Città e Mobilità

A sera
Tutte a tutti
Grazie per essere presenti grazie ovviamente
A chi ci ospita per questa iniziativa io sono già qui Cipollini come immagino tutti sappiate non
Di mobilità non capisco nulla quindi come dire rinvio coordinamento come dire molto sotto questo aspetto superficiale
Mi limito quindi a un brevissimo intervento perché qui invece abbiamo per fortuna persone
Di grande competenza ed esperienza che ci diranno così importanti allora volevo solo sottolineare un dato proprietà utente del
Così del sistema mobilità come immagino tutti voi
Che a volte mi colpisce non so neppure in che misura sia noto in questo caso anche tra gli addetti ai lavori il dato che mi colpisce
Diffuso da Istat e
ACTV so fonti ufficiali
Una stima
Diciamo così
Un po'arida però significativa di quello che è il costo degli incidenti stradali no al di là ovviamente del Vampa umano in Italia come sapete quasi tre mila duecento
Persone che rimangono uccisi in incidenti stradali quindi
Quasi nove persone di giorno oltre duecento mila feriti
Ecco al di là di questo che ovviamente giustifica molte delle cose che sentirete dopo
Uno dei dati che mi ha sempre colpito da statistiche in questo caso non è una stima del costo economica e sociale degli incidenti diciotto miliardi di euro all'anno no quindi ogni anno
Noi ora avendo ridotto anche se in modo ancora insufficiente questo fenomeno rispetto al passato continuiamo a sopportare non solo in termini di vite sofferenza immane termini così più
Economici un costo che prodotto sull'area metropolitana bolognese significa circa trecento sessanta milioni di euro all'anno quindi se così magicamente noiosissimo
Come del resto ci siamo anche proponendo perso diciamo eliminare questo fenomeno in cinque anni finanziere modo tutte le infrastrutture di trasporto in sede locale che
Da tempo attendiamo quindi il primo elemento che volevo portare alla consapevolezza e questo poi ovviamente il sistema mobilità nelle sue disposizioni a costi molto più ampi diversi pensiamo sono
Dell'economia delle nostre giornate che cosa significa la differenza tra un sistema di mobilità che funziona è uno che non funzione quindi
Credo che questa sera
Al di là di questo aspetto degli incidenti stradali che uno degli obiettivi dell'Agenda venti trenta emergerà nelle presentazioni di editing dopo
Interverrà la complessità di questo obiettivo della mobilità nell'ambito dell'agenda venti trenta perché non c'è solo la dimensione della salute di incidenti stradali ed inquinamento atmosferiche acustico c'è ovviamente e su questo dopo ci diranno molte cose la dimensione ambientale
C'è una dimensione sociale perché attenzione da su su questo i dati a volte non sono precise anche difficile ricostruirne ma sono abbastanza convinto che in molte povertà relativa e che stanno emergendo
La componente speso e di mobilità per alcune famiglie viventi significativa soprattutto quando si è costretti a ricorrere al trasporto privato che ovviamente ha costi di questo tipo
E poi c'è anche
Un aspetto di Agenda venti trenta legati ai temi del lavoro perché non ci possiamo nascondere soprattutto in una regione come la nostra che la transizione verso altrui modelli di mobilità comporta anche una ristrutturazione complessiva di alcune parti dell'apparato produttivo che non è banale soprattutto in una regione in un territorio che ha una presenza manifatturiera potente come quella che conoscete
Chiudo tentando di fare il mio mestiere io sono un demografo pongo chi interverrà dopo assieme alle altre cose che ovviamente veterani dove aprire
Alcune suggestioni di tipo demografico su cui ci sono dei due volumi questa sera oggetto di discussione spunti importanti cercano di dare un contributo allora noi in Italia
Abbiamo una radicale modifica ormai in corso da tempo ma che si accentuerà della composizione per età della popolazione no i riflessi sui servizi sono infiniti ci sono riflessi anche sul sistema umidità
Mi faccio tre esempi e dopo chiudo veramente primo esempio
Lo sapete tutti perché ormai i giornali ne parlano quotidianamente in Italia lo scorso anno abbiamo avuto meno di quattrocento mila nati quest'anno purtroppo scenderemo ancora no
Questo nel tempo significa una contrazione significativa di quelle che sono le utenze reali dei vari servizi scolastici che a un certo punto
Soprattutto col crescere dell'età diventa d'una componente degli spostamenti giornalieri ecco questa componente degli spostamenti giornalieri è destinata evidentemente in modo banale a calare progressivamente perché avremo meno bambini meno ragazzi meno ragazze che usufruiranno o si sposteranno per motivi scolastici questo però è uno degli aspetti da un punto di vista quantitativo paradossalmente
Meno impattanti perché se guardiamo in un'ottica di lungo periodo Istat ci dice che la popolazione nazionale anche se in modo molto differenziato sul territorio
Dovrebbe subire o un Plasticol ridimensionamento in un'ottica al due mila settanta circa dodici milioni di persone in meno e
Tutte queste persone perché il dato è quasi coincidente
Apparterranno alla fascia d'età che viene definita potenzialmente in età lavorativa no quel tra i quindici e i sessantaquattro anni quindi noi dovremmo averne nel medio lungo termine
Una significativa riduzione degli spostamenti per motivi di lavoro non solo per il fermo il fenomeno del del mutuo affinché ovviamente la pandemia dimostrato può svilupparsi anche i forme non episodica
Ma soprattutto perché avremo un calo molto importante
Di questa fascia di popolazione e credo che né i modelli di mobilità di lungo periodo questa componente che ha una probabilità alta debba venire presi in considerazione perché potrebbe portare evidentemente viste le sue dimensioni
A modifiche non banali anche perché stiamo parlando nell'arco di cinquant'anni di appunto quasi dodici milioni di persone in età potenzialmente lavorativa impegno poi abbiamo l'ultimo tema che
Ho visto con piacere che e anche oggetto di un contributo specifico
In uno dei due volumi che vengono presentate cioè la mobilità delle persone anziane ecco questo credo che sia un grande tema sia nelle aree urbane sia nelle aree
Esterne anche se ovviamente in modi molto differenti anche qui
Per darvi un'idea secondo l'Istat dovremmo passare a meno di eventi catastrofici da quattordici milioni di persone anziane a diciannove milioni di persone anziane questo nell'arco di venti venticinque anni quindi i sistemi di mobilità si dovranno confrontare con un invecchiamento sia
Diciamo degli utenti deboli che sono appunto purtroppo in alcune condizioni le persone anziane
Disse anche come protagoniste
Diciamo così della Guida dei mezzi no quindi abbiamo due aspetti cioè le persone anziane nel momento in cui si muovono come pedoni come ciclisti committenti del trasporto pubblico le persone anziane
Quando diventano invece protagonista è già tanto per esser chiari quando guidano un'auto o una moto ora biciclette vediamo che già adesso questa criticità c'è poi mi scuso e chiudo veramente
Credo che vada fatta una riflessione su come sistema della mobilità Possa contribuire non dico a risolvere perché
Problema non credo che
Sì posso definire in questi termini ma attenuare i rischi che sono evidenti anche nella nostra regione in parte anche nella nostra città metropolitana
Di un assetto territoriale molto centrato nel caso della nostra regione torna di Rebibbia no cioè noi rischiamo in corso questo processo di regola concentrazione della popolazione molto forte ulteriore lungo l'asse dell'invidia
è un sostanziale spopolamento di tutta la fascia appenninica e anche di una parte della pianura
Come ad esempio quella di Ferrara ecco credo che qui una riflessione su come i sistemi di mobilità possano giocare la loro parte nel contrastare attenuare queste tendenze ecco credo che vada fatta perché molto spesso
L'impossibilità di vivere in queste zone nasce anche da carenze dei sistemi di mobilità in particolare quel pubblico demente il tema è un tema enorme perché c'è una densità di popolazione molto bassa dei anche molto anziana ecco quindi io
Sono rimasto colpito dalla lettura di questi due volumi che sono veramente di grande interesse queste sono le mie considerazioni da utente in questo caso veramente della strada e passerei la parola al professor Martinelli che ci parlerà di questo davo rapporto sulle città il titolo
E ovviamente molto affascinante infangate mobilità e Cittadella su proposte anziché come possiamo immaginare professore veramente una città che va oltre l'automobile
Azienda
Replica del mulino per dal cioè stanno occasione di riparlare dell'ottavo rapporto ormai
Era
Come sempre per i rapporti sulle città di urbanità abbiamo girato un po'l'Italia presentazioni
L'ultimo lo faremo al Senato il diciotto di dicembre che
Io potrei tentare anche di parlare senza se
No
Forse Mastrangeli
Beh se fosse così
E e si desse i soldi del due mila quindici nostro centro studio interpretato il rapporto annuale sulle città come un prodotto di Yusuf folle riuso Paul per Sergio quindi qualcosa di utile per i policy makers che italiani
In modo che conoscenze indirizzi su temi specifici trattati appunto per rapporti tutti editi con il Mulino potessero essere utili a a appunto a coloro che poi amministrano e sono in trincea sui territori
E anche l'ottavo rapporto fa diciamo non ha tradito questa questa nostra intenzione e e parla di morbide cita persona Oscar mobility verso una boscaglia siti perché la scelta degli Autori
Mentre curatori perché questi sono non sono testi autoriali ma sono libri colleghi tali vengono curati da più da più autori dei solitamente dei sedici
Atenei che animano il centro studi Siena la società italiana degli urbanisti si tratta appunto di lavori multidisciplinari
E in questo caso non Pierluigi Coppola Paola Bucci dal Politecnico di Milano
E Giuseppe Pirlo dell'Università di Bari
E questo mentre peraltro certo studi si impegnava su una nuova produzione editoriale rinnovando i working papers
Hanno avuto la loro uscita
Nella nuova veste nel due mila ventuno sul sito
E qualche impegno persona un lavoro che noi anticipiamo alla stesura del rapporto quindi udì che ci arrivano da tutta la Rete
Dei ricercatori degli amministratori e di coloro che interagiscono all'interno di questo network quindi preparano in qualche modo le questioni che qui i curatori loro sezioni
Organizzano
Una scelta operata dagli autori è stata quella di parlare di post caro
Siti e non vi fu ricca siti perché è sembrato loro trasporti visti pianificatori all'esperto di reti che applicarsi vi sia un ipotesi
Otto diciamo arduo da raggiungere e quindi scarsamente utile cui per chi
Si confronta con questi con questi problemi
Un lavoro che si inserisce nel contesto come è stato detto nell'introduzione
Di transizione Albano ecologiche digitale del nostro Paese
Verso un modello di sviluppo urbano sostenibile
Che parte da un radicale ripensamento della mobilità dell'uso dell'automobile io penso che questo sia proprio il cuore
Dell'ottavo rapporto
Quindi come è possibile attraverso la pianificazione dei trasporti attraverso la valorizzazione delle innovazioni tecnologiche
Della transizione digitale attraverso la promozione
Per la mobilità IVA mentre recita più accessibile sostenibili e questo anche in un tema di equità di accessibilità perché come sapete per esempio
Nella gestione
Di car sharing urbani le compagnie che diciamo partecipano infantili per questo servizio sono sempre molto poco interessate alle periferie le aree periferiche della città quindi questo qualche modo diciamo approfondendo diseguaglianze e marginalità all'interno dello spazio
E invece in forte rapporto come recita impatto tematico zero che appunto all'altro liguri quindi parliamo questa sera all'interno di degli obiettivi
Del gol undici sarà globale Agenda venti trenta che ne avevamo peraltro avuto come oggetto del sesto rapporto sollecitato immanente
Quindi alcuni temi sono ripresi nello specifico in questo ottavo ovviamente non
Il rapporto non poteva
Dimenticare anche
Scritto curato piena momento maturo d'imposta pandemia non non parlare
Degli effetti della Next Generation you sul nostro territorio italiano quindi il piano nazionale di riprese resilienza come questo diciamo nella sua messa a terra incrociato anche i temi
Della mobilità
Le tre prospettive parallele di lavoro di tre curatori
Sono poco nella parte prima il ruolo del novanta il ruolo di questo modello di Foster siti come raggiungerlo
Nella seconda parte il ruolo delle innovazioni tecnologiche e digitali per un miglioramento nella mobilità urbana e nella parte terza gli strumenti di governance e di politiche di regolazione proposta al sit-in questo diciamo c'è una preoccupazione costante tutti quanti i rapporti definendosi autodefinisce rapporti sulle città hanno come pure come
Sistema di interpretazione anche temi specialistici come questo dall'ottavo
La città politiche urbane che sono diciamo evitare un problema Oddo grande perché come sapete
Anzi posso dire che urbani nasce nel due mila quindici quando per l'ennesima volta il CIP Comitato interministeriale per le politiche urbane
La sua istituzione viene rimandata quindi di fatto noi non abbiamo comitato per le politiche urbane di scala nazionale non c'è un'agenda urbano nazionale e quindi
Questi atenei hanno sentito il bisogno o insieme alle amministrazioni con i quali collabora sicuramente Bologna e la prima in questo senso approdo mettere insieme le conoscenze
Per dare un contributo su questo
Inoltre queste tre parti del rapporto rispondono
A un'altra dalle tradizioni di lavoro del centro studi
Che quello in un argomentare esclusivamente di esperienze di applicazioni innovative questo caso di mobilità urbana
Da valutare in base alla loro concreta trasferibilità anche in altri contesti ma soprattutto proporre indirizzi per orientare le politiche di scala nazionale e locale questa insomma un'ambizione abbiamo sempre avuto questi
Allora la parte prima del rapporto si interrogava nel primo dei quattro capitoli in cui si articola su perché cos'è come si presenta alla città oltre automobile
Guardando esperienze internazionali e nazionali preliminare un cambiamento di paradigma nelle nostre città
Che invece hanno strutturato i loro spazi in particolare lo spazio pubblico penso alle strade penso alle piazze penso talvolta che al rapporto con le aree di verde urbano
Guardando al traffico veicolare aprendo diciamo al centro dell'interesse questo questo per decenni
Questa decisiva innovazioni di paradigma viene stipulata attraverso alcune componenti calpestare conviviali questa nuova
Idea che era di alcune esperienze europei in particolare devo dire l'esperienza di Barcellona
Superire assisterò anche qui a Bologna nominato sono e i casi di questo l'accessibilità di prossimità quindi l'incrocio che questo tema a col modello i citati prossimità
Vi siamo pochi interessati vi devo dire al minutaggio citare quindici o dei venti minuti senza invece quello che ci interessa è questo nuovo concetto che ha avuto come sapete un'accelerazione
Nella città post pandemica quindi i servizi di prossimità servizi all'interno dei quartieri possono consentire alle comunità di non fare russo uso di mezzi di trasporto lunghe distanze otto privata
Il transitoriamente blocco mente diffuso come diciamo un sistema
Per migliorare evitare modificare migliorare diciamo sono le parole chiave questo con un sistema
Di
Organizzazione di governance lo scopo
E poi la proposizione di un'agenda per la ricerca e per le pratiche
Che appunto chiude questa da questa parte
Questo transito niente globalmente è un approccio di pianificazione integrata di trasporti attraverso la punti modalità e in rapporto anche riuscito il suo perché come sapete
Tavolo ci sono esperti
Giuste trasporti questo
Cambia molto all'interno del mercato immobiliare cambia molto all'interno dei valori immobiliari nella città centralità
Modiche diventa un centrali la presenza di
Sistemi di trasporto di nobili intermodali e quindi questo sistema deve essere pianificato per migliorare quanto più possibile
Una integrazione dei sistemi di trasporto però anche per guardarvi rispetto
Quello che gli strumenti per urbanistici operano all'interno del sistema riuscì nel suo
Pensiamo anche che nella missione prende piede si prevedono quasi venticinque miliardi di euro di investimenti sulla Rete ferroviaria non solo per l'alta velocità va anche un terzo sul trasporto regionale e locale
Con una particolare attenzione ai nodi metropolitane le vie e stazioni del sud Italia questo quindi ancora una volta richiamo in in causa rigidità la loro pianificazione dall'organizzazione spaziale
Importantissimo ovviamente massimizzare l'accessibilità alle stazioni che la facilità di scambio intermodale sull'ultimo miglio che quindi rappresenta rispetto questi nodi nuovamente
Una concezione ricetta di di prossimità
Nella lo questione dalla città di prossimità o l'autrice proprio Paolucci cita
Un affermazione dice Ezio Manzini
Arrivare a una città costruita a partire dalla vita dei cittadini e da Olivia di prossimità abitabili in cui si possa trovare tutto ciò che serve per vivere per farlo insieme agli altri e quindi in questo modo
Nel libro si tratta appunto di questo tema quindi
Di un sistema di trasporti che non privilegia
La infrastruttura e la modalità di trasporto ma privilegia l'utente privilegia la comunità la mente al centro dei suoi interno
La parte seconda invece guarda al ruolo delle innovazioni tecnologiche e digitali tanto lungo due nella misura in cui queste possono migliorare
L'utilizzo dei sistemi di trasporto pubblici
Quanto queste possono anche
Con la loro specializzazione conformazione sempre più massiccia ridurre la domanda di di trasporto
Di trasporto pubblico e quindi il sistema dei vestiti l'incrocio tra i temi della mobilità quelli dell'asma siti
Quindi quello che non è qui benevolmente però ho sempre pensato Grass Varsity non sia soltanto un sistema di potenziamento delle reti
Delle infrastrutture digitali ma innanzitutto
Una città abitata da una Smart Communities centro già una comunità caro intelligente da una comunità che mette molto nuovi stili di vita un'ipotesi
E quindi
Interessata diciamo a questo modello di postazioni
Sul tema annuncia che una parte che guarda alla guida con lo sviluppo di veicoli dipendenti abilità in tal modo la comunicazione con altri pericoli sul reti infrastrutturali
Questa ovviamente è una ricerca di frontiera che stradale
Sicuramente degli ulteriori contributi
E
Un'altra questione che viene posta e quella degli incentivi
Sull'auto elettrica in cui secondo i curatori del rapporto bisogna stare anche attenti che può in questo non diventi un ulteriore sistema di
Potenziamento dell'uso dell'auto privata sì elettrica poco
Con altri modelli però comunque
Che non dà un contributo conto profondo quello quel modello di cui abbiamo parlato
Si parla anche di quanto digitale possa
Aiutare
Sistema di trasporto pubblico Reggio Emilia Romagna predisposti punti pare interne l'apporto del passato direttamente pervasi diffusione della conoscenza sui servizi on line per i cittadini
Quindi come diritto di cittadinanza digitale la Regione Umbria quindici pass luoghi fisici attrezzati per l'accesso al sito risorse digitali ecologia la crescita e le competenze
E Roma Capitale che ha predisposto dal due mila sedici i Prof punti di Roma facile c'è spazio assistiti dove mi facilitatori digitale possono aiutare la comunità
Non c'è fondativi digitale ad utilizzare questa
I quattro capitoli della parte terza allorché si intitola strumenti governance e politiche di regolazione per la posta siti di conferma no
La funzione che i prodotti editorialmente nostro centro studiamo cioè elementi a sostegno di un'azione di policy transfer che caratterizza appunto
E e in questa parte del dell'ottava edizione appunto della fortitudo il discorso si sposta sulle sfide che il modello tipo Scalzitti pone gli strumenti ordinari di governo della mobilità
Quindi abbandonando l'approccio tradizionale orientato sulla l'offerta di trasporto infrastrutture che invece spostandosi alla varietà di pratiche in uso della città e quindi anche possibilità di risposte articolata ne possiamo dare
A questo
Quindi una pianificazione che operi sulla gestione della domanda di mobilità misurandosi con i bisogni sempre più articolati nel tempo e nello spazio riconoscendo anche pratiche di mobilità diversificate ed emergenti
Legate a nuove forme di vincolo mobilità alla crescente propensione all'intermodalità
Quindi in questo un invito a riguardare
La pianificazione
Una opzione divisione di area vasta che prenda in carico i bisogni di mobilità sempre più diffusi complessi quattordici città metropolitane italiane hanno dei compiti precisi da questo punto di vista prima
Abbiamo dedicato il primo rapporto proprio al
Alla legge Delrio perché nasce da nasce quando proprio nel momento in cui si cominciava ad implementare questa legge di governo ottenere Città metropolitana
Tagliare e quindi il libro suggerisce anche la rilevanza della sperimentazione grazie nel nostro Paese questi territori metropolitani nella nuova stagione nei piani urbani della mobilità sostenibile
Di Phoebus che spesso incrociato come sapete la pianificazione strategica metropolitana
L'undicesimo capitolo della parte terza del libro guarda le politiche integrate
Per i bacini di spostamento degli studenti universitari e qui crociano
Altro forte elemento di interesse
Nel nostro centro studi domani pomeriggio noi siamo in uno sblocco del Festival del sapere tecnico che si svolge qui a Bologna
Con la proposta del decimo rapporto il nonno lo presentiamo il ventisei gennaio dedicato al piede sul decimo abbiamo cominciato a lavorare
Ed è appunto sul ruolo università pubbliche possono avere per città in territorio italiano quindi l'interesse è fortissimo per questo nuovo movimento
Delle tende per questo nuovo disagio abitativo
Che è un disagio abitativo in Italia devo dire profondo molto esteso è che se anche in questo momento di guardato anche
è un mondo studentesco e quindi quanto importante
Che il diritto allo studio si trasformino diritto di cittadinanza la mobilità all'interno delle città e tra città per il pendolarismo degli studi con questo diciamo
Grazie
Grazie professore lo dico da lettore questo
Fibra della città oltre all'automobile
Personalmente l'ho provata sviluppate in un modo veramente interessante nel volume
E personalmente credo che anche in una città come Bologna grazie a quello che dopo ci diranno chi amministra il trasporto in questa città ci siano già adesso le condizioni per andare in questa direzione cioè io credo di praticarlo abbastanza ente può dire con equilibri nella vita personale che trovo assolutamente fattibili
Va detto questo ovviamente in questa prospettiva di una città che vada oltre l'automobile in ruolo di un trasporto pubblico è decisivo
Decisivo anche per raggiungere gli obiettivi di cui dopo ci parlerà ecco esotiche delle città impatto climatico zero e quindi assunti e Doohan Giuseppina Gualtieri che tutti voi conoscete che ha da tempo responsabilità decisiva in questo settore
Di parlasse che cosa
Accompagnare
Allora intanto grazie dell'occasione
Devo dire che leggendo cioè il libro P due libri in realtà nessun e soprattutto anche questo che è stato appena riportato
E anche riflettendo un po'su quello che potevo dire come come esperienza di azienda poi mi sono ritrovata nel caso mi porta proprio casualmente oggi
A discutere insieme ai
Agli autori stamattina del rapporto del ventesimo Rapporto Audi Bob che è stato presentato proprio questa mattina il CNEL
Dove noi come associazione Astra di cui ovviamente faccio parte o abbiamo anche collaborato e siccome i temi dell'ottavo rapporto sono proprio del rapporto citato sono molto vicini poi molti lavori
Gli studi i dati sono stati citati nelle pubblicazioni e quelle degli anni passati o penso che io farei una breve parentesi sul tema generale nazionale anche perché le pubblicazioni che noi
Di cui oggi noi parliamo sono pubblicazioni che hanno un valore generale non sono temi che riguarda non solo la nostra città e poi invece dedicheremo una parte diciamo finale anche Speroni a sé velocissima
Sull'esperienza nostra Bologna ovviamente partendo dall'esperienza diretta di azienda cui cioè anche l'assessore qui quindi diciamo che i i ruoli sono diversi ma si integrano ne nei nel rispetto delle delle politiche generali
Allora tema il parto da dal tema del titolo il futuro delle città
Oltre l'auto
Ecco i dati che sono stati presentati questa mattina ci dicono che siamo molto lontani da questi temi perché
La il mondo cambia poi vedremo anche alcuni altri aspetti credo che siano dati importanti però nel tema mobilità c'è una continuità totale anzi addirittura una ripresa del trasporto privato a scapito del trasporto pubblico
Il primo semestre due mila ventitré a livello nazionale dice che la quota modale di trasporto pubblico facendo cento il computo cioè e pur essendo recuperata Rispetto Domine diciannove
Ha avuto una quota modale del trasporto pubblico pari al sette per cento della mobilità nel diciannove era il dieci per cento
Allora quando noi andiamo
A considerare che le politiche europee le politiche nazionali ha proposto anche di Pian apre le nostre politiche territoriali pensiamo al PUMS di Bologna il Pnr spesso hanno come obiettivi specifici da raggiungere entro il due mila e trenta o addirittura il Pnr due mila ventisei uno spostamento della quota modale della mobilità verso forme di mobilità alternativa al trasporto privato che sono
Mobilità cosiddetta dolce ciclistica pedonale Sherri mobility e trasporto pubblico
Quindi quello che noi stiamo vedendo oggi nel nostro paese dato totalmente riporto che è stato discusso ampiamente è che da questo punto di vista c'è tanto ma tanto lavoro da fare perché se quegli obiettivi sono obiettivi veri da raggiungere è chiaro che bisogna riflettere su come fare ad arrivarci
Poi dal punto di vista delle città viene confermato quello che è stato citato prima anche dal punto di vista degli incidenti stradali
Gli incidenti stradali causati dal trasporto pubblico sono minimali
Ci sono i dati statistici nel rapporto adesso non essendo mio la curatrice nove ricordo tutti mentre nel trasporto privato c'è stato una una ci sono dati anche per quest'ultimo periodo molto
Gravi anche se non drammatici rispetto al peggioramento ma comunque non di miglioramento molto grave che ci portano lontano dagli obiettivi europei
Ancora oggi siamo molto lontani dagli obiettivi di sicurezza anche nella mobilità che abbiamo accettato e che abbiamo preso come sfida a livello di paese
Che cosa c'è invece poi c'è un tema è stato citato prima si parla di città è chiaro che noi dobbiamo tenere conto di com'è fatto il nostro territorio qui anche la nostra Regione in fondo
Fino a un po'di anni fa si parlava tanto di policentrismo al di là del ruolo cruciale che alla città metropolitane evidentemente però non c'è dubbio alcuno che c'è una dimensione diciamo tra l'altro una regione che ha quattro milioni di abitanti non venti
Quindi una dimensione di diffusione territoriale prima sono state citate anche le aree interni che richiede una riflessione ancora più forte sul tema della mobilità perché
C'è una attenzione molto forte adesso a livello nazionale purtroppo si parla molto di Milano e Roma
E e invece non c'è l'attenzione altrettanto forte su quelle che sono le esigenze di una mobilità che non è quella delle grandissime città metropolitane anche la nostro territorio quando parliamo di città metropolitana
Vuol dire che parliamo di collegamenti di trasporto che ieri vanno nei paesi della provincia
Quindi non solo della prima cintura e quindi questo è un altro tema assolutamente importante quindi questi aspetti ci portano a a capire che se si vuole poi è stato detto prima e credo che ci sia una conferma
Anche se ci sarà un'evoluzione tecnologica come quella dell'auto elettrica
Quando si parla di sostenibilità non si parla solo di aspetti ambientali
Ma si parla di sostenibilità nel suo compresso sociale economica
E anche di qualità della vita allora non c'è dubbio alcuno che le congestioni sono uno degli elementi peggiori quindi anche il tema dell'importanza di avere un aumento del trasporto pubblico sono legate al fatto che non è solo un tema di impatto di emissioni c'è un tema complessivo e quindi bisogna guardarlo in quell'ottica questo quindi vuol dire che dal punto di vista della mobilità
Tutti quegli obiettivi che che abbiamo insieme appunto condiviso
Eccetera sono fondamentali tornando al rapporto sempre lì di TIR ma di carattere proprio generale c'è un tema che è stato citato anche nel rapporto di oggi di Haute mobile che è la questione demografica
Non c'è dubbio alcuno che è un tema cruciale sia per il futuro della mobilità e visto che parliamo anche di trasporto pubblico vorrei dire anche di del lavoro
Non so si sente tanto parlare di carenza di mano d'opera oggi nel nostro Paese non solo a Bologna in tutta Europa
Ad esempio il mestiere dell'autista è un tema molto molto delicato si fa fatica a trovare lavoro questo ha a che fare
Sia con le questioni di reddito ma siccome è un tema europeo non è solo locale è vero c'è un problema calata una realtà di reddito è vero che c'è un problema di costo della vita nei territori nelle città ma c'è un altro problema che sono le abitudini
Dei giovani o che cosa quali lavori cerca uno ad esempio non vogliono lavorare quei turni non vogliono lavorare nel week-end eccetera ma soprattutto questo impatta col tema demografico perché in questo momento il classico flusso di lavoratori che dal Sud arrivano al Nord perché questo era oggi non c'è più
E non ci sarà
Sempre meno quindi è chiaro che c'è un problema generale anche dal punto di vista di di come si organizza la mobilità poi dal punto di vista della domanda cito un dato che mi ha molto stupito ancora credo che sia importante riflettere è stato presentato uno studio previsivo dove si cita la la previsione del dei ragazzi degli studenti fino ai diciannove anni
Il crollo che è previsto nel fino al due mila e trenta già nei prossimi cinque dal vivo dal dall'altra due anni fino al due mila e trenta è importante fondamentale e se come sappiamo parlando di mobilità
Che quella fascia di popolazione è una fase popolazione che utilizza molto il trasporto pubblico non c'è dubbio alcuno che sarà una riflessione da fare qui abbiamo un dato interessante però che è uno dei pochi casi dove il dato non è così negativo all'Emilia Romagna
Dove invece le previsioni non sono così gravi come invece in altre regioni e in particolare al Sud questa è una cosa che mi viene data così la lascio come come notizia di di che ho visto oggi non ho ancora approfondito che ho detto beh dovremmo capire come mai hanno fatto queste previsioni nei nostri territori
Poi c'è il tema ovviamente delle forme di di mobilità allora in questo caso l'intermodalità tra le diverse
Modalità di trasporto è fondamentale proprio come diceva prima
Che mi ha preceduto perché il tema è l'attenzione a chi la mobilità la la chiede la utilizza quindi non è un'attenzione principale all'offerta ma è l'offerta che deve studiare quali sono le forme migliori per lavorare
A adottare rispondere alle esigenze della moda domande non c'è dubbio alcuno che questo un tema generale poi dirò invece qualcosa in particolare sul nostro territorio che deve essere assolutamente valutato in modo strategico e complementare
Perché non c'è una forma sola di di mobilità sostenibile che sia il trasporto pubblico che sia lasciare i mobility perché bisogna lavorare di sistema soprattutto quando i sistemi sono complesse e articolate è stato citato il car sharing ecco qui però voglio ricordare una cosa
Studio che mia è stato citato proprio due giorni fa inizierà lei è sicuramente in Italia il car sharing non guadagna
Quindi non c'è sviluppo poi dirò del nostro caso molti stanno chiudendo
è vero che non molti Casciani siccome devono tenere degli equilibri vanno solo in strette are delle città e vanno nelle grandi città
E soprattutto ci sono Investimenti e non così rilevanti quando invece lo share immobili e te è una forma alternativa all'auto privata soprattutto le città assolutamente fondamentale
Soprattutto anche con i giovani eccetera quindi questo è un altro aspetto su cui
Lavorare
Tornando al rapporto io solo un un riferimento che volevo fare perché se cioè sono tante le cose che sono state dette quindi il ruolo dei modelli il ruolo delle ecco ruolo delle innovazioni
Le innovazioni sono fondamentali sia digitale che le nuove tecnologie è chiaro che guidare e stare su queste innovazioni è molto complicato
Perché
Poi qui il professore propone ne parlerà le nuove tecnologie che sono quelle dell'elettrico ad esempio sulle forme di mobilità ovviamente devono tener conto delle esigenze di mobilità oggi ci sono dei sistemi di mobilità che può per poter funzionare nel trasporto pubblico ad esempio hanno bisogno di infrastrutture quindi sono più rigide di una mobilità fatta non con i mezzi elettrici perché in questo momento i mezzi elettrici hanno bisogno
A parte il ferroviario hanno bisogno ovviamente di punti di di ricarica che non possono essere solo quelli nei depositi
Come si fa coi carburanti normali perché non c'è l'autonomia sufficiente da qui la necessità di fare delle scelte come il ricariche le ricariche capilinea eccetera che Schio vogliono dire risorse e anche decisioni sulle reti e sulle ieri viene da fare è che poi devono durare nel tempo perché non è che poi cambiarle con una certa rapidità così come è successo per le forme
Di trasporto rapido di massa come può essere una metropolitana il tranne eccetera che evidentemente devono rispondere un certo tipo di domanda e naturalmente devono essere pensate tenendo conto di questi aspetti
Questo è un lavoro molto faticoso insieme alle istituzioni perché richiede di essere attuato pensate attuato in tempi rapidissimi
è stato citato prima il PNR la maggior parte dei Progetti Pnr sul campo della mobilità parte anche il tema ferroviario sono nelle città sono legate a questi tipi di nuovi sistemi di mobilità il Pnr richiede di essere attuato
Realizzato entro il due mila ventisei altrimenti si tagliano i fondi quindi la capacità di fare questo tipo di investimenti assolutamente cruciale alla messa per
Governa se ho visto che si è parlato di governa con io su questo ho letto anche con attenzione poi se ne era parlato anche nell'ambito della precedente Governo con la riforma dei trasporti pubblici
Io credo che il tema della governance parlo della mobilità è assolutamente cruciale però bisogna sempre ricordare che così come la mobilità non è un punto su singolo non è una linea
Punto punto ma è una rete un sistema anche le scelte delle politiche sono la stessa cosa
Non si può si parla di politiche integrate quindi quando si prendono delle decisioni su come operare in questo settore parlo della
L'età ad esempio del trasporto pubblico bisogna tenere conto di quali sono le regole
Del gioco allora una regola del gioco e concludo col digitale che dice che le aziende devono essere industria così come le le utilities
Che le aziende devono essere attori dell'aumento della domanda che devono essere responsabile sui ricavi
Che devono fa stare sul mercato perché ci sono delle gare vuol dire
Che le aziende devono avere la capacità e l'autonomia di muoversi per poter raggiungere gli obiettivi che proprio nei contratti che vengono fatte con le amministrazioni
Si devono raggiungere ora questa cosa
Non è scontata allorquando se esempio si parla di governance e di ruolo di certi eventi ad esempio in molte realtà all'estero certe modalità diverse di governo delle politiche sono perché
Ci sono delle realtà che sono fatte con contatti grosso costo adesso non voglio entrare nel dettaglio trasposto col dire che le aziende non sono responsabili dei ricavi
Devono fare loro servizi pagano pure avverto la responsabilità è dell'Ente quando invece ha incontrato una tosse tu che sei responsabile
Quindi cambia e lo stesso vale per la digitalizzazione si parla tanto di mass in massa è una cosa fondamentale il ma se la gestione della mobilità sostenibile integrata che vuol dire che uno informa i cittadini intanto di tutti i sistemi di mobilità allargato varie forme
L'Italia tutte le informazioni che servono e nello stesso tempo di consente di Verdi comprare dei servizi dalla bigliettazione elettronica fino ad altri servizi
Questa attività che è fondamentale dal punto di vista regolatorio noi a Bologna abbiamo open data da sempre
In realtà il business
Lo abbiamo visto in altri settori il mondo delle tecnologie pensateci sociali nulla è gratis
Quando uno accetta di stare in un certo sistema
Paga in qualche modo lo stesso vale per le masse se un'azienda cede le informazioni sugli utenti Cine valore e vuol dire che perde un pezzo
Del valore della della filiera quindi bisogna lavorare
Nei mass tenendo conto di questo cioè non è neutrale questa cosa bisogna fare delle scelte avere delle regole ma bisogna avere anche la capacità di governarle perché altrimenti qualcuno che magari è qualche soggetto privato
Molto grande molto potente avrà in mano tutte le informazioni a proposito dei Big Data fatidici
Con i quali farà il business a scapito di chi li fornisce
Dell'informazione che rimane come dicono alcuni colleghi nel trasporto pubblico un semplice giusto degli autisti
Non può essere che che non è un brutto lavoro eh per carità è bellissimo però è evidente che se tu devi fare uno sviluppo del sistema devi reggere Investimenti eccetera
Chiudo dicendo che lo cemento e Bologna voi non volevo cita troppo Bologna perché c'è qui l'Assessore con cui lavoriamo fianco a fianco e quindi lascio a lei anche il tema delle di tutti gli aspetti delle politiche però dico che nel nostro territorio
Queste scelte ancorché faticose perché la mobilità private eccetera però dal punto di vista strategico le abbiamo fatte
Di Investimenti sulle nuove tecnologie
Solo noi come azienda per i prossimi quattro anni abbiamo quattrocentotrenta milioni di investimento di cui
Novantanove sul Pnr qui è presente anche nel l'amministratore unico da potendo band di del dell'evaso della NASA agenzia di mobilità ed è un lavoro di sistema con l'agenzia con l'ente locale col Comune abbiamo deciso di progetti poi li abbiamo predisposti adesso dove siamo in attuazione quindi la l'intermodalità che ci ha portato a fare scelte dall'idrogeno
A all'elettrico però non c'è una scelta di campo la le tecnologie devono essere le migliori per il territorio in cui operi sono state fatte e stiamo operando nel rispetto dei tempi
Sul tema intermodalità
Qui parlo di un'azienda che è anche azionista siamo anche Trenitalia Tipper quindi abbiamo fatto una società del ferro in accordo con una regione che è stata lungimirante perché tutti gli investimenti nel ferroviario che oggi stanno dando dei risultati
Sono state pensate almeno
Dieci anni fa
La gara del ferroviario è stata fatta nel due mila e quindici per avere i mezzi e nel due mila e diciannove siamo la prima Regione in Italia che ha avuto la flotta rinnovata nel ferroviario con una Rete ferroviaria ormai totalmente elettrificata
Queste scelte vuol dire che queste scelte si fanno dieci anni prima per vedere i risultati perché quando si parla di mobilità infrastrutture dieci anni dopo
E anche su questo il sistema ferroviario metropolitano che è integrato col sistema ferroviario regionale è stato e si sta pensando anche di svilupparlo proprio in ottica di intermodalità colta con le altre forme di trasporto
è un lavoro impegnativo ovviamente però i dati ci sono gli investimenti li stiamo facendo in mezzo di stiamo presentando vuol dire che la gente cambia mestiere i nostri depositi oggi sono fatti di centraline elettriche
Di ricariche comporti un ente con con i pantografi sopra gli stiamo chiudendo adesso una cosa che solo cinque anni fa non si poteva fare
Digitalizzazione
Nome ha il nostro territorio ci abbiamo e il car sharing scusate parlando di mobilità una scelta che l'azienda ha fatto totalmente in autofinanziamento
Per
Fare l'integrazione modale perché aumenta sul bike sharing c'erano degli operatori nel territorio in grado di affrontare come come sapete funzionano nel territorio letta nel carcere di no non sull'elettrico
E quindi abbiamo deciso di investire sulle lettere con la nostra flotta corrente
E oggi anche delle moto è stata sviluppata già dal due mila diciotto e in questo momento parlando di Sciarrino biglietti la scelta che abbiamo fatto nel territorio è che siccome ci sono stati delle agevolazioni per lasciare in mobilità dal fondo nazionale abbiamo deciso che le agevolazioni vanno agli abbonati del trasporto pubblico che essendo abbonati di anche mensili e del trasporto pubblico
Possono avere il bonus fino a dieci Euro
Per il il Casciani in questo vuol dire lavorare di integrazione modale
Sulle digitalizzazione chiudo davvero
Il lavoro che è stato fatto iniziando dal due mila e diciotto ci ha portato a una piattaforma che si chiama Roger proprio con questo intento open data per tutte le informazioni pubbliche chiunque operatore può aver lì ma sulla parte del trasporto pubblico la vendetta
Dei biglietti eccetera è gestita direttamente non dati pervade alle aziende di trasporto perché non possono cedere il valore a qualcun altro tenete conto che quando c'era all'epoca degli sms alle compagnie telefoniche volevano sette per cento ma otto per cento
Per poterti fare quel servizio che tra l'altro non era neanche sicuro quindi c'è un tema di valore che ovviamente va tenuta su cui bisogna stare molto attenti oggi abbiamo trecento mila utenti
Sulla piattaforma Rogge che da tutto un tutor gratuito di informazioni e nel trasporto in tutta la regione consente di acquistare biglietti in tutta la regione ferro e gomma
E adesso con i finanziamenti che abbiamo ottenuto con attraverso la regione della dei fondi punti proprio sui tema masse vedremo come poterlo sviluppare però in ottica di sistema poi ci saranno le peculiarità territoriali ma non c'è dubbio che bisogna lavorare di di sistema quindi in questo caso semplicemente per dire che le linee che sono state tracciate trovano almeno nel nostro territorio già delle delle scelte fatte che spero possano portare dei risultati positivi anche se il tema del rapporto fa mobilità pubblica mobilità privata credo che rimanga un tema forte anche da noi
Presidente Gualtieri per questo intervento che ha fatto capire
Anche in una realtà come quella di Bologna dove le condizioni per praticare una città oltre l'automobile sono migliori che in altre situazioni di la realtà anche le contraddizioni che sono ancora presenti dopo la pandemia
Adesso passiamo a un tema che ovviamente è già stato presente ma lo affrontiamo in modo immagino più dettagliato che è poi l'argomento del volume del secondo volume di cui parliamo questa sera curato dal professor Kirke assieme a Luca Basile e a Michele Torsello le città impatto climatico zero anche qui partiamo da un dato di cronaca banalissimo i due mila ventitré
Si avvia ormai ad essere secondo tutti i dati l'anno più caldo mai registrata no
E chiudo ricordando un dato nell'estate due mila ventidue
In Italia e anche in Emilia Romagna e anche a Bologna
Era sparito il picco di mortalità che purtroppo c'era stato nel due mila venti due mila ventuno per la pandemia e c'è stato un picco di mortalità legata alle ondate di calore quindi questo tema del
Riscaldamento climatico non è un tema accademico un tema che impatta in modo informatico ormai anche sulle vite quotidiane e chiedere sottili appunto di parlarci di questo aspetto il volume ovviamente affronta le diverse dimensioni in cui una città
Poco meno conseguire questo obiettivo oggi parliamo di mobilità modo ridicola grazie professore grazie dell'introduzione magari dico solamente due parole per introdurmi io
Anche perché sono stato vissuto molto all'estero sono orientato proprio da poco da pochi anni da tre anni a Bologna e un passato vent'anni della mia vita a Bruxelles
Lavorando la commissione europea dove ero il responsabile vari
Livelli vari titoli su di delle attività di ricerca della commissione in campo ambientale e in particolare sui cambiamenti climatici mi sono o o anche rappresentato l'Unione Europea per molti anni e all'Inter government al padre non climate change cioè quelli gruppo che si occupa di produrre i rapporti scientifici sullo stato del clima da sul sull'andamento dei dei cambiamenti climatici il obbligo anche vissuto ho anche vissuto anche lavorato in parte in Norvegia dove ecco tuttora lavoro vado avanti indietro
Lo dico perché nella Norvegia rappresenta un po'un un elemento di di di teste per ricambi della mobilità
è il primo Paese che ha deciso di fare un cambio radicale
Della mobilità e di spingere sulla mobilità elettrica ed è un paese che ha delle
Degli aspetti molto interessanti io credo da da prendere in considerazione ma vengono a questo piccolo volume
Che io nella in questa slide che ho presentato ho messo insieme ad altri due volumi sempre pubblicati dal Mulino
Che sono questo tecnologie infrastrutture per una mobilità sostenibile pubblicato nel due mila ventidue nel due mila ventidue sempre cambiamenti climatici infrastrutture mobilità quello è stato il primo volume della serie perché perché io insieme ad altri siamo stati partenti un team di esperti che sono stati presi dalla da Enrico Giovannini ministro della mobilità e infrastrutture per la mobilità sostenibile e hanno lavorato insieme a lui per dire direi sei mesi otto otto mesi in tutto ma forse un po'di più quasi un anno
Molto molto intenso molto intenso e direi anche entusiasmante
Il questo volume in l'ultimo della serie è stato è stato un rapporto con la prima uscita è stata nelle in come un rapporto che è stato presentato da al ministro Giovannini il ventidue ottobre due mila ventidue quando lui ha dato le dimissioni
Il giorno delle sue dimissioni prima di dare le dimissioni ha voluto presentare questo volo questo volume come rapporto che poi è sparito dal dal sito delle del ministero e che quindi per farlo rivivere c'abbiamo
Lavorato tanto anche per aggiornarlo oltre a tutto e renderlo poi disponibile a tutti qual era la base di questo che Giovannini si era proposto come coordinatore
Di un'attività che a livello europeo è stata lanciata dal proprio dalla Group dalla dipartimento dal Direzione generale per la ricerca
E l'innovazione per la cosiddetta ammissione europea sulle città le città a impatto climatico zero queste sono cento citata che sono state selezionate a livello europeo
Che hanno deciso di anticipare il loro obiettivi di decarbonizzazione anticipando dal due mila e trenta e oltretutto non sono cento possono centodieci circa perché ci sono anche delle città dei paesi con cui l'Unione Europea lavora molto strettamente in particolare Norvegia Islanda le testate che fanno parte di quella
Io lo spiego
Gruppi economiche che che di fatto segue le attività della della dell'unione
E quindi anche Trondheim dove io lavoro punto con nel mio ruolo universitario
è una delle cento città cosiddette quindi si sta queste cento città naturalmente avevano già le nove città italiane sono qui ci stanno convertiti piccolo cabotaggio
Si parte da sono quasi tutte del nord si parla di Torino Milano
Padova Bologna Parma su
Bergamo stavo
Parlando del Nord se poi nel centro Firenze Prato e nel centro più in basso Roma
Ora cita su cui il voi magari pensate ma danno mamma mia acque come si fa a dei carbonizzata e Roma ecco e infatti
Lecita poi possono anche decidere di selezionare un'area un comparto della città a cui dedicare questo progetto
Però parliamo in generale noi abbiamo dovuto aiutare queste città partendo prima dai dati di base vedendo quali sono le emissioni quali cosa corrispondono le emissioni in questa città quali e su quali emissioni effettivamente loro possono fare
Un governo che possa dare anche dei risultati
E naturalmente questo mette in evidenza dato primario cioè che le attività su cui lecita possono veramente influire sono il riscaldamento degli edifici e i trasporti
Il resto fa parte di altre scelte che devono essere fatte più a livello complessivo perché la certamente non possono influire sugli sulle
Influenti sulle sulle emissioni del settore industriale che è per lo più portato avanti in zone che sono esterne alle città e poco influente naturalmente per la prospetto agricolo e poco influente
Anche per altre altre gestioni del delle emissioni però questa comunque sono due settori estremamente importante prima di tutto perché sono due settori quello dei riscaldamenti e quello degli edifici e quello dei Trasporti che non hanno avuto riduzioni delle emissioni negli ultimi anni
Ora nel al due mila e venti avevamo come obiettivo europeo scusate corso Monforte da avevamo convinto obiettivo europeo di arrivare a a un meno venti per cento rispetto al due mila al mille novecentonovanta
Ci si è arrivati l'Italia c'è arrivata ma c'è arrivata per un motivo banale
Cioè banale purtroppo c'è arrivata a dire quasi perché c'è stata una profonda deindustrializzazione del due mila in seguito alla crisi del due mila otto che è durata poi anche negli anni seguenti
E c'è stata oltretutto anche l'impatto del Covent che è stato comunque anche quelle in parte strutturale
Quindi questo
Siamo arrivati ad avere un nei a da toccare circa il meno venti per cento al due mila venti ma due mila tenteranno copie e quindi abbiamo un po'toccato anche nei dati
Ma questo era evidente soprattutto nel settore industriale e nel settore della produzione di energia laddove ormai le rinnovabili sono meno costose delle tradizionali dell'uso dei combustibili fossili per cui e questo mette in evidenza un fatto
Secondo estremamente importante e cioè che l'Italia quello che ha mancato tutti gli ultimi anni e che sta mancando tuttora è nella fase delle politiche attive verso la la riduzione delle emissioni
Non ci sono politiche attive di fatto sui trasporti non ci sono politica da questo dove ci sono politiche attive importanti diciamo sui trasporti non ci sono politiche attive importanti
Sui riscaldamenti o su altre cose di questo genere
L'unica politica attiva e che sono state poi molto ridotte sono state il primo piano energetico
Primo chiave del Conto Energia del due mila dieci dodici così dal due mila dodici undici o dodici che ha avuto l'effetto di un loro esplosione del del fotovoltaico e del del
E di altre energie rinnovabili del vento e così via
Ma che poi ma avendo dato una quantità di sussidi straordinaria
E fuori misura in qualche modo perché ne stiamo tuttora pagando un po'il costo perché negli anni seguenti i governi che stanno poi preso Mariano i debiti creati all'ora hanno deciso di tagliare le cose per cui se tutto fermato
Noi dal due mila quattordici praticamente abbiamo una crescita delle rinnovabili che è quasi piatta
E dobbiamo arrivare a dei livelli perché abbiam preso degli impegni a livello internazionale abbiamo una legge europea sul clima
Non vorrei che nessuno conosce e nessuno Sancho pochissimi sanno che questa legge europea dice che noi dobbiamo abbiamo un impegno vincolante di arrivare lo zero netto di emissioni al due mila e cinquanta attraverso un meno cinquantacinque per cento al due mila e trenta
Dato europeo che però ogni ogni paese naturalmente ha una sua declinazione ha una sua ha dei suoi target
Il settore dei trasporti è cresciuto nelle missioni circa del tre per cento dal due mila dal mille novecentonovanta
Il settore dei riscaldamenti addirittura un po'di più
E questo e questo naturalmente è perché per per tanti motivi
Sono stati già detti quindi non è che mi ripeto molto devo ripetere molto ma siamo il Paese con più auto per abitante al in Europa abbiamo mille già abbiamo sette seicentosettantadue mezzi privati più cento e trenta credo motocicli
Per mille abitanti
Mentre il siamo secondi in realtà perché è il Lussemburgo ha mi ha un po'di più ma nel Lussemburgo qual è il punto che c'è il sono registrate
Quasi tutte le flotte aziendali d'Europa tant'è che l'età media delle auto in Lussemburgo di queste auto così tante in Lussemburgo è di due anni e mezzo
In Italia è di dodici anni e virgola ASS cinque virgola sei qualcosa del genere quindi una situazione veramente molto complicata
Dobbiamo sicuramente muoverci nei prossimi anni con politiche attive per ridurre la quantità di mezzi privati per ma anche per efficientare perché questo il dramma e che soprattutto nelle città acquistai enorme quantità di mezzi privati
Non sono solamente non non proprio non producono solamente emissioni di CO due
Ma producono inquinamento e ne producono tanto una quantità di inquinamento che crea morti anticipate in grande numero
Abbiamo il i trasporti producono il quaranta per cento degli ossidi di azoto
Estremamente pericolosi per producono delle percentuali a più basse per Apple deriso polveri sottili e per altri inquinanti tipo sostanze organiche che non siano metano e che queste ma queste sono quelle che vengono misurate queste sono quelle che vengono viste se ne producono poche vengono prodotte a livello respiratorio cioè noi lepre in le respiriamo appena emesse
Quelle che vengono prodotte dagli affluenti industriali dal dai camini anche dai camini delle città prendono strade molto diverse perché sono certo trovano spazio per nella circolazione dell'aria vengono diluite in un modo molto più quindi i trasporti sono effettivamente il problema principale per la questione del per per affrontare questioni di salute
La questione alla salute tra l'altro anche un recente lavoro della no scusate dicono al ultima cosa
Non ci sono solo quelli inquinanti perché le polveri sottili vengono misurate fino al due gennaio due punto cinque PM due punto cinque Solo due punto cinque micron
Non non vengono misurate quelle più piccole
Allora gli ultimi motori motori più efficienti prodotti oggi euro sei
In particolare quelli a benzina
Sono molto efficienti nel non produrre pm due dieci o due punto cinque
Piccolo particolare che producono un'enorme quantità di micropolveri di polveri che non sono quantificate
Non sono misurati e non sono dentro nessuno standard perché non c'è ancora un un metodo per farlo e queste sono quelle che entrano direttamente in circolazione
Che che passano le barriere al vero alveolari dei polmoni e che entrano in circolo
Un recente rapporto di un gruppo di scienziati italiani molto bravi ha messo in evidenza come ci sia ormai un evidente rapporto
In particolare tra qualità dell'aria e tumori in Italia questo è Dante nere molto presente
Il costo di questo è gigantesco prima Volinia ha parlato del costo dell'incidentalità stradale
Ma il costo della delle morti pre mature de TV delle ore perse
Di delle aree di lavoro perse del del costo per i sistemi sanitari è stato calcolato da un rapporto che ha valutato tanti fattori e le ha fatto una classifica delle delle città europee di queste già perché ce l'ho questa
Ecco di queste dieci città che ha messo ventottenne cinque sono italiana
Milano Padova Venezia Brescia Torino
Tutte con costi costi per persona
Per per l'assoluta superiori ai due mila euro all'anno
Il rapporto tra stato scritto due o tre anni fa tre anni fa
A a Milano si arriva a due mila ottocento euro a persona come costo calcolato per il sistema sanitari e per il costo sociale
Ma questo non è un'esagerazione se voi andate a vedere quello che ha pubblicato il ministero dell'Ambiente pochi giorni fa pochi forse poche settimane fa ha pubblicato l'aggiornamento del catalogo dei sussidi ambientalmente danno così ambientalmente favorevoli
In cui c'è anche una stima del costo sociale medio dell'inquinamento atto mosse ricco e nella teca del due mila dieci due mila diciannove il ministero che sicuramente non è di quelli che punta a mettere in evidenza numeri molto grossi parla di circa dodici miliardi all'anno
Una mezza legge finanziaria
Attribuibile all'inquinamento atmosferico dovuto ai trasporti che corrisponde al venticinque per cento circa del costo sociale di tutto l'inquinamento dell'aria da tutte le fonti che che loro propongono allora
L'Europa ha deciso di abbassare i limiti dell'inquinamento atmosferico e si sta discutendo di quale sarà poi questi nuovi limiti ma l'Italia è già in procedura d'infrazione
E quindi anche questo ci costerà dei soldi perché vorrà dire pagare delle penali se non si mettono in atti dello spettro politiche attive che limitino la l'entrata nelle città che limitino il il cioè c'entra a fare bisogna mettere in campo dei sistemi di protezione ma soprattutto bisogna anche fare dare degli incentivi io sono molto poco poco in accordo su questo con quanto diceva prima sul rapporto il rapporto del di Martinelli
Bisogna anche dare incentivi per far passare alla mobilità elettrica quelli che vogliono passare la vita e l'etica con naturalmente degli incentivi intelligenti degli incentivi intelligenti che incentivino anche la riduzione dare incentivi particolari a chi passa da due auto perché molte famiglie oggi alle due auto intere famiglie
Da chi passa da due auto a una auto ma facendo sistemi di di DR prego di
De dei sistemi intelligenti purtroppo questi sistemi ho partecipato la per lavorando dal ministero alla distesi inizio ore di quelli che sono stati gli attori quelli che sono come vi erano gli attuali
Su sistemi di su cui si in cui ho visto delle cose veramente indicibili
Cioè capi di gabinetto che chiamavano a chiedere ma quant'è che quanto costa la FIAT elettrica trentacinque mila allora mettiamo il limite di trentacinque mila euro alla al supporto la il sussidio
Per un'auto elettrica sono delle cose che hanno a che fare con un modo di vedere le cose totalmente folle perché quello che era importante all'inizio del processo
Diamo di di elettrificazione
Sapere benissimo che è chiaro all'Init
Sito con un costo in che marginalmente maggiore delle auto elettriche rispetto ad altri le verranno prese più da persone che hanno una disponibilità economica ma questo cos'è creerà creerà presto un mercato dell'usato che permetterà anche di dare accesso ad altri utenti
Bisogna saper pensare in modo sistemico e poi c'è anche da questa da da comprendere
Una questione di tipo di informazione e di formazione ora Giada due anni dal due o tre anni
L'auto elettrica soprattutto per utilizzi superiori a un certo numero di chilometri all'anno Bacci ma dico numeri piccoli e quindici mila chilometri all'anno che più o meno del del valore medio ha un costo totale di possesso che inferiore o uguale a quello di un'auto tradizionale ma ha poi un altro vantaggio
Che non è conteggiato
Che l'auto tradizionale inquilina pesantemente e però porta quei costi
L'auto elettrica no perché di fatto certamente a un po'di emissioni di particelle perché qualche frenata la fama ma di solito frena con il motore quindi Farina molto meno
A un po'di emissione di particelle dai pneumatici certo sono un po'più pesante e così via ma non sono le le particelle dei pneumatici quelle pericolose per la salute quelle pericolose sono quelle della combustione
Che derivano dalla combustione
E poi non è
E è falso che l'auto elettrica inquini di più perché facendo l'elettricità bisogna poi produrre allora abbiamo sono stati fatti studi sul costo sul Larissa di Life Cycle Assessment
Che hanno messo in evidenza come in Italia con l'NRG mix italiano
Siamo al cinquanta per cento del dell'impatto ambientale rispetto alla costruzione di una di un autore tradizionale punto finisco
Quindi
Quindi bisogna uscire da queste
E bisogna
Va be'sì arrivando ad una sintesi chiaramente
Qui non abbiamo parlato solo i trasporti perché però questa sera ne abbiamo parlo mi se ne parla di più
C'è tutta la parte Rispetto nega che riguarda le le abitazioni che è molto interessante e io credo che che sia ed è un tema simile in quanto anche nelle abitazioni
L'utilizzo delle caldaie deve finire delle caldaie a gas deve finire presto deve si deve anche lì passare all'elettrificazione attraverso il pompe di calore
E e anche in questo caso c'è un problema di mancanza di informazioni e di disinformazione perché le pompe di calore sono molto più efficienti delle delle caldaie tradizionali
Ma chiaramente hanno delle caratteristiche tecniche differenti hanno la problematica di installazione differente costano di più l'installazione ma rendono poi e molto più efficiente l'utilizzo quindi siamo più o meno la stessa situazione in cui bisogna saper valutare le cose per il costo nel tempo non il costo di accesso il per cui si deve anche nei ricordi futuro e questo è uno dei temi su cui conclude poi questo questo rapporto guardando alle questioni degli Investimenti
E che si deve riuscire a a a a creare delle delle condizioni per sistemi di supporto agli investimenti che non siano però di sussidi perché di fare questa pioggia di sussidi a cui l'Italia abituata aperto solamente voragini il debito pubblico
Non è pensabile che noi potremmo arrivare in fondo facendo solamente debito
Laddove noi dobbiamo fare delle scelte di investimento che hanno un valore non c'è bisogno che ci sia il suicidio ma colmiamo il gatto colmiamo il gatto e la diamo un supporto che permettano so di garantire un investimento di garantire un prestito bancario
Per famiglie che non hanno garanzie loro per poter perché comunque questi costi del sistemi di di riscaldamento si ripagano nel tempo
Quindi questo anche incita alla creazione di quello che Draghi chiamava un debito buono
Che è proprio il contrario di un
Debito pubblico che può portare questo Paese possibile speriamo di Roma può portarlo veramente alla rovina
Grazie scusate
Diamo
Serata che ovviamente anche un
Grande facile complessità
Valentino che oggi io ho lavorato come e propone come prego Assessore a Mobilità è sempre stato un mestiere affascinante complesso movimento mai come in questo periodo quindi grazie a Valentina
Per quello che sta facendo per la città Massimo l'amministrazione ascoltiamo
In un momento dove le connessioni tra il tema della mobilità un ripensamento della formula vanno
Evidente
Grazie grazie a tutti e grazie per l'invito allora io ho il compito di parlante l'ultima qui devo essere sintetica possibilmente tirare un po'le infilava fra le molte cose che sono state dette non sarà facile perché gli interventi di chi mi ha preceduto sono stati molto densi e ricchi di spunti ma d'altra parte il tema in sé ha una grandissima complessità il professor Thiene che però ci ha già detto bene perché lavorare sulla mobilità significa lavorare su un settore strategico rispetto al tema dell'impatto climatico zero uno
A me piace vedere la forse perché ho bisogno tutti i giorni di auto convincermi una volta per sostenere il ruolo complicato dell'assessore alla mobilità
Mi piace vedere questo compito
Anche un po'dal punto di vista della del decisore pubblico perché settore strategico rispetto ad esempio anche a tutto il settore della edilizia e a tutto questo mondo molto più ampio che riguarda no i diciamo le le utenze domestiche
L'efficientamento e così via perché nella mobilità nonostante siamo in un Paese dove le politiche attive importanti e sono sempre un po'deficitarie difficili però nella mobilità si può fare intervento pubblico lo possono fare anche le città si può lavorare sulle infrastrutture si può lavorare sulle regole quindi c'è in qualche modo una leva ad agire ci sono più lieve ed agire
Nelle mani di chi amministra la città in questo periodo in particolare perché ci sono tanti finanziamenti quindi diciamo che anche un po'a prescindere da quelli che sono orientamenti di di livello più generale la città può fare può lavorare sulla sua mobilità ovviamente in modo anche coordinato fra tutti gli attori qui ce n'è uno importantissimo al tavolo con me
Si può lavorare sulle infrastrutture dicevo sulle regole e in questo modo anche lavorare per provare a cambiare un po'le abitudini in qualche modo a disseminare una diversa cultura della mobilità che poi i entra nella nell'alveo più ampio di una cultura se volete della della sostenibilità quindi provare ad essere quello che si diceva prima una Smart Community
Sì provarci
Ogni città
Deve trovare la sua strada in questo è utile conoscere modelli conoscere l'esperienza altrui i rapporti cercano sempre di fare sintesi
E anche di raccontare delle tendenze generali questo lo trovate nella nel rapporto di urbanità ad esempio però ogni città deve trovare la propria strada ce lo spiegava bene prima anche la presidente Gualtieri nel senso che quello che va bene per una grande città metropolitana che a un certo tipo di infrastruttura di trasporto eh già difficilmente applicabile in una realtà media medio grande come Bologna ancora meno lo è
Se ragioniamo del sistema della mobilità in a città medio-piccole o in territori dove c'è una forte diffusione dispersione insediativa
Quindi ognuno deve trovare dentro i modelli il proprio orientamento e le proprie strategie una propria Scelta di politiche in una logica generale che abbiamo detto post Cavarra vuol dire la città oltre l'automobile non la città contro l'automobile questo ci tengo a dirlo perché molte delle cose che facciamo oggi sono viste qui a Bologna per lo meno in termini fortemente polarizzante il partito dei ciclisti contro il partito degli automobilisti o il trasporto pubblico contro l'auto privata
Allora ognuno di noi quando si alza la mattina comincia a muoversi la mobilità è una dimensione totalizzante della vita delle persone e mentre si muove può essere pedoni ciclista automobilista
Mamma con bambini in macchina o persona che usa il trasporto pubblico cena anche nell'arco delle ventiquattro ore si fanno esperienze differenti
Quindi non dobbiamo vedere il lavoro sulla mobilità come un lavoro che contrappone categorie ognuno di noi può essere in momenti diversi una differente categoria se vogliamo partire dall'utente dobbiamo però cercare di capire come orientare l'utente modo che scelga il mezzo di trasporto più convincente a seconda di quello che deve fare
Perché dico questo perché i piani urbani della mobilità sostenibile di cui tante città sono dotate il Bologna non fa eccezione partono generalmente da un monitoraggio da una conoscenza statistica di quelli che sono gli spostamenti che le persone continuano dentro la città
Ed evidenziano quasi tutti che una gran parte degli spostamenti un numero importante che può essere cinquanta per cento più nell'arco di una giornata inferiori a sono inferiori a cinque chilometri
E vengono fatti quasi tutti con l'auto se poi andiamo a vedere il segmento degli spostamenti che sono inferiori a un chilometro vediamo che anche qui il mezzo prevalente di spostamento scelto e l'auto
Allora che cosa significa questo che se vogliamo davvero cambiare andare in quella direzione di transizione di cui stiamo parlando
La prima cosa da fare era zonale sugli spostamenti che facciamo e di evitare di usare l'auto in quei segmenti di spostamento
Che sono quelli più facilmente aggredibili questo ovviamente non vuol dire che tutti devono smettere andare in auto ci sarà qualcuno che è costretto a usare l'auto anche per fare cinquecento metri perché magari è portatore di una condizione molto particolare
Però se cominciamo ad abbattere questa quota di spostamenti possiamo sicuramente raggiungere una maggiore sostenibilità un maggiore equilibrio della mobilità nella città
Un maggiore equilibrio che poiché si può anche raggiungere aggiornando il parco veicolare come si diceva e quindi a fare facendo in modo che comunque i veicoli circolanti abbiano una differente performances dal punto di vista ambientale da questo punto di vista vi posso dire che Bologna è messa abbastanza bene
Guardo bovini perché lui il re dei numeri e delle statistiche però è la una delle città che ha il più basso tasso di motorizzazione cioè il numero di auto per mille abitanti nelle città metropolitane credo sia la quartultima sotto Bologna c'è soltanto Milano che comunque adottata
Di una rete metropolitana importante Genova e Venezia dove notoriamente il tasso di motorizzazione un po'diverso quindi devo dire siamo messi bene e in più abbiamo anche uno dei tassi piccola di dei dei dei parchi veicolari più aggiornati perché da molto tempo abbiamo fatto incentivi un sistema locale di incentivi importante sulla mobili sulla sostenibilità diciamo quindi incentiva le auto elettriche agli ibridi
ZTL ambientale nel centro storico queste politiche hanno prodotto un significativo rinnovamento del parco veicolare e ancora adesso
Con la ZTL ambientali sul centro storico ad esempio diamo bonus mobilità chi rinuncia all'auto sei appunto si trova a dover rottamare l'auto quindi stiamo facendo molte cose per ridurre il numero di auto che ripeto non è guerra l'auto è riequilibrio del modo in cui tutti dobbiamo muoverci nello spazio pubblico lo spazio pubblico un bene infinito
Ma rinnovabile nove speriamo proprio di sia anche se finito e quindi dobbiamo raggiungere nello spazio pubblico un diverso equilibrio vuol dire
Strade che possono essere condivise da chi va in auto da chi usa il trasporto pubblico da pedoni e da ciclisti questa visione una visione che contempera la possibilità di fare maggiore attività fisica quindi di fare qualcosa che fa bene alla salute di tutti visto che abbiamo parlato tantissimo dei costi sociali dell'inquinamento dei costi sociali dell'incidentalità
Sicuramente ha una visione che va a vantaggio di una città più pulita quindi a vantaggio dell'ambiente
Ma anche della sicurezza perché condivide lo spazio stradale a una velocità media più bassa significa anche mettere in sicurezza le strade e coloro che tutti i giorni che abitano e le percorrono è quella filosofia che stiamo cercando di diffondere ai cittadini attraverso l'idea della città trenta Marazzita trenta non è semplicemente un limite di velocità e tutto questo cioè l'idea di una visione complessiva della mobilità sostenibile
In questa visione ci stanno anche molte altre cose che sono state evocate ad esempio a mio modo di vedere
Lo sharing è un servizio importantissimo che andrebbe sostenuto sostenuto ovviamente non lo può fare la città da sola abbiamo visto con un progetto che si chiamava Pollicino dove siamo andati a vedere
è un progetto del del ministero Minus e anche del ministro dell'Ambiente mi sembra che era grammi
Coordinato dei due ministeri e Bologna fatto da città pilota insieme a chi per insieme al Comune abbiamo monitorato le abitudini di mobilità di tanti bolognesi abbiamo visto che tendenzialmente chi alle abitudini più sostenibili usa una combinazione
Di mezzi di trasporto nella sua giornata quindi passa dal ferro quindi dal treno al trasporto pubblico alla bicicletta allo sharing cioè chi è abituato a questo usa tutte le opportunità proprio perché si pone il tema di come che cosa è più conveniente che io faccia adesso che è un tema cruciale nel modo di muoversi nella città
Tutto questo tutto questo è complicato è un percorso un percorso che noi stiamo facendo come amministrazione non da oggi perché nello scorso mandato ad esempio è stato fatto il Punzo sono state poste le basi di tutti i finanziamenti
Che oggi ci permettono di realizzare due linee tramviarie
Ma anche di di tanti altri lavori sulle infrastrutture della città
Ancora prima quando si era la Silvia Giannini che vedo laggiù in fondo sono stati avviati tutti i temi nonché raccontavo anche sugli incentivi eccetera quindi è un percorso lungo serve continuità
La continuità è un elemento fondamentale per qualsiasi ragionamento politico i Progetti e le opere si ereditano e si devono continuare
Qualcuno prima diceva dieci anni prima per dieci anni dopo quindi questo è o se siamo seri dobbiamo riconoscere che è così
Serve sostegno serve un grande sostegno a livello nazionale e regionali non solo sulle infrastrutture dove adesso ci sono tanti soldi quando avremo ultimato le infrastrutture avremo bisogno di tantissimi soldi per i servizi
Ne abbiamo bisogno già ora Lele rifinanziamento del trasporto pubblico locale di questo governo è ridicolo credo che non copre nemmeno i costi dell'inflazione
Non c'è più sostegno al mobility management che era invece nel una delle priorità del governo precedente e questo è un tema importantissimo perché significa pagare insomma sostenere la mobilità aziendale la mobilità scolastica come aveva in mente il ministro Giovannini questa cosa caduta nel vuoto appunto dicevo ci potrebbe essere un sostegno al car sharing a che non è mai stato messo a fuoco
Così bene come un segmento complessivo quindi serve
Una lungimiranza che va al di là delle città le città possono e già fanno politiche attive
C'è bisogno di questa coerenza generale c'è bisogno di pensare in modo sistemico
Perché la mobilità ci riguarda tutti davvero io mi fermo qui ne avrei da dire se volete anche dopo
Grazie anche Valentina e soprattutto grazie a voi per l'interesse con cui avete seguito questo dibattito che ovviamente affronta questioni fondamentali non solo dell'Italia citava anche delle nostre vite personali grazie ancora e buona sera