Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Tra gli argomenti discussi: Cannes, Cinema, Cultura, Diritti Umani, Donna, Film, Iran, Premio.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
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critico cinematografico
Occhi lucidi e qualche lacrima ieri sera alla cerimonia di apertura del Festival di Cannes quando Juliette Binoche letto le motivazioni della Palma d'Oro alla carriera Meryl Streep
L'attrice americana secondo la collega francese ha cambiato il modo in cui si è guardato alle donne nel mondo del cinema
In un festival sempre più sensibile alle tematiche del mi tu come ha ripetuto la madrina della serata camini cotta queste parole suonano come un riconoscimento profondo standing ovation di parecchi minuti per la stretta che già aveva vinto ora Palma per la miglior attrice trentacinque anni fa
Il festival è cominciato con una commedia surreale satirica firmata da Ken tangibile pretese altre perfetto inizio per un festival che ogni anno fa i conti con lo Stato e le prospettive del cinema
Nel deserto Act è la storia meta cinematografica di quattro attori che stanno interpretando un film e che discutono di vita e di cinema di amore di litigi
Spesso in lunghi piani sequenza in carrello il più lungo dura tredici minuti
Il piano della realtà è quella della finzione si intrecciano continuamente dove sta all'una e dove l'altra
Il gioco di di più e vertiginoso e il film è costruito come un incastro di scatole cinesi che per più aspetti fa pensare al Buñuel del fascino discreto la borghesia o del fantasma della libertà
Ma il vero tocco di genio di dubbie nel rapporto paradossale straniante con l'intelligenza artificiale
Che si rivela un motore decisivo del film nel film tanto efficace quanto era affettivo
Davvero la creatività del cinema e minacciata dall'algida efficacia dell'intelligenza artificiale
A vedere l'intero programma di canne non si direbbe
Mentre in Italia l'amministratore delegato di Rai Cinema Del Brocco dice che i film d'autore rischiano di uccidere l'industria Cannes si celebra ogni anno sotto il segno degli autori
Presenze come quelle di Paolo Sorrentino unico italiano in gara Yorgos Lanthimos l'ottantacinquenne Francis Ford Coppola Michel Hazanavicius o David Cronenberg annunciano un concorso ricco di qualità
E altri nomi potrebbero costituire delle sorprese
Ma il candidato più accreditato alla Palma d'Oro sembra essere Mohammad verrà sull'off regista iraniano appena fuggito dal suo Paese dove è stato condannato a una pesante pena detentiva
Tra sulla Ford che segue il destino di altri suoi connazionali da Panahi a Farhadi
Porta quello che potrebbe essere il suo ultimo film il seme del fico sacro nonostante le pressioni del regime per farlo ritirare a riprova che Kahn anche un luogo di resistenza politica
Da Cannes per radio radicale Augusto Sainati
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