Israeliculturecontinues. Una riflessione dell'arte israeliana sugli avvenimenti del 7 ottobre e sulle loro conseguenze

A questa importante serata
Ringrazio fondazioni Fondazione Stelline belle l'ospitalità
E do subito la parola alle presidente Fondazione Stelline Fabio Massa
Buonasera a tutti benvenuti alla Fondazione Stelline
Ne sono il presidente Rio massaie ringrazio devo fare un po'di ragazze menti come come costume all'inizio quindi ringrazio la massa d'Israele in Italia l'ambasciatore a Lombardi il rabbino capo di Milano slavo Alfonso Arbib Volker ma che Nagy presenta come terra che eliminano Milos bagni
La Fondazione Kappa Kappa lp rappresentato dal vice residente a Milano Franco Modigliani dalla direttrice Kappa Kappa l Italia di ieri et andrai e Malacalza Falcone direttore stampe uniche ratio dell'ufficio non sarà il primo Israele
Credo che manchi l'assessore regionale falli a terzi che pure aveva annunciato la sua presenza perché credo che sia ancora impegnati in Consiglio
Ringrazio di quelli che poi interverranno dopo di me quindi Mariarosa Mancuso Andrée Ruth Shammah presente il Teatro Franco Parenti
Jump lasciar galleristi d'arte contemporanea Yuval Avital artista multimediale e Maria Grazia rate Takuto all'ambasciata israelita da che coordinerà poi il dibattito in effetti questa mostrati stasera qui a colazione sterline nasce
Due settimane fa quando Franco quotidiani venne chiamato siam visti rapidamente in ufficio e
Abbiamo visto datato avvio no a questa questa mostra che fazione sterline a quei consensi dato il patrocinio vuol dire che pensiamo che questa mostra riflette valore Fondazione Stelline sono valore di inclusività ma anche di memoria di di testimonianza
E quando ho finito di vedere Franco ho pensato ma io poi quando dovrò i no curarla questa mostra ma nel ma che dovrò dire eterna cosa che effetti contrariamente ad altre volte questo discorso talmente semplice
Chi rischia di risultare banale no
Ma mi chiedevo ma che cosa devo dire se non la cosa più stupida del mondo ma anche più banale che esiste un aggredito un aggressore e tu stai con l'aggredito
E ci stai ci sta e quando questa aggredito citiamo Krajina
Mi fate le ruspe tanto tantissime mostre sull'Ucraina ci sta questo quando questa credito si cambi Israele non è che c'è molto da discutere su questa cosa non è che cioè è una cosa molto semplice al massimo la complessità e qui cioè scorso un pochino più più o diverso è quando succede quello che io chiamo relativismo del tempo non è il tempo tutto sembra lavarsi quando si sfilava camicie cambia colore quindi non capisci più certi di non di tenere la rotta dritta ma non è così semplice allora io penso che anche una mostra
Posso aiutare a tenere la la barra dritta a barra dritta perché si stava scordando che avendo detto che stavamo con l'Ucraina e insomma boh
E adesso Tristan per Israele e per motivi politici questa cosa qui già assistenza non scordare
Io lascerò poi ovviamente avere chi viene dopo di me descrivere che cos'è questa mostra che cosa ha significato
Ma io penso che
Sono d'azione testimonianza devo dire anche che rifondazione di Rifondazione vengono molti bambini
E per il da presenza di questi bambini ho dovuto diciamo così
Eliminare dalla lista delle foto quattro foto Franco lo sa perché ci siamo confrontati su questa cosa erano foto non di corpi crivellati ma di persone livellate
Ed erano ho dovuto ho dovuto farlo ma a malincuore perché era un pugno nello stomaco ecco quello che io vorrei da questa cosa che sia uno schiaffo per tenerci un pochino svegli e ricordarci che il discorso semplice compatto l'inizio è un discorso che è valido oggi valido domani
E valido anche fin quando finirà questa cosa grazie
Grazie presidente per le bellissime interessante festanti parole
Grazie per le tempi presidente per le bellissime parole e alcuni alcuni degli argomenti inerente ne parliamo dopo intanto vorrei ancora ringraziare la collaborazione con la Fondazione soprattutto con il risponde con il direttore generale della Fondazione Pietro Accame e Alessandra che in giù responsabile arte cultura e senza di lei veramente nessuno di questo sarebbe stato realizzato ha fatto tutto
Kissin i quali pochissime ore
Adesso vorrei dare la parola al presidente della comunità ebraica seicento
Non c'è ancora
Allora sono molto lieta dare la parola al Presidente della Comunità Ebraica di Milano vuol chiaramente Maggi
Buonasera a tutti
Grazie per questa Sala con tanta gente grazie al che elenca Imt che organizzata questa serata
Cosa dire
Avete tutti
Visto le immagini sapete tutto quello che è successo sono giornalmente vengono fuori nuovi immagine
Nuove scoperte nuove dichiarazioni
E sono appena rientrato dalle sorelle otto giorni fa
Quindi ho fatto un giro abbastanza
La stanza lungo se vogliamo pezzo per pezzo sono andate negli ospedali
Di feriti gravi gravi vuol dire tantissimi senza un'auto che senso ha un una gamba che senso abbraccio
Eppure sorridenti
Eppure sorridente purtroppo
Ci sono anche delle delle notizie fresche forse lo saprete anche che alcune ragazze
Che si erano salvate dalla drammatica dal genocidio perché bisogna dirlo a voce alta e è stato un genocidio del sette ottobre
Alcune ragazze che si sono salvate hanno perse le amiche si sono suicidati
E purtroppo ancora ieri è successo di nuovo
Alcune ragazze
Sono state stuprate
Due in particolare
Hanno dovuto abortire
Bisogna dirle queste cose mi spiace essere così crudo ma bisogna che si sappia e visione che noi continuiamo a dirle
Altri diciotto Giovanni
Purtroppo sono in ospedale psichiatrico sperando che si riprendano presto
Qualcuno di quelli liberati
Fino a qualche giorno fa non riusciva a parlare
Bloccati
E tante altre cose
Ora
Vedendo
Non aggiungo una cosa perché dico questo perché ancora cessi chi si permette di dire che Israele uccide degli innocenti
C'è una dichiarazione di ieri
Della Cheney
Che accusa generale di aver ucciso alcuna persone nella chiesa non è vero
Non è vero
Non è vero Israele non ha ucciso nessun civile mi permetto di dirlo
Perché mi sono informato con molta precisione
Non bisogna abbassare la guardia bisogna continuare a fare alla nostra lotta la nostra guerra dire qual è la verità non ci sono due verità ce n'è una di verità in massacro che hanno perpetrato dentro Israele
Questa e l'unica verità che esiste
Visto l'immagine pur avendo già visto in cui l'immagine ma ho rivisto alcune immagini
Ho rivisto i disegni
Ecco
Quello che posso dire
Scusandomi del se sono stato troppo acceso
Quello che posso dire
Che Israele forte il popolo ebraico è forte e supereremo questo momento uniti uniti noi e uniti gli amici nostri
La Civiltà Cattolica deve essere con noi per superare questo momento drammatico
Non deve esistere antisemitismo non c'è non esiste
Non c'è una seconda volta non c'è non ci sarà grazie
Grazie presidente
Adesso do la parola al presidente vicepresidente capo cappelle Milano che ci ha aiutato molto Franco Modigliani
Grazie Maya io prima di parlare vorrei chiamare qui con me è un amico che Luca Bernardo un attimo che ci porta i saluti del Comune di Milano è una persona che è sempre presente nelle nostre iniziative Luca Bernardo
Grazie grazie al vero
Devo dire che vengono tante parole in mente vengo tanti pensieri ma le parole a volte volano ma le immagini no e le immagini che ha visto il mondo che abbiamo visto non è non possono essere né dimenticate né accettate
E soprattutto non possiamo permettere che qualcuno sta raccontando un'altra storia
Hamas con la sua organizzazione di terroristi di criminali perché questo sono sta raccontando la Testori riversa cioè una storia che mette Israele dall'altra parte
E non si riconosce quello che non solo è venuto il sette ma quello che succederà e speriamo che sicuramente nessuno pensava due Stati e due nazioni io devo dire che come Comune Milano vi porto il saluto come consigliere come vicepresidente della commissione antimafia gli ho chiesto a ha una casa
Dove ci sono delle donne che dovrebbero avere essere tanto sensibili e sono sensibili tanto quanto noi e viceversa
Di togliere una scritta
Dove si ci dispiace per le donne palestinesi in Cisgiordania in cui ci possono dispiacere ma omettono anche quelle delle donne ebree
Che sono state uccise che son state stuprate o quel cartello va tolto su tutto una casa del Comune di Milano è inaccettabile
La grande preoccupazione come diceva che siamo stanno raccontando Grazia Investimenti del con i Paesi internazionali un'altra storia questo non dobbiamo permettono soprattutto noi italiani
E credo che una cosa dobbiamo fare insieme io dico sempre che la vita si hanno certezze magari poche ma è una certezza ce l'abbiamo tutti stiamo insieme non ci siamo non perde non possiamo perdonare quello che ho fatto non c'è perdono grazie
Grazie Luca adesso io affronto un attimino un po'di più quello che il tema specifico della mostra perché al di là delle notizie
Quotidiani che abbiamo drammatiche
Questa mostra
Apre uno spiraglio intanto apre uno spiraglio su quello che che era la vita in un kibbutz in un kibbutz molto dinamico molto profondo su in tutti in tutti i sensi e
Riapre anche
La strada una speranza la speranza che tutto quello che c'era prima che è stato distrutto il sette ottobre
Possa con l'aiuto di tutti noi ritornare presto
Spiego per chi non lo sapesse velocemente un attimino la storia di Belli perché è una storia interessante la storia
Di un kibbutz si kibbutz sono delle comunità agricole indipendenti che si sviluppano in Israele molti anni prima della fondazione dello Stato intorno a degli ideali socialisti e sionisti di condivisione proprietà e di gestione delle risorse
Attraverso delle pratiche comunitarie portate avanti dagli ebrei
Immigrati dall'Europa
I kibbutz rappresentano l'anima e la storia della fondazione dello Stato di Israele loro sviluppo è strettamente interconnesso con la storia del K K e lei Fondo nazionale ebraico per l'ambiente
Per parlare dello sviluppo della parte occidentale del deserto del Negev là dove si trova il kibbutz veri dobbiamo risalire al mille novecentoquarantatré
Anno in cui il K cappelle acquisto a caro prezzo quelle terre pagandola in contanti ai proprietari arabi dell'epoca abbiamo conserviamo nella sede K cappelle i documenti originali di acquisto di quei terreni
Insieme tante altre parti d'Israele
Tre anni dopo il K K l con i pionieri del kibbutz del del futuro kibbutz Barry promosse in quell'area la creazione di ben undici kibbutz in tra cui veri che fu fondato il sei ottobre mille novecentoquarantasei
Le prime coltivazioni dei pionieri di beni assistiti dal K cappelle furono piantagioni di agave per oltre dieci mila metri quadri con lo scopo di ricavare fibra di Sisal necessarie per la fabbricazione di funi e corde che servivano per le costruzioni
Negli anni successivi grazie anche allo sviluppo all'ottimizzazione delle risorse idriche sono state aggiunte tante specie vegetali e tante piante anche alcune mai prima piantate in zone desertiche come alberi di fichi melograni eccetera e queste nuove tecniche conoscenza agricole dall'ora sono condivise Israele condivide con vari Paesi dell'Africa
Ma veri non si lavorava solo la terra
Infatti nel mille novecentocinquanta altri nel kibbutz fu aperta la prima tipografia di Israele e successivamente nell'ottobre del mille centottantasei fu inaugurata alla Galleria d'arte veri Gallery
Interessante notare che la prima location della Galleria fu situata nel seminterrato della mensa
I fondatori dichiararono che al nutrimento del corpo volevano aggiunge nutrimento per lo spirito dato che non si
I veri solo pane
Da allora la galleria veri ospitato circa quattrocento mostra di tutti i più importanti artisti israeliani anche promuovendo nuovi talenti emergenti in tutti i settori dell'arte contemporanea pittura scultura fotografia installazioni performances
Nel contempo la collaborazione con il K K le ha portato alla realizzazione di una foresta estesa per undici chilometri quadrati di cui poi ieri ci parlerà meglio perché è una foresta molto importante per Israele e anche è stato realizzato
Il veri single track che il primo Park mountain bike park d'Israele
Che si sviluppa su ventotto chilometri di strade percorribile punto in bicicletta su vari livelli che attira appassionati e tutto il Paese
Gli abitanti del kibbutz veri per descrive la loro vita avevano coniato il motto novantacinque per cento Paradiso cinque per cento inferno
Perché loro kibbutz era uno splendido ambiente naturale incontaminato benefico per il corpo e stimolante per lo spirito all'intelletto
Sul quale però incombeva la vicinanza a pochi chilometri di Gaza il pericolo costante dei razzi dei palloni incendiari che bruciavano campi colture eccetera quindi un cinque per cento l'inferno
Che la gente liberi riusciva però sopportare con grande resilienza anche per i loro nobili ideali di promozione della coesistenza pacifica con i piedi vicini palestinesi talvolta anche in contrasto con il governo di Israele
E per le numerose ENI numerose iniziative a sostegno dei bambini degli anziani palestinesi
Purtroppo la mattina di sabato sette ottobre tutto questo è stato cancellato dalla inaudita bestiale furia omicida che si è abbattuta sul kibbutz belle sugli altri kibbutz vicini
Il presidente dello Stato d'Israele Herzog in visita veri parlando i sopravvissuti ha detto questa terra si è riempita di sangue
Prima qui c'era vita c'era un paradiso che è diventato inferno abbiamo un profondo obbligo un dovere alla memoria dei caduti un dovere verso le famiglie dei rapiti un dovere verso le famiglie in lutto
Adesso il compito di tutti noi
Ed è aiutare la gente di veri a riprendersi a ricostruire a ricostituire la loro bellissime vibrante comunità nel K cappelle in prima linea con un'importante iniziativa come dispiegherà adesso in dettaglio lieta andrai la responsabile Kappa Kappa e l'Italia
Volevo aggiungere sono notizia interessante che dimostra anche la valenza del kibbutz veri come simbolo anche di tutta diciamo la regione di tutto forse quasi Israele
Il presidente La Repubblica Federale Tedesca qualche settimana fa Steinmeier in visita al kibbutz veri rimasto così impressionato da questa storia di attività culturale profonda che c'era nel kibbutz che ha deciso seduta stante di donare
Sette milioni di euro per la ricostruzione della galleria e delle strutture culturali del kibbutz
E a dei che arato cercavamo un progetto simbolico che potesse rappresentare lo spirito dell'uomo e la speranza di un futuro migliore la galleria era una scelta naturale
Un posto dove lo spirito umano ha un significato per l'uomo e che il lei diciamo in questi e anche la speranza appunto in un futuro migliore è stata quella che ha motivato la nostra decisione
Quindi speriamo veramente che o con l'aiuto di tutti noi vi invito tra l'altro nel poi lieviterà meglio K cappelle si farà portavoce di un'iniziativa appunto per la ricostruzione quindi ieri vi spiegherà le modalità con le quali potremo partecipare a questo vi ringrazio
Grazie tratte Franco l'ultima chiamo al palco la direttrice di capo cappelle Italia linee Cambrai
Buonasera
Grazie per avermi invitato a palare stasera su un tema che è molto vicino al mio cuore sia come israeliana che come membro del capo a cappelle l'organizzazione per cui lavoro da più di quindici anni e della quale ammirevole attività
Il ruolo più conosciute del K cappelle è quello del servizio forestale dello Stato un impegno che adempiamo con grande responsabilità
La foresta di venerdì che circonda il kibbutz è un posto dove ho trascorso dei bellissimi momenti della mia infanzia
Una grande foresta nell'area del Negev occidentale un luogo dove il capo cappelle in collaborazione con i membri del kibbutz ha investito molto durante gli anni
Lì che è stata realizzata la prima pista ciclabile che sono stati ospitati decine di migliaia di visitatori ogni anno che vengono dal militare la spettacolare fioritura Mandelli a memoria
è lì che sono conservati i monumenti storici e archeologici che sono finalizzate a vere creative Denali il luogo dove si era svolto il rave party Novartis
Abbiamo visto la foresta crescere ma l'abbiamo vista anche prendere fuoco
Quando sono cominciati ad arrivare nel due mila quattordici gli aquiloni e i palloncini incendiare i dei terroristi di casa il capo Cati era libero combattere il fuoco
Abbiamo anche costruito un rifugio antimissile per permettere agli abitanti della zona di potere Rossi durante gli attacchi
Fino all'anno scorso era una nostra tradizione durante le festività ebraiche piantare un albero nuovo pecoroni nuova NATO aveva dei nello stesso anno
La nostra nazione ha subito un grosso colpo il sette ottobre ma noi siamo esperti nel superare le avversità e andare avanti
Quest'anno però tubi Schwartz abbiamo in programma di continuare la tradizione la presidente mondiale del K K la signora hai fatto varia lustrini ha deciso di piantare il primo al primo del nuovo anno esattamente lì
Allo stesso tempo verrà realizzato un memoriale per ricordare tutte le vittime di quel terribile giorno
Siamo determinati a dare una nuova vita al pestaggio deturpato e questa è la mia missione insieme al supporto dei donatori italiani
Per il resto dei visti in aree il verde della foresta e piantare cinquanta ettari diversità abbreviata di piante selezionate attentamente e per la loro resistenza al fuoco e la loro capacità dirigerà narrazioni
Invito tutti voi fa parte di questa missione potete usare il cui arrecò dopo quelli banche troverete sul nostro volantino oppure contattare i nostri uffici
In questo capitolo buio della nostra storia vogliamo mandarvi un messaggio di speranza
Speriamo di poterli ospitare presto in Israele e non solo per farvi vedere la bellezza della foresta di Derrick ricostruita ma anche per tutti gli altri progetti che continueremo sempre a sostenere grazie
Grazie
Allora dopotutto queste parole
Importanti
Cominciamo la serata tutta dedicata alla cultura israeliana
Ma per iniziare vorrei anche qui anch'io dire qualcosa sulle parole stesse
Perché appena è scoppiata la guerra tutto subito dopo il sette ottobre tanti di noi
Israeliani uomini di cui Comini donne di cultura avevamo una grande tentazione si può dire di di non parlare di rimanere in silenzio perché
Anche perché
Perché era molto difficile concepire parlare spiegare questa cosa si capiva che qui succede sta succedendo una cosa molto più grande
Quindi non trovavamo le parole e pensavamo anche a volte che forse il il silenzio il la risposta migliore
A a questi avvenimenti
Brutali violenti
Però e parlare
Non è non è solo un diritto è anche un obbligo
Sentivamo dopo un po'
Che non possiamo non non possiamo e rimanere in silenzio e non possiamo più tacere perché proprio questo era il
Proposito la quello che volevano fare loro loro volevano farci tacere distruggendo una galleria d'arte è proprio questo
E quindi noi anche se a volte è molto difficile e molto imperfetto importante che noi noi israeliani ma non solo israeliani ovviamente ovviamente ed è lei tutti quelli tutti coloro che
E sono democratici in base
Devono devono e poi devono parlare
Devono farsi sentire
La pluralità delle voci quindi di mio messaggio non è non è quasi mai quel messaggio univoco ma un messaggio di pluralità
E e anche per questo abbiamo deciso deciso di fare di organizzare questa questa serata
E questa serata
Vorrebbe attraverso due progetti culturali parlare della cultura israeliana
E a questo basta questo titolo isola li calcio continuous
Perché abbiamo deciso da quando è scoppiata la guerra abbiamo deciso che noi continuavamo e questa e tutte tutto il mondo in cioè l'idea di portare qui la la cultura israeliana è proprio
Mandare questo messaggio di continuità magari la galleria come ha detto Franco è stata distrutta è stata bruciata però noi portiamo in cui la Galleria e così lì li facciamo andare avanti
Quindi l'idea e come ho detto di far vedere la complessità
Del discorso culturale israeliano e lo facciamo attraverso
La mostra
Attraverso il filmato che abbiamo già proiettato al maxi adesso finalmente arriva a Milano che presenterò ovviamente non non non possiamo vedere tutto perché i tempi sono molto stretti però
Presenterò alcuni di dei filmati che poi spiegherò al e poi facciamo un bellissimo sono sicura che sarà un molto interessante
Dibattito fra quattro relatori
Quattro cervelli molto belli
Quindi attraverso le parole parliamo di questa crisi crisi di parole
Allora comincio
Andrà bene
Ripeto ancora ancora la la come funzionerà la la la serata allora io presenterò questo firmato che voi potete poi vederlo fino al ventidue sarà lì in lutto
Poi facciamo il dibattito e poi potrete anche chiedere delle domande questioni vediamo come
Come
Andiamo avanti con la serata
Allora questo filmato in realtà è una raccolta di cinque e opere video che sono state proiettate durante gli anni prima ovviamente del sette ottobre
E in questa galleria e beh clienti veri del kibbutz belli che è una galleria molto molto ricca ed è stata come ha detto Franco bruciata totalmente distrutta veramente non è rimasto nulla
Durante il sette ottobre
Le curatrici stesse erano lì nel sei fu che chiamavano l'aiuto e nessuno è arrivato come sapete tutti e quindi poco dopo mi sono rivolto rivolta loro e ho chiesto di portare questi alcuni delle opere video che sono state proiettate per portare le in Italia
E l'abbiamo chiamato novantacinque per cento paradise Paradiso cinque per cento inferno
E il titolo è molto significante significativo da un lato parla della della della realtà semplicemente della realtà
Di questa vita al confine che è molto bella dal punto di vista della collettività della comunità della natura
Quindi novantacinque per cento Paradiso ma cinque per cento inferno che questa minaccia anche c'è sempre della guerra
E da un lato si può parlare di una semplice divisione di tempo la maggior parte del tempo stiamo in Paradiso ma poco cioè cinque per cento del tempio siamo all'inferno
Però in realtà questo titolo dice anche una cosa molto più profonda dice che la vita al confine è una vita in cui
Devi sempre calcolare non è una cosa automatica come a Milano o anche come a Tel Aviv
Con al al mi alzo la mattina va be nulla sulla vita non è non è comunque semplice però non è che devo sempre
Fare calcoli di rischi e di opportunità
Ma la vita al confine e così perché ogni accessione anche più semplice che che la persona che vive lì fa deve sempre prendere in considerazione delle le imprevisti che noi non non ce l'abbiamo quindi questo titolo in realtà parla di un dialogo interno che tutti quelli che vivono la gli devono sempre
Svolgere fra loro e fa fra con esiti un dialogo interno fra loro e se stessi si può dire così
Quindi devono parlare devono a hanno dentro di loro una molteplicità di voci una che dice per esempio il bimbo si non è problema vai a scuola è un'altra che dice forse è pericoloso
Quindi l'idea di questo film di far vedere questo dialogo interno per far capire agli italiani
Quanto al Complesso questo questo questa vita questo discorso questa volta vita culturale israeliana soprattutto adesso quanto tutti hanno la tendenza
Di colorare tutto con bianco e nero allora no la cultura israeliana sempre stata ma adesso anche di più molto complessa
Prima di cominciare veramente con film voglio dire una cosa
Piccola quando
Allora durante la preparazione di questo filmato quando ho contattato anche i registi che hanno fatto i i fari firmati abbiamo scoperto che
Alcuni dei dei partecipanti nelle opere video sono stati uccisi quindi pensavamo ok
Importante menzionare questa con alcuni di loro vi farò vedere quando vi farò vedere le il film altri altri no
Bisogna capire che tutti i film sono stati girati a veri
E la maggior parte dei film e
Sì perché la Galleria aveva anche questo questo questa volontà di di far partecipare la comunità quindi i membri del kibbutz stessi sono gli autori di attori
Allora il come ho detto si sono si tratta di cinque opere Fillon parlerò solo di
Di di tre ovviamente non farò vedere tutte
Però e comunque il film fa in loop sono cinque lavori molto diversi uno dall'altro dal punto di vista artistico anche del tema eccetera però c'è comunque una una una cornice la cornice
Fatto e fatta da questi cinque per cento d'inferno ovvero la guerra
Il primo film e il secondo film parla della guerra e parla del modo in cui la guerra
Sconvolge i nostri schemi mentali
Cioè durante la guerra come segrete tra pochissimo un amico può diventare un nemico e il nemico può diventare un amico
Subito passò avrebbe a farvi vedere un pezzo del primo film che si chiama
Fumo nel deserto e che è basato su una su su una storia vera di un soldato israeliano durante il la guerra del Kippur che è e incontra un prigioniero di guerra egiziano
E adesso vi farò vedere cosa ha che come quello che è successo
Patrimonio
Perché c'è un muro sul trenta infelice
Sotto la cartina sua tanto su
Questo
Ci stanno facendo rotta per
Sabatelli Porsche agli occhi cercasse molti canta vicina vi compirò trenta ti conosce cui Upiglio Fitto votanti c'è una faccenda fu cancelli quindi Ciro c'era solo rabberciata
La sua mano se sciroppi formali nata sul crollo Zauri free lance efficace ricerca potranno usare sudicia dottori
Dai su legione sulla rete ha mai assiduità diciassette scooter montane sicuri vegetazionale agiscono vuota le uniche segreta semestre diciamo di no Sebastiano
Già dal G otto ma osservazioni uno solo barbone sorseggiando Domenico Barboni presenta invece l'ho capito
Pensa che insomma Mazzarri tazzine mi perdoni ma alla fine vale di viaggio
Già dal G otto e Charlot la Gigi facendo politica calca la vinse ai resta per le merci un buon modo maniera vittoriose iracheni Luciano annuncia la CGIL CISL e studenti dicevo sembra un Islam Walter viola da dove c'è allarme insolvenza la e la bellezza va bene insomma
Parla spesso crittografate il figlio Musa diamanti Roma su cross mattina sancisce cima tolgo il fato atroce nei misure nasce l'azione davvero particolare
Uno senza nasconderci Ubae noti per lontanissimo dagli
Che già mi faceva già non ci penso
Detto nuova lascia investito Francesco metri se si esce bene da di Storari giudizi eletto Carlo rispetti Perissinotto
Nella sua madre i mariti color zolfo Grossman ricchezza reciproca
Prodotto cereali ex forse
Esaminano tiro machine eccellenza se
Nautico sedimenti assumessimo qua e là mi lascio cartacce bottiglie Fortebraccio parità
Cimenti bottoncino in versione primigenia da scimmie Zolla poco tempo fa ritiro tornò nel suo
Io andai Shinzo scelte ce ne stato collocazioni qualcosa tutti
Anche il crollo lasciò
Natascia telefoni alcolico bisogna molti
E come Nicola Olivotto fa ma chi lo lascerebbe nel crescere i top situazione c'erano Sacchi anni dal Sole sulla foto lontana cinque virgola cinque Cimino che continua a favore visto che nella no non li o alla Mellace leso mila rimane in alternanza tra minacce lì mia moto Innocente
Mi mi dispiace fermare però dobbiamo andare avanti comunque questo è un un esempio di uno dei film e che come ho detto basato su una storia vera volete sapere come finisce non ve lo dico allora
La poi dovete vedere il film è però lo e le liste che li hanno liberati e Luís lo chiama dopo tantissimi anni lo chiama più volte dopo l'uccisione di Rabin e dopo la e prima dopo la pace con l'Egitto
Tutte e due non non sono sono anonimi non voglio perché ovviamente hanno fatto hanno su come dice hanno eponimo fuori la Stocco
Sì quindi socket e tutte e due vivono gli Stati Uniti
E la la regista sentito questo questo monologo alla radio lo ha copiato
Quindi è una è una bellissima storia di di amicizia di fiducia soprattutto adesso passò al quinto finché la la abbiamo di questo cornice della guerra nel quinto film
Invece di un nemico due nemici che diventano amici ci sono amici che diventano diventano per sbaglio
Nemici perché
Parla di un caso di fuoco amico
Vi farò vedere vi farò vedere un pezzettino e poi ne parla e poi farò vedere un altro pezzo e poi passiamo al dibattito
Tutto tutto il film
Si svolge sulla e nella nella mensa del kibbutz che proprio il posto simbolico del degli incontri e tutta la scena è fatta con
I resti del cibo
Anna dopo tema Massariol non è quotato
Anarchico con l'immagine può bassi che ebbe breve ricetta locale l'anno in cui da a ce lo sciupa Scherzo fa nella a asta l'ufficio Lupo
Qui più Porsenna alla salvo che anime perfetti tipo scemi i tappeti drappo
Fa tempio demotivata debba ora bruciate gli ordini le scuole materne CiaoWeb fa cogliere coperte Anna tempio imbottita da chi voleva tra non attribuiti alla
Pubbliche laddove ci sono alla Comit lì
Se davvero de su strada
Sattin dunque seria a parallelo ed è forse l'ordine fu Zaia poco
Anche all'epoca anca camminare ora vi poi mai dammi Credem cappa ideologica a far loro enti locali un'età Melandri
Carlo ok passava nemmeno se la vide farà con Intra Animal ho votato Spadaccia Bonomo
Non ci finì gran capo si mantiene la propria che aveva Ripani o meno davvero allegro ottica fuori asse affinché il cioè la andarci siracusani biechi da stirare
Loredana tre Pannella schema pompe spingerci a la scuola vince a tempo perso più di giada intanto dei partiamo per una
Chiama c'era c'è atterrato bene chi vuol fare omaggio
Praticamente e nebbia lontana muovere interamente la sentiamo in un bene
Una con tipi Moravia qual è la fine Piton ammoniaca Murdoch Barak abbandono colonizzata piazza torbidi una tazza circa centodiciotto revolverate come senza nascondere diciamo
Allora fermo qua perché comunque discussioni sono in data non bisogna capirli anche perché in realtà sono sono due tre versioni di quello che è successo come mai
Per sbaglio hanno ucciso dal video che il comandante
E molto interessante menzionare che questo film e tutto falso nel senso che come il primo e basato su una storia vera
Questo invece e fatto di frammenti tutti inventati forse si sono annoso sono usciti successi però non così
E quindi in questo modo il regista ci vuole dire anche qualcosa sulla realtà sulla media sul modo in cui concepiamo la realtà e gli avvenimenti e li avvenimenti
Passo adesso il terzo al terzo film
Che fa vedere non la guerra ma la quegli novantacinque per cento
Ed è un film quasi documentario diciamo laggiù la regista deciso dente di intervistare donne e noi donne che parlano su sull'idea della paura e sulla maternità
La signora
Fra facciamo se facciamo
Sentire le
Ne danno ma ottimi andarle colesterolo ma un accordo da galera
Che naturalista potestà irrinunciabili devo fare anni nello moderne
Noia SaMiFo ma con una Hayden Shelley capo Babalibri non manca
Peraltro sanciti Zastava aiuti Fischer
In scena fa Ganna Salza Casera va be'nulle con la battendo e con l'accordo venne con la middle name e Nube bere Vienna come comunque anch'vincola Zanzibar basse protetta fiutano fosse l'hanno fallito stanno tante beat con come le niente affatto messo Benetton oggi con l'aggancio son su glielo capetto Beethoven ma come fare Coffa Zotti società fatto definire tutto seri non lo so non la Ford Ka che fa perché il anima Niceta nasce battuto nello Monti Sassari ha detto Fabio ma con Mosca
Accade Ets
Allora la signora che si sente così sicura veri purtroppo è stata uccisa
La cosa
Interessante Egisto diciamo e che la regista mi ha detto che fra tutte le nove donne lei ha insistito a mettere gli occhiali
E lei adesso perché metti gli occhiali da sole di solito non va con loro lei ha detto
Io io voglio così
Perché ha menzionato questa cosa non è perché credo in superstizioni
Ma perché adesso tutto quello che abbiamo fatto prima assume un un significato diverso quasi profetico infatti questa signora che si sente così sicura a veri che poi è stata uccisa
è un è una tragedia
Questa professione che si realizza possiamo poi dopo in alta vedere nella mostra nella mostra fuori
Allora se potete accendere le luci
Perché abbiamo
Ho grazie allora
E prima di di di passare al dibattito e vorrei invitare sul palco voi fermo
Che
Veramente abbiamo una fortuna immensa che lui sta con noi è un drammaturgo scrittore israeliano
Molto originale e vorrei che lui condivide con noi le Swamp i suoi pensieri su
Su cultura e in tempi di guerra o di crisi
Grazie mille grazie per avermi invitato buonasera a tutti sto imparando l'italiano allora scusatemi per favore per gli evasori
Ho imparato per esempio nuove parole in queste due mesi per esempio feriti
Uccisi massacro rapiti
Poi
Trarre le altri Parolin come compassione speranza misericordia
La mia famiglia arrivata nella terra promessa dopo l'espulsione degli ebrei a mille quattrocentonovantadue
Io sono nato e cresciuto a Tel Aviv
E lavoro in un teatro che si chiama riesce perché significa ponte
Vorrei costruire i ponti tra il pubblico le attori tra la lingua tra le culture adesso
Ho un nuovo ponte qui a Milano
Per piacere con la grande Andrée Ruth Shammah
E il suo bellissimo teatro Franco Parenti chi ne ha inventato per fare le onde Progetto insieme
E sono veramente felicissimo di essere qui con voi con con André
Che per me un grande ispirazione adesso un ponte un vero attento ponte tra
Tra tutto tra l'arte tra ventidue Paesi tre lingue
Il sette ottobre sono stato veramente paralizzato
Sono stato in Israele a Tel Aviv ovviamente con il mio figlio
Che ha
Chi è
Un pianista classico
Io non poté non potevo scrivere una parola una sola parola dopo al sette ottobre ho scritto sto scrivendo un romanzo fermato ma il mio figlio s'suonava
E per me è stato mi ha aperto il cuore un po'
Dove è ovvio che
Il massacro del sette ottobre
Ho un tragedia
Merito condanna non è importante qua lei lituano opinione politica
Ma io
Credere che
Di politici hanno tutte le risposte noi a teatro abbiamo le domande
La domanda oggi non è più la domanda di Amleto Essere o non essere perché il popolo ebraico ha deciso essere
Siamo
Specialisti delle resurrezione
Abbiamo Home
Morto molte volte rinasce
Ogni volta di nuovo
Allora alla che sia la domanda e non essere o non essere ma come essere e come essere
E qui abbiamo bisogno di voi
Perché per essere come dobbiamo essere abbiamo bisogno degli amici
Delle di combattere l'ignoranza di combattere li antisemitismo
E di parlare di nuovo tutto dobbiamo parlare per chi non per tutti quelli che non possono parlare adesso
Io conosco personalmente
Le persone che hanno Stato uccisi persone che Hassan sono stato rapiti
E per me è un
E chiaro
Che dobbiamo ritornare come sempre
E vivere
Di nuovo dobbiamo vivere siamo siamo qui allora dobbiamo vivere esattamente a Como dopo l'Olocausto
Dobbiamo fare tutto che facciamo fare il teatro scrivere libri essere insieme parlare ad alta voce
Spero
Che sia possibile in Israele
A Serre
Una vita normale la nostra vita normale non è normale non non era mai normale non siamo normali forse la nostra forza
Ma per questo come ho detto dobbiamo avere gli amici all'estero
Lo so che adesso tutti sanno cosa Israele deve fare tutti sono generali Toson comandanti
Ma come ho detto
Io sono un drammaturgo io credo che e più importante Type proporle domande giuste
Trovare delle risposte
E come drammaturgo io devo credere in dialogo
Ho qui
Cominciamo questo dialogo e dobbiamo farlo insieme e un dialogo tra molte persone grazie per l'attenzione
Grazie linee
Poi adesso in lizza a dibattito allora il relatore i nostri elettori Mariarosa Mancuso giornalista e critica
Prego Andreucci amanti presidente del Teatro Franco Parenti gli hanno lasciato il gallerista di arte contemporanea critico eh io fare avvitare artista molti multimediali
Prego
Ha occhi
Allora grazie mille per essere venuti so che siete tutti amici francamente non mi non mi conoscente di quasi iscrizioni non riconoscete fra di voi perché io sono stringe non sono di Roma
Siccome è una serata che dedicata alla cultura israeliana non solo all'arte non sono non solo all'arte visiva o al film
Mi fa molto piacere avere tutti voi che conoscete tanti settori della cultura e vorrei iniziare con una
Una dichiarazione diciamo di ogni uno di fuori ci sarei molto curioso di sentire da voi
Rist ogni uno rispetto il suo percorso professionale ed esperienza personale qual è l'aspetto che ti ha colpito di più
E se il vizio e le foto che loro hanno visto prima ovviamente
Evoca in fuori qualche citazione qualche opera d'arte qualche riferimento culturale facciamo secondo il
L'ordine della
Prego
Non lo so
Beh
Non un riferimento culturale tutta una serie di riferimenti culturali in questo in questa serie di di di documentarmi eccetera Non tutti gli stili possibili
C'è quello che è piaciuto a me per gusto mio
A parte le interviste che no non pienamente ben fatte la stazione di quelle due Manni prima bambine poi aggiunte che scavano fatte quella quell'idea è veramente una grande idea
Come si dice non succede niente
Ma trasmette qualcosa non saprei neanche viene cosa attaccante di idea se l'asse lo spiego spero un attimo perché non tutti hanno visto si tratta di un filmato molto breve fa greve di un pittore che fa vedere in maniche
Magari si sono a mani due manica scanalate
Dopo un po'si capisce che sono mani bambine poi sono un mani di adulto quindi le mani bambine potevano essere giocattolo perduto oppure lo scavo giocare ecografo spetta
O mille altre cose e poi si capisce invece che contesto contesto di morte e però questa idea
Colpisce colpisce veramente
E io quanto dura io non ma insomma
Beh Douaumont dotandola molto di più alla ne ha ricordo ed è splendido secondo me
Si chiama ma tout-court racconta questa storia di figlio di un bambino che è andato con la la la la mamma a visitare il lo zio e non sapevo che in realtà lo zio era morto e lui cerca di liberare questo zio di di farlo respirare
Sì perché all'inizio sembra un di seppellimento poi invece sembra che scavi in una piccola tomba potrebbe essere una piccola tomba per ma impegni animali che tutti voi bambini poi non poi insomma abbiamo trovato malinconici e pieno di cose
Grazie mille molto interessante
Mentre
Io mi alzo perché questo palco è basso e non vedo fino in fondo la mia domanda è questa al di là del no allora essendo una teatrante mio problema del rapporto col pubblico a chi facciamo vedere questi film
Le mie reazioni come ebrea sono una cosa allora si fa vedere perché a ricca anche gli amici che sono già d'accordo per avere gli argomenti da citare
Certo per che cosa perché non riusciamo a uscirne da chi è già d'accordo
Perché non riusciamo a fare una cosa che è vero che l'ebraismo e complessità
è vero che la cultura israeliana a mille aspetti mai proprio questo parlare ognuno di una fetta singola che ci ha fatto perdere la guerra della comunicazione con gli altri
Perché la guerra della comunicazione degli altri è stata una sola uccidono le bambine i bambini e allora la pornografia del dolore non vince
Non è che se ci abbiamo ci hanno ucciso abbiamo ucciso anche gli altri è una guerra nella guerra si uccide la guerra è stata dichiarata da qualcun altro noi eravamo in pace se ci riguardava ma non c'è mai stata la pace in Israele
Sono settantacinque anni che siamo in guerra
C'è che Hass che ci difendiamo da una possibile guerra allora io devo dire con tutto il rispetto della qualità degli artisti potrei anzi annuncio che se voi e quindi non è solo perché stiamo per fare una sua
Commedia ma perché anche d'accordo con perché era vero
Habib ha creato tutto una serie di conferenze che hanno accompagnato un festival israeliano
E chi viene a vedere gli spettacoli israeliani che io come teatrante difendo come belli spettacoli come spettacoli interessanti come spettacoli innovativi come le energie di Tel Aviv
Chi viene io sto chiedendo a tutti i miei amici ebrei non lasciamo gli israeliani da soli allora che cos'è questo
C'è qualcosa che non va
Perché siccome sono dei grandi artisti perché non devono andare come si vedono gli artisti te quando si chiamano l'Inter a Luca il punto e chiederci come mai non riusciamo a dargli fa anche a quella fetta non quelli che sono contro perché tanto quelli che poi far vedere tutto sono capaci di negare tutto quello che mi fai vedere e comunque sì ma ci sarà subito ma avete fatto peggio
Allora la gara di chi fa peggio afgana dei numeri di morti per esempio questa amicizia tra un soldato egiziano allora le l'esperienza che ho io che tutte le volte che il teatro ha fatto insieme ai palestinesi
Che gli ospedali hanno curato i bambini dei capi di Hamas che gli hanno mandato i bambini che sono stati curati non abbiamo avuto uno stoppata in una in un ospedale israeliano e alla pieno di a gabbie noi tre per diciamo come il Papa non c'è un letto non c'era un letto per lui era nel corridoio
Allora abbiamo fatto di tutto convinti che se noi facevamo vedere come eravamo aperti come eravamo amici come gli avremmo liberati allora sarebbe successo
E mandiamo i soldi perché i palestinesi sia non più in migliori condizioni
Non cambia niente prendono i soldi fanno il tunnel e bambini rimangono poveri come scudi allora noi dobbiamo porci se siamo degli artisti che vogliono comunicare
Non cosa voglia di dire a chi lo dico
Compiere azioni io spero allora quelli che negano negano
Quelli che son d'accordo son d'accordo cosa devo dare un argomento in più a tutti quelli che sono qui in sala
Per andare fuori a difenderci non credo non è questo siamo tutti qui perché queste cose qui non rimangono sì ma io adesso non io non voglio guardarmi in faccia ma che le facce mi dicono se un ebreo o no però se io ne conosco tanti Moltifiori conosco dunque vuol dire
Che proprio di gente che passava di qui per caso che entrata ce n'è poca
Allora i nemici non ne parlo gli amici va bene li dobbiamo motivare dobbiamo essere ancora più convinti c'è una fetta
Piccola Mangani in buona fede
Che non sa che va informata non a caso io ho partecipato alla nascita di un'associazione che si chiama sette ottobre anzi vi dico tutti partecipate perché questa è proprio per dare informazioni capillare nelle scuole ai giovani
A quelli che non sanno e che potrebbero essere molto influenzati da dare io dicevo voi non sapete quante volte quando scrivo sul sociali a una caro signor Sama non devo più nel suo teatro di a
Peggio per lei si perderebbe discreta lo dirò ai miei studenti quello che lei pensa perché non venga è che non vengano che cosa devo fare io vado avanti ma allora il tema è perché gli artisti
Fuori da Israele non in Israele perché quello che fa bisogna fare un altro problema sono degli artisti come qui c'è una grande artista che io lo conosco ha fatto delle cose come lui cioè voglio dire non stiamo parlando di
Bisogna trovare la come comunicare allora a io dico la mia posizione e l'ho detto a tutti
Chiunque pensi quello che vuole di Bibi Netanyahu non ci interessa in questo momento punto perché anche quando c'era grande Rabin
Eravamo in questa situazione
Non è una situazione territoriale non c'entra con il territorio inutili che si continui a parlare del territorio c'è un problema di fondo da quando è nata Israele non hanno gettato la presenza di Israele
Dunque cosa dici non c'è niente da fare no bisogna essere amici far vedere siamo amici no
Non è questo il ponti quando tu dici ponti a Luca Haim Baharier dice una cosa
Che con i muri i muri sono il dialogo se c'è un muro io posso fare una porta e posso aprirla ma io sono qua e tu sei qua non faccio finta che siamo tutti uguali non faccio finta di siamo tutti amici
Perché se voglio fare una porta la devo fare con quelli che stanno dall'altra parte allora siccome io sono un inguaribile ottimista il mio discorso sembra hanno allora non c'è niente da fare non è vero
C'è da fare una cosa scientifica a che tutti noi smettiamo di avere mille posizioni rimaniamo compressi rimaniamo pluralisti ma cerchiamo di fare una cosa che una cosa precisa
è stata dichiarata una guerra noi dobbiamo difenderci il tema è abbiamo il diritto il dovere dico io ma il diritto di difenderci questo è un argomento perché l'argomento è questo in guerra ci si uccide se non ne citiamo noi ci uccidono loro allora cos'è la regola della guerra
Putin ha invaso l'oca non si parla più dell'Ucraina questo dimostra che bella passione hanno per gli innocenti per i
Non non aspettavano altro che parla di questo allora secondo me secondo me bisogna avere chiaro gli artisti e tutti di che cosa qual è il punto uno secondo me
E che lo facciano tutti gli artisti in tutti i modi io lo farò anche domani quando presenterò la compagnia israeliana cioè io dico una cosa che questa Israele doveva dire prego
Non esistiamo più prendiamo facciamo le valigie andiamo in Canada non son di ci sposiamo c'è un Paese che ci vuole signori c'è un Paese che ci vuole ce ne andiamo un'alternativa
Boh non suoi interessante oppure dice no oppure diciamo cosa facciamo veniamo distolti non esistiamo più no
Allora noi non abbiamo alternativa questo è l'unico punto sul quale perché ci attaccano su questo sul fatto che uccidiamo echeggiano ci devono uccidere
Cioè c'è un sadismo allora dire scusate mi io sono stata
Poi lo sanno tutti non abbiamo un un caccia quale messo l'abbiamo passato i primi tempi a raccontare gli gli orrori cosa succederà questo che l'Italia unisce ma qual è il che problema c'è
Ci hanno invaso
Poi hanno fatto delle mostruosità
Va bene non è questo il punto se non avessimo fatto delle mostruosità e venivano a ucciderci eravamo più contenti cioè c'è una variante cioè la variante qual è
Che sono venuti a uccidere degli ebrei
Punto e gli ebrei si difendono per la prima volta perché finalmente hanno un Paese e vogliono difendersi voglio resistere punto allora tutti gli artisti a mio avviso dovrebbero avere chiaro che c'è che piano piano questa è la realtà che dobbiamo andare a parlare e non tra di noi in maglia
E ho capito ma credo beh allora questo
No ma dire che noi siamo umani che gli altri sono mostruosi perché ci sono degli episodi di sadismo puro
Cosa aggiunge dire che loro sono mostruosi che noi siamo i buoni no siamo in guerra o vincono loro vinciamo noi vogliamo vincere noi basta traccia
Allora è fra il punto il punto interrogativo allora io farei grazie anche ai
Allora
Io amo molto il kibbutz
Il kibbutz sono luoghi speciali
So che però molti non ebrei
Il kibbutz era un modello di una cosa bellissima pensiero nuovo fuoco dal punto di vista di proprietà dei comunità
L'atto in un contesto esternamente laico
Eguaglianza di genere
Io come un gelato Pattero possano quattordici fratelli sorelle
Avevo qualche zio in kibbutz è questo andare in kibbutz vedere il tratto vedere la la terra
Alata lite il fiore selvatici di papavero dissennate che si mischiano con i campi etiche l'anno è una cosa che mi commuove sempre e quindi devo dire che nei filmati vedere queste terre che sono tutte le belle c'è sembrano come convenuto che belle
Difesi belli non basta come dire ho vissute c'è questo mea ne ha tolta torna una bellezza
Si può dire che questi due Foggetti quello che avevano visto fuori e quello che abbiamo visto dentro
Se non LEA antipodi
Cioè l'uno
E la la pornografia del dolore in qualche modo c'è non si seppe il difendere del canale telegrammi di di fama se ci mancherebbe perché certo il bisogno rispettare le vittime dei botti e l'altro parla di una vita
è una fitta che chez
In parte non c'è
Questa distanza tra quello che c'è col lo che non ce questo fu vuoto questo
Ci permette
Finalmente avere uno spazio all'urto
Del sette ottobre sono in lutto costante
Io rifiuto categoricamente dal punto di vista intellettuale e umano
Di demoni iniziale e l'altro
Certi dice noi siamo i santi e loro sono tutti colpevoli è una cavolata e dal punto di vista morale intellettuale o oggettivamente
Dire che mi scusi Presidente
Che Israele non ha ammazzato innocenti
La guerra ammazza innocenti bambini che muoiono sono i docenti non sono nati cattivi perché se noi diciamo attenzione no attenzione cioè noi dicevamo che qualcuno e NATO non innocente
Sì faremo un grande peccato perfetta sette a te ha detto che non ci sono stati voti innocenti dall'altro lato
Sì sì ma io ho ascoltato e l'attenzione perché ma io la cosa che penso che sette otto dove è stato
La giornata ho pensato meditato in un modo per far scatenare un armadietto una roba chiedono
E in cui
Le fitti venti sono israeliane e palestinese
Le dispiace aprire
Sì perché per me scusami
E ti al progettato questo sapeva benissimo cosa Israel farebbe
Ecco quindi se si parla di liberazione dopo Maastricht si parla di le voci anche famosa
De del palestinesi Settala liberare i palestinesi liberare i palestinesi dal suo massimo fa in questo suo gesto scusate questo piccolo pavento parliamo di questo dalla mattina fino alla sera finalmente una serata
Poi parlare di questo però indire vogliamo parlare della cultura cooperatori noi come politico ma come un grande ok ok allora quel sorriso appunto il Mose però attraversa dal punto di vista umano
Io quando il suo
Allora
Allora io il sette ottobre o in mezzo a un progetto a Lecce
Del titolo Bosco di Lecce
è un progetto di arte relazionale c'è coinvolgeva oltre duecento persone della cittadinanza la creazione di una
Punzi facilito d'arte di trasformazione parlato del ritorno dell'omonimo della natura
E questo la trovo dovevo continuavo lo mentre invece continuavano ad arrivare notizie di persone anche persone molto capace
Non ci sono più
La mia reazione innanzitutto è qua medesimo con voi
Ditta Vallesi e silenzio o incredulo però molto triste
Però molto arrabbiato
Ho cercato di capire il perché
è una cosa che mi dentro la mia mente mi ha in qualche modo perseguitato Eva l'immagine dei ragazzi della festa della natura che si fucili fanno scattavano in mezzo a questo Gioia festeggiamento di città
Che non c'è più
Parlando con una mia carissima amica rinascendo ferite la fondatrice del teatro di danza Butcher fa
Una nostra prima dama del della danza
Ha amica di Tino bauscia
Ho mai
Molti molti anni parlavamo di questo dolore di questo paralisi di questo che lei parlava di un devo canzone che si chiama Sacchi Sacchi che in realtà un attore sia estremamente Pellati
Uno dei fondatori del diciamo del movimento del sionismo c'è Paola Tel questa
Fuori fuori e ti può fare una libertà un pace
E ho chiesto prima di cantato quello
E lei mi ha mandato questa registrazione poi otto reso questo filmato di
Solo voti di margine fuggenti e lo allentato accento fornite
Ah cercando questo approccio di Riina
Come dare un spazio affermare
Una cosa che in evitabile
Da quello sette otto Torre sto facendo una serie di ritratti
Stesso anno
Ritratti di persone sconosciute scomparse
Il ritratto chiede empatia e l'empatia
Che noi chiediamo a una persona che non conosciamo
C'è c'è un un un elemento cioè la la la la temi mai mai mai d'deve diventare una atto di propaganda
Io penso l'arte del per riconnettersi alla nostra umanità
Perché se perdiamo la nostra amica umanità
Ma non in senso stesso settoriale ma in senso esteso allo veramente in qualche modo abbiamo sì
Ho quindi
La la mia la mia
Risposta esclusa termiche semestralmente fiato e un attimo
E innanzitutto
Io otto torrone i filmati una grande umanità
E noi dobbiamo proteggere
Tutelare ribadire questa umanità
Se c'è qualcuno che non ci piace per sentiamo siamo forti
Lo stesso tempo dobbiamo per proteggere questo vanità dare spazio alla l'accenno perché senza la lacrima non cresceva verso l'alto per commemorare quelli che non ci sono più
Fare
Allora tra grazie mille molto commovente
Allora Santo armiamo al al domanda cioè Gian come critico anche parlerà un po'de delle sue quello che e quello che ha visto né sia nel film che nella mostra
Io mi atterrò
Al compito che ho ricevuto
Di commentare questi lavori
Del laboratorio artistico di veri e prima di iniziare voglio però fare un preambolo
Nel due mila e cinque
Gaza era liberale di diventare
Una Singapore
Cosa ha fatto ha distrutto
Subito tutti campi agricoli
E ha costruito delle basi militari
Ha speso una cifra che noi non ci possiamo neanche immaginare
Miliardi e miliardi e miliardi di euro e di dollari per costruire la più grande struttura terroristica nella storia
Dell'umanità
Detto questo
Parliamo perché appunto grazie a Roy che ci ha incoraggiati ad andare avanti io
Parlo di quello che ho visto
Quarantatré anni fa io sono stato sei mesi a vararlo
Più Boots
Nella Galilea vicino
Al confine con il Libano c'era lei kibbutz Vinchi per esempio
Tu devi a Saxa
Ah ecco benissimo però c'era una fierezza di essere barriere di confine
Cioè di essere comunque una protezione contro un'eventuale aggressione
E questa
Questo sentimento l'ho rivisto
In uno di questi filmati quando parlano del posto più bello dove far crescere i figli e queste signore e allora viene almeno a me è venuto subito in mente
Il tenente drogo
Di Buzzati che ha spetta spetta spetta a a a Peri settantasette anni le cose sono andate bene prima del sette ottobre sei anni fa con Andrée Ruth Shammah siamo stati in quei Tiburzi
E per farvi capire
Dalle stelline a piazzale Baracca lì Gaza
Cioè è vicinissimo lo vedevamo a un certo punto una signora anziana con l'udito molto fino
Sentiva questo
Ebbene
A
Facciamo
Ma non vogliamo
Sappiamo
Esatto comunque è stato versato del cemento poi comunque questa diciamo un questo sentimento di essere l'ultima barriera di confine
Poi vengo al primo
Filmato che abbiamo visto dove c'è questa incredibile amicizia di due
In fondo
Ma matti simpatici a un certo punto sono due ufficiali hanno ventitré anni parlano del semestre universitario si rendono conto di essere appoggiati al carro armato
E il capitano
Diciamo il ma infatti è di israeliano dice
All'altro ormai siamo troppo amici io non posso metterti con gli altri e buio non tre hanno visto tra l'altro lui era yemenita cioè yemenita
Egiziano quindi dice mi ricordi molto quelli che stavano
Diciamo quelli del mio quartiere
La risposta alla domanda
Che Maya mi han fatto per telefono a cosa serve la cultura
Ecco forse in questo dramma la cultura può essere
Un atteggiamento verso le cose che si pone in totale assenza di pregiudizio
Cioè va bene adesso le cose dopo l'undici settembre non sono più uguali nel mondo e dopo il sette ottobre tanto meno però dovendo commentare questi filmati
Vi voglio dire che il testo la sceneggiatura del primo filmato
Un piccolo capolavoro le letterario è un racconto di una di un grande scrittore
Questa esperienza nuova e inaspettata è può essere quel quel figlio che vediamo di di di speranza senza dimenticarci neanche per un momento che abbiamo a che fare con la più grande centrale
Terroristica mai costruita dall'inizio della storia dell'umanità
No dicevo prima
Quando
Credo un non so chi ha detto ho io che non si riusciva appare dollari e dopo il sette ottobre
Tu lo dici eccetera questo silenzio che invece si ha il dovere di parlargli perché perché terrorismo nasce dal bisogno di creare terrore e che creare terrore vuol dire aver paura e nascondersi allora mi dispiace che vuoi che sia andato via perché gliel'ho detto
Una cosa io capisco l'hanno fatto in tutta Europa
Quando è arrivata una lettera le comunità io lo capisco non è che lo attacco ma quando è arrivata una lettera stiamo attenti non usciamo con la kippah
Non mettiamo le parole ebraiche io ho molto apprezzato caparbi quando era appena successo quello che è successo
Che è venuto alla conferenza stampa annunciare il nostro programma ci siamo chiesti tutti mi ha detto ma sei matta dopo quello che è successo a fare il festival israeliano
Cioè noi nel nostro fogli tutte le sere passa il fatto che ci saranno delle compagnie israeliane e molti ebrei e dunque parliamo di cose essere soldati dell'arte
Di cui parla coi molti ebrei mi han detto ma tutti stai esponendo tu ma perché ti esponi così ci hanno detto di stare attenti distale di ritirarci ecco io penso che il compito della cultura e degli artisti
Di sentire il dovere di trovare le parole per parlare di non star zitti
Di fare comunque qualche cosa questo è uno delle qual è il ruolo non il ruolo di essere compressi
Non è il momento della complessità
Non è il momento in cui tutti siamo uno d'accordo con e l'altro no non è di avere mille opinioni ne abbiamo una sola ma dobbiamo avere il coraggio di dire ci siamo
Questa volta chi siamo e qui sta la differenza ragazzi ce ne una sola c'abbiamo un Paese c'abbiamo un esercito non ci faranno fuori
Questo dobbiamo dire basta
Cos'altro dobbiamo dire e queste la cultura deve dare il coraggio la gente sapete quanta gente gran Vito e dico venite a vedere lo spettacolo e non vengono perché c'era scritto se siamo più di quindici dobbiamo avvertire la comunità nodo pediatriche impedire la sala
Ho visto che dobbiamo fare noi io mi sento questo compito
Di dare il coraggio di comunicare all'ora questa qua io dicevo ridendo coi c'era una calca mio netta dov'è che c'è una cosa che ebraica tu passi c'è una camionetta sicuramente dice qualche cosa che riguarda gli Iblei
Ma voglio dire ma mettiamoci le camionette era e stiamoci allora questo è il punto a Milano delle comunità
E questo è la cultura che deve fare stiamo in piedi
Combattiamo abbiamo annunciato il sesto tutti sei
Hai detto una cosa importantissima nel video quando abbiamo già abbiamo intervistato
Siamo i soldati dell'arte ma non abbiamo paura non accettiamo il gioco del diamante ci vogliono spaventare ci voglio dire un no per carità tutti son contro di noi
Va bene
Sì a te lo Mario siamo qua questa differenza voi siete contro di noi e noi siamo qua e io rispondo sui social certi Rosario rispondo rispondono da proporre non stiamo zitti
E questo è il compito perché certo che si fa fatica a trovare la parola giusta però bisogna aiutare la gente a dire non siate troppo complicati
C'è una battaglia di comunicazione e questo è il tema o un segnale decidiamo lo decida cava Biblo decida Fiano lo decide dica qualcuno cosa ad hoc sul quale dobbiamo metterci tutti nell'esercito e la cultura serve a questo l'intelligenza serve a trovare una cosa semplice
L'intelligenza deve aiutarci a trovare la semplicità non la complessità la complessità ce la teniamo questa è la cultura oggi per noi credo questo
Allora io offre altre altre domande
Però forse lasciamo un attimo al pubblico di domandare perché stiamo molto in ritardo quindi magari se qualcuno dal pubblico vorrebbe
Impianti qualcosa invece di andarsene
Perse ambrosiana scusa scrivi non modo sublime se è un grande scrittore iniqua
Io ti adoro come scrittore non so come politico partecipa a un partito che ha molte responsabilità nei nostri confronti per cui questo come scrittore parla no no L'Unità partecipa come scritto perché scrive dati io
Come artista
Ma io scrivo di di Shoah
Perché penso che dalla
Oggi sono tre anni che ha mancato papà André oggi proprio oggi
Perché penso che dalla vicenda della Shoah a cui ho dedicato il mio ultimo libro
Vengano delle lezioni per tutta la l'umanità sia che voi siate artistico che siate non artisti o politici
Delle elezioni che però l'umanità non
Non ha preso fino in fondo è una lezione che
C'è sempre un pericolo per il popolo ebraico
Non possiamo domandarci sulle origini sulla perduranza dell'antisemitismo nella storia
Ma comunque io penso che
Nonostante Israele fosse molto diviso fino al sei ottobre
Il sentimento che ha pervaso tutti gli israeliani per quello che tutti noi sappiamo avendo parlato con tutti i nostri parenti lì perché come
Ne ha la fortuna di poter ascoltare la televisione la radio israeliana in lingua originale di sentimento che ha pervaso tutti gli israeliani o la stragrande maggioranza degli israeliani
è stato un sentimento di di pericolo di fragilità
Di fragilità perché noi abbiamo sempre pensato giustamente che l'esercito israeliano e sistemi di sicurezza dei servizi israeliani fossero i migliori del mondo
E il sentimento di fragilità è una cosa
Dura da digerire
E questo sentimento questa colpo che abbiamo che ha ricevuto l'insieme del popolo ebraico ma prima di tutto i cittadini dello Stato di Israele
Il sette ottobre
E un sentimento che ora che ha colpito anche il mondo dei primi giorni ma che dopo col passare delle settimane della guerra si è offuscato l'immagine del sette ottobre che adesso volevo andare appunto prima dover scappare perché devo andare la televisione
Volevo vedere quelle fotografie ma quelle
Immagini quelle che ha visto il mondo quelle che non tutti hanno visto
Sono in parte scomparse sono stato offuscate dalla proseguimento della guerra della reazione del diritto di Israele a difendersi che io difenderò sempre poi penso che adesso stiano succedendo delle cose che comunque ci devono fare riflettere ma
Io penso chiedevo prima arraffa Arbib
Qui c'è qualcosa che c'ha toccato
E che millenario per noi ci ha toccato del millenario
L'idea che siano andati a cercare gli ebrei israeliani casa per casa
In quel kibbutz sicché anch'io conosco
Chi l'ha però bruciato che gli ha però fatto delle cose
Che hanno un qualcosa di ancestrale di tribale
Sapete che il delitto sessuale delle guerre tribali era la cosa essenziale
E qualcosa che ci riporta ad una specie di filo rosso che non si spezza mai
E quando ci chiedono come mai insistiamo anch'io sono di quelli che risponde a tutti
Anche a quelli che ci odiano
E perché noi abbiamo sentito il sette ottobre per lo meno io ho sentito penso che tutti quelli che sono qui appena sentito che c'è un filo che non si spezza mai che riguarda la nostra forza se penso a mio padre penso alla forza di rinascere ogni volta
Ma anche al perdurare dell'odio verso gli ebrei
Poi magari non abbiamo Andrea nelle stesse vite politiche sugli dopo sul prima ma questa cosa ci unisce c'è una questione di Tura
Durevole sa del destino che ci unisce
Forse questo un messaggio che va tramandato a tutti qui in questi mesi si staccano si sta dimenticando la durezza di quello che è successo
E quanto sia profondo nell'nell'animo di ogni ebreo questo sentimento che in fondo
La nostra vita sicura Non è per sempre
Che la forza che pensavamo che ci fosse non è per sempre
Questa cosa cambia una situazione antropologica
Imphal attivate la durata Capra questa guerra delle conseguenze che avrà questa guerra c'è qualcosa che ci ci tocca nel profondo e io penso che questo sia la cosa che ci deve far continuare a ragionare e a parlare non sarà facile non sarà facile i prossimi anni non saranno facili perché quello che è successo dopo il sette ottobre sta cambiando rapidamente perché il mondo è mosso da questioni che sono molto più grande di Israele le lezioni in America sono più grande di Israele
Gli interessi della Russia sono più grandi di sorelle gli interessi della Cina sono più grandi sorelle la forza del paesi produttori di petrolio e più grande di Israele quindi ci sono delle cose che non è impossibile che diciamo risolviamo da soli una cosa ce l'abbiamo
La forza della nostra storia ce l'abbiamo non dobbiamo smettere mai di studiare di apprendere le lezioni della nostra storia e così faremo sempre
Oggi è una cosa esiste anche la forza della fragilità
E adesso le dualismo a sempre avuto la forza della fragilità quand'era fragile non lo ci hanno riportato a questo io credo che io sono ottimista perché credo nella forza della fragilità questo è
Allora prima di chiudere veramente
Milo collettore di parlare
Milano ha svaligiato vicepresidente dell'Ucei emiro Faz Vanni
E poi chiudiamo allora io penso che
Siamo tutti d'accordo sul fatto che dobbiamo continua a parlare che dobbiamo continuare a contare a confrontarsi
Noi in comunità lo facciamo
C'è stato il problema all'università avevo scritto al rettore abbiamo chiesto un incontro con gli studenti per aveva un un confronto dunque io volevo solo dire che ci sono anche quelli
Come mettere esempio che hanno avuto delle esperienze
Arrivando in Israele come dici tu Necchi puzzi M eccetera dunque tutti i mezzi arrivando dal dall'Ivano dalla Siria sono andati prima in un kibbutz prima di affrontare la vita in Israele
Io sono arrivato in Israele all'età di otto anni
Mio papà lavorava con gli arabi
Tutti i fine settimana andavamo a Ramallah
A a pranzo con loro dunque per me quello che è successo
La cattiveria la la c'è diciamo è veramente una cosa irreale
Dobbiamo continuare a a parlare a gridare con forza
Dunque la comunità di Milano in questo momento c'è uno dieci giorni fa colto una decina un centocinquanta israeliani
Li abbiamo ospitati sessanta ragazzi sono entrati da noi a scuola
Adesso molti sono già rientrati mi ho ricevuto adesso un messaggio da uno di loro
Dunque la fitta sta tornando piano piano i ragazzi stanno tornando a scuola ci sono ancora centocinquanta mila per persone che sono ospitate negli alberghi però poco a poco diciamo
Come tanti hanno detto la forza ce l'abbiamo dobbiamo andare avanti dunque volevo solo dire che la comunità ebraica sta pensando di fare un viaggio
Di solidarietà dunque dal primo al cinque febbraio ne abbiamo parlato in questo momento
Aperto a tutti dunque volevo portare anche delle persone che come ha Rocchetti Sisti scrivi protetta
Dove niente per solidarietà per far vedere alla realtà israeliana nonostante
Allora c'è ci ci sono molti che vogliono parlare ci sono anche domande del pubblico però so che la gente deve andare a casa quindi io purtroppo se non c'è un'urgenza
Dovrei dovrei vorrei salutarvi vorrei ringraziarvi
Sì
Ok no perché c'è secondo me ci sono lotto Tokyo otto
O o una parolacce ci tenevo a dire ribadire e quello che Andrea parlato della forza della fragilità c'è
Io io penso che la fune l'abilità
Un'arma a doppio taglio
Cioè la vulnerabilità e quello c'è ci fa sentire dolore quando ci capiamo
Ma anche sentire
Sentire la mia bimba quando la tavola quella buona notte e e la sensibilità che la forma e l'abilità Utah mi fai uno dei più grandi scrittori disse lei ha detto che il luogo da cui noi abbiamo ragione e autocorse con una pietra
Io penso che non dobbiamo essere fortificati soltanto ma anche scegliere di attori diversi
E penso che l'arte tu deve dare questo spazio uno spazio per noi serrato allacciati per essere in qualche modo riaperti
Altrimenti
Suo fu correremmo in questo Veleno che abbiamo vissuto immagino ognuno di noi il sette ottobre ci stavano decine di anni
Che con grande speranza cederanno
Ovvero di nascere
Per un'umanità
Ma in questa guerra che per me è una doppia guerra perché questo al sette otto purtroppo è un momento tre tremendo
Ma pochi giorni fa è uscito una lettera del unione degli operatori dell'arte
In cui si sono fermati in molte persone permettono di musei che parlando di Israele come un luogo comune lista un luogo colpevole totalmente nelle nel questo conflitto
E io penso che non dobbiamo mettere soltanto discuti fuori
Ma anche troppa il palacio FS la misericordia dentro noi stessi
Altrimenti sarà molto difficile aveva tormentarsi
A mente
Grazie a tutti per essere venuti e speriamo di fare tante altre attività a Milano Trenitalia buonasera