Festa Nazionale dell'Unità 2023 - 8 Settembre '43: a ottant'anni, ora e sempre resistenza!

Vado bene buonasera a tutti iniziamo questa iniziativa in questa giornata del tutto particolare che l'otto settembre
Che vuole punto ricordare l'ottantesimo
Dell'otto settembre del mille novecentoquarantatré
Voglio presentare innanzitutto i nostri interlocutori
Stefania Bonaldi
Della segreteria nazionale del Pd Paolo Lucchi presidente di lega copro Magna Marinella Melandri segretaria generale la CGIL di Ravenna
Ombretta cortesi della presidenza provinciale di Ravenna dell'Arci Paolo Perissich giornalista e scrittore autore i diversi inchieste giornalistiche sulla cosiddetta galassia nera
E Michela Ponzani storica docente di Storia contemporanea nevosità di Roma Tor Vergata che concluderà la nostra iniziativa
Abbiamo dei tempi molto contingentati per via di una dibattito che si è aggiunto in questa serata e quindi cercheremo tutti di essere Brevi
Però insomma questa è una giornata particolare che l'Anpi ha sempre avuto disposizione a io sono reso Savini perché i non mi conosce sono il presidente provinciale dell'Anpi
Che l'Api ha sempre avuto disposizione nella corso dei delle feste dell'Unità qui a Ravenna quest'anno questa festa è nazionale
E siamo abbiamo chiesto di che in questa giornata di potere fare una riflessione storica ma nello stesso tempo attuale su quello che è accaduto l'otto settembre di ottant'anni fa diciamo che con questa iniziativa cominciano una serie di iniziative che ci porteranno al venticinque aprile del due mila venticinque dove celebreremo l'ottantesimo della della di delazione
Oggi noi vogliamo parlare di quello che è successo all'ora
Dopo che appunto
Il il re e il Governo Badoglio decidono di firmare l'armistizio con il generale Eisenhower
E
C'è in una situazione di grande confusione di caos in cui
Si ribaltano le situazioni c'è un un filmato questi Alberto Sordi
Militare che telefono suo superiore e chiede chiarimenti egli dice questo di che i nemici adesso sono i tedeschi e lui dice ma loro i tedeschi si sono alleati con gli americani
Dice Sordi cioè è un momento di confusione dividere tutti l'esercito a un certo momento aveva circa quasi due milioni di effettivi un milione qui in Italia novecento mila
All'estero all'estero si trova a dover fare delle scelte
Si trova farla per fare delle scelte
E qui viene il valore della scelta
Valore della scelte io qui voglio ricordare
Voglio ricordare
Una testimonianza di un partigiano di Alfonsine Pagani Steno centenario tuttora vivente e in buona salute
Che era militare l'otto settembre ad Aviano era militare italiano e a un certo momento c'è irridere tutti
Decide anche lui come gli altri militari che erano con lui di tagliare la corda andare a casa e andare a casa
E dice
Poi mi trovo al mio paese Alfonsine e dopo un po'dopo un po'vuol dire che appunto dare si era instaurata la Repubblica sociale italiana dopo la Liberazione
Di Mussolini ad opera dei nazisti ad opera dei nazisti dopo un po'mi avvicina un un antifascista uno di quelli che avevano fatto i lavoro clandestino
Negli anni del fascismo e mi chiede comincia a ragionare con me e mi chiede di entrare nei chiappe
I Gruppi di azione
Patriottica
Patriottici
Io ci penso un po'poi dico di sì
Però io non ne avevo un'idea politicamente parlando perché io sono ero del ventidue mi sono bevuto tutta la e formazione alla retorica fascista fin da bambino può andare nemmeno messo nei Balilla mi avevano insegnato che l'Italia meglio del mondo che noi dovevamo diventare dei bravi soldati dobbiamo essere forti ed essere bravi soldati eravamo pieni di quella retorica e soprattutto non dovevamo mai parlare di politica
Perché c'era il famoso detto qui non si parla di politica
E io faccio questa CELTA questo questo antifascista mi recluta e poi successivamente entro nella ventottesimo Brigata Garibaldi comandata da Arrigo Boldrini
Apro una parentesi Arrigo Boldrini all'indomani dell'otto settembre fa un comizio in piazza Garibaldi e invita la popolazione in sorgere contro i nazifascisti
Poi successivamente Boldrini partecipò a una riunione alla all'Otello amare più niente di Cervia e decide che lui doveva organizzare la resistenza
E diventerà quindi il comandante volo fu
Tornando a Steno mi disse io mi trovo in brigata nella sesta compagnia della ventottesima comandata da Boldrini lì c'era un commissario politico comunista io diventai comunista
Se capitavo nella brigata repubblicana probabilmente diventavo repubblicano per dire
Insomma poi lui Steno bisogna dire una cosa da quel momento poi ha cominciato a leggere e uno dei quelli che ancora Centanni leggono liberi si è sempre documentato
E io l'ho chiamato il partigiano che ridere perché in una foto della sesta compagnia lui è uno dei pochi che a ridere
C'era poco da ridere in quel momento stavano nelle valli e i rischi erano tantissimi negli altri Prodi ride e
Ride tuttora e gli è piaciuta questa definizione che gli ho dato
Quindi questo per dire poi sarà Michela Ponzani che storica a definire nella sua complessità anche questo avvenimento questo avvenimento
Io sono cresciuto come molti di quelli che sono nati dopo la liberazione sulla base della narrazione lo dico Michela sulla base dell'azione
Successivamente abbiamo cominciato a leggere liberi non quelli non i testi scolastici perché nei testi scolastici
C'era poco e niente che riguarda la resistenza mi sono interessato personalmente mi sono appassionato questa storia mi sentivo raccontare dalla mia nonna staffetta partigiana
E da mio zio Carlo che era stato internato nel campo di concentramento di Fossoli e riuscì ad evadere in un tombino delle fognature quindi questa passione è nata dall'idea
Poi ho sentito l'esigenza di documentarmi di sentire di avere anche una visione critica anche su questo aspetto storico
Voglio fare alcuni incisi dopo questa questa cosa qua voglio ricordare Giuliano Montaldo
Perché a Giuliano Montaldo
Giuliano Montaldo è stato un regista qui da noi avevo un rapporto con questa terra magnifico io l'ho conosciuto come sindaco di Alfonsine era una persona di grande cultura
Di grande grande artista ma anche voglio dire una persona simpatica alla mano
E ho passato con lui una bella giornata quando l'Istituto storico decise di ristrutturare la pellicola Dell'Agnese va a morire
E nella nella mia si va a morire io ho un ricordo di ragazzino che in bicicletta disubbidienti i miei genitori mi infilai sull'argine del fiume e andai dove giravano dove giravano il film in quella casa che poi sarà ribattezzata la casa dell'Agnese che dove segno va a confluire nel nel Reno
Ma il rapporto stretto lui l'ha avuto con la staffetta partigiana avvierà Gemignani
La Viera ebbe un rapporto come dire amichevole con Montaldo quando veniva von sine
Sì come dire si abbracciavano perché perché la dieta gli spiegò la vita della staffetta partigiana nel film Agnese va a morire da un film su due su una donna staffetta partigiana
A proposito del ruolo delle donne che furono staffette ma anche combattenti anch'anche dalle nostre parti
Le donne combattevano anche oltre a dare un supporto logistico a ai partigiani io parlando con Guido Ceroni lui diceva sempre io son convinto che senza l'aiuto delle donne i partigiani avrebbero durato neanche una settimana
A fare la loro battaglia di resistenza
Detto questo ricordando Giuliano Montaldo
Noi vogliamo concludere con un una serie di ringraziamenti è un appuntamento ringraziamento innanzitutto alla PD che ci ospita ciò spiccia fornito lo stent qui a fianco
Bello sta in grande quest'anno e dove noi stiamo esponendo i nostri gadget i nostri libri e stiamo facendo anche delle tessere abbiamo fatto una ventina fino ad ora quindi chi vuole iscriversi all'Anpi e non l'ha ancora fatto siamo lì voglio ringraziare i nostri volontari delle sezioni dell'Anpi
Che hanno portato anche delle bandiere
Voglio ringraziare
Veramente il nostro gruppo dirigente dell'anche i nostri attivisti che sono qua
Che continuano che prendono come dire i testimoni assieme a noi
Che ci hanno lasciato i partigiani
Infine voglio ringraziare l'Istituto storico dalla Resistenza vedo
Il presidente
Ceroni è il direttore Masetti per la mostra che hanno fatto sull'avvento del fascismo sull'avvento del fascismo
I eccoli qui nel territorio ravennate nella vostra interessante vi invito a leggerlo
A proposito dei fascisti che erano buoni fra virgolette solo nel biennio diciannove ventuno in provincia di Ravenna furono occupati trenta una trentina di antifascisti dalle squadre dalle squadracce nere
Sono tutte documentate sotto documentate
E noi vogliamo del l'Istituto storico ci dà un prezioso contributo di documentazione
Di slancio noi vogliamo divulgarla questa memoria storica questo è il ruolo dell'Anpi e in più ci batteremo sulla Costituzione
Con la CGIL con l'Arci qui presente saremo il sette ottobre a Roma alla manifestazione nazionale
Vogliamo dirlo chiaramente ci stiamo abbiamo aderito alla piattaforma ma ci stiamo con i nostri contenuti relativi alla pace
Al no all'autonomia differenziata e lo vogliamo dire anche molto chiaramente no allora presidenzialismo e premierato perché perché c'è qualcuno
Che approfittando
Tela che risiede corpi intermedi lo voglio dire con forza approfittando della crisi dei corpi intermedi i partiti le associazioni il cui ruolo è sancito nella Costituzione
Vogliono accentrare il potere su una una persona a scapito di quello che vollero Igli alle i nostri costituenti di una democrazia
Parlamentare anche a scapito dei poteri del Presidente della Repubblica quindi noi su questi temi non mi dilungo per brevità
Ma se lampi nazionale sarà presente alla manifestazione del sette ottobre e facciamo un appello perché possiate partecipare
I punti di riferimento sono le camere del lavoro territoriali a questa grande manifestazione che vuole essere anche una una manifestazione per dire che i corpi intermedi esistono e mandano avanti i propri contenuti
Bene detto questo permettetemi di dire oggi si parla di otto settembre darei la parola
Alla
Dunque abbiamo detto che seguiamo l'ordine Stefania Bonaldi della segreteria nazionale del Pd Graziella grazie
Buonasera buona sera tutte tutti io come membro della segreteria nazionale naturalmente porto il saluto della nostra segretaria liscia anche in questo momento è a Milano per un'altra
Iniziativa allora io utilizzare vorrei utilizzare impiegare il cinque sei minuti che o disposizione per condividere con voi questa sera
Questa riflessione cioè su quanto oggi più che mai sia indispensabile un sano come dire l'esercizio
Di una memoria che diventi una sana ossessione quotidiana qualcuno potrebbe eccepire sul quotidiana d'altro canto dobbiamo mangiare tutti i giorni e la democrazia si nutre di ricordo
Lo sanno bene i quei malintenzionati che bruciano i libri e che vorrebbero invece annebbiare questo esercizio di memoria quotidiano
Il pericolo però il rischio è che da sano ossessione
L'esercizio di memoria diventi un rituale vuoto
Depotenziando la sostanza dei fatti del passato che ricordiamo o allentando il loro legame con l'attualità e quindi impedendoci di trarre degli insegnamenti dal passato
Paradossalmente una memoria senza memoria
Contro questo rischio ci chiede aiuto il pensiero
O di uno di uno scrittore che io apprezzo molto molto tradotto originale non fa il fenomeno in televisione non credo neanche
Cerchi pubblicità
Ci regala un concetto che secondo me è molto efficace molto raffinato di responsabilità ascendente
Un esercizio di memoria che non è per nulla rituale e non è per nulla appunto formale come quel rischio che dicevamo prima
E ci che ci consente di collocarci in qualche modo a ritroso nel tempo l'autore va dritto al sodo e ci pone di fronte alla realtà in modo traumatico impedendoci alibi o scorciatoie
Dice se non sopporto i gay negli anni Trenta del secolo scorso sarei stato nazista se ce l'ho con gli stranieri negli anni Trenta del secolo scorso sarei stato nazista se maltratto le donne
Negli anni Trenta del secolo scorso sarei stato nazista questa è la responsabilità ascendente che in qualche modo Cinti o da alle nostre responsabilità impedendoci di rifugiarsi nella nostra nicchia temporale e quindi di giocare la carta del tanto noi non c'eravamo no ecco questo è il concetto
Dopodiché è chiaro che gli eventi del passato sono tanti e se dovessimo metterli in fila tutti non basterebbero i giorni del calendario però ci sono dei giorni ci sono degli eventi
Che sono stati fondamentali perché ci hanno in qualche modo collocato dalla parte giusta ecco l'armistizio firmato l'otto settembre del mille novecentoquarantatré è uno di questi è uno di questi eventi è uno di questi eventi è stato un interruttore una porta girevole di incredibile importanza perché ha modificato il corso della storia ma anche le nostre stesse esistenze dopo
Dopo la tragedia possiamo dire la tragedia dell'entrata in guerra accanto alla feccia peggiore di tutti i tempi la Germania nazista di Hitler
Quell'evento fu davvero un un interruttore ritrovammo trovammo il tempo di ritrovare la nostra dignità anche diciamo anche per coloro che si ostinano a rimanere dalla parte sbagliata
Allora come oggi perché lasciatemi dire anche oggi sembrano in buonissima salute dimentichi dell'orrore della vergogna e dei lutti che i loro padri hanno inflitto al nostro Paese
Ecco diciamo che l'esercizio della memoria il dovere dell'esercizio della memoria per costoro sembra così non essere tale e questo è un gravissimo problema che non possiamo minimizzare
Non possiamo trattare con delle frasi ad effetto e nemmeno con la fatica e l'abbiamo vista moltissimo anche in questi ultimi tempi nel pronunciare la parola fascismo oppure come dire cercando di riscrivere la storia con dei revisionismi negazionismo mi omissioni forzature allora io voglio dirlo molto serenamente non può esserci la dislessia istituzionale
Non può esserci l'amnesia o la manipolazione istituzionale dicevo questo infatti questi comportamenti sono gravissimi perché quando manca una memoria comune
Quando non c'è un basamento condiviso gli stessi atti fondativi del nostro stare insieme della nostra Repubblica della Costituzione
Della democrazia sono così distanti da essere da essere inconciliabili e quindi può come dire farsi varco quel tentativo davvero di di enfatizzare una memoria infondata se non ci fossero la buona politica la stampa libera
I corpi intermedi e le associazioni i cittadini più evoluti a fare da cani da guardia ecco quindi e concludo
Diciamo che l'alternativa non può ridursi a fascismo contro sinistra ma deve più onestamente
Risolversi in fascismo contro democrazia
Chi non ha risolto dentro di sé queste antinomie chi non ha messo a posto con sé diciamo non ha preso posizione sui fatti oggi come allora e dicevo l'esercizio di quella responsabilità ascendente è un modo importante essenziale per collocarsi anche nel tempo e bene chi non ha sistemato i cassetti dentro disse è ancora fermo al sette settembre del mille novecentoquarantatré
Per costoro L'alba del giorno dopo non è mai arrivata
Grazie
Grazie
Stefania Bonaldi
Grazie di
Prima di dare la parola Paolo Lucchi voglio dire due parole perché
Paolo chi rappresenta la federazione la la lega delle cooperative la Lega è operativo un anno fa ha fatto un evento al Teatro Alighieri di carattere nazionale
Col presidente della Repubblica Mattarella per ricordare il centenario dell'assalto fascista alla Federazione delle cooperative
Per dimostrare anche la sensibilità antifascista che c'è nel mondo della cooperazione inoltre e questo lo spiegherà meglio lui dopo si sta caratterizzando molto sulla questione della solidarietà dopo
Il le alluvioni che hanno colpito il nostro territorio su questo lampi voglio dare un'informazione abbiamo fatto una raccolta fondi
Abbiamo
Sono stati raccolti i centoventi mila euro divisi nelle tre province Bologna Ravenna Forlì-Cesena né per quel che riguarda i quaranta mila euro della favore della provincia di Ravenna di intesa con l'amministrazione provinciale
Se ha deciso di Dario agli istituti di Lugo di fine SISMI scolastici re scuole medie superiori che hanno subito dei danni dell'alluvione questo lavoro voglio dare un rendiconto
Della solidarietà
Prego Paolo
Buonasera a tutti intanto vorrei dire che
Una sala così piena sei e poco più del pomeriggio di un giornata calda per un'iniziativa che ha un titolo così esplicito Ora e sempre Resistenza gli unici posti liberi sono quelli esposti al sole dei quali forse ci si potrebbe portare ma che credo non siano molto gradevoli
è una sala molto rassicurante perché significa che ci sono ancora molte persone che hanno foglie aveva di dire la propria di manifestare una consapevolezza dei valori molto forti per fortuna ci sono nostri tordi questo credo che dobbiamo ringraziarvi molto tutti
Dirò due cose seguendo la traccia che ha lanciato un attimo fa Renzo Savini la prima ripartirei proprio dall'iniziativa che un anno fa ci ha visti
Invitare il Presidente della Repubblica per ricordare un evento tragico per Ravenna ma in realtà per tutto il nostro Paese gli ideali di azione della ma dell'iniziativa di
Mario Marzocchi presidente di Legacoop è il commento di Lorenzo Conti ignori che qui in sala i quali decidono che una giornata terribile come quella del mille novecentoventidue nella quale le squadracce fasciste
Comandate da Italo Balbo arrivate da Bologna e da Ferrara con un'azione notturna terribile distrussero la sede della Federazione delle cooperative andasse ricordata e andasse ricordata per una serie di motivi intanto perché quell'azione fu prodromica alla marcia su Roma i fascisti fecero a Ravenna un po'di prove prima della marcia su Roma e in più perché con la distruzione della sede della federazione delle Cooperative di Ravenna decisero di mettere a terra di distruggere un simbolo il simbolo erano lei e cooperative dei braccianti tanti braccianti che cercando di conquistare la dignità che poteva dare loro il lavoro avevano impiantato un germe di cooperazione forte che è rimasto in questo territorio che lo sta caratterizzando sin d'allora che almeno centoquaranta anni di storia la Capoterra esattamente centoquaranta anni che per noi è fondamentale
Mattarella disse delle cose molto importanti in quella giornata ma non riesce a darsi parlanti decidemmo di non utilizzare solo quella giornata assieme Renzo lo ricorda benissimo perché ne è stato uno dei protagonisti decidemmo di organizzare una serie di iniziative
Di memoria e rivolte alle scuole Ravennati attraverso le quali
Partire da allora per cercare di dimostrare le cose che abbiamo detto senatore cioè che le radici del fascismo sono ancora purtroppo presenti tra di noi e che invece il senso di solidarietà giustizia la volontà di libertà che hanno caratterizzato da sette il nostro territorio andassero continuamente rafforzati
Ho fatto questa premessa molto lunga perché credo che nella storia
Della
Distruzione della sede della Federazione delle cooperative in realtà nella storia della cooperazione ravennate ci sia una parte della storia venato successiva quella che parte l'otto di settembre del mille novecentoquarantatré perché in realtà se la resistenza del territorio ravennate ha avuto quella storia così importante si può dire credo tranquillamente che alcune della DC fondamentali della Resistenza italiana sia identificabili nel ravennate lo si deve anche a questo se
Qui la Resistenza è stata una resistenza di popolo vera
Se qui la resistenza coinvolto migliaia di persone si qui la resistenza avuto la dignità di avere
Un ruolo vero nella liberazione del nostro territorio di Ravenna lo si deve anche ad una base di libertà e di giustizia entrata dentro volti attraverso l'esperienza delle prime cooperative di braccianti
E in realtà che questa cosa sia dentro di noi e che ci venga naturale di tirarla fuori lo dimostrano molte cose ma vorrei raccontare un piccolo episodio per il quale ho chiesto a
Un amico e compagno che qui in sala di poterlo fare lo faccio
L'alluvione ci ha portato a imparare un sacco di cose negative
C'ha anche portato però imparare come ci sia una grande solidarietà tra di noi Renzo
Raccontava prima delle risorse raccolte dall'Anpi ma ci sono esempi di risorse raccolte in tutt'Italia che ci rendono molto orgogliosi anche esempi che riguardano il nostro territorio e che hanno visto protagonisti di nuovo
Le cooperative dei braccianti
Tutti ricordano l'episodio della la rotta attraverso la quale le acque in eccesso e di finirò in questo modo hanno sono state riversate sui campi della Capoterra e hanno in questo modo
Non hanno potuto raggiungere cento di Ravenna ma in realtà ci sono almeno quattro episodi di questo tipo tra Ravenna e una con Salice
Attraverso i quali su richiesta della Prefettura i braccianti hanno scelto preferito di far allagare i praticanti quindi di distruggere i propri raccolti per salvare le nostre comunità è stato un modo bellissimo di dimostrare quanto le nostre comunità siano più importanti di quei capi ma non era
Grazie a nome delle case non era naturale che la cosa succedesse
Però la siccome questo è un Paese che ha bisogno di eroi i mezzi di comunicazione hanno intervistato spesso i direttori presidenti delle nostre cooperative capitato
Spessissimo a Fabrizio Carotti presidenta capitare a che qui è capitato anche a Lido Dino pacchi lega che è il direttore della capitana c'è un episodio particolare poi la chiudo su questo
Linee Fabrizio vengono cercati da quasi tutte le televisioni nazionali a un certo punto ricerca anche Vespa
Sapete bene che Bruno Vespa per assurdamente secondo me per un lungo periodo per i giornalisti è assurto al titolo di titolare della terza Camera del Paese le cose che si dicevano lì sembravano più importanti di quelle che si diceva dalla Camera al Senato quindi se ti chiamata esperti metti riga lì dai ragione prescindere qualunque cosa ti chiedono sei pronto a farla non avevano fatto i conti con lo spirito dei Ravennati dei cooperatori Ravennati
La storia è la seguente lo staff di Rita spam
Chiama Lino pacchi lega al pomeriggio e dice loro succede così da spalle farà tre domande lei deve rispondere molto rapidamente deve essere efficace somma li fanno di danno tutte le istruzioni
E Lino decide che qualunque domanda gli faccia Vespa almeno la domanda risponde in un modo preciso qualunque domanda gli facciamo Lino me l'ha raccontata così e quindi lo spiego in questo modo a un certo punto gli dicono ma lei l'errore di Ravenna
A parte la retorica però è che non sopporto io che credo che non sopporti nessuno certamente la retorica delle uova non non riguarda le cooperative Lino guarda il giornalista egli dice guardi gli eroi non siamo noi gli eroi sono stati partigiani quelli che hanno fatto resistenza
Noi questa cosa ce l'abbiamo dentro sappiamo che quelli sono gli eroi sappiamo quel che sono quelli che ci hanno lasciato in eredità un paese difficile come questo e sappiamo di avere il dovere di rispettare quell'eredità con gesti
Quotidiani naturali sapendo bene che la libertà e la solidarietà sono due principi fondamentali che non sono scritti solo dentro la Costituzione ma che abbiamo marchiati sulla pelle credo che essere qui oggi dimostri che
Tanti di noi la pensano esattamente in questo modo credo anche che tanti di noi tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza di come quei diritti che sono stati conquistati durante la Resistenza purtroppo
Non siano acquisiti per sempre e di come noi dobbiamo difendere ogni giorno grazie grazie Paolo
Con la raccomandazione di essere sintetici do parola Ombretta cortesi della presidenza provinciale dell'Arci
Salda tutti
Parlo come a nome della presidenza Arci erede delle società di mutuo soccorso e delle case del popolo del secolo scorso
A Cina se fortemente voluto anche da Di Vittorio nel mille novecentocinquantasette
Nasce per promuovere associazionismo organizzare cultura socialità momenti di comunità sul territorio e lo vuole fare fuori parlare lamenta i canali ufficiali
Quindi per iniziativa di singoli individui che si mettono insieme perché desiderosi motivati e capaci di sviluppare un loro progetto
Sapete bene che c'è stata e c'è molta varietà tra i circoli alcuni hanno vita lunga altri vita breve chi raggiunge punte di eccellenza chi meno chi si occupa di musica e tempo libero di pace di pongo ha ricoperto internazionale
Insomma una bella ecologia delle differenze ma tutti hanno in comune il protagonismo degli associati l'autonomia l'autogestione la spinta ad aggregare cercando di sviluppare cultura democratica sul territorio
Azioni oggi queste penso molto utili per presidiarla regressione culturale politica in atto
Tra i compagni di viaggio che sono qui e quelli che c'erano le altre sere libera Slow Food le donne
Arci è forse il più originali più eccentrico il più bizzarro il meno disciplinato ma come questi soggetti che ho nominato in quanto loro anzi è antifascista è antirazzista e anti omofobo
Perché sente il dolore del mondo combatte il disprezzo della violenza contro le diversità a memoria delle persecuzioni subite dalle persone che prima e durante il ventennio ci sono collocate fuori dal regime reazionario di massa
Adotta quindi con grande convinzione delle quattro parole del nostro dibattito Ora e sempre Resistenza
Consapevole che farle proprie nella pratica quotidiana è un compito impegnativo nobile e faticoso perché chiama in causa i principi i valori gli ideali dell'etica della persona
L'opzione Terme porta in primo piano lo spirito coraggioso di cui gli italiani che dopo l'otto settembre decidono come diceva Renzo senza neanche saperlo poterne valutare le conseguenze di aprire una strada inedita
è l'otto settembre l'armistizio se volete un segno di pace ma che parte ce l'ho passione tedesco un'altra parte dell'Italia in mano agli angloamericani il re che scappa la Roma è Roma in difesa l'esercito allo sbando il massacro di si fa rogna
Eppure in questo marasma nasce qualcosa di nuovo
E io
Voglio dirlo con le parole Ingrao che venga al mio paese
Inaudi se io non ci sto non ci sto sotto il giogo nazista sotto il governo repubblichino italiani hanno l'occasione del riscatto e la possibilità di condurre una guerra di liberazione
è l'artista israeliana all'antifascismo per me un'impresa gloriosa nonostante le zone d'ombra io non sono una storica ne è una giornalista dopo di me
Dei visti Ponzani diranno meglio ma io fin da piccola ho ascoltato ho visto letto mi sono fatta delle opinioni
E qui voglio dire che le cose sbagliate le azioni punitive le vendette personali avvenute dopo la Liberazione che la parte pacifista la parte nobile della Resistenza non riuscì ad evitare le dobbiamo dire noi per primi
Per amore della verità per non dare alibi alla parte avversa e per dimostrare la capacità di comprendere il dinamismo dell'animo umano perché con quello che hanno fatto e con quello che hanno continuato a fare non era facile perdonare
L'opzione del perdono laico e molto personali tempi sono molto soggettivi
Ho visto anche il mio Paese chi l'ha fatto e chi non l'ha fatto io mi limito a dire che non era semplice
Da qui prendo spunto per un'altra osservazione che si deve fare di più nella fusione per prevenire le guerre a volte sembrano finite ma si trascinano per secoli guardati Balcani
E le atrocità sociali sono inimmaginabili non hanno confini
Venendo al presente
A questa democrazia incompiuta a questo stato non dei tassisti non dei tassisti esatto al periodico attacco alla carta al filo nero delle stragi di Stato alle macchine colluse e pasta site al governo ai tentativi di riscrivere la storia
Di fronte a questo offensiva culturale e politica purtroppo aggravate anche alimentata dall'impoverimento delle relazioni umane dalle regressione e semplificazioni intellettuale che riguarda anche le fasce giovanili d'episodi troppo frequenti di barbara violenza
La nostra parte cosa deve fare cosa dobbiamo fare noi per dimostra di sapere resistere e possibilmente anche vincere
Per potere portare in avanti l'applicazione del dettato costituzionale al fine di assicurare una migliore assistenza per tutti e per tutte ma dal mio punto di vista prima di tutto c'è un tema di stato d'animo
Ritrovare lo spirito di nostri esistenti
Dei nostri costituenti la loro tenacia la loro dedizione la chiarezza di intenti e coraggio di qui legittimi belligeranti
Che per evitare tecnici spiega la Ponzani
Sono i più soli partigiani sia perché dice la Pontani per evitare che le azioni compiute dei partigiani durante la guerra di liberazione fossero portate in giudizio davanti alla pista Tura per lo più fascista
Era necessario riconoscere i partigiani la qualifica di legittimi dell'itineranti allora io mi sono messo in testa che noi dobbiamo essere delle GT dell'itineranti dei soldati di pace impegnati a portare avanti la Costituzione
Grazie a un prezzo l'avrei finito allora i fili però se ne ne elemento
Dico la stessa cosa
La dico allora avere la seconda cosa della tempra e la vitalità di Pertini che dopo tanti anni non stringe la mano al suo carceriere guida il prefetto di Milano rimasto al suo posto come tanti prefetti fascisti
Perché la mano si stringe tra agenti e Dio Lorenzo e la noia parla la nostra non è una parola della mafia e poi l'associazionismo vado in fretta unito
Deve spinge di più le forze politiche dell'opposizione a compattarsi chiedendo loro di bandire slovene giravolte
Ipocrisie personali narcisismi e puntare dritti come un sol uomo l'ha già detto Renzo contratto tramite finanziate il Preside lirismo la lotta alle disuguaglianze alle quella cambiamento climatico
Io avrei ancora qualcosina ma è molto tardi dico solo che
Insomma bisogna proprio che riesca a vincere anche nel Paese la parte buona cd salto un pezzo concludo
Perché esse fa masse vince la parte dialogante la parte costruttiva nell'alta società è pensabile per il nostro Paese una rinasco nuova stagione un Paese gentile è un Paese fraterno amichevole tollerante e accogliente benevole nel quale eventuali rigurgiti reazionari
Sono tenuti a bada da una salda barra democratica
Grazie alla formula
Ora la parola Marinella Farinella
Segre Melandri segretaria generale della Cgil di rame
Buonasera a tutti a tutti e grazie per l'invito e per l'apporto unità di confrontarci su questi temi così importanti
L'otto settembre indubbiamente rappresenta un punto di svolta nella storia del Paese ma dobbiamo essere tutti consapevoli che non è una data che come dire nasce all'improvviso si arriva all'otto settembre e alla scelta di tante persone semplici anche senza cultura anche senza preparazione
Diciamo così
Concreta fanno una scelta di vita decidono di battersi nel nostro Paese per ricostruire riconquistare la libertà quindi è la premessa dello stato democratico ma è anche la conseguenza
Di una resistenza non armata ma che si è sviluppato e sia costruite alimentata nel ventennio precedente
Quando si arriva alla caduta del fascismo nel luglio del quarantatré è anche perfetto della stagione di scioperi che c'è stata nella primavera di quell'anno e che ha rappresentato sì
Una battaglia di carattere come salariale ma ha rappresentato anche una come dire un nucleo e una organizzazione che ha difeso gli impianti produttivi del Paese anche ragionando per il futuro ha messo in difficoltà l'industria bellica e quindi la possibilità per il fascismo
Di continuare
In in quella strada così nefasta e ha cominciato a creare diciamo così i prodromi per una resistenza organizzata quindi il senso profondo dell'otto di settembre
Dal mio punto di vista quello della partecipazione ed è una scelta consapevole
Della necessità di creare un'occasione di riscatto per il nostro Paese
Rispetto alle nefandezze di quel ventennio e in questo il movimento dei lavoratori ha rappresentato un punto di riferimento irrinunciabile
In quegli anni quelli della clandestinità del sindacato quelle del sindacato unico fascista che se non eri fascista non potevi
Non potevi lavorare in quegli anni si sono formate quelle figure che hanno rappresentato una risorsa per il Paese e che sono state la rinascita del sindacato nel nostro Paese se ci pensiamo lo stesso Di Vittorio Luciano lama
Bruno Trentin sono state figure importantissime della Resistenza
E allora noi abbiamo la necessità come sindacato di dare continuità questa premessa di Stato democratico che è nata ha avuto le proprie fondamenta l'otto di settembre
Ha avuto un primo momento importantissimo nella definizione del Patto di Roma perché lì le diverse forze politiche che allora dopo la caduta del fascismo appunto hanno cominciato ad organizzarsi hanno fatto la scelta importantissima quella di ricostruire il sindacato
Prescindendo dagli orientamenti politici quindi creando quel sindacato unitario che ha rappresentato anche un punto di riferimento per quella che poi dopo dal punto di vista proprio ideale sarebbe stata la Costituente cioè rappresentare tutte insieme e mantenere quell'unitarietà che dà il senso della conquista della libertà del rispetto delle idee e della democrazia e dei valori della solidarietà tutti quegli elementi che poi dopo ritroviamo Denna declinati nella nostra carta costituzionale
Allora cosa significa oggi ragionare dell'otto settembre e comici dicevamo prima appunto resistenza ore sempre significa battersi tutti i giorni ancora oggi per dare concretezza a quelle conquiste perché quelle conquiste non vengano dimenticate non vengano superate
E quei diritti che sono scritti nella Carta costituzionale non rimangano solo sul scritti lì
Ma siano effettivamente patrimonio dell'intera comunità dell'intera dell'intero Paese e non voglio usare la parola nazione perché già questo mi porta su un terreno diverso
è chiaro che tutto questo Bacall atto nella nella storia nel momento storico specifico che stiamo vivendo noi registriamo ma credo sia sotto gli occhi di tutti una riduzione degli spazi di democrazia reale nel Paese la disillusione rispetto al voto con la sempre crescente astensione in tutte le occasioni in cui i cittadini possono esprimere il loro punto di vista la loro scelta politica rappresenta un grave problema per il Paese e allora noi abbiamo tutti quanti insieme la responsabilità di rilanciare di far crescere un senso di partecipazione e un senso di condivisione rispetto a quei valori che citavo prima
Ed è brutto dirlo però degli ultimi mesi abbiamo assistito poi se ne parlava anche prima insomma ad un tentativo di riscrivere la storia ad una ad affermazioni veramente che lasciano senza parole
Perché vengono da importante cariche istituzionali dello Stato da rappresentanti del governo che sono veramente dirompenti rispetto ad esempio la strage delle Fosse Ardeatine il la difficoltà stessa veniva citato prima anche o anche a prendere le distanze proprio da quel periodo fascista
E è la difficoltà anche a riconoscere il valore del venticinque aprile e poi ci sono i contenuti delle leggi verso i migranti una visione securitaria del Paese risposte o meglio non risposte che negano le diversità e i diritti delle persone i diritti civili
La criminalizzazione della povertà le dichiarazioni che sentiamo rispetto all'abolizione della del reddito di cittadinanza
Gli stessi principi che sono costituite sono contenuti nella legge delega fiscale che sono contraddittorie rispetto al tema della proporzionalità del prelievo fiscale così come previsto in costituzione ma che disegna non un paese nel quale è normale e obiettivo mantenere anzi amplificare le le differenze e li diseguaglianze piuttosto che combatterle
Noi da questo punto di vista non possiamo che provare a invertire e a proporre una visione di paese completamente diversa l'insieme di questi fattori ci porta quasi ai immaginare una visione di paese pre costituzionale che non tiene conto dei valori e dei diritti che sono scritti nella Costituzione
E allora abbiamo la necessità di ripartire da quegli elementi proprio attraverso un percorso di partecipazione che stiamo provando a mettere in campo in questo momento in tutti i luoghi di lavoro nelle comunità
Che ci porti verso quella manifestazione che citava prima Renzo per il sette di ottobre
A Roma in piazza San Giovanni che la CGIL ha promosso insieme a oltre cento associazioni della cosiddetta società civile che richiamano appunto tutti questi valori di libertà di democrazia
Di solidarietà e di inclusione e noi ci andiamo con quelli che sono i valori fondamentali di cui ci dobbiamo diciamo così per il nostro DNA fare carico che sono appunto
L'affermazione nella richiesta di una concezione di lavoro che sia veramente rispondente al dettato costituzionale cioè il riconoscimento di un lavoro dignitoso
Che sia in grado di assicurare una vita dignitosa ai lavoratori e alla propria famiglia
Tutto questo lo abbiamo visto negare in questo periodo e allo abbiamo visto negare attraverso il disconoscimento da parte del governo del diritto
Delle organizzazioni sindacali a confrontarsi a negoziare sui temi che riguardano le lavoratrici e lavoratori pensionati e in generale appunto i soggetti della nostra rappresentanza della rappresentanza del lavoro
E quindi noi abbiamo la necessità di fare un'operazione di come dire grande condivisione di ricostruzione di una visione diversa più democratica più aperta e fondata sui diritti nel nostro Paese quindi in estrema sintesi direi che noi abbiamo oggi la responsabilità di aggiornare e di dare continuità a quella lotta di libertà di emancipazione e di solidarietà che idealmente è cominciata ottant'anni fa
E la prima tappa che noi vi proponiamo in questo percorso è appunto quella del sette di ottobre a Roma
Grazie grazie mille Marinel grazie
Ora la parola Paolo Berizzi
Buona serata a tutti a tutti e grazie grazie a voi innanzitutto per essere qui
Così numerosi io credo Mia riallaccio quello che si diceva poco fa che
Una sala così piena voglia dire innanzitutto una cosa che di resistenza c'è ancora molto bisogno
E questo un messaggio che credo dobbiamo tenere tutti molto dà conto forse in questi anni non lo abbiamo fatto abbastanza forse abbiamo sottovalutato alcuni segnali che andavano invece colti
Forse abbiamo accettato l'idea di essere subalterni all'idea
Che non si vince parlando di fascismo e allora non parliamone
Ma attenzione e l'antifascismo non è una cosa che ti fa vincere o ti fa perdere l'antifascismo io credo è un valore
Civile un dovere civile
Che i partigiani dei padri costituenti ci hanno consegnato affinché ne facessimo tesoro e finché lo portassimo avanti coltivando lo e tenendolo e tenendolo vivo ringrazio
E il dieci Laine per avermi voluto coinvolgere in questa chiacchierata
Debbo dire a me non dispiace affatto a prescindere da come poi ognuno di noi la pensi
Non mi dispiace affatto che la segretaria di del primo partito progressista italiano rimetta al centro le basi della sinistra
Le basi la bici
E tra le basi della sinistra oltre quello che abbiamo ascoltato da chi mi ha preceduto e che ha molto ben argomentato su questi punti c'è anche l'antifascismo c'è soprattutto l'antifascismo
Allora io credo che ci sia un'urgenza civile perché
C'è un'urgenza civile perché c'è qualcuno che
In questi anni con un lavoro di preparazione lento e graduale progressivo ma ha studiato a tavolino
Ha voluto risvegliare un italiani era che quella che ne stiamo vedendo ogni giorno che c'entra in casa dei telegiornali che leggiamo sugli organi di stampa
Che vede un generale dell'esercito dire che i gay sono anormali che vede di presentatogli o giornalisti televisivi dire attenzione la colpa non è del lupo mai della preda che magari uscito ubriaca
Perché le donne nel due mila e ventitré non hanno diritto a bere un bicchiere in più mettersi la minigonna
E la morale quella non usciva di casa se non esce di casa non ti rubano in casa se non parti
Da terre dilaniati dalla fame dalla guerra e dalla sete non affonda RAI nel Mediterraneo
Se non parli di fascisti vedrai che fascisti non ti rompo le palle non è tanto vero
Non è tanto vero io vivo sotto scorta da ormai cinque anni come qualcuno di voi forse saprà
E solo purtroppo un unico caso europeo di giornalista sotto scorta per le minacce neofasciste e neonaziste
Lo dico in elegantemente perché forse un elemento di spunto e di riflessione
Se in Italia ti occupi di fascismo e finisce nel bersaglio dei fascisti se costretto a vivere sotto scorta
Per poter fare il tuo lavoro evidentemente non viviamo in un Paese normale
Evidentemente non viviamo in un Paese che ha fatto i conti con quel passato
E quel passato lì non è un fatto storico che è morto sepolto risolto è finito ce ne stiamo accorgendo ora
L'errore io credo qual è stato anche da parte del campo progressista è stato quello di Perth considerato il fascismo un fatto storico finito
Il fascismo non è un fatto storico finito il fascismo è un fatto che continuamente in atto c'è qualcuno che ha tutto l'interesse per tenerlo in vita e per terminarlo acceso così come quella fiamma viene
Rimane accesa e tramandata
Vedete quando
Quando ormai vent'anni fa io iniziai a a a occuparmi di neofascismo di gruppi neonazisti neofascisti di curve ultrà in mano all'estrema destra mi dicevano
Ma tu vedi fascisti dappertutto
Ma dove li vedi 'sti fascisti e vent'anni fa rispondevo li vedo nelle piazze di vedo nelle curve degli stadi per esempio
Dieci anni fa mi dicevano di nuovo tu vedi solo fascisti ma dove li vedi questi fascisti
E io rispondevo li vedo nelle piazze nelle curve molto sulla web
Nella Rete sui sociale
Dieci anni fa
Oggi di nuovo mi chiedono e mi dicono tu vedi fascisti ovunque dove vive di tutti questi fascisti
E io rispondo al Governo
E vedete non è una battuta
Non è una battuta è un dato tecnico io penso sia arrivato il momento di ricominciare a chiamare le cose con il loro nome altrimenti non andiamo da nessuna parte non ci capiamo niente non capiamo chi abbiamo di fronte e qual è il fenomeno che dobbiamo sconfiggere
E dobbiamo chiamare le cose col loro con il loro nome non ne abbiamo oggi una destra di governo che non è una destra normale è una destra sia voce è una destra estrema io questa roba la dicevo all'inizio
Quando ci sono state le ultime elezioni politiche l'ho detto l'ho scritto lo scrittore i miei lavori nelle mie inchieste mi dicevano che gli assaggi arabo
Ma tu esageri
Non è destra estrema
E insomma è passato un po'di tempo che vorrei che quelli che mi dicevano che esagera vuoi chiamare il suo gli stessi di vent'anni fa devo dire non me lo dicevano solo da destra e perché lì si capisce me l'ha detto qualcuno anche a sinistra
Che è esagerato ed è quello che secondo me si era un po'dorme in Tata o se l'ha preso una un lunga pausa di riflessione alcune cose peraltro evidentissime
E non ha voluto vederle perché scomodo vederle fa male vederle
E si è preferito girava la faccia dall'altra parte
Allora questa destra estrema che oggi governa l'Italia
Mi assumo le responsabilità piene di quello che sto dicendo questo ma a destra estrema
Vede tra i suoi ranghi
Al governo persino tra le più alte cariche dello Stato
Dei politici che hanno storie percorsi idee che non solo non sono affatto lontane dalle idee fasciste
Ma sono perfettamente aderente idee fasciste questi soggetti non solo Moglia rinnegano Malia rivendicano le rivendicano con grande orgoglio perché le radici non gelano
Le radici non gelano ci dicono e quelle radici vengono portate avanti dai dalle nuove leve
Io recentemente alcune inchieste ho raccontato
Quali sarà la classe dirigente futura
Di questa destra estrema
Di questa destra che ogni giorno ci racconta un deve nasce un partito conservatore io sto partito conservatore non riesco a vederlo non sono non nasce mai non nasce mai Bedogni in realtà un partito che continua una destra che continua a essere ostaggio
Di un passato che non passa
Di un passato che è lì che bussa con forza e che Tpg tira continuamente da quella parte
Allora
Dice i fascisti fascisti non è che son venuti giù da martedì ieri
Come bene ha detto Liliana Segre in più occasioni fascisti erano lì che aspettavamo l'aspettavano esattamente questo momento il momento più favorevole per rialzare la testa e vedete qui c'è un punto di caduta e vado
A chiudere Stazio dobbiamo essere tutti performanti sembriamo
Siamo dei polli in batteria abbiamo come giusto che sia
Qui c'è un punto di caduta c'è questo fenomeno quello che ne stiamo osservando raccontando ogni giorno
Le bestialità più immondi delle le frasi più anticostituzionali che si possano sentire e non è che si sono liberate di colpo nell'aria c'è stato un punto di caduta preciso io voglio provare a ricordarvelo
E quando qualcuno ha detto io desidero una nazione dove chi ha abbassato la testa fino a ieri posto agli alzarla desidero una nazione dove chi fino a ieri si vergognava di dire certe cose oggi non si vergogni più e quelli che hanno rialzato la testa sono quelli che adesso ascoltiamo in televisione sono quelli che scrivono libri
Attaccando le minoranze sono quelli che comprimono il dissenso che svuotano chi osa non allinearsi
Presa in democrazia non usa
Non usa allinearsi secondo questi non allinearsi scusate escono questi signori sono quelli che attaccano i più deboli sono quelli che portano avanti politiche di di sempre il giovedì sfregio nei confronti nei confronti delle classi meno
Fortunate o questo lo scenario che abbiamo il punto di caduta è stato esattamente quello quando qualcuno ha detto potete tornare potete rialzare la voce potete rialzare la testa l'anno rialzata
I casi sono mille potrei tediarvi Pinardi qui fino all'una di questa notte ne ricordo uno solo Marcello De Angelis
Ex terrorista di terza posizione che ci troviamo non per caso comunicato da Regione Lazio perché era già stato deputato
Non è che di colpo di da terroriste diventato comunicatore è stato deputato
Di una Repubblica nata nata sull'antifascismo
E chi si regge su una carta la Costituzione repubblicana e antifascista e antirazzista
Che non ammette il fascismo
I Marcello De Angelis
è uno che nel due mila e quattro
Andò ad Atreju quindi non in un palco di un festival nazi a Rocca in Polonia o in Gallia è stato anche di me andò ad Atreju
A cantare la canzone Claretta ed N io l'ho pubblicato le ho scritto pubblicato anche il video
Di quella cosa
E risponde ai saluti romani del pubblico e il Duce Duce facendo il saluto romano
Questo accade ad Atreju cioè nella festa della gioventù di Fratelli d'Italia in quella che è diventata oggi la convention principale del di quel partito e io credo scusatemi se lo dico mi permetto di farlo qualcuno non sarà d'accordo io non credo
Che il Partito democratico abbia fatto un grande affare arrivando da tre io quell'anno perché in un posto dove vanno ex terroristi neri a cantare io credo
In un posto che dà ospitalità un ex terrorista che canta Claretta ed Enna
E ho la camicia nera ed ho il cuore nero e sputo al mondo intero un partito progressista lì non ci mette piede
Vado a chiudere ci sono due temi fondamentali che purtroppo disegnano le linee i contorni e la cornice di quello che stiamo vivendo e che stiamo in parte soffrendo perché c'è una preoccupazione
Evidentemente se siamo che questa sera per parlare di questo tema perché c'è un tema che si impone la prima si chiama normalizzazione
C'è chi in questi anni ha lavorato affinché il fascismo venisse normalizzato
Non più il mostro che fa paura ma una cosa che tutto sommato è accettabile che può tornare ad essere servita in tavola che può tornare ad essere ma spiccata provato non è poi così cattivo metà è che alla fine non non non ci fa schifo
Ed è la prima cosa
Il secondo processo alla dei fascisti dazione del fascismo che è legato al primo
C'è una narra
Si pone la cosiddetta nuova narrazione che impone di dire guarda che tutti quello che vuoi
Al massimo dirai che sei stato male interpretato
Vanna ci ha detto di esser stato male interpretato l'ha detto credo ieri o stamattina
Il collega Gian Bruno detto di esser stato male interpretato
E non è stato frettolose assiro TV il collega Gian Bruno
è stato semplicemente in linea con la linea del partito della sua compagna che quella di considerare la società ha una visione di società maschio Centrica dove la donna comunque deve stare relegata e non può permettersi di bere un bicchiere di birra in più è stato una cosa studiata a tavolino
E quando nei pranzi famosi da domenica si trovano i diritti e che mettono giù l'agenda della settimana a uno dicono di parla di sostituzione etnica all'altro dicono i parlare di lupi e di prede non bere se no almeno non incontri il lupo e tutto studiato a tavolino
Quindi normalizzazione e dei fascisti trazione
Detto questo e la dico in conclusione non all'inizio se non vi spaventate magari qualcuno se ne andava allarmato ma io questo brutto vizio di richiamare le cose appunto con il loro nome di fare nomi e cognomi il che non mi ha attirato simpatiche soprattutto da questa da questi mondi da questa galassia
C'è una galassia in espansione è una galassia che è stata sdoganata che è stata legittimata anche a livello istituzionale lo abbiamo detto sottosegretari
Berlusconi nel novantaquattro Salvini poi e meloni compiutamente l'anno scorso dal mio punto di vista è un processo iniziato molti anni fa che però oggi arrivato a compimento quindi il cerchio si è chiuso abbiamo sottosegretario oggi ho scritto un pezzo su Del Mastro sottosegretario alla Giustizia
E che mi dicono mi ha cercato per chiarire non so che cosa perché se mi può querelare civili vediamo in tribunale sfiorò scritto delle inesattezze paga rosa invece ho scritto cose riscontrate con documenti alla mano
Tornerà a casa se mai vorrà querelarmi sotto segreta segretario alla Giustizia
In Germania da giorni che parliamo di undicenne di un vice premier bavarese che per un errore di gioventù un volantino in cui si diceva vincerà in volo sui cammini di autobus è stato messo giustamente sulla graticola
Ne abbiamo un omologo italiano che si chiama Andrea Del Mastro
Che il dice Di Carlo Nordio
Che da giovane invitò in Italia a Biella la sua città uno storico che si chiama David Irving uno storico negazionista che sostiene che l'Olocausto è una balla
Le camere a gas i forni crematori su un'invenzione delle potenze alleate
Del Mastro lo invita a Biella la cosa poi salta per l'alle proteste dalla comunità ebraica della sinistra le poche c'erano i DS
Poiché il maestro però questo errore lo ripete di gioventù e quindi inizia appostare dei messaggi inneggianti a Mussolini alla marcia su Roma indossa magliette di band nazi a Rocca che esaltano Erich Priebke il boia delle Fosse Ardeatine e via e via dicendo brucia libri chi parlava prima di libri bruciati
C'era qualcuno anni fa che li ha bruciati i libri
E sappiamo com'è andata a finire come Fini quella storia là
Allora io oggi racconto questa cosa e
Chiudo davvero io penso ci sia si arrivo scusami mi sono allungato perdonami fanno perdonare io penso ci sia molto bisogno oggi di dare vita ad un nuovo Comitato di liberazione nazionale che attenzione do diciamo subito con chiarezza
Non deve combattere ovviamente con le armi perché per fortuna viviamo in un'altra epoca per fortuna quella roba là
L'abbia lasciata nei libri di storia così come avvenuto un Comitato di liberazione nazionale che metta insieme le forze progressiste di questo Paese le migliori energie limiti e migliori intelligenze di questo Paese
Ok e che faccio una battaglia culturale con l'arma della cultura dalla parodia del messaggio civile e democratico
Con un obiettivo
Che i fascisti escono dalle istituzioni democratiche perché questa cosa un'anomalia italiana e va risolta grazie
Grazie foto Perissich Grassi
Do ora la parola per l'ultimo intervento a Michela Ponzani storica
L'insegnante di storia contemporanea all'Università di Roma Tor Vergata
Grazie grazie per i vostri interventi devo dire io mi ero preparata un discorso come fanno gli storici di solito quando ci sono queste occasioni celebrative
E invece credo che seguirò molto ciò che è stato detto prima di me a partire da una questione che secondo me è molto importante
La memoria di questo Paese
Perché ho sentito dire da chi mi ha preceduta che la memoria è qualcosa che dovrebbe accompagnare i nostri giorni qualcosa che dovrebbe vivere
Quotidianamente insieme noi accendere il nostro interesse c'è qualcosa che gli storici possono fare in questo Paese proprio far sì che la storia non sia qualcosa di polveroso sepolto
Nei libri o negli archivi ma farla vivere anche perché mi pare che le recenti polemiche
Più o meno recenti sulla Resistenza sulla guerra di liberazione sull'antifascismo la Costituzione che non conterrebbe la parola antifascismo
Il fatto quando la nostra Costituzione è intrisa di antifascismo basta vedere parole come libertà giustizia sociale e solidarietà democrazia
Oppure semplicemente si potrebbe far notare a chi ha detto questa castroneria che a firmare
L'atto definitivo il testo definitivo all'assemblea costituente era un certo Umberto Terracini che ed era il principale perseguitato dal regime fascista e che tra carcere confino semplicemente cattolica
Questo lo dico non per fare polemica gli storici non fanno polemica ma perché forse ogni tanto riequilibrare le cose e parlare delle cose usando un certo linguaggio non sarebbe male così come non sarebbe male
Visto che ad ogni venticinque aprile assistiamo ad una sorta di ribaltamento della realtà e di riscrittura della storia per cui le torti i torti e le ragioni vengono mischiate continuamente
E avviando in questo Paese una memoria divisa
Sull'otto settembre sulla scelta antifascista sulla decisione di prendere le armi di diventare partigiani che in quel momento drammatico per il Paese su questo poi mi soffermerò
Arriva in questo Paese c'è da sempre una memoria divisa una memoria che tende a ribaltare i torti e le ragioni le responsabilità e le irresponsabilità
Allora forse sarebbe arrivato il momento visto che si parla di una richiesta continua di memoria riconciliata di riconciliazione di pacificazione di memoria europea riconciliata vorrei dire che subito
Che
Le memorie sono di per sé divise
Che è giusto che sia così che ogni persona ogni famiglia ogni gruppo sociale ogni gruppo politico alla sua memoria ed è giusto che sia così
Ma forse sarebbe il caso di avere una memoria collettiva perché così sono andati i fatti semplicemente
Rispetto alla questione della resistenze rispetto alla questione dell'antifascismo
Anche sull'otto settembre questo Paese si divide l'otto settembre la morte della patria come qualcuno ha scritto l'otto settembre il momento del tradimento secondo quella retorica
Neofascista che circola da sempre nella nostra Repubblica
E poi dobbiamo arrivare a Ciampi al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per sentir dire ancora una volta che l'otto settembre il momento della rinascita perché perché al momento della scelta è un momento
Drammatico per la nazione che è divisa
è un momento drammatico perché il paese viene abbandonato
Viene abbandonato dai vertici viene abbandonato da casa Savoia il cui unico obiettivo è quello di salvare la dinastia
Il re fugge se ne va lasciando insieme ai comandi dello stato maggiore dell'esercito lasciando il Paese
E i nostri soldati allo sbando la frase qui si diceva prima citando famoso film di Comencini tutti a casa
Da proprio l'idea di questo il fatto che i nostri militanti
Fossero lasciati completamente allo sbando senza ordini senza direttive la capitale di Roma
Viene occupata nel giro di pochi giorni perché perché noi eravamo alleati dei tedeschi e fin dal venticinque luglio fin dalla destituzione di Mussolini
Sapeva i tedeschi sapevano benissimo
Che noi ci saremmo ritirati dal conflitto
Sono quarantacinque mila i soldati tedeschi a luglio del quarantatré saranno oltre un milione di soldati mobilitati alla fine del quarantaquattro
Per svolgere una guerra ai civili
Cos'è la guerra ai civili è una guerra terroristica scatenata dalle truppe occupanti tedeschi insieme le milizie fasciste contro la popolazione civile italiana per evitare che la popolazione civile via consenso e appoggio alla resistenza
Per spezzare il legame che esiste o che potrebbe esistere tra le formazioni partigiane e la resistenza e i tedeschi in due anni lasceranno una scia di sangue di stragi di civili sul nostro territorio nazionale di cui questo Paese
Tranne alcune realtà locali più sensibili non ha alcuna memoria
Non ha alcuna memoria
E stiamo parlando di rastrellamenti di stragi decidi di torture sui corpi dei prigionieri politici di corpi appiccati nelle piazze ammonito della popolazione civile di stupri contro le donne
Prima si faceva riferimento a proposito della storia che che ritorna
A questa idea bizzarra che le donne non possono avere libertà d'espressione o libertà d'azione in uno Stato democratico nel due mila ventitré
Per serbare il proprio onore così come abbiamo sentito nel dibattito pubblico che è venuta in mente mentre si diceva questo una sentenza emessa dalla Cassazione nel mille novecentoquarantasette
Che fu chiamato ad esaminare il caso di una milite delle Brigate nere che a Reggio Emilia
Aveva fatto violentare sotto tortura una partigiana da tutti i componenti della sua brigata
E nella sentenza della Cassazione si dice non solo che se questa donna fanciulla di sedici anni all'epoca
Se le fosse rimasta a casa probabilmente quella violenza non l'avrebbe subita
Si dice anche che quella violenza non è un crimine di guerra se mai la massima offesa all'onore e al pudore della donna anche se avendo vissuto in banda con altri compagni in fondo il suo onore un po'l'aveva perso
Quindi vedete quanto importante ragionare sulle dinamiche che fanno parte della nostra storia recente invece ogni anno sentiamo dire nel dibattito pubblico nel dibattito mediatico
Che la resistenza in fondo è stata inutile perché tanto ci avrebbero liberato gli alleati quando ormai è storicamente accertato
Che la resistenza armata in Italia ha avuto un peso non solo nel non farci considerare come la Germania del dopoguerra
E non solo nello scampare ad una pace punitiva come quella che è stata imposta alla Germania
Dopo il secondo conflitto mondiale se non ci siamo seduti al tavolo delle trattative di pace a Parigi come un Paese con belligerante e non solo come una nazione sconfitta lo dobbiamo a quei ragazzi
Che dopo che dopo l'armistizio dell'otto settembre sono saliti in montagna che hanno avuto il coraggio di fare una scelta
Una scelta che è stata radicale una scelta che è stata drammatica ma in un momento intervenuta in un momento in cui era necessario dare una risposta definitiva risoluta e anche forte
A chi la violenza la usava mille volte di più
Anche con l'uso della violenza e delle e delle azioni armate e invece
Ascoltiamo veramente senza troppo pudore in maniera lasciatemi dire abbastanza indecente la seconda carica dello Stato professare parole in una trasmissione radiofonica abbastanza nota che suonano più o meno così
L'azione partigiana più importante militarmente più importante messa a punto in una capitale dell'Europa occupata dall'esercito tedesco cioè l'azione partigiana di via Rasella
Compiuta a Roma il ventitré marzo del quarantaquattro contro una colonna di centosessantadue uomini
Dell'undicesima compagnia SS polizza ai reti mentre Buzz Anna altro che banda musicale
è un azione che dovrebbe essere rivendicata ogni giorno e non continuamente attaccata un delegittimata
Di polemica
Per ricordare che la responsabilità la responsabilità delle stragi naziste ricade su chi quelle stragi le ha compiute non su chi presumibilmente le avrebbe scatenate
Perché ci sono stati dei processi che hanno detto questo
Il processo contro Kappler fuggito nel settantasette misteriosamente dall'ospedale militare del Celio in circostanze mai chiarite e anche su questo forse sarebbe arrivato il momento di fare chiarezza se non altro
Per le generazioni che sono venute dopo che avrebbero forse il diritto di sapere perché un criminale di guerra come Ca'
Per condannato all'ergastolo per l'omicidio continuato e aggravato di trecentotrentacinque cittadini non solo italiani a antifascisti perché nella strage delle Fosse Ardeatine non c'erano soltanto italiani
C'era una antifascisti detenuti nelle carceri di Via Tasso
A Regina Coeli
Diverse nazionalità militari e civili e Bray e cattolici azionisti liberali comunisti
Che combattevano contro una delle più feroci
Guerre mai scatenate sul territorio italiano appunto la guerra ai civili una guerra terroristica fatta di terrorismo preventivo intimidatorio forse sarebbe arrivato il momento anche di ragionare su questo
Di
Dire che se non ci fosse stata la Comunità ebraica di Roma a manifestare sotto il tribunale militare nel mille novecentonovantasei quando Erich Priebke è stato
Portato dall'Argentina dove era stato scovato due David ha vissuto per oltre cinquant'anni libero
Se non ci fosse stata la Comunità ebraica di Roma il tribunale militare in prima istanza Priebke l'aveva assolto perché era un bravo generale che in fondo in gioventù
Aveva soltanto dovuto obbedire agli ordini militari dei superiori e questa scusante
Viene tirata in ballo in maniera pretestuosa ancora oggi quando si parla di responsabilità delle milizie fasciste che hanno avuto una grande responsabilità nel provocare azioni di terrorismo diffuso
Oggi è l'anniversario dell'otto settembre del quarantatré e non mi pare che con l'otto settembre sia morta la patria forse è morta la patria fascista però è rinata una nuova Italia una nuova patria e qualche fra fra poco più d'un mese ricorderemo a Roma
Un altro anniversario il rastrellamento degli ebrei del ghetto del sedici ottobre del quarantatré perché dopo l'occupazione di Roma tra l'altro in circostanze mai chiarite la mancata difesa di Roma verrà fatta una commissione per capire di chi era stata la responsabilità della mancata difesa di Roma e anche questo peserà
Sul voto del mille novecentoquarantasei sul voto referendario nel cacciare
La monarchia i Savoia che aveva dato responsabilità aveva una responsabilità in questo la querelle anche regalato il potere a Mussolini il ventotto ottobre del mille novecentoventidue
Perché anche questo è un altro mito da decostruire il fascismo non prende il potere a seguito di una rivoluzione o a seguito di una guerra civile il potere a Mussolini viene regalato letteralmente da una classe dirigente terrorizzata dall'idea che possa intervenire anche da noi il pericolo rosso
Tant'è vero che a Roma non si spara nemmeno un colpo e i fascisti rimangono a guardare sulle vie di Roma entrano belli belli tranquilli
Il giorno dopo quando non viene firmato il decreto fatta che avrebbe permesso all'esercito italiano di rimandare a casa quattro ragazzotti scalmanati quali erano appunto gli squadristi di rimetterli a casa di rimandarli a casa di caricarli sui treni non viene firmato lo stato d'assedio
Quindi
Questo era diciamo il senso del mio discorso cercare di recuperare quello che quella che è la memoria
Ma anche guardate cercare di fare della buona storia perché l'era del testimone sta finendo
Quando nemmeno l'ultimo testimone ci sarà più cosa faremo dice la racconterà la storia compito degli storici
Andare negli archivi guardare le fonti bare a rompere le scatole fare analisi critica guardare all'oggi al dibattito che circola
Anche sulla questione del neofascismo che non è una questione poco importante perché col venticinque aprile si parla di attacco la banda musicale come a dire che l'azione di via Rasella e quindi tutte le azioni partigiane erano inutili persino dannose
Perché tanto c'avrebbero liberato gli alleati perché comunque i responsabili delle ritorsioni e dei massacri non sono i nazisti ma sono i partigiani che hanno lottato
E poi c'è la questione del neofascismo per cui guarda caso in occasione della
Dell'anniversario
Della strage di Bologna si arriva a dire addirittura che la matrice in fondo
Non sarebbe nemmeno neofascista allora una bella indagine magari sulle attività dell'Europarlamento rispetto a questa questione del neofascismo che risorge un po'in tutti i Paesi non solo da noi forse forse andrebbe fatta
Bene grazie grazie Michela
Sta collaborando programmata voi dirlo tu per favore
Grazie ha un programma televisivo mi pare no proprio sulla memoria storica lei a ha collaborato anche con Rai Storia io voglio ringraziare tutti i nostri interlocutori e un pubblico così numeroso che veramente non ce non ce l'aspettavamo
Ancora una volta diciamolo con forza in questi tempi con la mente col cuore Ora e sempre Resistenza