12 maggio 1974: la vittoria del "No" al Referendum sul Divorzio. Il messaggio di Tommaso Baris

Il dodici maggio del settantaquattro diciannove milioni di italiani votavano nuovo all'abrogazione della legge sul divorzio
Ed era una affermazione netta del fronte a sostegno del divorzio con oltre il sessanta per cento dei votanti che chiudeva una campagna elettorale che invece era stata
Accompagnato da una grande preoccupazione
Che in qualche maniera la DC che attraverso un comitato di importanti intellettuali aveva promosso referendum
Potesse
Riuscire a dimostrare che quel provvedimento legislativo
Non rispondesse non corrispondesse al sentimento profondo del Paese se fosse stato in qualche modo una forzatura di alcune ditte
Come se alcuni diritti civili inerenti la libertà delle persone la necessità di difendere le loro scelte individuali
Fossero in qualche modo qualcosa di non realmente sentito dalla gran parte dell'occupazione
Voto referendario invece dimostrava che caso mai era la classe dirigente politica
Che era indietro rispetto al Paese che non era forse ancora inteso quanto profondamente il Paese fosse cambiato quanto è profondamente
Con i principi di libertà fossero sentiti come però
è proprio da questo sentimento era nato la spinta al basso Traverso la mobilitazione
Le organizzazioni non battaglie pubblica anche la capacità di alcuni partiti di rappresentare quest'istanza
E portati parla
Penso che a cinquant'anni di distanza
La legge quel voto la discussione intorno al referendum torna ancora parlarci rispetto a questo problema
Della possibilità che questo distacco tra politica e società torni di nuovo a farsi sentire
Ma si ricorda anche ci sono delle possibilità si agisse ci si mobilita per riuscire a riaffermare quei principi di libertà
Che in qualche maniera e ho pensato che fossero garantiti acquisiti
Lo dico in maniera definitiva ma sicuramente in maniera duratura e che invece forse poi vengono ogni tanto rimessi in discussione