Scegliere il futuro

Buongiorno e benvenuti alla rubrica a scegliere il futuro siamo all'inizio di un nuovo anno e come sempre tutti si domandano come sarà quest'anno dal punto di vista economico dal punto di vista sociale
Sia a livello macroeconomico che poi a livello di singole famiglie o di gruppi socio economici
Quello che sentiamo nei dibattiti televisivi
E è un qualcosa che è distorto dalle posizioni politiche di chi dice che va tutto bene e naturalmente dell'opposizione che dice che va tutto male
Nel corso di questa settimana
L'Istituto nazionale di statistica ha pubblicato vari dati e una nota congiunturale anche sulle tendenze dell'economia italiana
Che ci aiutano a fare un po'il punto della situazione in primo luogo ricordiamo l'andamento del prodotto interno lordo
Che l'ammontare di ricchezza che viene prodotto ogni trimestre ogni anno ebbene dalla fine del due mila ventidue
E dal cambio di governo il prodotto interno lordo è rimasto sostanzialmente costante guardando cioè alle oscillazioni rispetto al trimestre precedente
Sempre ci sono stati piccoli segni positivi piccoli segni negativi ma complessivamente il prodotto interno lordo nel terzo trimestre del due mila ventitré si è collocato allo stesso livello del
Un terzo trimestre del due mila ventidue
Queste oscillazioni sono state analoghe a quelle che si sono verificate in altri Paesi quindi non è che l'Italia abbia un andamento particolarmente anomalo rispetto alla media europea
Il punto da sottolineare però è che nel corso della settimana l'Istat ha segnalato come a fronte di un aumento dello zero virgola otto per cento
Del PIL nei primi tre trimestri di quest'del due mila ventitré rispetto al due mila ventidue il reddito disponibile delle famiglie
Al netto dell'inflazione il cosiddetto potere d'acquisto è invece diminuito dell'uno virgola due per cento
Quindi se c'è un aumento del PIL dello zero otto per cento questo non è andato a favore delle famiglie
Che hanno invece visto il loro reddito ridursi dell'uno virgola due per cento questa forbice pari a quasi due punti
è una forbice molto significativa e aiuta a capire perché talvolta si hanno queste divergenze di opinioni
Tra una visione puramente macro economica e poi quello che arriva in tasca alle famiglie
C'è un dato che l'Istat ha pubblicato questa settimana anzi due dati che sono un po'preoccupanti è l'andamento della produzione industriale
A novembre rispetto ai mesi precedenti che è in diminuzione così come l'indice delle vendite al dettaglio ciò i consumi che passano per i negozi
Anch'esso in riduzione questo potrebbe configurare un andamento negativo del prodotto interno lordo nel quarto trimestre leggermente negativo
Che al di là del dato in sé
è un segnale di preoccupazione per il dato che invece si realizzerà nel corso del due mila ventiquattro perché vuol dire che il due mila ventitré lascia all'anno in corso un trascinamento così si dice
In termini statistici molto basso in negativo vuol dire dunque che qualsiasi dato di crescita del due mila ventiquattro dovrà essere realizzato nell'anno in corso e non potrà beneficiare di questo affetto di trascinamento dell'anno precedente
In controtendenza rispetto a questi dati
Abbiamo un aumento dell'occupazione che è stata particolarmente significativa nel corso del due mila
Ventitré con oltre cinquecento mila posti di lavoro che si sono andati ad aggiungere ai precedenti quindi l'occupazione complessiva
è cresciuta la disoccupazione diminuita
Anche se la produzione come dicevamo è aumentata relativamente poco
Questo vuol dire che la produttività cioè il rapporto tra produzione e occupazione è andata diminuendo e questa non è una buona notizia inoltre l'Istat ha segnalato come ci sia una riduzione degli investimenti e una propensione agli investimenti da parte delle imprese a parte le costruzioni con tutta la questione del superbonus
E ora il traino che invece il Pnr R. sta producendo sul settore delle costruzioni un traino positivo
Il gli investimenti dell'industria degli altri settori
Sono andati riducendosi
Ed è proprio questo uno dei dati preoccupanti perché ne abbiamo bisogno nel nostro Paese di molti investimenti
E questo segnale di rallentamento va insieme alla peggioramento del clima di fiducia
Delle imprese manifatturiere
Che invece
Vedono evidentemente un futuro preoccupante preoccupante a causa delle tensioni internazionali preoccupante a causa di un'inflazione che comunque come abbiamo visto a ritroso i redditi delle famiglie
Infine un ultimo dato che ha a che fare proprio con l'inflazione e l'inflazione si è ridotta molto
Il rispetto a un anno fa
Ma soprattutto a causa della caduta dei prezzi dei prodotti energetici il il resto dei prezzi certamente aumenta di meno ma continuato mentale questa riduzione dell'inflazione
Sta alimentando un clima di fiducia delle famiglie che recentemente ha presentato un leggero aumento
E questo può essere effettivamente un segnale positivo che se confermato nei prossimi mesi potrebbe rendere il due mila ventiquattro o meno difficile
Come vedete dunque in conclusione è un quadro molto articolato
Il quadro che però non prefigura
Una crescita economica molto consistente nel corso del due mila ventiquattro anzi come abbiamo detto le tendenze sono ancora particolarmente prudenti
Ed è per questo che le politiche economiche devono andare sia a livello nazionale che a livello europeo nella direzione di stimolare lo sviluppo perché soprattutto in vista delle elezioni dell'Eur Parlamento europeo di giugno di quest'anno il rischio che arrivarci con una situazione economica non brillante
Ossa alimentare ancor di più critiche e tendenze che sappiamo non sono particolarmente utili per definire delle politiche di sviluppo e di sviluppo sostenibile nei prossimi anni
Grazie e buona giornata a tutti