Sanità e liste di attesa: intervista a Pierino Di Silverio di Anaao Assomed

Radio radicale siamo con Pierino Di Silverio segretario dell'Associazione dei medici e dirigenti sanitari italiani questo oggi parliamo dei due testi che ieri sono stati annunciati dal consiglio di ministri per ridurre le liste di attizza
Si tratta di un decreto legge da sette articoli una disegno di legge poi da quattordici articoli e le misure principali prevedono l'istituzione presso l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari di una piattaforma nazionale delle liste di attesa quindi un sistema nazionale di monitoraggio del la realizzazione di centri unici per la prenotazione regionale
Un meccanismo per il quale il medico che fa le destinazioni delle visite deve anche indicare le priorità e le tempistiche e con le regioni che contestualmente non potranno chiudere le prenotazioni
Visite e prestazioni sanitarie anche fuori dall'ora dal normale orario di lavoro anche di sabato e di domenica
E dal due mila venticinque verrà poi abbattuto completamente il tetto di spesa per le assunzioni
Ieri il la presidenza del Consiglio Giorgia Meloni ha detto maggiori responsabilità per tutti per lo Stato per le regioni per i dirigenti delle ASL ma anche per i cittadini
Voi che l'avete puntato il dito sul fatto che più che un'assunzione di responsabilità sembra uno scarico di responsabilità su medici e dirigenti sanitari
Ma sì questo è un decreto il combinato disposto del decreto legge e del disegno di legge appaiono per noi con luci ed ombre
è l'ombra più grande è proprio quella di uno scarico di responsabilità ma più che scarico di responsabilità rispetto al lavoro e rispetto al problema perché è contenuto nel decreto legge
Il controllo sull'attività intramoenia del Dirigente medico e sanitario
Anche e non è questa la soluzione anche perché basti ricordare che solo il sette per cento
Delle prestazioni di ricovero sono svolte in intramoenia e sono lo zero virgola tre per cento delle altre prestazioni sono svolti in regime di intramoenia quindi non è quello il problema detto ciò ci sono degli aspetti che invece sono positivi ovvero la defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive tanto quanto l'abbattimento del tetto di spesa resta però secondo noi una sostanziale crisi che
Inerente all'aumento che ci si chiede del lavoro apertura sabato e domenica degli ambulatori insomma con un termine potrà modi e che questo decreto premia il lavoro straordinario ma il problema è che non ci sono abbastanza medici ed infermieri perché questo lavoro straordinario possa essere svolto
Ecco appunto inoltre
Nei sette articoli poi del decreto legge che è stato varato ieri me la copertura finanziaria prevista solamente per la riduzione delle tasse per i medici che appunto fanno straordinari e le volevo chiedere senza appunto coperture finanziarie rischia di essere un po'un guscio vuoto questo decreto legge
Come ogni decreto legge se non ci sono coperture finanziarie rischia più che un guscio vuoto diritti restare inapplicato come avviene diverse leggi ormai da anni in Italia no poi oltre ad una richiesta di coraggio politico ora economico
Sulle coperture finanziarie chiediamo però che ci sia una riconoscimento non solo del lavoro straordinario dei medici ma anche di quello ordinario perché vede
Di fondo
Il problema serio e quello che il medico non deve più appetibilità nella prestazione svolta nel servizio sanitario nazionale
E l'unico modo per riti consegnare l'appetibilità al servizio di quelle pubbliche quello di comincerà premiare il lavoro ordinario dei medici con i fatti oltre che con le parole
Appunto invece delle misure che giudicava positivamente cioè il superamento del tetto di spesa che per il due mila venticinque aveva completamente elevato un po'come giudica questa misura e quali sono anche realtà che giudica più positivamente ce le può più spiega nel dettaglio
Be'questa misura è indubbiamente positiva perché toglie ogni residua le alibi alle regioni in termini di assunzioni anche qui ricordiamo però che ci sono concorsi che oggi vanno deserti ha quindi togliere il tetto di spesa in un agire contestualmente sull'incremento del personale rischia anche qui di non produrre gli effetti sperati
C'è un meccanismo di controllo che viene istituito anche
Sulle prestazioni richiesti dal cittadino sulle dirigenze
Amministrative delle ASL e che ci pare ricondurre tutto in un'ottica quantomeno più ordinata rispetto all'entropia che oggi vediamo nel Q perché in molti casi non sono regionalizzati e non sono integrati
Resta un altro controllo sull'accreditato che per noi è fondamentale perché dovrebbero tanti soldi alla sanità privata accreditata è anche giusto che questa segue delle regole che siano uguali alle regole che si seguono nel pubblico
In ultimo un un dato negativo è quello della liberalizzazione dei contratti di tipo co.co.co. per intenderci le prestazioni professionali che ci sembra un passo indietro
Rispetto a quella guerra le cooperative che il ministro stesso la salute avete iniziato con un decreto che anni fa che le rendeva illegali
E rende illegali le cooperative e poi permettere al singolo medico di strada dista una di rapporto di tipo
A cottimo diciamo così con l'azienda non ci sembra un passo in avanti perciò dico un decreto con luci ed ombre per i professionisti un piccolo passo avanti in termini di retribuzioni c'è ancora tanto da lavorare però
E appunto l'ho visto luci e ombre di questo decreto legge di questo disegno legge quali potrebbero essere invece delle misure più strutturate è più di lungo periodo terrà riformale la sanità
Prima di tutto riconsegnare quel valore economico e professionale al Dirigente medico e sanitario
Pardi il ministro addetti in più di un'occasione non ci aspettiamo che ora seguano i fatti defiscalizzare arte dell'attività ordinaria dello stipendio ordinario sarebbe un gran bel segnale i professionisti e poi occorre una riforma strutturale che l'ha presa in quel paziente non dobbiamo renderci conto che le liste d'attesa non sono il problema bensì sono le SEC
Toh di un disinvestimento che si perpetua ormai da quindici anni a carico del Servizio di cure pubbliche che dipende anche da una cattiva organizzazione in quanto l'esigenza di cura è cambiata e dobbiamo prêt rare costruire un sistema pronto a curare la cronicità piuttosto che l'acuzie investendo sull'organizzazione della medicina del territorio per far sì che l'ospedale ridiventi luogo di cura e non come oggi avviene luogo di diagnosi
Allora ringraziamo Pierino Di Silverio segretario dell'Associazione dei medici e dei dirigenti sanitari italiani con cui abbiamo parlato del decreto legge del disegno di legge sulla sanità e sulle liste di attività che sono stati presentati in Consiglio dei ministri grazie buona giornata grazie