Presentazione del libro di Massimo Crosti "Nitti interprete del Novecento - Analisi del pensiero politico"

C'era visto il
Lisce sì nello
Venne dichiarato dalle
Liberale
Originaria bensì delle
No no no Zinasco
Spiegano Bonzi vivono nessuno Bongiorno a tutti abbiamo avuto il via a cominciare usiamo razionalmente del tempo ecco
Grazie a tutti per essere qui porto veramente un saluto e un ringraziamento vivo della Fondazione
Francesco Saverio Nitti una pattuglia tenace
Che vede a poco a poco avverarsi alcuni progetti e alcuni sogni
E per il quale qui innanzitutto io voglio ringraziare Giuliano Amato io voglio ringraziare perché siamo qui grazie all'UE perché ha sovrinteso nella maniera mirabile il nostro lavoro sul centenario nigeriano
Che grazie alla pandemia si è è diventato un quadriennio più che un biennio perché era pensato diciannove venti e poi
Venti ventuno quella pandemia Ciampa spintonata a prolungamenti e questo ampio lavoro di
Ritrovamenti Jordi giro per l'Italia di giro per l'Europa insomma lo sforzo che Fondazione miti fa da molti anni
Tutti
Fare uscire dal cono d'ombra una grande figura del Novecento italiano
I i binari erano fin dall'inizio due e diversi uno politico istituzionale è uno diciamo così culturale intellettuale
Con il centenario del Governo Nitti sostanzialmente si è lavorato sul binario politico istituzionale
Un grande lavoro sessanta settanta contributi io vi dico solo che sono tempi completati
I lavori degli atti del centenario
Quindi sono vanno alle stampe sono un milione e mezzo di carattere
Si è deciso arditamente per il volume atomo unico penso alle vostre biblioteche ma c'è sempre posto per un libro così articolato e importante abbiamo deciso di dargli
Un'unica un'unica edizione non frammentata perché in realtà il libro si è rivelato lo dico in una casa madre dell'editoria un ibrido
Cioè gli accademici vogliono fare gli atti sempre
E ambiente di notte dei comunicatori vogliono farli riempiendole di di titoli i giornalisti vogliono vedere il recondito insomma le scritture son sempre diverso e qui ci sono tutte
Cioè quella degli accademici su quella
Dei narratori c'è quella di chi ha improvvisato dibattiti abbiamo pensato di fare atti ibridi
Saranno sconvenienti San questo ce lo dirà sicuramente qualche professore universitario però il senso di questo di questa ritrovamento proprio nella complessità anche dell'interpretazione
Durante questi lavori
Abbiamo conosciuto figure che non conoscevano abbiamo incontrato personalità
Dalle più semplici Kinney paesi o in Basilicata ci portava lettere di famiglia riannodato la storia di corrispondenze
Chi alcuni studiosi hanno fatto presente la loro sensibilità e così che abbiamo incrociato il professor Rossi
E merito di Patrizia che la per prima Patrizia Nitti che la per prima intercettato
Che devo dire con costo prefazione
Cinque sei costo prefazione
Il professor Crosti è un filosofo della politica ha insegnato filosofia della politica alle università portanti università pontificie di Roma alla Gregoriana e alla salesiana soprattutto
E detta così ce lo facevamo in punta di di di una figura diciamo curiale e in realtà a lui c'ha raccontato che la sua passione
E quella
The i pensatori
Di una come dire area
Chiamiamola di pensiero liberaldemocratico se posso dirlo in senso generale abbiamo scoperto che ha scritto libri importante
Con Vittorio Foa e ci ha detto che per tutta la vita a letto Nitti e l'ha studiato
Era una sorpresa straordinaria rispetto alle possibilità di proseguirei due racconti quello di nidi politico e quello diritti intellettuale che francamente è rimasto un po'
Ingessato
Io ricordo la prima riunione del comitato scientifico della Fondazione Vitti fatto in ambito crociano a Napoli col professor Galasso che ne era presidente che era tutto sul invita a fare su quel fronte
Se c'era una figura che poteva dare stimoli era proprio era proprio lui
L'abbiamo varato parte sì impartendo no in parte l'anno molte cose da fare
E e ecco questo libro che è arrivato e che abbiamo patrocinato nella assoluta indipendenza dell'autore
E messo nelle mani di di Alfredo De Dominicis che dovrebbe essere qui balletto ci sarebbe stato
Con cui stiamo curando anche gli atti
Abbiamo ritenuto di sottoporlo alla valutazione del Comitato scientifico e anche di Giuliano Amato vi garantisco che in quella fase io ho ricevuto quattro se non cinque
La prefazione del professor Barbagallo era già incorporata nella
Nel progetto
Una magnifica interpretazione e ve lo lo dico citando una cosa nota ai più e cioè professor Barbagallo è stato
Il primo e probabilmente l'insuperato anche gli operatori Francesco Saverio Nitti in un libro di importante vicenda editoriale quello legato alle grandi figure degli italiani dell'Haute
Bene questo questo libro giungere
A destinazione io ho ancora negli occhi e nelle orecchie
Una meravigliosa intervista che feci nel due mila otto alla nuora Dini dei che compiva quell'anno novantotto anni
Ed era di una lucidità straordinaria scusate nuora vividi è figlia di nullo Baldini che incrociava due storie
No nella varietà e nella complessità plurale del quadro politico stava attorno anni che nella sua famiglia dove c'erano tutte le anime possibili delle culture politiche italiane
Lei mi raccontò il Novecento e mi raccontò il Novecento legata a casa Nitti a Parigi dove in itinere esiliato ma dovere esiliato anche Baldini e dovere esiliata anche lei dopo essere stata messa in carcere da Mussolini a Ravenna
E la cosa più che teneva più a raccontare cosa hai visto in quella casa e lei diceva non lo so io facevo il caffè per tutti
Due lauree una donna di grande natura e diceva la cosa più significativa per noi per la famiglia era la deferenza nei confronti dell'autorità culturale Dini
Cioè in quell'esilio quello era la cifra del rapporto familiare con questa con questa figura mi sembra rimasta in testa questo tema di una signora anche un po'spregiudicato parlare a volte
E che diceva la differenza culturale
E quindi mi sembra è sembrato che qualcuno dovesse arare questo campo bene quel libro mi appassioni suscitato tanto ieri indirizzi di di Galasso quanto le
Lei come si dice e i il ricordo sostanziale che stava all'interno della figura di un grande esiliato
Ultima cosa che volevo dire il centenario era allusivo del biennio diciannove venti
Dico alla parola allusivo perché la stima
Poi la professoressa Colarizi Mundial contrario ma la storia non si ripete mai Tensei no
No e quindi è allusiva qualche volta e il diciannove e venti col diciannove Isma'c'è sembrata molto allusiva interessante
Abbiamo dovuto spingere un po'le cose fino agli anni dopo è appena esci dal biennio diciannove e venti fai presto a trovare che nella catastrofe
E adesso noi ne parliamo quest'anno dove l'anno e molto allusivo perché questo due mila e quattordici centenario relativo al ventiquattro la figura di Matteotti è stata
Molto raccontata in quest'anno uno dice ma che c'entra a parte una piccola
Curiosità che un giorno o l'altro sdogana eremo perché Guido Melis ha ritrovato un pensiero di miti su Matteotti in in punto di verifica quindi si tratta solo di andarlo
A a a rimettere a posto con le fonti
Curiosissimo no ma la cosa che volevo dire però per non far mancare un minimo di valutazione su queste allusioni è che il Matteotti dei cento libri che si stanno raccontando e presentando per l'Italia
è un Matteotti in cui emerge immensa tanto la sua persona di tale che spesso non è raccontata e a oggi nelle biografie racconta
Ma quello che io trovo straordinaria e e la solitudine del riformista che esce
Tutti dicano
Aggredito dalla maggioranza fascista alla Camera sì ma anche insultato dalla maggioranza massimalista del suo partito
E questa è la è la solitudine di Matteotti per certi versi questa fu anche la solitudine politica di Nitti
Che con un governo coraggioso e un presidente progettuale dovette alla fine arrendersi dalla tenaglia
Che da una parte l'insorgenza del fascismo e dall'altra parte del massimalismo esercitavano parlando di Nitti intellettuale c'è c'è il Mezzogiorno ce ne molto c'è Napoli
C'è l'Italia c'è l'Europa ricordo che sull'Europa
E dedicato lo sforzo riscrittura più interessante diritti fatto ad acqua fredda dopo per i fascisti qui distrussero la casa a Roma
Gli misero nei guai la casa a Napoli e lo minacciarono ad acqua fredda
L'ultimo cosa che vorrei dire questo tema che libro tratta e per lascio tutto all'interpretazione dell'autore dei nostri
Autorevoli di Scala Santa di fino adesso è andata così Nittis senza eredi
Un po'ce lo siamo sempre detta in queste iniziative io ricordo che proprio Galasso diceva stiamo attenti a dirla così perché l'eredità diffusa è un'eredità
Che poi non ci siano nomi e cognomi partiti corrispondenti storie che discendono per li rami può essere ma l'eredità prima o poi emerge
Pongo io penso che anche di questo dovremmo un po'parlare sede dell'eredità politiche eredità intellettuali
Escano da questo libro per il quale io sono riconoscente
A Massimo Crosti di averlo fatto con uno scrupolo immenso
E abbiamo un appuntamento serale intorno alle ventitré di solito per mettere a punto le cose riguardano quel o qualcosa prima adesso per mettere a punto le cose di questo libro ringrazio il professor Barbagallo
Che ci tenevano moltissimo fosse quindi qualcuno non ha potuto oggi per altri impegni ma pensiamo che questo libro abbiamo a suo percorso
Simona Colarizi un'autorevolissima studiosa del Novecento essere di carta danni all'età liberale niente di meglio che per
Tessere attorno a quello che questo libro racconta
E Giuliano Amato non dico niente perché questa è casa sua e noi siamo fieri che lui si occupi anche dei nomi
Voglio solo dare la notizia di ieri o dell'altro ieri
Perché è una buona notizia prevale l'abbia una carezza per chi crede che le istituzioni siano andate tutte a ramengo oppure no nel senso che facciamo ancora cose di tradizione quando è uscita la notizia di questo
Annuncio di questo nostro evento di oggi
La Camera il Senato hanno acquistato un libro da Tombolini tutte e due nello stesso momento è sembrato un atto meraviglioso
Quando si perde due zero con cura sempre apprezzato ecco ma che l'abbiamo comprato per primi la Camera e Senato io lo sono ero molto contento finisce qui la mia presentazione e do la parola molto volentieri al professor altro
A Giuliano
Vedi che non potevi aprire seminato per aprire poi Csi anche chiudere qualcosa questo lo giudicherà la storia ma insomma aprire su Ibra
Ma è un libro che ci aiuta molto a entrare nella figura di vittime anche perché lo tratta a trecentosessanta gradi interni impartì biografici ma soprattutto
O sui temi l'attività di governo l'attività di studioso il il il prima e il dopo
C'è e
Il cuore del del personaggio appunto delle sue grandi qualità dell'eredità intellettuale che ha lasciato non c'è il minimo dubbio che la sintesi finale lo conferma
Della esigui tante l'eredità politica che il problema italiano in realtà questo è il problema italiano
Perché
è curioso che e io sono convinto come Barbagallo che che somiglia a capo tubo discendendo la tua introduzione me e guardate chi si ricorda
L'editoriale con cui esordì la riforma sociale della sua rivista questo era un liberale che abbandono economista che abbandona la rivista degli economisti classici ne fa una sua a chiamarla riforma sociale
Quindi si colloca su un versante è chiarissimo di liberalismo riformatore
Di liberalismo attento alle riforme necessarie per correggere gli squilibri era società che la società industriale sta creando e qui la somiglianza con Cavour e addirittura lessicale
Perché lui torna all'Inghilterra come il Paese che far le riforme al momento giusto
Che le riforme che aumentano i salari e che aumentano la copertura sociale dei lavoratori e lui dice gli economisti tradizionali
Lanciavano su queste progettate riforme strali di potenziale sventura perché sarebbe aumentato il costo del lavoro perché era impresa sarebbero andate fuori mercato regia e invece queste riforme hanno consolidato la coesione sociale
E hanno contribuito alla crescita del Paese erano esattamente gli argomenti con i quali fin dai dall'inizio della sua attività politica Cavour lavorava sul versante delle riforme come Piero Ruzzante
E essenziale per evitare che guai peggiori venissero fuori quindi
è una somiglianza molto stretta
E colpisce
Che sia così esplicito il riferimento alle diseguaglianze che quella società stava creando
Anna identificazione lo dirà anche poi della proprietà terriera così come posseduta e regolarità come uno dei problemi da risolvere come uno dei problemi da Solbes
E nota la sua vicinanza in questo con la sensibilità socialista va immediatamente dice
I socialisti però hanno nella testa solo il collettivismo come il modo per risolvere il problema
Ecco dico questo perché questo lo colloca nel versante della solitudine
Perché l'avevo già detto fin dall'inizio del mio rapporto con Minetti sul ponte che lui comincia a costruire non vuole passare nessuno in realtà
Sarebbe il ponte che unisce i due versanti sarebbe il ponte che consente quella esito integrativo dal conflitto di classe
Che eviterebbe voi lo scossone traumatico del fascismo
Mani
Non ci riesce e l'Italia ad andargli dietro non ci riescono i liberali non ci riescono i socialisti
La cosa che
A me vecchio socialista finisce per sgomenta armeni era reazione che ebbe Turati all'uscita della riforma sociale
Non dirò di scherno ma a dir poco di critica ironica
Perché era criticata la sua soluzione insomma no
E quindi anche Turati padre del riformismo
Che arriverà egli sarà riconosciuto dalla storia a dire non per primo dobbiamo dire che il collettivismo che poi venne praticato dai comunisti avrebbe generato un potere incompatibilità
Con libertà degli stessi lavoratori e quindi avrebbe generato un regime è contrario ai fini che avevano mosso tutta questa storia qua
Turati si trova davanti un riformatore liberale e lo respinge e lo rigetta
Le rimane al di là del suo concubina
Ecco quanto queste cose conteranno
Quando arriveremo dopo il diciannove e venti al ventuno ventidue eccetera
Nitti rimarrà lì
Rimarrà lì con la sua proposta politica che non cambia che era sempre la stessa e ordina avviene nutrendo la viene nutrendo con la sua dottrina sulla democrazia nascerà dopo
Ma notate che la democrazia di Nitti lo ricorda bene Luís nel libro è fondata in realtà sulla eguaglianza
E fondata sulla diffusione della ricchezza
è fondata sulla diffusione dell'istruzione
è una visione progressista della democrazia progressista non è la democrazia tutto aspetti era un liberale che dica che è fondata sull'elezione dei rappresentanti da parte dei rappresentati lei questo lo dà per scontato non solo ma dice una cosa che quando lo sentono dire ai miei amici greci ancora oggi si incalzano che quella loro non era democrazia
A parte il fatto che non l'avevano inventato per loro cosa che fa arrabbiare i greci ancora oggi perché era era derivata la democrazia di Atene dalla Mesopotamia dalla Libia dall'egida insomma da da varie cose questo c'è una tua collega storica che ha scritto un bel libro di recente per raccontare tutte queste cose
Quindi in fondo non era né originale né democratica quella democrazia fa perché non era democratica dice Nitti perché era una minoranza
Perché la cittadinanza che consente di partecipare a una pura ampia Agorà è una cittadinanza riservate ad una minuscola élite ovviamente maschile questo ça va sans dire questa ça va sans dire ma anche rispetto all'universo dei maschi molto molto limitata al minino
E da la democrazia è fondata su tutto ciò che le dà un fondamento sociale e che tende verso l'eguaglianza
In più offre
E questo fa parte della sua cultura non meno delle cose che ora l'ho detto offre un'economia mista nove economia puramente di mercato subirà su questo non c'è il minimo dubbio
Errori
Il porto attore in Italia dell'investimento pubblico per la produzione dei beni essenziali per la collettività
E quindi i due esempi che lui da prima ancora di arrivare al governo niente Volturno e l'Ilva di Bagnoli e allora cioè elettricità e siderurgia
E quindi la convinzione che certo noia liberale insomma figurate nell'iniziativa privata è fondamentale ma vi sono degli spazi che sono in pubblico e capace di riempire evidente e li deve riempire
Arriveremo a queste cose arriveremo Man un'incisione mai quella forza che sembrava scaturire quasi naturalmente dalla sua posizione
Di
Un insieme politico che era Corvia i liberali illuminati insieme ad un sinistra progressista riformista
Il connubio c'era riuscito
Era la prima e l'ultima volta che questo accade perché alla fin fine
Cavour e Rattazzi mettono insieme isolando balestre M
Perché insomma
Io su questo non ho il minimo dubbio
Mazzini e Garibaldi furono fondamentali per consentire l'unità d'Italia su questo non ci piove
Ma se ci fossero stati solo loro sarebbero finiti probabilmente altro in tre io uno è esule due esuli
E Italia unita non l'avremmo mai avuto nelle realtà italianità nacque dal riformismo di camorra dalla piattaforma politica che lui credo
La domanda che pende sull'Italia e la sua storia e perché non è riuscito dopo a dare forza a cui alla area comune che si poteva creare tra il liberalismo illuminato
I diritti i socialisti riformisti tra nel momento decisivo che è il momento in cui l'offerta di Nitti di in quel momento questi sono separati e poi nascerà il partito comunista e diventerà sempre più difficile unirmi fatemi dire
Prima di di chiudere che c'è poi
Quell'altra qualità che in qualche modo prescindere da questa è un in più che quest'uomo aveva e non era insito nell'essere un liberale e riformatore nell'essere una persona illuminata
La sua preveggenza politica
Ecco questa è semplicemente cultura intelligenza messa insieme negli sono due qualità
Insomma non c'è dubbio che lui arriva insieme a Keynes esattamente non lo scrivono quelle due opere all'inizio degli anni venti che sono parallele
Il mondo celebrerà la più Crane se Dini ti
Anche perché Cancer l'avrebbe scritta in inglese capita che un opera in inglese viene letta di più che non opera in italiano Marchese riconoscerà anni sì
Quel sua Europa senza pace come ne intitolato come un'opera che tocca esattamente lo stesso punto gioire
Che la politica delle riparazioni è una politica suicida che noi questo lo dice apertamente
Che porterà
Alla Germania nazista tutta ecco oggi è che c'è tutta questa attenzione al populismo alle politiche pericolose perché sono fondate sui risentimenti anziché sui sentimenti sulla ostilità nei confronti degli altri ecco scopriamo l'acqua calda
E dovremmo essere più consapevoli che in passato ne uscì addirittura il il nazismo
Ma come giustamente noto a voi non fu l'unico caso lui addirittura lui e e e autori designato dal fascismo tra i primi e questo è interessante
Perché lui capisce
Di essere Luigi il vero nemico del fascismo prima ancora della sinistra e lui li lascerà l'Italia prima degli altri fuorusciti perché si rende conto
Per l'apposizione di pericolo in cui lo ha messo questa sua ostile stranita eppure
Nel trentanove cui si farà vivo con Mussolini per dirgli di non entrare in guerra perché quella sarà una guerra perduta
E guardate che in quel momento non era così ovvio nel arrivare a questa conclusione
Insomma è un uomo che destra una straordinaria ammirazione
Unità alle rimpianto Giorgi aveva offerto al suo Paese e per l'incapacità del suo Paese racconti ed
Mettiamo Sorlini
La lettera di rete a Mussolini che
Dal
Lavoro che abbiamo fatto proprio attorno gente centenario vice dovrebbe essere Piero cioè dovrebbe essere Piero pagnotta che ha lavorato su quella percorso imiti ministro del Tesoro nel governo Orlando
Che è interessante perché mi Pino scriva Mussolini
Sui presentimento di un uomo
Di un patriota Nitti scrive come l'ex ministro del Tesoro non lo sapevamo in maniera così precisa che lavoro dopo Caporetto
Per prendere in mano le finanze
Relazioni diplomatiche i rapporti con la classe dirigente
Il rapporto con l'impresa dell'armamento e riportare l'Italia Vittorio Veneto che non è un viale alberato
Ma con un'idea che si era dei libri di scuola che fossero i generali avere portato l'Italia Successo per il lavoro che è stato fatto vi scavo dimostra che c'era un backstage politico importante che ha preso l'Italia e l'ha trasformata in quel periodo forse Nibbio uno dei protagonisti e che cos'è una guerra per andare a dire questa nove la perderemo
Dodici Francesco Barbagallo
Abbiamo in Umbria si semplici come il cantante
Tu
Conto Giuliano Amato l'ha ricordato io ritengo che Nitti
Lo statista di maggior rilievo che l'Italia ha avuto dopo Cavour
Più di Giolitti e più vite Gasperini
Perché perché al non solo aveva una cultura immensa che trasfondere ma nella politica
Ma perché sul piano internazionale ha dato un contributo assolutamente originale e importante che vale tuttora
Il libro di grossi un libro importante
Perché Crosti a riletto tutto Nitti queste sono solo duecento pagine
Ma è il risultato di un lavoro pluriennale che è passato attraverso lo studio dell'immensa bibliografia diritti cioè dei libri scritti da Nitti non della biografia Smith
E
La sua analisi e anche originale nella distinzione che fate razzi tre fasi
Del pensiero politico di
E le divide così la prima fase e quella dello studio della realtà italiana da tutti i punti di vista
Che dura dal mille ottocentottantotto quando li chiamo io a vent'anni
E scrive la prima opera l'immigrazione e i suoi avversari
Al capitale straniero in Italia che del mille novecentoquindici
Quindi sono dodici e quindici ventisette anni
Nel in questi anni c'è tutta l'opera di Nitti che riguarda la storia d'Italia
Quindi c'è al nord e sud il bilancio dello Stato la scienza delle finanze
La la conquista della forza il partito radicale la democrazia industriale
E ci su lei i due bellissimi volumi dell'inchiesta parlamentare sulle condizioni dei contadini in Basilicata e in Calabria e altri libri importanti
Tutta questa produzione di Nitti è il fondamento della sua attività politica da deputato nel mille novecentoquattordici e da ministro nel mille novecentoundici e miti amministrati tutto l'industria commercio
Si inventa agli enti pubblici di gestione e su cui Cassese ha scritto cose definitive
Catilina
è che cose Beneduce il suo giovane di studio lo metta capo de declina trentaquattro anni
Ci è è uno che valorizza i giovani
Il che che gli fa valere i giovani meridionali
E Beneduce di Caserta
E e Beneduce porterà avanti li dirigerà la politica economica del fascismo
Beneduce sociale riformista e massone e bene Mussolini chitarra in mano l'economia per il per farla dirigere appunto con un conto maniera forte e e che si metta a fianco Beneduce e Menichella
Un altro grande dirigente pubblico italiano come natura dalla Banca d'Italia che si ridurrà la pensione la liquidazione quando quando sarà il momento esempi preclari
Di responsabilità
Dello Stato
E quindi questa è la prima fase la seconda è la grande opera sull'Europa quei i tre volumi sull'Europa la trilogia
Poi tutti gli altri volumi anni venti anni trenta la pace la libertà il bolscevismo e fascismo e certe recente vincente o di un mondo la disgregazione dell'Europa e poi la grande opera sulla democrazia ecco queste o un grande merito di crostini
Aver rivalutato questi volumi sulla democrazia che Filippo aveva tranciato danaro accademico puro li aveva ritenuti o sostanzialmente un'opera farraginosa poco originale e di battaglia
Che poi è una stancamente una sciocchezza
Perché di battaglia come dice Crosti era il libro di che sembra che come dire il più autorevole rappresentante della della relativa rideremo Grazia nell'Europa degli anni Trenta
Nel mondo degli anni Trenta
Popper anche l'opera di Popper è un'opera di battaglia
E l'opera di inizia un'opera di battaglia ma è è una parte
Dell'opera poi c'è tutta la parte di Teoria politica della democrazia originale
E
Come dei sei già a suo tempo Bobbio e poi lo riprese pure Sartori come Crosti ricostruisce perfettamente
N
Benedetto Croce è stato ritenuto il filosofo della libertà
Ma non è il teorico Della liberalismo non c'è un attivo via del liberalismo non ci sono le istituzioni
Nella una riflessione filosofica di Benedetto Croce
E è al riguardo poiché bisogna ricordare che ci furono quattro
Soli grandi liberali che si opposero al fascismo fin dalle origini
Fin da prima che Mussolini prendesse il potere
E solo
Nitti Gobetti
Amendola
Il
Il quarto porcherie che scosta
E
No c'è un altro che va be'comunque già questi tre Bassano
Come ricorda ero alquanto
Lì si non riconosce il governo Mussolini
Ove non Mussolini
No no no lo ricorderò per ricordare
Allora Gobetti Amendola mi Fortunato Giustino Fortunato il maestro di Rieti diritti è chiaro
E che
Che era vecchio che era vecchio e quindi fu lasciati in pace dal fascismo solo per la vecchiaia
Gobetti fu ammazzato
Nitti fu mandato in esilio Amendola fu ammazzato
E e Benedetto Croce non si comportò bene no non si con quanti si comportò male diciamolo diciamo perché nel giugno del mille novecentoventiquattro dopo l'assassinio di Matteotti intervenne in Senato con un intervento vergognoso quando che il ruolo del cibo e replicò in un'intervista al Giornale d'Italia
E il giugno sempre mille novecentoventiquattro in cui diceva che che Mussolini andava ancora bene perché aveva riportato l'ordine perché bisognava dargli tempo nel giugno del ventiquattro e chiaro cioè conosce aspetterà il tre gennaio
Le leggi liberticide quando Mussolini cambia lo stato italiano da liberale lo trasformi in fascista perché c'era la costituzione debole che poteva essere modificata da leggi del Parlamento
Quindi Mussolini controllava alla camera fece approvare le leggi che abolì sono tutte le libertà e solo allora Benedetto conosce prese le distanze dal fascismo quando liti stava già a Parigi
Dopo essere passato per Zurigo
Da dove Mussolini ha cercato di farlo tornare dicendo che una città triste che cela dei giardinetti che ci faceva a Zurigo era meglio che tornava così l'avrebbero mazziato e probabilmente ammazzato anche lungo che le case glielo avevano distrutta a Napoli e a Roma all'acqua fritta
Ho tornando a Crosti che gli ha scritto un libro importante sunniti che rimarrà ed ed è un punto di riferimento perché è una sintesi complessiva
Del pensiero del pensiero politico diritti dopo questa analisi di queste due fasi storiche cioè la terza analisi che riguarda le opere nel dopoguerra
E quando liti torna in Italia dopo rent'anni di di di esilio e dopo due anni di prigione nel tiro
è stata presa dalla SS a Parigi e portato nel Tirolo più di una quasi ottant'anni
Quindi sono le opere meditazioni dall'esilio scriverò un libro di memorie cioè sono le riflessioni diritti sulla sua vita essenzialmente e sono una miniera
Di informazione
No venendo come gira la domanda centrale che poi
Ma come mai poi il fallimento di Nitti del Governo Nitti malaffare diva chiunque è fallito chiunque
E io credo che tutto dipende dal fatto dell'entrata in guerra dell'Italia nel mille novecentoquindici
Lì è cambiata la storia Italia li e cominciata alla fase non più governata dalla politica ma in balìa degli eventi
Siccome sapete bene e il Parlamento era
Per la pace
E uno per la pace Giolitti e tutti giolittiana la maggioranza liberal del Parlamento
I cattolici partito poi i cattolici e la chiesa l'inutile strage e i socialisti
Quindi una gran parte dell'Italia non voleva andare in guerra e l'Austria come è noto c'aveva garantito
Che avrebbe dato all'Italia quello che voleva Trento Trieste cioè quello per cui si è combattuto e sono morti seicento mila italiani come in orde Rete Giolitti fu a Cossato accusato di essere tedesco o filo di essere venduto agli austriaci e tutto questo e D'Annunzio fu il capopopolo naturalmente che ha insomma gli animi dei giovani
Studenti e naturalmente delle forze industriali interessate
A alle spese di guerra dice vai o Ansaldo i fratelli terrore tutti quelli che campano di guerre
Come campano di guerre ancora oggi tanto per non fare accenni apprese
E metti era neutralista
E mi tipo dirà di essere intervenisse ma diventi interventista quando voleva al governo ma nel quattordici ci sono le sue lettere come dimostra di essere contro la guerra come tutte le persone che ragionano nello contro la guerra
Non c'era motivo per l'Italia andassi in guerra quando poteva aver dall'Austria quello che voleva per il chiudere il Risorgimento italiano non c'era bisogno la guerra cambio tutto
E e dal diciannove in Italia non si capisce più niente
E Nitti e diventò presidente del Consiglio del mille novecentodiciannove
Facendo peraltro una politica internazionale che andava contro gli interessi della Francia
E fu la Francia a usare agenti provocatori tra gli scioperi organizzate anche da Gramsci io lo sciopero delle lancette negli Postelegrafonici ferrovieri tutto l'Italia in sciopero nel diciannove
Ambasciatore Barrera a Roma disse la famosa frase
Nell'estasi diciannove massime Mittica anzi non regge prendono il venti ma si è vittima pool più
Si fa miss Mercier Nitti mirata azzoppa
Monsieur Nitti era il presidente del Consiglio italiano che avrebbe presieduto la sessione della conferenza della pace che essi doveva attenere nel giugno del mille novecentoventi ASPA invece e la Francia conto i suoi agenti provocatori e gli scioperi che Pisa diede un contributo alla fine del Governo
Quindi anche in questo la posizione di Nitti sul piano internazionale gli complicò la vita da Presidente del Consiglio a Roma
Per come dire non c'è l'abitudine da un bus non c'era bisogno della Francia
La tutti i governi Carlevaro tre il diciannove e il ventidue quindi c'era poco da farsi illusione i partiti erano uno contro l'altro quindi socialisti Contri popolare divisi al proprio interno i i liberali sempre come dire rotti fra di loro
La famosa frase di Nitti che è impressionante
Io l'ho sempre considerato Mussolini un avversario e Giolitti un nemico
E Giolitti passato tutto sommato al il Presidente che l'aveva nominato ministro
Nel mille novecento
è quindi Nitti presidente durerà due anni però anche allora farà delle cose importanti nel libro di grossi ricordato un provvedimento che poi non passerà perché il governo cade
Che è il voto alle donne nel mille novecento diciannove Annie tesi ricordo per la proporzionale che lui non voleva fa proporzionali fu imposto perché tutti i partiti lavorino e come voi hanno dimostrato delle delle degli studi di Sergio Noiret se si faceva con il proporzionale l'elezione del diciannove i socialisti aveva la maggioranza assoluta quindi come dire si creava tutti i vari partiti socialisti una situazione ancora più ingovernabili però nel settembre Nitti addio la discussione di un disegno di legge per dare il voto alle donne
Comprese le analfabete come la madre
Che era una contadina al Sabetta e alla quale Nitti era legato moltissimo
E quindi i mitici cioè la forza delle origini
Miti nasce da un padre rivoluzionari e da una madre contadino analfabeta
E quando viene accettata dalla marchesa Cavalcanti per cosa fa
Cerca di di di di di di di creare complicazioni agli interessi della famiglia Cavalcante nelle imprese elettriche
Sostenendo la nazionalizzazione dell'energia Lezzi quindi non vada mai agli interessi personali tra militari e di parte poi cambierà idea quando vedrà e la nazionalizzazione è impossibile
E la filiera alle imprese che
E la la faranno coloro con le società eletti pare io credo che devo fermarmi qua perché potrei anche andare inquadrabili posso Gadoni tipo quattro anni parlare perlomeno quattro ore grazie
Ecco la la discussione si si completa con l'intervento di Simona Colarizi che naturalmente a tutto quello che si ha detto a cui riferirsi a oltranza il suo sapere noi dagli storici soprattutto di del novecentotrenta liberare
Facciamo sempre una domanda che è quella ma perché va i libri di storia continua rubricare miti nell'età giolittiana immaginando che sia venuto il momento di derubricarlo ma finché qualcuno lo dice non si farà
Tutti e grazie per questo bel libro grazie per questa bellezza perché è veramente non è stata è stata già detto è un libro molto intenso soprattutto è un membro che mostra un lavoro di cui si ha un bel complimento vivamente perché e non solo il materiale che che
Che è stato analizzato interpretato che sono gli scritti di Nitti tutto il suo lavoro intellettuale ma anche tutto il dibattito che intorno
Anni ti è stato riportato alla luce ed è un dibattito molto serio dibattito su tutti quelli che sono i temi che sono già stati trattati
A me pare che c'è un tema chiave e che è stato di nuovo e toccato il tema chiave liberalismo da questo che diciamo non riusciamo a uscire con tutte le definizioni che di questo liberalismo sono state date perché si incerto che c'è il Nitti democratico
Però c'è il metti
Di un liberalismo democratico
E mi e poi mi spiego meglio ma mi pare che che poi alla fine anche anche tutti sconfitti
Come lo come lo consideriamo questo liberalismo un liberalsocialismo un liberalismo sociale
Un liberalismo democratico bene a me è piaciuto molto il discorso che faceva Giuliano sul liberalismo riformatore
Un liberalismo riformista che non è una contraddizione in termini tutt'altro
Metti attraversa l'intero Novecento
E l'intero e il Novecento è un secolo difficilissimo
Da interpretare e forse anche da valutare con lo storico non valuta naturalmente lo storico cerca di capire ed interpretare però non c'è è un Novecento molto difficile un passaggio molto difficile per tutta l'Europa
E per tutti i governi dell'Europa
Nel senso che
Si parla tanto della o perlomeno gli storici parlano molto della crisi del liberalismo crisi del liberalismo che ha portato alla prima guerra mondiale e poi al fascismo
Io su questo sono più d'accordo con l'interpretazione che ha dato Piero Craveri
Cioè non siamo proprio di fronte a una crisi del liberalismo come idea liberale
Siamo di fronte a una crisi della classe dirigente liberale
E io il Novecento lo faccio partire un plenum novecento Breve anche permesso aprite però non come quello di Hobsbawm il mio Novecento padre sparpagliate dagli ultimi vent'anni del secolo diciannove
E che arriva intorno agli anni Settanta non va oltre dopodiché si entra in un altro passaggio di epoca
Metti li vede tutti i livelli
E di anche le difficoltà a della classe dirigente liberale italiana
Perché e lì la crisi
La Società dirigente italiana si trova di fronte in questo Primo Periodo e poi nei successivi cioè per lo meno fino al fascismo che la fa crollare fascismo fa crollare uno stato libera e ci si trova di fronte a un problema che che è un problema io risolto nei confronti per la classe dirigente liberale come si governa una nuova società di massa
Quell'altra che è un interrogativo prima
Stefano mi chiedeva ma perché voi storici pensate sempre che anche il presente
Si possono leggere con la storia allora la mia domanda e la mia risposta
è che anche oggi la classe dirigente italiana si trova di fronte a un a un problema analogo come si governa questa nuova società che non ha più niente a che fare con quella del novecento però la governance di una società
è il cuore
Poi si è parlato molto severa
Il governo o lo Stato che fossero dei buoni e però non dimentichiamo mai una cosa l'Italia è un Paese giovanissimo
Sempre che sia un Paese unito
E tutto il discorso di Nitti sul Mezzogiorno e tutto quello che noi sappiamo del Mezzogiorno nonché ovviamente della questione sociale qui arrivo immediatamente ci dice che è un Paese
Fortemente arretrato rispetto anche i suoi partner e lo uccide
è arretrato sappiamo benissimo che indici di analfabetismo sono del settanta per cento al momento dell'Unità
E se non si parte da cui sto e per il difficile capire come poi in questa classe dirigente liberale atta a un certo punto deve deve però fare i conti con una società che è diventata bassa e questo che cosa significa significa che c'è un mondo
Di Formentini umili gli ultimi di analfabeti
Che sta bussando alle porte dello stato noi abbiamo un suffragio universali maschile naturalmente sarà servirà
Nel mille novecentotredici
E ma in questa fase e però una fase di forte industrializzazione in cui nascono altre realtà
E in cui persino nelle
Dei gruppi diciamo nelle zone Green coltura più progredita inizia un'agricoltura capitalistica che fa braccio amputato che che crea nuove classi e nuove esigenze
E la sappiamo bene cos'è la crisi di fin e secolo
E e cioè la crisi di chiudere le porte dello Stato
A queste nuove masse poi però c'è una parte della classe dirigente liberale per cui io metto anche Giolitti
Perché no perché non detto anche Giolitti egli dopo posto d'onore a giorni
E e che invece questa esigenza delle capisce lenti naturalmente le capisce molto vecchio
E lei capisce in fondo proprio attraverso quella sua capacità di capire quanto sia lo Stato che deve intervenire quanto sia lo Stato che deve curare
Queste masse
No
Sì
Francesco Barbagallo sia in ragione tutta la crisi comincia con l'interventismo con la spaccatura dell'Italia però ricordiamoci anche si imiti non è stato interventista però poi di rivendica la guerra
Quando diventa ministro
Però c'è tutto una classe dirigente
Liberaldemocratica questo io la chiamo così che la guerra la vuole e la vuole perché capisce che può essere un'accelerazione per per arrivare più facilmente a una democrazia perché l'alleanza con l'Inghilterra democrat e lo so che arriva al fascismo però confessa
Rientra sulle divisioni e e le divisioni sono dovunque non riguardano solo la classe dirigente liberale ma ovviamente le divisioni
Riguardano i socialisti Jarrah rivoluzione russa nel diciassette quindi incerto che ci sono le divisioni però non possiamo
Per svalutare quello che secondo me è stato
è stato un discorso importante dei liberali democratici
E non voglio ricordare Albertini ma cioè Salvemini
Chi sono bonobo
Che avendo la signori che la guerra la vuole e Nitti Nitti propende più sulle in questo senso Brambati Cisterna propende più sulle ragioni
Del fatto che l'Italia non era assolutamente preparata a fare una guerra che lastre sicuramente era pronta a fare delle concessioni
Che in fondo lo stesso Albertini aveva allevato un d'Annunzio nel suo giornale quindi le colpe sono tanti
E il risultato è che questa classe dirigente liberale spaccata
E si ritrova poi di fronte al fascismo
E guardate che di nuovo io sono tutta correttissimo sul discorso che anche accennato Giuliano
E per il discorso di chi è il vero nemico del fascismo
Perché allora non dimentichiamoci mai dello squadrismo chi sono i veri nemici di Mussolini nel dopoguerra non dimentichiamoci chi è Mussolini
Mussolini era contro il suo partito contro i riformisti del suo partito Turati e gli atti per combattuti
Era virgolette un rivoluzionario
La guerra per lui era rivoluzione è infatti l'ha fatta sono che è passato dall'altra parte perché era molto più facile in un Paese ancora Feudale passare dall'altra parte
Cioè passare dalla parte dei grandi proprietari
Chi sono i suoi nemici batte ottico ex socialista riformista stato evoca
Caste
A Vendola
Interventista e una liberale
Mentre
Questi sono le sue vittime
Certo Beatty capisce prima degli altri
Che non c'è assolutamente più niente da fare
Alcuni liberali ancora credono dopo la marcia su Roma
Ma con la bacia solo ma lo Stato liberale morto
E allora e e e allora il problema è la distruzione tu lo Stato liberale e questo è dovuto a molti elementi non voglio ovviamente trascinare visto una sulla storia dell'arte di come è avvenuta la prese alla caduta del dello Stato liberale
Però voglio sottolineare una cosa
Forse
Per un certo verso Nitti è sicuramente un uomo che vede da lontano no allora si è detto lo si è ripetuto dei dell'intervento pubblico dello Stato
Vede una politica che è una politica
Un'economia mista
è un uomo di diritto finanziario per cui alleva tutto una generazione che è stata fondamentale per l'Italia nel secondo dopoguerra non capisce però una cosa
Non capisce veramente che cosa serve per governare una società di massa e come lui non lo capiscono i liberali perlomeno fino all'ultimo
Nitti non vuole i partiti
Metti è un elitario la sua élite per un'élite diciamo un governo degli ottimati naturalmente
Tre tutto il suo pensiero
E sequestro
Si governa ma governa le Little non possono governare il partito
E però il partiti se porno se noi guardiamo gli equilibri alla Camera nel mille novecentodiciannove il Partito socialista il primo partito anche se c'è stato un proporzionale
Già centocinquanta deputati ma qual è il secondo partito il Partito Popolare tre cattolici che hanno cento deputati
A Vendola nel mille novecentoventidue a dopo c'è la marcia su Roma quando ha capito che Bisognani anche prima della marcia su Roma l'aveva capito ma che bisogna appare un governo che sia un governo socialisti democratici liberali che ci stanno i cattolici questo è il governo che che in fondo si doveva pare che hanno capito che si facesse hanno cominciato a fare i primi passi naturalmente a quel punto c'è la Lecce l'accelerazione della marcia su
Perché è una celebrazione
è questi partiti di massa sono indispensabili al governo di una società di pasta
E però lì manca proprio la comprensione
I liberali Amendola lo capisce avendola lo capisce ma all'ultimo momento ma con la marcia su Roma nel ventidue quando comincia a fondare
L'associazione
Tutto ovvio migliori
No no all'Aventino Pan Partito Vendola c'ho scritto un libro sopra
Ammenda RAI l'Unione nazionale scusa
E l'unione nazionale che per cui parte da un presupposto sbagliato nel senso che sperava che il Mezzogiorno che non si era ancora consegnato al pacifismo cioè che le élite meridionali capissero l'esigenza di
Riunire in un partito i ceti medi
I ceti medi Italy fedeli alla nazione e naturalmente viene subito ucciso
Ecco Nitti questo non lo riesce a capire
E questo e vede dei socialisti in fondo che Artaud i socialisti riformisti sono pochi
Bene ma Noemi
No non tutti perché l'ala Turati Anna non è massimalista catturati i guai nel mille novecentoventiquattro sono riusciti a essere superiori ai massimalisti
E poi nel ventiquattro cioè Nenni che va sull'Aventino
Certo i comunisti poi se ne vanno
E però c'è anche alle spalle poi ne parleremo ma c'è un ricatto molto pesante sui massimalisti non sanno più che cosa fare dopo la fondazione del Partito comunista
Che è una minoranza però è una minoranza che dice non potete tradire la rivoluzione che non si poteva fare tutti sapevano che non si poteva fare
E però ecco c'era questa c'era la possibilità forse di un svolta democratica nel mille novecentodiciannove c'hanno tentato
E sono stati travolti grazie
Certo che nel mentre il diciannove svolto in AN
Che trattamenti come ministro di polizia
Cioè non si colgono le reciprocamente diciamo ormai
Delle e era chiaro che le voci in campo così autorevoli sunniti politico prendessero un sopravvenuta e quindi io inviterei adesso l'autore a tornare al suo specifico sunniti intellettuale io non non non forzo femminile non viene qua non forzo nessun pensiero
Però nelle conversazioni delle ore ventitré
Qua la
Con Massimo Crosti è tra e trapelato
Qualcosa che il libro non raccolta in maniera esplicita ma siccome c'ha messo molta per Francesco Barbagallo sul tema io provo a dirla nella maniera prudente cross dice com'con prudenza a sua volta che la figura intellettuale di vinti
Non ha avuto la legittimazione da chi distribuiva veramente le pagelle nel Novecento e cioè Benedetto Croce
E che Benedetto Croce avrebbe potuto essere più generoso
Ma gli eventi di cui si è parlato possono aver creato una sorta di prudenza estrema per cui nei confronti di Mika cui
Croce doveva pure qualcosa non c'è stata una sufficiente generosità di riconoscimento culturale questa cosa libero la tratta con
Con riserbo e io non so se posso spingere un pochino ma noi qualche notiziola dobbiamo pure metterla in campo per cui nel prendere la parola su tutto il tema del metti intellettuale questa domandina mi permetterei di farlo
Vuole dire qualcosa lei che vanno voleva no ma è innanzi a Giuliano facesse una situazione Carone non ce l'avevo avuto l'impressione una domanda finale che Riva fa allora allora allora innanzitutto ringrazio tutti non ingrassare tante persone anche
Io ringrazio ringrazio il presidente Amanda Peet ha preferito tre ringrazio i partecipanti ringrazio ma
Simona Colarizi e
Devo ringraziare il professor Barbagallo Barbagallo con Barbagallo abbiamo abbiamo ormai da due anni abbiamo un dialogo aperto sunniti quindi un a un certo punto a petto Oberto la posta
Cercavo una una mail di Barbagallo mi sono uscite non so quante e-mail non vi dico quante ne vi sono uscite sa veramente c'è un dialogo ormai da blu quella quasi due anni
E certamente con con Stefano Rolando anche c'è un dialogo c'è un dialogo serale però il che è più vario con se fanno perché perché poi si si si estendano le cose ha tanti aspetti della politica italiana della storia italiana e quindi e quindi e e sì sì eh beh allora verrebbe parliamo di diverse cose anche di cui abbiamo parlato di questo percorso editoriale
E in cui lui insomma ha avuto un ruolo essenziale e fondamentale e poi c'è però il dialogo non dimentichiamo Patrizia Nitti che qui anche con lei c'è un dialogo e c'è una c'è è stata lei chiama
Essa preso diciamo l'iniziativa su tutto questo percorso c'è un dialogo sulla famiglia niente insomma e quindi ringrazio anche lei
E ha detto questo io prendere proprio spunto dall'ultimo intervento
Che il secolo terribile allora guardate c'è un aspetto che colpisce Dini
Allora giustamente Barbagallo ha richiamato i tre periodi e c'è un ultimo periodo ultimo periodo che si apre con scriverò un libro di memorie del quarantadue
Niki scrive questo libro si chiede ma lo farò un libro di memorie non lo farò dice no non lo farò perché perché non non mi piace cioè di fare un libro di memorie
Però scriverò una serie di saggi tornerò una serie di vicende
Bene quest'uomo negli ultimi dieci anni della sua vita
Torna quasi esclusivamente sul tra impegno terribile cioè il Periodo il Primo Periodo quello che io ho considerato il primo periodo
Che vada qui è molto lavoro sull'immigrazione alla al quindici al sedici sono quasi tre decenni e con lui su questo di questo periodo non padronali questo periodo non tratta
Se non quando è costretto a farlo o se non per i riferimenti di contesto se non quando Pessotto ha una prefazione a Giuffrida un suo collaboratore e quindi deve tornare su alcuni aspetti ma se noi prendiamo scriverò un libro di memorie lui a parte qualche riferimento all'undici a la la la vicenda dell'Ina
Poi inizia subito a parlare della grande guerra e della e delle cause della della Grande Guerra questo ci dà ci dà l'idea di quanto sia stato terribile
Questo questo segreto cioè sembra che quel Periodo i primi primi decenni che sono stati intensissimi intensissimi di una produzione che qualcuno sfrutta limitandoci al a quella alla musica anni novanta
Dell'Ottocento ha definito incredibile veramente ha scritto opere credo il socialismo cattolico nel novantuno ha avuto la fama nazionale nel nel Mele nei primi anni del Novecento nel novecentotré i principi di scienza della fine delle finanze che gli danno la notorietà internazionale fonda una rivista che è stata richiamata dal presidente Amato fondò una rivista importantissima nella Easy occupabili di di emigrazione
Di assistenza pubblica di mercato del lavoro di tantissimi iscritti naturalmente di di questione meridionale viene di tanti tanti tanti tanti aspetti eppure lui su queste questioni non torna torna solo l'ultimo decennio hai dedicato al trentennio terribile ai personaggi che ha conosciuto alle vicende del trentenne terribile ed è un
E lì ci sono materiali importantissimi per gli storici
Questo è un è un primo elemento
E gli sono Serenity cosa hanno fatto sono hanno fatto quello che Nichi non ha fatto in realtà sono andati prevalentemente a studiare il primo periodo
Meridionalismo gli aspetti economici l'attività di uomo di governo queste è una prima cosa che che che colpisce la seconda cosa vedete
Si è visto però si è vista molto l'azione Dini
Eppure Nitti dice nell'ultima fase della sua vita dice chi vorrà studiare la mia operativo ove
Dovrà studiare la teoria dovrà studiare i miei libri perché il legislatore seguiva sempre lo scrittore le leggi che io ho firmato e quelle ancora più numerose che io ho ispirato trovano origine dei migliori
Si è visto prevalentemente diciamo l'uomo l'uomo di governo
Un terzo aspetto che colpisce quello che ha richiamato Barbagallo il problema della democrazia e quest'opera che lui scrive la prima edizione del trentadue ma edizione spagnola ma si fa sempre riferimento a quella del trentatré l'edizione francese
E quest'opera è un'opera che Lugli dice esplicitamente essere l'opera che sintetizza la sua attività politica e di scrittore dei decenni precedenti e la sua opera fondamentale
Un'assurdità che sia stata considerano vedi Battaglia anche perché a quest'opera a lui ha dedicato decenni
è un'opera che inizia al agli inizi del Novecento
Miti richiama anche dice anche che in realtà era iniziata anche prima e viene pubblicata nel trentadue trentatré
Quindi sono
Più di trent'anni sono perché vi figurate uno che vuole fare un'opera di battaglia un'opera d'occasione che gli dedica più di trenta
Chiaramente non è così però anche su questo gli studiosi per un per una serie di ragioni annoso sottovalutato quest'opera quest'opera non è stata un'opera fortunata non è stata un'opera fortunata da subito era prevista un'edizione inglese
Lavora Bosis nuovo verboso is more era prevista una traduzione tedesca affidata a una
Traduttrice tedesca che oppositrice di di iter che che muore che dei limiti dice avevo perso completamente le tracce
Poi ci sono altri aspetti da considerare che vanno anche oltre la la democrazia per capire come questo pensiero non sia stato considerato adeguatamente
C'è un aspetto
Che riguarda l'edizione nazionale delle opere voi potete notare potete vedere che manca un volume che raccolga gli scritti politici del primo periodo
Alcuni scritti non sono stati inseriti per esempio l'Italia all'alba del secolo ventesimo non è stato inserito un testo sull'anarchismo break non è stato inserito
Per cui è chiaro
Da queste da questo elemento anche da altri elementi che gli interessi dei curatori dell'Edizione nazionale delle opere fossero prevalentemente di tipo economico e di tipo meridionalisti boh
E questo ha oscurato diciamo il pensiero il il pensiero il il pensiero politico poi e queste sono ragioni diciamo
Interni come dire interni alla ricezione
Poi c'è un altro aspetto da considerare e Nitti nell'ultimo decennio mentre Nenni decenni precedenti aveva scritto ci sono cose teoriche Teoria politica
Nell'ultimo decennio
Sceglie di dedicarsi a tornare sulle vicende sui personaggi da lui conosciuti nei decenni precedenti
Lui non partecipa alle polemiche prive di quel decennio e per esempio la polemica tra Croce Calogero non partecipa alla polemica su liberal socialismo dico cioè non partecipa alla polemica tra conosce in auguri liberalismo liberismo
Questo non partecipare alle polemiche teoriche di quel decennio l'oscuro un po'
Quando nel decennio successivo esce escono i due volumi fondamentali di di quel decennio e cioè politica e cultura di Bobbio
E Democrazia e definizioni di Sartori
Mi non c'è perché
Era fuori dalla dalla dal dal dibattito teorico in quel in quel momento
Per cui questo questo pensiero politico per una serie di raccordo vediamo punto anche il fatto che liberalismo italiano
I decenni successivi decenni dell'azione dal Novecento il della Ritmo di conosce in prima se pensiamo a critica di Bobbio
Viene diciamo
Diciamo che non viene studiato adeguatamente per trovare un per trovare uno studio o su su cosa dobbiamo dobbiamo andare alla libro vidi sasso dalla metà degli anni settanta chili apre una nuova stagione bisturi Crociani
Quindi sono sono tante sono tante le ragioni che si sono messi assieme che hanno oscurato un cioè il siero che non è solo
Diciamo non si esaurisce nella teoria democratica perché giustamente esce un pensiero liberale
C'è una Teoria sul totalitarismo
E c'è una Teoria dello Stato
Anche questa non è stata vista lega dello stato è stato visto l'intervento pubblico ma nulla Timoria che sta alla base dell'intervento pubblico sono state viste le cose che Nichi affatto
Nichi ha fatto
Lo Stato è imiti lo Stato è protagonista sin dal primo scritto sull'emigrazione perché Nitti sostiene che lo Stato deve intervenire per creare un commissario per l'immigrazione e via dicendo
Sulla legislazione sociale il mercato del lavoro e tutto il resto e tutto il resto
Quello che non è stata visse l'attività dello Stato una scienza delle finanze
E lì che si gettano le basi dell'intervento pubblico e quelli pro sicuramente uno dei grandi libri
Dignity dei grandissimi libri editi che ha conosciuto con molte molte molte edizioni molte traduzioni
Lui si confronta con la la concezione liberista con la concezione lo Stato etico con la la concezione con la concezione marxista soprattutto la sua la sua la sua critica quella diciamo a cui tiene di più e quella dallo Stato minimo
Via no l'e lisci propone un nuovo tipo di Stato un tipo un nuovo tipo di Stato uno Stato moderno uno stato che sia è in grado di affrontare le esigenze che si pongono e quindi una maggiore presenza a livello di legislazione sociale a livello di assistenza sanitaria parla molto della vaccinazione il liberalismo Dini di
è un liberalismo
Che nasce che nasce da un confronto con i problemi concreti
Non è un liberalismo che nasce da di Teoria nel senso che nasce da un confronto teorico liberalismo Miller netti incontrami che il suo riferimento lui definisce miri maggiore fra tutti perché ha capito
Che lo Stato non si deve limitare a compiti di difesa e di sicurezza
Va bene a fare qualcosa di più
Deve deve intervenire in altri ambiti inadatti al quindi lo Stato diventa fattore di trasformazione sociale ed economia questo non significa statalismo perché Nitti sa benissimo che in alcuni casi lo Stato deve intervenire e ben consapevole della qualità dell'intervento statale di stava così ma quindi è consapevole di di tutte queste cose
Per cui abbiamo questa
Questa ampiezza questa ampiezza questa articolazione
E per e la difficoltà di una di un pensiero così articolato e di un'attività politica di parlamentare soprattutto di uomo di governo
E di presidente del consiglio e di grande editorialista di grande giornalista Luís
Fa una riflessione alla fine della vita dice io avevo un programma molto chiaro all'inizio io volevo uno o dedicarmi
Oppure dedicate all'attività politica prima di fare questo
Dovevo
Fare degli studi economici e sociali
E
Per portare avanti questo programma
Io dovevo fare il giornalismo perché il giornalismo mi consentiva di mantenere mi e mi e mi avrebbe aperto tutte le porte e anche questa dimensione di di di giornalista prima la giovane giornalista e poi da opinionista internazionale
è fondamentale Mickey richiama migliaia e migliaia di articoli del mi ha scritto che in qualche caso sono stati raccolti e lui spiega soprattutto nel negli anni dell'esilio lui sostanzialmente è un grande opinionista europeo che spiega ad altre aree del mondo scrive su giornali brasiliani scrive su giornali argentini
Stati Uniti da da sempre
E spiega al mondo la grande crisi europee
Quindi la difficoltà è quella di tenere tutto
Insiemi di collegare allettanti perché una ricostruzione di Nick bicchieri venisse fuori
Il pensiero politico anche altre dimensioni sarebbe sarebbe sicuramente presente nei comuni Lidia
Io vi ringrazio quindi alla
Siamo consuma del tempo che era prevista in realtà si potrebbe aprire un grande dibattito io credo che
Sora teniamola lì teniamola teniamo in sospeso io che credo che non abbiamo più molto tempo però scusate siccome abbiamo introdotto il tema delle allusioni
Noi una domanda io me la sento di farla al presidente Amato e diciamo è che che tutta questa conversazione che ha un grande fervore di ripensamento storico che cosa mette a disposizione
Del misurando dibattito politico che abbiamo in corso nel nostro Paese niente
Va in cui riesco a occuparmi del passato non dal presidente
Mi dispiace
D'accordo lo sospetta e quindi rimane una una rivelazione che riguarda i rapporti con croce che dobbiamo fare in un'altra occasione perché ha bisogno e poi è stato molto diciamo svelata ore Barbagallo nel raccontarlo in maniera così senza nuance
E io sono convinto anche che c'è qualcosa da dire sulle allusioni al presente
Non perché bisogna occuparsene a tutti i costi ma perché non è mai finita la storia e che quindi qualche richiamo ci serve ancora farlo
Gratinare incidono per via grazie generano nata grazie a tutti voi e siccome correremo in giro qua e là con libro riteniamo informati grazie
Ma