"Il processo come ostacolo. Il carcere come destino". Intervista a Rinaldo Romanelli

Siamo con il segretario dell'Unione camere penali italiane Rinaldo Romanelli alla cerimonia di inaugurazione proprio dell'anno giudiziario dei penalisti italiani
Questa due giorni dal titolo il processo come ostacolo egli a carcere come destino un titolo insomma
Abbastanza eloquente segretario Romanelli
Si dica ce ne dica ci dica qualcosa di più
Abbastanza eloquente perché le ultime riforme ci hanno consegnato un processo che si occupa dell'efficienza senologica di risparmio dei tempi si dimentica delle garanzie degli imputati
E in particolare ragione sul piano processuale la nostra astensione
Deriva dalle limitazioni del diritto di impugnare modifiche sono state fatte con la riforma KB articolo cinquecentottantuno che pretendono necessita di un mandato specifico per l'impugnazione
E questo di fatto consente non consente a moltissimi difensori soprattutto di ufficio di proporre impugnazione noi sappiamo le statistiche ci dicono che nel in appello la diamo delle riforme che variano tra il quaranta e il cinquanta per cento che non vuol dire che le sentenze siano del tutto ribaltata in appello ma che la corte di appello intervenga talvolta con una revisione totale talvolta con delle modifiche comunque estremamente significative in grado di appello è un passaggio fondamentale ineliminabile garantito anche dagli accordi sovranazionali e quindi anche dalla Costituzione
Che li recepisce i di fatto questa norma
Battaglia in modo orizzontale la possibilità di accedere
A questo grado di giudizio soprattutto appunto per diritti difesi più deboli le facce scure fasce sociali più risposte che si affidano la difesa d'ufficio che spesso magari non hanno neanche in contatto con il difensore d'ufficio che si vede privato della possibilità di impugnare di ribaltare magari una sentenza ingiusta in un'ottica pare di deflazione e questo è del tutto inaccettabile perché il essa è una conseguenza della riforma Cartabia questa è una conseguenza della riforma Cartabia ed abbiamo chiesto al nuovo governo di intervenire su questo punto che abbiamo avuto un'interlocuzione con il ministro Nordio con il viceministro Sisto
E con i sottosegretari rappresentando queste ragioni perché sul piano di principio
La limitazione del diritto d'impugnazione
Come dire inaccettabile è una violazione del diritto di difesa e colpisce nel cuore la difesa
E ci siamo determinati un'astensione quando ci siamo resi conto che non c'era la volontà
Sì rimuovere questo ostacolo avete fatto tre giorni di astensione il sette l'otto il nove deliberato procedure di astensione
Che culminano oggi in questa manifestazione nella quale si parlerà non soltanto delimitazioni ovviamente al diritto di impugnazioni ma più in generale all'esercizio del diritto di difesa
Compresso in questa logica centrista che non tiene conto del fatto che la ragionevole durata del processo può essere soltanto la ragionevole durata del giusto processo cioè di quel processo che garantisce i diritti che sono previste in Costituzione
Questo l'ha chiarito anche la Corte costituzionale in più arresti
Processo non può durare poco tagliando le garanzie della difesa
E poi l'altro punto il carcere il carcere che stare aggiungendo di nuovo
Una quota che ricorda i tempi della sentenza della Shell una sentenza Torreggiani con cui appunto la lascia doveva condannato l'Italia per trattamento inumano e degradante sedici
Suicidi soltanto questo primo Periodo nel nel due mila ventiquattro e davvero una situazione preoccupante anche vergognosa per certi versi
Ci ha detto poco fa il garante per i detenuti che sedici Suicide duecento uno tentativi di suicidio questa è una situazione drammatica che richiede un intervento
A urgente non più rinviabile
Come si fece dopo la condanna della sentenza Torregiani cioè prevedendo degli strumenti che consentissero un'immediata riduzione dei numeri dei detenuti e non certo con una risposta che sembrerebbe essere quella del governo cioè della costruzione di nuovi istituti di pena
Che peraltro oltranza prima ristrutturazione di di caserme dismesse
Il che oltre a essere sbagliato in linea di principio perché il carcere non può essere l'unica destinazione vi sia condannato in un processo è inattuabile da un punto di vista per
Articolo nei tempi e anche nella sostanza perché l'isolamento carcerario e qui e adesso i suicidi sono qui e adesso anche ove mai ci fossero i fondi e non ci sono per costruire nuove carceri ci vorrebbero dei tempi che non ci possiamo permettere e in più è paradossale perché ne abbiamo la polizia penitenziaria che ha delle scoperture di organico enorme quindi non si capisce come si faccia ad immaginare di aprire nuove strutture carcerarie cui strutturare caserme che richiederebbero comunque più personale che non è sufficiente neanche a garantire la sicurezza e la possibilità dei trattamenti che dovrebbero essere previsti nelle nostre carceri attuali cioè è un discorso che del tutto irrazionale oltre che ingiusto ed anche in civile perché DG detenuti sono persone che sono affidate alla cura la custodia dello stato che lo Stato deve garantire loro un livello di dignità che rispetti il loro essere una persona questo è un tema fondamentale sul quale si trovano i principi dell'anno Democrazia ed è la nostra civiltà non possiamo ridurci a torturare i nostri detenuti perché la politica pensa che di lucrare un qualche consenso di carattere elettorale parlando alla pancia del Paese
Con frasi come buttiamo via la chiave per vendicare fatti che in qualche modo la vendetta non è propria di un paese civile pensa ma su
Carcere la voce della avvocatura dell'avvocatura associata si farà sicuramente sentire anche perché mi sembra di ricordare che voi nel documento
In cui avete illustrato i motivi della vostra astensione ritornava a te e alla richiesta di riforma dell'ordinamento penitenziario quella riforma già pronta peraltro nelle Commissioni
Ministeriali dagli creata dagli stanato agli Stati
Generali e che poi rimase al palo durante il governo Gentiloni col ministro della Giustizia Andrea Orlando
Tutta la politica ha un rapporto molto difficile col mondo del carcere non la politica di destra o la politica di sinistra come giustamente lei ricorda è stato proprio un governo
Un ministro di sinistra come Orlando
Che aveva fatto un lungo percorso virtuoso che aveva coinvolto avvocati magistrati e professori
E che hanno avuto più passaggi successivi anche nella legge di delega erano stati fatti numerosi interventi
A seguito anche delle audizioni che c'erano state in Commissione Camera giustizia Senato si era arrivati a un lavoro di alto livello che poi per ragioni di convenienza politica è stato abbandonato questo è stato un errore gravissimo che purtroppo ha segnato un momento
Tornerà che avrebbe dovuto avere una un epilogo ben diverso e che adesso è difficile immaginare un governo che orienta la sua politica con delle ibride Haendel prospettive carcere eccentriche che possa tornare nuovamente sul tavolo voi però faremo tutto il possibile perché questo sia perché nel frattempo siano attuati degli strumenti comunque deflattivi dalla situazione
Attualmente carceraria epiche si ricomincia a parlare di qualcosa che è stato del tutto cancellato cioè i provvedimenti di amnistia i provvedimenti di clemenza generale che sono provvedimenti di pacificazione del Paese che sono sempre stati
Assunti nel corso della nostra storia democratica sono stati tredici provvedimenti che sono stati assunti
Dal dalla dalla costituzione sino al mille novecentonovanta nell'onestà non esiste nell'anta non è stata modificata in pieno periodo giustizialista di Tangentopoli la norma
Alzando la la la qual è la la magia la la maggioranza parlamentare richiedendo la maggioranza qualificata dei due terzi bisogna avere il coraggio di tornare a parlare di amnistia perché è un provvedimento di civiltà
Ad un più rinvio e allora grazie davvero per questo contributo alla segretario dell'Unione camere penali italiane Rinaldo Romanelli grazie ancora ricerchi ci ha presto grazie a