Il ruolo dello Stato nella difesa del paesaggio e dei beni culturali

Allora buona buonasera a tutti
Ci scusiamo per questo ritardo che abbiamo fatto ma purtroppo c'è stato un problema con i temi per cui Vezio De Lucia interverrà daremo otto così come altri interverranno dai noto solo poche parole per dire che siamo cui ecco per ricordare la figura di Antonio Ianniello
Voi voi certo la Martel
Va be allora per ricordare la figura di Antonio Iannelli o a venticinque anni dalla sua scomparsa
Antonia nello questa non è una celebrazione perché non volevamo la famiglia Carlo Francesco non voleva una celebrazione ma volevano una giornata di studi un dibattito un dibattito così come eravamo abituati mente all'Istituto Italiano per gli Studi filosofici di cui Antonia meglio non è stato solamente come dire è stato parte integrante di questo istituto perché molta della vita dell'istituto è dovuta proprio a questa amicizia
Durata anni tra Antonio Ianniello presidente fondatore di questo istituto Gerardo Marotta
Insieme insieme con Giovanni Pugliese Caratelli che ne era il direttore scientifico posso dire che per testimonianza diretta che l'anima di questo istituto era c'era domare otto ovviamente come sapete tutti e poi dietro di lui
C'era per tutte le questioni urbanistiche per tutte le questioni culturali per tutte le lotte che si sono fatte in questo istituto dove diciamo tutte le lotte che si sono fatte per la città ricordate l'assise di Palazzo Marigliano la scissione di Palazzo Marigliano un frutto di questa amicizia
E allora non prendo non mi dilungo c'è Arturo Martelli che voleva dire qualcosa
Il a nome dell'istituto viene allora il Trullo così diamo la parola dal presidente dei diari Italia Nostra la sezione Napoli dalle
Una sera il il mio vuole essere un saluto diciamo istituzionale da una parte un ringraziamento naturalmente per questa bella serata che noi accogliamo con col massimo veramente del della gioia e dell'interesse da una parte diciamo c'è un ruolo istituzionale dall'altra parte c'è c'è qualcosa di personale perché io appunto ho conosciuto Antonio Vianello e l'ho conosciuto nel vivo della sua opera del del suo lavoro
Antonioni nel è stato uno dei pilastri
Sì qualsiasi poggiava l'idea il progetto di Gerardo Marotta
Pilastri
Chi doveva una vere anzitutto secondo Gerardo uno onestà intellettuale al di sopra di ogni altra cosa
In una città nella quale come sottolineava Gerardo Marotta la borghesia ha riparato il peggio di sé in particolare nel secondo dopoguerra
Una città nella quale bisognava continuamente stare in guardia da false posizioni
Diciamo ideali
Che nascondevano invece interessi trasversale
Ora bisogna avete persone fidate
Le persone oneste intellettualmente che portassero avanti il loro impegno al di là di ogni posta Antonio nel per uno di questi e l'uno di quei riferimenti a me in particolare è toccato di doveri di porre dei problemi una volta ero andato
In occasione del del del G un centenario garibaldino nel nel luogo che non metteranno
Vairano Scalo il luogo dell'incontro
E
Persone di una di un'associazione locale denunciano una infatti visto come questa taverne dalla base è franato Garibaldi ci si stava perpetrando uscente di cioè una soprelevazione naturalmente sopraelevare qualche cosa che era stato Garibaldi in un territorio che ha visto distrutti reperti romani la famosa con Lucia distrutti diciamo legalmente perché non c'era neanche un vincolo delle Soprintendenze diciamo che chi ha operato nel nel secondo dopoguerra nel campo dell'edilizia ha fatto quello che voleva senza nessun impedimento
Antonelli anello che il punto di riferimento per stabilire come potevano andar le cose a chi rivolgersi
Per fare per fare qualcosa di metri e fu la la prima occasione che il CIPE
Interloquire personalmente era una persona singola che metteva una passione che a volte tracimavano le Gigli gli toglieva a volte l'eloquio pulito garbato sincero lo faceva arrabbiare mentre parlano di qualcosa questo naturalmente e qualcosa che e e noto a chiunque lo abbia conosciuto personalmente e quella passione civile della quale appunto l'istituto aveva bisogno tra le persone
Amiche intellettualmente capaci con una profonda esperienza nel campo e al tempo stesso votate in qualche modo come diceva Gerardo alla filosofia
Perché questa è filosofia
Al filosofo ad honorem Antonio RIA nel credo che sia giusto dedicare una serata come questa vi ringrazio
Ad Aldo De Chiara presidente Aldo De Chiara della per l'acquisizione napoletana italiano
Tutto
Più che attinto personale in rappresentanza della sezione napoletana di tasca nostra
Alla quale Antonio gli anni e iscritto e che con il suo mi impegno a tutela del paesaggio e del territorio a un'ora
Io da pitture
Dina ha detto alla sezione ambiente e territorio
Avuto
L'onore di conoscere Antonio Ianniello in qualità di denuncia di una serie di aggressivo
Allora ma il saggio al territorio
E quando io
Lo cita il omette perché il ci chiarisse alcuni punti di un esposto molto circostanziato arriva Degachi
Perché per la prima volta un magistrato arriva sì
Il doping
Di
Chiedere al denunciante chiarimenti
Sembrava quasi un bambino h veniva riconosciuto il merito
E sì lungo nella completare l'esposto perché aveva presentato alcuni giorni prima
Tra venerdì e sabato molti quotidiani hanno ricordato Antonio Ianniello evidenziando come a lusinghiere la ripresa riperimetrazione del cinto storico di Napoli e rinvenimento di una copia del piano regolatore del trentanove negli uffici del ministero competente
Non solo
Ma sottolineato soprattutto nell'articolo di Vezio De Lucia sul ma sulla Repubblica di sabato
Io su netto atteggiamento di contrarietà nei confronti dell'istituto regionale
Atteggiamento del tutto condiviso che non possiamo negarlo legioni molte regioni non hanno dato buona prova nella
Applicare il dettato della Costituzione in argentina
Io
Ripeto ha avuto un rapporto
Di grande cordialità sia pure nei limiti dei rispettivi ruoli il denunciante il magistrato
E per lo al di là del rapporto formale tra il corrette tra nulla si era creato una
E Attigliano perché entrambi eravamo consapevoli dell'impegno che mettevamo nei rispettivi ruoli atto terminate il Pakistan certe territorio
Io alla fine degli anni ottanta scrissi per
L'editore Ceglia prima di Pasqua un libero l'abusivismo edilizio nelle aree urbane il casco
Il libro fu presentato questa assente autorevole con Gerardo Marotta apporta personali
E ovviamente ce l'hai regalato
Fondi che ci fosse Antonio gli anni no in segno di una sconfinata stima che come un Bruno prima ancora che come magistrato arrivo nei confronti nel nostro
E devo ribadire quanto dissi in occasione
Di una troppo Mary Jo in cui si ricordava se non ricordo male i dieci anni dalla morte
E ho un primo passo
In un mondo in cui darsi del tu è diventato così semplice facile alla portata bene io e Antonio gli anni fino
Alla fine dei suoi giorni abbiamo continua attaccarci illesi
Lo sottolineo questo
Perché a terribile
Tutti gli altri soggetti avrebbero
Brigato tra virgolette per dare del tu al magistrato titolare di tanti link insiste nel settore per il quale l'undici impegnata
E quindi io penso che Antonio Ianniello che da essere ricordato per essere stato un grande
Un
Servitù in qualche modo dello Stato anche sì
Non mi sembra inutile arresti un ruolo è l'apparato dello Stato ma lo Stato come è stato comunità Hardy fissa i valori costituzionali priorità quale il Papa il saggio e l'ambiente
Mi fermo qui illustri relatori molto meglio di me porteranno ricordare il valore del luogo dello studioso dell'architetto Antonio Iannetta grazie
Allora grazie grazie al presidente De Chiara
Ora assolo erogare come dire oltre adesso è uno dei più grandi storici d'Italia contemporanea un amico dell'istituto è un amico di Italia Nostra ed è il presidente della fondazione biblioteca Benedetto Croce
Grazie Marotta
Negli anni venti venti
Non sapevo come cominciare questa cosa quando venivo qua mi debba come in cominciò
E mi son detto ma qui siamo di fronte a una vocazione rievocazioni non sono soltanto religiose sono anche laiche e
Ci sono anche
Assolute raramente lo sono ma a volte sono anche assolute e questo era il caso
Di Antonio Ianniello
Antonio nella della mia generazione qualche anno di più
La mia generazione
Che ha visto l'Italia trasformarsi integralmente crescere
Arrivare ad essere una grande potenza industriale
E
Lo spirito che accompagnava questa crescita era una ricerca
Assoluta di di novità
E mi ricordo che
Una si discute ci fu un momento in cui si discusse persino di dare la RAI
Il per me il il mandato di costruire un grattacielo sul Canal Grande ma come simbolo diciamo della
E
L'Italia si trovò con presto di fronte al problema
Della conservazione e al paesaggio presso le bellezze naturali e delle sue bellezze artistiche
Fu fondata Italia Nostra mi sembra
Nello nel sessantatré sessantaquattro
A cinquanta cioè quasi sei cinquantacinque sì
Cinquantacinque
è stata fondata a casa di mia madre quindi accadrà non la ricordavo
Il problema
Per certi versi era il problema del siamo d'ordine ideale
Per certi versi era molto semplice
Era quello di conservare appunto il patrimonio naturale artistico italiano e trasmetterlo
Come simbolo come realtà
Della identità nazionale
E come un tesoro da non disperdere
Fu a questo che si dedico
Notte e giorno
Antonio Ianniello devo dire che in questa sua come ho detto vocazione assoluta
C'era solo un angolo che usciva e rimaneva fuori ed era quello che ricordava la sua famiglia ci teneva la sua famiglia ci teneva i suoi figli
Ogni tanto ne parlava per i successi contenevano
Ma per il resto
Nemmeno per la sua carriera e la sua carriera personale la sua attività diciamo l'attività che faceva un certo punto lavorava presso il Crediop non non è che cercava di
Svolge
Insiste svolgere questa attività
Era semplicemente la necessità di avere uno stipendio di poter campare ma al di là di questo
Non c'era alcuna per niente anche nella sua persona nella sua
Era un uomo
Non solo intelligente ma anche con
Colto
Colto aveva fatto studi di architettura non so se si era laureato può in architettura si è arrogato nell'architettura
E quello conosceva bene non amava gli architetti non amava gli architetti perché diceva che gli architetti erano polarizzati sul nuovo è solo dare un contributo
Perché il problema era quello perché
Nessuno poteva nemmeno nessuno di Noemi nessuno nessuno di chi poi appreso
La guida dell'attività ambientalista ha mai pensato che non si potesse fare niente come no bisognava fare recita crescevano
Le attività si moltiplicavano il problema era quello di farle in una dimensione ordinata
E la politica è stata molto lenta nel dare delle indicazioni perché
Fu
Il ministro Mancini che per primo fece nel sessantatré sessantaquattro né santa Santa cinque disegna
Nel sessantacinque fece la prima legge importante su questa
Che tra l'altro introduceva l'obbligatorietà ai Comuni di fare i piani regolatori
E qui inizia
Legato proprio al piano regolatore di Napoli Tel fu fatto nella seconda metà
Per gli anni sessanta inizia l'epopea
Io Antonio Ianniello
Dead Ezio De Lucia che era suo grande amico insieme erano un po'come il Gatto e la Volpe ed era al ministero
Dei lavori pubblici in una posizione di funzionario gli diede da rivedere il piano regolatore di Napoli
Egli anello si chiuse nel famoso che si chiuse nel e il Palazzo ministero dei lavori pubblici in un cinema di giorno di notte nascondendoci fare la ronda
E si applicò
E
Bene
Fece molte cose una soprattutto perché il piano regolatore quella era una cosa di cui si discute si discuteva allora perfino
Pane che era un grande luminare dell'architettura aveva indicato quella possibilità sulla quale Point nel piano regolatore erano marciapiedi cioè quello sostanzialmente di modificare integralmente la struttura degli Quartieri Spagnoli la vecchia idea di una una strada che incomincia se più o meno a piazza Dante finisse su Chiaia e naturalmente lungo questa strada far crescere un altro tipo di città
Vianello consegnò quel piano corretto radicalmente concreto
Al Consiglio superiore dei lavori pubblici che lo approvò nella versione di Vianello e approvato dal Consiglio superiore
Non c'erano più santi ci sia un male e questa fu la prima grande
Innovazione di nel
Vianello poi devo dire
Contrariamente a quello che si è sempre detto
Aveva un grande senso politico non si possono spiegare molto delle cose che lui ha fatto
Senza questa
Era repubblicano credo
E
Questa era una cosa conclude spesso avevano rammarico di non aver fatto la carriera politica ma non aveva avuto il tempo non aveva contro il tempo perché
Non voglio aggiungere in parentesi che
L'UE era molto strumentale Tom allora non so se ancora adesso le associazioni ambientaliste che lo fanno
Ma sapeva dire ai tribunali Consiglio di Stato allora qualità sono venuti in seguito
E a fare
E impugnava anche con grande successo soprattutto creando una barriera diciamo così contestazione giuridica che era importante ai figli ai fini
Della
E
Devo raccontare un'altra storia Daniela voglio rapidamente a raccontare la storia dei miei rapporti interpersonali che mostrano la finezza logica di Vianello
Quando io mi sono occupato di queste cose
Abbiamo
Avuto tre ostacoli
Il primo era un grande progetto che era stato fatto ed era patrocinato da tutti i partiti politici
Che era il Regno del possibile
E ancora una volta processo un progetto che riguardava i Quartieri spagnoli
Io mi ricordo
E con questo non voglio che assolutamente esprimere un giudizio perché una grande ammirazione per lui per come ha fatto il Presidente della Repubblica per l'uomo poiché stati equilibrio che è stato
Però mi ricordo che una volta venivo in tre nove Roma Napoli da Roma dove abito a Napoli né capito nello spazio nello scompartimento Giorgio Napolitano anche i comunisti erano per il credito il prossimo che tutor tempo del treno loro tre non ci metteva anche qualcosa di più grave
Non ha fatto che
Cantar le lodi del Regno del possibile
E del resto possedere uno schieramento politico molto forte
Devo dire che
Io nello poi tra l'altro mobilitò Marotta a Marotta ha avuto una parte non secondaria anche tutte queste cose cominciò con le assise dico una cosa insomma il rumore sulla stampa era continuo
Noi faceva
E il Regno del possibile non passò
No a arrivò nemmeno sul sul sul tavolo del consiglio regionale
Essere approvato
E però
Fecero poi misero
Allora all'attenzione un altro piano
Che questa volta non riguardano riguarda però riguardava l'area orientale di Napoli quella che è ancora ferma
è bloccata perché poi chi ha sistemato da un punto di vista normativo Napoli alla fine è stato Lucio ieri è stato De Lucia stato De Lucia quando è stato allora
Assessore all'urbanistica nella prima consigliatura di Bassolino e liberamente
Diciamo a blocca a bloccarla stabilito le regole del
Bernardo e la difesa dell'autonomia presenti nel centro storico anche tutte le tutti i criteri con i quali si può intervenire all'interno delle son tutti elenca cioè
Ha fatto i piani particolareggiati non soltanto di quel gruppo ha indicato un un'area su quella messo un vincolo ma ha fatto all'interno dei piani particolareggiati con tutti
Ed ha lasciato in sospeso con un'indicazione
L'area orientale io per proprio ieri è venuto da me una giornalista inglese volevo fare un libro su Napoli
E gli ha domandato ma perché essa ha bloccato
Perché non si è fatto più niente in tanti anni dell'area orientale
Io veramente non si può pure cose non sorte che
Però mi è venuta spontanea vive credo che sia la base è la verità
Dico perché
C'è un forti spinte
Speculative politiche eccetera perché lì ci vadano molte più cubature che di quelle che sono previste dall'attuale
Traccia segnata da va be'Lucia
Nella difficoltà diciamo di combinare questa cosa del meccanismo rimane fermo
Mi ricordo che in quella battaglie è e Ealing
Sia ci troviamo alla metà degli anni ottanta
Socialisti e democristiani avevano presentato un piano in cui
Il tasso delle cubature notissimo insomma la speculazione se ha raccolto l'arresto dalla cittadella tutta
E iniziò un'opposizione di cui gli a livello figuriamoci era uno dei
E lividi anche la sua contabilità politica
Io avevo portato perché Pannella aveva fatto un accordo con la maggioranza ero presidente della commissione edilizia
Cosa sa il faccia difficile da gestire
E quindi avevo tutti i termini le carte sapevo
In anticipo
Vianello stabilì rapporti comincia comincia a stupire stabilì rapporti con tutti quelli che erano dissidenti all'interno dei partiti su quel piano
Dall'MSI c'erano dei democristiani naturalmente ce n'erano dei socialisti
Mettemmo sottopressione Galasso se non poteva è e comunque c'era un'opposizione c'era un'opposizione nel piano
Una posizione che
Io mi ricordo quando il piano venne in Consiglio regionale
Voi conoscete quella sala nella quale si riunisce il consiglio no la stampa sta a sinistra all'apporto al presidente
Lì si metteva sempre Gianniello
E gli anelli incominciò a dipingere
A dire a dire be tu al fascista all'allora scusate quello dell'MSI certo un quadrato parte arte tanto che il presidente dell'Assemblea se ne accorse vi si rivolge il sì scusi Maletti a lei è veramente la per la la la la all'Assemblea la pallottola presiedo io
Questore Ryanair
Perché poi non guardava in faccia nessuno
Perché era talmente convinto della validità della sua
Per la sua
Personaggi perfettibile
Però inimitabile
Voglio dire che
Tra l'altro
Si muoveva ho detto del credito com'erano sto generazione non consenso pessimistico dell'avvenire questo punto
No è che venire andava conquistato un certo modo
Non apparteneva Luís adesso vedo che parte dell'ambientalista durante abilmente vitalismo e appunto calcistico
Ma a parte qualche passeggiata che fanno no cioè e qualche cosa qualche masochismo sul sul sui monumenti
E non li vedo soffrire la vita con l'intensità con cui la Santa soffriva Antoniana Lidia meglio per difendere qualsiasi causa qua Napoli il signor fatte tante penzola Palazzo Penne insomma ne potrei enumerare a iosa voglio dire un'ultima cosa
Negli ultimi anni
Lui è stato molto contro istituzione del
Dell'ente regionale
E per quel che riguarda il Mezzogiorno aveva ragione perché per il Mezzogiorno disastro vanno bene i loro con sussurri il nord e il sistema ma non era quello il punto
Il punto centrale era quello che soprattutto in questa materia guarda i biglietti dei controlli eccetera più l'autorità è lontana dal luogo
In cui cerca dalla platea degli interessi più ai circa c'è più a possibilità diciamo di indirizzarsi
Era come alla fine
Sì erogata non so che fine ha fatto ritorcerebbe di averlo sui civili ce l'hanno almeno facessero di vedere
Ha fatto un vero e proprio libro un libro fatto sul sul federalismo
L'inganno per
E devo dire no
A me mi sembrava una pazzia allora questa posizione di Vianello aveva perfettamente ragione del silenzio
Per quel che riguarda il Mezzogiorno c'è stata una cataratta su tutta la linea ma anche su questo terreno indubbiamente aveva assolutamente ragione grazie
Insomma io
Allora che
Allora grazie grazie moltissima Piero Craveri grazie come dire
Che ha descritto non sono i tratti del dell'uomo politico Antonio Ianniello e alcuni che ha diciamo alcune battaglie tra le più significative condotto
E a ricostruito ne ha ricostruito da par suo anche il tatto umano
Io adesso do la parola a Michele Campisi che il segretario generale di Italia Nostra e che diciamo il successore di Antonio belli questa delicata posizione in tante battaglie e sono state iniziate che ancora oggi dal dalla critica nelle ancora oggi continuano quindi prego
Grazie
Tentato vi ringrazio te per la possibilità di venire qui a testimoniare le difficoltà in cui chi è impegnato oggi
Nella difesa dei beni comuni del patrimonio storico artistico
Del paesaggio impegnato direi quotidianamente dalla
Dal tavolo del segretario generale
Mi permetto di dire che nei confronti del tempo del periodo di Antonio Ianniello passano molto molto tante di più con problematiche di quelle che erano ben comunque concentrate difficilmente assumibili Altuna risoluzione come in effetti
Fu fatta io
O con la la strana vicenda
Lo strano destino di ripercorrere
Antonio gli Antonio Ianniello ma non solo per per il segretariato generale che essi e i cui modi di quel tempo lui fu
Nominato nel mille novecentottantacinque
Sì
Continuo ad essere tale attività al mille novecentonovanta
Ma incontra incrociati Antonio Ianniello anche come
Incaricato di una variante al piano regolatore di Sant'Angelo dei Lombardi e io mi recai nei in Irpinia dove ho continuato a lavorare e come lui nello studio della sua stessa intensità emotiva direi Pepe
Ben dieci anni a capire e io l'ho percepito nettamente i valori e il modo come Antonio si muoveva
Su queste tematiche così delicate che erano questo mondo attraversato ormai da sole immagini è che rimaneva all'interno di se stesso vuoto di ethos e di umanità
è alto e tutte le volte che entro in associazione mi chiedo come
Fosse stato possibile sia possibile rapportarsi
Ad una tradizione così intensa così elevata così raffinata io mi sforzo di credere di essere all'altezza pari suo ma sono sicuro sicurissimo del patto
Che sono ben lontano da raggiungere la sua raffinatezza anche semplicemente politica che in questi casi è necessario per andare avanti
E barando qua ho pensato a tante grazie anche alla linea ferroviaria che mi ha dato possibilità ulteriori di approfondire di meditare
Le le mie i miei pensieri su che cosa come posso rappresentare un segretariato generale dell'Associazione Italia Nostra
E
Io
Prima di venire qua mi sono sfogliato tutti gli atti delle giunte dei consigli nazionali della sua del suo segretariato che ho trovato ripetute centinaia di pensieri di di idee di di momenti particolarmente importanti del del suo pensiero del suo modo d'essere e di rapportarsi che già Craveri ha perfettamente disegnato e che Porche noi tutti o quasi tutti conosciamo abbiamo conosciuti e non mi voglio dilungare appunto retoricamente su una celebrativa di Antonia Jannone
Ma
Utilizzerò io queste questi brevi minuti per
Come formulare una convinzione noi usiamo spesso già dalla biografia che banchiere Taras
E nel lontano mille novecentonovantotto di una definizione di Jan nello come Amber ambientalista
E a a cascata ambientalista fu anche
Antonio
Antonio Cederna
E una mozione che alla luce del tempo trascorso per la storia della verifica della storia
A me sembra tantissimo riduttivo così come la strumentalizzazione che c'è all'interno della concezione politica stessa dell'ambiente oggi
Perché questa riduzione al io porre ho riletto un po'i parametri della della fondazione della questione climatica per esempio introduca l'arma e ho ritrovato quaestor rapporto Carrie Fontana la unità logica tra l'uomo e la natura che sembrerebbe invece nel
Diciamo nelle nuove tensioni
Anche normative costituzionali aver lasciato quella impronta di tipo antropologica a beneficio invece di un'impronta appunto legata alla concezione del sistema
Intenso o nella sua generalità
Nella sua generalità al di fuori proprio della condizione umana
E
E su questo
Su questo concetto mi sono ritrovato ultimamente e ci spostiamo su una una coscienza di questo tipo e dieci all'arretramento che tuttavia noi dobbiamo abbiamo come associazione denunciato a proposito della variazione dell'introduzione all'interno della dell'articolo nove della Costituzione come
Carlo nello sa benissimo hanno scritto un bellissimo libro insieme al Capri
Carpentieri che molto interessante ma era già assolutamente chiara all'epoca in cui è stato appunto è stato votato in Parlamento con la totalità del dei volti
Quasi come in silenzio e senza avere proprio attraversamento di coscienza si fosse manomesso in qualche modo il rapporto tra questa visione
Che non vorrei semplicemente definire di tradizione ma di cultura tutto l'ambiente che tuttavia apparteneva all'uomo all'uopo in che senso noi
Ieri
Noi non abbiamo un'idea
Come direste etologi canta il paesaggio personalmente io ho maturato una
Una una coscienza grazie che ne so
Del Tour Eiffel figliolo
A Rosario Assunto stresso mai anche i più recenti approfondimenti sulla questione paesaggistica
Il paesaggio Rollo non l'abbiamo mai semplicemente visto per la sua natura di delizia o di a astrazione estetica indefinibile
Il paesaggio contiene la natura umano a appartiene all'ethos questo e ciò di cui ritengo ci ci hanno come dire privato nella definizione di di o per lo meno hanno un po'o o diluito nella definizione della del di questa parchi innovazione questo rinnovamento
Costituzionale
Questo mi faceva piacere metter ve lo in in evidenza così come
Piacevolmente ho ascoltato virgola racconto di Caravà etniche darà come Antony ossia nato dall'ambito stesso della nucleo formativo della della dell'Associazione Italia Nostra credo che sia arrivata alle per insieme ad Elena Croce sicuramente ne sono sicuro in cui partecipo
E e assistette all'elezione del primo presidente Zanotti Bianco
E ma lasciatemi dire che scorre le sue relazioni ti per tutto il tempo al tempo del suo seguito del suo segretariato Atif mi hanno fatto entrare
Tuttavia mi hanno fatto accorcia perché quel mondo tuttavia completamente passato
è voi quindi cioè
Gigi De Falco che me lo può testimoniare con le associazioni che occupano tutto il nostro territorio
Nazionale siamo cioè costantemente alla ricerca delle ragioni di un rinnovamento della nostra associazione
Essere tale come movimento di base
Divenire un raggruppamento di politica attiva essere semplicemente testimonianze di una cultura che ormai c'ha attraversato il nostro la nostra società
E comporre delle competenze
Che associano modi ideologia identità comune
L'associazione e tuttavia tutte queste cose messe insieme e queste cose messe insieme la fanno ancora più complicata e complessa perché non va mai di piano non va mai di piano
Noi siamo incostante
Rapporto conflittuali con le istituzioni e questo certamente la più lunga e più identitaria tradizione coglierne cioè noi abbiamo qualcosa come circa quattrocento
Contrasti con le pubbliche istituzioni molte delle quali ci vedono soccombere oggi Exo comprendono in cui siamo costretti a volte anche attaccare e quindi ci ritroviamo a inventare una collocazione sociale che ci dia la possibilità
Di esistere senza dovere fare esclusivamente conto è compito sul
Sul momento del riconoscimento istituzionale
Io dico come bene per
Giustamente diceva Carapelli
Gli anni nello Stato uomo delle istituzioni Italia Nostra è un'istituzione
è un'istituzione che ha un riconoscimento semplicemente formale da parte del Presidente della Repubblica ma non ha un riconoscimento sostanziale
Ma e la cosa che più Cipelli a oggi come gruppo è fare capire all'istituzione nel momento in cui lo Stato si è svuotato lo Stato si è scottato sui beni culturali
Totalmente svuotato sul paesaggio completa mentre svuotato ci sono le società no che tanto io off-shore come le associazioni ambientaliste che si sono accreditate
Per fare io faccio show Artico Legambiente WWF e Greenpeace ambiscono appare e parchi eolici offshore noi no come gli altri abbiamo detto no
Però questo è un passaggio per noi molto doloroso
E questo mi sento di dire mille Ega moltissimo moltissimo alle idee di Antonio Ianniello e su questo sicuramente io personalmente andrò avanti grazie
Ringraziamo moltissimo
Michele Campisi
Ricordato
Alcuni tratti troppo della dell'esperienza di Andrea nello tenta di Italia Nostra
E passo la parola se ce collegato ogni dalle moto ah Vezio De Lucia
Ci sente
Momento sì io sento voi mi sentite bene
Allora sentivamo ma ma
Non non ti vediamo forse la telecamera e spenta
No non lo so credo che sia Cesi
Come si fa attivarla Tommaso
Ecco con come attivo la telecamera scusi
Ecco vedete ecco adesso sì fai ok allora va bene vi ringrazio per per l'invito io vorrei dire subito con la chiarezza massima che mi riesce
Io di esprimere e
L'abile unica benemerenza ch'io posso vantare nei confronti di Antonio e di aver utilizzato come dire Pazzi dico di competenza e di conoscenza e di relazioni umane tende a valorizzare le proposte di Antonio per farlo conoscere per farlo
Per farlo essendo il nodo più di quanto non fosse soprattutto anche fuori fuori Napoli vorrei dire subito per esempio
Sì Antonio era depositario di una quantità sterminata
E di materiale conoscitivo soprattutto avevamo un repertorio di di fotografie anche storiche ma moltissime attuando il web dal giovane c'è una certa età sempre fotografato personalmente molto
Cioè secondo me è l'impensabile che non fossero conosciute e così organizzai mi ricordo fu importante organizzare non primi anni settanta
Un incontro all'Università di Venezia e l'allora rettore del linguaggio era vetture Giovanni Astengo notissimo o urbanista nonché direttore della lista urbanistica
E in questa lezione in effetti fatta fatte nelle Aule quindi vorrà Venezia Antonio illustro tutta la sua documentazione fotografica
Sul Napoli essendo rimase sbalordito rimase assolutamente sbalordito
Obbligo Antonio del quale io ero mimetico a disposizione che per aiutarlo in questi in questa relazione
Di andare a alla redazione della rivista urbanistica Torino in quegli anni la lista urbanistica era la più prestigiosa diviso balistica del mondo questo non lo dico io ma minimo me lo dicono quelli che hanno girato
Il mondo che addirittura appendino raccolta l'intera collezione nella rivista urbanistica che veniva sfogliate utilizzata dagli urbanistici lei sia al tempo della rivoluzione o poco
Poco o poco dopo
E allora questa lezione di di chiede di Antonio con questo materiale fu trasformato o nel numero sessantacinque
Della rivista urbanistica che se alcuni di voi non conoscono
Penso sia indispensabile che venne Beha Napoli sicuramente ne esistono nelle università nelle biblioteche cedere alla è un numero speciale su su Napoli monografico fatto fatto da Antonio c'è è fondamentale per la conoscenza
Urbanistica
Di Napoli nel questo secondo di questo secondo dopoguerra
Ecco io l'ho aiutato nel far circolare nel far conoscere queste cose con alcuni episodi che voglio
Raccontare col massimo rispetto per la persona curava questa lista urbanistica una collaboratrice di di Giovanni Astengo che si chiamava una giornalista e anche molto brava nell'allestire la rivista nel nel nel comporre testo e fotografie eccetera che si chiamava vera quaranta il contatto fra questa piemontese dunque pura
E e Antonio su fu esilarante mi ricordo c'erano di fede la diffidenza iniziale sta di questa signora che improvvisamente si tramutò poi in una sconfinata ammirazione per Antonio quando si trattò di trovare la didascalia
Per una foto di una speculazione a Napoli in la zona adesso non me la ricordo croce la rivista posso posso trovarla sotto l'elevazione in via via pranzo un povero ricco pelame veramente
Il
Che come definito da e Antonio un certo perché era c'era un dislivello stradale per cui questa nuova costruzione perché avveniva al di sotto delle fondazioni dalla vecchia strada che stava Della vecchia edificio che stava sopra e quindi viceversa
Quel questa crescita diciamo a partire dal piano terra andare
Andare più giù e Antonio trovò questa questa definizione di sotto elevazioni del Sices complicare dalle risate
Tutti quelli che partecipano acquisti acquisti contro questa questa definizione sta a pagina cinquantuno del numero sessantacinque della lista
Della lista della lista urbanistica e così ci sono stati tanti altri episodi in cui come dire tentavo di far conoscere e apprezzare le le proposte di Vianello
Una delle benemerenze
Per l'urbanistica napoletana di di Antonio è stata sicuramente quella relativa al Piano regolatore del mille novecentotrentanove il piano regolatore del mille novecentotrentanove che era vigente
Nel dopoguerra anche caduto il fascismo questo piano che è un piano fatto negli anni del fascismo e curato soprattutto da un illustre
Urbanista grammi giudici nato il quale con tutto il massimo rispetto si può avere nei suoi confronti
Avendo curata essendo stato un urbanista
Anche illustre negli anni del fascismo un po'tentava di di nascondere forse queste sue invece
E benemerenze che Forleo fu proprio Antonio a a dire noi dobbiamo valorizzare il contributo che ha dato alla nostra città facendo il piano piante nuove celle al mille novecentotrentanove questo piano terra vigente appunto a Napoli
Era considerata era bollato dalla kilowatt urbanistica ed alla cultura amministrativo come piano fascista lì che si ricava immediatamente a metterlo da parte sul piano del fascismo non conta
C'era la gara a chi ne parlava ne parlava bene c'è un merito grandissimo secondo me di Antonio su quello io me la ricordo ancora una telefonata
Quando lui mi disse Bezzi
Ma piano del trentanove è una meraviglia
Per cui aveva tra l'altro scovato e non si conoscevano soltanto alcune tavole poi anche molto poco conosciuto
Lui che era bravissimo nel nell'indagare negli archivi del all'archivio del ministero dei lavori pubblici ha trovato la relazione al piano del trentanove che era di una concezione di una grandissima modernità
Di dipingeva disegnava proponeva questa Napoli moderne e contemporanee e poi magari si fosse fatta adesso non c'è il tempo per per illustrarla
E questa fu una delle delle sue
Come dire importanti contributi alla cultura napoletana ecco tenete conto tutto questo piano del trentanove era un piano informato
Di cui nell'ambito dei miei colleghi dell'urbanistica da università e in ogni senso si dice il Piano fascista del trentanove è stato quello per dire e invece poi grazie Ianniello
Si comincia a dire bisogna fare come nel trentanove nel valorizzare le piante del trenta questi ritengo che sia stato uno dei grandi dei grandi meriti e il contributo sembra la pianificazione di Antonio voglio farla breve poi se mai si
Sì se necessario ce lo spazio
Facciamo qualche altra aggiunta successivamente per esempio il piano regolatore dopo in effetti fu quello che il piano dell'Occidente
Successe al piano al sappiamo che attendono il piano regolatore del mille novecento settantadue
Fatto non la allora le regioni anche se già erano state istituite però la la competenza effettiva nella materia urbanistica di fu affidata proprio a partire dal settantadue e fino a quando le regioni non libero questa competenza Antonio era di casa al ministero dei lavori pubblici che ancora avrebbe governo dell'urbanistica nazionale presso la Direzione generale dell'urbanistica
Sì governava in effetti la politica del territorio di tutti gli ottomila e passa comunità gli anelli Antonio era di casa
Amato e rispettato rispettato da tutti
E e fu richiesto fu come dire approvato l'ultimo piano regolatore il regime nazionale diciamo bollato dal ministero dei lavori pubblici poi firmato
Dal presidente del Consiglio Presidente dalla Repubblica Ceca l'ultimo piano
Approvato dallo Stato centrale
Di Napoli del né di danni anzi perché fu approvato nei primi mesi del settantadue io qui forse qualcuno ricorda le date meglio di me credo che l'effettiva trasmissioni delle competenze dallo Stato alle Regioni avvenne non come era previsto da qualche detrito qualche col primo gennaio settantadue ma venne credo nell'aprile del settantadue e furono emessi utilizzati da Antonio
Per portare a conclusione l'esperienza delle del piano regolatore e poter
Lui è un centralista è nota a tutti era un antico di giornalisti un'assoluta di regionali stiamo malissimo
I tre giornalisti così accaniti come come Antonio e invece aveva il culto dello Stato dello Stato centrale e va su I nuovi ci teneva che il piano regolatore di Napoli fosse come dire approvato fissato dal governo nazionale e non dalla Regione che era una cosa del allora prendeva piede verso la quale lui aveva una sacrosanta diffidenza e questo piano del
Misure del settantadue dovrebbe essere noto conosciuto più di quanto non sia perché e in effetti
L'ultima
Come dire l'espressione della migliore cultura urbanistica appunto non viziata da nessun localismo nessun compiacimento di carattere
Localistico non di napoletani Ism di cose del genere nella migliore cultura urbanistica nazionale applicata applicata ad una
Ad una città io non voglio sottrarre tempo ad altre
Ad altri interventi però se c'è possibile vorrei intervenire su qualche altro aspetto mi sembra abbastanza importante per esempio ritornare su quella lezione sul Napoli che su tenuta
Nei primi anni settantatré settantadue settantatré da Antonio D'Antonio a Venezia che appunto ricadute il venti pubblicazione in cose varie la conoscenza
Positiva anche di Napoli delle delle cose buone che in questo campo si facevano nella città
Di Napoli fu tutto merito di Antonio fa male
Conosce io concludo con le cose che ho detto all'inizio io se un merito ho avuto nei suoi confronti è stato quello come dire di aiutarlo difenda Berardi di agevolarlo nel fare conoscere a tutti la sua competenza
La sua cultura e la difesa di alcuni principi fra cui ecco questo credo sia noto a tutti l'importanza di una visione centrale diciamo pure centralistica dell'urbanistica rispetto al alla raffica regionalista
Come diceva diceva anche Antonio a livello sta facendo proprio l'espressione l'espressione di adesso non mi ricordo chi fuma Burgo Gigi mi ascolta lo sa se lo ricorda meglio di me la sarà figlia regionalista espone
A appunto diffidenza che si aveva perso
Il trasferimento di poteri dallo Stato alle Regioni grazie
Io provò ad alzarmi essere sto seduto già da molto tempo
Allora non vi porterò via molto tempo
I
Farò un breve intervento soprattutto spero di fare un intervento il più chiaro il più chiaro possibile
Cercherò di rispondere a tre domande
Chi è Antonio Ianniello
Esiste realmente un ruolo dello Stato nella tutela del paesaggio e dell'ambiente
E c'è un testamento spirituale di Antonio né ecco proverò a rispondere in maniera chiara spero a queste tre domande ora io non ho sconosciuto personalmente Antonia ne non ho beneficiato della esperienza di Vezio De Lucia ad esempio udì
O di Piero di Piero Craveri però ho apprezzato l'opera di Antonio Ianniello e siccome l'opera che la parte conoscibile
Della nostra esistenza
Forse questo mi è utile per rispondere appunto alla domanda chi è Antonia Iannelli prima Piero Craveri ha già accennato a questa a questa risposta quando ha parlato di vocazione e quando ha anche sottolineato l'intelligenza politica di Iannelli
Allora io posso iniziare per negazione e cioè cosa non è
Antonio Ianniello
Antonio Ianniello non fa parte sicuramente di quella vastissima
Comunità religiosa degli italiani potrebbero fare
La vera religione civile degli italiani e quelle che io chiamo dell'individualismo statalista cioè gli italiani sono degli individualisti ma sono degli individualisti all'ombra
Alla tutela all'assunto la salvaguardia dello Stato anzi utilizzano lo Stato
Per fare i propri interessi il proprio torna punto
Nella sostanza vendono la propria anima per
Conservare illusoriamente il proprio corpo
Se guardiamo la vita e l'opera di Antonio Ianniello e dobbiamo prendere atto che Antonio Ianniello è completamente l'opposto
Non è un individualismo s'individua lista statalista ma è invece un Intini individualista liberale
Tant'è che non ha venduto la sua anima per salvarsi col
Anzi ha fatto esattamente anche il contrario possiamo dire ha sacrificato coprono anche materialmente il suo corpo
Per salvare la propria anima per salvare la propria cultura che poi significa in parole più semplici e più povere salvare la propria indipendenza di giudizio e la propria libertà
L'opera di agnello tutta quanta la sua opera
C'è Luca testimonia quei Antonio Ianniello prima di tutto questo un individualista liberale è un'individualista liberale sa che la sovranità quella dell'individuo e quella dello Stato è una sovranità limitata e la seconda è a garanzia della libertà e gli altri cioè dei singoli
Questo è palese in tutta l'opera di via
Così veniamo alla seconda domanda cioè
Esiste effettivamente un ruolo dello Stato nella tutela dei il paesaggio e dell'ambiente
Io devo dire la verità questa forse è una domanda un poco più difficile perché
Bisognerebbe individuare bene questo soggetto a volte un po'un misterioso dello Stato no
Noi ci troviamo in un Paese in cui lo Stato è un po'vicino al Padreterno nel senso che è uno e trino va in giro in terra e in ogni luogo Sabino Cassese lo chiamo Lo Stato introvabile
Perché siccome ovunque poi alla fine non si trova lì dove c'è necessità è invece lo trovi laddove non c'è necessità
E allora più che dire qual è il ruolo dello Stato nella tutela del paesaggio dell'ambiente bisogna capire come far funzionare lo Stato nella tutela del paesaggio e dell'ambiente
E ancora una volta se ci rivolgiamo a quella che è l'opera di Antonio Ianniello vediamo che l'opera di Antonio Ianniello è consistita esattamente in questo cioè nel
Ricondurre lo Stato di volta in volta caso per caso a quella che è la sua funzione
Lo Stato andava da una parte
Lui con un
Nota con pazienza con intelligenza con tutti gli strumenti di aveva a disposizione cercava di ricondurlo sulla potremmo dire parola cristiana sulla retta sulla retta via e quello che ha fatto
Si possono fare degli esempi si è fatto più volte l'esempio del piano regolatore ma potremmo fare l'esempio della della legge Galasso e si potrebbero fare tanti altri esempi
Soprattutto credo che vada vada sottolineato questo tipo di aspetto e cioè che
Quando si parla soprattutto dell'ambiente della tutela dell'ambiente e del paesaggio si pensa
Ah sì sempre che la controparte
Sia il privati
Sia la
Le imprese se l'azienda
Non posso escludere naturalmente che sia così
E non si quando l'opera di Antonio Ianniello devo prendere atto che la controparte era lo Stato
E un prendere atto di questo
Devo prendere atto che il ciclo si trovava di fronte anche alle imprese di Stato
E quindi la sua opera era molto ma molto più difficile
Perché la sua controparte aveva come dire
Dalla sua anche
La forza il crisma della legalità
E quindi
Vedete come l'opera di Antonio Vianello si muoveva in una sorta di
Anche di labirinto
Di labirinto anche legislativo
Questo è
Anche secondo me è la parte
Più moderna più attuale e più inattuale
Più lungimirante
Di Antonio Ianniello
Perché il titolo che avete dato al all'incontro pure tutela del paesaggio e dell'ambiente
Noi dei beni culturali
Ce l'ho messo io non evidentemente
E questo perché la definizione di Antonello Vianello come ambientalista è assolutamente riduttiva e fuorviante
Riduttivo e furia
Perché se noi per ambiente intendiamo
La conservazione della natura dall'inquinamento Antonio viene è un ambientalisti
Se noi per ambiente intendiamo un sistema che mette insieme
Il clima
L'energia
L'economia
I nostri stili di vita
La sostenibilità
E allora Antonia nello non è un ambientalista in questo senso
Perché tutte queste cose messe insieme e messe sotto l'ala protettiva dello Stato come è stato fatto con la riforma dell'articolo nove della Costituzione
Tutte queste cose messe insieme danno vita ad una sorta di
Conoscenza superiore conoscenza superiore
Che non fa altro che aumentare la potenza dello scampato cioè la sovranità dello Stato a detrimento delle libertà deve singoli
Questo è quello che c'è
Ecco perché la definizione migliore per Antonelli anello è uno umanista
Ho anche perché non fu
Saggista io vi invito a leggere questo libro che vedo qui
Se lo fai nei invito a leggere questo libro che si intitola
La concezione crociana di paesaggio di diritto contemporaneo dove si mette il luce
Appunto l'adozione di paesaggio
Che risale alla legge dico luce del mille novecento ventidue che non ha dovuto attendere la legislazione repubblicana per essere inserita nei princìpi costituzionali
Che è soprattutto mette in luce un fatto fondamentale e cioè che il paesaggio si è il volto visibile della nostra patria ma che noi non possiamo vivere senza paesaggio la il paesaggio era un nostro modo di vivere
è un nostro modo di vivere un nostro modo di essere
Perché la nostra condizione è prima di tutto una condizione
Estetica
Dopo
Diventa anche una condizione razionale ma senza una prima non c'è la seconda
E però con le riforme che ci sono state della nostra Costituzione in particolare l'articolo nove poi l'articolo quarantuno esce una strana Corps
Esce una sorta di corto circuito e cioè il nome della tutela dell'ambiente si può desumere il paesaggio
Questo è quello che viene fuori questo è quello che viene fuori
L'operatore di Antonio Ianniello è
Per noi Camara per noi preziosa per cercare di ricreare elaborare una cultura del paesaggio che Salvi quella che è la nostra tradizione
Che non è soltanto tradizione nazionale poi quindi evitiamo anche quello come dire che il tabù ma la possiamo allargare possiamo dire che la nostra tradizione europea perché in fondo l'Italia non è sempre stata detta che il giardino d'Europa
Questo difendeva evidentemente
Gli anni nello con le sue battaglie
Allora vengo la terza questione esiste uno un testamento spirituale di anello si esistono testamento spirituale di Angelo
E lui
Sapendo che
La sua vita era
Si avviava alla alla fine l'undici giugno l'ho detto l'ho detto a Carlo se non sbaglio
E c'è quel saggio che prima veniva nominato da
Piero Craveri dove lui scrive il saggio appunto l'inganno federalista e mette insieme poi tutta una serie di altri interventi che ci furono durante i lavori dell'Assemblea costituente ma avete anche altri altri altri interventi in particolare
Io se voi riuscite a recuperare quel testo vi darei un consiglio di non iniziare dalla prima pagina mai di iniziare dall'ultima pagina perché l'ultima pagina è una pagina di Benedetto Croce che si intitola così regionalismo
Ora che cosa intende
Antonio Ianniello quando parla di inganno federalista intende dire questo ma non è vero che il federalismo italiano sarebbe un autogoverno degli enti locali e si avrebbe il governo più vicino al cittadino Marconi il federalismo all'italiana avremmo il clientelismo
Questo intende qui s'intende
Antonia avremmo il clientelismo e in quella pagina
Di Benedetto Croce che s'intitola regionalismo
Benedetto Croce si sofferma proprio su questo ma per far capire ancor meglio questo concetto utilizza degli esempi di carattere letterario cioè lui dice
Il regionalismo
è talmente lunga bizzarri indicare una stravaganza che
Potete voi pensare di giudicare né opere letterarie sulla base della vostra nascita o sulla base del vostro del del della vostra cittadinanza in questo o in quel comune no evidentemente no
Le opere letterarie vanno giudicate perciò che le opere letterarie sono in se stessi e la stessa cosa intendeva sottolineare intendeva evidenziare Antony anche
Quando parlava di inganno federalista
E da buon liberale crociano
Si ritrovava appunto in una idea di Stato che possiamo tranquillamente chiamare Stato nazionale laddove non ci troviamo invece a vivere in uno stato amministrativo che intende entrare in ogni singola porzione della nostra vita e il risultato alla fine
Quale che non abbiamo la regola e non abbiamo il rispetto della legge ma abbiamo invece una diffusione di illegalità sotto la parvenza
Legalità grazie
Allora grazie c'è anche il segnale desiderio ora predisse l'intervento bella archeologa Rita Paris e invito qui al alla presidenza
Rita Paris non solo all'archeologa ma diretta ICEF stata direttrice del parco archeologico dell'Appia antica ed è
Quello di fissare l'oppio tiglio dalla speculazione immobiliare una delle grandi battaglie in cui Antonio a livello sia impegnato
Informerà se vieni da una famiglia di scala
A farmi sentire ringrazio innanzitutto l'istituto per l'invito Carlo Pianello perché
Diciamo che la mia presenza qui era meno scontata di quella di
Gli altri partecipanti
Appunto sono archeologa quindi possano onorare oggi un impegno straordinario e Antonia Iannelli lo con qualche riflessione sullo svolgimento dei compiti di tutela di cui mi sono fatta carico per lo Stato
Spesso in condizioni di sconforto nello spirito però posso dire gli Antonielli anello di Antonio Cederna
In particolare mi riferisco all'Appia antica per la quale ha incontrato numerose difficoltà sono state citate mi riconosco in tutti gli interventi che hanno preceduto
Limitazioni nel tentativo di esercitare una tutela che non fosse indirizzata alle singole testimonianze archeologiche
Ma l'insieme dei valori che le contenevano in questo disagio ho rivolto attenzione alla tutela del paesaggio e alle leggi che dall'inizio e ne hanno normato l'attenzione come tutti sanno già prima dello Stato unitario vi erano stati dei delle Nord delle normative basta ricordare la Prammatica del mille settecentocinquantacinque appunto Di Carlo di Borbone di Napoli oppure l'editto del cardinal pacca del mille ottocentoventi che hanno costituito una pietra miliare nel per lungo tempo
Per la legislazione in maniera di tutela
Ma con la legge undici giugno del ventidue numero settecentosettantotto legge croce la tutela paesaggistica ricevuto un'attenzione particolare con una visione vastissima moderna secondo me insuperabile nella quale ancora
Occorre riferirsi sottopongo una speciale protezione le cose immobili la cui conservazione presento notevole interesse pubblico a causa della loro bellezza naturale e della loro particolare in relazione con la storia civile letteraria
Nella relazione introduttiva
Si richiama l'urgenza di una normativa volta porre finalmente un argine alle ingiustificate devastazioni che si vanno consumando contro le caratteristiche più note più amate del nostro suolo per l'estensore il paesaggio coincide con la rappresentazione della patria coi suoi caratteri fisici particolari con gli aspetti molteplici e Bari del suo suolo quali si sono formati che sono pervenuti a noi attraverso una lenta successione dei secoli
Il paesaggio va difeso in quanto frutto è testimone delle azioni critiche storiche comprende tutto il territorio del Paese come si è modellato nell'interazione tra l'uomo della natura
Il sistema del di tutela si completa con le legge con le leggi Bottai del mille novecentotrentanove la mille ottantanove del patrimonio storico artistico nel mille quattrocentonovantasette per il paesaggio
Concepite per dare alla nuova Italia un ordinamento per difendere dall'incuria dalla speculazione dalla dispersione il patrimonio storico e artistico al quale si veniva attribuendo una connotazione identitarie della coscienza nazionale
Gli abusi e gli scempi di ogni genere e a danno del patrimonio culturale tutto dei contesti urbani compiuti durante la ricostruzione post bellica
E negli anni dello sviluppo avevano indotto promuovere studi per una normativa adeguata a modelle e modelli di amministrazione di tutela
La difesa del patrimonio storico-artistico del paesaggio era stata infatti contemplata fra i principi fondamentali della Costituzione repubblicana
A ciò lavorò intensamente tra le altre la commissione d'indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico archeologico artistico e del paesaggio meglio nota come Commissione Franceschini
Negli anni mille novecentosessantaquattro mille novecentosessantasei i documenti di cui l'indagine pubblicati nel sessantasette comprendono raccomandazioni
Ancora valido di manzo per lo più disattese ripresi in un disegno di legge presentato al Senato nel mille e ottocento novecento ottantanove da Giuseppe Chiarante che Giulio Carlo Argan
Riforme affrettate invece in contraddizione con i principi originari hanno indebolito l'efficacia della tutela con gravi lacune nelle strutture preposte alla difesa dei caratteri storici e formale del territorio
Inoltre l'esercizio dei poteri amministrativi riservati allo Stato sia adeguato alle condizioni mutate estendendo a Regioni e Comuni parte delle competenze
Con una separazione della tutela dalla valorizzazione intese non più come momenti di un processo unitario ma come funzioni distinte
Incrinando l'insieme dei principi per la difesa del patrimonio storia
Fisico della nazione senza peraltro riuscire a immaginare lo sviluppo in un sistema più avanzato l'ambigua distinzione tra tutela e valorizzazione si è poi attuata all'interno dello stesso ministero con la riforma Franceschini del ministro Franceschini
L'apparato burocratico del ministero intanto è cresciuto a danno degli organismi tecnico-scientifici sminuito nitido esautorati inutile ingombro che non si vuole che funzioni
Quindi il Codice dei beni culturali che ha recepito l'articolo nove della Costituzione e le leggi precedenti citate nel mille novecentotrentanove rinnovata diciamo aggiornato continuamente fino a
L'estate del due mila ventidue
è il principale riferimento normativo italiano che attribuisce al ministero per i beni
E le attività culturali il compito di tutelare conservare e valorizzare il patrimonio culturale dell'Italia armonizzando la normativa quadro in materia di tutela del paesaggio con le disposizioni contenute nel nuovo Titolo quinto della Costituzione appunto le competenze
A gli enti locali codici invita le Regioni alla stesura dei piani paesaggistici come piani urbanistici territoriali con specifica attenzione ad errori paesaggistici
Riservandosi tuttavia il potere sostitutivo
Un segnale illuminante nel frattempo era venuto dall'impianto di legge mille novecentottantacinque numero quattro tre uno la legge Galasso confluito nell'articolo centoquarantadue del Codice che sottopone a vincolo paesaggistico tutta una serie i beni intermedi vuol dire è stato un momento di sollievo Paolo Carpentieri che oggi non è qui
Ha molto sostenuto diciamo questa linea di di tutela con le continue
Questioni che io mi ponevo nella disperata difesa nel territorio dell'Appia Antica tra condoni abusi
La tutela dello Stato con i vincoli esistenti ma gli abusi i condoni invece gestiti dalla dalla ministri spesso Planeta dall'amministrazione comunale quindi alla lettera M la legge Galasso inserisce le zone di interesse archeologico
Non più vincoli caso per caso zona per zona con singoli decreti ministeriali
Ma un vincolo di insieme su intere categorie di beni coste montagne boschi eccetera come abbiamo detto anche in zone di interesse archeologico che erano quelle che mi interessavano
Un provvedimento che va nella direzione della tutela e della salvaguardia così anche affermano Antonio Cederna nel mille novecentottantaquattro nei confronti del decreto ha colto con approvazione anche dalle liste verdi
Ecologisti storici dell'arte urbanistiche economisti fondamentale dunque il concetto di zona parliamo sempre a livello teorico perché pare la pratica in tutto questo
E quasi sempre disatteso poco sostenuto come ha detto prima
Il dottor desideri
Volendo lo statu quo se vuole imporre le il proprio funzionamento diciamo
Far funzionare le cose fondamentale dunque il concetto di zona non più di aspetto carattere manufatto alto singolo elemento storico ambientale all'interno del quale si assoggetta alla vincolo paesaggistico i territori interessati da presenze di rilievo
Archeologico che vengono tutelati non per testimonianza per le testimonianze per il rudere del monumento ma per l'attitudine alla conservazione del contesto di giacenza del patrimonio
Archeologico nazionale patrimonio la cui tutela costituisce primario interesse pubblico Vianello essenziali non scorgo Rabin e nella formazione del paesaggio
Della necessità di tale forma di tutela fu consapevole il ministro Mancini
Quando essi Vezio De Lucia se ci sente starà sorridendo quando all'approvazione del Piano regolatore generale del dicembre del mille novecentosessantacinque
Decreto che tutto l'ambito della che venisse destinato a parco pubblico per assicurare una tutela integrale adeguata ai suoi valori eccezionali per interessi preminenti dello Stato
Il tipo di vincolo e dichiaratamente paesaggistico all'epoca ai sensi della legge dello Stato mille quattrocentonovantasette del trentanove
Lo è non solo in considerazione delle bellezze naturali quello connotano ma anche perché la zona predetta ricca di Avanzi classici e cristiani costituisce un complesso di particolare valore estetico e tradizionale
Io offre altresì alla via Appia Antica un godimento dalla lista caratteristica
Della della lista caratteristica dell'agro e dei Colli Albani
La competenza dell'approvazione come si è detto prima allora il piano regolatore del ministero dei lavori pubblici e la prospettiva per l'accusa sarebbe stata ben diversa da quanto accadrà negli anni avvenire
Concludo qualcosa sull'Appia
Può essere esemplificativo degli aspetti della tutela in senso più ampio ed anche della tutela archeologica in senso più ampio del contesto paesaggistico non parliamo di tutela olistica quale è stata introdotta dalla riforma Franceschini perché
è una cosa diciamo ridicola
Bisognerebbe invece puntare non
Diciamo alla a alla divisione dei riunita per soltanto per sottrarre un po'di numeri di soprintendenze ma a un contesto a un contesto generale perché di questo si tratta soprattutto in casi come quelli della riapre ma non solo
L'Appia un vasto territorio attraversato alla strada antica gru tra includeremo momenti complessi archeologici di enorme rilevanza
Ha determinato proprio per la scarsa trasformazione urbanistica la creazione di un paesaggio unico al mondo che costituisce un insieme unitario con i beni storici e monumentali e come tale deve essere tutelato e valorizzato
Nel mille novecentoventinove il Consiglio superiore per le antichità e belle arti aveva affermato l'insidia importanza neri parti panoramici della via Appia Antica per la bellezza paesaggistica
Paesistica all'epoca unita la suggestione di ricordi
Il vincolo ci fu ricordato del trentanove mille quattrocentonovantasette aveva espresso il concetto che l'ambiente ristretto del monumento poteva ampliarsi fino a considerare il momento comune elemento determinante del paesaggio
Il paesaggio quadro naturale del momento nonostante l'esistenza di un insieme di vincoli
In è stato estremamente difficile garantire quella tutela integrale che si sarebbe dovuta assicurare a questa parte
Di città campagna anzi la complessità del quadro normativo ha generato e spesso confusione conflitti di competenze
Sono sicura non ho avuto al mio fianco Antonio Ianniello non sono sicura
Che lo sarebbe nella pienezza diciamo di questi concetti inoltre per l'ampia vado a concludere
è stato istituito nell'ottantotto un parco regionale una cosa aberrante un piano d'assetto che addirittura prevede
Che
Lo Stato per scavare debba chiedere la autorizzazione al parco regionale ora vi è anche un parco archeologico che tuttavia è stato istituito sulla carta ma non ha introdotto un vincolo complessivo quindi la situazione non è cambiata
Tra migliaia di condoni edilizi rilasciati dal comune
Senza tenere conto appunto delle di valori di questi valori universali complessivi potrei parlare ancora dei dei centri storici e di molti altri argomenti ma vi ringrazio per la pazienza
Ancora e anche nelle
Grazie a Rita Paris
Diceva il Sottosegretario ecco Sauro Turroni purtroppo bloccato nel treno mi dicono quindi non credo che ce la farà ad arrivare
Mentre invece se il sottosegretario io
Per il vi sentirete Excelsior sottosegretario Vittorio Sgarbi che
Onorevole OPA si può attivare la telecamera ma perché non l'avete scelto i tre banche sento telecamera la sentiamo invece a la sentiamo ecco adesso la vediamo prego
Poi il tempo che mai come in questo momento sarebbe necessario un intervento solenne autorevole B via bello un maestro di pensi
Gli alti e nobili che
Porterebbero oggi alla sua anima il dolore più alto perché mai il paesaggio è stato minacciato come in tempi in cui la transizione ecologica energetica ha determinato una invasione peggio che la metastasi quasi in ogni regione d'Italia
Di pale eoliche di fotovoltaico il tema cruciale perché se questo abbiamo visto già diffondersi in Sicilia in Puglia in Calabria e in Campania dove la criminalità ha vinto era imposto la violenza di questa distruzione del paesaggio
Si immaginava che alcune aree come la Tuscia potessero essere salvate anche grazie a una posizione assunta dal Presidente della Regione invece questa mattina abbiamo assistito a una drammatica riunione
Tipo persone che difendevano i loro luoghi che si chiamano Tuscania Tarquinia volti Viterbo Vulci Viterbo
Orvieto ci sono minacciati non dalla forza delle regioni che ha determinato un libro importante Ya bello che quello che riguarda la regionalizzazione il rischio indicato nel libro L'inganno federalista in realtà Garda oggi l'inganno dello Stato gli ho parlato a lungo con il medico di primo ministro Draghi che va detto ma la distribuzione dell'orrore eolico dipenderà da regioni invece spostato a commissariato e ha interpretato questo commissariamento come violenza anche ai vincoli paesistici il ministro dell'ambiente
Ormai siamo a un punto di scontro assoluto che quello per cui usano gli ho detto e come Margherita il verde produce dei vincoli paesistici che vengono irrisi
E si procede attraverso una volontà di
Come dire complice avviamento dei luoghi e delle sovrintendenze il nome del Genova
Questo che per me dolore e l'ansia forte di questi giorni lo sarebbe stato sicuramente anche per via bello e in questo credo che quello che lui ha fatto durante la sua vita sia smentito da uno stato che non è in grado di difendere l'integrità dei luoghi erogato oggi questa riunione
Che vedeva tutti i sindaci impotenti la Regione impotente
Ho imboccato la Corte costituzionale e la sua Presidente Sciarra e commemorando il settantacinquesimo
Della nostra Costituzione ha parlato in ordine a una visione che a noi richiama quella di pratiche di Pasolini l'aspetto visivo del paesaggio su quello che non può consentire pale eoliche davanti al luogo di Orvieto o sopra il lago di Bolsena come già accaduto e questo è la minaccia più grave Nora metastasi contro il paesaggio assolutamente irriducibile per questo sono felice gli aspettare un saluto al convegno cui non ho potuto partecipare
Perché l'ansia Ianniello e l'ansia di chiunque ami d'Italia
E la senta minacciata di un equivoco dell'ignoranza della corruzione e la cupidigia e della mafia la mafia ha dichiarato
I suoi vantaggi raggiunti in Sicilia con le otto ma in qualche modo insegnato anche ad altri amministratori lo stesso terribile inganno violento per favorire poi aziende norvegesi spagnole chissà dove proprio perché ingrato federalista in questo caso no corrisponde la responsabilità principale occorre dire che il luogo più federalista d'Italia che è la Regione Trentino Alto Adige ha stabilito il non accogliere pale ok quindi dovremo invocare l'autonomia e indipendenza che guardava con tanta preoccupazione Ianniello perché lo Stato non è più in grado di difendersi e anzi procede attraverso la scure del ministero dell'Ambiente a cancellare ogni salvezza garantita dai padri paesistica imprenditrice e dalla difesa democratica dei sindaci
Gli amministratori locali qui si schierano contro amo troppo potere quindi possiamo dire che oggi c'è un inganno centralista c'è l'idea di un potere cieco e in nome di un equivoco che è quello l'energia rinnovabile distrugge il paesaggio per sempre
E quindi è singolare il paradosso che dentro di noi ci speriamo al pensiero via bello e al suo rigore e alla sua intelligenza e la sua potente capacità teoretica
Il fatto è che lo stato non corrisponde più i principi stessi e ha stabilito che ha difeso e le autonomie locali credo all'insurrezione dalla Sardegna e si ribella contro lo Stato che pensa di imporrebbe otto ovunque che i singoli sindaci in un anno ancora autorità per intervenire allora oggi io mi riferivo a una dichiarazione del presidente della regione Lazio che spero riesca a ottenere il suo risultato che invece è contraddetta dalle autorizzazioni che arrivano dal Governo a questi parchi eolici che a questo punto volta dico
Il fuso percorri volevo dire che la giornata importante perché siamo l'emergenza tragica
Che è quella
Per cui ha combattuto lutto la sua vita agli a bello ma
Non abbiamo e soluzioni che ci garantiscono i sovrintendenti che io
Dicendo Bond ultimo neanche quando propongono vincoli paesistici che possono essere contrastati
Da una decisione degli ultimi Ca'del consiglio dei ministri e quindi da un contrasto fondamentale fra i valori della tutela i valori la falce del Gia pulita
Perché volevo dire questo perché oggi io dove non c'era un incontro questa mattina
Con tanti sindaci tutti impotenti e questa sera parlo a una nome del paesaggio che vedrete oggi con sofferenza finora lacrime minacciato ma più una terra meravigliosa come la Tuscia
Dove fino a ieri sembrava impossibile che arrivasse quello che ha colpito in maniera irrimediabile la Puglia la Calabria e la Sicilia
Allora
L'idea che ci sia una salvezza d'autonomia pezzettino Alto Adige ci fa pensare starebbe che le regioni quelle autonome e anche le altre regioni si sono conquistare
La capacità decisionale che contraddice a volontà commissariale del governo
Sì manifestate sulla richiesta autorizzazioni che prevalgono sopra i piccoli fatti dalle sovrintendenze quindi con invito le solite addetti acqua battere fino all'ultimo ma sono molto preoccupato di uno statalismo che produce effetti nefasti contro la tutela in nome di una falsa energia rinnovabile
E saluto tutti gli amici che sono lì bianchi Turroni obbediente
Le persone con cui abbiamo per esempio salva ha fatto il il euro risarcita Pierre minacciato da una palestra perché adesso abbiamo le palestre che devono essere fatte a vantaggio il piede
R r
Contro la difesa di un monumento archeologico di grande importanza e quindi su quello che hanno lavorato insieme mi auguro lo faremo ora vi ringrazio molto e spero di trovarci per una giornata come questa al ministero ricordando importanza del pensiero Vianello la sua forza per la tutela
Grazie a Vittorio Sgarbi e questo diciamo che ci ha chiamato alle armi nel senso che come avrebbe fatto a me lo lo ogni
Per combattere diciamo in difesa del paesaggio grazie ancora Vittorio Sgarbi ha chiesto di parlare alle sembra che ho avuto io qui accanto a me che non solo membro validissimo di Italia Nostra
Grave la sezione di Napoli ma è anche autrice di un libro molto bello privati dimenticato li condanna Fava
Di cui una parte dedicata sto inesistenza ambientale e una parte gran parte del libero
Ricorda ricorda alcune battaglie di Antonia bello prego
Buonasera a tutti tutti spero che si senta bene volevo ricordare alcune battaglie ambientaliste di Antonio Ianniello perché naturalmente è stato detto già tutto però mi faceva piacere ricordare alcune battaglie condotte dagli agnello
Negli anni in cui fu presidente di Italia Nostra Napoli insieme anche ad alte Elena rosse e ad altre associazioni e comitati ambientalisti la prima che mi viene in mente è la battaglia di villa Paratore
La battaglia che ha portato poi dopo molti anni alla nascita del parco archeologico di possibili PON negli anni settanta
Il promontorio che si trova a ridosso tra la cariola e la baia di trenta reni era ricadeva all'interno di un'unica proprietà privata che poi fu frazionato in due parti e una di queste due parti fu venduta a una una società una una società che era preceduta da un avvocato è un professore un importante professore della facoltà di ingegneria ebbene negli anni settanta puntarono
Durante l'estate tre palazzine in cemento armato totalmente abusive in piena area archeologica nell'aria dove oggi sorge appunto il parco archeologico di possibili PON Vianello se ne accorse perché lui per illustrare il territorio palmo a palmo ed era al corrente di tutto quello che accadeva
A a Napoli non soltanto e Accorsi via mare di questo cantiere che non era visibile da Terra perché era in una posizione molto protetta
C'erano stati diversi sopralluoghi Mexès uno aveva notato questa cantiere che pensata era camuffato da cespugli e rampicanti di plastica questo poi viene evidenziato anche dal magistrato nella sentenza
Penale che portò alla condanna degli autori dell'abuso edilizio una una sentenza del settantasette è gli ha nel bosco per il cantiere abusivo
Nel suo archivio sono presenti molte fotografie da scattate da lunedì a mare quindi di tutta la costa che va appunto dalla Gagliola trentenni denunciò tutto alla magistratura e alto alcuni passaggi per brevità
Pochi mesi dopo dopo le elezioni di Valenzi gli abusi furono di tutti furono demoliti e fu ripristinato lo stato dei luoghi ecco quindi la battaglia fu condotta
All'epoca
Meglio scusate
Alzate la mano se non si sente bene
E la battaglia fu condotta non soltanto per difendere il patrimonio archeologico e per difendere il paesaggio della costa napoletana uno dei luoghi più belli della del Mediterraneo se non del mondo
Ma anche perché per gli Hummel lo era necessario
Creare un parco pubblico un parco che forse appunto fruibile dagli abitanti di Napoli e quindi la sua era una battaglia non soltanto per la conservazione del paesaggio
Ma anche per aumentare i metri quadri di verde pubblico disponibili per ogni abitante di Napoli e lui ricordava sempre in quel Teri io devo che a Napoli gli abitanti disponevano soltanto di uno virgola quarantasei metri quadrati di verde pubblico uno scandalo europeo oltre che le nazionale e un'altra battaglia che che lui testo insieme a Italia Nostra ma che è importante menzionare dal mio punto di vista è quella per Monte Sant'Angelo perché anche nel caso di Monte Sant'Angelo
Quindi agnello cercò di difendere un'aria agricola che era stata tutelata dal piano regolatore e che era stata persino destinata a parco pubblico una un parco che avrebbe dovuto risarcire i quartieri de di Soccavo di Fuorigrotta di Agnano che erano stati sementi citati come come è stato anche raccontato prima in quegli anni
E e anche lì la battaglia di Vianello con Italia Nostra non era solo una battaglia per la difesa del paesaggio era una battaglia per il rispetto della del piano regolatore quindi della pianificazione territoriale
E per l'incremento del verde pubblico quindi a queste mie battaglie mi sembra importante ricordarle perché fanno capire come taglia nello per tutta la vita abbia difeso il bene pubblico e quindi lo spazio pubblico il verde pubblico e la salute pubblica naturalmente è nota anche la sua battaglia per Bagnoli e già nel Piano regolatore del settantadue di cui si è a lungo parlato prima
E c'era appunto una una previsione per cui il trenta per cento dell'aria occupata dall'acciaieria avrebbe dovuto diventare un parco pubblico e il restante settanta per cento
Era stato destinato ad attività di tipo manifatturiero non inquinanti e quindi a all'arte diciamo c'era una fortissima attenzione rispetto al problema dell'inquinamento ambientale
Tanto a Bagnoli quanto a Napoli est dove la mobile o il con lo stabilimento petrolchimico aveva prodotto dei danni gravissimi e c'era quindi l'attenzione per le persone gli abitanti che si ammalavano per gli operai incidenti continui però un'attenzione quindi non soltanto per il centro storico ma anche per le periferie prima si è parlato del del piano regolatore della della vittoria importantissima per la salvezza del centro storico
C'è un numero secondo me che è importante ricordare e originariamente il piano si cosiddetto Servilio aveva tutelato e tutelato tra virgolette sono centoventisette periti Ianniello allargò il perimetro settecentocinquanta ettari e anche in questo ventisette ettari come ha ricordato quindi resta iscritti Vezio De Lucia si prevedevano comunque interventi insomma di di di demolizione e ricostruzione di sventa amento
Mentre alla fine noi se oggi possiamo diciamo ammirare il centro storico pur con tutti i suoi problemi lo dobbiamo sicuramente ad Antonio Ianniello e e quindi il mio voleva essere soltanto come dire una un ringraziamento di cuore alla alla sua opera tutto quello che ha fatto e al fatto che lui era come diceva Antonio Cederna libero dall'ostensione dell'insuccesso ce li portava avanti le sue battaglie perché era giusto farlo indipendentemente dal fatto che
Inserire o meno
AGCI che Falcone Italia Nostra ha chiesto di parlare
Prego
Io ho avuto la ho avuto la fortuna di conoscere Antonio quando ero studente di architettura e non sapevo a chi rivolgermi come relatore della mia tesi di laurea
Attorno a me tre dal nove c'è una città puntellata dal aridezza aste del terremoto ti chiese ad Antonioni Carmine da correlatore rivisto partirono insieme si realizzino io voglio dei come Corrado che nella facoltà di Architettura non vedo nessuno che possa nacque così era il mille novecentottantadue rapportato a me Antonio io credo che Carlo forse me ne è testimone che un giorno sì e un giorno io rompevo le scatole con telefonate automezzi una Standa giova toni degli undici e dieci anni una sera ricorda una telefonata a casa tua mi rispondesse due penso che dice dice Medici sedie Caricchia questura disturba di notte perché in ogni caso insomma questa
Vita di Antonio era
Non aveva orari non arriva
Limiti anche del rigore della famiglia
Mi piace per ricordare questo aspetto però devo dire a me non piace la commemorazione perché il messaggio di Antonio non è un messaggio per il quale lui dobbiamo ricordare un testamento scritto nei Antonio le ha scritte una decina di testamento
Uno è un testamento politico quello che oggi pure è stato riconosciuto il il il il lavoro che lui ha fatto con il libero dettato ai figli primari prima di morire
Ma credo che un altro testamento sta nell'Antonio urbanista
Cioè non è vero c'è stato qualcuno che ha detto intorno vestito
La sacca la casacca delle istituzioni ieri già sta nella fase
Finale della sua vita Antonio è stato un funzionario della sua presidenza e non è stato un funzionario qualunque è stato quello che ha curato i piani paesaggistici
Quando il ministero ebbe nella prima che unica volta il coraggio di commissariare la la Regione Campania inadempiente
Perché non aveva fatto i grandi paesaggisti nei tempi pensiamo che quei tempi sono ancora attuale cioè i piani paesaggistici ancora non li abbiamo e ancora non lo abbiamo mai visto in tutta Italia un intervento surrogatorio del ministero dei beni culturali ai danni di una Regione io pinte la campagna continua a essere inadempiente abbiamo un piano valido territoriale regionale che non la normativa che consente all'urbanistica senza normativa niente
Abbiamo viva dio i piani paesaggistici furono redatti con un pennino e con la macchina da scrivere Olivetti
Da Antonio nei locali del di Palazzo Reale ticket hanno disciplinato la tutela del paesaggio almeno limitatamente alle aree nero sottoposte al vincolo della della leggeri deteriorarsi
E quei piani vengono ancora
Che cosa succede perché con tanta volontà di fare che non abbiamo registrato da parte di presidenti degli assessori regionali che si sono succeduti dall'odore acre dal novantadue ad oggi sono trent'anni per cui non riescono a fare i piani paesaggistici perché appena hanno cominciato a manifestare questa intenzione dal ministero arrivato un un segnale semplice
I piani paesaggistici già vigenti quelli sulle aree Grasso
Sono già perfettamente conforme al codice quindi se dovete pianificare tutto il resto del territorio tenete bene convinto del fatto che in cassaforte ci stanno dei beni che sono di tutti i quei piani e quei territori la regione è stata mai capace di fare i piani paesaggistici ogni tanto ci sventolano siamo prossimi all'approvazione non è vero
Non è vero perché l'intenzione è quella di smantellare il ministero ai Beni culturali fare in modo che quei piani facciano la fine che molti si aspettano che che facciano e ma basta forse lo stiamo vedendo anche con le varie leggi regionali che la Campania a prescindere dall'amministrazione prima di sinistra e poi di destra e uno di Novoli sinistra abbia mai prodotto
Durante la Corte costituzionale in molti casi ha riconosciuto l'illegittimità di alcuni passaggi delle leggi regionali che disciplina il governo del territorio
Allora io credo che il messaggio di di Antonio è un impegno che ci tiene sulle spalle di tutti noi ci fosse stato sul muro solo lui ce l'avrebbe fatta io ne sono convinto ma purtroppo dobbiamo prenderci anche lui carico un pezzettino ciascuno di questo impegno che dobbiamo fare perché attorno al nucleo cestista scavando il terreno di ci sta togliendo il sonno il terreno sotto i piedi e sta minando la quello che D'Antoni aveva di più caro
Al nella vita sicuramente che la tutela del territorio
Grazie allora Riccardo Calimani Rolli prego
E poi vediamo
Io come
Gigi De Falco
Oltre a essere consigliere nazionale di Italia Nostra
Ho conosciuto Antonio Vianello nel mille novecento ottantadue ottantatré
Collu insieme a a all'avvocato Marotta
E a Aldo Masullo
Ci riunivamo sempre
Il sabato mattina
Nel a Palazzo Marigliano per le famose assiste di Palazzo vaniglia
Per discutere le problematiche d'Italia di di né di Napoli e tutte le problematiche relative a tutte gli gli scempi che sono stati realizzati a Napoli in quegli anni del post terremoto
Nell'ambito poi di tutte le discussioni che abbiamo fatto con Antonio e con l'avvocato Marotta e con Aldo Masullo si parlava e spesso anche di ambiente ma di ambiente non inteso come discorso di inquinamento ambientale ma di ambiente come
Dinamica degli equilibri ambientali che cosa voglio dire la dinamica degli equilibri ambientali e cioè in in ambienti nell'ambiente
L'ambiente non è un elemento statico in natura tuttora in evoluzione tutto si modifica tutto si trasforma Abel velocità diverse l'intervento dell'uomo nell'ambito di questi equilibri
Può provocare desideri degli movimenti e delle trasformazioni e degli impatti che possono essere
Favorevoli positivi e quindi favoriscono l'evoluzione naturale dell'ambiente secondo un processo di miglioramento
Nel contempo si possono avere le viene degli eventi di rigetto
Del dell'opera dell'uomo perché va ad alterare la dinamica degli equilibri ambientali e su questa logica bisogna pensare all'ambiente e su questa progetti bisogna pensare alle calamità le calamità non sono mai andatura le calamità sono sempre il prodotto di un'alterazione degli equilibri ambientali da parte dell'uomo e questo vale anche per il discorso delle pale eoliche le pale eoliche a a prescindere dal discorso che sono uno scempio ambiente paesaggistico ma sono anche uno scempio ambientale perché lo sapete che cosa succede quando si va a fare si vanno a realizzare delle pale eoliche sui crinali delle montagne
Si rallenta la velocità del vento si rallenta la velocità delle nubi che portano acqua e queste producono le cosiddette bombe d'acqua
Non ci sono fantasie
Sono effetti fisici
E questo poi si parla di bombe d'acqua ma ne parliamo di bombe d'acqua anche quando parliamo nell'ambito di un
Ecco delle delle alluvioni che si sono avute nel tenere i territori ultimamente in Romagna
Assegni Galia Romagna così ma andati a vedere che cosa hanno fatto e come è stato gestito il territorio sapete che i nella zona della Romagna
Realizzare un centro commerciale o realizzare un parcheggio oppure un Unindustria
Che occupa un ettaro
Quindi dieci mila metri quadrati
Un una impermeabilizzazione di cento metri per cento
Quindi un edificio del genere
Comporta
Un aumento in caso di un evento abbondante nemmeno eccezionale
Dove cadono a quarantacinque millimetri di acqua in quindici minuti
Vuol dire
Arrivare a scaricare in fogna voglio il corso d'acqua
Quattrocentocinquanta metri cubi di acqua in quarantacinque in quindici minuti quarantacinque mette quattrocentocinquanta metri cubi di acqua
Una quantità enorme e questo comporta la l'alterazione del del e le cause è una delle cause delle alluvioni
Poi se andiamo a vedere che cosa si è fatto alle foci dei fiumi
Vedete che tutti hanno modificato la foce impedendo alle onde di marea di entrare due volte al giorno
Per trecentosessantacinque giorni l'anno
Entrare e uscire e dragare naturalmente le foci dei fiumi nella parte di valle di un
Di un fiume e quindi favorire il deflusso
Quando si vanno a fare le modifiche alle foci dei fiumi e specialmente realizzare porti imbrigliare canali imbrigliare con argini
Rigidi si creino i presupposti per le alluvioni perché cosa succede
Che il fiume non riesce a scaricare il materiale portato dal fiume rimane lì
Si deposita nel fiume si solleva il letto sollevandosi il letto dopo trascinò
Se andate a vedere su Google dove si trovano i i i fiumi dell'Emilia Romagna e dove ci sono state le alluvioni e vedrete che tutti i fiumi hanno i porti canale i porti che vanno che sono stati realizzati poiché uno dice benissimo Mario possiamo mettere le braghe per per pulire ma le braghe per quanto tempo
Due volte al giorno per trecentosessantacinque giorni l'anno per alcuni chilometri che vanno a pulire il fiume no
E quindi che cosa dice avviene dall'Unione
Di questo discorso ne parlavamo quanto nello specialmente a Napoli sul discorso del
Del sottosuolo e io dissi ad Antonio è è all'avvocato Marotta si deve fare un piano regolatore del sottosuolo
Perché non è possibile che si vanno a fare delle opere nel sottosuolo che sono dannose
All'ambiente e dannose agli equilibri naturali
Combinazione decaduto il palazzo Juvara a alla Riviera di Chiaia
L'avevamo ne avevamo parlato tante volte degli assistenti
Della linea sei che era una uno scempio ed era un danno enorme al territorio
Che sta ancora continuando a dare da a fare danni
Sono passato pochi mi poco poche un'ora fa da da da Palazzo dalla davanti a al al Teatro San Carlo il teatro San Carlo completamente ingabbiato perché
Ecco è una è è per caso lo stesso che è successo per la Torre del del ma su del Castel Nuovo Maschio Angioino
Queste sono le integrazioni al grazie
C'è a pezzi e dell'uscire che voleva dire
Prego Vezio De Lucia siamo ai massimi pochi così però ecco sì sì eppure attiva l'audio
Beh io volevo
Alla si sente sì sì sì
No io volevo integrare le cose che ho detto prima ricordando alcune operazioni condotte davanti ad Antonioli cannello scusa mi sembra di fondamentale importanza di impegno che riduce il Paese siamo un atto durato a lungo durato dal mille novecentosettantuno al mille novecentonovantanove quando alla fine riuscì ottenere la demolizione del cosiddetto mostro di Fuenti mostro di Fuenti era un terribile albergo in comune divisi sul mare con settecento cinquanta postiletto
Che era in difformità tutte le normative e normative vigenti io vorrei limitarmi a fare solo una lista di cose per per ricordare bene Antonio al meglio la sua presenza la seconda cosa che
Sentendo ricordare dopo il terremoto del mille novecentottanta Antonio a Ambrosini si trasferì in effetti a Sant'Angelo dei Lombardi
Che era uno dei comuni colpiti colpiti dal dal terremoto lui a andò in soccorso diciamo di una parte importante del territorio quello meno conosciuto vorrei anche meno
Come dire riconosciuto formalmente come valore storico ambientale e questo è un merito che ebbe Antonio partire da Sant'Angelo dei Lombardi a tutto il sistema
Dei centri appenninici colpiti dal terremoto del mille novecentottanta vorrei ricordare poi
Il fra i risultati ottenuti negli anni gli in cui fu segretario di Italia Nostra la sostanzialmente
Demolito Rocco il terribile disegno di legge proposta dal ancora ministro Gianni De Michelis che erano i giacimenti culturale alcuni di voi loro ricorderanno
Già la definizione c'è Cilento o culturale comune
Come come
Bene
Dar valorizzare da un punto di vista economico la dice la dice lunga contro questa impostazione diciamo politico culturale si batte i se Antonia nello vorrei ricordare l'altra sua grande editoria ottenuta a Firenze
Controlla famosa operazione FIAT Fondiaria quando la FIAT
Decise di trasferire un suo piccolo o Mazziotti coraggio una produttiva alla periferia di Firenze invece in una
Più basta territorio di proprietà della società Fondiaria altra operazione che alla fine fu sconfitta grazie all'impegno di Italia Nostra e di Angelo questi sono tutte operazioni mi condotte nel quinquennio della segreteria di Antonio nel mille novecentottantacinque mille novecentonovanta la segreteria di di Italia Nostra e poi l'export due mila a Venezia che in quegli anni siamo dieci anni prima siamo al mille novecento
Novecentonovanta su deciso che non ci sarebbe fatto Perry avrebbe devastato la la la città la città di di Venezia
è stato ricordato palazzo Marigliano don con la presenza tutti i sabati mattina di Gerardo Marotta e Aldo Masullo ok sconfisse fra le altre cose due operazioni organizzate dal mondo della speculazione fondiaria dal mondo dei costruttori queste cose vanno dette vanno dette con chiarezza che erano che si erano sviluppate proprio a Napoli contro Napoli contro il centro storico di Napoli contro i valori culturali no operazioni che si chiama ci chiamavano per fortuna perché sono state
Tutte e due sotterrate grazie anche ad Antonio nel Regno del possibile e poi successivamente abbiamo Napoli
Che era anche pilotata dall'allora ministro Cino ministro Cirino Pomicino anch'io voglio fare questa Hélène con i risultati ottenuti aggiungendone anche per
Come dire mettere da parte la leggenda ci fosse
Fossero come dire il suo impegno fosse stato poco produttivo di risultati positivi queste quattro cinque cosa signor ricorda adesso invece cinquantacinque importanti risultati molto positivi che si ottennero durante
La sua segreteria nazionale di Italia Nostra grazie
Bene grazie grazie allora a Vezio De Lucia aveva ricordato al questi altri grandi battaglie volevo solo
Tale stato di Massimiliano che ma siamo e ottanta cugino il presidente dell'istituto che non è qui perché non non sta bene quindi influenzato e il saluto di Paolo Maddalena già vicepresidente la corte costituzionale
Che dei ricordava diciamo la sua amicizia punto quaranta io vorrei chiudere
Non so se Carlo cerco io chiudere soltanto ministro
L'ha detto prima Piero Craveri ma io non ho trovato ricordando attore agnello perché io ho cominciato posso forse posso dirmi un po'anche allievo di Antonio nello perché all'assise
Io ho il compito di scrivere con Antonella Ciccarelli che purtroppo non è qui io scrivevo i i comunicati stampa e ho appena laureato scrivevo i comunicati stampa che mi dettava suo padre Antonio Ianniello e poi mi riprendeva quando io non capivo qualcosa la riportavo male quindi lo Ceva e allora perché Piero Craveri c'è andato ma io vorrei riportare un giudizio di una una cosa scritta dalla madre Elena Croce nella biografia di Silvio Spaventa
Quando Elena Croce descriveva il suo avo Silvio Spaventa che è stato uno dei grandi italiani di questo paese quelli di cui ci sarebbe bisogno ancora oggi
E
Elena Croce scriveva di Silvio Spaventa
Che non era effettivamente un uomo politico
Non era un giurista ma era un uomo di vita pubblica di vita pubblica nel senso antico della parola e in armonia con la sua morale rigorosamente ampi particolaristica
Mi dispiace che se ne sia andato già anche siamo residenti perché la sua insomma erano statalismo perché lo Stato si si mette al servizio di un interesse particolare non è più stato smette di essere stato
Quindi è una morale rigorosamente antico pare hard anti particolaristico
Che diceva Elena Croce per concludere aveva soltanto la passione disperata appunto disperata della spende interamente se stesso per una causa che riteneva giusta
E questo secondo me forse la citazione che meglio descrive
Antonio Ianniello e soprattutto
Che non lo celebra ma che ricorda le sue battaglie che ci spinge a riprenderle scusate
Dodici due quando Gerardo
Ha voluto ricordare il problema con Mexès
Pubblicazione ha citato le parole di Francesco Cilea gesto feriva Silvio Spaventa
Che ha segnato quale ormai sono persuaso che qui scriveva Francesco Fiorentino sempre riferito sia Silvio Spaventa ma Gerardo Marotta fra Gerardo Marotta ha voluto fare questa dedica a per descrivere per descrivere Antalya nella sono persuasa che l'Italia non è capace di meno di miglioramento del parecchie generazioni questa che sta crescendo e cinica scettica Latella sfrontata
I padri si tireranno sui figlioli con lo stesso stampo
Io l'ho detto Tusek creduto una leggenda e i critici proveranno che tornava riavuto esistenza storica ma che forse ti immagino qualche polemica
E invece andare a me l'ha avuto un'esistenza storica fatto tutte quelle battaglie che ci ha ricordato che ci hanno ricordato agli amici che lo hanno che ne hanno parlato stasera pezzi e dell'uscire nel suo ultimo intervento quindi grazie ancora a tutti voi
E grazie a Carlo e Francesco che hanno fortemente voluto questa giornata di studi grazie