"La riforma del sistema previdenziale"

Spalletti visto dagli invito dal coordinamento delle donne del PDS
E dalla Sinistra giovanile sul tema oggi cruciale c'è all'ordine del giorno che la riforma delle pensioni
Diamo inizio alla dibattito con l'introduzione di Francesca Izzo
Quando abbiamo pensato quando abbiamo tentato di organizzare questo incontro circa un mese fa era grande l'incertezza su quale sarebbe stato il clima il quadro in cui si sarebbe svolto per l'esito ancora coperto dello scontro durissimo che opponeva il Governo ai sindacati e alle opposizione in Parlamento riguardo al cosiddetto stralcio della riforma della previdenza dalla Finanziaria
Con l'accordo siglato equini vicende non solo è stato ottenuto un risultato positivo sui puntini neri
Ma sia riaffermata una delle condizioni delle regole essenziale in una democrazia che si rispetti
Il riconoscimento dell'avversario contro la logica della prevaricazione
Ed inoltre che è stato reso finalmente possibile discutere e decidere liberi dal ricatto dell'approvazione della manovra finanziaria dei progetti organici
Dalla prova di forza che il Governo o meglio una sua parte
E settori del mondo imprenditoriale
Per antica miopia corporativa intendevano usare per ridurre all'angolo i sindacati e le opposizioni e colpire in modo irreversibile la stessa possibilità di riformare e quindi ridare vitalità al sistema pubblico di guerra escono invece rafforzati sia i sindacati che le porte di opposizione come provano anche gli ultimi test elettorali
I quali e la distinzione dei loro uomini si candidano ad essere protagonisti autorevoli di una stagione riformatrice
Di un nuovo patto sociale adeguato alle inedite trasformazioni che attraversa onore nostre società sviluppate
Non è un caso dunque che allo stato l'unica proposta di riforma della previdenza organica e rigorosa sia quella presentata dai progressisti
E quindi si riveli del tutto infondata una delle più ricondurre il il e ormai noiosi accusa che si rivolgono al signor quella di mancare di un programma di riforma credibile e coerente e di nutrirsi di spirito protestatari o al più ed educativo
Una proposta c'è
E di questa si discuta feriali
Senza nascondersi come pure in questi giorni hanno fatto alcuni opinionisti illustri economisti
Dietro sospetti e allarmismi su una presunta volontà di rinviare di non decidere che accuserebbe opposizione sindacati e componenti governativa
I progressisti non intendono farmi Pinna consapevoli come solo come sono che solo innovando strutturalmente i meccanismi di finanziamento ed erogazione delle prestazioni del welfare sia possibile salvaguardarne la funzione di sviluppo EP riequilibrio del mercato
Con l'incontro di oggi il Partito democratico della sinistra vuole aprire un pubblico confronto con specialisti ed opinione pubblica coinvolgendo l'arco più ampio di forte e democratica
Sulle idee i principi le finalità oltre che s'intende le concrete soluzioni adottate che sostengono il progetto di riforma previdenziale
Il quale si presenta come uno dei bilanci di un più vasto disegno di ridefinizione delle politiche riguarda
Ed è sull'andatura vitali rinvio che vorrei spendere qualche parola
Anche se naturalmente saranno le relazioni a fornire elementi analitici e propositivi preciso
Cercando appunto di dare conto anche delle ragioni che hanno spinto il coordinamento delle donne del PDS e la Sinistra giovanile a promuovere questo incontro
Cosa che di primo acchito
Come già mi è capitato di constatare può risultare insolita se dunque più
Il punto è che in queste firme
C'è il segno di uno profonda innovazione culturale che riguarda sia l'impianto riformatore sotteso al Progetto sia la prospettiva politica elaborate per le donne del PPE
Per la prima volta a nostro avviso in una proposta di riforma viene destinato un posto e un rilievo centrale alla questione dell'allargamento dei confini della cittadinanza sociale alle donne e ai giovani
Ritenendo che l'attuale loro esclusione o marginalità sia il sintomo della crisi del welfare dinanzi ai cambiamenti
Nel Progetto le donne compaiono non più come il settore pericolose socialmente marginale Almansi vota assistere può tutelare ma come una componente centrale della società la cui presenza impone la riduzione modelli di riferimento per le politiche di regolazione sociale
E questo respiro ampio e insieme calato nella concreti
Nel quale si avverte l'eco del lavorio critico dell'artista cultura delle procure
Che ha appunto proprio questo respiro ha interessato il coordinamento per le donne
Tanto più che appunto anche noi consideriamo che una stagione una per tanti versi ricca di straordinari cambiamenti ma segnata prevalentemente da quello che io chiamo rivendicazionismo sindacalismo femminile si è chiusa
E che la nuova frontiera su cui si gioca il protagonismo delle donne sia quello della capacità di proporre da un autonomo punto di vista politiche valide per tutti
Uomini e donne insomma di proporre universalismo più ricco è alto perché rispetto ed inclusivo di entrambi i sessi
Dunque ciò che mi preme sottolineare è che l'esigenza espresse nella proposta di procedere ad una riforma strutturale e non semplici aggiustamenti dello statu quo non sia presente solo con i molti commenti pure si è letto
L'obiettivo cento rilevanti di riequilibrare i rapporti tra finanziamento e prestazioni facendosi carico dei vincoli di compatibilità del sistema previdenziale ma sia presente l'idea di riformare il welfare facendoli entrare dalla porta principale
Quelle figure che ne sono ai margini onesto descrive
I piani della cittadinanza sociale che sono alla base della costruzione dei guai per postbellici riflettono i bisogni e i rischi dell'operaio industriali tipo di sesso maschile
I quali si possono ricondurre a due sul un po'quello della famiglia modelli nella quale all'uomo che lavora stabilmente si affianca una moglie che accudisce Raffaele e due quello del ciclo di vita ordina standardizzato prevedibile che concentra l'intervento del welfare ai due estremi della vita del lavoratore istruzioni e Pizio
Questo tipo di guerra fordista sta perdendo quota perché la forza lavoro è sempre meno industriale e sempre più impiegata nei servizi e nell'amministrazione
E si tratta di una forza lavoro eterogenea differenziate immobile anche e soprattutto a causa dell'ingresso delle donne nel mercato del lavoro
Come scrive spiegando Franco la nostra famiglia conosce una rivoluzione
E il ciclo di vita convenzionale dell'atto dell'uomo e della donna riguarda una parte via via decrescente della popolazione
La donna tipo non è più una casalinga e la carriera dell'uomo e sempre nello stabile uniforme e brevi
Insomma non è più possibile prescindere da un dato che sta sconvolgendo tutti i precedenti assetti
La fine della segregazione femminile e della separazione delle stelle domestica e sociale con la scomparsa del prigioniero della figura del maschio capo famiglia
E riguardo a questi mutamenti che occorre una radicale innovazione culturale se si vuole dare un futuro al web
Beniamino Andrea in un lucido e acuto commento alla conferenza stampa
Di presentazione della proposta dei progressisti ha parlato del passaggio che in essa di sarebbe dalla tradizione socialdemocratica propria della sinistra a quella liberaldemocratica se vi coglie nel segno per quanto concerne l'abbandono della cultura delle grandi istituzioni corporale del welfare fordista
Non mi pare che sia nel giusto nell'indicarne poi l'approdo liberaldemocratico
Termine per la verità stiracchiata da tutte le parti e poco connotativo almeno qui da noi in Italia
La centralità dell'individuo responsabile della sua vita e delle sue scelte ma insieme in redazione e solidale con gli altri eccetto un punto qualificante del
Ma mi pare difficilmente declinabile entro le classiche categorie liberaldemocratici non foss'altro perché questo paradigma sarebbe inservibile atta riforma ai mutamenti dei rapporti tra i sessi
Se si vuole procedere sulla via dell'equità per tutti uomini e donne oltre che
Per vecchie e nuove generazioni occorre riconoscere che il mondo comune e abitato da due sesti che sono uguali nati Fiore
Questa proposta di riforma comincia a prenderne atto e a riconsiderare il patto che fonda la cittadinanza sociale tenendo conto che ci sono anche le cittadine come soggetti autonomi e responsabili
E che la loro presenza non è qualcosa che si aggiunga all'insistente lasciandone immutate e immutati i presupposti e finalità
Vorrei aggiungere in conclusione che se l'impresa a cui siamo confrontati riguarda come pare la contrattazione di un nuovo patto di cittadinanza non può essere una sola parte né tanto meno un solo partito a farsene carico
Questo è il compito che richiede la partecipazione di tutti i contraenti e la collaborazione di tutte le forze democratiche
Parole Nicola Zingaretti coordinatore della sinistra
Se aggiungiamo
Bene tra gli avvenimenti che negli ultimi mesi hanno visto protagonisti i giovani potremmo scoprire con facilità quanto alla base delle mobilitazioni o all'opposto forme estreme di disagio marginalità che si espone che spesso sfociano nella violenza ci sia spesso una radice comune
Mi riferisco a una forma permanente direi strutturale di insicurezza rispetto al futuro però mai coinvolge campate delle giovani generazioni
Indicatori di queste insicurezze di incertezza sono diversi più volte analizzati e non credo sia questa l'occasione per un ennesimo approfondimento questa soluzione ci serve però per avere chiaro lo scenario e su questo vorrei soffermarmi in questa mia bella introduzione
Lo scenario dicevo nel quale questa proposta di riforma del sistema previdenziale viene avanzata per quanto riguarda i giovani e per cogliere quindi elemento di novità che c'è diceva prima Francesca Izzo
E il voler destinare a questo tema un posto centrale nell'analisi e nella proposta della sinistra
Partiamo da un vanto
Se si fa eccezione per il tema della formazione in questo campo con tutti i limiti ritardi che conosciamo l'azione dei governi che si sono succeduti alla guida del Paese nei confronti dei giovani si è limitata sostanzialmente fino ad ora ad interventi in due campi la marginalità nel campo dei servizi sociali e la criminalità giovanile nel campo dell'ordine pubblico su questo è praticamente solo su questo nel corso degli anni si è incentrato il dibattito se in molti paesi europei partendo dall'assunzioni che le giovani generazioni sono una risorsa fondamentale
Per lo sviluppo sociale ed economico di una società si sono poi sviluppate politiche di stimolo e sostegno su molti campi in Italia siamo praticamente al deserto mentre a un disinteresse strutturale reso chiaro credo almeno tre esempi
Il primo riguarda il tema della partecipazione della democrazia ad eccezione di alcune esperienze locali in alcuni comuni ed escludendo i precari strumenti di rappresentanza studentesca nelle scuole e nelle università
In Italia non esiste alcuna forma certa di rappresentanza giovanile
Forum consigli dei giovani organismi di coordinamento dell'associazionismo giovanile si sono praticamente in tutti i paesi europei sono parte integrante del funzionamento di quelle democrazie da noi sono ripeto forme opportunità assolutamente sconosciute inoltre c'è da dire che il processo di riforme istituzionali in atto
Puntando decisamente verso un sistema maggioritario sistema che sacrifica il tema della rappresentanza a scapito di indicazione di governo aggravare ancora di più questo deficit
In secondo luogo non esiste e non a caso a questo punto un'iniziativa stretti una strategia di politiche sociali rivolte ai giovani diritto alla casa al diritto alla salute o potremmo dire diritto a poter uscire dalla famiglia
In Italia esiste un ministero della famiglia ma si occupa peraltro Marianne solo delle famiglie che già esiste in Svezia ma anche in molti paesi europei per far fronte al continuo decremento del tasso di natalità la legislazione sociale prevede una serie di interventi di facilitazioni di sostegno agli incentivi rivolti specificatamente al sostegno delle giovani coppie
E non credo anche se in Italia tutto ciò non si è contemplato questo sia dovuto solo a un problema di assenso scarsezza di risorse c'è ripeto un problema più di fondo di rimozione di una questione e infine anche il dibattito legato alle modifiche del mercato del lavoro è incentrato sulla necessità di andare comunque alla diversificazione delle forme contrattuali pochi però si pongono il problema di capire come in questo processo possano essere tutelati alcuni diritti elementari che le generazioni passate erano garantite noi proprio su questo tra l'altro stiamo lavorando insieme a un ampio cartello di associazioni giovanile cattoliche
Per una nuova Carta dei diritti per il lavoro che cambia gole me come elemento di proposte iniziativa su queste tematiche e che presenteremo nelle prossime settimane
Voglio dire in sostanza anche in Italia
Ad una situazione economica che di per sé già rende incerto il futuro per tanti ragazzi e ragazze si aggiunge una latitanza totale di interventi mirati e coordinati per i giovani
Voglio dire che nel corso degli anni i processi decisionali orti formatori si sono sviluppati a prescindere senza pensare ignorando i diritti i bisogni delle generazioni future questo oggi pesa e incide in maniera drammatica non ci sembra superfluo allora dire che limitarsi a parlare di sole politiche giovanili come pure in passato abbiamo fatto ci sembra a questo punto sicuramente utile ma insufficiente
Pensiamo piuttosto a potremmo chiamarla politiche per il futuro
Cioè uno sforzo riformatore che sappia nella sua pratica assumere nei vari campi per quella che è una condizione giovanile alla quale da destra stiamo vedendo non sa dare risposte
Occorre rispondere quindi alla condizione giovanile non come se fosse un problema settoriale i giovani ma piuttosto come questione che si pone in modo trasversale rispetto ai grandi temi dello sviluppo della formazione e l'aspetto dello Stato dello Stato dell'organizzazione del mercato del lavoro della riforma del welfare
Pensiamo uno sforzo riformatore che dei giovani sappia vedere non sono i problemi poi di saggi ma anche le potenzialità e le risorse e sappiamo quanto il movimento democratico la sinistra il sindacato non sempre sono stati sensibili a questo denuncia anzi a volte si è preferita la sarda di tutelare chi si organizza venendo meno a una visione una funzione generale ma allora ecco che ho concluso il valore e il senso di un momento di confronto e proposta come questo il tema previdenziale un terreno di sfida che non è possibile di muovere in questo quarto è un dato oggettivo che nel corso degli anni le modifiche apportate l'articolazione dello Stato sociale non hanno tenuto in minima considerazioni le ricadute che tali modifiche potevano avere nei confronti delle giovani non si è capito a sufficienza che la questione dello Stato sociale e della sua probabile sopravvivenza investe non solo il problema della spesa pubblica e del rapporto fra diversi gruppi sociali sostenitori e beneficiari e i servizi del welfare ma anche e soprattutto i problemi caratteri della solidarietà che unisce le diverse fasce di età
Lo stato sociale oggi può esistere derogare i propri servizi anche perché si regge su un patto di solidarietà fra gli individui le diverse categorie di lavoratori ma appunto anche le diverse generazioni e fino a questo momento crediamo non si sia capito a sufficienza ma qui si innesta allora una proposta come quella che viene avanzata non si è capito a sufficienza che quel patto si può rompere se la politica continuerà a ridurre i propri orizzonti temporali senza proiettati nel futuro
E nella capacità di rinnovare questo patto allorché si deve inserire lo sforzo innovatore della sinistra e su questo si misura la sua capacità progettuale ma qui termina il mio compito nel segnalare quindi l'importanza di un appuntamento che almeno nelle ambizioni
Mosso vuole sovvertire un ordine di priorità che la politica con la P maiuscola di solito impone e perché ci permette di confrontarci nel merito di una proposta che rende chiare occhi agli argomenti più validi per un governo rigorose sette del Paese
Tra chi scommette nei giovani come una possibile risorsa per il futuro e chi invece anche responsabilmente punta l'esasperazione di conflitti nell'illusione di favorire forse determinati progetti politici e culturali e sociale
Credo sia
Utile cominciare a dire che questo tema della il tema della crisi dell'onda del Welfare State aspra assunto nel dibattito che si è approdato ormai da alcuni anni una caratteristica credo poveracci dal punto di vista culturale che politico una povertà che in alcuni casi ha toccato anche la sinistra
Tutta questa discussione ruppero votate intorno alla sostenibilità finanziaria del due fare un parametro assolutamente decisivo soprattutto in un Paese come l'Italia che ha un'indebita nient'un indebitamento pubblico così consistente
E tuttavia questo indicatore pur rilevantissimo non può essere l'unico per valutare la crisi del Welfare soprattutto non può essere l'unico per tracciare una strategia di riforma dell'Uefa
Ci sono almeno altri quattro aspetti che vanno tenuti in considerazione
L'efficienza e l'efficacia del dello spendere degli interventi Guelfa rispetto agli obiettivi che si sono prefissati
La coerenza con le caratteristiche del processo di accumulazione sostanzialmente e anche con il mercato del lavoro la coerenza rispetto all'evoluzione delle domande sociali dei cittadini
E in fondo ma non è l'ultimo la il punto dell'equità delle misure d'intervento ecco soltanto tenendo presenti tutti e quattro questi i parametri è possibile fornire umana una un'analisi seria della crisi del welfare è possibile affrontare in modo diciamo così efficace le relative strategie di cambiamento
Io mi concentrerò come appunto dal titolo della relazione sul tanto sul noto dei rapporti tra guelfi pare e nel mercato del lavoro
Cercando di affrontare questo tema rispondendo alle domande quali relazioni intercorrono tra nel sistema di guerra pare nel e mercato del lavoro e più in generale quello che utilizzando una terminologia introdotta nella letteratura economica dalla dall'approccio ore con l'azionista della scuola del sax se viene definito paradigma del piano economico cioè che relazioni inteso in intercorrono tra istituzioni sociali come in questo caso con le due pare e paradigma tecnico nomi pure soprattutto che poi diciamo la la domanda politicamente più rilevante
è possibile una riforma del Welfare rilevazione al paradigma da ecco economico di gente che non è più quello fordista ma è quello che alcuni hanno chiamato della tecnologia dell'informazione della coppia e della comunicazione queste sono le domande
Alle quali proverò brevemente a a una a rispondere appunto utilizzando quei riferimenti che dicevo prima innanzitutto da occorre almeno a grandi linee definire quello che quelli che sono le caratteristiche di un paradigma del economico sicuramente bisogna prendere in considerazione le risorse rilevanti dei processi nelle risorse prevalenti dei processi produttivi
Il grado di variabilità di parità della domanda li rapporto del di un paese di uno Stato nazionale rispetto all'integrazione al integrazioni all'integrazione economica e non solo sovranazionale
La natura dell'intervento dello stato delle cose nell'economia e in diciamo per finire le caratteristiche dello spettro della di di lavoro
La la prima tesi diciamo rispondendo alla prima domanda che avevo fatto che che voglio diciamo di sottolineare
è che esiste una relazione di interdipendenza fra le caratteristiche sociali insiste fra le caratteristiche un sistema di guerra fare e le caratteristiche paradigma dettero economico
Interdipendente non significa subalternità non significa che si rinuncia determinismo tecnologico significa che però non non si può prescindere da alcune delle caratteristiche che conformano il processo di accumulazione quindi diciamo da questo punto di vista certamente esiste per il web pare hanno sono stati elementi distintivi dei capitalismi nazionali tuttavia i sistemi di quel Purple vista
Avevano una avevo dei dei forti elementi in comune e come ha ricordato anche prima nella relazione
Francesca Izzo erano prenotati per il lavoratore maschio lavoratore occupato per tutta la vita nella stessa impresa dal ciclo di vita
Piatto e soltanto in quanto legati da vincoli di parentela con questo lavoratore maschio alcune figure le donne giovani hanno usufruito indirettamente quindi non avendo quindi di titolarità in prima persona
Delle degli istituti di due fare uno dei motivi per cui questo sistema Antigua il parente di un Krizia perché avrebbe mutato quel paradigma tecnico l'amico che che in qualche modo aveva convissuto e aveva informato la progettazione di quel sistema e per il paradigma da quello economico gabber che adesso abbiamo di fronte è sostanzialmente diverso
La la risorsa produttiva prevalente all'informazione
Non c'è più non ci sono più le coppie cronologie rigidezza da Zanchi non ci sono più merci ma se non ci sono più lavorato rimaste non ci sono più sedimenti uniformi nel mercato del lavoro lavoratore dipendente lavoratore indipendente
O lavoratore dipendente pubblico c'è quindi una una composizione della forza lavoro molto più visibilità e molto più frammentata aperta passaggi tra le varie vari segmenti del del mercato del mercato per lavoro è cambiato il contesto internazionale questo elemento fondamentale quindi non più un impiego una integrazione internazionale solo commerciale non integrazione internazionale produttivo con tutto quello che comporta
Questo in termini di necessità competitiva del Paese
Ecco intorno a questo a queste caratteristiche del nuovo queste caratteristiche del paradigma decano economico vigente occorre provare a misurarsi con la riforma dello stato sociale
Allora le la risposta a questo confronto a questa sfida per noi diamo non è solo positiva ma in qualche modo mette in evidenza le potenzialità può correre che possono avere istituti di sicurezza sociale riformati in relazione alle caratteristiche attuali del contesto
Tecnico ed economico
E su un punto particolare di questo contesto voglio voglio diciamo concentrarmi che quella delle caratteristiche del mercato del lavoro
Allora
è aumentata notevolmente quella che è stata chiamata la flessibilità è un Ada sia diciamo perché l'impresa domanda sempre più flessibilità
Nome in data in in alcuni casi come voi diciamo di dirò con come alcuni ricorda quelle che sono state fatte aumentata anche l'offerta di flessibilità c'è una parte di forza lavoro che disponibile antiche che in qualche modo chiede flessibilità nella propria la prova quello collocazione occupazionale ed è cambiata fortemente questa forza lavoro per la presenza massiccia delle donne è vero che in Italia
Rimane ancora basso il tasso di parte invia attività femminile al trenta per cento mentre nel nella media europea è del trentacinque per cento
Però è vero pure che è aumentato di circa cinque punti in dal dall'ottantuno al novantuno e soprattutto diciamo la nell'il l'impatto che questa presenza femminile del mercato del lavoro apportato è stato da una parte diciamo il una maggiore qualificazione al punto di vista formativo cioè le donne sono maggiormente più sono prevalentemente più istruite hanno un maggior numero di anni di istruzione il momento in cui entra sul mercato del lavoro rispetto agli uomini e dall'altra hanno portato delle esigenze qualitative che fino allora non erano presenti e da qui credo dopo nasce quel valore universale che può a vere il la la risposta a queste esigenze quindi non più un valore semplicemente di parte per affrontare una una una componente del mercato di lavoro ma un valore un valore generale
Alla alla situazione di flessibili la situazione di flessibilità sul mercato del lavoro è stata affrontata
Diciamo con diversi strumenti non solo il tradizionale part-time che pure è stato consistente ma tutta una serie di contratti che vanno dai contratti di collaborazione continuata continuativa ai contratti a termine contratti di prestazione per prestazione d'opera intellettuale
A acconto a quando contrattuali cosiddette atipiche di questo tipo ecco tutte queste forme contrattuali appunto tra le chiamate atipiche ma ormai assolutamente normali per la nostra generazione sono forme contrattuali che stanno all'esterno della città della
Ormai assediata della cittadinanza sociale
Cioè la cittadinanza sociale e non tutela non non tiene dentro queste forme queste forme contrattuali che come ora di Rorik diciamo prendendo a riferimento solo il lavoro part-time sono forme contrattuali che interessano prevalentemente le donne giovani generazioni do la ricerca che è stata fatta dal ministero del lavoro su un il il part-time
Da un si è visto che questo però questa tipologia contrattuale dall'ottantaquattro novantuno ha occupato circa un milione trecento mila lavoratori la maggior parte di questi erano giovani al di sotto di ventinove anni il settantacinque per cento del totale era costituito da donne
E questa questa percentuale fra sale all'ottantadue per cento nel momento in cui si prendono in considerazione i contratti trasformati cioè contratti a tempo io tempo in determinate a tempo pieno trasformati in contratti a tempo parziale
Un dato significativo il fatto che per il settantacinque per cento di questo totale la scelta è stata portata da motivazioni dall'azienda sostanzialmente da motivazioni di carattere i familiari
Però per il venticinque per cento è stato una scelta libera e questa percentuale quindi diciamo di scelta libera aumenteremmo nel nei case degli uomini ecco a mio avviso questi questi elementi questi dati assolutamente parziali perché si riferisca non compra un campione
Sicuramente non rappresentativo di tutta la quella popolazione
Lavorativa comunque sono estremamente importanti per per sottolineano alcuni elementi di tendenza e rispetta questi si misura la diciamo la riprogettazione dello stato sociale
Una riprogettazione e poi diciamo al momento in cui entreremo nel merito della proposta di legge che ci verrà presentata in particolare da dalla Pennacchi non può essere più pensata diciamo così a venderli a riferimento al grandi categorie di lavoratori omogenee ma deve essere prevista pensare in qualche modo rispetto
Alla irripetibile unicità del dell'individuo una
Una unicità che certamente deve tener conto della collocazione sociale della connotazione sessuale come come è stato detto prima ma che proprio diventare l'unità di riferimento per questa riprogettazione
Ecco io concludo sottolineando il prodotto tre tre punti
Sequestro del titoli il primo è che la nostra discussione le diciamo anche la questo questa difficile faticosa elaborazione non avviene diciamo così a voce firme incombono ad esempio referendum proposti dalla lega da Pannella che sarebbero veramente una distruzione delitti Princi delle principali conquiste sociali accumulate quarant'anni di storia repubblicana
Secondo punto questa ridefinizione lo stato sociale non può avere confini nazionali deve tener conto dis deve diciamo essere deve attraversare in quattro in qualche modo le barriere nazionali e devono imporsi stante era sociali internazionali deprimenti il gioco della competitività ci porta ci porta a fuori dalla del dalle dall'effettuazione proprio di certi interventi di riforma e terzo punto che non possiamo affrontare minacce mio avviso è fondamentale
Se permarrà per l'Italia una collocazione internazionale sul sulla scena economica internazionale
Che che sostanzialmente la porta competere con lei mi con le economie di Paesi in via di sviluppo che hanno un costo del lavoro che è pari a un decimo un ventesimo un trentesimo di quello che è in Italia
Non ci sarà riforma che tenga cioè se la collocazione del dell'Italia sullo scenario economica internazionale non sarà su questi su quelli settori ad alta capacità di innovazione che fanno della della ricerca dell'innovazione e della formazione l'elemento portante
Tutti questi nostri discorsi sulla riforma dello Stato sociale rischiano di rimanere delle dissertazioni diciamo così magari piacevoli però sostanzialmente
Muti dal punto di vista politico
La Panucci
Vengono
Comunque
Abbiamo dei problemi
Diamo dei grandi
Diamo qui sotto
Io direi una cattiva distribuzione del lavoro
Lo sappiamo adesso non voglio dire cose banali ma l'aver
Davvero ascoltato vedi grazie che mi hanno preceduto
Significa anche non sono sottolineato le difficoltà di inserimento lavorativo stabile dei giovani e delle donne
Ma anche aveva attirato l'attenzione su una sorta di gerontocrazia del lavoro maschile
Perché le due cose si tengono dunque abbiamo un problema di cattiva distribuzione delle soluzioni lavoro
C'è questa strada questo problema della disoccupazione giovanile
Che ha molte facce
Perché diverso dal Nord rispetto al Sud del Paese
Al sud si lega a fenomeni di cronicizzazione della disoccupazione a fenomeni di povertà
Al nord la disoccupazione giovanile acquista più spesso i caratteri che ha in genere in Europa occidentale
Cioè una disoccupazione
Tempo correlativamente più più di tempo più breve con episodi di entrata uscita dal lavoro con giovani che studiano che attraversa una questa fase di
Così di incertezza di difficoltà entrare pienamente nei ruoli adulti nel matrimonio nel lavoro nelle nella raggiungimento di una di un vita adulta è piena
E c'è un problema più generale delle donne non solo giovani sempre più il problema delle donne è il problema delle donne giovani se non altro perché il tempo passa escono le nuove generazioni che vengono investite di quello che un tempo era chi problema del Dello disoccupazione o del basso tasso di attività femminile quindi anche nel mondo delle donne sta cambiando la situazione e appunto la situazione delle delle ragazze del Nord
E del tutto simile a quella dei ragazzi del no del tasso di attività o il tasso di disoccupazione femminile al nord non è molto diverso da quello dei loro coetanei maschi e nel Sud che le cose nel Mezzogiorno che le cose si si si complicano e abbiamo appunto allora una tre nomi disoccupazione paure ricezione delle famiglie che colpisce allora
Le le donne e i giovani e molti casi adesso abbiamo un problema di di immigrazione extracomunitaria anche che presenta caratteristiche di
Difficoltà di inserimento nella nel lavoro
Abbiamo questo che è stato detto un attimo fa esplosione delle forme contrattuali di lavoro atipico che colpiscono dunque giovane donna
E
Certo il problema è Ingrosso
Eppure qualcosa va sottolineato di novità in queste situazioni questa disoccupazione non è quella classica
Che abbiamo letto e studiato sui libri io che fino anche a pochi anni fa era l'immagine della disoccupazione classica che ne avevamo in mente la disoccupazione
Dei maschi adulti che diventano disoccupati per i quali crollava un mondo con tutte le conseguenze gravi studiate anche voi di recente in Italia sulla stabilità mentale sulla sulle tendenze al suicidio il il vuoto che colpisce il disoccupato e la la bella ricerca dei disoccupati primarie buttata appunto che mostra come gli uomini disoccupati improvvisamente perdesse nel senso di identità cosa che non succedeva neanche allora per le donne perché avevano altre forme di organizzazione del tempo nella loro giornata quotidiana ora è questo che volevo appunto dire
Guardando i giovani di oggi benché essi soffrano duramente la difficoltà ai ragazzi e alle ragazze di oggi benché si soffrano duramente la difficoltà ad entrare nel nel ruolo adulto lavorativo
Eppure però loro hanno spesso in molte fasce giovani del centro nord del Paese hanno altre risorse di identità
Non c'è questa sensazione di vuoto che colpisce il maschio adulto quando per anni e anni è stato il regime entrato dentro la disciplina fordista di lavoro e o va in pensione o appunto diventa disoccupato
Perché le nuove generazioni le donne in particolare vanno sempre avuto questo ma anche i giovani sanno oggi che la loro personalità la loro identità dipende sì dal lavoro che circola e che è importante che abbiano ma anche da da altre forme di realizzazione di se stessi nel cosiddetto tempo libero liberato fuori per lavoro
Nel mondo della cultura della formazione che sanno essere un processo che ti accompagna per tutta la vita perché la formazione l'istruzione sarà una componente permanente delle nostre esperienze di vita nel mondo del dell'altruismo del volontariato le o della cura e dell'assistenza nel mondo
Del del tempo libero in generale
Quindi lasciatemi dire questa piccola parte che il laddove c'è disoccupazione c'è discriminazione verso i giovani verso le donne c'è anche un piccolo raggio di luce nel senso che ci viene un insegnamento che andiamo nel terzo millennio verso una società nella quale fortunatamente dico io non tutta la nostra identità personale dipenderà dal lavoro questo per aggiungere un tocco al al certo che abbiamo questi due milioni e mezzo di lavoratori irregolari secondo i dati dell'Istat quindi figuriamoci quanti sono di più
Che vivono questo problema però bisognerebbe entrare un pochino dentro
Questa situazione
Ma dicevo all'inizio una cattiva distribuzione del lavoro verrà che ci interessa
Perché va confrontato appunto con una società che nel frattempo diventa sempre più ricca che prodotto interno lordo cresce perché la massa di beni e di servizi che vengono prodotti cresce o almeno potrebbe crescere
E quindi abbiamo una problema di di redistribuzione di risorse di redistribuzione del lavoro redistribuzione delle risorse economiche in modo da ampliare la partecipazione il benessere di welfare
A tutte le quote della società e c'è una domanda di servizi che cresce sempre più
Noi abbiamo una società che domanda sempre più servizi sociali alla persona culturali ambientali di qualità della vita di Protezione Civile tutto quello che volete
E vecchia domanda servizi vicino ai bisogni che crescono di servizi pubblici privati volontari non sono adeguatamente soddisfatti
Non ci sono sufficienti risorse economiche che vengono canalizzate verso il settore dei servizi per poter rispondere pienamente alla domanda che la società dei servizi oggi oggi crea e lì ci sarebbero molti posti anche da creare quindi abbiamo grossi problemi stiamo andando in un conto delle strozzature in questa società una società che ha settore ad altissima produttività dove le tecnologie permettono un un aumento della produttività
E dove appunto si può creare lavoro stabile e dove c'è gente che lavora
Pienamente che fa gli straordinari e così via e abbia un settore della città dove si lavora poco dolce difficoltà ad entrare dove c'è una domanda di servizi che resta inevasa
Perché appunto non ci son problemi di produttività perché certo la tecnologia dei servizi non può non può espandersi non può non vero tasso diciamo di sostituzioni del lavoro così come avviene negli altri settori c'è un un problema di questo tipo strutturale che che va affrontato
C'è un problema dunque di identità
Lavoro c'è un problema di distribuzione cattiva del del lavoro c'è un problema di distribuzione cattiva delle risorse economiche che devono essere canalizzate
Verso di servizi c'è un problema di ricchezza prodotta che non va nelle direzioni più giusto
Ma
E cos'è che blocca sulla redistribuzione
Beh anzitutto
Chiaramente dobbiamo dire che meccanismo il circuito diciamo pubblico nazionale dello Stato centrale
Non
Non riuscite non riuscirà sembra non riuscire a far fronte a questo
Tranne grandi Circuiti amministrativi fiscale dello stato sociale del welfare stette sono andati in tilt rischi non riescono ad affrontare pienamente questo problema
E quindi ipotesi federalista diciamo l'istanza federalista non è un optional per noi diventa un fatto essenziale
Dobbiamo provarla può darsi che farà fallimento anche questa ma proviamo di proviamo un nuovo tipo di punto di vista sociale una riprogettazione diceva Stefano persino un attimo fa una riprogettazione lo stato sociale nella quale la componente allora federalista diventa fondamentale per poter mettere in moto un nuovo processo di
Reperimento e canalizzazione delle risorse un processo di redistribuzione del tempo di lavoro
Una maggiore fluidificazione una possibilità di fornire servizi
Flessibili personalizzati
Attivando i soggetti profit e non profit mettendo in piedi ugual farm market la welfare society
Tutto queste cose che si dicono adesso presuppongono un livello decentrato dell'organizzazione dello stato sociale dello Stato in generale
Per cui forse ecco un prima una prima pista su cui lavorare fortemente questa del dell'ipotesi federalista diciamo
Ma
Non basta un'operazione di ingegneria istituzionale
C'è qualche altra cosa che blocca evidentemente i processi di redistribuzione delle risorse per lavoro c'è la resistenza dei particolarismi
C'è il fatto appunto che la nostra società ha messo in piedi
Gruppi di
Parti particolaristici che accedono alla protezione sociale che accettano il mercato del lavoro che hanno una particolare
Capacità di chiusura di seguire strategie di chiusura dei propri interessi ai danni degli altri ci sono settori diciamo protetti che difendono il loro Hortus conclusus la loro loro campicello e non è soltanto uomini contro donne Oggioni contro adulti
C'è anche una dinamica di stratificazione sociale che interviene qui
E che si riflette voi nel mercato del lavoro i regimi pensionistici questa giunta delle pensioni che ci siamo
Tirati dietro e che adesso è entrata in discussione e che sotto gli occhi di tutta la la società nazionale le differenziazioni sono soltanto lo specchio delle differenze che si San creata sul mercato del lavoro
Gruppi l'un contro l'altro armati e tutti armati conto di esclusi i giovani e le donne
Non penso soltanto diciamo per esempio ai all'impiego pubblico o a certi settori particolarmente forti sindacalizzati
Benché il generale ha gruppi professionali politicamente protetti
Economico
Io sono perfettamente d'accordo con l'analisi è stata fatta prima è vero c'è stato il paradigma tecnico economico fordista che ha creato una certa strutture su questa base certo tipo di mercato del lavoro adesso c'è un rivolge al mento di fondo il nuovo paradigma ecco tecnico economico delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione
Fa il ribaltone della della tecnologia e questo comporta mutamenti mentre lavora però lasciatemi fare un discorso più politico anch'io passo sempre stato quello che ha studiato la tecnologia l'economia e mercato del lavoro il mercato lavoro e anche controllato politicamente dalla forza dei gruppi dall'intervento proprio della del della del
Della politica in questo tra
Per cui abbiamo settori protetti categorie più forti e così via poi certo le due cose si mette insieme oggi abbiamo dei gruppi emergenti sulla spinta delle nuove tecnologie che sono forti anche sul mercato del lavoro e che magari cercare di imporre anche la loro il loro controllo sulle eccezioni dell'avvocato non voglio andar troppo però eccetto che in Italia negli anni Ottanta soprattutto ma c'abbiamo una lunga tradizione in questo campo i divari ceti professionali politicamente protetti
Hanno potuto accumulare vantaggi privati notevoli sul piano delle occasioni di lavoro e del della ricchezza prodotta scaricando molti dei costi sul welfare State pubblico sull'economia pubblica questo è stato un po'e la dinamismo di certi gruppi privati il disordine pubblico degli anni ottanta
I vantaggi privati il prossimo quattro ottobre
Costi misurabili nell'infrazione nell'evasione fiscale del debito pubblico ce l'abbiamo di indicatori per misurare questo
La corruzione politica e nuovi ceti protetti vanno anche ricordati qui la distribuzione del denaro pubblico attraverso appalti consulenze vere o false tangenti distribuzioni di posti la distribuzione dei posti
Fatta da dallo Stato dalla Regione
Il controllo dei concorsi una guerra per bande di tipo medievale il mercato del lavoro è balcanizzato non soltanto per ragioni tecniche o economiche ma anche perché c'è poi una balcanizzazione politica c'è un secondamento
Almeno in certi ambienti e questo va a danno delle nuove leve di lavoro va a danno delle donne che sono fuori Circuiti
Diciamo così delle clientele politiche eccetera
Dunque da questo punto di vista
Va be adesso aspettiamo il nuovo governo delle regole
Ma certo che non c'è governo delle regole che tenga sesso sotto di cui non si ricostituisce un patto sociale tra gli italiani
Questo patto sociale tra le varie categorie di lavoratori tra le generazioni e treni il genere maschile il genere femminile che si è rotto
Con questi andamenti del mercato del lavoro negli anni ottanta
Bisogna ricostruire la costituzione materiale
Prima le quella formale della Seconda Repubblica
Non c'è soltanto un'opera di ingegneria istituzionale
C'è una ricostruzione morale e civile che parte precisamente per lo spazio che sta per un affare ai giovani alle donne a coloro che sono fuori dai settori politicamente protetti del lavoro
L'esempio della battaglia sulle pensioni ha aperto gli occhi queste grandi manifestazioni di massa hanno fatto sentire in che modo si costruisce la costituzione di un Paese
Soltanto appunto nel momento in cui le grandi masse si incontrano giovani adulti uomini e donne lavoratori di varie categorie
Si sono riconosciuti in un primo importante passo verso da
Giusto ristabilimento di un patto di cittadinanza
E dobbiamo andare avanti su questa strada
Bossi c'ha la sua parola d'ordine è un federalismo liberista la destra Cha cavalca altre parole d'ordine più o meno si riempiono la bocca con questo liberismo noi dobbiamo far Chiara quaderno sta parola d'ordine questa dell'equità della giustizia sociale questa della redistribuzione delle risorse in modo ecco il giusto per poter
Per poter creare le basi sociali del nuovo tipo di Stato di welfare che vogliamo costruire occorre appunto lavorare anche su questa pista della legittimazione sociale
Questo nuovo stato sociale federalista
Quindi con programmi di welfare rivolte a redistribuire il tempo di lavoro questo non vuol dire ridurre la settimana lavorativa togliendo il salario agli operai
Come in parte anche nell'accordo di Termoli perché gli si toglie entrata del del dello straordinario del sabato mattina
Vuol dire semplicemente dire ai lavoratori dei settori ad alta produttività che quando firmeranno il prossimo contratto i frutti della produttività anziché andare
In salari in un aumento o interamente in aumento i salari a Milano in una riduzione di tempo
Andranno in una situazione di tempo sessantatré per cento dei francesi recentemente d'accordo nel voler lavorare meno in Italia ancora non abbiamo dati di questo tipo ma sono sicuro che le percentuali su queste molta gente V accetterebbe comincerà ad accettare una riduzione del tempo di lavoro
Invece chiedere un aumento di salario certo non può accettare una riduzione sarà quindi redistribuire il tempo canalizzare le risorse verso i servizi
Favorire una
Partecipazione equa e giusta di giovani donne di tutti al lavoro e al tempo liberato dal lavoro
Per una costruzione di identità personali più complete
Una personalità piena si realizza non soltanto nel lavoro ma anche fuori
Nell'istruzione nella formazione e nella cultura nella famiglia nella casa
Forse appunto da questo punto di vista i giovani le donne di oggi sono più dentro il terzo millennio del del capo famiglia maschio adulto un po'no come i cristiani di una volta che erano già persone più integrali e non lo sapeva
Eppure sento di iniziati pur essendo fuori della cittadinanza non erano cittadini romani erano schiavi
Però erano già più avanti nel tempo e così oggi forse i giovani le donne sono sono più avanti degli altri perché riescono a capire che la loro personalità dipende dal lavoro che vogliono fortemente che dovranno avere ma dipende anche
Dalla possibilità di realizzarsi nel tempo Liberato di qui l'importanza delle politiche anche per distribuire il tempo oltre che le risorse economiche
La parola Marco
Allora io ringrazio Massimo Cacciari e
Parlando dell'esigenza di ricostituire di riformulare di riprogettare un patto
Mi a ho passato perfettamente il testimone
Delle cose molto più specifiche che io voglio dire
Mi scuso in anticipo per alcune osservazioni largamente note che che doveva fare che mi sono necessarie anche se dirò delle banalità perché sono
Diciamo la base fondamentale su cui costruire il resto del ragionamento
Perché anche nelle in alcune cose banali che adesso subito Piro
Sono anni dati degli elementi estremamente delicati che riguardano la legittimità del fatto su cui si fonda una struttura di welfare come il sistema previdenziale
Allora la prima
Banalità è che il sistema stando le cose come si sono storicamente determinate in Italia e nei paesi avanzati
Nei Paesi sviluppati e che sistema previdenziale sia un sistema a ripartizione è necessario
Non è un termine di una scelta è un dato auto consistente
Il sistema previdenziale attuale un sistema a ripartizione cioè un sistema in cui i lavoratori attivi finanziano una logica contestuale simultanea finanziano i pensionati
Le pensioni in essere
Ed è un sistema di tipo retributivo in cui cioè il metodo di calcolo delle pensioni e commisurato in vari modi con vari parametri malissimo punto di riferimento fondamentale nella retribuzione del nel della fase attiva del soggetto dell'individuo che banche insomma
Ora il fatto che il il sistema previdenziale sia di tipo retributivo è un fatto discutibile è un elemento di scelta
Invece il fatto che il sistema sia ripartizione è un elemento non è un elemento di scelta
Questi sotto deriva dato tutta una serie di di di considerazioni il ne faccio soltanto una una transizione Ali che sarebbe peraltro storicamente all'indietro
Da un sistema a ripartizione al sistema a capitalizzazione oltreché indesiderabile per tutta una serie di motivi non è possibile
Non è possibile a meno di trovare una generazione
Che sia così generosa da accollarsi il doppione delle pensioni in essere dei pensionati con simultanei e e nell'accumulazione delle risorse per la propria pensione futura
Non mi pare quindi realistico pensare a alla possibilità di questa transizione cioè la transizione da un sistema a ripartizione al sistema a capitalizzazione puro consiste
Ma in cui le risorse vengono fisicamente il ogni singolo lavoratori e accumula fisicamente le risorse grazie alle quali opportunamente capitalizzate otterrà
La propria pensione
Quindi che il sistema è e rimanga a ripartizione è fuori discussione
Allora guardiamo un po'più in dettaglio un sistema a ripartizione e in particolare di
Gli elementi fondanti costitutivi di un sistema a ripartizione
Quello che io voglio affermare
Anche queste una osservazione abbastanza
Abbastanza banale se vogliamo ma che costituisce il cuore
Del ragionamento è che
E l'elemento fondante di un sistema di perfezione l'equità intergenerazionale
In un sistema a ripartizione infatti sia tra le generazioni uno scambio a terra
Uno scambio che avviene in una prospettiva temporale concettualmente infinita
Questo significa che ogni generazione finanzia cioè cede risorse alla generazione precedente
Senza ricevere dalla generazione precedente nulla in cambio
Ciò avviene in base all'aspettativa della generazione attuale della generazione piccolo sono attualmente attivi l'aspettativa che la generazione successiva si comporti in modo analogo
Per dirlo in termini un po'volgari possiamo dire che il sistema a ripartizione ipotizza una sorta di catena di Sant'Antonio in cui uno riceve ogni generazione Ricci de da un soggetto diverso da
Da quei soggetti a cui ha dato ha ceduto solo
L'aspettativa
Che la generazione attiva nel momento in cui cede risorse la generazione precedente
Si crea e riavere le risorse dalla generazione successiva momento opportuno al momento del pensionamento
Con misurate anche quantitativamente in modo analogo
Questo salto qualche passaggio perché
Altrimenti i tempi si dilatano oltre misura
Questo implica una condizione che
Il tasso di rendimento del del sistema previdenziale dove il tasso di rendimento si intende il tasso a cui vengono pagate le pensioni dato in relazione a un un ammontare solamente capitalizzato di contributi versati
Deve essere uguale nella prospettiva temporale cioè deve essere uguale per tutte le generazioni
E qui
A aprono una digressione quanto più possibile breve che mi sarà utile successivamente questo tasso di rendimento
Non è irrilevante a quale livello si si colloca questo tasso di rendimento eso non solo deve essere uguale per tutte le generazioni perché il patto intergenerazionale regga
Ma
Deve essere concettualmente al livello del tasso di crescita di lungo periodo del del sistema economico
Questo perché si si realizza uno stato stazionario in cui l'ammontare di risorse in termini macroeconomici fra attivi e pensionati sia stabile
Questa è questa osservazione e che enuncio che può essere analiticamente dimostrata
Ma quinto nelle nella sua dimostrazione annalistica perché perché sarebbe assolutamente fuori luogo
Sarà utile più tardi e in un'analisi che farò fra pochi minuti della situazione attuale
In cui mi perdonerete se citerò qualche numero ma insomma qualche numero non topi ma qualche numero fa anche bene alla salute
Allora
Dicevo prima che un sistema a ripartizione ipotizza uno scambio aperto uno scambio tra in cui una generazione cede alla generazione successiva senza ricevere nulla in cambio ma nell'aspettativa di avere lo stesso trattamento
E cioè della generazione precedente nella prospettiva dello stesso trattamento dalla generazione successiva
Ora in uno scambio in in una transazione commerciale classica l'equità della transazione se avviene in modo non coercitivo
L'equità della transazione è garantita dall'esistenza stessa dello scambio cioè dal fatto che due contraenti hanno
Entrambi convenienza a effettuare lo scambio in uno scambio aperti invece nulla garantisce in sé che la lo scambio sia e
Quindi è necessario e necessaria esistenza di un patto Intesa Generale
L'equità del patto è una condizione necessaria affinché nessuna generazione ripudia il patto interrompendo
La catena di Sant'Antonio che prima citavo
E ma da questo ragionamento che mi sento di poter affermare che
è l'equità internazionale e non las sostenibilità finanziaria del sistema
L'elemento fondativo del sistema
è chiaro che la sostenibilità finanziaria
La
Sostenibilità macroeconomica tout-court è un elemento importante all'elemento fondativo che danneggi imita sistema
Va cercato nell'equità intergenerazionale
Ultima osservazione anch'essa banale ma credo necessaria perché spesso soprattutto a sinistra viene fatto questo tipo di confusione concettuale
L'equità
Non è sinonimo e anche tutt'altro che è sinonimo di solidarietà
Si può parlare di equità quando abbiamo una situazione caratterizzata da a parità di benefici a parità di costi o o estendendo il concetto quando abbiamo una situazione di benefici proporzionale costi sostenuti
Siamo una situazione di solidarietà quando la se hanno meccanismi si realizzano meccanismi distributivi in cui i soggetti più deboli identificati come socialmente economicamente più deboli sono sostenuti dai soggetti identificati come i più forti
Quindi il concetto di equità differisce dal concetto di solidarietà non è incompatibile con la solidarietà
Ma è diverso
Possiamo quindi a vere sistemi e qui ma non solidaristici possiamo a vere sistemi solidaristici ma non è qui
Possiamo anche Adele fortunatamente questo quello che cerchiamo sistemi che siano sic sia equivoche solidaristici
Per esemplificare questo punto che a me sembra abbastanza importante
Vorrei citare due istituti di cui le donne sono le principali beneficiari quindi sempre
Abbastanza il caso in questa sede
Per esempio l'istituto dell'integrazione al minimo della pensione di cui sono beneficiari in via in larga misura le pensionante un un istituto
Altamente solidaristico per come concepito ma altrettanto iniquo in termini impegno generale
Proprio per la definizione di equità che prima mi occupo
Un uno strumento per esempio come più volte proposto è su cui l'elaborazione delle donne è andata mi sembra molto e positivamente avanti
Di contribuzione figurativa a favore delle donne a sostegno del lavoro di cura
Svolto prevalentemente dalle donne stato attuale della cultura di questo Paese
E una misura solidaristica ma non rompe il vincolo di equità
è la collettività che si sostituisce sulla base di una scelta solidaristica si sostituisce alle alle donne che nella nel con
Nell'erogare contribuzione alle donne che erogano lavoro di cura
Va be'queste gli hanno tolto tantissimo tempo ma insomma chiedo scusa nera abbastanza essenziale farlo
Sono le premesse su cui si basa il resto del mio ragionamento
Per
Portare avanti il ragionamento che poi
Ha come punto d'arrivo
La proposta di riforma del sistema previdenziale di cui parlerà essenzialmente l'aura
Vorrei sintetizzare dal punto di vista dell'equità la situazione attuale
Appunto ricorrendo a qualche numero
E utilizzando un indicatore sintetico che già prima ho citato che è utile da un punto di vista di una valutazione di equità e cioè il tasso di rendimento
La situazione attuale facendo l'analisi limitata al fondo pensioni lavoratori dipendenti
E e facendo un prendendo cito questa per per semplicità una carriera contributiva piena
La situazione attuale è caratterizzata da una elevata variabilità denti tassi di rendimento in termini reali
Per un lavoratore a contribuzione piena e con una carriera con scarsa
Progressione retributiva una carriera piatta
Il tassi di rendimento variano
La seconda vendita
Al pensionamento da uno e mezzo per cento a tre virgola tre per cento
Circa
Cioè il tasso di rendimento più alto
Quasi è più del doppio del tasso di rendimento più basso
Per una carriera brillante cioè con una
Elevata progressione di carriera progressione retributiva Siva da un tasso di rendimento del due uno per cento al tasso di riempimento sempre in termini reali del quattro e uno per cento
Anche qui c'è un rapporto da uno a due come circa come potete vedere
Da questo si vede una elevata variabilità un ambito di variazione dei tassi di rendimento
Norme mentre grande e e anche Kelley carriere brillanti sono privilegiate rispetto alle carriere piano
Questa è un sintomo di una elevata iniquità intergenerazionale all'interno della stessa a Ginevra
Il livello medio o del tasso di rendimento in termini reali è di poco superiore al tre per cento
Ciò è
Significativamente superiore al tasso di crescita di lungo periodo dell'economia italiana quasi un punto percentuale superiore un punto percentuale non è poca cosa una cosa enorme
è una cosa enorme se voi proiettate questo punto percentuale di scarto sull'arco temporale su cui dobbiamo fare
Il ragionamento relativo al sistema previdenziale cioè concettualmente il tempo in cui va in pensione i lavoratori che viene assunto stamattina
Quindi concettualmente o un arco temporale dell'ordine di grandezza e trenta quaranta
Un punto percentuale di differenza a delle conseguenze esplosive in termini di sostenibilità a lungo termine del sistema
Anche se i rapporti demografici fossero stati
Sarebbe sostenibile un simile scarto tra il rendimento medio del sistema previdenziale e il tasso di crescita di lungo periodo dell'economia solo se le gli ingressi nel mondo del lavoro
Fossero avvenisse lontana solo fortemente superiore
Alle uscite cioè pensionamenti
Situazione che chiaramente non ne nella situazione italiana nella situazione dei piedi paesi europei
Se cioè sarebbe sostenibile se ci fosse una un'eccezionale il ringiovanimento della popolazione e solo per la fase di questa Veltroni
Quindi un
Un dislivello tra i tassi di riempimento del tasso di rendimento medio del sistema attuale e i tassi di crescita di lungo periodo
Porta a l'insostenibilità nel lungo periodo cioè alla non adempimento della promessa di una simile promessa previdenziale
Da questo la rottura del patto intergenerazionale o è lo stesso
Questo elemento è il sintomo di una
Grossa iniquità intergenerazionale la generazione attualmente attiva non otterrà dalla generazione successiva quello che ha dato generazione
Ecco queste il il quadro di fondo un suo e
La sì come al solito sono fuori fuori dal tempo ma
Di
Chiudo il finale anche perché le ultime cose che volevo dire si sovrappongono in fondo a
Quello che dirà l'allora quindi per le posso anch'solamente accennare per per completezza
Da questo quadro teorico e da questa situazione attuale scaturisce la proposta che
Alla quale abbiamo lavorato questa proposta
è costruita è tutta costruita su un punto centrale che un criterio di equità un criteri di equità
Sia
Inter generazionale che intergenerazionale che ha verso la la l'accenno in termini molto vaghi perché Laura Rollo approfondita
E cioè l'idea che le prestazioni previdenziali siano linearmente correlate ai contributi pagati
Costruendo un sistema finanziariamente a ripartizione ma che coglie concettualmente alcuni elementi di un sistema capitalizzazione se facessimo un esperimento mentale di e che ovviamente può esser solo mentale di radunare intorno a un tavolo per costruire questo patto interne interne generazionale
La generazione attuale tutte le future e beh ben difficilmente queste questi soggetti riuscirebbero ad accordarsi sul sui loro rapporti di scambio se non
Dante trasferendo si risolse in proporzione aree agli oneri cioè contributi pagati d'ogni genere
Una padana una penna anche
Russia proposta legge di riforma della
Credo che sia importante collocare la nostra riflessione odierna Suri problemi previdenziali e in particolare poi la la discussione sul tipo di progetto di riforma pensionistica e previdenziale che progressisti hanno appena presentato
Collocarlo nell'ambito di una riflessione che il carico di questo di questo seminario di questo convegno che prende atto fino in fondo degli elementi di crisi del dei guastafeste tradizionali
E che nel prendere atto di questo compie una connessione tra
Questi elementi
Di crisi di necessità comunque di grandi trasformazioni la connessione tra questi elementi e dei grandi i grandi cambiamenti in atto nell'economia e nella e nella nell'economia e nelle società moderne trasformazioni che sono appunto di tipo economico di tipo sociali di tipo culturale sulle quali io non mi soffermerò
Parto soltanto ad aprile riprendere questa connessione i sistemi di ugual fasto DC per come noi che abbiamo conosciuti
Per come si sono caratterizzati in Europa è stata la culla che voi falsetto storici
Sono stati profondamente connesse ai processi di formazione dello Stato nazione e correlata all'ente ai processi di costituzione di delle società industriali del novecento
Come ricordava Francesca Izzo stamattina nell'introduzione questi Welfare State sono creature pur viste ideali della cittadinanza che abbracci ma riflettono i rischi e i bisogni dell'operaio industriale postbellico
Noi però questo la costatazione comune dalla quale partiamo constatiamo che oggi tutto sta cambiando
I fattori trasformati di maggiori noi li vediamo in primo luogo nelle conseguenze che crea un'economia che sarà sempre più dominata dall'occupazione dei servizi
Il quesito richiede e richiederà una maggiore flessibilità del mercato del lavoro
E vediamo un secondo ordine di pulsioni trasforma attive
Nella
Negli andamenti demografici
Che come sappiamo hanno creato soprattutto nelle società europee
Una fortissima prevalenza della popolazione anziana sulla corporazione totale un tra una crescita comunque della sua quota sulla popolazione totale abbiamo anche grandi trasformazioni nella struttura della famiglia e trasformazioni dei cicli di vita quel famoso ciclo di vita piatto standardizzato prevedibile
Di cui si parla di cui qui si è molto parlato e appunto ormai un ciclo di vita destinato a scomparire
Rispetto a tutto ciò non costituita certo un rimedio la fossilizzazione del welfare fordista cosa alla quale la sinistra può essere tentata ed è stata nei fatti anche molto tentata la sinistra politica e sindacati
Bisogna prendere atto a mio parere al nostro Comune parete del tramonto di scansioni rigide uniformi del tempo di lavoro e di un lavoro
Dell'avvicendarsi di periodi di lavoro pieno con altri in attività che può essere volontaria di lavoro parziale di formazione e disoccupazione in senso stretto
E dunque bisogna pensare a forme di protezione sociale alla protezione sociale del futuro come una a un a reti di protezione che innanzitutto accentui sempre di più l'aspetto della promozione rispetto a quello della della protezione ma che poi si configurino proprio come in Rete che favoriscono il promuovano i diversi passaggi
In questo quadro a mio parere vanno interamente ripensate gli strumenti di sostegno del reddito
Sì dobbiamo ricordare che la spesa previdenziale assorbe nei paesi europee e anche in Italia l'ottanta per cento delle spese per il mantenimento terreni
Rispetto a questo grande scenario in trasformazione
Bisogna anche respingere la previsione che ipotizza per il futuro
Che Putin sa che le società del futuro
Vedranno lo sgretolamento e la fine di ogni tipo di sistema di protezione sociale
E peraltro questo viene meno sostenuto da coloro che insistono sul fatto che la transizione in atto e proprio una transizione da un'economia non Società industriale tradizionale all'economia in una società posto industriale
Al contrario io credo che le succitate futuro avranno vi è più ancor più necessità di sistemi di protezione sociale il punto è che si tratterà di sistemi profondamente rinnovati profondamente diversi da quelli che siamo abituati a conoscere anzi il rinnovamento di questi sistemi di protezione sociale opererà come prerequisito essenziale
Per quell'assecondamento istituzionale traspare quella economica quella sociale e quella culturale quella tecnologica che oggi conoscono mismatching crescenti e quindi sono sono rischiano di bloccarsi per questo mismatching l'assecondamento istituzionale cioè il politico fatto di politiche pubbliche che consentirà al superamento del mismatching
Sarà una condizione fondamentale dell'attivazione di nuove politiche sociali in assenza delle quali in assenza di questa normativa attivazione si protrae da il blocco di potenzialità di sviluppo che sono enormi a mio parere ma che a tutt'oggi sono presenti sullo allo stato latente
Noi abbiamo un grande problema che si venga a questo a questo scenario trasforma chi voti diseguaglianze crescenti
Parlava Massimo vaccini e ne abbiamo lungamente discusso in in questi in questi ultimi anni in una condizione devo dire un po'minoritaria perché la problematica delle diseguaglianze e il valore dell'eguaglianza è qualcosa che come sapete è caduto un po'in disuso
In una e in una prospettiva di sinistra e anche in una prospettiva liberale che a mio parere dovrebbe ritenerla invece assolutamente fondativa tanto è vero che un grande filosofo americano come pochi sostiene che il liberalismo eh intrinsecamente egualitaria
Non posso soffermarmi su tutti questi elementi perché devo venire alle questioni più direttamente oggetto della nostra riflessione oggi
Voglio aggiungere che per agire in senso né riformatore se sono vere le cose che molto schematicamente dicevo
è necessario tenere presenti due elementi centrali in aree strategiche del vivere civile come sono la previdenza ma certamente anche la sanità a scuola e altre aree che potremmo citare la riflessione teorica ed esperienza storico empirica concreta indicano che l'affidamento tout-court al mercato
O è semplicemente impossibile come sarebbe semplicemente impossibile nella nostra società passare da un sistema a ripartizione come ricordava Marco poc'anzi a un sistema a capitalizzazione di tipo privatistico
O è quand'anche fosse possibile assai poco conveniente
Semplicemente perché in questi ambiti
In mercati presente no elevati gradi di incompletezza e addirittura di inesistenza
O perché quand'anche non li possiamo configurare esistenti e quindi relativamente più completi e quindi in grado di assicurare ai consumatori le tutele domandate desiderate non è affatto detto che possono farlo
Costi inferiori e in quantità qualità più efficienti rispetto a quello che farebbe l'operatore pubblico nello stesso campo
D'altro canto il vero che nella situazione attuale e nella situazione attuale soprattutto dell'Italia di oggi del appare viviamo
L'equità e insidiata in primo luogo dall'inefficienza che si annidano i sistemi pubblici per un complesso di ragioni che io non posso ora ricordare ma che è tale da rendere necessario intervenire su questi sistemi per esempio introducendo in questi sistemi elementi di mercato di quasi mercato di mercato simulato
Ora questa esattamente la scommessa alla base del progetto di riforma previdenziale
Che i alla al quale hanno lavorato i i progressisti innescare nel sistema a ripartizione Kevin anni pilastro fondamentale è proprio per poterlo mantenere come il pilastro fondamentale
Forme di calcolo mutuate dalla capitalizzazione in una sorta di capitalizzazione simulata
Operando una specie di fertilizzazione reciproca tra
Sistema della ripartizione e meccanismi della capitalizzazione
La ripartizione vede quindi ribadita nella nostra impostazione nella sua validità e superiorità
Anche per quel suo carattere tendente proprio da adattarsi alle continue modifiche
Strutturali del sistema produttivo e della domanda le quali provo con una con una ininterrotta riarticolazione degli occupanti e dei loro contributi da un settore è un altro
E compensano il ritardo con cui viene speso si redistribuiscono di conseguenza carattere che dovrebbe stare molto a cuore a coloro che appunto sottolineano gli elementi della passaggio verso la società postindustriale perché questo carattere sta sto quello che alla fine della seconda guerra mondiale ha consentito nel modo forse più indolore possibile comunque
Tempi anche molto rapidi il passaggio dall'economia e dalla Società agricola un'economia città industriale e oggi può predisporre il sistema previdenziale ad assecondare la transizione in atto
Verso una società post industriale
Che che ne pensi ai detrattori Contini che mai che sempre risorgono del sistema a ripartizione
Faccio deferimento a un articolo recente di Gary Becker pubblicato sul Sole ventiquattro Ore
E in forme certo passa più meditate in qualche misura ripreso da un articolo di De Cecco ieri sulla sua fai finanze della Repubblica e che però nell'impostazione di Becca R compie un errore di fondo attribuendo imputando alla ripartizione del sistema a ripartizione esattamente ciò a cui la ripartizione vuole essere di meglio
E cioè il fatto che la tipologia tradizionale della famiglia di nemmeno e il fatto che i genitori sono costretti ad essere molto più indipendenti per la loro sopravvivenza materiale dell'ONU figli e questo è non una conseguenza del sistema a ripartizione ma esattamente una causa un elemento di di partenza di questo di questo processo
Senza dire di tante altre cose che possono essere dette comunque sulla necessità di operare in favore di un incremento della natalità e quali sono i fattori che favoriscono sfavorisce scuro questo questo tipo di processo
Queste sono le condizioni le premesse nelle quali si colloca il nostro progetto di riforma
Bisogna aggiungere che il nostro progetto da di riforma pensionistica e previdenziale più specificamente
Assume come problemi fondamentali ai quali fornire risposta i problemi della sostenibilità micro e macro economica
Assumendo una visione sull'entità e la natura degli squilibri previdenziali oggi in atto che respinge sia la visione catastrofista che è stata propria nel governo Berlusconi e del Ministro Dini che non può vantare alcun merito sotto questo profilo
E tuttavia ritiene anche che le difficoltà
Siano
Tali da non potersi e limitare solo abilitati correttivi ma ritiene che bisogna operare cambiamenti radicali la nostra visione quella di squilibri che non sono catastrofici
Ma sono strutturali e quindi bisogno offrire risposta a questo tipo di squilibri
In particolare voglio aggiungere
Perché la valutazione della crescita della quota della spesa pensionistica sul pirriche avvenuta negli ultimi dieci anni che è una crescita che è stata cospicua
Non può essere fatta in termini soltanto considerata fisiologico meno soltanto riferendosi a quanto è cresciuta nello stesso tempo la quota della popolazione anziana sulla popolazione totale ma bisogna anche chiedersi in che misura altri milioni sono stati soddisfatti pensiamo per esempio a quegli sanitaria al fatto che la quota della spesa sanitaria sul Peter rimasta esattamente la stessa di quella che era all'inizio degli anni ottanta e per certi aspetti è addirittura diminuita
E in rapporto alla valutazione di altri rischi la protezione dei quali o non è avvenuto è avvenuta insufficientemente pensiamo ai carichi familiari pensiamo alla disoccupazione e all'occupazione giovanile che è un problema gravissimo e non per caso oggi siamo qui a discuterne anche con giovani
E inoltre se guardiamo alla crescita della spesa futura è previsto una una il giudizio la valutazione di squilibri non catastrofici ma strutturali
è fondato anche sulla sul fatto che è prevista a partire dal due mila cinque una crescita molto forte del numero delle pensioni successivamente una crescita ulteriore nel numero del dell'importo delle pensioni stesse dell'importo medio
Possiamo citare altri fattori come l'avvicinarsi a maturità e quindi l'entrata in in in deficit di tutta una serie di leggi inique di per esempio dei lavoratori autonomi possiamo citare ancora l'esplosione della spesa per gli statali che avverrà in conseguenza delle numerose assunzioni delle norme e sanzioni che sono state effettuate negli ultimi anni
Da questo tipo di a questo tipo di valutazione noi affianchiamo una valutazione molto forte sui temi dell'equità che non riprenderò perché sono stati oggetto di una relazione specifica ma quindi non per non dargli importanza anzi noi riteniamo assolutamente rilevanti questi aspetti
E gli aspetti terzo ordine di problemi relativi alla coerenza di questi istituti previdenziali con le trasformazioni in atto nella nel mercato del lavoro in particolare nelle caratteristiche della domanda e dell'offerta del lavoro
Tema di cui hanno parlato Fassino e Massimo Paci e su cui quindi non rientro ma non ritorno ma sempre perché sono già stati trattati sul centrali nella nostra nella nostra visione
Allora noi abbiamo assunto con me
Fondamentale la distinzione previdenza assistenza decisiva per operare
Chiarezza tra bilancio poco calde dal bilancio pubblico bilancio previdenziale ma non risolutiva delle esigenze di riforma e abbiamo allo stesso tempo molto sostenuto che non si tratta di operario semplici correttivi ma radicali cambiamenti
In che cosa consiste questo in che cosa consistono in questi radicali cambiamenti sostanzialmente noi proponiamo che il sistema a ripartizione che rimane tale e rimane il pilastro unicamente
Vuol dire qualcosa di molto semplice sotto il profilo delle dichiarazione di meccanismi di calcolo e gruppi di una modellistica che abbiamo messo in atto
Anche se molto complesso dal punto di vista della quantità del dei calcoli che esso è necessario operare però semplice nelle su quei categorie di fondo
E cioè i contributi versati nell'intera vita lavorativa vengono capitalizzati con un saggio di capitalizzazione che noi assumiamo pari alla dinamica dei redditi medi da lavoro
Ecco moltiplichiamo per un coefficiente di adeguamento che ha la funzione di garantire l'equilibrio in rapporto all'andamento macroeconomico
Il montante contributivo individuale così ottenuto viene apportato alla speranza di vita al pensionamento
Perché operare questa che indubbiamente una trasformazione radicale possiamo definirla perfino una rivoluzione
Perché il sistema attuale agisce su una struttura di fiducia ormai lesa e su una un sistema di basta una struttura delle aspettative profondamente alternante che minano quel patto intergenerazionale
Che Marco generici ha spiegato essere la base della e qui tra di un sistema pensionistico a ripartizione della sua tenuta stessa
Per restituire fiducia io debbo dire alle persone che tendono oggi a fuggire dal sistema pubblico i referendum presentati da Pannella sono un segnale pericolosissimo sotto questo profilo ma tuttavia sono anche un segnale di qualcosa che sta accadendo nonché accadrà
Per restituire fiducia e tratteneva emergente nel sistema pubblico io devo dire alle persone a ciascuno il tuo a ciascuno il suo a tutti i benefici della solidarietà generale
In più a chi volesse continuare a fuoriuscire dal sistema io posso dire ti do un saggio di rendimento che nessun mercato che nessuna assicurazione privata ci potrebbe dare
Questo è un sistema che combini vantaggi della ripartizione che sono sostanzialmente la possibilità di usufruire di un dividendo sociale con i vantaggi della capitalizzazione che sono la possibilità di valersi del Cunto individuale
Dell'eguaglianza dei tassi di rendimento questo elemento importantissimo e la certezza del diritto
Posto che il sistema vigente con le sue continue manomissioni a L'Unità più alcuna certezza del diritto
Infine questo questo modello Toldo piena discrezionalità
A un mercato politico sempre in agguato sempre pronto ad intervenire soprattutto a quelle declinazioni del mercato politico di in termini corporativi e anche clientelari e assistenziali
Il nostro sistema risponde a problemi di sostenibilità micro e macro economica perché opera una stabilizzazione della quota della spesa pensionistica sul PIL e opera un più stretto legame con l'evoluzione di questa pesa e quella del reddito da lavoro pro-capite
Si vedono effetti molto rilevanti in termini per esempio di aliquota di equilibrio che adesso non posso ovviamente descrive nel dettaglio
Sotto il profilo dell'equità il secondo grande parametro ma forse il primo in ordine di importanza che abbiamo assunto come come parametro
Guida
Abbiamo uno moltissimi vantaggi perché un tasso assumiamo un tasso di forme di rendimento garantito da un saggio di capitalizzazione in comuni che significa che c'è parità di rendimento a parità di contribuzione
Da questo deriva uno omogeneizzazione di quella giungla che è stata ricordata nei trattamenti che si configura come sottoprodotto che in quanto derivato da una sorta di principio più generale si spera possa essere più cogente di quegli appelli continui all'omogeneizzazione che la sinistra fa da vent'anni senza riuscire ad ottenere
Infine c'è il grande elemento dell'equità intergenerazionale su cui si è soffermato Marco GR
Voglio inoltre rilevare che l'equità si combina con una redistribuzione solidaristica molto forte
Che avviene attraverso la meditando il saggio di capitalizzazione il fatto che noi assumiamo un saggio di capitalizzazione elevato ma un saggio di capitalizzazione medio
Fa sì che tutti coloro che hanno dinamiche retributive al di sotto della media vengono primi antico non non lo stesso non accade ovviamente per quelli che hanno dinamiche retributive al di sopra nella mente di carriere dinamiche retributive brillanti
Sono inoltre introdotti correttivi molto forti sul piano della contribuzione figurativa ispirandoci a quanto è stato operato in Germania con la riforma pensionistica del novantadue e alla quale noi diamo un rilievo può forte come dicevo appunto contrariamente a quanto era nell'ipotesi del governo
Pensando di poterla di poter usare questo strumento per maternità per periodi di assenza facoltativa Nabucco di cura per bambini per portatori di handicap per anziani non autosufficienti
Per periodi di formazione professionale per anni sabati ICI e per i lavori socialmente utili
Infine ci sono sono previsti correttivi più specifici che riguardano interventi a sostegno di trattamento pensionistico ma soprattutto interventi a sostegno del reddito di coloro che non dovessero mai aveva avuto un rapporto con il lavoro e quindi una storia lavorativa
E abbiamo lavorato addirittura nel titolo dell'articolato di legge che stiamo per presentare nell'idea di un'assoluta contestualità tra un intervento sulla previdenza e una riforma dell'assistenza pensata
Gravitante sull'idea del minimo vitale
Questo questo modello risponde fortemente all'esigenza di adeguatezza alle trasformazioni del mercato del lavoro spinge a nome vanterei e a pagare di più perché ogni lira di contributi versati frutterà in termini di prestazioni
Apri il sistema la parità e praticabilità dell'offerta e della domanda di lavoro
Garantendo una copertura al numero crescente di lavoratrici e lavoratori con contratto atipico con carriera discontinua elevata mobilità anch'intersettoriale che poi sono al presente soprattutto giovani e multe donne
Aprile significa anche incentivare addentrare nel sistema per qualunque durata del periodo di contribuzione quindi questo ci ha portato a una riduzione drastica quasi un'abolizione del requisito contributivo minimo come bandiera all'ingresso nel sistema previdenziale
Che si aggiunge a un altro elemento per per fondamentale che l'abolizione ha possibilità di abolire il limite rigido di età pensionabile e concedere e articolare informi disc schemi di pensionamento flessibile
Che unito alla a questa drastica riduzione tre quesito contributivo minimo aprono sotto in termini di flessibilità flessibilità nell'altra parola chiave del nostro progetto di riforma e dunque alla via dei benefici di qualità che la via maestra
Da attenere per società che hanno mai raggiunto livelli di reddito elevate come la nostra
Io concludo come dire lasciando il campo ahimè aria a Elisabetta disse
E suggerendo le qualche elemento di di
Come dire forse di anche di valutazione critica di valutazione anche di affinità ma le propongo o anche questo questo ulteriore traccia
Con questo sistema nuovi compiamo tre operazioni secondo me straordinarie
La prima è che nulla lavoriamo stabile anche perché possono essere esemplificative gli ultimi interventi e più ampie ulteriori sull'interno sistema di guerra
La prima noi lavoriamo sull'interazione equità efficienza
Perché uno straordinario contributo all'equità viene dall'introduzione di elementi di razionalità azioni e di efficienza in un sistema previdenziale oggi ridotta a una giungla a quel ventre molle della società italiana che tutti noi conosciamo
E all'inverso un contributo all'efficienza viene dall'adozione di criteri di equità limpidi e trasparenti come quelli con indicato a parità di rendimento a parità di contribuzione uno il secondo
Non è giusto riprodurre nella fase non attiva della vita gli stessi differenziali di reddito che si hanno nella fase attiva
La seconda cosa a mio parere di grande significato e che lui lavoriamo sull'interazione individuo Società perché in fondo quello che proponiamo è un mix di pensione assicurativa e gli elementi di tensione di cittadinanza attraverso soprattutto l'uso che abbiamo qui pensato della contribuzione figurativa e di tutti gli elementi solidaristici di cui bio detto
Il terzo elemento di grande significato elaborate la possibilità di lavorare sull'interazione libertà eguaglianza responsabilità
Perché noi offriamo una grande libertà di scelte dunque flessibilità a patto di una maggiore corrispondenza tra benefici e contributi che comporta un prezzo evidentemente ma il che significa anche responsabilizzazione individuali e collettiva e all'inverso proponiamo l'eguaglianza dei tassi di rendimento come valore molto rilevanti in termini più generali di problematica egualitaria come PRIT condizione di questa ulteriore incremento della facoltà e della libertà di scelta
Per l'ultima comunicazione a parole Elisabetta destra
Io ringrazio la sinistra giovanile il coordinamento delle donne del PDS e Laura Pennacchi che mi hanno invitato a commentare
Questa loro proposta di riforma delle pensioni e cercherò di commentarla sia guardando dal punto di vista generale sia guardando in particolare che cosa comporta dal punto di vista dell'equità tra uomini e donne
Non concordo con quello che ha detto Francesca Izzo all'inizio concordo con quello che ha detto Beniamino Andreatta io trovo questa proposta molto liberale molto certamente molto più liberale
Di dei provvedimenti attualmente esistenti e di tutte le altre proposte che sono state presentate sul campo
Soprattutto molto più liberale della porta un provvedimento che ha proposto il governo Berlusconi e che è stato modificato in parte ma che mantenuto nelle sue linee ma ma che rimane come posizione di
Governativa rispetto alle pensioni
Non sono la prima a dire che il Governo Berlusconi è stato anche al di sotto di quello che un governo di destra poteva essere
Nel campo delle pensioni ha dimostrato che era unicamente capace di essere un governo che colpiva ceti deboli ma non era capace di proporre politiche che inserivano
Nel nel sistema italiano del welfare alcuni caratteri di liberalismo che pure sarebbero stati tutti
A mio parere quindi questa proposta e liberale perché per due motivi primo perché al ad opera la formula di capitalizzazione mimando il mercato
Secondo perché facendo questo da agli individui una maggiore libertà cosa vuol dire libertà libertà vuol dire che questa proposta dice che anche chi ha dato solamente cinque anni di contributi
Quindi diminuisce il contributo minimo quindi che ha lavorato regolarmente per soli cinque anni
Arrivato a un'età che sa dai cinquantacinque a infinito senza limite di età massimo
Può avere diritto all'attenzione questo è un grande elemento del liberalismo e di flessibilità che ottiene contemporaneamente due che rende più libero e flessibile il mercato del lavoro nel senso che una serie di
Conflitti sul lavoro di ristrutturazioni produttive eccetera sono molto meno drammatici se pretende cinquantacinque sessantacinque anni in poi hai la possibilità di andare in pensione
Rende meno angoscioso al momento della pensione per gli anziani che oggi hanno davanti una soglia Pan oltre la quale non si può più andare una specie di morte produttiva rispetta le differenze negli individui che sono uomini e donne e anche fra uomini e tre donne sono diversi alcuni nonni o no ne sono disposti andare in pensione cinquantacinque anni
Altri invece vogliono uomini o donne continuare a lavorare nel settanta
Questo rispetto delle scelte individuali è quello che potrebbe dare la forma liberale classica di previdenza cioè quella in cui ciascuno va dal privato paga i suoi contributi per quindici anni e poi va in pensione quando gli pare io come molti italiani anziché nove del mio marito perché lui è quella stella
A gli italiani che hanno una pensione integrativa versano contributi per quindici anni e poi possono verso i contributi a Berlusconi o un privato per quindici anni e dopo quindici anni di contributi possono o avere un capitale subito o contribuire avversava continuare a versare per la il quindici o ritirare il loro capitale in un malloppo o averlo quel pensione questo è una libertà che il sistema classico di ricchissima liberale puro dagli individui è che questo sistema minima e in questo senso la proposta liberale
è una proposta liberale perché adotta la forma di capitalizzazione
E quindi dice che anche se non tutti i contributi verranno di fatto pagati dagli individui
Si manterrà il sistema in equilibrio finanziario cioè un equilibrio in cui le entrate
Sono commisurate riuscite e si manterrà l'intero sistema economico in equilibrio perché si rispetterà questa formula Varriale che garantisce la stabilità finanziaria nata economica del sistema
Questo sì questo risultato di stabilità lo si ottiene mimando la poco liberale cioè noi usiamo
Quasi la stessa formula che usa Berlusconi nella sua assicurazione privata perché questo garantisce a Berlusconi un profitto e noi la stabilità e la sostenibilità economica di questo sistema
In questo senso a mio parere e un'ottima proposta è un'ottima proposta per i suoi gatti di liberalismo in questo senso è una proposta mi piace molto che se sia per per Livia Turco molto equa verso le donne perché a mio parere
Il il limite dall'imposizione alle donne di andare in pensione a cinquantacinque anni nel settore privato era uno degli elementi che maggiormente le handicappata sul mercato del lavoro
In termini tecnici si dice che i costi di assunzione di formazione devono ripartirsi sull'intera vita lavorativa in termini pratici si diceva che nel settore privato
Trentacinque quarantotto cinquanta anni non venivi assunta perché a cinquantacinque dove di andare in pensione quindi il datore di lavoro è dovuto ricominciare tutto quanto da casa
In queste condizioni le donne giovani non veniva non beh non vengono assunte perché ci si aspetta che vadano in maternità
Le donne meno anziani non vengono assunte perché ci si aspetta che vanno in pensione in queste condizioni c'è da stupirsi che il tasso di occupazione femminile sia solo di dieci punti percentuali
Superiore a quello maschile perché le donne partecipano al mercato del lavoro in una condizione di handicap
Legato alla legislazione pensionistica e la legislazione sul sul congedo di maternità
Ovviamente però la soluzione a questo non è toglie alle donne congedi maternità obbligarli andare in pensione come gli uni e sessantacinque anni la soluzione a questo problema è estendere questi dubbi privilegi che hanno le donne anche agli uomini e quindi chiedere come giustamente donne il PDS hanno fatto da molto tempo i congedi parentali contemporanea quel delle madri perita per i padri e chiedere che le donne e gli uomini tutte possano andare in pensione tra i cinquantacinque sessantacinque anni
Se non si mettono le donne su questa condizione di parità dal punto di vista pensionistico Tare politiche di pari opportunità vuol dire cercare di riempire con una mano un vaso che si svuota con l'altra e non c'è non c'è politica di pari opportunità che sarà capace di colmare un dislivello
Un dislivello che
Berlusconi ha mantenuto Berlusconi ha spostato ogni cinque anni in avanti tutti i limiti ma ha mantenuto i cinque anni di dislivello per cui ora le donne una progressione complicata eccetera dall'impresa cessante duecentocinque ma rimane
Il dislivello discriminante
Un dislivello discriminante notate che mentre nel caso i congedi maternità può essere legato a un fatto biologico
Nel caso della pensione all'inverso per lo del patto di logico perché le donne vivono di più e possono mente collegarsi a una tradizionale diffidenza della nostra cultura verso le donne anziane che avendo finito loro funzione riproduttiva
Sono considerate in qualche maniera sorpassati inutili
Diciamo calati eredità culturale pesante che noi vogliamo evidentemente
Superare
A ecco
Per questi motivi mi piace acquisto imposta mi piace questa posta trasferisce risorse alle donne nel momento in cui favorisce
Le carriere
Spezzettate nel momento in cui favorisce
Le le le
USA al momento in cui usa la età media complessiva sposta risorse
A favore delle donne ma a me non piace tanto per questo spostamento che pure
Solidaristico come De Marco Jedi mi piace perché questo spostamento solidaristico corrisponde a un principio di equità cioè in Cocer corrisponde al principio di dare a ciascuno ciò che gli è effettivamente dovuto
Laura Pennacchi mi ha chiesto di soffermarmi sugli elementi critici io alcuni elementi critici rispetto a questa proposta e siccome questa proposta un carattere misto e strano che alcuni di questi elementi critici sono per una proposta più liberale e alcuni invece sono che una risposta e una proposta più solidaristica
Quelle di carattere più liberali
Qui c'è un saggio di capitalizzazione cioè cosa vuol dire Berlusconi quando fatti i suoi calcoli e il venditore di Berlusconi quando più a quell'attenzione vi dice
Te ne sei tassi cioè il tasso di inflazione sarà tot per cento e se il tasso dei bozza arato per cento allora voi tra tanti anni avrete una determinata tensioni per fare questi calcoli ovviamente USA
Il tasso di interesse di mercato Berlusconi soldi che noi viviamo li usa per investire e sulla base di quanto pensa che sarà la resa di questi investimenti fa le promesse da nostra pensione sicura
Noi qui invece abbiamo usato un tasso di capitalizzazione che un tasso fisso nella proposta che ho avuto io era uno punto uno
E si riferiva solamente al Periodo dall'inizio dei contributi al momento del della pensione non si estendeva al Pio successivo invece a mio parere una proposta veramente liberale cioè qui questa è veramente per una porta più liberale di questa potrebbe legare legare i rendimenti ha un tasso di mercato ancorché in minor misura interiore cioè usare come punto di riferimento non cuccette fisso nonché vicente legato a meno tre per cento del del della rete usato però un un un tasso d'interesse che fosse legato agli andamenti di mercato perché perché nel sistema liberale
Il il partecipare al mercato stimola l'efficienza
Esiste un problema di efficienza dell'amministrazione dell'INPS anche se questo è un sistema di ripartizione a ripartizione è vero che l'INPS può essere più o meno efficiente può essere più o meno
Capace di gestire questo sistema e che un riferimento ai tassi di mercato l'obbligo legislativo di riferirsi e Castri perché di mercato sarebbe uno stimolo a questa efficienza questa quindi è una una critica che va nel senso di s'di rendere più liberale ancora questa proposta
L'altro ordine di critica che non sono critiche ma sono come vedete ampliamenti perché meglio spietato portava profondamente bene invece di tipo più solidaristica
I contributi in questa proposta vengono lasciati quelli che sono cioè vengono unificati per tutte le categorie ma e unificati a quello del fondo pensioni del settore privato
Tenete conto che lo sistema a passato e presente era così iniquo che siccome non usava la collega detrazioni
I chi è chi già aveva preso più stipendio veniva coperto in maniera maggiore di chi ne va preso meno
Più che la nostra proposta cioè un sistema in cui le clientele pensionistiche erano lavorato in maniera tale da rompere qualsiasi criterio solidaristico perché
Applicando la pompa di mercato o il nostro sistema dà di più ai poveri di meno i ricchi rendetevi conto che punterà arrivati col vecchio sistema pensionistico
Per combattere questo la proposta del del dei progressisti dice
Uguagliato i contributi o vogliamo le prestazioni fra tutte le categorie e basta col fatto che chi è più forte ha una pensione
Più forte però sul piano dei contributi non modifica niente rispetto a normativa vigente per il fondo pensioni del settore privato
Invece sul piano dei contributi si può fare molto per esempio
Non è detto che tutti i contributi devono effettivamente essere paga dei lavoratori datori di lavoro perché tenete conto che i contributi su una tassa sull'uso di lavoro cioè i contributi sociali sono una tassa rispetto all'Unipol sull'uso di lavoro
Trasportare una parte di questione di dalla contribuzione dilettanti lavoratori e imprenditori fuori sulla fiscalità generale
Non per motivi assistenza ma per motivi di alleggerimento del carico fiscale sul lavoro per esempio ai la sulle tasse per inquinamento è il e chiaramente la strada del futuro forse non praticabile ancora oggi ma è chiaramente una strada
Da percorrere in senso nell'usare il contributo come forma di governo della procura generale
Per esempio la famosa proposta di solo ma dove che proponeva di far pagare i contributi non
In una percentuale fissa dello stipendio mai una percentuale crescente al crescere dello stipendio
Sempre mantenendo il principio poiché versava di più riceva di più alla pensione questo incentiva l'uso di lavoro a basso salario quindi incentiva l'occupazione
E per esempio ancora sempre più mi dispiace che seleziona da Livia Turco si potrebbe
Penalizzare dal punto di vista dei contributi gli orari di lavoro lunghi cioè dire chi sceglie di lavorare cinquanta ore non pagherà per ogni ora propulsione fissa ma per le ore di straordinario deve pagare una posizione pensionistica
Elevata e invece defiscalizzare gli orari di lavoro corti cioè vi è un uso flessibile delle contributi che ovviamente non è affatto liberale perché di economia
Guidata no
Che a mio parere potrebbe essere tutto USA mente innescato in questa proposta di legge accentuandone
I caratteri solidaristici
In Italia ve ne do tutto quello che ha da dire e mi pare che in questa commistione di caratteri liberali di caratteristica distici questa proposta di legge sia veramente in sintonia culturale con la creazione in Italia di una sinistra che abbia carattere in luogo di che sia completi impermeabile alle critiche di burocratismo statalismo che su cui con i quali riescono a
In cui la lega riesce a convincere una certa parte del dottorato non perché rifiuta
Di usare gli strumenti di Stato e pure usare solo quel di mercato a perché in grado effettivamente razionalmente e positivamente di fare proposte politiche che prendono il meglio della tradizione socialdemocratica e della tradizione dipietrista
Ringrazio
Ebbene dei resti hanno Elisabetta bis prima di aprire il dibattito io devo darmi
Due informazioni dapprima come avete visto dal dall'invito gran predisposta era previsto l'intervento né in questo dibattito del segretario del PDS
Onorevole Massimo dall'ENAC
Il segretario onorevole Massimo D'Alema per un'improvvisa indisposizione non potrà essere presente questa mattina
Ai lavori del nostro convegno non potrà quindi neanche intervenire così come era previsto e del resto era stato concordato con lui e aveva avuto Daloui interesse e disponibilità
Ce ne scusiamo noi come si scusa Luís con noi per non essere oggi qui e dovremmo avrebbe intendiamo comunque a cadere un'altra o altre sedi di confronto
Con la sua presenza su questi su questi temi devo giustificare anche l'onorevole Tina Anselmi che per improvvisi impegni di lavoro non può essere presente questa questa mattina
A questo punto direi che possiamo aprire il il dibattito tenendo conto che così come era previsto anche dal per l'invito abbiamo dei tempi che preveda non la conclusione dei nostri lavori intorno alle alle ore tredici e trenta quattordici al massimo quindi possibilmente interventi che stanno dentro un tempo un tempo limitato io no no inscritti a parlare pregherei chi
E interessate a intervenire a
Farlo pervenire comunque venire alla presidenza direttamente
Acqua
Intervengo
Al nome di coordinamento giovanile dei progressisti che opera sull'area romana
Salutando con favore questa proposta di legge ma anche l'idea di presentarla in una sede così atipica per una proposta che viene in fondo al centro del dibattito politico giornalistico di questi giorni visto la compilava sta convergenza politica che si sta realizzando su questa cioè con i giovani e con le donne della sinistra credo che sia però una sede appropriata
Perché insomma è su questi due soggetti che come sappiamo oggi maggiormente gravati gravano le Grandi la disfunzioni economiche la crisi particolare che ha attraversato il nostro Paese negli anni passati
Io credo che vorrei fare un intervento breve sul punto preciso per poi lasciare altri spazio per altri interventi perché credo che su su una una certa angolatura cioè come questa proposta si intreccia con il problema
Della disoccupazione giovanile e come può aiutare a risolverlo viste che e credo sia la questione che principalmente angoscia la nostra generazione
Come sappiamo la disoccupazione italiana particolarmente accentuata nello scorso anno non grava egualmente su tutti i settori
Si concentra cioè su due categorie principali quella giovanile e le donne e da un punto di vista geografico sul Mezzogiorno piuttosto che sul Centro-Nord
A questa questa situazione nella sigla se la sinistra ha dato risposte che si concentrano culturalmente su due settori opposti rispetto ai quali negli ultimi nell'ultimo anno e mezzo
Abbiamo avuto due correnti di pensiero che non si sono però praticamente parte diciamo così né integrate né contaminate l'una con l'altra
Da un lato abbiamo avuto la continuazione
Dell'onda lunga diciamo così del pensiero redistributivo degli anni settanta e ottanta cioè di fronte a un cambiamento importante insomma del mercato del lavoro e dei modi
Di vivere dell'economia che sono state già ampiamente illustrate
Una parte della sinistra appuntato tutto su una grandissima operazione redistributiva
Intendendo il lavoro come una risorsa limitata
Non più espandibile diciamo così gli anzi che va improprio con l'andar del tempo a restringersi
E quindi ponendo il forte problema della distribuzione democratica ed eguale di questa risorsa limitata
In particolare sui settori deboli che evidentemente non ne sono toccati
Quindi nell'ultimo anno alcuni settori hanno diciamo così Enzo attizzato in modo fortissimo la questione della riduzione degli orari di lavoro
Diciamo così come unica e grande strategia in questo settore
E comunque delle strategie di welfare in sostanza
Dall'altra parte abbiamo assistito invece all'enfatizzazione del cambiamento della struttura economica che abbiamo avuto cioè si è tratteggiato la nascita di un nuovo tipo di mercato di lavoro
Del mercato del lavoro interamente diverso da quello che ha caratterizzato le economie and che ci sono alle spalle
E che si è detto che questo nuovo mercato del lavoro non restringe le possibilità lavorative
Ma la nuova le nuove tecnologie aprono possibilità che soltanto diciamo così l'incompatibilità tra un mercato del lavoro pensato per la vecchia economia e la nuova economia ha creato disoccupazione e quindi si ha detto il problema non è redistribuire ma far crescere l'economia quindi aumentare questa di questo alibi la risorsa da lavoro è espandibile di nuovo e quindi dobbiamo puntare tutto sulla e flessibilità che la lasci espandere
Dico che questo pensiero è stato forte anche nella sinistra e mi colpisce appunto il non essersi per nulla incontrato o comunque con quello precedente
Io credo che l'hanno anche la generazione dei giovani e mi avvio a conclusione
è rimasta come dire in bilico seppure le idee le come dire il pensiero poi quando si traduce in immessi concreti settori diventa molto più vago
Ma la la mia generazione è attualmente in bilico tra queste due idee del futuro in modo molto combattuto cioè tra chi chiede di fronte all'insicurezza del domani più protezione
E che quindi cerca questa protezione anche credo che sia insomma una delle ragioni del voto moderato insomma cioè l'idea di una statualità chiesti in fondo perché continuate permanente viene assicurata
E dall'altro lato invece chi che sta affronta anche con un certo come dire Tuzia Asimo la possibilità di una vita lavorativa molto diversa che può cambiare essere flessibile eccetera eccetera
Io credo che però queste due a spetti vadano assolutamente visti l'uno il rapporto all'altro
Che non può esserci un nuovo mercato del lavoro flessibile senza meccanismi redistributivi D UE per questo insomma credo che il punto che vada affermato con forza primo perché affermare la flessibilità i continui mutamenti cambi di vita lavorativa pone il problema di chi copre i periodi quindi frequenti disoccupazione come vengono protetti come affrontare tutto questo non con il panico ma con la sicurezza di qualcosa che garantisce un minimo secondo perché serve un patto sociale in sostanza tra le diversità che fondi anche un livello di cittadinanza diciamo etico politico su cui
A fare delle strategia
Io quindi insomma credo che questa proposta vada salutata con insomma come un tentativo mi sembra di il diciamo così affermare l'esigenza di una e se redistribuzione sociale anche di fronte alla novità della condizione lavorativa e quindi per noi per la parte come dire più nuovamente la le giovani generazioni
Deve essere essa credo vista come un elemento di novità sostanziali
Si tratta qui però credo
Di andare avanti su questa sperimentazione e non prevedere soltanto cioè il papà della previdenza evidentemente un problema statuale nazionale fondato su una criterio di cittadinanza e tipicamente nazionale nel nostro caso italiano però anche di andare avanti su questa ricerca
Intravedendo quei livelli di cittadinanza e quindi di redistribuzione di cittadinanza sociale che possano essere sia più bassi della statualità
Livelli comunali e regionali sia più alti quindi grandi livelli comunitarie tutto
Ha la parola ora Beniamino Lapadula
Dal punto di vista del sindacato lo vendiamo di recente da una vittoria
Indubitabile è quella dello stralcio però della pensionistica
Che
In questo contesto politico insieme ad altri fattori sembra sta diventando stralcio dell'attuale maggioranza dell'attuale governo ecco una prima notazione
Siccome sono stato tra coloro particolarmente convinti della necessità di una proprio che fossi in campo una proposta di progressisti
Ci terrei molto che questa nostra impostazione venisse conservate non tornasse a prevalere al nostro interno
La politica dell'appesa la tattica che prevale su tutto perché son molto d'accordo
Su quello che diceva
Lapis dandoci trovi in presenza di una proposta che per la prima volta tenta di fare i conti con la realtà secondo me Corea con il problema di fondo di modifica di riassetto dello Stato sociale
Atteso che la vittoria corsara della destra ha ha molto a che fare con queste cose faremmo male di fronte Carmine possibile ormai probabile ribaltamento della situazione a pensare che questi problemi siano rimossi anzi io ci ritroveremo tutti quanti davanti nelle prossime settimane che nei prossimi e nei prossimi mesi
E credo che questa caratteristica liberare solidaristica si diceva vada valorizzata fino in fondo
Ad esempio un ecco nella nel consenso della lega quell'esplicito di Pagliarini non un fatto legato soltanto la tattica parlamentare o politica del momento detto in questa proposta la capacità di parlare al mondo che la lega rappresenta un linguaggio che è comprensibile quel mondo che però non abbiamo temperato dentro la proposta c'è questo temperamento con gli elementi di solidarietà non soltanto aggiungendo questi elementi al nucleo duro della proposta quello comprensibile
Ad esempio dall'elettorato della Lega ma mettendo dentro proprio nucleo al nucleo duro
Ora la proposta è liberale dal punto di vista del della capitalizzazione qui non c'è un l'uno virgola uno per cento quelle un meccanismo di vico porzionamento del sistema c'è però un tasso di capitalizzazione sociale cioè non affidiamo anch'seppur soltanto a livello di metodo di calcolo il risparmio previdenziale degli italiani alla volatilità dei mercati finanziari diciamo che questo risparmio si valorizza sulla base dell'andamento del prodotto interno lordo per quanto riguarda le retribuzioni e appetito
Da lavoro con questa operazione facciamo anche una ridistribuzione nel senso che favoriamo chi non ha la fortuna di avere una carriera brillante rispetto a quello che succedeva fino fino ad oggi
Ma ci sono degli elementi di solidarietà espliciti che mettiamo al lato della di questo mica di questo nucleo duro della proposta che sono quelli della cosiddetta contribuzione figurativa e credo che questo sia un capitolo
Fondamentale importante da valorizzare perché indubbiamente siccome questa proposta anzi è un compromesso
Servirebbe soltanto un un singolo aspetto diventa diventerebbe un'altra un'altra cosa e qui sta parlando di questioni molto concrete
Voi sapete che c'era prima del dello scorporo voluto dal presidente Scalfaro anche una una parte delega relativa la riforma delle pensioni dentro questa parte dei ed eroi di delega e anche nell'accordo che abbiamo fatto il primo dicembre c'è scritto revisione dei meccanismi di contribuzione figurativa qualche giornale ha detto che questo significa che il servizio militare Doris avanti si pagherà ebbene ci son delle file chilometriche distretti militari in queste ore insomma
Del anche tra quella parola revisione a quel capitolo del dell'accordo il primo dicembre revisione della contribuzione figurativa ci sono due visione completamente opposte quella nostra tesa ad incrementare questi aspetti ad esempio riconoscendo la maternità ben al di là di quello che oggi riconosce il sistema previdenziale pubblico dall'altra c'è l'idea di contrarre quindi anche per questo motivo c'è bisogno di far diventare questa proposta patrimonio più largo possibile perché ci troveremo poi nella nella fase successiva discussione di fronte anche a tentativi ritorcerà da una parte piuttosto perché dall'altra
Il sindacato naturalmente dovrà a sua volta presentare una sua idea di riforma previdenziale e lo faremo nelle prossime settimane naturalmente
E la situazione politica potrà anche portare
Alcuni ambienti sindacali ad aspettare a e questo è un fatto negativo c'è bisogno che il sindacato dica la sua discuta con i lavoratori ci sia una piattaforma sindacale anche discussa nelle assemblee dei lavoratori perché una riforma di questa natura non si può fare a livello illuministico
Due battute soltanto per
Guardare gli aspetti gracchia contato gran parte del dibattito a partire dalla
L'intervento di Massimo Paci
Sul rapporto mercato del lavoro proposta
Io
Condivido compartecipato insomma questa a questa elaborazione partendo da questo presupposto noi avevamo di fronte due alternative
Si è discusso parecchio negli scorsi anni
Ho tenuto conto della crisi fordista della superamento dell'assetto fordista della dell'economia pensare ad un ad un web fa tutto quanto di cittadinanza sul modello nordeuropeo o lavorare sui vecchi assetti Ford visti aggiornandoli trasformandoli mettendovi al passo con le trasformazioni in atto
Ho sempre avuto una propensione per questa seconda ipotesi di lavoro basandomi sulla sull'analisi della della situazione nostra italiana
E poi anche basandomi sull'elaborazione che abbiamo fatto come CGIL nella nel corso di questi ultimi di questi ultimi anni perché no alla a
Un assetto previdenziale a due tre pilastri cui uno di tipo fiscale non perché in astratto si debba scattare un di codesti questo genere però tenuto conto della realtà del nostro Paese la crisi fiscale che bene attraversiamo
Del rigetto caccia anche rispetto alla alla al fisco che abbiamo registrato anche nelle recenti vicende elettorali pensare in un Paese in cui la del fisco non riesce a fare in vita di mettere a livello di prestazioni una
Una prestazione di base finanziata a livello fiscale non mi ha mai convinto mi pare abbastanza evidente che la gente disponibile a pagare più per cose che di qui vedo una controprestazione che per
Un un contributo in un in generale la pace e l'altro aspetto e e concludo relativo proprio le vicende del mercato del lavoro
Noi abbiamo di fronte
Possibile sito
Intorno tutta quanta le questo della flessibilizzazione so un esito di tipo statunitense nordamericano di un mercato del lavoro fortemente attuale
E allora la domanda che dobbiamo porci quale sistema da previdenziale pacchetti la tendenza è piuttosto che in una io
Ho ho cominciato a pensare che una soluzione di tipo fiscale ciò uguale per tutti in qualche modo potesse far da sgabello da da da base per la soluzione anche i Dico duale una volta che c'è lo Stato che garantisce comunque a prescindere ad una certa data una un'attenzione si può tranquillamente
Penserà a tutte le completamente differenziati c'è un nucleo forte
A occupazione stabile che c'ha la sua previdenza
Contrattuale o anche pubblica mezzo ma legata a questa stabilità OSCE il resto del del mondo del lavoro che comunque può esser flessibilità come si vuole perché poi una garanzia di ultima istanza lo stato l'ha dato una certa e dato il via fiscale il tentativo che si fa
Con con questa proposta invece e i mantenere unita la forza lavoro
Di puntare adespoti non duali del prospettive future certo non basta soltanto
Politiche di stato sociale penso soprattutto
Tutta l'avevano sequestrato l'ammortizzatori sociali cosa qui volevo formano presto perché c'è un raduno fossato c'è un un referendum anche sindacale invertita non non basta naturalmente da da una politica di ampio ammortizzatori sociali appunto alla formazione già contro la qualificazione per la manodopera però sicuramente questa proposta a dentro di sé questa possibilità cioè mantenere insieme unità la forza lavoro
Prevedendo appunto degli elementi solidarietà incorporati dentro il meccanismo di computo la pensione e all'alter ego cioè prevedendo che ogni momento formativo succo Pozzo di un'occupazione
Il lavoro socialmente utile corrisponda un fatto contributivo carico a questo punto si terrà fiscalità generale che costruisce l'attenzione per il lavoratore che subisce una fase di grande flessibilità come per quello più certo una scommessa però credo di questo nucleo forte ci sia e quindi veramente sarebbe molto sbalzato accantonare un secondo ma cosa perché duramente lava uscito è stato anche calcolato il rapporto alla fase politica che stava attraversando rafforzare i contenuti di questa proposta che si presenta anche come auto emendabile degli stessi proponenti
Discutere molto nel paese di queste grosse e costruì una nuova fase politica che sembra aprirsi
Una volta tanto non so altro su questioni di schieramento ma su un problema di contenuto che veramente forte perché è stato vissuto dalle lotte in questi ultimi mesi non soltanto quello da lavoratori dipendenti ma poco ma tutta la società italiana
Ma parola Mazzotta
Io credo che la presentazione di questo testo fa fare alla sinistra un passo prodotte con in avanti la voce previdenza era nel bilancio dello Stato o la seconda voce per dinamismo Marsilio e sulla prima non si può intervenire per decreto perché si tratta di tasso d'interesse sul debito pubblico è del tutto evidente che un intervento efficace sulla priva ha un effetto di ricaduta positivo sulla seconda e quindi mi pare francamente un fatto di grande rilievo che ci fa superare sia pur con un ritardo almeno decennale
Il ritardo spesso
Io vorrei sono in sono del tutto d'accordo con molte delle cose state dette quinte con l'ispirazione di fondo la proposta vorrei soltanto sottolineare due a spetti che sui quali si può scappare e si può dentro lo spirito di questa riforma anche con successivi aggiustamenti intervenire la prima io credo che il meccanismo di flessibilità col perché il nel viene che caratterizza la proposta ha due difetti il primo quello di rassicurare gli assicurati
La disastro provocato dalle grida manzoniane che in questi anni si sono succeduti sul riforme women's o drastiche del sistema previdenziale
Che era che sembrava insuperabile quello provocato addebita quando fu presidente del Consiglio invece Berlusconi è riuscito ampiamente a superare
L'Effetto con gli annunci di dei primi di luglio
E col costringa poi costringendo il governo anglo al decreto di blocco
Ora avere invece una proposta che perimetro poi meccanismi interni da certezze che non sarà necessario intervenire è una questione che consente davvero all'assicurato di decidere i lunghi quando andrà in pensione non temendo che il suo diritto a sarà messo in discussione da un provvedimento più o meno cervellotico del governo la seconda stabilendo meccanismi di calcolo della pensione a raffica e RAI raffrontati al complesso dei contributi rassicura i mercati cioè dalla certezza che appunto anche qui per meccanismi interni il sistema previdenziale non sarà messo a sacco da scelte individuali che possono far crollare il sistema perché le scelte individuali saranno commisurate a parametri di rendimento oggettivamente sostenibili dal sistema specie
La il secondo aspetto reso possibile dalla flessibilità
E reti e il fatto che apre una prospettiva per la qualità della vita io sono da tempo convinto che con l'innalzamento dell'alta vedi a degli italiani la la questione dell'uscita dalla pensione non va più vista con la vecchia col vecchio schema secondo il quale qualsiasi innalzamento della vita lavorativa
E qui perse punitivo per l'interessato che in realtà lavoro non è soltanto sacrifici lavori anche autorealizzazione e quindi in qualche misura di un meccanismo di uscita troppo basso rispetto alle aspettative di vita diventa anche un modo per escluderci palafitta
E per condannarci a una sorta di sopravvivenza e allora un meccanismo di flessibilità che consenta come come ulteriore sviluppo di prevedere forme di uscita parziale e di lavoro parziale io credo che sia più efficace per esempio della discussione sul salario d'ingresso io comincia il Po a a dire che se dovevo parlare di fare l'uscita
E dovremo ragionare quindi su meccanismi di flessibilità in uscita che consentano di mantenere attraverso un lavoro sia pur part-time un aggancio all'aggiornamento alla vitalità e questo credo che sarà tanto più importante quanto più crescerà
La durata meglio dell'altra cosa che credo tutti auspichiamo che cresca notevolmente il secondo aspetto e che questa questa proposta apre a meccanismi anche di tipo equitativo
Oltre quelli che sono già contenuti faccio qualche esempio
Primo esempio
Io faccio parte di una generazione
Che ha potuto studiare più o meno gravi divisi
Perché una generazione
La uguale alla media a quindici anni andava a fare il manovale
Allora oggi si fa scandalo del fatto che quella generazione avendo iniziato a lavorare a quindici anni avendo a cinquant'anni maturato i trentacinque anni va in prepensionamento
Quella generazione ha consentito appunto va be a vent'essendomi laureato quasi gratis via riscattare il periodo di verso Italia è all'età di cinquantadue anni di aver raggiunto il cinquantatré anni di da cinque anni di lavoro e poter andare in pensione
Avendo fatto per di più un lavoro lievemente meno usurante diciamo così del manovale muratore o o consimili
Ed allora che cosa c'entra questo col re col meccanismo
Con quel meccanismo aperto da questa legge ma io credo che questa legge consenta per esempio di riconoscere senza molto senza alterare una certa penalizzazione per il prepensionamento di riconosce attraverso un meccanismo di anni figurativi attribuiti ai lavori sì
Precocemente giovani o i lavori usuranti un meccanismo di liquidazione della pensione che in qualche modo paghi questo sacrificio che è stato compiuto
Secondo esempio
C'è
Oggi una necessità
Di costante aggiornamento anche qui se consentito un esempio professionale
Una generazione di insegnanti e di studenti ha lavorato su un manuale di Filosofia entrato in in funzione negli anni Trenta penso al famigerato Lamanna
Una germi una generazione
Trenta Generals trenta trent'anni trentacinque anni di io ho iniziato a insegnare Filosofia
E ho finito Vincent disegna filosofi all'inizio degli anni settanta ogni anno sostituendo nel liceo dove mi trovavo a insegnare il manuale della manna
E affatto la la fortuna però bisogna dire
Quella generazione di insegnanti aveva studiato all'università sulla Manna
E poi per e ha continuato a sopravvivere sulla manda come manovale difficile è possibile pensare oggi ha la stessa cosa è possibile pensare cioè a una generazione gli insegnanti che per usare un testo un po'più moderno si sia formata sul Dal PRA e quindi devo usare il Dal Prà come unico non credo
Credo che occorra cambiare la testa almeno una volta ogni dieci anni
Questo ragionamento vale credo che mi rinviarci ai più generale ed allora possiamo noi trattare nello stesso modo chi nel corso di quarant'anni di lavoro non si aggiorna occhi invece periodicamente sia Giove allora l'anno sabbatico è solo un privilegio diventa anche un qualcosa che va riconosciuto e che va valorizzato ecco allora
Meccanismi di contribuzione e uffici finisco su questo l'ultima cosa che voglio dire riguarda la possibilità che il riequilibrio e la solidarietà vengano garantiti attraverso una certa comunicazione dei meccanismi interni al provvedimento di legge ma anche attraverso un finanziamento esplicitamente attuabili attivabile per via fiscale io penso che la solidarietà in una in una in una società nella quale
Il redditi da lavoro solo in parte componente importante ma naturalmente non solo componente esclusiva e percentualmente c'è una variabilità dei redditi e la composizione interna dei redditi del reddito nazionale
Sia indispensabile prevedere meccanismi di finanziamento dello stato sociale che non siano soltanto legati al reddito da lavoro io penso allora che la possibilità anche in questo questa proposta e e implicita
Di attivare canali di finanziamento dello Stato sociale attraverso anche la via fiscale sia un altro dei meccanismi che ci può aprire la discussione alla alla prospettiva sulla quale si si è lavorato e che attualmente certamente impraticabile di una sorta di minimo vitale sul quale poi costruire il la quella parte variabile della del trattamento previdenziale garantita di reti a lavoro sono questi i motivi che mi fanno dire che questa proposta può diventare l'oggetto di una anche di una grande mobilitazione perché a differenza di tutto quello che finora si è fatto è una proposta non Gvs espresse una proposta quadro rispetto all'attuale sono possibili ulteriori innovazioni
Capaci di adeguarsi alle modificazioni della della società
Iscritto a parlare Stefano Patriarca pregherei se se qualcun altro che intende intervenire di iscriversi in modo così possiamo regolare mentre i nostri lavori
Mi sembra importante diceva prima
Beniamino anche gli altri interventi che ci sia questa proposta sul piatto anche perché
Quorum ha una difficoltà x ma della
Sinistra ma poi anche del sindacato
Di una mento propositivo che non si che non si limita come abbiamo fatto più volte negli anni passati a definire qualche intervento al margine
Il sistema previdenziale ma indica una via di riforma
E secondo me anche un atto di coraggio perché insomma
Diciamo la verità
I soggetti sociali di riferimento di una riforma non sono i soggetti sociali
Che organizzano sui quali sui beni del consenso
La differenza fra quelli che organizziamo
Quelli che devono dare uno revocare il consenso sociale rispetto non al sistema previdenziale
E con loro i quali saranno i soggetti di una riforma di lungo periodo ricordiamo che questa riforma così come presentata a chi corre articolerà gli effetti pieni di spiegare agli effetti pieni
Tra quarant'anni
Perché si definisce una fase transitoria
In modo abbastanza intelligente ma che comunque appunto
E lungamente
E quindi quando si ha a che fare con soggetti differenti ricamo portatori di interessi
Dei diritti acquisiti
è più complicato fare una proposta appunto di riforma e è molto più semplice spesso fare un ragionamento che riguarda gli interventi al margine di un sistema così come
Io penso che la proposta sia importante
Perché comincerà
Identificare un progetto diverso da quello che abbiamo finora
E cioè tenta di coniugare
I rapporti relativi interno con i quali il sistema previdenziale stabilisce i benefici da distribuire
Al come dire al mondo esterno
A tutti coloro che sono che entrano e escono da questo il sistema di protezione maniera
Meno stabile
Di qui appunto
Cioè che dice va be'ma allora avete trovato la quadratura del cerchio perché reparto un sistema a capitalizzazione che però rimane a ripartizione
Che è meritocratico però tutela
I diritti io penso che in realtà ci siano tutti e due questi elementi all'interno
Mi auguro che
Ci sia un atto di coraggio ulteriore da parte dei progressisti e cioè quella di non lasciare sogliola questa riforma previdenziale
Tirarne tutte le conseguenze in termini di intervento sull'assetto fiscale intervento sull'assistenza e sull'insieme degli interventi legati allo stato sociale
Perché guardate l'elemento forte di questa riforma essi
Il sistema di calcolo perché nel sistema di calcolo si dice guardate noi vi offriamo un sistema capitalizzazione simulata siccome a capitalizzazione simulato diceva bene prima
Elisabetta insomma mettiamo insieme non l'elemento forte del mercato questo che insomma diamo a ciascuno il suo senza
E in realtà evidenziamo molto elemento meritocratico individuale
Poi questo è un sistema molto più flessibile
Però siccome rimane a ripartizione e quindi
Sta dentro un sistema di solidarietà generale e non solamente appunto di meritocratico individuale
Riusciamo a combinare le due cose
Io penso che questo elemento qui questo elemento politico sociale deve essere messo molto quindi evidenza
In che senso
Dicevo l'innovazione non sta tanto certo innovazione tecnica è questa cosa qui che cioè il calcolo a capitalizzazione individuale
Ma l'innovazione sta dentro un'idea per cui insieme a questo calcolo questo sistema previdenziale o offre delle garanzie che
Tutela no o dovrebbero tutelare meglio o dovrebbero come non tanto tutelare dare delle risposte più efficaci all'articolazione del mercato del lavoro e dei bisogni del futuro
Io penso che
Occorrerebbe ecco esplicitare un po'meglio queste ragioni politico sociali insomma evitare di fare una discussione solamente
Di tecnica previdenziale
Nel senso che il consenso su questa o altre proposte non si
Può pensare di conquistarlo solamente sul terreno pure importante di guanti i diritti acquisiti non lede
Ma se vuole essere un fatto veramente innovativo deve riuscire a individuare settori sociali come i giovani e le donne precettori delle prospettive come interlocutori veri e per farlo non può parlare solamente della capitalizzazione simulata
Per riuscire a dire meglio di come ha fatto finora come risolve il problema della prospettiva che è la questione della flessibilità intesa come i cambiamenti sul mercato del lavoro e la flessibilità della vittima
Questa è la vera incapacità che ci ha questo sistema previdenziale di risolvere i problemi attuali da questa incapacità nascono poi anche i suoi problemi d'ordine finanziario e di equilibrio
E di equilibri appunto macro economico
Dare una risposta alle flessibili
Allora è un sistema che definisce delle dei rendimenti dentro una fascia che sono fortemente legati appunto alla contribuzione versata deve però essere in grado di costituire una rete più efficace di protezione
Allega assetti futuri del mercato del lavoro
Per fare questo ad esempio io
Rifletterei un po'meglio
Su tutta questa partita e qui veniva chiamata contributi figurativi ma insomma che insomma come
Questo pavimento di protezione che non è un pavimento di cittadinanza perché nasce all'interno del sistema previdenziale che ancora fortemente lavoristico
Ma che tenta di non commisurare più il pavimento a un a un elemento meritocratico ma mediante un intervento di solidarietà quindi i contributi figurativi oppure un livello di prestazione
Definito e sinceramente rispetto al modello di calcolo
Tenta di dare delle risposte mirate
Quale risposte mirate
Beh ne abbiamo parlato in questi anni mi sembra che la sinistra ha tentato di parlare in questi anni del del passaggio da un sistema di welfare garantista risarcitorio a un sistema di welfare promozionale
Allora ecco io farei una discussione più approfondita attorno a questo elemento quali elementi di welfare promozionale vogliamo introdurre dentro a questo sistema
La discussione se garantire di più o di meno ad esempio i periodi di formazione di maternità di assenza al lavoro diventa una una discussione fondamentale
In quanto si definisce qual è il pezzo di tutela sociale che in qualche modo sganciata da un livello strettamente meritocratico e lo agganciano a un sistema non solo sociale ma io dico appunto di efficienza
Se vogliamo conseguire un sistema di flessibilità che non sia la precarizzazione significa alzare il livello delle tutele sociali delle tutele sociali collettive per una fascia del mondo del lavoro e giovani adesso non giovanile prospettiva che appunto viene oggi meno tutelati bisogna ribaltare questo modello per cui un pezzo della società che sono i giovani la solidarietà se la fanno al massimo tra di loro
E cioè il salario d'ingresso per cui se vuoi lavorare
Fatti un po'di solidarietà con te stesso avendo meno garanzie meno tutele anche salariali allora come si riesce a identificare questa rete di sostegno quindi dentro questo sistema di
Con misurazione delle prestazioni più meritocratiche più meritocratico c'è però ci deve essere forte questa dei sostegni aveva qui sono indicate alcune cose a maternità i periodi io penso che su quel terreno dovremmo lavorare molto di più
è possibile pensare appunto che si vada oltre nel sostegno dei processi di formazione è possibile che quindi l'accesso l'accesso a un lavoro ha un'attività o a un periodo di formazione a un periodo di reinserimento sociale possa essere l'elemento che accende un diritto previdenziale
Come l'accende appunto come lo acceso per anni in passato l'accesso a una carriera o a un lavoro io penso che questo elemento qui
è un elemento che serve per parlare appunto in maniera più chiara con le giovani generazioni e non può essere disgiunto da una riforma
Di tutti gli altri meccanismi di intervento relative relativi al sistema sociale allora
L'indennità di disoccupazione gli elementi legati alla cassa integrazione di elementi legati agli interventi sul mercato del lavoro guardate non la questione secondo me
Se volete critica insomma siccome perfetto molte apprezzamenti questo convegno quindi volevo introdurre anche un elemento di
Critica secondo me è questa
Come c'è stato questo coraggio di affrontare questa questione diciamo la verità non è stato semplice anche l'interno i progressisti fatta maturare l'idea che fosse necessario fare un progetto di riforma perché pre prevalgono insomma sono hanno avuto preminenza in questi anni due ipotesi che era insomma che tutto sommato assai previdenziale poi andava bene così come con qualche aggiustamento bastava arrivare a scadenza l'assistenza che tanto questa cosa e dall'altra insomma diceva ma tanto basta metterci d'accordo quanto a livello di Pillon mi hanno bisogna distribuire acrobazie anziano insomma ecco
Questi due inibiva hanno un ragionamento di riforma oggi è stato fatto bene ma se non riusciamo ad accoppiare a questo è un ragionamento forte sulle tutele che riguardano il mercato del lavoro gli itinerari formativi e quindi gli tutti gli strumenti
Di intervento pubblico di ridistribuzione secondo me
Come dire parleremo ancora poco a un pezzo importante della società che sono al centro appunto di questa rimedio quindi giovani e donne in questo senso
E così come tutta la partita che riguarda l'assistenza in questo quadro ecco sarebbe innestare una attenzione maggiore questo versante di quanto non ce ne sia stata finora l'ultima questione
Allora vogliamo costruire quindi una rete promozionale efficiente
Io penso ecco che la scelta può andare in questa direzione questa parte da questa riforma perché fa giustizia di alcuni luoghi comuni nei quali la sinistra si è cullata
Che non ci fosse appunto un problema di equilibrio di lungo periodo il bio finanziario
Che appunto tutto sommato bastava tenere fede alle promesse fatte in passato
Allora
Io però penso che un elemento non può essere isolato dal dibattito nostro
Se volete dei conti a accuse appunto alla proposta insomma
C'è una cosa che salta agli occhi questa proposta stabilizza in prospettiva di quell'equilibrio
Ma l'arrivo di equilibrio pur stabilizzate attorno al quaranta per cento
Della massa salariale
è un è qui è un'aliquota che è molto superiore al livello dei contributi che oggi vengono pagate ti devo previdenziali
L'intervento fiscale è indispensabile
Ma non solo come intervento di sostegno
Ma come elemento di modifica dell'assetto fiscale per finanziare il sistema previdenziale pettinati appunto questa parete di tutele e non è pensabile Cinzia accanto a questo una capacità di proposta quindi
Della sinistra sulla questione fiscale
Oggi non è non è pensabile considerare i contributi sociali pagati dal datore di lavoro come li consideriamo trent'anni fa insomma salario differito
Perché in un Paese nel quale appunto il costo del lavoro era molto più basso trent'anni fa insomma questo era stato differito non veniva dato immediatamente la mia sposa oggi in realtà il la contribuzione sociale
A carico del datore di lavoro è solo parzialmente contribuzione direttamente inerente al lavoratore perché in realtà è come evidenzia il Rapporto Delors modo chiaro è
Anche una tassa sull'occupazione insomma i contributi oggi di parlare li pagano non solamente il i datori di lavoro per i loro lavoratori li paga insomma un assetto economico la li pagano tutti i guardiani di minore crescita di minore occupazione
Spesso di minore sviluppo quelli sostituzione di lavori all'Oscar
La questione fiscale
De è una questione fondamentale
Che entra in maniera diretta nella riforma previdenziale non ci illudiamo che solamente su una battaglia che dica equilibrio del gestioni rapporto contributi prestazioni si riesca a dare le risposte
Che sono necessari e soprattutto una proposta fiscale indispensabile in un momento nel quale guardare questa riforma
Previdenziale c'ha bisogno di una fase transitoria e la fase transitoria si deve misurare con una periglioso nel quale le politiche di stabilizzazione
Del debito pubblico imporranno interventi che andranno ben oltre la semplice riforma a regimi cioè come bisogna dare anche una risposta a questo come si va affronta un problema di emergenza finanziaria che dice nei prossimi dieci anni che livello Attilio di equità questa risposta allora
Le questioni del debito pubblico
Del risparmio pubblico di un indebitamento pubblico che oggi distribuisce guardate centonovanta mila centottanta mila miliardi di interessi sul debito pubblico ogni anno correlati alla ricchezza accumulata
Mentre l'impresa distribuisce centoventidue mila miliardi di prestazioni previdenziali quindi oggi la funzione del tributi vale lo Stato è molto spostata su altri terreni allora se non c'è una capacità di proposta sul terreno fiscale della gestione della Brianza pubblica e anche quindi di emergenza
Che imbocco insomma un intervento fiscale di sostegno anche alle gestioni previdenziali nel Bray Periodo
Motivata appunto socialmente politicamente in modo forte in modo tale che non sia solamente una proposta di razionalizzazione ma una proposta di prospettiva e cioè
Motiva la riforma previdenziale con una risposta ai problemi delle generazioni future di un assetto diverso della società e non solamente come grande problema di stabilizzazione finanziaria ecco
Io vedo alcune porte aperte in questo progetto di riforma
Dovremo fare una battaglia per non far chiudere già quelle porte lì perché insomma poi complicato discutere anche in questo quadro politico io penso che però Nevada una perché molte altre e quindi la riforma di tutto il sistema di intervento pubblico di sostegno ai debiti
Dell'intervento sul mercato del lavoro perché guarda questa volta c'è riuscito di chiamare i giovani in solidarietà alle battaglie darebbe sulle pensioni di anzianità
Probabilmente perché il quadro politico appunto era anche di un certo tipo
Dubito che in prospettiva se noi non riusciamo a fare una proposta che non chiami alla solidarietà solamente ai giovani
Ma dica a questi settori insomma qual è la proposta precisa di prospettive di riforma sarà ben difficile insomma richiama ad un'altra volta indivisa generiche di uno stato sociale rispetto al quale la propaganda degli altri in realtà fa breccia grazie
Daniele Pansa l'ultimo intervento si non ci sono
Io sono brevissimo forse un poco superficiale
Sulla riforma presenta dei progressisti non posso che essere d'accordo avendo contribuito un pochino farle io quindi come dire
Mi risparmio degli associarmi ai vari peana che rossa di Frattini
In questa sede
Volevo soltanto mettere a fuoco alcuni punti ecco che tanto per sgombrare il campo diciamo da una lettura
Un po'troppo ottimistiche non è che noi si sia trovato il paese di Bengodi ovunque esso proposto per cui
Con il certamente non è possibile andare in pensione a cinquantacinque anni con cinque anni di contributi rigore solo di capire se
Si lasciasse intendere in precedenza Canossa una proposta che fondamentalmente ridistribuisce
Reddito pensionistico da iper dalle figure professionali che erano ingiustamente avvantaggiato rispetto ad un criterio astratto di equità
Dal Senato referente
Verso quelle persone che hanno ingiustamente penalizzate rispetto concreto astratto di equità dal sistema presente Sato ho ricordato prima
Si avvantaggiano le carriere lunghe piatte a dispetto alle chiacchiere Brady e molto veloci
Detto questo
Il vantaggio la proposta è soltanto quello di garantire in una situazione che gli economisti chiamano in stato stazionario ovverosia Giunta di una crescita armonica diciamo traino tra l'ammontare delle pensioni pagate l'ammontare dei contributi incassati una situazione di equilibrio
Rimanendo questo un sistema a ripartizione non un sistema capitalizzazione con riserva accumulata
Questo è un sistema che anche qui sensibile alle variazioni nel nel rapporto tra il numero dei lavorativo lavoratori attivi numero dei pensionati eccetera
Ne siamo sciatore dei meccanismi regolatori di questi flussi che ci danno la ragionevole certezza di non dover intervenire
Con interverrà con il lasso di tempo troppo Brellin sulle regole cioè siamo riusciti immaginiamo di essere riusciti a costruire un sistema capace dista in equilibrio per un certo numero di anni di richiedere aggiustamenti al margine non strutturali ogni volta per riportarlo sul sentiero di equilibrio
Ma pool stock cioè questo è il mio siamo usciti a facciamoci del costo di un sistema che riesce a dare come dire ai giovani la possibilità di una versione anche se non lavorano alle donne di andare in pensione soltanto contributi figurativi no perché a sinistra è sempre questa tendenza come dire no a controbilanciare quel po'quella di consapevolezza dei problemi che ci abbiamo relativamente all'aggiustamento del debito pubblico la potabilizzazione pure e di rientro eccetera no cioè quelle riequilibrare politicamente queste scelte Dio con l'immagine del paese di Bengodi che viene poi offerto insomma il rettorato dei progressisti Dio per quello che ho capito di questa proposta di legge per il Bengodi non esiste anzi ci sarebbe la necessità come ricordava Stefano Patriarca di rendersi pienamente conto che i meccanismi come dire di caduta molto morbida che sono stati prescelti quali quelli del pro rata che io personalmente condivido
Proprio perché penso che la riforma delle pensioni non debba servire a risolvere i problemi immediati di fabbisogno di cassa del settore statale
Ecco ma povere che la legata di volare grazie non serva questo abbiamo scelto il meccanismo delle Prada che come dire progressivamente nell'arco di un quarantennio porterà alla creazione di regime
Ma il rovescio della medaglia di questa scelta e che bisogna intervenire sui flussi di spesa del bilancio pubblico ora chiunque abbia un minimo di dimestichezza con il bilancio pubblico che qua Macciotta e viene psichiatri ma più di tutti ovviamente in Italia e quindi credo che possa confermare oramai non c'è più niente da tagliare sul bilancio pubblico c'è rimasto poco e niente dopo i governi Amato e Ciampi è inutile illudersi che si possono fra i risparmi sostanziali sul bilancio pubblico
I risparmi ti fanno tagliando la spesa per pensioni che ha speso per ferita e l'attesa per stipendi dei pubblici dipendenti sono queste tre voci
Che ci possono consentire data la spesa per interessi di stabilizzare il debito pubblico quindi anche qua noi dovremo scegliere visto che abbiamo voluto giustamente ripeto di una riforma delle pensioni in grado di norme intervenire in modo come dire così drastico ingiusto sulle pensioni
In essere oggi sui flussi futuri dimensionali immediato per aggiustare il debito pubblico dovremmo comunque porsi il problema di intervenire in modo congiunturale ma molto per me molto penetrante su queste tre puri di spirito
Se vogliamo se vogliamo garantire quelle condizioni economiche e politiche affinché una riforma che stia efficace nel lungo termine ma non draconiane i suoi effetti di breve periodo possa essere perseguito
Perché se ne non saremo noi saremo capaci
Di fare delle proposte per contenere i Blues distesa in su pensioni sanità e e stipendi pubblici dipendenti nell'immediato
Avremo una situazione di tali cause nei conti pubblici che qualunque discorso con le ore saremo avremmo la volontà di fare
Sulla gradualità il problema del dell'equilibrio soltanto a lungo termine acceda verranno cancellati dalle necessità di breve periodo della finanza pubblica quindi una lettura tra virgolette di sinistra
Di questa proposta è particolarmente nel Fatah se mi consentite il termine anche particolarmente sciocca dico perché va proprio contro quello intere che noi intendiamo difende un'ultima cosa e con le pensioni c'entra poco e niente nelle cose che ho sentito qua
E che ho sentito anche all'intervento ultimo Distefano adesso
Con quali io concordo in larga parte quindi sulla necessità di fare alcuna riforma del fisco non c'è dubbio
Aggiungerei che c'è anche grazie a Dio è una riforma delle pensioni che contempli anche la previdenza complementare con Paul grande fretta diciamo in questa proposta e non perché qui i dati di evidenza pubblica offre fino al cinquanta per cento al quaranta sessanta come alcuni nuove io anche io abbiamo scritto in tempi non sospetti da vedere complementare c'ha poco a che vedere con livello di copertura offerto da vedersi obbligatoria è un intervento che interessa soprattutto i mercati finanziari ed è fondamentale farlo vogliamo abbassare il costo del debito pubblico e quindi anche il nostro livello assoluto di debito pubblico ma notavo una a vocazione pericolosa neanche qui a sinistra che riguarda i temi della flessibilità e delle regole
Sì è molto detto questa è una riforma importante anche perché per i conti con il tema principale dei prossimi anni e la flessibilità del mercato del lavoro qui c'è l'illusione che facendo il mercato del lavoro flessibile dire nei posti di lavoro ma questa è una carcere non è mai stato così
Nel senso che la flessibilità è assolutamente fondamentale verrà imposta ai lavoratori penso che i lavori dovranno cambiare lavoro più volte nel corso del loro
La loro vita lavorativa ma certo questo non è cresce il numero degli occupati complessivi non è mai stato così non c'è nessuna ancora è mai uscito spiegare perché dovrebbe essere così nel mercato del lavoro
L'idea che è propria di Michele Salvati se non sbaglio insomma è chiara largamente influenzato anche il programma che i progressisti hanno presentato nelle elezioni
è basato sull'idea del compenso cioè che sia sufficiente costruire dei contesti no troni allo sviluppo affinché lo sviluppo si verifichi effettivamente io personalmente non ci credo non mi pare che la teoria economica Cogne possa dare sostegno a questo tipo di impostazione
Quindi non credo che batte garantire la flessibilità affinché aumenti l'occupazione e che quindi come dire la la tutela che noi diamo della flessibilità all'interno del TFR genitivo va bene come dire ma non è certamente uno delle dei tratti distintivi uno dei tratti importanti
Cioè non è che se noi riusciamo a garantire la tutela pensionistica dei giovani inspiegabili e lavora regolarmente un mezzo ogni dodici noi abbiamo raggiunto un livello di benessere sociale maggiore il problema ancora come diceva che spiegherete ai dati Istat anni a questa parte pur di creare occupazione non è soltanto quello di tutelare polo dell'occupazione non ce l'hanno o ce l'hanno in modo saltuario
Mi è sembrato discorsi forse sbaglio quello è un pericoloso in una pericolosa accondiscendenza
Alla posizione secondo la quale la disoccupazione è inevitabile il problema è solo quello di tutelare a livello previdenziale quelli che non riuscivano ad una carriera regolare il grande assente da questo dibattito è stato micro molto terzo settore cioè la possibilità di interpretare in senso moderno la teoria keynesiana cioè la possibilità di di mobilitare l'intervento pubblico per creare occupazione in questo Paese
Il che non significa andare o tornare verso lo statalismo anche finito gli sono state molte elaborazioni teoriche alcuni dal non lontano
Mille novecentosettantotto se non sbaglio e mi riferisco in particolare ai lavori di un gruppo che fece la Ferrari proprio io ero troppo giovane per partecipare mi sono letto studiato l'idea è quella di costruire un intervento pubblico attraverso degli agenti dentro la società che governino il mercato nel verso del pelo per così dire insomma quindi che governerà il mercato
Secondo criteri di mercato ma che devono però governare il mercato bisogna che l'intervento pubblico venga rivendicato come assolutamente necessario per garantire un equilibrio macroeconomico e per garantire più alti livelli di occupazione
Questa tutta questa come dire Energia utilizzata per pressare l'importanza delle regole e l'importanza dell'appetibilità
Io la vedo come una pericolosa concessione a teorie economiche che come dire sono assolutamente indimostrata non e dal punto di vista teorico dal punto di vista intimidito
Mentre invece una come dire dotate di salutare che inizi anni dicono insomma forse finita potrebbe in qualche modo aiutarci a fare dei passi in avanti anche politicamente rilevanti già nell'immediato
Chiudiamo qui come vedete non c'è e non era neanche previsto alcun intervento conclusivo perché credo che proprio rispetto al tema che abbiamo trattato oggi non sia possibile puntare una discussione un confronto che anzi dovrà avviarsi anche nelle prossime settimane
Io voglio ringraziare viene per avere partecipata queste iniziative voglio ringraziare le relatrici i relatori
Si tratta questa della prima iniziativa pubblica promossa dal coordinamento delle donne PDS che è stato eletto a a ottobre da Francesca nell'introduzione ha detto del necessità di fare questa iniziativa il tema che aveva proprio questo tema scelto per la prima nostra iniziativa pubblica era legato quando l'abbiamo pensata iniziativa questo convegno alla contingenza politica le scelte del governo la battaglia sociale
In atto nel nel Paese
Ma anche c'era in noi una forte preoccupazione già in quel momento rispetto alla capacità propositiva della sinistre dell'opposizione rispetto ai temi che riguardano la riforme del sistema previdenziale in questo tempo sono intervenuti molti fatti anche alcuni fatti positivi penso all'accordo siglato con i sindacati che prevede lo stralcio della riforma ma è intervenuto anche un altro fatto positivo
Che oggi è sul tavolo e della proposta di riforma dei dei progressisti questione fra l'altro che rimette anche sui binari giusti un modo di fare opposizione in questo in questo Paese che va caratterizzato soprattutto nella capacità di mettere in campo proposte organiche strutturate ai e alla e alternativi questa proposta credo che
Sia una proposta che costruisse è costitutiva anche dell'identità dello schieramento progressista e di opposizione nel nostro nel nostro Paese
è una proposta naturalmente che
Ha bisogno anche di confrontarsi
Rispetto anche a
A valutazioni ha da adozioni che possono essere
Ad altro azioni che possono essere messi in campo credo però che sia uno strumento utile oggi di di lavoro e anche di intervento di battaglia e di battaglie politiche anti noi ci abbiamo tenuto particolarmente che questa iniziativa sia stata anche un'occasione di presentazione della proposta dei dei progressisti penso anche che sia significativo e che sia un percorso che intendiamo come almeno come coordinamento delle donne proseguire
Il fatto che questa iniziativa sia stata pro promossa dal Coordinamento delle donne e dal coordinamento della Sinistra giovanile vorrei essere molto esplicita non è che si sono coalizzati i soggetti cosiddetti deboli abbiamo voluto dimostrare che c'è la necessità davvero danno di di mettere in campo un patto fra fra generazioni
E una discussione anche che attiene il futuro di donne e di uomini in questo in questo in questo Paese e che occorre far camminare anche la politica su questi su questi binari inoltre c'è un interesse che noi sentiamo fortemente proprio come donne di farsi che le nuove generazioni ricostruiscono un loro rapporto con la politica perché questo significa anche apportare innovazione innovazione sul terreno della cultura
Costa di cui oggi particolarmente bisogno la politica nel nostro nel nostro Paese
Abbiamo fatto questa iniziativa
Con modestia ma anche avendo però la presunzione di appropriarsi di quelle che sono le questioni oggi al centro del dibattito politico vi ringraziamo per averci ascoltato