Presentazione del libro di Francesco De Leo "L'ultimo Scià d'Iran" (Guerini e Associati)

Allora buonasera a tutti quanti buona sera
A voi che siete intervenuti alla presentazione di questo di questo libro l'ultimo sardi Randi Francesco De Leo
Che
Adesso diciamo andremo a presentare gli aspetti sono molti come come avete modo di vedere non soltanto quelli che sono adesso seduti qui al tavolo ma anche personale diciamo una seconda Secondo tavolo di di persone che appunto e di personalità che essi avvicenderanno per parlare di questo libreria direi di dare subito la parola proprio brevissima introduzione all'editore Angelo Guerini che cortesemente adesso ci raggiungerà per spiegarci e per dieci molto brevemente di questa collana che è una collana molto particolare
Lei no va bene grazie buonasera a tutti grazie a tutti intervenuti al panel non rubo tempo un panel così prestigioso importante due parole però voglio dirle voglio dirle soprattutto riferimento rapporto con il promotore di questa collana autore del primo libro
Perché è un amicizia solida di lunga data Ecclesia in realtà realizzata negli ultimi mesi in pochissimo tempo ma che per me ha il valore di un'amicizia di lunga data
Credo che quando succedono queste cose tra un editore e un autore posso dire questo sia la scintilla che in qualche modo garantisce che le iniziative che si prendono dovranno potranno impatto pratico avranno successo
Quindi grazie anzitutto Francesco Biblioteca reale
Sempre un po'fuori tempo lo inattuale io credo invece che questa iniziativa sia di grandissima attualità
Sia perché recupera in qualche modo un un un senso
Di contemporaneità l'Europa è fatta in larga misura vivo perché sia perché da una dimensione storica che certamente degli ultimi decenni si è perso la storia in particolare dell'Iran la rivoluzione khomeinista e un capitolo che certa misura si è perso che i nostri giovani non conoscono che non viene studiato non viene insegnata quindi io credo che questo questo volume che inaugura appunto la collana dedicata alle case reali
Sia una ottima partenza per questa iniziativa che ritengo avrà certamente successo importanza grazie a tutti
Grazie
Riescano ad essi Santanchè in fondo perché questa sala è è una sala decisamente molto bella per appunto la media dell'acustica
Allora l'ultimo Scià di Persia intanto collegandomi a quello che diceva lei del l'editore Guerini questo questo libro di Francesco De Leo che oltre che ovviamente a essere donna in questo caso uno scrittore un colleghe è un amico perché Francesco lavora radio radicale come come me si occupa di politica estera è un grande esperto di politica estera un grande comunicatore di politica estera c'ha questa trasmissione
Spazio transnazionale che pernacchie radio radicale veramente a un momento di come dire di di eccellenza non soltanto perché lui la conduce in maniera egregia ma per gli ospiti che si avvicendano che sarà sempre personalità di altissimo livello
E poi perché questo libero coraggio mi Francesco se sbaglio non è il primo che che scrivi sono una sono esponente di una casa reale in questo caso lo Scià di Persia sia definito sovrano di ficcante Piona autentica democrazia imperiale che può sembrare una contraddizione in termini
Si apre con una un'intervista immaginaria
Proprio lo Scià di Persia si chiude con invece un'intervista reale alla moglie a fare finta che è l'ultima imperatrice quindi ha un percorso che definire una monografia è riduttivo perché non è una monografia è la la descrizione possiamo dire per alcuni versi quasi magari non sarà in proprio una sarta di testamento posto non ho scritto da lui ma scritto da quanti lo hanno conosciuto o hanno conosciuto l'ambiente il Polo viveva
Ma soprattutto da personalità che poi appunto oggi avremo anch'io né di avere qui hanno avuto questo questa fortuna perché lo Scià di Persia la storia ce lo ha consegnato ovviamente come tutti sappiamo
In un certo modo e con questa intervista immaginaria eccome se volesse e diciotto lo fa perché questi sono degli iscritti dello Scià che nanometri elaborati sotto forma di d'intervista
Lo volesse consegnare disse un'immagine e una testimonianza
Di grande uomo moderno uomo moderno innovatore un modernizzatore come lui stesso si è sia definito e che ha poi visto però i contemporanei ovviamente e poi la storia giudicarlo in un modo sicuramente a volte impietoso e in questa sua intervista immaginaria lui invece rivendica tutto il bene che ha fatto per il suo Paese del suoi Anna
Poi nel corso di questa di questa presentazione cercheremo magari anche di capire che cosa lo Scià
Questo questo discendente di questa famiglia di questa famiglia così importante ha ha probabilmente avuto difficoltà a riconoscere uno Sciacca fatto queste queste grandi questa grande rivoluzione
L'arrivo la Ribéry folla riforma bianca quindi comunque queste qualche introdotto queste queste innovazioni in una società rurale arretrata
Di cui probabilmente oggi a noi fa anche un po'fatica riuscire ad avere un'idea il rapporto con il clero Piero uscita che è un chiaro organizzato Piero che tra l'altro faceva parte proprio di quella classe
Sociale il latifondo colui lo Scià toglieva potere
E poi il rapporto con le grandi potenze internazionali le ha questione dell'Energia
Il petrolio lui è stato anche lei oggi mirante a lui si aveva capito che bisognava far sì che il petrolio diventasse la principale fonte di arricchimento per il suo Paese aveva anche un concetto molto moderno e tendeva dicevo appunto non bisogna sprecarlo soprattutto bisogna stare molto attenti nell'estrarre uno farlo in maniera intelligente
E questo probabilmente le grandi potenze europee non erano sicuramente perdonato
E poi si arriva al momento della rivoluzione alla sua definitiva il suo definitivo allontanamento il sedici gennaio di quel lontano mille novecentosettantanove non tornerà mai più
In Iran lui i suoi figli e sua moglie
E poi appunto questo libro si conclude con l'intervista questa sì reale con fare di dall'estrema a Parigi da quarant'anni
Allora Illy io comincerei a presentare i nostri ospiti potuto che forse Francesco visto a te daremo la parola alla fine succede Accardo
Di dice di Perego soltanto di essere molto nei tempi Persano tanti sette tanti quindi direi che forse cinque minuti io cercherò di di non essere troppo fiscale però sappiate che a un certo punto dovrà esserlo
Quindi io invece ricomincerà salutarvi tutti prima di presente e di volta in volta a partire dalla senatrice
Maria Bernini presidente del gruppo
Forza Italia al Senato
Che ringrazio molto tra l'altro non potrà penso rimanere con noi sappiamo che ha impegni
Legati ovviamente alla lavora in Senato presidente a lei la parola guardi no no guardi no no no se la seduta si è seduta Presidente guardi può prendere uno del prenda il microfono
Quelli rimangono sempre accesi grazie no io avevo avevo pensato di alzarmi solamente per riuscire a raggiungere la maggiore porzione possibile di uditorio
Ma non vorrei creare un precedente in generando l'aspettativa che tutti i colleghi di questo Pannella straordinario che ho il piacere di condividere debbano fare lo stesso quindi io voglio prima di tutto va be'ringraziare tra Giovanna per la presentazione scusarmi con tutti voi ringraziare tutti voi per l'ospitalità e scusarmi ancora con tutti voi per dovere
Fuggire di nuovo verso il Senato purtroppo abbiamo inattesa un provvedimento diciamo di contenuti piuttosto intense il reddito di cittadinanza
Che non ha molto a che vedere ma che nel contempo ha qualcosa a che vedere con il contenuto di questo libro di questo libro bello multiforme
Un tempo avremmo detto Poli Meccano scrivo al dire destinato a svilupparsi in Diversi attraverso diversi rivoli narrativi adesso si usa un'espressione diciamo molto più trans Passing è multitasking
Nel senso che volendo dimostrare e ringrazio l'editore Guerini perché ha creato una collana capace di valorizzare senza posizionamenti ideologici che molto spesso allontanano dalla lettura
Ha voluto creare uno recupero di storie passate che realtà molto spesso sono propedeutiche ad una lettura più chiara del nostro futuro e credo che la storia dell'Iran un dell'ultimo Scià come si dice l'ambasciatore Jean Sciascia degli Scià
Sia veramente un un bel viatico per riuscire a capire che cosa sta succedendo adesso in Iran
In una regione che Francesco ha saputo devo dire descrivere interpretare molto bene attraverso questa intervista non so se siete tutti troppo giovani ne sono certa però anche il pane del che condivido
Però alcuni di loro in realtà sono protagonisti di questo libro perché è un'opera collettanee un'opera che viene descritta da un'unica abilissima mano che quella di Francesco che raccoglie una serie di testimonianze di persone che c'erano
Hanno visto hanno vissuto sia diciamo il momento dello sviluppo dell'evoluzione della rivoluzione bianca anche Giovanna descritto così in maniera rapide ed efficacissima una rivoluzione probabilmente ante-litteram una rivoluzione cominciata con il padre dello Scià diretta Paladini
Così ante litteram ma da non essere probabilmente metabolizzate compresa fino in fondo al punto che i quindici anni che lo Scià Reza Pahlavi ha vissuti ha fatto vivere al proprio Paese
Sono stati interpretati nella loro interezza completezza solamente in una fase successiva
Hai parlato di una democrazia era certamente una monarchia costituzionale che teneva insieme un ambito territoriale e culturale politico etnico Damon grafico molto complesso che probabilmente chiama in se stesso una monarchia prima l'ambasciatore mi chiedeva se sono monarchica ecco non risponderò a questa domanda però sicuramente vi posso dire che la più parte dei Paesi civilizzati d'Europa e del mondo sono retti tuttora da monarchie monarchie costituzionali
Vi sono paesi in cui la voce di una monarchia costituzionale rappresenta un tratto istituzionale fortemente unificante e credo fosse questo l'obiettivo dello Scià nel momento in cui ha cominciato il suo percorso di ripeto talmente rapida dal non essere sufficientemente metabolizzata modernizzazione del proprio Paese
Alcune cose le ha dette Giovanna io cerco di tenermi nei tempi perché mio sarò breve sempre una terribile vergognosa bugia
Quindi quando dico sarò breve io mento sapendo di mentire però questa volta proprio perché è così qualificata la presenza di persone a questo tavolo che hanno cose ben più interessanti da dire rispetto alla sottoscritta
Che eserciterò una profonda autodisciplina e vi dirò che cosa mi ha colpito di questo volume perché vale la pena di leggerlo prima di tutto perché un volume che ripeto descrive il futuro piranha un paese vecchissimo ma profondamente giovane come sapete circa settanta per cento dalla popolazione almeno i trent'anni quindi si muove on line sono nativi digitali
Questo è un dato sociologico e demografico di grande rilevanza non a caso si stanno muovendo
Percorsi non dico rivoluzionari anche se è sicuramente un popolo ambasciatore poi deciderà incline alla rivoluzione rivoluzione in un'accezione etimologica su cui non voglio interiormente indagare perché chi verrà dopo di me lo dirà in maniera molto più approfondita e distrutta però è certamente in atto qualcosa un pro cesso un percorso che ha nell'ultimo Scià
Un antesignano che ha saputo esercitare una come posso dire una preconizza azione di contenuti che probabilmente la stessa civiltà occidentale all'epoca non era stata ancora in grado di esplodere un esempio nel mille novecentotrentasei il padre dello Scià elimina il velo
Con un devo dire un approccio per certi versi liberatorio per altri traumatico Rispetto alle stesse donne iraniane alcuni si sono sentite liberate altri sono chiuse in casa perché non erano in grado di affrontare la vergogna della mancanza del velo quindi evidentemente il processo di modernizzazione era già in atto ma era talmente veloce che alcuni non riuscivano a seguirlo
Nel mille novecentosessantatré la parità tra donne e uomini è quasi compiuta
Le donne votano hanno diritto di elettorato attivo e passivo possono divorziare possono esprimersi liberamente possono esercitare la loro attività dell'Accademia quando in Italia nel mille novecentosessantatré le donne non possono fare i magistrati
Perché non dotate di sufficiente stabilità di carattere ancora non è avvenuta quella rivoluzione culturale che la riforma del diritto di famiglia in Italia tutti noi abbiamo come posso dire una una cultura che non è solamente letteraria ma anche domestica ricordi di come l'Italia si sia evoluta lentamente paradossalmente più lentamente di quell'Irlanda nella gestione diciamo del rapporto nella gestione legislativa del rapporto uomo-donna è evidente che era tutto troppo precoce
E alcuni non sono riusciti a seguire questi percorsi d'innovazione molti non sono giusti a seguire questi per questo innovazione io non sono qui di MiTo Giovanna quando sto sono già al ecco quarto minuto enorme come cinquantacinque secondi
Non sono ovviamente qui né per per essere in Comi a fatica rispetto allo Scià di Persia né tanto meno per criticarlo e ne ho un ricordo personale
Ho due ricordi personali famiglie con questo veramente chiudo ricordo personale dello Scià che se ne va un uomo bellissimo con quest'aria così splendida arrogante da Bondi può un'immagine meravigliosa che è anche rappresentata plasticamente dalla copertina di questo libro
è un ricordo di mio padre all'epoca avvocato di una multinazionale che mi raccontava come dopo la rivoluzione islamica
Un gruppo di americani sia stato costretto a fuggire letteralmente a fuggire da unì era Anna insanguinato stiamo parlando del periodo seguito
A gennaio del settantanove stiamo parlando di aprile-maggio quando saltano le istituzioni non le istituzioni democratiche Stanton le istituzioni punto l'Ayatollah parla di corrotti tra terra di sangue che deve essere versato per purificare la corruzione non intesa come corruzione e concussione al peculato la corruzione tout-court no in senso religioso
Di una religiosità che si fa legge
O questo ricordo raccontato da mio padre e di un gruppo di dirigenti di multinazionale che rocambolescamente fuggono dall'Iran ecco queste dimensioni
La splendida rappresentazione di un'immagine molto controversa
Lo Scià di Persia
Ciò che è successo successivamente in Iran ciò che sta ancora succedendo il futuro dell'Iran il racconto di Farah Diba che chiude con una frase a mio avviso stupenda la sua intervistato Francesco lei voluta riportare l'abbiamo commentata
Se sei un uomo se sei forte vieni in Iran e diventa donna
Ecco in questo c'è un vicino al coraggio al coraggio che hanno oggi molte donne iraniane nello strapparsi il vero quel velo che nel trentasei era stato tolto ma che adesso rappresenta come posso dire un simbolo di costrizione
Francesco è riuscito a tenere insieme tutto questo lo ha fatto magistralmente e io lo ringrazio per avermi voluto qui ringrazio tutti voi per aver avuto la pazienza di ascoltarmi ringrazio questo straordinario pane che avrà tante cose interessante
Grazie grazie
Lui ringraziamo lei
Tutte deve essere stata differente mente elenca in quadri anche se meno grazie ad Annamaria fagiolini per l'ultima volta e batto io
Grazie ad Annamaria Bernini per l'altro io vorrei salutare oltre atterrato a tutte le persone che che stanno in sala anche il maestro Danilo Rea che i dicono essere arrivato
Se si vuole salutare sessuale alzare ecco la quarta grazie grazie di essere che assale venuto maestro grazie mille
E e noi andiamo avanti allora verso è la volta di un dell'ambasciatore Vattani anche ambasciatore lei
Non ha bisogno di essere presentato soprattutto insomma non da me l'unica cosa che vorrei ricordare
è il fatto lei è stato l'unico funzionario in tutta la storia della nostra a casa Repubblica italiana ad aver rivestito per due volte la carica di segretario generale della Farnesina e ministero degli esteri e ed è stato in Iran una
Nel settantotto accompagnava sessantaquattro ecco i fatti dice qual è stato l'ha fatta accompagnava l'allora ministro degli assegni appalto Forlani però appunto c'era già stato anche precedentemente
China c'era che cosa
Diciamo che società che società c'era e com'era vissuto clochard dai suoi dai suoi sudditi
La ringrazio molto anche per le sue parole ma è stato molto utile quella descrizione che ha fatto poco fa
L'onorevole Bernini perché consente di vedere quanta
Emotività c'è intorno a una parola come lo Scià di Persia
Nel libero nel retro della copertina si legge una citazione di Shakespeare
Quella certa mai vista che circonda un regno
E non c'è dubbio che
Lo sciame fosse perfettamente consapevole tant'è vero che nel corso della conversazione che avemmo nel settantotto
Uso proprio queste parole decise disse per spiegare la simpatia
Che lui riteneva di avere presso il popolo persiano iraniano
Ci ha Esekheigbe of
Magico work
Questa precipitò
è una parola Arroscia è una parola che
Esercita un particolare fascino presso il popolo iraniano
E ne era talmente convinto che quando inizio questa famosa rivoluzione bianca a cui ha fatto riferimento Anna Maria Bernini un momento fa cioè una
Una vera e propria rivoluzione nella struttura del Paese nella legislazione del Paese lo e non faceva altro in definitiva che dare dare vita a un vecchio proverbio persiano che dice
A poco a poco un filo di lana diventa un tappeto
E perciò avendo visto l'Iran nel sessantaquattro facevo parte di una delegazione ero allora al contenzioso diplomatico
E fummo invitati dagli iraniani per stipulare un trattato di assistenza giudiziaria
Non approdammo mai a nulla
Perché
Quando loro andarono a vedere cosa c'era scritto nel codice penale italiano
Per prevedere anche le possibile estradizione disse che per noi il reato si accorsero che il reato di furto
Non contempla delle attenuanti particolari per il cosiddetto furto di destrezza cioè quello che non spaventa quello in cui viene alleggerito di qualcosa che ti appartiene senza che tu oppure te ne accorgi
Eviterò che da noi le penne erano gravi tanto nell'un caso minimo di violenza o anche senza di violenze solo qualche attenuante avrebbe potuto ridurre la pena
E allora si fermò tutto
Si fermò tutto perché il problema del furto allora soprattutto nel basare
E in generale nei mercati era visto come un peccato del tutto veniale
Questo dimostra quello che sentivamo momento fa
Quanto è difficile modificare certe tradizioni certi abitudini certe forme direi quasi di tolleranza nei confronti di atti che pure costituiscono un un delitto
Ebbene
Era un Iran
Che certamente aveva perso la rivoluzione industriale
Che aveva come uniche ho prodotto di esportazione del petrolio
L'agricoltura era poverissima
Non c'erano forme nei perfino negli uffici che potessero dare l'impressione che le donne svolgesse un ruolo nella burocrazia
Andammo a vedere un museo rimanemmo sorpresi di fronte alla confusione con la quale erano stati messi insieme questi oggetti
Quattordici anni dopo
Facendo parte di questa missione col ministro degli Esteri Forlani che arrivo alterano il primo maggio a cui ha fatto riferimento a un momento fa la nostra moderatrice
La situazione era molto cambiata
In quattordici anni
Era l'Iran era un Paese decisamente moderno vedevi le persone girare per le strade tranquillamente
Nel ministero degli Esteri dove fummo raccolti e fumo avemmo una serie di incontri ma anche con altri ministri col ministro dell'Economia col ministro dell'industria
Si respirava un'aria molto diversa lo Sciai era riuscito tra l'altro
Sviluppare notevolmente
L'apparato militare le forze militari erano decisamente moderne
E aveva acquistato fregate un po'dappertutto apriva una flotta aveva un esercito aveva comprato parecchi elicotteri dall'Italia e così via quindi era un Paese indubbiamente molto avanzato
E lo sciame era perfettamente consapevole
E quando noi andammo a trovarlo
Lui non era a Teheran quindi andammo con un elicottero lì dove
Dove risiedeva in questa magnifica villa
Hashirama as
Ci fece una lezione perché in quei giorni lì in cui non eravamo in Iran
Aldo Moro era prigioniero delle Brigate Rosse
E lui si sorprese
Che un Paese come il nostro
Potesse vivere un'esperienza come quella di un rapimento di un uomo politico di quella importanza
E gli sembrava che ci fossero fenomeni di lassismo
Di scarsa disciplina anche nelle forze di polizia come possibile che ha una scorta non abbia potuto in qualche modo
Sottrarlo a questa questa esperienza
Quindi fu curioso questo suo riferimento
A un Iran che a suo avviso era ormai
Nell'aria nel quadrante geografico nel quale si trova particolarmente delicato perché c'è l'Afghanistan da una parte e l'Iran non ha mai avuto un'uscita sul mare Mediterraneo il grande sogno di quel Paese
Che nutre ancora oggi
Collassi con la crisi siriana e quella di poter affacciarsi sul mare Mediterraneo mentre questo gli è precluso
Ebbene
Vedeva però questo Paese che avanzava che cresceva si modernizzata
E noi che eravamo in quel momento effettivamente in uno stato di gravissima crisi con un uomo politico
Di prima grandezza prigioniero senza sapere dove delle Brigate Rosse
Ebbene la sera a un pranzo dove intervennero oltre trecento persone offerte dal ministro degli Esteri
Era sorprendente vedere le toilette delle signore
L'eleganza straordinaria di questa di questo ceto alto persiana
Le lingue erano diffuse parlavano inglese
Francese senza problemi spesso tedesco
Perché c'era allora già un un numero elevato di iraniani che andavano a studiare nelle università tedesche
E io ricordo che soltanto un giovane funzionario dell'ambasciata
Al quale avevo manifestato questa mi ha sorpresa di fronte a un gruppo di persone così elevato trecento persone architetti medici ingegneri
Tutte le professioni liberali erano largamente rappresentate
Venne disse ma mi sembra che questo Paese stia effettiva ma Luís
Ecco l'unico
Dell'ambasciata che fece invece riferimento
A una situazione che al di là di queste apparenze
Rimaneva fragile
E che non faceva trasparire quello che covava sotto
L'accendi
E cioè
Questa oggi o che andava diffondendosi per la polizia segreta
E lui ebbe l'impressione che cominciassero allora già delle manifestazioni
E allora per tornare a un proverbio
Persiano così come quello che ho citato all'inizio
Vorrei dire che lo Scià probabilmente si dimenticò di questo secondo problema
Che dice chi ha un solo nemico lo incontravo
E il nemico erano
Era questa religione questa religione così invadente e così parimenti che però è capace di dire entrare nell'animo di alcune persone di cominciare a condizionarli
E quindi
Probabilmente lui dovette rendersi conto ma fu troppo tardi noi credo che siamo stati una delle ultime delegazione che ha visto l'uscita prima che dovesse scappare Misiti perché eravamo lì a a maggio mentre nella sua partenza vende praticamente all'inizio dell'anno successivo
C'è una caratteristica straordinaria la sua abilità nel nominare dei primi ministri
Che comprendevano benissimo quale fosse il suo programma e sapevano attuarlo con molta attenzione uno di questi è stato verità
Che io ho conosciuto non come primo ministro
Ma come Gran Ciambellano
Perché quando ci ricevette riusciamo
Nel settantotto
Lui era presente all'incontro
Ed era l'unica persona che era con lui
Ed ebbi occasione di rivederlo e in qualche modo
Di notare in Luini
Un'attenzione un garbo una cortesia
Che spiegava anche perché gli fosse stato affidato questa incorri incarico nella casa imperiale
Io diedi prima che lasciassimo l'incontro che durò due ore conosciamo
Il dono che c'eravamo portati dietro come di consueto
Come consuetudine era una scatola con un mosaico romano
E quando scendemmo giù il ministro Forlani si accorse di averlo ancora nelle mani e decise comunque di farglielo pervenire allora fu incaricato di risalire
Nei saloni
Dove mi veniva incontro per l'appunto o vendita
E mi accompagnano d'angoscia per dirgli e consegnargli questo dono
E lui mi fece due o tre domande
Su come mi trovavo e cosa pensavo dell'Iran dopodiché
Io consegnai questo polacco e fu proprio venga aprirlo con una cura e una tensione incredibile
E mi ricordai di lui perché scoprì che ai primi dell'anno successivo
Era stato impiccato
Il
Il
Periodo i miei incontri conosce a sì il terminal bolliti
Ma non con l'Iran
Ma questa è un'altra storia e se per caso ci fosse tempo dopo posso raccontare come ci sono tornato venti anni dopo grazie
Grazie alla bassa barba sciatore Vattani adesso Lia Quartapelle che capogruppo del Partito Democratico in una come sanasse di di Montecitorio
Allora onorevole Quartapelle astratto adesso appunto ricordato come
Tutta la vicenda che ha portato alla all'istituzione della Repubblica islamica quelli alla cacciata dello Scià e successivamente quindi alla a quello che sono questi giorni quarant'anni che
Che ancora che ancora sopravvive non è stato detto ma lo dico io perché non letto in questo libro ma poi diciamo storia nota
Gli osservatori internazionali consideravano questo un un passaggio probabilmente temporaneo
Non davano molto credito alla solidità e alla validità di questa di questa rivoluzione
E se da una parte lo scenario è stato sicuramente possiamo dire poco poco intuitivo rispetto al ruolo che il clero sciita aveva nel suo paese nel suo rispetto al suo popolo
C'è stata però anche una miopia da parte del del se non addirittura ecco e poi magari ne parleremo successivamente anche uno ci disegno ben preciso
Che rischio abbiamo oggi Noemi quarant'anni dopo siano ancora mio qui rispetto a quello che sta avvenendo in Iran considerato che poi erano sempre di più assunto un ruolo centrale nella nella geopolitica di quell'aria che poi è determinante
Grazie mille Giovanna per la domanda
Lasciami usare trenta secondi per ringraziare Francesco De Leo credo che una presentazione di un libro con così tanti ospiti che ci sono tutti i testimoni una cosa cioè l'affetto e la stima che sia per l'autore e Francesco
Credo che con questo libro che fa un po'lo specchio invece al libro su sulla regina Elisabetta testimoni quello che Francesco diciamo un monarchico
Con questo pezzo di monarchico però a trecentosessanta gradi perché poi nello conosciamo insomma come giornalista com'è uno dei pochi giornalisti italiani che capisce veramente di di questioni internazionali che ne conosce veramente a fondo quindi davvero per me è un piacere essere qui a presentare questo libro la domanda di Giovanna mi fa venire in mente una cosa di un oltre ad alcuni alcuni brani del libro su cui poi torno una una scena di un documentario
Inside Mossad che si trova su Netflix un documentario molto
Crudo è molto vero su sulle decisioni che sono state prese all'interno del Mossad nella prima puntata tra le tante cose terribili che vengono dette dai capi del Mossad con grande naturalezza grande franchezza
C'è una riflessione su Khomeini
E
Diciamo la prima puntata parla della consegna degli omicidi mirati nei confronti di coloro che Israele ritiene essere dei terroristi e dei nemici dello Stato di Israele
Si fa a uno dei capi del Mossad che era un operativo in Iran appunto nel settantanove la domanda
Qual è stata la decisione che non hai preso sulla quale tu hai più rimorsi e Luís parla appunto dell'omicidio di Khomeini a un certo punto secondo la ricostruzione del documentario
I servizi segreti dello chassis rivolgono alla stazione operativa del Mossad a Teheran per chiedere al Mossad di procedere con l'assegno di Khomeini
E il Mossad i si consultano e dicono no e non sappiamo abbastanza di Khomeini e l'unica cosa che sappiamo ci dicono tutti gli iraniani anche se lui torna in Iran comunque ci penserà qualcun altro noi non siamo la polizia del mondo
Poi questo come i non sappiamo chi è per cui non è che insomma ci mettiamo a fare delle cose perché ce lo chiedono ecco e e mi viene in mente questo cioè quello per attivo alla domanda qual è la decisione che tu pensi di aver di sul quale hai più rimorso pensa esattamente a questo cioè al fatto che all'epoca non sapendo abbastanza ASS non si prese una decisione che certamente avrebbe cambiato il destino degli era ora io non voglio fare dei paragoni però la domanda mi mi mi ricorda questo
E quindi quanto nel settantanove forse addirittura lo stesso Khomeini non si rendesse conto di che cosa stava succedendo ed il che potere aveva lui in quel momento avrebbe potuto avere e può fare un parallelo quarant'anni dopo cosa che noi non vediamo oggi dell'Iran
Ci sono due punti
Su cui scritte io vorrei approfondire brevemente il primo è quello che noi non vediamo dell'Iran
L'Iran probabilmente è una società più giovane
Più laica e più normale rispetto a quello che noi ci aspettiamo ci sono poi persone che conoscono meglio l'Iran Nicola perde che ha scritto anche di questo recentemente Tatiana eccetera ne parleranno meglio
Noi forse ci aspettiamo anche in alcune occasioni che ci sia un'altra rivoluzione in Iran
Ma forse la rivoluzione che in particolare chi non ha conosciuto la rivoluzione è una voglia di normali di una vita normale di una vita di benessere di una vita di tranquillità
Che trova rispondenza anche in un episodio che narrato nel libro cioè di come ad aprile di te lo scordi insomma del due mila diciotto neanche un anno fa quando è stata ritrovata una mummia probabilmente di Rezza Cha ha in uno stadio a Teheran è esploso sono esplosi dei cori
Resa lasciare tracciare sta retta Jean cioè i giovani iraniani che non hanno conosciuto irrigidimento il regime precedente che l'hanno conosciuto la situazione precedente alla situazione attuale
Si rifanno a quello che c'era prima non ha modelli esterni non ha modelli rivoluzionari ma si rifanno a una continuità in un certo senso che estro probabilmente una continuità di stabilità
Magari di maggiore apertura e per certi versi magari anche di maggiore prospettive di benessere questo è forse una delle cose che noi non riusciamo a vedere
Che la richiesta rivoluzionaria dei giovani di oggi che non hanno conosciuto il passato era in realtà è una richiesta di normalità
La seconda è questo ci può dire molto forse o ci potrebbe dire molto su l'evoluzione del regime nei prossimi anni
Il secondo punto che forse non è non vediamo non è non riguarda tanto e solo l'Iran ma riguarda la Regione
Nella regione stanno cambiando moltissime cose sta cambiando moltissimo anche l'idea di rapporto che l'Occidente accoglieranno sta cambiando moltissimo l'atteggiamento americano
Per certi versi sta cambiando o rischia di cambiare idea che l'Unione europea di rapporto con l'Iran
Successivamente all'uscita del degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano e questo significa che l'Iran che in questi anni è riuscito effettivamente a ad ottenere dei passi in avanti
Assolutamente rilevanti dal punto di vista della presenza geopolitica nella regione l'Assiria
Quello che sta succedendo in Libano quello che sta succedendo in Yemen l'importanza che l'Iran ha assunto in Iraq certamente hanno espanso molto
La la la capacità iraniana di incidere sulle vicende della regione da un lato questo e dall'altro lato l'atteggiamento differente che sia da parte degli Stati Uniti da parte di Israele e quindi le decisioni che dovrà prendere l'Unione europea nei confronti dell'Iran è una cosa che non possiamo vedere non possiamo vedere come cambierà
Le relazioni tra lira nel resto del mondo e che conseguenze questo potrebbe avere sulla stabilità e sulla tenuta anche dello stesso regime a questo aggiungo un punto che cosa che noi non abbiamo potuto non siamo riusciti a vedere della del dell'Arabia Saudita che l'altro grande paese della regione
E lo dico noi in senso occidentale noi siamo stati abbastanza mio Pete sulle transizioni saudite recenti e la vicenda cassa oggi ci ha forse tolto un po'di vero dagli occhi
E di come abbiamo cambiato l'atteggiamento nei confronti di quel Paese perché c'era una transizione in atto nel Paese e poi ci siamo in parte dovuti ricredere su quanto genuina e quanto realistica è possibilista fosse quella transizione ecco in tutto questo c'è un pezzo di che cosa non riusciamo a vedere deliranti cosa non riusciamo a immaginare del futuro dell'Iran in parte Lodi decideranno gli iraniani in parte forse noi dovremmo interrogarci
Con meno pregiudizi è un po'più di realismo è un po'più di generosità sul futuro di quel Paese e sul tipo di rapporto che noi vogliamo costruire
Anche sarei stato iniziano a cambia tre relazioni pagheranno
Grazie a Lia Quartapelle
Grazie verrà per il suo per il suo contributo è adesso l'ambasciatore Amedeo De Franchi S che verso Torre lei ha un come il tutti questi come tutti coloro che sono seduti a questo tavolo uno corri corri talmente lungo che io magari non lo non lo non lo leggerò tutto ricordando però che lei è stato dal settanta al settantasei primo consigliere dell'ambasciata italiani ieri Anna
Quelli sono gli anni che appunto precedono
Poi l'avvento della
Dico nenie della rivoluzione sono gli anni che vedono la questione energetica
Nel centosettantatré sono gli anni della nazionalizzazione della della compagnia petrolifera
Sono gli anni in cui la comunità internazionale come dire prende le misure di questo di questo nuovo di questo nuovo corso della storia della Persia allora il intanto le volevo chiedere vivente partendo dal dal libro di Francesco qual è stata la sua atto mi ricordo che lei ha di quel periodo insomma sei anni sono tanti
Grazie
Ricordo che ho di quel periodo è un ricordo seduti esterno in tilt
Buon occhio Mark Twain ricordo di un Paese estremamente
Interessante di un Paese di persone colte brillanti intellettualmente
E anche un ricordo oggi un periodo in cui ho potuto diciamo direttamente a essere il testimone di eventi importanti
Forse come diceva lei l'evento più importante del periodo settanta settantasei in cui sono stato in Iran è stato quello della moltiplicazione drammatica del prezzo del petrolio che ebbe luogo del mille novecentosettantatré
Era un un evento che in fondo nessuno si aspettava io mi ricordo che l'ambasciata prima di questa riunione dell'OPEC in cui avvenne questa decisione di aumentare il prezzo del greggio facemmo dei leasing così dei sondaggi per per tra l'alto sto cercando di capire
Dai dal Consorzio anglo americano che estrarre il petrolio in Iran che cosa prevedesse coloro da questa che potesse uscire da questa riunione
Qui esposte che avremo il nuovo ma insomma le solite cose forse ci sarà qualche piccolo aggiustamento eccetera
Invece ci fu una giusta non è un aggiustamento una moltiplicazione assolutamente drammatica e da questa moltiplicazione che fu vista come un successo dell'Iran perché infatti pare che durante questa riunione fosse stato proprio di rampa
A spingere per un fortissimo aumento
E da questo da questo successo l'Iran poi per trasse diciamo prestigio e sì sì prezzi tenta The indette Asa ad affermarsi come un giocatore un player internazionale di primaria importanza cosa che non era prima
Io mi ricordo che pochi giorni dopo questo evento io conoscevo molto bene un giovane Giovanni assistente del Ministro del primo ministro modalità
Dissi per dieci lo vidi in un ricevimento di dissi senti ma che cosa farete con tutti questi soldi che avrete nella risposta di questo giovane e brillante
Funzionario fu ma sai che ti dico potremmo comprare d'Italia ma non so se ci interessa ora di vendite conto io ero incaricato d'affari tra l'altro l'arroganza
L'arroganza anche di una diciamo osservazione scherzosa come come questa
Poco tempo dopo venne il ministro degli Esteri Moro
Per una serie di contatti lo Shannon c'era all'estero Cedolins siciliano in qualche posto no c'era però appunto il primo ministro c'era il ministro della Economia anziani c'era il ministro degli esteri alla darli e ci furono questi colloqui noi cercavamo di convincere gli iraniani a farci uno sconto sul prezzo del petrolio adducendo appunto alla nostra difficile la situazione economica di quel periodo
Geniale non ci diedero uno sconto però ci garantivano
Che il il il Ivo i nuovi grandi guadagni che loro avrebbero avuto dalla vendita del petrolio
Sì a chi e che loro volevano usare pre dei programmi importanti di sviluppo che questi programmi avrebbero coinvolto imprese italiane ciò che avvenne effettivamente però avvenne per pochi anni perché tra qualche anno dopo la rivoluzione mise tutto questo il in discussione
L'Iran come io l'ho l'ho vissuto era appunto un paese chi presidi gente colta io ho raccontato qui nel libro un un fatto perché mi colpì io quando viaggiavo in Iran e vi assicuro che in sei anni ho potuto girarlo in lungo e in largo a me portava un interprete perché io poi parlottava o il far sì che avevo imparato poco a poco ma non abbastanza allora aveva un interprete che era un usciere dall'ambasciata
Questo uscendo dall'ambasciata una persona diciamo molto semplice mi accorsi che quando eravamo in macchina e sentivamo la radio in questi lunghi viaggi
Per lui mi chiedeva di sintonizzare fermi su una stazione in cui venivano recitate continuamente poi in sede
Io mi meravigliavo di questo e questa stazione in questa stazione venivano recitate le poesie classiche
Come se noi avessimo una stazione che in cui tutto il giorno fossero recitata non so da Divina Commedia lutto dicono Ariosto
Il erano le le i grandi poemi classici italiani e mi accorsi che questo giovane questo giovane un per questo ragazzo diciamo le conosceva a memoria per cui quando io guidavo l'ho vista da dietro e sì mi mi rendevo conto che conosceva queste queste questi grandi poemi
Va a memoria part time e che gli piaceva risentirci
Lì su questa questione su questi aspetti diciamo culturali fu una grande protagonista l'imperatrice
L'imperatrice mentre lo Sciai in fondo ora per vocazione diciamo un modernizzatore
Quindi avrebbe voluto che l'Iran potesse mostrare dei grandi edifici moderni dei grattacieli eventualmente non dimentichiamo che il padre Reza Scià aveva addirittura considerato di di diciamo non non opportuno che si vedessero dei cammelli in giro perché cammelli secondo Casaccia facevano sotto sviluppo
E nei villaggi venivano quando si poteva quando si poteva costruire venivano buttati giù l'età i vecchi i vecchi palazzi fatti di di fango ma alcuni di questi bellissimi
Messe lì delle costruzioni nuove e moderne diciamo di poco di poco interesse la regina invece era più sul preservare diciamo alla tradizione
E io i risultati diciamo di questi lunghi anni passati perché proprio l'ha portato all'evoluzione dell'arte iraniana per cui da una parte c'era diciamo in un certo senso un una dicotomia tra lo Scià che spingeva per modernizzare cose nuove e fare cose nuove far vedere un Iran
Del tutto nuovo e la regina che cercava di preservare mantenere il retaggio tradizionale e da questo nacquero alcuni iniziative importanti per esempio il famoso festival di Shirazi
Festival dei Cirasa che le opposizioni criticavano perché naturalmente vi erano anche delle degli spettacoli che potevano così esclusi terrazzi osei diciamo per la mentalità molto conservatrice del del diritto di tutta una classe
Iraniane i famosi Balzarini
Che erano il la classe diciamo
Se vogliamo media la classe detti dei grandi commercianti l'Iran era stato sempre in passato un Paese in cui l'economia si basava sul commercio non sugli investimenti e quindi erano una classe perché molto tradizionalista Harlem puritana diciamo per cui il il Festival diceva dove venivano invitati i diciamo dei complessi d avanguardia occidentali
Era così considerato scandaloso da parte di un per di una la riga
Classe di persone che però invece radi erano degli degli spettacoli di alta qualità c'erano di concerti fu fatto un grande teatro dell'opera che si chiamava Hudal chi popolati adesso credo sì abbia cambiato nome e dove adesso non ci sono più le opere io ho visto delle opere con dei direttori d'orchestra e dei grandi diciamo interpreti italiani che avevano un grande successo di perché
La la regina e anche lo scialbo dicono che iraniani non solo riuscissero a apprezzare la loro parte ma che potesse o anche condividere l'apprezzamento dell'arte mondiale occidentale
Per esami Jazeera familiarizzato sì con essa mi ricordo che quando ero l'incaricato d'affari volevano loro il lo Sciai la regina volevo fare ogni anno un'esposizione di una tendenza artistica importante
La prima fu gli impressionisti francesi la seconda fu la poppa
La terza si rivolse hanno voi per una mostra diciamo di pitture tra virgolette classiche italiane
Era difficilissimo vi assicuro riuscire a ottenere l'esportazione di opere d'arte
Dall'Italia nonostante gli italiani avessero fatto ponti d'oro avessero offerto di pagare loro l'assicurazioni dato tutte le garanzie io non so più io riuscì a ottenere un la disponibilità di un museo davvero una del Museo di Verona a esportare
Delle opere da della scuola veneta del settecento che sarebbe stata una bella esposizione non però le autorità purtroppo preposte in Italia non permisero d'esportazione per cui d'Italia non ebbe la sua mostra nonostante che fosse desiderata dall'Iraq io avrei finire
Dicendo che i rapporti diciamo tra l'Italia e l'Iran
Sono sempre stati molto buoni noi abbiamo in Iran una un apprezzamento in proprio profondo direi che data da tantissimo tempo non dimentichiamo che g leggende Sciascia bus dell'inizio del Seicento e il Doge di Venezia scambiarono doni ambasciatori cent'Asa Sammarco anche un grande una grande tela che raffigura appunto gli ambasciatori dello Scià
Che offrono doni che offrono doni al alta voce queste continuato a lungo fino fino ai giorni nostri e dire
Mi ricordo che a un certo punto ci si discuteva qui gli anche coinvolta la regina si discuteva della possibilità per l'Iran di aprire una specie di super Ugo Istituto di cultura per tutta l'Europa e di aprirlo a Venezia
Venezia ponte tra l'Iran e l'Italia e l'Europa
Purtroppo poi la cosa non si non andò avanti anche perché poi precipitarono gli elementi vorrei dare un
Un piccolo curioso dettaglio sono stato in Iran per turismo due anni fa
Con con la mia famiglia abbiamo visitato il famoso museo dei gioielli alla Banca nazionale
E lì tra tutti questi straordinari di si sterminati insiemi di Brigitte DDT pietre preziose c'è un grande mappamondo non so
Sì Fritz son sicuro che molti di loro coloro che sono stati in Iran hanno visto questo un grande mappamondo
Totti pestato di pietre preziose proprio te quando dico tempestato pavimentato come i tanti i sampietrini nelle stradine di Roma
Il mare son fatti dis meravigliati tutti smeraldi uno vicino all'altro
I territoriali i terreni son fatti di ormoni salvo ventiquattro Paesi
L'Iran naturalmente coperto di diamanti e altri coperti di diamanti la Gran Bretagna la Francia e l'Italia cioè i Paesi per i quali pertiche parliamo io alla fine Ottocento sotto lo Scià una serie di erano i tre Paesi d'Europa e del mondo perché non ce n'erano altri per che i Virenque considerava di maggior valore io mi auguro che che questi sentimenti possano continuare
Perché le gli eventi internazionali non si parigino ridando questa situazione per noi così positiva grazie
Grazie
Sembrasse crede franchiste tra l'altro a questo proposito avanti solo al volo il volo
Onorevole Quartapelle può ricordare una cosa che è successa nella precedente legislatura possiamo dire cioè non vi è stato un viaggio mi armonizzazione antichissimo di quello che era però mi l'ambasciatore francese
Su sulla collezione d'arte di Farah Diba e dello Scià
Perché nella scorsa legislatura nel maggio del due mila quattordici noi se c'è stato una delegazione parlamentare che si è recata in Iran
E come il segno di apertura e come segno anche di riconoscenza rispetto al lavoro che si al lavoro che sta facendo l'ambasciatore Giansanti noi abbiamo visto quella collezione
Che è una collezione che è conservata in uno scantinato del museo di arte contemporanea di Teheran nascosta
E vengono ci hanno e hanno mostrato tirandoli fuori da questo schema scantinato nascosto dove non era mai entrato nessuno
Dove per la prima volta l'Italia rivedeva quei quadri problemi verso non so se da quando li ha visti lei e ne abbiamo visto delle cose incredibili appunto la poi parte io ricordo un Rocco verte viola
Un Modigliani seminudo e mi ricordo da un lato l'emozione di scoprire questa cosa e dall'altro lato di capire un elemento dell'Iran
Non sono tanti Paesi rivoluziona i Paesi che hanno vissuto una rivoluzione in cui si conservano così tanto le cose del passato non sono le cose del passato remoto
Ma le cose di un regime che si è voluto distruggere invece sono stati conservati questi quadri tenuti di sotto e l'Italia
Con quella visita e poi successivamente ha cercato di riportare alcuni di questi quadri in Italia per mostrarle non so se ci siamo riusciti oppure no non ancora
Però era un segnale
Di apertura che a me ha colpito tantissimo mi ha raccontato tantissimo
Grazie a lei
Allora e adesso con ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo già dice Ferrero segretario generale della NATO
Disse appunto sono stati ricordati gli stretti rapporti che l'Iran ha avuto con con con l'Italia con la Gran Bretagna con la Francia comunque insomma diciamo con potenze europee
Secondo lei dire che a un certo punto c'è stato un disegno preciso per cui lasciare Stato brutalmente scaricato da queste superpotenze davvero
Ma questa è una buona domanda diciamo su cui possiamo riflettere a lungo naturalmente non c'è un consenso su questo chiaramente ben lungi dall'esserlo però io credo che ci sia qualcosa di vero in questo perché anche diciamo dalle presentazione che sono state fatte prima e anche dall'ultima dell'ambasciatore De Franco ce l'ho trovato molto concreta molto anche così realistica no viene fuori una mi pare io non sono uno specialista iraniano ma viene fuori una società anche contraddittoria
Quindi un grande paese che ha un enorme passato a delle grandi ambizioni
Ha una grande arretratezza contemporaneamente però la nuova ricchezza cari dal petrolio chiaramente oggetto di cupidigia da parte dei Paesi vicini
Chiaramente delle grandi potenze soprattutto e chiaramente vuole usare la sua ricchezza in un modo anziché in un altro tant'è vero che diceva la Balivo carrarmati sa ci compriamo l'Italia o no vediamo un po'cosa vogliamo fare insomma quindi questo fa capire che c'è una situazione diciamo
Disordinata se posso dire no complessivamente come una con un c'è un grande equilibrio
E poi come dire questo esce un pochino del libro voglio anche se c'è una parte aliena parte iniziale Leon uno dice c'è anche la parte precedente che si riferisce a possa dare al colpo di Stato dagli anni cinquanta e la sensazione comunque che emerge anche del libro che io ho letto
Che comunque le grandi potenze che all'epoca del grande potenza su proprio in capo al petrolio Stati Uniti e Inghilterra avessero l'impressione che lo Scià fosse fosse perdente alla fine no in questo suo
Desiderio di potenza per un po'disordinato diciamo no
E quindi in realtà forse speravano che ci fossero un cambio di regime
Come qualche volta si cercava di fare nei paesi in via di sviluppo che avesse portato magari al potere qualcuno meno ambizioso
Forse un pur su un altro forse una repubblica
E che quindi oddio ripeto ancora una volta che il libro è fatto bene in quanto se lo si parla della BBC
L'aveva quindi il governo inglese dice di non potere dare ordine stranamente che parla male dello Shakhtar capire che non può che sbaglia insomma quindi la sensazione che sia stato scaricato c'è voglio dire secondo me c'è così non è che voglio uscire troppo dal seminato ma qualche volta come dire le grandi potenze hanno questa brutta abitudine di cercare di scaricare
Io anche loro alleati cui io vedo proprio in Afghanistan in questo momento questo tentativo di negoziato vero non so quanto vero ma provente vero tra gli Stati Uniti
E i talebani senza coinvolgere il governo legittimo
Di di Kabul afgano regolarmente eletto vedo qualcosa del suo ma anche lì non mi piace tanto insomma cioè l'impressione che come dei nomadi una Realpolitik si voglia si voglia sacrificare qualche cosa non so che questo fino a questo punto comunque dopo avere risposto a questa ero in maniera adeguata a questa domanda fatta da una persona che se ne intende di queste cose io vorrei anche dire qualche cosa proprio sul libro per Cassano parliamo solamente come dire parliamo solamente l'Iran della politica iraniana ma in realtà noi siamo qui a parlare del libro di De Leo
Allora io prevedevo io trovo che è fatto bene
Lui è una persona un po'particolare lo ha detto primaria Quartapelle perché è un uomo di Progetto e in un ambiente come quello romano che non è sempre così dinamico diciamo così in maniera diplomatica luglio una persona che si distingue per avere sempre dei prefetti in tasca
Io mi ricordo che io certo punto dopo essere andato in pensione lavoravo all'ENEL come Quadro Strategico lì venne da me con un progetto di un quotidiano di politica estera che ebbe a che un certo accertabilità oltretutto da doccia queste cose non nascono da sole voglio di questo potremo essere sicuri chi dite voi è attivo in questo settore sa che non è così quindi a questo questo questa progettualità e data che è una grande qualità calunnia
E devo dire che all'inizio quando lui cominciò a parlarne io un po'non non lo conoscevo poco su più come Radio Radicale e altre cose
Di case reali qualche dubbio lo avevo nel senso che quando si parla di famiglie reali uno come che viene in mente una certa decorati vita non lo so un aspetto come dire un po'no
Il di di di di di bel Colin bei quadri decorativi e c'era invece non è così realtà
Come dire lo dimostrano dimostra bene mi ha convinto perché questi affreschi questi studi sono realtà delle rappresentazioni della realtà molto interessanti cioè questo modo di scrivere libri di fare ricerca
Che può sembrare da da alcune superficiale perché basato su interviste su poche cose che l'autore scrive ma in realtà se fatto con intelligenza come fa lui da un bel quadro del paese molto interessante io trovo un libro quello che non mi insomma più Cotentin quel che val la pena di leggere a mio parere ripeto su questo ho cambiato idea perché all'inizio costruisce stesa sulla casa reale mi sembrava che non fosse
Adatto alla sua persona invece lo è
E quello che viene fuori secondo me del libro
E soprattutto questa straordinaria differenza che cioè fra l'Iran come viene rappresentato dagli interlocutori che lui intervista senza parlare dell'imperatrice naturalmente
E che come dire presentano dei quadri di situazioni specifiche iraniane
Nei diversi settori e se paragoniamo questo questo in questi tredici capitoli mi sembra che siano se così tre ci capito che vengono confrontati
Sulle stesse materie su quello che la Repubblica islamica oggi noi vediamo una strabiliante differenza io non sono in grado come dire ridare troppi giudizi perché ripeto non conosco direttamente il Paese conosco iraniani e tanta calma non conosco direttamente al Paese
Ma credo che se uno mettesse così le specie di tavole sinottiche per materia verrebbe fuori una frode aveva come è possibile che un Paese possa cambiare tanto
Semplicemente perché cambia regime politico non lo so ma certamente questo ci pone come dire delle domande importanti a mio parere io non credo che la vita sia dei Pahlavi tornerà e non credo nemmeno
Che la monarchia ritornerà in Iran credo che questo su un importante capitolo del passato
E che e che ci fermiamo lì la storia continua E la vita continua però certamente ci sono delle domande importanti di perché per esempio com'è possibile che un paese come la Repubblica islamica di ordine che l'inizio però sempre piaceva molto ad alcuni progressisti diciamo Popper antiamericanismo eccetera eccetera è una Repubblica che appunto copre di nero le donne non le fa vedere nessuno cioè è un po'come fare i talebani in Afghanistan e hanno fatto no lo sapevano del allora che cosa è la religione che cambia
La classe sociale non lo so sono tutte domande perché non dobbiamo neanche essere credo troppo superficiale così celebrativi sono domande molto importanti questo è colui pone e che poi depone bene e credo che qualcuno dovrebbe anche raccogliere per approfondire tutti questi elementi
In Italia io so c'era un re di grano olio molto buone in passato quando gli studiosi credo anche anche per genitori di miei colleghi voglio dire non non solo al corrente di quello che si fa adesso qui non posso dare dei giudizi però credo che tutte queste storie andrebbero andrebbero raccolte certamente il Paese come dire
E fuori misura rispetto ai vicini
Cioè io conosco abbastanza bene i Paesi arabi per averle frequentati a lungo soprattutto nel mio periodo alla NATO ed era una enorme differenza con l'Iran una grande differenza
Ma non voglio entrare troppo in giudizio preparavano una grandissima riferita e l'Iran certamente sovrastante in tutto questo voglio dire no lo vediamo di pare forse che io parta per lo avesse detto prima la sua presenza anche i paesi vicini anche discusso se vogliamo
Eccetera c'era quindi è un Paese che sicuramente come dire continuerà a dire la sua
E soprattutto credo credo bisognerebbe cercare di fare in modo di
Come dire che queste storie anche di questa famiglia reale che poi l'abbiamo appena sfiorato dalla nostra presentazione in realtà è molto giovane no perché sì è vero due mila cinquecento anni ma non si riferisce alla alla famiglia reale
Lepa Levi sono due generazioni semplicemente
E lei il padre era un ufficiale dei cosacchi Damiani se non sbaglio è andato al governo nel mille novecentoventitré o ventiquattro insomma no
Quindi è una cosa pare però diciamo bisogna credo che non sa diventi una storia perduta insomma che questa cosa vengono raccolte in un un affresco più grande per cercare di capire meglio
Una grande civiltà da una parte ma anche un po'o quali sono i moti profondi dell'umanità perché io non so veramente
Tirare delle conclusioni su su tutto questo insomma nostrano sul ruolo della religione dicevo prima sul ruolo della classe sociale sul ruolo della ricchezza
I valori liberali rispetto al loro esame non sono in grado di dirlo perché non non sarebbe onesto però credo lo so cosa che dobbiamo studiare perché in fondo sono sono i problemi fondamentali dell'umanità
E poi naturalmente a Francesco loculo descrive tanti altri libri sullo molte case reale dura più portate dall'altra e speriamo di venirne presentare quel
è una tradizione
Magari cercheremo nella seconda parte del diciamo di questo dibattito proprio di rispondere a a questa queste considerazioni che stava passando lei queste tavole sinottiche no magari c'era eccetera ma ci sono due colleghi che sono matto Esperti facendo dottor De Mattia insomma probabilmente forse invece ci sarà una risposta a queste queste considerazioni che sta facendo lei
Decidiamo questa prima parte con il maestro Barani maestro Varani buonasera ben trovato da
Dunque lei è un pianista
Giovane molto giovane grazie ed è uno dei massimi interpreti contemporanei di Bach
Il che diciamo rende rende la cosa molto anche dal dal mio punto di vista lei mi deve perdonare ma io non sono diciamo minimamente la persona adatta a fare domande però lei era Aniano è stato sino all'età di undici anni mi corregga se sbaglio non precisano ecco lei è persona già questa differenza mi sembra diverse definitiva e suo padre è stato è stato assassinato nella Milano centonovantuno
Lei lo racconta nel libro
E ecco è tanto se mi rendo conto insomma scendiamo veramente personale quindi con tutta la delicatezza del caso specchiato se ci può ricordare lei era era un bambino sono undici anni era molto piccolo
E insomma suo padre era davvero un oppositore
Della dal regime di non era semplicemente un amante del bello e della cultura che sono le caratteristiche principali del popolo persiano
Io penso che stasera è una grande festa perché le autorità che hanno parlato prima di me
E vorrei ringraziare anche il mio amico Francesco De Leo perché questa sera è una grande serata di festa per me in quanto persiano ma per tutto il popolo persiano
Che è stato sempre nel corso dei millenni amante del bello della bellezza e dell'armonia e le cose che sono state dette io credo stanno cercando di puntare di nuovo la dignità necessaria alla figura dell'imperatore
Che sicuramente e amava il bello
L'ordine e l'armonia io credo che oggigiorno questi elementi siano più che mai necessari perché c'è una dissonanza una cacofonia mondiale assolutamente esagerata abbiamo bisogno di contrappunto
Almunia questi sono i miei mestiere
Senta una considerazione Massimo del lei nel libro
Saud parallelo sarà Bach
Un particolare nel che e lire Anna Laterza tra fraseggio guardi io ma spiegare non è facilissimo a spiegare l'assistenza nucleo senza dubbio io molto il modesto hanno in più il
Paragonò la mia famiglia anche a un piccolo impero persiano in miniatura perché lei consideri che mio padre
Era nativo di Berlino da mamma tedesca e papà iraniano
Tra l'altro mio nonno è stato uno dei primi studenti persiani che sono stati mandati dal padre dello Scià alla Sorbona studiare archeologia per cui una famiglia veramente dedita al bello e alla cultura
In cui io sono cresciuto però era bello perché io mi alzavo è la mattina alle otto e ascoltavo
Le nenie russo turche poi a pranzo ascoltavo il canto del muezzin poi alle due ascoltavo Franchin attiva per finire poi alle cinque con le Sinfonie di Beethoven
Ecco in questo la Persia era un impero meraviglioso e baffi e questo perché la musica di Bach è universale come lo era anche l'impero persiano perché lei consideri che in questo impero ottanta razze etnie diverse convivevano tra tra di loro senza che ci fosse bisogno degli schiavi e questo io credo e la bellezza paragonabile anche alla musica di Bach dove le dissonanze e le consonanze dove il siciliano
Ah ma il tedesco e viceversa ecco questa è l'impero persiano in musica e baffi il più grande rappresentante cinque
Grazie grazie Massimo Barani allora noi adesso fare mondo cambio di oratori però per consentire questo c'è un video quindi ci vediamo fra pochissimo
Grazie grazie a voi
Allora
Grazie allora
Allora in questa seconda parte del dibattito ringraziamo ancora
Ringraziamo ancora
Le personalità che sono state
Così cortesi da parlare del libero
Che stiamo presentando questa sera adesso invece questa seconda parte con con gli ospiti che sono che sono qui noi praticamente forse riusciremmo se porre diciamo in maniera così sintetica
Sì
A dare una risposta a quello che l'ambasciatore Renato Rizzo diceva qualche minuto fa e cioè sarebbe bello poter fare delle tavole sinottica e poter mettere in contrapposizione
I grandi allora grande rossa
Che molto ben rappresentato appunto nel nel libro nelle conversazioni di Francesco De Leo
E la realtà attuale quindi quale migliori interlocutori potremmo avere se non appunto quelli che sono seduti ad Asso qui vicino a me l'idea di cominciare da Stefano politica un collega
Vicedirettore dell'Ansa
E che è un esperto da sempre di di politica estera perché Stefano ecco io a questi interlocutori danno del tu invece perché veramente da no diciamo soprattutto per quanto riguarda Stefano Tatiana Cassano dei colleghi quindi ci mancherebbe allora Stefano
L'ambasciatore Minuto Rizzo diceva sarebbe bello poter fare delle tavole sinottiche tra quello che quello che che oggi e soprattutto come la comunità internazionale che poi in parte anche il discorso che abbiamo fatto prima anche con con manovre Quartapelle la comunità internazionale
Come vede l'Iran marcia la miopia che c'è stato allora non rischia di essere qualcosa di drammaticamente anche attuale e non soltanto rispetto agli anta che pagheranno in paese centrale nella regione non sono
Grazie a Giovanna bellissima domanda rispose non sarà così bella temo
Grazie a tutti buonasera un grande piacere per me essere qui questo libro
Veramente interessante sorprendente poi vorrei parlare del libro
E vorrei ricordare che questo non è il primo libro che Francesco De Leo scrive sull'Iran
Io non ho portato con me perché l'ho riletto ieri
Mi ha scritto dieci anni fa nel due mila nove un libro sull'onda verde dell'Iran
Con la rivoluzione poi fallita
Degli studenti dei ragazzi dei giovani
Iraniani per le strade chi era di Teheran e non solo terra
Questa conferma del fatto che Francesco è un
Giornalista vero nel senso non c'è la lista che studia e questo è è importante poi risponderò alla domanda delle sulle tavole sinottiche
è un giornalista che studia che approfondisce
E questo per me
è molto importante perché viviamo in un'epoca in cui l'informazione come tutta la nostra vita d'altra parte
Ha subito e sta subendo ogni giorno dei cambiamenti velocissimi
Ci sono queste nuove tecnologie che sono molto belle i telefonini internet Titta bollette il computer ci consentano di essere connessi
Tutti i momenti di svegliarci la mattina e di conoscere in tempo reale quello che succede andare a dormire desse prima di andare a letto per per i maniaci dell'informazione come me lo faccio per lavoro dare un'ultima occhiata sapere sempre quello che succede
è molto bello ma questi nuovi
Strumenti hanno un difetto e hanno un problema che andrà risolto spero ed è quello che rimangono spesso in superficie o quanto meno rimane in superficie il nostro approccio a questi strumenti avete già mentito rileggiamo le prime righe
è sempre più difficile avere qualità nell'informazione approfondimento analisi
Importanti poi si assomigliano un po'tutti adesso e non voglio essere troppo critico verso la mia categoria ma un po'bisogna esserlo girare sui vari siti non solo quelli italiani ma quelle internazionali
C'è una omologazione dell'informazione che è abbastanza inquietante
E allora quando poi uno si trova tra le mani un libro come questo dice a perbacco
Questo è un bel libro perché perché è un libro che fa esattamente quello che almeno a me manca molto
L'approfondimento
Da qualità alla conoscenza che abbiamo di un certo certo argomento sembra un libro da altri tempi sinceramente
è un libro in cui in vari modi devo dire un libro di grande qualità scritto con grande umiltà che è una grande è una grande caratterista era caratteristica dei soltanto dei grandi giornalisti dei grandi scrittori perché Francesco naturalmente scrive di suo pugno alcune pagine racconta ricorda
Ma poi giustamente si affida a persone che hanno vissuto quell'epoca a persone molto preparate
Parla con Esperti con storici con diplomatici ne abbiamo avuti alcuni grande diplomatici ne abbiamo avuti alcuni qui qui a questo tavolo si inventa una conversazione
Con lo Scià di Persia che una trucco da grande scrittore va a intervistare davvero invece l'ultima imperatrice delle tante ed è un libro che ci racconta la storia
Un pezzo di storia dell'Iran
Da cui emerge arriviamo alle tavole sinottiche il da cui emerge che come giustamente diceva Giovanna abbiamo un approccio un'idea dell'Iran
Che spesso è sbagliata abbiamo un po'perso la memoria
Di cosa è questo paese di cosa questo Paese è stato
Una cultura millenaria
Una storia millenaria
Una società importante
E in questo libro c'è un po'tutto questo attraverso questi racconti
Ci Racco noi ricordiamo quello che era l'Iran prima del mille novecentosettantanove
E anche dal punto di vista giornalistico e politico
I capitoli sul petrolio
Le tensioni internazionali e diplomatiche di quegli anni la guerra per il petrolio come si è arrivati poi alla alla alla Repubblica islamica
Iraniana ed emerge come è stato detto
La grande differenza è
Il grande cambiamento di questo Paese in pochissimi anni le tavole sinottiche
E dico solo una andate a guardare pagina centonovantotto del libro c'è una fotografia a pagina centonovantotto del libro c'è una fotografia del mille novecentosettantuno
Di giovani studentesse dell'università di Teheran
è una fotografia sorprendente
Quindi c'è noi giornalisti sappiamo che
Gli articoli sono molto importante ci piace molto scrivervi titoli di giornale sono importanti vanno Spano fatti bene ma
La storia del giornalismo spesso è fatta dalle fotografie non ci sono foto famosissime
Che raccontano momenti importantissimi la seconda guerra mondiale la bandiera sovietica sul Reichstag la bambina nuda che corre in Vietnam potremmo mo'fare
Mille esempi allora questa foto a pagina centonovantotto delle studentesse iraniane
Per l'Università di Teheran è sorprendente perché sono ragazze
Giovanni spensierate vestite come ci si vestiva nel mille novecentosei settantuno in Europa ed è davvero sorprendente vedere
Come oggi
Ci si restio si è obbligati a vestire viene nera questa è una semplice prima tavola sinottica molto banale ma basta scorrere i vari capitoli per ricordare
Quale cultura e quale storia millenaria c'è dietro questo Paese che sembra scomparsa oggi sinceramente oggi sembra spesso sparita nel modo in cui noi
Raccontiamo raccontiamo l'Iran
L'Iran risponde alla domanda di di Giovanna in pochi minuti chiusa tentando di rispettare i tempi l'Iran
è sempre stato un Paese centrale
Nella storia
Del Medioriente nella storia del mondo lo è sempre stato lo è tuttora
L'Iran oggi come sapete bene al centro di una disputa diplomatica fondamentale per i destini del mondo non per i destini del Medioriente per i destini dell'Europa
Ed è un una un un dialogo diplomatico una tensione diplomatica quella che sta avvenendo sull'Iran molto interessante perché presidente tram Facco
Completamente rovesciato la posizione del presidente Obama
Si è schierato con l'Arabia Saudita
L'America di oggi schierata con Arabia Saudita ed è uscito dall'accordo per il nucleare la l'aspetto più interessante in questo caso la posizione europea
Perché l'Unione europea che può davvero essere criticata e deve essere criticata purtroppo per tanti motivi
Perché non riesce a fare quel guizzo quel su colpo di reni quel salto di qualità ad avere una politica estera comune quando ce ne sarebbe tanto bisogno in un mondo che sembra impazzito in cui tutto sembra rovesciato
Se ci fosse una vera politica estera comune credo che ci guadagnerebbero tutti gli equilibri internazionali però in alcuni momenti l'Unione Europea ci sorprende e sull'Iran ci sta sorprendendo perché perché adottato una posizione comune diversa da quelle degli Stati Uniti sta cercando di opporsi
In qualche modo cercando altre soluzioni
Alle decisioni bitrate questo e questo è molto interessante perché credo che poi l'Iran di oggi
Che ha
Una leadership moderata per quello che può essere una leadership moderata nell'Iran va vada vada aiutato
E naturalmente
Quello che succede in Iran
Condiziona tutto quello che succede intorno nel Medioriente
La guerra per procura tra sunniti e sciiti che è un modo molto semplice definire quello che sta succedendo
Avviene in ogni angolo del del Medioriente
Ci sono i Pasdaran iraniani che hanno combattuto e combattono in silente sono arrivati ai confini del Golan con con di di di ai confini con Israele nel Golan per cui è in atto una partita fondamentale per il suo
E allora
Quando scriviamo oggi noi giornalisti scriviamo di Iran è molto importante avere strumenti che ci ricordano che tipo di paese Hemingway che era un grande che è stato grandissimo scrittore lo è stato anche un grande giornalista
Parlava della teoria dell'iceberg
Che è una teoria molto semplice ma molto efficace dice per scrivere un bel libro anche io dunque nella nel mio caso nella sua casa un articolo di sessanta righe di sessanta battute per ogni riga
Quello lì è la punta dell'iceberg come voi sapete quello che vediamo della esperte soltanto la piccola parte il resto sta sotto la superficie ma per fare quel libro che scrivere quell'articolo tu devi avere una grande conoscenza la grande cultura
Che è la parte grossa Dellai perché non siete ma che ti serve per scrivere quella puntino dell'azione allora
Nella mia formazione sull'Iran nei prossimi articoli che scriverò assorbirà anch'io nella parte grande della esperto però questo libro di Francesco De Leo che è uno strumento fondamentale
Per conoscere la storia dilagante per scrivere delirante di oggi e per questo ringrazio davvero Francesco
Grazie servono infatti vicedirettore dell'Ansa
Ma io direi
Di rimanere su questo diciamo su questa traccia del delle tavole sinottica volevo eccetera Nicola perde direttore Renna rivestito Sofocle abbassati essa
Se è possibile fare questo parallelo anche dal suo punto di di osservazione
Grazie
Poi
Fare un parallelo facendo una piccola introduzione di comparazione storica
Serve anche il guastafeste nelle nelle presentazioni
Cercò Saini perdona
A questo ricordo sicuramente positivo dello chalet della monarchia che accompagnato buona parte della discussione
Di oggi il il dibattito vorrei anche ricordare il fatto che siamo dobbiamo spiegare il perché alla fine in un sistema così perfetto siamo arrivati ad una rivoluzione popolare che ha portato milioni
Di persone per le strade ha rovesciato sovrano
Bisogna e capire che cosa ha determinato questo
E così come oggi leggiamo l'Iran odierno attraverso una infinita serie di stereotipi così abbiamo letto l'Iran del passato attraverso la stessa serie stereotipi
Così come all'epoca dello Scià c'era una piccole élite autoreferenziale che era totalmente scollegata dalla realtà sociale del Paese oggi abbiamo una un pochino più grande ma sempre piccola élite totalmente scollegata rispetto alle dinamiche del Paese
E così abbiamo dimenticato come
Nel processo di modernizzazione dello charme tutte le le fasi positive del hanno accompagnato
Lasciato tra cui l'allora sì oggi abbiamo un Paese con un livello d'istruzione così elevato e così sofisticato lo dobbiamo sicuramente
A ai programmi intrapresi dallo Scià sicuramente il diritto di famiglia la povera donna ebbe un un un miglioramento enorme nel corso della storia però ci sono anche alcuni aspetti che vanno chiariti nel senso la lasciati liberi diceva prima è una monarchia costituzionale
Sì tra il quarantuno e e il cinquantatré la monarchia costituzionale abbiamo ucciso noi occidentali nel cinquantatré quando abbiamo favorito il colpo di Stato che cacciò Mossadeq
Da quel momento in poi la monarchia dimezzata assoluta
E da quel momento c'è stato una trasformazione
La riforma agraria dello Scià è stata un fallimento la sua Tato le campagne ha fatto diventare le città degli agglomerati urbani enormi ed ingestibili privi di servizi dove è compatta l'opposizione al alla monarchia si è votato vero le donne votavano per chi per il partito unico rasta che ci
I giovani andavano fuori studiavano avevano un'istruzione di altissimo livello e venivano frustrati nelle aspettative
Quindi non era tutto rose e fiori c'era un forte malcontento determinato dal fatto che questo processo di modernizzazione veniva gestito attraverso una strategia una una una condotta che ha frustrato alle aspettative le ambizioni di moltissimi rami anni
C'è stato lo della polizia politica
Il ruolo della sala che quello che che che è stato che sicuramente esagerato dalla pila dinamiche rivoluzionarie poi come in tutte le rivoluzioni ovviamente chi vince detta la sua di di il di regolari di numero però qualcosa di molto grande ha comportato un processo di trasformazione che ha accompagnato alla fine di questa monarchia
Quindi bisogna anche comprendere quelle che sono state le dinamiche che hanno comportato il il collasso di questo sistema soprattutto il l'impossibilità di comprendere quegli eventi che hanno
Stravolto non solo Occidente perché è vero che l'Occidente arrivato ad accorgersi della rivoluzione praticamente a vittoria devoluzione Alina ma per gli stessi regnante
Un bellissimo libro di ciascun sì ma anche dice ordinanza in capo revolutionary eran è verissimo gli stessi Regnani non si accorsero della rivoluzione fino a quando non fu troppo tardi
Gli stessi rivoluzionari andava talmente veloce il meccanismo di di di di di consolidamento il processo non si accorsero di dirle di più di quanto fosse rapida la la la la dinamica che avevano avviato insomma è un processo che è sfuggito alle alle regole dell'analisi proprio perché l'Iran allora come oggi era visto attraverso una serie di lenti di interpretazione di di di di di di così dice il di di strumenti di analisi che ne creavano un'immagine fittizia sostanzialmente e questo è il grande problema con l'Iran anche odierno
E abbiamo un una quindi una una visione del del del paese che chiaramente è quella che ci riporta da una parte a questo forte dualismo nelle posizioni sul paese dove da una parte c'è un'esaltazione del Rhode Miranda di ciò che sta facendo in nel merito e chi invece lo considera alla dall'altra parte un i il bastione dell'integralismo del del del radicalismo e via dicendo Rita sta nel mezzo il è una società complessa Lalla questa visione monolitica manichea che abbiamo incidente è inapplicabile all'Iran è una società altamente eterogenea al suo interno
Ci siamo primari di giovani iraniani c'è questa tendenza di descrivere tutti giovani come parte di un movimento neo rivoluzionario
Io credo che quello che diceva prima via sia corretto nel senso attenzione a a spingerci troppo in avanti in questi giudizi è una società talmente articolatamente complessa
E talmente sofisticata da non potere essere ricondotta ad un modello così banale come un modello così monolitico
E
Un senso univoco nell'interpretazione
Dove stiamo andando oggi siamo vanno in una direzione per fare dei paralleli che è molto simile a quella vissuta nel nell'epoca pre rivoluzionaria si sta andando in direzione di una dinamica di scontro si sta andando in direzione di una
Così di o di un abbandono del delle delle delle dinamiche legate alla diplomazia al dialogo e ci affidiamo alla all'idea che l'unica soluzione per l'Iran sia alla fine il cambiamento di un di un regime il cambiamento governo io per quella che è la mia esperienza al Paese credo che nulla possa avvenire oggi come allora senza che sia deciso all'interno senza che sia stabilito Dalmine da dinamiche logiche di
Di potere che si sta sviluppano all'interno del Paese trovo estremamente pericoloso spingere l'acceleratore in questa dinamica sulla base di una serie di considerazioni che ci portano ad una dimensione più ampia nella regione degli interessi
Del del dei dei paesi che sono coinvolti
Non credo che sia nell'interesse di nessuno curarsi il
Il collasso del del sistema
Politico sociale iraniano così come non era nell'interesse nessuno probabilmente o curarsi quello dell'Iraq uso di altri paesi Regione sappiamo che le dinamiche in atto sono purtroppo legata ad una serie di variabili non controlliamo però
Se dobbiamo tracciare un paragone dice vorrei concludere con questo abbiamo già sperimentato che cosa vuol dire interferire intervenire in un Paese come l'Iran
Sì abbiamo perso delle grandissime occasioni nel cinquantatré
Lo abbiamo rifatto probabilmente nel nel nell'immediato periodo post rivoluzionario attraverso questo forte sostegno all'Iraq e nella nella guerra contro contro l'Iran e rischiamo di farlo oggi con una dinamica che ci apre ad una serie di punti interrogativi sul quale chiara io non so dare francamente risposte
Non so che cosa ma effettivamente posso uscire fuori da una crisi di grandi dimensioni
Quello che
Che temo e che appunto tutte queste dinamiche vadano come sempre a rafforzare la convinzione in terra iraniani che le ingerenze straniere sono il peggior nemico
E la peggiore minaccia interesse del Paese e questo produce a catena una reazione che diventa quasi sempre imprevedibile ed incontrollabile per gli occidentali e per tutti quelli che hanno interagito con l'Iran quindi purtroppo temo che saremo destinati a rivivere una serie di di di esperienze nel Paese che hanno accompagnato il il nostro rapporto con l'Iran nel corso almeno nell'ultimo secolo e un'ultimissima considerazione la rivoluzione fu un processo lungo
Fu un processo che ebbe un'accelerazione a partire dall'agosto del mille centosettantotto ma ha radici molto profonde
Ha radici molto profonde nel tessuto politico del Paese e non vogliamo dimenticarci che quella che chiamiamo rivoluzione islamica fu una cosa anche in questo caso molto più grande molto più complessa
La la la la la nelle forze che parteciparono in questa manifestazione di opposizione alla corona furono moltissime e soprattutto in una prima fase della Grande forse più organizzata componente queste forze era tutto fuorché islamica tutto fuorché religiosa e aveva anzi un connotato altamente laico e di estrazione sostanzialmente marxista
Questo stato dimenticato ed è una delle parti che invece deve
Essere parte in analisi più approfondita per comprendere quanto fosse articolata e e variegata la la la la la così la composizione sociale che ha portato al processo rivoluzionario grazie
Grazie alla parte
E sicuramente questa sera anche per una questione di tempi non abbiamo trattato l'altro capitolo per capitolo del nucleare capitano molto importante è il capitolo su sui diritti umani
Che il libro non tratta perché se non in una parte molto bella che la parte che documenti la parte finale
Che normalmente lei liberi un po'come la bibliografia
Si tende a così a dare una una scorsa veloce invece io invito tutti a guardarlo partendo anche da quello che ricordava prima Stefano Folli che sono le foto
Ecco poi successivamente ci sono dei documenti c'è una parte documentaria molto molto interessante
E che tra l'altro riguarda anche
Un documento della Croce Rossa che a me ha insomma particolarmente colpito io invito se avete libero davanti a mandarlo a mandarlo a guardare e volevo chiedere ad Angelo De Mattia
Che è stato direttore centrale della Banca d'Italia
Sì questi discorso
Diciamo da una parte la questione energetica quindi quello che è stato già detto ricordato dal Milano centosettantatré l'aumento del prezzo del petrolio
E contemporaneamente queste questo avvio di riforme che adesso tra decise stava dicendo a essere poi è stato un fallimento comunque dal dal almeno dal suo punto di vista da come lui da le ha riportate ecco economicamente tiranna dello Scià rispetto al al parco a cosa è oggi
L'Iran a quanti di essi economico che differenza differenze sostanziali sanno trovare o prima di affrontare questo argomento nei tempi rapidissimi ci sono dovuti e voglio sottolineare un aspetto importante
Il libro che scritto Francesco lo considero un saggio pregi i voli di Olanda History cioè un modo di fare storia attraverso le testimonianze e i riferimenti di protagonisti o di osservazioni che un modo che va prendendo piede
Terrà di studiosi distonia tra gli storici e che consente poi di riaprire le riflessioni dibattito a ulteriori approfondimenti
Francesco conduce queste interviste con grandissima capacità professionalità da queste viene fuori una serie di ottiche che il lettore valuta anche il lettore considera e dall'unione delle quali può trarre poi una sua prima valutazione complessiva
Responsabilizzando così così nella valutazione perché Francesco non prevarica mai
L'intervistato anzi guida l'intervista focalizzando la sul punti
Centrali e non volendo Lugli apparire in primo piano come giustissimo che accada per un giornalista
Molto bravo
Detto questo l'aspetto che io rilevo dal non esperto della politica iraniana ma da giovane entrato in Banca d'Italia al primo grado tra la carriera direttiva proprio poco tempo prima del manifestarsi del primo shock petrolifero
Più cui poi nuovi subimmo le conseguenze l'aspetto che io rilevo riguarda ciò che accade quando c'è una potente innovazione o una rivoluzione allora non si è più e non si è ancora ieri la transizione alla cosa più delicata
Da affrontare in questi casi una transizione che riguarda gli ordinamenti politici e sociali istituzionali
Le libertà e i diritti dei singoli che possono anche essere innovati come è accaduto in questo caso però poi debbono essere vivificata di nella nella pratica non è che possono rimanere soltanto scritti nelle regioni pure al limite anche praticate ma a fronte di questa pratica
Ci può essere poi un governo accentratore un governo forte un governo che è usata anche
Sistemi che possono essere in contrasto con le libertà civili e politiche al limite non era il caso della rivoluzione dovuta all'Auchan ma o nel caso di oggi
Dei diritti umani a cui lei faceva riferimento prima ecco su questo versante
Della effettiva vita di un ordinamento che muta su vari punti
Su questo aspetto cioè molto da dire e da riflettere l'altro aspetto della transizione e quello della distribuzione
Degli incrementi che si realizzano nell'economia cioè come poi avviene ma la possibilità di far beneficiare a strati sempre più ampi della popolazione dei vantaggi che all'accrescimento dei parametri fondamentali dell'economia
Determina questo è un altro aspetto
Decisivo perché se non arriva allora soluzione che le aspettative hanno ingenerato allora uno scollamento tra i sostenitori della nuovo passaggio dell'evento rivoluzionario dell'evento ha fortemente innovato
Tipo fra questi sostenitori si determina già una separazione
E un contrasto io ricordo che in occasione di questo primo shock petrolifero che succedeva a distanza
Di pochi anni alla dichiarazione degli Stati Uniti della in convertibilità del dollaro la situazione in molti paesi dall'Occidente muto
Radicalmente era il perimetro delle domeniche a piedi e per quanto riguarda per esempio l'Italia quello è stato il periodo in cui furono adottati provvedimenti al alla cantina
Nell'ambito bancario e finanziario fu introdotto un vincolo di portafoglio sulle banche fu a cresciuti alla riserva obbligatoria
Fu furono determinati e due mercati un mercato commerciale delle esportazioni è un mercato finanziario si andò avanti in questo modo fino alla chiusura del mercato dei cambi che non era mai accaduta il regime comunque di di regolamentazione del movimento dei capitali chiusura del mercato dei cambi e per oltre un mese Carli che era in ottimi rapporti con lo Scià
Carriera isola governatore della Banca d'Italia di quel periodo elaborò un progetto per l'utilizzo dei petrodollari per l'utilizzo delle xeno valute
Cioè propose di riciclare i dollari che in quantità enorme Paesi come l'Iran ne e altri Paesi
Produttori di petrolio incassavano al seguito della forte innalzamento del prezzo del petrolio impiegare questi dollari per lo sviluppo tecnologico dei paesi dell'Occidente sarebbe stato un modo per ricavarne
Dei ritorni notevoli per le rispettive
Economiche e nello stesso tempo si sarebbe creato un rapporto tra questi Paesi beneficiari
E i Paesi come verranno molto stretto che sarebbe valso ben oltre all'aspetto economico finanziario in questo senso forse l'accenno che ha fatto all'ambasciatore on line ipotesi ventilata sia pure scherzosamente di acquistarsi
L'Italia poteva essere venuta in mente al giovane funzionario iraniano attraverso la questione appunto dei petrodollari mandi Gedda dire però che se da un lato c'erano la proprietà dell'Energia c'era appunto loro nero
Dall'altro lato c'era però la manovra del dollaro saldamente in mano agli Stati Uniti quindi l'equilibrio si realizzava abbastanza facilmente
A un certo punto se si fosse voluto alla travalicare
Alcuni limiti comunque in quel periodo diciamo no apposizione dell'Iran come la posizione anche di altri Paesi del Golfo produttori di petrolio era all'ordine del giorno per esempio si che diceva e la tassa dello sceicco oppure addirittura si diceva quanto uno si registravano le conseguenze
Dell'impatto dello maggiore sprezzo della petrolio è colpa dello Scià anche questo si diceva naturalmente poi questa era una vulgata ma in sede tecnico-professionale
Questo non la si verificava cioè Gerry invece un'attenzione molto profonda scendono a trovare soluzioni convenienti per entrambe le parti
Ma l'altro insegnamento che viene anche per ciò che riguarda la il perché si sia arrivati poi alla cacciata dello dello Scià l'altro insegnamento è quello dei rapporti internazionali non è per assolutamente immaginabile che ha questo uscita non siano stati interessati gli Stati Uniti che la Gran Bretagna insomma i paesi più forte dell'Occidente soprattutto quando questi si sarebbero potuti accorgere lo si sono accorti che accanto alla diffuso malcontento che si andava determinando nella società iraniana
Si aggiungeva poi anche il sospetto qualcosa più del sospetto di una malattia già aveva colpito a Boscia a questo punto con la spregiudicatezza che caratterizza alcuni esercizi di politica internazionale per la tutela delle posizioni
Del del proprio Paese
Questi che ho accennato Paesi principali dell'Occidente certamente non fecero alcuni temi per impedire un grosso buco ulteriore della reazione a questa sì da aggiunsero anche correnti intellettuali anche correnti marxiste oltre naturalmente al punto di forza religioso che vide l'occasione per dare un colpo
Definitivo insegna molto questa vicenda quindi anche per quanto riguarda i rapporti internazionali ma io dico insegna anche partendo dal libro prezioso di Francesco anche sulla diciamo della situazione dell'oggetto noi oggi per esempio l'Iran
Agli stessi problemi che hanno molti Paesi dell'Occidente soprattutto per esempio perché il sistema bancario il sistema bancario prestato
Riempito di crediti deteriorati anche la lite crediti deteriorati perché Ahmadinejad ha aveva spinto moltissimo per la concessione di finanziamenti per l'acquisto di abitazioni che sono andati animale per una certa parte
è cresciuta fortemente la base monetaria
Si parla di percentuali che vanno dal venti al trenta per cento all'anno negli ultimi anni è una reazione da parte dei governanti nei confronti delle autorità monetarie chiamiamola così con un termine occidentale autorizzammo Italia è stata rilevante fino ad arrivare a un punto che segnala qualcosa anche per l'Italia naturalmente lo segnala il fortemente negativo
Per l'Italia fino ad arrivare a un punto
Di far dimettere il governatore della banca centrale questa sarà sicuramente una carenza d'incassi maligno trenta facciamola dette narrato USA per quanto riguarda l'Italia per cercare sale
Merita ben altro su questa strada visto gruppuscolo succedono e quindi in pratica farcelo coi l'indicazione però nuovo libero non Samuele come lo correggo erogare a una casa Andrea leva Piergiorgio al Polo Francesco per questo stimolo
Che ha dato anche a non cultori come nei e che però lo ha dato di più a coloro che professionalmente con grande capacità seguono questa materia da varie posizioni nella speranza che ci siano poi gli ulteriori sviluppi come lei ha detto grazie
Dovete scusare ma troppo praticamente ci cacciano quindi ecco che ci fa arrivato quindi io sono veramente mortificata
Tatiana ti devo chiedere di essere come dire tu purtroppo ancora più simpatica più brave
Tatiana poter Lina grazie grazie
Prego Dimitru quando no ok allora innanzitutto grazie Francesco io ho apprezzato moltissimo le l'equilibrio Billie del tuo libro perché spesso quando si parla della figura dello Scià
Difficile trovarlo questo equilibrio i prima di tutto devo per forza di cose passare a una difesa d'ufficio della piccola élite autoreferenziale di cui faccio parte essendo di madre italiana
E
Questo è un aspetto che mi ha sempre molto incuriosito c'è quest'idea che il la complessità e il cosmopolitismo debbano essere per forza un qualcosa di occidentale
Forse non è così noto che non fu reso lasciamo ad esempio a svelare la prima donna invitando le sue figlie in pubblico a svelarsi del mille novecentotrentasei la prima donna che si rivelò Zibello nel mille ottocentoquarantotto in una conferenza Badache di fronte ad una platea di uomini lei è una poetessa
E alcuni dei presenti uno in particolare pensa bene di pugnala arsi per lo choc
Questo per dire che il cammino verso la modernità non è una cosa che ci arriva dall'esterno da una piccola élite Haute riferita che si proietta in un mondo che non gli appartiene per un lunghissimo periodo della storia è stato l'Occidente la parte più oscurantista e più fanatica ed è la l'Oriente la parte invece in cui fiorivano le scienze la letteratura la poesia
E tutto questo quindi l'idea che mandare
Invitare la propria popolazione a istruirsi a viaggiare e tutto questo ne faccia un'élite ha in qualche modo meno autentica che poi l'accusa che è stata mostra tutta una generazione di iraniani no dopo la rivoluzione quello che ci veniva detto mia madre
Era voi non siete autentici voi dovete riscoprire che cosa vuol dire riscoprire che cosa quale autenticità lo siamo noi abbastanza iraniani come gli altri iraniani identità una faccenda complessa da una complicata per un Paese che ha una storia millenaria come virale che gli stranieri spesso non non riescono a capire no per cui c'è questo grande inganno per cui tutta l'eredità precedente viene vista appunto come questa modernità Raf forzata veloce ma chi stabilisce i tempi
Via mente lo Scià affatto degli errori moltissimi errori però si dimentica che in quegli anni settanta c'era un clima di grandissima strumentalizzazione di moltissime questioni in primis quella di diritti umani
Sedi capita di andare ad esempio degli arcipelaghi amnistizia nasce no ad Amsterdam
E leggete i documenti leggerete ad esempio che Amnesty interna Scino stesa negli anni settanta era molto preoccupata del fatto di non avere fonti attendibili in Iran venivano stesi dei rapporti e quello che accadeva era spesso che le fonti erano oppositori
Allora quello che questi otto di idea più questi la consapevolezza che questi oppositori avevano rispetto all'idea dei diritti umani che noi abbiamo adesso
Non era quella di quegli studenti di quegli oppositori e men che meno
Quelle che Comegna all'epoca per cui quando ci fu questo grandissimo innamoramento degli intellettuali europei nei confronti della rivoluzione i vari Fulco offre alle teche compagnia bella
E
Fu un un enorme abbaglio ma anche rispetto a a questo
Incredibile innamoramento verso quest'idea di ritorno all'autenticità che chi è chi stabilisce che cosa è l'autenticità siamo noi stessi investiti
Della nostra identità non devono venire gli stranieri e dirci chi siamo questa è una cosa che gli iraniani hanno imparato prima in opposizione
Agli stranieri perché poi la rivoluzione è stata già dalla prima rivoluzione costituzionale a tutti i vari passaggi complicati e dolorosi della storia iraniana un processo anche di di consapevolezza di chi siamo
E così quando lo Scià ha cercato di ricordare gli iraniani ci sono
Ridicolizzato moltissimo ad esempio quando ci furono i il le festività pericolo in due mila cinquecento anni di a Persepolis no che Foro
Raccontata con una stravaganza mente lo era anche ci furono sicuramente certi eccessi manco di tatto ma quello che lui cercava di ricordare gli iraniani era il loro passato cioè di essere Tama giovane consorte una grande civiltà che qui forse può fare ridere Mazzini a ricordare cos'era l'Iran quando riconosciamo l'ho presa in mano e cosa è diventato grazie a a questi due ree
Perché lui bisogna cercare un foglio di di avere no equilibrio nel vedere le cose questa questione identitari in un Paese che è stato occupato
Da nord e da sud ai russi e dagli inglesi un paese che era s'era stato in ginocchio quando addirittura nel quarantatré quando blues corteccia laccio si incontrarono con Stalin all'ambasciata ex sovietica Teheran
Lo sciame anche non sapeva c'è Mohammad Reza Scià non sapeva di questo incontro quindi voi immaginate cosa vuole dire mille novecentosettantuno chiamare i grandi della terra certo fuorché ridicolizzato moltissimi occidentali anche nove alcuni non partecipavano ai comizi
Però i rappresentanti più importanti del terzo mondo erano lì
Erano leader comunisti erano Elia anche altri moltissimi
Esponenti no della cultura dell'arte della politica occidentale e questo che forse appunto in Occidente Pastore solamente con una stravaganza è stato anche un gesto importante rimettere l'Iran sulla mappa
E questo merito è un merito che non gli viene mai ha scritto e che invece è stato un fatto importante e curiosamente anche adesso la Repubblica islamica
Sarri acquisendo tutta questa questa afflato nazionalista perché ne ha bisogno perché la bancarotta ideologica del sistema attuale costringe la Repubblica islamica rifarsi a qualcosa di unitario e cosa unisce gli iraniani la fine la loro la loro cultura la loro civiltà è qualcosa che va al di là del fatto politico è un fatto metà politico
E e quindi stiamo
Mi dispiace tantissimo
Tatiana
Grazie davvero
L'ultima l'ultima testimonianza ce la dà mare Filippo Brambilla di Carpiano vi ringrazio sono brevissimo
Vi ringrazio gentili ospiti per essere qua grazie capo Francesco per avermi coinvolto in questa va be'l'avventura del tuo libro oggi
Togli prove interessantissimo e ricco di spunti e pensate che il primo libro uscito in Italia in quarant'anni sullo scialle sulla monarchia persiana
L'ultimo furono le memorie Mohammad Reza Pahlavi uscite col titolo risposta alla storia nel mille novecentottanta che un altro libro che dovete leggere molto interessante
Ed allora non erano più usciti libri è molto cui e curioso come le nostre vicende si siano intrecciate perché io non conoscevo Francesco ma mentre lui stava scrivendo questo suo libro molto interessante io seguivo
Dei progetti per su come sta l'imperatrice Farah Pahlavi tra cui l'organizzazione della sua partecipazione alla trasmissione Porta a porta insieme alla giornalista ma fino a Como
Trasmissione che e Porta a porta le ha dedicato lo scorso settembre che ha avuto un'ottima audience e sua Maestà venuta e ha raccontato la sua storia e poi è stata la prima intervista rilasciata e l'unica da solo ne sta in in Italia tornando ai temi dei trattati nel libro io ricordo che durante gli incontri con così come è stato si si parlava di tante cose tra cui di storia e a un certo punto è venuto gli l'argomento del della loro tragica partenza il sedici gennaio mille novecentosettantanove dall'Iran
E fino a pochi mesi prima la situazione era molto critica tesa ma non era precipitata del tutto e tenente ad esempio presente che le forze armate erano completamente leali alla Corona lo sono stati fino all'ultimo e a un certo punto il generale ove Easy che era a capo di stato maggiore delle forze armate andato allo Scià e gli propose un piano che nelle intenzioni aveva quelle di riportare l'ordine delle star qua questo piano cave comportato un bagno di sangue è un costo umano altissimo Luciano misto a dire no non se ne parla neanche e con pari dignità salì sul suo aereo che lo e abbandonò per sempre il Paese
Poi le cose andavano avanti andarono come andarono ci fu quella che è una mia personale opinione fu la rivoluzione islamica cioè l'unica rivoluzione cimasa del Novecento a riportare indietro le lancette dell'orologio invece che avanti e di fatto distruggendo il pietismo uscita con ripercussioni su tutta l'area mediorientale ma questo è un giudizio che lasceremo agli storici
Quando lo Scià della prima tappa del suo lungo esilio arriva ad Assuan viene ricevuto dall'unico amico che gli è rimasto che il presidente egiziano Sadat
Che come diceva il nostro grande Indro Montanelli sul Corriere della Sera tutti i capi di Stato occidentali che avevano fatto affari con l'Auchan nel momento del bisogno lo abbandonano e l'unico a dare una lezione di carità e di e di dignità tutti fu il presidente egiziano questo lo scrisse Montanelli
Il presidente egiziano Sadat disse a sua maestà lo chalet di Francia
Disse faccia tornati caccia militari che sono in in in in in iranico i comandi obbediscono ancora e perché innanzitutto si può togliere alla rivoluzione l'arma aerea e poi da cui si potrà di organizzare una una eventuale resistenza anche questo caso disse lo Scià disse di no
Perché questo era patrimonio del del popolo iraniano e tale doveva finali
Tornando ai temi degli voi vi posso raccontare l'ultima esperienza diretta
Il
Sì l'ultima esperienza diretta che ho fatto quando io ho ho avuto la fortuna di vivere in Iran per un periodo è stato un periodo molto intenso chiudo subito
E il popolo io saturo uno fatto di essere ospite del popolo iraniano che un popolo che ha tre mila anni di storia
Che ha una tradizione antichissima affermava della civiltà del mondo insieme Rauma leccese nella minaccia classiche di questo i gli gli iraniani che sono i persiani che sono indoeuropei come noi vanno molto molto fieri le colate occuparmi di promuovere alcune in paese economiche
Piena teocrazia islamica quindi con tutte le complessità del caso dieci anni fa il paese molto cambiato era la presidenza di Ahmadinejad e e dunque trovare Bill rapporti economici con cui qualitativi non sono tuttora molto importanti Italia se non è il secondo il terzo partner economico del dell'Iran
E tra un embargo e l'altro vanno avanti con un interscambio di tre miliardi
Di dollari tra entrata uscita all'anno questo buone relazioni iniziavano durante lo Scià grazie alla perfetta intesa che aveva con Enrico Mattei e poi proseguita anche nel settore privato ricordiamo le cordate di imprenditori che andavano giù
Come quelle del predellino stare gli elicotteri Corrado Costa del principe Vittorio Emanuele di Savoia che potrà tantissime imprese italiane lì in quel periodo ci fu anche a mia famiglia per brevemente dunque ho avuto dei ricordi di prima mano vi saluto
Ve lo giuro con il ricordo più bello che ho amato fermi fermi premiato a Teheran ero Eros volarono è un attimo un attimo euro sulla variante sostenitore Chiappa la ristretta su un taxi
E i temi tattici passano le giornate intere perché terrà una città tentacolare a un certo punto il tassista prendo una direttrice riversa dal mio albergo ioni dico ma ma lo scusi dove mi sta portando lui si gira con un bel sorriso
E mi dice ma io la sto portando a casa mia come lei mi sta portando a casa sua necessità che sa mia moglie guarda con l'antenna
Di nascosto la televisione italiana ai media se ne sa ma non ha mai conosciuto un italiano perché da queste parti le passano pochi evocate invitarla a cena questo è l'Iran vada a fermarsi
Grazie allora in conclusione però facciamo parlare Francesca D'Alema by sì giusto saluto e ringrazio tanto è stato un libro scritto per amore per l'Iran spero che in qualche maniera vi piaccia
Tanti ringraziamenti Giovanna l'editore tutti voi che siete venuti relatori uno in particolare però
Voglio farlo una cosa che mi dispiace tantissimo perché c'è una persona che ha mi ha aiutato ad altissimo in questo libro che mi ha permesso di incontrare l'imperatrice a Parigi
Che ha stato citato insomma in alcuni degli interventi dei lussi interlocutori che purtroppo e qui in sala con noi ma ha deciso di non di non partecipare di non farsi vedere perché anche questa è una repubblica islamica lo ringrazio
Allora comando l'ultima assaggeranno a quarant'anni dalla fine della monarchia grazie ringraziamo anche la prefazione Giordano Bruno Guerri