Festival della Comunicazione 2023 - Africa, dove si gioca il nostro futuro

Da qui da piazza Ido Battistoni ma in streaming in tutto il mondo secondo evento la quarta giornata pomeriggio Defense alla comunicazione
Abbiamo qui un amico un grande giornalista un grande scrittore esperto di geopolitica e molte altre cose che lo scopriremo questo pomeriggio è anche un capolino Federico Rampini
Ci parlerà
Dell'Africa e del nostro futuro ma e in particolare il senso anche un po'la sintesi delle anticipazioni del suo libro in uscita in tutta Italia tra dieci giorni ma noi avremo delle anticipazioni così avremo una voglia in più per acquistarlo tra dieci giorni grazie
Grazie sempre felice di ritrovarmi qui con voi e confermo che libero che si intitola la speranza africana esce da Mondadori diciannove
Avrei voluto a averne già delle copie qui ma abbiamo tutto rinviare di una settimana l'uscita
Per colpa di era un maschio e come molte cose che accadono in questo mondo al primo poi centra Elon Mask esce una ma questo madre di una biografia di Walter Isaacson di era un maschio
E a un battage pubblicitario mondiale e allora la Mondadori ha deciso che non non doveva fare mia ombra abbiamo spostato la data di una di una settimana
La speranza africana per molti di voi suonerà quasi come una provocazione un titolo così
Speranza
E Africa come fanno a stare insieme un ossimoro quanto meno
E
La volontà alla alla al feriti il piano di questo libro è anche quello di gli sconcertati di andare contro il i nostri peggiori luoghi comuni sull'Africa
Come dimensioni l'Africa
Tra l'altro sottovalutata in tutti i nostri affidato anche nelle nostre mappe è una è una storia antichissima che ha a che vedere con l'euro centralismo delle mappe geografiche ma in realtà è seconda solo all'Asia per superficie terrestre
Supera Stati Uniti più Cina più India messi insieme
E l'area più diversificata del pianeta per il numero di entità etniche e linguistiche siamo intorno alle due mila sul piano demografico atterrei record la popolazione che cresce più che in ogni altra parte del mondo per questo penso che lo sapete
La popolazione più giovane del pianeta e questa è una qualità
E la popolazione che si sta urbanizzare andò più rapidamente e questo è un tema che poi sul quale tornerò perché molto importante
Dal punto di vista economico la sua performance è molto meno brillante e tuttavia poiché partivano da livelli bassi estremamente bassi i consumatori africani oggi sono quelli il cui potere d'acquisto cresce più velocemente
Tutti questi dati spiegano perché il ventunesimo secolo anche se fosse sarà un secolo asiatico vedrà l'Africa giocare un ruolo determinante
E non solo in negativo non solo come un buco neo di sciagure
I discorsi sull'Africa le rappresentazioni del continente sono monopolizzati il periodo più da noi occidentali
E in particolare si distinguono per il monopolio quasi monopolio che hanno del discorso sull'Africa filantropi ONG umanitarie animate da ottime intenzioni naturalmente e tutte quelle celebrity che ne abbracciano le cause ma il risultato è disastroso
Il risultato è una prevalenza del afferrò pessimismo o peggio l'apocalisse africana
Afro Calisse
Ogni tanto c'è qualche neologismo che si affaccia già all'inizio di questo millennio settimanale inglese di economista dedicò una copertina Hallo oppressa continente il continente senza speranza i media occidentali e il loro pubblico cioè voi
Sono interessati all'Africa generalmente a una condizione che sia associata conflitti guerre civili bambini soldato
Terrorismo miseria estrema pandemie migranti ovviamente migranti
Le buone notizie non interessano
I segnali di sviluppo e di modernizzazione che pure ci sono vanno ignorati perché contraddicono la foto Calisse che un dogma
Ho ricordato quella copertina dell'Economist che avrei potuto citare altre migliaia ma perché per me quella espressione di senza speranza Hopeless
Rievoca un precedente importante e quello di Pier Paolo Pasolini
Che nel resoconto di un suo viaggio in India negli anni Sessanta aveva usato esattamente la stessa espressione per descrivere appunto l'India di allora
L'aveva definita una nazione senza speranza
In un libro peraltro bellissimo e l'odore dell'India di Pasolini è un è un è una gemma è un gioiello un capolavoro io me lo rileggo continuamente
Però non c'aveva azzeccato è un bellissimo racconto di viaggio consegnato in una data precisa ma ha sbagliato tutto sul futuro dell'India
Lo sembrava senza speranza l'Indian degli anni Sessanta invece era la vigilia di grandi cambiamenti tra cui una modernizzazione della sua agricoltura che le avrebbe dato l'autosufficienza alimentare
Più tante altre novità compresa l'ascesa della Silicon belli indiana Bangalore ai Della batte per cui nell'India di oggi si possono elencare tanti problemi ne ha molti
La si può criticare a molti non piace il suo governo attuale quello di Narendra modi che sta tre finendo in queste ore di presiedere al G20
Ma sarebbe anacronistico descrivere l'India come stagnante immobile sprofondata in una inguaribile miseria e insomma senza speranza come faceva Pasolini
E se l'Africa riuscisse a sorprenderci in futuro come l'India
Se riuscisse a scrollarsi di dosso gli stessi luoghi comuni che oggi le in corriamo
Luoghi comuni perché quando io ero bambino a Brussel nelle nostre scuole si facevano collette per salvare i miei coetanei indiani dalla carestia
Oggi che quei bambini sono adulti l'India è una superpotenza agricola che esporta riso e cereali nel mondo intero
Perché il miracolo che sembrava del tutto impossibile nell'India di mezzo secolo fa
E invece è accaduto non potrebbe essere replicato in Africa
Quando si tratta dell'Africa noi poi non riusciamo a gestire nelle nostre menti una dissonanza cognitiva la convivenza di contraddizioni estreme eppure ne siamo perfettamente capaci quando parliamo di noi stessi dell'Europa
Dell'America della Cina in tutte in tutti questi casi noi vediamo il sì abbiamo mente aperta se puntiamo all'oggettività riusciamo a conciliare gli aspetti positivi e negativi i progressi e i regressi le qualità e difetti cinquanta sfumature di grigio quando parliamo di altre parti del mondo
Perché non siamo capaci di un discorso maturo sfumato Complesso anche sul black Continent
L'Africa non è solo definita da conflitti Coppo veneta conduzione colpi di Stato militari e il suo destino non dipende prevalentemente dai nostri aiuti
Neppure la si può racchiudere nella recente descrizione unidimensionale della conquista cinese è diventata la nuova chiave di il passepartout
L'Africa è anche la culla di una nuova imprenditorialità con successi importanti
è presente con una generazione di stilisti nella moda di Milano Parigi New York
Nei nostri musei di arte contemporanea con i suoi artisti
Nelle nostre sale di concerti con i suoi musicisti nelle nostre librerie con i suoi scrittori e scrittrici molte donne scrittrici
Produce il fenomeno Nolli Hood
Nome con cui viene designato il cinema nigeriano è una delle e la terza maggiore nazione produttrice di film dopo gli Stati Uniti con Hollywood l'India Mumbai con Bollywood al terzo posto arriva la Nigeria con Nolli Hood
Ecco mi soffermo un attimo sul cinema perché è uno dei punti di osservazione ideali vi consiglio di prestare attenzione ai film nigeriani che fanno record di incassi
In tutta l'Africa ma anche in tutto il suo grande su globale perché ritrovate popolare che anche nelle sale cinematografiche in America Latina nel sud est asiatico
E cosa scoprirete che non sono gli stessi film che ricevono dei premi nei nostri Festival
Niente a che vedere
A Cannes o a Venezia
A Berlino o a folle Hood perché una regista africana
O un regista africano ricevano una onorificenza
Devono mettere in scena sofferenze campi profughi abusi contro i diritti umani mutilazioni genitali femminili minoranze etniche o sessuali perseguitate
è dogmatico
Se lo fanno possono vincere un premio
Il film di Nolli Wood che dilagano sulle flex a Mason riempiono le sale dell'emisfero sud del pianeta invece raccontano storie di ceto medio urbano sono commedie sentimentali satire di costume
Molti film comici
Magari non sono capolavori come non lo erano necessariamente le commedie all'italiana degli anni sessanta ma ci racconta una una umanità molto più normale di quella che vogliamo vedere noi
UI ha in venti in the few c'è noi stiamo inventando il futuro questo era un titolo del Financial Times l'undici marzo due mila ventitré
E l'intero supplemento del week-end di quell'autorevole quotidiano inglese quel giorno si chiamava di Africa issue era un numero monotematico dedicato al Black continente era un'altra consacrazione recente di un momento magico su un terreno della creatività culturale e artistica
Gli autori degli articoli su quel numero speciale del Financial Times sono tutti africani o africane
Più spesso a flop pulita anni questo è un altro neologismo mi perdonerete che viene dall'inglese afro Politano e lo usano per dire africani cosmopoliti
Quelli che spesso hanno vite e carriere che si alternano su più continenti gli Afro Poli tante
Si alternano tra Nigeria Kenya Sudafrica Ghana etiopi o Somalia e metropoli occidentali come New York Londra Parigi
Una élite di intellettuali artisti africani che sono tutti autori di articoli in quel numero del Fanes Times raccontano se stessi e l'ascesa culturale del continente da cui provengono letteratura musica alti figurative come pittura e scultura cinema
Moda
Sono tutti i mercati investiti da questa invasione africana
E traspare in questo racconto un ottimismo a cui noi siamo non siamo abituati siamo del tutto impreparati
Non è per forza un un ottimismo sul presente o sul futuro immediato dell'Africa in senso economico sociale politico
Alcuni di questi intellettuali Afro Poli Tani sono dei esuli che hanno scelto l'Occidente sia perché non trovavano opportunità in patria
Sia perché dittature o guerre civili li hanno cacciati di casa
Però il loro ottimismo riguarda il fatto che oggi è l'Africa a parlare di se stessa a raccontarsi nel bene e nel male
Il boom di produzione culturale significa questo che sono gli africani a darci la loro versione
Anziché aspettare che sia qualche occidentale a imporre la sua lettura dell'Africa e questo è un grosso cambiamento anche perché nel nuovo protagonismo africano è raro trovare degli accenti catastrofisti
E pauperista ICI che dominano
La pubblicistica occidentale
Nel mio libro nella speranza africana una delle operazioni che faccio è proprio questa
Restituisco a loro la parola perché ci raccontino vi raccontino la loro a fatica
E leggendo questo libro scoprirete una galleria di personaggi che ho conosciuto intervistato le loro storie il loro punto di vista
Teniamoci alcuni di questi a fra Afro Poli Tani sono anche molto astuti e molto abili a sfruttare i nostri complessi di colpa
Vivono di rendita alcuni di loro sulle rimosso occidentale
Fanno incetta di premi letterari a New York Londra e Parigi ma non si stancano di denunciare il razzismo degli stessi ambienti letterari che li stanno premiando
Hanno capito
Le regole del nostro gioco
Il nostro gioco sadomaso preferito che l'autoflagellazione
Ma abbondano gli esempi di infortuni clamorosi in cui è caduta la cultura dell'auto col primo Lizza azioni occidentale
Nella sua esportazione dall'Occidente all'Africa né l'acconto alcuni delle ricordo beve cioè ve ve li cito molto brevemente spero che avrete voglia rileggerli nel libro a una una storia esilarante
E quando Holy Wood in preda al politicamente corretto ha deciso che Cleopatra e nera
E quindi a Hollywood ha prodotto una serie televisiva sulla vita di di Cleopatra ovviamente con un'attrice nera perché così bisogna fare in questo momento questo momento se volete vincere un premio a Holy Wood Amleto lo deve fare una un attore nero
Quando però Cleopatra Neva sbarca in Egitto succede il finimondo
Una rivolta nazionale prima di tutto perché un falso storico
Perché Cleopatra tra l'altro era una regina di una dinastia neanche veramente egiziana e vanno invito i Tolomei che l'anno di origine macedone quindi addirittura europei
Per cui proprio quando il politicamente corretto deve inventare falsificare la storia
E poi quella storia restava la la la l'impostura di una Cleopatra nera è andata a toccare delle corde molto sensibili nei rapporti tra al Nord Africa e l'Africa subsahariana tagliare abiti
E gli africani neri
Il finimondo Teglio ed è successo a Bormio un incidente diplomatico e di peggio
Un'altra storia che vi racconto e quella dei bronzi del Benin
Perché anche lì c'è un corto circuito con gli Stati Uniti vanno ad alcuni musei americani incluso nella città dove abitiamo uno voi a New York
Il metropolita non sono in piena fase di espiazione dei peccati del colonialismo e quindi di restituzione di opere trafugate
Una di queste operazioni molto importante fatta dal dal Met di New York anche da altri musei americani anche dal British Museum di Londra e da un grande Museo di Berlino consistito nel riportare nel Benin
Dei delle opere date veramente pregevole e si parla di un almeno un migliaio di busti spesso in bronzo i bronzi del Benin
Che non va confuso con lo stato del Benin di oggi questo Benin di cui sto parlando adesso è una regione del delle Nigeria ora il problema è che la restituzione il Governo nigeriano ha deciso andava non dentro un museo pubblico aperto a tutti i cittadini Nigeria ma al proprietario originario quello a cui erano stati rubati che era il discendente del re del Benin
Il quale lei del Benin come è diventato un ricco statalistico strabica una collezione di rosso is e i suoi antenati erano tra i più grandi commercianti di schiavi però questa vicenda apre uno squarcio su un tabù
Che è impossibile affrontare negli Stati Uniti di oggi perché negli Stati Uniti di oggi anche anche in questo campo siamo in piena autoflagellazione la razza bianca ha tra le sue tale tra i suoi peccati originali di cui deve pentirsi lo schiavismo
Ecco peccato che in Africa lo schiavismo esistesse molto prima di noi e alcuni dei più grandi imperi africani fondavano le loro ricchezze sul commercio di schiavi poi sono arrivati gli arabi ancora più bravi di loro a far soldi su come e gli ottomani
Di Cito molto velocemente altri temi in cui lo scontro culturale
è e e favoloso Breda dà luogo a delle a degli equivoci e anche a dei veri conflitti la vicenda dei diritti LGBT clou per c'è tutta la lobby eligibilty Kew americana che pretende che ormai la politica estera americana sia guidata da questi diritti umani
In Africa non funziona
Ma non funziona non solo e non tanto perché i governi africani vadano delle leggi che sono purtroppo delle leggi persecutorie sono delle leggi gravemente lesive dei diritti dei gay ma c'è dietro una società civile che li appoggia
Ci sono dietro delle credenze dei valori e allora il tentativo americano di innestare questa nuova vena dei diritti umani nella politica estera viene letteralmente denunciato dagli africani come la nuova forma di imperialismo culturale dell'Occidente
Concludo velocemente sul tema dell'ambientalismo perché anche il nostro nuovo ambientalismo radicale crea dei disastri enormi in Africa
Di recente viaggiando in Sudafrica abbiamo dico abbiamo parlo al plurale perché c'era Stefania mia moglie che è qui con noi stasera
Che si è fatta tutto il festival di Camogli e qua in prima fila
Una una vera fende il festival una bella fende il festival abbiamo incontrato molti sudafricani inviperiti contro il nostro ambientalismo perché da una parte noi gli siamo andati no non solo noi come opinioni pubbliche governi e no
Le grandi istituzioni finanziarie internazionali
Che prestano soldi per investimenti importanti nel settore dell'energia che sono fondo monetario e Banca mondiale
Ormai sono completamente vento
La logica dell'ambientalismo più estremo non prestano più soldi non investono più se non per fonti rinnovabili i sudafricani hanno un sacco di carbone
E allora li abbiamo trovati veramente furibondi contro di noi perché ci hanno oggi ci dicevano
C'avete detto che ormai ne dobbiamo passare tutto alle rinnovabili mentre il carbone per noi è l'energia più a buon mercato dopodiché dopodiché proprio poco prima che noi si viaggiasse in Sudafrica il governo della Svezia della Svezia
Avanzatissima modernista paese di Greta puntare ha dichiarato ufficialmente che l'obiettivo di abbandonare le energie fossili in pochi decenni irrealistico
Realistico top
La Germania
Appena è scoppiata la guerra in Ucraina e Putin ha smesso di vendergli gas petrolio e carbone sono così in Sudafrica a comprare il carbone dai sudafricani i tedeschi
Però noi continuiamo a fare dire prediche a dirgli che lo devono solo solare oli con va bene per loro non non non non non sono non sono molto contenti del nostro ambientalista
I due mila ventitré è stato un anno speciale che ha visto una sorta di riscoperta dell'Africa come oggetto di desiderio per tutti gli altri grandi medie piccole potenze occidentali che orientali l'Africa e contesa o concupita dagli americani in gara con i cinesi i russi i francesi che tentano di reagire a un declino ormai evidente gli arabi Dieni latini turchi indiani incontrati rincontrate tutti
La fatica a trovare il resto del mondo per tante ragioni a risorse naturali immense dall'energia fossile alle rinnovabili dai minerali all'agricoltura chi e anche è anche un un atto piena di terre fertili la la fretta e malgrado la nostra visione tragica è un mercato in espansione e quindi una posta in gioco nella divisione del pianeta in aree di influenza geopolitiche
Ha fatto scalpore alla fine del mese scorso la fine di agosto il vertice dei Brics ospitato dal Sudafrica che e Stefania ed io eravamo lì poco prima
Che si aprisse il vertice dei Brics avete la sigla Brix all'origine era Brasile Russia India Cina Sudafrica
Bene in questo vertice a fine agosto ha deciso di allargarsi a sei nuovi membri tra cui due nazioni africane Egitto ed Etiopia
Guarda caso due delle nazioni che abbiamo visitato e che vi racconto nel mio libro
I Blacks oggi si candidano a diventare una specie di club di opposizione all'Occidente a guida cinese e l'Africa vi accresce la sua rappresentanza
Ma al tempo stesso ieri ad a Daily in India
L'Unione africana
è stata messa come membro permanente nel G venti durante il summit a presidenza indiana
Ecco io sudafricani caso molto interessante Ugo una una metà dei miei viaggi per l'appunto molto interessante perché non aderisce alle nostre sanzioni come la maggior parte dei paesi del continente africano
Critica le nostre forniture di armi all'Ucraina
E contesta che l'Occidente condanni la Russia ma per esempio non condanni l'occupazione di territori palestinesi da parte di Israele
Questo è un è un ex sono discorsi che abbiamo incontrato continuamente parlando soprattutto con la la classe dirigente sudafricana quella del African National Congress il partito al potere fondato da Nelson Mandela
Perché lì la vecchia retorica anti occidentale riaffiora come nella Prima guerra fredda quando quello che allora chiamavamo il Terzo Mondo sceglieva il non allineamento fra i due blocchi
Ma al tempo stesso simpatizzava per lo più con il comunismo sovietico o con il maoismo cinese considerandoli degli alleati nelle lotte per le mie l'emancipazione dell'emisfero sud
E la Cina tutt'ora è la campionessa nello sfruttare queste affinità elettive
Pur essendo ormai una superpotenza economica e finanziaria ormai la Cina è la principale banchi era di molti Paesi africani però riesce in questo gioco continua a presentarsi come un Paese emergente che sta dalla loro parte conto l'avido capitalismo occidentale
E poi c'è un'altra faccia del dell'espansione cinese oltre al capitalismo di Stato di Pechino che fa incetta di contratti pubblici grandi infrastrutture grandi opere si stima che l'Africa ospiti ormai un milione di imprenditori cinesi
Questi sono piccoli e medi imprenditori spesso è un capitalismo privato che va alla conquista del suo far west in ordine sparso con una specie di spirito pionieristico
E noi occidentali di nuovo con i nostri parà occhi di questa invasione vediamo solo il lato oscuro sfruttamento razzismo razzismo dei cinesi è innegabile
Abusi contro i lavoratori locali distruzione dell'ambiente
è tutto vero è tutto vero però noi perdiamo la prospettiva storica che invece adottano alcuni osservatori africani
I quali pensano che se la Cina riuscirà a esportare sul loro continente il suo modello di industrializzazione finalmente l'Africa avrà svoltato
Il boom economico cinese anche quello non fu per parafrasare Mao Tze Dong non fu una cena di gala
Però ha sollevato dalla miseria un miliardo di persone se dovesse succedere qualcosa di simile e il mio libro è pieno anche di questi parallelismi Asia Africa cosa gli africani stanno osservando dell'Asia
Esiste una ricetta alternativa a quella cinese per l'Africa
Forse sì io io credo di sì però noi ci guardiamo bene dal proporla
Perché le imprese occidentali italiane incluse quando si avventurano in Africa si attivano immediatamente dei processi alle intenzioni
Dalla nostra magistratura alle nostre o Ang ai nostri ambientalisti ai nostri giornalisti accuse preventive di neocolonialismo saccheggio di risorse corruzione tutto questo è un è un deterrente formidabile
Quale imprenditore ha voglia di di andare in Africa avendo addosso tutti questi riflettori puntati le aziende cinesi o russe
Saudite o indiane non hanno di questi problemi ci rubano sotto il naso contratti di appalto pagando tangenti ai governi locali il nostro estremismo dei diritti umani diventa una forma di impotenza
E peggio ancora perché noi siamo ormai i primi ad avallare l'alibi delle in città africane più corrotte secondo le quali esiste un solo imperialismo il nostro
Ora l'Italia come tutti i Paesi europei dopo la guerra in Ucraina deve effettuare in parte ha cominciato a effettuare una torsione
Geostrategica verso sud verso il nostro Sud il primo choc energetico nel mille novecentosettantatré ci costrinse a cercare Energia affidabile e a buon mercato a Mosca perché gli sceicchi arabi riuniti nel cartello dell'OPEC non ce la vendevano più ci negavano il petrolio
Oggi e Putin ad avere deciso il nostro cordone ombelicale e così ci obbliga a un Ritorno al futuro in cerca di Energia nordafricana e mediorientale
L'idea di un piano Mattei dal nome del fondatore dell'ENI Enrico Mattei che ebbe una strategia terzomondista negli anni Cinquanta
Evoca una continuità mediterranea nella politica estera italiana e quindi un interesse maggiore verso l'Africa
Però però nel Mediterraneo oggi si viene rispettato
Disse sia la forza delle al mi oltre alle risorse economiche e alla volontà di dialogo politico
Tra le flotte militari che presidiano le nostre coste sud
Sì sono potenziate quelle di Russia e Turchia
L'America c'è sempre la Francia sta perdendo zone d'influenza e noi
Dietro ogni colpo di Stato in Africa centrale ce ne sono stati otto dal dal due mila ventitré dal due mila ventuno scusate otto colpi di stato mali Burkina Faso gli ultimi sono Gabon e Niger alcuni a ripetutamente quindi si arriva al al totale di otto anche perché alcuni di questi Paesi ne hanno avuti più d'uno
è interessante perché in questa fascia di colpi di Stato militari che sta concentrandosi sull'Africa centrale e occidentale spunta quasi sempre l'odio per la Francia
E stiamo assistendo in un certo senso alla seconda morte dell'impero coloniale francese
Ma per molti in Italia l'Africa è diventata una cosa sola il luogo dal quale arriveranno ondate sempre più in mense di migranti
La pressione migratoria ovviamente esiste
è innegabile ma dobbiamo smette la di descrive la come una calamita irresistibile irrefrenabile di proporzioni bibliche le cavallette le locuste devastanti ingovernabile
La bomba demografica africana da cui siamo ossessionati in realtà si sta ridimensionando
Come era già accaduto in Asia ascoltatemi bene e queste sono cose che non leggete sulla stampa italiana
L'Economist ha avuto il coraggio qualche mese fa di riportare uno studio dell'ONU che capo volgeva tutte le previsioni demografiche sull'Africa da noi silenzio totale
Perché i demografi sbagliano sbagliano continuamente e i giornalisti che si improvvisano demografi peggio ancora
L'ONU ha dovuto tagliare Val guardate su quel queste sono cose che nel mio libro vi fornisco tutte le fonti potete andare a verificare a controllare tutto
L'ONU ha dovuto tagliare centinaia di milioni di abitanti dalle proiezioni che aveva assegnato per esempio alla popolazione di un paese come la Nigeria al due mila cinquantadue mila cento era tutto sbagliato
Perché ed è che sono in atto dei dei meccanismi dei fenomeni che avevamo già visto in Asia guardate che quando quando io ero bambino la la bomba demografica e da quell'asiatica non esiste più
Adesso la Cina un problema di denatalità a in Africa le due forze più potenti che stanno in questo momento diciamo lavorando sulla sulla demografia sono la scolarizzazione che migliore non non abbastanza ma comunque migliore quando le ragazze vanno a studiare fanno meno figli
Non foss'altro che per una questione oserei dire meccanica di calendario si sposano più tardi
E quindi il periodo da vedere in cui in cui possono fare figli si si accorcia
E poi naturalmente diventano più padrone del proprio destino del proprio futuro acquistando strumenti culturali maggiore
Ma c'è un altro fenomeno ben parallelo che in qualche modo diventa anche un surrogato della scolarizzazione laddove la scolarizzazione non avanza abbastanza tra le ragazze africane c'è l'urbanizzazione
Perché si dà il caso che all'Africa ha smesso di essere un continente di villaggi di campagna da dall'anno scorso ha più abitanti delle città che nelle campagne il movimento dalle campagne verso le metropoli impetuoso
è un po'la stessa cosa della scolarizzazione cioè quando delle ragazze si trasferiscono da un ambiente contadino rurale a un ambiente cittadino
Cambiano modelli di valori modelli culturali modelli di comportamento e fanno meno figli e automatico
Ma lei non è una cosa opinabile è così se lo si vede nelle statistiche che sta succedendo
E allora quando una una cosa che dico con un certo imbarazzo perché apparso su grande giornale dove scrivo anch'io
Di recente un editoriale in cui si parlava di un miliardo di migranti che dall'Africa andranno verso il resto del mondo in Europa è un numero che non esiste da nessuna parte
Quello è un numero che confonde le le emigrazioni verso fu esterne all'Africa
Con le migrazioni interne perché il grosso degli spostamenti di popolazione avverranno stanno avvenendo e continueranno ad Avvenire all'interno del con finti mente africano dalle campagne verso le città
In quanto alla fame
Ovviamente un dramma una una tragedia inaccettabile e moralmente però anche le statistiche più allarmistiche sulla denutrizione o sotto nutrizione
La descrivono come un dramma minoritario e in diminuzione nella stessa a fatica
Le voci più lucide della cultura africana ce lo dicono da qualche tempo che ne dobbiamo smetterla di usare quel continente come oggetto di compassione pietà auto colpevolizzazione
Tutte attitudini euro cento dei che che invariabilmente sfociano in una cultura degli aiuti
Più dannosa che utile
è la nostra nuova forma di delirio di onnipotenza va da quando quando noi noi bianchi europei eravamo padroni del mondo lo con cui stavamo avevamo i nostri imperi
Pensavamo con qualche ragione di essere al centro dell'universo al centro della storia adesso che non lo siamo più ci consoliamo pensando che tutto dipende comunque da noi che tutto è colpa nostra è una è un'altra forma di delirio di onnipotenza
Un premio Nobel nigeriano vuole Soyinka alcuni di voi lo conosceranno un grandissimo artista drammaturgo soprattutto ha scritto anche un un romanzo intitolato Cronache dalla terra del popolo più felice del mondo
Il popolo più felice del mondo
Il titolo è un po'sarcastico perché il romanzo è ambientato nella sua Nigeria che di solito non figura molto in alto nelle classifiche delle nazioni più felici però l'ironia di quel titolo del premio Nobel è rivolta a noi ai lettori del resto del mondo
So Inca non accetta che dell'Africa si parli sempre e soltanto come di una voragine della condizione umana
Quando la televisione inglese la BBC dedicò un documentario la più grande città nigeriana Lagos Luís premio Nobel Soyinka si scagliò contro la selezione di immagini
Che puntavano solo sul degrado la vita tra le feci a cielo aperto
Lago se anche una metropoli dinamica feconda creativa vibrante di novità non da ultimo perché è una città di giovani
E sulla stessa lunghezza d'onda di Soyinka un altro scrittore africano purtroppo scomparso prematuramente
Un un un personaggio straordinario il keniano vini avanti Hawaii Naina pubblicò un pamphlet tg satirico intitolato come scrivere sull'Africa
Ecco un passaggio sulla copertina del vostro libero non mettete mai un africano contento
Usate immagini di kalashnikov fra individui con le costole sporgenti per la denutrizione seminudi
Soggetti tabù da evitare la vita domestica nove male l'amore tra africani a meno che finisca con una morte tragica
Al pungente sarcasmo di vai Naina io dedico un intero capitolo quello sul pop umanitario
Beh le consiglio la lettura che c'è tutta la storia di una delle più grandi operazioni di popolo ma elitario che fu la canzone lui a duro purtroppo qui davanti a me i i vertici della Mondadori per per confermare quello che sto per dirvi siccome c'è di mezzo un copywriter
Di Michael Jackson nientemeno del degli eredi di Michael Jackson perché ci hanno lavorato di tutti è quella canzone diceva da Harry Belafonte tutti i più grandi artisti afroamericani darebbe la fonte a Lionel Ritchie
La Free intera famiglia Jackson
C'era un bikini Houston lui Aldo Ward fu uno dei grandi momenti di mobilitazione della musica pop per l'affaire generalmente è una delle delle sotto storie che trovate nel mio libro quando i Black americani gli afroamericani
Cercano di fare qualcosa per i loro cugini africani
Combinano solo disastri
E si attivano la più forte antipatia dei loro cugini africani
Farà la mia prospettiva sull'Africa è anche influenzata dal fatto di vivere a New York
Perché a poca distanza da casa nostra c'è un quartiere chiamato Little Senegal lo Pretis Senegal
La punta sud di Allen e e lì c'è anche il nuovo centro culturale Africa senta
E li vediamo anche io vediamo transitare un flusso incessante di talenti dal continente nero
Scrittrici scrittori musicisti pittori Nigeria Sudafrica esportano creatività e capacità di invenzione che a New York
Hanno un pubblico entusiasta
Ma anche invece nel viaggio più recente in Sudafrica a Capetown a Città del Capo siamo rimasti Stefania e io sbalorditi di fronte alla scoperta del museo sites Mokka
Uno dei più bei non sei del mondo bellissimo come costruzione e poi lì dentro trovate un concentrato di tutta l'arte contemporanea pane africana
Non è adatte nata dalla disperazione
C'è qualcosa che sta accadendo in Africa e sfugge ai nostri schermi radar perché noi in quel continente cerchiamo solo dei motivi per indignarci delle nostre malefatte
Per la stessa ragione noi ci costringiamo a trattare le classi dirigenti africane come se fossero oggetti passivi delle manovre altrui
è la cosiddetta infantili Zazie oneri degli africani li consideriamo come dei bambini poverini non sanno quello che fanno
Ma i governi africani che chiamano la divisione Wagner a mettere ordine a casa loro non corrispondono alla descrizione delle vittime
Sanno benissimo quello che fanno praticano un gioco antico che del resto era già in vigore durante la prima guerra fredda mettono in competizione le superpotenze
Le élite africane lungi dall'essere marionette manovrate dai Paesi ricchi sanno abilmente giostrare tra America Cina Russia Francia
Fa rabbia Turchia sfruttano le rivalità e le ambizioni per negoziale le offerte più vantaggiose purtroppo lasciano di solito le briciole ai loro popoli ma esiste un protagonismo locale
Le classi dirigenti africane sono il soggetto di queste manovre non una vittima passiva
Ora io mi rendo conto che scrivere su un intero continente può rivelare molta presunzione molta superficialità perché oggi chi si permetterebbe
Spero nessuno di pronunciare affermazioni generali sull'Asia sapendo che vada al da Israele al Giappone includendo in mezzo la Cina l'India Singapore l'Afghanistan
Beh anche le cinquantaquattro nazioni africane sono molto diverse tra loro
Lo dico davanti a un testimone della diversità come Oscar Farinetti
Che oggi mi ha fatto morire dal ridere quando o la sua battuta sugli italiani che vanno al ristorante e ordinano il solito nel Paese più diverso del mondo ove noi siamo molto orgogliosi della nostra diversità l'Africa è estremamente diversa
La varietà etnica linguistica culturale
Nel mio libro o in tre esempi estremi che sono i luoghi dei miei viaggi recenti sono l'Egitto per l'Africa settentrionale
L'Etiopia per quella orientale il Sudafrica per quella meridionale separati da enormi distanze in tutti i sensi
E a volte proprio sulle differenze che bisogna soffermarsi per esempio tornando alla demografia nel capitolo sulla demografia spiego che non esiste una demografia africana
Perché ai per esempio ai due estremi settentrionale e meridionale già i tassi di natalità sono scesi tantissimo
Nel Nordafrica nel Maghreb ormai si fanno pochi figli in Sudafrica pure
Se ci sono delle dinamiche già molto differenziate al loro interno
Tra i racconti di viaggi recenti
E i personaggi che ho scelto per voi come voci da quel continente io voglio concludere
Citando un personaggio che mi ha molto impressionato mi ha colpito cioè siamo rimasti affascinati un grande grande politico sudafricano nero
Lo dico perché il Sudafrica ancora c'è una società multietnica e ci sono delle zone del Paese dove i bianchi ancora molto potere no questo motivante votante è stato presidente del Sudafrica
Aveva trascorso dieci anni in carcere durante il regime duro dell'apartheid della stessa isola doveva chiuso in carcere Nelson Mandela
E lui Luís motivante ci ha citato Nelson Mandela
E una severa profezia che fece l'errore della lotta contro l'apartheid
Quando mise in guardia il popolo sudafricano conto il suo spesso partito politico cioè quel African National Congress
E fra canti National Co
Con queste che dopo la vittoria contro l'apartheid a il monopolio del potere da trent'anni
Lo cito
Se un giorno i capi politici dell'African National Congress si comporteranno come si sono comportati con voi i bianchi
Questo disse Mandela
Voi dovette trattare dei esattamente come avete trattato i bianchi
E ora che noi il impariamo a usare questa stessa lucidità e imparzialità
Grazie
Grazie a Federico Rampini
Ancora qui con noi poi chiudiamo sempre ormai la tradizione il festival con l'ultimo intervento e poi alle diciannove lo show
Ditemi marcare e il premio comunicazione