Festa nazionale di DEMS - Democrazia Europa Società 2023 (1ª giornata)

Serata tutti a tutte e benvenuti a questa quarta festa nazionale evidenza
Festa nazionale perché vuole essere una festa una festa che durerà tre giorni come sapete parte oggi pomeriggio prosegue con una serie di dibattiti alle diciotto e quindici sul salario minimo alle ventuno parleremo di Oropa di pace di migrazione di tanto altro e proseguirà domani fino a domenica mattina
Una festa della partecipazione una festa della democrazia anche se permettetemi io credo che in questo momento storico così delicato per il contesto internazionale drammatico che stiamo vivendo che stiamo vedendo non possiamo non pensare
Che la situazione è veramente preoccupante sta proseguendo un conflitto russo cranio al centro dell'Europa
Ci spaventa non sicuramente i nuovi potenziali conflitti regionali e penso al fuoco che cova sotto le le ceneri nel rapporto tra costo Boy Serbia Azerbaijan la Regione
Composta dagli armeni
Fino all'escalation che stiamo vivendo che stiamo vedendo giorno dopo giorno dopo l'attacco
Di Hamas dalla Striscia di Gaza con la conseguente reazione del governo israeliano guidato da Netanyahu e di tutto questo parleremo in questi giorni cercheremo di di capire anche il ruolo del nostro Paese il ruolo dell'Europa
Ma in questa festa in questi tre giorni di politica di confronto tanti saranno i temi lo dicevo perché sarà anche l'occasione per fare il punto rispetto alla ripresa autunnale della politica nazionale
Una ripresa che mette al centro i temi del lavoro
I temi del salario minimo molto Carioni del centrosinistra
Su cui lo sappiamo un lavoro importante del partito democratico ha permesso di costruire una proposta che tiene unito il centrosinistra
I temi della lotta all'inflazione della sanità pubblica della scuola pubblica su cui noi stiamo preparando anche una manifestazione nazionale importante l'undici novembre
Tutto questo sempre in un contesto nazionale che vede al governo di questo Paese la destra
Nell'avvicinarsi nell'approssimarsi a quelle che si sono le elezioni europee
Nel nella primavera del due mila e ventiquattro elezioni europee importanti perché lì si andrà a decidere quale Europa
Se l'Europa federale l'Europa sociale con al centro il welfare la transizione ecologica le giovani generazioni loro ottanta
Minima conservatrice tradizionalista nazionalista corporativa vittima dei propri egoismi delle proprie paure
E io aggiungo che per no nel vedere i problemi alza nuovamente i muri dell'incomunicabilità come sta facendo tra l'altro questo governo il governo nel nostro Paese
Per come sta affrontando ad esempio i temi della migrazione dell'emigrazione non in un'ottica di reciproca solidarietà europea tra gli Stati ma in un'ottica di confini da difendere lasciatemi dire così perché qui ci sono molti
Riminese io consiglierei alla Melloni di vedere il film di Garrone che abbiamo visto in questa sala pochi giorni fa insieme alla regista Matteo Garrone
è un film che parla appunto di migrazioni o capitano e consiglierei se potessi anche alla premier Meloni di cambiare la legge Bossi Fini piuttosto che prendersela come sta facendo ogni giorno con il suo alleato Salvini con le ONG fatemi anche condividere con voi
La soddisfazione per come si è conclusa la vicenda di Mimmo Lucano a cui mandare da qui virtualmente un abbraccio e un applauso
E queste anche una festa ci tengo presto a dirlo che vede protagoniste le donne in questi tre giorni se avete avuto modo di guardare il programma della festa dance c'è un'edizione dove le donne portano un contributo importante attraverso il loro sguardo la sensibilità la soggettività non condizionata non condizionabile che continua a tenere al centro quelle che sono per noi che copriamo un campo importante della sinistra
Battaglie legate alla cultura delle differenze all'autonomia e io credo che non sia neanche un caso che in questa fase storica il Pd sia guidato da una donna
Una donna che ogni giorno lavora per caratterizzare il Pd con un riferimento importante ad un campo sociale democratico per la difesa dei più deboli del lavoro dei diritti sociali e civili delle questioni ambientali
Elementi importanti che debbono permetterci di costruire un campo sociale e politico legato alla coalizione di centrosinistra che deve riconquistare
Il consenso della maggioranza degli italiani una coalizione che deve necessariamente attraverso una proposta alternativa
Generare anche io credo nei confronti di molte donne e uomini che non sono negli ultimi tempi neanche andati a votare deve generare senso riconoscibilità io credo che se noi riusciremo a fare questo lavoro difficile
Complesso ma importante anche le nostre differenze nel campo del centrosinistra
Ma saranno un ostacolo ma saranno un valore un'opportunità e qui mi leggo aderenza alla festa di densi o credo che dal due mila e diciassette
Dennis abbiate Nuto vivo a livello nazionale un lavoro importante un dibattito a sinistra per realizzare per dare vita a una sinistra di questo tempo una sinistra moderna che non volge lo sguardo indietro ma che consapevole che in questo tempo
Serve esprimere un'idea di futuro che tiene insieme le giovani generazioni il mondo del lavoro
L'impresa al ceto medio produttivo Soggetti lo sappiamo che sono stati in questi anni ridimensionati dall'Agip economica imprese multinazionali che guadagnano più degli Stati basterebbe solo questo tema
A farci condividere io credo un principio fondamentale che caro a chi è di sinistra
Che c'è un tema enorme che riguarda la redistribuzione della ricchezza la redistribuzione delle opportunità su cui noi dobbiamo investire su cui noi dobbiamo lavorare e dal due mila diciassette dance sta facendo questo lavoro a breve ci raggiungerà Andrea Orlando dance è stata voluta dal suo fondatore Andrea Orlando virtualmente anche in questo caso foglio fare un un un applauso ad Andrea
Perché
Andrea è un amico di Rimini e insieme ad Andrea io ringrazio tutti gli amici di dance chi commette Giulio Calvisi Antonio Misiani Andrea Martella Anna Rossomando
Antonella Pepe che poi interverranno Marco Pacciotti tanti amici
Il contributo è stato coerente di battaglie culturali portati avanti ante ed è se è nata qui voglio ricorderete nel due mila e diciassette la prima festa nazionale si è consolidata in questa città oggi siamo alla quarta festa nazionale Rimini una città
Che ospita le diversità una città accogliente una città che sa essa recita dell'incontro dell'ospitalità e della solidarietà della coesione
Prima di passare agli altri interventi io voglio ringraziare tutti i volontari e le volontarie perché queste feste politiche della democrazia sono feste che grazie all'impegno sacrificio alla passione di molti volontari i volontari si riescono a fare quindi grazie a loro grazie ad Elena che ci ospita
Grazie ad Angela grazie a tanti amici e amiche che hanno lavorato in questi giorni interrotta mente
Io ora passo la parola a Giulio Calvisi
E poi apri abbiamo con noi il nostro sindaco di Rimini già mista dei gol vada il nostro deputato Andrea Gnassi Antonella Pepe Marco Facciolati che porteranno un proprio contributo
A quella che appunto vuole essere dicevo un week-end di opportunità di incontro e di confronto per poter dare un contributo a quella che la costruzione di un campo che noi dobbiamo necessariamente costruire insieme e dobbiamo rendere protagonisti alternativi a questa destra che ci governa grazie davvero a tutti credo
Grazie ma io dirò poche cose
La prima cosa che voglio dire grazie per
Atea tutti i i volontari compagne e compagni che ci hanno permesso di organizzare questa quarta festa dell'associazione
Dance
Chi siamo noi siamo una parte politica che milita dentro il Partito Democratico
Alcuni frequentavano sta associazione senza militare nel partito democratico abbiamo costruito questo luogo di incontro e di dibattito e nel corso degli anni un po'a Rimini abbiamo fatto la sintesi
Di quello che volevamo dire ma anche un po'o dare il segno e l'identità di quello che che siamo siamo una parte politica che si sforza di capire il mondo che si sforza di capire l'Italia che si sforza di ragionare sui problemi del nostro Paese e che cerca di trovare soluzioni
Io mi sono riguardato i programmi che abbiamo fatto
Negli anni scorsi
Sempre nuove abbiamo avuto uno sguardo
Rivolto verso l'Europa rivolto verso il mondo e abbiamo organizzato proprio qui a Rimini proprio dentro questo cinema spazi di riflessione su questi temi
Abbiamo voluto scandagliare approfondire interrogarci
Sulla questione sociale aperta in Italia
Quando di questione sociale non ne parlava nessuno quando nessuno parlava di salari bassi quando nessuno parlava di nuove povertà
Abbiamo iniziato già nel mille novecentodiciassette a dire guardate che la politica ha smesso di rappresentare la parte più povera la parte più povera della società
E ci siamo sempre interrogati ci siamo sempre
Ci siamo sempre interrogati anche su come costruire una prospettiva di governo in Italia
Qualche volta ci siamo riusciti perché anche in questi anni abbiamo governato
Come organizzare il campo del centrosinistra e permette al centrosinistra di essere credibile nell'avanzare una proposta di di governo e poi ci siamo sempre interrogati anche su come
Si organizza la politica perché la politica non è solo gestioni di potere come spesso viene descritta come
Nel mainstream che ha passato in questi anni ma la politica e democrazia che si organizza e quindi come possono stare le persone dentro un partito come possono si possono leader rappresentanza politica rappresentanza sociale
Ecco il programma che facciamo quest'anno che questo ramo quest'anno è questo
Parleremo di Europa parleremo di mondo parleremo domani con Andrea Martella delle prospettive del del centrosinistra in questo Paese adesso dopo di noi parleremo di salario minimi di divieti e di diritti nel mondo del del lavoro
Domani parleremo di forma partito cioè come si possono organizzare i partiti servono ancora i partiti oppure sono negli strumenti di propaganda elettorale
E poi
Affronteremo questo forse una novità anche il grande tema della parità di genere come strumento dirompente di cambio della politica qui con cui la sinistra deve fare dico
Naturalmente questa nostra riflessione quando iniziata
Partiva dal tip presupposti oggi tutti noi
Come in tutto il mondo siamo preoccupati
Quello che sta continuando a succedere tra Ucraina e Russia ma soprattutto siamo preoccupati
Per quelli crisi regionali che prima ricordava Emma ma siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo
Anzi Medioriente
Tra
Quello che è successo è stato un attentato brutale
Un'azione militare efferata
Sono morti innocenti sono morti i bambini non è più un semplice scontro tra militari noi abbiamo condannato fermamente con la segretaria e liscio anche intervenuta
In
Se in Parlamento la brutale aggressione di Hamas e pensiamo che la politica oggi debba trovare delle risposte
Garantendo il diritto Israele
A difendersi
E cercando di isolare Hamas isolare Hamas dal contesto internazionale prima di tutto mai solare anche Hamas dalla contesto nel cui vive
A marzo non è il popolo palestinese
Bisogna distinguere
A Massa che un'organizzazione terroristica militare dal popolo palestinese e noi al popolo palestinese dobbiamo dare oggi dopo la politica nazionale internazionale deve cercare di dare una prospettiva e possibile riprendere l'idea due popoli due Stati oggi un obiettivo lontano ancora più lontano probabilmente ma da lì secondo noi bisogna ripartire
Per porre con forza il tema della pace in Medioriente non basta dire
Facciamo organizziamo una forte repressione militare per risolvere i problemi dei rientri ci sono cause profonde
E se c'è un messaggio che noi dobbiamo lanciare da questa da questi giorni di discussione
E che anche la politica in Italia non deve solo schierarsi
La politica deve capire la politica deve approfondire la politica deve trovare soluzioni ecco noi daremo questo tipo di contributo stando dalla parte di Israele
In questo periodo storico in questo momento difficile e delicato ma ponendo il tema della
Rispetto del diritto umanitario internazionale
Nella reazione militare che sicuramente farà Israele che sicuramente porterà avanti diritto militare internazionale Simona espressione
Così diritto internazionale militare è una norma che tutti gli stati hanno sempre rispettato
Non ci devi civili non uccide di bambini
Non uccide non prende degli ostaggi non causare danni alla popolazione cercare di contenere il conflitto nell'ambito di uno scontro tra difese forze armate è un'impresa ardua molto difficile
Però oggi noi pensiamo di poter dare questo contributo
Di discussione di dibattito di confronto di idee e di proposte così come facciamo anche in quel conflitto che ancora non è chiuso è ancora tutto aperto i cui esiti non sappiamo dove quale quali saranno Peppe Provenzano nostro responsabile Esteri domenica si collegherà da killer
A l'immissione a Kiev e sarà il primo componente della segreteria nazionale ad essere presente lì cercherà compromessi ci saranno incontri istituzionali relazione poi ci dirà domenica quando si collegherà con noi quindi questo siamo questo volevo dire questo il nostro programma questa è la nostra riflessione grazie per l'ospitalità grazie al sindaco grazie ai compagni e alle compagnie di linea grazie Andrea che è sempre stato presente in questi in questi in queste quattro edizioni del del festival e quindi mi auguro insomma di vedervi in tanti per partecipare a questa discussione grazie grazie a tutti
Adesso io le do la parola a al Sindaco al padrone di casa già
Grazie e ovviamente a tutti a tutti e benvenuti
A Rimini
Devo dire che l'associazione densa sicuramente buongusto perché scegliere
Quattro anni di fila mi pare vero la nostra città per queste giornate di confronto e
Un'ottima scelta io credo
Ma a parte gli scherzi credo che sia un appuntamento importante non solo per il partito democratico non solo per il campo progressista ma credo per tutto il Paese una democrazia compiuta ha bisogno di un governo forte ma di un'altra tanto
Opposizione strutturata e forte fa bene anche al Governo
Essere incalzato con proposte concrete
Che hanno le loro basi nelle nelle esigenze di un paese di una comunità ecco credo davvero che ci sia un disperato bisogno di una proposta di governo che abbia come dire i propri assi attorno al presente e al futuro
Credo che una delle sfide che noi dobbiamo mettere in campo come centro sinistra come Partito Democratico è sicuramente quella di dare risposte concrete per noi ma soprattutto a chi verrà dopo di noi ecco l'ambizione che io credo dovremmo avere noi
E quella di contrapporsi all'egoismo
Del presente che mi pare caratterizzare la politica oggi devo dire che Giorgia Meloni in questo è molto brava
è brava nel passare un messaggio in una narrazione che per il momento per il momento spero ancora per poco nel paese tutto sommato sta tenendo sta passando credo che dobbiamo essere bravi a stanare questo governo da queste furbizie
Ne potremmo mettere io da piccolo amministratori provincia potrei mettere in fila tutto una sere di furbizie che questo Governo ha fatto sta facendo a Rimini potrei parlare della Bolkestein ad esempio
Potrei parlare anche della del più per cioè più venti per cento delle licenze taxi che prima ancora di aver fatto il decreto già il ministro aveva comunicato ai sindaci che avrebbero potuto appunto bandire questi concorsi ancora non c'era neppure decreti insomma si vive di queste furbizie
E gli amministratori a livello locale devono dare devono dare risposte e ecco questo senso di responsabilità per del verso il futuro dei nostri figli credo che sia
Il tratto che ci debba caratterizzare io riflettevo come proprio venticinque anni fa in questo periodo cadeva il primo governo Prodi io ammetto davanti a voi di aver sempre avuto un debole per Romano Prodi perché credo che sia stato il leader del centro sinistra che meglio di ogni altro ha saputo come dire far prevalere le ragioni dell'Unione su quelle della divisione che spesso caratterizzano il centro sinistra ecco quella è stata un'epoca
In cui il centro sinistra ha saputo governare
Caratterizzandosi per le cose concrete ovviamente non solo per il contributo di Romano Prodi ma di una coalizione che come dire su questioni che riguardavano il nostro Paese ma anche l'Europa
Le grandi scelte sull'Europa vennero fatte proprio in quegli anni ecco credo che abbiamo dimostrato insomma che sul riformismo delle cose concrete siamo capaci anche di caratterizzarci
Erano riformiste le privatizzazioni di Pier Luigi Bersani
E riformismo il salario minimo sicuramente così come il riformismo io credo anche sostenere le imprese sane questo mio pallino chi a Rimini chiedi Rimini lo sa io credo che oggi mai come oggi dobbiamo sapere distinguere
Tra quelle realtà economiche che sono anche i lavoratori autonomi che sono ai margini esclusi non garantiti in un sistema sempre più competitive complicato
E quindi non demonizzare l'impresa che sono capaci di generare lavoro un lavoro di cui abbiamo se ne parlerà sicuramente tanti in questi giorni
Di cui abbiamo tanto bisogna anche come opportunità che scaturiscono che sta scaturiscono dal privato ecco
Quindi il PD è giustamente impegnati in questa fase sul lavoro sul lavoro sulla sanità sui diritti e che sottolinea soprattutto il tema dell'uguaglianza l'uguaglianza dei diritti e dei servizi lo vive anche un amministratore ripeto di di di di di un Comune come rimedio un Presidente della Provincia
Di Rimini qual è il tema ad esempio una prestazione sanitaria che non può essere accettato che si erogato in modo differente a secondo che
Un cittadino abiti sulla costa piuttosto che nell'entroterra della nostra provincia questo è un tema
Sul quale dobbiamo lavorare
Così come non è concepibile che non sussistano le stesse tutele perché lavora da venti o trent'anni piuttosto per chi il lavoro lo comincia ottici ecco il tema dell'uguaglianza io credo dovrà essere il nostro orizzonte ma sono sicuro che anche
Queste giornate sapranno dare un contributo importante al nostro partito al nostro centro sinistra quindi buon lavoro davvero a tutti e a tutte
A chi passo mi fa Andrea
Ciao a tutte e tutti un giorno
Mentre siamo qui questo cinema
Quasi tutti noi siamo tentati lo faremo lo stiamo facendo riaprire il cellulare per vedere se scatta
L'attacco dell'esercito israeliano nella striscia di di casa
A pensarci è come dire nonché adesso col senno di molto puoi questo come dire non fosse prevedibile qui c'è tutto il tema della politica e della non politica che l'Europa ci ha messo in questi decenni
Però se vogliamo come dire
Ritornare al quadro drammatico che stiamo vivendo
E quello del nostro cellulare io prima di salire qui ho guardato se nel frattempo
Fosse successo qualcosa c'è un ultimatum
Milioni di palestinesi in quella striscia tremenda
Di dieci che ci sono in sono come dire
Invitati più che invitati c'è un ordine di evacuazione
Che costringe decine centinaia di migliaia di persone persino muoversi a piedi per lasciare il nord della Striscia andare verso verso il Sud l'ordine di evacuazione questo seguito allo diceva Giulio prima non detto lo ha detto Emma
Di quell'atto
Terroristico
Di terroristi islamici jihadisti
Che sono l'opposto di qualsiasi dimensione
Laica della politica
Che questo è un quadro dentro quale oggi noi facciamo i conti facciamo anche le riflessioni fatte noi facciamo insieme le riflessioni di dance una volta si diceva c'è una domanda di politica un porno
Credo che Andrea Marco Giulio quando io amo tutti dalla FIGC io non so neanche se lo dice domanda di politica
Perché la situazione è talmente come dire declinata scivolata
Sì varata che c'è un grande vuoto di politica
Ed è un grande vuoto di politica che diventa un paradigma delle società dal mio punto di vista contemporanee
E in quello vuoto di politica che si innestano
Le risposte isolazioniste sovrani Ste
Terroristiche con diverse dimensioni nonché sono ovviamente tutte collegate
Allora dentro questo vuoto c'è la riflessione che dobbiamo fare come partito è un'area culturale del partito come Dance propone sui grandi temi dell'Italia è vero
Nel dibattito del partito la questione del salario minimo è stata posta in modo forte c'è Antonio cui no sono tanti altri
Da un'area del partito
Allora il punto secondo me è provare a ragionare
Di come stiamo dentro questo vuoto della politica
Che ci deve costringere qui superiamo la logica no
Proviamo a non non a evocare il superamento della logica delle correnti che quella roba lì
Alla fine produce qualcosa magari su di nuovi sui nostri equilibri su qualche posizionamento però dentro quel vuoto della politica c'è il tema di una riflessione forte di pensiero politico
Alla quale la la sinistra chiamata
Perché come dire evidentemente non siamo riusciti a dare una risposta ai processi della globalizzazione
Oggi che siamo in una fase di posti urbanizzazione con il vuoto della politica
Le istanze le risposte sono quelle del nessuna Nismo dell'isolazionismo guardate che questa è una grande tema che riguarda anche il salario minimo lavoro perché riguarda le politiche industriali Weiden
Leggevo adesso i dati gli Stati Uniti sono tornati al tre virgola cinque per cento di tasso di
Disoccupazione cioè i livelli minimi
Ha proseguito dentro questo processo che mette lì un pensiero dal punto di vista degli Stati Uniti
Di come si interpreta al posto globalizzazione ha proseguito persino pensato un po'una politica avviata da Trump che è quella di rimettere al centro gli Stati Uniti con le politiche industriali che riguardano quel Paese la manifattura
Per dire
Allora tutto questo è che se siamo in una postura ovalizzazione con un vuoto della politica
C'è un vuoto la politica evidentemente di dimensione europea
E poi gli attori sono quelli estremi
Gli attori sono Putin
Che fa quello che fa in Ucraina
E io mi faccio una domanda qui ma voi noi non sentiamo comunque dentro quella tragedia e quell'occupazione
Di quell'occupazione militare quell'occupazione di guerra quella quella tragedia
Lo sentiamo noi che apparteniamo la dimensione politica anche noi un vuoto di una nostra proposta
Ne parlavo con Andrea Orlando no
C'è possiamo appassionarci a un dibattito sulle bandiere
Oppure possiamo schierarci sulle bandiere di Israele e della pace la stessa cosa
In tra la Russia e l'Ucraina
Io sento un disagio di non poter approfondire quella roba lì al netto della condanna evidente al netto dello schierarsi da una parte è evidente
Che attacca ed uccide chi tiri missili
Questo disagio ha bisogno di essere
Elaborato ma non da un punto di vista psicologico perché così stiamo meglio dal punto vista politico
Per dare all'Europa progressista la possibilità di avere un idea
Di come si sta nelle faglie
Sociali
E non solo persino dei conflitti del mondo perché quello dell'Ucraina parte che cranio vuol dire confine in quelle farglieli dove dove dove arrivano pesti di di mondo deve
Come dire una metafora che guarda le faglie no dei terremoti lì ci sono due testi che si toccano l'Europa l'Occidente le l'Europa con con gli Stati Uniti che tocca un altro mondo ma in quella faglia lì
Non ci siamo
E così nel Mediterraneo
Dove la geopolitica e gli interessi sovrani istinti di forze che governano
Dal lato della destra dalla Turchia giù di lì hanno un'idea di posizionamento di se stessi perché tutto l'ambito del Mediterraneo e quell'ambito lì
Con Erdogan
Con la Siria allora
E finisco perché perché
Io credo che il contributo di
Processi di lavorazione il pensiero politico possono essere alimentati dare culturali del partito
Che dissi incagliate
Dai perimetri nei quali si sono costrette anche per rivendicare dei testi
Ecco liberate da e disincagliata aree culturali possono offrire hanno voi le corti hanno dare al Pd le coordinate alcune coordinate politiche e i temi ovviamente sono tanti mi piace come l'avete impostato perché ci sono cinque aree tematiche noi lavori diritti
Il tema che tenete insieme del clima delle guerre dell'Edisu
Pianse
E delle migrazioni clima guerre migrazioni
Il tema di tenere insieme il lavoro con le politiche industriali sono esami il sistema tagliano le piccole e medie imprese
Ovviamente dentro la dimensione dei diritti affermati due c'è più sviluppo per noi che siamo in un campo ci sono più
Dove c'è più sviluppo ci sono più più diritti quindi un contributo sul quale noi dobbiamo provare
Allora come dire a ad offrire al PD quel contributo per definirne un'identità di un partito che non ha bisogno chiamare campi perché esse sono i più sinistra ti vedo di quasi sette ore estrattive del tutte ma gli finire un'identità che produce un'idea di società e risposte anche di governo è stato bello il ricordo che ha fatto Andrea Orlando di una figura come quella di Giorgio Napolitano
Che invitava a spingerci su una frontiera di riformatrice più ampliamenti in altri tempi non altri decenni persino in altri secoli perché di là c'è la Meloni
Vivace la Mellone che ancora nella pancia del Paese
Con un'idea sopranista alimentata non da una cultura conservatrice
Ma da una cultura che affonda le sue radici in una matrice profondamente di della destra nazionali italiana con diverse derive lo vediamo in tutto pensate all'alluvione
Quando al posto della lunghi
Al posto come dire
Dell'investimento di fronte a quel dramma
Su l'idea di paese che articolato di Regioni Province processi amministrativi ha deciso di commissariare un pesto di paese mandando un generale perché alla Meloni evidentemente non interessa l'alluvione ma interessa la Regione
Cioè quella cultura di destra nazionale si esprime poi nelle scelte che fa la Presidente del Consiglio dall'alluvione a il proclamarsi antiglobalista da un lato a essere debole con i forti da un lato il silenzio del governo sulla Marelli a cui è interessato un fondo americano cappero R. che è molto interessato alla Tim è emblematico
Di una cultura che si esprime con gli assegni governo debole con i soggetti forti anche sulle vicende della mi della migrazione no
Quando taci in Europa di fronte ad Orban
Allora qui c'è tutto il tema appunto di di un processo che si alimenta di pensieri essendo interpretiamo nostra aderire a dare culturali e allo stesso Partito democratico disincagliata di disincagliata i da antichi difetti
Tutto sommato abitudini che non hanno neanche prodotto possono dare dal mio punto di vista un un contributo e ci sono le condizioni finito davvero io stesso sono nel lavoro che faccio un processo
Sono decima Commissione attività produttive
E sto lavorando con alcuni amici e compagni quel punto Andrea che affrontando nel merito tentando di affrontare nel merito alcune questioni verso divenuto come dire il tema dell'Energia della del made in Italy e il pensiero che incalza la Meloni non sono come dire le nostre abitudini che producono un irrobustimento del partito per scalfire la Meloni penso che possiamo essere su questa strada anzi credo sento di essere su questa strada
La strada più libera che non insegue né campi larghi stretti orti ma probabilmente un pensiero per dare un contributo ad una dimensione progressista europea e italiana quindi buon lavoro tutti seguiamo questo contributo
Intanto sono arrivati anche gli amici che avrebbe si confronteranno sul tema del salario minimo che saluto
E invitò Marco Saracino Simone gambe linea sedersi a venire lì davanti ora il vostro contributo Marco Pacciotti e Antonella Pepe che chiuderà mai
Tre minuti io so quanto Antonello tanto grazie per l'invito grazie a chi ha organizzato questo appuntamento alle compagnie di amici volontari che hanno reso possibile questo incontro
Io con altri compagne e compagni son venuti da Roma come sentite anche dall'accento sono fatti volentieri questi quattrocento chilometri
Numero va Nord mi sente poveraccio
Quattrocento di no perché siamo venuti a una festa che non è una festa di una parte di un partito ma è una festa delle idee e anche il metodo cioè un idee che vengono proposte a confronto con tutti chi è già nel partito che fuori dal partito
Ed è una necessità che io sento particolarmente venendo da una città come Roma
Che in questi mesi questo anno e mezzo di governo di centrodestra o di destra estrema io preferisco pensare all'estrema destra di governo sta subendo un attacco pesante
In termini di tagli tagli rispetto investimenti previsti
Già programmati e sono tagli che vanno a corpi a colpire quelle zone quelle periferie di cui tanto si favoleggia nelle discussioni fra di noi che però spesso sono poco frequentate
Io per fortuna o purtroppo le conosco bene perché la mia famiglia vive una di queste più rinomate Corviale il famoso serpentone quel palazzo lungo
Oltre un chilometro con cui insieme a Giulio tanti anni fa c'era anche Ignazio altre compagne e compagni organizzammo con un nostro congresso beh quelle periferie sono quelle che nel Pnr R dovevano vedere degli investimenti importanti
In termini di ricostruzione rigenerazione di opportunità oltre che urbanistiche
Guarda di caso i tagli previsti nel PNR re per la città di Roma riguardano quegli impianti quei lavori che devono essere fatti su tre periferia Corviale Tor Bella Monaca e Laurentino trentotto
Ora questo non è una cosa che accade a spot è un'ennesima cosa che si somma a una situazione io vi assicuro siamo ai limiti della rabbia sociale oltre che della rassegnazione la domanda retorica ma fondata che faceva gli assi
Cioè c'è spazio per la politica lo spazio ci sarebbe il punto è che quando venne a parlare con queste persone facendo i volantinaggi
Parlandoci per frequentazioni familiare o amicale la percezione che abbiamo invece che loro non credono più in noi noi come figure come rappresentanti della politica a Roma sedici si direbbe scansa deve che ci penso da me
Ecco ma invece con queste idee dobbiamo proporre un'altra visione cioè da solo non ce la fa a nessuno
Bisogna tenere il punto su una visione di società e delle soluzioni molto concrete
Chiudo su questo perché noi faremo bene anzi hanno fatto benissimo
A convocare questa grande manifestazione dell'undici novembre è un momento importante non solo organizzativo culturale in qualche modo Rihanna diamo il famoso rapporto sentimentale con nostro popolo un popolo che purtroppo negli anni e molto riunito nel non voto anche in quelle periferie però non credo che basti io credo che a quella manifestazione non verrà molto di quel popolo che non ci ha votato rimarranno a guardare cosa succede quella rassegnazione rabbia sociale vera e profonda
E non ci crea problemi delle frequentazioni politiche che abbiamo su quei territori
Credo che Prodi non diamo desistere da questo dobbiamo insistere con quelle idee perché non vengono ma guardano a noi sono curiosi vogliono vedere cosa concretamente non andremo a proporre
E allora se da una parte dobbiamo in qualche modo ostacolare anzi controbattere puntualmente giorno per giorno quello vi sono anche culturale diverso a questo racconto che fa della De la destra no che si definisce popolare opaco il popolo ha poco a che fare anzi quando può
Di dare picchia in testa come si dice
E anzi costruisce quasi lo stigma come se la povertà o la fragilità fossero una colpa una colpa da espiare per cui se uno ambisce ad avere come numero di ricette in Ansa è un fannullone che arriva di lavorare
Salario minimo non si può perché è una cosa che riguarda pochi
I servizi sociali in periferia Emma non ci sono mai soldi quindi vanno tagliati comunque qui c'è un accanimento su chi già vive marginalmente può pensare in questi quartieri
Tenete conto d'ogni Municipio di Roma con duecento duecentocinquanta mila persone alcuni anche quattrocento mila il più piccolo di Roma grosso come l'intera area metropolitana di Milano dalla periferia per andare in centro dicono vado a Roma
Pur vivendo a Roma a tutti gli effetti qui questo dà l'idea dello scollamento nessuno lo scollamento fisico spazio temporale è anche sentimentale affettivo
Ecco noi dobbiamo tentare con grande umiltà come densa come partito democratico di ricostruire questo rapporto con quel nostro popolo qui sarà importantissimo la manifestazione dell'undici decisiva per per certi aspetti ma sarà ancora più importante quella puro quotidiano
Come ricorda Magna si nelle commissioni la porta davanti e che poi le persone chiedono comunque quelle scelte di governo lo abbiamo tante risorse al partito democratico l'abbiamo come Dance in termini deputati studiosi e quant'altro che dobbiamo avere la forza di metterlo a disposizione
E un'occasione come questa mi sembra un ottimo passo nella giusta direzione
Innanzitutto bentrovati è ben trovate il mio vuole essere un saluto anche perché avremmo tre giorni belli intensi in cui discuteremo dei tanti delle questioni che sono state poste
Quindi un saluto però anche un ringraziamento un ringraziamento perché questi non sono stati anni semplici
Sono stati anni lunghi spesso difficili
Dove la nostra associazione ha svolto un ruolo fondamentale talvolta un ruolo io direi scomodo
Una sorta di moderne Cassandre che non hanno dal dono ecco di non rifuggire alla complessità abbiamo in questi anni rifiutato la logica del presidentissimo e del sensazionalismo
E abbiamo pagato anche spesso il costo finanche la derisione quando non abbiamo timore avuto timori a dire che non sarebbe bastato un generico contrasto le disuguaglianze ma che il nostro compito era innanzitutto ripensare a come correggere i meccanismi che le generano ripensare le regole del funzionamento economico e i suoi effetti sulle persone e sull'ambiente
Insomma abbiamo tenuto vivo un punto di vista facendolo vivere dentro e fuori il partito democratico
E oggi possiamo anche un po'festeggiare perché molte delle cose che abbiamo raccontato in questi anni ho ricordo la differenza
Del dirle nel due mila diciassette oggi sono patrimonio comune del campo progressista del del partito democratico e se questo ci conforta sulla strada che abbiamo percorso insieme in questi anni
Io credo che ci pone però di fronte ad una nuova sfida non solo non esaurisce la nostra funzione
Ma si pone ecco tra le sfide più importanti quella di riuscire a costruire appunto quel pensiero lungo e farlo vivere nella carne viva della del paese
Transizione ecologiche digitale questioni economico e sociale parità di genere non solo semplicemente titoli per i nostri convegni ma impattano sulla vita
Di molte persone di tutte le de di tutti gli italiani e non solo
Impattano sulle paure sui bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici impattano sulla necessità di accompagnare le in paese impattano sull'organizzazione stessa dei servizi e della nostra società
Ed è chiaro che il partito democratico al Congresso del Partito Democratico sia sicuramente consegnato notevoli passi in avanti ma non basta
Quel percorso costituente che noi abbiamo fortemente voluto sostenuto però non è stato quello che abbiamo o immaginato non ha avuto il tempo non ha avuto il giusto peso il percorso capace anche di sciogliere alcuni nudi
E quindi su questo è fondamentale che ne continuiamo un'azione un'azione profonda un'azione che cerchi in qualche modo ecco di di far vivere queste di queste proposte di farle vivere in una proposta concreta di di governo e il primo banco di prova saranno le europee gli europei saranno fondamentali perché molto in quell'occasione si scriverà del futuro dell'Europa e dell'Italia
E non è in gioco una leadership dove purtroppo come purtroppo c'è anche un pezzo del nostro partito che probabilmente scommette ma c'è in gioco la capacità che i progressisti avranno di rendere concrete anche le cose disco di cui discuteremo in questi giorni
Partiamo da subito sul lavoro sul salario minimo sui diritti per cui buona discussioni a tutte e a tutti e buon lavoro ciascuno di noi
In realtà Antonella sì esatto sarai l'unica che rimane qui di tutti noi perché è Antonella coordinerà il
Il dibattito legato al salario minimo ai nuovi diritti
E però io prima ringrazio ovviamente tutti coloro che sono intervenuti Jamila Andrea Giulio Marco
C'è olimpica intervento di Stefano Bonaccini che non è potuto essere qui in presenza perché è per motivi istituzionali a Washington ma lo stanno sistemando tecnicamente è pronto mi dicono dalla regia che pronto allora prima della salario minimo vide intervento di Stefano Bonaccini con il suo contributo da Washington
Chiedo se
Non ho capito male possano falliva parte adesso il video abbiamo qualche secondo di pazienza
Carlo Andrea cara Emma caro saluto a tutti i partecipanti
Alla tre giorni che avete organizzato io purtroppo e mi scuso non può però essere
Presente con voi perché sono qui come vedete capitoli il questa mattina siamo arrivati ieri sera a Washington siamo come Emilia Romagna
Regione d'onore della mia Flavio grande fondazione italo-americani domani sera avremo il ricevimento di gala con un migliaio di invitati con noi le grande impresa della Motor Valley dalla Ferrari e Lamborghini alla Dallara automobili della food valley dal Consorzio del Parmigiano Reggiano ai Lambruschini alla Barilla e tanti altri
Saremmo e siamo regione d'onore domani sera verrà premiato come uomo dell'anno emiliano-romagnolo Stefano domenicali
Il Molise dopo che gialla già aveva lavorato per Ferrari e Lamborghini da qualche anno il presidente
L'amministratore delegato del Circus che organizza e gestisce
La Formula uno domani sera peraltro sarà presente
La first lady Tibaldi
Volevo mandargli un saluto abbiamo bisogno di rafforzare il partito democratico indubbiamente abbia bisogno di farlo dopo la pesante sconfitta dello scorso anno abbiamo visoni rafforzare il partito democratico
Rafforzare anche il centrosinistra un centrosinistra rispetto al quale sappiamo perfettamente che da soli non possiamo farcela vincere le regioni tanto meno
Alle prossime elezioni politiche ma credo dovrebbe essere chiaro fatto anche matematico per i nostri potenziali alleati la nostra testa nostra sinistra chi si ritiene alternativo a questa destra questa destra
Non posso fare a meno anche del partito democratico patrie d'altra parte le prossime elezioni europee
Certamente in cui si vota con il proporzionale dove ognuno cercherà di prendere il massimo dei voti ed eleggere più eurodeputati per la nostra lista quella del partito democratico però è evidente che un minuto dopo bisognerà lavorare per un'alleanza che eviti di portare per la prima volta il sarebbe tragico
Queste destre sopranista al governo dell'Europa laddove hanno lavorato negli ultimi decenni proprio per demolirla
Quell'Europa che per l'odio verso l'Europa di popolo
Famiglia d'impresa
Di enti locali istituzioni non certamente solo l'Europa della finanza e delle banche
Dal punto di vista e abbiamo uso di farlo anche perché è il suo e rafforzare il PD è un nuovo centrosinistra perché il prossimo anno oltre insieme alle europee si vota
In oltre quattro mila comuni
Italiani dalle prossime settimane a Trento e Bolzano per arrivare a Basilicata Piemonte Abruzzo e Sardegna in ben sei a realtà regionali o provinciali e autonome differenti io credo che in questa fase alla luce anche della tragedia che si sta consumando per responsabilità dei terroristi di Hamas Israele e in quei luoghi del Medioriente così come entro sei della guerra in Ucraina per mano
Della Russia
Sentiamo mai come oggi il bisogno di rafforzare l'identità e il valore e i valori democratici libertà giustizia eguaglianza
Sociale a difesa di quei valori occidentali che nelle democrazie hanno voluto costruire i loro perno mai come oggi messi così drammaticamente
Discussione e da questo punto di vista
Credo che abbiamo il dovere adesso di lavorare anche per rafforzare
L'alternativa a questa destra sapete cosa penso
Non servono correnti cristallizzate ci servono non ho dubbi che anche il vostro contributo andrà in questa direzione
Pluralità di idee invece perché un partito grande o al plurale oppure non potrebbe sarei come tale dobbiamo lavorare per rafforzare la nuova segreteria del partito democratico a partire dalla segretaria Shine al nuovo gruppo dirigente chiedendo però appunto il la valorizzazione di contributi di idee che possono provenire da più parti
Proprio perché il Partito democratico ha bisogno di allargarsi di irrobustirsi di diventare più forte per essere ancora più attrattivo e anche più attrattivo verso altri potenziali alleati in una fase in cui la destra sta cominciando a terminare con la luna di miele indubbia che ha avuto
Per qualche tempo edicola sta perdendo perché
L'avevano promesso di azzerare il costo della benzina non è mai stata così cara avevan promesso di fermare persino gli sbarchi irresponsabile anche solo dirlo
Eppure gli sbarchi sono raddoppiati e senza una solidarietà europea che fai fatica chiedere quando per anni urli prima gli italiani ed evidentemente gli altri ti dicono che prima vengono i cittadini dei loro paesi oppure e quindi il raddoppio degli sbarchi a fronte di promesse che non riescono minimamente a mantenere e a fronte della mancanza di una programmazione per
Distribuire accoglierà i migranti per farli integrare e dall'altra un costo della vita che tutt'altro scende ma addirittura aumenta le previsioni di crescita quasi dimezzato il rapporto economico
Per mano dello stesso governo la demolizione della sanità pubblica verso la quale dobbiamo avere la forza di rivolgerci a tutti gli italiani
Anche chi ha votato Meloni e Salvini magari quelli che hanno stipendi
Non edificanti oppure addirittura sono precario peggio disoccupati e che si trovano a non potersi ovviamente a rivolgere al privato nel momento in cui demolendo il pubblico le liste di attesa ad esempio si allunga nel non troviamo più medici infermieri che possano dare una mano al sistema sanitario pubblico oppure per terminare
Questa incapacità garantire gli investimenti che servono nel Pnr arrivo dei fondi sviluppo e coesione che sarebbero di fronte al rischio di stagnazione la vera molla per fare ripartire il Paese
Attivando e aprendo cantieri Investimenti per riprese maestranze insomma
C'è di che lavorare io mi concentrai soprattutto su queste cose la difesa della sanità pubblica in primo luogo perché su quello parliamo ci capiscono tutti gli italiani
La richiesta di non tagliare gli investimenti
Che mai così cospicui governo contigue governo Draghi hanno garantito al nostro al nostro Paese poi un taglio del costo del lavoro anche per medici Sivo laddove premiamo
Buste paga un po'più alte per una parte di famiglie
E di cittadini italiani a partire da quegli secondo me della sanità pubblica
Dall'altro anche un patto con quell'impresa sane serie che a fronte di un costo del lavoro tagliato assumano in via prioritaria con contratti a tempo indeterminato in modo che battiamo la precarietà dobbiamo su queste cose
Fare come molto bene ha fatto la segretaria strani in sul salario minimo legale so bene che permane in particolare dell'ex ministro Orlando eravamo a un passo dall'ottenere quella legge ma quel governo un po'curioso dove trovavano
Posizione anche Lega e Fratelli Forza Italia l'ha impedito oggi facciamo bene a dire al Paese che serve una legge di quel tipo per evitare e perché prosegua lungo la vergogna di oltre tre milioni di italiani soprattutto giovani e giovanissimi che lavorano a due tre quattro euro l'ora e dunque non possono vivere con stipendi da vera e propria fame
E senza alcuna tutela e diritto per loro insomma serve un Pd da combattimento ovviamente pacifico ci mancherebbe altro ma che nei territori e nel Paese sappia portare un'alternativa che permessi conferma solo quando ad ogni critica che si fa sia però capaci di mettere in campo
Una proposta alternativa Grassi e buon lavoro
Grazie a Stefano Bonaccini con questo contributo che voluto punto partecipare alla festa dance da Washington ma io dare anche il benvenuto ad Andrea Orlando che ci ha appena raggiunto
Facciamo Andrea benvenuto a Rimini
E adesso riprendiamo appunto con il nostro incontro quello previsto legato al lavoro Partito del lavoro per il Partito del lavoro salario minimo i nuovi diritti che come abbiamo detto sarà moderato da Antonella Pepe chiedo di salire qui con noi a Simone Gamberini presidente nazionale di lega Coppa
Prego
Presidente Gamberini
Marco Saracino Marcues alla Cina lo sappiamo e deputata esponente della segreteria nazionale del Pd
Segue il sud delle aree interne
E poi abbiamo Alessandra Nardini la nostra assessore al lavoro della regione Toscana apprezzo Alessandra
Serena Sorrentino Serena Sorrentino segretaria nella funzione pubblica
CGIL nazionale benvenuta Serena e Antonio Misiani che abbiamo già citato al nostro senatore segretario Nobel nella segreteria nazionale del Pd si occupa di economia e lavoro Benvenuto
Ma esatto è anche commissario
Bene Antonella a te la parola e e seguiamo questo importante dibattito
Prova è questo il
Sì appunto partiamo partiamo da un odio di fotografia della del Paese se oggi dovessimo scattare una fotografia dell'Italia vedremo salari bassi precarietà aumento della della povertà
E allo stesso tempo anche una crisi dell'apparato produttivo della dell'industria a negli ultimi trent'anni almeno abbiamo immaginato ecco che l'idea della di lasciar fare no di non disturbare il manovratore
Fossa è la strada migliore per avere un tessuto produttivo capace di competere
Peccato che però la competizione come dimostrano i dati come dimostrano come dimostra la questione salariale in questo Paese l'abbiamo avuta attraverso la statura la valutazione del lavoro il lavoro appunto la valutazione del lavoro come forma diciamo di competitività del nostro tessuto produttivo
E al contempo abbiamo avuto in questa logica anche maturata dall'ideologia della del pubblico come un problema abbiamo avuto uno smantellamento progressivo anche della capacità del pubblico
Di fare innovazione di sostenere le imprese di organizzare i servizi a partire dal suo stesso apparato pensiamo a quello che è accaduto con il blocco del turnover ad esempio e quindi dalla dallo smantellamento per tantissime amministrazioni periferiche
Di innovava of fondamentali anche a garantire l'erogazione dei a dei dei servizi diciamo una una letteratura che oggi ci consegna un quadro abbastanza devastante
E che tiene appunto bene l'idea
Di del della situazione nella quale ci troviamo ci troviamo oggi con un Paese che ha i salari tra i più bassi dove abbiamo aperte crisi industriali importanti
Dove abbiamo un lavorò per lo più di di bassa qualità o mal retribuito nella stragrande maggioranza dei casi in particolare per una generazione precario
E abbiamo poi contestualmente anche la difficoltà poi a reperire però anche lavoratori che abbiano un certo livello di di formazione ecco possono essere assorbiti dagli da da ciò che chiede anche il tessuto
Produttivo allora io ho partirei diciamo da da questa considerazione generale partendo proprio dalla dal presidente nazionale della della lega Coop Simone Gamberini tra l'altro proprio nella giornata di ieri a voi come associazione come organizzazioni avete manifestato la vostra a astensione rispetto anche alle dichiarazioni no alle Ande al documento del CNEL in merito anche al salario minimo chiaramente argomentate rispetto alla recessione ecco di a vere
Ho un un quadro su cui ragionare non invece rendere la discussione del salario minimo semplicemente lo strumentale diciamo ad una ad una lotta politica però ecco come il modello cooperativo che in qualche modo con le dovute difficoltà
Ha resistito in questa fase come il modello cooperativo
Può essere oggi uno strumento anche importante per per rilanciare anche il il lavoro e per provare anche a garantire quel livello di qualità occupazionale di cui questo Paese
Ha bisogno
Ma anche questo se era a tutti e grazie per per quest'invito che è gradito fra quelli che in buona parte definisco amici anche perché somma o o una storia che è che è passata da queste parti diciamo così
Domando un po'complessa diciamo così però non vorrei rubargli Barney troppo tempo
Parto da salario minimo perché noi come dire abbiamo avviato un'interlocuzione insomma con con il il partito democratico e con con le opposizioni
In tempi non sospetti di e e con con una convinzione che che che era una parte che che in buona parte della riflessione
Anche del contraddittorio l'avevamo già era alta fatte condotto con un altro ministro che qua presente ed eravamo arrivati a condividere sostanzialmente un'ipotesi di lavoro che per come la vedevamo noi poteva dare risposte e importanti che preparato abbiamo portato all'interno del nostro del nostro congresso
Né nei mesi scorsi proprio attraverso una una la definizione
Di quello che abbiamo definito un manifesto del buon lavoro cooperativo i in una dimensione che cha cha ha visto interrogarci come mondo comparativo sulla sulla qualità del lavoro sulla qualità delle delle retribuzioni
Con un approccio critico
A a quello che oggi è anche parte del mondo del lavoro cooperativo
Con un approccio che però
Cerca anche di individuare le le cause di alcuni processi ad alcune trasformazioni che hanno interessato anche al mondo il mondo cooperativo e quello che diciamo così mi dispiace di più che penso sia stata in questo caso si un'occasione mancata anche in questa riflessione che spero poi nel Parlamento proseguirà anche nei nei prossimi nei prossimi le prossime settimane e che la riflessione sul sul lavoro povero che che giustamente s'è concentrata sul tema del del salario minimo però non abbia attraversato in generale il mondo politico in un dialogo anche con le associazioni il mondo il mondo sindacale l'asso stendi rappresentanza nell'andare ad indagare quali erano piene del Complesso le ragioni anche di una situazione nella quale appunto come descrive benissimo tu si trova oggi una parte del mondo il lavoro di questo di questo Paese e se penso alla alla a quello spicchio di lavoro cooperativo che oggi è oggettivamente borderline
Non possono fare una riflessione anche da ex amministratore pubblico
Su quello che stato ed è tuttora ruolo dello Stato delle amministrazioni pubbliche nel creare lo dico in modo buttare lavoro povero
Con i modelli Ingo organizzativi che vengono imposti collegare al massimo ribasso con l'impossibilità di riconoscere gli aumenti contrattuali all'interno delegare che oggi alle quali oggi noi partecipiamo
Poi possiamo avere una visione diversa su quello che è il modello di esternalizzazione di una parte della spesa della spesa pubblica dialettica diciamo così
Aperta ne siamo convinti che ci sia un valore aggiunto nella nella nella nella possibilità di un apporto cooperative in alcuni settori dello Stato ma siamo fermamente convinti che non possa mancarono ruolo dello Stato forte
Su su tanti settori
Che devono rimanere presidiati dal pubblico
Ma oggi probabilmente dovremmo avere la forza di fare
Un ragionamento un po'più più complessivo no che guarda alle alle origini a quella che è stata l'evoluzione del mercato del lavoro di una parte del mercato
Del del lavoro per poi trarre alcune alcune conseguenze individuare alcune alcune soluzioni
Il dibattito che si è sviluppato nel Crimella ha ha utilizzato il CNEL per una finalità sbagliata e
Lo abbiamo dichiarato non partecipando al al voto di quella che era come vi era una un percorso con un esito già già annunciata nel quale non non si voleva oggettivamente discutere o entrare nel merito la proposta di sperimentazione che che che che avevano fattone i fatti degli esperti nominati dal dal dal dal Quirinale non era a mio avviso praticabile sì sinceramente però era una strada verso la quale si poteva tentare e di di di costruire da un un un percorso che in un qualche modo ci costringeva a a fare quella riflessione che purtroppo spesso non abbiamo mai fatto se non quando appunto
Con il ministro Orlando avevamo fatto comunque percorso che aveva indagato anche le ragioni storiche di quello che era quella parte del mercato del lavoro individuato e condiviso anche delle delle possibili soluzioni
Oggi io penso che soprattutto mi mette mi tolgo per un attimo la giacca del del del Presidente del di dire che al comma e e metto quella del dell'elettore ok
Penso che in questa fase di di opposizione la la la il partito democratico debba in un qualche modo
Cercare di costruire anche su temi come questo delle alleanze più larghe e e trasversale
Non solo con con il mondo del lavoro ma anche col mondo della della produzione
E c'è una disponibilità guardate oggi molto molto forte trasversale anche dal mondo del mondo produttivo a a dialogare va a trovare le condizioni per per affrontare alcuni alcuni temi che sono centrale anche per determina raccolti competitività del nostro del nostro sistema superando anche diciamo così quella che
In alcuni casi una una dialettica la quale siamo costretti con con questo con questo governo ma dimensionando il rapporto con del dell'opposizione con le forze sociali in un'ottica propositiva
Questo forse è mancato in una dimensione che poteva vedere
Diciamo basta affiancare alla proposta
Di legge delle delle delle opposizioni probabilmente un'azione più condivisa anche delle delle di una parte di quella parte di mondo economico che era disponibile ad ascoltare a fare una riflessione
Oggi dal dal voto del CNEL dobbiamo ripartire anche perché comunque
Una parte del non ho dubbi mondo produttivo non ha partecipato al voto non l'ha dichiarato una buona parte del terzo settore non ha partecipato al voto non ha dichiarato le motivazioni per cui non partecipano al voto ma è abbastanza evidente quali erano le motivazioni
C'è una parte di mondo di di di di mondo sindacale col quale si può io penso anche riattivare una una riflessione rimettendo al centro un tema checché centrale nell'agenda io penso non solo politica ma anche elettorale del del del Paese che è quello del del lavoro povero e superando anche alcune diciamo divisioni checché che oggi vedono tout-court tutto il mondo produttivo essere contrario alla alla alla definizione di un salario minimo legale io continuo a pensare che la contrattazione collettiva e la la la la forza che ha dimostrato di avere la contrattazione collettiva nel nostro Paese
Siamo alla strada maestra verso la quale noi dobbiamo dobbiamo andare e altrettanto oggettivo che la la risposta necessaria in questo momento di emergenza
A a monte al tema del lavoro povero poteva anche essere imporre dei minimi e allora per per legge
Ma io penso si debba anche tornare in una dimensione che è quella della valorizzazione della contrattazione e e in quella sede anche trovare le le le soluzioni e le strade per per affrontare il il il tema la cooperazione in questa dimensione cene
Cioè in una dimensione anche critica rispetto al al proprio ruolo nella nella Fini in una parte del mondo del mondo del lavoro e vorremmo discutere con tre col mondo sindacale con e con le opposizioni proprio per capire come costruire alleanze
Con un soggetto imprenditoriale che essi una successione impresa masse sempre definita come cooperazione un movimento e in quanto tale anche consapevole che in alcuni momenti bisogna assumere delle posizioni politiche
E fare delle scelte che per noi sono collegate ai valori che determi non la nostra
E esistenza nostra distintività
Siamo stati negli anni al centro del dibattito pubblico
In una dimensione che era quella delle false cooperative o e con un problema principalmente reputazionale ma chi come dire ci conosce conosce il sistema le lega Coop sa quali regole ci siamo dati eccome
Oggi noi nei nel fatto Nini fatti nel cento per cento del nostro operativa associata applichiamo i contratti nazionale di lavoro cerchiamo di di di capire anche come per costruire nella nel rapporto anche con con le organizzazioni sindacali processi evolutivi che guarda manca la contrattazione di secondo livello come
Un orizzonte verso il quale
E andare
Mi mi piace pensare a un ruolo dinamico della cooperazione insieme alle altre forze sociali che affronta alcuni temi del Paese insieme
A a chi nel nell'opposizione o anche al governo ha voglia di dia di affrontare quella quella discussione quindi non non ho particolari soluzione non voglio raccontare quello che poi penso possa fare l'economia cooperativa in relazione alla crisi del Paese siamo siamo un'organizzazione economica che vive all'interno di questo Paese con luci ed ombre in questo in questo in questo momento
Abbiamo l'impressione che oggi ci sia la necessità di ricostruire anche un po'
Quello con lo spartito che si è un po'perso nel negli anni
è una riflessione che stiamo facendo con le organizzazioni sindacali Marco ma anche altre associazioni di di impresa il mondo cooperativo che conosciamo oggi è nato in buona parte del suo cinquanta per cento da dalle organizzazioni sindacali o su proposta delle organizzazioni sindacali in particolare per la cooperazione che che io rappresento dalla da dalla CGIL c'è una radice comune che ci deve portare a un certo punto non essere solo dalle parti opposte del tavolo ma anche a cercare di ricostruire quel quel fine a capire come attraverso la cooperazione probabilmente possiamo dare una risposta un bisogno di dignità di reddito che che oggi una parte rilevante della popolazione italiana ci pone
Grazie grazie presidente colto diciamo un un aspetto anche del del suo intervento per può interrogare in un certo senso l'assessora Nardini mondo del lavoro e mondo della Prodex della produzione che collaborano e mi viene in mente il Progetto gol
E mi viene in mente il ruolo delle regioni rispetto all'attuazione della della del Progetto volle quindi delle politiche attive del lavoro anche legate alla formazione si parla a tanto ecco della difficoltà delle imprese di di reperire lavoratori formati si potrebbe aprire un ragionamento anche rispetto a queste sono all'idea che ormai si debba delegare cioè che il mondo produttivo debba delegare anche la formazione cosa
Su cui un tempo si ragionava anche in maniera in maniera diversa però ecco cioè o la la la il Progetto Colin qualche modo parte da questo presupposto cioè la presa in carico del delle persone e accompagnarle in un percorso di formazione o comunque di avvio alla al lavoro nella ruolo sia dei centri per l'impiego che sono stati straordinariamente potenziati anche grazie al lavoro fatto da Andrea Orlando da ministro della del lavoro e anche tutte quelle che sono le strutture quindi il rapporto anche con le aziende
Come questo sta avvenendo se ci sono degli elementi o su cui si può si può lavorare chiaramente se può essere questa una strategia utile anche a favorire quella collaborazione fra il mondo dell'impresa e il mondo della del lavoro e quindi anche la la domanda e l'offerta
Sì intanto grazie grazie per questo invito e grazie anche per la domanda che mi consente di provare a raccontare un po'il lavoro che non sono in Toscana ma come re sogni stiamo portando avanti io o anche il ruolo di coordinare in Commissione in Commissione formazione lavoro all'interno tra conferenze le regioni le colleghe e i colleghi assessori dei vari territori a livello regionale
Con Andrea Orlando con l'allora ministro Orlando abbiamo portato avanti un lavoro in stretta sinergia
Un lavoro prezioso che ci ha consentito anche di mettere a terra un programma sicuramente ambizioso come con l'acronimo sta per garanzia occupabilità laboratori previste finanziato con il pianeta R. che ha una vera riforma delle politiche attive del lavoro anche per la modalità con cui ha pensato e attraverso cui agisce
Io credo che sia dovrebbe essere chiaro a tutti che oggi dopo a maggior ragione dopo la fase di pandemia anche a seguito delle conseguenze socioeconomiche di questa ma anche di questa guerra purtroppo scellerata di quello che sta accadendo in Ucraina quindi rincaro dei costi l'Energia dell'inflazione tutto quello che stiamo vivendo
Oggi la vera leva per far ripartire la nostra economia nostro tessuto socio economico e quindi anche per garantire e per tutelare il lavoro sono le politiche attive e la formazione
Politiche attive formazione a fronte di un Periodo Panza quella pandemia in particolar modo quello che da un che ci ha visto invece tutelare lavoratrici lavoratori e aziende grazie indubbiamente alle politiche passive ammortizzatori sociali
E anche alla riforma che ha consentito di allargare quelle tutele a chi fino a quel momento ne era sprovvista sprovvisto
Oggi investire su politiche attive e formazione è fondamentale e lo dobbiamo fare cercando però diciamo anche di non farlo in maniera strumentale penso ad esempio alle argomentazioni di una destra che ci ha raccontato che il problema del mismatch di quel disallineamento tra domanda e offerta di lavoro si potesse risolvere cancellando con un colpo di spugna oppure con un sms il reddito di cittadinanza perché quello strumento sarebbe stato utile solo ai fannulloni a intere generazioni che stavano molto volentieri sul divano col ventilatore acceso aperta a percepire quel sussidio io credo che questa sia una reazione sbagliata ultima
Ante per quanto mi riguarda per quel che penso
Ma anche davvero autoassolutoria di fronte invece ad un problema che è un problema che riguarda non solo il nostro Paese un problema più globale che deve essere indagato e deve essere affrontato allora io credo che anche qua si debbano fare anche alcune riflessioni alcune diversificazioni Tanza Desanti a settori come quello del turismo che dimostrano che molto spesso il mismatch ha dovuto anche alla tipologia di contratto alle condizioni di lavoro che si offrono in quel settore così décolleté come invece è vero che in altri settori Panza tutto il settore manifatturiero e quindi al mondo dell'industria invece molto spesso questo è dovuto alla non possibilità di trovare quel personale adeguatamente formato che serve che a necessaria per l'efficienza primi sogni dell'impresa
Ecco io credo che su questo si debba provare davvero a fare nascere a coltivare una riflessione e approvare anche a dare risposte Go alla va in questa direzione intanto perché offre mette in campo percorsi diversificati
A seconda del target di utenza che si rivolge centri per l'impiego della sua vicinanza o lontananza al mondo del lavoro quindi andiamo dai percorsi di per inserimento lavorativo a quelli di aggiornamento delle competenze a quelli di riqualificazione perché ovviamente oggi quando parliamo di formazione non parliamo più solo di giovani generazioni Monge il tema de la formazione continua è un tema che dobbiamo affrontare
Oggi lavoratrici e lavoratori devono vivere la formazione come un percorso che si snoda lungo tutto il loro percorso la loro vita lavorativa perché c'è bisogno di aggiornare le competenze per stare al passo
E per accompagnare e non per subire le transizioni e i cambiamenti che abbiamo di fronte Panza quella digitale e a quella ecologica
E perché c'è necessità anche di riqualificare magari collaboratrici e collaboratori che purtroppo a fronte anche di una situazione di crisi aziendale
Si trovano in una situazione difficile che hanno necessità e diritto
Di essere riqualificati per non perdere il proprio lavoro così come sono fondamentali importanti preziosi
Anche i percorsi ricollocazione collettiva proprio per queste lavoratrice per questi lavoratori e anche quella modalità integrata che lega i servizi pubblici per l'impiego e servizi sociali nel caso di persone più fragili e più vulnerabili vuole è uno strumento io credo fondamentale e che però si basa su un principio ne dobbiamo essere in grado di mettere a terra quelle misure
Solo e lo saremo sempre solo se avremo potenziato davvero i nostri servizi pubblici per l'impiego e sottolineo pubblici perché io credo in Toscana abbiamo lavorato e stiamo lavorando in questo senso
Che sia fondamentale creare o con il modello complementare cooperativo
Dove il pubblico si integra e lavora insieme al privato accreditato ma il pubblico resta il fulcro centrale io credo si debbano superare i ritardi
Rispetto al piano di potenziamento che anche a causa la pandemia ma non solo a causa della pandemia purtroppo ancora oggi soprattutto in alcune aree del Paese
Sì registrano in Toscana
Stiamo procedendo con sia con nelle assunzioni e quindi con questo percorso di potenziamento dal punto di vista dello preferisce degli operatori che di operano ma anche ad esempio con investimenti sulle infrastrutture
Tecnologie digitali sulle sedi perché affinché siano accoglienti sia per chi arriva sia per chi di Opera ICI e ci lavora ettari con non è ovviamente
L'unico strumento oggi le Regioni hanno a disposizione anche il nuovo settennato dei fondi strutturali europei settennato ventuno ventisette penso in particolar modo per quanto riguarda la formazione delle politiche attive del lavoro al fondo sociale europeo
Voglio ringraziare il ministro Andrea Orlando per averci aiutati a sbloccare dei fondi Carlo bloccati danni a livello nazionale oltre trecento
Milioni che erano relativi ai vecchi ammortizzatori in deroga per la nostra regione è questo ha significato quasi cinquantaquattro milioni di risorse che abbiamo potuto immediatamente destinare in particolar modo a favore delle persone disoccupate questo ovviamente
Risponde a quella necessità di investire sulla formazione che però non è slegato rispetto ad esempio al tema di cui parlavamo prima rispetto al salario minimo guardate in questo Paese
Ci hanno raccontato per anni che venivano alcune persone da altri Paesi a rubarci il lavoro oggi ci rendiamo conto che sono le nostre ragazze
E i nostri ragazzi magari dopo essersi formati in questo Paese ad andare altrove perché altrove ci sono condizioni di lavoro
E salari migliori perché nel nostro Paese i salari sono fermi da tanto da troppo tempo e perché magari in altri paesi ci sono anche condizioni e servizi che ci consentono in maniera migliore di conciliare
Tempi di vita e tempi di lavoro e penso ovviamente anche alle giovani famiglie
E da questo punto di vista io credo che la battaglia che stiamo portando avanti come parte democratico sul salario minimo sia una battaglia sacrosanta
E che il governo abbia scelto invece la via del non prendere posizione provando a spostare la discussione anche nella anche se cercando un po'di stravolgere il ruolo del crinale io sono molto d'accordo con le affermazioni che oggi ho ascoltato dal segretario Maurizio Landini perché credo che questo sia quello che sta facendo il governo cercando di scappare da quella discussione rinviandola e poi delegando la a un altro soggetto che però non può sostituirsi alla politica che ha il dovere di dire come la pensa su queste guardate
Quando parlo pensa di politica attiva le politiche di formazione queste non le possiamo costruire solo noi come decisori
Pubblici ma o noi ci interfacciamo con tutte le parti sociali e li scopriamo una parola bellissima che anche il mio partito in alcune stagioni
Ha dimenticato e purtroppo non ha saputo praticare che è quella della concertazione perché quando anche il partito democratico in ora precisa stagione ha praticato la disintermediazione purtroppo rispetto alle politiche del lavoro ha commesso errori che ancora oggi paghiamo oppure quelle politiche non riusciremo a renderle aderenti ai veri bisogni dei territori
Delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche del mondo e l'impresa io non credo che ci sia e che noi si debba vivere una sorta di dualismo io credo che gli interessi di lavoratrici e dei lavoratori possano anche come dire trovare diciamo e convergere con quelli del mondo e l'impresa se ovviamente c'è uno sforzo da parte di questo mondo a far sì che il lavoro non sia un lavoro che prevedono sfruttamento ma sia un lavoro dignitoso e credo che anche l'impresa quando è un'impresa illuminato l'imprenditore in più invece nominato sappia che investire in formazione è un bene soprattutto per quell'impresa
Grazie
Alessandro ora abbiamo il contributo del segretario generale del della UIL Pier Paolo Bombardieri
Volevo ringraziarvi per l'invito e a scusarmi di non essere lì in presenza il motivo per il quale non sempre senza si ricollega a quello che il tema che noi stiamo affrontando un Europa diverso io sono in partenza per Parigi dove domani
Ci sarà una grande manifestazione dei sindacati rotte della Confederazione Europea Sindacati per chiedere alla commissione loro parti cambiare le scelte di politica economica e finanziaria
Che sono state fatte fino adesso noi abbiamo avuto durante la pandemia un'Europa più vicina alle nostre popolazioni quando è stato deciso di fare la Next Generation di utilizzare il programma show siamo ritornati però ad una scelta di politica economica e finanziaria che non c'è c'è non ci convince il tanto la scelta della BCE di aumentare i tassi con questa velocità
Questa scelta secondo noi incide in modo particolare sui mutui ancora di più sulla crescita del nostro Paese
Ma non ci convince ancor di più non l'abbiamo sostenuto già da due anni con una campagna Patto di stabilità anno grazie la scelta di riconfermare il patto di stabilità
Noi pensiamo che le scelte politiche della commissione della e dell'Europa dei governi debbono cambiare radicalmente noi abbiamo bisogno di scelte nuove fra l'altro anche qui ci sono tantissimi gli economisti alcuni premi Nobel che sostengono che magari seguendo altre strade e non quella della patto di stabilità si possono trovare soluzioni diverse si può far aumentare la crescita
In modo particolare noi domani saremo in Francia insieme con lei che i compagni dei sindacati in tutta Europa a chiedere alla commissione di superare il patto di stabilità in modo particolare il superando per quest'anno la tragedia
Ne abbiamo registrato la strage fatta da estremisti ieri innanzi Palestina a dimostrato in misteri ha dimostrato ancora di più
Come sia necessario tenere in considerazione dei fattori che spesso non sono programmabili allora superiamo anche queste per quest'anno il patto di stabilità ridiscutiamo quali sono le regole e soprattutto noi pensiamo si debbano utilizzare i bond europei per fare programmi e progetti di sostenibilità sociale noi stiamo affrontando la transizione climatica la rivoluzione tecnologica
In modo Confucio
Ogni giorno registriamo purtroppo una crisi anche dovuta al fatto che in questo Paese ancora non abbiano scelte di politica industriale chiaro e abbiamo visto che non si occupa di queste crisi
Ma sostanzialmente noi pensiamo che l'Europa possa dare una mano le risorse che sono state stanziate ricordo diciassette miliardi di cui novecento milioni per l'Italia secondo noi sono diciotto assolutamente su bisognerebbe invece utilizzare i bond europei per fare un nuovo programma che sia in grado di accompagnare la transazione Max per le ricadute che questa ragni singoli paesi nei singoli settori in modo organico senza fare stragi i lavoratori e di lavoratrici e distrazioni che riguardano il territorio e poi per l'Europa
Noi attraverso l'Europa rinviamo anche le rivendicazioni italiane voi avete messo nel titolo il tema del salario minimo noi abbiamo detto di essere favorevoli al salario minimo abbiamo fatto questa battaglia anche dentro il Pdl convinti che fosse utile convincere le altre parti sociali che queste un pezzo di un ragionamento che può aiutarci a risolva il problema della del lavoro povero
Noi voteremo contro il documento che nell'Est all'assemblea del CNEL sta elaborando ma vorremmo ricordare che quel salario minimo utile tanti Paesi
Europee insieme alla contrattazione che quindi la storia che sa dare il minimo possa essere un problema per la contrattazione per noi no
Anzi
Può essere per noi un aiuto noi abbiamo contratti che abbiamo anche sottoscritto un attimo dobbiamo essere in grado di guardare con tranquillità con serenità anche Concolato critica le cose che accadono abbiamo dei contratti che non riusciamo a rinnovare anche perché le controparti scappano
Parliamo spesso del contratto della vigilanza privata del contratto delle RSA firmati con mai abbiamo delle controparti che non siamo favoriti composizione non vogliono rinnovare i contratti quei contratti servirebbero
Avrebbero bisogno di un riferimento economico di un salario minimo che comunque li costringe sotto quella cifra hanno scenda noi questa battaglia la continueremo a fare comunque convinti
Che il tema del lavoro il tema dei diritti sia un piano fondamentali in questo Paese non possiamo continuare ad accettare
Che la logica liberista metta in crisi periodicamente e sistematicamente i diritti
Retribuzioni economiche sono i temi che noi abbiamo posto in alcune volte anche in modo unitario
Nelle nostre rivendicazioni quando parliamo di dignità del lavoro che diritto alla sicurezza del diritto ad avere garanzie
E diritti che oggi non sono riconosciute
Io spero che questa sia l'occasione per poterne parlare possiamo approfondire nel magari per fare un percorso insieme grazie e buon lavoro
Serena
Salario minimo inizialmente c'è stata una resistenza da parte dei dei sindacati in una logica di contrapposizioni invece alla alla contrattazione collettiva poi o con una proposta equilibrata che non mina la contrattazione collettiva il salario minimo è diventato punto come ricordava anche bombardiere uno strumento addirittura utile a rafforzare la contrattazione
Collettiva quindi questione questione salariale ma io penso anche alla sicurezza sul lavoro che molto a che fare anche con nel mondo della del subappalto da e quindi anche delle poche sicurezze a legati appunto a contratti per i per pirata che investono vari comparti della nostra economia e poi quello che sarà transizione ecologica digitale il rischio di immaginare intere fette
Di lavoratori escluse dal mercato del lavoro ecco come garantiamo oggi non solo la forza della contrattazione collettiva ma come invece Foggia come intuiamo il potere dei lavoratori
Ma potrei rispondere facilmente perché basterebbe
Ridefinire uno Statuto dei lavoratori che allarghi le tutele che ai lavoratori non garantiti
Che fare una legge sulla rappresentanza che generalizzati la possibilità che le lavoratrici e lavoratori in tutti i settori pubblici e privati possano dire la loro su gli accordi contrattuali e per questa via anche validare e legittimare i soggetti che sono titolati a negoziare
Tema che riguarda anche la rappresentatività reale in questo momento
Al che nell'Arma non voi io non voglio entrare nel merito
Basta questo bastano le regole buone regole aiutano
Però se devo stare diciamo alle buone regole che aiutano
Noi abbiamo sottoscritto con le nostre controparti non Testo Unico su democrazia e rappresentanza però poi quando siamo stati chiamati a recepirlo i contratti nazionali collettivi abbiamo visto un una certa dismissione della responsabilità nei confronti di questa scommessa sulla partecipazione democratica nei luoghi di lavoro
Che non può limitarsi solo ed esclusivamente all'espressione di un parere ma la partecipazione in qualche cosa di più complessivo che riguarda anche la costruzione di percorsi di condivisione
Delle scelte legati all'organizzazione del lavoro ma anche in questo caso io mi occupo di servizi pubblici della costruzione dei disservizi no dei progetti nel mondo e la cooperazione un tema di cui vorremmo discutere anche al tavolo del rinnovo contrattuale ho ascoltato con molto interesse le parole che sono state detta anzitempo quindi sono speranzosa del contratto la cooperazione sociale lo chiuderemo anche molto bene almeno diciamo lo prendo come un buon auspicio
Ma noi ci riconosciamo reciprocamente importanti ricetta si su su però però chiaramente diciamo penso che le regole
Possano aiutare se hanno una visione cioè se sono inserite in una cornice che ricostruisce un po'il diritto del lavoro
Perché il tema è che noi in questi anni abbiamo completamente destrutturato tutta la regolamentazione su cui si basa il diritto del lavoro nel nostro Paese
Non c'è più un'attenzione verso il contraente debole
C'è una deroga totale
Sui diritti dei lavoratori è una cessione di sovranità al datore di lavoro ma non è un tema di contrapposizione tra di noi e è un tema che chiama l'esercizio delle responsabilità onta manca anche che ha cambiato questa discussione ne abbiamo spostato l'attenzione dai diritti della persona che lavora e anche dei diritti della persona che fa impresa alla prestazione
Questo concetto che noi traduciamo spesso con mercificazione del lavoro ha stressato anche un pezzo del dibattito che ne stiamo facendo anche in queste ore sulle dinamiche salariali potrà dire delle cose
Che magari sono un po'diverse da quelle che ho ascoltato e che però secondo me aiutano anche a capire perché
La discussione sul salario minimo non solo è giusta e utile ma ci aiuta anche ad allargare lo spettro di una visione che ricostruisce una prospettiva laburista sul quale noi rifondiamo un progetto di paese
Salario minimo lavoro povero non sono proprio la stessa cosa il salario minimo uno strumento che può aiutare a contrastare lavoro povero ma il lavoro povero e qualche cosa di molto più complesso e che chiama in causa una serie di misure e anche di
Diciamo così ricostruzione di pezzi importanti di politiche pubbliche a partire dall'implementazione dei servizi pubblici
Anche perché tutta la discussione sul salario minimo e incentrata sul valore orario dell'ora lavorata
Ma se noi andiamo a vedere quale parlo ovviamente dei contratti che sottoscriviamo noi come organizzazioni sindacali confederali maggiormente rappresentative non di tutti i contratti che sono depositati al cliente
Ma i contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno un valore di retribuzione oraria che in pochissimi casi al di sotto della soglia del del salario minimo
Perché consideriamo come nella proposta di legge che è stata presentata dal Partito Democratico sia il trattamento economico minimo ma anche quello complessivo no i diritti hanno un costo la salute la malattia la maternità le ferie i permessi congedi sono tutti costi che non traduciamo in un equivalente salariale
Ma sono diritti che proteggono nell'azione collettiva il lavoratore e il ruolo del sindacato io l'ho sempre pensato diciamo
Come Gino Giugni non è meramente tariffario io non è concesso solo la remunerazione della prestazione altrimenti sono strumento io stesso che valorizza la funzione del lavoro no contrattiamo
I diritti
Ma anche il fatto che l'apporto individuale di lavoro è un pezzo importante della costruzione della ricchezza
Di quella impresa di cui l'amministrazione di quel Paese in questa ottica il salario minimo è certo uno strumento utile stabilire un minore legale al di sotto del quale un'ora lavorata non può essere si valorizza alta è un punto importante di ricostruzione di un pezzo di avanzamento nelle conquiste del lavoro ma non è l'unica soluzione il contrasto al lavoro povero intanto parla di distribuzione dell'orario di lavoro
Noi vorremmo fare tanto una battaglia per la riduzione dell'orario di lavoro ma a parità di salario oggi invece la realtà ci consegna che molto di quello che noi consideriamo lavoro sotto soglia
E deriva dal fatto che le umore lavorate contrattualmente sono poche nel settore degli appalti di servizio il tema più incidente per noi e che la stragrande maggioranza i lavoratori non supera le diciotto ore settimanali vale per gli aspiranti gli appalti di servizio pubblico ma anche nei servizi privati ma potrei dire di più uno e oggi abbiamo presentato uno studio che riguarda le Autonomie locali
Nel Mezzogiorno il trentacinque per cento dei lavoratori a un part-time ma che è inferiore al trentatré per cento dalla distribuzione oraria sono dipendenti pubblici
A tempo indeterminato che hanno un basso salario che deriva non tanto dal contratto ma quanto dalla distribuzione oraria
Allora bisogna mettere in conto il fatto che le politiche che ricostruiscono la dignità nel lavoro non si devono occupare di venti
Se Clementi che dobbiamo ricostruire il primo sicuramente no perché l'emergenza economica che ce l'ho detta ed è giusto che facciamo la discussione sul salario minimo e quello della tenuta salariale
Ma oggi che cos'è che erode di più
I salari delle lavoratrici e dei lavoratori i costi indiretti la casa la salute distruzione il che ci dice che se non facciamo un serio investimento sui servizi pubblici non contrasteremo mai lavoro povero
E anche la discussione che stiamo facendo per il rinnovo dei contratti è una discussione che se facciamo solo ed esclusivamente tra organizzazioni sindacali e controparti ci vede misurarci
Sul fatto che sulla redistribuzione dei profitti che sono stati fatti negli anni che abbiamo alle spalle non la vediamo proprio lo stesso mondo ma il tema della redistribuzione più generale e non riguarda solo la produttività di settore riguarda anche la ricchezza generale che prodotta nel Paese
Se oggi noi non cambiamo l'approccio anche rispetto al tema del welfare
Non torniamo cioè a investire nel fatto che se io garantisco servizi pubblici universali
Rendo le persone più forti più sicure e meno vulnerabili a partire anche dalle politiche attive a tanti segmenti dell'innovazione che consentirebbero oggi anche a tante competenze avanzate di entrare in un mondo del lavoro che e più garantista e che protegge molto di più le persone dalla vulnerabilità sociale che possono derivare come diceva adesso
Anche Pier Paolo
Da una condizione che è determinata dalla globalizzazione c'è stata la pandemia quella guerra adesso ritornano scenari di guerra
E anche appesantiti dalla dinamica del terrore ma questa avrà sicuramente un'influenza sull'andamento economico tant'è che già si stanno facendo le previsioni sull'inflazione questo cambierà la politica economica ma noi un'ulteriore contrazione
Degli investimenti per la spesa sociale non la reggiamo dal punto di vista dell'impatto che questo ha anche sulle dinamiche del lavoro
Allora senza politiche industriali senza una ricostruzione
Di politiche che investano nei servizi pubblici nella doppia funzione perché nell'introduzione giustamente si faceva riferimento anche ad un dato noi oggi stimiamo
Possibili plausibili mille e un milione e duecento mila posti di lavoro nella pubblica amministrazione
Che si sono determinati dal fatto che nei prossimi sei anni cioè due piani triennali difensori son cose tecniche che appassionano solo nuovi poveri contrattualistica settore pubblico però due tornate di programmazione tra pubblica amministrazione che deve ridisegnare la mappa dei servizi ai cittadini sul territorio
Produrranno la fuoriuscita per mancato compensazione del turnover di settecento mila dipendenti pubblici nessuno si sta occupando di questo oggi noi parliamo del fenomeno delle liste d'attesa così come parliamo ad esempio della contrazione dei servizi educativi ma io non voglio determina uno scontro con la cooperazione l'errore in questi anni è stato pensare non tanto alla funzione sostitutiva
Del privato rispetto al pubblico
Ma basare la funzione sostitutiva del privato nei confronti del pubblico solo immaginando che questo potesse abbattere i costi è certo che generiamo lavoro povero certo che contraiamo diritti
Certo che riduciamo il perimetro dei servizi pubblici
Io vorrei diciamo che non è la cooperazione facessimo questa battaglia insieme insieme ai tanti soggetti che si occupano di servizi pubblici
E che non stressa il concetto di chi è il soggetto gestore ma che il pubblico rimanga garanzia del diritto della persona affluire di quel servizio poi sull'erogazione ci mettiamo d'accordo
Se trattiamo un po'meglio i lavoratori facciamo migliori contratti non abbiamo nessun problema tant'è che parliamo di contratti di filiera
In cui se tu sei un lavoratore diretto o un lavoratore in appalto turisti a venire stesso salario stessi diritti
E anche probabilmente lo stesso contratto ma questo richiamo non la voglio fare troppo lunga questo richiama appunto ha un'idea per la quale il salario minimo
E oggi un grande strumento di azione politica che rimette l'accento sulla condizione materiale del lavoro
Che parla della qualità dell'impresa che parla della qualità della prestazione che mette sotto osservazione la scarsa capacità che noi abbiamo anche attraverso la contrattazione collettiva di valorizzare di trattenere le competenze avanzate
Ma attraverso questa chiave possiamo in realtà leggere tante dimensioni la prima le politiche industriali
La seconda le politiche che riguardano una riconfigurazione dello stato sociale una terza il ruolo del soggetto pubblico
E noi possiamo promuovere buona occupazione con un piano straordinario per l'occupazione avere una funzione anticiclica ma in realtà potenziare la pubblica amministrazione non è un indistinto e c'è una differenza
Su quali servizi pubblici investiamo la pubblica amministrazione che diventa animatrice se dello sviluppo locale ha bisogno di fare degli interventi anche di riconfigurazione della missione del settore pubblico che oggi darebbero grande opportunità grande spazio
Quindi per rispondere alla fine ha domande il salario minimo e in conflitto con la contrattazione collettiva Novo perché il salario minimo è quella soglia al di sotto della quale c'è una sorta di convenzione sociale
Che ci dice che quella ora lavorata non può essere retribuita Centallo Rizzato sa meno di una soglia che definita da un valore legale
Ma il ruolo della contrattazione a quel punto può essere solo migliorativo
Che è esattamente il contrario della teoria che era a fondamento del Jobs act che è esattamente il contrario che era a fondamento della teoria della legge Biagi e cioè la legge stabilisce qual è il perimetro di derogabilità dei diritti
La contrattazione può al massimo contenere queste spinte
E io dico facciamo anche attenzione perché sul tema della precarietà insieme a quello del salario minimo ci stiamo giocando la fiducia anche nei confronti di una nuova generazione quello che il governo ha fatto sui contratti a termine sui voucher quello che sta per fare derubricando la discussione sul salario minimo
Rischiano non di far arretrare una prospettiva e collabori Istat
Per uno schieramento progressista
Rischia di far perdere la speranza una generazione che la politica possa essere la soluzione
Serena Sorrentino e
Tu hai iniziato il tuo intervento disc non parlando di diritti dei lavoratori ma parlando di diritti delle persone
Ecco Marco il salario minimo esattamente un po'qui sono alla nostra la nostra chiave sotto quella soglia non può chiamarsi lavoro e sfruttamento
Ecco è la nostra chiave anche per rimettere al centro i diritti della persona
Bene anzitutto io credo che oggi dobbiamo ringraziare innanzitutto Andrea Orlando per aver mantenuto viva diciamo del se e per aver mantenuto in questi anni di un punto di vista che non sempre era scontato
E di questo me dobbiamo assolutamente ringraziamo le oggi si è molto delle battaglie che anche come dicevi tu prima in una situazione complicata sono diventate patrimonio del partito
Ecco è anche perché abbiamo fatto in questi anni questo tipo di battaglie e tra cui appunto quella il salario minimo su cui arrivo tra poco
Parto da una considerazione che nasce un po'da alla la situazione politica che stiamo vivendo dopo un anno esatto dall'insediamento tra l'altro il Parlamento noi ci troviamo in una situazione nella quale oggi possiamo dire con certezza che ne siamo di fronte a un governo che al netto di quello di essere quello più a destra della storia repubblicana è un Governo estremamente identitario cioè lo vediamo nei suoi atti principali nelle sue manifestazioni principali le cose che dice nelle cose che fa
E noi di fronte a una destra così de identitaria non possiamo non porci il tema di come possiamo un'opposizione altrettanto identitaria questo oggi mi pare un tema assolutamente nel non eludibile perché rispetto a quello che si sta facendo in questo momento nel Paese
Noi non possiamo neanche ce ne dobbiamo fare un salto di qualità anche nei toni e negli atteggiamenti nei confronti di questa destra che anche in Parlamento a nell'ultima seduta le cose che sono state dette da da Donzelli ad esempio rappresentano cosa che non possiamo assolutamente tollerare
Rispetto ai nostri parlamentari rispetto a quello che si sta affermando in questo momento nel Paese e dispetto alla semplificazione anche della dibattito politico che alcune volte fa un po'cadere le braccia
E questo passa anche appunto attraverso la ricostruzione dell'identità del partito che ellissi Line ha saputo interpretare alle ultime primaria
Perché il tema dell'identità e di come noi avevamo smarrito una serie di valori
Nel corso di questi anni la detto benissimo Alessandra prima è sicuramente un tema fondamentale era qual era il punto sul quale noi oggettivamente dovevamo recuperare delle cose nonostante appunto il lavoro che era stato fatto da Andrea da alcuni amici e compagni in questi anni
Era oggettivamente la questione economica e sociale di fronte all'aumento così enorme delle dissi guardi le diseguaglianze economiche sociali di fronte all'aumento della povertà di fronte ai dati Istat ancora una volta emersi negativamente ieri rispetto ai giovani al Mezzogiorno su qui torno dopo rispetto a tutto quello che si sa verificando in questi anni di rispetto al posto pandemia il tema della questione economica e sociale dove è il tema del lavoro non poteva non essere e non può non essere la battaglia principale del partito democratico in questa fase e da qui nasce anche la battaglia che
Stiamo conducendo che abbiamo condotto sul salario minimo dovrà attenzione l'ha detto bene Serena io sono molto d'accordo issare minimo è un pezzo di una partita molto più grande che è quella della questione salariale nel suo insieme perché è vero che noi abbiamo dei salari bassi ma è vero abbiamo dei salari che non sono accettabili
Ma molti dei salari diciamo non sono accettabili e non soltanto quelli appunto sotto la soglia di povertà perché oggi con salari anche a mille cinquecento mille seicento euro al mese in alcuni diciamo in alcune situazioni si può far fatica
E allora
Partiamo dalla vicenda del salario minimo io partire dall'attualità cioè da quello che è successo ieri io a non mi concentrerei soltanto sulla spaccatura che c'è stata al CNEL e non mi concentrerei sulle parole di Brunetta
Anche relative ad alcune nostre dichiarazioni che commentavano quello che si è verificato al CNEL perché
Perché non voglio cadere nella trappola della destra che dirà noi non facciamo il salario minimo perché ce l'ha detto il CNEL
No voi non fate salario minimo perché siete contrari al salario minimo e l'avete detto dal primo giorno di questa legislatura quando Andrea Orlando io a Debora Serracchiani presentammo la proposta di legge sul salario minimo
Quindi loro non è che sono contrari perché lo ha detto nel CNEL perché questa sarà la narrazione che si verificherà nelle prossime settimane nei prossimi giorni perché mercoledì tornerà in Aule salario minimo e vedremo loro cosa diranno
E loro probabilmente diranno che sono contrari perché l'ha detto il CNEL questo messaggio che ne non possiamo far passare
Loro sono contrari perché il modello di sviluppo sul quale stanno costruendo le politiche economiche in questo Paese si basa su che cosa
Sulla svalutarsi o del costo del lavoro e sulla compressione dei diritti dei lavoratori questi sono i due modelli che in questo momento Sanna animando l'identità del Governo rispetto al modello di sviluppo che hanno in testa questo danno e non può essere accettabile
Non può essere accettabile per la mostra Storie non può essere accettabile per ciò che siamo allora perché nasceva la proposta del salario minimo
Sheva per dare una risposta anche in molti casi ad una generazione badate che
Lo stipendio salario medio di un under trentacinque in Italia non Mer di un under trentacinque del sud dinanzi al trentacinque in Italia e di ottocentocinquanta euro al mese
Ora noi come possiamo immaginare che un ragazzo
Dice trent'anni trentacinque anni che guadagno ottocentocinquanta euro al mese posso soltanto pensare di fare una famiglia
Accendere un mutuo pagarsi la casa in una roba impensabile queste lo stipendio medio di un Paese dell'unione europea quale l'Italia di un ragazzo di sotto i trentacinque anni
Allora nasceva anche da questa esigenza dare una risposta a un pezzo di generazione che oggettivamente non ce la fa
E poi anche per dare una risposta a quei tre milioni di italiani che appunto guadagnano sotto la soglia di nove euro che a mezzogiorno diciamo può in alcuni casi come la Campania equivalgono al trentasette per cento dei lavoratori dipendenti privati che guadagna appunto sotto la soglia di nove euro
Quindi era una risposta a un pezzo di paese che non ce la fa
Ed è un pezzo di paese che naturalmente noi dovremmo e stiamo provando a rappresentare e per questo anche la la raccolta firme con tutti i partiti di opposizione per questo diciamo è stato una delle battaglie che però si inquadrano ripeto in una politica più generale che riguarda il tema salariale perché non può essere soltanto il salario minimo
Ma deve essere ad esempio c'è il tema della legge sulla rappresentanza
Perché ha ragione chi l'ha detto prima cioè alcune volte quando nei partecipiamo alle vertenze vediamo i sindacati maggiormente rappresentativi e poi vediamo altri tipi di sindacati o presunti tali che sono pari spesse volte quelli che
Creano abbassano i diritti dei lavoratori con i contratti pirata che mettono in campo allora
Noi su anche su questo il tema della legge sulla rappresentanza serve anche a dare una forza maggiore a chi poi deve fare la contrattazione collettiva la sua battaglia nel suo lavoro quotidiano ora
Quindi il tema del lavoro il tema dei salari il tema del salario minimo
Ed è una questione politica
Perché qual è stata la novità di questo di di di questa battaglia rispetto al salario minimo hanno vita è stata che dopo un lavoro faticoso ma intelligente siamo riusciti a mettere insieme tutte le forze d'opposizione Trane Italia viva è sempre stata contraria a questa roba l'abbiamo visto già nei precedenti governi
Perché oggettivamente si tu hai così un'alternativa alla destra
Devi rafforza il tuo lavoro identitario Marie provare anche voi a trovare dei terreni comuni
Su cui pare fare la battaglia politica in alternativa al centrodestra in alternativa al governo Meloni quali sono questi terreni comuni su cui stiamo provando a lavorare e quali saranno quelli su cui noi proveremo a lavorare
Salario minimo e l'abbiamo già detto la sanità sulla quale diciamo ci battiamo adesso anche in vista la manifestazione nazionale che faremo l'undici novembre a Roma dove invitiamo tutti quanti avvenire perché sarà la prima volta che si torna in piazza dopo tanto tempo e deve essere anche una manifestazione del partito democratico una prova di forza e di dunque dell'Italia che resiste rispetto appunto a questa destra che molte volte mette in discussione anche i nostri modelli di convivenza
Quindi il tema della sanità pubblica voi vivete in una regione dove il sistema sanitario funziona
E che molte volte vede miei
Diciamo corregionali rischi o concittadini venire la cura si qui io diciamo per quanto diciamo lì la sanità si possa essere efficace ed efficiente in questi luoghi vorrei che ai cittadini della mia regione venisse garantito il diritto di potersi curare nei luoghi in cui hanno la fortuna o sfortuna di nascere
è il terzo tema secondo me e e che uno potrebbe dire cosa c'entra con il lavoro e chiudo su questo e quello dell'autonomia differenziata perché lo dico
Perché guardate questa battaglia questo tema rischia fuori dalla retorica per come l'ha imposto da Calderoli poi potremmo discutere di altri modi però noi dobbiamo discutere di quello che c'è in campo adesso
Sta mettendo davvero discussione la questione e la tenuta del pub dell'unità del Paese
Ed è collegata anche al tema del lavoro e faccio un esempio concreto perché noi dobbiamo poi fare degli esempi concreti di come può cambiare la vita delle persone se passano delle cose allora
E parto da un tema che per noi essenziale fondamentale e che anche diciamo aveva abbandonato e dobbiamo porre cooperare che quello della scuola cosa può succedere se dovesse passare l'autonomia differenziata come la vuole Calderoli sul tema della scuola
Si può parlare di programmi differenziati questo già avviene quindi lo superiamo si può passare però ai concorsi differenziati per cui diciamo se tu voi partecipare a un concorso in Lombardia magari ci può essere la clausola detto il Lombardia devi viverci da quindici anni se no a quel concorso non può parteciparvi per fare appunto l'insegnante
E infine si può arrivare
Ai salari differenziati a proposito diciamo di cosa c'entra il lavoro cioè che un docente i e noi abbiamo i docenti migliori d'Europa che andrebbero pagati di più e anche questo è una battaglia che faremo
Nelle prossime settimane
Ma netto di questo io trovo intollerabile che un docente possa avere la possibilità di essere pagato di più a stesso tipo di lavoro in una regione piuttosto che un'altra
Questo non può essere accettabile per un partito come il nostro che deve avere la forza di dire le stesse cose da Milano a Palermo
Ma deve poi garantire ai cittadini stessi diritti da Milano a Palermo
Allora queste tre cose
Il lavoro quindi il salario minimo e non solo questione salariale la battaglia sulla sanità e la battaglia contro l'autonomia differenza di Calderoli sono le tre battaglie che ne possiamo provare a mettere in campo da qui alle prossime settimane non soltanto come partito democratico
Perché guardate
C'è il tema del rafforzamento della nostra identità ma c'è anche il tema e noi questo tema l'abbiamo portato avanti negli anni alcune volte anche in condizione di solitudine c'è anche il tema di come si costruisce un campo alternativo alla destra perché Giorgia Meloni le elezioni non le ha vinte da sola
Giorgia Meloni si è presentata alle elezioni con un partito che però era parte di una coalizione
E Giorgia Meloni ha preso quanto ha preso il ventitré per cento poi c'era Forza Italia che ha preso l'otto la Lega che ha preso il nome ora i numeri precisi non mi ricordo la somma di quelle tre forze politiche
è arrivata al quarantatré per cento ma invece abbiamo scelto di presentarci praticamente senza coalizione e abbiamo perso tanti collegi anche perché eravamo senza coalizione allora noi
Dobbiamo mettere in campo anche un lavoro per cui ci sia un'alternativa forte e credibile e che si è individuabile come tale dei cittadini
Anche dal punto di vista punto politico nel suo insieme per questo ci sono le battaglie comuni che stiamo conducendo in queste settimane e per questo ne non possiamo assolutamente cedere di un centimetro rispetto alla costruzione di un'alternativa di una coalizione alternativa
è un lavoro difficilissimo è un lavoro complicatissimo ma è un lavoro che va fatto perché un tentativo può fallire l'assenza di tentativo fallisce di sicuro
Grazie
Grazie Marco
Dicevamo accanto al salario minimo come tassello di un altro
Di una narrazione anche alternativa queste destre però arrivava dal mondo dell'impresa del sindacato
La necessità ecco di di ragionare del Paese in maniera complessiva
Si parlava di politica industriale si parlava di sostegno appunto o alle imprese si parlava dei servizi del Welfare quindi Antonio ti chiedo altro che meno Stato sarebbe più stato
Grazie buonasera tutte tutti un ringraziamento ad Andrea anzi ai due Andrea Giulio Emma tutti gli amici e compagni che che hanno lavorato per per farci ritornare in questo luogo io guardavo questa sala
L'ultima volta che eravamo stati su questo palco era prima della pandemia sono successe tante cose tanti cambiamenti
E e noi dobbiamo tenere conto di di quello che è successo dico questo perché mi convince molto il ragionamento che è emerso nel corso di questo dibattito
Il valore del salario minimo della proposta di legge che il Partito Democratico e tutte le opposizioni stanno portando avanti con grande forza
Raccogliendo centinaia di migliaia di firme battendosi in Parlamento ma molto al di là del tema in sei di stabilire una soglia di nove euro lordi l'ora di rafforzare il valore dei buoni contratti quelli delle organizzazioni maggiormente rappresentative perché poi questo
Il il cuore della nostra proposta il valore del salario minimo va molto al di là di questo perché in realtà è un punto che chiama in causa un'idea di sviluppo e di paese
E di come cambiare il modello di sviluppo che l'Italia ha ha ha scelto ha imboccato ha subito negli ultimi venticinque anni guardate la nostra Costituzione dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro ma l'Italia che hanno sperimentato milioni di lavoratori e lavoratrici in in questi anni sempre di più è stato un'Italia molto riversa la repubblica democratica fondata sul lavoro povero sottopagato sfruttato un Paese che ha scelto una via bassa dello sviluppo
Che si è battuto per entrare nella nella zona euro per rimanere agganciato al resto d'Europa ha dovuto fare i conti con la globalizzazione
Ma lo ha fatto imboccando la strada di un modello fondato sulla sballo Rizza Tione e sul disinvestimento sul sul lavoro sulle competenze
Sulla qualità e sui talenti delle delle persone
Questo è accaduto sicuramente per fattori di contesto esterno alla globalizzazione ha pesato tanto perché ha prodotto un impoverimento e una sballo Rizza al signore del lavoro in tutti i Paesi avanzati ha pesato molto l'Europa dell'austerità
Che ci ha impedito
Di di di di costruire politiche pubbliche più efficace maggiormente in grado di di contrastare l'impoverimento e la crescita delle disuguaglianze in questi anni
Ha pesato però anche un sistema di convenienze
Che in questo Paese
C'è stato verso quel modello di sviluppo perché conveniva tanti conveniva pezzi del sistema dell'impresa è a pezzi della della politica del sistema di rappresentanza sociale
C'è una responsabilità diffusa per quello che è accaduto negli ultimi venticinque anni ora gli anni della pandemia
Hanno dimostrato nella loro drammaticità che quelle politiche quella scelta non era ineluttabile
Per il nostro Paese io guardavo
Guardavo prima
Andrea Martella Giulio Calvi ho condiviso con loro l'esperienza del governo Conte due chi si è trovato a gestire una delle fasi più drammatiche della storia del nostro Paese che cosa abbiamo messo in campo con Roberto Gualtieri
In quegli anni in quell'anno e mezzo
Noi abbiamo bloccato i licenziamenti in questo Paese e abbiamo vietati per legge
Abbiamo esteso a tutti la cassa integrazione che prima escludeva milioni di lavoratori in particolare quelli delle piccole e piccolissime in prese abbiamo messo in campo aiuti nei confronti del sistema produttivo che mai questo Paese aveva visto
Aiuti sotto forma di Ristori diretti ma anche di trecento miliardi di prestiti con garanzia dello Stato perché altrimenti le banche avrebbero immediatamente chiuso i rubinetti guardate erano politiche
Totalmente non convenzionali rispetto al mainstream al pensiero unico che si era fermato nel ventennio precedente
Prima del marzo del due mila venti sarebbe stata considerata una bestemmia anche a sinistra ce lo vogliamo dire il divieto per legge dei licenziamenti
Ho tante cose che invece sono state avrebbero gridato allo scandalo i cultori dell'austerità di fronte ad un intervento massiccio come non mai a sostegno del sistema produttivo
Però se l'Italia è rimbalzata nel due mila ventuno due mila e ventidue come non era accaduto dopo la crisi precedente
Se in poco più di un anno abbiamo recuperato il livello di reddito nel due mila diciannove è stato anche perché abbiamo scelto di cambiare rotta rispetto a quelle politiche ora è chiaro che
Nella radicalità di quelle scelte
C'è una componente le
Atta ad un'emergenza speriamo irripetibile che ha pesato molto il Paese stava con la Sandro
Perché questo è quello che stava accadendo nel marzo aprile del due mila venti erano necessarie delle politiche economiche sociali radicalmente diverse e
E e molto coraggiose per come sono state messe in campo però io credo che quanto è accaduto
Nella in in quella drammatica fase non debba rimanere un
Passaggio a sé stante cioè noi dobbiamo imparare
Le lezioni di quello che è accaduto
Durante la pandemia di quella che era l'Italia prima e di quella che vogliamo che debba diventare l'Italia dopo e allora io credo che
In questa fase in questi anni
Da qui al due mila ventisei da Hitler la fase in cui siamo chiamati ad attuare il piene RR veramente l'Italia di fronte ad un bivio
Non dire di straordinaria importanza perché guardate il Paese lasciato a se stesso ritorna
In per inerzia Alitalia del due mila diciannove
Ritorno a quel modello di sviluppo perché quel sistema di convenienze in qualche modo è rimasto in campo
Magari un po'più debole nella coscienza popolare
Perché non a caso la grande maggioranza degli elettori hanno capito il valore del salario minimo la necessità di cambiare rotta ma quel sistema di convenienze
E ancora in campo e l'Italia veramente rischia di Richey volare
Nell'Italia del lavoro povero sottopagato ma anche della stagnazione della Stasi della produttività perché sono tutte cose che essi tengono assieme ne abbiamo discusso qualche giorno fa insieme ad Andrea Orlando viene prima l'uovo o la gallina i salari sono rimasti fermi perché è rimasta ferma la produttività o la produttività è rimasta stagnante negli ultimi vent'anni perché l'Italia disinvestito sulle risorse umane
Ha pagato le persone sempre meno a sottopagato giovani che uscivano dall'Università ed erano costretti ad andare all'estero per trovare un lavoro decente stabile con una retribuzione dignitosa
Ecco è difficile io credo che le cose stia no insieme
E allora se vogliamo tirare fuori veramente l'Italia dalla stagnazione in cui è scivolata negli ultimi venticinque anni questo nodo
Il nodo della della questione salariale di un diverso modello di sviluppo sia veramente il punto centrale e allora in questo bivio la destra sta da una parte precisa guardate
Il vantaggio dal punto di vista politico di tutta questa contesa sul salario minimo
E che alla fine tutti dovranno scegliere
Da che parte stare a Meloni fa melina i cui sondaggi riguarda anche lei ha buttato la palla in tribuna via chiamati l'undici di agosto fare una finta discussione ha delegato al CNEL
Un organismo costituzionale di cui tutti avevano dimenticato l'esistenza
L'idea tranne Brunetta l'idea di di di elaborare una proposta come se spettasse anche nel sottoporre alle forze politiche una proposta senso un'assunzione di responsabilità da parte del Governo e della maggioranza esso possono tirarle lungo finché vorranno però poi dovranno scegliere
E io credo che loro diranno di no perché sono contrari alla nostra proposta anche perché le loro constituency elettorali sono quelle
I loro riferimenti sono quelli sono quelli che che hanno sostenuto e che hanno sono stati protagonisti di quel sistema di convenienza
Conveniva avere la possibilità di sottopagato i lavoratori conveniva ad avere la possibilità di fare nero di evadere le tasse così in qualche modo si sbarcava il lunario conveniva quel tipo di Italia ecco
Siamo di fronte a un bivio perché questa e la Scelta
Sono molto d'accordo però con chi sosteneva
Che la legge sul salario minimo è solo un pezzo di quello che è necessario fare un pezzo
Perché guardate quando il tema è un nuovo modello di sviluppo una diversa direzione per il Paese allora questo veramente chiama in causa tutte o quasi le politiche pubbliche da mettere in campo chiama in causa innanzitutto la politica industriale per la diventato una parolaccia negli ultimi vent'anni ed è invece un punto chiave perché finché noi avremo un sistema produttivo generatore di lavoro povero
Per come è costruito perché iper frammentato perché sono scomparse le grandi in prese perché compete a ribasso possiamo fare tutte le legge sul salario minimo che vogliamo
Ma continuerà ad essere un sistema che troverà la strada in qualche modo per generare lavoro povero ti chiamerà lavoratore part-time quando poi ti chiederà né i fatti di fare molto di più dell'orario part-time ti pagherà magari con salario legale ma poi ti farà fare molto più ore e quant'altro e allora il tema delle politiche industriali che aiutino il sistema produttivo a fare il salto di qualità a fare i conti con la doppia transizione a crescere a crescere è un punto assolutamente chiave così come un punto assolutamente chiave è un'idea di riforma della pubblica amministrazione
Sorrentino ha dato dei numeri impressionanti
Il la riforma dello Stato è un altro punto chiave
Perché lo Stato può dare e deve dare il buon esempio riaprendo canali di ingresso a quei giovani che oggi sono costretti spesso ad accettare salari da fame o andare all'estero ma se la pubblica amministrazione
Torna ad essere un'alternativa spinge anche il sistema produttivo a cambiare nel suo rapporto con con i salari con i diritti con le tutele del lavoro
Serve una riforma dello Stato anche nel rapporto quando lo stato diventa un committente perché ha ragione Gamberini quando ricorda sistema delle code la cooperazione disponibile
Naturalmente fa fede quello che dice a a a cambiare il il sistema contrattuale a rinnovare i contratti migliorando lì
Ma naturalmente se poi gli appalti pubblici sono al massimo ribasso e c'è un meccanismo che spinge tutto il sistema ribasso fanno enorme fatica le FARC le parti sociali a difendere livelli retributivi dignitosi nei settori che col pubblico ci lavorano
No se vogliamo cambiare il modello di sviluppo rispetto al passato dobbiamo ragionare su un diverso sistema di Welfare
E su un diverso sistema di regole del del mercato del lavoro un nuovo Statuto dei lavori che permetta anche alla sinistra di superare lasciatemelo dire
Il dibattito un po'ideologico un poco la testa rivolta all'indietro sul Jobs Act che è stato un errore lo abbiamo detto nella nella fase congressuale con grande chiarezza ma il tema a mio giudizio non è più soltanto andare oltre quella stagione e veramente ridisegnare un nuovo quadro di regole in un mondo del lavoro che è molto cambiato anche rispetto al due mila quattordici due mila e quindici serve poi ho veramente finito
Tornare a parlare di politica dei redditi in questo Paese nel mille novecentonovantadue novantatré in un'altra stagione
Un'altra classe dirigente costruì un patto sociale che con i suoi pregi e i suoi difetti permise all'Italia di agganciare e il resto d'Europa di raccogliere la grande sfida dell'euro ripeto con i pregi e con i difetti che oggi leggiamo meglio
Di quel patto sociale oggi noi siamo in una condizione difficilissima perché guardate non solo i salari sono rimasti fermi in Italia negli ultimi trent'anni mentre crescevano del trenta quaranta per cento nelle altre economie avanzate
Ma ne veniamo da due anni di inflazione che hanno aggravato in modo drammatico la situazione
Da metà due mila ventuno a metà due mila ventitré l'indice dei prezzi al consumo è salito di sedici punti percentuali
L'indice delle retribuzioni contrattuali del quattro per cento
Sedici crescita dei prezzi quattro crescita delle retribuzioni guardate una perdita di potere d'acquisto drammatica
Istat poi calcola l'indice dei prezzi al consumo anche per condizione socio economica delle famiglie per le famiglie più povere non è il sedici l'inflazione
è stata il diciannove il diciannove
Retribuzioni sono cresciute del quattro per cento anche per quel tipo di di di famiglie e e di lavoratori
E e allora Nonino noi veramente la questione sociale che era già grave quando ne ne discutevamo in questa sala nel due mila diciannove sta arrivando ad un punto di coltura
E allora se il governo pensa di cavarsela semplicemente prorogando per un anno il taglio del cuneo fiscale finanziato a deficit non andiamo molto lontano è una scelta condivisibile certe della scelta condivisibile
Noi chiedevamo e chiediamo che sia resa strutturale quel taglio del cuneo fiscale ma non è possibile immaginare di delegare allo Stato e alla fiscalità generale
Un recupero di potere d'acquisto di tutele di diritti dei lavoratori che è un tema molto più ampio
Che chiama in causa una legge sul salario minimo che c'è in ventidue Paesi su ventisette dell'Unione Europea
Che chiama in causa un governo che come ha fatto il Governo spagnolo chiama le forze sociali per favorire il rinnovo dei contratti nazionali scaduti perché oggi il cinquantasette per cento dei lavoratori dipendenti hanno contratti scaduti
In qualche caso da quattro cinque sei sette anni
E allora di che potere d'acquisto parliamo
Se parliamo di una nuova politica dei redditi io credo che dobbiamo ragionare anche di partecipazione
Dei lavoratori alla gestione delle imprese e agli utili delle aziende perché è un tema che non può e non deve essere più un tabù nemmeno a sinistra
E che fa parte deve fare parte di una ridisegno le idee di ridisegno del capitalismo italiano se parliamo di di politica dei redditi dobbiamo appunto ragionare
Su politiche diverse rispetto a quelle del passato ecco io credo che ho veramente finito
E l'ho fatta fin troppo lunga in questo
Su questo terreno ci sia uno spazio politico enorme per il partito democratico per la sinistra e per le forze progressiste e se noi riusciamo a ritrovare unità come l'abbiamo trovata sul salario minimo per un'agenda di politiche economiche sociali che vada in quella direzione io credo che veramente su questo terreno iniziamo a mettere in difficoltà
Un Governo è una destra che sono ancora forti nel Paese anche se la luna di miele sta finendo
Ma i cittadini oggi se si voltano dall'altra parte
Quei cittadini delusi disillusi da un governo che aveva promesso mari e monti e non sta mantenendo niente se si voltano dall'altra parte oggi non trovano ancora un'alternativa
Ecco io credo che se inizieranno trovare un'alternativa a forze politiche e sociali
Che si uniscono su questi temi su questa agenda su queste idee di paese allora le cose inizieranno a cambiare e noi potremo mandare a casa la destra molto prima di quanto immaginiamo
Grazie al
Grazie Antonio io voglio ringraziare il presidente Gamberini Serena Sorrentino Alessandra Nardini Marcos Arbasino ed Antonio
Misiani grazie per il contributo di questa discussione credo che possiamo anche buttare giù una sintesi delle cose emerse stasera
Per continuare a mantenere questo filo di dialogo e di lotta grazie a tutti buona serata al prossimo dibattito
Aspettiamo ancora qualche minuto
Andiamo
Allora ben ritrovati molti di voi avranno seguito anche i lavori del pomeriggio di questa prima aggiornata della festa
Nazionale di danza quarta edizione come è stato già ricordato io sono stata raggiunta sul palco a tutti i nostri ospiti per quest'ultimo dibattito che un dibattito impegnativo
Proviamo a sollevare lo sguardo su sull'Europa e sul mondo che ci circonda
Ci aiuteranno in questo il professor Alberto Melloni
Professore di storia delle religioni ma molto più di questo molto altro rispetto a questo infatti a a lui spetterà il compito non facile
Di tirare un filo che ci aiuti a tessere
Temi molto molto alti molto importanti che però si tengono
E che sono centrali oggi per tutti noi e che chiamano in causa l'Europa quindi come abbiamo scritto nel nostro programma la pace le migrazioni il clima
Le diseguaglianze
Si sarebbe detto una volta vasto programma
Quindi cominceremo il il nostro confronto con con le parole della del professor Melloni e poi faremo un girerò e chiameremo a reagire alla diciamo a questa sorta di relazione introduttiva del professore i nostri gli altri ospiti che non hanno naturalmente bisogno di presentazioni ma presenterò mano mano grazie professore
Però io non gioco il colosso punto nuove molto sorprendenti immagino
Credo che sia importante anche questa distanza dalle elezioni europee
Provare a capire quello che potrà essere il terreno del confronto quelle che saranno le
Grammatiche che si confronteranno in vista del delle europee
Allora c'è una grammatica che quella che per fare in tutta l'area conservatrice della della politica europea
Che approvato due grandi chiavi PRI a rappresentarsi proprio sui temi che sono indicati in questa fila infinita di tematiche c'è stata proposta per questa per questa sera
L'idea è quella che questi temi vadano affrontati in un modo molto molto prudente e a livello degli Stati
Il caso frazione ecologica e quello più più chiaro
C'è una polemica che io penso monterà da qui alla proverà prossima sulla trazione ecologica dicendo
Se ho soldi Cassi però però la cosa va fatta con molta cautela se è possibile rinviando se possibile dilatando i tempi e comunque mettendo davanti la quelle i diritti degli Stati
Su questo io trovo che abbia dato un esempio molto la lampante di quale sia il livello di questa discussione della contraddizione che ne viene la Presidente del Consiglio quando in uno delle sue visite con i capi delle liste ha detto che vi hanno detto di no sulla corsa dei migranti ma le rispetta molto quelli che difendono l'interesse nazionale
Che poteva anche stare a casa per quello perché risparmiava cosicché logico ci sarebbe stato un contributo alla decarbonizzazione del continente
E perché non non non può essere quello che il modo in cui si affrontano le cose
Io spero e vorrei che le forze progressiste usassero l'approccio opposto
Cioè prendessero atto che proprio la portata di queste grandi sfide che l'Unione ha ha davanti
Paci migrazioni timo disuguaglianza scusate se è poco sono cose Cristo si risolvono nell'altro modo
Cerco delle proposte che siano coerenti
Lucide molto realistiche Mou molto documentate molto pensate non retoriche e un livello di Europa federale
Perché se non c'è un attore europeo nessuno di questi problemi a nessuna possibilità di essere risolto
Due miliardi e mezzo di africani del due mila cinquanta di cui un miliardo sunniti che un miliardo e mezzo divisi in quattro mila chiese vuote due nazionali fatto beffare di mestiere
è una cosa che non va augurata nessuno degli stati membri perché
è un è un tipo di questione irresistibile non gestibile non non affrontabile se c'è una proposta è quella che il più grande esperimento politico degli ultimi cinque mila anni che l'Unione europea l'unica cosa che non vuole essere un impero
E non vuole essere un impero che si espande che non vuole fare la guerra non vuole possedere ha detto mentre proprie quello rappresenta un modello per il continente africano che da solo da solo basterebbe se non si affrontarlo quest'se lo si si vede con sufficiente nettezza lacerati tra queste due cose si rischia moltissimo perché non è che gli argomenti con i quali vengono raccomandate cautele su qualcuno di quei temi Rossi che abbiamo indicato siano tutte sbagliate le donne che gli stati membri
Do non abbiano o degli interessi nazionali e delle prospettive diverse
Ma la cornice in cui la si mette quella deve essere deve essere diversa
Questo punto di vista mi sembra la cosa più
Importante almeno per come la vedo olio e quella della della questione della pace
Della questione della pace
Perché questo della pace una questione della quale non non non sono ammesse mezze misure
Non si può far finta che spostare i confini di un Paese con l'esercito sia una cosa che ha delle spiegazioni
O che andare in un kibbutz sparare i neonati sia una cosa che delle spiegazioni non ha nessuna nessuna spiegazione sono cose che non non si possono fare che vanno condannate punto
Condannato il punto
Dopo di che che questo voglia dire rassegnarsi al fatto che questo sia l'inizio di conflitti e Terni come tendono a essere i conflitti di questo secolo sarebbe un errore clamoroso i conflitti sono eterne sale si fanno diventare Terni e quindi lo sforzo per trovare spiragli spiragli piccoli
Spera di piccoli sotto la cosa con la quale ci si può e ci si deve misurare e nel quale ancora una volta gli Stati sono poco e l'unione sarebbe sarebbe molto specie se l'Unione
Come dire riprendesse la sua vocalità rispetto all'alleanze militari
In questo in questi anni
Tra un anno e mezzo
Di quel ramo
Iniziata in Ucraina e negli ultimi nove anni da quello che ne è cominciata il quattordici e quello che abbiamo quello che abbiamo visto è stato una grande vocalità di quelle che sono le reti di carattere militare una bassa località di quella che è stata la politica
Adesso fatemi fare un po'di tifo bolognese in terra romagnola chiedo chiedo perdono e per mandare un inviato speciale a cercare di trovare gli spiragli né che ci voleva il Papa
Non è una cosa con la faccia il capo dalla facevo nessuno la parola fare che degli altri
Poi al Papa gli è andata bene a zuppe gli ha detto cogliere una una una cosa che sta nelle sue corde
E però ecco impressionante il fatto che su questo sia stata più veloce la Chiesa cattolica credo ne normalmente per campioni Stalin cronica con L'Espresso incaricati di velocità piuttosto che che che gli stati
Lorin questa alternativa fra Stati
Federazione fra approcci compromissorie e approcci invece lungimiranti e in questo sta la mi sembra una delle grandi sfide che ci stava davanti sul contesto europeo dico un ultima cosa che che mi scuso se ne terrà detti prima maniera
Spero che non si è parzialmente sgradevole
In questo c'è una questione italiana
Che quello che riguarda il rapporto fra la Chiesa cattolico vale la politica del mio argomento quindi mi scuso di parlate l'unica cosa che so
In tutta l'Europa orientale
La grande forza delle destre e statico e di trovare una saldatura ideologica
Con il cattolicesimo romano in una sua accezione non particolarmente brillante non per veramente Brico gli Anna diciamo così non molto molto solida molto forte molto
Un redditizio dal punto di vista elettorale
Quest'onda nera di un cattolicesimo nero che che colato dalla Apollonia all'Ungheria alla Croazia Slovacchia via e via dicendo e una cosa che in Italia non si è data
L'Italia è l'unico Paese in cui cattolicesimo romano
Mi ha un atteggiamento leale nei confronti del Governo della Repubblica ci mancherebbe e altro
Ma non non non non si è identificata con quelle che erano parole d'ordine anche produzioni che sono sensibili a un certo universo ecclesiastico che c'era noto che c'erano lì
Questo pone credo un grosso interrogativo perché la percezione che ho io e quella che il maggiore partito di opposizione chiedo se il Pd
Per come essi rappresenta oggi è un partito che si sta dando una fisionomia che a me sembra strutturalmente inospitale
Al cattolicesimo pensante
Strutturalmente inospitale
Sembra che da qualche parte ci sia una specie di Sant'Ufficio parlo sentimi linguaggio che scrive dei quindi delle regole di pulita
Alle quali bisogna attenersi della fine sempre che non ci si attenga nessuno proprio per bene perbene c'è sempre qualche cosina che manca alla alla cosa
Questa la cosine estremamente pericolosa perché da un lato il cattolicesimo è una bestiola complessa
Adesso tutti quanti preti frati suore laici e non laici secolari stile tutti fanno grandi piagnistei sul fatto cattolici si così esaurito e quasi finito sponsor più in chiesa nessuno un disastro continuo bisogno è un mio amico vogliono sposarsi soltanto i preti
Voglio fare son tanti che voglio fare i preti soltanto le donne vogliono fare figli sono quelli che non li possono avere che era per la presentazione di una situazione piuttosto critica diciamo diciamo così
E e questo lo dice suo complesso ricordo a tutti che vanno a messa ogni domenica dal chiedo più scalcinato d'Europa sette milioni di persone cioè sette primarie a domenica per cinquantadue domeniche
Con come dire predicatori che sono molto peggio di Andrea Orlando il sicuro
E quindi non con con delle spiegazioni da metterci
E con una
E con una complessità interno della quale c'è molta parte di cattolicesimo che si riconosce nelle parole d'ordine della destra perché nonostante tutto la platea da chiese sempre più o meno divise quelle tratte elettorale non non ci sono grandi
Spostamenti qualsiasi cosa venga dal Papa preti vescovi e via dicendo non sempre quel cambia
Ed in questo contesto per la tenuta del Paese per tutte le istituzioni e molto importante che le grandi forze che hanno scritto la Costituzione
Che l'unica vera vaccino che noi abbiamo a disposizione siano forze che si riconoscono reciprocamente come indispensabili
Non tollerate non tollerate se ma indispensabili
E se si perde questo si crea quella in ospitalità strutturale che a me sembra una cosa molto preoccupante e che prospettiva prevedere conseguenze europee altrettanto preoccupanti perché il Parlamento europeo io non so quello lo dirà Smeriglio meglio o di me
Non è detto che subisca delle grandi variazioni alla fine dei conti che le rotte dell'anno prossimo che ci siano spostamenti giganteschi Xhimi di consenso però conteranno le teste
Tutti quanti specialmente da quando è morto abbiamo capito quanto valeva David Sassoli perché ci sono dei partiti in cui da vivi non è facile farsi intendere pulita morti si migliora molto
Allora dovrebbe il problema di riuscire a dare all'Europa un livello di statisti europei che siamo in grado di portare quello che è stata la grande forza di statisti europei
Italiani da prodigata a capito tutti quelli che ci sono stati prima di tutto Giorgio Napolitano pre citarne uno più più più vecchio
Basta
Essere grazie davvero ringraziamento non rituale per anche anche per l'ironia con cui ha saputo diciamo innervare temi poi impegnativi importanti
Eh sì per sarà quel
Sì soprattutto diciamo la parte finale ovviamente gli spunti sarebbero infiniti però soprattutto la parte finale
Del suo ragionamento mi porta a a cedere la parola alla coordinatrice della segreteria nazionale del partito democratico Marta Bona foni perché lei ha ovviamente chiamato in causa con parole molto nette un partito che vive oggi una fase di grande rinnovamento
Dopo il congresso nazionale dello scorso febbraio un rinnovamento su cui tante tanti hanno investito molte aspettative e quindi le sue parole io penso che abbiano che che abbiano suscitato delle riflessioni anche in Marta Bona foni
Grazie grazie mille buonasera grazie ad Andrea dance sono particolarmente felice di essere qua per me è una prima volta insieme a voi insomma
E proverà essere snella come Stato snello il ragionamento del professor Meloni e per me davvero un'occasione preziosa poter reagire come dicevi Marcella
Peraltro introducendo questo nostro dibattito affermando proviamo ad alzare lo sguardo sul
Opel sul mondo ed alzare lo sguardo sull'Europa e sul mondo in queste ore un'operazione particolarmente drammatica che ci carica di una grande responsabilità
So che Gianni avete parlato perché è inevitabile parlare di quello che sta accadendo in queste ore nella striscia di Gaza io arrivando da Roma ascoltavo le ultime notizie
In questi giorni devo dire che in particolare Lorenzo per noi è stato fonte di aggiornamenti costanti
Oggi c'è questo ordine di evacuazione dalla Striscia di fronte al quale la stessa
O non le stesse Nazioni Unite hanno detto attenzione un milione e mezzo di persone che si debbono spostare in quella condizione è carneficina certa è sicuramente un rischio umanitario evidentemente clamoroso
E questa nostra affermazione oggi l'ha ripetuto la segretaria ho letto una dichiarazione dello stesso Lorenzo credo a margine proprio qui a Rimini
Non può e non deve allontanarci dalla condanna granitica con un punto di mezzo rispetto a quello che è accaduto qualche giorno fa l'attacco di Hamas a quella ferocia
Del terrorismo così come non deve essere mescolato io credo a alla questione dell'aggressione no dello spostamento dei confini
Per mano dell'aggressore armato armato che invece da più di un anno viviamo
Dentro l'Europa i confini dell'Europa no quella guerra che improvvisamente ci è sembrata la prima e forse in questi giorni ne stiamo vivendo io penso con maggiore attenzione quello che accade in Israele nella striscia anche perché arriviamo da mesi in cui la guerra è ritornata a essere un pazzo delle nostre giornate
Quindi condanna
Punto e però c'è una questione e io credo che questo titolo la metta in fila esattamente dove deve essere cioè esattamente la questione che ne dobbiamo affrontare io in parte reagisco in parte ripercorro quello che il professor Melloni ci diceva cioè quello che io credo non debba cadere non debba cadere nei prossimi mesi quando in Europa si misurerà anche nella idea di Europa e di un ruolo europeo dentro le crisi internazionali
Questo quello che non deve accadere che per me la parola pace diventi una parola scomoda
La pace deve essere patrimonio di un grande partito democratico di questo di questo secolo deve poterlo essere e oggi pace vuol dire tensione a trovare quello spazio per la diplomazia
Che probabilmente però se siamo finiti così è mancato in questi ultimi decenni io leggevo l'altro giorno qualcuno qualcuno degli editorialisti no in questa gara terrificante a pensare e chi quali sono le vittime di serie A e di serie B di questo massacro degli ultimi giorni qualcuno scriveva hanno torto tutti macchia torto soprattutto alla comunità internazionale che non è intervenuta nel tempo e nei modi per i quali si poteva arrivare quanto meno d'una situazione nei territori diverso da quella in cui oggi abbiamo una macelleria che si prepara perché appunto ci sono un milione e mezzo di persone fra le quali anziani bambini e donne
Hanno ordinato l'evacuazione dell'ospedale quando si capisce che un ospedale tumulo evacuò in una notte
Con il rischio che arrivi l'attacco da terra perché evidentemente prima dell'attacco ci saranno dei morti
E quindi innanzitutto concordo nuovi in questi prossimi mesi fondamentali per il futuro del mondo e non soltanto dell'Europa
Dovremmo essere in grado di riabilitare la parola pace e di farla nostra senza fare sconti rispetto al punto di vista che abbiamo al giudizio che abbiamo sulle guerre ma allo stesso tempo riprendendosi a testa alta un ruolo intorno invece alla dimensione della diplomazia e
Dello spazio e della pace
Quindi ci vuole più Europa molta più Europa di quella che noi vediamo l'Europa federalista noi a proposito di rinnovamento abbiamo provato
A mandare anche dei segnali no in questi mezzi noi la seconda segreteria in esterna l'abbiamo fatta a Ventotene credendo appunto di dover ribadire
Che quell'idea di Europa è un'idea ancora da realizzare da esplodere in fondo come la nostra Costituzione non è in attesa ancora di essere applicata e quei diritti di essere agiti ed esigibili fino fino in fondo ma ci vuole più Europa in tutte le parole che danno il titolo al nostro dibattito ci vuole più Europa per i migranti e per i flussi migratori ma come fai a fermare un flusso che oggettivamente il futuro oltre che il presente delle nostre società come fai a scommettere soltanto sui confini soltanto sul restringimento di quella possibilità
Di mobilità delle persone che fungano S da guerra da fame da carestia o anche per aspirazione ad avere una vita migliore un desiderio o no di vita migliore ed è evidente che su questo si giocherà una partita che già vediamo e che anche la partita che sta in qualche maniera per dando il governo delle destre
E non perché noi dovessimo scommettere sulla riuscita dei respingimenti o dei confini in mare ma perché è la loro scommessa che sta fallendo
è la scommessa di chi diceva non arriveranno più mentre noi dobbiamo essere in grado da qui in avanti e dire che chi arriverà dovrà arrivare in sicurezza con dei corridoi umanitari
Con la possibilità di ingressi legali e soprattutto chi arriverà dovrà avere la possibilità di raggiungere non è il primo Paese ed approvato ma il Paese che vuole effettivamente raggiungere il proprio obiettivo di vita e quando sta e quando resta deve essere in grado di trovare un'accoglienza
Che sia un'accoglienza diffusa d'altra parte ce lo chiedono i nostri sindaci e le nostre sin da che sono i primi a dirci che quella non è sicurezza mai mettere la polvere sotto il tappeto e da creare esattamente quell'insicurezza sociale che poi nelle città gonfia la paura gonfia la pancia del rancore e quindi gonfia
Per la verità gonfia il voto delle destre in un paese e non ce lo dobbiamo mai dimenticare credo che ce lo dobbiamo ricordare proprio perché stiamo per affrontare una campagna elettorale così importante dove chi governa non ha la maggioranza
Del Paese alla maggioranza di chiesta nessun voto e quindi quell'astensione diventa il nostro obiettivo
E qui provo a dialogare con quella che son contenta sia stata come dire un passaggio urticante dell'intervento del professore perché è uno dei dibattiti che attraversano il nostro partito
Questo del rapporto con quel vasto mondo di cattolicesimo democratico che poi è tutt'altro che moderato io sono convinta che la maggiore radicalità
Stia dentro gli scritti di Francesco stia dentro quella ecologia integrale che fatemi dire magari fosse già patrimonio del partito democratico ne facciamo moltissima fatica ad essere netti e a capire che la scommessa contro i cambiamenti climatici è una scommessa che non ammette deroghe
E che si deve avere la desidera abilità sociali e quindi non svantaggiare
Le classi più fragili e polvere ma non può essere compromessa ogni volta che arrivi su un territorio e c'è la sindrome nel dire
L'impianto deve essere più grande piuttosto che la relatività no delle politiche ambientaliste ed ecologiste però io sono d'accordo che quel tema
è un tema che ne dobbiamo esplorare e vivere fino in fondo lo dico avendo avuto peraltro una formazione cattolica e sapendo però di non essere conclusiva evidentemente no il perché
E inutile evitare l'argomento allora però io su questo penso una cosa
Sulle politiche sul clima sulle politiche migratorie
Su un'attenzione alla pace che dobbiamo ancora raggiungere ma sulla lotta alle disuguaglianze
Io credo che il linguaggio e le politiche che il Partito democratico sta tentando di mettere in campo in questi mesi siano molto meno distanti da quell'idea di cattolicesimo democratico che pure non riusciamo ad agganciare nella vulgata nel racconto politico
Perché lo dico avendo anche qui attraversato un pezzo delle interlocuzioni che la segreteria e la stessa segretario avuto nei primi mesi ad esempio noi quando abbiamo schierato il partito democratico contro l'abolizione del reddito di cittadinanza arrivata il giorno primo maggio no con quell'attacco anche simbolico
Ai diritti degli ultimi dei fragili di chi può a meno e a meno e la prima interlocuzione naturale che abbiamo avuto è stata quella con la Caritas cioè quella con le diocesi che per prime si sono accorte di una domanda disperata di Danny essenziali sono loro che per primi ci hanno raccontato guardate che ci sono migliaia migliaia centinaia di migliaia di famiglie che ormai devono decidere a fine mese se pagare l'affitto mangiare o curarsi
E io la metto qui la nostra battaglia sulla sanità pubblica sul salario minimo sulla scuola pubblica ciò suona clamorosa lotta alle disuguaglianze che se noi riusciamo diciamo a inserire anche in un dialogo
Sanno coretto
Con quel mondo poi comincia a penetrare anche no la ricucitura con un mondo che evidentemente è una nostra esigenze io dico anche una nostra urgenza perché dentro quell'astensionisti Moccia moltissimo di quella moderazione che ripeto è tutt'altro che moderata
E che può essere e credo debba essere appannaggio di un grande partito democratico chiudo dicendo questo
Credo nella penultima incisività
Papa Bergoglio dice c'è bisogno di fratellanza universale amicizia sociale in fondo Elle Hakkinen dobbiamo stare la fratellanza universale esattamente la dimensione europea la dimensione della responsabilità
A prevenire i conflitti e naturalmente a starci per interromperli nel momento in cui i conflitti
Si scatenano
L'amicizia sociale è quella che dice che noi dobbiamo tendere la mano a chi non ce la fa a chi non ce la fa perché il sistema capitalistico sul quale anche il partito democratico negli anni passati ha avuto una voce troppo debole è un punto di vista troppo laterale quel sistema schiacciato
La maggioranza del blocco sociale che era il nostro blocco sociale
E oggi ne dobbiamo guardare negli occhi quella realtà anche perché e davvero chiudo io credo che tutte le cose che ci ha detto il professore Melloni e messe in fila le battaglie che ci aspettano da quelle Cologgi Istat
Contro chi oggi davvero no nella destra sopranista comincia a individuare gli ecologisti come il nemico a chi dice gli immigrati vanno ricacciati indietro a chi dice che la soluzione a sopranista anziché solidale
C'è un problema democratico fortissimo cioè è in corso ma de democratizzazione della nostra società che è l'urgenza che noi dobbiamo sentire perché poi quella cosa non è che non l'aria acchiappa il Partito Democratico
Non li acchiappa il sistema Paese Nora gli acchiappa la tenuta
Sociale e democratica dell'Italia quindi scommessa non solo accettata ma necessaria davvero necessaria c'ha da fare un lavoro e come stiamo tentando di fare un lavoro che stiamo affrontando tutti insieme tutte le anime del partito nessuna esclusa per quanto ci e mi riguarda non c'è chi ha vinto chi ha perso cioè il partito democratico il congresso e alle nostre spalle adesso c'è da costruire
Il nostro posizionamento dentro queste crisi
Grazie
Grazie grazie marca perché ai intanto
E manifestato esplicitato quello che poi era il pensiero
Di di di tutti noi il pensiero angosciato di tutti noi rispetto a quello che sta succedendo in Medioriente per aver sottolineato sulla scia di quanto detto anche dal professor Melloni
Quanto poi ritrovare una grammatica le parole le parole della nostra storia e parole
Di un partito progressista tra cui pace ma non solo pace uguaglianza e tante altre che non sempre negli anni che abbiamo alle spalle sono stati così presenti così rivendicati con la giusta forza
E anche per aver detto con una certa chiarezza che ci sono alcune alcuni temi che colpiscono profondamente la nostra cultura la nostra comunità che non sono che non è facile affrontare che non è facile affrontare in modo univoco che necessitano di confronto
Di di di di elaborazione io volevo però lui Bri prendere proprio dalla parola pace perché abbiamo qui anche Anna Ascani che oggi è vicepresidente della Camera dei deputati ha avuto in passato anche responsabilità di governo ma viene anche da una terra che ha una storia
Gloriosa importante sulla sulla pace
E quindi dare la parola lei
Grazie grazie mille grazie Andrea Grazia dance per questa possibilità di confronto e grazie al professor Merloni che in un intervento breve ma intenso c'ha lanciato diverse provocazione diversi spunti che provo anch'io
A raccogliere un po'cominciando proprio dalla questione
Della pace
Credo che l'urgenza della Comunicazione Esterna semplificata porti molti a leggere le vicende che hanno toccato prima l'Ucraina in una guerra che si protrae ormai da quasi dieci anni anche se pare essere stata scoperta e riscoperta negli ultimi due e adesso la questione che riguarda Israele in un'ottica per cui se pronunci la parola pace non hai capito che c'è chi ha commesso un'ingiustizia e allora io diciamo difficilmente mi si può sospettare di filo Putin Isma'
O di mancata solidarietà nei confronti di Israele perché su queste questioni ho sempre avuto una posizione molto netta e ribadisco a proposito di quello che diceva prima Marta che ha fatto benissimo il Partito Democratico con Peppe con Lorenzo in due interviste che ho trovato giuste mette e poi l'intervento della segretaria in aula è stato giustissimo ed è giustissimo ancora di fronte agli orrori che ci vengo
No riproposti e che a Massa perpetrato ai danni di civili innocenti bambini neonati cose che non non vorremmo neanche sentire non solo vedere ecco è stato giustissimo schierare il partito democratico lire
Questo però come Stato giustissimo schierarsi dalla parte dell'Ucraina invasa e del diritto dell'Ucraina a desistere
E e e diciamo il diritto ad esistere una questione di cui si parla anche in queste ore
Questo però non deve sottrarci la parola pace perché la parola pace è qualcosa che deve stare nel DNA di un partito che si vuole progressista
Noi dobbiamo ricordarci ogni volta che la storia ci porta a dover fare scelte complesse come quelle che abbiamo dovuto fare per sostenere un Paese aggredito che però la bussola deve essere la pace che tutto quello che noi non facciamo per la pace una colpa che porteremo
E quindi necessariamente oggi dobbiamo stare con l'Unione europea con la comunità internazionale dobbiamo dire che ogni vita che si può salvare deve essere salvata anche in quella vicenda
Del conflitto che purtroppo è riesplosa in un'area che evidentemente era stata per troppo tempo abbandonata a se stessa pur in presenza di problemi che nessuno poteva dire di ignorare che erano lì erano sotto gli occhi di tutti evidentissimi
Quindi credo che l'urgenza della pace l'ossessione della pace debba essere uno degli elementi di cui il PD
Discute senza vergogna proprio in forza del fatto che ci siamo schierati Sempre nettamente per la giustizia perché noi siamo in grado di poter dire che pace e giustizia nel nostro discorso pubblico
Hanno sempre camminato fianco a fianco che non c'è pace senza giustizia ma la nostra ossessione e la pace
è vero io vengo dall'Umbria dall'Umbria nella quale la marcia per la pace
è una degli appuntamenti più importanti quella è una terra della pace
A ha fatto un pezzo del proprio DNA ma l'Italia è un Paese che crede profondamente nel valore della pace
E
Nostro dettato costituzionale ma il sentire generale degli italiani è questo e quindi anche a riannodare i fili con la Società profonda parlando di pace secondo me molto importante
Ribadisco noi ce lo possiamo permettere proprio perché non abbiamo mai mancato la nettezza delle posizioni e le due cose vanno insieme se non c'è ambiguità puoi permetterti di urlare l'urgenza della pace se invece sei ambiguo
Allora quell'urgenza diventa ipocrita diventa leggibile in mille modi distorti
Quello che però insomma detto prima il professor Melloni riguardo i cattolici riguardo la la presunta o vera in ospitalità in questo partito ma particolarmente toccato intanto perché diciamo mi sento in qualche modo chiamata in causa non so Querini ancora vado a messa la domenica poi ti interrogo però diciamo che credo che nel partito democratico ci sia una parte
Non piccola
Di persone che si riconoscono nella cultura cattolico democratica
E che oggi hanno bisogno di sentirsi ribadire che che questo partito è casa loro ma non come slogan non perché ci sia un bisogno di scrivere sulla porta siete i benvenuti ma dal punto di vista dei contenuti che noi proponiamo
Ora io credo che se noi
Costruiamo come stiamo costruendo perché mi pare che il progetto sia questo e mi convince un'alternativa radicale alla destra di Giorgia Meloni
Vada tirato una riga cioè cosa che sta facendo questa destra in fondo io
Dopo vedo un filo nero un filo rosso in quello che la destra al governo fa ovvero del tentativo di destrutturare i legami sociali che pure sono sopravvissuti anche agli sciocca le crisi e le difficoltà
Ci sono gli individui non c'è la Società è una citazione diciamo della Thatcher Armelloni non le somiglia neppure lontanamente
Però è quella la bussola di questa destra
Non c'entra neanche nulla con la destra sociale che pure ogni tanto viene rievocata perché fa parte della storia di Meloni Rampelli e qualcuno di loro no questo una destra che punta a sradicare i legami sociali e lo si vede in tutto io
Vedo particolarmente per esempio le questioni legate alla scuola no
Cosa che sta facendo il ministro Valditara
Costruisce una scuola fatta come una grande caserma in cui se tu sgarri ti boccio sei fuori vieni punito è chiaro che è difficile
Contrapporre all'idea di un ministro che dice suo ragazzo si comporta male deve essere sanzionato il semplice dire no promuoviamo lì tutti vogliamoci bene ma dietro quell'idea c'è
L'idea di una scuola come un grande ospedale qui mi permetto di citare dominare davanti a Melloni
Che cura i sani e respinge i malati
Cioè
è questo che fa questa destra nella scuola pubblica Dennis cui ministero responsabile diventato il ministero del merito dell'istruzione del merito guardate per me la parola merito
Non è problematica io credo profondamente al merito ma quando viene usata a come come bandierina per allontanare l'eguaglianza di opportunità mi preoccupa particolarmente perché è un pezzo di quel progetto che dice
Gli individui li separiamo i chi ce la faccia e la fa e lo aiutiamo ad andare avanti tutti gli altri sono scarti e non a caso la parola scarto una di quelle che papa Francesco usa spessissimo nel dire che la cultura dello scatto ad averci portato alla degenerazione anche di quei legami sociali di cui parlavo prima
In questo c'è l'incontro tra le culture che hanno fondato il PD e in questo sta l'ospitalità quando all'ospitalità l'essere casa dei cattolici democratici del PD nell'idea che invece ci sia la società cioè noi crediamo profondamente che senza i legami sociali
Nessun problema sia risolvibile nessuno non lo è la questione della scuola se non ci sono i patti sociali di comunità se non c'è un luogo nel quale coinvolgibili insegnanti le famiglie i comuni non la nient'altro non è la questione della povertà quando noi pensammo il reddito d'inclusione finanziato poco promosso male ha raccontato male l'idea era però esattamente come sta cioè di una Rete
Messa in piedi grazie agli enti locali cioè gli Enti di prossimità quelli che le conoscono le famiglie in difficoltà
Nella quale poter accogliere chi restava indietro i più fragili e qui cosa fa la destra arrivo al governo distrugge il reddito di cittadinanza e ti dà una carta che poi chiedere non chiedere perché vuole separare le persone distruggere i legami sociali e riprodurre con la cultura dello scarto
Che è quanto di più lontano ci sia per chi si riconosce in un'identità cattolico democratica e vale su tutto quale sulla sanità
Evidente che il Progetto di distruggere la sanità pubblica in favore della sanità privata oltre a essere un grande incentiva le diseguaglianze serve a di nuovo destrutturare legami sociali perché dice
Al cittadino che non è una preoccupazione dello Stato la sua salute il suo benessere riguarda solo il suo conto in banca
Cioè riguarda solo le sue possibilità economiche se puoi ti curi se non puoi non puoi la sanità pubblica resta quella dei poveri e quindi di bassa qualità e questo il Progetto
Quindi di nuovo ci sono due ricette secondo me in quella ricetta che vede nella
Ricostruzione di legami sociali messi a dura prova dalle sfide economiche dalla competizione da tutto quello che abbiamo vissuto negli ultimi trent'anni
L'unità di tutto quello che c'era dentro il partito democratico cioè lì noi ritroviamo il nostro essere comunità politica perché su questi temi sull'idea cioè che i problemi si affrontino nonna mettendo in competizione gli individui tra di loro secondo la legge del più forte ma costruendo legami sociali nei quali ciascuno possa esprimere al meglio il talento
Unico irripetibile di cui è portatore e in questo dare una mano tutti gli altri a crescere come società qui c'è l'incontro tra le culture che hanno fondato il PD e che sono le culture
Da cui viene anche poi la nostra costituzione che ci ha bussola se noi ci ricordiamo che al questa la ragione per cui siamo radicalmente alternativi alla destra e per cui ci diciamo progressisti
Poi tutto il resto viene io più volte ho ironizzato su questa scontro interno riformisti progressisti mi mi perdonerà Lorenzo
Ma io non non vedo nessuno nel Pd che non è riformista non l'ho incontrato per lo meno ha visto nessuno le vuole
Generare cambiamento attraverso la rivoluzione o o attraverso altri metodi
Tutti pensiamo che la realtà vada cambiata attraverso il metodo delle riforme tutti credo abbiamo valori progressisti che sono esattamente quelli di cui parlavo adesso cioè a volte ci raccontiamo molto peggio di come siamo se ne faccia un passo indietro guardiamo la ragione per cui siamo il partito democratico
Io credo che questo essere tutti a casa nostra lo ritroviamo facilmente e che lo spazio dei cattolici democratici sia esatta uno spazio centrale proprio per quello che diceva prima il professor Melloni quindi questa provocazione mi pare molto interessante perché ci stimola
A riscoprire le ragioni del Partito Democratico domani per altre quattordici ottobre nostro compleanno come partito che festeggia avete sicuramente anche qui
Ecco
Invece discordi di di andare ad evidenziare le differenze che ci sono proviamo a capire
Sedici anni quindi ormai siamo ci avviciniamo alla maggiore età stiamo invecchiando
Esatto esatto Sessera letta votavano a ragionare se avessimo vinto le elezioni passava al Progetto potevamo anche modellistica finiva male
Però è finita così no però oggettivamente appunto s'è più quello che ci unisce di quello che ci divide e e questa cosa a volte ce la dimentichiamo noi stessi nell'evidenziare i nostri posizionamenti interni più che la nostra forza nell'essere radicalmente alternativi a chi c'è di là e di essere e di radicalità nell'alternativa c'è un gran bisogno
Essere radicali può voler dire affrontare i problemi alla radice oppure semplicemente e sventolare bandiere che ci servono come posizionamento Sterne io credo molto al primo tipo di radicalità molto meno al secondo
Grazie Gratian aproposito di parole
Radicalità e riformismo diciamo sono tra quelle forse tali da alcune tra le più maltrattate un po'tradite no dalla narrazione che non è sempre detto ci raccontiamo peggio di quello che siamo forse ci raccontano anche peggio di quello che siamo quindi riscoprire anche lì il l'il senza utenti quel significato autentico di alcune parole insomma questioni davvero di portata gigantesca lo ha detto il professore in in apertura
Del nostro del nostro incontro insomma alcune domande è necessario porre al livello giusto
Che e e quella europea con l'Europa insomma a è stata ovviamente citata in tutti i vostri interventi allora adesso andiamo in Europa con Massimiliano Smeriglio che amore europarlamentare
Ma intanto penso che tutti noi siamo dentro insomma un'apprensione
Fortissima peraltro anche
Per quello che vale insomma anche sondaggi di queste ore dico nella preoccupazione degli italiani la vicenda
Israelo palestinese centrale prima di tutti i guai che viviamo come Paese quindi vuol dire che poi gli italiani non sono così distratti no questa storia rischia di
Esplodere ancora di più non solo a Gaza in tutto il mondo arabo-musulmano in Oropa
E in Europa perché oggi è stato ammazzato un docente Francia docente che insegnava lei cita tre giorni fa stramazzato un
Turista israeliano l'Egitto io penso che per non essere diciamo né retorici né astratti alcune cose si giocano in queste ore
Che la posizione assunta dalle Nazioni Unite
La posizione assunta dalla Croce Rossa internazionale la posizione assunta da l'Alto rappresentante il nostro ministro degli Esteri tra famiglia socialista Borrel
Che dice alcune cose intanto ha tolto quel cono di luce in quella quel commissario di cui nessuno ricordava l'esistenza che dopo tre ore ha detto e bisognava affermare tutta la cooperazione internazionale a sostegno del popolo palestinese settecento milioni di euro fortunatamente grazie anche al semestre
Spagnolo quindi al governo Sanchez questa cosa è stata derubricata
E soprattutto Borrell ha detto alcune cose che secondo me sono una linea politica non sono una linea etica cioè la pace non è una linea etica è una linea politica io quando dice Israele ha il diritto di difendersi
Dice una cosa chiarissima Israele ha il diritto di difendersi ma dentro l'ambito del diritto internazionale e del del diritto e della condizione umanitaria
E se noi siamo amici di Israele come siamo amici del popolo palestinese abbiamo il dovere di interloquire
E non di fare il tifo
E non di fare il tifo perché la guerra porta anche un dibattito di guerra
E il fatto che non sia più invitato Patrick Zaghi al Salone del Libro di Torino secondo me è una vergogna e va detto perché non basta un post su cui si può discutere per essere cancellato dal Salone del Libro di Torino perché la guerra porta un dibattito di guerra
In cui tutti si come dire si sbraccia no senza capire qual è il tema fondamentale il tema fondamentale in questo momento con milioni di persone in due ore non si spostano dalla parte da una parte all'altra di Gaza non può non si può fare
In uno fazzoletto di terra in cui abitano due milioni di persone metà delle quali ha meno di quattordici anni non si può fare quindi si preparano giorni di quello che abbiamo visto e siccome gli innocenti sono tutti innocenti
E non ci sono bambini bambini non c'è c'è una preoccupazione generalizzata da parte nostra dobbiamo spingere per questa linea io penso che che questo è un posizionamento giusto così come è stato giusto quello delle prime ore
Di fronte alla l'orrore che abbiamo vissuto oggi stiamo entrando in un'altra fase proprio in queste ore e dobbiamo testimoniarlo e l'Europa deve provare
A sostenere la linea di di Borrelli e l'Europa è tante cose magari adesso lo dico velocemente perché europea anche un terreno di scontro politico non è un fatto unico omogeneo e Borrelli dice alcune cose
La Mondher Lionel dice
Alcune altre con altre sfumature e potremmo continuare no e quindi noi dico dal punto di vista politico dobbiamo provare a sostenere una linea in questa che è una linea di di di di tenuta umanitaria ed evitare il contagi sono il contagio che diventerebbe non solo una guerra dispiegata in tutto anche accenderebbero tutta quell'aria ma anche una guerra interna nelle nostre città perché le comunità musulmane sono presenti nelle nostre città il rischio di radicalizzazione molto alto e non riguarda solo Gaza quindi attenzione
Responsabilità misura nelle parole che utilizziamo in queste ore
Perché ci ascoltano in tanti
Non solo lì qui a Roma a a Parigi a Londra
Quindi io davvero sento questa come
Una lacerazione intanto personale cioè stiamo di fronte a una cosa che siamo impotenti dall'altra proviamo a mettere in piedi un'iniziativa politica con la famiglia ovviamente socialista europea e provare a contrastare
Quello che sta per accadere che sarà drammatico passeremo giorni devastanti questo mi fermo qui però ci tenevo
A dirlo perché è importante perché in Europa si combatto una battaglia di linea politica su questa storia
L'Europa è tante cose il professore va detto che secondo me in maniera puntuale io condivido al novantanove per cento delle cose dette l'unica che non condire sono l'unico non cattolico quei quindi girarlo devo dire lo devo testimoniare perché quindi
Sì a tantissimo
No l'Europa
Sì se se se la spesa la speranza della Chiesa giustamente
Notate che arriva dalla mia mi al mio amico Casarini per cui può capitare a chiunque cioè per cui può capitare a chiunque
No allora l'Europa e tante cose la questione del negazionismo climatico sarà uno dei temi centrali della battaglia era stato in Baviera lo sarà nelle elezioni in Olanda
In un momento in movimento
Populista giustizialista molto di destra che quello degli agricoltori Fardella negazionismo climatico la prima questione è la prima volta si è presentato ha preso il trenta per cento dei voti e quindi il nostro team arma anzi insieme
Farà una battaglia eroica ma insomma d'occhio
Tra noi diciamo e verdi insomma senza arriveremo al venti venticinque per cento dei dei voti sarà un risultato somma importante quindi questo questo sta capitando in Europa cioè che la questione climatica sarà al centro
In quella del in quella lettura lei cioè la questione climatica è una cosa da fighetti è una questione che viene dopo non viene prima la questione da ricchi che non è una questione che riguarda le tasche della povera gente quindi è molto insidiosa peraltro e molto insidiosa e la destra nel mondo da da modi a Trump ha Bolzonaro a tutte le destre europee hanno lo stesso programma cioè imporre azionisti
Un po'nazionalisti negazionisti omofobi patriarcali
Così cioè sono queste le condizioni di una narrazione di destra che riunificata
Di unificare destra in tutto il mondo ed è una narrazione che ha una sua efficacia soprattutto sulla questione dei migranti perché un tema talmente sensibile che coglie diciamo le sensibilità soprattutto degli ultimi a noi può fare molta impressione ma così è
Noi dovremo costruire una narrazione che è del tutto alternativo a questa del tutto alternativa sulle questioni sociali sulle questioni ambientali dei diritti civili eccetera io penso che dobbiamo sapere che essendo tante cose l'Europa intanto quando dice lo dice l'Europa le europee sono tre quella Commissione nel Parlamento e quella di Stati nazionali
Intanto quella degli Stati nazionali comincia a prendere una piega preoccupante nel senso che ciascun sempre di più una presenza una maggioranza di governi di destra
Di centrodestra
O di destra centro e questo farà la differenza non cambia ragione il professore nella sostanza in numeri nel nuovo Parlamento diciamo complessivamente oggi noi votiamo
Oggi vuol dire nella seconda parte della legislatura cioè perché l'abbiamo avuto una prima parte la legislatura
David presidente in cui le cose sono andate in un certo modo c'era un clima forse siamo stati anche fortunati però insomma c'era un uno spirito progressiste progressivo più forte e comunque le destre non fuori
Cambia la maggioranza Mazzola diventa presidente giovane donna ma insomma abbastanza diciamo impegnata a presidiare alcuni temi di alcuni ambiti
E cambia la maggioranza oggi noi Stroud dieci sette volte c'è una maggioranza sei sette volte di centrosinistra diciamo così a tre-quattro volte c'è una maggioranza di centro destra e popolari is here conservatori identità democrazia
Questa cosa può ulteriormente cambiare cioè
Quindi non cambiare i numeri ma siccome lì si lavora per negoziazione per
Per mediazione tu potesse avere ancora di più una forza di idee in questo momento la la mozione
Che noi voteremo giovedì su la questione israelo palestinese la sta scrivendo esiliare e io non è che sono molto contento sono molto preoccupato
Perché se la scrivono loro evidente poi la media eremo poi ci torneremo sopra c'è tempo però questo in questo momento quindi se cresce
Le diciamo se crescono i governi di destra cresce l'Europa delle nazioni non c'è c'è Oropa federale che tenga perché non è nel disegno delle destre quello di favorire l'Europa federale o più Europa possibile
Ho più spazio alla sovranità popolare europea il contrario non roba minima di carattere nazionale nazionalista come vediamo in Polonia in Ungheria insomma tutte le cose che che conosciamo quindi lì le cose si mettono un po'così noi non possiamo essere l'Europa lo dico con grande attenzione però intorno dobbiamo sapere che spesso siamo stati percepiti come l'Europa della commissione cioè delle tecnocrazia
Una grande struttura democratica di grande tenuta soprattutto sulla questione dei diritti civili delle libertà individuali eccetera eccetera però è quella cosa lì non è un disegno noi dovremmo spingere per l'Europa dei popoli cioè del voto diretto delle quindi le elezioni europee nel due mila diciannove la Meloni Salvini era o contro l'Europa nel due mila ventiquattro diranno no l'Europa va bene quale Europa
Quella minima delle noi questa cosa dovremmo provare a spiegarla
Che non che non c'è un'unica Europa e che quella cui noi tendiamo è quella della sovranità popolare del Parlamento della forza del Parlamento eccetera
Quindi in questo senso anche le suggestioni del professore
Coglievano questa questa complessità e forse anche un compito per noi
Io penso che
A questo vado a chiudere appunto torno sulla questione iniziali
Noi secondo me dobbiamo fare un po'di più non sul giudizio che noi diamo sulle guerre perché su quello siamo tutti fa tutto il campo progressi sordo a torto qualche matto che comunque c'è un bar va contenuto va
Va combattuto ha contrastato però grosso modo l'Europa il proprio dovere diciamo nell'emergenza guerra in Ucraina la fatto no
Ha fatto egregiamente non solo sul piano militare anche ma su tutto
Noi io mi occupo dei dei di Erasmus lasciano e abbiamo preso una parte consistente del Rasmus andata a sostenere i ragazzi e le ragazze ucraina che dovevano venire fuori
Ma quattro milioni di persone che sono venute di qua duecento mila in Italia anziana corto nessuno non so se perché sono bianche però non se n'è accorto nessuno no che sono arrivate duecento mila persone dall'Ucraina quindi vuol dire che poi tante cose possono essere in qualche modo governate quindi il problema non è la il tema sulla eccome l'Europa fa un passo in avanti nell'agenda e nel possibile negoziato di pace che non può riguardare nel Papa nei zuppi o perlomeno il Papa che Zuppi lo fanno su un terreno che appunto e di di altra natura mentre per noi dovrebbe essere nella nostra agenda politica E uguale secondo me adesso dentro questa situazione che si va
Che vasto che va esplodendo un qualche modo no io penso che qui dovremmo avere più ambizione non solo ad accompagnare l'emergenza e dire dove stiamo
E e definire qual è la parte giusta della causa e va bene ma anche avere una proiezione dei prossimi mesi per capire qual è il ruolo qual è l'interesse nazionale qual è l'interesse europeo dentro questi scenari di guerra
E capire come agiamo un'agenda autonoma europea io sono molto affezionato a questa cosa sulla quale voglio concludere cioè avere l'ambizione di di ragionare di sovranità europea di autonomia europea
Di difesa comune europea e non solo di rimpinguare ventisette arsenali ventisette eserciti va bene ma dovremmo avere
Diciamo uno spazio in più uno sull'intelligenza europeo
Sulla gestione energetica europea cioè entrare nel merito di una agenda più ambiziosa forse se facciamo questo
Ecco diciamo a spiegare che la nostra idea d'Europa
E anche la nostra idea di civiltà in qualche modo anni come si sta al mondo rispetto alla destra che chi chi chi fa solo operazioni di sciacallaggio politico come sta facendo in queste ore
Di sciacallaggio politico su tutti gli scempi su tutti gli scenari forse diventa anche un modo per costruire un consenso più solido e robusto che non solo ci permette di vincere o avere un'affermazione elettorale ma costruire persino un Paese un po'più giusto
Grazie
Grazie Massimiliana diciamo che è chiusa del suo intervento ha lanciato perfettamente il nostro ultimo intervento previsto relativi
Che affronta Lorenzo Guerini attualmente presidente del Copasir ma ministro già ministro della difesa
Grazie innanzitutto grazie Andrea per l'invito grazie Adams per questa occasione di partecipazione di confronto credo sia utile dentro quel con la descrizione che ne ha fatta di un partito che ha una procura la una pluralità di sensibilità al proprio interno esperienze come dire che si sono costruite nel corso degli anni che sono comunque un elemento di vitalità
Al servizio del partito se sono intese nel modo corretto mi pare che diciamo dopo essersi un po'annusati ma è normale che sia così vi siamo nelle fasi iniziali mi pare che
Stiamo conducendo una dialettica maniera
Utile positivo non dobbiamo aver paura della dialettica perché anzi dovremmo anche spiegare chi racconta la politica che i partiti sono di alette che la normalità dovrebbero essere i patiti che discutono non i partiti che non discutono però ormai ci siamo innamorati diciamo di un'idea dalla politica molto molto semplice per cui c'è un leader che decide ci sono dei seguaci come se fossero dei Seed fondo verso il sociale che rilanciano le decisioni del leader non nascondo l'importanza della leadership ci mancherebbe
Soprattutto una scelta come la nostra è stata la comunicazione però insomma la politica qualcosa di diverso un luogo di discussione di confronto un partito uno strumento di partecipazione
Del bene che somma cerchiamo anche di di di spiegarlo rappresentarlo che ogni volta che si discutano significa che c'è un partito diviso se valido che discute punto e poi prendere decisioni quando prende la decisione con incisioni a meno che non siano diciamo così
Contro i i i valori più profondi che ciascuno di noi ha sono decisioni che vincono la comunità politica a cui apparteniamo per tre venti il partito sarebbe uno spazio politico non un partito però detto questa somma e quindi che come mi ricollego a a quanto diceva prima Marta della De una discussione che anche questi giorni esatta è stata utile su diversi livelli per affrontare un passaggio drammaticamente difficile
Per per per gli eventi in sei con i quali ciò confrontati per come interno nel nostro DNA commenta nel nostro elettorato nel nostro sensibilità e penso che abbina abbiamo fa
Da tenere molto stretto il confronto è a prendere
Determinate posizioni a farle evolvere nel corso dei giorni in relazione appunto
Al muto a a a al divenire della situazione io ho voluto immediatamente rispetto alla all'attentato terroristico di Hamas ha voluto immediatamente fissare una una posizione del prezzo democratico di condanna punto
E dopodiché Provenzano nella nel già il giorno successivo a portato avanti ragionamento mantenendo fermo alla posizione della condanna punto e però aprendo anche ulteriori elementi di riflessione sull'evoluzione potenziale possibile che la crisi drammatica e stiamo vivendo avrà io penso
Delle radiografie giocosa
Stiamo entrando in tempi molto difficile
Siamo in tempi del molto difficile saranno tempi ancora più difficili quelle che però di fronte a noi
E dobbiamo attrezzarci perché è questi tempi appunto siano da noi affrontati con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione sia sul piano nazionale e della discussione
E della proposta della posizione del nostro partito sia sui livelli più alti più adeguati per poter affrontare questioni che per loro scala per loro natura per cosa rappresenta l'uno per cosa sono all'interno di un processo di cambiamento
Epocale col quale ci confronteremo
Necessiteranno di intelligenza di coraggio determinazione di prudenza di responsabilità come è stato prima richiamato anche di prudenza giustamente Massimiliano detto nell'uso del delle parole e della capacità di governare
Quelle parole
Siamo sono tempi difficili sono tempi di una instabilità diffuso a livello internazionale
Io ne sterilità diffusa che a punte di di crisi drammatiche come quelle che abbiamo che stiamo vivendo il ritorno della guerra in Europa con ciò che avviene al confine Est con l'invasione russa all'Ucraina alla guerra d'aggressione all'Ucraina che è una guerra che dura certamente dieci anni era che avuto diciamo febbraio dello scorso anno quella manifestazione
Plastica diede la negazione della costruzione del diritto internazionale che è stata alla base dell'Europa cioè quella che i confini non si cambiano con l'uso della forza
Lì c'è stata la negazione di quel principio Putin entra e dice io cambia i confini con l'uso della forza sbagliando completamente calcoli ma questa è un'altra questione che non affrontiamo questa sera
E poi con quello che sta avvenendo in Israele con quello che è avvenuto in Israele
Con gli sviluppi che quella situazione potrà vere in Israele in Palestina
Chi potrà avere nello scenario mediorientale che potrà avere ulteriori elementi come dire di stabilità che possono allargarsi con quello che parta nell'elenco che porta nelle città europee sia dal punto di vista appunto della paura
O delle della della delle difficoltà con cui le nostre opinioni pubbliche vivono questo questo momento sia dal punto di vista di una presenza nelle nostre realtà dei nostri paesi le nostre città di comunità musulmane che appunto come abbiamo visto in alcune realtà manifesta una manifesto in maniera pesante chiara
A sostegno non solo dalla Palestina ma in molti casi mescola sostegno di Hamas cosa significa questo per le nostre democrazie cosa significa questo per la possibilità di intervento delle nostre democrazie
Son tutti temi diciamo che saranno a mio parere
Potenzialmente di dare i canti le nostre società nostre opinione pubblico con il quale con le quali ci dovremo confrontare e che vedranno io credo nell'azione della destra non solo in Italia ma in tutto e il continente europeo che verranno un'azione mirante a a strumentalizzare per dividere alla divaricare ancora di più a
Cercare di mettere novità in i in una certa posizione che più comoda nella racconto delle dinamiche politiche che la destra vuole vuole realizzare siete ricordate nelle prime ore
Del dell'attacco di terroristico di Hamas subito
La destra con i propri strumenti a disposizione anche dal punto di vista di chi appunto racconta l'opinione pubblica i fatti o la loro interpretazione cerca di mettere
Di fare l'associazione Hamas la sinistra ai terroristi la sinistra ecco
Tentativi goffi
Che probabilmente non riuscì anzi credo non riusciti però io penso che l'acuirsi delle tensioni porterà a questa tentazione adesso viene prima cosa è questo siamo di fronte tempi complicati due siamo di fronte a tempi in cui diciamo così
Sul piano più prettamente internazionali gli strumenti di cui ci siamo dotati sono in profonda crisi
Ciò che sta avvenendo ciò che è avvenuto in Ucraina
Ecco l'invasione russa l'Ucraina Max ma ma i vari scenari di crisi che con cui noi ci confrontiamo mettono in evidenza un punto che il mutui di multilateralismo gli strumenti del multilateralismo sono in crisi sono in difficoltà
Se state citate prima le Nazioni Unite anch'io ho visto con una particolare attenzione favore le dichiarazioni del segretario generale però se c'è un grande sconfitto dal punto di vista istituzionale in questa fase sono le Nazioni Unite bloccate la loro incapacità dei divi di decidere condizionate dal potere di veto all'interno del Consiglio di sicurezza
Specchio e rappresentazione di ciò che è diciamo così
Il quadro delle relazioni internazionali con un'assemblea generale che che apre realtà al proprio interno presenti desiato tipo ma soprattutto che non avendo diciamo così
Ho un nuovo assetto dell'ordine globale sostanziale con il quale confrontarsi è in crisi
Perché non è che prima non ci fosse il diritto di veto ci mancherebbe e non è che anche prima non ci fossero difficoltà Nazioni Unite loro limiti ma l'interfaccia del livello istituzionale Nazioni Unite era
Dentro alla guerra fredda comunque un ordine globale fondato sulla dialettica sulla dinamica relazionale conflittuale
Che e a volte invece diciamo così un divo cooperativa va più verso prospettive di appeasement tra l'Unione Sovietica e
Gli Stati Uniti d'America oggi
L'ordine globale
è una cosa che non c'è
C'è un mondo che non ha un ordine
Qualcuno parla di un mondo apolare in cui neanche gli Stati Uniti sono più in grado di essere il gendarme del mondo come sembrava potesse essere dopo la caduta l'Unione Sovietica c'è una nuova relazione tutte da immaginare con la Cina tutte da immaginare perché venute è venuta chiaramente in crisi diciamo così
L'idea che le relazioni economiche e commerciali potessero essere il volano su cui innestare una relazione politica o fossero diciamo così l'elemento esclusivo di di di di realizzazione di una relazione politica questa è venuta profondamente in crisi la Cina stessa una dottrina nuova a una linea nuova
Il congresso del Partito Comunista che portano che può cinese che portano alla guida di quel grande Paese giudice in pieno ma anche l'ultimo congresso che ne conferma la leadership dicono cose diverse rispetto a quelle che venivano lette vent'anni fa la Cine molto più assertiva
è protagonista di una come dire di una politica di riarmo formidabile importantissimo ingente significativa ha un potenziale elemento di crisi in ciò che di fronte a sé nel mare cioè Taiwan non per le questioni legate diciamo i semiconduttori non è questo il tema fondamentale ma per quello che era il Presidente a Taiwan dal punto di vista militare come possibilità di sbocco sul Pacifico oggi Taiwan e
Un ostacolo allo sbocco sul Pacifico della Cina e e gli Stati Uniti risata un'entità quando è fondamentale
Fondamentalmente per questa questione e questa questione sarà una questione appunto problematica è dirimente allora non è che voglio
Metrico a fare l'analisi politica ma per dire che c'è un ordine globale nuovo che deve essere pensato e costruito e forse nei momenti di crisi come quelli che stiamo vivendo la nostra attenzione attenzione della politica non può essere rivolta solamente a come affrontare queste situazioni di crisi ma dovrebbe essere come dire impegnata anche immaginare come attraverso la capacità di affrontare questa situazione di crisi ci possa essere la possibilità di immaginare di costruire gli strumenti del nuovo ordine globale così fu anche nella seconda parte della seconda guerra mondiale quando mentre si combatteva già le migliori menti era ragionavano e lavoravo nel riflettevano sull'ordine che sarebbe stato costruito dentro questa cosa c'è c'è l'Europa
Che vive quelle tensioni che state richiamate prima sia dal punto di vista diciamo così della sua articolazione istituzionale che anche articolazione democratica
Sia dal punto di vista di sono di ciò che avviene negli Stati che sempre più decisivo
Perché anche lì ciò l'interfaccia istituzionale o comunque l'architettura istituzionale nella quale ci confrontiamo ci siamo si deve confrontare poi
Con la realtà degli Stati e delle politiche degli Stati allora io vedo da questo punto di vista dentro questa rimonta questa rimonta questa crescita della destra nell'Europa vedo un tema che arriva da Est
Ed è un tema col quale ci dovremmo ci dobbiamo confrontare con grande attenzione
Noi
è stato tra quelli che ha avuto anche un ruolo col sunto di vista sulle politiche che confrontato sia con i Paesi diciamo né più a Est abbiamo lavorato in maniera forte sinergica per realizzare politiche comuni sotto il profilo della difesa eccetera e però io non posso non vedere cosa avviene da est
Cosa avviene adesso dalla nella
Come dire nella
Concezione della relazione tra la società e lo Stato
Perché questo io credo c'è il punto vero a est ad il messaggio che viene da Est e che una certa idea di società
Una certa idea di società che si afferma letteralmente che però non è esaustiva della rappresentazione delle idee asceta diventa essa sesta stato il dissenso diventa nemico dello Stato quello che quello che sta avvenendo
In maniera più o meno mediata in maniera più o meno era
Visibile in maniera più o meno moderata ma quello che sta venendo ed è un tema che entra dentro le nostre democrazie perché quando un'idea di società diventa Stato e ciò che è dissenso è nemico dello Stato c'è un tema che riguarda la democrazia
E le difficoltà che richiamava Massimiliano del dell'Europa oggi stanno dentro io credo un pezzo di un piccolo corto circuito piccolo perché non voglio ipotizzarlo Prodi un corto circuito che c'è tra la dimensione istituzionale la dimensione europea e la dimensione delle relazioni degli stati e dentro l'azione degli Stati questo aspetto che richiamavo
Due e c'è da una parte deve crescere
Se vuole sono soggetto politico globale
Oggi l'Europa è un grande mercato
Una grande architettura di regole importanti
Uno spazio geopolitico
è uno spazio di difesa e di garanzia dei diritti individuali
Largamente intesi non è sicuramente ad oggi un soggetto politico che ha le caratteristiche diciamo così costitutive del soggetto politico
Il per quello io condivido contro il richiamo l'abbiamo un po'lasciato andare questa cosa qua del torna della a rilanciare sull'idea dell'elezione diretta
E quindi della partecipazione dei ventisette a democratica delle istituzioni
Per questo io credo che dobbiamo ragionare sulla responsabilità che l'ora vuole assumersi di fronte al mondo
E costruendo una vera politica
Didier una vera politica estera europea perché il tema dalla politica di ve lo dice uno che l'altro ministro del della difesa guardate finché non ci vuole una politica estera una difesa comune europea
Intesa da un certo livello in poi non è possibile perché la la la difesa le forze armate le capacità militari si chiama non a caso strumento militare
Dove la parola strumento è fondamentale perché è uno strumento al servizio di una politica ok se non c'è una politica estera comune
Parlare di politica di difesa comune significa accettare dei limiti
E che noi dobbiamo assumere possiamo avere l'ambizione che però ha dei limiti oltre un certo livello non si può non si può arrivare allora però se non lo si coglie torniamo nel nelle difficoltà che viene richiamate prima allora io sono
Almeno faccio la mia parte diciamo e quindi e che mi ha segnata da Orlando che voleva farne una vera laica lattanti sta qua e quindi va messo dalla diciamo lo aveva già deciso come ma faceva rilevazione la sua moderazione lo ha fregato no
L'approverà tema prorogati piani Andrea
Noi spesso diciamo di discutibili discute il cavo discutiamo della diciamo così della
Del baricentro dell'alleanza atlantica del ruolo delle sezioni tenerezza tragica vorremmo un'alleanza più nuovo più equilibrata vorremmo ragionare su cosa all'alleato
Atlantica allora
Il bilanciamento transatlantica sta nella rafforzamento della politica di difesa europea
Non c'è altra strada oggi il settantatré per cento delle capacità militari atlantiche
Dell'alleanza atlantica sono degli Stati Uniti rimette gli Stati Uniti
Se ci mettesse mettiamo
Anche la Gran Bretagna è il Canada arriviamo al settanta settantotto per cento l'Europa nel suo complesso il ventidue per cento è complicato parlare di una diede di un equilibrio che si vorrebbe realizzare nel senso che è chiaro che chi ha un peso maggiore di responsabilità esercita anche un peso maggiore nelle scelte
Questo significa che dobbiamo crescere la discussione sulle spese militari almeno diciamo mettiamo un po'di pepe alla discussione la discussione sulle spese militari
E va intesa in questo in questo modo
Anzi va inteso in due modi uno su un piano nazionale noi abbiamo l'esigenza di stare dentro il salto tecnologico che sta vivendo perché se non ci sei dentro c'è se c'è fuori e c'è un tema di sovranità nazionale che deve essere sulla guardato non ci piace capisco ma è così
C'è un salto tecnologico con il quale ci confrontiamo
Il salto tecnologico sta cambiando completamente diciamo così l'impostazione degli strumenti militare se tu non sei dentro a presidiare quel salto tecnologico con i tuoi interessi con la tua sovranità nazionale ne sei fuori
E quindi significa che c'è di un pezzo di quella sovranità ad altri Paesi ai quali poi devi farti deve far riferimento uno due
Significa
L'altro l'altro il livello d'intervento e far crescere la la spesa sulla dimensione europea perché è chiaro che se non abbiamo
Ogni Stato membro che c'ha la sua politica militare ogni Stato membro penso alle sue piattaforme limita militare ogni Stato membro che c'ha i suoi carrarmati Anita e si producono così è chiaro che questo porta diseconomie porta sprechi di risorse
Porta difficoltà porta difficoltà nelle interoperabilità quando la devi quando deve utilizzare queste capacità militare e allora qua c'è bisogno di fare certe importanti cedendo la dimensione europea
Come dire programmi e che fino a qualche anno fa portavamo avanti solo fino a livello nazionale con la consapevolezza però che questa cosa l'ha fatta
Diciamo con molta cura della sostanza perché noi abbiamo anche un sistema produttivo
Da tutelare
Abbiamo un auto ecologico da tutelare e chi va portato dentro appunto questo questo questo schema di carattere europeo terzo punto che riguarda l'Europa e chiudo il Po dicono a mezza parola su cattolicità saputo del guardaroba
Che voglio chiudere e che servono l'Europa vuole essere un soggetto
Che vuole giocare una propria partita
Dentro la propria dimensione strategica sullo scenario globale e deve essere capace di assumersi le proprie responsabilità sì condono no una sua agenda
E io credo che la prima la sua stabilità che loro la pace deve metta l'incarico è rivolgersi al proprio pc nato in particolar modo proprio vicinato mediterranea
Se c'è un luogo in cui l'Europa misura la propria ambizione come soggetto politico globale con luogo e l'Africa con tutti gli strumenti di cui ora può disporre
E perché l'applicabilità dono notizia gli americani non ci sono più o ci sono in maniera molto limitata perché o il baricentro americano all'indo Pacifico punto ci piace non ci piace baricentro americano è l'indo Pacifico e se non c'è l'Europa in Africa ci sono altri altri soggetti
Ci sono i cinesi con la penetrazione commerciale economica crede dipendenti gli Stati perché la modalità con cui viene costruita con la penetrazione Poli erede dei dipendenti se non fra i piani
Il di rivestimento il prestito io prendo le tue infrastrutture banalizzo e brutalizzo ma diciamo la sostanza è quella c'è la Russia direttamente attraverso i proxy tipo Wagner
C'è la Turchia ci sono i per le monarchie del Golfo e se non c'è la loro OPA sembra cellula padronali il luogo in cui può misurare la propria ambizione io non so qual è quel luogo perché in Africa si determinano dinamiche comunque hanno come primo riflesso il primo come dire orizzonte il livello europeo
Perché c'è un dovere morale per intervenire in Africa perché l'Africa
Era demografi e sono le dinamiche demografiche che ci dicono che dovremo confrontarci con essa
Quanti siamo condicio gli abitanti europea in questo momento quattrocento cinquanta circa ecco la Nigeria la Nigeria quindi un Paese africano nel due mila cinquanta superava i quattrocento milioni di abitanti
Solo questo ci deve dire e l'Africa sarà due miliardi e mezzo di abitanti che se non ci scopriamo lo dell'Africa sarà l'Africa sopra Dinoi e quindi abbiamo bisogno di lavorare dal con la prima con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione quelli
Delle risorse che vengono messe in campo degli Investimenti dello sviluppo dell'aiuto allo sviluppo
Della capacità di sostenere diciamo così un livello minimo di governabilità di quei Paesi di una relazione profonda colonia africana che deve innovarsi di dare all'Africa se pensiamo lo sviluppo
Uno sbocco sul nostro mercati cioè con le deroghe che dobbiamo dare i nostri principi anche i nostri principi in cui crediamo perché se pensiamo che all'Aprica possiamo immaginiamo di poter dare uno sbocco sull'Europa sui mercati europei
Tragico cento dieci quindici vent'anni cinque anni e diciamo che applichiamo all'Africa di Stendhal che abbiamo noi quindi diciamo che c'è la carbon tax all'Aprica al stiamo inibendo
La possibilità che l'Aprica possa avere uno sbocco
La anche qua sto semplificando le questioni sono molto più complesse ma ci sono dobbiamo confrontarci anche con quello che per noi è un principio diciamo assunto
Che nella relazione con quel continente invece io credo richieda capacità di interpretazione di una specificità e di una possibilità con le quali con la quale esso può la po'crescere e può affrontare i temi che deve affrontare
Facendo anche come Partito Democratico lo dobbiamo fare
Io penso che in queste ore stia emergendo con assoluta chiarezza ma non lo dico con una notizia positiva che una politica del nostro governo completamente fallita
Gli accordi sulla migrazione sono falliti da Tunisi la realtà sia ritenuta falsa Jeda dateci vanta milioni del rito
Allora io anche qua
So so cosa Sayad se ho chiesto agli ad mette in discussione voglio ricordare che non ha pagato sei miliardi e allora
Ok
E se dobbiamo vedere l'Africa è quello di entità delle risorse che che devono essere messe in campo
Penso che sia d'accordo come era facile bene siamo siamo a posto dal punto di vista
Ultimo punto
Il cattolicesimo ma chiudo ma io
Insomma il tema del PDA rapporto con i cattolici prime Cat mondo cattolico
Diciamo non è diverso c'intendiamo con il mondo cattolico le persone che vanno in chiesa regolarmente la domenica dal punto di vista del rapporto con la politica non è molto diverso dal resto del mondo diciamo così
Quasi il cinquanta per cento vota centrodestra quarantotto per cento vota centrodestra
Ventisette per cento vota per il partito democratico dieci per cento voto primo momento cinque stelle l'otto per cento vota per il terzo polo quindi non è che tanto di buon gusto terzo polo o o sommatoria diciamo di sigle diverse non è tanto non è tanto diverso dal resto del mondo
E il tema non è neanche quello di dire che c'è una tribuna che deve essere garantite cattolici il tema è capire
Così è stato nella sua esperienza storica anche con le sue contraddizioni e sui limiti il cattolicesimo politico questo Paese prima questione
Che cosa molto più complessa diciamo così di avere presentazione che se ne danno
Il cattolicesimo politico questo Paese è stata a un'esperienza storica che nasce da Sturzo aveva fino alla fine alla casa che spiana e poi alla diaspora dopo la fine del mondo se triste Ana
è stato diciamo
Un'esperienza politica storica
Dentro un mondo che oggi non c'è più
De Rosa diceva che la Democrazia cristiana era una convenzione di consensi cioè nel senso che convivevano sensibilità che se non ci fosse stato il fattore K probabilmente pervenuto vere anche di elezioni dire se le diverse
Però c'era il fattore K
Però quella tra il quella quell'esperienza storica l'esperienza anche di valore di rapporto con la società
Di scelte di fondo fondamentali sulla politica estera internazionale lasciata per l'Europa lasciata parlare la relazione transatlantica sulle chat idea di economia
L'economia sociale di mercato
Su una certa idea di alla relazione tra l'individuo la società allora il Partito Democratico nasce attraverso il contributo fondamentale
Di un pezzo di quell'esperienza cioè cattolicesimo democratico chiamiamola diciamo con quel mondo che guardava più ad una dimensione progressista riformista
Ecco io credo che dobbiamo
Come dire a ragionare nella Vallonia alla nell'idea stessa nell'identità del stesse del partito democratico
Nella affermazione e nel riconoscimento di quell'esperienza cioè il tema non è semplicemente riconducibile solo alla sfera del sociale cioè dell'impegno dei cattolici del sociale
E quindi diciamo che la Nortel il contributo è quel penso ride confinato lì ricchi è invece come dire pezzo stesso
Per me ante la nostra identità condivisa io credo che sia questo il punto su cui noi oggi dobbiamo forse fare un salto di qualità delli immaginare un rapporto nuovo
Con quella con quel mondo certamente dentro quasi ci sono temi complicati per noi
Io non lo nascondo
Ci sono i temi dei diritti civili che sono un tema fondamentale sulle questioni eticamente sensibili che sono un tema fondamentale e che deve essere affrontato io credo con la capacità di guardare la complessità di quel tema e di quei temi
E che forse in una dimensione diciamo non non non parlo di questo segretarie parlo del partito democratico nel corso degli anni forse negli ultimi anni abbiamo vissuto in una maniera eccessivamente semplificatoria credo che invece
Quella complessità dovrebbe essere tenuta maggiormente in in considerazione non ma non lo dico come elemento rivendicativo lo dico con un elemento diciamo così di recupero di un'idea
Originale del Partito Democratico che a mio parere ancora una sua attualità ha una sua importanza
L'azione
Essere volevamo
Poi da aggiungere qualche parola chiusura di questi incontri
Sì non è chiuso un elemento sullo d'animo buono retribuiti del fumo
M'incute Visco parlando
Non ho nessuna conclusione procedere dice voi Marta Bono Fournier alla alla fine volevo solo chiarire una un un un punto
Quando io parlavo di Mido scritta per dell'ospitalità al pensiero cattolico non pensavo mica al fatto che ogni mille chili di eletti ci vogliono meno trentadue chili di ex democristiani ventotto chili della Caritas quella perché si misura l'archivio Cappon torrenti resti tutto al posto tenterà soppresso proprio alla capacità di elaborazione di pensiero
Il cattolicesimo che ho conosciuto io che era piuttosto polemico verso la la DC a dir la verità erogatrice del quale c'erano i giuristi come Valerio Onida che non non c'entravano niente con quel quel tipo di storia arieti storia la occorrevano altri con mille nomi di questo genere come cito solo so solo quello
E interi che in questa grande realtà spalmato su tutti il Paese l'unica realtà spalmato su tutto il paese in tutti quanti gli angoli cioè già di rappresentare qualche cosa di più
Della cosa che dicevo più quelli che dessero prendeva
Guerini
Allora e vero il il la popolazione sulla messa più o meno divisa con la prosa del generale esattamente come gli elettrauto ha chiesto altri quarantasette Plauto sarà di centrodestra il ventisette per cento vota Pd magari per tre e poi ci sono gli altri ciascuno ciascun elettrauto più o meno rappresentati e la capacità di entrata rappresentativa sì è quello di etere trattrice seguiti di dentisti le come dire le le le le composite componenti sociali nel loro insieme la differenza di quello che capita dentro questo grande e le fa Antone cattolico e quella che nascono anche dei pensieri comprensori l'uno con l'altro abbia colpito per esempio questa estate la grande enfasi che è stata messo il Codice di Camaldoli
In totale quasi Camaldoli giustifica il colonialismo
Punto senza senza se e senza ma
Perché la cultura quelli però accidenti quello è il prezzo che si pagava allo spirito del tempo poi dentro invece c'era un'idea democrazie che era molto più avanzata tutto il grande tentativo di di di auscultazione che faceva il Pci togliattiano no
Con
Del del del De Mita scatto perché ha fatto così e l'unica cosa che è rimasta è stato un po'l'idea che la fine ci devono essere un certo numero di sigle con le quali tu colpì la quantità di cattolici o vetro cupo che ti serve un partito democratico
Profondere quello lì e la quantità di Tenno di cattolici metro cubo e la produzione di idee e quella che viene avviene lì a dire del sindacato a vedere se non non voglio mica tirarla col pagavo solo dopo le dice che porto jella però e mi mi
Domando quanti sono i luoghi nei quali si elabora pensiero in questo Paese che percepiscono quella cosa che ho chiamato prima scortese mente che ospita degli ospitalità strutturale noto solo una cosa per quello che riguarda la la la la la guerra
Allora si è fatta la proporzione per numero di abitanti quello che ha creduto il sette ottobre e come se in una mattina fossero stati uccise cinquantotto mille duecento persone in Europa
Fossero stati tirati quaranta mila Pistilli che fossero stati sparati quattro mila bambini
Allora davanti a tutto a questa quantità delle che questo giustifica le reazioni però in un continente antisemita come il nostro
Deve anche mettere cinquanta l'idea che il compito principale che hanno in un ebraico gli ebrei però voi siete leggermente dedicati dovreste fermarvi
Allora la situazione che si è creata una situazione della quale lasciatemi dire una cosa un po'utopistica rosse immaginati disse una volta rotto la barriera che abbattute le torrette
Anziché uscire i guerriglieri fossero andate a Sderot un milioni di donne e di bambini
Sì ventiquattro ore anziché andare con le api d'ammazzare gli altri bambini fossero usciti Babbi riprenderà a giocare con gli altri bambini
Cosa facevi
Come li rimandano indietro quel milione e lì là dentro
Allora la scelta che Hamas ha fatto è stata una scelta che qualcosa di più che terroristica è stata una scelta che ha tentato di imporre a due milioni e mezzo di persone una logica partitica Ale che non gli apparteneva dalla quale bisogna fare ogni sforzo per uscire
Ogni sforzo per uscire i cercare di impedire che questa catarsi fu paritaria che si sta delineando sia a delle proporzioni che rischia di cadere ricordare a tutti il Talmud salvo l'abitazione del mondo intero e che quindi forse qui la cosa che si può fare salvare una vita fra le due una un'altra se ci fosse ce la potessimo fare non demordere dall'uso delle tipo delle armi dell'ecomafia che slavi potentissima quando vengono usate
Se c'è il sole UCE chiaro diventano molto impotenti e questo credo che sia una cosa che abbia un qualche un qualche valore
Che
Quando abbiamo fatto il G venti
Abbia fatto un un un Citroen un
Un un g Twenty Interface
Aprendo il G venti
Zuppi ha fatto un discorso molto carino secondo me
Sul fatto delle pandemie eravamo all'indomani del quella della coso ricordando una vecchia erogazione che forse anche le vostre una preghiera ebraica e cristiana
Quella cristiane latino dice a pasta a peste fame bello libera nos Domine perché la peste la fame la guerra non la caratteristica tremende di andare in compagnia
Hanno un legame molto profondo fra ti Dorothy
Di simpatia il parlava della pandemia della guerra
Ora mi colpito perché quella era una cosa detta per tempo
Per tempo rispetto l'Ucraina per tempo rispetto alla Corno Karabakh per tempo rispetto al Sudan per tempo rispetto allo Yemen per tempo rispetto all'ingegner e proprio là davanti l'altro olio Gulistan nobile sabato perché quel quello di che il processo di opporre un partito che voglia avere una voce forte europea è quello di riuscire a captare i segnali che vengono eccolo fanno essere più se stessi sono semplicemente una macedonia con la quantità di frutta superiore a quella che c'era la Macedonia
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Quando no tempo animata no
Grazie a tutti e buonasera partita è e buona tre giorni soprattutto allora ad erogare a tutti voi grazie anche ai valorosi che hanno retto fino a quest'ora buonanotte a domani