Mezzogiorno: quale storia, quale futuro?

E con molto piacere ne diamo inizio a questa giornata di studi sul Mezzogiorno quale storia quale futuro
E non potremmo farlo meglio che con gli autorevoli saluti che seguiranno queste mie brevissime parole che sono importanti esponenti non solo del ceto intellettuale e delle classi dirigenti meridionali ma anche legati a questa istituzione
A questa città che come sentiremo nel corso degli interventi di stamane invio di pomeriggio molto hanno a che vedere sul Progetto di ripresa di discussione sul Mezzogiorno che vorremmo
Lanciare quest'oggi grazie alla partecipazione di tutti gli amici e colleghi che sono qui
Riuniti pregherei pertanto di prendere innanzitutto la parola il dottor Bruno D'Urso nella sua autorevole posizione di vicepresidente della Fondazione del Banco di Napoli che l'istituzione che così generosamente ancora una volta ci ospita
Dunque io io faccio parte sono consigliere d'amministrazione della della Fondazione perché oggi ne è presidente e vice presidente
Sono stati i pozzi sono sono riuscite ad essere presenti impegnati proprio per Fondazione altrove ovviamente non posso che parteciparvi quella soddisfazione personale ma della della nostra organizzazione ad ospitare una occasione durante la quale si tenterà di immagino dare spiegazioni e fornire eventualmente prospettive ad una deriva che in questo momento penso non ci voglia molto a renderci conto penalizzati in modo come dire disperante per chi la osserva con attenzione le le sorti del del Meridione io penso che la storia la cultura la tradizione delle quali in un certo qual modo anzi sicuramente Palazzo ricca che dal mille cinquecento ospita una delle derivanti di questa città
A volte Miss misconosciuti sia la sede ideale per tentare di dare a si parla ma soprattutto a chi ascolta una speranza di risoluzione dei problemi attuali che affliggono il Paese e in particolar modo del Meridione quindi ai autorevoli relatori il mio personale benvenuto e buon lavoro per la giornata
Grazie grazie mille effettivamente l'aggettivo disperante purtroppo non è inopportuno ma recentemente concludere questa giornata e a con un messaggio di di speranza anche alimentato dalla presenza di tanti giovani colleghi stanno riprendendo la tradizione degli studi sul Mezzogiorno pregherei di prendere la parola il dottor per Paolo Baretta Assessore al Bilancio del Comune di Napoli porterà il saluto dell'amministrazione del sindaco
Grazie buongiorno a tutti grazie dell'invito porto senza lutto del professore Manfredi nostro Sindaco e soprattutto grazie per questo questo occasione
Di Diallo di confronto faccio due brevissime considerazioni la prima abbiamo bisogno di concentrare la nostra azione culturale e politica sulle due sul sulle due questioni che condizionano in questo momento la la discussione che sono la gestione e la realizzazione del PNR e l'altra il dibattito su l'autonomia differenziata dove la somma tra autonomia differenziata crea un diciamo un corto circuito molto preoccupante
La considerazione però non entro nel merito di questi due aspetti ben conosciuti quando il fatto di
Che c'è bisogno di un confronto e di un dialogo serrato tra nord e sud che non sia soltanto mediato dalla sede centrale
O politica centrale
Io penso che gli istituti finanziari l'università devono farsi carico di questo serrato dialogo io sono un uomo del nord
Sono qui ben contento di partecipare all'avventura di questa città
Ma mi accorgo di come quella rappresentazione in frattura corrisponda anche un'assenza di dialogo di confronto noi abbiamo bisogno
Di analizzare la questione settentrionale e il Nord ha bisogno di analizzare seriamente la questione e meridionale
In un clima di ricerca serrata di soluzioni condivise e questo credo che la politica fa un po'fatica a fare questo ma ripeto le gli di istituti finanziari
Le università debbono assumere questo compito ma forse lo debbono assumere anche le amministrazioni locali e questa quindi è la seconda considerazione che voglio fare nel dibattito sul futuro del mezzogiorno la centralità di Napoli in questa tentativo di riscatto Napoli nel momento particolare interessante di non precedente convegno proprio in questa sede ho avuto modo di dire che le opportunità pareggiano le difficoltà questo è il momento particolare
Dobbiamo cogliere al volo la situazione noi abbiamo come il comune di Napoli una dotazione di piena era R. che attorno ai due miliardi voi avete messo in questi giorni le notizie su su Bagnoli quindi è un'opportunità straordinaria comporta cantieri comporta
Diciamo iniziative di tipo culturale di tipo economico di tipo pratico la l'allargamento alla metropolitana eccetera non entro nel merito non faccio l'elenco ma è il momento che va accolto
E quindi a un momento anche diciamo di ruolo di Napoli nel Mezzogiorno in profonda relazione con allora cosa può fare il Comune e con questo concludo
Penso che intanto deve far bene il suo lavoro come c'erano cercando di fare attraverso le risorse che abbiamo a disposizione
Ma poi forse deve essere ed è un lavoro ed è una diciamo una scelta che stiamo affidando essere molto molto capace di per un di assumere il ruolo di interlocuzione
E di programmatore Condi condividendo questo con l'impresa e i sindacati le associazioni la la cultura e anche in questo caso le istituzioni finanziarie e le università sono soggetti che hanno questo compito io credo che questa sede mi permetto di dire
Anche perché è la seconda volta che partecipò ombretti poco tempo a iniziative di questo tipo
Sia uno una sede particolarmente interessante
Per le relazioni che ha nel territorio e per le relazioni che ha nel resto del Paese quindi non solo c'è la nostra disponibilità ma c'è il nostro interesse a costruire insieme un percorso che abbia questa finalità di cogliere questo particolare momento per fare di Napoli una una città centrale nello sviluppo del Mezzogiorno
Grazie colgo di in questo saluto l'essenza nel binomio avventura che centralità di Napoli un binomio che ci trova assolutamente concordi che sia un'avventura
Nell'accezione perché è una Joseph Conrad a questo termine una esplorazione dell'ignoto che però tiene conto diciamo di tutto il bagaglio con cui l'esploratore si avvia noi lo facciamo da storici
E centralità di Napoli perché non potrebbe essere diversamente in qualsiasi discorso sul sul sulla sul Mezzogiorno
E con particolare piacere che chiamo a dare il suo saluto
Il professor Lucio D'Alessandro nella sua duplice autorevole veste di rettore di una delle più importanti istituzioni formazione universitaria del Mezzogiorno il suo Rosso la Benincasa ma anche il vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche
Primo ente pubblico di ricerca italiane terzo ente pubblico di ricerca europeo dopo esserne a testa la Max Planck
E che ha diciamo in quanto tale o mente un rapporto molto stretto con il mezzogiorno e con la città di Napoli e direi anche proprio in questa sede in cui siamo adesso essendo stato Luigi De Rosa lo storico che ha valorizzato proprio nella sua veste di a suo tempo dirigente del Consiglio Nazionale Ricerca il comitato di recente Consiglio nazionale ricerche portato molti istituti a Napoli nella convinzione che la ricerca fosse un importante ingrediente di un percorso di rinascita di riscatto e di crescita del Mezzogiorno
Persone sanno grazie
Buongiorno a tutti
Non molte parole diciamo un ringraziamento naturalmente alla Fondazione oggi rappresentata da dall'amico D'Urso ha da o razionato
Al professor Gaetano Sabatini che ha voluto questa mia presenza e un ringraziamento dell'invito va un ringraziamento soprattutto per l'occasione che è stata creata che mi pare non occasione estremamente importante
Importante
Anzitutto perché non c'è uno sfondo e mentre Mediaset saperi competenze luoghi diversi lunghi quindi il Paese diversi che riflettono saperi diverso che riflettono
Saluto anche qualche giurista amico come dire nello stesso tempo a una base fondamentale nella storia
Nel tema della storia il punto di riferimento il punto basico la storia la storia naturalmente che non è intesa secondo il vecchio diciamo
Così adagio come magistrali te perché se la storia fosse Magister vitae noi oggi saremmo molto sagge
Ma invece tra la storia contemporanea la cronaca contemporanea ci dimostra che non c'ha insegnato molto ma la storia come luogo dentro al quale diciamo così che innanzitutto cioè in qualche modo contemporanea secondo il messaggio crociano ma che è anche il luogo deputato al quale si trovano gli argomenti si trovano le occasioni si trovano in modi per comprendere il presente
Questo presente viene chiedo possiamo declinare in molti modi parlando di mezzogiorno per esempio
Possiamo parlare di mezzogiorno in Mediterraneo
Che è un grande tema
Il Mezzogiorno
Innanzitutto la storia ci fa vedere
Che il maggio giorno ha un'identità perché in realtà il mezzogiorno è stata una realtà storica per molti secoli e questo è uno degli aspetti sui quali bisogna riflettere perché perché il Mezzogiorno nell'inserirsi e nel vivere nell'unità italiana diciamo che in qualche modo come dire continui ad avere una sua identità e se queste identità sia in qualche modo causa di alcuni dei problemi del Mezzogiorno perché
Sin dal Medioevo che in maggio giorno
In qualche modo uno stato unitario che insomma qualche volta occupato da altri ma insomma un magari un vicereame ma insomma e poi il rapporto con il Mediterraneo fino a che punto cioè qual è Filippine il il peso del nostro Mezzogiorno nel Mediterraneo in che modo il Mezzogiorno Cimolin perpetrare rispetto a questo Mediterraneo
E rispetto all'Europa
Quanto si vuole sentire mediterranee quanto si vuole sentire Europa naturalmente si deve sentire entrambe le cose avendo anche presente che il Mediterraneo diventa un luogo sempre più difficile
Non solo per le guerre ma anche perché il Mediterraneo è un po'meno dei mediterranei pensiamo alla presenza cinese in questo momento nel Mediterraneo quindi da una geopolitica che andrà in una certa direzione
Poi c'è che il tema diciamo che viene molto evocato globale e locale
E qui l'assessore ci ricordava aproposito di locale globale il tema della città di Napoli il tema il tema di Napoli che diciamo
Che ha un forte rapporto identitario con il Mezzogiorno
Io non sono abituato a fare storia diciamo così rivendicativa perché proprio non mi piace per niente alla storia si ricomincia sempre daccapo
Però io non escludo che in qualche momento della vita unitaria di questo Paese il fatto di rinunciare ad avere Napoli come
Come una possibile capitale del Paese come avrebbe potuto essere una capitale del Paese Sera tra città più grande del Paese in quel momento
Abbia poi vista l'identità tra Napoli e il Mezzogiorno finito per coinvolgere lo stesso Mezzogiorno in un destino un tantino più complicato certo Napoli
Significa locale ma Napoli e forse la città più intensamente globale del mondo dal punto di vista culturale se noi diciamo giriamo il mondo ci accorgiamo che i segni dell'italianità sono quasi sempre i segni di napoletanità
Diciamo insegni più forti gente che si avvertono nel mondo dell'italianità dalla musica all'alimentazione
A tanti altri segni solo segni intensamente napoletani che è una città profondamente profondamente locale locale perché tutti questi segni sono segni locali sono segni di un e c'è un momento di grande opportunità di questa città che naturalmente deve essere visto e sentito
E diciamo e e attorno a Napoli bisogna lavorare bisogna lavorare molto che bisogna lavorare anche in
Una chiave culturale come sta facendo in questo momento con la Fondazione Banco di Napoli perché io credo che diciamo alla cultura sia in grado di tessere un discorso che può andare verso il futuro molto più di quanto non appare vedete noi abbiamo animato noi Università suor Orsola Benincasa con altre Rifondazione la Fondazione Salvatore l'abbiamo animato un iniziativa che sia nel sabato delle idee che sta andando avanti in una città da una decina d'anni
Mica uno si aspetta che diciamo facendo mettendo delle idee in evidenza
Succede immediatamente qualcosa però io penso che sia oggi la città forse spero non mi faccia velo l'amicizia un sindaco che proviene da un mondo della cultura da un mondo della ricerca si debba anche al fatto tante circostanze naturalmente ma anche al fatto che il mondo della cultura il mondo della ricerca è stato portato al centro del dibattito all'interno della città si è fatto un tentativo attraverso il Sabor dedite di creare una rete all'interno di quella che è la la classe dirigente della città e questo credo che alla fine posso a parte
In questo momento qui riprendo le mie vesti di vicepresidente del CNR io sono stato incaricato dalla data dalla dalla Presidente anche Dante dal sindaco di guidare una commissione che cerchi di comprendere il ruolo del CNR
Nella città nella città metropolitana
E anche di metterlo profondamente in dialogo con le altre istituzioni di ricerca
Che sono presenti nella città con e che ed è uno sforzo che stiamo stiamo facendo stiamo cercando di dare sia in termini diciamo logistici sia in termini culturali naturalmente
E logistici perché sappiamo tutti che ci sono tanti problemi tante difficoltà di spazi e quant'altro
Ecco io penso che questi contributi sono contributi assolutamente importanti
E e in qualche modo arricchenti mettendo assieme forze mettendo sinergia per esempio mi sono chiesto lo chiedevo l'altro giorno la Presidente che che condivideva questa mia opinione
Come mai diciamo il CNR che ha
Importanti istituzioni anche nel campo del del delle scienze umane
Naturalmente diciamo le scienze umane all'interno del CNR per quella che è la storia del CNR non hanno uno spazio particolarmente ampio CNR nasce anche per per ricerche soprattutto per la scelta dura per il trasferimento tecnologico per tutta una serie di
L'utilità
Però mi chiedevo come mai non c'è uno spazio per un tema fondamentale come l'education che è un tema diciamo assolutamente fondamentale per la vita del paese
Ecco insomma si possono fare molte cose secondo me molte cose in realtà stanno accadendo
E quindi diciamo
La situazione sarebbe disperante ma noi non dobbiamo mai essere disperati ecco non dobbiamo mai essere disperati dobbiamo sempre
Ricominciare daccapo a mettere un segno di speranza abbiamo tante risorse abbiamo tanti giovani tra l'altro nel caso del mio mestiere di università
Forse il mestiere più sfidante
Più responsabilizzante e più bello del mondo
Ti artigiano la loro speranza dice a noi ci occupiamo di futuro in qualche modo noi dobbiamo continuare costantemente altri progettate il nostro lavoro rimanendo fedeli alle nostre radici
Per creare queste occasioni quest'opportunità io sono due forse l'ho rubato molto più tempo di quanto io stesso brevissima non so il luogo mi ha spinto nel senso di cordialità che c'è attorno al nove garantendo a dire qualcosa di più di quello che prevedevo grazie
Plus ringrazio
Il rettore D'Alessandro per questo intervento tutt'altro che di mera formalità perché ha dove colto sintetizzato andrebbe gli assi su cui si muoveranno i lavori di questa giornata
Il rapporto tra Napoli e il Mezzogiorno verso Complesso il rapporto con il Mediterraneo e mi permetterei sottolineare da ultimo questo aspetto fondamentale del investire risorse sul tema dell'educazione della della della pedagogia che veramente uno dei nei grandi punti su cui da cui muove questa questa ripresa di interesse e investimento generazioni del Mezzogiorno chiudo con con tutto milita questo giro di saluti portando anche il mio in questo caso come direttore degli stemmi Istituto di Storia d'Europa mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche e l'unico istituto del CNR che si dedica interamente alla ricerca storica
A a una sua centralità
Tradizionalmente nella sede di Cagliari dove è stato fondato per quasi mezzo secolo fa passando attraverso varie trasformazioni
Ed è Toronto per essere accolto presso la Fondazione del Banco di Napoli nella sua nuova struttura
Cosa della quale ringrazio in questa sede nuovamente la fondazione e il suo Presidente il suo consiglio di amministrazione per l'attenzione ma ci tengo a dire che se così è stato possibile Stato grazie anche alla sensibilità del consiglio nazionale delle ricerche della sua Presidente professoressa carrozzone suo vice presidente professore D'Alessandro a diciamo conferma di questo tema della sinergia tra le istituzioni culturali le istituzioni universitarie le istituzioni
Di ricerca le fondazioni e gli altri soggetti che realmente possono dettare il percorso sul quale vorremmo lavorare
A questo punto passeremmo alla relazione introduttiva del nostro incontro che e a carico di uno dei due coordinatori di comitato scientifico che promuove la nostra giornata di studi coordinatori sono il professor Giovanni Fariselli professor Filippo sbrana che insegna presso l'Università per stranieri
Perugia autore di un saggio che ha in questo momento contribuito a ravvivare
Il dibattito Nord contro Sud che salendo anche
Un grande successo di di di di di stampa e di commento e il cui titolo già di per sé come meglio lui ci dirà nel suo intervento introduce un po'alla questione di per riprendere il dialogo tra le parti della nazione nel contesto europeo contesto mediterraneo esattamente ciò che sembra essersi affievolito in questi ultimi anni
Presso aspra grazie
Grazie
Buongiorno a tutti voi
Ci troviamo in un periodo indubbiamente particolare siamo nel pieno della discussione parlamentare sull'autonomia differenziata che come tutti sappiamo potrebbe cambiare
Il futuro del Mezzogiorno del Paese siamo a poche settimane da un'elezione europea
è un tempo di snodo pensando al nostro futuro ma
Ci sono anche tanti motivi per guardare al passato a partire da alcuni anniversari io mi limito a ricordarne uno solo nel mille novecentoquattro
Esattamente cento vent'anni fa fu approvata la prima legge speciale per il Mezzogiorno
Dando avvio a una stagione nuova per il Paese in cui si riconosceva la necessità di politiche mirate
Allora passato e presente sono le due chiavi di questo nostro convegno provare a capire il presente e il futuro del Mezzogiorno alla luce del suo passato
Ma anche interrogarci riguardo alla storia e alla storiografia in collegamento con le sfide del tempo presente e come si diceva vorremmo farle in modo ampio guardando all'Italia all'Europa al Mediterraneo
Io vorrei in primo luogo esprimere alcuni ringraziamenti come è giusto innanzitutto alla Fondazione Banco di Napoli che oggi ci accoglie ci ha dato un sostegno prezioso per organizzare questa giornata
Vorrei ringraziare tutti i colleghi del comitato scientifico con il quale abbiamo pensato e organizzato questo incontro e e mi fa piacere
Salutarli ringraziarli uno per uno andrà Caffarelli Francesco Dandolo Giovanni fa rese Paolo Nardone Roberto Rossi Gaetano Sabatini e Donatella Strangio
Oggi sono Diversi sono molti gli enti onesta che organizzano questa giornata e come è stato giustamente osservato ci ha fatto piacere che ci siano università enti di ricerca di tutto il Paese da Palermo a Udine perché come dire ecco la riflessione di oggi vuole essere condivisa in senso ampio
Ringrazio anche il Progetto l'impegno delle università italiane in tema di legalità e mafie di cui il professor Mosca è responsabile ringraziamo radio radicale che oggi trasmette i nostri lavori in modo che anche in seguito potranno essere riviste e grazie a tutti quelli che hanno lavorato per questa giornata
Vorrei ricordare in particolare i due più giovani mettiamo schiera e Mattia Bruni molti di voi avranno ride ricevuto lettere mail da loro hanno fatto un gran lavoro e quindi è importante ringraziare allora perché questo convegno questo convegno nasce da alcune riflessioni che per l'appunto abbiamo condiviso con i colleghi del comitato scientifico
Noi siamo stati colpiti direi soprattutto da due cose
In primo luogo abbiamo osservato che c'è una minore attenzione degli storici della storiografia per il Mezzogiorno negli ultimi anni c'è stato un po'un calo d'attenzione
Non che siano mancati studi anche di buona qualità anche diciamo
Chi ha promosso questa giornata diversi tra noi hanno pubblicato diversi lavori ma abbiamo l'impressione che da diversi anni si pubblica di meno sul Mezzogiorno e soprattutto che
Su questi temi si faccio un po'fatica a costruire un dibattito che abbia una certa attenzione
Naturalmente l'altro elemento che ci ha fatto riflettere la discussione sull'autonomia differenziata di cui si parla molto
E ci ha colpito che nel dibattito è stato dato pochissimo spazio quasi nessuno agli storici
Dico storici in senso ampio storici politici storici economici per esempio nelle sedi istituzionali non è stata molto ascoltata la visione degli storici nonostante parliamo di un tema di lunghissimo periodo
Ma anche nel dibattito pubblico sul tema in televisione sui giornali non si riflette molto di storia ci sono alcune eccezioni penso ai sei a Salas che oggi è qui fra noi che nei suoi articoli richiama spesso le problematiche storiche però
Questo c'è poco
E ci siamo chiesti ma non è strano ignorare la storia agli storici mentre parliamo di una questione che riguarda la storia del nostro Paese
In generale l'impressione è che c'è stato un dibattito un po'limitato in termini di spazi abbastanza povero nei contenuti
Ma soprattutto ci sembra che la stella senza degli storici ha avuto delle conseguenze concrete
Perché non si è tenuto conto di quel percorso lungo di studi di riflessioni che hanno fatto del Mezzogiorno un tema centrale della storia d'Italia
Questi sono stati ignorati e quindi come dire si è perso il motivo per cui il ritardo del Mezzogiorno è stato nella nostra storia una questione nazionale non una questione locale
Queste riflessioni questi studi in negli anni passati hanno motivato l'adozione di politiche pubbliche importanti e l'economia meridionale quella nazionale hanno registrato dei significativi cicli di sviluppo grazie a questo allora non tenere conto di tutto questa vicenda lunga di riflessione di scelte di politiche ha favorito un forte impoverimento del discussione in atto
E oggi ne sentiamo delle affermazioni che sono quantomeno sorprendenti quando si dice mettiamo tutte le regioni sul sulla stessa linea di partenza e poi vedremo chi correrà di più come se non lo sapessimo diciamo alla luce della storia
Ma poi soprattutto ci sembra che si faccia fatica a condividere qualcosa di decisivo
Cioè quali sono le ragioni di stare insieme in un unico paese un Paese che ha una memoria comune e che progetta il suo futuro con la prospettiva di un destino comune
Se questo manca allora si spiega perché si progetta un futuro differenziato come se non fossero sufficienti le differenze tra i diversi territori del nostro Paese
E tra le conseguenze di questo ce ne sono alcune che sono ancora poco visibili ma mi sembra molto preoccupanti
Cioè stiamo costruendo forse abbiamo costruito dico abbiamo in senso ampio come il Paese
Un discorso pubblico molto divisivo mi ha colpito il fatto che i contenuti di questo disegno di legge che si discute sono conosciuti da una piccolissima percentuale degli italiani ci sono i sondaggi che lo attestano
Però il messaggio la narrazione diciamo così l'hanno colta tutti cioè questa polemica questa contrapposizione tra Nord e Sud e chiara a tutti
Si continua a parlare di differenziare di andare ciascuno per conto suo
E non si ricordano mai principi come quello della solidarietà che è un principio fondante per qualsiasi comunità e che tra l'altro non per caso nei principi fondamentali della Costituzione della Costituzione
Allora questo discorso pubblico così decisivo ha riacutizzato di Firenze stereotipi contrapposizione ci sono stati episodi
Nel dicevamo con con qualche collega nei giorni scorsi la vicenda dicevo lei al Festival di Sanremo qui a Napoli è un tema sentito ma c'ha colpito perché nel giro di poche ore si sono scatenati delle contrapposizioni fortissime se detto c'era la camorra di mezzo abbiam
Sentito delle cose un po'impensabile che si comprendono però solo alla luce di questa contrapposizione tappe altrimenti come dire sarebbe un po'inspiegabile che una canzone a Sarre boh suscitasse tutto questo dibattito
Allora ecco alla luce di questo non abbiamo pensato che occorresse fare qualcosa
E è nata così l'idea di questo convegno per rilanciare il legame tra passato Prete presente e futuro oggi noi ascolteremo storici e studiosi di altre discipline naturalmente ascolteremo anche come dire figure diverse subito dopo sarà qui un un dibattito in cui interverranno Alessandro Laterza che rappresenta una casa editrice tanto importante per il Sud per tutto il Paese
Un economista come Gianfranco Viesti che su questi temi ha detto così importante ci sarà Gaetano Sabatini che appunto come storico autorevole anche la la collega doc Donatella Strangio anche lei storica dell'economia quindi un confronto con diverse voci e poi ecco non dico altro sul programma perché avete tutti tra le mani ma ci sembra che questa prospettiva di dialogo in interdisciplinare tra studiosi tutti molto autorevoli possa essere interessanti presenteremo anche i quaderni del nella Fondazione Banco di Napoli e la nuova sede della nuova serie due numeri
E poi consentitemi di sottolineare la presenza di alcuni giovani ci fa piacere che ci siano tra noi perché appunto in questa preoccupazione che abbiamo per gli studi sul Mezzogiorno la presenza di nuove generazioni è fondamentale
E tra l'altro voglio dire che abbiamo avuto tante adesioni siamo stati contenti perché quasi tutti gli inviti praticamente tutti gli inviti che abbiamo fatto sono stati accolti quindi questo cioè ci fa piacere che ci dà anche l'idea che il tema sia sentito
Allora visto che intento del convegno collegare storia e futuro vorrei provare a dire qualcosa sull'autonomia differenziata a partire dagli studi sul passato del nostro Paese e delle aree meridionali
Mi sembra che la storia ci dica diverse cose su su questo dibattito in primo luogo che l'autonomia differenziata è frutto di un percorso lungo di una vicenda lunga che dura da più di cinquant'anni
è il punto di arrivo di quella che generosamente professor Sabatini richiamava il mio libro io ho definito la grande frattura dell'Italia repubblicana
Cioè di quel processo di separazione tra nord e il sud qui abbiamo anche voluto mettere nella locandina diciamo questa immagine questo processo così importante grave per il nostro Paese che inizia negli anni settanta
Fino a quel momento il Mezzogiorno aveva rappresentato una grande questione nazionale l'unificazione del Paese era stato un tema centrale del nostro State Building nation building
E naturalmente c'erano idee diverse proposte diverse ricette diverse ma nessuno discuteva la centralità del sud
E poi dall'inizio degli anni settanta è iniziato un processo che arriva fino ad oggi
Ci sono stati una serie di passaggi che mi limito a richiamare naturalmente
All'inizio c'è stata la crisi energetica che cambia la storia del nostro Paese come tutte le crisi economiche non è mai limitato alla sola economia
Va in crisi l'intervento straordinario al sud va in crisi la grande fabbrica fordista al nord ci si comincia a per impiegare un po'sui propri problemi
E poi tante cose cambiano nel Paese vanno in crisi grandi soggetti collettivi partiti sindacati la Chiesa quelli che come dire difendevano un'idea unitaria del Paese la portavano avanti
E poi c'è il ruolo delle regioni queste regione di cui tanto si parla che vengono create in quel periodo ma proprio mentre lo Stato inizia andare in crisi ci sono una serie di scandali e il regionalismo inizia a crescere come sentimento
E proprio in quel periodo nascono si diffondono le leghe regionali autonomiste
E poi c'è un problema che non possiamo negarci quello del cattivo utilizzo delle risorse pubbliche soprattutto negli anni Ottanta qui nel Mezzogiorno
Penso alla ricostruzione in Irpinia
Io credo che non possiamo ignorare la responsabilità delle classi dirigenti che hanno moltiplicato esasperato il clientelismo con quei fondi anche favorendo la crescita della criminalità organizzata
E allora attraverso questa e altre vicende si afferma nell'agenda politica italiana quella che viene chiamata la questione settentrionale che sostituisce quella meridionale senza che i problemi del Sud siano stati risolti
E cioè il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica e poi sostanzialmente un po'tutto il paese si inizia a pensare che il grande la grande obiettivo sia quello di sostenere il Nord
E quindi tutte le scelte che seguono a partire dalla riforma del titolo quinto della Costituzione
Molto è cambiato sono passati circa vent'anni venticinque anni dall'inizio degli anni settanta ma tutto cambia la prospettiva è diversa
Anche se oggi viene da chiedersi se è stata una scelta giusta perché se noi guardiamo i risultati economici di questi vent'anni noi vediamo come tutte le regioni italiane non siano andate così bene
Quelle del Sud indubbiamente ma anche le regioni del Nord se le confrontiamo con il resto d'Europa hanno dato risultati non tanto positivi alla fine anche il Paese nel Complesso a confronto corresse l'Europa non ha dato risultati buoni quindi c'è un po'da chiedersi
Diciamo se è stata una scelta giusta
E poi in questi anni in se iniziata dimenticare il passato senza dimenticare quello di buono che aveva fatto la Cassa del Mezzogiorno le stagioni positive l'intervento straordinario si sono affermati quegli stereotipi come li chiama Salvatore Lupo che ci hanno fatto dimenticare molto del passato
E piano piano si è affermata l'idea che il che il sud è un problema solo dei meridionali
Allora la prima cosa che la storia ci dice e che questo provvedimento di cui si discute alla negazione della nostra storia è il tradimento di una tradizione in cui il Sud era centrale per tutto il Paese
E questo va detto che quando c'è la trasformazione del regionalismo
Non mi dilungo su questo ma le regioni in Italia nascono con una prospettiva solidale
Negli statuti delle Regioni nel Milano centosettanta settantuno in quelle del Nord e del Piemonte e dell'Emilia
C'è scritto che uno degli obiettivi di queste regioni è lo sviluppo del Mezzogiorno pensate voi a dirlo oggi quasi non ci si crederebbe diciamo ma questo era scritto negli statuti
E questo era il frutto di questa lunga storia allora quando oggi si dice ognuno faccia la sua corsa viene da chiedersi se davvero vogliamo tradire la nostra storia
Venendo al cambiamenti alcuni cambiamenti che questa norma potrebbe portare si colgono tante criticità
Io personalmente lo devo dire io sono favorevole l'autonomia le autonomie sono la cosa importante sono previste dalla nostra costituzione però bisogna valutare bene questa autonomia e un po'colpisce come la Banca d'Italia l'Ufficio parlamentare di bilancio la Commissione europea abbiano espresso dei dubbi su questo tema
Questo dovrebbe suscitare qualche dubbio
In particolare devo dire ho trovato interessante che la Banca d'Italia aveva proposto delle istruttorie facciamo una serie di istruttorie sulle diverse materie e vediamo le conseguenze che ci sarebbero delle regioni e per il Paese un discorso tecnico un discorso di valutazione che non è stato fatto
Però mancando questa valutazione la storia ci può dare degli spunti interessanti perché possiamo guardare al passato e che cosa ci dice il passato il passato ci dice innanzitutto che c'è un rischio per il debito pubblico
L'esplosione del debito pubblico italiano avviene dal mille novecentosessantacinque al mille novecentonovantaquattro
Si passa al venticinque per cento del debito rapporto debito-PIL al centoventi Tino che poi più o meno è la cifra su cui combattiamo da diverso tempo per un po'salito eccetera
In questa esplosione del debito una grossa quota una grossa responsabilità c'erano le regioni che in quegli anni accumularono debito del poi veniamo al coperto dal bilancio dello Stato
E questo è un primo tema sul quale bisognerebbe riflettere le regole di bilancio europeo stanno per diventare più stringenti lo sappiamo tutti ma questo non ci dovrebbe fare un po'riflettere
Anche perché questi autonomiste questi automatismi richiesti dalla nuova proposta di legge aumenterebbero la spesa pubblica sicuramente la tassazione cioè e poi ci sono anche altri livelli di inefficienza ora non voglio dilungarmi su questo anche per non parlare troppo diciamo però ecco per esempio se noi pensiamo alla Cassa del Mezzogiorno la nascita delle regioni è stato uno dei grandi problemi della cassa
Perché presenti negli organi decisionali della cassa hanno tolto alla stessa casta la visione d'insieme del Mezzogiorno in una iniziata a tirare un po'sul proprio territorio
E alla fine si è persa l'efficienza quindi come dire ecco
I problemi si vedono forse quando le Regioni vengono create nel Milano centosettanta questi problemi non erano chiari ma noi oggi li vediamo tutti
E quindi viene un po'da chiedersi lo dicevamo con il collega Francesco dando in questi giorni quante attuale la frase di Antonio Gramsci la storia insegna ma non a Scolari purtroppo ecco perché se guardassimo alla storia sarebbe chiaro e poi c'è la cronaca di questi giorni
Che ci mostra quanti rischi ci sono nel dare tanti poteri alle Regioni lo lo vediamo le regioni in cui poi il ruolo dei media e meno incisivo i meccanismi di controllo cioè che balance sono meno forti
E quindi come dire ecco ci sono preoccupazioni quindi l'impressione di questa norma e che sia una norma profondamente sbagliata
Ma io credo che non basti dire no
C'è il problema di rilanciare un lavoro di tipo culturale perché si ricostruisca una visione condivisa sul Paese
Ci sono delle lacerazioni che dobbiamo ritessere bisogna lavorare perché si ricomprenda che il Paese ha un solo destino guardate alle volte nel nostro Paese ce lo dimentichiamo questo pensate al tema della criminalità organizzata
Per quanto tempo si è pensato che era un problema sulla mente dei meridionali ma poi noi oggi guardiamo i giornali sappiamo che purtroppo è un problema diffuso in tutto il Paese
Allora bisogna ritrovare le ragioni dello stare insieme di ricostruire un pensiero intorno al paese
Quando si parlava di Mezzogiorno questione nazionale questa ci sembra la grande sfida e allora ci siamo chiesti cosa possiamo fare come storici
Noi viviamo in una stagione in cui c'è un vero e proprio divorzio tra cultura e politica in modo specifico dalla storia e politica questi mondi si parlano poco purtroppo
L'ha scritto c'è uscito da poco un libro di Laterza di Giorgio Caravale proprio su questi temi senza intellettuali che lo spiega bene questi mondi fanno tanta fatica a parlarsi
Ed è un problema che oggi che si avverte molto siamo in un tempo in cui conoscere per deliberare Vienna un piano a memoria ci sembra soprattutto un ricordo del passato
E questo divorzio guardate non è una cosa nuova è qualcosa che era già avvenuto negli anni trenta del Novecento e questo un po'preoccupante
Per esempio lo storico olandese Win Zynga lamentava il generale indebolimento del raziocinio scrive a dell'atrofia della coscienza intellettuale
E lo stesso fa già Benedetto Croce in quegli anni
Allora tornando a noi il ruolo degli storici ci sembra che sia stato progressivamente un po'suo dato cioè privato di quella funzione fondamentale che era dare i riferimenti per capire il presente attraverso il passato
Anche attraverso una tensione etica e civile che c'è nella storia
Mentre oggi un pochino l'impressione che la storiografia rischi di rimanere confinata nelle aule universitarie nelle riviste specializzate
Ma questo non va tanto bene non ci preoccupa tra l'altro siamo preoccupati perché c'è stato una forte riduzione del peso delle materie umanistiche nell'università italiana
La storia contemporanea la storia economica hanno meno spazio anche qui a Napoli l'abbiamo visto le storie integralmente dedicata al sud
E il dibattito ne risente
Vedete fuori dall'Italia
Non è lo stesso
Ci sono potremmo fare diversi esempi ma per esempio Angela Merkel
Ebbe un incidente un problema al bacino dove testare alcune settimane ferma diciamo non potrà lavorare come sempre
Che noto che lesse un volume di mille cinquecento pagine di uno storico Jorge nostre Ramella trasformazione del mondo una storia globale e poi lo invitò per i sessant'anni al suo compleanno si fece un incontro inutile non la conferenza sulla storia legando la storia la politica
Oppure negli Stati Uniti e a è noto che il presidente by the mi invita ogni tanto degli storici a discutere con lui del presente delle scelte alla luce della storia naturalmente sono esempi che non vogliamo paragonare alla riunione di oggi ma che ci dicono che in alcuni contesti la storia un indubbio rilievo
E allora alla luce di questo si parva licet e di altri ragionamenti ci siamo interrogati che cosa vogliamo fare parlare solo agli studenti questa importante ma non basta
E allora sentiamo di dover provare a reagire di di voler provare a portare un contributo e allora abbiamo avuto un'idea dopo questo convegno se la prima è stata fare questo convegno mappali dopo ci piacerebbe creare un luogo di incontro e di confronto su questi temi
Ci sono associazioni di storici su grandi temi la storia del lavoro la storia dell'industria ma anche la storia dell'ambiente e delle istituzioni
Ma manca una associazione una realtà che Sacco totalmente concentrata sulla storia politica ed economica del Mezzogiorno
E abbiamo pensato di questa associazione potrebbe essere un ambito per mettere in sinergia e il lavoro di tanti per fare una casa accogliente per dialogare con diverse discipline storiche con le altre discipline per dare spazio ai giovani
Anche l'idea potrebbe essere di un incontro regolare per esempio una volta l'anno in cui proporvi discutere delle pubblicazioni che sono uscite del Mezzogiorno
Dibattere dei lavori in corso e come dicevo mettere in collegamento passato e futuro che ci sembra un po'una sfida
Bruciata
Per richiamare le le parole di una grande figura del nostro tempo come Papa Francesco l'obiettivo è avviare un processo
Dare priorità al tempo per iniziare un processo più e possedere spazi non sapere dove andranno dove si andrà però dice il Papa senza ansie dama con convinzioni chiare e tenaci e noi queste le abbiamo
E poi per concludere se siamo consapevoli che c'è una grande tradizione di studi del Mezzogiorno della quale noi siamo debitori che siamo anche gratis a tanti che prima di noi hanno lavorato sulla storia del mezzogiorno e qui al Banco di Napoli come non ricordare Luigi De Rosa che tanto tempo ha lavorato qui nell'archivio in tante occasioni di confronto e di dibattito giustamente c'è una borsa di studio che ogni anno ne onora la memoria
E come non ricordare il suo ultimo lavoro pubblicato quella provincia subordinata che oggi molti di noi ricorderanno
Allora sarebbe anche bello dilungarsi su questo ma il tempo non lo permette ma c'è anche un patrimonio di riflessione di studi sulla storia del Mezzogiorno che merita di essere ricordate valorizzato
E allora ecco l'idea di questo soggetto associativo per occuparci insieme della storia del Mezzogiorno
è qualcosa che deve iniziare quindi naturalmente idee suggerimenti saranno graditi perché è anche qualcosa che potremmo costruire insieme
Concludo con una parola sull'Europa oggi nove maggio è la festa dell'Europa si ricorda la Dichiarazione Schuman
Bisogna credo ribadire che anche in Europa il tema dei divari territoriali e decisivi per il nostro futuro il nostro continente ha estremo bisogno di uno sviluppo armonioso
L'Europa per il Sud tanto importante pensiamo al piano RR che prima l'assessore opportunamente ricordava qualcuno l'ha paragonato a una nuova Cassa del Mezzogiorno
Il futuro dell'Europa passa dal Mezzogiorno come il futuro del Mezzogiorno passa dell'Europa basti pensare una cosa che il Sud e il sesto Stato più popoloso d'Europa
Dopo Germania Francia Italia Spagna e Polonia c'è il Mezzogiorno sesto Stato più grandi di ventidue altri stati europei è un dato interessante che credo non possa essere dimenticato grazie
Ma ma
Grazie questo quadro così ampio articolato e con l'ambizione effettivamente di mettere sul tavolo tutti i temi non solo poi saranno ripresi i singoli interventi ma che appunto è un'ambizione condivisa dovrebbero anche essere un progetto per un gruppo di lavoro più strutturato
Prego a questo punto la morente detti dice del primo incontro professoressa collega amica Donatella Strangio nonché Alessandro Laterza e Gianfranco Viesti di di prendere posto nel tavolo
E poi ma
Grazie infinite
Volevo dire qui c'è un cellulare il tuo Filippo
Prima di tutto prima di iniziare
Questa da volano monello Dunga DVD
Mi onoro di coordinare perché mio
Impedire il mio contributo sarà quello principalmente di impronta coordinare questi illustri colleghi
Di quali in poco tempo mi sono un po'da Cerbero anche perché sono tematiche
Fondamentale importante quindi capisco che in pochi minuti all'interno di cinquanta minuti un paio di giri di tavolo non sono sufficienti però vista l'autorevolezza dei nostri relatori sicuramente avremo degli spunti molto
Molto interessanti su cui riflettere
E passo velocemente anche se li conoscete però anche per dovere di cronaca
Mi sembra doveroso dire due parole sui nostri relatori a partire da Alessandro Laterza che e amministratore delegato di una delle più importanti case editrici italiane che noi tutti conosciamo e che guida insieme al proprio ai cugino Giuseppe anche
E la casa editrice la terza è profondamente legata alla città di Bari pur avendo da molti anni anche una sede a Roma e sono di pregevole
Sono pregevoli Issime le opere di fondamentale anche importanza proprio per alimentare anche il dibattito quindi le diverse anche collane e di diversi autori che poi contribuiscono alla
La casa editrice
E ha pubblicato appunto importanti opere su Mezzogiorno e la sua storia e e desidero sottolineare anche che tra i diversi incarichi che Alessandro Laterza ricoperto ricordiamo la vice presidenza di Confindustria con delega proprio a mezzogiorno
E quindi siamo e sono grata a coloro che alla Fondazione in primis e ai colleghi che si sono dati da fare quindi hanno individuato quindi queste
Autorevolezza se di averli qui con noi
Poi Gianfranco Viesti che io se qualche su un'unica nel quotidianamente e quindi veramente e sono anche molto utili i suoi spunti anche all'interno delle mie lezioni conoscete che ordinario di economia applicata all'Università di Bari Aldo Moro si occupa in termini particolare di economia internazionale industriale regionale
E anche delle relative politiche
è autore quindi di è inutile numerate elencare le sue numerose pubblicazioni una voce conosciute autorevole nel dibattito pubblico italiano in particolare sul Mezzogiorno e negli ultimi anni
Ha partecipato proprio attivamente alla discussione proprio sull'autonomia differenziata la quale ci ha poc'anzi introdotto anche Filippo sbrana con la sua bellissima e piena di spunti
Introduzione
E il suo ultimo libro proprio la secessione dei ricchi Autonomie regionali unità nazionali edito proprio dalla terza
Avuto anche decine di presentazione in tutto il paese e quindi anche tratto invito chi non lava fast ormai non c'è nessuno che non l'ha letto a guardarlo attenta mente
E last but non least del mio collega illustre collega e amico Gaetano Sabatini che è professore ordinario di Storia economica presso l'Università di Roma Tre
Lo conoscete tutti ha svolto attività di ricerca insegnamenti numerosi Paesi in Europa e nel mondo
Quindi dalla Portogallo la Spagna Stati Uniti Messico ultimamente c'è innamorato molto dell'India quindi uno tra i Paesi pungenti più importanti ma ormai non è più emergente l'India come anche il Brasile autore di numerose pubblicazioni in diverse lingue e attualmente e direttore dell'Istituto di Storia delle dell'Europa mediterranea del Centro Nazionale Ricerche con sede a Cagliari Milano per Roma
Ecco io non mi dilungo ulteriormente vorrei dare inizio a questa nostra tavola rotonda che a come titolo
Dove va il Sud e da questo punto punto di vista diciamo se è importante vedere come e oggi il Mezzogiorno ho cercato di rivedere Filippo faceva riferimento e tanti altri
Dall'inizio della della nostra
Giornata si è fatto riferimento alla storia perché questo anche il punto nodale cioè questo connubio tra storia cultura Storia e politica
L'importanza della storia all'interno e il ruolo della storia che deve riprendersi all'interno appunto della delle diverse e opportunità che ci pensare che non debbono non li vedono la storia protagonista e mi sono andato a rivedere anche oltre al bellissimo e ultimo libro appunto citato della
Gianfranco Viesti ma quello di di Filippo sbrana Nord contro Sud e mi sono andato a vedere anche all'in indietro nel tempo a partire soprattutto ma non dagli anni Settanta che l'hanno la rottura diciamo che già dal sessantaquattro sessantacinque
Si palesa come come tale non solo a livello italiano ma anche internazionale proprio anche questa questo cambiamento che poi porterà negli anni settanta che sono anni di transito transizione
A quello che il sistema finanziario globalizzato che oggi assume ulteriori connotazioni a seguito anche della pandemia
Ma mi andava a guardare così fatto riferimento anche alla questione settentrionale c'era ricordo bellissimo
Specie liscio da parte del Meridiana proprio sulla questione settentrionale oltre questione meridionale
Proprio negli anni novanta e tra l'altro poi anche un'altra raccolta proprio su Meridiana dove c'era un bellissimo saggio proprio di Gianfranco Viesti sull'economia
Del Mezzogiorno che stava cambiando ma come stava cambiando sotto l'impulso di quello che gli anni Novanta
Di cui siamo stati protagonisti e che anch'meritano quindi un ulteriore approfondimento ci stavano conservanti ci stavano consegnando per questo
Provo a con questo primo Giro di
Di tavolo a partendo dalla mia destra dal punto proprio da Gianfranco Viesti dove da il Sud quindi come come vediamo oggi il mezzogiorno nella situazione italiana cosa pensate
Naturalmente è la domanda da cento milioni di dollari della Dio lo so cosa cosa lei pensa anche perché ho visto e veramente in quest'ultimo periodo
Delle dei pregevoli dovremmo farli circolare maggiormente a chi di dovere anche dell'autonomia dei più iniziata e del dibattito anche di questi ultimi mesi dai quali come giustamente sottolineava Filippo
è assente molto assente la storia
Prego
Grazie buongiorno grazie a monte dell'invito quindi la domanda è doveva il Mezzogiorno quante ore del proprio disposizione giorni quanti giorni oggi sulla dedizione proverei a fare una super sintesi allora bisogna alzare lo sguardo bisogna alzare lo sguardo nel tempo e nello spazio se guardiamo solo il Sud non capiamo niente
E che le dinamiche di qualsiasi pezzo di mondo dipendono profondamente dalle sue radici antiche
La future molto condizionato dal passato ci sono dipendenze da pescoso molto forte ed è condizionato da tutto quello che succede nel resto del mondo
E non lo facciamo in Italia a sufficienza perché il il dibattito la il confronto è molto incentrato sul presente ma in confronto di modesto livello perché se non coglie le lezioni del passato
E se non si proietta nel futuro parlare di scuola di sanità di trasporti Confindustria l'innovazione tecnologica acquisisce poco senso
E questo è un momento particolare potrei dire come diceva l'assessore Baretta molto giustamente che questo momento di opportunità negli ultimi quattro anni il Sud cresce più della media europea nonostante una demografia sfavorevole e questo dimostra appunto che le condizioni di contorno di contesto i fattori esogeni sono molto importante naturalmente contano i fattori endogeni conta come siamo
E che cosa facciamo ma non vanno sopravvalutati perché siamo un pezzo del mondo e di un mondo molto integrato veniamo da una secolo da dimenticare fino ad ora un secolo nel quale molte condizioni sono state fortemente fa favorevoli e il sud è stato uno dei pezzi di mondo che è cresciuto meno
C'è una cartina sul rapporto dei saggi alla Commissione europea sul futuro delle politiche di coesione che fa vedere i tassi di crescita regionali nel ventunesimo secolo e noi insieme a qualche pezzo di Africa siamo quelli che crescono pieno
Mea culpa ma certo anche Sempre però dipende da condizioni generali se non le vediamo non riusciamo a capire
Quale possibile futuro un mondo nel quale le disuguaglianze tra le persone aumentano è un mondo nel quale le disuguaglianze tra i territori aumentano dato che le persone non si distribuiscono uniformemente e questo è il nostro mondo del ventunesimo secolo
Di forte aumento del ruolo del patrimoni di riduzione della capacità fiscale dire distribuire tra le persone di aumento della povertà
è un mondo nel quale l'innovazione tecnologica e pervasiva e molto contrastata sicuramente non può essere demonizzata ma sappiamo molto che le innovazioni a matrice digitale porta una forte concentrazione del potere quindi dello sviluppo in alcuni luoghi è un mondo del quale è arrivata la Cina soprattutto c'è stato l'effetto di questa clamoroso allargamento dell'Unione Europea che abbiamo totalmente sottostimato perché ha ridisegnato nel giro di quindici anni il panorama geografico economico delitti all'Europa quindi veniamo da un mondo molto difficile e non è detto che si proietti nel futuro
Potrebbe venire anche peggio un mondo di guerra è un mondo letale per il Mezzogiorno un mondo di spesa militare un mondo letale per il Mezzogiorno
Un mondo di austerità assoluta come quella che si preannuncia col Patto di stabilità e un mondo letale per il Mezzogiorno ma allo stesso tempo c'è stato un grande rimescolamento e lo vediamo dalla Germania non quella dalla da quella che la tendenza di quello che è il quale manifatturiero d'Europa che sembrava assolutamente dominante sul resto del continente sia sfumata Bindi daccapo come diceva Baretta ci sono molte preoccupa
Ciò di marche diverse opportunità di improntate sta nel guardare molto indietro per poter guardare per potersi come dire figura le dei futuri possibili qui non siamo in un club di cartomanti siamo in una riflessione storica figurarsi futuri possibili serve ad attrezzarsi per governarli per quanto possibile il secondo ambito naturalmente fondamentale sono le politiche pubbliche che condizionano lo sviluppo dei Paesi delle regioni all'interno dei Paesi le politiche pubbliche italiane non hanno particolarmente brillato
In quanto alla loro capacità di reindirizzare complessivo sistema economico del Paese che è rimasto molto simile a se stesso e quindi questo ha condizionato anche il Mezzogiorno ma condizionato tutto il Paese
E il nodo si è molto frammentato il modo noto sia molto differenziato si è molto asciugato ai grande asse verticale Bolzano Firenze I due assi orizzontali Milano Venezia e Milano Bologna le Marche sono una regione meravigliosa in uno stato profondamente di crisi quindi l'intero sistema
Produttivo economico e sociale italiano si è attrezzato sul fronte delle politiche abbiamo daccapo opportunità interessanti il Pnr vela principale
Con molte luci ma anche molte ombre a cominciare dal fatto che non sappiamo che cosa c'è dentro presente non questo nostro dibattito pubblico un po'schizofrenico sfugge l'idea che il governo lo ha cambiato ma non sappiamo ancora come e quindi non sapendo che cosa c'è dentro abbiamo difficoltà a capire qual è l'impatto territoriale e avendo difficoltà a capire qual è l'impatto territoriale non capiamo quello che sta succedendo e dunque non siamo in grado di intervenire rischiamo tra cinque anni per gli altri di vedere che ha avuto un impatto però polarizzazione geografica piuttosto che di riduzione cito solo il caso che stiamo investendo venti tre miliardi venti tre miliardi in sgravi automatici
Per la digitalizzazione per ben tre e sette sono ventitré miliardi che avranno l'effetto di polarizzare ancora di più geograficamente
Il nostro tutto produttivo dato che ovviamente le imprese più grandi e più avanzate cioè le imprese venete lombarde emiliane assorbiranno la maggior parte di questi fondi e quindi alla fine del PNR ci troveremo con un tessuto produttivo piccola al tempo stesso ci sono molte cose interessanti nel Pnr sulle città due miliardi diceva va detta due miliardi per Napoli sono una cosa essa volutamente positiva e assolutamente straordinaria
E poi c'è il dibattito sulle politiche correnti che come sempre sono quelle più importanti non dobbiamo essere strabici le politiche di coesione sono una cosettina carina
Ma non sono l'aspetto principale quello che determina il futuro dei territori sono le politiche per la scuola le politiche per la salute e le politiche per il welfare e le regole che le domina
Qui abbiamo un enorme problema di totale in attuazione della Costituzione sia un po'del centodiciassette ma soprattutto del centodiciannove che il grande tema faccio notare incidentalmente in una circostanza in cui nessuno ci ha colto cioè che un un piccolo briciolo
Tutto è propedeutico a un'Italia meno squilibrata dal punto di vista della fornitura dei servizi pubblici ex ovverosia il fondo che cominciata
Finanziare un po'di perequazione infrastrutturale nelle scuole negli ospedali delle strade delle ferrovie che precondizione per fornire i servizi perché io come faccio a far le pile sacre se non ho la TAC come faccio a Follini il trasporto ferroviario sennò noi binati detto fondo è stato cancellato
Dalla legge di bilancio per il due mila e ventiquattro quindi luci e anche qualche ora in questo quadro e concluso perché questo è il patto che abbiamo fatto
L'autonomia differenziata è una sciocchezza è una totale sciocchezza a danno dei cittadini delle regioni che la propongono
Perché è semplicemente un'operazione di potere a vantaggio dei loro presidenti di regione anche al sud da Assunta assumerebbero
Le caratteristiche di player di Regioni Stato la nascita di Regioni Stato all'interno dell'Italia nel sconquassi avrebbe gli assenti
Produrrebbe un aumento colossale di conflittualità interna del Paese che già su livelli piuttosto elevati
E come ci dicono tutte le fonti più autorevoli avrebbe un impatto probabilmente piuttosto problematico sulla condizione delle imprese sull'efficienza dei servizi pubblici e sulla conduzione dell'edera di politiche pubbliche
E quindi mi pare di poter concludere dicendo che il libro si chiama contro la secessione dei ricchi e non la secessione dei ricchi bisogna essere cotto la secessione dei ricchi e cioè l'autonomia differenziata da un perché contro il pool
Ma perché è un progetto per l'Italia è profondamente sbagliato bisogna ricominciare a tessere
Rapporti di collaborazione sarà re disegni unità di che rendano molto anche dalle diversità del Paese dalle Autonomie in queste diversità
Un quadro complesso però al quale a mio avviso non si sfugge quindi lasciato da parte questa colossale sciocchezza e provare a concentrarsi sui problemi seri del Paese
Sì detti attuato carter comunità quindi anche le l'équipe se proprio vuol dire cooperazione collaborazione
Non dimentichiamo serve anche l'unico volta che tutti si sono trovati a cooperare collaborare ha portato quel miracolo economico dal Piano Marshall
Il primo che ha caratterizzato i miracoli economici degli anni sessanta
Il ruolo delle politiche pubbliche
Giustamente sottolineava Gianfranco Viesti e quindi lei che rappresentano anche una delle strutture delle istituzioni no Institution sa
Cioè per noi sono molto cari storici economici le regole del gioco tempo definiscono una cornice giuridica
All'interno della quale ci muoviamo e che rappresentano però attenzione certe istituzioni poi Gianfranco insomma come economista quindi lì c'è l'efficienza delle istituzione in agenzia tutta una cosa
Una diciamo una un'ulteriore approfondimento ma le istituzioni comunque fanno rappresentano un po'in quella che è sono l'espressione dell'élite di quel momento chi li dirige che misure e viene era componenti una delle sul braccio armato potremmo dire che dovrebbe essere e attente avremmo l'opportunità mi hanno visto che il Pnr
Come paragonato proprio al Piano Marshall e quindi anche l'opportunità che si dovrebbe due che costituisce questa immenso
Modo peer finanziarie quelle che sono delle miglior Lentini evidenziano agli obiettivi ci sono questo il punto sono chiari ventitré undici deve utilizzare io sono in mezzo e nuovi quesiti andare non solo per la cultura
E non dico nulla
E invece vorrei proprio questo mi dall'asse veder passare all'altro autorevole relatore che Alessandro Laterza quindi doveva il sunto quindi il Mezzogiorno vederlo all'interno della situazione attuale dal punto di vista della cultura in particolare
Buongiorno grazie di questo di questo invito ho provato trasferendovi in autobus da Bari a Napoli perché comunque diciamo stiamo ancora facendo decisivi progressi per quanto riguarda il collegamento ferroviario però come dire
Mi mi dichiaro soddisfatto dell'opportunità che ho avuto ho cercato di farmi un elenco di suggerire per questioni che avremmo potuto evocare prendendo questo titolo molto largo doveva doveva il sud mi sono fermato perché l'indice era un po'troppo come dire articolato e forse bucava
Troppe cose deve poter essere anche solo accennata in questo in questa occasione di discussione
Potrei potrei dire che è una cosa che preoccupa moltissimo intriso di una questione che piccola
Rispetto al quadro generale ed è questa questo tema su qual è il suo Governo sta cercando di come dire rimontare un po'le posizioni della
Il taglio della decontribuzione copie d'sul sul costo del lavoro che non è una una cosa spaziale non è così Cassol assolve sicuramente Monti regia ed è una menzione lontanissima della fiscalizzazione degli oneri sociali che per lungo tempo
Giusto o sbagliato che questo sia stato è stato un elemento fondamentale per non solo il mantenimento dell'occupazione Mattei livello diciamo di competitività delle aziende nel nel Mezzogiorno ma questo è un tema ritmo molto specifico la grande grande tema di preoccupazione è quello dello sulla differenziata su quale
Ahimè non ho molto da aggiungere rispetto le preoccupazioni che espresso giorni Gianfranco Viesti se non per ribadire che è una questione che investe l'Italia tutta in un pezzo d'Italia
Che scompagina completamente gli equilibri non solo del nel Mezzogiorno che rischia ma anche qui facendo discorso che riguarda consente relativamente di di livello pratico
Rischia di moltiplicare per così dire i sistemi di regolazione locali cose che io vedo come un incubo che già adesso per così dire nell'attività di un'impresa nella vicina al cittadino queste può essere una difficoltà non ne parliamo qua se ci orientiamo verso un mondo
In cui come dire con si creano tanti piccoli non vuol dire regni ma insomma diciamo di fatto tante piccole delle realtà che essi rappresentano come indipendenti
Io il il mio punto per quanto riguarda doveva il sud
Si aggancia a quello che diceva
Gianfranco Viesti per un per un aspetto e anche per una considerazione che faceva ferito sbrana ha un aspetto specifico che che se vogliamo riguarda il tema della cultura
Non per quanto mi riguarda io percepito registrato posso possono posso vedere la un informative ma insomma in generale una scarsissima partecipazione
Alla discussione della tematica dell'autonomia differenziata non mi riferiva il sulla Chamot perde libero della politica sono rischiamo di di di fare un esercizio di antipolitica che ebbe molto facile fare in questo momento ma non è utile non c'è stata una reazione va be'potente di opinione pubblica tutta ma facciamo un po'di fatti come divi di casa dell'opinione pubblica americana non c'è stata una mobilitazione non voglio dire per demolire Mattel discutere per chi per domandare poche cose qual è lo scopo del gioco lo scopo del gioco lo devo crepito tutti ma siccome sulla carta ci viene detto che non è quello di spaccare
Il il sistema Paese e di ovviamente creare una situazione di grave difficoltà per il Mezzogiorno bene parliamone ci sentiamo di Ghidini di capire
Due dove si va questo questo movimento non si è non non è partito appunto come sa perfettamente Gianfranco questo discorso
Per quello che ovviamente può far possono fare e le singole realtà ne abbiamo provato a farlo in tutte le salse
Non è che non ci sia una risposta sia chiaro
Ma come dire non c'è stata pongono che in qualche maniera o quella spinta che ci saremmo che ci saremmo aspettati questo a proposito di questioni dove al Sud io lo percepisco come un problema
Perché vuol dire che abbastanza complicato come di fare entrare in di nella Leone di generale e non solo attenzione di gruppi opposto oggetti specificamente interessate un tema che strategico
Questo questa questo tema non è quello del PNR R che a chi su quale come ha detto don Gianfranco sappiamo praticamente niente ed è comunque una cosa talmente complicata che ve lo dico in tutta sincerità capisco
Che sia difficile trasferire i Detroit se non isolato gli argomenti e cercando di commette di in attenzione discussione molto difficile spiegare da logica perché francamente come dire sulla carta
Io ho seguito le pochino le fasi iniziali da un certo punto i tuoi occhi francamente non ho capito più nulla perché sembra sapete crede verso Annapolis antica delle riserve di giochino io Coconut con le tazzine delle coppette deve deve azzeccare quella giusta cioè sembra un discorso discorso di questa di questa fatto
Allora qual è la la preoccupazione si riesce a suscitare un'attenzione nonostante ripeto tante tanto impegno militante
Pesante persone tra le quali potrei scrivere anche gli storici ma come dire da qui il tema è un po'più di natura generale e crea e temo che questo
A sua volta rischio la genericità ma non ho una certa età non imbarazzo più questo riflette poi una questione di fondo e cioè che sostanzialmente noi viviamo in un clima generale
Di di paura del futuro
Cioè non pro paura del futuro cioè il rettore D'Alessandro che diceva che nobile compito e quello di guidare un'università perché in qualche maniera rispondiamo la speranza il futuro ha ragione però qui c'è un clima generale di di l'editore del futuro che determina una serie di effetti a cascata il principale dei quali tanto qui siamo in un consesso
Eletto che possiamo parlare con mania rispettosa ma con una certa libertà che determina uno cui una curiosa situazione cioè io vedo per passo la politica la political con uno schieramento utenti cioè senza distinzioni pregati di sorta
Comuni immenso schieramento conservatore
Cioè io che un po'per la luce non riesco a talvolta diciamo a percepire nel ovviamente delle conseguenze ultime non riesco a a percepire delle differenze sostanziali che pure sarebbero necessari perché per ragioni diverse
Se lo quali non mi soffermo sostanzialmente il metro di misura relazione della decisione politica
Un metro di con un orizzonte cronologico
Che variabile di qualche mese di prendere scadenze elettorali o o altro e voi capite che ragionare di una questione colossale Confucio autonomia differenziata sulla base di di come dire convenienze momentanei di carattere elettorale e gravissimo che stiamo parlando di una cosa serissima per un gioco che che legittimo per carità ma non è di grandissimo livello non è di costruzione del futuro e tutto questo si poi come ha come uscita
Il fatto che le risposte che vengono messe a disposizione o vengono proposte
Diversi parti politiche sono delle risposte che appunto normalmente servono suono intese a tranquillizzare o se dare o oggi dare diciamo soddisfazione e preoccupazione lettore di Bari singoli gruppi c'è però comunque il grande escluso c'è
Per dire supplì cosa bisognerebbe posso ragionare e sono oggettivamente di Giovanni
Perché per quanto si ci possano come dire esercitare lo si discuteva qualche tempo fa a proposito del parte della crisi demografica
Se si fa attenzione appalti dati qualche provvidenza che ovviamente c'è dà l'idea di come dire fare un grande investimento sui giovani per rispondere anche alla questione
Del come dire mantenimento dei cervelli numerosi precedenti e soprattutto del prospettiva demografica uno sforzo grande oggettivamente non c'è perché perché non sono titolari di alcun spirito come dire acquisito e quindi alla fine che se ne occupino come dire di chiudere gli skin genitori le famiglie o si o vadano a cercare in qualche maniera fortuna altro o si accontentino della situazione in cui in cui sono questo per dire che la paura del futuro che diffuse pervasiva si accompagna come dire una peccato grave che è quella di non dare attenzione a quelli che sono oggettivamente i titolari del e lei titolari del futuro e cioè i giovani e due giovani quindi capisco problemi risolvibile
Però credo che questo sia da mettere in qualche maniera in attenzione poi magari parliamo di storia che che che è più facile
Grazie quaranta ma papà
Grazie infinite quindi paura del del futuro e di Bologna che miopia in certo qual modo della politica guarda alla diciamo un orizzonte limitato che invece non è non dovrebbe essere quello della dello strumento nel viene Beppe quindi che dovrebbe invece dare delle direttive è lo strumento attraverso il quale potere tra poterlo utilizzare per Tardelli diritti dei dei dell'orizzonte abbia chiude il più lungo paura quindi del del futuro
Come sottolineava la tendenza quindi anche con una e si vede proprio anche dal punto di vista storico perdonatemi le difendo storica economica credo che questo punto di inversione ma giallo aveva sottolineato Filippo sperava nella sua bellissima occlusione
è rinunciamo chiamalo sonno alla metà degli anni sessanta c'entra con il piano del miracolo economico notifichiamo CIPE nel sessantaquattro
La l'unico Stato europeo che ha avuto poi diciamo una crisi paradossalmente proprio anche se di breve durata però nel pieno del miracolo economico è stato è stata l'Italia c'è stato anche un inversione di tendenza relativamente proprio alla politica
Però non voglio dilungarmi questo guardare la parola invece al mio più illustre collega Gaetano Errico Gaetano Sabatini e anche lui ricordo le stesse domande degli altri due colleghi e cioè questa documenti inediti il Sud dal punto di vista storico economico quindi che cosa ne pensi di questa proposta dell'autonomia differenziata eventualmente come grande partito
Grazie grazie Donatella e o voglio essere ben più Breve dei degli illustri oratori che mi hanno preceduto proprio per dar spazio a un secondo giro di interventi declinerà e la domanda da cui siamo partiti in questo nostro dialogo doveva il Sud piuttosto dal la domanda dove sta il Sud il Sud e piantato nel bel mezzo del Mediterraneo
E io credo che una ripresa dis di attenzione
Sul Sud debba necessariamente partire da questa Dean coloro che opportunità geografico e geopolitico
Non solo perché su questo diciamo contribuisce a superare la visione
Del del sud del mezzogiorno nel solo contesto meridionale ma direi incerta qual misura di portarlo anche al di là del contesto squisitamente dell'Europa continentale dell'Europa unità alcuni decenni orsono
Anche in funzione di progressivo allargamento del l'Unione europea si incominciò a parlare di mezzo giorni d'Europa e io credo che in certa qual misure siano anche maturi i tempi per parlare dei mezzo giorni del mediterraneo cioè di guardare e di di diciamo di far partire questa azione stagione che noi auspichiamo di rinascita della discussione sul Mezzogiorno da questo contesto
è un tema ovviamente che può essere declinato sotto infiniti
Aspetti e io vorrei richiamarle soltanto uno che tuttavia mi sembra che sia quello che incerta qual misura Liri comprende tutti che è l'aspetto demografico
Uno dei tratti della crisi del del del mezzogiorno alle regioni meridionali d'Italia e certamente il forte fenomeno di spopolamento delle aree interne
Io sono stato per molti anni all'Università dell'Aquila che oggi c'è qui la carissima amica e collega Nadia fiori non sono adesso in una struttura di ricerca in Sardegna Abruzzo e Sardegna sono tra le aride
Del Mezzogiorno italiano che maggiormente stanno soffrendo di questo problema dello spopolamento delle aree interne che tuttavia non è un problema soltanto italiano
Riguarda dalla Tessaglia greca all'Alentejo portoghese a la Castiglia-la Mancha in una Spagna riguarda una serie di altre aree anche della sponda sud del Mediterraneo che pure conoscono una crescita demografica nel loro complesso ma fenomeni di trasferimento alla popolazione nelle aree urbane e spesso anche come anticamera della del percorso poi di migrazione all'estero ora se non si guarda questo aspetto demografico
Come un aspetto che ha diciamo una sua stretta interlocuzione con le altre aree del Mediterraneo
Già si manca una delle diciamo delle delle prime aridità riflessione importante perché noi conosciamo già è stato ad esempio oggetto di alcuni contributi sul rapporto di italiani nel mondo della Fondazione Migrantes di quest'anno di ripopolamento delle aree interne attraverso le comunità straniere
E questo tema demografico a immediatamente ci riporta al tema del mercato del lavoro delle esigenze del mercato del lavoro e delle carenze
Sono andati notti perché sono stati ampiamente discussi prima la Confindustria del Veneto e poi anche a livello nazionale ha recentemente in più occasioni sottolineato questo enorme bisogno delle industrie manifatturiere italiana di operai specializzati
Trenta mila tornitori trenta mila di addetti
A inimitabili fibra ottica e così via
E uno dei degli elementi di di fragilità del sistema italiano e anche questo cioè la difficoltà di trovare questa manodopera che non è che non ci sia c'è e c'è in un raggio di un'ora di aereo intorno all'Italia ma come è ben noto è una manodopera che potrebbe perfettamente trovare collocazione nel mercato del lavoro italiano
Potrebbe contribuire anche a invertire questo fenomeno di depauperamento delle aree interne
Semplicemente c'è
Attualmente come extra noto una normativa sui flussi migratori che non permette l'incontro tra la domanda e l'offerta perché suppone una una una supposizione
Quasi mai verificata la realtà che il lavoratore sappia trovare il datore di lavoro non essendo sul territorio per poterlo fare
Le questo è certamente un aspetto che rientra in questo tema più generale di rapporto del Mezzogiorno con il Mediterraneo e le aree circostanti e anche gli aspetti demografici dei flussi migratori ricordo gli esempi che ci sono invariate nel Mezzogiorno
Di ha rivitalizzato azione di alcune attività che per mancanza di mano d'opera o erano già estintosi arrivavano al al distinzione penso soprattutto forme di allevamento specializzato che sono stati rivitalizzata e grazie alle comunità straniere un esempio per tutti l'allevamento nelle comunità
Soprattutto originarie del nord o est dell'India del Punjab che una tradizione armare che tradizionalmente ha questo tipo di vocazioni però su questo si innesta un secondo tema che non può mancare nella considerazione sul doveva il Mezzogiorno che era quello che è stato già ricordato della perequazione infrastrutturare perequazione veramente un termine d'altri tempi
La perequazione fiscale la perequazione sociale era molto al centro del dibattito in una fase storica in cui si riteneva che perequare cioè riportare su una stessa copiano l'eguaglianza fosse un obiettivo quando invece come ha ricordato l'obiettivo adesso in teoria di mettere tutti sullo stesso podio chi corre di più va più lontano quando evidentemente questi podi non sono affatto uguali sono anzi profondamente distanti sono profondamente distanti anche per le dotazioni capitale umano usa dire di formazione
Il rettore D'Alessandro parlava degli aspetti dell'educazione fondamentali e anche di infrastrutture e questo tema
Del spopolamento delle aree interni la facilitazione dell'insediamento in esse delle comunità ovviamente intreccia anche questo aspetto specifico arriva la bontà di ricordare che l'amica Donatella delle esperienze di studio e di ricerca che da alcuni anni io conduco nel nel sud dell'India soprattutto nella zona nello Stato del Kerala dove c'è una grande diciamo attenzione a questo aspetto della formazione dell'educazione in un paese evidentemente con una struttura demografica completamente diverse anche nella formazione prettamente riversava da sé ma in cui diciamo si insiste moltissimo come dice chiare di sviluppo e di crescita proprio su questo elemento mi piace ricordare che c'è stata una stagione in cui anche l'Italia ha contribuito al nella neonata
Unione indiane ai primi anni Cinquanta con delle missioni una di queste io l'ho conosciuta grazie a una segnalazione l'amico Simone Misiani il presente in cui il ministro Medici
Andava a portare la propria esperienza e la propria diciamo grande esperto dello sviluppo agricolo nella neonata India indipendente un aspetto questo della cooperazione che sicuramente a mio avviso e un aspetto che deve rientrare tra quelli di cui tener conto nella domanda su doveva il sud tre pennellate brevissime per concludere l'istituto decenne erbette attualmente dirigo alla sua sede come ricordavo
L'indirizzo di saluto in Sardegna Cagliari la Sardegna eh
Ben sapete una delle regioni a statuto speciale che pure essendo per la spugna mentre per la sua stessa natura tutt'altra cosa rispetto all'autonomia differenziata però a sperimentato delle forme di autonomia
Ecco per andare come è noto da Cagliari a Sassari si prende la strada statale centotrentuno Carlo Felice che sostanzialmente da un secolo e mezzo prevede esattamente la stessa di a per
Aprire una distanza relativamente breve
L'autonomia non garantisce la perequazione non garantisce la perequazione infrastrutturale non garantisce nessuna perequazione se non accompagnata da una serie di pre requisiti la stessa autonomia dato evidentemente esiti diversi positivi o negativi da Sicilia Sardegna regioni del Norditalia quindi partire da punti di vista
Diciamo diversi garantisce tendenzialmente appunto questo serve la storia percorsi diversi la seconda pennellate sul PNR
Nella ricerca è stato diciamo investito un importante parte del capitale il PNR circa undici miliardi il Consiglio nazionale di ricerche come principale ente pubblico di ricerca e grande diciamo detentore di queste ricerche io penso esattamente quello che diceva poc'anzi Gianfranco Viesti che queste ricerche queste risorse andranno a diciamo un a polarizzare aumentarle perché molte di queste risorse vengono investite
Per diciamo potenziare i centri di ricerca di eccellenza e quindi come sempre si come accrescente non si riducono i divari terza e ultima pennellata su cui vorrei chiudere il tema della paura del futuro questo è un aspetto veramente fondamentale nella mia esperienza di educatore io identificò la paura del futuro le giovani generazioni nel senso di solitudine il giovane si sente spaventato perché si sente solo i miei ragazzi che lavorano con me che lavorano con noi giovani colleghi giovani studiosi molti dei quali sono oggi qui presenti
Sentono ripetere ossessivamente da me agli altri colleghi ha lavorato che siamo un gruppo siamo una squadra che quello che facciamo lo facciamo insieme
Una delle cose secondo me più perverse da combattere se si vuole veramente mettere testa a un percorso di futuro e di crescita e l'idea della dello sforzo individuale
In contrapposizione in compact in competizione con gli altri e non nel contributo del singolo a un progresso di gruppo un bene comune e questo è uno degli ingredienti che a mio avviso non dovrebbe mancare grazie
In altre realtà della paura del futuro Traverso veniva l'operazione come si diceva prima bigotta lo stesso appunto
Gaetano faceva riferimento proprio
Al sostegno anche i redditi a queste un indigeno importanti anche utilizzati nel passato proprio per cercare di arrivare a cui la perequazione sociale
L'indicherà elemento quindi non discriminante ma conto di come dire convergente quindi trovare una convergenza
E in particolare a questo punto la la l'altro tema grande che
C'è stato dato proprio all'inizio di questa proprio dalla introduzione di Filippo è di Filippo sperare collega Abramo è proprio quella questo collegamento
Mancanza quindi niente forti dibattito da un punto di vista degli storici degli storici economici anche degli storici della politica
E a questo punto chiedo
Vi chiedo appunto anche se abbiamo in pochi minuti sanno i nomi delle pennellate come diceva e Gaetano quindi quale
Diciamo il infastidito proprio che il mancato che sta mancando il sulle anche sull'autonomia differenziata
La la quale non si conosce bene come diceva sbrana ma nello stesso tempo tutti nella propria mente hanno foriera sarà foriera di ulteriori Ivan
Molto più grandi all'interno della quindi la percezione che in questo porterà ulteriori Dida e quindi può anche quali spunti pensabile che la storia fosse offrire come può tornare protagonista operator pare protagonista perché punto Siri riecheggiato Gramsci come la storia nota Cherie Currie
Alla all'inizio proprio anche la storia tu non è è maestra di vita dovrebbe essere mai stradina ma purtroppo si è perso questo questa funzione importante
E lo stesso blocca anche nell'introduzione uno dei suoi volumi importanti faceva riferimento faceva
Iniziava il suo volume con una domanda da parte di un bambino al proprio col Parma fosse nella storia perché è importante la storia
E lo chiedo a voi in questa quasi diciamo particolare anche nella storia del nostro Paese alla insomma ci troviamo oggi appunto si diceva che la giornate giorno dell'Europa d'après estremo chiamati a votare per l'Europa quindi pensiamo in un contesto che comunque è un contesto diverso una globalizzazione diverso addirittura alcuni anch'io non amo anche queste siamo in largo così la definiscono come il periodo della tempo globalizzazione questi termini
Nomina veramente conclude davanti non siamo in una globalizzazione diverso che non è quella degli anni novanta che non è quella di divide il degli anni Duemila ma la pandemia e nuovi strumenti tecnologici fanno definendo
Quindi ridare per il Mezzogiorno all'interno di questo congresso e quindi chi vantarci e quindi che si fondi voluta raramente dal conoscere in passato per meglio interpretare il presente o elastina ricordare pelle possibilità futuro
Infiniti
Infiniti spunti perché come dire dobbiamo fare a mio avviso una rilettura
Partendo da alcune parole e capendo come siamo arrivati nella la quale percorsi storici da quelle scelte politiche siamo arrivati nella situazione attuale quindi
Capendo come queste possono evolvere pensate semplicemente alle condizioni geostrategica geopolitiche di contorno come sono mutate profondamente nel tempo e quindi questo ruolo
Mezzogiorno piantato al centro del Mediterraneo che in condizioni assunto sicuramente in questo secolo è stato un fortissimo svantaggio
Questo si intreccia molto con il punto che sollevava in precedenza sulla circostanza che se non guardiamo con attenzione tutto quello che c'è intorno
Al sud non possiamo capire assolutamente niente dal suo futuro un conto è allargato dell'Unione Europea balcanici un conto e allargare l'Unione europea fino al Caucaso sono due scelte geostrategica diverse personalmente penso che la prima sia ottima seconda sia assai discutibile
E che condizioneranno il Mezzogiorno moltissimo differenze differenze e somiglianze
Sicuramente nel ventunesimo secolo si sono acuite le somiglianze nelle difficoltà all'interno del Mezzogiorno ma questo non deve fare il velo sulle differenze che ci sono con i colleghi della Federico secondo lo stiamo avviando un progetto di ricerca
Sull'asse di sviluppo italiano del futuro che l'asse Napoli-Bari
Questo non ho alcun dubbio se l'Italia crescerà nei prossimi cinquant'anni sarà grazie alla senato di Bali
E molto più preoccupate quello che avviene al di sotto del Pollino le tendenze degli ultimi quattro anni le condizioni sociali sono molto diverso cioè sarà un'azione che comunque combatte
E ha un ruolo molto importante dell'economia italiana europea e quello che c'è sotto eppure altre faglie tagliano il sud dell'area tirrenica molto più sofferente
Da un punto di vista sotto i Beady vista sociale dell'Adriatica e Napoli e la Campania condensa
Meravigliosamente questo insieme di contraddizioni e quindi ha il massimo delle difficoltà e ha il massimo delle opportunità
Autonomia centralismo sono anche due punti molto importanti dobbiamo tutti evitare come dire di intendere la correlazione per causazione
Il fatto che le Regioni siano nate negli anni settanta e gli anni Settanta siano stati quelli più problematici a mio avviso non significa necessariamente che la nascita delle regioni ha causato
Questi effetti dobbiamo fare un bilancio attento di questa esperienza anche perché non credo che l'evocazione del centralismo possa essere una soluzione per il Mezzogiorno non lo credo proprio questo non significa affatto non dire
Come ho provato a dire del mio primo intervento che le politiche pubbliche nazionali ed europee sono assolutamente essenziale sono assolutamente senza faccio solo un esempio
Se le politiche industriali europea si limitano a un allentamento degli aiuti di Stato questo significa che la polarizzazione territoriali Levodopa crescerà
E che quindi il futuro del della fabbricazione dell'innovazione in Europa sarà sempre molto concentrato e Giovanni sede politiche industriali dell'Unione Europea
Quindi neanche dell'Italia invece verteranno molto di più su un altro tipo di strumentazione ad esempio quella che c'è
Nell'inflation relazionate del governo americano questo sviluppo potrebbe essere il volto più bilanciato quindi decisioni che sono prese lontanissimo da noi che sono importantissime fanno i credo che ci serve un buono sforzo
Come dire di
Ora a conclusione un po'salomonica
Ma credo l'unica e cioè che
Non si tratta di vedere lotta assoluto del giornalismo l'assoluto centralismo come soluzione sono entrambi a mio avviso due strade negative è una combinazione delle due come tutte le combinazioni per questo share dalla storia
No per andare a capire per andare a capire
Che cosa è successo nel passato
Ancora da una coppia di Termini perequazione e solidarietà non sono termini caritatevoli Soro termini politici
Che sono nella nostra Costituzione
Che individuano delle modalità attraverso le quali le i diritti degli individui si esplicano
E dunque l'eguaglianza tra i bambini quando nascono fra gli anziani quando soffrono può essere maggiormente dalla Giunta perequazione è un termine che ha molto a che fare con la finanza pubblica
Ma è un termine fondante non è un un termine caritatevole
Solidarietà e un altro termine molto importante che il tuttavia la nostra Costituzione non declina mai in chiave territoriale e dobbiamo stare molto attenti da campagna non chiede al Veneto di essere solidale
La solidarietà e tra gli individui e della solidarietà tra gli individui
Che determina un effetto di maggiore avvicinamento delle condizioni territoriali anche nel lessico dobbiamo stare attenti chiudo dicendo
Che uno dei libri più se se se qualcuno mi dovesse chiedere che cosa posso leggere per capire un po'
Quale storia quale futuro per il Mezzogiorno ad indire di leggere elogio colto la tirannia del merito sì Michael Sandel che è un libro che non c'entra assolutamente nulla voi nel Mezzogiorno che non cita mai il Mezzogiorno
Ma che a mio avviso declina la cornice del dibattito delle idee per cui il dibattito delle idee quello che poi influenza le politiche pubbliche che poi sono quelle che influenzano la nostra realtà
Le politiche pubbliche sono fondamentali nel quadro europeo in cui l'azione pubblica circa metà del dimensione dell'economia le politiche che si fanno che non si fanno sono fondamentali
Ma le politiche sono fatte dalla politica che a sua volta influenzata dai modi di pensare che cosa ci dice Michael Sandel
Ci dice che Landau razione di quello che succede influenze normalmente quello che si fa
E che in particolare una narrazione molto prevalente negli ultimi trent'anni è stata quella del merito in base al quale chi ha avuto più sviluppo chi è arrivato un po'in alto lo ha fatto esclusivamente per proprie capacità personali e da questo
Sita in implicazione chiedete di sostegni o
O meccanismi perequativi siano sbagliati e che invece la spada sia quella di sostenere la iniziativa e la responsabilità individuale questa descrizione tossica
Degli eventi americani ed europei degli ultimi trent'anni è una descrizione assolutamente essenziale per il capire i termini del dibattito politico dei prossimi vent'anni
Questo non significa affatto
Che come forse si pensava un tempo sono le condizioni del capitalismo internazionale dei modelli di sviluppo tutte sold Gene che influenza non esito nei territori no abbiamo fatto i compiti a casa abbiamo imparato che ci sono molte del suo disabilità e molte condizioni endogene ma che non sono
L'unico
Neanche fosse il principale in questo periodo storico
Causa dell'esito finale l'esito finale un combinato tale capacità le le la voglia delle comunità di discutere di mettersi in gioco di criticarci
E di migliorare e le condizioni strutturali nelle quali tutti noi ci muoviamo e questa la via De
Rispetto alla quale la storia una funzione assolutamente fondamentale perché il diverso peso la diversa configurazione come dire del modelli di capitalismo da un lato
E delle modalità di responsabilizzazione di autogoverno dall'alto hanno funzionato
E la maniera migliore per capire come fossero funziona nel futuro grazie quatto quatto accattivante specifica lezioni strutturali all'interno delle quali ci muoviamo quindi la storia lo chiediamo proprio che fa storia a e grazie che veramente alla storia agli storici
Mi sento che azione acciaio faccio osserva ma io la nomina di questi contesti ricordo sempre che questo particolare sono l'unico laico in una quindi una congrega di chierici come non essendo io
Per Centelles Arnold sporca
Su
Un tre battute la prima dire e legittimo essere come dire causa cautamente pessimisti sul fatto che il lavoro degli storici dell'History che possano avere una qualche incidenza che rispetto alla azione politica
Per non non mi dilungo per i motivi che descrivevo prima
L'azione politica orizzonte molto ristretto sia dal punto di vista cronologico sia dal punto di vista per così dire concettuale qui non non non non fa progetti gestisce il il per il breve termine con conseguenze però voglio dire di fatto loro su una dimensione che è difficile rapportare a una visione che riesamina tutte le varie stagioni costretti svoltisi nel tempo di un determinato problema oggi c'è appunto non ricordo è chiara che ha citato il il di dobbiamo pubblicazioni di di Caravale che appunto sottolinea questo questo divorzio questa difficoltà di relazioni tra
Tra politica
E cultura anche qui siccome c'è qualche problema che non non su quale non bisogna essere diciamo ingenerosi ma oggettivamente senza nulla rimpiange di passati che simili Tizzano non c'è dubbio che come dire statisticamente la percentuale di intellettuali persone colte che popolano le aule parlamentari e drammaticamente diminuiti a quindi come dice proprio una questione per così dire di difficoltà di trovare i punti di
I punti di aggancio
Per altro verso ci sono un sacco di argomenti che sarebbe interessante
Affrontare non mi riferisco a livello specialistico che a sue regole sugli oggetti che nel mio gruppo e non si può come dire sindacali non hanno in alcun modo ma per esempio io sono no molto diciamo appassionato all'idea di descrivere
Come è cambiato si ci riferiamo solo la storia più recente come sono cambiati i flussi di consenso elettorale nel Mezzogiorno perché non tra gli specialisti ma nell'opinione comune sembra quasi che il medicinale sia immobili mobili Corno stato mobilissimo a investito per così dire glielo giusto o sbagliato questo non interessa più volte su diverse opzioni
Politiche tranne normalmente delle grosse delusioni ma non è un mondo immobile
E quindi come dire abbiamo anche la sorpresa proprio Annapurna oppure che la la città più sabato dell'Italia dopo Torino
Perché c'era questa relazione privilegiata con con la casa regnante che che Point ce la siamo ritrovata
Non non tutta Napoli ma insomma un pezzo della comunità perciò siamo idoneo borbonico un po'un paradosso anche questo uno dei movimenti che come dire legittima richiesta però e chiudo sempre con questo con questo aspetto che è fondamentale
Cioè non stringere il o altro in un perimetro profili che esclusivamente territoriale ma guardare di fenomeni in un logica più in una dimensione più grande quello che per l'inno dei per i modernisti è ovvio perché se sparliamo nel Mezzogiorno stiamo parlando di un testo di un sistema che ecco vestire
Europeo e anche ex europeo quindi come dire di un di un grande sistema quindi è un'ovvietà farlo per i impedì contemporaneisti potrebbe essere paradossalmente più difficile perché non c'è per così dire la cornice politico-istituzionale ma e indispensabile che gli argomenti vengono visti in questo orizzonte più largo altrimenti come dire rischiamo di fare un'auto osservazione che non tiene conto di tutto quello che accade all'intorno anche un intorno vicino e
Ma che almeno ci sia come metro di misura nel quadro europeo oggettivamente bisognava andare oltre ma non bisogna nemmeno chiedere troppo essere troppo ambiziosi grazie
No e anch'essa della Santissima tavola rotonda in compenso insieme punti provvisori
Tavole rotonde per ulteriori approfondimenti con Gaetano Sabatino storico economico ottimo scampo e tra l'altro tra i più attivi anche all'interno del dibattito e anche ideatore in certo qual modo nella tavola rotonda di oggi insieme anche a Filippo disperati quindi che cosa
In ma io sarò telegrafico cani nel nomina riprendere lo spunto di Alessandro Testa diceva deve essere l'unico laico tra dei Chierici e per richiamare Celebre testo di FLI ambientata sul tradimento dei chierici perché credo che uno degli aspetti su cui insistere certamente quello del ruolo anche di una classe di studiosi che e ricercatori in questo processo non e forse in questo senso rivendico il mio diciamo nel ruolo di studioso dell'età moderna nel capire che una parte importante di questo percorso di recupero di un ruolo degli studi su questi temi su gli storici e di tornare indietro ha delle radici anche più lontane
Appunto ci sono movimenti neoborbonici ci sono mondi enti che imboccano improbabili nazioni padane ci sono c'è tutta l'Europa che attraversata da una rilettura storica
Tendenzialmente funzionale come spesso accade nella storia a sostenere delle posizioni del la contemporaneità e va benissimo
Ma vedo molto fieri vuole la voce degli intellettuali che contrastano anche queste riletture polarizzate quindi un elemento in più che richiama i veri e proprio questo come diciamo passaggio obbligato sempre di questo percorso grazie mille
L'assenza di però altrettanta attenzione
Abbiamo ora quindici minuti di stretta osservanza tasse per il nostro comprendere oggi sporco
Nel tempo opaco
Sarà
Cibernetica
Per un chip la gauche compagna ventilato tutto questo rinnovato possiede annotazione dell'istituto che si occupa paterno Pamparana
In un cammeo dedicato ante ricerche in corso
Chi
Mi fa molto piacere presiedere
I tempi sono strettissimi e dunque passo subito la parola a Dario Salvatore assegnista di ricerca e storia economica del vestita di Udine
Attualmente
Impegnato in una ricerca sul patrimonio culturale sui gli spazi di confine in guerra ma che oggi ritorna su uno dei del su un'altra ricerca
Per la quale ho avuto anche occasione di incontro confronto
Dedicata a Napoli tra Porto retroterra e abbandonare prospettive di ricerca tramite nove con spazio temporale tra il mille novecento e mille novecentoquaranta prego grazie salva tutti allora dovesse cronometro lo si
Veniamo via subito al punto allora questo mio breve intervento vorrei soffermarmi sostanzialmente su tre elementi uno diciamo il metodo quindi l'approccio interpretativo allo studio la portualità napoletana Cristo
Adottando sì in secondo luogo le domande interpretative alle quali società hanno di dare un contributo al terzo alcuni temi problemi che sono emersi in questi anni di ricerca
Dando direttamente all'approccio io posso dire che ho guardato in questi anni con una certa curiosità nonché interessa un dibattito che si è hanno avuto a livello internazionale il mondo la storiografia marittimo sullo studio la portualità dibattito teso a recuperare potremmo dire un approccio quali-quantitativo nello studio Bortoli tra cioè non ridurre lo studio dei porti ai soli numeri che porti fanno quindi movimentazione merci movimentazione passeggeri per cui questo
Potrebbe diciamo ridurle a delle sorti di isole urbane invece recuperare anche in un'ottica di alleanza con altre materie come la geografia economica il rapporto con i territori quindi il retroterra e lava mare
Infatti questa questi approcci guardo al Portico ma dei gay due il comma delle porte e metto in relazione appunto un territorio che si geografico mai geografico relazionale cioè mettere in relazione agli utenti reali e potenziali che possa essere riprese singoli operatori commerciali ma anche singole persone comuni
Che si servono dei servizi del porto per entrare in relazione con altrettanti persone utenti di altrettanti retroterra di altrettanti porti infatti per dare una definizione a me piace considerare i porti importiamo alle porte di Napoli una sorta di il fascio di relazioni un punto fisico in cui si concentrano queste relazioni né dal porto poi si irradiano che sono un orizzonte che è chiamato tecnicamente orizzonte marittimo
E sono relazioni materiali perché sono merci sono persone che noi vediamo fisicamente ma sono anche relazioni immateriali
Sono dolori sono conoscenze sono informazioni che sono anche fondamentali nella costruzione dei circuiti commerciali come ci ricorda Douglas North che su queste cose c'ha vinto anche un nome
Quindi andando coi invece e concludendo un attimo approccio quindi che cosa posso di opportunità divento lo studio di questo facile l'azione in funzione del tempo capire quali eventi
Locali nazionali internazionali e quali politiche locali e nazionali e internazionali influiscono su queste relazioni tra i territori attraverso il porto vedere quali politica quali eventi vanno reciterà cambiare sensibilmente queste relazioni
Andando invece alla domanda sorella sia io posso dire tecnicamente letteralmente sono partito da questa lettura il famoso tesse intervista sulla storia di Napoli diversi album
Amareggiato a Giuseppe Galasso a Galasso i due autori nelle pagine dedicate al fascismo diciamo alla fase d'asta del fascismo si interrogano molto sui progetti che il fascismo ebbe per la città di Napoli sublimata in quei famosi slogan regina del Mediterraneo c'è Napoli origine mediterranea slogan coniato Mussolini in persona del famoso discorso a San Carlo che precedette la marcia su Roma
è poi quello forse più famoso di porto dell'impero dopo la conquista dell'etiope la fondazione dell'intero quello che mi colpì era la costruzione risposta da parte i Galasso perché in parte superavano vi sono un po'dicotomica che in parte forse ancora c'è di considerare da un lato no è tutta potremmo dire fuffa è tutto
In concretezza perché in fondo sono slogan quindi è propaganda non ha nulla di precipitato storico
E dall'altra invece chi sostiene il contrario esattamente l'OPA ricontare scendono e in realtà perché perché noi abbiamo la mostra delle terre d'oltremare abbiamo la stazione marittima c'abbiamo anche delle prove monumentale Ricci
Confermano una linearità una progettualità da parte del fascismo invece Galasso
Introduce diciamo un discorso secondo me un po'più articolato at luce due occhi concetti chiave che sono entrati nel mio bagaglio
Dice il cachet visione di città e Indirizzo relativo cioè considerare provare a immaginare questi slovena come delle visioni di città cioè come immaginare lo sviluppo della città su quali binari stipa Istra darsi lo sviluppo e la città e di conseguenza cari dire indirizzo operativo cioè le politiche anche pubbliche di investimento cosa si finanza persone si finanza su cosa si punta su quali settori su quali attori si punto o meno e quindi capirà anche la coerenza tra una visione all'indirizzo operativo
Quindi nella definizione costruzione
Ho saltato però va be'
Della domanda il punto di partenza riprendendo il discorso i Galasso e dire siamo in presenza di soli slogan oppure divisi unicità perché appena si sia possiamo dire si entra associare queste cose poi tutto si scopre che addirittura i titoli sono tre
Contenuti e non l'arco un breve arco di tempo
E tutti e tre semanticamente legati al mare il che secondo me non è secondario cioè tutti e tre immagino una relazione particolare a Napoli e il mare
Ma domanda poi consequenziale l'alternanza di questi titoli ancora una volta e puramente retorica e io la dimensione retorica comunque non l'amico ovviamente
Ma presuppone anche un cambio di obiettivi di strategie di attori già solo il passaggio da una regina mediterranee gli anni Venti a un porto dell'impero e siamo sempre dentro la cornice fascista
Sottende in cambio di visione di città in cambio di approccio su quali attori quali politiche
E continuando tali visioni e funzioni sono i prodotti solo forza politica economica endogene sorge questo il primo vero stress testa la domanda perché qui si conosce la coerenza del fascismo
E con una certa retorica politica costruisce uno una narrazione di città lentamente periodi Zante il fascismo con questi slogan periodi c'è la storia la città perché dice c'è un prima e c'è un dopo
Il primo in tutto il periodo liberale che non ha saputo dare a Napoli un ruolo è uno scopo una funzione dopo la perché il ruolo di capitale poi siamo arrivati noi abbiamo tornato questi sono dei termini
Che il fascismo di Rizzato donata alla città un ruolo uno scopo uno nel sistema portuale italiano è proprio il sistema economico paese
Ma siamo ed è qui la domanda siamo davvero certi che è tutto no realtà calata dall'alto e posso oppure c'è un'azione Botto un atto di alcuni gruppi alcuni circoli di economici della città che si fanno portatori addirittura superato il fascismo su certi aspetti e poi il nocciolo della questione
Pur volendo ammettere siamo di fronte a delle visioni di città che comunque si opera c'è anche un indirizzo operativo cioè si cerchi di sollecitare il circuito in questi relazioni che ha l'hinterland economia napoletano con lo spazio mediterraneo Mione prima di tutto
Quanto è un discorso di valorizzazione di preesistenti Circuiti economici quanti invece vanno ad alterare quella nella storia economica dei territori retrostanti il porto questa è la domanda chiave
è l'ultimo qual è stata la risposta del tessuto economico a tutte queste sollecitazioni comunque hanno luogo spinti in poco più di vent'anni però il tempo mi è finito quindi giusto
Faccio diciamo una Santa telegrafica di diciamo un no non così a certe legati a secondo me sul punto numero due perché poi il punto nodale secondo me perché queste visioni di città che non nascono col fascismo attenzione ai fatti come avete visto la prima Sly i periodi non coincidono ma secondo me grande parte ha avuto il periodo della Grande Guerra l'idea di mediterranei da Di Napoli
Come l'uso che si costruisce su un peccato originale
Su una sovrapposizione di due concetti che non necessariamente coincidono la centralità geografica la centralità economica
Il fatto che Napoli sia al centro del Mediterraneo non significa necessariamente che sia al centro e sui circuiti economici
Perché se noi andiamo a vedere la storia con il dottor la storia economica retrostante il porto quindi lei riprese dove si approvvigionano e dove vendono quindi anche i mercati di riferimento e le attività del porto vediamo che all'epoca quando il fascismo prende potere Mussolini dice che Napoli è la diciamo la punta avanzata dell'Italia mediterranea Napoli è in verità un porto fortemente euroatlantico c'è Napoli guarda all'Atlantico non guarda al Mediterraneo quindi c'è un errore di percezione delle relazioni del territorio con lo spazio con molto forte che poi porterà diciamo a tutta una serie di corto circuito di tra azione risposta del territorio
Qui diciamo ogni concludo per prima
Grazie grazie a dare a Salvatore effettivamente fin dal primo Ottocento di pettorale Napoli guardava l'Atlantico
Ascolteremo poi il nostro Descartes Santa rigidi maschili Migliorini su queste ricerche se stiamo ascoltando passo la parola a Renato Raffaella moroso Università di Napoli Federico secondo
Che ci parlerà dei finanziamenti della Bei in Irlanda nel Mezzogiorno una comparazione aprendo
Molte grazie o tasso da intervento che cercano di seguire diciamo riassumendo nella speranza di stare nei tempi della della relazione
Una comparazione dei finanziamenti della Bei tra mezzogiorno e l'hanno Irlanda le ragioni della comparazione
Nascono dalla considerazione che sud Italia Irlanda rappresentano due casi di studio di rilevante interesse per lo studio diverse del processo d'integrazione europea nelle sue molteplici dimensioni della cooperazione economica dell'evoluzione anche nel contesto sociale del mercato del lavoro
L'Italia con chiaramente con il Mezzogiorno entra nella Comunità economica europea nel cinquantasette l'Irlanda
Fa parte del primo allargamento della Comunità nel mille novecento
Settantatré
Entrambe le aree regionali entro nella comunità come aree caratterizzate da pesanti e gravi problemi di sottosviluppo
Motivo per cui le istituzioni nate con il Trattato di Roma tra cui la banca europeo è sicuramente quella che s'impegna maggiormente l'erogazione di finanziamenti per lo sviluppo regionale
Giocano un ruolo essenziale nel determinare strategie di sviluppo economico e di riduzione di divario di squilibri regionali all'interno di questi territori
Ricordo solo rapidamente che l'articolo centotrenta del Trattato di Roma fin dalla banca l'aveva degli investimenti il compito di facilitare mediante la concessione di prestiti e garanzie
Senza perseguire scopi di lucro il finanziamento di progetti che al primo punto dell'articolo otto
Contemplano proprio la valorizzazione delle regioni meno sviluppate
Per l'Irlanda il Mezzogiorno la Bei ha un ruolo essenziale cerco di spiegare brevemente le ragioni storiche di lungo periodo invece congiunturali al momento dell'ingresso nella cioè di questa comparazione
Nel lungo periodo e Orlando a mezzogiorno sono regioni del continente europeo caratterizzate da cronica condizione di sottosviluppo che si manifestano nelle loro visioni anche più drammatiche a metà del mila ottocento tra mio centoquarantacinque l'Irlanda il teatro della più terribile carestia che in qualche modo conosce
Il il continente europeo la cosiddetta Grande fame irlandese
Pur essendo a contatto vicinissima geograficamente invece con il paese insomma europeo che mostrava le caratteristiche di sviluppo più avanzato in quel periodo storico allo stesso modo il Mezzogiorno i problemi della fame della nutrizione sono per lo più di Solti fino al secondo dopoguerra la riforma agraria interviene sono nel mille novecento
Cinquanta implementata anche grazie al lavoro della Cassa del Mezzogiorno ricordo diciamo male Rossi Doria negli scritti sul Mezzogiorno pubblicati nel mille novecentottantadue
Fornisce le iscrizioni dalle tinte molto vivide della fame del Mezzogiorno dice la miseria di gente che non aveva scarpe che viveva nelle capanne o in una sola stanza
Non aveva da mangiare a sufficienza perché secondo il vecchio detto mangiava pane d'erba cotta
Pesano le condizioni insomma del Mezzogiorno nell'immediato dopoguerra assimilabili in poche leve d'Irlanda ecco della della grande fame
Seconda caratteristica storica di lungo periodo la presenza di forti divari regionali lungo la direttrice Artico non alzo la direttrice nord-sud caratterizza tanto
Il Mezzogiorno nel contesto del paese italiano quanto Irlanda nel contesto di un Paese insomma con una parte nord nord est molto più a contatto con il Regno Unito politicamente e religiosamente insomma con tutto quello che significa il anche la contrasse conflitto politico religioso ed etnico in Islanda mentre la parte sud sicuramente più più marginale quindi anche i divari regionali articolati nella storia lungo la direttrice nord-sud accomunano nel clan del Mezzogiorno in questo senso
Altra caratteristica in Comune senz'altro abbiamo letto aver conosciuto le prolungate migrazioni come quasi modello quasi come dire aspetto peculiare del modello di sviluppo tanto dell'Irlanda quanto della del Mezzogiorno
Modico aspetto nucleare del modello di sviluppo perché dal punto di vista anche della pianificazione economica e il Mezzogiorno ne è un esempio nel secondo dopoguerra l'emigrazione assume urlo determinante nel garantire la viabilità finanziaria del modello di sviluppo basti pensare agli effetti prolungati che all'emigrazione sul l'equilibrio del mercato del lavoro così come sul riequilibrio della bilancia commerciale della bilancia dei pagamenti
E quindi sulla possibilità di garantire anche in questo caso un riequilibrio dei conti il piano Vanoni nel mille novecentocinquantacinque in Italia cita la possibilità di aumentare le rimesse da ottantacinque a centoventicinque miliardi di lire come uno dei fattori capaci di di garantire dice di di di di ristabilire un equilibrio nei conti italiani
Vengo le ragioni della compare della comparazione invece congiunturali che accomunano in qualche modo Mezzogiorno Irlanda al momento dell'ingresso
Nella CEE innanzitutto la struttura dei settori produttivi tanto il Mezzogiorno le cinquantasette quanto l'Irlanda nel settantatré sono aree regioni prevalentemente agricole caratterizzate da una prevalenza del settore agricolo nel Mezzogiorno e la
Ma al momento dell'ingresso nella comunità oltre il trentaquattro per cento del PIL divenga settore primario più della cinquantasette per cento della forza lavoro è occupata
In agricoltura condizioni che in qualche modo si riscontrano allo stesso modo ma anche in Irlanda
E di conseguenza nel settantatré di conseguenza ne deriva che in qualche modo alla elaborazione di strategie di sviluppo in qualche modo si confronta con settori una struttura produttiva che sono in qualche modo sovrapponibile tanto nel Mezzogiorno quanto in Irlanda altre due caratteristiche in comune la levato l'elevatissimo tasso di disoccupazione che caratterizza tanto il sud Italia quanto l'Irlanda di cui l'immigrazione è un sintomo che diciamo tipica di queste zone en tanto nella feriti diciannovesimo secolo quanto il secondo dopoguerra e poi la dinamica demografica che per quanto riguarda li mezzogiorno del secondo dopoguerra ieri l'anno del settantatré vede numerose pur numerosi punti
E di contatto insomma al momento dell'ingresso della cioè l'Irlanda con il Mezzogiorno sono a tutti gli effetti delle are
Depresse ne deriva che sulla base di quanto stabilito dall'articolo centotrenta il Trattato di Roma sono eleggibili a ricevere aiuto in maniera privilegiata ma la bancarella degli investimenti una previsione che gli stati membri decidono di rafforzare con l'adozione di un documento che fa da scuola un po'il contenuto è paradigmatico per la storia d'integrazione alla pelle cinquantasette che il protocollo concernente l'Italia legato e i trattati di Roma non sorprende la scelta di allegare ai trattati di adesione dell'Irlanda il settantatré un protocollo concernente l'Irlanda che sostanzialmente ricalca il contenuto di quello per il sud Italia
Di grande interesse il terzo capoverso della del protocollo concernente l'Italia che diciamo si lega l'articolo centodiciassette
Quello sulla parificazione del progresso del Trattato di Roma che in qualche modo riconosce la validità del programma di sviluppo italiano ma soprattutto l'interesse comune nel programma di sviluppo ed erano quindi in qualche modo europeista per la prima volta nella storia
Ha dei conti mentre aveva la questione meridionale cioè passa l'idea che fondamentalmente avere un'aria ritardo di sviluppo non conviene a nessuno in un contesto di interazione e di cooperazione economica internazionale
Vengo a diciamo mi avvio a conclusione
Non dilungando mi sulla tipologia di finanziamenti erogati nel Mezzogiorno ne dell'anno dalla Bei ma cercando e di un'analisi per settori ma cercando di come dire
I posso tanto lento rendere disponibili i dati insomma che questo modo di raccogliere grafici elaborati ma delle considerazioni conclusive che ci danno in qualche modo qua del
Linee interpretative su quanto il Mezzogiorno sia stato anche dal punto di vista dell'elaborazione di una teoria dello sviluppo un caso paradigmatico e quali invece differenze ci sono state con il caso irlandese
La comparazione quindi su anche i finanziamenti erogati dalla Bei ci permette di tracciare alcune linea conclusive i finanziamenti al settore delle infrastrutture sono largamente prevalenti per entrambe le aree regionali
Anche in Irlanda dunque ne deriva che il problema essenziale com'era stato per il Mezzogiorno nel dopoguerra riguarda la predisposizione dei prerequisiti per lo sviluppo innanzitutto
Una tendenza che è anche confermato dalla localizzazione dei finanziamenti della Bei piuttosto nelle contee del Nord Ovest e Sud Ovest da Andersen beh non diciamo nella Nord Est già più sviluppato anche in Irlanda i settori dell'energia acqua telecomunicazioni beneficiano di molti prestiti
Vi è poi una notevole diversificazione nella tipologia dei settori finanziati dalla Bei acqua agricoltura infrastrutture educazione energia telecomunicazioni trasporti sviluppo urbano dunque come si era verificato nel Mezzogiorno la strategia comunitaria mica determinare stimolare un significativo numero ed investimenti nella più ampia varietà i settori produttivi
Così da determinare effetti di spillover positivi e questo conferma in qualche modo che anche il background teorico di riferimento dei intervento della Bei
Fa riferimento alla litri e sulla in crescita bilanciata suo sviluppo equilibrato e subito push di Rodano e sui poli di sviluppo industriale di per dunque soltanto nel Mezzogiorno quanto in Irlanda
Assumono pena certa rilevanza i prestiti globali e questo conferma un po'l'importanza paradigmatica
Nell'intervento del Mezzogiorno il primo prestito globale erogato dalla Bay favorito dall'Isley mer nel Mezzogiorno nel mille novecentosessantotto
Nella sono largamente impiegati in Irlanda in qualche modo rappresenta un tentativo di bilanciare la strategia se da un lato si finanziano infrastrutture grandi industrie dall'altro con i presidi verbali si ferisce la la crescita di piccole e medie imprese ho rilevato nello studio e concludo con questo due importanti differenze tra la strategia implementate nella Bay dalla Bei nel Mezzogiorno in Irlanda
Islanda beneficia di numerosi finanziamenti nel settore agricolo cosa che non accade nel Mezzogiorno
Per due motivi nel Mezzogiorno lei forma Granja viene avviata nel mille novecentocinquanta è sostenuta per lo più dalle spese per la con la Cassa del Mezzogiorno la cioè viene così te ne mille novecentocinquantasette quando inizia il secondo tempo dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno volto all'attrezzatura e all'industrializzazione delle regioni meridionali di conseguenza la Bay la cui strategia sostanzialmente allineata di cui a quella dei governi nazionali
Non ha una prevalenza non mostra prevalenza d'interesse per il settore rifinanziata settore agricolo nel Mezzogiorno
Secondo importante per il Mezzogiorno all'ingresso nella cioè la PAC non hanno la stessa importanza lo stesso impatto che ha in Irlanda dove l'aumento dei prezzi agricoli dopo l'incremento con l'ingresso nella Comunità economica europea stimato oltre il trentacinque per cento quindi delle imprese agricole assume un'importanza rilevante nel contesto dell'intera struttura produttiva irlandese
Seconda differenza d'Irlanda delle vicende misura maggiore rispetto al Mezzogiorno d'investimenti in formazione educazione si tratta di cinque presidi indiretti per quasi ottica equivalente di ottantatré nel milioni di euro ai quali vanno aggiunti i limiti numerosi finanziamenti dell'androgino a fondo sociale europeo e tra gli Stati che beneficiano in maggiore misura tra quelli europei
Una eventualità che non si verificava il Mezzogiorno per una per due ho avuto modo di riscontrare per due ragioni la prima nel Mezzogiorno a partire soprattutto dagli anni sessanta investimenti informazioni sono delegati alla forma ex come emanazione in qualche modo della Cassa del Mezzogiorno
Seconda ragione il meccanismo
Originario di erogazione di finanziamenti del fondo sociale europeo al momento della sua costituzione penalizza in modo significativo l'Italia perché il meccanismo di finanziamenti prevedeva l'anticipazione delle spese in conto capitale da parte dello Stato e poi il rimborso successivo da parte del fondo
Con previsione che per l'Italia risulta diciamo sfavorevole dal momento che non han dispone di grossi capitali da impiegare in questo senso il e da questo proposito non sorprende che tra gli animatori della riforma del Fondo sociale europeo nel mille novecentosessanta ci siano Donato scatti in e gemello Levi Sandri che erano impegnati nel Comitato permanente se l'impiego sull'occupazione della comunità economica europea
Con questo concludo storie del tracciato delle linee diciamo interessa di certo interesse per lo studio di una comparazione che continua che al momento sto approfondendo con gli studi dei verbali del consiglio d'amministrazione della Bei terrà diciamo identificare anche il ruolo di personalità importanti nel determinare l'erogazione di prestiti e finanziamenti alla all'Irlanda
Grazie
Beh cominciamo a dire che ci sarà sarà piacevole avere un'altra occasione per ascoltare con più calma queste ricerche un appello affitto in questo caso agli organizzatori al comitato scientifico oppure ornata per avere ci spazio ancora per queste ricerche perché come diceva stamattina
Gianfranco Viesti e ci serve la storia ci sarebbe davvero
Molto interessante anche questo intervento su questa comparazione blanda mezzogiorno due aree marginale
Allontanate ancora di più dopo negli anni di crisi tra le due guerre quindi che hanno accumulato un ritardi che
Passo subito la parola
Nel rispetto dei tempi
Allora ai due colleghi Marco Bertucci sorte Francesco Oliva Marco Bertuccio e un borsista Brigida rossa della Fondazione Banco di Napoli e si sta occupando della sezione credito industriale del Banco di Napoli
Francesco diverse università Federico segni secondo assegnista di ricerca sta lavorando invece sulla sezione Credito fondiario del Banco di Napoli sempre relativamente agli anni cinquanta
E loro ci parleranno
Dell'attività delle sezioni appunto di credito fondiario e Credito industriale del Banco di Napoli nella ricostruzione del Mezzogiorno tra il mille novecentoquarantacinque e il mille novecento cinquantacinque
Prego grazie
Allora intanto buongiorno a tutti grazie professoressa per la presentazione
L'obiettivo di questo intervento appunto dal titolo per una stradina Banco di del Banco di Napoli attività delle sezioni credo fondere credo industrie la ricostruzione del Mezzogiorno
Va inserito all'interno dei nostri due ruoli che abbiamo in questo momento cioè all'interno del Meazza Federico secondo un assegno di ricerca che ha un progetto molto ambizioso di continuare l'opera di Luigi De Rosa interrotta al mille novecentoquarantanove quindi io ho iniziato da poco a lavorare su questo tema
Cercando di tracciare una linea che vada dalla fine diciamo della seconda guerra mondiale fino poi al al mille novecentonovantasei vide la fine del Banco di Napoli mentre il mio collega Marco Bertuccio
Si sta occupando appunto all'interno della borsa di studio Luigi De Rosa
Della sezione specificatamente della Sezione di credito industriale
E quindi l'obiettivo di questo intervento ha come punto di illustrarvi la nostra ricerca in corso in questo momento così diciamo da va presa un po'come una roadmap diciamo così vogliamo illustrati appunto come intendiamo procedere ad approcciarci a questi due temi
L'idea di lavorare su questo argomento sia avvenuta ragionando insieme sul fatto che all'indomani della della fine della seconda guerra mondiale i danni subiti dai maggiori centri urbani del Paese
Erano ovviamente incalcolabili sir Romano il punto siamo entrambi di Roma quindi conosciamo un po'il contesto se Roma in qualche modo grazie al suo status di città aperta era riuscita a salvarsi in qualche modo e non vanta venti anche se poi sappiamo ovviamente che alcuni quartieri non sono stati esenti come per esempio San Lorenzo
Napoli come anche le altre grandi città ovviamente non si può non si può dire lo stesso Napoli subito il fu proprio al centro anche di grandi sconti tra partigiani e nazifascisti alleati e quant'altro e quindi già all'indomani la liberazione quindi dopo il mille novecentoquarantaquattro la città deve fare i conti con degli ingenti danni di guerra e distruzioni
Da città sono appunto incalcolabile
E in questo contesto appunto la nostra convinzione quindi perché studiare il Banco di Napoli perché riavvicinarsi all'Astra del Banco di Napoli perché è nostra convinzione che l'ultimo dei processi di ricostruzione del capoluogo campano e più in generale anche e l'analisi delle questioni sociali economiche urbanistiche inerenti a Napoli non possa prescindere dallo studio dell'astro del Banco di Napoli cioè in qualche modo Napoli e il e il banco sono due realtà che si intrecciano perfettamente quindi per studiare uno bisogna studiare
L'altro e viceversa e e non soltanto ovviamente fermarci a Napoli ma anche per lo switch tutto il Mezzogiorno perché il Banco di Napoli una realtà capillare che si estende in tutto quanto il territorio del dei loro meridionale
E quindi però per questo le nostre ricerche si focalizzano sull'approfondimento del rapporto tra il Banco di Napoli e il suo territorio attraverso analisi approfondita delle dell'attività specificatamente di due delle sezioni più importanti ovvero sezioni credo fondiario
E quella dell'industriale
Io ho già studiato grazie al ai finanziamenti delle borse di studio Luigi De Rosa
Il la sezione credo fondiario dalla sua riattivazione qui dal mille novecentoventinove fino al mille novecentoquarantatré cioè Fini fino alla fine del del fascismo gli interventi che che il Banco Farina senti che il banco fa sia dal punto di vista privato che dal punto di vista pubblico sono a Sorrento ingenti e quindi si possono quantificare attraverso l'utilizzo di fonti che a brevi andrò ad illustrare e e quindi mi sembrava anche doveroso continuare questo percorso quindi partiamo dalla riattivazione del mio novecentoventinove
Titolari del fascismo e poi aprire un secondo capitolo e quindi gli interventi tutte le politiche insomma economie del Banco di Napoli nei confronti della ricostruzione del sud Italia
Gli interventi che il banco
Fatto abbia avuto già modo di vedere alcune fonti diciamo così ecco basti pensare che solamente alla p almeno centoquarantacinque i danni del solo patrimonio del Banco di Napoli ammontavano a settecentoventinove milioni di lire quindi insomma il lavoro che c'era da fare era
Però abbondante
Cosa molto interessante all'interno delle sezioni che lo fondiario sono i rapporti che essa intrattiene non solamente con i privati cittadini quindi elargendo mutui diciamo così ma stipulando mutui scusate ma anche con piccole intese ma soprattutto enti statali di una certa rilevanza come per esempio l'Ina Casa l'inciso e quindi l'Istituto nazionale per le case degli impieghi dello stato e anche gli Istituti autonomi di case popolari rapporti che intrattiene sia durante il fascismo che poi successivamente anche nel periodo della ricostruzione
Dal punto di vista puramente metodologico le fonti sono variegate molto numerose con qualche criticità da segnalare che in calce socio tempi magari le posso illustrare comunque
Primariamente utilizzeremo i verbali dei consigli di amministrazione del Banco di Napoli
Purtroppo non sono appunto non non non sono in disponibili invece i verbali specifici delle due sezioni quindi però all'interno dei per delle delibere dei verbali del consiglio d'amministrazione siamo riusciti a trovare molto materiale
Per arrivare anche facendo un percorso all'interno del delle delibere relative al Credito industriale credo fondiario
I rendiconti al consiglio generale e il Bilancio i bilanci ci consentono anche di elaborare tabelle grafici e quindi anche quantificare proprio a livello numerico l'impatto che queste politiche hanno avuto all'interno
Del perito della ricostruzione
La bellissima rivista nostro avviso rassegna economica che riporta una quantità di dati non soltanto sul Napoli sul Meridione ma su su tutta la l'Italia insomma ed è dettagliatissima soprattutto nel primo quinquennio mi pare dare quarantanove cinquantacinque estremamente dettagliata e ricca di dati
E poi il quotidiano il Mattino che comunque cento raccordo chiave secondo noi del profondo rapporto tra al il Banco di Napoli e la città di Napoli
Ovviamente ci saranno anche altre soluzioni a chi vi
Sì che verranno consultate come per esempio col diciamo l'Archivio centrale dello Stato di Roma l'archivio storico che la Banca d'Italia e quant'altro e volevo lasciare premente la parola al mio collega per la questione invece declino industriale si consegnò colui magari presa più di me
Buongiorno a tutti e grazie
Allora l'obiettivo principale della ricerca ed emaciato appunto complementare mia di Francesco è la valorizzazione del Banco
O meglio lavoro età valorizzazione dell'archivio del banco e tramite la valorizzazione dell'archivio del Banco quindi la valorizzazione della storia di quella che termini quelle riguarda appunto
La mia ricerca uno specifico è la questione economico sociale politica e quindi strutturale del Mezzogiorno
Era idee tutt'oggi a mio avviso che passando stilizzazione tendenzialmente quindi la mia ricerca si focalizzerà sull'attività della sezione dividendosi tra del Banco che come è noto viene ufficialmente fondata nel mille centoquarantasei
Quali culmine di un processo legislativo che come insegna proprio Luigi De Rosa a inizio almeno due anni prima e all'interno ancora più nel particolare dell'attività dal sito industriale Pierfrancesco ci siamo imbattuti in un caso studio specifico che a nostro avviso può essere particolarmente interessante sia per quello che riguarda appunto l'attività più propriamente industriale etica ed industriale del Banco ma anche edilizio stiamo scoprendo per l'attività appunto di costruzione gli impedì provi agitati nell'aria Campana né Napolitano e che il ruoli un'impresa la più grande impresa tessile del sud Italia che era la manifattura mattatore Cordisco Daniele meridionali
M. CM punto la sigla penso sia un po'era molto nota e perché quest'impresa quest'impresa passa al banco
Intorno agli anni Trenta creata nel mille centoventotto il banco assume una partecipazione azionaria tipi rilevanza di maggioranza in realtà in questa impresa
Intesa che il Banco mantiene fino al mille novecentocinquantasei anno in cui il ruolo assunto fino allora Banco passa a un altro protagonista thrilling sensazione di italiana e del Mezzogiorno che l'IRI
E quindi anche dati i miei studi precedente il dottor Conti mi sono occupato di ieri e di privazioni internazione dell'IRI ho trovato particolarmente interessante anche questo incrocio fra un istituto che gruppi come il Banco di Napoli e appunto un ente che non ha bisogno di tentazioni quale appunto teli di
Grazie a
Abbiamo completato l'ascolto delle relazioni per cui passo subito la parola aleggi mascelle Migliorini
Università di Napoli L'Orientale e discuterà vetrini Sergio presenta delle quattro ricerche presenta
Io ringrazio intanto questi quattro storici che danno fiducia nelle possibilità che la storia
Abbia un ruolo diverso da quello
Che è stato lamentato oggi assolutamente meglio assolutamente impeccabile nove storici ormai ci chiamano per il cappello storico Carlo Filippo
Ne ho proprio misure recenti per alcune iniziative che si stanno pensando perché l'anno venturo pare che sarà il due mila cinquecentesimo anniversario
Della Fondazione Di Napoli se non di parte note c'è un po'di movimento movimento sì sì
Devo dire che assicuri notizia sicura perché l'obiettivo sicura come sono queste cose l'ho verificata con alcuni autorevolissimi storici dell'antichità e mi dicono che tra i cinque e i quindici anni di differenza che non è poi una cosa naturalmente a scalati di secoli di millenni è poco
Ci siamo ci siamo legittimo pensare che noi abbiamo nella parte del Napoli sono due mila cinquecento anni di vita l'anno una una cosa che sembrerebbe per così dire fatta per gli storici ma gli storici invece rimangono un pochettino sì perché noi entriamo per garantire le date
Il la sicurezza che non non si è sbagliato quel rigo ma che noi abbiamo un pensiero sulle cose credo che sia ormai perso nella percezione pubblica generale i sociologi e gli economisti gli psicologi tutte le altre attività dell'umano ingegno soprattutto oggi anche fortunatamente artisti musicisti eccetera hanno una visione generale delle cose analisi chimiche
Quel poco che rassicuri che non ci sia non ci si è sbagliati di troppi secoli siccome caso del di Milena una condizione che non abbiamo voluto puro quindi non possiamo lamentarci poi perché siamo per Italcementi
Ma non è il caso qui occorso tra
Percorrendo la strada è libera specialismo della ricerca di temi senza domanda storica macchine accontentano solo l'idea che siccome ci manca un pezzettino una ricostruzione largamente esauriente io scrivo su quel pezzettino non rinnovo la domanda come invece credo che sia
Proprio il caso
Salvetti e quindi dobbiamo
Come dire accettare quello che noi stessi abbiamo costo però dobbiamo sperare nelle nuove generazioni
E tutte e tre queste quattro queste queste relazioni pongono delle questioni interessantissime
Di base cioè riattivano sempre l'intelligenza storica sul Napoli su problemi che da Napoli Verona verso mezzogiorno lamentavano anche fuori l'Italia del resto
Io ero tentato di
Di usare un filo conduttore e mio personale però capito che fa diventa un po'troppo stravagante perché dovevo partire dall'Irlanda invece che da Napoli va bene faccio il giro come si deve fare di tavolo e vediamo se il preside apice lo stesso come lo pensa
Napoli e il mare è una questione strepitosa anche qui largamente lavorata naturalmente proprio da Giuseppe Galasso
E e anche abbastanza sistemato fatto proprio settimana scorsa Venezia un caro amico molto meno integralista che Egidio i vertici organizzato una piccola incontro di di pochi amici diciamo così su Venezia il Mediterraneo a Napoli il Mediterraneo mediterranee Venezia merita era molto intensa
Tutte le stanze sono riuscito con Egidio di scriverci qualche cosa sopra perché veramente
E la faccio breve spero rapina
La torsione tutti quanti noi la identifichiamo se torsione si può dire nelle guerre d'Italia inizio cinquecento Pedro di Toledo ci costruisce una città che non ha nessun motivo riguardare al mare perché non c'è motivo storico di portare al mare perché il Mediterraneo non è frequentabile e da quel momento il chic come dire rafforziamo non dico che nasce e muore in quella dimensione di città che viene descritta da Galasso c'è una città mercato è una città amministrativa
I baroni delle Province cominciano a venire tutti quanti incinta perché c'è il viceré con una sorta di Versailles anticipata e questa è una struttura sociale ed economica della capitale dei suoi rapporti con mezzogiorno
Che in qualche modo
Dobbiamo immaginare ancora profondamente esiste ancora profondamente tentativi diversi naturalmente se ne fanno settecento di Carlo e pieno di cantieri navali di iniziative
Ma non a caso solo direbbe bene non sembrino si fa tutto quanto più sulla costiera o sulle isole Procida e dintorni Napoli ne viene toccata tangenzialmente Castellammare diventerà poi la Stalingrado riassunti intesa come veramente grande luogo di operatività anche della della
Del proletariato di industria grazie ai canti
E poi quando si fa il Leonetti complimenti ci fosse sotto l'occhio
Chavez ottantuno problemi banali ma che è bene sempre ricordarlo il Mediterraneo non ci riguarda le nostre avventure mediterranei sono tardive ancora nel Settecento c'era la Russia c'è un po'di Impero ottomano quei trattati che noi facciamo settecento sono decisivi per riattivare un'economia mediterranea del del del Mezzogiorno sette ottocento però poi tutto gira diversamente
Noi non partecipiamo alla guerra di Crimea grave errore lo ricordo sempre e quindi in qualche modo quando Cilia facciamo sul mare se macina facciamo lo facciamo in una chiave dichiaratamente atlantica perché il Mediterraneo già allargamento
Quello che lei dice sul fascismo da questo punto di vista e ineccepibile ed ha preso molto sul serio
Ho preso USA che ahimè anche nelle nei quadri generali che intendeva modifica cioè l'oltremare
Fascista la ripresa di una città che guarda alle sue possibilità di stare nel Mediterraneo sono anche dovute all'idea che il Mediterraneo deve diventare un mare nostro
E le due cose si tengono troppo insieme per potere disgiungere mi permetto qui un piccolo consiglio
Certo la realizzazione di quello che è stato fatto in quegli anni e significativo quello che Galasso giustamente però dice prima dice era un programma poi dice no un indirizzo operativo
Perché
Perché lei era la premessa non è che mancavano le le cose che si volevano fare la mossa e del tutto ma mancava
La premessa di tutto questo che era la realizzazione di un controllo sia pur parziale inventeranno nostro inserimento nelle dimensioni come dire del del della colonizzazione
Tutto questo poi avuto un contraccolpo per questo sarei voluto partire anche da dagli anni della guerra civile perché
Lo stesso Galasso
è un uomo che per ritornare a parlare di Mediterraneo aspettato la sua tarda età perché per una generazione come la sua come quella di Ugo la Malfa come quella di tra le tende
Il Mediterraneo era il mare dove ci si impiega Gavino avventure solo retoriche e
Nel migliore dei casi era l'Europa
Il vero luogo dietro il quale il Mezzogiorno doveva provare a scalare per la civiltà europea la democrazia per tutte le cose che si capiscono quindi anche qui non è che ci sono degli errori non si è guardato abbastanza o si è guardato troppo
Erano proprio
Quelle che vengono evocate prima gli aspetti endogeni
Ed esogeni che richiamava Viesti prima nel nel modo di pensare il nostro nome Giorgio se tu pensi che il Mediterraneo lo tiene sotto controllo è chiaro che devi aprire soprattutto una porta come quella di Napoli con tutti i limiti anche avere concorrenza di Genova e Trieste
Se invece pensi che questa cosa non non solo non non lo puoi fare ma anzi è meglio che non la fa
è meglio che giri le spalle e una generazione del dopoguerra si capisce perfettamente che non poteva che pensare così e ha fatto bene a pensare così perché quel mare era pescoso direttori Katie insidie non di attrattive Napoli
Ritrova quello che abbiamo detto meglio c'è una vocazione di città che guarda come la Ortese che nutriva naturalmente quando tutto questo è accaduto e dice il mare rubati
Lo bagna oggi
La domanda possiamo portare quindi soprattutto grazie all'insuccesso
Io penso di no
In che senso penso che
La questione mediterranea della Napoli di oggi
Al netto ma è un netto dell'ottantotto novanta per cento di tutte le retoriche puramente così Tacconi da convegnistica cioè si dice mediterraneo perché ci sta bene non c'è nessuna premessa
Non è detto che debba essere risolta in chiave
Acquatica
O almeno non partire dalla chiave Acquati
Intanto perché il porto di Napoli nonostante porto significhi quello che lei ha detto benissimo incroci relazioni eccetera leva nell'area portuale di Napoli e vede quattro competenze diverse sovrapposizioni di interessi ormai incancreniti
Io ho provato anche qui consulente Galasso lanciare un'idea che non era solo quella del Museo del mare che nel frattempo era già deperita ma della memoria del Mediterraneo cioè di traghettare di di intercettare il più presto possibile memorie
Del del del del Mediterraneo che si stanno perdendo che stanno ritrovando oggi con le memorie dei migranti ma che andrebbero intercettate anche per portare poi a misura delle memorie altre quindi un po'un museo leggero di oggetti ma penso di capacità di attività di ricerca naturalmente tutto questo
Attestato largamente acconto è largamente dichiarato impossibile perché qui tre quattro meravigliosi luoghi che potrebbero quelle qui grandi edifici che potrebbero ospitare iniziative di questo genere quando li vai a toccare non non si possono toccare perché l'incrocio delle competenze non sappiamo tutti quanti noi che lavoriamo su questo quindi il porto di Napoli è l'esempio incombe
Napoli non guarda il mare comunque sacro guardasse troverebbe un groviglio e non quella amena descrizione che lei fa che rassomiglia più a quando raccontava Boccaccio gli aragonesi che a quello che raccontiamo fino
Tuttavia il Mediterraneo penalmente
Qualcosa che si può prendere oggi sul serio
Allontanandoci da generazioni che non potevano
In una chiave giro dichiarerei virtuale
Cioè il Mediterraneo significano i Paesi del Mediterraneo e oggi non è detto che li devi devi per forza controllare con ogni ammette anzi forse può essere controproducente
Le nostre università hanno tutti per esempio per fare un esempio negativo hanno scarsissimi cammini l'Oriente
Che quella che insegna lingue degli più strani certe
Ma non ha mai pensato al Mediterraneo come un luogo dentro il quale diventare
L'Università del Mediterraneo dove formare le magistrali tra virgolette di intere aree che spesso sono venute da noi per dirci guarda io
I costi delle magistrali non ho interesse a farlo perché costano e perché so che comunque i miei migliori non rimarrebbero a Gibuti o uno anche ad Algeri
Manderebbero fuori perché non mi fai tu la magistrale maschietti il livello di formazione superiore della mia classe dirigente possiamo dire in qualche modo
Non c'è stato verso tirare fuori da queste sollecitazioni un'idea progettuale e all'interno della mia università e nei rapporti inevitabili che questo ateneo avrebbe dovuto aprire con le politiche nazionali
Disinnesco Skull abbiamo avuto scusate mi faccio esempi concreti per vedere quanto profittato di quelle di questi successi business abbiamo avuto per anni la il modello di scuola buono cattivo a volte è stata la migliore la seconda la terza o forse non ci sarà la no non faccio classifiche
Ma una business school a Napoli avrebbe senso
Ma non per fare la corsa su Milano o su Francoforte o per creare businessman o grandi amministratori pensando da qui al no
Ma pensando di essere il punto di riferimento di formazioni che probabilmente oggi sono ancora affinando a Parigi o a Londra o forse a Berlino sono già a Washington ma che avrebbero ancora piacere
In un paese questa volta vantaggi poco tinto di colonialismo se poi vengono a Napoli capiscono che ancora di meno lo è
E questo significa che nel giro di dieci anni se tu hai formato business cool di Paesi del Mediterraneo anche dell'Africa subsahariana
Tu alzi la cornetta del telefono e probabilmente il vice ministro o il sottosegretario è uno che ha studiato a Napoli e con il quale di fatto come come capita a noi come come John densa abbiamo fatto il Croce ci siamo incontrati ci ritroviamo in varie parti del mondo abbiamo un anno insieme che abbiamo vissuto due ce li ricordiamo questo per dire quindi
Che l'elemento della sua ricerca
Dovrebbe provare a sviluppare la nozione di Mediterraneo ITA non necessariamente nella fisicità acquatica portuale perché quella oggi ancora
Farli emergere una Costanza una permanenza della Napoli non bagnata dal mare sulla quale io credo che
Non c'è da fare c'è da fare tutti gli investimenti in ricerca per carità ma come vede il discorso e l'ho portato da un'altra parte
Ma lavorare invece su cosa significhi il Mediterraneo oggi tanto lo sappiamo
Stavamo a più quattro tutti si dicono più quattro rispetto a Rotterdam abbiamo un vantaggio di posizioni di vantaggio di posizione ormai in quindici anni che ha questa storiella si racconta ce lo siamo già mangia
Perché nel frattempo di infrastrutturazioni portuali a Napoli ne abbiamo poco un nulla
Al massimo questa quindi di traghetti per le isole ma non è molto più di questo e quel po'di Croce risma e quindi di fatto questo più quattro ci sarà più uno forse sarà già zero in ogni caso contiene perdere due giorni a Rotterdam piuttosto che aspettare il sei Anna
Da questo punto di vista l'Irlanda c'entra molto
Perché c'è tra
Che la questione che sta sottesa sotto la sua ricerca
Molto interessante The condotta su una un'analisi di natura strettamente fortemente come dire i parametri economici naturalmente lei ha lasciato da parte con molta eleganza la differenza fondamentale
Lei ha parlato di esistere le attenzioni delle convergenze in termini di
Poi situazioni l'immigrazione l'agricoltura bisogno di industrializzazione l'accesso al credito europeo attraverso la B
Lo ammette la differenza è quella scusatemi la banalità che un Paese sovrano e l'altro no
E lei peraltro lo prende a mio giudizio in anni particolarmente vantaggiosi per lei perché gli anni sessanta e settanta hanno ancora una casa nel Mezzogiorno non occorre una politica chiara e definita dello Stato nazionale perché cosiddette Regioni in via di sviluppo sottosviluppato arretrate come lo volete chiamare cosa che dagli anni Ottanta in avanti Pavia riassuma rituali inutili per cui oggi la questione sarebbe per lei molto più complicata
Indubbiamente parere giusta lo prende il egli vede che c'è ancora una politica per il Mezzogiorno che diventa una politica per il Mezzogiorno in Europa
Tuttavia proprio questo lascia intravedere
Le sostanziali diversità ora non è che voglio diventare neo borbonico con una conversione via di Damasco all'improvviso però è chiaro che il dissidente dove la differenza
E non è tanto
Non è che se ne stessimo indipendente la domanda si può fare come controfattuale avrebbe avrebbe cioè ma noi che in classe dirigente avremmo sviluppato che tipo di soluzione avremo oggi non si può più fare perché l'unica classe dirigente che potremo sviluppare se facessimo i neoborbonici e la criminalità organizzata che si prende il controllo diventiamo la Montenegro di lusso
Nel pieno in pieno mediterranea
Allora si poteva probabilmente immaginaria ma non è così
Il punto che sente se noi assumiamo questa questa banalità di fondo capiamo dove sta il problema del Mezzogiorno
Il Mezzogiorno soffre di quello che da sempre Meridiana di si chiamano il dualismo buono
In assoluto se ne prendiamo le regioni del Mezzogiorno le possiamo pure considerare asse e a quel punto facciamo la gara con le regioni
Possiamo fare a gara con il Portogallo possiamo fare la gara con la Slovenia possiamo fare Milla con la Grecia con la quale ormai veniamo sempre comparati ahimè in negativo perché sembra che nel in ogni
Siamo anche peggio della Grecia però sarebbe un confronto di questo tipo che determinerebbe altra natura nei discorsi che da centocinquanta anni si fanno intorno al Mezzogiorno e qui superò deve deve durare anche il suo modo di cogliere il problema della relazione
Non
Assumiamo un po'che un paese unito
Si fa carico
Non solo possibilmente di non creare articoli su cosa che invece è anche accaduto ma ove mai fossero creati poi di armonizzarli e seria a seconda delle occasioni storica che si determina se c'è l'Europa io provo a far lo abbiamo sempre fatto
Con nettezza con forza alle la sensazione negli anni in cui lei studia che sono i più favorevoli che la classe dirigente nazionale abbia assunto il Mezzogiorno come una questione nazionale trentina sempre la parola chiave allo stesso modo in cui la classe dirigente dell'Irlanda assumeva come questione nazionale la nazione sesso
Questi sono i punti in cui verso il suo lavoro ci aiuterebbe
Non per diventare mio borbonici
Ma per capire in quale misura questa nozione di dualismo che qualche volta gli storici anche con insofferenza di gamma ancora questo ma siamo sempre lì a naturalmente ne sono nati sopra di Garigliano lo fanno più volentieri e con maggiore
Disinvoltura ma noi tutti cerchiamo di lasciar comprendere che il dualismo oggi c'è c'è ancora
E e e etc strutturalmente
Non è che c'è solamente negli indicatori che naturalmente sono tutti negativi e che ancora la teoria del della locomotiva credeva conci e integra nella per nel modo in cui l'Italia differenti titolo interessi al proprio interno
E nella relazione con le scritte in particolare Colico
Ultimo punto
No politologo
Vice di aprire la verità oggi Carlo con molto in maniera molto più sommessa
Non è intanto fatto delle siamo stati abbiamo fatto della senza le quattro giornate il fatto che proprio perché eravamo diventati il porto
Dell'impero
Noi abbiamo cominciato essere bombardati e la mattina dopo che è stata dichiarata la guerra Roma ci ha messo tre anni perché fino al venticinque scusate al diciannove luglio se ricordo bene del quarantadue
Non aveva avuto un bombardamento nascita e non perché fosse una città aperta
Perché nessuno toccava la capitale dello Stato tuttora poco remunerativo
Tant'è vero che Genova soffre non nella misura di Napoli ma ne soffre e poi i tiranti comparti industriali tempi Torino Milano ma nessuno ha avuto la devastazione nel proprio tessuto urbano nella misura incontro avuto da
Avendo poi due ulteriori elementi di aggravamento prego queste bombe erano le bombe dei nostri alleati cioè
Di quelli che poi diventò i nostri alleati quindi solo bombe da celare come possiamo dire che apre distruzioni da da raccontare quasi come se fosse stato un terremoto io questo lo riprendo dalla memoria
Le mie famiglie di quelli che ci stavano e che che dicono nella guerra abbiamo vissuto tutta intera dal quaranta al quarantatré e Ennio e e poi ci si è dimenticati da Repubblica dimenticato questa città perché le bombe erano le bombe amica
E quindi non si poteva dire che un mezzogiorno intero nella sua capitale era stato devasta e poi anche il peso della cosiddetta liberazione nella nobiltà del suo gesto ma rimane pur sempre alla più lunga esperienza di occupazione da parte delle forze alleate di una città di quelle dimensioni nell'Europa che via via andava liberarci del nazifascismo anche come gli storici ce la siamo voluta noi forse napoletani anche un po'meno degli altri
E però non possiamo dire però questo è un punto di partenza rilevantissimo perché le tracce di questa cosa
Il mio giudizio
Che la vera come dire la vera rottura come dire il momento in cui Napoli si è veramente piegata sulle ginocchia non sia stato lo Stato unitario
Non siano stati Gianni
Per successivi che addirittura qualcuno potrebbe ancora di finire di Belle Époque non è stato sicuramente il fascismo perché aveva questi indirizzi operativi come si chiama Giuseppe Galasso come le riprende felicemente è stato secondo pure
Tra la prima e la seconda fase tutto insieme Napoli a questo punto ha piegato che ci porti
Anche qui quei tre anni racconta
Appunto Eduardo sono sino all'aria l'avvilimento delle coscienze quindi anche un un piegare le ginocchia morali oltre che quelle materiali
Possiamo trascurato sono vere che stanno nelle Antille nelle stimmate dei napoletani piena che
Quando abbiamo provato a rialzarci quello che c'era da fare da ricostruire
E quindi qui è interessante il lavoro che state conducendo perché in qualche modo noi sappiamo che questa ricostruzione innanzitutto una ricostruzione di
E perché Napoli bisogno di farmi dormire invochi meno precari i suoi abitanti si è costruito come si è potuto come si è voluto ma si è costrutto costruito costrutto
I costruttori napoletani diventano uno dei trattini
Della struttura produttiva Napolitano e ancora lo rimangono lo sono stati sicuramente molto di più nel passato oggi tutto cambia e quindi però cambia secondo me a suo stesso tra laici togli gli imprenditori del Martone ci metti qualcosa abbiamo ancora meno imprenditoria
Quanto il Banco di Napoli sia riuscito per così dire ad accompagnare corregge o invece ad avvalorare queste politiche edificato
Quanto abbiamo provato invece anche a a dare come poi si fa in qualche modo sostegno ad un'industria glia strutture industriali ugualmente piega
Perché come ci bombardavano le case naturalmente a maggior ragione ci bombardavano quei nuclei industriali della Napoli precedente
Questo disegno se vuole se volete anche in questo caso più politico che economico ma avete capito che io amo molto la storia economica perché l'unica interlocutrice autentica di uno storico politico
E quindi qui concludo che vedete come avrei dovuto tornare semmai parlando dai neoborbonici verso di voi ma sono spero che si sia capito il senso del mio intervento e anche qui sì sì di tutto e tutti l'importanza del lavoro
Grazie a professare mascelle Migliorini che certamente a arricchito anche le vostre i vostri pensieri vostro prospettive di ricerca le vostre letture
Io chiudo questa importante perché appunto c'era la presenza di questi giovani ricezione del ricerche in corso e lascio subito lo spazio per la tavola rotonda che segue
Grazie a tutti ma
La villa dall'avvocato nell'ambito professore
Sei giusto ma sebbene silenzio vengono
Sì l'abbiamo Spirolazzi forse avremmo o
Dice
Dobbiamo va soffrivo per la propria strada sennò recente senza riserve offendano favorite
Fa consumo
Prendete posto di presidente dei nuovi dovremmo almeno considerato
Bene buongiorno a tutti l'invito che geni dal relatore di questa tavola rotonda a prendere
Posto liberamente e poi i cavalieri seguiranno diciamo così in base alla vostra scelta
Bene qua buongiorno a tutti dunque anzitutto siamo consapevoli di un di un ritardo diciamo così iniziamo alle dodici e quarantacinque
Avremmo dovuto terminare alle tredici e quindici penso che possiamo contare sulla pazienza dei presente forse continuare fino alle tredici e trenta all'incirca sì credo che sia un un un piccolo sforzo ma spero che si possa trovare poi soddisfazione così nel passaggio dalla tavola rotonda alla tavola imbandita diciamo sì perfetto per per usare questa immagine che mi ha suggerito ieri sera Gaetano Sabatini
In previsione diciamo del fatto che probabilmente con tanti interventi ci essere un piccolo ritardo dunque
Siamo consapevoli di questo svantaggio di tempo naturalmente però siamo anche consapevoli di un piccolo vantaggio che questa tavola rotonda
A nel senso che tanti temi sono stati
Posti alla nostra alla nostra attenzione io ne richiamo qualcuno rapidamente perché l'idea di questa tavola rotonda
è in qualche modo anche di reagire un senso critico costruttivo agli interventi della della della mattinata e quindi mi richiamo soltanto alcuni
Questa mattina l'assessore Baretta ha parlato
Lo dico con un'espressione di Guido dorso di un'occasione storica
Per il Mezzogiorno questo è un primo tema
Il Consigliere dorso anche qui la dico con una formula che prendo a prestito da Alvaro Mutis grande
Letterato poeta colombiano di passaggio dalla di speranza la speranza che come dire caratterizza un po'il cammino del mezzogiorno e dei tanti Mezzogiorno
Il dottor Laterza ha parlato il del ruolo dell'opinione pubblica tra le altre cose Gianfranco Viesti del ruolo delle politiche pubbliche
E poi è emerso un grande tema un grande filo che allegato molti interventi perso quello di Gaetano Sabatini
Di Filippo sbrana di nuovo di di Gianfranco Viesti che il tema della Ray europeizzazione diciamo così della realtà rilettura nel contesto europeo
Del Mezzogiorno lungo un duplice asse che si sta sviluppando sotto i nostri occhi da una parte quello dell'allargamento
A trenta forse domani trentacinque Paesi che non può che suscitare
Diciamo delle domande forse anche delle preoccupazioni
E dall'altra parte il cammino dell'austerità che la riforma questa riformare cento del Patto di stabilità
E crescita suscita dal momento che l'allungamento di quell'orizzonte temporale
Nei piani di aggiustamento nazionale da quattro sette anni si accompagna allo stesso tempo la previsione di certe automatismi o clausole di salvaguardia o di garanzia che garantiscono i paesi diciamo fiscalmente più forti di fatto e che contraddice questo impianto basato sugli automatismi per i paesi che presentano dell'eccedenza di deficit e del debito contraddicono quell'impianto iniziale che intendeva essere meno prociclico diciamo così nella impostazione della della finanza pubblica quindi duplice elemento di di preoccupazione
Io lascio questi temi diciamo così sul tavolo per la nostra discussione prima di cedere la parola ai nostri ospiti che ringrazio tutti per la loro al partecipazione devo anch'io dei dei ringraziamenti anzitutto a Filippo sbrana che fin dall'inizio ha voluto associarmi diciamo in questa in questa iniziativa di cui abbiamo condiviso il il coordinamento naturalmente un ringraziamento al comitato scientifico anzitutto ai colleghi ed amici
Andrea Caffarelli Francesco dandole Gaetano Sabatini con i quali abbiamo avviato questa riflessione poi a tutti i componenti
Del Comitato scientifico amici e colleghi qui presenti professoressa Strangio il professor Rossi la professoressa
Nardone
Naturalmente un ringraziamento di nuovo rinnovato alla Fondazione
Banco di Napoli che così generosamente c'era c'ha ospitato
Dunque il senso di questa conversazione di questa tavola rotonda penso si possa riassumere in una formula felice che un grande storico
Peter Mastai asse grande storico di di Cambridge al quale molti di noi sono stati legati utilizzo qualche anno fa per descrivere il destino che la storia economica
Che lo riassumeva nell'espressione di convivere o una convivenza con i vicini
Le lingue da nei box questa l'espressione che Luigi utilizzare pensava anzitutto le discipline diciamo contigua alla storia economica
Sono state anche citate questa mattina la demografia il diritto l'economia la scienza politica la statistica alcune di queste discipline sono presenti a questo tavolo altre sono assenti contiamo di coinvolgerle diciamo in un anno successiva conversazione nel prosieguo di questo lavoro come anticipato Filippo sbrana questa mattina quindi il senso davvero quello di convivere dialogare con con i nostri vicini
Io non aggiungo altro mi riservo magari di essere un po'l'ordito di questa nostra conversazione tra un intervento e l'altro abbiamo pensato di strutturare questa tavola rotonda in tre successivi momenti io stanze tematiche S se volete
E partiremo diciamo con una riflessione
Su una dimensione che mi pare molto importante che è quello del capitale sociale e dell'economia sociale e quindi anche dell'intervento sociale di nuovo in coerenza anche con la fondazione che che qui ci ospita che e lo faremo anzitutto una professoressa Nadia Fiorino il professore Michele mosse ma io chiedo anzitutto a al a Michele se capisco bene di di di prendere la parola Michele Mosca lo presento brevemente professore associato di politica economica dell'Università degli studi di Napoli Federico secondo
Conosce bene l'economia sociale anche nelle sue concrete manifestazioni sul territorio come testimoniano nel suo recente volume curato con Francesco Dandolo sua accoglienza integrazione nelle terre di John Peppe Diana
Un richiamo che faccio nel nel trentennale del del brutale omicidio di di Don Peppe Diana dunque caro Michele a te la parola grazie anche per ciò che nell'ambito del Progetto vettura coordini sulla cultura della legalità grazie anche per quello che hai fatto per per organizzare concretamente questa in questa giornata prego
Intanto grazie perfette grazie a voi per questa oltre dure bellissima giornata dico ulteriore perché proprio viaggiano via
Alla alle parole di ieri
Giovanni ingessato l'atto per la la giornata organizzata con professoressa disputando per discutere e l'avete del male del CIO è un prete Diana appunto di un libro che il medico al centro la figura e pene dice però seguendo l'invito Di Giovanni di stare molto nei tempi siamo come dire in ma a un tavolo non se la tira per risolvere i problemi del mondo Mezzogiorno siamo in ritardo ma ancora in tempo quindi per questa battuta fosse mi dà un po'il la per dire che c'è sempre tempo anche rispetto
C'era quale impostazione dare alle politiche pubbliche per risolvere problemi che in una in sostanza sono classificati straordinari come l'intervento straordinario ma che invece soprattutto per alcune questioni fondamentali che sono state poi richiamare più volte in particolare per quanto riguarda il tema della metà organizzata che attanaglia il Sud e non solo è stato ben detto durante l'interventi gli interventi di stamattina ma in che modo se ne esce da da questa da questo impasto io l'ho scritto o o una relazione poi diciamo vedremo come si si evolverà tu il tutto per cui appena mia me ne allontanò quinti altrimenti André con fuori fuori fuori il tempo Polifemo
Giudice ma ecco l'economia sociale cosa può essere una sociale rispetto ai temi rappresentati stamattina che molti dei quali rappresentano la palla al piede del Mezzogiorno quindi ritardi per quanto riguarda lì gli investimenti infrastrutturali investimenti nel capitale umano
Problema della cometa organizzata problemi che dalla prospettiva storica sono stati attraversati
In lungo e largo in modo molto ricco diciamo anche Teaching girano anche ulteriori spunti di riflessione anche rispetto alla comparazione di altre zone d'Europa che in qualche modo condividono un ritardo
Simile a quello del Mezzogiorno ma ecco l'economia sociale cosa può fare rispetto a questo tema io a k approfondendo
Questa possibilità che inverte proprio il paradigma vado veloce
Rispetto a ciò che rappresenta la stella polare in un mondo modello dà lezione di economia appunto che segue la massimizzazione del profitto e in un'altra dimensione comica sociale il profitto rimane presente Marra rappresenta qualcosa che ASP fa un passo indietro e l'obiettivo da da perseguire a te se non metti un interesse generale e quindi nell'ambito di questo ampia possibilità che tra l'altro si inserisce molto rispetto
Al richiamo che è stato fatto stamattina rispetto due articoli fondamentali della Costituzione centodiciassette e centodiciannove era stato è stato saltato il centodiciotto e io ho trovato un po'di respiro nell'ascoltare
Appunto gli interventi del presso rivisti rituale allora potrò dire qualcosa al centodiciotto rispetto all'economia sociale perché il il centodiciotto quarto comma conferisce un'ampolla un campo d'azione unico in particolare i soggetti del terzo settore quindi all'organizzazione che promuove un modo diverso di fare economia che non è dal punto di vista neurologico diverso ma dal punto di vista l'obiettivo per il quale uno o più soggetti si mettono assieme per perseguire l'obiettivo appunto interesse generale in questo centodiciotto articolo centodiciotto quarto comma ci dà uno spazio unico perché si ribalta tutto la logica di collaborazione tra pubblico e privato un po'anche rispetto come dire rappresentando un tentativo di dare una ulteriore spingere avanti rispetto a quali devono essere i modelli relazionali tra quinto istruzione stessa dei pubblici sezione creare e nell'ambito del privato
Di un privato che si fa portatore di di valori diversi
Dove si va pur fuori dalla logica dell'assistenzialismo si diceva stamattina
Logica della perequazione della solidarietà note che Linate non in modo passivo ma in modo attivo perché l'economia sociale sicuramente un soggetto in grado di fornire soluzione ai problemi interesse generale
Entro l'attrezzo anche modalità innovative
Fare economia tra l'altro chiudo sulla sul passaggio della del centodiciotto quarto comma che e qui che c'è una novità forte che davano spazio che bisogna ancora come dire occuparlo nel modo migliore
Sia per quanto riguarda il riconoscimento che forme alternative
Alle organizzazioni che avrei capito chi si hanno nel proporsi come soggetti in grado di dare una speranza ai territori quindi scattati dovrei fare tutto una serie di azioni che nel corso degli anni sono state carenti o o o sono state come dire
Solare verso un'altra direzione sono state distorte nella nell'applicazione ebbene questi soggetti possono porsi al tavolo ma dove si stabiliscono le politiche
Da pubbliche in una con una postura completamente diverso perché ce lo giunto quarto comma li pone sullo stesso piano precipuo paritario due che sto qui a dirlo conosce tutti quando un pregevole dare verso il quale quando il singolo cittadino forma si impunta Foppolo single informa anche in forma aggregata
Nel perseguire o perché l'interesse generale la pubblica amministrazione intendendo lo Stato la Regione le scusate Regioni le Province le Città metropolitane che PA discorrendo divo favorire appunto questa libera iniziativa
Non abbiamo scuse cioè abbiamo adesso uno strumento rispetto al quale ancora più forte può essere l'azione di soggetti che lei si interessa una delle soluzioni di problemi appunto di interessi generale e che quindi hanno la stessa cioè qui non c'è più un'azione che proviene dall'alto da un pulpito dove il pulpito era era occupato da dal settore pubblico ma sia si Varma logica complesse con alloggi completamente diversa che è quella della collaborazione che si diceva prima clinico leghismo
Appunto ci porta verso una direzione completamente diversa nella battuta tra il pranzo e forse quando Soriano stamattina si diceva
Fossero Giovanna faceva e con altri colleghi
Economisti dice eppure gli economisti storici economicista del problema del del free rider patria dei giochi e si comportano ancora in modo individualista no no no
E questo diciamo sparsi perdere di vista che forse proprio dalla dalla collaborazione nasce un un vantaggio maggiore
E quindi diciamo quello che poi diciamo a ragazzini di di avviare tra percorsi rispetto ai quali il superamento del del problema insieme il prigioniero sia con la collaborazione con la ebbene
Rispetto il richiamo perché parlare di economia sociale questo tavolo perché forse è una risposta anche ai tanti problemi che sono stati illustrati fino ad oggi e che forse ancora di più verranno messi
Come dire cancellate dell'attenzione però da una prospettiva ancora più ricche interno perché giusto l'approccio interdisciplinare questo convegno si è dato e forse la cosa
Più bella nuovo sì far sedere questo da otto si diceva i laici e non laici la dico in questo qua non è qui sono Sergio sì proprio l'interesse generale ognuno può portare sicuramente contributi molto forti datate la riflessione quello che deve essere poi anche le sentirono da seguire per per noi stessi delle generazioni che verranno seguite ebbene legame sociale ordinata dal punto di vista come strumento proprio lo strumento che può può e deve essere non mi piace utilizzare termini di armata in alcuni contesti anche un'arma per contrastarla che viene organizzata che è la vera dalla mia prospettiva è la vera palla al piede
Della del ritardo del sud perché in qualche modo si sta trasferendo anche in altre zone avevo procurato delle slide e far vedere questo terrore spaccatura tra nord e sud però e quando si vanno
E gerente iberico diciamo i dati sulla distribuzione dei beni confiscati
Rispetto al nostro territorio
E la si vede ecco punto di vista della ciò temporale
Non è una cosa che fa piacere diciamo dirla però colposa del tempio se se si si sta assistendo si è assistito si sa assistendo allora della toilette giuramento nelle altre altre aree della territori ci sono tante spiegazioni
Attenzione bassa del delle forze inquirenti diciamo poca da bassa sensibilizzazione all'interno delle posta l'accademia all'interno degli istituti di formazione superiore tante spiegazioni dalle ovviamente le politiche diciamo e quindi anche al il dibattito politico-istituzionale su questi temi ha le sue colpe è bene non è la cosa ci rincuora tra tra l'altro ci rincuora arma quando si guarda non sostanze non soltanto i beni materiali
Quindi aziende scusate immobili terreni
E via discorrendo ma soprattutto quando si guarda al al tema delle aziende confiscate che qualcosa voi sfugge di mano perché lì passa la vera ricchezza delle organizzazioni criminali noi che siamo ancora distratti
Nel nel guardare all'immobile perché un bene simbolo arriva con la zona diciamo del del casertano e c'è un comandate
Terribile e qualcuno dice adesso sarà definitamente morto no per via della grande notizia boom c'è stato qualche settimane fa per il pentimento il grande capo
Ma diciamo poi altri territori sono altri beni simbolo coltello ripresi ma sono queste ville megagalattica che fortunatamente grazie a percorsi di economia sola sociale basati attraverso che si poggiano sulle grandi potenzialità che ha ci conferisce un uno strumento normativo fortissimo che è stato poi a molto dal decreto legislativo centocinquantanove coniuge Codice antimafia
Che la legge centonove del novantasei la legge voluta liberare che tutti quanti conoscono uscite però quello strumento di politica concreta per provare a fare colazione dite riconversione del capitale sociale
Deviato per Fini mafiosi e mi capita sul a sociale spesso mine antiuomo definisco così ferendolo anche una come dire una violenza no a chi definisce capitale sociale modo puro però ecco è proprio attraverso l'azione di queste organizzazioni del settore che si se Moro nell'ampio molto ampio della telefonia sociale che può consentire diciamo di avere una una speranza per il futuro speranza che concreta
E i dati mostrano vuol pericolosi non seconda presentazione allo la neanche medio volte perché appunto si parla scuole mozione forse cioè non siamo confrontando numeri di poco conto
Oltre quasi quaranta mila beni subirà un tessuto dello più del sessanta per cento sono presenti questi beni nelle regioni del mezzogiorno incerto con un trend che come dicevo sta crescendo molto anche noto non c'è una regione di tale dove non sono presenti i beni confiscati e lo saremo anche aziende confiscate c'è qualche c'è un solo dove non ci sono aziende confiscate ma lì si sarebbe da discutere perché non ci sono
E mi assumo responsabilità dico bisognerebbe formale di più chi fa le indagini e chi diciamo utile nei territori
Al presidente fare di più per fare la seguente cose fare aprire gli occhi e guardare un fenomeno complesso qual è la linea che organizzata e capire come si adatta in base alle caratteristica territori se si sa se se uno si aspetta
Non so a Bolzano
Non ricevendone tutto casuale di vedere un camorrista presentarsi come si presenta Venzone
Vai ecco sbagliato sbaglia la strada ecco perché vado verso le conclusioni perché quindi guardare in ottica ancora positivo verso l'economia già perché ha fatto tanto rispetto a proprio a questo tentativo di dire che c'è una élite di fornire risposte concrete
Anche a territori dove la la la le cicatrici della limita organizzato sono fortissime a dire che è possibile attraverso la costituzione di cooperative sociale che sono imprese tout-court fra imprese tutti gli effetti
Stando sul mercato le proprie forze ci sono i casi patologici tutto ma i fatti di mafia capitale insomma non solo una nostra regione c'è c'è stato l'indagine bruttissima di qualche anno di alcuni anni fa
Che si inseriva l'interrogazione di polizia giudiziaria e prigione scheda ballerina dove si scoperchia un vuoto una una serie di relazioni completamente malavitosi tra il modo e la cooperazione una parte del mondo l'operazione sociale
In verità era soltanto un consorzio di coesione sociale che il mondo della politica politica non locale ma nazionale ebbe a parte queste questioni patologie rispetto alle quali dobbiamo sempre guardare con attenzione come qualsiasi fenomeno perché altrimenti rischiamo di buttare via il bambino con l'acqua sporca
Va preservato un modo di fare come che diversa dove appunto il profitto fa un passo indietro e probabilmente mi consente questa questa sala di fare anche un'ulteriore non è una provocazione poi ci mancherebbe ma di ragionare attorno al fatto che se il profitto la differenza tra la diretto dalle cosche locali la migliore forma capitalistica
Che purtroppo che è quella che massimizza il profitto probabilmente si presta anche a essere vista come è successo gridolini provava provenienza come la migliore modo per fare sì This is per fare profitto e quindi funge da quella quella funzione di era appunto di di garante delle posizioni erano veri dello sviluppo di un Paese di un territorio
Che non può che andare verso una sola direzione che quello dell'assoggettamento totale e dell'imposizione di un gioco che addirittura per molti anni
E diventato un gioco che ha sistemato
Le istituzioni pubbliche anche i cittadini allora rimmel più dover avente l'economia sociale e questo è un modo diverso di fare sviluppo del territorio che segue una logica bottom-up si diceva durante gli ultimi interventi qua va parte dal basso e coinvolge coinvolge chi crede in questi percorsi ma lo fa in un'ottica diversa che non è quella senza turismo e no quello del logica della sensibilità
Appunto orizzontale
Siamo ancora più forti due grandi riconoscimenti una prospettiva oro crea due grosse la una raccomandazione della Commissione europea giugno dove le ventitré e poi l'accoglimento Vargiu sarà del contenuto e la raccomandazione della Commissione da parte del Consiglio europeo dei ministri
Sulla valenza ed economia sociale come soggetto in grado ed i suoi scritti sui enti come aree in grado di ridurre le i divari sociali territoriali quindi non c'è più scusa regole sociale alla sua realtà
Grazie Michele ringrazio il professor Mosca per questo suo intervento che mi mi ha fatto tornare alla mente una un appunto manoscritto di Felice Balbo il grande filosofo e manager manager dell'IRI il quale negli anni Cinquanta animava un po'una riflessione sull'importanza dell'economia sociale dell'iniziativa sociale prescriveva che il l'iniziativa sociale la via è inevitabile che deve prendere l'umanità una volta che sia stata trovata la insufficienza non la inutilità ma la insufficienza dell'iniziativa pubblica dell'iniziativa privata
Quindi grazie per questo o tuo contributo naturalmente il tuo riferimento ad articoli centodiciassette centodiciotto centodiciannove
Costituirebbero per me una forte tentazione del cede immediatamente la parola al professor Clemente diciamo al quale chiedo tuttavia qualche minuto il di di pazienza perché ci siamo dati un ordine ESP su questo
Su questi argomenti cielo dunque la parola la professoressa Nadia Fiorino anche pure ringrazio per la sua partecipazione che professoressa associata di scienza delle finanze
Nell'Università degli Studi dell'Aquila
E che tra l'altro tiene un corso ed esperta di economia e finanza dei governi decentrate
E quindi è come professor Mosca particolarmente qualificata intervenire nell'ambito di questa tavola rotonda e più in generale nell'ambito delle riflessioni che abbiamo ascoltato questa mattina prego anali
Grazie grazie Giovanni Graziella ma si fa io vorrei ringraziare gli organizzatori sul ci polverone è necessario in genere preferisco farne almeno ringrazio anche io gli organizzatori in particolare ringrazio il caro amico
Custode Carlo Sabatini io in qualche modo un punto riprendo dei temi perché mi occupo di finanza pubblica mi sono lungamente occupata di corruzione e vorrei soffermarmi su questo tempo brevissimo rapidissimo avevo anch'io ho preparato delle slide ma questo punto vado pago braccio semmai appunto utilizza solo la cartografia
Che invece può essere può essere necessario vorrei intrattenermi su questo previsti molto tempo a disposizione sulla relazione corruzione istruzioni capitalistici
E questo per per riprendere contro l'espansione è un'espressione utilizzata questa mattina vado a pennellate cosa si evince da una letteratura sulla corruzione tre elementi che possano essere di interesse in questo in questo contesto la letteratura teorica ed empirica naturalmente l'istruzione è una determinante fondamentale della della costruzione istruzione e reddito sono due determinanti fondamentali per persone istruzione fondamentale perché in ultima analisi per fornisce tutti gli strumenti che sono necessari a monitorare il pozzo
Nelle zone ad alto rischio di corruzione dove la corruzione politico burocratica si lega alla criminalità organizzata ad alto rischio quindi di densità
Mafiosa la complicanza empirica ciliegie ci restituisce un quadro in cui la corruzione ha un impatto forte sullo sviluppo economico per riprendere il punto quanto diceva il collega passano
Ma soprattutto determinati fenomeni di ben trenta entity in fuga dei cervelli
C'è l'ultimo dato importantissimo la la corruzione e non potrebbe cioè la corruzione i equilibri presenti nella corruzione sono generati da Anna passato la corruzione ce l'ha corruzione in altri termini è un fenomeno persistente duraturo mette
Questo cosa implica naturalmente implica che delle aree territoriali
E quindi non è il nei testi caratterizzati da corruzione quindi la bassa qualità delle istituzioni che il costo politico di corrompere d'essere corrotti costo politico della corruzione dire in generale sia bassa
Questo significa naturalmente che si corrode quel clima di fiducia o di capitale sociale a cui ancora una volta il collega Mosca faceva riferimento
I gli individui sono più propensi a comportamenti punto a corrompere a farsi corrompere comportamenti d'azzardo morale cattive istituzioni essere grati degenerano cattive norme sociali
E cattivi valori individuali ma cattivi valori individuali in cattive norme sociali giovane nona volta indeboliscono la quota d'iscrizione
Egli era
Tra questi questi questo ovviamente non implica che un territorio un'aria corrotta sia o la bassa qualità dell'istituzione Center uno definitivo e che non ha piedi
Se proprio probabilmente appunto eventi è è difficile intervenire con politiche pubbliche di breve periodo ma e possibile intervenire con politiche pubbliche di lungo periodo
Sicuramente possibile intervenire ripensando riqualificato Alfonso Sturzo la funzione pubblica ti strozzo
Come strumento appunto per intervenire S.p.A. sia direttamente sia indirettamente attraverso una riqualificazione del tratto Succi
è proprio sulla sorda economista pubblico vorrei intrattenermi questo punto proprio sulla sulla sulla sull'istruzione sulla spesa per l'istruzione
E direi più che sulla spesa per l'istruzione e c'è un motivo per cui parlo di dotazione delle infrastrutture scolastiche piuttosto che di spesa per infrastrutture scolastiche economisti pubblici preferiscono fare riferimento alla spesa alla a Lillehammer
Anna dotazioni di infrastrutture scolastiche sì perché questo consente teen mettere in rilievo la qualità raro situazioni la funzione i temi della qualità delle istituzioni Fini
Della rafforzamento del legame al territorio scuole al territorio e quindi il rafforzamento della capitali sociali secondo te perché e quando penso alla dotazione degli States della della qualità ambientale dotazioni infrastrutturali delle infrastrutture
Scolastiche intenso naturalmente alla dimensione delle aule solubilità delle Aule all'esposizione delle aule a fenomeni di inquinamento acustico ma penso anche alla presenza di mezzi e di palestre dei settori di laboratori tutto questo naturalmente consente di allungare i tempi di permanenza scomoda
Per esempio per le mense la mensa e un elemento necessario ai fini dell'attivazione del modo di di nelle scuole primarie
Dei moduli da quaranta ore rispetto quelli ventisette che frequentano corsi e monitor ventisette ore i studenti che frequentano i corsi da quaranta ore hanno la possibilità di un apprendimento ma perché che su tutto il percorso della primaria vale un anno in e mezzo e quantificabili in un anno e mezzo in più di apprendimento quindi questo ovviamente può migliorare anche se al momento il non si sa non si tratta di stime non ci sono evidenze in termini di stimato una funzione dei prodotti apprendimento
Eh ma correlazioni tra qualità di correlazioni statistiche e quindi non ci danno un'indicazione precisa sulla rapporto tra salita
Ma il le ricette di banca di tali dati Banca d'Italia ottenuti a partire dai dati sull'anagrafe degli hard
Anagrafe della analisi dati annessa anagrafe degli altri edilizia scolastica monitorati appunto dal dal mister d'anima del ministero dell'Istruzione De Donno del merito e realtà appunto ci
Consentono a Ostuni
Sempre piazza queste queste correlazioni ci consentono comunque di dire che ci sono effetti sia sugli esiti sia sugli ascolti gli esiti di apprendimento quindi esiti scolastici sia sulla povertà educativo
Ma allora qual è allora la situazione appunto del mezzogiorno per quello che riguarda la qualità delle istituzioni
L'Italia che sta è una questa mappa riproduce dite il gli italiani un contesto punto di regioni europee e l'indicatore immigratori dico Göteborg di l'euro piano alcolici Colicchio visti Cruciani Index
Evidente appunto che l'Italia non una una una buona qualità delle istituzioni in generale ma già da questo è evidente un divario tra il Nord e il sunto che più chiaro probabilmente in questa seconda seconda mappa che invece ci dà una una rappresentazione dello stesso indicatore per regioni a livello regionale evidente che evidenzia che la Campania alla Calabria e la Sicilia e la Puglia
Sono le regioni che per tornare al peggio cosa invece dire a proposito del Milan
Dotazione della dotazione di infrastrutture non sono
O non mi soffermo sui divari di apprendimento sono sono ben noti i rivali scolastici valutabili sia dal punto di vista quantitativo sia dal punto di vista quantitativo dal punto di vista qualitativo i dati Invalsi con tutto quello tutte le critiche possibili su questo imitatori mostrano di vari minimi nelle fasi iniziali del percorso che poi si acuiscono appartiene alla terza elementare
Fino a tutta la scuola secondaria anche di secondo livello in secondo grado specialmente della matematica e questi divari sembrano essere spiegati
Più che dalle condizioni dalla dalle origini dalle condizioni diciamo socio economiche culturali del rigidi socio economiche culturali delle famiglie
Ho da caratteristiche osservabili di studenti orde di di dirigenti scolastici
E di di e docenti sembrano essere spiegati dalle condizioni del mercato del lavoro di di riferimento
In altri termini ovvero un mercato del lavoro
In cui sia una elevata probabilità di Intel rimanere disoccupati o pronti occupare i profili di scarso rilievo
è un disincentivo a al traditi ha un buon apprendimento sotto il profilo quantitativo cioè una minore incidenza dei laureati nel due mila venti era circa di nove punti a sfavore del Mezzogiorno
Per la popolazione rigettare compresa tra i venticinque e i trentaquattro anni
E spiegata sì ad andar minore probabilità di conseguire un titolo a causa degli abbandoni ma soprattutto da chi non li interno mobilità quindi quei fenomeni di prendere un
Per cui si ricollega
Cui si ricollega la lana anche la corruzione nelle aree del Mezzogiorno
Per quello che riguarda la le le infrastrutture la dotazione di infrastrutture
La spesa alle infrastrutture e è in capo e in capo a agli enti locali
Ma qui dovrei aprire una una parentesi perché effettivamente l'articolazione di quadro diciamo l'articolazione delle competenze in manette in materia
Di edilizia scolastica e e su più livelli perché Milano rilevazione dei
La rilevazione dei fabbisogni attiene partire dalle
Regioni che trasferiscono poi al al muro Anna Giuranna Mimma al ministero al Governo centrale che elabora un piano che nazionale che dovrebbe tener conto anche dei divari al fine di garantire
I livelli essenziali di prestazione
E che rappresenta diciamo il riferimento principale delle diverse linee di di finanziamento pubblico in genere però in limine
Diciamo così gli economisti pubblici preferiscono fare riferimento alla dotazione di infrastrutture sia a terra evidenziare la qualità e quindi come dire aderire più chiaro un quadro molto più chiaro dal punto di vista della qualità degli eventuali di danari dell'offerta e quindi eventuali di vari nell'offerta pubblica sia
O pochissimi minuti va bene
E e sia per però altri due sia perché il quadro dicevo economico finanziario e delle essendo le competenze distribuite su più livelli effettivamente risulta essere frammentario poco unitario
E si è fermato a fattori che il nel Mezzogiorno e in particolare nella carabine nella Sicilia e più elevata la quota di edifici scolastici detenuti a titolo oneroso questo significa quindi non di proprietà pubblica
E questo significa che ovviamente si correrebbe il rischio di sottostimare il divario porno il Mezzogiorno qual è allora la situazione
Per il Mezzogiorno
Nella cartografia vedete la situazione delle mense scolastiche più in generale direi che
La passione e come tre i divari di apprendimento sono molto me sono minimi nella fase iniziale del percorso
La presenza la dotazione infrastrutturale al contrario presenta delle forti carenze soprattutto nella nelle fasi iniziali del percorso formativo
Uno studente residente nel sud a un nella scuola dell'infanzia occupato aule di dimensioni di un terzo più piccole di un quarto più piccoli nel caso della scuola primaria rispetto ad uno studente della macroarea diciamo nord rispetto a quelle macroarea nord a a il doppio delle possibilità di frequentare edifici a forte rischio di inquinamento acustico con accessi poco sicuri
E soprattutto non dotati di certificazioni soprattutto con l'assenza
Di mense per le scuole superiori un terzo degli edifici è situato nelle zone a rischio ostico un quinto non è adeguatamente servito dal trasporto pubblico il quaranta per cento manca di palestre
Indicatori su questo set di indicatori elaborato appunto a partire da da Banca d'Italia elaborato a partire da dai dati analista
è stato incrociato anche ad una domanda potenziale quindi offerta pubblica a fronte di domanda potenziale e quindi sul tardi sono interessati c'è una inadeguatezza che concentrata in particolare nella zona di Napoli pianta senatori quindi dei comuni e qui la la la inadeguatezza integrate
Nel caso appunto dell'intervento divenuto ricco
Allora cosa dire in conclusione molto semplicemente che
Potrei aggiungere qualcosa sul PNR dire che effettivamente c'è ancora un disabili che un disallineamento nella nella
In finanziamenti
Agli enti locali anche a causa del fatto che la richiesta di finanziamento avviene attraverso bandi la risposta bandi pubblici
Quindi ci sono ampi divari ma anche ampi spazi di Uri per un ripensamento Severiano delle politiche pubbliche dell'istruzione anche per rinsaldare quel capitale sociale
Strettamente commesso alla qualità gestito se
Grazie neanche ringrazio la professoressa algerino per questo suo intervento tra le altre cose
Questi effetti di lungo periodo del nell'istruzione
Non fanno altro che rimanda c'è quella categoria che ricordava questa mattina Gianfranco Viesti cioè l'Economist che storici e l'economia chiamano dipendenza un percorso che è una categoria concettuale ma anche un meccanismo concreto diciamo di funzionamento
Per l'economia che di per sé impedisce di ignorare la storia
Quella che John Stuart Mill e chiamava la schiavitù delle circostanze precedenti
Non possiamo ignorare la dipendenza dal percorso e dunque non possiamo ignorare la storia
Grazie anche perché nel tuo nei vostri interventi avete a più riprese chiamato il ruolo delle istituzioni da ultimo anche nella loro ti colazione nelle loro competenze ed è ed è per questo che abbiamo pensato che fosse importante di utile avere a questo tavolo due Amici colleghi che le istituzioni le studiano da una parte sotto il circo Clementi sì tre altre cose dirige per il Mulino una una collana che si intitola riscoprire le istituzioni
E dall'altra parte tutto torni Ricciardi onorevole Toni Ricciardi che le istituzioni Lincar nelle e e le rappresenta ai quali abbiamo chiesto appunto di riflettere o meglio di continuare a riflettere su ciò che è stato detto questa mattina
In particolare sull'autonomia differenziata e di farlo se se credete nell'ambito di quel più ampio disegno di riforma costituzionale che include o includerebbe anche il cosiddetto premierato perché le due cose in una certa misura quanto pare vanno insieme sotto il sotto il profilo diciamo politico costituzionale
Dunque chiedo anzitutto han fatto mi Ricciardi di di ripartire da qui dico soltanto che Toni Richard Gere perché tutti conoscono in questa sala e professore di Storia delle migrazioni
Ed è deputato alla Camera per il partito democratico grazie
Intanto grazie grazie alla Fondazione Banco di Napoli che ci ospita grazie mio direttore che ha detto Sabattini grazie a a Philip tutte tutti voi che è in certo qual modo mi avete coinvolto
Sono sollecitato emotivamente da molte cose che ho ascoltato questa mattina parto con una battuta noi dovremmo porci una domanda alla quale ancora non ho trovato una risposta ormai Banfield aveva ragione o no
E perché se no io vado in crisi venti cioè non mi organi non mi oriento da quello che ho sentito quello che leggo da quello che sento
E la stessa domanda l'opposta sia Zaia che a Calderoli durante tutte le fasi dell'iter dell'autonomia differenziata piantato in Commissione sono stato anche relatore di minoranza sull'autonomia differenziata
Rispetta l'autonomia differenziata sentito giustamente io mi carico
Della della Croce Rossa alla quale appartengo sulla quale tutti ormai sparano tutte le classi dirigenti sparano da vent'anni immaginando di non essere classe dirigente opera perché questo è un Paese strano si spara
Sugli enti sui più idioti che ovviamente sono quelli che fanno politica
Dimenticandosi che la la definizione classe dirigente tocca la politica i sindacati gli accademici imprenditori tocca un po'tutti i giornalisti
Allora anche da questo punto di vista del mondo porci delle domande
La prima domanda che mi sono posta e perché noi siamo dovuti arrivare a picchiarsi in Commissione su l'abuso di potere di un Presidente Commissione rispetto a una votazione andata
Che li ha fatti finire sotto ed è stato l'unico momento in cui la stampa alzato il livello d'attenzione ora i politici saranno pure analfabeti e ma non ho sentito il mondo del Gotha intellettuale
Alzare il livello di attenzione sull'autonomia differenziata per quale ragione perché probabilmente al partito di maggioranza relativa non conviene se non dare visibilità e dall'altro lato perché
Allora ci sono tutta una serie di elementi poi guardate del la la la la sfida sull'autonomia differenziata e chiaramente una sfida trasversale o se volete geografica
Ponte
Non non c'è destra e sinistra cioè nord e sud ve lo racconto proprio senza mezzi termini e ce la possiamo raccontare come vogliamo
In tutti i partiti c'è una contrapposizione tra Nord e Sud perché e il settantacinque per cento del mio partito a favore
Perché e chiese e lo stesso partito del due mila e uno ha fatto il più grande scempio della storia repubblicana
L'auto la riforma del titolo quinto poi visto che siamo in consesso accademie ora mi metto la giacca dell'accademico i dati le valutazioni empiriche del regionalismo sanitario spinto sono stati un fallimento
Punto la regionalizzazione della sanità è stato un fallimento e quando le regioni meridionali aumento mi ha colpito molto il fatto che guarda caso in Sicilia in Calabria e maggiore il numero di plessi scolastici dove si paga il spedendo un pubblici e chissà perché
Perché ed è giovane come la Calabria la nostra regione ci saranno sempre più avvicinando alle percentuali della sanità privata convenzionata Lombardia
E infatti eccetera date mi ha risposto io non la conosco ma datemi una risposta rispetto a questa cosa
Da dove veniamo
Perché anche qui si è fatto tutta la grande narrazione l'assessore al Bilancio mi ha colpito giustamente ha sottolineato la sua provenienza settentrionale però vedete come passata il il criterio la questione settentrionale che deve incontrare la questione meridionale
So che Isaia Sales non condividerà quello che sto per dire
Ma la verità e molto semplice la la narrazione della questione settentrionale nasce Durante la speculazione politica maggiore che si è fatta in nella storia repubblicana per la ricostruzione del terremoto in Irpinia perché se noi riprendiamo alle pagine alla Commissione parlamentare d'inchiesta presieduta da Oscar Luigi Scalfaro
E chiudo non entro nelle dinamiche politiche quella stagione metà di quella delle pagine di quella Commissione parlamentare d'inchiesta vede le possiamo stracciare perché sono false non corrispondono a realtà
Ma lo dicono i dati empirici e fattuali che stanno sul territorio
Poi dopo di che qualcuno mi deve
Gare eccetto la criminalità organizzata ha ingrossato la criminalità organizzata mi pare che la criminalità organizzata nella storia d'Italia ci sarà sempre ingrossato dove stanno i soldi tant'è che tutte le maxi tangente sono parti tutte la Milani
E ancora oggi veniva citato il Formez
Il Formez fa le analisi negli anni settanta sui pezzi di territorio che poi sono stati interessati esattamente dalla più immane tra perché qua si fanno i paragoni ed è brutto fare paragoni tra le catastrofi
Sì paragono tre mila morti a quindici anche una sola vita
è una catastrofe spreca tutto questo e accade ancora questo nel dibattito pubblico peccato che però se il Formez
Ha ragione nell'analisi che fa negli anni settanta allora qualcuno mi deve spiegare se non esistevano industrie consorzi di di ricostruzione pubblici
Questi da dove venivano
E si è fatta un'analisi sono contento che c'è tutto un fondo adesso delle progettualità
Sul su quella fase storica si possa andare analizzare facciamo l'analisi storiografica seria per capire che cosa era stato proposto che cosa è stato ricostruito ora che cosa c'entra tutto questo con l'autonomia differenziata c'entra perché esattamente il i fili che mantenevano che iniziavano a sfilacciarsi già a partire dalla metà degli anni Sessanta dell'intervento straordinario
Nel Mezzogiorno si spezzano definitivamente con un partito che da movimento diventa partito nazionale e che utilizza poi tangentopoli per diventare e quarant'anni dopo
Arriva a compimento mentre vi ascoltavo e mi aveva dato il classico invito della convegnistica della camera da parte del presidente della Camera ventuno maggio il federalismo il messaggio di Miglio
Nel senso embrava proprio no fatta apposta ora ci siamo abitare abbiamo dimenticato veniva citato Manlio Rossi Doria l'autonomia differenziata mi preoccupa a un certo punto di vista per una questione oltre tutte quelle che conoscete meglio di me
Perché noi rischiamo di andare veramente verso le macroregioni ma che non sono quelle immaginate vado
Da
Da Rossi Doria Sud e da Guido Fanti al nord la macroregione del Po
Che diventa la vela iter così tutti il titolo del convegno idea federalista di Miglio falsa perché doveva dell'idea federalista di Guido Fanti
Sindaco di Bologna sessantasei settanta primo presidente della Regione Emilia-Romagna che diventa amico di Miglio
E fornisce quella ma fa anche aveva una visione completamente diversa ed era anche una lettura una fase storica diversa
Mi taccio su questo perché sto andando Flash il Mediterraneo sentivo questa mattina certo peccato che il processo di Barcellona fallito
Eccetera a alcune coordinate storiche ce lo dobbiamo anche dare
E rispetta come lei di tutto questo con il premierato e il combinato disposto ad una macchina esplosiva l'autonomia differenziata utilizza legge ordinaria e non costituzionale
Cioè nel momento in cui verrà approvata alla Camera
Probabilmente dopo subito dopo le europee
Non prima gliele convenzioni cioè gli accordi già le intese già sottoscritte sono immediatamente applicabili
E Zaia alla richiederà sono con le sue vere che fa la la Regione Emilia-Romagna appunto h eh no perché noi poi ogni tanto qualche domanda vuole ce la dobbiamo porre
E lo svuotamento della funzione legislativa per come e è prevista l'autonomia differenziata all'accentramento cioè praticamente noi ci stiamo trasformando questa Repubblica
Che è già sono almeno vent'anni che vivo e lo svuotamento della funzione legislativa
Inoltre è se ad esecutivi forti a livello regionale a livello centrale se andiamo al al a rileggere un po'di dibattito Filippo credo che nel suo libro all'abbia ampiamente dimostrato
E poi ha fatto piacere averlo in audizione quanto meno alla Camera perché almeno uno storico c'è stato
E vi posso garantire che ha avuto un impatto notevole
I perché eravamo con tutto il rispetto siamo stati pieni di costituzionalisti che giustamente dice Tavano legittimamente sulle questioni giuridiche ma quando arrivano storico che ti fa il quadro sono rimasti tutti a bocca aperta e non lo dico perché presente ma perché è accaduto esattamente così
Allora che cosa sta accadendo sta accadendo se andiamo a rileggere il dibattito dei meridionalisti di un tempo esattamente quello che più di una aveva sottolineato
Siamo sposando l'atto il centralismo a livello territoriale cioè le assemblee non serviranno più mi avvio a chiudere fame segno non serviranno più e probabilmente tra dieci anni qualcuno verrà fuori Palazzo di Montecitorio e al Senato a dire chiudete queste due baracche perché non servono per abbiamo i parlamentari i nostri Parlamenti territoriali che funzionano tanto la politica essere ma la faccio come Regione Calabria Campania Emilia-Romagna discuto direttamente Koller con l'Europa e va bene così
Allora noi siamo in questo in questo Cul de sac dal mio punto di vista e io spero e auspico è vero che c'è stato un decadimento della classe politica siamo quattordici ad avere il dottorato di ricerca su quattrocento alla Camera lo dico perché adesso devo stare a Roma
Che sono copromotore cofirmatario di una proposta di legge perché are dei percorsi agevolati per i dottori e Leduc
Per i dottori di ricerca nei livelli di alta di alta specializzazione l'alta amministrazione pubblica
Però sì questo è un dato dopodiché
Se la politica tende lo dico alla terza se la politica dà l'impressione di voler tendere alla conservazione ho la sensazione che se la politica
Sta lì in un Paese corporativi sa qual è l'Italia probabilmente il mondo delle classi dirigenti in questo Paese molte volte tendono alla conservazione
Perché delle due l'una perché c'è il convitato di pietra e chiudo per davvero da stamattina né in questa discussione larga l'aspetto demografico
Cioè noi ne stiamo dimenticando perché io quando mi sono scontrato con dei colleghi del Nord alla fine che cosa ti dicono eh ho capito
Ma già già adesso in minoranza tra tra quindici venti trenta cinquant'anni il Mezzogiorno è demograficamente inutile
Perché non non appeso
E probabilmente dovremmo anche eviti di vedere
La centralità lo ricevono delle ricerche in nuove che ascoltavo satira probabilmente dovremmo rileggere da rally centralità forse anche i percorsi della storia delle migrazioni per capire
Dove siamo andati dove stiamo andando scusate se era ero confuso macero Cantaro
Grazie ringrazio l'onorevole Ricciardi per questa ricchezza di domande dissi stimoli che ci ha fornito sottolineo soltanto due punti
Da ultimo appunto l'aspetto demografico non a caso nel pomeriggio la prima delle sessioni pomeridiane ripartiremo anche da una discussione
Di un libro recente di Francesco Dandolo una storia delle migrazioni in Campania che certamente costituisce diciamo un elemento d'tenere attenta considerazione nell'ambito di queste valutazioni e la seconda con questa cedo la parola al professor Clementi riferimento che che hai fatto al due mila uno
Che mi porta nuovamente sulle pagine di Luigi però
Richiamava quella provincia subordinata ricorderete questo questo saggio polemico e rigoroso nel nel nell'analisi come come tutti i contributi rigorosi per del professor De Rosa
A un certo punto A pagina centoventicinque verso la fine di quel saggio me lo sono
Rilette ripresa riferendosi a quel disegno costituzionale del due mila uno erano passati appena tre anni e in particolare all'articolo centodiciannove dal quale veniva espunto anche lessicalmente del Mezzogiorno
Riferendosi a quel disegno Luigi De Rosa scriveva tutto ciò sono sue parole sta solo a sottolineare che la Provincia subordinata
Viene sottoposta all'applicazione di un altro modello e come nei casi precedenti sono sempre sue parole senza che la parte oggetto del cambiamento ne abbia avuto piena consapevolezza o vi sia stata preparata d'altra parte concludeva Luigi De Rosa
La modifica costituzionale fu approvata dal Parlamento con una maggioranza di appena quattro morti
Dunque io cedo ma ben volentieri la parola al professor Clementi professore ordinario di di diritto pubblico comparato all'Università Sapienza di Roma dove fra le altre cose dirige anche un master di recente costituzione in scienza elettorali del Governo
Che sui temi dell'autonomia differenziata e del premierato
Fornisce quotidianamente dei contributi di grande importanza e rilievo prego Francesco Zito tornò grazie consentimi Giovanni un ringraziamento speciale affitto Bra sbrana
Gaetano Sabatini Antea tutti voi del comitato apprezzato moltissimo la mattinata ho apprezzato moltissimo se posso dire anche l'iniziativa insieme la progettualità che da qui emerge però dire alcune cose naturalmente dal lato semplice del costituzionalista che si trova di fronte al fatto che era un primo problema il problema che si carica sulle spalle quaranta anni di fallimenti deve cercare di dire che c'era la possibilità domani comunque trovare una soluzione
Cioè per noi e e anche un tema questo noi abbiamo costruito le nostre carriere sui fallimenti del Parlamento
Commentando lì
E abbiamo costruito le nostre prospettive di carriera cercando di dire che è un'alternativa tecnica è possibile
E guardando a questa alternativa tecnica ogni volta cerchiamo ricordando ti ringrazio Giovanni anche ricordato appunto la collana del Mulino riscoprire istituzioni che l'istituzione una funzione non semplicemente per i giuristi per far carriera ecco la dire così
E dentro questo ragionamento il tema di oggi sul Mezzogiorno un tema strategico tu ricordavi giustamente ricordava prima innanzitutto
Gianfranco Viesti e quaranta sulla ripresa anche tu e la il vecchio centodiciannove il nuovo centodiciannove
Ma facciamo un salto diciamo proviamo dalla guardare un po'più in alto a mezzogiorno non vuol dire guardare al nord guardare un'alta Mezzogiorno voti riguardante la forma di Stato
Se vi è capitato a me capita abbastanza spesso per ragioni naturalmente tutte accademiche di far lezioni a studenti stranieri quando si arriva a parlare della forma di Stato italiana io entro in imbarazzo
Perché difficilmente classificabile né forme di Stato classicamente definire manuali non è più una riforma uno non è più una forma di Stato di tipo regionale in senso tecnico per le ragioni del titolo quinto che insieme traccino diceva retorici ha ritenuto di fare non solo lui
Non è propriamente una regione a forma di di stato di tipo federale nonostante i tentativi di che si sta cercando di fare e si continuerà temo a fare più avanti adesso centro non è a maggior ragione altri tipi di forme
E questa nostra mancanza di identità su chi siamo perché la forma di Stato il Chi siamo tranne la citazione classe facciamo tutti io doverosamente come coi colleghi lo facciamo lezione cioè l'articolo centotrentanove
Per cui il l'Italia una forma repubblicana e su quello non si discute almeno fino adesso
Quello che scende da tutto ciò è che siamo confusi su chi siamo
Da qui il tema del Mezzogiorno nel tema centrale perché il tema del soggiorno alla luce di del vostro interessantissimo e polifonico esporre relativo alle dimensioni storiografica che tutto ciò emerge dimostra naturalmente che le radici di questo chi siamo ci riporta non solo alle radici del dibattito costituente ma naturalmente le radici dell'Unità d'Italia
Su queste radici io mi ricordo Giorgio Napolitano e il Mezzogiorno d'Europa così faccio anche questo passaggio
Nel centocinquantesimo Presidente Napolitano più volte cercato di spiegare come dentro questa transizione ci sono due legami per dare un'idea a una forma di Stato che ancora abbastanza confusa la prima che la dimensione della forma di Stato che nel dovremmo provare a cercare di bilanciare stabilizzare identificare per certi aspetti
Non può non trovare uno spazio dentro dimensione europea è stato citato prima lo ha ripetuto anche tu
Giovanni in linea in merito all'auto introduzione ma è credo il primo elemento che fa la differenza per un'idea di mezzogiorno diverso
Non possiamo decreto discutere Mezzogiorno se non discutiamo di mezzogiorno dentro la dimensione esaurito geopolitica su scusate non ricordo siamo tanti ho provato a seguire ma perché dentro quella dinamica licenze fondo anche la diversità e quindi la forza di un'idea territorialmente qualificante
Gaetano Sabatini prima facevi riferimento Gaetano a Bari esperienza appunto di territorializzazione diversi che però fanno un'idea di fondo il modello europeo non solo nelle sue però nella sua apoliticità ecco dentro quel mondo l'idea di un Mezzogiorno che sta dentro l'Europa è secondo me il primo architravi una spiegazione di un'idea di mezzogiorno nell'Italia
Perché se no altrimenti non è scadiamo dentro una dimensione un po'povera
Un po'da cacicchi a un certo punto visto il dibattito attuale sulla funzione del Mezzogiorno
Il secondo elemento quindi è dentro la ricerca di un'idea diversa o nuova o forse definitiva per certi aspetti della idea di forma di Stato del chi siamo
Che superi questa confusione che il Titolo quinto ingenerato diciamoci la verità è stato un gravissimo Restore ho detto la Ricciardi non c'entro
Io all'epoca ero con contrario quindi non l'ho detto l'ho scritto vent'anni dopo posso solo continuare a dire che ero contrario e ma un panda ma infatti ho pagato il mio prezzo accademico per sul concorso di seconda fascia su questo impresse le proprie espliciti
E quindi insomma diciamo sul tema sul tema aver ragione ritardo comunque una ragione ma in questa dimensione il Titolo quinto ci lascia oggi molti problemi
C'è un certo c'è certamente un problema sulla Lodi siamo c'è
Però certamente un altro problema su come organizziamo i nostri rapporti fra Stato e regioni
E per fortuna sono sincero abbiamo la Corte costituzionale che in questi vent'anni ha rimesso in ordine i confini leader nel reparto di competenze interne ma che per un lavoro facemmo insieme con John Davis per la sua bellissima rivista
Il tema delle riforme in realtà e sulla riarticolazione sta scaricando sulla Corte Costituzionale compiti che non le appartengono
Riguardo la Corte costituzionale il grande vigile urbano delle competenze fra Stato e regioni oltre il testo costituzionale cioè stare
Se siete degli operatori del diritto nel senso che fa degli avvocati e vi trovate di fronte le materie del titolo quinto voi vostre fremente suo giurisprudenza della corte non è la Costituzione italiana Noè a lezione diciamo cose
Che stanno scritte nel testo ma che non corrispondono alla realtà e per utilizzare quella realtà lì bisogna ti rizzare la giurisprudenza e la corte malati spense la corteggia talmente tanto avanzata che rischia di essere essa stessa una giurisprudenza che tocca competenze che non gli appartengono anzitutto con il Parlamento una cosa talmente evidente che voglio scostare il tema del Titolo quinto per darvi un'idea un così un flash per farvi capire quanto avanti è dovuta andare la corte riguarda l'attività del Parlamento le sentenze momento sul fine vita
Cioè la corte spetta di decidere perché nel frattempo invita il Parlamento a dargli un anno di tempo per prende una decisione fondamentale opera infinita fondamentale riparto di competenze su Stato e regioni ma finita forse con un cappellino più fondamentale se posso dirla così
Con un ossimoro allora in questo ragionamento è chiaro che da dove la da qualsiasi lato Tula prenda il problema rimane
Il problema però rimane se a maggior ragione non lo decliniamo dentro una lettura che non guarda fino in fondo al dato di realtà il dato di realtà e che se non si fanno riforme costituzionali il meccanismo non si sblocca
E se non si fanno riforme costituzionali condivise a due terzi il meccanismo non andrà avanti ieri
Ne parlavamo prima con una battuta oggi purtroppo trovare sui giornali declinata come la politica la declinava avendola vissuta in prima persona
Mi è capitato ieri di fare in questo dibattito alla Camera sul tema del premierato io sono molto critico
L'ho detto fin dall'inizio lo scritto fin dall'inizio mica vedi scrive sul suo ventiquattro ore ho cominciato a gennaio dell'anno scorso a scrivere contro questo testo via via fatto dodici milioni di audizione non so non saprei dire quante
Ieri nel capitale di rappresenta il Consiglio per un'avventura l'invito è stato rivolto anche a me di dire indiretta lei che e avere anche una risposta come gennaio ci riportano direttamente a me
In cui o alle riforme due terzi come è un errore ed è un errore in qualsiasi riforma ma Giorgio come titolo quinto perché a che titolo quinto è stato nel forno a maggioranza approvata con il freno ma questo non vuol dire nulla questo Paese ma è stata una riverenza è un errore non approvarla a a maggioranze non approvarla due terzi perché se domani fondiamo anche la forma di governo dopo la forma di Stato del titolo quinto su una riforma costituzionale in cui c'è una maggioranza e un'opposizione che si ritrova è l'identità dell'essere governati nel nostro Paese che va in crisi
A meno che quelle ferendo non sia novanta dieci
Per cui quel dieci è come dire una minoranza fisiologica ma in questo paese immaginario Trento finiscano novanta dieci è chiaramente impossibile l'ultimo regalo è stato sessanta quaranta se finisse sessanta quaranta
Questo Paese vorrebbe dire che al quaranta per cento di quelli che sono andato a votare che sono meno di quelli che ne conosciamo ma comunque esistono che non si riconosce più nella forma di governo di questo Paese cioè nel modo attraverso il quale si identifica l'indirizzo politico
Allora una battaglia controvento contro chi oggi a sinistra non ha presentato un testo di visione alternativa al modello di destra si per me l'errore in quarant'anni Cinquanta nel dibattito costituzionale qualsiasi opposizione
Di destra e di sinistra centro alti bassi non importa aveva un'alternativa testuale presentata in Parlamento
Questo non c'è
E quando si fa una proposta di revisione costituzionale e non c'è un'alternativa a questa lo studioso pensa che è claudicante doppiamente claudicante nel merito la proposta del Governo perché le proposte di riforma o se ce ne sono in Parlamento non si fa al governo
Ma è claudicante doppiamente perché non ha un'alternativa oltre verso la quale io guardare questa lente
Il secondo elemento che lo devo dire della piena schiettezza ormai la dimensione ubriaco e chiudo Giovanni De Pace ce ne vuole manifestare il due giugno
Il due giugno festa della Repubblica
E se mettiamo in discussione la discussione con una discussione pubblica un dibattito pubblico il due giugno vuol dire noi mescoliamo troppi elementi in un Paese già molto confuso allora chiudo
Parla di Mezzogiorno ci vuol dire parlare di Europa
Qual è la posizione del mozzo giorno sull'Europa ancora a me manca perché molti dei dei rappresentanti dei oggi che fanno la forza del Mezzogiorno sull'Europa sono molto divisi al loro interno
E invece con il è un primo argine il secondo elemento dei tre che chiudo è che l'autonomia differenziata è un grave errore non è un semplicemente un grave lo vinse per come tecnicamente è stata costruita ma un grave errore in sé perché essa non ha una prospettiva non disegna una visione e con l'unica visione che disegna e verticalizzare da un lato col premierato e devolvere dall'altro appunto con la l'autonomia differenziata
Con una differenza diceva prima Ricciardi che una revisione costituzionale la trama una legge ordinaria quindi più o meno direttamente operativa ci saranno i meccanismi ma poco importa
Allora chiudo
Se nel Mezzogiorno vuole avere un futuro oltre che un passato io penso che questo si possono incardinare nell'obbligo del dialogo a cui può e deve e può imporre il resto del Paese
Cioè se la forza del Mezzogiorno oggi è tale da essere decidente decisiva per le sorti del Paese sarà esattamente perché avrà la forza di obbligare a dialogare
Non incentivare a polarizzare mentre invece io vedo che il vento della polarizzazione che attratti diventa addirittura vento dell'Aventino e nell'anno di Matteotti un anno centinaia Matteotti una cosa che piace
Rischia di essere invece un elemento per gonfiare il vento delle vere degli errori non il vento dei veri delle soluzioni
Allora noi dobbiamo dare retta a quello che io credo ha detto ieri al presidente Meloni l'ho detto insomma più e più volte presente Mattarella fine anno scorso ha fatto un discorso molto chiaro al Paese in cui ha detto e serve più partecipazione
Meno polarizzazione le forze responsabili le classi dirigenti si citavano prima hanno il compito di mostrare che si può uscire da una polarizzazione coatta che conviene a chi governa che conviene a chi sceglie queste strade
E non conviene a chi non crede che nella polarizzazione ci siano le soluzioni e faticoso faticosissimo
Direi che serve partecipare vuol dire anche impegnarsi a partecipare e anche un poco rinunciare ai vantaggi della polarizzazione che naturalmente gonfiando il populismo magari qualche voto in più lo porta grazie
Grazie Francesco ringrazio il professor Clementine questa duplice lettura che ci ha offerto sull'autonomia differenziata sul cosiddetto premierato una riflessione se posso condita non solo di sapienza critica ma anche lì di sapienza politica per le ultime in particolare di riflessioni
Che ci ha offerto una riflessione che ci conferma credo sia nelle nostre preoccupazioni ma anche nella bontà della scelta di a vere tra tra gli altri studiosi anche un giurista o più giuristi in in altre future
Occasioni noi abbiamo pensato di chiudere questa mattinata
Con con questori circoli storici
Ma non tanto per riaffermare il primato della storia dello sport della storia economica ma piuttosto il primato di una riflessione orientato al lungo periodo questo sì diciamo come modo come metodo che appartiene o può appartenere a tante discipline non solo e non necessariamente soltanto agli storici e anche per provare a riflettere in questi ultimi minuti di questa tavola rotonda sulle ragioni della scomparsa del Mezzogiorno dall'orizzonte del dibattito pubblico che è una scomparsa
Anch'essa di lungo periodo nel senso che non è iniziata non inizia oggi non è iniziata nel due mila uno non è iniziata neppure nel mille novecento
Novantadue se per esempio vado a leggere ed è ciò che sto facendo in questo momento il carteggio di di Pasquale Saraceno
C'è una lettera di Pasquale Saraceno del mille novecentottantuno
Ad un ad uno dei maggiori esponenti dell'economia presenta lo sviluppo del secondo dopoguerra un suo collega economista straniero il quale gli ricordava che lo sviluppo del Mezzogiorno non era tanto un obiettivo in sei ma un obiettivo strumentale per la crescita dell'Italia
Nel suo insieme
E a questo collega Saraceno rispondeva che certamente aveva ragione ma che cito si parla sempre meno di mezzogiorno così scriveva e si giunge oramai a non parlarne più
Questo è il mille novecento ottantuno non è il il due mila ventiquattro
E questo ci induce a chiederci che cosa è successo di nuovo in un'ottica di di lungo periodo io lo chiedo anzitutto il professor Giampaolo D'Andrea già senatore già sottosegretario di Stato i beni e alle attività culturali e attualmente presidente dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia
Buongiorno grazie per avermi coinvolti in questa interessante riflessione
Credo che dall'alto in temi di questa seconda parte si complicano molto a quelli della dalla parte del precedente potuto assistere
Perché vedo che
Semplice si riesce a a compiere lo sforzo di allungare lo sguardo
Perché questo è il segreto o si allunga lo sguardo o non si capisce nulla
Della questione meridionale
Si deve allungare indietro per capire le cause storiche
Che si deve allungare che in avanti per disegnare una prospettiva
Di uscite
Così dirimenti
Alle cause storiche in questa consapevolezza nella differenza delle posizioni era chiarissima nel pensiero dei meridionali i quadri tutti
Leggendo le cose da diverso punto di vista
Sottolineavano
Il tema della storicità del ritardo del Mezzogiorno
E io vi devo dire prendendo un episodio che appartiene più alla mia vita istituzionale e politica che alla
Riflessione il carattere storiografico
Che facemmo una grande fatica a metà degli anni ottanta verso l'ottantasei sarà stato l'ottantasette a Glasgow implicito ma cosa che mi avete che questa mattina poi mi è stata ricordata da chi ha parlato della differenza tra Irlanda Mezzogiorno dal punto di vista della convergenza
Nei confronti dei dei parametri europei poi alla fine
A Glasgow si fece una riunione dell'associazione delle regioni e dei comuni dell'Europa
Sul tema
Dei divari
E noi facciamo una grande fatica
A spiegare
A quelli del centro Europa
A quelli del nord Europa
Ma devo dire anche a una parte dei nostri
Che c'è una grande differenza di carattere storico
Tra il ritardante tra la economia delle regioni in ritardo di sviluppo come sono queste
Del Mezzogiorno ecco che era anche li riguarda
E quelle invece che avevano bisogno come dicevano loro di
Una riconversione perché erano considerate aree di crisi
Cioè le regioni che avevano conosciuto uno sviluppo industriale noto il tema qua lo voglio sottolineare e che erano entrati in crisi perché si erano modificate le condizioni ce n'erano molte in Europa e tutta l'Europa centrale era così tra Germania
Era consentito abbiamo visitato a voi dopo era così
Non si riusciva in cui il dibattito a far capire che c'era una differenza netta tra le due ragioni di ritardo
Perché il cosiddetto ritardo sopraggiunto ed era un ritardo più recuperabile del ritardo strutturale
Perché nel ritardo strutturale come diceva saracena tu puoi euro nelle varie richiamato
Quello che conta e la mentalità che si è formata ai fini del disegno dello sviluppo
E quello che conta che i temi sono quelli e come l'infrastrutturazione sociale ha lavorato in funzione del superamento di quel ritardo
Ma ci siamo dimenticati che per citare la regione di casa mia cioè la Basilicata e la Calabria
Nell'unità aprire al momento dell'Unità avevano un differenziale di cifre sull'analfabetismo rispetto al Piemonte Regione principale da far rabbrividire
Ci siamo dimenticati che giustamente nel tempo si è considerato l'intervento sull'analfabetismo vadano ottava analfabetismo come la scelta fondamentale ineliminabile di ogni svolta
Ne parlo anche da presidente dell'anime su Guido dopo il terremoto di Messina del mille novecento e otto i miei
Predecessori benemeriti
Combinarono una con capitale privato ma non
Per fare le scuole private per fare filantropia cioè dettero a disposizione dell'intervento dello Stato la raccolta dei soldi privati
Per costruire scuole costruire scuole
Luoghi nei quali si potesse fare scuola per organizzare la lotta all'analfabetismo per mandare in giro persone a spiegare alle famiglie che era utile studiare del no
Beh superando il concetto che venivano tolte strappate al lavoro le mani di quelli che venivano invece mandati a scuola
Allora anche all'elementare
Questo tema è rimasto nei tempi più recenti fortunatamente non più per le elementari
Ma per l'università quanti genitori consideravano una una uno spreco mandare i loro figli a studiare all'università sottraendoli
Alla piccola azienda agricola familiare o anche a quella grande ma gestita con i criteri della piccola perché qui vengo poi al secondo tema che mi avete toccato in questo momento
Dicevo cioè un momento fa io ho davanti firme tornato tra le mani per caso perché chi fa Po l'attività di storiche i documenti li scopre per caso la norma Paradiso sono entrati in USA un articolo del Times del ventisei di settembre del mille novecentoquarantanove tradotto in italiano così un archivio è venuto così
Questo si occupava
Di due questioni che sono di una grandissima attualità
Dei prestiti internazionali all'Italia per fare il Times per fare la riforma anche l'aria pensate mille novecentoquaranta governo De Gasperi
Cioè del Comitato che si stava tra l'altro di cui facevano parte o tutti i maggiori economisti del tempo da Manlio Rossi Doria asse ieri che stanno studiando il modello di riforma e che sabato in quel momento concordando un modello di riforma grazie poi alla fine quello che passò che prevedeva la distruzione del latifondo diciamo la verità e quindi il superamento assoluto
Dell'assetto diverso tra nord e sud in termini di paesaggio agrario dal punto di vista proprietario non tanto delle coltivazioni perché le prove su questo ci sarebbe da fare una riflessione ulteriore
E proponevano naturalmente lo Stelvio lo spezzettamento già alla nascita della piccola proprietà contadina questa era elette
Questo progetto di riforma e era interessante perché dava l'idea che la rendita fondiaria
Vecchia del latifondo cominciasse ad andare in secondo piano
Ma naturalmente il
Mercato finanziario internazionale che la doveva finanziare perché allora l'operazione fu fatta tutta con la Banca mondiale poiché attraverso successivamente le risorse che furono destinate dal Piano Marshall al Mezzogiorno all'operazione era tutta questa quella doveva essere concreta quelli i soldi gridavano per fare una cosa seria intenso nel suo interrogano il suo articolo si pone l'interrogativo
Dici mai proprietari dicono che quando metteremo sui territori coltivatori improvvisati diminuirà o la produttività delle terre
E gli altri invece dicono che le terre non hanno produttività spesso in realtà solo una rendita di posizione
Teoricamente avevano ragione tutte e due con gli occhi dell'oggi ma sono la fotografia di quella contravvenzione iniziale quindi abbiamo questa nell'agricoltura
Questa nella infrastrutturazione Socrate
Quella nella costruzione di una mentalità verso lo sviluppo
Lo stesso Saraceno ha tagliato del divario tra Nord e Sud una destinazione più sociale che economica ricordate The diceva
Che sono in ritardo che il divario si determina quando alle medesime condizioni cento frettolosamente per non perdere tempo alle medesime condizioni il praticamente no per una forza sociale la forza lavoro non trova occupazione nello stesso periodo delle altre aree del Paese
Pongo una cosa da niente
Clamorosi si
Per un economista valtellinese non era mica facile
Sostenere una tesi di questo tipo eppure
La sosteneva devo dire in correlazione con tutte le scuole più moderne nell'economia dello sviluppo di cui al momento non era una mosca bianca così che parlava liberale
Ecco
Io credo che noi dobbiamo recuperare più su questo esattamente questo tipo di mentalità
Noi abbiamo bisogno di allungare l'orizzonte gli storici sono di aiuto perché ti riportano l'orizzonte antico con il quale devi fare i conti da cui devi capire che cosa si è mosso o non si è mosso nella situazione del tempo no su tutti i temi i tuoi che hai detto poco fa tra l'altro quelli dello della diritti che cosa ha significato un terremoto come quello dell'Irpinia nella condizione di sviluppo dei territori dell'Italia meridionale rispetta un terremoto che magari colpiva un territorio che aveva altre
Realtà di sviluppo
Ma a condizione e questo tempo lungo degli storici che si applica per la storia
Sia poi interpretato nel dibattito politico per applicare un tempo lungo come orizzonte non di intervento ha come strategia alla quale punta perché se no facciamo solo pannicelli caldi
Che servono a fare le cose di cui si parlava prima
Economia criminale e scusatemi se aggiungo e speculativa perché non è solo quella criminale ma è anche speculativa ma non si fa fare un passo avanti ma anche o di un millimetro alla condizione del Mezzogiorno il risultato lo dico ai minori nel Nord che finisce il nove rimangono da definire il Mezzogiorno come era chiaro ai meridionalisti di inizio Novecento
Grazie grazie presidente ringrazio il professor Giampaolo D'Andrea tra le altre cose la dico con con parole mie l'ha detto all'inizio all'area del futuro che noi siamo in grado di governare in qualche modo è strettamente dipendente dall'area del passato diciamo così che conosciamo che approfondiamo che che che pratichiamo mille novecentoventisei che issa scrive questo aforisma formidabile non so che cosa rende un uomo più conservatore se conoscere soltanto il passato o soltanto il presente questo mi sembra che possano in qualche modo condensare questo suo intervento così denso e così ricco dunque al professor deve essere il compito di chiudere i lavori di questa tavola rotonda anche di questa mattinata naturalmente siamo molto contenti la ringraziamo in modo speciale per averci raggiunto dal Regno Unito
Lei si è formato nel nell'Istituto di Studi storici qui a Napoli alla scuola di Luigi De rossa
Alla scuola anche del giorno all'ovvio piene economiche esterne di cui oggi è editore professor Gaetano Sabatini fondato da Luigi De Rosa e del cui comitato internazionale nei è autorevole componente non aggiungo altro se non che il professor deve se anche a sua volta è detto del giorno all'of Modern Italian Studies che per me molti di noi per gli storici non solo come ricordava Francesco Clemente
Assolutamente un punto di riferimento grazie a lei la parola
Sì
Grazie un ringraziamento Comitato Scientifico giovane fra S. Gaetano salviettine per
Questo generoso invito di partecipare in questo questo in discussione
Debbo dire che per me è stato un privilegio stare qua stamattina sentire vera l'azione anche
Quello che è stato già detto in questa tavolo rotondo applicativi a dir male dunque io deve essere molto pura va
I tempi non sono neanche stretti son finiti perché esauriti quasi ci siamo e come storico anch'io può riparare Pinardi storia ma non si preoccupi di di qualche piccolo pezzo tutti pezzi pistole
Dunque prima di Johnson su questo argomento su questa discussione che abbiamo la cultura sulla sulla mancanza di una dimensione storica nelle discussioni attuale
Sui progetti di riforma soprattutto sull'autonomia differenziata da quello che abbiamo sentito anche stamattina è chiaro che non è il caso che mancano studi il problema è comunque al della comunicazione di questi discussione di questi questi argomenti
E come diceva prima
Alessandro la la terzo viviamo in un momento politico in cui fra cultura sia notifica mondo politico ci sono dei blocchi di molto molto problematici come britannico non posso non fare il riferimento all'alba ex
Ho visto per la prima volta una mappa dell'Europa in quel ma anche il mio Paese mezz'ora fa
Dunque Breaks sette un caso in cui quelli che durante il referendum
Hanno sostenuto il Progetto
Hanno inventato un pubblico in guai seri di non ascoltare gli esperti
Di non leggere i dati
Di non temere i conto delle statistiche ma di andare votare a come indicava il cuore se non la testa allora cinquantadue per cento della nostra popolazione
Anna seguito in questa in questi consigli adesso vediamo dai sondaggi più recente che sessantotto per cento di quelli che hanno votato per il prix Seat ha deciso che è stato un grosso errore
Troppo tardi però dunque questi problemi queste anche queste confusione per quanto riguarda lite entità nazionale non
Non fare un monopolio italiano
Sempre per questo motivo mi sembra mi sembra sempre più importante che troviamo mezzo si si prefigge nuove trema
Circa venti furtarelli il tipo di argomento che abbiamo siamo li i figli in
Conducendo in questo momento
Ha la conoscenza di un pubblico più Galante un una sfida veramente difficile ma non credo che deve essere imposti però bisogna anche insiste credo sul sul perché la storia
è fondamentale
Per non solo per capire il divario nord sotto ma per un qualsiasi programmazione di soluzioni
E voglio prendere semplicemente qualche vorrei esempio pure cominciare col un un caso mi fa lamentare provo stamattina quando Gaetano Sabattini citava la salute era come un esempio di un mancato l'incrocio tra autonomia e lo sviluppo
Secondo me un altro esempio molto interessante in questo senso sarebbe stato sarebbe
Il regno tre domestici borboniche
Soprattutto negli ultimi decenni pervenne meridionali in cui il governo borbonico ha cercato di portare avanti una politica
Più o meno di
Di di sviluppo differenziato
Ti autonomia differenziato puntando tutto su una come e sulla crescita di della città Tina Poli una politica che ha avuto un certo successo però allo stesso tempo ha provocato tensioni fortissime fra Napule e Province
Fra Mezzogiorno continentale e la Sicilia già esistenti tra molto tempo finalmente e che vuole a contribuì Giorgino in modo abbastanza importante a un confronto interno del regno borbonico
Primo esempio secondo esempio di di di politiche di tanti tipi di regionalismo e diciamo
Ma differenziati
Fissato il regime liberista e poi anche processioni di nei piedi Tecce invito con Brunetta
Politiche che hanno preso danni enorme soprattutto a al
All'una alle Province meridionali e dunque così siamo arrivati a una alla famosa legge del mille novecentoquattro citato stamattina
Da Filippo soprano a e l'inizio di un tentativo del tentativo di formulare una programma un programma disco l'
Un po'per il Mezzogiorno neo con un testo di un programma di sviluppo nazionale
Storici Palano molto del della costruzione delle nazioni costruzione culturale però ugualmente importante sono stati è stato la costruzione dello Stato compreso la costruzione di un'economia
Nazionale
Per quanto riguarda l'Italia veramente questo processo incominciava tra mille novecento
Quattro con il Progetto di Francesco Saverio Nitti che poi è stato lui preso in diverse forme dopo la seconda guerra mondiale Tacconi Progetto dell'intervento straordinario
Bene nel contesto di questi questi queste più questi due periodi di interventi instancabili il programma di a secondo me Corriere trascurato troppo spesso il fax perché ci si si erano stati due momenti
Di convergenza economica fra Sud e nove
Sono in tutto l'arco della storia Italia de L'Unità oggi solo due momenti il primo negli anni prima della prima guerra mondiale e il secondo durante Liani sessanta una dopo la seconda guerra mondiale
Tutte e due non contesto appunti programmi di intervento statale sull'economia americana
Non si può dire che queste convergenze è stato semplicemente il risultato di queste politiche
Bisogna tenere conto come
Diceva giustamente stamattina Gianfranco Viesti del del trentadue
Più avute le condizioni generali delle congiunture alla particolari però due momenti importante che
Tema che meritino di essere studiati più da vicino ma anche due momenti
A in cui li ha spenti positivi dello sviluppo son stato controbilanciati tali aspetti negativo
Soprattutto la migrazione le migrazioni
Prima due curando esclusi Titini emigrazione fuori dal Mezzogiorno prima dell'avvio alla prima guerra mondiale che può Galliani sessanta è in questo
Ci riporta al problema anche
La storia la storiografia pastore
Sono alti importanza fondamentale te Chiappinelli itinerari diversi raggiunta attraverso cui siamo arrivare sì ai di fare il Sud Nord di oggi ma questi percorsi
E queste di Welles farse sono stati sempre compromessi complicate anche contraddittore
E questi sono cose che ai nella cultura di oggi non sono fascicoli a comunicare con a un un pubblico più prima
Direi per
Per terminare che poi la storia di grafica
Sottile soprattutto
L'indagine Titti bare Titti Matthew J. critico posture la dei meridionalisti gli interventi statali e così via
Con Porsche però corpus sa enti a
Interventi TTT a di andare sì troppo pubbliche fuoco importante da ignorare
Il dunque
Lo lo lo studio della CEE la del dell'Astore non vie non non non è un una dimensione opzionale
A una dimensione fondamentale anche perché per il forse aveva quello che secondo quasi tutta la la
La la bibliografia teli ultimi di sente quaranta ci dimostri di essere in un certo senso i problemi più
A spirito che la situazione per del della programmazione perciò il rapporto fra anarchici project
Programma
Realizzazione
Nei tempi reali e in contesti politici particolari
E soprattutto nei momenti in cui c'è una manca sarà al centro di stabilita ET continuità a politici a nella mancanza di queste continuità
La realizzazione di qualsiasi programmazione mirata alti viene se non impossibile
Così ci dice la storia ma molto molto non si diceva
Dunque
Un quadro allora un un punto di di arrivo un po'
Pessimista magari perciò e sempre più importante l'importo
Per gli studiosi sopra tutti giovane ma come quelli che abbiamo sentito oggi di continua
Malgrado tutto il tipo ettari avanti questi limitarci è di dimostrare che il passato non è semplicemente un mare attiva di fallimenti ma è un è qualcosa molto più compromesso tra
Che ci dà una base fondamentale per un qualsiasi tentativo di trovare del delle aperture nuove per il futuro grazie
Grazie grazie professor venisse anche per questo sforzo di sintesi e quell'abbiamo non sottoposta grazie davvero per questa riflessioni dopo il professor dei bisogni parola sarebbe di troppo avevo promesso che avremmo terminato all'una e trenta all'ombra in effetti sono ancora le tredici e trenta riprendiamo però alle quindici ora italiana
Quindi Van stanco
Orale in chiave dottor prevenzione sia il treno qualche orpelli così anche potrà porre l'attenzione prima carta al Senato una sponda popolarità cast appena nell'azienda tra le nuove basta Simona
Ma tutti di ringrazio di essere qui presenti ringrazio io organizzatori di questo convegno e in particolare Filippo sbrana e Giovanni Parisi per avermi dato l'opportunità di moderare questa sessione che veramente molto significativa e perché verranno presentate le ricerche più recenti di due autorevoli studiosi napoletani accomunati dalle mire appunto nei loro lavori passione scientifica e impegno civile
Una caratteristica questa che e condivisa anche dalle due altrettanto noti professionisti rincarano da spiazzante
E quindi appunto abbiamo con nuovi Francesco no però professore ordinario di Storia economica presso il dipartimento
Dell'università Federico secondo Isaia Sales sa giornalista scrittore e politico
Rossella del prete professore associato di storia economica presso Università degli studi del Sannio e la professoressa Gabriella Grimaldi professore ordinario onorario di storia contemporanea presso il dipartimento di Sociologia della Federico secondo
Partendo da va be'lavoro mila lire quelli era per essere sperando Lina Saint esiterei nella storia economica del mezzogiorno e negli ultimi anni però si è concentrato in particolar modo son temi che riguardano la storia di immigrazione nella seconda metà del Novecento
E viene ai nostri giorni e i suoi interessi di di ricerca accademici
Sì sono caduti anche importanti attività di carattere istituzionale infatti ricopre l'incarico di delegato delle rettore per la gestione delle problematiche problematiche connesse ai migranti e ai rifugiati
E poi ricopre anche il ruolo il responsabile il corso di formazione mediatore europeo per l'intercultura e la coesione sociale
E prevenzione Francesco D'Angelo ha di recente pubblicato un volume intitolato un volume ormai fa un sopravvissuto
Intitolato tracce storia dei migranti in campagna mille novecentosettanta due mila venti in cui si analizzata un il fenomeno proprio della trasformazione e della campagna era terra di immigrazione nell'Ottocento a terra di emigrazione negli anni a terra di immigrazione negli anni più recenti non tutela di migrazioni come dire ottocento e in questo volume Francesco Dandolo propone posso dire una narrazione innovativa un nuovo modo Sinatra e abbiamo parlato e l'importanza di narrare in modo nuovo
Certi fenomeni anche oggi e perché questa narrazione va oltre il mero dato un medico statistico pur non prescindendo da issare assolutamente perché uno di pensionamenti documentato quello di Francesco Dandolo
Ma è una narrazione che intende innanzitutto daremo o un volto un nome a quelli immigrati di cui appunto vengono ripercorse le tracce
E costruite le storie spesso difficili dolorose ma che possono anche a dire esiti di integrazione di ricostruzione di una vita dignitosa e questo quando però la società civile fa la sua parte
In termini di cura partecipazione
E oggi più volte sono
Abbiamo sentito le parole
Solidarietà destino comune parole di cui sempre più si farà interprete
Il terzo settore soprattutto qualora appunto questa riforma di autonomia differenziata dovesse realizzarsi
Un causando il depotenziamento ovviamente il Welfare State un rischio di privatizzazione dei servizi pubblici con una conseguente
Ovviamente acuirsi con Ponza tra questi rischi degli squilibri delle disuguaglianze e soprattutto della marginalizzazione precarizzazione della situazione di migranti
E quindi lasciò agli autobus Dandolo la parola presentare il suo libro grazie
Grazie grazie al teste Fania per queste delle parole tasso non merito invece vorrei passare subito ampi a dire il solo parzialmente contento che questo libro l'occasione di presentare e qui in questa sede così prestigiosa dove peraltro sono nati i primi studi sulla storia dell'emigrazione tra fine Ottocento inizi Novecento con un ruolo del Banco di Napoli e delle rimesse
Che giungevano appunto dagli Stati Uniti dalle Americhe a Napoli grazie e a mezzogiorno grazie al ruolo strategico del Banco di Napoli si è parlato spesso stamattina della porto della storia
Io sono partito da una considerazione preliminare che purtroppo invece per troppo tempo non c'è stata storia sui migranti essi rifugiati questa io credo che sia una lacuna enorme
Gigantesca e che crea quasi in qualche modo la giustificazione
La motivazione essenziale perché il discorso particolarmente articolata e complessa sui migranti viene integralmente schiacciato sull'emergenza su quello che viene chiamato il presentino Isma'sul sul fatto che appunto si contano non si contano gli sbarchi
Le vittime non non hanno più un volto non hanno più un nome non hanno più la storia tutto assolutamente in maniera particolarmente approssimativa fine lascia fino allo Stato e me lo dire
Anche a una progressiva disse umanizzazione della questione in serie che particolarmente grave per un paese civile democratico come l'Italia e che scivola poi con espressioni con termini soprattutto in quest'ultimo periodo particolarmente offensivi e lesivi della dignità umana
Questa è la considerazione che faccio come dire a a premessa di quanto mi accingo a dire in rapida sintesi rispetto al volume
E credo peraltro che mai come nel caso dei migranti e dei rifugiati ci debba essere una chiamata alle armi da parte delle persone di cultura da parte degli intellettuali indichi fa vuole avere un ruolo sociale particolarmente come dire anche intraprendente nella società civile questo non vuol dire attenzione omogeneizzare le posizioni non non sono di questo parere si possono avere anche posizioni diverse poco si può dibattere ma quello che mi colpisce è la sostanziale come dire assenza di dibattito ribadisco di uomini di cultura di donne e di cultura che io credo che tra l'altro questo interiori soprattutto noi qui presenti
E sintetica invece a essere molto più vigilanti molto più presenti anche perché noi dovremmo avere come dire come dono Dusso corretto opportuno della parola
E mai come nel caso dei migranti invece il rischio fondamentale che si scivoli molto facilmente nella volgarità
Anche le più alte cariche dello Stato non si fanno nessun imbarazzo diciamo a andasse lasciarsi andare
A espressioni particolarmente volgari e io credo che questo ancor di più interpella la nostra coscienza stamattina riprendo anche qualcosa che si diceva strana spunti di riflessioni nelle relazioni che mi hanno preceduto tutte bellissime
Che mi hanno molto arricchito si diceva alla mobilità il Mezzogiorno non è immobile se me lo diceva il dottore la terza in mezzogiorno realtà mobile ben e proprio la presenza dei migranti e dei rifugiati
Che rivela senso di profondo cambiamento che ha vissuto il Mezzogiorno in questi ultimi cinquant'anni
Che ha trasformato questa terra da terra di emigrazione atterra al tempo stesso ma questo io ritengo tutto sommato anche un fatto positivo precettori spiegarlo
Per al tempo stesso terra d'emigrazione materna al tempo stesso di immigrazione
Io credo che fa parte del diritto fondamentale è un valore universale quello di potersi muovere liberamente né per voi se io penso e i miei figli penso che loro possano mentre abbondantemente in conto di andare dovunque costruirsi con le loro mani con le loro capacità dello competenze
Un futuro dove meglio credono e però credo che sia in possesso che questa libertà debba essere assolutamente anche garantita
A a livello universale a livello globale peraltro è una libertà anche sotto gli occhi di ciascuno di noi perché credo che ciascuno di noi prende la metropolitana la in un parco pubblico va in una sala d'attesa nel di un medico e via dicendo si imbatte immediatamente nella presenza di migranti e rifugiati qui vengono altro aspetto che mi mi preme sottolineare in fondo la campagna Io l'ho scelta perché sì volevo fare una storia di carattere regionale ma sentivo al tempo stesso necessità e il bisogno di ancorare le storie dei migranti ribadiscono i loro nomi con i loro volti a un contesto preciso delimitato perché invece a me
Se entro nei dibattiti pubblici molte chiacchiere sui migranti che volano da una parte all'altra centotré rimandati e subito di come chi si vuole schierare a favole ai migranti lo fai con lastroni approssimazione ma manca il dato concreto mente l'elemento che spicca nella storia dei migranti e dei rifugiati è un elemento mischiato contaminato nella realtà di tutti i giorni noi
Qualche modo io credo nell'usciamo a ricostruire
Una storia di della migrazione via sì dire immigrazione della migrazione in quanto autenticare se ci sporchiamo mani e piedi e vediamo appunto la società come è cambiata concretamente quindi la campagna è una base come dire un'entità di carattere regionale ma è anche credo un un approccio di tipo metodologico nel tentare di ancorare le storie dei migranti a contesti concreti
Questo però non vuol dire che immigranti vivono sono qui e tutto si gioca qui
Chiunque di noi abbia conosciuto un migrante un rifugiato pensata per me del tutto eccezionale che ogni volta che facciamo mi minimi entusiasma particolarmente ascoltare le loro storie
Io sì copre che dietro un migrante spesso c'è un progetto collettivo che non si ferma qui si ferma a Napoli si campagna stanno a mezzogiorno che ci sono molte attese
Che ci sono molte speranze che c'erano molte più discorso delle rimesse se vogliamo proprio il discorso non si sente
E il discorso proprio come dire che ritengo fondamentale che che che esemplifica con molta chiarezza insomma questo che che dico e quindi al tempo stesso la campagna diventa terra di approdo
Ma diventa anche terra di come dire dove si coronerà il sogno di chi coltiva l'idea di una vita diversa
Migliore l'auspicio per vedere se ci si riesce o meno
Quando poi ci sono molte attese dietro quelle si sente dietro quel volto dietro quello quindi l'elemento della mobilità l'elemento come dire l'aspetto di carattere regionale che ritengo fondamentale
E l'elemento cioè il locale con il globale che fa sì che dunque proprio nella figura del migrante e del rifugiato in contesti molto precisi si uniscono questi due tre
Perché i migranti in Campania
IMI anche in Campania avendo no cominciano a arrivare al in stile anni Settanta se volete qui tu niente di strano tutto assolutamente in linea con l'andamento con influssi di cui appunto è resa partecipe l'Italia agli inizi degli anni settanta un più significativo arrivo di migranti sia a livello nazionale sia a livello regionale nella
Rispetto a chi e mi grava
Tuttavia si vedono subito delle peculiarità io credo molto importante
Allora in primo luogo i migranti in campagna immaginano che questa sia una terra di approdo transitorio
E ipotizzano e fanno di tutto per costruire nel proprio avvenire al proprio futuro altrove
Quindi tutto sommato è un elemento di passaggio segna una modernizzazione della nostra regione
Anche dal punto di vista delle attività dei professionali
Piante in campagna comincia a occuparsi appunto del fottuto le donne migranti
Del lavoro domestico segno per fortuna di un'emancipazione femminile e quindi anche di un cambiamento sostanziale paradigma familiare ecco perché dico leggera sei migranti diventa anche un modo per interpretare non soltanto la la la la mobilità ma anche il grado di trasformazione stesso della società meridionale e altri invece si dedicano albero accentato
Dove però appunto domina la logica altro OSCE del caporalato con la creazione di ghetti
Alcuni esempi molto concreti soprattutto le campagne che sono tra Napoli e Caserta in buona parte
Nel Salernitano vengono a essere parte a mente interessate da arrivi particolarmente rilevanti di migranti qui da noi e anche questo è il sintomo di una società meridionale che non soltanto in città ma anche nelle campagne calde
Non bellissime testimonianze raccolte a suo tempo nel rigo quindi se che appunto descriveva con molto esattezza intervistando imprenditori i piccoli imprenditori agricoli ormai anziani che Dio e io devo ricorrere necessariamente alla forza migrante perché i miei figli hanno altri progetti ad un altre finalità pur essendo cresciuti con noi quindi come dire è un discorso che riguarda la modernità delle città ma credo che vada ben oltre la
La città e riguarda anche le campagne dicevo il caporalato caporalato e diverse è una pratica particolarmente odiosa antica che già c'era sfruttava e contino sfruttare ahimè purtroppo anche tanti italiani e tanti italiani
Ma che particolarmente si spende diciamo nell'utilizzare al peggio la forza lavoro migrante nelle famose rotonde quelle vengono chiamate le rotonde degli schiavi e qui veniamo credo una tappa fondamentale in questo senso la storia e la campagna ci aiuta anche a ricostruire alcune tappe essenziali della vita de della storia dell'Italia repubblicana che sono enti dovrebbero essere imparate proprio a memoria e cioè alludo alla all'assassinio di Jerry Maslow nell'agosto del mille novecentottantanove il ventiquattro agosto del mille centottantanove dove davvero avviene in maniera molto traumatica assolutamente ma anche molto esemplificativa lo scontro che scene
Per assunto tale discorso di assenza di integrazione Gerry Maso aveva raccolto i pomodori per l'intera giornata insieme con i suoi amici come faceva da tempo Gerry era venuto qua in Italia ricordiamo soltanto un attimo spero porta via troppo tempo però credo onorare già rimase in questa sede
Bisogna scolpite fallo anche perché ho detto che per me è una pagina fondamentale dell'Italia repubblicana Gerry quando viene quali scappa dal Sudafrica dal Sudafrica
Diciamo a part-time del per intenderci quando un Mandela era ancora in carcere
Viene trattenuto a Fiumicino all'aeroporto di Fiumicino perché l'Italia non ha una legge per accogliere mi aspiranti rifugiati che possano presentare domanda che vengono dall'Africa può accogliere con una vecchia legge
Fatta in passato soltanto migranti che vengono dall'Europa rifugiati aspiranti rifugiati ma non oltre la cortina di ferro per intenderci appunto i Paesi d'Europa investe Gerry rischia di essere rimpatriato e grazie critico assolutamente credo che onore diciamo di chi si è adoperato non mio ma altre persone si sono particolarmente specie che si evitasse il dramma di un impatto leggeri che voleva dire condanne a morte
Ci adoperata la Comunità di Sant'Egidio a Roma e Amnesty International e hanno inventato
Una scorta di soluzione ponte del tutto estemporanea per cercare di appunto mettere in salvo la vita di Gerry di Gerry Massimo
Gerry poi coltiva il sogno di trasferirsi in Canada ma deve naturalmente guadagnare quindi va nelle campagne a villa Literno e la sera del ventiquattro Agosto di Mina centottantanove rientrando nella baracca perché di baracche parlavamo parliamo anche tutt'oggi purtroppo in molti casi dove vanno a pernottare gli i braccianti
Viene praticamente assalito da una banda di ragazzi anche questo fatto del posto poco più neanche maggiorenni
Gerry
Osava obiettare guai perché mi fate questo che non capisce niente
Questi ragazzi aggrediscono fino a ucciderlo questa storia è molto importante perché apre gli occhi certe cose la storia della migrazione attraverso quello che cercavo di dire prima una storia un volto un nome
Tutta l'opinione pubblica italiana apre gli occhi su questo tema laddove anche aprono gli occhi anche l'opinione pubblica della nostra regione ci tenga sotterrato per collegarmi a quello che diceva prima il collega Michele Rusca
Quel bellissimo tentativo che si fa
Nelle campagne e nei piccoli centri tra Casal di Principe
Villa Literno Castel Volturno ieri abbiamo ricordato Don Peppe Diana che attraverso la storia di di di già rimasto in qualche modo immagina che lottare contro la camorra significa anche mettere in salvo non soltanto i giovani casalesi
Ma significa anche mettere in salvo giovani migranti anzi le persone paese anche quelli che più simpatizzavano con Don Peppe Diana
Gli obiettavano come tu Titti non ti interessi dei gelida solito obiezione no non ti interessi nei giovani nel paese invece ti occupi remiganti avvisano
Piatta il discorso non è assolutamente in contrapposizione il discorso anzi assolutamente in armonia è un discorso che riguarda tutti riguarda appunto la dignità umana
Un altro elemento focale centrale nella campagna nella nostra regione in campagna in cui la presenza dei migranti diventa anche una vicenda di carattere nazionale e la strage premiata la strage di San Gennaro
Che accadere questa volta non a villa Literno ma siamo nei pressi a Castel Volturno
Nei pressi di Castel Volturno perché puntura abbiamo il pentimento di Schiavone speriamo che ci sia anche altre appunto ci dica anche qualcosa finalmente del capire tutto quello che è successo
Di per sé sia questa offensiva della camorra che uccide sei ragazzi
Come birilli attenzione quello che vorrei anche attirare la vostra attenzione che subito dopo l'opinione pubblica italiana e anche del posto di Castelvolturno si schiera paradossalmente a ritenere che sei ragazze africane siano colpevoli diverse
Perché sono morti che è una cosa all'aberrante cioè vengono uccisi ieri è anche successo giornali insomma di carattere nazionale escono articoli anche dal firme
Anch'essi importanti autorevoli che si espongono nel dire alle e allora è chiaro che c'è una contaminazione con la camorra in realtà non è assolutamente così era un offensiva una strage puramente dimostrativa del dire chi comandava in quel momento perché appunto
Nell'uso comune gli africani valgono meno che zero uccidermi non significava praticamente nulla
Queste sono le due vicende io credo focali che rimangono in campagna per quanto concerne una storia più complessiva della storia della migrazione in Italia
Dicevo però ci sono delle specificità le specificità sono appunto questo lavoro braccianti del molto povero sotto la legge
Opprimente del caporalato devo chiudere
Possano sotto la legge opprimente del caporalato con la creazione di ghetti vetturini dall'interno poi per fortuna si riesce in qualche modo a trovare una soluzione Satya si parlava di DNA RR bene
Tanti soldi ricevuti per il Pnr tre non si spende quasi nulla per l'accoglienza per l'integrazione dei migranti io credo anche qui noi uomini di cultura donne di cultura dovremmo dire qualche cosa perché e e vedere e lo vediamo con i propri occhi diciamo gente schiavizzato nelle campagne e immaginare che si possa fare anche dei delle nei caseggiati anche leggere non sa si trova delle formule vede per persone che per lavorano sostanzialmente per il nostro benessere dovrebbe essere a mio avviso una sorta di peculiarità dicevo coi la a volevo soltanto tracciare molto rapidamente qualche altra caratteristica peculiare la presenza dei migranti in Campania per come io l'ho ricostruita attraverso i giornali meno male che ci sono i giornali viva i giornali perché sono a memoria di quello che accade e ci sono anche la memoria spesso dei nomi e dei cognomi delle persone che purtroppo invece non ne rimarrebbe più nessuna traccia
Ma volevo anche ricordare appunto nata peculiarità della presenza dei migranti qui e cioè volevo soffermarmi oltre ovviamente sulle seconde generazioni
Bene sappiamo in Europa tutto sommato anche puntuali città settentrionale che i figli emigranti spesso tendono a essere come dire assumere atteggiamenti comportamenti di rottura Dini inaccettabili anche perché diciamo sul fino in fondo abbiamo una legge della cittadinanza che è una vergogna
è una vergogna assoluta noi purtroppo lo dico con grande rammarico non riconosciamo la cittadinanza a ragazza neonati nata intonati qui in Italia se volete questo può ancora
Essere in qualche modo accettato ma quello che è peggio non riconosciamo cittadinanza a eran bambini ragazzi adolescenti per frequentarlo le scuole regolarmente forse anche con migliori risultati e con una maggiore passione civica della della nostra cultura
E devono aspettare il diciottesimo anno passato il diciottesimo anno se non maturano con la scelta di presentare tempestivamente la domanda
Gesco deve segnale Giraldi ce ne siano e qui si entra in un altro meccanismo infernale di aspettare altri dieci anni sa
Ecco qui a Napoli e in generale in campagna io
Da quello che ho colto tre sole cos'è questa storia ma anche dell'attualità
Vedo Lagazzi vini ragazzi straordinari li spaventa sempre ne avete rispettosi della della legge che non creano Greta a scuola sono tra i più dirigenti
E qui credo che vada fatta anche un discorso importanza Materazzi parlava della scuola la collega parlava prima della scuola
Io credo che storicamente quello che non hanno fatto altre istituzioni l'ha fatto la scuola inventandosi mille modi per cercare di far stare insieme bambini di nazionalità diverse e questo non solo a Napoli questo è verissimo anche nella terra dove il mondo Gervasio a villa Literno a Casal di Principe
Tentativi bellissimi e e a e assolutamente riuscì lì dove nasce il cittadino peccato che voi non gli viene riconosciuto in questo esempio Minasso che sia molto
Bello perché tutto sommato molto significativo perché nella sostanza ne veniamo a al fatto che tutto sommato noi questi il ragazzino riconosciamo niente
E quindi partono da sottozero e sono anche ignorati
E comunque continuano assolutamente a ad adeguarsi e a rispettare c'è un fenomeno recente questo va detto che poiché in questa voce ANIASA non passa non viene varata il cambiamento
Molti ragazzi mettono in conto di non costruire più il proprio futuro qui a Napoli in Campania ma pensano di andare altrove questo più che legittimo
Ma nel caso dei ragazzi giovani migranti ha purtroppo una sollecitazione in più nel fatto di sapere che qui non c'è nessuna prospettiva non avendo As non essendo riconosciuto alcun diritto
Vengo proprio all'ultimo tema che volevo sollevare io credo che peraltro
Posso fare qualche nome anche nei rapporti
Autorevoli qualificati
Che si stila nonché il fanno il punto della situazione da un punto di vista economico e sociale
Non spesso si fa una gran fatica anche a trovare una sola parola sull'apporto dei migranti
Si parla giustamente dello spopolamento del sud del Mezzogiorno sento questa mattina chiaramente Napoli Napoli perso abitanti settanta un milione duecento mila Unione trecento mila ora siamo sotto il milione
Però al tempo stesso non si rende giustizia a chi poi è venuto qui
Ha lavorato qui e ha fatto sì che la voragine da un punto di Nesta demografico non fosse ancora più eclatante così come sembra si prospetta questo mi colpisce perché il discorso da un punto di vista demografico lo si fa soltanto in uscita
Ma io credo che questa non ci dà un quadro realistico della situazione meno male che che arrivano giovani ragazzini antiche nel passato come oggi si occupano a pieno regime di di professione che banalmente gli italiani italiane per propri motivi assolutamente giustificate qui non si tratta di pane il tribunale diciamo insomma fu faccio fatica a immaginare che mio figlio smette di assistere a una persona anziana cioè non non lo voglio neanche pensare validi però credo che va reso diciamo giustizia ha fatto che invece c'è una forza lavoro
Particolarmente disponibile
Particolarmente soddisfacente apprezzabile e che questo emerge Mania molto rare faccio un esempio
La Svimez
Rapporto Siemens non viene fuori questo elemento questo è un problema per cui si rischia di rileggere tutto in uscita
E non è entrata e in quando non entriamo non reggiamo qualcosa che anche viene fra noi non leggiamo non soltanto la presenza non leggiamo anche non quantifichiamo non qualifichiamo neanche come cambia la nostra società insomma la vorrei dire tante altre cose però mi fermo perché non voglio assolutamente tediarvi ulteriormente io credo che questo lavoro vuole essere una sollecitazione uno stimolo insieme ad altri colleghi ad altre colleghe che anche in maniera quante più qualificata di me hanno condotto delle ricerche su questi temi perché in Italia l'apporto della storia in questo caso assolutamente carente
Tenti di ricostruire ambisca a ricostruire
Un quadro più complessa del nostro Paese cd anche la cartina di tornasole delle trasformazioni che sono avvenute e delle eventuali ipotesi che si possono costruire però su una base sostanzialmente realistica dove l'apporto dei migranti dei rifugiati
Particolarmente vivace ultimo di fentanil faccio e non lo faccio perché mi è piaciuto questo libro ma perché fa emergere molto chiaramente un protagonismo dei migranti e dei rifugiati libro di Rampini sull'Africa che devo dire a me
No il merito di dimostrare che i ragazzi africani ragazzo che rimane sono piene di sogni son piene di voglia di di di realizzarsi di coltivare abbiamo distribuito con la Federico secondo
Delle borse di studio a splendidi ragazzi cioè noi come otto morti abbiamo o finanziato da Della Corte comunichino ragazzi sognante motivate molto determinati negli studi universitari con l'idea di costruire un avvenire migliore che sia chiaro
Meno io poi come avevo muretto questa storia come posso anche vederla oggi non guarda mai assistesse al proprio io maternità ma anche di dare un contributo alla nostra coesione nazionale grazie
Ma
Ringrazio Francesco dannato perché non solo ci insegna la storia dei migranti ma ci insegna proprio anche un linguaggio attraverso il quale parlare di loro in maniera nuova per restituirli una dignità umana
Ed è quel linguaggio che secondo me ognuno di noi come intellettuali qui presente abbiamo la la responsabilità di utilizzare attraverso il vogliamo comincerà il professore Clementi obbligare gli organi di governo a un dialogo a un dibattito autenticamente culturale
Sui temi del Mezzogiorno
E passiamo adesso al secondo tema affrontato in questa sessione su sia la storia di le camorre raccontata
Insomma Sancerre c'è anche il libero snodo a un sistema in una sua recente libro dai sei a Sales che Tremezzo esperti di storia della criminalità organizzata in Italia
Il tema è la camorra si intreccia diavolo con quello dei migranti ovviamente come ha già detto bene Francesco Dandolo
Perché tra immigranti purtroppo la camorra esercita quell'alloggi Caro distorta della sua imprenditorialità criminale facendo opera di caduta reclutamento ma anche ovviamente di sfruttamento servile attraverso il capo la NATO
Ma la storia che ci racconta e Isaia Sales bianchi è una storia che si intreccia appunto con il pericolo che oggi affronta il nostro Paese con il il progetto di riforma
Relativo all'autonomia differenziata regionale perché si si dovesse realizzare questa riforma porterebbe a quella frammentazione di lo Stato nazionale che lascerebbe spazio a nuove forme di potere eccessive dalla camorra
Ma quella di sei a sale se ne anzitutto un libro che ripercorre l'evoluzione del fenomeno camorristico che affonda alle sue radici nell'Ottocento borbonico per assumere nel tempo una molteplicità di forme ringrazio
I sei Casalis per parlarci di questa tematica
Ecco
Il Parma la presenza di una maestra come Gabrele e la bella che i bauli quindi sto attento alle parole
Non vorrei essere bocciato a un suo esame
Molti di noi hanno avviati i propri studi sulla base di pochi
Che li facevano prima
Diciamo dell'epoca contemporanea la camorra è una delle criminalità più sottovalutate nella storia
Ha avuto lo stesso destino della 'ndrangheta
Perché c'è stato tra gli storici
Un errore di valutazione si è ritenuto che l'unica forma di criminalità mafiosa potesse svolgersi solo in Sicilia
La Sicilia a un esito originale dei fenomeni mafiosi ma non quello escussi no
Oltretutto essendosi generata la mafia siciliana il rapporto latifondo e non essendo presente in Campania il latifondo nelle zone di camorra perché la camorra è un fenomeno nelle campagne di piccola proprietà non di latifondo
Anche qui il legame tra mafie latifondo
Ha ritenuto che non fosse possibile un fenomeno mafioso urbana
Invece la camorra napoletana il primo fenomeno mafioso o sbaglio no
Anzio ma fenomeni mafiosi urbani non esistono lasco
Cioè non esiste una generazione un generale un fenomeno mafioso nelle grandi città le grandi città
Ottocentesche non hanno prodotto Marzia
Non l'ha prodotto Londra se andiamo a leggere Dickens quello che lui racconta della criminalità predatoria di di Londra non è diversa da ciò che racconta e urgenze più o Balzac di Parigi
O quello che racconta Matilde Serao
O Mastriani di Napoli
Il problema è di vedere come mai le criminalità predatoria di tipo urbano non hanno un esito mafioso a Londra Parigi hanno un esito mafioso andato
Da questo punto di vista si può dire che intanto le criminalità urbana di Parigi o Londra hanno molto a che fare con i ladri
Con coloro che sfruttano la prostituzione e con gli usurai
E con i mendicanti
Che erano categoria molto di arte da coloro che non lo erano
Non avevano possibilità di Tretti intrecciare rapporti con la classe dirigente
Erano separati rifiutati
A Napoli invece avviene un qualcosa che gli storici non hanno adeguatamente segnalato in tempo
Cioè l'incontro nelle carceri tra gli oppositori al regime borbonico e i criminali
E perché nelle carceri borboniche esistevano i Cameroni non c'era la separazione tra i prigionieri politici e prigionieri comuni quando Gladstone viene a Napoli
Proprio per questo ritiene che era negazione di Dio quello che avviene nelle carceri e nelle carceri i cospiratori
Massoni e carbonari
L'IRI quasi liberamente insomma
Danno sfogo alla loro ritualità
La camorra e la mafia ma prima la camorra copia i riti di iniziazione della massoneria ed alla Carboneria
E quindi che cosa fanno rispetto ai mendicanti ai ladri di Londra e di Parigi nobilita hanno la violenza dando alla violenza un valore onorifico
Cosa che mi indicanti non potevano fare cosa che i ladri non potevano fare
E quindi
Al di là di alcune ragioni storico economiche sociali tra Parigi Londra
Napoli a Napoli avviene questa U unione
Tra la cospirazione antiborbonica
Il è una rivolta
Diciamo attraverso la violenza per arricchirsi in questi due fenomeni vanno insieme
Nel corso della storia rappresentano l'essenza stessa del fenomeno mafioso non esiste il fenomeno mafioso se non in relazione in qualsiasi forma di relazione comparti delle classi dirigenti
Che è cioè esattamente il modello al contrario dei ladri dei briganti dimenticare anti dei banditi
I banditi debbono nascondersi sono spinti fuori
Non possono fare investimenti da loro nel loro territorio
I banditi rappresentano una forma violenta di ribellione alla miseria i mafiosi invece hanno la caratteristica di ascesa sociale vogliono arricchirsi con la violenza non vogliono sopravvivere
Alla povertà
Ma per arricchirsi hanno bisogno di rilevazione elevazioni fondamentali sono con le economie e con la politica
Cioè un potere per diventare tale deve essere riconosciuto dal potere costituito
I banditi non si fanno potere o non si fanno potere stabile i briganti non si fanno potete stabile i ladri non possono farsi portiere stabile
I mafiosi si
Perché fin dall'inizio condividono con le classi dirigenti una ritualità azione della violenza
Onorifica non la violenza rendano onorifica in qualche
Il modello della camorra viene trasferito alla mafia siciliana attraverso quale meccanismo attraverso le carte
Anche qui c'è una specie di ritrosia degli storici siciliani ad accettare
Io non so come chiamarlo non primato accettare questa primogenitura
Cioè nel senso che quando esce il primo libro il primo testo teatrale sulla mafia siciliana che sono che i mafiosi Donadi Kadija
Che per tutti la data d'inizio sia del termine nasce mafioso in letteratura
Ma nel dibattito politico italiano
Famoso il fatto che il re va a vedere questa commedia come segnale di attenzione all'Italia minore l'Alitalia all'Italia meridionale e bene dei mafiosi della diga di è il protagonista è un camorrista napoletano
Che star carcere valigeria ed è lui che organizza il i criminali in carcere è usa la parola particolare la parola Pizzo
Non c'è il processo di Brasile sarebbe piaciuto
Confrontarsi invece con lui
Su questo aspetto la parola pizzo non ha niente a che fare col siciliano a che fare con linguaggio carcerario mettiti in quel Pizzo cioè quando uno arrivava in carcere il camorrista gli assegnava il giaciglio in cambio di soldi
E quindi la parola pizza una parola napoletana
Per cui
Alla mafia viene trasferito questo modello
Organizzativo che copiato dei modelli delle classi dirige
Ecco perché è diverso il fenomeno mafioso da tutti quelli precedenti
Ecco perché all'onestà Parigi
Non succede perché il crimine si identifica con i ladri e mendicanti a Napoli e nella camorra non si identifica con Ilaria mentre i mendicanti ma si identifica con i mediatori nelle campagne
La parola
E che Gabriella usa per un suo famoso
Per un suo famoso libero i mediatori
Ecco da da questo punto di vista
E interessante il rapporto con l'economia
Ora un altro delle cose che bisogna smentire nei fenomeni mafiosi e l'origine i luoghi arretrati
I fenomeni mafiosi si originano all'interno della parte più avanzata di territorio arretrati quindi non in territorio arretra
Cioè da questo punto di vista se uno guarda le mappe sociali del Mezzogiorno si deve interrogare sul perché
Non c'è camorra fino una certa epoca storica in Abruzzo
Non c'è camorra
Omar Sharif in Molise non c'è in Basilicata fino a qualche decennio fa non c'è in Irpinia non c'è nel beneventano non c'è nel Cilento non c'è nel Vallo di Diano cioè tutte le zone di collina e di montagna
Caratterizzata da un agricoltura molto
Molto precaria non producono ma
Producono il brigantaggio
Noi non abbiamo episodi mafiosi o camorristici o in gran dietisti in territorio che non siano di pianura
E il piano campano la Campania Felix che esprime diciamo il il
La parte più significativa della camorra e la piana di Gioia Tauro
Che produce la 'ndrangheta ed è la parte della ti infonde in Sicilia non la parte di collina e di montagna è la parte della Conca d'Oro
Cioè dovunque l'agricoltura è di esportazione si produce mafia il latifondo esporta in Sicilia una gran parte
Esporta fuori grano ed altre
Ed altre attività e quindi hanno a che fare con la ricchezza non con la povertà
Anche questo sul piano storico è stato sempre sottovalutato
L'idea che fosse o una forma di rivolta alla povertà o che forse una forma di arretratezza il canone l'arretratezza delle mafie meridionali è stato smentito clamorosamente negli ultimi dieci vent'anni oggi le Marche sono fortissime nella parte più sviluppata del Paese
E svolgono una funzione economica fondamentale per la principale economia di questo Paese le mafie sono fortissime in Lombardia in Veneto in Piemonte e in parte solo in parte in B
E qui è il punto in cui bisognerebbe ragionare ma bisognerebbe ragionare
Così non solo con voi economisti disponibili ma con l'insieme degli economisti italiani
Ma perché si è così sottovalutato il ruolo economico delle mafie
Perché c'è l'idea che il crimine distrugge la ricchezza sulla base di Adam Smith di Stuart Mill il c'è ancora il convincimento
Che il crimine è una forma di distruzione della ricchezza il crimine è una forma di distribuzione alternativa al legale della ricchezza non una distribuzione della ricchezza
Su questo si è fatta una confusione enorme
Per cui ecco ci sono alcune attività illegali
Che hanno una loro validità imprenditoriale cioè organizzare il traffico della droga ha necessità di uno sforzo imprenditoriale anche se illegale notevole
Oppure si è ritenuto
Che ciò che è illegale fosse necessariamente criminale no ma l'economia nero non è necessariamente criminale lo stesso capo lavato non necessariamente illegale
E disumano ma non necessariamente criminale cioè nel senso è gestito
Direttamente da organizzazioni
Il problema semplice che
Il mercato
Accetta attività anche fuori dalla legge
Non solo le accetta negli scambi male accetta nella sua ordinarietà
E qui il nostro uno dei nostri
Comuni maestri o amici Franco Cassano lo ha detto in maniera straordinaria le marce sono contro le leggi dello Stato ma non contro le leggi di mercato
Da questo punto di vista noi dobbiamo riconsiderare
Il ruolo che svolgono i criminali nel mercato
Uno perché hanno nelle mani un traffico che il secondo commercio al mondo
In nessun'altra epoca è stato possibile una cosa del genere cioè solo nell'epoca dei pirati
Di pirati però corsari solo all'epoca di di di corsari della corona
L'attività predatoria è servita allo Stato per rafforzarsi in nessun'altra epoca i criminali che sempre hanno avuto a che fare con la ricchezza e la proprietà hanno potuto disporre di capitali così straordinaria
Ora il mondo non dovrebbe interrogarsi su un fatto del genere cioè conviene al di là di ogni altra valutazione che dei criminali possono gestire il secondo mercato secondo commercio al mondo punto interrogativo
Noi abbiamo un solo esempio che quando una popolazione o degli utenti
Richiedono una merce se non gliela dai il mercato legare gliela offre un mercato illegale ed è l'unica volta in cui non c'è un rapporto tra domanda e offerta cioè il prezzo non è determinato
Dal rapporto domanda è offerta e determinato dal fatto che lega
I prezzi alti della droga sono determinati unicamente dal fatto che il legale non dopo
Vinse
Prima questione seconda questione quando uno accumula capitali così consistenti cioè mettiamoci la la domanda principale da porsi è questa perché un mafioso deve investire sui mercati legali chi glielo fa fare
Non gli converrebbe restare all'interno dei mercati illegali guadagna molto
Bene o male sa quando deve cedere qualche suo
Come dire qualche suo scagnozzo un po'più compromesso
Conosce le regole anche nel rapporto con le forze di sicurezza c'è una ragione molto semplice esce sei criminali tutti i guadagni della droga la investissero sul mercato illegale sarebbe la guerra di tutti contro tutti perché se il tuo investi
Di ricoprire altri mercati
Non so poniamo che a Napoli uno di uscire tutti i guadagni della droga di investirli solo nel mercato della droga deve occupare tutti gli spazi e apre la guerra con gli altri quindi c'è una ragione di questo tipo
La seconda ragione non esiste mafioso che sta solo sul mercato illegale
La sua posizione di rapporto con la politica gli impone un mestiere gli impone un'attività perché se fosse solo un delinquente un narcotrafficante non potrebbe andare lo studio del del del del del parlamentare del consigliere comunale o quant'altro
Come dire l'investimento sul mercato legale fa parte della legittimazione del mafioso rispetto al brigante cento
Per cui noi abbiamo creato una figura anomala all'interno del capitalismo cioè l'imprenditore di due morti il il il mafioso il l'unico che sta contemporaneamente sul mercato illegale è sul mercato legale senza lasciare l'uno e senza stare sull'altro c'è un mafioso decidesse solo di fare attività legale non sarebbe più un mafioso
E sul mercato legale non può sopravvivere
Perché in un ristorante ci vai se si cucina bene nessuno di può imporre di andare in quel ristorante in un bar sì vai se il caffè buona non perché il mafioso ti obbliga ad andarci
E per ripararsi dalle difficoltà del mercato legale c'è sempre il mercato illegale
Io posso tenere un negozio sgombro da persone che vanno a comprare ma mantengo la mia legittimazione d'altra parte è il contrario io non posso
Come dire investire sotto sul mercato sul mercato illegale
Quindi da questo punto di vista noi dobbiamo comprendere che la globalizzazione ha creato delle convenienze al crimine inaspettate i mercati i i paradisi fiscali non li ha inventati Rita tali metà delle grandi multinazionali per sottrarsi alla tassazione dei loro paesi che cosa ci ci vuole di così straordinario ad impedire che i mafiosi abbiano questa opportunità di trasferire soldi senza dover dar conto è una di quelle cose incredibili
Che stanno avvenendo sono esperti di finanza i mafiosi ma non c'è bisogno di essere esperti di finanza sul serio fanno studiare i figli non ci credo non è vero i figli dei mafiosi sono come loro non non hanno fatto chissà quali studi perché loro pagano un buon consulente
Che è felicissimo di di essere al loro al loro servizio che che gli consiglia le cose
Le cose da fare quindi noi dobbiamo convincerci che il mafioso è un'assassina un uomo d'affari
Contemporaneamente
Le due cose
Che che è successo nel mondo prima degli Stati nazionali
Dopo gli Stati nazionali che uno potesse essere uomo da fare assassino è una cosa che avviene solo
Con le marce ultima considerazione e questa
Ma se i mafiosi sono così ricchi e alcuni di loro sono i più ricchi per esempio la città di Napoli oggi alcuni narcotrafficanti sono i più ricchi della città indubbiamente
Se sono fanno un giro d'affari così consistente perché i luoghi del qui vengono sono così arretrati
Cioè se è una criminalità di ricchezza
E come mai questa ricchezza non è una ricchezza che si distribuisce nella collettività
Per esempio quando c'è stato il periodo di sequestri di persone in Calabria ci sono alcuni quartieri di Reggio Calabria che vengono chiamati i quartieri dei come dire dei di del del del riscatto del de dei sequestri perché oggettivamente hanno investito
Nelle casse
Noi questo non lo vediamo perché nero di cui loro abitano si fanno le case Doronicum ma al all'intorno resta questa
Tranne qualcuno non conosco camorristi che sono andati ad abitare al Vomero vanno a vivere nella casa solo zanzare
Cioè loro continua a versare loro mondo nel loro mondo ci restano con tutte le condizioni al sottoproletariato urbano ma sono ricchissimi
Che cosa hanno la possibilità di pigliare questi soldi al posto di questi gli a Napoli vanno investire i paradisi fiscali li portano al nord hanno maggiore remunerazione quindi la prima spiegazione è che la differenza d'Italia
Da altrove fai crimine dove c'è ricchezza vera li porta a prendere anche la ricchezza che accumulano e a portarla nella parte più sviluppata del Paese ogni paradisi fiscali
Da la seconda la seconda spiegazione che loro investono
Quando diventano imprenditori sostituiscono gli imprenditori del mercato cioè non sono imprenditori che si aggiungono ma sono imprenditori che sostituiscono perché via via loro spingono l'impresa al a a accedere in terzo luogo molti di loro hanno solo consumi
Cioè consumi elevati
Di di merce di di griffe che non vengono prodotte prodotte qui è nel mondo criminale si produce la stessa non c'è un'equa distribuzione dei soldi il capo camorra guadagna mille volte il suo dipendente a quelli da due tre mila quattro mila anche ma la richiesta non si distribuisce quindi noi siamo nel paradosso
Che è un effetto anche della finisco della divisione del Paese e in cui anche laddove si produce ricchezza per via criminale il rivestimento non viene sul posto anche una delle
Contraddizioni maggiori del nostro Paese per cui forse
Occorre occorrerebbe che gli economisti si occupasse anche di questa
Di di di questa cosa particolare di questa cosa particolare che la criminalità che non è una criminalità predatoria è una criminalità che produce
Trasferisce ricchezza e che una delle poche cose che il Sud esporta noi li produce un vantaggio nella realtà in cui esso viene prodotta
Ancora
Ma seriale perplesso
Rituale per impiegare Penone nuova
Vediamo ora e l'uomo antico più in condizioni economiche
Temi centrali
Della vengono al centro pilota poco trattato
A una poi imbraccia un po'indire rinuncia
Che legga dallo Stato niente cittadino riguardo al primo ricordo che Adam Smith
Giustificata la pirateria ai tempi dei Navigation Act sostenendo che fosse un atto di ribellione nei confronti di uno Stato che puniva troppi vincoli al libero commercio
E al tempo stesso perché Londra in la mafia non c'è a Londra e cioè a Napoli invece Londra se pensava l'Inghilterra apposto gloriosa rivoluzione li troviamo una un rapporto di fiducia che si costruisce tra Stato e cittadini che a fondamento di quel circolo virtuoso tra sistema fiscale e offerta di servizi pubblici cosa che invece e molto diversa da quanto avviene nel Mezzogiorno
E quindi Hitler veramente ci sono dei temi il figlio del tema della camorra porta alla luce delle questioni fondamentali la storia economica grazie
E a questo punto passiamo a Elie alle relazioni dei distance Santa Rossella Del Prete e nella potesse restare Gribaldi
E a discutere Librerie Francesco dandole proprio rastrellare il prete tra i tre qui variegati
Interessi di ricerca spiccano quelli riguardanti la storia economica dell'arte della cultura dei nostri culturali e ricreative
E sorellastra il turismo e la storia dell'imprenditorialità femminile nonché la storia dell'assistenza amente tanti interessi
E e Gabriel Russell è anche delegata del rettore alle attività di Rooney pace
Una un'esperienza veramente innovativa che riguarda proprio la ritenevo investita per la pace che promuove uno un tipo di ricerca accademica che focalizzata intorno
A alla possibilità di fare ricerca per la pace in qualche modo quindi lascio la parola Senna
Grazie buona sera a tutti grazie soprattutto agli organizzatori del convegno per avermi invitata e grazie Stefania per aver richiamato questo questo ruolo quello appunto di delegata a L'Unità c'è la rete dell'università per la pace
Perché proprio da un anno a questa parte che mi sto confrontando con i temi dell'economia per la pace e nell'ambito del delle tante discipline che si studiano e dei tanti gruppi di lavoro
Costituiti appunto dalla Rete Rooney pace anche ormai comprende settanta università insomma siamo addirittura lavorando ad un dottorato di ricerca nazionale sul sulla pace sui temi della pace
Uno dei temi uno dei gruppi di lavoro di questa rete quello delle migrazioni e non a caso quando abbiamo presentato all'Università del Sannio il libro di Francesco dando loro abbiano fatto proprio comunità c'è
E questo mi spinge subito a richiamare la forte interdisciplinarità che richiede lo studio delle delle migrazioni d'altra parte già dalla descrizione che abbiamo sentito
Dal dall'Autore dal dal professore dando allo abbiamo sentito citare tantissimi temi abbiamo parlato di lavoro innanzitutto no oltre che di caporalato sfruttamento difficoltà incursione sicuramente
Tante di queste altre tematiche ma prevalentemente di lavoro ed intatto socio economico
Della presenza degli immigrati in Campania
Con dei numeri che diventano sempre più imponenti e significativi e che ci portano ad analizzare anche il tema del dell'immigrazione Adana andata rizzare anche la la tipologia la provenienza la diversa provenienza del degli immigrati come gli aspetti legati appunto al mondo del lavoro con delle caratteristiche e ti
Pigramente imprenditoriali che appunto poi richiamano l'impegno di di questi uomini e donne sul sui nostri territori
Pensò alla prima comunità presente in campagna degli anni settanta che era quella degli eritrei delle donne eritree impegnate soprattutto come collaboratrici domestiche nelle famiglie più benestanti ma anche tantissimi uomini provenienti dall'Eritrea con un contatto che era anche è favorito dalla presenza di un cardinale che aveva ha avuto delle relazioni appunto proprio nel nel Paese
E terzo poi alla presenza in Campania una presenza che si è definita negli ultimi soprattutto negli ultimi anni ma degli anni tra gli anni ottanta e gli anni novanta in maniera determinante la presenza delle ucraine di donne ucraine
Che son diventate realtà appunto le le domestiche per eccellenza le badanti e le le colf che ormai si sono organizzate che anche in questo caso a seconda della dell'aria campana in cui si sono poi collocate si sono organizzate anche diversamente
Io l'esperienza napoletana perché sono napoletana ma vivo a Benevento e quindi conosco bene per esempio alla la Rete delle donne ucraine a Benevento sostenuta prevalentemente dalle ACLI
Dove hanno raggiunto ormai un livello di dignità anche proprio abitativa e appunto di gestione della propria ditta per cui si sono organizzate tra di loro con una capacità incredibile
E quelle che prima erano in cerca di vitto e alloggio del momento in cui arrivava talent oggi non cercano più il lavoro con il pernottamento nella stessa abitazione ma circa un orario di lavoro limitato della giornata il preferiscono pagare un affitto per tenere una casa
Autonoma e quindi con una capacità anche di sostituirsi no con un appunto con una rete di contatti per cui riescono a garantire sempre la presenza e la con la corruzione ma con una grande capacità organizzativa
Certo anche in questo caso abbiamo come dire forme di caporalato al femminile o se vogliamo di imprenditoriali mediatrici non saprei come come definirle Anna sicuramente fino a qualche anno fa per esempio
Chi era alla ricerca di una badante doveva rivolgersi
Alla Sensale di turno che poi chiedeva una tangente alla alla donna che trovava lavoro anche quello era un modo diciamo per organizzare la propria rete e per attivarsi in una maniera se volete anche qui imprenditoriale questo per quanto riguarda il mondo delle ucraine che in Campania come emerge anche dalla ricerca del professore dando no una comunità molto presente e molto radicata
E i ormai appunto anche molto solida e come dire anche preparata a svolgere un certo tipo di lavoro
Ma gli altri temi che son venuti fuori per esempio sulla presenza maschile la presenza dei lavoratori immigrati nel campo dell'agricoltura che il settore produttivo per eccellenza che accoglie
Gli immigrati dove appunto le forme di caporalato forse si sono organizzate manifestate immediatamente
Ettore è indubbia la necessità di poter contare su braccia lavoro nonostante la meccanizzazione i progressi che il settore a ormai ha ormai raggiunto
La storia del caporalato è una storia comunque difficile da scrivere abbiamo qui la professoressa Garibaldi che ci insegna forse è prevalentemente storia orale quella che dovremmo fare
Per raccogliere appunto queste informazioni non abbiamo ovviamente le fonti per studiare il lavoro nero ma e di quello che poi parliamo no in in grandissima parte
E ripensando alle donne
Io mi sono occupata molto di lavoro femminile e molto il lavoro femminile anche in Campania intorno al due mila sette la Campania registro un un calo del dell'occupazione sia al maschile che affligge si parlava di almeno tre quattro punti di percentuale di calo di occupazione quando si contavano però io occupati sì guardava prevalentemente agli italiani e si guardava naturalmente a quelli ufficiali quindi registrati non si teneva conto di tutto il lavoro nero e soprattutto non si contavano gli immigrati ebbene la presenza delle soprattutto delle donne immigrate guardi io mi occupavo di lavoro femminile quindi per quello
Ritrovare invece una presenza femminile molto forte che che in qualche modo non non faceva registrare crisi come dire nella nel nel campo dell'occupazione
E quindi di questo dovremmo tener conto ogni volta che parliamo di immigrazione così come dovremmo tener conto della presenza appunto delle seconde generazioni o delle terze generazioni nelle scuole le scuole della Campania e chi si occupa di istruzione e chi guarda appunto anche alla alla difficoltà a volte ritenere invita dei plessi scolastici che ormai non hanno più iscritti riescono a sopravvivere grazie agli iscritti immigrati
E quindi a maggior ragione ovviamente l'attenzione delle scuole per progetti di inclusione perché nessun benvenuti i bambini immigrati in una scuola che rischia di chiudere che rischiarato oralmente di perdere Rossi di di
Diciamo posizioni organiche in una certa zona
E ma anche questa è storia perché Napoli in particolare tu richiamati messo questo assistenza Napoli a ha raccolto tanti bambini immigrati o forestieri perché semmai del Seicento richiamava forestieri oggi deve anche immigrati oggi arrivano dall'Africa dall'Ucraina o da altri Paesi allora se mai banalmente arrivavano da fuori
Del dei resti al potere ma proprio ed erano comunque
Degli immigrati erano comunque dei soggetti deboli e fragili ai quali bisognava prestare accoglienza e la storia dell'accoglienza in questa città è una storia lunga ma è una storia che lega Sempre con delle attività produttive perché tutti quelli che poi venivano accolti venivano sempre recuperati allo socialità attraverso il lavoro
E quindi questa presenza del tema del lavoro e delle Attività Produttive cioè di un contributo dico attivo alla società in cui poi danno ad integrarsi grazie ad un sistema di educazione che in quel caso era quasi sempre impostata ovviamente a principi cristiani cattolici
Ma appunto serviva anche ad integrare e ad educare ad una socialità che era il nostro modello di socialità e quando tu richiamarli anche tutta la parte appunto di casi di di successo no di alcuni nel libro ci sono tanti riferimenti a immigrati e immigrate giovani e anche meno giovani che hanno da raccontare storie tutto sommato di successo di e di affermazione della nostra società
Mi veniva però una domanda continua perché uno di questi casi lo abbiamo incontrato proprio veramente un giovane che si è laureato da noi in in scienza e che adesso si sta preparando
Per fare il dottorato che si è sposato vanno non sposa insomma compagna e arrivando scalpo è arrivato col Baccone ma in realtà se lo vedete adesso
Occidentale insomma quindi allora mi veniva anche da porre poi una domanda ma l'integrazione e poi adeguamento
Al nostro stile di vita
Perché in realtà quelli che poi ce l'hanno fatta a quelli che hanno seguito il corso d'italiano quelli che studiano quelli che hanno trovato lavoro si sono poi adeguati al nostro sistema di vita i nostri riteniamo a suo modo di vestire a nostro modo
Di mangiare anche spesso e volentieri a parte quelli ancora oggi se mai
Secondo il Ramadan o comunque e ce ne sono tantissimi però nell'aspetto parte il colore della pelle non sono più non va esistono più come avrebbero vestito nel loro Paese quindi il il discorso dell'integrazione mi pone anche questa domanda spesso è un'integrazione che spinge ad un adeguamento e quindi alla rinuncia poi a a delle tradizioni e dei modi di fare che sono propri di ciascuna dice oscura comunità
L'altra questione che viene affrontata nel libro e che pone continuamente sullo studio delle migrazioni è tutto l'apparato legislativo o nel caso raccontato appunto storicamente negli anni settanta ad oggi del vuoto legislativo rispetto all'accoglienza dei migranti il caso di Jair rimasi non è il caso che per primo forse affronta questa emergenza appunto di vuoto legislativo perché è un africano arriva all'aeroporto di Fiumicino
E e viene fermato negli uffici di polizia perché l'Italia non è pronta ad accogliere un immigrato afferrava ma se no mi è pronto a raccogliere un immigrato dei paesi
Già in qualche modo riconosciuti per questi temi e quindi il discorso ovviamente dell'attenzione anche a provvedimenti legislativi che ci aiutino a riconoscere la la la condivisione di di vita nel nostro Paese con uomini donne e bambini è sicuramente un tema di grande rilevanza
Così come il tema della barriera linguistica noi sappiamo il professore Dandolo a da sempre coniugato il suo impegno di ricerca anche sulle migrazioni con un impegno
Vincita dinanzi attiva perché appunto
Componente della Comunità di Sant'Egidio perché con la Comunità di Sant'Egidio sostiene corsi di lingua italiana figlio appena immigrati
Pubblica benissimo allora quindi sono sono tra tra due tra due colonne diciamo di queste attività però mi veniva da dire in realtà non lo scordato utilizza fortemente e sulla barriera linguistica c'era
C'era un'altra questione colleghi il richiamava anche prima del suo discorso il modo in cui noi ci rivolgiamo anche al al agli immigrati
E né mi veniva in mente quella frase di erri De Luca Venturi posti all'inizio del libro dove è ritenuta riflette sull'uso della parola invasione
E quindi noi continuiamo a dire siamo invasi dagli immigrati è arrivata un'altra invasione di barconi di uomini veri reali
E la la la spiegazione poi di De Luca l'osservazione sulla parola invasione come si fa a parlare soprattutto a oggi in cui parliamo di guerra quindi parliamo di invasioni fatte di armi fatti di di affronti
Forti di di offese parlare di invasione quando poi guardiamo a chi arriva donne bambini persone che hanno appunto delle loro fragilità che devono essere assolutamente attenzionata ecco questi sono i tanti temi che vengono fuori dall'osservazione e dall'analisi delle migrazioni
Ma per ritornare ad un tema centrale per tutta la giornata e cioè il ruolo della storia io direi che se da stamattina
Abbiamo ripetuto che la storia serve e la storia serve io spesso la definisco servizio pubblico e ne abbiamo Kundera abbiamo un gran bisogno tutti soprattutto
Soprattutto a quella classe dirigente di cui si parlava oggi soprattutto referenti istituzionali che hanno poi il dovere di governare il territorio ma spesso lo fanno senza conosciamo senza avere degli elementi fondanti per poter gestire certi fenomeni o certi patrimoni o capitale sociale umano come quello che arriva con la forza degli immigrati e allora questo libro e sicuramente un libro necessario perché è un libro che affronta il tema delle immigrazioni cinquant'anni di immigrazioni in una regione fino ad un certo punto cioè fino a quando non si è trasformata in terra di immigrazione è stata invece terra di emigrazione che ha vissuto
Sul piano sociale ed economico il il grande tema del dell'incontro con lo straniero Napoli lo sappiamo insomma ha vissuto con le dominazioni straniere le ha assorbite elaborate non le ha mai abbandonato e non le vediamo in qualunque in qualunque strada in qualunque espressioni anche colorita della nostra lingua
Ebbene questo libro di storia assolutamente necessario perché ha in qualche modo normalizzato se vogliamo o comunque offerto diciamo un'occasione di analisi scientifica pur basandosi prevalentemente sulla ricerca appunto di articoli di giornali di giornali perché appunto come abbiamo detto non sempre lì a parte le fonti Istat su cui però io pure ogni tanto dubito perché appunto non non sai soprattutto quando parliamo di lavoro sommerso
E difficile da poter rendere da poter considerare attendibile ma il il fatto di aver ragionato
A trecentosessanta gradi in maniera interdisciplinare di aver offerto una serie di altri spunti per una ricerca che da ben oltre la ricerca storica
E come dovrebbe essere secondo me la ricerca cioè dovrebbe avere la capacità lo diceva anche il professor Mancini Migliorini stamattina forse gli storici si sono un po'chiusi troppo nei loro specialissimi probabilmente la capacità di dialogare anche con altre discipline e nel torbido nuovi ce lo facciamo
A prescindere credo che sia determinante studiare analizzare di migrazioni in prospettiva storica ci aiuta anche ad avere un'impostazione della nostra ricerca che è il più possibile collettiva Inter
Disciplinare inclusiva per utilizzare Sempre appunto termini che ritornano ma che fa i conti con un veicolo miglia delle nostre dei nostri territori dove storia società grazie
No
Ringrazio Rossella il prete per aver ulteriormente
Nutrito con storie di vita questo nostro dibattito per aver averci anche richiamato ha una specificità di genere della storia dell'immigrazione
E per aver sollevato la questione centrale delicatissima del rapporto tra integrazione dei migranti in uno stato di diritto
E al tempo stesso dispetto di un'identità altra che tale deve e rimanere in qualche modo non può essere cancellata mi
Assimilata di tutto
E ora passiamo alla invece alla discussione gli argomenti trattati pensai a sale se grazie al contributo della professoressa Gribaldi che non ha bisogno di presentazioni Sandonà
Signor Osazee stranamente nota e attrezzata per gli studi condotti sulla sul tema della violenza nei confronti dei civili
Perché tratta Napoli durante la seconda guerra mondiale per avere realizzato importanti lavori nel campo della storia orale della memoria individuale e collettiva e e della storia della criminalità organizzata lascia quindi la parola alla professoressa Gribaldi
Grazie grazie grazie anche per questa presentazione così Gentile
Che anche per l'invito a discutere con miseria né con cui c'è un rapporto di lungo periodo
Mediatori tu presentaste quindi parliamo di
Anni ottanta e qui ecco prima di parlare di camorra
Una piccola una piccola cosa su un caporalato
E io nel mio vecchio libro a Eboli c'è un capitolo sul caporalato ho fatto una giornata sul campo scendendo dalle montagne penso che fosse ottantadue ottantatré
Scendendo dalle montagne come le donne e i caporali il pullman e allora erano donne della montagna che che lavoravano in pianura parlo di Piana del Sele
Quindi in questi anni erano donne la maggioranza appunto e anche lì c'era poi così passiamo poi direttamente al tema
Che ci interessa c'era diciamo fra i caporali si passava da guida quelli completamente illegali
E che quindi portavano anche dei il delle lavoratrici che non avrebbero potuto andare non avevano nessun erano in pensione insomma non non avrebbero potuto lavorare sino all'ATP di caporali e avevano in pullman
Diciamo erano proprietari di questi pullman e portava no ufficialmente dei lavoratori che andavano poi a lavorare piana quindi c'era una un rapporto fra lì illegali e l'illegale quelli dei pulmini erano anche un po'di uomini violenti insomma facciano quel che volevano
E però anche quelli legali poi e c'è un accordo per cui questa volta ti faccio parti faccio segnare le giornate atti cinque di loro la prossima volta lo farò atteso ma c'era tutto un però tutto questo era anche legato al fatto io parlai poi anche come gli imprenditori nella piana che e la difficile organizzare questo mercato e che non c'era e i sindacati erano parte corrotti eccetera non c'era nessuna
Capacità dello Stato delle istituzioni dice il pari di organizzare questo questi mercati credo che questo ci sia anche adesso
E qui veniamo punto cioè anche qui siamo in campi in cui si va dal dall'illegalità diciamo a una
Ha una forma di legalità e che sono estremamente ambigui e dove i vari livelli semplici si intrecciano si intrecciano fortemente e veniamo al discorso anche della camorra intanto voglio dire subito che Isaia perché sono importanti i libri di seria
Io anche studiato alla camorra ma io sono un po'una micro storica questo punto di vista in studio dei pezzi diciamo cerco di capire le dinamiche e meccanismi e questo fa anche in via però Isaiah ci offre anche dei limiti dei libri de che e cercano di fare un percorso diciamo completa uno su su su queste storie e mettere insieme a vari livelli fra l'altro oggi ricordiamo che se gli ha scritto anche un libro sulla religione e la religiosità il rapporto fra religioni i clan nei insomma e poi poco molti altri molti altri libri e questo qui è un po'un compendio una un libro
Importante finale su questo e mi riaggancio appunto alle cose che ha detto Italia e magari dietro approfondisco alcuni aspetti
E quindi sì appunto come come qual è la differenza fra una criminalità comune che pure c'è
Che c'è sempre stata Napoli che sicuramente la criminalità comune
Questa vasta questo va vasto spazio mi pare che anche tu l'hai lì hai scritto questo di criminalità comune ed è una specie di chiaramente costruisce poi i lavoratori diciamo del discrimine dei lavoratori della violenza no
è una una capacità
Che c'è est su conti da cui su cui si può la lavorare però ecco la criminalità organizzata camorra fin dall'inizio si propone come un modello di Stato no e quindi ha il monopolio pretende di avere il monopolio della violenza e il controllo del territorio l'estorsione sono tasse no e estorsione poi fra l'altro anche qui c'è l'ambiguità alle estorsioni
è sono tasse e promessa di protezione in realtà prima della protezione se magari la violenza c'è il disordine poi
Io ti propongo la protezioni quindi questo modello diciamo statuale che continua a proporre anche adesso no
In qualche modo uno appunto il che monopolio della violenza ai controllo del territorio
E lo Stato liberale quindi che cosa fa utilizzare in fondo questo
Questo modelli noi diciamo questi questi uomini questi dalla camorra appunto si riparla nel mille ottocentosessantuno Napoli fino vengono utilizzati i camorristi per motivi di controllo dell'ordine di controllo dell'ordine sociale e poi nel sessantatré cambiano idea ma intorno intanto che avevano dato
Molto spazio e quindi c'è appunto un utilizzo da questo punto di vista motivi di e di controllo e lì poi probabilmente con forse mi riallaccio a qualcosa che era stato detto prima c'è una
Forse c'è appunto nello Stato
Per le unità di APO immediatamente ogni dopo o subito dopo anche l'incapacità o la non volontà dello stato di regolare certi ambiti no
E quindi in questo modo la la la camorra come anche la mafia si si immedesima si diciamo controllano i dominano questi gestirsi questi questi queste reti e c'è se fin da subito e qui sicuramente Isaia su questo ha ragione ed è un punto importante
Anche se mi pare che in questi ultimi anni tutto sommato
Forse intendi Forsin il discorso delle disse non so non c'è più quest'idea che la mafia e la camorra Simona Cattaneo Antropologia e un po'di più cioè però tu sicuramente se è stato uno di quelli che lo ha detto con più evidenza che il PCI questo legame con i mercati no legami con i mercati con i traffici con l'economia nel libro ogni Marcella Marmo nel suo libro I coltelli mercati ad esempio fa vedere molto bene come già nell'ottocento la camorra si propone con me sì come imprenditorialità no
Lei parla di gruppi di
L'unica attività no Pluriel attività che appunto
Si occupano di gli appalti di di traffici di dogana di contrabbando e però appunto anche c'è un capitolo bellissimo nel libro di Marcella sugli appalti all'ospedale allora agli ospedali allora parliamo di miglior mille ottocento e quindi si vede già come come nasce in questo modo come nasce appunto
La camorra e poi noi sappiamo che nel caso della camorra c'è una differenza che appunto nei libri di di seria sempre
Sotto sottolineata fra la camorra urbana e la camorra delle campagne e la camorra delle campagne non sappiamo che anche più legata al modello diciamo mafioso però tutto da tutti i punti di vista
Le ed è legata ai mercati agricoli ecco questo è evidente
Questo è morì molto chiaro insomma ci sono controllano i violenti ecco controllano con la violenza i mercati agricoli una cosa che ha detto anche adesso Isaia che è molto importante è che diciamo nei casi della mafia come della camorra e c'è sempre un legame
Inscindibile
Fra il rapporto con il mercato il rapporto anche con con un'economia a volte legale cioè io compro un grande albergo faccio i grandi investimenti eccetera e la violenza cioè il monopolio la violenza e anche quello che si offre
No
Con col di di essere capaci di esercitare violenza
Ma qualcuno dice anche un prende no quelli quando si presentano al mercato del nord noi sappiamo utilizzare la violenza e quindi ci sono sempre questi due aspetti
Che camminano insieme come anche mi sembra ci sono sempre questi due aspetti cioè nonostante diventino grandissimi imprenditori con grandi investimenti transnazionali internazionali questo qui è un altro aspetto molto importante
Tutto rimangono sempre forti e mantengono sempre il mercato della droga
E anche questo che impone ai loro e che fa sì che loro debbano essere sempre capaci di utilizzare la violenza perché sul mercato della droga si vede utilizzare la violenza perché più si va diciamo nel livello dell'illegalità
Assoluta e più di Pisogne seri capaci di un di utilizzare la violenza e quindi qui ci sono questi due aspetti fra l'altro Napoli questo interessante questo Milillo lei interessante perché a Napoli ci sono grandi gruppi
Criminali molto importanti
Appunto l'Alleanza di Secondigliano famosa e i Mazzarella che sono gruppi che hanno una enorme potenza imprenditoriale
E però poi legati al loro ci sono tutta una serie di clan più piccoli diciamo che controllano pezzi di territorio che sia lei a un'ora con questo ora con quello cambiano a volte alleanze no io mi scuso Libro parlato di Vassalli Pazzini Valvassori insomma che fanno questi e che
E in genere questi piccoli i lavorano invece essenzialmente sul mercato della droga e quindi scusa il massimo di violenza
Massimo di violenza che poi si ripercuote sul territorio noi quello qui cliniche noi vediamo e molto spesso che capitanato fino cerco di questi Ponticelli San Giovanni Forcella desse un po'di meno ci successo ci sono questi aspetti
Ancora una cosa su cui abbiamo spesso parlato
Isaiah se io e crisi degli atti non solo nuovi è che la camorra a un vantaggio avuto un vantaggio in questi anni poi riso sembra che tu forse su questo e degli anime la 'ndrangheta
Abbia superato la camorra però sicuramente la camorra superato la mafia perché
E è un sistema AFIS Sibille
E quindi come sempre ci ha detto Gianni Melillo il procuratore nazionale antimafia con cui abbiamo spesso discusso
Amichevolmente e il pennellino e anche il nostro interlocutori importantissimo purtroppo ci ha lasciato Filippo Beatrice magistrato
Bravissimo che ha lavorato con noi e e la ed è quella più capace di dialogare con il mercato assomiglia di più al mercato
Perché e flessibile e lavora con le reti e quindi essendo di di colare essendo flessibile riesce in qualche modo a mutare a cambiare a a lavorare e a anche a
Come dire a mescolarsi no al e mercato quindi questo è un altro aspetto estremamente importante della camorra
E questo punto nonostante abbia questo rapporto con il livello nazionale
Fortissimo e transnazionale
E quello che ci ha sempre stupito e ci ci colpisce e vero
E che la maggior parte perlomeno quelli che noi conosciamo diciamo camorristi importanti diciamo anche la verità che la tutti i grandi capi sono tutti in prigione
Sono tutti in prigioni sono tutti in carcere parliamo di Contini parliamo di Mazzarella
E poi va be'ci ha uno scopo introduce un ricambio poi spesso forti attraverso anche legami familiari ma rimangono c'è un questo forte legame con i territori e i legami con i territori significa legame con quartieri popolari case popolari i e che poi finì
Sì che il controllo del territorio che loro
Sanno giocare che Napoli è un problema enorme è un problema enorme io stesso ho lavorato sul campo nelle zone di periferiche e questo è un problema enorme perché loro sono capaci di controllare un territorio e e di controllare l'assegnazione delle case popolari Cacciari veri assegnatari fare venire altri questo è un problema enorme
Per le istituzioni secondo me molto molto difficile da combattere e poi e e e fumando una specie di welfare cioè mi imposti in zone molto molto povere io ultimamente sono stata a fare
Un'intervista a rione De Gasperi che uno dei più poveri su cui anche i volontari di corallo io non si può entrare si può entrare
Ma è chiaro era molto evidente che per loro
La camorra mira così negativa perché tutto sommato gli dava da vivere conceria una signora una mia mi hanno raccontato che quella mattina vola il giorno prima avevano preso una signora e l'avevano portata
In prigione
Probabilmente per fatti a fatti già il filmati marito genuina e aveva tre figli lasciato eccetera
Chi si è occupata di questi fili ai più grandi anche dando un lavoro cioè gli hanno preso una specie di Braschi cena Liliana aperto io non mi fatto mettere un'attività e è stata la camorra ecco per dire allora quel di questo ovviamente di questo dobbiamo tenere conto cugini colpisce ad esempio dell'inchiesta barese che questi qui raccoglievano uno i volti in cambio di cosa quaranta non mi ricordo ecco questo lei e questo ci dà un po'l'idea dei del problema e ovviamente con un divario ha detto giustamente Isaia perché questi fissano le case popolari e si fanno ma non so i continui ad esempio arbitrario Arione
Domenghini
Il centro di Napoli già vicino vicino alla stazione si sono fatti delle specifiche dentro case popolari
Quindi qui c'è questo legame con il territorio che per loro è importante che ovviamente distingue diciamo le chiamiamolo comportamento della camorra a Napoli da
Il comportamento al nord e che quindi a volte non vi fa vedere anche se e questo libro sul Veneto di Vesco vescovile mi ricordo l'altro e un altro giornalista fa vedere ad esempio come nel Veneto la 'ndrangheta
Sì e questo anche succede anche in Piemonte anche in Lombardia la la 'ndrangheta investe e rimane e addirittura fa vedere casi di matrimonio fra agli imprenditori ai e e la figlia dell'imprenditore il figlio del del 'ndranghetista mentre invece la camorra questo non fa investe è proprio perché flessibile così per certi aspetti guerra non investe ma non ci va rimane sul territorio al limite va all'estero fatti tutti quelli presi in genere sono presi in Spagna rifare una vita diciamo
Una una vita di del ricchissima ecco qui poi su questo poi chiudo il rapporto con il livello nazionale ecco quindi certamente Nenni in quelle mappe della corruzione eccetera probabilmente c'è una sottovalutazione proprio perché non si vede no
Credo
Vittorio Martoni nostro collega Giovan più giovane giovane ha studiato la camorra nell'alto Lazio scusate nel basso Lazio
E e ci fa vedere ci dice anche chiaramente come siano molto arrivati molto tardi a dire che lì c'era la camorra perché cercano diciamo il modello Napolitano e
E laddove non trovano un modello diciamo e chiaro così e non non le individuano
E questo è successo anche al Nord uno dice molto sente Dalla Chiesa
Cioè Nando Dalla Chiesa
E cioè
Diciamo che qui che cosa è successo con Bos che si sono sono arrivati al nord con i grandi capitali
Disponibilità di capitali quindi l'imprenditore che è a rischio l'imprenditore che rischia di fallire e io ti do un sacco di soldi e chi salvo e questo è capitato in moltissimi casi
E non sempre ovviamente la la magistratura la e in grado di di dimostrarlo e poi la corruzione e questo è un'altra un'altra questione e come si arriva come si va diciamo
Fuori Napoli fuori la Calabria
E e ci si stanno in qualche maniera o con la presenza oppure anche semplicemente con i capitali e perché sia diciamo si hanno risolti da riciclare i siano dei soldi da dare età frutta a da far fruttare a livello del mercato me anche a livello politico e in cui si di attraverso la corruzione noi lo vediamo sistematicamente
Il e quindi questo è ovviamente un altro degli aspetti molto importanti anche di purtroppo di modernità e di questi gruppi e di potere
Nazionale transazionale su cui certamente
Ceda porre una grande attenzione che sono anche poi
Gli aspetti più difficili da studiare onestamente e questo ovviamente ha bisogno di di un grande lavoro ancora che speriamo I quelli molto più giovani di noi che possano come dire intraprendere questi tipi distrutti grazie
Ringrazio la professoressa Gribaldi per questa analisi così dettagliata del rapporto tra imprenditorialità criminale flessibilità dei mercati illegali va bene uso della violenza penso che l'ha termine di questa sezione siete tutti d'accordo come che i nostri relatori hanno questo legame è appunto quello di unire
Passione scientifica e impegno civile e che questa sera la vocazione per i nostri studi per ciascuno di noi grazie
Consegna
Probabilmente
Personalità stazionarie fu l'attenzione attentamente
Naturalmente
Va alla sempre non prima ma non perdeva da può
Per concludere trenta che occupato altrove sì anche qui in prima Matteo c'
Per un po'nella
Cinque cinque diciamo nell'esercizio di cioè riprese fra
La vicinanza sentirlo a
No
Trentacinque
Allora siamo
In questa sessione finale della nella giornata di oggi intensissima quindi e non rubo altro tempo
Visto che insomma siamo un poco condurranno
La on line questa sessione finale presentiamo
I due numeri della nuova serie del coi dei quaderni dalla Fondazione del Banco di Napoli che sono gli eredi diretti di quel bollettino d'archivio fondato da Fausto Nicolini e Milano centocinquanta
Con un'idea ma molto precisa Nicolini personaggio abbastanza
Sopra le righe sia sia per l'epoca che diciamo per la tipologia di di di di lavoro che fu che che faceva se non archivista fondamentalmente nato negli interessi molteplici anche di chi per quanto riguarda la trasmissione culturale quella che oggi lo chiameremmo un po'terza missione
Soltanto brevemente perché poi lascio la storia del
Dei Quaderni a a Pola valore che conosce molto meglio di me i luoghi e le carte
Di ideare appunto del del di di Nicolini è quella sostanzialmente di una Rifit rivitalizzazione della memoria storica di un'istituzione come il Banco di Napoli che esce dalla guerra dalla seconda guerra mondiale
E che esce con un compito nuovo che non è soltanto quello la ricostruzione fisica
Del paese ma anche la ricostruzione culturale nelle idee di Nicolini la ricostruzione culturale passa attraverso l'archivio varchi della memoria di questa istituzione ma la voglia di questo territorio soprattutto e quindi il bollettino nasce per rendere omaggio a questa memoria nelle more allunga la mano e noioso la memoria importantissima
Che come dire di diventa quasi una un elemento imprescindibile per la ricostruzione poi fisica del Paese
I Quaderni della della Fondazione sono prosegua in questo in questo cammino questo cammino proficuo chiaramente estremamente meritorio ma lascio subito la parola a Paolo Vallone
Perché ci racconta la storia sì grazie Roberto anche a me il doveroso ringraziamento a agli organizzatori di questo convegno e soprattutto Giancarlo visto che Abbamonte che è il direttore del dei dei Quaderni a d'aver voluto un punto che fossi seduto a questo tavolo oggi
Allora nel lontano mille novecentotrentuno il Banco di Napoli
Primo fra le banche italiane alla stregua dei grandi istituti bancari bancari inglese nordamericani
Si dotò di un ufficio studi o un Research and development officer ante litteram perseguire l'economia del proprio territorio e diffondere la cultura economica del Mezzogiorno mezzogiorno veicolo delle attività messe in atto da quell'ufficio divenne la neonata rassegna economica rivista che nonostante la scomparsa del Banco di Napoli ancora in essere oggi gestita dall'Associazione studi e ricerche per il Mezzogiorno
La rassegna economica era strumento di comunicazione economica e finanziaria altamente specializzata su temi relativi alla governance strategica e la competizione sui mercati globali essendo alla sua nascita intendeva fornire utili ammaestramenti al personale dipendente preziose notizie ed orientamenti agli uomini d'affari tanto per citare introduzione al primo numero dunque proporre stimoli innovativi in campo imprenditoriale d'istituzionali sulle più importanti attuali questioni concernenti lo sviluppo dell'economia meridionale a livello nazionale e internazionale
Articoli con connotazione propriamente storica non erano previsti una cosa era l'ufficio studi è una cosa era l'archivio generale che comprendeva anche quello storico
Solo nel mille novecentonove grazie alla visione strategica di Miraglia la parte storica venne affidata ad una commissione alla quale furono assegnati due complici spesi specifici occuparsi serio ordinare l'archivio storico che conteneva la documentazione a partire dalla seconda metà del sedicesimo secolo
E mettere a disposizione degli studiosi il materiale per l'approfondimento della storia del Mezzogiorno
Ora qui non sto a raccontarvi le vicende di questa Commissione che negli anni Trenta fu sostituita da una nuova e che di certo le due guerre non aiutarono a sviluppare strumenti che potessero essere di aiuto nel rendere pubblica la storia di una così antica istituzione bisognerà attendere la fine del secondo conflitto mondiale per rivedere una nuova commissione la terza per l'archivio che dopo lunghe e laboriose adunanze fra il mille novecentoquarantanove mille novecentocinquanta fece fra le varie proposte approvate poi dalla direzione generale la richiesta di dotare l'archivio
Da quale nel frattempo si era staccata la parte più propriamente storica di uno strumento per diffondere divulgare il grande patrimonio che il Banco conservava nel suo archivio
Nacque così come appunto ci ha ricordato anche Roberto Rossi nel mille novecentocinquanta il bollettino dell'archivio storico
Pregevole rivista come venne definita nella relazione sull'indagine al mille novecentocinquantadue sugli Archivi di Stato
L'obiettivo di questa rivista era adornato dare spazio a ricerche sulla storia del Mezzogiorno pubblicando scritti originali appartenenti ai membri della Commissione
Come ad altri studiosi che avessero come basi documenti storici del Banco e dall'altro pubblicare in ordine cronologico degli spogli compiuti via via nei giornali copia polizza del Banco de la vita ancora oggi primi documenti che vengono consultati che anzi le archivista e tra cui c'è qui appunto Gloria Guida consegno no ai giovani studiosi che vogliono studiare appunto le carte contabili del Banco
Il bollettino fu affidato fin dalla nascita falso Nicolini è stato ricordato rappresentante nella più limpida tradizione degli archivisti napoletani e primo esempio di concreta valorizzazione delle fonti economiche archivistica
Il suo interesse per la materia archivistica a carattere economico si concretizzò proprio nell'ultima parte della sua vita nell'archivio del Banco di Napoli all'interno del quale fu presidente proprio della Commissione per l'archivio
E direttore del Bollettino che diresse fino alla sua morte nel mille novecentosessantacinque
La rivista dopo la morte di Nicolini vide la luce solo per un altro anno fu giocoforza che a partire dagli anni Settanta la rassegna economica si aprì anche a quelle ricerche storiche economiche che non avevano più una loro sede naturale di pubblicazione
Anche grazie all'opera meritevole di due grandi studiosi di storia
Economica del Mezzogiorno e storia in generale del mezzogiorno che entrarono a far parte del comitato scientifico prima Luigi De Rosa e poi anche lui Giuseppe Galasso
Nel frattempo nel mille novecentonovantasette una nuova svolta sia nella storia del Banco di Napoli erano trascorsi pochi anni dalla legge Amato che aveva visto la creazione delle fondazioni bancarie quindi della dell'Istituto Banco di Napoli Fondazione
Al quale era andato in eredità il grande archivio del Banco divenuto invece S.p.A. quest'ultimo venne privatizzato anzitempo e fu poi acquistato per la famosa cifra irrisoria sessanta miliardi di lire
Da parte della cordata composta dalla Banca Nazionale del lavoro e dall'Istituto nazionale delle assicurazioni e poi ceduto due anni dopo al San Paolo di Torino
E proprio in quell'anno che alla governance dell'istituto cioè Fondazione serviva uno strumento di comunicazione al fine di raggiungere gli obiettivi di promozione sociale e culturale
Realizzati con il lavoro svolto dai suoi archivisti per porre in evidenza alcuni aspetti dell'immenso patrimonio documentale di cui disponeva testimonianza di ben quattro secoli e mezzo di storia del Mezzogiorno d'Italia
Fu dunque facile pensare a dei Quaderni dell'archivio storico del Banco di Napoli che si collegassero idealmente con il bollettino
Centralità e produttività della ricerca documentaria per l'avanzamento della conoscenza storica fu dunque al centro dei Quaderni in quel periodo
E ciò è tanto più vero se il terreno di scavo era costituito da una risorsa pressoché sterminata come le carte dell'archivio del Banco di Napoli capaci di rappresentare nella loro sedimentazione plurisecolare più o meno direttamente tutti gli aspetti sociali e culturali del Mezzogiorno
Il questi quaderni presentavano contributi suddivise in tre sezioni contributi documenti e cronache da Archimede verità fino al mille due mille tredici
Frutto dell'applicazione quotidiana discreto e paziente come il lavoro dello storico gli scritti dei Quaderni affrontarono tematiche di architettura topografia arti figurative bonomia dando inoltre conto dei più recenti progetti di conservazione del patrimonio della Fondazione
Altri sei anni passarono nel silenzio delle pagine non scritte di quaderni non più pubblicati
E costituisce uno dei molteplici meriti della Fondazione Banco di Napoli a partire dal due mila e diciannove l'aver voluto promuovere nel solco della prestigiosa tradizione che rinvia al bollettino della scritto dell'archivio del Bardella di Fausto Nicolini la pubblicazione dei Quaderni dell'archivio storica nuova serie on line
Essi nascono anzi direi rinascono nel cuore di Napoli dall'incontro di archivisti bibliotecari studiosi e ricercatori di giornalisti artisti nelle stanze dell'antico edificio di via del tribunale
Tribunali in cui sono custoditi preziosi documenti dei Banchi pubblici Napolitano del Banco delle Due Sicilie e del Banco di Napoli la cui storia punto storie di Napoli del Mezzogiorno d'Italia dell'Europa del mondo intero
E la pubblicazione assume Chiodini i i chiari i contorni di un'operazione culturale e civile di grande significato
D'altra parte il principio che anima la redazione e quanti vi hanno collaborato i collaborano e che ispirano e che ha ispirato fin dall'origine prima il bollettino quei quaderni ed ora la nuova serie dei Quaderni proprio nel DNA della Fondazione
Come del resto viene ricordato nello Statuto della Fondazione all'articolo tre comma uno la Fondazione riconosce nell'archivio storico con annesso Nesta biblioteca emeroteca
Il proprio legame con il passato e il vincolo con la sua tradizione la sua tutela e la sua valorizzazione sono un fine istituzionale indefettibile
Ma i quaderni in linea con la tradizione se da un lato rispondono insieme alle numerosissime iniziative culturali scientifiche promosse dalla Fondazione
A quella domanda di valorizzazione culturale dello straordinario patrimonio documentario dell'Archivio Storico evocata dallo Statuto
Dall'altro con la Greta ha fatto in questi ultimi anni si presenta come una pubblicazione periodica dedicata anche al mondo attuale
Provando a costruire un luogo di discussione pubblico intorno alle questioni principali della nostra epoca un luogo dove dibattere le idee
Le odierne trasformazioni delle strutture sociali l'impetuosa evoluzione della scienza e della tecnologia
Le ridefinizioni delle architetture giuridico politiche nazionali e sovrannazionali necessitano di quadri concettuali prospettive istituzionali che contribuiscono a renderli comprensibili
Sempre più oggi un approccio una formazione olistica
E imprescindibile per il progresso della conoscenza scientifica e con i quaderni si sostiene il lavoro interdisciplinare affrontando tematiche centrali nel dibattito contemporaneo segnato da questioni sistemi sistemiche
Che necessitano dell'apporto congiunto di più sapere e disciplina
I saggi nei quaderni sono dei divisi in tre sezioni i segni del tempo studia archivi e discussione recensioni
Mentre la sezione segni del tempo ospita interventi dal paio agire il cui scopo è affrontare i temi della nostra attualità e la sezioni discussione recensioni dedica spazio volumi o venti particolarmente significativi
La sezione studi e archivio è quella che ha raccolto l'eredità del bollettino dei primi quaderni raccoglie infatti soprattutto saggi di storia
Ma anche di economia e altre scienze umane e sociali prediligendo quelli relativi ai documenti conservati nella scrittura nell'archivio storico del Banco di Napoli nonché lavori volti a valorizzare l'uso pubblico degli archivi
Ovviamente per chi mi conosce date la data la mia particolare formazione professionale legata fin dalla mia nascita professionale come ricercatrice cominciata propria proprio con la tesi di laurea in questo archivio non possono approfondire alcuni dei lavori che in qualche modo direttamente o indirettamente si leggono a questo patrimonio documentario contenuti nella sezione studi e archivio
Tuttavia
Vorrei anche menzionare un paio di lavori che fanno parte della prima sezione segni del tempo o che pur appartenendo alla sezione sugli archivi o non sono nati su ricerche dell'Archivio Storico del Banco di Napoli
Ma fanno riflettere sul valore aggiunto che si potrebbe dare a quelle ricerche utilizzando a corredo le fonti patrimoniale e Napoli Sadie dell'archivio del Banco
Ora di questi lavori e lavoro di Salvatore Marino sulle memorie scritte del welfare campano passato presente e prospettive future
è una breve riflessione critica sulla documentazione degli antichi enti assistenziali
In particolare sugli archivi comunali campani in generale analizzando messi alle vicende esterne degli ultimi cinquant'anni sia le prospettive future in termini di recupero e valorizzazione delle memorie scritte locali
Sono stati fatti nel tempo dei censimenti grazie ai quali in taluni casi seguiti da tempestive operazioni di recupero e valorizzazione delle scritture
E le regioni dell'Italia settentrionale centrale sono riusciti a salvaguardare gran parte degli archivi assistenziali rendendoli fruibili agli studiosi
Le regioni meridionali viceversa sono intervenute tardivamente
E Marino sottolinea come questa si presenta con una lacuna storiografica difficilmente rimediabile
Tuttavia e lo dico con cognizione di causa queste invece una lacuna storiografica rimediabile in quanto attraverso le scritture contabili e l'archivio storico del Banco di Napoli semplicemente attraverso le gambette o il
Punti sui libri maggiori è possibile ricostruire la storia di enti dei quali sono andati perduti i documenti o che non sono più resistenti
L'altro lavoro e quello curato da Francesco Senatore sulla Nunziata di capo alla fine del Quattrocento
L'ospedale e la sua attività attraverso un registro contabile del mille quattrocentosettantasette mille quattrocentosettantotto con cinque contributi all'edizione di questo registro contabile il curatore inaugurato una serie di studi sui registri dell'Annunziata di Capua
Che con quella di Napoli e di Aversa costituì nel secondo ventennio del Trecento il modello per la fondazione di altre istituzioni assistenziali o lo stesso nome in numerose città del Mezzogiorno d'Italia
E ad un lettore esperto permettetemi come me
Sollecita anche l'approfondimento vista la documentazione che si conserva in questo archivio relativa al banco dell'Annunziata di Napoli anche se per periodi successivi
Del ruolo dell'omologo ente che qui a Napoli poco studiato anche per le note difficoltà di accesso all'archivio originaria presso l'attuale archivio storico dell'Annunziata
E che come ci insegna la mia collega ed amica Raffaella Salvemini erano tutti enti collegati fra di loro
Vorrei citare a questo punto i lavori che sono stati direttamente compiuti sulle carte dell'archivio del Banco Andrea Zappoli e lui già detti nel loro saggi si avvalgono rispettivamente
Del fondo patrimoniale a Prodi sarebbe uno di uno dei parchi pubblici quello mi è più caro perché ciò lavorato su quello del Banco dei poveri con obiettivi diversi
Andrea Zampolli che nelle carte dell'archivio cresciuto e ha maturato una particolare esperienza con capacità di osservazione critica ricostruisce nel suo lavoro il fondo patrimoniale del Banco dei poveri
Uno schema in evoluzione i registri dal mille cinquecentosettantatré al mille seicentosessantasei
Egli mette in evidenza un tema a me caro il tema del debito che realmente esplorabile nella documentazione dell'Archivio Storico del Banco di Napoli solo attraverso attenzione una buona padronanza delle serie contabili presenti nel citato fondo archivistico
Questo lavoro ha l'obiettivo di mostrare il funzionamento la natura i contenuti dei registi patrimoniali del Sacro Monte banco dei poveri fornisce agli studiosi un valido strumento di indagine
Lo studio invece di Luigi Albetti dalla ricetta residenza nobiliare a Complesso Monumentale nuove acquisizioni precisazioni sulla sede del Sacro Monte banco dei poveri si pone nella scia delle tante ricerche che si sono fatte da sempre sulle carte contabili dell'Archivio Storico del Banco di Napoli in particolare quelli a cui Bissari che hanno poi portato alla luce capolavori artistici ai loro autori che altrimenti sarebbero rimasti nascosti
A Betty ricostruisce la vicenda della costruzione della sede del Sacro Monte banco dei poveri di Napoli e tra i tecnici che a vario titolo i furono a servizio dell'istituto bancario figurano gli architetti Giovan Giacomo conforto
Ferdinando Sanfelice Domenico Antonio Vaccaro i pittori Giovanni Antonio D'Amato Luca aggiorna danno Francesco Solimena i marmorari Francesco Ragozzino eccetera
Anche Ugo Di Furia come abeti nel suo articolo sulle trasformazioni settecentesche nella chiesa di Santa Maria Pignatelli al seggio di nido contribuisce ad estrarre dalle carte bancarie nomi più o meno noti della storia dell'arte meridionale
Nel lavoro di furia di di furia si ricorda tra l'altro un grande fruitore delle carte dell'archivio personaggio permettete mia Meggiorini ricercatrice all'ora assai misterioso ma sempre prodigo di consigli Antonio Delfino
In quanto agli interessanti avvenimenti che si accompagnarono agli ultimi lavori nella chiesa di Santa Maria di Pignatelli si basano proprio su un documento inedito ritrovato da Delfino che non mise generosamente a disposizione dell'Autore del presente saggio
Aspetti economici sono trattati invece nel sangue giochi Aniello Di Iorio per l'età moderna in quel di Jacopo Calussi Francesconi va per l'età contemporanea
Hanno Aniello Di Iorio ci parla con il suo lavoro la carta di piovra con a Napoli per la stamperia reali disegni della reggia di Caserta di Luigi Vanvitelli
Ci racconta una storia minore della carta di piovra con Napoli che lascia emergere fatti personaggi e luoghi che raccontano gli eventi che alla metà del Settecento costituirono la fortuna della Stamperia Reale borbonica
Per l'età contemporanea invece viene analizzata e del resto oggi ne abbiamo sentito un po'parlare l'epoca fascista Nalin Zandonai temi per quel periodo di regime cruciali il credito agrario è il credito all'edilizia
Jacopo Calussi con il Banco di Napoli il credito agrario nel periodo bellico mille novecentotrentacinque mille novecentoquarantatré affronta una tematica poco nota relativa al credito agrario in aria campana
Andando a delineare le politiche economiche del regime tra gli anni Trenta e i primi tre anni la guerra del Regno d'Italia riportando i primi dati sull'erogazione del credito alle fluttuazioni dello stesso Francesco Riva invece lo abbiamo sentito anche oggi con due lavori sui finanziamenti dell'edilizia del Banco di Napoli durante il fascismo giunge alla conclusione che le politiche abitative applicabile a regime fossero per lo più intrapresi in prospettiva propagandistica e mai per far fronte alle reali necessità abitative
Una tendenza riscontrabile in tutte le grandi città italiane
Il saggio di Gloria Guida sull'ente piano delle fosse di Foggia dei documenti nei documenti dell'archivio storico della Fondazione del Banco di Napoli è l'ulteriore dimostrazione che mancanza di documentazione di prima mano di istituzioni persone o altro
Perché andate distrutte uno rinvenibile in altri archivi la fonte bancaria si configura come strumento determinante per la corretta ostruzione della storia
Il saggio invece di Filomena d'auto prospettive di ricerca sui risarcimenti per le ragazze relazioni d'amore la parabola della seduzione mi piace ricordarlo e ricordarvelo
Perché la dimostrazione che se si vuole fare una corretta divulgazione senza scendere nel folklore negli stereotipi negli stereotipi ci si deve basare sempre comunque su un'attenta ricerca scientifica
La ricerca della d'alto e di Storia del diritto in assoluto un tema molto sentito e molto delicato quello dell'evoluzione della disciplina dello stupro mossi Nepi d'antico regime del risarcimento del danno da seduzione
Detta liberale e nella sua analisi storico giuridica l'autrice utilizza casi reali tratti proprio dalla documentazione bancaria
Raccontandoci la storia di una ragazza stuprata la cui tutela era affidata ai governatori della Casa Santa dell'Annunziata
E che era stata messa al servizio di un'agiata famiglia grazie a questo lavoro
Un atto matematica appunto così attuale e scottante come lo stupro è stata poi trattata e regalata a pubblici diversi da quelli accademici con una messinscena magistrale qualche tempo fa proprio nelle stanze di questo palazzo
Oltre ma non per ultimo vorrei porre alla vostra attenzione il saggio di Sabrina Jorio sull'utilizzo della piattaforma trascrivo sa nell'archivio storico del Banco di Napoli Progetto fan detta saggio molto importante di questi tempi dove non si fa altro che di discutere di intelligenza artificiale
Ma in questo caso credo che l'intelligenza artificiale applicata alle fonti di archivio con l'utilizzo e la diffusione delle tecnologie legate alla eccetera allora alle RAI pretende d'essere Commission
Ha avviato un percorso che negli ultimi cinque anni attraverso l'innovativo approccio la digitalizzazione dei manoscritti sembra essere destinata a rivoluzionare il ruolo degli archivi nel panorama dei beni culturali
Ora come avete avuto modo dunque di ascoltare la rivista che oggi si presenta una rivista che ha delle grandi troppo decapita culturali
L'impegno civico e di diffusione della conoscenza del grande patrimonio documentario ora a buon diritto iscritto nel Registro internazionale del programma UNESCO Memory of the world
Ma proprio per la sua particolarità unico archivio contabile bancario nel mondo potrebbe avere una maggiore divulgazione attraverso la rivista dunque un agile e divulgazione
Attraverso la rivista se essa fosse scritta in una lingua franca cioè l'inglese
Me ne sono accorta personalmente dopo aver pubblicato il mio faticosissimo faccio un po'di campagna praticamente il mio faticosissimo lavoro sulla cassa di sconto del Banco delle Due Sicilie frutto di una decennali ricerca
Sulle fonti di questo archivio nonostante sia uscito per i tipi di un'importante casa editrice nazionale il bulino
Mi hanno invitata e crea eminenti studiosi a trarne un articolo una traduzione in inglese per permetterne una lettura più ampia di un argomento che è stato ritenuto determinante
Per spiegare l'evoluzione finanziaria dall'epoca moderna a quella contemporanea
E gli articoli pubblicati in questi anni nella nuova serie dei Quaderni tra l'altro anche in open access articoli così rilevanti scritti da autorevoli studiosi se fruibili da un pubblico più ampio in termini linguistici possono aiutare a la corretta conoscenza della realtà storica e contemporanea del Mezzogiorno rifuggendo da stereotipi e folklore appannaggio di presunti storici interpreti della realtà meridionale contemporanea dell'ultima ora grazie
Ma ma molte grazie a Pola valore per la sua curata precisa estremamente appassionata rappresentazione il cioè gli ultimi numeri pubblicati dal dal quale rileva Fondazione posso subito la parola al collega Simone Misiani
Sempre
L'utile allora io anch'io mi associo ai i ringraziamenti per non soltanto per l'invito ma anche perché effettivamente un'occasione di
Riflessione
Storiografica e direi il rapporto tra la storia il futuro di mezzogiorno per cui mi sento di dire pienamente
Riuscita a quelli poi colgo anche l'occasione per per fare una una una come non è un complimento profonda considerazione cioè che quando uno fa un lavoro artigiano come il nostro i risultati poi si vedono e si stanno vedendo cioè oggi si discute anche di ricerche
Dirlo di un di un laboratorio in costruzione quindi cioè c'è una materia viva e questo non è da poco nella nel sistema universitario attuale dove effettivamente la progettualità viene un po'schiacciata
Io alla luce anche di quello che lei ha detto mi limito nella mia a fare delle considerazioni la prima è un richiamo ha una memoria quasi personale direi alla Fausto Nicolini
Per me evoca un amore familiare perché io nella mia infanzia adolescenza
Frequentavo a Roma la casa del nipote che aveva
Sulle pareti e la ho scoperto Giustino Fortunato perché c'aveva le le lettere
Attivi i nipotini il nipote si chiamava e non ha chiamato Fausto Nicolini perché era nato nel sessantacinque il la morto era morto lui dunque io li ho scoperto
Proprio crescente in quella casa e ho scoperto la quella che è stata una capitale culturale napoletana dal dal dal dall'otto e dal diciannovesimo secolo cioè questa figura che secondo me andrebbe questa è un'occasione per andrebbe ripensata perché non era un archivista in realtà cioè è una è un interlocutore di di Croce ma soprattutto c'era questo questa familiarità come il rapporto tra conservazione della memoria storica e costruzione del pensiero c'era dico c'era c'era c'era dentro i suoi studi
Ma c'era anche un atteggiamento autonomo praticamente si può dire che tra la distruzione di Napoli che non è stato detto oggi c'è la distruzione degli archivi e quindi l'idea di di Nicolini anche un'idea di dare io una continuità alla memoria della città attraverso l'archivio e poi c'è anche un'apertura fonti nuove che vanno oltre il pensiero crociano quindi una lettura totalmente che disciplinare che appunto gli flette la sua cultura quindi questo effettivamente forse può essere l'occasione per lanciare una è stato fatto un ricordo su di lui è c'è però effettivamente questa riflessione fatta da legna mi ha mi ha mi ha sollecitato
Su questo punto perché attraverso gli archivi non possiamo oggi fare una riflessione storica
E contro però nel merito della della del commento e mi limito sostanzialmente a ragionare su qualcosa che mi è familiare familiare come argomento di studio
E cioè che il saggio di ieri di santini sulla sulla storia della dell'Osservatorio cioè l'osservatorio della del delle desiderasse dell'Istituto Superiore scuola superiore di Portici a attualmente divenuto dipartimento dentro diversa di Federico secondo di Napoli
è un saggio importante è un saggio importante fatto da una idraulico agrario cioè quindi conosce indiziato quindi non lo storico a questo prende il suo lavoro estremamente interessante perché
Il il la cultura
Della della della storia diventa patrimonio esso stesso della sua riflessione
Di
Agronomo o comunque scienziato impegnato concretamente nell'agricoltura allora questo questo saggio importante per per per diversi motivi perché è una ricostruzione completa la scuola io sull'autore di un di un non solo del di un volume su su Manlio Rossi Doria ma soma TG tutto un lavoro anche di raccolta e di studio sull'archivio qua
Contro oggi punto Garibaldi e l'avevo ritrovata nel suo archivio quindi ecco tappe
Sede
Eh sì e quindi io adesso laddove
Quindi ad Appiano ha detto aspetta un terribile volume quell'appunto sui mediatori batte mi ha molto aiutato
Al mio letto anche la gestazione è andato il dibattito intorno e quindi perché è stato molto quindi tra l'altro ecco questo questo saggio è importante perché in qualche modo e per fare in modo molto sintetico però contribuisce a questo dibattito che si è sviluppato oggi quindi leggo alle nel rapporto tra la storia e di e il e la e la costruzione attuale delle politiche per il Mezzogiorno
Perché perché che cosa fa Santini nella diverse cose ma insomma nella intanto questa la l'istituto superiore a Portici qui nella reggia
Dei Borboni qui racconta l'origine
E che è fondamentale su cui non c'era
Stato si si inscrive nella scia proprio del dell'interpretazione storiografica che ne aveva dato produzione settantadue in un in un numero di Quaderni storici pensato da Alberto Caracciolo molto interessante sulle istituzioni culturali scientifiche
In
Un ottimo la prospettiva di rinnovamento stenografico che ancora in parte attende Bierce sviluppata
Allora tutte quindi mi fa riferimento all'impostazione metodologica tuttavia fa un lavoro anche analitico di ricostruzione storica importante
Dietro io ci ritrovo il pensiero di Senna sulla capirli gli approcci cioè
A che cosa serve
Creare un istituto superiore di scienze agrarie al Napoli grave che in Italia non c'era Istituto superiore quindi siamo nel mille ottocentosessantuno a in quel momento temi sessantuno viene fatta diciamo così sanzionata riconosciuta a livello internazionale in Italia
Quindi proprio nello stesso anno urla economista agrario
Olsen che stava che vedeva lì insieme al suo alla all'amministrazione comunale si pongono questa domanda lo propongono al governo è in qualche modo un patto costituzionale ma potremmo dire unitario perché qui c'è la questione meridionale
E anche i nel nel modo in cui si è costruita in Italia c'è un problema
Cioè il problema nasce anche dal modo in cui viene costruita questo diciamo non è stato adeguatamente a a approfondito nocivi riunito milioni lo dice
Quando parla problema politico c'è un problema politico cioè di riconoscimento del della delle esigenza
Del Mezzogiorno del portato di una di una classe dirigente anche anti borbonica
Che però non si riconosce nella nella costruzione immediata che viene dato dello Stato unitario cioè rimane profondamente delusa TV ma questo fatto è un punto fondamentale perché qui si gioca invece una partita
In cui si offre una una prospettiva positiva cioè il la cultura la ricerca scientifica l'innovazione tecnologica
E lo sviluppo del Mezzogiorno cioè ma come attraverso una via tutta liberale cioè fornire una classe di economista agrario ma anche di potenziali
Agricoltori e che si e che e anche di che a loro volta gli insegnanti delle scuole superiore che formino
In maniera moderna per l'epoca a una classe capaci di mettere a fuoco le loro potenzialità alle loro capacità di istruzione
Alta qui in questo caso ma istruzione tecnica cioè la la l'istruzione leggi il l'Istituto superiore di di di scienza Gramsci Milto centosettantadue quindici anni dopo dopo una peraltro figura e in un passaggio chiave siamo l'anno prima dell'esplosione della crisi a agraria crisi economica fondamentale che è stato accennato anche da Davis quindi l'inizio della grande de e emigrazione quindi un anno prima
Nasce due anni dopo quella di Milano inno ma comunque il il l'idea quella di Portici e nasce per ottenere per impulso di un cambiamento anche l'indirizzo della politica del governo
Quindi torniamo al rapporto tra saluto e Mezzogiorno veramente Istituto superiore di Portici segna questo passaggio positivo diciamo o no quindi un incontro positivo
Perché chiede il ministro per l'Agricoltura inutilizzati
Che in qualche modo viene chiamato da quindi diciamo c'è un cambio
Di diciamo all'interno delle sanzioni ma c'è un cambio di approccio si passa da una da una dominio diciamo così della cultura del libero scambio a un approccio in cui lo Stato
Deve intervenire e interviene
Ma finanziare la la la cultura cioè la cultura scientifica tecnologica cioè la la la innovazione tecnologica fondamentalmente quindi è uno dei sugli istituti tecnici
E poiché anche però indirettamente e lo sviluppo economico su basi nuove quindi è interessante
è a atto a a dire al a capo diciamo del Ministero della Dell'Unto regolamento io non lo non lo sapevo lo smog preso pigiando questo saggi c'è Nicola Miraglia
Figura che poi diventa nella nella prima nelle tacco sette da giudicano il direttore del Banco di Napoli e quindi nel forum per consulenze estremamente interessante perché la sua questo sa questo saggio è interessante anche per noi perché ricostruisce nei dettagli
La la la storia della cultura agronomica quindi scientifica il pensiero economico pensiero economico e anche i collegamenti con la trasformazione delle istituzioni
Quindi è una una un saggio estremamente interessante proprio dire di quasi di di Storia del pensiero scientifico se vogliamo
Peraltro lui è stato va bene poi c'è ci arrivano a fine alla il qui in questo quadro la la gestazione quindi la prima i primi passi di questa di questo
Di questa scuola superiore si imbattono però con la grave crisi agraria che esplode che mette in discussione la la vita stessa dell'istituzione perché non ci sono le risorse dei privati per iscrivere
I loro figli nelle scuole cioè c'è una crisi radicale del sistema c'è l'inchiesta Jacini che si collega cioè c'è uno scambio forte quindi l'Università di Portici tutti Wish attraverso i propri docenti in questa fase però in crisi
Cominciano a si rafforza diventa un punto di riferimento già internazionale questo è un punto importante c'è quindi Napoli a capitale è stato detto capitale culturale per la ricerca tecnico-scientifica già a un piano internazionale cioè la meccanica agraria
Ma anche la chimica agraria quindi viaggi in Germania a studiare a a a scambiare proprio a conoscere l'innovazione nella nella chimica agraria
Cioè il c'è Nitti che rischia segna ecco che iscrissi però un mistero lo aveva posto la questione perché è interessante perché si coglie un passaggio importante si supera una ipotesi di diversità tra Guidi che punta sull'industria e invece poi insegna all'Istituto
Superiore di agricoltura quindici smentisce una pittura che non esiste nella realtà
Ma che esiste più che altro nella percezione della storiografia cioè c'è un forte interscambio pur nelle diversità di vedute
La legge di protezione dei boss ispirata dallo stesso mentì quando il ministro dell'Agricoltura
Ma il arrivo Oreste Bordiga figura fondamentale che arriva quello di roccia ottantaquattro e diventerà poi rettore nella inizi novecento unità Doro della della della scuola di Portici
è proprio lo racconta benissimo l'autore
Nella prima metà del Novecento cioè tra il mille ottocentonovantasei quindi il la la spalla lo deride collo dell'agricoltura con una fase di anche di crescita del del divario tra nord-sud manchi ruolo attivo giocato dalla scuola per istituto di Portici
Un ruolo attivo nel preparare dei colare le politiche di riforma come e attraverso l'inchiesta parlamentare lo racconta a cui partecipa Bordiga quella quella sulla sull'emigrazione
Lui pure la parte di Napoli ma insomma in qualche modo contribuisce a disegnare a Portici sotto diversi aspetti perché c'è un'innovazione
Scientifica e anche di ricerca importante cioè ci sono alcuni docenti che svolgono una funzione importante e un'avventura interdisciplinare in cui scienze sociali
Accensione dure cioè come chimica matematica archeologia ingegneria e anche come dire scienze umane perché nel cortile l'economia agrari attraverso Bordiga diventa anche scienza politica in qualche modo ciò diventa un laboratorio politico in senso alto che a interlocutori diretto del governo e dall'altra parte si ritrova il direttore generale del Banco di Napoli che Nicola Miraglia ecco qui si apre tutto un uno scambio interessantissimo che a me adesso mi sembra più chiaro cioè sulla questione sia del del credito agrario
Che di cui il Banco di Napoli fatta una importante opera di sperimentazione prima ancora della legge spedite la legge del della della dell'intervento speciale del del ventinove ma anche sulla rimessa delle le rimesse degli emigranti
In cui Sicco si comincia a dialogare sulle sugli investimenti delle rimesse
E questo c'è uno scambio interessante che a questo punto si comprende anche la capacità tecnica di Miraglia cioè nel nel campo non era soltanto urla giurista non era soltanto banchiere
Era un conoscitore attento dei dei problemi dello sviluppo della dell'agricoltura e quindi del Mezzogiorno
Poi però voglio dire ci stanno degli elementi molto interessanti che hanno a che fare con la questione chiave
Che di cui si pone di che che al centro del dibattito di Giustino Fortunato da servito infortunato già persino geologica e la questione ambientale gravissimo calcolarli
Allora viene entro due anni tra i docenti del era sia delle bonifiche del resto dell'irrigazione agraria
E questo è un punto estremamente innovativo e riguarda sia a quello che noi oggi che chiamiamo le le terre umide e quindi le bonifiche trasformazione canalizzazioni per un verso ma anche l'irrigazione determinante
Sono il laboratorio del culto della del pensiero e a Portici mandando intenzionale soprattutto per quanto riguarda la in Ling lei l'idea che la la bonifica ha come scopo primo diciamo di andare a mentre sempre tornando al pensiero designer l'inviato attraverso il nostro meridionalismo cioè l'idea che il primo obiettivo delle politiche di intervento sia mettere delle condizioni tutti i contadini i poteri essere in grado di mettere a frutto le terre e quindi anche garantirli un diritto universale alla salute certi Nino di come
Dico fissato quindi gratis per tutti siamo vicini a Napoli retribuzione minatori di macchina
Ecco il dolce un docente un uno studioso che comunque contribuisce Rossi a una una a ad approfondire l'origine
Della malato nella nella zanzara e quindi anche a a collegare la bonifica atto un'operazione che che noi potremmo dire oggi
Di politica sociale allora contestualmente abbiamo però entro lo stesso schema logico anche una investimento nella meccanica
Agraria e indirizzare unica e una figura chiave in questo periodo è quello di decenni di di Emanuele De Ascentis perché perché lui non è soltanto una studioso che si occupa il tema del problema del rapporto tra bonifiche e Mezzogiorno che oggi giochiamo perché la lotta alla diffondo
Diceva dicevano anzi Monti
Dicendo diceva il pretesto Fortunato si può risolvere soltanto papà investendo attraverso lavanda spesa pubblica rendendo pubblico dalla nella nel favorire nell'obbligare i latifondisti
A a cambiare la struttura fondiari questo diceva anche Bordiga sul piano di come dell'Agricole migrare e in base a quello cioè la distribuzione contro altrimenti la questione agraria che la questione sociale non tanto e non lo si risolve ma tutto interessante di decenni disse che sperimenta anche le politiche
Per coltivare le zone aride che nel mezzo che che costituiscono una elemento specifico del Tavoliere della Sicilia
E e questo crea le premesse per legali forte tratta politiche
Tipo di bonifica intesa come canalizzazione sul modello del Po e antenna invece degli acquedotti e quindi l'Acquedotto Pugliese allora io sì giungo a conclusioni per dire la portata innovativa che anche il cambiamento tra le due guerre
Questa è la tesi di fondo e molto interessante una parte dei lavoretti per dell'impiegato nelle opere di bonifica negando l'autorizzazione questo continua nel dopoguerra ecco la lettura diciamo di un'evoluzione di un cambiamento del Mezzogiorno
Che attraversa il periodo tra le due guerre e che poi ha un passaggio importante nell'intervento straordinario in quella linea della della bonifica dell'intervento straordinario quindi la linea diciamo di cambiamento economico ma anche sociale
è la interpreta bene Santini
Voglio voglio su questo si apre un dibattito storiografico sull'immobilità cioè il Mezzogiorno non ha mobile
Ecco quello che io riceva vedi se ciò guardiamoli questi aspetti ma Mezzogiorno immobile anche per dunque acqua si apre una discussione che riguarda Napoli ma che riguarda anche le zone rurali
Cioè sul ruolo della bonifica
Chiudo la questione della dell'eredità del presa sul presente
Di questa esperienza
Allora Santini un idraulico agrario nelle pagine conclusive di questo suo denso saggio bici il da illumina sul fatto che di strumenti elaborati
Per risolvere il tema nella nel Novecento cioè permette accede far accedere all'acqua a basso costo agli agricoltori
Tuttavia è uno strumento strumenti utili anche per regolare attualmente il tema del cambiamento climatico quindi mi fa una sintesi molto interessante tra a suolo e atmosfera piante e accuse
Questo elemento mi pare un contributo che ancora lotta alla storia può andare al futuro alle future politiche ecco e non soltanto legate all'agricoltura ma proprio legate al grazie
Un pacco integrarsi assumono emissioni perché stava particolare molto interessante interpretazione dello storico agricolo e ambientale come uno degli elementi
E di interpretazione dello stato del Mezzogiorno modo chiedo anche scusa per aver rimesso Frank do immediatamente la parola già calato muta il padrone di casa a questo punto venti ci illustrano da direttore appunto la nuova serie dei Quaderni del la fondazione
Grazie presidente allora ringrazia senz'altro Paola Vallone Simone Misiani per le acute osservazioni che hanno fatto
Su non solo sugli ultimi due fascicoli ma anche in generale sulla sulla rivista ringrazio anche gli organizzatori che hanno voluto questa fortemente questa presentazione della rivista ed è il con dei suoi ultimi due volumi il prossimo il settimo volume si dovrebbe arrivare proprio oggi pomeriggio
Prima diciamo di di dare delle linee ma sarò veramente brevissimo vorrei in qualche modo provare a spiegare illustrare a voi
Anche se parte di voi partecipa a questa rivista sia in veste di membro del direttivo scientifico membro della redazione Autori valutatori anonimi ma non invisibili abbiamo detto oggi con alcuni di loro si sentono Sciutti proprio oggi
Beh la struttura un po'di questa di questa rivista cioè come l'abbiamo immaginata appunto nel comitato nel comitato scientifico nelle riunioni di quel due mila diciotto due mila diciannove da cui siamo ripartiti cioè il nucleo centrale senz'altro la parte di studio d'archivio dove avete sentito
Domina l'interdisciplinarità ma non in un senso vago e generico cioè naturalmente ci sono articoli dedicati ad argomenti storici a periodi storici a problemi storici questo inevitabile in una rivista del genere ma ci sono per esempio numerosi articoli sulle fonti ovviamente la rivista del martirio e tra le fonti c'è l'archivio del Banco di Napoli ma abbiamo sentito ci sono anche gli archivi delle annunziate
E vari altri variava altri archivi che sono stati strumento diciamo diventati oggetto di articoli all'interno di questi di questi fascicoli fra le novità mi piace ricordare proprio qualcuno avvenuta fuori dall'archivio
Storico del banco di Napoli una bell'articolo di Gloria Guida che ha messo in luce non solo la struttura delle fosse Canarie di Foggia
Ma diciamo noi abbiamo pubblicato in questo fascicolo una mappa della piazza principale di Foggia con tutte le fosse agrarie una mappa con assoluto inedito
E che la città di Foggia non conosceva quindi diciamo abbiamo creato abbiamo visto e abbiamo offerto alla città di Foggia qualcosa di cui aveva perso la memoria quando dopo la guerra quella piazza fu completamente ristrutturata quindi appunto
Strumenti
Fonti poi anche all'interno di questa sezione la parte diciamo su come si possono oggi offrire alle fonti fra alcune discussioni sulle digitalizzazione
Sulla l'articolo è stato citato di Sabrina Jorio sul strumento di trascrizione automatica tramite intelligenza artificiale che si chiama trascritto su un progetto dell'Università di Innsbruck al quale collabora la Fondazione del Banco di Napoli
Alcuni aspetti della digitalizzazione di papiri e manoscritti in particolar modo i papiri carbonizzati di Ercolano un articolo di Federica Nicholas Hardy quindi appunto come vedete diciamo vari a spetti sempre collegati ovviamente alla ricerca storica
A questi diciamo documenti o articoli di interesse storico abbiamo pensato di affiancare una sezione cioè la prima segni del tempo
Che doveva in qualche modo porre i problemi alla maniera potremmo dire di Croce cioè la storia è fondamentalmente un confronto con la contemporaneità
E quindi i segni del tempo deve in qualche modo dare linee anche diciamo intellettuali o se vogliamo i problemi porci problemi attuali sui quali poi può intervenire la meditazione storica
E appunto per questo questa sezione ha ospitato per esempio nel primo numero un articolo di Isaia Sales sul tema su cui siamo ritornati anche oggi con il volume di Isaia Sales nell'ultimo numero cioè quello che sta per uscire oggi pomeriggio c'è un articolo di erri De Luca sull'emigrazione sui migranti
Ecco quindi diciamo tematiche che hanno fatto parte proprio della giornata di oggi naturalmente tutto ciò va poi rafforzato con un aggiornamento e la terza sezione cioè quella delle recensioni
Che sta crescendo sempre di più come quantità e come anche direi come qualità offre all'Ettore la possibilità di avere uno sguardo sulle pubblicazioni
Di natura storica ovviamente più recenti
Solo brevemente qualche numero cioè qualche dato qualche cifra di questi sette fascicoli che sono apparsi tra il due mila diciannove e il due mila ventidue l'ultimo numero che sta uscendo quarantotto articoli sono usciti in questi sette numeri sono praticamente quattro annate questi quarantotto articoli hanno tutti
Ha avuto un processo di revisione cioè due lettori anonimi scelti dal comitato scientifico
All'incirca abbiamo uno una quarantina di autori ciò significa che pochissimi autori hanno pubblicato più di un articolo nessuno ha pubblicato tre o più articoli questo per indicare anche la varietà degli studiosi che noi abbiamo coinvolto in questo in questo processo
La a proposito invece venendo ai riconoscimenti che siamo riusciti a ottenere in questi anni dal diciannove venti ventuno dove siamo riusciti uscire nonostante il Periodo
Negli ultimi anni abbiamo avuto quindi la scientificità da parte della Commissione hamburger per le aree undici di Scienze storiche dodici di scienze giuridiche aria dieci di scienza dell'antichità filologico letteraria e storico-artistica quindi c'è stato c'è un riconoscimento
Che si tratta di una rivista interdisciplinare ma fortemente scientifica
La prossima richiesta sarà quella dell'aria tredici cioè di scienze economiche e statistiche
Vengo infine alle prossime iniziative anche per assicurare il collega Misiani sugli interessi su Fausto Nicolini esatto è morto nel sessantacinque e quindi per i sessant'anni
Nel due mila e venticinque ma in realtà poiché il duo numero del due mila ventiquattro uscirà nel due mila venticinque sarà il numero saranno i numeri del due mila ventiquattro
Ci sarà un numero dedicato proprio a Fausto Nicolini curato dal collega della suo rossore professore Nunzio Ruggiero che ha già diciamo creato un un gruppo di lavoro che consegnerà appunto i propri ritmi lavori su Fausto Nicolini andata prima di Natale
Mentre sempre per il numero due mila ventiquattro ma il secondo fascicolo per i settantacinque anni del bollettino che mi ha iniziato nel mille novecentocinquanta è previsto un fascicolo curato da alcuni membri del direttivo cioè il sottoscritto ancora il professore Ruggero il dottor Luigi Abete il professore Antonio Milone di storia dell'arte che vede la partecipazione di vari membri per esempio proprio del direttivo
Cioè penso ai professori d'alto Dandolo del bagno luogo Sabatini ittita quindi come vedete c'è una programmazione in corso tutto ciò è frutto di un direttivo che lavora con molto impegno sia nel proporre temi di ricerca appunto abbiamo ricordato gli anniversari sia nel procurare lavori scientifici di qualità sia nell'individuare valutatori molto attenti vi ricordo che di quei quarantotto articoli il sessanta per cento avuto un giudizio che richiedeva una revisione sette sfortunatamente non sono stati approvati dai due valutatori e quindi non sono stati pubblicati
Come diciamo per concludere proprio questo brevissimo questa brevissima panoramica quindi io credo che di il la rivista
Possano continuare diciamo a camminare su queste gambe che si stanno rafforzando sempre di più
Vorrei chiudere con un brevissimo annetto tu quando diciamo mi fu affidata alla direzione della rivista io incontrai la Presidente della fondazione la precedente Presidente che diciamo con la quale fui presentato sia questo il direttore
E lei incominciò a chiedermi diciamo di che cosa che volessi fare a un certo punto
Mi mi fece una serie di proposte con interviste
Fotografie
Temi
Dai quali a un certo punto capire e la blocca e dicendo ma guardi che io il New Yorker non lo so fare quindi diciamo ecco questo non lo so faccio fare una buona rivista scientifica diciamo quella ci posso provare perché lo fa le ho fatte le so fare
Ma il New Yorker no ma io spero che diciamo di continuo a ribadire che il New Yorker non lo so fare non lo saprò mai fare però spero diciamo di riuscire a portare avanti una rivista scientifica che possa avere ulteriori contributi accolgo senz'altro il suggerimento
Della professoressa Avallone bisogna incrementare senz'altro gli articoli in lingua inglese in Generali lingue straniere grazie davvero
Grazie grazie ai nostri relatori
Signor Vito collega Andrea Capparelli per le conclusioni di questa giornata
Intensissima
Ma ricca di spunti che immagino insomma
Non ci fosse che rendere felici per molto orgogliosi insomma per il risultato
Ottenuto merito soprattutto dello scorso i giovani Varese Filippo sballata di insomma
Soprattutto loro che in prima persona grazie
Anzalone grazie
Grazie
Roberto questa mattina Alessandro Laterza ha parlato di paura del futuro
Devo riconoscere che gli organizzatori invece sono stati molto coraggiosi
Ad affidare ad un docente dell'Università di Udine le considerazioni conclusive su un convegno dedicato al Mezzogiorno e devo dire che io sono stato molto molto irresponsabile imprudente ad aver raccolto l'invito ora posto che giunti a quest'ora le conclusioni più apprezzate sono quelle più sintetiche posto che riesce difficile sintetizzare in pochi minuti
Finiremo per impoverire la realtà questa ricca giornata di suggestioni di testimoni
Mi dovete consentire io qui faccio leva sulla vostra cortesia sulla vostra pazienza qualche qualche minuto innanzitutto credo quindi parlare anzi sono sicuro di parlare a nome di tutti i colleghi del comitato scientifico sono necessari sono doverosi dei ringraziamenti cominciando dalla fondazione del Banco di Napoli che oggi ci ospita questa sede questa splendida sede lo abbiamo detto in apertura è il luogo ideale
Per cercare di dare una risposta all'interrogativo che ci siamo posti lo è per la sua storia lo è per il suo straordinario archivio lo è per le numerose iniziative
Che detto no la Fondazione protagonista
I ringraziamenti vanno anche alle numerose istituzioni io lo contattai sono circa una ventina che hanno dato non solo un simbolico patrocinio all'iniziativa non c'è solo il bollino per intenderci ma un sostegno concreto con i loro docenti il cui contributo alla riflessione lo abbiamo visto quest'oggi è stato
Determinante alla buona riuscita dell'evento
Tra queste università se anche l'Università di Udine che sta vi ricordo sopra il quarantaseiesimo parallelo a Udine a quest'ora siamo già tavola per intenderci
Ecco come mai l'Università di Udine
Di tutta evidenza che siamo di fronte ad un tema che va ben oltre non il perimetro regionale va ben oltre il perimetro nazionale investendo e qui la storia dovrebbe avere insegnato qualcosa quanto meno l'Europa lo spazio mediterraneo
Aggiungo dovremmo anche guardare anche a che cosa sta accadendo altrove cioè non dimentichiamoci che l'Europa è il luogo delle diversità
Tra gli Stati e all'interno degli Stati Gianfranco Viesti questa mattina
Efficacemente sintetizzato
Questo concetto che io faticosamente tento di esprimerci al segua abbiamo solo al Sud non capiremmo niente un ringraziamento speciale fa a tutti i relatori agli studiosi nei contatti se non sbaglio oltre trenta trentacinque che oggi hanno offerto il loro contributo
La cosa interessante che abbiamo messo a confronto competenze orientamenti culturali anche visioni diverso
E questo è un punto di forza del dialogo intere e molti disciplinare dà valore a questa l'iniziativa e contribuisce a rafforzare il Necci
Salario rapporto tra passato presente futuro e consentitemi anche rafforza la collaborazione scientifica che è indispensabile
Gratitudine va ai i giovani noi abbiamo voluto che i giovani fossero in qualche misura coprotagonisti della giornata lo sono stato quando sono stati hanno portato i risultati delle loro originali ricerche siamo di fronte a un gruppo di Giovanni capaci ai quali dobbiamo guardare fiduciosi e sui quali dobbiamo l'ho detto bene John Davies
Investire con generosità d'animo questo è molto importante consentitemi di ringraziare a questo proposito anche Giovanni Mattia Bruni e Mattia Moscara che si sono fatti carico dell'impegnativo lavoro
Legato l'organizzazione di questo convegno in ultimo ma non per ultimo
Devo rivolgere insomma i sensi della mia gratitudine a Filippo sbrana Giovanni fa rese che sono stati in qualche modo gli ideatori di questa giornata
Che assieme al processo dando del professor Sabattini hanno speso molte energie perché questo progetto si traducesse in alto
Mi verrebbe da dire siamo partiti da una domanda
E che usciamo da questa sede almeno io personalmente con numerosi interrogativi
Ciò a dimostrazione di un fatto della complessità ma anche della centralità e dell'attualità del tema che fa ben oltre la mera riflessione storica e che indubbiamente necessità di ulteriori approfondimenti ecco ci conforta un fatto non siamo di fronte ad un terreni nove Cine diciamo ci mancherebbe siamo pienamente consapevoli se non avessimo buona memoria non avremmo certo pensato a questa sede come luogo per lo svolgimento dei lavori e siamo altresì consapevoli del fatto che questa è una delle diverse iniziative che si stanno sviluppando sul tema in una fase come abbiamo visto di grande cambiamento
Oggi più che mai appare opportuno
Con la massima apertura con la massima onestà intellettuale intensificare lo sforzo della comunità scientifica in questa direzione non foss'altro perché temi delicatissimi lo abbiamo visto come l'autonomia differenziata la riorganizzazione amministrativa vengono spesso affrontati in contesti dove regna per usare un femminismo l'autoreferenzialità la disinformazione e la mancanza di una memoria e di una prospettiva storica
Se poi a ciò aggiungiamo gli inevitabili effetti distorsivi lo abbiamo visto bene della recente pandemia della crisi energetica del PM RR
Dei flussi migratori delle dinamiche demografiche del tasso di occupazione della criminalità delle carenze infrastrutturali dei servizi sanitari
Solo per citarne alcune ci rendiamo conto di quanto importante possa essere il contributo non solo degli storici ma di tutti gli studiosi aperti al dialogo interdisciplinare e ha una visione non miope dei problemi
Non è stato citato oggi però la Banca d'Italia nel suo rapporto su il divario Nord Sud
Sviluppo economico intervento pubblico
Rapporto uscito nel giugno del due mila ventidue pochi mesi fa per intenderci avverte cito nel corso di un ottimo decennio le differenze di sviluppo economico a livello territoriale si sono ancor più allargate
Il Mezzogiorno ha visto costantemente diminuire il suo peso economico evidenziando una crescente difficoltà nell'impiegare la forza lavoro disponibile
Una riduzione dell'accumulazione di capitale e una minore crescita ad la popolazione rispetto alle aree più avanzate del Paese dove si sono concentrati i flussi migratori
Se ci pensate queste conclusioni giugno ventidue che risalgono quindi a pochi mesi fa andrebbero già attualizzate alla luce dei rapidi mutamenti avvenuti nel frattempo cioè dalla crisi energetica per intenderci ai conflitti in atto
E questo emerge chiaramente dall'ultimo rapporto Svimez che conferma le nostre preoccupazioni e dove peraltro a chiare lettere richiamando la necessità di un recupero della dimensione nazionale
Si osserva come l'autonomia differenziata Citto esponga l'intero Paese i rischi di una insostenibile frammentazione delle politiche pubbliche
Chiamate a definire una strategia nazionale per la crescita l'inclusione sociale rafforzamento del sistema delle imprese
Certamente dobbiamo questo lo lo ricorda anche Filippo nel suo volume capire prima di agire ma è quanto mai importante capire in fretta
Perché bisogna agire io so che questo concetto di fretta i napoletani doc declinano in modo particolare mi veniva in mente una battuta di De Crescenzo la fretta né Neffa più gravi fa più danni della grandine se non ricordo male ma evidente
Che l'inazione porta inevitabilmente a un arretramento l'abbiamo visto che abbiamo detto oggi lo stiamo vedendo con il Pnr
Ma è altrettanto vero e questo oggi è emerso chiaramente
Per capire possibilmente in fretta non possiamo prescindere dalla storia
Una storia che dovrebbe certamente guardare al Paese maggiormente al Paese ma anche un Paese che dovrebbe guardare maggiormente alla storia siamo per intenderci consapevoli che si debba guardare al futuro ma che non si possa prescindere dal passato dalla storicità del tema come ricordava Giampaolo D'Andrea riallacciandosi ad una feconda e articolata tradizione di studi fatta di scuole
Una tradizione che vede a Napoli un centro di riferimento questo è un tema che va affrontato anche giovandosi degli scritti da Stati
Ma sempre attuali dei grandi studiosi del Mezzogiorno ne abbiamo citati Diversi quest'oggi
Potrei dire dimenticati o peggio ignorati da alcuni storici non solo va affrontato sporcando sì le mani
Cosa vuol dire
Frequentando quei luoghi che molti storici stanno ultimamente trascurando gli archivi il mio maestro diceva sempre la storia non si fa senza l'archivio
E questa giornata ha confermato se mai ve ne fosse bisogno che il dibattito sul Mezzogiorno richiede un approccio culturale qualificato e documentato in quella storia è una dimensione fondamentale proprio in riferimento a questo tema consentitemi di ricordare e chiudere
Queste brevi considerazioni con un pensiero Dieter Rosa che assume specifica rilevanza alla luce di ciò che si sta discutendo in altre sedi la citazione tratta dal noto volume dedicato agli economisti meridionale
Vi è un filo conduttore che lega al di là del tempo della provenienza e della formazione i maggiori economisti napoletani ed è il fatto che partendo tutti dall'analisi di un'area geografica in cui i caratteri di depressione sembrano nel tempo indelebili
Giunsero tutti da diverse angolazioni alla conclusione
Che perno di ogni azione di avanzamento dello Stato
Uno Stato inteso non come dispensatore di benefici ma come indispensabile fattore propulsivo di qualunque azione di crescita
Il nostro obiettivo quello di proseguire il dialogo in questa direzione anche in una forma maggiormente strutturata presso sbrana parlato fatto cenno di un'associazione seguendo un approccio senza pregiudizi ostracismo e di sorta che sia sereno pacato che guardi agli interessi generali del Paese di qui lo ricordo siamo aperti a raccogliere consigli
Proposte critiche possibilmente costruttive sperando che il nuovo seme gettato dia buoni frutti e che il tema proposto diventi effettivamente centrale e che la domanda di partenza quella che vedete riproposta troppi
Una risposta a questo proposito di anticipo che lavoreremo per lasciare traccia di questa proficua aggiornata raccogliendo i contributi in un volume che potrà certo contribuire alla riflessione comune e mantenere viva l'attenzione sul tema questo non è un punto di partenza
E non è certo un punto di arrivo lo definirei in un gergo ciclistico una sorta di traguardo volante di una tappa impegnativa dove sono previsti numerosi grandi premi della montagna
Chiudo con una battuta e con un auspicio a proposito di perequazione infrastrutturale di cui ci ha parlato il professor Sabatini
Sarebbe bello che tra i vari ponti in fase di costruzione
Si guardasse finalmente anche a quello che unisce appunto
Il passato al futuro sarebbe di grande utilità per la nostra disciplina ma anche per il Mezzogiorno per l'Italia per l'Europa per il Mediterraneo che grazie davvero a tutti per la partecipazione