Giacomo Matteotti. Ritratto per immagini

Buon pomeriggio pomeriggio a tutti e grazie
Per essere qui oggi una giornata secondo me molto importante
Saluto beh tutte le autorità presenti il presidente del comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti
La signora Laura Matteotti nipote
Dell'onorevole Giacomo Matteotti
I docenti e gli studenti della classe seconda B del liceo statale classico linguistico Scipione Maffei di Verona
Alla vigilia del centesimo anniversario dell'omicidio
Di Giacomo Matteotti la Camera dei deputati rendo omaggio a uno dei suoi rappresentanti più illustri
La mostra che oggi viene inaugurata ricostruisce con rigore scientifico e documenti inediti la vita del deputato socialista la sua attività politica e la sua tragica fine questa esposizione non è solo un doveroso ricordo di Matteotti
Rappresentante un monito rivolto soprattutto i più giovani a difendere ogni giorno quei valori per cui egli morì
Matteotti dedico la sua vita alla riscatto sociale delle classi più umili di quei poveri lavoratori che aveva conosciuto nel suo Polesine si impegnò in politica già all'età di sedici anni
Egli era convinto che l'emancipazione dei lavoratori potesse avvenire solo attraverso le istituzioni e le procedure democratiche mai a discapito della libertà che egli considerava il bene più prezioso
Di qui la sua battaglia dopo essere stato eletto nel mille novecentodiciannove in Parlamento contro il massimalismo sempre più dominante anche nel suo partito
Per Matteotti il movimento di Mussolini era estraneo a ogni prassi democratica egli intuì che sarebbe presto diventato regime sopprimendo le residue libertà costituzionali sancite dallo Statuto Albertino
Deputato di figurò rigorosa dirittura morale e gli pagò con la vita il suo impegno in difesa della libertà e della democrazia
Quando Matteotti denuncio le illegalità
E i brogli commessi dei fascisti nella seduta della Camera del trenta maggio mille novecentoventiquattro egli sapeva bene a cosa andava incontro
A chi si congratulò con Luigi dopo il suo storico intervento nell'aula di Montecitorio egli rispose
Io il mio discorso l'ho fatto
Ora voi preparate il discorso funebre per me
Non si sbagliava
è trascorso quasi un secolo da su quei tragici eventi ma la memoria del sacrificio di Matteotti resta immutata
Così come immutata nel tempo e la forza di quei valori di libertà e di democrazia per i quali egli morì
E quindi dovere delle istituzioni difenderli e coltivarli ogni giorno
Anche occasioni come questa come quella di questa mostra rappresentano un contributo a questo obiettivo fondamentale grazie a tutti per la presentazione
Grazie presidente Fontana per questa iniziativa
Io ho il compito di condurre questa conversazione
Con il presidente De Innocenti con il professor Caretti che ci daranno conto di come è stata concepita e costruita questa questa mostra che rappresenta diciamo all'inaugurazione delle celebrazioni per il centenario dell'omicidio di Matteotti ed è un'occasione ovviamente per riflettere
Sulla nostra storia sulla storia del Novecento
Per trasmettere qualche questa riflessione alle giovani generazione che qui sono rappresentate come è stato vendetta adesso dal dal liceo di di Verona
Matteotti è stato una figura che rimasta leggendaria non soltanto perché tutte le nostre città ospitano una piazza una una strada
Intitolate a Matteotti ma perché egli
Parla ancora oggi credo hanno e parlai Giovanni racconta di un socialismo riformista all'epoca si diceva che era dualista
Ma era un uomo lo ha ricordato adesso il presidente Fontana tanto intransigente nelle sue convinzioni nella forza polemica con quelle difendeva le imponeva tanto attento alla azione politica contrario a tutto ciò che sapeva di autoritarismo e di totalitarismo
Espulso dal partito socialista Luís che faceva riferimento a Filippo Turati grande esponente del socialismo riformista espulso dei massimalisti
Protagonista della temperie da terra tempesta diciamo dei primi anni Venti che portò da un lato alla nascita del Partito comunista e dall'altro allo scivolamento dell'Italia verso il regime mussoliniano e lui muore
Proprio bidoncino proprio nel momento in cui il regime comincia il sistema politico comincia a farsi regime
Non è il solo
Ci sono dei democratici come Giovanni Amendola Piero Gobetti come don Minzoni che fanno la stessa fino allora ma se noi guardiamo alla storia di quegli anni degli animi demente successivi vediamo con un altro esponente del socialismo riformista
Anche esso intransigente come Carlo Rosselli troverà la morte fermano fascista negli anni della guerra di Spagna insieme al fratello Nello e quindi vedete come c'è un filo conduttore
Su cui occorre oggi riflettere
Nella durante gli anni la resistenza
I socialisti socialisti democratici che avevano le loro formazioni partigiane distinte da quelle del legate al Partito Comunista legate anche a Giustizia e Libertà si chiamavano Brigate Matteotti
E nel dopoguerra la storia del riformismo socialista continua sono state una storia tempestosa nostra difficile come stessa chiunque conosce la storia italiana che arriva passare carta
In cui militarono i i figli Giancarlo e Matteo di di Giacomo arriva a Bettino Craxi è una storia complessa
Ma a parte parte da quel giorno del giugno mille centoventiquattro in cui un grande socialista riformista viene ucciso per mano fascista
Ecco queste riflessioni io appena abbozzato adesso mi affiderei a presidente Maurizio degli Innocenti che
Sì spie ecco lei ha qui davanti dei giovani del liceo di Verona che sono che rappresentano un po'idealmente tutti giovani d'Italia a cui lei si rivolge in questo momento
Impegnativo che
Io porto solo il saluto del Comitato nazionale delle celebrazioni della morte Giacomo Matteotti istituito con decreto ministeriale ventidue aprile mille due mila ventidue
Per spiegare che il Comitato nazionale ha inteso privilegiare la Camera dei deputati
Innanzitutto per il presentare nell'ottobre dell'anno scorso il programma di attività nella sala che la Camera dei deputati aveva voluto dedicargli
E ora per inaugurare qui alla biblioteca il ciclo delle iniziative espositive
Con ciò inteso conferire innanzitutto al programma celebrativo della figura di Giacomo Matteotti
Illustre è autorevole esponente della vita parlamentare negli anni diciannove ventiquattro e uno dei capi dell'opposizione al fascismo in quanto segretario del su che fu sequestrato mentre si recava alla Camera
Un profilo quasi istituzionale a mio nome il Comitato Nazionale ringrazia il presidente della Camera onorevole Fontana
Per avere permesso ciò firmando anche la prefazione alla riedizione speciale del volume Giacomo Matteotti al ritratto per immagini
Che che la mossa rappresenta una sorta di supporto
Volume che gli invitati oggi troveranno all'ingresso all'uscita
E colgo l'occasione anche per ringraziare il personale della biblioteca in primis il sovrintendente Paolo Massa per la preziosa assistenza e collaborazione che hanno reso possibile questo evento un ringraziamento particolare va alla Fondazione di Studi storici Filippo Turati
Chievo lo fondere di presiedere per la gentile concessione del materiale esposto e alla Fondazione Matteotti
A cui spetta il merito della originaria proposta di insediamento del Comitato perché qui oggi è rappresentata sia dal presidente Alberto avremo sia dal presidente onorario
Emanuele professore marrone
In occasione e a integrazione della mostra oltre alla riedizione speciale del volume catalogo sopra indicato il Comitato nazionale ha voluto promuovere i tre eventi in questa stessa sala la presentazione il diciannove ottobre prossimo del saggio di Paolo passa Nichi sulla recidiva
Cioè sugli studi giuridici di Giacomo Matteotti
Il venticinque ottobre
Matteotti cento nelle scuole edizione del centenario a cura della Direzione generale per lo studente del ministero della pubblica istruzione e del merito e delle fondazioni Matteotti di studi storici Filippo Turati
Inerente al concorso indetto per tutte le scuole medie italiane di secondo grado ma aperto anche a quelle di primo grado
Dico per tutte le scuole d'Italia
Per risposte all'invito del del nostro moderatore e infine il dieci novembre di Giacomo Matteotti e socialismo riformista di cui io stesso sono l'autore
Queste sono tre eventi concepiti a sostegno come momento di riflessione ma anche come un intenso programma di educazione civico per quanto riguarda le scuole
Nell'ambito dell'esposizione che terminerà il quindici novembre del due mila ventitré
All'ingresso
è disponibile anche un depliant sulle attività del comitato fino al prossimo dicembre
Con la presentazione del convegno internazionale dedicato a donne in Europa agli inizi del ventesimo secolo realtà e rappresentazione in collaborazione con l'università la Statale di Milano
Ventitré e ventiquattro ottobre
E delle iniziative promosse
Con il Consiglio regionale della Campania qui saluto il presidente Oliviero che prevedono il trasferimento dell'attuale mostra al polo museale dell'università sono Orsola Benincasa di Napoli
Che resterà aperta dal ventidue novembre altri uno dicembre due mila ventitré
L'organizzazione poi nel convegno di studi sulle culture politiche degli anni Venti e novecento il ventidue ottobre e gli incontri numerosi incontri con le scuole medie superiori della Regione Campania
Il Comitato nazionale ha voluto così caratterizzare il suo programma su tre profili
Di studio e di approfondimento sulla figura di Giuseppe di Giacomo Matteotti e sulla sua epoca
Di rigorosa e alta divulgazione in particolare con le attività espositive in Italia e all'estero
Dei ventiquattro e diffusa promozione di significative esperienze di istruzione vorrei dire di educazione civica a beneficio delle giovani generazioni
Il modo migliore ci è parso per valorizzare la memoria di Matteotti al di là della retorica e delle strumentalizzazioni grazie
In realtà ha risposto benissimo anche al tema dei giovani perché queste manifestazione sono tutte rivolte a loro
Loro c'è un
Posso solo aggiungere
Facciamo un concorso perché nel due nel quattordici due mila quattordici ci fu una grande manifestazione per già combatte ottimi promossa dal Parlamento europeo con le due fondazioni e da allora prese avvio un concorso per le scuole per tutte le scuole medie superiori in Italia concorso che viene portato avanti con grande successo mi pare
E potrebbe Bellomo molto di più senza profezia si assistesse
Insieme alla Fondazione Matteotti la fondazione Tura
Adesso occorre coinvolgere il professor Stefano Caretti che il curatore di questa bella mostra che vi invito a vedere
Perché si dia un po'il senso di questa esposizione il
I quali sono stati i criteri che lo hanno ispirato io nel vederla mi ha molto colpito per esempio
Avere una conferma di quanto il mito di Matteotti sia radicato non soltanto il nostro Paese ma in Europa sono delle bellissime riferimenti assetto Stefan Zweig per esempio ci sono c'è il ricordo di come sottolineatura di come Matteo Gatti aveva anticipato gli Stati Uniti d'Europa nel suo pensiero nella sua prospettiva ideale de tutto questo c'è in questa mostra io darete aperta la parola al professor Caretti per parlarne
Sì il cerimoniale nera con
Mandato di attenermi a cinque minuti ma comunque io sempre ripeto quando organizziamo delle mostre che le mostre non possono esserlo con raccontate
Ma sono a disposizione degli studenti di Verona adesso poi per illustrare il percorso
Solo un accenno nel mito ancora presente in Europa
Ho scoperto due anni fa che da una piazza dove sono ricordati tutti resistenti francesi all'elaborato un busto a Matteotti parliamo di appena due anni fa il potere di tante altre cose ma si vedono nella mostra
Noi è un ritorno questo alla biblioteca
Via cavo deputati siamo stati alcuni anni fa per Sandro Pertini che è stato dopo il settennato il presidente della nostra fondazione
Matteotti punto di riferimento per Pertini lui all'epoca so che va a Firenze per una seconda laurea all'istituto Cesare Alfieri
All'indomani del diritto scrive al segretario della Federazione del partito di Matteotti il Partito socialista una unitario per iscriversi
è il primo che lo commemora a Rovigo con accanto Giancarlo Matteotti
è grazie a lui
Se novecentosettanta vengono pubblicati i tre volumi dei discorsi parlamentari potrei aggiungere molte altre cose ma anche l'atto finale l'ultimo uscite con Saragat
Per la consegna del premio internazionale Mazzotta un filo rosso
Verona
Approfitto della presenza degli studenti veronesi perché credo avverso Giulio un martedì sono andato a Verona per vedere uno spettacolo li ho visti tutti quelli su Matteotti con il limite a mio modesto avviso che sempre l'ultimo discorso la morte
Quindi questo gruppo di artisti
Veronesi anche regista bravissimi avevano mandato il testo che noi abbiamo dato fatto un patrocinio
Io pensavo martedì sera quaranta cinquanta persone
Ebbene era esaurito e a differenza di quello me capita quando Giro per comparare o Matteotti ma anche lo stesso Pertini dove il pubblico sempre un un po'asceti diciamo
Erano soltanto il giovane quello devo dire in tanti anni non mi era mai capitato alla fine ci hanno aspettato gli attori e allora un po'chiacchierato
Dopo il comma di giovane variegato per esempio c'è una dozzina di studenti universitari europei Sensi Scienze Politiche no c'è uno soldi lettere poi c'era fisica chimica ingegneria medicina è interessante questo poi c'era un gruppo di chi simpaticissimo e ragazze fra i venticinque trent'anni dico voi a si dice cinque o sei ne siamo infermieri era pensando che un giorno in ospedale andare delusa io sono al piano bar io sono un'estetista ecco non ho mai trovato una soddisfazione come quella sera e vado alla conclusione
Secondo me l'augurio per le prossime celebrazioni va bene parlate pure del Giolito tutte le varie tesi ma cerchiamo di restituire la figura dell'uomo
Dello studioso degli affetti questo spettacolare tutto basato sul rapporto venga Giacomo restituiamo un po'Matteotti vivo e ci siamo soltanto di parlarne come morto Grassi
Osservatori sono di una capacità di sintesi straordinaria
E quindi abbiamo ancora un po'di tempo la parola darei adesso Giulia Beltrame che non sono in testa studentessa del liceo Maffei che avevamo parlato e che ci farà una sua riflessione prego
Buongiorno a tutti sono Giulia Beltrame sono qui con la mia classe che è la seconda di di quarta Maritati liceo classico Scipione Maffei di Verona
Come progetto di classe abbiamo quindi deciso di approfondire la figura di Giacomo Matteotti
E in particolare desideriamo condividere con voi le prime riflessioni che sono state fatte dai miei compagni Benedetta Roberto Sofia e Marco
Pensando alle grandi personalità del passato si tende sempre a tracciare una netta divisione tra la vita privata e la dimensione politica e professionale
Questa scissione però non è mai possibile
L'essere umano non è un robot non agisce secondo una volontà scettica e stretta estranea di ogni esperienza ed emozione
Ogni azione che compiamo ogni frase che pronunciamo riflesso del nostro vissuto personale e talvolta delle nostre relazioni affettive
Dunque non è pensabile riflette sulla figura di Matteotti solo in quanto politico
Non è possibile scindere il politico dall'uomo o l'uomo dal politico ma per comprenderlo fino in fondo è importante considerare le sue origini il rapporto con la famiglia e la sua vita oltre che alla politica
Giacomo era un ragazzo benestante del Polesine terra che al tempo era tra le più povere d'Italia
è proprio la nel Polesine di fronte alla situazione di indigenza di braccianti che illuminasse il desiderio di equità e di giustizia sociale
Questo desiderio si trasforma presto in azione e Giacomo dà prova di dedizione e coraggio
Coraggio alimentato anche da supporto della moglie Velia Titta che come testimoniano le sue lettera Giacomo non gli chiese mai di tirarsi indietro pur essendo consapevole dei rischi che corretta e acquisto netta anche la famiglia
Coraggio e consapevolezza segnarono tutto il percorso di vita di Giacomo uomo che credeva fermamente nelle sue idee come ci suggeriscono le sue parole
Uccidete me ma l'idea che in me non lo citerete mai
Ora veniamo a parlare della figura di Matteotti sul piano storico e politico ma da un punto di vista particolare quello di noi studenti ripercorrendo le sue riflessioni sul tema della scuola e dell'educazione
E lì si impegnò attraverso i suoi scritti e le sue azioni ad assicurare a tutti i cittadini un'occasione culturale socialmente educativa indispensabile
E indistintamente dalla classe di censo
Matteotti parla di educazione nella sua tesi di laurea la recidiva
Pubblicata nel mille novecentodieci
Nella quale pone l'attenzione sulla potenza dell'istruzione intesa come lo afferma non nel senso più particolare di un diretto insegnamento di norme ma nel senso più largo comprendente tutti quei fatti dell'ambiente familiare e sociale i quali esercita un'azione diretta sullo sviluppo psichico e morale dell'individuo
La scuola oltre a trasmettere conoscenze deve anche offrire gli strumenti adeguati per di sviluppare pensiero critico infatti Matteotti durante il congresso dei Comuni socialisti dell'ottobre del mille novecentodiciannove afferma che la cultura debba essere larga e libera
Perché è dal confronto che scaturiscono le verità e il cittadino si dischiude un po'e comincia a ragionare
Matteotti è tra i primi a ritenere l'istruzione un metodo utile all'emancipazione sociale del popolo meno abbiente
Perché ce ne era a conoscenza quindi libertà di pensiero consapevolezza di essere cittadini e perciò responsabili nel prendersi cura di sé e e degli altri
La cultura deve essere a disposizione di tutto il popolo affinché possa coltivare le sue più alte aspirazioni e nobilitare se stesso
La rivoluzione sociale non può avvenire senza un'evoluzione di pensiero
Il riscatto del lavoro è opera dei lavoratori stessi anch'essi preparati a gestire la cosa pubblica grazie educazione adeguata
Nel giornale la lotta in un articolo dell'agosto del mille ottocentonovantanove Matteotti afferma che gli uomini pur privi della formazione che ricevono gli aristocratici nei seminari
Sì aiutati Ducati possono essere validi amministratori competenti e onesti
Agli ideali Matteotti accompagnava le azioni concrete
In Sicilia nel mille novecentodiciassette e dell'iniziativa di organizzare una scuola per analfabeti e commilitoni e si prese cura di un bambino orfano
E dal rapporto con questo ragazzino che Matteotti descrisse l'amore per la patria come l'affetto per un figlio in una lettera indirizzata alla moglie
Anche da questa esperienza di educatore si rese conto della necessità di operare un radicale cambiamento per istituire una scuola rivolta al popolo
Durante la discussione parlamentare del ventidue novembre del mille novecentoventi alla Camera dei deputati Matteotti solleva la questione della scuola popolare
Afferma l'importanza della scuola elementare accessibile a tutti
Pone al ministro dell'Istruzione Croce il problema della mancanza di strutture scolastiche adeguate alle nuove esigenze dei cittadini e denuncia la presenza di aule con troppi studenti e gli orari sto piatti
Chiede lo stanziamento di fondi statali per gli edifici scolastici e che sia rispettata la legge Casati del mille ottocentocinquantanove
Che prevedeva un massimo di settanta alunni per classe mente in alcuni casi si superavano addirittura i cento studenti e che fissava a cinque ore la durata delle lezioni
Rifiutando così lo sdoppiamento degli orari che riduceva l'insegnamento due ore per il gruppo di studenti
In questo senso possiamo definire Mattiotti come il precursore della scuola inclusiva che valorizza l'insegnamento e il rapporto tra il docente e gli studenti
Convinto che l'animo dei giovani si passa a plasmare con modelli positivi per gli studenti sottoposto a detenzione Matteotti affianca alle guardie carcerarie la figura del maestro educatore
Inserendo laboratori di ogni mestiere
Tutt'oggi i percorsi per i ragazzi detenuti nelle carceri minorili prevedono la formazione complemento centrale
è sulla base di queste riflessioni che riteniamo Giacomo Matteotti ancora attuale per il tema dell'educazione e della Scuola popolare
Le sue idee resteranno per sempre mortali
Questa riflessione su Matteotti educatore mi sembra di estrema attualità fatela figure Matteotti un personaggio modernissimo direi
Ecco chiederei al presidente degli innocenti che tanto scritto sul su Matteotti
Di commentare questa questa bella pagina
Che c'è dedicato alla studentessa di Verona Isabella relazioni in chiesa su mi sembra incentrata su due punti Lulu uno eh
Sull'aspetto della vita privata che non può essere scisso dalla vita pubblica dalla dall'attività politica anche se i due momenti ovviamente hanno tempi e modalità diverso ma certo Velia e anche l'amore dei figli fu una componente fondamentale in tutti i momenti anche nella lontananza dell'agire politico di Matteotti
Chi voglia esaminare il esposizione vedrà che uno degli aspetti caratterizzanti di chi la ideata è quello di valorizzare proprio questo aspetto la vita familiare
Gli interessi teatrali per la musica
Fra marito e moglie si esprimono esprimo Mussi
Pareri su le opere d'arte sulle visite nelle nelle dei Musei e così via è un personaggio colto molto variegato amante dello sport
Insomma no niente a che vedere con la figura dell'aristocratico che talvolta una certa letteratura vuole rappresentare e questo aspetto privato a una o componente fondamentale dell'attività anche politica l'altro elemento su cui la relazione della studentessa posto l'accento e l'istruzione Ea perfettamente ragione
Nella visione del socialismo riformista del tempo di cui Matteotti fu uno dei massimi rappresentanti distruzione aveva un valore fondamentale non a caso con il simbolo Pera fuori
Il libro accanto la falce e martello a differenza del simbolo della simbologia del partito comunista che aveva la stella che richiamava la disciplina militare così perché perché il il disegno
Politico di Matteotti dei socialisti riformisti finisse Turati che l'autore de rifare l'Italia discorso
Del ventisei giugno mille novecentoventi attraverso la bonifiche
L'uso del e la il regime delle acque e l'elettrificazione dell'Italia paragonando ciò a quello che Cavour aveva previsto con la costruzione ferrovia i tempi dell'unità Italia
è quella di una rivoluzione evolutiva non con un colpo di mano dopo c'è un piovuto dall'alto ma una riforma profonda che nasce dal basso attraverso le leghe attraverso le cooperative
Attraverso le amministrazioni locali
Un socialismo legato al territorio è un socialismo di vicinanza oggi si direbbe di democrazia orizzontale in tutto ciò
L'istruzione a tutti i livelli e fondamentale dall'istruzione
Contro l'analfabetismo e ancora nel Polesine dopo la prima guerra mondiale aveva un'incidenza fortissima
Fino alla riforma alle riforme del sistema universitario secondo Matteotti c'erano troppe Università di giurisprudenza militaresca
Voleva pensava di di sin di di orientale su un criterio di maggiore rigidità
Fino a a un'istruzione che si potrebbe dire io oggi
Anche dedicata agli adulti per esempio organizza Puskas Successo aggiungo subito delle visite di istruzione per i giovani da Rovigo a Ferrara elusi proponeva come
Maestro come
Istruttore a visitare i i monumenti di quella città
E via di seguito l'edilizia scolastica giustamente ricordata tema di confronto col ministro della pubblica istruzione di allora che era Benedetto Croce
Perché il problema dell'edilizia scolastica è stata perfetto
Fu un nodo che la solita se lo va a vedere bene certi temi
Sono ricorrenti e questo è un fatto importante quindi è è la politica intesa come tecnica controlli improvvisazione contro la demagogica
Il sapere
Indirizzare l'azione in maniera propositiva sulla base delle condizioni date quindi una rivoluzione dal basso
Dove l'istruzione la distruzione l'istruzione diffusa era fondamentale quindi a mio modo di vedere nella sua relazione la studentessa
Della seconda classe non ricordo più di quale scuola di Verona aveva visto ma Frey aveva visto molto bene grazie
Professor Caretti anche lei si vi era anche la sua impressione di questa di questa bella relazione la studentessa
Allora vado ai supplementari perché magico è venuto io quello già consumato tre quattro minuti sarò brevissimo sono molto felice della presenza di questi studenti di Verona
è lo stesso che da qualche anno avviene alla presidenza del Consiglio per il premio Mattiotti unico premio che viene dato dalla Presidenza del Consiglio prima c'erano premiati i parenti si chiudeva lì ora grazie al consigliere Bono da qualche anno dobbiamo dare molto oltre
Scuole
Che si misurano sui testi che sono premiati e una in presenza
Quello che dicevo prima e noi dobbiamo avvicinare i giovani è questo il la nostra funzione
Trasferire la memoria di questi valori quindi io ho apprezzato molto da parte del presidente della Camera aver coinvolto le scuole anche perché se noi vediamo a dagli anni sessanta quando spumeggiante le prime inchieste nelle scuole
E in questo di Sorrentino sono aiutati dei testi scolastici che fino a pochi anni fa dicevano il deputato del deputato socialista Mattiotti Dini era top tutto l'Aventino eccetera
Innanzi tutto era segretario del partito socialista unitario che nelle sue ventiquattro è il primo partito della sinistra personaggio conosciuto anche a livello di internazionale quindi quando facevano dei sondaggi non so se si riferiva anche recentemente dura tre anni fa sì va bene Matteotti
è è quello che vediamo una toponomastica era via le cose ammazzato poi via via che le domande sul precise
Cala il vuoto orientamento politico a non lo so
Allora c'è tutto
Comunista fascista ma dissidente da Mussolini cioè veramente questo parlo di licei classici di licei scientifici quel pezzo non è colpa di studenti
Compresi segnate se abbiamo per i soccorsi nostri non tanti anni fa
E novecento si fermava alla prima guerra mondiale al primo dopoguerra
Compare dei testi scolastici che sono concentrati sulle conseguenze del delitto certo importanti rallentino però diciamo che il personaggio resta in ombra
L'avere coinvolto come ha fatto anche la presidenza del Consiglio da diversi anni gli studenti in questa iniziativa trovo che sia l'elemento più positivo colgo la palla al volo però anche per dire una cosa mi auguro in quanto veneto che il presidente della Camera infiniti questo gruppo molto bravo di artisti e al regista attori di Verona
Perché poi si va a portare qui questo spettacolo perché questo arriva i giovani perché parla loro degli affetti di ricordi Nicola cioè appunto de Matteotti vivo e voglio chiudere consentite a me con un grande abbraccio
A un amico che ho conosciuto agli inizi degli anni settanta
Ruggeri vuole e che lavora Matteotti io ero da suo padre marche non consentiva tanto e presenze e allora lui o il suo ricordo la ringrazio di cuore per essere venuta e per sms mi è stato vicino in questi anni le mie lavori Grassi lavora
Tutti noi salutiamo alla signora Matteotti
Concludiamo dicendo una cosa questa questo liceo ci dà il senso di una scuola che collettivamente perché la studentessa Beltrame ha letto un qualche cosa che è il prodotto di un lavoro collettivo
Ecco dà il senso di una scuola che sanno interpretare la nostra storia nazionale sa cogliere gli aspetti che vanno colti sa farne argomento di una discussione quotidiana e l'approfondimento serio e non legato così superficialmente on a una un wiki PdL consultato in qualche in qualche modo io credo che ringraziamo il presidente Fontana per questa occasione questa mostra
Nasce bene sarà portata come si dice il presidente degli innocenti in giro per l'Italia sarà un modo per riflettere su di noi sulla nostra vicenda nazionale fuori da ogni da ogni spirito fazioso e di parte o populista che sia quindi auguri auguri alla mostra grazie ai curatori e buona sera