"Comunicazione, autonomia nazionale, sviluppo: rischi e potenzialità di un caso italiano"

Quali coloro che sono qui anche per soprattutto rappresentare le porte bolliti che sede istituzionale rivolgiamo il nostro ringraziamento con l'augurio che insomma il loro contributo sarà senz'altro positivo ai fini dello svolgimento del convegno
Per prima cosa io credo che debba informare questa Assemblea del di una modificazione dell'organizzazione del convegno e spesso il quadro politico la crisi politica obbligano questo forte politica Rifondazione a misurarsi con i problemi che voi sapete domani rifondazione terrà il suo comitato politico nazionale per decidere in quella sede quali saranno le posizioni politiche che verranno assumendo dovranno assumere
Rispetto alla formazione nuovo governo quindi questo vuole che non li cancelliamo dal programma la giornata finito male
Quindi i lavori si svolgano
Diciamo tutti nella giornata di oggi
Questo ci obbliga per altro verso
A richiamare l'attenzione di tutti i presenti e di tutti coloro che intervenga che interverranno a rispettare strettamente i tempi di intervento
Che noi prevediamo attorno ai dieci minuti Massimo quarto d'ora
E quindi su questa base io cercherò anche di segnalare color che interverranno i limiti di tempo che in un qualche modo abbiamo stabilito
Per quanto attiene alla l'importanza di questo convegno io non ho molto da dire
Credo che il convegno cade in un quadro in una situazione politica quanto mai preoccupante e insieme diciamo interessanti
Interessante rispetto al conflitto al modo come questo conflitto si chiuderà debbo dire che anche una situazione che io considero molto pericolosa per cui ogni decisione politica in un qualche modo sul profondamente pensata
E deve passare attraverso l'assunzione di responsabilità
Che concorrono in qualche modo a difendere il quadro democratica consentire su questa base diciamo il prolungarsi nel tempo del conflitto politico del conflitto sociale
E quindi a delineare
Detto questo quadro anche i registri rammenti future le collocazioni delle collocazioni futuro
E se il convegno cade anche diciamo opportuno perché basta aprire i giornali di oggi la polemica sulla comunicazione sull'informazione sull'utilizzo della televisione e al centro di tutta la stampa
E anche qui inutile dire perché sono poi intervenuti anche dei fatti significativi
Da una parte il pronunciamento dalla Consulta
La Corte costituzionale dall'alto la indizione di referendum la presa di posizione dello stesso garante dell'editoria che considera non sufficiente io sono pienamente d'accordo diciamo la stesura di regolamenti che consentano in campagna elettorale
Diciamo la definizione di regole che tutti dovrebbero rispettare qui siamo in presenza di una situazione di emergenza in una situazione diciamo per molti aspetti alterate preoccupati non soltanto abbiamo un soggetto che detiene la proprietà di tre televisione le usa
Tu mentalmente ai suoi figli ma oramai anche la situazione da comunicazione pubblica si è ampiamente deteriorata
Gli facevo prima degli amici del diciamo dei riferimenti cioè il TG uno e il TG due basta vede anche il precedente
Diciamo il talk show di ieri sera di testo sulla questione la carcerazione preventiva per legge qui dentro questo diciamo una collocazione di schieramento un attacco diciamo diretto frontale insinuante di a a del pool di Mani pulite
Pare Repubblica di oggi portano notizie a metà anche con la chiamata in causa come diciamo
Come parte che schierata allora testo esso ex ministro
Dalla sanità De Lorenzo parla tiene compatti Tom mostrato in un certo modo
Quindi io non credo che appunto ripartire di più circa l'importanza questo convegno e in quel quadro questo convegno si colloca il tema nostro però tenta di andare oltre la contingenza cioè certo questi aspetti vanno sottolineato correlate allineare credo che i i relatori queste cose faranno anche i momenti di presenza immediato e quindi quali sono le misure per cercare di superare questa situazione ma finito al convegno erano quelli di cercare di dare un panorama quattro e quindi di formulare una proposta che ha a che fare con informazioni a me più in generale
E i problemi della comunicazione e come è scritto
Diciamo la ricerca anche di una collocazione autonoma dall'Italia in un quadro che va ristorante si attorno a dalle forze potenti e a livello mondiale che rischiano lei di cancellare diciamo momenti di notevole mi chi ha un'autonomia necessaria ci si pone in qualche norma modo salvaguardare
Diciamo una dialettica democratica non soltanto all'interno ma come fatto che ha riguardare accada riguardare oggi provenga
Questo era l'intento del convegno e noi pensiamo
Che si possessi e con le relazioni si come comunicazione porti e con interventi evitare insistere sulla contingenza cioè visitate correttamente poi in qualche modo di fare riferimento a questi temi che noi consideriamo Parigi Beppe sette per il furto detto questo io do la parola accompagna un'attenta alla relazione introduttiva circolazione generale
Baccari compagne e compagni darei
Ospiti nostri vorrei anch'io ringraziare tutti quanti voi per la per la presenza e per aver accettato il nostro invito
Un caso ha voluto che questa nostra prima conferenza sulle comunicazioni multimediali se aprisse si aprisse una giornata in una data così simbolicamente densa nella storia dei Comunisti italiani
Siamo qui a proporre
Proprio in quanto comunisti un ragionamento sul futuro delle società contemporanee
Del nostro paese della sua democrazie del suo sviluppo
Della collocazione del ruolo di una sinistra che non voglio smarrire le proprie ragioni di cambiamento
Ed è così perché la questione delle comunicazioni di massa attraversa tutte insieme quelle questioni e le attraversa con una forza inedita
Ci interessa quindi cercare di comprendere quanto sta accadendo sentiamo il bisogno di interrogare nel profondo la nostra cultura e le nostre categorie interpretative
Per vedere in che misura e se ci aiutano a capire la portata dei processi aperti
E quanto noi stessi siamo chiamati a realizzare una innovazione profonda per dare conto del passaggio entro cui siamo comando così anche un ritardo che si è accumulato nell'arco di oltre un decennio
Per noi che ci richiamiamo direttamente alla realtà della classe operaia del mondo del lavoro e ad un'esigenza di trasformazione profonda questo non rappresenta un lusso
Ho una questione d'accademia
Ma rappresenta una necessità vitale stringente
Per comprendere l'ancor di più è semplicemente basterebbe chiedersi credo quanto resta oggi nella testa di quel lungo le norme di uomini e di donne
Che si sono ritrovati a Roma il dodici novembre scorso soltanto settanta giorni fa
Quanto resta di quell'esperienza quanto si è sedimentato e socializzato
E quanto invece è stato rimosso
Cancellato mistificando il lavorìo che ora dopo ora giorno dopo giorno
Ricostruisce molecolare mente un ordine delle cose una scala di valori in cui quelle esigenze quelle soggettività presenti e concentrati in quelle tre piazze vengono dimenticate vengono rimosse vengono negati
Sono proprio quegli uomini e quelle donne che hanno bisogno di vedere riconosciuti e ricostruiti
Gli spazi e i percorsi di una identità di una soggettività di un legame di un linguaggio e di un'esperienza persino di uno stare al mondo autonome critico per questa centrale un discorso sulla comunicazione anche vorrei dire soprattutto per noi
Su di un terreno tra l'altro dove in questi anni ha agito una destrutturazione una frantumazione una perdita d'identità
E i processi aperti nel campo della comunicazione fino a quella che viene definita rivoluzione digitale fino alla multimedialità
Che attraverso l'integrazione tra cavo Ovidio computer
Giunge ad usare un unico linguaggio quello binario del computer appunto per riprodurre tutte le forme comunicative sino ad ora inventate dall'uomo
Immagini suo di musica parole testi
E facendo raggiungere attraverso centinaia di canali anche da migliaia di chilometri di distanza
Attraverso la fibra ottica da un lato e il satellite alla dall'altro lato
Ebbene tutto ciò rappresenta il punto più alto di congiunzione tra produzione e riproduzione sociale
Incide cambiando la profondamente nella struttura sulla modalità stessa della produzione
E al tempo stesso incide sulla riproduzione sociale saltando la pervasività di un determinato modello sociale
Da un lato attraverso l'automazione l'informatizzazione il trattamento appunto più sofisticato delle informazioni
Si realizza un modello economico che ha come parametri fondamentali quando non esclusivi la massima esaltazione dell'efficienza produttiva della competitività congiunta ad un massimo di controllo sulle del lavoro
Dall'altro lato attraverso la comunicazione di massa le sue forme appunto più nuove si esalta la spinta al consumo fondamentale per sostenere quel livello di produttività si alimentano bisogni indotti a quel fine volti e si costruisce anche il consenso intorno al sistema
Ma per questa via su universali psicologa oltre la storia un modello invece storicamente determinato
Volendola dire con Pietro Barcellona persino si globalizzato un immaginario capitalistico
L'informazione e la comunicazione diventate esse stesse merci ne rappresentano lo snodo nuova e non è un caso che infatti intorno alle nuove reti alle autostrade dell'informatica e dell'elettronica ai new media
è aperta una vera e propria guerra a livello planetario un'Apocalypse Now come l'abbiamo definito
Se non esageriamo nell'analisi è anche di questo vorremmo anche su questo vorremmo confrontarci se non esageriamo nell'analisi davvero appare enorme ritardo accumulato a sinistra
Ma se questo è lo scenario invece se la tendenza parla sempre di più di una realtà nella quale pochi a livello planetario proprietari delle reti e produttori delle macchine l'hardware
Determinano sempre di più il contenuto veicolato il software che invece si rivolge a tutti sempre più globalmente su scala planetaria
Se il contenuto riflette stili e modelli di vita incentrati sugli interessi dei paesi e dei settori sociali più forti
Spingendo ulteriormente verso una dimensione mercificata della vita
E se la tendenza parla di sistemi comunicativi ai quali si accede attraverso un costo e in base ad un livello non basso di dotazione formativa appunto accedere ai servizi multimediali oppure a vero saper usare un computer risultano del tutto evidenti pericoli su cui occorre riflettere le contraddizioni che sia su tutti i lati da quello produttivo a quello dell'immaginario si pongono problemi enormi
Uno sviluppo del genere taglierebbe di più il sud del mondo
Fuori alquanto tutte le contraddizioni Giorgi Esposito
Ma al tempo stesso taglierebbe fuori i sub di tutte le società forti
Si porrebbe un grande problema di accesso negato
Per larghi settori di società
Legato per censo o per formazione inadeguata
Ma insieme anche di controllo negato sia sul versante del lavoro sempre più parcellizzato e allenato sia nei confronti dell'insieme del sistema comunicativo le cui fila si concentrano in mani sempre più ristrette
La pubblicità avremo modo di riflettere molto su questo dato con alcune delle arie relazioni successive
In tutti questi anni ha rappresentato un po'il motore di questo processo è proprio il caso di dirlo è stata l'anima del commercio
E il modello di tv commerciale il suo veicolo
E l'Italia in questo ambito ha rappresentato un punto avanzato di sperimentazione
In un anno di svolta in Germania sono quattrocento mila in Francia trecento mila in Inghilterra duecento mila in Italia sono oltre un milione
Le tecniche pubblicitarie di marketing di sondaggio sono divenute raffinatissimo
L'uomo è esaltato nella sua dimensione di consumatori ma in questa stessa dimensione divide crescerà anche la sua negazione
E per questa via persino la politica diventa campagna pubblicitaria ne sanno qualcosa o Dell'Utri e Berlusconi
Il passaggio di fronte alle società contemporanee tale che ad essere in gioco è la stessa democrazia
O la democrazia riesce a compiere un salto oppure se destinato a soccombere qui torna il tema della sinistra
Della sua capacità di comprendere la portata della lotta aperta su questo terreno essa è pari a nostro giudizio a quella che all'inizio del secolo fu ingaggiata per il suffragio universale
E per il diritto all'educazione come fattore decisivo di autonomia individuale e collettivo
Del resto la portata delle diseguaglianze possibili se prevarrà un certo tipo di trasformazione nel campo della comunicazione non un'altra
Sono paragonabili a quelle provocate dall'analfabetismo
Delineando uno scenario del genere noi non muoviamo da nei giungiamo a una visione come dire disperata e di ineluttabilità delle spinte negative
Anzi
Cerchiamo di mettere a fuoco la contraddizione di è più crescente tra una umanità che per la quantità e la qualità dei propri saperi della ricerca della scienza della tecnica
Potrebbe avviare a soluzione i suoi più grandi problemi e il fatto che invece tutto ciò tenuto entro il quadro dominante della crescita capitalistica non sono non risolve ma anzi accentua e crea nuovi problemi
E avere coscienza di questa contraddizione credo è la prima condizione proprio per muoversi per superare per individuare i terreni soggetti le forze reali che dentro un processo del genere sono e possono essere interessati ad una prospettiva diversa
A cominciare dal nostro Paese a cominciare dall'euro
E quindi da qui all'opposto da Ugo di un uomo Biglia ideologica
Che nasce l'esigenza quanto mai attuale di porsi l'obiettivo di far vivere un'attenzione critica
Di porre una un problema di finalità sociale e democratica di fronte a processi che chiamano in causa interrogativi stringenti sull'uomo
Sul suo futuro sul suo grado di libertà e sulla qualità della sua vita
Interrogativi che non a caso sono ben vivi nei settori più avvertiti aperti dal mondo cattolico
Un problema di finalità e di governo quindi per espandere al massimo le potenzialità democratiche insite nelle innovazioni aperte nel campo della comunicazione
Esaltare utile eccetera
Garantire promuoverne l'accesso
Sviluppare sistemi di gestione e di controllo trasparenti e partecipati
Esaltare le possibilità rappresentative di realtà culture identità diversità che invece di essere annullate possono essere messi in condizione di realizzare una comunicazione feconda più ampia e più tempestiva
Ma fare tutto questo anche per porre un problema direttamente riferito alla finalità stessa della ricerca il mezzo apparentemente neutro invece già nella sua progettazione immaginato per esaltare competitività e controllo ma la ricerca di nuovi mezzi può essere invece direttamente finalizzato ad una migliore qualità della vita e dello sviluppo
Tutto ciò oggi non è dato tutto ciò anzi oggi è compromesso
Possiamo convenire a sinistra su questo punto e cioè sul dato che un'attenzione critica vada introdotta nelle dinamiche aperti
E che siamo di fronte ad una grande discriminante questioni di contenuto che andrebbe scritta nell'agenda politica istituzionale con grande urgenza
E di fronte a quest'insieme di problemi che si può aprire fondamentale questione chi
E come e attraverso quali interventi può garantire una prospettiva diversa
Può farlo il mercato cosiddetto libero
Ma è proprio negli anni nel decennio della massima affermazione di una dall'idea dominante
Tanto dominante da apparire incontestabile oggettiva
Torna come vedete la questione della comunicazione
Che si è costruita in questi anni quella situazione dalla quale ha preso le mosse questo ragionamento una situazione tra l'altro che vede alcune grandi concentrazioni statunitensi e giapponesi con un ruolo di comprimario di alcuni soggetti europei giocarsi una partita che è planetaria
Arbitri e giocatori al tempo stesso di questa partita
C'è uno quindi un grande problema di regolazione certo di regolazione ma anche e soprattutto di indirizzo dei processi aperti
E come garantire un passaggio democratico al di fuori di un riformato governo del pubblico socialmente finalizzato certo né dirigismo né statalismo ma si supera a sinistra una vera e propria sbornia sulle taumaturgica virtù del mercato
E questa è una questione che riguarda solo la sinistra non c'è anche una vasta area cultura democratica che è chiamata a riflettere su questo e non ci sono qui diritti e poteri nuovi da scrivere da far crescere avanzare nella coscienza di un movimento e di ordinamenti democratici altrimenti svuotati ed esposti alla destra autoritaria e plebiscitaria e anche qui torniamo alle vicende di queste ore
Appunto anche qui torna l'Italia di oggi con le sue enormi potenzialità ed energie ma anche con i rischi e i pericoli altrettanto enormi di queste ore questa è la prima grande questione che porta che poniamo quali le forme quali modi di questa funzione riformata
Discutiamone qui presentiamo delle proposte mancando proviamo ad intenderci sull'esigenza
E la dimensione belle per il pubblico trova una particolare stringente necessità proprio per garantire che posso continuare a vivere ad essere promossa e sostenuta garanzia di accesso e di diritto a comunicare un'aria comunicativa sottratta alla logica mercantile
Uno spazio comunicativo che tenda ad informare in qualche modo l'insieme e che si misura dall'Italia con la dimensione sovranazionale della sfida accettando ma scegliendo di giocarla proprio puntando sull'Europa e sull'autonomia nazionale
Funzione del pubblico quindi in un quadro di regole che superi ogni concentrazione favorisca la più ampia soggettività il più ampio pluralismo trae dei soggetti che operano nel campo dell'editoria dell'informazione della comunicazione in genere
Intellettuali operatori ricercatori artisti lavoratori ed imprese
E qui veniamo ad un discorso ravvicinato sulla realtà del nostro Paese del panorama delle Guerre stellari chiediamoci dove stanno collocando l'Italia settori consistenti delle classi dominanti la risposta a questo interrogativo si mostrano false propagandistiche tante lezioni sulla modernità sull'Europa persino pensate un po'sullo sbandierato liberismo che da destra in tutti questi anni sono state profusa a piene mani
La verità è che nello scontro aperto sul chi decide
Chi controlla chi gestisce per fare cosa sul terreno dei nuovi mezzi comunicativi la scelta proposta al nostro Paese
Da consistenti settori delle classi dominanti prospetta per l'Italia un salto qualitativo nella sua dipendenza e subalternità a livello internazionale sì
Una nuova e più forte dipendenza subalternità un Paese non produttore di informazione e comunicazione ma mero consumatore di informazione e comunicazione prodotta da altri
In questo senso si pone quindi un enorme problema di autonomia nazionale minacciata
Un Paese che non riuscisse a garantirsi il controllo delle principali fonti informative la rappresentazione di storie culture soggettività sociale che non riuscisse a garantirsi il presidio di un avanzato e moderno patrimonio tecnologico e produttivo
Sarebbe appunto un paese ad autonomia minaccia
Ma sarebbe ed è già così un paese a Democrazia minaccia
Ed un Paese cui è negata la possibilità di uno sviluppo nuovo nei settori fondamentali capace di creare lavoro e migliore qualità della vita
Ancora una volta come in altri tornanti della storia nostro del nostro Paese
L'interesse di fondamentali settori di classi dominanti non coincide con l'interesse nazionale anzi trova il suo massimo utile nella compromissione di questi interessi
E Berlusconi la teste raccolto intorno a lui rappresentano il punto di snodo vitale discorso di tale tendenza che va appunto arrestato battuta pena conseguenze gravissime già oltremodo evidenti
Ed è quindi proprio dal terreno della comunicazione
Che emerge l'esigenza di una riforma profonda di quello che noi vogliamo definire un progetto per il Paese
Capace di indicare una direzione di marcia di mobilitare le migliori energie intellettuali sociali economiche del Paese questa è la sfida che non solo accettiamo
Ma rilanciamo a tutta la sinistra tutte le forze democratiche
Nella sostanza si tratta di aprire un grande confronto sul futuro dell'Italia
E proprio perché noi e proprio e perché proprio lui non dovremo discutere noi in Italia quando parlamenti governi forze politiche sociali ne discutono dagli Stati Uniti al Giappone dall'Inghilterra alla Francia alla Germania al Parlamento europeo
E cosa dire al governo italiano al vertice del G sette che si dovrebbe tenere venticinque ventisei febbraio prossimo a Brussel proprio sulla società dell'informazione
Ma non discutere già una scelta per il nostro Paese non discutere non decidere vuol dire nei fatti rimettere ad altra decisione per noi
E non è vero che tanto c'è tempo
è vero esattamente l'opposto siamo già in fortissimo ritardo
Mettersi su questa strada credo voglia dire definire intanto alcune priorità di scelte di orizzonte il primo
Che vogliamo indicare con grande nettezza e decisivo per l'autonomia nazionale che l'Italia stia attivamente
Sia protagonista nella costruzione di quella che viene definita la società dell'informazione
Ovvero stia sul terreno della multimedialità
Questo va assunto come obiettivo strategico per il Paese
Secondo Obiettivo
Riteniamo altrettanto decisivo che in tale prospettiva
Sì qualifiche si rafforzi anziché smantellare su un presidio informativo produttivo e comunicativo pubblico non vincolato alle logiche mercantili
Agli alfieri della privatizzazione rispondiamo intanto con i loro stessi argomenti ritenete voi che il nostro Paese voi che parlate di competitività globale di concorrenza a livello internazionale ritenete voi che il nostro Paese possa giocare un ruolo attivo e non subalterna
Possa stare in campo con i giganti del settore a livello europeo e oltre se si smantella lo si frazione lo si spendono a pezzi la RAI e l'aspetto Telecom
E a chi
Si spenderebbero se non proprio i giganti stranieri
Non più di qualche settimana fa il financial times
Riferendosi al caso stette scriveva
Prendere il controllo di una delle poche società disponibili nel mondo delle fusioni multimediali significa soprattutto assicurarsi un posto privilegiato al tavolo da poker del nuovo mercato globale
Privatizzare la RAI non dimentichiamolo c'è un referendum su cui voteremo tra pochi mesi non quello quelli nostri sulla Mammì
Che aprirebbe le porte ad una simile prospettiva su cui la nostra indicazione sin d'ora chiara per il voto no
Privatizzare la RAI o anche solo declassa Marla procedere così come si è proceduto andando avanti nella privatizzazione della STET vorrebbe dire né più e nemmeno privare il nostro paese della possibilità di un'autonoma presenza nel multimediale
Con tutto ciò che questo comporta
Risulta evidente che intorno a questo nodo si esplicita anche la grande questione di democrazia di diritti garantiti di poteri riconosciuti che non si potrebbero avere nel quadro di una privatizzazione di quello che possiamo definire come il sistema nervoso del Paese
Rispetto ad un anno fa quando un po'come marziani lanciamo l'allarme rispetto alla vicenda della stette oltre nel sindacato
Nel PDS nella sinistra in uno schieramento democratico più ampia è cambiato qualcosa o no in questo anno
Anche questo vorremmo vogliamo verificare
Mai abbiamo posto un problema di difesa dell'esistente
Ma sempre riforma profonda
Possiamo discutere sui contenuti e i caratteri di questa riforma
Su questo si soffermerà specificamente la relazione di mezzo che metta a punto le idee che in questi mesi abbiamo lanciato sulla RAI e sugli elementi di integrazione multimediale costrette sprint
Dal polo pubblico multimediale ad una riforma della RAI che negli articoli funzione compito dall'utilizzo da subito dei quattro canali disponibili sul doppino telefonico ad un progetto per il cablaggio del Paese anche realizzando una sinergia con le reti già esistenti
Ad un progetto di cablaggio che veda anche protagonisti gli enti locali che insieme a soggetti privati potrebbero avviare prima esperienza sul territorio
Terzo punto terzo obiettivo di fondo
Realizzare condizioni reali di un sistema avverte pluralistico in cui tanti soggetti privati possono misurarsi sperimentare un ruolo stare in campo
Non è nostro un'idea di esclusività del pubblico e ci viene tra l'altro paradossalmente rivolta da chi invece rappresentano esclusivi istmo del privato in quanto unico soggetto in condizioni di monopolio la Fininvest
Un sistema aperto in cui al fianco di una rete di trasporto pero più lei di trasporto garantite pubblicamente
Non ho svenduto
Si accompagnino quindi quanti più produttori di informazione e di comunicazione di servizi e possibile in una condizione appunto di reale pluralismo
è una realtà nella quale la garanzia pubblica vaga valga anche per l'accesso alla rete e alberi che deve essere per tutti possibile e a condizioni paritarie
Per più operatori nazionali e per più operatori locali per i singoli e per gli associati con una presenza pubblica d'una brutale attività di operatori e di soggetti imprenditoriali private
Una politica del genere non solo rappresenta l'opposto delle tendenze attuali ma per potersi affermare ha bisogno come condizione esemplare come premessa che l'attuale sistema è comune comunicativo veda rimossa
E superata la situazione di blocco entro cui si trova una RAI vergognosamente occupate ridimensionato
Una situazione di monopolio nel campo dell'emittenza radiotelevisiva
Attori e protagonisti di un possibile discorso multimediale che anziché realizzare sinergie si muovono ciascuno separatamente dall'altro
E si presentano ancor più deboli sulla scena del confronto internazionale ecco perché l'Antitrust nel campo radiotelevisivo è fondamentale
è un bisogno democratico civile economico
Antitrust che porti ciascun soggetto privato non avere più di una rete nazionale antitrust sulla pubblicità che per pubblico e privato non consenta di raccogliere più pubblicità di quella che può andare sì di una rete ed è quindi esattamente l'opposto di quanto sostengono i manager e vediamo in maniera sempre più anzi sta insistente gli anchorman anche quelli democratici della Fininvest
Rimuovere la situazione attuale
è un passaggio obbligato per innovare il sistema liberare fondamentali risorse economiche realizzare un effettivo pluralismo creare una anche nuova occupazione
Consentire ad un tessuto di editoria locale televisiva radiofonica della carta stampata e di avere mezzi e spazi per poter qualificare il proprio ruolo reggere una sfida che altrimenti vedrebbe soccombere
Non ci illudiamo
La resistenza nei confronti di un vero antitrust sarà fortissima
Nonostante la sentenza della Corte costituzionale nonostante che questa sentenza abbia col dichiarato come illegittima costituzionalmente la situazione attuale del monopolista privato
E nonostante anche di fronte alle ultime prese di posizione le ultime dichiarazioni dello stesso presidente della Corte costituzionale
Ad ogni modo un termine c'è ed è quello indicato dalla stessa sentenza
C'è la fondamentale campagna referendaria sulla quale avremo modo di tornare anche con altri contributi specifici e c'è quanto oppure deve fare con urgenza il Parlamento parte organica di una riforma non può non essere l'istituzione di un'autorità collegiale sulla comunicazione con funzioni di garanzia con poteri reali e precisi l'ipotesi contenuta nella proposta di legge comune dei progressisti rappresenta da questo punto di vista un punto di forza infine particolare attenzione va posta nel definire il campo di norme e regole
La cui tutela poi dovrebbe far capo in primo luogo all'Autorità di garanzia
Per realizzare completamente il diritto a comunicare che a nostro giudizio deve essere esplicitamente scritto nella stessa Costituzione
Su diversi punti si qui affrontati c'è un confronto aperto anche a sinistra ci sono posizioni diverse rispetto alle quali andrebbe prodotto uno sforzo per portarli a sintesi unitaria
La discussione di oggi vuole essere un'occasione anche occasione per questo confronto
Su molti altri punti vi sono invece elementi di contatto forti coincidenze di proposte nella sinistra a cominciare dalla proposta di legge che progressiste alla quale pure abbiamo contribuito e nella quale condividiamo alcuni punti deboli sui quali teniamo aperta ancora la discussione
Punti di contatto tra la sinistra il centro il Partito popolare il Patto Segni e su diversi punti a cominciare dall'Antitrust anche con la stessa legge si tratta di convergenze significative che non solo vogliamo valorizzare ma perché vogliamo assumere come la premessa per procedere oltre il quarto punto di scenario a nostro giudizio fondamentale la quarta scelta
E quello di un sistema informativo e comunicativo porte avanzato plurale garanzia di libertà e di sviluppo e autonomia nazionale in un quadro non di rifiuto ma di sviluppo di un vero e proprio spazio informativo e comunicativo europeo
Che realizzi su scala sopranazionale quelle condizioni che vogliamo concretizzate per il nostro Paese
Le preoccupazioni ed esigenze su cui riflettiamo noi vediamo che sono al centro anche di una crescente attenzione di forze e gruppi a livello europeo bisognerebbe guardare con attenzione al dibattito aperto tra forze diverse in Europa
Lo scontro aperto proprio in questi giorni sull'aggiornamento della delibera TV senza frontiere o quanto emerge dallo stesso rapporto bande manca pur con le sue intime contraddizioni e debolezze però stanno lì a dimostrarlo questa è l'altro punto decisivo sul quale si soffermerà la compagna Castellina presidente
Della commissione del Parlamento europeo sulla cultura d'informazione Italia nella multimedialità quindi uno garanzia di uno spazio comunicativo sottratto alla logica del mercato alla logica mercantile due
Pluralismo reale dei soggetti tre assunzione dello scenario europeo quattro questi rappresentano per noi punti di un progetto per il Paese che orienti e che si traduce in una politica economica e industriale Investimenti norme regole nuove
In definitiva si tratta di immaginare di scegliere uno sviluppo per il Paese insistiamo
Anche di questo ci pare la questione della comunicazione
A partire dalla quale si può pensare ad uno frontiera per lo sviluppo
Territorio ambiente culture sapere informazione e comunicazione
Tre grandi campi di intervento e di crescita del Paese vediamo invece
Il sistema che ci ha prospettato dalla destra
Vendiamo all'estero certo più scarpe
Più vestiti
Più produzioni mature
Ma importiamo sempre di più uno auto tecnologie hardware e software ad ogni laureato nostro ne corrispondono cinque sei dieci della Francia della Germania dell'Inghilterra sui fronti fondamentali perdiamo sempre più terreno pur essendoci tutte le condizioni dell'opposto
Ci viene prospettata la sostanza di un Paese che trova i suoi concorrenti nei paesi più deboli per lo sviluppo
Né crediamo allo stesso modo corrisponda agli interessi nazionali un'altra prospettiva
Quella di Maastricht
Offerta da un altro settore delle classi dominanti che trovi invece un'integrazione subalterna con i principali protagonisti dell'economia forti europee una ragione di sbocco per le imprese più forti dell'economia italiana
Anche qui noi pensiamo che vada compiuto un'altra scelta
Dato un altro funzionato ruolo al nostro Paese rappresentare un punto di cerniera insieme agli altri Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo tra nord e sud del mondo tra Europa e Paesi del Sud che si affacciano sul Mediterraneo
Tutto questo per noi rappresenta elemento costitutivo di un programma per il Paese
Rivolto alle fondamentali forse del lavoro al sindacato a tutte quelle aree imprenditoriali disponibile ad accettare la sfida di un discorso nuovo che non riduca tutto al costo del lavoro e subalternità
Ha grandi segmenti professionale
Agli operatori dell'informazione adorava stare intellettuale e culturale
Riteniamo quindi che vi siano le energie le risorse per reggere un grande sforzo di trasformazione del Paese ma queste energie saranno tanto più disponibili quanto più incontreranno una sinistra capaci di rappresentare un reale punto di riferimento
Di prospettare scelte contenuti chiari precisi con precisi referenti sociali non per rinunciare ma proprio per inverare così lo sviluppo di una politica
E qui che avvertiamo la stringente esigenza di una di dare corpo ad una ricerca comune che faccio delle questioni della comunicazione un punto centrale per un programma comune della sinistra dei progressisti da presentare al Paese
Per un governo di svolta per un'alternativa
E su cui verificare tutte le possibili convergenze con le altre forze democratiche
Un'esigenza tanto più forte nel passaggio detta sta attraversando la vicenda politica istituzionale italiano
Un passaggio estremamente delicato e pericoloso per la democrazia
Lei pur pochi mesi in cui è durato il governo Berlusconi dopo il voto del ventisette marzo la comunicazione e l'informazione sono stati al centro di un attacco di una normalizzazione inusitate
Lungi dallo spogliarsi delle proprie reti
L'ex presidente del Consiglio ha guidato la rioccupazione della RAI
Usando come braccio operativo un consiglio di amministrazione più che compiacente
Tra controllo e proprietà le reti da tre sono diventate sei
Due delle quali organo di propaganda diretta
Con due delle tre reti pubbliche che sotto la guida di due direttori sfiduciati ma gli stessi redattori sono subito entrate nell'orbita governativa il tutto si è aggravato della crisi aperta nelle ore tese che tutti stiamo vivendo abbiamo sostenuto sin dall'inizio della crisi
Che ha realizzato un primo e fondamentale obiettivo quello delle dimissioni del governo Berlusconi
Abbiamo sostenuto due punti
Insieme alla non sussistenza politica nel Parlamento eletto il ventisette marzo delle condizioni per dare vita maggioranze politicamente organiche coese
E che quindi a partire da questo elemento poneva il problema che alle elezioni anticipate si dovesse aggiungere abbiamo anche sostenuto che l'opera del governo Berlusconi
Era stata tale da non consentire di sciogliere subito il Parlamento pena l'andare ad una campagna elettorale al di fuori di ogni minima ed accettabile quadro di garanzia democratica per tutti
E abbiamo individuato ed essenziali punti programmatici da realizzare prima di poter giungere al voto
Un'esigenza ancor più pressante oggi di fronte alle pressioni messe in campo in queste ore
Da una destra che manifesta chiari elementi di sovversivi
Un pericolo reale questo
Che tutte le forze democratiche del mondo del lavoro devono saper fronteggiare tra i punti da realizzare abbiamo posto quello che riguarda la comunicazione
Non vi sono del precipitare della crisi qui ed ora
E questo è già il evidente e grave
Però non vi sono le condizioni per una per quella riforma organica che proponiamo
E di cui comunque ci sarebbe bisogno
Ma certo ciò che occorre impedire
E che le vicende dell'oggi le scelte o le non scelte dell'oggi possono bruciare tempo e spazio per una riforma
E allora occorre definire almeno un quadro di interventi che introduca i primi elementi di garanzia nel campo della comunicazione
Proponiamo su questo su questa grande questione che le forze della sinistra i progressisti forza democratica
Verifiche non ne sul merito le condizioni di una iniziativa di una proposta con
Intanto nel dire insieme al presidente incaricato Dini
Che il problema delle garanzie di quella che è stata definita la par condicio non può risolversi in un regolamento ministeriale sui minuti di presenza nelle tv
Concordiamo con quanto sostenuto su questo punto l'altro giorno il garante per l'editoria Santaniello
In Parlamento c'è una maggioranza per costruire questo primo quadro di regole su quali proposte immediate
Volendo fare una provocazione ma non tanto diremmo
Traduciamo l'italiano
I primi sette articoli della comunica e Schumpeter a Bach la legge americana sulla comunicazione nella quale c'è tutto sette articoli
Cioè l'Antitrust c'è la soluzione del conflitto di interessi ci sono le garanzie di pluralismo
Anche questo sarebbe possibile farlo riferì
Rapidamente e vorremmo verificare così se i campioni del liberismo nostrani faranno ostruzionismo nei confronti di una proposta così autenticamente liberista
Se non si volesse fare questa loro le proponiamo
In primo luogo il primo avvio di una legislazione antitrust anche stralciando alcune specifiche norme dalle proposte di legge si presenta in secondo luogo la soluzione del conflitto d'interessi che va risolta prima di ogni prossima futura campagna elettorale
O gli eventuali incarichi di governo
O la cura e la proprietà dei propri interessi economici quando sono di rilievo nazionale e quando agiscano nel campo delle comunicazioni
Terzo punto subito una nuova legge e già incardinato al Senato ed è possibile approvarlo in poche settimane
Che liberi la Rai
E il servizio pubblico da un consiglio di amministrazione dimezzato sfiduciato dal Parlamento
Che procede nonostante tutto attraverso forzature inaccettabili determinando l'avvilimento di importanti energica giornalistica determinando la subalternità del servizio pubblico agli altri operatori
Non è più accettabile non è più accettabile se ne devono andare se ne devono andare occorre subito una nuova legge la legge alla quale ci riferiamo a quella che affidi che riformi il meccanismo di elezione del consiglio d'amministrazione
Questa proposta di legge se è stata presentata dai progressisti e da altre forze al Senato è in discussione al Senato questa proposta di legge possibile farlo rapidamente
Quarto punto
Lo sto ad ogni ulteriore avanzamento queste eh una delle prime condizioni di garanzia da stabilire
Non si può andare avanti con la RAI una RAI che ha avuto in questa situazione in questa condizione o col signor Mimun che utilizza il servizio pubblico per lanciare le sue campagne vergognosa campagna di aggressione personale come in queste in queste ore
Quarto punto
Lo stop ad ogni ulteriore avanzamento del processo di privatizzazione della STET
Inseguimento ci sono idee diverse tra di voi a sinistra su questo punto ma possiamo almeno intende almeno intenderci su un su un punto vorrei dire metodologico
Qualcuno vuol fare la privatizzazione benissimo noi diciamo siamo contrari non siamo d'accordo ma aspettiamo un momento possiamo dare almeno il tempo al Parlamento di definire il quadro strategico di riferimento
Ma se nel su nel campo delle comunicazioni ma se invece il processo va avanti a quel punto il Parlamento è tagliato fuori tagliato fuori il Paese noi continueremo la nostra battaglia su questo punto di merito ma intanto
Chiediamo e proponiamo che insieme sì poniamo il problema
Della sospensione di ogni ulteriore processo di privatizzazione della STET
E vorremmo anche sapere come vanno le cose
Avete visto che all'ultimo momento la Raia
Ha preso i trasponder Swat dei sul satellite che sta per essere lanciato la Fininvest arrivato ovviamente molto prima della RAI ne ha presi molto di più
Delle più altrettanto ma vogliamo sapere sono rimasti tre tre trasponder Swat Berti che non si sa che fine hanno fatto Chilia chi li ha chiesti chiglia pensionati perché sono stati riservati questa domanda la poniamo direttamente ai dirigenti e responsabili Telespazio la poniamo i responsabili nel governo del paese quinto punto
Una legge vi sono già dei proposte depositati in parlamento una delle quali ha lavorato il collega Boggi
Una legge che disciplini le presenze politica la propaganda per le campagne elettorali
Ben prima dei trenta giorni della stessa ben prima dei trenta giorni della stessa e in maniera ben più articolata di quanto già oggi non avvenga
E che da subito riguardi anche la disciplina della campagna elettorale referendaria da subito
I referendum rappresenteranno un passaggio decisivo di scelta di democrazia di libertà
Non è certo una situazione di garanzia quella che c'è già ora nella quale i da alcune reti sulle sue reti qualcuno ha già aperto la campagna referendaria è inaccettabile questa situazione
Questi sono i cinque punti concreti delimitati che non risolvono i problemi ma tengono aperta una prospettiva piena e profonda di riforma ma che al tempo stesso consentono che in queste settimane in questi mesi non si compromette il tutto
Ne vogliamo dare su questo vado a chiudere vogliamo dare il massimo impegno per la campagna referendaria costui una grande mobilitazione democratica
Di tutte le le forze che uomini e donne
Tutte le forze democratiche una grande mobilitazione costruendo un pieno sostegno ai comitati referendari sulla Mammì comitati che già hanno costruito uno sforzo straordinario quell'attraverso l'impegno la passione civile e democratica di migliaia e migliaia di ragazzi giovani del nostro paese di associazioni di gruppi oltre che di forze democratiche quello di Khost consentire che il referendum andasse in porto
Ed è il voto sul referendum per il sì all'abrogazione dei punti della legge Mammì un voto di civiltà e di libertà
Per questa via riteniamo possibile necessario indispensabile costruire un nuovo movimento che veda protagonisti lavoratori e cittadini
è anche perché non immaginiamo vorrei lanciare già il passato questi ed è stata lanciato in un altro momento un'altra occasione forse varrebbe la pena di riprendere l'idea di costruire un grande appuntamento di riflessione internazionale
Su come sarà o come dovrei essere quella che viene definita la società dell'informazione come sarà o come dovrà essere non dal punto di vista dei governi non dal punto di vista dei poteri forti ma come potrà è o dovrà essere dal punto di vista dei settori popolari dei cittadini dei lavoratori della gente del mondo come dovrà essere questa questa questa società agire nell'oggi
Misurarsi con i problemi dell'oggi per riprendere la forza di un pensiero lungo
Su questo concludo ne siamo tutti impegnati contro i pericoli della destra per garantire il pieno diritto alla comunicazione per costruire su questo terreno l'unità della sinistra e di tutte le forze democratiche per l'alternativa i comunisti
Come sempre faranno tutta intera la loro parte
Nel corso della relazione
Arrivato riprendono i compagni in grado quale io ora rivolgo saluto particolare
Bene io do la parola a Michele netta
Sulla proposta dal gruppo cioè il caso italiano un progetto per la sinistra avvertendo fra l'altro che per ragioni di tempo già l'ho detto in apertura che si è costretti diciamo a ridurre i tempi di svolgimento del congresso del convegno che una serie di compagni del gruppo di lavoro che ha preparato
Questo convegno che lavorano permanentemente attorno alla questione del comunicazione partito Rifondazione Comunista
E non indicati come dei compagni che dovranno presentare qui delle comunicazioni
La mattinata di Matteo Bellucci Filippetti Musacchio Marcello con tutte le probabilità proprio per ragioni di tempo questi compagni non porteranno fare queste comunicazioni il mattino esce lo spazio sarà disponibile
Ripresenteranno il pomeriggio del consultorio seduta problemi la parola compagno Michele
Ma noi con molta timidezza siamo consapevoli che puntando tutta la nostra discussione preconcetti di comunicazione globale di sviluppo autonomia nazionale abbiamo ridotto il già minimo spazio che potevamo venire sul palcoscenico informativo italiano
è chiaro che se avessimo puntati su pittori e slogan del tipo le regole della televisione democratica il nuovo modello della RAI la lottizzazione ieri oggi e domani avremo sicuramente fatto più notizia
Ma noi oggi siamo convinti che la vera battaglia politica sulla qualità e la quantità della comunicazione si giochi in ben altre Arena danni ormai non esiste più un mercato autonomo italiano della comunicazione o anche solo della televisione
E l'unica base di riflessione seria su questo tema non può non essere quell'affollatissimo scenario internazionale della multimedialità che non consente Mizia frontiere o difese otto autarchiche per usare una metafora diciamo più alla mia portata diciamo che dobbiamo giocare una Coppa dei Campioni non un campionato nazionale per questo le risorse programmi le campagne acquisti gli allenatori risultati dobbiamo calibrare lì in questo ambito globale non rispetta i tornei parrocchiali dei quali tutti sembriamo molto nostalgici
Questa è la prima discriminante la principale discriminante che poniamo nel nostro ragionamento
Proprio nei Comunisti Italia
Dalle teste più lucide della sinistra europea
Proprio noi con grande umiltà confessiamo che questa volta sia abbiamo imparato la lezione
Ci avete convinta l'abbiamo imparata a proposito del gioco economico più generale della grande divisione internazionale del lavoro della necessità di essere competitive delle produzioni accessorie nelle reti commerciale nel marketing
E con l'entusiasmo dei neofiti vogliamo applicarla subito tanto più chiediamo allora che si debba applicare la lezione al settore globale per eccellenza la comunicazione multimediale ed è una stranezza di cui non riusciamo proprio darci una ragione che proprio in questo segmento invece i nostri luci dei maestri manageriali freddi competitivi e multinazionali improvvisamente diventano sentimentali suonatori di mandolino cultori dell'artigianato locale di qualche bell'elzeviro
Di una trasmissione di successo di un grande conduttore magari il tutto condensato in un terzo polo che prende forma pelato gemmazione o perché Mediobanca e Publitalia chiudono un occhio
Da almeno tre anni va avanti questa manfrina sinistra con la semplicità degli ultimi arrivati proviamo a lanciare uno strillo
E a cercare di porre alcune questioni
Eppure cerchiamo di affermare innanzitutto ed è una banalità ce ne rendiamo conto che la televisione non esiste più come prodotto più sufficiente che i flussi finanziari che la sostengono non sono più immaginabili nelle unità di scala fino ad ora realizzati che i magazzini sfuggono a qualsiasi artigianato nazionale
Ancora una volta il mercato e da ben altra parte rispetto all'affannoso inseguimento dei legislatori
Guardiamo i dati di fatto mentre nel nostro Paese ci stiamo di dividendo sul destino della legge Mammì
E comunque sarebbe interessante dopo la sentenza della Corte Costituzionale andarci a rileggere le dichiarazioni di qualche principe del teleschermo
Che solo qualche mese fa dico sosteneva che la legge Mammì è un falso problema che non di là bisognava passare che bisognava dare dimostrazione di modernità in ben altra direzione
Comunque mentre noi ci stiamo dividendo ancora sul destino della legge Mammì o sull'ennesima infornata di nomine RAI nel mondo da alcuni anni è scoppiata una guerra feroci Sima che impegna tre volte le risorse che giravano intorno al petrolio negli anni Sessanta compresa l'indicizzazione
Qualche immaginifico massime di Olga definito questa guerra il Negroponte sui dal nome del direttore del laboratorio media della Mittel Nicholas Negroponte secondo il quale nei prossimi anni si assisteva ad una singolare inversione tecnologica
Nelle comunicazioni e cioè che tutto quello che fino ad ora viaggiava via etere principalmente la televisione la radio andrà via cavo e satellite
E tutto quello che andava via cavo cioè il telefono e le comunicazioni da punto a punto andrà invece via etere con alcune grandi sovrapposizione fra i due fasci di media
Un processo gigantesco che sta muovendo qualcosa come mille miliardi di dollari
E sta stravolgendo sistemi nazionali tecnologie e mercati questo è il campo di battaglia leale di quello di assetto cosmico di imperi multimediali che in atto dal Pacifico all'Atlantico e che già si sta affacciando nel nostro Paese
Chi governerà questo processo almeno quali possibilità di interferenza ci saranno per i poteri pubblici
è questo un orizzonte plausibile per la sinistra o no su questi temi noi chiediamo si giocherà realmente la possibilità di candidarsi al governo del paese
Perdere questo treno significa rassegnarsi ad assistere ad un rimodellamento dei comportamenti dei consumi delle stesse categorie sociali senza ambizioni di poter intervenire oggi per questo è urgente che la sinistra accorci le sue distante dai centri decisionali
Proviamo a guardare a quello che sta accadendo nel campo del grande software dei magazzini dei prodotti multimediali più semplicemente dei fine delle trasmissioni per la tv
Scusate il settantacinque per cento dei grandi serbatoi di multimedialità Dalleimese hollywoodiane i nuovi produttori australiani e asiatici
Sono ormai integrati nelle grandi corporation che stanno prendendo corpo con le fusioni con compagnie telefoniche e ne porta televisive The Songs che configura il nuovo grande mercato della pay-tv
Tutto questo è già in atto e sta già incidendo sul mercato della televisione nel nostro Paese
Guardiamo cosa sta accadendo sui nostri schermi in questo ultimo anno il prodotto cinematografico è diminuito del sessanta per cento
C'è una caduta drastica di prime visioni il passaggio televisivo perde un ruolo nella valorizzazione del film è soprattutto perde interesse la vendita ad un terzo distributore del prodotto cinematografico
In sostanza ognuno si tiene i suoi prodotti
Questa situazione certa articolate differenziata per intensità fra i vari mercati nazionali sta comunque modificando i comportamenti dei consumatori
In sostanza si sta preparando anche nel nostro Paese una diversa fisionomia dell'Offerta che automaticamente prede termini lo spazio per un nuovo mercato della televisione a pagamento
Si prepara una fase di penuria televisiva spiegava nei mesi scorsi un esponente della Viacom per convincere i telespettatori a pagare per vedere quello che finora hanno avuto gratis
Questo passaggio si sta compiendo in tutta Europa dove già sono venti milioni di antenne attrezzate con il kit decoder
E si delinea anche nel nostro Paese quali effetti avrà quale forte animeranno questo nuovo mercato quali regole è il caso di dirlo disciplina nell'anno questa situazione
Interrogato in modo non risponde diceva Totò
E infatti nulla arriva dalle forze che la politica italiana
Integrazione dei magazzini con i grandi network globali dicevamo come segnale dell'internazionalizzazione del mercato
Ma anche concentrazione delle risorse finanziarie mille miliardi di dollari o più è più o meno il grande indotto multimediali
Cinque miliardi di dollari e l'investimento classificato come minimo per affacciarsi con qualche ambizione sul mercato dei nuovi media globali
Anche questo è un indicatore interessante fondamentale per capire come si evolveva un mercato che si vuole liberalizzare e privatizzare allegramente
Se questi sono i valori minimi necessari chi realmente potrà accedere alla grande partita delle privatizzazioni assisteremo davvero una nuova età dell'Oro dell'imprenditorialità diffusa pluralista e decentrata
O non accadrà quanto è già accaduto in altre epoche rispetto alla privatizzazione di tutte le fonti di energie
Che cosa avrà da scambiare il nostro paese sul mercato internazionali altri hanno tecnologie applicate in magazzini programmi risorse pubblicitarie sinergie produttive e noi
Una piccola parentesi permettetemi qualcuno spero ci vorrà spiegare quale mandato sia stato dato Botto Sodano che da qualche mese sta girando per le piazze finanziarie del mondo con sotto il braccio il catalogo saggista da vendere
Perché perché secondo noi vendere la Saatchi s'come il dottor Sodano sostiene che gli è stato detto
Sì dico sa chissà che possiede in esclusiva i diritti di commercializzazione dell'archivio RAI
Significa vendere la principale l'ai bravi del nostro Paese il principale serbatoio per qual sia si chiedete multimediale che in questo Paese ma si voglia mettere allestire via cavo
E giusto la Commissione parlamentare di vigilanza il Parlamento le forze politiche sono d'accordo questa è una scelta strategica così si va sul mercato
E a che prezzo si vende in cambio di cosa e cosa avremmo d'altro da scambiare una volta che ci sfileranno l'archivio della RAI
Sono domande da porre ai profani ce ne rendiamo conto ma speriamo che qualche addetto ai lavori riesca a soddisfare questa piccola curiosità
Comunque che qualcosa di strano sta accadendo nel nostro paese non è difficile capirlo guardiamo alla crociata che si armata proprio sul tema della privatizzazione Ines ideologica mai acquisito tecnologia sviluppo nuovi servizi uguale privatizzazione
Questa relazione viene affermata parallelamente alla campagna sulle autostrade informatiche lanciate prima dal bordo il vicepresidente americano è ripresa poi in Europa da questo solenne gruppo Pange manco sostituito tra l'altro tutti da signori che hanno interessi diretti nella fornitura di prodotti telematici
E dove altra piccola curiosità accanto ad imprenditori europei siedono a pari titolo una controllata della giapponese Fujitsu e l'onnipresente IBM provate a cercare un caso analogo negli Stati Uniti in Giappone
Ma andiamo avanti
Seguaci di Al Gore e impiegati dei gruppi industriali che partecipano alla ricerca di bande manda qualche tempo dilagano in Europa al grido
Basta coi monopoli privati bisogna privatizzare questo è l'unico modo per fare come in uso in Giappone per sviluppare servizi tecnologia eccetera eccetera
Questa è la canzone infiniti sono gli interpreti
Ma davvero è così
Allora andiamo a vedere proprio la relazione principale privatizzazione sviluppa tecnologie dunque il settanta per cento dei brevetti telematici usati in tutto il mondo è di origine europea
Dalle reti numeriche brevettate da France Télécom ma la televisione digitale commerciale che nasce su un progetto di Thompson fino alla primo algoritmo della digitalizzazione del segnale che udite udite viene elaborato nel laboratorio RAI di Torino
Non solo ma in Europa si trovò un'omogeneità di Stendhal nettamente superiori a quella verificata negli Stati Uniti l'ambiente e dunque già di per sé predisposto ad una lo sviluppo sia di qualità che di quantità del prodotto sicuramente più di quell'ambiente privatizzato per antonomasia quale quell'americano
E il prodotto tecnologico non è certo inferiore perché dunque questo clima da far west in Europa dove sembra che pochi ardimentosi missionari debbano portare la civiltà multimediale una comunità tribale è stata Rizzato
Dunque vive privatizzazione non è sinonimo di tecnologia il secondo bastione ideologico è la fretta in questi anni infatti l'altro grande totem che sa innalzato nel piattino perché bisogna fare tutto subito cablare interconnettere stabilizzare privatizzare tutto va fatto subito
Non c'è marketing che tenga non c'è maturità del mercato che va verificato il ruolo dei Parlamenti assolutamente un ingombro di cui liberarsi non c'è analisi e progettazione che valgono
Tutto deve essere fatto in poco tempo il libro bianco elaborato dal gruppo Banca Amanda
Parla infatti di novecento miliardi di franchi da spendere rapidamente come investimento necessario di cui quattrocentoquarantadue più o meno centotrentatré mila miliardi solo per gli stanziamenti prioritari
Tenuto conto della scritta asfitticità dei bilanci nazionali e della fretta che bisogna avere è chiaro che solo alcuni pochi gruppi privati possono mettere in campo questo tipo di valori
E siamo ai soliti quattro gruppi internazionali che stanno concentrando il mass media globale fretta e grandi costi stanno distorcendo il quadro delle comunicazioni della democrazia nel mondo
Anche questa è un'affermazione su cui vorremmo aprire un dibattito potrebbe non essere così
Così ad una liberalizzazione sul mercato interno corrisponde una maggiore concentrazione monopolista sul mercato internazionale e questo è un altro punto che qualcuno ci deve ancora convincere
Tutta questa rinascimentale e letteratura sulla privatizzazione la moltiplicazione degli accessi sconta il fatto che qui mitizzare in Italia significa mettere sul mercato che per sua natura deve essere attento e libero
E per cui tutti possono venire a concavi e le esperienze degli altri Paesi ci dimostrano che la privatizzazione nazionale provoca una grande concentrazione a livello internazionale
Del resto poi non ne fanno mistero e gli stessi ottobre l'Europa dichiaro a girarlo in il direttore delegato del presidente di France Telecom e oggi teatro di una vera battaglia mondiale iniziata fin dai primi anni Ottanta negli Stati Uniti in Giappone
Dietro i dibattiti sulle idee bisogna individuare il senza ingenuità la portata dei conflitti di interessi di parte
Un'affermazione pacata da parte di un tecnico certo non noto per il suo gusci Smoke che sembra invece aver Siva rispetto al senso comune formatasi nel nostro Paese
Noi crediamo che questo processo ossia il passaggio su cavo delle trasmissioni televisive e l'inversione Su-wei Pieve delle comunicazioni punto-punto sia il nodo fondamentale dei prossimi decenni che investe la struttura dei poteri e dei saperi che rappresenta uno dei tornanti storici doppiando il quale una cultura prima ancora che una classe dirigente si conquista il diritto a governare i processi sociali che presiedono lo sviluppo
Poco tempo fa è uscito un libretto dal titolo la vigna del testo di divani dice uno straordinario pedagogo semiologo che ricostruisce le fasi dell'invenzione della lettura moderna collocandola più o meno a cavallo del dodicesimo secolo
E spiega come il passaggio dalla pergamena libro inteso come oggetto privato cioè dalla lettura ad alta voce cerimoniali timidi tipica della pergamena a quella silenziosa individuale indotta dal singolo volume rappresentò la prima grande affermazione dell'egemonia borghese individualistica basata sulla proprietà privata
Su quell'un passaggio fondante di un nuovo ordine sociale di un modo di pensare trasmette del sapere
Fu quello il contenitore di una riproduzione sociale che gli spiegò ai suoi affetti e che tuttora viva i nostri giorni
In questi anni sta prendendo corpo una nuova onda lunga che almeno dobbiamo avere la capacità critica di individuare e analizzare per poter sperare di interferire con essa
Per questo noi leggiamo dietro al processo di massiccia incontrollata concentrazioni delle grandi fonti di comunicazione multimediale una minaccia per l'autonomia nazionale del Paese innanzitutto
Una minaccia che non vediamo percepita con il dovuto allarme sinistra
Per questo abbiamo voluto costruire questa conferenza attorno a questa strana categoria politica
Che appare forse anche un po'demodé l'autonomia nazionale centrale nella memoria della sinistra fondante della forza egemonica che i comunisti hanno potuto esercitare in questi cinquant'anni di ricostruzione e sviluppo del paese anche stando all'opposizione
Autonomia e sicurezza nazionale oggi il terreno su cui vogliamo collocare la nostra riflessione
Questa è la scelta di metodo che indichiamo la sinistra al di là delle singole proposte ricordiamo cosa fu negli anni cinquanta la battaglia di Enrico Mattei il caso dell'ENI
Cosa reclamava Mattei e l'ampio fronte che in quegli anni sette coagularsi al di là della collocazione politica dietro al presidente dell'ENI
Il punto Eva assicurava il nostro Paese un'autonomia tendenziale nell'approvvigionamento del petrolio di quella che allora era la fonte d'energia primaria strategica
E nella gestione di una poco una propria politica dei prezzi né mani fatti e di conseguenza di una propria politica di relazioni internazionali oggi a oggi cosa in discussione se non questo
Provate a rileggervi lettone che politica di quegli anni era Age Lante l'assonanza fra gli attacchi che vengono serrati a Mattei con la campagna condotta contro la presenza pubblica nel mercato multimediale
Identici gli slogan eguali gli obiettivi
Speriamo solo visto com'è andata a finire mapei diversi metodi anche se la fine di marzo e non ci rassicura in questo senso
A proposito dell'uso delle materie prime permettetemi un altro piccolo siparietto
In queste settimane alcuni signori stanno acquistando per poche lire i diritti di riproduzione del patrimonio artistico italiano
Fra i più attivi cioè l'Olivetti e la Giunti di Firenze e così si capisce anche perché il professor giunti doveva entrare nel consiglio d'amministrazione della RAI non certo perché un fine intellettuale del Rinascimento toscano
Infatti questi diritti servono a riprodurre sussidi Roma le immagini delle nostre opere d'arte per poi rivenderle sul mercato internazionale anche qui niente da dire da parte di nessuno Pati qual è la specificità del nostro paese sul mercato globale di scambio dei mass media se non il mercato delle opere d'arti
Che possiamo scambiare se non la cupola del Brunelleschi la Cappella Sistina conti e Philips
La Toscana per il sì di Ron dell'arte non equivale forse a Hollywood
Sembra di no nessuna legge nessun problema nessun vincolo ognuno fa quello che vuole come tempi di Napoleone chi vince la guerra fra il bottino
Sarebbe utile magari che qualcuno desse un occhio anche perché la Regione Toscana che concede con grande generosità i diritti di riproduzione non è ancora il regno di Berlusconi
Tra l'altro c'è notizia di un vertice chiesto dai francesi all'Italia per concertare insieme una disciplina di tutela del patrimonio artistico nazionale
Per l'Italia all'incontro è andato nientepopodimeno che Stefano Rolando direttore del dipartimento editoriale della Presidente del Consiglio con quale mandato
Roba marginale saperlo non interessa le schiere di intellettuali che vibrano per l'autonomia della cultura nazionale
Già oggi questo Paese tributario in tutto e per tutto sui nei principali canali di informazione e formazione i dati sull'interscambio dei prodotti televisivo è da terzo mondo
Ma non è più questo nemmeno il problema più principali dato più avvilente la vera emergenza la richiediamo nell'analisi dei principali fattori propulsivi del mercato pubblicità magazzini e nuovi media cavo e satellite
In tutti e tre questi settori ruolo del sistema Italia e molto vicino allo zero
Certo ci sono classifiche che pongono steppe RAI e Fininvest vicino alla vetta come Massa e volumi finanziari movimentati ma andiamo a vedere la reale incidenza di soggetti italiani nelle sedi reali di decisioni e pianificazione dei prodotti
Nel campo pubblicitario questo Paese rappresenta la più docile delle pecore da tosare per i grandi inserzionisti globali mi riferisco ai soliti soci fondatori la Coca Cola l'atto ottenga un po'l'Hitachi l'IBM l'appello se certe se eccetera e dal settantasette esattamente dalla sentenza duecentodue della Corte costituzionale che atti il primo parco la televisione privata commerciale
Cominciavano a pianificare investimenti a tappeto nel nostro Paese in poco tempo il fatturato pubblicitario salita ottanta trecentonovantasette miliardi dal settantanove ad oggi è arrivato a otto mila miliardi un'escalation che non conosce confronti nella storia economica del mondo
Tutto bene ci direbbe qualche se sacerdote della modernizzazione secondo il quale più pubblicità significa più modernità più benessere
Peccato che primo questo è l'unico Paese industrializzato dove non esiste una legislazione sul mercato pubblicitario nessun limite anti dumping ognuno fa quello che vuole secondo l'unico paese dove non è applicata alcuna direttiva dell'Unione europea
Più tardi compagno Di Matteo nella sua comunicazione ci spiegherà poi anche perché con questo sistema in quindici anni l'Italia è stato il terreno di scorreria
Dei grandi gruppi multinazionali produttori di beni di consumo
Che grazie ai prezzi stracciati della pubblicità televisiva hanno fatto incetta di spot facendo una concorrenza selvaggia e concorrenti italiani che hanno dovuto chiudere può essere assorbiti dagli stessi gruppi multinazionali mandiamo avanti
Sui prodotti televisivi il quadro ancora più sconsolante il nostro è un Paese che più o meno fa la figura di quelli analfabeti arricchiti che entrano nei le botteghe di libri d'arte comprano i volumi a tanto al chilo almeno il bilancio è davvero mortificante appare sfibrato il nostro cinema cancellate le nostre specifiche produzioni televisive financo nelle news scompaia maman basta
Compiamo addirittura immagini che riguardano avvenimenti che si compiono e si consumano nel nostro paese alle veline controlla
Infine i nuovi media satellite e cavo qui è il cuore di tutto il nostro Paese non ha nessun potere contrattuale
In esaurimento Rillo broadcaster via etere il passaggio al cavo ancora senza bussola quali sono le prospettive di una nostra resistenza sul mercato
L'unico punto di forza rimane il volume finanziario mosse dalle bollette telefoniche
Un paese in queste condizioni non è un Paese che sta appaltando il proprio sistema nervoso al migliore offerente
Questi sono i rischi del mercato e le due conseguenze di una competizione spietata ci rispondono di solito i Pierini della modernità
Si dimenticano di spiegarci però perché negli Stati Uniti esistono le quote di consumo per i prodotti audiovisivi
Esiste il vincolo della cittadinanza americana per chiunque voglia acquistare più del venti per cento di una rete tv
E credo capo per non parlare del Giappone che oggi appare l'unico paese del mondo dove la pianificazione socialista centralizzato avuto fortuna con i limiti Toni potente ministero dell'industria che sta assumendo persino la cerimonia Litta del gossip Lanna Brest negli anni o anche dove in Francia dove l'abbia vi erano almeno le barriere lette da langa sono state adottate in tutto e per tutto da liberista Balladur
Ma del resto scusate l'ingenuità ma negli anni Sessanta cosa rappresentavano le quote fissate per l'importazione di auto straniere in Europa
Volgare quotazioni Isma'una transitoria incentivazione allo sviluppo di una politica industriale nazionale per la cinquecento tutto si è potuto fare per la comunicazione no la Sonica
Che oggi controlla più del trentatré per cento dell'audiovisivo in Europa è un elemento di sviluppo il pluralismo più di quello che era negli anni settanta ottanta la Mitsubishi perché
Esistenza e diamo una questione nazionale una questione legata all'autonomia che questo Paese che ciascun Paese dei Verdi
Con l'ambizione di salvaguardare nella progettazione l'allestimento del proprio sistema di comunicazione multimediale che proprio perché deve essere predisposto la massima integrazione globale deve essere di direzionale non possiamo essere solo consumatori
Qui non stiamo discutendo solo di magazzini occupazione e non sarebbe poco ma della qualità della convivenza e della democrazia di questo Paese e in questi mesi mi pare abbiamo avuto più di una salutare lezione
Ma non è solo un problema di poesia democratica e anche un problema di Progetto economica di una via allo sviluppo che vogliamo preservare su questo insiste vana su questo voglio tornare
Cosa rappresenta la subalternità nel campo multimediale
Per i cittadini
A livello dei messaggi dei contributi eccetera eccetera
Su questo ci saranno ben altri l'attore ben più apprezzati del sottoscritto che voglio citare una sola questione
I sondaggi il linguaggio dei sondaggi
In pochi mesi è diventato l'unica grammatica sociale accettata in questo Paese a tutti i livelli
è la meccanica stessa della politica delle relazioni
La pubblicità e il martedì si è fatto tessuto connettivo di questo Paese
E vediamo ancora anche trasmissioni che fino a poco tempo fa erano baluardo dell'immagine della sinistra articolarsi esclusivamente per sondaggi è sparita l'inchiesta è sparita
La documentazione l'unico obiettivo è accorciare lo spazio più che possibile tra l'emozione e la registrazione dell'opinione pubblica o della supposta opinione pubblica
Che cos'è questa se non una delle più grandi battaglie culturali perse dalla sinistra ovviamente allegramente credendo di vincere
Che cosa significa per il sistema Italia per il sistema delle imprese italiane per il tessuto economico di questo Paese
Essere subalterni
In questi quindici anni il sistema Italia ha pagato duramente la liberalizzazione
Selvaggia del mercato pubblicitario lo accennava un uomo prima
Vediamo cosa comporta anche per il grande indotto digitale comunicativo essere retrocessi a semplice mercato di consumo
Pensiamo solo alla definizione degli standard delle reti di decifrazione antenne decoder videoregistrazioni interazione compiute visti Ca'applicazioni alla distribuzione delle piste LeBaron quindi il terriccio Oppini
Luciana Castellina nella sua relazione di questo probabilmente parlerà spiegando quale guerra si è aperta in Europa tra i vari sistemi nazionali e di come l'Italia sia quello che ha la mente ha definito una Bonato assente
Si chiama ma non risponde
Davvero non interessa questa dinamica impresa privata italiana aveva un interlocutore in casa
Su queste questioni che posso intervenire interloquire contrattare
Noi crediamo che su questo si gioca per la sinistra la capacità di conciliare democrazia sviluppo e progresso dando alle regole un respiro propulsivo e non solo l'immagine di una camicia da mettere al mondo
Quando si mettono in moto i grandi processi epocali che danno coppia nuovi interessi materiali nuovi soggetti nuove gerarchie difficile puntare tutto solo sul versante normativo
Prescindendo da un'idea forte da un progetto da un indirizzo complessivo che si propone alle forze che sono già in movimento
Sarà bene regionale su questa categoria dell'autonomia nazionale della sovranità nazionale delle lettere
A quest'ultimo concetto sovranità nazionale dell'etere sono legati molte delle turbolente degli sconvolgimenti a mio parere che agitano anche la scena lo scacchiere internazionale
In queste ore in questi mesi nei Paesi islamici
Parte dell'onda montante del fondamentalismo si alimenta anche della proteste delle ancore per quel bombardamento di programmi che giungono dall'Occidente via satellite
Sono circa una ventina le stazioni satellitari che solo dall'Europa appunto non Medioriente programmi diciamo
Con un familismo senza limite
Infarciti di pubblicità con un uso del porno come ariete di sfondamento
Una di queste stazioni tra l'altro sta a poca distanza di qua sulla Tiburtina e la stazione Orbit che dopo essere stata respinta dal governo inglese francese ha deciso di parcheggiare a Roma e trasmette da qui
Anche qui tutto ma senza neanche chiedere credo fosse neanche la licenza edilizia
Al di là di questo dettaglio che qualcuno comunque dovrà cercare di chiarire perché in questo Paese chiunque può arrivare attacca la già esime da trasmette via satellite nel mondo
Il punto è quello della tutela degli ambiti culturali nazionali certo gli Ayatollah non sono di per sé un modello estensivo della libertà di espressione vero ma siamo sicuri che sia tutto solo una questione riducibile al solito oscurantismo islamico
Che cosa accadde agli albanesi qualche anno fa vi ricordate l'effetto del Mulino Bianco
Io credo che più si concentrano i punti di trasmissione del mondo più la rete di interconnessione cavo satellite risponde a pochi punti di comando più si debba tutelare la parte debole del villaggio globale
Oggi il piano regolatore di questo vieta villaggio è una gigantesca mondiale legge Mammì che affida pochi grandi gruppi finanziari il controllo indiscriminato dei grandi snodi di comunicazione accesso
Non è possibile ma separarci da questo scenario scorporata c'è la vedercela solo con Berlusconi sarebbe una follia segno di una cecità che ci porterebbe alla sconfitta storica culturale tecnologiche politica l'Italia il caso italiano deve oggi essere un nuovo laboratorio di maturità della democrazia telematica di capacità piena di governare tutte le variabili
Da quasi un ventennio questo Paese considerato un laboratorio a livello internazionale del resto
Negli anni Ottanta sui nostri teleschermi si è giocato una partita in mensa di cui Scafa la pax televisiva la crisi della RAI la lottizzazione persino lo stesso Berlusconi sono appendici conseguenziali
Scriveva nel mille e novecentottantaquattro il professor Waterman
Ex consulente dell'immagine di Nixon
Era all'epoca uno dei dirigenti dell'International avversari India agenzie e l'associazione mondiale delle principali agenzie di pubblicità diciamo l'Internazionale della pubblicità
Se vediamo l'intraprendenza solo del dottor magari in Italia immaginiamoci bestioni quello mondiale che possono fare
Il risultato più ovvio scriveva il ma in un seminario che teneva a Roma
Sarebbe anche interessante vedere i nomi dei partecipanti a quel seminario poi ci ritroveremo alla testa di tutti i principali apparati della telecomunicazione italiana evidentemente ha portato buono
Il risultato più ovvio della sentenza del del settantasei afferma cioè autorizzare l'ingresso sul mercato della televisione commerciale è stato un influsso tremendo
Traduzione letterale di finte Siria americani sugli schermi italiani
Gli italiani hanno assecondato le importazioni
Ciò ha condotto ad un innalzamento dello share nei confronti di tali programmi dal sei per cento del settantanove si è passati al quarantasei per cento nell'ottantatré l'esperienza italiana è stata seguita con grande trepidazione
Dai policy mai che
Di tutto il mondo molte nazioni in Oropa nel resto del mondo stanno ora pianificando l'espansione e la privatizzazioni delle reti televisive
Il dominio americano queste la metafora che usava inneggiato progresso quote Armand continuerà in Italia e sarà ripetibile ovunque
Poiché la serie nelle mie di come l'abbiamo detto non è che non ve l'abbiamo detto
Così il professor Waterman interpretava quanto accade Rita in Italia in quegli anni noi manifestavano contro la lottizzazione dicendo che Intini governava eccetera a quell'epoca punto io manifestavo intorno questo vale come per critica perché Perbellini facevo anch'io
Eravamo così
E questo era il livello ma che si poneva
Notate l'espressione che usa vuote ma interferenza dei governi penetrazione dei prodotti americani intensificazione dei consumi la deregulation del mercato pubblicitario
Può permanere era ed è tuttora tra l'altro pare in sostanza uno dei commessi viaggiatori dal punto dell'Internazionale della pubblicità che portava in Europa d'oltre Atlantico imperativo categorico di struggente i monopoli pubblici in Europa
Con la differenza rispetto alla classica teoria del complotto che sicuramente qualcuno ce li faceva e che questo imperativo categorico non nasceva negli scantinati della CIA ma negli uffici marketing dei principali produttori di beni di consumi intermedi
Che a metà degli anni Settanta si trovavano con bilanci in rosso e che dopo il tornado della televisione commerciale in Europa si trovano oggi a controllare i famosi quattrocentocinquanta miliardi citati all'inizio come indotto della telecomunicazione
Questa è la guerra che si è combattuto in Italia altro che il terzo polo
Tutto ciò e follia fanta economia
Beh allora numeri alla mano spiegate ce l'ho proprio per bene perché in mancanza di smentite persuasive a noi questi conti tornano autonomia nazionale e servizio pubblico dunque questo è l'asse del ragionamento che proponiamo alla sinistra per un nuovo progetto multimediale all'altezza dello scontro in atto nel Paese e nel mercato internazionale
Questa è la bussola che vogliamo usare per evitare di trovarci come nel settantacinque settantasei
Quando la legge di riforma della RAI
Fu approvata in tutti ebbri di gioia ci sia un danno San pensando che si inanellano convegni su convegni sul decentramento produttivo imito i nuclei di attivi produttivi il pluralismo Rizzo un tale l'intreccio fra locale
Nazionale questo mentre il professor nuotano faceva una botta di conti
E metteva in campo alcune migliaia di miliardi per creare nel nostro Paese la televisione commerciale
Questo non certo per portare la democrazia italiana semplicemente per plasmare il profilo dei consumi nel nostro Paese semplicemente questo e scusate se è poco
Di lì bene tutto il resto ricordate il settantasei settantasette settantotto settantanove convegni e convegni
Via via che passava il tempo cominciarono poi cubico però le delusioni nuovi convegni sulla riforma tradita ma come mai abbiamo fatto la riforma sul monopolio e poi è nato il monopolio privato come mai la legge non funzionava
Oggi credo siamo allo stesso punto dobbiamo scegliere capire qual è l'asse produttivo
Le alleanze gli interessi che vogliamo privilegiare e poi fare la legge per non tornare ritrovati a Sundance Anna fra qualche anno discute su come mai la legge dei progressisti non ha funzionato
E io credo infatti che se non va adeguata con questa prospettiva globale internazionale non funzionerà
Per il motivo che già superata dal mercato perché è una legge che ha come unico obiettivo quello di disciplinare un comparto la tv via etere che sta cambiando ruolo fisionomia
E peso persino natura tecnologica lettere non è più non sarà più la fonte primaria di approvvigionamento del sistema delle comunicazioni
Dobbiamo andare oltre la legge non farci ingabbiare dal complesso dell'emergenza rimanendo schiacciati da un orizzonte esclusivamente nazionali
Subito bisogna bloccare la le rapine sui diritti di riproduzione delle opere d'arte disarmare chi vuole svendere la Saatchi farlo in Galles Censimento delle materie prime audiovisive di cui questo Paese può disporre
Certo oggi essenziale sciogliere lo strapotere di Berlusconi e nati ha dato alcune indicazioni ma noi crediamo che anche in questa fase dell'emergenza
Dobbiamo andare incontra una riflessione sull'intero edificio istituzionale fondamentale deve essere un nuovo patto sulla comunicazione fra cittadini operatori economici e dove
Certo non sembra vinyl plausibile interlocutore di questo patto a giudicare dall'oculata scelta del ministro delle Poste che ormai sembra che di diritto debba essere un impiegato del Cavaliere
Ma la sinistra deve su questo di acquistare una sua autonomia culturale e politica
Una propria capacità di parlare al Paese avendo un'idea forte dando un'anima la sua riforma che non può esaurirsi nella richiesta di norme nuove norme più norme solo no come come contributo noi avanziamo e anche qui ci interessa più il tipo di approccio che il dettaglio delle singole proposte che potranno essere tutte riviste mille volte
Un'ipotesi attorno alla quale chiamiamo a lavorare la sinistra politica e sociale del Paese
Dare all'Italia un grande strumento di protagonismo sul mercato multimediale uno strumento che assicuri almeno una cornice affidabile in cui collocare sviluppare l'intero circuito pubblico e privato delle produzioni multimediali
Un polo pubblico che impieghi cavo satellite Ittiri intrecciando i nostri serbatoi dei prodotti dell'ai bravi nazionale con le risorse del comparto telefonico si pone qui il nodo dell'aspetto
Da più di un anno lo ricordava Nappi Rifondazione chiede di preservare la natura pubblica di servizio delle telecomunicazioni dell'aspetto cosa che non coincide meccanicamente con gli assetti proprietari che presiederanno alla riorganizzazione della STET
Che possono essere anche diverso
Siamo rimasti all'inizio soli sbeffeggiati da quella variopinta compagnia di lobbisti speculatori e liberisti in libera in libertà provvisoria orfani in cerca di un'adozione liberaldemocratica da qualche mese però qualcosa è cambiato intorno i nostri ragionamenti già l'avventura delle prime privatizzazioni ha convinto non pochi che più in conto ad un nuovo Rinascimento stiamo andando incontro alla solita calata dei Lanzichenecchi
Il caso Italtel per le sue interconnessioni con la materia che trattiamo c'è incaricato poi di spiegare forse persino da alcuni forsennati cowboy delle privatizzazioni che cosa accadrebbe nel nostro Paese se si andasse come ora Dini vuole andare ad una gigantesca campagna di saldi fuori stagione
Un vero assalto alla diligenza da parte dei grandi compiti però internazionali
Alcatel Siemens Thompson in Europa atti e Tibet negli Stati Uniti era sempre presente soldi concentrerebbero a livello europeo quello che si vuole liberalizzare a livello nazionale
Ma come si fa a non vedere quanto sta accadendo e quanto è già accaduto ma vi ricordate in Italia nel sessantaquattro
La privatizzazione della divisione elettronica dell'Olivetti venduta la General Electric quella fu un affare chi pagò cosa ne è dei questo Paese in cambio si sviluppò l'elettronica applicata
E del resto non è fanno misteri candidati a questo gigantesco shopping globale Hans OLAF Henkel è il direttore generale della IBM Europa e non usa neanche lui metafore
Prendiamo un frammento di una sua dichiarazione il problema principale non è la mancanza in Europa di infrastrutture tecnologiche nel campo delle comunicazioni la posta fondamentale in gioco una rapida e ampia deregolamentazione delle telecomunicazioni
Di cui il principale obiettivo è la privatizzazione la fusione delle aziende non abbiamo tempo da perdere intervista è stato pubblicato sulla tribù onde fosse se il diciassette maggio del novantaquattro per chi volesse controllare
Il nocciolo della questione in realtà ancora una volta sta in una scelta di base anche in Europa lo sviluppo e la qualità delle comunicazioni multimediali passa attraverso l'adozione del modello americano o no perché poi questo il punto
Nel mondo si può fare comunicazione solo con quel modello porno
Vale la pena di riflettere su questa domanda o è sacrilegio solo lo nutriva un dubbio
Dietro la privatizzazione selvaggia della stette in gioco una dimensione culturale la stretta è il pezzo centrale dell'autonomia nazionale che questo Paese rischia di spendersi per un piatto di lenticchie
Che cosa accade nel frattempo altrove in Inghilterra persino i furori della peggior ci misero nove anni applicati attività il GRA privatizzare British Telecom
Un periodo non inferiore ci impiegheranno francesi e tedeschi mantenendo comunque ben salva l'opzione pubblica sugli snodi strategici del sistema qui da noi ma l'operazione si vuole concludono i nove settimane e mezzo
Può essere
Non è possibile aprire su questo punto una vera consultazione nazionale il cittadino non è il diritto di interrogare la politica per capire dove che cosa troverà in fondo a questa china
Noi da oggi con i mezzi di cui potremo disporre attive in una vera campagna politica di massa una grande conferenza di produzione di fatto che dovrà coinvolgere tutta la sinistra puoi congresso della CGIL non occuparsi prioritariamente di questo e se non di questo o di cosa per discutere del modello di sviluppo di questo Paese
E i progressisti il PDS i Verdi non possono ritrovare anche su questa la via per affrontare finalmente i punti concreti di un programma di governo di un'ambizione di governo per questo Paese
Scriveva qualche
Ma tempo fa
Uno degli osservatori principale stranieri che l'esame di maturità della sinistra in questo Paese si farà sulla capacità di offrire un'idea dinamica delle comunicazioni ma che non significhi Cetto un controllo restrittivo
E questo deve essere deve essere la sinistra battersi perché il Paese possa avere accesso alla pari al mercato di quel Paese i suoi cittadini le sue impresa i suoi conflitti
Sarebbe stata cosa diversa se la sinistra già da tempo avesse deciso
Di contrapporsi a Berlusconi in non solo e non prioritariamente sulla base di quanto dice Fede Liguori di quanto sia intermedio il Ticino il TG cinque sullo spazio di un terzo polo sulla miseria di quanto sta accadendo in RAI
Ma avesse con forza e lucidità posto anche dico anche il problema del sistema paese della nostra capacità di coprire la più vasta gamma possibile
Delle produzioni multimediali di una modernizzazione che passa per l'offerta di nuove e più originali produzioni di comunicazioni complesse dal monopolio delle risorse che la Fininvest
E abbiamo visto sulla spinta di chi ha realizzato in questi quindici anni certo bisognava crederci almeno discutere sia imboccate invece una spiata di corto respiro
Giocando sull'infinita ma futura abilità di questi scenari
Che sembra sempre facciano parte di Guerre stellari del prossimo millennio
Insistendo su una visione autarchica del sistema televisivo
Una scelta che non può non portare a decisioni recessive oggi il sistema televisivo non ha una propria autonomia di risorse canone e pubblicità sono gettiti in caduta strutturale irreversibile
I magazzini non riescono a rifornirsi la caduta di qualità da Forza gli intrusi
Ogni mese sono quindici mila le antenne satellitari che si installano nel nostro Paese già duecento ore al giorno di programmi televisivi piovono nel nostro Paese dei seppelliti più strani
E questo è uno scenario da terzo polo rispetta questo gigantesco processo di riclassificazione di domande Offerta
Possiamo rispondere con un telegiornale un po'più pluralista un talkshow un po'più sbarazzino ammesso che sia più sbarazzino visto che le stelle del terzo polo mi sembrano molto più affezionate al secondo polo quasi dipendenti
Noi crediamo che oggi si debba avviare un grande processo di sviluppo del sistema italiano delle comunicazioni pilotando una modernizzazione sia sul versante della distribuzione che su quello della produzione
Un'operazione non molto dissimile alla
Alla rapporto mente allora sull'elettronica con il quale la sinistra francese si candidò al governo del Paese alla fine degli anni settanta mettendo in campo una capacità di analisi ma una che anche una capacità di rapporto un patto ma con livelli tecnologici l'élite di gestioni la classe dirigente del sistema delle partecipazioni statali di questo Paese
Un progetto che fissi obiettivi prioritari garanzie per quello che abbiamo definito Negroponte sui c'è il passaggio incrociato fra i Pieve cavo di telefonia e televisione
E chiaro che condizione essenziale per questo è il mantenimento del centro strategico della spetta e di Telecom nella sera di una progettualità pubblica
Che abbiamo detto può essere cosa diversa dagli assetti proprietari
Un centro strategico che deve trovare una vocazione una bussola che sembra non avere ed è per questo ne chiediamo che la STET è rimasta fuori dal grande ballo a corte dal grande gioco delle alleanze del testo cosa poteva offrire oggi l'aspetto il controllo del mercato nazionale forse ma di quale mercato
Di quello delle bollette telefoniche o di quelle di una rete via cavo senza magazzini e senta interconnessioni con la TV anche per la STET oggi come per le sue consorelle francese tedesco il futuro passa per una sinergia organica con la televisione con la RAI una sinergia che dia nuovo soggetto la piena sovranità sull'intera gamma dell'Offerta cavo satellite magazzini eterne
A cominciare dall'uso di quattro canali tv già veicolati dal doppino telefonico
Anche qui le scuole di pensiero tecnologiche si dividono so che ci sono dotte considerazioni sulla compressione del segnale e l'insufficiente qualità del cavetto ma l'occasione straordinaria mettere da subito prima degli altri nelle grandi città del paese sul mercato reti interattive metropolitane per far transitare i servizi e programmi
Più in generale noi poniamo il problema di individuare due grandi filiere di impresa la prima costituita da Telecom Telespazio e dagli impianti erario
Questa può rappresentare oggi la grande o per strada telematica del paese una grande
Autostrada che sia una proiezione con sull'altra sponda anche nel Mediterraneo una grande rete per faziosità dei dati numeri immagini per tutto il Paese con grande flessibilità e potenzialità di sdoppiamento a livello locale
Uno strumento competitivo ok ci iniziativa privata nell'offerta di servizi accessori
Prodotti da fare informazione un grande indotto per l'intera comunità economica nazionale che in grande che grazie al retroterra finanziario di circa trenta mila miliardi permetterebbe al nostro Paese di affacciarsi sul mercato internazionale dei nuovi servizi digitali
Con grande personalità e autonomia gli atti anche la prospettiva di una nostra politica satellitare
Certo la grande rete pubblica deve essere integrata da un regime di convenzione a livello locale che affidi agli enti locali ai Comuni la potestà di posa del famoso ultimo miglio delle fibre ottiche
Intrecciando circuiti locali alle grandi dorsali nazionali in questa logica si potrebbe pensare anche ad un nuovo canone unico della comunicazione via cavo da calibrare su una nuova unica bolletta telematica
Questo modello di sviluppo che non riproduce naturalmente il far west americano
I vincoli europei su questo devono essere forzati e comunque si deve ragionare su una seconda stagione dell'Antitrust
A questo proposito ci pare davvero stravagante questa bellicosa e improvvise impennate intraprendenza del professor Amato e come novello Torquemada sta prendendo la sua spada Vindice sulla Piovra pubblica della STET della RAI
Non vorremmo che il professor Amato si è ancora fermo ai suoi appunti sulle lezioni del professor Walter ma negli anni ottanta era presente il professor Amato famoso seminario dal professor botte
Quando peraltro in quegli anni si dilettava di fa il vice segretario di un partito dove il concetto di mercato inteso e praticato con fin troppa intraprendenza
Potenza della Seconda Repubblica
Accanto a questa filiera della distribuzione noi ipotizziamo una seconda filiera di impresa che riguarderebbe la produzione televisive digitale
E qui veniamo alle dolenti note della riforma della RAI la crisi della RAI non inizia con il governo Berlusconi e con buona pace di qualcuno che aveva subito trovato il modo di sparare sulla Croce Rossa neanche con i professori
Quelli del vecchio consiglio amministrazione intendo mentre invece molto c'entrano le forze che hanno puntato sulla liquidazione del servizio pubblico televisivo nel continente
Oggi la RAI non può stare in piedi così come cambiato il quadro l'abbiamo già accennato le risorse non ci sono più e sempre meno ci saranno non c'è dico non si può più stare all'altezza del mercato con dignità e autonomia e questo vale anche per la visita la Fininvest che senza la droga del governo Berlusconi è quella grande invenzione pubblicitaria che è stata Forza Italia già sarebbe in mano un notaio
Il deperimento organico del sistema e quotidianamente misurabile sui nostri teleschermi le prime serate spariscono tutto si affida lo strappa ISE che qualcuno unicamente voluto battezzare TV verità ma il sole rimaneste al Paese
Un modello di televisione sudamericano
Qualche luminare di questo genere solo qualche mese fa pontifica ma di linguaggio di vette di tv fatta con due Turati del fil di ferro Eugenio secchiate importante diceva il linguaggio tanto importante nel linguaggio che si poteva trapianta lo ovunque persino da Berlusconi o da o da Tatarella per il resto tutto andava privatizzato tanto le idee
Oggi la RAI si salda e con essa l'unica possibilità di dare al Paese un luogo reale di garanzie di efficienza sul mercato globale della multimedialità solo ritrovando la centralità organica del servizio pubblico nella nuova dimensione digitale
Di cui la televisione via etere progressivamente sempre più accessoria
In questa direzione ritroviamo d'attualità le ipotesi
Che accanto ad una grande rete pubblica di distribuzione e parallelamente la liberalizzazione degli accessi al mercato possa esservi anche un altro grande polo pubblico questa volta dedicato alla produzione
Inter Dinato sull'integrazione fra RAI estrema la società multimediale della STET a cui va aggiunto il grande magazzino del comparto cinematografico italiano
Un polo che prefiguri un nuovo prodotto made in Italy composito pluralista articolato per un'utenza che non può più essere genericamente classificata con latte con la categoria dell'abbonato RAI
Oggi esprima non ha potere contrattuale sul mercato procede a vista cercando di strappare fornitura di programmi a questo a quello in realtà quando Non è la RAI e la Fininvest e viceversa
Tanto meno stime in grado di affacciarsi sul mercato internazionale il suo accordo con la bella somiglia al più classico dei pasticci fra il cavallo e l'allodola
Cosa diversa sarebbe se Stalin fosse oggi rigida ed esclusiva Conte compartecipazione con la RAI titolare della più grande l'ai bravi nazionale delle coproduzioni attivabili tramite la RAI pensiamo ai grandi archivi dell'azienda pubblica lo sport tutta la storia degli anni di questo Paese degli usi il teatro la scuola la musica questo potrebbe essere il primo segmento di un'articolata Corporation aperta anche a partecipazioni private significative di ghiande competizione sul mercato sto in potrebbe essere la sede della prima rete interattiva la tv on demand gli atti al know how già affinato anche in Italia è ormai sulla base di un grande meno odioso visione
E insieme avviare una reale politica commerciale e produttiva che permette la RAI di giostrare sullo scacchiere planetario a cominciare dal satellite puntando al Nuovo Mercato del decretato
In questi mesi fra i mille misteri del multimediale italiani loggiato accennato anche in atti si è giocato una partita delicatissima sulla nostra testa e mai espressione puntuale lo scontro fra due sistemi satellitari il sistema Eutelsat il sistema Astra
Mentre tutti eravamo pronti a raccogliere centinaia di firme sul vice caporedattore di Palermo che veniva eppure atto di questo non se ne è parlato neanche la commissione parlamentare di vigilanza ha degnato di un occhio questa questione
Due sistemi ma soprattutto due membri o uno due mondi opposti a hotel Sutter sistema allestito dalla quarantaquattro governi europei e proprio in questi giorni sta mettendo in orbita un mossa appelli per ottobre due ed è l'unico satellite che copre tutta l'Europa del sud del Mediterraneo illuminando completamente lo stivale Austria è di proprietà del consorzio di banche lussemburghesi in collegamento con i grandi gruppi pubblicitari americani vuoto ma asta e il satellite del nord Europa che grazie all'uso massiccio del porno stacca pagando sì le principali quote del mercato delle parabole in Europa già siamo diciotto milioni seicento mila in Italia
Per un anno il nostro Governo sia Ciampi che Berlusconi è rimasto indeciso nella scelta del sistema attraverso cui far transitare la RAI
E data la diversità uno dei governi l'atto dei privati e quanto mai singolare questa incertezza ma andiamo oltre l'opzione scadeva alla mezzanotte del venticinque novembre scorso solo qualche ora dal termine nel pomeriggio del venticinque novembre
Il Consiglio di amministrazione in accordo con il ministero delle Poste aria pizzicato l'opzione per Eutelsat
Come mai l'incertezza abbiamo detto e va bene quali forse hanno giocato questa battaglia che cosa diceva la STET perché tramite Telespazio commercializzare utenza
E gli altri i sindacati aziendali compresa l'Usigrai sono rimasti del tutto in silenzio e su questo si gioca la ristrutturazione dell'azienda come vedremo tra poco
E e non è una scelta da poco tecnica roba da scuola Radio Elettra di Torino
Ma non è finita l'Italia aveva a disposizione sul satellite Eutelsat undici trasponder
Diciamo solo i super trasmettitori che si usano per trasmette via satellite appunto la RAI non si è capito a tutt'oggi quanti ne abbia preso uno oltre già sarebbe una domanda interessante da porre a qualcuno non è la stessa cosa
Ci pare tre ma non è ufficiale l'unica cosa certa è che ha deciso di usarli tutti solo in analogico
Cioè preclude il sistema tradizionale precludendo si completamente tutto il mercato del digitale la Fininvest ne ha preso uno eluse la ovviamente in digitale
Badate che un trasponder in analogico può veicolare un solo canale se usa quindi in digitale ne può veicolare quattro il gruppo delle più che formalmente
E di una proprietà straniera il gruppo sudafricano Richmond Massenet accaparrato quattro anche questo qualcuno di Telespazio e ci spiegherà perché un signore può arrivare qui e dice ma c'è una mini di A due chili va bene
Quattro in in digitale quattro per quattro fanno sedici il gruppo Richmond a disposizione sedici canali per bombardare questo Paese
Ne rimangono tre questioni aperta e fine hanno fatto comunque andiamo
A vedere a domanda dei signori di Telespazio non si sa chi sono lo poneva nati da non si sa chi sono i titolari dette retta da sponde che mancano al conto l'unica cosa si sa che non sono più in vendita anche questa non è una cosa da poco
è una questione ma limitata particolare da tecnici da addetti ai lavori
Il rilancio dell'azienda pubblica non passa per una trasformazione strutturale che via risorse e tecnologie di ampio respiro
E che ente in alternativa a quello che dovrà perdere forse sull'etere nel mercato del digitale questo è il punto
è chiaro che una RAI come l'attuale ha poco da mandare sul satellite è chiaro che se non ha qualcosa da mandare sul satellite la partita è persa
Per questo bisogna riaprire la questione della centralità del servizio pubblico una centralità che solo il decadente snobismo di chi ha cercato di prevalere sul proprio prodotto poteva essere negata
Come lo è stata da parte della stessa sinistra e come ci pare si è insediata nello stesso dibattito che si è aperto oggi né progressista
Per cui comma noi pensiamo oggi che su questo punto sulla questione della nuova capacità e sovranità della gamma dei prodotti si gioca la partita ho finito
Ultimo punto ultima questione
Le reti
Noi pensiamo che in questa dico situazione la RAI debba in questa logica in questa cornice aveva un ruolo di quantità e qualità centrale non può avere una rete sovranazionale una rete sola locale
Riproporre questo dire a riproporre la simmetria fra pubblico e privato noi crediamo che la RAI debba oggi poi si l'obiettivo di quindi mette sul mercato due grandi reti nazionali di cui una sola
Attraverso cui si possano a veicolare pubblicità questo sì
Una RAI che deve fondare la sua centralità del servizio pubblico nella supremazia dell'informazione non è dato un servizio pubblico che non abbia una supremazia riconosciuta all'informazione
Una rete dell'informazione pubblica italiana oggi è un elemento di c'è il centrale decisivo ma per l'economia di scala non solo per la democrazia di questo Paese
è una seconda rete nazionale questa sì solo con la pubblicità che sia la grande vetrina delle produzioni dell'immaginario italiano
Su questo noi proponiamo di riorganizzare la produzione dell'azienda
Su questo noi pensiamo che si possa andare a riproporre una centralità dinamica della
Mentre sulla questione della rete federale quello noi crediamo che possedeva e se il terreno di in un nuovo assetto proprietario
Un nuovo con sotto fra RAI ed enti locali i centri regionali della RAI devono diventare i centri autonomi ma di società autonome di cui la RAI non sia il socio di maggioranza élite privato
Locale può rischia
Questa è un'ipotesi
Che va a cogliere uno degli elementi quantità necessaria presidio del mercato articolazione delle produzioni
Io chiudo perché l'ho fatto lunga
E concludo somma consentitemi ma con la citazione di uno straordinario trittico della comunicazione moderna fosse l'unico che è stato prodotto dalla cultura umanistica italiana Franco Fortini scomparso recentemente senza devo dire suscitare grandi brividi
Scriveva Fortini nella lettera inviata all'assemblea per la libertà di informazione che si tenne a Milano il sette novembre scorso credo sia stato il suo ultimo scritto
Chi ha figli
Politici e culturali e naturali in questa fase sappia che si guarderanno
Un giorno con rispetto pre con odio o con odio alle scelte che si compiono oggi
Ecco cerchiamo di non farci odiare come sinistra grazie
Dinoi
Siamo andati col tempo un po'Hillary quello che avevamo previsto comunque
Facciamo la raccomandazione coloro che interverranno stare nel limite di dieci minuti così abbiamo la possibilità di farli parlare tutti anche rapidamente ci sono delle priorità
Delle delle presenze che poi hanno impegni
Altri impegni quale intendiamo dare subito la parola e per prima al tatto al dottor Pascale amministratore delegato dalla STET Telecom
Che naturalmente ringraziamo pagare perché citato a questo comma
Buongiorno a tutti
Ecco io credo che ciascuno di noi sia convinto che siamo agli albori è già nata la società dell'informazione
Ecco che cos'è questa società di informazione io vorrei dire due parole proprio banalissime
Vuol dire che a tutti dica tutti quindi a all'intera collettività
Sarà messa a disposizione una una massa di dati di notizie immagini e sarà messa a disposizione la possibilità di dialogare
Ho fra individui diversi poco dei centri servizio
Questo ecco questa è la società dell'informazione dico che è già nata non s'
Non si sente
Troppo al
Ecco non gli aspetti
Qualche incidente o che poi americani
Credo credo ecco che già sia nata dico ed nata perché nelle aziende nata nelle aziende si fa già in parte così e si farà sempre di più
Perché nasce questa società de di prove io credo per le ci sono tre punti che sono fondamentali uno tecnologie uno le offerta di servizi uno la domanda che sono poi quelli classici
Sulle tecnologie
Ma diciamo sul mercatino sui servizi in se stessi è accaduto qualche cosa di straordinario ieri io credo per lo meno negli ultimi tempi la convergenza della tecnologia dell'informazione con le telecomunicazioni
I servizi di tecnologia dell'informazioni e delle telecomunicazioni dove diamo ora del mondo economico fra gli operatori economici sono qualche cosa che si stanno integrando completamente
Caso principale Lauzun sin oggi moltissimi operatori economici soprattutto negli Stati Uniti ma anche in Europa e alcuno anche in Italia chiede l'outsourcing informatico e di telecomunicazioni insieme
Quindi questa convergenza questo è un indice non è questa la spiegazione un indice perché questa convergenza
Si è realizzata e si sta realizzando le nuove tecnologie sono abbassate su un'evoluzione e questo ci tengo a dirlo su un'evoluzione naturale delle telecomunicazioni
Le telecomunicazioni servizi di base il telefono che il servizio di bus e classico si sta evolvendo come tecnologia nelle nella fibra ottica
Nel quale nei corsi all'inizio si vogliono portare immagini nella commutazione a larga banda le centrali a chi M. sostituiranno le il pretesto stanno incominciando a sostituire le centrali digitali
Il problema perché non si sostituiscono immediatamente un problema più economico in parte ancora anche tecnologico ma e più economica
Quindi le telecomunicazioni l'evoluzione della Rete i delle comunicazioni che da i servizi di base una rete che farà naturalmente domani il tutto tutti i servizi multimediali
Ecco di lì devo dire grande sorpresa ho visto quando un un membro del Parlamento appartiene un indipendente della sinistra ha presentato un disegno di legge dove ha detto facciamo fare tutte queste cose a tutti tranne che a Telecom ma se le gambe le fa naturalmente vogliamo buttare i soldi buttiamo i soldi ha citato come se fosse un caso di tutto il mondo la Gran Bretagna l'unico caso nel mondo perlomeno a colpa io conosca stanno ancora dibattendo sono certo che si risolverà in senso positivo per British Telecom ma è l'unico caso al mondo
Spero che resta indipendente dalla sinistra questo perché è veramente un'idea sorprendente questo non vuol dire voi monopolio non monopolio perché alcune iniziative possono essere aperte a tutti ma questo è tutto un altro problema ma impedire a Telecom e di farlo avere solo coltivare questa idea io la trovo veramente singolare
Allora abbiamo detto prima tecnologia offerta di servizi è l'offerta di servizi è quella che ha diciamo la minore storia
Perché un'offerta di servizi multimediali interattivi ancora in tutto il mondo praticamente non c'è c'è una parte di offerta di servizi che sono vedere per esempio immagini televisioni diffusive la mia ridendo ma e io non ti manda ci sono alcune cose che sono preliminari a quest'offerta multimediale che è basata sull'interattività però ci sono sperimentazioni in tutto il mondo gli Stati Uniti stanno tutto sommato avanti abbiamo in Europa a mio modo di vedere l'Italia è allineata sulle punte di sperimentazione più avanzate
Offerta mercato della domanda
è la domanda vuol dire pure un cambio di cultura perché nell'azienda sta avvenendo questo cambio di cultura l'accesso alle varie banche dati comprese le immagini l'utilizzazione per fini economici cifra Mammano diffondendo
A livello arrivato al livello delle famiglie questo è un cambio di cultura che ci dovrà essere e che presenterà tutta una serie di problemi
Allora su tutto questo che cosa sta facendo Stealth
Stette sta portando avanti un grosso progetto che io credo che sia un Progetto di interesse paese
E lo sta facendo insieme a Telecom estreme altre aziende del gruppo che sono la Finsiel lasciare te aperto alla collaborazione di tutte le altre aziende e quindi non è assolutamente di maniera chiusa
Vediamo Telecom e Telecom
Nella tecnologia nelle nuove tecnologie la fibra ottica ecco vorrei dire la sta mettendo da moltissimi anni sia in tutta la vita lunga distanza sia nella rete di giunzione l'Italia al contrario di quello che si crede e allineata con tutti i principali Paesi europei per quanto concerne la fibra ottica
All'Italia manca
A meno fibra ottica nella rete di distribuzione nella parte finale perché la televisione diffusiva non è stata in Italia distribuita con la fibra ottica
Già si sta mettendo la fibra ottica in rete di distribuzione per mera esigenza di telecomunicazioni lo si sta facendo
Tutte le volte che ci sono sostituzioni o bonifiche da fare
è un problema economico non buttare via il rame e di mettere la fibra ottica questo programma però viene rinforzato finita quest'anno con me
Miguel molte centinaia di miliardi aggiuntivi di investimenti in modo da arrivare a centinaia di migliaia di di case passate
è un programma che siamo definendo e che dovrebbe veramente nel giro di due tre anni costituire una serie di collegamenti che si presto no a questa situazione
Il sta sperimentando ancora Telecom sul retro tutta una serie di servizi o meglio di tecnologie che servono a servizi multimediali
Parte una sperimentazione ammasso
Con Stream per fare un'offerta di servizi di tipo multimediale a circa mille utenti che sono colleghi me sistemati a Roma Milano per sperimentare
Il servizio sotto il profilo commerciale
Palermo sarà aggiunta nel corso del novantacinque nel novantasei si presume di aprile dei servizi di tipo commerciale
Quindi io credo che su questo ci sta camminando si sta camminando velocemente impegnando molti soldi aggiuntivi
Stream Stream la società formata corso stette con Telecom strip man è aperta a la partecipazione anche azionaria di altri
Tra questi certamente c'è la RAI fra le televisioni non c'è solo la RAI c'è anche la Fininvest se vuole partecipare ci sono società di grande distribuzione panche è aperta alla collaborazione di diversi soggetti
Qual è il compito di Stream il compito viste vittime è di promuovere e creare un'offerta di servizi da presentare sul mercato multimediale oggi per fare questo aperta di servizi nessuna come speriamo sia particolare anche se si va in giro nel mondo non ci sono esperienze particolari l'accordo ad esempio di stette con Bell Atlantic che è un accordo tecnologico che riguarda una particolare ecologia di ADSL
Che può riguardare aspetti di mercato ma ecco su questa strada si sta un po'camminando dappertutto l'intenzione nostra nel progetto multimediale è quella di e i promuovere questa offerta di servizi non solo ma di mettere a disposizione di altri
Che volessero fare servizi di tipo multimediale da inserire sulla rete di telecomunicazioni dimettervi H disposizione appagamento si intende il know how e quindi dargli anche l'assistenza quindi a è un fatto promozionale
Io dico con questa iniziativa per il mercato multimediale la STET sta cercando di fare quanto è nelle sue possibilità tenuto conto che ci sono anche i limiti economici di investimento
O credo che cercando di cambiare radicalmente quella che è stata finora l'impostazione e mostrando grandissima fiducia su questo tipo di mercato multimediale un mercato parallelo a quello del multimediale e quello dei servizi all'impresa al cittadino anche su questo non mi voglio dilungare perché tempo è brevissimo ci sono una serie di iniziative altre ne saranno annunciata Breve si vorrebbe che in Italia
I servizi all'impresa il cittadino che può dare la pubblica amministrazione le amministrazioni territoriali che possono evitare una serie di spostamenti
E di i e dare una qualità aggiuntiva sia alle imprese sia cittadini per le informazioni per i dati per le operazioni che si possono fare su questi sistemi diventi anche questo progetto Paese io credo prenderemo delle regioni che saranno delle regioni
Pilota possono esservi anche pilota per la per l'Europa e su questo si può procedere gli investimenti anche qui sono notevoli ma io credo che ci siano sufficienti ritorni di business oltre l'impatto se posso dire di crescita civile e sociale
Concludo immediatamente io personalmente nel mercato multimediale dove ci sarebbero molte altre cose da dire sono confidenti Simo
Sono certo che questa siamo all'inizio di un epoca che cambierà il nostro modo di operare di lavorare le applicazioni per il lavoro
Porteranno persone che non si devono spostare più per un'ora un'ora e mezza per raggiungere i posti di lavoro si scaricheranno dei centri storici tutto questo non avverrà Bitonto avverrà gradualmente negli anni ecco quello su cui sono disponibile a discutere indica il numero di anni questo avverrà
Che questo avverrà vorrei dire ne sono certa lo sento nella mia che anche su questo noi possiamo puntare dobbiamo puntare perché questo significa maggiori investimenti significa dare possibilità di nuove iniziative imprenditoriali è una serie di soggetti nuovi significa maggiore occupazione e quindi su presto l'Italia io credo debba veramente costruire non solo per quello su cui anche su quello che ha fatto la STET ma su quello che possono fare tanti altri un progetto Paese
E puntare su questa attività che sono veramente l'avvenire e sono il futuro per i nostri figli grazie
Ringraziamo di nuove Pascali anche per l'uso parsimonioso che ha fatto nel tempo di cui adesso è iscritto a parlare il dottor collimanti e l'ufficio del Garante delitti teorica se che Fabio Mussi e poi oggi poi Mentana direttore del TG cinque
E anche se poi ai sani altri poi legge
Allora la parola al dottor
Buongiorno sono Oliva dell'ufficio del Garante rappresenta garante Santaniello impossibilitato a partecipare ma questo convegno
Diversità di Adrian comportino silenzio in aula c'è una i piani fin qui trattati sono stati molteplici vorrei attenermi strettamente ora al tema della multimedialità inteso come fenomeno della convergenza fra le che le fra le telecomunicazioni in settori contigui quali l'informatica ai mass media
Il tema non ha implicazioni soltanto tecnologiche ma tende a cambiare radicalmente molti aspetti della vita economica e sociale
Nell'ambito di tale complesso quattro come diceva anche il dottor Pascale sta nascendo la nuova società dell'informazione
In cui la gestione e la qualità e la velocità dell'informazione diventano un fattore chiave per la competitività
Inoltre vengono alla luce nuovi da tipi di rapporto tra cittadini e amministrazioni il fatto più importante vengono a modificarsi gli attuali confini fra il ruolo dello Stato ed il mercato
Nelle prospettive tracciate nel libro bianco crescita competitività occupi occupazione
Le sfide da percorrere per entrare nel ventunesimo secolo elaborato dalla Commissione della Unione Europea si pone in risalto che il mondo è attualmente in una fase di mutamento dei sistemi di produzione di organizzazione del lavoro e delle abitudini di consumo
I cui effetti saranno paragonabili a quelli della prima rivoluzione industriale anche
Questo processo
Già in atto negli Stati Uniti provoca alleanze e fusioni senza precedenti tra le imprese il processo si accelererà in Europa e impone alle autorità nazionali un riesame del quadro regolamentare
Tuttavia il documento segnala un elemento negativo costituito dalla frammentazione in un'Europa dei vari mercati e dall'assenza di grandi collegamenti interloquirà PT
Per questo a montarlo è necessario a livello europeo mobilitare la volontà e gli strumenti nell'ambito di una partnership fra il settore pubblico e quello privato
Comunque
Se nell'ambito della UE sia nei Paesi ed avanzato sviluppo multimediale come negli USA e ormai acquisita la consapevolezza
Che la convergenza fra telecomunicazioni televisione e informatica
Comporta politiche di Indirizzo scelte normative e di investimenti che chiamino a raccolta gli operatori dei diversi settori ai fini di un'azione inquadrata in un contesto generale ed organico
La rivoluzione multimediale può essere riguardata sotto diversi angoli di visuale
In coerenza con il tipo di competenze spettanti all'autorità garante della radiotelevisione dell'editoria che qui rappresento l'angolo di osservazione prescelto riguarda soprattutto gli aspetti normativi e istituzionali il compito può ritenersi facilitato dal fatto che già in fondamentali documenti elaborati dall'Unione europea si rinvengono linee di equità che contengono indicazioni valevoli per le legislazioni nazionali
La rivoluzione multimediale richiede che si apprestino normative idonei ad evitare il formarsi di concentrazioni e di posizioni dominanti
Il rapporto del gruppo di lavoro banche Man ha segnalato l'esigenza di fronteggiare le nuove sfide della globalizzazione e della multimedialità anche mediante la introduzione di regole efficaci per proteggere il pluralismo e la concorrenza anzi banche ma ne prevede la creazione di un'Authority europea con poteri simili a quella dell'americana Federal comuni che cento Michel nonché la nomina in ogni Stato dell'Unione europea di un ministro
Avente competenze specifiche così da dar vita a livello europeo a un consiglio capace di offrire certezze regoli comuni
Che tra l'altro assicurino anche l'interconnessione e l'interoperabilità diritti e di servizi
Inoltre il Comitato economico sociale nel Paese nel parere reso in data ventidue settembre novantatré in merito al libro verde della Commissione cioè sul pluralismo e concentrazione dei mezzi di comunicazione di massa ha proposto la creazione di un osservatorio europeo dei mass media
Allo scopo di controllare e mettere un freno alle concentrazioni e garantire la libertà di informazione e il pluralismo culturale
Con specifico riferimento alle nuove formazioni multimediali prende infatti rilievo il problema di carattere generale dell'Antitrust
Sia in sede europea sia nelle varie sedi nazionali
Da più parti è stata sottolineata l'esigenza di una normativa europea a carattere unificante tanto più che le opportunità offerte dalle nuove tecnologie non possono essere interamente sfruttate nell'ambito nell'attuale frammentato quadro normativo per i vari stati
Una direttiva comunitaria in materia di garantire eppure agli stati membri un quadro giuridico stabile
Introducendo un massimo di sicurezza giuridica un minimo di sicurezza giuridica necessario per gli investimenti e impedendo concentrazioni pericolose per il pluralismo
Passando alle prospettive normative delineate dalle istituzioni europee a quelle inerenti al nostro Paese possono individuarsi alcune linee di indirizzo e alcuni interventi normativi aventi carattere prioritario
In tale quadro è anzitutto da tenere presente che l'Italia deve mediare mirare in tempi brevi ad europeizzare il suo sistema ormai obsoleto e anacronistico delle regole concernenti dette le comunicazioni
A volersi riferire ad uno dei Paesi di più avanzato sviluppo multimediale va ricordato che in Inghilterra vi è stato di recente un punto decisivo di svolta
Il tema è stato proprio trattato al dottor Frasca
Per compagnia di Stato da British Telecom viene privatizzata ma insieme si avvia la liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni favorendo la nascita di un secondo gestore la Merck
Mentre il settore delle più l'unico delle telecomunicazioni fino a quel momento era stato considerato un monopolio naturale
L'attuale assetto normativo italiano passiamo al nostro Paese e del tutto inadeguato rispetto al complesso sistema di nuove regole necessarie a governare la multimedialità
Negli altri Paesi lo sviluppo delle nuove forme di telecomunicazione e dei servizi applicativi si è potuto verificare non solo attraverso l'iniziativa di una imprenditoria efficiente e coraggioso
Ma anche perché il legislatore accompagnato e spesso ha sollecitato con opportune normative il processo tecnologico disciplinando attentamente e le varie tipologie dell'innovazione e segnando le linee di guida e di indirizzo per le nuove realizzazione
Quanto al settore radiotelevisivo
è appena il caso di ricordare come la legge duecentoventitré e novanta legge Mammì abbia avuto in concreto esclusivo riguardo alle forme tradizionali
Il diffusione lasciando sostanzialmente fuori dal proprio orizzonte le nuove tecniche trasmissive cavo satellite e di accesso condizionato pei televisione cioè la cui auspicata realizzazione potrebbe costituire il mezzo più efficace per superare l'attuale duopolio televisivo incentrato tutto sulla via dell'etere
L'apertura del settore alle nuove tecnologie ora presentare infatti anche una forma di deconcentrazione
Un rimedio ai Monopoli e agli oligopoli del decreto
Come dimostrato dall'esperienza statunitense dove l'introduzione delle reti cablate e l'avvento delle tecniche satellitari hanno contro privilegiato il potere dei grandi network televisivi via e
Pur nella ragionevole consapevolezza che lo sviluppo della multimedialità richiederà tempi non Bree
E che probabilmente i relativi servizi saranno prioritariamente oggetto di domanda da parte di un'utenza qualificata
Occorre approntare con tempestività strumenti normativi idonei ad evitare distorsioni nelle trasformazioni socioculturali indotte dallo sviluppo dei fenomeni in questione
Oltre al problema generale del possibile allargamento specie nel lungo periodo di transizione degli scarti cognitivi fra chi è in grado di ricevere un'enorme mole di informazione e Kimi ed Hernanes sprovvisto
Talune regole talune esigenze di regole innovative vengono in rilievo rispetto a specifici aspetti quali ad esempio la disciplina del tele lavoro nelle sue varie forme
Non bisogna sottovalutare il rischio di esclusione culturale o per mancanza di qualifiche o più in generale il rischio di una società a due velocità
L'Europa
E l'Italia devono prepararsi a questo passaggio per trarne tutti i possibili vantaggi economici sociali sapendo al contempo analizzarne limitate le eventuali conseguenze negative
Quali con maggiore isolamento individuali l'intrusione nello spazio nella vita privata problemi di ordine morale ed etico grazie
Parola Fabio Mussi nella direzione di dieci e vicepresidente del gruppo parlamentare progressi
Cari compagni la ringrazio di questo invito io credo sia un'occasione importante su un tema cruciale della sinistra per la democrazia italiana
Ho ascoltato le relazioni guardato anche un po'i documenti
Sono stati indicati in questi testi
Molti problemi aperti anche nella discussione a sinistra
Il giudizio da dare sul carattere della globalizzazione
E come la difesa di un'autonomia nazionale entra in questi processi
Il giudizio da dare su questioni rilevantissime in questo momento nel nostro Paese come stette Telecom
E il rapporto tra una politica generale
Dell'informazione dei mezzi e i processi di privatizzazione che sono aperti io possono stanno per aprirsi
Su qualcosa ho dei dubbi ma trovo che il campo di discussione sia quello giusto
Su altre cose che ho ascoltato un particolare nella relazione di Napoli troverei sincere difficoltà a distinguere nel
Vorrei parlare però brevemente per questo ha chiesto la parola
Per sottoporgli
Insomma un interrogativo a cui non si può sfuggire in questo momento
Qual è il quadro quali sono le condizioni politiche reali concrete della nostra discussione perché essa non sia utile importante ma platonica
Credo che sia giusto che non analizziamo ciò che è successo fino a qui e ci impegniamo anche per capire quello che sta succedendo gli scenari futuri di scala planetaria
Ma non vorrei che ci frega se il frattempo
Quello che è concretamente in corso che sta sul tavolo delle nostre decisioni ora qui ora
Allora politicamente vedete
Qualcosa è avvenuto di importante nella nostra esperienza il nostro lavoro comune di questi dieci giorni dieci mesi di legislatura
Lavoro comune nelle Commissioni parlamentari in quella cultura presidente Sgarbi Nappi diciamo ne hanno una personale esperienza
Diretta commissione vigilanza presidente Taradash siamo proprio capitati non avvicinarti si incontri ravvicinati di non so quale tipo ravvicinati presidente Taradash abbiamo avuto diverse fortune purtroppo ma
Abbiamo fatto costruito un'esperienza in un lavoro comune che io credo siano un patrimonio che qualunque cosa succeda non è
Eliminabile
Siamo arrivati anche non solo attraverso un confronto di analisi e di giudizi
A a fare delle battaglie parlamentari comuni ma impostare e poi via firmare i progressisti tutti insieme
Una proposta di riforma di sistema su cui ho sentito riserve critiche anche qualche giudizio severo
Nella relazione di mezza che non mi scandalizza
Bisogna trovare le ulteriori occasioni per confrontare questi giudizi
E tuttavia una proposta che mi pare una base solida per la battaglia cultura
Una proposta
Costruita a sinistra tra i progressisti che nel frattempo sempre in questi dieci mesi ha visto convergere su alcuni punti
La posizione dei progressisti con quella dei popolari del Patto Segni della Lega
Una posizione che non è controlla Fininvest e in nome dello stato del tutto pubblico del tutto statale
Certo una posizione che parte da una valutazione molto preoccupata
Dai caratteri monopolistici oligopolistico sci del sistema dell'informazione italiano
Una valutazione molto preoccupata per i caratteri politicamente orientati con cui questo mercato si è via via costituito è proprio vero che l'Italia il Paese d'Occidente più simile in questo ai modelli delle democrazie popolari di stampo sovietico
Non conto alla Fininvest il nome dello stato e del servizio pubbliche della Rai ma certo nel nome di un quadrilatero di principio rinunciabile che si chiamano libertà
Democrazia innovazione tecnologica
E sviluppo di un mercato di concorrenza nel quale resti forte
Il servizio pubblico
Che società vogliamo in che società viviamo
Io non so se sia fondato il giudizio
Molto catastrofico che il catastrofico che ogni tanto vedo insomma che ormai questa nostra sia la società totalmente plasmata
Dalla televisione non credo che siamo già a situazioni orwelliana integrale
è vero però che la politica sempre più insistente
In quanto passa per la tv
Il possibile effetto con la griglia dei sondaggi poiché il fanno che filtrano tutto su questo abbastanza ragione mezza dice
Io non ho niente contro la sociologia e la sociologia politica non vorrei spendere una parola vediamo spesso già in passato esagerate parole contro questa particolare esigenza
Però la combinazione tra la manipolazione possibile dell'opinione pubblica e il rilevamento dell'opinione manipolata è una politica tutte solo televisiva polvere effetti autoritarie conformisti
Verso i quali credo che sia giusto remare contro
Risolutamente contro però da poliglotta
Cioè da gente che impara a parlare anche il linguaggio della televisione
Cosa su cui purtroppo la sinistra italiana sia trovata Conforti è indicato
La tv del resto se la guardia nel rapporto alla vita collettiva e della società al sistema politica la vita dello Stato
Se non è capace di determinare tutto plasmare tutto però può essere
Il sovrappeso decisivo
Francesi chiamavano un partito è tua i partiti
Non ti avevano grande peso ma che avevano quel peso
Però capace di spostare da una parte e dall'altra la bilancia lo è stato per esempio il Partito socialista di Craxi un'eventuale partito televisivo o forze politiche che abbiano il controllo
Se non il comando assoluto possono spostare questo peso e determinare una prevalenza e una egemoni
Leggeremo meglio questo studio di cui sono stati anticipati gli asili del Mulino
Certo non dice che le televisioni hanno orientato il cento per cento dei voti degli elettori
Ma se è vero che hanno orientato il cinque per cento
Sono state quelle decisive a determinare il risultato elettorale del marzo mille novecentonovantaquattro
In cui i progressisti hanno preso tredici milioni di voti
I due poli doppie litigiosi hanno preso sedici poi Centro Popolare pattista preso sei milioni di voti
Se effettivamente c'è stato l'influenza anche su questo margine la ricerca del colpisce quattro milioni di elettori non è tanto un margine irrilevante
Può essere stato determinante io comunque non parlo solo di un'influenza politica perché mi interessa solo la politica
Non mi limiterei a questi effetti politici
Parlo anche effetti di gusto di coscienza di cultura di conoscenza
Dai quali dipende il grado di civiltà di una società e che possano essere abbassati invece che elevati
Allora le condizioni politiche
Perché si possa combattere una battaglia
Buona buona per tutti buona per la libertà la democrazia in Italia
Perché Berlusconi e Fini vogliono precipitare verso elezioni immediate a data certa
E non abbiamo sotto gli occhi in questi mesi
L'uso molto spregiudicato
Di alcuni dei canali della Fininvest
E anche uno come dire uno sforzo di autentico occupazione della RAI e vedo che questo Consiglio mutilato di amministrazione della RAI
Sta correlandoci d'una corsa Budel sul
Per occupare l'occupabilità
Perché andare
Scavare delle trincee e piantare le bandierine
Io credo che ci sia questa volontà di precipitare verso elezioni immediate a data certa il ravvicinata per tentare di riaccendere il motore della macchina plebiscitaria
Che va a due carburanti
Ideologia
E immagine
Ora vedete
Io penso che sarebbe una iattura
Se noi accedessimo se noi considerassimo che questo è tutto normale
E che dal collasso di una maggioranza dal tracollo e dal fallimento di un governo di un esperimento politico si passi subita Novo Splash da un in cui le condizioni di garanzia
Non ci sia per non ci siano per nessuno
E in particolare per coloro che si sono opposti dall'inizio a quel tentativo
Penso che la posizione che dobbiamo assumere non è quella di chiedere tempo perché il tempo poi fa depositare le scorie Bibenda divento vedendo insomma che non ci sia un attivismo blocchiamo tutto no
Che bisogna aprire un possibile passaggio democratico tra Berlusconi e la sua alleanza e il dopo
E per aprire questo passaggio democratico c'è bisogno di un certo lasso di tempo nei da consumare in larga parte intorno alla battaglia per il ripristino per l'introduzione almeno di una parte di quelle regole di quelle norme
Che possono dare garanzie democratiche all'insieme del mondo dell'informazione
E dunque
Par condicio prima di tutto
Ho visto che è uno dei quattro punti con cui è probabile che lunedì verrà a presentarsi alle Camere il ministro il presidente del Consiglio Dini
Par condicio che vuol dire rivedere certamente la legge cinquecentoquindici
Quella che riguarda le normative delle campagna elettorale ma non basta
Par condicio vuol dire anche andare oltre
Il quadro delle norme della cinquecento quindici e io penso che sarebbe giusto per esempio
Se dalle dichiarazioni programmatiche il voto dissi dischi di fiducia o di sfiducia a seconda di come andrà
Di mercoledì
Potessimo trovarci per dare una valutazione
Di merito
Di contenuta programmatico
E poi abbiamo qualcos'altro da mettere sul tavolo e che non è semplicemente solamente dovuto anche se queste sono due ragione porti cari amici e cari compagni dallo svolgimento prossimo venturo del referendum sulla Mammì
E da quella scadenza del trentuno dicembre mille novecentonovantacinque indicata dalla sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l'incostituzionalità dell'articolo quindici della legge in rapporto a queste scadenze ma ad una visione che vogliamo portare che credo sia fondata
E noi dobbiamo impegnarci per andare nel prossimo futuro al al conflitto alla lotta alla dialettica politica e sociale in condizioni diverse dell'informazione
L'obiettivo della legge che abbiamo insieme presentato non è quello ho visto già che è partita la campagna per far vincere il no
Ai quesiti sulla Mammì per far vincere il no
Ma più proprietari
E allora insieme alla scadenza del referendum noi dobbiamo presentare proposte
E presentarle ora contando sul fatto che resta uno spazio di questa legislatura
Che ci può dare la possibilità di ottenere qualcosa di importante non per noi come Parks come parte ma per il Paese
Leggo stamani anche un'intervista del neo ministro Gambino
Che dice da sempre la Corte costituzionale sostiene che si deve garantire un prodismo effettivo
Dipenderà dalla volontà del Parlamento
E questo governo se avrà un respiro di tempo non potrà non promuove un approfondimento serio e concreto
Da che cosa dipende richiede giornalista
Dipende dai tempi di durata del governo
Se saranno ampi allora diventerà pressoché inevitabile affrontare l'argomento in questa legislatura
Io non so quanto possano essere anch'so che questa legislatura non morirà di morte naturale nel suo letto
Ma credo che non sia il ragionevole battersi a impegnarsi
Perché ci siano tempi sufficienti
Perché noi alcune di queste cose possiamo fatale
Se ci saranno dei tempi il Parlamento io ho finito questa è l'ultima cosa che stavo voglio dire in pochi secondi
Il governo avrà un suo programma non so se passerà questo un altro non so fare previsioni
Ma qualunque cosa avvenga salvo votare subito
Con un paranoico che usa gli strumenti perché le dichiarazioni di ieri francamente mi hanno sconcertato con un paranoico che usa tutti gli strumenti possibili
Per fare una campagna d'altri tempi se non si precipita subito se ci saranno dei tempi sufficienti qualunque cosa avvenga a livello del Governo
Il Parlamento non è interdetto o sotto tutela
Io credo che bisogna far funzionare la maggioranza parlamentare che ha presentato le mozioni di sfiducia a banda Berlusconi
Per potere insieme ad una revisione della cinquecentoquindici messe se necessario l'anno alla par condicio tentare anche di avere un'anticipazione di Antitrust e e di avere
Quella revisione della norma introdotta forza nel famoso decreto sulla RAI che ha messo il consiglio di amministrazione sotto il controllo dell'esecutivo per riavere anche alla RAI una situazione di garanzia
E di normalità democratica credo che a questo dovremo puntare
E credo che se su queste questioni resteranno uniti tutti i progressisti si può effettivamente evitare una precipitazione demagogica plebiscitaria peronista
Che farebbe un mucchio di cenere e delle nostre speranze di un sistema dell'informazione innovativo moderno democratico e pluralistico che garantisca effettivamente una società perfetta
E la libertà per tutti i cittadini
La parola all'onorevole svolgendo il gruppo parlamentare progressista
Segue dottor Mentana direttore del TG poi l'onorevole quali saranno Commissione il vigilante produttore troppa Brancati Giulietti
Fracassi fuggire
Sì forse
Rispetto certamente i dieci minuti mi sembra ci fosse un'indiretta preoccupazione per quanto mi riguarda lo fa no no ma non non era rivolto a me rivolta tutti chiaramente
Condivido la motivazione fondamentale che ha portato Rifondazione Comunista a convocare questa conferenza mi sembra che sia questa che il nostro paese non si ritrovi come altre volte gli accaduto
Cioè meglio che i poteri pubblici del nostro Paese non si trovino come altre volte è accaduto senza logiche di comportamento a fronte di fenomeni di grande complessità e di grande capacità di condizionamento sociale e culturale
è inutile stare a descrivere come appunto il fenomeno dell'evoluzione della comunicazione ecco questo è un problema
Quando la sentenza della Corte costituzionale l'ultima trattò come dire e definì insufficiente la il pluralismo del sistema televisivo italiano io fui colpito per tre giorni la stampa non porlo altro che del numero diretti devo di'la verità mi indusse a scrivere che mi sembrava un problema del passato è certamente un problema molto serio non c'è dubbio di esso ecco e come ricordava nati mi convinse a presentare una proposta di legge di breve periodo sul problema della comunicazione politica dalla propaganda elettorale
Allora vi sono problemi contingenti di grande importanza i quali potrebbero portarci fuori dalle necessarietà di esaminare complessivamente il problema che sta sopra allora non v'è dubbio che sul brevissimo Periodo il problema della comunicazione politica della propaganda elettorale rilevantissimo
E chiunque immaginasse di affrontarlo mediante compresse normativa antitrust avrebbe dei tempi di messa a regime del sistema che sfuggono sicuramente tutti gli appuntamenti politici rilevanti quindi non possiamo che dare una normativa transitoria insufficiente al problema della comunicazione politica questo è il dato rilevante peraltro la sentenza dalla Corte costituzionale mette in evidenza una cosa di notevole gravità insomma stabilisce che la molteplicità nel sistema televisivo italiano non è adeguata agli obiettivi democratici fondamenta e quindi se noi non prevedessimo con grande tempestività verremmo meno dà un'indicazione di questo genere certamente drammatica
Un corollario di questo sono i sondaggi personalmente sono dell'avviso che andare a una normativa sui sondaggi
Non è possibile che chiunque comunichi dei sondaggi almeno ci si dica le metodologie ce n'è possibile che come dire molte trasmissioni televisive edicola quanti il quarantadue per cento ha telefonato di chi Cappioli il meno acqua da cui possa fare un minimo di civiltà cerchiamo come dire di raggiungerla voglio dire ecco vi sono esempi di normazione dei sondaggi che non che non riducono minimamente la libertà di chi gli vuol far insomma in Francia ognuno può fare i sondaggi come vuole per pubblicarli
Deve depositare presso la Commissione nazionale dei sondaggi la metodologia che è seguito faticosamente la più normale del mondo quindi questo dobbiamo farlo con grande urgenza perché diventa elemento fortemente influente delle competizioni politiche che avremmo fra pochissimo tempo
Per stare a alla logica schematica del breve periodo no grazie perché porta via tempo perdevo recupera ho il problema della multimedialità allora non c'è dubbio invece che l'assetto definitivo del sistema televisivo non potrà non tenere conto della sopravvenienza dei nuovi mezzi
Queste l'altro da da questo punto di vista l'invecchiamento delle proposte può avere dei ritmi sconvolgente
Nel senso che noi fino a poco tempo fa abbiamo basato il tentativo di garanzia come dire democratica nella comunicazione mediante le logiche anti concentrazione mistiche
Che terrà in mancano sicuramente molto valide sopravviene la possibilità di a vere ove disciplinato opportunamente una forte molteplicità
Per cui non solo la normativa anti concentrazione estinta ma che cos'è la disciplina di una potenziale forte molteplicità
E questo è l'elemento che sopravviene che se noi non discipliniamo restiamo legati semplicemente alle norme anti concentrazione mistiche non voglio strafare del terrorismo ma può darsi che due reti tre vittorie che siano un problema
Relativo ancorché importante e nell'immediato certamente determinante se appunto la molteplicità dove essere clamorosamente crescere
Io so benissimo che dietro la molteplicità c'è un problema culturale di fondo come dire Chomsky in questo senso ha scritto e detto infinitamente basta la molteplicità
è controllabile la molteplicità in modo che perda questa sua caratteristica fondamentale che una come dire delle grande Riserve della democrazia in termini di comunicazione ecco questo è un problema
Che problema nasce nel momento in cui noi abbiamo il dubbio che anche oltre normazione adeguati e un'attenzione all'evoluzione tecnologica appropriata ci consentisse una molteplicità a fronte di questa domanda una molti già potenziale nasce il problema di che cosa sono le politiche pubbliche
Questo Paese
I Poteri di questo Paese hanno avuto da sempre scarse politiche pubbliche
Il comportamento il governo anche di grandi interessi non raramente è stato lotte di lobbying scontri di grandi poteri coperti
Ma uno dei dati di fatto è stata credo la carenza di politiche pubbliche
Politica pubblica non significa ente pubblico industria pubblica
Significa intenzione come dire generale dei poteri pubblici
Che perseguono obiettivi dichiarati mediante strumenti che non sono necessariamente pubblici
Questa è il nodo fondamentale a fronte della sopravvenienza come dire di fenomeni di complessità come quelle che ci sono stati descritti
In questo momento noi siamo di fronte a un deserto normativo
Il rischio è che il fenomeno si strutturi spontaneamente come si strutturò la televisione generalista dall'ottanta in poi lo stesso rischio corriamo siamo di fronte a un deserto normativo
Ma l'applicazione e la produzione di una normativa adeguata consegue all'individuazione di obiettivi pubblici ecco questo è il nodo
Da questo punto di vista alcune sfumature delle relazioni io non le condivido magari ecco ma questo assunto che senza politiche pubbliche
La ripercussione di mezzi come questi può diventare devastante nella sua accidentalità tra virgolette perché poi non sempre tutti accidentale questo ci deve preoccupare
Allora cominciare a discuterne anche nel momento in cui l'emergenza ci chiede provvedimenti che non includono questi supporti tecnici e queste modalità di organizzazione dalla comunicazione cominciare a discuterne significa diffondere la consapevolezza sufficiente
Che mancano politiche pubbliche forse ci divideremo qui
Certo che quando si dice che Milani forse sto alla fine la mano del novantanove per quando si dice che la sopravvenienza dei nuovi supporti la loro organizzazione non sarà come importanza inferiore all'ingresso della televisione nell'assetto come dire della struttura sociale della società
Come si fa a immaginare ad essere distratti rispetto alle conseguenti che proprio è possibile lo so che a fronte del fatto che il reddito diventa un elemento rilevante
Nel nell'usi nell'utilizzo oppure no dei servizi male età diventerà determinante perché oltre una certa età avvicinare determinati strumenti effetti comporta una decisione pesante
Ciò mille elementi e come dire ripartiranno la condizione sociale di questo Paese che rispetto a questo è indispensabile avere un'intenzione come dire maturata e perseguita dei poteri pubblici
Ecco è questo che non interferisce con alcuni processi di Liberal
Stazione e che fa vivere una logica di perseguimento di obiettivi generali sotto la responsabilità dei poteri pubblici che possono sbagliare no
Possono darsi politiche che molti altri non condividono ma questo punto diventa il dato di fatto ed devo dire che negli Stati Uniti esistano delle fortissime politiche pubbliche
Non c'è dubbio risale eppure sarà difficile immaginarlo come un paese come dire statalisti che a mente governanti questo è il nodo
è inutile adesso entrare in ulteriori particolari quello che certa e credo che anche il senso degli interventi che a testimonianza diamo stamane
Serve solo a scambiarci mordi e l'impegno che di questo bisogna parlare e bisognerà cominciare a parlarne come dire con dei vincoli tecnici e non semplicemente poter espressioni di emozioni
Rettore venticinque
Intanto ringrazio
Rifondazione comunista per avermi invitato
A prendere la parola in questo in questo convegno ringrazio perché Ida l'occasione di parlare
Qui e mi dà l'occasione di parlare finalmente in un convegno
Che non affrontano i termini corrivi terribili che abbiamo alle spalle negli ultimi mesi
Le questioni che riguardano il settore nel quale opero con personalismi concessioni appunto con Rivera
Questioni di attualità che sono quasi sempre nel nel settore televisivo assolutamente di dettaglio rispetto ai problemi strutturale
Queste anche un complimento per il modo un complimento evidentemente non formale e del tutto personale come l'intervento come altrettanto ovvio per l'impostazione che data
A questo convegno riguarda l'unico dato che assolutamente assolutamente sfugge
Nel dibattito di tutti i giorni sui problemi della comunicazione siamo portati sempre individuare soprattutto il problema politico secondariamente il problema delle regole
O se mai l'intreccio negli ultimi tempi da questi due ma i problemi strutturali di proprietà
Soprattutto e di sistema internazionale che sovrastano assolutamente agli altri agli altri due
è ovvio che la vera grande anomalia italiana
Non è il problema
Di una protagonista del settore delle comunicazioni che anche soggetto politico è che contemporaneamente
Molto più che il caso concreto contemporaneamente in Italia ci siano due dinamiche forti che sono quella della privatizzazione del settore delle comunicazioni e quella della perdurante volontà di non darsi regole è ovvio che la miscela privatizzazione
A tappe tendenza la privatizzazione più assenza di regole è una miscela assolutamente micidiale
Per le comunicazioni per un settore comunicazioni a livello nazionale per quel poco che vuol dire comunicazione a livello nazionale ma soprattutto su una sulla dinamica e continentale sopra e sovranazionale
Quindi assolutamente sia benvenuta finalmente una allargamento dell'inquadratura se posso usare il linguaggio tecnico
Ovvio è ovvio che questi sono i problemi
Più profondi ma è altrettanto ovvio quello che è stato detto e non voglio certo sottrarmi a questo che c'è un frattempo che nessuno dal suo punto di vista può
Può perdere doppio ma anche in questo io devo dare atto se mi si permette la concessione non è richiesta a Rifondazione Comunista di non aver
In una d'aver agito sul terreno politico con
La
Diciamo concedendosi a quel clima di lanciatori B proiettili di cerbottana né di cacciatori e di tagliatori di teste che purtroppo furoreggia appunto nel in genere nella politica italiana in questo momento ma soprattutto nella politica collegata alle tematiche alle tematiche della comunicazione ma per tornare appunto al tema di fondo era brevissimamente perché so che siamo in tanti a dover parlare che comunque il mio non può che essere molto più che un saluto è evidente che bisogna affrontare per le corna da subito la questione
Di una assetto che sia in linea con i problemi tra l'altro strutturali che anche voi avete individuato
E allora bisogna assolutamente non adagiarsi secondo me da qualunque punto di vista si badi la situazione purché sia dell'internet nell'interesse appunto
In una corretto dispiegarsi del settore comunicazioni Italia sopra tutto dell'informazione che non si ci si debba adagiare nella questione lacerante del referendum aspettare cioè di andare al referendum
Vedere come va a finire e poi scegliere che fare rispetto all'ordinamento dell'assetto referendum non puoi stare certo sospeso lì però non può neanche essere lorda Lilia attesa
Sorda lì appena senza che nessuno fra l'altro si esponga radicali dando oltretutto le posizioni sullo spirito
Punitivo nei confronti di un'azienda ma in realtà punitivo per chi con l'azienda formata a affondata adesso sta in politica come soggetto e soggetto molto molto di parte io per dir la mia ritengo che sia
Valutabile seriamente e salutare probabilmente una bella dieta per i soggetti che stanno sulla mercato televisivo una bella dieta in tutti i sensi una dieta che tra l'altro
Rimette in circolo quelle cose che non vanno prese in giro cioè il gusto dell'intelligenza della creatività perché non è vero che la televisione la si fa soltanto con centinaia di miliardi la si fa anche con le idee che tra l'altro a loro volta generano i miliardi nel sistema nel sistema televisivo ma una dieta una dieta di numero di reti una dieta di risorse sulla dieta l'inquadramento può riattivare seriamente il settore pubblico e il settore
Nel privato soprattutto per l'evidente pluralità che ne deriverebbe soprattutto una quest'ultimo versante proprio settore privato
Ma il problema di fondo il problema dei problemi il problema che è anche un problema da democrazia più in generale in questi giorni viviamo percepiti in mente l'assenza di figure al di sopra di ogni sospetto no nell'ansia di schieramento di contrapposizione il problema dei problemi resta quello
Di che guida dare alla parte pubblica del sistema le comunicazioni e nella settore più propriamente della televisione che guida dare guida stabile che non sia da cambiare ogni a ogni cambiamento mutamento divento per l'appunto alla alla servizio pubblico radiotelevisivo abbiamo visto che le regole nate con la stagione dei professori poco più di un anno fa sono clamorosamente fallite e soprattutto non hanno retto all'impatto del maggioritario per non dire di peggio
Non non c'è nessun problema nel dire da parte mia perlomeno che questa gestione della RAI e la precedente gestione la RAI anche sono gestioni al di sotto di ogni sospetto di ogni rispetto
Perché operate da persone che essendo state chiamate per convenienza fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori fuori dalla specializzazione
Sia nel settore dell'informazione sia nel settore delle comunicazioni sono persone che nell'un caso e nell'altro e molto più marchiano in tiene
è una e la Moratti che telefona sa che sta per toccare
Comunque stavo dicendo sono persone che non possono scegliere che su consiglio di altri o tenendo conto di ben stabilite lobby così si è generato in un anno a due riprese il peggior sistema di scelte possibili ma soprattutto il più criticabile sistema non c'è nulla di peggio che operare delle scelte nel nostro settore che siano subito dal giorno dopo possibile oggetto di ogni tipo di critica bene queste scelte sono state le peggiori
Le peggiori possibile proprio per questo metodo proprio perché chi sceglie non è al di sopra di ogni sospetto e quindi di ogni rispetto non è soltanto un problema di parti politiche è un problema di dare se il problema non è solo la RAI se il problema è tutto il settore delle comunicazioni il problema è chi gestisce quelle scelte chi gestisce i risultati delle scelte che verranno fatte
Perché se la comunicazione e ciò che evidentemente anche dalla relazione di questo convegno risulta essere di sempre più centrale e strategico importanti nella vita
Italiana sarà molto importante sapere quale sistema di pesi e di contrappesi dare perché le gestioni che vengono fatte in un treno in realtà un superstato lo possiamo chiamare così
Una super stanza dei bottoni e mai questo termine
Sarà stato più adatto che in realtà sfugge al controllo di chiunque e diventa fatalmente colei che scelti altro che grande fratello in quel caso iblea una grande consorteria reale e allora questo vuol dire anche evitiamo alcuni incontri ravvicinati con i politici ma anche con i tecnici perché non c'è soltanto un rischio dal versante da quel versante da quello da quello politico il problema quindi dei pesi e dei contrappesi un problema molto serio e per tornare alla RAI
Per tornare al servizio pubblico radiotelevisivo per Rizzo umane in questa in quel brevissimo inquadratura secondo me bisogna assolutamente mettere mano alla leggina che regolamenta la scelta dei consiglieri di amministrazione quindi di quello che è il vertice operativo di quella di quell'azienda non si può assolutamente pensare che dopo due errori si possa rischiare di perseguire in questo errore soprattutto nella importanza di un'offensiva politica che mira se non sbaglio a far dimettere questo consiglio d'amministrazione
Beppe saliamo pensiamo tutti insieme immediatamente per la centralità che ha e che deve continuare a bere
In termini sostanziali il servizio pubblico prima di buttar via questo così amministrazione che poi non ne venga eletto nello stesso modo un altro in cui cambiano i nomi per la terza volta ci sarà un professore di storia medievale
Per la terza volta ci sarà qualche grandemente Eggert per la terza volta poi faranno delle nomine che saranno scelte da altre per la terza volta poi ci saranno i piagnistei ecco prima di rivedere per la terza volta può volta questo film
Preghiamo vi preghiamo addetti a lavori rispetto al già detti regole Polizzi di pensare tutti insieme pensiamo tutti insieme che queste scelte fondamentali perché poi ripeto ci sono i dati di contesto ma ci sono le scelte nel frattempo non siano Boy
Tali da generare nuove lamentele nuove recriminazioni e quel nuovo vittimismo che è un film troppe volte già visto dette queste poche cose che ringrazio ancora di avermi dato modo di partecipare a questo incontro grazie
La parola onorevole Paissan dalla Commissione di vigilanza RAI TV segue poi la dottoressa Brancati Giulietti
E poi che riapra cachet cartelline attualmente cincischia
Ma il fatto di aver caratterizzato il mio impegno soprattutto in questa legislatura su questi temi in senso assolutamente unitario soprattutto tra i progressisti tra i vari gruppi progressisti penso mi permetta di iniziare con un piccolo rilievo critico polemico questo mio intervento perché io ho letto con qualche sconcerto devo dire nel
Documento preparatori questo convegno l'affermazione che la proposta di legge sul di riforma del sistema televisivo
Che porta come prime firme quel Paissan Mussi Nappi Sbarbati Carletti cioè tutte le anime dello schieramento progressista
Viene addebitata al gruppo progressista in Parlamento
Voi sapete che non è così
Questa proposta e appunto dei vari gruppi progressiste a Camera e Senato compreso quello di Rifondazione comunista
Firmata dai capigruppo di Rifondazione Comunista e Camera e Senato da responsabile informazione eccetera
Faccio questo rilievo anche perché ho colto nell'intervento di Di Michele Mezza qualche affermazione sbrigativa su questa proposta
Ora io considerato che
Collaborare la formulazione elaborazioni la proposta di legge firmarlo non comporti ovviamente sottoscrive ogni ogni virgola ma una cosa è mantenere una riserva su singoli punti singoli aspetti che quello che ha fatto correttamente secondo me Nappi nelle sue relazione è un'altra cosa il disconoscimento della paternità che tutt'altra cose e io non vorrei non è dove raggiungerà anche questo problema sulla quale invece presumevo che l'esperienza per unitaria fosse forte
Aggiungere questo problema agli altri legati alle contingenze politiche di questo periodo che mi rendono difficile comprendere non dico con condividere ma comprendere e capire talune posizione politiche di Rifondazione posizioni che comunque rispetto spero si sia trattato di un equivoco anche perché colmi l'aria che tira
In questi momenti non solamente a Roma ma anche in in periferia viene colta da chi ci radicali
A partecipare iniziative il progressista e coccolare che tira questa piccola esperienza perché ha dato che poi ha potuto fornire qui anche questa proposta di legge se non altro potrebbe restare un piccolo quadretto positiva da consegnare
Agli annali annali annali storici
Di una cosa che forse avrà molte difficoltà a a ripetersi la prolunga
Io considero positivo quanto è stato fatto come progressisti su questo terreno in questi mesi con tutti i i limiti noi abbiamo fin dall'inizio della legislatura dedicato qualche energia a questi a questo tema ovviamente molto lavora ancora ci attende ma l'impegno o c'è stato penso che sia stato anche partendo da un'impostazione metodologica di contenuto corrette e questo è una cosa da rivendicare perché io non ho visto nessun altro schieramento politico
Di centro di destra per Forza Italia senza una un impegno così forte verso una frontiera di vera innovazione quale quella delle delle comunicazioni questo impegno è stato solo ed esclusivamente de progressisti in questa nel legislatura non c'è stata da parte delle che a maggioranza nessuna non dico idea ma neanche nessun impegno nessun tentativo di cimentarsi con queste nuove frontiere noi invece abbiamo iniziato fin dall'aprile maggio
E e quando ci siamo incontrati per avviare il lavoro di
Preparazione del progetto di legge
Era ben presente noi la consapevolezza che fosse necessario lavorare ad una prima definizione del sistema delle comunicazioni nel suo complesso delle tecnologie e dei servizi con quelle ambizioni che stanno alla base del
Del delle relazioni che qui sono stati sentite anche qui c'è una differenza perché le proposte di legge
Presentata da altre forze politico con il quale anche è possibile convergere riguardano esclusivamente una riscrittura della legge Mammì
Sia di quella di Popolari pattisti e Alleanza democratica sia quelle della lega riguardano semplicemente l'assetto della televisione mentre noi abbiamo fin dall'inizio puntato sul sistema del che delle de della comunicazione che significa telecomunicazioni e tutto la parte dei massimi
Io ovviamente non non ripresento qui contenuti verrà proposto parte conoscete voglio
Fare alcune e notazioni per arrivare brevissimamente al problema di attualità
La votazione riguarda il il problema della stecche qui è stato posto secondo me in modo un po'diverso rispetto a quanto avevo sentito di recente da parte sempre di Rifondazione Comunista cioè individuando una differenza fra il ruolo pubblico d'una si sta ad un'azienda del suo assetto proprietario
E che una cui impostazione che mi convince di più ma la quale aggiungono interrogativo perché quando sentivo fare questo
Questo discorso
Mi chiedevo se era coerente con il trustee Condò detto qui da Nappi sul referendum che riguarda l'assetto proprietario della RAI
Cioè non è coerente fare lo stesso discorso anche per è un intervento che pongo a me stesso e non non non ho risolto questo problema
Ma se si fa un discorso di ruolo e di servizio pubblico
Separato dalla natura pubblica della proprietà forse è è legittimo applicare lo stesso stesso schema anche per la RAI a noi interessa che esista nel nostro Paese un servizio pubblico la dizione mesi
Che poi debba esistere necessariamente anche un'azienda pubblica che svolge questo servizio ripeto un niente interrogativo che pongo ma lo pongo anche in termini di coerenza
Con il discorso che qui voi avete fatto riguardo alla all'aspetto
Sulla contingenza politica
è vero che esistono due terreni due fasi non so se due fa il senso cronologico sullo logico da una parte il discorso della regolamentazione della comunicazione politica soprattutto in campagna elettorale dall'altra diciamo la questione struttura
è vero che noi dobbiamo ottenere subito alcune regole minime sulla campagna elettorale
Da questo punto di vista l'annuncio confermato oggi mi pare del ministro dal neoministro del posto intervista a Repubblica e positivo nel senso che non si intende demandare al garante una Regolamento ma si annuncia la presentazione
Di una proposta di legge non possiamo dimenticare visto che non sta conosciamo
Dove secondo me un aspetto rilevante dovrà essere riservato alle possibilità di sanzioni
Immediate severe perché una nuova regolamentazione senza nel l'apparato diciamo sanzionatoria secondo me non ha senso
Io aggiungo che però che una delle degli interventi uno degli interventi anche accettando la logica del transitorio annunciata da Dini su questo terreno
è quello del ricambio del consiglio di amministrazione della RAI
Noi non possiamo inoltrarci
In una campagna elettorale
Che rischia di essere decisiva in termini storici con questo assetto del servizio pubblico e a Mentana
Dico che ovviamente questo deve passare attraverso un cambiamento della normativa della fonte di nomina del consiglio d'amministrazione ci sono in Parlamento su questo al Senato alcune proposte di legge
Al riguardo si tratta di una leggina che è possibile approvare in pochissime settimane fra Camera e Senato al Senato e già in comitato ristretto si tratta di intervenire anche su questa materia proprio insisto nella logica della anche della transitorietà dell'emergenza
Io devo però confessare che non credo molto
Alla normativa
Sulla par condicio
Mi pare che si posso temere qualcosa anche o cose di di importante
Sulla sul piano del dell'ISPO otto io sono ad esempio per il divieto degli spot appagamento se non per i singoli candidati perché se limitiamo risposte i singoli candidati abbiamo poi il limite oggettivo di ottanta novanta milioni a disposizione del SIM candidato e perciò non vedo rischi da questa da questo punto di vista
L'esposto vedo semplice regolamentare le tribune elettorali o io o i contenitori di confronto tra le varie le posizioni politiche
Vedo difficilissimo imporre per legge l'imparzialità dell'informazione
Cioè non non riesco a capire quanto si Possa ottenere a questo riguarda se non la cancellazione delle cose abnormi
Allora lì si può dare mandato
Garante un'autorità insomma di questo genere di sanzionare certe cose scandalose che pure esistono perché è vero Mentana stiamo per fare siamo qui a fare il tiro al piccione però alcune informazioni di qualche giornale e Fininvest fa parte appunto delle cose che sarebbe facile sanzionare come inammissibile però più di tanto secondo me non se po'intervenire e non possiamo aspettarci allora da questo punto di vista ritorno
Il problema della necessità di intervenire anche sul dato strutturale del del del dell'assenza del problema dei pluralismo Dini impresa è nel settore televisivo che secondo me è l'unica modo coi per intervenire per determinare la parità di condizioni non in senso assoluto ma almeno una parvenza di pluralismo ne pluralismo reale
La sola logica della par condicio e chiudo non insomma rischia di portarci poco lontano è importante però non è e sufficiente da questo punto di vista occorre che unione Dinoi compia uno sforzo straordinario per far sì che questi interventi non giungono troppo tardi fare anche in modo anche qui Oricchio un boh
Per concludere nella crisi politica di fare in modo che ci sia dato il tempo e il modo per affrontare queste argomenti in questa fase finale della legislatura grazie
Farò la dottoressa Brancati direttrice del TG tre poi si egregio biglietti frutti e cartelli io
Penso ma che devo dire che i compagni corsi
Preconizziamo pensare che gli altri non siano dottori
Allora dunque io intervengo su due cose specifiche una e l'Antitrust e l'altra è la par condicio riallacciandomi direttamente al discorso che ha fatto pachistana adesso
Prima di questo però volevo notare qualcosa a proposito del titolo di questo incontro di oggi un titolo che io condivido particolarmente e fra l'altro condivido alcuni passaggi della relazione di Medusa e anche di quella di Filippetti che ho letto non ho sentito
La cosa che mi impressiona però è che ancora non ho sentito la domanda giusta
E la domanda è ma come mai se tutti siamo convinti e credo che tutti siamo per riempire che l'unica soluzione e il pluralismo e che la soluzione tecnologica giusta
Sia passare da un sistema che ha dei colato via etere e quindi in mano a pochi evidentemente tutti i messaggi tutte le comunicazioni passati al sistema via cavo perché questo sistema non c'è ricordiamo tutti che la prima televisione privata italiana fu via cavo e fu velocemente chiusa
Ora non lo diciamo più ma era Telebiella mi pare non mi vorrei sbagliare era un'emittente via cavo
Da allora sono passati praticamente quindic'anni forse un po'di più del cavo nessuno ha mai più parlato
Anzi per un certo Periodo e qualcuno qui che frequentava insieme con me questo tipo di convegni deve ricordarlo si è anche privilegiato il satellite rispetto al caso
Mi riferisco al fatto che per esempio quando si dovette fare una normativa per le televisioni a pagamento si disse
Che le televisioni a pagamento sarebbero andate via dal mezzo eterei per andare sul satellite quando il satellite italiano fosse stato pronto
Allora siccome ogni scelta politica non è indifferente è giusto forse anche avere un po'di memoria del passato recente e porsi la domanda del perché tutto questo in questo Paese non è successo
Allora il perché non è successo la mia risposta sarà anche banale ma mi piace ripeto ricordarla un convegno
Del quale apprezzo l'assoluta serietà d'impostazione apprezzo molto e anche la novità
Di impostazione perché in un panorama così sciatto e banale nel quale noi operatori della comunicazione ci troviamo ogni giorno a lavorare
E che porta in basso qualunque tentativo di emergere
Bene questa serietà di questo convegno eccetera eccetera mi impone di dare la mia risposta in realtà in Italia ci sono poteri forti anzi fortissimi che hanno impedito di fare questa scelta del cargo
Sono poteri che siccome hanno ottenuto
Praticamente in poche pochissime mani
Lettere le frequenze hanno scatenato una grandissima guerra sul controllo di queste frequenze
Hanno concentrato tutta l'attenzione politica sul controllo di queste frequenze cercando di farci dimenticare che un certo tipo di sviluppo tecnologico avrebbe voluto dire per questo Paese libertà avrebbe voluto dire per gli operatori della comunicazione di questo paese la possibilità di scegliere fra una pluralità di editori che è l'unica cosa che ci può portare veramente alla libertà di informazione
Due cose quindi l'Antitrust da una parte la par condicio dall'altra
Parliamo dell'Antitrust all'epoca quando mi si chiese di firmare per il referendum per la Mammì io non firmai non perché fossi d'accordo con la Mammì non lo era non lo sono
Ma semplicemente perché ho un grande timore che oggi è accentuato
Io penso alla frase che il dottor Confalonieri ha recentemente detto lui che è una persona molto prudente
Prudente nelle sue affermazioni pubbliche prudente in generale nei suoi comportamenti il dottor Confalonieri ha detto ogni telespettatore è un elettore
E non dalle labbra delle elezioni amministrative o politiche parlava della possibilità di fare approvare o meno il referendum sulla Mammì
Allora io dico siamo in una situazione politica molto instabile
Si dice che il governo Dini avrà la fiducia ma naturalmente non lo sapremo fino alla prossima settimana
Io dico il governo Dini si propone non di fare norme strutturali ma transitorie l'abbiamo sentito
E se arriveremo a referendum sulla Mammì
E il voto popolare sancirà che è giusto aderì l'assetto attuale delle comunicazioni come farà il Parlamento tu dici di no eh ma non siamo garantisti
Gli Stati saranno di mettere la pietra tombale su una possibile legislazione antitrust in questo Paese
Allora io dico e dico al sistema politico fate presto facciamo presto che la legge antitrust arrivi prima del referendum e non dopo
Secondo discorso riguarda direttamente il mio lavoro il lavoro di tutti noi giornalisti
Non raccolgo naturalmente le numerose provocazioni perché da piccola ma hanno insegnato delle provocazioni non si devono raccogliere ed è un insegnamento come dire che occorre e d'altra parte se dovessi raccogliere le dovrà raccogliere tutti i giorni perché subiamo quotidianamente dalla stampa
E anche alle volte dal sistema politico attacchi che sono spesso giustificati ma anche spesso ingiustificati
Subiamo per esempio e lo dico proprio perché ho elogiato prima la serietà
Di questo convegno a fronte della banalità che molto spesso ci circonda subiamo anche un attacco come operatori dell'informazione che tende a vedere in tutto il pubblico il male
In tutto il privato almeno in gran parte del privato il bene in tutta la televisione esclusivamente un elemento di spettacolo di sciatteria di banalità e in tutta la carta stampata il bene
Io vi dico che da tre mesi da quando dirigo il TG tre ho letto sui giornali sul mio conto qualunque tipo di sciocchezza ho letto finanche che vado al lavoro in motorino con l'autista che voglio dire
Qualunque giornalista degno di questo nome si dovrebbe perfino vergognare di elevare una cosa di questo genere al rango di notizia crederci poi non ne parliamo
A tutto questo non ho risposto in questi mesi e credo di aver fatto bene dimostrando così che la carta stampata non è immune da tutto quello di cui accusa la televisione in particolare quella pubblica
Però il problema quale si parla della par condicio e si dimentica una cosa importante che diceva Paissan prima e credo che pesano ricordi perché essendo giornalista di provenienza sa bene come si faccia il nostro lavoro
E si si può regolamentare l'accesso ma io ho l'impressione che quando i politici parlano della par condicio parlano innanzitutto di una cosa che non esiste perché è tipico del lavoro del giornalista
Quello di selezionare le notizie di dare una graduatoria le notizie e allora il problema è che io non posso trattare con la stessa importanza tutti i politici questo è un problema vero che chiunque faccia il nostro mestiere conosce
Quindi il problema è di garantire che non ci sia o discriminazioni palesi è di garantire che non ci siano censure ma non pensate di poter garantire
Come diceva Paissan giustamente per decreto la legittimi somala la l'equità nell'informazione perché non è possibile
Se non è discorsi senta a proposito dell'attaccante Issa
Voi siete preoccupati legittimamente che come politici non siate discriminati e questo è giusto è giustissimo
E la gente dove la mettiamo
Perché il problema quello che secondo me la politica italiana non ha ancora digerito fino in fondo e io l'ho trovato invece nelle relazioni Filippetti e di questo mi complimento perché condivido a fondo
Il problema è che quello che ha rotto incerto
Atto politico
Quello che ha rotto anche un patto di buona educazione diciamo di buoncostume istituzionale per cui abbiamo visto in questi mesi succedere di tutto avventarsi gli uni contro gli altri politici giornalisti e così via
Beh quello che l'ha rotto non sono stati i telegiornali non sono state certamente i programmi di informazione anche ma non soltanto
Quello che ha rotto questo patto è stato il trasformarsi della cultura e del senso comune legato soprattutto ai programmi di intrattenimento ai cosiddetti programmi a contenitori
Allora io vi dico anche se Adeste parità di accesso
A tutti i programmi informativi la sinistra stando così le cose nei programmi diciamo contenitore normali perderebbe comunque le elezioni perché il vento di destra e la cultura di destra
Sono nati da un certo modo di fare televisione e non dà i telegiornali grazie
Giulietti
Poi flottiglia di direttore di Italia Radio
Quindi Luciana Castellina poi chiudiamo
Quindi raccomando il tempo Giulietti e ci sia la strada più grazie o io assumo
Molte delle cose dette da Michele Mezza nella sua relazione
Però volevo invece molto basso
Uno perché il caso italiano dobbiamo faccia autocritica non è quello che abbiamo descritto
La sensazione che le ho sbagliato tutto spiego io c'ho letto i quotidiani ho visto il dibattito ieri sera e ho scoperto che il caso italiano oggi ieri sarebbe stata rappresentata lo sto banalizzando rivolto punto dalla copertina della voce
Vorrei ragionare sulla questione della copertina della voce che può può non piacere volgare attenzione il paragone con i nazisti si è riaperto anche un dibattito sull'antisemitismo e la libertà in questo Paese molto interessanti
O del caso anomalo in questo Paese rappresentato dalla copertina di un giornale che ha sessanta mila copie o dalle copertine del Manifesto ci si indigna si discute si chiede l'intervento dell'ordine
Vediamo se torna dall'ordine
Si discute appassionatamente
Elemento di autoritarismo e dato da quella copertina che suscita l'indignazione anche dei sindacati mi fa piacere
Che però tacciono sul fatto per esempio che il referendum sulla Mammì firmati da un milione di persone siano stati letteralmente azzerati da sei reti televisive che è una forma di violenza grave e inaudita
Ci sono tre referendum purismo democrazia sociale la democrazia in fabbrica che sono stati cancellati nel sito dalle indicazioni di cronaca
Allora non mi piace quella copertina
Ma voglio sapere se si può essere così d'Auteuil farisei da indignarsi sul tema della libertà su sessanta mila copie di un giornale privato utilizzando costantemente sei reti a fine di parte di violenza e di faziosità
So che esistono delle professionalità interne e però lo possiamo minaccia tutte le volte queste professionalità interne esistono distinzioni si vedono bene il punto vero che c'è un comando
Che sulla leva della pubblicità che tende a omologare il sistema radiotelevisivo e a utilizzarlo in prossimità delle campagne elettorali comunque in modo massiccio facciamo gli esempi chi si è indignata ieri sulla voce non l'ho visto molta indignazione sul fatto che un eurodeputato di Forza Italia ieri sera al TG uno ha parlato come esperto di questioni strategiche non ricordando agli ascoltatori che è un eurodeputato di Forza Italia Luigi Caligaris è una truffa
Questa è una truffa pratica dire diritto del cittadino la distinzione tra comunicazione pubblicità informazione
Perché c'è un dovere di dire chi parla non è stato rispettato questo non fa notizia
Sgarbi pressoché quotidianamente colpisce individui e movimenti al fianco con la violenza tra P trentotto
E questo è oggetto di cabaret di divertimento alza l'ascolto
Ma di che parliamo
E questo stato acquisito come un dato ma mai di vita quotidiana
Del referendum vedete Pannella parla reti unificate
E sarebbe nulla se si limitasse a parlare dei suoi referendum a battere cassa
Ma in ogni spettacolo televisivo dice anche parla della cupola mafiosa sindacale sul referendum che riguarda le quote della cupola mafiosa della corte costituzionale
Definisce referendum sulla legge Mammì i referendum dei comunisti per chiudere la Fininvest un referendum che ha messo assieme per la prima volta in Italia dimostrazione che quel referendum
Ha suscitato per la prima volta partendo dal basso una unità tra lega pattisti popolari progressisti Rifondazione su un progetto che ha già un progetto referendario ma che sta diventando un progetto di unificazione antitrust come ha detto la Brancati perché proprio quello innescato il referendum
Ha messo fine a un gioco parolaio e ha costretto le porte politica progetti che dovranno essere ulteriormente affinati a unificarli
A discutere
Prima sotto tanti convegni ma nessuna mi sottoporta volo queste forze diverse
E allora non indigna tutto questo
Allora perché si vuole andare io perché temo anche e sono d'accordo anche con le proposte sull'immediato
Perché Berlusconi punta i piedi sulla data elettorale perché Berlusconi a differenza della sinistra sta riflettendo molto bene sulla novità delle piazze telematica sta riflettendo con l'attenzione che significa la costruzione di una repubblica plebiscitaria
Attraverso il controllo non dei telegiornali ha ragione chi l'ha detto non dei telegiornali del palinsesto dei modelli culturali dal controllo della leva pubblicitarie il controllo di queste postazioni può consentire un voto in a nel voto immediato di trasformare in un regime ventennale che non nasce dalla televisione ma costruisce il suo blocco ideologico di immagine di immaginario attorno al controllo la televisione
Ho già stare molto attenti
Io credo che questo disegno dove c'è la televisione proteso intesa come produzione a Treviso l'intesa come controllo degli apparati
Eugenio che va bloccato
E l'avvocato pesantemente io sono convinto per esempio che in questo Paese le elezioni oggi con queste regole sarebbero lezioni truffa sono elezioni truccate truppa e bisogna rifletterci molto attentamente
Sul fatto che si corre il rischio di andare allo sbando
Hill udendo sicché le piazze reali possono supplire alle piazze telematiche non solo due elementi che dobbiamo allora considerare assieme
Perché c'è il rischio di essere presenti sulle piazze reali ma di scoprire poi che le piante telematiche si muovono in un altro modo
No non è una questione di lana caprina una privata la vita
Da democrazia dei progressisti ragionare su questo tema
Ora io sono convinto e vado alla alle proposte non so se quei siano Paissan Mussi ed altri
Che dobbiamo fare un grande sforzo ecco perché parlo di cronaca ma è una cronaca che è la premessa allo sviluppo del progetto di cui parlavamo prima che io condivido
Io credo che fino al voto su Dini fino a mercoledì si debba compiere un inaudito sforzo di confronto tra tutte le forze progressiste su alcuni punti di programma a partire dalla legge antitrust
Va fatto questo sforzo io non so come potrà ciascuno studino voglio aprire questo dibattito ciascuno paga deciderà valuterà
So però che c'è un impegno che è quella di non rompere un tessuto unitario nella sinistra con le forze politiche sociali professionali come Porta del centro sul tema delle garanzie di libertà il voto alla comunicazione
Allora io credo che fino a mercoledì si debba andare ad un incontro separato
Prima di tutto ai progressisti
Per dire a Dini comunque sì al voto di ciascuno
Vogliamo risposte non generiche sul tema delle pari opportunità e dell'Antitrust
Non basta che dica faremo un Regolamento
Perché il Regolamento
Non basta
Vedete com'è stato violato sul referendum regolamento la cinquecentoquindici parla di pari opportunità all'atto di comizi elettorali la cinquecentoquindici dice che per il referendum all'atto della pronuncia della Corte ci dobbiamo partire con le pari opportunità ma si è aperta la disputa giuridica
C'è poi di fatto alcuni comitati referendari salvo alcune persone al TG tre al TG cinque qualcosa sì detto a Telemontecarlo e Videomusic ma nel complesso della programmazione non mi riferisco ai TG e giusta l'osservazione che torna mi riferisco ai contenitori che solo il nuovo luogo nel quale dal come dire si comunica
E che saltano fuori da qualunque regola lo possiamo complice le sole con i telegiornali preme la regola generale
Allora quali sono le proposte ecco perché io penso diamo stringe attorno darlo dicendo corre un regolamento
Questo Regolamento dei prevedere però cose precise i poteri del garante di che parliamo il garante non ha come dire autorità interregionale oggi il costo il non funziona
Allora sul Regolamento non basta dire quaranta giorni prima bisogna stabilire che poteri al Garante che poi Donaggio regionale anche neanche può spegnere o no il garante che tipo di multe a garante
C'è una proposta di Curzio Maltese sulla stampa i vari per gente oggi abbiamo la moltiplicazione dei faccia a faccia obblighiamo al contraddittorio nessuno ha posto tratti al confronto del punto di vista come accaduto nella precedente campagna elettorale molto spesso
Il Regolamento dev'essere stringente perché sarà una battaglia e va estesa ai referendari seconda questione la nuova legge sulla RAI
Sono bubbone direi la si accantona tra un anno
è un consiglio di amministrazione delegittimato
Con un direttore generale nominato e si sta discutendo in queste ore si deve firmare duecento ordini di servizio
Ma di che parliamo di poesia
C'è un comando preciso che dice prima del confronto elettorale di giugno e non a caso Berlusconi dice a giugno perché ha lavora sui suoi sondaggi attentissimo a quello che si muove si sposta chiudete mila partita RAI complessivamente e consegnatemi integralmente l'azienda
Ma questo l'aspetto solo politico l'azienda rischia di morire non solo per occupazione partitica ma per incompetenza produttiva editoriale professionale
Disattenzione al prodotto riduzione dell'ascolto in alcune fasce incompetenza come neanche nei livelli come dire peggiori della lottizzazione degli anni settanta
Ma non è un dovere liberare la RAI da un governo incapace incompetente dimezzato
Alla quinta credo che sia la domanda da porre i progressisti subito ma anche ai pattisti e popolari alla lega c'è una legge stralcio sulla RAI si dice che c'è un Parlamento sovrano questo Parlamento ascoltato Dini si alza questa maggioranza parlo di questo punto
Si alza dire non riteniamo prioritario il Regolamento votiamo subito la legge di un articolo sulla RAI
Qualcuno dice non c'è il rischio che la vendetta e non so io però vedono e subiscono la vendita io vedo il problema del ripristino della giustizia e dell'equità come un dovere come un dovere
La vendetta sarebbe limitarsi a mente Gorni propri donne con i propri la giustizia il ripristino delle regole
E comunque se qualcuno può andare a votare con secchiate telematiche questo stato buona fortuna ma tra vent'anni parleremo anche un grande convegno sul tema gli anni Novanta gli aspetti del regime neutra acquista del prossimo ventennio questo tre tre è chiaro che si corre il rischio di altro mette
In queste condizioni
Sull'antitrust non so se mi spiego il tre io solo per l'unificazione delle tre proposte
Credo che si debba rapidamente ma avviando subito Nappi la discussione dicendo ci sono i rappresentanti all'altro gruppo progressista chiedendo l'incontro con Berlinguer degli uffici di presidenza dei gruppi di lavoro su questo tema
Ed estendendo alle altre forze politiche bisogna porre la questione di arrivare alla modifica delle tre proposte che hanno dei limiti
Guai se qualcuno si innamorate della sua all'unificazione di queste proposte
Per arrivare la normativa antitrust sulla quale mi permetto di aggiungere una sola cosa
Che non può guardare solo alla RAI e alla Fininvest deve guardare io lo volevi da Confalonieri spietato non ci ascolta non è neanche molto importante
Caro Confalonieri anche i tre quesiti referendari usate la capoccia
Le nuove tecnologie la questione del numero delle reti ci consentono di sminatori intelligenza se il problema non è l'esproprio non proletario
Ma se nella vostra capoccia non avete in mente all'esproprio proprietario che è un'altra cosa e quando un proprietario si fa stato espropria i cittadini dei diritti di libertà in Italia non c'è stato esproprio proletario mai propria proprietario nel campo della comunicazione che vale equilibrato
Se voi ragionata sull'innovazione tecnologica come si ragioni non rompa comprenderete che non c'è il dramma delle reti per ma giocando sull'innovazione tecnologica sul satellite sulle pay-tv sulla moltiplicazione di offerta questo problema deve ritiene risolvibile con l'Inter il tempo delle competenze e senza vendette
Il punto è un altro sul quale non si può accedere non giochiamo e la pubblicità
Io posso moltiplica i canali ma se non moltiplicò le risorse il petrolio e non lo divide in modo diverso io ammazzo tutta la piccola e media impresa che non poche schierarsi su questo referendum
Abbiate l'accortezza di non giocare la partita RAI Fininvest non è il referendum contro la Fininvest primo di questo referendum per moltiplicare le occasioni produttive
Che non ha paura che si moltiplicano i polli che crea anche agevolazioni per la creazione impresa in autogestione in azionariato in cooperazione che puntino penso alcune proposte che sono state avanzate a mettere assieme tre jet soggetti parte dell'impresa
Le cooperative di autori e produttori di televisione e l'azionariato possibile tra gli utenti che sono tra i soggetti che devono essere integrati avendo però la via legislativa
Questa è la via che deve essere praticato che ci crea alleanze con la piccola e media impresa con le cooperative di ascoltatori e direttori ma nemmeno che la sinistra sia solo macerie
Pensate anche alcune trasformazioni in atto la vicenda del Manifesto la cooperativa d'Italia la vicenda di Radio Popolare la vicenda di avvenimenti a quante piccole imprese funzionanti oppure sull'altro versante la vicenda della voce
Che pure elementi di crisi oggi
Allora esiste un'altra strada di modernità imprenditoriale che rende protagonista un soggetto di cui oggi parliamo poco che c'è un diritto del cittadino ricevere comunicazione non c'è solo diritto della pineta della RAI non c'è il diritto delle corporazioni e dei partiti
C'è anche un diritto del cittadino arricchirà la comunicazione a produrre comunicazione questa parte secondo me nella legge dobbiamo inserire con più forza con più visibilità
Io ho terminato lascio
Tra l'altro perché sono troppo lungo
Dico soltanto a me stesso e agli altri che abbiamo il dovere di avere
L'avete scritto
Abbiamo il dovere di avere grande freddezza questo lo dico a me stesso che spesso mi appassiona procedere
Da qui ai passaggi dei prossimi giorni teniamo presente una cosa
Noi abbiamo il dovere di avere tutti grande pazienza
E ritessere ogni profilo e ascoltare ogni voce
Che consenta comunque siano gli schieramenti
Di non rompere di non accettare sui terreni dei diritti generali non lacerare i rapporti di ascoltare culture voci diverse
E dobbiamo avere questa capacità anche dentro di noi perché vedete se vogliamo creare un modello alternativo come quello descritto Dana pienamente
Età tre compagni e compagne con interventi
Per creare un modello alternativo occorre che siano anche alternativi i nostri comportamenti
Occorre che così come chiediamo che la parola sia libera individuale o associata vedo che dà per la comunicazione ci sia una valorizzazione della difesa per i luoghi della parola nella politica e nella società perché prepotente darsi regole nella comunicazione molto importante e però è vero che sulle pensioni voglio concludere ricordando che poi c'è un grande settore di attività
E che sono ci dimentichiamo che poi determina la comunicazione non sono solo e poi mettere marchi che sono importanti fondamentali decisive ma ci sono altri luoghi della parola sulle pensioni si è vinto non perché c'era un santone televisivo
Ma perché sia scattato un altro tipo di parole associata con le persone a patto riscattare torme di comunicazione dimenticate ecco io vorrei che uscissimo da quel pendolo maledetto che spesso divide la sinistra
Tra un'impostazione tutta militare autoritaria un'impostazione tutta come dire velleitaria e che non incide sui poteri penso che dietro la possibilità in questo settore di dare indicazioni tecniche precise ma nel contempo tenendo legato a quell'elemento fondamentale di difesa che la parola individuale che non può mai tranne cancellata ne espropria
Allora Carmine Fotia direttore di Pagliarani
Sarò breve sia per loro sia perché l'intervento adesso di Beppe Giulietti ha detto alcune cose che condivido vorrei fare alcune brevi considerazioni e poi
Trasporti brevemente
La nuova impresa di Italia Radio e lanciare a che pro un piccolo dico di allarme
Allora anzitutto sulla questione così dibattuta
Delle regole
Ho ascoltato con interesse l'interesse di Mentana che è una persona che io stimo molto e che sa fare molto bene il suo mestiere che faceva naturalmente un ragionamento molto giusto apprezzando come io apprezzo anche lo spirito e il senso di questo convegno cioè di guardare all'insieme del sistema e soprattutto di guardare alle modificazioni strutturali per evitare che così come la sinistra guardò con sufficienza il fenomeno della televisione privata la sua nascita ritrovandosi poi con un sistema del regolato non avvenga che mentre noi discutiamo su come regolare quello che c'è intanto il nuovo che avanza e che fortissimo che ha dimensioni
Di penetrazione di pervasività gigantesche più dell'attuale poi ci troviamo a intervenire quando diciamo chiudere la stalla con i famosi buoi sono già scappati però una semplicissima notazione un qualche nesso
Tra il fatto
Che non le parole di Mentana uno dei protagonisti del sistema dell'informazione ovvero il monopolista la televisione privata sia anche apro virgolette di nuovo un soggetto politico importante tra questo fatto il fatto che le regole non si riescono a fare un messo deve esserci di commesso logico no no ma non era è un po'mollo ripeto per ragionare non per polemizzare
L'altra questione la questione
Della par condicio preferisco chiamarla delle qualcosa ma perché mi sembra un termine più esatto
Noi finalmente siamo nelle condizioni oggi
Di discutere di queste cose con sulla base di alcuni elementi di ricerche di scientificità che prima non c'era
Le anticipazioni giornalistiche non hanno reso giustizia a questa importante ricerca svolta dalla professori colpito Università di Torino il Mulino ha pubblicato
Che non di non sostiene come diranno ovviamente i facili propagandisti
Di qualcuno ma cosa volete sostenere ancora la vecchia sinistra Francoforte se porti ignara cosa volete dire che la televisione allora la gente non pensa con la sua testa no
Questa ricerca non dice che l'elettore un cretino manipolato ai programmi televisivi dice una cosa più seria sulla quale serve riflette
A tutti quanti
Dice che esiste un legame diretto scientificamente rilevato e se crediamo i sondaggi Santo il pivot
A ogni piè sospinto e come diceva giustamente Boggi mai spiegati come si fanno vorremmo credere anche la serietà di una ricerca scientifica fatto con strumenti sofisticati della ricerca econometrica sociologica
Eccetera questa ricerca dice una cosa semplicissima esiste un legame diretto tra la sovraesposizione televisiva e il risultato elettorale ovvero siccome si suppone che l'elettore il telespettatore sia un utente capaci di selezionare le informazioni che riceve
Di giudicare sulla base delle informazioni che riceve diventa determinante ai fini di un risultato di un altro il tempo che il politico passa in televisione
Io su questo Daniela bracca detto molte cose che condivido questa cosa non la condivido
Le la par condicio senza le quarta in non esista
Quando c'è la competizione elettorale i politici sono tutti eguali non esiste scala di importanza i politici non le notizie politiche
Questo mi sembra evidente non dobbiamo fare un regolamento che
Imponga ai direttori o ai giornalisti come darne notizia dobbiamo fare un Regolamento che imponga e molto prima della campagna elettorale il tempo che i politici possono passare in televisione poi e concludo su questo punto e anche questo ci dice
La ricerca di Ricolfi si apre tutt'altra partita su cui la sinistra farebbe bene a riflettere molto e cioè del modo in cui si sta in televisione non perché si è più o meno Pelé genici non perché si è più o meno capaci di parlare in televisione ma stare in televisione significa
La capacità della sinistra di esprimere messaggio semplici e comprensibili alla gran parte del pubblico cosa che non è cosa che non è
Quindi questa ricerca non ci assolve non è che ci spiega che abbiamo perso perché quello aveva le televisioni abbiamo perso la sinistra verso anche e soprattutto secondo me perché
Il suo messaggio è un messaggio che non ha convinto la maggioranza del Paese però quella ricerca ci dice che quando si spostano quindici milioni di voti quanti se ne sono spostati in queste elezioni un sommovimento un terremoto mai avvenuto in Italia esista un influsso della televisione che condiziona quattro milioni di voti
Questo significa che decide
Un senza un altro nella cappella della dell'esito elettorale
Questo significa quindi che questa questione non è una questione qualunque e la questione della correttezza
Della democraticità fino in fondo di una campagna elettorale e di una elezione e su questo la faccio corta naturalmente ripeto non si tratta di spiegare o di di scrivere per decreto legge come si fanno i giornali telegiornali eccetera si tratta di stabilire dei criteri molto rigidi e sanzioni molto dure
Nei confronti di chi le viola perché non esiste e questo per esempio la semplicissima proposta
Che richiamava prima Giulietti affatto avanzato oggi Curci potete sulla stampa già è un passo avanti notevole cioè impedire per esempio in campagna elettorale
Sia possibile da un politico andare in televisione senza contraddittorio o con contraddittori diciamo alquanto ipotetici
Secondo punto qui lancia un grido d'allarme
Sul settore in cui lavoro voleva radiofonia
Anche qui noi della sinistra
Siamo catturati
Ipnotizzati dalla televisione
Se Mentana mettono notizia al sesto posto invece che al terzo
Ci indigniamo ci lamentiamo facciamo forse anche bene ognuno che fa questo mestiere
Sa che può essere criticato ma nessuno mai visto un convegno pubblico il cui si denunci quello che sta avvenendo dentro RadioRai che è tornata a essere la radio dei tempi del regime fascista lo dico senza timore di usare parole grosse
Una RAI si chiamava Lidia siamo tornati alla propaganda
C'è l'epurazione dei giornalisti che non sono di una certa parte della rubrica terza pagina del mattino
Io lo so perché ho dei dei ricevo ogni giorno i dati centinaia di telefonate di ascoltatori per esempio di quella pubblica che sono stupefatti sono stupefatti del cambiamento avvenuto c'è il direttore di questa rete che non fa come fanno qui tanti direttori vengono intervenuto a un convegno dicono la loro no e andato al convegno di Alleanza nazionale appare un rapporto sulla servizio realizzato dicendo fatto quest'altro non vi preoccupate perché faremo anche altro su tutto questo la sinistra Taché
Pace
I democratici tacciono si dimenticano che trenta milioni di ascoltatori tutte le tutte le mattine ascoltando la radio in generale
Che moltissimi di questi ascoltano Radio RAI
E che stia lì siamo partiti nel silenzio più assoluto assistiamo a qualcosa che si avvenisse
Parliamo giustamente di come dire omologazione nelle reti televisive ma se avvenisse lì quello che avviene a radio succederebbe il finimondo ma siccome si pensa sbagliando che la radio è uno strumento come dire l'ancella del sistema dell'informazione secondo me non è questa la sede per farlo pronunciato ma mai una cosa si possa discutere di questo e uno strumento modernissimo molto forse più moderno ancora della televisione perché lo strumento più coniugabile coi tecnologie di cui parliamo
Quindi c'è un tema non non lo voglio affrontare però lamento anche in questo caso l'assenza di una riflessione su questo punto infine voglio concludere
Dicendovi brevemente
Che Italia Radio dal mese di gennaio non ha più nessun legame di partito è un'emittente indipendente nella sua proprietà né la sua struttura proprietaria
Collocata naturalmente continuerà a collocarsi nell'aria democratica e progressista continuerà a essere una radio che fa informazione ma e una radio la cui proprietà e nelle mani di una cooperativa di giornalisti
Di un'associazione di ascoltatori e che si apre all'impresa
Al cosiddetto mercato cioè che cercherà sul mercato pubblicitario che cercherà nel rapporto con imprenditori innovativi
La via per non solo sopravvivere cosa che abbiamo fatto non era affatto scontato ma bilanciarsi nel prossimo periodo
Questo apre una riflessione
Che noi dovremmo fare io non so quando non so come
Proporrei alle forze
A sinistra le forze democratiche al agli imprenditori
Interessati a questi temi al sindacato dei giornalisti di aprire un tavolo di confronto sul tema delle imprese autogestite
Sul tema nuovo moderno che sta avanzando
Di una forma inedita di struttura pubblica capace di mettere insieme il lavoro creativo giornalistico tecnico che produce l'informazione
L'impegno l'imprenditore capace di dare a questa informazione la forza di stare sul mercato
E una partecipazione inedita informa proprietaria degli utenti associati che diventano così non soltanto i fruitori passivi dell'informazione ma di lecco banche soggetti di una proprietà diffusa
Allora questo tema qui
Che ci non ci richiama più al vecchio tema delle sottoscrizioni per andare avanti concludo subito che pure sono state gloriose che ci hanno consentito a molti di noi
Il resistere fino ad oggi ma ci richiama un salto qualitativo ci richiama cioè la necessità di studiare forme moderne capaci di stare sul mercato che esaltino però il dato della partecipazione democratica
Che esaltino il dato della partecipazione degli utenti al la proprietà del sistema dell'informazione è un tema che possiamo continuare affrontare da soli noi di Italia Radio
Il manifesto avvenimenti possiamo continuare ad affrontare da soli questi temi possiamo continua ad avere l'indifferenza della sinistra su questo possiamo continuare a pensare che le sorti di questi strumenti di questi media siano slegate
Che siano altra cosa dal dalle regole che diamo al sistema dell'informazione possiamo insomma e concludo su questo continua a rappresentarci come quelli che fanno grandi convegni
Grandi regole quando si devono misurare però sul concreto per far vivere i propri strumenti non ne sono capaci secondo me vincere questa battaglia una battaglia concreta di far vivere questi nostri strumenti è già un contributo molto grande alla riforma del sistema dell'informazione grazie
Viviamo Martinazzoli logori con l'intervento di Luciana Castellina presidente dalla commissione cultura il vigile nel Parlamento europeo
Avvertendo che oggi ci sono ancora parecchi gli ultimi interventi
Cofferati oggi dissidenti Paolo Cagna carro mazurche Scaramucci l'oppio cementato Marcelli giardino dottor Carlo Brienza il giornale radio fuori cinque Cinquegrani direttore la voce della campagna che la tavola rotonda a cui parteciperanno in grado proprio tardi Crespiatica Bertinotti tredici euro
Cioè cercheremo di anticipare la legge sette trenta anche
Ci sono altri impieghi allora la parola chiave perché ma c'è una duplice difficoltà di cominciare a parlare alle due meno dieci che non è proprio un'ora come dire comoda
E poi di riportare la discussione a una tematica che era l'intento principale di questo convegno cioè alla tematica
Il complesso delle questioni della Società del sistema multimediale e quindi portarvi via
Dalle tematiche più vicine e che certamente appassionano di più che cosa fa il TG tre e che cosa facciamo dal referendum Gramellini e così via
Badate lo faccio ora e anche alle due meno dieci perché ritengo di grande importanza per richiamare nuovamente l'attenzione lo faceva del resto adesso anche pochi alla fine del suo intervento su questo tema della società dell'informazione cioè in il generale discorso
Sul quale qui in Italia c'è così poca attenzione e sul quale invece in Europa
C'è una insistenza martellanti diciamo anziché da un paio di anni
Della società dell'informazione si parla in continuazione se ne è parlato come qualcuno di voi forse ricorda prima nel libro bianco di del nord poiché il Gruppo di riflessione ad alto livello di banche manda al quale sono seguiti una serie di altri comitati Commissione infine del piano di azione che da quella riflessione scaturita è che il piano d'azione per l'attività politico legislativa dell'Unione europea UNI prossimi anni e che è stato approvato nei vertici di Corfù e di essere andato ed ora infatti c'è una cappellina direi una valanga di rapporti e di testi legislativi di proposte di direttive che ha investito al Parlamento europeo
E infine a febbraio prossimo ci sarà il vertice dei Sette Grandi il G7
Che si terrà a Bruxelles proprio sui temi della telecomunicazione e sarà un punto già anche in su cui una serie di scontri sono in atto perché il G7 vede l'Europa e gli Stati Uniti e il Giappone cioè i tre competitori principale
Devo dire subito che a leggere i documenti e a sentire i discorsi fatti a livello della comunità europea non si sfugge l'impressione che per molti versi tutto questo parlare sia in parte un bluff diciamo un espediente per potere dare speranze
Di un nuovo sviluppo di nuova occupazione l'obbligo altrimenti non ci sarebbe nulla all'orizzonte
E soprattutto l'espediente badate per procedere anche più rapidamente del previsto
Alla liberalizzazione dei mercati della comunicazione e ad una deregulation totale ivi compresa un'attenuazione della rigidità delle regole relative
A quello di cui parlava Giulietti prima tema essenziale la questione per l'appunto della pubblicità
E tutto questo in nome dell'imperativo della competitività tutti i costi con Giappone e Stati Uniti dunque tema della salvezza dell'Europa o cui occorre sacrificare
Ahimè anche il pluralismo perché un lusso che non ci si può permettere e la qualità della programmazione culturale ignorare cioè che la cultura non è una merce come un'altra non una merce ben più delicata
E che avvezza e legata a questa qualità ad acquistare anche la tutela della identità nazionale
E perciò dunque che quel che conterebbe non è tutto questo ma soltanto l'efficienza dell'impresa e perciò le sue dimensioni e la sua totale libertà di operare per affermarsi su un mercato ormai globale e che perciò non sopporta
La
Il lusso il pluralismo ora questa impressione sul carattere strumentale del progetto della Società d'informazione quale ci viene proposto dalla Commissione rafforzata dal patto che lei nocumenti banche Manna
Non c'è alcun riferimento alla realtà a quello che c'è già oggi
Sul piano delle strutture che spade siamo delle Filippi dello sviluppo delle autostrade le informazioni quali prospettive concrete sono aperte chi pagherà per queste autostrade come dovranno operare in quali condizioni
Devo dire che la cosa è talmente rilevante che lo stesso e coso mista ironizzato pesantemente sul carattere assolutamente fatto di questi documenti banche quanto baia Mare mosso da due ossessioni uno dicevo prima la deregulation accelerata la privatizzazione
E la seconda è la costruzione delle autostrade vale a dire delle autostrade intesi come infrastrutture cavi fibre fratelli e così via vale a dire dell'aspetto materiale industriale per la società dell'informazione
Mentre non c'è nessuna attenzione ai prodotti che sulle autostrade dovranno
Transita ciò per autostrade dovranno trasportare vale a dire ai Hickory e per veicoli intende programmi culturali audiovisivi e i servizi di informazione beni immateriali che perché i materiali
Sfuggono alla mentalità pesantemente economicista
Della commissaria la più parte dei commissari europea
Badate bene senza i quali le autostrade non servono a niente come non sarebbero servite quelle di cemento se non fossero state costruite le automobili che ci dovevano transitare prima sopra
Ora a parte l'indifferenza per la specificità della merce cultura questa impostazione di banche ma è un errore anche dal punto di vista della politica economica del mercato
Ed infatti è proprio la scarsità dei prodotti da trasportare perché non basta un po'di tele shopping qualche gioco televisivo qualche vecchio film e qualche tentativo di pelle guerra che in che ha tutta l'apparenza di essere
Semplicemente un modo di far fuori il sindacato e non va più in là di questo orizzonte
Dicevo il fatto che ci sia questa scarsità dei prodotti da trasportare
E così poca immaginazione nell'immaginarli dei nuovi il fatto cioè che non si sia ancora provato quello che viene chiamato la killer application vale a dire quel prodotto
Per cui risulti effettivamente conveniente costruire l'ha usato per le autostrade quel redditizio
Fare degli investimenti così ingenti come quelli necessari per la costruzione dell'autostrada
Vale a dire
Sei gli investimenti oggi languono e nonostante il grande battage europeo non affluiscono investimenti per la costruzione completamento delle autostrade è perché non si vede ancora
Come può essere conveniente se manca il prodotto per cui è conveniente parli in transito Parri transitare
E e infatti il mercato Pontina i privati di stile allora
E il pubblico come sappiamo un po'dovunque viene smantellato il comunque demonizzato iniettarsi guardiamo le cose come stanno in Europa vediamo che il Paese che più avanti sulla costruzione delle sistema multimediale eh proprio la Francia
Ed è la pronuncia perché lì si è preservato un ruolo pubblico sul piano degli investimenti e sul piano diciamo di un progetto strategico complessivo la stessa Germania
Badate che molte voci decantati in questo momento si stanno interrogando sull'apporto privato pubblico per riscoprire la valenza del pubblico
Si ritrova adesso
E vero con diciassette milioni di abbonati alla tv gli a capo quindi moltissimi
Ma con un cavo da non è compatibile con la trasmissione numerica e perciò e praticamente tutto da buttare perché si è fatto senza diciamo un Progetto operare
L'Italia anche l'Italia paradossalmente non sta mica tanto male sul terreno per infrastrutture ce n'è molta di più di quanto non si pensi perché bisogna mettere dentro quello che ha fatto lei nella quello che hanno fatto
E l'esercito quello che hanno fatto le ferrovie e così via
E quindi dire lì non ci sono i cavi qualcuno dice l'Italia liberissima come la Grecia perché non ci sono legata re ma ci sono le fibre ottiche quindi c'è tutto quello che manca ci sono le attrezzature perché doppino colleghi poi
La dorsale con i terminali eccetera anche qui e la deficienza come dire la deficienza sta nel fatto che è assolutamente indietro l'idea a che cosa questo deve servire
E badate interessante vedere che questa totale indifferenza anche delle autorità europee su questo terreno
Per il soft diciamo per i programmi per i servizi
E poi che accompagna il fatto che invece i nostri competitori cioè americani e giapponesi è lì e il proprio su questo che insistono più che su ogni altra cosa
La micro sotto la soglia sono di stanza a Bruxelles in continuazione sono delle lobby potentissime che si stanno mangiando
Quel tanto che c'è di produzione e di programmi fra cui la solista abbastanza intelligente anni fa come vi ricorderete di comprare alcune delle majors
Case poi di produzione americane cinematografiche quando le dava via per quattro soldi perché sembra un servizio che niente e adesso si ritrovano con una straordinaria ricchezza di K Lucchi e quindi con una grande lungimiranza
Ora la l'ultima vicenda dal punto di vista del disinteresse della produzione
è è esemplare l'ultima vicenda è quella del rinnovo della direttiva tribù sente sans frontières che era stata fatta nell'ottantanove e che adesso doveva essere rinnovata nel novantacinque
E che come dire era stato timido strumento di sostegno alla produzione culturale quando si dice pronto cultura significa parlare di un settore economico molto rilevanti in Europa pensate anche soltanto a Roma dove mi pare se non vado al bar l'errata che l'ultima azienda il sistema cinematografico viene sbarcata
Ora rinnovo di questa direttiva molto atteso perché nei cinque anni della sua applicazione l'applicazione è stata scarsissima perché il testo legislativo formulato era formulata in tal modo tale da rendere in realtà discrezionale il rispetto di una quota del cinquanta per cento di trasmissione di programmi europei in Italia siamo addirittura null'applicazione totale le reti Fininvest hanno prodotto novantacinque per cento di produzione non europea e la RAI TV non va molto molto non va molto meglio
Dicevo il nuovo testo avrebbe dovuto invece rendere meno discrezionale e quindi consentire una maggiore protezione della produzione europea
Ma su questo si è scatenato un braccio di ferro incredibile il testo che era stato provato Rovato è un testo che in qualche modo rendeva diciamo più rigida la protezione dalla produzione europea questo testo è stato bloccato nei giorni scorsi
David naturalmente i commissari italiani Ombretta in commissario britannico e dallo stesso banche manca
Ed è oramai previsto un arretramento pesante di questo strumento legislativo perché il nome anche qui della liberalizzazione del mercato della Perro liberarsi di lacci e lacciuoli
Devo dire che qui c'è stato un intervento come dire molto pesanti invece in difesa di una protezione e sostegno che la produzione europea
Dinacci dell'identità europea che è stato fatto l'altro giorno dal presidente Mitterrand anche venuto inaugurare la presidenza francese al Parlamento europeo corsa patto lì il suo ultimo discorso e che come dire è stato interessante perché metà del suo discorso che doveva parlare di tutto ciò che l'Europa deve pare nel prossimo semestre per metà del suo discorso ha parlato proprio del sistema delle telecomunicazioni e della necessità della protezione della proprio della cultura dell'auto e cultura europea la battaglia badate inasprirsi ma
Aspra nel senso che sono stati trafugati dagli americani documenti dalla commissione ci sono agenti degli americani nella commissione che vi passano in modo che si possano in qualche modo impedire che la legislazione europea venga bloccata prima con delle campagne di stampa
E così via voglio dire dico questo per dirvi che lo scontro è molto forte su questo
Naturalmente si può obiettare che un sostegno alla produzione i programmi culturali servizi eccetera europeo è una forma di protezionismo che va
Che va eliminata badate è in realtà il si tratta soltanto della proiezione di quell'accordo Gatta
Che aveva ammesso la eccezione culturale
E il problema è che sentono sostegno particolare sul mercato globale e destinata a vincere la quantità
Ad essere sacrificata evidentemente la qualità e dunque anche le culture minori e l'Europa in quanto espressione politico-culturale
Di rischia di essere totalmente cancellata e con essa la ricchezza delle sue espressioni tenete conto che già ora il deficit nel settore audio visuale della il deficit commerciale
Fra Stati Uniti e unione europea è di tre e sei miliardi di dollari
Allora naturalmente è chiaro che la direttiva alti televisione sans frontières senza frontiere non basta occorre molto di più e la battaglia è aperta per una
Da un avevo un Progetto media che sia rifinanziato ben più di quello che è stato fino ad oggi oggi
L'intero progetto media equivale il finanziamento delle progetto mediocri equivale esclusivamente a il quanto spende in un giorno
La comunità europea e questo per la produzione culturale da un pezzo fondamentale dell'economia europea
E le proposte che vengono avanzate a livello del Parlamento e quello di avere almeno un per cento dei fondi strutturali
Che vengono potati alla produzione culturale c'è poi il nodo al collo di bottiglia da distribuzione e così via la battaglia aperta dicevo
Ma le tendenze che emergono sono preoccupanti libro verde sull'audio visuale che riguarda a tematica di cui stiamo parlando e che ora in discussione al Parlamento
Praticamente vanifica quanto era stato conquistato con l'accordo Gatta ed è ispirata ad una filosofia iperliberista
Laddove è proprio il sistema multimediale rende le regole anche più necessari di prima impone di impostare
E le cose non in termini puramente di mercato anche perché è ancora più preminente diciamo se guardiamo il sistema multimediale del suo compenso all'interesse collettivo sociale pubblico
E badate non si tratta qui si tratta di
Di un di qualche cosa di compiti in campo completamente nuovo
E le undici cosa succede che le autorità dalla Commissione lo guardano a tutto questo semplicemente come tutt'al più un mercato nuovo da attivare comunque Silja molte le shopping o la pornografia con la violenza non ha importanza
Laddove si tratterebbe invece questo è un compito politico fondamentale della sinistra di analizzare capire individuare
Quali siano i servizi immobili in cui la società ha oggi bisogno capire cosa significa quale nuove strade apre un sistema che non è più di informazione ma di comunicazioni intere interattiva
Vale a dire la Rete come dice la parola stessa è una comunicazione paritaria democratica infatti si parla non di consumatori dell'informazione ma di prossimo grazie produttori e consumatori insieme
E in Europa esistono a questo riguardo le esperienze che molto interessanti
Penso soltanto a Dante Amsterdam città digitale più avanti in questo processo di cui non ho tempo di parlare adesso varrebbe la pena di analizzare anche queste esperienze positive che ci sono
Ma i rischi badate sono enormi si non si definisce chi e come si partecipa la Rete e Filarete sarà inclusivo esclusiva tua includendovi escludente
E qui il crinale è strettissimo ed è indicativa badate da questo punto di vista la vicenda del decodificatore di cui l'Italia non si parla affatto e di cui che invece oggi una questione assolutamente essenziale esisteva da questo punto di vista una dire vecchia direttiva adesso piede essere fatta una nuova direttiva e anche qui si è scatenato subito lo scontro
E la digital video Broadcasting dice ma perché dobbiamo appare una direttiva non regolamentiamo l'accesso basta un codice di buona condotta e voi sapete che il codice di buona condotta sono stati sempre fatti e non sono mai serviti agli enti
La dove ciò che è necessario invece che ci sia quella che viene chiamata la Como l'Inter fai vale a dire un sistema standard che consenta di passare da un modulo all'altro
E poi a questo ci accompagnate le carte magnetiche per i pagamenti dei vari servizi che vengono prese dicevo la battaglia è aperta su questa e adesso c'è stata timidamente una presa di posizione che la comunità che dice va bene non basta il codice di buona condotta facciamo la direttiva ma la facciamo fra due anni
Quella di rendere conto cosa vuol dire farla fra due anni vuol dire
Da parte bene rispiegare di che si tratta estradizione molto rilevante mentre Conte che ne siamo passati
Nel giro di qualche anno da un sistema che potrebbe dire era analogo di comunicazione di massa al momento in cui della scoperta di Guttenberg all'edicola di piazza Colonna questa è la cosa che è avvenuta prima
Un primo tentativo di trasmissione il primo di tanti dalle in di mass media all'edicola di piazza Colonna
E però chi vale di quali piazza Colonna che questo è il sistema multimediale offerti di servizi possibile
Scopre che per legge deve avere degli occhiali speciali e che volutamente chi offre i programmi culturali e di servizi ha deciso che gli occhiali siano uno diverso dall'altro
E allora ci sono mille occhiali e siccome il consumatore non può comperare mille occhiali comperato occhiale della Mondadori o della Rizzoli che è quello che guida la maggiore quantità
E a quel punto gli altri sono tagliati fuori l'accesso è praticamente tagliato fuori
Come vedete si tratta la questione non banale che la democrazia stiamo discutendo una rete ammette una rete appena e dei problemi alla RAI TV masse la questione del decodificatore passa in un certo modo invece che non tanto alta
Vuol dire che questa possibilità di pluralismo e praticamente tagliata fuori e dicevo quarantadue anni come la comunità adesso si accinge a fare che cosa vuol dire
Vuol dire dire intanto ognuno faccia come gli pare e poi interverremo ma in questi due anni
Lei grandi multinazionali dell'informazione si saranno fatti il loro decodificatore e a quel punto non sarà più possibile scalzare la dal mercato la regolamentazione arriverà quando è già troppo tardi
E che lei per conto tanto per darvi un'idea rapportata viene interessi che ci sono da questo punto di vista che la micro sorta spende già ora cento milioni di dollari all'anno della sua ricerca
Per questa questione del decodificatore
E allora così come e il problema più complessa che quello di cui abbiamo parlato stamattina in questa discussione in Europa
Chi controlla Negri come vengono gestite
E chi controlla le e-mail piene gestisce può essere anche il produttore dei veicoli che circolano sopra quali garanzie vengono date che chi controlla le reti non più dall'accesso ai suoi concorrenti produttori si può chiudere e impedire rendere privato il mare in fiumi le altre vie di comunicazione no e allora come si fa
Questo la discussione drammatica
Esistono per fortuna in Europa stanno sorgendo e si sono sviluppati
Anche a parti della società civile una serie di gruppi associazioni movimenti che si battono contro la privatizzazione per porre questi problemi
E con un appello diciamo drammatico contro lo smalto di natura mento economicista del Progetto delle autostrade badate in questa discussione scatto Orlando alla grande il problema del servizio pubblico
Che appare tanto più prezioso proprio di fronte a tutto il nuovo sistema multimediale e qui da dati emerge anche il parlo solo di questo tralascio le altre cose qui emerge anche patate tutta l'ambiguità e lo dico perché mia faccia attenzione
Della stessa direttiva che pure come Parlamento europeo abbiamo imboccato per consentire il pluralismo della della della dell'espressione televisive di cui c'è stata anche una recente battaglia in Parlamento
Perché non è che il pasticcio in cui ci troviamo che poiché l'Unione Europea protegge le merci ma non le idee anche le idee nemmeno li considera per ottenere la protezione del pluralismo dell'espressione culturale e politica contro le situazioni di monopolio noi siamo stati costretti a ricorrere alle norme che tutta erano le merci contro l'Antitrust cioè quindi gli strumenti antitrust del mercato interno europeo e perciò abbiamo chiesto che la direttiva nuova FIAT applichi queste regole anche alle trasmissioni radiotelevisive
Ma direttiva mi parlava prima Oliva dell'ufficio del Garante che viene peraltro sempre rinviata
E l'inviata mentre badate con estrema rapidità furono applicate le norme antitrust quando si trattò di smantellare i servizi pubblici statali televisione serviti eccetera
Ora che ci vogliono usare contro i monopoli privati televisivi fin dai prima di tutti si dice che si tratta di competenze nazionale ma dicevo c'è un'ambiguità e dobbiamo stare attenti perché la battaglia
Sarebbe assurda se dovesse poi finire con lo smantellamento di quel po'di servizio pubblico televisivo che ancora c'è in molti Paesi e che soprattutto per Paesi piccoli come il Belgio l'Olanda significa che praticamente vengono cancellati nella loro identità culturale
E allora date non se ne esce con l'Antitrust se ne esce con il rilancio del servizio pubblico non ci sono altre strade
E io qui dico che l'Inghilterra thatcheriana dall'Inghilterra thatcheriana abbiamo il più bell'esempio di battaglia condotta dalla BBC che ha fatto abbia televisione gli altri statale pubblica che ha condotto una battaglia vincente la difesa del servizio pubblico molto più a anche di qualità e non solo per la propria difesa molto importante è la battaglia di di Croce corsi riapre a Praga il mese scorso si è tenuta una riunione del consiglio di Europa su queste questioni
Dove è stato varato un testo al Consiglio d'Europa è quello che comprendi trentaquattro Paesi europei che riguarda esclusivamente l'antisemita del servizio pubblico proprio nella società multimediale per evitare la commercializzazione la frantumazione tutte le conseguenze drammatiche che proprio di fronte alle nuove alle novità tecnologiche possono possono venire torna la grande dicendo
Ma torna la grande non solo come problema della radiotelevisione
Ma come problema
Rendere pubblico se non altro nel controllo nella gestione di sottoporre a regole all'interesse della collettività in punti nodali del sistema
Multimediali guarda se si isola il problema della televisione Manuli a tutto questo per questo abbiamo fatto questo convegno badate
La RAI e non anche l'aspetto e la pelle comma che sono altrettanto e forse ancora più importante è che non possiamo risolvere un problema senza guardare questa adesso non ho tempo di rifare la polemica con un paio d'anni ma e che voglio dire è la critica nasce lire L'Unità si fa non deve comportare che voglio dire ci si può esisti ATP su quello che si considera un limite del Lubello unitario raggiunto perché questo diventa lo stimolo per andare più avanti
E non si può non essere consapevoli per rapidissimi invecchiamento degli strumenti legislativi lo riconosceva anche Poggi nel suo intervento e quindi non possiamo non denunciare la disattenzione della sinistra rispetto a questo insieme dei Problemi e che badate bar lontanissimo qui qualcuno ha citato il patrimonio artistico culturale
I sì di Roma Activos furto hanno la garante è in atto dappertutto dove è stato fermato soltanto in Francia come sempre dopo un certo punto insomma qualche che c'era l'amico lo so che gli stava rubando l'unico e sono però intervenuti sono passati a una regolamentazione efficace cosa che da noi quindi la questione riguarda bene
Va ben oltre quella televisione
E allora in questo quadro sarebbero molte altre considerazioni da fare non le faccio assolutamente perché non eccelle già mi sono dilungata troppo
Voglio dire soltanto una cosa
Che va bene ci sono musiche diceva però discutiamo anche di quello che c'è da fare urrà e qui
C'è da fare naturalmente e non voglio dire che per occuparsi del sistema multimediale dobbiamo ecco ignorare questo terreno immediato che naturalmente questo un po'di più
è un po'di più della par condicio sono le cose che diceva Nappi nella sua introduzione che si possono fare intenti Bradlee
Ma comunque in tempi brevi e per questo sarebbe grave che si precipitasse in elezioni immediate
Che non renderebbero possibile fare le cose necessarie per potere andare quindi alle elezioni e perché questo tempo breve e sia utile io credo che sarebbe molto importante fare ciò che suggeriva Giulietti che la sinistra fosse in grado di usare questo tempo breve per ottenere le cose immediate sulla base di una proposta e di una battaglia comune
Nel concreto
Abbiamo chiuso la lascio tutto di questa mattina prima parte
Era previsto l'invito alle alle quindici però faremo le quindici e un quarto quindici e trenta
Quindi c'è un quarto
Dando la parola Gianfranco silenti del sindacato e edicolanti della CGIL
Dopo parlerà Scaramucci
Di Radio Popolare
Indubbiamente iniziare
Con il primo intervento del pomeriggio su un argomento che voglio affrontare che mi pare che non sia stato lanciato da nessuno potrà destare qualche perplessità nel mille in coloro i quali dovrebbero seguire perché i lavori con l'attenzione necessaria perché credo che il tema in discussione sia estremamente importante
Ecco io credo che si abbia ragione di ritenere veramente apocalittico così come viene definito nella prova nella bozza di introduzione a questo convegno il rituale lamento sui processi di informazione considerando vitali solo se riferiti al mezzo televisivo
E va detto purtroppo che la sinistra non solo la sinistra in Italia avuto fino ad oggi la capacità di farsi coinvolgere in questo ragionamento senza fissare altri obiettivi che invece o contestualmente
Possono farci apparire la galassia dell'informazione meglio governabile più coinvolgente
E certamente più realizzabile
L'introduzione a questo convegno si leggeva che l'intero corso politico nel degli anni ottanta è stato segnato da una forte offensiva culturale del fronte conservatore
Che ha avuto nel moderno della televisione commerciale lo strumento per imporre valori interessi senso comune
Certamente una grande novità
Ma a me pare fin troppo parziale se riferita al suolo modello televisivo
Il bel Corbo il berlusconismo non è solo attribuibile alla sua capacità di trasferire nelle nostre case immagini di Elia che scintillanti festoso il ricca e anche e soprattutto un modo di informare compresa la carta stampata
Acuto e pervasivo
Che posso toglie spazio ragionamento alla riflessione e riduce l'informazione forme didascaliche che Locarno anche più agguerriti sostenitori della Regione qui la ragione critica
Lo stesso un dottor finanziario legato alle telecomunicazioni ci fa comprendere la portata di questo fenomeno dove la tecnologia la fa da padrone soprattutto se usata essenzialmente nel campo delle televisivo
Una tecnologia al servizio di grandi prese che non lascia spazio a chi non può annoverarsi tra i ricchi dei potenti
La disattenzione l'incapacità ad un'analisi preventiva di cause ed effetti ha costretto associazioni movimenti e singoli cittadini come veniva già ricordato a stamattina in alcuni passaggi degli interventi che mi hanno preceduto
Ha costretto diceva ad avviare una forte azione di recupero sugli effetti disastrosi introdotti dalla legge Mammì e che speriamo possano essere recuperati con un voto referendario a coronamento del grande impegno fin qui profuso
Si diceva allora che bisognava far presto e porre regole chiare per un mercato che ne rivendicava la legittimazione una società che ha prodotto un risultato devastante
Soprattutto perché impostata solo sua all'opzione dove alla seria regolamentazione televisiva lasciando Valeggio ANDI appunto ha fatto questo che si potesse essere al tempo stesso padrone di tre reti nazionali e del venticinque per cento dell'informazione stampata
Un settore ritenuto Cenerentola del sistema ma che in realtà completavano disegno molto più avuto di chi Accio aveva messo mano
La privatizzazione gli apparati nazionali lo spezzettamento dei canoni di perché ero GE ebbero è calato multimediale hanno prodotto una competizione alla quale i pochi hanno potuto partecipare
Poco e sempre economicamente ben dotati
Per questo ritengo assolutamente prioritario che si ricostituisca diritto all'accesso all'informazione che sia la garanzia di un pluralismo capaci di regolare l'Inter e settore un diritto che sono la legge antitrust Bossi curare
Siamo anche noi convinti come ci ricordava nella sua esecuzione sulla necessità di istituire un'autorità collegiale sulla comunicazione
Questo e non solo
Ma bisogna prestare la massima attenzione all'insieme degli attacchi che vengono mossi al quadro problema globale dei diritti comunicativi
Un modo ormai classico nella sua vetusta di volontà di predominio sull'informazione anche quello di ribaltare le regole della legge quattrocento sedici ottantuno e liberalizzare il mercato delle vendite le vendite della stampa
Qualcuno ricorderà forse e quando mi ha chiamato a a rappresentarvi questo nostro intervento
Venivo ricordato appunto come il rappresentante dei rivenditori di Piermario credo che era a questo forse fino a oggi a questo momento della giornata c'è stato prestato appunto pochissima attenzione anzi nulla
Il ribaltamento di quelle regole previste dalla legge quattrocentosedici sono più devastanti di quanto non possono apparire
Quindi niente riprogrammazione una programmazione che anche se in modo offerte spesso contrapposto all'inadempienza di regioni e comuni che non provvedono alla localizzazione di nuovi punti vendita è l'unica garanzia di certezze di presenza del progetto editoriale sull'intera rete di vendita
Basta immaginare cosa accadrebbe se gli ha dagli attuali trentasei mila punti di vendita in si passasse come spesso viene richiesto ai centocinquanta mila fatti sì da edicole
Ma anche da supermercati librerie tabaccherie cartolerie e così via
Un'idea che poteva trascinare chi in modo poco attento valutasse il tutto parametrando dato nell'equazione più punti vendita più occasioni
Ma non ma non facendosi abbagliare da questa elementare analisi basterebbe a ragionare in termini concreti
Qui ad esempio
Riuscirebbe ad essere presenti in questi centocinquanta mila punti sicuramente tutti quelli che essendo
Virgolette
Delle semplici aziende imprenditoriali virgolette che nulla che non ha a che fare con le aziende editoriali possono occupare fette di mercato soltanto grazie alla capacità di trasferire in questo settore i fiumi di denaro guadagnati in qualche modo in altre attività
Come potrebbe avere ad esempio testate pervennero con tanta fatica dieci venti trenta cinquanta anche cento mila copie coprire una rete così frazionata
Ed ecco ora si la facile equazione che ci porta ad un solo risultato
Quello di veder soccorre soccombere la piccola e media editoria a favore di chi di editore a poco ma in compenso a mezzi e uomini perché tutti insieme si pensi in un sol modo deve obbedire ad un solo ordine
Come a dire che la lobby editoriale politica finanziaria in modo strisciante
O forse per qualcuno in modo suadente cerca di spostare a destra e ne abbiamo le dico che in questi giorni e da qualche mese a questa parte di spostare sempre più a destra l'intero Paese
Per questo continuiamo ad affermare che le dico la libertà
Libertà qualche volta volutamente condizionato da spazi troppo esigui perché attutire l'ha data lo stesso opportunità espositiva
Ma la professionalità dei giornalai quasi sempre riesce a sopperire a questi condizionamenti garantendo di fatto a tutti di essere presenti in quella che spesso viene definita una finestra sul mondo
I circa dodici milioni di contatti giornalieri delle trentasei mila edicole distribuite sull'intera rete sull'intero territorio nazionale rappresenta una misura di un lavoro di un impegno che la Costituzione la legge hanno affidato a Genova
Quello di garantire almeno dalla fase di vendita il pluralismo la libera circolazione delle idee
L'aspetto primario e forse più significativo della stessa democrazia
Ma tutto questo non basta
Con attenzione dobbiamo vigilare su un fenomeno altrettanto grave
In questi ultimi tempi infatti stiamo avendo gravi problemi di concentrazione informativa che non ha paragoni in Europa
Lo ricordavamo ricordavano le relazioni questa mattina per altri aspetti
Siamo avendo in effetti di una gli effetti non legge la legge amiche in assenza di regole precise
Toglie all'informazione stampata quelle risorse pubblicitarie atte a garantire investimenti produttivi per migliorare il prodotto e creare attenzione nove lettori grazie alle inchieste su Tangentopoli quella legge ha rilevato tutto il suo iter oscena esattamente come tanti tra noi operatori dell'informazione andavano denunciando con forza purtroppo una porzione ascoltata
Un primo risultato l'abbiamo avuto dalla sentenza dalla Corte costituzionale l'altro risultato va raggiunto nell'opera di consenso dai realizzare con referendum abrogativi accolti dalla stessa Corte
Quella legge è stata così voluta anche dagli stessi o soggetti che oggi agitano i gravi problemi in cui versa l'editoria
Non si può essere fin verso RCS solo per un settore e lamentarsi per l'altro
Basta pensare alle connessioni
Se non si interverrà con tempestività con le oculatezza potrà diventare drammatica la previsione che il mercato pubblicitario potrebbe perdere altri importanti a volte di tali punti percentuali per quanto attiene gli investimenti sulla carta stampata
I problemi in alcuni in alcuni casi anche gravi in cui versa di teoria vanno risolti in altri modi
Certamente ampliando e migliorando l'attuale rete di vendita programmate integrata in una giusto rapporto tra costi e ricavi ma non solo questo
Si potrebbe innanzitutto legiferare a livello regionale per riduzioni di provvidenze crediti agevolati per l'ammodernamento delle strutture di vendita redistribuzione
Si potrebbero agevolare i costi di servizio per i punti vendita impegnando le regioni ad con appositi stanziamenti in bilancio a contribuire alle spese di trasporto del prodotto stampa che è assente e comunque necessità di essere ristrutturate razionalizzato
Ma si può fare di più
Sì prego si può entrare nel cuore dei problemi posti da questo convegno lo si può fare abbiamo una battaglia per un diverso razionale e trasparente utilizzo delle risorse informatiche e dell'intervento pubblico
Nella teletrasmissione aiutando così la stampa supera di gravi problemi posti dalle reti stradali e ferroviari soprattutto quella stampa anche oggi noi continuiamo a definire minore
Si deve tendere alla realizzazione di un in forma di una rete informativa aperta a tutti
Se si riuscisse a generalizzare tale rinnovamento tutta ride in teoria potrebbe trarne vantaggi significativi ampliando di fatto la propria presenza nel mercato
Si dovrebbe operare inoltre perché si concretizzino facilitazioni per la costituzione di un successivo sostegno di cooperative regionali nel settore della stampa al fine di sviluppare sempre più la nascita di consolidamento di giornali provinciali regionali ed emittenza radiotelevisiva locale che rimangono e sono il punto nodale dell'informazione
Sorprendente che le associazioni degli editori non abbia inteso almeno per il passato impegnarsi in questo settore dando concretezza iniziative di sviluppo dell'intero settore dalla produzione alla distribuzione
Principali campi d'azione di queste cooperative potrebbero essere ad esempio quelli dell'acquisto della carta della composizione della stampa per la comprensione del trasporto e distribuzione dell'assistenza legale e fiscale amministrativa vigenti informativi collegati
Collegati per la raccolta scusate se Tituba batte legge sull'handicap grave pensavo fosse il tempo scaduto
è scaduto e allora se voi permetto o ancora una parte vi ringrazio
Lo sport l'istituzione d'asta e senza negare dicevo fiscale amministrativa di centri informativi collegati con le più rilevanti banche dati nazionali ed internazionali
Di raccolta e distribuzione della pubblicità sia quella istituzionale informativa della stessa regione o di enti locali sia di quella proveniente dagli operatori economici privati
Ma ci sono secondo noi anche altri modi certamente non alternativi di risolvere i problemi diverso l'editoria
Uno trapianti a quello di migliorare il prodotto dando riandare informazione stampata soprattutto ai guardiani consistenza valore e qualità
Resta comunque essenziale ricostruire un nuovo rapporto di attuazione alla lettura soprattutto da parte dei giovani
Operare perché l'informazione e la lettura dei giornali diventi un momento di confronto di studio di dibattito una materia come le altre meglio un momento di esperienza dentro strutture scolastiche una congiunzione fra scuola e mondo esterno
C'è bisogno di una nuova legislazione sull'uso della carta stampata nelle scuole in cui il giornale dal quotidiano o periodico fumetto compreso posso avere un suo spazio ma facciamo attenzione una cosa e aiutare a decodificare l'informazione data dai giornali come dalla televisione altra cosa è trovare i modi più opportuni opporre il rapporto tra gli stessi e la lettura
La crisi culturale d'identità
Non solo il nostro Paese ha colpito soprattutto loro i giovani che non hanno più riferimenti ai quali rifarsi e che non trovano nell'informazione quei valori quei momenti di confronto
Che ritenevano le posso retribuiti loro e soltanto loro saranno e dovranno diventare indetto per il domani
Una semplicissima citazione
A conferma di questa nostra per nazioni possiamo portare l'esempio di quanto sta accadendo
Negli Stati Uniti un Paese portato troppo spesso a misure appropriate apporto dove nel mille novecentosessantasette il settantadue per cento della popolazione acquistava un quotidiano tutti i giorni e che ha ridotto tale percentuale al cinquantadue per cento nel mille novecentonovantadue
E se questo tarlo suo non bastasse non bastasse bastasse certo farci riflettere aggiungiamo che l'età media dei rettori in questo stesso periodo ovvero dal mille novecentosessantasette al mille novecentonovantadue sia elevata dai trentasei ai cinque entro sette anni di età
Altri semplificazioni potrebbe essere oggetto di approfondimento ma rimane significativo il fatto che se e sui giovani che aggrava le crisi d'interesse verso la carta stampata
E che a loro dobbiamo rivolgerci con l'attenzione necessaria perché ad essa si interessino facendo capire Lupo loro ruolo funzione e valore dell'informazione a mezzo stampa
Ma non basta Vielmi addio abbastanza rapidamente alla conclusione
Ma non basta a declamare per l'ennesima volta che di una Demetra nelle scuole
Occorre aver chiara come non certo con selezione di parte dei giornali nemmeno con la promozione ministeriale di uno Alceo censura dell'altro serve di più
Una si affeziona alla lettura si combatte insegnando a leggere insegnando a leggere a guardare
Insegnare cioè a decodificare la realtà presentato dalla stampa dello stesso mezzo televisivo
Ecco cosa può fare la scuola dotare i mezzi e domani dotare di mezzi e loro conoscenze insegnare a non subire passivamente il cumulo di parole e di immagini che dalla stampa da televisione provengono saper leggere in fin dei conti saper leggere anche la lega deve dico e può essere utilizzata verso la scuola
E prendendo in prestito alcuna affermazione che venivano fatte tempo fa dal direttore delle quali
E ci dice tra l'altro che la struttura che la scrittura e l'immagine esistenti ed è un'immagine che esiste e da una differenza strutturale e che la scrittura ad un codice alfabetico e che l'immagine rappresentazione Greggio ottanta basterebbe riflette su questo per capire quali sono le differenze sostanziali e perché noi dobbiamo intendere
Un nuovo aggiornamento verso la l'informazione stampata
Ma potremo andare avanti per ancora per molto precisi su questo su questo argomento ecco ma vogliamo semplicemente ricorda di alcuni passaggi
Si accennava al modo di ad un prodotto migliore di qualità quella coi dato recuperare urgentemente in tutto l'arco dei mass media stampa e televisione compresa
Spesso l'incapacità di assalitore ovvero il solo bisogni perché anch'io di essere più presenti sul mercato per cogliere i tutti gli investimenti pubblicitari
Un costretto tra virgolette
Molti imprenditori arreca a quote Tom tra virgolette molti imprenditori a ricorrere a supporto di vendita che niente avevano a che fare con l'informazione stampata
Questo avveniva parallelamente al degrado della comunicazione televisiva
Nell'informazione stampata dapprima i vari Bingley e più e giù giù per i tutti Magazine supplementi di ogni genere non hanno certo creato affezione cultura interesse verso il prodotto
Verso quel prodotto che li offre hanno solo in seguito le varie Ruota della fortuna della cugina TV più giovane e più potente
Poche rarissima eccezione contraddicono questa inconfutabile realtà si continua ad operare in modo pesante da parte dei grandi gruppi consistenti di attuazione del lettore spettatore che essenzialmente vado la qualità del contenuto
Si va dall'abbattimento dei prezzi dipende dalle grandi testate periodiche
Un minuto benissimo e così via vedi RCS Mondadori e quant'altro alle offerte di gratuità
Sulle reti televisive soprattutto di quelle ieri del gestite dal
Polo di Berlusconi
Una pubblicità quindi usata per evitare per evitare come ricordava Di Matteo stamattina lacci e lacciuoli da parte di chi vuole scatenare la vitalità prorompente del capitale
Ecco io credo che in questo minuto non si possa che conclude in un modo solo anche se altri messaggi avremmo avuto occasione di portarlo
Credo che se noi volessimo ragionare in questi termini ed considerare che la carta stampata non è come dicevamo all'inizio una cenerentola della dell'informazione e se su questo riuscissimo a fare delle meditazioni pochino diverse probabilmente tutti insieme sinergicamente potremmo operare perché la stessa legge per editoria sia aggiornato e reso attuale ad un sistema è un mercato che in questi pochi anni ha visto trasformazioni inimmaginabili
Certo ognuno dal rispetto di ruoli e funzioni reciproche ma tutti tesi a conservare lo stato di libertà di informazione
Se in tempi brevi lo riusciamo a recuperare i mezzi televisivi che ci consentono di via Procaccini quattro milioni di voti spostati ventisette marzo novantaquattro
Almeno affidiamoci concretamente quel mezzo informativo che può essere goduto solo con la riflessione quel mezzo si chiama giornale vi ringrazio
Diamo ora la parola Piero Scaramucci direttore di Radio Popolare si prepari onorevole Diego Masi del Patto Segni
Ma aggiungerò solo qualche osservazione di tante cose state dette
Un'impressione generale sull'impianto della conferenza
Che mi pare ha dato una serie di elementi materiali concreti finalmente non solo ideologici molto utili
E però contemporaneamente una sensazione di quanto in questo momento sia precaria
Ogni progettualità ogni elemento di pregio attualità in questo momento sia assoluta assolutamente aleatorio
E
Difficilmente ci consenta di vedere nelle strade di realizzazione
Voglio dire che soprattutto su un terreno alla comunicazione
Sia l'impressione stavo dicendo ma mi pare che le cose siano vadano al di là
Dell'impressione
Si attende Edo la consapevolezza davanti ai nostri occhi
Che qualsiasi scelta oggi si prospetti non può essere
Progettuali alzata
Se non se vi sono alcuni nodi immediati che potranno deviare il corso delle cose del nostro paese in una direzione o in un altro
Soprattutto nel campo delle comunicazioni non vi sono progetti possibili se contestualmente non si ha un'idea degli strumenti non tanto degli strumenti che dovrebbero presiedere la gestione ma degli strumenti possibili
Tra i quali scegliere per il quale optare
Che non sia possibile progettare se non si ha un'idea una possibilità di incidere su quelli che più saranno potranno essere gli strumenti di controllo le finalizzazioni
Non so se l'opzione
Così stringente che nella relazione introduttiva
Sulla scelta nazionale italiana sia poi così decisiva non lo so lo impongo come interrogativo anche per il rimescolamento dei mercati dei capitali dei controlli e dell'alleanza e degli scambi di pacchetti sicuramente nell'un caso come nell'altro e non più in un caso che nell'altro
è fondamentale sapere di quali strumenti di controllo si potrà disporre di quali strumenti di conoscenza di quali strumenti di indirizzo allora
Io vi sto dicendo delle cose che ricavo oltre che la mia convinzione personale anche
Da un rapporto abbastanza costante che attraverso la radio
Abbiamo con la gente
E in particolare con un pubblico di sinistra che in questo momento in queste settimane è fortemente appassionato evidentemente a discutere a capire a chiedere a dire
E la preoccupazione che emerge da questo pubblico continuamente va al di là della progettualità non solo nel campo dalla comunicazione ma in tutto
Credo che
La consapevolezza
Di questa preoccupazione di quest'ansia di questa angoscia che si rileva tra la gente io parlo
Degli ascoltatori ma perché non lo sapesse l'uso che noi abbiamo costante quotidiano di alcune ore
Ma al giorno di discussione con la gente sempre abbastanza varie volte chiamate in causa per settori a volte in modo indifferenziato
Cita a noi che lavoriamo in questo settore
Cita un'immagine di tensione di ansia di preoccupazione e di incertezza tale rispetto alla quale poi quando si sente parlare di Progetti nascono dei dubbi
Allora io noi della radio di Radio Popolare siamo tra coloro che sono convinti sicuramente non per ragioni di a priori
Ma voglio dire anche per pratica quotidiana siamo convinti che il passaggio
Di politico di questi giorni sia decisivo per sapere
Quale strada sin bloccherà se si imbarcherà una strada suscettibile di evoluzione politica oppure una strada bloccata
Ma non soltanto io penso che il passaggio dei prossimi giorni chiaramente della fiducia parlamentare
Di mercoledì
E non sarà l'unico di questi passaggi essenziali capitali
Ma sicuramente quello dei mesi successivi che precederanno le lezioni che nessuno immagina posso datare veramente sarà altrettanto decisivo
E qui mi riferisco proprio al settore della comunicazione e della capacità di intervento
Del parlamento
Presidente del consiglio ha parlato di par condicio sulla quale io personalmente ho
La mia opinione molto personale o tutte le riserve del mondo nel senso che noi abbiamo già visto
Forme di regolamentazione applicate che finiscono per strozzare
La piccola e media emittenza e consentono
Contestualmente alla grande emittenza una totale libertà che misurato solo sulla disinvoltura con la quale viene gestita
Questo in passato figuriamoci nei prossimi
Par condicio quindi sicuramente per carità ogni regola
Utile ma io penso che uno dei passaggi essenziali sarà di vedere se ammesso che questo governo passi le forze politiche sapranno esprimere
Degli interventi strutturali sul sistema delle comunicazioni senza i quali anche qui andremo verso un percorso obbligato in un vicolo cieco nel quale ogni progettualità fatta da soggetti che non siano quelle di governo sarà
Letteratura o lettera morta
Credo che
Il Parlamento avrà la possibilità di mettere mano a questa materia ci sono i tre progetti notti ci sono sicuramente altre posizioni e c'è anche una certa mi pare volontà per andare a unificare i progetti a trovare dei denominatori comuni
Se questo verrà fatto e se ci saranno i tempi per farlo e per impostare un e poi l'attuazione la produzione in pratica allora
Forse delle progettualità saranno possibili altrimenti personalmente no credo
Ma contemporaneamente vorrei ricordare che parlando sempre dei macro sistemi periodicamente vengono lasciati in ombra dei sistemi non meno vasti ma sicuramente meno apparenti come quello al quale io lavoro che quello dell'emittenza locale in particolare radiofonica ma non soltanto della produzione informativa e comunicativa
Locale
Allora su questo terreno la disattenzione delle forze politiche è stata grande
Fino a dimenticare che per quanto riguarda la radio per esempio
Per quanto riguarda la radio per esempio in Italia noi abbiamo oltre trenta milioni di persone che seguono la radio
La metà oltre la metà di queste persone seguono le radio private
è un terreno di esercizio della comunicazione
E dell'informazione
Importante
Importante è anche e io credo che per la sinistra in particolare
Perché su questo terreno si esercita l'attività di una serie di soggetti che non sono i grandi soggetti imprenditoriali
Ma sono dei soggetti locali che hanno rapporto col territorio e con la gente
Un rapporto costante che è spesso misurato proprio sugli interessi reali della gente che sono umani politici culturali esistenziali quotidiane
Su questo terreno mi pare che le forze politiche si sospese molto poco
Voi sapete occhi si occupa di queste cose sa per esempio che il settore della radio versa in condizioni penose
E anche interventi di legge che
O amministrativi addirittura che sarebbero di facilissima esecuzione vengono trascurati
Voglio dire che per esempio il mondo della radiofonia
Ah spetta nella sua stragrande maggioranza quei famosi
Rimborsi di legge che sono previsti per che so io l'energia elettrica piuttosto che per l'utilizzo dall'agenzia
Rimborsi che l'apparato politico e amministrativo fa tardare fino a quattro o cinque anni
O di più
Che non arrivano che arrivano a volte soltanto per pressioni clientelari
E con un meccanismo che io penso non sia casuale
Con un meccanismo che consente di strozzare alcune piccole emittenti non sto parlando di nove perché quando rimborso arriva ormai l'emittente ha chiuso
Ovviamente il provvedimento che potrebbe
Sì bloccare questa situazione quello del cosiddetto rimborso alla fonte
Praticamente che lo Stato rimborsi l'agenzia anziché l'utente dell'agenzia meccanismo elementare se semplicissimo in altre stagioni su altri terreni praticato
Ma qui no
Mi sono dilungato un attimo su questo esempio solo per segnalarvi la straordinaria disattenzione di gran parte del mondo politico
Ha un terreno di comunicazione che spesso per la gente essenziale voi sapete che
Molta
Piccola editoria vivacchia e qualche
Intrapresa radiofonico stampata l'avete sentito prima ricordare anche da Carmine Fotia
Cosa fa si rivolge direttamente alla gente
In questa situazione lascia
E cioè o attraverso l'azionariato Radio Popolare da alcuni anni fa l'azionariato e poi Radio Popolare fa anche una cosa ancora peggiore se vogliamo cioè chiede agli ascoltatori che si quota in in modo sistematico per sostenere l'emittente se la vogliono
Attualmente abbiamo dieci mila abbonati questo circo volontari ovviamente questo ci consente di vivere
Ma perché abbiamo un rapporto di affezione di mutuo scambio con l'utenza che ci consente di mettere in atto una cosa di questo genere
Ma è in un certo senso come il servizio sanitario dove l'utente paga il servizio sanitario poi se vuole la visita se la deve pagare di tasca sua e lo stesso tipo di meccanismo
Non lo consideriamo un meccanismo per un verso politicamente straordinario perché denota l'interesse da parte e la partecipazione della gente
Per un altro verso drammatico perché se siamo costretti a ricorrere a questi meccanismi per avere delle strutture che interessano alla comunità che la comunità utilizzato per comunicare saperi e dire interloquire al suo interno
Ebbene la situazione molto pesante
Allora io credo per concludere che saranno decisive rispetto alla possibilità di uno sviluppo economico
Della comunicazione
Dei contenuti dei magazzini della libertà dei veicoli scambio quello che avverrà
Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi ma
Entro pochi mesi se cioè ci sarà capacità di cercare tutte le strade per avviare non solo uno sbocco dalla situazione politica ma per lo meno l'impostazione l'avvio di un riassetto del sistema comunicativo oppure no da questo dipendono tantissime cose tra cui io credo anche questo elemento
Essenziale
Ingrediente essenziale della democrazia che la comunicazione quella grande ma anche quella minore
Più legata alla gente come dicevo attraverso la quale la gente non solo apprende ma anche la possibilità di dire
Grazie a Mosca Piero Scaramucci prima di dare la parola a l'onorevole Diego Masi del Patto Segni vorrei pregare tutti i le persone che intervengono di rispettare per quanto è possibile i tempi alle diciassette e trenta come sapete avrà inizio la tavola rotonda quindi vi preghiamo di essere ma di di restare nei tempi per quanto mi è possibile grazie la parola onorevole Diego Masi interverrà dopo Stefano Semenzato coordinatore dei comitati referendum Mammì
Dimmi quanto tempo cercano di smettere a Venezia
Va bene parco adesso allora
è chiaro che la comunicazione politica è diventato l'elemento centrale e penso che ormai tutte le forze politiche se ne siano rese conto
Ho scorso verso la relazione con ascoltato di Nappi stamattina ma mi sembra che i punti che lui suscita siano esattamente in linea con quanto noi diamo sempre sostenuto da tempo cioè che la televisione poi nel sistema di comunicazione è ancora più centrale
C'è una bella ricerca oggi pubblicata da non oggi recentemente pubblicato dal Mulino che dice che quattro milioni di voti sono stati spostati dalla televisione questo è vero
Nel senso che l'Italia e te l'eccentrica quando Berlusconi dice che ci sono venti milioni di copie di giornali dice una menzogne di fatto ci sono ventisei milioni di persone che vedo una televisione quattro milioni di persone compreso la Gazzetta dello Sport che comprano i giornali
I giornali in effetti son circa due milioni di coppie che girano in maniera in maniera seria
Allora ne abbiamo davanti vari problemi io gliele in copia eccessivamente modi flash e poi arriva un punto politico finale
I problemi sono tre il primo è quello di struttura cioè del sistema
Il secondo è quello invece quello che viene adesso chiamata un questa parola par condicio ma che è un problema a mio avviso di democrazia
Per cui forze anche diverse si trovano in questo momento completamente concordi sulla necessità di affrontarlo di affrontarlo in modo diretto terzo problema e la RAI
Del primo
Quello di struttura
C'ha detto ci sono tre disegni di legge tra cui quello nostro reparto popolare del Patto Segni Chio coordinato e che è un di sono disegni che hanno forti convergenze l'ha già detto nati io penso che in sede parlamentare in Commissione speciale eccetera primo la possibilità di farlo al meglio però questo ha bisogno di parecchio tempo
Questo significa soprattutto antitrust significa sostanzialmente una cosa rompere il monopolio
Il duopolio per trainare risorse
Renato risorse pubblicitarie tenente conto che le tre i due sistemi la RAI investe come la chiamo io
Hanno il novanta per cento di audience e di risorse pubblicitarie se non si rompe questo duopolio non si hanno non si tre non i soldi di risorse pubblicitarie per creare altri poni e quindi pluralismo questo è il concetto fondamentale
Ci sono i punti di democrazia e questi sono più delicati
Noi ed è un primo punto di democrazia abbiamo la grande anomalia italiana che Berlusconi
In Brasile e dico il Brasile
Il secondo proprietario più grosso delle televisioni si è presentato alle lezioni è stato eletto
E la loro corte costituzionale non so quale organo di autorità l'ha dichiarato ineleggibile questo avviene in Brasile e Sud America
Quindi il punto centrale è chi ha possiede televisioni mezzi di comunicazione
è concessionario cioè alle concessioni dello Stato deve essere dichiarato ineleggibile
Questo è un principio di democrazia
è un principio che non so se questo Parlamento riuscirà a fare però questo è un punto centrale di una battaglia di democrazia
Il secondo punto ovviamente è quella della cosiddetta pubblicità elettorale
Vediamo già affrontato in un comitato ristretto questo lavoro
è un lavoro da fare subito ma sul quale io spendo due secondi
Perché non si può pensare di andare di fare delle lezioni col concetto della legge cinquecentoquindici che dice che soltanto nei trenta giorni non è permesso in qualche modo fare pubblicità anche se poi lo permette cioè lo fa uscire dalla porta per rientrare dalla finestra
Questo non è possibile
Noi dobbiamo assolutamente legarlo al momento di inizio dei comizi
Cioè quando vengono viene annunciata l'elezioni la data delle azioni lasciamoli pure cinque giorni per organizzarci poi si parte
Questo vale anche per i referendum
Dal momento in cui la Consulta livelli di giudica ammissibili dovrebbe partire il concetto di quella che viene chiamata la par condicio
In una revisione della legge perché tale e ho letto stamattina nell'intervista di Gambino che mi sembra vada in questa linea molto cauta ma vada in questa linea
C'è il problema del diritto di replica
C'è il problema dell'Osservatorio cioè di qualcuno che monitori quello che avviene nelle televisioni private e pubbliche ma soprattutto c'è il problema più grosso che si deve poter intervenire subito
Nell'intervista di Gambino lui rileva ma lo sappiamo perfettamente che ci sono oltre due mila ricorsi per la per la precedente campagna elettorale anzi faccio un esempio un caso durante la campagna europea metà maggio qua qui Sam a metà della campagna e vado a Genova e vedo qui non parlo neanche in televisione vedo un manifesto enorme di Berlusconi col suo faccione che dice
Noi vogliamo contare di più in Europa ve lo ricordate l'avete visto tutti queste la metà della campagna elettorale allora io scrivo una lettera di al ministero degli Interni faccio un'interrogazione chiedo Maroni allora di intervenire
In data quattro agosto
Dal assessore alle Finanze tributarie di Milano mi arriva una gentile lettera che dice provvederemo
Che è stato ovviamente europea non finito tutto era finito
Cioè non c'è possibilità di sanzionare non c'è possibilità di interrompere non c'è possibilità di controllare
Loro stanno lavorando su questo sostanzialmente documento un ultimo punto e poi arrivo
A alla conclusione ancora qualche minuto mi sembra
Vi sono i telegiornali
I tre giorni quando uno mi dice i giornali non c'è problema io vado in edicola contro quello che voglio voi comprati manifesto io compro il Corriere dalla Sera un altro cotto comprò il giornale che più mi è vicino in termini di linea politica
Quando sono a casa io apro la televisione Scarano faccio lo zapping o meno becco indipendentemente da quello che mi viene non lo scelgo e allora ci troviamo di fronte a un problema più complesso
Il problema più complesso dice che i telegiornali vanno controllati
Vanno controllati perché rimbambiti Scola la gente mia mamma che ottantasei anni vede soltanto Retequattro
E che chiama Berlusconi brusco Ronie
Dice Pera tra persone ovviamente
Perché dovrebbe dire quando non c'è mai replica allori accetto quello che scrive oggi mi sembra oggi o ieri Curzio Maltese dice facciamo i faccia a faccia
Perché sente li invitiamo a fare i comizi
E allora è sempre una voce come quello che è stato fatto ai primi di gennaio con con Cecchi Paone questo non fa domande gli porge la battuta e questo al comizio un comizio interrotto anzi che è meglio di un comizio lungo per il comizio lungo stanca quindi questi sono i problemi che una legge non un Regolamento una legge decide immediatamente regolare questa legge non so se la farà Gambino comunque noi in Parlamento la presenteremo immediatamente perché ci stiamo già lavorando
E adesso arrivo un punto la par condicio c'è
Se le elezioni sono un po'lontane e questo lo dico anche Bertinotti perché so che c'è un
Un dibattito interno molto difficile
Perché questo perché ci vuole tempo
Perché se anche noi in duemilesima in tre mesi riuscissimo
A fare delle buoni regolamenti delle buoni regge
Ma mentre arriviamo a quel punto poi si indicono le elezioni in questi tre mesi mentre noi stiamo lavorando per fare la legge della par condicio
La destra
Cosa ha fatto ha usato ICI le sue cinque televisioni e quanto altro
Per rimbambiti gli italiani dicendo che questo governo che loro peraltro è il governo contro che bisogna batterlo che bisogna tornare al voto e che il voto legittimo e il loro allora ci vuole un periodo di decantazione e quindi io invito Bertinotti a ragionare sul sui tempi
Sui tempi necessari
Affinché ci possa essere una fase di decantazione in cui la par condicio c'è per tutti
E in cui poi quando si arriva alle lezioni si parte ad armi pari
Perché Berlusconi con la televisione un ascoltato quattro milioni di voti durante la campagna elettorale li ha spostati dentro i Nisini due mesi precedenti la campagna elettorale utilizzando tutte le possibilità chi la legge oggi gli permette ma che la par condicio dovrebbe togliere
E allora se vogliamo le armi pari così si deve fare
Io credo che questa non sia
Una battaglia per vincere o perdere lezioni lezioni normali ordinarie
Io non so quando si faranno spero tanti
Io credo questo se la battaglia di democrazia
Credo che sia una battaglia di libertà
E quindi l'invito che faccio agli amici di Rifondazione che hanno una grave decisione da prendere e quella di ragionare sei meglio
Come dire a dire risolvere problemi interni
Problemi anche di di di linea politica
Ma permettere che la democrazia in Italia possa essere in pericolo
Io se così loro non avrei dubbi grazie
Versiamo all'onorevole Masi do adesso la parola Stefano Semenzato coordinatore dei comitati referendum Mammì
Più
Grazie al mento a Rifondazione comunista per la mobilitazione fatta durante la campagna di raccolta firme che è stata indubbiamente uno di contributi
Decisivi importanti per la riuscita la consegna delle oltre settecento mila firme in Cassazione e in realtà della raccolta molto più ampia dato che seppur fuori tempo massimo per la Cassazione sono poi arrivate
Al decine e decine di migliaia di firme
Credo però che la riflessione su quella mobilitazione di raccolta firme vada riproposta
Perché è stato un grande fatto sul fatto che su una questione come l'informazione in Italia si formassero tanti e diversi comitati
E che questi si attivassero per un problema di democrazia che finora fino ad allora in particolare anche nella coscienza della sinistra era rimasto abbastanza in ombra e poco in evidenza
Credo che questo elemento di sensibilità diffusa
Sia un fatto che spesso forse viene tuttora sottovalutato perché ad esempio i sondaggi che ha riportato la voce qualche giorno fa a fatti dal CIRM è quindi da un istituto non normalmente considerato molto attendibile
Danno una maggioranza sugli esposti dell'ottantatré per cento sul quesito sulle reti del sessantacinque per cento del quesito sulle concessionaria di pubblicità del cinquantasei per cento che molti non si aspettavano e che indicano un livello di coscienza e spesso di insofferenza da parte di vasti settori della popolazione italiana rispetto al fenomeno televisivo che sono un altro di punti di partenza per dire che bisogna mettere mano a questo settore e fare degli interventi in maniera urgente
Noi abbiamo condotto questa campagna referendaria con la convinzione della necessità che su questi referendum si voti si voti il più presto possibile
E disposti a rinunciare a questo voto solo sulla base di una legge che riesca a far propri le senza e il contenuto dei quesiti proposti
Devo dire che in qualche modo il comitato è paradossalmente agli antipodi della discussione fatta oggi cioè se oggi c'è stato
Un volare alto un cercare di definire strategie complessive di riassetto il referendum e lo rovescio perché spesso di questi siamo state criticati è indubbiamente uno strumento in qualche modo rozzo il meccanismo del referendum abrogativo italiano permette soltanto di porre delle domande
Molto semplificate in forma giuridica molto contorta anche se devo dire i nostri giuristi hanno lavorato a lungo sulla formulazione dei quesiti referendari e non è un caso che alcuni quesiti siano passati di fronte alla Corte costituzionale ed altri siano stati bocciati
Vorrei dire che vi è un elemento di differenziazione tra una sorta di avventurismo referendario per cui si mettono nel marzo referendum aperta in termini costituzionali come erano quelli che inerivano al fisco e dei referendum studiati proprio per ottenere degli affetti che siano inattaccabili
Da parte della corte costituzionale
Devo dire che però questo elemento di semplificazione è un elemento che oggi ci sentiamo di riproporre perché questi referendum sono insieme la sentenza della Corte Costituzionale probabilmente uno dei veri strumenti oggi per costringere il mondo politico ad affrontare sul serio la questione del riassetto
Perché affidato le proprie tendenze spontanee rischia di ripercorrere sì
La storia della legge Mammì cioè prima si fa lo scontro di mercato del riassetto eccetera e poi la fine si fa la legge che fotografa il risultato e dice chi ha vinto e chi ha perso le mette sotto forma legislativa
Allora credo che il ruolo di questi referendum la battaglia attorno a questi quesiti oggi sia una battaglia decisiva proprio perché essi producono una destabilizzazione dell'attuale sistema delle televisivo e della radio diffusione che impone un intervento di tipo legislativo impone di stabilire delle reti
Vorrei dire qualcosa sulla par condicio e per i referendum
Perché
Paradossalmente anche qui credo che solo un risultato positivo dei referendum sia la vera par condicio per poi poter andare avanti nel sistema politico italiano sono infatti il pluralismo delle proprietà solo un pluralismo delle proprietà delle concessionarie di televisione c'è uno sganciamento da poteri forti che controllino un assetto molto diffuso può permettere di realizzare un pluralismo coi di opinione un pluralismo di partecipazione
Perché noi ci troviamo una situazione abbastanza paradossale o decisamente paradossale
Noi abbiamo
Una Corte costituzionale che ha riconosciuto illegittimo il possesso di tre reti per un singolo privato sul nove reti totali
Ora è del tutto evidente che da questo tipo di sentenza Ned Ducci che guadagni successi audience della Fininvest
Sono stati basati su il godimento di una situazione di illecito costituzionale e quindi sulla situazione che non può oggi essere rivendicata come patrimonio da garantire da consolidare
Nello stesso tempo noi abbiamo invece il presidente della Fininvest Confalonieri che annuncia che l'impresa Fininvest scenderà in campo contro questi referendum
Quindi non si tratta più di pluralismo si tratta della rivendicazione del fatto di possedere
Un patrimonio finanziare industriale che fa capo alle reti e fa capo a Publitalia e quindi una mobilitazione di risorse televisive finanziarie per fare una campagna
Come azienda contro i referendum
Voi capite che in queste condizioni ogni discorso sulla par condicio salta perché abbiamo un soggetto anomalo cioè un soggetto che illegittimo ma con potentissimi mezzi cresciuti in queste legittimità che sceglie di fare uno scontro politico dire
Quindi noi abbiamo oggi un percorso che diceva prima Masi
Per un semplice noi ed è una legislazione che come voi sapete non prevede situazioni di Regolamento della competizione elettorale referendaria nella legge cinquecento e quindi ci se ne dimenticarono
E e Allo stato attuale non esiste nessun Regolamento pur essendo noi in una situazione in cui c'è la possibilità che entro il trenta aprile si vada a votare
Questo è un punto di partenza da cui
è difficile uscire
E difficile uscire perché è evidente che se la campagna minima di regolamentazione o di autoregolamentazione quanto meno parte con l'indizione dei committee referendari cioè trenta quaranta giorni prima della scadenza
La situazione è complicatissima ci sono dodici quesiti referendari
Da spiegare quindi dodici tipi di dibattiti che devono venire gestiti e fatti contemporaneamente in un mese la possibilità di spiegazione reale del contenuto dei quesiti di un dibattito non c'è e nello stesso tempo però la campagna referendaria da parte dell'avversario è partita
Ora una regola elementare vorrebbe che similmente appunto alle cinquecento e quindici che dice trenta giorni partendo dalla logica che si aspetta la presentazione delle liste
Chiudo subito si sanno i concorrenti e quindi su questo si va avanti
Ebbene avrebbe un senso che la par condicio è un atto di regolamentazione forse già partito ormai dalla pronuncia della Corte costituzionale
Invece noi abbiamo Fede Liguori Pannella che ormai appare quotidianamente su tutte le reti RAI e Fininvest per farla campagna contro i referendum sulla Fininvest questi sono i nodi della par condicio per i referendum nodi su cui noi chiediamo a tutti i parlamentari e tutte le forze politiche che hanno sostenuto questi referendum di attivarsi immediatamente
Ma chiudono soltanto con un punto io credo che questa campagna non ci giocherà semplicemente sulle televisioni
Si giocherà se saremo capaci entro il prossimo mese di costruire in tutta Italia i comitati per il sì ai referendum la legge Mammì
Credo che questa possibilità sia la possibilità che all'ordine del giorno
La raccolta di firme da dimostrato che c'è una grande disponibilità di gente comune a mobilitarsi a fare la campagna porta a porta a muoversi a costituirsi in comitati io credo che questa sia la grande arma che il referendum deve mettere in campo su questo sono certo che a partire dai compagni di Rifondazione comunista ci sarà un grande impegno questo comunque quello che il Comitato intende fare nelle prossime settimane grazie
Grazie fermano prato
Euro la parola Carlo Brienza vicedirettore del GR RAI
Seguirà Maurizio Marcelli della segreteria io ma di Roma
Io vi ringrazio molto per l'invito anche perché finalmente ho partecipato a un dibattito in cui non si parlava di nomine della RAI nonché non ne voglio parlare anzi ne avrei tutto l'interesse a rischio
Il titolo è sbagliato ex vicedirettore del Cile
Mi trovo tra i cosiddetti epurati
Però vorrei non parlarne se non per analisi concrete perché ho paura che a furia di parlarne continua a parlare parlare parlare parlare noi trasformiamo una pagina di brutto di brutto giornalismo in un'epopea di Giarabub allora dobbiamo evitare questa questa confusione c'è in azienda c'è RAI una difficile situazione valutiamolo per quella che concretamente ossessivamente se necessario
Dicevo vi ringrazio perché
Finalmente si si sente parlare anche di scenari futuri
Qui ha ragione Scaramucci
A porsi il problema e fra frana il terreno attuale come possiamo pensare a una progettualità molto alta
Beh io da queste stesse considerazioni parte prima invertirei più debole il terreno attuale più franoso il sistema delle regole attuale più abbiamo bisogno di grande progettualità individuare nuovi scenari non vorrei che fra sei anni
Dato il processo tecnologico avanzato voi ci trovassimo a dover far comodo ma mi che regola i rapporti esistenti e sul quale poi andremo sviluppare altre battaglie
Nella redazione introduttivo sentito due cose che mi inducono brevissimamente a alcune osservazioni è un appello le cose che ho sentito e sono questo in sostanza e patrimonio deve essere patrimonio della sinistra
La sperimentazione
E dispiegare energie sul terreno d'innovazione è un compito che la sinistra
Secondo in questa analisi questa ricerca in questo sforzo non possiamo coinvolgere solo iniziati gli addetti lavori e dobbiamo in qualche misura allargare il ventaglio dei nostri
Prendo a prestito da Musil un'immagine letteraria me lo permetterete mi scuserete l'azione parallela
Noi stiamo state e stiamo io ci partecipo volentieri attivando quasi un'azione parallela mentre il mondo come dire cammina con i drammi regolamenti bisogni quotidiani non mettiamo in campo delle forze che parallelamente si interrogano sperimentano aprono campi di di osservazione diversa
Ecco
Questo deve essere così perché poi l'urgenza del dei compiti attuale dei problemi attuali si sente si sentì di questo dibattito
Dobbiamo fare in modo che questa sia Azione parallela non azione vuota cioè che non ci si rifugi in analisi sul domani
Sfruttando come posso dire il rassicurante vuoto che solo gli atti gli altri concetti anni perché non c'è nulla tutti ci possono mettere qualcosa ma son lontani ecco allora questa azione parallela deve continuare
Le tecnologie sono in avanzatissimo stadio di con cui di cambiamento di modificazione noi su questo terreno fra due anni andremo a scontrarci oggi dobbiamo creare le condizioni per sapere dove andiamo con chi andiamo con quali forze sociali col quali interessi
Da da muovere
E allora le osservazioni
Noi vediamo un mondo tecnologico evoluzione
E ci muoviamo giustamente verso verso di esso anche perché su quel terreno guardate
Noi forse abbiamo una possibilità di far capire finalmente una cosa che stiamo dicendo ossessivamente tutti quanti da tanto tempo le regole le regole le regole le regole io non voglio dar consigli a nessuno tanto meno i politici tutti molto bravi
Ma è tanto tempo che io sento parlare di questo in dire affermare una parola
E che poi si dimostra essere un po'vuota perché si possa a parte di o chiedere un pubblicitario se poi la parola di per se stesso non induce nell'immaginario maschile e femminile delle controtendenze quindi cambiare anche la parola
Però diciamo subito stiamo parlando delle regole da rispettare o delle regole da fare primo punto
Perché se si tratta delle regole da rispettare io stamattina apprezzato l'intervento di Beppe Giulietti l'ho sentito con molta attenzione ho capito una cosa
Che mi stava facendo un una messa in bella
Di un manuale di educazione civica cioè noi siamo lo Stato prepolitico
Per il quale Beppe Giulietti ha bisogno di ricordare a tutti noi che un dibattito si fa con due persone con contraddittorio si fa con due persone e l'imparzialità è una cosa magari un concetto astratto ma prima cosa concreta
Che la faziosità e altrettanto astratta ma altrettanto concreta quindi siamo mostrato le regole da rispettare su cui non possiamo fare sconti su quelle regole non si fanno dibattiti non si fanno sconti
E non c'è nulla da dire se non con la forza dell'istruzione leggi della del consenso sociale in poche ore neri impormi il rispetto se si tratta delle regole da fare dice Dante nel Purgatorio
Le regole sono ma chi Comano ad esse
Diciamocelo francamente non possiamo dare l'impressione dei bambini che perdono partite portò via il pallone
E ho come l'impressione che sia lineare che sia chiaro a tutti quanti che le regole le fa chi vince dipinge dal consenso chi vince la società
Allora sulle regole da fare dobbiamo stare molto attenti dobbiamo sapere che dobbiamo misurarci con i nuovi scenari che a quelle regole dobbiamo guardare che a quei momenti dobbiamo saper arrivare preparati e da qui mi convince l'impostazione
Del convegno di oggi
Ancora sulle regole e io non so se in RAI sono state rispettate le regole o non sono state rispettate o come il dubbio che non siano state rispettate
Però vedete e poi arrivo all'appello per cui mi serve questo passaggio il sindacato in quella vicenda della io vorrei capire
Se non diamo contenuto ovvero la parola regole
E sì l'ansia di regole del sindacato del sindacato che mi rappresenta cioè l'Usigrai chiarisco subito
Era si ha pagato quando la seconda tornata di nomine i fax sono stati spediti con due giorni di anticipo
O quando un professionista con tutto il rispetto formale delle regole come Roberto Morrione è stato colto da una posizione importante greco del TG due è spostato a dirigere televideo
A governare un'oasi protetta all'interno della RAI la nostra ansia di regole rispettato e appagata ci convince
Ecco alcune domande sulle regole in più che sulle regole dovremmo in qualche misura affrontare il tema della situazione attuale
E capire che ci muoviamo a mio avviso in un terreno che di lei di vita ipotetica il sistema delle comunicazioni che vive in un sistema di vita ipotetiche perché ipotetica quando di colpo dedica dico quando ogni passo e un rischio senza esperienza
Quando si ha la sensazione che insieme si voglia coniugare l'esigenza di nuovi bisogni e però l'ansia di reversibilità cioè facciamo questo ma dobbiamo poterci dobbiamo rassicura informa rassicurante poter tornare indietro
Perché dico che i potenti che io ho portato ho trovato dei dati
Che non non vi sarò ad ammonire ovviamente ma insomma servono a capire qualcosa
Lapidario in tre dico che ipoteticamente che si e il il sistema del normativo e ipotetico
Stiamo affrontando un referendum ci sono dei vuoti legislativi terrificanti ci muoviamo quindi sul terreno sconnesso in cui si è visto chi è più forte detta le regole nel concreto
E ipotetico il sistema di concorrenza e qui vengo io non so se c'è stata una proposta indecente
Di emissari di Berlusconi a Dematté avrei gradito che le matte
Avesse chiarito
Detto la proposta indecente quando gli è stata fatta e non quelli quando è stato allontanato ma detto questo non so io so solo una cosa che a partire dall'all'ottantanove
Quando una parolina che tutti quanti ricorderete che adesso io rievocò che sembra molto rassicurante molto carina pax televisiva venne affacciata da qualche no che è successo
è successo che da quella parolina probabilmente lo studio dell'onorevole Previti
Con molti nostri conoscenti che oggi operano e si capisce perché ad alti livelli di viale Mazzini
E si pensò che la pax televisiva dovesse coniugare il seguente teorema visto che non si possono spendere più soldi
Visto
Che la pubblicità insomma salvo tre Nagy particolari però oltre un certo tolto oltre un certo momento non può andare dobbiamo tentare di governare le spese l'unica variabile spesso è uscito
E allora la RAI nell'ottantanove dal cinquantatré
Dal novanta la RAI scende
In maniera deliziosa
Al circa quarantacinque quarantasei la Fininvest che dal trentacinque sale in maniera deliziose regolare a quarantaquattro
La signora Moratti ha detto una la cosa vera quando ha detto che la Fininvest anzidetto anzi in una cosa vera è una cosa sbagliata quando che la Fininvest era complementi che la Rai era complementare alla Fininvest ha sbagliato perché il sistema di complementarità
C'è ma inverso e della Fininvest e complementare alla Rai
Cioè qual era il tema della pax televisiva data lampi di mobilità del servizio pubblico la Fininvest si può posizionare sì andiamo un attimo a guardare i dati di posizionamento nell'età nelle fasce vita delle varie reti vedrete
Che Rete quattro
Ha una sua cadenza regolare intorno alla fascia d'età cinquanta cinquantacinque anni euro
Italia uno e stabilmente avvocato alle fasce d'età trentadue trentasei anni e sotto Canale cinque e la corazzata mobile che si muove dal dai diciott'anni fino ai sessanta guarda caso
Con una eccezione di di Canale uno di RAI uno in in due ore della giornata ma guarda caso le tre reti RAI sono attestati
E in maniera drastica militaresca sulla stessa fasce d'età quarantasei cinquanta
L'immobilità del palinsesto RAI permette la mobilità del palinsesto Fininvest è tautologico
L'immobilità della struttura aziendale RAI permette la diversificazione del prodotto
Fini questo
L'immobilità della struttura aziendale e della prodotto RAI è talmente
Permette prodotto finito permette di mantenere inalterate le quote di pubblicità senza fare grandi spesse
Canale cinque e ormai da qualche mese
La Rete Prima Rete del sistema televisivo italiano dobbiamo cercare di entrare in questa logica stare erodendo Granelli senza grandi investimenti senza nemmeno grandi
Sapesse sta entrando secondo me e queste ancora più paradossale come la rete non solo più seguite a forse anche la più affidabile complessivamente
Enrico Mentana col suo TG cinque affidabile anche in ragione di una sua professionalità ed Enrico Mentana ci viene a dire che forse e l'ora di una dieta complessi e allora arriva l'appello e ho chiuso veramente l'appello è questo
Ad uso un'ovvietà soprattutto in un consesso come questo di personale politico che ha vissuto nel sindacato e dico che una grande riforma non si fa senza un grande sindacato oggi più che mai
Forse al di là non di qua o di là un senso di scavalcamento ma insomma come soggetto autonomo in questo dibattito di raccolta di energie di interessi di consenso sociale al di là degli stessi partiti che pure ovviamente devono partecipare
E guardate il sindacato sul Tirreno dell'innovazione della riforma si è dimostrato dominio con franchezza molte volte
Due tre passi indietro io ricordo due soli esempi
Uno che mi preoccupa perché un pazzo che essi purtroppo seduto a questo tavolo e questo mi preoccupa il signor Michele Mezza due anni fa lancio la proposta della riforma della radio
Guarda caso una riforma che innovava completamente nel sistema delle comunicazioni quanto meno mezzo radio cioè introducendo il concetto del canale ventiquattro ore del canale di servizio fortemente marcato in senso di rapporto con l'informazione dell'informazione
Questo progetto viene assunto dal sindacato dopo dieci giorni lasciato marcire in quanto poi ogni sindacato capisco ci sono i problemi di collocazione più difficoltà di straordinario di personale
Ora però un sindacato
Per mettersi di abbandonare un progetto che peraltro la pubblicità i dati radio hanno dimostrato S un progetto forte importante
Prima domanda
Seconda ricorderete Evelina
Una non so se pazzo Ozza pazzesca importante iniziativa fatta da alcuni giornalisti aveva un solo sapore importante era un dato come dire una terza via tra la politica e sindacato unificava Fininvest
Errare
In cui si disse forse per la prima volta che la Fininvest come la RAI dovrà dimagrire si dissero tante cose magari non non giusto e magari non venne beh avemmo una bolla papale negativa dal sindacato Filt CGIL che ridusse l'iniziativa alla seguente frase siete stati contagiati da Berlusconi e lo status dallo star system allora
Probabilmente lo stato del dibattito è un porporato io dico al sindacato ai sindacati
Fatte di parte attiva parte importante in questo processo d'innovazione forse anche ponendo la questione politica della ristrutturazione dei sindacati del settore
Graziano Carlo Brienza loro la parola Maurizio Marcelli della segreteria Jon
Di Roma seguirà l'intervento del dottor Matteo Maggiore dell'ufficio della BBC di Bruxelles
Ma io ritornerò un attimo al cuore così l'ho interpretato della delle relazioni di questa mattina c'è intorno al nodo delle telecomunicazioni della società della comunicazione
Nei termini che io credo che già da questa sera sarebbe urgente uscire non solo da del fatto un buon convegno ma forse riuscirà anche a costruire un esteso senso comune tra di noi e forse anche un movimento che si ponga con grande urgenza
L'obiettivo di combattere la privatizzazione della STET e di cancellarla dalla possibile agenda programmatica del governo Dini
Questo obiettivo potrà uno un obiettivo
Forte un obiettivo realistico che può essere realizzato che può essere esteso e trovare anche alleati intorno a questo idea un'idea che non è il riemergere di vecchie culture statalisti che ma bensì la consapevolezza che la privatizzazione questa privatizzazione che si sta tentando di realizzare nei confronti del grande monopolio pubblico delle telecomunicazioni e la negazione di qualsiasi azione di governo
Tesa non a pianificare ma anche solo a riorganizzare il sistema delle telecomunicazioni e con esso l'intero processo della comunicazione valorizzando di conseguenza i settori produttivi industriali ad esso collegati
Intorno alla privatizzazione della STET si sta giocando e chi forse non ancora chiaro questa cosa è opportuno ritornarci continuare ancora a discutere a confrontarci tra di noi la ridislocazione delle grandi forze finanziarie industriali italiani
Delle loro rappresentanze politiche vecchie e nuove ma si sta giocando anche nel disegno il progetto complessivo del modello di Stato di società che emergerà prossimamente
In questa rivoluzione telematica
Il valore del prevedibile impatto delle innovazioni realizzate dall'intreccio tra media telecomunicazioni informatica e tutto da verificare
E nell'assenza di regole di supporti di programmi di azione di governo non necessariamente sarà virato al segno positivo oggettivamente la rivoluzione multimediale cioè il superamento delle divisioni per esistenti tra il tempo dell'ascolto del vedere del trattamento dell'informazione ha impattato contro i monopoli dei gestori telefonici ma anche contro gli oligopoli televisivi pubblici e privati
E ci impone a noi uomini e donne della sinistra di ripensare le forme i contenuti i ruoli dei grandi gestori della comunicazione
Si apre la strada in maniera irreversibile di conseguenza alla liberalizzazione del settore
E ci si pongono però domande circa l'uso intelligente creativo utile
Esteso democraticamente di tale impossibilità ma anche la necessità non è eludibile di norme che tutela tutelino la privacy dell'individuo
Non possiamo dunque permetterci né un'anacronistica difesa del monopolio né a ballare dissennato operazioni di privatizzazioni selvagge e tanto meno di quelle gattopardesca perché mi pare che in parte la privatizzazione dello spetta nella sua ipotesi originaria si è questa più consona al mantenimento dei tradizionali poteri che altro
Ma piuttosto dobbiamo pensare alla definizione di principi alla costruzione di strutture che siano capaci di utilizzare appieno
Tutte le opportunità tecnologiche nelle attività formativa come in quelle dell'intrattenimento nelle attività in sé aziendali come nella ridefinizione delle amministrazioni pubbliche e di conseguenza migliorando i servizi che
Sono volano di occupazione sviluppo
Cioè noi non dobbiamo difendere il monopolio di Monopoli ma batterci contro le privatizzazioni inutile e dannoso ma dall'altro non possiamo frenare la liberalizzazione ma dobbiamo piuttosto regolare
Il dilemma insomma non è tra liberalizzazione sia liberalizzazione no ma piuttosto tra l'idea della competizione protetta e la competizione sfrenata e senza limiti
Degli epigoni nostrani del liberismo che sono comunque contraddetti anche dagli stessi grandi gruppi operanti nei settori delle telecomunicazioni e dell'informatica
Che essi stessi chiedono rapidamente la definizione di regole e standard precisi
La liberalizzazione nel settore delle comunicazioni era necessario
Perché se si esclude infatti alcune eccezioni come radio mobile in Italia
E il video tele in Francia fino ad oggi monopolio degli Stati non hanno mostrato grande capacità di innovazione cioè non hanno saputo cogliere le possibilità che l'evoluzione tecnologica offriva e hanno teso piuttosto a frenarne le conseguenze
Gli Stati e i poteri forti che le hanno guidati non hanno saputo ho voluto vedere una rivoluzione che nasceva
Cioè l'evoluzione delle tecnologie informatiche solo per dare un esempio un pc che nel mille e un personal computer che nel mille novecentottantuno
Era il più costoso e potente oggi è molto meno potente del sistema più economico presente sul mercato
E tutto questo ha determinato una conseguenza che il personal computer che era uno strumento di lavoro oggi è diventato un oggetto di consumo
Oggi nel diciassette per cento delle case europee c'è un personal computer negli USA siamo già al ventisei per cento in Italia noi abbiamo già quattro milioni e mezzo di computer che circolanti in Europa sono cinquantacinque milioni questi sono dei dati che ci dimostrano l'evoluzione la tendenza e tutto ciò determina che un oggetto che è diventato oggetto di consumo nel momento che si è intrecciato con la possibilità di avere leggi con grande velocità trasmissive
Con l'uso della fibra ottica o della tecnica complessiva ADSL per il cavo in rame sta determinando dei grandi cambiamenti nella nostra vita individuale relazionale a velocità in impossibile impensabili fino a qualche tempo addietro
Al contrario
Questa rivoluzione è stata percepita con grande precisione con grande determinazione dall'impresa
Che nelle loro evoluzioni ristrutturazioni hanno visto che nella trasformazione di un oggetto di consumo come la televisione tradizionale che è diventato un terminale domestico intelligente e che poteva essere utilizzato per l'intrattenimento come per l'informazione
Come per la comunicazione si realizzavano le condizioni e le premesse per un nuovo ed esteso mercato
Il capitale utilizziamolo ogni tanto questa parola prima e più di noi insomma ha capito che l'informatica le telecomunicazioni nell'informatica nelle telecomunicazioni non ci sono più aree no profit ma sono sono tutte aree apprezzi e profittabilità differenti
Le imprese si sono lanciati in questa gara in questo mercato ricca di novità determinando così una evoluzione delle imprese stesse imprese informatiche che sono diventati gestori di telecomunicazioni o gestori telefonici che si trasformano in in imprese multimediali via di conseguenza
La realizzazione e la gestione delle infrastrutture di rete
Sono il supporto di tale processo le autostrade informatiche non sono altro che mezzi sono mezzi che ci permettono di scambiare a grande velocità dati suoni voci immagini in forme digitali che vuol dire strumenti che ci offrono chiarezza e qualità
Gli esperti tempo rese che ogni tanto incontriamo ci dicono che con la rivoluzione multimediali si realizzerà pure a fronte di giganteschi Investimenti ritorni altrettanto vistosi
Negli Stati Uniti si è calcolato che per fare un investimento per informatizzare tematizzare gli Stati Uniti ci vorrebbe un costo un progetto dal costo equivalente al progetto Apollo per atterrare sulla Luna
Ma ci dicono anche che tutto ciò a un ritorno a un ritorno di produttività per le per le imprese che può prodursi anche con un più venti quaranta per cento ci parlano di migliaia di posti di lavoro
Per gli USA sono stati calcolati in circa trecento mila nuovi posti di lavoro
Cioè che più del sessantacinque per cento dei nuovi posti di lavoro negli USA del saranno realizzati dalla trasformazione delle modalità di lavoro derivanti dall'informatica è si trasforma il lavoro spesso voglio dare anche qui solo un dato che trovate più sviluppato nella cartellina nella comunicazione di Musacchio
E cioè che si sta trasformando il lavoro anche con l'uso del telelavoro cioè con l'uso del lavoro con la realizzazione del lavoro fatto presso la propria casa vado a chiudere nel novantuno era un un milione e quattrocento milioni gli addetti al telelavoro nel novantatré siamo passati già sei milioni in definitiva noci tra si aprono e si prospettano nuove applicazioni dell'informatica
Per le usi socialmente
Utili ma dall'altro anche per c'è un pericolo che tutto quello che le autostrade informatiche la rivoluzione digitale può trasformarsi soltanto come dire in un grande circuito cinematografico a livello mondiale oppure in un gigantesco ipermercato
Per evitare di andare in queste reale in questa direzione è necessaria una forte ed estesa richiesta sociale
Affinché Business Plant delle delle impresse convalidati dagli stati dimostrino chiaramente il ritorno degli investimenti non solo in termini economici ma anche in termini sociali cioè la rivoluzione digitale si deve dimostrare che la possibilità che abbiamo sì per ci permetta di realizzare uno spazio pubblico dove i principi democratici
Possano di svenarsi inverarsi e non determinarsi un nuovo impoverimento sociale è una forma nuova di alienazione larghe diffusa
Io vado a chiudere facendo soltanto un rapidissimo accenno all'Italia noi stiamo andando a una liberalizzazione del mercato italiano molto prima forse del novantotto quando è stato deciso dalla Comunità europea
E stiamo andando a questa liberalizzazione non solo perché ci sono già i nuovi competitori che ci permetteranno di pensare che forse ci sarà non solo una Telecom dieci e più tele ecco e questi sono non solo la Omnitel dell'Olivetti
Ma sono le reti dell'Anm
Le reti della SNAM Menni le reti
Delle della Società Autostrade le reti delle Ferrovie dello Stato che forse non tutti sanno partecipa al consorzio Ermes che il Consorzio fatto dalle aziende delle Ferrovie dello Stato diciamo di tutta Europa e che pensano di lanciarsi sul mercato ricco di cinquanta miliardi cinquanta mila miliardi
Per la trasmissione dati a livello europeo questi sono i prossimi nuovi competitori ma c'è qualcosa di più che forse è sfuggito anche a Lucerna questa mattina quando ci ha fatto il quadro europeo e cioè che nel mese di ottobre sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità europea
è stata pubblicata una direttiva che liberalizza dal nove novembre scorso
Le apparecchiature e servizi che utilizzano i satelliti anche se uno Stato membro non ha emanato i provvedimenti attuativi specifici
Questo significa che ognuno di noi
E libero di poter oggi non attraverso il cavo ma attraverso il satellite di poter liberalizzare il mercato e il settore chiudo dicendo scusami Roberto Occhiuto
Che
Che tutto questo ci impone una necessità
La necessità di costruire non solo regole ma di costruire strutture di costruire un programma di costruire cioè quelle condizioni che ci permettano di coglierle queste possibilità come opportunità per il sistema Italia per il nostro Paese per quello insomma che nel titolo espresso cui questo significa non soltanto determinate le condizioni in termini di sviluppo di utilizzo democratico
Di queste possibilità perché noi oggi abbiamo discusso molto di televisioni abbiamo discusso niente di internet per esempio internet è forse una forma dove il controllo democratico dell'informazione è molto più possibile oggi in Italia ci sono già un milione di utenti
Che sono legati a internet è possibile pensare fatto da noi pensato da noi lanciato da noi l'obiettivo di estendere internet lanciando anche una possibilità di avere come dire le strutture che ci alla cena interne
E dall'altro c'è la necessità di avere un programma come dire industriale che ci permetta di preservare di tutelare i circa centocinquanta mila lavoratori che opera nel settore delle telecomunicazioni e dell'informatica
Ma che ci permetta soprattutto di non ripetere quell'esempio che citava mezza stamattina cioè della dismissione di interi comparti come fu la vendita
Del del settore che inventò l'informatica dell'Olivetti e cioè significa difendere i centri di ricerca dell'Italtel di Castelletto della Bull dell'IBM dell'Olivetti spesso questo è quello che ci stiamo giocando in questa partita ma che significa anche un impegno per le urne per noi prima di tutto ma rivolto anche al sindacato un risvolto agli enti locali affinché di questa vicenda di queste questioni
Diventi un campo come dire permanente di negoziazione di confronto il telelavoro può essere un'occasione di liberazione dal lavoro ma può essere anche una nuova forma di alienazione ieri abbiamo interrotto le trattative con la IBM un grande gruppo
Il mondiale perché non solo chiedeva l'abbassamento delle retribuzioni del quattro per cento ma c'è detto anche con grande chiarezza il telelavoro con le organizzazioni sindacali non lo intendo negoziare
Questa è una sfida che noi abbiamo davanti a noi intorno a questo si giocano le questioni che non sono soltanto relative alla RAI ma che giocano intorno alle questioni del ruolo e delle possibilità che la rivoluzione digitale e che ruota intorno anche al alla presenza di un programma di un'iniziativa pubblica può avere nel nostro Paese una sfida aperta giochiamo sulla tutta grazie
Grazie Maurizio Martinelli
Prende ora la parola Matteo maggiore dell'ufficio della BBC di Bruxelles seguirà Andrea Cinquegrani direttore del mensile la Voce della Campania
Voglio ringraziare molto Rifondazione comunista e l'opportunità di partecipare a questo dibattito mi scuso per il ritardo
Dovuto a cause di forza maggiore spero che il mio Mania digressione su quella buffa isola che la Gran Bretagna non giunga troppo intempestiva a questo punto il sistema radiotelevisivo britannico ha in comune con quell'italiano di essere estremamente speciale diverso da tutti gli altri
Come molti aspetti della cultura della vita democratica del Regno Unito quel sistema si punta più sul pratico rispetto di convenzioni che sull'applicazione di norme
Il documento costitutivo della BBC ad esempio è una carta reale che assieme all'accordo con il governo sulla licenza della BBC conferisce all'esecutivo poteri enormi spropositate sul servizio pubblico
Tali poteri non sono mai stati esercitati
è noto come la signora Thatcher non avesse simpatia per la BBC l'ostilità nasceva in parte non pregiudizio politico la BBC fu definita a metà degli anni ottanta un covo di tennisti oggi libero forse che ogni intervista un esponente del governo posso rimarca contro ma motivi filosofici tutta la visione del mondo del governo faccia era rivolta contro qualsiasi impresa ente organismo corporazione che avesse che potesse definirsi pubblico
Si pensi che dopo la privatizzazione delle Ferrovie di questi giorni di pubblico in Gran Bretagna è rimasta la posta e la polizia entrambi l'odore di privatizzazione anch'essa così si arriva alle tristemente famose confische polizieschi di materiale filmato a polemiche acerrime è un'atmosfera di lavora assai spiacevole per tutti i programmi si della BBC
L'organo di sorveglianza dalla BBC la composto di dodici governatori nominati dal governo per cinque anni ma non in blocco bensì a scadenze sfasate
Lo scopo evidentemente di evitare in linea di principio che tutti i governatori siano eletti dallo stesso governo
Una misura ovviamente non approva di faccia il cui esecutivo arrivo a nominare undici dei dodici governatori
La signora Thatcher aveva quindi la volontà e tutti gli strumenti per trasformare profondamente se non spezzare la BBC
Le mancava un ampio consenso anche nel proprio partito e questo le ha impedito di portare l'opera a buon fine
Il modello britannico ha prodotto sistema di mass media tutto sommato accettabile ed accetto alla maggioranza popolazione nonostante le molte questioni risolta
La BBC finanziata esclusivamente con denaro pubblico ne resta la pietra angolare espressione varata proprio dal governo Thatcher nel Libro Bianco del mille novecentottantotto
La televisione commerciale esiste in Gran Bretagna dal mille novecentocinquantaquattro una televisione commerciale altamente regolata costituita da emittenti regionali che non possono fondersi in un'impresa nazionale
Insieme le compagnie dell'Indipendente le recenti dando vita al terzo canale che potrebbe definirsi una serie di canali regionali con delle finestre nazionali
La concorrenza paletti via la BBC è spietata ma si svolge su solo terreno dall'audience
è infatti quasi un dogma in da Gran Bretagna che quel che è finanziato con denaro pubblico non debba cercare finanziamento commerciale della propria attività e viceversa
La conseguenza è semplice importante
Le risorse economiche messe a disposizione dalla BBC devono essere sufficienti a svolgerà i compiti di servizio pubblico che le sono assegnati
Ovvero offrire un servizio universale a costi accessibili per tutti offrire un riferimento di qualità in tutti i generi di programma fornire un'informazione imparziale che rifletta il pluralismo della società svolge un ruolo il promotore delle arti della cultura nazionale
Estendere la scelta dello spettatore attraverso scelte di programmazione coraggiose innovatrici
O in una sola carta frase cara agli inglesi fare radio televisione nell'esclusivo interesse dello spettatore e dell'ascoltatore
Ciò è possibile dicono gli inglesi solo per un'emittente che non sia costretta a competere sul mercato per le risorse finanziarie
Questa regola viene spesso citata a modello per altri sistemi assieme la BBC che come ho detto non ha pubblicità sui tre canali nazionali chi lo fa spesso si propone in realtà di ridimensionare il servizio pubblico
La ragione della regola britanniche realtà opposta quella di garantire comunque la nazione un servizio radiotelevisivo di alta qualità indipendentemente dalle muta vicende del mercato
Premessa fondamentale e naturalmente che le risorse pubbliche siano sufficienti premessa questa premessa è che esista consenso non solo nella classe politica ma diffusamente in tutto il Paese attorno alla necessità e agli obiettivi di un servizio pubblico radiotelevisivo
Tale consenso e Gran Bretagna esiste
Il libro bianco pubblicato dal governo nel luglio mille novecentonovantaquattro propone il rinnovo della licenza alla BBC per dieci anni a partire dalla sua scadenza nel mille novecentonovantasei
E il mantenimento del canone almeno fino al mille al due mila e uno anno in cui si dovrà ridiscutere il finanziamento della corporazione
Dieci anni
Nel mondo in vertiginosa trasformazione dell'industria comunicazione molto più del prevedibile futuro nella pragmatica Gran Bretagna un'eternità
Il libro bianco ha fatto praticamente l'unanimità tra i partiti i sindacati e le istituzioni
Il dibattito sul perdurare della necessità e sulla rete Finessi ridefinizione del ruolo del servizio pubblico aperte in tutta Europa comprese istituzioni europee
Con il libro bianco dello sulla BBC questo dibattito in Gran Bretagna e ho raggiunto l'importante tappa intermedia
Il suo sviluppo ha insegnato una dura lezione alla BBC
Cioè che la responsabilità e il peso concreto della conservazione di un sistema radiotelevisivo che si fondi sulla presenza di un servizio pubblico grava sul servizio pubblico stesso almeno quanto sul legislatore
Al quotidiano sforzo per la produzione di una programmazione di grande qualità si affianca in un momento di transizione come questo una lunga lotta per la sopravvivenza fatta di riforme e ridefinizioni come in tutte le lunghe lotte anche quando si vince ci si fa male
A partire dall'apertura del dibattito nazionale sul futuro della BBC nel novantadue
La riforma del servizio pubblico si è sviluppata risposta quattro grandi bisogni che adesso elenco
Efficienza
Al grido di non esistono scuse per spendere denaro pubblico in maniera inefficiente si è introdotto un certo livello di concorrenza all'interno da BBC
Secondo il sistema della scelta affidata al produttore ogni dipartimento acquista e vende prodotti e servizi agli altri dipartimenti in concorrenza con il mercato esterno cui ogni responsabile può ricorrere in qualsiasi momento se finanziariamente più conveniente e competitivo
I dipartimenti troppo poco competitivi vengono ahimè chiusi
Questo sistema ha fruttato risparmi di oltre seicentocinquanta miliardi di lire su due anni tre novantatré novantaquattro l'organico è stato ridotto drasticamente tra il mille novecentonovantatré e novantasei saranno stati tagliati sei mila impieghi la BBC passerà da ventisei mila ha venti mila dipendenti
La trasparenza come ho detto la separazione tra finanziamento pubblico attività commerciale è di fondamentale importanza
Una serie di Cai Line sono state elaborate in questo senso dalla BBC le cui iniziative commerciali saranno gestite da BBC Worldwide una nuova entità separata dal resto da corporazioni BBC Worldwide controllerà tutte le pubblicazioni la commercializzazione di videocassette cd e cd rom oltre canali televisivi internazionali e alla radio internazionale BBC One Serres che resterà invece finanziato interamente come nel passato dal ministero degli Esteri
L'internazionalizzazione
Canali Telerete le visivi internazionali dedicati all'informazione o all'intrattenimento sono già stati lanciati in Asia in Medioriente due nuovi canali saranno lanciati la settimana prossima in Europa devi segue oltre canale d'informazione continua finanziato con la pubblicità
E BBC fai una per i tipi di frecce
E febbraio sarà la volta degli Stati Uniti più tardi dall'Africa
Oltre che sulla qualità e la quantità della sua programmazione la BBC può contare in queste imprese commerciali sull'alleanza strategica conclusa in aprile scorso con il gruppo privato Piersanti proprietario il financial times Caritas la decima
Ma non solo il marchio BBC sarà un'arma formidabile nella concorrenza internazionale che con la moltiplicazione dei canali tematici si giocherà sul piano della visibilità almeno quanto su quello della qualità dei programmi
Lo sviluppo tecnologico la BBC è convinta che la transizione verso il nuovo sistema di comunicazione in cui tutto sarà disponibile per tutti sempre e ovunque sarà la transizione lunga e incerta
Tuttavia basta passare un pomeriggio con un bambino di dieci o dodici anni per rendersi conto che la cosiddetta società dell'informazione è già a un buon punto di sviluppo punto per me personalmente tutti raggiungibile già ora
Si può dire che l'intero direttorato dei programmi educativi della BBC si dedichi ormai esplorare strade sfruttare le possibilità di sinergie offerte le nuove tecnologie servizi dal cd rom all'internet
Parlando di sviluppo tecnologico voglio accennare a quello che che
L'accesso alle reti e alla tecnologia
Per la distribuzione i programmi audiovisivi il panorama che si sta disegnando e quello di un pastore in cui satellite cavo emittenza anziana con Virenque
Un operatore di rete di distribuzione che fosse anche fornitore di un servizio avrebbe interessa negare l'accesso alla Rete a servizi concorrenti e qui parlo per esperienza è successo a Canale d'informazione della BBC trasmesso in Asia da un satellite di proprietà di Rupert Murdoch
In seguito alla minaccia del governo cinese di vietare la ricezione in Cina di tutti i suoi canali se la BBC avesse continuato a trasmettere e signor Barda ha pensato bene di cacciarci al Sapelli
è il problema dei colli di bottiglia che emerge anche per la tecnologia di codificazione di segnali
Tale tecnologia legata la distribuzione dei decodifica tori e alla gestione della clientela alla pay television il problema pare nella sua gravità se si considera che l'internazionalizzazione dei media renderà centrale questo mercato che oggi è marginale i mercati trans nazionali sono infatti per natura mercati nicchia specializzati Obiettivo naturale di canali tematici
Loro risorsa finanziaria sarà l'abbonamento ben più che la pubblicità
Immaginate i nuovi canali come riviste a un nuovo chiosco dei giornali riviste che però necessitano di occhiali speciali per esser lette ogni gruppo arrivi editoriale commercializza i propri occhiali
Quante paia di occhiali ora compare la gente uno che è prevista certamente no ne compra un paio dal primo editore sul mercato e leggerà le sue riviste chi voglia raggiungere il lettore con un certo paio di occhiali dovrà mettersi d'accordo provare a mettersi d'accordo con quel primo editore
A questo aspetto volevo qui solo accennare
Ricapitolando del modello britannico è buono ma difficilmente esportabile la lezione appresa dalla BBC negli ultimi anni ha invece valore universale almeno là dove esiste un servizio pubblico
Imparzialità e qualità della della programmazione erano premesse indispensabili ma non sufficienti per la giustificazione di un ruolo del servizio pubblico nel nuovo panorama audiovisivo britannico internazionale
è servito uno sforzo doloroso di profonda riforma e ridefinizione della BBC perché leale consenso nazionale necessario al rinnovo della scelta in favore di un sistema radiotelevisivo chiarisse il servizio pubblico come pietra angolare
Ed è servita naturalmente la buona fede delle forze politiche delle istituzioni nel riconoscere i giusti i risultati di questo sforzo e nel rinnovare le condizioni normative e politiche e finanziari necessaria a sostenere questa scelta
Ringraziamo Matteo Maggiore adesso la parola e Andrea Cinquegrani
Direttore del mensile la Voce della Campania
Poi è previsto l'intervento di Franco Passuello presidente delle ACLI
Allora non c'è solo un in RAI un Cecchi Paone come ha ricordato qualcuno prima inversione in ginocchio da te a intervistare Berlusconi un Berlusconi ancora premier ieri sera posa avete visto in parecchi un Vespa in forma smagliante degno del miglior lettino d'Oro di stagione forse intervista raccapezza Ale insofferente
Però non più tanto De Lorenzo sulla sanità una viola Mammola
Non era della mamma la che anche lì ancora rivendicato ieri tutti i preti la sua riforma sanitaria tutto quel che ha fatto di buono per questo Paese tralasciando soltanto di dire che forse ha lasciato qualche migliaia di morti sul campo morti per trasfusioni per sangue infetto eccetera eccetera però il buon Vespa raccolto raccolto genuflettersi di fronte a sulla sanità
Ecco ci sono si sarebbero tanti tanti di questi casi da fare
Di giornalisti di giornalisti binari di di giornalisti comprati e venduti al mercato delle vacche
Ecco
Quindi non è solo Fininvest purtroppo il modello era è stato esportato è ampiamente e la normalizzazione di donna Letizia
La famiglia Moratti ottime amiche anche socia del cavalier Berlusconi ricordiamolo non dimentichiamolo doma letizia ancora bene in sella quindi avremo la sua bici ancora un altro bel po'di questa RAI
Ecco questo tipo di giornalismo e quello che noi in questi undici anni di vita di voce Della campane nel nostro piccolo abbiamo sempre voluto combattere abbiamo sempre cercato di fare sulla nostra pelle un giornalismo contro un giornalismo di contro informazione cercano di andare dentro i palazzi del potere di scavare dentro i palazzi del potere abbia Concia da fare nell'ottantaquattro quando era in tutti i muri di gomma intorno a noi in campagna dove in Campania si affermavano i listini
Nazionali di personaggi del tipo ministro Pomicino sua Sanità De Lorenzo il Di Donato del Garofano l'altro Conte del miglior Garofano di stagione
I vari Scotti Gava e via discorrendo del mese ci sarebbe da fare una lunga sequela di nomi infarciti di quattrocentosedici bis cioè di associazione a delinquere di stampo camorristico e quant'altro spinse spinse di feline penali piene di avvisi di garanzia e quant'altro
Ecco abbiamo cercato di fare questa reso purtroppo non abbiamo più nessun ministro
Campano ne abbiamo soltanto un Mastella che c'ha minacciato querela per una copertina che gli abbiamo dedicato sulle sue relazioni pericolose e ne ha parecchie nel Sannio beneventano adesso purtroppo in questo Governo di tecnici abbiamo soltanto un Brancaccio
Amico però di Sargon Salvatore D'Angelo don Salvatore D'Angelo a sua volta legato ad Andreotti in nel villaggio dei ragazzi di Maddaloni insieme raccontano delle belle circa le frequentazioni di malavitosi e altro in nel villaggio dei ragazzi di Maddaloni ecco purtroppo ci abbiamo soltanto un Brancaccio non possiamo forse parte tanto giornalismo conto però ce n'è invece tanto da fare
C'è ancora tanto giornalismo contro da fare non soltanto in una regione come la nostra la Campania che ha tanti tanti di quei problemi
Sul tappeto quel giornalismo contro che non ha fatto mai fino ad oggi nessuno in campagna a livello di stampa quotidiana parlo di stampa quotidiana il mattino sappiamo che Mattino abbiamo avuto con il regime di nonno a leccare genuflettersi letteralmente ancora fino agli ultimi giorni di potere dei potenti e dei nostri palazzi genuflettersi quotidianamente di fronte a Pomicino De Donato De Lorenzo e via discorrendo il Giornale di Napoli e l'altro giornale che imperversa in questo in questi ultimi anni in Campania è il vero giornale
Spazzatura il velo giornale munnezza nel vero senso della parola perché è nato proprio con le tangenti della nettezza urbana della monnezza a Napoli quando si è fatta la famosa privatizzazione
Della nettezza urbana Napoli quattro anni fa l'appalto scade tra pochi mesi
Il quinto anno di appalto voluto da Cigliano uomo Rivi Donato per la privatizzazione le mazzette sono fruite al giornale di Napoli infatti la Disney smettessero Barça condite sperimentalmente in odor di Garofano
Ecco cosa ne con le
Mazzette niente turba ma è venuto fuori il Giornale di Napoli diretto dal vice capogruppo di Forza Italia la Camera Emidio Novi
E il Ferrara di casa nostra anzi lo Sgarbi di casa nostra abbiamo sentite pare che stamattina su Sgarbi supera su sue mille novecento avrebbe dalla conta parecchi nazista fino a dieci anni fa comma in campo e la foto di Adolfo sulla scrivania passato poi al conte Carmelo Conte in condominio con Di Donato quindi passata a Forza Italia ora e ogni giorno c'è un suo attacco a parte in in un italiano improbabile in un vernacolo anche spesso appariscente eccetera
A infuriare contro magistrati carabinieri i Bassolini gambali di casa nostra il ogni giorno a prendersela con con i magistrati e con i vari cavallerizzi ha definito il procuratore Borrelli un cavallerizzo ha parlato disarcionamento i continui e via discorrendo c'è una tutto un'antologia sue mille nove ci sarà Braschi venne romanzi romanzi ecco quel che ne aveva fatto il caso di fare in questi anni è un giornalismo contro dal l'ottantaquattro abbiamo cominciato la le pubbliche la ripresa dei pubblicazione de la Voce la campagna siamo stati sommersi di di di querele settantacinque fra citazioni civili e querele
Ventidue miliardi da solo ci ha richiesto Pomicino come risarcimento danni altre
Altri centinaia di milioni sparsi da questo o quel politico di casa nostra
Son quasi tutti nell'ottantacinque novanta per cento dei casi o finiti in galera
Ho avvisati di garanzia perché il nostro uditorio di querelanti o con i quali ci richiedono risarcimento danni eccetera e fatto prevalentemente da camorristi politici e imprenditori e quella connection quel filo rosso che ha percorso la campagna in questi anni
Di vacche grasse del dopo terremoto di miliardi facili ma non solo questo abbiamo auto Marelli problemi questi anni dalle minacce quotidiane alla pubblicità che ci veniva tolta
Al abolite tagiko antiche d'ogni tipo abbiamo denunciato alla per dire la Cité per estorsione per tale soluzione che ci ha fatto una bolletta di otto milioni per un solo bimestre
Tanti altri casi ultima chicca chicca finale
Una causa di lavoro intentata ci dà un collaboratore che neanche ha mai visto la sede del giornale che non conoscete la mente la sede regionale nostro e che ci ha chiesto ottanta milioni lì si capisce in quale contesto purtroppo accade spesso a lavorare a Napoli in Campania
Quindi abbiamo cercato di fare questo tipo di formazione e sulla nostra esperienza pur contante vicende pur contanti
Sacrifici personali quotidiani di tutte di tutta la la Voce della Campania abbiamo cercato di scavare fino in fondo nei palazzi del potere e questo è il nostro il nostro la nostra speranza che a livello di stampa a livello di giornalisti si ci possono essere degli esempi di di stampa che cerca di essere di scavare che cerca di fare un giornalismo alternativo un giornalismo di denuncia c'è bisogno di molto di denuncia oggi contro i riciclati di turno contro i camaleonti di turno Conte trasformisti gli acrobati di turno di Stato
Contro contro coloro i quali si camuffano per poter saltare sul carro questo o quell'occorre passato destra sinistra probabilmente o da sinistra a destra
Ecco perché sulla sinistra poi Possa che qui si recò la sua identità quindi strumenti di informazione che siano strumenti contro servono a una sinistra per riacquisire una sua densità perché una sinistra che finisce per caso mai accettare un Cossiga premier un Cossiga presidente le consiglio l'abbiamo quasi rischiato penso che non abbia più a che vedere molto con la sinistra
Ringraziamo Andrea Cinquegrani per l'ultimo intervento do la parola al presidente delle ACLI Passuello poi avrà inizio la tavola rotonda
Il voto Pietro
Allora io
Ho accettato di il vostro invito a essere presente a intervenire perché mi sembra che il tema della comunicazione
Con quel respiro vasto che voglia avete dato
Non sia oggi un tema settoriale è una delle tante politiche sulle quali discutere ma sia il crocevia spesso il cuore direi
Del problema principale che i democratici i democratici si trovano a dover affrontare
La questione Berlusconi non è una questione speciale la questione Berlusconi è il paradigma il simbolo
Di una nuova sfida che il mercato ha lanciato alla democrazia
E mi sembra che ci sia un ritardo della sinistra e più in generale delle forze democratica del nostro Paese accogliere lo spessore
Che in gioco in questa in questa questione credo in realtà che al fondo della questione della comunicazione ci sia un intesi ponga in termini nuovi il nesso
Tra mercato democrazia tra libertà e giustizia
E che forse anche in questi giorni di fronte alla durezza
Della sfida che ci è stata lanciata sul versante diciamo radiotelevisivo su in questo sono molto d'accordo con le cose che ha detto qui il compagno della FIOM
Ci attardiamo un po'troppo a guardare la punta più visibile del problema quella dell'assetto radiotelevisivo senza guardare in faccia più da vicino la questione più profonde
E cioè che l'intreccio
Tra tecnica rivoluzione telematica rivoluzione finanziaria hanno portato il mercato a la
Pervadere
La società a farsi direttamente per la prima volta nella nella storia anche suo oggetto di egemonia culturale
Saltando
Come dire le mediazioni e quindi compromessi che fino a ieri sono stati necessari con il con il i diversi soggetti organizzati della democrazia e dello stesso mercato
Quindi una questione sulla quale occorre rapidamente maturare una posizione unitaria all'interno del delle campo delle forze democratiche
Per uscire dalla difensiva ed essere in grado insieme di maturare uno sguardo progettuale alto che cito ci metta nelle condizioni di governare i processi di trasformazione e sull'altro versante
In ci metta in grado di sviluppare un'iniziativa a breve e medio termine che tamponi
L'aggressività che a destra italiana a sviluppato in questa fase
Mi sembra da questo punto di vista
Che
Si tratti di maturare del paese di far crescere nel Paese un movimento movimento largamente unitaria starei per dire costituente sulle qui su questi temi della comunicazione
Abbiamo del resto già lavorato insieme quindi non si tratta di partire da zero sul referendum della Mammì da sempre
Siamo tra quelli che abbiamo pensato che il referendum la Mammì fosse solo un punto di innesco di qualcosa che deve avere permanenza del Paese
Perché noi rischiamo di perdere di vista un punto essenziale che mi sembra che la l'impostazione che voi avete dato invece non perde di vista
E cioè che il problema che abbiamo di fronte non è quello delle regole
Porre regole oggi vorrebbe dire registrare lo squilibrio di rapporti di forza che si è verificato nell'assetto diciamo produttivo proprietario delle comunicazioni nel nostro Paese e che il problema vero che abbiamo di fronte sia proprio quello di riequilibrare questo assetto è qualcosa di più che un problema di regole
Per questo credo che mentre poniamo il problema della par condicio siamo diventati tutti gli attivisti di questo tempo per dire insomma un pizzico di democrazia minimale nell'assetto
Delle comunicazioni in Italia mentre facciamo questo lavoro dobbiamo seriamente preoccuparci delle cose di cui voi preoccupato più ho potuto solo scorrendo la relazione di Nappi
E cioè il tema delle privatizzazioni della stette il tema dei grandi assetti diciamo così telematici
Perché l'esperienza che noi abbiamo pensassimo c'è un movimento del lavoro sia pure non siamo né un partito non sindacato ci dice che oggi tutte le grandi questioni con cui noi abbiamo a che fare coi spione o sul tema della comunicazione
Sono quindi qui per dire che per quel che ci riguarda
Sentiamo l'urgenza che la sinistra superi
Le sue divisioni e la sinistra deve più in generale il campo democratico
Superano su questo versante le loro divisioni che per la verità sono inferiori che in altri settori siccome penso che il tema dell'unità dei democratici oggi sia più generale se questo è un campo sul quale l'unità dei Democratici può mettersi alla prova lo si faccia rapidamente
Perché siamo nel cuore di una questione costituente per una fase nuova della democrazia nel nostro Paese
Spero che potremo lavorare ancora insieme
Allora ringraziamo Franco Passuello sue proprio l'ultimo intervento prima dell'inizio per la parola rotonda
Andrà
Puntualmente adesso la tavola rotonda presieduto dalla compagna
Luciana Castellina a cui partecipano Fausto Bertinotti segretario di Rifondazione comunista Pietro Ingrao Stefano Rodotà Vincenzo vita Carlo Freccero che annunciato sul programma tra arrivando così speriamo dall'aeroporto
Qui al Residence Ripetta lo dirà il però che vagavano contro può ugualmente iniziare ed aveva parola
A Luciana Castellina
Appena
Appena sono
E dichiara che questa tavola rotonda potrebbe durare sei giorni perché i temi che sono stati buttati sul tappeto sono tantissimi io credo che forse in questa
Fase finale valga forse la pena di parlare di concentrarsi un posto la questione di come la sinistra si colloca di fronte al nuovo sistema multimediale alla società dell'informazione
Diciamo pure mi pare che questo convegno la sottolineato in modo critico
Che la sinistra se ne occupa poco ci occupata molto della RAI una Rete due reti tre reti ma poco assai di che cosa scapperà avvenire in la situazione nella quale questo tema rischia di essere assolutamente obsoleto e superato e ha valutato credo anche poco l'impatto così come le potenzialità i rischi di nuove delle nuove tecnologie spaesata anche direi perché la sinistra fino ad ora
è stata anche come dire intellettualmente separata quelli dell'audiovisivo quelli della carta scritta quelli dei computer e adesso invece si ritrovano tutti quanti insieme e si tratta di vedere come si muovono nel nuovo mondo
è una tema molto difficile perché ovviamente dove dobbiamo tentare una risposta
Dentro un quadro che vede una divaricazione crescente tra la rapidità e l'ampiezza del trasformazioni tecnologiche e la capacità del sistema sociale di assorbirle
In uno scenario che cancella il tempo e distanze
E così destabilizza valori e punti di riferimento
Sappiamo che occorre riclassificare tutto sapendo che le nuove tecnologie non sono neutrali
E che queste oggi introdotte pendolo di per sé ad una semplificazione impotente che sacrifica la ricchezza e la complessità di sfumature e perciò spesso ha una funzione omologati
Dovremmo ripensare alla scuola che ci appare oggi Medioevale
Perché tiene in vita ricca di detriti didattici e codici culturali di una stagione superata che non corrispondono più al modo di sentire degli studenti perché la scuola
Riserva come centro cognitivo la parola scritta il modello di estrazione mentale che lei è legato laddove i giovani hanno l'immagine un più la parola scritta come centro di cognizione
Doveroso per tutte questo mi pare tema più difficile fare fronte ad una moltiplicazione ad un'accelerazione della massa di informazioni che non svilupperà fatto di per sé il livello di cultura e perciò di libertà e di autonomia dei cittadini
Perché c'è ormai un intro piglio una vera impropria dell'informazione perché questa Massa di informazione si può accompagna ad una distruzione della soggettività e perciò della capacità di giudicare dunque di decifrare l'informazione che le viene data
Cioè ci sono grandi potenzialità
La Rete è una forma organizzativa che consente la comunicazione stabile fra persone lontane che possono intervenire nella discussione in momenti e da luoghi divelti e dunque di per sé potenzialmente una comunicazione democratica
è possibile usare le nuove tecnologie per consentire una maggiore partecipazione laddove invece la partecipazione cade
Sono i temi che l'agorà elettronica da città digitale e però però però in mano sono tantissimi
E democrazia ancora democrazia una democrazia che pende per questo ad essere localistica che si sa tutto alla devo perché Massimo a livello del villaggio
E sparisce livello globale che invece definitivo
Che diventa democrazia referendaria e cioè riduce la partecipazione al la ratifica polizie col no
E poi cosa vuol dire la scomparsa dei momenti collettivi di comunicazione
Che incidono sulle modalità di esercizio della sovranità perché il sovrano le risulta di segregato cambia nel partito cambia il sindacato con il pelo lavoro
Cambia praticamente tutto e anche se la massa di realtà che viene trasmessa in maggiore si tratta sembra di una realtà virtuale e cioè uno resta privo di inneschi ex radicato
Non distingue più fra oggetti virtuali fisici e così beh appunto la complessità tutte certo predeterminato spariscono le intuizioni di diversità insomma un mondo i cloni
Allora che facciamo di fronte a tutto questo cerchio fuori da ogni determinismo tecnologico è chiaro che non è l'innovazione che detta il passo ai mutamenti sociali
L'azione ecco bravo la discussione sul proprio contro le tecnologico e tecnologie nuove tecnologie solari sarebbe idiota
Però io credo che dobbiamo fare in modo che la sinistra sia pienamente cosciente che il crinale fra l'arricchimento dell'impoverimento culturale democratico è molto sottile perché è una citazione che facciamo tutti quanti ma io la rifaccio Pedrini sempre molto bella quella di ieri che dice la tecnologia apre le porte ma il capitale Ricchiuti
E allora si tratta di vedere che cosa facciamo come si ridefinisce
La identità la carta della cittadinanza democratica come si ridefinisce la democrazia noi abbiamo in questo convegno sottolineato moltissimo il ruolo del pubblico la necessità di rivalutare rilanciare lo strumento del servizio pubblico perché di fronte la società multimediale questo è ancora più necessario di prima
E abbiamo buttato lì qualche idea anche su questo io credo che la tavola rotonda
Dovrebbe pronunciarsi e per primo darei la parola a Stefano Rodotà che peraltro su questi temi in particolare quelli della cittadinanza Elettronica vale a dire che la democrazia elettronica ha scritto cose molto belli
E nell'enorme massa di problemi ho cercato di Solar né qualcuno e di presentarlo in forma molto sintetica e anche un po'approssimativa e me ne scuserete proponendo cinque possibili opposizioni
Che sono queste
Iper democrazia democrazia
Televisione generalista nuove tecnologie mediazione Presadiretta
Costruzione dell'agenda accesso al processo politico esclusione cittadinanza elettronica
Perché è un solo espressione iper democrazia che a un nobile una nobile ascendenza perché la usava Ortega agli assetti ma che oggi si ritrova nel dibattito soprattutto americano per indicare i tentativi che vengono fatti in questa volta dalla nuova destra repubblicana di adoperare l'intero universo delle nuove tecnologie ponendo qui
Subito un interrogativo
L'insieme di queste nuove tecnologie che poi rappresentano il panorama che ha appena ricordato Luciana Castellina nel quale la televisione tradizionale non dico che destinata ad avere un posto marginale certamente non avrà il ruolo che ha avuto finora la domanda è se queste nuove tecnologie siano destinate irresistibilmente appare corpo con le varie forme di populismo che emergono nelle nostre organizzazioni sociali per cui ci sarebbe può esserci una sorta di linea rossa però Silvio Berlusconi Newt Gingrich
Vanamente contrastata con l'incursione di Al Gore e delle sue autostrade elettroniche di cui peraltro proprio varie sinistre hanno cercato di dimostrare la debolezza
La questione meno semplice di come questa indicazione la presenterebbe per ragioni io cercherò di dare molti dati fattuali così ci intendiamo più rapidamente perché la discussione è riesplosa negli Stati Uniti ed è anche un po'rimbalzata da qualche notizia di stampa in Italia dopo che e affievolita sì la spinta della amministrazione repubblicana anche su questo terreno è stato proprio il nuovo speaker della Camera dei Rappresentanti appare una forte uscita con l'assistenza del futurologo
Altri intoppi perché gli ha scritto una vera e propria costituzione dell'era elettronica e dovrei avere da qualche parte
Propongo
Proponendo annunciando che tutto il materiale della Camera dei Rappresentanti sarà su internet la mitica Rete
è il programma si chiamerà Thomas da Thomas Jefferson che incarna uno dei due grandi filoni dalla storia della democrazia americana
La questione nasce immediatamente
Con questa domanda
Ma questa facilità di accesso alle informazioni prima e di intervento in qualche modo che
Su internet non si acquisiscono soltanto informazioni si danno informazioni si discute si interloquisce si propone
Non determinerà
Una capacità delle diverse lobbies di interferire ancor più pesantemente di quanto non facciano attualmente su un processo politico e sul procedimento legislativo in particolare
Non ci sarà una moltiplicazione dell'influenza degli interessi corporativi e settoriali ricacciando sempre più sul fondo intere l'interesse generale
Tutto questo non accelererà la balcanizzazione della politica
E in definitiva si risolverà in un'ulteriore crescita del bilancio pubblico perché bisognerà dare soddisfazione a tutti questi interessi divenuti più aggressivi
Dichiara grazie proprio ai due fenomeni possesso di maggiore quota di informazioni e capacità di farsi sentire
è stato calcolato la se qualcuno ha letto Time lo avrà visto questo era un dato molto noto che ormai l'associazione degli anziani negli Stati Uniti riesce a mobilitare manda cinquanta milioni di lettere all'anno grazie al misto tra posta elettronica e dai meglio
Questo è un vero problema questa iper democrazia ecco il ritorno del termine porte indiano non distruggerà i procedimenti democratici tradizionali
Che sono dei procedimenti badate come tutti sanno circondati anche da limiti mentre questa sembra veramente una democrazia senza limiti dunque una Ibert democrazia
La questione e vera e appena credo che sarebbe sbagliato tuttavia di fronte a questi fatti chiudersi in una difesa dei parlamenti e in genere delle istituzioni rappresentative così come l'abbiamo conosciuta è in secondo luogo ritenere che queste siano opportunità circoscritte soltanto agli interessi lobbistici questa è una discussione aperta da molto tempo
Per gli osservatori più freddi
Non da oggi fanno notare che è vero che queste tecnologie amplificano le possibilità di intervento delle lobbies ma le lobbies avevano già i loro modi di farsi sentire e semmai ci sono altri gruppi di interessi e un passato obbligati al silenzio che queste tecnologie riescono a fare bene
Quindi il problema è in primo luogo se politicamente non è necessario investire dal punto di vista delle capacità di analisi delle nebbie intellettuali e se volete anche un po'di risorse finanziarie in questa seconda direzione
Che naturalmente traumatica per chi è legato alla idea del Parlamento rappresentativo come unico luogo possibile della discussione della decisione
Ma e mi scuserete se io quindi fermo con un'affermazione non con una dimostrazione ma qualche altro dato lo darò più avanti
Il problema non è quello di difendere nella sua integrali nella loro integralità le istituzioni rappresentative perché io credo che se noi riusciamo a liberare da una serie di funzioni che si sono venute accumulando nell'arco di decenni
Sulle istituzioni rappresenta le sulle istituzioni rappresentative se riusciremo a liberarle da alcune funzioni
Avremo una possibilità maggiore l'incidenza di queste istituzioni
In altri termini
La forza delle l'opinione determinata dal fatto che ci sono le lobbies
Ma dal fatto che c'è una quota così elevata di interessi corporativi che debbono essere mediati e gestiti nelle sedi parlamentari centrali
Da rendere molto più forte e questo tipo di poteri
E quindi la questione ed è un interrogativo difficile però e vedere se non sia possibile operare redistribuzione di poteri che nello stesso tempo liberino da funzioni improprie le istituzioni rappresentative tradizionali offrono delle opportunità soggetti diversi da quelli che sono appunto oggi le lobbies o i gruppi di interesse tradizionale
Seconda questione la televisione generalista e le nuove tecnologie
Noi assistiamo in questo momento non solo al progressivo ridimensionarsi che diventerà sempre più acuto e visibile profondo negli anni a venire di quella che è stata chiamata appunto la televisione generalista ma anche al venir meno di qualcosa che ha svolto aldilà delle opinioni che si possono avere una funzione unificati
In Italia questo è particolarmente è stato messo in evidenza per ciò che riguarda la lingua l'italiano è stato e divenuto lingua comune dei cittadini solo dopo l'avvento della televisione
E in realtà la Giunta che si può fare lui davvero andando al di là del nostro panorama perché nel momento in cui la televisione generalista occupava occupa ancora con sempre maggiori difficoltà perché voi avrete tutti letto delle difficoltà che ha avuto Clinton di avere le reti unifica i tre grandi reti unificate per parlare dopo lo la sconfitta elettorale ma non c'era una resistenza come dire politica delle reti è che ormai in questo tipo di appello unità unificato
Non all'udienza che devi passare in passato c'era un interesse delle stesse reti in questo momento c'è un pubblico di spesso differenziato non si raggiunge più una platea abbastanza larga da rendere questo tipo di interventi appetibili per le grandi reti
E dunque il problema è quello della perdita di un luogo unificante a vantaggio di tecnologia e che certamente consento di cogliere più da vicino umori interessi e anche i bisogni reali
Ma segmenta atomizzata dividono
E qui forse è una vecchia profezia ritocco PIL della irresistibile vocazione all'atomizzazione dei procedimenti democratici troverebbe una sua singolari dissi ma confuse
Sta di fatto che oggi c'è questo problema
E c'è un problema che incide fortemente sul senso della comunicazione politica
Perché nel passato nell'uso della televisione generalista era implicita la sicurezza di raggiungere tutti o almeno qui tutti
Che si servivano del comunicazione televisiva che erano
Gli utenti della comunicazione televisiva oggi la platea si differenzia si creano le nicchie e questo provoca sul versante della comunicazione politica immediatamente
Una segmentazione anche dello per io seguo qui l'offerta segue le
Il la modifica dell'utenza se questa si segmenta io
Tende rosse ben tagliare anche al separare anche la mia proposta e quindi queste tecnologie che mi mettono in grado di fare una proposta politica sempre più dettagliata sui bisogni anche di micro gruppi oltre che di interessi
Più o meno corporativi settoriali localistici cambia in qualche modo la natura
Della programmazione politica anche se
Pure qui bisogna stare attenti alla alle generalizzazioni ancora una volta quello che è avvenuto negli Stati Uniti abbastanza significativo
Perché è vero come sanno molti che il contratto con l'arte l'America
Che era la proposta dei repubblicani è stato costruito dieci punti sono il risultato di una progressiva riduzione di un ventaglio di ipotesi che arrivava un centinaio
E questi dieci punti sono state individuate esattamente con le varie tecniche dal sondaggio ad altre che sono state con tanto successo adoperate in Italia da Berlusconi
E vero però che rispetto a una diagnosi che ci diceva questo porterà a una esperta molto segmentato questa volta invece abbiamo avuto un offre molto compatto molto generalizzata aborto ideologiche e quindi anche questo è un dato che ci obbliga acqua riflessione cioè non c'è un effetto automatico
Della segmentazione prodotta dalle nuove tecnologie sul processo politico
Si tratta di capirlo
E di rendersi conto allora
Come in questo momento è possibile fare emergere idee forza eccome possibile anche attraverso un universo così differenziato di mezzi di comunicazione far arrivare messaggi unificanti o almeno nelle loro pretese o caratteristiche unitari unito
Naturalmente questo ci porta direttamente alla questione della
Mediazione e della presa diretta che la grande questione aspetto perché in questo periodo
La
Distruzione dei tradizionali mediatori sociali è stata evidente la crisi dei partiti dei sindacati di una serie di organismi associativi è evidente
E la sostituzione dello schermo televisivo come mediatore clamorosa io non mi stanco di dire in Italia non è mai decollato
Un vero associazionismo una vera capacità di pressioni dei consumatori al di là di eccellenti esperienze
E anche di successi di settore ma chi fa impersona l'Ombudsman dei consumatori piaccia o non piaccia e Lubrano sullo schermo televisivo
Non c'è nessun dubbio e quindi queste funzioni di mediazione sono state trasferite in quello quindi è sbagliata una contrapposizione Presadiretta mediazione sono cambiate le forme della mediazione
E su questo bisogna riflettere perché quale tipo di mediazione abbiamo dentro
è una mediazione una comunicazione che ha in sé è una caratteristica di verticalità e quindi intimamente
Una forza autoritaria giustamente ricordava i discorsi sulla neutralità delle tecnologie Luciana Castellina che io li conoscete tutti le tecnologie a due facce buoni o cattivi loro usi a seconda delle buone o cattive intenzioni di chi va ad opera e io credo che un pezzetto di questa analisi la dobbiamo tenere ferma perché dobbiamo evitare una deresponsabilizzazione che deriverebbe dal fatto di dire bella tecnologie cattiva in sé e quindi non sono io a essere cattivo
Ecco qui dobbiamo stare molto attenti però è anche vero io non mi stanco di usare una
Ne chiedo scusa perché adesso lo faccio di presenza della persona io ho citato tante volte se rimane immutata la struttura della Fininvest e passa da
Berlusconi a Bertinotti per rimanere nell'ambito la comunicazione anche se Bertinotti dirà cose meravigliose rimane autoritaria avvertiti verticale e quindi in quanto tale contraddittoria con un processo democratico lì
Quindi il problema della neutralità qui non è tanto quello di dire abbeveriamo di ad operare al meglio con uno sforzo di giusto volontarismo le tecnologie che altri ad Opera Nomadi
Ma vede aerei questo allargarsi dilatarsi continuo diversificarsi e aggiornarsi
Del panorama tecnologico se non ci sono tecnologie che invece non dico che hanno la vocazione democratica
Ma che certamente non hanno quella caratteristica e di nuovo un obbligo a esaminare aveva analizzare più da vicino la realtà che abbiamo di fronte
E a non adoperare più le categorie che abbiamo un po'in testa e che sono servite fino ai piani ma che ci servono poco in questa direzione
Il tema e corro verso alcune conclusioni
I temi però opposti dall'uso di queste tecnologie
Ci mettono di fronte a questioni reali
In primo luogo lo straordinario taglio dei tempi dalla puliti
Sondaggi tutte le altre tecniche ormai impediscono i ritmi che la politica conosceva in passato
Si diceva ma
Si facciano i provvedimenti le misure impopolari all'inizio della legislatura poi verranno metabolizzate dai cittadini alla fine del quinquennio quando ancora si pensava che le legislature potessero
Durare cinque anni i cittadini o se ne saranno dimenticati avranno apprezzato gli effetti positivi
Tutto questo oggi non è più possibile in Italia i ritmi sono diventati nevrotici perché poi vedete che non i sondaggi di giorno in giorno nella trasmissione di Santoro sondaggi di ora in ora le variazioni di opinioni
Che hanno però un'incidenza lo leggiamo ogni giorno sui giornali molto diretta sulla vicenda pur
Tant'è che ancora facendo un esempio degli Stati Uniti la preoccupazione almeno di quelli che ragionano in maniera attenta sia ormai da tempo
Direi da almeno un anno spostate dalla attenzione sul tema poniamo un limite ai mandati parlamentari non più intere a quanto deve durare una legislatura e se le legislature debbono essere interrotte dalle elezioni di mezzo termine che nella storia della democrazia americana verranno anche questa funzione
Di controllo di rinnovo parziale perché si dice se ormai essendo stato introdotto questo elemento di accelerazione
Che è rappresentato dal sondaggio dal dalla conoscenza giorno per giorno
Delle opinioni
Tutto questo sarà aumentato dalla interattività dei media e per cui io non sarò solo il sondato passivo
A cui qualcuno parlerà assegni telefonerà hanno se verranno con un questionario sanità il Peller hanno per strada ma potrò io prendere l'iniziativa ecco se questo cambia
E allora noi dobbiamo garantire è individuata alle istituzioni adeguati a questo cambiamento perché se io dei tempi di durata
Che sono continuamente sfidati da queste tecnologie la possibilità di strategia più lungo termine diventi impossibile
E quindi la frase che cosa prevale interessi particolari interessi forti in quel determinato momento
Non entro nel merito dei discorsi sondaggi referendum elettronici e via dicendo perché questo mi porterebbe lontano solo che evidentemente questo insieme di tecnologie
Fa venir meno
Il spesso del controllo elettorale in qualche misura smonta la forza del mandato
Agli eletti e configura una sorta io dico di contratto politico permanente tra ceto politico e città cambiando volti dagli elementi che abbiamo di fronte
Ultima considerazione alcune considerazioni su questo punto uno
Attenzione non riteniamo però l'uso di tutte queste tecnologie posso usare altri cinque minuti ho già parlato troppo cinque no
No collocare quattro esempio e poi finisco perché sennò uno
Questo è un tema che meriterebbe la questione dei referendum tradizionalmente seconda di annuali deve anche vecchissimi di scienza politica quando arrivata il referendum trovate come esempio che cosa si deve chiedere ai ai cittadini di decidere con un referendum eresse
Sì hanno alla pena di morte
Ora la riflessione su queste tecnologie ci dice che questi sono esattamente i termini non dovrebbero essere sottoposti a test e che invece l'uso di questi strumenti di intervento diretto dei cittadini sono molto più utili laddove o impossibile creare seriamente una massa critica
Informazioni che ciascuno è in grado di valutare oppure già la massa critica esiste per l'esperienza che ciascuno di noi
Pensate al referendum sull'aborto in Italia dove come tutti sanno fu decisivo il voto femminile che non era evidentemente manipolabile attraverso nessuna operazione medio logica ammesso che allora fosse possibile fare
Con
Le tecnologie
Esistenti alle perché qui c'è un dato di vissuto di massa critica non scalfito vile da queste tecnologie che rende effettivamente alla decisione collettiva la decisione
Che rispecchia quello che e in quel momento il senso profondo l'interesse della collettività
Ci sono poi una serie di decisioni a livello locale che sicuramente si prestano Massari a questo tipo di interprete non posso fare semplici ma è un indicazione e questo va nel senso del decentramento poi dirò una parola su questa questione conclusivamente
Altro esempio in Olanda alcuni anni fa di fronte alla declinante partecipazione elettorale in sede locale sì in una serie di comuni è stata sperimentata tutta la gamma di queste per nuove tecnologie
Per far partecipare i cittadini sperando di risvegliare la loro attenzione per il procedimento elettorale gli esperimenti sono andati bene la partecipazione alle elezioni non è cresciuto
Perché perché i cittadini dicevano ma se io contro effettivamente in queste occasioni chimera appartare di andare a buttare e dello stesso tempo questa approvato ha provocato una perdita di legittimazione dei corpi a lei
Quarta questione agenda accesso al processo politico c'è una prassi notissima di un segretario alla Difesa americano che disse io non ottante truppe da poter mandare dove la si NN manda le sue truppe
Cioè non ella sia indenne che indica l'agenda politica la politica estera americana in alcuni momenti Ruanda e norma assurda del Sudan e via dicendo
Questo non ci dice soltanto la forza dei mezzi ma ci dice chi sono i soggetti politici
E quando nasce un soggetto politico si pone il problema della responsabilità e del controllo
Perché i processi politici democratici sono processi politici innervati da possibilità di controllo non basta soltanto potete dire la propria quando si incide
Massicciamente su decisioni collettive che addirittura possono diventare decisioni di pace o di guerra
Qual è responsabili
Qual è contro ecco il problema che viene posto e viene posto per ciò che riguarda il fatto che ci sono soggette
Tradizionalmente considerati non politici che possono invece diventare ogni attraverso questa capacità di influire sulla gente naturalmente e qui il disco
Unto la questione è diversa quando questa costruzione dell'agenda è il risultato della costruzione di iniziative collettive che superando vincoli di spazio e di tempo
Sono determinante
Attraverso l'uso delle tecnologie elettroniche alla Rete e così via
D'accordo che qui noi ci troviamo di fronte a comunità virtuali e che bisogna sempre stare attenti a trasferire meccanicamente
In questa dimensione le esperienze della politica che abbiamo conosciuti perché c'è una perdita di rilevanza sociale in queste tecnologie quando vengono adoperate
Nella dimensione delle esclusivo
Non so individualistico oppure oppure è stato messo in evidenza da vari studiosi c'è un perito che hanno queste tecnologie consentono per esempio al filologo slavo che vive in una città in universi dal luogo isolato attraverso internet di costituire una bella e solida comunità di filologi islamica
Sparsi ai quattro ai cinque angoli del
Ma il pilota uno slavo a quel punto se vive solo nella sua comunità virtuale di internet
E lei è soddisfatto tagliare i legami sociali che prima era obbligato a intrattenere
Forza delle cose pormi studiosi di altre discipline alla gente che incontrava per strada e via dicendo c'è un compenso a questa perdita di legami sociali attraverso la costruzione di questi soggetti
Certo quando questi soggetti si costruiscono a ridosso di questioni politiche ecco il punto importante la questione assume anche un altro significato perché c'è un controllo c'è la possibilità di intervenire alla costruzione dell'agenda e altre comunità al i soggetti altri luoghi dell'azione collettiva interferisco non c'è la chiusura nel circolo della discussione dei filologi Lancet io esco sul terreno della politica incontro necessariamente altri soggetti
E dunque io ne traggo tre conclusioni la prima queste tecnologie devono essere considerate non nella prospettiva soltanto dell'accelerazione o della distruzione dei procedimenti politici tradizionali io ho anche provato ad adoperare qualcuno galletto qualche mia cosa lo sa uno schema un po'semplificato non dico grossolano parlando di frammentazione del sovrano possibilità di ricostruzione del sovrano per usare le vecchie parole della scienza politica credo però che noi invece dobbiamo ragionare in due direzioni
Come questore distribuisce Poteri perché questo avviene comunque è come si come cambiano i luoghi della decisione
E come cambiano i tempi e le procedure per la decisione questi sono i punti importante la seconda questione
E quindi non ci troviamo di fronte a procedimenti di differenziazione istituzionale che dobbiamo tenere presenti con grande attenzione e prudenza perché noi soprattutto in Italia siamo ancora prigionieri gli schemi di semplificazione istituzionale oggi io credo che bisogna stare molto c'è gente che continua a parlare per esempio di elezione diretta del Presidente della Repubblica e del o del primo ministro presidente del Consiglio come un grammofono incantare un un grammofono vecchio stile incantato con la puntina che ne Petacci a ripetere sempre
E lo ripetono da tre quattro anni intanto dopo tre quattro anni l'universo che ci circonda è cambiato ed è cambiato perché l'abbiamo visto perché il risultato elettorale è stato quello che è per capirci e per chiudere dirò che essa è occhi una prospettiva studia perché non you fondata su un'analisi corretta della realtà quella di chi dicesse
Da una parte eleggiamo
Direttamente il capo dell'esecutivo e dalla stabiliamo i contrappesi perché il sistema dai media non abbia troppo influenza nella scelta prima del candidato e poi dell'elezione del prescelto questo è impossibile perché se io introducono elementi così forti di personalizzazione della politica di gioco sì o no i plebiscitarie bocche fanno corpo comunque le tecnologie non posso poi vietare pensando che queste tecnologie non vadano in questa direzione che cosa voglio dire
Oggi nel momento in cui ridisegniamo le istituzioni non possiamo considerare il sistema dei media una variabile esterna e comunque controllati
Il sistema dei media e oggi una delle componenti di questo sistema
E quindi non si può dire io cambio qui e poi aggiusto inizia devono tener conto delle due cose altrimenti i guai già sono stati fatti e c'è il rischio di rifarli a scadenza più o meno brevi
Le immagini che io avevo pensato che tutti avrebbero parlato per un quarto d'ora invece Stefano ne ha parlato per quasi mezz'ora ma io francamente non osate interromperlo perché e che poi insomma perché l'interessante penso che sarà interessante anche quello che dice Pietro Ingrao e quello che dice fai e Vincenzo vita e Fausto Bertinotti quindi ci siamo un po'allungato faremo di qua questa sala di più se siete d'accordo lasciamo un po'allungare poi fuori piove non vale la pena di uscire tracciano vediamo un po'va bene allora Pietro
Per allora le prime modifiche mentre parlava e allora linea Milano in mente tanti dibattiti elaborazioni Vatican centro riforma dello Stato
E e tutte le cose che tu hai scritte in particolare diveniva certa voglia sarebbe piaciuta una ma non te lo chiedo a lei ci vorrebbe molto tempo ma insomma qualche cosa in questo senso anche se una riflessione
Di fronte a questo all'esplodere dico esplode e il tema della della società multimediale perché in qualche modo e adesso che incominciano ad accorgersene
Quanto di tutto ciò che è stato pensato e detto a proposito idea la democrazia verrà le che la rappresentanza della democrazia è anche vero il ruolo dello Stato il litiga e fa il tema di questo nostro convegno e cioè di fronte alla sbornia diceva nati e privatistica che ha preso anche la sinistra si è di fronte a questa tematica non si riproponga con enorme urgente il tema nel ruolo
Il pubblico nella collettività uno scatto in questa ma anche questo è stato un tema caro alla
Centro di forma dello Stato tuttora in va bene
Ci sarebbe da parte
Ma io più e dopo cercherò di rispondere in una cosa anche su questa questione che adesso mi può mio pur sciando
Vorrei arrivarci però partendo dal
Dalla proposta che gli ho sentito formulare qui stamattina
Nella relazione di Nappi
Quella di mezza altri o poi ci tornerò
E che mi sembra il primo punto su cui dobbiamo pronunciarci
Mi pare che dell'analisi che qui è stata portata che ha fonda la proposta che è stata avanzata
Parte da processi che sono stati studiati
Il terrore è uno di quelli che ha più lavorato su questi
Globalizzazione concentrazione
E informazione
Nella vita della società
Livelli nuovi a cui è giunto come ci esprima attraverso il sistema
Dei media
Per sollevare comandi in quello che è stato detto esplicitamente qui
Una questione nazionale
E questo è forse io voglio riprendere perché forse un punto che bisogna che arrivi di più all'esterno questo è il taglio con cui qui sono state poste le cose
Cioè l'insorgere a questo punto di una questione nazionale così ho letto le cose che ho sentito qui che riguardano l'autonomia e si potrebbe dire anche l'esistenza stessa dell'Italia come nazione
Minacciata
Da un rischio adoperiamo lavoro la classica di colonizzazione
Che dati i livelli di potere di concentrazione che si è raggiunta attraverso il sistema dei media su scala mondiale le interconnessione oramai
Fra i vari momenti del sistema mediale quella che viene chiamata la multimedialità
Chiama in causa non solo diciamo così la capacità autonoma
Diciamo così dei paesi del sud del mondo mai detto esplicitamente non mi ricordo se natio mettiamo qualcun altro degli interventi
Ma anche di punti deboli dell'Occidente avanzato come l'Italia
In questo senso non cioè sulla cosa mio piacere non mi fa piacere
Torna qui un'impostazione classica del Partito Comunista Italia contro piacere unito al piacere
Si potrebbe dire è che c'è un altro togli attivismo oggi
Molto togli attivismo direi il il taglio con cui veniva impostata la questione è una cosa che dico scherzosamente tipo i termini
Ma un bacino è un'impostazione classica più generale
Nove nove nove due gli articoli fatto col botto mai usato nell'attuarla nemmeno turbarlo no no mi dispiace mezza ma io ho letto con attenzione alleggerito seguito
Quel Novellino lo lo dico io c'ho io anche perché ho proposto dal petto io posso permettere tanto che volete sono tante sono
Sono talmente compromesso che non non corrono le responsabilità che vedevo oltre a essere un po'irresponsabile
Cipriano farsi sentire troppo fuori perché se spunta fuori che
Sta storia Togliatti Togliatti Sinopoli nelle trattative sul governo ci denominati proprio nello non so adesso come sideman siete messi questo ve la vertenza di voi ma insomma
Enzo un'impostazione classica io direi della tradizione comunista del secolo
Come
Legata molto un tempo al concetto di nazione
E alla discussione al nesso urto conflitto con l'imperialismo queste un po'
Adesso sollevata ad altri livelli
E posto come cioè
Mi pare che solo lo voglio mettere in luce esposto come discorso che qui è stato fatto dire così al Paese anche questo come si diceva in termini tradizionali per dire
Badate che
Il problema è il tema è giunto a questo livello e voi ricordate tutte
E infatti il legame a questa
Impostazione
Se ho capito bene se ho letto bene
Napier ancora di più la relazione di mezza dettagli
Hanno portato qui chiaramente una proposta produttiva
Produttiva
Dice oggi
Articolata ricca
Come voi avete sentito dalla discussione qui è stata
E quindi hanno scavalcato questo dieci per l'interesse di questo convegno come io l'ho sentito
Diciamo i confini della discussione
Sulle norme di garanzia con le norme di garanzia sulla tutela del culturali informativo per porre una questione appunto nazionale di identità nazionale di difesa nazionale di Bolton razionale
E come dire
Non a caso questo è stato legato a una proposta produttiva
La sfida a livello oramai della
Dello sviluppo se vogliamo dire così
Ha raggiunto queste forme
E quindi
Come a dire c'è bisogno in un discorso che riguardi proprio la capacità produttiva del Paese di reggere a questo livello la competizione
Con le cose che crisi
Sono stati
Con l'osservazione che diceva che critica mi pare la debolezza o l'assenza delle sinistre
Su questa base dalla concentrazione a livello internazionale sui nuovi processi che
Stanno investendo l'Italia ma in generale l'Europa e con una
Chiaro problema posto di una grave pesante rischio dice un porcino subordinazione dell'Italia
In questa dislocazione lungo
Mondiale
E infatti mezza una sua relazione insisteva molto anche su un punto che mi sembra classico
Cioè il
Quali allora sono le alleanze e gli interessi a cui ci dobbiamo rivolgere ci dobbiamo rivolgere
Il blocco
Sto ci dice una volta con cui contrastare
Questo rischio a cui diciamo così viene ma in cui li ha rimessi in causa la sorte
I fiori del Paese
E questa è è stato aspetto mi sembra dell'importazione
L'altra all'altro aspetto gruppi mi si che io ho colto
Lo dico poi pervenire pure a qualche domanda
Riguarda la critica molto esplicite molto forte che qui è stata
Portata alla pratiche alle ideologiche della privatizzazione
L'ha deciso di tornare sulla resiste
E quindi nella rivendicazione
Interessante esplicita in un'area pubblica
Non solo tutta la discussione contro la privatizzazione della STET il senso che questo ha e così via ma la rivendicazione di un'area pubblica di un soggetto pubblico
Detto a dire la verità con molto coraggio perché dire queste cose qui che oggi in Italia espone seri rischi di insulto insomma DTP peggio
Vilipendio no
Questi mi son sembrati gli assi
Ora io sono convinto che un cedimento della sinistra sulla questione del pubblico
C'è stato
C'è stato
è stato legato anche a una sconfitta che esce l'undici a guardare in faccia che sta dalla sconfitta dello statalismo sovietico
Ma era stato un cedimento un punto di Gordon perché il la l'opposizione la sinistra non ha tenuto profonda
Profonda e ricca di implicazioni perché va be'adesso al di là poi delle forme che prendeva il pubblico
O l'area pubblica
Diciamo così il purtroppo il totalitarismo la burocratizzazione dello Stato sovietico oppure anche come era stato in Occidente le forme del welfare
Beh non c'è dubbio di tutta la dialettica del secolo
Sia svolta in queste su questa ipotesi
E in questa dialettica se era possibile di fronte al soggetto capitalistico pare intervenire una soggettività che ho attraverso la rivoluzione non certo come due Arrigucci non parla più nessuno
O attraverso diciamo così la contrattazione adesso sono molto sbrigativo con voi questo mi capite
Si poteva introdurre con voglio chiamare una riforma un limite un un condizionamento al capitalismo al momento
Al momento in cui prendevamo atto che diciamo così
Come dire le espansibilità della vittoria dell'ottobre veniva messa indubbiamente in discussione
Abbandono dell'idea di un limite al capitalismo
Grande questione secondo me che che che con cui che bisogna guardare in faccia
E io un potere pubblico autonomo
Il fronte poi all'ondata ideologico voi sapete che io insisto molto su un'alta parati laterale se non è stato un segnale molto preciso aggiunge degli anni settanta
E poi a tutta l'ondata adesso diciamo liberista thatcheriana e reaganiano
Dio mio e io penso che si sia trattato di un cedimento non solo politico ma anche ideologico da parte della sinistra
Perché insomma qui mi piacerebbe sentire
L'opinione di Stefano
Beh poiché non è vero che una sfera pubblica scomparsi
No per riescono a
Abbiamo visto mutamento degli ordinamenti
Una crisi dello Stato-nazione mi pare no però perché io
Lo lo Stato con i suoi poteri
E popolari insomma basta basta vedere basta vedere e poi non solo lo Stato ma insomma altri poteri anche a livello internazionale bastare per tutta la questione fiscale o tutta la questione del batter moneta quale moneta comune età oppure anche l'esercizio della giustizia
Come dire
Conto quindi la sfera pubblica che mantiene poteri forti e condizionanti
Sia pure e poi limitatamente sovrani
A sovranità condizionata
Ma che però con cui ancora adesso ci dovremo fare i conti
E alcuni poi la destra contro la destra si aggrappano selvaggiamente che tutti questi liberisti vedi adesso Berlusconi e come stanno gran parte della battaglia adesso non voglio
Ridurla questo ma gran parte la battaglia che è di questi giorni è legata al fatto che secondo me badate che
Loro perdono posti di comando posti di comando nello Stato e se e sanno che queste parte non è solo la paura e la Fininvest è che avevano occupato una serie di cittadelle
E Bellelli Albertone doverle vengono vedere manca
Quindi qui c'è stata una battaglia politica e culturale
Perduta dalla
Dalla sinistra
E anche un abbandono di un'idea ricca dinamica vicenda Stefano della democrazia
Democrazie
A mio parere
E il problema oggi ce lo ritroviamo potentemente
Per le cose che sono state dette qui in questa giornata dinanzi alla civiltà
Dei media
E soprattutto al potere dispiegato delle grandi corporazioni le chiamo così per brevità di cui qui è stata fatta l'analisi col nome e cognome così
Ecco
La questione però che io vorrei sollevare una discussione
E questa
Ed è tornata anche nel dibattito stava inedite esplicita da la relazione di nati da la grossa domanda però adesso tornano anche le cose che diceva Stefano problema con quali soggetti sociali o politico sociali
Si affronta una impostazione un taglio di questo genere che riguarda poi la struttura del potere se vogliamo
Ad operare
Questo è il punto dove forse piede spingere più avanti la riflessione anche perché qui io voglio fare coi dopo una suggerimenti suggerimento un'idea
Nato nella corsi lega molto alla crisi del soggetto operaio
Oggi l'approdo sproposito produttiva come l'ho sentito io qui senza scandalo
Da Cristo qui da questo luogo comune così cara atteggiato pur politicamente chiaro che era fatta anche a componenti borghesi
Contro il Lecce peccato dicono no non regge cioè c'era la cella impacci sparlano va bene
Però
Nonostante diciamo così
L'invocazione che è stata fatta anche al sindacato indubbiamente queste legata a qualche cosa però che dobbiamo guardare più in faccia
Alla che vigila sul greto opera alla crisi del soggetto operare
E del movimento operaio
Quali forse
Allora se vogliamo diciamo così raccogliere sul sul serio una ispirazione questo tipo qui
Dobbiamo cercare di RAI chiama in campo
Sappiamo che qualcuno i passi in avanti non partì per ciò che riguarda la questione degli operatori dell'India
Forse rispetto a un anno e mezzo fa un anno fa oggi cioè c'è ma forse attiva
Che hanno dato vita anche a brandelli di movimento
Però ecco a me mi sembra debole
Cui è stato posto un'altra questione
è tornata
Qui in una relazione di mezza
I consumatori
I consumatori
Io dire poi l'utenza perché non ho chiaro secondo facciamo lo facciamo riferimento a
Alcun sumo dei media oppure alla sfera del consumo che indubbiamente coinvolta largamente in
Demicheli insomma investiti in quel modo che tutto quanto lui
Recepiamo ecco io ritengo che uso questa bruttissima parola il discorso all'utenza
A quello che sta innanzi adesso al video parliamo del video per dire come si fa a perizia
Noi non abbiamo fatto nulla o quasi
Nullo coaching
E
C'è un attore che che sentivo poco anche la discussione quindi stamattina ci ho capito bene non è che mi pare più una responsabilità questa discussione proprio una presenza materia io non ho assistito secondo Cofferati oggi si è parlato non c'è nove doveva venire
E insomma come a dire però cooperative ancora il soggetto lavoro vorrei dire proprio
Non ho esperienze non so dire in che misura sono sorti invece negli altri Paesi mi pare di sì e anche l'obbligo di utenti come condizione eccetera eccetera così
Però qui non c'è dubbio che non paghi cioè c'è un mondo di assenti
Dal nostro discorso
E con cui non so se noi non riusciamo a entrare in comunicazione
Che significa che invece senza coinvolgere quelli io non vedo non vedo possibilità
Io però avanzo qui vengo a concludere
La domanda a me stesso sei il discorso però
Non beve
Deve andare ancora più largo
E non sollevare problemi di diciamo così che toccano altre spegnere
Qui torna la mia fissazione
Sulla questione del linguaggio
Limiti
Mi scuso con quelli che non hanno sentito ripetere non giustamente tante volte mai questo è un punto quell'io vorrei fare una verifica
Perché io qui davvero sento invece e non voglio demonizzare il mezzo
Va bene però sento che qui c'è stata secondo me un'innovazione profonda
E perlomeno una deriva
Che ha messo uscita non tante domande
E mi domando cioè proprio come a dire io mi sono domandato spesso il torno a domandarmi
Se non c'è nel sistema mediatico nell'uso del direttivo che viene fatto una mai su questa scala di massa mondiale
Un tipo di linguaggio
Asseverativo
E in cui come a dire viene cancellato che al momento del dubbio
E viene cancellato quindi anche il momento della ricerca
E non solo diciamo così per quella che è quella che io chiamo l'abbreviazione temporale
Almeno
Posso tu stai facendo esperiti venda aggiuntivo dalla televisione quindi potrei dirlo meglio del meglio di meno non solo nell'esperienza quotidiana per cui voglio vedere che tu quanto di domanda la macchietta RAI per
Dinanzi al governo Dini aveva rispondessi ho un dubbio un dubbio credo che saresti finito al mondo case dai poi lei comporre è già così insomma va be'ai problemi è dura
Va bene
Ma pensateci un momento è inimmaginabile
Il momento degli dubitare esplicitazione del dubitare
A a a mio parere
Perché in quel linguaggio in quel tipo di comunicazione
Dubbio ricerca e perplessità
Sono indebolimento debolezze e appaiono clamorosamente disvalori
Tolgono evidenza ed efficacia
Al messaggio
Allora io ecco io mi domando
Se noi dobbiamo ragionare ma preceduto da chi ci ha rovinato molte già gettonato qui non dobbiamo ragionare molto di più
Impegnarci molto di più in questa decodificazione del linguaggio televisivo
Mezza citato nella sua relazione una cosa molto bella di Licci paragone noi passaggio il riferimento
Tra la pergamena alla scrittura e così via no io qui pure essendo però una diversità profonda da libero
Guarda che io sono Monforte utente della televisione anche per ragioni di età le storie incollato parecchio dinanzi al video non è che sua moglie dice no io la televisione non la sento non la sento la vedo
E così via ma una diversità profonda rispetto al libro
Che riguarda proprio il contatto con il discorso della rappresentazione
Se io leggo un libro i tempi di lettura del libro I di assimilazione sono decisi dal soggetto
Ciò ha deciso dal soggetto lo aprono lo tutto lo sospendo lo riprendo torna indietro ci ripenso veniva da rileggere beh chi ha espresso le cassette però insomma la la la questione
Insomma
Con l'impero si può tornare all'indietro interrompere riflettere liberi per rendere il filo
Appunto il partimen i diritti degli interrogativi interrogare
Dunque come dire non ci dov'è oggi di fronte a un altro e sconvolgente sistema di comunicazioni di massa
Non solo perché e controllato da questi
Precisi interessi capitalistici
Ma perché contiene in sé questa profonda novità insieme con con tutti i vantaggi che da che dell'immediatezza il tempo reale e così via
Che un fondo delinea
Un altro rapporto con l'altro
Un rapporto con l'alterità
Quindi innesti e tutto il mondo della relazione umana
Ecco la mia domanda
Non dobbiamo noi evocare
Questa questione anche per vedere l'uso futuro possibile del mezzo
Ma per pare sentire contemporaneamente
L'enormità della rivoluzione che viene compiuta
E quindi
Per per
Per rivolgerci all'utenza non solo per le notizie che gli vengono date ma per aprire una grande questione
Rodotà parlava adesso della questione del sondaggio
E anche lì impressionante un po'la questione no badate che il sondaggio sta diventando sta diventando la una delle forme correnti della del della comunicazione valutazioni politiche
Intanto la domanda è prefabbricata
C'è poco da fare Nolte come prefabbricata e nella prefabbricazione della domanda tutta definisce lo spazio definisce lo sbarco costituisce una gerarchia una gerarchia delle cose risolvi già il problema in parte perché dici
è a bici più di meno i eccetera eccetera
E poi tu che stai dall'altra parte non può intervenire su quella gerarchia vuol dire soltanto sui ognuno
Sì o no
Beh il plebiscito è questo
Per riuscire a questo qui ecco la questione che poneva la la Luciana
Questo rimanda quella gran grande questione della crisi della rappresentanza
Se volete anche della mediazione io voglio sul sulle branche questo problema perché la politica anche come l'abbiamo vissuta mai sono non solo non solo diciamo così i riformisti la mediazione di veleni commedia
A mio parere che
La crisi profonda della rappresentanza quindi di istituti fondamentali della della vita di organizzazione di questo secolo tempestoso
Che forse può evocare
Punto
Cosa ne cito Fausto delle forme molto raffinate di passivi già ci sono
Che insieme non si chiuderanno
Perché inserire anziché il sondaggio sembra io ti chiamo da casa ogni minuto rinchiusa in campo protagonista in ogni momento ma dove entro che limiti
Su quali questioni ecco insomma e vengo da avere la conclusione
Allora io credo che nella nella tematizzazione che io ho sentito in questo convegno molto interessante ascoltato come interesso imparato molte cose
Bene non so se non bisogna forse forse già giace
Che già ma non è John così sicuro che sia diventato un senso comuni
Bisogna aprire molto di più discuteremo non solo sui contenuti
Del del degli studi dello dei dei dei media come sono ottenuti in mano oggi da certe forze ma anche come dicevo sui codici
Sull'innovazione codici
Che ha tenuto lo dico perché allora ancora diciamo così Lupoi vedo subito degli addentellati anche nell'azione
Io per esempio penso che bisognerebbe battersi per una vera e propria alte alfabetizzazione nelle scuole circa il meglio braccio televisivo
Cioè che uno da quando va a diciamo così alle elementari c'è un vecchio e raggio ci ragiona sul ritiro perché questo era mai non basta più insegnare la scrittura
Quindi non solo come storia della comunicazione ma educazione alla le a alla alle
E allora probabilmente con lo spazio diciamo così che come quando ti tirano quando di fine massaggi già dell'azione della soggettività si allarghi
Io penso anche che dovremo sollevare un una quella questione degli spazi esclusi
Gli sparse così perché che cosa voglio dire secondo me c'è un esclusione clamorosa e su questo noi non ci stiamo abbastanza
Che l'esclusione dall'agenda
E in fondo dal dibattito del momento produttivo
è impressionante la la Corte insomma io ho scritto un libro poi
E poi figura L'alta febbre del fare che cos'è la produzione di stare in questo secolo
Beh ma la tematica del fare beh che nulla pronti esclusa in televisione
Sia la tematica della etero Direzione del lavoro
Sia la tematica del conflitto e della dialettica che si svolge nell'atto produttivo guardati e questo è un silenzio enorme
Uno otto uno straordinario che che cioè tutto il grande tema del secolo che l'atto lavorativo che ruota intorno a questo dal fordismo
Bene da da me l'atto lavorativo l'organizzazione del lavoro coma dire escluso dalle informazioni dal dal dalla riflessione fordismo è una parola che non a caso non sentirete mai
Pronuncia ove lo mangi insomma ci vuole eccetera eccetera no
Cosa voglio a che cosa voglia approdare
è voglio approdare una questione di molto difficile tutto
Però
Io ora sento va be'ma allora quali critica dobbiamo sviluppare luglio oggi allo sviluppo capitalistico
Applicato siamo sia la grande vicenda dei media ma rimanda questa domanda qui io credo che questo sia un problema aperto a sinistra
E direi come a dire
Insieme Contu con l'evocazione del grande problema che io considero un problema
E oggi Dionigi vergogna politici classisti
Della etero Direzione del lavoro
Della etero Direzione del lavoro è unisco anche questo discorso sul taglio i momenti di tali
Che riguardano
Scavalcano anche nell'ambito dell'atto lavorativo e riguardano proprio i mutamenti profondi che si possono determinare nel rapporto fra persone
Ecco
Ho l'impressione che fintanto che la sinistra
Non assume più radicalmente
Insieme con diciamo così la problematica della liberazione della Bocconi
La questione è enorme residua dopo una brutta parola
Del modello umano
Del sistema di relazioni
Beh io ho paura che che che noi non applichiamo anche nella battaglia televisiva
Non evochiamo tutte le forze che sono messi in discussione da questa innovazione profonda e così via e non
E non
Noi sappiamo il tipo del nostro discorso delle delle nostre
E delle nostre alleanza
Possiamo camminare con due gambe
Possiamo tenere forte la gamba del leggero Direzione del lavoro
Ma insieme evocare il problema proprio tra un po'ribrezzo del del modello umano del tipo di relazione che così via
Io non lo so mi pare che abbiamo fatto poco su questo terreno mi pare che dobbiamo più discutere molto riflettere però ho l'impressione che
Sì noi la mettiamo il discorso
Quindi sta bene diciamo così l'impostazione diciamo così
Nazional produttiva va bene togliattiana ma insomma io poiché c'è stato proprio un picco purissima allievo di Togliatti pur già a distanza di tanti anni con la vecchiaia
Sento il bisogno anche oggi di un respiro più e più ricco
Un'altra figura che Vincenzo vita praticamente discute di tutti questi aspetti però vorrei che non sfuggite
A un intervento innanzitutto sul suo voglia capirlo
Voglio dire su come questa questione database anche sottolineata ritaglia in grado e che non c'entra l'impostazione di questo convegno e cioè per l'appunto quella di dire badate che su questo terreno dalle società multimediale c'è una urgenza una come dire un pezzo è nazionale e io direi c'è un'urgenza europea c'è una questione europea citavo nel mio intervento stamattina appassionato discorso di cantato dal momento che è venuto al Parlamento europeo appare appare sostanzialmente in quel partito
Ecco comune indietro e la questione
E in quale rapporto poi con questa come dire è stato detto a qua c'è stata una ubriacatura privatistica ora perché questa queste nazionale questa ubriacatura privatisti davanti difficile poterla affrontare
Lecce
Ma
E qui intanto volevo
Il viso in cera mentre che ho apprezzato molto
Il tono e i contenuti di questo convegno trovato molto importante per il dibattito che si è aperto da tempo nella sinistra e non solo in Italia sulla comunicazione sulla multimedialità
Condivido a grandissime linee non c'è tempo e devo dire forse gli argomenti ormai ci sono un po'spostati condivido grandissime linee le cose che stamattina ho sentito ci sarà modo anche di approfondire su questo o quell'altro tema
Ma devo dire che per esempio rispetto alla relazione che ha fatto
Stamattina Nardi mi trovo
In sintonia ho trovato molto interessante tante cose del
Per la lunga
Appassionata descrizione Michele Mezza ha fatto del sistema con spunti penso proprio ad alcune specificazioni che vorrà approfondire credo ne approfitto per dirlo che sia per esempio un tema
Di grande attualità insieme assai delicato
Quello del rapporto tra Pubblico e privato nelle telecomunicazioni
Che è una delle grandi questioni qui evocati l'aspetto la sua privatizzazione la difficoltà che io avverto come avvertivano i relatori di interloquire con una ideologia liberista
Fine a se stessa negativa meriti però un approfondimento guardate per non correre errori o rischi che in passato tutta quanta la sinistra in Italia corso cioè di non cogliere a fondo i fenomeni più profondi che alcune indicazioni politiche sottintendeva faccio un esempio ricordo quando a metà degli anni Settanta
L'allora Partito comunista e anche la nuova sinistra all'epoca
Non compresero per nulla cosa stava accadendo nel campo della comunicazione sia tardarono a difesa acritica del monopolio pubblico della RAI che allora era un monopolio democristiano e socialista
Sia tardarono non perché non fosse giusto difendere il servizio pubblico ma non si comprese che attorno al tema della liberalizzazione dell'etere si svolgeva anche una grande movimento della Società nella cultura tra i giovani le radio e le tv le prime che nacquero sembrarono come delle
Improvvise foglio in una in una radura potevano invece diventare essere coltivate
Un'impostazione diversa qualcosa di diverso e di più lo dico che Berlusconi non vi sarebbe stato non dico questo certamente
Però certo forse le condizioni che ha tra la fine degli anni Settanta di Torino degli anni ottanta gli anni del caso del craxismo gli anni che abbiamo conosciuto del grande sviluppo della concentrazione nei media forse quella fase sarebbe nata diversamente
Lo dico perché non vorrei che anche su questa grande tematica quella delle telecomunicazioni pur trovandomi io come tutti in sintonia con lo spirito con cui qui si è affrontato il tema della rischio di una liberalizzazione selvaggia di una privatizzazione
Ne ha parlato ora
Toni al solito di grande forza Pietro Ingrao però non vorrei che si conducesse un accesso di semplificazione cioè che nel limitarci a uno slogan anche appassionante
Per i quali vi posso appassionare anch'io spero credo tutto il PDS
Però poi non cogliamo che cosa di più sta tenendo a livello internazionale nel campo delle telecomunicazioni che non dimentichiamolo se sono vere tutte le le anticipazioni fatte nell'analisi se il grande campo del Duemila dello sviluppo del futuro come sulla siderurgia come è stato regia eccetera
Cioè la sinistra non può più
Attardarsi nella surrettizia difesa di forme organizzative nel campo della comunicazione che non appartengono all'era tecnologica vera produttiva ce lo possiamo smentire nei fatti
Le indicazioni di principio che svolgiamo sul grande quadro di movimento
Di fronte al quale oggi ci troviamo quindi lo dico per invitare tutti quanti noi non c'è polemica
A una maggiore attenzione a una ricerca attenta una ricerca sul campo a non chiudere qui in sostanza
La questione
E aggiungo anche che trovi in questo un un motivo anche di unità d'azione
Io ritengo che dopo aver ascoltato i lavori di questo convegno e confortato anche dall'esperienza di vita vissuta in questi mesi che tra il PDS e Rifondazione comunista nel campo della comunicazione di massa vi sia una possibile intesa cioè non tutti uguali ci sono su temi rilevantissimi
Non è il tema diciamo di questo rotondo perché Cristo è stato
La politica su cui c'è in atto una profonda divergenza politica otto non irrilevante
C'è però un campo di questa portata
Dove possibile intrecciare qualcosa di più di una semplice convergenza
Ci sono luoghi unitari in cui la convergenza tra l'altro da tempo in atto penso ai comitati referendari della legge Mammì penso a tante battaglie comuni che si stanno svolgendo
E quindi ritengo che sia importante procedere così anche per sperimentare fino a che punto momenti di unità della sinistra siano
Articolabile declinabile i
Forse invertendo anche l'ordine degli addendi di una vecchia prassi di una vedi un vecchio costume
Non me ne voglia Pietro Ingrao
Che ammiro enormemente
Da qui ho imparato tantissimo
Da una vecchia prassi della tradizione invece comunista e cioè di litigare molto
Su cose a volte un po'astratte
Poi magari cercare anche accordi
Politici
Volta per volta ma sempre però all'interno di tattiche politiche sempre di utilità relative di gruppi dirigenti bisogna forse
A imparare fino in fondo la lezione che ci è venuta proprio dal mondo della comunicazione di massa da quello che è successo grazie all'uso della comunicazione di massa
In questi ultimi mesi anche nella scorsa campagna elettorale
Partire da grandi fenomeni che sta lo scopo della società e qui capire chi siamo dove andiamo cosa vogliamo cosa significa qui essere di sinistra senza preconcetti e poi trovare da qui forme anche di
Unità politica più vasta non lo dico perché ebbene non ripetere errori antichi mi ha fatto un po'tutti
Che oggi francamente non possono essere più
Possibile perché a questo punto perseverare non sulle diabolico ma ne vale la stessa ecco condizione concreta di milioni di persone
Se la sinistra oggi non coglie fino in fondo la portata dello scontro Gato della comunicazione e perde anche la battaglia sul moderno dopo aver perso a quella sul vecchio sistema dei media
Quella che inizio missioni settanta si è conclusa con la legge Mammì noi facciamo un opera
Assai negativa verso
Parte di società credo che rappresentiamo che dovremmo ancor più diciamo ampliare nella nostra iniziativa
Questo per quanto riguarda la proposta del convegno approfittato per dirlo che mi sembra insieme interessante anche da profondi dico con franchezza però non voglio eludere sono i tempi il tema che Luciana Castellina
Che tra l'altro questa mattina ricordava modulo
Interessante anche ciò che avviene in Europa a posto
Come domanda al PDS c'è sicuramente un grande rischio
Di una sbornia liberista una cultura privatizzate riceve
Che peraltro non non non sia vera ecco in Italia
Si parla molto di privatizzazione
Se ne fa spesso un mitologia se ne è fatto così l'ideologia anche in questo campo in realtà non c'è privatizzazione cioè le forze in campo suo molto modesto le forze private che agiscono nel campo dei media sono pochi sempre più limita
Ci siamo domandati perché nel campo della comunicazione classica
Oltre al gruppo Fininvest
Altri gruppi o sono usciti di scena non sono neanche entrare
Perché la base produttiva complessiva del Paese così modeste cioè non c'è in Italia una vera
Componente privata
Che ha scommesso sullo sviluppo della comunicazione
C'è un ritardo antico un'industria culturale assai fragile
Un pubblico dominato da vecchie logiche
E un privato assai Gaucci e qui sta poi la fortuna di Berlusconi che si è mosso comprendendo in anticipo alcuni grandi fenomeni in atto nel mondo dei media si è mosso in assenza
Gli avversari è andato dritto verso la sua meta senza avere particolari
Ostacoli
Nel campo della diciamo la stessa concorrenza
Io credo che sia vero questo rischio credo però che questo rischio si debba rispondere con
Un ripensamento serio
Delle forme di organizzazione del sistema della comunicazione
Mi spiego in due parole
Sentito delle critiche questa mattina alla proposta di riforma che i progressisti hanno avanza sistema del
La proposta non è una tavola diciamo
Scolpita si può rivedere
Inizierà un dibattito unitario tra tante forze che si sono confrontati oltre a PDS progressisti Rifondazione Comunista penso Patto Segni i popolari stessa lega che su questo terreno trovato momenti di intesa
Quindi si aprirà si potranno avere finalmente anche suggestioni nuove ricerche
Accurate
Definite più opera in modo più operativo
La commissione speciale che è stata istituita alla Camera i deputati dovrebbe badare esattamente questo quindi c'è il modo per fare in fretta ma c'è modo per fare anche una
Iniziativa migliorativa però su un punto dobbiamo
Intenderci questo proprio per rispondere anche fattivamente alla domanda quella proposta ha un'ambizione si deve pronunciare su sto non basta dire che non parla del nuovo peperone vero ne parlai con e parla con un criterio
Cioè il criterio della proposta dei progressisti è
Pubblico e privato vanno entrambi ripensa non si vince la sfida del futuro cessione se non si introduce una riorganizzazione
Sì complessa del sistema se non diventa un vero sistema misto in cui il pubblico non pubblico non coincide meccanicamente con le organizzazioni le aziende pubbliche che abbiamo conosciuto perché quelle aziende hanno svolto
La loro storia il loro tempo
E la RAI non è oggi così come la Bta non è certamente il servizio pubblico
La stecca non è certamente un servizio pubblico
Nelle forme e secondo i criteri che dovremmo immagina
Non vi dico Telecom Italia di cui non si parla Prato parentesi quadra c'è un punto che suggeriscono suo dibattito
A parte privatizzazione
Bei tempi modi e su questo concordo con molti spunti di qui e Datura vedremo porrei perché esistono in Italia STET e Telecom Italia che sono due doppioni
Anche questo non si capisce in una logica di ripensamento
Quali iniziative non si voglia svolgiamo a riguardo quindi pubblico-privato da ripensare secondo criteri regole
Forme di controllo più adeguate
Diritti di cittadinanza riconosciuti riti di accesso diritti di replica possibilità di connessioni tra i vari pezzi cioè queste norme sistema di relazioni che si va a determinare quello dicevano vota molto efficacemente introducendo i nostri lavori
Aprendo la strada e qui il luogo c'è un criterio
Ha un'evoluzione del sistema che non sia volta per volta
Leggi ficcata secondo una logica che ha portato in questi anni in Italia ad avere tante leggi tanti decreti tante leggende ce n'è un numero pressoché infinito guardate sulla materia e realtà dovrà avere regole serie
Ma introducendo invece criteri procedure introducendo in particolare un'autorità di sistema
Di emanazione parlamentare che possa diventare
Come
Nei momenti buoni di esperienza di altri Paesi
Il luogo di regolazione di indirizzo dell'intero sistema
Delegificante o e accelerando anche l'intervento delle istituzioni del sistema
Faccio un esempio parlava stamattina cioè la Castellina hanno parlato
Un trucco nelle relazioni anche negli scritti interessanti
Che ha avuto modo fin qui solo di spogliare ovviamente
Si introducono nuove tecnologie la tv digitale
Articolazioni ulteriori diciamo della Grande Rete del in fibra ottica non c'è bisogno di fare una grande legge se c'è un'autorità di sistema che secondo l'esperienza per esempio dell'assistito gli Stati Uniti possa attraverso anche forme regolamentari intervenire in modo adeguato se c'è un chiaro principio il controllo pubblico
Il ruolo del parlamento il ruolo delle regioni
Un'occasione nuova anche per ripensare al regionalismo che un tema troppo spesso dimenticato questo nostro dibattito non questo di oggi capo della comunicazione poi
Declinato in modo
Come dire ricordate subito vale un leghismo modo molto corporativo nordista all'epoca della prima esplosione della lega
Quindi regole e procedure forme di controllo pubblico ecco un'idea di pubblico che non sia questo il punto chiave coincidente meccanicamente con una linea aziendale
Con un'organizzazione
Un'idea di servizio universale come nel dibattito che si è sviluppato in Europa
Che integri e superi persino l'idea antica del servizio pubblico
Che imponga anche al privato regole del gioco di tipo diverso l'antitrust
Le pari opportunità
Occasioni anche nuove di sviluppo produttivo
Tutto questo guardate e chiudo proprio sull'attualità politica
Non per negare ma per rafforzare il senso
Che ho intravisto e condivido
Del comico della proposta che qui si espone proprio per evitare
Che marci in modo selvaggio una privatizzazione senza regole
Che il pubblico venga sotto e che la comunicazione venga totalmente e definitivamente commercializzati mercifica
Serve ragionare
Su un altro tipo di organizzazione della struttura della comunicazioni Italia
Non c'è dubbio
Perché così come è oggi
Figlia di una lunga stagione
Con quello che concretamente si organizzato oggi nella comunicazione di massa in Italia e non c'è scampo
Si è così rimangono le cose è indubbio
Che depressione produttiva colonizzazione culturale abbattimento anche di forme importanti ma residuale di nostra capacità produttiva vengono ulteriormente meno le forze in campo sono troppo più forti
Se noi rimaniamo ancorati a questa vecchia logica i struttura comunicativa non c'è darà come si dice
Questo il punto se si guardano le cifre dei fatturati dei grandi gruppi internazionali e la comunicazione
Non basta
Attardarsi in una logica di pura
Ristrutturazione in terra i venti grandi gruppi non basta che la Rai vado un po'meglio no serve un ripensamento dello stesso concetto di punti
Una riaggregazione si dirà ci vorrà del tempo
Eccetto che ci vorrà del bello
Se non si comincia mai sia al punto in cui
Questi Fiditalia non cercavo ancora lontano il satellite sarà commercializzato incerto ma a livello di massa in tempi assai più lunghi di quello che si immagini
Non perdiamo altro tempo
Allora scusate proprio per non contraddire cd se questa è la stagione che si apre fatta di conflitti aspri
L'iniziativa del tutto diversa da quella che è stata in passato mi pare che ormai i materiali di lavoro siano messi in campo grazie anche questo mostro convegno al lavoro che fa cercherò di dare il nostro contributo ecco in questa logica che eviti sia un una come dire l'attardarsi verso una concezione antica di pubblico sia certamente capaci di rifuggire contrastare la privatizzazione selvaggia e servono alcune precondizioni permette di ora su questo però di fare bianche
Come dire
Un ragionamento di estrema attualità politica io non lo so
Bertinotti parlerà conosco le posizioni sono assunte su questo tema è al di là della questione ora governo Dini in un governo Dini e scusa se non riusciamo in questa contingenza politica
Avendo perlomeno messo accanto Berlusconi come presidente del Consiglio almeno per questa fase siamo riusciti a questo risultato se non riusciamo a mettere in campo anni come è stato detto molto bene questa mattina dal
Uno straccio sull'antitrust
Una legge sulle par condicio una precondizione per poter avviare questo motore ma come possiamo immaginare di fare tutto questo cioè con quale aspettativa con quale speranza
Cioè se ragioniamo in termini di brevissimo periodo e cioè già
Ci rassegniamo ad andare a votare tra tre quattro mesi riguarda
Il problema cambia natura dovremo poi sperare in un futuro con diciamo maggioranze e minoranze vedremo
Quali possono essere ma se sono vere tutte le cose dette qui e cioè che la televisione usate in un certo modo a un effetto devastante
Sulla sull'esito elettorale sull'opinione pubblica non solo per le ricerche fatte recentemente ma anche per più antiche ricette se tutto ciò è vero B non rassegniamoci
Una precondizione per poter operare una grande svolta alla comunicazione che vi sia almeno adesso come dire una premessa
Qualche cosa che ci rimetta in gioco se questo non avviene nei prossimi
Tre quattro mesi e al di là dei referendum
Sul cui valore non torno naturalmente lavoriamo insieme
Il non riuscita
Chi paga bene insomma può le nostre cose siamo anche ragionarci però ecco francamente dobbiamo essere consapevoli dei rischi corriamo quindi modo davvero unitario
Io credo che tra di noi questo ragionamento debba andare avanti
Stabilire assieme dell'età in modo però con questa consapevolezza
Con un certo senso anche del realismo
Dei rapporti di forza reale dell'opportunità che abbiamo e delle aspettative
Vorrei dirvi
Che verso di noi da parte del mondo della comunicazione su operatori e sui lavoratori su quei solisti di sotto sono alte
Non possiamo deluderle dobbiamo
Davvero lottare fino in fondo per non perdere di vista la priorità nell'agenda politica di questa battaglia vi ringrazio
Prima di dare la parola Fausto Bertinotti degli altri partecipanti alla tavola rotonda non hanno obiezioni
Particolari forse possiamo considerare l'ultimo senza fare un secondo giro Mafai degli anni torna perché lo diciamo no volevo semplicemente dare l'informazione
Che forse mi è sfuggita che con uno spazio pubblicitario sul manifesto ne abbiamo annunciato la possibilità di prelevare il documento preparatorio del programma della conferenza su una DDS temporanea che nella direzione Biella partito di Rifondazione Comunista
Ora l'attività del divieto e continuerà ancora per qualche giorno in area fai metteranno al più presto disponibili documenti della conferenza il numero a cui l'idea che risponde zero sei quarantotto novanta trenta Peppe settantacinque gli attacchi sono già arrivati una serie di documenti molti messaggi
Che adesso non ho il tempo di leggere mai mi pare già ripeto una cosa molto interessante per la lecco solo uno ciao sonori fondatore di Pozzuoli
Noto che finalmente Rifondazione Comunista entra in Rete speriamo permanentemente e qui seguono tantissimi altri messaggi è stato un piccolissimo esperimento è chiaro che sarebbe importante interessante nella possibilità di renderlo permanente
Allora Fausto io sto già ecco perché ti piace di discutere
E la questione dell'esclusione sappiamo tutti però io ti voglio chiedere anche che tu ci fai un discorso
Partitico Enzo
Ecco di tutta questa tematica di questa proposta
Come se ne fa carico a Rifondazione comunista nel suo complesso cosa facciamo come la portiamo avanti come la proponiamo alle altre fatte dalla sinistra
Voi mi scuserete
Per questo intervento un po'sommario
Non ha bisogno di spiegarmi le ragioni
La congiuntura politica ci impegna in un passaggio molto intenso nella vita del partito domani circuito politico nazionale
La mia presenza qui prevalentemente la sotto comunque del presidente del partito la sottolineatura
Deride l'iniziativa che abbiamo assunto su questo terreno comunicativa davvero impegnativa per tutto il partito
Uno dei tentativi come sto ha fatto anche rispetto ai temi sociali del movimento di otto dell'autunno
Di dare a nostra elaborazione una consistenza una forza progettuale
Una possibilità quindi cimentarsi realmente con l'ordine dei problemi non semplicemente con una reazione alle politiche degli altri ma anche con un proprio con il tentativo di elaborare un progetto
E questo progetto mi pare avuto qui delle interlocuzioni positive che
Adesso giustamente la compagnia cartellina richiamava
Alla necessità di essere sviluppate nel lavoro concreto del del gruppo dirigente del partito delle federazioni dell'iniziativa
Credo che per poterlo fare le sollecitazioni che sono venute qui anche in questa tavola rotonda debbono essere raccolte perché io credo che la foto della proposta avanzata qui
In interagisce positivamente come si è visto con operatori
Esperti del settore lavoratori del settore ma anche con opinioni politico culturale di cui siamo particolarmente interessato e si vede bene come questa discussione non è una discussione diciamo settoriale
Immediatamente allude ai grandissimi problemi
Anche questi sono qualche cenno
Non ha mai parlato della vicenda politica immediata se non fossi stato adesso sollecitato da Vincenzo vita e lo faccio solo battute
Io direi che nella relazione che Gianfranco Nappi ha proposto stamattina c'era precisamente la posizione che noi diamo sostenuto in tutta questa crisi continuiamo a sostenere
E che cioè un governo di garanzia
Che attraverso un breve tragitto porti a elezioni anticipate fare poche cose tra le cose tra queste appunto
Lo stralcio dall'Antitrust esattamente cose che sono state dette comunale non solo una regolamentazione forte come è stato giustamente richiesto
Della radiotelevisione tutti gli strumenti di comunicazione di massa ma l'appiglio dell'Antitrust
Quando si è proprio questa una delle ragioni che ci ha fatto fare questa sottolineatura sul un governo di garanzia
Senza chiamare in causa diciamo per solidarietà che non non sarebbe ragionevole chiedere così io fa ho fatto riferimento più volte sono intense mente convinto l'ho scritto che Stefano Rodotà prodotto
Su Repubblica qualche settimana fa che individuava chiaramente
Un a col programmatico realizzabile rapidissimamente e anzi individuata una metodologia di intervento quello appunto che comincia dallo stralciata l'addio che individua grandi orientamenti generali ma che individua un elemento di partenza molto concreto come l'unico modo per costruire un processo di riforma a questo siamo non sono disponibile al confronto anche in questo sviluppo della crisi ma siamo fortemente impegnata perché questo avvenga
La discussione che qui si è prodotta
Anche io credo per la sollecitazione che sto operata con l'approvazione della proposta che ha subito un percorso molto impegnato
Questo convegno di di oggi che registra un successo così importante è stato istruito e preparato da un cammino su cui c'è stato un lavoro davvero molto significativo e un rapporto con competenza e consapevoli che sono entrati in questa ricerca
Costruendo così anche un modello di elaborazione che io credo dovremmo anche diffondere altri campi dell'attività politico-programmatica
Io sono disposto fortemente sollecitato da questa tavola rotonda mi sembra di poter dire che le questioni che siamo andati ponendo
Interagiscono con le questioni che la democrazia
Con le questioni dell'autonomia nazionale e regionale penso d'Europa
Con le questioni del blocco storico delle forme di organizzazione della politica
Li hanno ricordati qui in particolare Stefano Rodotà e poi Pietro Ingrao
In forme che a presentano una sollecitazione molto forte
Alla nostra capacità di elaborazione
Penso anch'io
Come diceva nati nella relazione
Di stamattina che noi siamo di fronte a un passaggio storico particolarmente significativo si è soffermato poi Michele Mezza con una lunga dettagliata analitica individuazione di questo passaggio del carattere strutturale di questo passaggio
Non semplicemente diciamo delle mutazioni pure importantissime soggettività nelle culture ma proprio nella struttura e nella morfologia
Delle comunicazioni
Io credo che sia giusto dire che noi siamo di fronte ad uno dei problemi simili a quelle che le forze
Ci sono proposte la trasformazione la scelta sono trovati ad affrontare con le forme più rilevanti di democrazia il suffragio universale una scuola e una scuola
Appunto cioè l'idea che siamo di fronte a un passaggio che chiama in causa inestricabilmente la questione delle regole
Ma anche e contestualmente
Di quali processi si realizzano per rimuovere la causa che impediscono l'accesso alla democrazia e alle sue possibilità di espressione
In questo senso la proposta che noi avanziamo credo
Un superamento delle modalità prevalente con cui avviene il dibattito oggi in Italia sulle comunicazioni di massa che sostanzialmente il dibattito sulle regole e che finisce e si esaurisce lo stante la mente in una richiesta di pluralismo
Richiesta intendiamoci assolutamente necessarie igiene politica non non si discute ma assolutamente distante dall'ordine delle questioni che questo passaggio questa trasformazione ci pone
Con questo ragionamento hanno in qualche modo torniamo anche l'ispirazione progressiva della Costituzione repubblicana
Cioè precisamente di quell'idea secondo cui la la democrazia non è semplicemente un insieme di regole e di di di elementi istituzionali ma insieme e insieme un corpo vivente attraverso i quali coloro che sono esclusi progressivamente possono entrare nell'agone della politica e della propria persino realizzazione umana
Per questo
La questione di comunicazione di massa oltre che essere sottoposto diciamo ad un'offensiva democratica sul terreno delle delle regole chiede un progetto attivo
Siede in fondo
Alla politica di riscoprire il suo senso forte
Stefano Rodotà
Mostrava come questa riorganizzazione delle comunicazione
La sua trasformazione in Terme
La il cambiamento i linguaggi il suo riposizionamento nel rapporto con la società nel mondo e nei diversi paesi
Incontra incontra una crisi della democrazia
Il punto che noi ci troviamo ad affrontare particolarmente delicato e scoperto perché avviene una riorganizzazione in un settore tremendamente dinamico come quello di comunicazione di massa
E così in grado di parlare direttamente dei problemi la democrazia mentre la democrazia per come l'abbiamo conosciuta in questo secolo e anche in questo comune avrà in particolare in Europa l'Italia è in crisi
E vorrei aggiunge
Credo che abbia qualche peso anche questa seconda cosa mentre è in crisi la capacità espansiva del capitalismo
Mi ha fatto un cenno Pietro Ingrao con il ricordo della dottrina dalle laterali
E io credo che sia un accenno pertinente nel senso che la crisi della democrazia e certamente il portato di un logoramento e anche di un'offensiva delle destre nane una ricerca delle classi dirigenti di rispondere così alla incapacità di replicare al problema della crisi di consenso attraverso l'espansione
Un nuovo compromesso sociale
Una idea riformisti gran la pelata diceva e dal suo punto di vista con qualche potenza che siccome le domande che ci canalizzato Della democrazia sono troppe rispetto a quelle a cui il sistema può risponde bisogna car bisogna tagliare la domanda
L'occlusione dei canali della democrazia e uno dei modi targa per tagliare questa domanda
Le destre
Io sono d'accordo questo punto d'analisi
Di cui va misurata tutta la pericolosità
Si collocano su questo punto la crisi non sono non sono semplicemente una richiesta di ritorno al passato ritornare ai vecchi fondatori triste
Sono invece rimane
La capacità di sfida ci oggi su questo terreno con una risposta alla crisi la democrazia
Che va in direzione di un democrazia plebiscitaria referendaria insomma di una dittatura della maggioranza in questa vita due maggioranza la riorganizzazione delle comunicazioni di massa una decima pesce
E ultimi solo un vettore forte dell'organizzazione dei Toto e la maggioranza
Le comune sia rimasto a questo punto che sta non so neutrale né per struttura né per forme di governo né per linguaggio e sono io credo si possa dire senza demonizzazione di una tecnologia le più funzionali
A risponde a questa sollecitazione dagli Equi anch'io come come diceva monsignor Chiavacci ricordato è uno degli autori della gaudium et SPES che diceva alla domanda ma questa tecnologia serve io ho mammone
Risponde la sede ma buona
A meno che
A meno che ma la tendenza di di questa di questa convenzione tecnologico in questo detto e a poter essere capito dentro questa nuova forma di democrazia autorità anche perché tende a ridurre il tempo all'istante e la comunità a una somma di individui tra loro separate
Questa duplice separazione dell'istante dal passato dal futuro ed all'individuo dalle comunità dalle classi a cui appartiene e una delle forme attraverso la quale la dittatura della maggioranza può apprese per questo io credo che noi dobbiamo sentire questo passaggio come una sfida appena quella in cui le comunicazione come diceva giustamente Stefano entrano direttamente nella formazione delle decisioni non sono elemento esterno che condiziona il processo formativo Pomponio nel processo formativo enormi e lo modificano profondamente
Il problema è che noi abbiamo aperto
E allora come affrontare l'impedimento di fondo che allo stato e in questo processo non consente agli oppressi e agli esclusi di impadronirsi di queste forme di condizionarne il corso ed intervenire attivamente attraverso queste anche sulla democrazia
E viene da imitare la questione che Pietro in qua non c'è posto con grande forza
Io penso che Di Pietro Ingrao avesse ragione su entrambi i lati della sua osservazione
Diciamo sia sulla individuazione della nostra nella nostra opposto del suo carattere
Diciamo così capace di assumere un un interesse nazionale
Di assumere l'orizzonte nazionale e in questo caso anche quello la questione delle autonomie contro il peso soverchiante di un nuovo imperialismo che potrebbe schiantare alle in una mondializzazione passiva
Sia l'elemento non so se usato questo termine Pietro
Produttivo
Dell'organizzazione produttiva che c'è nel nostro rapporto
Cioè
è vero
Cioè che rapporto troppo poteva rapporto stretto all'organizzazione del lavoro le tecnologie l'organizzazione di quel tipo di intrapresa e le forme di comunicazione
E io credo che noi dobbiamo come dire mettere all'attivo questi due elementi quand'anche oggi siano come dire un po'etici nel panorama politico-culturale italiana
E credo che abbia ragione ancora più venga una sollecitazione a di attenzione
Che questi due elementi che quei così vengono proposti io penso che non abbiano questo connotato possono tuttavia costantemente essere risucchiati dentro il secondo in una logica diciamo tecnocratica e il primo dentro la rivendicazione nazionalista ed è siamo questa provocazione prosa se così ed è assolutamente legittimo il resto in Europa si vede per esempio i i francesi ma che molto meglio di noi
Il Fernando hanno saputo teneva il fronte di questa iniziativa suggerendo di comunicazione di massa sul visioni sono cimentati
Tuttavia spesso anche attraverso il dono dovermi l'ho vista ci sono fatto scudo di una diciamo di un interesse nazionale
La difesa nazionale contro la colonizzazione americana
Elemento che rischia di che che importante come fatto difensivo ma che pone sfide sono regione
Così come
Sull'altro lato una porta che ha bisogno di un fondamento tecnico come sacrosanta mentre cerchiamo di avanzare può sempre rischia lo slittamento tecnocratico e dunque l'avvertenza di collocare la dimensione nazionale e quella diciamo della proposta di struttura dentro una riconsiderazione critica del capitalismo del nostro tempo mi sembrano sulla citazione assolutamente necessario
Lo dobbiamo avvertire anche perché l'Europa
E oggi il teatro di una battaglia mondiale
Incominciata ricordati ancora turbolenza
Negli USA in Giappone negli anni ottanta e che modifica profondamente tende a modificare profondamente nelle comunicazioni sia la struttura dell'offerta che la struttura delle domande entrante
E anche qui noi cerchiamo con questo convegni fa un passo avanti
Cioè di non fermarci come spesso accade ne dibatte sulla televisione sul lato umano
E interveniva direttamente cioè sulla produzione non solo su come consumi e chi deve consumare con l'informazione ma su chi deve produrre quella cultura con l'informazione con quale modalità
In questo senso io credo ci sia vita il senso forte della nostra critica la privatizzazione
Che è come dire una una critica che investe certamente le forme della proprietà ma investe allo stesso modo i contenuti
Cioè c'è una critica la privatizzazione che naturalmente investe il fatto che qui si è di fronte a un duopolio televisivo sostanzialmente a un monopolio sì certo
E questo elemento importante la nostra critica ma c'è una critica come dire più sottile che investe il fatto
Che va oltre
Età ma che investe invece cioè i contenuti il carattere cioè della della stessa battaglia che sta avvenendo sulla scuola laddove nelle parti più evolute dei settori confindustriali imprenditoriali non viene chiesta la privatizzazione dell'ASCO ora come tale ma invece la subordinazione della scuola i contenuti dell'impresa e la puntualizzazione di del delle della scuola le imprese medesima analogamente sul per le comunicazioni ipogei i soldi privatizzazioni assai più sì subito di quello che si manifesta Sam prince mentre l'assetto proprietario avviene l'organizzazione del lavoro locali ripreso nelle forme di comunicazione e il rapporto a questo l'organizzazione la scelta
Per questo io credo noi abbiamo lanciato diciamo la la
Bene su questa strisciante privatizzazione dell'offerta
Che riguarda l'acquisto del technology la vendita ai Magazzini la vendita la memoria
E che riguarda anche la struttura della domanda quell'
Al punto che veniva qui indicato nella formula secondo cui potresti domani trovati domani a vedere gli utenti doversi comperare quello che oggi viene loro distribuito gratuitamente ma pagando nove
Ebbene distribuito loro nient'altro che quello che oggi viene distribuito gratuitamente perché hai Marebbe inalterato anzi rafforzato anzi rafforzato il carattere eterodiretto dalla condizione
Questa questo passaggio è un passaggio gigantesco ecco io anch'anch'io vorrei immettermi questa considerazione che natura questo passaggio qua
Tutto pensa quanto pesa dei rapporti sociali rapporti produttivi nell'organizzazione del lavoro quanto pensa
Beh pesa in maniera gigantesca
è è davvero un una rivoluzione industriale
Può essere una evoluzione sociale certamente è già una rivoluzione industriale
Siamo di fronte alla mobilitazione alla mobilitazione di risorse vero che su che ruotano attorno a un ordine di grandezza che tre volte quello che ruotava negli anni Sessanta attorno al
Petrolio emiliani sessantotto dal petrolio ruotava indosso diciamo delle risorse che connota però quella fase dello sviluppo oggi tre volte tanto
Viene diciamo investito o si propone di investire in questo settore come si fa allora non vedere che la questione che il movimento diciamo dei lavoratori e degli studenti alla fine degli anni Sessanta all'inizio degli anni sessanta si può così come grande questione riguardante il modello di sviluppo cioè gli interrogativi su come si interviene sul come cose e dopo giacché produrre attorno a esse una questione cruciale precisamente su questo punto
C e come si interviene su questi nove e che riguardano l'organizzazione complessiva la città che ha in questa merce diciamo immateriale un punto essenziale della riorganizzazione complessiva di tutto l'intero mercato e di tutto l'intero e merci
Una merce immateriale che subisce la legge delle merci e persino per alcuni versi se l'avete acutizzata
Quale altra merce produce una separazione della stessa dai soggetti qua come questa qua in quale altra condizione tu sei così sottoposto sei così suddito se così alienato come difforme a questa a questa merce che appunto la comunicazione
E quale livello di concentrazione di potere si sta organizzando per poterla produrre e diffondere
Mi pare del tutto evidente che ci troviamo di fronte a un libro fasi spoliazione di tutte e di tutti
Ma qui incontriamo il guaio che Pietro Ingrao lucidamente ci propone
Questa spoliazione non si produce in un soggetto socialmente definito e quindi in
ATO di fare direttamente delle sue esperienze della sua lotta il fattore principale della contestazione del ricco
Cioè noi siamo di fronte ad un passaggio che rende questo settore strategicamente decisivo strategicamente decisivo
Quello che produce e quello che in esso attiene condizioni interi rapporti sociali l'Inter sino ai rapporti umani oltre che i rapporti di produzione
E tuttavia i rapporti che si producono tentò di esso
Non dà luogo a un soggetto che liberando se stesso liberate gli altri adesso per dirlo in una formula un po'allusiva
Questo è un problema grandissima per noi e torna per un verso simile a un problema che abbiamo già avuto nostra storia e per una
Tu però di scimmie nel suo elemento simile assomiglia al problema che precisamente il movimento operaio ha avuto sulla scuola e in generale sui processi formativi
Adesso vorrei ricordare davvero le discussioni che all'inizio del secolo e poi fino fino al al don Milani dilettano professoressa
Tutto un grande cammino in cui i fenomeni appunto ti spoliazione e di formazione autoritaria e di sadica mento degli uomini e delle donne dalla propria condizione dalla coscienza di sé
Incontrava il problema della critica e dell'esigenza di rivolgersi a un soggetto in grado di liberare la scuola da quella regione e introdurrà in un circuito che le consentisse la rivelazione
Il problema anche lì era analogo a quello che aveva che abbiamo senonché senonché la scuola per quanto fondamentale e ha pur sempre un settore
Mentre lui siamo di fronte oggi a un punto di cerniera tra produzione e riproduzione sociale che condizione l'intero campo piano passivamente l'intero sistema capo
La questione cioè del carattere pubblico dell'intervento nasce da qui
Non da una fissità nella nostra vocazione statalista noi non è che vogliamo dire ci vuole l'intervento pubblico citava le comunicazioni perché perché semplicemente siamo critici nei confronti del mercato non è solo questo argomentazione e non è semplicemente il fatto che a noi piace diciamo di pochi un settore da una mano statale a cimentarsi in una riforma di un certo diciamo e il fatto che noi siamo di fronte a un tipo di merce che avendo a che fare con le culture
Dei soggetti di un di un di un Paese di una regione ai chiede l'assunzione di una oggetto azione di società
Questo è il punto ineludibile il punto ineludibile questo è un settore strategico ed è un settore strategico Katie da Samhain dalla siderurgia e dall'auto moto dall'automobile è un settore dal carattere pervasivo di tutti tra poco eccetera e vale
Che
Perché sicuri
Verso
La ma io no lordo no non polemico Losacco chiuso com'è in fermento di alloggi venga sono
Ore non c'era nessuna negazione no ma poi c'era l'argomentazione c'era l'argomentazione sul perché diciamo senza una
Semplice
è una ripetizione ecco una coazione a ripetere proponiamo il terreno dell'intervento pubblico e statale su questo terreno come un punto cruciale
Sì teologia
Auto tempi diversi settori strategici non avevano l'influenza di questo su tutto il campo eppure
Il conflitto che vissi esercitata aveva un'influenza generale scelte
Il conflitto esige luci per tanti anni è stato l'elemento motore di un compito sociale che parlava il linguaggio del Cam mentre la trasformazione lo è stato così più tardi con l'automobile oggi per la vocazione lo sarebbe questo settore ma cominciano proposto i nostri interlocutori
Non lo può esserci a composizione sociale e quindi chiama in causa direttamente un grande discorso scelta e la costruzione di quello che appunto Pietro Ingrao ci proponeva come proposto
In altre parole nasce un problema gigantesco
Rinvia ad una capacità di mediazione culturale alla costruzione di una ipotesi o tutt'Ivan e culturale che sia in grado cioè di proporsi l'oggettivo che noi dobbiamo avere che questa tecnologia posso servire non solo una buona ma anche a Dio ciò è che l'intervento su questa ideologia Possa consentire ai soggetti
Deputati evocati alla lotta per il cambiamento dalle nuove classi operaie alle alle domande gli ecologisti alle donne di potere fare i conti attivamente con questo grande sistema attivamente esattamente come quando bisognava Letta gli gli esclusi dentro il sistema il suffragio universale esattamente come giocatori via Pompeo la selezione di classe per il mettendo a scuola una questa domanda oggi in una complicazione ulteriore del proprio sì ma ci si pone la questione come si fa appoggiata sistema delle comunicazioni di massa invece che una comunicazione etero dirette e sottilmente passi Rizzante un progetto culturale che anche attraverso l'autonomia dei soggetti sia in grado di essere un patto oppure si potano democrazia questa la grande questione abbiamo di fronte e io credo che la proposta di Milano Manzato faccio un passo in questa direzione ed è per questo che
Ci hanno ringraziato molto per
Per i contributi che qui ci sono stati proposti anche in questo tavolo rotondo in tutta la in tutta la giornata io credo che si possa dire che dobbiamo da qui riportare al partito
Anche in un processo di socializzazione delle conoscenze e dell'informazione la possibilità di trasformare questa elaborazione in una parte della costruzione di movimento oggi in Italia per la democrazia e in grado di ascoltare le grandi questioni di transizione di questa città e delle e dell'Europa io insomma sento che noi da una discussione come questa
Al che abbiamo una sollecitazione duplice uno
A indagare una dimensione più ampia di quella nazionale
Senza la quale la nostra azione rischia di essere imprigionata secondo quello di ragionare attorno al blocco storico di nuovo cioè ha come i soggetti che dentro la comunicazione e fuori dal
Questa in una condizione di
Subalternità possano invece attraverso un progetto hai guadagnato alla capacità di intervento e di controllo sociale sulla questione democrazia come sulla questione d'autonomia nazionale
Credo che se il partito è in grado lo mettiamo in una condizione di poter cogliere che non siamo di fronte se dolcemente ad una proposta di studiosi gli esperti di un settore così cruciale e così importante
Ma invece a un pezzo a un segmento di un ragionamento di aggiornamento della nostra opposta per affrontare la crisi d'ascia italiana io credo che anche il partito sarà in grado di rispondere positivamente a questa sollecitazione grazie
è la nostra tavola rotonda finisce qui io ringrazia tutti per avere partecipata D Annunzio Nappi non era alla al nostro stesso tavolo mentre mangiavamo che abbiamo deciso di tradurre questi atti infidi rom gli atti di questo convegno per fare una cosa
E la bellezza ma poi forse li faremo anche scritte in modo che odiati alla circolazione un pochino più ampia e riguardanti renderemo davanti alle fabbriche in si dirà lateralmente
Va bene allora
Alla riflessione al lavoro e alla lotta