Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì venti dicembre questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in primo piano oggi l'Ucraina recupereremo
Un commento pubblicato ieri dal Financial Times firmato Didion Racman secondo il quale l'Ucraina e i suoi alleati hanno bisogno di un percorso credibile verso la vittoria l'obiettivo chiave della guerra dovrebbe essere assicurarsi e mantenere l'indipendenza del Paese come secondo Racman una soluzione coreana un armistizio che di fatto concederebbe le conquiste territoriali della Russia
Ma permetterebbe al contempo a Kiev di svilupparsi da un punto di vista economico e di integrarsi all'Unione Europea dal punto di vista
Politico
Dalla Giunta insidie rileggeremo anche un editoriale sull'Unione europea e il problema Orban lo stallo sui fondi all'Ucraina
Alza il velo sulla necessità di riformare il funzionamento dell'Unione europea secondo il quotidiano della City
E poi ci occuperemo di Medioriente non tanto la guerra di Israele contro Hamas a Gaza
Ma gli attacchi di dei ribelli yemeniti utili nel Mar Rosso che stanno provocando una una crisi anche del trasporto marittimo regionale e globale lo vedremo in particolare con un un editoriale pubblicato ieri da Libero passiamo
E un altro con mento da l'Hammond quest'ultimo quotidiano sottolinea che in Medioriente rischio dell'instabilità cresce pericolosamente
Infine se avremo tempo altre due segnalazioni la prima riguarda la Russia
Washington post ieri aveva un editoriale con questo titolo dove all'X sei Navalny e perché scomparso l'altra invece onco Hong e il processo
Farsa Gimmi Lai che secondo il Guardian costituisce un altro giorno nero per per un conga l'ex magnate dei media potrebbe trascorre il resto della sua vita in carcere
In un caso emblematico della repressione della libertà di stampa e di altri diritti sottolinea il quotidiano britannico
Partiamo però dall'Ucraina da Didion Racman commentatore del Financial Times
Luca in esso i sostenitori hanno bisogno di un percorso credibile verso la vittoria assicurarsi mantenere l'indipendenza del Paese dovrebbe essere l'obiettivo chiave della guerra
Scriverà Hackman l'Ucraina entra nel nuovo hanno a corto di munizioni di denaro e di sostegno diplomatico alla base di queste carenze critiche c'è un'altra importante carenza il paese dei suoi sostenitori occidentali non hanno più una Teoria convincente di cosa sia la vittoria
A meno che non riescano a trovarne una il sostegno occidentale all'Ucraina continuerà a vacillare
La situazione attuale in netto contrasto con l'ottimismo di inizio due mila ventitré sottolinea Racman all'epoca chi ebbe i suoi sostenitori avevano una visione chiara di come si sarebbe potuto ottenere la vittoria
L'Ucraina doveva passare all'offensiva in primavera innestate sfondando le linee rosse
Minacciando la Crimea
Le colombe speravano che questo avrebbe costretto Mosca negoziati di pace a condizioni accettabili per Chiesa i falchi parlavano addirittura di portare la guerra in Crimea e accelerare la caduta di Vladimir Putin
Ma la controffensiva è fallita né i falchi né le colombe hanno visto realizzarsi la loro Teoria della vittoria
Entrando nel due mila ventiquattro prosegue Racman le prospettive sono molto più cupe le forze ucraine sono costretti a razionare le munizioni sia l'Unione Europea sia gli Stati Uniti faticano
A trovare un accordo su nuovi pacchetti di aiuti militari i leader occidentali dicono di voler sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario ma il Presidente americano John by del recentemente ha cambiato in modo sinistro questo motto dicendo
Non più per tutto il tempo necessario ma il più a lungo possibile
Senza nuovi fondi la posizione dell'Ucraina sul campo di battaglia potrebbe deteriorarsi rapidamente a Mosca Putin ha già iniziato dire che l'Ucraina crollerà senza il sostegno esterno il timore è che mentre il due mila e ventitré
è stato l'anno della controffensiva Ucraina il due mila ventiquattro diventi l'anno in cui la Russia torna all'attacco
Lo scenario peggiore che se gli aiuti occidentali verranno effettivamente tagliati l'Ucraina possa trovarsi in seri problemi entro l'estate
Per il momento secondo Racman rimane più probabile l'adozione di un nuovo pacchetto di aiuti occidentali per l'Ucraina questo dovrebbe essere sufficiente a tenere a bada le forze di Putin
In caso di passaggio all'offensiva ma anche se la guerra rimanesse in questa fase di stallo nel due mila ventiquattro il tempo potrebbe comunque essere da dalla parte della Russia
Sì a Mosca si chi sia chi ebbe vedono che il sostegno occidentale all'Ucraina e fragile le perdite russe sono state terribile trecentoquindici mila soldati uccisi o feriti secondo l'Intelligence americana
Ma anche l'Ucraina subito pesanti perdite
E la sua popolazione è di meno di quaranta milioni di abitanti rispetto agli oltre centoquaranta milioni della Russia
Se l'Ucraina e i suoi sostenitori vogliono fare tutto il necessario dovranno fare un lavoro migliore per definire cos'è necessario ma secondo Racman senza un attivo Ria credibile della vittoria
La pressione sull'Ucraina per negoziare con la Russia aumenterà un'alternativa un accordo formale tra Russia e Ucraina
Potrebbe essere il congelamento di fatto del conflitto in questo scenario Lucrino assumerebbe una posizione prevalentemente difensiva e frenerebbe ulteriori avanzate russe
I combattimenti non si fermerebbero mai del tutto ma calerebbero una situazione di versa intermedia a metà tra conflitto congelato il trattato di pace
L'armistizio
Le due parti si accorderà ebbero solo sulla cessazione delle ostilità senza nessuna
Soluzione alle questioni politiche sottostanti il modello sarebbe quello della fine della guerra di Corea la divisione della penisola in Corea del Nord e Corea del Sud
Secondo Racman
Il modello coreano offre una possibile nuova Teoria della vittoria per l'Ucraina
Una volta cessati i combattimenti in Korea i sudcoreani hanno potuto concentrarsi sulla ricostruzione della propria economia con enorme Successo
Fondamentalmente l'Ucraina ancora accesso al Mar Nero controllo al porto di Odessa
è stato inoltre dato il via libera all'avvio dei negoziati di adesione all'Unione europea che dovrebbero essere accompagnati da maggiori aiuti finanziari e tecnici per avviare il processo di di ricostruzione dell'economia anche alcuni dei più ardenti sostenitori occidentali dell'Ucraina ora parlano della necessità che chi è accetti la realtà di un conflitto congelato dichiarando vittoria
Dobbiamo ribaltare dalla relazione e e dire che Putin ha fallito spiega un ex funzionario americano
è certamente vero che in questo conflitto la Russia ha fatto molto peggio in Ucraina molto meglio di quanto la maggior parte degli analisti usasse sperare nel febbraio del due mila e ventidue
I russi sono stati umiliati nella battaglia per chi esce Putin ha sacrificato centinaia di migliaia di vite per guadagni territoriali minori e la Russia per la prima volta da secoli non ha praticamente alleati sul continente europeo
L'Ucraina per contro ora gode di un livello senza precedenti di sostegno e di rispetto a livello internazionale il Paese ha pagato un prezzo terribile in questa guerra
Ma il suo status di nazione indipendente con una propria cultura una propria identità orgogliosa non sarà mai più cancellato
Nel grande arco della storia questa è una vittoria che conta davvero così tra l'altro video Racman
Sul Financial Times che in qualche modo cede appunto alla tentazione di una
Di una soluzione stile
Korea
Lo sta sopra champagne siede aveva anche un editoriale a proposito di uno dei problemi che che l'Unione Europea è costretta affrontare è l'Ungheria con con i veti del suo primo ministro il titolo l'Unione Europeo a un caotico problema Orban lo stallo sui fondi all'Ucraina
Alza il velo sulla necessità di riformare il funzionamento dell'Unione Europea
Scrive il quotidiano della City la scorsa settimana prodotto due successi un fallimento per la democrazia europea
Il giuramento di Donald Tusken come premier polacco dopo la sua vittoria alle elezioni contro il partito illiberale legge e giustizia è stato una grande successo un altro successo l'accordo dell'Unione Europea
Per avviare i negoziati di adesione con l'Ucraina superando le minacce di veto da parte del dell'ungherese Viktor Orban ma in un momento critico Orban ha anche bloccato
Un accordo su un pacchetto di aiuti per cinquanta miliardi di euro
Per l'Ucraina mettendo a repentaglio le sue capacità di finanziare la guerra con la Russia per garantire flussi di cassa chiede nel due mila e ventiquattro e affinché l'Unione europea possa rimanere
Un attore geopolitico efficace
La stessa Unione deve trovare il modo di affrontare il problema Orban
Il leader dell'Unione europea secondo il Financial Times dovrebbero iniziare dicendo chiaramente che ciò che motiva Orban è il denaro
Il premier ungherese ha bisogno di fondi per rilanciare la sua economia e consolidare il suo potere politico
Miliardi di Euro erano stati bloccati nel due mila e ventuno per motivi legati allo stato di diritto
La scorsa settimana il premier ungherese ha cercato di utilizzare il veto sull'Ucraina come leva per s'bloccare questi fondi congelati
Sa anche che un'eventuale decisione di chi ama l'Unione ridurrebbe la fetta di torta dei finanziamenti per l'Ungheria
Orban non ha alcun desiderio di lasciare l'Unione europea lo ha detto lui stesso vuole invece prenderne il controllo o con alleati che la pensano allo stesso modo
La scorsa settimana ha dimostrato quanto leader ungherese sia ancora lontano da questo obiettivo soprattutto dopo il cambio di regime in Polonia e nonostante i progressi elettorali di leader i partiti populisti altrove
Horváth sull'Ucraina totalmente isolato e con ventisei leader contro di lui
Anche Orban si è sentito troppo debole per esercitare non uno ma due venti e così ha lasciato la stanza mentre gli altri votavano per avviare i colloqui di adesione conchiglie insomma ma Orban ha anche dimostrato tutta la sua capacità di nuocere le capitali dell'Unione europea dovrebbero dunque usare molto di più gli strumenti a loro disposizione
Per frenare i comportamenti scorretti di Orban e di altri che potrebbero seguire il suo esempio
Ora che non può più beneficiare della protezione di Varsavia
L'Ungheria
I ventisei farebbero bene a chiarire che l'attivazione dell'articolo sette che sospende i diritti di voto per violazioni dello stato di diritto
Possibile
Un altro strumento il meccanismo di condizionalità per bloccare i fondi quando ci sono violazioni sempre sullo stato di diritto anche se la scorsa settimana sono stati scongelati dieci miliardi dopo che Bruxelles
La commissione ha detto che le preoccupazioni erano state risolte su
Grazie a una riforma della giustizia
Secondo il Financial Times
Non possono più esserci accordi sporchi con l'Ungheria senza una buona ragione
Quest'ultimo episodio
Quello del veto di Orban
Al pacchetto da cinquanta miliardi di euro
Ha messo in luce ancora una volta i problemi strutturali del processo decisionale dell'Unione Europea che devono essere affrontati con ancor più urgenza
Dato che è in vista un altro allargamento necessario che più decisioni vengano prese a maggioranza qualificata e che ci sia spazio per delle coalizioni di volenterosi
è improbabile che gli stati membri dell'Unione Europea rinuncino all'unanimità per raccogliere nove membri nuovi membri ma l'unanimità dovrebbe essere limitata all'inizio e alla fine del processo di adesione non tutte le tappe per ora i leader dell'Unione europea dovranno usare
I mezzi che hanno a loro disposizione per cui
Silone per convincere Orban con le buone e le cattive a non esercitare il suo veto sull'Ucraina nel momento in cui si allarga l'Unione europea non può permettere che il suo funzionamento sia tenuto in ostaggio da una piccola minoranza così tra l'altro
Il il fa la Sontag se veniamo alla situazione in Medioriente e più in particolare il Mar Rosso con la minaccia di ribelli aiuti che rischia di paralizzare una parte del commercio globale
Figli il titolo dell'editoriale di ieri di liberarsi o che aveva tutto un dossier su questo tema e i figli sono quelli mossi dalla Repubblica islamica dall'Iran
La regionalizzazione della guerra tra Hamas e Israele non è più solo un timore è diventata una realtà attaccando con missili balistici droni armati
Le navi mercantili che attraversano il Mar Rosso i ribelli utili sono sul punto di paralizzare il traffico marittimo regionale
Io sto a colare gran parte del commercio mondiale dopo la danese Maersk la tedesca Pang Lloyd la francese se ma se le gemme
E la hit alla Svizzera enti se se è la britannica Beppe Recchia annunciato lunedì che sospenderà tutte le sue attività nel Mar Rosso
Da dove transita il dodici per cento del commercio mondiale non è poco
Il colpo è ancor più duro per il fatto che gli occidentali faticano a trovare una soluzione non possono proteggere tutte le navi mercantili
Anche se hanno imparato a difendersi dai pirati somali e combattere direttamente gli utili che con il sostegno dell'Iran sono riusciti a resistere per otto anni al governo yemenita sostenuto dall'Arabia Saudita
Non farebbe altro che aggiungere guerra guerra e infiammare la regione Divella se uno si interroga perché questo improvviso scoppio di attentati nel Mar Rosso dopo i massacri del sette ottobre l'Iran ha usato ogni possibile strumento per destabilizzare Israele e gli Stati Uniti
Tra cui per l'appunto Hamas che sostiene attivamente
E gli utili ai quali trasferisce sofisticate tecnologie militari finora lire ci sta riuscendo
Dodin principale porto di Israele ha registrato un calo dell'attività del trenta per cento dopo i primi attacchi molti armatori ora stanno valutando di fare il giro dell'Africa passando per il Capo di Buona Speranza anche se questo raddoppia i tempi di trasporto e dunque aumenta i costi
Questa situazione pericolosa per l'economia mondiale e giustifica ancora di più se necessario una soluzione attiva del conflitto israelo palestinese
Non sono più solo Israele e i territori palestinesi e essere coinvolti ma anche gli equilibri mondiali così tra l'altro liberazione e ieri anche le mondo lo vogliamo recuperare avevo un editoriale su questo dal titolo in Medioriente il rischio dell'instabilità cresce pericolosamente
Scrive le Monde era al confine tra Israele e Libano che si temeva un'estensione regionale della guerra intrapresa dallo Stato ebraico contro Hamas a Gaza e invece l'estensione si sta verificando molto più a sud da quando i ribelli yemeniti hanno deciso di interrompere la navigazione nel Mar Rosso in solidarietà con Hamas questa estensione diventata molto più tangibile dato che interessa un'arteria commerciale strategica
Dopo diversi attacchi contro navi civili e militari colossi del trasporto marittimo mondiale hanno deciso di evitare fino a nuovo ordine le acque che vanno da Suez allo stretto di Baba al manda abbattere questa decisione allungheranno debolmente le rotte dei dei delle navi mercantili portacontainer cosa che si tradurrà in costi più elevati l'inaccettabile strategia di persecuzione
Dei
Di dei ribelli yemeniti non sorprende nessuno l'Iran approfitta dell'escalation della crisi
Inni MM e o meglio approfittato in passato dell'escalation della crisi mi Emmen e dell'interminabile guerra civile che ne è seguita per
Avanzare la sua influenza nel sud della penisola araba arabica questa alleanza è stata facilitata dal fatto che gli utenti sono di obbedienza vendita una corrente dello sciismo
Qual è il il punto se il significativo dispiegamento militare americano indubbiamente contribuito a tenere a bada
La milizia libanese di Hezbollah contenere la minaccia unti costituisce una sfida formidabile
Lo Yemen ha già visto due grandi Paesi arabi impantanarsi in guerre di logoramento più di mezzo secolo fa l'Egitto e più recentemente la rabbia saudita conclusione di le monde gli Stati Uniti vogliono creare una coalizione internazionale che riunisca i Paesi impegnati a garantire la libera circolazione in questi mari ma la buona volontà tarda a manifestarsi
E per una buona ragione
è probabile che questa volatilità nero Mar Rosso duri finché continueranno i bombardamenti indiscriminati di Gaza da parte di Israele così nel mondo e noi ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale