Taobuk 2024 - Berlinguer tra mito e retorica. Storia e leggenda di un'icona. A quarant'anni dalla sua scomparsa

Buonasera Benvenuti
All'ultimo appuntamento della quattordicesima edizione ditta o Bucca è stato un'edizione veramente molto molto emozionante
Una settimana ricca di incontri densa di protagonisti di notizie di temi
Tutto all'insegna di un come dire
La parola chiave che quest'anno era le identità plurali ed è per noi veramente un grande onore
Dedicare quest'ultimo appuntamento a un giornalista un intellettuale uno scrittore come Marcello Sorgi che vi prego di accogliere con un applauso
Grazie per la sua presenza ritornata Ubu col dopo tanti anni è con un libro straordinario che ci fa immergere in un pezzo di storia italiana
Ringrazio la professoressa Francesca Longo di università di Catania e questo mi dà l'opportunità anche di ringraziare direttore Francesco Priolo Perra la vicinanza dell'ateneo al Festival
Per le i progetti che abbiamo condiviso e per la loro come dire
Però l'ho sempre per il loro interesse sempre crescente nei confronti questa manifestazione moltissimi studenti che avete vista affollare le strade di Taormina in questi giorni vengono dall'università e sono nostri partner ovviamente a un ringraziamento
Ah il vive a Terranova grazie per il tuo talento per la tradizione
E naturalmente vorrei fare un ringraziamento alla città di Taormina al Comune all'amministrazione perché se tutto questo oggi e qui e succede sotto i nostri occhi e perché il Comune ci ha dato delle sedi molto belle più importanti palazzi della città le ha date al Festival è anche come dire investito risorse organizzative per permetterci di avere il massimo dell'efficienza come mai era successo prima devo dire ci siamo trovati la città vicina
In tutto e per tutto a partire dal palazzo Corvaglia
Che è stato riaperto proprio per permetterci di ambientare lì una bellissima installazione che vi consiglio anzi andare a vedere che potrete ammirare fino al trentuno luglio un ringraziamento alla regione siciliana che promuove e supporta l'evento e a tutte le realtà e le istituzioni
Le istituzioni pubbliche le realtà private che hanno permesso la direzione di questa quattordicesima edizione e infine un Grazia
Di cuore a tutto il gruppo di lavoro immenso ITA o Book Festival quindi ad altre Bonaccorso e direttore esecutivo anni colata Dio e la sua squadra ufficio stampa Caterina andò ufficio stampa zampe diverso e social media
Essere Matteo fu Scilla dei crescono sbagliato ma non è Matteo esatto Alessandro fu Scilla che si occupa del del del del invitarci tutte le immagini insieme a la squadra Chiara Carmeli dicono riterrei e la segreteria organizzativa è sarebbero veramente tanti ne dimenticherò sicuramente qualcuno
Io mi taccio a questo punto detto anche troppo dalla parola Elvira Terranova anzi prima alla professoressa Francesca Longo che grazie
Grazie Antonella grazie dottor Sorgi
Questo libro che ho letto con grandissimo piacere un vissuto personale che diventa racconto di storia di storia non solo della San Berlinguer
Non solo del suo partito comunista ma a di di di tutto il sistema politico italiano
è un libero che inevitabilmente ci porta indietro ma che inizia però con un prologo che ha una uno stupore che Marcello Sordi ci dice che si è stupito a vedere la Primo Ministro Meloni alla mostra i luoghi e le parole di Berlinguer
E si conclude con un parallelismo tra il funerale di Berlinguer e quello di Papa Wojtyla proprio
Da qui nasce
Il titolo di San Berlinguer
Io però tra i i tantissimi Pianiga questo libro ci fornisce le tantissime chiavi di lettura forse perché sono una politologa e qui sorrido perché questo termine nel libro usato con tanta ironia vero
Dottor Sorgi ho visto anche un pezzo di storia della Sicilia si apre in Sicilia il libro si apre con la sua esperienza L'Ora di Palermo
Ma la Sicilia io l'ho trovata in tutto il libro in tutta la rete del racconto e ho trovato anche
Una sorta di descrizione di caratteristiche della politica siciliana anche che sa che permangono nel tempo
Ci sono pezzi che descrivono la politica siciliana in maniera che insomma potrebbe essere la politica di oggi
Per esempio il Palazzo delle Aquile circondato da orde di sottoproletari affamati che chiedevano al sindaco elemosine o le maniere di fare le sedute del consiglio dove le delibere iscritte in un linguaggio impossibile si vedeva il ghigno di Ciancimino ma vedo anche un comportamento della società civile siciliana alla rapimento di Moro di studenti che vanno via dalle scuole vanno a mare intervistati dicono va be'ma chi se ne importa però c'è anche la società civile che stava dietro alla alla alla prima antimafia la primissima forma di antimafia che appunto era intorno a Peppino Impastato
Quindi un libro che ci racconta molto di noi siciliani ma che è allo stesso tempo ci permette di capire luci e ombre di un percorso che come quello fatto da Berlinguer c'ha condotto a una delle storia un pezzo di storia più più più forti l'uccisione di Moro il terrorismo
E questa pezzo di storia raccontato attraverso il vissuto personale non solo del dottore Sordi ma anche di tante persone alla fine è un pezzo di storia che si conclude con una domanda e chissà se stasera e riusciremo a scoprire perché gli italiani ancora hanno alla sinistra italiana ancora bisogno di Berlinguer
Perché nonostante le luci ed ombre perché in questo libro c'erano anche ombre dalla figura di Berlinguer che sono importanti per capirne bene il suo ruolo nella nostra politica ecco chi sa se da stasera è uscito fuori il perché la sinistra italiana ha ancora bisogno di Berlinguer e non solo la sinistra italiana
Eccolo qua grazie grazie alla professoressa Longo grazie davvero intanto grazie a voi che avete il sfidato la partita che c'è in corso e siete qua quindi meritate davvero un grande applauso per essere qui
Ad ascoltare e credo che davvero ne valga la pena perché questa la presentazione di un libro che non parla soltanto di Errico Berlinguer perché parla anche della storia della nostra storia la nostra storia non soltanto politica ma proprio la storia d'Italia ed è la storia di ciò che è accaduto
In quegli anni ma che ci ha portato alla situazione anche attuale intanto devo dire che questo
Libro scritto da Marcello Sorgi non non è assolutamente né un santino non è un'Apologia di Enrico Berlinguer l'ultimo l'ultima grande icona del del comunismo italiano tra l'altro nei giorni scorsi c'è stato l'anniversario il quarantesimo anniversario
Della sua della sua morte avvenuta l'undici giugno del mille novecento ottantaquattro da libro di Sorge allergie dunque una figura del segretario storico del del pc perché ancora oggi si può dire che Berlinguer e riconosciuto come uno dei leader politici assolutamente più Amato
Della storia più influenti ma anche più rispettati
E non soltanto dalla sinistra italiana perché come dicevo anche in un'altra occasione pensate che proprio per il quarantesimo anniversario della morte di Berlinguer c'è stata anche è una dichiarazione di Ignazio la Russa che come sapete è uno dei leader di Fratelli d'Italia quindi totalmente dalla parte opposta rispetto a Berlinguer eppure Luís quel giorno ha voluto dedicare una ho ricordo del del segretario del PCB leggo sono una frase lui dice
Questo sono passati quarant'anni la commozione ancora più ampia e c'è stata persino una standing ovation parla sempre la Russa della sede meno prevedibile cioè la conferenza programmatica di fratelli
D'Italia questo è un libro che e davvero ricco di aneddoti di episodi e c'è anche qualche chicca qualche novità di cui non si sapeva ancora nulla
Questo adesso ce lo faremo raccontare direttamente da Marcello Sorge un episodio in particolare ed è una rivelazione fatta da Achille Occhetto che viene intervistato in questo libro insieme ad altri ex dirigenti storici del PC
Che hanno quindi conosciuta davvero molto bene Enrico Berlinguer
Come diceva anche la professoressa Longo in questo libro Marcello Sorgi si racconta in prima persona ed è la prima volta che lo fa perché sono già scritto anche già altri libri tutti importante anche parlando di alcuni fatti storici effettivamente accaduti tre in questa in questo caso ha deciso di farlo in prima persona di raccontare
La storia da un lato di Enrico Berlinguer con la sua storia che è stata quella di un giovane cronista palermitano che ha iniziato a lavorare presso il quotidiano L'Ora di Palermo un quotidiano importante
E l'editore era proprio il Partito Comunista italiano lui era un cosiddetto biondino così si chiamano i giovani giornalisti quando iniziano la loro attività
è e dunque era proprio un un ragazzo un giovane era appena
Dopo la maturità
Si è trovato in questo luogo querelle ora il quotidiano L'Ora di di Palermo quando ho giorno o vede arrivare
Appunto il segretario del Pci naturalmente è stato una sorpresa per un giovane Marcello Sorgi quindi iniziamo proprio da questa da questo primo incontro che è avvenuto proprio nella sede del quotidiano il l'ora
Dove tu eri un un giovane praticante un giovane ragazzo che cercava di costruirsi insomma la sua storia professionale cosa che poi e avvenuta naturalmente lo sappiamo
Lo sappiamo tutti ecco è stata intanto queste in prima incontro con Enrico Berlinguer lui avvenuto lì perché tra l'altro da lì a poco ci sarebbero state le elezioni amministrative è arriva ovviamente nella nella sede delle del giornale che era edito proprio dal partito comunista è ti vede lì davanti Berlinguer come è andata
Andò proprio innanzitutto buonasera grazie di essere venuti appunto come diceva invita sfidando la partita dell'Italia del tifo per evitare questa particolarmente lusinghiero come andò che era una mattinata verso le undici e le undici erano in quel giornale che non tornare nel pomeriggio un'ora strana perché si era appena chiuso la prima edizione si cominciava a lavorarlo assecondare un momento così del di di di non di piccola ricreazione i che naturalmente non tutti erano presenti perché tanti erano fuori nello stanzone della cronaca fece la sua apparizione Berlinguer
Era una piccola delegazione la guidava il direttore Vittorio in Messico dietro di lui c'era Berlinguer dietro Berlinguer c'erano i due vicedirettori figliole Farinella
E dietro di loro c'era anche l'amministratore del giornale che era una stranissima figura di parte partigiano piemontese
Fantozzi si chiamava
Piovuto chissà come il Palermo diciamo mandato proprio era il fiduciario del partito insomma
Lei quelli che quelli che eravamo presenti restammo ovviamente sorpresi per l'in guerra da un uomo piccolo curvo sulle spalle
Con questa capigliatura molto forza
Non profferiva parola porgeva la mano destra mentre dalla sinistra pendeva sempre una sigaretta sempre accesa tutte le volte che l'ho rivisto ne sono state tante
Nella mia esperienza l'ho sempre visto che fumava fumava ininterrottamente ci salutò un dandoci la mano fece in fretta uscì fece un giro delle altre redazioni
Processi in tipografia perché appunto la tipografia era il luogo dove c'era stato il primo attentato grafica questi operai appunto avevano sfidato stati i primi a sfidante da la mafia componendo stampando gli articoli della famosa inchiesta del mille novecentocinquantotto e poi sparire sparire perché e l'obiettivo di quella sua visita era molto ambizioso ed era reclutare Leonardo Sciascia
Cioè convincere Leonardo Sciascia il più grande scrittore siciliano a candidarsi nelle liste del PC per il Comune di Palermo
Noi totalizzano ne voleva sapere pensava di candidano est Sciascia era si era un po'Restivo
Però
E nel mille novecentosettantacinque Sciascia aveva fatto una formidabile campagna per il referendum sul divorzio era stato il primo firmatario di un una un appello di novecentoquattordici intellettuali quindi da un lato si sentiva chiamato
A quella responsabilità dall'altro non capiva bene
Perché lui colpi ci aveva sempre avuto un rapporto un po'selvatico
Però poi alla fine si lasciò convincere e come disse Emanuele Macaluso un altro grande dirigente siciliano del PC
Prima che cominciasse Macaluso disse durerà poco ed effettivamente durò poco e finì male forse malissimo perché dopo che Sciascia decise di lasciare il consiglio comunale nelle liste del Pci e di avvicinarsi a Pannella
Una volta fu invitato a pranzo a casa di Guttuso insieme a Berlinguer
E Berlinguer che quella volta non era in vena di silenzi anzi era in vena di raccontare si lascia scappare che due funzionari dell'ambasciata cecoslovacca erano stati espulsi così dalla sera alla mattina perché si sospettava che aiutassero le Brigate Rosse qui siamo già settantasette
Esce naturalmente neanche a dirlo Berlinguer parlava convinto di essere sicuro anzi arcisicuro che questa storia non sarebbe mai stata raccontata non sarebbe mai riuscita in pubblico invece
Sciascia se lo assegnamo e poi
Quando diventò parlamentare in una seduta alla Commissione Moro Lusi fece leggere alla Camera solo per far parte della Commissione Moro perché aveva scritto un famoso libro su Moro che aveva avuto un successo da bestseller
Ed erano talmente convinto che diversamente da Berlinguer era convinto che le lettere di Moro dicessero la verità non come Berlinguer già Zaccagnini radici che pensavamo che Moro scrivesse quel percorso sottoposto dizione so col fucile puntato
Delle BR lui ne esce pensava che Moro fosse sincero ben appena lui diventò parlamentare arrivò in Commissione amore poteva contromano a me Berlinguer ma detto così Berlinguer andò su tutte le furie
E lo querelo
E quindi rapporto finì malissimo diciamo perché Berlinguer chiamo a testimone Guttuso Sciascia chiamo a testimone Guttuso
E Guttuso si trova in grande imbarazzo e disse ma che modo è cioè io devo o smentire il segretario del mio partito o smentire Sciascia e e scelse i rispose dicendo basta che tu dica la verità
Flash e lo mise ancora più in imbarazzo quindi devo è una storia che comincio quella mattina nello stanzone di cronaca dello Dora e finì malissimo a Roma
Tra l'altro tu racconti nel libro anche una cena che c'è stata più da casa del direttore Vittorio Nisticò in cui appunto c'era Berlinguer e c'erano Sciascia una cena a a abbastanza anche strana perché insomma non c'è non ci furono grandi parole noi quella fu proprio il momento in cui
Sciascia accettò di candidarsi no e la scena si svolgeva a casa del Direttore naturalmente avevano messi seduti uno di fronte all'altro cha cha fino all'ultimo aveva cercato di
Di
Di trovare una scusa insomma perché diceva ho la febbre mi sento poco bene poiché si consistette Mottola sommando a questa scena ma era in cima un rito otto Sivana e Berlinguer seduto di fronte a cui non si dissero una parola ma neanche una parola pur essendo seduti di fronte
Quando poi dice lascia un certo punto prese congedo dicendo che aveva la febbre alta anche Berlinguer di sarebbe
Quasi quasi ha avuto una giornata pesante scusatemi vado a dormire anch'io e mistico lo accompagnò fino alla porta e di mentre aspettava che uscisse insomma al momento di salutare lui disse come è andata
Berlinguer risposte benissimo cioè di incontro fra questi due silenzi
Il silenzio sarebbe il mondo se nessuno ed è sostituito perché evidentemente anche con i silenzi si erano detti tutto questo è stato un incontro alla fine che è stata efficace lo accolgono fatto che Schönberg servivo ma confermo
Bacula confermo fu muto solo il furto dato la conferma assolutamente muta tra l'altro quello era il periodo del compromesso storico no con il PC di Berlinguer e da un dall'altro lato la dici di di Moro
Dopo il golpe insomma il incivile
Proprio nel nell'anniversario del della morte di di Berlinguer la figlia Bianca ha rilasciato un'intervista in cui disse
Che padre incarna un'idea della politica che non c'è più e di cui si avverte Nostalgia seppero papà è stato così tanto amato e continua ad esserlo si deve anche al fatto che ha guidato un partito capaci di rappresentare una moltitudine di uomini e donne
E si sono riconosciuti in una visione del mondo è in un programma politico però è stato anche un periodo abbastanza complicato proprio perché insomma sul compromesso storico c'erano molti con delle mostre negli altri erano molte molto d'accordo anch'io la Torre per esempio tanto per fare per citare un nome anche voi
Gandini e allora noleggiate ma non lo facciamo adesso allora ora infatti no no intorno ai ragazzi del loro non eravamo affatto d'accordo perché
Pensavamo che sarebbe stata la pietra tombale sulla nostra inchiesta sulla DC sulla corruzione su Ciancimino su prima su quelli che poi risultano essere fortemente democristiani fortemente coinvolti con la mafia e quindi noi sentivamo che questa svolta politica specie avrebbe limitato la nostra attività di di cronisti
Così da da battaglia però la verità che c'erano forti riserve anche all'interno al partito perché passare da avere un avversario a considerarlo il proprio al reato è era una svolta molto molto difficile cioè Berlinguer dovette
Praticare abbastanza per convincere il partito
E il comincio a convincerlo quando si capì che il suo rapporto con Aldo Moro che fu
L'unico vero interlocutore che lui ebbe nella Democrazia cristiana il suo rapporto con Aldo Moro cominciava a essere fecondo colosso incontravamo la notte perché Moro era una una persona che come si direbbe vago tonico cioè cominciava
A carburare verso le otto di sera e quindi quand'era mezzanotte Berlinguer ammollo si incontravano e cominciamo a discutere ci misero un anno e mezzo prima di mettersi d'accordo no e quando si misero d'accordo
Ci furono le elezioni del mille novecentosettantasei e per quegli strani incroci del destino le elezioni del mille novecentosettantasei diedero un risultato in Parlamento
Per il quale
Non c'era nessuna maggioranza possibile tranne quella dei due maggiori partiti cioè la Democrazia Cristiana
E i suoi alleati che erano stati maggioranza dal quarantotto al settantasei sempre non facevano più maggioranza e il Partito Comunista nell'ipotesi che gli alleati ipotesi molto peregrina molto
Fuori dalla realtà in quel momento
P ER nell'ipotesi che io alleati alla Democrazia Cristiana volessero cambiare sponda e andare colpirci non avrebbero fatto maggioranza quindi dovevano mettersi insieme per forza e si misero insieme e fu un guaio
Tra l'altro nel settantasei con le politiche il partito ebbe proprio il massimo storico tra le altre tra le altre cose prosegue se voleva voleva dire qualcosa proprio sopra il sole può fare una
Volevo fare una domanda al dottor estratti quanto su queste posizioni contraria al compromesso storico che avevate poi
Biondini
Ma anche come biondino ero solo io gli altri erano tutti i giornalisti professionisti e però a a e in eravate insomma andar da soli pratiche Bice che c'è una posizione abbastanza critica in tutto il gruppo quanto e contato esteri in Sicilia quindi lavorare in Sicilia a fare inchiesta sulla democrazia cristiana siciliana
Quanto ha pesato sei ha pesato
Questa localizzazione del nostro lavoro sulla vostra posizione al compromesso storico va be'come dicevo prima pensato molto perché comunque noi c'eravamo formati a quello scuola quindi per noi era
Cioè l'idea che il compromesso storico dovessero essere sperimentato in Sicilia insomma Leonardo Sciascia aveva scritto mi sembra nel settantatré un libro il contesto che fu
Uno dei suoi libri più letti più comperati più discussi in cui Sciascia raccontava di un partito di governo che era chiaramente la democrazia cristiana e di un partito rivoluzionario lo chiamava lui
Che stavano per mettersi d'accordo senonché questi democristiani si riunivano in un convento è in questo convento cominciavano a esserci degli assassini
E quindi quel libro legittimava per la prima volta all'assassinio come strumento la politica cosa che fino a quel momento insomma i democristiani erano famosi per
Per fare
Come dire dei delitti politici cioè c'erano uomini potentissimi come Fanfani
Perdevano lezioni e li facevano fuori diciamo i democristiani furono capaci di far fuori De Gasperi che è stato il più grande statista
Che hanno avuto storia perché erano fatti così cioè si mettevano d'accordo è piano piano i stringeva il cappio al collo
Quindi mettersi con questi e metterci sì dopo aver retto il contesto sembrava una cosa molto strana e soprattutto chiedere a uno come Sciascia Riessen capofila è è naturale che lui fosse indeciso
Occhetto mi ha raccontato questa storia c'è un sacco ma lo convinsi edili sì ma tu devi pensare che
Quando si riunirà il consiglio comunale
Da una porta entrerà Ciancimino entreranno tutti Cianci Mirigliani che no dei personaggi corrente insomma e dall'altra portante vai tu che sei il rappresentante della cultura di questa città e esce la gente avrà poco da scegliere sceglierà terra Sciascia sinologo io di questa cosa e
E fece il passo che poi si rivelò sbagliato per luglio
A proposito di Occhetto come ho detto all'inizio Tura continui facendo l'intervista proprio da Achille Occhetto una un episodio che non era mai emerso prima
E devo dire che neanche abbastanza stupito credo anche tutti coloro che hanno letto il libro perché intanto Occhetto definiva Berlinguer l'uomo dei pensieri lunghi e dei piccoli passi
Longhi pensieri come quello del mila centosettantaquattro quando secondo quanto racconta appunto Occhetto una sera erano insieme ad Agrigento a preparare appunto il discorso per Berlino guerre e quindi Occhetto gli dava le indicazioni su quello che succedeva nell'Agrigentino
E a un certo punto che cosa accadde
Accade questo alla questi episodi è importante perché
Nel mille novecentosettantaquattro nessuno avrebbe pensato di cambiare il nome al partito comunista cioè nel mille novecentosettantaquattro i comunisti erano orgogliosi di chiamarsi comunisti
E e consideravano tutti gli attacchi che ricevevano per i loro legami con Mosca per per i limiti anche della cultura comunista per il fatto che hanno anche americani perché nel mille novecentosettantaquattro
Erano antiamericani per il fatto di essere anti europei che nel settantaquattro anzi fino al settantanove rimasero antieuropei
Consideravano tutto questo non importante
Pensavano che loro prima o poi avrebbero portato il socialismo in Italia
è lo avrebbero portato insieme ad altri partiti che socialisti non erano così diceva
Berlinguer bene nel mille novecentosettantaquattro campagna elettorale per il divorzio siamo ad Agrigento
Berlinguer la sostanza sta ripassando
Discorso che tra poco pronuncerà insieme al suo segretario Tonino Tatò entro Occhetto perché gli deve portare due cartelline dedicate alla Sicilia che naturalmente è una cosa che avveniva sempre il segretario si rivolgeva al segretario locale per avere un un appunto insomma i problemi locali ritrova ignara no le problematiche più ebbe dei guai dice amaro
Che ne diresti se cambiassimo nome al partito Occhetto rimane Zanetti settantaquattro anzi sette quattro cioè cinquant'anni fa esatti e Occhetto naturalmente rimane stupefatto
Berlinguer lo incalza i dice tanto tutto come lo chiama i resti
Occhetto ci pensa su e dice ma non solo Partito comunista democratico arrivo io dice ma guarda i commesso due errori perché democratico è come se noi non fossimo stati mai democratici finora
Comunista e la parola che dobbiamo togliere
Occhetto quindi esce da quella stanza
Ed è un segreto per cui si è portato dietro fino a oggi cioè per qualche secondo te perché me lo sono chiesto leggendo il libro c'è dopo cinquant'anni ha tirato fuori perché comunque voglio dire è una notizia dal punto di vista giornalistico e certamente una notizia
Perché ha aspettato cinquant'anni per dirlo
Ma intanto
Diciamo Occhetto è l'uomo che ha pagato il prezzo più caro per aver cambiato nome al partito no la svolta voi pensiamo sempre a quella definizione l'uomo dai pensieri lunghi ed ai passi piccoli cioè Berlinguer lo disse in quella camera d'albergo ma nodo avrebbe mai fatto noi dobbiamo capire che Berlinguer era forse l'uomo che conosceva meglio di tutti il suo popolo
E sapeva che il suo popolo era molto indietro rispetto alle posizioni del gruppo dirigente
Per esempio quando Berlinguer fece la famosa intervista sulla NATO mille novecentosettantasei quando rilasciò a Giampaolo Pansa
Grande giornalista del Corriere della Sera un'intervista in cui diceva mi sento più sicuro sotto l'ombrello alla NATO che non sottinteso sotto quello di Mosca
E che ognuno più ampia quella frase fa
Ma l'unità pubblico tutta l'intervista del giorno dopo tranne la frase sulla NATO quindi cioè questo per dire perché unità non è chiara la Prague darò un fior di giornale che tutti i giorni raccontava tutte le notizie come tutti gli altri giornali
Però
Di fronte al fatto di mettere in un resoconto del l'organo di partito quella frase di Berlinguer ecco preferivano
Ok arrivasse così ecco come voce dal Sen fuggita come una cosa su cui si poteva ridiscutere ripensare e via dicendo quindi Berlinguer riconosceva conosceva i Comunisti Italiani e sapeva che che che
Sarebbe stato un lavoro molto lungo portarseli dietro in un cambiamento di quel genere ecco perché luglio disse ma non lo ferisce queste ed ecco perché Occhetto definì uomo dei per lo definisce oggi Ummo dei pensieri lunghi e ed ai passi Baresi dai pezzi piccoli
Poi a un certo punto sappiamo tutti quello che accade nel settantotto il sequestro di di Aldo Moro e poi purtroppo anche l'uccisione e e Berlinguer non voleva accedere alla alla trattativa perché lui pensava anche gli oneri della della scorta che erano stati uccisi e lui pensava che cede re aerei ai brigatisti per Moro avrebbe umiliato in qualche modo il sacrificio degli agenti di polizia che erano stati uccisi
Beh insomma c'erano cinque morti ammazzati
Cinque famiglie cinque mogli che avevano perso i mariti
Dieci o dodici figli adesso non mi ricordo il numero esatto che avevano perso il padre quindi l'idea di trattare e Roma
Insomma
Era un passo molto difficile e infatti ipotesi la trattativa divise si sa Craxi fu l'unico che che che si propose di trattare ma dentro Democrazia Cristiana solo Fanfani per esempio
E e chi e lo decise tardi in più siamo diffuso una serie di voci
Ne dico solo una che fu pubblicata proprio dal Corriere cioè si diceva che se il governo avesse
Aperto una vera trattativa con le Brigate Rosse trattativa che fu aperti fa
Una delle vedove si sarebbe data fuoco davanti Palazzo Chigi cioè davanti la Presidenza del Consiglio
E a poco a poco come sono le voci romane si sente anche il nome e il cognome di questa perché naturalmente queste cinque donne avevano reagito in modo diverso all'assassinio del marito no cioè alcune che
Avevano retto di più alta che
Erano insomma beh non ci stavano proprio non non riuscivano in nessun modo a sopportare l'idea di aver subito un dolore di questo genere così improvviso con costi pieno di cattiverie insomma e questa signora
Telefono alla vedova alla vedova non ancora vedo alla moglie di Moro
Che era ancora sequestrato dalle Brigate Rosse e disse signora lo dica che non è vero e se lei riesce trattando liberale del suo marito noi saremo tutte contente perché almeno uno è stato liberato quindi questa fu l'occasione in cui si cominciò a delineare la trattativa l'altra fu leone il Presidente della Repubblica che telefono la signora Moro e chissà signora io la penna in mano per firmare la grazia
Di un brigatista il problema che non mi portava il provvedimento da firmare
Quindi diciamo anche se
Tutti negavano in realtà la trattativa con le Brigate Rosse era aperta
E in realtà le Brigate Rosse avevano già deciso di ammazzarlo questo povero la verità perché alla fine purtroppo con sia stato come dicevo primato interviste nel libro di versi ex
Dirigenti storici del del Partito comunista tra cui Massimo D'Alema
D'Alema racconta quello che fu l'ultimo viaggio a Mosca proprio con Berlinguer per i funerali Ambro posto è tu racconti nelle in questa intervista ad una cena anche la casa del corrispondente del loro Giulietto Chiesa
E Berlinguer dice un po'per scherzo un po'sul serio probabilmente le tre leggi non scritte del socialismo reale cioè i dirigenti ma in tono sempre anche quando non sarebbe necessario l'agricoltura non funziona mai in nessuno di questi Paesi e le caramelle hanno sempre la carta attaccata
Cioè
Sì forse beh questo
Come dire lascia lasciava capire l'idea che Berlinguer aveva dei sovietici che aveva dovuto frequentare per tutta la vita e perché Berlinguer da giovane era stato segretario della gioventù comunista mondiale e quindi segretario giocato commessa mondiale si diventava solo se Mosca
Ti consentiva di diventarci insomma
E e da un po'l'idea dell'idea che lui aveva dei sovietici appunto che aveva frequentato per tutta la vita e poi da un po'l'idea del carattere di Berlinguer
Perché Berlinguer fondamentalmente era un aristocratico cioè Berlinguer
Amava il suo popolo il popolo comunista ma disprezzava i dirigenti comunisti di tutto il mondo perché si sentiva assolutamente superiore perché i dirigenti sovietici
Spesso erano gente che veniva appunto dal mondo contadino dal mondo operare cioè non non era l'unico veramente colto era Lenin ma tolto Lenin nei per il resto insomma
Erano abbastanza c'era un sistema dittatoriale in cui poi si faceva carriera un po'per fedeltà
Evoca un po'per per forza o per violenza ma se tu dovessi descrivere oggi Berlinguer ad un giovane che ovviamente non era nato non lo legge insomma attraverso i giornali anche adesso se ne è parlato anche Mattarella l'ha citato
Tre aggettivi per descrivere Berlinguer chi era com'era
Ma insomma Berlinguer ovviamente la essenzialmente un leader politico quindi partiamo da questo
Era un grande teorico della politica
Cioè a uno che poteva perdere giornate intere
A correggere li correggere un testo ecco era fissato con i testi li pensava che i testi le parole potevano spostare la coscienza della gente in quindi si dedicava moltissimo
A questo
E poi era uno come dire il prodotto per la macchina al partito
E era per quella frase terribile di Giancarlo Pajetta un uomo che ha fatto quasi dieci anni nelle carceri fasciste e che poi arrivato in tarda età la direzione comunista Pajetta disse Berlinguer essere iscritto giovanissimo alla direzione del partito comunista ed era vero spenti era diventato giovanissimo membro della direzione
E quindi
E era cresciuto come riforma ma non loro
Professoressa voleva fare una domanda il Berlinguer della questione morale l'intervista
Fra conceda Scalfari in cui pone la questione morale ma la pone in una in un tono che è stato poi accusato di moralismo anche da alle spinte personaggi del partito insomma va da dallo stesso Napolitano
Questione morale Berlinguer come e come si pone Berlinguer nel conto della questione morale
Allora diciamo che
La questione morale viene due passi dopo la fine del compromesso storico ottantuno quando finisce il compromesso storico Berlinguer fa una svolta che si secondo molti nel suo partito e secondo molti osservatori esterni una svolta precipitoso perché lui all'improvviso con un po'al centro terremoto in Irpinia quando Pertini fa quel discorso durissimo che fa dimettere il ministero dell'Interno
Berlinguer dà ragione a Pertini dice qua è venuto il momento di fare rotta nativa però come fa bambù spiego ma anche se poi ci tenta una seconda volta con dei miei ma ciò non era un Craxi quando io chiesero quando gli chiesero
E continua poi fare e lui non non rispose quando richiesero
Ma lei vuole la crisi di governo c'era il Governo Forlani che sarebbe caduto sei mesi dopo no non voglio che si di governo quando i chiesero ma lei non pensa che una scelta di questo di una certa di questa importanza
Debba essere sottoposto agli elettori cioè non pensa che bisognerà fare ed è un passaggio elettorale elezioni anticipate anche quello di sa che non lo volevo quindi insomma
Inciampo su questa cosa dell'alternativa la questione morale che dell'ottantuno
Bisogna ricordare cos'era l'Italia in quel momento cioè in Italia esploso lo scandalo a P due era accaduto governo sullo per l'appunto il governo Forlani sullo scandalo la P due
Era nato il primo governo a guida non democristiana per fare pulizia ma aveva
Sperimentato quanto fosse difficile fare pulizia avendo ancora un partitone coma la Democrazia Cristiana che insomma non aveva nessuna intenzione di recedere dalle proprie
Posizioni di potere quindi a quel punto Berlinguer viene fuori descrivendo una situazione grottesca hanno
Di corruzione diffusa in cui tutti i partiti sono corrotti
Tutti compreso il suo perché in quell'intervista lui parla anche i dirigenti del suo partito
Che in quel momento governavano le città governavano le regioni e e e avevano cominciato a finanziarsi più o meno come si finanziavano tutti gli altri partiti cioè accettando dei contributi da da da dai privati Esterni e c'era stata una direzione del partito molto
Combattuta in cui c'era una parte che diceva che dovevano smetterla che non dovevano più prendere soldi a nessuno è una parte dicevano guarda mai abbiamo rinunciato ai finanziamenti dell'Unione Sovietica quindi se non ci facciamo finanziaria da qualcuno i soldi dal finanziamento pubblico
Statale non bastano quindi insomma il partito si era diviso questo lui con quell'intervista
Attacca tutti i partiti ma attacca anche i suoi per cui quando intervista uscire non solo Napolitano che all'interno del partito era un suo avversario diciamo
Ma ma anche nata che fu il suo successore dice ma se i partiti sono corrotti non l'alternativa un chilo facciamo era era un sillogismo abbastanza obbligato cioè
Voglio tornare a Palermo perché come dicevo all'inizio Marcello Sorgi appunta iniziato alle quotidiano nell'ora è ed è anche bella la tua storia perché tu racconti come si è diventato cronista perché inizialmente Luís arriva giovane vuole occuparsi di recensioni di cinema
Di cultura e invece il direttore gli dice no tu adesso vai con Ciccio che sarebbe ci Francesco la Licata grande giornalista della Stampa
Che aveva iniziato anche lui allora e e vai a seguire diciamo la rotta dei morti perché tra l'altro qual era un periodo abbastanza complicato
Quando a un certo punto c'è un vortice devo no quando arrivate al pronto soccorso e la Licata dice che ha belle novità abbiamo oggi è quello ma c'è un vortice do perché tra l'altro come diceva zona quell'era un periodo in cui davvero
Purtroppo con la guerra di mafia i morti si contavano tant'è vero che il quotidiano e l'ora aveva sulla copertina ogni giorno sulla prima pagina il numero iscritte in grande dei morti che purtroppo aumentavano sempre di più
E insomma è stato anche un battesimo di fuoco il tuo
Ma bisogna partire dal dall'idea che io avevo diciassette anni insomma a diciassette anni si è si è ragazzina non si è ancora maturi quindi io
Venivo dal da una famiglia borghese mio padre faceva l'avvocato un pezzo di città non la conoscevo la città nera quella in cui appunto si trovavano i morti io non l'avevo mai
Ma il percorso c'è quindi per me è furbo
Fu fu un'esperienza straordinaria appunto c'è questa scena che tu ricordi il primo morto accoltellato
Visto in un pronto soccorso di cui appunto dal la Licata il medico però aveva ricucito perché poi il medico anche sei era morto lì sul sul tavolo
Dal pronto soccorso aveva avuto la pietà di ricucire lo lo stesso perché
Ovviamente era stato ucciso con una coltellata avevano spam issato praticamente senza se non fosse che in impietoso adoperava un termine del genere
E quindi comincio così sì quello è stato primo morto che io ho visto nella mia vita non l'avevo visto nessuno ha diciassette anni lo confesso non aveva ancora visto
Morto in vita mia l'uomo grasso tarchiato più o meno cinquantenne era stato colpito allo stomaco la coltellata secca profonda precisa le aveva attraversato le viscere
Dissanguando ma aveva chiesto di essere
Giornalista di film nove orario dodici era proprio un altro mondo risale l'opera tutt'altra tutt'altra storia
E poi c'è la morte appunto di perché se nel frattempo accadono anche a diverse cose che tu racconti nel libro
E che ci sono anche conoscere Enrico Berlinguer meglio perché comunque di Berlinguer ci sono state anche tanti libri che sono stati pubblicati in questi anni
Che in cui viene raccontata la storia il personaggio
Però tutto riesci diciamo a a vederlo da anche da un altro punto di vista c'è come sta perché punto non era facile prendere dirada scrivo un libro su Berlinguer quando sapevi che già altri l'avevano fatto
Come ti sei organizzato per scriverlo
Ma Dinoi io intanto tu mi hai chiesto un aggettivo è è uno me lo sono dimenticato era un leader solitario assolutamente insolita cioè ed è vero che i leader lo sono spesso
Però
Come Berlinguer la difficile esserlo ce lo era veramente un leader solitario uno che che
Che la svolta del compromesso lo ha deciso da solo
Che i risultati elettorali di valutava da solo che quando in in direzione
Lo criticavano lui rispondeva dicendo non ho fatto niente per avere questo incarico quindi
Se non vi piace come io faccio il segretario quello restituisca quella vedete voi insomma li li trattava piuttosto duramente ed era lì cordialmente ricambiato dei dirigenti comunisti di di allora li mortificava anche
Quando
Nel pieno dello scontro con i socialisti che poi lo
Scontro finale nella sua vita lo scontro con Craxi pensate un uomo così come
Quello descritto
Vi si trova improvvisamente di fronte un gigante perché Craxi era un gigante alto quasi due metri Notre Berlinguer era l'anima dell'aereo signora era proprio fu Shell o no Craxi era un omone si era guadagnato questo soprannome il Cinghialone perché aveva questi movimenti scattò ossi
Per esempio Luca per dire adesso telefonare a Berlinguer era quasi impossibile
Però incontrarlo nuovamente sì quando uno faceva un'intervista interviste ovviamente scritte domande scritte risposte scritte però quando andavi a ritirare l'intervista e che ha messo l'incontro col segretario
Potevi così scorrere con lui intervistare
Chiarire alcuni punti se non tirano appunto saluti sembravano intellegibili Craxi no Craxi
Telefonava spesso
E aveva questa caratteristica
Telefonava senza dire pronto
E senza chiudere mai la telefonata
Come una telefonata norma uno dice pronto come stai Quadrana poi alla fine dice allora andare alle risate autore alzava il telefono e diceva che cosa iscritto io dico che cosa iscritto ma lasciarmi Dasha immaginaria che cosa iscritto non hai capito niente
Parlerò col tuo direttore io dirò di farli smettere di occuparsi di politica cioè e già questo carattere di Craxi diciamo accade anche tutto sono ma ma tutto quel sarà per timidezza perché poi insomma
Facendo dei viaggi con lui accadeva di di di scoprire che dietro questa
Irruenza dietro questa qualche volta anche
Bruscagin insomma in realtà c'era c'era un uomo pieno di pieno di spessore politico e anche di idee naturalmente questi due non si potevano prendere era inevitabile che non si potessero prendere perché
Quello era un aristocratico e quando Rijkaard lo chiamano Nerone il ghetto quei dove il figlio di un funzionario statale che aveva fatto una gavetta nel partito socialista ma marionetta lunghissima che durata
Per quarant'anni prima che riuscisse a prendere quaranta nome insomma
Trenta mesi prima che riuscisse a prendere il posto di Segretario insomma
Craxi diceva di Berlinguer ma cosa volete che io perda tempo con Lou con un uomo che è anche a casa ancora la televisione in bianco e nero
E non era vero no perché anche Berlinguer aveva televisione a colori però c'era un fondo di verità perché quando nel mille novecentosettantasei il Parlamento italiano aveva discusso dell'introduzione della televisione a colori
Berlinguer e la Malfa no detto ma non è così urgente non ce l'ha problemi ben più seri della televisione accorre senza capire che invece la gente era sarebbe stata felice di averla televisione a colori
E qui c'è un episodio che nel libro non c'è ma se si fa un'altra edizione come possibile come io spero intendo inserire
La fonte di questo episodio
è una fonte sei Marco Follini è stato vicepresidente del Consiglio segretario dell'UDC insomma un politico
A ventiquattro carati
Che mi ha raccontato che in uno degli incontri segreti fra De Mita e Berlinguer De Mita il segretario democristiano e Berlinguer
Ebbero una serie di incontri segreti fra il mille novecentottantadue e il mille novecentottantaquattro cioè tra la nomina di De Mita al segretario
E la morte di Berlinguer ed ebbero questi incontri segreti perché tutti e due non potevano partire Craxi e quindi Berlinguer sperava di convincere De Mita a un certo punto a a rigettare Craxi all'opposizione cosa che De Mita non poteva fare perché la Democrazia Cristiana in per nessuna ragione sarebbe tornata ad allearsi con i comunisti
è in uno di questi incontri De Mita si sentì rivolgere
Da Berlinguer una strana domanda certe lingue gli disse ma tu credi nel dogma dell'Immacolata Concezione
E allora De Mita
Che peraltro aveva fatto grandi studi teologia insomma in Belgio era un cattolico a tutto tondo
E aveva un un difetto dei Mita che anche perché a dire una cosa che bastavano cinque Parolo ne diceva a cinque mila
E e quindi comincio a fine di tutto una spiegazione sul fatto che il peccato cioè il peccato di avere rapporti fuori dal matrimonio non necessariamente è una cosa insopportabile insomma c'è poi ce la contrizione poi ce la penitenza insomma un cattolico può essere peccatore ma può anche essere un buon cattolico questo il discorso che che fece De Mita a Berlinguer per di righe perché alla fine lui prevedeva do come dell'Immacolata Concezione
E Berlinguer gli rispose per me il peccato e la proprietà privata
E questo fu sorprendente perché naturalmente
De Mita pensava di aver di fronte un leader riformista cioè un leader insomma non socialdemocratico ma quasi nome in tre negare la proprietà privata a voi pensate gli operai della FIAT
Gli operai comunisti della FIAT che la prima cosa che facevano negli anni Sessanta appena arrivavano a Torino si comprava voto abitavate e dopo che si erano comprati l'automobile Abate si compravano la casa in degli orrendi palazzoni che la FIAT gli faceva costruire e dove c'erano solo centocinquanta appartamenti
Camera da letto tinello e cucina in cui poi ha poca Bovo vivevano in cinque in sei aprivano e chiudevano i letti pieghevoli laser insomma è era una condizione
Pur di essere proprietari del lavoro causano quindi negare la proprietà privata sarebbe stato a come
Non lo so offre
Impedire ai comunisti italiani di essere comunisti allora lì c'è la differenza di Berlinguer Berlinguer allo stesso tempo
Vuole cambiare il nome al partito perché capisce che se lo cambia
Tanti elettori di quelli che non ne possono più dalla Democrazia cristiana voteranno per il piccino ma nello sua intimità ma lui rimane comunista cioè nella sua intimità Lori sa di non poterlo dire però
Nega la proprietà privata e quindi
La battuta che hai fatto tu Viviana sulla ciò succede ancora tornando al giornalismo mi ha fatto pensare a una piccola né dato che però mi ha molto colpito che ci racconta moto del giornalismo
Tel dell'Ora di Palermo cioè quando il direttore mistico
Si rifiuta di seguire gli ordini di Pajetta e di levare la fotografia
A dei carrarmati che invadono Budapest questo è un modello di giornalismo che dalla esegue ma cinquantasei esatto che dalle sue pagine risulta veramente un giornalismo di valore no
C'è bello insomma eravamo stati educati a quel modello lì
C'eravamo state che la sede del giornale distava non più di duecento metri dalla sede del Comitato regionale del partito comunista nella portineria del giornale c'era sempre
Un
Diciamo un dipendente in realtà un compagno del del comitato regionale che ha aveva come compito quello di prendere una delle prime copia stampata la prima edizione perché naturalmente mai e poi mai il direttore gli avrebbe detto cosa metteva sul giornale
Portarlo di corsa ai dirigenti del comitato regionale in modo che quelli potessero protestare per sentirsi rispondere sempre allo stesso modo
Voi fate il vostro mestiere noi facciamo meno onesti
E poi c'era anche la segretaria la mitica segretaria che teneva i suoi articoli di rinasce gli atti io che l'ho pubblicata rinascita sulla sulla scrivania presenza del compromesso storico futuri troppo in tre articoli di rinascita
Che rinascita alla rivista ideologica del partito cioè quella proprio del dibattito culturale e politico auto
è questi tre articoli si concludevano con la famosa frase sul compromesso che è quella che vede cioè che la sinistra non poteva governare col cinquantuno per cento e bisognava fare un'alleanza con i democristiani
Questo segretaria che era un po'la vestale del partito teneva questi articoli sempre sul tavolo rilasciava ingiallire su quel tavolo
Sperando che quelli che erano contrari seri rileggesse ero
Potessero cambiare idea precisa alto un capitolo del tuo libro è dedicato al congresso del del preambolo è tuo c'è nastri proprio con Vittorio Nisticò perché a un certo punto tutti sei trasferito
Andrà a Roma sei stato trasferito ero all'inizio non eri neanche tanto convinto poi sei sei andato lui conosceva tutti
è è in quel congresso prevalse Lalla moderata della democrazia cristiana che giuro di non fare mai più governi con il Partito Comunista ci racconti come è andata
Beh naturalmente per me fu un'esperienza
L'indimenticabile no perché
Lì l'idea che avevamo dei democristiani da quella dei democristiani siciliani mente vedere questa enorme macchina del Partito Nazionale in movimento
Era una cosa incredibile assolutamente incredibile no io nel nel libro L'acconto la scena di Fanfani a comparire era un uomo che l'auto secondo me un metro e mezzo cioè proprio forse ai commenti del cinquantacinque
Ed era stato un uomo potentissimo no in quel congresso dal presidente dell'Assemblea del congresso e a un certo punto i delegati
Che venivano tenuti lì da tre giorni senza che nessuno gli spiegava come sarebbe andata a finire al congresso cominciano a protestare no
Protestavano allora Fanfani si affacciò e disse facciamo delle votazioni per separazione che in modo più complicato di fare le votazioni
E quelli che se ne dicono sia documento congressuale si spostino da destra a sinistra quelli che dicono no da sinistra del era chiaramente un modo per fare confusione a questo punto i delegati cominciano a fischiare Roma fischiavano sa
Due mila persone che fischiavano dentro il padre neppure il Palazzo dei Congressi dell'Eur anticipava euro quello
Deve delle manifestazioni sportive che è un edificio e non so due mila persone che fischiavano dentro quell'edificio facevano rumore enorme no e allora Fanfani pronunciò queste parole
Io ho preso molti fischi nella mia vita
E se avessi avuto paura dei fischi voi oggi non sareste qui e immediatamente stettero zitti
Ecco perché ad avere è un libro molto interessante perché racconta anche diversi aneddoti che magari oggi non si ricorda oppure non non si conoscono poi è il mille novecento ottantaquattro
C'è un comizio in piazza Padova
E Berlinguer si sente male
Inizia a farfugliare prende il fazzoletto dalla tasca della giacca inizia ad asciugare il sudore si capisce che sta male tante ore delle persone dicono fermati fermati lui
Prosegue tenta di proseguire per un po'e poi insomma si accascia
è lì inizia il declino perché tra l'altro come dice Miquel Gotor che tu interviste dice la morte sul campo come se Maradona fosse morto facendo una rovesciata perché lui poi morirà pochi giorni dopo
Senza mai riprendere conoscenza
Ma la cosa che non si sapeva e anche lì la fonte ha sempre Occhetto
E che lui ebbe un presentimento il giorno prima
Adesso i presentimenti si possono valutare come uno vuole ma c'è una classe emotivo forte volta in quel momento
Occhetto era il responsabile la campagna elettorale quindi era quello che doveva assegnare i compiti anche a Berlinguer e quindi entra nella stanza di Berlinguer
Nell'ufficio del segretario ITC allora tu domani andai a Padova poi da Padova devi andare a Comiso poi da Comiso devi andare Berlinguer lo ferma dice se sarò ancora vivo
Ecco in questo
Vuol dire che qualcosa deve poi quella sera salendo sul palco del comizio inciampo lo sollevarono per portarlo sbattere insomma stava già male prima di cominciare
Poi quando è morto arriva Craxi e che cosa succede e il figlio ieri sono entrate perché ce l'ho sottomano pochi giorni prima c'era stato uno scontro tremendo congresso socialista in cui
La delegazione comunista guidata da Berlinguer è stata fischiata
E il presidente dell'Assemblea in quel momento era il sindaco di Venezia Mario Rigo inutilmente aveva cercato di placare i fischi perché non si placa insomma ci furono cinque minuti i fischi molto imbarazzanti perché per la delegazione comunista
E poi Craxi andò poco e disse non ho fischiato solo perché non sono fischiare poi allegramente allo Condi dicendo non erano fischi contro una persona erano fischi contro una politica
Però insomma quello fu un episodio che avvenuto pochi giorni prima della morte no
E e quindi il livello dei rapporti era ormai ridotto ai minimi termini quindi quando Craxi si presenta in ospedale i familiari non lo fanno entrare cioè non lo fanno entrare nella stanza in cui Berlinguer sta morendo
No non gli consentono di rendergli omaggio insomma
Però al funerale
Almirante arrivato
E come è andata
Ma e e andata che si preoccupano che Almirante
Insomma provocasse un incidente no perché lì c'era già la fila per per rendere omaggio alla bara
Poi esce se Pajetta Longo salutare lo accompagnò gli faceva saltare la filava accompagnò la bara e poi lo fece uscire da un'altra parte però la cosa interessante è che
Adesso a a marzo quando c'è stata la mostra fotografica
Su Berlinguer oltre al fatto che
La la la nota tenuta avevano dovuto prolungare per due settimane da sarà visitabile all'arresto sessantasette mila persone
In buona parte gente che i tempi di Berlinguer non c'aveva oltre a questo c'è stata la visita di Meloni gli libro citando la Meloni che passare la vita a dargli una visita su presa perché mai nessuno avrebbe potuto immaginare su un ordine fatali ritardi fra bene e non aveva premierà sa sei anni quando è morto Berlinguer nel nata nel settantasette quindi
Nel mille novecentottantaquattro da sette anni
è stata una visita a sorpresa il momento universale allora in poi alla fine è una romana cioè che gli piace fare le battute no allora il presidente dell'associazione Berlinguer l'accompagnava visitare la mostra Giotto punto c'è la famosa prima pagina dell'Unità del giorno che nel settantanove e poi persona un milione e mezzo di voti per avere sostenuto il governo Andreotti
E l'Unità titolo la grande forza del PC si attesta sul trenta per cento
Attestarsi questo è un verbo che è rimasto nelle orecchie militanti senza dice quando non italici attestarsi vuol dire che abbiamo perso
E il e Giorgia Meloni ha commentato così con Ugo Sposetti presidente lo soluzione Berlinguer dice
Ugo Avolio attestarsi al trenta per cento oggi ci avviamo verso la conclusione domanda a bruciapelo ma Berlinguer era davvero comunista comunista
Bene questa risposta dotata infondo raccontando che l'episodio della Del Din dal dogma dell'Immacolata Concezione si era comunista con quella comunista
Era antisovietico ma era comunista sognava di fare un comunismo diverso tant'è vero che dopo che ruppe con la Russia
Non è che diventò amica in quel momento l'Europa era tutta governata da governi socialisti ma lui non ritenga di dover stabilire rapporti con Gonzales commenterà con grandissimi personaggi guidavano Paesi importanti come la Francia la Germania e di Schmitt per esempio
No lui
Inauguro una cosa che si chiamavano euro comunismo che fu una cosa fallimentare perché poi voleva farla con Alvaro cognato
Marcel segretario cioè
Lui riuniti tutti i comunisti che erano già stati sconfitti dalla storia e questi poi alla fine i dissero che non potevano fare quello quello che voleva cioè
Rompere con Mosca fare una rottura europea con Mosca e quindi fu fu una una mossa fallimentare diciamo anche se luci si dedicò con grande passione e quello per esempio è un esempio del fatto che lui era rimasto comunista rimasto comunista anche al di là di quello che pensava nella sua intimità poi ci fu un altro episodio Camp
Nel momento in cui c'era lo scontro coi socialisti a un certo punto
Reichlin anche Eva
Il più probabile successore se lui avesse lasciato la guida della segreteria
Del Partito
Scrisse un articolo sull'Unità che in un articolo per certi versi indigeno e dice io non riesco a capire perché dobbiamo avere tutto questo problema coi socialisti visto che siamo noi il vero partito socialdemocratico no
A margine della riunione di direzione proprio quando tutti avevano raccolto la carta se ne stavano per andare Berlinguer di Sara e creare un letto tutto l'articolo
Ma io non riuscirei mai a definire il nostro partito socialdemocratico
Per dire appunto che e il partito era Community giusto che lui era comunista e volevo che il partito le forze comuniste
Perché usare perché sanno Berlinguer perché insomma ce la si chiede tu in qualche modo lo racconti anche nel libero però ce l'ho magari adesso se vogliamo spiega
Carlo se fosse un giallo Mussi dovrebbe dire perché sarebbe la soluzione del giallo essendo nell'ultima avevano no è la regola è difeso dal
Ma ma questo non è un giallo e quindi si può dire e e ed è questo io sono andato da cronista del Messaggero i funerali di Berlinguer
Avevo ventinove anni eravamo in sei
Talmente era enorme e l'evento no cioè sei tutti con compiti diversi e lavora molto tu tutto il giorno appresso a questi funerali breve che fu un evento straordinario come non se ne sono più visti si parlò di un milione e mezzo di due milioni di persone
La città fu completamente invasa cortei che venivano da tutte le parti
Quando cominciò la tori cominciarono a parlare che i i cortei ancora continuava a entrare in questa piazza San Giovanni che era gremita come mai più
è è stata credo
E la cosa che mi colpì i punti uno due cose che mi colpirono una fuga la bara di Berlinguer venne trasportata con un furgone nero di quelli
Oggi si direbbe da funerale di terza classe un un furgone comunale no qua per quello che si vede che viene usato quando quando morto non ha nessun nessun tipo anzi di assistenza no cioè e è la cosa più modesta che si può fare ecco la bara era dentro un furgone nero con una Coloma di fiori sul tetto
E questo perché corrispondeva al suo modo di essere questa questa modestia sfoggiata fino quasi come un pezzo diciamo
E l'altra che tutti lo chiamavano come se fosse vivo come se fosse stato vivo
Errico Errico Errico Errico dovunque andava in questi cortei dicevano Enrico Errico Errico come se fossero io come se volessero promette Rini che avrebbero continuato non sono meno ecco queste due cose minima sono molto impresse
Molti anni dopo e siamo al sequestro del tredici giugno nitida novecentottantaquattro il giorno dei funerali molti anni dopo e siamo al cinque aprile due mila e cinque
Quindi siamo ventun anni dopo no
Ci furono i funerali papà positivo Englaro ha chiamato forse nell'anatomia degli ultimi cinquant'anni sicuramente
Io facevo il direttore della Stampa
Quindi non avevo più obblighi di andare a seguire l'evento però mi venne una grande curiosità di andarci e andai guardare André guardate
E mi accorsi che cominciò questa piazza San Pietro gremita in quel modo quei fedeli che arrivava è inondata quella mi ha ricordato i funerali Berlinguer soprattutto c'era all'interno di questa folla dei funerali di Papa Wojtyla
Il dolore dei polacchi che erano disperati perché
Erano quelli a cui lui aveva cercato di rivolgersi dalla finestra due giorni prima di morire non è riuscito a a a parlare si era affacciato per salutare tutti ma prevalentemente i suoi polacchi
E questi polacchi erano quelli che dicevano santo subito no
Santo santo subito e poi sono stati anche accontentati nove anni dopo che per la Chiesa un tempo assolutamente record fare santo un Papa in nove anni e allora
Mentre pensavo mentre mi ricordavo di Berlinguer pensai che anche il popolo comunista aveva avuto il suo santo San Berlinguer ed ecco Zambelli nucleare grazie all'arrestare sarà grazie a alla cella sorge