forse alla fine non conviene
Ci si espone troppo si è sottoposti a una crocifissione diciamo mediatica
Da parte di chi si sente
Come dire chi sente che vi è stato sottratto qualcosa di proprio
C'è persino una fase di revanscismo da parte di moltissimi gruppi ai quali sono stati confiscati i patrimoni
Che in qualche modo stanno provando a rovesciare su non solo sul piano giuridico ma sul piano politico culturale la
Come dire
La giustizia
Che sottrae patrimoni a prescindere dalla vicenda strettamente legata
Agli aspetti giudiziari penalistici per cui c'è un tentativo di ricongiungere io non gli analisti no guardiani cristiano abbiano eccetera allora il tema che oggi noi vogliamo porre
E
Noi non possiamo parlare soltanto di mafia il giorno del nella memoria nelle varie Giornata della memoria abbiamo bisogno di
Avere consapevolezza che c'è una sottovalutazione che rischia di colpire anche noi
Nel senso di questa iniziativa perché abbiamo bisogno di un partito che si fa corpo sociale che ci consente di capire cosa succede nei vari territori questo nel partito di Pio la Torre
Un partito che come dire non era solo un uomo che intuiva ma era un uomo che conosceva che ascoltava Kern che si faceva garante anche di territori che in qualche modo offrivano una lettura di contesto sociale che quella fondamentale per conoscerlo
Perché come spesso amo dire io
Dai mafiosi ci conosce
Lo sappiamo nomi e cognomi dissonanti appartengono le loro famiglie anche perché la caratteristica la mafia una caratteristica quasi aristocratica
Si tramandano di padre in figlio i titoli
Per cui spesso capita che il boss che era a boss che è stato arrestato a che magari è morto in carcere il figlio eredita i titoli sta avvenendo in questo momento in moltissimi territori alla Sicilia io sono preoccupato di quello che c'è in corso nel corleonese non solo a Corleone
Non solo perché il ritorno dalle carceri di molti boss che oggi sono stati dopo aver diciamo
Ha avuto una condanna per la spiata ma per quello che significa in questi territori anche la nuova generazione che torna ad affacciarsi con una spregiudicatezza stabilendo
A Carini ovunque cioè non c'è territorio che in questo momento non sia sottoposto ad una presenza e così poi lo sapevano e lo sanno i carabinieri lo sanno i magistrati sono le forze di polizia
Attenzione allora dobbiamo occuparci di oggi
Dobbiamo occuparci di oggi perché rischiamo che mentre noi parliamo al passato o inseguiamo le polemiche delle varie diciamo
Delle varie
Personalità che in questi anni hanno in qualche modo dato voce all'anca al dolore dei propri familiari delle famiglie che sono state colpite dalla mafia noi rischiamo nel frattempo di trovarci un una realtà molto più pervasiva rispetto anche al passato
E allora abbiamo bisogno di conoscenza dei bisogni reali centralità questo tema noi anche come partito io ho suggerito a segretario regionale
Proprio all'indomani dell'approvazione nella relazione la commissione antimafia regionale di fare una campagna in tutta la Sicilia una campagna di ascolto andare a convocare le direzioni provinciali non si segreta il circolo cioè dare il senso
Che la lotta alla mafia non si fa un giornale grazie
Grazie raccoglie sui gli spunti sono stati tantissimi adesso li svilupperemo insomma nell'arco di questo dibattito è lei citava quelli quei ragazzini che andavano quei bambini che avevano otto e dieci anni quando quando ci sono state le bombe a Palermo io ero una di quelle ha parlato degni dei lenzuoli delle lenzuola in giro per per questa città con la gente che non poteva più restare in silenzio io sono figlia di un commerciante e di una casalinga con la di un'illuminata Cat casalinga con la terza media non ero mai stata a una manifestazione avrà molto anni mia madre mi portò alla catena umana le chiesi per quale ragione e la risposta è stata perché non possiamo più stare a casa
C'è la gente comune arrivato a un certo punto assente dico l'esigenza questa volta mi atterrò perché non possiamo più restare a casa il senso di quelle sua lista tutto lì non si poteva più restare in silenzio
E quando parliamo del caso Savuto quando parliamo di una perdita di credibilità che mi permetta di dire
Non è un rischio cioè prendiamo atto che in questa fase storica tutto il movimento antimafia purtroppo
Ha perso di credibilità a causa di una serie di episodi di cronaca che si sono susseguiti e che non non si sono fermati al al solo caso USA ha avuto c'è tantissimo da fare e in questo tantissimo da fare c'è
Onorevole Burtone questo questo rapporto da come dire da recuperare
Con la gente comune coi siciliani che sicuramente non stanno dalla parte della mafia che sicuramente scherzi vengono chiedere pizzo dicono di no ma che poi in qualche modo non non forse non non non trovavano più riferimenti credibili perché è troppo forte da diva non corrisponde al vero metterò in buona parte hanno perso il dialogo con quei riferimenti che continuano ad essere credibili e autorevoli in questa terra come siano riproduce questo strappo che veramente lo immagino con ago il filo con una pazienza infinita per ricucire lo strappo con con questa terra
Ma intanto io ringrazio il presidente lo ringrazio da democratica
Perché ha voluto questa manifestazione intestata al nostro partito
Non solo per ricordare una storia ma per
Tracciare una strada
E lo ringrazio anche perché il presidente pone delle questioni legate al passato ma soprattutto pensavo presente
Noi abbiamo avviato lavoro organizzato da lui che avrà soprattutto alla ripresa dopo la parentesi estiva una serie di che interventi che
Riproporranno la questione non soltanto nei rapporti tra istituzioni società ma anche negli interventi che debbono essere strutturati e portate avanti in sede legislativa nel rapporto tra la Regione e soprattutto
Lo Stato
Un giornalista prima di iniziare mi ha chiesto
Cosa ricorda di quel novantadue
Io ricordo che ci sono che amici qui abbiamo condiviso quell'esperienza politica in quegli anni ricordo
Questa ferita profondissima che si è riaperta dopo la vicenda di Borsellino
C'era stata la drammatica
Morte di Falcone poi per la di Bersani di dover di Borsellino la ricordo quella strada
Quel fu che dopo continuava
Ad innalzarsi
E ricordo che allora
Non solo ci fu la solidarietà dello Stato dell'Italia
Sulla Sicilia
A guidare questo per ebbe la forza
Di resistere di dare alcuni segnali fondamentali
Che poi nel Paese trovarono la solidarietà andavamo
Nel Parlamento nazionale eletto Scalfaro
C'era una condizione nuova i cambiamenti in Sicilia
Guidava il governo Pippo campioni non rapporto l'arco con una maggioranza autonomistica
E alcuni
Interventi alcune decisioni avevano questo segnale questo proponimento quello di incidere non solo nel cambiamento ma nel riorganizzare questo rapporto tra istituzioni e società e allora la scossa alla ribellione dalla Sicilia aveva un riferimento era l'ha riferito di riferimento della Costituzione che ci impegnava ad andare avanti seguendo libertà è partecipazione
Non solo liberi dalla mafia ma anche partecipa sviluppare questo pensiero condiviso per mettere al centro questo mostro che andava combattuto
Ora noi siamo qua però per una riflessione attenta rispetto agli impegni che dobbiamo assumere sulla questione che appariva negli anni scorsi preponderante cioè quello di toccare assoluta dei mafiosi
Storicamente si era detto la robe la cosa che più interessa
Ora
Io credo che su questo terreno siano necessari alcuni cambiamento la di io ne parlo da sindaco io sono sindaco di un comune
Che ha
Dei beni confiscati
E che ancora oggi non vengono utilizzate dopo anni
Non vengono utilizzati perché ci sono due questioni
Una prima questione
E legata alle scelte della magistratura
Ancora oggi
Dopo sentenze
Che sembravano essere passati in giudicato
E abbiamo avuto dei ricorsi sul corte d'appello che in parte hanno restituito alcuni maggio patrimoni
Questi ricorsi poi sono stati superati da sentenze della Cassazione
Sentenze che a morte neanche vengono comunicate ai comuni per cui puntualmente si presentano alcuni gruppi ha da dire a uno quando ci tornate il patrimonio noi abbiamo avuto questa sentenza della Corte d'appello non dicono che poi c'è stata la sentenza della Cassazione io credo che su questo si debba fare chiarezza ci vuole un punto in cui stabilito il percorso
Delle risorse che sono state utilizzate
Che
Nel novantanove per cento dei casi dei beni confiscati sono Sorsa
Fatte con gli affari mafiosi che non ci può essere il continuo alta allenare per cui la card e la Corte d'Appello svincolo alcuni beni e il la cassazione finora li li blocca perché
Ora
La cosa che
Quindi io credo debba impegnare il fronte istituzionale quindi legislativa proprio quello di dare certezza anche perché c'è una già stretto che
Metto al centro da sindaco
Cioè se ci deve essere la restituzione di una parte del bene
Le risorse non le deve dare l'agenzia o lo Stato avvelenare il Comune
Non si capisce da quali fonti il Comune li debba prendere
Perché non mi pare che questi Comuni in abitino nel loro
Cioè idee gran parte dei Comuni siciliani a seguito del titolo quinto diciamocelo con federalismo fiscale ha seguito delle difficoltà legate ai costi del dei rifiuti ai costi
De alla mancato introito dell'IPO scenda matte comuni sono al riequilibrio o al dissesto con quali risorse dovremmo pagare eventuali indennizzi
Io credo che su questo si debba fare chiarezza perché
Non mi pare che
Ci sia stato una conduzione lineare e necessaria indispensabile se si vogliono utilizzare i beni io o un bene confiscato Alma passò otto
Era un terreno non utilizzabile facilmente in agricoltura chiamato una cooperativa di giorno netto giovane ma ci vuoi fare fallire
Ci vogliono dieci anni per poter produrrà forse anche venti
No pensato di far fare la piantumazione ancora per l'emozione non è partita perché
Il è un tema le piante li hanno avviate è un progetto PNR del della città metropolitana hanno avviato la piantumazione nella città a Librino
A si sono fermati perché la siccità
Rendendo difficile anche questo mi dicono che queste piante di Librino si siano tutte ormai bruciata fortunatamente quindi non è stato fatto questo
Intervento però ecco l'impegno e quello alla di utilizzare al meglio o i queste questi beni considerato tra l'altro che
Io non so se sono stato sfortunato come sindaco però su un atto bene molto importante di un
Ufficio confiscato a don mafioso che veniva dalla provincia di Messina e che era diventato uno degli imprenditori edili più importante della Sicilia orientale
E in questo in questo nuovo che abbastanza utilizzabile ai fini anche sociali
E siamo arrivati sempre sul punto di entrare non mi pare che ci sia stata da parte dello Stato da parte
Delle
Autorità interregionali un percorso privilegiato per dire se ci sono e i beni confiscati quantomeno Silvia un punteggio aggiuntivo rispetto ad un altro
Su questo bisogna intervenire altrimenti questi beni non torneranno alla società
E più delle volte diventano un peso ed è un segnale di inefficienza delle istituzioni e quindi in una chiarezza sul piano o legislativo
Per cui la volta confisca del la sentenza passata in giudicato non sono appellabili
Successivamente in una priorità nei programmi perché altrimenti il bene non sarà per nulla utilizzato rimarrà
Diciamo come patrimonio del Comune sarà il segno della inefficienza io credo che abbiamo bisogno invece di dimostrare ai cittadini se vogliamo ricollegare questo rapporto tra Società e istituzioni abbiamo dimostrare che la mafia è stata sì colpita
Espropriando il loro il bene ma a anche il bene che era stato finalizzata al male Stato invece convertito al bene debbo concludere da quello che capisco
Enrico alla conclusione sappiamo però che
La mafia ha ripreso non è per nulla indebolito probabilmente non ha avuto alcuna fase di arresto anzi continuato probabilmente inabissata ci sono settori vecchi e nuovi in cui c'è una forte ripresa prima quella che riferiva il presidente da quella della droga non c'è dubbio che ci sono
Fiumi di denaro che arrivano con questo utilizzo del crack che e di dominio totalmente della mafia e nelle piazze tornano a comandare anche perché trovano manovalanza perché il governo ha sottratto alla Cream ha ha gridato alla Compaq criminalità
Persone che quanto meno avendo il reddito di cittadinanza si tenevano lontani dalla criminalità per il rischio di perderlo
Quindi io credo che su questo si debba andare avanti noi abbiamo in Commissione Salute una legge che stiamo cercando formula non è semplice perché la rete antidroga
Soprattutto in termini di riabilitazione di cura e assai ormai assottigliate quindi c'è bisogno di rinvigorire un'iniziativa in termini organizzativi ma c'è tutto il resto al passaggio soprattutto della finanza la finanza sport a finanza pulita per cui interessi sono criminali sono abbastanza diffusi quindi io concludo e concludo con l'ultima nota
C'è anche la vicenda del testo unico degli enti locali
Non dimentichiamolo questo aspetto
Perché anche lì sei gli amministratori hanno colpe paghino
Nello scioglimento di un consiglio comunale
Ma se non hanno colpe è giusto che non vengano tirate dentro comunque sol perché sono rappresentanti istituzionale e quello che è importante capire che dopo lo scioglimento non tutto torna alla normalità
Che alcuni interessi se c'erano si mantenga
E quindi l'attenzione che deve essere
Ancora più ferma è più forte da parte delle forze dell'ordine o comunque all'area quella assolutamente
Qual è la sfida più grande cercare di fare in modo che non non non succede mai un'aria gattopardi Anita che cambi tutto perché non cambi niente no e quindi a seguito degli scioglimenti
Delle amministrazioni comunali poi di fatto si risolva tutto in un nulla di fatto in fondo vi chiedo un po'di silenzio perché abbiamo differenze go ma abbiamo anche una pronostica
Che non aiuta tantissimo
No poco fa Cracolici lei riportava ai fatti di cronaca degli ultimi giorni ai tavolini no che sono tornati e quando quando ho letto le notizie l'ho pensata
Perché questo allarme lei non han ciò in un'intervista ma un anno fa sulle pagine di Repubblica
All'indomani dell'approvazione del del della riforme insomma del progetto regolare non usiamo paroloni un laborioso e riforme carabinieri d'accordo
Con quel codice questa rivisitazione del Codice degli appalti che recita se possibile a peggiorare la situazione che si stava già è Fabio Venezia la sfida adesso è guardando al futuro è guardare a tutti i cantieri che sorgeranno grazie al pm R ma anche con una grandissima attenzione rispetto al fatto che in Sicilia ormai
Questa rottura reale che si tenda a creare un'emergenza per poi dia ragione di questa emergenza bypassare
Tutta una serie di normative succede poi rifiuti succede nella sanità succederà e non è difficile prevederlo con la siccità d'accordo cioè perché siamo veramente in una situazione talmente allarmante per cui in virtù della zanzara anche in questo campo è altamente probabile che si bypassa IMO una serie di norme elementari ecco quali anticorpi vanno confluiti
Per per vigilare arginare un fenomeno facilmente prevedibile
Grazie Miriam grazie al presidente della commissione regionale antimafia al Partito Democratico per questo momento di dialogo e di confronto in un giorno che assume per noi un valore importante dal punto di vista simbolico della memoria perché rimane sempre vivo nella nostra mente e mi auguro anche nel nostro agire quotidiano
Le
Riflessioni che faceva Miriam su ciò che succede in Sicilia del successo diciamo nel la Covip in poi ma anche con il sistema dei lavori pubblici degli appalti delle emergenze nella nel settore del rifiuto io credo che sia paradigmatico di come la mafia negli ultimi anni abbia come dire subito una evoluzione antropologica che
La spinta verso una dimensione di interessi finanziari meno come dire verso quella
Forma di criminalità che noi abbiamo anche visto attraverso la cinematografia la letteratura del dell'uomo d'onore del secondo dopoguerra io credo che anche lati lei delle confisca dei beni consegnano nella loro drammaticità questa
Progressione verso la dimensione finanziaria pensa e pensiamo per esempio che tra il due mila tredici al due mila quattordici sono aumentati del del quattordici per cento i beni confiscati alla mafia e io credo che
Anche alla luce di quello che sta succedendo con il mondo con il settore degli appalti con
L'interesse su alcune
Leve importanti dell'economia della nostra regione della nostra nazione questo dato nel futuro sarà come dire destinato a aumentarla ma dall'altro lato
Torno al tema della di oggi che appunto la la questione che ci riguarda da vicino sulla gestione dei beni confiscati dall'altro lato io credo che ci sia stata anche nel passato una sorta di visione romantica nella gestione dei beni confiscati
Questo dovuta in parte anche alla
A quei a quegli esempi positive virtuosi che abbiamo visto attraverso libera attraverso altre cooperative di giovani ma il la realtà anche alla luce dei fatti e dei numeri ci segnala invece ben altre ben altre cose
Gran parte dei beni non sono state ancora assegnati i beni assegnati in molti casi non riescono ad essere gestiti in maniera virtuosa è concreta
Oltre a questo il tema che segnalava poc'anzi Giovanni Burtone otto beni su dieci s'vengono gestiti nella fase iniziale iniziale dai Comuni i quali o trovano diciamo gestori esterni o in alcuni casi sulla base anche della tipologia dell'immobile
Perché anche su questo andrebbe fatta una riflessione un conto è gestire una villa al centro di una grande città un conto è gestire un terreno nel cuore dei Nebrodi in un contesto in cui la sicurezza diciamo è la presenza del forza dell'ordine non è che sia particolarmente diciamo efficacia nell'azione
Quotidiana
Ma l'altro tema è appunto parlando dei comuni che lei linee di intervento che come dire sostengono l'azione di riconversione di riadattamento di rifunzionalizzazione dei beni guarda all'aspetto materiale all'aspetto infrastrutturale e poco guarda all'aspetto gestionale
Se un comune partecipa a un bando PNR R per sistemare una villetta per adibirla ad asilo nido è bene che lo Stato assicuri non solo le risorse per sistemare la villetta da adibire all'asilo nido ma assicuri almeno per i primi cinque anni le risorse per far funzionare materialmente quel bene nella dimensione della gestione così per un museo e così per un centro di aggregazione giovanile è così anche per il resto c'è un tema che molto spesso noi sottovalutiamo e che riguarda la dimensione del mercato e della concorrenza
Se lo Stato sequestro un impianto di calcestruzzo il che per molti anni è stato gestito non secondo le logiche del libero mercato e della concorrenza ma stato gestito da organizzazioni criminali che imponevano le forniture di calcestruzzo quell'impianto in una logica diciamo di gestione legale e non mafiosa non può essere gestito nella fase di diciamo di economia legale ed è quello che accade molto spesso cioè nella gestione dei bene nella fase di riconversione poi diciamo posto assegnazione anche le aziende che
Vengono successivamente valorizzata non trovano un riscontro oggettivo nella come dire nella fase della gestione economica
Anche perché non mi è una normativa
Qui il presidente Cracolici aveva posto la questione notazione della finanziaria come gruppo parlamentare avevamo chiesto
L'uno l'ha detto ma se mi permetto lo dico io di attivare un canale all'interno dell'IRS fisse per
A dare l'accessibilità al credito alle cooperative al oltre questo punto Titti interrompo su questo Fabio perché io in realtà era esattamente il tema che mi piacerebbe sviluppare con esaminando c'è
Teniamo a mente che in tutto questo quando parliamo i beni confiscati e di cooperative terzini evidenziato operano per rimettermi in sesto per farli rivivere per restituirli alla società civile
Sono cooperativa che ha o possono contare su
Suo risorsa della lotta di o non hanno accesso al credito perché appunto non essendo proprietarie di quelli di quei beni e di quegli immobili non hanno spazi di manovra rispetto al tema dell'accesso al seguito a
Al al credito dico su questo il Pd ha fatto veramente un sacco di battaglie però c'è ancora tanto da fare
Entrare sì ma
Ma disporre questo allora be'grazie grazie Antonello che insomma il grazie di questo momento anche perché organizzare un momento di riflessione su questo tema che il tema veramente come dire di battaglia contro le mafie anche in una giornata come oggi insomma e anche importanti solo che non deve essere come dire solo come dicevate voi il tema da trattare solo il diciannove luglio il ventitré maggio ma è un tema diciamo politico quotidiano
Sul tema diciamo del della riutilizzo dei beni confiscati io credo che questo è un momento veramente molto delicato lo dico perché
Rispetto diciamo a c'è stata una battaglia e Condi Rice c'è la battaglia le cooperative che sono state che sono nate che sono nate pronte riutilizzo sociale dei beni confiscati che sono nate con tanta
Anche passione rispetto diciamo a a dare anche un messaggio nel territorio che non era
Solo messaggio di un'autonomia legale di una quella mia buona manco messaggio di una pedagogia civile di Restano Danny territori io credo
E trovo nell'impatto che trovano e Rispetto intanto a una come dire collettività ha una popolazione che
Su quei beni invece cerca non solo di aiutare le cooperative di stare vicino ai preti per esempio ci sono molte
Aziende o anche molti negozi che spesso diciamo
E continuano in in alcuni territori ma anche i cittadini anziché andare in andare da chi da da Giovanni a fare anche l'ha speso in quei territori molto avente sono anche indifferente questo invece nel quando c'è stato il momento in cui le cooperative andavo nei territori diventavano anche appunto una nuova padre Cugia sociale questo non avveniva questo invece
Sta avvenendo un po'di più poi chiaro che
Tanti sono le problematiche lo dicevi tu insomma sul tema della di della sopravvivenza dei temi e dei beni confiscati cioè non è possibile
Quando c'è un bene contestato che viene riutilizzato se non c'è una sinergia complessiva sia sotto un profilo economico si otto un profilo anche dell'accesso al credito non non sono sostenibile non c'è non non c'è sostenibilità quindi su questo
Molto il PDA affatto e molto ancora deve fare per fare in modo che anche le banche possono fare l'accesso al credito atti non è perché naturalmente le cooperative non sono proprietari dei beni e quindi c'è questo limite e quindi su questo ci potrebbe essere invece una sorta di garanzia che dallo Stato che Ida rispetto alle cooperative chiaro però una cosa questo
Mi piace era già riflettono anche con la Commissione antimafia che cosa sta c'è in questo momento noi abbiamo una buona legge una buona legge la legge sui beni confiscati sul riutilizzo sociale è una buona legge che bisogna sicuramente migliorare
E migliorare ce lo chiedono ce lo chiedono chi oggi le utilizza riutilizzi ebbene però in questo momento dobbiamo stare attenti io credo che in questo momento dobbiamo veramente difenderla
E non porta cioè anche fare delle proposte modificative in questo momento in cui a livello nazionali dico in cui non ci sono le possibilità
Della visione di riutilizzo dei beni confiscati e pericoloso perché in questo momento la visione che ha questo governo è un'altra quella di svendere i beni e riproporre questo tema per cui noi diciamo
Non funziona il riutilizzo sociale ha delle difficoltà dobbiamo dice delle difficoltà ma dobbiamo risolvere le difficoltà questo è la litania che stiamo sentendo che stiamo ascoltando per modificare la legge sui utilizzo sociale dei beni confiscati e questa è la battaglia c'è questa è veramente una sconfitta una sconfitta non solo per Della Torre
Che l'ha vista la ha avuto una visione Mona sconfitta sociale no della lotta alle mafie perché la lotta alle mafie oggi non possono essere solo giudiziarie poi su questo se vogliamo anche riflettere quello che sta succedendo ma sono sicuramente prima di tutto preventivo e anche sui beni noi oggi l'avete letto
Sono ancora di più diciamo la droga e quindi più risorse ci sono
Più c'è necessità di riciclare più questo diventa diciamo avendo lo scenario nazionale
Per esempio molti beni vengono adesso sequestrati e confiscati al Nord no perché chiaramente le mafie 'ndrangheta e tutti sono andata quindi sì da nord ma in questo momento noi dobbiamo fare una battaglia forte sicuramente per che questa legge le leggi non vengono toccati migliorate sì ma abbiamo la possibilità di migliorare le abbiamo in questo momento se non c'è invece una visione diversa in questo momento questo governo una visione diversa deve smantellare tutte quelli che sono diciamo gli strumenti di lotta alle mafie è uno strumento importante e quello anche dei beni confiscati non solo gli strumenti giudiziarie ma anche gli strumenti di prevenzione
In ultimo avete visto qualche giorno fa è stato fatto un protocollo tra l'agenzia dei beni confiscati e il ministero dall'agricoltura perché alcuni beni che non sono loro dicono utilizzati perché che non sono portati nel senso che nessuno prima hanno fatto diciamo magari Banti nessuno li ha voluti gestire vengono date all'imprenditore indiano
Tutto questo
Con degli impegni senza misurare l'impegno quindi El Mundo protocollo generico ma che a me fa avvertire un passaggio il primo passaggio per dire fra poco andiamo in altro cioè andiamo a vendere per carità c'è già la vendita dei beni confiscati quelli che non possano essere utilizzati quindi in questo momento dobbiamo invece cercare di aprire confronti importante anche con l'agenzia dei beni confiscati con tutti diciamo che sono gli enti locali lo so lo diceva prima Burtone è chiaro che i Comuni si sentono di gestire beni confiscati che magari per poterli rimettere sia o caso immobili Omo o anche terreni
Per metterli diciamo nel mercato o permetta di utilizzarli ci vogliono risorse allora noi dobbiamo vedere come queste risorse possano essere dati certamente il PNR anziché agevolare questo come sappiamo alcune nella revisione diciamo del piano del genere sono stati invece eliminate non abbiamo e non sappiamo ancora trecento milioni non sappiamo ancora da dove li trovano questi soldi se vengono restituiti allora
Il tema è alcuni no c'erano alcuni progetti che erano stati ammessi
E ed erano stati già iniziati quasi anche i bandi e poi non si sono dove i soldi dove
Saliamo fanalino interrogazione sta ancora grazie all'aiuto del Senato ma io li ho trovati interrompervi anche insomma per risalire per rispettare un po'di di andare un po'più stretti quei tempi però il tema qual fu uno prima né parlava della di una certa opacità attorno alle alle dinamiche che da code che vedono coinvolta questa agenzia nazionale per i beni confiscati confiscati ecco su questo c'è effettivamente Beppe tantissimo da fare accetta come dire no no ce la facciamo ugualmente una breve parentesi ecco anche fisicamente abbiamo fatto cedere il posto Barbagallo lo lo scoppio lo abbiamo allegato alla sotto però io ne ho però esatto tanto della concluderà però io ne approfitto da donna Peppe per ringraziarti ancora una volta per quel gesto ho fatto un po'di tempo fa Dini non esserti seduto a quel tavolo i suoi di soli uomini perché fa ecco che forse si cambiano
Anche con con i piccoli gesti siamo ancora minoranza però sempre meglio Santarelli niente torniamo all'Agenzia nazionale per i beni confiscati
Ma in realtà dopo quel non è stato solo gesto perché dopo di allora il Partito Democratico non concede ma più su simbolo a dei nane le quindi è stata anche poi diventato una piccola Battaglia cioè iniziative fatte da soli uomini perché il mondo fatto diciamo metà tra maschi e femmine dobbiamo sempre ricordarcelo
No io guarda ti rispondo mi chiamano a volo voglio fare due brevi considerazioni politiche
Perché io ringrazio davvero a Antonello Cracolici il partito per aver organizzato questa iniziativa perché io sono convinto di questo
Oggi è un giorno della memoria ma la memoria si spegne non soltanto con la dimenticanza si spegne anche quando viene affogata in un fiume di di retorica è ipocrisia
Oggi è un giorno in cui tutte le forze politiche hanno il dovere di unirsi nella lotta alla mafia però dobbiamo a avere anche la capacità di unire le parole ai fatti ora io appartengo come te alla generazione diciamo io avevo dieci anni nel novantadue che è stata assegnata dalle stragi e che ha deciso di impegnarsi anche che ha avuto il primo moto di impegno pubblico dopo quelle stragi e sono convinto che Giorgia Meloni sia sincera quando ricorda queste quando ricorda il suo legame in particolare con la strage di Falcone e Borsellino
Ma se ne vogliamo avere davvero unita nella lotta alla mafia abbiamo la responsabilità ma anche abbiamo il dovere della verità e allora quando Giorgia Meloni o quando la presidente della Commissione antimafia in un'aula
In questi stessi minuti
Di questo di della del sempre di Palazzo dei Normanni
Diranno come hanno detto che la lotta alla mafia è la priorità di questo governo io sento il dovere politico di dirlo cominciano anche i giornalisti
Di dire semplicemente che no non è vero la lotta alla mafia non è la priorità di questo governo e noi qui anche partendo da questo tema abbiamo io credo l'obbligo
Per non affogare avare la premorienza questa retorica in questa ipocrisia di lanciare un allarme noi siamo di fronte al rischio concreto non solo di un indebolimento degli strumenti da otto alla mafia ma anche di uno smantellamento di quell'armamentario
Di contrasto alla mafia nell'azione penale che ricordava Antonello Cracolici è che un primato dell'Italia in giro per il mondo è che è stato il frutto anche di un tributo di sangue pagato da uomini come Cesare Terranova da Pio Latorre e che noi non possiamo dimenticare e per il quale
Dobbiamo dire alcune cose guarda questo indebolimento c'è stato è stato preceduto dalle parole poi sono arrivati i fatti le parole le polemiche per esempio del ministro Salvini conto qui c'è Enza Rando contro don Ciotti non possiamo dimenticarli però
Però io voglio ricordare alcuni fatti e sarò brevissima perché dobbiamo essere belli mette in fila l'aumento del tetto del contante e vi ricordate tutti come campava Messina Denaro nella sua latitanza
Aumento del tetto del contante
Riformare il codice degli appalti lo ricordava lo sta ricordando Antonello Racconigi continuamente nel suo lavoro
Con una liberalizzazione dei fatti di fatto dei subappalti un indebolimento della legalità lungo tutta la filiera dell'appalto e questo significa ampliamento degli spazi in cui si infiltrano le organizzazioni criminali
Abolizione del reato dell'abuso d'ufficio che come ci hanno spiegato i procuratori in Commissione antimafia non è un reato spia come si dice
è un reato tipico che il reato tipico della prevaricazione e la prevaricazione con l'utilizzo della violenza o anche di altre forme di intimidazione eh
L'azione tipica compiuta dalle mafie la paventata riforma in intercettazioni e di Nordio
Un certo diciamo ammorbidimento di alcune norme per i colletti bianchi e per la corruzione
Che anche qui non è un reato spia è un reato tipico oggi
Della capacità di penetrazione alle organizzazioni criminali tutto questo significa che la lotta alla mafia non è una priorità di questo governo e questo governo sta facendo male agli strumenti da lotta alla mafia ricordavate i beni confiscati a esoso del ministro che ha lavorato al pm RR per quello che ricordava pensa Aranda e voglio ringraziare anche la mia sul cui successo ora
Mara Carfagna che ha voluto diciamo confermare questa misura e darle attuazione l'anno scorso era di questi tempi il primato di questo governo è stato cancellare quelle risorse poiché tutto vero quello che dici tu
Noi e e io condivido le cose che ha detto Enza ci dobbiamo porre è quello lo ricordava prima Fabio Giovanni
Lo stesso Antonello ci dobbiamo porre il tema anche di un'eventuale riforma per superare quelle criticità che ci sono quelle opacità che ci sono per superare per esempio quello che è stato effettivamente diciamo ha rivelato il caso Savuto che ricordava Antonello diciamo qualcosa di molto molto grave che fa male alla stessa credibilità della antimafia
Ma diciamo quello a cui noi invece però dobbiamo reagire risponderei che dietro il paravento delle direttive europee delle normative europee
Sì scarpini invece uno degli strumenti fondamentali nel contrasto alla mafia che diciamo porta la firma per il vedo il Centro Pio la Torre
Porta la nostra firma anche politica e allora io chiudo dicendo questo perché non voglio farla
Molto lunga
Io penso che
Diciamo noi dovremmo rendere a lo propongo
Segretario Enza nella sua veste di responsabile
Legalità della segreteria ma anche a i membri della Commissione antimafia un po'permanente questo incontro tra Dinoi
Tra membri la Commissione nazionale antimafia
I membri della commissione regionale antimafia
Abbiamo tutti esperienza continua ce l'hanno i nostri amministratori in primo luogo ascoltando i procuratori
A di quanto sia urgente e attuale la minaccia delle mafie né che la mafia non è finita e la guerra non è finita come titolava qualcuno il giorno in cui è stato catturato Matteo Messina Denaro
A
Lo abbiamo anche per il lavoro e voglio riconoscerlo non mi è capitato di farlo in altre occasioni voglio farlo qui per il lavoro che sta facendo la commissione antimafia regionale
Che è uscita ed esce dalla Palazzo costantemente sta girando i territori con Antonello c'entra proprio a ripiantare le antenne
Credo che questo è un compito che dobbiamo assumerci anche molto come
Partito anche per una ragione perché noi dobbiamo provare diciamo tra i tanti fronti che dobbiamo costoro ricostruire c'è anche quello di partecipare alla ricostruzione di un fronte antimafia che invece ha subito molti colpi in questi anni per una perdita di credibilità una perdita di credibilità ricordavamo il casus acuto
Possiamo parlare del caso montante che all'ambito anche pezzi del nostro partito noi dobbiamo questo dircelo proprio se vogliamo ricostruire
Diciamo una forte azione antimafia nei nostri territori il rischio che diceva Antonello è un rischio che noi misuriamo ogni giorno la Commissione antimafia nazionale io oggi non voglio dire
A quasi interamente assorbito il suo lavoro in un tentativo di riscrittura della storia giudiziaria degli ultimi trent'anni guardate io su questo voglio essere chiaro seggi siano su cui è inciso minimo io voglio essere molto chiaro attenzione noi non sono non siamo contro ma saremo in prima fila per fare il luce anche sugli ultimi angoli di ombre nella ricerca della verità su quegli anni ma quello che non possiamo accettare è che questo tentativo anche animato da fazioni
Interni a pezzi dei nostri apparati statali
Di fatto mini il lavoro che la commissione antimafia fa e deve fare non dico sul futuro come già Antonello sull'oggi sul presente
Perché è un lavoro che noi fatichiamo a fare anche per questa ragione
E allora davvero io credo che diciamo anche alla luce di cui sto provando a utilizzare occasioni come cioè arrendere anche un po'strutturale un lavoro comune tra commis tra noi i membri la Commissione antimafia nazionale è una commissione antimafia regionale di frontiera come quella siciliana dobbiamo tornare diciamo a al compito
Alla funzione per la quale siamo stati chiamati grazie attiene
Ecco e onorevole Verini tutto questo sì sincrono sarà evidentemente con il con lavoro che si sta portando avanti in Commissione nazionale antimafia
è anche con la fatica di dialogo con la guida di questa di questa Commissione Nazionale immagino
Sì grazie a Auburn spendo veramente trenta secondi per ringraziare come diceva Antonello Cracolici all'inizio sono l'unico non siciliana a questo tavolo e quindi ho soltanto da in ho quindi ho soltanto da da imparare
Voglio ringraziare il nostro segretario regionale voglio ringraziare il presidente della Commissione regionale antimafia voglio ringraziare tutti coloro che sono qui a questo tavolo con Enza e con Peppe membri dalla segreteria nazionale
Lavoriamo insieme in Commissione antimafia e il tocco con mano quanto prezioso ossia il contributo quotidiano che il loro danno non solo al lavoro generale del partito ma anche a questa trincea ho in comune non letta purtroppo ma con la nostra coordinatrice una un un fatto
Ero meno giovane ero già nella mia regione lunga un consigliere comunale ci fu la strage di Capaci
E ricordo che io presi una macchina arrivai a Roma dall'Umbria presi un aeroplano e venne ai funerali di Falcone
E anch'io toccai con mano le lenzuola quella reazione che già si percepiva quel giorno che in qualche modo a tante persone ovviamente di Palermo ovviamente della Sicilia
Ma anche del Paese a tante persone fece scattare un moto di rabbia di ribellione di voglia di reazione di non rimanere a casa
Poi ho qui al tavolo Giovanni Burtone abbia due insalata resa piccione tanti altri che insomma e ho conosciuto nella mia vita di Baudo e anche nel l'impegno parlamentare quindi grazie mi fa piacere essere qui
Sul piano politico per rispondere alla domanda
Bene bene che la Presidente del Consiglio la presidente della Commissione antimafia
Partecipino alle manifestazioni in memoria di Falcone e di Borsellino di don pugliesi di Don Peppe Diana
Ma temo temo che il partecipare esibendo molta condivisione molta partecipazione a queste ricorrenze
Sia una sorta di alibi una sorta di foglia di fico perché in realtà questo governo e questa maggioranza fanno un'antimafia di facciata un po'lo diceva Peppe Provenzano adesso con grande chiarezza noi siamo molto preoccupati
Per due motivi il primo noi non consentiremo è stato detto ma lo voglio ribadire e cerchiamo di reagire in Antimafia di opporre la nostra azione noi non consentiremo di riscrivere la storia
Noi non abbiamo nessunissima paura ho timore anzi abbiamo volontà di di svelare se possibile se sarà possibile ogni angolo su quello che furono quegli anni gli anni dello stragismo gli anni delle menti raffinatissime
Gli anni di mafia e appalti ma anche gli anni ma anche gli anni delle connessioni politiche dei legami con l'estremismo nero dei legami con
Le coloro che
Menti politiche volevano cambiare il corso della storia in questo Paese ci sono state condanne definitive per associazione
Mafiosa e hanno riguardato personalità politiche che ancora oggi da dietro le quinte anche per età operano
Un nome Marcello Dell'Utri
Ecco voglio dire che noi non siamo per guardare indietro noi siamo per guardare alle macchie di oggi ma se qualcuno ha intenzione
Come pare di voler riscrivere una storia cancellare una storia di impegno antimafia
E anche oscurare il lavoro che tanti magistrati anche in questa città hanno fatto noi questo cercheremo di non consentirlo
Ma hanno ragione quelli che hanno detto che il tema sono
Le mafie di oggi allora le materie oggi anche qui ci solo ci sono solo persone a questo tavolo e anche in sala che possono solo insegnarmi cose non devo dirlo io e tuttavia
Questo è un governo che sta smantellando alcuni
Cardini di legislazione di contrasto sui beni confiscati è stato detto ci sono tre proposte di legge
Che vengono tutte da destra per cambiare la legislazione sui beni confiscati ecco c'è da farla funzionare bene c'è morta da modificare il funzionamento dell'agenzia c'è da sistemare meglio il ruolo degli amministratori giudiziari che spesso non hanno gli strumenti per far funzionare un'azienda sequestrata
Il dramma e lo sapete anche questo meglio di me e quando un'azienda un bene confiscato un'impresa viene sequestrata
E poi non funziona non sta sul mercato
Con rispetto con Risso che qualcuno possa pensare che quando ce l'aveva la male mafie queste aziende funzionavano entrando in una è una è una sconfitta doppia dello Stato quindi c'è bisogno di rivedere ma per farla funzionare non per smantellare
E la legislazione dei beni confiscati che trae origine dal seguire il denaro colpire i patrimoni di Falcone dalla legge
La Torre Rognoni evidentemente come veniva ricordato ma poi ci sono
Il testo del governo veramente che che penalizza fa molti reati nuovi governo che ma alleati mediatici populismo mediatico ma davvero l'emergenza in questo Paese sono i giovani che fanno i rave ma davvero l'emergenza di questo Paese sono i giovani che imbrattano i muri sono poi cose che non vanno di dente mentre parlo dell'imbrattamento fatte io le le condanno
Ma non è quella l'emergenza emergenza sono ancora i reati di corruzione in questo Paese e se si vogliono togliere o meglio se si vogliono limitare perché c'è questo tentativo ha quarantacinque giorni i tempi di indagine per l'usare le intercettazioni perire atti di corruzione oltre ad altri reati
è evidente qual è il segnale evidente è quello di non consentire di indagare reati come la corruzione che essendo reati pattizi tra un corrotto e un corruttore si scoprono con più difficoltà e soltanto dopo tutta una serie di intercettazioni
Abbiamo ascoltato l'altro giorno il procuratore procuratore perché le mafie non stanno in Sicilia in campagna hanno stanno in Europa nel sono globalizzate
E ci hanno detto ma scherziamo io a Venezia per fare un'indagine o impiegati legata alle mafie nel bene cosa ha detto il procuratore Cherchi ho impiegato due anni due anni ho impiegato Aldo che quarantacinque giorni
Ecco questo governo va alle processioni alle manifestazioni e poi smantella questi presidi
E questo dobbiamo dirlo
Secondo è un Governo che fare dei delle pene per i reati finti e smantella gli strumenti di contrasto
L'innalzamento delle soglie la riforma del di un codice degli appalti che ha lasciato troppo Topa liberalizzazione dei subappalti e questo voi sapete che significa penetrazione della criminalità organizzata significa meno sicurezza sul lavoro oltretutto poi concludendo voglio porre un altro tema
Si dice voi anche qui avete esempi studi e ricerche ma abbia avete procure che hanno indagato a lungo oggi c'è una finanziarizzazione delle mafie le mafie oggi che penetrano nelle istituzioni hanno ancora legami con la politica
Quando abbiamo ascoltato il procuratore di Roma lo voi casi di Aprilia Anzio Nettuno
Riguarda esponenti politici e legami con la criminalità organizzata non non è che se con lo Spirito Santo insomma beh bene anche qui noi sappiamo che le mafie hanno investito
Miliardi provenienti dal narcotraffico provenienti dall'usura provenienti dalle estorsioni da tutti i traffici illeciti che compiono hanno usato e usano questi patrimoni illeciti li riciclano investendo anche nelle piattaforme criptate
Per cioè per rendere impenetrabili rendere impenetrabili le loro piattaforme da parte di chi fa le indagini contro conto questi questi reati e allora lo Stato italiano che a sua volta un sistema di sicurezza debole senza qualcuno lo ha definito per certi aspetti un collabora odo incerte audizione durante il caso Striano abbiamo ascoltato autorevolissimi procuratori uno su tutti Melillo Procuratore nazionale antimafia Raffaele Cantone procuratore
A Perugia
I quali hanno detto su certe cose non siamo in un colabrodo ecco il sistema di cyber sicurezza italiano per certi aspetti non per tutti e definito un colabrodo allora
Uno Stato moderno che vuole contrastare oltre che difendere la sua sicurezza vuole contrastare anche chi investe sulle sue piattaforme criptate le mafie la criminalità organizzata ma che investe anche sulla possibilità di penetrare
Nelle negli apparati di sicurezza del nostro Paese nelle banche dati del nostro Paese ma assolutamente Maldonado dal no da tanti anni dopo finito dicendo ci sono stati dei casi di cronaca molto importanti negli anni scorsi e negli Stati Uniti
Delle associazioni criminali sono entrati nelle banche dati della sanità nelle banche dati di alcuni Stati americani e comunque i dati cerchi in nel loro possesso
Trattavano per avere un riscatto non sequestrando più solo le persone sequestrano i dati e alcuni dati possono riguardare indagini sensibili possono riguardare dati sensibili della sicurezza nazionale possono riguardare dati sensibili per le persone
Le nuove frontiere di lotta alle mafie sono anche queste le mafie oggi usano l'intelligenza artificiale insomma quello che voglia nello stand quello che voglio dire concludendo e che noi non siamo statici ne vogliamo
Pensare che tutto quello che l'antimafia che anche tutto dopo di divisa che ha avuto colpi anche di credibilità e che vanno recuperati c'è una grande antimafia sociale che però è viva vitale e
La politica deve guardare a questo senza Nostalgia ma senza riscritture della storia che sono sbagliate e soprattutto diciamo alla Meloni diciamo a questa maggioranza
Se voi davvero dite noi siamo forgiati al sacrificio di Borsellino noi siamo quelli
Che abbia da meglio siamo sempre venuti bene ma allora siate conseguenti perché per essere davvero oggi contro la criminalità organizzata
Bisogna ricordare ma bisogna soprattutto operare
Per il lavoro anche oltre che per le cose che abbiamo detto per il lavoro
Per l'educazione per la formazione per la scuola contro la dispersione scolastica
Per la coesione sociale per grattare il luce luce luce per luce nelle periferie sociali nelle periferie urbane e vita questo il modo coerente per combattere le mafie grazie onorevole Verini
Allora io mi scuso con il segretario italiane toccate affermata la legge ha mi dicono che è Vito Lo Monaco dalla dal Centro Pio la Torre voleva dire qualcosa e io nel saggio il mio posto mi metto lì all'ascolto pena
Benissimo la ragazza
Soltanto il pensiero
Sì è importante che anche questa iniziativa
Pur nel quadro di una frantumazione ove si volge pubbliche nell'antimafia palermitana
Non solo per vendetta
Il compito del PD che dovrebbe essere siamo anche le reti risultava la storia antimafia del Paese non solo della Sicilia
Come qui già è stato sottolineato in qualche intervento è quella di riproporre la questione della lotta antimafia come quest'anno detti Ivo principale quindici alla salute la sul lavoro alla scuola costretto Chair l'antimafia intesa come conseguenza del progetto di cambiamento sociale a cui è legato all'Antimafia per noi è stata sempre questo per noi cioè quella parte della sinistra che si identificava con gli interessi di alcune classi che rimangono sempre anche se modificate
E poi bisogna ricordare come voi tutti sapete e qui naturalmente
E se non ci fosse stata la legge il regno non la Torre non ci sarebbe stato il maxiprocesso e c'è stata la legge Rognoni-La Torre un contributo di quel multistrato come Rocco Chinnici e contribuire all'elaborazione del disegno di legge che Pio la Torre presentare all'ottanta
Noi siamo testimoni network con i nostri capelli grigi
E questo non fa relativa Ferrone è iniziata dopo le stragi le stragi sono conseguenza nella sconfitta storica all'Antimafia di quel tipo
Perché si riproduce perché l'antimafia ed esiste in quanto l'Antimafia la macchina esisteva un'organizzazione criminale che è protetta dalla parte della politica come ci hanno spiegato fin dall'Ottocento alcune e laboratorio di questo col concetti quindi noi non so stiamo scoprendo nulla di nuovo questo non va dimenticato
E come non va dimenticato che la legge antimafia nata nel dissenso generale della grande maggioranza alla magistratura
Rocco Chinnici ha lavorato al secondo processo detto di magistrati cinque
Isolato accusate di farsi propaganda come poligono Falcone Borsellino accusato di false pubblicità
E poi tutto il ricco istituiti son diventate saltatore di Falcone Borsellino e così del capo dell'antimafia questo è il punto il Pd a questo compito
Soprattutto da smantellare come dice è stato detto questo attacco sottile che verrà ripetuto storicamente che oggi sta avendo qualche risultata
Che quando si liberalizzando i subappalti e come è stato spiegato si liberalizza quando si arriverà lustro il reato dell'abuso l'ufficio Usellini si aprono nuovi corridoi diciamo d'accesso soprattutto se riducono appunto all'attenzione della riflessione queste poltrone compiute all'Antimafia e questo la memoria serve soltanto se esercitata non gli anniversari
Non dico del centro sud è stato un esempio giorno antimafia concreta
Trattati diciotto anni che noi senza inventarsi nulla facciamo videoconferenze concentrerà di scuole messe in collegamento e non sono molte quelle che sanno no che lo sanno fare e che vogliono fare però che si è alto esaltano che sono antimafia non è così l'Antimafia Henze riusciamo a mobilitare la gente
Ha cominciato a queste qua quante segretario di federazione ci sono quante se responsabile comune ci sono alcuni quanti capigruppo quante sintesi sono qui perché con loro che possiamo costruire un movimento di massa San ci sono loro non c'è antimafia grazie
C'era un attimo solo il sindaco di Torino il primario volevo dire una cosa il piano
Non
Oppure
Naturalmente
Ben venga la realizzazione il
Così come
L'avvocato Giorgio
Vorrà
Ok bene
Destinata
Nessuno
Esattamente
Però
Indelebile
Tenuta
Sì le star bene
Ma avreste il
Quattro
Sfrontata appena
Io
Trenta proprio
Dell'Italia
Quindi
Riporta euro o
Sede istituzionale economico
Voi non
Se non sbaglio
Oculista stravolgimenti diventa dov'era
Presenze
Allora
Negli anni
Ogni ma
Lei
Se non sbaglio
Vostra
Di
Che
Assai
Complicità avranno
Niente
Ma atto
Giuridica posto
No no e di a
E
Allora zero sfida e
Beh enorme
Dovrebbero strumenti per poi
Sia il primo
è impossibile sei mesi dove
E
Il nuovo
Ma
Voi senza
La
Nella
Dichiaro
Chiami grazie sindaco
Segretario ci siamo allora dopo tutto questo parlare la domanda solo una può essere il PD non da domani dai diari che cosa deve fare in Sicilia
Intanto i ringraziamenti per questa che è stato un momento significativo che abbiamo avuto come Partito Democratico insieme con Antonello l'abbiamo pensato proprio per mettere in campo
Tutti i componenti impegna del Partito Democratico impegnati nelle Commissioni antimafia nazionale e regionale ringrazio Miriam per avere accettato il nostro invito ovviamente ringraziamento va a tutti anche a quelle che siete stati così pazienti ad ascoltarci stamattina ma un ringraziamento particolare lo faccio per il non siciliano che viene da lontano il mio capogruppo Walter Verini non solo che ringrazio ma anche invito nuovamente perché ne abbiamo parlato più volte anche con Enza Rando
Sempre nella in questa inizierà l'estate militante del Pd romani anche in Sicilia e certamente il primo Obiettivo il primo impegno il partito democratico e arresta la lotta per la legalità la lotta contro la criminalità organizzata quindi il comune denominatore della nostra estate sarà soprattutto questo
Ci sono alcuni temi che sono ritornati negli interventi lì che ci sono stati stamattina io credo che dobbiamo avere la forza di
Individuare gli strumenti normativi adeguati per andare tema dei beni confiscati alla mafia queste la vera sfida una normativa che governo nazionale vuole cambiare ci sono tre proposte in campo che come dire è il sintomo di come il governo Meloni
Vuole rallentare
Di strumenti repressivi io credo che va fatto uno sforzo inverso e credo che questa estate e questo tempo possa essere utilizzato anche per alimentare un confronto fra di noi non soltanto in termini di conoscenza che quel ci deve essere sempre ma anche di concreti interventi per presentare proposte concrete su come migliorare
La normativa in termini di repressione in termini di velocità dell'assegnazione dei beni in termini di remunerazione anche di quell'attività
Io non sono più sindaco quasi da dieci anni Walter un bene che io avevo ho avuto assegnato nel due mila quindici ancora oggi deve essere inaugurato perché ci sono ritardi consistenti che le società che ce l'hanno subiscono e l'associazione che ce l'hanno subiscono ritardi anche da parte dell'agenzia credo che serva a rafforzare alcuni processi e l'impegno al partito democratico non può non andare verso questa direzione
Ci sono alcune attività che vanno rafforzate anche in termini di strumenti normativi ad esempio quella dei rifiuti
Oggi non servono scienziato per capire che in Sicilia tante realtà attorno al sistema dei rifiuti
Continuano a lucrare interessi continuato ad allungare le risorse e e quindi quella è un'attività che va colpita con tutti gli strumenti possibili e come è stato detto quando avversate le politiche del governo Maroni dall'aumento l'uso del contante dal codice degli appalti e e anche alla parte di modifica del Codice penale come quella relativa all'abuso d'ufficio che certamente hanno dato l'idea che dopo tanti anni tante cose si possono ritornare a fare censo insomma non è l'ho la sensazione che c'è di nuovo un vuoto di manica larga anche per alcuni ambienti è questo il messaggio soprattutto che viene dato ad alcuni settori
E quindi io credo che serve oggi più che mai uno sforzo corale da un lato quindi di ricerca della verità la storia non può essere riscritta lo diciamo oggi più che mai il diciannove luglio ma dall'altro lato un impegno dal partito nel costruire proposte che rafforzano sempre di più la lotta per la legalità proposte che rafforzano la repressione per dare e costruire un'alternativa rispetto a una gestione sempre più opaca della Consob pubblica da parte del centrodestra anche in alcuni
I locali e che faccio al partito democratico non soltanto l'alternativa alle destre ma anche l'alternativa all'insegna della legalità chiudo con un appuntamento l'anno scorso per motivi
Come dire imprevisti è saltato il venticinque settembre l'avversario dall'uccisione di Cesare Terranova come Partito Democratico insieme con la famiglia con l'ex presidente Balsamo ecco
Magari anche in questa stessa sede organizzeremo e un'iniziativa proprio per discutere nel merito delle proposte che possiamo fare per migliorare anche la legislazione grazie