A questo aspetto è dedicato il keynote speech di Francesco Ubertini intitaolto "La strategia europea delle AI-factories e il ruolo dell’Italia".
L'Istat ha anche promosso una commissione interistituzionale per … definire e misurare la povertà educativa.
Assieme al mondo accademico, enti e organizzazioni come UNICEF, World Bank, UNESCO, Save the Children, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Banca d'Italia, Autorità Garante per l’infanzia e l'adolescenza, Impresa sociale Con i Bambini, ANCI e INPS sta lavorando per arrivare ad una soluzione innovativa e condivisa.
La povertà educativa è un fenomeno complesso e si declina su due dimensioni: risorse educative disponibili ed esiti individuali.
La prima dimensione attiene alle risorse educative/culturali rinvenibili nella comunità di riferimento (famiglia, scuola, luoghi di apprendimento e aggregazione, ecc.) e nelle opportunità che tali risorse offrono in termini di esperienze utili alla crescita personale.
La seconda dimensione riguarda l'acquisizione di competenze cognitive e non cognitive (emotive, relazionali, interazioni fiduciarie) che consentono all'individuo di crescere e sviluppare le relazioni con gli altri, coltivare i propri talenti, ed esercitare attivamente e con consapevolezza il diritto di cittadinanza.
La sessione speciale presenta i passi salienti fatti dalla commissione e i primi risultati ottenuti grazie a un percorso in cui aspetti definitori e metodologie statistiche sono congiuntamente considerati al fine di misurare un fenomeno di crescente rilevanza non ancora pienamente valorizzato nel contesto dei requisiti che individuano il progresso consolidato di una Comunità.
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