"Telecomunicazioni, il caso Italia: scenario, prospettive e regole"

Diamo inizio ai nostri lavori
Invitando gli amici i compagni gentile ospite a prendere posto
Finalmente
Ringrazio a nome della segreteria della CGIL
E della Feel Better quante hanno accolto il nostro invito e daranno un contributo ai nostri lavori
Ringrazio in particolare il rappresentante delle istituzioni
Delle aziende dei partiti politici
Ma anche gli amici e i compagni della CISL e della UIL da tempo impegnati insieme a noi in un confronto di idee e di proposte sulle complesse tematiche delle delle comunicazioni
Che coinvolgono l'interesse per l'intera collettività nazionale
Ringrazio i giornalisti e anche i fotografi
Per la loro insostituibile funzione d'informazione essenziale in una società democratica
Il nostro convegno care a puntino potremmo dire si colloca in una fase particolarmente delicata per il settore delle telecomunicazioni
Una fase caratterizzata dall'avvio del processo di privatizzazione dell'aspetto
Dalla complessa fase di riorganizzazione del gestore pubblico dei servizi del di telecomunicazioni
Ma i problemi connessi all'avvio dalla concorrenza del settore in generale della telefonia mobile in particolare in coerenza con il processo di liberalizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni
Contenuti nel libro verde della Commissione bella gente
Sono abbastanza chiare
E attuali direi le prese di posizione della autorità garante
Su questi temi
La relazione sarà tenuta dal compagna Rosario Trefiletti
Che forma volerà analisi e proposte che offriamo al contributo di tutti gli interlocutori ringrazio per la presenza compagna Francesca Santoro segretaria confederale vi comunico che le conclusioni saranno svolte dalla segreti dal segretario generale della CGIL Sergio Cofferati che sta arrivando in questo momento
La parola alla compagna Trefiletti
Saluti e ringraziamenti calorosi che sono stati fatti dal segretario generale Carmelo Romeo
Con il convegno di oggi prosegue l'iniziativa della CGIL delle federazioni di categoria contesa mettere a confronto idee ed opinioni sul terreno relativo alle problematiche dell'informazione della comunicazione
Questo impegno l'abbiamo iniziato con un ragionamento sulle regole di settore tre novembre mille novecentonovantaquattro
Proseguiremo poi con un approfondimento sulla tematica della produzione dei contenuti della informazione oggi vogliamo affrontare quelle relative ai sistemi infrastrutturali di veicolazione e tra
Vorremmo tentare in buona sostanza di mettere in campo una nostra progettualità ET stimolarla e altre per contribuire ad uno sviluppo regolato ed ordinato della nostra economia
In grado di dare risposte positive alla questione dell'occupazione e i tempi di lavoro
Nella sua accezione più vasta che investe in maniera traumatica tutte le economie e principalmente il nostro Paese ed informe addirittura tragiche il Mezzogiorno d'Italia
Condividiamo molto le ipotesi messe in campo dal Libro bianco di dello per i suoi contenuti rispetto all'esaltazione del ruolo dei sistemi infrastrutturali a partire da quello della comunicazione
Per puntare ad uno sviluppo guidato delle nuove tecnologie rompendo con il passato modello industrialista che ha portato il porterebbe inevitabilmente a perdita di competitività
Ed una disoccupazione strutturale
Puntando perciò nella Comunità europea inattività basate su più antichi contenuti e competenze qualificate
Mettendo in campo tutte le proprie risorse che sono assai ampie conoscenze spinte licenze e di cultura
Ma ne condividiamo anche la filosofia di fondo
Poiché il libro bianco ne afferma una che rompe con le politiche monetarie mistiche che hanno attraversato tutto il contesto economico negli ultimi dieci quindici anni
Riproponendo con forza politiche di intervento basate su programmi specifici e i grandi investimenti con il concorso di tutti gli attori istituzionali e non discutere oggi di queste questioni ci convince ancora di più
Poiché o la netta impressione che nell'agenda del nostro Paese sia stata derubricata la questione sociale
Si parla cioè troppo gli schieramenti politici i momenti elettorali
Deve relativi alleanze e troppo poco di economia di sviluppo di investimenti e soprattutto di lavoro se non su quest'ultimo aspetto mi sia consentito dire Contin voltura pressappochismo e demagogiche promesse
Ed intanto stiamo vivendo una seria crisi finanziaria con una produzione industriale surriscaldata e con tassi di disoccupazione che solamente il terzo mondo ci può invidiare
Abbiamo fatto bene perciò a chiamare a congresso la nostra confederazione permetterà al centro del dibattito del nostro Paese le questioni dello sviluppo
Per le trasformazioni che sono avvenute che avverranno e come queste incidono sul lavoro sia quantitativamente che qualitativamente inteso
Questioni che stanno alla base dell'attuale fase di trasformazione dalla società sono assai complesse
E sono fortemente caratterizzate da un lato da una prorompente innovazione tecnologica con tutte le ricadute con tutte le opzioni che si rendono disponibili
Dall'altro da una consapevolezza delle implicazioni economiche sociali e culturali
Che tali innovazioni producono a partire dal ruolo evita la funzione dell'informazione
Che non ho esitazione a definire l'elemento dominante dello sviluppo economico
Infatti sempre di più questa merce
Questa merce
Si offre ed è disponibile sul mercato diversamente dal passato
Dove tutto o quasi o quasi tutto il saper fare tecnologico era incorporato allo stesso macchinario nell'utenza Simeone l'impianto che si acquisiva
Ora in questo mondo che cambia e che cambierà sempre di più con velocità geometriche l'informazione e la capacità di saper incanalare trasmettere velocemente in tempi reali con mezzi capace di elevata qualità
Tenete Hermine Rampino la stessa allocazione dello sviluppo produttivo
Oltre che in alto naturalmente l'avanzamento dei processi conoscitivi e culturali che stanno alla base come tutti ben sanno dei presupposti di una democrazia sostanziale
E su questo terreno siamo di fronte a processi di innovazione tecnologica e di prodotto che hanno un duplice impatto sui settori produttivi cioè annullato per così dire tradizionale tali processi producono miglioramenti ampliamenti e ricadute nello stesso settore in cui sono caratterizzati
Esemplificando per capirci meglio l'innovazione informatica produce nuovi laboratori più veloci e di migliore qualità era steso innovazione di prodotto nelle telecomunicazioni produce migliori e più ampi servizi di fonia di trasmissione dati
Ma la novità più sconvolgente che apre scenari inediti
è interrelazione fortemente sinergica che le moderne tecnologie le nuove modalità di trattamento dell'informazione creando tratti intendersi e distinti settori
Facendoli confluire nella costituzione di un comparto di prodotti e servizi multimediali
Molti esperti ritengono ed è una tesi che io condivido totalmente
Che l'impatto di tale confluenza
Delle dinamiche industriali e di mercato che vengono prodotte sarà maggiore quanto avvenuto dopo l'introduzione del microprocessore
Che ha dato vita a mercati stimabili a valori superiori a centinaia di miliardi title
Basti pensare alle implicazioni derivanti danni ingenti investimenti per la costruzione e l'implementazione di mezzi trasmissivi adeguati dalle commesse sull'industria manifatturiera di prodotti di cablatura e di apparati elettronici
Dalla produzione i nuovi servizi telematici nonché dalla produzione di contenuti scientifici culturali e d'intrattenimento
A questo processo di convergenza tecnologica si accompagna un parallelo processo di convergenza delle organizzazioni economiche delle aziende che operano dei diversi settori coinvolti assistiamo cioè al costituirsi di alleanze strategiche a joint ventures ad accordi fra imprese dei diversi settori
E già per molte motivazioni che spaziano dalla minimizzazione dei costi e dei rischi di un mercato tutto da scoprire consolidare
All'interesse di costituire primazia su un pistone stessi prospettano strategici al superamento dei confini merceologici tradizionali ormai troppo angusti per incrementi positivi del profitto aziendale
Oppure per utilizzare gli ingenti ricavi e qui naturalmente mi riferisco essenzialmente alle aziende di telecomunicazioni vincenti ricavi derivanti dalla vertiginosa caduta dei costi di trasmissione
Ed inoltre per mettere in comune conoscenze adatte alla definizione dei nuovi servizi
E dei nuovi linguaggi necessari allo sviluppo del sistema multimediale ad alta caratterizzazione interattiva
Questa convergenza tecnologica comporterà mutamenti profondi nell'organizzazione sociale e nell'organizzazione del lavoro dell'impresa
Lo scenario che si pone evidenzia che tutto è destinato a cambiare
Il modo di lavorare vivere la forma della città l'organizzazione del trasporto la localizzazione della produzione ma anche la salute l'apprendimento dalla cultura e lo svago
La stessa organizzazione del lavoro è destinata ambientare
Le tecnologie multimediali non solo determinano cambiamenti fondamentali nella struttura nell'organizzazione dell'azienda ma modificheranno anche interi processi codificati di organizzazione del lavoro
Su ogni capitolo di quanto ho solo citato ho solo accennato si potrebbero scrivere interi volumi e quindi gli ho solo citati anche perché saranno naturalmente approfonditi discussi nel terzo momento che abbiamo deciso di fare sulla questione quindi delle trasformazioni e del lavoro
Quindi dicevo che ciò porterà forti ripensamenti anche di carattere contrattuale dovrà può comportare forti ripensamenti anche di carattere contrattuale da parte del sindacato per i nuovi bisogni per le nuove esigenze che sempre di più caratterizzeranno il mondo del lavoro
Ma se questo è il riferimento per così dire che coinvolge aspetti specifici della società
Anche se importanti quali quelli del lavoro e della produzione ci sono aspetti più generali che devono essere presi in seria considerazione
Poiché ritengo questa nuova forma di comunicazione un vettore qualitativamente superiore ai tradizionali ispettori di produzione e riproduzione socio culturale quali la scuola i tradizionali processi formati
Quindi l'attenzione e la battaglia politica per la definizione di regole l'affermazione del pluralismo e per i contenuti della comunicazione dovranno diventare il capisaldi dell'iniziativa di tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo della tecnocrazia sostanziale nel nostro Paese
Nel nostro Paese dopo anni di grande dibattito di battaglia politica si è definito una sede istituzionale di settore razionale ed imposta con il definitivo superamento dei poteri di gestione diretta dello Stato nelle aziende di telecomunicazione
Questo risultato frutto del processo di riorganizzazione di accorpamento delle diverse aziende operanti nel settore
Beh diciamo è da ascrivere anche al nostro sindacato che ha posto danni come obiettivo fondamentale della propria iniziativa il superamento di un assetto frazionato e per ciò stesso fonte di sperperi di improduttività
Figlio di logiche clientelari e di pratiche di sottogoverno
In un settore caratterizzato da ingenti investimenti e da un considerevole e mercato del lavoro completamente chiuse controllato funzionale a quelle logiche
Ma anche se si tratta di un importante risultato siamo solo all'inizio
E lo siamo sia sul versante dell'organizzazione strutturale del settore sia per i ruoli e le funzioni da definire dentro una prospettiva strategica
Infatti
Sul versante della struttura
I processi di liberalizzazione stanno imponendo una articolazione per segmenti produttivi delle nuove attività e quelli a valore aggiunto sia per la necessaria trasparenza di bilancio sia per meglio affrontare la competizione che il mercato comporterà
è già avvenuto per i servizi satellitari è stata costituita la nuova società satellitare quindi un'articolazione proprio
Sarà istituito per il servizio del radiomobile sarà più che probabile una successiva articolazione per la trasmissione dati ed il servizio internazionale
Questo processo tende quindi a configurare quale capofila e non solo finanziario del settore la stette
Nel cui ambito gravitano e graviteranno una serie di aziende specializzate per branche di attività tra cui Telecom
Specializzata sull'implementazione e mantenimento della Rete e i tempi servizi di base
Ora uno schema del genere
Pone una serie di considerazioni e di Enrico considerazioni non negativa non sia sul versante di una possibilità di intervento più agile e flessibile in un mercato che sarà sempre più agguerrito e sia sul versante della chiarezza dei luoghi e Intel condizioni aziendali
Ma le pone almeno altre due di considerazioni con immediatezza anche se in questa fase la prima considerazione potrebbe sembrare astratta è un'altra potrebbe essere considerata solo una sottolineatura
Mi riferisco sulla prima questione
Ad un ulteriore processo di semplificazione è possibile che oltretutto consentitemelo io sostengo da molto tempo attraverso una fusione di spetta e di Telecom
Comprendo benissimo che una tale riproposizione posta nella fase in cui siamo di privatizzazione STET sarebbe vista come ulteriore ritardo se non addirittura intralcio al processo
Quindi
Questa mia affermazione voglio essere esplicito dovrà solo significare che il sindacato oltre a sostenere come da sempre sostiene razionalizzazioni evitino tu plica azioni di organizzazioni di funzioni di plance di comando sarà particolarmente attento alle operazioni finanziarie che potrebbero essere attuate dopo la privatizzazione della STET
E questa nostra attenzione sarà particolarmente puntata soprattutto per quanto riguarda la nuova società del radiomobile che bisognerà oramai considerare oltreché il baricentro per la futura comunicazione vocale
Con lo sviluppo dell'innovazione tecnologica nell'ambito delle capacità delle trasmissive fondamentale anche nel campo della trasmissione fax dalla trasmissione dati
La seconda considerazione ed è un evidente sottolineatura è la grande attenzione che bisogna porre la questione la privatizzazione della STET
Uscendo una volta per tutte dalle oscillazioni che hanno accompagnato questa decisione presa già nel lontano novantadue dal governo Amato nell'ambito più complessivo delle dismissioni statali
A maggior ragione inoltre se pensiamo alla connessione che il processo di privatizzazione ha sul completamento della liberalizzazione nel settore delle TLC
Abbiamo convenuto a suo tempo e continuiamo a convenire sulla indispensabilità di ridurre l'ambito della presenza pubblica in economia
E ciò in coerenza con gli indirizzi comunitari assai chiari che sta in tal senso con i vincoli interni legati al debito pubblico
Con il superamento definitivo delle pratiche di sottogoverno cui le partecipazioni statali erano sottoposte
Ed infine per ingenti proventi dall'aspetto si può parlare benissimo di venti mila miliardi che indirizzate all'abbattimento del debito prima io
Libererebbero risorse del bilancio corrente da utilizzare per il rilancio degli investimenti pubblici
Il processo di privatizzazione dalla stenta quindi deve rappresentare una sfida per la capacità competitiva di innovazione dell'economia italiana relativamente alla sua collocazione nelle politiche strutturali delineate dalla Comunità europea ed assume quindi la caratteristica di banco di prova
Delle intenzioni del governo in materia di politica industriale e di sviluppo infrastrutturale del Paese diventano quindi essenziali le questioni dalla prospettiva strategica degli indirizzi di settore che solo il governo può e deve nella sua responsabilità definire innanzitutto chiarendo chiarendo innanzitutto la sua impostazione nella costituzione del nuovo assetto proprietario
Infatti in queste giorni
Ci siamo trovati improvvisamente di fronte ad una proposta di un gruppo di banche che rappresenta una rottura della procedura precedentemente definita dagli via del Governo e che solleva serie questioni innanzitutto l'operazione sia realizzata così come è stata detta si tradurrebbe in una semplice pura operazione di cassa
Secondo le stesse banche sosterrebbero di voler solo attuare intermediazioni finanziarie
Quindi siamo di fronte ad una privatizzazione di un settore strategico senza nessuna chiarezza sull'esito finale dall'assetto proprietario
Inoltre rispetto al necessario processo di liberalizzazione dei servizi l'effetto probabile sarebbe un rallentamento dello stesso
Poiché molti segnali starebbero ad indicare una volontà di passaggio da un monopolio pubblico ha privato attraverso la costituzione di un forte nocciola nocciolo duro industriale
Ora io credo che vadano con grande forza riaffermate due questioni la prima relativa alla platea societaria e la seconda alle prospettive strategiche di sviluppo
Inoltre come già più volte sostenuto
Noi siamo per un processo di privatizzazione turpe
Oltre affermare elementi di democrazia economica attraverso la costituzione di una public company ci sia la costituzione di strumenti colte in scena che tirano potere d'intervento di controllo da parte dello Stato sugli interessi societari e sulle decisioni del consiglio di amministrazione determinato dall'uovo assetto proprietario
Infatti tre rilevanti questioni dovranno essere evitate nell'immediato io credo anche nella prospettiva
Ti chiedo l'ingresso nell'assetto proprietario di aziende operanti nell'ambito della fornitura di prodotti di telecomunicazioni
Uguale divieto d'ingresso per le aziende straniere operanti nel settore
Operanti nel settore ci tengo a sottolinearlo a meno che non ci sia reciprocità un meglio ancora o meglio ancora che qui voglio sottolinearlo auspicabili accordi internazionali
Terzo dismissioni di segmenti strategici dall'ambito del sistema privatizzato così come e oggi
Fofi curato
Vorremmo quindi riaffermare
Un processo di privatizzazione che nella ricerca di un compromesso tra i fautori del nocciolo duro i fattori dalla Public Company preveda una soluzione in cui si assegni metà capitale sociale agli investitori istituzionali
E metà capitare ai piccoli risparmiatori e comunque per quote non superiori per gli uni e per gli altri dell'uno per cento
Ciò favorirebbe la Costituzione che consideriamo positiva di un nucleo stabile di azionisti
Per garantire da un lato l'indirizzo strategico del sistema aziendale e dall'altro di controllo la capacità e della conduzione meno a Ceriale
Le questioni essenziali intendo ripetermi sono quelle relative alla prospettiva strategica del settore anche alla luce di quanto sta avvenendo nel contesto internazionale
Dunque da un lato innalzare il livello di competitività del sistema con interventi investitori capaci di produrre sviluppo linee coerenza con indicazioni del piano però dall'altro assumere come riferimento fondamentale l'aumento della qualità e della quantità dei servizi nonché del controllo e della trasparenza delle tariffe
In buona sostanza schematizzando politiche di internazionalizzazione iniziative industriale liberalizzazione del settore
Sul primo versate il giudizio che si può dare di insufficienza se Rocco misuriamo livello richiesta per le sfide internazionali per una collocazione delle nostre aziende nel contesto dell'economia globale
Infatti le pur positive alleanze internazionali con Siemens per attraenti non modificano un giudizio di scarsa penetrazione internazionale quindi di relativo isolamento in chiusura in ambito nazionale Simenon infatti i necessari accordi del livello France Telecom Deutsche Telekom ed altri attinenti accordi come quello che si dice in un CIE si dice in nuce ma le notizie che arrivano ma poi sentiremo anche
Mi sembra che non si stiano consolidando queste notizie
Accordi con i pm chiederebbe e necessario respiro internazionale con un partner che più ha risorse e tecnologie e mercati e tra primi nel mondo
Mentre nel nostro Paese
è innegabile che ci troviamo di fronte a risultati soddisfacenti dopo il notevole sforzo investitori o che ha modificato radicalmente il settore
Sia in quantità che in qualità del servizio con un programma intensivo che in dieci anni ha praticamente portato il Paese a livelli europei
Investendo i piani quinquennali il doppio delle risorse normalmente a ciò destinate e pari a decine di migliaia di miliardi
Massima questi risultati dobbiamo registrare altre due questioni piano sottinteso il ruolo negativo di intervento dei poteri pubblici ed una miopia abbia colto anche il sindacato lo stesso pericolo
La prima all'occasione perduta di costituire un forte polo nel nostro Paese ed in grado di operare a livello internazionale di aziende operanti negli apparati elettronici di telecomunicazione
Mi riferisco io ogni volta lo ricordo al mancato accordo tra stenti tal tele fiata Telettra
Ed inoltre sull'altro problema la incapacità di saper cogliere anche da parte del sindacato ma non solo ovviamente l'esigenza di utilizzare la fase di sviluppo
Nel settore della cablatura di telecomunicazione per riorganizzare diversificare un settore di piccole e medie imprese
è finito il periodo di straordinario impegno investì torio si sono trovate con migliaia di lavoratori tuttora in esubero si parla di venti mila lavoratori
Nessuno
E a fronte di questa situazione è quella più generale del Paese ritengo indispensabile che si vada celermente alla definizione di un progetto Italia di cablatura ottica strettamente collegata al piano dei loro e dagli sviluppi priorità allo sviluppo determinato dall'innovazione tecnologica relativi alla multimedialità e interattività
Dico subito che ci sembrano ancora insufficienti i piani di intervento e di investimento che sono stati enunciati da Telecom proprio in questi giorni
Pari a ventisei mila miliardi nel prossimo triennio di circa due mila ottocento miliardi per il cavo a fibra ottica
E da Silva queste cifre che si sono state comunicate ieri
E ripeto insufficiente questi giorni siamo anche stati informati
Che il contenuti scaturiti dopo mesi di serrati confronti sul processo di riorganizzazione aziendale quello dell'accorpamento delle cinque aziende
Erano contenuti che portavano circa mille cinquecento esuberi e per cui si era aperta una vertenza con il sindacato con momenti di lotta e di mobilitazione caratterizzati da Chopin
Ebbene qui numeri si sono profondamente modificati e perché e per contro si dovrebbero attestare attorno alle dodici mila unità nel triennio novantacinque novantasette
Noi oggi non siamo in grado di dire nulla attorale eventuali motivazioni che hanno portato a queste informazione poiché non abbiamo inteso in una sede informale volutamente entrare nel merito della questione
Ma quello che si è deciso e oggi lo o pubblicizziamo con grande ancor più grande forza è comunque l'inasprimento della vertenza
E quindi delle azioni di mobilitazione per portare l'azienda sul terreno del confronto serio
Costruttivo e soprattutto risolutivo dei problemi aperti
A maggior ragione quindi gli investimenti enunciati e che hanno bisogno ovviamente di una maggiore approfondimento il confronto
Evidenzia un piano che si può definire di grande cautela e di mantenimento tornerà ricerca di nuove produzioni nuovi servizi e nuovi mercati nell'ambito della multimedialità e affidata quasi esclusivamente alla sperimentazione su brevetto ben attraenti
Che consideriamo anche se tecnologicamente avanzato tuttavia ti prego respiro
Ma d'altra parte piano oggettivamente scalato
Nella nuova realtà multimediale non può fare a meno di un Progetto Italia in cui molti attori
In un quadro di leggi e di regolamenti ad hoc definiti siamo messi in campo assieme alle ingenti risorse investitori mie per decine di migliaia di miliardi necessari allo scopo
Anche con tutta la gara tutti gradualità necessaria perché sappiamo che ci vogliono dai trentacinque ai quaranta e quarantacinque mila miliardi per fare una operazione si fa e piano siffatto non può infatti non coinvolgere in prima battuta oltre che le aziende di telecomunicazione la pubblica amministrazione
E di produttori di contenuti audiovisivi e video interattivi per costruire un'offerta di servizi e per induzione una domanda tale da rendere produttivo l'investimento in fibra ottica che è strutturalmente necessaria per i nuovi servizi comunicati
Sull'altro versante la questione più rilevante attiene al processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni che deve essere realizzata presto per garantire livelli di competitività di efficienza e quantità di investimenti adeguati
Dal momento che in questo campo si gioca uno dei capitoli decisivi della modernizzazione del nostro Paese e si giocano spetti rilevantissimi dalla stessa libertà d'informazione
Non a caso la Costituzione dall'autorità di regolazione delle TLC o meglio della comunicazione è una delle più importanti fra quelle previste dal disegno di legge trecentocinquantanove approvato il quattordici marzo dalla decima Commissione del Senato
Su questa questione tornerò tra poco
Io ritengo che l'Italia è una tendenza alla liberalizzazione delle TLC che ormai il trend vincente a livello europeo e mondiale acceleri questi processi rispetto alle scadenze vincolanti stabilite dall'Unione Europea che sono mille novecentonovantotto
Ma la condizione per fare ciò che ci sia estrema chiarezza sulle regole per il Nuovo Mercato che si intende aprire la competizione
Queste regole devono innanzitutto prendere in conto l'interesse del sistema Paese
Che ha bisogno di accelerare il proprio sviluppo investimenti nel settore a tal fine devono essere garantite sia i diritti degli operatori oggi presenti elenco finora monopolista nella gestione delle infrastrutture e via dicendo dirette
Sia soprattutto le condizioni atte a favorire i nuovi entranti Omnitel ed altri
Tanto a livello infrastrutturale che di servizio
La vicenda la recente vicenda Omnitel Telecom
Attorno alla questione delle tariffe da radio mobile emblematica della complessità delle questioni e delle regole per tirino errore
Voglio affermare con molta franchezza che il dibattito che si era sviluppato non mi sembrava all'altezza del problema da risolvere ma peccano di eccessivo unilateralista
Senza tener conto delle ragioni degli uni e degli altri ambedue i contendenti avevano ragione da vendere quando ci fu quella polemica sulle tariffe
Da un lato Rinascente operatore omettendo che temeva con la liberalizzazione immediata delle tariffe dell'Attacks del radiomobile Etacs
Di un loro drastico e strumentale ridimensionamento un attentato la propria presenza nel mercato del nuovo telefono cellulare
Dall'altro l'operatore Telecom che difendeva ovviamente gli ingenti investimenti fatti pari a migliaia di miliardi ed asseriva la illogicità di mantenere per decreto una tariffa più elevata per un servizio qualitativamente inferiore
La soluzione trovata cioè quella dell'aggiustamento graduale di ribasso delle tariffe tax è un giusto equilibrio che difende i due contendenti e di pone sul terreno della concorrenzialità ad armi pari su un mercato però diciamo che non è il mercato dei tuoi milioni attuali del tax che deve essere il mercato dei venti milioni futuri clienti
E non quindi chiuso ai due degli attuali
Ma su questa questa questione Omnitel Tele conviviale testé letto vieta registrare un'altra novità come vedete le relazioni sulle telecomunicazioni dovrebbero essere in continuo giornate perché ogni giorno ne capita sempre un
E quindi via un'altra novità è di ieri la richiesta dell'Antitrust di rinviare l'ingresso del radiomobile GSM nel nostro Paese a causa di ritardi nella preparazione industriale del concorrente Omnitel prima di esprimere un altro giudizio vogliamo fare due premesse la prima noi siamo stati i fautori della liberalizzazione e servizio l'automobile siamo sempre intervenuti anche pubblicamente ma non solo
Perché il processo non subisse ritardi non avesse ostacoli sorti dopo la sua realizzazione
Tant'è vero che anche personalmente abbiamo subìto attacchi pubblici sviluppati sul Giornale di Feltri di essere partigiani della parte privata rispetto ai due contendenti
La seconda premessa e che siamo e saremo sempre attenti e rispettosi di ogni decisione o di ogni avviso dell'Autorità garante di mercato
E per questa motivazione
Vorremmo conoscere e capire meglio il perché della perorazione ufficializzato dall'Autorità garante
Detto questo
Non possiamo ritenere negativo ogni ritardo nel dotare il Paese di un servizio ad altissima tecnologia e di grande prospettiva qual è quello del radiomobile GSM e quindi l'invito che esprimiamo I che i contendenti
Alla prima di lei era grande liberalizzazione in un settore strategico delle TLC si siedano attorno a un tavolo e trovino celermente
Accordi adeguate per superare l'attuale impasse poiché il Paese non può permettersi di subire su questioni così rilevanti lettera spetti così negativi ritardi dovuti assi a problemi di singole impresso
Ma riprendendo il discorso più in generale l'integrazione
Del nostro Paese nella società dell'informazione a livello mondiale infatti uno dei principali obiettivi di sviluppo i cui effetti possono essere decisivi non solo sul piano del consolidamento industriale ma anche per le ricadute occupazionali per gli interessi dell'utenza finale
Qualità e costi dei servizi
Garantendo il servizio universale con tariffe che non penalizzino l'utenza povera questo significa che i riflessi e di ogni decisione liberalizzatrice sul piano dell'Università del servizio dell'equilibrio delle tariffe della totale trasparenza degli standard di accesso dall'infrastruttura dovrebbero essere le prime rilevanti questioni da regolare
Una solida tendenza allo sviluppo dei consumi e degli investimenti del settore può prendere piede solo se si ha chiarezza su queste questioni di fondo il business delle TLC della società dell'informazione non è un affare aprire non richiede solo l'intraprendenza di impresa ma larghissimo consenso sociale ed una prospettiva di grande lungimiranza
Non bisogna avere posizioni di attese alla liberalizzazione va vista come determinante dello sviluppo anche se parlare di liberalizzazione dei servizi e delle reti di telecomunicazione
Significa sollevare questioni rilevanti e complesse come la questione del noleggio della rivendita delle strutture di Rete il rapporto fra liberalizzazione tariffe la loro interdetti interdipendenza
Cosa in concreto produce sul mercato e per le diverse categorie di utenti il superamento del criterio della sussidiarietà incrociata
Facendo invece prevalere quello del rapporto ai costi effetti la liberalizzazione dalla fornitura della Rete si concilia con l'obiettivo del servizio universale le questioni attinenti l'interconnessione e l'interoperabilità delle reti quindi tariffe e standard di qualità
In ultimo infine l'apertura l'accesso dei fornitori di servizi su reti alternative nell'ENI Ferrovie ed autostrade
Dalla complessità dalle problematiche derivanti dal grado di evoluzione dei processi in atto sto quasi andando alla conclusione
Nelle telecomunicazioni emerge con chiarezza la necessità di una regolazione dei nuovi mercati che si vanno prendo
Tale evoluzione normativa si deve accompagnare con una parallela riforma del settore della comunicazione radiotelevisiva
Mirata al superamento del duopolio RAI Fininvest sia ponendo limiti alle concentrazioni
Sia costituendo le condizioni per uno sviluppo diversificato con l'uso del cavo a fibre ottiche del satellite e con un piano di ripartizione di assegnazione delle frequenze non discriminatorio tra i diversi soggetti
A garanzia regolazione dello sviluppo pluralistico dell'intero comparto della comunicazione
Fa apposta un'autorità indipendente che possano fra l'altro coordinare la complessa integrazione fatti LC e radiotelevisione
Nei giorni scorsi la decima Commissione del Senato ha approvato in sede redigente il decreto il disegno di legge numero tre cinquantanove riguardante l'autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità
Fra le modifiche introdotte rispetto al testo iniziale spicca di unificazione sotto un'unica autorità per le comunicazioni
Per gli ambiti di competenza che comprendono i servizi postali lettere comunicazioni radio diffusione sonora e televisiva la distribuzione di programmi televisivi via etere via cavo e via satellite
Si tratta di una scelta importante condivisa dalla FILT-CGIL età alla Confederazione
Che anzi hanno riaffermato la propria posizione sull'autorità di regolazione ipotizzata nella proposta di legge sulle TLC tenerla per la sua natura specifica per il suo intreccio con tutto il sistema nazionale dell'informazione
Pone il problema dell'autorità di garanzia in modo del tutto particolare e delicatissimo
Già nel convegno del tre novembre novantaquattro
Su questi temi la CGIL nella relazione di Francesca Santoro aveva sottolineato come il processo di privatizzazione delle telecomunicazioni in Italia si accompagna alla liberalizzazione delle reti dei servizi a livello europeo
Inoltre risulta sempre più evidente come tale processo si colloca nel quadro di crescente integrazione fra telecomunicazioni reti televisive l'informatica che si muove verso la comunicazione multimediale la società dell'informazione
Tanto da far decidere alla nostra confederazione la costituzione di un nuovo soggetto sociale organizzato con la fusione del sindacato dell'informazione spettacolo è quello delle poste e telecomunicazioni
A nostro giudizio inoltre un efficace autorità delle comunicazioni dovrebbe quindi l'articolarsi su via spenti dell'informazione contenuti e delle reti di trasporto le telecomunicazioni
Restando contemporaneamente fortemente unitaria al fine di assicurare l'indispensabile coordinamento degli orientamenti e delle azioni intraprese su entrambi i fronti
Questa sarebbe il modo migliore per fronteggiare complesse così processi d'innovazione tecnologica in atto con le loro imprevedibili ricadute sui fragili equilibrio del sistema informativo
Naturalmente questa preziosa flessibilità che dovrà rendere l'Autorità di garanzia capace di un dialogo continuo ed è un controllo effettivo sulle diverse fasi sui molteplici fattori evolutivi del settore
Dovrà essere caratterizzata da una forte autonomia contabile esecutivo
Fondamentale in questo senso appaiono sia la definizione di una fonte di nomina parlamentare sia la durata del loro mandato che non dovrà meccanicamente coincidere con l'avvicendarsi del e ci storture
L'insieme di queste considerazioni richiama la necessità che questo dibattito sia accompagnato a quell'altro rispetto alla costituita Commissione speciale dal presidente della Camera rispetto alle modifiche per la delle degli assetti istituzionali e di governo
Abbiamo consapevolmente responsabilmente fatto della questione delle regole l'elemento fondante di un processo di privatizzazione di un processo di liberalizzazione ordinato e teso alla creazione di una pluralità gli operatori con la consapevolezza che ciò portò lo sviluppo di un mercato competitivo con rilevanti benefici non solo per gli utenti ma anche per le stesse industrie che prima operavano in regime di monopolio
Con altrettanta estrema convinzione riteniamo che ci sia un'altra regola che deve essere affermata de quella relativa alle uniformità delle norme contrattuali per i lavoratori che operano nello stesso settore
Fatto salvo ovviamente i differenziali di produttività
Si sappia per quanto ci riguarda che la nostra posizione ai servizi di telecomunicazione dovranno essere competitivi non solo per i costi ma anche per la loro qualità
E che quindi faremo il possibile per evitare fenomeni di dumping sociale
Ciò significa che il nostro obiettivo è che rimane e rimane quello della costituzione di un contratto di settore per tutti i lavoratori di questo settore
In cui tutti gli operatori possano ad armi pari con regole istituzionali e con regole contrattuali svolge la propria azione in un mercato completamente liberalizzata questa è la nostra condizione e che dovrebbe essere la convinzione di tutti quelli che ritengono che lo sviluppo possa coniugarsi con voi semplice locuzione saper fare saper operare nel rispetto di regole completamente condivisa rispettosa dell'utilità generale in conclusione abbiamo cercato nel project nel profondo sommovimento che caratterizzerà il settore di venerare di delineare alcune proposte che vadano nella direzione di un rilancio regolato ed ordinato dello sviluppo a partire dalla costituzione di un'autorità di controllo
Con questo forte punto di riferimento chiediamo un processo
Chiediamo un processo con certezza di tempi e con modalità chiare trasparenti di privatizzazione dalla stette quindi di anticipazione per la liberalizzazione dei servizi e delle infrastrutture di rete
Tutto ciò deve necessariamente essere accompagnato da piani di investimenti cospicui nelle nuove tecnologie e nei nuovi mezzi trasmissivi
Rivendichiamo inoltre un ruolo completamente diverso del Governo in tema di intervento di programmazione Pia aggregazione della domanda maggiormente attivo nei rapporti internazionali
Ed infine che si faccia promotore di una conferenza permanente sullo stato della comunicazione nel nostro Paese
Ho terminato
Spero di aver fornito spunti riflessioni sufficienti per consentire i partecipanti al dibattito di fornire contributi che terremo nella massima considerazione per cercare di costruire una nuova è una nostra più compiuta proposta dei Varden contro l'interesse più generali del paese e diciotto a mente ve ne ringrazio
Grazie compagno Trefiletti per contributo notevole che ha dato i lavori del nostro
Convegno
Porgo il saluto anche al compagno Walter Cerfeda segretario confederale che alla mia sinistra che partecipa ai nostri lavori diamo inizio immediatamente al dibattito dando la parola al professor prova sottosegretario al ministero delle Poste che interviene anche a nome del ministro delle Poste onorevole Gambino professore Gambino
Bongiorni passa no passava
No buongiorno a tutti si sente
Io sono vicinissimo
Adesso va meglio
A anche a nome del ministro Gambino un saluto a a tutti voi il ministro si scusa ma impegni parlamentari gli hanno impedito Emma novanta novantuno sì
Non si sente niente
Express
No
No topo parlarne qui da causato indirettamente
Adesso
Affettati
Allora un saluto anche dal professor Gambino che non può essere qui io non voglio Obama molto tempo anzi pochissimo l'approccio avviarla ai morti quella come voi
Potevo agganciarmi alle parole pronunciate inizialmente dal profilo etico ha detto siamo solo all'inizio vediamo siamo solo all'inizio e soprattutto in questo Paese
In cui ci si è mossi con molto ritardo sui temi delle telecomunicazioni in cui la coscienza generale dell'importanza di questi problemi e ancora ma debole diciamo così non solo ma è devoluta è debole sul fatto che le telecomunicazioni ormai sono una parte di un qualcosa di un po'd'attacco importante che la Global Information society la società l'informazione globale noi stiamo parlando di un qualcosa alle telecomunicazioni c'è già in qualcosa di molto grande ma che fa parte di un mondo ancora più avanti
Temi che nella nel nostro Paese sono diventati di moda diciamo così solo a partire dal G7 dello scorso un paio di tipo cioè il nostro Paese eh io metterlo su tutte questi argomenti tardo
Di informazione ma è aumentato anche nelle cose da fare si avvicina velocissima si avvicinano velocissime delle scadenze che possono salvarci lontane ma che in realtà sono domande primo gennaio novantotto domani dal punto di vista industriale delle cose da fare degli investimenti dell'adattamento delle aziende così
Siamo inseriti in uno scenario internazionale estremamente dinamico ma non omogeneo e partono fatto
I comportamenti dei diversi Paesi rispetto ai problemi delle telecomunicazioni e della società dell'informazione globale non sono allinea
Abbiamo Paesi più avanti in termini degli culturale la concorrenza di liberalizzazione più spinta e questi sono almeno a parole negli Stati Uniti ben accolta abbiamo anche poi paesi europei quali ad esempio la Francia e la Germania che hanno delle posizioni più giocando
In Italia ci stiamo muovendo sono oggi in questi mesi questi ultimo
Siamo nella fase di definizione delle aiuole il Parlamento sta decidendo è passata al Senato la trovai cinque nove
Non è questa la sede per discutere ma insomma sappiamo che la cosa sta andando avanti la fa cinque nove è in una fase di messa a punto e non è escluso dalla letto anche l'altro giorno sfogliando in
Che
Fossa è semmai fosse esatta ma sono le ipotesi di lavoro tra il momento ipotesi legata alle vicende dell'alfabetizzazione dei contenuti che sia introdotto nella nell'acqua cinque nove un titolo terzo che si aggiunga Titolo secondo sull'altro dell'Energia del gas del titolo terza sia quello delle telecomunicazioni da una parte è solo un'ipotesi di lavoro io tra l'altro secondo come tale senza senza niente di più
Vi dicevo c'è moltissimo da fare siamo gli ultimi in Europa almeno a livello fa dei paesi più impone perché dobbiamo acquattarsi molto perché le scadenze della liberalizzazione del mille novecentonovantotto sono molto più vicina di quanto non possiamo non possiamo
Sul tavolo abbiamo una quantità enorme di problemi lenta paese lo stato scritto anzi mi sembra che i più importanti possano essere identificati nei seguenti fare primo liberalizzazione con con la messa in Coena agitazioni mettiamo insieme qualcosa
Secondo tema che non va dimenticato tutela delle in paese e degli assenza attenzione non assenti asset sul senso dei Investimenti valore delle imprese nazionali compatibilmente con diamo esperto delle a malincuore internazionali tra noi abbiamo dei valori abbiamo degli investimenti abbiamo le aziende che vanno degli uomini che vanno sarà
Terzo punto idea già stato coeso nella vocazione produttiva è quello della terza variazione quindi la cooperazione nei nei limiti del possibile nel tempo è un limite molto forte
Di
Uno con lo attivo e non sono di uno no no passivo per il nostro Paese in tutto questo gioco che sta giocando Dinoi spionaggio fosse proprio questo che il nostro Paese alla fine non abbia molto materiale sullo scenario internazionale perché accogliamo e curiamo molto tardi quindi bisogna stare attenti a non chiuderci
Rizzo affermando che tanto non si può fare niente ma dobbiamo cercare di essere attivi e propositivi che portava in qualcosa di nostro sul sullo scenario internazionale questi fratelli
Assumono attivo
Tutela delle imprese nazionale nei limiti di e problemi di liberalizzazione e concorrenza la situazione messi insieme determinano un'equazione che è molto complessa perché uno per uno vanno bene non so dove tutti possiamo essere d'accordo nessuno siano
Questi uno però non ammessi insieme determinano l'equazione molto complessa perché il perseguimento dei singoli obiettivi e a volte non è e compatibile con poi per non essere necessariamente compatibile con gli altri
E quindi la la conclusione io volevo lasciare e quella che dobbiamo tutti quanti fra sport sforzi
Di studio sforzi di fantasia sforzi di equilibrio deve dare a questa equazione è un'equazione sicuramente molto molto difficile una soluzione che sia il più equilibrata possibile ma basta soluzione deve avere al concorso
Grazie al professor prova per il contributo che ha offerto ai nostri lavori io adesso darei la parola alla impresa e chi lei rappresenta chi le rappresenta al massimo livello e all'amministratore delegato della STET che ci ha onorato della sua presenza al dottor Ernesto Pascale
Lei ha
Sentito
Furono Marcello
Io vorrei innanzitutto complimentarmi se così posso esprimere
Esprime ricorda il relatore Trefiletti che credo gli abbia fatto veramente una relazione innovativa e interessante dove ci sono una serie di nuovi elementi e di considerazioni mi sembra che sia proprio un appropriato nuovo ai problemi grazie al Paese che al gravano le telecomunicazioni un approccio nuovo rispetto anche ad alcune tradizioni del passato non si sente
Sino a cinquant'
Anni regolamentare possiamo possiamo armonie
Viene viene se
Quindi perché non ha sentito volevo dire che un forte apprezzamento
Per questa relazione che devo dire non posso condividere tutta però vedo nell'approccio la linea l'impostazione completamente innovativa mi sembra quasi che si possa dire che si segna un po'Mars Volta
Nel valutare una serie di problemi che sono problemi me
Di liberalizzazione di sviluppo del settore problemi di occupazione ossia di vedere tutte le cose proprio veramente nel loro complesso
Il mondo delle telecomunicazioni mondo delle delle comunicazioni non sappiamo tutti che cosa è avvenuto nel passato
Nel passato c'è stato il satellite la numero Izzo azione la fibra ottica all'elaboratore hanno fatto sì che tutto questo
è proprio che non funziona
Hanno fatto sì che tutto questo crearsi un sistema di servizi non più standardizzati
Cioè offerti a tutti uguali o prendere o accettare ma addirittura tagliati sul suo blog sul singolo cliente quindi il mercato si è voluto dal dalla ricerca all'innovazione tecnologica l'evoluzione del mercato
Ecco si sono creati una serie di servizi questi servizi portano alla liberalizzazione evidente perché sono servizi
Che non sono più dei servizi determinati ma sono dei servizi che possono essere prestati addirittura a singolo utente tagliati sul singolo cliente
Questo è stato il passato si sono posti i problemi di liberalizzazione del mondo in Italia
In Europa e in Italia ecco e vediamo le prospettive perché io credo che noi interessano poi soprattutto le prospettive pure ritornando sul tema liberalizzazione
La prospettiva a mio modo di vedere e quella che dopo un avvicinamento che c'è stato nel passato forte fra le tecnologie
Dell'informazione con le tecnologie del telecomunicazioni oggi siamo all'inizio di una grande rivoluzione di un grande ciclo che dura da molti lustri
Di convergenza fra i servizi dell'informazione della tecnologia dell'informazione e delle telecomunicazioni
Io sono convinto che nel giro di pochi anni ottiche possono essere fra i cinque dieci anni mi vedevo proprio delle professionalità assolutamente convergere e avremo questa convergenza
Già fin da ora anzi già ci sono o degli non più che degli indizi dei fatti che lo stanno a dimostrare
Questa convergenza proprio di servizi informatici e servizi di telecomunicazione due fatti soli voglio citare
Uno sulle i grandi clienti oggi ecco Boldi o non volesse una sul uscirne cioè un servizio completo chiamiamo Veba dal le applicazioni informatiche alle telecomunicazioni
Come se fosse un tutt'uno
Ci sono aziende che dopo torno per esempio PDS per per parlarmi di Uta un'altra
L'IBM offrono anche altre aziende ecco quello offre la nostra Finsiel
L'ossimoro insieme ad aziende di telecomunicazioni le aziende di telecomunicazioni incominceranno a offrirlo anche loro in questo per esempio è un primo fatto un secondo fatto la diffusione di servizi informatici di OPA passati su applicazioni informatiche più bell'esempio l'internet ma la multimedialità allora su questo ecco noi dobbiamo fare i nostri progetti su questa incomprensione
Diceva giustamente Trefiletti in Italia Progetto Paese purtroppo non c'è non c'è nemmeno un sistema Paese forse un cane che si mangia la coda perché
Parlare di sistema Paese solo basato sul vogliamoci bene non ha senso
Sì può essere basato su un progetto sul lavorare insieme avere degli interessi comuni insieme
Però poi se non si fa il Progetto questi interessi non nascono e si rischia ancora spesso ognuno di andare per conto proprio
Io credo che invece la stette possa dare un grosso contributo a un progetto Paese mi auguro che questo progetto Paese venga e attraverso il progetto venga anche o si rafforzi il sistema Paese il nostro può essere basato ecco su diciamo cinque punti che sono questi uno le telecomunicazioni ovviamente s'secondo multimediale Terzo i servizi a alle interessa i cittadini quarto telemedicina se l'assistenza quinto accordi internazionali
Ecco su questi mi vorrei soffermare un attimo
Delle comunicazioni telecomunicazioni sono ovviamente fondamentali non voglio parlare con voi di fatti che probabilmente già conoscete progressi fatti soddisfazione per i progressi fatti insoddisfazione
Per i livelli raggiunti perché sappiamo che dobbiamo andare avanti questo vale nella qualità vale anche per l'offerta di servizi che però devo dire che oggi l'offerta di servizi che fa Telecom ha la categoria Business che quella più esigente una offerta che allineata con quella dei Paesi europei
C'è molto da fare su questo settore la sviluppare ci sono le nuove tecnologie prima fra tutti l'Atm va commutazione a larga banda che sarà fondamentale anche per gli sviluppi ulteriori e credo che questo debba essere un punto di grossissimo riferimento è tuttora il core business della stette di Tele gomme naturalmente e quindi è quello che deve essere tenuto nella massima considerazione io
Devo
Posso pensare che in Italia si sono fatti negli ultimi anni dei notevoli passi in avanti
In termini di qualità in termini di offerta di servizio
Le telecomunicazioni ricordiamocelo dell'unico non voglio dire l'unico perché non è che abbia fatto un censimento ma io credo all'incirca l'unico settore che ha chiuso la forbice nord-sud
La la densità del telefono è uguale al nord al sud e nelle famiglie mi rendo conto che quelle meridionali sono un pochino più numeroso di quello del Centro-Nord
Ma lo ha fatto nell'offerta dei servizi degli impianti che sono messi a disposizione di chi rientri quindi è una chiusura di forbice che secondo me a un significato anche sociale oltre che un significato di stimolo economico le differenze che oggigiorno fra sul due per cento al nord dipendono solo da un mercato che presenta alcune caratteristiche differenziate
Sulle telecomunicazioni e c'è stato lo scorporo della Nuova Telespazio che una società non di grandi dimensioni ma che ove la sul mercato deregolamentato a livello mondiale di grande difficoltà
Ed è impegnata in una serie di iniziative interessanti
E e in corso come sapete lo spirito amento da Telecom della della Società della parte mobile perché questo slittamento io direi per tre ragioni primo c'è una ragione di trasparenza con la concorrenza quindi è giusto farla
Secondo secondo Esiste una missione aziendale che questa società
Deve avere esiste un mercato ad hoc esistono dei clienti che hanno delle esigenze particolari ed è giusto che a fronte di un mercato ben Dini individuato ci sia un organizzazione
Aziendale che facciamo fronte alle esigenze di questo mercato e lo faccia fronte in modo specifico appunto ha dimensioni aziendali terzo ha ragione e quella dei mercati finanziari i mercati finanziari richiedevano questo scritta mento perché una valorizzazione Dellas sette della da del gruppo STET e quindi noi ci aspettiamo che si abbia una valutazione della della sua di Telecom più il mobile che sia superiore anzi spero significa mente superiore a quello che era Telecom con tutto in cui incorporato questa dovrebbe essere la risposta
Dei mercati finanziari
Sulla sull'attività e la missione iniziale ma poi sono stati richiamati alcuni punti sia alcune chiamiamo le controversie passate sul taxi se fra taxe GSM io non è che vorrei ormai credo che sia nodo tutto a tutti
Il taxi e ricordiamoci una tecnologia
Analogica è una tecnologia matura che non porta sviluppi e il costo di investimento perché gli ente quattro volte superiore al GSM attuale quello di terza generazione che si sta mettendo
Quindi
è è per se stesso un mercato e che va che maturo che va a terminare quindi chi ha bisogno di essere protetto se così se mi è consentito questo termine proprio il taxi e rispetto al GSM mentre il GSM che è digitale
I che che avrà un investimento per utente gradualmente inferiore che ha una possibilità di svilupparsi commuove prestazione nuove facility disse
Basta che metta in crisi ad esempio attraverso riduzioni forti di presso il sistema attaccasse
Dopodiché non ci dovremmo temere gli investimenti fatti senza nemmeno avere la possibilità a nostra volta calando le tariffe
Ecco di contrastare questa erosione è questo credo che uno spreco di ricchezze ma a prescindere da tutto
Questo quello che sicuramente in
Oggetto di un attacco quindi può essere può può avere pregiudizio del tax se non il GSM che all'avvenire davanti quindi io credo che quando c'è stato quel dibattito si siano un pochino invertite le parti
Oggigiorno aprire il GSM significa o uno dare un servizio che oggi non si sta commercializzando anche se sono perché lo hanno richiesto circa quaranta mila clienti già fanno parte di questo servizio
Fare sì io vedo che mi sembra sia stato l'altra non appunto a durante l'estate di trenta mila quaranta mila adesso non ricordo
Di persone di stranieri che vengono in Italia con il loro telefonino e noi non core commercializziamo il nostro brand italiani che vanno all'estero ecco io credo che uno spreco
Ma c'è un problema poi ancora più grave il taxi arriva da due milioni e mezzo di utenti
è una tecnologia ripeto analogica è la più grossa rete del mondo ad una logica di gran lunga la più grossa vede del mondo rischia di arrivare al collasso voi vedete la la la qualità sta degradando quindi bisogna che l'altra vede il GSM incominci ad accogliere lei nuovi abbonati perché la cosa più sciocca
Se guidare investire su una tecnologia vecchia come ormai o matura se non vecchia come mai è il tax
E fra l'altro non potete voi avete un ritorno degli investimenti perché si rischia il collasso gestionale quindi ci sono credo delle ragioni molto serie per potere comunque le vedremo e io mi auguro che prima di esprimere pareri ecco Rossi si voglia si voglia sentire la posizione di Telecom su questa materia
Avevo detto primo punto delle comunicazioni secondo punto multimediale multimediale
Io sono gonfi gentilissimo sarà alla rivoluzione in corso l'ho detto già molto altre volte io credo che nel giro di un certo numero di anni certo non pochi
Ma noi vedremo cambiare il nostro modo di lavorare di operare e il nostro modo anche di vivere nelle famiglie
Questo è portato proprio dalla multimedialità
Che significa mettere a disposizione di tutti e di lì il problema della standardizzazione che è un problema che nemmeno il rapporto banca mamma e secondo me asso a sufficientemente approfondito ma lo fa in Internet di fatto che è un preludio a questa forma di standardizzazione
Significa mettere a disposizione di tutti di tutti i tipi di informazioni notizie e di immagini cioè darvi la possibilità di accesso dare la possibilità di colloquiare
Quindi non è solo il divertimento mentre astenne mentre non è solo lo shopping in o la vendita di prodotti finanziario il tour operator ma chi avrà nuove idee potrà servirsi di questi strumenti ma sono anche i programmi di e dubbi educazione i programmi di education significa il telelavoro significa non fare spostare la gente per una serie di attività
Significa dare inizio veramente a quella che è la società dell'informazione la società di cui parlava prima il professor prova che già già sta nascendo non è che ecco dobbiamo aspettare che nasca
Su questo ci sono due punti critici già l'ho detto altre volte per fare decollare questo mercato o nell'offerta di servizi non c'è una storia passata di offerta di servizi anzi non c'è ancora l'Inter elettività che sarà il vero motore di questa rivoluzione e che ci sarà fra fine novantasei inizio novantasette tele come già sta sperimentando a Roma
Alla centrale lanciani a Milano già sta attaccando di clienti sperimentali per l'interattività
Ecco
I punti critici sono l'offerta dei servizi e sono la rete di la Rete che porti di distribuzione sull'Offerta critica punti ripeto non c'è una storia la STET ha deciso di fare la Stream ecco una nuova società che alla missione di promuovere l'offerta dei servizi
E lo promuove insieme a quelli che sono gli interessati i broadcaster per primi
Lo lo deve fare sia per prepararla questo Offerta lo deve fare anche per assistere
Nuove esteri una due dieci venti speriamo cento che possono venire sul mercato questo mercato completamente libero
Sia interessa addirittura che ci siano tutte le strenne possibili cioè tutti i centri servizi possibile
Dove sei brigate di vogliono mettere gli investitori vogliono mettere da loro li mettano se vogliono essere assistiti oppure vogliono essere in qualche modo affittare spazi la Stream
Provvede l'interesse un mercato completamente libero dove tutti possono cedere e portare i loro servizi sulla Rete attraverso loro diretti centri servizi
Il seppur secondo punto è fare la Rete
La tecnologia che oggi denunciata quella che sarà stabile che avrà una certa stabilità a parte la finestra tecnologica
Del segnale compresso che può andare anche sul doppino di rame e quella della fibra ottica più acqua si allinea oppure tutta la struttura di vede commutatori a larga banda non è solo un problema di fibra
Telecom ha in programma come voi sapete di fare due milioni di casse passate entro il novantasette investita il entro il novantasette del due mila e il due mila e ottocento con miliardi pensa di fare dieci milioni di casse passate entro il due mila ed entro il due mila otto praticamente di completare il Paese io mi auguro che dall'offerta di servizi queste date si possono tutte ad accorciare
è chiaro che è un è un problema ed è il vero problema
Ride quello del ritorno degli investimenti se l'offerta dei servizi sarà validare il ritorno degli investimenti ci sarà da e tutto questo potrà essere anticipato anzi non c'è un punto che vorrei chiarire le telecomunicazioni così come oggi tecnologicamente si stanno evolvendo
Anche per dare il semplici telefono si stanno evolvendo in modo tale da dare gradualmente i servizi multimediali si è creato un dibattito sette le gomme possano Possa debba o non debba ma la realtà è che la fibra ottica oggi tutte le dorsali sono in fibra ottica tutta la vita a lunga distanza fibra ottica
La rete di giunzione urbana in fibra ottica salvo il Goa assiali che sono rimaste che non sono ancora morto Rizzati ma tutto il nuovo in fibra ottica
Nella rete di distribuzione incominciano a essere messe delle parti sistematicamente in fibra ottica
Per le telecomunicazioni cablare vuol dire anticipare dei programmi futuri che comunque dovrebbe fare perché questa è una tecnologia che man mano che si afferma costerà di meno anche di quella attuale quindi questo anticipo
Che che che le telecomunicazioni vengono devono fare
Ecco non so come percorsi può pensare se possono avere o non possono avere il diritto di farlo opportuno di farlo come ho sentito dibattere credo che sia nell'interesse del Paese ma comunque è qualcosa che già solo per le telecomunicazioni de deve evolversi in questo senso
Terzo punto i servizi alle imprese e cittadini
Questo è un progetto sono una serie di sperimentazioni torso a Milano
Ad aprile verranno le prime sperimentazioni per tutta una serie di servizi che possono essere portati che vanno dal fisco alla previdenza al catasto ai tributi locali all'anagrafe via dicendo
In modo da cercare di cambiare ammodernare questo nostro Paese facendo anche un business
Il Progetto Italia dove qui entra alla Finsiel oltre che Tele gomma per portare i servizi a Rete dovrebbe fare sì che tutti i dati dell'amministrazioni centrali lo dell'amministrazioni locali dello Stato di regioni
Province e Comuni possano essere portati a disposizione delle di impresa e cittadini
è una forma di multimedialità anche questa che poi avrà degli sviluppi futuri di modo che se ne possono servire
Per farne servizi e avere un servizio alcuni di questi servizi saranno anche a pagamento per il cittadino naturalmente
Ci sono una serie di sperimentazioni mila non parte gomme servizio pilota abbiamo un accordo con la Regione Emilia Romagna di sviluppare una serie di servizi ma ormai si stanno muovendo a livello regionale un po'tutti
Prima a Bologna c'è stato un esperimento molto interessante cosiddetto occupa e per la valutazione dei medici dei medici specialistici da parte degli iscritti al sistema sanitario
Quindi io credo che ecco il valore di questo oltre a essere un business gruppo Schubert significa ecco cambiare cambiare un po'la qualità della vita mi auguro che veramente sia in meglio
Ma significa anche creare un rapporto diretto fra amministrazione pubblica e mercato
Con la conseguenza che l'amministrazione pubblica
Rebuffa dal mercato o collegata con il mercato in tempo reale si razionalizza era gradualmente perché la razionalizzazione dell'amministrazione pubblica è un problema che il nostro Paese Sera
E questo progetto può contribuire a risolverlo
Quarto punto è la telemedicina cioè l'assistenza c'è stato un convegno l'altro giorno anche qui ci sono una serie di sperimentazioni partirà
Ne entro il prossimo presso di aprile su tutto il territorio nazionale il servizio
Di di teleassistenza
Ecco qui quello che voglio dire
Ci sono due componenti in questo progetto o non la telemedicina che vuol dire una nuova organizzazione sanitaria attraverso strumenti telematici che consenta
Di avere dei punti centrali che fanno da consulenza da consulto
Da un'analisi approfondita e dei punti periferici
Ma significa pure
Perché per la sanità pubblica di assistere dei malati da lontano addirittura di fare la dialisi da lontano di dare l'assistenza per la diano cifrari delle cuori delle tutte cose che in parte già si fanno perché sono tutta una serie di sperimentazioni
è in corso e significa soprattutto
Per i cronici poterli seguire con continuità significa migliorare la qualità della vita significa anche il cui il potere potere evitare spostamenti di persone potete risparmiare spese
Per chi è responsabile della serenità la dell'assistenza invece riguarda
Soprattutto gli individui ma più che gli individui le famiglie di essere seguiti non solo dei casi di sinergia Sama per tutta una serie di prestazioni di cui una famiglia può avere bisogno
Quinto punto parte internazionale sulla parte internazionale non scegliamo tre linee una vorrei dire la linea ordinaria quello che si sta facendo perché il gruppo stette forse certamente anzi sarà internazionalizzato sempre di più ma tutta una serie di tosse la fanta
Dall'ambito manifatturiero impiantistico dove ci sono una serie di presenze ricordiamo l'Italtel ormai arrivata quasi al venticinque per cento del suo fatturato che esporta al cento da due telefono due delle per cento ricconi anni fa o la Sirti perché era tutta una presenza in Europa in America in qualcosa pure in Asia con sue società e sua organizzazione
O lo stesso Telecom Michael al pm ai sia pure per una fede che adesso su cui si sta investendo ma che è presente in cinquantacinque Paesi del mondo quindi a questa la considero la prima linea l'attività ordinario la seconda è l'attività di investimento che viene fatta e che deve essere rafforzata questa attività riguarda soprattutto i servizi
I servizi i ritiri sono un po'dico a Business ma sono anche il ponte stabile che si riesce a costituire con altri paesi che è utile per per anche per tutta l'industria italiana è una volta che si è investito dei servizi si Diego un Paese con legame stabile che diventa utile per tutti ci sono alcune presenze che già sono acquisite alcune sono anche significative e siamo interessati a una serie di corsi dalla
Dalla da investimenti in Europa in modo particolare cecoslovacchi anche se per è una gara a cui si può vincere e si può perdere ma siamo invece interessati anche nella Russia
E in altre aree
Dell'Europa sono le aree diciamo contigue a quelle balcaniche
Siamo interessati Nelli del Messico con il radio mobile siamo interessati a Cuba dove abbiamo fatto e stiamo facendo
Per gli investimenti e in altri Paesi del Sudamerica che sono o una serie di investimenti attraverso limpida altri stiamo facendo in diversi Paesi del Sudamerica
Siamo in di interessati in Asia in India dove ci sono aperte delle gare
Per il GSM e in Cina dove ancora non hanno aperto l'investimento in servizi
Ma dove io presumo che nel giro di non molto tempo lo ha per il armi e quindi bisogna lavorare fin da ora per questo tipo di investimenti
Terza linea degli accordi internazionali è quella che forse fa più immagine ma c'è anche tutto il suo valore è quella che riguarda riguarda l'obiettivo di essere un gestore globale
Teniamo conto su questo che esiste questa convergenza fra servizi informatici servizi di telecomunicazione
Le alleanze che sono state fatte finora nel mondo sono alleanze che non tengono ancora conto di questa convergenza nel verranno poi conto in futuro
C'è quella franco-tedesca che per lo meno a sentire da notizie giornalistiche
Non marcia se non marcia vi diciamo con qualche difficoltà
Chienti praticamente non ha fatto alleanze ma creato solo Consortium gioca finora perlomeno come decisione
Il ruolo da sola aveva alleanza è quella di BT British Telecom corre con e Messina
Noi stiamo valutando le opportunità io già l'ho detto altre volte accordi di Maggi non ci interessa non sarebbero possibili Melli sbaglieremmo perché poi di lì a qualche anno
Gli accordi di immagine fanno vedere tutto
Tutto alla loro tutto alla loro diciamo povertà dei contenuti ci interessa un accordo serio è un problema estremamente sfidante
Ci interessa al potere mettere l'Italia in una posizione almeno di vantaggio per col piede questi sviluppi che vengono dalla convergenza di servizi di telecomunicazioni ed informatica
Io resto fiducioso
C'è un accordo si farà si farà non allungo ma d'altronde non c'è la ferita se non per ragioni di immagine di farlo di farlo a brevissimo tempo
E sono fiducioso che si farà e si farà in modo conveniente per l'Italia anche per il nostro partner
Io io mi sto dilungando tanto ma non ho parlato nel liberalizza no non vorrei annoiare vecchie partite
Rapidissimo la liberalizzazione noi siamo d'accordo sulla liberalizzazione l'abbiamo sempre detto la liberalizzazione si può fare
Solo però se si risolvono i due problemi che sono già stati citati da Trefiletti o no eh servizio universale ecco sì l'olio regole sul servizio universale
Questo è un problema nostro di tutti gli altri Paesi europei quindi non è un problema solo nostro però deve essere risolto prima
Il secondo problema è il ribilanciamento delle tariffe e questo è un problema nostro perché gli altri problemi gli altri paesi europei l'hanno già risolto il ribilanciamento delle tariffe vuol dire come per come è stato già voi sapete aumentare il locale e diminuire l'Internazionale e la lunga distanza
Significa anche per le famiglie e chiedere un sacrificio possono essere in in alcuni anni poche migliaia di lire per alcune famiglie possono essere anche significative
Ma non si può andare a una liberalizzazione dove ci si dove ci sono
Distorsione tipo tariffario perché sui si difende io dico su tutto il sistema
Perché te le system è chiaro può fare delle tariffe che sono largamente inferiori alle nostre appartenuto al problema del gruppo chiuso ma perché le nostre quelle che ci sono imposte sono distorte bisogna correggerle se no il proprio la liberalizzazione viene fuori nasce male nasce sbagliata
Questo un problema ecco che lo prevedeva già la legge cinquantotto esiste un documento approvato dal CIPE dal dicembre del novantadue ma i passi che sono stati fatti in questa direzione sono sono stati scarsissimi questo è un problema che bisogna prendere in mano risolverlo gradualmente ma subito per intero sia pure dando degli scaglionamento in al tempo
Allora si può parlare veramente di liberalizzazione sennò si crea una distorsione noi oggi ci stiamo facendo mangiare il mercato per ora sono dei rivoli però esistono da stranieri da operatori di stranieri che poi portano pure divisa italiana all'estero solo perché abbiamo delle distorsioni tariffarie non perché altri porti in un valore aggiunto
La la liberalizzazione e la concorrenza devono sviluppare il mercato ma non devono essere speculazioni basate su precisa rifare oggi lo sono
Vorrei dire per colpa nostra di questo sistema ecco che ancora non ha risolto questo problema
Privatizzazioni che poi posso nella
Sorella già gemello sorella sia messe delle del della liberalizzazione le privatizzazioni
Io dico noi siamo oggetto di privatizzazione quindi non abbiamo nessunissimo di dover parlare quindi uno può parlare se si vuole a titolo personale e non come responsabilità come responsabile della STET io credo che come le liberalizzazioni non sono verità assolute sono oggi verità e utili nel nostro periodo storico nel periodo storico che stiamo vivendo
In questo periodo storico la privatizzazione deve essere fatta tenendo conto che è una sette che è un patrimonio di paese vaste te botte contribuire al progetto Paesi in modo fondamentale e allora bene
Che gli investitori siano degli investitori italiani che non andiamo a finire in mano dico corre di stranieri Totti concorrenti stranieri sarebbe una perdita per il Paese per noi ma per i nostri figli soprattutto
Per farlo è il modo di Collocamento quindi sul modo di collocamento
I tecnici ne sanno molto di più ma diventa fondamentale il modo di collegamento non si possono correre rischi su questa materia
Io credo che il problema è solubile e secondo me è solubile sotto molto di più molti punti di vista
Concludo perché veramente ecco dicendo io ho sentito parlare
Qualità del servizio giusta
Lo sviluppo dei servizi
Liberalizzazione e competizione e quindi efficienza aziendale e poi ci sono una serie
Ecco di altri problemi dice maggiori investimenti io credo che lo sforzo di due mila ottocento miliardi per cablare uno sforzo notevole in una situazione dove vorrei dire qualcuno mette addirittura in dubbio che uno lo debba fare
Quindi bisogna pensare che ci
Efficienza vuol dire razionalizzare
Razionalizzare vuol dire ridurre i costi compete e domani veri competitori poi saranno di telecomunicazioni stile stranieri ecco vuol dire
Avere una gestione estremamente avveduta
Quindi vuol dire risolvere in fretta dei problemi che prima si dovevano forse risolvere con maggiore tempo ecco bisogna stare attenti
Di tenere conto di tutto questo anche il famoso problema perché non so perché sia definito il sub ieri
Per me è una razionalizzazione
Prevista che ci deve essere che hanno fatto voi fra l'altro anche Telecom che man mano che sarà attuata
Determinerà un'esigenza di utilizzare un minor numero di persone ma questo non deve stupire d'altronde ventisei mila miliardi non so
Vogliamo dire che fanno lavorare più di duecento mila persone e questo sicuramente sono di più adesso non voglio fare i conti
E questo non vuol dire esuberi vuol dire gestire il regolare le cose in modo da non creare traumi
I suoi o tensione di carattere sociale ma usare tutti i mezzi gestione che si hanno a disposizione tenendo conto che si vuole se si vuole contare le gomme competa
Migliori in efficienza
Deve ridurre il suo organico
Lo stesso il problema ecco che vedo privi di del dei famosi contratti unici non contratti unici io dico bisogna fare delle scelte unitarie
Può essere di tutti di qua o tutti di là noi siamo disponibili a tutto come voi sapete essere di qua anzi veniamo da una tradizione diciamo unitaria
Comunque un problema Cassidy e quindi l'augurio ecco che farà ciò che veramente il colloquio si sia si intensifichi questo colloquio e che sia un colloquio dove
Milioni uno voi avrà le sue idee di come raggiungere certi obiettivi ma ecco l'importante definirli questi obiettivi e mi sembra che siano veramente obiettivi comuni che oggi quindi
Ecco questa è la cosa fondamentale grazie
Mi dicono che adesso in funzione del questa postazione io ringrazio il dottor Pascale per il suo intervento che è stato tutt'altro che formale tutt'altro che noioso
Posso anche affermare che larga parte dell'intervento vede convergente sindacatore aziende su alcuni aspetti specie quelle affrontate per ultimo credo che il confronto sarà abbastanza accesso e misurerà la bontà delle rispettive posizioni do la parola adesso al
Professor François de Brabant amministratore delegato delle soap
Buongiorno a tutti anche da parte mia
Devo dire che dopo una relazione
Come quella di Trefiletti che ho spesso Ernesto Pascale ha definito innovativa
Non si sente
Di risposta
Allora di
Conto male questo
Beh cerco di parlare
Sì ma pronto non so se devo parlare più forte o meno
Costituisce più vicino no dicevo che
Dopo una relazione come quei tre file
Approfondita puntuale anche se poi su alcuni punti tornerò ma approfondita puntuale e che lo stesso Ernesto Pascale ha giudicata innovativa e la relazione tutti
Ernesto Pascale
Sarei portato a dire che ad averla molto ottimismo perché abbiamo un sindacato che capisce
Questi problemi e un grande operatore italiano
Che sta bene dal punto di vista finanziario ad epoche anni
Beh ci sarebbe da essere soddisfatti ebbene io è vent'anni che segue questo settore confesso che pur con questi due fatti positivi sono invece molto preoccupato
E lo sono anche i miei due interlocutori nei due
I due che mi hanno preceduto è mio compito esseri sottolinea un attimo le preoccupazioni
Cioè ho la sensazione che il nostro Paese sia sostanzialmente inadeguato di fronte di fronte a questi problemi
Sesso una sostanziale confusione cioè siamo travolti dagli eventi secondo me non si sente assolutamente bene ma comunque si sente bene no
Sì esatto
Con questi fondi
Senta
Poi contribuire anche a questo
La Regione
Funziona Canal si sente che che
Si sente qualcosa di uguale vale poco però il
Impianto si
E
Funziona
Chiudo gli vedo
A
No dicevo che abbiamo da una parte ormai molti italiani singolarmente che sono convinti che siano essi allacciate internet di viaggiare sulle autostrade elettroniche quindi hanno la sensazione che ormai è tutto fatto
In realtà c'è una quantità di cose da fare spaventosa
E soprattutto quando si guarda avanti detrarre fermarsi un attimo a guardare indietro perché l'asse temporale e la capacità di un Paese di affrontare i problemi e la quantità di problemi in un dato periodo è importante allora se ci guardiamo indietro
Scopriamo che noi abbiamo risolto in questo settore pochissimi problemi in tantissime opere
Allora io a sette no
Fatti così
Poi abbiamo invece dato spazio ad alcuni mercati per delle capacità di sì
Nome cognome
Cioè il recupero di Investimenti dopo il buco di fine anni Settanta primi anni ottanta è stata una decisione autonoma viste che non ha chiesto soldi pubblici è stata presa lo sviluppo della più immobile
E questo è interessante rivalutare lo in questo momento lo sviluppo della cometaria è risultato della competizione annunciata cioè uno degli elementi che muove il mercato italiano la competizione annunciata e oggi siamo nella stessa situazione
Perché il novantotto è un condizione annunciata e a questo punto non capisco perché vogliamo buttarci a questa questo annuncio
Anticipando eccessivamente perché non sto Paese si muove in situazioni stressate e non quando si può si può risolvere con Calamo i problemi
Abbiamo avuto il boom del fax perché la gente l'ha comprata l'ha usato non perché qualcuno gli abbia venduto
Non abbiamo fatto un sacco di cose la ristrutturazione tariffaria Inghilterra e dieci anni che ha liberalizzato ristrutturato le tariffe non abbiamo fatto nessuna innovazione nel mondo la televisione abbiamo abbiamo bocciato l'economica di consumo insomma abbiamo fatto poco e abbiamo fatto abbiamo creato dei grossi problemi
Quindi adesso abbiamo davanti
Una quantità di problemi e qui in sintesi di indico positive agli ostacoli che vanno avanti
La del quale le reti è una condizione necessaria ma non sufficiente a fare la multimedialità suoni bisogna poi fare in modo che nelle case e nelle prese ci siano dei terminali diversi da quelli che ci sono oggi e questo vuol dire lavoro ma vuol dire anche marketing vuol dire anche trovare uno un modo per entrare in questa casa in questa impresa bisogna poi che ci siano tanti servizi ma tanti utili divertente interessante
Bisogna fare in modo che questi servizi siano presentati con interfacce con software che faccia sì occupato che l'utente finale decida di interagire con questi lasciatemelo dire accidenti terminale perché non è per nulla scontato che questo accada ed è il punto interrogativo che in tutto il mondo l'information comiche fra tecnologia davanti
Bisogna anche risolvere il problema economico cioè il giro economico
E ripeto l'oggetto in altre situazioni
C'è stato un boom della televisione commerciale che Trenitalia che oggi Cuba per sette mila miliardi
Due mila miliardi sono presi dal canone
Cinque mila miliardi sono presi re annualmente dalle tasche delle famiglie attraverso un giro economico sofisticato che passa dal prosciutto dal design
Se vogliamo aumentare la spesa delle famiglie sui servizi multimediali non possiamo pretendere che la famiglia paghi tutto in chiaro
A a bolletta bisogna trovare un gli sponsor la pubblicità innovativa il diavolo a quattro per far sì che ci sia un ragionevole a una ragionevole architettura economica che fate a stare in piedi questa multimedialità
Quindi i problemi che abbiamo davanti e scusate poi in fondo c'è il problema del potere perché tutta questa catena crea inevitabilmente delle occasioni di concentrazione di potere ma è inevitabile
Allora il problema la capacità di un Paese è quella di intervenire ma attenzione se non interveniamo prima anche la torta nasca cioè prima che la catena si componga il Wisla smaschera e il rischio che facciamo delle regole che impediscono la nascita di questa catena di questo business c'è troppo la concezione che il business della multimedialità sia già una realtà invece soltanto una tutta virtuale
E i Paesi che riusciranno a renderla reale saranno più Vantaggiato rispetto agli altri
Allora il problema delle regole
E che dobbiamo innesca un processo di regolamentazione non del inchiodare delle regole oggi per fra cinque anni perché non sapeva assolutamente cosa ci sarà fra cinque
Il
Tutta dicevo prima di sfruttare la competizione annunciata in questa situazione noi oggi abbiamo un soggetto in Italia che ha deciso di cablare il Paese
Qualcuno dice poco
Be direi che rispetto ai problemi che dicevo prima perché si giustifica solo se c'è tutta questa questa catena in funzione mi sembra già molto osé
Perché perché di cablaggio sì la stessa parola cablaggio fino a ieri voleva dire una cosa tranquilla voleva dire di fondo la televisione via cavo e finita lì da oggi in poi parlare di cablaggio di parlare di una cosa totalmente diversa pur di parlare di evoluzione della rete di telecomunicazione di investimenti molto più più importanti una rete che consente come si già stella non distributiva di servizi quindi il capitolo cablato televisivo vecchia maniera è chiuso per il nostro Paese bisogna solo parlare di un ricco di un cablaggio multe alla multimedialità e dovrebbe l'evoluzione delle telecomunicazioni
A questo punto abbiamo un un dato su cui costruire qualche cosa e che c'è un soggetto che fino all'altro giorno e posso testimoniarlo perché di conosco abbastanza
Le persone le strutture fino a qualche mese fa questo soggetto negava la voglia l'interesse strutturale oggettivo a cablare
Perché perché era in vista la privatizzazione
Bisognava selezionare gli investimenti solo Investimenti che avesse un ritorno più rapido quindi era il passaggio dal vecchio monopolista che faceva investimenti perché tanto bisogna farli
A un soggetto che faceva Investimenti perché bisognava scegliere il mercato che perché questi signori e queste strutture hanno deciso di mettere dei gettoni delle risorse senza chiedere soldi allo Stato mettere risorse per cablare il Paese
Perché è stata annunciata una competizione
E allora questo fatto è un fatto secondo me da sfruttare al massimo
Se stoppiamo questa questa questa capacità di di investire perché abbiamo paura di non gestire al potere successivamente secondo me facciamo il più grande danno al Paese noi sfuggiamo abbiamo sostanzialmente ha paura di non essere in grado di gestire la situazione
E allora qui vengo alla relazione Trefiletti c'è un su e giù
Che percorre tutta la relazione ma che non è solo nella relazione ma mi discosto Polito tutti di questa angoscia rispetto all'esecutivo
Sono certo punto dieci
Totalmente autonomo dall'esecutivo regolatore perché diciamo totalmente autonome distruttivo in realtà un un è un Governo un esecutivo non può non ha vere in mano la leva
Della politica industriale da politica dei servizi di questo settore incerto si dice autonomo dall'esecutivo perché deve essere su mandato dell'esecutivo che accorciata politiche ma autonomo perché se vivi e la congiuntura quotidiano dell'esecutivo muove
Ma se noi invece lo lo mettiamo attaccato al Parlamento facciamo un'altra operazione svuotiamo l'esecutivo di quello che è una delle leve a diciamo contemporaneamente che il futuro la società dell'informazione e il Governo del due mila
Il nostro Paese non potrà più nulla
Solo su tutto ciò che fa parte la società all'informazione su queste o non è possibile
Perché allora non abbiamo né sezione stamane in questo Paese oggi che abbiamo l'operatore che ha progetti e che spera di collocarlo addirittura si prende carico di cercare di fare una cornice Paesi un sindacato che fare io che sono interessati per la prima volta il Parlamento esce con un documento sulla multimedialità sfido a trovare un altro caso di rapidità simile
Nella nella nel nostro Parlamento
Non dico che sia risolutivo ma il fatto che è stato la commissione che ha parlato di multimedialità non so se vi rendete conto rispetto al vuoto di riflessione precedente
Chi è che manca
Manca l'esecutivo che certo i suoi problemi per altre ragioni però è lì il punto il punto critico secondo me della di tutta l'operazione nel nostro Paese che il progetto Paese lo fa il governo perché si potrà fare n progetti paese
Allora senta
Porta via tempo eccessivo però volevo prendere perché mi sembra giusto utilizzare la relazione tra essere allora pagina sette
Solo pochissimi punti a però mi sembra giusto commenta ecco a pagina sette si dice
A proposito anche qui dell'esecutivo privatizzazione spetta ecco lì si dà spazio l'esecutivo cioè lui dice la cui a tristezza deve essere il governo e quindi il governo ma in auge
A pagina tredici
A pagina dieci spalla del cablaggio e si dice che è sufficiente e ho detto appunto che è sufficiente va accelerato ma dobbiamo fare in modo che che il cablaggio che una che il cablaggio per la multimedialità abbia tutti i requisiti per avere tutti i requisiti dobbiamo muoverci anche l'occupazione perché i gestori sono purtroppo destinati a per l'occupazione
Dobbiamo muovere tra i potenziali fornitori di servizi
E qui una una battuta che richiederebbe metto tornata ma qui siamo di fronte al classico problema uovo gallina ricordiamocelo tutto ciò che è attaccato alla rete
Io devo mettere i terminali delle case
Quando ci sono i servizi e devo dire a quelli che fanno i servizi che ci sono i termitai le case perché se no non mi fanno gli investimenti nei servizi questa
In Castro dell'operazione eh uno delle degli aspetti più complicati di questo di questo settore
Ecco a pagina dodici c'è il discorso dell'accelerazione del novantotto
Ecco io personalmente ritengo che con i problemi di
Uno quello della competizione annunciata secondo ma sappiamo cosa vuol dire costruire un regolatore
Cioè quanto tempo che vediamo di metterci per lo studio regolatore qualche giorno
La il gli elementi che ci sono oggi la tre cinque nove la dicono che ci mettiamo fattura cinque anni cioè non possiamo dimenticare il discorso del riassetto e il discorso del regolatore che facciamo da cinque anni sei anni
Dove queste cose non dobbiamo essere realisti se no abbiamo una certa angoscia provinciale per cui finiamo a fare il gioco di altre
Ricordiamoci che il G7 l'ultimo è stato una grossissima operazione di marketing degli Stati Uniti che ha scelto di giocare la guerra commerciale su tutta la filiera dell'information technology contro gli altri sistemi industriale
Allora e diretti chiamo giù le barriere io la alla LUISS prima scossa quando Francesco Caio ha detto ricordiamoci che non si può metto una pianticella piccola all'ombra della grande perché se no mi si toglie il sole ho detto attenzione perché l'Italia dal punto di vista multimediale è una piantina piccola rispetto dei grandi più Antonio e Gandhi
E allora stiamo attenti a così dire apriamo tutto e premesso anche un'altra frase a un certo punto che dice che la competizione è sufficiente a garantire tutto
La costruzione del mercato no
La competizione è uno strumento in tutti gli altri Paesi utilizzato con molta gradualità e molta intelligenza non cadiamo nella banalità della competizione tanto per competere non è che tu sostenga questo ma c'è un chiudo rimette leggendo nove punti che sono il Progetto Paese inglese e sono di un documento per il governo inglese di novembre scorso
Primo
Questo è un documento che dice per favorire lo sviluppo delle comunicazioni a larga banda
Fine al fine di creare le super autostrade per il futuro in in Inghilterra cosa dice il Governo come si impegna di fronte al Paese dice uno definire mantenere un quadro di regole stabilisce ed efficaci in grado di evolvere secondo le scadenze imposte dalla crescente competitività del mercato è un programma
Molto spesso secondo collaborare con il settore privato per definire in modo chiaro il ruolo che le comunicazioni potranno giocare nella vita economico e sociale del Regno Unito
Terzo
Promuovere la competitività competitività degli operatori delle imprese manifatturiere e dei fornitori dell'insieme delle reti e dei servizi di telecomunicazione
Quarto essere d'esempio il governo con la propria capacità di innovare in modi di acquisizione e l'uso dei mezzi e dei servizi di telecomunicazione quindi domanda pubblica
Quinto prendere in considerazione i bisogni delle zone rurali
Per i nuovi servizi di telecomunicazioni continuando a sostenere servizio universale delle telecomunicazioni che ha un grande grosso problema
Ricordo che l'Inghilterra capo lato il Paese coi soldi stranieri
è una scelta politica oggi soltanto il sei per cento delle reti cablate tra inglesi appartiene a capitale inglese
Avranno cioè una scelta politica che avrà però delle conseguenze ci come viene spesso citato l'Inghilterra come esempio andiamo fino in fondo a leggere risulta Sesto ottenere il massimo beneficio dei fondi di ricerca del governo del Regno Unito della Comunità europea disponibili per sostenere lo sviluppo delle comunicazioni noi siamo sotto è più di Baggio
Europee settimo prendo contenere lo sviluppo delle nuove tecnologie delle comunicazioni ottavo attribuire la dovuta considerazione alla protezione dei dati personali e di impresa e sulle reti cioè la privacy e il nono assicurare la dovuta protezione ai diritti di lavoro intellettuale senza quest'ultimo punto pensare che si creino i servizi quando uno li può rubare tranquillamente debole
Questo signore solo nove punti appena cioè del governo inglese che dice su che strada bisogna muoversi poi il Paese deve adattarlo e costruire la può la propria implementazione di queste regole grazie
Grazie all'amministratore delegato dire sorridiamo ora la parola rappresentante dei partiti
Che hanno accettato il nostro invito comunicando vecchie l'onorevole Rosi Bindi per impegni connessi alle vicende che sta attraversando il Partito Popolare non ha potuto essere presenta i nostri lavori
Do la parola al compagna l'onorevole Gianfranco Nappi per la Commissione parlamentare di vigilanza della radiotelevisione
Intanto vorrei
Ringraziarvi per l'invito
Devo dire che ho trovato anche nella relazione del nella introduzione del compagno Trefiletti alcuni punti anche spunti interessanti
Sui quali senz'altro
Occorrerebbe un approfondimento
E però emergeranno anche come di rendere conto dal dal mio intervento anche alcuni punti
Differenziazione degli di impostazione in qualche modo
E vorrei partire da questo dato io non vorrei ridurre il dibattito fino ad ora
Che è stato di alto profilo specialistico
Alla solita polemica politicista sulla televisione
Però devo confessare che o scarsa speranza che questo Paese possa realmente
Darsi una seria politica nel campo delle telecomunicazioni
All'altezza del conflitto che da mesi infuria in Europa
Senza che si compra il nuovo nesso che sta congiungendo due mercati
Al quale pure mi sembra Pascale facesse riferimento
E cioè quello classicamente tele comunicativo
E quello della televisione o meglio delle varie televisioni
E ancora una volta con la lucidità figlio del proprio interesse
Il segnale sulla qualità della posta in gioco in palio
Ci viene da quello che è un nostro avversario politico
Il dottor Fedele Confalonieri che rispondendo all'offerta avanzata da Walter Veltroni
Ha messo i piedi nel piatto e ha detto siamo disponibili ha spiegato
Siamo disponibili a discutere di autoriduzione dell'Opus obsolescenza settore delle tv via etere
A condizione che ci diate una nuova legge Mammì per i nuovi media multimediali
A cui agganciare la ristrutturazione dell'intero settore delle telecomunicazioni
Io credo che sia un po'anche da qui che occorra partire se si vuole comprendere cosa sta accadendo nel settore di cui ci occupiamo oggi
Partire da qui credo significhi innanzitutto fare un po'Piazzapulita
Di quello stravagante anche atteggiamento con il quale la sinistra guardato alla montante campagna sulla privatizzazione della STET
Un atteggiamento a metà tra il velleitario l'ostello snobistico
Per il quale la vicenda della spetterà più o meno equivalente alla privatizzazione dell'industria conserviera nazionale
Da una parte e dall'altro che privatizzazione significava entrati in campo dei soggetti imprenditoriali preferiti non è così
Del resto non è mai stato così ad oggi lo è meno che mai
Oggi problema delle telecomunicazioni in Italia come in Francia o in Germania
è un problema che attiene alla sfera della sicurezza e dell'autonomia nazionale
Sarebbe già importante intendersi su questo punto
Cioè sulla valenza di processi aperti su questo terreno proprio dal punto di vista della sicurezza e dell'autonomia nazionale
è una questione dalla quale dipendono quindi livelli di alfabetizzazione di una nazione
Della sua possibilità di affacciarsi sulla scena internazionale con l'ambizione di poter contrattare le quote della propria autonomia di conoscenza
E qui veniamo allo scambio di chi parla Confalonieri non si tratta più credito di radicalizzare posizioni di sinistra qui sono in ballo due opzioni dello sviluppo
Del resto in qualche modo tutto interno al sistema dell'impresa
Rispetto alle quali la Sinistra cominciare
Dal sindacato
Deve decidere come collocarsi in sostanza le due posizioni in discussione sono le seguenti dette molto schematicamente da una parte
Chi sostiene che questo Paese non può competere sul mercato internazionale in maniera autonoma
E dunque deve collocarsi in maniera subordinata all'interno di nicchia cessoria
Delegando le grandi opzioni ai veri protagonisti della scena internazionale
E chi invece punta a contrattare ruoli e funzioni per attestare parti del sistema produttivo di questo Paese il rapporto con i centri decisionali del grande circuito produttivo multimediale del resto a pensarci bene il conflitto di sempre che abbiamo visto riverberarsi all'interno per le vicende che hanno modellato nei decenni scorsi il destino dei settori produttivi allora dominante
Dall'auto alla chimica dalla siderurgia all'elettronica civile oggi siamo ad un muro torna
Attorno a La sette si gioca quindi la partita del sistema telematico nazionale e si gioca la partita del modello americano
Nelle scorse settimane a Bruxelles appunto nel corso di quel più ricchi più volte ricordato G7 sulle autostrade informatiche e sia consumato un un contrasto strategico
E di cui pure dovremo discutere
Un contrasto strategico fra i gruppi americani alcune forze europee
Motivo del contendere era proprio il modello di modernizzazione da adottare
Gli americani mediati dal cosiddetto gruppo banche manda indicavano il loro modello a parte di privatizzazione tout-court appaltanti servizi strategici a poche grandi multinazionali francesi e gli stessi tedeschi invece hanno risposto no scegliendo un'altra via un'altra strada Progetto Atlas quel progetto pure sul quale si diceva vi è qualche intoppo e via qualche ritardo però indicando un'altra scelta
Questo è oggi il problema quindi
Il nostro Paese sceneggiati giocare un ruolo autonomo nel quadro di uno sviluppo europeo o sceglie di sganciarsi da questo punto di vista e ti collegarsi invece in maniera subalterno ad altri referenti
Certo è qui invece accetto che c'è un bisogno di governo c'è un bisogno di governo ma sapendo che se non c'è una scelta del governo del Parlamento le scelte saranno fatte oggettivamente al di fuori di ogni possibile quadro di decisione di direzione democratica
Ebbene bisogna dire che
Il governo ha avviato una sciatta procedura di privatizzazione
Questo il punto
In qualche modo che sta con chi offre di più nel senso peggiore ora il primo punto da chiarire quindi per la sinistra e per i lavoratori
Io credo riguardi e dunque la qualità e la funzionalità della privatizzazione
Possiamo chiederci privatizzare per fare cosa
Privatizzare un gruppo con un utile di mille cinquecento miliardi non credo sì faccio certo per fare cassa
Tanto meno per attingere a insondabili Pacini tecnologici visto che l'ottanta per cento
Dei brevetti telematici
Sono figli della società pubbliche europee
Tanto meno per attivare un nuovo mercato visto che le peculiarità dei consumi del campo telematico appunto non permettono omologazioni degli standard produttivi e distributivi dunque perché
Qui torna Confalonieri che ci ha dato un suggerimento
Forse perché le banche fin troppo esposte con i gruppi televisivi
Oggi puntano ad una nuova grande
Distribuzione di risorse di potere
Sostituendo ad un prodotto in via di obsolescenza quale la tv via etere
I nuovi prodotti multimediali ad alto valore aggiunto ad alta redditività
Io non credo che sia oggi serio e trasparente discutere delle televisioni senza che almeno a sinistra possa maturare un vero confronto su quest'altro versante dei problemi
E qui ci sono i più punti conclusivi che vorrei toccare in primo luogo la la questione dell'antitrust televisivo
Come del pluralismo nel mercato pubblicitario
Poggia sulla possibilità di dare corpo ad un vero piano nazionale delle comunicazioni multimediale che Totti questo Paese al di là degli assetti proprietari di strumenti in grado di autodeterminare livelli di interferenza sul mercato internazionale
Il anzitutto facendo crescere parallelamente ad una liberalizzazione del mercato delle reti
Un circuito distributivo integrato che veda collegati alla rete Telecom l'impiantistica RAI una rete multimediale che offro un prodotto di riferimento nel campo della circolazione di segnali digitali bivio e voce
Del resto al di fuori di un Piano nazionale
E al di fuori della lotta e della battaglia per un piano nazionale su questo terreno io credo che sarebbe anche ben difficile contrastare quanto emerso e quanto anche qui è stato confermato
E cioè che siamo in presenza per quanto riguarda Telecom gli esuberi per dodici mila persone per dodici mila unità
E invece un piano può determinare le condizioni appunto della difesa e della promozione del lavoro e dell'occupante dell'occupazione secondo io credo che sarebbe indispensabile la costituzione di un polo che vede integrati la Stream
La società appunto multimediale della STET è la RAI
Che abbia la forza di affacciarsi sul mercato internazionale avendo in mano materie da scambiare nel campo dei magazzini e pinoli prodotti interattivi
Fissate queste priorità va da sé che la privatizzazione della STET
Non può essere un fatto puramente contabile o finanziario
E allora
E qui vi è un punto di dissenso
Occorre affermare l'esigenza di una invalicabile riserva pubblica
Come sul modello tedesco questo non è un problema
Vi deve essere una riserva pubblica in questo campo in questo settore garantito
E in secondo luogo tutto il processo di privatizzazione può andare avanti prima che si sia definita l'autorità nel campo della delle comunicazioni e delle telecomunicazioni
E se il processo va avanti prima che si sia formata l'autorità ma in qualche modo l'autorità che senso avrà e quale potere e possibilità concreto concreta di intervento avrai ancora
Può andare avanti un processo di questo tipo nel nostro Paese prima ancora che il Parlamento abbia definito gli indennizzi strategici dello sviluppo in questo campo e invece sta accadendo il contrario
Sta accadendo esattamente il contrario da questo punto di vista alcuni degli spunti che sono emersi anche delle ultime discussioni al Senato ecco ora ci vengono rimbalzate alla camera credo vadano approfondite vadano sviluppati su questo correre
Prima anche per le elezioni
Noi diciamo che occorre fare l'antitrust prima delle elezioni va bene Maritain occorra fare anche un atto su questo terreno di indirizzo del Parlamento sia indispensabile perché e su questo voglio voglio chiudere
Perché appunto altrimenti altro dettare in appalto alle banche
Anzi nominiamo Lanzi a Mediobanca
Il controllo della rete multi multimediale nazionale non vedo quale prospettiva di sviluppo di trasparenza di democrazia di autonomia nazionale di competitività potrebbe derivare da una vicenda del genere cura proprio nel momento in cui avvertiamo acutamente il bisogno di una rottura del monopolio radiotelevisivo
Come primaria esigenza democratica
Al tempo stesso sarebbe miope non vedere
Che vi sono tutte le condizioni anche un nuovo e ben più pervasivo monopolio si realizzi sul terreno della multimedialità
Con la riduzione del nostro Paese a mero consumatore di informazione e comunicazione prodotto cult prodotta da altri magari a migliaia di chilometri di distanza
Un pericolo questo a me sembra a oggi che copre tutte le pure enormi bugie potenzialità dello sviluppo della multimedialità
Però la partita non ancora compromessa occorre saperlo i tempi sono strettissimi e il ruolo che ancora una volta il movimento sindacale i lavoratori e la CGIL su questo terreno possono giocare un ruolo decisivo ma insisto i tempi sono stretti
Grazia compagno grazie della parola per l'ultimo intervento prima delle conclusioni Sergio Cofferati al senatore Carlo Rognoni vicepresidente del Senato
Conto che l'ora è tarda cercherò di essere molto sintetico
Anche perché mi preme sottolineare che condivido
Integralmente la relazione tra il divertito ho trovato estremamente moderna
Coerente con quello che sta succedendo quindi cosciente dei problemi che sono in corso
Cosciente di come questi problemi non sono di dimensione nazionale non sono ormai di dimensione mondiale
E quindi c'è la sufficiente carica per capire se inquadrare il grande tema delle telecomunicazioni che direi ormai anche per quello che ha detto il dottor Pascale sempre di più diventa il tema della comunicazione più largamente intesa in un contesto che vede tutti i Paesi dell'Occidente impegnati dei Paesi del Terzo Mondo anche nel senso essendo partendo da situazioni di grave ritardo stanno facendo quello che loro chiamano il salto della rana tecnologico stress
Saltando tutta una serie di passaggi arrivando direttamente alle ultime scelti alle più moderne
Che ci possono essere io devo dire sono reduce insieme al presidente dell'ottava Commissione
Del Senato con il quale abbiamo
Questa Commissione diciamo ha lavorato e ha prodotto quello che Pravatà ha citato l'unico lavoro parlamentare esistente sulla multimedialità è stato un lavoro che è durato sei mesi abbiamo sentito tutti i soggetti lo lo indico se non è stato letto da alcuni di voi vi sollecito a vederlo e a leggerlo perché in effetti è il primo e unico lavoro per ora esistente a livello parlamentare
Età tutto non solo un quadro dello scenario che le varie riprese i vari soggetti
Ci hanno rappresentato ma dà anche una serie di conclusioni con inviti specifici al Governo perché si attivi
Su diversi fronti e diciamo con il presidente posto siamo andati in America la settimana scorsa abbiamo fatto un giro proprio dedicato al tema delle della incubo il focoso chiamata l'altra società dell'informazione e diciamo che a Washington ci siamo resi conto di un punto è vero quello è il Paese che ha il Presidente degli Stati Uniti che ha spento il vicepresidente Al Gore a diventare il guru della nuove autostrade l'informatica che c'è un impegno del Governo e del Presidente degli Stati Uniti e vicepresidente in prima persona
Ebbene negli Stati Uniti nel Congresso americano in termini legislativi sono fermi al comuni che ci ha atte del mille novecentotrentaquattro e non riescono a legiferare
Cioè c'è uno scontro di Locri
Così potenti con l'impegno e la SPÖ e la forza di le multinazionali di tutti i tipi che operano sul mercato americano
Di spingere alla liberalizzazione degli altri e a non farla loro che di fatto ha paralizzato il sistema legislativo presso c'è un impegno del governo dell'amministrazione a farsi che anche che il Congresso sblocchi alcune di queste leggi stretti però di fatto tra grandi Società delle telefonia tra grandi società ricavi tra Società dei computer c'è un mercato che sta esplodendo in termini di accordi di di di di fusioni
Tv Patti
Per l'industria del dei servizi dell'informazione del domani dopodiché dal punto di vista legislativo gli Stati Uniti sono fermi al Communication Act del trentaquattro
Quindi c'è una reale oggettiva difficoltà a legiferare in questo campo proprio per la grandezza dei soggetti che sono coinvolti
Dunque io direi che anche sulla base delle conclusioni della della quella che è stata l'ottava Commissione sulla multimedialità
Le modalità più idonee per affrontare il caso Italia nelle telecomunicazioni potrebbero essere così sintetizza
Primo tenere conto del fatto che telecomunicazioni televisioni e computer stanno convergendo in un contesto di mercato multimediale e qui è stato ampiamente sottolinea
La liberalizzazione dei servizi
E la privatizzazione della STET presuppongono un'autorità competente
E io dico indipendente poi mi chiarisco rispetto a quello che ha sottolineato De Brabant che regoli tutti i comparti della comunicazione
Parallelamente a una riforma del ministero che deve assumere compiti di propulsione della multimedialità e di promozione dello sviluppo industriale e della ricerca di alfabetizzazione telematica
Allora che cosa si intende per un'autorità qui anche Nappi dice ma prima della privatizzazione ci vuole località nel governo si è impegnato proprio in questa direzione e direi e anche con quanto è stato approvato
Proprio la settimana scorsa il Senato beh si è deciso che la privatizzazione dell'energia passava attraverso la creazione dell'Autorità per l'energia e che la privatizzazione della STET passa attraverso una nascita di un'autorità per la comunicazione
E qui è stato l'emendamento peraltro proposto valori di trasformare quella che era nata in quel progetto come autorità solo delle telecomunicazioni non autorità
Della comunicazione e quindi tenesse conto anche di tutto il sistema radiotelevisivo e della multimedialità di quello che sta avvenendo quei processi che stanno sviluppandosi nel resto del mondo
E che qui cui dottor Pascale ha dato anche esemplificazione di come stanche l'Italia attraverso STET e Telecom procedendo e ebbene questa è un'autorità
Che il governo si è impegnato a far nascere prima della privatizzazione quindi è un passaggio già sotto già sottoscritto cioè non c'è problema di polemica su questo
E il passaggio adesso si tratterà di vedere quale qualità di autorità perché l'Autorità per l'Energia
A dei contenuti che secondo me non sono sufficienti a quella che deve essere invece la il contenuto di un'autorità della comunicazione e qui da un punto di vista legislativo io immagino e posso prevedere che il governo che spinto è stimolato a privatizzare al più presto anche la STET
Addotti
La l'idea in base alla legge approvata dal Senato immediatamente di mettere in atto anche l'autorità della comunicazione
Salvo nei prossimi mesi attraverso dei disegni di legge tardi dei contenuti aggiuntivi ma quel tipo di autorità prevista nel progetto approvato al Senato è sufficiente per dare il via alla privatizzazione della STET in quanto soggetto di tele comunicazione non è sufficiente quel progetto a creare siamo quella che invece deve essere l'autorità della comunicazione che tiene conto di tutto l'arredamento del sistema chiedo che questo sarà un passaggio intermedio su cui questo governo probabilmente si butterà
Ecco io poi vorrei aggiungere che nel contesto detto che quindi la liberalizzazione dei servizi la privatizzazione del tetto l'eventuale riformulazione ridefinizione del ministero
In questo contesto tenendo conto
Della necessità in Italia di sviluppare per esempio la televisione via cavo ma come ha detto anche qui De Brabant ormai attraverso il cavo passa non solo la televisione ma tutta una serie di altri servizi e quindi va visto come strumento di sviluppo di multimedialità si può giungere a una liberalizzazione delle infrastrutture di e TLC
Anche anticipata secondo noi rispetto al mille novecentonovantotto
Con la cablatura area per area del territorio per l'offerta di una più ampia mole di servizi salvaguardando la produzione indipendente
E questo punto l'interessante l'esperienza americana
Perché di compenso per interessante perché là dove hanno cablato
Che gli americani hanno cablato per primi anche per ragioni strutturali di organizzazione del loro territorio Protti fatto tutte le società via cavo sono obbligate dalla legge a trasmettere tutte le televisioni
Però casting permettere c'è chi ha il cavo è obbligato per legge a trasmettere e dare quindi una quantità di passaggi di canali anche alle televisioni
Che sono permettere e questo è un passaggio non da poco
Su quale c'è una grossa polemica e ovviamente e però la legge americana su questo è molto chiara impone proprio per a chi ha i cavi di trasmettere anche le altre televisioni Rizzo crea tra l'altro un pacchetto di offerta
Molto interessante quello che ho visto anche sperimentato ci sperimentato che ho sentito come elemento lo butto lì come come elemento di riflessione anche per l'aspetto quello che è venuto fuori tarda alcuni visite che abbiamo fatto
E in particolare l'incontro che abbiamo fatto con la National Prot Custer Association che quella dei diciamo dei distributori permettere di tutte le televisioni
è che ci sarà una scontro filosofico non chiarito
Che io sintetizzo così e che così ci è stato sintetizzato dai provoca Aster
Cos'è alla Radice che la rivoluzione di cui stiamo parlando il sistema digitale
Allora
Che cosa ha bisogno il sistema di citare per essere al suo meglio ha bisogno di memoria e di intelligenza
Allora il problema di stabilire se questa memoria questa intelligenza io cittadino la voglio in casa nella gestisco io e allora posso bellissimi usare lettere perché con lettere con le nuove tecnologie il sistema la digitalizzazione dell'informazione posso sceglierla e farle arrivare in casa utilizzando io la mia memoria e la mia intelligenza per ragionare e navigare dentro a quella montagna di formazione
Oppure se invece la mia memoria la mia intelligenza la donna appalto un altro che stanno nascendo
Una serie di procreare
Perché è chiaro che io se in casa in teoria possono ricevere cinquecento canali vuol dire che non è ricevo nessuno nel senso che non story a guardare cinquecento canali allora ho bisogno di qualcuno che fa il broker
Ti tutti i servizi offerti e mi dà un pacchetto in cui gli offre la televisione un dipendente
La televisione via cavo il cui mi offre la telemedicina ecco gli offre l'accesso alla banca in cui mio spente le shopping ecco però questi sono broker serve i quali gestiscono loro l'intelligenza e la memoria e io divento uno dei possibili clienti e lì è tutto sta stabilire e l'esperimento lo sta facendo
La Time Warner per esempio Orlando e corrisponde in parte a quello che dottor Pascale c'ha annunciato che verrà fatto qui a a lanciare lanciani parlava centrale tracciabili cioè sarà fatto quindi e e e già fatto ecco quindi già in partenza qui dice una logica di server
Gestito dalle società
Che hanno loro in mano la memoria l'intelligenza oppure in un domani dato che il televisore potrà diventare il computer di fatto è più facile che sia il con la televisione di romani sia un di fatto un computer e che abbia Lulli la sua memoria sull'intelligenza e io con il telefono
Posso ordinare dove voglio quello che mi interessa perché devo avere bisogno io da cittadino nella mia casa
Di una potenzialità da fibra ottica quando no no la possibilità la necessità io odio di dare tutto quello che invece posso ricevere ecco questo e che posso ricevere via etere quindi a costi decisamente inferiori rispetto al cablaggio
Voglio dire opposto questi piccoli spunti per dire che anche in America il tema estremamente ancora Berto sul piano delle prospettive tecnologiche
E io direi come passaggio in Italia riuscire a fare una legislazione che incoraggi comunque
L'uscita dal dalla situazione statica che si è creata per il sistema radiotelevisivo che tutti conosciamo e che quindi incoraggi la privatizzazione e la liberalizzazione a livello locale
Beh mi sembra che sia un passaggio interessante
Ecco io credo che un altro punto del quale dobbiamo tener conto
E l'anomalia italiana che però l'anomalia italiana va studiata nel senso che è vero che noi abbiamo quell'anomalia nazionale che conosciamo che è inutile non vi faccio perdere tempo però forse l'anomalia strutturale più grossi italiana che ci sono settecentocinquanta televisioni locali
Cioè cosa che si ritrova soltanto forse in un mercato americano
Che però mercato americano fatte le proporzioni a mille televisioni locali Noè che siamo grandi come la pensilina ne abbiamo settecentocinquanta dice un problema però è anche una caratteristica
Allora queste televisioni locali vogliamo dare la la spinta perché si consorzi no perché siano facilitati nella raggiungere il satellite perché egli si dedichino possibilità per crescere per migliorare e per trovare anche un equilibrio economico diverso da quello un po'povero e miserrimo in cui sono oggi ridotti e questo è un altra strada che va affronta
L'altro punto che secondo me fondamentale da risolvere presto come governo e come Parlamento io direi parificata di ipotesi anche di liberalizzare con precise regole l'uso diretti alternative perché qui ci sono ci sono atleti dell'ENEL Dellas mamma le reti delle autostrade delle ferrovie ecco questa competizione tra reti
è una cosa che negli altri Paesi passa la competizione fra reti che passa vuol dire però che bisogna offrire a queste altre reti alternative la possibilità di fare servizi che oggi sono di diciamo monopolio della Telecom
Quello che è successo in Inghilterra è un po'questo a questo è un passaggio che non va sottovalutato perché un elemento di competitività è un elemento di di di confronto io credo che l'Inghilterra non sia un Paese certo rispetto alla Francia e la Germania hanno ha scelto una strada completamente diversa i risultati ci sono anche di un certo tipo nel senso che poi si scopre che il controllo azionario è nelle mani prevalentemente di investitori stranieri non inglesi
Ma anche qui attenzione che lo sottopongo come elemento di riflessione collettiva direi anche che il sindacato dovrebbe su questo impegnarsi a riflettere insieme le forze politiche
Noi stiamo andando verso un mondo sempre più internazionalizzato
La difesa dello Stato nazione non esiste più
Io non lo so chi era chi la fa ancora al di là di un fatto così emotivo
C'è un problema di mercato finanziario di mercato economico tale e il mercato e la comunicazione va in quella direzione perché esporta Pitt non esporta strutture fisiche per cui ci vogliono le frontiere i pit passano le frontiere allora c'è un mondo che sempre più internazionalizzato dove è indispensabile avere una logica che non può essere quella di difesa dell'interesse nazionale con una logica vecchia di difesa l'interesse nazionale
Tesi i testi nazionali vanno difesi perché si deve dare a lei imprese che operano in questo Paese e alla possibilità di lavoro che c'è in questo Paese di essere collegati a livello internazionale con chi è nella strada del rinnovamento credo che questo sia un po'la sfida che devo un attimino spingersi tutti e anche la sinistra accoglievate una chiudersi in una aspetto di difesa nazionale che non ha più senso
Credo che come ultimi punti vorrei sottolineare che c'è un'urgenza di questa costituzione dell'Authority che è legata non solo al concetto di privatizzazione nella steppa è legata alla necessità il regolamentare proprio perché siamo in una fase dove la richiesta di fondo e dirette regolamentazione
E pay mercati che stanno facendo i passaggi più veloci sono quelli che stanno per regolamentare
Sapendo però e coscienti che varrà il regolamentare e non con la stessa chiave con cui si faceva in passato cioè fare oggi una legge Mammì di sistema sarebbe un'autentica follia perché faremmo una legge che è vecchia proprie premesse oggi ci vuole una legge che sia quattro punto di riferimento che abbia alcuni principi e che poi vi all'Authority
I poteri reali per rio regolamentare seguendo le evoluzioni tecnologiche l'evoluzione del mercato
Questa è un approccio dinamico diverso rispetto a quello che abbiamo conosciuto in passato ma è l'unico che può rendere realisticamente metterci nella condizione di affrontare quella che è la rivoluzione tecnologica in atto
Certo che il governo importante di Trapani
A noi stiamo attraversando una fase politica difficile dove onestamente io non sapevo fino a sei mesi fa a quale governo attribuì stretti
E questi poteri perché già quel governo aveva tali e tanti poteri di difesa di una nicchia di un mercato vecchio che pensare di dati in mano a quel governo il potere di regolamentare le telecomunicazioni dimensione sullo riflette per cui la risposta che il Parlamento deve fare
E il governo no è una risposta che io mi rendo conto strategicamente sbagliata però nel contingentemente necessaria fino a quando non abbiamo chiarito alcune regole
E alcuni equilibri dopodiché è chiaro che ci sono delle scelte che competono al governo che il Parlamento deve controllare magari dare indirizzi fare quello che il suo compito non invadere il compito che gli altri
E comunque il principio di un'autorità indipendente ebbe a Vespa
Nel senso che deve il governo dare delle regole tali delle politica indicare la strategia politica ma dopodiché l'applicazione che sia nelle mani che il controllo di un'autorità che sia realmente indipendente dalla coscienza che abbiamo immagazzinato in Italia di che cosa vuol dire il rapporto col potere politico che è un rapporto con il quale continuava a dire che vogliamo staccare la spina ma poi vediamo che ce n'è sempre uno nuovo che arriva e che era in fila
Ecco forza ecco è una fase delicatissima sulla quale
Sostanzialmente sono d'accordo con quello che dice che hai detto
Qui questo passaggio ci impone però di dare al Parlamento una maggiore presenza fino a quando non saranno chiarite tutte le
Un altro punto che non viene sottolineato abbastanza che c'è una una necessità in tempi brevissimi a questo punto di piani di ripartizione delle frequenze di assegnazione delle medesime c'è il totale caos io ho sentito dal Ministro delle Poste e dire che ci vorranno ancora tre anni
Per rifare un piano B né assurdo se dobbiamo riorganizzare e ministero deve riorganizzarsi in modo tale perché questa cosa non ha non non ci metto Aprea
E va be'e poi no ultima cosa certo hai citato il nove punti dell'Inghilterra privacy e proprietà intellettuale sono due punti centrali io direi che il lavoro che ha fatto il Senato non buttiamo l'ovvia
La ricerca che ha fatto sulla multimedialità col di impegni che sono stati rivolti al governo perché metta in piedi rapidamente
Al una figura di responsabile dell'indirizzo del coordinamento delle azioni strategiche e quindi aprire uno studio approfondito sugli orientamenti del mercato attraverso diverse modalità per questo impegno che il Senato ha chiesto al governo di premi
Ogni ogni
Vediamo adesso la parola per le conclusioni al segretario generale della CGIL Sergio Cofferati
Io vorrei insistere un attimo sulle questioni che aveva introdotto Rosario nella sua relazione relative allo scenario il modo col quale lui ha tentato di rispondere al al primo obbligo che gli derivava dal convegno di questa mattina
Per dire delle ragioni che portano
La nostra confederazione a considerare con grande attenzione con grande interesse i problemi che riguardano il settore delle telecomunicazioni
è stato ricordato come questo sia in verità il secondo convegno
Sull'insieme complesso di queste materie che noi
Teniamo ne seguirà un terzo che le ragioni che ci hanno indotto a destinare una quota crescente e comunque consistente di attenzione e di lavoro
A queste materie sta in queste poche sintetiche considerazioni che vorrei riprendere qui erano contenute nella relazione
Non stiamo guardando a questo settore con attenzione semplicemente perché ma già di per sé la ragione sarebbe utile e sufficiente
Come ovvio vi lavorano
Migliaia di persone e i processi di riorganizzazione di privatizzazioni le trasformazioni in atto avranno un'incidenza di terzi e sulle loro condizioni di vita e di lavoro
Questa è la parte inevitabile dell'attività del sindacato
Che comunque un bisogno che ci muove ma non è solo questo
Noi siamo convinti che le trasformazioni in atto quelle che si sono già prefigurate quelle che progressivamente si andranno determinare vengono coinvolti interessi ben più consistente
Assai più rilevanti che riguarderanno anche
Io credo che un Paese
Che riesca a dare l'immagine precisa
Del suo benessere
E del suo grado
I democrazie di civiltà in ragione di quanto è in grado di produrre
Nel sapere che in quanto in grado di garantire nell'allargamento delle regole dei processi di comunicazione
Io credo che questi siano elementi decisivi di una società moderna
Ai quali come ovvio non possono non debbono guardare soltanto coloro che sono direttamente interessati ma anche un grande la grande organizzazione di interesse generale
Noi abbiamo molto a cuore come sapete le questioni che riguardano
Lo sviluppo economico
Per gli assetti sociali
E questo è un Paese che sta attraversando una fase anomala con addirittura elementi di schizofrenia dite
Ci sono segnali molto forti di ripresa in alcuni settori produttivi
Con effetti benefici sull'assetto
Occupazionale sulla composizione della manodopera più che sulla sua dimensione in alcune aree
Questi segni di ripresa non sono stati trasformati fin qui in una vera e propria fase di sviluppo in ragione
Di questa incombente sistematica crisi finanziaria che può travolgere l'insieme dell'attività economica nazionale
Bisogna uscire da questo pericolo da questa spirale
Che può stringerci con effetti disastrosi
E bisogna farlo io credo in primo luogo utilizzando nella condizione data la ripresa per farla diventare una vera e propria fase di sviluppo
Passare dalla ripresa spontanea di alcuni settori quelli che in verità sono trascinati occultava svalutarsi della nostra moneta quelli che avevano e hanno mantenuto condizioni di nicchia
O che hanno saputo anche aggiornarsi
Cosa torna peraltro non disprezzabile nel corso di una fase lunga di recessione come quella che abbiamo alle spalle uscire da questa condizione di spontaneità
E definire politiche concrete per lo sviluppo è possibile se
Soprattutto da parte del governo verranno adottati
Scelte
Costruite orientamenti
Precisi
In grado in primo luogo di risolvere
Problemi antichi
Che penalizzano ancora in maniera rilevante una quota consistente dell'industria italiana che una parte altrettanto rilevante della nostra economia
C'è un fenomeno che si è evidenziato nel corso degli ultimi mesi
Ed è un'ulteriore aggravante della situazione in essere la divaricazione tra le aree forti dare tempo
Con una tendenza a un processo di deindustrializzazione
Esplicito nelle aree meridionali
Ecco io credo che la ragione che muove una parte consistente del sistema dell'impresa a guardare con distrazione lo scarso interesse
Allenare meridionale venir meno ad una serie di convenienze che vi erano allocate in ragione delle politiche dello Stato
Che hanno operato nel corso dei decenni precedenti
Non credo che occorra ripristinare quelle politiche che occorre invece fare uno sforzo grande per dotare questo Paese di un sistema infrastrutturale dire adeguate guardando con priorità alle aree più deboli
Per creare le condizioni di ambiente in grado di favorire gli investimenti e la loro remunerazione
Come è ovvio non solo le telecomunicazioni ma le telecomunicazioni prima sono per molti di questi territori oltre che per l'insieme delle del nostro Paese un settore nel quale occorre uno sforzo straordinario
Per cui le telecomunicazioni sono secondo noi
Una delle coordinate sulle quali agire per arrivare rapidamente
A politiche di sviluppo
Che per superare progressivamente ma con certezza squilibri
E le divaricazioni che si sono aperte tra le aree più forti per più non serve soltanto produrre bisogna mettere chi produce in condizioni di poterlo fare con almeno per questa ragione
Le infrastrutture soprattutto le infrastrutture il profilo alto e qualitativamente più innovative devono essere al centro degli impegni e degli investimenti
E in una fase di riorganizzazione di privatizzazione del settore settore va considerato come un propellente straordinario di questa fase di potenziale che è possibile
Sviluppo
Se la discussione invece dovesse limitarsi ad un problema pur esistente delicato
Quello che riguarda gli assetti
La geografia di potere che deriva da questi assetti beh avremo perso un'occasione grande noi vorremmo spendere qualche opinione insistere da quel tanto che siamo in grado di creare
Di orientamento perché le telecomunicazioni siano come dicevo uno delle coordinate fondamentali di una politica per lo sviluppo
Per questo guardiamo quel che succede con tanta attenzione
E proviamo a costruire anche noi progressivamente
Qualche
Orientamento utile alla causa comune al bene cioè di questo Paese
Perché in questo settore esistente può crescere la quota di lavoro qualificato ma questo settore è un segmento decisivo per produrre di più per produrre meglio per consentire a milioni di persone di dividere meglio in un sistema più democratica
Purtroppo dico purtroppo perché anche a me confesso tornerebbe più utile
Fare i conti con questioni più semplici eccelle
Ragione che ci portano a discutere telecomunicazioni hanno questa complessità questa complessità tra un grande stimolo anche per il sindacato confederale
Io credo qualche molte delle cose e di merito utili
Per l'immediato futuro quelle che poi devono avere coerenza e connessione con queste ragioni di massima che ci portano a dare tanta attenzione alla
Materia in questione siano state ben descritte
Da Trefiletti nella sua relazione ha visto che sono state generalmente apprezzato
I dirigenti della CGIL che sono qui presenti lo sanno lo dico per i nostri ospiti esterni siamo così convinti della delicatezza dell'importanza di questo settore che abbiamo rimesso in discussione uno dei nostri assetti organizzativi più tradizionale che immaginiamo di arrivare rapidamente con qualche difficoltà come ovvio a dar vita ad un vero e proprio sindacato dalla comunicazione
Che riuniti degli spezzoni che sono stati storicamente separati per ragioni che avevano all'epoca
Tanta consistenza e devo dire anche qualche
Opportunità organizzativa interna che vide quando ci spendiamo e tentiamo di farlo indicando qual è la nostra opinione
Su una serie di questioni complesse e delicate
La prima di queste anche qui a conferma di un orientamento da tempo consolidato nel sindacato confederale nella CGIL
E l'idea che occorra non solo privatizzare
Ma che sia necessario privatizzare in tempi celeri
In modo corretto sulla base di scelte che abbiano una loro coerenza
E tutta la trasparenza necessario lo dico perché la polemica contro di noi ancora in queste settimane non si è assopita l'idea che il sindacato sia in fondo uno degli ultimi soggetti ostili ai processi di privatizzazione di Franco
Ed è un argomento che viene rivoltato contro di noi tutte le volte che tentiamo di dire qual è la nostra opinione sul come le privatizzazioni dovrebbero essere realizzati noi non abbiamo nessuna
Difficoltà a riconfermare
Peraltro fu proprio la CGIL
A cominciare ad avanzare l'idea che i settori all'epoca allocati sia quelle di servizi che dell'attività manifatturiere nell'ambito delle partecipazioni statali dove s'
L'essere privatizzate dicendo cominciamo a parlare da soli che in verità un po'in crisi della trasformazione in società per azioni come prima fase con un processo di privatizzazione vale per quel che vale ma insomma ricordarlo forse non è inutile privatizzare City privatizzare secondo criteri definiti
Io credo esista una precondizione come si è detto c'è un orientamento del governo apprezzabile la privatizzazione
Per tutte le attività di servizio
Ovviamente il problema si pone in termini assolutamente diversi per quanto riguarda le attività manifatturiere deve essere preceduta dalla costruzione dell'autorità
Le autorità sono il soggetto che può facilitare e rendere praticabile un processo di privatizzazione
Di cui priorità perché è indispensabile avere soggetti che siano commisurati al carattere del servizio
E l'articolazione in questo caso è indispensabile poi si tratterà
Ritengo immaginare in una fase successiva anche forme di coordinamento tra le singole autorità per una ragione che non attiene all'intervento sulla qualità e sul carattere del servizio ma che riguarda le politiche macroeconomiche se l'autorità saranno i soggetti che dovranno orientare le scelte dei singoli settori
E per quella via esprimere anche guai che in coro relativo alle politiche tariffarie
Se vogliamo continuare ad utilizzare come strumento di regolazione macro economiche la politica dei redditi un coordinamento almeno per questo aspetto specifico
Tra le varie autorità dovrà essere immaginato per la verità così si era fatto una fase precedente quando discutemmo prima con il governo Amato e con il Governo Ciampi
Della costruzione dell'autorità credo che questo è un argomento scomparso dal dibattito attuale credo che varrà la pena
Di reinserirlo l'autorità è la precondizione che porta ad un processo di privatizzazione la privatizzazione deve essere funzionale io credo almeno alla realizzazione degli obiettivi l'allargamento della platea dei proprietari
Molti ci hanno spiegato che questa era l'esigenza dalla quale occorreva partire trovo che ci sia un salto logico tra la riconferma dell'esigenza spesso e poi le ipotesi che vengono prospettati in concreto
Ecco noi propendiamo per un allargamento
Della proprietà il capitalismo diffuso come viene chiamato da
E siamo per questa ragione contrarietà ostili ad ogni ipotesi di trasformazione avvocato perdesse di monopolio pubblico in un monopolio privato
Non abbiamo esitato a dire la nostra contrarietà all'ipotesi di acquisto da parte delle banche della Ste esattamente per questa ragione abbiamo visto lì ogni tentativo
Intervento che poteva portare ad una pratica
Sostanzialmente speculativa per un verso
Il termine un po'forte ma
Perdonatemi
La semplificazione vista l'ora e dall'altro lato quell'ipotesi finiva col occultare
L'assetto proprietario finale
Nell'una né l'altra cosa sono utili
E sono coerenti con l'obiettivo al quale si è partiti se si vuole realizzare un allargamento dalla proprietà io credo che quella sia la strada
Da evitare
L'estensione della proprietà comporta anche la definizione precisa del ruolo dello Stato
Il Parlamento in primo luogo e poi successivamente ma in forma limitata il rapporto con l'autorità del governo farà anche qui
Ritiene la Costituzione la public company potrebbe essere perseguita fermo restando che poi però bisogna avere a disposizione uno strumento che consenta
L'esercizio concreto dell'indirizzo la ruota
Da parte
Insisto del Parlamento e del Governo perché in questi settori
Non sono presenti soltanto ragioni come si diceva che riguardano la quantità il carattere della ma anche ragioni che riguardano la quantità il carattere dell'economia e della democrazia
E guai a rinunciare
All'esercizio di un ruolo di un orientamento collettivo su settori che sono di interesse generale
Se c'è stata questa distrazione è una distrazione che occorre recupera ma davvero non si può considerare la privatizzazione di una grande azienda manifatturiera alla stessa stregua della privatizzazione
I settori che sono strategici non soltanto l'assetto industriale economico ma anche
Nella quote nel livello di democrazia di una società civile
Io credo però che
Ai processi di privatizzazione in corso e questo devo dire vale per il settore delle telecomunicazioni per la STET come vale per ogni altro settore anche per l'attività manifatturiera bisognerebbe farlo sforzo di collegare sempre
Quando se ne ha ragione se ne discute a maggior ragione quando si opera
L'idea il progetto industriale o di riorganizzazione del servizio che va di pari passo con la privatizzazione
Per non arrivare alla conclusione che si cambia semplicemente
L'assetto proprietario
In qualche settore questo poi decisivo perché le ricadute sulla quantità e la qualità del lavoro sono sostanzialmente negative la privatizzazione di attività manifatturiere in forte passivo a questa implicazione che non ci siamo mai rifiutati di gestire ma abbiamo sempre tentato imporre abbiamo preteso qualche volta ci siamo riusciti e qualche volta no che ci fosse un collegamento tra il Progetto e il processo di privatizzazione
Questo vale a maggior ragione per il settore delle telecomunicazioni
Ora l'azienda nazionale qui
La stessa la Telecom hanno l'esigenza di acquistare io credo progressivamente una dimensione di scappava
Indispensabile per stare in forma compiuta su mercati aperti
Non esiste più la dimensione nazionale
E vero
Che fare i conti
Con un assetto nel quale operano grandi aziende multinazionali e le regole sono oramai regole transnazionali presuppone
La definizione rapida di accordi internazionali
Sia per la parte manifatturiera sia per la parte più strettamente di servizio
Questi accordi saranno accordi nei quali l'azienda nazionale gioca un ruolo importante non subalterno se si realizzerà compreso contemporaneamente un'altra condizione
Quella che Rosaria chiamava nella relazione la costruzione del Progetto Italia
Cosa può essere credo progetto Italia non soltanto l'avvio di un processo indispensabile se si vuole alzare il livello qualitativo del servizio di cablatura ma anche un ruolo attivo da parte dello Stato
Per
Attraverso la gestione dalla domanda pubblica orientare quei sentimenti di attività che danno massa critica
Creano condizioni importanti di lavoro per l'azienda nazionale e la mettono in condizioni di accedere ad accordi internazionali sulla base di una sua dimensione chiuso la sua quota di mercato rilevante
I settori nei quali poi si può operare sono davvero tanti e ognuno di loro è una sorta di priorità nell'assetto sociale ed economico del Paese si pensi all'ammodernamento della pubblica amministrazione
Si pensi alla politica industriale considerando le telecomunicazioni cioè la trasmissione i voci immagini e dati come uno dei segmenti alti che oggi mancano all'apparato produttivo nazionale
E guardate che per molti territori senza questa risorsa questa occasione a disposizione non c'è futuro in nessun modo
E l'idea che per alcuni possa essere garantito il futuro semplicemente destinandoli attività a basso valore aggiunto
Che peraltro poi si dice hanno anche un alto contenuto di manodopera
Salvo il fatto che poi altri sono in grado di competere sui costi in maniera ben più rilevante dinamica di quanto non si facciano voi è davvero di poco costrutto
Bisogna immaginare una politica industriale che abbia questo segmento e bisogna pensare a servizi e a forme di comunicazione
In grado
Di innalzare la qualità del vivere del vivere civile
E credo che nel nostro Paese esista un problema enorme
In aggiunta a quella dell'assetto e te la struttura dell'economia e della produzione proprio quello che riguarda le forme della vita civile soprattutto nei grandi aggregati urbani
E ancora una volta l'innalzamento qualitativo del sistema della comunicazione può dare un contributo rilevante a trasformare radicalmente
Almeno una parte del modo della qualità del vivere nelle grandi città italiane e bisogna presumo cominciare dalle non dimenticando il resto ma cominciare tra
E poi
Corti internazionali processi di integrazione
Sollecitano la realizzazione
Sì quello che a me pare un obiettivo scontato devo dire che trovo anche a volte no imbarazzo ma insomma un po'curioso che ne parli il sindacato mentre altri
Hanno un atteggiamento un po'disinvolto sulla sulla materia
Il mercato
Beh la liberalizzazione è una scelta indispensabile
Ha bisogno però
Perché divenga la condizione di base di un vero mercato di regole non esiste un mercato senza re
Senza regole siamo qualche volta l'arbitrio e il più delle volte alla riproposizione in forma diversa di Monopoli
è un Paese curioso questo paese che discute da
Anni dell'opportunità o meno di adottare politiche liberiste i fautori del liberismo sono stati sistematicamente i nemici del mercato
Perché si sono opposti
Con una virulenza degna di altra causa a ogni e qualsiasi definizione i soggetti come l'autorità oppure gli strumenti come l'insieme delle regole che anche Rosario indicava nella sua nella sua relazione ecco io considero questo un altro passaggio indispensabile e vale
Per il settore
Delle telecomunicazioni come vale in genere per le attività economica
Processi degenerativi
La perdita di credibilità che anche di capacità di competere e di una parte consistente della nostra economia passo da
L'aver vissuto per troppo tempo in regime di monopolio per tanti settori non soltanto quelli pubblici come si tende a far credere ma per molte attività private
Che erano ugualmente drogati in alcuni ambiti di quelle pubbliche come hanno dimostrato anche fatti clamorosi di natura giudiziaria come quelle che si sono evidenziati nel corso degli ultimi anni
Perché se è vero
Cioè la mancanza di regole certo una certa idea
Di economia vista aveva portato
Ad un ruolo spesso
Debordante da quello immaginato
Originariamente una parte del sistema pubblico è altrettanto vero che chi contemporaneamente denunciava questo processo degenerativo spesso le utilizzava le condizioni
Le condizioni che si erano
Definite proprio ragione dalla degenerazione io credo che questo sia
Un versante sul quale
Ognuno di noi
Si ritiene l'importante
E uccide lo sviluppo economico debba esercitare noi non abbiamo nessuna contrarietà
A che ci sia un processo di liberalizzazione rapido
C'è addirittura anticipi gli obiettivi che erano stati posti
Dall'unione europea però le regole sono indispensabile devono essere varata al più presto per favorire questo processo
Vorrei dire
Qui per concludere
Un'ultima cosa non mio
Opinione convinto so che l'argomento
In verità
Finisce con l'interessare di più i sindacalisti come è giusto che sia parte le imprese a
Interesserà poco i nostri interlocutori
Istituzionali e politici
Vi chiedo scusa di questa piccola noia
Però mi corre l'obbligo di esplicitare un opinione
Quando parlo di regole
E di condizioni perché lei prese concorrano liberamente sul mercato
Penso anche a quella parte di attività nostra che definisce
Le condizioni con le quali le imprese stanno sul mercato e anche i lavoratori se mi è consentito
Anche noi abbiamo bisogno di regole Rosario introdotto questo capitolo dedicato
Che riguarda le norme contrattuali dei lavoratori di questo settore
Ecco io credo che nel futuro di questo settore
Si debba immaginare
Un contratto che vale per tutti i lavoratori che vi operano
Un contratto che dovrà basarsi su una condizione
Anch'essa regolatrice del mercato quella dei costi omogenei
Non è possibile
Che nessuno nell'impresa di questo settore da un lato dall'altro immagini di utilizzare le condizioni contrattuali dei lavoratori come una sorta di strumento per condizionare
Le regole della competizione e per fare involontariamente
Attività di tanti
Non si tratta di scegliere uno dei contratti che oggi sono operanti perché se la mettessimo su questo Piano va da sé che è una protezione naturale quella dei lavoratori di attestarsi ai valori più alti
No noi dobbiamo immaginare soluzioni che avranno una gradualità del caso
Ma che devono portare accosti omogenei sul piano contrattuale per le imprese che operano in questo settore
Considerando non semplicemente
Quanto deriva dal contratto nazionale ma complessivamente dalla contrattazione
Che dalle condizioni in essere
E francamente troverei
Irritante sgradevole una pressione eccessiva dell'impresa sulle organizzazioni sindacali su questa materia
Per condizionare gli orientamenti che le scelte
Delle organizzazioni
Noi dobbiamo lavorare insieme se conveniamo sul punto d'arrivo perché si costruisca questa dimensione contrattuale peraltro guardate che il problema si ripropone in tantissimi settori
Laddove le divisioni merceologiche di prima vengono progressivamente superati laddove si definiscono nuove aree di intervento che mettono assieme spezzoni che hanno storie e dinamiche retributive oltreché normative tra di loro profondamente diverso
Dobbiamo favorire questo processo di disaggregazione e di nuova aggregazione sulla base però anche qui di comportamenti trasparenti che di regole che valgano allo stesso modo per
Senza utilizzare il punto da cui si parte come elemento per condizionare chicchessia
Diversamente
Si finirebbe col
Generare ostacoli mettere in campo vischiosità che indubbiamente non servono i lavoratori ma immagino non servono neanche alle imprese ecco noi vorremmo fare tutte queste cose
Vorremmo costruire questo orientamento complessivo che riguarda il merito
Riguarda
Le cadenze il carattere dei processi di riorganizzazione le politiche di investimento che i processi di privatizzazione avendo intenzione che vi ho detto
Quella di non sottrarci anche agli aspetti più delicati l'ultimo che citavo indubbiamente per un'organizzazione sindacale non è semplice da affrontare da gestire ma facendolo con la convinzione di chissà che la riorganizzazione recita lo
Gruppo di questo settore in un processo di radicale trasformazione dei suoi assetti proprietari che è un'occasione importante non solo per sé
Ma per l'economia e la società ha giocato
Grazie a Sergio Cofferati non mi resta che ringraziare gli intervenuti al nostro convegno e a darci appuntamento alle prossime scadenze che saranno altrettanto impegnative
Della
Difesa