Speciale Giustizia

Buonasera a tutti ha Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia davvero non c'è nulla di più attuale delle riflessioni Leonardo Sciascia in tema di giustizia tuttora
Imprescindibili per comprendere la realtà dei tribunali che si nasconde dietro liti
E polemiche finendo per rendere incomprensibile la materia chi poi a questa materia spesso soccombe il popolo
Lo ha scritto Paolo Colonnello in un articolo del febbraio due mila ventitré sulla stampa articolo dal titolo il senso di Sciascia per la giustizia dall'ergastolo ostativo al populismo
Due penalisti usano la lente di ingrandimento dello scrittore siciliano per valutare dello stato di salute di uno dei pilastri della nostra democrazia
Ha scritto ancora Paolo Colonnello
Passione di giuristi avvocati e giudici ma anche di imprenditori che giornalisti lo scrittore di Racalmuto dalle profondità della sua Sicilia si interroga a lungo sulla mistero del giudicare fino ad anticipare il futuro che anche in questi giorni stiamo dibattendo nelle Aule parlamentari e ne fa sintesi nei suoi appassionati libri che dalla civetta mafiosa fino al alla rapimento di Moro
Passando per il Consiglio d'Egitto raccontano il mistero del potere e dei suoi strumenti tribunali inclusi così due avvocati penalisti Lorenzo Zilletti ex presidente della camera penale di Firenze
Salvatore Scuto ex presidente di quella di Milano si sono dati la briga di mettere insieme un nutrito gruppo di esegeti dello scrittore siciliano
Pescando tra l'altro anche negli articoli di quello straordinario appassionato giornalista che fu Massimo Bordin
Per e scrutare ancora una volta attraverso la lente di ingrandimento Jean Scianna crepe
E stato di salute di uno dei pilastri fondamentali della democrazia la giustizia il risultato e questo ispezioni della terribili Italia un arduo Sciascia e la giustizia
Edizioni Leo Olschki utile manuali di lettura per chiunque intenda oggi maneggiare l'incandescente materia con cognizione di causa
E senza pregiudizi così appunto Paolo colonnello sulla a stampa e noi stasera vogliamo appunto o proporvi una delle molte presentazioni
Di questo libro che si sono tenute in questi mesi
Questo libro lo ricordiamo ancora una volta a cura di Lorenzo Zilletti è Salvatore Scuto ispezioni della terribili ITA Leonardo Sciascia e la giustizia in particolare stasera vogliamo proporvi la presentazione che si è è tenuta Palermo organizzata dalla Camera penale di Palermo Girolamo Bellavista che si è tenuta presso l'ora all'oratorio
Sant'Elena e Costantino della Fondazione Federico secondo e sentiremo dunque dapprima i saluti introduttivi del presidente la Camera penale di Palermo
Fabio Ferrara di Patrizia Monterosso che il direttore generale della Fondazione Federico secondo e del professor Bartolomeo Romano
Ordinario di diritto penale all'Università degli studi di Palermo e poi sentiremo o gli interventi del giornalista Giammarco occhio ucciderla professor per se fanno Iossa professore di Scienze Umanistiche presso Università di Palermo
Del giudice del tribunale di tra giudice tutelare del tribunale di Palermo Fabio Pilato ancora della vice presidente dell'Unione camere penali italiane paura a Rubini sentiremo anche Marika schiavo avvocato palermitano avvocato della camera penale di Palermo e poi uno degli dei due autori del volume in particolare sentiremo l'avvocato Lorenzo
Zilletti responsabile del centro studi giuridici
Aldo o Marongiu ma sentiamo intanto l'intervento introduttivo del presidente della camera penale di Palermo della camera penale girovagato Girolamo Bellavista il l'avvocato Fabio Ferrari
Buon pomeriggio buon pomeriggio
Grazie per essere intervenuti qui in questo magnifico
Nuovo questa questo
Ecco dicevo grazie per essere
Venuti benvenuti in questo magnifico oratorio di Sant'Sant'Elena e Costantino che la la sede della Fondazione Federico secondo posto veramente
Un bellissimo prestigioso nel quale nel quale per terremo questo convegno di presentazione del libro ispezioni della terribili ITA Leonardo Sciascia la giustizia che un un libro che ha raccolto i lavori di una di una serie di convegni
Più l'unione tra quelle penali insieme all'associazione omicidi scippi di Leonardo Sciascia a per il centenario della nascita del nostro
Grande conterraneo a voluto organizzare e ha portato in tali luoghi
D Italia tra cui anche Palermo dove si è conclusa la quella questa questa stesse pensa di e di i convegni e uno scrittore un intellettuale
Che ha sempre parlato grazie sempre avuto come oggetto la giustizia e che non si può non leggere non si può non approfondire non si può non studiare approfonditamente e perché come noi tutti qui soprattutto voi che siete giovani avvocati siete avete già iniziato la vostra il vostro percorso professionale ma ancora ulteriormente dovete inizia addentrarmi in questa professione quindi la lezione di Leonardo Sciascia e
Più che utile voglio dire fondamentale
Intanto voglio ringraziare subito la dottoressa Patrizia Conte rosso che la direttrice nella Fondazione Federico secondo che ci ospita in questo magnifico palazzo e che per la verità e più volte ci ha
Colorato con sua nella sua
Del del ospitalità
Anche presso bah Assemblea regionale ma anche e soprattutto in questa in questo magnifico a oratorio
Voglio ringraziare su anche subito radio radicale che
Pace verrà riprenderà questi lavori
E poi un grazie anche se poi tornerò sul punto al a Lorenzo Lorenzo letti l'avvocato rendendosi utili netti responsabile del Centro Studi alto Marongiu ma soprattutto curatore insieme all'avvocato Scuto di questa pubblicazione
Che ha peraltro a sua compagna apparse in questo l'organizzazione di questi interventi
E quindi folla ecco la parola dottoressa Monterosso per un indizio saluti
Siamo insediati grazie
Ringrazio veramente a tutti voi titoli perché un ulteriore incontro che si realizza tra l'altro qui presso l'oratorio inizia ad iniziativa della Camera penale di Palermo ma delle camere penali e nazionali
E che dà la possibilità di far ritrovare una comunità nazionale
Che
Ricorda e cerca di far rivivere un concetto di patria fuori dal
Dall'indicazione meramente geografica la patria di Sciascia e la patria della giustizia del diritto della verità del della difesa della dignità e del rapporto tra uomo e uomini
Alla luce del diritto dei diritti vorrei dire perché il diritto racchiude tutti i diritti
E quindi devo dire che un esercizio bellissima che io spero che si ripeta nel tempo certa ogni tanto me la fa perché organizzare alle quindici e trenta è una prova per verificare l'effettivo interesse per l'argomento da trattare
E devo dire che
C'è qui l'università
Cioè il tribunale di Palermo ce la poca Tura c'è il Trento il Centro Studi Maroni ce l'Adnkronos ce radio radicale c'è la vita di un Paese e di professionisti
Che fanno camminare sulle loro gambe il diritto un fatto importante speriamo che se ne accorgano all'esterno involtini
Perché è il motivo che ispirò incontri che sono condensati in questa cura puntuale della pubblicazione
Ma non raccontati
Quindi il mio non è un saluto sterile perché dal mio saluto potete fare a meno perché l'arricchimento lo daranno loro ma la motivazione è quella sì
Quella va ricordata sempre perché la motivazione cita la coerenza dell'obiettivo delle cose che facciamo
Sempre
Soprattutto in questo caso perché quando mi chiamo l'avvocato Ferrara eravamo in che non ho danno
E noi dopo centocinquanta giorni di chiusura in maniera ostinata
Eravamo lì a inseguire la data in cui avremmo dato vita questo momento di incontro a Palazzo Reale era il due mila ventuno
Era il la prima attività dopo una chiusura assoluta dovuta alla pandemia significata che ci credevamo che ci credevamo tanto
E non c'era solo Palermo non c'era solo la Sicilia
C'era c'erano gran tanti soggetti istituzionali che paradossalmente anche senza incontrarsi di presenza lavoravano ostinatamente a un Progetto o un progetto che
Non guardava il dovere del calendario dei cento anni di nascita quello è un dovere si ma non bastava
Necessitava il rilancio delle parole chiave della critica Sciascia no
Di quella critica che ha scommesso fondo sempre la Sicilia utilizzata come metafora per l'appunto ma che ha in sei la parola graffiante onesta che tira dritto Sempre
Nei confronti del diritto e della giustizia
Nei confronti di un concetto di patria in cui una comunità continuamente rinnova a livello internazionale attraverso anche riviste specialistiche degli studi Sciascia intenso Todo Mondo
Perché crede che quella lezione
Purtroppo lo dico tra parentesi è ancora valida ispirazione fu grandissima tanto da pensare a una produzione da parte della Fondazione del Teatro Biondo di un viaggio letterario perché attratto alle
Avente come guida proprio Sciascia
Allora eravamo in tantissimi io ho quasi finito dobbiamo ricordarlo avvocato Ferrara perché la comunità allargata e quello che fa la differenza vera su questi temi
La presidente Bonino come presidente del Comitato del centenario
Ma vi era il ministero dell'istruzione della cultura dell'istruzione degli affari esteri las la Fondazione radio radicale il centro studi Aldo Marongiu gli amici di Sciascia
E tanti tanti componenti del mondo dell'università e delle istituzioni quindi io vi auguro veramente a buon lavoro e di host ho il privilegio di stare con il pubblico ad ascoltarmi
E spero che questi appuntamenti siano frequenti grazie poi
Grazie dottoressa Monterosso
Intanto un saluto particolare al
Illustri ospiti intervenienti sono
E il giornalista Gianmarco Tocci presidente dall'Adnkronos il professor Stefano Iossa
Professore di Scienze Umanistiche all'Università di Palermo il dottor Fabio Pilato magistrato del Tribunale di Palermo
L'avvocatessa avvocata avvocato chiedo scusa ogni volta non so se sbagliava l'avvocato io lo dico tutte e tre avvocatessa avvocato avvocato
Paola Rubini
Che vice presidente dell'Unione delle camere penali quale do la parola subito professor Bartolomeo Romano che peraltro è anche dell'impostura cattedratico e anche direttore scientifico della scuola della camera penale Palermo
Esponente in questo caso anche della dell'università
Di Palermo qua e do la parola appunto anche per lui per l'indirizzo di saluto
Diciamo proprietà esponente siamo ormai di lungo corso dell'Università degli studi di Palermo
Voglio aprire questa breve riflessione
Sulla circostanza che Leonardo Sciascia in realtà non era laureato
Leonardo Sciascia
Una figura che merita di essere affrontata in modo
Flemmatico e Complesso perché difficilmente allocarvi le in un'unica categoria tanto che quando divenuto famoso si pensò di dati una laurea ad honorem
La domanda era ma che tipo di laureandi potevamo dare a Leonardo Sciascia una laurea in letteratura in lettere in scienze sociali
In giurisprudenza e in realtà forse proprio in giurisprudenza l'avrebbe meritato
Perché Leonardo Sciascia non inquadrabile in un'unica categoria e che certamente uno degli intellettuali italiani più lucidi e più profondi che noi abbiamo avuto almeno dal dopoguerra
Dal secondo dopoguerra in poi
Leonardo Sciascia parte da una piccola realtà territoriale Racalbuto e di lì in realtà il suo genio la sua intelligenza si proietta ovunque
Noto per il suo approfondimento del distruttivi sulla letteratura francese tantissimi legami profondi ma per noi noto soprattutto per le norme straordinaria cultura e sensibilità giuridica che in tutti i suoi scritti ha disseminato
E devo dire che l'UI a approfondito temi che quando venivano trattati sembravano assolutamente lontani lui per primo ha parlato in anni in cui in realtà lo stesso procuratore generale della Corte di cassazione di Palermo diceva che la mafia non esisteva
Lui ha parlato più volte della mafia ne ha parlato nel celeberrimo Giorno della civetta
Laddove si inizia a riflettere su una cosa che poi dirà decenni dopo
Giovanni Falcone e cioè che le indagini vanno seguite
In base all'odore dei soldi a dove quella linfa che nutre la criminalità basco orrendo
Per primo a approfondito con particolare rigore il tema del carcere c'è un bellissimo scritto suo in Morte dell'inquisitore dove parlando ancora una volta dell'Università di Palermo e cioè delle carceri l'Inquisizione
Dovesse la sede il rettorato di Palermo c'è ci sono le vecchie carceri
Dell'epoca diciamo non particolarmente felice dell'Inquisizione
In cui ci sono le scritte ancora oggi dei detenuti dell'epoca e in cui venne ucciso un famoso inquisitore su cui Sciascia scrisse un libero come sempre sintetico e asciutto come nel suo stile
E poi approfondire il tema del giudicare del giudicato porte aperte il tema della pena di morte
Il tema del rapporto del giudice con da un lato chi deve giudicare e dall'altro chi giudica Luís cioè i superiori del giudice medesimo
Quindi per primo affrontato questi temi e per primo ha letto una cosa che noi palermitani conosciamo bene e che è stata una antimafia che talvolta non è stata un'antimafia profonda e sincera
Nel suo celeberrimo articolo sul Corriere della Sera peraltro talvolta anche un po'travisato e noto che comunque il titolo non lo scrive l'autore dell'articolo e quindi il titolo talvolta è più pesante del contenuto nell'articolo medesimo
Però in quell'articolo egli al di là delle persone all'epoca coinvolte segnalava un tema profondo e cioè che talvolta l'antimafia diventa una copertura di facciata per raggiungere obiettivi diversi che non sono in contrasto della criminalità organizzata
Ma piuttosto o un'affermazione personale o peggio come avvenuto una sorta di costruzione di un alibi per cui chi antimafioso a una sorta di patentino di liceità
Che gli consente di fare ciò che chi non ha quel patentino non può fare
E di sindacare gli altri peccato che anzi per fortuna che quei patentini come le patenti di guida scadono a un certo punto
E ci siamo resi conto di come quell'antimafia di facciata sia stata adoperata in realtà male e abbia fatto molti più danni talvolta della vera criminalità organizzata perché è stato visto giustamente come un tradimento all'interno di chi voleva contrastare la criminalità mafiosa quella di avere degli infiltrati che facevano sostanzialmente il doppio gioco ecco
Questo è stato in sintesi estrema Leonardo Sciascia
Persona che ha attraversato la cultura italiana che ha attraversato anche i palazzi della politica
Ricordiamo anche il Parma imparò il pamphlet sull'affare Moro dove anche lì dubbi e riflessioni non sempre allineate egli ha esposto e approfondito con quella sua capacità investigativa è critica che certamente ne fa un gigante della nostra cultura e quindi è ovvio che noi avvocati noi penalisti abituati a un confronto dialettico il critico con una pluralità di voci specie se dissonanti
Abbiamo voluto incentrare la nostra riflessione sulla figura di Leonardo Sciascia e siamo grati a i colleghi che hanno curato questo volume perché ci danno l'occasione di parlare
Di un illustre siciliano
Che non è soltanto un uomo di Racalmuto non è soltanto un cittadino della nostra Sicilia
Ma come è evidente è un cittadino che ha superato i confini territoriali perché per fortuna le teste delle intelligenze
Superano i problemi di movimento e di trasporto e di viaggio che noi siciliani dobbiamo purtroppo affrontare
Grazie al professor Romano questa introduzione estremamente puntuale
Ecco chiedo espresso che invito i relatori a prendere posto qui al tavolo per iniziare nostro questo nostro convegno a questo nostro incontro
Forse siamo
Sì qualcosa inizia
O facciamo attorno per capire
Abbiamo i denti
E allora iniziamo questo nostro incontro con dando la parola altro giornalista Giammarco Chiauci direttore della DIA colosso che lentamente affronterà
Quelle che la il volto feroce della giustizia così come è stato giustamente precisato nella l'introduzione di questo libro ispezione dalla della credibilità ecco protetti dal punto di vista di colui che e appunto acquisisce le notizie le li porta l'ente le commenta ne ha un quadro completo a livello nazionale di quella che lo spazio alla giustizia
Che non è una
Che non appartiene all'epoca remote o passate ma che purtroppo si ripresenta purtroppo anche ai nostri giorni vola al dottor Giammarco città
Allora grazie Fabio dell'invito ad azione camere penali ancora una volta qua a Palermo ancora una volta a parlare di giustizia
Ho letto si dice sempre così con grande interesse ma è la verità gli interventi riportati nel volume
Sulle ispezioni della terribile italiche pasta ma insomma spazia dagli abissi della giustizia agli abusi
E ha tanto altro
Devo dire far perché dopo cioè mano mano che leggevo queste pagine
Certo è brutto parlare in sette racconta
Diciamo c'erano dei riferimenti alla mia giovinezza perché sono cresciuto anch'io come tanti leggendo questi meravigliosi scritti
Allora dei venivano saltano agli occhi dei riferimenti alla mia professione di giornalista perché insomma comunque prima di fare il direttore ho fatto giornalista di giudiziaria per vent'anni
A venticinque
E quindi più andava avanti più leggevo queste cose diciamo Thicke rispetto ai fatti di oggi e più trovavo
Riferimenti a personaggi e fatti che hanno contraddistinto vicende di mafia di cui mi sono occupato pur essendo romano ma praticamente video sempre in Sicilia
Perché per per dirla con il magistrato Bevere i cognomi sono preso degli appunti diciamo più nelle vesti di incredulo come dice Sciascia nel giornalismo non allineato che di devoto beve descrive nel libro
Devoto al pensiero unico giudiziario sempre pronto ad accendere un fuoco sotto chi non si conforma alla loro devozione
L'amico Fabio che diciamo la lettura
Ovviamente non di questo libro ma negli anni di Sciascia ha provocato in me una accelerato
Una svolta garantista perché sento insomma giornalista di giudiziaria che hanno seguito tutti i grandi casi di mafia per tanti anni
No no insomma Licia di garantista avevo poco alle molto poco perché per me l'importante
Per arrivare primo
Era arrivare prima prende le carte delle intercettazioni informative a dare notizie di tutti i tipi senza curarsi minimamente di quello che era
No l'altra parte
E quindi
A forza di legge Sciascia video questo conflitto perché da un lato innamorato folle di Sciascia che pensavo all'opposto di me e dall'altra invece completamente drogato discutono
Facevo l'esatto opposto e quindi insomma è stato un po'complicato andare avanti
Per intenderci è un po'quello che Paolo Borgna sempre nel libro parla del rapporto malato ma l'attivissimo tra lapilli procure i media dei giornalisti
Nel momento in cui
Diciamo così mi sono avvicinato leggermente dopo abbandonato il mio mondo di prima di tanti colleghi che come me
Cioè questo termine brutto ma per sintetizzare non abbastanza giustizialisti
Sono state verso ovviamente il il riferimento a Sciascia ovviamente quanto di più lontano ma nel piccolissimo anche a me hanno dato dell'eretico del traditore
Di quello che per forza dove andare controcorrente
Fino a che un collega di cui non faccio il nome mia definito il Buscetta del giornalismo giudiziario perché mi ero pentito diciamo che la mia
Ero pentito d'aver fatto parte di quel famoso sistema di cui ha parlato anche Palamara
Io mi ero pentito anche di aver assecondato
Le carriere di tanti che su quell'inchiesta hanno fatto carriera
Mi ero pentito di aver fatto diciamo così un lavoro non onesto non corretto come Sciascia invece il segnale e quindi mi sono ritrovata anch'io ripeto pare comune non si chiama né piccolissimo ad essere accusato Bolt comunque latamente sospettato di remare contro chi invece combattiva ma c'è in prima linea
Che è un po'quello come sempre con le dovute differenze che se insomma parte Sciascia dovuto patire Lino Jannuzzi per fare un nome piuttosto che Massimo Bordin
Di cui proprio qualche giorno fa due giorni fa ricorreva il quarto anniversario la morte
E chi è che mi diciamo sparava addosso e non riusciamo a versione un po'riveduta e corretta rispetto agli anni di Sciascia
I cosiddetti professionisti
Antimafia della famosa lettera di cui abbiamo parlato poco fa
Nel libro Vincenzo Maiello proprio su questo fa un riferimento riprendendo Fiandaca un altro di quelli che viene spesso accusato eresia
Cioè la situazione per chi dissente dal pensiero unico
è complicata molto complicata perché comunque cominciano ad ombra le solite ombre ovviamente
Inesistenti ma alla fine ti fanno male che ci colpiscono tutti che hanno insomma il personaggio
E quindi vice insomma io lo scriveva la critica dei provvedimenti giudiziari ne rappresenta
Ma per alcuni un intralcio al cammino della giustizia o peggio un'indebita forma di delegittimazione dell'azione giudiziaria
E dunque rileggendo quella gli spunti che questo libro mi ha dato riportando a memoria Dante libri che avevo letto
E quindi si parlava del dalla famosa polemica di quella lettera che abbiamo detto i riferimenti all'accusa Borsellino di Sciascia di cui parleremo il tema dei pentiti la mala giustizia la colonna infame del Manzoni
Il fine che giustifica ogni mezzo addirittura con largo anticipo dal gas ostativo al quarantuno bis l'unanimismo
Così lo chiamo nel libro
Politico-mediatico un ceppo tu stai da una parte
O sei contro
E quindi leggendo caro Fabio avuto una sorta di sussulto d'attualità diciamo così e mi è venuto fuori più leggevo e più
Avevo davanti un parallelismo
Con fatti che hanno segnato che hanno insanguinato questa terra meravigliosa
E sono fatti questi pub di queste ore di questi giorni
E più leggevo Sciascia Giuggioli commenti su Sciascia più vedevo parallelismo con questo famoso
Tristissimo per la magistratura processo ai depistaggi per la strage di Borsellino
E mentre facevo questo parallelismo che all'inizio mi sembrava un po'assurdo
Mi sono imbattuto in questo pensiero del professor Nicola Minniti a proposito del capitolo sulle congetture le dilazioni tormenti
Minetti cita la paziente Sciascia per la colonna infame che fa parka sontuoso laddove dice i magistrati non cercavano una verità ma volevano una confessione Accio li spingeva la furia a chiudere il caso sotto la spinta delle pressioni collettive
Che è esattamente
Secondo alcuni
Quello che è successo con questo processo
Quindi mentre leggevo queste cose si faceva in me forte richiamo al pentito Scarantino
Ai tanti magistrati troppi magistrati che l'hanno creduto alle sentenze di condanna che hanno avallato il carcere per tantissimi innocenti attentissimi generalisti come me che hanno supportato
Questa vergogna
Il vice presidente della corte costituzionale Nicolò Zanon sempre nel libro un certo punto dice chissà cosa avrebbe detto Sciascia
Della pandemia dei diritti negati delle chiusure delle vite sospese chissà cosa avrebbe detto a cui io mi sono detto ma chissà che avrebbe detto oggi Sciascia del processo di pestaggio
Saprebbe pensato in atto diciamo
Di questa gente incarcerata ingiustamente
E soprattutto cosa avrebbe detto Sciascia della sua categoria della nostra categoria dell'appiattimento totale
Servile direi anche della nostra categoria
A quello che diciamo che doveva essere il pensiero unico quindi a quello che era l'unico pensiero che era l'accusa
Tanti colleghi me compreso che per tanti anni hanno fatto finta di vedere quello che succedeva in questo processo dove questo falso pentito Scarantino era tutti noi giornalisti chiaramente un falso pentito lo sapevano tutti come adesso vi dimostro
La sentenza del la Borsellino quater definisce questo pentito che veramente una cosa incredibile un mentitore di professione un soggetto che mente dal novantaquattro e che a distanza di quasi trent'anni ha deliberatamente deciso di continuare a offrire qualcosa ricostruzioni arbitrali ondivaghi è falso
Nel processo Borsellino quater viene definito il più grande depistaggio della storia giudiziaria italiana non ce ne uno così
Ed ecco così che il filo sottile scorre
A Sciascia
A quello che diceva al preveggente
Ai giornalisti alla mafia e soprattutto all'Antimafia
Perché allora come ora poco è cambiato
La nostra categoria su Borsellino ma non solo perché si potrebbero aprire tantissimi capitoli su tantissimi processi
Questo non è un processo la magistratura ovviamente perché per la stragrande maggior parte la magistratura
Bisogna inchinarsi specie quella siriana
Però visto la nostra categoria sentito sempre solo una campana e a sposato la sacralizzazione della giustizia per dirla ancora con Maiello
A questa giustizia si attribuita una improbabile missione salvifica i magistrati erano dei santi a prescindere non potevano sbagliare con loro anche gli altri desideri
E quindi su questo processo Borsellino di cui che magari ecco
Sarebbe tanto Sorbello se penso a Sciascia che pensava per trent'anni giornalisti hanno chiuso gli occhi sull'evidenza delle carte processuali sui pentiti sulle denunce pubbliche degli avvocati
Sui verbali nascosti usciti fuori dopo dieci anni sul su
Su quanto emergeva nel processo ecco mai una domanda mai un'inchiesta da parte nostra mai un dubbio
Pensate
Che è incinta trent'anni ci sono sei cinque processi che ne diventano quindici tra appelli e Cassazione trenta giudice nessuno si è accorto di nulla
Mi domando lesa maestà criticare porsi dei dubbi domandare per lesa maestà
Nel perché nessun giornalista
Tranne pochissimi casi sia dato da fare
E come ho raccontato sempre a Palermo in occasione del trentennale della morte di Borsellino
Qualcosina si sta aprendo finalmente dopo tanti anni
Perché due giornalisti due miei amici due
Siamo colleghi che la pensano diversamente da me
Hanno detto cose agghiaccianti
Su questa scia avrebbe scritto parecchio
Attilio Bolzoni giornalista di Repubblica
Oggi o domani a un convegno del blu dodici aprile due mila nove dice
Ho commesso un furto di verità su via D'Amelio
A parte i sospetti le sollecitazioni a a votare i patti dall'avvocato Di Gregorio ed altre vocali l'avvocato rigore l'avvocato che difende alcuni di questi imputati innocenti in galera quest'carcerati io sicuramente in quei primi anni novanta in un altro paio di già messa avevamo chiarissimo che era in atto un depistaggio
Primi anni novanta
Eppure non scritto non vorrei giustificarmi perché mia giornale era scosso su tanti fronti in quegli anni io non volevo esporlo io non ho avuto il coraggio di esporre me e il mio giornale
In un'operazione che mi sembrava molto insidiosa andare contro tutti i pm IGP presidente Corte d'Assise di Corte d'Assise d'appello
Ma devo chiaro come giornalista che si occupava di queste cose che Scarantino era stato vestito un pupo vestito
Peter Gomez giornalista bravissimo oggi direttore fatto vogliono punto it nella prefazione al libro scritto proprio a questa avvocato De Gregorio che è un ex militante radicale amica di Sciascia
Scrive in quegli anni era difficile seguire le sue denunce sul Borsellino bis lei l'avvocato che affronta a viso aperto con onestà diretta senza nascondersi gustava verbali di udienza sottolineava incongruenze seminava dubbi
Su fondati fondatissime sull'inchiesta Scarantino e sul processo Moro sul processo ma poi la pinna
Come per Mozzoni colpevolmente restava nel taschino
Se solo fossi stato professionalmente più coscienzioso perché non mi fa non mi fossi fatto condizionare dalla campagna anti magistrati scatenata la prima ritrattazione del pentito Scarantino da Forza Italia Fininvest
Avrei dovuto occuparmi bene di quel ministero invece di quella storia non mi sono voluto occupare
Questo accade tanti anni dopo quindi pensate Sciascia tanti anni prima che coraggio
Che follia per certi versi aveva nell'affrontare questi temi
Per me detergente colleghi come me
Un po'per interessi perché avevamo notizie prima ma un po'per vantaggio perché comunque non ti mettevi conto le procure
Comunque non si doveva disturbare il manovratore perché da sempre vince l'interesse del giornalista di una testata che con le procure
Vanno sempre a braccetto
Il
Il corsaro Sciascia perché così viene anche definito paragonandolo a un altro Corsaro che era Pier Paolo Pasolini che come Sciascia venne
Insultato di umiliato invita salvo poi
Come dice Andrea Pugiotto essere rivalutato post mortem sono due facce della stessa medaglia
Si possono piacere o non piacere ma comunque
Hanno segnato una pagina importante
Entrambi sono stati vittime di quello che va tanto di moda adesso parlare il mobbing politico e giornalistico senza precedenti perché l'accusa quando tu non la pensi come tutti gli altri che common preclusa in qualche modo vicino alla mafia
Che comunque tu sei utile alla mafia
Addirittura un noto
Un noto esponente dell'Antimafia militante
Arrivando a dire che il giorno il giorno della civetta sì idealizzato alla figura del capomafia don Mariano
Arrivo andò oltre la devo dire che questo che quel romanzo
E proprio romanzo che la mafia avrebbe voluto fosse scritto
Parole quante parole contro contro Sciascia gli han detto veramente di tutto era difficile difficile per chiunque andare avanti eppure come è stato ricordato poco fa Sciascia che non amava i magistrati insomma è chiaro
Ma non ne faceva comunque tutto ad un fascio
Diceva di comunque di stare con i piedi per terra di scavare di andare
A vedere quello che stato detto poco fa e cioè
Non seguire le chiacchiere ma seguire L'odore dei soldi quello che ti portano lontano
Quello che è costato la vita al procuratore Costa che è costata la vita a chimici e quindi a Falcone
Ecco per tornare in questo ping pong tra passato e presente
Come è stato
Delegittimare atto
Sciascia da questo nascente diffusissimo contagioso
Per fortuna ora un po'meno in calo
Populismo penale di cui discetta sempre Paolo Borgna
Tutti i cronisti tutti noi cronisti
Ci siamo eravamo inquadrati militarmente compatti tutti e difesa ripide dei pm tutti paladini antimafia
Eppure
Anche lì quando Sciascia provava
A provocare a raccontare quello che è poi emerso negli anni in modo plateale
Anche con l'inchiesta Palamara
Che vengono i brividi e poi ti domandi
Io mi ricordo come se fosse adesso un avvocato processo con Cozzolino visto che disse
Il voi giornalisti citate degli avvocati mafiosi non degli avvocati dei mafiosi degli avvocati mafiosi quando è stata chiesta la perizia psichiatrica
Scarantino è stato detto che era la mafia che chiedeva la perizia psichiatrica quando il TG quando Scarantino ritratta o il TG disse che erano ritrattazioni Falzone
Quando si domandava che
Di tirare fuori questi famosi verbali di confronti tra pentiti di cui si favoleggiava veniva negata l'evidenza e poi sono usciti
Ecco
Torniamo a domanda che Sciascia si farebbe oggi perché nessun aperto gli occhi perché non si è creduto all'evidenza perché nessuno ha denunciato
Una risposta indiretta sempre nel libro la dà Antonio Bevere laddove parlando il signor Jean Jacques dice questa cosa
Il magistrato di l'accusa che grazie la traboccanti immagini disegnata da in media e diventato titolare di un potere anomalo
Il PM è ritratto sovente come trionfatore della lotta al crimine grazie l'anticipazione della condizione carceraria del discredito a futura memoria dell'accusato
Questo magistrato diventa modello di azione che realizza il desiderio diffuso di una sommarie vendicativa giustizia a prescindere dall'esito finale della sua azione
Continua vedere a immediato successo di pubblico e di critica perché porta alla livello di presunta legalità la diffusa esigenza popolare
Di colpire con inflessibile esemplare punizione il trasgressore il diverso le Retico
Quanti e di quanti esempi si possono fare
Potremmo stare tutto il pomeriggio
E dunque
Come Sciascia fatto mettersi contro
Criticare sollevare dubbi
Cosa ha avuto in cambio
L'ostracismo non vi cito per sono
Che era mora e di decenza quello che tanti colleghi hanno scritto di lui invita poi se si colleghi cosa hanno scritto di lui in modo
Tra quanto mai attuale pertinente ciò che scrive un altro autore del libro in mano le Fragasso nel capitolo quarto censura di impostura può essere mossa quegli strumenti di comunicazione di massa che supporta no alcune indagini giudiziarie
Pubblicando brogliacci o intercettazioni ciò allo scopo di creare in direzione del consenso dei più un per la legittimazione degli inquirenti è così io ho fatto questo
E ancora Daniele Negri sul punto ci rimanda lo schieramento corporativo contro l'imputato
Alle procure come raccontava
Poco fa chi mi ha preceduto spesso oltre i giornalisti
Io non supportate
Da tanta gente in buona fede ma da qualcuno che ci specula sopra di queste falangi antimafia
Dicendo Daniele Negri oltre i media è difficile non pensare a gruppi organizzati con sempre maggiore frequenza nella
Senta attuale si aggregano per comunanza di interessi o di impulsi emotivi intona posizioni colpevolisti e e spingono a forza le loro passioni nelle aule di giustizia
Quindi con la connivenza della quasi totalità della mia categoria ripeto quasi totalità perché oggi qualcuno cioè ha preso coraggio perché in quel mondo è cambiato perché tante cose sono uscito fuori ma all'epoca Sciascia non aveva questa fortuna
Potremmo parlare del depistaggio di via D'Amelio
Potremmo parlare la trattativa
Potremmo parlare di tanti servitori dello Stato che in divisa hanno servito
E hanno pagato con processi lunghissimi carriere rovinate
Linciati delegittimati da tutti a prescindere
Ed evitiamo anche qui non mi grazie a Dio per fortuna da magistrature ampia e basta e ci sono più giudice a Berlino
C'è sempre qualcuno che alla fine si legge le carte
Ci riflette ci penso
E decide come meglio si mette la mano sulla coscienza chi fa quel nove un magistrato deve fare che tantissimi in quasi tutti i magistrati fanno giudicanti
E dunque il falso pentito viene Scarantino viene sbuccia dato gli innocenti vengono scarcerati i carabinieri del ROS piuttosto che poliziotti hanno alzato mafiosi vengono assolti
Sciascia un giudice a Berlino già l'aveva trovato era sempre nel libro e il piccolo giudice di porte aperte
Scrive Massimo Bordin è un personaggio positivo perché in conflitto coi suoi colleghi il suo campo pronti a piegarsi al regime che vuole esemplari condanne
E a proposito del giorno civetta di cui parlava poco fa Bordin si sosta sì sofferma sulle maniere un pochino spicce che aveva il capitano Bellodi
Che arriva a falsificare un verbale
Costringendo un mafioso di mezza tacca com'era appunto Scarantino della guadagna incastrare cioè Capri sembra di rivedere se stesso
Dichiarazioni concordate verbali falsi
Quasi finito
E per ultimo nel parallelismo tra oggi
I tempi
Come non toccare la polemica
Ci fu violentissima
Per la famosa lettera ai professionisti antimafia due
Sciascia
Tirava in ballo Paolo Borsellino
E lì deve essere stato un problema per lui perché insomma il fuoco fu pesante
Vista così qualche ragione magari chi sparava addosso ciò poteva avere perché forse magari
Il paragone era stato un po'ardito
Però ovviamente poi come lo stesso Borsellino ammesso dopo di aver capito non era una critica a Borsellino ma alla critica un sistema
Un sistema diciamo di promozioni un sistema di carrierismo che poi è esploso tanti anni dopo pari pari nel famoso caso Palamara
Quindi fu grande precursore dei tempi però come dice Tricoli che di Borsellino fu amico
Il carisma oppure politico giudiziari di tanti anni in Sicilia anche quelli dice Tricoli che sbandierano banchieri integerrimo e e avete visto come sono finiti
L'accusa borse che ha fatto più male a Sciascia è stato quando più persone gli hanno dato dei quaquaraquà
Lui che insomma quell'espressione l'aveva
Ideata nel Giorno della civetta opera nuovi uomini di mezzi e uomini eccetera eccetera
Diceva Tricoli aveva indovinato profeticamente però aveva sbagliato bersaglio polemizzando indirettamente con palo Borsellino ma questo è il destino dei grandi uomini anticipatori del futuro che talvolta non hanno gli strumenti conoscitivi in un'interpretazione del tutto aderente alla realtà
Pur cogliendo e anticipatamente il clima
Su Borsellino la cosiddetta antimafia militante ha sparato a palle incatenate
Come raramente si è visto
Ed è lo stesso trattamento che un'altra antimafia mi tanto la stessa una parte di essa ha usato per Falcone
Salvo ovviamente poi dimentica anzitutto ed essere i primi in prima fila marciare nel ricordo dei due magistrati uccisi da Cosa Nostra
Quindi
L'insegnamento di Sciascia per me diciamo che ho avuto questo travaglio
è sempre più l'attualità c'è rileggerlo oggi dopo un po'serve insomma
A capire ancora di più la grandezza di quest'uomo
Chiudo davvero citando un l'ultimo passaggio di Pugiotto future qua dentro riportato alla dove si sofferma su
Su quella lettera sempre famose dettagli Prévert preveggente una preveggente di denunce processi antimafia
Dicendo
Caro Moro sul moralismo giustizialista che oggi all'ordine del giorno ecco
L'affermazione diceva Sciascia di una cultura delle manette alimentare dalla cultura dell'indiscrezione che salda insieme uffici giudiziari e giornalisti rappresentava davvero il cancro della giustizia mediatica
Col depistaggi Scarantino
Come ti ho detto insomma un soggiorno molto intorno alla mia categoria
Ha toccato il fondo
Sempre gli avvocati
Dicevano
Che insomma hanno
Hanno gli avvocati ma insomma tutti i partecipanti facemmo una gran fatica a raccontare un minimo di verità di quella storia che invece non è mai uscita fuori se non dopo vent'anni
L'avvocato De Gregorio un giorno mi ha detto
C'è stato un incredibile asservimento dei giornalisti binari proprio completamente la procura io non ho mai visto visto tanti processi è una cosa così mai
Un danno per il processo Borsellino per l'immagine di una giustizia in generale sono successe cose folli in dibattimento si diceva una cosa e l'indomani leggeri completamente un'altra consiglia un giorno in aula dicono i giornali sa ma tu hai un fratello gemello dice no son gemello perché me lo chiede picchi rispetto a quello che è successo in aula dove c'eri tu o in un letto in senso completamente opposto sul giornale dove scrivi tu
Ecco verrebbe da ridere per non piangere quindi questa è la terribili da del giornalismo italiano
Grazie dottor grazie davvero dottore che oggi
Quinta al vento salva possiamo dire un pugno nello stomaco perché
E quindi non lo voglio neanche commentare per non ecco per lasciare intonso questo suo intervento affidato anche al
Al radicale
Però competente desidero fare dei complimenti qui la questo suo ma questa sua analisi così cruda così
Così precisa così specifica grazie ancora
Piuttosto la parola al professor
Stefano Iossa professore di scienze umanistiche questa di Palermo cui spetta evidentemente un profilo diverso
Ma comunque molto importante proprio per vedere capire comprendere per entrare il l'intellettuale Leonardo Sciascia
Buona sera a tutti e grazie di essere qui grazie alla Fondazione Federico secondo all'Unione delle camere penali e grazie a Fabio Ferrara per avermi coinvolto nell'incontro quando Fabio Ferrara mi ha invitato in realtà ho subito pensato che non c'entravo niente proprio perché io mi occupo di letteratura quindi non mi sarei trovato a mio agio tra i giuristi e i giornalisti
Dopo una riflessione ho pensato che invece era l'occasione per fare anche i conti con la mia esperienza esistenziale
Io sono figlio di due professori di giurisprudenza che ha scelto di studiare lettere come gesto di ribellione infantile alla storia familiare
Il risultato è stato disastroso come potete immaginare perché la collocazione del letterato nella società oggi è decisamente meno
Prestigiosa meno remunerativa di quella del giurista su tutti i fronti dal notaio al magistrato all'avvocato al professore di giurisprudenza
Eppure non penso che sia stato un errore in fin dei conti proprio grazie a Leonardo Sciascia che mi consente di portare in questa occasione la mia diversità come tale sono stato appena presentato da Fabio Ferrara e come tale mi propongo a voi anche con tutti i segni distintivi che sono tutte divise che porto con me dal fatto di aver scelto programmaticamente di non indossare giacca e cravatta
Perché sapevo che dovevo distinguerli al fatto di venire con una pila di libri come fanno di solito professore di letteratura per dimostrare che il loro con la letteratura hanno a che fare
Però effettivamente di letteratura stiamo parlando quello che manca forse fin dal titolo in questo libro ma poi presidentissimo invece nella trattazione è proprio il termine letteratura
Ispezioni del terribili tanto Leonardo Sciascia e la giustizia
Emerge fin dall'inizio il grande termine chiave con cui ci stiamo confrontando che giustizia ma non emerge l'altro popolo che quello fondamentale a mio giudizio che l'attività di colui che alla giustizia guarda dalla letteratura
Perché Leonardo Sciascia non è un filosofo del diritto non è uno studioso di diritto non è un avvocato non è un sociologo non è neppure fino in fondo un politico non è neanche fino in fondo un giornalista lo stesso si propone come intellettuale che vuol dire
Il ruolo dell'intellettuale e quanto di più negletto ci sia oggi nella nostra società perché viene considerato un insulto
In particolare in televisione la funzione dell'intellettuale e quella di complicare guardare da un altro punto di vista che appunto ciò che vorrei fare io in questa occasione ponendomi come intellettuale
Che parola di cui mi sentirei orgoglioso anziché vergognato
Eppure questa parola viene vista in maniera fortemente negativa proprio per che non ci porta dritto a quella che è la verità facile di una comunicazione mediatica
Che richiede lo slogan la riduzione di tutto alla possibilità di una comprensione immediata affini fondamentalmente di tifoseria di parte
E ciò che Sciascia sistematicamente vita e lo evita proprio perché è uno scrittore che vuole vedere sempre l'altra faccia per cui del diritto Sciascia prende prima di tutto il metodo che porta dentro la sua scrittura
Ma al tempo stesso al diritto fornisce forse un'ipotesi metodologica che ciò che vorrei esaminare qui
La dialettica cioè tra letteratura e diritto che non possono essere considerati stante l'esperienza di Sciascia due campi necessariamente in antitesi
Perché il dialogo e profondo e lo è non soltanto a livello della presenza del diritto dentro la letteratura ma anche delle modalità con cui il diritto fanno letteratura
E persino letteratura perché la letteratura entra nella scrittura della sentenza naturalmente ma in tutte le altre forme
Appunto di elaborazione attraverso l'interpretazione della legge che l'obiettivo fondamentalmente del diritto metodo giuridico insomma come fondamento dell'esperienza Sciascia Ana
Lezione che Sciascia può portare tanto a chi si occupa di letteratura quanto a chi si occupa di di di diritto con l'aggiunta che le due parole chiave su cui sto invitando a riflettere giustizia e diritto oltre letteratura non sono naturalmente sinonimi
Giustizia e diritto sono necessariamente due parole da tenere ben distinte come fa Sciascia quanto le include tra le sei parole che più ama
Con giustizia e diritto a designare l'aspetto ragionevole rispetto a quello invece originario primordiale che vedremo fra poco
Giustizia e diritto insomma a contemperare la dimensione naturale immediata istintiva dell'essere umano
Però proprio perché e sull'essere umano Sciascia si interroga su questa dimensione di essere umano che non si può ridurre quindi a oggetto di diritto e qui è il grande trama con cui Sciascia continuamente sì confronta in che modo la scrittura può rendere conto dell'umano e in che modo invece una scrittura che punta alla formalizzazione tradisce l'umano perché dell'umano non riesce a riprodurre la sua necessaria imperfezione
L'ossessione giuridica di Jean Jacques Annaud espressione che lui stesso ha usato in un'intervista a tarda
è fondamentalmente questa inchiesta costante alla ricerca della verità
E verità e parola chiave che abbiamo sentito già nell'intervento precedente
Perché e l'oggetto con il quale sistematicamente ci confrontiamo nell'ambizione di poterla ricostruire da un lato ma anche nell'attenzione verso una verità ultima che Fossa e sempre di là da venire irraggiungibile
Il giudice purtroppo costretto a mettere un punto lo storico no e quello che diceva Carlo Ginzburg in un libro famoso che inviterei tutti coloro che si occupano di diritto a leggere il giudice e lo storico
Perché probabilmente una chiave decisiva anche per entrare nella moratoria intellettuale di Sciascia
Interrogarsi cioè sulle diverse modalità conoscitiva perché divenisse sono le funzioni pubblica
Quindi Sacha fin dall'inizio capace di porre un interrogativo rispetto alla giustizia che una tensione verso la norma
La struttura sottostante da cui dipende la realtà ma al tempo stesso una fuga costante da una norma che possa incasellare e ingabbiare la realtà l'interpretazione il movimento costante cioè dalla realtà
Mobile
Ma matita caotica alla sua normalizzazione che individua la legge so che presiede al funzionamento della realtà
La costante della scrittura Sciascia
E questa costante come sapete tutti benissimo già è stato anche detto c'è prima di tutto un atteggiamento fondamentalmente polemico nei confronti dell'amministrazione della giustizia
Una sfiducia nei confronti delle procedure ufficiali della giustizia
E una perplessità ma se non addirittura paura nei confronti del ruolo del giudice
Quella che Sciascia chiama ossessioni giudiziaria viene ribattezzata
Da Marco Milletti
In uno dei saggi d'apertura di questo volume con l'espressione e la formula ossessione inquisitoriale perché al centro del mondo di Sciascia c'è effettivamente l'ossessione dell'inquisitore che riguarda tanto il giudice che adotta metodi polizieschi quanto il poliziotto infetti ispettore
Una sorta di inizio in fondo di quello che poi sarà il tema dominante della narrativa giudiziaria italiana che oggi così di moda da Camilleri che ha offerto un esempio di gran lunga più problematico
Intelligente ai vari casi meno affascinanti e più semplificato lavori di dica tanto Carofiglio eppure dentro questo panorama che a Sciascia necessariamente alle spalle quindi c'è la possibilità di fare emergere il grande problema
Che il problema di quello che potremmo chiamare con espressione che discende da Dostoevskij il Grande inquisitore cioè la macchina della giustizia
Che alla necessità di trovare un interpretazione i fatti che non li conduce però alla legge ma individua piuttosto il colpevole
E il colpevole è sempre funzionale appunto a questa idea di una giustizia che deve auto legittimarsi sentiamo cosa scrive Sciascia nel corso degli anni né a cominciare dal libro che è stato appena citato che avevamo la fortuna di avere quindi con me proprio perché è stato nominato poco fa
Sono grato chi la nomina top perché effettivamente qui entriamo in quel metodo che congiunge l'idea di giustizia da parte di Sciascia a quella che diventerà la sua critica fortissima
Nei confronti di quegli infiltrati dell'antimafia fondamentalmente si tratta della stessa cosa perché dentro la giustizia costitutivamente c'è un tarlo e ti questo tarlo Sciascia ha sempre avuto punto paura
Si parla di un personaggio che ha dovuto uccidere un inquisitore perché l'inquisitore la perseguitato per tutta la sua vita
E questo personaggio dopo aver ucciso l'inquisitore viene accusato di cose ben più gravi che l'omicidio tra le quali ovviamente c'è l'eresia perché a quel tempo per mettere a morte una persona che aveva commesso un omicidio bisognava prima di tutto informarlo metterlo cioè sul versante del male assoluto
Non era solo l'omicidio la sua colpa ma inquisitori volevano che diventasse più grave più profonda più cattiva tra le varie colpe che divengono imputata c'è l'adesione all'eresia luterana
E Sciascia commenta
Nei riguardi della confessione per esempio non c'era bisogno di Lutero per suscitare la diffidenza e ripugnanza del siciliano
Sempre questo sacramento è stato considerato come una escogita azione per così dire boccaccesca
Un modo escogitato da una categoria socialmente privilegiata cioè quella dei preti per godere di libertà sessuale sul terreno altrui e nell'atto stesso di censurare una tanti pertanto nel mondo privilegiati
Che il privilegio per il siciliano consiste più che nella libertà di godere certe cose né il gusto di vietarle agli altri
L'obiettivo della giustizia insomma e proibire anziché permettere col risultato che chi esercita la giustizia
Si ritaglia uno spazio di libertà che proprio quella libertà che non concede agli altri che sarà appunto la tramite accusa nei confronti degli infiltrati dell'antimafia
Qui emerge però tutto il linguaggio centrale nella riflessione Sasso sana che implica il modo con il quale Sciascia legge la giustizia
Procedimento di tipo boccaccesco la giustizia parte da qualcosa di elementare e prima di tutto l'altra grande ossessione e l'ossessione sessuale freudiana mente
Non deliberatamente denunciata da Sciascia ma evidentemente la base di qualsiasi processo di controllo del corpo
E questa espressione del corpo vedremo tra poco diventa centrale secondo me nella proposta che possiamo ricavare da una lettura dei testi di Sciascia che emerge con ricchezza nel libro che stiamo discutendo in questa occasione
Perché Boccaccio diventerà appunto il precursore di una possibilità diversa di fare
Giurisprudenza su base giusto naturalistica come vedremo nel punto d'arrivo di ciò che visto proponendo come riflessione su questo libro
E quindi ci troviamo di fronte a un orizzonte appunto di forzature che discendono prima di tutto dall'esigenza del controllo dei corpi e da questa dimensione appunto della confessione come stadio primordiale di un'amministrazione della giustizia Atalmi di colui che si sottopone alla giustizia
Presente nel possesso della confessione dove emerge il depositario della gestione della giustizia che è una funzione sacrale che il prete
Che l'altra grande figura con cui Sciascia costantemente se la prende nel momento in cui parla appunto dell'amministrazione della giustizia
C'è un giudice in particolare
Che emerge dalle pagine del contesto
è convinto che l'amministrazione della giustizia risponde esclusivamente all'idea di giustizia e quindi a se stessa perché sta solo nelle procedure della giustizia ed ecco come dire la mensa
Il giudice si chiama ricadesse e durante la conversazione con l'ispettore che mette in dubbio i suoi metodi dice proprio così prendiamo ecco la messa il mistero della transustanziazione il pane e il vino che diventano corpo sangue anima di Cristo
Il sacerdote può anche essere indegno nella sua vita nei suoi pensieri ma il fatto che è stato investito dell'ordine fa sì che ad ogni celebrazione il mistero si compia
Mai dico mai può accadere che la transustanziazione non avvenga
E così è un giudice quando celebra la legge la giustizia non può non disperarsi non trans sostanziarsi
Non compiersi
Prima il giudice può arrovellarsi marcerà arsi dire a se stesso non sei degno sei pieno di miseria greve distinti torbido di pensieri soggetta ogni debolezze ogni errore ma nel momento in cui celebra non più e tanto meno dopo lo veda lei un prete che dopo aver celebrato Messa si dica chissà se anche stavolta la transustanziazione se compiuta nessun dubbio si è compiuta
Sicuramente e direi inevitabilmente allo stesso modo la giustizia
Appunto nel momento in cui si proclama la sentenza
La giustizia si è compiuta il giudice è soddisfatto e non resta più la dimensione umana perché ciò che conta esclusivamente il deposito formalizzato del racconto del Veneto che è fatto sulle carte processuali e proprio perciò la frase più famosa più terribile più decisiva Leonardo Sciascia che emerge dal racconto che più di tutti ha a che fare con l'amministrazione della giustizia la strega e il capitano
Terrificante è sempre stata l'amministrazione della giustizia
E dovunque specialmente quando Fede credenze e superstizioni ragion di Stato ora John di fazione la dominano o vi si insinuano
La condanna totale quindi di un processo di amministrazione della giustizia che non tiene conto appunto
Di coloro che sono soggetti alla giustizia perché l'umano ciò che interessa a Sciascia rispetto invece a una giustizia che fatta esclusivamente di procedura
E proprio perciò Sciascia elabora quella che è la sua proposta che il metodo della congettura
La congettura che consiste costantemente nel mettere in dubbio ciò che è stato finora verificato ma al tempo stesso sottoporlo alla continua
Verifica di ragione elaborare confermare trattare
Negoziare potremmo dire con termine oggi molto diffuso
Nella critica anglosassone l'idea cioè di avere sempre due popoli tra i quali muoversi anziché restare fermi su quella che è la convinzione dell'assolutezza
Del diritto si tratta cioè di mettere in gioco insomma la possibilità dell'alterità
Possibilità dell'alterità che sta proprio in quella dimensione del corpo che emerge poi in maniera fortissima nell'indagine dell'autovettura che si trova nella strega e il capitano il consiglio d'Egitto e porte aperte
Corpo centro quindi di quella che diventerà la riflessione biopolitica presente negli scritti recenti
Di dell'ESA Agamben Esposito Sciascia precursore forse ed è questo l'invito che faccio io Autori del libro tutti coloro che hanno collaborato per proseguire la loro inchiesta di quella che è una delle riflessioni centrali del modo con il quale oggi affrontiamo il nostro essere in politica e stare nella comunità
L'idea cioè che non siamo più soltanto Soggetti come ci ha definito la tradizione idealistica ma siamo diventati persone che si muovono dentro una realtà con i loro corpi le forme fisica forme fisiche che non possono essere Violante e violentate come avviene anche nel momento in cui vengono trasposto in una dimensione fantasmatica che l'aspirazione a tutto di una definizione che ingabbia per sempre quando c'è una mobilità
E proprio perciò il libro si segnala l'ora per una dimensione straordinaria di dialogo anche con l'attualità perché emergono per esempio le problematiche dello danno la sua legittimità teorica e giuridica
E le problematiche dell'ergastolo ostativo che è stato già nominato l'articolo quarantuno bis
Che sono già implicitamente presenti nell'opera di Sciascia perché Sciascia non fa solo quello che i i critici letterarie poi anche gli studiosi del diritto tra cui mi piace citare questo libretto di Salvo battaglia che è uscito poco fa proprio qui a Palermo
Riflettendo sul rapporto tra Sciascia e il diritto
Del delitto della pena nel pensiero di Leonardo Sciascia perché da un lato abbiamo non il linciaggio che vuol dire la presenza della legge nella letteratura cioè un tema letterario fondamentalmente ma dall'altro abbiamo le cerchio
Il loro o linciaggio Hearst dopo che è molto più interessante
Perché implica il fatto di fare anche diritto attraverso la letteratura ed è un po'quello che fosse lascia suggerendo cioè delle modalità procedurali
Della costruzione del discorso che solo quelle specificamente del letterato perché il letterato a differenza dello storico risalendo al Manzoni
Anziché a Ginzburg quindi possiede la possibilità di entrare nell'universo che invisibile cioè quello dei sentimenti delle emozioni delle interazioni umane che però la giustizia non può più ignorare
Che diventa appunto il grande dramma con il quale il giudice deve confrontarsi nel momento in cui l'umano irrompe nel processo
Tutto ciò va quindi ovviamente confrontato col fatto che c'è con urgenza di questi discorsi perché questo non è l'unico libro per fortuna su Sciascia e il diritto è uscito proprio nel mille negli stessi giorni mi pare
A distanza di un mese
Diritto verità giustizia omaggio al Leonardo Sciascia presso l'editore Cacucci curato dai magistrati Luigi Cavallaro Roberto Giovanni Conti
E io vi inviterei a fare un confronto tra i due libri perché questo è curato da due avvocati e quello curato da due magistrati e forse c'è una differenza di impostazione nel modo di trattare la materia
Ma proprio perciò mi preme individuale in questo libro non tanto la polemica verso l'amministrazione della giustizia da parte dei giudici che è un modo un po'semplicistico poi di ridurre la lezione di Sciascia alla sua abiura dal Partito comunista e la sua adesione al partito radicale ma la complessità che invece emerge nel dialogo con i testi letterari che tutti gli avvocati anche i giudici
E letterati che hanno partecipato a questo libro che per fortuna a più voci costitutivamente interdisciplinare
Perché fa convergere in fondo facendo le stridere le necessità di culture diverse che sono quelle che a mio giudizio dovremmo cominciare a portare anche dentro il processo penale rivedendolo non solo alla luce del diritto
Di cui si parla ovviamente in politica
Perché la politica non è mai in grado di andare oltre il proprio naso ma anche quelle della letteratura ovviamente a mio giudizio sia il linguaggio del diritto
Sia quello della letteratura sono in grado di andare oltre il proprio naso alla politica che purtroppo questo non ci arriva
Tanti motivi andranno indagati in altre sedi
Però proprio il contributo che l'uno nell'altro diritto e letteratura possono dare la politica secondo me centrale e proprio per ciò concludo con quello che è un passo in realtà avverso al per la procura ma proprio perché la letteratura fornisce uno strumento linguistico di tipo narrativo al diritto in quanto a capacità di sviluppare il discorso dell'alterità
Un altro punto di vista boccaccesco diceva Sciascia e Boccaccio infatti ai primordi di ogni discorso su diritto letteratura
Nella novella settima della sesta giornata del Decameron che lettura obbligatoria per tutti coloro che si occupano di diritto ed è un grande peccato che la maggior parte delle facoltà di giurisprudenza non abbiamo un corso di letteratura italiana
Boccaccio mette in scena un processo processo alla donna Madonna Filippa che è stata accolta in flagrante adulterio
La cosa più grave di tutte ovviamente perché a che fare consesso appunto
La grande ossessione degli esseri umani l'ossessione che Sciascia aveva trasformato razionalmente in ossessione per la giustizia
Ma le parole fondamentali che indicata come strumenti di lettura della sua riflessione sul mondo in realtà includevano donne
Perché dopo pane terra la terza Caradonna la quarta mistero e poi subentravano giustizia come ambizione a un ideale e diritto invece come
Procedure pratiche nell'amministrazione all'inseguimento di quell'ideale e queste procedure pratiche che le indica per primo un certo Giovanni Boccaccio perché in quel processo Madonna Filippa accusata
In flagranza di reato di adulterio
Prende all'improvviso la parola e chiede di essere giudicata sulla base della sua testimonianza le donne non avevano diritto di parola nel processo
Ma una donna Filippa interrompe i giudici e disse chiedo di essere giudicata sulla base della mia esperienza perché la legge è stata fatta dagli uomini ma non sono mai state interpellate le donne e la mia esperienza è questa
Io ho sempre dato mio marito tutto ciò di cui aveva bisogno interrogate lo fatelo testimoniare
E il marito risponde che la donna gli ha sempre dato tutto ciò di cui aveva bisogno è stato perfettamente soddisfatto
E la donna replica e allora che male c'è io debbo di più da dare mi sono procurato un amante perché mio marito non sapeva che farsene di ciò che io avevo da offrire
Non era in grado di accorgermi di accogliere l'enormità della mia capacità appunto di amare
Dei giudici sorpresi da questa voce così trasgressiva controcorrente sono esterrefatti e chiedono al marito di pronunciarsi e il marito dichiara ancora una volta di essere completamente soddisfatto della moglie
E di non essersi in effetti neppure accorto che c'era un surplus questo surplus è venuto fuori solo al momento della flagranza di reato ma proprio perciò la donna riesce a chiedere di essere assolta e viene assolta
Il racconto di Boccaccio solo una novella ma questo Nobel pone il problema di una legge che è in grado di interpretare le esigenze delle persone
Che non è fondata sull'assoluto della norma ma sulle dinamiche delle relazioni interpersonali
E forse è questa la vera grande lezione che da Sciascia possiamo trarre in dialogo con tutta una storia di rapporti tra letteratura e diritto che rende il diritto tanto più flessibile tanto più umani quanto più consapevoli della lezione della letteratura
Grazie professore quindi abbiamo fatto bene a invitarla perché aperto ecco un
Larga riflessione all'ancoraggio è andato un po'oltre quelle per l'aspetto soffre meramente
Legato alla giustizia ma ha dato atto di quella che ecco partire da Sciascia coinvolge un un un universo ben più vasto che comunque sempre riconducibile a quella la giustizia che è uno degli elementi fondanti di una società e quindi euro fondanti della di una di una convivenza vetrata cioè gli uomini grazie ancora davvero e a questo punto ecco dobbiamo faccia un piccolo cambio invito ecco
Paola Rubini Fabio la ventotto tirato ecco dobbiamo cambiare forse
Beh a questo punto la parola a un magistrato
L'audizione di per sé il Perugia e qui il dottor Fabio Pilato magistrato del Tribunale di Palermo molti di voi lo conoscono bene è anche scrittore perché c'entra poco o forse già detto ancora il trenta il trenta aprile
Sarà pubblicato
Lo sto prendendo perché noi
Romanzo un romanzo nel dossier magistrato ipocrita
Quindi diciamo lastre premesse le premesse ci sono tutte per ascoltarlo con molta attenzione grazie però forse con lo Stato emozione il mio intervento non sarà prettamente da giurista quindi questo voglio saltare il professore
Io sa che si sentono estraneo io faccio interna un intervento tra ibrido perché parlo un po'da giurista un po'da uomo è un po'da dal lettore
Quindi nel ringrazio l'avvocato Ferrara costruito carico
Contratto che lo contraddistingue venuto nel mio ufficio a entità mi complimento anche con gli autori del di questo volume
Gradimento è testimoniato da questa dunque etniche
Dove annotato tutti gli appunti
Intendo affrontare due due punti che mi hanno
Che hanno colpito la mia attenzione la mia curiosità
Leggendo sia il volume che poi romanzi di Sciascia
E il primo aspetto riguarda
Lo stile narrativo vestire letterali di Sciascia secondo pensiero attiene il secondo momento attiene proprio alla Sciascia pensiero
Per quanto riguarda gli aspetti strettamente stilistici
Quindi dal punto di vista dello stile narrativo
Tempo fa un giornalista ebbe a domandare a a Sciascia come mai i suoi romanzi
Non superassero le centoquaranta pagine ed effetti tutti i suoi romanzi oscillano da un minimo di sessanta settanta pagine un massimo di centoquaranta pagine
Ecco la risposta di Sciascia è stato perché io mi ispiro al romanzo filosofico francese del Settecento
Allora già questo richiamo culturale costituisce una precisa la scelta di campo sia dal punto di vista prettamente narrativo che poi dal punto di vista del pensiero lo vedremo dopo
Dal punto di vista narrativo perché la concentrazione di una storia
In un romanzo di massimo centoquaranta pagine porta atto e dirigere
Lo sviluppo proprio illuministico del pensiero che che si muove che viene articolato attraverso i personaggi
Questo sviluppo del pensiero in un romanzo breve comporta la compressione tutti quegli aspetti descrittivi
E narrativi che invece connotano altre forme di letteratura
Pensiamo ad esempio ai grandi grandi scrittori russi Tolstoj Dostoevskij ma anche dallo stesso Manzoni
Per esempio c'è Dostoevskij che dedica la prima pagina piena pace nel mezzo dell'idiota
Nella descrizione di questo treno a vapore che da Varsavia fino a San Pietroburgo
E lui si dilunga nella descrizione della dei passeggeri del treno il colorito della pelle dei passeggeri che corrisponde a quello della nebbia
Per non parlare poi del Manzoni
Che rivendica una parte infinita
Nella introduzione dei Promessi Sposi o ancora tornando a Dostoevskij quando descrive tutti i drammi psicologici di Raskolnikov prima e dopo e dopo l'omicidio ecco tutte queste
Forme descrittiva sono quasi del tutto assenti Sciascia
Proprio perché lui ha adottato questo modello culturale a questo modello letterario di
Di riferimento
Questo romanzo questi ispirazione romanzo filosofico del Settecento si questa scelta si riverbera anche nella descrizione dei personaggi
Se voi ci fate caso è totalmente assente o quasi del tutto assente alla descrizione somatica non si sa che lineamenti hanno non si sa come crescono
è assente l'ambientazione
Non si sa in quale stanza si muovono in quale giardino in quale campo
Tutto ridotto ridotto molto all'esistenza all'essenziale
E poi un altro tratto caratteristiche che mi è sembrato di
Di estrapolare dalla dei suoi scritti
è quello della caratterizzazione dei personaggi stessi che sono tutti affetti da una sorta di malinconie noto appassionato assegnazione nell'impossibilità di di raggiungere la verità si fermano di fronte alla
All'imbarazzo della multiforme aspetto della verità
E sono tutti i personaggi soli
Chiusi un po'in se stessi un po'grigi
E questa è un'altra caratteristica che che emerge
Praticamente attraversa trasversalmente tutti i suoi tutti i suoi scritti
C'è anche un altro elemento che è costituito dallo scetticismo dei suoi protagonisti nel raggiungimento della verità
Questo porta molto spesso ad accontentarsi di della verità preconfezionata della verità approssimativa c'è quella più vicina quella più immediata raggiungere o ancora peggio della verità più comoda
C'è un passo
Io libero
Dove un certo punto c'è il brigadiere che rischia di essere imputato per omicidio e questa cosa dice ma come noi dobbiamo imputare di omicidio della
Il brigadiere allora il magistrato il questore il colonnello si riuniscono in una stanza divenuto aspetta fuori
Stanno chiusi lì dentro per un'ora escono
Incidenti e risse del magistrato incidente disse il questore incidente disse al colonnello romanzo finito
Quindi la verità più popolare che era quella che consentiva ricomporre meglio interessi e anche le aspettative che si erano formate sul caso
Sul caso concreto
E poi in ultimo nell'ultima caratteristica di questo stile che mi è parso di individuare ancora una mano una malinconica rassegnazione su flussi della del potere
Questo è abbastanza chiaro per esempio nel giorno della della Civetta
Ora questa compressione narrativa che determinate dalla dall'adozione di questo modello letterario
Però devo dire che viene parzialmente compensato poi dall'estro
Dello scrittore che con l'utilizzo di un lemma di una piccola incidentale di un piccolo movimento della
Del protagonista
Riesce a trasmettere al lettore una rappresentazione quasi fotografico scenografica della del passaggio che Luigi che li descrive
E anche in questa le sembra di potere individuare un un retaggio magiche illuministico di regolazione artistico perché sembra che la che faccia riferimento faccia leva più su quell'intuito cartesiano cioè su quella capacità innata dell'uomo
Di intuire da un piccolo input Esterno
Avvalendosi dell'edera aprirà a priori intuire la realtà di svolgerla quindi in molti passaggi del dei suoi libri sembra che lui faccia proprio leva su questi intuito del del lettore
Cosa che consente anche di soffrire un poco meno l'assenza di quelle curve narrative che invece caratterizzano
Le opere letterarie di più ampio respiro
Come dicevo citavo Tolstoj Dostoevskij ma sono degli autori che appartengono a tutt'altra ispirazione culturale certe tosto noi siamo del realismo industrie schiene l'esistenzialismo Manzoni citato più volte sia nel libro ma prima ancora da Sciascia spesso l'esponente più rappresentativo del romanticismo italiano lui si definiva in continuazione come un
Fare illuminista volte era la sua Bibbia con
Da egli stesso dichiarato
E quindi la diversità di stile narrativo diciamo risalto abbastanza
è evidente
E poi in ultimo aspetto che mi sembra anche giusto sottolineare è che con la sua scrittura
Sciascia abbia caratterizzato la Sicilia sul tempo
Ci sono molti molte espressioni che fanno anche un po'sorridere per esempio l'uso delle corna la gestualità delle corna
Oppure frasi della della serie andare appresso una sottana strane sottane cioè sono espressioni che si usavano negli anni Sessanta oggi sono
Praticamente sì sopra cioè del tutto assenti
E quindi in questo si può dire che
Sciascia la letteratura di Sciascia sia ancorata a suo tempo essi rappresentativa del suo tempo ciò che non è rappresentativa soltanto del suo tempo qui passò all'aspetto sostanziale dello Shas pensiero
E il contenuto appunto ciò che egli intende sviluppare nella formula prevedere un romanzo del romanzo Francesco
Mi è stato detto da chi mi ha preceduto che
Lui era ossessionato dai temi della della giustizia
Il pentitismo il caso Tortora che allora particolarmente coinvolto visto un nei rapporti di amicizia con
Con Tortora la descrizione dei mali della giustizia intesa sia come dal punto di vista del sistema che dal punto di vista della dell'individuo del soggetto ancora il multiforme aspetto della verità
Le pecche la debolezza del giudice le insipienza della mediocrità
L'ingiustizia
La negligenza insomma tutti aspetti che Luisa
Sistematicamente sviscerato
E poi è stato
Più volte citata la la critica spietata alla alla finta antimafia
E allora facendo un po'con la rassegna di questi temi viene quasi da chiedersi se noi siamo di fronte a uno dei corsi e ricorsi storici per cui sono tornati negli anni Sessanta Bach ottanta oppure se più semplicemente siamo rimasti fermi a un allora cioè dai tempi di Sciascia fino a oggi non c'è stata nessuna evoluzione
Ne è culturale nel ostativa né gli approcci
All'ordinamento all'ordinamento giuridico
E quindi il ritorno
Profondamente attuali quei temi che sono stati poc'anzi
Evidenziati dalla dal direttore che oggi
Tutta la polemica sul depistaggio
Ma ancora su tutta la legislazione che introduce una premialità a favore dei collaboratori di giustizia diciamo
Cronaca del delle settimane scorse tutte le polemiche che sono insorte a proposito di benefici ottenuti da Brusca Spatuzza
Oppure ancora pensate è stato già citato le nei precedenti interventi le critiche che sono state mosse dal CSM
Borsellino e Cha Cha avevano ferocemente litigato così è stata quella c'è una bellissima chiarificatrice ma non poteva essere diversamente perché due personaggi eccezionali bastano poco che si riconoscono le affinità elettive diciamo non mentono
Non mentono mai
E allora di fronte a questi temi che sono di profonda attualità
Sembra ancora di risentire ancora una volta tutte quelle critiche sono state mosse è che allora come oggi mettono sotto pressione certi principi dello Stato di diritto
E che riportano l'ordinamento giuridico a quel pericolo di sconfinamento nell'arbitrio la tracotanza del del potere che è un tema tipicamente Sciascia
Ed è un punto di frizione che richiama un po'anche la concezione ove Bergamo dello Stato cioè dello Stato come monopolista della violenza dell'alleanza legittima anche questo è un tema molto presente Sciascia
Cioè il rapporto fra violenza coercizione illegittimità tante che Sciascia
Individuava nella giustizia l'espressione maestra del potere
Quindi se il potere disancorato dal fine pubblico quindi diventa fine a se stesso quindi una sorta di mostro giuridico
Potere amorale si avvale della giustizia imporre la violenza legittima di un po'questo non è il il filo conduttore che
Perché si sviluppa attraverso gli scritti di
Di Sciascia
Per cui leggendo sia questo volume che ripassando tutto una serie di libri che ho letto con
L'affettuosità giovani erano adesso poi sono rimasta leggerlo con un po'di scrupolo
La boa manda che è sorta spontanea ma allora che concetto di giustizia aveva Sciascia
Cioè quale concezione culturale si ispirava un illuminista come lui
Allora io recentemente ho letto un uno studio
Alcuni filosofi del diritto non risparmia bisogna devo cadere dalla sedia un problema quindi non è non è il caso ma tendenzialmente vi dico solo questo è uno studio che elabora il concetto di giustizia da Platone balzo quindi stiamo attraversando tutta la storia
Dell'umanità
Questi studiosi hanno distinto il il concetto di giustizia tendenzialmente in quattro epoche
La giustizia degli antichi che diciamo dove domina il pensiero di Platone e di Aristotele che identificava la giustizia come Virtue come sommo bene
Celebre il il dialogo di Platone che confuta Trasimaco
Perché sosteneva che la giustizia è inutile del più
Questa prima fase poi la giustizia dei moderni diciamo un arco storico di circa due secoli che abbraccia illuministi apre illuministi
Ed è proprio in questo periodo che noi come vedremo collochiamo a piè pari Sciascia siano vuote si blocca humour rosso canta eccetera eccetera
Poi la giustizia degli utilitaristico
Venti alla Stewart Mill dove la giustizia e l'utile
Quindi l'unico principio di giustizia è costituito dal principio razionale di utilità collettiva e individuale
è l'adozione di questo concetto di giustizia che porta poi alle frizioni tra Sciascia e
Il trattamento dei pentiti che
Che sarebbe stato fatto
E poi infine la giustizia dei contemporanei che diciamo è dominato dal pensiero di il Rausa che questo tranquillo professore di Harvard
Che improvvisamente si è elaborato questa teoria diritto come equità ma non mi dilungo oltre ricevendo per un sospetto un un successo perché egli stesso non si aspetta
E allora per tornare a Sciascia certamente riusciamo a collocarlo nella nella seconda epoca cioè nella giustizia dei dei moderni quindi nella giustizia di stampo illuministico ma con alcune precisazioni
Perché certamente dobbiamo espungere dal suo pensiero tutti gli statalisti
Quindi otto esternò che avevano elaborato la teoria dello Stato assoluto dello Stato sovrano che sono dei temi che sono totalmente estranei
L'attenzione di Sciascia
Certamente possiamo indotto ad inglobare Ghost Montaigne Rousseau non tanto o non soltanto perché era lo stesso Sciascia che io richiamava costantemente addirittura diciamo dello sterno
Era la sua Bibbia
Ma quanto perché nel pensiero di questi di questi intellettuali
è presente quella ricerca delle costanti di ragione che consentono di mettere in discussione
Lo Stato e l'ordinamento giuridico introdotto dallo Stato
Quindi rispetto ai bei luministici e l'adozione dello Stato dello stato sociale attraverso le teorie contrattualistica ma c'era anche la possibilità di criticare quelle norme che lo Stato introduce e nell'atteggiamento critico che poi è stato recepito
A mani basse nel pensiero di di Sciascia
Ora è quasi un luogo comune
Che
Sciascia definire Sciascia come un illuminista ma egli stesso diceva costantemente di ispirarsi ai principi dell'Illuminismo
Io però devo dire che qualche perplessità mentuccia dopo nel senso che da una parte certamente
O per larga parte certamente ieri era un illuminista così disse noi guardiamo a certi romanzi trasudano illuminismo da tutti i pori non vi ricordate quel professore di italiano che poi nella rappresentazione cinematografica è stato interpretato da Gian Maria Volonté quel professore di italiano che si ritrova
Viene interrogato da dal procuratore della Repubblica che è un suo ex allievo scarso mediocre
Procuratore della Repubblica una certa spocchia dice avrebbe professore venga terrà sempre cinque dei temi di italiano vista adesso sono Procuratore della Repubblica
è la risposta del professore
Mitica dicevano e dire l'italiano non è italiano fra l'italiano e l'intelligenza cioè nel significato etimologico di intus tra eccesso di penetrare la sostanza delle cose con la ragione illuministica sommessa San spiega spettano se è un cretino cretino ed eclettico sei rimasto solo questo era il quindi se noi guardiamo a queste opere
Certamente possiamo dire che Sciascia era un illuminista
Se guardiamo ad altre opere forse no per esempio il giorno della civetta il capitano Bellodi è stato citato dalla dal direttore chi oggi ma a un'attenzione
Morale
Proprio un fuoco
Che lo porta a ribellarsi in maniera veemente ai soprusi della dello della mafia della prepotenza della tracotanza mafiosa ed è proprio un moto dell'animo
E allora ma in questi casi casi come giorno la civetta sembra più di di vedere una visione kantiana della giustizia lotta dualismo kantiana dove c'è
Uno sfondo etico che involucro interno da cui partono tutti i principi di giustizia e poi c'è l'ordinamento giuridico che sta fuori che è una mera proiezione dell'ordinamento interiore che noi abbiamo che ci porta a esprimere delle regole valevole valevoli per tutte
E che servono però a preservare le libertà sociale
Ma tutto parte da una tensione morale
E allora io dal capitano Bellodi impeto questa visione kantiana che una visione prettamente illuministica della
Della giustizia
Ora questa impostazione mi sto dilungando forse troppo
Ma poco sentita dalla alla alla conclusione
Non poteva che portare delle critiche nei confronti tutti quei provvedimenti che suonano che sono frutto dell'utilitarismo giuridico
Pentitismo abbiamo citato il pentitismo ma l'elenco potrebbe continuare con il collega lo con la legislazione successiva
Quindi non è difficile immaginare cosa avrebbe detto Sciascia di fronte allo stato attuale aveva detto le stesse cose che ha detto quarant'anni fa
Esatto con linguaggio attuale
E allora io chiudo
Perché poi
Sciascia compiuto il suo percorso contro i suoi gioielli sui non Oria è stata elaborata sul concetto di giustizia o il problema siamo noi perché concetto di giustizia abbiamo e che tipo di giustizia Pomigliano perché ancora non l'ho capito
Qui mi fermo
Grazie dottor defilato che giustizia vogliamo no questa è una bella domanda che io girerei subito lo dall'avvocato Paola Rubini
Nostro vice presidente delle camere penali che come che ha per ultimo la parola difensore e al quale con chiedo rimpallo questa domanda o per conto nostro avverrà a darci le sue analisi le sue il suo pensiero in ordine a questo bellissimo volume grazie
Grazie grazie dell'invito soprattutto di questo bellissimo luogo in cui novizi accorciamo a a fare ma una meditazione sul pensiero di Sciascia
Io però la porrei che giustizia vogliamo che poi in realtà o che giustizia cerchiamo o poche giustizia CN offerta tutti i giorni nelle Aule anche noi avvocati
Il risultato di una serie di pensieri nostri del giudizio dei della pubblica accusa e anche forse persino
Della letteratura che qualche volta nelle nostre aule forse potrebbe entrare era arricchire il pensiero e i giudicare ma anche l'arte e la parte non a casa del difendere
E tra le varie letture che io nel tempo da da giovane poi anche adesso quando serviva non ci aspetta come la mia sono alla soglia dei sessant'anni e si vari legge del e io adoro determinate pubblicazioni fatte su carta preziosa i lei prima richiamava alla Concini tassa di Leonardo Sciascia
Lui era in grado in tre paginette di concentrare un pensiero sempre diverso sempre alternativo sempre come dire deflagrante rispetto a quello che era il sentire unico il sentire che dovrà essere uguale per tutti lui usciva degli schermi come bene ha detto il dottor chioccia
E allora questa mi è piaciuto portarlo qui oggi il fascino dell'agli Datura antico lo processa detto con un rettore e ancora una volta parliamo del giudice però sono difensore indette questi incontri Mascia Sciarrino Mitterrand
Del dell'avvocato del difensore ne ha parlato se si in che termini perché e lui si è concentrato appunto sulla ossessione sul sull'idea della giustizia l'ossessione del potere del giudice
Di quello che è il precipitato del processo e quindi se quell'esito del processo giusto o hanno e in questo libricino colorata sono quindici pagine in carta preziosa verso la col collo fonda anche apparto acqua Carta zero Cal tutte copertine su carta Anna
E tanta saletta Giappone quindi accetta nella canta molto particolare e
C'è la il processo hanno iettatore e beh tipico siciliano
E soprattutto il gesto apotropaico ENI lo iettatore che su
Sì esatto è proprio di Piera la batterista esatto bravo Bartolomeo
è una commedia del mille novecentoundici una novella che che coi come sempre sia Pirandello che Manzoni e sono state spunto di così di riflessione da parte di Leonardo Sciascia ne prende così idea e cosa dice ma questo è diventato Maietta Torre suo malgrado e però ne fa in qualche modo una una professione e la professione gli viene offerto su un piatto d'argento proprio perché davanti va davanti al giudice
E il giudice per così dire nello ufficializza commedie trattore
Infatti lui quando passa per la strada a una famiglia Silvia ha perso il lavoro non ha più nulla a quel guizzo
Geniale e dire adesso io querele o quelli che hanno fatto il gesto apotropaico
E eliporto Vienna giudizio in giudizio arriva il giudizio è quello che poi forse il giudizio della riforma captati da giustizia riparativa che ci invierete immediatamente
Come dire a i due questi due giovani ragazzi che fecero il gesto e che sono qualificati già come col Sevogli dal giudice
Mi sembra insomma mettiamo a posto le cose richiede allora iettatore di rimettere la querela cosa penso ma cosa stiamo qui a fare il il processo
E querela per diffamazione naturalmente e e lì invece no iettatore dice no perché se lei mi condanna io vengo
Come dire subito qualificato come iettatore adesso mi pagheranno perché tutte le volte in cui io mi presenterò in qualsiasi consesso pubblico
Mi qualifico no come iettatore però pagato per andare via ma è bellissimo
La chiusura di questo articoletto che fu
Pubblicato in alle zone fuori busta rivista trimestrale di bibliofilia nel marzo del mille novecentottantanove
E dovete davanti a questa dichiarazione ufficiale dello iettatore che dice no io non lo rimetto niente perché adesso io però fatato per essere mandato via il giudice si prende la testa fra le mani
Smarrito piange lo abbraccia un giudice razionalista un giudice cristiano e prima infatti il
Il professor gli rossa dice
Giudice sorpreso da Madonna Filippa dal fatto che la donna ha avuto il coraggio di auto difendersi il giudice che ha la capacità di sorprendersi di essere umano e un giudice che
Anche davanti alla figura dello iettatore una sorta di moderna così cartellina
Giudiziaria in cui c'è la foto segnaletica deve iettatore in qualche modo si rende più o
Umano ma anche attento alle alle emozioni
Ma deve stare attento anche all'errore giudiziario perché Sciascia anche a questo ha fatto riferimento al secondo me la ragione ultima per la quale certo punto sconfessa
Il suo essere comunista S. vicina al partito radicale che noi sappiamo
Ha fatto anche di questa battaglia una battaglia che è stata è stata anche sempre proprio dei penalisti italiani
Quindi la necessità per il giudice sia del libero giudicare ma anche di essere libero e non condizionato dalle pulsioni esterne della comunità del vivere civile il processo mediatico Noviello conosciamo esisteva allora esiste anche oggi molto di più Penon revocate lo conosciamo benissimo
E c'è tutte le volte in cui il giudice giudice libero di assolvere o di condannare con appena non così elevata come se spetta il popolo giustizialista e che però proprio per questo perché è libero rischia addirittura la sua incolumità personale i fatti più recenti ce lo dimostrano i fatti come esattamente
E quindi anche qui la preveggenza di Sciascia e l'essere moderno anche ai giorni nostri certamente
Una un valore in più ma
Vediamo perché io ho parlato del difensore nei nei suoi saggi in realtà la figura del Difensore sfumata
In qualche modo sembra che il processo sia concentrato sul giudice e su quella che è l'azione del giudice nove su quello che il difensore fa nel processo
E però nel processo
C'è bisogno sappiamo anche difensore
E allora
Io ho trovato due due casi concreti che vorrei proporre alla vostra attenzione
Uno no è il Elune parlare è il processo in Corte d'Assise a Torino nel mille novecentosettantasei quando imputati revocano tutti il mandato il loro difensore di fiducia
E minacciano gli avvocati nominati d'ufficio
I quali appunti tutti
Non non si sentono in grado di assolvere all'altissimo compito della discesa
All'epoca ma anche oggi quando non ci sono e non si reperiscono difensore d'ufficio è il presidente del Consiglio dell'Ordine che assume la difesa d'ufficio in allora lo sappiamo l'avvocato Fulvio Croce
Viene nominato d'ufficio e verrà uccisa proprio il ventotto aprile del mille novecentosettantasette fra poco
Come dire all'anniversario della sua morte cinque giorni prima dell'inizio del processo
E quindi proprio H a causa di questo tutti i giurati sorteggiati ben centotrentaquattro richiusa no e non accettano di fare il giurato pur essendo stato sorteggiati quando son sorteggiate presente nei certificati medici Sciascia dice con le diagnosi più fantasiose ma quella più diffusa la sindrome depressiva
Sindrome depressiva su cui Sciascia naturalmente
Fa una durissima critica
E su questo si innesta un un dibattito molto acceso cui parteciparono Eugenio Montale Italo Calvino Alessandro Galante Garrone
Tutto tutti chi a favore chi contro avevano ricusato la difesa d'ufficio
Si sono inseriti in questo dibattito e però
Lui
Sciascia diceva
Non potrei entrare in una giuria specialmente in una giuria
Chiamata a giudicare quelli che si usano dire delitti contro lo Stato
Così come non capisco che cosa polizia e magistratura difendano
Ancor meno capirai che io proprio io fossi chiamato a fare da Cariatide a questo crollo o disfacimento in cui di cui mi sento responsabile
Salvare la democrazia difendere la libertà non cedere non arrendersi
Sono soltanto parole
C'è una classe di potere che non muta e che non muterà se non suicidandosi non voglio per nulla di Stoiber nato a questo proposito o contribuire accorre confermarla
Non voglio aiutarli in alcun modo scriveva il Corriere della Sera il dodici maggio del settantasette e aggiunge
Quei cittadini impauriti che rifiutano l'incarico con certificati medici discutibili per non dire irrealistici rappresentano la sconfitta dello Stato davanti un rischio dal quale lo stesso Stato non può proteggerli
Quindi e poi lui fu molto criticato per come la fine disse né con lo Stato né colleghi Brigate Rosse
Ma un altro episodio influirà in qualche modo analizzato la figura del difensore l'ha presa in considerazione
Quando si imbatte in una vicenda particolare che in quella dell'avvocato Enzo Paroli
Che era un socialista da un noto avvocato bresciano
Che ha difeso Telese l'hinterland e che era il direttore del tema dei della difesa della razza attestata come sapete dava voce le leggi razziali del mille novecentotrentotto
E non è la dimostrazione dice Sciascia di quello che è il nostro codice deontologico all'articolo uno e cioè il difensore interviene a tutela del dell'assistito per garantire l'applicazione corretta della legge della Costituzione
Financo bella convenzione europea dei diritti dell'uomo i diritti dell'unione europea sempre e comunque indipendentemente dal fatto che sia colpevole o meno tutti hanno diritto assistenza
Legale
E lui
Prendendo proprio in considerazione quel quel fatto così eclatante per lui perché gli dimostrò e la figura del difensore non è legata vero difensore
Mai mai negata anche la differenza culturale e politica tra l'assistito e il suo avvocato l'avvocato deve essere avulso da qualsiasi
Inquadramento politico se è vero l'avvocato paroliera un socialista il suo assistito era unna fascista etero l'incontro
Affini defensionali non apre giudicato in alcun modo la libertà della difesa dal resto quando capito il suo assistito
Nel quarantacinque rischiava la vita la cosiddetta vendetta dei vinti
Lui cosa fece nascose per otto mesi e mezzo il il suo assistito in casa assieme alla sua famiglia e poi lo aiutò per così dire
A a essere prosciolta perché fece un vero e proprio processo una difesa molto appassionata che purtroppo voi al al proscioglimento di
Proprio di Interlandi e anche questa è una cosa che ha lasciato Sciascia per così dire colpito perché in realtà del significato la difesa è quasi più pregnante rispetto anche a questa accusa continua e a Cesa
E a volte proprio cattiva minacciosamente confronti del potere del giudice il potere della giustizia applicata con l'accetta e con la mannaia però perché il giudicare a volte porta alla distruzione della vita delle persone innocenti e che per quella concerto appunto il l'errore giudiziario il pensiero sull'errore giudiziario lo ha attirato
E
Mi piace ricordare Multipark frase di Pietro Metastasio
Sulla giustizia senza pietà
Diventa crudeltà alla giustizia e la pietà beh senza giustizia e debolezza
Non so se la pietà senza giustizia diventa debolezza però accerto un minimo di umanesimo di comprensione
Di quello che accade nel processo viene richiesto da Leonardo Sciascia
Sì al giudice ma credo anche al difensore altrimenti non avrebbe richiamato non sarebbe stato attirato
Dalla vicenda di quell'avvocato bresciano e anche lui nel suo piccolo è uno dei grandi e piccoli eroi delle nostre aule di giustizia
Oggi vorrei ricordare che
Ci sono ancora moltissimi avvocati e magistrati e sono
Giudicati dal regime turco e si sta per concludere il processo agli a Istanbul di Pina nostri osservatori del dell'Osservatorio vocati minacciati parteciperanno alle ultime udienze
Questi avvocati e solo per aver e questi magistrati e solo per aver consentito il diritto di difesa sono a loro volta sottoposti a processo non è così strano
Forse che ancora oggi latte all'inutilità della giustizia sia così vicina a noi e che noi da qui riusciamo solo osserva mare ma non fare colleghi che danni sono chiusi in una now in una cella
Non possono vedere la famiglia e e gli avvocati che difendono vengono a loro volta sottoposti a processo quindi sono senza un difensore effettivo
Con questo pensiero credo possiamo tutti come dire a meditare superata il significato alto della difesa e significato auto della giudicare giudicare quello vero
Grazie per essere venuto per avere dato questa pillole di saggezza ai nostri all'osso Vittorio
Adesso un intervento così come programmato di collega la giovane collega
Malika schiavo purtroppo Emanuele consumo non è potuto venire se ne scusa ma avuto un minimo di quegli imprevisti
Che non si possono appunto preventivare proprio perché sono imprevisti abbiamo però pensato ecco di anche se materie così con con ostica complesse
Sia giusto che anche di un giovane avvocato Sipos cimentare con dando suo un suo pensiero su questa su questa materia così così complessa ma affascinante e quindi ecco la collega marca schiavo che ha appena vinto la borsa di studio del Unione camere penali italiane
E allieva del professore Bartolomeo Romano e quindi do la parola per questo suo intervento
è giusto
Grazie ringrazio innanzitutto della Camera penale di Palermo ed in particolare il presidente Fabio Ferrari a il mio maestro il resterà Bartolomeo Romano ma anche la Fondazione Federico secondo per avermi voluto tra gli odierni interventori
Tra in una resistività mi della giustizia affrontati da Leonardo Sassa
Risulta a mio modo di vedere i straordinaria imperante la descrizione del fenomeno oggi conosciuto come il fenomeno della cosiddetta mafia imprenditrice
Per lo meno chiare a sua volta si inserisse nel più ampio quadro dei tanti affetti della criminalità organizzata ricorrenti negli scritti di sasso
Mi riferisco come è noto alla vicinanza della criminalità organizzata al tessuto economico
Vicinanza che si traduce nel riciclaggio è nelle più svariate forme di reimpiego di capitali di provenienza illecita nel mercato
Nonché nelle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'attività imprenditoriale
Questi i profili che per l'appunto un tempo sì accostavano al ricorso a metodi violenti negli ultimi trent'anni
Costituiscono gli unici aspetti caratteristici pressoché gli unici aspetti caratteristici dell'operato della criminalità organizzata
Peraltro nella nell'aera della crisi economica ingenerata dalla pandemia da colite diciannove dalla situazione di guerra dalla crisi energetica
Il collegamento tra la criminalità organizzata e l'attività imprenditoriale parrebbe essere divenuto sempre più preoccupante come è confermato dai dati riportati nelle relazioni della Direzione investigativa antimafia per i quali emerge che nell'ultimo biennio sarebbero stati aperti addirittura oltre tre mila fascicoli a terra attività di in
Fine relativamente a rapporti connessioni è infiltrazioni tra criminalità organizzata è attività d'impresa
A riguardo occorre sicuramente ricordare sia pure rapidamente
Che è il contrasto alla mafia imprenditrice
Si è rivelato è per molti aspetti continua a rivelarsi particolarmente Complesso
Pezzo non solo terre alla ricerca di strumenti adeguati come tra gli altri il misure patrimoniali
Ma anche perché considerata la maturati lenta e dei metodi impiegati dalla criminalità organizzata ove operante come criminalità economica
La consapevolezza del fenomeno è maturata lentamente
In merito generalmente come in parte abbiamo già avuto modo di richiamare
Gli esteri di collocare il riconoscimento per così dire della mafia imprenditrice negli anni ottanta
Quando da un'intuizione di Giovanni Falcone nato il metodo poi divenuto noto come con la formula collo demoni e presto ribattezzato metodo Falcone
Ossia quel metodo di indagine consistente nel tracciare gli spostamenti di denaro al fine di ricostruire l'operato le fila dell'operato della criminalità organizzata
Con queste demente allora non può che è costa tasti la ulteriormente la straordinarietà del pensiero di Leonardo Sciascia
Negli scritti infatti emette pazza a partire dagli anni sessanta oltre come
In durante il pomeriggio è stato già richiamato la conoscenza della criminalità organizzata è dei tratti tipici della mentalità mafiosa
E quindi della natura associativa dei questi vili rapporti con nel piano istituzionale dell'omertà è in aggiunta alla riflessione sul pentitismo alla collaborazione di giustizia
Proprio la piena consapevolezza del fenomeno della mafia imprenditrice i profili peculiari del quale sono aride posti particolare nel Giorno della civetta
Con me immagini di notevole efficacia anche esterni in grado di racchiudere al contempo il Leonardo Sassa giurista e Leonardo Sassa scrittore
Anzitutto infatti essa sa descrive uno dei metodi attraverso i quali la criminalità organizzata di solito influenza l'attività imprenditoriale pazze riferimento cioè al cosiddetto pagamento del pizzo
Difatti proprio nel giorno della sigaretta in un dialogo tra il capitano Bellodi è i familiari di Salvatore quella Berna
File ancora diversi richiami a quella che viene definita la protezione offerta all'ENI per da gente che non dorme neppure la notte e rispetto alla quale si continua storiche stati dicono che non la vogliono e nemmeno con il coltello alla gola stiva servirebbero ad accettarla
Ancora più argutamente poi Sassa fa riferimento ai legami tra la criminalità organizzata e denaro più in generale il tessuto economico
Richiamando addirittura la rilevanza degli accertamenti bancari dell'attivismo nell'attività di indagine alludendo
Altresì Hamsik raggio e all'impiego delle cosiddette teste di legno ossia quelle figure fittizia
Delle quali la criminalità organizzata scuole a valersi al vertice di impresse e società terra sedare la propria presenza ed il proprio controllo
In particolare sempre mediante le parole del capitano Bellodi Sassa afferma anche
Bisognerebbe di colpo piombare sulle banche mette le mani esperte nelle contabilità generalmente a doppio fondo delle grandi e delle piccole aziende revisionali catasti
Sarebbe meglio il sentimento è stata annusare intorno alle ville alle automobili fuori serie e così via
Similmente salsa mostra di conoscere perfettamente anche l'impellente e della criminalità organizzata per la gestione degli appalti
Come non ricordare da questo punto di vista la distribuzione degli appalti fatta dal personaggio di don Mariano Arena
Tre numerati volti della mafia imprenditrice ricamati da Sassari inoltre rientra quello racchiuso nella particolarmente significativa immagine della linea della Palma
Precisamente tiraggi ancora attraverso le parole del capitano Bellodi che anni
Secondo risentiamo atti la linea della Palma ossia il clima anche propizio alla vegetazione della palma viene su verso il nord di cinquecento metri ogni anno e continua poco dopo sale come Rambo di Mercurio di un termometro questa linea della Palma sul super d'Italia ed è già oltre a Roma
Con questa immagine quanti pirotecnica dunque Sassa rievoca la proliferazione della criminalità organizzata verso l'Italia settentrionale
Immagine che è colpisse non solo perché è sembrerebbe di evocare in buona parte il dibattito il dibattito apertesi intorno ai fatti di mafia capitale
Ma anche perché è principalmente pare anticipare l'espansione della criminalità organizzata è delle sue articolazioni territoriali verso l'Italia del nord per mezzo dei traffici economici e delle infiltrazioni in impresse di medie e grandi dimensioni avvenuta o perlomeno ufficialmente percepita molti anni dopo le parole di essa sa ecco dunque nell'indurre a una profonda riflessione la sensibilità nello stesso tempo l'arguzia del pensiero di Sassa
Anche rispetto ad un fenomeno dei confini ancora sfuggenti e di difficile intercettazione
Non possono anche contribuire a rafforzare ulteriormente la grandezza di Leonardo Sassa
Vieri grazie per la
Grazie complimenti per questo intervento
Che da l'atto della attualità di Aldo Sciascia del suo pensiero della fatto distrutto per saper guardare in avanti
Rispetto a suo tempo tra l'altro il proprio tipico degli intellettuali
Altrimenti non potrebbe non sarebbe stato così grande grazie ancora
Saltò la parola che conosciamo Lorenzo Ziletti
L'avvocato Renzo Zilletti responsabile del centro studi Aldo Marongiu dell'Unione camere penali che è stato ripetuto curatore di questa insieme al collega Scuto Salvatore Scuto del collega le curatore di questa pubblicazione
A
Accurato anche la l'organizzazione delle varie variamente e quindi mi sembra giusto lasciarle un commento finale veneti questo è questo
Sì innanzitutto un ringraziamento che non
Grazie
Che non è di circostanza a chi ci ospita in questo magnifico luogo quindi alla Fondazione Federico secondo
è un altro piacevole momento che condividiamo come centro Marongiu comunione delle camere penali come Camera penale con la fondazione e un grazie davvero a Fabio Ferrara a tutta la Camera penale di Palermo per aver interpretato nel organizzare questo pomeriggio di riflessione di confronto di studio esattamente il senso di quella che
Potremmo definirla una operazione in senso positivo
Che sta dietro alla base di questo volume che è stato così magnificamente nella sua veste estetica
Edito da Olschki editore certamente abbiamo avuto la fortuna di incontrare
Noi dell'Unione delle camere penali e l'associazione Amici di Leonardo Sciascia che hanno
Contribuito a questa pubblicazione imperfetta condivisione di intenti abbiamo trovato un editore straordinario che come dire a premiato ulteriormente lo sforzo che è stato dietro la curatela e poi la realizzazione di questa opera dico che ha perfettamente interpretato la Camera penale di Palermo il senso di queste iniziative delle letture Bordin poi poi
Successivamente della pubblicazione di non tutti ma quasi tutti i contributi
Rivisti ad hoc per la forma scritta dai numerosi autori che si sono confrontati e che l'idea di se mi passate il concetto senza togliere niente
A
Quella intellettuale autore pensatore straordinario che Leonardo Sciascia
Di approfittare di Sciascia di usare Sciascia come meraviglioso testo e meraviglioso pretesto
Meraviglioso testo perché certamente
La scelta di confrontare
Le varie letture dell'opera di Sciascia è caduta sui testi narrativi
Sarebbe stato più facile più immediato
Accedere nella riflessione sui temi di Sciascia la giustizia allora Sciascia polemista allora Sciascia della pubblicistica civile
Dei suoi famosi interventi e in particolare su Corriere della Sera stampa poi raccolti in quel volume che a futura memoria se la memoria avrà un futuro
Sarebbe stato più facile perché non perché li sia facile il pensiero di Sciascia anzi
Ha fatto benissimo non bene benissimo il dottor che oggi a recuperare tutta una serie di passaggi di quelle
Di quegli iscritti che ahimè ci fanno pensare come
Sempre per usare un'altra espressione Brescia Shana il passato non si sia mai passato
Ha fatto benissimo il lavoro che c'è dietro questo volume va oltre quell'immediatezza in quell'immediatezza Sciascia si occupa di quei tempi si occupa di pentiti si occupa di antimafia
Si occupa di
Diritti di errore giudiziario e lo fa intervenendo diciamo direttamente su quella materia ma la cosa
Incredibile incredibile fino a un certo punto perché poi questa non è stata l'unica pubblicazione
Che ha riguardato Sciascia la giustizia è stato ricordato prima da quel volume
Di quei due magistrati che hanno pubblicato per Cacucci
è stato ricordato prima dal professore Iossa un altro lavoro vorrei non dimenticare qui il prezioso contributo la sconfitta della ragione di Ennio motivo e Elisabetta Catalano
Quindi evidentemente è una sorpresa fino a un certo punto che Sciascia impressioni colpisca Kia Akef fare col mondo della giustizia
Ma è stata un'occasione l'occasione per rileggere questi testi e nei testi
E da quei testi magnifici viene fuori un magnifico pretesto
E cioè parlare dei temi della giustizia della sua terribili ITA anche odierna per l'appunto attraverso Sciascia
E ci sono qui si delle sorprese perché ognuno di noi a dietro di sé magari letture
Risalenti più o meno chi al momento in cui quelle pubblicazioni uscirono io sono abbastanza vecchio ma non troppo per poter dire che ho letto il giorno della civetta quando uscì perché ovviamente ero appena nata
Ma altri lavori invece ho potuto leggerli ovviamente in contemporanea con l'uscita ma
Leggere e rileggere oggi quei testi è veramente stupefacente
Io non non vi voglio trattenere poi troppo lungamente perché la giornata è stata densa impegnativa e quindi non voglio approfittare della vostra pazienza ma
Basta così accennare a dei profili si prenda per esempio un romanzo come il contesto siamo all'inizio degli anni settanta
Ebbe nel contesto l'ispettore Rojas che è il protagonista
Positivo per un verso Marte poi fatto una fine terribile come molti dei personaggi delle opere Sciascia né
Interpreta veramente un ruolo ride anticipatore di idee sulla giustizia che ancora oggi hanno una loro forza cito solo un esempio perché
Voglio rimanere fedele alla brevità ASS
Che mi sono autoimposto e che poi abbiamo richiamato essere anche dell'autore
Pensiamo alla perquisizione che viene fatta nell'abitazione di Kress Kress è un soggetto che è indiziato
Come condannato
Per mano anche di un procuratore della Repubblica che è stato ucciso di
Morti non solo di quel magistrato ma anche di altri magistrati che diciamo operavano in quella in quell'area di territorio
E si va a perquisire la casa di credesse sic cerca anche si crede di trovare Cresima Kress si è abilmente sottratto
Prima dell'arrivo della polizia per l'appunto a
Agli inquirenti e lì e li Rojas fa una riflessione e dice che il fatto di fuggire il fatto di sottrarsi ed è più facile che sia attribuibile a un innocente che ha un colpevole
Perché il colpevole
Come dire è più ad uso è più disponibile anche a subire quel controllo a misurarsi con quello che può essere
L'apparato della polizia e poi sa che comunque quando dall'apparato della polizia si passerà al momento della giudiziario comunque alcune regole potrebbero portarlo in qualche modo consentitemi l'espressione che non esce a Chanel mia ora
Per comodità espressiva a farla franca
All'incidente ha paura
Innocente ha paura della credibilità e quindi fugge
Mi vengono in mente le parole di altri maestri del diritto che dicevano B se venite per caso accusati di avere rubato alla Madonnina del Duomo di Milano scappato scappate ecco
Nel mille novecentosettantuno c'è la risposta
Anticipata a quella
Il pilota dicotomia che si è andata affermando in questo Paese che non gli avvocati combattiamo ogni momento della difesa
Che si contrapporre che si contrapporrà ebbe una difesa nel Processo dalla difesa Dante Processo
Beh
è un chiaramente un
Una una lettura che si può trarre da cui il passaggio di Rochas Sciascia non è la sola si potrebbero fare tantissimi altri esempi
Due considerazioni finali la prima le parole diritto e e giustizia certamente due parole che spesso
Spesso non collimano che avvolte entrano in contrasto
Sciascia però il saldo nel convincimento che se
Osservare l'idea del diritto può talvolta Rickard hanno alla giustizia
Contravvenire all'idea del diritto equivale a negare la giustizia
Questo è un altro degli spunti che vi offro e che ha costituito
Un motore dell'interesse dell'Unione delle camere penali
Per
Compiere per l'appunto questa operazione per usare quindi questo magnifico pretesto di questo pensiero di questi testi per riflettere sulla giustizia infine un'ultima considerazione più amara
Qui tutta personale
Che confesso anche nella prefazione a questo volume che ho curato con Salvatore Scuto che
Mi ha messo in contatto e ha messo in contatto l'unione con gli amici di Leonardo Sciascia perché questo libro
Questo libro letture Bordin e poi libro nascono così un'idea del centro Marongiu che viene fatta propria dall'unione di fare qualcosa per ricordare nel mille novecentottantanove del nel due mila diciannove scusate del trentenne della morte Leonardo Sciascia
Salvatore Scuto avvocato di Milano era socio
Dell'associazione Amici Leonardo Sciascia sa questa cosa e crea il momento dell'incontro lei gli amici di Leonardo Sciascia rilanciano e dicono no ma perché fare solamente un convegno nel l'anno della ricorrenza del trent'anni fa facciamo qualcosa di più ecco
Ci siamo messi intorno a un tavolo e questo qualche cosa di più attraversato il periodo che va dal due mila diciannove al due mila ventuno quindi ha intersecato il punto il centenario
E ha portato a questa serie di riflessioni ma dicevo
Nel concludere una riflessione amara che sta dietro il pensiero di Sciascia perché
Questa terribili ITA perché quel titolo straordinariamente azzeccato anche del libro di Ennio Amodio e di Maria nella cattedrale la sconfitta della ragione perché la riflessione amara che sta
Profonda nel pensiero di Sciascia che purtroppo
Come dire mandarsi smentisce è che la giustizia
Comunque
La si pratichi comunque il summit las la si amministri
A prescindere dai codici e dagli uomini che la regolano fermo restando che ci sono codici migliori gli altri giudici
Magistrati migliori di altri sistemi giudiziari migliori di altri ma la giustizia penale contiene in sé inevitabilmente una intrinseca violenza
Un'intrinseca violenza che ne caratterizza la terribile ITA
E allora se questo è vero è vero per qualsiasi momento qualsiasi momento politico qualsiasi momento storico che cos'è che ci può salvare noi avvocati che ci battiamo per la difesa dei diritti dei nostri assistiti per il rispetto della legge beh forse
Essere fedeli a questi idea a questi deve lasciar Scianna che non si può contravvenire
Al diritto senza negare la giustizia le leggi le leggi giuste le leggi costituzionali dovrebbero trovare una rigorosa applicazione calpestarli le de formarle
Con
Interpretazioni che sono spesso distruttive
Come troppe volte si vede in tante aule di giustizia a dei costi che sono costi inaccettabili perché quella violenza che è insita
Nella macchina della giustizia
è sopportabile solo e nei limiti in cui sia come dire aggrappata a una legalità che non può essere sconfessato grazie
Ecco l'avete sentito si concludeva così la presentazione
Del libro a cura di Lorenzo Zilletti e Salvatore Scuto dal titolo ispezioni della terribili Italia un ardo Sassella giustizia edizioni Leo Olschki
Presentazione che si è tenuta a Palermo il diciotto aprile scorso presso la Fondazione Federico Secondo organizzata dalla Camera a penale di Palermo Girolamo
Bellavista e si conclude così anche per che stasera la puntata dello Speciale giustizia grazie a tutti per l'attenzione Lorena d'Urso è un buon ascolto con i successivi programmi di radio radicale