Riforme europee e priorità dell’Italia alla ricerca dell’interesse nazionale

Abbiamo tempi abbastanza stretti perché ministro Fitto dovrà lasciarci retro poco io sarò brevissimo prendi tutto benvenuti a tutti da voi c'avete affrontato il clima ragionata come per l'odierna pervenire all'istituto a chi ci segue da remoto perché abbiamo un pubblico dare modo che essendo insieme in e soprattutto un grazie molto sentita al Ministro Fitto
Nonostante l'impegno di una giornata come quella di oggi con la cabina di regia in corso
Ci dedica un po'del suo tempo per la presentazione di questo nostro progetto
Molto brevemente quello che facciamo oggi presentiamo un'anteprima
Per lavoro svolto da un team di ricercatori dell'istituto
Nell'ambito di un progetto finanziato dal ministero degli Esteri sviluppato con il sostegno alla Compagnia di San Paolo
Su alcune riforme particolarmente rilevante che si stanno sviluppando nell'ambito dell'Unione Europea visto ove la chiave degli interessi nazionali italiani
Le tre grandi macroaree che sono state scelte per sviluppare questo progetto sono quelli della riforma della governance economica
Quelli della sicurezza energetica
E coniugata nel contesto della transizione energetica e da ultimo il tema delle politiche migratorie
E che sono oggetto di negoziato nell'ambito dello robe molto brevemente
Su questi tre temi si è avviato un lavoro di ricerca in alcuni casi è già a uno stadio passasse avanzato un un terzo caso ancora essere finalizzato aggiorneremo questi prodotti di ricerca alla luce delle discussioni odierne e appena possibile e trasmetteremo al ministero degli esteri che nostro committente perché poi possano essere una volta avuta la Chiras ministero pubblicati due parole su questi tre temi riformatore muoversi economica vuol dire molte cose leviamo in mente in particolare un tema di grande attualità nel negoziato in corso sulla riforma del Patto di stabilità
Sulla base di una proposta che la Commissione ha presentato nel novembre scorso la riforma una proposta che innova in maniera abbastanza radicale le regole vigenti in materia di disciplina di bilancio e che secondo le nostre valutazioni preliminari dovrebbe essere sostenute condivisa dall'Italia sia pure con qualche distinguo pur con qualche precisazione
Ma una riforma che oggetto di un negoziato complicato difficile e ancora abbastanza divisivo con una scadenza molto importante che è quella della fine dell'anno
Perché in assenza di un accordo entro la fine dell'anno rischiamo il ripristino delle regole che attualmente sono sospese del vecchio patto di stabilità
Sulla sicurezza energetica la diciamo che il quadro di impegni che erano stati assunti dall'Unione europea con l'inutile prima e successivamente con n Generation New è stato in qualche modo aggiornato modico rimesso in discussione subito una giuramento per effetto delle conseguenze del conflitto di Ucraina e della decisione di ridurre fino ad eliminare compiutamente
Lei approvvigionamenti dalla Russia fonti energia fossile ci sono numerose sfide che un Paese come l'Italia deve fronteggiare in questo contesto sì è per quello che riguarda questo Progetto di diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas già avviato e già in parte realizzato ma che deve fare anche i conti con un'evoluzione della domanda del gas che tende verso la riduzione c'è un tema che riguarda le infrastrutture da realizzare non solo per raggiungere gli obiettivi concordati in materia di transizione energetica ma anche nell'ipotesi che vogliamo effettivamente concretizzare i test obiettivo di diventare una vennero gettito
Tutto questo in un contesto in cui il tema dell'evoluzione della domanda di gas e in qualche modo destinato diventare molto rilevante per le valutazioni che concretamente si dovranno fare sugli investimenti da realizzare
Sulle migrazioni mi limito ad osservare
Che nonostante tre fattori molto importanti che vorrei ricordare un impegno
Sentito dalla commissione
E si è molta se voto prodigata da utilizzare progetti a partire dalla presentazione del nuovo patto sulle indicazioni del due mila venti
Nonostante le straordinaria straordinaria manifestazione di solidarietà nei confronti di prossima un gran ucraini e nonostante qualche positivo sviluppo sia pure circoscritto illimitato di progressi non sono ancora soddisfacenti risultati acquisiti ancora non sono stati facenti questo vale in particolare per quello che in gergo si definisce la rivoluzione interna delle politiche migratorie
Qualche passo avanti è stato fatto recentemente in un parziale divisione del regime di Dublino ma con le riserve di due Paesi e non solo non hanno votato perché stavano contestando le decisioni assunte in sede di Consiglio di Consiglio europeo
Qualche maggiore progresso va registrato sul fronte della dimensione cosiddette sterno in particolare con gli accordi recentissimamente raggiunti dalla questione grazie anche all'impegno del governo italiano con un Paese corno e così importante come la Tunisia Resta del tutto inesplorata in sede europea il tema della definizione di canali legali di migrazione
E consentano di superare quel paradosso per cui noi ridiamo sostanzialmente le indicazioni come una sfida quando invece dovrebbero essere un'opportunità
Per tenere conto delle esigenze di un mercato del lavoro che ha bisogno di lavoratori immigrati
Su questo evidentemente le difficoltà soli varia natura non ultimo la circostanza che su questo tema l'Unione europea non ha competenze specifiche io qui mi fermo perché non voglio minimamente anticipare quello che vedranno i nostri tre relatori ringrazio ancora una volta il ministro sito per la sua disponibilità
Gli passo subito la parola non senza avere prima ringraziato tutti i relatori un ricercatore dell'Istituto che presenteranno
Una prima sintesi del del le le ricerche avviate egli scassata che discuteranno con noi in queste questo prima sta anticipazione del lavoro avviato dall'Istituto grazie ancora ministro la parola lei
Grazie l'ambasciatore Nelli Feroci grazie tutti quanti voi per la presenza mi dispiace se come ha già anticipato l'ambasciata non potrò trattenermi perché purtroppo la giornata dell'emittenza le vicende collegate anche
Al piano nazionale di riprese resilienza tutta l'azione ad esso collegata chiaramente rendono ragionato ancora più complessa oggi abbiamo una serie di riunioni appartiene alle cabine di regia ma non solo peraltro abbiamo anche come dicevo diciamo prima in discussione al Senato
Un decreto legge molto importante salva-infrazioni che peraltro interviene in modo specifico
Nessuno degli obiettivi che il governo si è posto che è quello di ridurre realmente il numero delle infrazioni nel nostro paese in questo primo provvedimento rappresenta un passaggio molto importante in tale direzione
Fa molto piacere essere qui con voi
E avrò modo di approfondire lo studio che viene presentato oggi certamente le tre questioni poste sono tre questioni di strettissima di grandissima attualità soprattutto rispetto all'azione che il governo sta mettendo in campo e anche nel rapporto che
Il governo ha messo in campo con le istituzioni europee
Sono tre questioni che sono sostanzialmente fondamentali decisive in generale sono particolarmente decisive per il nostro Paese perché se le indicasse mo'con un angolo di visuale vizi di visuale interno nazionale la questione relativa al Patto di stabilità per un Paese con il nostro debito pubblico sostanzialmente non decisiva ma di più il tema collegato alla transizione energetica e altrettanto rilevante fondamentale dal punto di vista anche nella gestione del tema della materia mi piace fare solo un differimento che nella nostra prima legge finanziaria messa in piedi in poco più di un mese dei trentacinque miliardi di euro disponibili ben ventuno sono stati destinati a pagare l'aumento del costo delle bollette per famiglia impresa questo
La presente quanto sia veramente di grande rilievo la scelta strategica di dare una risposta sul fronte energetico soprattutto sulla capacità di rappresentare una transizione nel giudica in modo efficace e il terzo tema chiaramente il tema delle negazioni rappresenta per l'Italia una per le partite fondamentali non solamente per quello che accade quotidianamente ma anche e soprattutto per
Il ruolo che il nostro Paese può e deve avere condivido molto come
Approccio quanto stavo poc'anzi detto in riferimento al fatto che in quello che oggi e oggettivamente un problema può rappresentare una strategia di rilancio complessiva dal punto di vista geopolitico per il nostro Paese e soprattutto per il contesto europeo la riflessione che vorrei fare rispetto al tema della governance economica
Porta con sé diverse riflessioni la prima sulle occasioni perse e questo lo voglio dire non abbiamo avuto un periodo molto rilevante e anche lungo
Nel quale purtroppo però intatto la spesa pubblicati in modo anche abbastanza inefficace
Che negli anni in cui il patto di stabilità aveva vigente avremmo potuto saremo che intervenire in modo molto più efficace su questo terreno invece oggi ci proviamo
Con due numeri che voglio richiamare vi sono abbastanza preoccupanti gli ottocentosettanta miliardi di euro di spesa pubblica
Prima dei luoghi d'e quasi mille e cento miliardi di oggi questo penso che rappresenti un elemento di riflessione e di grande preoccupazione rispetto a quello che si sarebbe potuto fare non si è fatto e lo dico soprattutto perché perché tutte le questioni collegate ai fini dello sviluppo quindi al piano nazionale di riprese resilienza alle politiche di coesione che spesso vengono non citate non considerate ma che rappresentano una grande quantità di risorse che scompaiono diventano più piccole di fronte alla straordinarietà della dimensione di piene per ma che della regola nell'attualità nella gestione ordinaria del rapporto con le istituzioni europee la politica della questione del nostro paese la presenta
La voce principale dal punto di vista finanziario insieme alle risorse del Fondo di sviluppo e coesione che sono risorse nazionali il governo sta lavorando
E mi fa piacere che la Commissione europea delle ultime raccomandazioni abbia chiesto indicato ai Paesi membri di raccordare le diverse politiche di intervento piene per coesione in modo particolare fa piacere perché il nostro governo lo ha fatto anche all'atto della suddetta suo insediamento se è vero come è vero che appunto le deleghe che rappresentano nelle quali una responsabilità oltre agli affari europei sono appunto quello della coesione del genere del sud che rappresentano sostanzialmente una volontà precisa di avere insieme una visione organica per poter evitare sovrapposizioni interventi avere invece la capacità dispensa complessiva a questo aggiungo una seconda riflessione che oggetto del lavoro di revisione del pene verde della previsione anche della politica di coesione quella di creare un nessun collegamento tra questi programmi perché abbiamo date diverse che collegate
Alle performances che non sono mai state straordinario del nostro Paese in termini di capacità di spesa mettiamola così certamente dei denotano delle preoccupazioni
L'idea di poter immaginare dei vasi comunicanti tra i piedi a terra e che ha come scadenza di giugno del due mila e ventisei la politica di coesione che ha come scadenza il dicembre del ventinove e il fondo di sviluppo e coesione che non ha una scadenza risorse nazionali
Ci crea le condizioni per poter immaginare anche delle soluzioni complessive rispetto alle scelte da mettere in campo dal punto di vista dello sviluppo che però rientrano pienamente nel confronto sulla governance economica perché è evidente che da qui al trentuno dicembre ci sarà da lavorare per trovare dei punti di sintesi
Importanti in questo nuovo metodo e che ha dei pro e dei contro il rapporto bilaterale Commissione europea singolo stato membro a degli elementi positive che possono essere valorizzati e quindi salvaguardati quelle che sono le peculiarità di ogni singolo stato membro in positivo e negativo quindi cercando di soluzione dall'altra però è un rischio perché chiaramente si evidenziano dei limiti che sono strutturali che sono obiettivamente antichi che ci portiamo avanti da tanti anni che rappresentano
Un importante rischio per quanto ci riguarda ora è evidente che bisogna trovare un punto di sintesi
Prima della scadenza perché l'eventuale ritorno in vigore delle vecchie norme interverrebbe come una tagliola sui programmi di investimento che oggi non abbiamo quindi inevitabile trovare preventivamente un'intesa e questo fa capire anche quanto sia rilevante la trattativa l'argomento in questione
Il secondo deve approda transizione energetica che fortemente collegato sia per le ragioni di come accennavo via di carattere geopolitico e sono decisive come sapete il governo
Ha messo in campo una strategia della quale il Presidente del Consiglio Meloni fortemente convinta dall'inizio della legislatura che in sintesi anche giornalisticamente può essere chiamato appunto il piano Mattei che sintetizza cioè la necessità di
Il volgere un ruolo di un'azione importante nel contesto del Mediterraneo
E che rappresenta una grande opportunità dal punto di vista anche
Della dei poteri del protagonismo che noi possiamo avere a livello internazionale alla luce di delle vicende drammatiche che hanno rappresentato e rappresentano ai nostri giorni quello che sta accadendo in Ucraina che sicuramente si sposta
Il tiro l'attenzione l'Africa non è solamente il problema delle migrazioni sulle quali dirò qualcosa dopo ma rappresenta una grande opportunità in termini di investimento di opportunità sul fronte delle materie prime e di capacità e definire un ruolo per il nostro Paese io dico per il Mezzogiorno d'Italia in modo particolare come piattaforma all'interno del contesto nel Mediterraneo a condizione che si abbia la capacità di una serie di investimenti che siano finalizzati a rappresentare in modo adeguato queste potenzialità
Nei giorni scorsi dopo una lunga trattativa per fortuna riservata silenziosa siamo riusciti ad avere un annuncio positivo nell'incontro che ho avuto con la vicepresidente della Commissione europea resta grave sulla possibile
Formare il subitaneo una unica zona economica speciale che rappresenta certamente una grande opportunità in questo senso
Anche e soprattutto sul terreno della transizione energetica perché può rappresentare il punto di collegamento non per un miglioramento della capacità produttiva nel nostro Paese dell'efficienza dal punto di vista energetico ma può e deve rappresentare una grande opportunità per l'Europa
E che lo spostamento in funzione della crisi geopolitica in più c'è stata geopolitica
E dannosi una dimensione sicuramente compete differente può rappresentare per Italia un'opportunità ed una cerniera tra i Paesi del Nordafrica e dell'Africa in modo generale e l'Europa non è un caso che il lavoro che il governo sta mettendo avanti
Va in questa direzione che
Nelle visite internazionali che sono state messe in campo dal Presidente del Consiglio
Lei ci sono stati importanti visite nei Paesi africani e che la settimana prossima ci sarà un importante vertice qui a Roma che andrà esattamente in questa direzione quindi un'attenzione concreta che non è quella
Ormai le collegata alla necessità all'esigenza di risolvere il problema migratorio ma che invece partendo dalla difficoltà dei programmi che a Torino cerca di capire come trasformare questo elemento in una occasione opportunità di dialogo per rafforzare il ruolo dell'Italia e dell'Europa nel contesto africano cercando di svolge un ruolo decisivo e determinante
Per il nostro Paese che questo si collega al tema della transizione
Elegge dirà se è vero come è vero che nella revisione perciò tutto si tiene
Per la revisione del piano nazionale di riprese resilienza il capitolo aggiuntivo il primo capitolo più importante sul quale stiamo lavorando e quello delle paure di un cioè la risposta
E alla crisi energetica che l'Europa con questo regolamento ha messo in campo e che l'Italia sta predisponendo che sarà l'elemento principale della modifica del genere che presenteremo nei prossimi giorni che avrà due linee di indirizzo importanti la prima quella di un investimento sul fronte infrastrutturale per rafforzare la Rete A del nostro Paese e quindi uno sforzo una risposta importante a livello nazionale ma una grande opportunità in termini anche di cinghie di trasmissione a livello internazionale
Ed è uno degli elementi di cui si discute a livello europeo perché certamente questa dimensione va nella rafforzamento di un ruolo Italia hanno nel contesto europeo
In secondo luogo c'è una seconda parte molto importante lo richiamavo prima lo voglio sottolineare che quello quella relativa alla capacità di una serie di interventi strutturali che siano in grado di risolvere
Le problematiche del nostro paese in modo complessivo e mi riferisco in modo particolare a interventi
Di incentivazione sul fronte dell'efficientamento energetico tanto per le non sistema imprenditoriale quanto per le nostre famiglie
E qua lo dico anche in pianura piccola parentesi che voglia aprirebbe un po'la linea guida del Governo della mia azione come Ministero degli Affari europei in questi mesi quella non di inseguire
E di immaginare delle contrapposizioni tra stato membro e istituzioni europee
Ma di rafforzare il volto la fase ascendente e di essere protagonisti in questa fase per evitare di inseguire dei provvedimenti che magari non rispettano in pieno o non garantiscono l'interesse nazionale ma lavorare preventivamente per inserire gli elementi di garanzia del nostro interesse nazionale dentro la dinamica delle istituzioni europee è un lavoro molto rilevante che in questo caso per esempio può rappresentare una buona opportunità sul fronte per esempio della direttiva Green sulla casa sulla quale evidentemente c'è una posizione molto critica
Stiamo lavorando per intervenire per correggeva in modo profondo ma certamente Romano onesto Cold Alitalia come la Svezia se dovesse avere un approccio su questa tematica quindi c'è bisogno di una elasticità per poter immaginare interventi che siano differenti e c'è bisogno comunque
Di mettere in campo una serie di interventi che vadano nella direzione di un sostegno nella delega appunto alla favore delle famiglie che possano affrontare questo contesto ultima considerazione ma che io considero assolutamente connessa a questo il tema dell'immigrazione ora
Noi e mi piace ricordarlo perché al di là delle opinioni ci sono i fatti che dovrebbero accompagnare voi le tesi le posizioni e con le sue negazione ci sono dei fatti oggettivi
Nel senso che il Presidente del Consiglio Meloni ha sin dal primo momento posso questo con un tema centrale
Io non ho difficoltà a sostenere con convinzione
E appunto supportato ai fatti che questa azione diventata centrale anche nel contesto europeo
Non solamente in termini di relazioni con gli altri
E paesi e gli altri capi di Stato e di Governo con i quali all'interno del Consiglio europeo si è realizzata e con le istituzioni europee si è realizzata una convergenza ed un lavoro molto positivo ed importante
I temi anzitutto di rapporti relazioni anche dei risultati ma perché mi piace sottolineare un dato nel Consiglio europeo di febbraio
Nelle conclusioni di quel Consiglio europeo
C'è chi era presente con me quindi testimone di questo il governo italiano il presidente del Consiglio con una discussione ed un confronto molto acceso riuscì ad inserire nelle conclusioni in due elementi
Il primo la flessibilità nell'utilizzo delle risorse esistenti dei programmi euro preesistenti la seconda la questione dell'immigrazione
Puntando ad inserire per la prima volta una valutazione chiara sulla dimensione esterna e quindi sulle politiche da destinare in questa direzione sull'affrontare complessivamente il tema migratorio ora
Questo accadeva a febbraio
Faccio un salto di qualche mese per arrivare in Tunisia e per arrivare al programma aste
Approvato dalla Commissione europea il programma aspetto presentato la Commissione Europea a due elementi il primo l'avvio del fondo sovrano un po'timido diciamo dal punto di vista delle dimensioni perché la proposta di soli dieci miliardi di euro
Ma al suo interno un chiaro principio collegato alla flessibilità nei programmi esistenti
Questo per un Paese come il nostro tiene dentro tutto quello che ho detto fino adesso e anche qualcos'altro
Perché è evidente che nel momento nel quale in quel consiglio loro di febbraio si decise per dare una risposta all'aerei di dare una possibile modifica allentamento delle regole regime degli listato mettendo anche
Un po'in discussione la tenuta del mercato interno europeo
Sì credo si rischiava di creare un rischio disparità tra i Paesi che avevano una grande capacità che hanno una grande capacità fiscale che non a caso su questo tavolo c'hanno messo anche fino a duecento miliardi di euro
Di risorse come la Germania e i Paesi che invece per condizioni oggettive non hanno in alcun modo questa capacità fiscale aver inserito quella flessibilità oggi ci consente di poter modificare i programmi esistenti piene per e coesione adeguarli al contesto nuovo di fronte al quale ci troviamo e utilizzare parte di queste risorse anche per poter dare delle risposte al nostro disperati Pineta viale per leggere
L'impatto delle grandi risorse messe in campo dagli Stati Uniti e non solo perché chiaramente c'è una dinamica internazionale che non voglio stare qui
A diciamo descrivere ma gli investimenti messi in campo dalla Cina da altri Paesi sono rilevantissime e per poter reggere soprattutto dal punto di vista della capacità di attrazione di investimenti
E internazionali c'è bisogno di creare le condizioni poteva avere una Effetto e soprattutto le gli strumenti di poter dare questa risposta il tema delegazione il secondo ma altrettanto rilevanti l'importante visto che all'epoca si inserì questa dimensione
E a me piace ricordare il primo viaggio in Tunisia in solitaria del nostro presidente del Consiglio
Il fatto che dopo qualche giorno si è seguita una visita con la presidente della Commissione europea il primo ministro olandese non vecchie domenica scorsa si sia sottoscritto un memorandum tra Unione Europea e Tunisia
E io ripeto metto insieme dei fatti che sono molto importanti che sono l'inizio di un percorso però danno anche l'idea di un approccio un approccio nuovo diverso nel quale l'Europa prende consapevolezza della rilevanza di questa posizione a livello internazionale per la prima volta Europa affronta il tema del confine del Mediterraneo non come un problema dell'Italia ma come una grande questione europea
Perché la dimensione interna e quella esterna sono strettamente totalmente collegate e connesse ragioni oggettive perché l'Italia seppure è il punto
Di arrivo non è il punto e la maggior parte dei casi di permanenza e quindi è chiaro che il tema riguarda periti intera Europa e questo rappresenta un segnale molto rilevante ed importante di un approccio divenuto voglio chiudere su questo
In in un consesso come questo auspicando che sul tema della governance della nuova governance europea generale
Si apra un confronto serio che possa individuare in modo concreto quelli che sono ne reali esigenze e priorità del nostro del dell'Europa sia in termini di organizzazione di appoggio istituzionale abbiamo di fronte sfide veramente rilevanti che determineranno no approcci quanto accaduto in Ucraina e tutte le conseguenze di questo il tema collegato all'allargamento dell'Unione Europea con tutte le conseguenze di governance e di risorse e di funzionamento delle istituzioni sono aspetti decisivi
Rispetto alla dimensione dei questione di bovino ci occupiamo e anche della necessità
Di lavorare di auspicare un'Europa che sia in grado di potersi concentrare sui grandi temi reali che devono rappresentare l'azione a livello europeo
E quindi la difesa quindi le migrazioni quindi dell'economia e quindi la politica monetaria e la politica economica sono le grandi questioni
Evitando di inseguire i dettagli minimi e non servono nell'Europa negli stati membri perché mi sono diverso tensioni ma costruire una nuova dimensione sulla quale poter dare un ruolo centrale
Rispetto anche ai grandi attori a livello mondiale con i quali dovremo confrontarci nel futuro la sfida è questa
E i tre temi che oggi affrontate sono dei pilastri e ci accompagna verso questa sfida mi scuso innanzitutto con i relatori se non potrò l'attenermi magari venivo all'ambasciatore Nelli Feroci avremo occasione superata questa intensità di azione sul pianeta dei prossimi giorni magari alla ripresa
Di trovare un'occasione anche per continuare questo dialogo questo confronto grazie e buon proseguimento
Bene
Pensano ancora il ministro Fitto e Hunter è stato con noi di di averci offerto un po'questa visione a tutto tondo sulle riforme che caratterizzeranno la prossima stagione europea e anche le sfide in particolare per il nostro Paese
è il mio piacere moderare la nostra ossessione di questo pomeriggio che abbiamo inteso organizzare come un dialogo tra i nostri ricercatori che si sono occupati
Del Progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e dalla fondazione Compagnia di San Paolo e i principali referenti istituzionali dei temi che abbiamo toccato proprio per capire quali sono le sfide che abbiamo di fronte e soprattutto le opzioni politiche
Che l'Italia davanti per giocare un ruolo da protagonista nei prossimi mesi ne siamo partiti da una considerazione e cioè che la pandemia prima lilla aggressione russa
All'Ucraina poi hanno di fatto determinato un clima anni crisi permanente dell'Unione europea a cui l'Unione europea ha reagito in prima istanza attraverso misure di emergenza in maniera straordinariamente compatta e unitaria lo testimoniano
Misure come il Next Generation Juve ma anche le gli undici pacchettini sanzioni contro la Russia le più dure nella storia dell'Unione Europea fino ad arrivare alla misura di protezione temporanea per più di quattro milioni di rifugiati ucraini che sono arrivati in territorio europeo
Però ci rendiamo anche conto che queste misure non sono permanenti e che quindi non sono in grado nel lungo periodo di equipaggiare l'Unione europea con quelle capacità che saranno necessarie per affrontare le sfide sì che sicuramente si troverà davanti nel prossimo futuro
Ora abbiamo capito che la volatilità del sistema internazionale
Non ci consente di fare programmazioni troppo un specifiche ma ci sono due certezze che portiamo con noi
Una che occorre essere preparati a gestire crisi sempre più frequenti e in secondo luogo che la dimensione giusta per farlo e quelle europea ma che di certo non quella nazionale
Nell'immediato futuro le crisi le sfide principali sono state già ricordati dal ministro ne abbiamo la necessità di continuare
A garantire il nostro approccio all'Ucraina per una guerra che per il momento non accenna a finire
Abbiamo l'esigenza di rendere la competizione economica tratti grandi attori internazionali che si fa sempre più intensa e abbiamo anche la necessità di mantenere le promesse che l'Unione europea ha fatto nei confronti dei suoi partner e vicini
Quando parliamo di politica di allargamento su tutto questo quindi è necessario avere delle priorità politiche ben chiare a livello europeo e a livello nazionale
Come detto nel nostro progetto precisano
Concentrati in tre grandi aree la la questione della governance economica europea
La questione della governance del fenomeno della migrazione e la questione della transizione ecologica e nuovi fonti di approvvigionamento energetico
Abbiamo circa un'ora per il nostro dibattito quindi chiederò ai relatori di essere estremamente sintetici ed efficaci comincerei prima con una di ricercatori
Riscontrabili ricerca IAI che si sono occupati delle diverse questioni che si focalizzerà l'in particolare sulle raccomandazioni di Boris che ne abbiamo individuato per i tre termini e poi passerà
Ai ai nostri rappresentanti istituzionali per capire un po'quali sono le loro reazioni ma anche le priorità in agenda per il prossimo futuro
Chiedo quindi innanzitutto Ettore Greco che ha vicepresidente vicario responsabile del programma di ricerca sul multilateralismo e Blocher governance globale
I introdurre il primo tema un sulla governance economica mettere cinque minuti grazie grazie Nicoletta mi piace innanzitutto sottolineare che
Quello che tiravo tiene conto delle riflessioni nel dibattito che abbiamo svolto in due seminari
Un primo seminario che abbiamo organizzato in cooperazione con un gruppo europeo s'è un secondo in cooperazione con la LUISS peraltro al primo preso parte anche il ministro vero la a questi due incontri hanno partecipato economisti anche esperti di istituzione europea che hanno offerto a numerosi spunti di riflessione gli analisti ma anche appunto suggerimenti e proposte ovviamente hanno espresso punti di vista diversi quindi c'è stato uno scambio di vedute abbastanza vivace le considerazioni che svolgerò sono però appunto prevalentemente a titolo personale
La prima osservazione che farei che si prospetta se l'aspetta nei prossimi mesi una stagione di confronto politico molto impegnativo delle larve accento del quale ci sarai riesame il peggio in tentativo di riforma
Nella cava nasce con un ritorno prima del e della politica economica europea
E in ballo ci sono in effetti numerose questioni numerosi dossier la riforma del Patto di stabilità quindi delle regole fiscale e qui abbiamo sul tavolo la proposta della commissione europea a cui si è fatto riferimento
C'è il completamento del processo di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità che naturalmente ci interessa molto come Italia perché siamo l'unico Paese che ancora deve completare questo processo
C'è riesame della la revisione di medio termine delle prospettive finanziarie anche qui con una proposta abbastanza articolata della commissione
E nel frattempo come ci ha detto il ministro Fitto continua a svilupparsi confronti
Sui cambiamenti da apportare ai poveri platani io aggiungerei anche che sullo sfondo diciamo molto sullo sfondo ride lo riconosco c'è il problema del completamento
E l'unione economica e monetaria è un processo che verrà ripreso soltanto probabilmente lungo termine ma va detto che la possibilità di poterlo rianimare questo processo dipenderà molto dall'esito
Le discussioni sugli altri punti convenzionati l'altro punto vorrei sottolineare di carattere generale che naturalmente a giugno avremmo un appuntamento politico cruciale su cui ha puntato l'attenzione del mondo politico dei media
In generale al centro del dibattito europeo che sono le elezioni del Parlamento europeo
Veramente sarebbe auspicabile che si trovasse un accordo sulle questioni
Che ho menzionato prima del giugno del prossimo anno anche per i Tare di arrivare
In un clima di contrapposizione a questo appuntamento proprio tale che si possano poi imporre al c'è contrapposizione anche fra forse che magari comunque condividono la prospettiva generale integrazione europea
E in modo da poter porre al centro della campagna elettorale quelli che sono i piani futuri dell'Unione Europea
Ora alcune di queste questioni sono edite evidentemente regate fra loro inevitabilmente però rimanderei primo messaggio al al Governo
Non si possono fare delle soverchie illusioni sulla possibilità di scambi politici fra i vari temi negoziali questo non ecco così semplice perché alcune di queste questioni hanno una loro dinamica propria
E rispondono processi da sono stata avviati da molto tempo
In effetti c'è il rischio di una contrapposizione di una polarizzazione di posizioni in particolare sul tema della riforma del Patto di stabilità
Non è facile non è detto e forse anche abbastanza difficile che si aggiungono a corto entro l'anno come sarebbe previsto
E non a caso la commissione ha già messo a punto delle linee guida per il periodo transitorio e forse anche l'approssimarsi della scadenza elettorale non è detto clienti
In assenza di un accordo come appunto si è detto le regole sospese nel marzo del due mila venti impera la necessari Daria legata all'epidemia rientrerebbero in vigore
E però è impensabile questo l'ha detto anche il ministro Fitto almeno in linea di principio che ci può ci possa essere un automatico ripristino delle regole attualmente in vigore
Anche perché c'è direi un consenso diffuso sulla inapplicabilità delle regole attuali in particolare della regola
Che prevede appunto che annualmente listati riducano di un venti per cento la quota del loro debito superiore al tetto del sessanta per cento
Questo appare del tutto irrealistico resta il fatto però che un gruppo di una dozzina di Stati
Chiede di mantenere delle regole numeriche rigide e anche dei né automatismi attualmente in vigore in particolare la Germania è che questo gruppo costituisce una minoranza di blocco con cui comunque si dovrà fare i conti questo questo gruppo di Paesi critica nei confronti dei riforma della Commissione ritiene che conceda fra l'altro troppi margini di discrezionalità
Nella nel rapporto fra la Commissione e Stati nemici ora che cosa dunque si si può dire delle proposte di riforma dal punto di vista della commissione
Dal punto di vista dell'interesse nazionale italiano
La Prairie Maroni ha detto che non è il non è convinta della riforma il ministro Giorgetti che alcuni aspetti tecnici possano migliorare ecco io non entrare adesso in dettaglio dettagli tecnici però c'è un aspetto importante
E che sicuramente la riforma così come prospettata la commissione introduce una maggiore flessibilità nella valutazione e nell'attuazione dei piani di rientro di aggiustamento fiscale superando alcune rigidità in realtà nella nella versione attuale del proposto dalla Commissione quella poca proposte legislative avere proprio sono state reintrodotte alcuni obiettivi numerici per evitare che si abusi diciamo di questa flessibilità
E però comunque si è evitato mi sembra quella che si prospettava una divisione degli Stati in differenti categorie sulla base del loro livello di indebitamento che era una prospettiva negativa per l'Italia
Questo aspetto di flessibilità è importante perché come accennato il ministro vi Fitto ci consente di prendere in considerazione le specificità dei singoli Paesi
Però c'è qui il risvolto della medaglia su cui pacchia richiamata l'attenzione del Governo
Questo significa una maggiore responsabilità dei governi nella definizione degli obiettivi di finanza pubblica non abbiamo un chiaro percorso di rientro dal debito pubblico non si discute abbastanza e comunque non c'è una linea
Precisa su questo
E naturalmente questo andrà fatto con il dialogo era ravvicinato molto stretto con la commissione se dovesse passare appunto la proposta della commissione
E il dialogo riguarderebbe non soltanto gli obiettivi di finanza ma anche l'attuazione delle riforme quindi destinazione per imprese e gli investimenti pubblici Canevari transizione energetica
Ambientale e tecnologica ma anche punti importanti di riforma con l'abilitazione mercato il contenimento dell'aria
Si pensa pensionistica e la stessa riforma fiscale quindi c'è una connessione fra gli aggiustamenti fiscali
Ed erano comunque richiesti e la riforme dei forme strutturale che costituiscono una sfida su cui il governo deve porre molta attenzione l'altro importante belli riguarda che riguarda la politica di bilancio se il riesame delle prospettive finanziarie ora la proposta della commissione prende atto che il quadro fiscale e monetario ha cambiato questo quello di cui noi dobbiamo tenere conto che ci sono delle priorità che devono essere diciamo tenute in considerazione in particolare il nuovo il sostegno all'Ucraina che va rinnovato il finanziamento del nuovo del Patto per lei migrazione dell'asilo che è nel nostro interesse voi tutte le sfide industriale e tecnologie a cui si è fatto riferimento
Quindi necessario duramente questa capacità di adattamento che già è stata dimostrata come si è detto per quanto riguarda la crisi energetica e anche il sostegno negli uterina nei nei mesi scorsi
E impasse importante diciamo questa proposta è stata ricordata di una piattaforma Steps su cui noi non mi soffermo
Però ecco va detto naturalmente che siamo qui lontani dall'idea che era stata pure ventilata è sostenuta dalla stessa Commissione di un fondo sovrano europeo cioè di un fondo che facesse che potesse essere finanziato con ricorso al nuovo debito comune resta il problema per noi che è stato menzionato i tutelare l'integrità del mercato unico e in particolare misure di avere misure che consentono comunque di una parità fra gli stati per lo meno che non io non uno vantaggi decisivi agli Stati che hanno uno spazio fiscale maggiore
E per quanto riguarda le politiche la riforma le prospettive finanziarie segnare particolare l'importanza di questa maggiore flessibilità che e sarebbe consentita alle politiche di coesione
Per sostenere le grandi imprese nei settori della transizione verde digitale se mi consenti un ultimo punto sulla ratifica del del del messe
Ma naturalmente come istituto non abbiamo preso posizioni diverse Dinoi su questo punto io vorrei dire in estrema sintesi che ulteriori ritardi ieri la indugi su questo punto ci metterebbero in crescente difficoltà non si può ragionevolmente sperare e anche diciamo considerando tutti gli elementi che ho che la ratifica del mese possa essere una carta
Negoziale spendibile facilmente su altre su altri tavoli dobbiamo tenere conto che questo è un processo che tutti considerano in dirittura d'arrivo e vorrei anche sottolineare che alcuni Paesi hanno fatto fatica vedi la Germania hanno avuto un processo interno molto laborioso per approvare questo meccanismo
è un nostro interesse nazionale anche avere uno strumento in più in questo caso in particolare il Messia e prevede appunto rafforzamento del strumenti finanziari per la risoluzione delle banche qui ricordo
Che abbiamo avuto una crisi bancaria in a marzo è stata una crisi localizzata ma che ha dimostrato anche una rischio potenzialità di contesa contagio molto alto sappiamo che le le banche europee sono banche più solide e hanno anche una regola regolazione finanziaria abbastanza diciamo rassicurante però non abbiamo chiaramente in Europa neanche minimamente quel brano poco
Capacità di fuoco finanziarie per il sostegno delle banche che hanno gli Stati Uniti ultimo una rosetta dance Cusato interne un sedile perché siamo se nota ogni tanto ci sarà modo si veramente di tornare su questi punti nel prossimo dibattito io do subito la parola che pallore economica ricercatore Tulane energia i neri sostenendo gli alti
E alloggi grazie
Allora la politica energetica e la governance europea ovviamente è stata sconvolta
Dalle multe gode crisi e ci sono avvenute negli ultimi tre anni ma anche da una crescente ambizione politica
Diciamo altrimenti il profitti Finance next generation in più Eric Aurelio
La cosa che si deve
Il punto di partenza ovviamente è il cambiamento del contesto internazionale
E anche la li cambiamento delle priorità per i governi perché dopo anni in cui ci si era focalizzate principalmente sulla sommità grazie all'abbondanza delle risorse la sicurezza energetica è ritornata presente
E in questo
E in questo contesto vediamo un cambio di paradigma perché finisce l'interdipendenza con la Russia per cui tutta l'Europa e anche in Italia soprattutto erano fortemente dipendente
E e quindi i governi devono riconsiderare le proprie priorità rispetto alle tre dilemma dell'energia cioè sicurezza apre si sostenibilità l'Italia abbiamo sentito anche il ministro rispetta i prezzi
Ha fatto tanto l'Europa sì dall'inizio della crisi cioè da settembre due mila ventuno allocato circa settecento miliardi di euro per aiutare i cittadini questo è un punto chiave per il governo italiano ma anche per l'Europa cioè riconsiderare come sostenere i cittadini le industrie a fronte di una volatilità che ci potrebbe essere nel futuro
Perché se pensiamo al Next Generation io che sono settecento miliardi spalmati su sette anni
Noi in un anno e mezzo di crisi abbiamo allocato setticemia quindi questo questo approccio non può essere replicato si deve focalizzarsi ci si deve essere coalizzare sui cittadini più vulnerabili su industrie strategiche necessari ciò nonostante richiamo o in una miglioramento della condizione rispetto ai prezzi ma anche rispetto alla prospettiva di crisi
Questo
Ci permette di avere un cauto ottimismo però le criticità rimangono strutturali e quindi la sicurezza energetica rimarrà la grande sfida per i governi eh coniugare las della necessità di sicurezza energetica nel breve con gli obiettivi climatici che ci siamo posti
E in questo il piano Mattei muore sicuramente aiutare ma deve tener conto di importanti fattori perché con la riconfigurazione dei flussi energetici mediterraneo guadagno importanza e quindi per l'Italia può essere un'occasione per porsi come ponte tra l'Europa e il continente africano
Ma si deve tener conto degli impegni climatici ed
Quindi l'evoluzione della domanda come veniva aggiornato precedentemente che dovrebbe ridursi e anche come altri attori si muovono ad esempio la Germania e così via che si sta spostando su o a una su la fornitura di Gnl quindi via nave
Quindi questo sicuramente è un'opportunità nel Mediterraneo è un'opportunità per l'Italia anche dal punto di politica estera e politica energetica
Anche nell'ottica la transizione perché la transizione soprattutto per un Paese fortemente dipendente dalle importazioni energetiche come Italia la transizione guadagna anche una dimensione di sicurezza energetica perché ci permette di ridurre le nostre importazioni combustibili fossili e mediterranea in questa è un'occasione perché noi possiamo essere ponte creare partnership Strategy che con questi Paesi che sono ricchi di risorse che hanno voi integrarsi con il mercato europeo ricreare sviluppo per la parte per le proprie economie infine dice voleva transizione la transizione ovviamente a una dimensione di sicurezza energetica ma anche comporta dei rischi
Perché si forma una si creeranno nuove dipendenze nuove interdipendenze e quindi è importante per l'Italia e per l'Europa considerare come come far fronte a questa nuova dipendenza e quali sono le le filiere che si possono sviluppare a livello domestico e quali necessitano per forza una maggiore integrazione col mercato globale
In questo e chiudo così lasciamo spazio al dibattito è essenziale per l'Italia e per l'Europa capire che la transizione energetica avrà successo se sarà un successo economico e quindi la questione delle politiche industriali
è necessario ossi creare nuovi fondi per far fronte anche a la competizione a globale ma anche rendere migliore sfruttare meglio le risorse che già ci sono perché sappiamo che la creazione di nuovi fondi a comporta negoziati molto lunghi e quindi dobbiamo essere in grado di sfruttare i fondi che già ci sono e infine ovviamente rispetta transizione la questione dei minerali critici
Che comporta delle degli aspetti di di sicurezza e indipendenza strategica in questa importante coordinarsi a livello europeo e cercare di superare distante coliche ci sono stati negli anni precedenti rispetto alle fonti fossili quindi penso allo stoccaggio comune europeo ma anche a politiche coordinate di coordinamento tra Stati come l'ultima iniziativa tra Italia Francia e Germania
E ecco questo lascerei pazzo
Canti del Paolo i do la parola Silvio occhiali che egiziani ostello del programma o lui dell'istituto est direzioni asilo margini anche vestiti cinque minuti
Grazie grazie Nicoletta buonasera a tutti cerco di essere molto sintetica se lasciamo qualche punto al verso la fine possiamo magari approfonditi approfondire nel dibattito allora come ha detto anche accennato dal presidente dal ministro prima il tema migratorio rimane una delle priorità per il governo italiano e per l'Unione europea
Questa ovviamente in un contesto di nuovo aumento dei arido irregolari nel Mediterraneo centrale
è i negoziati per l'attuazione di una riforma delle più politiche migratorie dell'asilo
Europee chiedevo dovrebbero concludersi entro l'attuale ciclo istituzionale nel nostro studio modo le diciamo con anche lei riunioni come diceva Ettore con Esperti anche anche ufficiali da la ministro degli affari esteri e attrici noi avevamo focalizzato centrato diciamo
Su tre dimensioni chiave per un processo di riforma delle politiche migratorie europee e particolarmente per raggiungere questi un dimensione in chiave sono necessari diciamo per raggiungere un quadro più strutturato già come accennato anche dal presidente all'inizio quelli erano la dimensione cosiddetta dimensione interna i relazioni con i Paesi terzi erosi nipoti canali di ingresso decollati
Cominciando con la dimensione interna
Ovviamente la prosa indumenti no do fin condimento di questo aspetto
è cruciale per una gestione più sostenibile dei fenomeni migratori ma allo stesso tempo questo aspetto questa dimensione ed aggiungere un accordo su un approccio bilanciato sulle regole comuni sull'asilo in particolare
Ha costituito una delle sfide principali che due affrontato danni e dal due mila quindici impatto per particolari
Il processo di non formali preso forza con il lancio del nuovo patto sulle migrazioni all'asilo dare venti venti e con importanti passi avanti negli ultimi diciotto mesi
L'otto giugno questo anno è stato quindi raggiunto l'accordo dal Consiglio Giustizia quali interni su due dossier fondamentali
Il Nord Regolamento sulle Cucciniello procedure d'avviso è quello sulla gestione dell'asilo e delle migrazioni
L'accordo infatti si può considerare storico per il solo fatto che è stato superato lo stallo del dibattito su un approccio bilanciato fra la responsabilità solidarietà
Il fatto che il concetto di solidarietà obbligatoria sebbene flessibile si è entrato per la prima volta in un testo di compromesso a livello due è certamente un importante passo avanti dal punto di vista dell'Italia ovviamente anche dagli altri Paesi mediterei anni di primo ingresso allo stesso tempo in materia di responsabilità il compromesso include misure che rafforzano gli oneri per i Paesi libri primo ingresso come l'Italia
A partire dal stanziarne dell'utilizzo obbligatorio delle procedure di confine sul lato positivo diciamo sono state introdotte anche sia degli elementi di prevedibilità sia delle deroghe all'obbligatorietà di tali procedure per evitare la stazzatura azione dei sistemi di almeno avere l'accoglienza dei paesi di primo ingresso nei momenti di maggiore pressione migratoria
Ma e se queste novità spente siano sufficienti per mantenere un approccio bilanciato insostenibile a fronte delle crescenti responsabilità dei paesi di primo ingresso arresto ancora resta ancora da vedere anch'inoltre ovviamente non è un non è sette in scontri tra un testo diciamo e nei prossimi mesi le trattative con il Parlamento europeo saranno fondamentali per negoziare un compromesso più soddisfacente sollevare dimensione del nuovo patto ad esempio i negoziati possono rappresentare un'opportunità per rendere le misure di solidarietà e più prevede il prevedibili destrutturate ma tuttavia flessibile operando adottare un utilizzo più esteso dei criteri legati ai legami familiari per individuare il Paese incaricato di gestire le richieste di finanzino entrambi gli aspetti saranno certamente monitorato con attenzione
Dall'Italia in termini generali per quanto riguarda la dimensione interna tra l'Italia e quindi sarebbe molto importante
Prendere nell'UE perché qualsiasi accordo futuro sul e che illude io fra solidarietà e responsabilità
E mantenga la fiducia dei paesi di primo ingresso nel sistema Europa europeo sull'asilo e sia applicabile
A livello politico ed operativo
Ma sulla dimensione Esterna
Ovviamente come detto anche dal ministero dimensione esterna è un aspetto fondamentale complementare e strettamente in contatto interconnessa con la dimensione interna
Negli ultimi anni l'approccio dei due è stato passato solo un ricorso alla cooperazione crescente diciamo con i Paesi testi particolarmente di fronte alle emergenze e con l'obiettivo di routine ridurre e il numero dei diari di irregolari
Anche se la cavò cooperazione in materia migratoria e potrebbe anche esteri efficacemente dirle il numero dei arrivi a breve termine
Eva esempi in passato anche lui hanno dimostrato che comporta anche delle sfide diciamo o potrebbe avere e del dei rischi da un lato ad esempio sarebbe importante per l'UE e per l'Italia
Riflettere su come il crescente ricorso alla delega dei vari impegni sulla gestione del fenomeno ai Paesi terzi può rendere più l'Europa più vulnerabile alla cosiddetta strumentalizzazione delle migrazioni dall'altro dall'altro lato sarebbe molto importante
Ah bene in mente diciamo c'è e nell'approccio europeo avere in mente o a a tenere sufficientemente in conto che le migrazioni costituiscono una sfida politica e sociale oltre che economica
Anche per i Paesi di origine e transito quegli stati nel vicinato che ospitano numero S numerose popolazioni che rifugiati e migranti come dimostra anche il caso della Tunisia
In quel senso la delega e cooperazione o molto importante ma nella delega del controllo dei flussi o la gestione dell'asilo
A questi stati potrebbero contribuire senza volerlo alla destabilizzazione del quadro politico sociale del economico dei Paesi partner
E in questo senso alla luce di queste considerazioni diciamo una una un aspetto un fattore importante per il periodo
Che viene per l'Italia dovrebbe Alitalia sarebbe spingere due verso dei armeria
Navigati più ampi con i paesi terzi nel gestire i movimenti migratori ma che tengano anche in conto i costi politici economici e sociali
Dell'emigrazione per questi Paesi che sta
Cominciando a alla succedere passo a passo diciamo e finalmente per chiudere sui canali di Living Colour regolare mentre molto molto brevemente
A questo è un aspetto fondamentale Hamas sinora ancora sotto quel tanto sia a livello nazionale ed europeo e sia per motivi umanitari diciamo per e che sia per motivi di lavoro questi strumenti e sono complementare all'azione per contrastare una migrazione irregolare e sono a cavallo infatti fra la dimensione interna ed esterna
Credo che che possiamo dire nel lungo periodo
Sia l'Italia che due dovrebbero avere in conto che i canali regolari potrebbero di seicento bis incentivare una certa quota di partenze e soprattutto ridurre le scorte l'esposizione dei richiedenti asilo e migranti ai rischi mortali che oggi questi affrontano
Sono molti corridori migratori
Per chiudere diciamo questo inoltre una sanzione di questi strumenti potrebbero facilitare e il dialogo con i paesi terzi sia quelli che ospitano vaste popolazione delle forgiati se pensiamo ad esempio di quello i umanitari o eresie insediamenti sia quelli chiesti che sono interessati a forme di migrazione regolare per motivi di lavoro e visto dal dall'interno dell'UE o l'Italia come anche accennato il ministro
Questo ha spento sul lato dei motivi di lavoro diciamo
Sarebbe importante pazzo alzo proprio Fini fu aprire il dibattito sui canali regolari anche come risposte risposta alle giuste esigenze del sistema produttori può in quel senso nel a livello europeo si può così sperare un po'un uso più nel senso diciamo del delle idee echeggia stanno stati sviluppando come ad esempio del partnership chiudo qui aggirarli gravosi mille grazie poi rinnovabili do subito la parola di dopodiché capo dipartimento del declassificati generica che si sa Sottil purtroppo dovrà lasciarci subito dopo no sì tutto il gusto
I sarò venti spero sufficientemente chiaro
Allora è stato ricordato che è stato affrontato una grave crisi una grave crisi che ha
E di sicurezza premesso che per un evidenzia la la la scarsa sicurezza vera e propria adeguatezza c'è qualcosa
Il ripetuto perlomeno perdurante nel tempo non puntuale questo chiaramente se mai c'è stato l'ingresso altissimo
L'Europa ha scoperto di essere Morlacchi
Non lo sapeva grandemente in modo ogni opere credeva di essere forte credeva di limitarsi a dover
Per nel settore dell'energia queste riflessioni per l'economia a dover competere tendenzialmente al proprio interno
Così non è stato reso evidente
Si è così al riparo con misure talvolta estreme in quanto tali già diverse sbagliati ma purtroppo ahimè anche sbagliate nel merito in molte in molte occasioni molte circostanze
Il
Misure che richiamava un'esigenza anche di coesione che però non si è tradotta più di tanto in una reale coesione focalizzazione su quelli che sono
Le reali esigenze di innovazione
Dale dei sistemi energetici da questo punto di vista quando parliamo di Mediterraneo come opportunità
Io credo che il Mediterraneo
Sia una grande opportunità non tanto perché attraverso il Mediterraneo potremo a ottenere risorse energetiche abbondante e a basso costo cinquanta destra permesso perduto un'opportunità perché ribaltando almeno potenzialmente il verso del vettore energetico
Rende evidente a la parte d'Europa che ha sempre ritenuto di poter fare da sola
Rende evidente l'esigenza di lavorare assieme cioè di poter costruire qualcosa
Che coinvolga l'Europa come in un incubo non come un un insieme all'interno del quale si laddove cresce ma l'importante era fare il più possibile fare le regole il più possibile al proprio proporre questa secondo me la grande opportunità un'opportunità anche norme anche perché se non avanziamo sentivano negoziati lunghi negoziati lunghi sono inaccettabili
Questo è chiaro come è stato detto anche dal ministro richiede maggior responsabilità da parte di Stati membri per forza vado responsabilità non possiamo cercare di fare le misure varate
No ciascuno a proprio favore
Siamo certi che non possiamo sicuramente quelli che le paludi indicare perché gli altri vanno illegalità perché si modificano le norme Aponte piacere quindi abbiamo sicuramente essere più maturi ma c'è bisogno di maggiore flessibilità
Non si può da parte europea rispondere con procedure che durano a volte anni
Se è vero che il processo di la carbonizzazione è un obiettivo non possiamo fallire
E se è vero cosa qui io credo fermamente che per ottenerlo
In modo relativamente efficace ed efficiente dobbiamo innovare le normalità
Abbiamo bisogno di un sistema più sì
A livello europeo che comporti una maggior fiducia in quello che le normative degli stati membri che inevitabilmente non possono essere identità
Perché siamo ancora purtroppo lontani da poter avere una normazione uniforme o relativamente uniforme a livello europeo quindi io spero veramente che
Il l'opportunità della del piano Matei per come colto da nei paesi del Nord Europa ci porti a una mogio una maggior flessibilità e la consapevolezza che o ci muoviamo assieme
I dandoci con flessibilità o non andiamo da nessuna parte purtroppo i segnali che io vedo finora non vanno in questa dimensione nel che un a una riforma del disegno di mercato elettrico STET opera veramente poverissima
In termini di contenuti
Prova il suo momento più Alto di discussione su come io riesco Francia a garantire l'energia a basso costo per i miei clienti industriali mentre tu Germania anche se l'uscita dal nucleare non voglio farvi ricorso e trovi altre metodologie ecco questa è un approccio che ci porta alle palline quindi io spero veramente che il Mediterraneo come avvennero genetico faccio per dire che le cose vanno vista in modo completamente diverso se no
Sono relativamente pessimista
Bene grazie mille della chiarezza nella brevità
Sappiano insomma che che deve scappare non cercheremo insomma di riprendere quindi niente ulteriori che ci ha lasciato uscirebbe io grazie grazie a lei viene ridotta Paola Rolando Ravello la ringrazio direttore generale dell'Europa era l'anima commerciale internazionale del mille negli affari esteri e uno anche lei sette dieci minuti al massimo
Questa
Il problema
Potesse disciplina disse mo'panni facili dal fatto se capisco bene agli organi soltanto di commentare le relazioni non mi pare una lectio magistralis sulle nostre bocche cucite in questi ambiti e quindi
Penso di poter essere abbastanza breve
Io devo dire sentendo le relazioni e i frollini mi veniva in mente un concetto ogni effettivamente
Tutte le politiche pubbliche e anche a quelle europee qui
Sono in fin dei conti in un consistono nel
Dativo di coniugare obiettivi
Non sempre concretamente compatibili non sempre immediatamente a portata di mano
E al tempo stesso di bilanciare le leggi e adesso
Cervara soluzione chiara trasparente e lineare luminosa per cui ieri cioè
Nel funzione dobbiamo perseguire una determinata
Politica ma quasi sempre dobbiamo ciò ci poniamo diciamo in un terreno di chiaroscuro in cui dobbiamo cercare di bilanciare diversi interessi e compatibilizzare diversi diversi obiettivi quindi venendo alle tre aree le abbiamo descritto
Questo più particolarmente rivendute in un solo dal punto di vista del bilanciamento degli interessi degli obiettivi i vari Stati membri questo fa parte del gioco europee una cosa naturale ma anche dei nostri obiettivi interessi interni
Per questo effettivamente era cosa mi veniva in mente ascoltando le relazioni non
Faccio un esempio
Se io dovessi di individuare dalla alle sessant'anni
Quali sono gli interessi
Italiani sotto il profilo della riforma la governance economica esercizio utile una operato anche se un tentativo
Necessariamente che con le necessarie per rischia di essere
Mi pare di avere approssimazione però può cercare di individuare
All'osso quali sono i vostri interessi fondamentali uno dei nostri interessi fondamentali probabilmente trovare un bilanciamento
Fra l'esigenza di avere
Maggiore flessibilità
Ma anche l'esigenza del Rini assicurano una certa disciplina finanziaria
Ora io non sono mai stato particolare fautore della teoria del vincolo esterno ho sempre trovato una variando ortopedica stavano volevo precisare
Quello che era oggi un grande filosofo suona da vendere legno storto dall'umanità ma insomma non mi è mai piaciuta particolarmente il concetto di vincolo esterno però è vero che noi dobbiamo avere
Assicura una certa disciplina iniziarono dobbiamo fare per noi stessi per le future generazioni lo dobbiamo fare anche perché dovendo gestire un bene comune tavoli da uno miliardo Diego anche in galera Siemens fa non si può pensare
Ognuno faccia come gli pare nella misura in cui abbiamo appunto il dovere collettivo di gestire questo bene comune che l'unione economica e monetaria quindi noi dobbiamo gestire questa questo bilanciamento
Ci riusciamo verso
Ci dobbiamo provare a non abbiamo bisogno di margini di manovra finanziaria veneta
Ricordo che aveva effettuato degli investimenti produttivi
E per evitare incappare in
Io prostituire per così dire no ad aspirare
Così nell'aria stava perdendo il piede soprattutto loro durante la crisi finanziaria due mila otto due mila dodici che probabilmente non certo
In una certa fase ha rischiato di creare probabilmente
La legge del nelle spirali
Simile opere pubbliche eccessivamente ricorrano regole finanziaria qui abbiamo bisogno di una certa un margine di flessibilità
Però al tempo stesso abbiamo bisogno di una certa una disciplina
Questo interesse fondamentale Milingo riusciamo perseguirlo nei negoziati in corso
Perché ci dobbiamo provare in un certo senso bande la nella direzione da noi auspicata
L'idea di superare il paradigma dell'anno
Quindici milioni per porre servono insomma Strizzolo
Questo credo che dal nostro punto di vista possa rappresentare in progresso
Il minore corretto risalendo dovevo pensare di applicare a tutti gli stati membri esattamente le stesse ricette ma economica ognuno ha le sue specificità invece strutture economiche uno esigenze ognuno ha la sua struttura nel preferenze rete salvo alcuni
Vivono comunque un minimo Bolivia deve avere un tasso di inflazione superiore all'uno per cento allora insomma ci convivono abbastanza bene ora persona non è che io voglia farla e dove tassi di inflazione a due cifre però insomma
Moglie meno traumatico probabilmente tra insomma ognuno alla sua struttura di preferenza ognuno alle esigenze quindi è giusto
Avere delle delle ricevente ritagliata un po'esigenze singoli stati membri che è un po'l'idea sottostante alla proposta della commissione ad alcuni Stati degli USA non va bene cioè
Allora non si vuole dare atto convocherà la Commissione ma io credo che un bilanciamento che credo si possa trovare quando parlava
Dai caschi
Sabbia sporadicamente cinque mila credo che lo si possa trovare lo si debba lo si debba trovare la riduzione automatica del debito in voci far ricadere impone l'attracco delle automobili rapidissimamente sul
Sicurezza energetica
Qui abbiamo anche diciamo come interessi vado vado a convincerlo l'identificare innanzitutto nella sicurezza energetica stricto sensu nell'assicurare gli alloggiamenti quindi il ponte energetica
Tema che diventa un moto d'attualità con con la guerra in Ucraina
Abbiamo tema ovviamente di ragazzi delle regia e quindi anche di competitività del sistema economico
E abbiamo un tasso probabilmente l'interesse quello di proporci come questo conclude veramente l'esilio strategie di proporci come ha energetico per l'Europa disputando anche la nostra collocazione al centro del Mediterraneo
Stiamo andando in questo senso in parte si sul delisting anche se per ischemia
è un termine che ora viene viene applicato più diciamo
Per i rapporti con la ma insomma mi butto il concetto secondo me si può applicare anche al settore energetico sul bellissimi abbiamo fatto i grossi problemi progressi no no
Un'altra sezione
In un certo senso ci aiuta a ridurre il rischio economico nel settore energetico ormai gestita anche con cura per evitare e qui esigenza sempre lì compatibilizzare fin dai tempi di i vari interessi
Evitare anzi sarebbe sia gestita in modo tale da danneggiare eccessivamente la competitività al nostro tessuto industriale e anche qui sì però bisogna sempre volare del del bilanciamento
L'idea di creare nata e chiudo sulla sulla sulla sull'immigrazione
Effettivamente collegato anche una visione geopolitica che riguarda ma anche il demanio raccolte nel mio corpo va bene Pol Pot ha usato in sede riguardano
Non ho tratto ma Loparco incidentalmente dicendo che si collega per emergere
Una della competitività della della sicurezza economica nello show il mio show insomma dove volete tema dell'immigrazione sì collega uno e hanno un denominatore comune
Che il tema dei partenariati come in altri Paesi del risarcimento del Mediterraneo e nell'Africa che un prolungamento significa del miliardario cioè queste tematiche vanno gestite con questi Paesi
Hanno i vicini del nostro vicinato nell'Africa in un'ottica come di cui non si può pensare di affrontare interna migratori orco dicendo guardare
Teneri io gli avevo mura sulla spalla no chiaramente bisogna affrontarlo dicendo
Facciamo insieme una politica di sviluppo anche nel settore energetico come diceva il ministro Fitto
Cerchiamo di creare dei canali legali all'immigrazione
Facciamo una promozione del vostro sviluppo economico dividiamo non in un'ottica predatore ridiamo la tecnologia per utilizzare anche le vostre
Preso sorge l'Inter anche per favore dall'opposizione per perché non sempre insieme o magari compriamo il brontolio piombo produce virgola ventuno cogliere ministro dello sviluppo sia allo sviluppo proprio il malcapitato
Mi perdoni combattuto duopolistico non c'erano sembra
Per le tematiche del CIPE riuscì poi se partecipa fra queste due squadre io credo di aver parlato al giudice per le rovine in disarmo quelle ringrazio grazie al ministero ovvero la guida ASP nella Beneteau artiste del passare la parola ad Andrea Vittorio dell'ufficio del consigliere diplomatico della Presidenza del Consiglio dei ministri proprio sui temi migratori tre
Galileo però prima di dare pedemontano allegato nuovo sarebbe conviene Marco promuovevano che continuano a giugno prima di dire qualcosa di diciamo nuovo i Caronno boh
Revolving poveri
Non lesioni di rimuovere un avvocato comune denominatore comunitaria
Laddove sensibile all'interesse nazionale tra Borgo si emigra poi vediamo così Colombo oggi nel senso che c'è favoriva nel profondo
Ma molto
Ancora economia indirizzo politico di politica c'è
C'è molto più in comune di positivo concreto pragmatico ma il contributo dell'Italia la costruzione europea negli ultimi anni di quanto non pensiamo lo dimostra la migrazione nel senso che abbiamo convinto ormai tutti gli altri Stati membri anche le istituzioni comunitarie di qualcosa che quando abbiamo esercitato la presidenza di turno nel due mila quattordici e non lo dico solo perché il Presidente
Dello IAI la ricorda quella presidenza del del due mila quattordici ma abbiamo
Abbiamo messo la migrazione al centro delle politiche europee convincendo tutti che non è non è una priorità soltanto di sicurezza nazionale o di interesse italiano ma una priorità dell'Europa una priorità del Mediterraneo
Ma l'elemento in comune che vedo
E che ho visto in questi anni è l'ufficio il consigliere diplomatico del del Presidente del Consiglio e che abbiamo spesso con successo convinto comunque cercato di convincere gli altri Stati membri e le istituzioni comunitarie del fatto che la condivisione dei rischi non è meno prioritaria della condivisione delle responsabilità partivamo sulla migrazione ma non solo anche sul dossier finanziario da una percezione che io personalmente ho visto
A Berlino dove ero capo l'ufficio politico dell'ambasciata ma non lo dico per parlare di me stesso bensì del fatto che avevo il privilegio di poter interloquire con cancelleria federale il Bundestag la percezione dell'Italia
Troppo spesso era unidimensionale ed era come dire di un'Italia che sfrutta l'Unione Europea soltanto per avermi fondi quando poi siamo arrivati a un ex generici Sonic Youth c'è stato dato atto ma era un percorso che intanto aveva compiuto delle tappe in positivo che l'interesse italiano sapevamo farlo coincidere con quello europeo e potrei citare sempre per riflesso il fatto che c'è una continuità tra governi precedente Governo attuale nel dire agli altri Stati membri alle istituzioni comunitarie che se non ci dotiamo tutti insieme di una capacità fiscale o di una capacità di spesa a seconda dei come leader la declina no
Che entra Lizzadro europea con un respiro ampio per i prossimi venti trent'anni non solo non riusciremo comunione euro per realizzare obiettivi di breve periodo ma neanche quelli di lungo periodo quindi condivisione dei rischi e condivisione delle responsabilità
Se uno stato membro credibile l'Italia ha dimostrato di esserlo
Sono dimensioni che devono coesistere quanto meno alla pari se vengo ora la migrazione nello specifico nell'interesse europeo ci tengo appunto sottolineare questo perché uno dei uno dei concetti chiave anche del titolo l'evento di oggi è proprio l'interesse nazionale che
Diciamo è emerso in tutti gli interventi ma credo che vada anche
Proprio esplicitato perché troppo spesso abbiamo un'auto percezione forse più negativa del dovuto sulla capacità di di di di identificare come diceva Nicola Vernola e poi di perseguire l'interesse nazionale in ambito europeo
Sul piano della migrazione due due considerazioni rapide una e che appunto responsabilità e solidarietà per commutare sul dossier migratorio quello che ho definito condivisione dei rischi e delle responsabilità sono nel codificate livello ritrattato non sono state codificate in una politica europea che prima di avere piena dignità di politica europea ha ha sperimentato sperimenta ancora in parte molti ostacoli
è facile dire in maniera quasi giornalistica che è forse il dossier politico per eccellenza quello della migrazione ma va anche detto che proprio grazie alla politica poi questo questo questa emergenza strutturale diciamo così trova delle anche delle soluzioni almeno parziali come è stata quella dell'otto giugno no del Consiglio Giustizia Affari interni
E credo che anche in questo caso l'Italia abbia una consistente credibilità nel nel nell'aiutare l'Europa ad avere un approccio lungimirante diciamo così
Il ministro Fitto ha ricordato in maniera autorevole chiara il consiglio europeo straordinario il nove febbraio per averlo
Visto dal di dentro quelle un Consiglio europeo dove si completava un percorso e un ragionamento per cui
Finalmente i tasselli andavano loro posto e anche Stati membri distanti da noi
è stato citato ruppe come coprotagonista dell'azione europea in Tunisia quindi lo cito in positivo
Ha utilizzato anche in pubblico dopo quel Consiglio europeo delle dichiarazioni che quando venivano usate da precedenti governi italiani
Sembravano quasi non varcare le Alpi cioè il fatto che i movimenti primari sono decisivi e quelli secondari non troveranno mai soluzione rimedio se non si affrontano i movimenti primarie le cause profonde
Prima si veniva guardati come lo stato membro di primo arrivo che vuole aggirare le regole con questa inversione di tendenza di sequenza dopo ci hanno dato ragione intanto adesso ovviamente il cammino da completare per quanto riguarda la dimensione interna il patto silo immigrazione sarà decisiva la la variabile politica anche con lo sguardo alle elezioni europee cioè se prevarrà
Idea nella nei leader dei vari Stati membri che si prendono più voti alle elezioni europee portando una soluzione migratoria
Sulla dimensione interna
L'altro con l'altra dimensione fondamentale rimane per noi quella quella esterna e credo che appunto l'azione dell'unione europea in Tunisia sia esemplare anche se chiaramente un punto di partenza non solo di arrivo ma dimostra un'attenzione al Sud del mondo dal Mediterraneo che va replicata anche su su altri scacchieri e con altri con altri passi quindi credo che appunto l'interesse nazionale sia
Coniugato al pragmatismo nei vari governi compreso ovviamente quello attuale mi permetto solo di aggiungere una considerazione che è emersa in maniera latente in alcuni interventi in un'altra un altro emblema della credibilità di di uno Stato membro in questo caso dell'Italia e ovviamente il sostegno all'Ucraina fintanto che sarà necessario come recitano le conclusioni Consiglio europeo e credo che in questa fase che vede ancora la guerra alle porte dell'Europa anche questo sia decisivo nel nel qualificarci come un un grande contributore insomma all'altezza della tradizione di costruire un consenso che poi man mano che si avvicina
La finestra del voto nella prima decade di giugno l'anno prossimo sarà sempre più difficile ma speriamo rimanga anche ambiziosa grazie
Grazie mille anche ad Andrea Vitolo che c'ha consentito anche di insomma finire in tempo la nostra chiacchierata che ovviamente
In realtà non finisce qui perché la nostra idea è una volta insomma ha pubblicato i risultati sembra di continuare questo dialogo funzioni e con la politica
Soprattutto nella parte calda che ci aspetta e c'è quella da una parte dell'agenda nell'ambito e dall'altra di preparazione delle edizioni de il prossimo Parlamento europeo
Di giugno due mila ventiquattro che rischia in qualche modo di influenzare in maniera negativa
Questo dibattito io credo che se c'è un elemento che è emerso una un comun denominatore tutte nell'analisi di tutte queste sfide che l'Unione europea davanti e che
Anche sulla scorta delle crisi che abbiamo vissuto è molto chiaro poi il trade-off tra misure emergenziale vedrebbe il Periodo e misure di lungo corso di riforma dell'Unione europea quindi da una parte è necessario agire con pragmatismo e rapidità per affrontare l'emergenza ma allo stesso tempo bisogna tener conto
Della visione di lungo termine per evitare che queste misure emergenziali poi impattino negativamente sul sistema di governance complessivo dell'unione europea
Qui sta un po'la sfida comune di tutti gli stati membri e in particolare dell'Italia che la sua posizione di Paese fondatore ma anche con tutte le specificità criticità del nostro Paese deve trovare il modo di promuovere vendere nazionale
E allo stesso tempo approntare le spine interni di riforma che abbiamo davanti
Io ringrazio ancora molto tutti i relatori via i ricercatori dell'Istituto che hanno contribuito a Progetto sia i nostri partner istituzionali volevo ringraziare in particolar modo Federico Caner
Attilio Nieri Luca sinceri Pini che hanno seguito con mela parte scientifica del Progetto e Maria Bava che si occupava della parte organizzativa dell'evento di oggi e ovviamente di nuovo i nostri sostenitori Ministero degli esteri e Compagnia di San Paolo
Grazie a tutti e alle prossime opportunità di dibattito tira