"Italia, Ex Jugoslavia. Conflitti etnici e minoranze nazionali intorno al Mediterraneo. Il ruolo delle comunità locali, dell'Italia e della Comunità Europea"

Che possiamo iniziare i carichi seminario mentre buongiorno a tutti ringrazio anche il menu venuti io sia un breve saluto e poi lasciare la parola
A chi ordinò il degradato questo seminario Mario
Siamo ben venga io parlo non voglio la mia la mia astensione ogni tutto allarga l'attenzione della rinascita
Di questa iniziativa IVA
è la prima volta che in Cerveteri
Si svolge all'Eur Iraq Iran
Di tali Sasori vocalità evitata
Perché abbiamo fortemente voluto cioè non voglio non è un merito affermi includono Vavassori carina Trang Ragna
Portare in I sancita
Un di Baghdad unico una conoscenza diedi realtà
Quello quello che tutti viviamo indirettamente dai giornali dalla stampa dalla dall'adesione ione
Ma che forse anzi senza Oriente e anche la povera poco
E ancora con quello che noi possiamo calcolare
Quello che noi pensiamo di aprire
Parlava armeno
Avery residente giovani umani che sono il futuro uro grano canora transitabilità
Io il mio dovere è soltanto l'anno scorso gli utili a cui Andriola lavora lavori e di ringraziarli Caminotto
Ringraziamento ovvero che Cervetti ai veri città etrusca citata storiografica Cittalia in tanta il suo passato ha voluto fare un salto a quali qualità ponemmo sia la relazione nazionale male
Come una città che parlava emblema bramava uguale la storia è orientata ma più importante anche in futuro e non possiamo camoscio depositare i vari clan Uran Uran oppure immunitari chiariamo che avesse un'animata e dall'azione unì al di là di ogni niente c'è un popolo la annusare l'aria che sarà in gara il gran drammatiche poi da ogni aprire diventa nostra lussuriosi ordini di ci diranno Danilo che lo chiamino Amenta svendendo
Che non possiamo ignorare orario
Nel nostro agende niente
Possiamo Passantini venire la nota lavora voce
E anche in tutti gli ambienti sociali entourage D'Alì pubblici ripuliti politici
Si possa cominciare Hai mai a parlare latino titolato a parlare
Ha un grosso sentendo parlando Antonini il problema si deve vivere anche anche i problemi da mamma perché solo essendo una invalidità civili con la nostra volontà di di al dialogo
Verso questo popolo Fortunato NATO possiamo dare l'anima crudo quanto bando di gara in gara morale orale e poi si voglia rendere minacce divenire anche al nostro piccolo coro che possono portare tale stringente un sollievo e un futuro migliore
è inutile impieghi junghiana Garmin sui ringrazierà i nemici tengo però però
A riconoscere al celebre nella villa su una buona di Geremia buona buona rimangono concittadina o no
Che si è preso Galgario finite Miranda costò Politi enormi enormi sacrifici
E a Bugno pur minime e Luís luglio residente da anni da qualche andiamo esercitata che anche la sua nuova Lolita darglielo nei giorni deleteri potesse batterici variare ha questa volta un tram dramma umano ma vivendo ai colleghi chiusa
Io ringraziare ovvio tutta la disponibilità dai lungo magari con i suoi Lord l'ordine ai presidi delle scuole come la mia azione comunale di fare tutta non c'è stato problema è maggioranza ore in un ambulante tutti hanno dovuto ai minimi di questa iniziativa IVA venisse fate fare ringrazia altresì tutti voi nei poligoni
Che al di là di ogni schieramento hanno partecipato i vari pc Bonolis e l'iniziativa di un ultimo Grazia ma forse il primo primo al principe Ruspoli Colizzi più quale quale ci ha pienamente questa iniziativa arriva facendo i tecnici usufruire della sua abitazione messe una lunga lapidazioni privatizzata è stato disponibilissimo Moccia da un grande classico fidanzati strutture mettendo in luce avrebbero consentito di cui far fare
Un altro lavoro Graziani di cuore o alle forze dell'ordine
Che hanno che hanno permesso debutto una trainer le sigle tranquillo e sereno svolgimento di tutta questa organizzazione che ho conseguito il diploma degli Jedi urbani vani la stazione carabinieri ieri a Rozzano civile vile alla salute ecco io credo che in questa città siamo tant'anni non so quanto come cultura dura possiamo fare in vario modo in tutti i campi a socializzare duratura
E l'iniziativa voluta fortemente a nome della mia visione dall'assessore cari Adragna Alagna mi ha un grande significato italiano e la noncuranza
Io non io non mi dilungo Rudi un più perché gli interventi previsti mi sono molto o di persone autorevoli voli mio era soltanto una saluta avuto prima di passare la parola all'assessore carina Trang ragni e poi concedere eseguite come entrare in una semina aggraziate
Buongiorno a tutti il giardino io non è un'assassina non volevano entrare gli organizzatori mercenari dicono
Tenere la retata del cane queste lezioni ad hoc data
Tra l'altro devo riconoscere la meticcia partecipazione italiana all'amministrazione comunale Ale e decide a rinascere metallica destinata a una domanda contaminato azzarda in maniera così importanti
Come la guerra nell'ex jugoslavi lariano quella determinata soprattutto in quest'ultimo anno no inserimento immaginare anche altri bambini una linea retta saliva strane nascono e grazie alla parallela Sella rilasciata e agli alibi animali ma segnando influenzano Maldini laboratoriale squallido aranciati i interculturali Franca per permettere una maggiore chiarimento di passare a Magazine tre e demoniaca della quale stamattina i primi veri messaggi di solidarietà danza messa nero prevale l'aggiornamenti ai molti esponenti delle scale vale superiori a Meneghin Cerveteri Ladispoli vani
è proprio quella sibillina ma io non ero neanche Ciaraldi ulteriore messaggio di solidarietà i Comuni i sonnellini anche perché preferiamo ha voluto spiegare a emergere questa cambia linea esperienziale parla casacca a mio parere che passa nascere l'esigenza di costruire una intranet
Grazie
Ecco io
Volevo innanzitutto ringraziare il sindaco e Geremia buona qualità di teste
Per aver rende proposto di accogliere oggi poi questo dibattito così importante dico di sì grandinate attuali quaranta
Purtroppo però pertanto Iannarilli questa Cerveteri Ronco dormendo
Adesso vedo però con gioia
Che
Il cervello canaloni emozionare avere coscienza esatta
Che Cerveteri era a capitale vale e cento euro mondiale a lei e al di là delle interesserebbe archeologa Lowery culturale vale
La mostra che la c'è stata farina riso Larderello Iaia sugli Etruschi che e in gran gravare stata attaccata con l'onere per Benvenuti tacere Beppe
Cerveteri deve organizzarsi del futuro
Per raccogliere il turismo fare e dobbiamo collaborare tutti per fare dei Cerveteri un centro culturale di importanza internazionale
Il sindaco Ramazzotti ha dato una buona notizia ha detto che tante forze politiche sono qui presenti
Tanti consiglieri comunali rappresentanti le tante
Organizzazioni e dei partiti politici
Io credo che il futuro non solo di Cerveteri ma dell'Italia sarà assicurato
Diversa fede politica
Potranno unirsi nell'interesse del Paese per l'interesse generale del Paese perché fin quando uomini di buona volontà
Nelle terranno
Intanto i singoli partiti ma chiusi alla comunicazione uno con l'altro
Allora di grande saccheggiatori che saccheggiano il nostro Paese da quarant'anni vinceranno la loro battaglia
Quando invece noi capiremo che necessario unire tutte le forze di destra di centro e di sinistra
Per salvaguardare gli interessi del Paese
Io credo che faremo dei grandi passi e potremmo veramente partecipare all'Europa ai Paesi più organizzati e più civili di noi
Non civili perché noi siamo più civili di tutti va
Mi auguro che in questo dibattito
Io penso che è urgente e importante
Che la Croazia la Slovenia possano unirsi all'Europa due grandi Paesi cattolici
Due grandi realtà
Ma non dobbiamo dimenticare
Gli italiani
Perché gli italiani hanno molto sofferto
Hanno dei diritti e questi diritti devono essere rispettate
Ringrazio ancora il sindaco i nostri ospiti
E spero che possano tornare spesso a Cerveteri ritrovarci qui per costruire un'Europa forte che possano essere veramente equilibrio e farò del mondo
Nel ringraziare tutti quanti voi
Intervenuti dodici questo convegno è ovvio
Vi porto più che un un un saluto soltanto del nostro centro il saluto di persone che non sono più note oggi stare qui con noi e noi
E ci terrei a legge la virtù messaggio un terzo che ci è stato inviato al sindaco Rutelli verrà però io espresso dal consigliere Giancarlo D'Alessandro
Il deputato al Parlamento europeo Enrico Montesano
Che oggi voleva essere qui con loro in cui c'è scritto che sono fortemente interessato ad una politica di pace tra tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo italiani attestato che si distende sul Mediterraneo è sempre stato Mutombo attenta ai rapporti con i Paesi Terzi dell'arenaria bisognerà lavorare tutti insieme ad un progetto comune di pacifica convivenza
Per uno sviluppo di rapporti non solo commerciale tali ma soprattutto culturale riguardanti tutta l'area mediterranea sarà sicuramente un impegno voler sollecitare iniziative a riguardo in seno al Parlamento europeo Enrico Montesano
Poi voi volevo leggerli perché mi sembra importante un messaggio di tre ospiti che sono stati ospiti di mio centro di politica internazionale che il sindaco Aurelio Juri sindaco di Capo d'Istria il sindaco di Isola Mario Gasparini e il sindaco di Tirano
Franco figura
Ci hanno scritto questi questo pensiero da leggere qui in questo momento d'incontro perché ci tenevano ad essere presenti insieme a noi
Dice ringrazio il celebri per l'invito che mi è stato rivolto ad intervenire a questo convegno che né i temi che affronta Ri reputo di grande interesse attualità il significato politico e umano
Ma purtroppo altri inderogabili impegni in sede mi hanno costretto a declinarlo
Voglio comunque assicurare una mia presenza ideale con un messaggio di convinta partecipazione
E impegno politico e culturale sui valori della pace della solidarietà della cooperazione della convivenza e del dialogo che anche la vostra iniziativa
Attraverso gli spunti di riflessioni analisi sui temi in agenda cerca di promuovere l'altro Avenia è riuscita a sottrarsi alle quotate più cruenti de dissolvimento della federazione jugoslava incamminandosi sulla tortuosa strada dell'indipendenza in termini relativamente tranquilli
Ma resta anche per vicinanza geografica un osservatorio privilegiato della drammatica vicenda balcanica
Non immune peraltro da quei mali che l'hanno generata mai chi e quale contesto nazionale può vantare oggi tale immunità il nazionalismo dunque
Non come espressione di identità e dignità nazionale ma come esclusione del diverso volontà di prevaricazione nei suoi confronti manifestazione di ignoranza pregiudizio olio che ogni persona di buona volontà e ogni logica civilizzatrice non può non regge non rigettare
Contro porvi quindi la volontà di conoscere per capire l'intelligenza del dialogo e del sereno
Confronto di idee di disponibilità ecco gliele diversità come elemento di arricchimento culturale umano e civile e quindi di progresso
Certo di questo che questo ragionamento si inserisca anche il vostro convegno vi formulo i migliori auspici e più cordiali saluto
Si associano i colleghi e quindi ci sono le firme ci tenevo moltissimo a leggervi questo pensiero perché io penso che chi genererà il convegno di oggi
Più che le mie presentazione
E gli sforzi sia del nostro centro sia l'ospitalità del del principe l'ospitalità di questo Comune la formuleranno le persone che sono venuto qui per portare un segnale di distensione per portare parole per costruire quindi io lascerei spazio a tutti gli intervenuti per poter portare il loro contributo a questo piccolo lavoro
E spero possa servire a qualcosa domani
Ah volevo anche perché è lì che ha dato la sua presenza dalla sua presenza proprio ora il sindaco Massimo Cacciari che per strada sta arrivando
Grazie
Buongiorno
Io sono Marino Gottried presidente dicono in cultura
Nicoli cultura istroveneto ai
Credo che sia un problema di amplificazione perché la mia voce possente
Credo che non arrivi fino in fondo
Va meglio
No
Va meglio
La nostra mi permetto di parlare anche a nome degli amici istriani qui presenti che poi presenterò
Nel momento in cui svolgeranno il loro intervento
La nostra presenza qui vuole in qualche modo testimoniare la stima e premiare gli sforzi del Ceretti e diarree sulla rivista resse che hanno voluto affrontare sul loro ultimo numero il tema del ruolo delle comunità locali per valorizzare le diversità culturali
Politiche amministrative
Valorizzare queste diversità come risorse e per il presente e il futuro anche del nostro Paese
Per noi che veniamo da un'area periferica forse anche marginale
Rispetto al quadro generale italiano ed europeo ma oggi credo forse più centrale nel processo di integrazione ed Est ed Ovest è estremamente importante
Proprio vicino a Roma a Cerveteri quindi vicino a una capitale
Ad una centrale come l'intellettuale istriana forse più prestigiosa nell'idea Milani chiama a Roma a Lubiana e Zagabria intervenire su questi temi e ripeto a Roma
A Cerveteri vicino ad una capitale per contribuire in qualche modo a colmare un'ignoranza sui temi in generale del confine orientale
E cito ad esempio un articolo recente
Del filosofo
Possiamo camallo così che io stimo molto Norberto Bobbio che sulla rivista Reset recentemente ha affermato
In un pregevole intervento sulla questione dell'identità nazionale che l'unità nazionale non fu messa in crisi tra virgolette dagli eventi bellici del secondo conflitto mondiale questo non è vero
Se questo può essere stato vero
Per quanto riguarda altra parte d'Italia
Questo non può essere dal punto di no del di vista nostro non può essere corretto in quanto la sconfitta bellica subita dall'Italia nel secondo conflitto mondiale fece pagare un prezzo elevato all'unità nazionale con la perdita di parte dei territori
E con un problema delicatissimo per quanto riguarda la città di Trieste
Ho voluto citare questo intervento del professor Bobbio proprio per significare come nella cultura nazionale nella cultura nazionale italiana nella cultura della nostra nazione
Del nostro Paese ci sono ancora dei limiti profondi nell'analisi politico e storiografica su fenomeni che riguardano l'identità nazionale il senso di appartenenza nazionale era difficile la costruzione dell'unità nazionale
Credo che una riflessione da questo in questo senso nel momento in cui parte da persona
Che è soprattutto operatore culturale
Che opera
Diciamo all'interno di uno schieramento
Possiamo definirlo progressista
Sia un elemento caratterizzante importante perché un momento di riflessione come diceva giustamente prima il principe Ruspoli necessario per costruire un sistema paese
Che superi le contraddizioni e le contrapposizioni che hanno caratterizzato e segnato profondamente il passato
Credo che in questo il nostro contributo il contributo che può venire
Da un'area ripeto prima marginale ma oggi forse un po'più centrale rispetto al quadro generale europeo sia una riflessione importante Trieste
La città da cui provengo e l'Istria
La regione da cui
In cui sono nato
E in cui come dire
Ho radici profonde e legami profondi sia con la terra che con la gente che vi ha vissuto Trieste dicevo e l'Istria sono certamente uscite ferite sconvolte dal secondo conflitto mondiale
Ma proprio perché ferite sconvolte
E cioè
Hanno dentro disse una memoria profonda del significato della storia del passato e quindi sono in grado di dare un contributo come dire migliore e forse più sentito e più partecipato per costruire insieme un futuro di cooperazione di integrazione di convivenza e di sviluppo
Trieste una città con una identità difficile una identità di frontiera
E questo lo dico soprattutto per descrivere ho dovuto modificare un po'il mio intervento dopo aver
Parlato ieri con gli amministratori come il sindaco e con l'Assessore alla cultura perché mi sembrava in qualche modo dare alcuni elementi che riguardano l'Ale acquistare laboratorio da cui noi prove proveniamo
Per cui mi sembrava importante dare almeno alcuni flash rispetto da una parte Trieste dall'altra parte l'Istria dall'altra parte il problema del conflitto
Nella ex Jugoslavia
Trieste dicevo è una città certamente difficile è una città di frontiera da un identico con una identità composita difficile un senso profondo di in appartenenza
Per chi vive lontano da questa città desidero che ricordare che a Trieste è stato coniato il termine italianissimo
Come per caratterizzare ancora più profondamente l'appartenenza italiana
Pensate voi se succede in Francia che uno si definisca Fran tesissimo o in Inghilterra che uno si definisca inglesi Simo bene a Trieste è stato coniato l'espressione italianissimo
Per cui di dall'idea del della difficile
S'del deficit e sentire di un'appartenenza di un'identità è una città in cui la nuova amministrazione l'amministrazione Illy che doveva essere presente qui ma problemi legati proprio alla presentazione di un progetto Trieste che se mai se qualcuno poi mi vorrà chiedere lo descriverò
Amministrazione Illy ieri anzi scusate mi l'altro ieri ha presentato alla città
Un primo progetto che riguarda il superamento delle separatezze all'interno della città era una città come identità difficile una città divisa
Per cui c'era bisogno di un progetto d'un Progetto città che identificasse le linee
Le linee fondamentale ettari la sua crescita il suo sviluppo il suo futuro e le linee fondamentali di questa città sono il porto sono la scienza ma guardate guardate sono la cultura quindi è una città volevo mi premeva sottolineare questa anche assenza del sindaco Illy per in qualche modo giustificarlo se possibile giustificare un'assenza perché poi io dico sempre che chi non c'è alla colpa di non essersi per cui io non giustifico nessuno
Sia ben chiaro se uno coglieva il senso profondo della necessità di esserci oggi cui in un momento estremamente importante e delicato nel processo
Come dire di trattativa fra Italia Slovenia Croazia ricordiamoci che il sei marzo c'è un appuntamento a Bruxelles
No quindi si viviamo un momento estremamente di attualità per quanto riguarda questi temi da cui Trieste può avere una spinta decisiva per il suo futuro no se poi un sindaco decide di non esserci queste sono sue scelte purtroppo ripeto non c'è e io non lo giustifica però volevo dire queste credo che però da Trieste
Che in da questa mi muove l'amministrazione
Sta bene stanno venendo alcune indicazioni estremamente importanti se una volontà di aprirsi superando
Ma memorizzarlo superando memorizzarlo i traumi e i rancori veleni del passato
Esprimendo una volontà di incontrare di dialogare con i vicini la Slovenia liste alla Croazia scommettendo un po'sul suo futuro
Ma anche l'Istria
Ecco i due elementi di questo laboratorio
Noi definiamo quest'area dell'Alto Adriatico Istria Trieste Istria parte della Venezia Giulia l'alto Adriatico lo definiamo un'occasione di sperimentazione di un nuovo processo di integrazione europea
In cui si può vedere come l'Europa cerca di approfondire ed allargare la stessa Comunità europea
Dicevo l'Istria che negli ultimi anni è riuscita ad attestare la sua particolare identità
Multiculturale e multietnica
Molti linguistica con un espressione K piazze al filosofo Cacciari filosofo Cacciari non al sindaco una identità Multiverso
Multiculturale diversa
Un'Istria che è riuscita così a diventare una specie di laboratorio culturale etnico visti Anita il concetto di stile Anita di appartenenza autoctona a un territorio
E non l'appartenenza etnica ma l'appartenenza a una dimensione territoriale e non etnica
Ma anche un laboratorio economico e politico in grado di anticipare soluzioni di convivenza e di costruire per lo meno un esempio
Per in grado di anticipare i processi integrativi
Per un futuro diciamo di integrazione europea che veda queste nuove realtà vicine avvicinarsi all'Europa come diceva il principe rustico Ruspoli
Ecco secondo me questi Istria
Va premiata va sostenuta nei suoi sforzi
Ischia laboratorio oggi ma anche nei secoli punto di incontro di molte culture luogo di interazione di scambi di abitanti nuovi e di abbia tanti vecchi di conflitti
Di tensioni anche di pulizie etniche ma anche di rinomati sincretismo al confluire di gente lattine slava e tedesca
E proprio per questo forse in grado di metabolizzare il diverso Istria terra di popoli di culture per dare almeno una dimensione così come dire
Geografica voglio dire che la Regione Istria intesa mila suoi nel suo senso storico anche se io quando parlo di isteria intenda anche Fiume e la Dalmazia ma questo così come concetto culturale come concetto geografico l'Istria ed composta da circa tre mila quattrocento chilometri quadrati abitata da circa trecento mila persone e diviso in tre Stati Croazia la parte più consistente con duecentodieci mila abitanti la Slovenia
Con settantacinque mila abitanti e l'Italia se si vuole intendere soltanto il Comune di Muggia perché questa diciamo dal punto di vista geografico ma questo non ha non ha voglia valore non voglio dire che ha valore politico
Ha valore soprattutto culturale
Il mio vuole essere soprattutto un approccio culturale
Io credo che su questo non se qualcuno poi i interesserà conoscere qual è stata la storia dell'Istria in questo scorcio di secolo dall'appartenenza alla Repubblica di Venezia al passaggio all'Austria con un intermezzo Breve di amministrazione francese per un ulteriore e passaggio al Regno d'Italia nel mille novecentodiciotto nel momento in cui si costruisce finisce al Risorgimento italiano qualche modo no cioè questi territori entrano a far parte del Regno d'Italia dopo la SEC la prima guerra mondiale quindi molto in ritardo rispetto all'altra parte d'Italia
No questi Istria che nel settore nel primo dopoguerra nel primo dopoguerra subisce profondamente i colpi del nazionalismo fascismo italiano e colpisce soprattutto la componente slava scusate mi slovena e croata di questo territorio per passare tragicamente nel secondo dopoguerra essere colpita
Dal comunismo jugoslavo e questa volta colpisce adesso soprattutto e prevalentemente la componente italiana fino a portare a un esodo massiccio a un esodo biblico
Della parte preponderante della popolazione italiana se poi qualcuno vuole avere alcuni dati qui ci sono i dati le stime fatte dai dai diversi studiosi dal libero di Flaminio Rocchi al libero
Di Vladimir Zelia visse del Novi List di Fiume agli al libero del dell'istituto per il movimento di liberazione dal Dalida quindi passiamo c'è un'analisi che vada i duecentocinquanta mila e trecentocinquanta mila ma poi i dati dico possono avere un significato comunque noi possiamo dire che rispetto a al territorio c'è una uno sconvolgimento è un trauma profondo come dicevo prima
Per quanto riguarda
Anche Trieste
La scopa perché molti molti degli istriani
Fiumani e dalmati che lasciano listeria
Poi molti si fermano a Trieste con una scena Coe per una scelta del governo italiano di concentrare in una località i profughi istriani e non disperda lì c'era una scelta fra la dispersione e la concentrazione chi segue il problema istriani sa bene è stata una scelta dolorosa
è stata una scelta che poi a tatto dei risultati positivi è ovviamente anche dei risultati negativo ecco io credo che da questa isteria può venire da questo alto Adriatico può venire una un contributo notevole proprio a superare quelle profonde lacerazioni che l'Europa tutta ha subito in seguito del conflitto nella ex-Jugoslavia
Conflitto nella ex Jugoslavia che io avrei qualche dubbio a definirlo non qualche dubbio
Tutti i dubbi a definirlo un conflitto etnico
Il conflitto nella ex Jugoslavia e un conflitto che nasce da lontano
Non nasce nel mille novecento novanta nel novantuno nasce dalla da lontano se vogliamo almeno ricordare alcune tappe fondamentali recenti per nome
Ritornare troppo nel passato possiamo dire che con la morte di Tito che aveva avuto la capacità
Io non giudico io non giudico l'opera del maresciallo Tito non sta a me giudicarla saranno gli storici comunque
C'era stata una capacità di tenere insieme di tenere insieme una federazione di Stati completamente DiVersi
In qualche modo colpendo pesantemente anche i profondi sentimenti di identità nazionale delle singole repubbliche fino a colpire pesantemente agli inizi degli anni settanta
Soprattutto in Croazia drammatizza per vasca e poi tutto il movimento che nasce attorno alla rivista Praxis ma se qualcuno può e vuole approfondire credo che fra noi ci sono
Io stesso persone che possono dare un contributo in questa direzione per cui con la morte del maresciallo Tito e con la fine anche come dire del movimento
Dei non allineati che cui faceva riferimento era stata era stato un eccezionale intuizione del maresciallo Tito con la processo di distensione dobbiamo ricordarci che in quei in quegli anni c'è un processo di distensione fra Est ed Ovest
Per cui non c'è bisogno del cuscinetto Jugoslavia cioè la Jugoslavia perde
Gran parte del suo ruolo del suo ruolo geo politico come si dice oggi no della fine del mondo diviso in blocchi nella fine del ruolo dei non allineati
Questo metti in critico va metti in crisi anche tutto il sistema economico
Modello diciamo
Che da molti anche in Italia era stato visto come un modello di grande interesse internazionale il modello dell'autogestione
Ricordo che fino alla fine degli anni ottanta c'erano voglio dire carovane continue comunque delegazioni dei partiti della sinistra italiana che andavano in gol l'aria vedere il modello jugoslavo questo giusto per fare una riflessione anche anche da parte nostra fino alla fine degli anni ottanta quindi c'era comunque questo sistema emessi in crisi soprattutto dal punto di vista economico se su questo poi vogliamo innestare tutti gli interessi
Che c'erano all'interno della Federazione un esercito fortissimo
Un'armata jugoslava che si era andata sempre più sardi Zanda o come si dice
Vediamo che questo processo entra in crisi profonda ma entra in crisi per motivi politici economici e poi forse anche per motivi etnici ma soprattutto per altri motivi
Bene dopo questa mia così scusatemi se sono andato a braccio per cui ho dovuto in qualche modo rivedere il mio intervento che ripeto era stato elaborato in maniera abbastanza organica ma per portare un contributo di riflessione che se mi sarà possibile lo farò in un secondo intervento
E che è relativo alla necessità di valorizzare le diversità come risorse ecco questo è la mia filosofia noi dobbiamo in qualche modo oggi concentrare la nostra attenzione
A cosa dobbiamo assumere dal con cosa dobbiamo prendere di buono dalla vicenda tragica che investito
La ex-Jugoslavia per poter elaborare alcun nostro progetto politico no che riguarda dall'altra parte la necessità di un processo di stabilizzazione di democratica e di consolidamento della democrazia in queste nuove repubbliche
E come è possibile da nella nostra società nella società occidentale in qualche modo contribuire Annoni innescare conflitti fra le diversità
Nel momento in cui le dive il diverso non viene più visto come un culto normale avversario ma con un un nemico da demonizzare da eliminare questo credo che è un insegnamento che ci viene dalla dalla vicenda della ex-Jugoslavia la necessità di vedere di approfondire un un confronto democratico con l'altro di vedere nell'altro non un nemico e tanto meno un alieno cercare di costruire ponti per poter andare a vedere di lana ma permettere anche quello che sta di là di venire a vedere da questa parte
Cercare voglio dire in termini Giovan May cercare quello che unisce non quello che divide cercare ed come dicevo di dare un nostro contributo terre
Ricca sviluppare la democrazia e la stabilità democratica dall'altra parte
E dopo la disintegrazione della Jugoslavia
In questa direzione io credo che non ci possono essere scorciatoie
E questo è un motivo di riflessione anche sulla qualità che poi magari si mi sarà possibile lo farò successivamente l'attualità ci impone qualche riflessione l'attualità legata agli incontri che si saranno a Bruxelles il sei marzo
La l'attualità si impone una riflessione per esempio sulla bocciatura dell'oste degli articoli dello Statuto della Regione istriana
Ci impone una riflessione
Ci impone una riflessione sugli argomenti delle trattative fra Italia Slovenia Croazia io dico che non deve essere il governo italiano non deve appiattirsi sul problema esclusivo dei beni abbandonati ci sono è un problema di Ben Ammar ma non è l'unico problema
è un problema che va inserito all'interno di una politica estere italiana coerente concreta possibile
E soprattutto anche coraggiosa una politica estera italiana che non scenderà
Come esce come è sembrato scegliere in questi ultimi mesi
La la di privilegiare la Croazia per usarla contro la Slovenia di privilegiare la Slovenia per USA alla contro la Croazia
Una una diplomazia italiana impersonata dall'ambasciatore a Zagabria Paolo pensa che in un momento delicatissimo
Nello sviluppo delle relazioni internazionale sceglie di attaccare la comunità italiana presente sul territorio istriano ecco io credo che su questi temi che sono di grande attualità e su cui possiamo riflettere
Come possiamo praticare una politica autenticamente europea
Una politica che sia condivisa a livello europeo
Che non ci spinga supposizioni greche
Sulle posizione greche del conflitto Greco Balkan greco albanese o greco macedone ma che ci faccia condurre una politica europea che sia autenticamente tale che fissi dei principi dei diritti
Dei diritti dei cittadini che siano accettati e rispettati ecco io credo che su questo non ci possono essere scorciatoie superficialità protagonismi da prima pagina ma un lavoro serio che aiuti veramente concretamente queste nostre regioni di confine
Con Aurelio Juri islamico Geremia ha citato
Abbiamo più volte affermato la necessità di mantenere fermo il timone la barra del timone o come ha ricordato anche il principe Ruspoli il faro anche noi usiamo lei avesse parlato con Aurelio Juri ogni volta che Aurelio Juri palla con me mi ricordo è il faro dove il faro è dico è sempre là
Teniamo fermo ferma la barra del timone per raggiungere quel faro l'obiettivo la metà qual è la metà l'Europa comunità di destino comune
E non
Nella fretta di raggiungere la sponda di raggiungere la meta perché la stiamo vedendo alzare forse una verità troppo grande
In un mare che comunque in tempesta perché il mare europeo e in tempesta e di alzare una vela troppo grande e rischiare così naufragio proprio adesso che la meta è così vicina grazie
Scusate mi conclusa questa prima parte io passerei la parola agli ospiti questo almeno mi era stato così suggerito ma in qualche misura abbiamo anche concordato partendo un po'dal più lontano e da quello che vive o ha vissuto o il suo paese vive il dramma più profondo della crisi che il professor rade Petrovic dell'Università di Sarajevo per passare successivamente Adrago fraglia dice che poi presenterò a Roberto Battelli
Sì sì
Signora
Vicino
Vediamo sempre
Così
Va bene credo che si sentiva
Non so se si può sentire adesso funziona
Non sono prima di tutto quanto tempo o alla disposizione
Perché come un storico potrei parlare dieci minuti potrei di questa debba parlare tre ore ma anche dieci
Dipende sapete credo non so quanto una mezz'oretta quando mezz'ora va bene
Ringrazio per questo invito di essere presente qui a questo convegno ma per dir la verità non sapevo le dimensioni di questa discussione diciamo della presenza
Pensavo di far
A bordo
Bene
Non so
Se posso parlare senza microfono perché ho abbastanza forte voce che si può
Ringraziando Ali organizzatori per questo invito non sapevo dall'inizio cosa sarà diciamo in discussione quanto larga si può allargare la discussione
E come ho detto la discussione può essere molto molto ampia
A diversi conto Enya quale io ho partecipato in Italia
Ma anche altrove sempre sia una sensazione si deve distinguere cos'è un incontro diciamo scientifico sedicenti fico da una partita di calcio
Perché spesso succede cali convegni si schierano tifosi da una d'altra parte e poi diventano le cose
Molto pericolose come abbiamo visto anche da prima
Quanto si discute sulla problematica nazionale minoranze altre cose sempre c'è questa possibilità naturalmente non si può evitare che il convegno non è neanche un tribunale che produce le sentenze irrevocabili e allora non c'è più la discussione
Ma su un convegno di questo tipo si deve prima di tutto diciamo discutere con i argomenti e difficilissimo discutere Coni argomenti oggi
Perché c'è un'atmosfera molto calda quanto si discute esso diversi problemi
Che praticamente impossibile discutere con calma diciamo questa problematica delle minoranze
Minoranze nazionali minoranze linguistiche minoranze religiosi sono diversi secondo me una delle caratteristiche più importanti di Europa odierna
Come hanno messo questo titolo collegandola con la bomba atomica sono abbastanza vicino di pensare che oggi in Europa non s'cenni insomma pericolo di una liberato mica
Perché non c'è più questo forte orso russo dal quale era impaurita tutta la rotta invece quanto si tratta dei emigranti extracomunitari minoranze vecchie nove
Veramente quando si prendono come un complesso in tutti gli aspetti dai politici linguistici ma anche sociali compreso la disoccupazione presto è veramente una cosa che può essere molto esplosiva
Se vogliamo essere diciamo un parto questo che è iniziata la discussione isteria Istria una linea che si ipotizza del al regionalismo europeo
Regionalismo che esiste in ex-Jugoslavia oggi in Slovenia Croazia Jugoslavia regioni sono abbastanza conosciute le cose e diversi Paesi li risolvono a diversi modelli
Ma è una cosa molto caratteristica anche in Europa ma regionalismo e spesso collegato anche con statalismo appoggio di Stato più grande poi con diversi altri aspetti etnici economici
Se vediamo un questa cosa come e diciamo in una zona molto caratteristica sempre per Europa nell'i Balcani vediamo che questa problematica è presente presenti sì ma diciamo le relazioni fra la Grecia e Albania
Greci dicono che ci sono trecento mila greci in Albania meridionale albanesi sono d'accordo che c'è una minoranza albanese o greca ma non ci sono più di sessanta mila è la differenza di due
Prezzo il dato di sessanta mila ma esiste un problema che inquina tutta questa atmosfera
Vediamo la problematica delle minoranze ungherese in Slovacchia in Jugoslavia ex jugoslave odierna in quell'aria
E poi ci sono anche in parte in Slovenia Croazia poi in Romania una grande minoranza ungherese vediamo con questo nuovo nuovissimo governo che ci sono le relazioni con i state lì impropri molto molto accesi
Poi ci sono in tutte le parti diciamo in Europa questa problematica anche la guerra in Cecenia si può guardare in un certo senso in questo aspetto e credo che ENI però Patti
Molti temono dal sviluppo della situazione in Russia perché con questi enormi profughi della ex-Jugoslavia ma anche di altri Paesi tutti temono che possono essere in una situazione disastrosa indolo sia che vengono all'Occidente Novo uno milione ma può darsi dieci o quindici milioni di profughi allora quale guardia di confine Po diciamo
Impedirle sono le cose abbastanza gravi
Se adesso vediamo la situazione jugoslava dobbiamo iniziare da una situazione molto concreta e Nola non possiamo possiamo parlare abbia spazio jugoslavo de spazio jugoslavo ma con contro creativi nove Stati indipendenti
La Slovenia Repubblica slovena Repubblica croata Repubblica federale jugoslava poi la repubblica bosniaca Erzegovina Repubblica macedone
Qui abbiamo un fenomeno molto molto caratteristico abbiamo avuto sempre presente alle minoranze
Minoranze posso nel tempo che mi è previsto per marmi solamente su questi argomenti
Avevamo sempre alle minoranze oggi il numero delle minoranze e molto aumentato e la situazione è più complessa e più complicata
Per farvi alcuni dati che poteva per vedere una idea io solamente cito alcuni dati
Slovenia
Slovenia non è un grande Stato a sotto due milioni di abitanti mai non aveva un grande Stato non era ma è uno Stato molto caratteristico molto Genna omogeneo dal punto di vista nazionale
Perché in Slovenia secondo gli ultimi dati no ultimi dati recentissimi sono più di novantadue per cento sloveni che popolano questo Paese
Con questo dato Slovenia entra in un piccolissimo gruppo mondiale di venti Paesi che hanno questa omogeneità di circa il novantacinque per cento vuol dire che le minoranze in slovene sono pochissime poche non e poi quanto vediamo quale minoranza è più importante oggi in Slovenia dobbiamo dire che sono più importanti croati molti sloveni neanche non sono consci di questo fatto perché diciamo in discussione è sempre la Italia minoranza italiana in Slovenia è una cosa storicamente molto conosciuta molto importante sia risolta storicamente con ex-Jugoslavia diciamo alle in modo si andava avanti ma oggi in Slovenia secondo gli ultimi dati sono praticamente circa sessanta mila crollati ma anche non lo Stato Indipendente Crovato la repubblica croata alla confine con la Slovenia
Prima e poi trattamento di questa minoranza sarà un problema molto importante
Perché non sono più provati come una volta in Jugoslavia popolo costituente anche in Slovenia perché erano sempre riconosciuti così oggi sono diventati minoranza come anche serbi come muscoli Mario Bortolazzi
Montenegrini poi ci sono anche macedoni
Questo volevo dire che molti problemi che Arrigo Slovenia riuscito di farle e io mi auguro che li farà ancora meglio perché dobbiamo sapere che sloveni anche oggi una paese molto chiuso
Di avere passaporto sloveno è una cosa difficilissima io posso comprendere questa cosa perché si difende dal punto di vista di questi meridionale i nostri tutti che vogliono entrare tutti là
E sapete sono diverse mentalità diverse abitudini diverse concezioni che non possono essere così sopportate dal un punto di vista diciamo umano
Molto umano allora andando auguro Stato che va andando giù che c'è un concentramento abbastanza alto della popolazione
Di uno popolo sono i croati
La Croazia che ha quattro milioni settecentottantacinque meglio milione mila abitanti a una o Joan Monica approvata di settanta otto virgola un per cento vuol dire che la minoranza le minoranze occupano quasi ventidue per cento ventidue per cento venduto un poco di più un poco di più
E in Croazia è una situazione molto più diversa che in Slovenia perché storicamente era sempre diversa in Croazia sempre vivevano diverse minoranze fra i quali è prima di tutto Ila serba
Vedete problema in Jugoslavia è un problema europeo non è un problema molto locale è sempre credo problema dalla Federazione jugoslava che proviene dove tutti i popoli erano popoli consti Twenty
Non si trattavano delle minoranze o di popoli popoli costituenti
Allora minoranze erano diverse ma prima di tutto popoli jugoslavi erano popoli constituency in Croazia erano serbi popolo costituente che popolava alcune zone alcune zone in nel trovarsi a poi c'è un'altra minoranza abbastanza alte oggi sono i musulmani
Opporsi Azzi fin sui dati non hanno d'accordo
Perché i dati all'utilizzo ultimo censimento che era in Croazia mousse rimane sono praticamente quarantaquattro mila
Invece secondo alcuni il muso rimane licenziati un disagio Aprea statistico lui crede e lui pensa lui scrive che ci sono in Croazia sette virgola cinque per seguire sei virgola cinque per cento dei musulmani circa cento cento trecento mila sapete chi nascono i scontri sempre scontri sono sui dati sulla posizione
Perché sapete il problema dei serbi in Croazia non è problema solamente dei serbi in Krajina
In Croazia ci sono di venir se diciamo gruppi dei servi una parte si sono già assimilati nella società croata
Un'altra parte si trova nelle grande cita altri che convivono con i Korvac i tanti anni e ceppi sempre una questa diciamo un gruppo molto forte che solo per sé e non poteva essere un problema
Ma e un problema perché minoranza qui vediamo un problema teoretico se la minoranza è appoggiata da fuori è quanto è l'avvio minoranza appoggiata da favori
E qui nascono i problemi se italiane in Slovenia in Croazia sono appoggiati dallo Stato italiano allora non ci sono due mila cinquecento e ci sono sessanta milioni
Anche servi se non sono appoggiate dallo Stato federale jugoslavo vuol dire dalla Serbia Montenegro ed altri
Allora non potrebbe non essere così grande forza ma appoggiati da fuori in un momento diciamo di questa guerra qualificata come aggressione da Nazioni Unite nascono i problemi nascono problemi seri della cittadinanza diritti dell'uomo delle altre cose
Poi andiamo avanti vediamo Stato federale jugoslavo che anche oggi è più grande è stato ha praticamente dieci milioni trecento mila abitanti
Maggior parte sono i serbi maggior parte minoranza diciamo noi minoranza perché montenegrini sono popolo costituente sono popolo Consip ente ma loro due insieme
Fanno sessantasette settantasette per cento della popolazione
Qui ci sono le minoranze vecchie come albanesi non sono cosa al Kosovo ma anche la Macedonia no anche al Montenegro poi ci sono in Macedonia poi ci sono ungheresi è molto interessante che è l'alter suo posto adesso in Jugoslavia sono diventati una grande minoranza croati
Cioè sono più dissesto centosettanta sessanta Milla sapete quanto si parla delle minoranze si deve tenere sempre conto
Diritti dell'uomo diritti della lingua diritti della scrittura problemi di cultura ed altre cose che ancora tutto è aperto
Niente non è ancora risolto tutto sta ancora di risolversi perché ancora la Jugoslavia non ha riconosciuto l'acrobazia
Non ha riconosciuto la Bosina gazebo Armani anche la Croazia non ha riconosciuta la Jugoslavia ma un giorno se queste cose si mettano d'accordo io spero che si mettano e mi auguro che si mettono allora questi problemi vengono all'ordine del giorno
Non si possono mettere a parte
Poi sono problemi Ali alcuni regioni se possiamo dire al Kosovo una minoranza albanese è diventata una grande maggioranza che sono praticamente più di novanta per cento e che vi abbiamo un scontro gravissimo di diritti storici del popolo serbo che considera coso col suo Gerusalemme
E diritti dell'uomo diritti naturali di una popolazione che vive a lì che ha diritto di vivere
Perché grande ma minoranza adesso sono al Kosovo serbi e montenegrini servirlo e montenegrini prima di tutto montenegrini così no
Quanto si vede questa federazione da due parti jugoslava in stato di Montenegro non era un stato grande mai montenegrini sono praticamente cinquecento mila non di più un poco di più grande minoranza se si può dire sotto le virgolette minoranza perché montenegrini Serbia non sono minoranza sono anche oggi popolo costituente
Più grande minoranza questa montenegrina vive in Serbia questo è una tradizione
E poi in il Montenegro c'è una molto abbastanza forte minoranza musulmana che storicamente era sempre presente in largo Montenegro settentrionale in cosiddetto Hassan già calato montenegrino
Nelle zone di Hello Poli è molto conosciuto per gli esercito italiano nella seconda guerra mondiale che erano la divisione Italia Sassari ed altri Barbier lo Poli e poi ci sono terraneo Iman gratta e c'è Rocha è e Planeta
Questa minoranza poi c'è una minoranza albanese che è molto vicino alla confine proprio direttamente alla confini con Albania e pesce sono diverse altre piccole minoranze che non sono difatti molto grande
Rimane la alla Repubblica macedone anche oggi all'ordine del giorno molto proprio assistiamo ieri che a Tetovo ucciso un uomo e cinque sono feriti in occasione di apertura di un ateneo albanese
Un'alta e neo albanese a Tetovo chi conosce il conosce le cose sempre era scontro in Macedonia quanti sono albanesi
Albanesi dicono che ci sono trentatré per cento invece su tutti i censimenti sono ventidue per cento e anche ultimo Censimento che era fatto recentemente sotto patrocinio della Unione Europea tutti fattori internazionali allora e albanesi volevano essere trentatré per cento
Albanesi erano sempre in Jugoslavia minoranza sono io li considerava sempre nostri albanesi non sono albanesi di Albania
Perché vivevano un livello di vita più alto che in Albania in una possibile unione con l'Albania sempre sarà il problema dove sarà capitale non so se sarà in Tirana o in Pristina
Sono le cose un po'abbastanza sensibili e allora perché lì serve no questi trentatré per cento perché vogliono essere popolo costituente la parola costituente importantissima
Popolo costituente vuol dire voliamo riorganizzare il stato che non stesse sarà stato unitario come tutti stati praticamente salve la Jugoslavia sono stati molto accentrati molto unitari
Vogliamo essere uno Stato federale dove noi albanesi abbiamo una diciamo par
Per della sovranità fa la sovranità sempre va con territorio la sovranità non può essere senza territorio allora tutte queste zone che sono
Alla confine con Albania una volta proclamate diciamo federazione possano hanno diritto di autodeterminazione e si possono unire con Albania
Naturalmente un piccolo popolo macedone che ancora in una via di sviluppo qui ci sono scontri molto gravi si vede molto tesi tutti hanno paura che qui non scoppiasse qualche cosa più grande
Per voi i triestini che non pensate che i problemi sono siamo solamente la e ci sono problemi molto più gravi molto più gravi pollice la situazione in Bosnia Herzegovina famoso Bosnia cara della era una volta dove si viveva bene mangiava bene ha cantato appena
La Bosnia per la Bosnia non era mai il problema delle minoranze Bosnia con le minoranze non aveva i problemi sono piccole minoranze in Bosnia che non sa perché perché in Bosnia e importante sono i popoli costituenti
Popoli costituenti all'ultimo censimento erano quaranta tre virgola cinque per cento della popolazione erano musulmani
Ma praticamente mille novecentottanta mila diciamo due mila
Due milioni dove milioni poi sono i servi mille trecento cinquanta mila trenta uno virgola sette per cento e poi trovati sono diciassette virgola sette o dopo tre o quattro per cento sette Trento settecentoquaranta mila
Poi erano due o cinque virgola cinque per cento cosiddetti jugoslavi
Molto caratteristica categoria per tutta ex-Jugoslavia la gente di diversa province provenienza nazionale di molti matrimoni visti i testi che si consideravano in senso nazionale jugoslavi
E poi c'è una altri sono due due per cento vedete in Bosnia questi jugoslavi sono diventati importantissimi
Dove se si uniscono questi quarant'con i musulmani diciamo
Se si aggiunge a quarantatré virgola sette per cento dei musulmani ancora cinque virgola cinque per cento degli jugoslavi e molti dirigenti mostri mani pensano questa cosa
Allora vuol dire noi abbiamo cinquantun per cento vuol dire lo Stato bosniaco è nostro cosa sono i serbi cosa sono i musulmani sono inquilini non subì inclini invece storicamente serbi della Bosnia e trovati anche sapete croati della Bosnia prima di tutto dico sempre della Bosnia perché è più grande maggioranza dei croati vive in Bosnia non in Erzegovina
In Bosnia sono diciamo nella archi
Diocesi di issare o praticamente sono cinquecentotrenta mila provati o cattolici che avevano un ruolo importantissimo nella storia della Bosnia
In più importante degli altri alcuni specialmente ordine dei francescani Karzai buona c'è una minoranza non molto grande allora questi popoli su questa base costruita la Jugoslavia federale
Ajax mille novecentoquarantatré tutti perché la Bosnia
Dove non c'era ultimi duecento anni ma in nessuna maggioranza assoluta né musulmani né servi né provati ma prima di tutto musulmani e croati
Perché ci sono i cifre per mille novecentoquarantuno dove serve erano in Bosnia quarantatré virgola cinque per cento quarantacinque per cento
Musulmani quasi trenta per cento e trovati erano più quasi ventiquattro per cento
Vedete le cifre durante poi ci sono ragioni perché si sono disprezzi seconda guerra mondiale persino i grandi stermini della popolazione tutte le battaglie
Ma qui è un problema come mettere d'accordo questi popoli perché questi tre popoli erano popoli costituenti
Questo vuol dire che una parte della Bosnia non apparteneva ai mostri mani altra Ali servi e terza ritrovati tutta la Bosnia Erzegovina apparteneva al tutti i scontro proprio era su questa linea chi è popolo costituente
Che è una cosa abbastanza logica sapete sloveni hanno diritto di autodeterminazione hanno uno stato bene se croati hanno diritto di una determinazione nelle frontiere storica bene se serviranno questo diritto e a non serve naturalmente devono avere come gli altri
Poi i macedoni allora cosa sarà in Bosnia perché musulmani non possono essere un popolo costituente
E vedete qui è venuto uno scorto gravissimo
Gravissimo dal principio di autodeterminazione
Noi siamo ossessionati con principio di autodeterminazione
Siamo Paesi comunisti socialisti di Leni la scuola sapete dopo mille novecentodiciotto quanto era vivo sono sono queste famose diritto di autodeterminazione ma noi abbiamo studiato tutte queste cose abbiamo detto noi abbiamo risolto il problema
Nazionale il migliore del mondo adesso abbiamo visto che non lo abbiamo sotto secondo me nel federalismo jugoslavo
Sono nate queste cose queste forze che poi hanno cercato di risolvere questo problema a un diverso modello che non era storicamente concludo con questa cosa popoli jugoslavi questo non si deve vergognare
Dicevo questo è una storia si deve riconoscere alla storia dal principi nobili del diritti dell'uomo cittadinanza di rispetto di diverse nazioni religioni una bellezza di vivere in questa connivenza secondo me io sempre pensavo è sempre insegnavo così
Ma quanto hanno stato primo Stato jugoslavo mille novecentodiciotto jugoslavi
Hanno creato uno stato molto centrato uno Stato unitario era un modello modello è fallito siamo venuti alla seconda guerra mondiale salto tutta la seconda guerra mondiale con grande crudeltà diversi stati Stato indipendente Crovato sto in Serbia altre cose
Hanno creato dopo seconda guerra mondiale lo Stato federale jugoslavo
Noi pensavamo della mia generazione con questo Stato andremo in pattini in Paradiso
E siamo venuti in interno vedete come le idee di che cosa si tratta dobbiamo essere molto molto calmi molto freddi giudicare le cose storiche severamente ma con gli argomenti
Si trattava di un federalismo secondo me esagerato
In Italia molto si discute in ultimo tempo della idea federale federalistica non è una cosa nuova molto conosciuta abbastanza ma non si conosce di che cosa si tratta
Perché sostanza delle federalismo Air lotta per i soldi e per i posti
Io partecipavo in quel sistema abbiamo avuto a migliaia milioni di commissioni a diversi livelli
Sapete sempre in lotta allora un ambasciatore non può fare la carriera diciamo entrato nella carriera diplomatica perché vengono rappresentanti di diverse repubbliche altri col proprio visto
Non deve essere una della carriera diplomatica diventare ambasciatore
Esprimo una lotta accanita sapete qui sono le lotte sociali con disoccupazione che un vivaio per tutto in senso volevo dire concludere non ha una possibilità molto di parlare solamente per una discussione esercito jugoslavo una discussione molto più larga molto più complessa io considero oggi è credo che non sono solo solo visto al diversi convegni
Che questo problema delle minoranze diverse minoranze poi diverse minoranze numerosissimi di emigrati cosa sono turchi in Germania cosa sono numerosissimi questi da Starfighter tutti insieme sono una un un problema gravissimo più complicato e qui ah fallita comunità internazionale in caso di cosa no perché ha riconosciuto presto la Slovenia provarsi a la vede questo modello hanno scelto devono essere rispettati
Perché non era preparato Dio assicurare queste misure standard Evo Pray per applicarli attuarlo in una zona che è una zona sempre europee
Perché se adesso con Unione Europea si tolgono le frontiere non so perché nostri balcanici lottano così severo per le nostre per le nuove frontiere perché tutti vogliono entrare nell'Europa grazie
Ringrazio il professor Petroni sì passerei la parola Giancarlo D'Alessandro che vuole portare il saluto a consigliere comunale delegato che porta il saluto del sindaco di Roma Rutelli
Ogni l'onorevole Mario Baccini
Un po'
Io sono in rappresentanza del comune di Roma e del sindaco Rutelli del quale porto i saluti a questa iniziativa e al sindaco di Cerveteri perché le filiere mia buona fede che ha organizzato questo importante convegno
Sento il dovere in questa occasione non soltanto di salutare tutti voi
E di ricordare che il Comune di Roma e il consiglio comunale intero si è già espresso più volte impegnato nelle iniziative
Di pace in tutta l'area mediterranea
Sento il dovere di aggiungere
Cose interessanti
Ci diciamo e ascoltiamo nei convegni
Aiutano a capire
Con le ragioni della mente
E che tuttavia le immagini che noi vediamo rigettate dalle televisioni di tutto il mondo di ciò che avviene nella ex di voto abbia
Non sono comprensibili avere azioni del cuore dei sentimenti
Io sto
Che l'orrore che si prova per quei fatti di guerra seppure a spiegazioni
Nella storia
Nei rapporti
Tra popolazioni dei fatti economici
Inaccettabile per i costi umani ai quali assistiamo
E credo che sia utile un saluto da parte del comune di Roma Capitale di questo Paese impegnata verso la pace schiettezza stesse una comunità contante minoranze crede
Con tanti immigrati comunitari ed extracomunitari
Se pensiamo tutti insieme che il moltiplicarsi di queste iniziative di queste discussioni di questa attenzione
Deve essere concentrato verso un unico grande obiettivo
Che l'Europa unita non sia soltanto
Una vicenda dell'economia per sistemare rapporti trattati e potentati ma se anche una vicenda che avvicini le persone che renda davvero una società multietnica come si usa dire una sancita di donne e di uomini non una società di razze se sapremo fare queste cose insieme cambieremo cultura se insieme
Partendo poi dai sentimenti e dai valori riusciremo a dare uno spirito nuovo all'Europa che si va costruendo forse c'è qualche speranza in più
Qualche morto in meno
Altrimenti io il grande dimore
Che noi continueremo a rimanere inorriditi dalle morti e da fatti che pure sono così vicini
A tentare di rendere nel convegno di dare spiegazioni a quegli avvenimenti
Ma molto spesso diciamo rimarremo frustrati dalla nostra impotenza dal che pare e allora cambiare
Con uno spirito nuovo con una cultura con le ragioni del cuore dei sentimenti verso quei valori che ci aiutano
Tutti quanti a costruire quell'Europa che vogliamo che speriamo protagonisti ognuno e significa impegno di ognuno questo impegno civile lo poniamo come forze politiche come consiglieri comunali questo impegno civile dobbiamo chiederlo ad ogni cittadino vi ringrazio auguri al convegno
L'onorevole Baccini
La prego di essere breve anche per la necessità della nostra un momento allora venne sintetico un saluto un ringraziamento
All'amministrazione comunale al sindaco all'assessore
Vero consiglio comunale di Cerveteri
Le iniziative per l'invito
Di questa mattina perché ritengo che in questo comprensorio questa parte significativa della nostra regione le occasioni di dialogo di scambi culturali su argomenti importanti che riguardano la vita e la sopravvivenza dei territori
Non poi troppo lontani ai confini del nostro Paese sono argomenti di grande rilievo io leggevo
Nel vostro programma
Gli argomenti dei relatori dove vediamo con grande intelligenza
I tre temi principali però non si parla della sfida del dialogo nell'altro del conflitto e la cooperazione è un'atomica è una atomica per l'Europa misuro Brema che produrremo relatore contro ho ascoltato attentati
Chiarire posizioni perché nel Kosovo e io sono stato uno
Dei pochi che prima del conflitto in Jugoslavia insieme a una relazione tra l'altro anche di queste zone di questi territori in modo quasi clandestino abbiamo costituito il primo partito democratico nel corso e le posso assicurare che da Dubrovnik ce al Kosovo a Pristina mi sembra eccetera arrivarci ci abbiamo impiegato quasi dodici ore tra posti di blocco perché abbiamo dovuto passare per il Montenegro eccetera la situazione drammatica della comunità albanese
Nel Kosovo al di là della maggioranza un minoranze in una quella comunità che vive in stato di assedio
Perché le urla del silenzio di tutto coloro che non possono manifestare in democrazia
Quelli che sono i desideri di ricchezza nonna di conflitto di interessi perché il federalismo non è certamente quello di Bossi qui in Italia il federalismo è il dominio e il tentativo di dominio di alcuni popoli su gli altri
Quindi il discorso dell'uomo che veniva ricordato poco fa certamente l'uomo e la donna devono essere prioritari in questa concezione ma non mi sembra che le cose stiano andando così in Jugoslavia o meglio nella ex Jugoslavia
E ritengo che questi incontri soprattutto nei Paesi ex comunisti
I problemi ci sono problemi ci sono stati gli stiamo vivendo anche la nostra democrazia e allora un paese come l'Italia può essere la guida anche per far capire che non possiamo tagliare l'ancora a chi ha bisogno di democrazia
Soprattutto per difendere anche quelle minoranze che oggi non trovano quello spazio e quelle possibilità di crescita noi abbiamo fatto alcuni interventi a livello parlamentare su questi problemi ovviamente c'è un dibattito molte volte falsato dall'esigenze politiche anche all'interno del nostro Paese
Ma che deve superare i confini della dialettica politica per arrivare al cuore del problema della democrazia realizzata che è una è quella della democrazia dell'interesse di una parte di un popolo su sugli altri su gli altri cittadini e su alcune minoranze come ad esempio la popolazione albanese in Jugoslavia e quindi vorrei avere il modo di parlare molto di più ma ritengo che sia più utile ascoltare le altre relazioni proprio per dare un contributo ulteriore a questa splendida iniziativa grazie
Passo la parola a
Amico Ettore Greco ricercatore dell'Istituto di affari internazionali
Grazie
Io vorrei anzitutto associarmi ai ringraziamenti
Al Cerea IP alla in redazione tutta della rivista Ares al comune di Cerveteri e naturalmente anche al principe Ruspoli per la sua ospitalità per questa iniziativa che mi sembra appropriata
E tempestiva direi anche per almeno due ragioni la prima è perché da iniziative come questa
Certamente nasce una possibilità cresciuta di comprendere le radici dei conflitti che attualmente
Gli studi sono esplosi in Europa e che continuano a svolgersi numerose parte nostro continente io
O cominciato a studiare i problemi della sicurezza europea come si definiscono in un Periodo qualche anno fa
Quando ancora si ragionava in termini di contrapposizione est-ovest viola contro posizioni direi lineare e tutto era in qualche modo riportato a questa unica dimensione oggi invece per affrontare seriamente il problema della nostra sicurezza nella sicurezza dei singoli Stati europei del continente nel suo complesso corre studiare molto più approfonditamente i problemi concreti delle delle nazioni della località delle etnie ecco quindi l'importanza di iniziative di questo genere direi anche questa è l'altro punto un'iniziativa di questo genere importante perché riporta l'attenzione su un argomento cruciale direi della nostra vita nazionale della nostra politica estera quello appunto della dei nostri confini orientali se volete o della questa definita la questione orientale che riemersa
Prepotentemente in conseguenza soprattutto della dissoluzione della ex Jugoslavia
Ora mi è stato dato effettivamente un tema assai impegnativa e difficile e io temo di non poter dare una risposta rassicurante alla seconda parte il titolo che è stata assegnata la mia relazione
Cioè se appunto le etnie o i nazionalismi possono essere motivo di cooperazione in effetti quotidianamente i mass media ci rilanciano immagini a volte terribili di conflitti e che sono in gran parte a base etnica sia in Europa sia in generale in tutto il mondo e non c'è quindi certo da stupirsi
Che si è diffusa così diffusa la convinzione che questo dilagare del nazionalismo sia un po'un destino ineluttabile
Che alcune aree in particolare penso all'Europa orientale siano destinate a subire in modo ineluttabile appunto l'ondata nazionalistica
Questa convinzione che anche una predizione fa in realtà parte integrante della stessa ideologia nazionalistica che si presente appunto come programmaticamente onnipervasiva
In qualche modo assolutistica e quindi non ammette smentiti a quest'idea che sarebbe impossibile per etnie diverse convivere appunto come diceva prima il professor il professore nel suo intervento come elementi costitutivi in un unico Stato
Ma ecco ad uno sguardo più attento secondo me ci accorgiamo che le cose non stanno poi proprio così anche nelle aree più problematiche pensiamo per esempio i Paesi dell'Europa centro orientale
Per esempio a cosiddetto Gruppo di Visegrad cioè la Polonia l'Ungheria la Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca ecco questi Paesi hanno saputo sottrarsi largamente al rischio di una deriva nazionalistica e sono di fatto avviati verso l'integrazione nella più larga Europa
A mio avviso è in generale da respingere queste il punto di partenza qualsiasi lettura semplicistica che pure tanto popolare
Secondo cui i conflitti nazionalistici erano in qualche modo in un ineluttabilmente destinati a prodursi una volta venuta meno
Quella che è stata definita la coperta la cappa prossima ma comunque stabilizzante del comunismo in molte zone è vero c'era un sostrato di tensioni latenti di conflitti potenziali che sono esplosi conflitti aperti
Ma non va assolutamente sottovalutato il nazionalismo imposto da ristrette leadership politiche o anche il così detto nazionalismo importato il caso della Bosnia a mio parere abbastanza
Emblematico secondo me ogni seria ricostruzione della ricostruzione storica della risoluzione dello Stato bosniaco non può prescindere anzi deve concentrarsi sul nazionalismo importato all'e sterno in primo luogo naturalmente dagli Stati limitrofi
Ora che fare di fronte a questo c'è un primo fondamentale livello di risposta che riguarda l'azione delle istituzioni internazionali
E riguarda quindi il potenziamento del sistema di prevenzione delle crisi di gestione dei conflitti ci sono qui enormi difficoltà che sono apparsi evidente in questi mesi anni
C'è una difficoltà diciamo istituzionale che riguarda la strumentazione estremamente debole
Anche barocca i di cui dispongono queste istituzioni ma c'è e qui io voglio insiste piuttosto su questo secondo punto una difficoltà politica o per meglio dire politico culturale di fondo
Che riguarda l'interrogativo senti eccome quindi anche se intervenire in conflitto etnico fittili eolici di nuovo tipo
Che sono appunto più guerre civili non sono solo quelle civili
Ma sono se è senz'altro conflitti interni che riguardano degli Stati allora interna che spesso hanno poi deve dire ma diramazioni Esterne tendono quindi a propagarsi o subiscono dall'esterno la pressione di fattori perché porto l'appunto a una esplosione di questi conflitti qui ci sono due risposte estreme
A questa domanda di come se e come intervenire una prima risposta è
Una sorta di di affermazione sistematica un po'ideologica del diritto di ingerenza qualcuna di Tura ha parlato di un dovere d'ingerenza
Questo qualcuno ha parlato a questo Bossi Prodi è un petto si MM con riferimento appunto alle denunce
Che la televisione quotidianamente presente di queste situazioni che portano poi a un interventismo che in realtà è un interventismo spesso improvvisato e che ha portato e dei veri e propri disastri politico-militari basta pensare appunto a caso Somalia
Questa è una prima estrema risposta che però è andato incontro a enormi difficoltà un'altra invece opposta ma secondo me altrettanto da rigettare è una rinuncia definitiva all'idea del cosiddetto intervento umanitario comunque interventi questi tipi di conflitti
E quindi all'idea che bisogna lasciare alle organizzazioni umanitarie I compiti assistenza alla popolazione ma anche questo si è rivelata illusorio anche qui il caso somalo insegna
Non era possibile quelle condizioni a un certo punto da un certo punto in poi anche alle stesse organizzazioni Homo umanitario operare in modo efficace ecco io penso che per sfuggire a questa secca alternativa
Sia necessario che innanzitutto la comunità internazionale Sidoti progressivamente di un sistema molto più efficace e sofisticato di preallarme delle crisi
E quindi soprattutto di un sistema di raccolta delle informazioni sui punti di crisi in modo da impostare una strategia più coerente di intervento e che quindi si stabilisca un messo più stringente tra le varie fasi della gestione delle crisi appunto dalla dal momento del preallarme sia al momento l'intervento vero e proprio e c'è una necessità che quando si avviano questi interventi al momento in cui si decide di intervenire
Si individuano gli interlocutori politici abbiamo visto nel caso so ma lo si è voluto intervenire senza uno studio accurato velata locale senso lo studio gli interlocutori politici poi si finiti per trattare con il quello era stato indicato precedentemente come il nemico numero uno cioè generale i di quindi si tratta di disporre preventivamente di una di una capacità di Scelta e di selezione degli Troccoli politici e di una Bozzo almeno di soluzione politica
Poi un problema specifico riguarda gli strumenti istituzionali di cui parlavo prima disponibili per un'azione dirette alla tutela dei diritti delle minoranze
Tale strumenti hanno oggi sono molto deboli hanno una scarsa incisività ma io vorrei sottolineare qui in positivo almeno tre processi da valorizzare il primo riguarda l'attività
Di produzione normativa cioè le definizioni di principi generali per la tutela delle minoranze le quali si chiamano i vari Stati che chi si chiama i vari fate rispettare
Qui c'è un lavoro che è andato avanti si consiglia di Europa sia all'interno della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione europea che restiamo Organizzazione sulla sicurezza come c'è in Europa
Dove si davano spazio crescente all'idea dei diritti collettivi delle minoranze
Il secondo aspetto che vuole sottolineare il tentativo che si svolge anch'esso in seno all'organizzazione per la sicurezza e cura cioè in Europa di coniugare la promozione della sicurezza e quindi il lato diciamo militare della sicurezza alla tutela dei diritti umani sulla base di reti un principio di estrema importanza
Cioè che la spesso la violazione dei diritti umani è all'origine di crisi e conflitti e che quindi un controllo degli impegni dei vari Stati ha rispetto di questi conflitti
Legali spettro dei diritti umani può portare ad una automatica diciamo capacità ha cresciuta di prevenzione di queste si conflitti
è un organo di rilievo a questo proposito all'interno di questa organizzazione volano vorrei sottolineare e l'alto commissario per le minoranze nazionali
Che o forse l'unica esperienza positiva di un organo di questa organizzazione e va ricordato per esempio
Questo è un esempio di estrema importanza l'intervento di questo organo nei Paesi baltici è stato molto importante per le raccomandazioni che ha portato che ha per i suggerimenti al ai dirigenti dei questi Paesi
Nella formulazione della nuova legislazione di protezione delle minoranze particolare della minoranza russofone
E quindi questo è uno strumento insieme ETD protezione delle minoranze di preallarme in caso di rischio di conflitti
E l'ultimo a te l'ultimo tema che vorrei segnalare diciamo iniziativa è stata sviluppata iniziativa lanciata dall'Unione Europea con il patto stretto Patto di stabilità che è stato anche chiamato Patto Balladur che una delle poche significative azioni comuni nell'ambito della politica estera
E comune della Unione Europea anche qui c'è stato un tentativo di coniugare promozione della sicurezza e quindi l'avvio o le
Instaurazione di misure stabilizzatrici in nei punti di crisi e tutela delle minoranze
E quindi anche questa iniziativa nasce dalla consapevolezza il punto che segnalavo primo cioè di di questo indissolubile legame tra sicurezza
E dell'Europa e tutela delle minoranze ecco io vorrei a questo vostro anzi fare un suggerimento cioè alla alla redazione della rivista redazione potrebbe magari in un prossimo numero dedicare una sezione
All'esame di queste nuove esperienze che a livello istituzionale con le loro luci e ombre certamente analizzando sia le prime e le seconde sono stati avviati
C'è da aggiungere questo qui introduco poi al problema dell'Istria che su cui mi soffermerò più brevemente
Che c'è una particolare responsabilità della comunità internazionale nella difesa di quelle realtà politiche territoriali Melli nelle quali c'è da preservare un patrimonio che potremmo definire a nazionalistico
L'espressione peraltro riprendo da Fulvio Tomic se che forse il maggior rappresentante di quest'idea di un Istrate di di un Ischia a nazionalistica
Si sono situazioni nelle quali si conserva al di là delle differenze etniche un sentire comune dire un'identità comune che trascende appunto le differenze etniche e si basa su una comunanza più propriamente storico culturale molto legata alla specifica realtà territoriale il caso del liste certamente emblematico il miste presenza una marcata
Identità regionale che trascende sì certamente quella etica in senso stretto
E che ha avuto peraltro anche una formidabile espressione politica
Nella vittoria della Dieta democratica istriana le le le elezioni amministrative curate con il settantadue per cento
E appunto iniziative come quelle per esempio del circolo di Marino voci ma boh potete per trovarne una testimonianza
Anche questo libro che mi sembra si in distribuzione di Guido Miglia liste una quercia tendono proprio a valorizzare questo punto questa specificità della dell'Istria come appunto realtà plurietnica dotata di un'identità che trascende i nazionalismi ora il problema della difesa detti identità istriane include però in particolare per l'Italia un problema specifico
Che è quella della garanzia dell'unitarietà del trattamento della nostra minoranza della minoranza italiana che è minacciata dal dato di fatto della divisione dell'Istria fra Slovenia e Croazia
C'è di fatto e questo è un punto che vuole sottolineare una divaricazione crescente fra i due Paesi dovuta a una o polarità di fattori innanzitutto la situazione economica c'è un dislivello evidente fra i due Paesi in termini economici
La Slovenia oggi di fatto più integrata nel contesto europeo e a prospettive concrete di un'integrazione nelle istituzioni comunitarie a tempi più o meno ravvicinati
La Croazia in più è coinvolta pesantemente nel conflitto balcanico e c'è oggi addirittura il rischio di una riapertura del conflitto con la Serbia
Al contrario la Slovenia perseguito peraltro con successo una politica tesa a far rimanere il Paese fuori dal conflitto balcanico consentendogli in generale
Di staccarsi dalla regione balcanica Puteaux questa politica sostanzialmente si può considerare coronata di successo anche se ci sono degli percussioni anche in Slovenia
In più ci sono alcune tensioni sloveno croate che sono non forzo molto grave ma e e tutte riguarda in qualche modo la zona confinaria quindi hanno dei riflessi anche sulla minoranza italiana possibili riflessi ecco questa a simmetria crescente della situazione entro i due Paesi
Consiglia naturalmente il complica naturalmente il raggiungimento dell'obiettivo di garantire l'unitarietà di trattamento per la minoranza italiana nei due Paesi e di avviare questo è un altro obiettivo nostro negoziato trilaterale che è una delle condizioni per ottenere questa unitarietà c'è il timore concreto in particolare da parte della minoranza italiana in Slovenia
Di non poter sopravvivere se non in collegamento con la minoranza in Croazia proprio per i suoi dimensioni molto più ridotte di qui l'importanza di tutte le misure miranti a garantire la massima permeabilità del confine fra i due Paesi
Ecco di fronte a questo quadro io non mi sentirei di dire che la strategia del governo italiano
Sia stata particolarmente efficace e lungimirante
Sembra aver trascurato a mio avviso alcuni elementi fondamentali della situazione
In primo luogo si è fondato sull'interpretazione semplificata a mio avviso dell'interesse nazionale della posta nazionali in gioco questo è stato sottolineato Giada mai noci
Laddove in gioco sommari alta una molteplicità di interessi c'è l'interesse certamente degli esuli
C'è quello della minoranza dei due Paesi c'è l'interesse lo sviluppo di una più intensa cooperazione economica con i due Paesi
Ma sottolineo anche un interesse di natura più generale a mantenere per quanto possibile un'unità di azione di approccio su questo problema con i partner europei
In secondo luogo non si è prestata la debita attenzione alle dinamiche interne degli Stati con cui si trattava
Ciò che avrebbe potuto evitare di introdurre dei fattori che sono state francamente dei fattori di irritazione nelle relazioni bilaterali che hanno svolto un ruolo molto negativo mi riferisco in primo luogo da alcune dichiarazioni improvvide rilasciate subito dopo le elezioni ma anche successivamente
Non si è posta la debita attenzione alla dialettica interna ai due Paesi per esempio la dialettica interno al mondo politico sloveno la dialettica tra Governo e Parlamento occorre secondo me queste un'osservazione di carattere generale
Sempre tener conto di quella che si potrebbe definire una sindrome da cui sono spesso in qualche modo inevitabilmente affitti afflitti gli stati di nuova costituzione
Che sentendosi insicuri e fragili tendono a reazioni essi eccessive di fronte a manifestazioni che possono apparire ostili questi stati hanno un problema oggettivo di consolidamento a breve termine che non si può ignorare
In terzo luogo il governo italiano non assoluto e forse non ha voluto giocare con la necessaria determinazione alcuni importanti forse decisive carte
Negoziali e mi riferisco in primo luogo la concessione di diritti più ampi e certi alla minoranza slovena in Italia non si tratta solo di una carta negoziale ma dice di una di un direi di un obbligo di oggi panche di una carta negoziale
Sono comunque stati ottenuti alcune disponibilità importanti in particolare da parte slovena per quanto riguarda il contenzioso sui beni abbandonati qui non mi voglio dilungare
Ora dati questi segni segnali incoraggianti anche se sono segnali da concretizzare poi da verificare
Mi sembra oggi possibile e giusta la linea che è stata definita del doppio binario una linea in cui l'adeguamento giuridico istituzionale della Slovenia agli standard europei
E la soluzione del problema dei beni abbandonati e delle due minoranze proceda no per quanto possibile di pari passo con il negoziato per l'associazione della Slovenia all'Unione Europea
Questa formula del doppio binario ma certamente precisata ma e chiara almeno a mio avviso su un punto
Contesto europeo integrazioni di cui alla fine in ogni caso ci si può curare beneficerebbero non solo i nostri rapporti binate bilaterali ma anche la nostra stessa minoranza grazie
Dall'intervento di etero che Recco abbiamo sentito più volte riferimenti alla comunità italiana dell'Istria
A questo proposito io metterei l'onorevole Roberto Battelli deputato al parlamento sloveno esponente della comunità italiana in Istria in Slovenia
Che gode del seggio garantito a svolgerle suo intervento proprio perché lo sentiamo di viva attualità
Grazie buongiorno buongiorno a tutti la prima cosa che mi pare importante sottolineare e che in Istria sia quella diciamo così tra virgolette slovena che quella croata non vi sono conflitti etnici
Anzi nonostante tutti gli sconvolgimenti della storia i valori della convivenza hanno posso sostanzialmente retto e continuano a reggere
Tanto più come si è visto
Nella parte croata dell'Istria dove a contrapporsi al centralismo e proprio la coscienza locale regionale che sulla convivenza si basa
In Slovenia la riforma delle autonomie locali è appena iniziata le elezioni amministrative si sono svolte il quattro dicembre scorso ed ora si stanno affinando gli strumenti legislativi volti a realizzare la sostanza della riforma che poi consistente e qui per forza di cose devo semplificare molto nella separazione delle competenze amministrative di altra natura dello Stato da quelle che sono invece le competenze originarie proprie delle Autonomie locali nella separazione quindi dell'ambito statale da quello in cui invece il cittadino a realizzare il proprio fondamentale diritto alla gestione della cosa pubblica a livello locale
E un chiarimento che che devo fare perché prima nel socialismo l'autogestione
Sì aveva una specie di intricata commistione delle tue delle due sfere con effetti però dannosi da una parte ma non sempre negativi proprio per la dimensione minoritaria delle minoranze nazionali
In quanto quel sistema
Che era in qualche modo corporativo ma comunque aveva instaurato dei meccanismi di compartecipazione delle minoranze alla sfera decisionale
Gli italiani residenti nel territorio del loro insediamento storico in Slovenia e sono le città costiere di Capodistria isola i Pirano e di loro immediati
Dintorni
Sono secondo il censimento del mille novecentonovantuno
Quindi a poco più di trent'anni dal grande esodo della metà degli anni Cinquanta solamente due mila settecentocinquanta e rappresentano lo zero virgola sedici per cento della popolazione totale
Di della Slovenia che di poco meno di due milioni di abitanti
La Costituzione slovena però dice che i diritti minoritari questo una cosa che mi pare abbastanza importante vengono assicurati a prescindere dalla consistenza numerica delle minoranze stesse
Quindi il né il primo problema da superare nell'approccio alla tematica della riforma delle Autonomie locali era dal nostro punto di vista quello di del modo in cui assicurare ad una minoranza così esigua qualche per cento soltanto della popolazione dei singoli Comuni l'accesso alla cogestione della cosa pubblica nelle autonomie locali
La battaglia democratica che abbiamo condotto qua piumati ovviamente da alcune importanti forze politiche democratica prodotto sulla base anche di diritti già acquisiti
Ma in forma diversa nel preciso nel precedente ordinamento la partecipazione diretta come lezioni che si svolgono sulla base di elenchi elettorali specifici minoritari dei rappresentanti della minoranza nel consiglio comunale accanto a ciò gli appartenenti alla minoranza eleggono i consigli delle proprie comunità autogestite a livello di ciascun comune di residenza
Quando il consiglio comunale delibera in materia di realizzazione dei diritti minoritari lo deve fare con degli atti particolari
Sui quali i consiglieri della minoranza previa l'armonizzazione delle delle posizioni con il consiglio della comunità autogestita minoritaria
Possono esercitare il diritto di veto
Come meccanismo di controllo affinché non avvenga un abbassamento dello standard dei diritti già acquisiti
Su tutte le altre questioni i Consiglieri minoritari hanno le stesse prerogative lo stesso mandato di tutti gli altri loro colleghi inoltre il consiglio della comunità autogestita della minoranza può porre all'ordine del giorno del consiglio comunale questioni che investono l'ambito minoritario e la salvaguardia della cultura del territorio
è chiaro però che
Tutti questi meccanismi non possono essere non possono avere efficacia se le Autonomie locali non sono veramente tali forti cioè in materia di decisione autonoma e porti a livello di competenze a livello locale all'ordine
Ed è questa la seconda battaglia democratica
Che e tuttora in corso in Slovenia tra i sostenitori del decentramento tra i quali mi fanno però anch'io e coloro che invece il nome anche della salvaguardia dell'unità nazionale vedono i loro interessi più facilmente realizzabili in una concezione fortemente centralizzata dello Stato pomo principale della discordia
Sostanzialmente la suddivisione regionale del della Slovenia
E qui però non si possono a mio parere trarre dei paralleli diretti con l'Italia la consistenza
Della Slovenia lo Stato sovrano che la Slovenia può essere infatti paragonata a quella di molte singole regioni regioni italiane
Si tratta invece di instaurare tra quello comunale quello statale un secondo intermedio livello decisionale in grado di gestire risorse servizi e di porsi come sostanzialmente come momento essenziale di elevamento della qualità della vita e della democrazia nel Paese
A ben vedere queste stesse tendenze sono le registriamo in tutto o quasi l'Europa che sì vai integrando e questa un'aspirazione delle regioni e delle Autonomie locali
Dei nostri diritti vicini italiane e e croate del Friuli-Venezia Giulia e della città di Trieste dell'Istria e del Quarnero se vogliamo dall'altra
Regioni e città
Vicine quindi come cerniere dell'apertura e della collaborazione tra gli Stati i popoli e le culture vicine
La partecipazione attiva e diretta delle minoranze a tale progetto ma s le minoranze devono essere ovviamente messe nella condizione di potere disinserire
Insieme identificazione del loro un ruolo come soggetto individuale e collettivo in un ambito più vasto e complesso e quindi valido
E insieme efficace strumento di tutela contro l'assimilazione
La scomparsa delle minoranze stesso quindi le minoranze nostro avviso possono vivere soltanto in un contesto di apertura e collaborazione
Nel caso specifico della minoranza italiana in Slovenia
Questo obiettivo pur in condizioni la vedono formalmente tutelata in maniera abbastanza soddisfacente elevata armoniosa e ben inserita in quelli che sono anche i meccanismi che si vanno articolando a livello a livello del Consiglio europeo
Degli altri delle altre organizzazioni internazionali europee dunque nonostante ciò
A questa minoranza
Se non sarà consentito di mantenere gli strumenti dell'unitarietà proprio data la la sua esibita numerica
Dell'unitarietà con la parte di minoranza che vive in Croazia questo obiettivo di possibile inserimento della minoranza in quei progetti di apertura e collaborazione non potrà essere colto
D'altra parte nessun progetto di carattere culturale o economico legato alla minoranza potrebbe avere valenza nel tempo
Né potrebbe essere concepito è articolato su di un'entità così esigua su di un bacino d'utenza così così esile
Non consentire l'unitarietà significherebbe a mio avviso esercitare un atto di violenza gratuita
Di cui tutti avrebbero di che perdere di cui nessuno potrebbe andare fiero
Ma tornando ai temi più ampi dell'apertura della collaborazione transfrontaliera
E su questa visione sul sul rispetto la salvaguardia e lo sviluppo
Delle peculiarità dell'interdipendenza dei legami familiari umani linguistici e culturali infrastrutturali produttivi economici in senso lato ecologici ed ambientali che dovrebbero a Milano Straw avviso identificarsi
E manifestarsi la sensibilità la responsabilità dei governanti
Dopotutto a ben vedere nonostante le divisioni ed i traumi del passato le nostre regioni rimangono custodi di una ricca tradizione proprio in questo senso
E solo così si potrà contrapporre un argine la cui solidità sarebbe rappresentata proprio dalla complessità e delicatezza spessa degli intrecci
All'intolleranza e dalla barbarie che ancora imperversano nel mondo Contemporary
Grazie
Passerella la parola a Desna terzi se in rappresentanza dell'ambasciata croata in Italia
Come
Amelia
Ma
Da
L'ambasciatore
Presso lo Stato italiano
Stasera entrava in euro purtroppo non ha potuto venire
Sei tredici antecedente
Noi siamo molto lieti di essere stati invitati considerando che la politica del dialogo della politica senz'altro migliore migliore per risolvere dei problemi
E quindi l'altra forma praticata animali comunque io di natura ancora assicura che serpente adesso troveranno tenteremo coloro che non consente antepongano esatta macchine
Se vale quasi manca una discussione
Parlerà con l'ordinamento
Un paio di minuti
Però vi parlerò di numeri una cosa che non è sempre piacevole ascoltare in ogni caso ambasciatori tratti a disposizione per eventuali dati per poi che poi saranno interessati dunque parlerà bene sul sulla base del Censimento nella Repubblica di Croazia del novantuno ultimo censimento attestato quindi su questo sulla base di questo sentimento infilarsi arriveranno ventun mila trecentotrenta persone appartenenti alla minoranza italiana
La maggior parte della stragrande maggioranza dei loro naturalmente vivevano sul territorio di stile e di Rijeka
Nell'Istria Istria un totale di abitanti duecentoventi mila
Quindi su questi duecentoventi mila gli abitanti c'erano quindici mila trecentosei appartenenti alla minoranza italiana ovvero assente virgola quattro per cento mentre nel comune di Rijeka
Su un totale di duecentosei mila abitanti di ci sono tre mila trecentotrenta appartenenti alla minoranza italiana che costituiscono quindi un uno virgola sei per cento quindi le fonti ufficiali del ministero dell'interno italiano e del ministero degli affari esteri della Repubblica di Turati e rivelano
Che per gli appartenenti alla minoranza italiana nella Repubblica dei corazzieri sono attivi prima di tutto un'icona italiana la quale pubblicava la rivista informativa ambigua in lingua italiana che si chiama intitolato il bollettino
Poiché è attivo cento centro per le ricerche storiche di Rovigno che pubblica in lingua italiana i documenti e gli atti
A bretoni la e ha aperto l'anno scorso nella presenza del Ministro degli Affari Esteri italiano che era onorevole Andreatta
E il presidente del governo curato quindi nella loro presenza è stato aperto un centro rappresentativo della di cultura dell'Unione italiana
Dopodiché e bisogna nominare nell'ambito del Teatro nazionale croato Ivan Zaytsev riesca e attivissima e artisticamente molto apprezzata anche nell'ambito internazionale istruzione grammatica italiana con venticinque persone che vi lavorano
Oltre tutto c'è anche la casa editrice italiana è e in lingua italiana inoltre viene pubblicato il quotidiano la Voce del Popolo il bisettimanale panorama la rivista letteraria trimestrale la battaglia il giornale Arcobaleno per i bambini
Quindi questo quanto
Attività culturali editrici della cultura italiana presenti le ali
Territorio dell'esperienza
Nell'ambito scolastico invece in Istria
E nella città di ricerca operano ventiquattro scuole materne italiane con trentadue sezioni
Queste scuole sono frequentate da settecentoventitré bambini
Nelle scuole materne inoltre trovano impiego cinquanta maestre d'asilo italiane
Se vi interessa Rijeka ce ne sono quattro accumulata o otto a Rove in due e così via
Diciotto scuole inoltre ci sono diciotto scuole elementari italiane
Con un totale di cento diciannove sezioni e due mila undici allievi
Ove essi si trovano a Rijeka curaro imporre Novi Grad e Oman nelle quali insegnano trecento insegnanti italiani scuole medie poi ci sono Ariel Capula Rove imporre il PC Novi Grad e Omar
E contano cinquantanove classi quelle scuole medie cinquantanove classiche centocinquanta insegnanti sono frequentate da ottocentottantotto allievi
Per i bisogni della minoranza italiana vi sono tre scuole per la preparazione professionale degli insegnanti
Nel parlamento croato la minoranza italiana è rappresentata naturalmente attuale rappresentante il signor Furio Radin mentre sono tutto il territorio è molto attiva l'organizzazione Unione Italiana con la Ferrari unione italiana prepara le trasmissioni per le stazioni radio curate a Rijeka accumula partecipa alle manifestazioni come per esempio il Festival della Canzone per bambini la settimana drammatica collabora
Notoriamente proficuamente con università di codeste le fasi
Il governo croato come anche il governo italiano danno loro sostegno finanziario a tutte detta istituzioni attività
Il cui fine è la protesta soprattutto è prima di tutto la protezione e la preservazione della minoranza italiana bisogna tenere conto che in Croazia visto vi sono sedici minoranze nazionali
Dal bilancio dello Stato naturalmente sono stanziate le attività e istituzioni di queste minoranze bisogna dire anche dal bilancio di Stato che la minoranza italiana in proporzione parlando
Al numero del tutto tale degli appartenenti per la minoranza italiana viene speso di più però no non per questo
è una cosa che e sufficiente senz'altro tutto ciò si può migliorare questo è ovvio come sempre si può incrementare però bisogna anche dire altrettanto scriverlo della protezione della minoranza italiana nella Repubblica di Croazia è stato giudicato come obiettivamente davvero buono e soddisfacente da parte di tutti i funzionari e di persone pubbliche straniere incluse soprattutto quelle provenienti dai Paesi dell'unione europea che si sono interessate al problema
Desidero dirvi anche che i cittadini croati dichiarati si appartenenti alla minoranza italiana e gli altri cittadini privati di altre nazionalità se vogliamo nell'ambito dell'Istria nell'ambito del del comune di di Rijeka vivono nella Repubblica di Craxi in ottimi rapporti reciproci questo sì culturalmente su sul territorio
Il governo croato ed anche quello italiano in questo ultimo anno come si pensava da
Organi dell'informazione sia italiani a chi cerca di risolvere la questione di posizioni che prima protezione delle minoranze attraverso un accordo bilaterale
I negoziati sono ancora in corso
Ai conti accedervi possiamo dire che con i rappresentanti del governo italiano stiamo gradualmente trovando la soluzione razionale e le soluzioni razionali ed accettabili per entrambi i Paesi il mio governo
è assolutamente pronto ad assumere gli impegni riguardanti la protezione della minoranza italiana in curate come anche di tutte le altre minoranze presenti in Croazia
Che sono contenuti in tutti i documenti internazionali cui trattano le minoranze noi garantiremo sempre tale livello di protezione alla minoranza italiana in Croazia anche in caso in cui non si dovesse riuscire il collare un l'accordo bilaterale croato italiano sulle minoranze almeno per un certo periodo
Questa posizione del governo croato è stata esposta dal nostro ministro degli Esteri
Amate granitici nella sua lettera indirizzata a ormai ex Ministro degli Esteri signora Antonio Martino
Al sono sono state tre chiarite queste posizioni del governo croato nei riguardi della minoranza al tempo stesso il mio governo aspetta che la democratica moderna europea italiana europea nel suo nel senso dell'Europa dove il principio della reciprocità è sacrosanto naturalmente
Assicuri la protezione adeguata la minoranza curato nella Repubblica italiana parliamo dell'Est Prati presenti nell'ambito della Repubblica italiana di vecchia e nuova data aspettiamo in modo particolare che il Governo italiano aiuti l'organizzazione istituzionale della minoranza curata imita in Italia
Soprattutto perché è anche culturalmente interessantissimo nell'ambito internazionale quella che vive in alcune zone italiane da già da moltissimo tempo si parla dei secoli anche numericamente piccola però culturalmente molto interessanti bene infine desidero sottolineare la nostra fermissima convinzione che le minoranze nazionali rappresentano al prezioso oltre ponte tra due estati siamo convinti che le diversità ci devono arricchire a vicenda e senz'altro non separare il legale che facilita le minoranze sono il legame che facilita estivo ma buoni ed amichevoli rapporti tra i primi vicini quali noi siamo e spero saremo sempre di più tra i nostri due e prestanti grazie
Ringrazio passerella parola senz'altro al rappresentante dell'ambasciata di Slovenia o ecco volte con cui mi scuso anche per un'errata scrittura del suo nome di battesimo sugli inviti
Frutto tutto i presenti anche a nome del nostro ambasciatore che oggi è impegnato appeso a un convegno molto simile
Di questo prima di tutto vorrei ringraziare
I gli organizzatori per tutti gli sforzi fatti per preparare questo convegno molto interessante ma credo anche molto utile
Utile perché è importante conoscere meglio quello che accade in questa parte d'Europa
Che all'Italia sono vicinissime
Utile perché oggigiorno regna una certa stasi può definirla così
Ignoranza su questo che e la realtà orientale d'Italia
Il paese confinante
Con il Nord ove il ditale e la Slovenia non ex Jugoslavia poi c'è come ha già detto professor Petrovic la Croazia ce la Bosnia Erzegovina ma la Macedonia accedere sto che si chiama Repubblica federativa
Jugoslavia composta da da da Serbia e Montenegro questa è la situazione dopo la dissoluzione
Della Repubblica Socialista Federativa di urlare
Ci sono destini allora diverti di questi Stati come sono diversi la situazione del minoranza
Tra questi c'è anche il destino dei ottanta mila sloveni tagliare tre mila italiani in Slovenia mi dispiace che oggi con noi e non c'è un rappresentante della minoranza slovena in Italia onorevole ancora leggo la correggo c'è figura per onorevole Bratti la senatore in parlamento italiano che un Governo
Non è potuto venire
Perché poteva meglio di me spiegare la situazione dei sloveni abbastanza divisi difficile in Italia posso dire forte basta dire solo che già da diciannove anni la minoranza slovena sta aspettando la legge di tutela dei loro diritti una legge che la minoranza tedesca e la minoranza francese in Italia già hanno
Per questo per quelli che poi sono interessate di sapere qualche cosa di più sulla posizione della minoranza dal governo in Italia qui lasceremo questi la Pro memoria dove c'è ci sono descritti questi problemi abbiamo fatto le fotocopie
Grazie
Dall'altra parte natura Ignazio rende conto che una posizione ottima da un punto di vista costituzionale legale non basta per tutto ciò
Che sono i problemi quotidiani di vita dell'Ama della minoranza italiana
In Slovenia
E perciò il governo fa di tutto per facilitare la loro vita
Che è stata influenzata dal fatto del confine stabilito tra Slovenia e Croazia
Si fanno e forse per fare questa frontiera
Però per fare nel modo più facile vivere più facile in questi in questi questa zona
Alla fine vorrei esprimere la forte convinzione personale che con il dialogo con la buona volontà tra Italia e Slovenia non c'è nessun problema che non si può risolvere al contrario
Ci sono tante ragioni per una più stretta collaborazione tra Slovenia e Italia amicizia in futuro
Per il futuro credo che e più importante del passato grazie
Ringrazio voi convoglio che mi scuso per l'interruzione
Mazze Dario Peart Totti assessore al comune di Duino-Aurisina dell'Ina parigina
Che è un esponente della comunità slovena in Italia
La ringrazio dalle sue parole che confermano tra l'altro quest'indicazione importante di dialogo e di apertura Giada no è riscontrata nel corso di un recente dibattito a Trieste in cui è intervenuto
Tone poi giacché con anche sostanziali novità
E di apertura proprio in un clima nuovo nei rapporti internazionali fra Italia e Slovenia che noi dobbiamo cogliere ecco io ritengo che vanno accolti fino in fondo questi segnali proprio per assegnerà le in un clima sgomberare i campi dei sospetti
Non praticare una politica del deb del più forte nei confronti del più debole ma cercare veramente una politica di integrazione su cui credo noi tutti qui crediamo a quella tavola rotonda che si è svolta a Trieste con segnali nuovi è intervenuto anche il senatore Lucio Toth che oggi non è presente ma in rappresentanza dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Che ripeto è una delle più importanti associazioni degli esuli istriani Fiumani e Dalmati io dico istriani sempre e comunque interverrà il dottor Angelo Novellino
Principe Ruspoli signor Sindaco ritardatarie gentili signore e signori
Pagamento di alle sette e trenta al momento importante io rappresento rappresento l'associazione nazionale netto del Marsiglia le cose
Breve excursus storico anche se l'amico di Trieste giallo a diffusamente accennato rappresento quei trecentocinquanta mila italiani donne vecchie o bambini
Che per sfuggire alla prima vera pulizia etnica che continente europeo ha vissuto però non c'erano allora telecamere non c'è la Cnn che potessero documentare
I dodici mila italiani legati dal filo spinato buttati vivi nelle foibe carsiche
Di Zavattini che lega che buttati collezione pietra al collo dovevano negare nelle acque della bellissima Zara fra presenta questi uomini che per gridare dallo italianità preferiamo lasciare le loro cose vedova povere masserizie le terre a vite che furono romane che furono venete che furono italiane
Perché perché il nome di tagliare Sempre che già tre in questi nostri cittadini istriano fiumano dannati
E portano la con sei simboli portarono la stato alla lupa di Roma che stava a Pola quella signora croata di Chiafura e la portarono nel cuore di Roma portarono a Stato Iran pena l'Arsenale di Venezia
A Venezia sottostava di Dante
Dice che è già il verso del nono canto dell'Inferno dove il sommo poeta recita siccome a Paola presso del Carnaro che l'Italia i termini chiude e bagna
E questi persino Dante non stanza eccolo da sua epoca ricorda appunto il poeta che se per questo tipo di discorso non volesse un discorso revanscista o come viene brutalmente spesso individuato da fonti slovene e croate fascista e non sono fascista sono un italiano che fino al Po di origini ma è importante per capire quello che oggi viene la pulizia etnica in Jugoslavia non è una cosa che nasce dal nulla è un qualcosa che ha ahimè radici storiche lontane vi sono popoli che si sono usa un termine comune Roma scannati per secoli
E noi italiani siamo stati tra quelli che grossomodo abbiamo sempre avuto un ruolo di humus
Se oggi ministeriale vi è un con dialogo tra comunità di diversa origine stirpe è perché lì c'è un humus latino perché le pietre le calli ribadire ad utilizzare a di Ragusa le calli calli delle altre cittadine di traumi Sebbenico di Spalato portano un portato culturale che può essere davvero soluzione per i conflitti inter etnici e quindi e quindi mi pare difficile però tornando al discorso europeo che il discorso che hanno le sta più a cuore
Riprendendo il discorso fatto l'amico di Trieste
Utilizzare scorciatoie con chi oggi non tutela il diritto privato con chi oggi non da a coloro i quali hanno ancora l'idea la speranza di poter tornare in possesso di beni che sono loro
O famiglie
Di coloro i quali vorrebbero riacquistare dallo Stato sloveno croato dei beni che furono propri bene mi pare difficile che nei prossimi mesi si possa divenire a un accordo
Si possa divenire a un accoglimento delegittima istanze da parte slovena e croata perché sono proprio le opere anche loro
è giusto che un giorno siedano nel consesso della Comunità europea ma è giusto che ci segga no compare in età ma anche i compari gli oneri oltre che i diritti con questo voglio dire che la tutela la minoranza italiana al di là delle gentili parole legge cifre che non dicono niente in termini percentuali non è forse pertanto tutelata quale oggi la ignoranza slovena in Italia
Certa se ne vogliamo attribuire la minoranza slovena in Italia che al quattro per cento nel Friuli
Il bilinguismo che vigenti nel Trentino Alto Adige beh certamente noi diamo all'una mi pare impossibile accettare un discorso del genere
Mi sono scuole a Trieste dove un solo bambino sloveno ha diritto ed è tutelato ha un corpo insegnante completo ciò non accade altrove
La Repubblica italiana civilissima it Italia come diceva il principe il principe Ruspoli queste cose le conosce e le ha sempre ratificate non vi sono state mai pulizie etniche da parte italiana vi sono state ahimè nel passato è storia ma la storia serve per capire il presente ai danni dell'Italia
Ricordo
Ricordo un'ultima cosa
Se noi vogliamo costruire un'Europa dobbiamo rifarci del nostro che Ricci allora è bene che i signori che siedono a Zagabria secondo Diana i signori
Che sono in parte anche i signori della guerra mi rifaccio al presidente Tudjman
Capiscano che se vogliamo essere una Comunità di Stati in Europa dobbiamo ripristina il diritto oggi io non posso acquistare un cespite in Slovenia a in Croazia
Credo che questo sia una un aspetto estremamente imbarazzante e che la diplomazia italiana dopo trent'anni di ignavia perché per trent'anni l'Italia non ha avuto una classe politica degna di questo nome per trent'anni in Italia è stata in mano a dei Masnadieri vigente che nel senso comune del bene comune la res pubblica aveva tradito
Oggi che dopo trent'anni nella persona del ministro Martino figlio del più noto Gaetano firmatario dotato di Europa di Roma cinquantasette oggi che Italia riscopre la politica nazionale che non esce organismo che non è nazioni no ma è difesa degli interessi che sono culturali in primis
Che sono economici anche ebbene questo dà fastidio sappiamo molto bene siamo però convinti che in Italia
Debba perseguire il proprio interesse e Capitalia esilio si fa accettando sì la Slovenia la Croazia ma dopo che questi abbiano completato quel processo di civilizzazione che Italia per diverse ragioni per un diverso tipo di sviluppo storico ha raggiunto secoli prima
è bene che Slovenia Croazia si adeguino agli standard si di nazioni che da più tempo hanno raggiunto gli standard civili europei per chiudere di Reja professor Petrovic che ci ha fornito una ricchissima da base di dati
Forse le pulizie etniche non sono causate dalla ma ingerenze esterne le pulizie etniche sono probabilmente Bach
La conseguenza di un il sistema che non ha funzionato in quanto vi sono da sempre in quelle terre ringraziato illustrare delle forti pressioni non da ultimo il Vaticano che ha Riolfatto riconoscere in tempi brevissimi forse eccessivi le l'indipendenza dove decorata aggiungo anche la forte pressione della Germania
La Germania a interessi economici fortissimi Capodistria vi sono interessi e capitali tedeschi è chiaro che la Germania ha interesse avere uno sbocco al mare sia fiume
Sia a Capodistria noi italiani abbiamo un porto si chiama Trieste lo vorremo vedere risorgere è chiaro che dovete fiaccolata con i signori sloveni e croati allora
è chiaro che a noi un Governo di Lubiana che abbia dei referenti strettissimi nella sede udì col può crearci dei problemi diciamo i signori croati e sloveni signori
Cominciavano a vedere se la la civiltà latina che ha tanto ha dato alle a costa dalmata istriana che ha costruito questo humus in cui i croati sloveni hanno Polo dialogare per secoli non è forse più attraente che no nella realtà Jean tedesca
Che però certamente ha dalla sua parte grossi capitali che posso certamente a tarare le neonate repubbliche Slovenia Croazia
Cosa termino
Una volta per tutte
Ricordando tutti quegli italiani che nei secoli hanno Hanover arricchito la cultura italiana e che aveva origini dalmate più umane o istriane Tommaseo
Per uno per tutti la suo contributo avvocatura italiana Nazario Sauro l'eroe vero e abbiamo della prima guerra mondiale potrei dirne tanti altri bretelle Orana loro contributo all'arte
Noi italiani siamo convinti che sia belli erogare ma che sia anche rispettato il diritto dell'altro
As Spalato ciò non avviene a Spalato i rappresentanti mio italiana sono stati arrestati perché accusati di aver messo a bomba alla propria sede hanno avuto trent'anni di condanna se queste loro Bonita signori
Credo che slovene Cavazza dovevano aspettare a lungo grazie
Io proseguirei nel nostro incontro offrendo opportunità anche gli altri amici che devono intervenire
In particolar modo dalla calca all'inizio Dario perdo erano previsti nella nel calendario
Però mi è stato chiesto mi sembra doveroso visto
E livello ad intervenire l'ambasciatore mio grave letizia anche perché rientra in un contenitore in poi sono intervenuti i rappresentanti degli Stati che in qualche modo di cui è composta la Jugoslavia prego ambasciatore
Prima di tutto io vorrei ringraziare aver possibilità diverse le imprese Paola bellissimo cita vorrei ringraziare sindaco Pesatori
Possibilità di interventi
Dunque io sono
Diplomata rappresento
Federazione jugoslava avvengono in Montenegro una piccola repubblica con un grande tradizione pestato chi ha scelto di rimanere in Jugoslavia una scelta spero legittima come altre scelte che sono state di avere
Stato sovrani o eccetera
Io ho Brera spetterà rispettare tempo tenendo conto
Si tratta di una tema molto complessa
Perché caso di consumavo a sull'origine lontane ma a sue origine vicine
A sue fattori interni soprattutto interni ma esterne anche a
E dunque io vorrei sottolineare solo solamente un punto punto che è importantissimo diritto di auto penetrazione
Professore per provincia espresso di modo molto profondo come era ex-Jugoslavia
Composta di differenti nazioni gruppi etnici eccetera
Io ho pensato anche io penso adesso che tutta diversità ha potuto essere una ricchezza in un stato ben organizzato
Prima cosa che vorrei sottolineare
Che diritto di autorizzazione è un diritto legittimo
Secondo
Norme di detto istituzionale e ogni popolo a suo diritto di cedere a suo suo destino
Dunque se il popolo sloveno a scelto di avere il suo stato di abbandonare di qualità
Ha avuto ragione
Se è stata la volontà di popolo
Se po'poco atto ha voluto esprimere suo destino di modo di avere suo stato avuto ragione
Ma problema che importantissimo in queste circostanze
Come e chi può
Giudicare quale popolo ha diritto di organizzazione e tale popolo e non ha diritto di obiezione
Io vorrei dire che identico per via britannica tutti sappiamo forse c'è un nozione balcanizzazione
Piuttosto peggiorativo
Questo significa una frammentazione infinita
E quando è accettato diritto di ogni sezione per un popolo curdo Secondo popolo che stia onera
Dove si deve finire con questa perché tutti hanno detto che hanno detto Dio resezione penso con lo stesso ragione serbi in Croazia hanno detto se si esclude Croazia separati così Valley a noi col spesso diritto vogliamo separarsi di corazze io non entro di giù non vorrei giudicare questa posizione che servì in colorati hanno predire che tutti hanno cominciato questo diritto dunque il mio contributo modesto che vorrei dare è che in casi di desiste creazione e necessario
Primo trovare un accordo e poi dopo proclamare indipendenza
Perché
Un cavo Sinico Slavia
In un abito integrazione selvaggia senza regole era inevitabile
Vorrei dire che non può uno parte d'Italia un giorno dire noi separiamo io non penso che ho testé possibile gli operanti o un grande apprezzamento per una democrazia maturata educata d'Italia dunque faccio solo una ipotesi dunque vorrei dire che
Diritto di prelazione col diritto dunque importantissimo si deve dare a tutti
Poi prima di accettare questo diritto si deve trovare una corte dell'integrazione di Cecoslovacchia era dopo un accordo dell'integrazione l'Unione Sovietica era dopo un accordo e penso che era necessario anche prima il divo slavi a trovare un accordo
E poi dopo secondo diritto di lusso autorizzazione proclamare indipendenza
Minoranze vorrei dire hanno un ruolo importantissimo
Una cosa che importi sì ma anche di trovare tutte queste regole
Dare lei non lo diritto di esprimersi a tutte a tutte minoranza io non vorrei parlare di problemi poste garze Covenant sono d'accordo con professore una un caso pratico
Ma anche una quota influenza di questa these integrazione senza regole
Perché anche in questo stato in questa piccola inusuali anch'sono stati i popoli che hanno voluto cedere il suo il suo destino
Così è nato questo grande problema è vorrei entrare in tutti i dettagli perché il questa conferenza ha avuto un mirava veramente
Civile
Io penso che ha dato un contributo di importante per superarle tutti questi questi problemi grazie
Continuammo il nostro dibattito nel nostro semina il nostro incontro riflettendo su ancora su questo laboratorio osservatorio particolare che sta o partiamo da questo osservatorio laboratorio particolare proprio per portare come dire un contributo forse anche concreto pur nella diversità delle posizioni no
Perché è giusto confrontare democraticamente anche le posizioni e quindi inviterei Drago Kraja edizione ex deputato sociologo attualmente segretario agli e assessore al Comune diverte meglio Berto Nigra in Istria trovata
Mi preme sottolineare alcuni aspetti che forse saranno bene meglio illustrati da tra ucraini dice abbiamo sentito Roberto Battelli parlare del ruolo delle comunità minoritarie cioè il ruolo di cerniera
Le comunità minoritarie Litta l'italiano in Slovenia Croazia la sloveni in Italia barometro della democrazia degli stati no cioè importante ruolo
In cui noi abbiamo indirizzato il filone della nostra riflessione oggi c'è come valorizzare le diversità in uno spirito di integrazione e solidarietà
Cercando di evitare l'orgogliosa autosufficienza e la salita azione del solo dell'unico problema che siamo noi stessi quindi c'è un problema proprio di impostazione della nostra riflessione attuale e Drago Kraja grezze
Segue con particolare attenzione e competenza un progetto relativo alle ambasciate della democrazia locale un progetto del consiglio di Europa
Che tende a valorizzare il ruolo delle comunità locali delle cento città possiamo dire in Italia terre partire per radicare e sviluppare la democrazia
Verte meglio e l'unico comune in Croazia in Istria che è stato scelto
Per sperimentare questa ambasciate della democrazia che locale e all'interno di un progetto un po'più vasto che ha visto listeria
La Regione Istriana la contea istriana membro associato dell'associazione delle regioni europee ecco credo che questo contributo specifico su un microcosmo ma che può essere importante e significativo proprio per sviluppare una nostra proposta concreta al di là della denuncia può essere in qualche modo molto utile per tutti
Signore e signori
Ringrazio il centro di ricerche etico politiche internazionale di Roma che mi ha offerto l'opportunità di partecipare a questo simposio inerente ai conflitti subentrati nei territori dell'ex Jugoslavia
E che il ruolo delle comunità locali anche qui in Italia al fine di contribuire al ripristinata
Alle
Si tratta di una comunità locale sita nella parte North su occidentale della penisola istriana
Repubblica di Croazia
La quale visto una decina di chilometri del confine con la Slovenia e circa un trentina da quello italiano questa piccola realtà pluri nazionale Lulic culturale la quale la maggioranza della popolazione e rappresentata da italiani
Praticamente queste unica cioè l'unico comunico
Desidero prendere partendo al dibattito quale sociologo e anche quale segretario comunale
Quale sociologo intendo esprimere il mio punto di vista in merito all'attuale momento che sta attraversando la Croazia con particolare riferimento ai processi sociali come pure ai fenomeni che ritenuto siano determinanti per la nostra realtà
E che potrebbero ipotecare il futuro mentre in qualità di segretario comunale vorrei dire qualcosa in merito quello che ha detto Marina voci
Prima di tutto sento la necessità di sottolineare che ai confini internazionalmente riconosciuti dalla Croazia oggi non sono minacciati soltanto dal espansionismo
La Francia oggi sorprendentemente minacciata anche dalle proprie tradizioni
Dai contenuti di queste tradizioni ed a tutto ciò che da S. teneva questo significa che la Croazia deve oggi re di finire nuovamente se stessa con i propri valori
Dal momento che non esiste più la possibilità di ritorno nell'ex Jugoslavia
Questo è l'unico modo affinché questo Stato sovrano e indipendente sorto sul territorio dell'ex Jugoslavia risponda alle sollecitazioni dovuto alla sua locazione geografica europea e nel mondo
Per iniziare a ricostruire questa nuova identità
Prima di tutto
Deve venire instaurata una giusta pace
Entro i confini internazionalmente riconosciuti
Però se non verrà fermata
Questa politica di guerra la quale ha causato l'aggressione alla Croazia ed alla Bosnia Erzegovina
In queste area
Ancora per molto tempo non sarà possibile parlare della difesa dei diritti e delle libertà umane dei diritti delle minoranze delle specificità regionali eccetera
Prima di tutto a causa delle catastrofiche conseguenze del conflitto bellico
E dell'occupazione di un quarto del territorio nazionale e anche perché nel paese è stata portata al massimo grato l'identificazione con la nazione
La recriminazione
E la risolutezza per la difesa dell'integrità della patria dopo tutto sono fenomeni come sappiamo normali che possiamo annoverare nella cosiddetta parte positiva del patriottismo però nelle condizioni in cui viviamo
Attualmente in Croazia
Esiste il reale pericolo
Che tale i tempi identificazione del cittadino venga strumentalizzata dall'estrema destra in modo tale che questo a Moro patrio si trasformi in patriottismo statale
E nel nazionalismo xenofobo
La guerra in Croazia a enormemente acutizzato il problema nazionale
Secondo il mio giudizio fanno male
Certi partiti politici taluni anche di sinistra Annoni impegnarsi
In modo democratico e articolato ad affrontare questo problema
Dico questo perché considero la cosa molto di rischiosa e pirite pericolosa permettere che soltanto alle estrema destra sì poco qui della problematica nazionale
Dobbiamo essere profondamente consapevoli di questa pericolosità
Estremamente pericolosa che la nuova identità e l'acrobazia venga costruita soltanto dall'estrema destra
Devo però premettere
E non sempre incontriamo la dovuta comprensione a tale proposito da certi amici anche della sinistra in Occidente
Desidero altresì altresì richiamare l'attenzione su un altro fenomeno che sta a verificarsi nel nostro paese
Nelle negli ultimi atti tempi sono marcatamente presenti processi di arretrata a me pare trattamento sociale
Questi affiorano a distanza di quattro anni da quel euforia elettorale e del mancato
E riscontro nella realtà delle premesse elettorali
Che hanno deluso fortemente i cittadini
Nella campagna elettorale elettorale di allora e la era vigorosamente espresso lo slogan la Croazia in Europa
Oggi l'estrema destra cerca di convincere i nostri cittadini
Che è stata l'Europa tradire
Le aspettative della Croazia
E di conseguenza si deve voltare le spalle all'Europa invece dall'Europa la destra estrema offre ai nostri cittadini il ritorno alle proprie origini
Né i nostri cittadini
Cresce così un timore per il domani
Le conseguenze del processo di tra arretramento cioè il ritorno alle forme di vita rurale sono già evidenti
Il fenomeno è più esplicito
Nella storiografia di parte
Nella glorificazione della nazione nell'imposizione di imposizione dei metodi autoritari di governo l'intolleranza dal diverso la ricerca di nemici interni eccetera
In simili
Circostante oggi vive pure l'Istria
Una delle regioni della Croazia che fino a poco tempo ha dietro era conosciuta per le sue specificità passate e presenti
Lori etica e Luli culturale
Per la convivenza tra prova italiani sloveni e da altre popolazioni e per molti secoli vivono in questa regione
Parzialmente a causa degli effetti devastanti della guerra
Oltre a sette mila morti duetti ventotto mila periti sette mila ottocento
Dispersi duecentoquaranta otto mila perseguitati duecentottantaquattro mila sfollati il trenta per cento delle capacità produttive distrutte
Danni nei territori occupati
Danni
Escluso i territori occupati ventidue miliardi di dollari sessanta mila sfollati dalla Croazia e ottanta mila i cui già scritto in Serbia
Ho detto parzialmente a causa degli effetti devastanti della guerra e dalla perdita di una parte del territorio
Ha provocato pesanti frustrazioni e malcontento tra la popolazione e soprattutto tra gli sfollati
Ma in parte anche per la rigida posizione del partito al potere nei confronti delle Autonomie locali
Aumentar la tensione tra la Regione Istria dove ha riportato la vittoria elettorale il partito regionale ed il governo centrale
L'estrema destra in Croazia pensa che la realtà istriana così come viene espressa dal partito regionale non debba venire accettata e legittimata perché mette in secondo piano i criteri nazionali
I sostenitori della linea dura non possono accettare che che l'identificazione nazionale possa essere inferiore
Al identificazione dei valori regionali e delle tradizioni di questo territorio
Dall'altra parte il partito regionale per la grande maggioranza dei cittadini
In Istria sono convinti e la realtà deve venire accetta
Rispettata in quanto a prontamente storiche politiche geografiche ed altre le quali senza grandi difficoltà possono includere sì in una società democratica e pluralistica
Sono intimamente convinto che queste conflittualità
Sì approfondiranno e probabilmente finiranno in due modi
In modo democratico
Che secondo me potrebbe verificarsi dopo l'integrazione pacifica dei territori occupati
Ed il consolidamento dello stato approvato su fondamenta democratiche e con l'inclusione dell'acrobazia nei processi integrativi europee
Oppure in modo diverso nel quale se ci sono se ciò dovrebbe succedere spero di no lassù lezione decisiva dipenderà dalle forze reali in campo
Pertanto propongo e in questo contesto esaminiamo il progetto dell'ambasciata delle democrazie locali sul quale stiamo attualmente lavorando come pure
Alle molteplici iniziative in atto o che verranno intraprese al fine di realizzare la pace e il rafforzamento della democrazia in queste aree
L'ambasciata rappresenta una forma concreta di aiuto e di collaborazione ai governanti locali e regionali da parte del Consiglio d'Europa per i territori delle stivali
Basato sulla Risoluzione duecentocinquantuno del Congresso delle Autonomie locali e regionali
D'Europa
Alla costituzione dell'ambasciata per la regione dell'Istria con sede a perché nel mio partecipano il Comitato pilota presso il consiglio d'Europa
E poi parterre dell'Italia Svizzera e Francia un organizzazione non governativa che si chiama nuova frontiera rivelano
Fondamentalmente la costituzione dell'ufficio dell'ambasciata significa dare un significativo aiuto alle democrazie locali in Istria e in Croazia la difesa dei diritti delle minoranze nazionali incentivare le iniziative economiche culturali ed altre forme di collaborazione e cooperazione
A livello di comunità locali e regionali in armonia con le possibilità offerte in questo momento delle leggi la Repubblica di frati
Inizialmente abbiamo proposto due progetti
Una locale che comprende lo sviluppo dell'agriturismo e la difesa dell'ambiente
Allo scopo di contribuire almeno parzialmente al fenomeno negativo di emigrazione economica della popolazione locale
Dovuta alla disoccupazione e poi uno regionale che consiste nel sostenere la fondazione
Di una emittente televisiva regionale indipendente consapevoli che il ruolo dei media
Indipendenti indispensabile per lo sviluppo dei processi democratici del nostro Paese
La prima abbassata di questo tipo è già stata aperta ossia ci attendiamo che l'apertura dell'ufficio dell'ambasciata contribuisca allo sviluppo di altre iniziative di carattere economico culturale sportivo eccetera tra le comunità locali dell'Istria con la con analoghe dell'Europa occidentale
Temporaneamente le forze democratiche in Croazia per i motivi
Che ho menzionato sono così de regolamenti e frustrate
E compresse sulla scena politica nazionale
Il problema fondamentale e in quale modo infondere maggior rigore a queste forze
Se precedentemente non si riesce a stabilire una giusta pace e contemporaneamente non si continui non si continui con il processo di inclusione della razziale in Europa
Ringrazio
Sì abbiamo alle conclusioni con tre interventi che sono ancora programmati almeno così mi sono stati richiesti ed erano annunciati
Iniziando con Dario Peart otto assessore al comune di Duino-Aurisina
Nella provincia di Trieste una ciascuna comune particolare in cui su una popolazione di circa dieci mila abitanti c'è una presenza diversa italiani
Sloveni istriani e c'è anche la sede prestigiosa del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico che è un'istituzione importante proprio nel settore della formazione e dell'incontro di giovani di tutto il mondo
Signor sindaco dal principe
Signori e signore
Prima però di entrare nel mio nel vivo dell'intervento vorrei come sono stati
Citati assenti giustificati o meno però i giusti del passato vorrei semplicemente ricordare un amico che è stato anche un uno dei collaboratori
Del della rivista aree e che sarebbe stato qui presente sicuramente fare un male incurabile non avesse stroncato
Si chiama
Si chiamava palestrati
Ed era uno di quei ricercatori sei
Un esponente della nostra minoranza slovena
Che era sempre aperto al dialogo al confronto
Ecco abbiamo sentito di quanto è complessa questa materia della ricerca
Particolarmente in un in questo campo così complesso del delle minoranze dei conflitti
Ecco io penso che sia un po'come è stata anche la la sua vita ecco un puzzo plenum mettere assieme
Tanti pezzetti
Di quelle Valente umane sociali politiche economiche e culturali pezzi di verità di mezze verità ecco penso sia questo però bisogna io penso oggi non si parla più io non parlo assolutamente più di di fascismo di di comunismo parlo di
Parlo di destra di centrodestra casomai di sinistro al centrosinistra penso che dobbiamo tutti un attimino diciamo attenuare i toni e cercare la via di uscita che però è necessariamente bisogna ritrovarla nel dialogo ecco io sono assessore in un Comune come ha citato prima l'amico voci un comune molto complesso
Otto mila cinquecento abitanti circa
Devo dire con le vicende del diciamo delle sotto hanno però
Questa gente si anche integrata però hanno penalizzato diciamo da una parte anche la popolazione diciamo slovena ecco prima
Delle sotto circa la popolazione slovena nel mio Comune era circa del novanta per cento anche più oggi siamo già diciamo sotto il cinquanta per cento ma questo era passato noi siamo aperti al futuro e abbiamo messo su un una lista variegata si chiama insieme e sloveno scoop pari perché nel nostro comune per statuto riconosciuto il il bilinguismo
Io penso
In un territorio appunto così complesso come nostro otto mila cinquecento abitanti dicevo sloveni
In parte diciamo istriani arrivati no
Con l'esodo però ormai anche diciamo a tutti gli effetti radicati con le loro famiglie nel nostro territorio poi ci sono i di italiani che sono sempre stati chi sono i residenti nuovi che sono invece non sono radicati ma diciamo che in in questa situazione assolutamente se vogliamo migliorare i rapporti di convivenza
Dobbiamo sviluppare la collaborazione interculturale interculturale che deve essere basata e qui siamo sia penso dovremmo essere tutti d'accordo sulla pari dignità della realtà presenti
Ecco
Operare
Oggi attraverso progetti che abbiano per protagonisti le istituzioni le scuole mi dispiace che non ci siano più le scuole anzi ci sono ancora alcuni studenti quindi con gemellaggi fra scuole scambi eccetera
Significa rendere più aperti e permeabili i confini e sviluppare forme mezzi che rappresentano nel concreto il rispetto interculturale la collaborazione come diceva prima il Sindaco i giovani sono il il nostro futuro ecco le minoranze io non affrontano qui la posizione ufficiale del nostro organismo che riconosciuto c'è scritto lì ma mi limiterò a fare alcune considerazioni le minoranze possono essere sono d'accordo con quello che ha detto poc'anzi Marino voti un vero e proprio strumento per il ragioni il raggiungimento di questo film
è necessario però che siano legittimate riconosciute giuridicamente da una d'altra parte questo è necessario qui sono d'accordo con il rappresentante dell'ambasciata
Sicuramente una legge di tutela è necessaria però stiamo attenti sì lei ha detto l'amico prima dell'associazione dei di viale dalla tetto sì la minoranza slovena in Italia ha avuto cioè molto ben tutelata sì però ha saputo al suo interno ha saputo cogliere quella posizione diciamo di confinaria
Ecco quindi si sono sviluppati all'interno del
All'interno nostro varie non so attività di tipo commerciali vere e proprie prese nei settori anche finanziari quindi ci sono alcune banche
Nei settori del della produzione ecco questo è uno dei delle cose fondamentali penso altrimenti perché se non c'è se non c'è la base diciamo economica che poi rappresenta chiama tempi rappresenta una linfa per tutte le associazioni culturali sportive e non abbiamo più di sono quattrocento
Più quindi attinente ci deve essere sempre lo Stato no lassiste l'assistenza dello Stato che
Che diciamo finanze queste iniziative in parte è giusto che le finanze però io penso che la comunità europea le nazioni d'origine devono far leva su queste su queste diciamo su questi strumenti
Ecco io penso un'altra un'altra considerazione
Sicuramente in passato ci sono state delle posizione rigida una e dall'altra parte no che non hanno diciamo portato a sicuramente a a diciamo una non hanno risolto il problema ecco io penso che però si è arrivato il momento veramente di che si possa discutere un attimino più serenamente
Riconoscendo anche dall'altra parte quelli che sono stati depositano stanno non sta sicuramente in me
Definire qual è il limite nord Dione di ogni Stato che il sovrano diciamo
Giusto un attimino
Arrivi comunque giusto che si arrivi a una a una soluzione di questo problema ecco io vorrei vorrei poiché vi è un'altra cosa Marino ha detto ha citato ha citato nel mio comune il collegio del mondo unito nell'Adriatico ovvio invito qui presenti vedremo se sarà possibile organizzare qualcosa nel nel nostro Comune assieme alle scuole vedremo con il collegio del mondo unito perché invito visitare questo Paesi nonché di sta circa diciassette chilometri da Trieste fra Monfalcone Trieste perché lì si vedono veramente tutte le razze
Sora presentate quasi tutti non solo studenti da tutto il mondo e quindi questa ha portato
Diciamo nel nostro Comune sicuramente
Ha portato quel colore in più quella umanità che prima no non dico non c'era ma era era nascosta la si teneva bene ecco questo sicuramente queste sospetto è una delle cose
Che sicuramente può possono contribuire diciamo nel in questo processo
Abbiamo anche organizzato delle feste
Un unico solo nomi capace in quattro lingue
Invitando le scuole
Dell'Istria
Dei Comune gemellato della Slovenia i due scambi scritta al di là delle loro
Ecco questo queste sono quei momenti secondo me che oggi come oggi sono strettamente
Necessarie al di là di tutti i numeri che sono possono essere giusti e legittimi ecco io non vorrei tollerato spazio però vorrei
Vuole dire
Apertamente quello che io mi sento io mi sento
Uno sloveno di origine di cultura di lingua però sono cittadino italiano e sono orgoglioso di esserlo e come sono anche penso cittadino di questa Europa unita e speriamo diventi ancora più unita e che però alcolica anche altri
Quando però quando si risolveranno quei problemi
E che quindi direi diventiamo anche quel
Fare o no che diceva prima il il principe Ruspoli grazie
Partendo dall'intervento di Dario proteggono la esponente operatore culturale scusate mi si faccia un po'violenza nel confronto del tavolo della presidenza ma non posso non esprimere solidarietà in questo momento nei confronti dei circoli culturali sloveni
Della nostra regione che stanno avendo un momento di grave difficoltà il economica legata proprio alla legge diciannove sulle aree di confine
Tutte le istituzioni culturali in questo momento vivono un particolare momento di crisi
Quindi passerei senz'altro la parola a Riccardo Scarpa
Esponente in rappresentanza di coordinamento Adriatico una sua relazione che noi abbiamo incontrato anche recentemente a Pola
Grazie ma io porto al al principe Ruspoli al sindaco e a tutti il saluto della nostra associazione mi vorrei fare vorrei fare due considerazioni
Che spiegano la nascita la vita e di ruolo che può avere la nostra associazione beh penso che oggi negli stati contemporanei e nel mondo contemporaneo abbia assunto un certo peso ovviamente la politica ambientale la politica dell'ambiente bene che cosa c'entra c'entra l'Adriatico vi perse e un ecosistema
Abbastanza unitario abbastanza unito non è possibile pensare che ciò che avviene sulla costa orientale dell'Adriatico da un punto di vista ambientale non abbia riflessi sulla costa occidentale viceversa
Beh dal punto di vista geopolitico l'Adriatico esattamente la stessa cosa
Io sono veneto faccio un esempio che lo farà barche faccio sovente un po'come Catone che portava i fitti che venivano da Cartagine nel Foro per e esprimere se le proprie opinioni e di come se io voglio andare oggi da Venezia da Roma a Venezia oppure da Venezia a Roma in aereo mi succede una piccola cosa mentre fino a prima del dello scoppio del conflitto balcanico l'aereo sorvolava l'Adriatico oggi l'aereo si tiene prudentemente al di qua del del del degli Appennini e sorvola Bologna questo perché perché il i cieli adriatici sono vietati alla navigazione aerea civile
E questo che cosa spiega spiega che la sicurezza della del del delle coste orientali dell'Adriatico e una questione di sicurezza nazionale italiana
L'Italia non è sicura Sam non sono sicure le frontiere orientali dell'Adriatico you il la situazione delle frontiere orientali dell'Adriatico e di vitale importanza geopolitica per questo paese questo è ovvio
Cioè se ci sono fino al secolo scorso carte geografiche suonavano così Golfo di Venezia olim Adriatico un mare questa è una situazione e una situazione oggettiva alla quale non ci si può porre rimedio la che cosa è successo al di là dell'Adriatico perché gli aerei debbono sorvolare Bologna
è successo questo è successo lo sfaldamento della Repubblica federativa di Jugoslavia socialista federativa di Jugoslavia con tutto quello che comporta
Ora io noto questo si dice che e questo sfaldamento è stato dovuto ad una vampata di nazionalismo io leggo sul sottotitolo
Di are esserle leggo conflitti etnici attenzione questa è una cosa sulla quale insisto abbastanza parecchio
Il concetto di etnia non è il concetto moderno di nazione se noi andiamo a leggere il Vocabolario della Crusca del mille cinquecento che è quello di una lingua moderna noi vediamo
Come definizione di nazione che il concetto moderno di nazione il nato in uno stesso luogo poi ci sarà anche il concetto giacobino di nazione che ancora un'altra cosa ma insomma concetto moderno diffuso eh
Il il e la RAI le radici della gente in un luogo
Il concetto è che Nico concetto di premia scusatemi diverso ed è un concetto di sangue un concetto di derivazione
Da un da da da da un ceppo di sangue ora questo non aveva più teso da sé eccoli
Da secoli nella cultura politica europea il nazionalismo beh i nazionalismi del del mille novecentoquattordici del mille novecentoquindici c'erano questo dato di diverso rispetto ai nazionalismi etnocentrici che ci sono nel nei Balcani in questo momento
Che non ha derivano ad un concetto se non in alcuni in alcuni esponenti diciamo estremisti ad un concetto di sangue e forse è per questo che quelle lotte sono particolarmente sanguinose allora io
Prima sentivo questi balletti di cifre
Sulla sulle componenti etniche del dell'Istria sulle componenti etniche del Quarnero sulle componenti etniche della Dalmazia
Beh io dico questo scusatemi queste queste differenze Ricci di di di di di di cifre nascono dal dal volerti imporre questo concetto eterno cento ricordo una civiltà che ormai le ha superate
Ma quanti istriani sono figli che so di padre italiano e di madre bosniaca immigrata lì e che cosa facciamo a questo punto per stabilire qual è la cifra le prendiamo esportiamo in due scura afferma perché questa la e la e la conclusione poi in definitiva e allora il la realtà
E questa Listri al Quarnero la Dalmazia hanno una realtà culturale omogenea
Chi li distingue dalle altre Regioni che plurietnica e pluri culturale perché ha subito l'influenza di una cultura veicolare comune che era la cultura veicolare bene età
La quale era una cultura veicolare che aveva superato il concetto etnico di nazione
Nello stato bene toh il soldato Schiavone non era percepito come un alieno rispetto alle popolazioni venete
Non c'era un concetto etnico di nazione nello Stato veneto a questa cultura veicolare al merito storico di aver creato L'Unità dell'Adriatico
Ed è questa unità dell'Adriatico che va ripristinata e va rispettata io introduco un concetto del quale non si è parlato oggi il concetto di Euroregione estremamente importante
La convenzione di Madrid sulle per zone frontaliere
Crea la possibilità di creare dei livelli di governo comune per situazioni di questo genere consideriamolo la prima ancora dell'Istria all'intero Adriatico e un bacino culturale comune così come e un bacino comune dal punto di vista ecologico
Io vedo qui l'ambasciatore di Jugoslavia che ha detto essere di provenienza montenegrina cito un episodio che è estremamente importante per per noi
Lo stato di Montenegro in ciò mi si consenta di dare una valutazione di cui mi assumo personalmente la responsabilità molto ma molto più liberale di molti altri in questo momento
A ripristinato lo studio dell'italiano nelle scuole di ogni ordine e grado nelle province della costa bene pensate per caso che lo stato del Montenegro lo abbia fatto
Per tutelare la minoranza etnica italiana sulla costa signorino perché se noi andiamo a vedere le cifre il famoso balletto di cifre
Non non non c'è una presenza italiana così forte da giustificare una misura di questo genere sulla costa montenegrina ma c'è una forte sentimento della unità culturale dell'Adriatico a un anno data da quella decisione il governo di Montenegro ha un solo problema l'insufficienza degli insegnanti
Perché montenegrini doc richiedono molto a questo studio e non è che questi montenegrini siano meno montenegrini anzi sono più montenegrini perché partecipano di quelle di di quella cultura di quella cultura pensate che fossero ma pensate che fossero tutti i veneti quei soldati della guarnigione che nel mille settecentonovantasette ammaina per ultima al gonfalone di San Marco appena sto certamente no
Era partecipe di una cultura veicolare
Ed è questo il valore dell'Adriatico per cui io invito è a
Mettere da parte il balletto delle cifre che ha un senso nella ricerca scientifica
E che non lo si nega e vedere a questo questo è significato di coordinamento Adriatico e qui e da questo ritirano le nostre preoccupazioni
Le preoccupazioni di coordinamento Adriatico nei confronti dei comportamenti di Slovenia o di colore dell'estate di slovena di Croazia originano per esempio dalla recente sentenza della Corte Costituzionale croata
Sullo Statuto della regione
Della Regione di Istria una una interpretazione et Nocente ricca del concetto di nazione è pericolosissima
Le nostre riserve nei confronti della Slovenia della Croazia non sono con lui c'era con riserva i confronti questi stati e che noi viviamo in una comunità europea che si fonda su quattro libertà fondamentali che sono la libera circolazione delle persone dei beni e dei servizi e dei capitali
E se uno Stato oggettivamente dice che la poiché il possesso di beni e la possesso di capitali e legato all'estero i cittadini di quello Stato quello Stato si pone fuori da questa Europa
No non è una valutazione di carattere etnico è una valutazione di carattere oggettivo e se questi Stati si pongono al di fuori di questa Europa con politiche di questo genere
Le petto dell'Adriatico non può essere che un disastro etnico così come se quegli Stati volessero da non mettessero una tutela all'inquinamento dell'Adriatico le petto sull'Adriatico sarebbe un disastro ecologico
Ecco cerchiamo di evitarlo questo disastro etnico e e disastri ecologici per favore grazie
Ringrazio l'amico Scarpa che poi affrontato alcuni temi che erano previsti anche nella mia relazione del problema dell'Euroregione poi termine che io credo aver contribuito a coniare o importare all'interno dell'Istria con l'altra nostra grande amiche passionaria tale da Napoli uno degli Ukraine e poi questo concetto di Stato nazione mia è stato poi affrontato anche splendidamente da un volume monografico della rivista la battaglia Nardi cui forse avete sentito parlare anche nel corso di queste nostro incontro che ha avuto contributi notevoli proprio su questo tema
E poi ha affrontato il problema dell'Adriatico e del Mediterraneo
Che a me è particolarmente caro anche perché io credo che vada rilanciata
La meditare Anita ecco su questo credo se mi permesso così intervenire con un accenno credo che su questo c'è qualche rimprovero da fare ad amici della Slovenia c'è forse la Slovenia dimenticato l'Istria ha dimenticato di investire sull'Istria all'Istria si sente anche parte della Slovenia
Però credo che il Slovenia che forse guarda o si sente un po'troppo oppressa ma e guarda contemporaneamente al mondo austriaco il mondo tedesco a dimenticato la dimensione mediterranea di una parte del suo territorio credo che per riequilibrare l'attenzione sull'Istria ci sarebbe bisogno di un'attenzione diverse migliore da parte della Slovenia nei confronti dell'Istria non lasciare l'Istria da sola
No nelle mani diciamo della Croazia come motivo di di conflittualità e anche di proposta o anche magari di certo al atteggiamento superficiale strumentalità è strumentale dell'Italia di parte dell'Italia che volle ecco su quelle che su questo io credo che vada riflettuto ecco per me è pericoloso lasciare all'Istria e l'Istria il problemi istriano nelle mani di chi forse ha dimostrato nel passato di voler più che a risolvere il problema di Striano magari strumentalizzarlo
Quindi io concordo con alcune analisi che sono state fatte io credo che sul problema della regione
Istriana dello Statuto dobbiamo riflettere se non sia stato commesso qualche errore da parte nostra c'è aver parlato forse troppo di Euroregione ma non aver fatto quello che ha detto lei
Chiedere la ratifica della convenzione di Madrid che diventava la cornice entro la quale
Lo statuto di autonomia perché la convenzione di nato in palla delle autonomie locali lo statuto dell'autonomia istriani della Regione Istriana porte Eva torva trovare più normale attuazione
Scusate mi questa digressione che mi ha permesso di ampliare egli quindi passerei la parola ancora un intervento prima di passarlo a rate tetro Rites all'aura Carlo D'Alatri se c'è ancora il professor va be
Prego
Il microfono
Ecco grazie
Alla fine del dossier del servizio studi della Camera dei deputati leggo la condanna internazionale alla nuova Jugoslavia di Milosevic è sancita con l'adozione della risoluzione numero eccetera che decreta
Un embargo totale nei confronti di Serbia e Montenegro e poi leggo ancora mentre nella provincia autonoma del Kosovo
La popolazione di origine albanese continua a perseguire l'indipendenza dalla Serbia
Io sono stata in Kosovo a novembre del novantaquattro quindi da poco
La documentazione che ho raccolto e il lavoro di sensibilizzazione che ho svolto dopo hanno dato come risultato due interrogazioni parlamentari
La prima interrogazione parlamentare riguarda la sanità si chiede all'attuale ministro per gli esteri Susanna Agnelli
Che il campo medico in senso stretto sia stralciato dall'embargo totale con cui è coperta l'attuale Jugoslavia il che significa Serbia con voi codina e Kosovo e Montenegro
Io sono stata nell'ospedale di Pristina ho parlato con il direttore la mortalità è aumentata del trenta per cento
Naturalmente colpisce tutti colpisce serbi colpisce montenegrini colpisce albanesi non ci sono più manca ormai tutto nell'ospedale mancano cerotti siringhe reattivi per le analisi chimiche
La questa diciamo questa l'embargo nel campo medico
Colpisce la parte più debole della popolazione perché quella malata ed è veramente uno strumento indegno di una società che voglia chiamarsi civile personalmente lo ritengo un atto criminoso ma al di là dei giudizi che possano darsene è in piedi questa interrogazione parlamentare e poi vi dirò perché ve lo comunico
La seconda interrogazione parlamentare su cui si può o meno
Diciamo che può creare più Problemi posso le varie questioni riguarda il riconoscimento dei diplomi e delle lauree rilasciati dal sistema scolastico
Albanese del Kosovo
Allora il mio appello è questo
Che le organizzazioni presenti ma anche diciamo a livello individuale Mogliano contattare i ministri interessati senz'altro per sostenere la interrogazione parlamentare che riguarda l'esclusione del campo medico
Dalla formula di embargo totale e è stato chiesto solo per la Jugoslavia come primo passo perché in realtà si vorrebbe arrivare
A far sì che il campo medico in senso stretto fosse stralciato per sempre e indipendentemente dal Paese verso il quale decretato
Dalla formula di embargo totale
Perché qualora si sia d'accordo si voglia sostenere anche la seconda interrogazione parlamentare quella riguardante i diplomi le lauree
E poi il secondo appello riguarda la convocazioni almeno che si consideri la possibilità di convocare una conferenza che abbia come tema centrale ed esclusivo il Kosovo con due obiettivi
Il primo obiettivo l'informazione perché raramente qualcuno sa qualcosa sul Kosovo io mi sono sentita chiedere dalla maggior parte delle persone a cui ho comunicato
A novembre a conferenza che mi apprestavo a tenere su Kosovo mi sono sentita dire ma dov'è il Kosovo
Il secondo obiettivo di questa conferenza dovrebbe essere la diplomazia preventiva e qui mi riallaccio a quello che diceva
Il dottore Ettore Greco dello IAI a proposito di prevenzione e di crisi e mi riallaccio anche a quello che ha scritto
Lei rimmel reca direttore dell'unico ma anche forte quotidiano di opposizione albanese del Kosovo
Nello suo terzo libro appena pubblicato questo libro e il titolo Kosovo un caso per la diplomazia
Preventiva io sono a disposizione di chiunque voglia contattarmi per maggiori informazioni la
Signora al San Giovanni l'organizzazione a tutti gli indirizzi quindi sono reperibile grazie grazie
Professore
Rade tetro Vezze prego
Una sala praticamente vuota non vengo io discorsi ma devo rispondere all'onda Kune cose
Prima di tutto chiarito la situazione con onorevole che è uscito fuori l'abbiamo presto il bar
Chiarito che io non passava parlavo della posizione del popolo albanese o minoranza albanese dal Kosovo perché di queste cose si posto parlare su tutto territorio kosovaro ma anche sul Po territorio europeo
Un attacco penso è una cosa altra Kosovo merita una discussione a parte con la gente che conosce di che cosa si tratta e come si è sviluppata questione del costo perché corso questione del Kosovo non è sviluppata in un momento ci sono Radovici storici e poi come ha un mandato la popolazione in Jugoslavia socialista
Non in Jugoslavia fra le due guerre manico varia socialista con un appoggio e norme perché costo avevan sempre una ha un buon sviluppo enorme nonostante che uno degli ultimi sottosviluppati
Ma un un aumento enorme conosco molto bene sono stato che sono stato organizzatore del ultimo congresso degli storici quali a Consob mila ottocento novecentottantasette riuscito molto bene
Poi qui dottor Greco è detto dei metodi di ricerca sono molto d'accordo con lei
E io in un mio saggio scritto c'è questo divorzio al modello cecoslovacco e cioè di porsi al modello jugoslavo come Cecchi bevono ispira non so chiara o scura loro si sono divorziati con un via etere di birra
Invece ai Balcani si vere grappa con quaranta cinquanta grati
Primi divorzi sono un poco diversi qui si tratta praticamente di una battaglia per successione dopo la morte di padre
E sapete anche fra i fattori fratelli queste battaglie sono gravissime e questo è una cosa che si è abbastanza bene conosce diciamo
Tanto si parla della Dalmazia Istria altre cose non dovete saltare periodo austro-ungarico
Perché la austro ungarica fatta più per i talenti d'azione della dalla mafia istriana perché è un veneto
Bene per uno stato abbastanza tollerante molto largo invece Austria con una amministrazione molto efficace teneva anche poca di Cattaro questore alla Bono
Dalmazia Austria Capodistria tutte queste cose questo è un dibattito molto molto particolare
Sono d'accordo con il dottor Novello di modellini che è andato di che questa pulizia etnica è una cosa che non è importante ma solamente dobbiamo aggiungere pulizie etniche sono poco poco conosciute nella storia
Qui si tratta in quanto si tratta di queste pulizie oppure se mica purezza etniche desiderano descritti in quelle due cose
Una cosa pulizia etnica al modello prima di tutto bosniaco Erzegovina S e Crovato
Dove la popolazione di altra religione nazione si caccia favori nel nome del principio del territorio essa perché sostanza il territorio la lotta adesso
Come dalla Slovenia alla Macedonia o dalla Macedonia Slovenia
Vanno verso i loro stati materni nonostante che non sono in atti vuol dire che è servita la Slovenia vanno verso la Jugoslavia sloveni dalla zero dalla Jugoslavia verso la Slovenia anche trovati ed altri
Lui è un processo su quale nessuno non parla molto ma è un processo grandissimo è gravissimo lo so che in Parlamento provato si tratta diciamo di tre cento mila i serbi che sono andati dalla Croazia diverse questo è una cifra secondo me è molto esagera ante ma si tratta di una cosa che non è accettabile perché quando si dice sapete del diritto di autodeterminarsi o ma è una cosa giustissima ma se noi sappiamo che nel mondo ci sono centottantacinque stati quasi centottanta Stati
Dei quali solamente venti hanno umana omogeneità bit novantacinque per cento ma in altri centosessanta Stati si vive in una convivenza
Dopo seconda guerra poi nel mondo ci sono trecento tre mila cinquecento a raggruppamenti undici poi sette mila gruppi linguistici è possono tutti costruire uno Stato
Naturalmente non può essere principio mia autodeterminarsi ho letto e uccisione qui si tratta di un problema ancora da un problema a livello mondiale di diciamo problema come si può vivere insieme
E questo non si può vivere all'in modelli diversi che erano modelli storici terra e il territorio non si può vivere così si deve superare io ho chiesto una volta un austriaco
Ho chiesto come uno che cosa e nazione Austria che cosa e non colpiscono neanche oggi Salemi e detto bellissimo io mi piace questa concezione
Ma dice austriaci sono tutti che vivono in Austria
è presto una bellissima proprio si tratta della cittadinanza della cittadinanza e questo non è accettato naturalmente questo cosa e accettato oggi è accettato diciamo in questi tutti i neo costati
No uno modello che non era primo perché io così varia fra le due guerre era stato molto accentrata unitarista Jugoslavia dopo era stato federale con un fortissimo partito comunista
Il quale Parlamento non significa niente governo non significa che niente significa politico e adesso nuovi Stati in nome della democrazia che cosa non c'è tutto hanno scelto di nuovo un centralismo fortissimo e un certo senso unità Rismondo nazionale e qui nascono i problemi di regionalismo
Perché diverse regioni avevano una individualità storica diciamo Istria cos'è di di diverse altre allora tutti
Cercano solo un posto sotto sole per sviluppare le proprie diciamo capacità vita democratica e dal vuol dire che problema è come assicurare una connivenza di diversi popoli diverse nazioni Nardi per per Reggio
Religione qui dobbiamo concludere direi che la comunità internazionale non era a livello di risolvere questi problemi
Tutte queste organizzazioni europee molte sono sterpi non significano praticamente niente si sono confrontati si sono mostrati diciamo impotenti incapaci di risolvere la futura e in una uguaglianza diritti dell'uomo di una collaborazione no di voti ed è creazione con diverse cifre grazie
Credo che dal punto di vista politico culturale il professor Petrovic era abbia chiuso splendidamente
Noi non abbiamo niente da aggiungere se non lasciare ancora la parola per le ultime conclusioni a un cittadino di Cerveteri
Perché ci sembra importante riuscire in qualche modo a a favorire anche attraverso questo nostro incontro il protagonismo positivo dei cittadini
Buongiorno a tutti io mi chiamo Torino mi rende sono un cittadino di Cerveteri essere un archeologo
Io oggi sono di Bolzano sono nato a Bolzano il ritiro l'in Alto Adige quindi io so benissimo cosa significa il concetto di minoranza
Abito a Cerveteri dal Milano e centottantuno e oggi devo dire che con orgoglio mi sento cittadino di Cerveteri perché devo dire grazie a cui l'amministrazione che ha realizzato questo convegno straordinaria che è riuscito un convegno riuscito perché perché i convegni quando riescono e perché stimolano
Chi ascolta io mi sento stimolato a fare un duplice intervento e come cittadino
E soprattutto come archeologo
Io per motivi professionali frequento le l'Unione europea e ho capito qual è il concetto di Oropa
Prima ho sentito una frase che negli anni mi ha lasciato un po'perplesso nel senso quando ho sentito dire un amico che ha detto che il futuro è più importante del passato
Da archeologo questo non la metto in questo senso
Io volevo ricordare che Cerveteri è stata giustamente detta la capitale della cultura nel quarantotto dopo Cristo a pochi chilometri da qui in quella che è stata definita appunto la capitale del mondo Roma
Un imperatore etrusco logo imperatore Claudio ebbe a dire nella primavera del quarantotto dopo Cristo a un a un pubblico attonito di senatori che lo volevano quali scannare come si è detto più volte
Perché l'imperatore Claudio si alza in Senato
E recita un discorso straordinario quello che poi venne trascritto nella cosiddetta tabula Claudiana Lugdunense is a Lione e che è stata scritta da Tacito nell'undicesimo libro degli analisti
La sua orazione Claudio si alzò e disse senatori
Qui noi siamo l'espressione di un impero universale
A questo punto noi dobbiamo fare una cosa dobbiamo Coop dare tutti quei popoli diversi che ne fanno parte della nostra compagine imperiale e propose l'incorporamento in Senato
Degno primate se gallici della Gallia Transalpina disse
Noi siamo Roma ma noi come Roma abbiamo come disse quali il dovere etico di accorpare dentro la nostra esperienza imperiale il contributo delle dive sita qui ho sentito molto il concetto di diversità quel concetto di diversità che purtroppo brutalmente io vedo spesso al telegiornale purtroppo quando vedo le immagini tremende drammatiche
Ho sempre presente quel bambino che è stato ucciso credo a Sarajevo insomma è stata una cosa sconvolgente
E ho visto mia madre piangere perché immagini del genere sono dovrete ma su immagini tremende dell'ora mi è ritornato in mente questo discorso che fece Claudio i senatori in un primo tempo dissero ma imperatore se impazzito non siamo romani
No Claudio aveva capito perché Claudio era uno storico noi possiamo costruire un futuro migliore si sui giovani ma possiamo costruire un futuro su quello che i latini dicevano sul concetto di memoria
Perché i commi i luoghi romani avevano un duplice concetto avevano il concetto di storia il professor Petronio ce lo sa bene che è solamente un metodo di indagine però avevano un concetto più importante che era il concetto di memoria cioè quella capacità degli uomini di non di indicare le esperienze del passato come presupposto per un futuro migliore Claudia era uno storico erano storiche Tuscolo scrisse purtroppo venti libri di tirrenica DTT etrusco ormai perduti Claudia erano solite quindi aveva intuito l'importanza di Coppa tare di integrare all'interno dell'Impero romano le diversità tant'è vero che l'unico in quella primavera del quarantotto fondo autenticamente l'impero romano in quel momento l'imperialismo romano fondato sulle aquile romane Fini e Fini imperialismo aggressivo tant'è vero che circa due secoli dopo l'imperatore Caracalla
Che non era romano
Estese la cittadinanza a tutti i cittadini dell'intero quello fu la premessa dell'Europa e qui volevo dire appunto che secondo me questi divisioni le guerre le lotte le divisioni eccetera questo conflitto delle diversità reciproco potrà essere solo assorbito all'interno di un'Europa unità
Come scrisse Jacques le Goff credo che presto Petrovic lo conosca anche personalmente come dice tutta la storiografia francese
L'Europa si distingue come faro come ha detto anche il principe Ruspoli si distingue come il varo del mondo perché perché l'Europa non è costata mai costruita sul fanatismo
Jacques le Goff ha dimostrato come la forza dell'Europa di un'Europa unita si fonda sul dubbio metodico cioè i i popoli d'Europa hanno sempre dubitato su quello che fa ci devono ecco perché l'Europa non sarà mai io credo e per fortuna la culla di esempi di quei gli integralismi che a vario titolo stanno spargendo il sangue in Europa in nel mondo
L'Europa non sarà mai una civiltà fatta di fanatismo perché il fanatismo come lo sciovinismo il nazionalismo ad oltranza
Le varie divari leghismi eccetera eccetera non fanno altro che dividere e ruppe il concetto secondo il quale l'Inter sempre maggiore delle sue parti vale in fisica ma vale anche nei concetti umani
Poi conclude solamente con le parole di San Paolo che in proprio nell'epoca di Claudio poco prima
Ebbe a dire
Con orgoglio io sono israelita ma sono anche cittadino romano io mi auguro che domani si possa dire perché ancora non questo concetto vedo che non è mai stato assimilato neanche il Paese che va da frequentare per motivi di lavoro
Mi piacerebbe che un giorno si cominciasse a dire
Sono italiano ma sono anche europeo sono croato ma sono anche europeo sono irlandese ma sono anche loro Peo
Poi ancora quindi ringraziare l'amministrazione voglio ringraziare il mio intervento estemporaneo stime quali mi ha consentito di parlare a Segreteria organizzativa e ripeto oggi mi sento veramente orgogliosa di essere cittadino di Cervetti d'Europa Grasso