Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Afghanistan, Cinema, Cultura, Documento, Film, Talebani, Totalitarismo, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 4 minuti.
Rubrica
15:00 - CAMERA
15:10 - Camera dei Deputati
9:30 - Roma
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9:30 - Racalmuto
critico cinematografico
Non c'è solo il concorsone molti film del week-end alla Mostra del Cinema di Venezia
Ogni utente dell'egiziano Ibrahim Nashaat presentato fuori concorso è un tentativo coraggioso e singolare di raccontare la vita dei talebani afgani dopo che i militari americani e NATO sono partiti nel due mila ventuno
Non si tratta però come in altri casi di un film girato clandestinamente ma di un documentario nato sotto l'occhio controllore dei talebani
Il regista è stato autorizzato dai capi del regime a girare seguendo in particolare un paio di loro tra cui il nuovo capo dell'Aeronautica militare Malawi Mansour
E le riprese sono durate parecchi mesi occasione ghiotta benché lo spazio di manovra sia molto limitato
Ma il film riesce ad assumere un suo sguardo molto politico soprattutto attraverso il confronto tra ciò che c'è nell'immagine e ciò che resta del fuori campo
Cioè un potere militare che vive avulso dalla realtà quotidiana non ci sono donne nel film non cioè se non di sfuggita la vita della città
Nipote immagini viste dall'alto mostrano città infinita estese in orizzontale con baracche piccoli alloggi il contrario delle smart cities verticali delle economie affluenti
Il conflitto lo scontro tra civiltà è presente quasi come un fantasma
Spesso simbolicamente materializzato negli oggetti lasciati dalle truppe americane
I talebani hanno a disposizione un whiskey e liquori occidentali
Palestre con attrezzi funzionanti oltre che aerei radar e altre attrezzature tecnologiche da riparare
Cioè uno sguardo accigliato e al tempo stesso padronale su quei beni che visti da lì sembrano l'al di là del mondo
Ma c'è anche il volto duro del regime che minaccia di ritorsioni e vendette i Paesi vicini ma non amici come il Tagikistan
E c'è la fierezza del regime di mostrarsi in veste ufficiale comparate che hanno la stessa coreografia di quelle di tutti i regimi un film duro che pone il problema del limite dell'immagine
Il film migliore tra quelli passati nel concorso nel week-end puro Frings Yorgos Lanthimos tradotto in italiano con povere creature con il punto esclamativo un titolo che non rende giustizia al film
è la storia di una donna che visse due volte secondo il titolo il scocciano a cui il film sembra ispirarsi fin dall'inizio
Una donna di nome bella si getta in un fiume e lì muore
Ma un medico un po'pace franche staliniano fin nell'aspetto la recupera e la fa rivivere incredibilmente tra piantando le il cervello del feto che lei portava in grembo non ancora morto
Questo scienziato interpretato da Willem Dafoe è un tipo strano
Mentre mangia capita che dalla bocca di escano grandi bolle che poi si dissolvono
E la casa laboratorio in cui vive e altrettanto strana
Gli animali sono ibridi mostruose grotteschi ad esempio cani con corpo di oca e c'è un'aria vagamente surreale in tutto da humour nero o spagnolo
Bella interpretata da Emma Stone rinasce bambina e inizialmente ai comportamenti della bambina che deve imparare tutto a parlare camminare a suonare
L'assistente del medico che la segue vorrebbe sposarla ma lei vuole prima conoscere il mondo fare un viaggio avventuroso in quell'esterno di cui non sa nulla
Scopre così le relazioni con gli altri sua intimità il sesso proprio attraverso il sesso lei si scopre e matura
In un percorso di emancipazione che la porta anche a passare dalla prostituzione ma una prostituzione vista come gioiosa occasione di stupore verso la vita
Romanzo di formazione sui generis affacciato su un paesaggio Inferentia Beschi e ricostruiti tra studio post produzione
Porsi Rings combina generi e racconti tra loro anni trenta e il fantasy postmoderno con punte di Wes Anderson
E racconta in maniera libera e sgargiante una storia femminista ante litteram
Il film potrebbe ambire al leone d'Oro e uscirà in Italia a fine gennaio
Da Venezia per radio radicale Augusto Sainati
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