Rassegna delle riviste di politica e storia

Torniamo anche oggi a parlarvi di storia in questo spazio della programmazione di radio radicale oggi partiremo da una citazione da una rivista e poi cercheremo in qualche modo di legare insieme come sempre tentiamo di fare in questa rubrica alcuni contenuti questa volta decideremo anche alcuni lavori alcuni contenuti tratte da ricerche tratti da ricerche storiche e non approfondimenti dalle riviste il tema è che cercheremo di estrarre diciamo da da queste da queste citazioni
Lo prendiamo da un argomento di cui si è discusso anche in questa settimana cioè le tracce dell'esame di Stato una delle tracce era caricata proprio ha un tema storico una citazione tratta da Federico Chabod uno storico ogni tanto perché questa trasmissione cerchiamo di citarvi l'idea di nazione dalla edizione del mille novecento
Sessantuno nella traccia la proposta di uno
Del Ministero dell'istruzione e del merito il principio di nazionalità era una gran forza una delle idee motrici della storia del secolo diciannovesimo si legge questa è una delle citazioni il lavoro diciamo se non che occorre avvertire ben chiaramente che e sopra ICI più si accompagna allora indissolubilmente almeno negli italiani con due altri principi senza cui rimarrebbe incomprensibile certo
Sarebbe incompleto uno di questi principi il più collegato anzi con l'idea di nazionalità era quello di libertà politica questa una delle citazioni
Del della traccia dalla proposta B uno il tema della libertà nel nell'Ottocento per lavoro su cui Cha Bossi impegno approfonditamente per poi anche analizzare la questione
De la deriva di questo principio dell'idea di nazione nella questione del nazionalismo del contrasto del Primo Novecento non non entriamo naturalmente
Nel merito della traccia è però di interesse la questione delle dibattito intorno a questo concetto che fu un concerto su cui lavorò profondamente
Federico Chabod cioè l'idea di nazione Chabod lavoro sull'idea di Europa e sulla politica dell'equilibrio vigileremo qualche ragguaglio naturalmente sempre in forma
Di segnalazione di diciamo forma divulgativa gli approfondimenti
Lì faranno i gli ascoltatori la situazione di oggi da cui partiamo però e tratta da Mondoperaio è uscito il numero cinque Di Maggio e c'è un saggio davvero approfondito lavoro molto sostanzioso molto sostanziato di Stefano Rolando Carlo su che uno studioso che gli ascoltatori di radio radicale colpiscono che e sì incentra sulla comunicazione politica della
Compagine politica che ha vinto le elezioni del due mila ventidue patria nazione identità italiana ed è un lavoro approfondito con gli strumenti che Rolando Maneggio con grande padronanza cioè il tema della comunicazione politica del ditte dell'utilizzo di questi concetti li diamo solo qualche il vi leggiamo solo qualche passaggio di questo lavoro che appunto occupa diverse pagine
Del numero cinque di Mondo operaio che davvero di invitiamo a leggere perché è un lavoro approfondito
è tendenzialmente pressante assertiva nella nel linguaggio della Presidente del Consiglio la sostituzione dice Stefano Rolando della parola gramsciana paese
Con la parola tardo romantica appunto nazione queste è proprio queste sono le prime parole di Rolando poi Rolando sviluppa il ragionamento con riferimenti al interventi della Presidenza del Consiglio e il tema naturalmente è un altro per noi ed è quello che vi abbiamo detto in apertura
Però Rolando più avanti riflette sulla cornice linguistica che è in uso in questo momento della vicenda politica del nostro Paese una cornice linguistica che riporta
L'idea di nazione al una prospettiva di sintesi dei soggetti istituzionali questa è una delle riflessioni che fa Rolando senza polemica a politica diciamo ma riconosce questa idea questa prospettiva
Del di Fratelli d'Italia in realtà e che è una commedia che si manifesta proprio appunto anche in una scelta ponderata specifica di un certo di un certo linguaggio nell'analisi della comunicazione politica di questa formazione Rolando prende in esame anche le tesi di Trieste
Un'iniziativa appunto di quella partito del due mila e diciassette analizza linguisticamente questo documento e a partire da quelle tesi ma poi le fonti dell'analisi di Rolando sono diverso se naturalmente rimandiamo al testo attorno alla declinazione del tema di identità nazionale dice Rolando
Non come questione rivendicativa ma come filigrana di in una linea di governo e c'è una
Recitazione appunto alcune dichiarazioni stiamo costruendo i mattoni di un immaginario italiano nuovo ha detto un esponente del governo pensando in forma
Che però a un rischio di guardare a al passato e la riflessione di Stefano Landella che quella di pensare che la immaginario possa essere il prodotto della politica delle istituzioni piuttosto che della società
Tra cultura media impresa ai consumi è anche una questione di prospettiva riflette con profondità Stefano Rolando ma certamente il governo può tentare un'operazione
Da questo dal punto di vista proponendo la linea di una cultura della nazione facendosi carico ditemi autori percorsi approcci che e favoriscano questa prospettiva Rolando cita
Una serie di casi in cui è evidente questo impegno
Una perplessità che lo studioso esprime quella che l'identità nazionale promossa
Si muterà dichiari credibili contenuti che riguardano conflitti di precede il presente le incertezze globali del futuro o finisce per ricorre lo cederà dei temi che sono oggettivamente e
Appartengono al passato ma è un
è un tema naturalmente aperto il banco di prova della costruzione di questa identità declinata anche negli atti del governo ancora questo è uno studio della lingua del Governo
Questo adattamento culturale
Per i tempi attuali e che in cui si esprime questa declinazione e la competenza circa la revisione di una linea sulla identità
Italiana
Rolando coi
Si rivolgeva anche ad altre forze politiche
E dice salvo le Repliche polemiche d'occasione che ci sono stati perché ci sono state in alcuni momenti ricordiamo venticinque aprile
Vi continuiamo a altre polemiche che ci sono stati in altri momenti in cui si è tornati momenti della della liberazione della venticinque piedi altre ricorrenze
I partiti relative scisma italiano non maturano una posizione sul tema generale e non propongono una elaborazione di riorientamento anche dal loro punto di vista dei concetti di patria
E nazione di aggiornamento di un pensiero corredato di azioni appunto in materia di una questione appunto di ridefinizione da questo punto di vista della identità italiana la difficoltà di mettere mano scrive e in conclusione alla relazione politica cultura storia vera una re invenzione seria e moderna soprattutto adeguata ai conflitti e crisi e le e alle crisi del nostro tempo dice
Rolando circa il lessi Totti Lessico identitario che riguarda l'idea di patria l'idea di nazione
L'ha bisogno di uno sforzo di elaborazione che non può non venire da chi si richiama e lavora ancora sulle culture politiche che hanno
Più un ragionato sui nessi tra Risorgimento Resistenza e patria europea e quindi questo invito è un appello quello di Rolando in conclusione ma deve abbiamo letto pochissimo di questo lavoro
Distefano Rolando che trovate appunto sul numero cinque di Mondoperaio pagina ventitré patria nazione identità italiana
Sulla comunicazione politica dei nostri tempi e appunto però dato che si tratta di una ragionamento di uno sforzo che affonda le radici nella lettura della storia ve l'abbiamo letto appunto perché può essere di interesse in questa trasmissione abbiamo parlato di Federico Chabod adesso facciamo un piccolo passo indietro e come abbiamo fatto già altre volte in questa trasmissione per esempio abbiamo fatto con Adriano Olivetti che ha ritenuto diciamo nume tutelare di un certo mondo e chiediamo segnalato invece alcune contraddizioni della sua vicenda personale
E politica facciamo una cosa in qualche modo simile
Su Federico Chabod fermo restando diciamo i grandi meriti che vengono riconosciuti che sono stati riconosciuti in questa settimana da tutti non c'è bisogno di ripercorrerli perché se ne è parlato anche abbastanza approfonditamente sui giornali
Federico Chabod appunto è un protagonista della storiografia te di un certo periodo del nostro Paese e per esempio nella edizione
Di idea di un'OPA e politica di equilibrio a cura di Luisa Azzolini si riportano dei brani che erano Inediti fino alla metà degli anni Novanta questa è una pubblicazione del mille novecento novantacinque del mulino e in particolare si riporta una prolusione che il lo studioso Federico scialbo finisce nel mille novecentotrentacinque il principio dell'equilibrio nella storia d'Europa e anche qui si ripercorrono tutti i temi trovate anche nella traccia dell'esame di Stato temi importanti la cosa che stupisce di questo testo e la conclusione
Perché fatta la sintesi del principio dell'equilibrio è un principio di cui parleremo tra un attimo
Che cosa che cosa metteva in conclusione in conclusione scialbo due per il Pd pericolosissime congiunture scriveva determinate successivamente dalle tendenze annidate in Europa
Che la tengono in qui è in quel momento siamo nel mille novecento trentacinque la tendenza di chi crede lecito mettere l'Europa di fronte alla violenza compiuta questo è un passaggio importante l'alternanza di chi vuole tenere fermo ad ogni costo
Ai protocolli del mille novecentodiciannove mille novecentoventi sui quali Chabod spesso ha espresso riflessioni critiche senza preoccuparsi venire incontro con comprensione e buona volontà alle nuove esigenze dei temi
All'uno e all'altro estremismo l'azione del Duce apposto un immediato fermo scriveva Chabod in questa produzione ora firmato gli accordi col ministro degli Esteri francese e gli con la maiuscola dato all'Europa l'esempio di ciò che debba intendersi per politica di collaborazione
L'unica nella quale l'Europa stessa Possa ritrovare il su equilibrio di sostanza e non di parole l'unica che consente al lavoro
Secondo dei popoli civili in questo senso ampiamente europeo umano
Dell'opera del capo del governo italiano è il segno sicuro della nuova grande missione che l'Italia fascista si è assunta sotto la guida sagace e ferma del Duce punto
E così si concludeva questa prolusione è un po'diciamo
Come dire un una questione appunto che ha suscitato in realtà già in passato alcune discussioni ci sono state alcune discussioni
Poi a prevalere è l'ampiezza del lavoro di Chabod sul tema in particolare della deriva Della idea di inazione cioè sulla qualche modo radioattività come dire del concetto di nazionalismo nella prima parte del Novecento ma leggiamo qualche passaggio della introduzione della curatrice di queste di questa edizione Luisa Azzolini che cercava in qualche modo di affrontare anche queste righe che vi abbiamo letto contraddittorio certamente che lasciano lasciano qualche interrogativo aperto nel mille novecentotrentacinque scrive scrive Azzolini
Nemmeno certo detto dico ciò Bozzi scrisse una prolusione per il corso di Storia medievale e moderna della facoltà di Scienze politiche di università di Perugia sul principio di qui libri una storia d'Europa un tema palesemente e Complesso tutt'altro che neutro e anzi strettamente legato al dibattito politico sviluppatosi in Europa e negli Stati Uniti con la fine della prima guerra mondiale e questo già si capiva dalle dighe
Che vi abbiamo letto polemicamente contrapposto
Chapeau
Alla Minzioni Ana Società delle Nazioni che proponeva l'istituzionalizzazione dei rapporti in terza tali il principio di equilibrio aveva subito primi anni Venti un netto calo di popolarità in quanto accusato di non aver saputo impedire
Ma anzi di aver favorito lo scoppio della guerra accelerando così
Il declino della vecchia Europa adesso non abbiamo il tempo forse nemmeno la capacità di sentiti Zardini principio di equilibrio ma con queste poche righe di Luisa Zurlini forse qualcosa si comprende il progressivo esaurimento del ruolo
Di mediazione assunto dalla Società delle Nazioni nei contratti nei contrasti internazionali ripetuti insuccessi della Conferenza sul disarmo l'idea diffusa in ambienti revisionisti che la Società delle Nazioni si fosse appiattita sull'ordine diversa
Fino a diventare docile strumento nelle mani dei paesi vincitori ricorda qualcosa questo
Questo passaggio tutto questo riportò ben presto in auge il principio dell'equilibrio di fronte alla corrente dei cosiddetti utopisti l'accusa che si faceva sempre un guizzo nelle sue idee riguadagna opposizione la schiera di realistici
Persuasi che il principio dell'equilibrio di potenza restasse l'insostituibile fondamento della vita internazionale a cui i i cui protagonisti erano pur sempre gli Stati sovrani e e appunto
Questo è il quattro l'allusione dice a poppa inquadrato scrive Azzolini in questo contesto caratterizzato Società delle Nazioni sempre più incerta ed esitante siamo nel trentacinque tentativi ricorrenti
E e vari le potenze europee di ristabilire un ordine internazionale di qui deriva il suo carattere peculiare di riflessione storiografica e politica al tempo spesso e qui una breve parentesi
è sempre difficile e forse è uno degli argomenti che si può utilizzare anche per cercare in qualche modo di storicizzare le parole diciamo che vi ho letto prima perché quando gli storici parlano dell'attualità che stanno vivendo
Non sempre diciamo riescono a cogliere del sette ma questo non è naturalmente solo un problema degli storici lo è dei giornalisti
E di tutti noi entrato questo così prosegue
La Azzolini ho tratto questo non inconsueto per uno storico che ha sempre creduto insegnato che la ricerca storiografica doveva sorgere dai problemi e dagli interrogativi del presente questo sì ma che qui risulta essere più accentuato più immediato che altrove dal principio di equilibrio in cui riconosce il principio costitutivo dell'Europa moderna Chabod trae un criterio interpretativo storiografico
Tale per cui seguirà lo sviluppo significa comprendere la formazione dell'Europa sotto un'angolatura particolare insieme una coalizione politica
Consolidata la quale l'Europa deve restare fedele o tornare ad esserlo se non vuole soccombere di fronte al crisi presente scialbo dunque ripercorre storici Zandonà
Le tappe attraverso le quali si è venuta affermando in Europa e nel mondo una società di Stati sovrani carretti dal principio delle quelli questo è un passaggio della introduzione di Luisa Azzolini a
L'idea di Europa politica di equilibrio per cercare poi di arrivare al tema di quelle parole che vi abbiamo detto
Scrive è infatti più avanti Azzolini l'ultima parte di questa collusioni e imperniata sulla necessità di ripristinare una situazione di giusto equilibrio
In Europa per far fronte alla crisi dalla sua crisi interna
è abbastanza sorprendentemente rivolta i passi più recenti della politica estera fascista il patto a quattro l'accordo Mussolini la Val che qui rievocano un giudizio ampiamente positivo peraltro sulla questione del patto A quattro
Anche qui
Solo una citazione poi da approfondire il giudizio dice boh rimane comunque
è un tema che è scialbo cita spesso ecco mettiamola così
Sono solo poche lire scrive l'autrice che però a mio avviso si presta alcune osservazioni sull'atteggiamento di Chabod nei riguardi del fascismo prima della svolta del mille novecentoquarantatré non vi abbiamo detto
Ma lo avete letto sui giornali Chabod ha partecipato alla Resistenza e questo è anche un esempio
Di come ci sia un percorso negli studiosi e non
Appunto bisogna
Inizio darli ad alcune Fassi della loro vita
Proseguiamo situata nella vita di un terreno questo quanto insidioso i tentativi di collocare in un modo o nell'altro lo storico
Nell'Italia fascista hanno spesso avuto come riferimenti obbligati testimonianze ricordi di amici e colleghi che però diverse mostrano già la complessità della questione la sua irriducibilità gli episodi più noti come la collaborazione per esempio prestata Salvemini che stava fuggendo
Dall'Italia piuttosto che gli abbracci gli abbracci in piazza Venezia ricordati
Da volpe e qui si tratta di questo episodio si tratta di due episodi notissimi della biografia di sciabola primo avvenne nel mille novecentoventicinque quando Chabod aiutò Salvemini che era stato il suo maestro a Firenze nel corso l'anno precedente lo aiutò test praticare il secondo ad espatriare il secondo si riferisce al nove maggio mille novecentotrentasei data della programmazione dell'impero
Libiamo letto delle dighe
Qualche nelle puntate precedenti via non fa Flaiano lordo rispetto a queste a questi momenti alla programmazione dell'intero e
Stando ai ricordi di Gioacchino Volpe Gioacchino Volpe ricorda Chabod Morandi sesta ed altri oltre la volpe stesso commossi e organi Iosip per l'impresa italiana insomma poi sull'inquadramento generale che la figura di questi storici nella Italia fascista è importante lavoro di Renzo De Felice che decidiamo gli storici italiani nel Periodo la fascista oppure Brunello Vigezzo di uno studioso che Pannella conosceva citava spesso che proprio scrisse di Federico Chabod fedeli fra un po'la nuova storiografia tema
Fondamentale su Federico Chabod al di là di questi fatti di cui pure interessante discutere è il metodo della boro dello storico su cui davvero è insostituibile la riflessione
Di shampoo comunque a questi indizi presenti in queste opere si prestano a interpretazioni non del tutto univoche
Il dato tutto sommato maggiore maggiormente significativo dice la a studiosa sono
Sta nell'assenza in realtà di convinzioni fasciste nella storiografia di sciabola e dunque come dovremmo valutare queste frasi conclusive di questa produzione io credo dice la studiosa
Che potremmo tentare una prima risposta su piani diversi sempre tentando ricordo tenendo rigorosamente presenti le circostanze
In cui il lavoro fu scritto anzitutto è il dato più ovvio abbiamo pur sempre di fronte una produzione universitari scritta per la facoltà fascista
Di scienze politiche dell'Università di Perugia trattando un tema come l'equilibrio europeo sarebbe stato ben difficile in un contesto ufficiale come quello eludere un qualsiasi riferimento
Alla a politica estera fascista l'occasione insomma ha un suo ruolo ed è bene non trascura lo
Ma limitarsi a contrastare l'opportunità di un simile richiamo all'attualità mi sembra tutto sommato un approccio fuorviante dice ancora la studiosa questo perché la pagina conclusiva nona in realtà toni celebrativi anzi
E pienamente in linea con l'impostazione della produzione scialbo vede nella iniziativa diplomatica mussoliniana come si è detto essenzialmente uno strumento per ristabilire un giusto equilibrio un Europa a sua volta finalizzato alla soluzione della crisi in cui l'Europa era precipita
E poi qui ripercorre quanto avviene con i protocolli del mille novecentodiciannove venti e la situazione della Germania di cui si è detto tante volte e appunto un riconoscimento come unitaria responsabile poi in qualche modo della necessità di ristabilire questo
Questo equilibrio insomma è una riflessione complessa complicata e da fare appunto con gli strumenti adatti
Che cosa succedeva nel mille e novecento trentacinque facciamo un passaggio perché come sempre poi il con testo aiuta aggiunge elementi per capire quello che
Le già nei libri di storia vogliamo leggervi un passaggio di un libro che viene citato davvero poco pochissimo di uno studioso
Molto molto o scrupoloso Sandro Gerbi un libero che ha questo nome tempi di malafede una storia italiana tra fascismo e dopoguerra
Guido Piovene ed Eugenio Colorni
Parliamo di Eugenio Colorni Eugenio Colorni che non viene mai citato quanto si parla del Manifesto di Ventotene in questi giorni si è parlato anche con toni di cui si è discusso anche polemiche polemicamente
Appunto del Manifesto di Ventotene che cos'era il manifesto di Ventotene chi erano
Coloro che si impegnarono a a scrivere il Manifesto di Ventotene nel mille novecento
Quarantuno e che cosa facevano ad esempio nel mille novecentotrentacinque quando Federico Chabod leggeva questa prolusione
Ed era
Ordinario se non sbaglio di storia
Leggiamo qualcosa appunto da questo libro per bloccare Colorni l'opera leggiamo un passaggio pagina novantadue l'opera non attinta bisogno di prove documentarie erano anni
Che lo seguiva da vicino quindi la prima nemmeno cento trentacinque attendendo il momento più propizio sia per smantellare la lì la Rete socialista in Italia sia per sfruttare al massimo la notizia sotto il profilo prova propagandistico tutto era iniziato con una ingenuità del GE lista Giustizia e Libertà vindice Cavallera
Arrestato a Torino il quindici aprile del mille novecentotrentacinque con Vittorio Foa Massimo Mila e altri in seguito alla soffiata di una spia lo scrittore Pitigrilli
All'epoca ben noto come autore di romanzi piccanti il dossier che
è stato esaminato per questo lavoro contiene un appunto manoscritto del ministro del ministero dell'Interno datato appunto Roma otto luglio
Mille novecentotrentacinque in cui si apprende che Cavallera poi condannato a otto anni di carcere nell'intero arco nell'interrogatorio dichiarò
A proposito dei rapporti che aveva con il noto fuoriuscito Nicola Chiaromonte che uno degli amici di questi era il professor Eugenio Colorni
Dalle indagini eseguite risultato che il Colorni nel trenta nel trenta già fu sospettato di antifascismo
Per avere messo grida USA ostili al regime con altri studenti durante una lezione del professor Borgese
All'Università di Milano provocando le reazioni degli studenti fascisti presenti stiamo parlando
Di una università qualche anno prima e nelle università succedevano anche queste cose
Coloni conosceva Cavalera scrive Gerbi
Conosceva lo conosceva poco l'aveva incontrato
Qualche volta alto a Torino nella dimore antifascista di Barbara alla Sone pare avesse avuto rapporti solo sporadici con il GE lista di un noto Chiaromonte
Ma da quel preciso momento era cominciato il controllo della sua corrispondenza cosa che non gli era nemmeno sfuggiranno era sfuggita all'interessato forse perché qualche busta era stata malamente chiuso dopo
L'intercettazione scriverà Colorni mi ero corto fin dal mille novecentotrentacinque di essere sorvegliato
Dalla polizia le mie lettere venivano censurate mi fu rifiutato due volte il passaporto attribuì le cose al contenuto delle lettere che ci scambiavamo
Con mia moglie diceva colonne in verità controllo del pericoloso sovversivo passato proprio nel nel mille novecentotrentacinque da Giustizia e Libertà Partito Socialista
Era andato ben al di là di una generica vigilanza l'ora era infatti riuscita J. Paul mette a per entrare
Nelle maglie della organizzazione del partito il socialista Giuseppe Faravelli ormai rifugiato in Svizzera in Svizzera fungeva da testa di ponte per i collegamenti tra Parigi l'Italia ha per meglio adempiere a questa funzione sia rivolto verso la metà del trentasei
A un militante fuoriuscito Parigi perché gli fornisse il nominativo di un compagno residenti in Italia è disposto a fungere da recapito per l'organizzazione di una base di stampa
Per eventuali altri complici partito una leggerezza dei furetti dei fuoriusciti o abilità Della Pozza polizia politica il caso volle che il parigino fosse un fiduciario dell'opera segnalasse per i compiti
Di cui sopra un informatore dite Trieste e appunto il cerchio si chiude
Poi attorno a coloro che lo ricordiamo Eugenio Colorni che poi fu ucciso fu ucciso nel mille novecento quarantaquattro fu arrestato il ventotto maggio del mille novecento quarantaquattro pochi giorni prima della liberazione
Della capitale di Roma venne fermato in via Livorno a a Roma da una pattuglia di militi fascisti della famigerata Banda Koch che ben abbiamo parlato della banda Koch qui da radicalica tentò di fuggire Eugenio
Colori ma fu raggiunto ferito gravemente a tre colpi di pistola trasportato
All'ospedale San Giovanni di Roma morì il trenta maggio a soli trentacinque anni sotto la falsa identità di Franco Tanzi e vi abbiamo raccontato appunto
Il contesto abbiamo ancora mezzo minuto a disposizione e ne approfittiamo per un'ultima segnalazione tornando a mondo operaio la pubblicazione dei discorsi parlamentari di Bruno
Buozzi ne scrive
Raffaele tedesco su appunto il numero cinque di Mondo operaio e parla
Del movimento l'importanza anche del movimento sindacale italiano e dell'Italia della fine del diciannovesimo secolo in cui del mondo del lavoro un mondo l'
Ora dicono viveva in condizioni terribili non meglio se la passava quello industriale è un sistema produttivo ancora agli inizi del processo di industrializzazione
Soggetto a inumano sfruttamento con orari di lavoro che non cedevano praticamente quasi mai al di sotto delle dodici ore con quotidiani in luoghi come la fabbrica dove l'imprenditore ISEF citava le sue
Prerogative immani in maniera totalmente autoritaria a questa è la premessa
Della recinzione dei discorsi Bruno Buozzi uno dei protagonisti
Appunto di queste battaglie i discorsi parlamentari ne scrive Raffaele tedesco su Mondoperaio numero cinque con questa citazione ci fermiamo anche però ci Emilia appuntamento alla prossima puntata