Presentazione del libro "Mussolini io ti fermo. Storia leggendaria di Giuseppe Bottai scelse la patria combatté i nazisti" di Angelo Polimeno Bottai (Guerini e Associati)

Ti Benvenuti
Nella Sala Alessandrina nell'Archivio di Stato di Roma
Come prima cosa vi dico che siamo in diretta streaming su
Quindi siete tutti avvisati
Monumenti
E quindi ecco io sono come direttore di questo istituto vi do il benvenuto a tutti e soprattutto ai nostri ospiti sono molto onorato di averli qui
Professor Sabino Cassese Francesco Rutelli sono due ex ministri uno dei quali nostro
Ministro dei beni culturali
Ex ministro della funzione pubblica sono due persone che per chi deve presentare sono facili perché si presentano da soli
E quindi le cose da dire sono sono sono poco Sabino Cassese lo conosciamo tutti giurista importante è stato membro dalla Corte costituzionale
Assessore di diritto in molte università
Quindi personali grandissimo rilievo è sempre un osservatorio importante per ogni quesito che riguardi le questioni costituzionali riferimento
Per il Paese da questo punto di vista Francesco Rutelli sindaco di Roma nostro ministro importante e vedrete che anche direttamente collegato alle cose di cui discuteremo per la presentazione di questo libro di Angelo Polimeno Bottai su Giuseppe Botta
Mussolini oggi fermo storia leggendaria Giuseppe Bottai scelse la patria combatte i nazisti
Io sono ho subito aderito alla proposta di
Fece non molto tempo fa abbiamo organizzato questa cosa molte settimane
Che mi fece l'autore insieme al dottor Cipriani
Perché
Bottai ci riguarda Bottai ci riguarda comunque ci riguarda
Come questione storiografica generale sull'analisi delle competenze delle complessità del fascismo ma qui ci riguarda anche noi noi il ministero della cultura
Noi Archivio di Stato di Romano e amministrazione degli archivi e non solo perché all'Archivio centrale c'è documentazione relativa
Alla alla ventennio fascista non solo perché qui conserviamo documentazione non soltanto dello Stato Pontificio ma anche dello Stato italiano costo unitario in relazione a Roma
Abbiamo aperto e chiuso una mostra di recente sull'otto settembre sulla Resistenza Roma perché abbiamo documentazione del quarantatré quarantacinque
Appunto a Roma documentazione di quegli anni quindi indubbiamente ci riguarda perché siamo in sede di fonti per la ricerca storica
E perché la ricerca storica su questo periodo su personaggi particolari come Bottai una ricerca va aperta che va sempre aperta che va sempre approfondita ma qua ci riguarda perché come vedremo ed è una parte importante del libro
Di Angelo Polimeno Bottai l'attività di Bottai sul fronte culturale
Non soltanto sul fronte proprio normativo nuovi d'legata Bottai la normativa del mille novecentotrentanove sulla tutela sulle soprintendenze nasce di e nasce anche il modo in cui se ne parla nel libro anche molto avvincente nasce proprio alla alla all'inizio del conflitto mondiale e nasce proprio anche come necessità di protezione dei beni culturali dalla guerra
Ma non solo dalla guerra intesa come bombe ma anche dal vandalismo tra virgolette dal vandalismo bellico
Cioè dai rischi di perdita del patrimonio
Culturale da questi rischi di un patrimonio che un patrimonio culturale fondamentale del nostro Paese di Val di valore culturale identitario psicologico se volete sociale di grandissimo rilievo il modo in cui è stato salvato questo patrimonio tra l'altro devo dire
Angelo è raccontato benissimo in questo libro un'epopea davvero straordinaria e poi l'attività svolta proprio direttamente da Bottai come fondatore dell'Istituto centrale per il restauro
Affidato non a nomi qualunque ma Giulio Carlo Argan e a Cesare Brandi quindi così come ha lavorato con una intellettuali pittori artisti di grandissimo rilievo a prescindere dalle posizioni politiche dalle ideologie politiche pensiamo a Mafai Guttuso
Costo tutti a un autori artisti di cui Angelo Polimeno Bottai parla in questo libro quindi un personaggio di grandissimo interesse come è stato definito in un titolo interrato parlando
Polimeno Bottai quali Giordano Bruno Guerri fascista critico
Fascista critico e quindi le complessità di una posizione di
Bottai vento regime fascista vanno studiate meritano di essere studiate analiticamente
E questo libro è un secondo me è una scommessa riuscita lo dico pubblicamente nel senso che devo dire molto sinceramente che
Ecco io sono stato caporedattore del dizionario biografico degli italiani poi accennerò qualcosa anche su questo che noi eravamo molto diffidenti ad assegnare le voci biografiche ai parenti dei biografi facchino
Eravamo sempre un po'diffidenti su questo perché temevamo le agiografia
Questo libro vince questa scommessa nel senso che l'autore che dichiara il suo rapporto di affezione verso botta diversa nuova pure se non l'ha conosciuto
E quindi sta dentro un contesto familiare che qui ha dichiarato ma nello stesso tempo c'è un'analisi attenta un riconoscimento degli errori un riconoscimento della contestualizzazione dei fatti e un contributo storiografico che io considero di grande onestà intellettuale quindi in questo senso mi sembra un libro di grande valore
E quindi che merita una discussione con due persone emerito come Francesco Rutelli Sabino Cassese Sabino Cassese tra l'altro tutta tante cose che ho detto
Però a anche quest'altra caratteristica in relazione a Bottai
Che è praticamente il primo autore che si è occupato di Bottai in senso critico come storiografo e lo ha fatto addirittura alla fine degli anni sessanta proprio col dizionario biografico degli italiani
Gli fu assegnato a questa voce che tra gli anni Sessanta perché all'epoca si assegnano tre quattro anni prima le voci perché poi uscì nel tredicesimo volume
Pubblicato nel mille novecentosettantuno dizionario fatto di cento volumi l'ultimo è del due mila venti quindi è una volume risalente nel tempo settantuno tuttavia una voce ancora molto attuale
Leggete lancia ma ancora una voce di spessore nonostante
Cinquant'anni insomma passati da ma quando è stato pubblicata naturalmente il taglio è il taglio di uno studioso del corporativismo all'epoca no ed è il rapporto fra Bottai e la sua attività di ministro delle Corporazioni quindi la voce molto concentrato su questo però riesce anche a dare un quadro della biografia di Bottai senza trascurare nulla nemmeno la sua partecipazione complessa articolata che Angelo Polimeno Bottai esamina
Maniera molto contestualizzata alle leggi razziali del trentotto trentanove la sua attività di fascista che rimane affascinato da Mussolini ma che
Progressivamente dentro profondamente se ne distacca pure in questo rapporto che rimane che possiamo definire anche tragico nel senso proprio proprio della parola
Si tratta di una situazione in cui la parola tragico assenza
Perché dopo il venticinque luglio del quarantatré quello che avviene dopo il tragico nel senso che Bottai si trova a essere condannato dall'una e dall'altra parte
Come la morte per l'una dall'altra parte quindi siamo veramente di fronte a un passaggio tra dramma e tragedia perché non è tragica solo perché non è morto a Verona
Come successe a Ciampino
Ecco
Quindi è morto dopo dopo una una vicenda di vita anche molto molto complessa con un passaggio addirittura alla legione straniera francese quindi detto questo libro merita due osservatori
Come Francesco Rutelli e Sabino Cassese fra l'altro la questione che pone anche Angelo e sulla toponomastica sulle ipotesi che fu fatta quando Rutelli era nostro sindaco a Roma
Sull'in sulla possibilità di dare
Il nome a una figlia con tutta la polemica che ci fu allora
E quindi che se cose non sono così piccole sono importanti i nomi delle strade sono memoria quindi discutere sui nomi delle strade una cosa insomma importante lì ci fu un'opposizione alla comunità ebraica comprensibile
E tutta una questione complessa di cui butta lì fu protagonista non so veramente non so se ne parlerà insomma comunque
Credo di sì perché è interessante vederla dal punto di vista di colui che allora era sindaco e i ragionamenti che fece i sentimenti anche perché siamo di fronte a situazioni serie contraddittorio
Ecco che però riguardano un uomo contraddittorio complesso che in questo senso è interessantissimo
Perché insomma cellulari banale nulla di schematico e Bottai
Veramente sorprendente alla biografia riportati otto ma lo conoscevo perché ovviamente Bottai si conosce ma contributo che mandato l'autore mi ha fatto capire molto molto molto di più
Allora io dò per primo la parola Francesco Rutelli portino Cassese
Al secondo intervento a vivere in tutto il tempo necessario ma abbiamo tempo perché non siamo tanti
E quindi
In primo luogo nostro ritroviamo nostro perché un po'per ministro un po'per sindaco
Nel nostro mostro Francesco Rutelli passo il microfono anche di radio radicale può accendere quello
Grazie grazie molte
Grazie molte sono
Molto lieto di essere qui con voi non solo per dove ci troviamo in un palazzo che ha un valore gigantesco per la nostra città per la cultura per la conoscenza
Perché è possibile per me dare un riconoscimento al lavoro che ha fatto Angelo Polimeno
Bottai un lavoro accompagnato la passione
E di grande ricchezza di documentazione veramente prezioso e certo dalla prima pagina
Non di farvelo lo diceva il nostro direttore nostro introduttore coordinatore non li fa bello questa passione familiare il desiderio
Di dire raccontare ciò che pochissimi sanno
Ma nel fare questo ci dà un contributo di conoscenza veramente prezioso del mio libro consiglio battuti di leggere
Perché una attraversata
Della prima metà del Novecento
Immobili assolutamente unici e sono contento di essere qui
Con Sabino Cassese autore della voce
E come appunto tu ricordavi sul dizionario biografico degli italiani scritta nel settantuno meglio pubblicata nel settantuno
Nei in questa voce Cassese
Più volte torna sullo ruolo di mediazione svolto da botta e nelle sue diverse responsabilità durante il fascismo
Fascista e nel Gran Consiglio dal mille novecentoventinove
Ideatore di critica fascista già
Nella sostantivo c'è una parte molto importante dicono che sarà lo l'opera e il lascito di Bottai
In qualche modo autore poi con un compromesso
Rispetto al Duce
Delle corporazione
Questo integrare è una cosa che ripete anche Cassese
Azione e pensiero qui fatemi fare una una battuta non posso dimenticare che una volta eroga un giovane deputato alla alla camorra alla Camera dei Deputati c'era una mostra su Mazzini e ed era in mostra
Pensiero e azione
Nelle bacheche
E si avvicina un mio collega dell'epoca d'deputato radicale però non privo di humour dice Ermanno dovremmo veramente chiamarci azione il pensiero perché prima agiamo appoggio pensiamo ed era una sì auto autoironica piuttosto appropriata ed è per questo che nella siccome la tua situazione la sintesi
Che fai si si parla di uomo di azione di pensiero ecco tengo a sottolineare che l'azione marciava con il pensiero ed era integrato il pensiero
Con la necessità di agire e di decidere e di ottenere dei risultati la cosa mi ha sempre interessato incuriosito
Di Bottai è stato quello che oggi presero la parola
Appropriata probabilmente anche se non in un contesto italianisti coi delivery è una delle personalità Nella storia novecento che ha ottenuto più risultati
E questi certamente saranno sottolineati nella nostra conversazione però al Ministero dell'educazione nazionale dal trentasei fatemi anche qui sottolineare che non c'era un ministero cultura in Italia
E la cultura era presso il ministero dell'Istruzione o Apple educazione nazionale mio bisnonno non lo scultore
Che era di origine palermitana stabilità fatto tra le altre cose la fontana io di continuando su
Uno dei tanti che si è misura contro l'anno scorso Vittorio trovate la scusa piazza Sforza Cesarini una scultura di Nicola Spedaliere
Una delle tante opere non ce n'è praticamente una che abbia fatto mio bisnonno che non sia stata assoggettata
A non al Canzian calce ma alla discussione su che cosa si dovesse fare ben poco questa Scuto lo dico a voi che magari uscite andate prendere un mezzo un'auto in direzione
Del Tevere trovate anche la piazza con gli ippocastani questo questo abbatte infine settecento che ha in mano un trattato sui diritti dell'uomo
La Zazà la cui scultura fu propugnata dalla massoneria degli anticlericali
Non si aggiudicò il concorso perché e poi perché era la sofferente ci fosse un abate fautore dei diritti dall'uomo in coincidenza con la Rivoluzione francese
E e quindi sembrava figura rivoluzionaria in realtà era un prete
E quindi alla fine la cosa buffa di questa di quest'opera che inizialmente si è trovata più vicino dove si trovavano e perché fu collocata accanto Palazzo Didoni
Quindi dove c'è oggi ministero Funzione pubblica canta Santandrea Della Valle
Nessuno voleva inaugurare
Perché lirica lui diceva tende quest'anno fatta gli anticlericali mica andiamo andiamo a festeggiare l'inaugurazione pur essendo una batte e gli anticlericali ho scoperto che trattavasi di una batte tutto tondo che era anzi per di più una battuta piuttosto liberale
Che prediligeva i diritti dell'uomo a proposito del fatto che non c'è niente nella cultura che non sia assoggettabile assoggettato assoggettando alla
Critica momenti come sapete sono qualcosa che ha ecco punto vista etimologico significa monumento significa ammonimento folli per contenere un risultato quindi di di di di informazione di propaganda o di celebrazione ed è inevitabile che un monumento attivi la polemica anche dopo che il suo
Dice colui che vi era assicurato non sia più nelle onde dell'attenzione come possibile allora che a distanza di tanti decenni non sia stato possibile realizzare per Bottai un sobrio
Monumento ovvero una iscrizione in un'Esedra di villa Borghese davanti alla Galleria nazionale d'arte moderna
Beh certamente perché all'educazione nazionale sotto uscita non investono poi mi sono perso con l'altro bisnonno si chiamava Ottavio Marini era il direttore generale
Delle belle arti stava a Palazzo Venezia praticamente gli stessi uffici dove poi sarebbe arrivato negli anni dieci
E ed era invece marchigiano e fatto tante cose tra le rogne che c'ho avuto di mettere la firma finale alla restituzione della Gioconda
Che è un ladro ruba affida rudere nottetempo può essere portato a Firenze nel bizzarro se la porto dentro casa dopo un anno sapeva che farci cercò di contattare qualche mercante e fu smaschera prestampato e però ci furono moti popolari per trattenere la Gioconda che però sappiamo Leonardo porto in pompa magna con piena consapevolezza cedette alla re al re di Francia tenera non è non è una trafugamento però quando dico che Bottai ha fatto cose importantissime
E quando Bottai nel trentanove
Realizzano normativa scusatemi se intervallo qualche mia riflessione di di esperienza personale la normativa per la tutela del patrimonio e attenzione anche del paesaggio
Anche delle bellezze naturali
Riprende crochet
Che fece questo
Diciamo oltre diciamo un quarto di secolo prima
Ma fa qualcosa di straordinario e di Unico nel panorama del Novecento italiano la tutela del patrimonio si deve a Bottai ministro dell'educazione nazionale le leggi per la tutela del patrimonio artistico dell'arte
E del paesaggio si debbono lui come l'istituzione dicevi dell'istituto centrare restauro l'avvio dell'Eur
Contributi sulla realizzazione città universitaria tante realizzazioni che afferiscono lui un altro frammento di esperienza io turista
Qualcuno ha segnalato che Rolex ministro cultura quindi ero interessato a a una visita non mi Museo minore americano
Vado a visitare Nocito perché superfluo un museo minore americano dove son tante opere italiane
Nessuno mi accoglie perché sanno che se ero stato un ministro tosse intransigente sulla restituzione del patrimonio trafugato
E che da diversi musei anche americani o contribuito con i carabinieri quello se archeologico con di di storici dell'arte gli avvocati dello Stato
Tantissime opere
Trafugate non mi accoglie nessuna quel museo e osservo e capisco dopo il perché perché sotto tutte le targhette le date di acquisizione delle opere hanno minacciato trentasei duecentotrentasette mio centotrentacinque
Cioè tutto prima della legge Bottai
Anche se erano state acquisite dopo
Certamente diverso di questi
Perché ancora oggi e prima ancora e la convenzione dell'UNESCO sul patrimonio fallì fallisce per l'Italia la tutela del suo patrimonio
Quanto Bottai finisce
Allora
Perché perché questa obiezione per un motivo fondamentale e certamente con un suo significativo
Fondamento
Bottai firma il trentotto le norme che impedivano agli appartenenti alla virgolette razza ebraica
Di iscriversi a insegnare nelle scuole italiane
Stabilisce un parallelo che dovevano provvedervi le scuole Israele ittiche
Quindi non esclude alla formazione ma la virgolette ghettizzato
Un mio amico di ben maggiore età della mia ed anche autorità della mia Bruno Zevi che era meno collega anche in Parlamento
Disse
Se tu mi disse disse pubblicamente se tu metti questa targa Bottai che ha firmato il G laziali io mi alzo ogni mattina vado con un piccone
E la distruggo ogni mattina verrà rimessa dall'amministrazione la distruggerò l'indomani
Questa testimonianza estrema di zeri
Era tutto tuttavia
Una diciamo l'unico tipo di
Opposizione obiezione resistenza al quale
Io non potevo sottrarmi e non mi sottrasse se fosse stata devo politico no perché la finalità della della decisione di intitolare una via un fra frammento di toponomastica nostra città
A Giuseppe Bottai era per parte mia non solo motivata
E fondata e paradossalmente l'importanza di questo fu a cresciuta dal dibattito
Nel libro Angelo ripper ripercorre le opinioni serissime che che si trovarono allora di storici di sinistra favorevoli storici sinistra radicalmente contrari di Alessandra Mussolini che dice sono contrarissima perché Botta era un traditore
E ha portato alla caduta del del Duce
Non
Dibattito su interessantissimo non mi sarei mai fermato dice una presa abbiamo deliberato
Di fronte a delle obiezioni politiche rispettabili e preziose perché hanno permesso anche da parte di partigiani
Che hanno riconosciuto Bottai
La responsabilità positiva riavere contribuito in modo determinante alla caduta del fascismo ma di fronte alla risposta della comunità formale la comunità ebraica
In quanto e reti
E continuatori responsabili nel senso di vivere questa responsabilità delle vittime della Shoah questo è stato per me è un passaggio non superabile mi sono ripeto non inchinato politicamente ma in Alma inchinato a questo diciamo a questo testimone che veniva portato dalla comunità ebraica era giusto
Ma non era giusto potrei fare tanti esempi ma da rispettare ripeto a Roma pochi di voi lo sanno Motta è stato governatore fascista della città
E c'è una strada intitolata un governatore fasciste
Alla strada intitolata a Filippo Cremonesi
Che è stato sindaco prima regio commissario durante il fascismo e poi governatore nominato da Mussolini anche una strada intitolata
E debbo dire che si è Bottai avesse avuto come avviene nel libro Angelo
Lo stesso tipo di attenzione e considerazione che ha avuto ad esempio Agostino gemelli
Penso sarebbe stato tanto meglio per tutti perché alla fine nessuno ha voluto
Addossare in modo irreversibile al Gemelli
Qualcosa che storicamente non era dimostrato ancorché politicamente potesse essere dimostrabile non aveva firmato leggi razziali non ha firmato formalmente a modelli ma era certamente parte
E non credo che noi nessun qualcuno si alzerà in questa città a chiedere che venga tolto ad Agostino Gemelli tolta l'intitolazione del Policlinico della della viabilità e di una serie di altri riconoscimenti che attengono alla storia
Alla storia io penso Dino però di fronte all'Olocausto sì
Era doveroso da parte mia tentare ogni forma di dialogo di persuasione non essendo riuscito ho dovuto con grande rammarico fermarmi e oggi però ricco e concludo la mia
Motivo per cui sono contento di essere qui io lieto di essere un uomo di cultura oltre che delle istituzioni come questo
A parlarne
Non è solo per ricordare che Bottai è stato colui che ha chiamato a scrivere sul primato Garda
Pavese Argan Guttuso Alicata già in Pinto Montale
Cioè che è colui che ha rigettato i germi del pluralismo della cultura della prima parte novecento
Della ricchezza culturale che dovrebbe essere fondamento nostra repubblica
E non solo espressione del suo essere un fascista critico intelligente mai
Banale e sempre in fondo interrogato da dalle scelte che lui faceva
E in caso di quindi tornando al tema delle sculture o dei monumenti di Khamiss calcio del come si dice oggi quello per cui non si deve dare a botta e quello che non rispetta per le cose estremamente importante non citate solo alcune
Ma nel libro ce ne sono tante altre che ha realizzato
Come la cosa ancora più seria è il rifiuto di conoscenti diciamo il rifiuto di riconoscere alla complessità
Nella sanzione puramente polarizzate liscia diciamo così contro Bottari a distanza di mezzo secolo
Alla fine
Negli anni alla fine del secolo scorso
A mio avviso c'è addirittura e questo è un caso unico il mancato riconoscimento della sua scelta dovere combattere contro i nazisti situato è andato nella legione straniera
è andato a combattere affronta in Francia poi è stato in Algeria e anche questura racconta quindi è un uomo che non solo a Espresso critica da fasciste
Non solo a a gettato la il peso del suo voto nel momento decisivo per le per la conclusione della dittatura
Macché andato a combattere
Nell'alba della nostra libertà
E questo può essere riconosciuto io penso debba essere riconosciuto anche perché a mio avviso il compito della cultura
Che la storia dalla cultura fatemi dire della cultura storica non è di contribuire alla polarizzazione estrema ma di contribuire alla conoscenza
Ed è per questo che oggi ne siamo qui in tanti a riflettere sulla figura così importante di Giuseppe Bottai
Giustissimo cinese onesti sceicco
Certamente basso capimafia
Passo grafia deve essere libera essere liberi significa però essere rigorosi dal Sudan solo grazie libera ma deve essere rigorosa essere rigorosa significa lavorare sulle fonti e sulla verifica delle fonti e su questo aprirle a tutte le fonti possibili con un approccio aperti
Ora Bottai ha rappresentato delle crepe all'interno del fascismo sin dall'epoca della dell'attività come ministro delle Corporazioni si intravedono gialli
Lo dico perché appunto professor Cassese le ha studiate e quindi questo importante per avere un quadro complessivo della del regime fascista nelle sue contraddizioni nella sua complessità altrimenti la semplificazione non ci aiuta
Non ci aiuta a comprendere non ci aiuta a comprendere il meno quello che è successo dopo come si è arrivati al Gran Consiglio del fascismo del venticinque luglio che non accade il venticinque luglio e basta ha una sua storia
E se la si sente attraverso Bottai la si capisce ma si capisce meglio perché questa critica è molto molto precedente e già mettere già all'epoca del della del ministero delle Corporazioni ma poi nel trentasei con l'alleanza con Hitler e lì c'è un punto di rottura
Che Bottai già chiaro come lo era in gare associano quindi queste sono delle cose nella storiografia non possono essere dimenticate altrimenti non comprendiamo che cos'è successo non comprendiamo perché Bottai se n'è andato in Albania nel quarantuno a combattere che Mussolini non lo voleva Roma cono come non voleva molti altri non lo voleva qui quindi poi lo richiama ma chiaramente è una presenza scomoda avrà tutto questo deve essere compreso altrimenti
Nelle semplificazioni non non capiamo nulla
Prima di dare a la parola professor Cassese volevo solo ricordare che realtà botta ci riguarda persino come archivio di Stato di Roma in questa mostra che vedete qui che è un allestimento sul percorso della conoscenza dell'artista Fiorenzuola Ferella Rizzo si chiama via della Sapienza
E c'è l'iscrizione dei della Sapienza all'entrata
Perché
Un lavoro sulla Sapienza
E non poteva che essere fatto qua il cambio del nome da via della Sapienza Corso del Rinascimento avviene quando buttai era governatore di Roma viene in quegli anni così come il passaggio di questo luogo che era all'Università di Roma
Allora Università la Sapienza questa era la Sapienza questa era l'università di Roma lo è stata fino al trentasei cioè fino a trentacinque trentasei quindi riguarda quel periodo in cui Bottari affatto trasformazioni anche urbanistica importanti una delle quali c'ha riguardato direttamente
A proposito di queste fratture di questa di questa storia complessa del fascismo appunto torniamo a queste difficoltà queste criticità che c'erano già
Al momento in cui Bottai era ministro delle Corporazioni orario anche qua non so se posso Cassese vorrà concentrarci solo su questo naturalmente è libero di fare quello che vuole
Però nella biografia sua sul dizionario biografico degli italiani quest'aspetto relativo al rapporto fra le corporazioni il sindacato era
Era centrale
E Sabino Cassese le ha studiate già negli anni sessanta forse addirittura prima mi sa degli anni Sessanta forse negli anni Cinquanta professore vero
Quindi si tratta di uno dei massimi studiosi di questo argomento nell'ambito degli studi su Bottai quindi passo la parola al professor Cassese grazie
Noi vi stiamo parlando
Del libro che del protagonista di questo libro
E le riflessioni che sto per presentarli
Servono un po'questo percorso ore prima rispondere a questa domanda ma che tipo di Libero e questo cioè come si colloca nei contributi di carattere storico
E storiografico
Nel secondo punto vorrei come dire ricordare brevemente la la biografia di Bottari perché ci sono dei punti salienti che è importante ricordare
Nel terzo
Parlare dei contenuti di questo libro e cioè
Di quale lato dell'abilità di Bottai e prevalente in questo libro
E nell'ultimo riprendendo sostanzialmente il discorso che ha appena fatto Francesco Rutelli
Cercare di rispondere a questa domanda in che misura la figura di Bottai si scrive non nella storia del fascismo ma nella storia d'Italia
Così rispondendo a famoso di tuba di Benedetto Croce sulla sulla storiografia del fascismo questo è il mio programma Malo e serbo in pochi minuti
Primo
In storici gli storici lavorano negli archivi non
E c'è una bellissima lettera che scrive Tocqueville da
A dalla dalla città dove lavora sulla si avvicina la Revolución al cugino lui da Kergorlay e in cui e esprime questi concetto proprio che
Quando uno entra negli archivi tutta la storia di Francia gli si apre oggi si squaderna davanti
Questo che la vocazione dell'archivista storico
Allora agli archivi e si chiede però la documentazione di ciò che è accaduto
Mentre le intenzioni di dei protagonisti si trovano in altre sedi
I libri di ricordi nei libri di memorie nei diari e Bottai ha contribuito molto a questo perché sono almeno tre libri che lui ha scritto di ricordi ed i diari della della sua attività
Ma se non vogliamo conoscere la storia del secondo dopoguerra rubiamo attingere ai diari di Fanfani ai diari di Nenni ai diari di rumore
E la stessa cosa riguarda la storia francesi ho citato prima ciò che vede il trovi l'ha scritto bellissimo scritto intitolato souvenir e un altro grande storico francese il viso che è stato protagonista della restaurazione cioè dalla
Prima a metà dell'Ottocento in Francia protagonista nel senso che è stato ministro dell'istruzione ha creato il sistema dell'istruzione scolastica che ancora adesso noi abbiamo come dire copiato
E che è stato presidente del Consiglio a lungo bisogna scritto sette volumi intitolati notate bene il Corbelli intitola lo storico beh Mulas pur servire all'Histoire debutto memorie per servire all'uso allo studio del mio tempo quindi lui riteneva di non che non stava scrivendo la storia ma che stava contribuendo
Come l'archivista contribuisce altri studi storiografici
Ora
Tutto questo ha avuto degli sviluppi per esempio ora si fanno gli studi di storia orale
Per citare un fatto recente della discoteca di Stato una delle creazioni di Bottari la Discoteca di Stato sta raccogliendo le testimonianze Oriali di alcuni personaggi della storia italiana che sono ancora viventi e un puffo quello che forse il maggiore giurista nel mondo Guido Calabresi di origine italiana ma ormai cittadino
Americano ha scritto appena pubblicato due tomi ottocento pagine complessive che di o malvisto io Guido Calabresi in cui lavorando per venti anni con un suo collaboratore con un suo collega ha raccolto tutto alla sua storia personale in cui per esempio metà di un libro e dedicato alla vicende di una famiglia ebraica italiana
La famiglia Calabresi tanto per intenderci aveva aveva legami con per parte di madre Calabresi era un Finzi-Contini è aveva legami con Del Vecchio tanto per impedire ai grandi nomi della storia italiana che erano collegati
Una in tutto questo quadro il libro perché non vi stiamo presentando e in qualche modo un passo avanti perché e il libro di una persona che non ha conosciuto il protagonista del libro
C'è proprio una coincidenza tra la morte la nascita
Mille novecentocinquantanove se ben ricordo male
E Bottai muore al l'inizio del cinquantanove se non ricordo male a gennaio febbraio cinquantanove non ricordo poi ci dirà quando nasce Angelo Polimeno Bottai
E che quindi in qualche modo scrive sulla base di ricordi familiari e di documentazione che ha raccolta
Quindi per terminare il primo punto della mia del di queste riflessioni questo libro e in qualche modo a metà
Crea una raccolta di ricordi familiari che si sono tramandati e poi dirò in che modo si sono tramandati
Nella famiglia Bottai
E nello stesso tempo il risultato di ricerche che lui ha condotto
In in tutta la documentazione che ci è andata
Collezionando in tutto questo periodo su Giuseppe Bottai ecco quindi un bel contributo nuovo in qualche modo familiare ha una storia familiare di una persona che non l'ha vissuta
Ma anche mi ha sentito racconti nella famiglia e che parla del protagonista del libro
Del protagonista del libro oppure non avendolo conosciuto
Chi è stato Giuseppe Bottai
La breve vita di Giuseppe Bottai perché è molto grave a poco più di sessanta anni
E è stata intessuta in un'esperienza bellica la prima guerra mondiale
Poi Bottai diventa
Diventa parlamentare ma non aveva diritto di entrare in Parlamento perché era troppo giovane
Non aveva raggiunto il numero di anni che era necessario i trent'anni che era necessario quell'epoca per diventare parlamentari quindi viene espulso dal Parlamento insieme con altre persone insomma
Al nel mille novecentoventisei Mussolini lo chiama il mi Mussolini ministro delle Corporazioni oltre che al Presidente del Consiglio dei ministri
Oltre che presidente del Consiglio e ministro il ministro dell'Interno perché era un mamma è stata lunga tradizione di tutto all'Italia liberale fascista che il ministro dell'Interno fosse presidente del Consiglio che si son Massaro
Le due cariche lo chiama come sottosegretario e dopo due anni lascia il posto di ministro perché in realtà Bottai dal ventisei è il vero ministro
Delle corporazioni
Poi diventa presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale naturalmente c'aveva un fascista nella denominazione a quell'epoca ma il nostro Hicks quello che non ricordo conosciamo
Poi diventa governatore nel trentacinque
Di Roma e bisognerebbe anche questo studiarlo bene perché è probabile che l'idea che Roma non venga gestita da un comune ma venga gestita nella forma di un governatorato
Probabilmente è uno idea da rispolverare io l'ho affacciato al due o tre volte in audizioni parlamentari
E poi diventa nel trentasei il più longevo ministro del istruzione educazione nazionale che ci sia stato nella storia d'Italia
Nella storia d'Italia né Francesco De Santis nere Benedetto Croce sono stati così al nei per non parlare di tutti quelli che son seguiti dopo sono stati così a lungo
Ministeri comunque la
Compito il venticinque luglio partecipa alla alla
Alla preparazione
Partecipò alla preparazione del venticinque luglio il venticinque luglio è presente con due interventi per dire sostanzialmente a Mussolini
Fatti da parte e e poi
Va ad espiare nella legione straniera
Lui stesso ad opera la parola espiazione
Che cosa questa lunga storia è una storia che è stata ricostruita dai familiari ben due figli di Bottai hanno già scritto sul
Sul padre e Bottai ha già avuto diverse biografie ma
Nessuno ha insistito su una cosa importantissima
E che Bottai è stato in tutte le sue vesti
Dall'economia ministero corporazione mesta corporazioni c'aveva sede dove oggi c'è il ministero dello sviluppo economico ex ministero industria via Veneto per intenderci no ecco
In tutte le sue vesti quindi economia amministrazione locale e poi successivamente
Cultura e istruzione è stato al centro di veri e propri circoli intellettuali che lui di cui lui è stato il regista dell'animatore
Perché se voi andate a vedere e sono stati menzionati dal direttore
E le persone che lo circondavano se voi andate a vedere quello che lui ha fatto come ministro o sottosegretario bistrot le corporazioni
Ma poi lui fu nominato anche professore universitario fu professore a Pisa e poi e poi a Roma lì
Di di bene materia corporativa ci sia sotto il profilo giuridico
Che sotto il profilo economico voi vedete che lui è stato sempre al centro basti ricordare il famoso convegno di Ferrara del trentadue se non ricordo male dove Ugo Spirito annuncia l'idea rivoluzionaria
Della corporazione proprietaria
è è è una specie di idea sovietica insomma no tant'è vero che Bottai interviene in conclusione cercando devi rimetterei Timi inviti in equilibrio diciamo
La alla proposta di
Di di spirito ecco quindi
E così concludo secondo punto
Bottari è stato
Da un lato ha dominato materie talmente diverse l'una dall'altra
In ciascuna di queste si è impadronito per così dire
Della materia e della funzione che doveva sorgere
E in ciascuno di questi ha avuto l'intelligenza e l'abilità di
Circondarsi delle menti migliori che in quel momento esistevano
E di in qualche modo dare nutrimento a tutto questo perché perché poi per circondarsi di questi doveva dirigere delle riviste pubblicare queste riviste eletto e a seguire sapete
A quell'epoca non era facile svolgerà un compito di questo tipo specialmente se si accompagnava con compiti pubblici come quello di ministro
Ora di tutta questa vita Angelo Polimeno Bottari guarda prevalentemente la parte
La seconda parte della vita di Bottai quindi
Esamina più rapidamente l'esperienza parlamentare giovanile
I la sua posizione che allora si chiamava revisionisti Kama sapete a quell'epoca revisionismo era era quello che poi è diventato nel dopoguerra il riformismo
I riformisti controrivoluzionari i revisionisti contro il
Puristi del fascismo esamina tutta all'attenzione che lui presta al patrimonio culturale e alla difesa del patrimonio culturale su cui abbiamo avuto una testimonianza recente quella bella mostra che c'è stata alle Scuderie del Quirinale
Chi l'ha visitata sa benissimo che che e dietro a tutto a quell'azione li cere
Cioè il mimetismo competenza nella materia che era per l'appunto
Giuseppe Bottai
E poi parla di questa fase finale della vita di Bottai una fase difficile ora immaginate una persona che ha superato i cinquant'anni con quale coraggio
Va nella legione straniera dileggio insegnerà lui era il più vecchio e lo racconta Negri né nel nei diari
Raccolti nel volume sulla sua esperienza la legione straniera ci voleva veramente tanto coraggio a ricominciare
Come aveva fatto da giovane prete tutto da volontario durante la prima guerra mondiale ma erano passati decenni ci voleva tanto coraggio a andare a fare una vita
Da Pellegrino nella legione straniera perché poi arriva nel Nord Africa ma viene il rapidamente spedito in Francia e dalla Francia si muove nella zona di frontiera tra la Francia e la Germania la Svizzera
E falli delle conoscenze di cui appunto Angelo Polimeno Bottai parla diffusamente
Con una alcune famiglie
Ecco nel libro si capiscono due o tre cose di questo periodo della vita di Bottai
Bottai dove passato ha lasciato sempre un segno e questo segno è un segno importante ed apprezzabile
Secondo
Da questo libro si capisce una cosa che forse non è abbastanza chiara nei libri di De Felice
Che non esiste il fascismo ma esistono in SISMI cioè che la declinazione del fascismo è stata molto plurale
Questo
Non aver colto questo punto deriva secondo me da un difetto di origine della valutazione del fascismo il fascismo non è stato uno un fenomeno totalitario ma è stato un fenomeno autoritario
Il liberale e autoritario ma non totalitario
Renzo De Felice era su questa posizione infatti non ha mai sostenuto che si trattasse di un regime totalitario d'altra parte scusate cioè una prova come dire la prova delle prove
La Chiesa cattolica
Se il regime fascista fosse stato totalitario non ci sarebbe stato spazio per la Chiesa cattolica e per l'educazione cattolica chiunque sappia conosca abbia studiato le carte d'archivio sulla storia successiva al concordato sa benissimo che le dopo il Concordato ci sono state tensioni fortissime tra lo stato e la Chiesa
Quindi questa accettazione Duke un altro da sé
Che deriva dalla dalla dalla dal dal non totalitarismo ma dall'autoritarismo del fascismo è un fatto importante
E e e e poi l'altra cosa che secondo me illustrata bene in questo libro e il modo in cui si svolge quella français critica del fascismo
In cui si passa dagli anni del consenso vi ricordate il titolo del di uno dei volumi della biografia di Renzo De Felice di Mussolini no gli anni del consenso
Agli anni della crisi
E quindi come il consenso viene eroso a poco a poco nella fase del fascismo che in realtà non è più fascismo ma è Books solidissimo che è una cosa diversa dal fascismo
Questo secondo me il contributo di questo libro ma voglio concludere con l'ultimo punto che
Da questo libro si capisce una cosa importante e cioè che noi attribuiamo la figura di Bottai
Alla storia del fascismo
Mentre la figura di Bottai va attribuita la storia d'Italia voi potreste dire ma che vuol dire questo perché la storia fascismo non fa parte della storia d'Italia
La storia del fascismo
Fa parte della storia d'Italia ma non come una parente sì l'ha detto Benedetto Croce badate bene
Cioè
C'è una continuità dà continuità sta nella traiettoria
Delle corporazioni dell'istruzione della cultura
Delle corporazioni
Pensateci bene
I consiglieri l'esperienza dei consigli di fabbrica per il fascismo
L'esperienza delle corporazioni
Anche se poi come Bottai scriverà le corporazioni sono state senza corporativismo queste cose uno dei suoi atteggiamenti critici quando vede il fallimento dopo che lui abbandona investano le corporazioni dell'esperienza corporativa
E poi l'articolo quarantasei della Costituzione quello sui consigli gestione quell'articolo che tutti hanno dimenticato che di recente ha finora avuto un piccolo revival
Che cosa vuol dire tutto questo se non la stessa cosa
Partecipazione dei datori di lavoro e dei lavoratori
Al governo delle fabbriche e dell'economia il concetto di base se voi ci pensate lo stesso
E la stessa cosa si può dire per l'istruzione riforma Gentile
Per gli anni Venti
La carta della scuola che è del trentanove era del sessantadue la scuola media
Non sono nella stessa traiettoria e il libro della Dina Bertoni Jovine sulla scuola del sulla storia nella scuola italiana che dimostra abbastanza bene da almeno gli elementi per dimostrare abbastanza bene la continuità di questa traiettoria che va dalla tarda epoca giolittiana
Fino a pieno fascismo e arriva poi al secondo dopoguerra il dibattito sulla
Scuola media viene aperto dalla carta della scuola e e poi si chiude con la decisione della scuola media unità e con la decisione del sessantadue
E
è la stessa cosa per i beni e per i beni culturali si chiamano in modi diversi cose d'arte paesaggio
Poi diventano beni culturali Prodi dentro patrimonio o irrigidita culturale e poi vedete bene il cambiamento perché la cosa d'arte a una entità fisica
Ma poi patrimonio oggi per l'UNESCO e patrimonio anche la consuetudine di un gruppo indigeno che vi posso dire del Canada
è un esempio non di scuola insomma è un esempio reale va bene che viene che viene che viene protetto come parte delle rigidità del patrimonio
Però
Cambiano i nomi ma la sostanza se voi prendete è già stata citata poc'anzi la legge Croce del ventidue e la legge del trentanove sulle cose d'arte e poi prendete il codice dei degli
Del beni culturali del due mila e quattro vedete ancora lì una traiettoria ecco
Quindi secondo me una delle cose che si trae da questo libro è proprio questo aspetto
Bottari immerso in una storia italiana nella quale non esiste una parentesi nella quale vi sono dei fenomeni di continuità
Il libro bellissimo di Guido Melis e la macchina imperfetta che è la maggiore di quello di Storia del fascismo che sia più stato pubblicato negli ultimi vent'anni è la dimostrazione concreta della piena continuità tra apre fascismo
E il fascismo
Persino perfino il confino di polizia esisteva già in precedenza va bene persino al confino di polizia cioè
Il fatto di essere mandati al confino senza una decisione della magistratura ma con una decisione del prefetto del ministro dell'Interno
E poiché la forte continuità anche nel cioè nel secondo dopoguerra leopoldo Elia
Uno scritto su De Gasperi lamenta
Solo parole di leopoldo Elia un eccesso di continuismo
E eccesso di continuismo vuol dire e d'altra parte se prendete le testimonianze di una persona come Massimo Severo Giannini cassato il capo di gabinetto di Nenni ministro per la Costituente cioè non scriveva come dire che è quello che ha organizzato tutto il lavoro dell'Assemblea costituente Laterza critica di Giannini per esempio di avere come dire la lasciato la continuità della struttura dello Stato la struttura dello Stato che sostanzialmente ancora ancora oggi quella che era stata disegnata da Cavour ancora prima dell'unità d'Italia ecco io penso che ci sia quindi una lezione storiografica che si può trarre da questo libro e questa dizione storiografica e di togliere quelle parentesi quella concezione parente etica del fascismo cercare di capire quali
Quanti fascismi sono cresciuti all'interno di quello che noi semplificando chiamiamo fascismo e comprendere quante gli elementi di continuità
Cioè nella storia d'Italia
Il professor Cassese requisito bentonitico di ampio respiro quindi grazie
Veramente per questo inquadramento e la questione appunto del fascismo come non parente sia importantissima tratti comuni rotture
La Costituzione italiana è una grande rottura col fascismo chiaramente
Tuttavia contiene degli articoli come l'articolo nove per esempio della Costituzione è un grandissimo articolo importantissimo e la prima costituzione quella nostra che parla di tutela del patrimonio storico artistico e del paesaggio Rutelli ha detto prima questo concetto era
Nella normativa del trentanove quindi
Non non ha non accade per caso l'articolo nove fu voluto da la prima Commissione di cui faceva parte Aldo Moro mi fa piacere ricordarlo costituente trentenne
Volle inserire questo questo concetto quindi rotture continuità significa non non concepire il fascismo come parentesi dei ma ciclici fenomeno di entrassero italiana le sue strutture
Anche le sue attività ci sono questi fatti comuni e questi tratti comuni sono legati a botta questo va detto
Quindi grazie a tutti e due naturalmente passo la parola all'autore
Riflessioni su questo per commenti
E poi volevo subito dire prima di passare la parola l'autore che voglio ringraziare Giovanni Cipriani per l'organizzazione di questo evento
Fa
Sia negli anni Ciarlo professore me lo ha proposto l'unico riconosciuto l'autore
Verso S. passo la parola lavoro aspetti dopo dopo la riga a vuole approfittare va bene
Questo per un piccolo pensierino quando si dà spazio a Cipriani non ci sa fare ostruzione storico ecco rispetto all'originale che no conseguenze immediate del riunione del Gran Consiglio quel tendente al Giro che il primissimo vediamo dei ventisei
No io ho se lo vuole tornare direttore mi ha detto che caramelle raccolte Mobutu documenti ma andrà a terra dotazione a
Commosso grazie Anderson fa una certa impressione vale fuori secondo il suo viso Roosevelt di Veltroni
Che dietro il bianco vedono fu stampato importante verso grazie Silvio
Serie questa qui dalla bisogna passare questo l'autore quindi passo la parola all'autore Angelo Polimeno Motta grazie
Pochi secondi
Ringraziamenti in quanto ormai dovuti al direttore si va che non solo gli ha messo a disposizione ce l'ha messa qui a disposizione degli stabili Simona Sala ma perché non ci conoscevamo come ha raccontato lui stesso ma subito ho avuto la sensazione della serietà del lavoro
Che stavo per proporle e soprattutto dell'importanza del personale peraltro come studioso già conosceva
Grazie al vento non potevano trovare altri due relatori così importanti come il professor Cassese connesso a ripercorrere il percorso professionale perché non finirei più ma è importante perché l'università altro quando era ancora giovanissimo disponendo vive a casa Bottai mi raccontava mia nonna è mia madre simili che non era e oggi andare a casa di un di un fascista a studiare le carte allora si rischiava Pusceddu giocarsi la reputazione erano tempi diversi
E poi Francesco Rutelli che oggi sappiamo abbia c'ha dimostrato di essere probabili ma voi culturale perché normativa perché non ha bisogno a distanza possiamo renderci conto che sarà
Il debbono sindaco di Roma della seconda
Estrapolandoli su questo capitolo così così essa
Si è teste
Perché ho scritto questo libro innanzitutto non l'ho scritto dal nipote nel senso che non c'è niente di male a scrivere un libro da di punte ma bene forse avrei potuto scrivere poche pagine e forse anche poco significative
Senza un contesto più ampio ed approfondito
E quindi ho ho avuto questi diciamo il desiderio di Schiele questo libro ma l'ho sempre avuto una tantissimo tempo però noto anche poco a scrivere questo libro
Per cui sempre rimandata a questo appuntamento prospetto in precedenza di altri libri su altri argomenti ostici è un muro con le privatizzazioni Seconda Repubblica la crisi di Berlusconi
E a un certo punto mi son reso conto però che una strada più importanti più ricca più ufficiali a casa
E e e contengono raccontata perché il mio mestiere quello del giornalista come faccia il
Un tesoro di di di di Historia a casa tua e non te ne occupi e quindi a un certo punto anche forte delle esperienze
Diciamo di di di di autori di libri maturate in precedenza ho deciso di ti ho fatto bene dico consegnati poi ad attendere il momento di cimentarmi su questo su questo tema
Lo dico senza
Timore che possiate pensare che le mie sono solo le parole appunto di affetto di un tipo ma questa di Giuseppe Bottai è una storia straordinaria
Ho un ottimo è una storia straordinaria
Breve
Ma va bene debba concentrata in questi poco più di sessant'anni di vita c'è tutto cioè l'uomo d'azione ma non prima l'azione senza il pensiero ma insieme queste due cose sempre unite insieme
E c'è una storce la storia c'era c'è la storia del nostro Paese del dando fiducia neanche più perché poi la storia riportare che avrà contestati nel gelido continua anche dopo la sua morte
In qualche modo
C'è c'è la caduta del regime cede il primato affermazioni arrivato tenutesi di un regime poi c'è l'altro punto c'è tutto
Ma io
Penso che sia utile non tanto per alcuni di voi al quale ho rotto le scatole già mille volte raccontando amici colleghi ma magari avuto modo di approfondire meglio questa storia di ripercorre la ripercorreva velocemente
Seppe portare un ragazzo che sognava di fare il poeta
E cresce al quartiere mancano
E se ne fregava della politica suo padre aveva una bottiglia di vino
Vicino alla stazione
E lì si fermava la gente andava a chiacchierare parlavano di politica ma è indubbio che importava assolutamente nulla il padre era un repubblicano mazziniano
Erano atti sia il padre che la madre lo sottolineo questo perché poi ci servirà a capire dopo quello che è successo
A un certo punto luce unisce dicevo e vede siccome deve sempre passare soldati delle caserme lento quacchero c'erano molti militari soprattutto sente comincia a sentire un po'la la la la come dire il dovere visto che l'Italia entrare in guerra di dare il suo contributo
Si iscrive all'università ma parte volontario per la prima guerra mondiale vinta degli abiti il corpo il corpo che affronta le situazioni più più difficile
Tornai dalla Seconda guerra mondiale
Perché ci sono un po'laboratorio non solo del fascismo perché c'è una componente che darà vita al graditi Rossi dando vita invece la componente opposta a quella dell'estrema sinistra
Torna e trovarmi perché queste importanti capire perché se no non capiamo il fascismo certo punto tre che gli italiani sono impazziti vogliono quelli coi manganelli e si arriva quello perché l'ho giocata da guerre come tanti trova un paese corrotto a livello governativo corrotto
Poco abbiamo vinto la guerra voleva come se avessimo penso che siamo cioè il livello di povertà altissimo
Un un rivoluzione bolscevica che è scoppiata in Russia poco tempo prima che soffia sull'Italia arrivano fondi
Per finanziare i picchiatori dall'altra parte scrive e che impongo las la spesa proprietaria dei negozi che bloccano le fabbriche
Che invadono le campagne occupano il cosiddetto biennio rosso
E su e su questo si spunta il rebus faccia i reduci che tornano senza una gamba senza un braccio oppure a le famiglie che hanno avuto i loro cari morti in guerra e su questo sta scritto che hanno
Cominciano a venir fuori
Questo
Perché soprattutto Italo Balbo che dà vita alle prime squadracce fasciste
Che
Contano sempre più il favore
Popolare perché le le forze armate e di polizia hanno ricevuto ordini molto timidi dalle forze di governo perché era la fase in cui il governo era molto deboli quindi non intervenivano come avrebbero dovuto e quindi le squadracce si formano per diciamo l'intento iniziale è quello di difendere contadini proprietari terrieri gli industriali gli impiegati che dice
Poi vedremo che tutto questo non si fermerà lì naturalmente però questo è lo stato d'animo quindi Bottai diventa uno chiesa dei fasci di combattimento e fonda il fascio di combattimento romano
Da lì poi partecipa alla marcia su Roma è uno che viene alle mani perché Andretti dei fasci di combattimento non è che può fare il signorino ci sono i botte riscontri con le fazioni opposta eccetera eccetera
Cioè la marcia su Roma la faccio breve e poi si arriva al governo
Il primo governo Mussolini non è un governo di di dittatura un governo di coalizione ci sono i monarchici impopolari i nazionalisti qualche ministro tecnico poi la svolta sia con il delitto Matteotti
Dica fascista il giornale che s'è già stato citato già uscita perché Lula fonda molto presto
E i lunghi
Pubblica due interventi su critica fascista durissimi in cui dice che bisogna trovare assolutamente irresponsabili anche ai massimi livelli di governo e ad un asilo i livelli del partito perché se così non sarà il fascismo avrà vita beve viene meno al suo mandato eccetera eccetera
Viene espulso dal partito poi verrà richiamato ma insomma comincia così e all'inizio Mussolini gioca un po'sulle due fazioni
Bottai che serve
Qualcuno ha scritto
Credo giustamente dicendo che è un po'il fiore all'occhiello che gli serviva
Per dar lustro movimento che anche sulle pagine regionalizzati nazionali era finito dipinto come movimento di picchiatori punto e basta gli serviva questo che parlava voli con intellettuali con i giovani eccetera o dall'altra ter continua tre scalare con l'ala con Lalla chiusa male ma
E questa cosa va avanti per un certo tempo
Portali va avanti con le sue critiche poi dopo il delitto Matteotti fascismo diventa regime Barani leggi cosiddette fascistissime egli tolta la libertà di stampa il pluralismo politico e via dicendo
E notai continua però con i suoi articoli dà spazio nel suo giornali scrivono giornalisti senza tessera giornalisti ebrei
E poi la cosa importante e che lui va in Germania più volte
E torna e fa degenerazioni da Mussolini queste relazioni sono negli archivi quindi non sono fantasie familiari
E il CUN infatti l'elenco di tutti i gerarchi partendo da Hitler dicendo guarda quel così quello sono razzisti non sono razzisti non nei confronti le vecchie anche nei confronti di noi italiani
All'inizio Mussolini è contento perché vedi in Israele un concorrente che comincia teme che li voglia rubare il mestiere in qualche maniera però più si va avanti e più mostra
In sofferenza di fronte a questa richiami antinazisti da parte di Bottai
E poi ci sono diversi capitoli cercano di andare rapidamente stato parlate è stato detto del ruolo fondamentale sulla cultura sull'arte
E l'arte viene presa di mira o perché mano a mano che si avvicina la la al Mussolini all'Inter anche le teorie naziste cominciano a infiltrare nel tessuto politico
Ideologico italiano e quindi fascista
E e portai per esempio nel campo dell'arte
Lui difende nelle opere d'arte moderna e contemporanea perché perché
Il razzismo riteneva di tutte le opere d'arte moderna e contemporanea dello scorso arte degenerata e ha ordinato la distruzione di interi capolavoro
E e Brescia Bottai
Sì era promotore di una politica opposta valorizzava era diventato sosteneva tutti grandi Sironi Morandi Rosai Guttuso quindi anche i non allineati correggimi eccetera
E questo questa situazione questo suo anti anti nazismo lo manifesta quindi in diverse direzioni vado molto Attali Blanchaert a certo punto arrivano legale tette leggi razziale
Arriviamo al tema delicatissimo della della della biografia di Giuseppe Bottai il più complesso di tutti
Autore o autorevoli storici per esempio c'è un bellissimo servizio che Rai Storia trasmette spesso
Con Paolo Mieli
E altri storici e che un servizio equilibrato devo dire ornavano uno speciale equilibrato ma certo non tutte e due si chiede una perché un uomo così colto e così intelligente che aveva i suoi giornali anche
Dei dei collaboratori ebrei amici ebrei molto vicino a Margherita Sarfatti per esempio perché a un certo punto non è che fare le leggi razziali
Si intestardisce dice io le farò io farò severe quelle sulla scuola
C'è una spiegazione
Io ho discusso per allungo qui apro un capitolo familiare con mia madre
Perché mia madre mi diceva sempre che ma guarda che tu no non era razzista l'animaletto mamma ma come è possibile sia fatto questa cosa qua e dice ma abbiamo discusso per anni aveva ragione lei
Aveva ragione lei perché sono andato a scavare su alcune cose e c'è un una spiegazione logica
Votare gli ho detto questo suo antirazzismo naturalmente gli ha creato tante altre critiche che esercitava il creato molti nemici nel partito
Rutelli che ha vissuto la vita dei partiti sa che molto spesso i pericoli non vengono tanto dagli avversari ma vengono dall'interno si chiama fuoco amico
Che cosa successe che quando anzi arriva alle leggi razziali compiti comincia parte una campagna di stampa
La stampa era solo con sotto il controllo del regime inutile ve lo dico per cui Bottai viene definito e prego Ducci Bottai ebreo non può fare luce leggi razziali
E da impedisce un concerto giorno al suo quindi visto dell'educazione nazionale della scuola dalla cultura di incontrare Bottai perché
Ebreo chiede all'ambasciata tedesca di appurare le origini di Bottai in Francia a Parigi va in onda lo spettacolo satirico in cui
Su sui politici italiani a Bottai viene presentato come il ministro ebreo insomma tante tante di queste cose qua
Allora adesso facciamo finta di essere noi Giuseppe Bottai
Che cosa facciamo
Tra per le mani c'abbiamo una patata bollente
Abbiamo una via d'uscita perché mi vogliono far fuori sedi ti dico mi faccio fare fuori ma se io mi faccio fare cosa succede agli ebrei
Mettono al posto
Certo non metteranno uno dopo aver fatto fuori nei perché sospettati di essere ebrei metteranno qualcuno della fazione di Farinacci che alimenta questa cosa questa largo e allora lui in tutte le sedi ufficiali
Lui va nei negli ogni governo in Parlamento decidere voglio fare le farò sapere
Poi incontra il capo della comunità ebraica da Ascoli esisteva un documento negli archivi anche della comunità ebraica redatto da tasconi non da portare in cui lui dice parta dal ministro e dice li dobbiamo fare su una questione di politica estera questo signore dice ma lei si rende conto la tragedia
Per i nostri figli le cose noi siamo fascisti l'abbiamo contribuito alla nascita del fascismo
E adesso ci troviamo espulsi ma lei capisce cosa vuol dire l'umiliazione del dolore cosa diciamo ai nostri ragazzi
E non li li ripete sì capisco però noi dobbiamo difendere identità italiana è un fatto solo culturale poi sono questioni di politica estera come Titina purtroppo solo sopra di noi lo possiamo prendere
E a un certo punto questo dice ma ci poteva aiutare giudice io quello che farò andavo da Mussolini
E chiederò e conto di riusciti a convincerlo di consentirvi di organizzare
Dei corsi scolastici per i costi ragazzi
Finanziati da rigide fascista
Io queste cose scusate non l'ho mai niente quando sono infuriate le polemiche sull'iniziativa di Rutelli io non l'ho mai detto però grazie a un amico che leggo
Sa Sala
Io ho trovato i documenti scritti da un ebreo
Che dove sono segnalate nono dicono in tutta Italia ma nelle città dove esisteva una significativa presenza di una comunità ebraica
Sono stati organizzati dei corsi scolastici per i ragazzi ebrei
Con i nomi degli insegnanti molto spesso di altissimo livello ebrei
E con i nomi degli insegnanti anziani molto spesso professori
Di altissimo livello credo
Stiamo parlando di una cosa orribile questo sia ben chiaro
Ma in quei momenti drammatici io penso che un uomo politico debba assumersi le sue responsabilità
Rutelli e forse mi potrà dire se non è vero che ci sono dei momenti in cui un uomo politico non può adottare la decisione ideale
Gli è impedito per ragioni che possono essere le più diverse
Si tratta di
Avere la forza e il peso
Il coraggio di adottare il male minori capisco che questo possa essere dopo interpretato
Come un fatto di furbizia di scaltrezza soprattutto oggi che ne vediamo tanta di furbizia del mondo nella politica
E allora come si fa capire se è una presa di responsabilità
Oppure se un fatto di scaltrezza di furbizie io penso che il furbo che lo scaltro non si accollerebbe mai cinquant'anni nella legione straniera come soldato semplice
Per andare
Al fronte contro i nazisti
Perché questo è un fatto un unico nella storia d'Italia
E in condizione di amichevoli perché non conosco così a fondo nei particolari le storie di tutto il mondo per andare oltre ma sicuramente un fatto unico nella storia d'Italia
E penso che un Paese serio non possano non prendere coscienza di questo
Non possano prendere coscienza posso fare il salto faccio un salto all'attualità di oggi
Quando è scoppiata quella quando è partita quella criminale offensiva russa e dunque
Tutti noi
Nei primi mesi e un po'continuiamo anche oggi abbiamo sperato che a un certo punto qualcuno
Vicino appunti
Riuscisse a trovare il modo per far fuori
Scusi ma
Ammettiamo
Che è successo cosa facciamo quello processiamo
O lo ringrazia
Perché una persona che fa questo perché non è che uno dice cioè il punto in vita un calcio lo butta via rischiano di prendere a adottare certi provvedimenti non in una democrazia ma in un regime vuol dire rischiare la vita
O quanto meno il confine se parliamo del fascismo il carcere
Dobbiamo ragionare su queste cose
Faccio un altro esempio diciamo andando pensiamo a Mikhail Gorbaciov perché quando c'è un regime
Non so mi potete dare torto coraggio quando c'è un regime l'opposizione non può cresce non posso dire perché appena c'è un filo d'erba all'opposizione che spunta il regime lastrone
La stronca
Ti metti avvelena
Ti manda alla pena di morte ti manda al confine nei campi di concentramento nell'aria appena assistito sei finito quindi l'opposizione
Sì a un certo punto spunta non può che cresce silenziosamente
Nella dittatura
Aspettando si arriva il momento per dare la zampata Chris
Mikhail Gorbaciov al quale tutti l'abbiamo giustamente
Riconosciuto la forza di tentare un disperato tentativo di mettere fine a quel altro regime criminale che è stato il regime comunista sovietico
C'era quando i carrarmati sono entrati in Ungheria cena quando sono entrati a Praga
C'era sempre
Avevo una quota di responsabilità politica pure lui
Ma Corbascio un po'alla volta
Ha compreso
Che bisognava uscire da qui il da quella situazione lì
Quando poi è arrivato al potere successo un'altra cosa
L'unica probabilmente
Come Bottai qui in questo uguale si era creato un sacco di pubblici dentro il regime sovietico c'è un sacco di amici però vogliono far fuori
E non vedevano l'ora che permettesse un piede in fallo per farlo fuori a un certo punto lì scoppia la rivolta in Cecenia
E i suoi nemici dentro il percorso
Non vedevo l'ora di poterle dire hai visto ore la Cecenia fra un mese sarà lo specchio Sanna poi la Bielorussia e via dicendo per evitare questo che cosa fa ecco le decisioni che spesso hub a volte per fortuna lo spesso avvolto un politico drammatiche deve prenderli la soluzione ideale non c'è
Devi scegliere il male minore
Ordina l'intervento al suo esercito per mettere a tacere nel sangue la rivolta in Cecenia
Lo fa non perché volevo uccidermi ceceni lo fa per cercare di salvare la riforma gigantesca che lui si è messo sulle spalle e che non vuole farlo fra gare perché gli altri non vedono l'ora di farlo fuori
Quindi io dico che
La figura di Giuseppe Bottai è una figura che intorno dicono i voti lo dico proprio da da cittadino italiano convinto è un è un patrimonio nostro soprattutto oggi che la politica e così screditata
Perché la cosa importante naturalmente
Forse di tutto quello che abbiamo detto e che Bottai a un certo punto scrive questo
Lui scrive questa frase io lo riporta
Io sono stato un bravo cittadino
Sono stato un bravo politico sono stato un bravo soldato
Ma ho fatto tutto questo in un regime sbagliato
Mi sono illuso colmi esempio
Di riuscire a portare a farmi seguire dagli altri ed errore irrimediabili errore e ora Coppa e lo ha pagato nove parole
Ci sono importanti figure della nostra storia recente Carlo riconosciuto
E i muri ci togliamo il cappello che hanno sbagliato applaudire all'intervento di carri armati in Ungheria che hanno sbagliato a dire che sorge inizia un buffone spacciatore di falsità
Sciocco che l'hanno riconosciuto
Ma non sono arrivati fino al punto di mettere la divise abbracciare il mese andare a difendere i patrioti ungheresi o cecoslovacca
Arrivato fino a quel punto chi altro come il lunedì
E lo dico scritto nel libro e non credo di esagerare
Se noi fossimo negli Stati Uniti questo sarebbe già un grande fino grazie
Esso
Ecco
Ma
Consiglio della storia del nostro paese questo sta dentro quella strage resta scatterà già quello parlato interrogato rappresentata dal notaio ma su questo ci vuole quasi uscire la storia
Otto nelle complesse da spiegare dal punto di vista
Allora io vi ringrazio della partecipazione attiva
Telefonico cioè a me mi dice l'autore qualcuno vuole dire qualcosa parlare al microfono abbiamo abbiamo questo
Prima di chiudere rispetto alla ecco c'è qualcuno li forse prima la signora vedo do il microfono guardi non certo
Abbiamo questo posto gli accordi
Islam
O
Ma
Non
C'è
Propongo di
Giuridici e sociali
Prodi
Alla città
Con
E io qui ricorda
Ci sono ancora
In e lei
Ci
Su
C'è persona
Vi prego di tenere il microfono così ha smentito pubblico insomma
Sarò brevissimo
Quello
Francesco
Tira ma Ford Ka
Si pone allora
No
Ho
Un
Tornano
è stato
Il musical vuole così come
Ma e non soltanto
Presso alcuni diciamo che all'interno
Una storia
Viene non è un attimo
Fosse
Un ma se
Io avevo
Va bene
Allora
Allora
Uno
Esatto solo
Perché
Farlo dall'esterno scusate scusate controllato
Richiesto
Entro però dichiara
Papà
Mi scuso diciamo
Impatto erano per trovato vale
Comunque la volontà
Abbiamo
Dove
Adombrasse Sacco
Ma poi si insediarono abbiamo abbiamo no
Navale a Livorno
Viso fondamentale e si sa
E niente abbiamo una
Ora mandati carriera
Vuole adesso finanziario
Che cosa e chiudo la
Pubblico ma non ci sia versato avventure
Allora o no a è umano esposti
Grazie originaria organizzato dall'Istituto Gentili giornali dell'epoca prego arrivino
Bisogna avere