Festa Nazionale dell'Unità 2023 - Sviluppo e politiche industriali

Buona sera
Iniziamo questo dibattito molto largo perché il tema è sviluppo politiche industriali quindi c'è tutta la politica economica
Dall'Europa a al salario minimo che una delle battaglie delle opposizioni di questo momento
Io darei subito la parola Patrizia Toia in quanto europarlamentare del Pd perché probabilmente da Strasburgo dove risiede l'Europarlamento
Si vede meglio quello che sta succedendo in questi giorni c'è il Governo si è svegliato si è reso conto che deve fare la manovra finanziaria e non ci sono molto margine perché l'economia peggio del previsto e come sappiamo a fine anno finisce la alla deroga
Che non ha fatto vigere in questi anni dopo la pandemia al patto di stabilità quindi ritorno le vecchie regole al tre per cento si parla di un deficit al cinque e addirittura al sei se alla fine saranno computati tutti in un anno i costi del superbonus di cui parleremo anche dopo con questi margini così stretti sullo sfondo c'è il tema della riforma del Patto di stabilità con la battaglia storica italiana per vedere scorporati gli investimenti almeno la transizione energetiche digitale e per la difesa è una battaglia ancora non vinta abbiamo visto l'intervento divino Mario Draghi due giorni fa su Repubblica con una bella lettera comunque i margini sono strettissimi anavolo chiederà dall'europarlamentare Toja
Se in questi tre anni sassate un po'un'occasione sprecata oppure c'è ancora
Da poter lavorare in Europa per per allargare diciamo così le maglie dei possibili investimenti e poi non una cosa che è questa poi è un tema che vorrei chiedere a tutti
Si parla che del fatto che non ci sono soldi dieci miliardi otto miliardi ma noi abbiamo duecento miliardi del Pnr R.
Non se ne parla più e quelli non possono essere utilizzati per gli investimenti e la crescita
Grazie
Sì grazie buona sera a tutti a tutte le persone presenti penso che sia una bella occasione mi fa piacere vedere un così affollato diciamo incontro vuol dire che il partito democratico può soba essere ancora e sempre più forte un punto di riferimento
In questa fase così difficile entro subito
Con qualche parola su questo tema più diciamo di di di politica economica che tu hai sollevato e poi vuole dire qualcosa anche un po'sulla politica industriale perché penso che sia uno dei punti chiave e si collega al precedente perché se abbiamo margini di bilancio se abbiamo scelte coerenti possiamo anche contribuire con scelte opportune a livello nazionale nel quadro europeo per una ripresa degli investimenti per un rilancio dello sviluppo nel nostro Paese per una crescita del PIL per poter insomma
Elevare il livello di produttività e quindi anche garantire lavoro altrimenti e condizioni del quadro macroeconomico diventano molto molto complicati
Allora non sono anni sprecati anzi molto brevemente vorrei dire che questi anni sono stati un momento di riscossa dell'Europa
L'apparizione fatto davvero la sua funzione della sua capacità di essere un'istituzione che risponde ai bisogni più compresi quelli per cui c'è bisogno davvero di un intervento a livello sovranazionale sia per il Cofide sia per la ripresa con i piedi neri che tu citati
Quando è stato fatto il fondo di resilienza e ripresa
E si è affrontato qualche cosa di solito trovare risorse nuove aggiuntive al nostro bilancio che molto limitato e l'un per cento dei bilanci degli Stati membri
Noi viaggio sette anni guardate e mille e cento miliardi mille duecento quindi è poca cosa se non si ha il coraggio di andare fuori a cercare i risorse sul mercato Europa l'ha fatto
Ciò detto qui i Paesi soffrono in particolare soffre l'Italia che colpita
Di voce ettari risorse sul mercato dei capitali emettendo titoli no gli eurobond che un tempo solo Prodi
Diciamo auspicava Quadrio Curzio qualche professore ma che nella politica parla bestemmia nella politica europea parlare gli eurobond perché in un rischio
Un'istituzione che mette i titoli di debito e dice garantisco io si espone in una bara fatto per la prima volta quindi è stata coraggiosa è stata solitario
Per Castri Buitoni sorse sulla base del bisogno non ripartendoli in base al numero degli abitanti eccetera quindi tagli avuti una grossa fetta
Quindi l'Europa è stata l'Europa finalmente come lui la vogliamo e come la vorremmo e come invece qualcuno se vince domani nelle elezioni europee potrebbe di scaricare indebolire e magari anche proprio far tornare indietro
Poi è stata l'Europa anche di fronte alla reazione della guerra che la Russia portati in Ucraina l'ho prestata solidali unità
Lo è stata anche nella politica energetica di fronte agli sciocchi che ci sono stati interruzione delle delle forniture accelerazioni dei nostri piani di cambiamento dal fossile alla alla a rinnovabili era già un programma balla quella ci ha messo di fronte alla necessità di Corriere quindi non opache scatta l'Europa
Però su un punto in cui siamo stati fermi per colpa anche delle incertezze degli Stati nel trovare i nuovi strumenti per potere come dire e avere un rapporto sulla controllo dei bilanci ma anche sulla crescita il famoso patto di stabilità e di crescita è stato più di stabilità di controllo di rigore nei bilanci che non di stimolo alla crescita agli investimenti
Durante la pandemia l'Europa sospese su questi parametri ha detto per il momento lo dovete rispettare rosso spento questi questi vincoli gli Stati facciano il possibile si indebitino anche oltre perché bisognava rispondere al drammaticità di quel momento
E però adesso questa sospensione è finita adesso si tratta di lavorare per un patto che sia sì di attenzione ai bilanci e non è che possiamo parlare di finanza allegra utili diciamo di non responsabilità ma soprattutto che mette in moto qualche cosa che faccia crescere i Paesi impedisca per le regole di poter crescere e quindi si vede la capacità degli stati membri si vede la capacità la volontà la competenza dell'Italia di chi governa il potere trattare in sede di Consiglio quando si trovano i capi di Stato e di governo per trovare una soluzione avanzata
Per fare questo però bisogna avere buoni rapporti con gli altri Paesi le cercarli rompete le dita negli occhi o di Giove la Francia e la Germania chi capita
Bisogna magari distaccarsi un po'da quei governi dei paesi sopra misti per un po'di un immigrato che venga dal Sud
Hanno accettato solo i rifugiati dell'Ucraina ma lo voglio sapere di ripartire di prendersi responsabilità non vogliono sapere di avere il coraggio di promuovere gli investimenti perché vogliono solo il controllo sull'i falchi e questi sono gli amici
Di chi governa oggi in Italia stavi in un partito che si chiama Ecr
Conservatori stanno in altri partiti per non dire di quelli che stanno in identità il gruppo dove dove sta Salvini e quindi voi capite che se l'Europa i fatta di Paesi ti insieme e cercare una soluzione
Può arrivare entro la fine di questo anno una riforma del Patto di stabilità utile
Ad andare avanti come Paese non essere respinti diciamo in controllo però qui si vedrà la capacità che gli oggi non vedo di costruire queste relazioni positive
E che invece sarà determinante seconda cosa un Paese deve essere stimato non solo perché si va lì ci si faccia ci si stringe si fa la foto porti uniti e perché qui dice come sono accolti bene i governi italiani no perché si resta anche capaci di una credibilità nella trattativa e e qui c'è un ministro che è stato al consiglio può dirlo
E molto importante ma bisogna essere seri non ricattare sapere trattare senza ricattare se noi unico paese in Europa continuiamo a non voler firmare il Besta che non siamo obbligati a usare e solo consentire questa questa opportunità e pensiamo di avere un'arma di ricatto non si costruisce così ci vuole forza della trattativa europea ma ci vuole una forza di serietà voi pensate Segunda trattativa che state facendo uno
Tiene in mano l'arma di dire siccome io sono l'unico che può darti la chiave di casa in un te la do e tu mi devi accettare Torres ecco io temo temo che al di là di adulti successi di superficie internazionali non ci sia questa consapevolezza questa volontà politica
Di costruire un pezzo di Europa necessario e quello sarà il passaggio chiave per noi
Perché se c'è
Qui si punta ad aprire delle e determinati requisiti dei punti invece bisogna chiedere la flessibilità quello bisogna chiedere cioè che ci sia una pianto questo un impianto di questo patto
Perché ci sia una possibilità di una flessibilità per cui ogni Paese può dimostrare la sua situazione particolare può ottenere ecco c'è questa capacità duttile ma ferma di trattare di ottenere ciò che serve all'Italia
Io vorrei che ci fosse perché sono italiana ma ho l'impressione proprio Dino e penso magari al governo Draghi ad altri governi del passato
E penso che questa capacità i successi ottenuti adibendolo privo che forse non siamo stati capaci di raccontare fosse l'avrebbero permesso però prende troppo tempo della politica industriale parlo dopo
Anteriore Misiani
Su questi temi e anche poi lo chiederò anche a Stefano Patronelli su questo punto la transizione
Ecologica ha dei costi no quindici deve essere intervento pubblico
Ma come questo si può conciliare con la salvaguardia del nostro tessuto industriale c'è molta preoccupazione del tra le imprese su questo no pensiamo ad esempio al settore dell'auto come conciliare le due cose
Anche oltre tre metri
Sì buonasera
Si sente sì adesso sì buonasera buonasera tutti e tutte grazie per la possibilità di di partecipare a questa discussione come si affronta si affrontano i nodi legati alla transizione ecologica per innanzitutto guardando in faccia alla realtà ed evitando di fare propaganda
Ora che sia necessario andare nella direzione della decarbonizzazione dovrebbe essere un dato acquisito acquisito da tutti
Basta vedere che cosa stanno diventando gli eventi climatici estremi
Da come nell'esperienza quotidiana di ognuno di noi il clima è cambiato
Per rispondere a questa emergenza che riguarda la nostra generazione non quelle future
Io credo dovremmo essere tutti convinti che alcune scelte vanno assunte purtroppo non è così
La destra in Europa e anche in Italia
Sta negando o sottovalutando l'esistenza del problema
Perché troppe volte abbiamo ascoltato dichiarazioni minimizza antichi Salvini e di altri esponenti de la Destra che dicono ma qual è il problema ha sempre fatto caldo
Nel nostro Paese a luglio la siccità c'è stata anche in passato de alluvioni sono state un fenomeno anche dei decenni passati quindi da una parte minimizzano
E dall'altra fanno muro in Europa perché queste quello che è accaduto
Ogni volta che si è dovuto decidere su qualunque provvedimento del Green new deal perché la destra ha fatto un muro
Verso tutti i provvedimenti per andare verso un modello di mobilità sostenibile quando si trattava di decidere se bloccare o meno nel due mila e trentacinque la vendita di nuovi veicoli a benzina o diesel ha fatto muro sul tema dell'efficientamento energetico degli edifici
Fa muro contro qualunque cosa vada concretamente verso la decarbonizzazione
Ora si può discutere sulla neutralità tecnologica sulla tempistica per l'amor di Dio nessuno alla verità in tasca
Ma chi inneggia quello che sta accadendo dei blocca qualunque decisione che vada nella direzione di un diverso modello di sviluppo si assume una responsabilità straordinariamente grave
E noi abbiamo il dovere di denunciarlo
Ma la destra fa un altro grave errore sulla pelle dei cittadini e delle imprese italiane
Mentre in Europa mantiene quell'atteggiamento in Italia non sta facendo quello che serve per accompagnare le imprese e i lavoratori nella transizione ecologica e della trasformazione digitale
Perché guardate si può abbaiare finché si vuole in Europa ma poi o metti in campo nel nostro Paese
Politiche che aiutino le imprese a riconvertirsi a reggere il cambiamento politiche che aiutino i lavoratori a riqualificarsi se non mette in campo politiche che permettano di cogliere le opportunità
Della transizione ecologica perché si può creare impresa e lavoro
Dai nuovi settori che cresceranno con la transizione ecologica se tu rimani fermo e la destra sta rimanendo ferma alla fine fine il male
Delle nostre imprese e dei nostri lavoratori guardate si cita spesso il tema dell'automotive
E e la destra in Europa e nel dibattito italiano
Ha sostenuto in questi mesi che è un errore andare in quella direzione
Che si può fare diversamente eccetera eccetera eccetera nel frattempo il governo Draghi aveva stanziato otto miliardi e settecento milioni di euro per aiutare le imprese italiane
Dell'Automotive vari convertirsi a cambiare per fare arrivare anche in Italia le fabbriche di batterie per creare anche in Italia nuovi posti di lavoro legati all'attività dell'elettrico
Il governo Meloni che ormai incaricata quasi un anno e non ha ancora deciso come utilizzare questi soldi sta tratteggiando non hanno di
Ci sono se utilizzarli per incentivi alla domanda per aiutare le imprese e abbiamo miliardi di euro che potrebbero essere straordinariamente utili che rimangono fermi
E allora è chiaro che la transizione ecologica non è una passeggiata di salute non è un pranzo di gala lo dobbiamo stare molto dobbiamo andare con coraggio in quella direzione ma dobbiamo prestare grandissima attenzione anche alle conseguenze sociali
Perché c'è chi rischia di perdere il posto di lavoro e va aiutato perché dobbiamo aiutare ma i cittadini che saranno chiamati a cambiare le loro auto perché oggi sono inquinanti dobbiamo essere molto attenti alle ricadute sociali a costruire una transizione giusta ma questo vuol dire mettere in campo del politica non fare propaganda non abbaiare contro l'Europa come la destra che ci governa sta facendo sulla transizione ecologica ma sta facendo guardate su tutti i nodi fondamentali della politica economica
Perché quello a cui stiamo assistendo in queste settimane veramente un dibattito surreale
Che rischia di portarci nella direzione sbagliata di non fare l'interesse del Paese
Grazie
Bisignani scusate non l'ho detto prima come sapete responsabile economico del Pd ed è stato al ministro dell'economia come sottosegretario e il viceministro con i governi Conte due draghi ora su questi temi sentiamo Stefano Patronelli che presidente dei senatori capogruppo disertore momento cinque stelle
E anche lui è stato ministro
Nel Conte due dello sviluppo appunto e nel governo Draghi disse sintetizziamo agricoltura perché i nomi dei ministeri sono molto più lunghi alla transizione Pnr per questi temi qua una riflessione
Grazie grazie buonasera tutta tutti grazie per questo invito una serata a parlare di politica industriale se vogliamo parlare di politica industriale non possiamo innanzitutto sottolineare una cosa evidentissima che forse e il campo
Nel quale maggiore lo scontro ideologico tra la destra centro che sta governando
Il centrosinistra almeno io la interpreto in questo modo perché da un lato io ricordo all'inizio ottobre dello scorso anno dopo le elezioni ma prima dell'incarico del presidente Mattarella Giorgia Meloni
Un e vento a Milano ospiti della Coldiretti c'era la presidente in pectore Giorgia Meloni
E ribadì un mantra della sua campagna elettorale alle imprese bisogna far fare ciò che vogliono fare
Questo è un modello di sviluppo economico e approccio industriale
A mio avviso profondamente sbagliato
Che ha come conseguenza ciò che Antonio stava dicendo un attimo faccia che lo stanno facendo assolutamente niente
Io credo invece che la presenza dello Stato e quindi delle decisioni di governo sulla politica industriale debbano essere chiare precise di indirizzo e anche di intervento diretto io ricordo che la mia prima intervista col sole ventiquattrore
Fatta da ministro sul tocco nomi COO il titolo era Pasquarelli vuole rifare diritti ora non mi sono mai sognato di rifare l'IRI ma pensare che lo Stato non incida sulle scelte strategiche di politica industriale di un Paese è profondamente sbagliato
E il modello invece di di approccio a al tema della destra centro al governo eh in questa direzione certe regolamentiamo tutto facciamo tutto in deroga le imprese non li aiutiamo ma non facciamo assolutamente nulla per indirizzario e di scelte di politica economica industriale
Io credo che c'è stato un governo che ha fatto cose eccezionali
Negli ultimi vent'anni in questo Paese ed è stato il governo Conte due
E forse come forze politiche ci siamo occupati troppo poco di raccontare
Quanto abbiamo fatto un col Governo in un momento eccezionale in un momento drammaticamente eccezionale col mondo sconvolto da una pandemia
E però quelle cose eccezionali che adesso porta per pillole cercano di raccontare
Ha prodotto i risultati economici del biennio successivo che abbiamo visto
Primo elemento il tanto vituperato vituperato superbonus centodieci per cento
Una norma che è stata distrutta mediaticamente con le frodi
Che incidono per una percentuale molto inferiore delle frodi sulla nascosti o sulle pensioni di invalidità e nessuno mai si sognerebbe di toccare Maspi pensione di invalidità
Una misura che
Proprio nei rapporti macro economici che torneranno di moda da quando il patto di stabilità tornerà ad essere elemento centrale nell'economia dei Paesi
In quei rapporti macroeconomici ha dei valori positivi incredibili perché ci si racconta dei settantaquattro miliardi di Euro
Che al momento fanno con cubano i crediti d'imposta maturati per lavori eseguiti e novantatré miliardi per lavori in totale assentiti
Ma nessuno dice che l'investimento di cui crediti d'imposta ha prodotto un milione di posti di lavoro
Circa il quaranta per cento di ritorno diretto
Dalla tassazione
E circa complessivi duecento miliardi studio Nomisma Nomisma di qualche giorno fa quindi mente indipendente non politico circa duecento miliardi di ritorno economico e quindi di Pili generato
Allora sarà giorno nel rapporto debito pile deficit-PIL che sono quei parametri economici macro economici su cupo e si basa il patto di stabilità i superbonus è una misura anticiclica e redistributiva incredibile
Che ha prodotto ricchezza prodotto posti di lavoro
E ha generato il dibattito sulla necessità di efficientare il nostro patrimonio edilizio che in linea con quella transizione ecologica il cui negazionismo prevalente del Governo
Ovviamente incide in modo negativo nel raggiungimento di obiettivi di decarbonizzazione
E questo è uno degli elementi di politica industriale che abbiamo messo in campo in quel governo
Perché l'edilizia che era ferma dal due mila otto dalla bolla speculativa del due mila otto
Si è rigenerata ha creato ricchezza ha creato occupazione ha creato una filiera di produzione di prodotti per l'edilizia come non mai
E non è vero che ha generato un aumento dei costi quella misura
Perché del tutto evidente che quando ho dei prezziari di riferimento e delle cifre massimali da poter investita poter spendere
Per lavorazione per lavorazione è chiaro che il prezzo non può e e di fatti in qualche modo i dati di crescita dei prezzi in edilizia in Italia sono assolutamente allineati con i dati di tutto il resto dei paesi europei dove i superbonus non c'è
Per la prima volta il governo Conte due
Con il lavoro congiunto fatto dallo sviluppo economico e da Roberto Gualtieri Antonio Misiani allora il mezzo
Abbiamo strutturato il piano transizione o quattro punto zero dando un triennio di certezze agli imprenditori perché
Se è vero che lo Stato deve essere presente
Nella politica industriale è altrettanto vero che deve farlo dando certezze a chi vuole fare investimenti
Quel piano è stato
Totalmente abbandonato
Dal governo Meloni che non ha rinnovato tre zero quattro punto zero con le aliquote che avevamo previsto e che anche lì ha generato degli investimenti incredibili in innovazione in digitalizzazione che porta poi a una
Minore impatto ambientale
Porta la modernizzazione della del paese a rendere le nostre imprese più competitive sui mercati internazionali una maggiore produttività
Anche questo il governo Meloni la totalmente tolto depennato dalla propria agenda
Sul tema della transizione si è parlato di di Automotive
E noi abbiamo stimolato la crescita
Di
Produzione di
Vetture a trazione elettrica il nostro paese grazie alle misure che aveva messo in campo di sostegno a chi produce da un lato e alla domanda dall'altro io ricordo le battaglie fatte con e si è e che con ex FIAT insomma no oggi Stellan Pischedda
Non vedevano di buon occhio gli investimenti esclusivamente sua trazione elettrica
Oggi
La cinquecento elettrica è l'auto più venduta in Italia
Tra le ma vetture elettriche grazie a quella visione di politica industriale che abbiamo messo in campo
Perché è del tutto evidente che sentire oggi qualcuno e dice dobbiamo abbandonare l'elettrico
Perché le batterie la fa la Cina
E la risposta è incentiviamo una produzione italiana di batterie di fabbriche di smaltimento delle batterie
E non abbandoniamo quella strada che è l'unica che ci dà una certa garanzia rispetto alla al all'autotrazione di compatibilità ambientale sento parlare di biocarburanti per
Garantire una produzione di biocarburanti per il parco macchine italiane sarebbero circa diciassette milioni di ettari
Di produzione agricola la sauna italiana ce la superficie agricola utilizzabile è di undici milioni quindi dovremmo togliere tutto il
Chianti Prosecco il di lei era il tutti Pittini tutte gli
Gli ulivi c'è fare solo colza però produrrà per le nostre macchine quelli quando Salvini dice questa cosa dice una delle tantissime cassate che caratterizzano il suo dibattito
Io credo che l'alta manchi totalmente una visione di politica industriale a questo governo
Che si sta caratterizzando per grande incapacità su tanti fronti manca la capacità
Di programmazione degli interventi che servono per cambiare i tardi mi produttivi perché è molto complicato convincere chi oggi
Ha un'impresa di qualsiasi tipo a cambiare la sua modalità produttiva significa
Ovviamente andare allo scontro con quella con quella categoria con quel gruppo di interessi
Ed è molto più facile invece corre dietro no a a chi produce in un certo modo
E vuole continuare a farlo così purtroppo però al mondo sta prendendo alcune direzioni e noi o siamo in grado
Di gestire
Le modalità produttive di questo Paese oppure subiremo questo cambiamento e resteremo indietro rispetto ad altri modelli produttivi che si stanno adattando ai nuovi paradigmi grazie
Grazie poi magari sul superbonus vorrei sentire l'opinione anche degli altri perché come sapete è un argomento controverso perché non c'è dubbio che ha rilanciato l'economia ma comunque ci sono impegni per centonove miliardi che graveranno no su sull'erario e sulle prossime leggi Bilancio
è vero la truffa una minima parte però con dodici virgola cinque miliardi ci si rinnoverà ebbe il il taglio al cuneo fiscale ad esempio
Il tempo di dodici virgola cinque miliardi non sono le truffe sul superbonus solo il complesso degli accertamenti la Guardia di Finanza rispetto tutti i bonus edilizi compra servono spacciate per vere è stato quello che sicuramente sia signor Rana servivano e una sale trucco
Comunque poi sentiamo per correttezza di dibattito anche l'opinione degli altri abbiamo con noi il leader della CISL Luigi sbarra magari passerei a temi più italiani più nostri no perché crescita e politica industriale riguardano anche la la capacità di acquisto degli italiani in altrimenti le economie si ferma quindi come in che modo si può aumentare la il reddito il salario degli italiani sappiamo che il salario minimo ha unito le opposizioni però la CISL su questo argomento ha a un una un atteggiamento più di critica ecco rispetto ai partiti opposizioni ed esiste invece piuttosto voi state raccogliendo le firme
Su la proposta di legge per far partecipare lavoratori alla gestione anche agli utili delle imprese questa cosa si può conciliare con il salario minimo son due visioni alternative
Ma intanto buonasera ringrazio anche io per l'invito saluto
Tutto e tutti
Vorrei però fare solo per qualche minuto
Una mia valutazione una mia considerazione su questo tema importante della politica industriale nel nostro Paese ne avete discusso abbondantemente io penso che questo tempo potrebbe aiutare tutti ad un cambio di passo
Ci sono secondo me due parole che possono racchiudere tutto ciò che può fare il governo
Ma il sistema politico e le parti sociali per rilanciare un nuovo modello una nuova pensione di politica industriale in questo Paese
Che va detto se vogliamo essere sinceri
Che manca da quasi un ventennio
L'Italia ha rinunciato da più di trent'anni affare politica industriale
Lo Stato hanno lasciato solo al mercato e alla speculazione finanziaria il compito di orientare scelte di politica industriale
E il registro in questo modo il decadimento è il depauperamento di un patrimonio industriale che ci rendeva grandi nel mondo con il nostro made in Italy
In questi anni si sono
Polverizzati si sono sfarina sono caduti a pezzi
I grandi asset strategici dell'industria italiana
Penso alla siderurgia all'Automotive alla chimica a pezzi importanti della farmaceutica all'informatica alle telecomunicazioni
Noi non abbiamo saputo governare difendere un patrimonio unico
Dell'attività produttive in questo Paese perdendo anche centinaia e centinaia di migliaia di posti di lavoro io vedo oggi questa possibilità
Abbiamo strumenti che possiamo utilizzare si parlava della grande opportunità forse irripetibile
Del Piano nazionale di riprese resilienza che dobbiamo utilizzare bene benissimo spendere sicuramente sino all'ultimo centesimo ma spendere bene
Con una governance autenticamente partecipata meno centralizzazione
E più coordinamento con le parti sociali con le regioni con i Comuni con il sistema delle imprese stare dentro la transizione ecologica industriale ambientale
Energetica e industriale
Significa fare scelte
Venere
Di discontinuità con il passato io penso che negli ultimi anni c'è stato uno strumento una misura un provvedimento che ci ha aiutato in una logica di discontinuità che state industria quattro punto zero
Che ha aiutato tanti i grandi settori e anche una rete di piccole e medie imprese ad investire sulle nuove tecnologie a recuperare spazio nelle internalizzazione
A superare anche piccole dimensioni aziendali e dei misurarsi col terreno della innovazione io penso che questo oggi serve investire sui grandi asset
Dell'industria italiana
Investire sulle piccole e medie imprese mi permetto di dire vedo troppa sottovalutazione
Di tutto ciò che sta avvenendo nelle arie meridionali che stanno sopportando e stanno vivendo processi di vera
Desertificazione industriale sfatiamo questo mito che nel Sud non si può fare impresa
Nel sud ci sono filiere innovative eccellenti ci sono produzioni assolutamente importanti abbiamo professionalità e competenze ma tutto questo oggi viene indebolito dall'assenza di una visione di una impostazione unitaria come paese e anche per arginare i processi di depauperamento
Del tessuto industriale
E produttivo del sud quindi serve una nuova visione
Di politica industriale
Serve uno Stato che essi riappropri anche di una capacità regolatoria per non lasciare solo al mercato aiuola i fondi speculativi quanto dobbiamo ancora aspettare in questo Paese per evitare che molti nazionali comunichino
In una notte con una semplice mail ai propri collaboratori
La chiusura di attività industriale produttive decidendo ditelo penalizzare fuori dai confini nazionali noi dobbiamo stanare sconfiggere atti di vera
Pirateria industriale delocalizzazioni selvagge in una parola io penso ed è la ragione
Per la quale la mia organizzazione sindacale qualche mese fa ha presentato un patto per il rilancio dell'industria italiana
Orientando
Verso l'innovazione e le nuove tecnologie stando dentro la transizione qualcuno si illude in questo Paese
Di fermare l'innovazione tecnologica i cambiamenti climatici la riconversione industriale la riorganizzazione produttiva come se pensasse di fermare il vento con le mani
La transizione è un processo ormai irreversibile con e dobbiamo fare i conti ma dobbiamo stare dentro con visione con politiche con provvedimenti mi permetto di dire con responsabilità e compartecipazione anche noi come sindacato attraverso relazioni sindacali innovative
Attraverso la partecipazione possiamo contribuire a risollevare le condizioni dell'industria italiana
Riportandola agli antichi fasti quando era un esempio per questo Paese e per l'insieme dell'Europa quindi noi vogliamo stare dentro questa partita
Si costruiscano insieme le condizioni per mettere in campo un nuovo modello una nuova prospettiva
Ripeto tanto nei grandi assetti strategici quanto nelle piccole e medie imprese
E abituiamoci a pensare
Che ogni euro che noi saremo chiamati ad investire
Sulle tecnologie e sulle macchine
Chi si impegna ad investire un altrettanto Euro sulle persone sul capitale umano
Noi rilanciamo l'industria
L'italiana anche se valorizziamo attraverso la formazione la riqualificazione nuove professionalità e nuove competenze questa enorme capitale umano che abbiamo nel nostro Paese fatemi dire
Che è veramente contraddittorio quello che stiamo vedendo in questo tempo
Abbiamo tre milioni e cinquecento mila giovani cosiddetti nette
Che non studiano non lavoro hanno non si formano e il sistema delle imprese ci manda a dire che cerca e non trova mezzo milione di posti di lavoro con competenze adeguate questo significa che noi abbiamo fallito perché non abbiamo adeguatamente investito sulle persone sulla scuola sull'istruzione sulle competenze Pezzulla e conoscenze ecco perché noi pensiamo che la formazione oggi deve diventare attraverso anche la contrattazione collettiva uno zero otto i diritto soggettivo della persona nel mercato del lavoro
La partecipazione vengo alla sua seconda diciamo sollecitazione noi pensiamo
Che a settantacinque anni della carta costituzionale il tempo sia maturo per dare un'accelerazione all'attuazione dell'articolo quarantasei
Molti ci dicono io sono convintissimo che dobbiamo molte volte più volte leggere la nostra carta costituzionale
Io sono convinto che va dobbiamo leggere
La dobbiamo vivere la dobbiamo interiorizzare la dobbiamo trasse file trasferire nei principi e nei valori alle giovani generazioni
Ma quella carta fondamentale della Repubblica italiana in alcune parti va ancora attuate
L'articolo quarantasei assicura il diritto non la concessione
Il diritto hanno scritto i padri costituenti dei lavoratori a collaborare
A coordinarsi a diciamo Sorrell azionare assi con le proprie aziende sugli interi sì sulla gestione e anche sulla eventuale ripartizione degli utili noi questo lo vogliamo
Costruire e portare a casa per una ragione banale perché oggi la partecipazione
Delle persone nella vita della propria azienda incrocia tutte le grandi sfide che il Paese ha davanti
Con una cultura partecipativa noi possiamo migliorare aumentare salari e retribuzioni
Possiamo concorrere a determinare più qualità instabilità del lavoro possiamo rivendicare maggiori interventi sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro le aziende possono con una cultura partecipativa
Aspirare a recuperare quote di produttività per competere meglio in un mercato sempre più dell'opera globalizzato
Attraverso la partecipazione organizzativa consultiva
Noi possiamo frenare i processi di delocalizzazione industriale
Possiamo migliorare le condizioni di attrattività dei territori ai fini degli investimenti pubblici e privati in una parola
Con la cultura partecipativa
E tanta esperienza determinato in giro per l'Europa penso alla Germania penso alla Francia il Regno Unito tutto ICI guadagnano ecco perché noi abbiamo elaborato come CISL una proposta di legge di iniziativa popolare stiamo raccogliendo le firme anche con l'obiettivo di dare un contributo non solo alle persone
Ma al sistema Paese
Noi dobbiamo innovare le relazioni sindacali e tempo di aprire una discussione per come Rick generiamo un nuovo rapporto tra capitale e lavoro tra impresa e lavoratori
Io la considero questa e chiudo
Una delle più importanti
Riforme istituzionali
Decliniamo le modalità
Di partecipazione
Da quella gestionale a quelle economico appena anzi aria organizzativa consultiva cosa vogliamo fare e mi lasci dire
Con la proposta di legge chiedere al Parlamento di obbligare le parti sociali o le aziende a fare a Corbie partecipativi non vogliamo una legge precettiva
Non vogliamo una legge obbligatoria ma vogliamo una legge che incoraggi sostenga agevoli la contrattazione e le relazioni sindacali c'è un nesso tra tutto questo
L'iniziativa sul salario minimo io penso di sì
Perché in questo Paese c'è una bruciante condizione che ci porta a ritenere che noi dobbiamo migliorare la politica salariale e retributiva
Noi siamo confinati in ultime in ultimo come paese alle graduatorie per qualità della dinamica salariale retributiva e molte volte mi chiedo perché siamo proprio in fondo
Perché siamo stati incapaci come sindacalisti a rinnovare i contratti perché abbiamo salari e retribuzioni più bassi dei Paesi nostri concorrenti io mi do una risposta
Perché negli ultimi trent'anni questo Paese ha rinunciato affare crescita ha rinunciato a fare Investimenti
Ha rinunciato a fare innovazione ha rinunciato a fare politica e per la produttività e tutto questo ha determinato una compressione della dinamica salariale retributiva noi dobbiamo affrontare questo tema
In un quadro generale
Di contrasto al lavoro povero
La CISL non è contro il salario minimo o il salario giusto o il salario dignitoso
Chiariamola sta roba perché vedo molta speculazione in giro l'accisa ha una sua idea
Per la verità negli ultimi dieci anni era l'idea di tutto il sindacato confederale unitario poi vedo qualche folgorazione ultima però negli ultimi dieci anni il sindacato confederale unitario ha detto lavoriamo per fare come cinetica l'Europa nella direttiva
Il salario giusto o il salario Pigni polso come a me piace definirlo attraverso la valorizzazione e il rafforzamento della contrattazione collettiva perché diciamo
O questo perché non c'è nessuna legge al mondo
Che può assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori i vantaggi che arrivano da un contratto collettivo nazionale
La retribuzione delle persone non è fatta solo di compenso orario minimo
Ci sono altri istituti che si aggiungono c'è la tredicesima la quattordicesima le ferie il trattamento di fine rapporto la maggiorazione il lavoro notturno c'è la previdenza complementare
La sanità integrativa la formazione continua
Io penso che la contrattazione collettiva
La via maestra per perseguire l'obiettivo di migliorare e alzare la dinamica delle retribuzioni sia quelle basse avendo cura della pezza non sia peggiore del buco e cioè determinare una compressione verso il basso della dinamica delle retribuzioni medie delle lavoratrici e dei lavoratori
Grazie barra allora
Prima di entrare la parola alla all'altra fede che non ha parlato
D'arredo Menichini di Confesercenti vicepresidente nazionale e presidente dell'Emilia Romagna visto il fervore con cui sbarra Hanzo Mamme po'criticato serata minimo chiederei un flash ai due a a Pato anelli a Misiani perché si perché si sarebbe il minimo
Flash
Beh intanto perché nel disegno di legge c'è un forte rafforzamento anche della contrattazione collettiva perché il disegno di legge della
Abbiamo presentato alla Camera non non si limita a definire un salario minimo orario lordo sotto il quale il contratto non può essere sottoscritto perché non è un contratto dignitoso ma rafforza anche la contrattazione collettiva e Luigi ha fatto sbarra fatto una un ragionamento molto ampio condivido lo al quasi al cento per cento
Credo che però dico solo due cose poi siccome una replica rapida mi fermo
In questo Paese il novantasette per cento dei contratti di lavoro stanno al all'interno de la contrattazione che al collettiva e il tredici per cento di lavoratori
Un lavoro sono lavoratori poveri quindi significa che c'è un dieci per cento dei lavoratori che stanno all'interno tra contrattazione collettiva e che però sono poveri ugualmente
Questo significa che devo mettere una sala una soglia minima
Il secondo elemento è vero che gli elementi dello stipendio che compongono
Lo stipendio e la retribuzione sono Diversi ci sono
Elementi di welfare che stanno all'interno e che vanno rafforzati e anche vero che le persone fanno la spesa con il netto in busta paga e non con gli elementi del welfare
Due anni
Due considerazioni la prima nella proposta delle opposizioni
Il cuore il rafforzamento della contrattazione collettiva nazionale con le erbe aumento e dei trattamenti economici previsti dai contratti più rappresentativi c'è una soglia si c'è anche la soglia dei nove euro lordi al di sotto della quale non è lavoro mai sfruttamento
Ed è una soglia
Già l'obiettivo di aiutare la contrattazione in settori dove purtroppo abbiamo contratti collettivi nazionali che sono spesso largamente al di sotto
Perché ha ragione Stefano quando ricorda che c'è una larghissima copertura
Che abbiamo tanti contratti pirata
E che abbiamo tanti troppi vergognosamente troppi lavoratori che non riescono ad arrivare a fine mese perché è un Paese in cui tre milioni e mezzo di lavoratori e di lavoratrici
Guadagna nove euro ma spesso quattro cinque sei euro l'ora Non è un paese civile e questo problema lo dobbiamo affrontare e noi continueremo ad incalzare il governo perché questo tema lo affronti e decida
E il salario minimo non è Ina affatto in contrapposizione anzi assolutamente sinergico con la proposta sulla partecipazione dei lavoratori che io considero molto interessante e molto importante sia dal punto di vista democratico sia dal punto di vista della redistribuzione perché è evidente che la questione salariale del nostro Paese
Che è un dramma nel luglio del due mila e ventidue i salari hanno perso il sette per cento del potere d'acquisto guardate non c'è paragone tra i grandi Paesi avanzati rispetto a quello che è accaduto in Italia non solo negli ultimi trent'anni
Ma negli anni in cui l'inflazione è ritornata prepotentemente e questo problema lo dobbiamo affrontare con il salario minimo
Lo dobbiamo affrontare favorendo il rinnovo dei contratti perché il sessanta per cento dei lavoratori italiani a contratti scaduti che hanno perso potere d'acquisto il governo non solo non sta dando una mano
Ma nel momento in cui ci sono state vertenze penso a quella dei ferrovieri invece di mettere attorno a un tavolo i datori delle organizzazioni dei lavoratori ha precettato i lavoratori e quei perché alla fine queste è la destra
E una destra che dice di essere dalla parte del popolo
Ma poi quando arriva il momento delle scelte
Stanno dalla parte dei più forti rende più deboli
E allora mettiamo da un'altra parte e guardiamo con grande interesse a tutte le proposte compresa quella della CISL che vanno nella direzione di rafforzare il potere dei lavoratori
Aumentare le retribuzioni in un paese in cui troppi lavoratori si sono impoveriti
Menichini punto di vista particolare possiamo dire dell'impresa di prossimità no esercente questo
Sì
Buonasera a tutti grazie ovviamente per l'invito il porto anche il saluto della presidente nazionale Patrizia De Luise che questa sera tutto pronto è potuta essere presente per un problema legato legata al treno ma guardi settori che rappresentiamo ovviamente soprattutto commercio turismo e servizi
Sono settori che sta attraversando un momento dette di grande difficoltà particolarmente quelli che sono legati a tutte le tematiche dell'economia urbana
è sotto gli occhi di tutti quello che sta succedendo nelle nostre nelle nostre città nei nostri Paesi col numero di negozi sfitti che tutti possono vedere insomma
è una situazione di degrado e di desertificazione commerciale che ci preoccupa e ci preoccupa moltissimo
Da tempo chiediamo che ci siano o delle aiuti ma soprattutto che ci sia delle sorte di rilancio dei consumi interni perché i consumi interni sono fondamentali per la vita delle nostre attività
Il rilancio dei consumi interni non può che passare attraverso una aumento degli stipendi
Crediamo che sia importante anche il tema del taglio del cuneo fiscale che il Governo pare voglia confermare ma non lo rendere strutturale ma solo confermare per alcuni mesi per noi il taglio del cuneo fiscale è assolutamente fondamentale
Chiediamo da tempo di detassare gli aumenti gli aumenti salariali dei contratti così come chiediamo di detassare la la la tredicesima tutte
Norme che in qualche modo potrebbero aiutare alla pista degli stipendi e quindi alla crescita del del del piccolo commi del cui del piccolo commercio
Vediamo tutti quello che sta succedendo nelle città insomma senza il piccolo commercio le città vanno incontro al degrado mani contro l'insicurezza e per noi è fondamentale che si trovi una maniera per poter rilanciare anche il piccolo anche il piccolo commercio sia dal punto di vista fiscale che anche dal punto di vista dei finanziamenti perché per troppo tempo si è tenuto il più il piccolo commercio
Come una entità che possa andare avanti per conto proprio e che non ci sia necessità di di in qualche modo rilanciarlo ci sono i fondi del Pnr che per questo non sono stati utilizzati
Uguale anche il tema del superbonus è sicuramente Stato positivo i dati della Camera di commercio ci dicono che le uniche in paese che sono in forte crescita sono quelle che sono legate a questo a questo superbonus quindi le imprese edilizie
Le imprese del piccolo artigianato
Il problema però che un provvedimento di questa natura l'aiuto così importante per il piccolo commercio non si è mai pensato e nessuno ci vuole mettere mano anzi anche questo governo quando si parla di contrasto alla concorrenza sleale legata alle grandi piattaforme sul web perché sono uno dei problemi che affliggono il piccolo commercio perché parlate che la vendetta on line è un è un tema importante un tema che anche i piccoli commercianti utilizzano ma che è chiaro che quando devi competere con chi può fare può permettersi di non pagare le tasse veramente difficile e mi riferisco ai big data alle grandi piattaforme che fanno miliardi e miliardi di ricavi nel nostro Paese ma di questi ricavi non pagano assolutamente le tasse
Il tema delle invece del
Sul salario minimo noi
Siamo come dicevo chiediamo di consumi interni e siamo i primi a credere che il salari devono crescere
è che abbiamo una visione un po'diversa no perché siamo a favore del lavoro povero anzi siamo assolutamente contro al lavoro povero temiamo che un salario o minimo al nove per cento che è più basso del salario che normalmente su
I erogato dai contratti che firmiamo
Posso diventare il riferimento diciamo così perdere di la contrattazione collettiva dare indebolirla la contrazione consentiva e quindi insomma crediamo che ci sia da rifletterci ed a rifletterci bene
Anche a al che nel si sta elaborando una proposta su questo tipo di di provedimento
Sicuramente no al salario povero ma però insomma i non indeboliamo la contrattazione collettiva perché secondo me andremo a fare più danno che utile
Grazie siamo può può agli sgoccioli e abbiamo finito io però darei un flash di conclusioni a Patrizia Toia in questo senso una domanda più politica
Tra salario minimo e sanità si sta creando come una piattaforma programmatica con il cibo Movimento cinque stelle ma anche con Carlo Calenda più Europa Fratoianni Bonelli di sinistra italiana verde
Sarà questa la coalizione che sfiderà la meno nel due mila e ventisette può funzionare
Prima di
Funzionerà
Sì sì
Da volevo scusate poi arrivo io penso che di una politica così incerta come quella di oggi mi pare che siamo nel due mila ventitré vero e o mi sbaglio pensare a come diabolico e mille ventisette credo che ci voglia un grande sforzo di di previsione
Lasciatemi per dire una cosa a stasera si parla molto di politica industriale io l'impressione funzioni va tale lei se venisse visibile assicura
Di politica industriale di sviluppo Dick transizione ecologica di cambiamenti cioè siamo dentro un momento difficilissimo e la capacità della politica ma di una politica che non può essere solo nazionale ed essere transnazionale tanto per incominciare europea appoggi soglia che gli accordi pensate
Ha grandi accordi sul clima
Disse che ho avuto in essere
Inter mondiale addirittura ma stando a livello continentali lo dobbiamo dare risposte a questo futuro così complicato dove si sa agitano dentro tutte le cose che sono state dette anche quelle che sembrano apparentemente contraddittorie
Quali strumenti offrire allo sviluppo
Prima cosa lasciate di dire chiamare anche il mondo imprenditoriale ad assumersi qualche responsabilità perché io non ho ancora capito perché
Se noi diciamo a livello europeo
Che dovremo mettere pannelli solari uscirà un provvedimento qua e là che dice tutte le nuove costruzioni pannelli solari perché c'è una capacità anche dei modi Brito cali di rischiare in quella direzione è chiaro che ci vorranno quel tipo di apparecchiature di strumenti dei balzelli
Le tecnologie ambientali e bisogna buttarsi ci vuole un governo è una classe politica che sappia dare indicazioni non far investire degli imprenditori ma dare una strategia una visione dentro la quale chi deve investire però bisogna anche chiamare una responsabilità di investimento i soldi vado degli investimenti finanziari oppure vanno anche in un rischio d'impresa nello sviluppo ecco io non vedo da anni l'Europa dice quale sarà la nostra fisionomia di sviluppo quali saranno le scelte ambientali e solo interattive è e rinnovabili e oli consolare idrogeno adesso tutto un discorso molto aperto ma è una strada isola lì dieci in mobilità elettrica necessita di grandi batterie batteria grande accumulo
E insomma è vero che su tutte imprese imprenditoriali molto rischiose molto complicate e hanno bisogno di strumenti di accompagnamento di un quadro di certezze però ci vuole anche un
Prima cosa una capacità anche di rischiare una volontà di rischiare di intraprendere da parte del mondo imprenditoriale
E io non la vedo tanti in Italia in questi anni non so se l'avete vista indicate di dove sta mischiare inserirsi nelle nuove filiere di cambiamento ma la cosa che volevo dire perché noi avremmo una campagna elettorale prima del ventisette quella europea
Dove ciascun partito raccoglierà perché è una campagna proporzionale quindi ogni partito si presenterà all'elettorato con le sue idee col suo visioni
E da questo punto di vista credo che il Pd una strategia europea non se le inventa celata sempre di un'Europa veramente solidale capace efficace
Ma anche ricca di ideali e di contenuti allora noi siamo pronti a fare questa campagna ma cibo tiranno di menzogne
Ci porterà lì quelle cose lì che diceva Patronelli così da definire possono influire perché ci diranno che noi progressisti quelli che in Europa stiamo socialisti democratici lo stende che Celli e in Italia sono il PD
Noi siamo velleitari io non ne posso più dibattiti i giorni potrà e delle forze di destra più Regione mia regione sono quattro contro uno dice che siamo come si chiama ideologici non siamo ideologici siamo capaci di vedere come future di guardare in quella direzione non il passato vuol dire che non c'è cambiamento climatico vuol dire che tutto posta fermo
Non illudere le imprese che se vanno avanti col motore termico possono avere mercato quando il mondo sta cambiando ma non solo acida la Germania che si è mossa prima per la nostra impresa le altre allora includiamo
La classe imprenditoriale illudiamo le persone ci diranno che siamo precari perché vogliamo rispondere alla sfida climatica alla sfida energetica
Ma con degli strumenti con dell'Iveco delle proposte quanti non siamo velleitari siamo persone che guardano avanti che vogliono progressisti vuol dire che vada avanti lo che va all'indietro però che chiudono gli occhi ma il tengono aperti sul mondo che cambia tagliato i beni più
E o i non siamo i nemici dell'industria
Perché facciamo una politica ambientale ma pensiamo pensate come siamo coraggiosi fosse è un po'visionari ma realisti che
Nella cambiamento e nella lotta proprio a tutto ciò che accade del clima dell'isola nella fermare questa questa questa
Della stazione anche dell'ambiente ci possa essere un'occasione di rilancio dell'impresa quindi le strategie ambientali non solo sono un vincolo per i pesi e possono essere un'opportunità in quella direzione ne possiamo trovare quelle che tu dici tutta diciamo nello sviluppo delle tecnologie che oggi sono tecnologie ambientali e tutti gli strumenti che possono farci raggiungere gli obiettivi del green deal delle cose climatiche che non solo soldi
Di ideologia ma sono la risposta ai cambiamenti che sono in atto nel mondo l'America lo sta facendo adesso un pacco di soldi non sulle vecchie produzioni Matteo sostenere le in palese il famoso ira e
Che in l'impresa che fanno queste tecnologie tant'è che anche qualche impresa italiana sta andando la a fare produzione finisco
Quindi siamo una forza politica così responsabile così avanzata che mette insieme la politica industriale con la politica ambientale e terzo
Non dimentica che la nostra visione politica e di coesione sociale e di miglioramento delle condizioni di vita delle persone quindi il tema dei salari
E tema dei nuovi lavori della formazione del capitale umano pestate dentro perché ci vuole anche nella finzione più semplice uno che sappia
Fare qualcosa che a che fare col digitali
Anche la funzione più semplice e quindi dobbiamo andare in tutta quelle direzioni e dobbiamo l'ha detto prima Misiani
Essere attenti anche non solo a preparare il nuovo lavoro ma le ricadute sociali quindi se nella campagna elettorale diranno quello siamo contro le imprese perché vogliamo un ambiente più pulito per la nostra salute e per un risparmio energetico
E siamo contro diciamo le ricadute sociali non è così
Le vogliamo la transizione giusta Just Transition Fund è un grosso fondo per accompagnare
E questo cambiamento diciamo che alla povertà energetica tipo perde il posto del lavoro chi insomma non deve pagare il prezzo della transizione dobbiamo avere un vantaggio continui e lo dobbiamo farla pagare a qualcuno quindi somma questo sarà il cavallo di battaglia della destra
Incosciente arretrata che vuole distruggere tutta una strategia di cambiamento e lo dobbiamo essere pronti Lippi dice
Con chi lo faremo con quelli che saranno con noi condivideranno gli ideali le idee le proposte e costruì annovereremo futuro processo mila ventisette grazie a tutti e dobbiamo davvero chiudere buona serata buon proseguimento