Eccellenze Afrodiscendenti - Intervista a Sara Anceschi, insegnante e autrice di "Mamma di che pancia sei?"

Radio radicale fino a che non verrà approvata una legge sullo ius soli tutte le puntate di fortezza Italia trasmissioni sulle chiusure della politica e dell'informazione
Sull'immigrazione e non solo saranno dedicate esclusivamente alle italiane e italiani afrodiscendenti
Attraverso lo spazio curato da Marilena degli un modo Zac sulle eccellenze afrodiscendenti che sono tante e per lo più misconosciuto dall'informazione mainstream
Questo è il contributo che come trasmissione vogliamo dare alla battaglia per un diritto sacrosanto di cui si discute da decenni e su cui la politica continua a non fare niente
E noi oggi come ospite di eccellenze afrodiscendenti abbiamo sarà Anceschi insegnante e autrice del libro mamma dighe pancia sei benvenuta su radio radicale sarà
Grazie grazie ciao è ciao a tutti gli ascoltatori bene e come sempre Nucci resta che dare la parola Marilena
Grazie Andrea grazie a chi ci segue allora codicillo di intervista ai sancisca scrittrice insegnante di scuola primaria perché a come detto tu Andrea scritto un'autobiografia potente sulla sua esperienza di figlia adottiva e si intitola appunto mamma di che pancia sei è edito da edizioni e chiese era conte l'adozione secondo la prospettiva di chi è stato adottato come spiega sarà la letteratura sull'argomento è enorme ma alla voce dominante è quella degli studiosi degli psicologi o dei genitori adottivi
E Grazia sarà l'adozione viene normalizzata e non percepita come un concerto problematico bensì come un'eventualità della vita è di queste molto di più parleremo oggi constare Anceschi quindi di nuovo
Benvenuta tra noi qui eccellenti apre discendenti grazie ancora per essere qui come Andrea
Grazie grazie a voi per avervi invitate veramente uno Noel
Essere con voi io li seguo è veramente un sogno poter partecipare da protagonista solidale se essa ora grazie grazie a te siamo noi onorati senti sarà
Sarà attuato il tuo libro mamma di che pancia sei con questa frase
Ho scritto questo libro per raccontare l'adozione attraverso gli occhi di chi l'ha vissuta in prima persona una figlia la letteratura sull'adozione molto variegata ben assortita meno presenti invece i protagonisti principali dell'adozione chi adottato poi spiegarci meglio questo aspetto dell'unicità del tuo lavoro
Sì allora guarda io ho scritto questo libro proprio per raccontare l'adozione attraverso gli occhi di chi l'ha vissuta in prima persona cioè una figlia
Io e come tanti altri figli adottivi che siamo stati adottati negli anni Ottanta quindi siamo ormai quarantenni
Ormai siamo cresciuti e quindi possiamo raccontare ciò che è stata per noi l'adozione in quanto comunque l'abbiamo vissuta sulla nostra pelle
E questo punto di vista secondo me potrebbe essere molto interessante sia per chi si avvicina al mondo oggettivo quindi ai futuri genitori aspiranti genitori adottivi
Ma anche per i professionisti che lavorano in ambito adottivo
Cioè non possiamo raccontare veramente tanto di quello che abbiamo vissuto ossia nell'esperienze le più belle sia in quelle più strong e questo secondo me potrebbe essere utile veramente per tante persone
In effetti da quando ho scritto questo libro l'ho raccontato veramente
Ad una platea molto variegata e ho sempre avuto dei riscontri positivi perché effettivamente mi dicevano mancava questo punto di vista e da questo punto di vista interessante utile per tutti
Assolutamente per tutti veramente e senti sa tu spieghi IMI obiettivo e rendere l'adozione una delle eventualità della vita e non etichettare la come problematica spiega chi meglio
Esattamente allora secondo me l'adozione e da considerarsi proprio con un i vettori vita no che sicuramente accompagna la vita di chi è stato adottato cioè da quando viene adottato e termina ahimè con la morte però non necessariamente condiziona la vita in modo di cattivo
Cioè ovviamente ogni storia è una storia sennò però per me personalmente l'adozione è stata l'esperienza che mi ha permesso di diventare la sia dei miei genitori ma non è ciò che mi definisce no
Non è so che ci definisce noi siamo una famiglia esattamente come tutte le altre semplicemente siamo diventati una famiglia grazie all'adozione
E questa secondo me è veramente fondamentale no cioè non mettiamo delle etichette l'adozione non per forza
Problematica
Poi chiaramente ogni storia e una storia sane però non mi piace l'equazione adozione uguale problema questo non mi caccia certa e a un certo punto tu parli di mai con la un bambolotto dalla pelle scura scrivi
La prima volta che lo vidi Héran nella vetrina di un negozio di giocattoli di San Bartolomeo al mare dove andavamo in vacanza in appello come il sole e assomigliava a me
Sarà voi parlarci di quel bambolotto nero della sua importanza aperte anche in termini di rappresentazione cioè del riconoscersi in una bambola che ha la pelle scura come la sua
Certo
Allora io vi dico che ho sempre voluto desiderato diventare mamma
E quindi avevo tantissimi bambolotti ma mi ricordo perfettamente come se fosse ieri quando vidi mai Colin questa vetrina in questo negozio di giocattoli in Liguria veramente impazzì perché assomigliava
E io immaginavo un figlio maschio esattamente come lui con la pelle nera
E da quando poi ovviamente fece un sacco di storie affinché mia madre potesse acquistare e meno storia uscente
E mi ricordo che trascorsi veramente intere giornate a far finta prima di aspettarlo quindi mettevo il pallone sotto alla maglia facendo finta di avere il pancione e poi lo mettevo nella carrozzina e lo portava sta passo lungo mare e poi mai quel cresceva e lo mettevo nel pasticcini no no quindi immaginavo veramente la gravidanza è la maternità come dei momenti magici non vedevo l'ora di viverli
E mi immaginavo quindi questo figlio maschio
Esattamente come lui quindi un bimbo nero ce n'è assomigliava perché comunque io essendo stata adottata i miei genitori non mi assomigliano somaticamente lui invece non mi riconoscevo
Perché era simile a me
Era ancora pelle nera aveva i capelli ricci come inviai e di conseguenza io ho sempre immaginato un figlio esattamente come Michael Maicol c'è ancora adesso nonostante io tra un mese compirà quarant'anni
E è diventato prima compagno di giochi di mio figlio Mattia che ormai a quasi undici anni
Aderenza al compagno di giochi e Silvio di Sophia che a quattro anni prende anche lei gioca ad avviare mai con il come banditi no chiamando bambino immaginario ecco mai come è stato questo Parma ellissi mo'tra l'altro abbiamo appena intervistato
Creerà da Marco la fondatrice di melanina Keats che lavora artigianalmente produce
Bambole che siano in crisi vera conosci la seguo la sera quasi una sapiente è veramente preziosa
Assenti quanto tuo figlio no Mattia dico appena parlato nasce tu parli di un episodi in cui li piange disperato e vorrei leggere
Le seguenti ecco questo passaggio che se non è importante
Ci fu come una trasposizione come se i ruoli si fossero invertiti
E lo neonata come Mattia mi trovavo in Brasile e nessuno si occupava dei miei bisogni fisici e di accudimento provai una disperazione infinita e appena mi ripresi che assieme a Luigi
Per un momento avevo vissuto quello che forse avevo provato ventotto anni prima in Brasile quando ancora non avevo incontrato i miei genitori
Ecco sarà vuoi condividere con in questo momento e l'impatto che poi ha avuto sul tuo percorso di crescita
Allora guarda questo è stato uno dei momenti davvero più più dolorosi no che ricordi io quando è nato Mattia ho realizzato il veramente il sogno della mia vita Knox e i primi momenti li ho voluti vivere in simbiosi con lui
Si era realizzato no il sogno della mia vita un momento magico e lo volevo dire al cento per cento con lui e quindi ricordo che trascorrevamo le giornate sul divano lo allattava con lo guardavo no
Mi godevo ogni istante
Però capitò questo episodio questo episodio veramente particolare ma veramente molto doloroso allora Mattia piangeva come piangono tutti neonati perché o forse la fa allora sono chissà e aveva Cione
E io lo guardavo ma lo guardavo veramente impotente in una sorta ma proprio di Trambus Knox perché è io in quel momento mi sono identificata in lui cioè io non ero più la mamma di Mattia io ero Mattia
E vero da sola in Brasile senza nessuno che si occupasse di me
E mi ricordo questo Tolone ma proprio a livello viscerale non so come poterti spiegare infinito in una disperazione
Incredibile è un pianto che non aveva in modo di essere consolato e infatti appena riuscì a riprendermi Noda questa sorta di Travis piange disperata e insieme a lui
Ma proprio quella disperazione che fatica a trovare una consolazione
E questo episodio nonostante sia accaduto appunto quasi undici anni fa lo ricordo come se fosse ieri perché ha avuto un impatto emotivo veramente forte veramente importante
E però debbo dirti che fortunatamente non l'ho più riassunto nonostante io poi si è diventata mamma una seconda volta e e sono contenta di non averlo più vissuto perché ricordo proprio questa questa dolore tendono indomabile come insomma un un bagaglio emotivo fortissimo e difficile da gestire certo
Sarà a proposito di Mattia lui era un bimbo Dallas carnagione chiara come il Papa gli occhi verdi e i riccioli biondi e scrivimi
Moltissime persone mi chiedono se Mattia è stato adottato e quando rispondo che l'adottato sono io e lui e mio figlio biologico alcuni rimangono stupiti dalla nostra diversità somatica
Ecco allora io ti chiedo se ne voi a parlare in modo più approfondito magari fare qualche esempio stato questo episodio sarà mi fa pensare anche alla mia infanzia no perché la gente chiedeva sempre mio padre no che era bianco se fossi stata adottata
Mario era mio padre biologico e con mia madre ruandese teneva la pelle più scura della mia roteava cogli occhi increduli
Ecco e quindi io vorrei sapere comedy di questa esperienza guarda ti capisco perfettamente perché
Gli sguardi e quindi di conseguenza alle domande della gente io leggo quotidianamente no
Quando vado in giro con i missili che nonostante appunto siano nati dalla mia pancia sono somaticamente diversi da me la piccola Sofia e ancora più bionda
Ha gli occhi verdi ha una carnagione chiarissima cioè sembrava IGP nissena una cosa incredibile e Partinico forme quasi quarant'anni fa eravamo io mi genitori no ad attirare lo sguardo i commenti a volte inopportuni la maggioranza
Delle volte inopportuni della gente oggi siamo io e la mia famiglia e dei figli a fare questa cosa qui di episodi qua potremmo stare a parlare fino a domani
Sono proprio pazzeschi cioè io mi ricordo di una volta in cui Mattia erano alla carrozzina passeggiavamo qui nel paese dove viviamo e si ferma una signora e mi chiede
Ma chiedendo questo bambino ma e pertanto che te ne occupi assurdo ovviamente le rispondo sì signora da quando è nato
E la signora non contenta no mi dice accerto che allora la famiglia per cui lavora e proprio ricca e io li chiama signora guardi io non sono la babysitter sono la mamma e la signora mi risponde non contenta come si vede che tu sia la mamma e il bambino è chiaro e tu invece sei nera
Che guarda questa è stato militanti no è successo anche con macchia più grande sempre qui in paese durante un funerale quindi immagina un funerale il Paese un Paese piccolo in cui tutti si conoscono questa persona che tra l'altro una psicologa esclama proprio sul sagrato della chiesa
Mamma riferito a sua mamma viene a vedere il bambino e Bianco e la Mameli era
E io chimico allora finché Mattia era piccolo io ero contenta che lui non comprendesse le cretinate che la gente a volte sparava
Poi chiaramente Mattia è cresciuto adesso quasi undici anni e quindi percepisce che squadra di e capisce perfettamente le domande commenti opportuni nonché la gente fa addirittura è successo proprio un paio di ogni fine estate sempre in Liguria eravamo appunto al mare in una piazza lui giocava a calcio e un bambino con cui giocava gli ha chiesto se fosse italiano
E allora Mattia è un bambino molto chiaro di carnagione ma stando al mare la melanina iniziativa immediatamente quindi diventa poi esattamente del mio colore d'estate questo bambino vedendolo scuro mi ha proprio chiesto
Tu sei italiano come fai ad essa italiano no
Perché agli italiani non possono avere la pelle scura
Allora Mattia è rimasto prezzato no perché non sapeva cosa risponde Renzi e ha risposto che lui era abbronzato perché era nato a Torino
E io però cancro percepito no il suo sguardo che è cambiato e soprattutto la cosa che a me ha disturbato e che comunque insieme a noi c'erano anche a tutti gli altri adulti altri genitori e nessuno nessuno è intervenuto
E io questo non potevo permetterlo perché non era giusto nei confronti di Mattia ma non era proprio giusto come messaggio da passare notti
Allora sono intervenuta e ho detto a questo un bambino che in realtà ci sono tanti italiani no quella pelle nera
E il discorso si è chiuso qui Mattia poi non mi ha più parlato di quest'episodio ma io ho visto che lui c'aveva sofferto molto qualche giorno dopo io non ho più toccato l'argomento lo ha toccato i lunghi
E mi ha detto mamma io ci sono rimasto molto male ma non ci sono rimasto male Terme io ci sono rimasto male per te per la pelle nera ce l'hai veramente io adesso sto abbronzato
Ma tu la pelle nera ce n'è davvero e mi è dispiaciuto che abbiamo detto questa cosa proprietà
Quindi insomma crescendo questi commenti ovviamente lo lo feriscono lo toccano io spero di riuscire a darli delle sicurezze di di di riuscire in qualche modo non lo so faccio del mio meglio credi niente non è facile che insomma non è per niente facile però spero lui diventi un bambino sicuro sicuro della sua storia che comunque e anche
No fa parte anche la mia storia le sue origini in parte sono anche all'indietro e che non si vergogni mai no sta infatti sarà volevo proprio parlare di questo tu prima ha parlato di pance rimanendo su Mattia
Non certo punto ti chiede mamma ma tu nella pancia di chi ieri nota che ha poi ispirato il titolo del libro tempo poi spiegarci come ai avvicinato Mattia la tua storia personale chi è poi anche la sua e quella della vostra famiglia
Certo allora io ho sempre cercato di fare attivare la mia storia in modo naturale i miei figli no
Esattamente come hanno fatto i genitori i miei genitori no del mezzo
Allora qualche anno fa quando Mattia aveva più o meno sei mesi insieme ai miei genitori siamo stati protagonista di una trasmissione che allora era che RAI e in questa trasmissione abbiamo raccontato la nostra storia di famiglia quindi proprio da quali mi genitori stunt a prendermi tutta l'abbiamo ripercorsa e Mattia da quando è molto piccolo
Che è sempre stato un bambino curioso nozze e questa trasmissione l'abbiamo registrata e lui ha sempre voluto rivedere istituti con la registrazione della trasmissione almeno una volta al giorno
Figlio ha da e poi adesso pazzesco perché poi la storia si ripete con sua sorella che quando va ospite dei miei genitori la prima cosa che chiede è proprio quella di River direi il DVD con la nostra storia nonostante lei non fosse presente no quando perché non era neanche occorrono i pensieri Bacchion assunse in Basic però anche lei lo vuole rivedere sempre e e e come dicevi giustamente tu è il titolo del mio libro ma Matri che pancia sei nata nasce proprio da una domanda no di Mattia che a tre anni e mezzo io mi ricordo perfettamente allora lui aveva già capito no la mia storia e mi ricordo eravamo in macchina e stavamo per entrare in un tunnel non parlavamo assolutamente di adozione della mia storia di nulla il cui nel proprio chiesto questo ma mamma tuniche pancia seminata
E io sono rimasta credimi non me l'aspettavo cioè sapevo che prima o poi sarebbe questa rimaneva a questa domanda non me l'aspettavo in quel momento sarà questo tunnel vero no davanti alle io mi ricordo avuto proprio quella sensazione no di essere in un tunnel non saprei cosa rispondere
Però sa i bambini hanno bisogno di una risposta immediata non ci puoi pensare di dare subito una risposta e io glielo dà tant'e gli ho detto la verità
E gli ho risposto Mattia io non lo so Inc Francia sono nata e mi ricordo lo guardavo dallo specchietto visto che il suo sguardo è cambiato no perché chiaramente e tanta roba non sapere la e pancia si è nati e però secondo me era giusto dirgli la verità
Perché comunque la verità e sempre quella che che paga no non avrei potuto raccontare una cosa è diverso esattamente come i miei genitori mi hanno sempre raccontato la verità sulla mia storia io faccio la stessa cosa con i figli
Senti a sarà visto che separando dei dei tre genitori no mi piacerebbe che tu parlassi del tuo viaggio di ritorno in Brasile no insieme a loro
Tu scrivi di esserti risentita una straniera agire ha vissuto un'esperienza emozionante ma deludente lo stesso tempo di aver testimoniato le anzidetti genitori per raccontarci tutto questa centro
Allora io ho fatto il mio viaggio di ritorno alle origini nel due mila e sette dopo aver scritto una tesi sull'adozione e dal punto di vista psicologico
E quindi aver analizzato l'adozione in qualche modo sganciando vino dal ruolo di figlia
E a quell'epoca avevo letto quasi tutto ciò che era stato scritto sull'argomento avevo in contatto quaranta famiglie adottive con cui avevo il percorso la loro storia famigliare
E dopo questo percorso mi sono sentita pronta no per tornare in Brasile i miei genitori sono sempre stati innamorati del Brasile no perché comunque grazie al Brasile loro sono diventati genitori
Me ne hanno sempre parlato facendomi vedere tutte le foto tutte le varie testimonianze no che avevano raccolto durante il viaggio e noi ogni venti aprile il giorno della mia data di nascita diciamo ipotetica comunque il giorno in cui io festeggio il compleanno abbiamo sempre fatto un richiamo ci e per tanti anni mio papà mi ha sempre chiesto vuol tornare in Brasile a questa mandiamo in Brasile e la mia risposta però tanto tempo stata no poi il Papa ha smesso di chiedermelo
E dopo aver fatto questa tesi è e aver incontrato queste famiglie mi sono sentita pronta a tornare e quindi sono stata io sono andata da loro nel due mila sette ho detto quest'anno il venticinque aprile andiamo in Brasile
E va bene paga felicissimo emozionatissimo
Mia mamma era un po'preoccupata ne ha mandato occupata perché temeva che qualcuno non potesse riconoscere ha vinto io ti dico allora era una ragazza di vent'anni mi sembrava una cosa impossibile una cosa un timore sciocco
Adesso che sono mamma lo capiscono i figli sono la cosa più importante che abbiamo e abbiamo mille augure tra loro quindi comprendo perfettamente quello che allora mi sembrava una paura stupire adesso da mamma la comprendo
E così siamo partiti e il proprio il venticinque aprile del due mila e sette siamo andati in Brasile vi ricordo mia mamma appena siamo atterrati Asiago Torvaianica detto sarà annusa l'aria del tuo paese
E meglio se si quando il Senato ma non ho sentito assolutamente nulla
No infatti la mamma mi ricordo che proprio gli ha chiesto che cosa senti
E io gli ho risposto non sento niente perché comunque quelli erano profumi odori e poi quando assaggiato ICB sapori che io non conoscevo perché comunque io sono venuta via dal Brasile che avevo all'incirca quaranta sessanta giorni quindi io sono abituata ovviamente ai profumi e gli odori e sapori del Piemonte che non a quelli del Brasile e quindi per me era tutto assolutamente nuovo però ti dico che è stato un viaggio fondamentale da fare per me perché appunto previsto attraverso il mio sguardo attraversi negli occhi
Ciò che i miei genitori mi avevano raccontato Carrer più di vent'anni però io in qualche modo mi sono sentita una straniera no meno paese d'origine che è una cosa un po'bizzarro tradire
Però ho percepito degli sguardi che in Italia posso dire di non aver mai Hitachi Pinto nel senso che comunque i brasiliani riguardavano e mi vedevano simile a loro dal punto di vista somatico ma quando loro tentavano di parlare con ma io non li capisco
E quindi loro mi guardavano ancora più incuriositi e ne ha uno sguardo che io in Italia non ho mai percepito così curioso nome
Quindi mi sono sentita davvero una straniera nel mio paese d'origine è stato un viaggio però sembra vinta allerta che in qualche modo mi ha anche permesso di ieri riappacificano armi se così si può dire con la figura della mia genitrice biologiche io non l'ho mai chiamato mamma la chiamo genitrice biologica ch'è un termine un po'freddo però io da sempre chiamata così perché comunque da visto il Brasile non lo per quello che è
E e non era il Brasile da ottantaquattro quello che ho visto io no avrà visto veramente delle condizioni di povertà molto dure
Mi ha fatto capire questa che uno si dà delle spiegazioni così a volte anche per mettersi in pace no con il passato
Che forse non lo so magari non aveva altre opportunità che lasciare niente e grazie anche se è un grazie difficile no a volte da ad accettare a questo abbandono gli ho potuto fare una vita che che che amo
Profondamente un contratto
I miei genitori un contratto mio marito i miei figli e chissà se fosse rimasta invece Brasile chi fine avrei fatto ecco ma poi poteva anche decidere di prendere scelte di per sé cioè penso che portare avanti una gravidanza negli anni Ottanta in Brasile non non sia stato una passeggiata
E quindi il Brasile mi è servito anche per questo ecco Perla riappacificano di un po'con il mio passato
Grazie per aver condiviso questo sarà con lui anche nel tuo libro tra l'altro tu parli della tua esperienza anche a scuola
Di in insegnanti brave empatica e di altri imbarazzanti nel libero no
Tirarli dedite le esperienze che ha vissuto cos'è stata della scuola perché cosa che ha spinto diventare insegnante di scuola primaria e e quindi e ti chiedo di parlarci di come tu abbia portato l'adozione a scuola anche
E cosa noi abbiamo quattro minuti e mezzo diciamo
Grazie Andrea
Grazie allora cercano di essere velocissima
Allora diventare maestra è sempre stato lo sognano oltre a quello di diventare mamma e ho sempre giocato quelle bambole facendo finta di essere la maestra i loro gli alunni che dovevano eseguire i compiti che gli assegnava ho avuto una maestra
Alle elementari che è stata ed è tuttora un punto di riferimento nella mia vita che oltre ad essere stata un'ottima insegnante si prendeva cura di Merini compagni anche dal punto di vista emotivo e relazionale
E noi eravamo i suoi bambini non eravamo i suoi alunni e e quindi lei è diventato un modello non a cui ispirarmi professionalmente parlando perché secondo me la relazione educativa il prendersi cura Noel tatticamente di ogni rilievo e alla base di ogni percorso di di apprendimento
E io odi negli ultimi anni pur non avendo avuto alunni adottati in classe ho sempre fatto in modo che la parola obiezione emergesse i che se ne potesse parlare ho sempre raccontato la mia storia implica alunni a volte invitato direttore vincitori a raccontarla nozze e mi i bambini sono sempre stati curiosi e attenti e ti dico che vedere l'adozione attraverso gli occhi degli alunni ed è stato un dono prezioso perché la loro capacità di cogliere le differenze come un arricchimento
E non come un ostacolo è stata davvero un'opportunità preziosa
Peraltro tu parli anche di come certe coppie di siti Rino
Adottare bimbi molto piccoli credendo che non ricorderanno nulla della loro vita traduttiva Speak invece come la tua di vita sia trascorsa in compagnia di famiglie adottive insieme ad amici adottati come te e scrivi frequentare persone adottate a molti aspetti positivi si condivide un pezzo di storia importante e crescendo ci si confronta quindi per ritornare quello che dicevi tu
La pluralità delle persone e delle storie arricchisce sempre voi approfondire se abbiamo ancora un paio di minuti
Sì sì
Allora io posso dirti che i nemici più importanti dell'infanzia e dell'adolescenza erano praticamente tutti i figli adottivi i miei genitori frequentava un gruppo con cui avevano condiviso gioie e dolori della tesa e una volta arrivati i miei figli
Hanno continuato e continuano ancora a frequentarsi con questi genitori io ho dei bellissimi ricordi di vacanze gite e cene insegni neolitiche questi nemici alle loro famiglie
E frequentare persone dotate secondo me ha molti aspetti positivi perché si condivide comunque un pezzo di storia importante e poi crescendo ci si confronta su questo pezzo di storia
E poi sono assolutamente d'accordo contee la pluralità delle storie ma anche delle persone no io sono convinta che arricchisca Sempre arricchisca tutti
Per grazie mille nostra Andrea se posso fare un'altra domanda si velocissima come la velocissima desse una risposta
Perché ai io volevo semplicemente chiedere al sarà di di casa esiste occupando è in in questo momento è quale messaggio desideri lasciare a chi ci segue e magari auguri background adottivo come il tuo
Allora in questo momento io sono molto concentrata sul sul lavoro e sulla mia famiglia sto seguendo i miei bambini e inoltre sto cercando di immaginare un nuovo viaggio in Brasile finalmente tutti acqua ah ho questo viaggio guarda avremmo dovuto farlo o a brevissimo ma poi purtroppo non riusciamo a farlo perché ci sono state delle situazioni familiari complesse ma stop ripensando sto provando a rimarginare lo invece per quanto riguarda allora il messaggio io ti dico che spesso mi rendo conto che come sono i figli adottivi portassimo un po'questa targa no di adottati per tutta la vita cucita addosso
Io mi sento figlia dei miei genitori la figlia di mamma Anna e di papà Giancarlo e nonostante la vittima adottivo non non mi crea alcun problema
Non lo ritengo indispensabile per definire la mia storia
Io sono una fine arrivata grazie all'adozione ma oltre a questo soltanto altro su una mamma su un insegnante su Malika e e quindi non tutto non tutta la mia storia sia chiude intorno al fatto di essere stata buttata
Buonasera molto bene allora veramente Grazio sarà Anceschi partecipato eccellenza afrodiscendenti grazie
La mano e la do you Monza come sempre e noi vi diamo appuntamento una prossima puntata di eccellenza su discendenti
Grazie ciao DanceHaus grazie grazie a tutti