Il confine. Festival di Emergency - Il confine: limite o orizzonte?

Un pomeriggio a tutte a tutte grazie dev'essere così numerosi nonostante il caldo
E grazie a Emergency per questo momento
Allora ci insediamo
E vi presento di miei interlocutori Guido Barbujani
Genetista dell'Università di Ferrara autore di numerosi libri di numerosi studi
Di cui vi parleremo Enrico che ha Manni
Scrittore
Che di gialli
Giornalista e alpinista fosso presentarti così
Il tema di tutta questa maglia triste l'incontro di Emergency è dedicato al confine
E oggi pomeriggio ne parliamo sotto un doppio profilo il confine come limite o come orizzonte e allora io per cominciare questa nostra chiacchierata
Recuperò una pagina di di Gino Strada da Busca sci
Q ed è il momento in cui Gino parte nel settembre due mila e uno è un viaggio che comincia il quattordici settembre due mila uno quindi siamo anche in in una zona di anniversario quindi tre giorni dopo l'attentato alle Twin Towers comincia la sua missione per arrivare in Afghanistan dal Pakistan per arrivare in Afghanistan l'unico mezzo è un cavallo
Un paio d'ore e mi sento un po'strano un senso di vuoto respiro affannoso quota tre mila ottocentodieci metri seguo il suggerimento di Nasheed mastica in continuazione mentre saliamo e starai bene
Il cavallo che porta la bombola d'ossigeno per in ogni caso cinquanta metri più avanti si continua a salire incontriamo solo qualche decina di capre e due contrabbandieri sulla via di ritorno
E ora si procede molto lentamente i cavalli sentono l'aria rarefatta ciondolano la detesta est bavaglino il ghiaccio del mattino non si è ancora sciolto sul terreno pietroso
Altitudine quattro mila ottocentoventicinque metri eccome essere a cavallo in cima del monte Bianco
Anche se non se ne ha l'impressione a guardare le vette lì affianco noi che salgono altissime è in faccia a noi e sotto gli zoccoli la terra degli afgani
è il confine ce l'abbiamo fatta ci guardiamo felici senza dire una parola è il confine tra il Pakistan è l'Afghanistan
Ho scelto questa pagina perché mi piace
Cominciare con una pagina di Gino Strada qui
E perché c'è questa parola del confine
E c'è Camagni che ci può anche raccontare
Questi altitudini
Allora la prima questione che vorrei porre a voi
Partendo dal titolo che ci è stato assegnato è che cos'è il confine
E che cos'è il limite
Perché il confine può essere qualcosa
Di
Di molto materiale di solito no
Anche
Quando parliamo purtroppo ne parliamo moltissimo di guerre parliamo di un confine
Ci si scannano per qualche centimetro in più per spostare il confine
Di quote la
E il confine può essere anche molto
Decennali feriale
Otto fluido
E di questa volta sia paura
Il limite
è una parola che può essere anche
Una parola positiva il senso del limite il senso della misura
Il potere i poteri devono avere un limite il limite che il dato
Dal rispetto delle persone ad esempio dal rispetto dei diritti umani
Che è un limite che spesso i poteri
Politici economici religiosi tendono a voler oltrepassare tendono a voler calpestare allora la prima cosa che vi chiedo dal vostro punto di vista cosa vi richiama il confine e il limite Guido Rizzo io
Beh buonasera e grazie per essere venuti qua nella calura
A sentirci io sono violato
In questo periodo è diventato anche abbastanza di moda
Chiedere alla biologia la genetica di risolvere problemi che per altre vie invece sono sono difficili da risolvere
Per esempio chiedere al DNA dove stanno i confini fa le varie popolazioni fra le varie nazioni fra le varie etnie adesso non vorrei perdere troppo tempo per definire queste parole che però sono molto diverse
Quello che mi sento di dire che nella nostra biologia non ci sono certificati di residenza o certificati di nascita
Anna saperlo leggere il DNA racconta tante storie
E sono le storie della nostra rivoluzione da quando ci siamo separati dagli scimpanzé se volete fino a quando siamo arrivate costruire grattacieli parlamenti grandi bastimenti e così via
Si vede che siamo tutti africani questo senz'altro siamo tutti africani in più di un modo poi se volete ci torniamo scusi sto e e poi si vede che a un certo punto quando siamo usciti dall'Africa e stiamo parlando quindi sto parlando di homo sapiens naturalmente cinquanta mila anni fa abbiamo cominciato ad accumulare delle piccole differenze perché dico piccole perché in realtà gli umani rispetto agli scimpanzé e gorilla hanno delle differenze piccolissime fra di loro a livello del DNA
Dovrebbe essere il contrario ma quando si è in tanti ma siamo otto miliardi le differenze si accumulano più rapidamente questo ce lo dice la teoria quando si è in pochi cioè come essere in un paesino in cui tutti sono imparentati
Ecco il fatto che noi siamo così simili fra di noi significa che oggi siamo tanti ma in un passato molto recente eravamo davvero pochi
Può darsi che quelli che siamo usciti dall'Africa fossero poche migliaia di persone da qui dice andiamo tutti quanti mentre evidentemente scimpanzé gorilla avevano una genealogia ben più nutrita della nostra ben più vasta
E l'altra cosa che si vede che ci sono delle piccole differenze per cui se uno ha certe caratteristiche nel DNA certe caratteristiche generalmente patologiche
Allora si può dire ecco tu vieni da lì tu se hai la microchip e mia si può dire se vieni dalla Sardegna da Cipro dal delta del Po dall'Himalaya dalla Nigeria ma in molti altri casi non è così in molti altri casi non è così e quindi chiedere alla DNA di dirimere delle questioni dei conflitti tracciare un confine
è un po'insomma delegare un compito molto molto complicato direi che per rispondere alla domanda complessa che che ha sollevato Marco Marco Damilano io direi che i confini sono qualcosa sempre di arbitrario
Che ci siamo noi in certi casi confini sono necessari
L'esempio che mi viene in mente tutti avete sentito parlare dell'uomo di Neanderthal
è una specie diversa dalla nostra ogni paleontologo se gli fate vedere un cranio nostro di Neanderthal senza alcun dubbio la classifica in un modo o nell'altro ma oggi sappiamo che non ci siamo incrociati ci siamo riprodotti con i Neanderthal
Anche il concetto di specie che ci insegnavano a scuola un tempo non cavalle un cavallo un asino e un asino e sono due cose vista differenti
Perché se sincro sono fanno muro che è sterile anche questo concetto non ha retto alla prova dei fatti e d'altra parte lo stesso Darwin lo mettere in dubbio però abbiamo bisogno di parole per definire le cose abbiamo bisogno e dire questo è un cavallo e queste un altri no
E in alcuni casi questo significa tracciare dei confini in qualche modo arbitrari
Non c'è nulla di male nel farlo perché altrimenti non ci capiremmo altrimenti le parole non avrebbero senso ma dobbiamo sempre ricordarci che tutto questo nasce da un nostro sforzo intellettuale di tracciare dei limiti dove le cose non sono invece così netta
Posso stare proprio su quest'ultimo punto quello delle parole perché lei deve finire definire vuol dire mettere un confine cioè la parola è una definizione che confinano
Mi interessa questo punto e anche il punto che che che al centro i tanti i tuoi libri gli africani siamo noi anche il Tom uno dei titoli ma insomma dagli appena detto
Siamo noi siamo quelli che hanno scalzato l'uomo di Neanderthal che abitava all'Europa noi premiamo in fin dei conti da lì dallo stesso luogo da cui
Fatemelo dire subito provenivano in gran parte le vittime del naufragio di dieci anni fa del tre ottobre due mila e tredici di lampedusano trecentosessantasei vittime venivano quasi tutti dall'Etiopia dall'Eritrea che proprio quella zona attrazioni allora la pressione il linguaggio delle parole che c'è chi solo fonte di equivoci anche sono fonte di spesso di conflitto anche su questo è un è un confine spesso sulle parole quando quando nasce
La possibilità chi comunicare di comprendersi di dialogare
Tra
Tra uomini tra l'altra l'altra persone e che evoluzione ha avuto sua è stato immediatamente un ponte o o se è o è stato un confine che non si doveva sperare
Ma questo non lo sappiamo perché le parole non lasciano non lasciano fossili o non ci fanno forse noi abbiamo la capacità del linguaggio articolato no i i primati ieri hanno delle parole perché gli scimpanzé hanno dei terzi Diversi per dire
Aquila per dire serpente per dire per dire leopardo
E li usano anche per fregare gli altri no lanciano un allarme in modo che uno che ha trovato qualcosa da mangiare scappi via però un uno scimpanzé non è in grado di dire a un altro ci vediamo alle cinque in piazza Prampolini ecco questo è una una caratteristica che loro non hanno l'abbiamo sviluppata molto indietro nel tempo anche se non sappiamo quando in parte dipende da un certo gene che se volete ve lo dico lo dico come si chiama si chiama Fox i due persone sapete come prima però dette il nome di questo gene
E sappiamo che a cercare e sappiamo che anche l'uomo di Neanderthal aveva la variante del gene che abbiamo noi insomma quindi la capacità del linguaggio risale molto indietro dopo di che su come abbiamo cominciato a comunicare ci sono tante bellissime teorie ma non ci sono dati su cui su cui basarsi
E però una caratteristica profondamente profondamente umana che sia usata per ingannare o per favorire la comunicazione poi dipende molto dalle dalle circostanze serto se ci siamo incrociati con Neanderthal
Che indubbiamente a vederli sono molto più diversi da noi di qualunque altro immigrato che possiamo incontrare oggi per la strada
Vuol dire che ci sono anche degli spazi di dialogo e e di comunicazione però qui non stiamo più parlando di biologia stiamo parlando di Sociologia di Psicologia tutti i temi dei quali io non sono un solo quasi niente cosa ecco la cosa che posso che posso aggiungere visto che stiamo parlando
Dell'arrivo in Europa di Neanderthal così e che oggi la pelle bianca non è considerata una caratteristiche identitarie per tutti gli europei
Abbiamo dei dati e li ha ripresi anche il generale farmaci non so se sia un caso adesso non mi porti abbiamo dei Daci arriviamo che si indicano come fino a otto dieci mila anni fa gli europei netta prevalenza adesso una pelle molto scura nera e gli occhi azzurri una combinazione molto strana oggi assente
Le pelli chiare sono arrivate in Europa nel neolitico con una grande ondata migratoria dal Medio Oriente
Quindi le pelli bianche che hanno molte persone in questa piazza sono il frutto di un processo di immigrazione che non è stato ostacolato ma è stato anzi incoraggiato perché queste che arrivavano dal Medio Oriente avevano delle tecnologie molto superiori sapevano coltivare i campi sapevano arrivare allevare gli animali e quindi si sono imposti grazie alla loro superiorità tecnologica
Poi ci torniamo
A Errico Camagni volevo chiedere sono partito da una pagina Gino Strada e parla del del paragona il confine tra Pakistan e Afghanistan al Monte Bianco che uno sfondo un protagonista di tanti voi i libri
Allora partiamo anche per te che cos'è il limite che cosa il confine anche nel nel vali Carlo è anche nel nel quarto dell'arrampicarsi a guardare in alto nel nel nel nel non poter tornare indietro anche in alcuni in alcuni casi che cos'è il limite e il confine
Buona sera anche da parte mia ho in mente due esempi per dimostrare o provare a dimostrare che appunto come è già stato detto sono parole complesse a volte anche ambigue e se no se non si dà una precisa definizione di cosa intendiamo ci portano molto fuori strada
Allora un esempio è questo però partendo dal Monte Bianco citato da Gino Strada
Ma immaginiamo oggi il Monte Bianco ma come quell'uomo gol di quattro mila ottocento ore dieci metri che ci divide dalla Francia per noi è un confine
Perché a un certo punto nel Settecento dei militari sostanzialmente hanno deciso che i confini dovevano passare sugli spartiacque delle montagne
E quindi per noi di là c'è un'altra nazione
Ma non è affatto storicamente
Duratura questa definizione perché prima che in base a tante cose ma soprattutto alla costituzione del Regno d'Italia il Monte Bianco faccia parte del Regno di Sardegna quindi era al centro di un di uno Stato non era un confine
E come Monte Bianco lo stesso Monterosa i valzer qualcuno di voi ne avrà sentito parlare che sono la prima una delle popolazioni più raffinate che hanno popolato le Alpi e venivano anche loro dalla pianura quindi nuovo è una storia di adattamento non è che uno nasce Montanaro
E l'onestà parto tre eternità
Dei Vasa stavano di qua e dirà del Monterosa quindi anche il Monte Rosa era un perno era un centro non era un confine e così le Dolomiti di Sella intorno ci sono i Dadini e così altri luoghi
Quest'idea del confine che per noi è assodata intorno allo spartiacque cioè a quella cresta che delimita le acque no da una parte sono Italia dava tre Francia o Austria
è una idea recentissima de e coincide con la fondazione degli Stati nazionali
Questo per dire che appunto pari Montanari la montagna era un ostacolo perché effettivamente è una fatica andare un colle e valicare una cima
Più un collega una cima perché le cime ne hanno scoperte di alpinisti mentre i colleghi le hanno scoperte i montanari ma non era un confine perché si vedeva intorno le montagne anche perché immaginate uno che ha un un gregge di pecore
Ho Divac Savona Mandela di di vacche
Cerca il versante migliore in ogni stagione per farle pascolare quindi evidente che gira intorno a questo nucleo e questo mi è una cosa che che è importante perché ci fa capire come appunto le parole cambino significato in base a come noi trasformiamo i concetti a trasformiamo anche i luoghi sostanzialmente
Per quanto riguarda il limite
In molti alpinisti qui penso e parlo di alpinismo che una certa completamente diversa da quella del montanaro è una cosa che si fa per piacere nessuno si opti obbliga nessuno si arricchisce o quasi nessuno
E l'attività più inutile che esista sulla terra infatti difficile a spiegare a uno che non la capiscano perché ti devi svegliare presto perché devi fare delle fatiche poi staterelli sul tuo divano la vita è bella lo stesso no
Ebbene l'alpinismo invece che apparentemente e il non li in mezzo no c'era anche una pubblicità famosa negli anni passati
Molto fuorviante secondo me per fortuna stiamo un po'rivedendo questi concetti perché sono a quelli che ci hanno portato molto lontano anche dal punto di vista per esempio climatico industriale eccetera
Dell'alpinista di alpinisti sono sempre dati un limite invece altro che non li mise c'è vero che l'alpinista cerca di superare il limite
Indi di me stesso supero il limite è diventato il perché le montagne sono lì che io ci vada o meno non cambia la storia
Ma sostanzialmente sarà alpinismo si fosse dato dei limiti e cioè
Sì forse dato delle regole che sono regole non scritte che sono regole orali
Anche a volte simboliche
Bene sarebbe già morto perché noi oggi siamo in grado di costruire una funivia che va sul Cervino siamo in grado di salirà sull'Everest ma vedete nelle fotografie incolonnati che sembra di essere al supermercato
Possiamo bucare le montagne le possiamo addirittura annientare
Quindi il limite ce la dobbiamo dare noi perché altrimenti anche quel gioco lì perché poi l'alpinismo è un gioco non è quello del montanaro che ha vita dura ed era una vita che spesso non è non era assolutamente una scelta
L'alpinismo se che è un gioco senza regole non non si può più giocarsi col così come a tennis così come a calcio si OP della palla con le mani
Non gioco più a calcio
E quindi ecco anche il concetto di limite non è il no limits e cioè il fatto che io vado sempre oltre senza un limite no
Io di mi devo mettere un'etica un una regola
E questo secondo me è una bella metafora per la nostra società
Perché invece noi siamo nell'epoca o stiamo spero uscendone ma mi sembra con molta difficoltà
Del no limits cioè del fatto che il mondo è illimitato ma tutta la scienza ci dimostra che il mondo è limitatissimo e che noi siamo già troppi e stiamo già consumando troppo
Ecco per dire che sia il concetto di confine tra il concetto di limite può essere visto da molti punti di vista
Attorno
A proposito di regole io ho letto il libro che è dedicato ieri Herning alpinista americano molto molto importante degli anni sessanta il libro si intitola se non dovessi tornare e c'è un suo articolo sull'etica dell'alpinismo
Che anche la ricerca dell'equilibrio che e che anche qualcosa che non riguarda solo gli alpinisti ma riguarda tutti riguarda anche una società cerca un equilibrio dove Luís mette fissa alcune regole non lasciare traccia al pub del tuo passaggio
Non io non informarti troppo sulla via l'eccesso di sapere equivale privazione della gioia privilegiare l'arrampicata libera
Come si possono trasformare queste regole dell'alpinista e questa ricerca dell'equilibrio in qualcosa che può essere in senso più lato ma anche nel senso più largo utile per tutti e tutte
A poltrone piazza sembra ragionare un posto d'alpinismo e sulla montagna come metafora perché altrimenti è una cosa tutto sommato un mucchio di sassi la montagna allora in questo senso quello che diceva e meno negli anni Sessanta era molto interessante lo diceva sostanzialmente due cose che Marco ha già anticipato da un lato una cosa che attualissima cioè che abbiamo realizzato che abbiamo preso come fosse oro colato anche se non è stato M. Inge certamente a a imporla il fatto che i montanti parete se si può si sale coi propri mezzi e cioè il punto è il chiodo il punto di assicurazione come si chiama serrata non farsi male perché si ho calato rimango appeso ma non serve per tirarsi su come nei fumetti di Topolino per esempio o in altre immagini un po'stereotipata e dove i chiodi sono una scala no il chiodo
E e qualcosa che serve per proteggere la vita ma non per scalare la parete e questo è un approccio se volete ecologico perché per e mail lo era io non so se tutti quelli che oggi praticano l'arrampicata liberò sportiva
L'abbiano questi India in testa mai di fatto è diventato la norma che non vuol dire che se tutti età che un chiodo ti tagliano le mani ma vuol dire che si gioca in questa maniera qua secondo le regole che citavo prima
La seconda cosa che dicemmo invece lontanissima dal nostro orizzonte Lula diceva negli anni Sessanta era un'avanguardia Luís però erano anni in cui per esempio gli americani seguivano con molta attenzione
L'insegnamento Eligio minori anche un po'il padre dei parchi americani o di Toro somma personaggi che avrete sentito nominare che rappresentano come dire la vita con la natura più più assoluta più integra più rispettosa ecco lui diceva se io vado in un posto che non è necessariamente una parete può essere anche una un bosco un già una foresta può essere qualunque ambiente naturale
Non devo lasciare traccia del mio passaggio per consentire a chi viene dopo di me di godere della stessa esperienza
Ecco su questo dovremmo riflettere perché noi oggi lasciamo tracce di ogni genere
Ma soprattutto virtuali cioè noi sì immortali ammonì dieci minuti era mandiamo al messaggio per dire sostato lei suo stato lì sono stato lì
Ecco dovremmo domandarci se questo non ci toglie poi veramente la profondità dell'esperienza che non vuol dire che se io vado in un bosco devo perdermi perché è giusto che io torni a casa
Ma devo tanta Missim Monica mente cedevo perdermi in quell'ambiente devo entrarci dentro in qualche modo in punta di piedi
E quindi il fatto che non lasci tracce il fatto che non scriva le relazioni dopo un'ora che sono tornato consentirà a quello che va domani
Di ripetere un'esperienza personale
Profonda ecco su questo a mio parere invece siamo andati proprio nella direzione opposta che forse
Il di il ragionamento è il messaggio di Mps molto attuale
Che poi stavo pensando per per rimettervi in collegamento che invece di lasciare tracce ovviamente molto importante per chi fa ricerca chi studia tracce addirittura di trecento mila anni fa
Inevitabilmente certi non vi prevalgono il esatto esatto
Volevo tornare Guido su su non sul non tanto sul generale va andarci quanto su sul provare a fare chiarezza su alcune questioni negli ultimi anni è tornata di moda prima la parola all'azione voi sovranità poi i padri a poi in un crescendo
Negli ultimi mesi un ministro ha parlato di sostituzione etnica poi uscito libro del generale dove dove racconta che di essere stato sulla metro
Sì guardando la mano di una privandola ma toccando la mano di un di un africano probabilmente studiando lena diversità dalla sua
E insomma tornando nel dibattito pubblico circolano indisturbate parole come etnia razza diciamolo pure
Con tutto quello che ha comportato come conseguenza storica alcuni nel Novecento anche non soltanto nel Novecento la pulizia etnica la guerra etnica le guerre etniche negli ultimi decenni allora dal punto di vista del del della dal tuo angolo di osservazione aiutarci
A viaggiare tra queste parole etnia razza
Sì dico una cosa che Roma mai messo per iscritto cioè che il concetto di razza umana in qualche modo
Quando nasce è una buona cosa
Nel senso che
Anche chi aveva accettato che l'uomo fosse un animale
Sì rifiutavo puntava i piedi di fronte all'idea che ci fossimo evoluti a partire da antenati dopo umani
La cosiddetta discendenza dell'uomo dalla scimmia quindi anche quando Darwin aveva scritti sui libri aveva avuto un successo immediato perché rispondeva un sacco di problemi aperti all'epoca c'erano scienziati di alto livello
Tra di loro un patologo tedesco il tema fiasco perché è stato il padre la patologia
E che è stato citato a Van verrà durante il codino ed dal filosofo francese Bernarda Visentini
Perché non credeva ribatte ricircolo folta che nell'evoluzione che allora aveva detto che una pandemia è un fenomeno sociale con alcuni risvolti medici
Datata aprile diretta ha tirato fuori questa stupidaggine e l'ha rilanciata però FIR cosa era fior licenziato e si opponeva completamente all'idea anche noi avessimo avuto origine da qualche cosa che non fosse umano
Quindi quando si comincia a classificare le razze umane si applica un atteggiamento scientifico che accomuna l'uomo agli altri animali e questo è una cosa positiva
Il problema della classificazione razziale umana e che appunto anche lì si tracciano dei confini tra dell'entità che oggi lo sappiamo benissimo perché conosciamo il loro DNA che non sono affatto
Facilmente distinguibili le une dalle altre c'è qualcuno di noi che ha delle caratteristiche che possono essere tipicamente giapponesi tipicamente italiano in però la maggioranza di noi ha un DNA compatibile con tante origini cantante origini diverse
E e questo si vede nella storia della classificazione razziale a partire dal Settecento vengono proposte decine di sistemi di classificazione razziale
Ma cosa potevano fare a quell'epoca misuravano la lunghezza del braccio rispetto a quello che la gamba
Il colore della pelle che non si poteva neanche misurare lo descrivevano così ognuno aveva la sua classificazione con dei punti deboli e ce l'ha subito un altro che diceva no non è così proponeva un altro sistema ugualmente debole
E in questo modo le razze umane sono proliferate fino a diventare duecento del Novecento fino a che qualcuno ha puntato i piedi e il primo è stato un grande antropologo americano stimano franchi Livingstone
Che scrivo un articolo nel mille novecentosessantuno intitolato sulla inesistenza delle razze umane Livingstone dice io studio le malattie del sangue
Provo la stessa malattia del sangue nell'Africa in Europa in Asia e allora smettiamo di pensare che africani europei asiatici siano delle robe diverso e c'è molta continuità non ci sono delle barriere mette ecco io penso di aver contribuito un po'alla diffusione di un equivoco generato da Livingstone perché il dibattito a quel punto si è centrato sul tema della esistenza delle razze esistono o non esistono nell'uomo allora un filosofo della scienza molto bravo escano Giovanni D'
Riolo un giorno mi ha spiegato che impossibile filosoficamente dimostrare l'inesistenza di qualcosa
Io posso dimostrare che tutte le volte che uno dice di aver visto un fantasma non era un fantasma ma questo non dimostra che non esistono i fantasmi che non si possono presentare in altri momenti allora sul tema delle razze ripeto facendo ammenda per alcune cose che che ho scritti Maria impreciso si pone il tema adesso è utilità o inutilità della classificazione razziale
Perché quest'idea che ci sono dei blocchi distinti in cui ognuno assomiglia ai membri del suo gruppo molto di più che agli altri non regge non regge
E quindi anche dal punto di vista clinico farmacologico guardare uno e dire parla tu hai la pelle nera quindi assomiglia RAI a un altro africano o tu hai la pelle bianca Assomineraria un altro europeo non funziona non funziona
All'interno di ciascuno di questi gruppi comunque li designate c'è tantissima variabilità
Se posso fare un esempio fosse sto perdendo un po'troppo tempo ma giusto per capirci no parla parliamo della statura gli africani
Vanno da un metro e trenta i pigmei a due metri e venti ok
Statura media uno e settantatré faccio per dire gli europei vanno da un metro e quaranta a due metri e dieci statura media uno e settantadue cosa ce ne frega di questa media quando abbiamo di fronte un individuo che può essere alto basso intermedio
E lo stesso vale per i test clinici
Le a SL dell'Emilia Romagna della Toscana da un po'di tempo mettono sul referto la razza
Del del paziente è un'assurdità perché all'interno della stessa razza definita da loro c'è una variabilità enorme che non è e questo dato non si dice niente
Le aziende sanitarie locali della Toscana hanno ricevuto un messaggio da parte di qualche dirigente
Che come diciamo noi in Veneto e penso fa comunque il busto del pezzo la top del buco perché dice no non usate la parola razza come se il problema fosse la parola chiamate dei gruppi etnici allora
Vuole poter richiamare tribù razze gruppi etnici comunità collettività il concetto importante è che queste entità non sono biologicamente distinte l'una dall'altra che potete beccare una singola persona con certe caratteristiche
Se qui a un certo punto passa un giapponese non capiremo se il giapponese o cinese o coreano subito ma capiamo che è diverso da noi cioè non si tratta di Novi di Reggio Emilia
Non si tratta di negare le differenze si tratta di negare che queste differenza siano raggruppate
In maniera discrete in maniera distinta siano separati da confini netti insuperabili
E quindi di problema non è la parola poté possiamo continuare ad usare la parola razza purché ci mettiamo d'accordo su che cosa significhi la cosa un po'bizzarra un po'curiosa e quella pianto perché so che sto parlando troppo e che mentre il concetto di razza viene progressivamente demolito dalla ricerca scientifica
Come sapete bene negli Stati Uniti d'America sta diventando sempre più marcato a caratterizzare delle identità sociali
Che sono importantissime
Perché nel dibattito politico e sociale nella ricerca del lavoro nella ricerca di un posto di studio all'università
Le cosiddette caratteristiche razziali contano
Chi viene riconosciuto come ispanico un'entità che di biologico non ha niente perché gente di origine europea africana o amerindi a che a casa sua parla spagnolo solo corista essere riconosciuti come ispanico significa avere piccoli vantaggi
Nella scelta di una scuola buona
Che può portati all'università buona che mo'portati a un posto di lavoro meglio retribuito
Allora questo è un tema molto importante è di competenza dei sociologi è di competenza di Stefano Allievi che sta lì davanti sono delle identità anche vengono costruite su base sociale che hanno una grande rilevanza nel dibattito sociale politico ma togliamoci dalla testa che riposino su solide basi biologiche perché così non è
Però appunto levare e mi colpisce la data mille novecentosessantuno che appunto non è
Non è neutrale dal punto di vista storico cioè alle spalle a il progresso scientifico e l'affermazione di certe idee in ambito scientifico risente chiaramente del contesto sociale quindi agli anni Sessanta acerrimo diventa per i diritti civili
E oggi c'è il mi tu un quelle cose lì alle spalle
Le l'orrore delle leggi razziali anche in Italia in Europa nel cuore dell'Europa
Enrico tu invece prima hai detto una parola sulla quale vorrei vorrei chiederti e poi la chiederò anche a Guido adattamento
Adattamento è una parola
Che a me fa venire in mente gli effetti del cambiamento climatico
Anche in termini politici piani di adattamento e gli effetti del cambiamento climatico che come come sapete non esiste anche se è stato
Poi impiantato nel due mila diciotto ma di fatto non è mai stato realizzato e attuato e impedirebbe almeno molte molte tragedie con con un preavviso tanto per dire uno degli aspetti più più pratici con un sistema di allarme di avviso più fondato e questo mi chiama la questione di degli effetti del cambiamento climatico quei confini che tu dicevi Montanari di alpinisti hanno imparato nel corso dei secoli dei millenni a riconoscere a sfidare oltrepassare
Oggi stanno semplicemente svanendo
Piaccia e che si sciolgono proprio sulle Alpi proprio anche nel versante anche intorno al Monte Bianco
E e confini invece che vengono superati perché è uno dei motivi per cui c'è una pressione migratoria sul nostro sull'Europa e e anche gli effetti del cambiamento climatico dove fa sempre più caldo
E allora che cosa significa trattamento
Sì adattamento un'altra parola complessa che richiederebbe un po'di spiegazioni perché spesso appunto noi diamo per scontato che tutti la pensiamo alla stessa maniera poi però basta che io la vedo in un modo la vedo in un altro e non ci capiamo però adesso non facciamo la troppo lunga
Indubbiamente per secoli per quanto riguarda almeno il mio campo la montagna c'è stato un processo di adattamento direi molto riuscito
Nel senso che la gente che va a vivere fa mille e cinquecento metri di quota e superare inverni che duravano a volte anche otto nove mesi
Ha imparato bene a resistere il che non vuol dire che facesse una vita felice che andassero a sciare ma cosa diversa però impropriamente c'è stato un processo di adattamento nel caso di base per esempio anche rappresentato da un'architettura molto raffinata c'erano anche molti scambi con la pianura con altro confine che noi poniamo mentalmente no
Come se non ci siano scambi tra quello che sta su in cima alle valli e la e non è vero niente terra continua lo scambio altrimenti non vedremo certi affreschi nelle chiese di montagna certe architetture eccetera eccetera
Quindi quello è stato un processo di adattamento che indubbiamente oggi non esiste più perché oggi il problema se mai appunto è tutto un altro il problema oggi è che premete siamo noi che viviamo in pianura chine che dovremo in più appunto imparare ad adattarsi non solo al caldo di oggi
Che purtroppo siamo al tre settembre quindi è chiaro che qualcosa
Sta andando diverso ma anche adattarsi ai fenomeni estremi che quando poi questo caldo viene colpito da una da una goccia d'aria fredda
Da un piccolo infiltrazioni di aria fredda succede il finimondo quindi e tutto molto più più eclatante e più dannoso il più rischioso equestre adattamento a mio parere necessario e quasi vergognoso che non ci siamo ancora arrivati perché sono cose che capisco anch'io che non sono uno specialista possibile che non si possano raccontare i ragazzini che vanno a scuola a spiegare a tutti insomma
Se se viene la grandinata con le bocce cose così io sono in macchina rischia di morire perché mi spacca il parabrezza quindi somma sono cose molto pratiche che andrebbero insegnate rapidamente
Però il problema è molto più ampio purtroppo perché non è che dobbiamo sono reagire ai fenomeni estremi che abbiamo probabilmente ormai a distanza genetiche di almeno due generazioni e poi speriamo che a quelli dopo a bere un po'di buonsenso più di noi
Reagire a un cambiamento climatico globale perché non è una cosa locale anche cui fa ridere quando la settimana scorsa viene un po'di fresco e tutti dicono ama allora
Tutto sbagliato figurati è successo qui per una settimana magari in Canada è successo esattamente il contrario quindi non è così che si ragiona
Allora l'adattamento oggi a mio parere riguarda il fatto che noi viviamo per esempio in pianura con più difficoltà di quanta avremmo vivendo a mille cinquecento metri di altezza si sono ritirano Desiati valori
Il che non vuol dire che tutti i traslochi eremo lassù perché non ce lo possiamo permettere perché non c'è spazio per tutti e perché questo non succederà
Però vuol dire che anche qui il concetto di limite di confine si si è ribaltato
E quindi forse come dice Mercalli ci sarà un esodo estivo verso le alte quote
Tra qualche anno perché effettivamente se la temperatura sale ancora diventa veramente difficile resistere in certi luoghi avendo devi stare chiusi in casa con con l'aria condizionata ma non mi sembra una vita da consigliare a nessuno
Allora sono per dire senza fare i futuristi che l'adattamento va in direzione opposta probabilmente così come uno degli elementi che ha caratterizzato come fenomeno di costume e di moda la fine del Novecento cioè
La grande industria anche l'ebbrezza dello sci
E destinata
Non dico a finire perché le cose non finiscono al giorno all'altro ma indubbiamente è entrata in un periodo di
Di diminuzione di discesa chiamatela che poi discesa un termine perfetto parroci
Cioè non è più quella roba delle magnifiche sorti e progressive che ci portavano attaccarsi a una seggiovia e tutti felici oggi nasceva non se lo possono permettere i ricchi
Coi soldi dei poveri diciamolo perché i cannoni la neve la paghiamo tutti non è che la pagano soltanto quelli che vanno a sciare la neve è artificiale
Ed è finanziato dagli enti pubblici che siamo noi quindi anche queste cose a mio parere vanno dette perché se no parliamo di cose che che non conosciamo
Grazie nel frattempo si è riempita anche l'accordo altra la parte non coperta dal perché avessero non è più coperta dal sole volevo chiedere anche a Guido
Una riflessione sull'adattamento che è una parola riguarda alla biologia la genetica
E anche però ecco un punto sugli effetti del cambiamento climatico sempre dal punto di vista della tua
Ricerca
Sì in biologia adattamento rimanda Sostaro Bernanke
E quello che ha descritto il meccanismo si chiama selezione naturale attraverso cui ci adattiamo all'ambiente sviluppiamo delle caratteristiche idonee all'ambiente in cui viviamo elidere molto semplice se in una popolazione ci sono delle differenze e qualcuno delle caratteristiche più vantaggiose per esempio perché alla pelle un po'più scura ed è più protetto dal sole africano di che ha la pelle più chiara questo qualcuno lascerà più discendenti che quindi questa caratteristica si diffonderà ed è quello che è successo quando ci siamo staccati dagli scimpanzé all'epoca avevamo la pelle bianca cominceranno scimpanzé gorilla sotto il pelo
Ma mano che perdevamo il pelo avevamo regioni del corpo sempre più ampie esposte al sole e quindi c'era un qualche vantaggio della pelle un po'più scura che ci proteggeva meglio questo è le le regole dell'adattamento biologico
Altamente biologica una bellissima cosa ma ha un difetto richiede molte generazioni perché questi effetti avvengano si vuole molto tempo e se dobbiamo rispondere a dei cambiamenti climatici come sappiamo tutti stanno accelerando sono sempre molto molto rapidi
L'idea che i nostri triste bisnipoti saranno più abituati Dinoi al caldo afoso o avranno un modo per difendersi dalla dalle dei chicchi di grandine riparlare Arrigo prima non è non è molto consolante per fortuna noi abbiamo anche un'altra forma di trattamento che quella culturale di cui si parlava fino ad adesso cioè cambiare il nostro modo di comportarsi le sto parlando come se fosse più facile dell'adattamento biologico ma mentre lo dico mi viene qualche dubbio
Perché poi c'è un insieme di idee consolidate di abitudini da da sconfiggere
E che a volte sono più resistenti o addirittura delle basi del DNA qui non c'è dubbio che se vogliamo aspettare di adattarci biologicamente al cambiamento climatico alla partita la perdiamo
E forse anche il caso di ricordarsi che ci sono due destini possibili per le specie viventi
I più comune estinguersi di più comune estinguersi
E questo rischio non riguarda soltanto gli altri non riguarda soltanto l'alce irlandese che si è estinta
Qualche millennio so può riguardare anche noi rende il pianeta insostenibile per l'occupazione umana può portarci a questo risultato l'altro l'altra possibilità è naturalmente quella di evolversi qui evolversi lo userei in senso non tecnico nel senso più ampio possibile
Nel senso che siamo di fronte delle sfide nuove se rispondiamo con gli schemi vecchi o peggio ancora come si diceva prima negando l'esistenza del problema io sospetto che stiamo imboccando la strada dell'estinzione non ci vorranno cento anni
I nostri figli probabilmente riusciranno a a fare dei figli a loro volta ma non c'è dubbio che siamo alle prese con una crisi che nel corso del tempo e documentata davvero poche volte
E grazie a Guido Barbujani e volevo chiedere su questo l'ultimo intervento perché dobbiamo lasciare il parco Enrico che ha Manni su quest'ultimo punto perché
Questo è qualcosa forse che unisce
Luigi dei sei libri era Guido racconta di milioni di anni centinaia di migliaia di di anni l'evoluzione chi sta in montagna a un'ora
Otto con il tempo particolare no e noi siamo indubbiamente in una società
Che pretende come dimostra anche la conclusione dello stracotto al predilige certamente la velocità sulla lentezza la velocità che è un valore la lentezza e quasi sempre considerato un disvalore
Salvo che poi più rapidamente con ad esempio sui il cambiamento climatico e un fenomeno molto più rapido evidentemente di come e quindi diventa anche incontrollabile allora come si misura il tempo
Beh e io dico una cosa quasi a titolo di battuta finale la montagna dei tempi geologici e quindi noi siamo abituati a immaginarla come qualcosa che sta lì che non si muove che che io vedo come l'hanno vista i miei nonni miei bisnonni avanti nel tempo indietro nel tempo
In realtà siamo la prima generazione proprio la nostra di noi tre seduti qua che ha visto fondere i ghiacciai non dico totalmente ma a vista d'occhio cioè da un anno all'altro
Non è mai successo in precedenza perché il problema è questo non è che non ci siano mai stati dei momenti di di caldo ci sono stati certo ma no con questa rapidità non con queste evidenze
E quindi a me fa impressione perché appunto io sono abituato ho cominciato cosa andare montane proprio perché era qualcosa che che stava là che confinava con il severo e che mi sembrava una bella come dire una bella domanda no a cui dare delle risposte oggi questa domanda si sta fondendo sotto i miei occhi e questo mi fa pensare
Grazie allora concludo io o con con con qualche parola per quello che mi compete che rispetto a tutto tutto il il nostro al nostro discorso il nostro colloquio
Nostro incontro la questione dei dei confini e dei limiti che si sono parole molto molto concrete prima ho citato le leggi della montagna secondo e dell'alpinismo secondo Gary Jelling
Ho ritrovato in un libro di una persona che mi fa molto piacere anche ricordare qui Alessandro Leogrande che era giornalista scrittore
Scomparso veramente in modo prematuro a soli quaranta anni che aveva scritto un libro o uno dei suoi ultimi libri e la frontiera
Ed era sulla frontiera del mediterraneo e ho ritrovato nel suo libro
Le leggi
Del viaggio compilate da due
Migranti etiopi rifugiati a Roma sinti Doug che non sono così diverse da quella
Da quel Codice
Che venga lasciato
Tra queste leggi esce scritto avere i soldi avere fortuna averi
E determinazione mantenere vivo il perché del viaggio mantenere viva non la speranza che può svanire
Ma la capacità di uscire dalle situazioni passo dopo passo momento dopo momento
E infine l'ultima di queste leggi sono ventotto è non guardarsi indietro
Passo dopo passo momento dopo momento è il senso di un impegno
Non esistiamo in un mondo in un'Europa in cui i confini sono tornati sono tornati
In azione agli esami di abbiamo che mi aprì li abbiamo chiamati sovrani esimeva vanno chiamati con la loro parola di Sempre i nazionalismi
Cioè l'idea che la tua nazione venga prima delle altre le primarie forse anche un modo gentile per dire che la tua nazione è meglio nelle altre e più delle altre è superiore alle altre
Forse quella così dice a volte ci si dice addirittura così ma
Il più delle volte si dice un altro modo in modo appena appena più garbato
E invece
Il confini superare i confini superare i limiti ci ci porta in un mondo diverso Monno connesso un mondo dove
Il primo limite che conosciamo che è la pelle
Può è può incontrare un'altra pelle
E non ne può esserne spaventata o può essere nemica sempre in quel libro Leogrande scita corra da Linea d'ombra
E anche il tempo va fino a quando innanzi a noi si profila una linea d'ombra ad avvertirci che bisogna dire attivo al Paese di gioventù
Questo lo fanno centinaia di migliaia di persone che Gore
Che vogliono arrivare in Europa anche quest'estate
Con Enrico mi sarebbe più asciutto parlare della rotta balcanica che è una rotta che si muove
Su degli attraversamenti di colli di e di cime
Di cui non si parla mai ma che in queste settimane è molto
Molto se ne parla come di un'emergenza ma ci sono
Afgani che parola del presidente della Repubblica hanno diritto di asilo nel nostro Paese in quanto afgani in quanto in fuga dall'Afghanistan Paese per cui il quindici agosto due mila e il ventuno due giorni dopo la morte di Gino Strada l'Occidente a sua volta è scappato dopo vent'anni di guerra disastrosa bene
Ci sono famiglie intere che ci provano per quello che in gergo chi ama hanno dei Kaye in marcia su questo un film bellissimo di Andrea Segre
Che si ripete
Più volte perché è un continuo gioco drammatico tragico di
Attraversamento e di respingimento da parte della polizia polizia slovena croata e poi della polizia italiana e poi c'è la rotta mediterranea che invece la rotta
Nel cuore di un mare che da Sempre non ha confini è un'alternanza di terra e di mare
Siffatto
Del mare un muro si è fatto del mare un confine che qualcosa che i nostri
Nostri alti remoti ma anche quelli più vicini hanno sempre
Considerato inesistente perché se c'è un mare che non ha confini è proprio il Mare Mediterraneo al Mar alimenti mediterraneo è diventato un limite diventato un confine
E lo è diventato perché l'Europa a sua volta negli ultimi anni ha messo al centro la sua agenda l'idea di chiudersi di diventare una fortezza e non di diventare e non di adempiere a quelle promesse di sicurezza sociale di solidarietà di app di apertura che sono fondative della sua identità che affonda a sua volta nel nel Novecento
E allora io concludo questo incontro così
Come come dicono sinti dadi abbisogna avanzare come in montagna come nella ricerca passo dopo passo momento dopo momento
Questo anche un senso politico
Le democrazie muoiono di velocità
Muoiono di promesse non mantenute Huo io noi stessi oscura la realtà e guardate che sui migranti dopo dieci anni di blocchi navali porti sicuri oggi
Sono spariti dall'agenda prima di tutto mediatica loro non esistono più non si vedono più e questo riguarda migranti ma riguarda gran parte di della realtà lo si vede la la la la non si vede un territorio che viene privato da della scuola a meno che non ci sia il caso di cronaca
Che porta ad accendere i di telecamere per una settimana per poi andarsene via
Non si vede l'arretramento della sanità pubblica
Non si vede l'arretramento di ultras Sutor civile e sociale che fa parte nel cuore dell'Europa lo fa parte anche il cuore l'Italia questa bellissima piazza
Che siete voi questa sera al Festival di Emergency a Reggio Emilia per il quale per la quale vi ringrazio
Quella sera