Forum della lingua italiana - Dalla poesia alle imprese: giornata di studi e valorizzazione del nostro "idioma gentile"

Ma intanto buongiorno a tutti i presenti e collegati
Presidente Rampelli
Che ha voluto fortemente questo
Questo primo incontro primo di una lunga serie
A me l'onere ma anche l'onore di introdurlo questo che è un percorso diciamo di costruzione
Di di di anche di come dire di valorizzazione
Della lingua italiana ma poi declinata in diversi vari ambiti
Evento direi in un certo senso epocale questo di oggi
Perché la lingua italiana torna a palazzo Montecitorio e ad una in una prestigiosa
Come tutte le cose che caratterizzano la storia dell'arte italiana
Appunto in questa bellissima sala
Quella di oggi quello di oggi è il primo momento come ho detto
Di un percorso che pone e che vuole porre il focus su un tema fondamentale la lingua italiana infatti da intendersi non solo in una presupposto attiva letteraria
Ma come vero e proprio motore economico del Paese
Uno detto ENI che oggi infatti attraverseremo eh non a caso il made in Italy che si alimenta grazie alla creatività italiana e che si esprime attraverso la nostra
Bellissima lingua
Lo vedremo concretizzato in questo pomeriggio attraverso i casi due aziende storica per il nostro Paese
Lasciatemi sottolineare Olivetti
Olivetti e la sua utopia concreta come diceva Franco Ferrarotti grandissimo sociologo
Noi cerchiamo sempre
Riferimenti
Fuori all'esterno diciamo così ma noi abbiamo grandi
Senza sentimentalismo diciamo senza
Retorica abbiamo
Grandi professori grandi maestri
Olivetti
La Peroni
Con Gaetano Di Tondo e Federico San nella
A questo tavolo che abbiamo creato oltre alle imprese ci sono le istituzioni che guidano
Alla tutela e alla diffusione
Della lingua italiana l'Accademia della Crusca con il Presidente
Professor Paolo D'Achille che saluto
La Società Dante Alighieri prestigiosa Società Dante Alighieri attraverso il segretario generale professor Alessandro Masi il merci ci raggiungerà la dottoressa Cecilia Piccioni direttrice promozione culture lingue tagliano ascolteremo il contributo di accademici ed insegnanti di grande rilievo la professoressa Patrizia Bertini malga Rini linguista che dirige il Dipartimento di Scienze umane della LUMSA
E che ha effettuato degli studi molto rilevanti sui temi che affronteremo oggi la professoressa ancora Teresa Franco che insegna letteratura italiana all'Università di Oxford
Il professor Antonio Zoppetti specializzato sul tema degli anglicismi nella lingua italiana
A proposito dell'importanza e della chiarezza a livello non solo letterario ma anche giuridico siamo in attesa che arrivi
Il l'avvocato Antonino Galletti amministrativista presidente emerito dell'ordine degli avvocati di Roma e consiglieri al Consiglio nazionale forense avremo modo di dialogare anche con il mondo dell'editoria Andrea Gentile direttore editoriale del Saggiatore Paolo Di Paolo uno dei maggiori scrittori italiani contemporanei e conduttore della storica trasmissione sulla lingua italiana la lingua batte
Eraldo Affinati scrittore e fondatore della scuola tennis cui Artom che insegna gratuitamente italiano ai migranti quindi una giornata ricca di spunti
Che provengono da tutte le direzioni con lo scopo di creare sinergie come piace a noi e quindi anche contaminazioni interdisciplinari e connessioni tra impresa e
In accademie istituzioni come da missione del mondo contaminati Shawn e di G.C. network a moderare il tavolo di confronto accademico manageriale sarà un italianista il professor Bella Fiore Eduardo bella Fiore che insegna linguistica il galateo digitali LUMSA
E che dirige contaminati Shona bar University realtà che fa da ponte tra giovani e mondo del lavoro sui temi della transizione digitale e sostenibile e tecnologica
Prima di iniziare lasciatemi fare un saluto anche a al dottor andarmi agli amici dottor Nicola Camillo
Lorenzo Pellegrini al professor Giordano Ferrari
Altri che ci raggiungeranno come Giancarlo Gemma
Insomma sono uomini
Prima professione prima uomini poi professionisti io tengo molto all'aspetto personale umano professionale ecco che arrivato Antonino Galletti
E abbiamo fatto un percorso e stiamo facendo un percorso da circa un paio d'anni sulla come dire contaminazione reciproca di mondi
Che si intersecano e che in qualche modo contribuiscono alla alla costruzione di un pensiero unitario
In diversi ambiti in diversi ambiti lo stiamo facendo davvero con grande
Anche piacere personale perché poi il volano il driver fondamentale anche divertirsi
Cercare di avvicinare mondi credo che sia un elemento strategico anche quello di far dialogare mondi diversi istituzioni ricerca università
Professioni
E penso che questi momenti
Questo rappresenta uno diciamo un punto d'inizio possano appunto andare in questa direzione debbano andare vanno senz'altro in questa direzione
Mi congedo ringrazio ascolterò con grande piacere l'intervento del presidente Fabio Rampelli a cui al quale lascio la parola e poi a
Edoardo Della Fiore che coordinerà poi tutta la giornata grazie
Tanto buon pomeriggio a tutti grazie di questa presenza
Anche se seduti un po'timidi risiede posizionati nelle retrovie
Diciamo che la prima cosa ringraziando Giuseppe dopodiché la corte ad un po'questo lavoro
Che ci tengo a precisare e che vero come ci ha riferito l'avvocato Cavuoti che ci incontreremo ancora che questa soltanto una diciamo così seduta preliminare di un lavoro che vuole essere serio approfondito ed esteso nel corso del tempo senza confini quindi libero
Sul libro di incontrare tutte le sensibilità possibili immaginabili a cominciare da quella culturali per incrociare anche quelle politiche
Quindi la nostra intenzione se avremo fortuna
Saremo accompagnati anche da buoni risultati esattamente quella che Dio in questo momento dichiarato
Questo significa che oggi non ci troviamo tanto di fronte al classico convegno come insomma ne abbiamo partecipati a centinaia ma a un forum quindi a un momento d'ascolto
Di reciproco arricchimento di chiarificazione anche delle prospettive di questo percorso di questo viaggio che non può che essere multidisciplinare quindi non chiudersi dentro il fatto identitario
Così come ha voluto il circuito mediatico nelle settimane in cui è stata data ampia ma malevola a mio giudizio interpretazione delle iniziative legislative presentate in particolare dal sottoscritto
Entriamo appunto nel merito
Tanto penso che gran parte di voi sappiano che questa iniziativa legislativa non nasce oggi attraversa almeno tre legislature
Si compone di una proposta di legge di iniziativa di di di riforma costituzionale tesa introdurre la lingua italiana in Costituzione perché sembra assurdo ma non c'è ci sono tante cose altrettanto importanti
Compresa la tutela delle minoranze linguistiche ma non c'è la tutelate la lingua italiana
C'è stata data la possibilità nel corso dei Concini duelli
Dell'ultimo mese quindi precisare che non è un capriccio italiano perché ci sono la bellezza di venti nazioni su ventisette appartenenti al mio europea che hanno la tutela della lingua madre in Costituzione
Te sembrerebbe assurdo sinceramente che proprio l'Italia
Non mi dilungo in dettagli e particolari
Che comunque detiene una lunga tradizione sotto questo aspetto
Debba rinunciare questo principio
Perché la Costituzione fissa i principi
In Costituzione io ho proposto sono qui anche per ascoltare le vostre opinioni al riguardo
Soprattutto coloro da parte di coloro che hanno ruoli da un punto di vista della linguistiche importanti e quindi hanno avuto che spartire con approfondimenti
DTT di ampio respiro
Ho pensato di diciamo cercare di dare analogo riconoscimento anche alle cosiddette lingue locali cioè quelli che possiamo definire volgarmente dialetti
Proprio perché l'Italia è una nazione che ha raggiunto lo so unità in tempi tutto sommato abbastanza recenti
Anzi uno stato d'aver raggiunto la sommità in tempi abbastanza recenti ma la cui tradizione nazionale è molto più antica rispetto alla mille ottocentosettanta
E quindi comunque questo proliferare questo questa effervescenza anche di lingue locali che sono state messe a sintesi nella lingua italiana da un punto di vista culturale c'è una particolarità
Che sarebbe forse inutile
Riconoscere appunto all'interno della Costituzione questi sono i due elementi fondamentali che
Sono citati all'interno della proposta di legge di riforma costituzionale
E su questo tanto verrà arricchire anche un po'il nostro dibattito con quel che è accaduto nelle legislature precedenti
Si è avuta molta sintonia all'interno del Parlamento italiano direi che essi fa fatica a ritrovare qualcuno che abbia potuto esprimere pareri diversi del resto forse non sarebbe possibile posto che appunto nelle ventilazione citate che tutti erano a loro lingua madre in Costituzione ce ne sono molte che hanno visto questi provvedimenti legislativi approvati da maggioranze
Eterogenee di centrodestra e di centrosinistra i socialisti da una parte i conservatori voi popolari dall'altra
Quindi diciamo
Senza ombra di senza senza possibilità di essere smentiti che la lingua non è di destra che non è di sinistra
Ringo appartiene a tutti
Tutti dobbiamo immaginare che percorso nell'era della globalizzazione che sicuramente foriera è stata foriera di grandi conquiste ma che in seno porta anche alcuni rischi
Che cosa vogliamo fare la nostra lingua sul quale modo possiamo cercare di stabilire una traiettoria che da un lato la conservi dall'altro molla chiuda
Cioè non la renda quasi impermeabile rispetto alla lingua dominante
Che comunque
Una lingua necessaria per le relazioni internazionali per gli scambi commerciali
E quant'altro
Inutile precisare che tra queste venti nazioni che hanno la tutela dalla lingua madre in Costituzione
Non non ci sono oltre all'Italia altre nazioni ma tra queste non ci sono ovviamente quelle che hanno una matrice anglofona e quindi non hanno bisogno di tutelare in Costituzione euro pari perché la lingua praticamente del mondo
Quindi se sottraiamo le nazioni di derivazione anglofona
Ce ne sono tre soltanto di di di di nazioni europei facente parte di un euro per che non tutela appunto la propria lingua madre che tra queste appunto c'è l'Italia
Quindi questo aspetto è sicuramente un aspetto su cui mi auguro sono convinto che così sarà
Si potrà individuare un perimetro di dialogo quindi superare anche questa
Sorta di sberleffo permanente che ha destato legato ai commenti su questa su queste due proposte di legge
La seconda proposta di legge invece una proposta di legge
Ordinaria
Ed è su questo prevalentemente che s'è accanito io mi sono anche divertito devo dire quindi bisogna essere od ironici e anche un po'autocritici
Questa seconda proposta di legge si ispira alla legge hutu buone con la legge francese
Questo perché perché troppe volte c'è capitato di vedere la nostra Costituzione praticamente la difendono tutti tutti le esibisco romani vanno orgogliosi è una rivoluzione una Costituzione completa organica inclusiva meravigliosa
Tra ci sono tanti articoli di questa Costituzione che paradossalmente non sono declinati nella legislazione ordinaria e quindi rimangono potremmo dire quasi fine a se stessi di richiamo dei principi ispiratori
Su cui legislature avrebbe potuto far seguire appunto una adeguata declinazione per evitare che articoli importanti della nostra Costituzione siano scambiati come delle bellissime decorazioni dei quadri da contemplare
Quindi per evitare che la proposta di legge costituzionale
Rimanesse rispetto allo tutela la lingua italiana
Ferma immobile quindi dotata soltanto di un riconoscimento formale e solenne
Ma comunque solo ideale ho affiancato una proposta di legge ordinarie questa proposta di legge serviva un po'anche a movimentare le acque rispetto a un rinnovato spirito d'orgoglio perché a volte capita
Nella quotidianità di imbattersi N
Una consuetudine che è quella di parlare lingue straniere anche quando non richiesto anche quando non necessario
Talvolta in presenza anche di diretti interlocutori nel caso la lingua inglese
Che non capiscono neanche
Il nostro tentativo diciamo così di rincorrere
Lingue impropria
E quindi sono in imbarazzo o perché casca male la pronuncia o perché lavora articolazione di un pensiero
è un po'distante rispetto a quello che si vorrebbe esprimere e quindi c'è una superfetazione una inflazione
In particolare di anglicismi che
Hanno invaso a tutto campo la società italiana
La scuola università
Il sistema commerciale industriale e soprattutto cosa forse più grave le istituzioni
Perché le amministrazioni pubbliche hanno preso a parlare anche se
Un idioma
Che non è il nostro e qui ci si discosta dal questione di carattere culturale identitario dalla tentativo comunque dire appunto come ho detto poco fa
Restituire a ciascun cittadino italiano un po'di orgoglio rispetto anche a questa lingua meravigliosa che comunque condiziona anche la complessità del pensiero che si esprima perché sono lingue semplice
Semplice il pensiero è debole il pensiero sono lingue alla lingua complessa
Complesso il pensiero che ne deriva la sua articolazione
E più profonda
E diciamo che
Tornando un attimo fa
Questa fonte d'ispirazione la legge tu bon
C'è un deficit di comprensione
Che si introduce
Fuoriuscendo dal vincolo culturale di cui abbiamo fatto cenno fin qui e che certamente sarà maggiormente approfondito anche dagli interlocutori degli ospiti e relatori che parleranno dopo di me
è difficile immaginare una democrazia elitaria che una democrazia esclusiva che addirittura attraverso la pubblica amministrazione quindi lo Stato e le sue articolazioni
Si esprime in modo tale da non farsi comprendere dalle persone o dalle categorie sociali
Meno abbienti o semplicemente più svantaggiate
Tra quelle meno istruite
Da chi non conosce la lingua inglese o la lingua francese come lingue diciamo maggiormente estese diffuse nel pianeta in particolare lingua dominante insomma che è quella che che sta prendendo il largo ampiamente
E e questo è un altro tema che forse precede il precedente
Perché si all'interno di una legge di una sentenza di una delibera di una determinata di una mozione di una risoluzione
Che comunque dovrebbero su ma anche da un punto di vista diciamo di messaggi commerciali perché
Insomma anche anche lì stessi invitano i cittadini
A ad avere una relazione ad acquistare un prodotto e chiudere un contratto
Occorrerebbe
Mettere in una posizione in condizione di tutela
Coloro i quali appunto non conoscono le lingue vivono in Italia che dovrebbero essere garantiti nel fatto che la pubblica amministrazione dei principali circuito di coinvolgono si esprimano senza discriminarli
Quindi il diritto alla comprensione addirittura in Francia
Così è stato dato modo di raccontare affiancare legge tubo hanno quindi raggiunto Bono legge prescrittiva che prevede sanzioni per chi appunto
Riferito sempre le pubbliche amministrazioni di assetti sfatiamo un altro falso mito nella legge ordinaria presentata non esiste
Una multa una contravvenzione da cinque a cento mila euro per i cittadini che parlassero lingue straniere questo insomma abbastanza evidente neanche
Un asino conclamato saprebbe immaginare e pensare e poi scrivere
Una farneticazioni del genere ci si riferisce a grandi soggetti in particolare multinazionali che sono già stati multati non per eccesso nell'utilizzo di lingue straniere ma per altre questioni insomma
Amazon tra queste
In Italia non altrove altrove Facebook è stato mi pare poco ieri contravvenzionato terrà titolazione della legge sulla privacy
Per oltre un miliardo di euro ma anche in Italia Amazon è stata multata per un miliardo duecento milioni di euro per abuso di posizione dominante e quindi significa che
Non ci può essere ci deve essere una relazione tra questi giganti che hanno fatturati che superano quello il bilancio di interi Stati e gli Stati nazionali quindi ci si deve difendere e lo si può fare lo si deve fare
Anche attraverso questa modalità modalità sanzionatoria
Quindi che non interviene sul singolo cittadino anzi non ci auguriamo
Che ciascun cittadino italiano sia sempre più capace di articolare il proprio pensiero in tutte le lingue possibili immaginabili siamo una nazione che vive di relazioni relazioni culturali relazioni commerciali
Quindi abbiamo anche bisogno di di di avere un ruolo baricentrico e lo possiamo fare utilizzando appunto il maggior numero di idiomi possibili e soprattutto
Quello appunto dominante quello che interconnesso con il sistema dell'economia
Di mercato
Però le due cose non sono tra loro in contrapposizione
Ha fatto si può da un lato cercare di stimolare cittadini italiani a cominciare dai giovani nelle scuole
A imparare le lingue straniere e dall'altro si può presidiare la propria lingua ma le due cose camminano perfettamente in parallelo e non si pestano i piedi l'una con l'altra
Quindi questa
Legge ordinaria
è una legge che cerca di
Creare le condizioni affinché i soggetti più deboli
E quindi meno istruiti
Possono lo stesso partecipare al gioco della società
Dicevo che in Francia fianco la legge tubo
è stata realizzata una legge ancora più esemplificativa da questo punto di vista quindi finché guardiamo a nazioni ho citato la Francia insomma che forse in Europa una delle nazioni posto che la Gran Bretagna fuoriuscita da lui non lo crea
Che maggiormente orgoglioso e dotata di amor patrio
E quindi maggiormente orgoglioso delle proprie origini collezioni
Della propria identità e quindi anche della propria lingua
Ma
La legge che affianca la tubo non
La legge che
Si incentra sul diritto alla comprensione
è una legge sul diritto di comprensione
Io non so se possa essere integrata o inclusa in questa mia seconda proposta russe ne debba nascere un'altra ancora certo è
Che noi dobbiamo cercare di capire appunto se
La democrazia italiana
Nella tra gli attori a che sta intraprendendo
è una democrazia accessibile a tutti
Ho
Proseguendo questa china rischia di essere una democrazia
Esclusiva
Quando nonostante le contumelie i di leggi la goliardia che prestata nel dibattito suo la salvaguardia della lingua italiana
C'è stato qualcuno che assunta già ATO gli italiani per capire che cosa pensassero
A riguardo abbiamo scoperto ripeto nonostante la modalità di interpretazione diffusione del contenuto di queste due leggi fosse completamente sballata distante dalla realtà
Il cinquantasei per cento di Valiani ha detto di condividere
Del resto piaccia o meno solo un dato nessuno può andarne orgoglioso non lo giudico nello voglio interpretare
I cittadini italiani che conoscono
La lingua inglese
In maniera fluente sono una esigua minoranza
Una minoranza che non arriva al venti per cento
Sempre secondo studi le rilevazioni che ci sono state fin qui
Se ci aggiungiamo quelli che hanno una preparazione scolastica arriviamo al quaranta per cento
Quaranta quarantacinque adesso non ricordo i tic i dettagli
Quindi comunque sia la maggioranza degli italiani
Con
Questa inflazione di anglicismi che prende il sopravvento e addirittura si impossessa del linguaggio delle istituzioni non capisce di che cosa si stia parlando
Io penso che questo
Sia un argomento molto distante da questioni di carattere identitario sovrani ismi
Certo altri roba del genere
Sì è un fatto neutro ripeto lo definito né di destra né di sinistra
Sono molto convinto che su questo terreno ciascuno debba fare il possibile prima che si attivi un processo sostanzialmente irreversibile
Cioè presidente neo eletto cui faccio io pure
Dell'Accademia della Crusca
Il professor parola che il
Sappiamo che c'è comunque una
Un inseguimento nel dizionario della lingua italiana ogni anno di numero cospicuo di neologismi prevalentemente derivati proprio dalla dalle lingue straniere
E di vocaboli direttamente stranieri
E qualche fantasista io lo ripeto non perché abbia valenza scientifica non ce la e quindi lo dichiaro ammonterebbe non essere anche qui aggredito domani mattina qualche
Solone della giornalismo
Diciamo così più superficiale
Lo dico perché non è molto difficile di condividere
Questo timore
Se il numero di parole che vengono introdotte nella lingua
Nel dice la lingua italiana ogni anno per N anni
Continuasse a svilupparsi in maniera così massiccia
Penso che obiettivamente il rischio di una degenerazione di questo processo c'è il passaggio da un'integrazione a una invasione di campo
E si sta quindi non mi avventuro a dire che la lingua italiana sarà giunta definita morta quando la metà dei vocaboli del dizionario della lingua italiana saranno preponderanti stranieri su quelli italiani
Però comunque nuovi questo semaforo che lampeggia lo dobbiamo tenere sotto controllo perché è uno dei parametri
Con cui dobbiamo relazionarci
Lo hanno fatto altri
Sempre la Francia
Addirittura
A una commissione di studio
Istituzionalmente
Costruita che fa ogni anno la traduzione in lingua francese di tutti quei vocaboli
Che
Diciamo entrano nel gergo comune
Provenienti da lingue straniere
è un eccesso probabilmente infatti non compare una mia proposta di legge non c'è nessuna deriva autarchica
Non c'è nessuna
Nessuna tentazione diciamo così di mettersi a fare la traduzione in italiano di vocaboli che entrano ormai nel gergo comune
Però
Tra i due Chelsea
Tra l'altro a versare le principali strade delle principali città italiane
E fare fatica a trovare una cartellonistica scritta in italiano socio l'avete mai fatto questo gioco voi provate si fa fatica a trovare addirittura le forze armate italiane
Quando devono celebrare i propri eventi solenni il centesimo anniversario del riabilitare eccetera
Esprimono i propri contenuti inglese lingua inglese
Che di forse c'è qualcosa che sta andando fuori controllo forse ce ne dovremmo sobriamente occupare tutti senza fare crociate nei giunti Ivo né di un altro
Senza voler italianizzare vocaboli stranieri ma senza fungere da spugne
A critiche
Che introiettato al cento per cento tutto ciò che viene proposto delle elettriche provenga
Da altre nazioni che di questi sono un po'gli argomenti
Che io volevo porre l'attenzione trascuro volutamente della parte economica perché sopra ci sono
Comunque autorevoli esponenti che la tratteranno e quindi prima di cessati parlare volevo salutarti anticipatamente perché ahimè da oggi il turno di presidenza quindi lo scontro
In presenza
Pochi interventi e poi loro lasciarvi ma comunque ovviamente siccome sono interessati Simo ai contenuti dei vostri interventi poi io andrò a riascoltare subito dopo grazie davvero a tutti
Che allora prima di lasciare la parola al professor da Achille presidente dell'Accademia della Crusca io inviterei Antonino Galletti presidente emerito del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Roma e consigliere del Consiglio nazionale forense
A darci un punto di vista giuridico tecnico sul tema oggetto
Sì grazie per grazie dell'invito
Ho sentito relazione del presidente Rampelli prima di fare un intervento vecchio lo farà una battuta perché mia dei ricordato una cosa
E cioè che qualche mese fa ho accompagnato mio figlio più piccolo a giocare a calcetto
A metà del secondo tempo il
Un ragazzino che giocava in difesa venuto sotto la tribuna chiesta al padre papà cosa vuol dire temporeggia perché il mister e in effetti quando stava in difesa dice che temporeggia ad Empoli il tempo regia
Fino alla trentesimo nel secondo tempo questo non capiva la parola temporeggia l'ho pensato che se gli avesse detto fai pressing oppure batte il corner oppure Outside probabilmente avrebbe capitano quindi imperfetti ora al di là dei tecnicismi a voi punto però intervento perché io però è molto più comune di quanto tempo prima
Soprattutto anche tra i giovani fatto riconoscere a volte espressioni stranieri erano pensate software PC personal computer no PlayStation uno tutti
Termini perché sicuramente più famosi del temporeggia che il giovane compagno di squadra e mio figlio avrebbe avrebbe capito immediatamente
Il quindi il tema di assoluta attualità ora si presta banalizzazione anche a scherzare però sicuramente attuale e in effetti da questo tema discende anche un polo in grado di dirle di democrazia del nostro ordinamento no anche nel linguaggio tecnico
Legislativo si sono delle spesso Ramaj fra dei riferimenti a termini inglese pensata Stocco sono nominalmente
Anche l'appunto del diciamo per quanto riguarda il nostro lessico costituzionale no al premierato la Premier il premier la prima premier donna no che sono concetti che oramai in uso comune che però talvolta racchiudono anche principi sbagliati per esempio del il premierato il fatto di parlare di premio garanzie che il presidente del consiglio dei ministri dovrebbe far pensare
A una Repubblica dove il presidente del Governo il capo del governo ogni elettore cittadini non a una repubblica da parlamentare come come la nostra ma quindi anche questa semplificazione questa banalizzazione di concetti può portare a pensieri
Sbagliate magari da parte non addetti ai lavori
Un tempo si diceva che i testi legislativi e le sentenze
Devono essere scritti così bene da essere comprensibili non tanto per gli avvocati non tanto per gli addetti ai lavori
E per i giudici quanto da parte del cittadino che destinatario di quei testi oggi questo insegnamento viene purtroppo sempre meno autorizzato sia perché la semplicità e la chiarezza
Sono doti che presuppongono una competenza estrema no cosa che oggi magari c'è molto meno ma anche appunto per questa tendenza a a richiamare no ma richiamare i numeri
Visto l'articolo vista al la precedente ritenuto che ai sensi del poi undicesima che vuol vista normanna girati va bene vanno bene le premesse erano bene degli anni va bene anche magari però poi l'utilizzo di di terminologie poco tecnica ma quello che dovrebbe contare l'espressione del concerto
Spesso studiando approfondendo i testi legislativi e comparando le leggi che anche nel nostro Paese vengono scritte qualche anno fa qualche anno fa con quelle attuali la prima cosa che colpisce la chiarezza del testo no
Adesso tanti anche nel nel lessico legislativo cioè governo Paul Valery Brumel ministro può ma poche vuol dire o deve ONU informa
Adesso misure cioè un un ampio utilizzo di termini che di per sé si prestano non
Successivo contenzioso o a più o a più interpretazioni mentre invece fare invece fare dei testi più semplici più diretti con un utilizzo corretto nella lingua italiana
Sicuramente ridurrebbe anche il contenzioso perché poi l'interpretazione di questi testi quando si presta a diverse diversi angoli prospettici interpretativo non poche approdare in sede giurisdizionale quindi aumentando il il il contenzioso peggiora
Nel nostro paese rilevante
Quindi ecco la la mia riflessione da questa sua di cercare di tornare un utilizzo della lingua italiana corretto oggi ricorrono anzi ricordiamo ieri centocinquanta anni dalla morte del Manzoni abbiamo tutti celebrato ma ecco il richiamo nel inizio della lingua del Manzoni più corretto ed efficace è quantomeno nei testi legislativi nelle sentenze o meno negli atti pubblici che vengono emessi in nome del popolo italiano secondo me è quanto quanto mai opportuno quindi a questo punto di vista seguito
Molto volentieri queste iniziative legislative credo che possono veramente contribuire a fare chiarezza e anche a semplificare e il nostro sistema di giustizia grazie
Però io prima di lasciare la parola al professor bella Fiore che poi coordinerà come moderatore il la giornata
E vorrei leggere due righe proprio di Giovannino Guareschi il quale a proposito della Tino quindi lascio sul tavolo prima di congedare di congedarmi questa questa questa frase il latino è una lingua precisa quindi parlava dell'attimo appunto come lingua essenziale verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa
Quando inizierà all'era dei demagoghi dei ciarlatani in una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna
Il segreto consisterà nel fatto che egli sfruttando un frasario approssimativo elusivo e di gradevole effetto sonoro potrà parlare per un'ora senza dire niente cosa impossibile Collatino
Professor Della Fiore a lei la parola ringrazio nuovamente di questa iniziativa insieme e coordinato da Giordano Ferrari da Lorenzo Pellegrini e De Nicola Camillo alle
Bene grazie molte allora prima di iniziare quello che sarà il confronto accademico manageriale io do subito la parola alle persone che l'avvocato capo di appena nominato e quindi
Iniziando dal professor Giordano Ferrari amministratore delegato del Tor Vergata Confapi conta minacciano
Grazie Edoardo buona buonasera a tutti io velocemente volevo fare tre riflessioni una legata al parlando del linguaggio no
Potremmo intitolare questa giornata in cammino verso il linguaggio non testa di Heidegger che ha segnato probabilmente il modo con cui oggi io leggo il queste questo tema
Che vorrei fare tre riflessioni una sul valore una sulla necessità e una sull'impossibilità allora il valore del linguaggio che cosa qui provo a scendere in maniera molto profonda e utilizzo anche qui non parole niente
Ma di Cassirer che dice all'uomo un animale linguistico e quindi in realtà il linguaggio non è comunicazione mai costruzione di realtà
Ecco quindi se ci dimentichiamo che nel momento in cui la nostra mente
Costruisce realtà sogni start up innovazioni modelli culturali eccetera
Ci dimentichiamo prove di questa funzione costruttiva del linguaggio che non è qualcosa che ci serve per scambiare idee ma probabilmente per costruire la realtà
Un altro riflessione che facevo era sulla necessità io come diceva Eduardo sono l'amministratore delegato di una realtà che fa trasferimento tecnologico in parte tra il mondo dell'Accademia dei ricercatori dei professori universitari e il mondo di Confapi Confederazione piccola e media industria privata centodieci mila imprese Cacco parlano linguaggi completamente diversi
Sono mondi Cannon si appartengono
E quindi ecco che il linguaggio anche lì diventa uno strumento per costruire la realtà
L'ultima riflessione Schipa lascio la parola sicuramente a chi ne sa più di me
Però spesso l'impossibilità no come diceva Heidegger probabilmente proprio in quel testo
Parlava della differenza tra Oriente e Occidente e molte volte per quanto ci sforziamo di condividerla non la capiamo perché il nostro gusto costrutto sociale culturale è talmente distante che il linguaggio a volte non è capace di colmare questa costruzione di realtà
Allora qui chiudo solo con una riflessione che è quella filosofica accademica aziendale e professionale che oggi portiamo avanti che il tema delle interfacce
Oggi l'interfaccia uomo-macchina oggi l'interfaccia Biotecnologia piuttosto che biomeccanica piuttosto che guardate le interfacce dei sistemi biologici per le pandemie eccetera che cosa sono le interfacce
Niente di più niente di meno che dei linguaggi quindi dimenticarci della potenza e della forza del linguaggio e quindi noi purtroppo siamo esseri linguisti nati utilizzando un linguaggio in una lingua molto molto particolare
E anche molto ricca ecco che dimenticarci questo è non farne il perno per poter crescere sviluppare una nostra visione della realtà secondo me è un elemento che ci fa perdere molto valore
Grazie bene grazie
Prima di proseguire Creed giro dei saluti abbiamo nominato prima l'Accademia della Crusca quindi diamo il benvenuto al professor Paolo D'Achille
è neo eletto presidente dell'Accademia della Crusca professore ordinario di linguistica italiana all'università di Roma Tre
Ha ricoperto la carica di presidente della Sifi la Società internazionale di linguistica e filologia italiana è stato segretario dell'Associazione per la storia della lingua italiana e membro del comitato esecutivo della società
Di linguistica italiana quindi Dodi nettamente la parola al professor dai killer per proprio foto sia
Chiediamo
Allora io ringrazio moltissimo per l'invito che appunto avvenuto al poche settimane dalla mia elezioni quindi chiedo scusa è una sorta di debutto che faccio proprio in questo palazzo appunto della mia città perché sono anche il primo romano a essere chiamato a ricoprire questa carica così prestigiosa
Allora il mio intervento faccio una brevissima quadro storico per poi entrare nei temi che ha affrontato il presidente nella
Nel suo intervento iniziale dunque dobbiamo sapere che il
Saviano è stato per secoli una lingua poco soggetta al cambiamento perché usata prevalentemente nello scritto in quanto del parlato si adoperavano generalmente i dialetti
Ma è stato proprio l'ho scritto garantire quella unità culturale che già Dante arriva chiaramente intravisto che ha preceduto e per certi versi preparato l'unità politica
Ora a confermare il peso e la forza della tradizione scritta
Anche un'altra circostanza
Grazie al successo di Pietro Bembo nella questione della lingua nel corso del Cinquecento l'italiano scritto considerato corretto quello che poi fu descritto nelle grammatiche
Guardava al passato al fiorentino trecentesco elaborato da Dante Petrarca e Boccaccio da qui c'è quella continuità con la tradizione medievale del tutto sconosciuta da altre lingue
E questa la ritroviamo anche grazie a quella che è stata chiamata la fusione Dante perché delle circa due mila parole del vocabolario fondamentale cioè quelle che tutti noi sappiamo per il solo fatto di essere italiani poco meno dell'ottanta per cento si ritrova già nelle opere di Dante
Padre della lingua italiana anche da questo punto di vista il modello fiorentino con cautele ma progressive aperture la contemporaneità
è stato rilanciato prima porto Capolago della Crusca che ebbe tre edizioni del Seicento una nel Settecento e una rimasta incompleta tra Otto e Novecento
Si chiude con la parola unisono il dodicesimo undicesimo volume con la lettera Q
E successivamente ma con riferimento al fiorentino a lui contemporaneo quello parlato dalla borghesia da Alessandro Manzoni che è stato giustamente
Evocato poco fa con una decisa riduzione delle forme concorrenti perché l'italiano ha avuto una polimorfi a una sovrabbondanza morfologica che è stata progressivamente ridotta a soli in epoca moderna
Svolta fondamentale è stata l'unità d'Italia che ha progressivamente ridotto il numero degli analfabeti
Ha istituito una scuola pubblica obbligatoria dando nuova spinta centripeta alla lingua a cui sono stati imposti anche nuove regole che prima non c'erano per esempio sul piano geografico
Ma nello stesso periodo come lo spostamento la capitale a Roma e lo sviluppo industriale nei centri del Nord il primato fiorentino è venuto progressivamente meno e le spinte centrifughe sono stati sempre più accentuate
In ogni caso l'italiano diventando finalmente la lingua materna parlata fin dalla nascita dalla maggior parte degli italiani e lascio qui da parte il riferimento alle minoranze storiche richiederebbe
è un altro discorso e ci sono tutelate effettivamente dalla Costituzione poi da una legge specifica si è però progressivamente staccato dalla tradizione grammaticale
Ha recuperato costrutti che in passato era un'esclusiva di scritture perché considerate scorretti ha formato molte parole nuove il rapporto alle innovazioni tecnologiche
Ha rafforzato i contatti con le lingue straniere accogliendo le parole ed espressioni in passato adattata all'italiano poi da un certo punto
Della storia poi Novo ha colto parole espressioni perfino alcune strutture grammaticali da vari dialetti i quali peraltro hanno mantenuto una loro vitalità
Ma soprattutto il solo fatto di essere parlato ha innescato un movimento della lingua un cambiamento che è stato individuato forse per primo da Pier Paolo Pasolini a sessantaquattro
Ma poi anche dall'Accademia della Crusca che nel mille novecentottantadue pubblicò un volume intitolato l'italiano la lingua italiana in movimento
Ora la continuità con l'italiano della tradizione è stata assicurata dalla scuola che ha proposto sempre e fin dal primo ciclo lettura di prose e poesie che o era un'espressione della lingua tradizionale o comunque sia dei Gava nacque il poi anche dalla radio e della televisione pedagogica nel primo ventennio di programmazione la cosiddetta pali o televisione che oltretutto hanno proposto anche modelli di standard anche per quello che riguarda la pronuncia anche l'oralità
Ora al volgere del millennio le spinte all'innovazione si sono fatte più forti e tra le cause molto differenziate che le possono spiegare
Mi posso limitare sintetizzando ovviamente a indicare la vera e propria rivoluzione che ha portato la comunicazione mediata dal computer
Che ha determinato nella comunicazione scritta a distanza il cosiddetto scrissero scritto trasmesso una nuova modalità di produzione di ricezione
Il processo di Zabel globalizzazione e conseguentemente la promozione dell'inglese come lingua degli scambi internazionali e non solo
E non dobbiamo dimenticare che l'inglese è una lingua profondamente diversa dall'italiano sul piano strutturale e tipologico
La nascita dei nuovi italiani cioè la seconda ormai terza generazione di immigrati stabilizzati sull'Italia che hanno appreso la lingua non in famiglia ma dall'ambiente circostanze
E infine devo dire questo forse e l'argomento più spinoso
La diversa funzione che la politica ma anche l'intera società affidato alla scuola che al progressivamente perso il ruolo di ascensore sociale che a mio parere dovrebbe al più presto recuperare
Ecco questo il quadro in cui ci muoviamo quindi un quadro con luci ed ombre
Allora vedendo ai temi di attualità
Per quello che riguarda l'indicazione dell'italiano come lingua ufficiale della Repubblica assente attualmente dalla Costituzione devo dire che l'Accademia della Crusca da tempo ha espresso il suo parere positivo
Che è stato formulato con chiarezza in un articolo firmato dall'allora presidente Francesco Sabatini che tra l'altro è stato il mio maestro
Dalla vicepremier presidente poi succeduta Sabbatini Nicoletta Maraschio e che ha dall'accademico Vittorio Coletti
E oggi si potrebbe ribadirlo con ulteriori argomenti per dimostrare che questo riferimento da cui i padri costituenti si astennero per ragioni legate al momento storico in cui la Costituzione viene scritta
Possa essere visto più che con una funzione identitaria
Perché è vero che la lingue anche identità ma non ci dobbiamo dimenticare che esistono nazioni come la Svizzera che sono perfettamente tali pur avendo più lingue quindi questo è più un mito che in una realtà invece però lo si può recuperare all'insegna dell'inclusione
Con riferimento a una lingua il cui possesso balletto a volte come una conquista che la Repubblica deve garantire e non imporre quindi questo dovrebbe essere la lettura che la data a questo inserimento che però eh
Sicuramente necessario
Ora sulla difesa dell'italiano e quindi sul varo di una legge che si occupi specificamente di lingua per contrastare invadenza dell'inglese
è verissimo ed è stato ricordato che questo esiste in Francia ed anche in Spagna o collegi o comunque con riferimenti alla Calini Frances all'Accademia spagnola che devono proporre sostituti di parole inglesi che devono in qualche modo difendere le lingue nazionali
Però non dobbiamo dimenticarci in base ad altri presupposti all'interno di situazioni ben diverse dalla realtà italiana cioè in Francia c'è un forte
Centralizzazione su Parigi cioè un mercato internazionale ancora attivo lo stesso vale per la Spagna e quindi hanno anche una come dire non necessità economica da porre un freno all'inglese per tutelare i nostri mercati l'insegnamento dell'italiano all'estero è su un altro su un altro piano
Ecco e comunque bisogna quindi fare attenzione perché dobbiamo tener presente di quelle era nostra caratteristica e fare altrettanta attenzione al non trasferirvi i principi e criteri
Che sono superati dalla moderna scienza linguistiche e che anche in passato e anche nel presente quando li si applicano non ottengono risultati validi e duraturi
E poi anche proporsi obiettivi concretamente realizzabili e anche importante che poi la legge arrivi alla conclusione ne abbiamo tante che esistono e poi non hanno di fatto applicazione
è però sicuramente opportuno e io infatti sono felice di aver partecipato a questo incontro che anche i palazzi della politica si ponga dalla questura linguistica
La l'idea di un dirigismo certamente non può essere condivisa ma è vero che si deve operare con un maggior rigore perché tutti i documenti degli enti pubblici
Statali e non statali siano scritti o delitti o trasmessi in un buon italiano di uso questa etichetta tradizionale intendendo appunto un italiano corretto comprensibile e chiaro
Privo di anglicismi menti di e spesso incomprensibile una parte rilevante della popolazione sono perfettamente d'accordo con quanto è stato detto
Si devono applicare alcune leggi vigenti tra cui la famosa sentenza della Corte costituzionale che impone che all'università l'italiano non venga emarginato neppure nei corsi di laurea o di laurea magistrale di carattere scientifico nei Politecnici a esclusivo favore dell'inglese
Giusto che si conosca l'inglese giusto che l'inglese sia anche insegnato all'università però l'italiano non deve essere dimenticato del tutto
Si deve vigilare perché l'insegnamento apprendimento dell'italiano nelle scuole primarie e secondarie non venga trascurato e per quanto riguarda la lingua con il ricorso a nuovi metodi orientamenti grammaticali
Che sono spesso più proficui quelli tradizionali e per quello che riguarda la letteratura con il contatto diretto ovviamente immediato dei docenti e dei libri anche con la tradizione del passato
Questa costituisce per la lingua quello che per l'urbanistica e il centro storico che rappresenta il cuore pulsante l'identità di ogni singola città italiana
Non ci dobbiamo limitare a farlo visitare dei turisti ma dobbiamo consentire a tutti di raggiungerlo comodamente di apprezzarlo anche a chi abita nell'estrema periferia
Altrimenti finirebbe col diventare un sito archeologico perderemmo ogni contatto con l'italiano del passato
E secondo me è ancora possibile che tradizione innovazione nell'italiano convivano e dialoghino ma se non si prende atto di problemi e non si cercano contro soluzioni condivisibili e condivise
Potremmo più rapidamente di quanto si pensi trovarci di fronte a due diversi italiani che non si intendono più uno quello del passato che costituisce un patrimonio anche in termini economici ma che non sa più come utilizzare e uno a quello del presente che conduce una vita stentata travi sporgenze dialettali e anglicizzazione globale
Richiamo tutti con mano quotidianamente quanti confini generazionali siano diventati molto più miti rispetto al passato è stato molto bello l'aneddoto che abbiamo sentito della
Temporeggiare ecco se si studiasse ancora la storia romana Fabio il temporeggiatore lo sapremo il problema è che si studia anche poco o con la storia ecco e
Più molto più forte per motivi gli ultimi linguistici dobbiamo far sì che il dialogo riprenda e che non si arrivi al incomunicabilità che porterebbe come disse Nencioni un mio molto più illustre predecessore come presidente della Crusca a disperare dell'italiano
Ora l'Accademia della Crusca che ho indegnamente da qualche mese l'onore di presiedere si occupa sia di vitaliano del passato sia della lingua di oggi è stata e sarà disponibile oggi come ieri a dare il suo contributo
Forte della sua tradizione pro plurisecolare con la lingua del passato e anche della sua immersione nella contemporaneità
Bene in graziosi il professor D'Achille per questo intervento veramente denso di tantissime considerazioni che tantissimi spunti abbiamo così visto un po'l'italiano tra tradizione e e innovazione il presidente onorevole Rampelli punto parlava un po'di questo incontro come il primo passo anche avvocato Cavuoti
Di di un percorso che avviene in un anno denso di ricorrenze perché appunto è stato già citato mentale nell'evoluzione della nostra lingua della nostra lingua letteraria
Manzoni ha fatto un'opera di attualità ha portato l'italiano
Ha voluto l'italiano attuale che si parlava a Firenze il regno ha parlato a Firenze dal dalla borghesia
Facendo quindi un passo fondamentale per l'evoluzione della nostra lingua
Tra l'altro ricorrono i duecento anni nel mille ottocentoventitré dalla prima edizione dei Promessi Sposi il cui nome non era il cui titolo era ancora Promessi sposi ma era fermo e Lucia
Sono cento anni dalla pubblicazione di un opera molto importante per la nostra letteratura la coscienza di Zeno di Italo Svevo che veniva pubblicata nel mille novecentoventitré
E Italo Svevo tra l'altro ebbe fortuna di scrittore fu considerato proprio con l'uscita della coscienza di Zeno
Le due opere precedenti una vita e senilità non avevano purtroppo trovato un'accoglienza positiva e Italo Svevo lavorò per tutta la vita in un'azienda oggi sentiremo anche gli interventi di esponenti dei delle nostre imprese ecco parleremo di made in Italy anche con loro ma soprattutto Italo Svevo nacque in una Trieste che
Era austriaca ancora tant'è vero che i Italo Svevo si chiamava in realtà Aron Hector Shimizu e scienze la lingua italiana per scrivere le sue opere avrebbe potuto scrivere in tedesco che era la la prima lingua che aveva imparato invece scelse l'italiano pelle per le sue opere
E quindi penso che questo sia molto importante ai fini del dibattito di oggi in cui poi parleremo proprio di scrittori che
Essendo di altre nazionalità però scelgono l'italiano come loro lingua nel mille novecentoventitré quindi sempre un secolo fa nasceva Italo Calvino quindi uno dei più grandi scrittori che il nostro Novecento
Ho abbia avuto
Non mi metto chiaramente a citare tutte le sue opere ma voglio ricordare qui un articolo che lui scrisse
Pubblicato nel mille novecentosessantacinque per il quotidiano il giorno in cui parlò di antilingua quindi di quella lingua
Che era burocratese e che era una lingua creata appositamente per favorire l'incomprensione quindi densa di vocaboli ed espressioni che andavano a minare
La comprensione
Degli degli interlocutori e quindi con lui abbiamo proprio affrontato questo tema ed ho visto quanto sia importante la chiarezza
Nella lingua tema su cui si è concentrato poco fa nel suo intervento
L'onorevole Rampelli
Quindi ha concludo io per per dare avvio anche a questo confronto
Citare Alessandro Manzoni Italo Svevo Italo Calvino
Che sì mi scompone questa ricorrente queste ricorrenze che ricorrono nel due mila ventitré e che ci danno veramente tantissimi spunti per i temi che tratteremo oggi
Nel proseguire questo dibattito qualche considerazione intanto nel salutare nel ringraziare il presidente l'onorevole Rampelli per l'ospitalità voglio salutare con particolare calore gli studenti che sono qui con noi oggi ci tengo particolarmente perché sono qui a seguire questa iniziativa in un periodo che a sessione d'esami quindi
E tutti voi che siete qui
A a questo convegno
Ruolo del moderatore sta pure Nesta riuscire un po'a tenere i tempi dell'agenda ecco quindi
Ogni ogni relatore avrà dieci minuti e cercherò di rimanere all'interno di questo perimetro temporale per poter far sì che tutto si svolga come da programma
Tengo a ringraziare oltre all'onorevole Rampelli che ci ospita chiaramente e l'avvocato Cavuoti dottor Nicola Camillo dottor Lorenzo Pellegrini il professor Giordano Ferrari con cui è stata organizzata quest'iniziativa
Anche la dottoressa Sabrina fanta Uzzi portavoce dell'onorevole Rampelli con cui abbiamo costruito questo questa agenda insieme abbiamo dato vita proprio a alla progettazione di questo evento
Il il nostro Mauro Tufano dell'in cabina di regia chi si sta occupando di tutta la parte tecnica e anche gli altri professioniste che vedete Alessandra Cinelli Alessio Fioravanti che si occupano dalla parte di comunicazione
Di quest'evento
Ha parlato poco fa il presidente D'Achille
Con l'Accademia dalla Crusca nata nel mille cinquecentottantatré con un motto il più bel fior ne coglie un motto
Che chiaramente a riferimento fa riferimento a una simbologia riferita al grano e al pane
Propria anche del nome dell'Accademia della Crusca non a caso il anche la pala del professor D'Achille in crusca integrale quindi c'è sempre questo riferimento ecco quindi il mio auspicio nel
Dar vita un po'questo dibattito che di fiori
Ne potremmo veramente cogliere tanti con con questo dibattito
E quindi di liberamente
Godere di questi interventi di queste connessioni come li chiamava l'avvocato capo di prima e che sono veramente tra mondi diversi mondo delle istituzioni delle imprese dell'Accademia dell'editoria quindi avremo veramente tantissimi spunti io mi fermo qui e
Proseguiamo con il dottore Nicola Camillo grazie
E azioni l'Edoardo grazie mille a voi naturalmente difficile parlare davo Paolo D'Achille
Quindi dopo parlare dopo la brusca molto difficile vuole partire proprio da la scuola e l'insegnamento partito con la domanda un po'provocatoria ma sapete quella lingua emergente più insegnata oggi al mondo o quanto meno una fra le più insegnata al mondo
Il Coding
Una lingua di sviluppo che serve per parlare con i computer
Ecco io parto da questo provocazione che oggi siamo qui al Forum della lingua italiana in un mondo in cui ci stiamo concentrando molto per parlare con le macchine
Allora mi sono chiesto che contributo posso dare a questa a questo convegno quello stimolo posso farla portare perché un forum sulla lingua italiana
Ah mi sono aggrappato un altro concetto il concetto di nazione mi perdo l'erede ma mi son Vogogna definizione perché veramente
Fondamentale nazione Complesso di persone che hanno comunanza di origine di lingua e di storia
Noi siamo un'azione se tutti quanti insieme abbiamo comunanza di origine di lingua e di storia
Uno degli elementi che ci rende l'azione un gli elementi che ci rende italiani uno degli elementi che se ne abbiamo coscienza c'eran dell'azione
E aggiungo un chiusura da definizione anche indipendentemente dalla sua realizzazione di unità politica
La reazione rappresentano voi il nostro territorio le nostre persone anche indipendentemente l'unità politica
Quindi non sta a me parlare di quel tema stami e portare uno uno spunto per dire che cosa che il linguaggio rappresenta chi siamo quello che viviamo colui percepiamo
Provate a immaginare il linguaggio senza chiarezza di definizione ad esempio nel mondo dello spazio
Però a raccontare il mondo
Come siamo venuti qui oggi senso del termine destra e sinistra
Allora guardo penso via Boccea ho girato verso nord est posa noto verso sud-ovest piuttosto che il tempo presentazione del tempo legata al modo con cui noi parliamo al nostro linguaggio alcune culture un anno presente passato e futuro e vedono il mondo in un modo completamente diverso
Il linguaggio può rappresentare non solo chi siamo ma anche il mondo e il modo in cui lo percepiamo
Parto da qui
Parto da qui perché
Se guarda linguaggio se guardo dove stiamo andando
Arrivo al cuore di questo mio piccolo intervento che linguaggio l'attenta che siamo rappresentano Stati entità ogni parola che usiamo come lo siamo il modo in cui lo siamo
Sarà contando pezzettino di noi abbiamo gli studenti quindi dovrebbero essere faccio gaffe studenti in psicologia del lavoro senza alla conoscenza comunicazione ecco la gaffe fatta anche per oggi dovevo farla sono convinto che sentire parlare quei ragazzi o sentir parlare i ragazzi che stanno studiando storia piuttosto che economia
Perché del mestiere può esserne formazione molto importante per capire il loro percorso di studi per capire che paio di occhiali stanno mettendo per guardare al mondo
Ecco io sono un imprenditore vivo nel mondo digitale oggi prendo una scelta quella di portare la mia identità a questo forum e io oggi scelgo di essere una pizza
Perché una pizza anzitutto perché la pizza al prodotto più buono del mondo almeno a mio avviso foto più può al mondo secondo perché la pizza un grande business sono imprenditore quindi sono anche attento a questi a queste come dire dinamiche
Terzo perché la pizza è una grande opportunità di lavoro
Potete girare il mondo e sono sicuro che ci vede sempre qualcuno cercherà un pizzetta italiano e sarà disposto a pagarlo molto di più l'altro che settario
E ultimo
Perché la pizza
E anche uno strumento sociale
La pizza fatto incontrare più famiglie
Più aziende più persone di qualsiasi altro strumento possa riconoscere ecco per me la pizza è la rappresentazione di quello che potremmo fare oggi
La prima presentazione del fatto in Italia nel mondo perché sfido ognuno di voi a tradurre e pizza in un'altra lingua
Non è possibile
La pizza nella sua semplicità di una parola
Descrive chi siamo
Descrive come lo facciamo e se vogliamo che scrive anche perché lo facciamo
Rappresenta un pezzettino di questo mondo e lo fa con la lingua italiana
Quindi io vi ringrazio per questo invito e stimolo new di voi da domani ad essere un po'più pizza di ieri
Grazie
Grazie ringrazio il dottor Nicola Camillo
E
Do la parola al dottor Lorenzo Pellegrini amministratore delegato di attui un gruppo
Grazie Doardo buon pomeriggio a tutti quanti innanzitutto Mattheson colpo perché prima citato Italo Calvino
Quello stralcio di testo che adesso volevo leggere e quindi pensavo che l'avesse letto non pare saputo più cosa dire ogni meno male che non è brave doveva vi leggo questo piccolo Strazzera stralcio sono davvero novanta secondi vedono cronometrato quindi non sarà lunga
Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere interrogato seduto davanti a Luigi risponda alle domande un po'balbettando ma attento a dire tutto quel che ha da dire nel modo più preciso e senza una parola di troppo
Stamattina presto andava in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino dietro la cassa del carbone ne ho preso uno per bere meno a cena non sapevo non ne sapevo niente della bottiglieria di sopra era stata scassinata
Impassibile il brigadiere batte veloce sui tasti della sua fedele trascrizione e scrive
Il sottoscritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane i locali dello scantinato per eseguire l'avviamento dell'impianto termico
Mi chiamo ad essere casualmente in corso nel rinvenimento di un quantitativo di prodotti vinicoli situati in posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile
E di aver effettuato l'asportazione di una vita dei detti articoli nell'intento di consumarlo durante il pasto come li diano non essendo a conoscenza dell'avvenuta infrazione dell'esercizio soprastante
E poi continua ogni giorno Calvino Conti
Ogni giorno soprattutto da cent'anni a questa parte per un processo ormai automatico centinaia di migliaia di nostri concittadini traducono mentalmente con la velocità di macchine elettroniche la lingua italiana io non antilingua inesistente
Avvocati e funzionari per Binetti ministeriali e consigli di amministrazione redazioni di giornali di telegiornali scrivono parlando e pensano nell'antilingua
Conclude
La motivazione psicologica dell'antilingua è la mancanza d'un vero rapporto con la vita ossia in fondo l'odio per se stessi Halimo invece vive solo di un rapporto con la vita che diventa comunicazione di una pienezza esistenziale che diventa espressione perciò dove trionfa l'antilingua italiano di chi non sa dire ho fatto ma deve dire ho effettuato la lingua ogni volta viene uccisa
Ci fa sorridere un po'però è anche molto moderno perché ricordo quando quando anch'io faccio l'imprenditore con Nicola undici anni abbiamo aperto una start-up innovativa abbiamo depositato alla SIAE con il modulo tre quattro nove
Il un documento per il registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore un software tra si chiama così questo registro
Allora io non sono un linguista sono ingegnere sono un imprenditore ho sempre amato Calvino abbia scelto questo stralcio perché mi è piaciuta a l'urgenza che ho trovato nella volontà di semplificare la comunicazione a vantaggio dell'efficacia quindi la comprensione di farsi capire
E quindi l'auspicio anche da da italiano visto che parliamo del Forum della lingua italiana e quella che queste vento che abbiamo organizzato insieme alle persone che mi hanno preceduto possa essere un po'anche l'impulso sono solamente per ricordarci che di rimettere al centro lo sviluppo culturale ed economico del nostro Paese
Sia sul nostro territorio e sia all'estero a per perché siamo ancora percepiti come un'eccellenza mondiale
Chiudo a questo piccolo intervento con le parole di un maestro maestro che è super partes
Ed è il maestro Yoda che ci dice e ci ricorda a fare o non fare non c'è provare e allora io vi invito a farlo a farlo insieme a noi
Mi chiedo se ci aiuterete a cambiare grazie e buon lavoro
Grazie
Grazie Lorenzo
Allora abbiamo appunto ascoltato poco fa l'intervento del professor da killer presidente dell'Accademia della Crusca
Adesso andiamo a conoscere da vicino un'altra realtà molto importante per il nostro Paese
Proprio per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo sto parlando dalla società Dante Alighieri nata alla fine dell'Ottocento da un gruppo di intellettuali guidati
Da Giosuè Carducci quindi un altro dei nostri grandi autori
Di della lingua e della letteratura italiana e il professor Massimo è uno storico dell'arte quindi oggi parleremo molto di bellezza e potremo farlo già con lui ricopre la carica di segretario generale e della Società Dante Alighieri dalle novantanove
è professore di storia dell'arte contemporanea e di arte
Contemporanea critica e modelli espositivi è stato direttore di diversi musei
Italiani e ha ricevuto proprio ultimamente lo scorso anno un prestigioso premio quello del Lerna Italy International award
Proprio in cui si certifica il merito di diffondere quella Galli l'eccellenza italiana nel mondo con il professor Masi vedremo proprio che cosa vuol dire essere per l'Italia un Paese in come lui stesso lo ha definito e ci dirà nel suo intervento un paese lavorato a mano
Grazie professor Belfiore grazie agli organizzatori diverse per tutti per essere qui presenti
L'Italia
è un Paese lavorato a mano così lo storico dell'arte inglese John Berger definiva l'Italia nel suo libro su Guttuso scritto nel cinquantasette e da poco ritrovato e riedito da Sellerio Palermo
Nessuno che Misiti d'Italia scriveva Berger anche solo per pochi giorni può non accorgersi di quanto lavorato dall'uomo appaia il paesaggio in quasi tutte le direzioni che si guardi i suoi edifici sembrano scolpiti a mano
Forse oggi non è più la stessa cosa
Dagli anni son passati qualcosa dell'urbanistica è cambiata ma che il nostro Paese sia un Paese dove la sapienza manuale è alla base del molto di tanto del prodotto nazionale è fuor di dubbio
Do alcuni dati i dati più recenti presi dai SerT ed altri
Da altre fonti ci dicono che nei primi mesi primi undici mesi del due mila e ventidue il manifatturiero italiano ha consolidato la fase di forte crescita già sperimentata nel ventuno
Il fatturato deflazionato è un mancato del due virgola sei per cento nonostante la frenata dell'ultima parte dell'anno che non ha comunque impedito all'Italia di confermarsi fra le grandi manifatture europee
Come il Paese con il miglior risultato rispetto al percorribile
E con Livaja di produzione industriale decisamente inferiore rispetto a Spagna Francia Germania
Le esportazioni del manifatturiero italiano hanno sperimentato una crescita tendenziale del sei virgola cinque per cento a prezzi scontati nel periodo gennaio ottobre venti ventidue sono numeri grandi dobbiamo prenderli nell'ambito europeo e calcolarli proprio in quel contesto
La spinta dei prezzi ha comunque consentito di chiuderà più diciannove virgola quattro per cento a valori correnti
I mercati dell'Unione Europea hanno continuato a fornire un traino importante ma i tassi di crescita prossimo superiori al venti per cento lo confermano fuori dei confini europei e questo ha dato notizia più interessante della segnalare
Ce l'ha decisa espansione delle nostre esportazioni nell'area ex Nafta
E in particolare negli Stati Uniti
Con un tour trentuno per cento
Che è divenuto il primo mercato per il contributo alla crescita delle esportazioni dall'Italia di beni manufatti nel gennaio ottobre venti ventidue la tenuta complessiva e sintesi dell'avanzamento significativo di alcuni settori
Ecco qui è importante capire dove siamo andati avanti
Largo consumo e mobili una lieve erosione nelle quote meccanica farmaceutica
Segue il sistema moda più quattordici per cento dove la ripresa della socialità dei flussi turistici ha rivitalizzato tutti i comparti dal tessile all'abbigliamento alla calzatura una pelletteria
Accelerando il percorso il progressivo recupero dei livelli pre Covi
Chiudo con gli ultimi dati
Tre produttori di beni di investimento netto tecnica più quattro per cento meccanica più tre virgola sette per cento hanno registrato ritmi di crescita del fatturato deflazionato superiori alla media europea
Quindi stiamo parlando soprattutto di Hare dove il manufatto è importante
Ma allora ci si chiede qual è il segreto di tutto questo successo imprenditoriale
Sicuramente una delle componente culturale
Ed è quella che fa della piccola azienda della piccola tendeva Diana un centro di elaborazione di idee non standardizzate un
Tra virgolette lavorato a mano a carattere familiare e non globalizzato che mette al centro l'uomo le sue idee la sua creatività e soprattutto la sua lingua
Parla l'italiano pensare l'italiano vivere all'italiana non sono pezzi o mode ma modi di percepire la realtà secondo un canone di bellezza è un ordine di misura del mondo unici nel suo genere
Il poeta russo figlio si manda Stam diceva che gli italiani usano la bocca come uno strumento musicale per via della quantità di vocali contenute nell'alfabeto che determinò un suono dolcissimo
Anni addietro per attrarre i compratori
Pochi lo ricordano le industrie automobilistiche tedesche ma soprattutto orientali dettero alle loro auto dei nomi italiani ricorderete lavoro svaghi & con Lupo con Scirocco
Ma altrettanto hanno fatto e fanno ancora quelle alimentari parmesan prosecco
Stabilendo in tal modo un interessante rapporto tra lingue prodotto
Frutto di un potente soft power ossia di uno straordinario potere di persuasione tra gli anni ottanta negli anni Novanta l'Italia ha fatto registrare una crescita produttiva senza pari attestandosi tra le prime sette potenze economiche mondiali
La definizione marcata di una forte identità culturale che è alla base del successo di ogni prodotto
L'America American gli Stati Uniti vende Coca Cola perché crede nella quota colà la Coca Cola è l'America e l'America e Coca Cola
Come la pizza è l'Italia perché l'Italia per la pizza stato ricordato prima
Sono stereotipi ma è pur vero che una caratterizzazione del prodotto è strettamente collegato al produttore alla sua fisionomia alla sua identità l'equazione del binomio prodotto in lingua cento unità di immagini di entrambi
Ricorderete tutti la vespa su cui montavano Gregory Peck & porno in Vacanze romane del cinquantatré
Ecco questo è uno di questi valori che ha prodotto ha stabilito un successo industriale
Una nota marca di acqua minerale italiana aumentato notevolmente le proprie vendite non appena giunta la parola toscana nell'etichetta
Per molto tempo è stato sufficiente a porre un marchio sulla borsetta su una cintura per far sì che quel prodotto diventasse un oggetto di culto
L'Italia da questo punto di vista produce più immagini quanto non ne possa consumare Edison noi siamo del tutto coscienti dire made in Italy
Ossia prodotto in Italia
Rassicura il mercato e assicura le vendite la parola Italia già di per sé un brand che porta con sé tutto il resto del valore la parola brand
Che non ha un immediato corrispettivo italiano sintetizza in modo efficace tutti vanno riportati dal nome della comunicazione del logo della storia della reputazione identificano un'impresa così è per il commercio ma lo è anche per la cultura dire come è stato detto che siamo la quarta lingua più studiata al mondo non è esatto ma una base di verità c'è
L'italiano e lingua di cultura in quanto tale lingua di studio perché attira per l'arte per la musica per la gastronomia ma non dimentichiamo le altre discipline tecnico-scientifiche in cui l'italiano eccelle
Tutto ciò che è lavorato a mano
Radicato nel luogo e della cultura che l'ha generato rientra in questa categoria
I dati post copia di confermano che il nostro Paese ha visto rialzo dei punti di PIL più di altri zona UE specialmente nel manifatturiero segno di una rissa nascita di un prodotto di identità
Importante però e qui lo dico luogo deputato che la politica comprenda tutto ciò ma ancor di più la parte industriale del Paese che da decenni ha interrotto quel legame fondamentale
Con la cultura
Che faceva del prodotto originale definito ricorderete tutti quanti l'impiego di scrittori di sceneggiatori di uomini della creatività nell'elaborazione delle campagne pubblicitarie
Ora lasciata ad agenzie specializzate che tecnicamente freddamente
Analizza il mercato campagne quelle di una volta che hanno lasciato tracce indelebili noi tutti campagne che non non inseguivano non inseguiva al mercato lo creavano mercato
Non facevano uso di numeri perché riproducevano i numeri creavano parole persuasive che erano alla base di un linguaggio nuovo qui forse per la mia generazione c'è vicino a me basti ricordare qualche campagna di Carosello che la sera
Ancora no suo nelle nostre orecchie ed erano dei marchi potenti quelli creati da chi scriviamo quelle quelle sceneggiature era un soft power all'italiana ma efficace positivo
Frutto di un lavoro comune o di una fabbrica delle parole tanto per citare Tullio De Mauro in grado di organizzare un consenso intorno a idee nuove uniche ripetibili lavorate per l'appunto a mano
Concludo con due riflessioni
L'italiano è una lingua italiana
Si salva se vogliamo usare questo termine ma io direi si protegge ma si può anche potenziale dalla parte se certificata sicuramente
Io parlo in qualità anche di rappresentante della cricca il consorzio che ne esce Dante Alighieri Siena stranieri Peruggia stranieri a Roma Tre
Chi ha prodotto in questi anni in questi ultimi venti anni
Molto lavoro insieme al Ministero dell'Interno per la tutela l'aggiornamento la conoscenza l'apprendimento la certificazione della lingua italiana gli immigrati
In arrivo in Italia ma ed è diventata all'estero uno strumento un ambito traguardo da parte di tanti studenti stranieri vie arrivare a questo risultato certificato
E dall'altra parte
Deve essere diffusa la lingua italiana
Noi come Dante Alighieri siamo presenti in quasi tutte le parti del mondo
Lo è altrettanto la Farnesina coi propri istituti italiani di cultura lo sono le università tutto il sistema all'estero deve sentire questo impegno passatosi Asimo nel nel fondere italiano per questo la Dante Alighieri
Ha da tempo avviato alcun processo di rinnovamento della comunicazione e con essa tutto l'impianto digitale con una piattaforma di ultima generazione che nell'aprile del due mila e ventuno il presidente Repubblica
Sergio Mattarella a inaugurato a Palazzo Firenze
La piattaforma
è un luogo di interazione e di azione è un'agorà
Dove tutti trovano posto trova posto la didattica la cultura ma soprattutto
Per il nostro esterno l'opportunità di raggiungere spazi nuovi del mercato linguistico e qui uso prendo a prestito una frase un una parola Parolo un termine dell'amico Massimo doverli filiere didattiche inesplorate dove porta nel segno della vitalità della nostra lingua l'attenzione di un'utenza sempre più esigente e capace di cogliere il valore offerto dall'azzeramento delle distanze invito Andala conoscere da vicino dire a toccare per mano
Quel valore di codici tal simpatici come dice il nostro vedete presidente Andrea Icardi
Capaci di costruire ponti di amicizia e di pace vi ringrazio molto
Grazie grazie al professor Massi
Mi ha colpito tra i tanti messaggi dati dal professor Massimo una citazione che ha introdotto nel suo discorso quelle del poeta russo Mandes Stammati
Che gli italiani usano la bocca come se usassero uno strumento musicale e quindi questo ci permette di andare sulla componente delle un fonia legata nostra Libano alla alla bellezza alla musicalità del della nostra lingua
Bene parlavamo di bellezza prima intanto chiede il nostro gruppo ha cercato di unire di lavorare sulla bellezza del questo evento attraverso che li grafiche tutto ciò che vedete Daniela Ghini che non ho ringraziato prima ma che ringrazio adesso che la nostra Arda elettorale
Allora con il professor D'Achille il professor Masini abbiamo ascoltato degli interventi su una lingua italiana che a volte e che insieme alla cultura si diffonde nel nel mondo attraverso l'intervento dell'avvocato Galletti siamo andati proprio sul tema della chiarezza mi su quanto sia importante
La chiarezza
Si è parlato anche di di un uso
Per troppo come detto di un uso veramente massimo di quelli che sono gli anglicismi ecco su questo tema vorrei intervistare che è collegato con noi da Mila no il professor Antonio Zoppetti
Il professor Zoppetti
Si occupa di lingua italiana
Come redattore autore e insegnante
A proposito di un italiano che volte trent'anni fa esatti nel mille novecentonovantatré Antonio Zoppetti
Curava il riversamento in sì di Roma del primo completo dizionario digitale in Italia il devoto oli e da diversi anni pubblica lavori sul tema degli anglicismi nella lingua italiana affondato e cura e in Rete il sito italofoni appunto info
Professor Zoppetti riesce a sentirci
Ci si senta voi vi sentite sì finissimo pomeriggio tutti grazie per questo invito bene buon pomeriggio a lei e grazie di di essere con noi collegato a distanza allora professor Zoppetti appunto fatto riferimento anche al al blog italofoni a punto info
Lei sta portando avanti questa opera di legato alla lingua italiana un po'anche nel contenimento degli anglicismi come è nata questa idea e come si sta evolvendo
Sì allora italofoni qualcosa di più di un blog cioè un blog o meglio una vita insomma con degli articoli che escono settimanalmente
E che raccontano un po'tutto quello che riguarda l'italo funivia quindi la lingua italiana i dintorni ma soprattutto a anche delle parti che riguardano la promozione e la valorizzazione e l'italiano attraverso siti
Che si occupano di grammatica ma anche attraverso per esempio una comunità
Di attivisti dell'italiano chiamiamole così che lo mettiamo in pratica senza vergognarsene senza avere complessi d'inferiorità verso l'inglese e tra questi c'è anche un Dizionario degli anglicismi
Con le alternative possibili che sono state raccolte e che si possono utilizzare in italiano posto dell'inglese
Ecco
E tutto nasce dal fatto che quando nel mille novecentonovanta ho curato lillipuziani del primo dizionario dici digitale italiano
Che per la prima volta permetteva di estrapolare delle informazioni che prima erano imprigionate nella carta per esempio quanti anglicismi c'erano
Nel mille novecentonovanta ce n'erano circa mille seicento
Stiamo parlando di anglicismi non adattati quindi parole inglesi
Facendo la stessa ricerca sui dizionari di adesso ce ne sono quattro mila quindi volevo dare una serie di dati per sgomberare alcuni equivoci anche alcuni stereotipi
La questione davanti a questi aumenti quei settanta anni e ne abbiamo importati più di due mila sono sono più che raddoppiati rispetto a a mille duecentonovanta
Pone un problema un oggettivo di pesantezza i numeri e in certi ambiti
A parte il numero di iniziative che si possono degli anglicismi che ci sono i dizionari bisogna ragionare anche in termini della loro frequenza e delle loro radicarsi in profondità
Nel nostro lessico
Quando il numero e la frequenza supera dei sogni di guardia cominciare la nostra lingua così visuale come dolcissima per eccitare il poeta russo ma anche per citare L'idioma gentile che
Ad alcuni di cui c'è un riferimento nel nel titolo del forno questo libro di di De Amicis dove tra l'altro conteneva la caricatura del visconte la nuance
Che era questo personaggio che sosteneva che i francesi ismi avessero una nuance John una sfumatura di significato che l'italiano non possedeva e quindi erano preferibili
Ecco dal passaggio dalla morte del francese al passaggio nelle more dell'inglese le cose sono molto più profonde sono gli un ordine di grandezza veramente superiore però a di base il la questione che l'italiano perde
Di evoca attività rispetto ai corrispettivi inglesi e questo deriva dal nostro assessore di inferiorità che dovremmo cercare di sgominare di spazzare via cioè dovremmo smettere di preferirei anglicismi perché stiamo cambiando
Il significante delle parole mantenendo lo stesso significato allora io nel mio può essere un promotore della lingua italiana
Però magari nel mondo del lavoro la parola promotore viene sostituita da promoter che ci sembra più evocativa in realtà il significato è lo stesso allora il punto è questo
E la lingua italiana va protetta e attraverso una Campania insomma di di di valorizzazione che porti a a sgominare questo complesso di inferiorità e questo è un po'la filosofia
Che utilizziamo sul sul su questa comunità di California punto info
E quindi cerchiamo di promuovere le alternative indirizzarle per cui non abbiamo la newsletter abbiamo un bollettino e non ci vergogniamo di chi è affetto il bollettino invece gigliese per è una cosa perfettamente lecita insomma e anche se tutti lo dicono in inglese distinguersi dirlo in italiano può diventare un valore aggiunto
Quindi ben vengano le le proposte di legge ben vengano anche le molte quando sanzionano delle multinazionali che non sono trasparenti per esempio nei contratti io
Nella loro comunicazione però sul piano invece del dei cittadini quello che conta la promozione è usare l'italiano per esempio
è vero che in Italia non sono state fatte delle cose che sono state fatte in Francia o che esistano in Spagna dove l'anglicizzazione molto più contenuta però per esempio sono state Lima emanate delle linee-guida delle raccomandazioni per il linguaggio non discriminatorio oppure per la femminilizzazione delle cariche ecco la stessa cosa noi ci auspichiamo che venga fatta anche per evitare l'abuso degli dell'inglese una cosa che per esempio nella Svizzera è stata fatta esistono delle raccomandazioni parte per questo
Bene grazie grazie professor Zoppetti per averci post legate guidati in questo viaggio all'interno del dell'italo fonia adesso ci proiettiamo a quella che è la dimensione legata alle imprese quindi parliamo di made in Italy e chiedo di venire qui di accomodarsi accanto a me
La professoressa Patrizia destini Magherini direttore del Dipartimento di scienze umane il LUMSA e anche il dottor Gaetano Di Tondo presidente dell'associazione archivio storico Adriano Olivetti e il dottor Federico Pannella
Che è presidente della sezione alimentare un'industria e responsabile degli affari istituzionali di Birra Peroni vicepresidente di assorbirà
Allora la professoressa destino algerini ha condotto degli studi molto importanti proprio sulla lingua e la cultura italiana nel mondo e in particolare e in LUMSA attraverso anche delle ultime evoluzioni studi su questo
Si è approfondito il tema dell'italiano e dell'italianità nel marketing internazionale quindi professoressa lascio la parola a lei per poter introdurre questo tema
Grazie grazie Edoardo grazie per aver avuto l'idea di organizzare un forum sulla lingua italiana in una sede istituzionale e così prestigiosa questo mi sembra un segnale molto importante
Che quella che noi chiamiamo la politica da annui che siamo gli artigiani coloro che lavorano sulla lingua
L'icona dell'Italia come bel paese nel quale fioriscono aranci e limoni luogo prediletto di poeti artisti grande museo delle opere d'arte antica e non solo tappa in parte imperdibile a partire dal decimo sedicesimo secolo in misura crescente in quelli successivi del Grand Tour
A non solo favorite richiamato flussi sempre più consistenti di turisti del nostro Paese
Ma anche diffuso nel mondo globalizzato la convinzione dell'esistenza di un legame speciale che soprattutto dal Rinascimento in poi unisce l'Italia e l'italiano al bello
Tale convinzione avuto negli ultimi decenni un riscontro concreto ed economicamente significativo del grande successo all'estro dei prodotti made in Italy
E più in generale di tutto ciò che in qualche modo richiama il vivere all'italiana principalmente nei settori della moda e del lusso dell'arredamento
Specialmente in quelli che chiamiamo prodotti di Desailly
Possiamo partire allora proprio dal termine Desailly d'altro canto Di mestiere faccio la linguista e quindi mi piace parlare delle parole
Design e forma ridotta di industrial designer locuzione che si afferma in Inghilterra ma l'inglese arriva per il tramite del francese dall'italiano disegno
Proprio in forza del prestigio dell'arte rinascimentale italiana
Nel secondo dopoguerra nasce il bel Desailly italiano quello dei grandi maestri in un'ambiziosa dimensione progettuale mirante ad apportare all'oggetto d'uso all'arredo all'attrezzature per la casa
Ma anche i mezzi di come di locomozione trasporto quella sorta di surplus estetico formale grazie al buon gusto intrinseca vilmente riferibile all'Italia
E all'elevato Statuto qualitativo dei prodotti delle sue aziende così oggi e mi fa piacere riprendere questo aspetto che è stato prima richiamato
Quando nei corsi universitari utilizziamo una locuzione molto alla moda Designs thinking
Cioè un approccio all'innovazione che poggia le sue fondamenta sulle capacità di risolvere problemi complessi utilizzando una visione una gestione creativa
Siamo di fronte a una metodica che affonda le sue radici nella nostra storia e nella nostra cultura
Ma l'Italia è l'italiano non rinviano soltanto alla bellezza infatti se avessi dovuto indicare un sottotitolo per il mio intervento avrei suggerito l'italiano lingua del bello e del buono
Perché molta fortuna della nostra lingua nel mondo legata al cibo
Come possiamo verificare i re andando a vedere italianissimi presenti nelle altre lingue ne parliamo sempre degli anglicismi le parole straniere in italiano ma qualche volta li dobbiamo guardare l'altro aspetto
L'italiano si è diffuso fuori d'Italia e ci sono gli italiani ismi che sono il contraltare di questo mortadella vermicelli polenta Bologna sono italianissimi riferibili al cibo che sono presenti in tantissime lingue del mondo a partire dal mille cinquecento
Ma mi soffermo su un termine in particolare maccheroni perché questa è una storia interessante non la storia di maccheroni maccheroni che cosa indica indica una pasta no una pasta lunga ma nei ricettari rinascimentali esistevano già i maccheroni dolci
E proprio da e maccheroni dolci si sono sviluppati ma caro quelli che oggi infestano scusate se uso questo termine le vetrine di tutte le pasticcerie Italia
Quindi è quello che noi chiamiamo una sorta di cavallo di ritorno è partito dall'Italia ma dall'Italia e torno
Passando un po'al serio Sempre Suma Caroni però va detto che è stato utilizzato in modo spregiativo per indicare gli italiani
Era no di per i francesi mangiarne ma Corioni cioè quelle che essendo mangia maccheroni erano visti in maniera negativa questo termine poi si è diffuso soprattutto nel Novecento per indicare gli emigrati all'estero che sono stati individuati disprezzati come mangia maccheroni
Marcia maccheroni
Noi siamo usciti non certo senza rovesciare il valore negativo di quell'epiteto rivendicando il consumo di pasta come parte integrante della nostra identità dell'identità italiana
L'atteggiamento di disprezzo nei confronti degli italiani del loro cibo ha progressivamente lasciato il posto all'apprezzamento per il cibo italiano
E allora questo legame positivo tra cibo e Italia e com'è continuamente evocato e sfruttato dalle grandi aziende del food nell'ambito della comunicazione commerciale internazionale
Il CIPE assume per così dire un valore identitario
Diventa cioè il simbolo dell'Italia intera e dell'italianità ovvero di tutti quegli elementi che richiamano il cosiddetto way of life italiano nell'ambito di quello che oggi viene definito il marketing esperienziale
Tanti marchi italiani del settore alimentare fanno leva sulla sfera emotiva del consumatore per creare un legale personali e duraturo con il brand e allora che cosa succede succede che spesso si richiama l'Italia spesso anche con immagini che a noi possono fare ai re stereotipi che ma così non sono per gli stranieri
E voglio dire che molte delle campagne cui noi di solito facciamo riferimento sono realizzate da agenzie straniere e che quindi capiscono quanto sia fruttuoso l'Italia e l'italiano perché perché abbiamo cercato con questo progetto che abbiamo in atto nella nostro Ateneo
Di andare a vedere come queste strategie comunicative si possano servire dell'italiano cioè mi spiego meglio in queste campagne pubblicitarie c'è posto per l'italiano in che termini in che forme ebbene naturalmente parlando d'Italia abbiamo pensato innanzitutto alla pasta e poi al caffè
Per la pasta Barilla e Barilla si serve in alcuni casi nelle campagne pubblicitari dell'Italia e degli italiani allora c'è il papà single che cucina per il figlio adolescente
La figlia gli dice bravo perché con la pasta Barilla pari lo dice in italiano anche se la campagna e per il mercato straniero
Ma questo può essere interessante anche in mercati che non ci aspetteremmo come il mercato serbo
Si presenta degli sport nei quali troviamo ora locuzione al dente
Perché chiaramente l'ardente è un altro dei segnali
Che in italiano nella tutto lo sport in lingua serba ma la locuzione al dente rimane in Italia o no in una sorta di locuzione bandiera
Caffè cito il caffè per portarmi nel mondo dei social media media scegliete voi no perché anche nei profili social della Illy della dialetti o della Lavazza c'è naturalmente l'utilizzo dell'italiano
Ma qui e lo facciano ma
Gio soprattutto al professore
Al mio amico posso dire presidente della Crusca
E c'è ci sono dei poster molto carini che utilizzano il romanesco
Fra
Dalia o abbiocco quindi coerente
Anche in un mondo che noi riteniamo appunto globalizzato poi quelle che noi chiamiamo lingue locali trovano spazio e addirittura in un posto negli Stati Uniti
Per concludere una riflessione più generale l'italiano
Idioma gentile
Lingua senza intero è riuscita a imporsi nel nostro Paese prima e a diffondersi fuori d'Italia perché è stata e continua a essere una lingua leggi era come dire tessuto definirla che si afferma
Non con la forza degli eserciti o del colonialismo economico ma per il grande prestigio della di una cultura illustre
E per le virtù di una creatività geniale che si esplica in ambiti molteplici che vanno ben oltre e più scontati i confini artistico letterale
E a buon conto possiamo allora rileggere l'avvio del volume richiamato nel sottotitolo di De Amicis l'idioma Gentile
Tu ami la lingua del tuo paese non è vero l'amiamo tutti è inserì pari abilmente congiunto l'amore della nostra lingua col sentimento d'ammirazione di gratitudine che ci lega i nostri padri
Per il tesoro immenso di sapienza e di bellezza
Sapienza e bellezza che si diedero per mezzo di lei alla famiglia umana
L'amiamo perché e il vincolo più saldo della nostra unità di popolo lecco del nostro passato la voce del vostro avvenire e nella beni versare a manzoniano voglio ricordare
Anche ciò che ha detto il presidente Mattarella Manzoni è stato un padre della patria ora uno potrebbe chiedersi perché un romanziere uno scrittore un poeta è stato un padre della patria
Perché Manzoni ha avuto la capacità di scommettere per un'Italia che ancora non c'era creando una lingua che ancora non esisteva l'Italia questa è la visione che ha fatto sì che Manzoni
Fosse sempre stato considerato uno dei padri della nostra patria un'Italia che esistita prima per i letterati che nella politica
E quando si dice
Disprezzando che l'Italia è un'invenzione dei letterati non è un disperso e la forza del nostro Paese una lingua leggera una lingua senza intero che ha saputo affermarsi in Italia e all'estero grazie
Ringrazio la professoressa definì Maccarini
Che ha parlato poco fa proprio di legame positivo tra cibo e Italia
E ha parlato del cibo come valore identitario per il nostro Paese
A proposito del cibo come valore identitario del nostro Paese identitario del nostro Paese è anche un po'il mondo in qualche modo birraio perché
Birra Peroni
Nasceva come azienda prima ancora dell'Unità d'Italia nasceva nel mille ottocentoquarantasei quindi quindici anni prima
Dell'Unità d'Italia
Pensate che
Parte la Fabbrica di Birra Peroni che Pera anni dal mille ottocentonovantasei per diversi anni è stata a pochi passi da qui in via del cartello sedici qui al al centro storico e che già negli anni Venti quindi più di cento anni fa produceva più di centocinquanta mila ettolitri di di birra quindi sommate pensare negli anni Venti veramente
Parliamo di una cifra molto importante novant'anni fa da Birra Peroni nasceva un altro marchio molto importante che Nastro Azzurro esattamente novant'anni fa nel mille novecentotrentatré
In omaggio a un un successo del nostro Paese perché il nastro azzurro era quello che veniva conferito a chi riusciva a vincere una gara per la velocità dell'attraversamento dell'Atlantico ci riuscì il nostro transatlantico Rex appunto nel trentatré e quindi Birra Peroni per omaggiare di divi da questo secondo brand
Nastro Azzurro
Quindi abbiamo modo adesso di conoscere questo in portante comparto con Federico sa nella che non solo è a capo delle relazioni degli affari istituzionali di Birra Peroni ma è anche il presidente della sezione alimentare di un'industria oltre che vicepresidente poi di assorbirà
E anche da poco sì esatto
Colleghi pro mi sentite si perfetto buongiorno a tutti e grazie mille per questo invito devo dire abbastanza emozionante perché sono un po'fuori dal mio contesto essendo io un un uomo di
Azienda e più di d'impresa rispetto a un convegno che vede al suo nel suo cuore dal centro di tutta la realtà un tema più di linguistica di di cultura quindi ogni tanto uno si sente un po'lontano da questo tipo di argomenti
In realtà
Non è così
Perché è vero Birra Peroni è un'azienda che ha una lunghissima storia siamo quasi arrivati ai confini dei centottantuno tant'anni di storia imprenditoriale italiana
Di storia culturale e della comunicazione la ripercorro un pochino perché secondo me interessante vederne alcuni elementi ma è anche un'azienda che oggi deve affrontare una nuova sfida
Vera Peroni è un'azienda globale è un'azienda che vende in oltre settanta mercato in tutto il mondo è a capo di un brand del made in Italy quindi sfoggia usando due parole straniere brand del made in
Che rappresenta però l'Italia nel mondo
In realtà tutto nasce come diceva giustamente il professore
Nel mille ottocentoquarantasei a vigevano quindi prima del della nascita del nostro Paese come loro viviamo oggi e prima che vigevano fosse in Lombardia eravamo ancora nel regno sabaudo quindi era un'Italia molto diversa
Era un'Italia in cui però lo spirito imprenditoriale guardava più ai Paesi del Nord guardava la Germania quindi si stava sviluppando un settore quello del mercato della birra che era in realtà un settore lontano dal nostro culturalmente l'Italia era un Paese divino non era un paese di birra
Si guardava però la Germania come una fonte un po'di ispirazione
Da un punto di vista di tecniche produttive e quindi nasce questo piccolo beneficio nel sessantaquattro quindi dopo alcuni anni Francesco il capostipite decide di mandare il proprio figlio a Roma vede in Roma
Un futuro andiamo verso sud Roma poteva diventare la grande capitale di questo Paese
Era una grande città con molti più consumatori quindi un'intuizione imprenditoriale che porta all'azienda ad andare verso sud un verso sud che non si ferma mai perché in realtà nel mille novecentoventi
La famiglia decide di aprire un primo stabilimento a Bari quindi veramente terra di confine nuovo di nuovi spazi terapia di confine soprattutto perché la birra era del nord Europa
Malgrado sia nata qualche millennio fa nel Mediterraneo in realtà si era ormai diventata un'abitudine culturale del centro Rocco
L'azienda si evolve occorre cresce attraverso la prima guerra mondiale attraverso poi una seconda e pian piano segue i percorsi dell'evoluzione della cultura del modo di vivere degli italiani
Tutto in realtà nasce a livello di comunicazione del mille novecentodieci quando per la prima volta la famiglia decide di fare una campagna di comunicazione
Cioccia retto un'immagine realtà di un giovane fanciullo oggi ci viene da sorridere anzi un po'terrore inorridire un fanciullo con due boccali di birra
Cioè pronto a consumare un prodotto nuovo
è una campagna di comunicazione che non ha slogan o motti perché ancora non si usava era un'immagine che doveva rappresentato prosegue negli anni Sessanta prima si ricordavano i caroselli Caroselli hanno fatto la storia della comunicazione di questo Paese la bionda Peroni è stato uno dei più grandi e più importanti motti della Cart comunicazione in Italia chiamatemi Peroni sarò la tua birra Chiani peronista rotto birra
Quindi un nuovo modo di fare cultura un nuovo modo di portare il prodotto e prodotto
Birra in realtà nella casa di tutti italiani quindi la comunicazione d'impresa la comunicazione che diventa canale per divulgare nuove abitudini di consumo
La storia poi è lunga passa dal Rex passa dal lancio di nastro azzurro nel sessantatré in realtà la famiglia decide di farlo dopo guardando all'export si intuisce che il made in Italy
E quindi la capacità dell'agroalimentare italiana di diventare un fattore trainante della nostra economia del nostro mercato è un fattore di grandissimo valore
La famiglia decide quindi di creare un brand nuovo partendo dalla realtà da un premio internazionale da una parola inglese nella chiamiamo oggi Nastro Azzurro ma si chiamava blu verbali
No è il e il termine di quel premio quindi la lingua che influenza un lato e poi torna indietro
Oggi siamo come dicevo marchio globale
E qual è la sfida che abbiamo e che per operare sui mercati internazionali
Per vendere negli Stati Uniti in Australia in Inghilterra per altri mercati cinesi per aprire nuove frontiere
Del nostro made in Italy oggi abbiamo bisogno di competenze che in realtà con la lingua sappiano
Giocare sappiano gestirla perché interagiamo con interlocutori in tutto il mondo si parlava prima di comunicazione l'abbiamo lanciato Nastro Azzurro in cui che fare campagne superata la fase iniziale del Rex erano quando abbia iniziato veramente esportare rappresentavano un'Italia del della Dolce vita quindi uno stereotipo di Italia per gli stranieri
Pian piano l'abbiamo trasformata oggi non è più tanto un prodotto del made in Italy ma è veramente uno stile di vita che vogliamo promuovere all'estero e quindi pian piano si perdono un po'quegli elementi della bandiera italiana ma si raccontano più dei momenti di vita si mormora racconta uno dei luoghi sia raccontano delle sensazioni che sono un elemento culturale fondamentale nell'ambito della comunicazione
Tutto questo riporta alla sfida come facciamo a dialogare sui mercati internazionali
Con la nostra lingua
La dobbiamo aprire la dobbiamo aprire in un confronto dobbiamo interagire con gli stranieri dobbiamo sentire essere in grado di ascoltare i consumatori se voglio vendere in Australia se non riesco a parlare con quel consumatore non sarò mai in grado di efficace in maniera efficace e di promuovere il mio prodotto a raccontare il made in Italy
Quindi sono molto d'accordo quando vedo che ad esempio il ministero degli Esteri promuove la cucina del mondo con momenti una settimana all'anno
Di attenzione in cui si racconta sia l'elemento culturale sia l'elemento di prodotto penso sia uno degli elementi fondamentali
Mi piace pensare a questa giornata come una giornata aperta
In cui bisogna esaltare la lingua italiana bisogna esaltare il made in Italy
Bisogna tutelarlo ma allo stesso tempo dobbiamo essere aperti a un mondo che cambia a una cultura che sta cambiando mantenere la nostra identità
Fare leva solo i nostri elementi di forza ma essere in grado di affrontare le sfide globali abbiamo bisogno di talenti che parlano inglese abbiamo bisogno di competenze digitali che parlino la lingua
Della digitalizzazione quella che ormai per me io mi sento mi definisco un boomer non la capisco più no quelli che parlano dell'iscritto valute che scrivono in codici
Ma e questa è la realtà e quindi unire queste due elementi lingua italiana meravigliosa made in Italy fantastico promozione della cultura italiana
Ma allo stesso tempo aperture al mondo internazionale
Siamo in grado di ascoltarlo di capirlo impariamo le lingue perché solo attraverso una contaminazione positiva riusciremo a mantenere la nostra identità essere così forte nel mondo grazie
Grazie al dottor sa nella siamo qui proprio per contaminare ecco utilizzando quest'ultimo verbo mondi diversi
Attraverso questo Forum
Hai tutto sta nell'ha parlato del made in Italy come stile di vita creato dall'Italia
L'innovazione riconoscimento per l'Italia
è andato per molti anni ben oltre il settore agroalimentare o quelli che sono i settori oggi riconosciuti all'estero ma poteva sembrarlo strano in un'epoca di Google
Apple e tante altre aziende di tecnologia
Che sono in Silicon Valley
L'innovazione e le tecnologie per molti decenni è stata guidata da un'azienda italiana
Proprio a livello mondiale è stata guidata che l'Olivetti un'azienda nata nel mille novecento otto
E che veramente sta dalla prima vera azienda moderna in Olivetti
E è nata la comunicazione interna è nato un nuovo rapporto anche di intendere la relazione la leadership no da da proprio da Adriano Olivetti c'è un ci sono delle opere anche raccolte no che i questi discorsi di Adriano Olivetti che veramente sono straordinarie sono illuminanti ancora oggi
Mi ha colpito ecco qui siamo qui a parlare di diffusione del sapere della lingua italiana mi ha colpito un aneddoto che avevo conosciuto a proposito di Olivetti quando Adriano Olivetti volle mettere una biblioteca all'interno dell'azienda ed era il primo a farlo quindi anche qui un'innovazione incredibile e qualche mese dopo andarono preoccupati Gandola da segretario preoccupata di via da Adriano Olivetti a dire
Sa in genere Olivetti le devo dire una cosa a proposito la biblioteca non molto positiva
Che alcuni libri sono stati presi non sono più tornati e Olivetti rispose felice beh meno male vuol dire stiamo diffondendo cultura che quindi le persone stanno leggendo libri e anzi se distano anche tenendo a casa questa cosa
è meravigliosa per ecco raccontare un po'a chi era Adriano Olivetti la prima azienda a anche dare dei ruoli di responsabilità nella comunicazione a degli scrittori a dei giornalisti
E a dare dei ruoli di responsabilità nella parte grafica a degli artisti questo già con il Papa di Adriano limiti già con Camillo Olivetti si vedono delle grafiche degli anni trenta che sono meravigliose e quindi dove in qualche modo parole immagini si incontrano e dove l'italiano viene valorizzato poi all'estero e abbiamo la possibilità di parlare di tutto questo con Gaetano Di Tondo
Che è presidente dell'Associazione Archivio Storico Olivetti e in Olivetti ha una carica anche di vicepresidente
Abbiamo delle slide e che quindi chiedo dalla regia di poter
Ecco qui ci siamo perfetto accento questo allora grazie intanto dell'invito e ed è un onore essere qui ma solo tu a parlare di questo di questo tema perché è qualcosa che abbiamo dentro anche per l'azienda che rappresento quindi
Assolutamente io ho provato fu son poche slide ma un siccome la storia di Olivetto nostra anche molto visiva
A quel punto raccontarla soltanto sarebbe stato no forse per fare un passo indietro innanzitutto diciamo siamo Ivrea sono nel Canavese questa e la nostra se nell'Olivetti oggi che era l'Interaction Design quindi piena Curzon UNESCO dal due mila diciotto quindi dal due mila diciotto si è ripopolato anche il anche il territorio quest'diventato turismo diventa cultura vedremo poi un un paio di spunti dopo
Hai citato Eduardo mila duecentootto ho voluto inserire la storia del del marchio la storia del del brand dolciario di fare anche una presentazione dove tendenzialmente non ci son parole in inglese ho fatto questo esercizio che non è stato semplicissimo
Sottolineo soltanto l'ultimo l'ultimo è
Visto che si parla di meditare si parla di Terni tale abbiamo fatto internamente
In azienda qualche anno fa
E abbiamo voluto fare lavoro verde e quindi andare sul tricolore tricolore che però significa anche sostenibilità visto che comunque oggi parliamo di responsabilità sociale d'impresa alla fine nata nel mondo Rivetti animata da da Adriano Olivetti quindi ancora una volta cerchiamo dei significati anche nei simboli quindi quel quello che dicevi tu no parole immagini devono andare di pari passo devono aver qualcosa
Da raccontare ma o questa una piccola carrellata di quello che esce sulla stampa quotidianamente e quindi stampa nazionale qualcosa anche l'Internazionale ma ha voluto inserire anche le due citazioni
Del presidente della Repubblica Mattarella in in occasione di sessant'anni qualche anno fa e il diciamo il compleanno di fatto da Giorgia Meloni con dei post
Socia quest'anno quindi significa che questa storia no non è una storia che è rimasta al mille novecentootto ma è una storia che come contenuti valoriali soprattutto come contenuti valoriali va avanti davanti e faccio l'esempio non è inserito il Papa l'anno scorso durante il l'assemblea annuale di Confindustria che sta fatta in Vaticano
Ha citato a voi imprenditori Adriano Olivetti era uno di voi seguite il suo esempio quindi alla fine c'è all'intera questa storia il talento l'innovazione la visione la formazione il capitale umano soprattutto no è qualcosa che centrale la responsabilità sociale
E il l'umanesimo digitale prima è stato citato anche il concetto di designer adesso vedremo due cose
E su quello
A proposito di giornalisti questa è una delle tante cose che mi fa ramo questa una mostra che non fatto a ai crea qualche anno fa
E piccoli tasti grandi firme lo faccio una mostra sui giornalisti che hanno lavorato utilizzando
Tendenzialmente la lettera ventidue la lettera trentadue le successive cioè parliamo di Biagi parliamo di Montanelli di Oriana Fallaci di Brera di Giorgio Bocca e così via
Che mentre invece prima si citavano gli artisti che hanno lavorato no per Olivetti qui ce ne sono
No con l'elenco no e potremmo adesso è inutile l'abbiamo il tempo di stare a raccontarli tutti cito soltanto Suardi
Semplicemente perché c'è una mostra in corso di Corea fino a dopo l'estate che quello che poiché il centenario dalla nascita quindi aggiungo un altro centenario a quelli citati prima
Perché quello che ha inventato il i libri le strenne Olivetti che più o meno tutti abbiamo conosciuto negli anni quindi un altro pezzo di storia che necessariamente dove inserire questa campagna perché fa parte del no fa parte della della comunicazione del dell'evento ma e tanto potente che l'anno scorso è stata utilizzata dal mar no per quest'altra per per questo per quest'altro evento allora questa contaminazione di cui si è parlato prima
Di linguaggi alla fine noi dobbiamo parlare i giovani c'è questa storia davanti se raccontiamo i giovani in archivio cinque sei anni fa al novantanove per cento del persone erano soltanto studiosi ricercatori oggi il novantacinque per cento delle persone con cui deroghiamo sono ragazzi
Vengono a scoprire vogliono vedere cosa è successo questo anche perché sui social media facciamo un racconto quotidiano di tutto quello che facciamo quindi anche questo serve a scoprire serve a diffondere a diffondere la cultura che io ho portato ma proprio dei piccoli esempi perché sono tutti sono sono opere d'arte no quindi l'unione di Testoni unioni di grafica e questo era un racconto questa era era arte ma era comunicazione non separato in pubblicità di agenzie di pubblicità
E allora questori era quel era quello che succedeva questa un'altra tipica del adesso oltre quattro slide sulla lettera ventidue ma perché ovviamente oggetto di design due milioni di pezzi al MoMA
In giro per il mondo è stata è stato un pochino la pietra miliare
Ovviamente Pintori è stato il uno degli artisti che hanno dato di più in in questo senso che
Mi son divertito fare queste quattro focalizzazione allora
I testi sono di un altro Franco Fortini quindi parliamo sempre di questa abbinata no artista scrittore che sono sono Poesie
Adesso non so se riuscite a leggere al Trentino e leggo ne devo qualcuno ma in auto in treno in aereo in albergo sulle ginocchia sul tavolo di un bar
Leggera scriverà la vostra corrispondenza gli appunti di viaggio ricordi delle vacanze
Piuttosto che le lettere piuttosto
Quindi ogni ogni testo ogni comunicazione era pensata ed era scritta e soprattutto che era pensata da degli scrittori nella nella nella sua con tutti i nomi di prima faccio un altro esempio
Il più recente Tiziano Terzani scrittore è stato direttore diciamo un viale di Olivetti trovano seri danni quindi anche questa contaminazione fra culture personali e ruoli operativi era un altro dei valori aggiunti di questa di questa storia
Questa il l'omessa perché è un'altra delle frasi celebri di Olivetti veste all'ingresso del Museo Card a vivere a dove facciamo tasse rimosse e quindi noi crediamo profondamente alle virtù rivoluzionari dalla cultura che dall'uomo il suo vero potere
E la sua vera espressione allora tutta questa storia di
Centralità su un uomo è fondata anche su questo no hai citato lei biblioteche di fabbrica o senza mettersi d'accordo che questi sono gli esempi cioè questo era quello che succedeva Pozzuoli Ivrea
Nelle fabbriche in giro in giro per l'Italia
E non era soltanto comunicazione ma c'era l'impegno di dare cultura hai detto no il il il tema degli i libri che sparivano che c'erano corsi popolari è stata fondata regista di comunità che esiste ancora oggi in carico Fondazione Adriano Olivetti e venivano creati periodici quindi tutto questo era storia
Racconto per tutte le persone
Oppure arte quindi di di di queste cose ce ne sono veramente ce ne sono veramente tante
Che oggi come oggi leggere Olivetti per scrivere futuro questi sono quattro esempi Ribéry di oggi dell'ultimo anno no il primo l'ho fatto io con un economico il secondo è stato presentato alla Sapienza
Qualche qualche mese fa il terzo lo inserito perché una graphic novel allora lo cito in inglese ma è un fumetto per dirlo no
E la storia del primo calcolatore quindi la P centouno è stato il primo personal computer comprato dalla NASA in quarantacinque esentati per la missione dell'Apollo undici
L'Elea nove mila tre la macchina che era stato il primo calcolatore
è stato fatto questo fumetto che ha avuto un successo incredibile allora anche il linguaggio no serve per raccontare queste storie l'ultimo pensiero conoscete perché con Paolo Bricco Paolo è un giornalista del Sole ventiquattro Ore
Abbiamo fatto la prima presentazione di questo libro lui io e Beniamino De Liguori che al segretario generale di Fondazione Adriano Olivetti
Ai tre annessa nel due mila quindi con la statua di Camillo alle spalle e da un anno a questa parte ogni settimana Paolo va in giro a fare presentazioni
Di questo libro su richiesta perché tutti lo vogliono tutti vogliono sentire questo racconto quindi torno al punto di partenza c'è qualcosa che serve qualcosa che la gente vuole
Ultimi due passaggi finali tutta questa storia cosa ha portato per arrivare ad oggi i tre l'anno scorso era capitale creare libero quindi io l'assessore di allora e Paolo Verri che era stato ex direttore del Salone del libro una sera abbiamo detto proviamo e abbiamo cominciato a costruire questo percorso
è stato presentato un mese fa al ministro San Giuliano il manifesto che era l'obiettivo che ci eravamo dati dopo un anno di lavoro con tutte le varie comunità cioè i LEA no si sente dire e comunità la comunità Olivetti anni realtà qui abbiamo messo in campo tutte le comunità di qualsiasi genere quindi da quelle da lavoro il tutti insieme è uscito questo infido questo percorso
Questo percorso che significa mostre e significa attività ho citato il le strenne perché abbiamo fatto delle delle mostre dedicate il lettura e scrittura significa anche il fondo design caratteri cioè noi in archivio vado a questa cioè abbiamo seicentocinquantasette fondi versi abbiamo più di settantatré mila file digitalizzati
Di caratteri pensate dalla macchina per scrivere ai computer e calcolatori alle calcolatrici a tutto quello che è successo sono patrimoni
Undici al mondo che dobbiamo comunque tutelare la parte che narrare narrare dall'altra parte
Allora la tutela e la narrazione significa anche fare questo
Questo è un esercizio fatto con degli amici di Roma un un istituto di di designer dalla dal fonte della lettera ventidue abbiamo l'abbiamo reinterpretato due anni fa per il settanta anni tre anni fa tre settanta anni dalle Trentin due lo trovate
Sul nostro sito del dell'associazione Archivio Storico Olivetti ed è un fondo digitale quindi dal fonte storico del martelletto abbiamo fatto un fondo digitale per raccontare tra attualizzarla storia
La stessa cosa per i settanta anni abbiamo fatto questo ci siamo inventati settanta Lettera ventidue di condizionate numerate da zero a settanta
Ovviamente con le persone che l'hanno fatto con certificati socio non perché dobbiamo comprate sui veri e poi sono state ricompensate da capo
Una catena di distribuzione ce l'ha chieste in due giorni la vendute tutte no dopodiché gli abbiamo fatto la lettera trentadue azzurre e così via allora questo significa semplicemente che c'è volontà intanto di scoprire riconoscere delle cose che magari non ci sono più che la gente non non vede e significa anche a proposito di internazionalità che è stato toccato un po'di volte
Fino a due settimane fa questa storia era in questi cinque Paesi quindi c'è la la mostra eterea è ancora in corso Città del Messico è finita dieci giorni fa
Atene sta finendo Tel Aviv è finita due settimane fa Roma Luigi il perché l'ha vista tu come come tela il lei vistate o fate se la Regione Lazio
è stata aperta per tre settimane qui a Roma allora
Tutto questo non lo andiamo a cercare noi ma sono loro che devono cercare nuovi quindi cito Tel Aviv perché due settimane fa ribatte l'aveva e ho fatto due tolte
Con l'Istituto italiano di cultura Nicola Rossi foundation m'hanno chiesto di fare degli spire c'è una torre sul mondo diretti hanno però vuol dire che se dall'estero ci chiedono di fare questi percorsi
Vuol dire che il made in Italy questa storia no e comunque ancora ricca ancora e va avanti
Io lascio i contatti per chi volesse uno venire eterea perché siete tutti i benvenuti
Qualsiasi tipo di approfondimento vogliate sono sempre disponibile grazie
Grazie a Gaetano Di Tondo per averci guidati in questo fantastico viaggio nella scoperta di di Olivetti ecco abbiamo scoperto che Olivetti ha utilizzato seicentocinquantasette fonte
Quindi quello che ha un occhio come dire non tecnico sembra un qualche tipo di di di scrittura riversa in realtà c'è una ramificazione tale è veramente incredibile nella mostra a cui accennava Gaetano Di Tondo che si è tenuta a trascrivere a largo Ascianghi
Sul
I veti e che io ho visitato qualche settimana fa ci sono anche molte immagini sull'architettura Olivetti veramente molto particolare e a proposito di azienda moderna mi ha colpito molto
Sapere che adesso vedete che le sedi delle aziende sono questi palazzi a vetri normalmente tutto utile Prati
Penso a una del delle ultime che è stata costruita qui a Roma la sede della BNL accanto a Tiburtina sul tutti i vetri ecco a inventare questo modello è stato Adriano Olivetti perché iniziò a assumere all'interno della propria azienda
Molte persone che erano
Sostanzialmente erano contadini e che quindi avevano bisogno di sole e quindi volle creare questi edifici completamente a vetri affinché persone che fino al giorno prima erano state alla luce sotto al sole non ne sentissero la mancanza quindi anche in questo veramente un una capacità di innovazione
E incredibile bene allora io ringrazio la professoressa Bertini Magherini dottore Gaetano Di Tondo che il dottor Federico sta nell'aver aver dato vita a questa tavola rotonda sui temi un po'del del made in Italy e del e dell'italiano legato al marketing internazionale
E Dolmen venuto per la successive ultimo giro di confronto dove incontreremo degli esponenti del mondo del giornalismo e dell'editoria
Al dottor Andrea Gentile
Direttore editoriale de il Saggiatore e scrittore e alla professoressa Teresa Franco che insegna letteratura italiana a Oxford e scrive per la domenica del Sole ventiquattro Ore ci sta raggiungendo anche Paolo Di Paolo
E quindi con voi un po'vedremo il tema dell'italiano all'interno dei mondi del del giornalismo e dell'editoria
Allora inizio da Andrea Gentile che dirige una delle principali case editrici del nostro Paese perché il Saggiatore
Un brand da questo punto di vista molto importante è una realtà nata negli anni cinquanta per iniziativa di Alberto Mondadori il figlio di Arnoldo Mondadori
E quindi inizio contee dove rado molto di lingua italiana allora visto che
Tu sei uno scrittore pubblicato diverse opere e dirigi
Il Saggiatore allora la domanda che mi sono posto
A proposito dell'editoriale ma l'italiano letterario esiste ancora
Forse funziona buonasera a tutte che tutti grazie professo Dellafiore per l'invito quello danno un un bicchiere ma non l'ho trovato questo è stato quindi ci penso devo essere utile alla a casa
Quando sapete bene che questi atti sono atti più che di nutrizione di accompagnamento a sguardi e gli altri sguardi quindi
Volevo rompere il ritorno ma
Ma l'acqua fondamentale per questioni proprio
Grazie
Casa cura e tanto seguono il navigatore e finiscono con la macchina nell'Oceano Pacifico
Qualche anno fa tre persone in vacanza hanno seguito con una tale fiducia le indicazioni del navigatore che puro un passo dal cadere nell'oceano sono andate avanti perché navigatore nera certo la strada giusta era quella poco importa che quella non fosse una strada ma il modo migliore per finire appunto con la vettura nell'oceano
Per cento questa notizia su un importante quotidiano nazionale nella fittissima mole di informazioni e dati prodotti in ogni istante e destinati all'oblio in un istante potremmo chiederci come insuccesso
E quando è successo
Come è successo quando è successo che la nostra specie la specie cui apparteniamo ha iniziato lasciarsi condizionare così tanto dalla realtà esterna
Quando ha iniziato a essere invasa da una così intensa assenza mentale
Come sapete il nostro cervello è esploso a dismisura per milioni di anni
Quasi del sei per c'è stato possibile davanti a un cielo stellato sentire la presenza di milioni di Galassi sentire l'immensità sentire l'infinito
Uso la parola sentire e non capire perché comprendere di essere felici per esempio è ben diverso che sentire di essere felici così come comprendere di provare dolore molto diverso da il sentire il dolore
Quando qualcosa si sente la sì vigile se la si capisce non sempre ce la conversione non sempre la stiamo vivendo sulla nostra pelle
Si potrebbe dire che i tre turisti prima ancora che capire il pericolo di finire nell'oceano non l'abbiamo sentito non erano affatto nel presente con la mente erano da un'altra parte come capita in vario modo a noi tutti ogni giorno
Per questo appaltavano le decisioni al navigatore
Però caduta nell'oceano scenografica ma non così drammatica può suggerire un sorriso ed è giusto così sorridere è un atto molto umano se possiamo non deve però farci dimenticare che con i turisti siamo noi
E che noi tutti ogni giorno mettiamo sempre più da parte questo sentire questo vivere nel presente questo vivere nell'istante
Si trattava di tre giapponesi in Australia ma per quanto nel mondo sembra che ci siano ancora persone che non vi siano convinte ogni essere umano è uguale a un altro
A sangue rosso lacrime salate prova molto amore però molto dolore
Ognuno è ovviamente responsabile della sua vita ma ognuno di voi nell'universo e quindi ogni essere umano così come ogni essere vivente siamo noi
Noi non siamo nella natura ma siamo la natura
Non ci siamo lui da una parte e il mondo dall'altra noi siamo per il mondo
Naturalmente il punto interrogativo che chiude il titolo di questo intervento resiste ancora italiano letterario si configura come un piccolo muro di Berlino che tiene fuori un'altra parte alla domanda
Esiste ancora l'italiano letterario nell'era della distrazione della disattenzione o nell'epoca Arrigo ritmica che ha messo al centro come forse mai prima d'ora le istanze dell'egoismo
Ecco che come una scheggia impazzita islamismo invade il mondo esplode nei mille rivoli del personal branding fino al confine spesso e molto spesso superato dell'autocelebrazione
E poi esiste ancora l'italiano letterario nel contesto in cui il dibattito letterario e non si contrae si spettacolarizza si infantili Lizza e in cui è sempre più esasperata la sovrapposizione tutta del nostro ventunesimo secolo tra prestigio e numeri talento e consenso
In cui in sostanza è molto più facile confondere il successo con l'opera artistica e infine esiste ancora l'italiano letterario in un tempo in cui il nostro sentire è a rischio
Non si può che chiedere scusa alle grandi domande per le piccole risposta risposta sì
è innegabile che sono tempi ostici per la lingua letteraria ma per quel che mi riguarda finché esisterà la nostra specie resisterà questa scintilla questo incantesimo
Prima di addentrarci è necessario specificare che cosa si intende Kuiper letterario naturalmente prospettiva qui non è quella di un linguista o di un sociologo della lingua ma di uno scrittore di un editore o al massimo di un lettore
Se prendiamo una ciotola d'argilla piene d'acqua e la svuotiamo la ciotola ora è vuota
Così appare ai nostri occhi
Eppure la ciotola e piena d'aria
Eppure il vasaio per impastare l'argilla ha avuto bisogno di acqua eppure il vasaio per cuocere l'argilla ha dovuto usare il fuoco e senza l'aria il fuoco non avrebbe divampato che il vasaio non avrebbe respirato
E poi
Il fuoco non sarebbe stato possibile senza legna e poi senza la pioggia senza il sole senza la terra non sarebbero cresciuti gli alberi quella sotto la loro e nostro ci può essere vuota ma evidentemente piena piena di acqua viaria di fuoco di terra per esempio
E collaborare con italiano letterario usare la lingua dentro uno spazio letterario credo che significhi proprio questo guardare ciò che non si vede
Indossare lenti speciali che permettono di andare oltre l'apparenza oltre la forma devo inventare il mondo ma non a tavolino
A battere le pareti del linguaggio andare incontro all'ignoto
L'ignoto non è un fatto bancone e qualcosa di concreto e lo spazio non previsto e non immaginato
E lo spazio dove non siamo mai stati il tempo che non pensavamo di poter vivere
Tuffarsi con le parole in questo ignoto significa creare un fatto nuovo qualcosa di impensate
In questo senso lavorare con l'italiano letterario credo che sia un atto politico la letteratura è fatta di materia di presente e di virgole di spazi di punti e a capo ma è viva solo se sa fare questo tuffo nell'ignoto
Così la politica è fatta di emergenza come quella molto drammatica di questi giorni fatta di piccole decisioni della vita quotidiana ed è fatta di presente ma non è viva se non sa guardare ciò che non si vede
Andare incontro all'ignoto creare un fatto nuovo passare dall'arte del possibile all'arte dell'impossibile permettere quindi ai significati di proliferare posso scrivere Maria spegne la luce oppure posso scrivere la luce spegne Maria ecco se dobbiamo dire che c'è una frase giusta una frase sbagliata per la letteratura quella giusta la seconda
La prima fase didascalica narrativa limpida è tutto chiaro la seconda genera infiniti significati come può una luce spegnere Maria e che significa spegnere e tale l'intensità del fascio di luce dacie karma ho solo dato aumentarla o solo da in malinconie torna e che tipo di luce
Da dove arriva e chi è questa Maria una bambina un'anziana di che tempo ohi Maria di Nazareth che cosa è successo
Nel mille novecentottanta il poeta Andrea Zanzotto incontra gli studenti di una scuola di Parma uno studente richiede un po'imbarazzato come mai la poesia contemporanea e spesso così difficile da capire
Il poeta risponde c'è una comprensibilità che si realizza in modo immediato ma è quella che può avere un articolo di giornale anziché indispensabile in un articolo di giornale
Nella polizia non è così
Pensate al filo elettrico della lampadina che manda la luce il messaggio luminoso proprio grazie alla resistenza del mezzo
Se devo trasmettere corrente a lunga distanza mi servo di Fini molto grossi e la corrente passa e arriva senza perdite a destinazione
Se metto invece i figli di diametro piccolissimo la corrente passa a fatica si sforza e genera un fatto nuovo la luce o il colore
Così accade nella comunicazione poetica nella quale il mezzo è costituito dalla lingua
Eccessivo addenta addensarsi di significati dei motivi il sovraccarico di informazioni può però provocare un corto circuito una oscurità da eccesso Nonda di fare ecco io credo che questa definizione sia da estendere non solo la poesia ma a tutta la la letteratura
L'atto letterario
Credo come l'atto politico
Visto che siamo tra queste stanze equivale al cammino di un pellegrino
Sì ogni viaggio separa la partenza da un energico gruppo rischiamo di considerare gli spazi intermedi come un tempo inutile da dimenticare quota vivere il più velocemente possibile
L'atto letterario invece così come quello politico credo che debba a battere l'idea di percorso
Tutto ciò che c'è in mezzo tra la partenza e d'arrivo non è più intermedio è una transizione una catena di momenti da vivere il pool intensamente possibile
Non bisogna accelerare per superarli e per arrivare alla meta ci sono percorsi lunghi e non esistono scorciatoie bisogna viveva lì appunto
Sentirli
In questo modo pur vivendo verterà sulla politica in questo modo tutto diventa reale lo spazio in cui diamo del reale il tempo che viviamo è reale
L'evento di oggi leggo nasce allo scopo di valorizzare la lingua italiana in una prospettiva legato allo sviluppo culturale del Paese
Io chiaramente non credo di avere gli strumenti come si dice le ricette per immaginare come può sia possibile valorizzarla
Spero tuttavia che sia possibile un giorno quanto meno suggerire timidamente che la nostra lingua
La nostra materna locuzione
Quella che come scrisse Dante riceviamo senza alcuna regola imitando chi ci nutre possa essere valorizzato nella sua complessità e non standardizzata o bistrattata o trattata soltanto come un uno strumento che possa servire a perforare le nostre certezze nostri tic i nostri dualismi
E che passa infine essere utile a chi scrive e chi legge e chi fa politica chi abita le nostre città ai nostri comuni ricordarci che qualunque sia la nostra attività in questo piccolo tempo
Millenario che ci è dato vivere
Bisogna essere come specchio lo specchio per riflettere un'immagine non può fare assolutamente nulla può soltanto mantenersi pulito
Che passa infine esseri ridicolo che ci spinge come i tre turisti giapponesi atout farci nell'oceano nella oscurità da eccesso nell'ignoto nella vita
Ma questa volta naturalmente senza GPS e così nuotare verso nuovi significati che non conosciamo grazie
Andrea Gentile ci ha parlato
Dell'italiano partirà della lingua
E e più nello specifico della Poesia come la possibilità di passare dall'arte del possibile all'arte degli impossibile
E allora quello che chiede chiedo alla professoressa Franco che insegna letteratura italiana Oxford è proprio se è possibile questo cioè effettivamente la Poesia
Con con Teresa rancore mo'focus sulla cui sia è la possibilità di passare letterariamente all'arte dell'impossibile e ovviamente visto il suo ruolo di docente ad Oxford non posso non chiedere
E qual è un po'la considerazione del dell'Italia e nello specifico della lingua italiana della Poesia che che arriva lì in quell'accademia così prestigiosa
Prego prego
Se funziona sì allora grazie professor Dellafiore per quest'invito e grazie per questa giornata così intensa e così ricca di interventi molto diversi tra loro e io ho ascoltato tutto con molta attenzione
Grande interesse vi porto appunto la prospettiva forse più ovvia che è quella un po'che si respira diciamo nei luoghi in cui si studia la letteratura italiana non dirò nulla di probabilmente nuovo però ma anche forse ricordare cosa il valore della nostra letteratura in particolare della polizia
Può essere può aggiungere qualcosa a questo dibattito su cui nello specifico non mi non mi soffermo
E e allora la lingua italiana la lingua della polizia a differenza di altre lingue al italiano nasce come lingua letteraria lo ricordava prima nella signor sua nella sua relazione del professor D'Achille
Quindi nella sua forma scritta attraverso la Commedia di Dante l'italiano approda a livelli di eccellenza artistica e consapevolezza teorica inimmaginabili in altri contesti
L'italiano scritto diventa in breve tempo l'italiano della polizia stabilendo il suo carattere speciale nel discrimine tra mondi dire mondi espressivi alti e usi del parlato quotidiano
Grazie all'invenzione dei poeti alloro sorprendente il potere di trasformare esperienze comuni decantando le in un mezzo artificiale l'italiano si è costruito una tradizione solida eppure altrettanto variegata e ricca
E stato fondamento di civiltà oggetto di ammirazione in tutta Europa
Penso naturalmente al sonetto genere di Rico per eccellenza ma anche forma concisa della riflessione arguta
Che proprio grazie alla sua versatilità
E grazie alla forza del modello petrarchesca o ha conosciuto un'immensa fortuna nelle corti italiane e straniere
Riflesso di questa capillare diffusione può considerarsi la sua continua vitalità
O il fatto che nell'università straniera in cui insegno per esempio costituisca uno dei criteri per avvicinarsi allo studio della cui si italiana nella sua evoluzione storica
Sono stati i compositori di Sonetti può E.T. tanto diversi come Cavalcanti e Michelangelo vittoria Colonna è uno Foscolo per fare solo qualche nome
Ma anche dialettali Giuseppe Gioacchino Belli che nel canone della letteratura italiana ha piena residenza o i poeti contemporanei come Andrea Zanzotto appena ricordato Patrizia Valduga
Che hanno dato configurazioni nuove ha una forma antica la storia del sonetto permette di comprendere le tensioni che percorrono la scrittura in versi da un lato la norma con il sistema di regole abbastanza rigide dall'altro l'esigenza del può ed ad imprimere la sua voce con la sua voce un segno di libertà
Normatività indifferenza memoria del passato ed estemporaneità sono contraddizioni intrinseche al gesto del poeta
Nell'apparente uniformità linguistica che vada Petrarca leopardi nel campionario di generi e modelli che via via si perfezionano coltivando un ideale di bellezza gentilezza musicalità
Si cristallizza un sapere che innalza la facoltà del dire a quella del canto
L'italiano scopre la sua grammatica emanciparsi dal prestigio del latino attraverso le combinazioni di un sistema quanto mai elaborato fatto di metri e rimedi corrispondenze scarti in cui il nuovo si presenta spesso sotto il volto riconoscibile dell'antico
La vocazione classicista della questi italiana riesce tuttavia ad assorbire le pressioni di spinte più realiste ogni epoca storica le sue di frazioni non esiste un unico modello pensiamo a due poeti diversissimi considerati i precursori dell'età contemporanea come D'Annunzio e pascoli
Nel Novecento la tradizione fondata sul classicismo si dissolve la diversità della cui sia non si respira non si esprime più attraverso quel Codice speciale
E San esemplificato per antonomasia nel cantare d'amore che accomuna medie Medioevo Rinascimento ed età moderna
Già Ungaretti e Montale rivendicano la necessità di inventare percorsi alternativi
Se il primo interviene sulla cantabilità dell'italiano con i suoi testicoli il secondo rafforza l'innesto tra poesia e prosa in uno dei suoi componimenti più famosi montare prende le distanze dalla lingua unica
Dice ascoltami i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati Bossi ricostruì o a canti
Io per me amo le strade che riescono gli erbosi fossi l'imperativo ascoltami rivolta al lettore rivela una fiducia nella funzione sociale del poeta ma la polizia apre a un modo nuovo di realizzarla
Anche voi di che verranno dopo dovranno misurarsi con un'eredità che rimane sullo sfondo la lingua sublime dei padri accende qualche scintilla ma non è più il veicolo dell'ispirazione poetica
Il Novecento si presenta come grande laboratorio linguistico in cui convergono le maggiori tendenze tra storiche dal tetrarchi Small ermetismo al realismo in una mescolanza di stili e di lingue
Ogni poeta stabilisce una relazione individuale con la tradizione avvertendo però un'urgenza di rispecchiamento con la società contemporanea
Rimane lo spettro del lirismo come lingua perfetta ideali raggiungibile a cui fa da cuore corollario il sentimento dei poeti di non essere all'altezza all'orgoglio si contrappone la vergogna della polizia
Così Guido Gozzano nel mille novecentoundici denunciava una condizione est esistenziale di insufficienza
O questa vita sterili e di sogno meglio la vita ruvida concreta del buon mercante inteso la moneta meglio andare stressati dal bisogno ma vivere di vita io mi vergogno simile orgoglio ad essere Puerta
Come leoni a nel mille novecentocinquantuno Umberto Saba nell'affidare al lettore il suo canzoniere si confessava con queste parole
Questo libro che a te dava conforto buon lettore e vergogna chi lo crebbe parlava come vivo ed era avrebbe dovuto per decenza essere morto
Difficile non leggere in questo desiderio di vita concreta il bisogno della polizia di conquistare spazi di realtà
Nella seconda metà del Novecento la mutazione giunge a compimento i poeti sono cittadini comuni hanno perso qualsiasi residuo di di di nobiltà parlano e scrivono in una lingua corrente
La polizia dimostra di essere permeabile all'influsso di altri codici nel tentativo di opporre resistenza alla lingua dei consumi se il fenomeno è generale
Un poeta che ha forse maggiormente incarnato le esigenze della sua generazione con cui vorrei chiudere questa rapida rassegna e Giovanni Giudici era nella slide del dottor di Tondo prima
Perché appunto può ETA traduttore e giornalista impiegato nell'industria Olivetti Ana osservatore disincantato della società del benessere di cui ha immortalato sogni illusioni e ti comportamentali
Nella sua raccolta d'esordio la vita in versi del mille novecentosessantacinque la polizia si misura con problemi quotidiani la ricerca di una casa l'acquisto di un cane una domenica di elezioni la vita in famiglia di una sera come tante
Il poeta è un uomo medio
La sua ambizione è raccontare l'evidenza dei di l'umanità che si muove fuori da entrambi i sensi del sublime l'infame l'illustre in una lingua semplice e quasi prosa Asti Ca'
Poiché parla a titolo personale privo di un investiture fuori da un codice condiviso il poeta esposte ai rischi del fallimento
Giudici ricorda se stesso che è ridicolo cercare Nevers una legittimazione ridicolo un altro volesse che te scrive
Cosa rimane dunque della lingua della tradizione e del suo antico codice amoroso rimane il sogno del sublime rimane la tensione ideale che diventa impegno e ricerca di verità
Per giudici la lingua non è solo un mezzo ma è un vero e proprio tema Hill Hui come in molti altri poeti del Novecento c'è una profonda consapevolezza del binomio di cui parlavo all'inizio cioè della coincidenza tra italiano letterario e poesia
La lingua pertanto è metafora della polizia stessa
Che con una formula classicheggiante giudici chiama vaga lingua strana
Molti suoi componimenti sono dedicati all'elogio della lingua italiana
E non importa se in questo corteggiamento del Po e il poeta debba accontentarsi di registrare un risultato parziale o negativo limitarsi a cogliere i balbettii privi di senso
Talora dubitando del suo stesso operato chiedendoci chiedendosi cioè si scrive non sia coprire divano suono uno spazio vuoto
Giudice non immune dal sentimento di colpa di cui parlavo prima
Nella ballata della lingua però ci regala una riflessione più ampia mostrando come nell'italiano della cui sia si sedimentano elementi della storia culturale che vanno oltre l'esistenza del poeta oltre i suoi meriti riso insufficienze io vorrei chiudere proprio con una qualche citazione da questa poesia
Mi ha lingua italiana variante colto Milani Milano romaniste lingua del mio bel paese cantata in amabili suoni di ricche clausole dirette commozioni
Mia lingua innocente a capo chino mia colpa confessata a denti stretti assennata polveri Remigi Nocchi mia costrizione mirati IMED entro gli occhi
Mia lingua italiana variante umile tosco genovese lingua del mio bel paese guastata mi futili suoni di vacue clausole e perfide commozioni
In questa poesia della lode
Di cui ho selezionato solo qualche strofa il poeta vuole mettere in risalto la ricchezza espressiva dell'italiano qui testimoniata da puntuali riferimenti alle varietà re regionali ma anche richiamare alla memoria il suo prestigio letterario la lingua dunque non è solo patrimonio da difendere ma strumento essa stessa di salvezza per un individuo e per una comunità vi ringrazio
Grazie alla professoressa Franco che
Ci ha parlato dell'italiano della Poesia
Molto interessanti le considerazioni anche sul ruolo del poeta allora arriviamo alla fine di questo viaggio di oggi pomeriggio con l'intervento del dottor Paolo Di Paolo
Scrittore
I libri di Paolo Di Paolo hanno ricevuto di importanti premi e riconoscimenti
Come finalista al Premio Strega Campiello Giovani Italo Calvino e vincitore di molti premi Mondello Fiesole viareggio Salerno città d'Europa
E le sue opere sono state tradotte in diverse lingue europee
Abbiamo parlato prima dell'Impellitteri hanno del giornalismo dell'editoria bene Paolo Di Paolo scrive per numerose testate giornalistiche tra cui Repubblica L'Espresso la stampa
Collabora come autore a diversi programmi culturali e conduce le lezioni di storia all'Auditorium di Roma oltre alla storica trasmissione settimanale proprio sulla lingua italiana
A RadioRai che la lingua batte Teresa Franco ci parlava del ruolo del poeta e il tuo libro Paolo ultimo proprio dato alle stampe qualche giorno fa ha il titolo trova di un lavoro e poi fai lo scrittore tu non l'hai fatto agli i fatto lo scrittore poi diventato un un lavoro e ecco con Paolo Di Paolo toccheremo uno dei temi importanti accennati nella prima parte di questo convegno che è l'utilizzo dell'italiano da parte delle cosiddette seconde generazioni quindi di che proprio sceglie no Paolo di utilizzare italiano
Preferendolo a una lingua che di fatto è una lingua alternativa
Grazie dell'invito mi scuso anche per l'arrivo in ritardo ma comunque starò in tempi molto circoscritti per aggiungere probabilmente degli elementi che hanno già a che fare con la aggettivazione che veniva fuori da quella della polizia di Giovanni Giudici
Variante colto colta romaniste insomma giocava un po'con la possibilità di dare alla lingua delle sfumature che nascono appunto dalla sua
Radi dal suo radicamento regionale e naturalmente in questo senso potremmo addirittura coniare per raggiungere una lente
Alla polizia di giudici non so delle varianti Cino romanisti per esempio o Bangladesh centine sto giocando ma fino a un certo punto per rappresentare invece appunto una lingua multiforme che si manifesta
Ancora poco devo dire o forse poco registrata anche nella narrativa di questi ultimi decenni e naturalmente su questo
Mi fermerò tra tra un momento ma faccio un passo indietro rispetto alla sollecitazione iniziale ed è un passo indietro che ha a che fare col Salone del libro una di Torino che si è appena chiuso il Paese ospite quest'anno anche se non ho avuto la luce che forse
Itala è stato l'Albania e non so se qualcuno se n'è accorto perché effettivamente nel bailamme del salone questo è un dato che è passato non dico un osservato ma meno considerato
Ed è affascinante il fatto che ha rappresentare l'Albania come Paese ospite del Salone del Libro di Torino ci fossero scrittori e scrittrici che hanno scelto l'italiano
E lo hanno scelto per tempo l'hanno scelto già dalla fine degli anni novanta in questo senso naturalmente adesso non vale la pena e non c'è il tempo di approfondire una relazione molto forte
Per esempio d'un Paese come l'Albania con un paese come l'Italia anche soprattutto da un punto di vista linguistico ancora oggi circolando per Tirana si nota
Veramente a colpo d'orecchio mi verrebbe da dire che l'italiano è abbastanza compreso un po'meno dalle ultimissime generazioni mi spiegavano proprio recentemente in un passaggio che ho fatto in Albania
Dalle generazioni proprio più più più giovani ma in generale è usato anche con certa disinvoltura da tutte le generazioni
Over quaranta questo a dimostrazione del fatto che ha attecchito sicuramente la nostra televisione in Albania ma anche che c'è un certo ma certa sintonia
Ancora esistente tra i due Paesi però il punto qual è
Che se voi prendevate il novero di scrittori e scrittrici rappresentati e lì presenti Ornella Woerth pro Vorpsi per esempio scrive adesso da Parigi scrive in francese e in italiano per sua scelta
Anita Ibrahim che esordisce alla fine degli anni Novanta scrive in italiano e così ci sono molti scrittori che hanno appunto selezionato questa lingua per esprimersi quando chiesto recentemente proprio per Repubblica Dalida Ibrahim I per esempio di motivare la scelta dell'italiano ha detto mia mi è sembrato di abitare l'italiano nel momento stesso in cui nel novantasette se trasferita nel nostro paese e dice lei una lingua che usurata o addirittura frammentata polverizzata da una dittatura fatto riferimento evidentemente all'albanese è una lingua che si maneggia con meno disinvoltura ed è stato come riabilitare il mondo abitando l'italiano alla naturalmente queste sono situazioni se stiamo al campo letterario abbastanza frequenti di lingue d'elezione che nascono da una coazione di natura storica
Ci sono tantissimi esempi anche molto affascinanti di scrittori e scrittrici del Novecento che scelgono una lingua altra
Lo fanno non soltanto per una funzione espressi di espressività ma lo fanno anche per marcare una ferita penso Herta Müller per esempio premio Nobel per la letteratura che scegli a un certo punto
La lingua tedesca abbandonando il rumeno allora o Agota Kristof che forse è una delle più famose nostri Trinci che hanno come questo elemento del bilinguismo come qualcosa che ha a che fare con una ferita della storia
Ecco rispetto a quello che invece sta accadendo e faccio l'ultimo esempio da cui volevo poi generare un tassello e quello conclusivo in fondo del discorso
Nel caso di una scelta che potrebbe essere neanche condizionata infondono come ricordavi all'inizio ecco vi sottopongo il caso di Elvis Marai che un uno scrittore di nascita albanese che sceglie la lingua italiana per esprimersi quando naturalmente non c'è nessun tipo di Trauma o comunque un trauma molto attenuato lo fa perché perché vive in Italia
E perché sente così ha riflettuto in diverse interviste che questo conio particolare di una lingua che non è la tua
Innestata diciamo così o o in qualche modo alimentata da una lingua ombra da una lingua fantasma produce
Una lingua addirittura terza una lingua più mossa più duttile probabilmente neanche del tutto corretta e anche lì la scorrettezza o o diciamo così la difformità rispetto alla norma diventa il suo la sua forza espressiva
In questo senso quello a cui stiamo assistendo se osserviamo soprattutto l'italiano delle seconde generazioni è che è un italiano di persone native questo bisogna naturalmente ricordarlo ma è un italiano infinitamente più duttile
Di quanto non sia nella media l'italiano rappresentato da scrittori di nascita italiana e senza diciamo generazioni straniere alle spalle voglio dire che per certi versi c'è un problema di lingua
Italiana rappresentato dalla narrativa un po'statica se non addirittura inerte
Una lingua che cito qua naturalmente il primo conduttore della lingua batte Giuseppe Antonelli importante linguista una lingua che potrebbe essere stata troppo influenzata per via letteraria da quello che lui ha chiamato il traduttrice ovvero una lingua italiana Standard Media che il frutto della influenza delle traduzioni da altre lingue
Avendo la nostra formazione come cuore e probabilmente la formazione di lettori molte traduzioni da altre lingue soprattutto da Paesi anglofoni
E dice Antonelli lo diceva per tempo ormai già una decina d'anni fa rischiamo di scrivere una lingua che sembra già tradotta ecco per
Contravvenire a una pericolosa vicinanza contiguità con una lingua che sembra un po'
Di plastica il suo eccesso di standard le nuove generazioni di italiani stanno secondo me
Con un grado diverso di consapevolezza agendo proprio su una possibilità di rendere più impura la lingua e dove anche ci fossero dei problemi di ordine lessicale o sintattico è una lingua che comunque in modo creativo
In qualche modo si manifesta come lingua meticcia come lingua impura
E questo è forse
Davvero
Importante osservarlo
Rispetto ad altri Paesi per ragioni storiche che adesso sono intuibili e che non abbiamo il tempo da approfondire rispetto ad altri Paesi la manifesta presenza di scrittori di seconde generazioni o di prima generazione o scrittori migranti
è un segmento de la storia letteraria recente la letteratura e la migrazione che data sostanzialmente all'inizio degli anni Novanta la fine degli anni ottanta quando lo ricordo
Uscivano nella editoria italiana libri in cui uno scrittore italiano affiancava uno scrittore che poteva essere senegalese o egiziano e gli consentiva di esprimersi attraverso l'italiano Io venditore di elefanti per esempio
Un libro in cui uno scrittore di altra lingua chiedeva in prestito un italiano per esprimersi e poi naturalmente però la letteratura della migrazione ha avuto un'evoluzione Forte radicale quando con esempi straordinari come il caso di Amara Lakhous forse uno di quelli prima di di altri già un po'cristallizzati no nella tradizione di lettura ecco allora lì la naturalmente l'italiano diventa una lingua di approdo
Per inciso abbiamo anche un caso assolutamente nobile lieta per una via che non ha nessun tipo di trauma all'origine il caso di Jhumpa Lahiri scrittrice anglo bengalese
Che sceglie e trapiantata in America che sceglie l'italiano come lingua d'espressione rinunciando in sostanza negli ultimi anni questo ha fatto con un certo sconcerto devo dire soprattutto è la platea internazionale
Rinunciando alla sua lingua inglese a favore dell'italiano
Gli ultimi due libri di Jhumpa Lahiri se non addirittura tre sono scritti in un italiano che lei ha conquistato come lingua della possibilità tanto quanto è infatti il suo riferimento d'eccellenza aveva fatto Antonio Tabucchi verso il portoghese no dove non c'è una coazione non c'è una necessità ma c'è una volontà di leggere una lingua in cui si sente qualche speciale risonanza
è chiaro che naturalmente quel tipo di evoluzione della letteratura della migrazione porta un italiano molto Complesso e qualche volta anche segnato da lacerazioni ma è ancora più interessante un italiano dei nativi di seconda e tra poco terza generazione che e questo forse un altro degli elementi interessanti giocano
Con la lingua dominante la loro lingua dominante
E la loro madre lingua che non è più madre in realtà che è una lingua addirittura in qualche caso Manin come dire rappresentata come matrigna o come lingua cugina no
Lingua che capiscono ma che magari non praticano e anche queste affascinante no perché consente il caso di Elvis Malaj ma pensate anche a un film di grande successo
Negli ultimi anni come bhangra
Dove appunto un giovani bengalese gioca anche addirittura appunto con un innesto banda romanesco che produce degli effetti comici assolutamente
Commi rimarcati questo per dire che io ho la sensazione che chiudo cerco di chiudere il discorso nell'arco dei prossimi quattro minuti
Ho la sensazione che abbiamo rilevato pochissimo questo tipo di tendenze ci sono cattedre
Nelle università punto che di italianistica odi comparatistico che provano a monitorare ma se ci pensate e qua vi do un dato che è abbastanza sconcertante la prima scrittrice nera
A concorrere al premio Strega che ha più di settant'anni e Igiaba Scego che è nata in Italia da genitori somali nel mille novecentosettantaquattro e questo come sentivo qua sussurrare pazzesco rispetto soprattutto sconcertante direi
Rispetto soprattutto a un paesaggio come quello dei nostri cugini francesi che hanno avuto una storia sicuramente diversa anche da un punto di vista letterario Matri Concours sono decenni che partecipano scrittori che hanno radici altrove
E noi abbiamo di fronte una dozzina strega per la prima volta una scrittrice non bianca
Afrodiscendenti e vogliamo dire la cosa straordinaria è che spesso i giornali italiani ne parlano come di una scrittrice somala quando è una scrittrice italiana e qui faccio davvero per arrivare alla conclusione gli ultimi due esempi uno viene proprio da questo libro molto forte molto bello di Igiaba Scego
Che insieme alla e la badia Gabriella cui villa l'autrice di un libro che ha fatto la differenza nella microstoria della letteratura delle seconde seconde generazioni un libro del due mila cinque è straordinario secondo me pubblicato da Laterza che stiamo pecore nere
E che proprio su quello insistevano sulla possibilità di trovarsi in due patrie ovvero in due lingue di congegnare un miscuglio diciamo che fosse emotivo ed espressivo
Ecco Igiaba Shego giovani partecipo a a quella esperienza e quell'esperienza secondo me ancora resta
Decisiva per capire un certo tipo d'avvicinamento alla letteratura delle seconde generazioni oggi scrive un libro che si intitola Cassandra a Mogadiscio che quello che ho tra le mani in cui si rivolge a una nipote
Che per via d'una diaspora complessa che riguarda anche la storia somala si ritrova a Montreal e non ha la conoscenza dell'italiano questa nipote ma vorrebbe parlare con sua nonna che invece parla italiano e allora in questo senso ecco la sia Igiaba le segnala dei corsi italiano voglio leggervi queste dieci righe perché credo che entri in un po'nel nostro discorso e e lo portino verso una provvisoria conclusione ogni sito di ogni corso d'italiano che ho trovato on line racconta le sue topo risaliste cinque o dieci o venti motivazioni per cui studiare la lingua di Dante
è una lingua che crea atmosfera dicono in molti casi cioè la lingua dell'arte dell'opera di ah bravo Figaro Bravo bravissimo o di Non più andrai farfallone amoroso notte e giorno di intorno girando
Ti permette dicono altri esprimere con una certa musicalità le emozioni e poi ci sono la pizza al caffè il gelato le varie tipologie di questi alimenti hanno nomi italiani ti fa sentire bene l'italiano
Come ti fa sentire colta bella unica sgargiante ti senti una regina italiano
è una way of life uno stile di vita comodo elegante spumeggiante tono a lingua data a fare l'amore ma anche a fare shopping e melodie sogno dolce lingua dolcevita
Ma nessuna di queste motivazioni quella giusta per te lo sai vero
Chi invece una lingua che ha che esiste e che matura diciamo così dentro o una necessità in virtù d'un bisogno di comunicazione
è un bisogno di ricucitura che è un tema centrale tra l'altro del libro di Giava scelgo che essendo figlia di genitori somali sente la lingua italiana come non riusciamo a sentirla noi anche come una lingua coloniale una lingua di colonialismo e dunque una lingua che comporta delle ombre una lingua indigeribile amata allo stesso tempo perché anche una lingua di sopraffazione come tutte le lingue
Dei Paesi che dominano in questo senso però e davvero concludo c'è una possibilità di ripensare il proprio italiano di ripensare la propria lingua tant'è vero il titolo originario di questo libro intitolato Cassandra Mogadiscio doveva essere alfabeto madre
Che mi sembra un buon modo per ripensare l'idea di una madre lingua o di una lingua che ridiventa materna in virtù di un alfabeto che ridefiniamo lui in una dialettica naturalmente con gli antenati e anche e soprattutto come succede nel caso di questo libro con i nipoti con le nuove generazioni non so se ha partecipato per la fine Eraldo Affinati se è riuscito a fare il suo intervento manderemo tra poco in un suo contributo ecco allora perfetto perché volevo chiudere proprio su questo
E per darvi la misura di quanto siamo in ritardo sul regesto diciamo così sul monitoraggio di questo tipo di scritture e sulla rappresentazione soprattutto di questi profili di scrittori chiaro stiamo parlando una lingua letteraria
Ma che risente moltissimo che le spinte del parlato e nessuno di noi può non essere testimone del fatto che oggi un italiano smagliante crepitare ante mi verrebbe da dire commovente si sente pronunciare sulle labbra di chi al mercato un banco di mercato
Viene appunto dalla Cina viene dai Paesi del Nordafrica e parla un italiano anche speziato vi vorrei mi verrebbe da dire un italiano giocoso un italiano ludico che è un idioma letto che mescola appunto italiano regionale
E altre spinte ecco per dire quanto siamo in ritardo vi cito per conclude questo libro di Eraldo Affinati che si chiama la Città dei ragazzi
Che si apriva nel due mila otto con il tema di un ragazzino Hafiz sarà un libro bellissimo devo dire che riguarda l'esperienza ovviamente di Eraldo Affinati come insegnante di italiano
Nella scuola che lui stesso una serie di scuole che lui stesso ha fondato Penny Winston vi leggo e prime cinque righe concludo e vi voglio far sentire che nella lingua
Faticosa affaticata anche un po'dolente dica Fix in una rappresentazione che rimanda indietro di qualche anno c'è una possibilità altra dell'italiano come lingua d'elezione ovvero come lingua d'approdo ma in termini anche creativi come se
In qualche modo un bisogno motivo trovasse poi finalmente espressione piena dentro una lingua che non è una lingua sola che non è una lingua unitaria non è una lingua uniforme
Ciao caro ora Aldo sono tuo studenti Hafiz nato Kabul Afghanistan un Paesi numerose lunga storia
Della guerra o voglio contare mio vita che molto doloroso che ha avuto da quando chi in Afghanistan sempre guerra
Quando tornato casa mia mamma tentare di mangiare un suono tornato a casa visto chi mia mamma piangeva ho fatto domandare a mamma perché piangi diceva il Papa non c'è una Groppi di governo integrato in casa portato papà non so dove
Per liberare papà non avevamo soldi finisce l'Italia occupavo per il mio futuro chi non sarò un barboni Hafiz Hafiz chiede affinati come fatto a dirmelo
Come abbiamo fatto io e te arrivi dello interrogando la carta geografica aperta sul tavolo e nostre dita
Che scorrono sulla mappa zig-zag quasi fossero spinte da un impulso elettrico those turkmeno ecco perché passasse il confine entrando in Cappadocia anche se riguardi ti sparavano contro non è davvero non siamo come uccelli diceva tuo fratello un giorno qui
Un altro la laddove di cresce la speranza Occidente questa era la vostra direzione fa Fix fa Fix come hai fatto a dirmelo ecco e questa è in realtà la risposta non cioè un tentativo
Di trovarsi dentro una Ling
Ora come un'extrema ratio ma quelle X-Treme ratio non è soltanto un fatto appunto letterario non lo è in questa circostanza se non fosse ricompreso nel ragionamento di Affinati
è la dimensione più viva e vitale di una lingua che si acquisisce appunto per bisogno qualche volta per disperazione ma soprattutto per via d'un educazione sentimentale
Grazie a Paolo Di Paolo che ha portato ha fatto luce su un tema fondamentale
Quello degli autori di seconda generazione un tema veramente importante
Ma troppo poco esplorato e per poco approfondito Paolo Di Paolo ha parlato proprio di letteratura della migrazione e ha citato Eraldo Affinati quindi è proprio con un video che Eraldo Affinati ci ha mandato insieme chiaramente al suo saluto per tutti noi che chiudiamo questo questa tavola rotonda un po'questo giro di interventi prima di dare la parola a qualcuno tra la platea che magari ha ha voglia di intervenire di fare qualche qualche considerazione
E leggo quanto già scritto intanto Eraldo Affinati per introdurre il video che quindi chiedo alla regia di poter
Iniziare a preparare
Le scuole veniva Berton per l'insegnamento gratuito della lingua italiana gli immigrati sono associazioni sparse in ogni parte d'Italia
Che si richiamano lo stile educativo della venivo Lifton di Roma nata quindici anni fa la scuola è nata per iniziativa di Eraldo Affinati
Che appunto è un importante scrittore e di sua moglie che Anna Luce Lenzi tra l'altro entrambi sono autori anche del manuale di insegnamento italiani anche noi
E il nome della scuola deriva da un romanzo di Silvio D'Arzo Autore caro entrambi fondatori
Il video che vi faremo vedere pegni Wilton un laboratorio per l'Italia e l'Europa del futuro è stato girato circa tre anni fa ma racconta ancora bene tale esperienza
Rapporto uno a uno fra docente e studente partecipazione attiva degli adolescenti italiani qualità della relazione umana
Rispetto ad allora le scuole sono cresciute in questo momento sono cinquantotto e migliaia sono le persone coinvolte ogni anno i volontari delle scuole Penny Wilton si riuniscono nella sede capitolina per scambiarsi le buone pratiche
Quest'anno avverrà il diciassette giugno due mila ventitré
Eraldo Affinati ha raccontato la storia di questa scuola anche nelle ricadute per quanto riguarda i temi generali dell'istruzione in un libro intitolato via dalla pazza calasse educare per vivere che è stato pubblicato da Mondadori nel due mila diciannove
Bene allora direi che possiamo mandare il video e così chiudiamo anche questo tema legato alla letteratura della migrazione molto importante
Aggiungo nord
Da da sembra da questa è la casa di per così la vogliamo vogliamo chiamare così questa scuola non scuola impegni Guittone sua madre è il titolo di un grande romanzo di Silvio D'Arzo io e mia moglie Anna Luce Lenzi ci siamo conosciuti proprio Silvio danza abbiamo fatto la tesi di laurea su questo grande scrittore stipendi qui ritorna era il bambino abbandonato dell'immaginario darsi abbiamo voluto chiamare così questa scuola italiano degli immigrati serve una scuola speciale perché è una scuola uno uno cioè non c'è la classe fatti ultimo libro s'intitola via dalla pazza classe
A come come a dire ciò che conta è la qualità della relazione umana perdendo
Tanto
Senza voti senza registri senza burocrazie e senza so diciassette in uno spirito di gratuita assoluta in cui c'è il volontario adulto che si prende cura di monete però c'è anche il liceale lo studente delle medie superiori che fa l'alternanza scuola lavoro qui da noi
Abbiamo coinvolto ormai centinaia di persone soltanto a Roma però reperire quinto no queste scuole sono presenti tutti Italia sono quarantatré l'ultima nascerà a Locarno nelle Alpi sarà italiana ed è importante e simbolica questa ultima nata perché quando gli immigrati eravamo noi italiani andavamo svizzera adesso sono gli africani che vengono da noi per imparare l'italiano
Grande rigore didattico tante storie e tanti tanti colori tante sensibilità tanti caratteri aveva integrazioni questa questa è la vera comunicati tattica dico io
Cioè non solo la comunità educativa la comunità didattica c'è un patto formativo tra insegnanti appassionati insegnanti che si mettono in gioco se di atti che non si limitano a sporgere il mansionario
Ma assumono la responsabilità dello sguardo altrui occhi negli occhi lo sguardo vero che ti fa crescere può esserci l'analfabeta la lingua madre di fronte atti ci può essere anche Tatiana laureata chi offre che deve imparare l'italiano
Vengono l'altra settimana cavalcare insegnare in italiano questi ragazzi una vengo qui a contrassegnato dove le mezze verità perché è una varietà conoscere queste elezioni venne tornano in Italia che tu perché sei qui l'avvenimento che voglio imparare la lingua italiana va bene purtroppo luogo
Ampie parti del PCUS purché Berlinguer Moro importanti venga dalla Somalia come di grande richiama in camera
Quando saliva autoritaria Italia la due due mezzi sull'utilizzo però giornata vicino il brasiliano è che ovviamente
Portano questa più dove ognuno durante no
No classico giusta personale
Senatore da quattro deputati
Circa tre anni le cose che Vivaldi Plantes già che cos'era la motivazione ti spinge la chiamo aspirazione alla mediazione strettamente privata ma chiedo consenso dico al pacco mia figlia da superare il dramma familiare grandi idee le parole di Eraldo che non dimenticherò mai in un incontro durante la presentazione di un suo libro mi attardo comprendere l'importanza di superare le sofferenze dando agli altri come lui dice a fondo perduto sia un bambino prima
Che qualche battuta esistenti a Roma e nottata imparerà subito ribadire trentatré quest'opera
Cosa insegnante va finiamo molto da loro noi riceviamo la sensibilità uno spirito nuovo noi saremo molto più poveri spiritualmente parlando se non avessimo questi ragazzi queste ragazze con i loro bambini Ceriani che vengono vita con questi bambini magari infine di violenze lì però noi crediamo oggi crescere questa scuola ci insegna a vivere
Ecco perché intitolato il mio libro e chiare per vivere ed è una scuola che non si limita a dare l'adozione altare il contenuto ma dare il programma per il godono è una scuola che muore
Diciamo accendere dei fuochi negli uomini e io credo che oggi sia questo il vero laboratorio antropologico dell'Italia e dell'Europa dobbiamo ripartire dalla scuola per formare quello che un tempo Pazzini aveva detto il legame fra pensiero e azione Baghdad due autobus dopo ad tenderebbe ad sembra in onda ad provocata
Dell'attacco
In gran parte avvenuto da due attualmente
Davvero producendo meritorio quello di Eraldo Affinati e di sua moglie anche Anna Luce Lenzi per aver fondato questa scuola che insegna gratuitamente l'italiano emigranti
Personalmente in emozionato questo video mi ha emozionato vedere
Gli sguardi di quei veramente di quei ragazzi così
Buio così di imparare l'italiano così emozionati loro stessi nell'impararlo ecco
L'emozione di quegli sguardi ha bucato lo schermo come si dice è arrivata fino a noi sicuramente c'era
Toccato il cuore
Allora siamo arrivati al termine di questo di questo viaggio il termine chiaramente è un primo passo oggi che facciamo come abbiamo detto anche in apertura
Di questo pomeriggio e come ci ha detto il presidente l'onorevole Rampelli tanto chiedo se c'è qualcuno dal pubblico che ha voglia di intervenire o di fare una considerazione
Mi rendo conto che è stato un pomeriggio denso molto impegnativo ecco quindi sicuramente intenso per cui ci fermiamo qui
Un pomeriggio che ha visto veramente la contaminazione era quello che ci auguravamo tra tanti mondi diversi quello delle istituzioni dell'università delle imprese
Abbiamo terminato un po'con un'analisi dell'italiano della polizia della scrittura dell'editoria e abbiamo poi concluso con l'importanza dell'italiano degli autori di seconda generazione che è un tema veramente fondamentale e che abbiamo potuto affrontare al meglio con Paolo Di Paolo
Abbiamo dato vita a questo pomeriggio abbiamo chiamato Forum della lingua italiana ora in tutto il pomeriggio abbiamo ci siamo detti adombra di quanto siano importanti le parole ecco una parola che non è stata scelta a caso Forum
Che cos'è il Forum al Foro è un luogo dove ci si incontra in una piazza tra l'altro lo abbiano imparato a pochi passi
Da da qui nel nel centro storico una piazza dove si dialoga quindi ringrazio tutti
I relatori che hanno accolto il nostro invito a dialogare oggi e direi
Che il dialogo è appena iniziato questo è un primo passo il dialogo proseguirà e io ringrazio nuovamente ancora la dottoressa anche Sabrina fanta Uzzi con cui abbiamo lavorato insieme alla progettazione della giornata a tutti i relatori che hanno colto questo invito prendendo treni aerei chi è arrivato da Milano chi arrivato da Torino sottraendo tempo le proprie attività e delle agende molto molto fitte quindi davvero grazie a tutti voi e
Chiesi appunto il primo passo di un percorso da fare insieme