"Occupazione e sviluppo nel Mezzogiorno: il ruolo del sistema camerale" convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Napoli presso la sede di Piazza Bovio

Un grazie particolare ai rappresentanti delle istituzioni centrali e regionali
Con cui il sistema camerale sarà chiamata a confrontarsi ed a collaborare sempre più strettamente
Hanno aderito a questa iniziativa i ministri della Repubblica presidenti delle regioni meridionali
Queste per noi un guanto ma anche un impegno a continuare da qualificare gli sforzi delle camere di commercio
Per dare un contributo significativo allo sviluppo economico e sociale in Campania e all'intero Mezzogiorno
Naturalmente nella fase di progettazione e di organizzazione dell'odierno incontro siamo stati supportati magnificamente dall'Unione italiana
C'è stato l'impegno diretto come sempre proficue ed altamente operativo del presidente Danilo Longhi che saluto e del segretario generale Luigi Mastrobuono
In un'ottica di sistema che rappresenta il vero punto di forza degli enti camerali
Per quanto riguarda gli obiettivi del convegno essi sono illustrati sinteticamente ma chiaramente dell'intera illusione di portata sull'invito lavorare insieme per riprendere la strada dello sviluppo
Dico riprende perché sono un ottimismo ad oltranza e fuori luogo potrebbe indurci ad esprimere valutazioni positive sui più recenti estivi dell'economia meridionale e sulle sue immediate prospettive
A questo punto mi sembra interessante richiamare alcuni dati di sintesi che riguardano la campagna è da anni che questa Regione esprime una vivacità imprenditoriale di eccezionale rilievo
Negli ultimi cinque anni l'export delle nostre imprese si è raddoppiato prima sfruttando la svolta azioni ma poi assestandosi comunque sui livelli di esportare decisamente più elevati di quelli registrati in passato
La legge quattrocentottantotto ha funzionato benissimo in campagna forse è meglio che in quasi si altra regione nell'ultimo anno l'occupazione è aumentata di alcune migliaia di unità nel settore terziario soprattutto per effetto del cosiddetto pacchetto Treu
Il numero delle imprese extra agricole evidenzia sulla base dei dati del Registro impresse un trend espansivo interessante nell'ultimo anno l'incremento è stato del due virgola due per cento contro l'uno virgola cinque nazionale
Il turismo e di trasporti sia merci che passeggeri evidenzia un costante incremento ebbene nonostante tali segnali di vivacità e di capacità di fare impresa
Il tasso di disoccupazione non corrette
Rimanendo su livelli abnormi ed il PIL denota incrementi assolutamente insufficiente
Per il novantotto dalle stime dell'Unione regionale si attestano intorno all'uno virgola due per cento
E dunque a metà strada fra il dato dell'intero Mezzogiorno è quello nazionale peraltro diverse insufficienti
Questo significa che siamo in presenza di un sistema che sia razionalizza che si difende che tenta di autoalimentarsi ma senza crescita reale significative
Decisamente qualcosa non funziona di certo non funziona il settore delle costruzioni dove nonostante pellame lungo Merloni ter gli unici aumenti buoni solo per le statistiche riguardano il due ore l'entità delle gare di appalto ma non voglio entrare in problemi in problematiche settoriale che saranno certamente trattate con grande competenza dai rappresentanti delle organizzazioni di categorie
Che hanno aderito al nostro invito e che colgo l'occasione per ringraziare la loro partecipazione
Denza significative ed autorevole rappresenta un ulteriore segnale della bontà della riforma delle camere di commercio oggi veramente istituzioni di rappresentanza degli interessi generali delle imprese
Non entro nel problematiche di settore dunque ma mi sia consentita una riflessione il sistema economico non è inceppato e tuttavia non cresce
A nostro avviso le ragioni sono molteplici ma due sembrano operare in maniera particolarmente perversa la scarsa attrattiva del territorio e all'inefficienza della pubblica amministrazione
E anche sulla base di queste valutazioni del resto che abbiamo organizzato all'odierno incontro l'ambiente non è attrattivo per l'incapacità delle istituzioni comunitarie e nazionale e locale e delle forze imprenditoriali essenziale di fare blocco di muoversi con coerenza rispetta problematiche complesse che ritiene unità intende che invece spesso dividono lasceranno disperdono per l'Agenda due mila il meglio di lavoro è cambiato ne prendiamo atto con soddisfazione ma non basta
Occorre consolidare le forme e le modalità di collaborazione istituzionale per quanto riguarda il secondo aspetto in precedenza segnalata non è da da oggi che il sistema delle camere di commercio offre il proprio contributo di esperienze amministrative ed operativa
Alle elezioni in primo luogo nel rispetto di quel principio fondamentale secondo cui l'istituzione regionale progetta promuove controlla ma non gestisce
In quasi tutto il paese questo principio si va affermando albanesi di eccellenti nel Mezzogiorno invece i ritardi sono notevoli e ledere che alle Camere di commercio sono rare ebbi scarsa rilevanza
La domanda che ci poniamo allora e che soprattutto rivolgiamo ai presidenti delle Giunte regionali che hanno accolto il nostro invito
E queste si ritiene che il sistema camerale possa essere d'ausilio in questa fase di snellimento delle procedure amministrative ma anche di impegni progettuali sempre più impegnative pressante e se è sì
Gli enti edizione hanno valutato fino in fondo il ruolo affidato dal legislatore a sistema camerale e le potenzialità che ne derivano
Sono certo che i lavori di oggi consentiranno di approfondire al meglio anche questo tema di straordinaria rilevanza istituzionale non mi dilungo ulteriormente
Vorrei concludere questo mio intervento postino aperture ringraziando il presidente della Camera di Commercio di Napoli parole domani che ha messo a disposizione strutture logistiche ed attivate risorse umane per l'organizzazione dell'odierno incontro vi ringrazio per l'attenzione e cedo la parola presidente dell'Unione italiana dal miglior uomo
Signori
Un vivo grazie al presidente dell'Unione delle camere di commercio della Campania il collega Pastore
E al presidente della Camera di Napoli
Collega Bacone lumaca
Per aver organizzato e voluto questo incontro di oggi
Tema lievissima attualità
Appunto lo sviluppo e l'occupazione nel Mezzogiorno
Telecamere di regionali sono fortemente impegnate oggi su questo tema ma direi sistema camerale italiano è impegnato sul tema del mezzogiorno
Camere già profondamente rinnovata
Dopo la legge di riforma oggi due terzi delle camere di commercio nel letto questi enti e giunte
E anche del Mezzogiorno percentualmente il sistema camerale ha visto un rinnovo
Molto accentuate forte ad esclusione delle regioni a statuto speciale e Sardegna Sicilia e Valle d'Aosta ma in tutte le altre realtà oggi vi è un sistema obiettivamente
Che trae la propria forza dall'essere operatori economici e quindi inseriti nel tessuto produttivo della realtà italiane
Sistema camerale ha istituito un tavolo di lavoro
Che è preceduto con una delega specifica
Dal collega Manfredi presidente della camera di Matera
Proprio una settimana fa
Eletto e confermato quindi presidente di quella camera di commercio
E sicuramente e sistema camerale è una rete oggi importante di riferimento per quanto riguarda le possibilità di sviluppo
Dicevo tema di attualità
Di fatto il convegno si svolge a stretto ridosso della delibera che il CT assumerà a giorni
E quindi poi se ne parlerà di questo
Dottor Fabrizio barca responsabile del dipartimento
Per lo sviluppo del Mezzogiorno
Che ringrazio per la costante collaborazione richiesta
è offerta anche al sistema camerale nella costruzione di questa delibere degli orientamenti complessivi che la delibera esprime si può il CIPE fisserà gli orientamenti per quanto riguarda il programma due mila due mila sei
Credo che anche il rispetto dei tempi nella presentazione dello stesso programma
In qualche modo con solidi clima di fiducia
Che oggi se negli operatori economici meridionali in particolare ma dire degli operatori economici italiani in Generali
Noi non siamo mai stati come sistema camerale pessimisti sul Mezzogiorno
Abbiamo operato sul Mezzogiorno anche quando non c'erano leggi speciali sembrava calata una cortina dissidenti o sui temi del Mezzogiorno
E vedo qui presenti oggi rappresentante
Di Monte impresa
E l'Istituto Tagliacarne
Tutte strutture che hanno operato investendo in formazione professionale in capitale umano nel Mezzogiorno in servizi all'impresa nel Mezzogiorno in laboratori cogliendo tutte le opportunità recate dal fondo sociale europeo dei fondi strutturali
Sistema camerale in questi anni ha lavorato moltissimo
Ha coinvolto con la collaborazione delle associazioni imprenditoriali
Tutti i settori e produttivi
E uno delle scelte e sottolineo con molta positività degli orientamenti del programma
Dell'Agenda due mila due mila sei per il Mezzogiorno è proprio quello di non guardare solo alla industrializzazione del Mezzogiorno va il coinvolgimento di tutti i settori produttivi
Dalla piccola e media impresa a cominciare dall'artista nato dal turismo dei servizi dal terziario in generale alla stessa agricoltura coinvolgendo quindi la piccola e media impresa ma anche la micro impresa di un processo di sviluppo nel quale il sistema camerale profondamente crede dicendo che non siamo mai stati pessimisti
E del resto la crescita
Di impresa e lo stock di imprese registrate nel sistema camerale nel Mezzogiorno ha sempre visto no costante crescita Studies nove trimestri registriamo nel Mezzogiorno una crescita che quasi doppia rispetto alle altre parti del paese
Segno evidente di una nuova mentalità soprattutto nei giovani
Che è quella della cultura del rischio della ricerca e improprio di una prospettiva di lavoro e future anche questo va sottolineato come un dato importante credo nella programmazione degli interventi nel Mezzogiorno
Ma attraverso il sistema eccezione chiedo scusa
Confermato del resto da dati di questi giorni dell'Istat abbiamo visto la crescita degli occupati nel Mezzogiorno
Quando un anno fa abbiamo presentato alla ricerca sulla domanda delle imprese di nuovo occupazione e dei profili professionali
Se era uno scetticismo rilevante in varie parti delle strutture residenziali questo Paese
E sembra quasi assurdo ma è così anche le buone notizie qualche volta trovano difficoltà ad essere recepite dai media ma non solo dei nidi anche vari studiosi
Delle dei temi sociale dei temi e politici quali quelle punto della occupazione dello sviluppo
Due fatti quindi la crescita delle imprese da un lato la crescita degli occupati dell'altro come fatti sicuramente chi costituisca una premessa ottima direi da fa nel momento in cui si avvia il programma di sviluppo per il Mezzogiorno
Sicuramente non ci nascondiamo che esistono
Grandissimi problemi
A partire dalla carenza delle infrastrutture presenti per le infrastrutture fisiche dalle infrastrutture non fisiche
La concorrenza dei prodotti di un'impresa
Nadine sui costi del prodotto in azienda ma sui costi di quel prodotto posto sul mercato dalla domanda
E se i costi del trasporto tra il luogo della produzione e il mercato
E Rocco è un problema costo penalizzante le imprese rischiano di essere emarginate rispetto ai programmi complessi
Quindi
Uno degli aspetti fondamentali sicuramente ancora presentato oggi dalle infrastrutture
Abbiamo la coscienza che una crescita costante dell'economia meridionale non sarà sufficiente a recuperare un distacco accumulato rispetto ad altre aree del Paese
E allora occorrerà una crescita più veloce uno stacco più letto di velocità rispetto al passato
Io credo occorra introdurre elementi di rottura di rottura positivi nel trend di crescita del metodo
E vedo allora nel metodo che è stato proposto nel documento del
Nel documento che presenterà poi il dottor Barca
Che è quello del coinvolgimento dei governi locali non solo nella fase di gestione ma anche nella fase del programma e nella fase della scelta prioritaria l'investimento
Un programma che va verso alcuni punti qualificanti
Non
Una generali generalista che interviene su tutti gli aspetti dell'economia ma scelte strategiche puntuali punti specifici che verranno scelti ma soprattutto ritengo che la chiamata a tutti i settori
Produttivi nel maggio giorno potrà dare risultati credo
Forse insperati rispetto al tema passato
Sistema camerale ha dato un contributo nelle varie fasi
Dal convegno di Catania
Ai soci alle successive fasi di costruzione di questo di questo sviluppo
Ma soprattutto il tema come metodo della concertazione
E delle scelte prioritarie sicuramente vede il sistema camerale come un partner possibile offriamo questa collaborazione oggi al governo e ai governi locali perché questo tema questo metodo e da sempre presente nel sistema camerale
Che la presenta anche un sistema di continuità
Il sessanta nuovi consigli insediati negli ultimi mesi sicuramente non hanno modificato la stabilità del sistema camerale stabilita come punto di riferimento rispetto ai governi locali rispetto al governo nazionale rispetto le stesse norme europee
Il fondo di solidarietà che sistema camerale ha messo in campo
E che ha assunto come metodo quello della progettazione del partenariato fra camere io credo possa diventare un punto di riferimento come partenariato fra imprese partenariato fra sistemi
Da lì stando l'economia
Sicuramente presta la concorrenza fra imprese quello che da sensibilizzare perché ancora non esiste
E la concorrenza fra sistemi amministrativi
Non c'è ancora la concessione
In tutta la pubblica amministrazione che essa rappresenta un fatto competitivo rispetto ad altre pubbliche amministrazione della stessa area
Perché le risposte coerenti le risposte in tempi brevi rappresentano sicuramente uno dei punti vincenti rispetto a una fase come quello attuale di fortissimo di fortissimo sviluppo
E una terza pensione che va posta è quella del modo i consumatori
La fiducia del delle famiglie rispetto al futuro è uno dei fatti fondamentali
E credo che sia un obbligo di ottimismo da parte di una classe dirigente
Perché senza la fiducia nel futuro da parte delle famiglie dei consumatori l'economia fatalmente rallenta
E allora il sistema camerale che cerca di essere il massimo di efficiente rispetto al suo ruolo nella come pubblica amministrazione perché gestito da imprenditore quindi con la cultura del risultato rispetto alle proprie azioni sicuramente attento le procedure ma con l'attenzione anche ai risultati e può dare delle risposte ha dato delle risposte positive nei cinque centotrenta progetti che abbiamo realizzato l'anno scorso degli oltre cinquecento progetti che sistema camerale presentato anche quest'anno su alcuni aspetta ripeto aspetti assolutamente prioritari e di sistema
La virtù della rete sotto questo profilo sicuramente aiuta il partenariato partenariato interno ma anche un partenariato internazionale la rete delle Camere le mille camere europee cui siamo collegati possono rappresentare sicuramente un altro punto di riferimento per importante quindi sotto questo profilo anche gli aspetti di essere una rete sul territorio può rappresentare credo un altro punto di riferimento importante per il progetto che stiamo varando
Allora il convegno di oggi cade credo del momento assolutamente importante per i protagonisti che parleranno oggi stamattina il pomeriggio per costruire ritengo così condizioni assolutamente positive per quanto riguarda questo sviluppo
Ci sono come sempre gli ottimisti e i pessimisti
Non per una ragione di maniera
Ma per i l'ottimismo della volontà il sistema camerale convinto che la sfida che oggi se e battaglia tutta giocata per quanto riguarda lo sviluppo dell'occupazione e lo sviluppo dell'economia meridionale
Sotto questo profilo sì dottor Barca sicuramente il governo centrale i governi regionali e locali troveranno nel sistema camerale degli attenti collaboratori dei portatori
Proposizioni per quanto riguarda lo sviluppo futuro ma anche stimolatori
In quanto nelle loro consigli hanno la presenza sia dell'impresa sia dei consumatori sia di tutta la realtà economica locale dei lavoratori compresi dentro la realtà delle singole provincia quindi è un'opportunità che oggi sistema camerale offre ai governi centrali e locali
Nella convinzione che possa dare un positivo contributo alla crescita
Costante a uno sviluppo accentuato a quel recupero che deve essere nei nostri programmi di programma di tutto il Paese per quanto riguarda lo sviluppo del nostro Mezzogiorno grazie
Bene iniziamo la la nostra relazione quindi prego il dottor Barca di introdurre la relazione al convegno
Grazie grazie presidente grazie ai partecipanti
è la prima volta
Da quando
Se attuata la riforma del ministero
Del tesoro del bilancio con la costituzione del Dipartimento per lo sviluppo che mi trovo a parlare in un convegno Esterno non di lavoro
A un anno il più di distanza dalla da questo fatto e mi fa particolare piacere farlo oggi
E farlo di fronte a questo pubblico
Mi fa piacere farlo oggi perché come presidente Longhi anticipato in queste ore il comitato di amministratori pubblici e di rappresentanti delle parti economiche sociali che ha lavorato per mesi alla definizione di un documento di orientamento
Della programmazione dei fondi strutturali due mila due mila sei
In queste ore
Sta trasmette endo questo rapporto
Alla
CIPE e alla Conferenza Stato Regioni
Abbiamo lavorato in questi mesi con altre amministrazioni centrali con le regioni con le autonomie locali con le autonomie funzionali con le parti economiche e sociali su diversi terreni
Lo abbiamo fatto su questioni molto ravvicinate per consolidare quella accelerazione degli investimenti pubblici nel Mezzogiorno
Che era presentata già nel novantotto da quel numero importante spesso trascurato che ci dice che mentre investimenti pubblici nel resto nel complesso del Paese crescevano dell'otto per cento
Nelle aree depresse che per il larga misura solo del Mezzogiorno crescevano del venti per cento
Ma non è un risultato soddisfacente e soprattutto non è un risultato da dare per scontato quindi quello della mantenimento di una rapida crescita degli investimenti è stata la prima preoccupazione
A cui abbiamo dedicato quella iniziativa che si è conclusa una settimana fa di assegnazione celere di risorse per le aree depresse al completamento di opere pubbliche operazione che si è conclusa con la con il contributo delle parti sociali in partenariato particolare mi fa piacere dire con lance con cui si è stabilità un rapporto molto stretto
E che ha consentito in pochi settimane di arrivare ad assegnare risorse secondo forme trasparenti
Ottantacinque per cento di questi finanziamenti sono a opere che hanno o progettazione esecutiva una percentuale superiore a quella che tutti noi con franchezza attendevamo prima che l'opera iniziasse
Adesso non è finita fatto si tratta di verificare queste opere partano veramente
Di attuare su queste attuazioni un'attività di monitoraggio che sia pronta a togliere lo ha detto il Presidente Ciampi a queste a opere che risultasse la realtà di difficile realizzazione finanziamenti dati trasferiti ad altri che sono in altri posti in graduatoria
Ma accanto a questa o intervento dice accelerazione immediata se accompagnato sin dall'inizio
L'obiettivo più di medio lungo termine più ambizioso più difficile di una riqualificazione di questi degli investimenti dell'avvio di una nuova
Stagione di opere di interventi investimento pubblico non si tratta con il documento che abbiamo fatto di dare già delle indicazioni queste verranno
Verranno nelle settimane prossime ma non si tratta neanche più di quella fase concertativa un po'creativa
Non ordinata mai ma stimolante che è stato il confino conferenza il convegno di Catania dell'inizio di dicembre si tratta di una fase intermedia di un documento di orientamento che contiene una diagnosi
Che raccoglie l'invito a un intervento e all'indicazione di obiettivi specifici ben identificati
Che raccoglie in questo le proposte venute dalle amministrazioni centrali dalle regioni in partenariato contenute in venti sei documenti di programmazione redatti dalle amministrazioni centrali redatti dalle regioni e consegnati assolutamente in tempo il giorno quindici di marzo come la delibera del CIPE prevedeva
Trovo particolarmente opportuno dicevo parlare oggi ma parlare anche di fronte a questo pubblico
Per due ragioni
Perché vi è in questa sala una rappresentanza articolata di quella
Di quella partenariato esteso
Che ha concorso a questo documento attraverso discussioni anche animate non soltanto romanzi soprattutto sul territorio
E che soprattutto lasciatemelo dire è e sono la condizione perché quello che io perché quegli orientamenti vengano che quello che preme più di tutti vengano messi in pratica
Troppo spesso nel passato i documenti di programmazione sono stati come si sa scrisse con una delle sue cattiverie Mattioli nel mille novecentosessantacinque riferendosi ad uno di essi una danza di larve e di scheletri
Documenti scritti a tavolino in qualche ufficio magari da persone di grande valore a cui mancava come diceva ancora Mattioli la tensione sociale i nervi la carne le ossa le difficoltà la Presa di coscienza delle difficoltà gestionali amministrative che fanno di un programma una cosa viva
E che dunque inevitabilmente non potevano trovare e non trovarono spesso attuazione si è scelto un metodo più complesso più oneroso più faticoso più soggetto durante la strada inevitabilmente alla critica della disperazione
Un metodo però che ha previsto una consultazione ampia con un documento che alla fine è un documento non interamente ma ampiamente condiviso da molte parti
Sia del centro e della periferia sia da parte di istituzioni e di parti economico sociali
è un modo nuovo
Che quindi ha carattere sperimentale dove abbiamo commesso errori l'abbiamo come si tutti assieme dove la qualità del partenariato è stata diversa da regione a regione insoddisfacente da alcune parti molto soddisfacente da altre
E che dobbiamo correggere in corso ma credo sia francamente la sola strada
E lo voglio ricordare una rottura già questa rispetto al passato
Quando l'equivalente programma quello per i fondi strutturali mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantanove fuori lavorato nel mille novecentonovantatré non con un'altra forma di partenariato ma in assenza di partenariato
E non deve quindi sorprendere cicche risulta del non ci devono quindi sorprendere le difficoltà che quel programma ha avuto nella sua attuazione essendo un programma che non è scaturito
Da una dettagliata precisa identificazione di fabbisogni da parte dei cittadini delle imprese da una assunzione di responsabilità dei livelli locali di governo
Non è mio obiettivo oggi discutere del merito di questo pro documento è un documento che io stesso il cui ultimo testo io stesso non ho con me nella mia cartella che in queste ore
E in corso di invio
è un documento dove vengono identificati ottanta specifici obiettivi
A cinquanta di essi si assegna un rilievo particolare a venti si assegna un rilievo assolutamente prioritario avremo modo discuterlo è il lavoro potremo fare nei prossimi mesi quando all'interno di ogni regione
Le amministrazioni regionali con le Autonomie locali Contin partenariato economico e sociale e quelle amministrazioni centrali che hanno il compito di scrivere i piani operativi dovranno selezionarli questi obiettivi dovranno raccogliere
Da questi ottanta cinquanta trenta obiettivi quelli su cui puntare in quel particolare territorio in relazione alle esigenze di quel particolare territorio oggi voglio fare un'altra cosa nei minuti che ho voglio soffermarmi un cenno perché non tutto è ovvio per lo meno non tutto è stato è sempre francamente detto e qualcosa credo che vada detto con franchezza perché la molla che ci fa camminare
Sulla diagnosi e poi soffermarmi su alcuni principi fondanti di questo programma la diagnosi
Credo che sia largamente condiviso il fatto che il quadro
Del
Complessivo del Mezzogiorno è un quadro che a tinte nere a tinte bianche
Non devo dire le tinte nere sono note stagnazione di fatto negli ultimi cinque anni con un andamento occupazionale prima fortissimamente discendente poi risalente ma con segnali contraddittori e poi
Una situazione di diffusione ancora parziale della legalità
A questa situazione si contrappongono alcuni dati che ricordo soltanto ma li ricordo perché servono a qualcosa nel ragionamento di oggi non per come dire dire c'è il bianco e c'è il nero
Vi ricordo per un motivo
Perché se abbiamo in testa interventi l'investimento pubblico come presidente Longhi ha anticipato che servano a assecondare le condizioni di contesto in relazione alle tendenze naturali che emergono dal mercato dobbiamo capire le quali sono queste tendenze naturali che vengono dal mercato altrimenti non capiamo cosa fare
E allora abbiamo una brillante performances di
Specifiche aree del Mezzogiorno con una crescita in alcuni distretti elevata persino di occupazione mentre l'occupazione scendeva i trecentotrenta mila detti
Abbiamo un andamento elevato del delle esportazioni del Mezzogiorno una crescita turistica assolutamente insoddisfacente ma rilevante con uno sviluppo di aziende agrituristiche in particolare che ha portato il Mezzogiorno da una situazione di quasi nulla una situazione
Che i numeri dicono averi il trenta per cento dell'offerta agrituristica italiana abbiamo un forte dinamismo dell'impresa minore con tassi di natalità ormai per il tredicesimo e quattordicesimo non devo dirlo a voi
Che queste statistiche elaborate una dinamica di imprenditorialità giovanile interessante che si manifesta attraverso una domanda di strumenti specificamente rivolti ai giovani
Un processo di privatizzazione di importanti imprese industriali ottanta mila occupati ottanta mila occupati sono stati tra virgolette privatizzati fra il novantatré novantotto nel Mezzogiorno
Un processo di risanamento dei grandi istituti finanziari del Mezzogiorno
Che tra il novantaquattro e novantasette con un costo limitato relativamente a quello di altri grandi paesi a ridato a mezzogiorno le condizioni
Non certo sufficienti ma necessarie per avere un sistema finanziario che posso assecondare uno sviluppo accelerato
Segnali di interesse sono Cauto segnali di interesse da parte delle imprese multinazionali con trentasei trentasei trentotto
Nuovi investimenti di imprese multinazionali fra novantasei novantotto trenta nell'industria otto nei servizi in diciannove casi investimenti completamente nuovi con una concentrazione regionale la Puglia e certamente in testa
A questo flusso
Anche se ancora modesti evidentemente infine anche se non di natura economica ma di natura importante perché fan parte del contesto un migliore funzionamento del mercato politico
Il sistema delle Autonomie locali e del sistema associativo
E una sensibile diminuzione della criminalità con risultati rilevanti nell'azione di contrasto delle forze dell'ordine specie in quelle quattro regioni Campania Calabria Sicilia Puglia dove più grave e e rilevante e la eccezione
Quando non la diffusa eccezione alla situazione di legalità
Questi cambiamenti questi cambiamenti avvengono questo un punto rilevante per non commettere perché quando il settore pubblico si muove può fare bene ma può anche far male
Avvengono mentre l'economia si ferma mentre cadono i trasferimenti pubblici all'aria mentre i consumi del Mezzogiorno cominciano a ridursi per la percezione che non vi sarà più domani un trust una garanzia di trasferimento da parte del settore pubblico
Questa considerazione quindi qualifica la natura della stagnazione di questi quattro cinque anni che è in parte dovuta alla riduzione di occupazione alla riduzione di settori che soltanto con dieci anni di ritardo rispetto al resto del Paese al centro nord hanno preso a avviare un risanamento produttivo un risanamento industriale riferimento è ovvio
Ai agli eccessivi alli eccessi di capacità produttiva realizzati da negli anni del del denaro pubblico facile all'interno del Mezzogiorno
Ma oltre a qualificare la natura della stagnazione di questo periodo servono anche a chiarire che serve più a noi per fare politica economica la natura delle tendenze di mercato ci indicano i punti su cui assente o come veniva detto
Largamente lontano l'intervento pubblico il mercato intanto reagiva in una situazione di grossa difficoltà di non centralità della questione del Mezzogiorno e allora ci dice che quelli sono i punti da cui ripartire non da altro
O da qualunque altro che se andasse a cercare lasciatemi solo dire perché prima dicevo
Tutto quello detto non è nuovo fosse soltanto come dire riassunto è usato per il ragionamento che voglio fare un minimo più di coraggio però credo che nel dirlo ci voglia e ci serve per lavorare dove il coraggio
Il coraggio sta nel dire a mio parere che questi segnali positivi non solo non bastano
Non solo non costituì non sono irreversibili
Ma non solo non fanno massa critica
Ma dal momento che i costi del contesto produttivo e di azione di redditività nel Mezzogiorno sono ancora così elevati questo contesto non offre alle tre risorse che nel Doom o come dobbiamo chiamato le risorse mobili
Alle risorse da cui dipendono alla fine il successo o l'insuccesso di un'area produttiva che sono di la la risorsa imprenditoriale la risorsa del risparmio e la risorsa del lavoro più specializzato presso le risorse che si possono perché possono permettersi di andarsene
O di affluire in un'area le risorse che non sono legata a quest'area
Che ci piaccia o non ci piaccia così eh questi tre risorse non trovano in quest'aria ancora delle condizioni sufficienti per affluire
Per restare e per investire
Ecco allora che il Mezzogiorno si trova io credo nel documento così viene detto di fronte a una situazione in cui queste risorse rese più libere dalla Unione monetaria dall'integrazione con l'Europa
Che hanno oggi più di ieri la possibilità di spostarsi faranno insuccesso l'insuccesso dell'aria
Queste risorse non aspetteranno a lungo
Non aspetteranno il lento consolidamento di questi segnali positivi queste risorse domandano oggi delle prospettive certe di maggiore redditività
Della capacità imprenditoriale del risparmio quante risparmio finanziario del lavoro specializzato quando è lavoro come dire che si può permettere di andarsene
Ecco allora che qui il Mezzogiorno si trova di fronte non a un inevitabile lento miglioramento ma a una biforcazione l'abbiamo chiamata così nel documento tutti assieme
Una biforcazione che apre due strade il Mezzogiorno può impoverirsi nonostante questi segnali positivi se le condizioni di redditività di queste risorse non saranno convincente mente prospettate
Può impoverirsi attraverso loro uscita o i loro investe investimento o i loro non investimento nel Mezzogiorno oppure ecco il la grande carta dell'unione monetaria quella che a differenza di altre are del Mezzogiorno
Che hanno avuto sviluppo importante penso l'Abruzzo allo hanno avuto lento senza un il grande balzo ecco la novità del rione monetaria
Se quelle stesse risorse si convinceranno che vedo sono vi sono condizioni di redditività elevata l'afflusso potrà essere molto più rapido di quanto sarebbe avvenuto senza l'unione monetaria
Ecco la carta eccola l'accentuarsi della divaricazione fra situazione positiva sul situazione negativa che viene che viene dalla dall'unione monetaria
Allora di fronte a questo bah a questa divaricazione la politica economica può fare è chiamata a svolgere una funzione
Questa il dibattito di questi mesi il contributo di parti sociali che vedo in sala
Il contributo del Parlamento attraverso un importante documento richiesto dal Parlamento sul Mezzogiorno hanno indicato in modo chiaro cinque are
Chi ne individua sei Khedira quattro satelliti a me io ho detto ma ne vedo cinque di Are su cui credo vi sia un ampio consenso
Una politica di miglioramento del contesto che dia certezze c'è una certa che dia certezze di medio lungo termine quelle con una programmazione di ampio respiro delle azioni di promozione dello sviluppo locale
Delle azioni volte al rafforzamento della concorrenza nel Mezzogiorno perché se la carta è quella di giocare sul rapido flusso di risorse vuol dire che il rinnovamento da anche generazionale che però a me il e quindi la capacità di insediarsi di avere rapidamente
Delle posizioni di testa nel nel quadro economico diventa decisivo delle politiche di mercato del lavoro che rendano questo mercato pronto a un balzo di crescita avere un balzo di crescita vuol dire
Fece la cinque per cento ma medio nel Mezzogiorno vuol dire che ci son delle are che crescono al dieci al dodici pirata che fanno meno quattro meno cinque questo vuol dire rapido rinnovamento entrata di giovani all'interno dell'impresa è uscita aumento dei valori lordi di natalità e mortalità
A con nati mortalità netta positiva e questo vuol dire una Kato e lavoro che sia anche in grado di rispondere affidamenti a questa domanda che viene sul piano sia retributivo che dei condizioni di entrata e di uscita e quinto e quinto e quinto visto che io sono un dirigente generale dell'amministrazione pubblica un'azione volta a accelerare il processo di attuazione delle riforme della pubblica amministrazione senza la quale il passaggio dallo Stato
Proprietario allo stato regolatore non si compie perché è molto più difficile fare il regolatore molto più difficile fare con l'attore che gestire risorse specialmente quando il bilancio come dire il profitto di bilancio non è evidentemente una condizione necessari se queste sono le cinque linee su cui ci si ritrova che cos'è che cosa sono gli orientamenti del programma
Dei fondi strutturali comunitari sono l'attuazione delle prime due non di tutto è un pezzo della politica non è tutto questa importante
E l'attuazione delle politiche di Conti modifica del contesto attraverso investimenti pubblici e di promozione dello sviluppo locale
Perché tanto rilievo sui fondi strutturali anche questa domanda retorica me la pongo perché è utile perché
Ma prima di tutto perché i fondi strutturali la presentano fra un terzo e un quarto di tutte le risorse pubbliche che tra il due mila e il due mila sei si potranno spendere all'interno del mezzogiorno e che non è poco
Secondo perché sui fondi strutturali si è ma è maturata una esperienza di
Già programmazione e gestione decentrata che non ha paragoni con le altre con le con le altre aree l'investimento pubblico
Lo diremo tra l'istante lo sapete bene lo sappiamo tutti una delle chiavi di questo programma è il decentramento delle responsabilità ma questo decentramento
Persino nel vecchio Quadro comunitario di sostegno si è realizzato il cinquanta per cento degli interventi era già attuato attraverso il sistema decentrato adesso lo sarà anche programmato attraverso il livello decentrato di governo
Ed è maturata lo sapete tutti su questa un'esperienza di rapporto fra le amministrazioni centrali
Fra lo stesso ministero in cui sono e il servizio che queste attività gestisce e le amministrazioni regionali un'esperienza di partecipazione
In cui l'amministrazione centrale si è già iniziata a ritirare dalla gestione quotidiana dalla selezione degli obiettivi territorio pre il per pericolo dalla pretesa di decidere cosa fare dove e si è ritagliato una funzione di assistenza tecnica di supporto tecnico di indirizzo di monitoraggio che sono le funzioni alte che l'amministrazione centrale in un quadro di sussidiarietà delle svolge che non vuol dire al
Che non vuol dire fare un passo indietro a fare un passo avanti certamente dal punto di vista delle competenze necessarie per fare questo per questo i fondi strutturali rappresentano un modo attraverso il quale meglio e più rapidamente si può realizzare il rinnovamento
Lasciatemi dire
Quindi e della secondo punto su cui volevo soffermarmi quali sono i principi fondanti che assieme abbiamo provato a scrivere in questo documento di orientamenti il primo l'ho già anticipato e quello del decentramento delle responsabilità ai livelli di governo
Locale
Attraverso contemporaneamente perché le due cose marciano assieme l'attivazione di un fortissimo parte nera partenariato istituzionale decentrare al ai governi locali in primo luogo alle regioni
La programmazione e la gestione alle regioni e soprattutto l'autonomie locali non vuol dire ripeto un passo indietro vuol dire che la mediazione centrale si carica del compito di un continuo quotidiano rapporto con le amministrazioni re regionale
Voi sapete perfettamente perché questa è una via obbligata soltanto in questo modo
La scelta delle cose da fare la scelta degli obiettivi da privilegiare sempre concentrare il venti per cento in una regione del risorto sull'acqua
Piuttosto che concentra il trenta per cento risorse sulle strade piuttosto che giocarsi la carta di un grande parco archeologico attorno a cui costruire turismo alberghiero fare emergere sommerso la scelta di questo non può che avvenire nel territorio
Perché a quel punto le autorità che l'hanno fatta saranno responsabili nell'unico luogo in cui la responsabilità forte quando non è sul mercato economico evidentemente dove conta la regola il profitto
Che e ma sulle regole di governo che quella del mercato politico io mi sono assunto la responsabilità di fare questo anziché quest'altro
Io verrò monitorato sulla base dei risultati perché quando ho fatto la scelta mi sono impegnato a produrre certi risultati in termini di flussi economici di consumi di afflusso di persone di afflusso turistico di percorrenza sulle strade e io ne pagherò il risultato quando dire che ero alle urne
Ma ho ma un fortissimo partenariato istituzionale che coinvolga le amministrazioni centrali
Nelle funzioni lo ripeto di Indirizzo di supporto tecnico di monitoraggio le regioni
Con un ruolo di programmazione di selezione degli obiettivi le Autonomie locali attraverso la partecipazione con le regioni alla selezione degli obiettivi
La formulazione di proposte progettuali la realizzazione degli interventi e lasciatemelo dire specialmente in questa sede come nel documento le Autonomie funzionali le camere di commercio e le università
Che hanno in questo contesto un compito di assicurare i collegamenti a rete tre diversi livelli territoriali di governo con una particolare enfasi sulla valutazione Zante e sulla monitoraggio degli interventi
Associato a questo principio fondante ve n'è un secondo
Altrettanto insostituibile che quello dell'attivazione di un forte partenariato economico e sociale la logica è semplice quella che è stata scritta con due parole nel patto sociale confronto preventivo
Il confronto non può venire dopo che sono stati scelti gli obiettivi deve avvenire mentre gli obiettivi si vanno scendendo
Da qui la rilevanza dei mesi prossimi quando le regioni si siederanno a scrivere i programmi operativi e le amministrazioni centrali che ne hanno avuto le scuole la responsabilità si accingeranno a scrivere programmi operativi necessari necessario che le parti economiche e sociali
Portino quelle priorità che vengono dal mercato che vengono dalle effettive opportunità di sviluppo
Io l'ho Lentate normali era vaga che vale per il complesso del Mezzogiorno ma si declinano in modo diverso in ogni caso del territorio e portino quell'esigenza al tavolo dove si decide che fare affinché quell'investimento pubblico
Non si è un investimento che serve per il cantiere anche che serve per la la le fette domanda aggregata keynesiana anche specie quando la domanda è modesta ma serva soprattutto come Offerta di servizio
Il ruolo del partner
Valutazione ex-ante e diventerà quella che con linguaggio europeo si chiama valutazione partecipata la valutazione costi-benefici la valutazione di fattibilità ci appare spesso come un documento scritto in un
Che magari è servito
Produrre qualche risultato di domanda che siede in qualche archivio non usato bene
Lei diamoci dalla testa questa che è il risultato di studi fatti perché non erano legati non rispondeva alla domanda effettiva di servizio lo studio di fattibilità deve diventare uno studio dentro a cui stanno le parti economiche sociali dove vengono rappresentate con i loro Paesi le effettive e percezione delle opportunità di sviluppo Nader minata Area
Realizzare quell'intervento
Consente effettivamente liberare forze artigiane in quella determinata area con mezzogiorno che al venticinque per cento di sommerso esistono all'interno del sommerso di quell'aria delle competenze manuali che consentono se si fa con l'operazione
Di fare emergere il cinque sei per cento del PIL sommergono a colpi di Caroto di bastoni ma creando le condizioni perché emergere sia economicamente conveniente chi lo sa questo Certosa a Roma
Ma spesso non lo sa neanche l'amministrazione regionale spesso non lo sa neanche l'autonomia locale pur vicino al territorio lo sanno le parti che con quelle realtà economiche operano valutazione partecipata vuol dire trovare un modo comune per portare quell'informazione all'interno di un contesto in cui se alla fine si decide bene vi sono le condizioni perché quell'operazione si faccia perché se la faccio io metto in funzione capacità credo reali artigianato micro impresa
E forze
Della del sistema
Distributivo
Terzo punto e sono più rapido recupero già molto tempo me ne scuso sono rapido su gli altri principi ho detto primo punto decentramento delle responsabilità e partenariato istituzionale secondo punto partenariato economico e sociale non come
Non come in più ma come condizione necessitata del successo di un'operazione decentrata
Terzo punto
Beh io ho anticipato la progettazione la valutazione ex-ante il monitoraggio e divengono condizione fondamentali di una progettazione a programmazione di questo tipo abbiamo detto
Che l'unica garanzia che abbiamo tutti insieme come cittadini che i nostri governi locali scelgano le opere che sono in grado di mettere in funzione in pretura Rita che ci dicano nel momento della scelta che obiettivo pensano di
Di tirarle fuori non ci interessano
Dieci chilometri di adduzioni a una diga
Ci interessa sapere esattamente in quanti giorni per quanti giorni all'anno
Quanti metri cubi di acqua potranno arrivare dove e come risultato di quei metri cubi di acqua sei sarà possibile fare come non era possibile fare prima una duplicazione del livello turistico stagionale che prima non si poteva fare perché non c'era l'acqua perché le discariche non c'erano
Questo ci interessa l'interno di un programma operativo di una regione
G tre stipato di costruire così lo stesso vale per la strada per qualunque altra opera allora nel documento voi troverete non nella conclusione ma l'inizio di un processo che dice la scelta dell'Est degli obiettivi
E al è fatta a livello dei governi locali ma sappiate che se scegliete quell'obiettivo questo è l'indicatore su cui verrete misurati
Quant'acqua a chi dove per quale risultato ovverosia se l'obiettivo come Presidente Ciampi ha preannunciato nella sessione della verifica di primavera del patto sociale se l'obiettivo come ancore presidente Longhi anticipato e quello della di arrivare entro la metà del periodo entro il quarto anno di questo periodo a una Obiettivo che sia di crescita nel Mezzogiorno doppio di quello dell'Europa perché l'Europa evidentemente riferimento al Mezzogiorno e non altri
Bene se questo è l'obiettivo evidentemente bisogna che ogni intervento est e Space citi in che modo concorre alla crescita non basta il fatto di avere edificato costruito bisogna dire io concorre la crescita perché grazie a questo intervento io porto tot consumi
Ma per far questo bisogna che gli indicatori siano chiari all'inizio del gioco e poi che siano misurabili non siano numeri all'otto e quindi una chiamata di corresponsabilità dell'amministrazioni del sistema statistico nazionale
Non soltanto dell'Istat ma anche del della sua ramificazione all'interno delle amministrazioni che deve garantire che quei numeri andremo a vederli perché su quelli verranno giudicati il Parlamento giudicherà
Il conseguimento da parte del governo che l'obiettivo di crescita
I cittadini giudicheranno i singoli obiettivi regionali dall'aderenza agli obiettivi che ci si era dati
Quarto punto
Una battuta soltanto ma importante abbiam parlato di progettazione di valutazione ex-ante di studi fattibilità di monitoraggio B
Un programma di questo tipo soprattutto un programma di questo tipo
Che
Sostenendo che bisogna modificare le condizioni di contesto sceglie di giocare le risorse che ci sono nel Mezzogiorno
Cioè le risorse di imprenditorialità le risorse naturali
Straordinarie le risorse culturali che trovano in questo programma un rilievo devono parlavo di merito ma questo è un punto che ci portiamo dietro già dal documento di Catania quando scegliemmo di giocare le risorse che ci sono nel Mezzogiorno
Un programma di questo tipo che mette le risorse naturali paese cisti che culturali che dà a queste un ruolo di rilievo nel nel nel programma di sviluppo beh è un programma che richiede anche un'altra cosa
Richiede
Che la valutazione di impatto ambientale che la valutazione di affetto sull'ambiente che la valutazione di paesaggio non avvenga più dopo alla fine del processo per scoprire che interventi che si sono ricreduti possibili
Si possono non si possono realizzare Rita richiede una anticipazione all'inizio del processo di programmazione delle valutazioni di impatto sull'ambiente sul paesaggio
E quindi chiama le amministrazioni centrali che svolgono questa funzione e che hanno aderito e che propongono di svolge una funzione all'inizio del gioco
Chiama gli assessorati ambientali a giocare all'inizio della partita di programmazione
Per essere sicuri che quell'intervento sia un intervento compatibile e non doversi porre questa domanda come molti di voi
Come molti imprenditori hanno premente sperimentato alla fine del processo con ostacoli e lungaggini che non sono possibili
Quinto punto
Beh
Un quinto punto è evidente
Quello che abbiamo detto
è e sono principi per una programma che riguarda le risorse comunitarie e il loro cofinanziamento nazionale
Queste costituiscono fra un terzo e un quarto e di tutte le risorse disponibili per il Mezzogiorno ma avrebbe senso non propongo in termini retorici perché l'abbiamo già risposto ce la siamo già data avrebbe senso costruire un programma di questo genere
Segmentato per una sola parte delle risorse finanziarie disponibili credo che non avrebbe senso
Un programma di questo genere sarà tanto più efficace quanto più diventerà quanto più i progetti che di cui si costituì Ra potranno fare riferimento a un piano finanziario di medio-lungo termine coerente con quello comunitario quindi settennale
Che riguardi tutte le risorse finanziarie disponibili per il Mezzogiorno sia quelle per le aree depresse
Diciamola risorsa aggiuntiva squisitamente nazionale sia le risorse ordinario che a mente un processo graduale perché non è questo il modo in cui abbiamo fino ad oggi programmato le risorse finanziarie dinari e ma è una obiettivo verso cui muoversi che questo documento indica come fondamentale e che nel disegno di programmazione economico-finanziaria potrà trovare un suo momento di definizione
Sesto punto ho parlato di risorse finanziarie pubbliche è evidente la centralità in questo programma delle risorse finanziarie private
Per due ragioni per due motivi primo
Il capitale privato per le opere pubbliche non dico nulla è fatto noto lasciatemi solo dire che per un programma di questo tipo quel capitale privato non serve solo ad ampliare la leva finanziaria ma ci aiuta Noè amministrazioni aiuta le amministrazioni regionali a scegliere
Perché capitale privato avendo come metro di profitto porta quando è chiamato in ballo quando è coinvolto opportunamente una capacità di selezione sul che fare o sul che non fare
Che evidentemente arricchisce la capacità degli amministratori pubblici non perché ciò non perché ciò a cui capitale privato non affluiscano un vada bene ma perché ciò a cui affluisce capitale privato possa avere sicuramente premialità dal punto di vista della rapidità e dei tempi di attuazione
Ma capitale privato che serve non è solo quello che affluisce alle opere pubbliche e anche capitale privato che affluisce A tre verso le banche e attraverso le istituzioni finanziarie non bancarie alle imprese
Intervento è stato lungo richieda un con un attimo di pazienza ma questo è un passaggio importante se noi assumiamo cinque sei per cento di crescita del complesso del Mezzogiorno noi parliamo di dodici punti alcune aree di qua e di e di meno in altre bene noi parliamo di una riallocazione di finanza da alcuni settori ad altri no e parliamo di imprese che muoiono ed imprese che crescono molto rapidamente
Ma se c'è una riallocazione di finanza da fare
Dovranno soccorrere i profitti certa un autofinanziamento certe qui conterà la cara la qualità della concertazione con le parti sociali ma dovrà anche soccorrere il FLI la finanza privata che dovrà sapere
Arricchire quelle in prese quelle operazioni che appaiono di particolare efficacia sul piano finanziario
Questo è particolarmente vero perché come è stato rilevato presidente Longhi in questo documento non c'è e sarebbe insensato guardando la ricchezza del Mezzogiorno
Una scelta le industrialista né anti industrialista nei propri colture ante agricoltura perché le diverse aree del Mezzogiorno mostrano delle capacità forti di sviluppo di tutti questi comparti
C'è un'attenzione nel documento al settore dei servizi dei servizi cosiddetti rari quelli che hanno luogo nelle grandi città metropolitane
E della grande sistema distributivo alberghiero come possibile come è possibile puntare sulla o l'utilizzo delle risorse naturali all'interno del Mezzogiorno se non ci poniamo l'obiettivo che la valorizzazione dei suoi prodotti tipici
Sulla capacità del sistema alberghiero di fare un salto che cosa vuol dire questo utile che la rete distributiva ma ce l'ha insegnato il Nord Est
Ma perché il sistema della piccola impresa industriale del Nordeste non ha avuto successo grazie anche a un sistema distributivo che sapeva né la dimensione e nella sua articolazione
Adattarsi al sistema industriale ne abbiamo bisogno del Mezzogiorno di un sistema alberghiero il sistema distributivo che non s'maturi le caratteristiche dell'offerta del prodotto offerto ma abbiamo bisogno di un sistema terziario che mentre a punte avanzate nelle grandi aree metropolitane ha contemporaneamente una capacità Ali di proporre il prodotto del Mezzogiorno ovviamente guadagnando sul terreno dell'efficienza quello che c'è guadagnare
Come dire valorizzando i campioni che e tenendosi indietro i punti più deboli
Chiudo questo mio intervento con un'ultima considerazione che se volete e su noi su noi stessi quando uso il noi intendo dire sul noi amministrazioni pubblica
Tutto quello che abbiamo detto a una condizione che il settimo principio di questo di questo di questo quadro che le amministrazioni pubbliche facciano effettivamente un salto nella loro capacità di azione
Le amministrazioni regionali che sono chiamati a uno svolgimento di un ruolo di programmazione alto
Le province i comuni dove processo è già in parte iniziato
Ma anche nove amministrazioni centrali per le ragioni che ho detto prima che siamo chiamati a svolge una funzione più complessa di assistenza che vuol dire dare informazione che vuol dire avere sportello che vuol dire avere una logica non come dire di burocratica
Difesa delle e procure per dislocati che preoccupata difesa delle nostre prerogative ma di effettiva rischio per nostra parte nel dare e nel definire delle priorità e degli indirizzi e pone fare monitoraggio
Questo vuol dire nelle regioni
è scritto nel documento un forte rafforzamento della unitarietà attorno ai Dipartimenti di programmazione delle regioni
Che assieme agli assessorati dovranno trovare però quel momento di unitarietà che consente a questi programmi di avere effettivamente con la natura di programma integrato come è possibile fare parlando in questa regione un'operazione attorno a un grande centro archeologico
Se contemporaneamente non non gli si vi sistemano completamente le strade per arrivarci il sistema alberghiero che inesistente se non si offra l'artigianato e la piccola distribuzione che sta dietro a possibilità di Comercial usare prodotti che attorno a quel a quel certo centro archeologico potrebbero avere diffusione straordinaria
Come è possibile se questi cinque interventi che appartengono a cinque linee settoriali diverse non sono come dire governate essendo certi che se si parte si fanno tutti e cinque
E si porta a compimento tutti e cinque quindi c'è un problema di unitarietà della programmazione regionale
Un obiezione lasciatemela dire col momento più di leggerezza diceva
Ancora una volta un programma è condizionato a una condizione difficile complessa quella del funzionamento dell'amministrazione lasciatemi dire una cosa l'esperienza storica di questo Paese l'esperienza degli anni sessanta
Ci dice
Che le riforme che le amministrazioni si riformano pubbliche si riforma non solo quando c'è un disegno
E c'è ma quando ce n'è un bisogno e allora si potrebbe dire se mi passate il giro di frase che non soltanto l'amministrazione pubblica riformata serve al programma di sviluppo del Mezzogiorno ma che programma di sviluppando giorno serve alla ad a riformare e ad attuare la riforma dell'amministrazione perché la pressione che potrà venire dal partenariato economico e sociale dalle parti sapendo che se questo non avviene non avremo i risultati di cui oggi stiamo parlando potrà rappresentare una pressione puntuale giorno per giorno
Sulla effettiva attuazione di questo e chiudo scusandomi ancora per la lunghezza che ceduto i trenta minuti che ne erano stati concessi nel dire che credo di essere stato credo che questo mi consenta di dire perché ero oggi particolarmente lieto di essere qui di fronte a voi
Perché quella del decentramento delle responsabilità di programmazione di governo è una scelta credo obbligata non abbiamo fatto nessuna grande scelta lo dico subito è una scelta che era nelle cose era l'unica possibile l'abbiamo interpretata mi auguro in una mattina maniera appropriata ma soprattutto dovremo attuarla e per attuarla sarà indispensabile che attorno a queste out amministrazioni locali soprattutto attorno alle regioni
Si addensi il contributo
Delle autonomie locali delle Autonomie funzionali acque ringrazio ancora per oggi nella relazione di di ITC invita delle parti economiche e delle parti sociali che sono chiamate non tra un anno ma nei prossimi novanta giorni entro la fine dell'estate a collaborare attivamente
A come valutare con le regioni a collaborare alla scrittura dei programmi operativi da cui tutto quello che dogi si capirà se potrà effettivamente realizzarsi grazie
Ringraziamo
Lo strutto dottor Barca un messaggio rapidissimo noi come il sistema camerale abbiamo sicuramente sposato quello che lei richiama va infatti col fondo perequativo di solidarietà sicuramente siamo in questa linea
Ma io voglio innanzitutto iniziare il mio intervento porgendo al nome del consiglio camerale di Napoli il benvenuto a tutti gli ospiti e i relatori
Ringrazio il presidente Pastore che ha promosso e voluto l'incontro di oggi i relatori che si avvicenderanno su questa tribuna tutte le autorità e gli esponenti istituzionali che con la loro presenza danno tono il significato gli importanti temi che saranno trattati era necessario doveroso a fronte di tante aspettative deluse tante attese di progetti riproporre un convegno in cui si parla di occupazione di sviluppo i fondi strutturali nella prospettiva di puntare sulla conquistata area dell'euro
Il modello politico ormai presente in tutti i Paesi della comunità ispirato sempre di più ad un liberismo economico e democratico
Indipendentemente dalle connotazioni politiche e partitiche dei vari governi si poggia su condizioni che consentono una crescita diffusa ma non uniformi molti regione dell'Europa e del Mezzogiorno in particolare sono sollecitati a crescere ma rischiano di rimanere al palo
Le cause sono molteplici
Per quanto riguarda il nostro Paese e noto che l'ossatura della nostra economia e costituite essenzialmente da piccole e medie imprese
E se e se questo sotto un certo profilo è un bene perché piccole imprese significa flessibilità rapidità delle scelte decisionali inventiva fantasia aggressività
Sotto un altro aspetto piccola impresa significa anche maggior costo del denaro difficoltà d'accesso all'innovazione tecnologica ed all'informazione minore dimestichezza di con le strategie di marketing non sempre adeguata formazione professionale
Se tutto ciò è vero nel nostro Paese lo lo è a maggior ragione nel Mezzogiorno
Costo del denaro contasse ancora Pia difficoltà obiettiva di accesso al credito un'evidente periferici Tare ispettor le aree forti carenza di infrastrutture talvolta anche quelle di base
Ed infine basso grado di tranquillità sociale che danneggia tutte le attività economiche a cominciare ovviamente da quelle turistiche
Ma non è solo da questi elementi che deriva il gatto per il nostro sistema di imprese in realtà tutti gli interventi a favore dell'economia hanno ancora un impianto che oggettivamente riserva ancora attenzione alla grande impresa
In particolare la piccola impresa non potrà mai cederà un primo Rete il due virgola cinque per cento tale condizione esistono solo per le grandi imprese tutto il sistema delle relazioni industriali a cominciare dei contratti nazionali di lavoro costruito sul modello della grande impresa comporta conseguente pesanti a volte molto pesanti per le piccole e medie imprese
E poi il Mezzogiorno se lo Stato e la politica fossero animati nell'affrontare i problemi del nostro Mezzogiorno dallo stesso spirito di emergenze di lena che li ha spinti in poche settimane nel meritorio slancio di solidarietà a piantare i confini del Kosovo
Migliaia di tende e strutture di soccorso umanitario
Forse non saremmo al punto cui purtroppo siamo ancora oggi
Un complesso di programmi di idee di proposte strategico congiunturali che faticano ad assumere una forma coerente ed assegnare quel punto di svolta
Quello strappo nell'attuazione di una politica di rilancio dell'economia meridionale che tutti attendiamo da anni
E questo choc però Petticoat sotto il profilo economico che credo volesse far riferimento il collega Pastore del suo intervento produttivo certo impiantare industrie realizzare infrastrutture creare in arrivi interessi imprenditoriali che possono produrre domanda di lavoro e cosa ben diversa da chi andare tende ad attuare piani di soccorso
Eppure la nostra emergenza l'emergenza chiamata subito
A oggi la stessa allarmante valenza perché la disperazione di decine di migliaia di giovani che in Campania come altrove non trovano e continua a non trovare uno sbocco nel mondo del lavoro nonna minore intensità minore spessore minore urgenza
In un Paese come l'Italia dove persino si abuso della parola emergenza si finisce troppo spesso per trascurare quella vera che si chiama mezzogiorno emergenza vera per tre motivi che credo valga la pena soprattutto in questa occasione di mettere bene a fuoco la prima se le colonie con meridionale non decolla e non raggiunge nel breve periodo trenta di rilancio e di sviluppo soddisfacenti
L'Italia al tavolo dell'euro rischia di vedere assai ridotto il proprio potere contrattuale
Secondo la disoccupazione è quella giovanile in particolare rischia di diventare a breve un fattore esplosivo
Terzo l'Europa oggi assillata da mille problemi di gestioni non ci verrà ma in aiuto se non sapremo dimostrare di aver saputo fare nel sud il primo passo da solo
Ciò comporta anche un obbligo di riflessione sul ruolo nuovo e diverso che oggi sono chiamate a svolgere le organizzazioni di categoria
C'è bisogno a mio parere di rilanciare fortemente la presenza delle associazioni che devono puntare sempre e comunque sullo sviluppo dell'impresa
E l'impresa il valore dell'impresa la sua valenza sociale ed economica in quanto entità creatrici di ricchezza la vera protagonista dell'economia
Questa affermazione Almeyda parola sempre condivisa da tutti della sostanza però e di difficile attuazione pratica perché richiede un atteggiamento culturale nuovo
Che va a scontrarsi con altre tradizioni che scuote le basi del vecchio associazionismo che introduce elementi di competizione di capacità innovativa che va a modificare il rapporto associativo non tutelando tutto e tutti
Ma fornendo supporto agli associati che vogliono stare sul mercato
In definitiva voi inteso solo aggiungere alle note criticità che frena ne ostacolano lo sviluppo delle nostre piccole e medie imprese un'altra elemento forse ancora ignorato sul quale appare leggendo una riflessione
D'altra parte
Per quanto riguarda il ruolo della politica la velocità delle trasformazioni economiche la globalizzazione dei mercati
Rendono sempre più difficile dire improponibili grandi piani di sviluppo economico e di governo dell'economia progettati e diretti dei decisori pubblici
Inoltre la necessità peraltro accentuata del processo di integrazione europea di rientro dal debito pubblico imporrà ancora sacrifici che impatteranno in maniera diversa sulle varie categorie sulle regioni del Paese
Tali politiche avranno il difficile compito di ricercare la massima equità possibili combattendo privilegi costruito nel corso di decenni senza deprimere l'economia e le potenzialità di sviluppo
Ma privilegi facilitazioni protezione assistenzialismo i sono distribuiti oggi materia spesso confusa ed intrecciata all'interno delle categorie
Così come oggi rappresentate nelle quali convivono seppure in maniera diversa i compensi diversi privilegiati ed assistiti
Insieme a coloro che non sono dei privilegiati né assistiti occorre dunque che le associazioni di circolo nuove modalità di relazione col sistema politico
Che siano stabili naturale trasparenti occorre soprattutto concertare la concertazione la moto ditta che ha dimostrato negli ultimi anni di dare efficace anche decisioni difficili e impegnative
Certo occorre che una nuova voce riesca a farsi sentire una voce che sino ad oggi nessuno ha veramente ascoltato ed è quindi necessario dare risposte e la voce dell'impresa della piccola e media impresa in particolare
Ad esse dovranno sempre più prestare attenzione delle associazioni di categoria e insieme ad essi il sistema delle nuove Camere di commercio
La nuova normativa favoriti rilancio del sistema camerale la legge cinquecentottanta novantatré delle camere non è stato il punto di arrivo di un travaglio istituzionale ma abbia visto il punto di partenza per un ruolo che dovrà sempre più avere importanza
Mentre le associazioni dovranno curare gli interessi delle singole imprese il nuovo sistema camerale dovrà in armonia con le stesse associazioni curare il sistema delle imprese il sistema che è un obbligo generale
Questo richiederà in futuro un'aggregazione più omogenea delle piccole e medie imprese raccogliendo in sé tutte le imprese di piccola dimensione a prescindere dall'attuale inquadramento giuridico e dal settore di appartenenza
Che accettano la competizione del mercato le sue regole che visitano ogni forma di assistenzialismo il professionismo
Questa sarà l'aggregazione del futuro quella che potrà incidere di più del rapporto con l'interlocutore politico quella che potrà dare i migliori risultati in termini di sviluppo di occupazione di lavoro di benessere diffuso
Le associazioni devono cogliere questo nuovo atteggiamento culturale
Abbandonato la tattica il gioco di breve periodo la cura del particolare si privilegerà hanno nuove strategie che tutelino l'impresa prescindendo dall'imprenditore anche in considerazione che gli attuali scenari le prospettive di trasformazione del sistema economico
Stanno andando e velocemente in questa direzione
Concertazione quindi dove per concertare s'intende partecipare ricondurre a sintesi interessi diversificati sì mamo geni e dopo aver concertato rappresentazione terzi e i governi alla Comunità europea è risultato che la concertazione
Ed è proprio questo che il nuovo sistema delle camere di commercio si accinge a fare e non solo la presentazione di interessi di esigenze
Ma anche disponibilità e capacità di eseguire le volontà espresse le decisioni provvedimenti le provvidenze che il sistema politico del governo la comunità europea europea vorranno assoluta
Proprio negli ultimi mesi la camera di Napoli insieme alle consorelle della Campania hanno assunto il ruolo di interlocutore ufficiale della regione Campania nella fase di concertazione dell'ormai famosa Agenda due mila
E proprio per queste vie sia divenuta di individuare gli assi prioritari
Sì quali si è sviluppato l'approfondimento delle associazioni di categorie che costituisce la base del progetto del sistema camerale campano inserito nel rapporto interamente interinale del governo regionale vi riferisco progetto Europa
Le decisioni CIPE ora farà scattare la fase di selezione finale comunque sistema camerale fin qui ha dimostrato e sono sicuro dimostrerà più avanti come le rinnovate camere il rinnovato sistema di questi possa fare segnare progressi significativi per la promozione la programmazione e la gestione dell'economia e contribuire alla promozione e alla valorizzazione e la difesa delle imprese grazie
Ringrazio ore iniziamo con gli interventi
La cortesia e in contenere interventi in cinque sette minuti il primo intervento e vivano Barberini presidente della lega nazionale delle cooperative presidente Barberini
Sì ai Barberini
Ma credo anch'io che il problema che abbiamo di fronte non sia quello di indulgere
In pessimismo ottimi o d'ottimismo di maniera pessimismo paralizzante l'ottimismo non ci fornisce di per sé delle risposte
è indubbio che non siamo in una fase nottata di bassa crescita nel Paese
Diceva De Rita gli interni alla verifica che si è fatta la settimana scorsa sul patto sociale
Che il Paese rischia di sedersi e che vi è invece bisonti sfidare se stessi e in questo contesto è indubbio che il Mezzogiorno rischia di vedere allontanarsi la prospettiva di una ripreso significativa con ulteriore giovamento della situazione sociale
Tuttavia noi abbiamo credo una realtà composita nel Mezzogiorno insomma soggiorno che reagisce bene i cambiamenti del mercato
Al quadro di opportunità prospettata la politica economica e un altro che meno reattivo cambiato qualcosa in positivo in questi anni
L'agricoltura sta cambiando il volto del commercio
Si sta allargando la base produttiva sono state avviate privatizzazioni ci sono nuove regole
C'è una politica economica che prevede nuovi istituti ma tutto sommato il risultato non è soddisfacente e quindi c'è bisogno di altro e di ben altro c'è bisogno credo
In primo luogo di un Mezzogiorno che riacquisti la sua autonomia
Molto Lomia che prima di essere sul piano delle logiche istituzionali sia un'autonomia di pensiero sia una capacità di pensare tutto lo fomenta la propria fase e reinventare le interpretare questa nuova fu in questa nuova fase la propria identità un Mezzogiorno che sappia dialogare fra le sue tante aree e che sappia ampliarne la conoscenza la capacità di associata energie la capacità di mettersi in Rete producendo Pergola via un valore aggiunto ed è su questa strada io credo che il movimento cooperativo l'organizzazione cooperativa la Legacoop
Disponibile è intenzionata è anche in grado io credo di fornire un contributo
Contributo che si sviluppa con impegno crearmi diffuso sistema di impresa concorrendo a costruire un tessuto associativo indispensabile quando facciamo riferimento alla realtà del nord est o dell'Emilia quando parliamo dei distretti industriali e questo è un prodotto di un tessuto associativo che manca
In tanta parte della realtà meridionale
Ed è una quindi un concorso una costruzioni tessuto associativo di fu il sistema d'impresa in concorso con altre organizzazioni imprenditoriali con l'obiettivo di creare un indotto mi dicevano che l'esperienza del Lario porto di Napoli positiva forse dal punto vista dell'efficienza del funzionamento perché affidata privatizzando la una società inglese in realtà poi ha distrutto l'indotto
Ecco noi dobbiamo concepire uno sviluppo su base tali che sviluppi l'indotto che potenze l'indotto non lo distruggo magari facendo arrivare prodotti da qualche centinaia di migliaia di chilometri di distanza quindi un indotto come moltiplicatore
L'Acea impegnato a promuovere nuove cooperative
Attraverso l'intervento dei nostri strumenti siamo impegnati e questo è un altra esperienza credo di utilità più generale sviluppare un'azione di tutoraggio tra impresa e più forte imprese più deboli
Facendo di questa di questo obiettivo un elemento centrale della nostra iniziativa siamo impegnato in un forte piano di sviluppo
In atto non solo nei propositi
Siamo nel vivo di un progetto di sviluppo di un piano di sviluppo che ha già interventi consistenti in diversi campi dall'agricoltura con le moto
Alle cooperative agricole forestali e nel campo della distribuzione nelle cooperazione dei servizi sociali nella cantieristica e la logistica dei tanti lamine in tanti settori nel quale l'impresa cooperativa si sviluppa
Un impegno Investimenti che vanno nell'ordine mille cinquecento due mila miliardi nei prossimi anni ora diciamo che Crespi noi crediamo di essere tra le poche poche organizzazioni che stanno impegnando sul piano strategico le proprie imprese verso le aree meridionali
C'è un dato di fondo che scontiamo e che credo anche questa abbia valenza generale sulla quale bisogna porre la questione che quello della pubblica amministrazione
Non può essere un inciso nei nostri discorsi la pubblica amministrazione oggi è un problema reale la sua scarsa efficienza la la necessità che vi siano certezza e trasparenza regole chiare e controllo efficace che vi sia un disegno razionale portato avanti dalla pubblica amministrazione
Che vi sia un rispetto del patto sociale laddove si dice che gli appalti pubblici vanno fatti tenendo conto del minimo contrattuale per quanto riguarda il costo del lavoro altrimenti l'appalto di servizi fatte delle pubbliche amministrazioni a costi del lavoro al di sotto di qualsiasi livello livello retributivo normale
Finisce per premiare quello che si vuole colpire il lavoro nero e finisce per punire quelle che sono le imprese che vogliono crescere
Ma soprattutto bisogna fare in modo che la pubblica amministrazione sia un fattore di promozione dello sviluppo e non di ostacolo come si sta rivelando
Non è possibile concedere l'apertura di un ipermercato a ad ad Avellino
Aprirle in luglio chiudono in agosto riaprì lo deve a dicembre richiudono un quindici giorni dopo ed essere ancora chiusa con duecento persone duecento lavoratori che non hanno ancora i loro il loro lavoro è un uso questo
è un cambiamento di fondo che bisogno di chiede alla pubblica amministrazione che è quello di essere facilitatore dello sviluppo e non di ostacolo è un problema di cultura o preti responsabilità è un problema però che chiami in causa tutti noi
Dietro e discrimina la spinta la pubblica amministrazione ci deve essere la nostra responsabilità quello di organizzazioni imprenditoriali e sociali che devono vedere nel mercato la sede nella quale competere ma devono anche trovare nella modernizzazione del sistema il punto di fondo della loro della loro dei loro rapporti che deve per questo anche vedere lo sviluppo di rapporti cooperativi quindi in questo senso io credo ci sia una nostra precisa responsabilità che va garantite
Graziano
Complimenti per i tempi il prossimo intervento Antonio simile della NATO giunta nazionale della CIA prego
Alla Confederazione italiana agricoltori che mi onoro qui di rappresentare non può che esprimere il proprio apprezzamento per questo convegno e tra i più tempestivi dopo la recente di intensa fase di concertazione istituzione parti sociali per la programmazione delle risorse di Agenda due mila
Può rappresentare un momento importante
Di importante riflessione sulle nuove politiche di sviluppo e l'occupazione e può servire anche a fare il punto sulla nuova metodologia di programmazione inaugurata dal governo con la delibera CIPE del ventidue dicembre scorso il suo ruolo dei numerosi e diversi soggetti coinvolti
Il tema odierno riguarda insieme lo sviluppo del Mezzogiorno ed il ruolo del sistema camerale a questo proposito e quasi intuitivo pensare che le Camere di commercio costituiscono un naturale interlocutore dei nuovi criteri adottati dal governo e regioni per la programmazione delle risorse relative al Quadro comunitario di sostegno due mila due mila e sei
Ma la cosa non riguarda solo il sistema camerale
Bensì tutti i soggetti professionali imprenditoriali sociali e territoriali che hanno partecipato in coerenza con i principi di sussidiarietà e e partenariato a questa prima fase di colloqui e consultazioni ufficiali terminata con la redazione di rapporti interinali di ordine regionale e settoriali poi riuniti
Dentro la cornice nella bozza di lavoro del ministero del Tesoro di cui ci ha parlato ampiamente il relatore bar
Ora però permettetemi di fare poche considerazione considerazioni dal punto di vista di una organizzazione
Rappresentativa del lavoro imprenditoriale agricolo pienamente coinvolto nelle finalità dei fondi strutturali e nei programmi di sviluppo rurale
E questo l'aspetto qua il dovere qui
E di mettere in evidenza perché frutto di un'intensa riflessione di un'azione non solo delle organizzazioni professionali agricole ma di interi settori di governo nazionale e regionali e di importanti punti di vista europea mi riferisco agli indirizzi
Di politica agricola
Nazionale già presenti né per i grandi ordini di priorità nel Documento di programmazione economica e finanziaria e sviluppati in base ai criteri del partenariato dal tavolo agricolo costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Mi riferisco anche ai numerosi tavoli agricoli costituiti
Se pur con diversi gradi di efficienza perso presso le Regioni mi riferisco agli stessi riconoscimenti di Agenda due mila a proposito del ruolo dell'agricoltura dello sviluppo locale nella stessa tutela
Del territorio rurale voglio dire con con questo che il settore agricolo è giunto all'appuntamento di questi mesi forte di un lavoro
E di una costante pressione anche a carattere rivendicativo svolta allo scopo di ottenere una radicale riforma dell'approccio ai problemi dell'agricoltura e delle aree rurali
Quindi ruolo del settore agricolo potenzialità insite nello sviluppo di filiere agricole alimentari sviluppo rurale
E sullo sfondo c'è il ruolo multifunzionale dell'attività agricola
Con questo vogliamo dire che la nostra impresa risponde al triplice obiettivo di contribuire alla competitività del sistema economico attraverso la sua messa in efficienza
Di tutelare le risorse territoriali ed ambientali altrimenti sconvolte dal degrado e dall'abbandono di assicurare con queste sue funzioni il riequilibrio territoriale e sociale
Contribuendo allo sviluppo delle aree rurali e dalla competitività dei sistemi territoriali
Sono cose per le quali ci battiamo da tempo e che non hanno nulla a che vedere con l'immagine stereotipata di un'agricoltura residuale ed assistita palla al piede di ogni programma di sviluppo
Anzi l'Europa oggi corre su binari di una diversa lettura del ruolo dell'agricoltura
è una rottura con le strategie di sviluppo fin qui adottate per il Mezzogiorno e non solo a Ostuni auspicabile in questa fase ma da noi fortemente volute praticata naturalmente i limiti della nostra azione professionale e si indaga per questi motivi
Noi condividiamo le premesse su cui sono fondate le ultime esperienze di concertazione
Compresa quella che noi riteniamo molto importante e significativa
Di avere allargato i patti territoriali e i contratti di programma al settore agricolo anche se debbo qui sottolinearlo in contrasto coi con le decisioni politiche oggi manca ancora la firma del ministro Ciampi per la concreta attuazione della programmazione
Negozia
Per ritornare un po'a un punto critico del lavoro di concertazione con le parti sociali fin qui svolto da governo e regioni
E riunito nella bozza del ministero del Tesoro ci sembra che vada condiviso lo dicevo già prima il criterio di promuovere interventi secondo un doppio asse
Interventi di filiera per incidere sulla competitività del sistema agricolo alimentare interventi sul territorio con al centro l'impresa agricola per garantirne la tutela ma appaiono a nostro avviso ancora una volta a quest'ultimo Ricardo riguardo sottostimate le potenzialità dell'agricoltura in materia di difesa del suolo di risorse idriche ed ambientale
L'approccio credo che rimanga ancora un po'tradizionale limiti e vincoli più che nuove opportunità
Anche il basso livello di impegno finanziario per gli interventi sulle imprese agricole ci sembra in contraddizione con le innovative premesse di cui dicevo prima che abbiamo invece apprezzato e apprezzato sottolineando un'ultima breve considerazione voglio farlo a proposito del metodo
Seguito e delle sue implicazioni mi pare corretto che il sistema camerale intenda valorizzare il proprio ruolo all'interno del processo che sia aperto di attivazione del partenariato istituzionale ed economico sociale
Non può che essere così
Se i principi della sussidiarietà e del partenariato diventano sempre più i principi ispiratori
Delle politiche di sviluppo locale di impresa e di spesa delle risorse
Il metro dopo ha ulteriormente approfondito e valorizzato con il coinvolgimento sempre più pertinente dei soggetti locali specie se in possesso dell'importante requisito di una messa a rete di conoscenze ed energie professionali ed imprenditoriali
La stessa cosa vale però per tutti gli altri soggetti che possono portare un fattivo contributo alla programmazione flessibile e partecipativo ora però si tratta di capire come disciplinare questo processo ed evitare anche qualche incomprensione
Le regioni sono naturalmente un anello indispensabile non solo della buona riuscita del processo di programmazione nazionale ma anche nel nuovo Statuto europeo
Che ripone proprio nelle diversità nella tipicità ed efficienza dei vari sistemi territoriali uno dei fattori di sviluppo economico e di coesione sociale dell'Unione
Regioni quindi devo dimostrare a questo riguardo la massima efficienza e la massima comprensione di quello che sta accadendo
Organizzare le proprie strutture in funzione lo sviluppo del partenariato e far diventare i tavoli di concertazione un elemento non occasionale del proprio modo di essere
In questo quadro e qui permettetemi posso fare in modo specifico l'esempio della Campania il Tavolo Agricolo Regionale
Istituito ancor prima della delibera del CIPE del dicembre scorso
E per la verità con il nostro profondo disappunto non ancora funzionante è un'opportunità e non un doppione del più generale davo di concertazione come mi sembra si tenta di interpretare il dottor Barca
Non a livello nazionale sto parlando la campagna creato per la riprogrammazione dei fondi europee
Una sua messa in efficienza infatti a mio avviso non poche apportare all'azione di programmazione regionale un costruttivo di unitario contributo
L'espressione di un punto di vista più compiuto dell'agricoltura ed anche meglio utilizzabile dalle altre forze economiche e sociali che siedono al tavolo della concertazione generale
Ma io vorrei dire di più
Anzi vorrei fare uno striscio
E cioè che l'esperienza vissuta con affanno in questi mesi che a mio parere ha denotato un passato de almeno di questa Regione
Non proprio lusinghiero in quando ad adesione ai principi europei della sussidiarietà e del partenariato venga disciplinata e rafforzata
Anche al di là della contingenza in un ampio processo di riforma della regione dei suoi modi di essere
In ordine alla programmazione degli indirizzi e delle risorse l'agricoltura per questo forte anche di un esperienza critiche professionale acquisita in da tempo farà sicuramente la propria parte
Aggiungo inoltre che la stessa concertazione come qui a Napoli affanno ha fatto notare giustamente a mio avviso le associazioni della piccola e media impresa
Non può fermarsi allo stadio della messa in campo di idee e progetti ma deve anche attrezzarsi con momenti istituzionale ed egualmente partecipativi di monitoraggio delle azioni programmate in conclusione l'innovativo processo di cui quasi ha parlato di concertazione
Realizzato in questo scorcio del mille novecento novantanove seppur promettente per le sue potenzialità e per la carica di rottura dei vecchi schemi di programmazione astratta e centralizzata
Ha bisogno però di un generale adeguamento istituzionale oltre che del volenteroso adattamento delle parti sociali e delle parti economiche
Il governo centrale deve essere in grado di recepire maggiormente a mio avviso i suggerimenti del territorio e trasformarli in indirizzi e generali coerente questo pena l'astrattezza dei quadri programmatici
La riduzione dell'offerta territoriale a Mary contributi accademici ma contemporaneamente
Credo che le regioni e questo è un ruolo fondamentale anche per permettere al governo centrale di rendere pragmatico operativa un'idea un programma e tutto ciò
Mi riferisco alle regioni e tutto ciò che questo comprende devono realmente applicare già a partire dalla loro vita interna
Un metodo di lavoro che le porti ad essere indoor locutori e credibili e necessari del processo di programmazione genera io credo che la positività di questa proposta e la capacità nell'interscambio tra esperienze del territorio e l'esperienza del governo centrale per ora e concludo dirla francamente questo mi sembra ancora un auspicio
Più che una realtà
Mare tendenze in atto è questo l'aspetto positivo lasciano ben sperare per il futuro e l'agricoltura è pronto a cogliere questa occasione grazie
Il prossimo intervento dottoressa Filomena la guardia vicepresidente confederale della Coltivatori diretti
Io saluto porto il saluto del presidente Bedoni che per motivi sopraggiunti di lavoro non è qui presente
Saluto il tutto il presidente Pastore presidente Longo il dottor Barca e ringrazio sentitamente Unioncamere la Campania per averci invitato ad intervenire in un incontro così importante va il nostro plauso per simili momenti di incontro di confronto e anche per le iniziative per le iniziative che questa unione ha ha realizzato che può essere secondo noi prese ad esempio anche da parte di altre realtà e quindi il sistema camere camerale per noi uno uno strumento delle Autonomie Locali importantissimo nella difesa degli interessi generale dell'impresa
Certamente il tema di questa mattina occupazione sviluppo del Mezzogiorno un tema importantissimo attuale ma da sempre attuale certamente oggi non si vede strettamente legato al discorso dei dei fondi strutturali che dopo la battaglia che sinceramente in modo compatto si è fatta a livello di Unione europea
In questi giorni e all'attenzione terra le linee guida di orientamento
Per il programma di sviluppo del nostro Mezzogiorno al di là di questo comunque io vorrei esprimere apprezzamento a per tutto l'aspetto della programmazione
Che secondo noi è importante e quindi per le nuove forme di accompagnamento per lo sviluppo e ovviamente anche per l'occupazione
Certamente apprezziamo molto il metodo è un metodo della negoziazione in cui effettivamente tutti i soggetti non sono sullo stesso piano e quindi possono diventare corresponsabili si possono coinvolgere nelle iniziative
Secondo noi per il Mezzogiorno è uno strumento molto molto valido perché molte volte forse la strategia del cala dal dall'alto ha portato poi ad avere un pugno di mosche in mano
Quindi validissimo lo strumento ma molto appello alla responsabilità di i poi gestisce e di chi gestisce la cosa pubblica di chi rappresenta come noi gli interessi delle imprese e di chi era presente anche gli interessi dei consumatori
E quindi con un appello alla responsabilità forse lo
Certamente ci sono anche una serie di condizioni oltre al metodo che effettivamente potranno noi lo diciamo fiducia solamente portare il Mezzogiorno a uscire da questa condizione prima cosa e da da far rilevare la volontà stessa del meridione di voler uscire da questa condizione
Seconda cosa è anche un fattore molto molto positivo il il costo del denaro
Anche se permangono tutte le difficoltà di accesso al credito che comunque in maggior ragione in questa area del Paese ci sono
Noi diciamo che i fondi strutturali effettivamente sono un'occasione centrale per lo sviluppo del Mezzogiorno
Ma la riforma dei fondi stessi ci fa dire che è un'occasione irripetibile io da buoni a meridionale mi auguro che sia irripetibile nel senso che ci troveremo dopo il quinquennio del terzo millennio ad essere fuori da questa condizione storica
Per il nostro settore per il settore agricolo quindi fondi non devono però rimanere un allegato della politica agricola nazionale
Bensì devono contribuire a realizzarne il disegno strategico offrendo le risorse e i programmi che servono alla nostra agricoltura
Per percorre le direzioni indicate poi dalla politica agricola nazionale certamente chi mi ha preceduto ha citato
Gli atti più importanti per noi il mondo agricolo
L'estensione della programmazione negoziata al nostro settore questa è un'opportunità
E certamente deve costituire un'occasione per questa diversa metodologia di accesso agli incentivi al fine di sviluppare il il territorio proprio a partire dal basso e chi meglio dell'agricoltura come settore
Vuoi sapere cosa significa lo sviluppo dal basso noi abbiamo una realtà che sono le nostre piccole e medie imprese agricole che sono già un laboratorio
Hanno già e gli ha detto dello sviluppo basta creare gli strumenti basta dargli le condizioni l'avvio quindi di una nuova fase politica di sviluppo per il settore deve coincidere però con una armonizzazione dell'insieme degli strumenti
E deve garantire le necessarie certezze sugli indirizzi sulla scelte programmatiche sulle procedure di attuazione e sulle risorse finanziarie resa disponibile
Altro fattore importante tutto lo snellimento la sburocratizzazione del settore la Bassanini ha cominciato a dare un taglio bisogna insistere bisogna rendere le cose concrete si tratta quindi per noi di guardare al sostegno pubblico per il settore agricolo in modo nuovo
Certamente sono elevati i regimi di aiuti che ruotano intro intorno al settore però sono attribuite a varie competenze queste non fa altro che generare una confusione
E molte volte fa produrre anche progettazioni poco proficue poco realizzabile
L'obiettivo deve essere quello di arrivare per noi ad offrire alle aziende agricole un pacchetto integrato di aiuti all'interno del quale scegliere le misure più opportune
Tale possibilità si pone certamente in perfetta sinergia con quanto è l'indirizzo di Agenda due mila e quindi si proprio di promuovere una politica di sviluppo fondata sui principi dalla partnership dello sviluppo dal basso dalla della integrazione intersettoriale e della programmazione pluriennale che costituiscono un punto di riferimento importante per la programmazione negoziata
La riforma dei fondi strutturali delle quindi consentire di rendere le nostre filiere più competitive deve assicurare un livello di servizi che promuove lo sviluppo del sistema agroalimentare risponda all'esigenza delle nostre moderne impresa
Promuovere quella fu la multifunzionalità dell'agricoltura e la valorizzazione della qualità e io sono convinta che il Meridione a tutte le condizioni per poter affrontare questi discorsi
è fondamentale per muovere realizzare garantire una piena coerenza della politica strutturale con gli obiettivi del protocollo d'intesa del del tavolo agricolo
Usciti dal tavolo agricolo che poi si sono esplicati nel nel DPF abbiamo certamente sette anni per dotarci di un sistema di un progetto di sviluppo e quindi è importante per il paese ma è importante anche per il settore
Evidente sono le difficoltà che ci sono abbiamo l'estensione della bene verso l'Est questo provoca per noi certamente è un adeguamento veloce della nostra impresa è un obiettivo politico importante ma certamente bisognerà adoperarsi per far uscire la nostra impresa dall'isolamento
Inoltre
è importante per noi parlare di disfarsi di di di interesse anche nei confronti del del consumatore si tratta di un progetto articolato la riforma della PAC costruisce per noi uno stretto legame tra la politica di sviluppo
E la convinzione del mantenimento di un attività agricola che deve essere centrale
L'obiettivo di realizzare uno sviluppo
Certamente dopo la lunga premessa il contributo che offriamo al dibattito deve essere
No volevo
Allora il prossimo intervento Fabrizio Marzano col Confagricoltura prego
Preghiamo gli oratori di rimanere nell'arco dei cinque minuti grazie
Chiedo solo se il mio solito calo di pressione considerando appunto l'importanza del dei fondi strutturali per il Meridione perché insomma al mio problema fisico si aggiunge lo stress di viaggio dalle cinque fuori da casa stamattina perché effettivamente a la la il primo aspetto è quello dei collegamenti cioè altro che uscire il Meridione da questa situazione se non si ha effettivamente una rete di collegamenti è inutile poter pensare di fare uscire appunto dalla situazione di emarginazione e di arretratezza immaginate anche le imprese agricole che devono sobbarcarsi questa difficoltà io comunque volevo ringraziare chiedo scusa del dell'intermezzo e volevo dire certamente abbiamo espresso apprezzamento per il metodo abbiamo creduto come mondo agricolo nella concertazione che poi si esplica nella nuova e più radicata concetto di negoziazione però siamo delusi ultimamente in questi ultimi giorni perché la bozza di lavoro che è uscita pare che si dica poi sulla stampa che sia riservata che sia meno riservata però e un po'nostra l'indignazione noi effettivamente abbiamo capito che all'incontro di Catania si è voluta gestire in quel modo ma effettivamente dopo si è rimediato ma il settore agricolo non è può uscir così perché non è può uscire così il Paese perché ahimè un paese senza le la centralità dell'economia agricola cosa ne possa essere e quindi il lavoro dei tavoli interinali per alcuni aspetti è stato è stato definito
Con un una priorità di interventi si di di di di politica però il problema principale è che non non c'è una attenzione particolare è rilevante rispetti agli aspetti sollevati in seno al comitato del tavolo del tavolo dell'agricoltura e quindi riprendiamo il discorso della filiera
La della ristrutturazione della filiera il disposto della centralità dell'impresa e di tutte le politiche connesse allo sviluppo dell'impresa
E il discorso della tutela non dell'agricoltura come nel passato ma della priorità nell'agricoltura come salvaguardia del territorio in questa nuova fede veste che il mondo agricolo convintissimo ripropone di attività imprenditoriale di un riconoscimento per questo tipo di attività io sono fiduciosa che si si può fare in tempo a integrare non ci attiveremo per i nostri mezzi e per la responsabilità che abbiamo nel guidare questi processi nel far sentire la nostra voce
Ma comunque ci togliamo un poco quando effettivamente la dimenticanza voi diventa un po'ottanta vi ringrazio e chiedo scusa
Grazie alla signora auguri per la sua salute è il prossimo intervento Fabrizio Marche possano così concludiamo il settore agricolo prego
Grazie presidente grazie io
Ritengo che mio collega al presidente la guardia abbia voluto dimostrare tutto il nostro dissenso per questo orientamento con questo stato di non star bene io non lo potrò fare dichiarerò soltanto in maniera forte nei confronti di dell'amico barca che tanto hanno lavorato per noi che noi su questa bozza dato i presentato siamo assolutamente in disaccordo e su questo siamo sulla stessa linea
Del ministro e condividiamo assolutamente la protesta del nostro ministro nei confronti di questo orientamento che il programma di sviluppo del Mezzogiorno due mila due mila e sei predisposto dal Dipartimento prevede per i fondi strutturali per il Mezzogiorno questo lo diciamo tra l'altro in un momento in cui riteniamo che aver vinto a Brussel non ci permette di perdere a Roma sarebbe estremamente lesivo per gli interessi del nostro mondo imprenditoriale rischiare
Ciò che è accaduto è stata la prima volta che un sistema di concertazione
Voluto da questo governo
E realizzato nel tavolo verde tra le tre organizzazioni professionali e il Governo ci aveva portato a immaginare un cambiamento di rotta finalmente la politica comunitaria di Bruxelles aveva dato all'agricoltura un ruolo questo documento di orientamento ci preoccupa non poco
Voglio però ritornare per un attimo un ragionamento più complessivo che mi vede assolutamente convinto che la le camere di commercio avranno anche per l'agricoltura un ruolo voglio ricordare al Presidente al sistema Unioncamere
Che con il milione di imprese agricole iscritte alle Camere di commercio il ruolo che Unioncamere le stesse Camere devono fare per l'agricoltura è rilevante riteniamo il sistema camerale un sistema non solo utile ma indispensabile per il progresso del nostro sistema agricolo
Sia per e consulenza d'impresa il fiato per servizi specifici il fatto di essere sul territorio in rappresentanza delle imprese e ruolo di non poco rilievo
Per cui noi contribuiremo affinché ciò avvenga evidentemente questo insieme ai livelli regionali
Che in alcune regioni d'Italia proprio per il ruolo che avranno ci preoccupa e noi dovremo essere come ha detto il presidente Pastore il presidente Longhi sostenitori di una concertazione con i livelli regionali capaci di ottenere
Ciò
Devo adesso ritornare sulla questione essenziale che questo programma del gruppo del Mezzogiorno
Il nostro Mezzogiorno è da sempre in carenza nelle confronti della comunità di una politica adeguata alle proprie produzioni ritiene il Mezzogiorno d'Italia di poter essere nel suo settore agricolo un ma aiuto allo sviluppo di queste
Regioni
è necessario operare in maniera adeguata e predisporre per esempio anche per il settore agricolo una quattro quattro otto con istruttori più rapide
Basterebbe sarebbe necessario attuare l'articolo quattordici del decreto centosettantatré novantotto
Perché si possa ottenere con maggiore passa costituita l'utilizzazione dei fondi sul territorio
E chiaro che e per noi l'ultima scommessa perché l'ingresso della nella comunità di Paesi del bacino mediterraneo e quindi prodotto produttori di produzione omogenee uguale alle nostre ci col fa considerare questo come l'ultima occasione
Di rimanere nell'ambito dell'obiettivo dell'Obiettivo uno
Ecco il motivo per cui le indicazioni emerse dalle strutture del ministero del Tesoro solo per noi inaccettabili
Sembrano ispirate una visione riduttiva del ruolo dell'agricoltura che era già emersa del resto a Catania in occasione del convegno sul Cento idee per lo sviluppo
Inoltre si propone di ridurre le misure per il rafforzamento dell'impresa a vantaggio di azioni orizzontali decisi attuate dalla pubblica amministrazione nell'ambito della quale è sempre più incerto il ruolo del ministero
Insomma a parere della Confagricoltura questo è un brutto segnale dopo l'attenzione ai risultati positivi ottenuti dal governo a Bruxelles sulla riforma della PAC
Noi riteniamo però è evidente che nella concertazione precedente alla decisioni del CIPE della Conferenza Stato regione il mondo agricolo insieme al ministero del Tesoro Zappa saprà trovare le giuste linee per attuare un processo di integrazione dell'agricoltura
A tutto il sistema di impresa
Ne siamo convinti sicuramente come siamo stati convinti
Quando anche noi abbiamo siamo entrati abbiamo fermato per una concertazione più generale non vorremmo che l'agricoltura sia costretta a uscire
Dal tavolo della concertazione questo sarebbe riduttivo innanzitutto per il sistema in generale ma certamente per il Mezzogiorno il Mezzogiorno d'Italia che dovrà affrontare
Nei prossimi anni anche e certamente e giustamente l'ingresso di paesi che saranno loro concorrenti l'agricoltura italiana è pronta a fare il suo sforzo per essere comunque concorrenziale in un sistema globalizzato pretende in questo caso dico pretende che tutti assieme facciano questo sforzo se
Non c'è
Un ruolo centrale della piccola e media impresa nel Mezzogiorno beh questo vuol dire far fuori
Tutta l'agricoltura che nel Mezzogiorno sicuramente avrà il tuo ruolo e saprà fare quello che sempre ha fatto grazie
Il prossimo intervento Sergio pelle presidente Confcommercio
Grazie permettetemi di fare alcune premesse a questo intervengo che intervento che mi accingo a fare
Quelle di dover innanzitutto ringraziare chi ci ospita Lucio però la lumaca che saluto molto volentieri come presidente dalla Camera di Commercio e l'amico Pastore presidente regionale dell'Unioncamere che hanno avuto
Direi la sensibilità e forse anche alla cupezza di organizzare questo
La seconda cosa e che la presenza l'amico Presidente Longhi mi porta a dire che
Il ruolo del sistema camerale
Appunto l'oggetto di questo intervento euro che può e deve crescere ulteriormente
Nel momento in cui noi scopriamo la competizione per territorio nel momento in cui noi scopriamo la necessità di avere una visione che parta dal basso che raggiunga il vertice credo che una
Dorsale importante forse quella fondamentale sia quella di avere un sistema delle camere di commercio attento e
Attivo nella predisposizione di tutte le politiche che di cui il territorio necessità da questo punto di vista la presenza
L'onorevole barche del ministro de lavoro Bassolino e una ulteriore occasione per farsi di
Che avvenga anche un maggiore coinvolgimento o ad esempio in tema di patti territoriali ad esempio in tema di contrattazione negoziata del sistema delle camere di commercio e credo che questo sia un fatto assolutamente in linea
Con la casa dell'impresa che ormai diventato lo il sistema camerale dove tutte le componenti della economia locale trovano una loro allocazione
L'altra considerazione riguarda l'intervento fatto dal dottor Barca
Intervento estremamente coerente con quello che è stato il lavoro di questi mesi comunque sta con quello che è stato questa coraggiosa
Per questo coraggioso cambio di passo rispetto a una situazione precedente e questa
Diciamo
Approcciare il problema dei fondi strutturali due mila due mila sei in maniera innovativa avvalendosi dello strumento dalla concertazione e coinvolgendo tutte le varie realtà imprenditoriali i che costituiscono o poi l'insieme della economia italiana da questo punto di vista un e suggerimento è un come dire un invito agli amici agricoltori io credo che allontanarsi e i dalla concertazione io per primo certe volte ho detto stacchiamo la spina ma spacchiamo dicevo stacchiamo la spina perché c'erano condizioni dell'economia che non facevano girarla corrente ora il problema vero è quello di mettersi tutti insieme a riavviare un motore che un motore davvero fermo per cui credo che ecco un coinvolgimento
Delle confederazioni che era presente nel settore agricolo ad esempio mi pare che Barca lo abbia più volte
Ripetuto nel corso del suo intervento ad esempio in quello che può essere una delle grandi scommesse
Del futuro del Mezzogiorno quello di creare una distribuzione che sia in estrema sintonia da un lato con le risorse turistiche dall'altro con tutte le produzione agroalimentari con l'industria agroalimentare
Soprattutto quella di piccola dimensione del Mezzogiorno possa vedere e insieme e i protagonisti del settore dell'agricoltura ma non vorremmo accentuare più di tanto questa questa
Diciamo questo lato era soltanto il mio vuole essere soltanto un invito a ragionare e a ragionare insieme
Detto questo
Viene chiesto al sottoscritto di commentare un po'la situazione e nel commentare la situazione alla presenza di Antonio Bassolino non tanto come ministro del lavoro ma come sindaco della città di Napoli e dall'assessore
Comunale commercio Tecce mi porta a dover sottolineare quella che a mio giudizio e una necessità cioè quella di ripensare alcuni degli ingredienti o degli elementi della legge regionale appena esitata dalla Giunta e che si appresta a dovere essere portata all'attenzione del consiglio regionale
Mi sembra che da questo punto di vista si sia andati a Non è la dimensione ottimale
Da questo punto di vista io stesso
Preannuncio
L'amico Capone economico Maddaloni con tutti gli altri presidenti la necessità di un momento di verifica con le organizzazioni di questo settore per cercare di porre rimedio a qualche elemento che può e deve essere corretto
Detto questo
Esaurito diciamo quello che può essere la contingenza
Credo che alcune cose debbano essere messe in
A conoscenza anche di una iniziativa ripeto che se dev'essere utile deve anche però partire dà i dati che sono di una crudezza estrema
E io direi che la crudezza estrema può essere differita sostanzialmente a due fattori e pregherei se sono disponibili alcune
Diapositive fatta preparare per l'occasione di tirarle fuori la prima considerazione riguarda il tasso di occupazione per aria
Sono dati che nascono da dati Istat e che il nostro centro studi ha elaborato
Vedete riguardano il periodo che va dal novantasei al a quest'anno e vedete che si c'è un lieve ieri tentativo di inversione ma resta il fatto di una differenza che continua essere forte e che se li trasferiamo la prima tabella no ancora per piacere mantenere la prima perché altrimenti non non riusciamo le le darò io il segnale
Se li trasferiamo alla quella che la disoccupazione non ne in senso generale ma alla disoccupazione giovanile per aria vediamo che il dato e ulteriormente
Preoccupante se poi terza elemento della
Tabella la guardiamo per quanto riguarda il disoccupazione
Per durata allora allora c'è davvero di che preoccuparsi e detto questo io andrei a vedere la tabella che riguarda di Investimenti per Area noi abbiamo
Una
Sono investimenti si
Un qualche cosa che riguarda il Periodo novanta novantotto
E vedete vedete che il Paese in effetti e in mano ormai a una forbici c'è una curva degli investimenti che è vero è calata negli anni difficili negli anni che vanno dal novantadue al novantaquattro ma che oggi mentre al nord e pesantemente risalita al sotto continua a restare in queste condizioni da questo punto di vista credo che sia davvero arrivato il momento ecco di mettere fine gli effetti annunci e di dare il via a
Quella sostanza quella costanza quell'assiduità degli investimenti perché altrimenti il rischio di divi di dividere davvero in due il paese di avere due prodotti interni lordi lordi al all'interno del sistema Italia
è un rischio che può diventare irreversibile
Se trasferiamo questa curva in un un altro settore che quello dei consumi e pregherei di tirar fuori l'altra tabella vediamo che anche da questo punto di vista la divaricazione che ad esempio nel mille novecentonovanta era quasi uguale adesso e abbastanza consistente segno evidente che ci sono consumi che sono quelli del centro nord vi sono
Estremamente cresciuti la dinamica a vediamo che ci sono consumi
Quelli del centro sud che risentono di questa di questa
Situazione di stallo del nostro o del nostro sistema l'ultima tabella riguarda quello che sono appunto le
In i bandi di gara per lavori pubblici nel Mezzogiorno anche lì
Avete non è un settore di mia competenza ma ormai e dimostrando che la distribuzione il commercio tutte le attività che vivono di mercato vivono anche delle condizioni nelle quali il mercato si trova a Aldo a potersi e doversi sviluppare e quindi
E e quindi quella tabella e estremamente indicativa delle difficoltà che e in questo momento allignano nel all'interno del
Nostro sistema distributivo meridionale
Detto questo
Fatte queste cifre che sono di monitor e che dovrebbero appunto portarci a quell'inversione di tendenza che da lungo aspettiamo
Io credo che il compito di una organizzazione di rappresentanza presente articolata sul territorio come può essere Confcommercio con i suoi settori come il commercio con il turismo e con il sì i servizi debba essere sempre più quella
Di essere come di
Parte stimolante del lo sviluppo del mercato
Senza mercato noi non riusciamo a far aumentare la nostra ricchezza lorda senza mercato né non riusciamo a a vere
Quelle percentuali che ad esempio fanno oggi a vere negli Stati Uniti uno sviluppo del quattro e mezzo per cento contro l'uno virgola tre per cento del che sarà il nostro e allora allora io credo che ecco va bene
Una progettazione
In linea credo che Barca ne abbia disegnato molto bene gli elementi per il
Il perito che ci porterà al due mila sei ma a un essa ha bisogno di una condizione che gli interventi non volta progettati abbiano a dipanarsi e a spiegarsi con tutta velocità
Se una considerazione può essere fatta
Sappiamo che gli interventi per il Mezzogiorno saranno di duecentotrentaquattro mila miliardi mi pare che questa sia la cifra sedi se una considerazione può essere fatta e che noi dobbiamo non far tesoro dell'esperienza passata l'esperienza passata e quella che ci dice che il tasso di utilizzo
Ma di questi fondi strutturali di questi interventi voluti dalla Comunità economica europea che è stato un tasso molto basso e chi mi ha risentito più di tutti forse sono proprio quelle imprese che vivono di sviluppo che vivono di mercato che vivono di di commercio che vivono
Di turismo allora
Bando ai al allontaniamo da nuovi ritardi utilizziamo mi sembra che da questo punto di vista la Campania abbia utilizzando meglio di altre regioni ad esempio la Puglia mi sembra che alcuni fondi assegnati in precedenza la Puglia siano stati poteri assegnati alla vostra regione abbia utilizzato almeno in parte
Questi e che sono i fondi strutturali delle
Periodo precedente ma certamente non siamo ancora a quei livelli che hanno portato che posso dire il sistema irlandesi quello spagnolo quello portoghese a recuperare in fretta un divario con il resto dell'Europa il Mezzogiorno vuole essere occasione di sviluppo deve essere occasione di occupazione io credo che in questo contesto un grande ruolo proposta giocare il sistema imprenditoriale e soprattutto che il sistema campi
Il prossimo
Il prossimo intervento del dottor Antonio D'Amato consigliere incaricato nel soggiorno della Confindustria
Ma io impiegherò questi brevi minuti per
Ragionare su due fronti strettamente legati insieme
Il primo per
Dare una un contributo è una
Un commento all'intervento di barca il secondo approfittando della opportunità di avere qui con noi non il nostro sindaco nel nostro ministro del lavoro per ragionare di concertazione di sviluppo del Mezzogiorno
Per quanto riguarda l'intervento fatto la barca e la politica
Dei fondi strutturali l'Agenda due mila due mila sei desidero ricordare come Confindustria sin dal primo momento ha aderito
Positivamente sostenendo l'iniziativa assunta dal Dipartimento del Tesoro
Di impostare la nuova partita dei fondi strutturali che presumibilmente sarà purtroppo l'ultima a disposizione del nostro Paese in maniera affatto diversa rispetto al passato
Noi siamo ancora oggi impegnati a spendere i fondi strutturali le risorse comunitarie del quadro di coesione esistente abbiamo anni fa
Gettato tutti in questo Paese un velo pietoso sulla qualità della spesa
Che la Regione abbia ragione viene realizzata con questi fondi strutturali e ci siamo tutti concentrati sulla raggiungimento delle quote di quantità dispensa in modo tale da evitare di perdere le risorse che a livello comunitario erano state rese disponibili ricorderete come qualche anno fa
Il ministro del Tesoro Ciampi è iniziato una forte campagna e noi per quello che abbiamo potuto l'abbiamo sostenuta promuovendo addirittura un minacciando addirittura il commissariamento delle regioni che non fossero in grado di spendere le risorse in tempi prestabiliti è stata fatta una tabella di marcia ci sono regioni che sono più vicine regioni che sono più lontane
Ma quando anche noi riuscissimo a spendere nella quantità totale le risorse comunitarie
Gli interventi di questo quadro di coesione dal punto di vista qualitativo lasciano davvero parecchio desiderare sono prevalentemente interventi a pioggia
Sono prevalentemente interventi con i quali si cerca di dare una risposta in termini proprio di continuazione alla precedente logica dell'intervento straordinario degli interventi così fatti senza scegliere
Quello che ci piace dell'impostazione dell'Agenda due mila due mila sei e soprattutto la
Il tentativo di concentrare queste risorse comunitarie su pochi importanti qualificanti vantaggi competitivi di cui il territorio meridionale si deve
Dotare per poter nel medio lungo periodo avere una marcia in più sul piano della competizione internazionale
Quindi si tratta di avere un approccio anche dal punto di vista qualitativo e non solo quantitativo completamente diverso cerchiamo di concentrare le risorse scegliamo pochi ma significativi progetti quelli cioè che fanno la differenza
E cerchiamo soprattutto di evitare che a livello regionale a livello di amministrazioni
Non si faccia quello che nel passato
è stato fatto cioè si eviti di scegliere ma al contrario si cerchi di concentrare beh su questo territorio su questo diano del ragionamento Confindustria ha cercato e si sta impegnando per evitare che almeno dal fronte nostro di
Di Confindustria ci siano regione per regione domande a pioggia e stiamo cercando quanto più possibile di filtrare e di raggruppare di come dire
Concentrare interventi su quei pochi vantaggi competitivi di cui dobbiamo disporre quindi quelle infrastrutture quelle articolazione sul territorio quel potenziamento delle vocazioni che sono fondamentalmente i vantaggi di cui il Mezzogiorno
Deve dotarsi per essere competitivo non fra tre anni o fra cinque anni ma nel corso delle prossime dei capi
Fin qui tutto bene
Dal punto di vista del disegno dal punto di vista degli obiettivi piena coerenza da chi cominciamo ad avere qualche come dire problema e sul quale dobbiamo e vorrei come dire lasciare qualche elemento di riflessione all'amico barca beh innanzitutto il primo problema fondamentale sul quale ancora oggi già da Catania non è stata data alcuna risposta e l'aspetto delle procedure che cosa succede e lo dico qui in maniera problematica che cosa succede quando anche a livello regionale
Vengano decise politiche d'investimento che rispondono ad esigenze qualitative prima di te
E cioè concentriamo le risorse disponibili su pochi importanti investimenti che fanno la differenza i tempi di vantaggio competitivo e poi un blocco politico istituzionale da un lato o le incapacità dell'amministrazione dall'altro lato impediscono
Che quelle scelte pure giusta e con risorse pure disponibili non vengono realizzate fatto questo che accade tutti i giorni nel nostro Paese
Allora la questione delle procedure è una questione fondamentale sulla quale dobbiamo credo intervenire in maniera molto decisive molto incisiva
Perché e la assoluta garanzia anche di cui dobbiamo disporre
Che lo sforzo pure in corso di svolgimento abbia qualche prospettiva di successo quindi lavorare in maniera molto attenta alle procedure per evitare che un blocco politico istituzionale o di burocrazia regionale
Possa vanificare la scelta di Progetto con risorse disponibili
Il secondo aspetto che mi sembra pure particolarmente significativo
E
Il riferimento fatto da barca prima alla necessità alla logica di integrare questi investimenti che rappresentano l'intero ma una parte delle risorse che il Paese investirà nel Mezzogiorno in un progetto
In un progetto più articolato più integrato di quello che il Paese dovrà fare del Mezzogiorno
Ebbe qui credo che abbiamo da fare qualche ragionamento in più
Perché e qui che la presenza di Bassolino credo sia significativa
Quello che come Confindustria e come operatori del Mezzogiorno avvertiamo in maniera particolarmente grave in questo momento
E la mancanza di una visione integrata condivisa del Paese del Governo sullo sviluppo del Mezzogiorno
E cioè a seconda di quali siano gli interlocutori
A seconda di quali siano i ministri a seconda di quali siano le amministrazioni con le quali ne ragioniamo le ricette le politiche per il Mezzogiorno solo ben diversa
Così come sono diverse le ricette le politiche per il Mezzogiorno separiamo fra forze sociali
E allora ancora oggi dopo quattro anni in cui le questioni del Mezzogiorno e dello sviluppo del Sud e dell'occupazione sono state obiettivamente fra i primissimi argomenti dell'opinione pubblica ancora oggi dopo quattro anni ma anche una politica condivisa sullo sviluppo del Sud
E quindi la necessità che io assolutamente condivido di integrare la politica dell'Agenda due mila e due mila e sei le decisioni gli investimenti le procedure le strumentazioni in un quadro di insieme
E credo una esigenza assolutamente forte e condivisa ma che ha bisogno di un piano di azione forte che il governo deve proporre al Paese e alle parti sociali ed economiche per poter finalmente cominciare a ragionare allora diceva prima Billé attenzione la concertazione è un pezzo importante del processo di sviluppo del Paese Ecofin userà lo ha sostenuto e lo ha ribadito aderendo al Patto di Natale
Che è stato un passo politicamente significativo nella direzione di rimettere la concertazione al centro
Dell'azione tra governo e parti sociali dopo che i una fase molto turbolenta del governo Prodi un atteggiamento che noi riteniamo sostanzialmente anti concertativo di quel governo
Una politica fatta da alcune componenti di quella maggioranza Rifondazione in particolare di alcuni pezzi del sindacato avevano di fatto reso molto difficile e prime poco praticabile il terreno dalla concertazione a Natale tutti quanti insieme abbiamo detto ConcertiAmo
E abbiamo fatto questo patto dello sviluppo a mio modo di vedere sopra caricato di aspettative sovraccaricato di tensioni emotive
Al quale è stato dato una valenza quasi miracolistica quando in realtà nel patto dello sviluppo c'erano dei pezzi significativi importanti
Di passi davanti sul piano della competitività soprattutto con la vita
Ma mica più di quello quando le questioni invece lo sviluppo sono più ampi per ti colate più complicate sulle quali bisogna fare sicuramente più lavori insieme ma che senso ha oggi fare concertazione beh la concertazione senso sì insieme governo e parti sociali
E forze economiche riescono a imprimere al Paese un tasso di cambiamento e di modernizzazione superiore
A quello che nell'ambito delle proprie autonomia governo e parti sociali sarò in grado di dare
Ed è purtroppo e questo è un problema anche di carattere politico che lascio quindi sul tavolo delle persone competenti ed è purtroppo una costatazione un dato di fatto al quale dobbiamo tutti quanti col quale dobbiamo tutti quanti fare i conti la constatazione che la concertazione fatta eccezione dall'accordo del novantatré dal novantatré in poi non ha prodotto effetti significativi
E se ne vediamo la concertazione sulle pensioni è fallita
La concertazione del pacchetto Treu di settembre novantasei è stata la certificazione che niente di più si poteva fare in quel momento storico e politico per dare al Paese una risposta più forte in termini di sviluppo e occupazione
E ricordiamo che anche quella concertazione quel pacchetto Treu era stato caricato di aspettative quasi terapeutiche su come affrontare e risolvere da Lia brevissimo le questioni dello sviluppo del Sud
Il patto di Natale
Con tutte le difficoltà che il governo sta affrontando per renderlo come dire operativo
Con i tempi necessari per fare i conti con le maggioranze e gli assetti del Parlamento comunque lo sappiamo
Non è certamente la bacchetta magica con la quale si creano le centinaia di migliaia di posti di lavoro di quel Mezzogiorno ha bisogno e si cambia la faccia occupazionale del Mezzogiorno
Allora c'è bisogno a mio modo di vedere di una spinta più forte ed incisiva per far concertazione ma c'è bisogno anche di una maggiore capacità di promuovere davvero sviluppo e occupazione attraverso la rottura di schemi che sono ormai consunti
E questo ha un significato e a una praticabilità solamente sei
Governo e parti sociali hanno davvero la forza e la voglia di sedersi intorno a un tavolo e di ragionare sul serio di fronte all'opinione pubblica di fronte al Paese di fronte ai giovani del Mezzogiorno assumendosi le proprie responsabilità
Di quelle che sono le strade le ricette vere per rilanciare lo sviluppo del Sud e io credo che qui non è che ci siano grandi invenzioni da fare
C'è qualche scelta coraggiosa da prendere
E soprattutto da attuare b dove l'abbiamo visto il Mezzogiorno ha una grande possibilità il vantaggio competitivo del Sud o solo i suoi giovani
Il mercato al quale fare riferimento mercato che vale cento miliardi di dollari centottanta mila miliardi di investimenti esteri che ogni anno vengono fatte da imprese produttive al di fuori dei propri confini nazionali e che arrivano in Europa
Mercato sul quale il nostro Paese il tre per cento di quota che sono cinque mila e cinquecento miliardi circa che arrivano prevalentemente dall'estero per acquisizioni di aziende l'acquisizione di quote di mercato chiusure di stabilimenti produttivi e spostamento di produzioni all'estero
E la quantità di occupazione vera che il nostro Paese riesce a creare attraverso il riposizionamento sul mercato degli investimenti esteri diretti rappresenta la grande sfida la grande opportunità sulla quale noi ci dobbiamo muovere come si fa si fa un piano di azione
Si fa un piano di portata triennale nel quale si da un lato riducono i gap competitivi di cui l'Italia il Mezzogiorno soffrono e d'altro lato si sostengono e si valorizzano i vantaggi competitivi di quel Mezzogiorno dispone allora bisogna lavorare sul piano della controllo del territorio e della vivibilità e della lotta all'abusivismo
Bisogna lavorare sul piano del prelievo fiscale bisogna lavorare sul piano della flessibilità del costo del mercato del lavoro e bisogna lavorare sul piano delle infrastrutture che creano collegamento con lo sviluppo con i mercati di accesso e di sbocco
E bisogna dall'altro lato sostenere utilizzare quegli strumenti che pure producono e hanno prodotto effetti forti sul piano come dire del rilancio degli investimenti
Allora nel quadro macro economico delicato prima la barca francamente e io
Io attribuisco un po'troppo ottimismo barca
Perché io ho preso qualche appunto
Però se mi consenti insomma
Noi abbiamo sicuramente qualche segnale di trend un pochino più positivo
Ma il in valori assoluti il gap fra Sud e Nord e drammatico
Il capitale sociale
Così come si usa dire in questi termini la voglia dei giovani e del sistema politico meridionale di produrre cambiamento e di camminare di Corradi su questo cambiamento credo che sia ancora forte
Ma la finestra di tempo nel quale dare la svolta imprimere il cambiamento al Mezzogiorno si sta restringendo ogni giorno di più proprio perché gli effetti annuncio degli ultimi anni hanno determinato una forte disaffezione non dimentichiamo due fatti fondamentali il primo che tutta la politica sul Mezzogiorno fatta dal governo Prodi è una politica fatta di Patti soprattutto di contratti d'area
Una politica ministro Bassolino peraltro il responsabile adesso della ripensamento dello strumento dei contratti da una politica nella quale questi strumenti erano stati individuati per fare una sorta di iniezioni al cuore
L'ultima ratio per rivitalizzare in tempi brevissimi l'economia e l'occupazione di zone alle quali l'emergenza sociale era diventato una sorta di carattere prevalente
Da quando sono stati concepiti ad oggi non abbiamo fatto un solo posto di lavoro in questi contratti d'area
E ancora oggi la più gran parte delle risorse con vincolo di riserva destinati dal CIPE e ci sono sulla carta non sono state investite
Nel frattempo però la politica di medio-lungo periodo
Che sia detto mettiamo prima in modo con i contratti dare qualche cosa che la gente posso toccare e poi facciamo la politica di medio lungo periodo beh quella non è ancora partita
Di contro si continua a sottovalutare
E lo dico senza possibilità di essere in qualche modo come dire considerato sospetto
L'apporto positivo che l'economia del Mezzogiorno nel frattempo sta dando l'occupazione vorrei che non si dimenticasse soprattutto nella comunicazione che il Presidente del Consiglio e gran parte del governo fanno sul sullo sviluppo del Mezzogiorno che in questo momento sono in corso di costruzione centocinquanta mila posti di lavoro per effetto degli investimenti programmati la legge quattrocentottantotto e trecentoquarantuno
Che sono in realtà l'unica cosa positiva che si è mossa fino a oggi nel Mezzogiorno
Allora di contro non è che Confindustria sia qui a dire rifacciamo per cortesia incentivi industriali punto e basta
Confindustria sta dicendo attenzione
Il Mezzogiorno ha capacità anche imprenditoriali vive e vitali che sono le uniche che stanno buttando in questo momento sul Sud riposizionando il sunto sul mercato non solo meridionale o nazionale ma soprattutto internazionale perché quello che vale centottanta mila miliardi di investimenti
Gli incentivi e la politica di con le politiche industriali sono il catalizzatore di questi investimenti se però le condizioni di quadro sono condizioni che funzionano
La prima delle condizioni di quadro da realizzare è sicuramente quella della vivibilità del controllo delle città e della lotta all'abusivismo perché come stiamo parlando in questo momento nelle zone industriali anche di questo territorio si stanno continuando a costruire case abusive
è chiaro quindi c'è molto da fare ancora su questo su questo piano
E se articoliamo un processo di questo tipo allora sicuramente il Mezzogiorno la possibilità di dare una svolta forte allora cosa fare ministro Bassolino io credo che il governo debba lavorare il DPEF rappresenta sicuramente l'opportunità corretta
Ad un piano di medio periodo sul Mezzogiorno questo benedetto Piano di azione quel tavolo del Mezzogiorno che abbiamo insieme chiesto per anni e che non si è mai più fatto e che adesso forse continuare lo Carlo Porta pure brutta fortuna quindi è meglio non farlo veramente
Ma insomma occorre un momento nel quale parti sociali e il governo si confrontino fino in fondo anche duramente per capire se c'è davvero la voglia di fare lo sviluppo del Mezzogiorno e su quali gambe questo sviluppo deve camminare
In modo tale che il Paese i giovani siano in grado di valutare chi fa seriamente chi fa meno seriamente
Perché l'ultima cosa di cui il Sud ha bisogno sono speranze illusioni senza sostanza
Io credo che se questo lo facciamo i termini sono ristretti ma la possibilità c'è ancora i fondi strutturali sono in via di pianificazione il DPEF in via di disegno la speranza di cambiare il Sud c'è ancora mai più lieve
Ma ce la possiamo fare però dobbiamo lavorare seriamente
Dobbiamo soprattutto avere un piano di medio periodo tutti sanno e noi imprenditori prima degli altri che le cose non si cambia in un giorno
Ma se abbiamo un programma di medio periodo nel quale con serietà e l'autorevolezza tutti quanti insieme facciamo le nostre scelte sappiamo cosa verrà nei prossimi sei mesi cosa verrà nei prossimi dodici mesi cosa avverrà nei prossimi ventiquattro e trentasei mesi
Sappiamo che non possiamo aspettarci prima cose programmate per quell'obiettivo ma sappiamo pure che a quella scadenza quelle cose devono essere fatte
Quando avremo questo piano di riferimento io sono pulito il Mezzogiorno avrà davvero la prospettiva sulla quale camminare correre con le proprie gambe grazie
Prossimo intervento il professor Federico Pepe amministratore delegato del Banco di Napoli
Ringrazio di Unioncamere
E la Camera di Commercio di Napoli per l'occasione che mi è data gli svolgerà un breve intervento sul ruolo che l'operatore bancario può deve svolgere a supporto dello sviluppo del Mezzogiorno
Basato sull'esperienza che sto conducendo al Banco di Napoli
Il ruolo del sistema bancario nel Mezzogiorno negli ultimi anni diventato più importante
Vista la propensione a favorire politiche di crescita del Mezzogiorno stesso maggiormente orientate al mercato dello spirito di iniziativa delle forze economiche locali
Pertanto in una visione di partenariato ed indispensabile collaborazione con tutti gli operatori del territorio il banco si è impegnato a rafforzare il significato economico ed operativo della sua presenza nelle regioni meridionali
Ne derivata una politica aziendale coerente con tale scelta condotta di pari passo tali azioni per il riequilibrio gestionale e per il ritorno del banco alla redditività
Si sta in effetti prestando una forte attenzione alle necessità di allocare in modo ottimale
Il risparmio che ci viene affidato operando una corretta attività di selezione delle imprese sensibile alle qualità imprenditoriali e a delle prospettive di mercato
In questo modo non solo sui riduce il rischio creditizio dell'operazioni ma soprattutto di nel verso un notevole servizio all'economia territoriale
Facendo germogliare le iniziative veramente valide e quindi contribuendo allo sviluppo di un tessuto produttivo sanno e competitivo
Inoltre deve cercare una più efficace interazione con il mercato di riferimento il banco sta privilegiando le relazioni con il comparto della piccola e media impresa offrendo consulenza e servizi innovativi come ad esempio gli strumenti informativi e formativi in materia di finanziamenti comunitari
Mentre su un piano più generale anche la rivista edita dal Banco di Napoli
La rassegna economica si è dato una linea più incisiva di analisi e di dibattito delle problematiche meridionali cercando riscontri più immediate con la realtà produttiva la promozione delle conoscenze tecniche su tutto il ventaglio delle opportunità esistenti dello sviluppo delle imprese del territorio la qualificazione degli operatori
I riflessi positivi che ne derivano sulla progettualità sono elementi essenziali del processo di crescita che si vuole favorire e che devono rientrare tra le facoltà operative di una banca radicata nel Sud
In tal senso ad esempio stiamo collaborando con la Camera di Commercio di Napoli delle specifiche iniziative di assistenza il sostegno alle imprese in particolare per facilitare le condizioni di accesso al credito degli operatori di piccola e media dimensione in altre parole il Banco di Napoli sta ulteriormente rafforzando il suo ruolo di banca del territorio in questa ottica il tradizionale rapporto con gli imprenditori accogliente con le istituzioni sta diventando più stretto ed articolato
Ne discende una grande attenzione alle politiche di sviluppo perseguite nelle tante vite nell'area meridionale e le occasioni di investimento che si stanno creando occasioni che richiedono una capillare e diretta capacità di consulenza e assistenza alle piccole e medie imprese agli enti locali che stiamo cercando effettivamente di Forlì
è indubbio che il fiorire il fiorire delle iniziative di programmazione negoziata registrato negli ultimi tempi in merito al quale sensibile l'impegno del sistema camerale rappresenti un importante palestra per la formazione di nuova cultura nonostante le carenze di vario tipo che al momento rallentano il decollo concreto di molti progetti
Le nuove politiche di sviluppo prevedono anche una forte accelerazione degli investimenti in infrastrutture nel Sud contando molto sull'amore intenzione di risorse finanziarie private
Il banco si è prontamente attivato in questo senso con il recente accordo siglato con la dolce Banca di Londra che consente di portare nel Mezzogiorno elevata esperienza professionale del partner nel progetto fermezza dal punto di vista tecnico finanziario pertanto possibile intervenire ad una serie di progetti laddove si riescano a determinare le giuste condizioni operative
Insomma riteniamo che il Banco si stia dimostrando sempre più efficace e propositivo
Saldamente ancorato al territorio e sui diversi protagonisti ma anche in grado attraverso le opportune sinergie di assicurare una proiezione più larga nello stesso senso per quanto concerne il Banco di Napoli l'impegno nel sottolineare i valori delle identità aziendale e di mercato
Nell'ambito di possibili alleanze bancarie va letto anche alla luce l'esigenza di aumentare la capacità di servizio alle regioni meridionali
Una maggiore crescita economica del Mezzogiorno
Che alcuni indicatori congiunturali e la nuova spinta che si avverte nelle politiche di proprio di programmazione consentono di prevedere comporterà ulteriori effetti positivi sia sulla qualità dell'offerta bancaria che sullo sviluppo delle imprese del territorio e dell'occupazione
Dunque adesso si tratta di agire con speditezza e di sostenere quanto di buono sta emergendo nel contesto produttivo
Un contesto più articolato e diversificato di quanto si era soliti pensare fino a qualche tempo fa
Un contesto in cui si nota una pubblica amministrazione locale più attenta nell'adempimento delle proprie responsabilità in tema di sviluppo essenziale premessa per il buon esito di Agenda Duemila
Nei riguardi di tale fondamentale impegno il banco Frera ogni forma di sostegno e collaborazione importi colare a supporto dell'importante ruolo che sarà svolto dalle Camere di commercio meridionali grazie
Il prossimo intervento Enrico Cardillo e rappresentanza CGIL CISL e UIL
Ma per il sindacato ebbene mantenere alto e vivo il confronto sullo sviluppo del Paese sull'occupazione
Ovvero sul suo due dualismo e la lotta alla disoccupazione
Noi crediamo come sindacato che vada animato soprattutto dalla maggio giorno perché qui più che altrove si gioca la sfida decisiva della coesione del superamento dello sviluppo ineguale
Perché qui l'occupazione più o meno non cresce in valore assoluto dal dopoguerra ad oggi ed è quindi al Mezzogiorno che la disoccupazione segna la vita di intere generazioni
Vogliamo farlo dopo la fine dell'intervento straordinario con la lente di ingrandimento di rinnovate politiche pubbliche così come diceva stamattina Fabrizio Barca perché il Mezzogiorno sia centrale nello sviluppo nazionale
Per stare in Europa dopo esservi entrati
Perché come ha detto il ministro Ciampi il Mezzogiorno e l'aria di il paese dove è più limitato lo sfruttamento delle risorse e delle opportunità
Dove maggiore è la distanza tra scenari positivi e negativi e dunque il Mezzogiorno dove più alto può essere il rendimento per l'intero Paese di una strategia di sviluppo
Ed è qui che tutti noi che esercitiamo responsabilità pubbliche o associative dobbiamo rendere effettivo innanzitutto il diritto al lavoro
Ampliare la partecipazione dei più deboli alle condizioni socio economiche generali dare loro le opportunità per potere governare responsabilmente la propria vita
Costruire il nuovo pensando al benessere delle generazioni future con queste consapevolezze il sindacato confederale concorda
Un rinnovato quadro unitario di politiche pubbliche per il Mezzogiorno e dentro il Mezzogiorno sommato ad azioni concertate con i grandi rappresentanti sociali
Possono lasciarci alle spalle confronto inconcludenti
E anche vecchi rammento sita spesso utili per autoassolversi
Ed è importante che l'Unioncamere della Campania
Consapevole del riposizionamento strategico delle camere di commercio nelle politiche di sviluppo consolidato con la legge cinquecentottanta e di cui si parlerà nel pomeriggio abbia promosso questa iniziativa e importante averla pensata qui da Napoli dalla Campania che sono crocevia di potenzialità ed arretratezze luci ed ombre
Qui convivono il grande ventre della disoccupazione nazionale e i giacimenti di eccellenza nella cultura e nella ricerca
Moderna industria innovativa e competitiva e grandi aree di lavoro nero e sommerso
Investimenti su intelligenze saperi e spreco di risorse pubbliche per la formazione professionale
Processi di implementazione qualificazione delle infrastrutture ed intere aree in cui sono emblematicamente una chimera in talune occasioni o stagioni l'acqua l'energia elettrica i tempi della mobilità
Un interessante natalità di piccole e medie aziende locali che irrobustisce scolo distretti industriali come ha dimostrato un recente rapporto di Medio Credito Centrale
Ed una crisi vera grande impresa che morde anche nei settori avanzati
E proprio da questa iniziativa vogliamo schierare senza indugio il sindacato tra i sostenitori di una nuova programmazione
Vogliamo farlo da meridionali sapendo che lì la nuova programmazione dobbiamo trovare le coordinate per ridurre il divario del Mezzogiorno dalle aree del centro nord e dall'Europa
E vogliamo farlo ben oltre la rappresentanza che esercitiamo per contribuire ad un nuovo sapere dello sviluppo della creazione di lavoro e i lavori in un mercato regolato e non contrastato
Di moderne imprese competitive visita ed aree metropolitane meridionali vivibili e soprattutto convenienti per gli investitori
Un nuovo sistema di opportunità per lo sviluppo economico del Paese appunto la programmazione dentro cui collocare appunto l'opportunità a mezzogiorno
Impegno civile di impegno politico che abbiano il requisito della concludentia e non della retorica
Che li guidino interventi dispersivi per affermare la logica efficaci come ha detto appunto ancora stamattina barca di assi strategici di interventi ma in matrici unitarie
Perché oggi non collocare nel Mezzogiorno la politica per il Mezzogiorno dentro l'armadio più generale della nuova programmazione di cui deve essere garantito il governo
Sarebbe contrario agli stessi interessi del Mezzogiorno
Sarebbe un pericoloso salto nel vuoto
Di un passato segnato sicuramente dà impiego diritto ingenti risorse cui non ha risposto adeguata crescita economica e civile insomma quindi è bene dirci che indietro non si torna
Non lo consentirebbero le regole dell'Unione Europea
La perdurante necessità di non abbassare la guardia nel rientro del disavanzo pubblico le mutate condizioni dello stesso Mezzogiorno che non è più uniformemente povero ed arretrato
Dobbiamo senza rimpianti per l'intervento straordinario ridisegnare le coordinate dello sviluppo regionale del Mezzogiorno vincendo al tempo stesso la scommessa della grande rivoluzione Kell ordinarietà
La normalità nelle città del Mezzogiorno
Perché è qui che bisogna intervenire modulando orizzontalmente e verticalmente gli interventi decisori e finanziari affinché il Paese abbia un modello di sviluppo competitivo
E dentro questo sviluppo far competere anche il Mezzogiorno
Ciò è dimostrato dal fatto che esiste certo un ritardo dello sviluppo del Mezzogiorno dal Centro-Nord ma ci sono profonde diversità tra le regioni del Mezzogiorno i all'interno delle stesse tra diverse subalare insomma se è vero che il Mezzogiorno è chiamato ad un salto ad una rincorsa verso le aree più accelerati e competitive
Cominciano ad esserci sintomi e ciò è estremamente positivo di competizioni concorrenza tra le stesse aree del Mezzogiorno
L'obiettivo primario quindi rendere conveniente nel Mezzogiorno per l'impresa
Convenienza d'impresa e creazione di lavoro un Mezzogiorno conveniente per i suoi standard di vivibilità
Per le intraprese per la qualità della forza lavoro per le sue intelligenze perché occorre dircelo l'Europa non ci farà spunto e soprattutto lo sviluppo attraverso l'impresa si dirige sempre più dove c'è la convenienza e soprattutto è lo sviluppo di impresa che crea lavoro non certo le vecchie suggestioni clientelari
Parassitario massimaliste che hanno generato tanti danni all'efficienza della pubblica amministrazione e degli enti locali
Su questo non può esserci alle regia lo dico francamente ad Amato a concordare con le associazioni delle imprese
Perché si affermi anche una nuova cultura del sindacato
Dovremo convivere quindi in un sistema più competitivo più duro e meno manipolabile perché queste la competizione tra territori e non c'è alternativa autarchica nello scenario competitivo
Ma il sindacato pensa che possiamo giocare con decisione lei nuove consapevolezze dei compiti che spettano al governo centrale agli enti locali alle rappresentanze sociali
Possiamo insomma esibire sulla scorta delle esperienze di questi ultimi anni il cambiamento genetico e culturale
Del Mezzogiorno ovvero la consapevolezza che sale dalla società a dedurre dalle istituzioni meridionali
Dei compiti che spettano ad essi una visione innovata quindi dello sviluppo non statalista nel liberista in cui ciascuno fa la sua parte con uno Stato regolatore
Uno Stato che risponda però alla coltura dell'asporto sociale politico istituzionale economico
Che rimandi ad una logica unitaria e modulata in cui siano chiari gli obiettivi le responsabilità le risorse i tempi solo con questi impianto poteva accelerare il cambiamento e governarlo
D'altra parte riscrivere il governo dello sviluppo la sua qualità e quantità lottare la disoccupazione giovanile è quella di lunga durata
Migliorare la qualità urbana rendere le città sicure per i cittadini rappresentano certo questioni nazionali ma attraverso una tempo stesso l'Europa
Anche se tutto ciò non assolve le responsabilità tutte nazionali
Di un Paese spaccato in due dalla disoccupazione dalla sicurezza dagli standard del Welfare municipali
Ma se questa è la stagione in cui bisogna ridefinire qualità dello sviluppo competitività del sistema produttivo e dei territori regionali lotta alla disoccupazione come coniugare indirizzi generali dell'Unione Europea
Politiche nazionali e regionali
Come rimuovere quel sentimento diffuso nel Paese e forse anche nel parlamento di ostilità verso gli interventi pubblici nel Mezzogiorno
E necessario insistere nella delegificazione nella semplificazione amministrativa nel decentramento istituzionale nell'ammodernamento della pubblica amministrazione
Gli enti locali a partire dalle regioni devono essere investiti da profonde innovazioni capacità istituzionali programmatorie di funzionamento
Devono essere soggetti attivi dello sviluppo locale capaci di qualificare la spinta assicurare moderni servizi ai cittadini pianificare tutelare l'ambiente e il territorio ma devono soprattutto essere alfabetizzati alle opportunità nazionali e comunitari un soggetto amico quindi e non che scoraggi lo sviluppo di impresa
Questa al tempo spesso la sfida lanciata dai nuovi sindaci e qui è vero che D'Amato ha parlato di Bassolino ministro io penso al Bassolino sindaco
Ma gli enti locali va chiesta anche una capacità di progettazione che nel recente passato non sempre hanno dimostrato e quanto ne hanno avuta con la vecchia cultura di opzionare risorse statali o comunitarie
Si sono dimostrati incapaci di spenderle o qualificarli occorre inoltre mantenere alta la spinta della società civile meridionale a cooperare per l'interesse generale
Sviluppando lo spirito partecipativo ed associativo implementare insomma tutte le occasioni di contaminazioni virtuose con il partenariato
Bisogna sostenere e qualificare le piccole e medie aziende locali quelle di tutti i settori produttivi nessuno escluso soprattutto quelle specializzate territorialmente in distretti i Novate e rivolti all'esportazione assumere un'azione esplicita incentivante ma conclusiva ben oltre la ridondanza di certa letteratura per accompagnare l'emersione dal sommerso che altera la concorrenza e nega i diritti ai lavoratori
E la Campania né aria per eccellenza ma nel Mezzogiorno così come a Napoli e in Campania sia localizzata anche grande industria competitiva e da queste che bisogna partire
Perché se dimostrano come sia possibile produrre ebbene nel Mezzogiorno e sono esse che spesso hanno accompagnato la natalità di nuova imprenditoria locale
è il caso qui in Campania dell'industria aeronautica del materiale di sistemi ferroviari e delle telecomunicazioni innovative ed in questa direzione vanno assicurati incentivi certi e rapidi al lavoro e al capitale
Capaci di rendere anche attraverso ciò conveniente fare impresa nel Mezzogiorno l'esatto contrario di come si fa ancora oggi dando incentivi laddove il lavoro abbonda
E le imprese non riescono a svilupparsi
Ma tutto ciò sarebbe vano se il governo non accelerasse gli investimenti nelle infrastrutture di Rete
Pesanti e pensanti nel patrimonio culturale ed ambientale nella formazione di intelligenze della sicurezza e della modernizzazione della pubblica amministrazione
Tutto ciò può e deve avere un riscontro nel territorio
Ed è qui che bisogna ripensare se è così son d'accordo con D'Amato semplificando e selezionando e non rimuovendo la programmazione negoziata
Occorre impegnare il governo il ministro Bassolino ad una rivisitazione in tempi rapidi di questa esperienza capitalizzando quella fatta una cosa è certa
Nulla era sembrato più rapido delle occupazioni di sviluppo locale e nulla si è rivelato più lento e farraginoso
Lentezza nel governo abnormità empi nelle istruttorie eccessiva invadenza in qualche caso di sindaci o consigli comunali hanno fatto rimettere in il secondo piano le ragioni dello sviluppo
E quando tutto ciò sembrava pronto per partire sono spuntati i burocrati i soprintendenti
Per inchiodare al palo iniziative imprendibili
Imprendibile concludendo e in questo intreccio stretto tra accelerazioni e dell'intervento pubblico e promozione dello sviluppo locale e si colloca la cooperazione la concertazione tra le imprese il sindacato e gli enti locali
Un intervento pubblico quindi e rappresentanze dei bisogni e delle responsabilità locali
Dentro questo unico il sindacato non è spettatore passivo deve davvero essere confederale
Ovvero tutelare l'interesse generale a partire dall'unica grande priorità creare condizioni nuove alla lotta alla disoccupazione e creare convenienza d'impresa nel Mezzogiorno
Farlo significa concorrere a riformare il vecchio quadro di riferimento dell'intervento nel Mezzogiorno
Essere protagonista di questo cambiamento non solo con la tradizionale azione contrattuale rivendicativa
Ma concorrere con gli altri soggetti ad individuare obiettivi di sviluppo Progetti spingere per qualificare spendere le risorse pubblico
Pubbliche soprattutto pretendere la vera grande innovazione strategica misurare lo stato di avanzamenti e delle responsabilità dei diversi progetti
Come dire essere il sindacato soggetto attivo di un nuovo fronte partecipativo e concertativo
Saremo più credibili come sindacato confederale se proprio da questo convegno di Napoli rilanciarsi ma a tutto campo la convinzione che sempre più vogliamo concorrere insieme ad altri e soprattutto a fronte di investimenti a rendere conveniente venire nel Mezzogiorno le flessibilità in questa direzione non sono né una ricetta Teo maturo gita né per noi il diavolo
Devono essere perseguite perché anche con esse ci possa essere un moderno sindacato chi non ha paura di contrattare nuove e più moderne relazioni industriali
Mac certo che soprattutto qui nel Mezzogiorno non ci sottrarremo a concorrere con voi a liquidare dal limbo indistinto della retorica una nuova stagione di sviluppo e di occupazione nel Mezzogiorno
Mentre portante che questa sia per ciascuno di noi non più la stagione del dire ma la stagione del fare perché ogni giorno si possano intanto dire tutto sul Mezzogiorno ma fare qualcosa per il Mezzogiorno
Il prossimo intervento recepire Valassi per presente razionale dell'Ance
Abbiamo ancora cinque interventi se se rimaniamo in cinque minuti ce la facciamo tutti anche perché il ministro settore andare via quindi prego tutti gli amici una rapidità e Kilian
Io sicuramente sarò facilitato perché rappresento un'associazione un settore che mai come in questo momento credo nel Paese e nel Mezzogiorno è ritenuto da tutti fondamentale
Che proprio questo proposito io voglio ringraziare il sindaco Bassolino il ministro Bassolino perché nel mio settore importante sia la figura del sindaco che la figura del ministro
Qualche riflessione l'eliminazione dei cambi intracomunitari esporrà a ciascuna economia regionale dell'Unione Europea ad una maggiore concorrenza da parte di tutte le altre
Non solo nell'offerta dei prodotti ma anche nell'offerta di fattori di localizzazione delle nuove attività
E una dislocazione di quelle esistenti verso le Regioni che offrono fattori di localizzazione più vantaggiosi
Se il Mezzogiorno non fosse fra queste
E certo che ne subirebbe pesanti conseguenze negative
E sotto questo profilo già oggi le condizioni del Mezzogiorno risultano purtroppo del tutto periferiche
Infatti nel novantasei nell'area si localizzava appena l'otto per cento di tutta l'occupazione generata in Italia da imprese partecipate dal capitale estero
La riforma dei fondi strutturali europei non tenderà certamente a favorire il Mezzogiorno in quanto le regioni ammesse agli interventi europei saranno infatti selezionate
Mediante un'applicazione molto più rigorosa che nel passato
Tale previsione previsione rende allora ancor più urgenti il recupero di efficienza nella gestione pubblica delle già ridotte risorse disponibili
L'ingresso inoltre nell'Unione Europea ripresi a basso costo del lavoro modificherà le scelte degli investitori a tutto vantare svantaggio del Mezzogiorno
Dobbiamo infatti sottolineare che negli ultimi dieci anni la caduta degli investimenti è stata purtroppo continua e generalizzata posto cento l'indice degli investimenti nel mille novecentonovanta
Nel caso dell'industria questi sono scesi del dieci per cento e nel caso delle costruzioni addirittura del quaranta per cento
Il tasso di disoccupazione e aumentato passando dal diciassette virgola cinque nel novantatré al ventidue virgola due nel novantasette
E nel caso dei giovani la disoccupazione interessa oltre la metà della forza lavoro
Il settore delle costruzioni è sicuramente fra quei settori posti ad essere determinanti per lo sviluppo e la ripresa
E volendo trascurare il sin troppo noti affetti di moltiplicazioni di nuovi investimenti di nuova in occupazione che sono propri del settore
Il rilancio delle costruzioni deve perseguire ben precisi obiettivi di modernizzazione del Paese
Come ad esempio rendere il territorio idoneo ad ospitare le attività terziarie questo significa intervenire nel campo della riqualificazione urbana delle reti delle opere di interesse collettivo
Provvedere alla manutenzione a recupero alla valorizzazione del patrimonio storico ambientale
Vuol dire completare il rifacimento o in alcuni casi attuarlo addirittura della rete idrica colmando i gravi ritardi accumulati dal campo dell'approvvigionamento di queste risorse
In questi credo che molte citare asciutte l'acqua sia ancora razionata io ricordo
Di avere partecipato alla formazione della legge Galli in quanto cali oltretutto era anche un amico e proveniente dal mio territorio nutrivamo molte speranze che da quel momento ci fosse la possibilità di una progettualità di una pianificazione che portasse alla realizzazione
Oggi forse siamo alla condizioni di vedere attuato una parte di questo processo
Si può provvedere ad eliminare le diffuse da ampie situazioni di inquinamento soprattutto idrico si può costruire tutte le infrastrutture necessarie a valorizzare la risorsa economica per eccellenza quale il turismo ma potrei continuare all'infinito
Ecco allora la centralità strategica delle costruzioni e dell'economia riconosciuta da tutti
E credo che è testimonianza di questo riconoscimento sia importante per noi sia nuovo orientamento politico a favore del settore
Non solo pro i programmi dagli ultimi due governi certamente quello di Prodi e questo di D'Alema in particolare che ha fatto col settore delle costruzione uscio munito molto importante non più tardi di quindici giorni fa
Ma anche la tesi del commissario Monti secondo la quale occorre distinguere tra dei pc
Da spese correnti e dei pc da spese per investimenti il monito della Banca d'Italia circa la necessità di rilanciare gli investimenti in costruzione per lo sviluppo l'occupazione
La richiesta di tutte le confederazioni di rilancio degli investimenti in infrastrutture come azione di contrasto alla temuta recessione
Credo sia giusto dare atto al governo dalla volontà di ieri di orientare le priorità della manovra e Como no mica nella direzione delle infrastrutture dell'ambiente
La recente delibera del CIPE e quella del ventuno aprile che assegni tre mila cinquecento miliardi al completamento di opere nel Mezzogiorno né deve essere una prova concreta
Questa delibera è frutto di meccanismi decisionali che hanno caratterizzato la nuova programmazione delle aree depresse
Noi siamo certi questo di questo ci auguriamo ma faremo di tutto perché succeda che le nuove procedure previste dalla delibera CIPE del luglio novantotto
Si realizzi effettivamente con le nuove procedure si realizzi effettivamente maggiore efficienza nell'utilizzo di questa somma grazie al fatto che le amministrazioni sono messe in concorrenza fra loro
Credo che si debba dare atto che da molti anni lance d'altra parte il dottor Barca ne è al corrente ha posto al centro dalla suo riflessione il progresso problema della programmazione e l'attuazione degli interventi sul territorio
Per poter far davvero ripartire gli investimenti in particolare nel Sud
Una coprogrammazione consapevole ed una seria progettazione che deve essere accompagnata da un efficace monitoraggio mi ha fatto piacere sentire questa sottolineatura anche da parte del sindacato
Che permettono approfondita conoscenza dell'attività delle singole amministrazioni e renda possibile individuare quindi eliminare tutti i colli di bottiglia che impediscono l'attuazione degli interventi
Precise indicazioni in questo senso erano d'altra parte contenute nel nostro piano delle costruzioni che presentammo nel novantasei
Indicazioni che sono state confermate nei successivi dossier presentati al Governo in questi anni
Purtroppo di buone intenzioni si scontra
Contro quello che il presidente D'Alema chiamato il nemico invisibile cioè la pubblica amministrazione
E a questo punto che ci potrebbe rilevare determinante io ne sono convinto il sistema camerale il sistema camerale insieme la rappresentanza delle parti sociali
Ma il maggiormente
Misure ma in maggior misura di queste ultime per il ruolo istituzionale che riveste potrebbe e dovrebbe svolgere un importante ruolo di cerniera fra esigenze infrastrutturale le risposte della pubblica amministrazione locale statale
In particolare il sistema delle camere di commercio
Potrebbe e dovrebbe potenziare o creare dove ciò non fosse per già presente un'attività di supporto alle amministrazioni locali per quanto riguarda la loro responsabilità di organizzazione degli interventi ai fini del finanziamento sia nazionale che europeo
E forse qualche passaggio mi pare si possa verificare già nella giornata di oggi
Dovrebbe verificare l'esistenza di specifiche carenze di opere dando vita ad un confronto permanente con la rappresentanza imprenditoriale e con il sindacato
Si tratta in definitiva di colmare il distacco sempre esistito soprattutto nel Mezzogiorno fra la società civile che esprime l'esigenza di opere e l'apparato pubblico preposto a fornire una risposta adeguata
Il sistema camerale ha già maturato questa grande esperienza in questo ruolo di cerniera fra Stato e società civile
Esso possiede tutto il know how organizzativo necessario e le sue risorse professionali sono già collaudate nel confronto fra fra la pubblica amministrazione con i settori economici
Si tratta forse di imprimere ancora una più precisa finalizzazione della sua attività verso questo obiettivo
Un campo di intervento prioritario e certamente quello della formazione delle strutture pubbliche specialmente quelle responsabili del territorio
A questo specifico obiettivo dovranno allora essere mirate le risorse finanziarie europee
Del cui utilizzo il sistema camerale sicuramente a profonda esperienza grazie
Prossimo intervento Paolo Melfa segretario nazionale della casa
Raccomando ai cinque minuti grazie
Buongiorno io sarò ancora più telegrafico dei cinque minuti perché dopo che nel corso della mattinata abbiamo sentito molte considerazioni abbiamo sentito molte cose io vorrei solo ringraziare l'Unioncamere per non chiamare regionale
Per l'opportunità che ci viene offerta ringrazio il presidente il segretario dell'ONU camere nazionale saluto il ministro Bassolino e l'onorevole barca e entro nel merito
Perché vorrei fare solamente dei brevi flash
Allora qui rispetto a
Quanto a avveniva dieci anni fa ho avuto il piacere di sentire che finalmente per il Mezzogiorno si incomincia a pensare ad un insieme ad una sinergia tra artigianato turismo commercio e agricoltura lei questo lo sosteniamo l'abbiamo sempre sostenuto se non altro negli ultimi dieci anni
Cercando di superare però alcuni problemi che a mio avviso di Mangano e e l'abbiamo sentito anche dagli interventi che interlocutori che ci hanno preceduto
Quello che volevo sottolineare però è che non è che solamente partendo dalla concertazione noi oggi già possiamo dire di avere fatto quel salto di qualità che la la base diciamo in basso diciamo dal dal dal territorio vengano che vengano sviluppati qui quelle necessità che tutti quanti sappiamo che solo ed unicamente il territorio può effettivamente sottolineare dire quali sono le necessità di sviluppo di una di una determinata opera di una determinata zona di una determinata la concertazione deve essere arricchita
Non è non è che solo attraverso l'elencazione dei problemi si riescono a superare gli stessi bisogna come ricordava giustamente l'onorevole barca faremo una valutazione però
Una valutazione del problema programmata programmato qui purtroppo fino ad oggi abbiamo avuto ben poche cose
Perché si è cercato sempre la ricetta magica di Terni che per il sud di uscissi in qualche maniera a risolvere i problemi questo non è vero perché quello che è valido in Campania può non essere valido
In Calabria quello che valido in Calabria può non essere valido di in assoluto per la Lucania
Allora innanzitutto cominciamo effettivamente a capire quali sono le esigenze del territorio non disperdendo quindi le opportunità
Che proprio quella sinergia tra le forze rappresentative che ho ricordato le forze sociali che ho ricordato un attimo fa possono essere e possono rappresentare lo sviluppo
Però due cose essenziali
Bisogna che vengano fatte e non lo può fare certamente ne è chi e sul territorio né tanto meno può venire
Se non dallo Stato
Nessuno ha ricordato la esigenza di sicurezza
Si è fatto un riferimento alla legalità
Ma la sicurezza del territorio altrettanto importante non si può pensare che la gente venga ad investire se non c'è la certezza e la sicurezza di quello che va indoor realtà ad affrontare non si creano le imprese non si creano i posti di lavoro se l'investimento non è garantito dallo Stato allora per adoperare le ricette che qui mi pare vengano in qualche maniera evocato più stato meno burocrazia più legalità più attenzione alla legalità
Infrastrutture altra cosa che da solo al Mezzogiorno sicuramente non può fare è stato ricordato da molti voglio solamente portare un esempio banalissimo da Bari a peggio Calabria c'è un solo treno rapido che ci vogliono undici nove e mezza per arrivare credo che questa la dica lunga su tutto il resto
Senza considerare che nella campagna in Campania per raggiungere alcune zone turistiche di elevatissimo interesse
Ci vogliono quaranta minuti di autostrada e tre ore e mezzo di strada che io non augurerei al peggior nemico e allora non parliamo del sesso degli angeli cerchiamo di andare sul territorio a vedere quali sono i problemi veri affrontiamo i problemi veri
Anche perché non posso non si può pensare che l'artigianato culturismo o addirittura l'agricoltura con i prodotti agroalimentari possano in qualche maniera avere uno sviluppo se non c'è qualcuno che ci va
è evidente che anche chi deve investire se non a la tranquillità che quel suo investimento diventi produttivo non dico immediato ma nel medio termine
è evidente che l'investimento non ci sarà evidente che si chiama da solo ed unicamente con la buona volontà che fino ad oggi ha dimostrato il Mezzogiorno
Di riprendersi con la voglia che ha di rinascere e di crescere al di fuori di quegli investimenti a pioggia che fino ad oggi ci sono stati e che abbiamo visto non sono serviti a niente
Io chiudo perché credo che anche se in maniera telegrafica abbia lasciato abbastanza elementi di valutazione noi siamo a disposizione anche veri in un tavolo a livello nazionale come ricordava il vice presidente D'Amato della Confindustria ad affrontare ma settorialmente per territorio i problemi altrimenti qui le ricette continueranno a piovere da tutte le parti ma passi in avanti non le faremo grazie
Grazie prossimo intervento vengano Orrico dalla Confesercenti
Vorrei
è uguale
Ringrazio per l'invito
E la Confesercenti ha accolto con interesse che disponibilità verso un sistema camerale che viviamo sempre di più come parte integrante del mondo delle piccole e medie imprese
Nel documento per il programma di sviluppo il Mezzogiorno stamattina barche diceva da un da una definizione al Mezzogiorno comune economia invito sottoscriviamo questa definizione nel senso del Mezzogiorno si è trovato un punto di svolta su un crinale che divide la possibilità di entrare in una nuova fase di crescita oppure di scivolare verso nuove forme di arretratezza
E questo nonostante si possa parlare di gli un mezzo giorni con la presenza di realtà dinamiche d'Italia in termini generali la situazione attuale dimostra il definitive esaurimento di un modello vecchio di politica economica che ha caratterizzato il Mezzogiorno ma al quale non si è trovata ancora un sostituto adeguati il problema è ben presente ci sempre almeno che nelle sue linee generali ci sta procedendo per tentativi per definire un nuovo modello un nuovo approccio rientra in questo quadro il varo dello dello del di Sviluppo Italia e le nuovo e la nuova programmazione dei fondi strutturali
Che novanta o metodi e contenuti sta cercando di integrare crescite coesione
L'ampia strumentazione costituita con la programmazione negoziata
Siamo per ora i primi passi della definizione di una nuova strategia di intervento ed è prematuro dare giudizi definitivi avvertiamo solo il rischio di non produrre quelle più riprodurre carrozzone assistenzialistici
Da un lato o dall'alto di affrontare con forza il nodo della pubblica amministrazione
Anche se questi anche se comunque in alcuni casi il giudizio sull'efficienza delle procedure sulla reale operatività di quanto avviene messe in campo abbastanza negativo
E il caso in particolare dei patti territoriali che stentano ancora ad hoc a dare una propria definizione concreti esiste dicevamo dura cosce la coscienza di una fase nuova
In cui si trova il momento in cui in più di cui la nuova politica generale del Mezzogiorno deve avere come missione quella di indurre la rottura e produrre una discontinuità
Come si è verificato in altre aree arretrate anche per i nostri mezzogiorno e debbono riuscire a catturare un sentiero di crescita accelerato di rincorsa verso le aree più sviluppato
I fattori determinanti di tali casi da tetti barche stamattina io Bret per brevità di tempo ne accenno soltanto la capacità di approfondire l'educazione a sistemi locali un'adeguata dotazione infrastrutturale una politica di attrazione al capitale esterno
L'ha deciso coperto dal mercato internazionale una valorizzazione e riqualificazione del patrimonio ambientale e storie
Se questi sono i punti di forza della Confesercenti rappresaglie
Forse i settori che la Confesercenti rappresenta il commercio turismo e servizi possono dare un contributo significativo alla nuova strategia di intervento
E si intreccia con quella che potrà venire dalle piccole e medie imprese maggiormente capaci di integrarsi con il territorio e dare luogo a dinamiche significative poste impone posizioni
Per raggiungere questo obiettivo e interventi di politica economica che ragionare debbono essere selettivi interventi devono essere selettivi e specificamente rivolte al Mezzogiorno non c'è il tempo per dare alcuni dati ma sicuramente anche la l'ampliamento e la
Gli interventi come la legge quattro otto otto che sono stata allargata al commercio turismo da sole non sono in grado di produrre effetti significativi
Basta pensare che nelle politiche del lavoro sono il dieci per cento dei contratti di apprendistato viene acceso nel sud e solo il venticinque per cento dei contratti di formazione lavoro vengono accese nel Mezzogiorno
Così come le leggi dei incentivazione delle imprese più di tipo automatico che cura notevole elementi positivi che riconosceva infatti ci siamo battuti perché per venissero estese alla alle ai nostri ai nostri sotto
Paolo concludo
Perché tengo veramente
Molto stretto commoventi un intervento che lascerò
Agli atti voglio soltanto
Sottolineare in questo momento
Il ruolo che possono avere le camere di commercio che non solo perché hanno organizzato questa importante iniziativa per quello che stanno svolgendo
Soprattutto in questi ultimi in questi ultimi anni hanno svolto e svolgono un ruolo sempre più di servizi e assistenza alle variabili aziendale svolgendo tra l'altro l'importante funzione di raccordo e di coordinamento
Tra l'amministrazione statale gli enti locali e le associazioni di categoria e per questo possono garantire la massima informazione per verificare lo stato di attuazione legislative in sede locale e per assicurare l'adeguamento della pubblica amministrazione grazie
Il prossimo intervento Giuliano Sciarrino responsabile area economica della cena
Buongiorno io in primo luogo porto i saluti e le scuse agli organizzatori ai presenti del segretario generale della CEI né a Sangalli che per un impegno imprevisto non ha potuto partecipare
Ai lavori di oggi
Voglio anche ringraziare gli organizzatori di questa iniziativa che dà l'occasione di un confronto in una fase importante
In cui non si discute soltanto
Di fondi strutturali erano programmazione fondi strutturali
Dell'Unione Europea ma di altre questioni a partire dalla redazione del patto sociale di Natale vitali anche rispetta la prospettiva di sviluppo del Mezzogiorno
Veniva ricordato anche l'intervento presso precedente la definizione che il documento di sintesi del lavoro dei tavolini settoriali
E regionali per la nuova programmazione fondi strutturali c'è una definizione che da della attuale situazione Mezzogiorno parlando di economia in bilico e quindi di questo bivio tra la possibilità di essere risucchiati in una situazione di marginalità e la possibilità invece di uno scatto con gli ambiti dove lo scatto dello sviluppo noi riteniamo ci siano tutte le potenzialità tutte le possibilità per questa seconda prospettiva cioè per lo per lo scatto dello sviluppo rappresentiamo un mondo di imprese artigiane di piccole e medie imprese
Che già
Ogni giorno aprendo bottega dimostrano di avere quell'anima che il ministro Ciampi chiedeva alle imprese nella nei giorni scorsi nella sessione di verifica del del patto sociale ce lo dimostrano di avere quell'anima tra l'altro misurandosi con la fatica che posta oggi in tutto il Paese soprattutto nel Mezzogiorno ed eccitare l'attività d'impresa per piccole imprese per imprese che si scontrano con ostacoli di ogni tipo di ogni tipo allo sviluppo
Detto questo però e ricordato che venivano portati anche stamane una serie di dati preoccupanti sulla situazione mezzogiorno che sono legati sia alla tasso di crescita viene ricordato che stabilmente da tempo più basso di quello del Centro-Nord ricordato il dato drammatico del tasso di disoccupazione
Però vedo molto opportunamente non sei interventi hanno anche sottolineato quella che come una realtà composita che ha vari aspetti anche di sviluppo varie situazioni che contraddicono questo quadro tutto in negativo che potrebbe venire dai dati dai dati complessivi
Allora rispetto a questo credo che il ragionamento che viene fatto anche rispettano la fase di programmazione dei fondi strutturali che è essenzialmente quello di
Soprattutto articolandolo rispetto a differenze che sono differenze marcate non solo di situazione proprietà solido ma proprio di traiettoria dello sviluppo sta in bocca tutta e tra le quali la piccola impresa artigliato hanno un ruolo fondamentale questo non preclude da parte nostra non c'è nessuna velleitarie se il centro del mondo sulla crudeltà di esclusiva
Diciamo soltanto che in molte di queste aree che dimostrano maggior dinamismo nel nel Mezzogiorno c'è un ruolo importante delle piccole imprese allora partire la vocazione territoriale vuol dire riconoscere anche quello che esiste
Certo c'è tutta la partita è stata ricordata con enfasi della dell'attrarre capitali e investimenti esteri a mezzogiorno però c'è invece un tessuto di piccole imprese di imprese
Che a volte già prefigurano degli embrioni diari distrettuali che va valorizzata da questo punto di vista anche rispetto agli assi di azione previsti per la nuova fase re fondi strutturali a noi va bene
La insistenza sulla parola valorizzazione delle risorse culturali e delle risorse naturali
Con una sola avvertenza
Per quanto riguarda soprattutto il turismo che deve essere uno degli assi centrali di azione però la vertenza è non passiamo da una sottovalutazione eccessiva in passato a un'empatia eccessiva oggi un grande paese come l'Italia e il Mezzogiorno è una grande parte di un grande Paese non può ovviamente vivere solo di turismo
Allora rispetto a questo noi riteniamo che gli altri due assegni
Che nella individuazione oro la marcia e fondi strutturali vengono
Indi indicati di quello dello lo sviluppo dei sistemi locali e quello del delle città siano altrettanto importanti quello dei sistemi locali essenzialmente rispetto al discorso già facevo non c'è ritorno cioè sulla già esistenza di un tessuto di piccole imprese che sono già possibili soggette lo sviluppo quello delle città in termini non soltanto come viene ricordato di un ambiente anche come offerta di servizi funziona lo sviluppo ma anche senza mente in termini di risanamento
Il documento della dipartimento sviluppo parla io credo opportunamente di De Torre deterioramento della vita associata che rappresentano attualmente in parte restando allora questo è un problema che riguarda non soltanto la qualità la vita ma anche la qualità dello sviluppo
Rispetto a quello non è una rivendicazione di bottega ma l'artigianato la sofferta anche di servizi alle alle alle città può essere può avere un ruolo importante un'ultima osservazione sulla concertazione
Mi sembra che è stato richiamato un po'in tutti gli interventi e segna un po'la qualità diversa di questa fase di avvio trova programmazione fondi strutturali rispetto al passato
La concertazione ha dato buona prova di sé è stato ricordato con il patto del novantatré forse ha avuto effetti meno positivi in altri momenti decreto paese ma il patto Nova tre da solo dimostra quanto sia strategica di fatto la concertazione rispetta la possibilità di incidere realmente sulle cose
Allora su questo dicevo c'è stato un avvio a nostro giudizio positivo di una fase concertativa in questo inizio di programmazione o ai fondi strutturali la nostra legazione organizzazioni del delle delle piccole per rapinato sono ovviamente disponibili
A contribuire a far crescere questo divario accettazione perché c'è un'esigenza che poi l'esito di tutto questo anche in termini della nuovo programma di sviluppo il Mezzogiorno sia non tanto la somma degli interessi portati ai vari soggetti ma la capacità anche di selezionare le idee lo l'opera è sorpresa c'è sicuramente un ruolo importante delle associazioni c'è un ruolo altrettanto importante del sistema camerale che dimostra con inizia con l'iniziativa di oggi e che averlo già colto di essere in grado di sviluppare lo ringrazio
Antonio Barone della Confartigianato vice presidente Confartigianato
Sono gli ultimi interventi un po'di pazienza e chiudiamo
Scusate quasi mi dispiace intervenire visto ricaricarla che Rita però in effetti l'Elenco ovviamente non mi riferiva relatore la Sose all'asta no assolutamente era una battuta per cercare un po'di evitare che la stanchezza perché ho visto l'attenzione con cui realmente questo commende o ci ha preso un po'tutti
Ho visto che c'è veramente da parte di tutti i presenti molto interessante
Io per sintetizzare meglio darò consegnerò l'intervento alla presidenza per evitare di sfiorare i sette otto minuti che in parte erano stati programmati per l'intervento cercando di dare solo alcune ulteriori indicazioni e un contributo che Confartigianato
Del resto sulla concertazione sia a livello nazionale che regionale
Stati cercando di portare avanti in perfetta sintonia con una nuova politica governativa che sta dando credo giaccone alla relazione del dottor Barca significativi momenti che ha in questo particolare momento raggiunto la tanto decantata concertazione
Siamo al bivio in ogni caso ci siamo c'è una gran mole di lavoro che hanno fatto tutti da dal governo agli enti locali alle organizzazioni sindacali e senza dubbio anche a un ruolo ritrovato delle camere di commercio
L'Unioncamere oggi a senza dubbio centrato un obiettivo importante che è quello di fare per prima
Una iniziativa che ponesse per certi versi il momento che siede oggi visto inter calato tra interessi che sono ovviamente
Sulla concertazione su quello che lo sviluppo programmato
E in qualche modo
Lo sforzo che stiamo cercando di fare per rientrare sul tema
E il ruolo del sistema camerale in questo panorama che oggi si è cercato di mettere assieme e di cui indubbiamente la pesantezza
Della delle presenze perché era difficile diversamente non far partecipare alla corsa alla costruzione di questo programma le testimonianze delle varie organizzazioni
C'è senza dubbio motivi
Di profonda positività pelle che sono alcune indicazioni che da parte di alcuni relatori sono state esposte mi riferisco in particolare al numero delle imprese sempre più crescenti alla crescita anche del fattore esporta alla conferma che il distretto e le sue di natiche dinamiche rappresentano un fattore su cui potere tentare di attivare delle iniziative che fa parte appunto della concertazione
C'è poi da sottolineare
Quasi da parte di tutti la volontà concreta di individuare nella far presto per trovare
La possibilità di creare infrastrutture che sono larghi esigenza primaria per potere fare impresa visto che è un orientamento concreto è quello di fare impresa
Ma
Su questo argomento specifico le organizzazioni che si sono impegnate già nella concertazione hanno dato testimonianza concreta anche attraverso un esempio che possiamo citare che è quello di Manfredonia
In cui con dei progetti estremamente agevoli e facili siamo riusciti a a metter su un discorso estremamente importante per imprese che volevano attivarsi
Sulla subfornitura in modo particolare qua nella zona Campania c'è una potenzialità enorme su questo si sta cercando di portare avanti un sistema di programmazione
Ma ripeto primario il problema delle infrastrutture c'è stato l'intervento da parte delle banche cerco di concludere presidente brevissimamente
E quello delle banche e un
Problema annosissimo
Noi chiede chiarezza crediamo che proprio il sistema camerale così come è stato accennato
Nelle iniziative che sta intervenendo verso l'imprenditoria debba anche soprattutto rafforzare Secondo me incentivare non tanto i consorzi pubblici male cooperative di garanzia di settore
Dotandole delle masse critiche iniziali sufficienti per potere realmente dare queste possibilità concrete alle imprese e comunque completo dicendo questo che
Il sistema camerale
Che è il luogo ideale per fare sintesi di queste iniziative in piena sintonia con il sistema associativo
Deve sciogliere anche è un problema che credo sia importante per quello che abbiamo sentito dire cioè la possibilità mi pare d'aver capito della Camera di Commercio di organizzare dei nuovi punti informativi e di servizi presso il sistema camerale spesso bene questi sistemi sono senza dubbio importanti se però la logica dell'Offerta rispetto all'effettiva domanda
Sia a garantita in secondo luogo importante che il il bisogno che esiste nel Mezzogiorno di coinvolgere ovviamente il sistema associativo non deve essere considerato come fruitori i soggetti minori di questo sistema associativo
E da questo ruolo ritrovato che appunto di sinergia della Camera di commercio sono convinto che realmente ci possa essere un forte l'azione di il rilancio per quanto riguarda l'economia e lo sviluppo delle piccole imprese
Federico sposato vice presidente Confapi
Credo di essere l'ultimo quindi
Sono rapidissime cercherò soltanto con gli appunti presi
In che senso del Santissimo convegno di dare qualche momento di creare qualche momento di riflessione in più alta
Come Confapi come rappresentante delle industrie che sono sono il patrimonio la ricchezza del territorio e sono attività che producono beni reali
Sono distribuite su tutto il territorio nazionale se dovessi fare un
Analisi sulla loro crescita
Negli ultimi anni
Potrei sostenere che alcune piccole e medie industrie dell'area del Nord
Sono cresciute nel settore dell'esportazione
Sono cresciute nella loro ricchezza
Ma spesso sono diminuite in termini occupazionali
Il miracolo del nord est è stato sviluppato in gran parte delle dalle nostre imprese
E purtroppo stiamo osservando
Una
Fuoriuscita dai confini nazionali dell'attività lavorativa rimanendo in Italia l'attività progettuale
Mentre invece nel Meridione stiamo notando
Una crescita di piccole industrie
In determinate aree si è ricordata la Puglia ma è un'altra area nella quale stanno sviluppando se molte imprese e per esempio la Sardegna
Si sta riprendendo la Sicilia abbiamo ancora delle a fare abbastanza nere in Campania e in Calabria
Anche la Basilicata da dei segni di ripresa
Abbiamo di fronte alcuni dati che sono usciti fuori oggi il PIL all'uno e due per cento
Il pino all'uno e due per cento significa aumento di disoccupazione dobbiamo tener presente che ci sono dati che ormai sono consolidati si possono quasi considerate dati matematici
Al due per cento si mantiene l'occupazione al tre per cento si cresce l'uno e due indubbiamente indica calo di occupazione
Calori occupazione significa questo ce lo ha ricordato
Il presidente della Confcommercio
Calo dei consumi o almeno divaricazione dei consumi tra nord e sud dove c'è ricchezza dove c'è ricchezza dove c'è meno ricchezza
Questo significa adattare la produzione dei beni soprattutto da parte delle imprese allocate nelle aree meno ricche la produzione di beni meno costosi quindi meno competitivi sul mercato internazionale quindi significa questo punto scontrarci con alcune realtà che sono le realtà dei costi e dei prezzi
Realtà che sono state tirate fuori recentemente
Da altri
Le infrastrutture ma infrastrutture non significa soltanto infrastrutture stradali significa anche tutto quello che rappresenta nell'infrastruttura un servizio all'impresa perché questa abbia dei costi che sono gusti ombra dell'impresa accettabile concorrenziale con le altre imprese del mercato globale
Questo
Un uno dei
Problemi principali che tra l'altro si sono evidenziate nel Meridione con un caso eclatante che non è stato ricordato adesso martedì ricordano alla fine
Quindi non incentivi alle imprese
Patti territoriali perché questi siano integrati in un sistema che è un sistema di sviluppo infrastrutturale e disservizi sul territorio alle imprese di sviluppo dei cosiddetti Global Service perché l'impresa
Nasce cresce e si sviluppa sul territorio si ha la possibilità di avere costi convenienti per la realizzazione dei suoi prodotti se si realizzano determinati servizi faremo emergere anche il lavoro nero
Vado avanti rapidamente su altre considerazioni che ha fatto
Il dottor Barca sull'assegnazione celere sulle attività di monitoraggio per quanto riguarda i fondi strutturali
Noè e ci auguriamo che questo finalmente avvenga doveva avvenire nel novantatré e nel novantaquattro questo non è avvenuto
Rimproveri sul fondo sul fatto che esistessero risorse non spese sul territorio li abbiamo avuti anche dalle massime autorità dello Stato
Speriamo che adesso queste vengano spesi che ci sia un'attività di monitoraggio perché vengano spesi bene ricordiamoci che c'è una attività legata imprenditoriale legata a questi fondi che è poi legata al benessere e all'occupazione
Chiudo perché mi sembra non ci siano non ci sia un ulteriore tempo ma volevo ricordare un fatto abbastanza interessante tenete presente la realtà di Gioia Tauro pochi l'hanno esaminata la realtà di Gioia Tauro è una realtà stranissima
Che ha fatto emergere un problema
Gioia Tauro ha incrociato le rotte delle navi che venivano dal Medio Oriente
Queste navi hanno ritenuto conveniente non trasferire via mare le merci attraverso lo stretto di Gibilterra ma attraversare la penisola italiana e andarsene verso i mercati europei
La le tecnologie Gioia Tauro permettono di fare questa questa attività in maniera rapida ed economica si trasferisce il container da una grande nave container a una piccola nave ventenne che porta le i container le merci così ripartite nei porti che si stanno attrezzando nell'Italia che va dalla Toscana in su cioè in quell'Italia che infrastruttura mente governabile ed economica
Questo significa costruire intorno alle aree portuali dei porti di Livorno spezza di Genova di Ravenna eccetera un'attività industriale che lavorerà quello che il contender porta sul territorio tutto questo non è avvenuto a Gioia Tauro
Dov'è avvenuto agitata loro parcheggiata allora assolutamente carente di infrastrutture sull'interno del porto questo è il tipico esempio di qualcosa che potrebbe il Italia funzionare perché sia un sistema integrato col resto del Paese su con l'Europa io aggiungerei
A questo titolo il ruolo del sistema Italia in Europa e di considerare quello che può essere lo sviluppo nel Mediterraneo del nostro territorio della nostra attività per il mercato interno europeo per il mercato del Mediterraneo
Buttato lì qualche idea spero che sponsorizza grazie
Allora sia dell'ultimo intervento Idle Giampaolo quale acini Compagnia delle opere
Intanto ringrazio dell'invito porto saluto delle nostro presidente professor Vittadini che lo dice che non è riuscito a intervenire
Io dovesse brevissimo per forza Virzì viste le circostanze vista allora quindi soltanto veramente due battute io credo che per le
Per poter parlare di sviluppo e occupazione e Mezzogiorno opere innanzitutto andare a vedere
Qual è qual è stata nel passato di vicino all'esperienza del nostro Paese come mai in un Paese come l'Italia che è uscito distrutto da una guerra mondiale è riuscito a a rimettersi in piedi perché per per una cultura per una per una posizione determinata da grandi movimenti reali dall'attenzione dal valore della persona
Dal gusto di una costruzione di una creatività la tendenza a mettersi insieme un associazionismo molto diffuso
Questo è stata la la spina dorsale delle Hilton nostro paese in particolare quello che ha determinato quel tessuto di di piccole e medie in prese che hanno consentito al nostro Paese di andare avanti
Questo che è stato in passato noi come Compagnia delle opere gli abbiamo dato sinteticamente un nome una parola che che io oggi ho sentito da più persone ripetere la parola sussidiarietà cioè il primato della persona
Il il valore della persona che l'aggregazione di sociali non faccia una comunità di livello superiore quello che può essere fatto da una comunità divenne inferiore per questo sono rimasto colpito quando il dottor Barca diceva appunto che la sussidiarietà non è un passo indietro ma è un passo avanti per questo noi abbiamo sempre detto che più società fa bene allo Stato
In questa in questa logica in questo spirito
Devo dire che noi nel sud del Meridione ci siamo sempre stati abbiamo sempre costruito abbiamo sempre favorito che imprenditori del Nord venissero ad investire al Sud è questa generato delle delle imprese ha generato delle delle occasioni di lavoro adesso che sentiamo dire sinteticamente da parte de del governo di questa apertura di questa scommessa sul Sud non possiamo che essere contenti non possiamo che chi unirci a questo tentativo
Il dottor Barca stamattina diceva
La l'amministrazione centrale
Deve occuparsi di Indirizzo di supporto tecnico e di monitoraggio questo ci trova e non e non della gestione del come e del dove costruire questo ci trova totalmente d'accordo io credo che che senza
Che senza questo spirito che è stato anche è ripreso sinteticamente dal presidente del Consiglio D'Alema nel corso dell'ultima verifica del patto sociale il ventidue aprile scorso quando diceva che la forza dell'Italia e nelle viscere della Società italiana più che né l'autorevolezza delle istituzioni
Senza questo spirito non sia possibile nessuna rinascerà del Sud da parte nostra
Siamo convinti che con questa concezione con questo spirito è possibile ripartire e continuare a lavorare grazie
Ringraziamo preghiamo tutte le persone che sono all'esterno di entrare per la conclusione del ministro
Sposa
Bene ma io vorrei innanzitutto esprimere
Il mio forte apprezzamento per questa iniziativa
Sia per il tema che affrontiamo
Lo sviluppo del Mezzogiorno e l'occupazione
Sia per il momento nel quale questa iniziativa indetta
Dalla Camera di Commercio dalle Camere di commercio si svolge
Mi sembra che possiamo dire di aver evitato un rischio che altre volte si corre quello di avere un confronto tra di noi un po'fermo
Un po'fisso su se stesso
Senza vedere
I fatti che cambiano le cose che mutano
Perciò il confronto di oggi era ed è stato molto importante
Perché noi siamo ad un passaggio per molti aspetti decisivo come giustamente e con grande efficacia sottolineato Fabrizio Barca e poi lo hanno fatto molti interventi
Siamo ad un passaggio in gran parte decisivo nel senso che ciò che avverrà nei prossimi mesi
Inciderà sul futuro del Mezzogiorno d'Italia per lunghi anni e per un periodo serio davanti a lui
E inciderà
Nel bene oppure nel male
E noi dobbiamo ben saperlo
Il passaggio delicato e molto impegnativo nel quale stiamo è un po'come è successo altre volte nella storia del Mezzogiorno e del Paese
In alcuni anni Tree momenti determinanti DC Silvia
Fu così nell'immediato dopoguerra
Quando
Iniziò la politica dell'intervento straordinario
Che poi è stata a lungo discussa ma che non c'è dubbio
A guardarla tanti e tanti anni dopo
Che ebbe soprattutto nella sua fase iniziale
Diversi aspetti positivi
Fu allora il tentativo di immettere in un Paese come il nostro nel Mezzogiorno
Quello che in quegli anni era il meglio delle teorie economiche e anche della moderna sociologia anglosassone ed internazionale
Poi l'intervento straordinario avuto
Diverse fasi diversi cicli
E come fu positiva la sua fase iniziale così quella finale fu pesantemente negativa
Perché da i fattori positivi iniziali via via l'intervento straordinario si trasformò e alla fine diventò come sappiamo uno dei fattori più potenti di corruzione della vita politica e civile meridionale
Però in quell'immediato dopoguerra noi
Ci giocammo un
Molto degli anni successivi
Fu così negli anni Sessanta
Quando uno sviluppo diseguale si accentuò
Avemmo la grande ondata e migratorie dal Mezzogiorno verso il Nord
Che poi si è scontata per tanti e tanti anni
E così è stato con la fine dell'intervento straordinario della Cassa per il Mezzogiorno
Credo che molti di noi in questa stanza
Guardano senza alcuna Nostalgia questa fine della casse dell'intervento straordinario
Però è indubbio
Che quella fine giusta
Non si è accompagnata per diversi anni a nuove politiche ordinarie verso il mezzogiorno di
E noi abbiamo avuto anni difficili e pesanti per l'economia meridionale
Moriva qualcosa che non serviva più
Ma contemporaneamente non nascevano politiche nuove in nuovi strumenti per il Mezzogiorno d'Italia
E noi adesso siamo
Di nuovo ad un appuntamento impegnativo
Dopo una lunga fase di stagnazione
E dopo che per diversi anni
Le regioni meridionali hanno usato i fondi europei e strutturali
Per il sette per cento
Dei fondi che potevano essere utilizzati ed è investì
E qui c'è a mio avviso
Una delle ragioni del nostro ritardo rispetto ad altri paesi europei
Mi riferisco non solo all'Irlanda
Ma mi riferisco anche a Paesi come la Spagna e Portogallo
Che hanno avuto una crescita più alta dell'Italia e soprattutto del Mezzogiorno d'Italia anche grazie ad una sapiente intelligente utilizzazione dei fondi comunitari e strutturale
Adesso per di più secondo me Fabrizio Barca ha fatto molto bene insiste lui
Con l'euro e nell'Europa dell'euro
Noi siamo ad un appuntamento stringente il mezzogiorno e in mare aperto
Qui c'è stato un punto di discussione fra noi
Nel mezzogiorno e nel Paese
Se è stato giusto
Forzare la situazione
E avere una partecipazione fin dall'inizio del mezzogiorno e dell'Italia dentro l'Europa
Del
La mia opinione è che sia stato giusto
Anche vedendo i prezzi che si è andati a pagare
E che noi sbaglia Rimbaud hanno un vedere
Però ora noi siamo in mare per
Senza l'ingresso e la partecipazione all'Euro noi saremmo stati fermi sulla vecchia spiaggia meridionale
In mare aperto si può anche affogare
E noi dobbiamo saperlo
Per dieci anni il Mezzogiorno è cresciuto dello zero virgola cinque per cento
Una lunga stagnazione quasi nulla
Il mare aperto
O si va avanti
E seriamente in modo consistente oppure non c'è neppure la tranquilla stagnazione DG ultimi dieci anni
Perciò l'appuntamento enorme
Noi stiamo lavorando dobbiamo lavorare assieme
Perché nell'Europa dell'euro il Mezzogiorno e l'Italia
Possono cominciare un cammino nuovo e diverso
Abbiamo alcune novità
Che io non sono nel modo più assoluto per gonfiare per enfatizzare però abbiamo alcune novità sulle quali dobbiamo riflettere proprio per non avere tra di noi un con un confronto fermo e immobile su se stesso alcune novità
Con un tasso di crescita modestissimo
Lo zero virgola tre
Noi abbiamo avuto per la prima volta ed è materia di riflessione
Non
Un minor numero di occupati
Ma con un tasso modestissimo di crescita lo zero virgola tre abbiamo avuto
Mille novecentonovantotto
Poco molto poco
Ma abbiamo avuto per la prima volta il segno più
Per quello che riguarda gli occupati
Centocinquantanove mila e seicento più siero virgola sette
Per la prima volta dopo molti anni
Con un tasso di crescita molto modesto
Ed è interessante guardare dentro questo dato
Abbiamo avuto un po'di occupazione in più nel Mezzogiorno
Più che nel Mezzogiorno nel Centro-Nord
L'abbiamo avuta l'occupazione in più questi centocinquantanove mila e seicento
Nell'industria
Tutta Presa
Poi dentro l'industria abbiamo avuto un calo nella grande industria è uno mentre la piccola e media industria
Soprattutto nei servizi
Mentre invece abbiamo avuto meno due per cento per quello che riguarda gli occupati nel settore delle costruzioni
Che anche nel mille novecentonovantotto hanno avuto
Un momento molto difficile
Significa
Che senza il meno due per cento rese Ettore delle costruzioni
Noi saremmo stati ben più dello zero virgola sette per cento in più
E dunque questo significa che sul settore delle costruzioni noi dobbiamo investire con forza e con intelligenza
E
Che cosa sono stati questi centocinquantanove mila e seicento occupati in più che abbiamo avuto con il modesto tasso di crescita dello zero virgola tre
Li abbiamo avuti come part-time
E come contratti di lavoro a tempo determinato
Tra di noi dobbiamo fare una discussione schietta solo forme di lavoro
Importante
Non possono essere soltanto queste le forme di lavoro
Ma queste sono forme di lavoro
è il primo risultato
E la flessibilità che comincia ad esserci nel mercato del lavoro
E su questa strada noi dobbiamo fare assai di più è meglio
è per questa ragione che nei giorni scorsi ho firmato un decreto
Che può avere una sua importanza
Per il Paese per il Mezzogiorno d'Italia
è un decreto che per la prima volta
Andiamo
Il part-time più lungo
Da ventiquattro a ventotto ore
E anche fino a trentadue ore
è una di quelle forme di lavoro che in Olanda e nei Paesi Bassi
è stata sperimentata con grande successo
In Olanda nel giro di quattro cinque anni
Abbiamo avuto un milione di occupati con il part-time lungo e con il part-time più breve
Un milione
In quattro cinque anni
In Olanda
Il decreto
Agisce su tutto il territorio nazionale
Perché noi siamo dentro le normative europee
Prevede sgravi previdenziali seri per tutto il Paese
Però per la prima volta
Io ho messo come parametro essenziale e fondamentale il tasso di disoccupazione regionale
Chiese e grandi sono uguali
In Campania nel Trentino Alto Adige ma non li assegneremo le risorse più consistenti alle regioni alle province italiane dove il tasso di disoccupazione e più alto
Più risorse investiremo in questo modo
E più possiamo andare ben oltre
I centocinquantanove mila e seicento
Del mille novecento e novantotto
Ho usato questo degrado sul part-time ma legislazione attuale
Ma altre forme di giusta flessibilità
Potremo usare nelle prossime settimane
Coll'ed è lei che che il Parlamento deve darci
In materia di riforma degli ammortizzatori
E di riordino degli incentivi
Faccio qualche altro esempio
Con queste tele che come io ho usato molto adesso il part-time in ingresso per giovani e donne part-time lungo
Potremo sperimentare il part-time in uscita
Come alternativa alla lunga strada italiana dei prepensionamenti
Strada che ci ha fatto diminuire il tasso degli occupati e ha fatto gonfiare le casse dello Stato
Perché se io posso fare
Metà lavoro per tanti lavoratori
E prime parziali forme
Previdenziale
Io posso mettere in campo un altro strumento utile
Assieme alla formazione per tanti lavoratori che hanno quaranta e cinquant'anni
Perché a quaranta cinquanta anni e non si può diventare inattesi e andare pensionamenti anticipati
Con queste forme
Di moderna e giusta flessibilità parta il molo un po'in ingresso e in uscita
E part-time che ti lungo che tiene conto anche delle esigenze di tanti giovani di tante donne
Perché tante donne possono lavorare con ventiquattro ventotto ore
Cioè
è il lavoro ha un'aria o ridotto
Lavoro nero a orario ridotto
Si percepisce
Un po'di meno
Del lavoro a tempo pieno ma si lavora anche un po'di meno come orario
E se posso dirlo in questo modo
è orario di ingresso anche
Soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia
Per avere
Oltre alle forme salariale dei contratti Daria e dei patti territoriali
Forme di incentivi sull'orario che possono riguardare l'insieme del territorio
Perché questo può aiutarci ad elevare il tasso di ogni degli occupate
Questione che noi in Italia siamo abituati
Sbagliando
A guardare con minore attenzione del tasso di disoccupazione e io vorrei dire una cosa con la schiettezza
Il problema vero del mezzogiorno e dell'Italia
E alzare via via gradualmente di molto il tasso degli occupati
è il vero tasso da guardare
In tutti i Paesi civili
E questo perché anche alzandovi Elia di molto il tasso degli occupati noi continueremo ad aderire
Solo di di Margotti possono pensare il contrario
Per un lungo numero di anni
Un tasso di disoccupazione abbastanza elevato e per la semplice ragione che anche alzando la cosa più indispensabile il tasso degli occupati noi continueremo ad avere nei prossimi anni tanti giovani e tante ragazze meridionali che giustamente e finalmente a differenza degli anni cinquanta e sessanta entrano sul mercato del lavoro
Perché non vogliono essere casalinghe
Molti soltanto ma vogliono essere donne e lavoratrici Autori
Alzare il tasso di occupazione
E noi lo ha alziamo
Attraverso una giusta combinazione
Di flessibilità delle mercato del lavoro
E di crescita più alta e sostenuto
Sono le due gambe che devono andare avanti assieme
Se con lo zero virgola tre
Abbiamo avuto più zero virgola sette di occupati
Io penso ai sostegni
Che con i due forme di part-time possiamo andare anche un po'oltre l'uno per cento in più
A regime i nuovi interventi che stiamo facendo in questi giorni
Ma se noi vogliamo andare
Nel Mezzogiorno come indispensabile
Ha un tasso di crescita dell'occupazione che sia non un poco più dell'uno per cento
Ma chi sia il due e mezzo il tre
E per il primo anni consecutivi e di seguito
Noi dobbiamo avere più flessibilità
E dobbiamo andare ben oltre
Quelle miserevole più zero virgola cinque che abbiamo avuto negli ultimi dieci anni di storia meridionale
Una crescita più alte sostenute per lunghi anni si parla molto dell'America
Beh io
Partecipò con pacatezza e anche con interesse al dibattito
Ma l'America
E due cose si è
è flessibilità
Come noi stiamo incominciando a fare perfino eccessiva
Ma per soli americana
Ma oltre a flessibilità grande l'America e il e il paese dove da nove anni consecutivi
Il prodotto interno lordo cresce di più del quattro per cento all'anno
Più del quattro per cento
Ancora in questi giorni
Mentre
Diversi economisti nel mondo prevedevano che gli Stati Uniti sarebbero scesi altri sotto il quattro l'ultimo dato americano degli ultimi giorni e più quattro virgola cinque da nove anni
Da nove a l'una e l'altra gamba
E così noi dobbiamo fare soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia
Coraggio nelle flessibilità
Forme nuove di lavoro perché sono forme di lavoro
Ad esse si accompagnano il lavoro a tempo pieno il privato Pubblico ma sono forme di lavoro
Culturalmente dobbiamo intenderlo che sono forme di lavoro
E una crescita più alta
Che noi possiamo e dobbiamo tenere come è venuto fuori dalla discussione
Con una pluralità di strumenti
I completamenti di opere pubbliche interrotte danni del Mezzogiorno
Tre mila e cinquecento miliardi
Mi permetto di aggiungere
Penso anche alle costruzioni tre mila e cinquecento miliardi che possono essere investiti subito e ne abbiamo parlato con Fabrizio Barca
Poiché abbiamo altri completamenti di opere serie e duttili
Che si possono portare avanti noi possiamo stabilire anche ulteriori finanziamenti ed è investimenti
E nuovo Quadro comunitario di sostegno
Questa io la ritengo per tante ragioni una delle sfide più grandi
Si è lavorato con serietà e con novità
Sono centoventi mila miliardi
Di finanziamento europeo e di cofinanziamento italiano
Pochi anni fa eravamo al sette per cento adesso siamo al cinquantacinque
L'obiettivo entro quest'anno e arrivare a settanta per cento di utilizzazione
Entro il nuovo quadro comunitario la sfida è di utilizzare il cento per cento delle risorse comunitarie
Farcela
è una grande cosa perimetro ciò
E dobbiamo farcela
Sia intervenendo nel tessuto urbano
Sì anche
Nell'agricoltura
Ho ascoltato le osservazioni mi teniamo conto vorrei dire che non ci sarà nessuna riduzione di spesa per l'agricoltura anzi
All'agricoltura si guarderà in modo integrato anche in rapporto al territorio e all'ambiente
Oltre come investimenti in sé
E la novità sono propri progetti integrati e la qualità dei progetti
Che devono aiutarci ad alzare la quantità della crescita e dello sviluppo
Puntiamo molto sulle regioni sulle autonomie locali
D'Amato ha posto un problema reale
Io penso
Che sia giusto fare così come da Catania in poi abbiamo incominciato a vedere
Noi dobbiamo dare alle regioni
Soprattutto alle regioni
Le quali poi discutono con le città alle Province
Il massimo di responsabilità
Dobbiamo muoverci senza alibi per nessuno
In primo luogo per lo Stato centrale per tutti quanti noi
Massimo di responsabilità
E da questo punto di vista però la concertazione
Non è un di più o un lusso al livello locale e regionali
La concertazione è fondamentale
Perché le regioni meridionali possono farcela
Avendo tutte le responsabilità
Se c'è una seria concertazione con imprenditori sindacati e sistema delle autonomia
Perché imprenditori e sindacati possono aiutare le regioni a scegliere e a selezionare
Gli investimenti di qualità e non gli interventi a pioggia
Responsabilità fino in fondo
Data la responsabilità
Se le regioni meridionali non dovessero farcela
E la tempo giusto
è scritto già nel documento
Noi dobbiamo assumerci la responsabilità vedendo assieme di prevedere anche meccanismi sostitutivi
Che possono e debbono valere per tutti
Per le Regioni le Province le Città se non sanno fare la propria parte
Però io penso
Che sarà tanto più giusto prevedere anche strumenti sostitutivi nella misura in cui avremo dato responsabilità fino in fondo
Infine gli strumenti territoriale
Patti e contratti d'area
Per i contratti non stiamo rivedendo le regole
Io ho fatto un'esperienza di due mesi devo dire che al di là
Della burocrazia italiana
Quella procedura stabilita anni fa
Era una procedura
Che dentro di sé
Aveva i freni
E la difficoltà ad andare avanti
Abbiamo sbloccato i quindici contratti d'area che prendevano già
Ma adesso e a tutti quanti Chiara May e agli imprenditori ai sindacati
Che noi dobbiamo molto semplificare dare grande responsabilità responsabile unico del contratto
Le dure automatico un po'come la quattro otto otto dentro i contratti d'area
Fare una chiara e netta scelta per il Mezzogiorno d'Italia entro il giro di pochi giorni
Possiamo darci le nuove norme e le nuove regole per i contratti d'aria ed infine
I passi in avanti che stiamo cercando di fare anche in rapporto al patto sociale
La Camera ha approvato il collegato fiscale con la super Dit
Nei prossimi giorni dovrebbe approvare quell'ordinamentale in materia di investimenti di occupazione e di procedure
E dunque
E in questo modo integrato che noi dobbiamo guardare al Mezzogiorno d'Italia
Politiche specifiche e lì attive nel lavoro
Quadro comunitario di sostegno
E aggiungo prevedere fin dagli inizi del Duemila
Alcuni grandi progetti integrati in grado di dare da subito il segno della novità rispetto a prima
Interventi fiscali la super Dit
E diminuzione a partire dagli inizi del Duemila
Che l'IRPEF sui lavoratori e sulle famiglie
Per dare ossigeno al mercato
Così come è scritto nel patto
Abbassa il fisco per le imprese e per le famiglie italiane
Continuare a ridurre il costo del lavoro oltre lo zero ottanta due che è stata la prima misura che abbiamo fatto
Patti e contratti
Importanza della formazione ho firmato un attimo fa Fassino firmerà tra due ore
Uno strumento importante in questo senso
Gli investimenti pubblici e privati
Per le infrastrutture locali nazionali e dall'estero e aggiungo io in primo luogo più forte e sicurezza
E interventi di contesto civile
Che nel Mezzogiorno hanno analoga importanza del fisco del costo del lavoro nella qualità di Investimenti
Contesto civile
Culturale capacità di compete
E assieme l'ultima considerazione che voglio fare
E assieme che dobbiamo portare avanti
Una strategia unitaria per il Mezzogiorno
Ed infine io penso
Che applicando fino in fondo il patto sociale
Noi dobbiamo a vere
Non come tavolo separato
Abbiamo fatto esperienza
Ma dobbiamo avere con imprenditori e con sindacati
Una specifica e schietta sessione sul Mezzogiorno ai massimi livelli
Di governo imprenditori e sindacati
C'è il DPEF
Entro il trenta settembre abbiamo la finanziaria
Ora con la verifica fatta nei giorni scorsi dobbiamo approntare un DPEF di qualità e la mia opinione è che prima della Finanziaria noi dobbiamo avere un momento di verifica della strategia nazionale verso il Mezzogiorno
E vedere a quel punto dove sia
Quadro comunitario di sostegno lei politica specifica di part-time il fisco gli investimenti e avere una schietta discussione che rilanci con serietà una strategia verso il Mezzogiorno
E avere poi ogni anno
Il punto sul Mezzogiorno che sia un punto di coerenza di tutti gli attori di tutti i soggetti di tutti quanti errori proprio perché sarà per anni ed anni che dobbiamo fare
Aumentare la crescita nel Mezzogiorno
Sì ci muoveremo in questo modo io penso che riusciremo a costruire anche più fiducia in noi stessi a lavorare con intelligenza con saggezza
Ma anche con quella ostinazione e coerenza quotidiana che è indispensabile per avere un Mezzogiorno più sviluppato e più occupazione Craxi può lavora
Chiudiamo la prima adesione il buffet è offerto al secondo piano grazie i lavori iniziano alle quindici e quindici
Con rivedendo le regole
Signori buonasera
Piacere che dopo
La maratone di questa mattina
Molti abbiano resistito anche oggi pomeriggio questo dà la misura dell'interesse questo convegno sta suscitando non poteva essere altrimenti
Abbiamo tempi abbastanza contenuti per cui passerei immediatamente la parola al dottor Luigi Mastrobuono segretario generale di Unioncamere
Di buona sera una sera benvenuto
Al signor ministro del commercio con l'estero che ci ha raggiunto al quale credo debbo almeno una parola sul dibattito di questa mattina
è stato un dibattito interessante laudatio del professor Barca ci ha disegnato
Sia il modo di procedere sia i contenuti di questo processo e nel dibattito successivo sono stati messi in luce i molti aspetti positivi nella scelta intrapresa a livello metodologico e a livello di partenariato alcune notazioni critiche però sono state anche accolte nel corso del dibattito dal ministro Bassolino e soprattutto una visione che mi sembra di poter dire cresce all'interno delle istituzioni e delle parti sociali su quelle che devono essere delle scelte per lo sviluppo del Mezzogiorno e sulla parola scelte selezione degli interventi capacità di concentrare si è si sono spesi credo un po'tutti gli intervenuti anche nelle diverse angolazioni allora e proprio da questo per i parti amo per il dibattito del pomeriggio ecco dicendo che stamattina c'è stato come un figurata mente possono dire un via libera all'operazione nel suo complesso una condivisione degli obiettivi una condivisione del metodo e questo è stato portato sia delle parti sociali sulla disegno del dipartimento
Sì anche sul ruolo che sistema camerale può svolgere all'interno di questo processo e oggi pomeriggio entriamo anche nel merito della progettazione e quindi di come il sistema camerale intende inserirsi e accompagnare questo processo
In partenariato anch'esso con le parti sociali e con le regioni
Allora credo che le cose con cui si presentiamo oggi a questo punto del percorso sono cose forse non decisive da sole perché non potrebbero esserne ma sicuramente importanti in questo contesto io proprio su queste voglio imperniare il il tema del ruolo camerale di una progettazione intanto credo importante dobbiamo vista anche stamattina un grosso sostegno al lavoro di analisi che è stato fatto
L'analisi in per molti versi anzi per tutti versi convincente l'analisi che vede il supporto anche nel nostro lavoro di monitoraggio dell'economia e degli attori dell'economia concordi sui punti deboli ma anche sui punti di forza
Che questo processo può di cui questo verso può avvalersi nel futuro
E credo che questo lavoro di analisi acconto potrà continuare a essere supportato con un monitoraggio un osservazione costante
E questo il primo aspetto il secondo aspetto con cui stamattina abbiamo richiuso il discorso è che nella nel doppio intervento quello del livello territoriale da cui nascono nella lettura delle esigenze gli obiettivi su cui concentrare risorse agli interventi energie il ruolo centrale che assume questa come l'ha chiamata barca questo livello di alta direzione
Nel coordinare gli interventi e poi ci ha detto il ministro Bassolino nell'eventuale sostituzione nel momento in cui il territorio non riesce ad esprimere
Nei tempi dati viene scadenze opportune appropriazione ecco in questo doppio ruolo il sistema camerale si ritrova molto
Proprio perché abbiamo questa fisionomia direte che ci consente di lavorare contemporaneamente su due aspetti tant'è vero che contemporaneamente abbiamo lavorato sia nel nei rapporti interinali sia i rapporti sotto di Alì che sono stati sviluppati al centro erano su questo anche non solo vogliamo continuare ma vogliamo proprio svolgete quella funzione che il documento cita di essere la Rete che collega che connette
Non soltanto l'informazione ma le possibilità di esprimere interventi e scelte degli interventi sul territorio credo che su questo ruolo sistema camerale si presenti con tutti i numeri necessari
Ma se questi sono i presupposti mi preme dire qual è la dote con cui veniamo a questo tavolo
E la dote e innanzitutto la dote di un metodo noi abbiamo sposato lo dicevamo anche accennavamo stamattina ma pollo approfondito un attimo sposato questo metodo
Dell'analisi della selezione degli interventi da quest'anno nel nostro fondo che ridistribuisce le risorse tra le camere per perequare fra le camere che hanno maggiori imprese iscritte pregano minorenni esistite quindi più o meno entrate abbiamo già attuato al nostro interno questo stesso sistema selezione degli interventi interventi che devono essere di sistema perché valorizzano la nostra specificità
E valutazione interventi secondo dei criteri che rispondano dell'efficacia dei servizi che vengono messi in campo allora abbiamo voluto provare prima di tutto su noi stessi la capacità e la possibilità di fare questo
E devo dire un dato vedo in anteprima non è ancora proprio definitivo ma siamo quasi alla fine d'arrivo le domande il sistema camerale ha richiesto su questo fondo quest'anno ben cinquecentotrenta Progetti
Cinquecentotrenta Progetti adesso bisognerà pulire fare le graduatorie cella ma se tutti fossero accolti sono ben centodieci miliardi di investimento piccola cosa che confronta centoventi mila ma grande cosa per il sistema camerale perché sono risorse proprie che vengono messe in funzione esattamente di quello che serve per far camminare questo processo
Allora
Questo mi porta a dire che noi stiamo rimane girando ridisegnando sostanzialmente quella che è la funzione di promozione dell'economia questo poi è il disegno precisi ci si apre davanti
La legge di riforma le camere di commercio e novantatré aveva già segnato una funzione di promozione alle Camere di commercio ma oggi stiamo interrogando su cosa voglia dire promozione
Probabilmente non vuol dire più sostenere questo a quell'attività questo o quell'impegno
Ma ci stiamo rendendo conto che esso stufare promozione vuol dire oggi sostenere la competitività del territorio che è altra cosa che sostenere un un gruppo di imprese per quanto importanti di uno specifico settore
Sostenere la competitività lo sentivo stamattina grazie professor Barca vuol dire fare interventi
Che spostano spostano le convenienze
Degli attori gli attori sociali dell'impresa degli investitori sul territorio e per attrarre investimento creano delle condizioni diverse allora oggi per noi funzione di promozione dell'economia sta diventando esattamente questo
è per questo che i progetti che abbiamo accettato questo fondo perequativo come sistema son tutti indirizzati a rafforzare la competitività attraverso l'informazione attraverso la semplificazione amministra
La attraverso l'accesso più facile a tutta quello che il meccanismo dell'internazionalizzazione dell'impresa attraverso l'osservazione dell'economia con risultati accessibili da parte dell'impresa e quindi non soltanto la parte decisori allora il primo il primo punto che portiamo in dote non sono soltanto serie quelle risorse che mettiamo in campo ma soprattutto un nuovo concetto di promozione dell'economia
Il secondo aspetto
Ed è importante
è il sostegno tutto quello che con questo si combina perché è chiaro che una delle chiavi di successo e di integrazione tra gli enti tra diciamo tra le burocrazie cioè l'integrazione tra i soggetti che promuovono il territorio nessuno di noi atti la promozione in esclusiva non ce l'hanno i Comuni non hanno le province
Il legislatore secondo me saggiamente attraverso un un processo evidentemente avvenuto nel tempo ha deciso che tutti debbano concorrere alla promozione però ha deciso di fare un capofila la promozione e tutti devono concorrere questo vuol dire che dobbiamo metterci d'accordo tra di noi sul territorio
Darci delle regole e l'abbiamo viste stamattina interpretarle e poi sostenere quindi il problema dell'integrazione tra soggetti pubblici e l'integrazione tra pubblici e privati diventa un problema centrale del come funziona la promozione
Allora su questo secondo punto la dote che portiamo e lo stiamo facendo sugli sportelli unici sugli sportelli licenziamo cercando di non solo di dialogare ma di mettere a punto strumenti che facciamo di erogare più possibile tutti i soggetti che hanno a che fare con la promozione e questo secondo punto it ed importante si chiama anche semplificazione ma è qualcosa che va oltre il terzo punta in dote lo ricordo soltanto che la nuova classe dirigente che le Camere di commercio ormai presente
Lo diceva lunghi stamattina sono ormai cinquantanove le camere rinnovate ne mancano soltanto quaranta alla fine
Quindi il processo va nel nella sua conclusione che sarà crediamo entro pochissimi o pochissime settimane e quindi due mila e seicento amministratori sono le camere di commercio chiamati dalle realtà imprenditoriale attirare impresa Ratta associative per gestire un soggetto pubblico che quindi ha questa responsabilità sono chiamati in qualche modo con uno slogan che a me piace particolarmente a farsi Stato
A diventare Stato per un pezzo del processo e questa credo sia una terza dote importante perché è un coinvolgimento di responsabilità sostanziale
Allora minuti son poi e quindi alcune cose per le cito soltanto ma l'insieme di questi passaggi mi porta a dire che tutto quello che all'interno di questa visione contribuisce a integrare a scegliere a fare classe dirigente a concentrare risorse aiuta moltissimo dopo
La dottoressa la faglia rilasciò d'onore di presentare cosa stiamo facendo per esempio con Sviluppo Italia
Ma l'idea molto concreta che stiamo per concludere è quella di un accordo quadro all'interno del quale le singole operazioni che possiamo fare insieme di promozione siano evidenziate al massimo come operazione di sistema
Concetto che so molto caro al ministro Fassino operazioni di sistema e quindi non più soltanto della Camera soltanto di Sviluppo Italia soltanto del Comune operazioni in cui convergono tutte le energie e risorse sul territorio
Concludo
Con una annotazione particolare tutto questo
Un riposizionamento strategico della nostra legge
Possiamo parlare a lungo della Rete ma non ci siamo resi conto in questi mesi nel momento in cui abbiamo cominciato a ragionare con i nuovi consigli insediati sulla strategia da dare alle Camere di commercio che Siena rinnoviamo anche la concezione della Rete
Questo da fattore di successo può diventare fattore di rallentamento cosa vuol dire questo vuol dire che dobbiamo cambiare anche gli esiti del nostro lavoro e faccio un esempio molto concreto
Che che alla Camera di Commercio è un soggetto di certificazione e quindi rilasciata sostanzialmente certificati iscrizioni per quanto importanti continua a fare un lavoro che serve al singolo imprenditore alla singola impresa
Ma noi ci siamo resi conto che in questa nuova funzione in questo nome di Avellino di promozione
Il prodotto non è più un prodotto per il singolo imprenditore soltanto non può essere più soltanto una funzione di certificazione per quanto importante ne abbiamo un esito collettivo dei nostri servizi ecco dove passa credo la novità della nostra funzione
L'osservazione dell'economia la conoscenza dei dati approfonditi è un servizio collettivo per tutti i decisori che dovranno decidere come riposizionare dal fondo unico per gli incentivi regionali a alle scelte dovranno fare per l'allocazione delle risorse il momento in cui le informazioni sul lavoro e sulle possibilità di lavoro
Mi sulla possibilità di creazione di una impresa e si abbinano col sostegno alla soluzione di questi problemi diventa un risultato collettivo per il territorio in cui ci si trova ecco che allora e vi chiudo il cerchio dicendo e la rete stessa che cambiando anche il tipo di prodotto va a lavorare per la competitività del territorio dal di dentro dal di dentro perché la forza di questa rete non è più soltanto per arrivare in centro due province ecco ad arrivare sul tavolo di ogni imprenditore
Perché questo ci consente anche la recente normativa ma questo ci consente il fatto che la cittadinanza dell'impresa edilizia del fatto né di vivere nella lite
Allora questo veicolo credo sia il vero patrimonio pergamene di commercio stanno portando in questa vicenda ed è un patrimonio ineludibile perché ci risolve i problemi
Della trasmissione del collegamento ci risolve i problemi del confezionamento anche dei servizi perché di porta direttamente all'utente
L'utente deve poter viaggiare all'interno dei dati per scegliere quello che a lui serve
Queste il salto di qualità che anche economia e un po'più avanzati sulla informazione tecnologica ci riescono a dare e credo che su questo anche i recenti vicende di camerali europee ci dimostrano che è un passaggio importante perché Alitalia riconosciuto uno stato molto più avanzato degli altri sistemi europei su questo punto allora su queste doti su questi punti credo che il questo passaggio da servizi individuali a servizi collettivo lo riassume in modo un po'generale con questo termine vuol dire realmente fare accedere il territorio alla Rete che attraverso questa tutte le reti
Che la vera chiave per recuperare i Chiappa
Che ancora si possono separare dalle regioni a maggior trend di sviluppo
E questa è anche la Rete interistituzionale io non so se la Rupa arriverà presto arriverà tardi ma poi alla fine e anche il modo per integrarsi con gli altri che fanno amministrazione e la vera semplificazione dell'amministrazione
Allora vedove su questi progetti su questa parallelismo
Il pomeriggio ci deve dare anche indicazioni concrete sono in sala moltissimi presidenti di gamberi commercio segretari generali rappresentanti delle categorie ed è importante capirci bene su come da domani il percorso diventa comune piogge Stato parallelo prevedono dico soprattutto al dottor senior presterà Fagnani da domani percorso non può che diventare comune perché se dobbiamo essere i primi a realizzare questa integrazione grazie
Ringrazio il dottor Mastrobuono una parola dottoressa mammina Rafsanjani responsabile relazioni esterne di Sviluppo Italia
Buongiorno io parta proprio dall'integrazione innanzitutto perché c'è un dato di attualità molto fresco
Proprio giovedì scorso abbiamo presentato nel nostro Vittorio di Sviluppo Italia Pera a Roma
Un un primo progetto nel quale di fatto più soggetti si sono integrati per sviluppare un territorio questa è soltanto una parentesi il caso è un caso vinse nella Sardegna meridionale soggetti che si sono uniti per fare rete su un'analisi del territorio e poi per un progetto di sviluppo sono la Banca Europea degli Investimenti e Sviluppo Italia e l'Unioncamere
Questo perché perché in realtà non ci rendiamo conto da un atto che l'integrazione è indispensabile per dar vita ad una serie di progetti e quindi per la semplificazione di tutte le procedure che permettono a questi progetti rinascere
Ma prevalentemente anche o meglio prioritariamente per fare in modo che questi progetti per per far in modo che tutti sappiano che cosa esiste
E ne abbiamo fatto a novanta giorni dalla nascita di Sviluppo Italia un primo bilancio questo a Bilancio ci permette di vedere che esistono dei fabbisogni e delle esigenze espressi dal paese
Che ci fanno capire che in realtà non esiste un sistema Paese ma che ci sono diversi soggetti che operano all'interno dello stesso paese alla ricerca della costruzione del sistema stesso
E lo ha fatto una prima un primo incontro che è stato peraltro molto ricco di spunti molto interessante con una serie di soggetti istituzionali e non imposte esso di banche dati
Viene da questa abbiamo capito che esiste una quantità di dati di natura assolutamente spropositata
Ma che però spesso non riescono a dare dialogare fra di loro per cui ci rendiamo conto che da un lato ci sono ad esempio all'interno del mondo universitario una serie di brevetti comunque di proposte che potrebbero esteriormente operative
Diligentemente raccolte in un osservatorio ha trovato però vediamo che ad esempio il mondo dell'impresa non è a conoscenza dell'esistenza di questo osservatorio e che quindi di fatto senza questo legame diventa praticamente superfluo o comunque dei tutto interiore rispetta le reali potenzialità questo tipo di rapporto
E e quindi prima cosa creare un legame creare un legame all'interno delle varie istituzioni ma soprattutto affinché i vari soggetti parli ma fra di loro e che insieme riescano a parlare nei confronti dell'esterno
Dopo le entrate oltre soprattutto in un periodo come allo stato economico attuale dell'Italia nella quale gli scenari diciamo decoravano interessati scenari sono molto cambiati
Dopo l'entrata dell'Italia nell'Unione Europea orrore economica monetaria a seguito della grande riforma istituzionale presente
Nel nostro Paese attraverso il grande decentramento alla Regione e agli enti locali per la riforma della pubblica amministrazione emerge in modo molto chiaro
Il fatto che la maggior parte delle amministrazioni locali Lemano fra di loro un filo conduttore fra di loro non riescono non solo a parlare fra di loro ma hanno anche una qualche difficoltà nel trasmettere in modo
Bidirezionale e i messaggi con la pubblica amministrazione centrale questo del resto è un dato che non c'era bisogno che nascesse Sviluppo Italia per verificarlo ma che noi stiamo verificando di giorno in giorno durante il nostro lavoro
Del resto il la prima attività che Sviluppo Italia si è posta proprio per missione per decreto è stata quella di riorganizzarsi al proprio interno e quindi quella di mettere ordine attraverso un processo di riordino e di organizzazione interna a tutte le società
Tutti facevano parte di proprietà comunque parti pubbliche e di portare lo Stato comunque pubbliche nate col fine di poi contribuire allo sviluppo e già dall'indagine di tutte queste società che faranno capo a Sviluppo Italia per cui la cui
Attività di riordino verrà approvata entro il trenta di giugno già da queste stiamo vedendo che ci sono quindi all'interno sempre degli dell'est del sistema Paese tritati società pubbliche una serie di attività che compiono una serie di società che compiono diverse attività relativamente a diversi settori ma che non dialogano fra di loro
All'interno di Sviluppo Italia ad esempio confluirà in su che fa una serie di interventi pregevoli e sicuramente di grande livello nel campo del turismo ci sono però anche altre società che stanno incominciare ad operare nel campo di turismo come ad esempio l'ASPI come ad esempio l'IG per un particolare tipo di settore d'intervento
Tra di loro però non hanno mai parlato
Quindi il nostro ruolo è fondamentale non solo per la mostra di organizzazione interna ma prevalentemente per fare in modo che i vari soggetti fra di loro Parrino
In che modo mai facciamo queste soprattutto con quale obiettivo l'obiettivo è chiaro l'obiettivo è quello dell'Obiettivo paese per fare in modo che al nostro interno ma soprattutto per spendere un'immagine dell'Italia all'esterno
Si riesca a creare un inserirlo una figura paese che stia in grado di porre la questione dell'inserimento del Paese con particolare riferimento alle aree meno favorite in un contesto aperto e competitivo che permetta ridare un'immagine complessiva del Paese
Fino a poco tempo fa quando cioè nelle si ragionava in termini di economia chiusa era fin troppo chiaro che i vari dislivelli che si potevano avvenire a creare fra aree più svantaggiate ed aree più svantaggiate
Potevano essere in qualche modo di assorbite attraverso una politica di riequilibrio oggi questo non è più possibile perché in un contesto aperto non si è più non esiste più la marginalità ossia è parte di un sistema oppure si esclusi
Questo significa che è assolutamente secondario alcuni aspetti inutili intervenire semplicemente con un ottica di riequilibrio rispetto alle aree svantaggiate è indispensabile fare in modo che non solo si rimette a livello anche la parte svantaggiata e quindi meno qualificata ma che soprattutto si crei un sistema Paese in grado di intervenire per pezzi di settore per pezzi inviare laddove queste considerato indispensabile
Sviluppo Italia per contribuire a questo raggiungimento al raggiungimento di questo obiettivo paese è individuato da alcune priorità di azione specialmente con riferimento alla funzione di coordinamento e di valorizzazione dell'esistente e anche in termini di nuove attività nuove
Quindi ha impostato
Un piano un progetto integrato di attività articolato in tre grandi macro in tre ambiti il primo l'attrazione degli investimenti esteri i secondi nuovi settori e il terzo quello del territorio e delle imprese
Per arrivare al programma integrato di sviluppo noi ci siamo dati alcune priorità di settori proprio partendo dal presupposto del quale parlavo prima e che ho capito rispetto agli argomenti che sono fitti questa mattina nel corso degli incontri estere di fatto di priorità
Quindi una crescita di una rimessa a livello di tutta la piccola impresa con particolare attenzione
Agli aspetti dell'innovazione tecnologica delle biotecnologie quindi alcuni settori che sono caratteristici del sistema Italia ma che sono sempre stati analizzati per pezzi
Quindi senza creare un grande sistema quali ad esempio il sistema turismo e di Sistema Moda
Tutto questo però è indispensabile vendere comunicare con un Progetto che sia complessivo ma soprattutto offrendo al potenziale investitore non soltanto un'ipotesi
Progettuale distaccata dalla realtà ma un'effettiva e concreta mappa delle opportunità che il nostro Paese in grado di offrire
Per questo motivo noi abbiamo iniziato un lavoro di Rete di messa in rete di tutte le mappe esistenti partendo da alcuni dati che già le nostre società disponeva no e che sono dati di conoscenza del territorio molto approfondito
Che permettono quindi ad un potenziale investitore di individuare non soltanto quali sono i punti di eccellenza e di debolezza rispetto terminata settore d'intervento
Ma anche dove fisicamente sono collocati e quali sono le caratteristiche socio economiche dello stesso territorio
Ad esempio se vogliamo parlare di Biotecnologia oppure di innovazione tecnologica e nostre nostre mappe ci consentono sia in cartacce ossia in formato in in formato multimediale
Di verificare laddove ci sono innanzitutto dei centri di ricerca avviati dove ci sono dei centri invece imprenditoriali già avviate in questo settore e quali sono le caratteristiche del territorio
Quindi quali sono gli strumenti finanziari gli incentivi che su quest'aria possono essere dati
E quali sono anche le caratteristiche concrete della vita come ad esempio il livello medio di istruzione
Come ad esempio il costo della vita nella città la delinquenza insomma tutti quei parametri di vita sociale di qualità della vita che permettano che meglio sono un obiettivo in più per l'investitore per c'è un motivo in più per l'investitore per scegliere un ruolo
Piuttosto che un altro
è stato un lavoro che stiamo facendo è quello di
Attivare un rapporto il più sistematico possibile con le amministrazioni locali
Abbiamo iniziato lo citavo prima alcuni casi abbiamo tuttavia da alcuni casi concreti quali ad esempio il caso di Cagliari che vede l'unione di quattro comuni in un consorzio
Che per per proporre un progetto di sviluppo integrato e noi li accompagniamo
Partecipando alla costruzione di un masterplan e altre città si stanno unendo perché questa mattina abbiamo visto un caso molto interessante come ad esempio latina si sta facendo degli interventi molto molto forte di sviluppo di lettura dello sviluppo
Su Napoli ma anche su singoli settori di intervento
L'altra cosa che stiamo cercando di fare però al di là delle individuazione di casi concreti ed elementi concreti sui quali intervenire
E quello di individuare invece un sistematico rapporto con le pubbliche amministrazioni e in questo senso io preannuncio quello che sarà il senso della convenzione che stipuleremo di qui a poco pugno incamera rivolta prevalentemente a creare una Rete sulla comunicazione delle opportunità del paese
Questo perché oggettivamente gli obiettivi e le missioni che Sviluppo Italia in camera e si pongono sono per quanto conta nello sviluppo del territorio analoghi e i mezzi anche Sviluppo Italia in obiettivo o meglio già progettato e la creazione di alcuni information Point
Sparsi sul territorio che servano per l'imprenditore ma anche per i potenziali investitori ed anche per quelle amministrazioni territoriali che ha bisogno di ulteriori informazioni è vero luogo di riferimento nel quale far incontrare la domanda e l'offerta
Un luogo nel quale è possibile ottenere le informazioni sia di prima di primo soccorso per così dire ma anche più approfondite e anche un punto nel quale creare una storte dirette di riferimento per tutti i soggetti che operano all'interno dello stesso settore
Tutto questo attraverso un sistema di collegamento multimediale che va dalla videoconferenza deposito particolarmente avanzato che stiamo progettando
Ed è questo progetto è chiaramente in linea con quanto sviluppo in quanto Unioncamere sta facendo con i propri sportelli informativi ed evidentemente su questo una sorta di legame andiamo a creare individuando anche quali possono essere il i valori aggiunti che l'unione di due esperienze di questo genere possono portare così lo stesso dicasi per quanto concerne la normale quotidiana attività di informazione e di comunicazione per la quale condividere Emo una parte dell'agenzia di stampa Unioncamere ha mesto in pista insieme a sole ventiquattro ore
Così come gli altri strumenti di comunicazione che Sviluppo Italia sta facendo crescere
Che partono dal sito interna consente era al attività di comunicazione istituzionale
Saranno di fondamentale importanza per far sì che lei e varie informazioni che devono dirigere sia l'imprenditore italiano che potenziale investitore straniero
Sì hanno non sommate l'una all'altra ma che siano il più possibile coordinate patrono dei rischi che più costantemente verifichiamo è proprio quello di avere un eccesso di informazioni che più che fare chiarezza sul singolo tema non facciano altro che creare confusione rumore
Abbiamo visto anche nei giorni scorsi quanto sia indispensabile ad un po'dal recente appuntamento con le Camere di commercio sia indispensabile per li gli investitori stranieri avere un punto di riferimento chiaro e definito che a seconda della di tipo d'intervento che vogliono fare deve essere invariato
Così come sarà a Sviluppo Italia per quanto concerne l'attrazione dei grandi investimenti altrettanto stava evidentemente Unioncamere per quanto concerne la creazione di altri tipi di interventi sul territorio
Il rapporto quindi non Camera per Sviluppo Italia fondamentale non soltanto perché Unioncamere ha già una rete sul territorio molto diffusa sul territorio nazionale ma anche all'estero
E questo è uno degli altri fattori che per noi di grande importanza perché ovviamente essendo una parte significativa del nostro progetto quella di attrarre investimenti e fin troppo importante che per una finestra
E peraltro con un tardi definito che è quello dell'impresa in attività a livello internazionale per ma di fondamentale importanza
Così come è importante però il rapporto con Unioncamere perché il la rete di relazioni concreta sul territorio ma anche gli schizzi di competenze che si sono creati nel corso di questi anni
E nel corso di questa prestigio che si è che ha avuto vita in questi anni sul territorio per me di fondamentale importanza
Io spero che nel giro di pochissimo tempo immagina entro metà maggio riusciremmo a rendere ufficiale quest'accordo quindi a formalizzare realmente l'accordo tra Unioncamere Sviluppo Italia perché sono certa che dalle competenze e Davide esperienze che nascono da Unioncamere unite alla nuova modalità di approccio allo sviluppo che l'agenzia nazionale di sviluppo sta ponendo in estate sta progettando posta nascere sicuramente un coordinamento ed un'integrazione positiva per nell'impresa per l'Obiettivo Italia
Ringraziamo dottoressa Rafsanjani passiamo ora la parola dottor Boccaccini nel dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione ministero del tesoro
Grazie
Io cercherò ovviamente di non ripete nel non riprendere alcuno dei concetti che ha già trattato Fabrizio Barca stamattina cerco di fare forse è un po'un passaggio prima di riflessione rispetto ai temi che lui ha affrontato e fare un passo ulteriore dopo e cioè cercare di capire alcune delle cose del vecchio ciclo di programmazione
Che sono stati gli elementi di difficoltà forte che il nostro Paese ha incontrato
E su cui evidentemente noi dobbiamo cercare di porre riparo
Il primo lo faccio non in termini così
Troppo finalizzati al posto in cui siamo però è indubbio che su tutte questi tre i punti che toccherò sarà possibile delineare un ruolo delle Camere di commercio abbastanza preciso
Il primo noi abbiamo una situazione dell'informazione sulla situazione sociale economica del Paese delle aree territoriali che è assolutamente insufficiente
Questa ha determinato una progettazione del vecchio ciclo novantaquattro novantanove fatta sostanzialmente al di fuori del confronto con il territorio
E che richiede oggi un salto complessivo
Un secondo problema che ha determinato una certa difficoltà del vecchio ciclo di programmazione
E che i progetti non erano tali
Cioè che quello che oggetto significa qualcosa di diverso
Un insieme di analisi uni insieme di tempificazione un insieme di soggetti che prendono in carico quell'idea e la portano realizzazione questa è una ipotesi su cui nel nostro Paese c'è un ritardo clamoroso
Terzo elemento il fatto che la definizione del vecchio ciclo di programmazione comunitaria
Sia apparentemente avvenuto al di fuori del confronto con gli interessi immediati sia delle amministrazioni sia dei soggetti economici che li dovevano realizzare
Per cui fatta la programmazione e iniziato dopo il confronto di merito
Su come e chi doveva concretare questo atto
A questa situazione di difficoltà complessiva che era parte anche del problema più generale di una pubblica amministrazione non in grado di rispondere alle esigenze che aveva di fronte
Credo che il nostro Paese abbia cercato di rispondere in molte forme
Una delle quali è stato il tentativo di gestire la riforma della pubblica amministrazione costruendo tutto una serie di reti alternative
Che hanno provato a gestire direttamente servizi e funzioni che la pubblica amministrazione non era in grado di fare
E che comunque trovavano di fronte una richiesta forte del mercato
Se noi oggi a distanza di qualche anno andiamo a una verifica su quello che lo stato delle reti
Nel nostro Paese non ci troviamo con una molteplicità di reti piccole di reti non sempre capaci di costruire al loro interno quell'accumulazione di esperienza di forze che è irreale valore aggiunto dell'essere prete
Ecco allora che forse uno degli elementi che già stamattina è stato affrontato sia da barca che da altri interventi del fatto cioè che il piano di sviluppo del Mezzogiorno ha come condizione
Essenziale ma anche come obiettivo la riforma della pubblica amministrazione io lo vedo molto centrale
Su questo la nascita di sviluppi Italia è uno degli elementi che concorre a cercare di dare univocità a questo sistema di reti
E tuttavia importante che tutte le articolazioni
Che già oggi sono sul territorio trovino
In un progetto comune la logica di integrazione stesso
Anche per rispettare i tempi che il presidente Manfredi non ha detto ma noi sì
Andrò molto rapidamente il Sud quale può essere il ruolo che noi ci aspettiamo come Dipartimento dalle Camere di commercio in quell'ottica che già il dottor Mastrobuono ha detto e cioè che
Il ruolo si conquista nella capacità di esercitarlo e non nell'attribuzione a priori di una investitura
E ritorno proprio ai tre elementi che citavo prima come difficoltà del vecchio ciclo di programmazione
In primo luogo la necessità di costruire un sistema di informazioni socio economiche affidabili a livello territoriale
è una cosa su cui il sistema delle Camera oggettivamente un Plas competitivo non ripetitivo non ripetibile da parte di nessuna istituzione
E un'area su cui noi vogliamo interagire come sapete già nella stessa tenta nello stesso tentativo di definire le zone Obiettivo due del prossimo Quadro comunitario di sostegno l'Unioncamere l'istituto Tagliacarne sono state molto strettamente legate con noi nella costruzione degli indicatori e dei modelli di zonizzazione
Seconda cosa la qualità dei Progetti
Credo che ci sia uno sforzo di assistenza tecnica a tutti i soggetti siano esse pubbliche amministrazioni
Che soggetti economici privati
Nell'andare
Dall'idea alla progettualità
Nelle discussioni del Comitato nazionale che ha redatto il documento che in queste ore viene presentato al CIPE
Una delle riflessioni più consistenti è stata quella di dire che il prossimo periodo comunitario dovrà vedere l'assistenza tecnica soprattutto rivolta Allo sviluppo delle capacità delle amministrazioni intendendo per essi amministrazioni centrali e locali funzionali nel passare a progetto
E qui credo che la rete di servizi di professionalità che già altri hanno citato delle Camere sia fondamentale terzo elemento il per penna il partenariato socio economico
Noi stamattina abbiamo assistito a tutta una serie di interventi prevalentemente positivi tutti concordi eccetera ma non dobbiamo pensare che questo sia il punto di partenza questo è il punto di arrivo di un lavoro
Insieme e con i partner sociali ed economici
Più dai livelli nazionali si passa ai livelli territoriali più ristretti più questo diventa immediata anche necessità di comporre interessi a volte molto corposo
Occorre la possibilità e un luogo istituzionale dove il partenariato socio economico trovi un luogo di confronto e dato che la legge cinquecentottanta colloca nelle camere questo fatto noi credo che dobbiamo perseguire ulteriormente questo elemento e considerarlo un passaggio inevitabile
Del prossimo periodo
Questo significa non dire che quello è l'unico luogo ma direi che corretto
Che ogni partner troppi
Anche lì dentro nella camera la possibilità di un confronto la possibilità di una composizione la possibilità anche di una rappresentazione unitaria
Nei confronti delle pubbliche amministrazioni voi sapete meglio di noi e di me
Che solo se c'è un interesse sociale diffuso eoni univoco la pubblica amministrazione più facilmente addotta comportamenti coerenti
Questo è un passaggio ineludibile il cambiamento della pubblica amministrazione non si fa per decreto la si fa per Progetto e per interessi rappresentati
Le camere di commercio possono essere uno se non il centrale punto in cui questi interessi si integrano essi rappresentano grazie
Ringrazio il dottor Celli anche la sinteticità del suo intervento
E passo la parola al dottor Vito Amendolara coordinatori Progetto Europa Unioncamere campani
Buongiorno presidente Bongiorno amici amiche presenti in sala io
Vorrei qui fare soltanto qualche riflessione anche perché credo che dopo la mezza giornata di stamattina il livello di attenzione e di tensione stia calando notevolmente quindi non vorrei aggiungermi
A questa condizione della platea e cercherò di essere molto sintetico anche se qualche riflessione comunque dovrà essere fatta
Io vorrei accomunarmi al corone di ottimismo che oggi è venuto qui fuori sia delle parole del dottore barca se lo stesso ministro Bassolino ma anche da parte del presidente Longhi
Relativamente a quella che è la realtà del nostro Mezzogiorno ma questo non per fare ottimismo di maniera o per così offuscare quelli che sono i problemi veri e reali che nel Mezzogiorno abbiamo ma credo che si debba avere contezza e conoscenza reale di quello che il percorso anzi dello scenario che abbiamo davanti perché così vi è la possibilità di individuare meglio il percorso da perseguire
E al dato dalla grande per formarsi della imprenditoria meridionale a cui facevo riferimento stamattina barca non ha citato i dati opportunamente ma si è passati sostanzialmente si è quasi raddoppiato
Il numero del export meridionale sostanzialmente non siamo passa dal novantadue al novantotto da ventinove mila miliardi cioè di circa dieci mila miliardi in più a trentanove mila miliardi credo che questo sia un grosso punto di riferimento al quale rapportarci se immaginiamo anche che il valore dell'export con questo trend di crescita
E ulteriormente a cresce dell'otto virgola due per cento a fronte nel Mezzogiorno
A fronte del cinque virgola due per cento del Nord Nordeste e del due virgola sette per cento dell'intera economia nazionale
Io credo che questo siano dati molto interessanti che ripeto delineano uno scenario di una realtà della quale stiamo parlando ma certamente non sono esaustivi
Di quelli che sono poi i problemi e gli interventi da effettuare su questo e con lo spaccato della Campania che al dicembre mille novecentonovantotto rappresenta circa quattrocento sessantadue mila imprese iscritte al registro delle cinque camere di commercio con circa ottantacinque mila imprese agricole cinquantaquattro mila imprese manifatturiere
E ci
Impresa dell'attività commerciale
Ora il valore aggiunto in campagna arrivato circa centodiciassette
Mila miliardi di lire che è pari al ventisei per cento di tutto il prodotto cioè della del valore aggiunto dell'Italia meridionale quindi una fetta cospicua della realtà del Mezzogiorno il nostro Paese
E rispetto a questo discorso ecco credo che vada aggiunto a quello che diceva il dottore barca questa attenzione delle multinazionali che individuano e almeno alcune ARDEL nel soggiorno una grossa opportunità d'investimento che allora a questo elemento di ottimismo gli ha io ne aggiungerei un altro mi sembra fondamentale
C'è e lo si sta verificando al di là dei dei risultati dei patti territoriali o dei contratti are a cui facevo riferimento Damato stamattina con il quale concordo ma c'è una sorta di protagonismo una vivacità sul territorio di una classe di amministrazione
Di enti territoriali che sta acquisendo un alto livello di responsabilità parlo di Comuni parlo di province in maniera particolare parlo di comunità montane
E anche perché nobile autonomia funzionale dei quali stamattina si è parlato a mio avviso pochissimo
Credo che questo sia un elemento fondamentale che recupera a il lo scetticismo che è invalso nel Mezzogiorno che ha in un certo senso ghettizzato in alcuni momenti
Il nostro la nostra parte del Paese rispetto a quelli che potevano essere ecco attenzioni per coloro i quali dovevano investire e allora io direi che su questi elementi di grande
Aggiungono vita nel senso che c'è questa ripresa
La risorsa cospicuo che arriverà nel Mezzogiorno si parlava stamattina di centoventi mila miliardi male nei soggiorni arriveranno circa novanta mila di miliardi fra cofinanziamento risorsa comunitaria ecco io credo che vada definita appunto e lo scopo l'impegno che si è messo nell'organizzare questa manifestazione di oggi forse va in questa direzione
Cioè cercare di recuperare in maniera intelligente e tutti quelli che sono possono essere i percorsi potenziali perché queste risorse arrivano in maniera intelligente giù nel Sud
E allora quale sarà il terreno della sfida per il Mezzogiorno e che io qui credo di poter dire che la competitività sarà misurata non tanto su quelle che sono quello che il grado di concentrazione delle funzioni produttive sul territorio
Ma dalla capacità che avremo di creare dei moduli di progettazione di accoglienza di accompagnamento e di orientamento all'iniziative imprenditoriale
Alla costruzione anche di nuove e in prese perché dal territorio si possa essere proiettati una logica più di globalizzazione dando ormai per scontato su questo una volta per tutta va un modo per tutte va definito anche questo aspetto che territorio non è assolutamente in conflitto con la globalizzazione questo un dato a mio avviso molto importante sul quale molto spesso non ci soffermiamo
Quindi si tratta di costruire una serie di interconnessione mettere in rete le singole impresse
Io sono stato rimasto sono rimasto affascinato da un articolo del ministro Fassino che ha fatto qualche mese fa sul Sole ventiquattro Ore antesignano di discorsi che ci stiamo facendo il facendo oggi
Sulla capacità che hai sistema camerale per mi doti e per la sua autonomia funzionale di costruire in Rete
Rispetto a questa esigenza che viene quindi la parola d'ordine fra virgolette può essere fare sistema rispetto a questo momento
E io credo che non basta solo fare in un Ciaffi Eolo dire fare sistema le imprese hanno bisogno di referenti istituzionali che siano capaci di
Collegarle di crearle di costruirle queste reti e di costruire questi percorsi da far mettere in insieme le varie impresa credo che il sistema camerale tutto nel suo complesso proprio per la sua autonomia funzionale sia direi per antonomasia il soggetto i livello istituzionale più diretto ed immediato a costruire questa rete dei impresse adesso un soggetto anima di animazione sul territorio per cercare di mettere insieme tutti questi organismi
E come diceva prima la dottoressa
Che c'ha così illustrato l'iniziativa di Sviluppo Italia non dialogano tra di loro ci sono di vasi comunicanti che sono otturati sono ostruiti e vi è questa necessità che molto forte molto sentite allora qui molto velocemente un livello istituzionale che non sia soltanto l'istituzione che mette i certificati
La burocrazia
Che dovrebbe essere fatto un salto più il lato debba andare più avanti e debba essere contiamo di offrire una serie di strumenti e di opportunità capaci di rendere competitive le impresa allora qui la campagna che vengo al progetto ero Europa che in qualche minuto ancora presidenze di consente vorrei qui non dico illustrare ma così per sommi capi
Ecco la Campania ha percepito questa necessità e da qualche mese in un tavolo di concertazione è costituito da tutte le organizzazioni di categoria i sindacati nella regione
Abbiamo definito un documento molto interessanti come il supporto e l'aiuto del Tagliacarne che c'è stato veramente un supporto di tipo professionale molto elevato
Siamo stati nelle condizioni di presentare un documento del sistema camerale campano alla Giunta regionale perché fosse inserito all'interno del rapporto interinale
Abbiamo anche qui ottenuto che nel rapporto interinale fosse datava opportunità quindi si acquisita una sorta di legittimazione dessero referenti privilegiati con il livello istituzionale
Venga pagata al sistema camerale la possibilità anche alla fase successiva nella relazione non soltanto progettuale ma anche di esplicitazione i progetti
Un ruolo un ruolo importante e questo è stato fatto insieme ai cinque segretari generali che sono stato stati di aiuto a questa a questo rapporto che abbiamo presentato al governo regionale
E credo che su questo abbiamo concluso
Una prima fase a mio avviso importanti si stanno definendo le sole schede operative che dovremo inserire nei documenti che entro luglio dovranno essere presentati devono essere parte del quel quel famoso Quadro comunitario di sostegno abbiamo già giovedì una prossima riunione
Nella quale cominceremo ad approfondire anche questi aspetti
Vorrei dire però che i contenuti del documento non sono provvedimenti o richieste sostitutivi nei esaustivi di quello che l'intervento complessivo del rapporto interinale solo invece diciamo così degli strumenti di maniera orizzontale attraverso lo tutte le categorie tutti i settori e quindi diventa una sorta di filo rosso conduttore perché ci sia quella Rete quella interconnessione appunto come dicevo prima
Fra le imprese
Credo che questa capacità di concertare i percorsi dello sviluppo e avere la possibilità di legittimarsi nei confronti di una istituzione che un po'ancora riottosa al livello di concertazione lo abbiamo guadagnato in questi ultimi mesi ma certamente non avevamo grossi rapporti di dialogo con i diversi tonale regionale questo va detto i ma era molto chiara e chissà forse è stato il convegno di Catania a far svegliare qualche politico
E capire che la concertazione
Utilizzando anche l'autonomia funzionale anche legame di commercio è un percorso obbligato a dover seguire lo sentiremo stasera dalle parole lo stesso presidente vostro quando interverrà all'incontro ora ci siamo ecco fra virgolette conquistati questa legittimazione a mio avviso diventa fondamentale adesso passare alla seconda fase che nella fase più importante non basta soltanto dire
Di che cosa abbiamo bisogno e quali sono le risorse di cui abbiamo bisogno ma si tratta anche di utilizzare al meglio quelle risorse a favore delle imprese e su questo siamo appunto in D'Alema fa superabile la fase due
Per razionalizzare meglio il sistema informativo che abbiamo sul territorio e creare un canale diretto fra Brussel Europa e l'impresa del sistema camerale campano
Il sistema camerale campano la Camera di Commercio di Napoli ha aperto una sede insieme a unione nazionale delle cave di commercio una sede a Brussel che sostanzialmente diventa un referenti istituzionali importante in questa logica di progetto Europa quindi un ufficio che vuole fornire una dogado sostegno al sistema economico produttivo territoriale con un cast costante rapporto con le istituzioni comunitarie cioè si desidera oltre che così supportare il livello istituzionale per la redazione del quadro unità di sostegno cerca di fare fra virgolette l'hobby di quella che sono le esigenze delle in paese della Campania
Nei confronti delle istituzioni comunitarie quindi utilizzando attraverso l'ufficio Oropa il referente comunitario
Che abbiamo cioè l'ufficio a Brussel ovviamente
In Rete con l'Unione nazionale delle Camere di commerci allora per fare questo ci sono due azioni forti che partiranno la prossima settimana ma prima la ottimizzazione del livello di informazione
Si desidera operare non come un semplice passivo ricettore di documentazione che arriva da Bruxelles Roma come un filtro capace di selezionare sintetizzare l'informazione farle arrivare in maniera selettiva alle impresa è questa
è una esigenza forte che si sente perché ormai gli oggetti
Il flusso di informazioni e così disordinato e così abbondante
Più rispetto al quale le imprese hanno grossa difficoltà ad ad interagire
Il secondo punto importantissima che avere la capacità di definire in un tavolo di concertazione Poli che solo istanza venditori a Campana perché possa dialogare in maniera diversa con una istituzione regionale e colma istituzione comunitaria
Il quindici maggio contiamo di partire con questi corsi di formazione che riguarderanno
Cinque funzionari euro passi che sono stati formati da Tagliacarne ma che sono lì presso le Camere di commercio prova il Made in un dialogo tra di loro loro vogliamo metterli insieme
Voglio mettere insieme le cinque reti delle o lo sportello che stanno sul territorio campano e insieme ai due funzionari di Bruxelles a creare una task force che opportunamente formata abbia la capacità deve un linguaggio unico e comune di decodificazione del flusso delle informazioni che arrivano da Brussel
Sicché a vere poi questo raccordo sul territorio per essere più rispondenti a livello delle imprese io credo che questo sia un elemento di forza
Che se ne coniuga ad un altro ho terminato non possiamo dialogare solo con le imprese singolarmente abbiamo ma necessita anche di raccordarci con le associazioni di categoria non ce lo dimentichiamo le camere di commercio
Il il substrato legami di commercio si fonda sulle associazioni di categoria
E allora qui abbiamo individuato un altro percorso formativo fatto da uno sportello nei confronti dei direttori dei funzionari di collezioni di categoria
Che saranno messi in Rete dialogheranno con questa task force del sistema camerale e del progetto Europa ecco di qui appunto per esercitare e sviluppare un ruolo di presenza sul territorio
Di animazione
Di realizzazione ove possibile direte e mettere anche in comunicazione i vari SEG menti o comparti che all'interno del sistema camerale viaggiano molto spesso ognuno per conto proprio io credo che le camere di oggi e concludendo le Camere oggi
Rappresentano anche alla luce della rinnovo complessivo che c'è stato ce lo dicevo ce lo diceva il segretario generale il rinnovo complessivo a livello nazionale è una figura istituzionale e chiesi colle concorda con specificità e ha un ruolo proprio ossia nell'ordinamento dello Stato sia in quello che riguarda il territorio per ciò stesso credo sia il referente ottimale e della livello istituzionale e della imprenditoria per dire la sua in maniera intelligente su quello che deve essere l'ho percorso di sviluppo in Italia nel Mezzogiorno suo paese grazie
Io sono estremamente imbarazzato adesso perché la parola e al sottoscritto e mi dovrei costringere a essere il più sintetico possibile visti i tempi che ci siamo dati
Per cui lascio da parte ogni relazione che avevo preparato ebbero qualche flash su quanto ha suscitato in me l'incontro e di questa mattina e di oggi pomeriggio
Io credo che mai come oggi il sistema camerale detto anche l'ultimo intervento appena ascoltato e al centro dell'attenzione delle categorie economiche e non solo cinquecentottantaquattro sì che quello che era una potenzialità virtuale sia diventata al giorno d'oggi una potenzialità reale mai come oggi all'interno le camere di commercio tutte le associazioni presenti la pretesa rappresentano l'universo intero della Business comunisti in più abbiamo anche consumatori e sindacati quale luogo migliore per fare il sintesi di quello che tutti quanti andiamo
In questo convegno auspicare auspicando che sono le scelte quali uscente ecco io credo che al di là dei tavoli interinali dove ci siamo confrontati categorie associazioni enti economici e funzionali le camere di commercio e vorrebbero tentare di fare il primo filtro
All'interno delle comunità degli affari delle Comunità economica i delle attività produttive si può cominciare a confrontarsi e a vedere quali scelte fare perché credo che questo sia il problema di fondo oggi diciamocelo francamente
è riecheggiato stamattina l'intervento del dottor Barca ma aleggiava su tutti gli interventi la coperta è troppo corta
Non tutte le cose che vorremmo potremmo fare si possono fare bisogna scegliere le migliori e quelle che possono dare maggiori risultati
Come fare
E qui che gli imprenditori insieme possono tentare di trovare delle mediazioni
Io credo che passate in una provocazione
Tangentopoli non è stato tanto grave per il denaro che è passata da una tasca all'altra quanto per le mancate scelte o per le scelte dissennate che sono state fatte scelte determinate non dal infine ma dal fine unito di creare opere che potessero sviluppare una circuito perverso di risorse ecco oggi noi ci troviamo di fronte a scelte diverse che se sapremo fare probabilmente potremo avere risposte in positivo per i prossimi anni
Io credo che il sistema e le Camere di commercio abbia in questo momento un ruolo estremamente importante e per il discorso che facevo prima relativamente alla presenza di tutte le categorie produttive e per il sistema Rete che il sistema camerale rappresenta sistema a rete sul territorio nazionale sono centotré camere di commercio e sistema rete su tutto il pianeta
La Camera di commercio attraverso le sue società le sue associazioni messo come Assocamerestero euro Chambre mondo impresa a un sistema relazionale che la con lecco un collega il sistema italiano con tutto il resto del mondo è questo può far sì che si arrivi a quella brutta parola
Che è la sintesi tra globalizzazione il locale il sistema camerale e veramente insieme a bloccare lasciatemi passare questa parola molto antipatica ma credo che può rendere l'idea
D'altro canto se così non fosse noi ci troveremmo
Domani a Trotta di fronte a uno scenario che sicuramente non farebbe né piacere né aiuterebbe il sistema delle imprese italiane
In più vorrei aggiungere che quanto stamattina è stato detto deve farci riflettere profondamente sul saldo negativo che c'è
Dubbi sembra che lo dicesse Antonio D'Amato sul gli investimenti esteri che ci sono in Italia rispetto ai centottanta mila miliardi che affluiscono in Europa Italia appena il tre per cento ora ci saranno delle motivazioni perché questo avvenga e queste motivazioni sicuramente devono essere affrontate con grande forza non solo al sistema
Delle imprese ma soprattutto dal sistema al Paese come diceva la dottoressa da Tajani perché a fronte di questi risultati negativi delle motivazioni sicuramente ci sono ed è probabile che queste motivazioni risiedono anche nella difficoltà che le imprese hanno nel portare avanti i loro discorsi
Voglio fare un attimo un cenno al rapporto interinale regione Basilicata la Regione Basilicata piccola regione ma che e a notevolmente attiva nell'acquisizione dei fondi comunitari citava nel suo rapporto interinale che dovendo fare una strada e questa strada avendo la sventura ripassare attraverso il relitto abbandonato di un torrente e il detto abbandonato in un torrente essendo demanio dello Stato e necessario per legge seicentoventisei giorni lavorativi per ottenere la sdemanializzazione avendo il demanio dello Stato un arretrato che fare tre o quattro anni significa che questa strada prima di essere messa in cantiere cioè necessari sei sette anni rendetevi conto che significa questo
Io credo che e concludo rapidissimamente
Che in definitiva però oggi c'è uno spirito nuovo lo si è visto anche nella passione con cui questa mattina soprattutto il ministro Bassolino ha portato avanti ha concluso il suo intervento c'è una passione che c'eravamo dimenticati un po'nel Mezzogiorno ne abbiamo vissuto un periodo quasi di Stasi
E mi sembra e mi fa piacere così sia che oggi mezzogiorno si stia svegliando una scelte sono scelte importanti che abbiamo di fronte il sistema camerale credo e più che una un auspicio è una certezza risponderà a questo appello e mi auguro che da qui a sei anni non Cirami eviteremmo più di non essere nell'Obiettivo uno ma di aver raggiunto un risultato tale che non potremmo essere nell'Obiettivo uno vi ringrazio
La parola adesso
Alla Rossini dottor Salvatore Enrico Volpetti presidente Unioncamere Sicilia
Giudice
Credo che in una qualche misura il mio intervento
Rappresenti il controcanto di quello che abbiamo sentito oggi fin da stamattina
Perché
Perché il sistema camerale siciliano è un po'diverso d'arresto il sistema camerale nazionale
Gli stessi obiettivi allo stesso modo di pensare
Alla stessa sensibilità
Sì Prodi che ha posso dire per giocare la stessa partita e correre con la stessa energia
Ma in una qualche in maniera
Non può fare la sua parte fino in fondo
Noi scontiamo una autonomia
Regionale
Che probabilmente è stata ben usata all'inizio di questa nostra Repubblica quando l'assunzione
Un po'il valore di un armistizio
Che veniva scritto tra la popolazione siciliana e il resto d'Italia
Che col tempo non è stata ben utilizzata un grande riferimento della dottrina disturbi cistica siciliana al professore corso di cedere tutto sommato ne abbiamo fatto leggi per contributi al personale
E che però grava moltissimo sul sistema camerale
Sistema camerale nazionale delinea la sua strategia
Avendo oramai come consolidati come acquisite
Riforme principio orientamenti che gli provengono da momenti come
Cassese
Amato
La riforma delle pensioni
Dini
Che posso dire tutto quello che il recente successo le varie Bassanini i processi di grandissimo decentramento
Che
Responsabilizzano senz'altro l'amministrazione del suo rapporto con il territorio e che servono a fissare delineare un grande momento distintivo tra quelle sono scelte politiche e di rinvenimento e apprestamento di risorse finanziarie e quelle che sono scelte attuative esecutive di grande responsabilità ma pur sempre attuative questo nel sistema regionale e entrato solo a metà entrato in quanto comuni e province si sono dotate di questo
Allineamento io lo chiamo al sistema nazionale non così per la regione e non così per le camere di commercio che scontano una penetrante
Allora asfissiante
Invadente compressione di un'autonomia di quell'autonomia che la cinquecentottanta aveva dato da ciascuna delle Camere italiane e che
I decreti Bassanini hanno senz'altro ampliato
E così viene aree citarsi
Nella regione siciliana
Una sorta di commedia che vede una nonna la Regione funziona con valori fondanti che sono vecchi del quarantotto
Che in fuzione Corno modelli organizzativi che sono quelli che si sono andati evolvendo tra il sessanta e il settanta
E soggetti nipoti come i Comuni e le Province che hanno imparato il gusto di correre magari esasperatamente e magari trascurando di verificare se riescono a portarsi dietro ciò che rappresentano
E in mezzo le camere che vivono questa realtà pensando come si pensa a Roma come si pensa a Milano come si pensa a Reggio ma potendo operare come si può operare da Messina a scendere verso in giù
Operare senza bilanci poliennali operare senza controlli di valutazione operare con una intervento della regione non di questa di sempre che e continuo anche nei più piccoli a operare verificando se un investimento in un'azienda speciale di cinquanta milioni passerà o non passerà cosa che oramai sono assolutamente oltre il pensabile in una camera che è proiettata verso addirittura l'eliminazione del controllo addirittura sui propri statuti e questa Regione
Colella quale oggi dovrebbe interpretare questo nuovo modo di individuare le sue risorse e di orientarle verso le scelte strategiche centrali del territorio che rappresenta beh
Io
Non ho onestamente molto fiducia rifletto su questa sorta di confine che sorge da questa parte di Messina in poi
Rifletto che nella maggior parte delle materie che ci sono affidati l'agricoltura l'industria il commercio
C'è una competenza legislativa che tendenzialmente va oltre va a fare il contrario quando lo fa di quelle che sono le scelte strategiche le quali si ispira il resto del sistema Paese
C'è una tendenza a e nucleare e a continuare ad accentrare queste scelte in centri decisionali che sono Palermo o Catania
E che comunque sono scelte che al di là del bene e del male le più recenti dimostrano che sono state scelte decentrate mi risulta che i disegni progetti che sono stati presentati alla Regione siciliana hanno avuto addirittura una super valutazione hanno potuto tornare a essere degni perché erano forse per la prima volta completi ma questo non vuol dire certamente che siano state scelte che sono state effettuate facendole partirà dal basso per quello che il respiro di questa politica andare a responsabilizzare fin dal più basso i sistemi istituzionali pubblici e privati
In questo c'è da fare una grandissima riflessione sconsiderato fra l'altro che la maggior parte del bilancio della Regione Siciliana indirizzato verso spesa corrente
Noi non ci possiamo permettere alcune scelte che in altri posti sono quindi assolutamente oramai incombente fanno parte del patrimonio della cultura
In questo senso quindi continua ad esserci una fortissima partecipazione del sistema camerale anche siciliano sta facendo la sua battaglia per cercare di assolversi da questo sistema spesso oppressivo noi non conosciamo cos'è il decreto legislativo ventinove
Tutta la struttura sistematica normativa sulla quale è possibile oggi andare a fare queste scommesse
Tutta quella struttura che consente alle amministrazioni di potersi collegare fra di loro e di potere a riflettere se non sia il caso di andare a competere con altri sistemi
è la scommessa che sistema camerale siciliano mutuando le iniziative di quello nazionale e soprattutto alla sentendo la grande vicinanza il sistema nazionale sta proponendo ma è anche qualcosa che deve fare riflettere per quello che potrebbe succedere nell'ipotesi in cui la Regione Siciliana nonno potesse consentirsi di viaggiare di continuare a viaggiare con lo stesso treno non è soltanto un problema
Il sistema camerale è un problema di popolazione un problema di sistema istituzionale signor ministro e per questo in questo senso che io posso questa riflessione sul tavolo della valutazione nazionale
Potrebbe corresse il rischio molto concreto che nonostante gli sforzi di modernizzazione di velocizzazione che tutto il Paese sta affrontando domani noi non si riuscisse a mantenere quei parametri che rimanere dentro l'integrazione europea
Comporta e potrebbe anche succedere che ciò dovesse esser dovuto al fatto che ancora per cinque milioni di siciliani ancora per trentacinque mila dipendenti del sistema pubblico regionale continua ad applicarsi logiche antiche logiche che datano mille novecentosessantadue signor ministro logiche che consentono di poter essere messi fuori dalla lavoro fuori dall'impegno sociale perché lavoro è innanzitutto impegno sociale quando ancora sia tanto da dare è ingiusto è sommamente ingiusto consentire che a quarant'anni si posta già andare in pensione quando questo è un ricordo del resto per tutto il resto d'Italia
è ingiusto è sommamente ingiusto chiedere ai lavoratori privati della Regione Siciliana di andava incontro
Alla possibilità che oggi con grande coraggio il ministro Bassolino ci diceva il part-time Breve el parta e lungo ma comunque sempre pai pai me senza possibilità di certezza
Quando nel pubblico ancora riusciamo a creare dei fenomeni di disavanzo
Che potrebbero riverberarsi sul mantenimento della possibilità di rimanere in Italia per l'Europa lei queste cose le sappiamo questo fa parte di quella logica che come sistema camerale rifiutiamo
Probabilmente il sistema politico il sistema siciliano non può consentirsi quelle scelte nette che ha reso l'Italia ha fatto ma non per questo può essere lasciato solo perché domani potrebbe essere concretamente alla zavorra dal resto d'Italia e noi questo sulla coscienza non lo vogliamo vera
Ringraziamo il presidente dell'Unioncamere in Sicilia
Il dottor Roberto Costanzo delegato della concertazione territoriale di Unioncamere ha fatto sapere che per motivi familiari non potrà essere presente tra noi do ora la parola al presidente l'Unioncamere di Calabria dottor Napoleone Guido
Chiedendogli per cortesia la sinteticità
Io parlo soltanto di incentivi
Ma in termini estremamente sintetici
Una prima consentitemelo brevissima notazione su sulla situazione generale che non mi sento di condividere affondo su questo
Ripresa complessiva io credo che ci sia un problema di come viene percepita all'esterno la situazione che sappiamo dai dati peggiorata nel Mezzogiorno
E quali sono i motivi perché questa percezione ci dà una sensazione di miglioramento che in realtà molta tensione si è scaricata sui tavoli della concertazione
Quindi questa nascita di soggetti che si sono assunti delle responsabilità e che hanno cercato e continuano a trasmettere entusiasmo sulla possibilità di ripresa a un po'Renato le rivendicazioni tradizionali della gente meridionale che vedeva prima come unica controparte lo Stato oggi invece queste responsabilità sono state allargate inducendo anche questo aspetto positivo
Sui sugli incentivi alcune considerazioni plauso generalizzato da parte degli operatori sulla sui centri in forma automatica sulla quattro otto otto devo dire soddisfazione generale
Credo che anche l'iniziativa di alcune regioni Morini meridionali di spostare parte delle risorse lo spesse nipote sulla quattro otto otto sia stata una bella operazione unico neo
E la esiguità dei fondi
è stata accettata bene
L'allargamento al turismo è stato accettato bene allargamento al commercio in realtà che era necessario abbiamo visto stamattina rivendicare anche dall'agricoltura una sorta di quattro otto otto per l'agricoltura quindi vuol dire che il meccanismo è accettato bene
C'è però questa esiguità dei fondi sappiamo anche perché perché si vuole poi incidere territorialmente laddove le condizioni con i patti territoriali o i contratti d'area lo consentono
Per agire e quindi su due fronti
Un aspetto importantissimo è la normativa che sappiamo non essere più adeguata
Non parlo soltanto dei patti territoriali ma anche soprattutto dei contratti dare laddove abbiamo visto che prerequisito era l'esistenza di certe infrastrutture che se avessimo dovuto applicare per intero come dettato sicuramente non avremmo avuto alcun contratto dare sul territorio una certa abbiamo notato fu questa questo
Ripetersi di annunci su questi strumenti è il fatto che i tempi si sono allungati che normalmente
C'è la necessità di affrontare una volta per tutto l'aspetto infrastrutturale quello legato alle singole iniziative ma anche quello generale e non sempre questo comporta decine di migliaia di miliardi
Molto spesso si trascura che in certe aree che hanno possibilità di sviluppo Investimenti venti miliardi possono per esempio riattivare un porto o far partire una Renault porto ecco queste cose molto spesso non vengono ad accompagnare quella che la possibilità degli effetti positivi che uno strumento di questo genere
O più strumenti nell'aria che io rappresento come Camera di Commercio che l'aria di Crotone abbiamo investimenti per quasi mille miliardi
Abbiamo però la gente che intanto ci dice ma quando avremo il primo posto di lavoro e noi stiamo lì fargli capire che stanno andando avanti che comunque si son firmate le cose i soldi in parte sono arrivati in parte arriveranno dall'altra ci ci rendiamo conto che ad tu un anno di distanza di un incontro col ministro Burlando su una questione del porto
Promessi venti miliardi c'era da fare uno studio in vasca da parte del genio civile opere marittime ne abbiamo perso completamente le tracce
Quindi questo fatto sommato a quello che diceva Manfredi poco fa per i permessi l'autorizzazione di fare una strada in una zona demaniale
è un fatto che va assolutamente rimosso
La cosa che però volevo dire in realtà eccome
Queste camere di commercio perché la seconda parte del tema stamattina è stata poco affronta oggi stiamo parlando tra di noi un po'più tra di noi e quindi il tema delle camere di commercio sta emergente sicuramente sappiamo la potenzialità che abbiamo e su questo non voglio ripetermi però ci accorgiamo che se le regioni collaboreranno con il sistema camerale pur gestendo autonomamente
Fasi istruttorie per quanto riguarda gli incentivi determinando i criteri di erogazione potranno garantirsi
Una gestione decentrata efficace
Sul territorio sulle Province
E potranno utilizzare tutto il bagaglio conoscitivo delle Camere per l'individuazione di quelle azioni strategiche che in inibire vero e quindi impedirebbero una distribuzione a pioggia degli incentivi
Se
Le Camere continueranno a quell'azione che hanno iniziato che stanno portando avanti
Con la Regione soprattutto con le regioni se finalmente come Stato stamattina fatto timidamente si comincia a parlare non soltanto di autonomia locale intendendo la solita lista è stato poi dallo Stato scendiamo agli Enti locali Regioni Province e Comuni e ci si accorge ogni tanto che bisogna anche intervenire su questo ruolo degli enti funzionali che ben molto hanno da dare sulla nascita di Sviluppo Italia ci sono molte attese e noi siamo ben felici di questo rapporto del fatto che una struttura nuova voglia utilizzare la nostra rete perché si rende conto della sua potenzialità
Come camere Calabresi abbiamo colto in questo rapporto con la Regione recentissimamente un bell'obiettivo scrivendo col supporto di Unioncamere in quindici giorni la legge di riforma sul commercio l'abbiamo fatta accettare alle parti sociali interessate
Il la Giunta regionale Consiglio regionale in due giorni l'ha approvata all'unanimità
Questo ci apre le porte ad un rapporto nuovo è interessante e ci consentirà quindi di giocare questo nostro ruolo non certo per noi ma a favore dei soggetti a cui teniamo di più
Che sono naturalmente le nostre imprese
Purtroppo non sono non saranno presenti il presidente della Regione Puglia Salvatore Distaso il presidente della Regione Basilicata Angelo Raffele Di Nardo
La parola al professor Luigi Pieraccioni presidente dell'Istituto Tagliacarne
Va prometto al mondo moderatore che sarò molto breve
Io vorrei dire che mi pare fortemente non solo tempestivo
Ma anche di alto livello
Diciamo culturale voglio usare questa parola culturale per sempre poi un po'difficile utilizzare
Diciamo il tracciato di questa conferenza
Di questo convegno ecco vorrei anche far cominciare con una osservazione che viene da dalle cose che sono state dette stamane allora
Professor Barca diceva diceva in fondo a fronte di tante cose negative si possono leggere alcune cose positive nel Mezzogiorno
Il ministro Bassolino aggiungeva a fronte di uno zero tre per cento incremento del PIL abbiamo avuto lo zero sette per cento di incremento d'occupazione
A questo lo stack a dimostrare quello che credo da tempo
Fa parte anche della cultura sconfitti del sistema camerale di cui certo destino Tagliacarne con l'onore di presiedere Ron Evans ultima dell'espressione
Ecco cioè noi siamo convinti
Che al di là delle macro cifre della cifra del PIL recita del PIL
Vi siano delle situazioni da osservare io mi sono trovato ad a parlare in un convegno che si è tenuto in una regione non meridionale non faccio nome della regione
E
A fronte del legno rappresentanti massimi rappresentanti la Regione il presidente l'assessore alla programmazione
E
Dovevo dialogare in merito a ha un aspetto che riguardava riguardava lo sviluppo del PIL della regione c'era una stima nostra che davano sviluppo inferiore al accusa una stima che era stata fatta da un istituto regionale
Allora io dissi ma che cosa stiamo a dialogare sul fatto a competere a confrontarci sul fatto che c'è un due per cento un uno e sette per cento
Il problema vero è che in questa regione esistono questi aspetti a vite avete una regione che si attardata nel tempo si è attardata su un modello fortemente ancorata ancora manifatturiero
Questo non è un fatto negativo ma era ancorata manifatturiero senza sviluppare altri tipi d'attività
E avete quindi perso velocità in questo senso avete e essendo ancora così fortemente ancorata al manifatturiero non avete i relazioni che vi facciano vi facciano corpaccione individuare all'interno della Regione distretti industriali ne avete due soli sui tanti distretti industriali riconosciuti ufficialmente questo significa che non avete quelle relazioni tra impresa e che fanno la ricchezza e lo sviluppo di una determinata zona abiti una presenza sui mercati internazionali forte ma nello stesso tempo molto flessibile molto fallace in qualche modo con la grande sostituibilità presenza di piccoli impresa che oggi c'è domani non c'è avete in una debolezza di presenza di servizi di servizi diciamo Checchi naturalmente si adattino a questa tessuto di piccole impresa e che quindi è più difficile creare ed offrire servizi di promozione dell'impresa
Questi sono i reali problemi da mettere in evidenza e che sono che sono sottostanti al discorso del PIL o del tasso di sviluppo del PIL in fondo dobbiamo dire che io sono sono certamente molto meno congiunturale lista molto più strutturalista cioè io sono direi che bisogna leggere i dati congiunturali in relazione a quelli che sono i punti di forza o di debolezza della struttura d'un territorio ecco detto questo
è evidente che che e questo è venuto fuori chiaramente chiarissimamente in questa in questa mattinata che un fatto un fatto che poco di sollevare il Mezzogiorno
è quello di
A vere e questi su questo nuovo la nuova programmazione batte fortemente anche se questo viene anche da regolamenti comunitari che sono i regolamenti comunitari che chiedono di partenariato istituzionale e il pari prende atto economico sociale ma in fondo è si chiede di ripetere l'esperienza che è stata che ha fatto lo sviluppo di altre aree del nostro Paese parlo proprio dei distretti industria i distretti industriali in altre aree del Paese sono venuti per per germinazione spontanea spesso ma per una grande concertazione tra soggetti che erano istituzionali e di e e sociali si dice ci sono diciamo non lo dico io ma ci sono degli studi che dicono sostanzialmente che da Marshall che ha ha individuato come il territorio era fosse una variabile dello sviluppo industriale fino arrivare abitativi e quanti altri hanno studiato diciamo questo fenomeno che sostanzialmente una delle leve per la nascita i distretti industriali è stata diciamo l'alleanza il partenariato tra soggetti come le istituzioni locali come le camere di commercio le associazioni di categoria le banche e così via
Di simpatia sindaca
Quindi in fondo quella che si deve costruire è un processo di concertazione che vogliamo chiamare partenariato con la brutta parola
Vogliamo chiamare partenariato che la concertazione che deve essere istituzionale e deve essere economico-sociale tutte e due sono state largamente carenti nel Mezzogiorno rispetto al resto del Paese tutte e due
Perché il partirà i capi istituzionali
Io mi sono trovato a parlare diciamo il né in un convegno dove si lanciava il discorso d'un patto territoriale e dove in fondo i rappresentanti delle associazioni locali l'autonomia e locali diceva dalla Regione che praticamente non vi era stata mai nessuna concertazioni in precedenza quindi c'è un problema di concertazione
A livello istituzionale c'è un problema grave di consultazione e quindi di partenariato a livello economico-sociale
Per fare però per arrivare a questo partenariato questa esperienza di concertazione soprattutto quando ambiscono a trasformarsi in un vero partenariato devono essere organizzati possono avvantaggiarsi momenti di sintesi hanno il compito di far sì che il caos creativo derivante dal confronto e dalla presentazione del diversi stanze si traduce in orientamento e quindi interventi per la crescita dell'economia locale
A me ha fatto piacere di sentire che tutto Cerri propone che è uno degli esiti così nulla se l'esclusiva diciamo di questo discorso il partenariato sociale sì alla Camera di Commercio impari per natura mi parrebbe naturale questo discorso
Del resto il partenariato economico sociale nel momento in cui si fa proposte verifica di programmi di sviluppo si carica anche di forti valenze istituzionali
Che richiedono sintesi gli aspetti di mediazione per ricondurle valicato esigenze a un quadro di coerenza
Ecco io vi devo dire che sono abbastanza ottimista su queste possibilità perché l'istituto sintetico che presiedo ha fatto un'esperienza molto interessante
Ha fatto l'esperienza che non è soltanto quella delle delle ricerche su questo piano io credo che potremo dare un contributo rilevante per conto del sistema camerale
Alla costruzione di quei sistemi informativi del sul territorio che saranno anche oggetto della convenzione tra Unioncamere agenzia sviluppi da ecco ma non voglio parlare di questo voglio parlare del fatto che abbiamo formato con i programmi pass mille e cento funzionari di Province comuni e comunità montane
Oltre ai Camera seriamente quindi noi abbiamo già in qualche modo e facendo una formazione che arrivava alla cultura del Progetto dottor Celli cioè quelli che non che non sono stati fatti finora i progetti che non sono stati fatti finora
Quindi credo che da questo punto di vista dal dal mio punto di vista posso vedere con un certo ottimismo diciamo questo percorso
D'altra parte io credo che le camere di commercio oltre al discorso sistema camerale oltre al discorso diciamo importante che può giocare sul tema dell'informazione e della capacità di di Fardella conoscenza dei territori e delle imprese
Possono fornire anche attraverso le proprie istituzioni specializzate anche in questo caso un contributo diretto di esperienza assistenza anche la costituzione di nuclei di valutazione presso le Regioni previste nel collegato procedurale alla legge finanziaria
Non tiene la più corretta individuazione di parametri di misurazione degli interventi da inserire all'interno dei programmi operativi per la misurazione degli obiettivi
Credo che vi sia un grande spazio
Per diciamo utilizzare fortemente di perché io non dico utilizzare perché il sistema delle camere di commercio sia partecipe se un soggetto partecipi in prima fila a questo discorso di lancio e di sviluppo del Mezzogiorno
Gli obiettivi che sono stati indicati che vengono indicate in questo documento di cui si hanno alcune indiscrezioni
Oggi i giornali che era per la verità erano già pieni di indicazione di tabelle su queste cose non è che secondo alcuni ispezioni ecco pongono obiettivi di sviluppo che credo possano essere forse anche considerati un po'un po'avanza Fonsai però io credo veramente che siamo sul crinale o si retrocede
O qualcuno gli ha detto stamani ha detto Previti ministro Bassolino o si va in mare mare grosso si va in pieno mare grosso
E e questo è un momento importante in cui il sistema capace di mobilitare diciamo per cercare di dare il suo contributo acquisto a queste possibilità di sviluppo credo che ne abbia la capacità e e credo anche la volontà grazie
Ringrazio il professor Pieraccioni prima di passare lì con
Chiudere col professor Pieraccioni c'è stato un filo conduttore non certo positivo al cento per cento luci ed ombre ma forse più luci che da ombre
E che questo sia un fatto importante perché da veramente la speranza che queste luci diventino sempre più smaglianti che le ombre vadano sempre
Più affievolendosi e su quel comunque sto augurio io passo la parola al Presidente della Regione Campania il professor il dottor Andrea Losco
Signore e signori
Con soddisfazione che sentivo le ultime parole
Del presidente quale diceva
In un convegno sul Mezzogiorno che non è un un Mezzogiorno piagnone
Io mi annovero
Fra gli ottimisti
Mi annovero fra coloro che ritengono
Che il futuro è nelle nostre mani
Quindi finora prendercela con un altro
Mi annovero fra coloro
Che si sono proposti
Indi governare questa Regione
Mi ha fatto annovera fra quanti e mi sono tanti in questa regione
Ritengono di potercela fare
Io ringrazio Union Grand
Per questa giornata di riflessioni che ci dà una possibilità
Di
Verificare anche se il percorso
Che ne abbiamo posto in essere che ci sta davanti da qui a qualche mese
E quello giusto
Stiamo a metà
Di questo percorso dell'Agenda due mila e non ha mai
Un'altra però se la parola significative
In genere
Il nostro passato e anche il nostro presente come il nostro futuro e cadenzato dalle parole magiche
Che molto spesso passa Agenda due mila
L'ultimo treno
Viene definito
Siamo in stazione ci saliamo sopra altrimenti
Diventa difficile
Poi recuperare
E rincorre
Io lo dicevo mi annovero fra gli ottimisti
Perché credo di sì ministro Bassolino so che l'ha detto stamattina
Ha dato indicazioni positive sull'andamento della nostra regione della nostra Italia ma anche della nostra legge
Sono ottimista perché penso che la Regione Campania
è e resta nonostante che alcuni indicatori economici hanno posto altre regioni del Mezzogiorno
Inno a forma più avanzata di recupero economico come la Bulgaria io sono convinto che e e resta la regione Campania la regione guida
Per la ripresa del Mezzogiorno
Sono convinto
Che
Si stanno ampliando in questa regione gli spazi della libertà
Degli operatori
Si è realizzata nella regione Campania un processo
Unico non più ripetibile
Di un cambiamento che vede protagonisti i sindaci vede protagonisti gli operatori sociali vede protagonisti gli operatori economici vede questi protagonisti chiamati ad assumersi le responsabilità improprio
Si è messa in moto in questa regione finalmente un circuito virtuoso
Gli spazi delle libertà individuali rispetta a cui i governi nazionale e quello regionale che ha intenzione di fare la propria parte deve garantire a questi operatori
Le condizioni
Non essere operatore economico non essere operatore sociale non essere non occupare spazi che non sono proprio delle istituzioni
Questo è il circuito che noi crediamo sia quello positivo
Creare le condizioni perché il sistema economico si sviluppi e sia libero nelle scelte che vado per perché il sistema sociale si sviluppò e sia libera no
Il sistema delle Autonomie il sistema degli enti locali il sistema della della Società dal basso acquisti un proprio spazio una propria dignità una propria consapevolezza di dover concorrere
Questa è la convinzione che il governo regionale ha acquisito ma questa è la convinzione che il governo regionale ha avuto modo di verificare sperimentare in un momento significativo che abbiamo vissuto fino ad oggi in questo nuovo percorso che ci deve portare all'utilizzo dei fondi regge dei fondi strutturali cioè
Il momento della concertazione
E noi abbiamo avuto modo di verificare questi abbiamo avuto al tavolo imprenditori
Gli operatori sociali abbiamo avuto al tavolo le autonomie locali
Le Province i Comuni
Abbiamo avuto al tavolo il sistema camerale
Da qui a poco a poco io ci ritornerò problema camerale perché stiamo
In questa sede ecco diciamo che questi soggetti hanno contribuito a che la Regione Campania spendesse il primo rapporto interinale
Valutato
Dal governo valutato dalla ministero del Bilancio
Come se si può definire nel rapporto con gli altri rapporti interinali il migliore
Ovvero quello quel rapporto che avesse in sé contenesse in sé le indicazioni
Più appropriate e più corretta rispetto all'abbattimento del tasso di disoccupazione
Rispetto all'aumento del PIL Rispetto al coinvolgimento del
De dei soggetti preposti diciamo che abbiamo steso ma chi la stessa
L'hanno steso tutti coloro che devono essere i protagonisti
Del futuro della Regione Campania
Questo è il rapporto questo è uno dei motivi per cui noi ci riteniamo ottimista il quindici marzo si è completato una fase
Il quindici marzo e si è concluso il lavoro e di ben sette davo in cui ne abbiamo
Suddiviso
Il rapporto interinale
Diciamo che abbiamo per adesso individuate le grandi strategie i grandi obiettivi
Però ancora non abbiamo concluso il nostro lavoro
Riprendiamo da qui a breve
Indicazioni più puntuali obiettivi più ben definiti
Credo che oramai la regione Campania su questo anche cambierà
I sette mila miliardi grossomodo approssimativamente che dovranno
Entrare nella disponibilità della Regione Campania dovranno essere lo strumento perché alla fine della corsa di quest'ultimo treno
Noi possiamo arrivare una stazione dove le condizioni di vita le condizioni economiche le condizioni di reddito delle cambiali campani presentano un consuntivo in positivo
Quali sono questi obiettivi su qua osano intendiamo muoverci
Io ho ascoltato così quelle poche relazione altri vorrei collette
La Regione Campania presente una fase di infrastrutturazione una infrastrutturazione positivo
Una infrastrutturazione idonea
Perché su di essa si vadano a calare quelle azioni più specifiche più puntuali per valorizzare le stesse infrastrutturazioni esistenti
La Regione Campania punterà su su grandi Investimenti nella nel nel settore
Portuale aeroportuale
La Regione Campania deve individuare e valorizzare alcune aree pilota i distretti sono uno dei queste esperienze
Del polo agroalimentare che la Regione Campania non può non può e non deve abbandonare anzi deve puntare deve deve investire su questa la Regione Campania deve tendere
A valorizzare le aree industriali esistenti attraverso un preciso monitoraggio dell'esistente un rafforzamento delle reti vedi materiale e immateriale
La regione Campania
Deve e questo quando dico la Regione intende Drew tutti i soggetti che al tavolo si sono seduti insieme alle istituzioni
La Regione Campania deve creare un tessuto
Frari interni aree costiere non per perché si riproponga un vecchio
Leit motiv
Di contrapposizione ma perché le le le le risorse perché gli agglomerati umani oramai si spostano sul territorio della Regione Campania e richiedono
Nello spostarsi e nel determinare nuove condizioni per determinare
Nuove situazioni
Nell'ambito della Regione rafforzando alcune aree Lare avellinese varia beneventana
Lo faremo perché
Devi gli agglomerati umani si vanno ricollocando sul territorio regionale
Questo è il principio ispiratore D'Aquino intendiamo partire
Sapendo che nel frattempo abbiamo aperto con il Governo sicuramente forse non è il ministro Fassino l'interlocutore però trovandosi il ministro Fassino anche a Luino non ci riferiamo abbiamo aperto in modo palese avvertono in modo chiaro all'interno della Conferenza delle Regioni
Un contenzioso con il Governo
Noi riteniamo
Noi riteniamo che partendo dalla valutazione non positiva che facciamo del meccanismo poste in essere per la
Per i progetti di completamente la famosa intesa istituzionale
Noi riteniamo che c'è una sorte di neocentralismo
Che si svuota
Le regioni della propria piene autonoma capacità di programmazione
Noi comprendiamo
Che le risorse economiche
Riferite in possesso delle amministrazioni centrali sono sempre più scarse
Noi sappiamo che le amministrazioni contro centrali concorrono con il governo regionale a definire le opere riteniamo però che il concorso vado fatta all'interno di una chiara programmazione che è quella della Regione Campania
Che è quella delle regioni non riteniamo invece che le amministrazioni centrali possono impropria individuare opere infrastrutture che non rientrano in questa programmazione
Questa è una posizione che le regioni dell'Obiettivo uno tutte le regioni dell'Obiettivo uno hanno assunto credo che in un primo incontro che c'è stato con il ministro Ciampi e con nessun con con con dottore barca sia stato evidenziato e anche recepito questo discorso
Non crediamo e non vogliamo che anche sull'Agenda due mila si verifichi è quello che si è verificato per l'intesa istituzionale
La Regione e una
Comprendiamo che Napoli e la provincia di Napoli diverse rappresenta oltre il cinquanta per cento della Regione però riteniamo che nella individuazione delle opere e delle infrastrutture degli Investimenti dello sviluppo la visione unitaria la votare solo la Regione campana
Ecco noi su questo riteniamo perché la Regione intende presentarsi con le carte in regola
Su questo riteniamo che non la Regione non è vive soggetto diverso
Dagli operatori economici non è soggetto diverso dalle realtà locali la Regione non è soggetto diverso dalle dagli operatori sociali e non lo è neppure rispetto al sistema camerale
Che ora l'ultima norma ci pone come soggetto da controllare
Noi riteniamo e questo è l'invito che rivolgo all'Unione al alle Camere di commercio
Noi riteniamo che i soggetti operanti e questo è l'invito principale che rivolgo alle Camere di commercio debbano rafforzarsi
Sono deboli
Le associazioni le associazioni sono deboli
Rispetto ai compiti che li attende
Fino ad oggi si è perseguito troppo un modello autoreferenziale e troppo modello chiuso
Autogestione Ale
Che ha visto un rapporto con la regione in termini di cassa
I soggetti le le associazioni la lei ascrive i soggetti rappresentativi devono acquistare più forza più autonomi sia anche rispetto alla politica più forza e più autonomi
Perché altrimenti non avremo il circuito virtuoso che ci sono stati in Austria
Questo non lo abbiamo lamentati non è la prima volta che lo dico
Dovetti da presidente della Commissione bilancio se lo ricorda Bano normali inventare il consorzio fidi per gli artigiani la politica intendo al Consorzio fidi per gli artigiani non gli artigiani
Allora dobbiamo recuperare e e noi facciamo un passo indietro l'istituzione deve fare un passo
Però ci ha aspettiamo una dimostrazione di forza di responsabilità da parte di tutti i soggetti ecco io chiudo riconfermando la mia il mio ottimismo perché so che anche la Camera di Commercio di Napoli sta su questa direzione
Ma anche le altre camere di commercio stanno in questa direzione
Ne abbiamo bisogno di un grande cambiamento
Che è la chiave di letture dello sviluppo del Mezzogiorno
La modernizzazione ci sta davanti
E il mio ottimismo si base su questi che è un qualcosa che dobbiamo realizzare nomi il nostro futuro è nelle nostre mani grazie
Ecco allora adesso ringrazio il Presidente Regione Campania ministro per il Commercio con nessuno l'onorevole Piero Fassino
Ringrazio pure Unioncamere le camere di commercio la Campania di
Avermi invitato a questo
Il confronto
Che io credo attualmente
Effettivamente come detto il presidente di grande interesse per il momento in cui siamo
Stamattina barca letto la sintesi della introduzione
Sottolineava come noi siamo ad un bivio e io ad un bivio è in particolare il Mezzogiorno abbiamo molti fattori di dinamismo dell'economia meridionale
Ne sottolinea uno che riguarda in particolare il campo di attività che mi è proprio
Il Mezzogiorno ha un tasso di crescita delle esportazioni
Che è significativamente superiore quello che la media del Paese e la Campania in particolare dopo il Friuli la regione che nel mille novecentonovantotto avuto il più alto incremento incremento delle proprie esportazioni
Quindi sono io l'ho indicato uno ve ne sono altri vi sono molti segnali di dinamismo
E tuttavia i segnali di dinamismo sì mettono di fronte
Una situazione nella quale la predisposizione delle strategie degli strumenti per cogliere le opportunità che questa fase dinamica ci offre e lungi dall'essere
Adeguata
E quindi il problema nostro è essenzialmente questo
Come noi siamo in grado di
Realizzare
Una strategia di sistema
Che sia capace di
Attivare
Strategie e strumenti
Che consentono alle imprese
Di
Migliorare il loro rapporto col mercato e la loro competitività noi viviamo in una fase di
Globalizzazione di interdipendenza
Che accresce
I fattori di competitività di concorrenzialità non solo nella nostra prezzato in proiezione sui mercati internazionali ma anche nel mercato interno
Proprio per i processi di liberalizzazione
Qualche settimana fa il bene del governatore della Banca d'Italia Fazio ha segnalato nell'audizione al Senato
Come l'Italia sia dopo la Gran Bretagna il Paese con la più alta percentuale di presenza di istituti bancari stranieri
Ma se guardiamo qual è il grado di internazionalizzazione del sistema bancario sui mercati esteri vediamo che c'è una forbice terribile
Quindi noi abbiamo bisogno di
Costruire una strategia di sistema questo è un punto che a me sta molto a cuore io insisto da mesi su questi
Perché vedete l'esperienza che io faccio tutti i giorni in un rapporto costante e diretto con lei in paese e che le imprese italiane sono straordinariamente dinamiche
Straordinariamente capaci di adattarsi alla mercato le sue oscillazioni
Straordinariamente capaci di innovazione più di quanto si crede si dica
E tuttavia le imprese italiane quando competono
Hanno un punto di debolezza e questo punto di debolezza sta in una minore capacità sistemica che l'Italia è in grado di produrre a fronte degli altri Paesi principali concorrenti
E noi viviamo in una economia che sempre di meno
Vive soltanto sulla base della competizione tra impresa e sempre di più vive sulla base della competizione tra sistemi e la possibilità per un'impresa di essere capace di essere concorrenziale e competitiva è data non soltanto dalle sue intrinseche capacità quello di avere un prodotto che sia capace di stare sul mercato ma anche dalla vere una strumentazione di sistema Esterna secche ottimizzi la qualità del rapporto tra impresa e mercato
Questo è il punto secondo me decisivo per il nostro Paese e lo è tanto più nel Mezzogiorno
C'è un'inchiesta fatta da una società
Di rilevazione inglese
Sul perché
L'Italia non è considerata dai grandi investitori stranieri paese sufficientemente appetibile
è stato chiesto a cinquecento grandi società multinazionali che investono all'estero per quale motivo non avessero incluso nella loro sciovinista la loro lista di preferenze alita
L'Italia
Le risposte sono illuminanti
Vengono indicate
Sostanzialmente cinque ragioni principali
La prima
Quelle società non hanno scelto di venire a investire in Italia perché si presume che l'Italia sia un Paese abbassa formazione
La seconda quelle imprese hanno scelto di non venire in Italia perché presumo divenire in un paese a tasso di modernità delle infrastrutture basso
Credo si possa dire che non è soltanto una presunzione
Terzo quella impresa scelgono di non venire in Italia perché pensano di venire in un paese a mercato del lavoro rigido
E questo è parzialmente vero perché non abbiamo un mercato del lavoro rigido nel quadro normativo che lo governa e flessibile nella condizione de facto
Ma un operatore dall'estero in primo luogo guarda le leggi perché se investe in un Paese gli interessa sapere in quale quadro normativo delle operaie
Quarto perché presumono di venire in un Paese a costo del fiscale alto e quinto in un paese a costo del lavoro
Più alto
Sono cinque ragioni che tutte sono ragioni di sistema
Tutte sono ragione di sistema tutte indicano che la possibilità di attrarre investimenti in Italia e in misura molto superiore a quanto non si sia fatto fin qui
E noi sappiamo che l'Italia è uno dei paesi che ha il più basso tasso di attrazione degli investimenti esteri tra i Paesi dell'Unione europea e tra i Paesi dell'OCSE
La possibilità di superare questo gap è affidate in primo luogo alla capacità di costruire una strategia di sistema che dia risposte a quei nove
E sia in grado di rendere il nostro Paese appetibile come
Luogo di allocazione di Investimenti perché offre quelle economie esterne quelle cose convenienza esterne che oggi non vengono indica individuate e anzi oggi vengono individuate come diseconomie
Se si guarda al Mezzogiorno questa questione e tanto più rilevante
Se si pensa
Come è nel Mezzogiorno che la struttura della scolarità della formazione in Italia al suo punto di maggiore debolezza
Se si guarda al Mezzogiorno è nel Mezzogiorno che il grado di modernità delle infrastrutture in Italia ha il suo punto di crisi più acuto
è nel Mezzogiorno che c'è quella discrasia più larga tra il mercato del lavoro de iure e il mercato del lavoro de facto
Quindi quella diciamo la costruzione di una logica di sistema che sia capace in primo luogo di affrontare i problemi
Dei costi di produzione del e del mercato interno
Realizzando quei fattori di economia esterna di riduzione del costo globale che non dipendono dalla scelta dell'impresa ma dagli attori esterni e lampade impresa assolutamente decisivo
Quindi se noi vogliamo affrontare il problema dello sviluppo del Mezzogiorno dobbiamo sapere che ancor di più che per l'insieme del Paese per il Mezzogiorno interi intervenire sui fattori sistemici
E sui fattori sistemici principali che determinano appunto il quadro di contesto entro cui un sistema è chiamato a operare diventano decisi
Lo stesso tipo di ragionamento si può fare per ciò che attiene all'internazionalizzazione
E alla proiezione dell'Italia e del suo sistema economico e del sistema economico del Mezzogiorno sui mercati esteri
Sono circa centottanta mila le imprese italiane che operano sui mercati esteri
La stragrande maggioranza di queste imprese a
Il novantotto per cento ha meno di duecento dipendenti
L'ottanta per cento delle imprese italiane che lavora sui mercati esteri di quelle centottanta mila a meno di cinquanta dipendenti
Il cinquantasei per cento di quelle centottanta mila imprese ha un fatturato annuo che non supera i tre miliardi e mezzo
Cosa significa questo perché ho detto ricordato queste cifre
Significa che nell'ultimo quindicennio l'internazionalizzazione del sistema Italia sui mercati esteri
Ha avuto uno straordinario allargamento di platee da un'internazionalizzazione che è stata a lungo prerogativa di grandi e medie imprese nell'ultimo quindicennio l'abbiamo visto che l'internazionalizzazione vede sempre di più protagonista in prese piccole
E addirittura micro cioè con meno di dieci dipendenti
Quelle imprese per stare sui mercati esteri sempre hanno bisogno a maggior ragione di una strategia di sistema
Perché un sistema di impresa che
Di quelle dimensioni non incorpora dentro di sé tutte le funzioni che sono necessarie a accedere a quei mercati e a radicarsi su quei mercati è ovvio
La Telecom Lanny la Fia può decidere di andare in Cina in Argentina in Giappone sulla base delle risorse proprie perché ha dentro di sé tutte le funzioni per farlo
Ma un'impresa di cinquanta di trenta di cui indizi di ottanta dipendenti non va sui mercati esteri sulla base soltanto del fatto che decide di andarci
Si va in quanto ci sia una dotazione di strumentazione che garantisce all'impresa l'assolvimento di quelle funzioni che l'impresa per ragioni strutturali non ha dentro di sé
Questo ragionamento è tanto più vero se poi si fanno si tiene conto
Che è sempre di meno si può stare sui mercati internazionali soltanto esportando
Perché quei mercati verso i quali noi esportiamo noi siamo tradizionalmente dei fortissimi esportatori sesto esportatore mondiale
Sono sempre di meno mercati passivi che accettano soltanto di comprare quei mercati accettano di comperare emersi in quanto insieme le merci li portiamo anche in quota parte tecnologie e capitali e investimenti
E quindi diventa sempre più strategico per l'internazionalizzazione del sistema un intreccio forte tra capacità esportativa e capacità di investimento
Io ribadisco qui per l'ennesima volta perché
Penso che chi ha affermato questo abbia fatto un danno al Paese e quindi mi come dire
Credo che sia giusto
Contro argomentare che aver detto come è stato detto in Italia nelle scorse settimane che investire all'estero significa fuggire dal Paese è una colossale sciocchezza
Non credo che del vecchio che si compra la RAI vanno fugge dal Paese fornite all'investimento strategico che rafforza il ruolo leader che quella grande impresa italiana a nel settore dell'occhialeria del made in Italy
Credere che gli investimenti italiani all'estero siano una fuga è un riflesso di una vecchia mentalità autarchiche protezionistica che non ha nulla a che vedere con l'economia della globalizzazione
Anche perché se fosse così mi dovete spiegare perché Sviluppo Italia deve andare in giro per il mondo a spiegare agli olandesi che devono venire investire nel Mezzogiorno li invitiamo a fuggire dal loro Paese mi sembra una sciocchezza
Nell'epoca della globalizzazione l'internazionalizzazione a due vie e portare il proprio paese nel mondo ed è portare il mondo nel proprio Paese
Le due le due direttrici non sono tra di loro alternative ma sono complementari noi dobbiamo costruire una strategia di sistema che sostenga sempre di più le imprese italiane a radicarsi sui mercati sia in termini esporta attivi che in termini di investimento e parimenti dobbiamo costruire le logiche di sistema interno che consentano di attrarre capitali esteri capaci di ritenere l'Italia un Paese appetibile l'investimento
Questo badate ha molto a che fare con il Mezzogiorno
Perché il Mezzogiorno è in particolare una realtà dove la struttura produttiva e di piccola e media impresa
Più che altro che nel resto del Paese
è un sistema economico e produttivo che salvo pochi poli diciamo storicamente di eccellenza e di un'imprenditoria di giovane e tanti
Che soltanto adesso i dati del novantotto che ho richiamato l'inizio del mio intervento lo indicano che soltanto adesso comincia ad affacciarsi in modo significativo sui mercati esteri
A maggior ragione quindi un sistema imprenditoriale più giovani
Mediamente piccolo e che diciamo si affaccia ora sui mercati in modo significativo ha bisogno di una logica di sistema
Ha bisogno della predisposizione degli strumenti necessari a sostenere le imprese sui mercati
Quali strumenti
Strumenti promozionali
Strumenti promozionali che consentono alle imprese di affacciarsi su un mercato di conoscerlo di farsi conoscere e di entrare su quel mercato
Stiamo lavorando appunto
A
Rinnovare a estendere la la rete degli uffici dell'Istituto del commercio estero
A innalzare la qualità dei servizi che licenzia vado di offrire alle imprese a attivare sistemi di informatizzazione che consentano all'Istituto di essere più direttamente impresa con le domande dell'impresa
Politica pro menzionare significa fare una politica di tipo espositivo e fieristico che sia capace di fare in modo che l'intero sistema potrà fieristico espositivo siano una struttura in funzione delle domande delle imprese dell'internazionalizzazione del sistema
Politica di sistema significa fare una politica di sostegno alle imprese che vanno sui mercati per investire
E a partire dal mille no dal primo gennaio del novantanove abbiamo approvato una normativa che allarga notevolmente le possibilità le funzioni della Simest cioè la società di partecipazione pubblica istituita per accompagnare le imprese sui mercati
Laddove occorre fare investimenti
Stiamo lavorando a innovare
La Saxe nei suoi meccanismi assicurativi garantendo una disponibilità finanziaria maggiore e al tempo stesso una flessibilità di impiego che consenta di rispondere meglio alle piccole e medie imprese alle loro domande di assicurazione sull'esportazione
Fare sistema significa fare una politica di formazione io ho firmato quando sono arrivato questa convenzione che nella mattinata era stata sottoscritta dal ministro Bassolino tra il ministero del lavoro al ministero del Commercio estero Unioncamere attraverso mondo impresa cioè l'agenzia promozionale di Unioncamere
Per realizzare attività di formazione che metta a disposizione delle imprese formazione per tecnici e manager in funzione della proiezione sui mercati esteri ecco un esempio di strategia di sistema
Quelle imprese che si avvarranno di quella formazione probabilmente da sole non avrebbero potuto attivare quei processi formativi
Due soggetti pubblici il ministero del lavoro il ministero del Commercio estero un soggetto privato Unioncamere si mettono insieme per costruire una politica di sistema
E offrire alle impresa è un sostegno che dentro di sé l'impresa non avrebbe avuto Ministero del lavoro garantisce finanziamenti attraverso
L'utilizzo dei fondi del fondo europeo sociale il ministero del Commercio estero assicura esperti se attraverso l'Istituto del commercio estero che
A accumulato un'esperienza una capacità in politica formativa l'Unioncamere il gestore organizzativo del progetto e garantisce il rapporto con l'impresa e da una logica
Diciamo di sistema emerge un servizio a disposizione del sistema imprenditoriale e delle
Politica di sistema significa sostenere una continua e costante innovazione perché per un paese a costo del lavoro non competitivo come l'Italia come lo sono tutti i Paesi industrializzati
Evidente che il margine di redditività e di competitività va ritrovato su altra su altre variabili alla variabile della qualità e dell'innovazione e per un Paese come l'Italia assolutamente strategico per reggere i mercati d'altra parte
Quando si dice per esempio made in Italy si dice
è un'espressione che in tutto il mondo significa eccellenza eccellenza di stile eccellenze disegno eccellenza di materiale come trattato eccellenza di gusto
Prodotto che si caratterizza per essere al top dell'innovazione della qualità e che regge in termini di concorrenzialità di competitività analoghi prodotti che se considerati soltanto dal punto di vista del costo del lavoro certamente sarebbero più competitivi
Ma che non lo sono sul terreno dell'innovazione della qualità
Quindi politiche sistema significa fare tutto questo ne ha io credo a maggior ragione bisogno il Mezzogiorno io penso che noi vogliamo lavorare per queste dobbiamo lavorare per questo
Non soltanto per garantire alle imprese meridionali questa strategia di sistema sia sul mercato interno che sui mercati esteri
Ma per fare assolvere a al Mezzogiorno una famosa una funzione di proiezione internazionale
Per l'intero Paese
Questo è diciamo la sfida noi dobbiamo porsi l'obiettivo di far giocare al sistema imprenditoriale del Mezzogiorno una funzione di crescita e di espansione all'interesse generale del Paese
Assolvendo la funzione nazionale
La proiezione che sistema per esempio economico del Mezzogiorno può avere nel bacino mediterraneo è qualche cosa che non riguarda soltanto il Mezzogiorno riguarda l'intero Paese
Non è un caso che la fiera
Di
Di Napoli si chiami Fiera d'Oltremare
Quando è stato inventato queste auto dato quel titolo aveva un significato
In un contesto politico naturalmente diverso ma è un significato che non si è perso così come ha un senso che la Fiera di Bari si chiama delle mante o la Fiera di Palermo si chiami del Mediterraneo
Allora la fiera dell'Oltremare di Napoli Luck pensiamo non soltanto come una struttura fieristica espositiva locale e come un tassello di un sistema fieristico espositivo del paese che si proietta sui mercati internazionali
La strategia di sistema che noi produciamo li amo produrre a sostegno dell'imprenditoria del Mezzogiorno siamo in grado di finalizzare la in primo luogo a cogliere le enormi e molte opportunità che in questo momento si colgono nel bacino mediterraneo in virtù di
Meccanismi e trenta di crescita che diciamo dimostrano potenzialità significative interessante
Nel momento stesso in cui l'Unione Europea intensifica sempre di più il dialogo euro-mediterraneo come una delle sue varie e delle scelte fondamentali della sua politica e su questo disloca risorse e strutture finanziamenti
Siamo in grado di cogliere questa opportunità per farne una leva in più a disposizione del sistema il perito reale del Mezzogiorno sia per crescere sia proprio terza proiettarsi sui mercati io credo che questo sia
Diciamo il contesto entro cui noi oggi siamo chiamati a lavorare e ci sono tutte le possibilità anch'io da questo punto di vista esprimo un ottimismo ci sono tutte le possibilità per cogliere tutte queste opportunità e queste sinergia
Tutto questo e finisco richiede una forte interazione tra soggetti pubblici e soggetti privati
Una logica di sistema non è soltanto predisporre in termini sistemici degli strumenti è costruire una logica sistemica anche tra gli attori tra i protagonisti di una politica
Si fa sistema se dentro una strategia ciascuno colloca il proprio comportamento in coerenza con gli obiettivi strategici che ci sia da
Realizzare strategia di sistema significa
A vere in primo luogo luoghi e sedi di programmazione unitaria sistemica della strategia che si vuole perseguire
Abbiamo varato circa un mese fa la cabina di regia presso il CIPE per l'internazionalizzazione
E più in generale il CIPE ha ricominciato a funzionare come sede e luogo di programmazione unitaria delle strategie
Del sistema Paese sia sul mercato interno che sui mercati esteri
Il rapporto tra Stato e Regioni un rapporto assolutamente decisivo nella costruzione di una strategia di sistema Paese
Io sono assolutamente colgo assolutamente favorevolmente la sollecitazione che il presidente losco affatto
Con un'unica avvertenza
Che è una politica di sistema non è la somma di venti politica regionale
La somma diventi politica regionale può anche produrre un esito del tutto casuale
La politica di sistema vera una strategia di sistema Paese
Che poi sulla base del decentramento dei poteri e delle funzioni vede ogni ragione collocarsi con le proprie prerogative i progetti i propri soldi le proprie risorse la propria capacità dentro quella Strategy
Non sembri questa mia affermazione ovvio non è così ovvio
Io vi potrei fare veri faccio degli esempi concreti sulla base della mia esperienza
Diciamo che è uno dei temi strategici per l'internazionalizzazione del sistema Paese la formazione
Sì abbiamo discusso anche cui la formazione la competenza primaria delle regioni
Io mi sono fatto mandare i programmi di formazione delle regioni italiane e costato a che pochissime regioni italiane hanno pensato fin qui la formazione in funzione dell'internazionalizzazione
Di
Che ogni Regione pensa alla politica la formazione in in relazione soltanto alla considerazione del suo mercato territoriale il che è una variabile certamente essenziale ma la somma di venti politiche regionali della formazione non fa una politica dalla formazione di sistema Paese
Noi abbiamo trentadue enti fieristici espositivi in Italia di partecipazione pubblica passeranno con la legge di riforma sotto le regioni
Non io pavento
Che nel momento in cui trasferiremo tutto le regioni ci sarà ancor di più come già oggi
Si manifesta quel suo limite l'assenza di una politica di sistema Paese nell'attività fieristica espositiva
Dal primo gennaio del mille novecentonovantanove
La Bassanini prevedeva il trasferimento Telco del
Della delle leggi di Spesal sostegno delle esportazioni in particolare la legge ottantatré di sostegno ai consorzi d'impresa alle regioni
Il trasferimento non è avvenuto perché le Regioni non hanno fatto la normativa d'attuazione
Ma a parte questo
Io ho ricevuto molteplici sollecitazione dei consorzi d'impresa i quali sono spaventati dalla prospettiva di non essere più sostenuti dallo Stato ma dalla Regione
Perché temono un abbassamento del livello
Di erogazione e di efficienza nell'erogazione
O dico tutto questo per non fare il trasferimento ragioni no Io sono federalista da molto prima di questa parola venisse in auge nel dibattito politico al nostro Paese ho sempre creduto che un Paese di sessanta milioni di abitanti non si governa in modo accentrato qualsiasi manuale di sociologia spiega che è un problema si governa meno meglio se chi lo governa e più vicino al luogo in cui questo problema emerge quindi una società complessa di sessanta mila di abitanti come quella italiana non si governerà ma in modo efficiente e moderno con poteri accentrati quindi io sono assolutamente favorevole
Ha una fortissima radicale decentramento di poteri di competenze e di risorse dallo Stato centrale al sistema delle autonomie locali a partire dalle regioni va appunto
Noi costruiamo una struttura federale una struttura regionalistica
Una struttura federale regionalisti che la valorizzazione delle autonomie l'autonomia
Come bene spiega anche tutta la crisi del Kosovo non è l'indipendenza
L'autonomia è l'assunzione di primaria responsabilità dentro un sistema
Che ti vincola
Adele sinergia delle coerenze per essere parte di quel sistema
Io credo che questo sia il punto centrale che noi dobbiamo avere presente
E siccome dobbiamo sempre di più nella globalizzazione proiettare
Il sistema Paese
E sempre di più anche sul mercato interno dalla liberalizzazione progressiva siamo
Chiamati a competere con una competizione chiede il sistema Paese con altri sistemi
Non abbiamo bisogno di realizzare il massimo di decentramento in termini federali e regionalisti delle competenze necessarie allo sviluppo e alla crescita
E al tempo stesso il massimo di pianificazione programmazione strategica unitaria che ci consenta di collocare ogni decentramento dentro una logica di sistema Paese
Non è soltanto un problema di leggi
E anche un problema di testa di cultura
Dare vita uno Stato federale piuttosto che uno Stato accentrato non è soltanto un il problema che pure importante di trasferire una competenza da Roma a Torino o a Napoli
E anche di cambiare il modo di funzionare il rapporto tra poteri pubblici e società civile
Io non so in campagna ma siccome vivo in Piemonte solo esperienza mi quando in una regione con il Piemonte la Regione si tiene per due anni il piano che il Piano regolatore di un conto è che un Comune approvato noi abbiamo trasferito centralismo soltanto da Roma a Torino non abbiamo fatto il federalismo e decentramento
E credo che sia una cosa che sta avvenendo dappertutto
Decentramento e federalismo significa un salto di qualità in termini culturali e mettersi in un'altra logica
In cui effettivamente
Nel momento in cui trasferisco il momento della decisione del governo più vicini ai cittadini Mido a tutta la strumentazione perché la domanda dei cittadini sia effettivamente soddisfatta in tempi
Che corrispondano a quelle aspettative a quelle esigenze quindi un salto culturale oltre che un salto normativo e organizzativo
E fare sistema dal punto di vista dei soggetti significa una interazione finisco su questo forte tra pubblico e privato
Io come ministro del Commercio estero passò buona parte della mia settimana non soltanto andare ogni settimana quasi in un Paese all'estero come compito mio d'istituto ma anche ogni settimana io mi faccio una due tre province italiane
Perché penso
Che come oggi penso che noi se vogliamo costerà una strategia di sistema sistema lo possiamo fare soltanto se chi ha la responsabilità del governo del paese a una Presa Diretta e costante con
Coloro che sono i destinatari e i protagonisti del sistema in particolare per quello che riguarda
La crescita e lo sviluppo il sistema delle imprese
E quindi camere di commercio associazioni di categoria imprenditoriale
Consorzi d'impresa agenzie di promozione cioè il reticolo delle forme di organizzazione che il mondo imprenditoriale si è dato per organizzarsi e rappresentarsi nella vita economica sociale e politica del Paese è un soggetto essenziale di una strategia di sistema
Io penso che da questo punto di vista le camere di commercio l'ho detto più volte l'ho detto anche quando sono andato alla riunione del
Consiglio direttivo di Unioncamere e Camere di commercio sono una struttura assolutamente essenziale preziosa tanto più dopo le prerogative le competenze che con la riforma gli sono state affidate
Perché era presente perché sono un istituto che ha una rappresentanza universale del mondo imprenditoriale di un dato territorio realizza una capillarità di relazione con il sistema
Che poche altre strutture hanno in questo modo e al tempo stesso realizzano nella intercategoriali ITA
Del momento camerale anche quella sintesi sinergia di interessi difformi obiettivamente diversi che le semplici associazioni di categoria non sono in grado di comporre
Quindi da questo punto di vista io penso che le camere di commercio sono una struttura essenziale
Il loro peso d'altra parte nella rappresentanza non solo nella rappresentanza degli interessi ma nelle organizzazioni delle politiche è venuto crescendo e questo a maggior ragione nel Mezzogiorno
Laddove il tessuto economico e produttivo
E più articolato diciamo nei profili nelle vocazioni nelle identità
Tanto a una struttura industriale e produttiva e quindi il momento di Rapp
Tanta di sintesi unità
Lei assolutamente essenziale se si vuole costruire appunto una logica di sistema da questo punto di vista penso che iniziativa appunto di quest'oggi si è stata parti
Coralmente utile mi pare che il fatto che sia state le camere di commercio a promuovere un confronto di questa natura con la partecipazione in prima persona del governo sulle
Amiche gli obiettivi di una strategia per la crescita lo sviluppo del Mezzogiorno sia significativo e credo che questo consenta appunto di guardare al futuro positiva ma ente non solo per ciò che attiene agli obiettivi ma anche per ciò che attiene alle possibilità di lavorare insieme grazie
Io ringrazio tutti voi ringrazia il ministro persino per su internet
Embra d'obbligo cogliere l'invito ministro fascinosa
Il sistema camerale risponderà questo invito come servizio efficiente ed essenziale per le imprese e per tutte le autonomie che si muoveranno in questa direzione graziato