La crisi e il nuovo intervento pubblico

Come diceva
Questo
Va bene
Buongiorno a tutti
Grazie
Di aver accolto il nostro invito
Non è il meglio questo microfono ma fa niente
Ecco
Come avete visto
Dalla
Dall'invito che abbiamo fatto circolare
Il tema che oggi intenderemmo affrontare
La crisi è il nuovo intervento pubblico
Lo svolgiamo
Utilizzando
Il volume
Pubblico
Privato comune lezione della crisi globale
A cura di Laura Pennacchi
E con una
Un prologo
Molto illuminante
Della
Il nostro Presidente uno onorario
Carlo Azeglio Ciampi
E
Un volume che è frutto di un lavoro
Un lavoro durato
Più di un anno
Ancora diciamo commenta segreteria della CGIL al Dipartimento di poli economica
Con Beniamino
Con il gruppo coordinato da Laura
Di cui
Una parte
è qui presente questa mattina
Al tavolo
Silvano Andriani Roberto Artoni
Altri
Chi
Non è
Questo dovevate
Do atto
Forse dovevamo
E
Dicevo questo lavoro e
è stato realizzato nell'ambito di un ciclo
Di iniziative
Promosse dalla
CGIL e dall'Istituto di ricerca l'IRES che ancora presiedo
E anche in questo mio nuovo ruolo di Segretario generale della FISAC CGIL
Abbiamo lavorato e lavorato in modo
Assiduo
Io credo utile non solo per la CGIL
Ma anche per l'insieme
Del mondo
Progressista che guarda come affrontare la crisi
E
Quali
Proposte e progetti il dei
Alternative costruire
Credo
Che lo spunto offerto dal volume i numerosi scritti
Che sono scritti che vanno in profondità del tema
Nel riproporsi
Proprio che cosa la crisi insegna
Quali messaggi fornisce
A partire dall'origine stessa della crisi
Sia negli elementi
Che chiamano in causa la crescita delle diseguaglianze
All'interno di ogni singolo Paese e delle diseguaglianze tra Paesi
Come origine di un processo nel quale
La crescita di queste diseguaglianze e l'impoverimento di una parte rilevante
Di chi vive del proprio lavoro di chi era la propria pensione insomma
Una crescita
Della diseguaglianza che insieme agli elementi
Di una politica finanziaria globale senza regole
E in assenza di strumenti di vigilanza
Di controllo democratico ripropongono il tema
Tra politica economia anche in termini di democrazia
E di quale ruolo l'intervento pubblico debba vere
Noi
Vorremmo svolgere
Questa riflessione
A partire
Dagli autori
E da chi come Laura accurato il volume per poi
Interloquire
Con i nostri ospiti
Con un'ampia Luigi Bersani con Stefano Rodotà con Guglielmo Epifani nostro Segretario generale che chiuderà questa discussione
Ci siamo ripromessi di fare una cosa diciamo abbastanza
Veloce
Senza tempi né eccessivamente lunghi ma capaci però di stare al merito centrale delle questioni
Con questo io passare la parola immediatamente a Laura Pennacchi per la
Prima introduzione per poi proseguire il nostro lavoro prego Laura
Buongiorno a tutti grazie di essere qui
Affrontando anche il disagio del caldo inconvenienti che gli scioperi provocano
Penso che sia utile
Sfruttare questa occasione non non tanto per fare qualcosa di celebrativo
Il libro
E qui è stampato parla da sé è un libro anche abbastanza ponderoso
Merita a nostro parere un cimento vero e quindi potremmo sfruttare questa occasione già terre discutere alcune delle
Questioni che il libro affronta in un approccio che per quanto ampio c'è ca abbastanza stringente unitario
Che pone una serie di questioni sulle quali non c'è ancora una visione concorde diciamo anche nel centrosinistra
E nelle forze che si richiamano
Ai valori del centrosinistra
L'urgenza di una riflessione di questo tipo è dettata anche dalla fase specifica della crisi che stiamo vivendo
La crisi più grave degli ultimi ottanta anni si dice una virulenza inaudita questa crisi sta manifestando
Rubo Manna parla di rischio di terza grande depressione da poco la quella della
Seconda metà dell'Ottocento e quella del mille novecentoventinove e tutti i commentatori a livello mondiale hanno preso molto sul serio questo rischio di cui ha parlato ha parlato Krugman
E una virulenza manifestata soprattutto dagli andamenti occupazionali abbiamo avuto in questi giorni i dati dell'OCSE
Che ci parlano di diciassette milioni di disoccupati creati negli ultimi mesi
E abbiamo
I dati delle Fondo monetario internazionale che all'ultimo G venti ha parlato di trenta milioni di nuovi disoccupati che possono crearsi nei prossimi mesi se
Le misure che verranno adottate non saranno abbastanza sensibili ai problemi di nomine
E contrastare la crescita di non interrompere la timida crescita che
Si è rimesso in movimento
E da questo punto di vista non getta buona luce il fatto che tutti i Paesi europei simultaneamente e congiuntamente
Abbiano adottato misure restrittive politiche tornando a un'ortodossia
Fiscale proposta in termini ultra rigidi e quindi sbagliati hanno adottato misure tutt'simultaneamente pari a trecento miliardi di euro
La preoccupazione che
Questo possa non avere un effetto benefico sulla chimica crescita che sta riprendendo e soprattutto che possa determinarsi una crescita una cosiddetta Giò plesso ricoveri
Quindi una una ripresa
Che strutturalmente avviene a tassi di occupazioni inferiori rispetto a quelli del passato le questioni occupazionali sono un segnale Dellas strutturalità dei problemi che si pongono oggi
Va detto che nessun altro Governo
Tra tutti i governi mondiali che ci sono cimentati in questi due anni che abbiamo alle spalle con la crisi si è comportato in modo tanto ottuso dispetto alla crisi quanto il Governo italiano
Nel due mila otto all'atto allora insediamento avemmo la triennalizzazione della manovra è una manovra che era assolutamente in controtendenza rispetto a quello che stava per accadere e che poi sarebbe accaduto
Poiché abbiamo avuto negazioni minimizzazione mi
è uno uso di metafore tanto iperboliche roboanti quanto futili
I sette mostri dei videogame me l'arma che da un finanziario eccetera ma sostanzialmente un'inerzia terrificante fino alla manovra attualità venticinque miliardi
Della quale
In questo momento io voglio soprattutto sottolineare il significato intorno a due aspetti fondamentali
Abbiamo un ritorno allo Stato minimo questo a proposito della necessità di cimentarci appunto con la crisi è il nuovo intervento pubblico il tema oggi della nostra riflessione
La manovra è stata presentata Mann proprio con una rivendicazione del fare arretrare il perimetro pubblico un ritorno allo Stato un minimo
E allo Stato criminogeno ricordate che il libro che aveva scritto a metà degli anni Novanta
Tremonti si chiamava allo Stato criminogeno proprio uno starving the Beast affamare la bestia la bestia governativa la bestia pubblica la bestia della responsabilità collettiva
E la le misure che si
Scaricano sul sulle Regioni agli enti locali sono proprio un modo di affamare la bestia la bestia istituzionale la bestia
E costringendo la privatizzare
Io credo che quindi i rischi e e questo è il secondo elemento che volevo sottolineare di questa manovra di privatizzazioni
Esplicite e occulte che
Verranno
Mi sollecitate anche nella sanità anche apparentemente il il settore
Non non fortemente toccato dalla manovra ma anche nella sanità e nella previdenza è nei servizi nei servizi pubblici locali i servizi che i
Gli enti locali sono i primi depositati a fornire e quei tutto questo del resto è in coerenza con il Libro bianco
Di Sacconi Libro bianco sul Guelfa
Sarebbe sbagliato non vedere che tra tanta confusione e incompetenza perché questo Governo mostra tanta confusione in competenza ci sono però alcuni fili rossi che vengono perseguiti con tenacia la privatizzazione in questa forma addirittura come
Di proposizione di vera e propria tropicalizzazione per la sanità e per previdenza sulle sulla previdenza sulle pensioni stanno poi adottando misure
Sono sono state già adottate misure spaventose in un certo silenzio devo dire anche dell'opposizione come la misura che prolungare
L'età pensionabile correlando la alle speranze di vita che si rischia così come è stata applicata addirittura a detta dei tecnici della ragioneria e priva di sistematicità e di coerenza quella misura
Ma rischia addirittura di portare a una situazione in cui non ci va più in pensione perché la l'ABI la vita sia lunga e alla fine
Se si muore senza andare in pensione
Piano piano
La scala mobile
Presidente
Il libro comunque le le le affronta tantissime questioni proprio a livello globale e partenza soprattutto
Da
L'osservazione la considerazione dei globale Amba Lanzi se degli squilibri globali che
E a livello globale
E hanno provocato la crisi il veri la vera origine della crisi bene i fattori di crisi di siedono negli squilibri globali
E questi squilibri globali che oggi manifestano che sotto stress e sono sia tutte le componenti della domanda consumi e investimenti ma sia
L'offerta siamo di fronte a una situazione nella quale
Bisogna affrontare congiuntamente
E questioni di domanda e questioni di offerta
E da questo punto di vista
Si osserva certamente e ci si interroga su perché si fa tanta fatica a fornire risposte adeguate e questa fatica la fa anche
La sinistra a livello europeo la fa meno una sinistra democratica come questa fatica come quella
Rappresentata da Obama e perfino quella rappresentata dal Giappone
E non a caso in quei Paesi abbiamo avuto trasformazioni significative dal punto di vista governativo e vengono adottate politiche politiche
In controtendenza rispetto invece alle misure restrittive che beh come quelle che vengono adottati in Europa
In Europa
Anche il si riproducono questi globale vale anzi si sente hanno caratteristiche proprio da
Interni all'Europa
E queste caratteristiche vengono aggravate dalla crisi perché non l'OPA non c'è stato un vero coordinamento delle azioni come c'è stato e viceversa negli Stati Uniti
E non c'è stato qualcosa di analogo a a ciò che è stato messo in atto negli Stati Uniti in Giappone e quello che è stato messo in atto negli Stati Uniti e in Giappone è stata l'adozione di politiche macroeconomiche volte a superare gli squilibri
Cambiando il modello di sviluppo ci si è posti a monte la questione del modello di sviluppo
Il risultato che assorbiamo in Europa e che anche il principale vantaggio che è stato portato dall'introduzione dell'euro vale a dire la parificazione dei tassi di interesse tra i vari Paesi a aderenti alla moneta unica
Si è rapidamente vanificato nei primi mesi del due mila dieci e oggi assistiamo addirittura
A
Al rischio
Venga rimessa in discussione la moneta unica
L'assestamento dei tassi di cambio mina la competitività dei Paesi europei più deboli in primo luogo la Grecia e tutto ciò rende sempre più chiaro che la stessa sopravvivenza dell'unificazione monetaria
Può essere possibile soltanto se si va a un'unificazione anche delle politiche economiche
Piuttosto che spingere tutti i Paesi simultaneamente a politiche restrittive draconiane come quelle che stiamo osservando
Sarebbe
Molto meglio
Che si trova su un modo per anticipare un maggiore coordinamento delle politiche economiche non ROPPA senza rinunciare a rigore nei bilanci
Utilizzando l'eccesso di risparmio presente nei paesi strutturalmente attivi per alimentare politiche di investimento a scala europea
Finanziando le si attraverso
L'indebitamento del bilancio dell'Unione sia mediante la costituzione di appositi fondi ciò mirati
C'è tutta una problematica che libero affronta molto dettagliatamente di innovazione anche
Sul piano istituzionale delle forme di finanziamento e di investimento soprattutto per gli investimenti a medio e lungo termine contrastando lo short term ISMU che è stato uno degli elementi che ci ha portato alla crisi
Recuperando l'ispirazione del Libro bianco del piano delle G dell'orda il piano di dello
Che se fosse stato seguito
E posto è stato già adottato
Forse il libro bianco di Delors negli anni che abbiamo alle spalle invece di canalizzare il risparmio questi proprio perché notevole che
Sì generava in Europa verso l'acquisizione dei titoli tossici negli Stati Uniti d'America e nelle altre parti del mondo
Farebbe trovare già oggi se
Il piano dello avesse funzionato i Paesi europei in una situazione molto meno squilibrata di quella attuale ma
è venuto il momento a questo punto veramente di adottarlo questo piano dello di adottare queste ispirazione di investimenti a scala europea
In ogni caso dove reperire eccome utilizzate le risorse per qualificare un nuovo modello di sviluppo sarà il problema cruciale del futuro e questo vuol dire che modello allocativo e modello distributivo
Diventano punti centrali del confronto politico noi nel libro ricostruiamo lungamente le l'esplosione delle diseguaglianze ciò che avvenuto nei mercati del lavoro la flessibilità alla precarietà le le cose assurde che sono avvenute
E di costruiamo le diseguaglianze come fattore strutturale e non come un epifenomeno ma fattore strutturale che ha portato alla crisi e che oggi
Input ahimè continua ad alimentarla
Ciò che è importante in questo momento sottolineare e che
Da questa ricostruzione viene ogni vieni una idea che modello allocativo modello distributivo devono procedere insieme
Posto anche che la riduzione delle aliquote fiscali e della progressività delle imposte l'abbiamo già messa alla prova e si è ripetutamente mostrata non in grado di migliorare l'andamento dell'economia e del bilancio pubblico
Quindi la questione della sostenibilità e della qualità dello sviluppo
Pone in gioco sia un atteggiamento rigoroso nei confronti delle finanze pubbliche sia una corretta allocazione delle risorse
E un'equa distribuzione del reddito e della ricchezza tra capitale il lavoro ma questo vuol dire che allora si può si impone davvero come centrale la questione del rapporto Stato economia
E si afferma una nuova rilevanza dei beni comuni da qui la ragione del del testo aggettivo che ricorre nel titolo del libro pubblico-privato comune
Il compito è davvero immane
Se la crisi è crisi economica strutturale
Se la crisi non è un incidente di percorso ma è
Di la creazione
Di un intero modello di sviluppo che con la crisi per l'appunto defilata
è un intero paradigma economico che va rovesciato
Quello neoliberista basato sull'alto regolamentazione dei mercati affidata al dogma meno tasse meno Stato meno diritti
E quindi è ovvio che i ripensamenti e le proiezioni verso il futuro sono veramente immense da compiere
Siamo di fronte alla necessità di di ripensare lo stesso paradigma della mensa Stream Economics
Gli economisti sono rimproverabilità non per non avere previsto la crisi come addetto spessissimo Tremonti in questi mesi ma per aver costruito modelli
Anche perché estremamente sofisticati dal punto di vista matematico ed econometrico in cui la crisi era strutturalmente impossibili in cui si davano soltanto frizioni sciocchi esogeni imperfezioni che il mercato avrebbe alla fine corretto le cose non stanno così
Abbiamo davvero da rifondare e ripensare
Radicalmente
Il riequilibrio del rapporto Stato un mercato investe sperare di grande portata e non è leggibile soltanto con l'immagine del pendolo che alternativamente si sposta da un lato e poi alternativamente passa da un altro
Anche perché
Questa immagine non è in grado di interpretare le ragioni di dello spostamento
Non siamo viviamo una fase
Analoga a quella che pollami descrisse nei termini di Greta sono Meshal di grande trasformazione negli anni fa a Cava negli anni a cavallo tra le due guerre e dobbiamo quindi produrre un analogo sposto divisi di di pensiero di di idealità di analisi di riflessione strategica
Se la crisi non è occasionale ma strutturale non è solo finanziaria e non è meno sono regolatoria
Mai corposa crisi dell'economia reale
Il nuovo intervento pubblico di cui abbiamo bisogno questo e uno dei punti
Che sottoponiamo concernente alla riflessione il nuovo intervento pubblico di cui abbiamo bisogno non può essere solo regolatorio
La regolazione necessaria
Ci vuole soprattutto a livello finanziario ci vuole una nuova regolazione e darà anche da questo punto di vista Obama a ha aperto una strada
Veramente di grandissimo interesse e positiva così come sono di grande interesse
I lavori che sta fuggire conducendo il tenace al stabiliti board presieduto da bravi anche quello continuamente il riso dal nostro Ministro Tremonti e invece si stanno facendo lavori serissimi a quelle a quel livello
Ma
Una nuova regolazione ci vuole ma abbiamo bisogno soprattutto di un intervento pubblico che indirizzi che orienti che spinga Besson l'articolazione che poi si definisce in altrettante strutture
Che
La se la crisi è strutturale acuti quindi bisogno di
Risposte altrettanto strutturali
D'altro canto avverte
I l'ottica di un intervento di questo tipo ci consente di riportare l'attenzione
Su caratteristiche di strutture economiche alternative perché forse anche noi siamo stati troppo vittima dell'idea dell'inemendabile convergenza
Di tutti i sistemi economici verso un modello unico che poi era
Il modello del capitalismo
Sfrenato anglosassone che appunto dell'appunto andato in crisi
Questo ci consente di contrastare appunto l'idea di una ineluttabile convergenza verso un unico modello di capitalismo evita legittimità al dibattito che è stato molto importante
Nella sinistra nel centrosinistra al dibattito sui vari tipi di capitalismo
E e dando ride questa legittimità
Da anche legittimità a una riflessione sulla democrazia economica la partecipazione i vari tipi di impresa che possono essere immaginati non c'è soltanto la shareholder Valium impresa
Ma imprese che possono essere variamente dotati di di governance e di spirito socialmente responsabile
Dunque
C'è di più del riequilibrio stato mercato
C'è qualcosa che non riguarda solo il perimetro ma pone in questione ciò che accade aldilà e al di qua del confine
La crisi attizza il fuoco sotto problematiche che corrono da tempo un potenziale esplosivo
Crescita delle diseguaglianze e cattiva flessibilità dei mercati del lavoro
Precarietà del lavoro squilibri tetto territoriali depauperamento del capitale sociale dei patrimoni infrastrutturali dequalificazione dei sistemi educativi delle strutture di un welfare
Riscaldamento climatico questioni ambientali generali
Trattare queste problematiche implica ridare cittadinanza una parola troppo a lungo negletta programmazione ed è per questo che noi nel libro abbiamo dedicato
Specifici parti del nostro lavoro a
Anche rileggere la programmazione del primo centrosinistra la programmazione degli anni Sessanta e qui c'è
Il contributo di Ciampi che ha questo bellissimo titolo
Un breve ma molto incisivo contributo che ha questo bellissimo titolo la fossa delle speranze deluse la pochezza delle speranze deluse lui dedita mai smarrita
Sono in gioco questioni che il mercato non può risolvere la scelta di quanto investire e quindi risparmiare
La direzione che le nuove tecnologie debbono intraprendere la decisione di quanto un peso e di quanta urgenza dare ai problemi ambientali il ruolo da assegnare alla scuola alla conoscenza scientifica alla cultura
La delineazione di nuovo modello di sviluppo chiede forti politiche pubbliche
E sono soprattutto tre aspetti che noi mettiamo in rilievo
Uno di uno già parlato sono investite sia la domanda sia l'offerta quindi non si tratta semplicemente di rilanciare la crescita si tratta di rilanciare la crescita e di cambiarla in corso d'opera
Non si tratta di un di un ritorno a politiche keynesiane
Permissivi ste si tratta come dice il Partito del socialismo europeo di un che in surplace e quindi di tenere insieme questioni della domanda questioni dell'offerta e quindi
Di tenere insieme le la la problematica di uno spostamento dei consumi individuali consumi collettivi dalle esportazioni alla domanda interna alle domande interne che tutti i Paesi dovrebbero
Poter operare
Green economy beni sociali beni comuni questo e l'orizzonte strategico complessivo che ci deve animale
Green economy significa trasformare in mezzi con cui promuovere la crescita alla riduzione dell'inquinamento e dell'emissione di gas nel cd la lotta agli sprechi all'uso inefficiente ingiusto delle risorse naturali
Il mantenimento della biodiversità la riduzione della dipendenza energetica dei fossili il rafforzamento delle fonti alternative
Beni sociali e beni comuni
Significa non fare di spazi urbani territori salute intrattenimento cura di sé stimolo intellettuale creatività contatti relazionali benessere familiare infatti di tutto ciò
I campi di estrinsecazione di quella piena e buona occupazione
Che mantiene intatto come obiettivo strategico tutto la sua validità
Davvero e concludo
La natura e la qualità del nuovo intervento pubblico si precisano innanzitutto ridefinendo di questo intervento pubblico legalità e le finalità grazie
Grazie Laura
Proseguiamo nelle presentazioni che
Insomma
Vedranno che svolge dei loro comunicazioni in un tempo abbastanza sintetico dei dieci minuti
E diamo la parola
A Silvano Andriani
Che proprio a proposito delle
L'ultima questione che toccava anche Laura e del rapporto con la programmazione la cultura del centrosinistra
Nel volume affronta proprio le origini in Italia della cultura della programmazione massima
Dunque io vorrei tornare un momento su
La recente svolta verso un'ostilità
Che è stata promossa soprattutto dall'Unione europea
Che è stata al centro del confronto di Stoccarda
Sulla quale Obama ha espresso tutta la sua preoccupazione
E non solo
Perché
Se tutti i Paesi avanzati procedono simultaneamente a una restrizione dei bilanci pubblici il rischio di una nuova recessione abbastanza evidente
Quale è stata la motivazione
Con la quale invece è stata sostenuta questa proposta e
è stato sostenuto che essa non contraddice le esigenze di crescita
Dice Trichet non ho capito perché rispedisce diventa il portavoce della politica economica l'Unione europea
Politiche che ispirano fiducia favoriscono e non ostacolo uno la ripresa economica qualcun altro ha detto ancora più esplicitamente tipo Alesina
Viene riesumata la cosiddetta teoria delle aspettative razionali
Cioè
L'annuncio di politiche fiscali responsabili rilancia la domanda privata
Ora a parte che questa teoria
Non è mai stata verificata nei quarant'anni di vita
A parte il fatto che se davvero
Le politiche economiche dei decenni passati annunci di riduzione di imposte di politiche monetarie facili eccetera
Avessero creato delle aspettative
Queste alla prova dei fatti si sono verificate del tutto irrazionali
Io penso che immaginare oggi
Con
Decisione di riduzione o tagli delle retribuzioni
Nuove tasse
Per al metodo riscritti occupazione che la gente torni a consumare a spendere mi sembra un'ipotesi totalmente eroica
L'altra ipotesi e che
Ci sarebbe uno spiazzamento degli investimenti privati ad opera del deficit pubblici e che
Questo spiazzamento sarebbe ora gli ultimi dati dell'OCSE ci dicono che
Il risparmio mondiale aumentato di tre trilioni di dollari che c'è un eccesso di risparmio e quindi non c'è nessuno spiazzamento
Se non ci sono investimenti privati non è perché ci sono i debiti pubblici ma semplicemente perché le imprese non hanno prospettive non vedono prospettive di crescita della domanda
Certo c'è un'altra soluzione che in parte si sta verificano ma che riguarda l'Europa
La svaluta azione dell'euro
Rimanente omettiamo l'esportazione scarichiamo sul
Prendiamo il vicino insomma scarichiamo sul vicino i nostri problemi l'OCSE ha già fatto una valutazione
Di questa accoppiata austerità svalutazione dell'euro
Risulterebbe in un paio d'anni la formazione di un attivo strutturale dei bilanci e i pagamenti di trecento miliardi di dollari che non si capisce bene chi dovrebbe assorbente
A livello mondiale
Sul Financial Times di ieri potete leggere una notizia
Obama ha formato un gruppo ad alto livello
Con l'obiettivo di
Stabilirà strategia per riuscire in cinque anni a raddoppiare le esportazioni statunitense
Uno dei membri autorevoli di questo ha già detto che questo non è possibile senza svalutare il dollaro
Quindi praticamente
Ci mettiamo su una strada di svalutazioni competitive
Che francamente non so bene dove ci porta che ci ricorda molte cose tristi del passato
Quindi la prima cosa che si può dire e che probabilmente ha ragione Krugman come ha già ricordato
Laura a temere una terza depressione dove quelle generate dalle crisi a mille ottocentosettantasei e del mille novecentotrenta o quanto meno una
Stagnazione di tipo giapponesi
Però questo tipo di approccio
Secondo me ci pone un problema più di fondo
Perché direi riduciamo
La spesa pubblica perché questo fa ripartire i consumi privati ci porta a domanda ma che tipo di sviluppo voglia muovere nel futuro
Perché tutto questo ci riporta al rilancio del modello di sviluppo che c'era prima quello da cui insostenibilità stiamo verificando proprio attraverso questa crisi
Però il problema del tipo di sviluppo questo qui il quale modello di sviluppo esiste anche per quelli
Per il che iniziano in senso stretto perché non va
Sì e io so è evidente che
Quando si ha un crollo della domanda pubblica bisogna ciclicamente sostenere il livello della domanda attraverso l'aumento della domanda privata attraverso l'aumento della spesa pubblica finanziata in deficit
Però questo non può andare avanti all'infinito
Una risposta puramente quantitativa in termini di governo e la domanda alla fine
Può non avere sbocco e d'altro canto
Lo stimolo fiscale e politica monetaria estremamente espansiva e sono già state usate da Bush dopo la caduta
Dopo il crollo della bolla e della bolla tecnologica e ha generato all'interno di quel modello di sviluppo un'altra bomba quella immobiliare
Quindi
Lo stimolo fiscale le politiche fiscali e monetarie espansive
Devono essere utilizzate come leva per favorire un cambiamento del modello di sviluppo che richiedo di ammette altre politiche di tipo più strutturale politiche industriali di Valderice
Ora passare
Un diverso modello di sviluppo
E implica
Una sei politiche quegli alcune delle quali vengono segnalate libretti e dovrebbero secondo me essere anche frutto di poi di una
Di una ricerca ulteriore passaggio alle policy
Però implica anche un cambiamento dello stile di vita
Implica un mutamento culturale cioè noi abbiamo alle spalle trent'anni
Di stile di vita che è stato consumistico è stata appiattito sul presente
Non godo oggi il consumatore e il perno di questo modello di sviluppo
E questo a regolato il comportamento delle imprese e delle persone
Ora qui si tratta innanzitutto di
Passare a un modello di vita uno stile di vita che guarda al futuro che guardi di più al futuro
Noi abbiamo un aumento del tasso di risparmio che è l'indicazione che nasce oggi dalla paura questo deve aiutare un fenomeno strutturale
Perché più un risparmio significa più capacità di guardare al futuro
Però si inizi però richiede anche perché siccome che in essi ci ha insegnato che più risparmi non significa più investimenti richiede ma anche delle politiche pubbliche che davvero cavalli inizino questo risparmio
Non è l'aumento dei consumi e mai un formidabile flusso di investimenti che deve essere diretto in due direzioni
Uno fa fare un salto di qualità al sistema produttivo perché e l'unico modo per ricollocarlo adeguatamente in un contesto mondiale che muterà inevitabilmente
E l'altro a potenziare il tutto ci sia la produzione di beni pubblici allo scopo da una parte di migliorare le condizioni del vivere civile d'altra parte di rafforzare l'efficienza del sistema
Se volete in questo approccio che il libro segue perché l'aura ha richiamato
Noi abbiamo messo insieme
Un approccio keynesiano
è un approccio superiamo
Un approccio che inviano perché
Riteniamo che un problema di politica della domanda ci sia ma che non si riduce al deficit spending
Il problema della regolazione della domanda è un problema che esiste sempre
E il sei risolvi attraverso il modello distributivo soltanto una distribuzione del reddito
Che sia fatta in un certo modo politicamente governata e tale da assicurare non soltanto una maggiore giustizia sociale ma anche una funzionalità
Tratti nella distribuzione del reddito e la sostenibilità e la qualità dello sviluppo che si desidera
Quindi uniche investe d'altro canto keynesiana così non è mica quando noi studiavamo i modelli di programmazione ecco lavora citati
Negli anni Sessanta modelli a Rodano al-Qaeda Glass eccetera eccetera le categorie di questi modelli matematici a tutte di tipo che ne sia
Ed è al tutte indirizzate a definire una distribuzione del reddito che fosse funzionale a una certa distribuzione delle risorse allocazione delle risorse
Dall'altra parte però
Un approccio Schumpeter diano nel senso che
La
Quella
Distruzione creatrice
Cresciuta e terre considera inevitabile con ogni
In ogni crisi di questa
Di questa portata va orientata più verso la creatività che non verso la distruzione proprio attraverso politiche pubbliche che spingono verso un cambiamento del modello di sviluppo
Adesso vengo a un'altra
Questione con la quale chiudo
Che
Però non ci troviamo adesso di fronte a un'enorme
Livello dell'indebitamento dei vari Paesi
Qui per fortuna il Fondo monetario internazionale comincia a valutare l'indebitamento non solo quello pubblico
Ma l'indebitamento totale
Cioè quello che so ma il debito pubblico col debito privato debito dell'impresa eccetera ce qui un grafico e vedrete che i peggiori sono gli Stati Uniti che hanno quasi quattro volte
Un debito quarto tale quattro volte il prodotto lordo
Poche ce li Inghilterra alla Spagna e tutti i Paesi che sono al centro della crisi i migliori c'hanno un debito che sono Finlandia e Germania un debito di due volte il prodotto lordo
Nazionale Italia un po'sopra questo livello vent'siamo molto meglio di come viene fuori se si calcola soltanto il
Il debito pubblico
Allora qui c'è una prima questione io questa l'avevo sollevato a quattro anni fa in un libro e per l'ho ripetuto a tutte le volte che ho potuto
Che riguarda il patto di stabilità e le politiche di stabilizzazione perché
Perché adesso si parla di rafforzare il patto ma va cambiato il patto di stabilità quel patto di stabilità non ci ha detto niente sulla crisi che stava arrivando e costruito su due parametri uno e l'inflazione non c'era il frazione
L'altra era il debito pubblico ed era sotto controllo sulla base dei dei beni della delle decisioni Maastricht
E invece nemica venuto a quell'altra parte lo eravamo lì nelle trincee ad aspettare il nemico linea davanti è quello Cervaro dietro ed era il debito privato le bolle speculative eccetera eccetera
Allora se vogliamo davvero avere
Uno un patto di stabilità che funziona quello va cambiato io mi meraviglia ancora che nessuno abbia fatto questa proposta
Che ripeto sto ripetendo da quattro anni perché non solo essa risulta più realistica sulla base
Dei dati che ci dà ma sa avrebbe anche giovato all'Italia perché ci mette in ci mette in una posizione molto migliori
Di quella che
Seconda questione riguarda le banche centrali
Le banche centrali sono state
Praticamente diventate dei depositarie di quasi tutta la politica economica perché la politica monetaria nel modello precedente
E quasi tutta politica economica e sono state le custodire la stabilità
In effetti sono risultate principali responsabili dell'instabilità
Non so perché hanno fatto ma di controllo
Ma perché la politica monetaria che loro hanno fatto e all'origine delle bolle speculative che ci ha portato in questa situazione
Per cui
Alla fine uno dei nodi della revisione rapporto pubblico-privato e il ruolo che devono avere banche centrali
E questo è uno dei temi sui quali non si può bissare se si vuole davvero ridefinire e il rapporto e
Ultima questione su questo chiudo
Però questa montagna del debito cioè
Ed è noto
E come si fa i conti con questa situazione
Questo è un problema enorme che io non posso affrontare nei
Nei pochi minuti che mi resta
Voglio solo citarvi la conclusione
La fase conclusiva
Dell'interruzione ha un rapporto speciale sul
Sul debito sull'indebitamento pubblicato due numeri fa da piccolo mistero
La conclusione è questa questo rapporto speciale dice
Sosterrà che
Per il mondo sviluppato
Il modello finanziato dal debito ha raggiunto il suo limite
Molte delle opzioni per fare i conti con l'eccesso di debito sono Impalà Tabili
E alla fine la battaglia fra debitori e creditori
Può essere lo scontro determinante
Della prossima generazione
Io penso che bene riflettere su questa cosa perché se oggi ci chiediamo in che direzione sono andate le scelte che sono state fatte
Non c'è assunta alcun dubbio sono andate tutte a favore dei creditori
Cioè dei più ricchi
Perché se si dice che le banche non possono far ridere
Se si dice che i Paesi gli Stati in difficoltà tipo Grecia non possono ristrutturare il debito e bisogna salvare i crediti delle banche che hanno fatto credito
Se si dice che non si può elevare il tasso d'inflazione nonostante che un gruppo del Fondo monetario internazionale con la testa il capo del dipartimento economico
Suggeriscano delle varietà si deve di inflazione Corea sì allora si dice tutto questo si dice che devono pagare i debitori ma io aggiungo che devono pagare i giovani
Che quelli che dovranno onorare
Queste norme debito che è stato creato
Per cui
Alla fine
Quello che io voglio ricordare che
Se
Torniamo alla crisi degli anni trenta che è quella più simile a questa di oggi
Ci ricordiamo che quella segno non soltanto il cambiamento drastico del modello di sviluppo
Non cambiamento radicale della situazione politica a livello mondiale
E se guardiamo alla sinistra
Da quella crisi fu spazzato via il primo governo laburista inglese
Fu spazzato via il Governo tedesco ha partecipazione socialdemocratica e questo aprire la strada al nazismo e alla seconda guerra mondiale però dall'altra parte vinse il new deal Roosevelt negli Stati Uniti
E vinsero tutti i partiti socialdemocratici scandinavi che andarono per la prima volta al potere
Ecco la cui risposta alla crisi non fu il deficit spending che usarono come lei ma ma fu lo stato sociale il modello di Stato sociale che risultò poi modello vincente
Dopo la Seconda guerra mondiale
Insomma
Persero quelli che rimase lo prigionieri dell'ortodossia e venissero quelli che seppero rompere con l'ortodossia
E riformare il capitalismo e ancora oggi l'ortodossia si presenta come politica del nostro territorio
Grazie Silvano
Anche nel porre le questioni
Conclusive
Pure in fondo domande di alto profilo di alto livello
Che guardano al futuro non solo dell'Italia ma anche del mondo
A quale idea
Di crescita di sviluppo gli stili di vita la sobrietà lettica nei consumi
Egli affronta il tema del rapporto tra debito pubblico e debito privato che in modo particolare
Sul debito pubblico e sugli strumenti e le politiche finanziarie
Interverrà adesso
Edoardo Reviglio
Avendo molto chiaro nella nostra discussione che questo tema
Del debito delle politiche finanziarie e delle banche centrali e dei sistemi di credito del loro rapporto con le regole e la vigilanza la trasparenza la solidità patrimoniale il rapporto
Tra economia finanza e politica pone indubbiamente una questione su cui le riflessioni
Non si può dire che siano ancora compiute anche a sinistra ma che indubbiamente è un terreno importante da sviluppare prego Eduardo grazie
Sì ma non vi è alcun salto la palla io vorrei si sente
Vorrei porre la questione dei
La crescita del debito un attimo in prospettiva di medio e lungo termine se guardiamo i dati del Fondo monetario internazionale
Già pubblicati settembre anno scorso abbiamo i Paesi avanzati nel due mila quattordici vanno al centoventi per cento del PIL
Abbiamo i paesi cosiddetti emergenti che hanno invece un rapporto debito pubblico che è intorno al trenta per cento
Abbiamo uno scenario e si aprono scenari in cui i paesi del di quelle che Giacomo Marramao chiama il nord-ovest Europa e Stati Uniti
Sono ricchi
Potenti
Molto indebitati e forse anche un po'spaventati
Abbiamo il presto il mondo il sud teste gli alle altre grandi economie emergenti invece che sono giovani
Crescono a tassi di crescita pari a tre volte il nostro e con tassi di crescita e l'attività finanziaria tre volte i tassi di crescita e l'economia reale
Sono giovani pieni di speranza e guardano al nostro modello
Come il modello a cui fare riferimento ne sappiamo che negli ultimi dieci anni quello che gli le persone nel mondo che hanno vissuto gli stili di vita nostri son passi per seicento milioni a novecento milioni
Noi sappiamo che se questo modello si
Diffondesse arresto del pianeta avremmo bisogno di cinque pianisti per sostenere lo dal punto di vista delle risorse ambientali
Ora a meno di grandi innovazioni tecnologiche
Ora questo scenario vede nei prossimi anni nei prossimi decenni straordinarie trasformazioni
Flussi di capirne i flussi di capitale di risparmio di tecnologie di cultura
Flussi di immigrazione di persone come fra l'Occidente a sostenere questo peso all'interverrà ancora una volta manu militari come ha fatto altre volte o interverrà
Somministrando una pesante dose di inflazione rischiando nuove fogli ideologica e comunque facendo pagare il prezzo sì a le categorie sociali più deboli
O riusciamo in qualche modo a rinverdire gradualmente con politiche integrazione di flussi migratori
I propri
Qui e che i propri frutti i giovani in qualche modo disciplina realizzare un'integrazione tra questi due grandi
Gruppi capo trovare un governo dell'economia mondiale un punto di incontro in questo condominio mondo dove in qualche modo Remo tutti interessi contrapposti
Noi sappiamo che comunque il debito obbliga così com'era scriveva la Costituzione di Weimar la proprietà obbliga più di chi ha un pezzo del potere Pitto a un pezzo del tuo scelte
E quindi in qualche modo i rapporti tra i debiti pubblici risparmi e i movimenti di grandi capitali nei prossimi dieci anni saranno determinanti per il nuovo la corsa al nuovo ordine mondiale
Detto questo
Accendendo sull'Europa ne sappiamo con l'Europa un debito pubblico PIL che è salito all'ottanta per cento del due mila dieci Davide proiettato andare al cento per cento nel due mila e quattordici
Il Fondo monetario internazionale dice che il processo di consolidamento che dovremmo fare e
Pari a circa un punto un punto e mezzo di PIL per i prossimi dieci anni almeno questo vuol dire sostanzialmente che i Governi dei prossimi anni europee non potranno che
Proporre taglio di tasse o
O mentre il tasso taglio di spesa
Questo è chiaro politicamente molto difficile c'è il rischio che i Governi perdono il consenso del cittadini perché evidentemente le politiche a costo zero abbiamo visto sono poche e la politica senza risorse fa difficilmente riesce a fare politica era quindi era
Governare il consenso
Quindi
Se la politica non riuscirà in qualche modo a inventarsi un sogno nuovo dare ai cittadini europei una nuova visione
Sarà molto difficile che riesca l'ultima campagna tra gli inglesi i tre candidati discutevano a come fare i tagli ognuno proponeva certi tali
La coperta è corta c'è un problema di io l'ho chiamato dilemma di Bilancio
Con questo è anche vero che se facciamo la politica fiscale molto restrittivo rischiamo nuova recessione eccetera eccetera
Come si riducono i debiti prima l'inflazione devo decriptazione
Molto poco auspicabile la BCE resisterà non farla vediamo cosa farà la fede ma evidentemente costa CUP tocca i ceti più deboli
Una tassa politicamente facile perché viene da fuori rileva che non è non è somministrata dalla politica quindi la tentazione ci sarà
Ci si augura che non venga fatta
Le audizioni non solo della spesa la creazione di avanzi primari quindi una politica fiscale restrittiva ovviamente deprime la crescita nello stesso tempo noi sappiamo che
Negli ultimi quindici anni nessun Governo euro è riuscito a ridurre la spesa primaria
Ne abbiamo fatto un processo di consolidamento invita l'Italia è il più pesante il più serio più rigorose in tutta Europa enti in quindici anni di aver sempre fatto avanzi primari fatta eccezione per il due mila quattro e
Gli avanzi primari li abbiamo fatti grazie a operazioni straordinarie privatizzazioni condoni
Operazioni di finanza creativa e quant'altro vendita di asset patrimoniali eccetera la spesa primaria non è diminuita
Quindi come faremo a diminuire la spesa primaria nei prossimi anni se l'ottanta per cento la spesa spesa sociale sedici per cento e pensione otto per cento nove per cento se Anita
Nel due mila quindici la curva demografica avrà sul grano sciocca la tecnologia medica evidentemente aumenterà i costi come come letta quindi
Molto difficile comprimere la spesa sociale
Molti se non auspicabile comprime la spesa per investimenti comunque già solo il quattro per cento quindi il cammino una passeggiata nel deserto
L'altra soluzione e la crescita e negli ultimi trenta anni siamo cresciuti al due per cento e
Malgrado tutte le belle cose delle riforme strutturali tutto e che quant'altro ricordiamo Creta dell'o lo si faceva il cinque per cento
Come a chi sta al cinque per cento il debito pubblico è sostenibile tutto girava molto bene
Io ho l'impressione che siamo i diventati una fase di crescita stazionare in Occidente che quanti beni più possiamo comprare con un reddito pro capite a trenta milioni di euro
Attesta siamo già di livelli molto alti quanti telefoni in più possiamo andare i nostri figli
E quindi molti mercati sono mari sostituzione sperare pensare in una crescita più alta del due per cento sembra molto difficile queste vittime rende molto difficili e duri debiti pubblici
Certo pensiamo di trovare
Muoverci verso una crescita
Basata sui beni comuni e non basata sui beni di consumo che riduce il CO due piuttosto che aumentando tutto questo è molto vero bisogna fare politiche in quel senso
Ci vorrà del tempo ci vuole una forte mutazione anche culturale oltre che delle politiche allora questo arrivo l'ultimo punto e parlo di politiche europee
L'idea è quella che bisogna creare degli strumenti e delle nuove regole di nuovi incentivi per perché incentivare l'attrattività di questi capitali surplus che nei prossimi anni chiaramente vanno creati
Per finanziare investimenti lungo termine strategici europee in energia di rinnovabili tecnologie e quant'altro trasporti eccetera
Su questo fronte esistono delle proposte c'è stata una proposta italiana da settembre due mila otto ha fatto le confina dato vita un network tra le grandi casse europee la bella che stabiliva sedesse la cassa sotto l'egida della Commissione europea
è stato creato un primo Fondo Marguerite che è un fondo di lungo periodo che chiede rendimenti non speculativi che dovrebbe essere complementare coreana la le fonti di mercato per promuovere gli investimenti strategici di lungo periodo
Potrebbe essere un prototipo se ne potrebbe fare una famiglia
Altri strumenti sonori le imprese comuni europee non abbiamo un Euratom che sta lì ferma
E potrebbe essere ri lanciata come un'agenzia o come un'impresa comune europea per le energie rinnovabili con una tassa del due per cento sul
Sul carburante potremmo magari potremmo avere cinque miliardi di euro all'anno per investire
In una nuova Euratom così come Galileo e
Una nuova politica industriale europea delle nuove regole incentivi fiscali gli Stati Uniti dal punto di vista e stanno unendo molto molto molto velocemente i nuovi project bonds strumenti finanziari che abbiano
Un insieme di regole di incentivi perché per per rendere più attraenti gli strumenti di investimenti denominati in euro
Un debito sovrano europeo perché significa
La creazione di un istituti di nuove istituzioni ricezione di politica economica di politica industriale perché non si può avere una moneta unica senza vere anche una politica economica non politica industriale comune
Abbiamo visto gli Stati Uniti sommosse molto rapidamente con forti politiche keynesiane con forti incentivi noi siamo ancora in un momento un po'a un punto dove
La Commissione per la concorrenza a Bruxelles cerca di bloccare qualunque tipo di intervento perché sono aiuti di Stato siamo il momento in concorso abbiamo ripensare
Il modello della costituzione economica europea basata solo sulla concorrenza dobbiamo permettere un maggiore intervento pubblico europeo per incentivare la creazione di investimenti di lungo periodo
Tutto questo si sta facendo e bisogna però
Studiare di più le proposte concrete ma credo che
Un domani le grandi
La crisi delle borghesi del risparmio cinesi e indiani brasiliane messicani surplus di capitali che chiaramente si disse che si vanno formando in una prima locazione poi coerente del mercato finanziario globale potrà portare
A un ittici dalla stessa
Strumenti finanziari domina dominati in euro e
Come strumenti attraenti e quindi capaci difensore erano state lecite grazie
Beh non riusciamo
A proseguire
Nei tempi anche giusti
Certo questi temi
Veri affrontati adesso da Eduardo lo ripropongono anche riflessioni
Non torno non non solo intorno
Alla crisi globale
Viale di
Carenze nei tassi di crescita di sviluppo
Trarre come Cina India
L'Europa e i Paesi ancora attardati in dimensioni di crescita bassa ma anche di condizioni di povertà estrema con oltre due miliardi di persone che vivono sotto i due dollari al giorno e quant'altro ed è indubbio
Che questi temi soprattutto per l'Europa
Con i ritardi di crescita di sviluppo ma anche con i sistemi di welfare più avanzati
Pongono temi in un rapporto non solo al debito pubblico e al suo rapporto con lo sviluppo
Come
La costruzione di un fondo monetario europeo le agenzie di rating le politiche rivolte
Agli interventi sui sistemi finanziari e gli incroci con lo sviluppo ma il tutto però ruota alla fine attorno al tema
Del lavoro nella crisi e di come anche
Una nuova idea di sviluppo pubblico di intervento pubblico di bene comune e capaci di dare una risposta
Alle questioni fondamentali che attraverso l'in Europa in Italia il mondo del lavoro su questo Beniamino Lapadula
Ma
Il libro parte proprio da lì
Prego dopo l'INVALSI es
Io mi soffermo sul fatto che
La domanda aggregata usa car creato sviluppo nel corso degli anni passati aveva un piccolo difetto
Si è fondata sull'indebitamento cioè
Noi lo sbilancio è stato da una parte causato appunto dalla
Signor Maggio perdono a Roma dal punto di vista qualitativo
Si è fondata l'interno sull'indebitamento
Indebitamento che ha supplito a che cosa a una
Assenza di distribuzione dei redditi adeguata
Cioè da una sconfitta del sindacato americano che accompagnato
Tutta quanta la storia della riscossa della destra americane
Cioè queste
I germi del del dell'indebolimento del sindacato americano nascono
Con la candidatura di Bari Conte vuota nel sessantaquattro cioè quando i piccoli imprenditori degli Stati
Non
Sindacalizzati cominciano a ribellarsi all'idea di avere un sindacato e soprattutto di avere un Welfare contrattuale soprattutto sanitario molto costoso
E da lì che nasce nascono intorno ai circoli americani
Di destra più agguerriti vede che porteranno quale grandi vittoria e la svolta del
Di Reagan
è quindi
Questa questione torna comunque centrale cioè come
è vero che c'è alcun problema di ristrutturare la domanda aggregata di ristrutturare offerta grecata male come si realizza l'equilibrio tra domanda e offerta ritorna come questione centrale
Perché
A monte del della crisi c'è un depotenziamento dell'attività contrattuali del sindacato questione
Che attiene all'efficienza economica e che io credo che su questo
CGIL sinistra insistano poco cioè c'è un problema di equità noi insistiamo molto sull'equità e facciamo bene ma qui c'è un problema di
Efficienza come un problema analogo di efficienza riguarda il tema della flessibilità
Per me vale la vecchia lezione di un grande economista che non è più tra noi Sylos Labini che ci ha sempre detto che la flessibilità massima non è cosa buona e giusta
Ne serve una
Che sia efficiente perché se se troppa rigidità
Né né viene penalizzata l'occupazione se troppo la flessibilità viene prego
Penalizzato lo sviluppo
Dell'innovazione e la produttività
E
Parlare di scarsa produttività nel nostro Paese c'è una duplice connessione una domanda
Aggregata che fatta poco dei salari
Una eccesso di flessibilità che si chiama precarizzazione faccio una
Battuta
La e qui c'è la modernità della nostra Costituzione approfitto per appreso della presenza di Stefano Rodotà perché credo che
L'attacco che è stato fatto da Brunetta sull'articolo uno e da
Tremonti sul quarantuno dimostrino che di modernità sentendo molto poco riguardano veramente al passato e del resto
Il nostro ministro che si ritiene tanto moderno a De Maistre come come maestro patria
Famigliare cosa
Dio patria famiglia
Siccome
Ho parlato di Brunetta e di Tremonti non possono parlare di Sacconi perché il nostro libro ne parla
E
La CGIL sarebbe
Quell'organizzazione che
Ancora un affetto smodato per il conflitto a prescindere
Non è non è così nella nostra elaborazione congressuale recente e passata
C'è innanzitutto la lezione di un grande che si chiamava Norberto Bobbio acquisiti faceva Trentin per noi
Il tema della democrazia politica della democrazia sociale della Temple si economica sono temi che si tengono esso sorreggono a vicenda
Naturalmente cosa diversa dalla da quello che intende Sacconi per tutto quanto questo
Da un codice della partecipazione che dovrebbe far da corona merito a quello che l'unica chiama complicità tra imprevisti imprenditori e lavoratori tra capitale e
Tra capitale e lavoro il
E qui concludo rifacendomi alla migliore letteratura quella non pelosa che riguarda
La responsabilità sociale d'impresa
So che anche le enormi temi del Congresso mondiale c'ero e sono intona alla responsabilità sociale d'impresa c'è molta
Demagogia
Ma la migliore letteratura e cosa ci dice che il conflitto
Rimane come cosa permanenza anche dentro un modello molto evoluto
Di rapporti tra
Un'impresa che se non si fa carico soltanto di creare valore per l'azionista ma si fa carico di tutti quanti gli altri soggetti interessati
E che il conflitto
Con il lavoro rimane come un conflitto
Che si può definire un gioco interessi misti
C'è l'interesse di tutti quanti lavoratori imprenditori
A che il surplus o menti che ci sia una torta più grande possibile ma poi c'è l'elemento del conflitto nel momento in cui si deve decidere come si ripartiscono questa cosa fa questo conflitto può essere
Più o meno ordinato può essere più o meno regolato
Ma resta al centro e quando questo conflitto viene evitato combattuto e Russo succedono le cose che la crisi CIA insegnato con tutta la sua drammaticità
Grazie Beniamino
Passiamo ora alla discussione con
I nostri ospiti
Il volume e i temi anche
Sinteticamente esposti
Affrontano l'insieme delle questioni proprio come
Una lezione
Da trarre nella crisi
Una lezione che chiama in causa
Le responsabilità
Dei Governi
Non solo
In a livello internazionale ed europeo ma in modo particolare nel nostro Paese
Mi chiamo in causa sulle questioni economiche sulle questioni sociali sulle questioni di libertà e di democrazia ha qui anche adesso un beniamino
Faceva riferimento
Su questo
Do la parola a Stefano Rodotà che non solo diciamo
Presiede il Comitato scientifico europeo per i diritti fondamentali
E dentro
Il soggetto riconosciuto per eccellenza come Autorità attorno al tema dei diritti
Ma voglio anche ricordare che è stato al presidente dell'IRES CGIL e quindi del nostro Istituto di ricerca
E nel trentesimo anniversario del nostro Istituto mi fa piacere ricordarlo preposte
Forse troppe
Comunque è vero abbiamo fatte tante nella mia vita anche questa
E però questo mi consente di partire da un'osservazione che ha
Appena fatto Beniamino riguarda ricordando l'indivisibilità delle questioni e via
E ha avuto certamente non Norberto Bobbio uno di
Dei
Sostenitori più agguerriti
è però questo è un libro che Rita Forte evidenza concreta sia a quella che un certo punto viene indicata come sovrapposizione tra sfera economica e sfera sociale io direi più una convergenza
Una recuperata relazione perché di fronte ai tentativi di separare sfera economica sfera sociale
Questo libro mettere in campo tutta una serie di argomenti che io non posso ovviamente a ripercorrere ma il libro va oltre
E riconcilia o impone con particolare evidenza la necessità delle indivisibilità dei diritti al di là della sapere
Che possono essere più o meno sovrapposte lo dico in questo momento anche per una ragione
Io lo vedo perché essendo tornato alla mia rispettabile età in cui io uno se ne dovrebbe stare in una stanza con l'aria condizionata e non andare in giro essendo tornato a una specie di militanza
Poi mi sono trovato coinvolto in qualche discussione
Che miei richiama sempre argomenti che mi metto non può a disagio per non dire peggio
E cioè c'è un tempo per alcuni diritti è tempo per altri diritti quando l'economia perenne ante di diritti sono un lusso borghese ho ritrovato perfino questa espressione
Chi ha ragionato in questi otto in questo modo
In giro per il mondo e non soltanto
Soltanto in questa fase assemblee commesso un grave errore politico
E vorrei no che non si dimenticasse
Che gli Stati autoritari variamente hanno giocato sempre su questa contrapposizione
Anche il fascismo ha giocato la partita
Del
Come dire
Le colonie finire
Una certa politica sociale pagata con che cosa con la rinuncia ai diritti
Non solo i diritti borghesi ma anche i diritti laboratori quindi dobbiamo sempre stare attenti questo libero ed è la prima sottolineatura ricuce queste varie questioni
E queste varie questioni poi ci tornerò tra un momento perché poiché l'insistenza questa mia parente sia all'IRES venne da Bruno Trentin
Volevo ricordare un punto di una discussione lunga che avremo e che ha un'eco molto netta nel libro sulla città del lavoro però io vorrei partire
Dal titolo ma non perché voglio commentare il titolo perché il titolo a forte risonanze in tutto il libro pubblico privato comunque questo non era una un allungamento del catasto
è un cambiamento non è qualcosa che si aggiunge a pubblico-privato
Il Comune è qualcosa che rimette in discussione uno schema interpretativo per la società questo è il punto sul quale noi dobbiamo stare molto attenti ed è un passaggio molto impegnativo molto difficile e
Possiamo leggere moltissime cose secondo me troppe perché poi se si infrazioni ma un riferimento perde di valore analitico
Certamente se noi volessimo usare in questo modo inflattivo è a mio giudizio anche un po'improprio politicamente delicato una vicenda come quella Bitti uno potrebbe dire questo è il frutto del deregolazione
De il frutto del no darle il giusto rilievo a quelli
Che sono beni comuni nel senso che sono dei beni essenziali poi possono essere gestiti variamente beni essenziali per il funzionamento delle nostre
Organizzazioni sociali e che quindi non possono essere consegnati né alla logica puramente privatistica e neppure allo Stato regolatore distante
è in qualche modo riproducente è quella che era la vecchia idea nello Stato guardiano notturno perché c'è una versione dello Stato
Regolatore che oggi si ripropone in relazione a tutta una serie di beni comuni che attratti assolutamente evidente
Apparentemente pubblicistici e se volete statalisti ma sono assolutamente lo Stato guardiano notturno questo libro mette fortemente in discussione questo paradigma che difficile e
L'il riferimento al comunque è qualche cosa che io non leggerei nostalgica dente perché c'è tutta una letteratura che usa il riferimento ai beni comuni quelli storici
La Terra le chiusure tra seicento e settecento in Inghilterra le proprietà collettive in Italia nessun nostalgica quegli schemi non sono riproducibili
Io lo dico con adesso è saggio evidentemente perché questi beni comuni hanno delle caratteristiche differenziali rispetto a quelli storici in parte almeno certo se noi guardiamo all'ambiente rispetto alle proprietà che venivano divise ci troviamo di fronte a beni che hanno un carattere di finitezza
Sono risorse scarse e perché diciamo l'ambiente non va devastato perché essendo è una risorsa che serve siamo in un certo modo produce di perse un effetto negativo ma se noi passiamo all'altro grande bene comune
Indagato con grande attenzione in questo libro della conoscenza lì il paradigma si ribalta Licci è un bene che non soffre di finitezza di scarsità
Di inaccettabilità di uscire Italia esattamente tutto il contrario
E che si cerca di di ricondurre al paradigma proprietario tradizionale per sottoporlo ai vincoli della finitezza quindi abbiamo di fronte a noi
Beni comuni che hanno caratteristiche tra loro molto diversi
E da e per i quali
Sono necessarie politiche
Ex la parola comune non ci deve far pensare che un altro ombrello che copre qualsiasi cosa non ci mettiamo sotto però mette in discussione
Non basta di fronte alla situazione che abbiamo di fronte non basta per carità è tutto necessari non basta
Uscire dalla deregolazione
Che poi
Attenzione non ha significato meno regole ha significato meno regole di provenienza pubblica il più regole di provenienza privata quindi qualcosa che dal punto di vista democratico
Non è di per sé accettabili perché i grandi regolatori sono stati in questi anni le grandi entità economica
Che vivono nel mondo e non hanno e hanno imposto alla regola senza attraversarle nessuno dei percorsi della democrazia e chiede oggi uno dei grandi temi
Tra i
Quelli che governano effettivamente il mondo Gubbio nel
Che ha un potere straordinario economico e politico attenzione oltre che sociale
Qual è la legittimazione
Questo è il problema è anche quando noi parliamo di Comuni abbiamo di fronte abbiamo un problema di legittimazione democratica
Ed è il grande problema che abbiamo di fronte quel carattere differenziale non basta dire usciamo dalla di rivalutazione e non basta neanche dire a come si è detto come si dice da tanto tempo
Ripubblicizzazione amo il pubblico che è una bella frase del vero ed è un problema
Che abbiamo poi in modo molto netto anche in Italia non bastano queste due strade
Perché ci sono beni comuni che richiedono
Anche strumenti diversi adesso potrei anche fare un elenco di possibili vie d'uscita degli strumenti che si mettono appunto
Internet fornisce tante opportunità se non altro di riflessione ma questo richiederebbe parecchio tempo voglio fare questa
Sottolineatura perché
Non ci troviamo di fronte
A
Passaggi che non possono essere e Luzzi io faccio riferimento alla conoscenza
Che è veramente non possiamo prescindere dal fatto che la nostra società sono definite società della conoscenza se non le definiamo attraverso questo riferimento è chiaro che siamo al di là del paradigma pubblico-privato non regge
Di fronte a una realtà a un bene pubblico globale perché questa è la conoscenza oggi e i riferimenti può possono essere infiniti
Le parole i titoli dei libri qualche volta aiutano Laurenzi Lessing scrivere un libro intitolato la forza delle idee
Ebbene Hitler
Modello molto chiaro la ricchezza delle reti non più la ricchezza delle nazioni ci tornerò alla fine perché questo è un punto che può determinare molti equivoci siamo di al di là di quel paradigma
La proprietà la logica proprietaria il brevetto il diritto d'autore sono messi in discussione attenzione anche da destra
Da alcun tipo di economia di economisti che dicono che sono disfunzionali le tecniche proprietarie in questo mondo non è soltanto un'idea di socializzazione del sapere che pure è un punto capitale
C'è anche una disfunzionalità un'inefficienza economica prodotta da tutto questo se non ci fosse stato l'atterraggio la pirateria
Che hanno determinato un abbassamento di costi la il solo mercato non avrebbe dato nulla in questa direzione questo è un fatto che noi dobbiamo tenere scusate la superficialità e la prossima
E
Secondo punto su quale io volevo un momento quindi c'è un
Oggi noi siamo di fronte a una rinnovata questione che sembrava accantonato
Quando faccio due riferimenti che sono obbligati in questa materia persona quel grande personaggio che è stata la signora Thatcher che ha detto una cosa la società non esiste
E invece ce l'abbiamo violentemente davanti hanno dico violentemente
Perché non solo in Italia i prego parlando una sede come questa
Quanto è profondo e il rischio del conflitto sociale sempre più accentuata
Seconda fra se chiedi celebrò il superamento del numero dei piccoli azionisti rispetta gli iscritti al sindacato
Per dire ormai la proprietà avvinto sull'organizzazione sociale della borsa questi sono stati due dei parametri e qui degli anni passati
Ed su questo dobbiamo riflettere perché la questione è proprietaria si è riproposta in modo violento negli ultimi tempi e si è portata dietro che cosa un altro dei grandi temi di questo libro che è quello della diseguaglianza inutile che io qui
Dica troppe cose però dato che
Sono in una sede
Propria io vi voglio leggere
Quello che ha scritto qua
Qualche anno fa non un pericoloso sovversivo un giurista che non so se qualcuno di voi ha sentito nominare che si chiama
Luigi Mengoni che erano un dogmatico dal punto è che insegnava alla Cattolica che però era un uomo che aveva capacità di leggere il mondo e anche le norme
Citazione
Il modello antropologico dell'individualismo proprietario è stato corretto dal diritto del lavoro
Che comincia a svilupparsi verso la metà del diciannovesimo secolo file o verso la fine nei Paesi come l'Italia ritardata crescita capitalistica
In quanto presuppone l'uomo che lavora e non su per semplicemente un proprietario di forza lavoro
E la offre sul mercato il diritto del lavoro instaurava Antropologia definitiva del diritto moderno fissato nell'articolo uno dalla costituzione del quarantasette che proclama essere il nostro ordinamento
Fondato sul lavoro
Allora l'altra grande questione che pone il modo in cui la diseguaglianza emersa negli ultimi anni
Adesso ognuno alle sue manine evidentemente e io in questo momento
Questa citazione la faccio merce che c'è una parola importante
Vietti l'antropologia quello su cui oggi noi stiamo discutendo e l'antropologia stessa dei soggetti giuridici
Quando si attacca frontalmente il lavoro si attacca uno dei punti fondamentali l'antropologia del diritto moderno che aveva sostituito Antropologia dei codici civili che era quella del borghese maschio
A tutto il problema questo è uno dei grandi temi che abbiamo di fronte e il fatto che il lavoro sia cambiato anche per effetto dell'economia della conoscenza
Non intacca questo punto anzi
Ne ha quando noi ragioniamo come si fa bene in questo libro intorno al modo in cui la conoscenza ha cambiato l'organizzazione del lavoro
Evidentemente dobbiamo riflettere ancora oggi più profondamente su questo tema e dobbiamo riflettere più profondamente su questo tema perché come sta ha riguardato Beniamino
Prima a oggi noi siamo di fronte nonna a manifestazioni chiudo subito scusa a manifestazioni di insofferenza che nella storia della Repubblica sono state
Numerose a cominciare da quando Mario Scelba disse che la costituzione di una trappola figuriamoci là sopra a queste manifestazioni
Di in sofferenza la Costituzione è sopravvissuta ma in questo momento c'è la messa in discussione della dei fondamenti non solo formali ma nel fondamenti io dico qui
Sbrigativamente antropologici cioè dei riferimenti di fondo quando vengono messe in discussione è rimesso in discussione la dignità dell'albo
Perché questo è uno dei temi che noi abbiamo di fronte
La vicenda di Pomigliano D'Alì la vicenda di Pomigliano d'Arco mette in discussione un diritto fondamentale come
Il diritto di sciopero ma all'ente in
Discussione la dignità
Come limite all'iniziativa economica privata
Ecco l'insofferenza per l'articolo quarantuno ma furono Cossu e lungimiranti costituenti
Che quando scrissero qual è l'articolo diciotto all'iniziativa economica privata è libera quindi non c'è bisogno di riscrivere nulla
Della Costituzione per metterci dentro il mercato c'è già ad abbondanza Matisse però anche che non può svolgere in contrasto con la sicurezza
La libertà e la dignità mi sono la sicurezza prima ancora della libertà e della dignità vedete quale consapevolezza
Profonda dell'antropologia che si andava scrivendo la sicurezza di chi era e la sicurezza di chi lavora all'interno dell'impresa in primo luogo e del
La società che può avere
Da un tipo di
Possiamo addirittura vedere di nuovo anticipato il rapporto tra impresa e società dal punto di vista della tutela dell'ambiente all'interno del quale l'intesa opere
Questo viene messo in discussione quando si parla dell'articolo uno quando si parla dell'articolo quarantuno e e che c'è dietro tutto questo
Il problema della dignità della persona quando facevo riferimento
Prima Bruno trentini e io ricordo
Parte discorsi
Personali fatti Colucci
Quel passaggio nella città del lavoro quando dice tutto sommato noi noi sindacalisti
L'avevamo capito l'importanza del riferimento alla persona nella Costituzione italiana che avrebbe dovuto obbligarci a guardare al di là delle politiche redistributive a capire
Qual era la sostanza contrattuale medesima
Che dovevamo avere davanti agli occhi quindi c'è questo grande tema che di energie in questo momento di fronte al fatto che ciò che viene messo in discussione
E la dignità del lavoro perché il precariato la negazione dell'articolo trentasei la retribuzione come fondamento dell'esistenza libera e dignitosa tutto questo è in discussione ed è in discussione in un momento in cui cito
Di nuovo un titolo di un libro quello di ben Gian Barber consumati
Che appunto dice da cittadini a clienti c'è una erosione della cittadinanza
Un eros e qui la connessione tra diritti del lavoro e altri diritti evidentissimo nel momento in cui si diminuisce la possibilità di accedere a beni pubblici essenziali la scuola la salute torna la cittadinanza censita
Se io avrò ottanta istruzione tanta salute e quanta dei posso comprare sul mercato
Il discorso sulla cittadinanza e chiuso nei termini della grande modernità quando mette in discussione lei quale l'eguale libertà di chi lavora in questo Paese
Non c'è dubbio che un problema sia concludo nel libro è qui vorrei discuterne anche più a lungo perché qui c'è un margine
Dissensi ce ne possono essere utili c'è un punto essenziale perché per esempio si parla di un diritto globale di una super legalità di principio sono assolutamente d'accordo
Se ci sia oggi
Opportuno o realistico pensare per
Implementare questa prospettiva una costituente globale beh io qui avrei
Badi dubbi valli dove per due ragioni primo perché non si può proiettare nella dimensione globale il modello dello Stato nazione di nuovo siamo di fronte a le eredità delle quali dobbiamo liberarci pardon rifiutando le dicendo che non solo come il discorso pubblico-privato comune e qui non è che noi entriamo Abele spiegate del mondo globale dicendo va tutto bene e no solo che il il discorso
Del modalità di governo del mondo globale non possono essere affidate all'utopia oggi dal Governo globale quindi due riferimenti prima lavoro
Europa è una carta che noi non possiamo assolutamente sottovalutare perché la regione del mondo con tutti i suoi limiti
Dove possibilità di Governo Comune per a soggetti diversi sono già istituzionalmente previste nella regione del mondo dove se noi sappiamo giocarci le nostre carte e purtroppo non ce ne stiamo giocando
E la regione del mondo dove la tutela dei diritti e più elevata questo è un punto sul quale noi dovremmo ragionare perché altrimenti e concludo sul serio
E sei noi
Evidentemente lontani dall'utopia o dal realismo del Governo globale
Ci rassegniamo
Adesso faccio due riferimenti di nuovo
Qualcosa che a metà tra Manuel Castells che dice il mondo è governato dalle reti ormai il neo medioevali ISMA istituzionale che è un po'quello che riecheggia nelle cose che ha scritto l'altro giorno dedita
Tanto qua è un Paese ci sono delle reti ciascun che dialogano tra loro ciascuna delle quali ha però forte capacità di governo
E tutto sommato questo neo mediato dall'ISMA istituzionale
Funzione non preoccupiamoci interrotto
Di un Governo più indi più intenso ecco
Ne e il l'utopia del Governo globale nell'idea delle reti che si autogoverno questo mi pare che questo libro lo mette bene in evidenza da molti suggerimenti sui quali non posso tornare quindi sono grato all'aura in primo luogo perché so quanto e determinata nel suo lavoro e a tutti quelli che hanno collaborato
Grazie
Grazie a Stefano
Nel dare la parola
Ha tergiversato il segretario del PREU democratico
Vorrei solo
Ricordare
Che
Indubbiamente
Questo volume anche le
Le presentazioni sin qui svolte
Come si capisce vanno oltre
La situazione contingente o cosa fare nelle prossime settimane e nei prossimi due mesi
Vanno oltre
Pur partendo
Proprio dalla crisi e anche dalla discussione
In corso nel nostro Paese
Con un Governo incapace
Di far restare l'Italia con la sua dignità a testa alta in Europa e nel mondo
Ma di sicuro
Pone riflessioni anche attorno
Partendo dalla crisi e dall'economia al pensiero alla struttura culturale all'identità
Al futuro
Della sinistra
Italiana ed europea poiché
Nella crisi
Se c'è un'ulteriore lezione da trarre
E che non si può effettivamente dire
Che ad eccezione
Dello straordinario pensiero del Progetto di Obama che pur se si scontra con i tanti corporativismi
Nell'approccio con una le iniziative di riforma vale per la sanità come vale per la riforma di vostri Itta
Di qualche di qualche giorno sono di sicuro nella dimensione europea anche il pensiero socialista evidenzia ritardi necessita di innovazione
Necessita anche di riflettere sul come dentro
Il rigore della finanza pubblica europea e globale ci si trova in condizioni nelle quali
I sindacati i lavoratori di Paesi come la Grecia la Spagna
Il Portogallo con governi socialisti in Italia dove di sicuro il Governo non è di quella matrice ci si trova con la CGIL il sindacato
Italiano rappresentato la nostra confederazione ad essere in campo da due anni per sostenere ed essere un motore
Inizialmente forse un po'solo pur con tanta gente sempre di più col tempo
Con tante attenzioni
Dalla società dal mondo civile
Dalle forze politiche del centrosinistra ecco
Tutto questo impone indubbiamente la necessità che partendo dal tema del ruolo pubblico in economia di quale intervento di quale prospettiva
Insomma si abbia chiaro che l'Italia cresceva tassi del tre e mezzo per cento negli anni settanta del duo immenso negli anni ottanta dell'una e mezzo negli anni Novanta dello zero tre
Negli ultimi dieci anni e che per recuperare il sei per cento in meno di prodotto interno lordo non basta lo zero nove di cui si parla
Per riportare i tassi di crescita qui del due mila sette
A questo passo bisogna attendere il due mila e quindici
Per riportare il tasso di disoccupazione al sei due bisogna attendere il due mila sedici due mila diciassette insomma serve un Progetto robusto
Che assuma come diceva caffè in un articolo del novembre dell'ottantadue
Quando elencava gli undici punti programmatici per lo sviluppo del Paese scriveva non si tratta di ripetere cose
Che innumerevoli volte abbiamo detto o ci siamo sentiti dire in una sensazione di sazietà delle cose già conosciute
Bisogna cominciare a immaginare e provare a costruire un progetto capace di offrire un messaggio alle nuove e alle future generazioni con questo io passerei la parola a Pier Luigi Bersani
Ma tanto infatti vediamo ancora questo libro veramente rilevante un libro
Importante una fase come queste realmente
Una lettura che
Ti aiuta ricco aiuta cercare
Non dico la soluzione perché
Cosa è molto complicato insomma però orientarsi al meglio sui parametri fondamentali del PD che stiamo attraversando e cercarne una chiave di lettura e anche di risposta
Che riprende anche diciamo pure sommi valore idealità
Di una sinistra di un schieramento progressista che è chiamato
A sua volta una prova molto rilevante molto complicata ora ebbero suggerisce un numero enorme diciamo di di considerazione e valutazione io ne segue due o tre
La prima queste che
La notizia che questa crisi si porta che c'è bisogno di stato di politica
Ma l'altra notizia che sono zoppa state della politica sono azzoppa
Senso cioè che
In tutti questi anni in questo mutamento del rapporto fra politica economia
E che è arrivato un punto critico e questa fase però ha creato dei fatti ha sedimentato dei fatti
Intanto ha creato ha determinato delle forze reali le sue parliamo regolazione della finanza perfetto ma né che stiam parlando in un convegno qui regolare la finanza
C'è qualcuno che non è d'accordo verso
E quel qualcuno nel frattempo ha preso posizioni non irrilevanti e nonostante la botta
La politica ma la politica né in tutta questa fase è stata ridotta in poi in tutto il mondo diciamolo pure ha un ruolo del sommo riso generale non poi giorno attivo
Mi si è chiesta una buona retorica eccetera ma poi i modelli sostanziali
Sono stati forniti diciamo dal
Dal da da un meccanismo sommario
Che era indotto da una fase del SIN utile andarla a indagare io credo che all'inizio di quella fase si sarà stato anche questo passaggio di paradigma tecnologico un salto tecnologico che ha indotto me cani somma
Una fase
Rilevantissima punto di vista anche storico insomma che andrà
Vista meglio nel suo insieme comunque tante ecco noi ci troviamo
Nel particolarmente in Europa come dirò nel disagio
Di aver compreso che la politica le responsabilità nuove nella consapevolezza che
Nel frattempo è stata
Come dire ampiamente delegittima
Ora
La prova di questo la vediamo intanto a scala globale per questo certo ci sono cose significative e così via ma non si può dire che nella G otto tantomeno ma neanche nel G venti siano venute cose che abbiano
Che siano all'altezza diciamo del problema che abbiamo davanti
Sia in termini di regolazione partiamo pur dalla finanza su fatti significativi sorgendo Bava però dico due cose intanto quanta difficile anche la
E che poi voglio che ciascuno qui queste regolazioni che base avranno nazionale continentale regionale
E quindi già venne piede di partenza noi vediamo che non riusciamo affrontare il tema globale in termini di regolazione
Quanto all'altro tema del della che
Ancora
Fosse più
Basico insomma no di vedere di di di di di costruire insomma scala globale un parlarsi a proposito delle politiche economiche perché noi abbiamo bisogno con tutta evidenza
Un po'dei diversi le diverse aree del mondo di e di uno sviluppo ordinato di mercati interni che cerchino diciamo nuovi equilibri relazioni commerciali e Blasi pagamenti che non inducono riflessi protezionistiche somma
Abbiamo
O certamente davanti un tema che potrebbe in teoria essere svolto no se ci fosse con un dialogo vero che so fra Europa il sito fare europei si negli Stati Uniti
Per vedere un po'come come fare
Questo ancora non non
Non si insomma tracce tracce significative
Si può immaginare stimo
Una politica che oltre a dover affrontare si teme di regolazione dovrà essere anche
Come dire a proposito dei debiti pubblici e privati farsi capire governare un processo per cui che sola minori indebitamento privato si trasformi capitalizzazione pubblica
Vorrei capire da che parte la politica riesce prenderlo
E come ci troveremmo dello scenario non improbabile assembleari diceva che siamo davanti ad un accordo dove dove il conflitto sarà il confronto sarà fra debitori e creditori
Qui
Al che fosse Tarquinio Prisco il primo che ha preso la mano il problema ma
Lo risorse anche lui con un colpo di Stato cose così perché
Quindi diciamo siamo di fronte a delle sfide che fanno veramente dall'alto e la politica di sì ma
In questo scenario no dove prende la forza la politica certo la forza le viene da un richiamo più o meno generi si ci vuole la politica ma dovrebbe anche tirarsi su per i capelli
Voi capite
Non
Tutto può essere
Più o meno agevole ricondurre
Secondo secondo le situazioni secondo le situazioni però ecco poi volevo dire dentro a questo negativo come questione
Che riguarda l'Europa
Se ne cruccia Levissima
Io continuo a dire a pensare che
In
Attorno all'Europa si incrocia il tema globale europeo eccetera e anche il tema
Della condizione le forze progressiste quindi alla possibilità di far valere ricette diciamo innovative anche del cambiamento del modello di sviluppo
Noi figli e quindi terno tema ma in America in Giappone in Brasile eccetera invece in Europa no
Io penso che la cosa si spieghi
è una spiegazione che inquieta anche un po'penso che
Sostanzialmente l'Europa era come dire è stata colpita da questa fase anche dal movimento della globalizzazione
In punti di equilibrio che riguardavano e riguardano il modello sociale fondamentale su cui si è espresso anche la leadership dei partiti progressisti
L'abbiamo toccata con mano i ruoli altro che può miliardi noi abbiamo avuto
O una bufera micidiale micidiale cioè improvvisamente si è percepito per la fiscalità riso spendibile
Perché se percepito per insostenibile
è tutto un concetto relativo al perché c'era gente in malo modo detta reale in casa che non presume Ragusa fossero le tasse perché adesso è un problema
Si è percepito che c'è una concorrenza un effetto da ampi sul mercato del lavoro micidiale
Si è teso non voglio farla Lovison sono arrivati e l'immigrazione sono arrivate e questo ha scosso le fondamenta della credibilità di forse pure si sono state colpite nel loro core business fondamentali
La destra un po'ricavato qualche vantaggio da questo perché ha interpretato riflessi difensivi era meno legata alla cosa adesso si pone passa anche lei
E quindi queste Europa questa benedetta Europa che dovrebbe dare una mano
Esser dentro a una soluzione globale e dare una mano andare come europea insomma trovare delle chiavi delle strade
Non c'è io penso che penso culo come rilievo penso che
Salta tutto il discorso debito se ci porta via ma cosa si porta a dire una cosa noi
Non abbiamo altra strada se non cercare di attrezzare l'Europa che ne avrebbe ancora le condizioni
Per darsi strumenti diciamo così favorevoli a un'allocazione di capitale sia gestiti a lungo periodo e che favoriscano fondamentalmente l'infrastrutturazione dell'innovazione
Che può generare veramente può generare Corcolle del grande dimensione europea anche chi sta perché no anche tu dicevi destra che possiamo perdere tutto il telefonino eccetera
Ma se noi avessimo uno sviluppo adeguato per esempio in tutti i sistemi di innovazione
A cominciare dalle grandi perché l'Europa non deve essere di gran lunga il luogo nel quale per esempio le reti
Che le reti a banda larga possono sviluppa perché l'Europa non deve sviluppare tecnologie bambinetto sul tema dell'ambiente rinnovabili come nessuno al mondo e dal Sindaco eccetera eccetera cioè
Perché è nell'aerospazio perché era ecco
Si tratta di
Fare uno sforzo che può generare
Secondo me è una rianimazione come e anche una determinazione attualmente sebbene congegnate son dico il mutamento del modello di sviluppo ma di un'evoluzione dal moderno
Dei dico sulla qualificazione moda dei consumi anche le anche della produzione
Senza questo punto d'attacco francamente diventa molto difficile pensare che
Che ci siano risorse possibilità e strumenti no per evitare diciamo politiche recessive e mettere in movimento una fase di cambiamento anche dal modello di stress
Diventa secondo me è molto difficile
E quindi
Dopodiché questa discussione che va fatta da scale opere quello che fa impressione e quello che stiamo verso discutendo qua
Non ha cittadinanza nel nella nella nella discussione massima cioè noi mentre discutiamo di queste cose qui esistenti
Diciamo un'altra linea
Un po'inespressa o la laurea prese a riferimento io sono convinto di questo
C'è una linea che il Governo sta
Estendo
Che diciamo non ha ancora preso una piego organiche ma insomma la si vede ormai nettamente che certamente a formare la bestia non c'è dubbio
Questa manovra se va in porto così nel sicuro per quel che capisco io anche per è un certo scalino a questo proposito
Non è banale cosa
A formare la bestia
Inducendo privatizzazione magari ecco nella piegatura sociale certezze c'è una privatizzazione comunitaria insomma no
Ecco
Sì comunitarie sono rivolti corporativo sito professore co.co.co. comunitarie
Che dice le regole esistono in quanto derogabili fra persone che si voglia un bene discutono simile intendo no
E che sollecita modello corporativo che determina Mombello corporativo di cui vediamo segni ormai proprio poiché io sceglierei a simbolo di questa deriva la telefonata
Berlusconi Marcegaglia sulle due norme in materia fiscale insegnare proprio con Pietro Outis bianca questo passaggio
Quale mi sono imbestialito perché
Qui cosa succede
Succede che tenga un problema se lo scampolo effettivamente in quelle due norme una stupidaggine zero intendiamo sebbene poi non si poteva discutere discutere in Parlamento vedere fare brigare
Rispondi risolvi con una telefonata
E mentre tutti gli altri dei poliziotti agli invalidi se son la che cerca di capire come come cose eccetera
Curata viene detta perché il patto e quello no
Cioè ci arriva anche la Marcegaglia Confindustria che non è qualcosa di
Buon così buon garbo ma
La pretesa del potere questi
Di avvenire riscontro immediato Poggi immediato sennò sicura asta penso
Ecco io credo che mentre succede quella cosa in Parlamento si dice sì mettiamo la fiducia
Da fronte di un'opposizione che sta dicendo
Ok ti garantisco i tempi e arrivo a dirti ok ventiquattro miglia bene anche se non son d'accordo come ci siamo arrivati mi fai discutere qualche altra proposta
No
No
Allora io dicevo a confine Confindustria ma
Va detto attenzione
Perché se il modello è questo rappresentato dalla concomitanza fra un voto di fiducia che esiti se il Parlamento e la telefonata
Dopo Berlusconi non arriverà Bersani arriverà Chavez
Perché siamo in presenza di una deriva di tipo personalistica
Populistico
Corporativo
Che
Credo
Credo su dovrebbe come dire far
Esprimere qualche considerazione le cosiddette classi dirigenti sto Paese
E noi che facciamo opposizione viviamo sulla pelle
Il problema di attenzione che
Questi modelli questo modello poi conforma l'universo
Cioè crea dei fatti gravitazionali quando si impone un modello di tipo politico ed è per esempio la cosa induce anche dall'atto dell'opposizione
Elementi di semplificazione di radicalizzazione impotente
Che vanno cercare risposte in una chiave che non
Alla fine non è l'universo di simile
Ecco io credo che questo sia un problema che si affaccia ormai siamo al trentacinquesimo voto di fiducia in due anni del gas
In un Parlamento che è stato nominato e dove ci sono cento voti di maggioranza
Cioè non è possibile non considerare patto logico questo tipo di cose
E quando Parlamento una parola che non va di moda ma
Resta luogo dalla libertà di tutti gli enti quando più di quella lì poi puoi permetterti di ricattare chiunque perché ho così oppormi tanto poi decidi tu
Se e chiudo
Vediamo invece cosa
Diciamo da dove prende toccasse a noi quindi come compiamo con Progetto una proposta diciamo così alternativa
Che tenga assieme tema democratico e tema sociale per questa è la condizione
Beh io credo che intanto la politica in Italia dovrebbe dare un messaggio che non è un messaggio di austerità ricopiare senese è un mi sa di responsabilità
Non è che qui c'è il cielo azzurro
Ebbene male passeggero stiamo meglio di altri tutto quanto perché questo questo messaggio è un disastro
è un disastro
Il messaggio è
C'abbiamo il problema serio
Lo prenderei guardate alla prima della nuova generazione no
Trenta per cento mai di disoccupazione giovanile dalla crisi adesso ma intanto di sette otto Pomarico ragazzi sarà un problema serio
Quindi bisogna che ci disturbiamo un po'come Paese che ha di più dei ritardi pioverà disponibilità disturba su un po'in termini di riforme bisogno che si era riconosciamo se la DIA saggio fondamentale verso questo qua
Poco da fare
E poi ci sono dei blocchi di problemi sui quali dobbiamo fare adesso metto qui a darne merito insomma andare
Abbiamo la possibilità di avanzare proposte precise uno intanto tocca il tema della disuguaglianza perché e quindi di una politica dei redditi dei della ripresa congegnata eccetera quindi grande asse fiscale
Io dico il grande asse del quadro giuridico legale eccetera verso prodotta diceva qualcosa guardate che qui è un fronte che comincia a essere caldo
E sul quale bisogna che ne fosse così se vado un po'più l'offensiva su temi su temi determinante se non vado errato adiremo effettivamente sono questioni antropologiche che si pongono
Se uno va a guardare non so abbiamo cinquanta mila nuovi nati all'anno figli di immigrati
Che non sono né immigrati né italiani tanto per dirne una sola come pensiamo di concepire un processo di integrazione
Sono Valeggio sì con gli occhi di odi certi elementi del Codice civile non certo però il la una regolazione dei mercati non abbiamo uno stato di altri tra sui sistemi di telecomunicazione Co. c'è un fronte secondo me molto importante o c'è un fronte politica industriale del grande
E di grandi diciamo ed io sono ancora affezionato avevamo lavorato colposa tenuta o meno e quindi io credo che
Noi dovremmo fare mettere in Baviera o qualche elemento strutturale di alleggerimento di di sostegni ora
Terminerà ricerca smetterla smetterla con politiche ricapitalizzazione generica
Delle dell'impresa e che dire di no contributi con vietare ad ogni titolo basta selezionare i fronti sappiamo quali sono le avevamo pesa indicati
Alcuni progetti paese comincia ad essere telecomunicazioni ed altri che adesso monco e poi infine
Chiedersi
E chiudo su questo
Chiedersi
Le politiche possibili come possono avere ho detto prima dimensione europea e ineludibile ma poi prestarli dentro restarci con intenzionalità è una qualche idea e una qualche azione
Come noi riteniamo possibile tutto questo in un quadro del cosiddetto federalismo e quand'è che capiamo precisamente di che cosa stiamo parlando perché io credo che siamo ancora al di qua di questa cose
Io dico solo ecco per dirle il PIL la la nostra non la nostra idea di federalismo è sempre stata la seguente
E cioè il federalismo
Serve perché crea
Protagonismo preti
Nel
Giungere
Hanno
Lì ovunque a livelli essenziali e condivisi di cittadinanza che devono comunque essere garantite
Primo secco da lì il suo per
Muovere le energie migliori le migliori pratiche introdurre meccanismi largo sanità fiscale e così via dicendo
Quindi un modo più efficiente e di garantire una nuova unità nazionale
Io temo che
Noi siamo una fase in cui il federalismo come già prende la seguente piega
Non solo il federalismo delle chiacchiere
Che copia denunciato fin qui che maschera diciamo l'intenzione di fare una specie di confederazione
Italiano nord-sud eccetera no ma
Anche
Alcuna spesi federalismo truffa questa manovra quindi se una cosa molto semplice
Dice che è tutto agli quattordici miliardi
Dalla base di ragionamento
Del tema federali
Regioni enti locali
Significa siccome due più fa quattro che o stiam parlando di quattordici miliardi in meno di servizi cosa faranno i quattordici miliardi in più di tasse
Dice ma ce lo spreco benissimo passa entre vizi faccia al dodici
Contraddicendo il
Stiamo parlando di questo quindi noi stiamo parlando di un tema reale che comincia dal primo gennaio
Dell'anno prossimo no
Ecco non vorrei che federalismo fosse la parola con cui viene descritta una originale via italiana a uno smantellamento di pezzi di stato sociale
Su questo credo che
Veramente bisogna
Tenere molto alta la guardia e credo anche prima e l'altro l'opposizione
Prima di dare la parola al nostro Segretario generale per concludere
Questo incontro
Vorrei solo ricordare
Che proprio
Nella costruzione di questi lavori come istituto di ricerca nel rapporto con gli intellettuali
Con altri istituti abbiamo immaginato proprio attorno all'idea della costruzione di un progetto per il futuro del Paese per il futuro delle nuove generazioni
Di poter costruire a partire da noi come dire CGIL insieme a tutti gli istituti e le fondazioni che orbitano nel pensiero del centrosinistra
Di poter costruire proprio con l'autonomia
Di ogni soggetto
Una sorta di stati generali degli intellettuali italiani che immaginiamo entro la fine dell'anno
Con cui
Penta ridare un corpo anche e un'identità a questo lavoro che è stato qui oggi presentato e che pensiamo dovrà proseguire prego Guglielmo
Sì intanto volevo ringraziare
Tutti coloro che hanno accettato l'invito discutere con noi del libro che
A cura di
Mi laureai degli altri compagni oggi stiamo presentando la forza di Libero sta nel fatto che è figlia di un progetto di ricerca un po'più ambizioso
Che è cominciato prima che non termina con il libro
E che mi sembra si possa riassumere nello sforzo di provare di fronte a quello che sta accadendo
A porsi delle domande a dare delle risposte che siano un po'fuori da quella che
Normalmente
L'ideologia con la quale
Si prova ad affrontare questi problemi
Io credo che bisogna partire da qui cioè che non abbiamo bisogno di avvenire questa capacità di costruire un progetto
Da questo punto di vista l'introduzione di
Ciampi ci dà una
Una mano forte
Quando lui dice ricordando la programmazione degli anni Sessanta
Era quello lo spirito del tempo
Gli USA la parola Zeitgeist
Abbiamo bisogno di costruire uno spirito del tempo che non sia quello spirito del tempo che ci viene propinato
In maniera
Troppo di parte e troppo insopportabilmente
In
C'è stato
Qui c'è un problema per la politica lo dico a Pierluigi
Io sono assolutamente d'accordo con le valutazioni che lui fa c'è un problema della politica perché
Non può essere un soggetto sociale o i soggetti sociali e c'è un problema per i soggetti sociali
Il quale mi sembra abbiano io salvo normalmente ovviamente la CGIL abbia un po'smarrito il senso quella che si chiama la dottrina del dei comportamenti razionali
Penso a CISL e UIL
Penso ad associazioni di impresa
Non perché non debbano fare i loro interessi ma perché non stanno facendo i loro interessa
Secondo la teoria dei comportamenti razionali
E perché c'è bisogno di questo pensiero perché in realtà Laura
La lezione della crisi non sta andando come
Al tempo in cui
Ne avete discusso il libro esce sembrava profilarsi
Qui le cose si fanno un po'più complicate
E i paradossi invece di diminuire aumenta
E i problemi invece di risolversi in avanti
Sembra che ci trasportano indietro
Perché quando Pier Luigi adesso uso la citazione sul welfare sul corporativismo e non è che sarà
Il nostro futuro ritornare allo stato sociale degli anni Cinquanta
O lo stato sociale degli anni Trenta
Cioè non mi sembra che
Noi possiamo immaginare che da una crisi epocale come questa alla fine il risultato finale può essere addirittura quello che ci riporta una cultura una prassi ha un'idea
Di tre
Quattro generazioni fa
E questo perché e perché è evidente che
Somma quello che a me era apparso già dall'inizio vero paradosso di questa crisi e si sta moltiplicando invece che risolversi
La premessa del libro è ricordava Laura è quella giusta cioè quello che ci ha portato alla crisi non è in sé
I movimenti speculativi dei mercati finanziari sono le grandi assi metri ieri grandi squilibri le grandi contraddizioni ci sono maturati e che hanno costruito un'ideologia
Nel tempo
Dalla destra americana in modo particolare a partire da un certo momento che poi
Aveva dentro di sé tanti connota tanti connotati
Fare a meno del sindacato la separazione tra diritti nel lavoro dei diritti generali la dottrina dello scorcio lamento per cui più dare i soldi in alto qualcosa cadeva in basso e quindi era un modello che andava bene
E per questo non c'era bisogno di progressività dell'imposta per questo non c'era bisogno di giustizia sociale questi sono i fondamenti della cultura che poi
Hanno alimentato unitamente al fatto dell'idea consolatoria che mercati aperta sì autogoverno no che sia d'organo l'assunto
Ora
Se la crisi nasce da qui evidente che la risposta deve essere esattamente il contrario
Di quelli che sono stati gli strumenti i progetti
E le reti che ci hanno portato a questa crisi
A partire dal ruolo dei decisori pubblici dello Stato
E il paradosso dove si consuma e si consumano una verità banale ma
Credibile se ci si pensa onestamente
Allora questa simmetria hanno portato a questa a questa crisi questa crisi ha generato fino a oggi diciassette milioni di disoccupati in più una riduzione dei tassi di crescita in maniera impressionante in alcuni Paesi
E un ricorso molto forte al denaro pubblico cioè al denaro dei cittadini
Per salvare il sistema finanziario e bancario che è stato in ultima istanza l'autore di questa tesi
Bene
Dov'è il paradosso
E tu Salvi con i soldi pubblici
Chi ti ha portato in questa crisi
Il risultato che fai pagare a coloro che non c'entrano nulla
Gli effetti e le responsabilità dei comportamenti in quell'età importato in questa TRIPS
O non è così
Per cui il povero impiegato pubblico
Il povero lavoratore il povero pensionato che non c'entrano nulla
Con le modalità di questa crisi a oggi sono chiamati a pagare
Senza alcuna responsabilità
Nei confronti
Di questa situazione
E le nuove generazioni che erano già state penalizzate nel passato oggi sono quelle che sono chiamate a pagare di più con l'aumento del debito
E perché dico che un paradosso più complicato perché è un paradosso davvero difficile da risolvere
Perché è evidente che se tu non mette in mano i deficit pubblici scarichi sulle nuove generazioni ancora di più i costi di questa crisi
Ma se tu per evitare questo fai pagare coloro che non c'entra nulla e ai un effetto depressivo sulla domanda sugli investimenti
Arrivi alla conseguenza discariche su quelle che non c'entro nulla i costi di questa crisi
E perché la cosa diventa sempre più complicata
Perché e vero che non tutte
Gli interventi penso adesso l'Europa hanno lo stesso segno
Ed è vero che la manovra del nostro Governo e unica nel suo genere
Perché insieme l'unica manovra che non fa equità fa solo tagli e non ha nessuno stimolo nessuna idea allo sviluppo nella domanda i consumi medi investe in
Siamo gli unici
Perché gli altri bene o male
Accanto a una politica di tagli della spesa pubblica uniscono o un intervento fiscale un intervento di compartecipazione che fa pagare altri ceti altri settori il sistema bancario al al risanamento dei conti
Ma è pur tuttavia è vero che il segno che hanno queste manovre è un segno univoco
Noi al Congresso mondiale che abbiamo fatto adesso Vancouver è stato invitato Papandreu
E abbiamo ascoltato Papandreu alla fine la delegazione dei sindacalisti tutto il mondo applaudito a parlare
Allora
Ci rendiamo conto
Di che cosa sta avvenendo
All'APPA Pantaleo non ha nessuna responsabilità per la crisi che si è trovata a fronteggiare nel senso che l'UE in carica esattamente da qualche mese il vecchio Presidente del Consiglio greco
Che l'autore fondamentale del non verità trasmesse a Bruxelles tre mesi prima quando ha capito la cosa preso se n'è andato ritornato insegnare negli Stati Uniti
Il vecchio Presidente del Consiglio Greco era peraltro amico dalla Merkel e poi non voleva più aiutare la Grecia di Papandreu perché poi le situazioni bisogna pure dirle tutte
Allora il povero Papandrea che è un uomo di sinistra
Molto sinistra storicamente di sinistra
Si trova a fare una manovra
Che come ci diceva in altri tempi antipopolare antisociale
Dita di innalzamento dell'età del pensionamento di riduzione degli stipendi e quindi
Di lesione dell'autonomia contrattuale eccetera eccetera eccetera che ha portato compreso l'ultimo di ieri a cinque sciopero generale
Papandreu non aveva alternative
Non può non modifica ma non può modificare quella manovra
E questa è la questione
è accettabile questo
E questo perché in si propone
Si propone perché l'espressione democratica della responsabilità del mandato politico se alla Grecia non ha nessuna libertà e possibilità oggi di agire diversamente rispetto appunto agito
Perché ci sono altro al posto di chi dovrebbe avere la responsabilità di decidere che decidono per loro perché se non è così
Si può fare quello che non vale per le grandi banche che sono troppo grandi per farle fallire si può invece far fallire un Paese come
Allora se è così
è così
Allora il primo problema del rapporto
Tra pubblico privato il Comune umore
Cioè e come la responsabilità politica pubblica
Si riprende il ma
Una politica di regolamentazione degli accessi dei mercati finanziari che provi almeno evitare per il futuro
Le contraddizioni e i problemi che ci han portato alla crisi
E siccome questo non basta dirlo ma bisogna farlo e siccome non si fa
Bisogna anche dire sì
Perché essi si procede su questa strada l'uscita dalla crisi esattamente il contrario di quello di cui ci sarebbe bisogno
A me ha molto colpito ci pensavo stamattina pensando alle cose da dire adesso
Che
E anche perché poi nel libro c'è una parte interessante su questo
Ma ci rendiamo conto che
Da un lato c'è Sarkozy che fa convoca milioni economisti progressisti al mondo per discutere sulla validità del
Come misuratore corretto del bene
E da Marzia Sen fino
A tutti gli altri tutti i premi Nobel progressisti amici nostri che ragiona come noi arrivano elaborare un concetto in base al quale il PIL non va bene va sostituito da un altro handicap
Bene
Basta la caduta di uno zero virgola di PIL cioè basta la caduta di uno di questi
Indici legati al PIL quel PIL che si ritiene superato vecchio non Inga vero
Basta però una caduta di questo permettere
In difficoltà
La situazione finanziaria di tutti i Paesi e non dei Paesi in difficoltà anche degli atti
Cioè da un lato
Un circolo di accademici che fa un'Arcadia culturale straordinariamente interessanti
E dall'altra la brutalità
La forza del movimento e finanziarie speculativi che invece ti può piegare
Un'economia una società con le conseguenze sulla condizione delle persone
Lavoratori anziani giovani precari questo è il quadro drammatico nel quale siamo
E se non se ne esce in avanti e fino a Toronto non ne siamo usciti adesso vediamo se vuoi perché è chiaro che più si sposta in avanti il periodo più c'è il rischio di non affrontarlo seriamente
Anche perché oggi
Chi ha realizzato la testa non sono le banche tradizionali che sono in difficoltà più di prima
Sono quelli istituti di credito e quegli istituti finanziari che sono ritornati a fare
In maniera ovviamente più prudente e più accorta esattamente quei comportamenti
Da cui traggono tanti profitti ma che li porteranno ad avere più passa il tempo condizionare la politica e mercati interessi pubblici Parlamenti e Governi
E se non si esce da questo allora è evidente lo scenario a cui andiamo
Dentro i singoli Paesi stato minime corporativismo non certi le due cose stanno assieme
Le due cose stanno così
Ma nei rapporti tra Paesi
Un aumento
Delle guerre commerciali tra i Paesi
Ragionamento sulla moneta e uno
Uno
Ma accanto ragionamento sulla moneta cioè quello che non ci interessa forse di più
La competizione sui costi sui piedi
Quindi allora per questo io trovo davvero questo libro che non ero molto molto molto importante
E siccome sono praticamente d'accordo su quasi tutto
Però avverto anche che
Noi dobbiamo forse oggi sapere che la fase avere almeno la consapevolezza
E la fase che abbiamo di fronte a noi ha un po'più lontana da quelle speranze che paradossalmente la crisi ci arriva risvegliato
E cioè della possibilità di ritornare costruire un Governo istituzionali dei grandi processi mondiali un po'più intelligente
Un po'più attento e meno legato alla forza degli interessi immediati dei grandi interessi bancari finanziari
E dentro questo pone un problema che riguarda prevalentemente nove novità
Perché con lo Stato minimo con questa guerra che si può ritornare ad aprire quando i mercati diventano mercati più ristretti e la competizione aumenta è chiaro che la competizione
Se non si basa sulla qualità si deve basare sui diritti sui costi noi restiamo un Paese che eravamo già in stagnazione da circa
Dodici anni perché la realtà non cresceva
Se non per qualche decimale di punto e corriamo un rischio di restare in quelle dimensioni ed altri
Dieci anni con tutti i problemi sociali
Occupazionali di coesione sociale tra generazioni tra aree territori del Paese perché poi quei dati della disoccupazione sono medico
Ma dove si impenna la disoccupazione giovanile ovviamente soprattutto nel Mezzogiorno
Con una straordinaria il gravissima
Perdita di cervelli di talenti di capacità dei nostri giovani e quando possono solo lasciano le regioni del sud per andarsi a un anno
Ma cominciano i numeri sempre più impressionati a lasciare il nostro Paese per andare a lavorare a trovare occasioni di lavoro fuori dall'età
Io dieci anni fa e parla il rischio del declino del Paese
Molti arriso euro
Non accorgendosi che c'è un rischio ma c'è un declino implicito relativo nel fatto
E quando la Cina l'India crescono al dieci per cento étoile due stalli la ragione del declino non c'è da preoccuparsi
C'è da ragionare come fai di questo declino una possibilità
Le dare comunque una prospettiva al Paese il rischio oggi davvero per alle vecchie ragione che ci portavano a quel rischio del declino se ne possono aggiungere oltre quelle democratiche di cui abbiamo parlato altre che sono proprio di carattere economico
E sociale per cui
Concludo su questo è un libro che ci aiuta una riflessione ed è una riflessione che non si può concludere perché temo e penso
Che abbiamo bisogno di seguire lo sviluppo da questo perché da come poi se ne esce una parte dell'interrogativi e delle risposte possono trovare delle risposte più importanti e comunque un pensiero un progetto del quale la sinistra politica il sindacato secondo me non può fare a me grazie
Grazie Guglielmo grazie a voi che avete partecipato ai nostri ospiti
Vi informo che questo volume sarà oggetto di presentazione
Nelle diverse aree territoriali con nel corso dei prossimi mesi molto bene
In quanto istruisce parte del percorso di cui parlavo prima
E ci piacerebbe poter realizzare presentazioni da Milano a Palermo a Perugia
A Firenze coinvolgendo tutte le realtà le cali in questo percorso di riflessione grazie ancora presto