"Storia d'Italia" a cura di Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto (Editore Laterza)

è un tema io non mi presenterò
Gli amici che sono venuti volta gentilmente ma presentare e discutere questo livello
Ringrazio soltanto soltanto
Voi capite doveroso da parte mia anche a noi la casa editrice ringraziare il Presidente Cossiga
Colori e nonostante la la del presidente il prodotto sorvola più uscire
Non so come si fa a pronunciare la più illustre fare no eserciterò cosa fa la sua guida
Poi pensavo di dare la parola ringraziare la designazione soltanto ringraziare Vittorio Foa
Anche di un amico un amico che è un testimone
Della vita politica degli ultimi decenni di molti decenni è ancora gli auguriamo tanti ancora felici produttivi decenni ringraziare poniamo che rappresenta il sindaco del comune che è stato molto cortese il comune darci il patrocinio per questo lancio manifestazione del lancio della cosa di questa serie questa solitaria
E poi ringrazio gli storici che sono intervenuti che sono Carfagna che sorriso Alberti che sono i cardini ringrazio voi anche i curatori qui presenti Vittorio Vito Triton ridotto e Giovanni Sabbatucci e ringrazio ancora permettete niente tutti gli autori che hanno già lavorato dei primi devono riusciti perché stavano lavorando per gli altri volumi che usciranno sono sei in tutto
Usciranno in breve tempo tra la fine dell'anno e l'anno prossimo
Conclusi questi ringraziamenti
Perché questa presentazione in Campidoglio per dare una giusta un giusto rilievo o un'opera che come diceva giustamente mi diceva e ricordava giustamente il senatore Cossiga
Una sanità diversa ed una storia del passato ma anche del presente una riflessione sul presente e questa storia in Italia arriva in un momento dopo altre storie pure importanti nelle quali il momento nel quale riprende riflette sul nostro passato e patio venti portante per poter fare le scelte necessarie scelte più giuste Aparo innanzitutto al senatore Cossiga
Poi pensavo Vittorio Foa e quei tecnici però appare alla fine spero che Cafagna di nulla in contrario secondo l'ordine alfabetico che gli altri spetta a chi compete e l'obbliga ti pare per prima poi la parola alla Ghisalberti e poi a Riccardi e poi anche i curatori se vorranno aggiungere qualche parola la parola al senatore Cossiga
Una posso
Comma molti di loro forse tutti loro Sampdoria e Roma consuetudine
Nel nel cd monili inglesi soprattutto quelle accademiche culturali e letterarie specie le più serie e questa sarebbe una delle più sede
Dire sempre qualche battuta spiritoso ho sentito nel un madre Vialba ma credo che sarebbero sordo
Parlare di cose serissime
In Tramezzani dove combattute anche piuttosto grasso se
A me nei primi tempi stupido poi invece
Lo stupro non so
Forse sarà per questo il mio amore per questa cultura dalla quale in parte sul toto formato occhio attentato deformabile potremo da forno formato altro discorso
Che è
Esordi rock con qualche cosa che poteva sembrare una battuta ecco cioè che mi sono chiesto che cosa ci stia da fare io
Che storico non sono e che probabilmente non ripeterò ormai più che cosa ci stia a fare io a presentare questi libri a introdurre la presentazione queste libere tra trenta illustri personaggi ci sto per un atto di amicizia antica combatterlo
Non se lo ricorda quando ci siamo conosciuti io mi sono sforzato e adesso glielo ricordo noi ci siamo conosciuti quando
Giovanissimo
Furibonda tordo al governo a fui invitato nonno perché fosse un membro del governo a fu invitato forse perché ero
Per le mie origini familiari antifascista ed altro alcol regno i gli avvocati dico del congresso dei partiti antifascista
Fu una bellissima seduta del quale purtroppo credo non
Mi ricordo che in quell'occasione io feci il togliattiano
E difesi
Non l'avrei dovuto fare insomma
Cioè secondo le due regine difeso dall'attrice scoppia fuori dal patto di stabilità agli atti alla il saldo prospetta quello che era stato
Il forte messaggio repubblicano antifascista intransigente
Del partito
Antifascisti a Bari
Allora mi sono chiesto perché è giusto così ci sto probabilmente ha subito all'esame di tre illustri storici son presenti
Per vedere se Kim per un certo periodo ha avuto una certa parte del resto dal nella storia d'Italia questa storia la conserva
O forse per dire come
Ecco uno che che studente di storia ne hanno uno studioso di storia apprezzato questi questi due volumi contrariamente a quella che è la prassi costante per cui e direi quasi di rigore non legge libri che si presentano questa ma perché attraverso britannica vederlo solo il padre io come ho detto il curatore non è che abbia letto tutti i due volumi perché questo interi questo mondo
Però innanzitutto io scorsi regia secondo lo standard normale di questa presentazione qualcosa
Fuori dell'ordinario però gli ho letto alcuni capito attualmente in via Olmetto quelli versava
Quelli relativi alla mia antica patria il reduce avvenne
Proprio per la mia famiglia della Sardegna e soluto le cose che riguardavano solo cemento che sono le cose che a me più interessa
Nell'introdurre non dico questa conversazione queste poche parole su questi primi due volumi della Storia d'Italia
L'amico Laterza fa
Ha voluto dare alle stampe che sono curate da Giovanni Sabbatucci tra Vittorio e ridotto e vorrei anzitutto dire che certamente non spetta a me spetta ad altri
Intrattenere Mary su i singoli saggi c'è qua nessuno
Sono contenuti in quest'opera si colloca certamente accanto alle altre Vaccaro c'era un folto accanto a loro o alle più recenti quelle pubblicate da Einaudi e dall'utente
Che e tutte hanno questi ultimi in caratteristica un questo studio di tale di essere frutto non Dussin autore ma di punto di una serie di otto ore debbo dire per quanto ho potuto leggere che mi sembra però che
Pur essendo frutto di diventati dottori
Si muovono in maniera abbastanza organica non soffro di quello che il difetto voluto queste opere
Di essere disorganiche nonno o omogenee non di fumogeni perché non può essere ma di non di non avere un senso devono esserlo funzioni strumentali
Questa storia d'Italia piogge più viene presentato al nasce e questo che a me interessa forse sono le cose credo riesco a dire
Nasce in un clima segnala però non soltanto come pronte voluto della vittima nazionale ma anche la profonda svolte basta pensare alla svolta che la vostra vita civile quella politica in fondo questo atollo voluto dagli eventi epocali dell'ottantanove
Con loro con loro manifestarsi nell'ambito internazionale ma poi con la loro percussioni nella vita
Civile e politica del nostro Paese ma deve anche nella vita culturale e prima ancora nella vita morale
Quelle forze
Che hanno dato origine all'Italia repubblicana di quasi mezzo secolo fa sembrano sì sembrano esaurite
Direi che di queste forze tiene ancora il campo potentemente
La forza socialista nel senso storico del termine cioè la forza sosta diversa di quello che io amo definire il popolo comunista o il movimento comunista
Ad uno degli amici del PDS che alla televisione a domanda diceva l'economista rispondevano io che comunista non sono mai stato anche se come tutti i giovani antifascisti della mia epoca vi ho subito il fascino e anche per tenta la tentazione a praticare sembra la negazione del quello che i genitori ci avrebbero e insegnato dove la Diallo chiamato al telefono da tutti ho sentito la televisione ha domandato ha risposto che non eri comunista ma se non sei comunista che cosa scendi
Insomma tanto è vero che io sto vorrei proporre la costituzione in quest'orgia di liberalismo liberaldemocratico cinismo
Privatizzazione un'economia di mercato rifiuto del movimento delle masse ho detto ad oltranza socialista io vorrei proporre abito rosso ad fare un'associazione culturale marxista
Li visse marxista Marx Engels Lenin stelle a titolo di prova poi sono anche Opus dittatore
Detta al bar così
Perché altrimenti non se ne capisce più doloroso
Direi che oggi studiare la storia del nostro Paese estremamente importante non sordo da un punto di vista culturale io sono per il primato dell'intelletto
Primato dell'intelligenza è una cosa un po'troppo provocatorio hanno interpretato le velleità credo che sia
Estremamente importante non perché la storia sia magistrati dite sempre ma perché io credo che noi abbiamo soprattutto un grande problema
Abbiamo il problema
Che un problema non solo per il politico ma poi l'uomo di cultura più il cittadino comune
Dirle fondare un'unità nazionale di cui abbiamo ove scoprirono internazionali di profonda internazionale del cui abbiamo perso il connotato
è vedere come in questo nostro Paese si sia formato quale sia la storia del nostro
Dell'unificazione del nostro Paese qualunque siano poi le tesi storiografiche Squeeze eccetto la quella cruciale
A quello che l'ha lasciata e credo che sia una cosa estremamente importante
Viene è oggi sottoposto critica giustamente forse solo adesso non si può fare
Viene sottoposta è stato sottoposto a critiche passaggio il nostro processo unitario o è stato e sottoposto ad esso critica il significato di ciò che è stata la resistenza sottoposto a critica il significato dell'antifascismo
E queste sono tutte cosa che credo siano necessarie specie quando queste cose hanno perduto il loro aspetto di Bitto
Io ho solo considerato disprezzato su quell'irresponsabile che credono così sono state otto professionalmente definiti che credono esaurita la forza propulsiva dalla Costituzione del mille novecentoquarantotto
Io credo che da un punto di vista giuridico
Questa forza propulsiva sia venuta meno ma non credo non sono di quelli che disprezza loggetta fuori dalla storia alla costituzione del mille novecentotré
E così commesse oggi vengono definiti mitiche forse volevano l'unità antifascista l'assistenza fornita dall'assistenza in quello che dimentica avevano be questo forse ce lo possiamo permettere
Oggi cinquant'anni fa
Il popolo italiano dopo la sconfitta morale militare dopo la tragedia dall'otto settembre l'equivoco del venticinque luglio
E me ne aveva bisogno di metti tutte le costituzioni hanno bisogno dei miti fondanti
E fu un bene che ci fosse anche se lo ammetto
Parte tutte
Tutte le il
Tutti gli ideali che vengono istituzionalizzate dei trattamenti
Anche la rivoluzione francese da un certo punto di vista mettersi abbiamo visto
Le analisi critiche su
Sul giacobinismo sul terreno altro che sono state fatte dall'avversario del dell'ottantanove però teniamo presente che senza il mito chiamiamolo così dell'antifascismo il mito dalla Resistenza
Noi non avremmo costruito nel nostro Paese avremo prodotto una Costituzione che per l'epoca in cui è stato protestata lo strumento
Col quale abbiamo dato istituzioni democratiche al nostro Paese
E in modo miracoloso abbiamo
Come abbiamo realizzato la democrazia possibile anche se non la democrazia compiuta
E salvando la pace civile al nostro Paese lo ha detto in un momento nel quale scusate se sono diversi per un momento nel quale sembra che le forze che hanno dato vita
Alla Costituzione siano tutte esaurite esclusa
La forza produttività del del del mondo comunista del comunismo nazionale italiano probabilmente uno dei motivi per i quali tiene ancora così potenti che potentemente il canto insomma
Agli amici che militano in quella forza politica sono io rimprovero del mondo comprendere con se sono così fortemente radicate nel paesello debbono la loro storia e quindi sarebbe bene che sarà passassero
E non mi seguissero modelli clintoniani alla inedito Albert intorno ho cercato solo di sostituire Gramsci punto un pezzo che non mi sembra che l'operaio
Il contadino l'impiegato il lavoratore sia pronto a sostituire Tom Gramsci appunto un pezzo
E compagni credo che questa storia i volumi che ne seguiranno debba sia un contributo utile proprio per riscoprire il passato e potete pure fonda il interesse
E credo che questo sia utile questo il senso della mia presenza qui sia utile e necessario soprattutto gli uomini e politici
Io sono un uomo politico in pensione insomma
E quindi non ha più responsabilità se non quella del cittadino con un particolare titolo onorifico che senatore a vita insomma
Kirk
Essere presenti senza esserlo sempre parte responsabili ridotto cioè responsabilità del voto se
Ecco ogni politico di uomo che ad una quota troppo sommità io incontri non verrà almeno per le cose dal passato imprese non può non misurarsi con la cultura storica però di vedere quell'uomo storico di cui parlavo un grande studioso dell'antichità che stiamo Mauro
In un libro la conoscenza storica che fu uno dei libri della mia giovinezza insieme a tanti altri oggi se vado in mezzo ai giovani mi accorgo che questi libri non vengono più letti subito secondo in mezzo ai giovani
Della mia stessa religione della mia stessa cultura e diceva Marco
L'uomo storico in questo senso il più vivo della sua responsabilità del significato che assume il suo impegno del valore della sua libera decisione assieme una conoscenza più profonda e più vasto delle immense possibilità che si offrono la sua scelta egli è l'uomo divenuto coscienza e che cammina ad occhi aperti che provengono fitti ma credo una valenza come un animale da fatica
Egli sa che niente è semplice
Io diffido delle persone che presento cose come semplici
Che il gioco non è ancora fatto
E che vi sono molte Ventura intacca capace o meno di rialzarsi
Sceglie giudica non esalta la vittoria poiché le misure alla precarietà l'incertezza e libri
Neanche l'uomo uomo storico che non può aiutare la disfatta e sa dire quando niente più che possibile no non si deve eccedere bisogna soffrire con nobiltà e continuare a sperare
Questa è l'opposto e i libri di storia servono per far sì che ogni uomo è soprattutto un uomo politico un uomo che la responsabilità sia un uomo storico e quindi è questa anche la vostra grande responsabilità
Le cose che voi scrivete potranno essere duttili nella misura in cui saranno state
Sede di quella misura di verità che è possibile in questo mondo
Con la queste l'uomo storico quasi un inno ragionevole non li dico la storia la familiarità con la cultura storica resta uno degli indici più significativi della qualità della politica e di una voli
Per ritornare è un Paese che mi è molto caro appunto la Gran Bretagna
Seguire i dibattiti politici anche i dibattiti politici alla Camera dei comuni
Quella strana ripetibile istituzione che la cava dell'Olmo se oggi come il satellite una cosa impossibile sembrerebbe come la loro vita politica non dimentichi mai la trama della storia
E come sia quello probabilmente l'unico paese nel quale il diritto costituzionale si ruppero ed è la sola cosa che vorrebbe condurre esercitazioni in una strada per ma un impegno concreto
E si nutre di storia costituzionale Cobolli potrebbe scrive interventi quindici
Quindi la familiarità con la cottura storia che lo ripeto resta uno degli indici più significativi della qualità della politica e della qualità della classe politica
E questo per conoscere meglio e comprendere di più quel Paese quel mondo
E sarebbe per noi l'Italia e l'Europa
In cui si ha la ventura di vivere e di scegliere quindi io credo che
Anche come un uomo politico anche se l'impressione debbo un gran stile particolare dall'editore Laterza dei curatori da coloro che hanno scritto coloro che scriveranno per questo lo lo sforzo di Fauré
Di ogni cittadino
Di ogni uomo di cultura ma anche di ogni uomo politico un uomo storico nel senso che diceva questo grande storico Monroe
In questo suo mirabile libero che che un libro di lei non soltanto di studia ma anche di etica dalla conoscenza
Poi mi farò da venne svolto dal professor
Sì grazie
Costruiamo
La parola già detto Giannuzzo
Come vuole già all'epoca
No no parli
No ma io ringrazio il carissimo amico Vito
Per avermi dato la parola ma solo in qualità di ospite o di ospitante come si suol dire noi siamo stati felicissimi di dare concedere questa sala prestigiosa del Campidoglio per un incontro altrettanto prestigioso
è un Campidoglio quello che vi accoglie qui
Un po'diverso dal solito un Campidoglio molto attivo dinamico
A cominciare dall'attività frenetica del sindaco è un Campidoglio nel quale sono aperti molti cantieri la facciata del palazzo Senatorio e finalmente sotto restauro un restauro che si completerà in tempi anche brevi
Peraltro tutto sponsorizzato da una azienda e quindi non ricade neanche sulle grammi Risorse capitoline
C'è anche de una grandissima novità dopo quindici anni di oblio il cantiere per il restauro del Marco Aurelio e la realizzazione finalmente della copia
Dopo di che uno dei due almeno uno dei due tornerà sul basamento verso si suppone la copia comunque non è neanche escluso che fermo restando che la coppia debba essere fatta per molti motivi anche di sicurezza possano un giorno tornare persino l'originale poi qui sotto il colle capitolino abbiamo realizzato l'inizio del Museo dei Fori
E è ripreso lo scavo nell'Area archeologica centrale quindi diciamo in Campidoglio che si sta attivando per restituire a Roma a questa città la sua centralità culturale artistica e per fare di Roma una città di nuovo in movimento una città all'altezza come dire del suo prestigio del suo blasone
Una città che deve essere sempre più competitiva anche sul piano internazionale e in questo senso l'incontro di oggi la presentazione di questa storia d'Italia la terza cura di Sabbatucci e Vidotto è un evento importante e quindi anche per questo siamo stati particolarmente lieti che la cosa avvenisse qui in questa casa che naturalmente non è nostra ma è la casa di tutti
E credo che la storia d'Italia dell'editore Laterza così come tanti volumi della casa editrice Laterza sarà sicuramente un'altra pietra miliare della cultura italiana con questo augurio vi restituisco immediatamente la parola credo che siamo tutti molto interessati a sentire
Dopo le parole
Sempre così dense del Presidente Cossiga anche l'intervento degli storici
Anche io come presidente Cossiga
Non sono uno storico diciamo sono un vecchio uomo politico
E anche voglio ricordarlo della stessa dello stesso ceppo del Regno Sardo come il Presidente Cossiga cosa che non dimentico
E ma proprio perché sono un vecchio uomo politico voglio dire la mia riconoscenza Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto
A tutti gli storici alla collaborazione ed editore all'amico Vito Laterza che mi ha invitato ad oggi per la per avermi consentito di ripensare di ricevere tante informazioni non sono ma riflessioni non solo ma soprattutto
Spinte alla riflessione
Sul nostro passato che importa cioè
Io ho vissuto quasi tutto in modo consapevole quasi tutto questo secolo
E proprio arrivando al termine di questo secolo in un clima di profonda insicurezza generale non soltanto dell'Italia
Ma di tutti in un clima di profonda insicurezza generale senta l'importanza sento il bisogno dalla storia il bisogno di verificare di eventi e di riflettere su di essi di avere dei punti fermi a cui riferirsi ma anch'io come il Presidente Consiglio vorrei prendere questa occasione per dire poche cose sul rapporto che c'è e che io sento molto forte fra la storia e la politica e vero dicevo c'è un forte bisogno di storia
Perché perché la realtà subisce dei non soltanto cambia non soltanto cambia in fretta ma cambia con un processo di accelerazione costante che rende difficile di fissare la mente rende difficile di usare categoria analitiche e interpretative del passato
Vediamo non cambiare sono le cose ma cambiare anche la mente che deve capire le cose e questo abbiamo bisogno di punti di riferimento ma nel momento stesso in cui abbiamo decine di questi risentiamo
Che la percezione del tempo appropriata per rapidità del mutamento sembra quasi appiattire sì vediamo giovani generazioni che rifiutano la storia rifiuta una storia io credo perché hanno enorme difficoltà a pensare al futuro chi ha difficoltà di progettare anche difficoltà di ripensare il passato le due cose vanno insieme
E io credo che questo è un punto di comprensione che noi dobbiamo dare apparsa decreti mica possiamo parola scuola perché non insegna la storia
E via dicendo a parte questo dobbiamo riconoscere che nei giovani di oggi ci sono ragioni oggettive profonde
E noi dobbiamo affrontare come ripensare il rapporto fra la politica e la storia come proponeva comma proposto sviluppando il discorso il presidente consiglio
Ecco io credo molto importante
Di evitare le ingiunzioni della politica dalla storia di usare una storia con uno strofinaccio per lavare i vetri per le nostre convenienze politiche immediate questa tentazione sempre molto forte
Io cambio
Tredici aprile io io rispetto profondamente il pensiero che cambia nel tempo guai se il pensiero non cambiasse nel tempo
Ma si esigenze politiche spingono a cambiare la percezione delle cose ed era cioè la la la la a a cambiare la realtà apodittica parta io credo che la realtà cioè la realtà cioè ci sono i documenti c'è la verità storica questa verità va rispettato io non posso non posso cambiarlo
Io vorrei a questo proposito in questa dissociazione fra passione politica immediata
E la riflessione storica
Dico una cosa che mi riguarda personalmente
Io sono entrato nella politica
Come molti della mia generazione attraverso un versante risorgimentale quello del radicalismo democratico diciamo dall'azionismo garibaldino davvero quello che io vedo vedo delle sue origini Ruzzon francese vedo uno come un punto ovvero di partenza dalla storia d'Italia
Ricordato questi volumi del triennio
Rivoluzionario la presenza francese con le contraddizioni drammatiche che sa creare una presenta di rapina vera contemporanea rappresenta diciamo eccitazione non solo dei giacobini
Perché non fu sono sollecitazione giacobina pongono sollecitazione dei moderati dei liberali di del allora io io credo che che che la cosa che che mi ha sorpreso in me stesso il prezzo è tutto molto e come mai partendo da una può e sviluppando una posizione di radicalismo democratico diciamo di sinistra per delle termine molto semplici
Io sono stato fortemente suggestionato dalla destra sto vedere cioè da quel fenomeno profondo che in questi libri trova un esplicito una un'analisi così profonda anche al di là del tempo
Materiali in queste finisce direttrice del settantasei Paris continua nella storia italiana
Ecco mi sono domandato questo certo può dipendere dal fatto che essendo cresciuto nel fascismo e vedendo nel fascismo distinzione da libertà democratiche ripensava a destra storica come più forza campione di ripristino della della democrazia rappresentativa
Forse c'è un'altra ragione in questa destra c'era una volontà proprio lo dicono gli scrittori di questi volumi giacobina né vero di instaurare una un'amministrazione omogenea
è vero e di realizzare attorno a un'idea di amministrazione che in parte di origine francese in parte sull'esperienza Piemonte del Regno Sardo di realizzare una omogeneità questo che in questo senso dell'emergenza che illustrato in questi volumi d'emergenza che vuol dire devo fare subito ma cosa se non lo faccio più
Vedere ok poi e la sostanza del pensiero giacobino è vero queste queste idee ecco questi elementi
La consapevolezza rivoluzionaria per la destra che parlava di cui perché questo perché è possibile oggi diciamo così di essere di sinistra e vedere con tanta simpatia alcune di queste cose io credo che nasca anche oggi da un'altra considerazione che nella realtà di oggi
Ecco la caduta del Centro per lo meno la crisi del centro perché nulle caduto nulla accade mai tutto cambia e si trasforma fa rinascere la veste ma la mia generazione la gente del mio secolo ha confuso la destra col fascismo mentre all'esterno
La destra può essere altra cosa la rissa può essere un rapporto fra autorità e libertà che può concerto accento sull'autorità rispetto alla libertà il fascismo la forza negativa del fascismo è stato la cancellazione di uno dei due termini la cancellazione della libertà
Non è stato un radicalismo di destra è stata un'eversione
Di un principio storico dalla testa oggi ricostruire la destra
E anche un pensiero di sinistra voglia dire vuol dire pensare alla realtà proprio perché sono di sinistra sono o credo di esserlo sono così curioso di vedere cosa diavolo succede a destra come si può elaborare qualcosa ecco perché il pensiero dalla storia è molto importante vi è un secondo elemento che opera a mettere in luce se lo chiedono alla politica di no una usare la storia per fare i suoi comodi chiedo anche di non subordinare la politica la storia di mantenere l'autonomia profonda della politica la storia non ci può non ci può gettare non possiamo dire questo si è verificata e quindi si verificherà ecco la vita politica e necessariamente scelta e cambiamenti io non sono d'accordo per esempio con quelle anche dalla mia parte politica dico molto francamente
Il quale pensò di rassicurare il ceto medio la middle class vero dicendo io non farò niente no uno che dice non fa niente non restituire un bel niente chissà cosa diavolo in testa io posso assicurare la middle class
è vero e dico subito che in questo libro estremamente importante titolare della Miller la Rotundo e la loro altri tutti legava tramite e l'amministrazione io possono assicurare la vide non solo se dico cosa voglio cambiare
Io sto zitto non dico cosa voglio cambiare io lo raffigura un bel niente e non faccio un bel niente ecco questo elemento me pare molto molto importante ed è vero di di di Dino di non pensare che in passato ci schiacci passato ci impone di cambiare e difficile oggi cambiare dipingere grandi in questo modo però bisogna farlo e questo proprio di un'altra così voglio dire con molta franchezza
Vuole anche dire rifiutare delle visioni pessimistiche globale
Io non son d'accordo con quelli che pensano che
Che se io il fatto che il Risorgimento sia fallito o quella resistenza sia fallita vedere il fatto che ci sia stata
Avverte l'Italia sapore ha diviso la Chiesa per tanti secoli che tutto questo impedisce la nostra modernizzazione e il nostro sviluppo e la nostra democrazia non ci credo
Acquisti così di non credo io credo che questo forma di pessimismo per cui noi siamo condizionati dal fatto che il passato era guasto e quindi presidente guasto e soltanto un segno dal nostro poi torneria della nostra punto ASP dalla sua scarsa volontà di fare oggi le cose ecco io vorrei dire ho voluto dire queste problemi della nel rapporto fra politica e storia carne paiono molto importante proprio anche per le esigenze politiche di rinnovamento che io sento che oggi esistono e che non seguono più i vecchi criteri che devono capire che in un mondo che cambia devo anche cambiare il mio modo di approssimare nel ricco io voglio dire vorrei poter ricordare tutti gli autori che hanno scritto qui sopra ma Pescosolido per la parte economica Cammarano e tanti altri leggi ecco vorrei solo ricordare ricordarne due che sono stati anche se li ha dati dai dai del curatore dei due volumi per la loro originalità Montrone nel suo studio proprio sulla struttura amministrativa vero e
Bruno Tobia
Che ha scritto delle cose di un altro estrema chiarezza sulla scuola sulla lingua sulla cultura dell'Italia unitaria sui luoghi della memoria delle pagine preziose per quello che riguarda i luoghi della memoria io ritengo che vadano lette vanno lette anche indipendente in sé per il valore che esse hanno ecco vorrei ringraziare ancora gli autori ringraziare l'editore
E ringraziarli per avermi invitato ad aver potuto dire alcune cose da vecchio uomo politico
Ringrazio Vito Laterza che mi ha dato la parola
Non ringrazio per avermi invitato qui Laterza Vito è stato il mio primo editore e quindi per me è stato un piacere
Raccogliere il suo invito rendere così il dovuto omaggio alla sua attività editoriale in occasione di questa peculiare iniziativa
Di questa iniziativa si possono dire molte cose questa non è la sede nella quale posso si debbano farsi delle lezioni universitario delle conferenze e neanche la sede nella quale si debba entrare molto nel merito dei problemi trattati i testi dei singoli autori
Basti dire che si tratta di un'opera che ha delle caratteristiche
Che sono abbastanza marcatamente diverso da quelle che tradizionalmente caratterizzavano delle storie anzitutto come ha osservato il presidente Cossiga come prima cosa data di un'opera che l'scritta a più mani ora questo presenta dei vantaggi e anche dei difetti
Noi siamo abituati forse nella lettura media dell'uomo colto c'è soprattutto una lettura di opere scritte da una mano sola
Una mano sola significa un pensiero unitario significa una linea guida chiara significa uno stile uniforme
è un modo per quello di scrivere con una mano sola sedi di produrre un'opera a una mano sola di pubblicare un'opera una mano sola di raggiungere in un certo modo il pubblico dei vettori di queste cose
Quando si ricorre a più mani questi vantaggi si perdono
Però bisogna tenere conto di un fatto qui non si tratta di un'opera a più mani del tipo usato
Tradizionalmente esistono appunto le grandi storie Cambridge ma anche prima di quella
Perché l'idea dell'opera a più mani qui si sposa con qualche cosa di nuovo muovono nuovissimo male un nuovo che in questa circostanza fa qualche passo ulteriore in avanti e cioè si tratta di con la opera atti umani che non è concepita però secondo uno schema che difficilmente anche quando si tenta di farlo
Si abbandona rispetto alla tradizione e che quello appunto di montare montare i successivi contributi in un ordine che e poi un pochino rigo più o meno rigorosamente cronologico tende a seguire certe onde degli eventi che più o meno più o meno più o meno
Secondo criteri diversi periodico Zaki qui si tratta di un'opera più maniche concepita con una chiara impostazione di scelte tematiche cioè si affrontano temi e problemi naturalmente relativi a grosse partizioni Period Ali che si sono tagliate nella nel complesso della storia d'Italia e poi si affrontano per problemi e questo fatto da qui introduco un terzo la scelta degli autori è una scelta chiaramente generazionale
Per lo meno nella gran parte di di questi autori cioè sono tutti autori quali hanno una certa età quindi un certo tipo di formazione ecco da questo che cosa deriva è un'opera a più mani è un'opera condotta secondo scelte tematiche ed è affidata a un gruppo di studiosi che sono di una certa età di una certa formazione quindi che hanno subito determinate influenze hanno sentito determinati problemi hanno acquisito determinate sensibilità e quindi trattano in un certo senso in un modo che culturalmente convergente la materia anche affrontando d'da più punti di vista
E secondo scelte tematiche diverse de ne deriva qualche cosa che ha una sua felice armonia è una sua felice ormoni
Oltretevere un notevole interesse notevole interesse come novità come novità dal punto di vista dei risultati perché badiamo bene trattando i singoli Cindy singoli temi gli autori hanno tenuto conto del lavoro che è stato svolto nei decenni intorno a quei problemi a quelle tematiche e sono pervenuti alla costruzione alla costruzione di una sintesi
Questo per quanto riguarda l'opera ripeto non è questa la circostanza nella quale appunto si debba fare né una lezione ne una discussione puntuale delle cose vorrei a questo punto seguendo
Poi le piste
Autorevoli del Presidente Cossiga Vittorio Foa
Con i pochi gli assai minori mezzi di cui dispongono fare qualche considerazione generale sulla nostra storia ecco perché in fondo queste sono circostanze nelle quali probabilmente è su questo che si vuole richiamare l'attenzione si vuole indurre ad una ad una certa riflessione
Essi due considerazioni che sto per svolgere mi sono stati suggeriti proprio dalle cose che ha detto il Presidente Cossiga è da altre che ha aggiunto Vittorio Foa
Io credo che
Se qualcosa caratterizza questa nostra storia e e di cui oggi may rigidità di tenere conto meriti si tenga conto in un momento così delicato è il rapporto fra i momenti di lacerazione e i momenti di mediazione in questa storia
Qui e le cose possono essere affrontate da più punti di vista
Si può giustamente di lire sono da pre ferirsi le posizioni nette
Sì sono da preferire stile posizioni nette ma sono delle previsti le posizioni di mette in quanto forse rendono più agevole la convivenza e in quanto questo risultato ottengano
Ora se noi consideriamo questa nostra storia e se è stata ricchissima di lacerazione queste facile lacerazioni sono state generalmente tutte composte
Badate alla la grande lacerazione originaria
Quella tra la chiesa e il nuovo Stato e il nuovo Stato unitario beh non possiamo dire che questa non sia stata composta nel corso dello stesso badiamo badiamo ad altre lacerazioni che non sono state composte ma che comunque hanno dato luogo a delle ad a a delle modalità di convivenza per tante vie volte a volte rimediate eh non è che non è che questo debba essere escluso ha tuttavia ci sono dei dei beni superiori perché comunque vanno salvaguardati punto pensiamo alle lacerazioni sociali
Tra appunto tra tra coloro che hanno e coloro che non hanno beh si può dire che queste hanno avuto momenti fortissimi di scontro nella nostra storia e pur tuttavia la nostra storia trovato la maniera di comporre in una possibilità di convivenza tutto questo
Che cosa è accaduto e qui vengo al punto che diciamo così
Come eccezione mi pare confermare la regola c'è un solo punto dalla nostra storia che ha dato luogo ad una lacerazione non composta ed è quello che in fondo è quello che e più generalmente viene da noi rifiutato
Ed è quello del fascismo
Lo diceva giustamente Vittorio Foa adesso bene se si riflette alle osservazioni e e io ho fatto poco fa si capisce meglio per quale ragione il fascismo viene rifiutato lo spirito nella quale il rifiuto del fascismo
Permane forte nella nostra cultura e proprio perché è un momento di recitazione con composta di fascismo e qualche cosa che voleva escludere l'altro
Ed è questo ciò che impedisce tutta la nostra storia tende a respingere tende a respingere qualcuno a chi ha associato spesso a mio avviso in un modo che e di dubbia e e di e di e di dubbia accettabilità mia voluto associare questo alla spregiativo espressione di trasformismo
Quel dato è che in tante di quelle cose che vengono chiamate trasformismo invece cioè una superiore capacità di mediazione nella nostra storia
E queste distinzioni andrebbero fatte invece il fascismo viene rifiutato il primo di aiutarlo perché rappresenta questo questo diverso completamente diverso del modo di affrontare i problemi di questa faticosa complessa di costruzione che è stata la nostra vicenda
E qui e e qui e io vorrei
Poté riprendere un'altra cosa che è stata detta questa dal presidente Cossiga quando ha sottolineato il significato del mito dalla Resistenza e lui è stato molto molto realistico molto preciso come sempre lui che ama in fiore Tare
Tutti i suoi discorsi i paradossi di provocazioni vai
Dietro di solito sotto tutto questo poi nasconde è vero una piccola perla ecco che è poi quello che forse non vuole veramente proporre proporre coloro ai quali si rivolge qui con questo noi abbiamo costruito abbiamo ricostruito con questo mito abbiamo ricostruito un Paese che usciva da una disfatta vera e propria a di una da una vera disfatta da una grossa disfa
In qualche modo siamo riusciti anche un po'ad occultare alla questa disfatta abbiamo fatto benissimo l'abbiamo fatto benissimo questo è il senso di questo mito
Abbiamo fatto bene oggi
Forse non abbiamo
Forse del perfettamente come sempre perfettamente anche questo evita ebbe ed ha sottoscritto e ora e io su questo accenno vorrei insistere e concludere ecco io ancora oggi recitano questo queste son cose che è importante ricordare in una situazione come quella attuale nella quale è tutto un rimedio Grimm rimescolamento è avvenuto sono venuti al pettine molti nudi il fatto che appunto l'illusione che che che in Italia fosse stata superata di distrutta una destra si è rivelata appunto un'illusione si è capito che invece occorre una che col costruire nuove condizioni di convivenza tra una sinistra è una destra bene appunto è in in un momento come questo che bisogna ricordarsi della nostra storia
Delle capacità che in essa si sono manifestate e delle circostanze nelle quali queste capacità non essendosi manifestati sia andata incontro alla carta
Mi sia consentito anzitutto iniziare queste mie brevi parole ringraziando Vito Laterza Peritore al quale io ho tanto tempo la persona la quale avuto fiducia in mente che io veramente debbo moltissimo a luglio
Il ringraziare Vito Laterza per avermi invitato qui e ringraziare anche Sabbatucci e Vidotto per avere consentito alla mia presenza in questa sede io sono storico settoriale mi occupo di Storia delle istituzioni Storia del diritto e non sono uno storico tout-court uno storico generale sì mi occupo di storia contemporanee risorgimentale
Però lo faccio da un angolo visuale tutto particolare
Per questo offro questo mio contributo ben sapevo le ben consapevole che questo mio contributo è un contributo di uno che ha un angolo visuale evidentemente limitato rispetto ad altri che possono spaziare per la conoscenza delle loro materia in forma molto più ampia su queste epoche che sono trattate da questi volumi
Io appartengo al novero per istinto neanche per studi di coloro che ritengono che il Risorgimento italiano è stata la pagina più alta della nostra storia nazionale dopo la caduta dell'Impero d'Occidente
E al tempo stesso è stata la pagina una delle pagine più alte della storia dell'Europa moderna e a partendo anche al novero di coloro che ritengono che lo Stato liberale nazionale che è uscito dal processo risorgimentale è stata la forma più compiuta di ordinamento politica che l'Italia sia data fino allora quindi
Quando ho preso in mano questi bei libri
Sono dico subito rimasto contento fortemente contento di vedere come
La scansione e il contenuto dei due volumi tendeva proprio a recuperare la positività e nella prima esperienza liberale italiana pur con i limiti che sono a tutti noti e soprattutto della esperienza risorgimentale
Recuperare il positivo della nostra storia nazionale io credo che sia un fatto importante questo
Questo è un fatto secondo me doveroso e importante non possiamo vivere soltanto
Su Milano una forma di masochismo Autori sionista nel quale dobbiamo vedere solo i difetti che cronicamente hanno afflitto la nostra storia specie a nostra storia risorgimentale la storia contemporanea
Questo è stato di moda nel secondo dopoguerra poi finalmente questa fase contestativa di quella nostra storia che ha degli aspetti peraltro estremamente importanti questa fase totalmente negativa sia in lista
Sia familista ad una fase nella quale elemento positivo è stato visto accanto all'elemento negativo in un giudizio più equilibrato
La storia risorgimentale viene trattata nel primo dei due volumi che Laterza sarà presentato la storia dei radio vera vita dello stato di Perale viene trattata nel secondo di questi coloni la fase risorgimentale io debbo dire onestamente che leggendo i vari saggi che compongono questi volumi sono rimasto estremamente
Contento di vedere come l'immagine di una fondamentale e sostanziale unità e di una continuità di questa storia emerge emerge nel senso che recuperando da un lato nella sua essenza più totale
Il senso di positivo dell'esperienza risorgimentale si tende a mettere in luce al di là delle divergenze di opinioni sul modo in cui processo doveva avvenire
Al di là dei contrasti fortissimi di carattere ideologico e politico al di là delle contingenze burrascose avverse che hanno portato al compimento dell'unità nazionale si tende a mettere in luce finalmente in modo coerente il carattere unitario e continuo di quel processo carattere unitario e continua l'unificazione appare quindi in certo senso
La il la premessa
Anche di uno sviluppo del paese le cui basi sono state poste al più anticamente dal mille settecentonovantasei dalla calata dell'armi Ritalin Italia dalla calata dalla prima calata napoleonica
E quindi se noi vediamo anche quel bel quadro di storia economica che ci ha offerto in nei due volumi Guido Pescosolido noi vediamo come l'immagine di una strategia economica a lungo raggio
Elaborata nello stato subalpino in certo senso per così dire già da considerare in nuce qualche cosa che avrebbe portato a un certo tipo di sviluppo che avrebbe facilitato unità e che poi avrebbe affrontato i primi processi unitari come Pescosolido dimostra nel secondo volume
O ancora da un altro punto di vista se noi guardiamo il problema della formazione delle gerarchie sociali della formazione delle élite borghesi
Il problema della formazione della nuova società civile quale appare saggio estremamente dopo estremamente pensato estremamente elaborato nel primo volume di Meriggi
Noi vediamo come in certo senso la formazione di una Italia che si avvia a diventare pur con limiti quantitativi evidenti e con limiti qualitativi certe volte paurosi una società dalle presenti élite borghesi sembra molto chiara molto evidente e dove vede i meriti il la base di questa formazione di un società Organa appena da un punto di vista
Borghese
Di tipo nuovo la vede in un certo senso in quei processi di amalgama di uso questo termine non usa Meriggi lo prendo da Blanc come è noto riferendosi a quello che è avvenuto nel regno meridionale
All'indomani della caduta di mira ai tempi di Luigi De Medici di amalgama tra vecchio e nuovo e spostando il discorso da Luigi Blanco a discorso più generale
In tutta la fase che accompagna la vicenda italiana dal mille ottocentoquindici al mille ottocentoquarantotto noi vediamo come nell'estro Touré della società italiana si sia compiuto e sia stato agevolato quell'amalgama tra legni vecchi ceti e i nuovi ceti che ha dato vita ad una società di tipo borghese
E quel tipo di società che elabora certe ideologie che elabora certe ideologie che le consuma perché le ideologie politiche durano un certo tempo e poi sono destinate a loro consumazione
Ed è il discorso che ci fa De Francesco Sempre nel primo volume quando passa in rassegna via via dei diverso ideologia e che si sono susseguite in Italia dal periodo napoleonico alla prima Restaurazione
Alla vicenda della formazione dell'ideologia diciamo dell'idea mazziniana e unitario quindi visibile al avvento del moderatismo al come classe dirigente eminente e come classe preposta al compimento dello Stato risorgimentale
Diciamo che tutto questo mette in luce in certo senso la necessità di riguardare con molta attenzione quelli che erano gli giudizi e le impostazioni fatti della storiografia tradizionale se prendiamo il saggio di Coppini
Che si sofferma profondamente sul ruolo subalpino suo ruolo del Regno di Sardegna analizzando le diverse fasi della politica Subalpina
Anno dopo la fatal Novara il problema del trattato di pace con l'Austria il problema del TAR del del proclama di Moncalieri le leggi Siccardi le crisi interne che si susseguono
Con da parte conservativa contro la politica che si inaugura col connubio e la politica che porta in anziché a Curno e vediamo come sono recuperate molti di quegli elementi
Della positività della scelta Subalpina dopo il quarantanove di mantenersi aderenti allo statuto di mantenere in vita una monarchia costituzionale che diventa da lì a poco mania monarchia parlamentare che Rosario Romeo magistralmente
Ai suoi volumi su Cavour ripida dall'amico Vito c'aveva largamente mostrate quindi per quello che riguarda diciamo la nostra vicenda risorgimentale sulla quale ho amato soffermarmi perché so bene che la storia è legata la politica che vi è un nesso indissolubile la storia politica ma in questa fase presentando un libro totalmente di storia dopo quelle parole molto importanti e molto belle dette dal presidente Cossiga re Vittorio Foa io penso di limitarmi più esattamente a fare un quadro di quella che è l'opera mi fermo
Con il primo volume del secondo probabilmente parlerà qualcun altro grazie
Questa storia d'Italia che questa sera presentiamo
Nasce dentro la trasformazione e la crisi italiana degli ultimi anni e dentro la crisi mondiale dell'ottantanove
Questi autori che lavorano sulla storia italiana hanno dentro i problemi del nostro tempo il disorientamento complessivo
Le questioni fondamentali sull'unità italiana le questioni sull'identità nazionale poco tempo fa una fortunata rivista di geopolitica titolava un numero a che serve l'Italia
Certo questa storia d'Italia non mira a rispondere a questo problema a che serve l'Italia questa storia d'Italia non può essere una grammatica per il presente come sono talvolta alcune storie edificanti ma non bisogna dimenticare che già è stato detto prima di me che questa storia d'Italia nasce in un clima in cui il cantiere aperto e tantissimi problemi non sono chiusi
E così tutti i nostri interventi sono stati tra versati
Dalla ricorrente insopprimibile questione del rapporto tra storia e politica tra storia e presente
Direi che nell'architettura di questi volumi si prospetta una soluzione a questo problema semplice e basilare non si sente e lo dico da collaboratore
Di quest'opera collaboratore di un saggio non ancora edito anzi lo di quel curatori nemmeno ancora confezionato e colgo l'occasione per scusarmi subito
Non si sente la volontà di una proposta o di una lezione da fare emergere dalla storia d'Italia
Questa storia d'Italia non serve cioè a legittimare una posizione ad avanzare un'analisi a fondare un sistema di interpretazione a proporre una ricetta per il futuro nazionale in questo Sei
So Vidotto e Sabbatucci parlano di un superamento di una storiografia militante su questo un attimo vorrei soffermarmi la posizione storica della storiografia militante
Non buttiamola via è stato un cardine dell'ideazione della scrittura di tante storie d'Italia o di tanti frammenti di questa storia
E non ha significato solo in maniera semplicistica contraffazione giorno ideologica è stata anche l'espressione di una passione politica che ha sollecitato gli studi
Ma oggi il superamento della storiografia militante non è un'ulteriore posizione ideologica capovolta non è la volontà di fondare nuove posizioni politiche che sono oggi scariche di ideologia e quindi abbisognano di una storia non ideologica
Questo superamento corrisponde in profondità a un sentire un ricercare molto diffuso nella comunità per degli storici
Non è il frutto della delusione politico ideologica o di un nuovo disincanto è un punto d'arrivo
Questa storia d'Italia
Non ha alle sue spalle un monte ore di riunioni per omogeneizzare i prodotti dei singoli autori
Si presenta invece come un punto d'approdo per studiosi di sensibilità culturale storica e politica diversificata che però intendono questo sì avvenire un progetto comune studiare la storia d'Italia
E la convergenza su un comune progetto da angolature differenti
La volontà di scrivere la storia d'Italia e non di raccogliere un insieme di saggi attorno al problema italiano e questo secondo me è il sintomo culturale interessante che vorrei sottolineare
L'Italia è una cosa troppo seria per poterne fare una lettura unidimensionale o soggettiva anche sieriche documentata
E l'unico autore crolla davanti a questo sforzo demerito dell'editore Vito Laterza e dei curatori che ringrazio
Quello di aver raccolto
Un cambiamento nella sensibilità nella mente
Avrebbe detto forte nella sensibilità degli studiosi di storia contemporanea e di aver offerto un approdo su cui misurarsi
Presto bisogna sottolinearlo e lo voglio sottolineare anche in maniera personale come Vito Laterza abbia questa sensibilità allo sviluppo
Della storiografia ricordo una quindicina ventina d'anni fa la grossa apertura della casa editrice Laterza agli studi storico religiosi
Anche in campo contemporanei dico
E allora un gruppo di studiosi direi una generazione di studiosi
Senza volere fare mettere insieme o fare le biografie dei singoli studiosi direi che c'è anche un fatto generazionale una generazione di studiosi di storia che si interroga attorno all'Italia
E le premesse con cui lo fa questa generazione di storici
Non sono una volontà interpretativa finalistica le premesse sono radicate nella cultura di questi studiosi anche in un certo senso nella cultura di una generazione che ha accettato di uscì lire da alcune prospettive di scrivere insieme la storia d'Italia
Ma si può e prendendo in mano già questi primi due volumi
L'interrogativo pulsa si può scrivere una storia nazionale senza alcuni volani di lettura forti interpretativi o più e si rischia di dissolversi netta anche differenziati percorsi che lo storico può seguire e obbliga il lettore a seguire
Le domande sono aperti alla domande aperta e si potrà cominciare a rispondere dopo essersi confrontati con questi e con gli altri volumi vorrei solo dire
Che si può uscire a mio avviso dal condizionamento dei volani dei volani forti e brillanti
Che tanto spesso sorreggono le storie nazionali
E direi la grande unità e questo problema italiano che pulsa nei singoli saggi che traversa tutti gli autori
Non dominare
Con un pugno di interpretazioni tutto il materiale ma mi sembra che l'idea dell'opera nasca dall'associarsi libero degli studiosi attorno a una questione di sta alla questione della storia nazionale l'elemento unificante è la comune convinzione che una storia d'Italia va scritta
Oggi e che ce n'è bisogno e che deve essere lei a più articolata possibile per cogliere la complessità della vita italiana
L'Italia è una cosa troppo seria per essere semplificata
Molte nuove domande sono state poste in questi ultimi anni
Sono le domande che hanno fatto saltare gli orizzonti consolidati della vita quotidiana le domande di politica internazionale la crisi dell'Est problemi laceranti sono stati avanzati come quelli dell'unità del Paese
Il discorso
Che il Presidente Cossiga ha accennato sulla validità della Costituzione repubblicana l'esigenza di un rapporto nuovo con i fatti capitali della nostra storia quanto Cafagna ci diceva giustamente sul ripensamento del fascismo nella storia nazionale in questo quadro matura una nuova domanda di storia italiana
Scrivono giustamente i curatori l'Italia di oggi è figlia della sua storia può sembrare anche una grande banalità ma i curatori la presentano come una certezza e della certezze unificante del lavoro
In realtà ritessere il rapporto tra cultura italiana politica storia non è impresa da poco ed è un rapporto con la storia che non legittima l'uno all'altra posizione
Questa storia è ai fini delle legittimazione di una posizione inutile storie inutile e per questo io vorrei dire paradossalmente tanto utile
Dopo un grande sviluppo della storia contemporanea dalla metà degli anni Sessanta la moltiplicazione delle cattedre di Storia contemporanea degli studi dei lavori negli ultimi anni invece abbiamo assistito a una fase di incertezza i domanda fluttuante di storia contemporanea
Abbiamo vissuto dico come studiosi una fase di fuoriuscita dei rigidi schemi utilitaristici della storia sperimentando forse il fascino dell'inutilità della ricerca nonostante il suo grande interessa
Il rapporto tra cultura politica storia non è mai scontato
Ce lo dicevano in maniera diversa il Presidente Cossiga e Foa
Non è scontato il rapporto tra passato e presente quel passo quel rapporto su cui tanti hanno riflettuto che Braudel risolveva con le due felici formule il passato spiega il presente e il presente spiega il passato
Formule felici ma molto difficile da realizzare
Anzi più si allargano le maglie tra il presente il passato tra la politica la storia più emerge il senso della Hughes utilità della storia
Ma d'altra parte oggi si pone con chiarezza l'abbiamo detto più volte una domanda di storia e di storia nazionale è utile quindi
Ma utile a che per costruire quale Repubblica grazie a Dio non lo sappiamo
Questa storia viene pubblicata quando ancora da un punto di vista politico da un punto di vista istituzionale navighiamo a vista
Questa storia è un prodotto culturale in una fase non di certezze ma di domande di incertezze di disorientamento di e di ricerche ma non per questo è o deve essere un prodotto incerto disorientato
Anzi mi sembra dei due primi volumi si presenta con una sua solidità che la solida la solidità degli studiosi almeno a stare all'elenco di collaboratori di due volumi e e agli altri che sono per iniziati la solidità di studiosi maturi e anche si presenta con una sua solidità classica non fosse per la scansione cronologica scelta iniziare con il mille ottocentosessantuno
Si riprende questa scansione classica
La storia nazionale comincia con il sessantuno con la data della proclamazione del Regno d'Italia questo Ring il limite rigido e attenuato dal primo volume sulle premesse che allarga un poco lo sguardo all'otto cento un poco al Settecento si concede poco in questi volumi
Alitalia prima dell'Italia che pure ha formato in profondità il nostro Paese l'impostazione che può essere criticata tuttavia c'è un inizio de la storia d'Italia
Eppure la chiesa che è un la realtà nazionale più antiche e più radicata nella storia italiana
Un mondo che vive i lunghi periodi della storia italiana eppure la chiesa sente quel mille ottocentosessantuno e Boyle mille ottocento settanta come un taglio su cui ritornare all'interno della propria storia
Certo
A vedere l'articolazione cronologica dei sei volumi si vede che molto è dedicato alla storia repubblicana in questo ultimo periodo molto spazio è dedicato alla storia repubblicana e molta attenzione in questo ultimo periodo abbiamo avuto parecchi lavori di storia repubblicana un certo fervore nello scrivere la storia repubblicana ma qui è diverso non solo storia della Repubblica ma storia d'Italia
I due ultimi volumi che saranno presentati in futuro speriamo presto toccano quei quarantacinque anni in cui avvengono i più radicali mutamenti del Paese cambia il paesaggio bagno quello agricolo cambiano gli italiani
L'Italia viene da un secolo prima come un quadro configurato ma gli italiani del dopoguerra nel dopoguerra vivono quella rivoluzione antropologica che nella Prima guerra mondiale né il fascismo avevano mai realizzato
Così in profondità
Certo tutta la vicenda nazionale lo diceva prima Ghisalberti
è accompagnata dal cambiamento ma l'accelerazione la massificazione di questo processo incredibile negli anni della Repubblica forse con un po'di esagerazione ma in maniera suggestiva Paul Gisborne dice l'Italia nel quarantatré era ancora una nazione in cui fuori dalle principali aree urbane ben poco era cambiato dei tempi di Garibaldi di Cavour
Ma il grande cambiamento avviene con la Repubblica in questa stagione quasi tutti gli italiani divengono tali ma l'Italia veniva da prima c'era sempre stata la novità rappresentata dall'Italia repubblicana motivato numerosi studi e molte questioni il Presidente Cossiga lo accennava abbiamo noi nel cuore e veramente sull'Italia repubblicana ma mi sembra il fatto fondamentale di questi volumi è fare storia d'Italia e Italia repubblicana torna a essere parte di questa storia nazionale
Il grande rischio è stato detto della nostra cultura politica e l'amnesia istituzionalizzata
Certo il livello di una classe politica si forgia sulla cultura storica che è un elemento incolto sostituibile della coscienza nazionale nonché la storia suggerisce nulla alla politica
Ma l'assenza di una cultura storica
E l'espressione del disorientamento della politica ma mi sembra che in questa stagione che abbiamo detto disorientamento sorge e si rafforza una domanda una domanda di Storia nazionale una domanda di memoria larga
La risposta che sale da questi primi due volumi non mi pare illudere l'esigenza di storia nazionale
Ogni otto ore si muove si muoverà secondo la sua competenza
Ma c'è una risposta che sale da questi due volumi dall'impianto dell'opera è che la storia nazionale è una realtà complessa
Sarebbe una semplificazione rintracciare il fatto portante unificanti d'un elemento in una classe dirigente in un movimento in una forza politica in un dato strutturale
Questa storia
Non può essere semplificato ridotta non sarebbe vero oggi meno che mai l'Italia è un mondo un mondo complesso ma è anche una nazione è uno Stato e di questo i volumi che presentiamo ne danno conto grazie
Bene spot
Ringrazio tutti grazie
Molto chiaramente
Oltre generose rivolte giustamente meritatamente il curatore gli autori forse un po'con un po'di
Su usurpazione da parte dell'editore che naturalmente a responsabilità meriti molto minore aprono e quindi io penso per qualche chiosa Breve perché già li abbiamo trattenuti a parecchio e di un corruttore cioè Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vito
Tiziano sì
Grazie
Ma
I tempi e la sede credo che sconsiglio di no una discussione vera e propria che pure sarebbe interessante e che peraltro sarebbe difficile dal momento che mi sembra che abbiamo ricevuto più che altro complimenti e consensi del quale ringrazio naturalmente lì intervenuti
Mi sia consentito solo di riprendere un paio di temi che sono stati qui affrontati sedi riprenderli con qualche compiacimento che sono quelli relativi
A quest'opera a perché
E al come
Sul perché è già stato detto abbastanza
Questo è un momento in cui una riflessione generale globale sulla storia d'Italia sembrava novità e credo che questa siamo stati confortati particolarmente utile forse necessaria ricordo soltanto sono cose che tutti sanno
Che
In questi ultimi anni abbiamo assistito al l'emergere di movimenti a sfondo orizzonte vagamente separatisti abbiamo assistito alla dissoluzione di un uno Stato confinante
Fatto traumatico quant'altri mai
Non è un caso che negli ultimi anni siano usciti parecchi libri che hanno dei titoli inquietanti uno l'ha scritto Luciano Cafagna che ha quelle il sottotitolo in realtà non fare a pezzi l'unità d'Italia
è uscito un libro che si chiamasse cerchiamo di essere una nazione di Gian Enrico Rusconi un altro di Aurelio lepre che si chiama per fortuna col punto interrogativo Italia addio tutto questo credo che sia un sintomo abbastanza abbastanza inquietante
E soprattutto che giustifichi l'idea di porre mano a un ripensamento generale del storia d'Italia
Un ripensamento che abbiamo cercato appunto di portare avanti con il contributo di diverte se forze di viversi amici e collaboratori
In questo senso ecco vorrei precisare qualcosa sul come abbiamo cercato di porre mano a questo lavoro anche qui sono contento di aver avuto dei riconoscimenti riguardo al fatto che questa si è un'opera a più mani ma che non è semplicemente un giustapposizione di saggi io un'antologia e tanto meno un centone
Questo è stato l'impegno dei curatori quello di cercare di fornire una griglia abbastanza abbastanza forte abbastanza solida
E
Quello di farsi che da contributi diversi potesse uscire un qualche cosa che avesse una sua organicità ripeto questo è stato che il nostro principale impegno e sono contento che questo impegno sia stato riconosciuto
Qualche ringraziamento per finire non solo all'intervenuti non solo a quelli che hanno detto delle cose lusinghiere sul nostro lavoro ma vorrei anche se si permette all'editore la terza
Che anche per me è stato il primo e pressoché unico editore che ha sì ha creduto in un in noi i curatori e autori e ha creduto in quest'opera e quindi unito al piacere ringraziarlo in questa occasione grazie
Nel cercare di concludere innanzitutto vorrei ringraziare come ha fatto il con l'amico Sabbatucci mi per i giudizi lusinghieri data sul nostro lavoro saputo per l'impianto che è stato apprezzato
E di cui qualche modo noi andiamo piuttosto fieri perché il rischio certamente era piuttosto elevato quello cioè di fare un'opera che apparisse come una miscellanea che non centrasse il punto che ci eravamo proposti
Il punto che ci eravamo proposti era quello di provare a dare una storia d'Italia ricostruita nel suo insieme una storia d'Italia dalle permesse dell'Unità d'oggi ricostruita nel suo insieme perché avevamo avuto varie altre storie Storia d'Italia liberale Storia del Fascismo storia l Italia repubblicana ma tentativo di rompere queste cesure di individuare le linee di continuità e quindi di restituire il senso complessivo la nostra storia è ancora un punto come pare abbia anche sottolineato Riccardi ancorata
Realizzare compiutamente
In più un ci siamo proposti di uscire da una tradizione che assegnava alla storiografia il compito essenzialmente delegittimare singole parti politiche
Questa è una scelta che abbiamo affrontato con molta chiarezza e con il consenso dei nostri collaboratori gli autori dei singoli saggi e non è poi come si può forse immaginare una scelta particolarmente imprudente rischiosa perché indubbiamente quello che si è realizzato in Italia oggi è un certo raffreddamento le contrapposizioni ideologiche in una fase appunto di transizione una fase che consente di riflettere e di aprire alla discussione
L'analisi degli della storia d'Italia nel suo insieme
Non credo su questo credo che il risultato possa essere senza dubbio raggiunto più difficile sarà valutare
Se dalla lettura di questi volumi il lettore trarrà una visione d'insieme che gli consenta di avere più chiarezza sul passato
E qualche indicazione in più su un futuro questo evidentemente un obiettivo al quale
Che fine interamente affidato ai lettori che ci auguriamo numerosi anch'io vorrei ringraziare editore forse non si è sottolineato a sufficienza che in opere di questo tipo
L'iniziativa dell'editore e pari se non superiore a quella dei curatori degli autori gli autori con
Costruiscono all'opera ma l'iniziativa i rischi
Sono in gran parte dell'editore al quale auguriamo un
Grande successo
Segnando il pubblico
Ancora grazie britanniche
Non dell'incontro prendere per quanto riguarda una parte ringraziamenti dell'oggi assolutamente sproporzionati voglio dire ingiusti ma sproporzionati certissimamente se non perché essendo evidentemente non più giovanotto pubblicato molti libri e quindi qualcuno o quasi tutti gli autori qui presenti hanno avuto dei libri
Pubblicati dalla casa editrice Laterza ma
Mi pare che tanto incontro molto interessante anche me verrebbe voglia Lipari tante riflessioni sui giudizi che sono stati dati nel segno dell'interesse di questo incontro
Vorrei dire sabato una battuta per tutti e via Vittorio Foa che credo abbia qualche anno più di me e che è rimasto un azionista
Purosangue nonostante tutto pone la fiducia e una forza del futuro che ci aiuta brava