Scegliere il futuro

Buongiorno del benvenuti alla rubrica scegliere il futuro
Questa settimana l'Istat ha pubblicato i dati sul prodotto interno lordo relativi al terzo trimestre di quest'anno
Ebbene la variazione rispetto al secondo trimestre è stata pari a zero confermando così una tendenza che emersa negli ultimi dodici mesi infatti al di là delle fluttuazione trimestrali
Il prodotto interno lordo è sostanzialmente stabile da il terzo trimestre dell'anno scorso
Una notizia non certo favorevole una notizia che però pone l'Italia purtroppo in buona compagnia con altri Paesi
Proprio a causa di una la stagnazione dell'economia che si è accompagnata percorso gli ultimi dodici mesi a un'inflazione molto elevata
Che ha determinato anche la reazione delle banche centrali con l'aumento dei tassi d'interesse
Le incertezze internazionali le tensioni internazionali non aiutano lo sviluppo dell'economia e questo gettano una luce preoccupante sul due mila ventiquattro
Tema molto rilevante per la discussione sulla legge di bilancio che è stata avviata in Parlamento
Prima di questa stagnazione nell'ultimo anno c'era stato invece durante il periodo del governo Draghi
Una crescita molto molto robusta del prodotto interno lordo
Quasi il dieci per cento in poco più di un anno e mezzo un dato che aveva mostrato da un lato la necessità di recuperare i livelli anticrisi ante copie d'ma dall'altro anche una a notevole vivacità della nostra economia che aveva sorpreso molti osservatori
Ora siamo tornati purtroppo in una situazione che conosciamo molto bene
Di una crescita che per molti anni era stata definita dello zero virgola qualcosa
Infatti anche il clima di fiducia delle famiglie e delle imprese pubblicato recentemente sempre dall'Istat
Volge al peggio come in altre are della nostra Unione Europea ma forse di più
Perché perché ci sono tre elementi che forse vanno considerati anche ai fini del disegno delle politiche economiche
Il primo a che fare con l'aumento delle disuguaglianze
E gli elevati livelli di povertà l'Istat infatti in queste settimane pubblicato anche i dati sulla povertà che resta molto elevata nel due mila ventidue oltre cinque milioni di persone erano in tali condizioni questo vuol dire
Che il forte aumento del prodotto interno lordo a cui ho fatto riferimento poco fa da solo non risolve i problemi sociali
Anzi
Proprio la l'aumento delle disuguaglianze tra ricchi e poveri e poi il l'aumentare dell'inflazione
Ha mostrato come la nostra economia generi disuguaglianze anche nelle fasi positive nelle fasi di crescita
E purtroppo soprattutto quando i prezzi aumentano questo colpisce soprattutto le fasce più deboli
Dunque servono politiche adeguate per combattere le disuguaglianze per combattere la povertà e il nuovo regime che il Governo Meloni ha impostato eliminando dal primo gennaio due mila ventiquattro il reddito di cittadinanza e sostituendolo con due diversi
E sussidi condizionati all'attivazione
Sul mercato del lavoro non garantiscono una buona protezione in caso di una nuova recessione o di difficoltà che si dovessero prorogare proprio nel corso del due mila ventiquattro
Dall'altro lato dobbiamo riconoscere che la legge di bilancio prudente come è stata definita dallo stesso governo non affronta le i nodi economici sociali e anche quelli della transizione ecologica che affliggono il nostro Paese
Proprio per questo avremmo bisogno al terzo punto
Di un rilancio del PM RR
Ma su questo la propaganda direi da un lato politica e dall'altro il sentire comune a causa anche di una serie di interventi in nell'opinione pubblica tutti negativi rispetto al pm RR danno l'impressione che questo piano sia fermo o non produca risultati desiderati in realtà la situazione non è così
Anche nei giorni scorsi io sono stato in alcune città italiane per presentare il mio ultimo libro
I ministri tecnici non esistono che è una componente importante proprio sul pm RR e ho avuto modo parlando con i sindaci e gli amministratori locali
Di verificare che tantissimi dei cantieri che erano stati disegnati con il PNR sono in realtà in fase di realizzazione almeno per ciò che riguarda le competenze dell'ex ministero delle infrastrutture della mobilità sostenibili
Che ho avuto modo di guidare durante il Governo tragiche
La terza considerazione a che fare invece
Con il quadro internazionale che resta drammaticamente difficile
E che getta una luce sinistra non solo sulle crescita economica ma anche sui rischi di un nuovo aumento dei prezzi delle materie prime in particolare di quelle energetiche questo ci dovrebbe far riflettere
Su i piani del governo sulla trasformazione dell'Italia nel così detto ab
Del gas del Mediterraneo un'area che resterà molto instabile
Anche nel futuro e che invece dovrebbe spingere proprio il nostro Paese
A investire il più possibile sulle rinnovabili magari invocando un tema di sicurezza nazionale così da superare le resistenze che si stanno incontrando a livello locale
Insomma una situazione non facile una situazione da cui è possibile comunque uscire con una prospettiva di sviluppo futuro sostenibile più equo che l'unico modo per assicurare e la prosperità al nostro Paese
Grazie e buona giornata a tutti