"I segni nella comunicazione di fine millennio" presentazione della ricerca organizzata da Mediaset e dal settimanale Liberal, presso Palazzo Doria Pamphili

La tutti vi ringrazio di essere venuti siamo qui per presentare insieme la ricerca che Mediaset esplorerà hanno effettuato nel corso dell'ultimo anno sul mondo della comunicazione su come questo racconta e illustra il passaggio al prossimo sei con il passaggio al due mila e per presentare anche il numero del settimanale libera che a questa ricerca abbiamo deciso di dedicare lo abbiamo fatto
Non soltanto perché i risultati della ricerca in se ci son sembrati interessanti sorprendenti in qualche modo inusitati
Ma anche perché ci sembrava significativo importante che a promuovere questa ricerca fosse un'impresa che opera nel mondo la comunicazione in maniera così importante come Mediaset
Che e promuoveva un'indagine di questo genere che la rendeva nota in tutti i suoi aspetti anche quelli che in qualche modo mettevo indù in discussione il suo stesso operato
In ogni caso inducevano in chi opera in questa impresa una riflessione profonda sul modo in cui il mondo dalla comunicazione operò lo vedremo poi nel corso del dibattito le occasioni per approfondire vari aspetti di questa indagine saranno saranno molti volevo innanzitutto presentare che come in questo momento al tavolo
Fedele Confalonieri presidente di Mediaset qui al mio fianco direttore di liberal Ferdinando Adornato direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli
Federico Di Chio direttore marketing di Mediaset che ha promosso la ricerca che giura Ceriani di esplora responsabile ricerca semiotica disporre che ha coordinato il gruppo di realizzazione di questa ricerca
Aspettiamo anche don Vincenzo Paglia la cui hai Sant'Egidio che ci danno in arrivo quanto al vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni che anche aspettiamo è impegnato in questa situazione
Diciamo disegni crisi di governo che lo tiene un po'o più affaccendato o del previsto
Io non voglio dilungarmi molte altre parole avremo modo di vedere in dettaglio i risultati di questa ricerca volevo cominciare dando la parola al dottor Confalonieri
Presidente di Mediaset
Grazie
Una breve introduzione sul perché Mediaset ha voluto commissionare ad esplorare una ricerca di questo tipo
Ci siamo chiesti come gli italiani stanno vivendo il passaggio al nuovo pidiellino come i mass media lo stanno rappresentando e qual è il giudizio che gli italiani danno di questa rappresentazione
In televisione successe un insieme di tanti fattori accanto alla buona intuizione c'è
Una verifica preventiva ci sono sul campo delle idee e delle formule si fanno dei numeri zero si fanno dei testi gradimento Suma sono tutte tecniche di marketing ben conosciute collaudato ormai da vent'anni di televisione commerciale
La televisione lo sappiamo tutti è una macchina che si guida insieme al pubblico e quando qualcosa non funziona in editoria è perché e qui siamo tutti quanti del mestiere
E perché si è parlato alla cerchia degli addetti ai lavori si è parlato fra Cherici e non si è tenuto conto di quello che invece il pubblico che vuole
Quando abbiamo visto i risultati della ricerca abbiamo pensato che forse si meritavano una riflessione che andava al di là del fatto squisitamente aziendale al fatto puramente strumentale
Cioè si facesse un ragionamento che usciva dai confini del marketing editoriale
E quello che emerge è un rapporto veramente disincantato staccato
A quello che nel futuro immediato e anche un po'sorprendente
Gli italiani non attribuiscono nessun significato al passaggio del millennio
Si potrebbe addirittura dire che pensano semplicemente che sia nel due mila e l'anno che viene dopo il mille novecentonovantanove e prima del due mila uno e questa certamente una sorpresa per chi come noi fa questo mestiere e ha caricato il passaggio del millennio di tante
I tanti significati nel cinema qui vedo tante persone di cinema
Sì si offrono visioni piuttosto nere si vedono storie di contrapposizione tra uomo e natura
In cui l'umanità cerca di combattere si parla di calamitati di rustica tasto profili le degenerazioni della tecnologia dalla Biotecnologia quelli televisione stampa invece hanno riscoperto altri tipi per esempio una cosa io credo positiva in televisione abbiamo riscoperto il documentario c'è il quotidiano di sui periodici citando sempre più spazio al genere del reportage dall'inchiesta
Un informazione scientifica un magari mirata ai problemi della salute quindi una scienza intesa come portatrice di benessere e di aiuto alla qualità della vita
Ecco noi proprio come televisione commerciale che tra l'altro compio quest'anno vent'anni riteniamo che ci si debba riportare in sintonia totale con le attese
Crediamo che questo disincanto che però è misto scetticismo a pragmatismo a realismo debba essere colto
Vogliamo porci come sfida
Il fatto che non è più sufficiente avere quel rapporto che non abbiamo sempre appunto anche magari qualche volta in modo brutale l'ascoltatore come una parte di GRP per usare una formula classica della pubblicità
Ma cercare invece un pubblico conoscerlo di più conoscevo per quello che veramente un insieme di individualità dotato di connotazione non solo socio economiche ma anche psicologiche e culturali portatore di valori
Ecco non ci fa sta più sapere quali sono le aspettative materiali bisogni specifici di intrattenimento di informazione anche i valori che determinano il consenso sociale dobbiamo andare oltre
E lavorare su questa specie su questa sorta di deficit del desiderio che abbiamo riscontrato in molte occasioni e che questa ultima ricerca ci consegna in modo molto preciso molto
La nostra televisione ritiene che si posso sognare nel nuovo millennio una società in cui i problemi della vita di ogni giorno siano più facilmente risolvibili in ogni caso ciò che è importante e poterlo sognare insieme al proprio pubblico se esiste un'etica autentica della comunicazione questa sta proprio nel riuscire ad entrare in contatto ad ogni costo con i sogni delle persone che si sono assopiti o rimossi
La televisione non può essere solo uno specchio del mondo ma deve essere anche uno strumento e uno stimolo dall'immaginazione
Il punto di forza di un'azienda che gestisce mass media è la profondità e versatilità del proprio potere di comunicazione
Così come mette in contatto bene i consumatori così come intercetta i bisogni della gente essa può soprattutto nel futuro intercettare i sogni e condividere le speranze del pubblico
Noi dovremo uscire riuscire a rappresentare a mettere in scena con la televisione quelle aspirazioni evidenziate dalla ricerca
Il desiderio di realizzazione disse la voglia di sfuggire alla realtà quotidiana di trovare un altrove la richiesta di una dimensione umana e affettiva più ricchi
Amicizia familiarità memoria del passato riscoperta della religiosità e della tradizione ecco mi pare che la ricerca ci dia un compiuto ritratto del nostro pubblico e ci indichi la strada da seguire nella programmazione televisiva
Con quell'ambizione che dicevo prima di restituire al pubblico qualche cosa di più di colmare quel deficit desiderio di aiutare a riscoprire la voglia di sognare
Le grandi utopie sappiamo quelle che filosofi ci hanno tramandato sono state alla base delle grandi trasformazione sociale culturale e politica oggi
C'è un rifiuto di queste utopie sappiamo che l'utopia poi sconfinato nella politica finito per essere considerata la causa di tanti mali della nostra storia soprattutto quella recente
Si prevedeva di trasferire il Paradiso in terra poi ha creato degli infermi
Così ogni discorso utopico e ritenuto oggi un retaggio ideologico di cui liberarsi di cui liberarsi in fretta
Però io non intendo parlare di queste utopie politiche il cui grazie al cielo ci siamo liberati e forse magari anche un po'troppo questa è una mia opinione ma
Si porrà procuratore questo dibattito per ritornare a parlare Geologia di utopia e così via
Forse però penso a quelle possiamo parlare qui oggi di quell'utopia di quei sogni ad occhi aperti che dovrebbero darci più speranza più coraggio per affrontare il futuro
Ecco e penso che debbano essere proprio i giovani a sognare
Ad occhi aperti oggi fanno poco hanno paura di farlo io credo che noi di tenori possiamo aiutare questi giovani a sognare grazie
Grazie
Ecco io credo che sia il momento verso di entrare un po'più a fondo ma i risultati della ricerca credo che ormai l'aspettativa anche di chi è in sala che la voglia conoscere sia matura e lo faremo attraverso l'illustrazione che ne farà Federico Di Chio del marketing in media sette e Giulia Ceriani responsabile della ricerca stessa
Prima la parola Federico Di Chio
A operante
E ne sono molto felice di essere oggi qui con voi
A presentare i principali risultati di quella che si è configurata credo come la ricerca tutto sommato anomala nell'ambito delle comuni ricerche di mercato e più simili e più simile a un progetto un progetto che abbiamo condiviso insieme insieme a Mediaset e in particolare alla direzione marketing diretti
Attraverso un lungo e credo serio impegnativo lavorativi e di collaborazione di scambio di distinguo la ricerca sì proposte di definire diciamo veniva
Quello che l'ambito attuale e di comunicazione di percezione per Milena ritmo quindi i segnali
Che possono essere ricondotti a una contingenza di tipo millenarista è partita dalla dalla raccolta di alcune di alcune emergenze chiamiamo l'emergenza chiamo i segnali
Lo chiamiamo rancore segni e poi di nel suo ambito nel soccorso siamo arrivati al credo a a definirlo in questo senso più più preciso e più articolato
E questi segnali all'interno pennellate la proposta di comunicazione si sono configurati come segnale annuncia anche in Fondo una soglia metaforica due mila come soglia metaforica tra la fine del mondo e la creazione di altri no di altri mondi un primo ambito di comunicazione altro segnale che abbiamo raccolto e la configurazione di un consumatore che si avvia a questa soglia metaforica questa frontiera all'interno di due ordini ipotesi un'ipotesi di tipo completamente diciamo apocalittico riduttivo sottrattiva minimale di di riduzione anche dei consumi e un'ipotesi invece opposte di di spreco di di largo investimenti altri segnali le ansie di miglioramento le tensioni che traducono paure di fine prossima che avevo visto quella raccolte nelle nostre ricerche raccolte nelle diverse diverse manifestazioni che ci hanno accompagnato alla configurazione di questo al Progetto di ricerca ingenerare la sensazione di vivere all'interno di una congiuntura comunicata come congiuntura contraddittoria portante
Dei segnali Antivari
E allora la ricerca che dal punto di vista metodologico e stata organizzate in due in due fasi correlate incrociate
Una fase di analisti estuario del Che che è stata coordinata con metodologia semiotica quindi la metodologia specializzata nel nell'analisi della della comunicazione delle proposte comunicative da un lato e dall'altro invece nella conduzione attraverso la collaborazione anche degli istituti e su del gruppo sorse in in Europa la conduzione di un approfondimento qualitativo attraverso delle riunioni di gruppo
Due riunioni di gruppo per ognuno dei paesi coinvolti i paesi coinvolti erano i principali paesi europei
Quindi una dimensione assolutamente internazionale sia nell'analisi dei materiali di comunicazione appartenenti all'ambito mediatico nel senso più vasto vale a dire certamente la televisione certamente il cinema certamente la letteratura
Certamente internet ma anche la moda ma anche la pubblicità ma anche il designer e via via dei manifestazioni di ambito più più culturale l'arte la musica
Senza naturalmente dimenticare con al centro l'analisi dei prodotti dei prodotti materiali quindi di quelle manifestazioni segni che molto concrete che viaggiano per esempio all'interno del largo consumo che viaggiano all'interno del dell'interfaccia tra tra comunicatore e mondo più più concreto e più immediato tutti i giorni
E non una prima una prima definizione del del millenari insomma
La prima definizione dei dei segni nella comunicazione di fine millennio la prima definizione corrisponde un primo paradosso sono molti io credo i paradossi le sorprese che contiene questa questa ricerca come anticipava il il presidente Confalonieri
Il primo paradosso il mille nanismo è un effetto dissenso non è non è una cosa non è un concetto non è nemmeno un momento storico preciso nel feto di senso qualcosa di molto più più labile in fondo di molto più sfuggente
Qualcosa che lui siamo ispettivi comunicazione siamo siamo però abituati a a contenere ed analizzare e un effetto dissenso statico ciò che il primo paradosso quello che spiega probabilmente quelle quel deficit di desiderio che è stato ricordato che certamente cruciale e questo mi sento dissenso non è un effetto di senso
Di di spinta di movimento al di là della frontiera al di là del limite al contrario e la proposta in comunicazione
Di valori contraddittori sempre in equilibrio il bene e il male all'interno dei quali non si sceglie ma che si sì equilibrato anche e vivono in modo ambivalente dei racconti proposti come racconti senza trasformazione senza senza uscita
O con un'uscita che non risolve comunque le problematiche da che l'avevano generata dalla rottura la frattura la provocazione di inizio
Delle tematiche ambigue degli eroi e i che sono eroi di nuovo a a doppia a doppia faccia
Degli spazi le rappresentazioni spaziali di nuovo non transitiva e non dinamiche dei codici e di comunicazioni oscillanti e molto spesso compresenti
Come codici di tipo orsetti costo tre attivo o codici dall'altra parte i carciofi ciprinidi aggiunta di moltiplicazione di molteplicità
Quindi un'esatta in senso statico perché incapace di proporre una via d'uscita precisa
E dall'altro una grande metafora forse quella più generatrice dell'ambito irrazionali che abbiamo poi riscontrato nei limiti agli Stati all'interno della ricerca clinica stanza dei cittadini indelebili cinque Paesi europei coinvolti
Di idea che questo questo effetto di senso così così labile così poco definito generasse una una grande metafora di di contare giù di contagio da intendersi come perdita di controllo punto essenziale e questo e una perdita di controllo a volte o fuori Ca'avvolti di storica comunque sempre sopra le righe e nel suo essere sopra le righe anche nel suo essere un fonica
Convogliata poi connotata da forti da forti angoscia ASS assorbite sedimentata nel nelle persone come fortemente angosciante e e temibile
Per questo poi diventa all'interno dei dei diversi ambiti di comunicazioni e uno per uno se inseribile prendiamo gli analizziamo ma il discorso potrebbe essere lungo Veneto soltanto alcuni alcuni Flash diventa in televisione la rappresentazioni di due e di una dicotomia che vada il Milan Isma'come racconti che parlano del tramonto ragione era racconti che parlano invece dell'alba di un nuovo mondo dove il conflitto e sempre e costantemente quel conflitto irrisolto ripeto si costruiscono a comunicazioni sempre ambivalenti ambigue il collegio risolto è quello tra natura e cultura
Dove la natura volta a volta una natura temibile irrazionale e incontrollabile allora la natura dei virus quel la natura dei morti che parlano dell'al di là oppure opposta dall'altro lato una cultura che si configura come tecnologia a volte positiva a volte appunto portatrice di di controllo di ordine di governo a volte invece temibile nel suo sopraffare una natura che diventa invece positiva e portatrice di organica biologica importante terra la prosecuzione dell'umana
E questo è uno di nuovo dei punti delicati nell'interfaccia tra comunicazione proposte comunicazione recepita quello che i media raccontano e quello che la gente sente il problema del dell'umano per la vera paura e come si configurano umano nel nel Duemila prossimo venturo ammesso che questo Duemila
Esista come come appunto i nostri intervistati hanno sembrato mettere fortemente in dubbio nel cinema una un affollamento di racconti credo ne avete tutti ben presenti molti racconti che abbiamo definito come racconti presagio quelli nati per per allertare per per seminare appunto paure irrazionali
Racconti scenario all'interno dei quali la lettura si può trasformare in il meccanismo il corpo può diventare macchina un vivere un racconto per tutti è stato per esempio cresce in questo senso
Racconti soglia l'apertura alle porte aperte per l'uomo in al per un universo futuro che il solo raramente assume una dimensione come dire accettabile al di là di quelle che possono essere le le connotazioni vaghe della fiction
Nei fumetti che sono stati fosse uno degli ambiti più interessanti che abbiamo a te attraversato la minaccia dell'alterità di nuovo la minaccia per l'umano il corpo mostruoso la figura del mutante la figura dell'alieno
In internet è un doppio registra il registro della fiction dove si parla di di guerra di cioè sostanzialmente un'ipotesi apocalittica rispetto al futuro e invece l'universo delle delle ciabatte dove diciamo abbiamo visto più vincere emerge re e l'euforia tecnologica
Ancora in letteratura la new age come certamente grandi Baccino di ipotesi di coabitazione entra non più tra naturale e culturale ma tra naturale e un principio divino non meno non meglio non meglio configurato che potrebbe intervenire a salvare gli equilibri compromessi perché sempre gli equilibri compromessi si parla possibilità di equilibri compromessi si parla guardando al futuro
Oppure ancora il mostruoso come manifestazione e di un divino non più non più protettore non più amico Gibson per tutti
Ancora la moda l'impossibilità dell'Est della seduzione all'interno dei racconti destina invitare i supportati dalla moda sottrazioni eccesso sotto sono sotto gli occhi di tutti la pubblicità con moltissime ipotesi di fuga dal reale fosse pubblicità il bacino più stereotipo
Del del Milena ritmo quello che più sta lavorando in particolare nelle nelle comunicazioni degli ultimi mesi senza però riuscire a darcene una visione autonomo la visione originale
Comunque configurandosi dirigendosi in quattro direzioni sostanzialmente quelle dello straordinario quotidiano
Quella del catastrofico quella del tecnologico tout court a quella del caotico
Il design forse le cose all'interno della casa fosse l'universo più amico l'universo più vicino prodotti che citano servizio che ci danno affettività
Prodotti che parlano all'interno della casa di nuovo di in qualche modo di spiritualità credo vi sarete accorti tutti dell'investimento sulla luce e che è stato sulla luce umana sulla luce
Come capace di modificare Illy umori all'interno dell'ambiente domestico
Che abbiamo visto essere proposti in questa in quest'ultima contingenza la musica come mezzo per accedere allo Strega Paspardo straordinario in senso sia sia oggi no è che di grande che di grande relax che di grande
Tranquillità sensoriale oppure allo straordinario nel senso dell'elettrico del del multiculturale un'arte che focalizza sul corpo e una produzione che in genere lavora intorno a tre ordini parliamo qui dei dei prodotti diciamo del
I prodotti più quotidiani dei prodotti vi Beninati quel che chiamiamo qui in una parola unica beni materiali che lavora verso aree molto vicini al piacere
Al farsi al farsi del bene senza necessariamente configurarsi all'interno di ipotesi edonistica dei prodotti che abbiamo chiamato sempre più affettivi sempre più calorosi nel loro tentativo di colmare
Un un vuoto e probabilmente tutto un'aria di di timidi Rita
Con questo non riusciamo a contenere notizie dal tre al sette inizialmente
Diciamo che data questa grande panoramica sulla sulla comunicazione
Quello che poi abbiamo ritrovato all'interno della comunicazione percepita quindi di degli intervistati in tutti i Paesi e quando si fa una ricerca internazionale di solito si hanno spesso si hanno delle divergenze locali molto forte in questo caso abbiamo assistito una larghissima convergenza e la difficoltà a percepire il due mila con una scadenza
Il due mila e in qualche modo non c'è perché è troppo vicino perché non è una una frontiera al di là della quale andare e il due mila dovrebbe risolvere se fosse una frontiera che induce speranze dovrebbe portare alla soluzione dei problemi quotidiani che invece sono molto gravi sono molto pressanti
E terra portare persone di immaginare un futuro quali che siano diamo dovuto stimolare ad immaginare un futuro che non è più quello del due mila ma del due mila e trenta del due mila ottanta che guarda ancora molto più in là che quindi nella sua temporale
Lascia lascia più spazio
Allora allora e per per concludere le attese che abbiamo registrato sono attese sostanzialmente di di controllo di di fuoriuscita dall'ambivalenza
Quello che ci sia spetta dalla comunicazione nel senso più allargato vale a dire dai ai prodotti di tutti i giorni per i beni materiali fino ai beni materiali in particolare la comunicazione all'interno della comunicazione in particolare
Naturalmente media televisivo e quello di proporre un immaginario del futuro che non sia più sostanzialmente catastrofico
Che non sia più il generatore è Diana secche appoggi su parole chiave ma qui c'è grande grande scetticismo ancora sulla possibilità di realizzare o concretamente che non siano più quelle necessariamente del del caos della della confusione dell'indecisione di nuovo dell'ambivalenza e delle ambiguità
Quindi diciamo che per per colmare quella che ne abbiamo rilevato ed è il dato fondamentale della della ricerca secondo paradosso che vi annunciavo la crasi tra proposte risposta relativa alla alla scadenza che la congiuntura millenarista
Quello che
è desiderato dai dagli intervistati europei al dal target noi abbiamo visitato e credo ben sintetizzato da una verbalizzazione che che li cito che forse e ci viene dall'Inghilterra se ricordo bene ma che pare una credo chiaramente per tutti ci dice qualcuno
Lo cito che il Terzo Millennio venga utilizzato come vettore di speranza che ci dia nuovo slancio
E questo è un po'l'augurio perché viene anche dalle da noi Ethel dall'insieme di questa vicenda
Il piccolo pianeta azzurro si prepara al mobile tra previsioni fosche aspettative di un futuro migliore i suoi abitanti oscillano tra paura e speranza tra pessimismo e ottimismo
Nel mondo e privo di equilibrio il divario tra ricchi e poveri non poche esplodere prima o poi e le nuove armi no saranno altro rendere più devastanti le guerre a vini
L'incubo nucleare è stato ridimensionato
La pace è un valore ormai sopito
I problemi ci sono ma l'umanità camminerà verso una ridistribuzione più equa della ricchezza il villaggio globale renderà accessibili a tutti informazioni e democrazia l'aumento della popolazione dei consumi impoverì vanno
Le risorse energetiche diminuiscono la temperatura si alza il deserto avanza le specie animali si spingono in un ambiente irrimediabilmente compromesso lo sviluppo indiscriminato
Da nera i piani
Le cose stanno migliorando la coscienza ecologica si diffonde inquinamento è più controllato molte specie animali sono protette la tecnologia permetterà di sfruttare Energia pulita il rigenerato uomo si moltiplicherà ma troverà nuovi mondi da abitare colonizzando lo spazio l'ingegneria genetica e le biotecnologie sono l'ultima folle sfida di una scienza scriteriati intervenire sui meccanismi fondamentali della vita
Può portare ad alterazioni irreversibili la genetica applicata all'uomo risveglia i sogni pericolosi per l'immortalità e della perfetta omologazione
L'umanità rischia di essere cronaca
Grazie alle scienze genetiche le malattie verranno sconfitte la vita degli uomini sarà più lunga specie viventi oggi estinte potranno essere richiamati
La genetica il futuro della
Ecco questo filmato in modo molto sintetico anche molto suggestivo dava un po'l'idea di quali sono le contraddizioni con cui la gente aspetta il futuro aspetto del due mila
Ora per continuare la parola è a Federico Di Chio che credo vorrà un po'o facci capire qual è il punto di vista del committente qual è stata la reazione
Più in dettaglio di Mediaset quando si è trovato tra le mani risultati di questa ricerca
Qual è stata la cosa più sorprendente che vi ha trovato e se vogliamo anche qua è stata la lezione che schemi ha potuto trarre
E siamo partiti
Naturalità cosa che più ci ha colpito immediatamente
Come dire la forte polarizzazione nella rappresentazione del millennio che vengono passate da Emilia qua ne abbiamo visto un esempio così
Lo spettacolare
Quindi o bene o male o l'alba o il tramonto come si diceva prima e in mezzo
Individui il loro disagio loro disincanto
Il disagio perché non c'è identificazione riconoscimento in queste rappresentazioni al tempo stesso polarizzata e contraddittoria
Ma soprattutto perché abbiamo capito che per gli individui oggi manca una struttura simbolica praticabile per affrontare questo momento di passaggio
è un momento che lo abbiamo detto non non è poca
Il vissuto delle persone incubi apocalittici io sogni esagerati però come ogni tempo di passaggio chiamerà inevitabilmente
Scatenerà alcune dinamiche chiamerà individui a fare un in bilancio
Sarà un po'il tempo del dei conti con se stessi probabilmente a che punto siamo il tempo di Progetti forse anche il tempo di riscoprire le radici uno dei risultati delle ricerche proprio lei il ritorno delle delle radici della memoria della tradizione allora ci siamo chiesti che ruolo può giocare la televisione
Sono convinto che la televisione in particolare la televisione generalista possano i prossimi anni questa fase di passaggio contribuire a ricomporre questa frattura tra rappresentazione dominante nel mondo dei media e vissuto da parte delle persone in che modo
E beh la televisione dove noi dobbiamo imparare a proporre un immaginario
Più vicino più prossimo
Il che vuol dire semplicemente più verosimile ma soprattutto più praticabile più spendibile e gli individui non chiedono descrizioni del mondo
Chievo chiedono chiavi di lettura
Criteri di interpretazione strumenti per capire abbiamo visto
Perdita di controllo angoscia sono sottili ma sono presenti sotto la brace
Ecco allora che si possono già vedere la televisione di oggi le cose che oggi funzionano di più in televisione sono in realtà degli indizi
Di quale sensibilità dobbiamo cavalcare faccio degli esempi e rapidissimi
Il TG cinque è un telegiornale che si sta affermando sempre di più ma non a caso è una testa una delle poche testate è stato anzitutto prendono nel caso Bindi Di Bella mentre le altre testate televisive si faticavano a render conto da polemica
Tra il ministro e il il medico TG cinque aveva una un approccio diverso fornirà i numeri stato il primo a fornire numeri verdi degli ospedali in quella iniziata la sperimentazione
Ha spiegato questo attraverso anche gli speciali che cosa realmente stava succedendo
Il TG cinque peraltro è anche l'unico TG
Che ha da due anni a questa parte intrapreso una trattazione dell'economia nelle testate dell'una soprattutto molto molto estesa è stato anche il primo TG che alle otto della sera ha dedicato per una settimana intera dei servizi a cosa sono i futures e gli strumenti d'investimento questo solo per dire che e c'è fame di istruzioni
Per comprendere per capire la realtà
Naturalmente la fiction è un altro vettore fondamentale per per aiutare le come dire per fornire un immaginario praticabile
La fiction racconta le storie del quotidiano è molto vicina scatena meccanismi di identificazione molto potenti al tempo stesso è uno strumento poderoso di trasmissione di modelli di comportamento di valori
E poi lo accennava anche prima presente Confalonieri la divulgazione scientifica è un altro terreno che oggi sta letteralmente esplodendo in televisione c'è curiosità non è la divulgazione specifica che sta scientifica che si faceva un tempo
Guidata più dalla voglia di insegnare l'atteggiamento pedagogico di chi faceva televisione degli operatori è viceversa
Di un prodotto che risponde a una reale fame di conoscenza curiosità di fronte a un mondo che cambia cambia così rapidamente
Previsione deve sapersi anche farsi interprete
Custode direi anche della memoria collettiva c'è un senso dispersione dell'identità dei valori
E la televisione può aiutare a recuperare i miti le storie simboli
Ancora una volta qui è decisiva la fiction ma penso anche al ritorno che da un paio d'anni a questa parte avuto la storia in televisione con la storiografia i documentari di storia
Ora la televisione però non può sedicente pro proporre dei frame delle chiavi di lettura dei modelli di comportamento che in qualche modo coltivare l'identità collettiva se non si pone anche però come luogo di recupero del senso etico dell'esperienza io ne sono convinto
Il passaggio del millennio
Coinciderà con la scadenza del Giubileo
Ora il Giubileo al di là non solo è un come dire tempo forte nella tradizione cristiana
Ma le sue radici ben più indietro
Nella cultura ebraica cultura baita dell'esodo ed è porta con sé come come momento come tempo forte dei valori che secondo me sono fondamentali
Il Giubileo era fin dall'inizio da quando istituito il tempo in cui ogni dopo sette settimane di anni quindi dopo ogni quarantanove anni cinquantesimo anno doveva essere dedicato a qualcosa di molto particolare tutto ciò che si faceva doveva essere tralasciato a terra non si lavorava più si vieta di di raccolta di provvidenza per così dire tutto ciò che si possedeva terre schiavi case greggi doveva essere abbandonato
Restituito
Restituito addio
Il senso era tutto ciò che che ho in realtà non è mio almeno una volta ogni cinquant'anni ma lo devo ricordare io ne sono l'amministratore
Con tutta la responsabilità che l'amministrazione questo io ho la responsabilità di produrre valore con questi beni ma non ne sono non posso dissipare tanto e neanche solo conservare valore devo produrre e moltiplicare il valore ma non è mio quello che quindi la rigenerazione dei beni degli uomini delle attività non si aveva a partire da una moltiplicazione dei propri sforzi per la terra produrrà di più perché la lavoro di più uno al contrario
Attraverso un abbandono così come l'area propagazione avveniva attraverso la spoliazione ebbene
Il Giubileo è il ogni momento di passaggio forte anche un momento in cui appunto s'si cerca di ridare valore alle cose che si fanno le cose che si hanno
In cui si ristabilisce la gerarchia di questi valori
Credo che ci ci avviciniamo a un momento forte da questo punto di vista la televisione aiuterà gli individui a in questo momento di passaggio proprio se riuscirà a porsi come luogo forte per la per la riflessione sui valori sulla gerarchia dei valori
Credo il presidente Confalonieri ha detto attenzione deve aiutare il pubblico a sognare deve sognare con il pubblico
Sono molto d'accordo credo che però
Solo
Una televisione che aiuti l'uomo a fare i conti con se stesso possa realmente farlo sognare
Il sogno non è solo evasione e fuga
Non è semplicemente questo altrimenti come dire può diventare anche stordimento il sogno è soprattutto Progetto è Progetto eh Progetto che implica responsabilità coraggio voglia di fare voglia di mettersi in gioco
Quel sogno a occhi aperti a cui faceva riferimento il presidente
Chiudo con un'immagine mi piacerebbe che la televisione fosse un pochino l'Arca in questo momento di passaggio l'Arca è un segno simbolo forte del passaggio tra un mondo vecchio mondo nuovo è al contempo il luogo dalla memoria della memoria della specie addirittura e del Bilancio
Cosa val la pena di salvare
Ma è anche luogo del coraggio
Di affrontare il nuovo a mani nude qualche modo
E della speranza
Se Loquenzi mi permette io prima ho visto in sala Alessandro D'Alatri il regista che ha fatto recentemente un film I giardini dell'Eden sulla vita di Cristo credo sia un tema
Cuccia Ale centrale il valore della spiritualità emerge dalla ricerca comune di valori emergenti eppure al contempo è un valore fortissimo ma un valore di cui ci si vergogna molto spesso se poco anzi me lo permette io tentare di stanare D'Alatri richiede una battuta grazie
Potrebbe fornire dico
Legge
Ancora
Va be io non sono un oratore per cui non è che ho tante cose da dire o per lo meno così ordinate come l'avete voi
Devo dire che si sente parlare molto in quest'ultimo periodo di nuovo millennio di fine millennio
E mi sembra che in realtà quello che sento più io personalmente come come persona più che la fine del millennio sento a fine di un secolo in qualche modo un secolo importante in cui sono successe delle cose importanti ma in cui anche i segni secondo me di questo secolo quando letti in maniera attenta parlavo un po'di tempo fa con un personaggio che collabora spesso con libera con Enzo Bianchi
Mi fece un racconto molto divertente che mi mi lascia abbastanza impressionato durante alla seconda guerra mondiale nei sommergibili venivano tenute delle gabbiette con dei topolini a bordo
Ed erano il sistema di allarme di quando in realtà veniva a mancare l'ossigeno del sommergibile
E quindi se i topolini si agitavano a questo punto il sommergibile doveva riemerge per fare vedere certe operazioni credo che in questi anni
In realtà
In questo tempo in questa società soprattutto la società italiana quei topolini esistano in qualche modo sono gli artisti poveri le persone che hanno una certa sensibilità
E che in qualche modo da troppo tempo stanno urlando in quattro
Il pericolo di un'asfissia culturale e spirituale
Ecco veniva mi fece piacere leggere questa relazione fra dei piccoli topolini un sommergibile così organizzato cioè come la tecnologia in qualche modo avesse avuto bisogno di cose piccole io trovo che a tutt'oggi la cosa che manca in questo momento
Veramente nella relazione fra a chi fa l'immagine chi lavora nel campo dell'audiovisivo
E il pubblico è una relazione che è mediata attraverso l'industria e questo mi sembra una cosa importantissima che credo sia il nuovo slancio signore nuovi segnali che bisogna assolutamente affrontare
Mi sono reso conto che in realtà questa asfissia culturale
E se spirituale di conseguenza o forse solo due cose che sono relazionare una all'altra
Siano vissute anche un po'dalla gente
Quando io ho cominciato tre anni fa per una mia ricerca appunto personale
Su chi era Gesù Cristo cioè a quarant'anni mi sono reso conto che non sapevo nulla di quello che è un patrimonio mio personale
E quindi preso a letto cominciava a cercare a chiedere informazioni a leggere se non avevo mai letto i quattro Vangeli di seguito pur avendo fatto tredici anni di scuola
Con una settimana di religione
E mano a mano che entravo dentro le cose scopritore cosa anche piacevoli nelle comunicavo la persona che mi stavano intorno
E sentivo sempre più frequente questo desiderio perverso Agrisano intorno di parlare di queste cose
Ecco trovo che e da quella cosa chiaramente va be'faccio il regista quindi se le verso sesso se sto parlando di cose mentre sono agli atti fosse giusto lo a parlarne a tutti
Trovo che c'è questo grande desiderio secondo mese leggo dei segni in quello che mi circonda che sono estremamente interessanti io trovo che sia un momento positivo non sono d'accordo con il filmato di prima
Credo che più che ad aspettare risposta dalla tecnologia bisogna determinare invece quale sarà il nuovo uomo questa la cosa interessante se numero e c'è un uomo interessante sono dei dati quanto meno forse chi fa statistica potrà confermare quello che dico un milione quattrocento mila di giovani volontari in Italia sono la più alta cifra di volontariato la società occidentale
E questo un privato nostro cosa importante
Uno strumento come quello che è il video attraverso il quale abbiamo consumato siamo stati educati in quest'ultimi cinquant'anni a consumare immagini si sta trasformando e sta diventando momento di scrittura
Cioè internet comunque cui Visco costringe a scrivere chi chatta oggi come oggi deve per forza scrivere
E questo mi sembra anche un grande recupero in una direzione ecco io trovo che se il mondo dell'arte se quei topolini erano così utile a quei sommergibili credo che in qualche modo il mondo dell'arte il mondo dell'industria dovrebbero incontrarsi
è quello che è mancato di più Appel personalmente anche dal mio punto di vista personale proprio a questa società
E io mi auspico che tutti i segni positivi che ha prodotto il mondo dell'industria e sono tanti sono sono tutti contenti poi raccolte dalla tecnologia nella capacità di comunicare con il mondo e quelli che hanno prodotto invece il mondo della sensibilità quello dell'arte dei poeti
Per gli artisti
Riuscissero finalmente a confrontarsi questo sarebbe il secondo me il grande obiettivo del terzo millennio perché solo da questo potrebbe nasce un nuovo uomo che ha una nuova concezione della vita che forse sa utilizzare anche quelle cose che abbiamo visto così pericolose che ci circondano
No io credo che sia un un momento estremamente importante proprio di confronto e di dialogo non a caso ogni volta che nella storia dell'umanità
Artisti industriali chiamiamoli così per prima erano chiamare in altro modo sono riusciti a dialogare hanno prodotto insieme al prodotto dei grandissimi risultati a più tre credo che questo sia veramente il vero obiettivo che ci a spetta
Ringrazio molto restando dall'Africa dall'altro mi dà l'occasione col suo intervento di ricordare che al termine di questa nostra conversazione chiunque vorrà potrà prenderà la parola intervenire aggiunge la sua riflessione a fare una domanda a chiunque tra gli oratori che presenti a questo punto noi dovremo aprire il dibattito anche se alcuni degli oratori ancora non sono non sono giunti volevo chiedere a Ferruccio de Bortoli voleva intanto aprire Luís la serie degli interventi delle riflessioni su quanto abbiamo ascoltato fino ascoltato visto finora
Bene grazie
Ho visto che Ferdinando Adornato
Ha fatto la copertina del prossimo numero di liberarla con un titolo suggestivo che il due mila non esiste
Si potrebbe anche proporre un titolo alternativo che può emergere ed è assolutamente giustificato dalla ricerca che abbiamo appena visto in sintesi
E cioè che il due mila e già passato nel senso che in qualche modo la comunicazione è stata così presente ossessiva
E martellante che in qualche modo forse anche in ossequio all'altra via delle aspettative nazionali in qualche modo il consumatore il lettore la in parte già vissuto una sorta di vissuto virtuale ma in pratica non abbiamo scritto detto e fatto vedere quasi tutto forse non le cose fondamentali perché come sempre accade ce ne saremo dimenticati
Uno le abbiamo capite ma in che modo il passaggio al due mila abbiamo forse troppo enfatizzato
Abbiamo visto sotto i due aspetti che sono i cui aspetti che questa ricerca con molta capacità mette in luce da una parte un visione catastrofico millenarista dall'altra una visione come sta al Duemila si acquista verdi vallate la tecnologia aiutasse in qualche modo l'uomo a vivere meglio e l'economia scoprisse come peraltro in un dibattito molto presente inseriti in questo momento una sorta di new economy dove non ci sono non c'è più che cessione dovrà in qualche modo la disoccupazione viene riassorbita e c'è lavoro e prosperità per tutti
Ovviamente come tutti avrete capito
Da questi estremi ci sono pregi e difetti ma soprattutto difetti della comunicazione sia per televisione sia per carta stampata in generale
Del nostro Paese anche che tenne in qualche modo enfatizzare i passaggi che non sono sempre passaggi storici sono sempre delle svolte salvo poi non accorgersi quando queste svolte avvengono realmente
Vi ho visto che
Poi emerge dalla ricerca quello che è un tratto nazionale che in qualche modo fa parte della della nostra cultura e il fatto di non avere una grandissima dimestichezza con il futuro nostro nostro un Paese che si dilania ancora sul passato e che vive in maniera fin troppo eccitata isterica il presente ma non non è almeno in alcuni casi interessato che anche al futuro molti ritengono che il due mila si è una scadenza molto lontana
Siamo tutti da questo punto di vista estremamente condizionati da una visione prevista della della vita in tutte le nostre manifestazioni
L'abbiamo visto per quanto riguarda una serie di scadenze a politico economico e culturale insomma una visione molto corta
La capacità di capire quelle sono scadenze reali che fanno parte del nostro calendario personale soltanto nella prossimità di delle scadenze
E questo è un
Un carattere nazionale che non è stato scalfito dalla dalle ultime vicende dagli ultimi successi per esempio
La la la scadenza delle dell'Europa
Monetaria dell'Europa unita l'abbiamo vissuta in fretta e bene Marco Centocelle per ultimi e l'abbiamo di Prodi fatto già dimenticata il maggio dello scorso lo scorso maggio è per noi una una data molto lontana la nostra percezione di tutti i giorni questo lo dico anche come autocritica da parte sua sta emerge da questa ricerca anche un grande bisogno di semplicità un grande bisogno di capire
Di riuscirà a fare il riassunto delle cose e dei segnali dei messaggi che ogni giorno ci vengono mandati in realtà emerge anche una grande insoddisfazione grande inquietudine per questi rumori di fondo nella comunicazione che tendono a crescere
Per cui si tende a urlare di più si tende a dare
Forse troppo e si tende a selezionare troppo poco
E forse da parte del lettore del consumatore c'è un'incapacità di falliti riassunti non siamo capaci di fare i riassunti non siamo capaci nemmeno noi siamo per la storia dell'informazione
Cioè di dire in sintesi in poche parole in pochi secondi che cosa è successo realmente
Allora se ogni giorno
Lanciamo soprattutto noi stessi di dire in sintesi esattamente che cosa è successo nella giornata probabilmente molti di noi anche noi operatori dell'informazione ci troveremo in difficoltà e capiamo che lo capiamo ancor di più leggendo questa ricerca
Che questa incapacità di selezionare e di arrivare a capire quali sono i segnali forti che rimangono e quali sono le sovrastrutture che vanno inevitabilmente buttate via questa è una un'inquietudine che si avverte nella lettura di questa ricerca
Però l'altro c'è questo bisogno di semplicità se se vedete un bisogno di semplicità che
Sul
Sul versante per esempio del largo consumo e della produzione internazionale di nuova tecnologia ha già dato il il la ad un nuovo fenomeno che è quello del The contento in per cui si cerca di proporre cose non più sofisticate ma più usabili più comprensibili più semplice cioè la semplicità diventata un valore molto di più di prima
Ed è anzi uno Stato sembra la semplicità la capacità di utilizzare bene le cose in termini nazionale
Anziché a essere
Sovraffollati di i segnali di di prodotti e di e di simboli che in qualche modo può e non si sanno gestire giustamente la ricerca mette
A risalto la differenza fra quella che la comunicazione proposta quella che la comunicazione percepita
E noi viviamo sostanzialmente un tentativo di trova un equilibrio tra paradossi tra l'ansia del futuro e la certezza comunque del futuro sarà ma anche una serie di opportunità non soltanto un elenco di rischi
Credo che questo sia il grande merito di questa ricerca emerge poi in in controluce anche accanto acque stanzia millenarista emerge anche un grandissimo bisogno di spiritualità che probabilmente il pubblico che in genere non vede soddisfatto che non è
Vediamo che in qualche modo usciva nelle sue tensioni ideale tra una fuga dalla realtà che poi dopo sì Sisplan cioè in qualche fenomeno di new age e questo bisogno di spiritualità che per esempio
Accompagna una nuova ricerca di religione che sicuramente e non soltanto nel nostro Paese cioè una domanda molto forte sul
Che una domanda anche che dia il senso delle motivazioni personali del vivere quotidiano
Questo da questo punto di vista l'altro tratto che mi sono segnato è quello che le relazioni umane risultano nella ricchezza dei segnali fatalmente impoverite
Allora c'è quasi una incapacità poi di parlarsi
Tutto viene casomai immediato dal fatto che si parla Traverso linguaggi televisivi con linguaggi
Mutuati dalla dai media in generale e questo è un campanello d'allarme che dovremmo in qualche modo ascoltare
Perché
Se impoveriscono le relazioni interpersonali nel senso che non hanno più una loro ricchezza espressiva probabilmente diminuisce anche il livello di attenzione rispetto alla comunicazione che faccia quindi la comunicazione che facciamo deve anche mettere in condizioni lettori e concreti ori
Definitiva cittadini che poi decidono di
C'entra in qualche modo vispo tale la loro individualità e la loro personalità e forse qualche volta
Come media non lo facciamo
L'altra considerazione di fondo è che se i valori della nostra comunicazione siano poi i valori del pubblico
E questo è un dubbio che francamente tra la lettura di questa
E questa ricerca emerge in maniera fondamentali anzi spesse volte quelle che noi riteniamo siano dei valori
Addio Palitta la solidarietà da molti l'anzianità sono magari nella percezione di molta parte del pubblico non Davis valori ma comunque dei valori che hanno una collocazione gerarchica diverso
E questo
è un tipo di ragionamento che che dobbiamo che dobbiamo fare vedere un attimo se innanzitutto non cavalcare quelli che non ci sembra in termini corretti dei valori ma cercare di capire perché quelli che a noi sembrano dei valori al pubblico a volte non lo sono affatto
Questo l'abbiamo visto per esempio nello scontro fra paradossi che cioè tra solidarietà individualismo fa localismo e globalità per esempio
Fra comunità
Tra comunità locali e comunità che in qualche modo tendono ad avere lo spazio in una società multietnica e multirazziale
Allora la comunicazione del futuro dovrà essere una comunicazione che in qualche modo cerca di conciliare questi opposti e in qualche modo cerca di essere una comunicazione che
Equilibrando i paradossi si avvicini di più al pubblico e la gente cerchi di interpretarne di più le volontà le ansie ma che ne rispetti in qualche modo anche la la libertà
E allora
Io non so se la comunicazione debba essere un'arca certamente ovviamente locande
La grande televisione un grande gruppo di detenuti mediale ovviamente
Tirato fuori questa metafora dell'arco
Io credo che se la comunicazione fosse semplicemente uno strumento per conoscere per decidere noi avremmo fatto campate del nostro compito sociale
Quando invece è uno strumento che non consente né di conoscere ai medici decidere e anzi sono strumenti che ha accavallando si si sovrappongono in un grandissimo comunque di fondo senza selezionare all'origine credo che in questo caso invece porteremo ad ampliare quel paradosso che viene esposto in maniera così sintetica e devo dire efficace dalla nostra ricerca cioè il fatto che c'è un pubblico che in qualche modo tende ad allontanarsi dalla realtà e come si dice in un passaggio che
Che che trovo estremamente interessante
è un pubblico che in qualche modo dilaniando si sognando un po'il passato
Non affronta il futuro ma sogna qualcosa di che sta altrove che quindi stava al di fuori dalla realtà e credo che questo qui sia il messaggio almeno abbiate il punto di vista principali di questa ricerca grazie
Io se se posso volevo fare una domanda al direttore del bordo lui diceva l'informazione dovrebbe intanto far conoscere far decidere guardando dalla intervista dalle tante interviste che sono state raccolte in questa ricerca il tratto comune della miglia dalla doglianza di coloro che rispondono in maniera specifica sul capitolo dell'informazione e quello di dire molto spesso i migliori formazione tendono a farci temere più che a farci capire
Poi volevo chiederle chiederti è così è vero che la paura l'inquietudine l'ansia come dire attirano di più fanno un titolo migliore dando una prima pagina migliore che non la fiducia all'aspettativa positiva
Viviamo ancora nella
Nella certezza se non so fino a che punto sia fondata che in qualche modo
Guarda risvegliata l'attenzione del lettore come dell'utente disperato e questo che è un codice di comunicazione normale quindi a volte ma a volte si sbaglia in questo riconosco che ci sia una responsabilità da parte dei media anche da parte della carta stampata
Nella titolazione la titolazione generalmente una sintesi no quindi coglie soltanto un aspetto a volte può essere un modo straordinariamente efficace per
Portare l'attenzione su un argomento anche Complesso infatti buoni titoli STET riescono a fare dei titoli che sono delle
Te le sintesi in qualche modo anche delle astrazioni ma rispettando quello che è il il senso dell'articolo altre volte forse ci si fa prendere la mano e si comunica forse un'ansia un allarme un eccesso che qualche modo non è riscontrabile poi dalla lettura articolo e dal contesto delle notizie la giornata
Questo credo che però sia una tendenza che in qualche modo sta lentamente non dico scomparendo ma si sta attenuando nel panorama dell'informazione
Nazionale credo che ci sia più una tendenza per esempio a far capire ad aprire del degli spazi di riflessione a non dare mai nulla per scontato specialmente nella politica italiana
Io per esempio oggi
Sì soltanto la politica italiana non riusciamo a
Navigare tra le sigle dei grandi dei raggruppamenti che abbiamo in un sistema falsamente bipolare che avrebbe dovuto semplificare la politica italiana mente sfido chiunque a metterci davanti alle sigle e a dire che cosa le sigle significano e chi poi appartiene queste sigle
Estremamente non sono più nemmeno lo insomma ecco
Oggi lo stesso giornale pubblica un'intervista Formigoni che entra in Forza Italia portandosi CDL
In in polemica voci più io capisco questo è il povero lettore e anche il povero giornalista che ha dovuto fare questa intervista del resto protagonista del della della politica italiana certo difficilmente intellegibile
Per carità anche tutto ciò che riguarda la giustizia per esempio nella spiegazione dei processi e complessi estremamente difficile recuperare le precedenti puntate insomma
E quindi lo sforzo è quello di semplificare senza stravolgere e quelle in qualche modo di dare una al lettore una filo di ragionamento che sia il più possibile attendibile
Ecco quindi da questo punto di vista vero che qualche volta comunichiamo dell'ansia è vero che spesse volte si usa a sproposito la parola guerra scontro sfida ecco però naturalmente non bisogna neanche dare la sensazione che tutto vada bene che tutto fila liscio che tutto è straordinariamente a posto perché così non è e lo vedete voi con gli occhi con i vostri occhi tutti i giorni grazie
Grazie e nel nel frattempo arrivato don Vincenzo Paglia della cura di Sant'Egidio mentre invece mentre Walter Veltroni ci ha fatto sapere che impegni di di governo diciamolo lo lo trattengono oltre la durata di questo nostro sul incontro quindi non potrà avvenire
Io vorrei dare
Subito la parola don Paglia anche se mi immagino sarà un po'freddo
Se ho alcuni spunti che sono usciti dalla nostra conversazione mi sembra lo trovino particolarmente opportuno nel suo intervento direttore de Bortoli prima ricordava come il bisogno di spiritualità sia uno del dei segni importanti di questo passaggio di secolo nella ricerca però si dicevano cose anche molto interessanti su cui
Forse importante riflettere quanto diciamo i segni della spiritualità nel mondo dalla comunicazione siamo trasfigurati in senso anche negativo il cinema e fumetti
Raccontano i usano i simboli della religione anche in senso capovolto o il Damon Ivan Piris esorcismi un al di là che incombe come qualcosa di spaventoso mentre la gente
Invece e in cerca almeno così dicono gli intervistati ricerca di una spiritualità meno ufficiale meno meno tradizionale molto più soggettiva molto vissuta molto più vissuta con se stessi quindi ecco la questa visione oscura addirittura della religione questa ricerca soggettiva un homo di Chiesa che posto trova
Sì come trova affretto norma vecchio Aldo e ancora caldo cioè in questo caso il freddo va bene no io devo dire che leggendo ischemie mandatemi succo di questa ricerca devo dire che
Non è che mi abbiano trovato particolarmente sorpreso ecco rispetto alle conclusioni
Se non altro perché per il mestiere che faccio almeno mi capita di incontrare ovviamente spesso giovani e anziani uomini e donne
Le quali ne Effetti stanno vivendo un momento particolarmente difficile che dire che questa passaggio di secolo fosse un passaggio sentito con particolare vivezza questo debbo dire no
Diverso vi faccio il paragone tra il primo Giubileo e quello attuale
Le cronache
Del mille duecentonovantanove parlano di decine e decine di migliaia di pellegrini che venivano a Roma
Era un tempo difficile e loro invocavano una rigenerazione
Della intera società per attraversare il nuovo secolo con un nuovo slancio una nuova prospettiva e loro infatti chiedevano con la grande Perdonanza cioè il perdono
Di tutte le malefatte del secolo passato per intraprendere il nuovo secolo e per questo chiesero al Papa allora Bonifacio ottavo
Di indire il Giubileo secondo le tradizioni vetro testamentarie ma il Papa pauroso delle implica Anzio di rigurgiti ebraici
Assolutamente non voleva concedere questo accade però che nella notte del trentuno dicembre del novantanove piazza San Pietro a Roma fu invasa da centinaia di migliaia di pellegrini
In penitenza in preghiera questo fatto scioccò il papà e la Curia tanto che fu convinto ad accogliere la richiesta e per la prima volta nella storia indisse il Giubileo
Poi lo indisse il ventidue gennaio con effetto lo dire attivo al primo gennaio quindi affetti il primo Giubileo
Sì controvoglia il primo Giubileo fu come forzato nacque dalla volontà popolare e da un desiderio generalizzato
Di perdono e di cambiamento ecco questo non credo che sia la condizione di oggi per cui devo dire che anch'io sono ridicoli rimasto sorpreso o confermato meglio su quello che
Che accade in questi tempi è chiaro che il due mila esiste solo nella misura in cui si carica di significati in altra sede perché ovviamente in sé non è nulla
Il trentuno dicembre del prossimo anno sarà come tanti altri trentuno dicembre e quindi non è che ha una pregnanza particolare certo
Qui c'è il discorso dell'Europa il mondo giudaico cristiano comunque ci dentale che in qualche modo viene viene toccato
E io credo che venga toccata anche anche la Chiesa noi senza dubbio assistiamo ad una sorta di si parla si di rinascita del sacro di rivincita di Dio
Ma io se andiamo a leggerci a leggere dentro tutto questo con attenzione e noi dobbiamo notare un problematica
Che va dalle bisogno assoluto di tranquillità neppure direi di di felicità di tranquillità
E quindi nella richiesta di qualsiasi cosa però in cui credere c'è come un vuoto che viene riempito animosi nei modi più strani o comunque nei modi più vari
C'è allora mi ha fatto impressione per esempio che per quanto riguarda le chiese istituzionali o le religioni istituzionali che comunque hanno avuto una loro rilevanza tuttavia tutte le pratiche istituzionali hanno avuto un calo eccetto una il pellegrinaggio
Il pellegrinaggio con tutto ciò che Dio vocativo questo qua
Ed è il pellegrinaggio è sempre verso il luogo non ordinario che esce fuori dal quotidiano tutto ciò non solo non è diminuito mai come intatto quindi il bisogno di una sicurezza il bisogno di uscire il bisogno di andare verso qualcosa di nuovo questo c'è
Ma il problema è dove trovarlo
Io credo che nel nostro Paese comunque ci sia al Comune sia Chimento generale delle tensioni nelle viviamo in una sorta di appannamento generale
In una notte neanche tanto notte ma senza stelle per cui privi di passione
Non c'è né il grande dolore nel grande amore è un po'come una grande omogeneizzazione questa a me pare il problema che noi viviamo e la domanda che io faccio alla Chiesa o all'uomo religioso e comunque anche le altre tradizioni spirituali o culturali mi chiedo se non sia necessario trovare una sorta di nuova Costituente spirituale
Dove tutte le tradizioni del Paese quella religiosa e quella laica quella sociale quella diciamo che in qualche modo ANACAP formato la la storia dell'Italia e cos'è questa in qualche modo non debbono ritrovare uno spazio
Se non sia necessario ria viva aree i dibattiti la dialettica tra queste varie forze spirituali le quali debbono ritrovare quei valori attorno ai quali costruire futuro
Il problema dei media secondo me è qui che si pone
Sono figli di una società dove i valori sono stati sborsati
E allora la tentazione è quella di rincorrere
Una società in scia Keita perché poi c'è il mercato che diventano nuova legge ma non debbono forse allora i media entrare nuovamente in dialogo sollecitando comunque
Anche le varie espressioni culturali e spirituali perché si ridisegna un futuro
Che sia un futuro più solitario solidale meno particolaristica
Un futuro che abbia un sogno un utopia e non quella rassegnata
Tranquillità che tutti cercano in qualche modo insomma il futuro non può essere segnato dalla tranquillità dell'oroscopo che tutti noi cerchiamo
Se noi pensiamo che in democrazia è più
Assolutamente avanzate come gli Stati Uniti la pena di morte manifesta la voglia di dividere il mondo in buoni e cattivi o comunque di relegare inattivi in un caravanserraglio appartato o il problema delle ondate migratorie in Europa fatto ineludibile che viene comunque accolto con sussulti
Contro tutto ciò
E quindi che impediscono di vivere queste dimensioni con come una chance e non con una iattura ecco mi chiedo un futuro
Che cerca solo una avara tranquillità una prospettiva particolari lista
Mi chiedo se questo non sia davvero da dai esorcizzare o quanto meno da condannare ma la condanna serva a poco se non sia in qualche modo da suscitare
Una nuova prospettiva di valori e di utopia che si sta appannando dopo l'ottantanove tutti noi abbiamo sperato abbiamo sperato alla pace si sono moltiplicati i conflitti moltiplicate le rivendicazioni etniche nella in nel Mediterraneo
Il Mare Nostrum se noi loro
Costeggia amo rapidamente scopriamo che dall'Algeria al Medioriente ai Balcani ci troviamo in una Sipro ispettiva veramente drammatica
E mentre la NATO prepara i piani di attacco per il Kosovo che decine e decine di generale di studiosi non vedo nessun giurista
Che si applica ad una soluzione politica o comunque istituzionale di quella regione
Quasi a dire che la forza e non il sogno di una nuova strategia politica istituzionale prende l'Europa
Quindi in questo senso io credo che il rischio che noi corriamo è quello di rifugi Arci in una sorta di marmellata religiosa
Dove tutto è bene tutto buono purché si sia tranquilli
Con la perdita di tensioni di sogni di utopia di dibattiti anche vivaci ma che sono la vita di una società pluralista come la nostra
Il rischio è che il mercato
Non a caso l'Europa
è passata prima con il marco
Che con la politica
Ed è un passaggio al ribasso ed è un passaggio certamente in una prospettiva idealmente più fiacca
Quindi in questo senso io penso che per
I ma i media che guardano in una prospettiva futura ecco ci sia certo d'evitare la tentazione di essere gli educatori di una società bisogna fare informazione non tanto educazione però dall'altra mi chiedo se si debba non si debba evitare il rincorrere
Il gusto l'OSCE e magari un centimetro in più di prospettive ed idealità
Dato per proporre ma questo credo si possa fare unicamente sì l'intera società e tutti i suoi attori individuali e sociali in qualche modo e in Tirreno indiano per questa che io ho chiamato sinteticamente una nuova Costituente spirituale che dia dei valori per i quali valga la pena vivere
Grazie a don Vincenzo Paglia apre il suo intervento io vorrei dare la parola a Ferdinando Adornato per le conclusioni e poi lasciare il tempo se sarà il caso se vorrete per qualche intervento a qualche domanda dalla sala
Sì
Intanto vorrei dire che in questo clima di
Asfissia come l'ha chiamato D'Alatri culturale e spirituale
Ciascuno di noi cerca nella Società Italiana degli stimoli nuovi di riflessione
La metafora di topolini mi sembra che si azzeccate non riguardi solo gli artisti
Ed è credo straordinario
In Italia bisogna dire straordinario in sé una cosa normale
E il dovere
Di un'azienda di comunicazione fare questo ma in Italia è straordinario che da un'azienda di comunicazione con Mediaset si giunga a un lavoro così faticoso lungo e complesso
Che lancia dei segnali di diversità di rottura epistemologica sì sarebbe detto un tempo rispetto all'attuale clima
Sensibilità diffusa negli operatori della comunicazione credo che sia un fatto straordinario
E sono molto contento di aver
Con liberal potuto dare una mano a questa a questo evento
Lo ripeto straordinaria in questo Paese che appunto vive un'asfissia culturale e spirituale da lì che partiamo
Io vorrei tentare di non conclude niente perché non si può concludere niente poi se mai se qualcosa conclude la ricerca di dare il mio contributo al riflessione
Cercando di domandarmi quali sono i motivi
Di questi risultati che ci sono stati proposti
Ma il primo motivo secondo me
E più o meno
Qualcosa di di vicino di simile a quello che Ferruccio de Bortoli ci ha detto
Il fatto che non ci sia un rapporto col futuro
Chiaro
E firmato anche lo ha dimostrato
Secondo me non può non derivare dal fatto che non sia un rapporto chiaro col passato
Qui noi viviamo nel presente non vediamo nel futuro non non siamo dentro al al film Terminator fino in cui il passato era figlio del futuro no viviamo in questo in questa zona che è la nostra vita che dura più o meno tanto più o meno poco secondo dei punti di vista degli stati d'animo ma
Viviamo nel presente se non abbiamo un buon rapporto con il futuro il mio modo di vedere e che il primo elemento da mettere in considerazione da sottoporre al vaglio di analisi è il nostro rapporto col passato
Qui probabilmente bisognerebbe fare una distinzione tra la cultura diffusa degli intellettuali europei e del vera cultura pubblica europea quella degli altri paesi occidentali soprattutto degli Stati Uniti
Sicuramente nel continente europeo il rapporto col passato
Non è un buon rapporto e probabilmente i conti con questo secolo
Non col millenni anche questo condivido con questo secolo sono tutto sommato ancora da fare
Se non riusciamo a discutere con serenità del passato lo diceva già de Bortoli come possiamo immaginare di avere un rapporto sereno con il futuro
In realtà noi ci stiamo solo adesso rendendo conto e a fatica
Che per fare un altro esempio cinematografico noi siamo come in postergare le nostre case sono costruite su cimiteri di Bugie di menzogne le nostre case sono costruite su macerie
Bugie menzogne che non sono state analizzate in cui non c'è stata l'elaborazione del lutto come si dice questo guardata non è un fatto metafisico filosofico nel vita di ciascuno di noi quando si fanno delle rotture quando si fanno i conti col passato
Più noi riusciamo a vivere una nuova situazione anche affettivo familiare o di lavoro più tanto più siamo riusciti a elaborare il lutto i conti a fare i conti con la col nostro passato a spiegarlo nazionalizzare a sapere e sapere tutte le verità che ci sonda saper
Voglio dire solo in forma parente etica
Io trovo che per esempio le tesi del dell'ambasciatore Romano sulla Guerra di Spagna siano per fortuna discutibili
Sottolineo per fortuna perché da molte parti giunge l'idea che siano purtroppo discutibili
Io dico che sono per fortuna discutibili e per me sono discutibilissimo ma credo che in Italia in questi giorni stiamo assistendo nei mass media a un linciaggio culturale dell'ambasciatore romano
Che degno di episodi medievali
Perché non si sa fare i conti col passato perché questa è una ferita che non abbiamo rimarginata
Perché probabilmente sono state Bogi perché probabilmente la storia è stata quella raccontata come sempre dei vincitori
E gli stessi vincitore non hanno avuto la capacità dopo aver vinto di spiegarla e di razionalizzarla alla propria opinione opinione pubblica
Noi teniamo più il passato che il futuro questa è la spiegazione che do io alla ricerca alla fine di questo secolo di questo incrocio di questo passaggio spesso in Europa nell'élite e gli intellettuali europei si teme più il passato che fu
E non si vede l'ora
Che si superi questa data almeno Baudrillard
Alla fine degli anni Ottanta aveva detto io propongo che si passi direttamente al due mila e uno perché temeva questi effetti che oggi stiamo discutendo premette ha avuto ragione lui si è passati già direttamente perché l'ansia di superare questo secolo proprio come data di non vedere più e di non dover più discutere di quello che è avvenuto il Novecento che uno dei secoli più terribili della storia dell'umanità da un punto di vista politico
E e bellico
Poi c'è chi sostiene che si ripete i tre secoli in tre secoli felice che il trecento e il seicento e novecento Stati i secoli più cupi per motivi diversi comunque più tragici della storia dell'umanità quindi come siamo salvi adesso perché nel due mila e due molto probabilmente salvo scoperte di Mediaset no
Non se arriveremo
Ecco questo secondo me è il primo il primo degli elementi abbiamo più paura del passato è
La speranza visto che non abbiamo fatto i conti col passato non c'è
Non c'è speranza
Viviamo in un universo vuoto di speranza vuoto anche se volete di disperazione perché più
Fatto di rassegnazione siamo come dei sopravvissuti nel secolo la metafora viene acquisti in fuga da New York
E era filosoficamente il regista credo che volesse dire queste dall'era dei sopravvissuti che ci considerano sopravvissuti a tutte le sciagure
O alle ore micro sciagure o il micro terrorismo alle le le cose della natura che il capitano e che lasciano l'uomo poi l'uomo si sente non difeso non tutelato
Da tutto quello che è accaduto e che accade
Nel campo aveva poi al secondo e ultimo motivo di riflessione la volevo fare qualche digressione ancora nel campo del cinema
In realtà gli Stati Uniti e lì c'è una differenza riescono a proporre ancora gli eroi
Una forma di eroi da noi l'eroe non esiste più
E questo è un altro dei motivi di di di di di perché senza la lotta tra il bene e il male
Non c'è sceneggiatura di speranza
E e e questo nella cultura europea si è perso perché appunto in conseguenza del non aver fatto i conti col passato non sappiamo dove il bene dove il male
Nella storia e e non riusciamo a rappresentarlo mentre gli Stati Uniti dove questo pre mai diverso del minore
Ancora per esempio la cinematografia alla letteratura di Ascona sceneggiare un conflitto tra bene e male lì i valori don Vincenzo ci sono possono essere discutibili ma sono vissuti come elemento di cultura pubblica di tutti i Paesi poi di cultura anglosassone così e sì se n'è già lotta tra bene e male ciò non toglie che anche lì
Ovviamente il il clima ex
Molti dei sudamericani clima cupo
Viene descritto dalla ricerca esiste ma lì almeno c'è una lotta c'è una lotta per esempio tra Hierapolis che come dicevo in fuga dallo IOR tra la figura di questo sopravvissuto disperato la figura di di Indiana Jones
Indiana Jones è un errore Indiana Jones ma nel passato
Anzi e il suo lavoro il suo lavoro scavare nel passato
Scava nel passato ma pieno di ottimismo e di voglia di costruire attraverso il passato e attraverso lo scavo del passato un futuro diverso
C'è una lotta tra Bene e male lì però è ben rappresentato
Invece noi questa parte dell'Occidente viviamo una caduta di coraggio dell'individuo
Intanto perché la cultura dell'individuo molto più diciamo negletta di quanto nei Paesi continentali di quanto lo sia nel mondo anglosassone
Ma c'è poi diffusamente una caldo di coraggio dell'individuo e l'asfissia culturale spirituale dipende da questo le grandi narrazioni
Che ci hanno teologica e teleologica che ci hanno raccontato nel nel secolo sono finite e incoraggio noi l'abitante europeo lo traeva da queste narrazioni ideologiche da dove lo tra quelli oggi il coraggio per e d'spesso il coraggio di Uomini soli
Non può essere il coraggio di aggregazione spesso si è da soli per fare anche il nostro lavoro
Ma non c'è più chi chiede l'aggregazione che ti da il valore del coraggio il metro del coraggio e ti tutela nel tuo coraggio rendendolo meno coraggioso ovviamente meno è meno rischioso
La secondo il secondo motivo e vado a concludere secondo me del perché ci sono questi risultati di questa ricerca
E che si è abbassata di molto la K la capacità di prevedere e questo probabilmente attiene alla crisi degli intellettuali della cultura non ci sono più
Centri
Strutture riconosciute come strutture obiettive e autorevoli nella capacità di previsione del futuro
E quindi si ci si muove nell'ignoto con una specie di effetto Tiresia se siamo ciechi
Siamo ciechi di fronte al futuro mentre fino a metà di questo secolo e oltre metà di questo secolo le capacità di previsione degli intellettuali dei centri di ricerca degli economisti erano più o meno considerate probanti autorevoli assicura la opinione pubblica perso fiducia nella capacità di se stessa dei propri intellettuali dei delle proprie lite di prevedere perché aveva
E di qui dal la non passione per il futuro perché appunto c'è un effetto di cecità e nella cecità certo si può aver paura si può coltivare ingenui ottimismi oppure si po'semplicemente
Scegliere di vivere il presente non non dando seguito dando credo
Fede credito ha messo una fan fa Luca del resto invece i media si esercitare un'attività di previsione quotidiana
Sondaggi contro sondaggi cosa succede domani cosucce dopodomani e tutto questo ovviamente
Fa cadere di credibilità ancora di più perché la capacità di previsione che dovrebbe essere decennale
No o quinquennale non lo so comunque Breda nel nel medio periodo invece viene esercitata in modo ossessivo nel brevissimo periodo nell'arco delle ore nell'arco dei giorni cercando di dimostrare a te opinione pubblica cosa dovresti fare o o vorresti fare in sondaggi che spesso non hanno
Ovviamente
Poi si finisce per generalizzare persone sondaggi fatti ben resa da gettate male ma insomma vanno tutti nel calderone di questa previsione ossessiva che dovrebbe mascherare l'incapacità di fondo di prevedere da parte dei politici
Che dovrebbe essere il loro mestiere perché un politico
Esercita il suo compito se mette il suo popolo in condizione di reggere quello che verrà
E in modo positivo e quindi con una certa capacità di previsione poi c'è il politico che scommette su un andamento il politico che scommette su un altro andamento ma dovrebbe essere
La lotta politica una scompone una una gara di una scommessa di previsioni è invece anche lì c'è il giorno per giorno la routine non si esce dalle dalle ore
C'è intendiamoci c'è una cosa positiva in questa incapacità di prevedere
Ed è una reazione secondo me dell'opinione pubblica positiva cioè uscendo esattamente da un secolo in cui siamo stati ingannati anzi da due secoli veramente nei quali siamo stati ingannati
Perché ciascuno si diceva come andava a finire la storia
E arriveremo Lardini sarà la borghesia farà fuori il poeta del proletariato e l'ultima classe l'ultimo stato l'ultima storia fu guidiamo pure dice che la storia e finita noi veniamo da due secoli cui l'élite intellettuali delle grandi ideologie hanno fatto a gara per dirci dove la storia dell'andare a finire
Tra l'altro contraddicendo la regola umana
Oltre che politica e storica perché provate voi a leggere un giallo e qualcuno che dice come va a finire se non vi inquietate un po'fame la vivere la vita fame la vivere la storia senza dimmi che devo andare a finire per forza in un posto altrimenti
Destituiti di fondamento la mia attività di indirizzo la mia coscienza il mio modo il mio modo di poter vivere
Divertendo mi anche tra virgolette o interessando mi
Al mondo quindi in questo rifiuto delle previsioni c'è anche una cosa saggia nel senso ci avete raccontato tante favole di previsione adesso per cortesia fateci fare da soli
Però c'è anche un dato negativo di scollamento di fiducia tra popolo e lite tra cittadini è stato proprio Repubblica e mass media
Io credo che tra l'altro le domande siano differenti
Io penso che mentre al cinema e alla fiction si chiede di rappresentare e di tornare a rappresentare bene il conflitto tra bene e male
E di farmi sognare
Dentro questo conflitto
Ritornando e non c'è differenza tra sogno e valori perché se io devo sceneggiare conflitto tra bene e male questo bene avrà dei valori e questo male avrà dei valori e ci sono i film
Spielberg il più grande filosofo
Dei nostri tempi perché sceneggia andò lotta tra Bene e Male trasmette al cittadino la lotta allo spettatore tra e una lotta di valori che poi certo fanno parte del sogno della specie ma rimangano in qualche misura dentro l'immaginario e dentro i valori di ciascuno di noi
Mentre una cattiva Fitch o secondo me rispetto a queste risulta invece che quella in cui non c'è la scelta di cui tutto bene tutto il male
E che anche questa però è significativo insomma perché alla fine di questo secolo dicevo Cham i le categorie bene male che sono stato usate abbiamo scoperto che lo Stato è falsa
E di qui nasce quindi la Scala crisi è complicata perché c'è insieme una domanda di avere il la sceneggiatura di valori e di lotta tra bene e male allo stesso tempo una sfiducia nel bene e nel male che sono state sceneggiati finora quindi si chiede alla i mezzi di comunicazione
Di esseri nuovi intellettuali e quindi di supplire ai vecchi intellettuale ormai morti decaduti gli biologo e filosofo immaginando quali sono i nuovi valori di un nuovo conflitto bene male quindi agli artisti assegnato un compito
Forse più
Che che più alto di quello che finora negli ultimi secoli di modernità è stato immaginato per gli artisti cioè per i facitori di immagine non per i facitori di parole
E invece alla stampa e all'informazione secondo me si chiede il contrario di non fingere di sceneggiare una lotta tra bene e male ma di dirci didattica diceva Ferruccio gli strumenti per capire e invece sempre più spesso nella fiction non ci se ne è già nessuna lotta tra Bene e male nella stampa di formazione piena invece di sceneggiature tra bene e male perfino nel vicino di casa o nel proprio il compagno di partito della stanza della stanza accanto in una continua rissa in un continuo teatro che invece secondo me rifiutato perché si chiede
Gli strumenti di piuttosto all'informazione gli strumenti di comprensione
Già parlato a lungo
Penso che
Questi sono secondo me ecco questa del contributo può dare gli spazi della riflessione
E sicuramente c'è al fondo lo ripeto per concludere una sostituzione del livello degli intellettuali una sostituzione intellettuali
Non sono più dialoghi filosofici facitori di parola o o i depositari di valori universali ma sono gli operatori della comunicazione nuovi intellettuali per cui si sposta anche tutto il confine della discussione sulla comunicazione per cui quando Karl Popper
Insieme a Papa Wojtyla guardate il caso il capo il guru del liberalismo mondiale il Capo della Chiesa dicono insieme segnalando la televisione guardate che qui c'è un problema rispetto agli operatori o quando si dice dei giornali che c'è un problema rispetto alla fiducia del cittadino ai diritti del cittadino di solito i nostri colleghi noi stessi viaggiamo infastiditi come si può come se qualcuno evoca se la parola censura no non è questa
Il problema è che gli operatori della comunicazione i facitori di immagini e di parole del nuovo dalla nuova modernità in cui viviamo sono gli intellettuali di un tempo
Hanno il ruolo che un tempo era assegnato ai letterati gli scrittori ai Sastre e compagnia cantante per cui le domande che ad essi si rivolgono solo domande nuove che chiedono una definizione
è una statuto di diritti e di doveri rispetto all'opinione pubblica cittadino che non è uguali rispetto a quello che fino a ieri fino a dieci quindici vent'anni fa si chiedeva
Per cui
L'asfissia culturale purtroppo la possono superare solo i mezzi di comunicazione dico purtroppo perché la coscienza negli operatori editoriali e giornalistici
Quella coscienza che dottore qui richiamava dell'Unione tra valori e sogni
Quanto riguarda l'affissione di valori per quanto riguarda l'informazione ancora è una frontiera che noi giornalisti perché ci pensiamo ancora
Vecchi giornalisti non riusciamo ad affrontare mentre non sappiamo di essere i nuovi guru ai quali ci si rivolge e oggi non
Facendo del tutto il nostro dovere ci si rivolge in maniera sfiduciata grazie
Diciamo rispetto a programma la nostra conversazione qui e conclusa la parola adesso è a voi se volete
Intervenire se volete porre qualche domanda un un microfono di raggiungeva per davvero la possibilità cioè a questo signora lei se lo prego
Buongiorno io credo di parlare a nome sicuramente dei produttori televisivi produttori indipendenti ma presumo anch'di una buona parte dei produttori del Cile
Essenzialmente curioso che s'sempre chiunque decida di poter stabilire e quali sono le regole della fiction nella fiction non ha regole la fiction ha bisogno solo di buone storie i buoni produttori di buoni interpreti di buoni sceneggiatori
Ma essenzialmente ha bisogno di una lunga preparazione più lungo periodo di studio per arrivare poi a stabilire quando una fiction un film ha bisogno di è pronto alla allo stadio per cui può essere realizzato nel miglior modo possibile
Quindi il discorso su
Il teppisti mi pare che il convegno a
Raccolto dei toni altissimi si è parlato anche di alta Filosofia si è parlato di alto giornalismo ora il problema della televisione eh che la televisione percorre due grandi autostrade una all'informazione e l'altra è l'intrattenimento
Qualche volta come nella documentaristica che peraltro in Italia mi pare che tenga
Poco realizzata al massimo ci accontentiamo di acquistare dei bellissimi documentari
Non si percorre Manelli si può mescolare informazione
Intrattenimento sennò l'intrattenimento a una nel suo percorso le l'informazione ne ha un altro parlando di intrattenimento perché
L'informazione non è un campo che mi riguarda
Vorrei puntualizzare che non è vero e non è che la fiction non abbia proposizioni non sia in qualche modo invece proponente Kitsch oggetti di alternative di proposte che possano andare verso un futuro interessante molto spesso la fiction è costretta a ripetersi ma ecco questo è costretta dalla domanda non dalla proposta
La fiction a l'handicap di soffrire
Dei palinsesti la fiction all'handicap di soffrire del Budget e che viene determinato di anno in anno quando il periodo di gestazione di una fiction è esattamente un anno
Quindi si sta sempre all'inseguimento dei tempi della programmazione dello studio per realizzare la buona fiction
Inoltre in verità si stia parlando di futuro del prossimo millennio degli anni avvenire e negli anni a venire nessuno si preoccupa di stabilire che in questo Paese ancora non facciamo e ci viene richiesta una fiction assolutamente domestica
L'importante è che vada bene in casa perché poi c'è la raccolta pubblicitaria perché gli aveva nessuno invece che conto che il futuro i prossimi anni sono quelli europei
Sono quelli in cui ci si afferma in un mercato europeo o non sia assolutamente la capacità di rimanere sul mercato
Questo vale per i produttori di fiction ma io credo che valga anche per i broadcaster se non ci organizziamo per essere competitivi su questo mercato se non puoi non citate e non vi date la possibilità di competere anche sul mercato internazionale strutturando ci tutti diversamente collaborando diversamente
Alla dazione di questa fiction di cui tanto si parla beh francamente io pressione che il nostro e il vostro prodotto sia destinato a morire ma non perché a voi basterà solo acquistare un prodotto che viene dall'estero ma perché in verità berremo invasi direttamente dai broadcaster internazionali che con lei no
Proprio oggi arriveranno quindi e noi diventiamo una televisione assolutamente regionale un perito è una televisione assolutamente regionale
Io nel dire voi mi riferisco non solo a Mediaset ma evidentemente anche alla RAI la RAI e più vagliata di Mediaset e lo sappiamo Mediaset e quanto meno ha una continuità manageriale a uno studio che e una progettazione che funziona la RAI ormai allo sbando quindi la la la questione della RAI verrà risolta Boy speriamo se ci danno udienza in un'altra sede e discutendo direttamente con loro non vorremmo mettervi in imbarazzo
Il
Credo che il purché il suo punto sia stato colto
Qualcuno vuol rispondere proceduto Confalonieri
Mi sembrava che ha affermassi più che facesse una domanda ma credo che
Le considerazioni mi sembra un po'forse fuori no non del tutto fuori tema specifica però mi sembra giusto aggiungere un commento a quello che ha detto perché che si debba pensare più come produzione di fiction forse che come broadcasting
Europea in senso europeo questo indubitabile perché se no verranno e anche presto i produttori statunitensi a produrre storie italiane qui era produrranno comunitario per il mercato nostro ma anche per e mercato generale
Noi su questo ci stiamo attrezzando anzi ci siamo già attrezzati da quando siamo entrati in Borsa abbiamo fatto alleanze con partner europei che sanno fare questi prodotti
Il nostro futuro per l'immediato è proprio questo di avere di farlo insieme agli altri e bisogna sottolineare che c'è un prodotto europeo che fa fa che a audience
Su cento scomodare il commissario Rex che ognuno di noi ha visto i commissari dare che così via ma certamente c'è un prodotto si tratta di lavorare bene fare buone storie fare storie è sempre più professionali
Ecco questo è il discorso se vogliamo di bottega e però mi mi pare che meritasse una risposta forse sul così per fare un commento a quello che ho sentito no
Noi come televisione chiamato in causa da questo aggiungo come televisione registriamo è chiaro che noi siamo proprio quelli del del brevissimo termine noi abbiamo un prodotto che proprio scivola sullo spettatore regionale per lo meno si può rileggere la la battuta per o la notizia del telegiornale
Passa magari non la non ascolti neanche con attenzione e la capisci magari anche attraverso
O quello che è stato detto
Sì si parla dell'eroe ecco Ferdinando però senza scomodare Bertold Brecht dalla famosa battuta ma fortunati quei popoli che non hanno bisogno di eroina forse abbiamo avuto un secco e ne abbiamo avuti abbiamo avuto bisogno di trovo gli eroi ecco don Paglia l'ha detto poco facciamo nell'ottantanove c'è stato un signore che ha detto è finita la storia nel nostro bacino cui guarda com'è ricominciata è ricominciata con le crudeltà proprio che diciture trecento del Seicento da guerra dei tre danni non non siamo arrivati al cannibalismo di quei periodi prima ma siamo poco lontane agli esempi di crudeltà magari ci sarà magari pure ecco io credo somma sul sul futuro ma parlando proprio dell'impegno nostro insomma
Il futuro è credo che uno degli elementi inquietudine per il futuro ma questo London ritengo inquietudine sul piano esistenziale e quella credo che ci sia sempre stata attuale parlato di Sartori un po'più giovane di me ma insomma io quando ho sedici anni si leggeva la nausea il Muraro retribuiti perché vi sia ma l'inquietudine invece anche professionale che abbiamo tutti quanti noi io vedo qui tanti produttori tanta gente del mestiere è che non abbiamo non c'è più il posto sicuro non c'è più ancora una volta un ragazzo usciva dal liceo o dall'istituto tecnico entrava in banca cui diciamoci la sessantacinque anni oggi chiunque abbia fatto le scuole i master le università abbia girato il mondo sa che perbene che dirada la sua professionalità un decennio di sfruttamento poi doveri con ci are a a rimettersi in gioco e allora forse va be qui lo dico da uno che ha fatto certo un certo tipo di studi forse val la pena di riscoprire con l'andare indietro anche nel passato a certi modi di studiare che ti fanno apprendere come si impara non essere troppo tecnici perché se rotti di a dieci anni è finito tu hai fatto grandi corsi d'informatica e fatto grandi corsi matematica questo quest'altro e poi quando devi riconvertiti riciclati brutta Pa o la ma che purtroppo tanti devono usare anche per la gara cinquanta sessant'anni bene non sei in grado di imparare forse uno delle cose ecco che dovremmo fare sia come media come tutti Juan ti cercare di insegnare come si impara come ci si converte in breve tempo a nuovi a nuovi mestieri a nuove professioni e a quant'altro grazie
Sembrava che ci fosse qualche domanda lì in fondo con la
Il gioco
Ma io volevo dire solo una cosa ho sentito parlare di tantissimo rispetto al nuovo mille ma di un nuovo linguaggio cioè del problema che a cui noi stiamo andando incontro che è quello di una il quasi nuova riorganizzazione della società rispetto al personal computer cioè secondo me dagli anni ottanta c'è stato una divisione mentre prima tutta l'evoluzione
Linea retta col personal computers creata una nuova società che ha creato una linea parallela rispetto
Siccome
E quaestor stanno andando
Anzi si sta rafforzando sempre di più perché per ricchezza come accorcia comprati che ha fatto diventare parte dell'Europa un contenuto del suo computer e non gliel'abbia lasciato fare e si sta perdendo così la radice del classico la radice dell'umanità che secondo me ha la sua sede nel Méditerranée
In Italia ora
Quello che a me sembra importa che la comunicazione o i mezzi di comunicazione come la carta stampata e la televisione potrebbero essere in mezzo a quello che la società che sta diventando una società sorpassata e presto lo sarà perché secondo me succederà molto presto che i bambini insegneranno ai padri e ai genitori cioè segneranno utilizzare il con più cioè e quindi ci si troverà con una società che non sapeva più cosa fare perché non sarà non est non è mai stata abituata ad avere degli insegnanti bambini ma questo è quello che accadrà allora secondo me oggi
Siamo ancora in grado di creare un collega meno
La cultura classica e la cultura
Del computer
Che sta creando una nuova società perché il nuovo linguaggio che non è più l'inglese ma un linguaggio da computer che viene utilizzato anche nelle chat line da gente di tutto il mondo è un è un nuovo segno molto particolare
La televisione potrebbe entrare in mezzo o la carta stampata ed aiutarci a collegare di nuovo c'è farà bene alla nuova generazione un amore verso la cultura classica atti va verso il fatto di capire veramente cos'è la cultura classica non di dargli Mary informazione come si trovano nel computer e il computer straordinarie si trova di tutti e tutti lo possono trovare però non si capisce ben e da dove viene perché è molto più facile andare a cercare l'unica informazione che ci serve piuttosto che studiare venti libri per arrivare a quell'informazione allora la mia domanda è qual è la cosa che oppure nuovi operatori della comunicazione possiamo fare per creare l'Unione tra il vecchio e qui siamo noi in Italia il Mediterraneo con la cultura classica e la cultura della comunicazione che è la cultura del personal computer
De rifacendomi al discorso che faceva D'Alatri prima è proprio così cioè c'è una divisa c'è ancora più particolareggiato non sono i poeti che si devono unire alla all'industria e ricreare una nuova cultura ma vent'in particolare sono i poeti che si devono unire all'industria della nuova tecnologia e dire basta all'informazione basta e contenuti troviamo di nuovo delle radici classiche e quindi ecco perché Spielberg secondo me riesce nel cinema americano perché ha capito che il computer ha bisogno Rocco che come la nuova generazione abituata a velocità del linguaggio del computer alla per la città dell'immagine così deve essere il cinema cioè bambine ormai vedono blu Berté vedono tre mila informazioni che passano e riescono ad assumerle tutte io se giro il il
Si cambia canale televisivo ecco la velocità tra Cannes e mia nipote non capisco niente lui capisce quali sono i programmi di tutti i canali che aggirata grazie c'è qualcuno che vuole per un commento lei ce li hanno
Finiana no
Evidentemente una risposta precisa la sua domanda che molto molto vasta molto profonda però posso dire che se da un lato tutta la ricerca ha lavorato sul sul linguaggio in generale lavorando sulla sul rapporto tra comunicazione e percezione si è occupata di di guai già voi la queste questa questo scarto tra l'uno e l'altro ci ha detto che il linguaggio in questo momento non è adeguato e su questo siamo siamo d'accordo d'altra parte però è emerso con grande chiarezza che non è assolutamente vero che il linguaggio in questo momento è il linguaggio del computer
Dobbiamo io ne sono lieta sfiorato nelle nelle nostre interviste delle persone con un'idea del linguaggio molto molto più vasta molto molto più a ampia molto più articolata e con un bisogno che giustamente per altri ha chiamato bisogno di di nuovo Agnesi no che va ben al di là del necessità di entrare con con pienezza con con capacità con competenza all'interno del dell'interfaccia con il computer questa interfaccia questa capacità di necessità ormai di manipolare correttamente rostro mento tecnologico è una necessità del put do strumentale voglio dire non è il il valore di base del comunicazione a venire che lei sembra indicare ma è semplicemente il il mezzo nel senso appunto mentale del della parola per poter di nuovo comunicare in senso più allargato che superare anche sapendolo manipolare correttamente quel quell'isolamento che
Ne diano lista e se ne fossi una delle del delle aree di Edina incerti Noemi ed emergere inquietudini la troviamo ancora una domanda poi credo che più chiudiamo questo appuntamento prego sono Pescarolo faccio il produttore
Sul discorso che faceva tornato fra il bene e il male a parte il fatto che mi sembra
Problematico oggi esamina
Delle divisioni così nette
Vorrei sapere però in Italia siccome separato il cinema americano che possibilità ci solo secondo voi di finanziare un film sul bene e sul male
Per esempio negli Stati Uniti vengono esaminate tutte le situazioni sociali e politiche fino al presidente degli Stati Uniti
Che delle volte viene descritto con un deficiente in quel film dalla la battaglia oppure con un mascalzone uno stupratore
Vogliamo sapere in Italia come un produttore possa trovare il fidanzamento di un film per esempio sulla corruzione dei carabinieri sul jet Delfino sulla Guardia di Finanza sui giudice vorrei sapere come un internet uno uno uno sceneggiatore rotore e suo produttore possono mai pensare di ottenere finanziamenti su questo
Quindi teorizzare sul bene e sul male del mondo dello spettacolo quando non c'era il suo modo di realizzarlo mi sembra un po'teorico
E poi vorrei sapere mi sarei curioso sapere che che influenza avrà l'esito di questa ricerca interessantissima sui programmi di Mediaset e della RAI se volete anche ciò che cambiamenti scuola ricerca è frutto di un lavoro straordinario vuole sapere che succederà cioè cambieranno un po'l'impostazione di certi programmi o no
Azzi predatori Mario primario poi
E poi questo Dio volevo sentire
Ma guardi io per la verità chiedo perdono ho dato solo le mie riflessioni su quelli che io considero i motivi
Degli esiti di questa ricerca che tutti abbiamo considerato sorprendenti anche coloro che non si sono sorpresi nel senso che se erano sorpresi prima e quindi comunque sono sorprendenti posso sbagliarmi ovviamente però vorrei precisare che io parlavo di fare Défi sul bene e sul male
Dicevo che è molto difficile da questa parte quindi dicevo più o meno le cose che diceva lei
Da questa parte del dell'Occidente in questo continente farlo perché sul bene e sul male di questo secolo nessuno di noi ha le idee chiare i conti non sono stati ben fatti quindi dicevo più o meno quello che lei dice è molto difficile oggi per ciascuno di noi specie perché fa lavoro le fiction ricostruzione
Cinematografica dover corrispondere a questa che io però considero una domanda di fondo dell'opinione pubblica cioè un recupero di una certezza di valori
Dove sta il bene di dove sta il male in tanti episodi è molto più difficile di un tempo ed è molto più difficile per noi che per la cultura anglosassone per via dei tantissimi motivi
I motivi cui lei faceva riferimento citando i carabinieri via dicendo sono solo alcuni dei motivi
Non sono
Gli unici perché non è solo in discussione il ruolo e il valore il peso dell'individuo e con la politica perché in Paesi dove il motore della sovranità effettivamente l'individuo conta più l'individuo che il potere e se l'uomo di potere tradisce c'è il valore come fuori dalla comunità in Paesi come il nostro questo non è mai avvenuto l'individuo non è affatto il centro della sovranità lo sono stati i partiti le élite intellettuali cento della sovranità e le stanze di questi soggetti erano raramente in relazione di retta erano in una relazione mediata in un altro tipo di relazione ma non quella per esempio che c'è nella filosofia pubblica dei Paesi anglosassoni quindi quello che lei dice è sicuramente vero è molto difficile in Italia ma non solo sulla politica perché in realtà io
Credo che sia difficile anche in un'opera di fiction pura di di sogno di di di no
E non solo per gli strumenti tecnologici per i miliardi che non ci sono perché investe o chi non investe proprio perché la nostra cultura è deficitaria rispetto al alla all'azione dell'individuo no
Noi non possiamo concepire fin come Indiana Jones non solo perché non abbiamo la produzione di Spilimbergo la storia e o il al situazioni strutturali e produttive americane ma anche perché la nostra cultura in e e e deficitaria su questo pendio in fondo sono d'accordo con lei è molto difficile quello che io dicevo soltanto che a mio modo di vedere mi posso sbagliare alla cinema alla televisione si chiede quello che si chiede anche in fondo a tutto con i suoi strumenti quindi anche quello della fiction di agli tare a vivere il sogno ai vada re dalla realtà però non sfuggendo ai il tema del valore della riconoscibilità del valore umano del metro della vita perché ciascuno di noi credo pensa di averlo perso vorrebbe recuperarlo cioè il metro il metro della vita vede quando un ultimissima cosa quando molti intellettuali attaccano la televisione dicendo
è è e lontana dalla realtà
Dicono premetto una cosa molto sbagliata giustamente chi fa televisione o anche altre rispondono guardate che
La violenza per esempio che contestate
Ci sta nel mondo ma che siano elimino e firma Olé Olé scene dei telegiornali elimino le cose violente io per questo impediscono violenza nel mondo questo è una risposta vera e giusta la tv descrive la realtà questa è la violenza ma la realtà pazienza ci sta quello però che più che più importante della responsabilità dell'operatore televisivo a mio modo di vedere io non sono fatto esperto non posso dar lezione mi sono dico solo la mia la mia opinione non è tanto che la tv alteri la realtà
Ma che la tv rischi se gli operatori non sanno bene di maneggiare una
O o
Un cannone un'arma importante i rischi di alterare il principio di realtà
Per mi spiego se io sto a Los Angeles durante gli scontri perché ci sono stati anni fa tra corre anni bla bla bla
Che cosa faccio cerco di dama la gamba se non sono uno proprio votato lì qualche motivo per menar le mani cerco di dame la gamba entro locale comincia a discutere con gli amiche sta succedendo vado in famiglia
Promette per due tre giorni la mia vita è occupata da quello che ho visto da quell'avvenimento dallo choc ed ho provato e invece in televisione si io vedo gli Sco
Oltre al cresce o Boulevard di Los Angeles girò l'angolo e contro Pippo Baudo e questo non succede una realtà
La l'uso del della televisione può finire quando i bambini la guardano per molto tempo per creare una non una che il fatto che bambino riconosca discute Los Angeles da un quiz ma che si abitui a considerare tutto uguale nel merito della vita il valore delle cose sono sullo stesso piano queste il punto vero
Altrimenti alla tribù non si può rimproverare nulla di nulla spesso fatta benissimo che io mi possa abituare a considerare tutte le cose solo sullo stesso mezzo anno far differenza tra le cosa non vederne questo secondo me il vero pericolo ma non è incontrastabile e nessuno ha do in modo apocalittico millenarista dico semplicemente bisogna come io cercavo di dire prima che gli operatori dei mezzi di comunicazione sappiano che oggi loro hanno nelle mani qualcosa di molto più importante di quello che si mai in a monte umano per la diffusione
Per il la la qualità del Mestre la ricezione e hanno per le mani qualcosa che riguarda il destino della nostra civiltà
Perché è vero che l'informazione è una merce
E guai a chi pensasse che non bisogna vendere i giornali prodotti averla pubblico ai questa è l'atteggiamento vetero non so che che per fu
Come è stato sgominato in Italia con gli anni Ottanta ma guai anche non sapere che è l'unica merce l'unica in assoluto l'unica merce dalla quale possono influire i il il futuro di una comunità di una democrazia del i livelli di un discorso pubblico la qualità della cultura come la scuola informa la qualità della cultura dei singoli ecco di questa responsabilità io parlavo sapendo che in Italia è una Bach taglia difficile che solo in pochi combattano che questa ricerca e Mediaset dimostrino che Mediaset comincia a combatterla il secondo me troverà molti amici se comincia a combattere grazie devo ancora pochi minuti forse
Federico Di Chio voleva quindi dirci in che conto Mediaset intende tenere i risultati della ricerca
Naturalmente questa ricerca va ad aggiungersi alla
Tutte le riflessioni che stiamo perché facciamo quotidianamente su quello che il nostro futuro nostro immediato futuro è ovvio che pensiamo solo alla fiction i tempi di produzione progettazione del prodotto fiction impongono di pensare già oggi la fiction del due mila
Una prima risposta più superficiale potrebbe essere avremo di ufficio abbiamo raddoppiato i nostri Baggio d'investimento in un anno e mezzo circa
Avremo più informazione è già una tende sa che sia da qualche anno quello di aumentare la percentuale nostri palinsesti di informazione intesa sia in senso stretto come testata giornalistica sia i talk show l'informazione scientifica e così via che c'è in effetti in termini quantitativi una contrazione dell'intrattenimento quanto meno dell'intrattenimento puro non a caso i prodotti di maggior successo nell'ambito di intrattenimento sono comunque quelli che lavorano sull'uomo sulla materia umana sulla materia delle relazioni dei sentimenti eccetera
In realtà spero che non sia semplicemente questo l'esito della ricerca cioè un lavoro sui generi sulle quantità appunto che ci sia un un'attenzione maggiore in termini di di orientamento
Quando diciamo che gli individui non chiedono semplici descrizioni della realtà ma chiedono chiavi di lettura questo comporta perché per gli operatori un'assunzione di responsabilità forte
Quello che mi auguro ecco è che attraverso la produzione di modelli da pulsioni storia di storie forti Q di punto criterio di interpretazione del mondo mi si aiuti i nostri spettatori a fare un pochino i conti con se stessi questo è una cosa che dicevo prima qui credo molto e naturalmente una spiccio non non trova come dire non può trovare rispondenza nelle cifre e numeri nelle percentuali eccetera è una Sensi
I dati tutti noi operatori dobbiamo acquisire
Onorevole si aggiunge una cosa in relazione la domanda di Pescarolo solo una battuta sul bene e il male sulla finanziare film
Se si vuole si può finanziare un film come è stato fatto da noi su Ustica o sulla scorta o altre cose quindi forse la mora alé non voglio trarre delle morali va certa poi ci sono i costi quando si fa Fitch o non si fa cinema sappiamo che cosa vuol dire trovare i finanziamenti e che cosa vuol dire il mercato sia nelle sale quelle in televisione e così via
Però al fondo sia chi fa carta stampata sia chi fa informazione dei Elettronica resta poi la libertà del professionista insomma tutti noi abbiamo o un proprietario degli azionisti e abbiamo qualcuno cui fa riferimento
C'è stato un momento che quelle della RAI qualcuno darà e diceva che il loro punto di riferimento a titolo di torero al Parlamento noi abbiamo e le il maggiore azionista che il capo dell'opposizione
De Bortoli via Rovetti però se siamo uomini liberi facciamo un'informazione che vale per tutti buona
Di intento di livello più o meno buona secondo dalla nota capacità però l'importante è che sia libera ecco perché non nasconda nulla e che che sia un elemento di maggior democrazia per il Paese è questo un parolone che sembrano sembrano molto molto antiche ma forse valgono per tutte soprattutto nel nostro settore grazie
Grazie a tutti per l'arte intervenuti se gli è rimasta qualche curiosità circa la ricerca meglio se a trascorrere dato un'occhiata l'ultimo numero di Liberal