"Il processo come ostacolo. Il carcere come destino". Intervista a Francesco Petrelli

Siamo con il presidente dell'Unione camere penali italiane l'avvocato Francesco Petrelli all'inaugurazione dell'anno giudiziario dei penalisti dal titolo il processo come ostacolo
Il carcere come e destino un titolo davvero o emblematico davvero eloquente presidente Petrelli abbiamo appena terminato da pochi minuti di ascoltare l'intervento del ministro della giustizia Carlo Nordio a a questa inaugurazione a casa vostra Heine operazione dell'anno giudiziario o un intervento come dire con alcune aperture è però con anche dei concetti che già l'abbiamo sentito diverse volte come per esempio quello della separazione
Delle carriere la volontà da parte del governo di fare questa riforma riforma costituzionale che proprio per questo motivo viene posticipata perché prima la priorità insomma è è quella di per il governo
Della riforma del premierato però rimane il fatto che c'è anche in in Parlamento giace la vostra proposta Dini iniziativa a Lara con la raccolta firme edilizie attiva popolare di riforma costituzionale la separazione le carriere del CSM che all'epoca raccolse
Oltre settantacinque mila firme anche con l'apporto
Del del Partito Radicale allora ecco lei le chiediamo un commento su questo rimasto deluso si aspettava più o meno fu questa posizione da parte del ministro
Il titolo della nostra inaugurazione
Esemplifica due criticità
Sperimentate dall'avvocatura italiana che sono quelle dei limiti posti dalla riforma Cartabia alla
E in genere
Tutti i profili di disfunzionalità rappresentati dalla riforma Cartabia
E sull'altro fronte
Una emergenza che mi pare non sia solo di dominio degli specialisti
Ma che sia oramai sotto gli occhi di tutti della cosiddetta s'società civile il dramma del carcere sottolineato dal dal numero dei suicidi che oramai ha raggiunto una conta
Che direi approcci un suicidio ogni due giorni siamo arrivati al sedicesima potrebbe aumentare
Da un momento all'altro quest'nei nostri documenti
Mentre i nuovi provvedevamo alla redazione della nostra denuncia sulla situazione critica nella quale verso nuove carceri italiane dovevamo quotidianamente aggiornare la denuncia del numero dei suicidi che mi pare emblematico di una situazione davvero insostenibile davvero indegna di uno stato democratico-liberale civile
Su sul carcere nella interlocuzione
Che oggi abbiamo avuto con il ministro Nordio
Come dire si si si è evidenziata in maniera plastica
La distanza che c'è tra la nostra posizione e la posizione del Governo lo devo dire non solo di totale indifferenza rispetto alla drammaticità del fenomeno
Ma anche della intenzione di di voler adottare rudimenti ridurlo non esattamente il contrario di quella inversione di rotta che il nostro documento nella nostra delibera di astensione veniamo veniva
Indicata anziché dei comprimere le carceri italiane dalla presenza di detenuti anche con interventi straordinari speciali ma immediati
Si continua ad insistere con l'idea dell'aumento del numero
Delle carceri e di una nuova edilizia carceraria e anche con l'aumento di reati per non dire dell'incremento non solo del numero dei reati
Ma dell'incremento
Di normative
Che in realtà favoriscono allora anche la custodia cautelare oltre cioè carcerazione con il proliferare di reati
Da inserire nella lista del delle ostatività di cui all'articolo quattro bis del nostro ordinamento
Penitenziario tendenza tra l'altro
Una volta esclusivamente
Orientata nei confronti della popolazione
Dei maggiorenni oggi con il greca trainando località no
Allargata
Incredibilmente anche alla popolazione
Della di via devianza minori il che sta portando ad una altrettanto drammatica crisi anche all'interno degli istituti per minorenni
Mi pare che anche sulla questione alla quale accennava prima alternativa
Alla riforma costituzionale della separazione
Delle carriere
Nulla di nuovo sotto il cielo sono state ripetute le stesse
Frasi di circostanza
Non sappiamo per quale ragione si dovrebbe attendere un nuovo disegno visto che lo stesso ministro ha detto che si potrebbe trattare di un disegno di riforma costituzionale ricalcato sul nostro progetto
Di riforma costituzionale che giace in Parlamento
In virtù Macaulay Reggina cioè hanno intenerito dal due mila diciassette da quando l'Unione delle camere penali ha raccolto quelle settantacinque mila firme di cittadini
Italiani che l'hanno accompagnata appunto al deposito del nostro nel nostro parlamento
Ci sembra altrettanto incombono la motivazione chiede in base alla quale
I ritardi sarebbero dovuti ai tempi che è una riforma costituzionale necessaria all'attuazione della separazione della carriere imporrebbe perché il buonsenso della logica comprenderci dovrebbero dare un'indicazione opposta proprio perché sappiamo che i tempi di una riforma costituzionale sono piuttosto di bisognava metterci ma allora avveduta ben viste con maggiore rapidità vedremo che cosa succede a primavera perché sarebbe il termine nel quale il governo dovrebbe depositare questo fantomatico
Sì sì ma insomma viste le premesse questo anno giudiziario due mila ventiquattro questo nuovo anno non non si annuncia brillante peraltro come nemmeno il presidente Bush è stato
Le nostre inaugurazioni dell'anno giudiziario di cui quest'anno celebriamo
La la quindicesimo sedicesimo edizione sono state tutte caratterizzate
Dall'apprezzamento di criticità
Ahimè spesso ripetute nel però sono state anche il segno
Di una vitalità di una combattività dell'avvocatura penalistica
Che spesso ha dato i suoi frutti che spesso ha rintuzzato iniziative legislative che sarebbero stati
Ai danni del processo
E ai e ai danni di tutti i cittadini italiani perché non dobbiamo dimenticare che le garanzie del processo sono garanzia
Che mi domandano a favore di tutti i cittadini di tutti i consociati insomma la voce dell'avvocatura hanno no non mancherà speriamo anche assieme a quella del partito radicale con iniziative
Comuni presidente nella ringraziamo davvero molto processo contributo grazie alla presidente dell'Unione camere penali italiane Francesco Petrelli grazie a Bologna