Presentazione del libro di Donato Bendicenti "Scintille. L'avventura dell'energia in Europa dalla scissione dell'atomo alla rivoluzione verde" (Luiss University Press)

Buon pomeriggio buon pomeriggio Benvenuti alla Camera i deputati saluto il l'autore della dell'opera Donato Bendicenti lo ringrazio per avere scelto anche la Camera come sede per parlare di un problema così centrale ministro Pichetto Fratin una semplice ma pezzi pietre preziose adesso Di Bello insomma
Rischiare di dimenticare qualcuno soltanto due parole davvero perché perché un libro da leggere perché è un libro che è un passaggio verso il futuro perché non è un punto d'arrivo ma un punto di transizione
Soltanto che l'occhio dal quale parte questo punto di transizione e quello centrale rispetto al problema di cui si parla cioè l'ambito europeo Donato Bendicenti che età molti anni prezzi via
Da par suo termini informativi della Parlamento europeo per la persona più adatta per commettere il mondo europeo con quello italiano
Il ministro Righetto Frattini ne oggi interprete di queste politiche il titolo del libro che scintille realtà
Richiama a un fenomeno della fisica che può provocare disastri perché basta una scintilla perché si manda a fuoco un intero un intero paese un'intera città come sanno bene i romani
Quindi e nel sottotitolo la sottolineatura che si tratta di una avventura anche di le avventure possono essere molto pericolose possono essere anche nefaste sotto alcuni punti di vista
Il marito il marito del libro è quello di focalizzare i temi con un approccio che sa guardare avanti ma nello stesso tempo sa mettere in fila tutte le sfide dico una per tutte quella che nel due mila e trenta bisognerà produrre in Europa venti milioni di tonnellate di idrogeno
E sappiamo già che di queste venti milioni dieci milioni le potrà produrre
è l'Europa dieci milioni dove l'Inter prendono importare valore il ruolo dell'Italia che è un atto dal punto di vista geopolitico geografico strategico che ruolo può aver avendo sole vento acqua
Bene questa è una delle sfide insieme alle altre che impongono delle riflessioni che soltanto pensate vent'anni fa non avremmo fatto vent'anni fa dipendevamo dalla riunione dei Paesi dell'OPEC che decidevano i destini del mondo per aumentare o tagliare
La produzione dei barili di petrolio e su quello si basano l'economia del mondo l'economia del mondo di oggi l'economia italiana e l'economia europea si basa sulla capacità oggi di costruire un futuro basato sull'Energia
Che alcuni chiamano rivoluzione Green altri invece banalmente compra climaticamente considerano come una esigenza
Se davvero si vuole avere un nuovo ruolo non soltanto italiano dal punto di vista di funzioni PIL ma europeo questo è in due parole la sfida che Donato Bendicenti ha raccolto il fatto che oggi queste autorevoli interlocutori ne parlino
Dimostrano come sia centrale in questa prospettiva che ripeto non è da un punto di vista del narratore come asseverazione di concetti in cui lui crede ma alla grande
Capacità con umiltà di aver chiesto ad altri che direzione vuoi mandare alcuni volo diranno oggi pomeriggio grazie ancora Donato Bendicenti e buon lavoro
Grazie alla presidente Giorgio Mulè per il suo intervento di saluto buon pomeriggio buon pomeriggio a tutti siamo qui come diceva
Il presidente Moore per presentare l'ultimo libro Di Donato Bendicenti dal titolo appunto scintille è un lavoro
Che ho letto con particolare attenzione affascinato anche dalla chiarezza
Con la quale Donato ci ha esposto il suo pensiero e le sue riflessioni un libro che ci racconta l'avventura dell'Energia in Europa partendo
Dalla scissione dell'atomo fino alla rivoluzione verde un libro peraltro impreziosito dalla prefazione della Presidente del Parlamento europeo è un libro che si snodare ripeto con straordinaria chiarezza
Dei primi passi dell'Unione europea passando per una pagina drammatica come quella di Chernobyl fino ad approdare ai nostri giorni è un ultimo capitolo che io devo dire ho particolarmente amato quello finale dedicato alla centralità della persona con citazioni importanti da Oppenheimer San Francesco ad Hegel
Ma che è un capitolo che io ho trovato personalmente arricchente un capitolo la cui lettura mi ha lasciato molto ecco abbiamo molto materiale questa sera
Per discutere lo facciamo con i nostri ospiti per cui saluto il ministro Gilberto Pichetto Fratin grazie per la sua presenza così come ringrazio la senatrice
Mal pezzi che appunto ci onora della sua presenza ma prima di sentire le loro riflessioni sul libro vorrei che fosse proprio Donato Bendicenti a dare il kickoff a darci il calcio d'inizio e a darci in pochi minuti l'inquadramento le sue riflessioni su quello che poi sarà il nostro discutere successivo al suo intervento a te la parola Donato
Molte grazie a tutti molte grazie rovente presenze vuole al ministro la senatrice lattea Antonio
Questo di brocco come tutti i libri un'avventura
Per me è stata una vettura non facile perché una cosa è raccontare da corrispondente i temi energetici
Anche con la sintesi che diciamo così il nostro mestiere impone una cosa raccontarle in modo strutturato almeno provarci
Messa passo da subito chiaro che il l'unico modo per provarci con qualche speranza di riuscirci era storicizzare
Cioè a partire dall'idea che i primi vagiti della futura Unione Europea
Con le difficoltà ma anche con la grandiosità del suo percorso sono stati sostanzialmente momenti di coesione energetica la cieca e l'euro insomma eravamo in una fase post-bellica
Particolarmente impegnativa
E non è un caso diciamo così che poi la presente mezzo la che appunto ha onorato il libro da sua prefazione citando i salmoni all'inizio dica l'Europa si è forgiata sulle sue crisi e continuerà a farlo
E il fatto stesso che l'Europa pagando una scelta politica complicata
E devo dire coraggiosa cioè quella di imporre una serie di sanzioni alla Russia dopo l'invasione all'Ucraina sia ritrovata ad affrontare una serie di timori quotidiani tangibili
Che sostanzialmente probabilmente aveva dimenticato o forse ancora meglio non pensava il dovere ancora impattare nella sua storia
Cioè la paura di non poter pagare le bollette a fine mese per una famiglia media o per una piccola o media impresa
O per un ristorante quanti ristoranti hanno chiuso perché non potevano più pagare le bollette
Esempio tangibile e allora la faccio brevissima questo è stato diciamo il kick of per usare la tua definizione e dopodiché ci voleva secondo me una un cucciolo altri due elementi fondamentali uno cercare di sfruttare in qualche modo il mio occhio il mio osservatorio e questo in particolare per quanto riguarda il racconto di un anno molto complicato per l'Europa che noi possiamo sintetizzare se volete banalizzare come l'anno del Paese capo cercato di farlo nel modo più attento addirittura forse più o
Esageratamente minuzioso possibile perché lì si dovevano capire una serie di cose e poi ho cercato di guardare al futuro la storia e la filosofia la letteratura si studiano perché ci insegnano il passato ma soprattutto ci fanno guardare al futuro l'ora io spero che il libro come tu hai detto giustamente
Abbia una sua vita perché guarda al futuro perché ci sono dei delle questioni che non verranno risolte né nel due mila trenta che è il punto diciamo così intermedio che l'Unione europea che uno degli attori e partita molto bene ma poi ci sono attori più forti più strutturati con maggiori capacità industriale che oggettivamente sono dei competitori molto forte
E poi questa idea questo sogno delle emissioni zero ecco l'intervista commesso Pichetto Fratin come quello ministro Fitto il presidente Gentiloni sono state molto utili o ricordo che quel quella giornata è stata in cui appunto eravamo con il ministro a parlare un parato in quell'ora e mezzo di conversazione tantissime cose perché è un mestiere è un mestiere che devi imparare e allora e mi sono Pirlo vedi lì mi aprì un po'gli occhi perché c'era un hard narrazione europea che era quella in qualche modo un po'ideologica
Della commissione all'inizio dei suoi lavori in cui le rinnovabili erano in qualche modo la panacea di tutti i mali non è così
Dobbiamo affrontare periodi intermedi in cui i gas servirà e il nucleare è un elemento non soltanto strategico diciamo così ma politico fondamentale e allora ecco che l'ultimo sguardo del libro è bene d'accordo e poi dove andiamo a finire
E poi dove
Andiamo a finire per l'appunto significa che come dicevamo in premesse come ha sottolineato lo stesso Autore e questo è un libro con un radicamento di tipo storico ma che guarda
Con molta prospettiva al futuro e allora agli interventi del ministro Fratin e della senatrice mal pezzi chiederei proprio di fare il punto su questo il tema ed energia che è un tema che si è affrontato da un punto di vista politico e se vogliamo partitico può essere anche divisi voi forse lo è lo è in maniera anche ideologica da un punto di vista di fare sistema uso un'espressione cara a chi è stato a Bruxelles e che frequenta i corridoi di Bruxelles e invece un tema importantissimo per l'Italia per l'Europa e per il futuro dell'intero pianeta allora affiderei
Subito le riflessioni su questo tema in prospettiva al ministro Frattini e poi alla senatrice Malpensa
Vado a con queste
Perfetto grazie non innanzitutto grazie grazie grazie al direttore
Che si sta intervistando e un un altro detto grazie all'autore il che mia sentito
Prima e USA lutto devo dello molto cordiale la mia avversaria danzatrice seguono quel pezzo chi fa il mestiere e via e bisogna fare sistema altra parte Luigi europea a comunque una rappresentanza di commissione di tutti i Paesi
A
Una coalizione del Parlamento
Molto ampia
E come tale il il tentativo almeno sulle convenzione sulle modalità cioè per fare sistema
La sfida ma io certamente in pieno la parte storica con la la
Condividono la necessità cioè quella che è stata la grande novità è stato perché
A neanche un decennio dalla fine della seconda guerra mondiale si sia nero con la ricerca sia partito
Questo meccanismo per riparlarci tutti sì prego per una cosa così facile con le divisioni la lacerazioni
Ed è distruzione seconda guerra mondiale e quindi su quale ci siamo sentiti davvero europee c'abbiamo sentito il senso dell'Europa
Meccanismo
Attuale che è il percorso che abbiamo raggiunto dopo il passaggio alla CEE che poteva essere un un accordo di di puro interesse mentre l'Unione Europea sappiamo bene che ha voluto fare un passo avanti poi quali saranno i modelli di equilibrio future difficile perché la discussione fra il voto a maggioranza con il voto all'unanimità e il peso le pesature questo momento ecco mi sia permesso una cosa ma qui su una serie di esperti
Di Unione Europea io esperienza sul campo
Di questo ultimo anno e di venticinque anni fa l'alcol quando frequentavo dall'assessore regionale ai tempi dei tocco potrebbe dell'Obiettivo due
Diciamo che quello che in questo momento traspare ancora è una posizione della commissione che ha una forte lavorazione
Dei provvedimenti ma dall'altra parte
C'è un peso dei commissari si era notevole su questi temi il peso di del commissario l'ex commissario tema romantico
Stato
Rilevante almeno per tutto il percorso su tutti i provvedimenti che sono in corso che riguardano il settore energetico anche vogliamo che ha influito sulle scelte da Simpson perché cattolici insomma cominciare energia
La valutazione da parte dei ventisette Stati ventisette ministri che è una valutazione
A
ASPI che ognuno per per quello che il proprio interesse del Paese
E che quindi non è una valutazione europea nessuno si pone nel l'ottica della valutazione europea
Ognuno fa la valutazione il proprio paese cerca di naturalmente portare avanti istanze paese
La posizione del parlamento europeo che che forse
L'unica elaborata mediata valutazione
Creato un
Un filo comune molto europeo
Col questa
Un è un tentativo di lettura che è molto soggettivo credo contrasta benissimo ma e la sensazione che e io
Ora la sfida energetiche armato sulla sfida energetica poi vediamo allora ci siamo ricompattati sullo spread energie ricompattati
Sulle posizioni diverso io la battaglia tra le scapole gli ho fatto settimana politici l'appello di chiudere composta con questi queste trattative in parte pubblica in parte in parte del del di corridoio per chiudere poi alle con alle tre di quel pomeriggio in quattro in un corridoio ma perché ma perché c'è un interesse contrapposte anche oltre o comunque c'erano condizioni Tibor contrapposto
La nostra lo da preoccupazione bio portavo in quel momento la propria la un Paese che aveva come preoccupazione disprezzo
Perché perché abbiamo le pipeline avevamo opaca e con la Libia a parlare con l'Algeria con contratti che ormai erano stati definiti
E era partito la fornitura dall'Azerbaijan e in qualche modo sulla Norvegia ci Ford IVA da par suo delle e quindi Piovevo preoccupazione il prezzo la Germania
Era preoccupata della quantità
Ed è su su questo che è avvenuto lo lo scontro dall'ambito Oberti e parlo di scontro per un certo punto c'è stato un una durezza deposizione notevole
Fino ad arrivare a a chiudere contro il cosiddetto patto di solidarietà in quanto ci siamo detti benessere in caso necessità vale l'aiuto reciproco stabiliamo le regole ci siamo arrivati un anno dopo poi dalla parte della parte di definizione ma siccome questo
Da quello che un po'è un po'per corso che che in qualche modo qua
Va portato avanti e tante volte discale idee solo di un metro e mezzo della gamba non riesce a farla e quindi deve formare punto d'equilibrio e dopodomani con l'esperienza che devono portarci poi anche a valutazione più più politica a quello che dovrà essere un nuovo equilibrio di Unione europea
Che come ho detto prima è è tutto da valutare qual è poi il punto d'equilibrio nel confronto tra i vari Stati perché abbiamo ricostruito il confronto al crostate da da sessanta milioni come l'Italia comodità i grandi Stati
Italia Francia Spagna Germania Polonia Romani e che Stati che hanno pochissimi abitanti e quindi dove il peso del singolo ancorché nei voti sulle direttive sui regolamenti si sia già al meccanismo del mediato quindi dopo il calcolo è
A persona e ad abitante
Trattati
Di
Di andare a una valutazione che
Dovrà accompagnarci proseguiamo
Prima fase
No volevo Oscar riprendere un attimo alcuni concetti espressi dal ministro Pichetto Fratin e per dare poi la parola alla senatrice Val pezzi perché mi è parso di capire che nel ragionamento del ministro sul tema energetico mi abbia individuato due elementi il primo più chiamiamolo così aperte virgolette politico relativo all'elaborazione come l'ha definita Luís dei provvedimenti da parte della Commissione europea
Il secondo più di sistema e su questo l'ho vista anche annuire più volte cioè sulla prevalenza degli interessi nazionali rispetto all'esigenza appunto come dicevamo prima
Di di fare sistema ma allora e così complicato e così difficile quali sono i punti di contatto tra le parole del ministro e la sua visione e quali possono essere gli sviluppi di un ragionamento portato a trovare veramente
Una sintesi europea su questo tema così importante
Intanto grazie davvero per questa opportunità e fatemelo dire io mi sono anche divertita leggere questo libro perché vengo dal mondo della scuola
E mi metto sempre nell'ottica di un insegnante che si trova di fronte un testo che potrebbe essere utilizzato a scuola perché questo testo parla d Europa
Di passato e quindi di storia di futuro e parla di uomo come lei giustamente ha a posto la sua attenzione e racconta tanto del nostro modo di essere europei
E di come gli eventi storici hanno anche modificato le scelte che ogni singolo Stato poi affatto e come queste scelte hanno poi portato ad una visione anche diversa d'Europa
Io direi nessuno si salva da solo e nove questo ce lo dovremmo ricordare ce lo dovremmo ricordare dopo il copri da nessuno si salva da solo e siamo stati in grado di mettere in atto una serie di misure di solidarietà di debito comune che era qualcosa di impensabile anche solo fino ad un anno prima degli eventi colpito ce lo diceva Angela Merkel che sembrava alla quale sembrava impossibile poter pensare ad un sistema comuni unito di debito invece c'è c'è stato c'è stato quando tutti hanno toccato con mano la sofferenza il virus non aveva confini aveva toccato l'Italia ma poteva arrivare ovunque
C'è stato nella reazione forte importante nei confronti dell'aggressione della Russia e l'Ucraina
E delle conseguenti misure che ci hanno portato il tema delle bollette
Questa parola che faceva paura a me quando ero bambina perché si doveva arrivare a fine mese io figlia di una casalinga
E di un maestro c'era il tema di come pagare le bollette a fine mese perché questo non ci dovevano essere messi da parte non c'erano altre entrate figuriamoci l'impennarsi delle bollette con lo scoppio della guerra e la paura e qui sono molto d'accordo con il ministro perché il tema deve essere affrontato in maniera comune che i singoli Stati a seconda della loro maggiore un minore
Dipendenza o indipendenza energetica potessero reagire diversamente e farsi loro interessi chiaramente lo abbiamo visto nel caso della Germania che ha fatto delle scelte anche incredibilmente diverse rispetto ai percorsi che aveva tenuto con i partiti politici al governo oggi i Verdi
Si sono trovati ad avere il il vice cancelliere anche responsabile della diciamo così dello sviluppo ambientale ed energetico a dire riapriamo
Le centrali di le miniere di Carbone
Ed è forse la posizione meno è diciamo così in linea con quella che era la politica che loro hanno tenuto per tantissimi anni e che li ha portati a fare delle scelte e parallelamente a dire
Proprio abbiamo bisogno di tante Energia pensiamo ai rigassificatori c'è gli abbiamo abbiamo bisogno di accumulare in quell'incetta incredibile di energia
Hanno fatto alzare i prezzi anche loro e dimenticandosi che c'erano altri paesi che avevano altri problemi
Allora sei temi vengono trattati singolarmente Ray singoli paesi appunto non si arriva da nessuna parte uno può stare meglio i propri cittadini magari Sannio meglio di altri dei loro cugini europei
Ma il problema non lo si risolve definitivamente non lo si risolve perché i singoli Stati europei rispetto ai grandi colossi mondiali che abbiamo intorno sono un nulla
E se l'Europa non riesce a fare
Sinergia nelle politiche questo non porta l'Europa da nessuna parte porta necessariamente ad un fallimento di quello che invece dovrebbero essere un sistema che potrebbe in qualche modo essere più competitivo in tutti i ambiti in tutti gli ambiti e qui lo ribadisco non solo nell'ambito energetico
Ora io lo so che le politiche che time Massa ha portato avanti
Sono politiche
Molto spinte io credo profondamente nelle forme di transizione
Sono convinta che si debba andare verso quello che è il modello del del New green deal o e del new dirle tutto è legato al verde
Ma se la politica
Tiene a mente solo il cambiamento senza fare misure per accompagnare il cambiamento
La politica rischia di scontrarsi con le Paure
Cambiare fa paura
E il cambiamento quando non ha una risposta immediata e tu nel cambiamento vedi solo la difficoltà di trovarti a cambiare sistema e di lasciare qualcuno indietro
Quel cambiamento non diventa un punto di avanzamento per tutti ma la paura la preoccupazione
è di sentirsi quasi abbandonati una politica che non si occupa di accompagnare il cambiamento necessario è una politica che non dice all'Automotive da come ci deve arrivare fino a lì è come aiuta poi il cittadino
A poter usufruire per esempio della macchina elettrica usufruire nel senso di accedervi perché se poi costa troppo il problema c'è
Allora giovedì deve essere minore l'ideologia e deve esserci la sinergia
Sul fatto di dire tutti insieme tutte le forze politiche che siamo d'accordo al cambiamento e che per il bene del nostro mondo futuro e visto che al centro ci dobbiamo mettere l'uomo
E che la natura
Leo Pardi diceva forse matrigna si disinteressa e basta uno scollo Money per fare arrivare quel terremoto in quel nel dialogo e delle Operette morali che viene citato
Neri in onore dell'ultimo capitolo del del libro mette in evidenza anche forse Lalla
La poca solidità dell'uomo di fronte a quelli che sono gli eventi ecco però siccome sappiamo che si può andare che si rischia di andare in una direzione di quelli che i cambiamenti climatici
Possono renderci ancora più fragili ecco noi dovremmo dire tutti che servono politiche
Per affrontare i cambiamenti e quindi da anche in ambito energetico
Per cui tutti d'accordo che i cambiamenti climatici ci sono e che le nostre risposte anche rispetto alle Energia e diversificate ci devono essere
Ma che dall'altra parte non esiste possibile cambiamento se tu non accompagni con misure che tengano insieme
In una sorta di ricavammo e di tessitura magica tutti gli aspetti sociali perché altrimenti tutto questo non viene compreso e il nostro autore Donato Bendicenti questa cosa la dice perché quando e chiudo quando lascia proprio all'inizio del del suo libro quella bellissima immagine perché lui scrive per immagini
Di un Paese fermo per la serviti e quindi che che cambia l'orario del telegiornale che poi diventerà diventerà prassi che modifica le abitudini o l'immagine della collega amico di Brussel che dà delle indicazioni ai figli leggete con allume
Di di Candela Ahmed immagine mi è venuta in mente un'altra che era quella di un album di fotografie io sono del settantadue quando c'è l'austerity che ero troppo piccola per raccontarlo mi ero appena nata Malini cugine no
E c'era questa foto di loro che andavano a trovare la nostra nonna comune
Con i pattini perché le macchine non circolavano e quindi avevano questo stradone che io conoscevo solo pieno di macchine libero e loro con i pattini questa foto io che mi rammarica avo perché non lo potevo fare perché l'austerity era finita
E le macchine potevano andare avanti da che cosa invece poteva esserci in quell'opportunità
Di cambiare sistema e di capire con uno sguardo non mio per ma capace di guardare lontano
Il che cosa ci stava dicendo il il nostro Paese e la nostra storia ecco io penso che quelle immagini possano essere anche oggi per noi delle opportunità si possono attuare dei cambiamenti
Se non si lasciano le persone da sole e se la politica decide di ottenere magari meno consenso ma riuscendo a spiegare le cose con chiarezza perché poi le cose che capitano anche se non le spie
Grazie misure quindi per accompagnare il cambiamento dice la senatrice mal pezzi per vincere anche la paura no detto in un passaggio che spesso accompagna il il cambiamento a proposito di cambiamenti a proposito di paura per me l'occasione è ghiotta
Visto che qui con noi il ministro Pichetto Fratin per parlare del tema dell'energia nucleare è un tema sempre molto delicato da trattare sempre con molta cura
E lei ha sempre sostenuto che introdurre il nucleare sostenibile in Italia si può l'occasione che diciamo propizia per parlare in maniera distesa
Perché io vorrei chiederle con quali premesse anche giuridiche visto che c'è un referendum che c'è stato insomma tutti ricordiamo i pregressi gli antefatti e soprattutto con quali garanzie di sicurezza
Ringrazio la ringrazio del del dopo quando va be'allora d'Italia no non nonostante quasi quarant'anni di di blocco sul nucleare a mantenuto a uno a uno a conoscenza una capacità di di ricerca
Formidabile vorrei definirlo perché io mi sto accorgendo per con la creazione con restituzione per risolvere per il terrore del della piazza Moro per ritornare sostenibile e dimenticando la a un gruppo di grande e di grandi imprese università e denti
E nel dover di Renault a con diverse deciderà se non centinaia di cultore del nucleare illustri professori
Licenziati che voglio partecipare baricentro di no allora l'abbiamo invitato a quello perché del suo diviso cioè dei sette gruppi più coordinamento foto va perché temete dovranno fare una riunione di mille persone
E questo naturalmente l'ho fatto su Man un voto del Parlamento che che parla di ricerca sperimentazione e quindi non c'è uno così si era stata fatta la scelta per la centrale nucleare no è ricerca e sperimentazione ragionamenti di questo tipo
La domanda otto materie mi viene fatta è quella ma il referendum
Quindi Goffredo avendo pure in Italia un referendum abrogativo abrogato l'ad Orbetello permetteva in quel momento è chiaro che se si va alla scelta di produrre
Energia nucleare ci vuole un un quadro giuridico da costruire ma su questo ci sta lavorando la piattaforma a piattaforma entro qualche mese deve dare deve fare la fotografia dello stato attuale sotto l'aspetto scientifico sporta tutte dico c'è un gruppo che si occupa di fusione un gruppo ci occupa de divisione un gruppo che si occupa di scorie abbiamo ancora il problema anche scorie
Che ed avere e c'è un gruppo che si occupa della parte così regolamentare ridotto vorremo attrezzarci come Paese dato l'attrezzatura ci sarà una valutazione di conseguenza rotazione conseguenza sono
Fatta la scelta nucleare si farà lo Stato come è sempre stato precedentemente a fare la scelta oppure rispetto a cosa emerge dai Tay vari confronti possiamo parlare di
Del Morreale attorno con dove a quel punto secondo numero le valutazioni degli esperti i prezzi dei vari
CEO la parola a partire da
Da Etienne perché il grande produttore europeo
Guai
Quando ero piccolo al TG uno mi ha lasciato una cosa
Che quando c'è qualche cosa che qualcuno potrebbe non capire lo s'more altro
Esatto piccole realtà piccoli reattori finora quando uno pensa centrale nucleare ha perso da Roma enorme di quelle di quelle che ancora adesso ci si impiega quindici vent'anni a costruirle
Ecco quelle che vengono chiamate vorrei atto solo piccole reattore che possono essere addirittura ci sono il ministro lettori misuratori son quelli dei
Decio percepite delle navi
Sono le autorità trenta trenta
Mw trenta Mw quaranta almeno quattro vorrei ricordare ne basterebbe uno per far funzionare l'Ilva è tutta a Taranto dove c'entra davvero Orecchio quella che
Comunque uno da trecento megawatt significa rapportandolo al fotovoltaico progetto terreno
Occupati
Ma significa qualcosa in più anche il
Nucleare funziona Conti però in modo continuativo fotovoltaico funziona quando c'è il sole
E nucleare rende sette volte il fotovoltaico come produzione
E questo deve essere preso a base anche per le valutazioni del della compatibilità economica dell'operazione
Oggi non ci sono ancora
Questo momento non c'è ancora gli analisti si dicono che al verso la fine di questo decennio possiamo avere i primi di questi prodotti
Io mi azzardo a dire considerato che grande centrale ci impieghiamo vent'anni che arriverà prima
Pippo probabilmente dico probabilmente per conoscere il cristallo salve c'è forse il Galà della gelosia decreta l'avrei fatto il vago non il ministro dal collega parlamentare altro ma credo che arriverà un prima le richieste da parte del dei gruppi d'impresa un nei grandi gruppi d'impresa o delle grandi imprese che gli che con il quadro regolamentare opportuno diranno io voglio piazzare a questo punto uno di questi
Piccoli reattori
Piccolo e poi
E e piccola anche la la dimensione siamo parliamo da trecento eterea probabilmente corre grazie al recente giardino o qualcosa di micro poche terre
Ho pochi metri la la parte del nucleo
Questa è la è il futuro che vedo però in questo momento la sfida nazionale è mantenere alzo la l'APPA e Mahler mantenerci all'interno della ricerca e dalla sperimentazione queste atrocità
L'ho detto in premessa seria diceva il pezzo che è un tema molto delicato sarei dire anche abbastanza divisivo assentito con molta seguito con molta attenzione le parole del ministro
Ha chiesto Fratin cosa condivide cosa non condivide di questa sua lettura del futuro
Che riguardi l'energia nucleare scritti vuole eh no mi fai male tu lo sai che io non sono ideologica ma con franchezza
Io sono ora favorevolissimo alla ricerca sempre
E penso che la ricerca ci sia e vada sostenuta in tutti gli ambiti
Mi chiedo questa però la domanda che adesso non voglio togliere il Messia regionali se voglio fatti benissimo però il ministro lo sa
Che tutte le volte che si parla di nucleare di quarta generazione al netto che poi al governo qualcuno utilizzi e non si tratta non è il caso del ministro
Utilizzi il fatto di parlare di nucleare così come una sorta di slogan ma ripeto non è il caso del ministro però per parlare di nucleare di quarta generazione in qualsiasi forma
è vero che tutti ci dicono che ci vogliono cerca vent'anni
Ed è vero
Che se come dicevamo prima ne abbiamo bisogno di un grande cambiamento rispetto alla produzione di energia al nostro modo al modo europeo il modello europeo
Di fare Energia abbiamo anche bisogno di una fase di transizione ma questa transizione non dura vent'anni non ce l'immaginiamo
Un po'più tre
E di conseguenza forse io penso che sarebbe molto più opportuno concentrarsi e fare in modo che l'Italia tu utilizzi tutti gli strumenti per sviluppare dove è possibile tutte le rinnovabili
Affiancandole a questa fase di transizione in cui anche noi possiamo abbandonando l'azione con i rigassificatori abbiamo dato delle indicazioni estremamente chiare dico che questo è un lavoro che abbiamo fatto
Insieme quando sostenevamo tutte e due il governo Draghi e che quindi in quella stagione non abbiamo avuto paura ad assumerci delle responsabilità
Nel dire vanno fatte delle operazioni importanti e quindi partiamo con che rigassificatori e facciamo in modo di dare una mano al nostro Paese per essere più competitivo perché se tu lo sei nella produzione di di casa perché se tu lo sai poi fa il bene dei cittadini perché ricordiamoci che il libro parte con le bollette il tema è sempre quello perché poi tutte le questioni che noi ci poniamo sono per poi trovare la soluzione a quel problema o non lo farlo
Ricreare più quindi io rispetto a questo dico ben venga tutta la ricerca però mi piacerebbe vedere uno sforzo maggiore
Nei confronti delle rinnovabili che per me sono una delle grandissime soluzioni e ce lo chiedono anche i nostri ragazzi soprattutto perché poi ricordiamoci che la grande protesta rispetto al clima interrotta poi dal dal Codice ma quei fu quei venerdì
Di occupazione delle piazze e dei nostri ragazzi erano di queste nuove generazioni che ci dicono non abbiamo più tempo dateci una mano e la politica allora dovrebbe dire in andiamo avanti nelle ricerche
Non mi fermo alla ricerca nelle ricerche però di contro vogliamo dare una risposta a voi e questa risposta per me sta nel potenziamento del mondo delle rinnovabili
Molto bene abbiamo rappresentato le posizioni in campo anche su un tema così delicato come quello dell'energia nucleare a questo punto io affiderei ha donato le conclusioni di questo nostro incontro durato concederete è un piccolo elemento quasi autobiografico prima detto da bambino
Ero al TG uno confermo perché io conosco
Donato Bendicenti dal mille novecentonovantaquattro quando ero stagista del TG uno è la mia prima uscita a Palazzo Chigi l'ho fatta con lui in macchina perché lui era già una giovanissima apprezzatissima penna
Della telegiornale ammiraglia del servizio pubblico radiotelevisivo e devo dire che fin da allora ho sempre apprezzato
La sua straordinaria curiosità e il suo straordinario modo di approfondire le cose per cui oggi veramente sono sono contento
Di essere qui con tetti chiederei di concludere quindi questo nostro incontro avuto conclusione se permette una domanda anche qual è il capitolo del libro che non hai ancora scritto che magari vorresti scrivere in una prossima edizione
Attorno grazie
Mi permettono un piccolo fuorisacco diciamo di di ringraziamenti perché
A parte la persona Piero Benassi che qui in prima fila che ha rappresentato il nostro governo
In tutta la prima parte quella forse volere complicata resa complicata anche la seconda gravosi però quella in cui anche diciamo così relazionarsi con la Germania non era facilissimo e io me lo ricordo en passant Benassi che dormiva venticinque minuti a notte quindi grazie diciamo così tra l'altro sempre che la forma altro piccolo fuorisacco per il qui ci sono non eravamo bambini al TG uno
è questione dei Pierluigi Camilli che mi ha preso in carico professor Camilli per me insegnare sole cavilli perché mi ha preso in carico dal primo giorno e perché era dal TG uno e se tre anni e mezzo dopo Albino Longhi mi assunto al TG uno
La gran parte del merito e di Pierluigi e qui c'è Marco Petello che era con noi allora come c'erano Francesco Giorgino Maria Luisa Busi e Ludovico Di Meo a cui è dedicato il libro
E poi altro piccolo fuori sacco quando ero molto più adulto
Un'altra persona che mi ha anche insegnato tre delle quattro cose che so si chiama Antonio Di Bella
Finito il momento diciamo così per risposato domanda il capitolo che non ho scritto non lo scritto perché non si poteva scrivere
Banalmente perché ci sono
Una serie di variabili
Che
Sono allo stato incognite e soltanto diciamo così l'etica della responsabilità politica siete si è molto parlato in in questa ora che andato veloce
Del rapporto tra le cancellerie tra gli stati membri all'Unione europea e le istituzioni europee questo è uno dei nodi fondamentali è chiaro che o in una dimensione di campagna elettorale permanente in cui poi stavolta campetto e permanente e anche prossima io sono così quelle che sono non voglio chiamarli egoismi mi ha banalmente
Sono
Le agende nazionali le necessità nazionali hanno un forte influsso e chiaramente tendono a limitare quello che dovrebbe o sperabilmente sarà un processo di coesione europea
Più solido e più duraturo
E quindi e complicato diciamo così io avrei voluto scrivere una fine ma la premessa da chi che la fine di questo tipo non c'è
E forse è un bene che sia così nel senso che ci son tante cose che ne possono e speriamo che accadano nel vettore giusto
L'altro tema che che credo di dover sottolineare che uscito con molta forza da questo dibattito
E che la questione nucleare
Nei tempi che saranno dati io scrivo testualmente nel libro
Che non prendo una posizione su questo però non si può non prendere atto della realtà
Perché nella tassonomia termine complicato ma lo spiego cioè l'elenco delle
Suo fonti energetiche che vengono considerate compatibili con la trascrizione verde cioè il nucleare
E il nucleare è
Quello sì un fatto ideologico e politico che è stato capace di dividere due paesi che sono stati accusati di aver trainato l'Europa anche troppo da soli o comunque con una dimensione diciamo così
Di
Vantaggio competitivo che è stato anche spesso criticato sul nucleare diciamo così hanno si sono allontanati hanno formato diciamo così due squadre
Però credo che il tema del contributo quando e se sarà regia nucleare
A ad una società è un mondo che avranno sempre più bisogno
Via vere
Tanta energia il più possibile a basso costo perché ricordiamoci che nasce l'abbiamo avuto alle già il passo costo e ci siamo abituati e il mondo va avanti
E le rinnovabili certo dal punto di vista diciamo così
Faccio l'ultimo inciso che tutto questo poi si deve combinare e non si può non combinare col problema del contenimento del riscaldamento turba
Qui sono due temi che si tengono e per tenersi ci vogliono scelte
Che siano il più possibile realiste la la molti dicono che la politica è l'arte del compromesso
C'è anche quella del realismo del realismo perché da qui a venti anni quando
Appunto per tornare all'Europa perché questo libro parla dell'Europa ovviamente parla di molte altre cose come ha detto giustamente la senatrice mal pezzi è un po'una scusa per parlare di altre cose ecco
Però non dobbiamo pensare che da qui a vent'anni ci saranno tante e tali variabili che dovranno essere affrontate rapidamente responsabilmente e il più spesso possibile unitariamente
Che diciamo così cioè dal veramente lavorare per tutti quanti è molto grazie
Siamo noi che ringraziamo per Donato con queste parole si chiude il nostro incontro vi ricordo che scintille è un libro che ci lascia dentro qualcosa
Un libro da leggere che anima pensieri riflessioni non è forse un caso che grazie scintille quest'ora
Di dibattito di chiacchierata tra di noi sia passata così velocemente lasciandoci però molti spunti da portare a casa sui quali riflettere nei prossimi giorni e nelle prossime settimane grazie per essere stati con noi buona serata a tutti