La Memoria degli Archivi. Giulio Andreotti a dieci anni dalla scomparsa: tracce di un patrimonio condiviso

Grazie di essere qui per questo incontro sulla remore negli archivi Giulio Andreotti a dieci anni dalla morte
Tracce di un patrimonio condiviso
Prima di cominciare quest'incontro però vorrei invitare il vicepresidente della Camera ovvero Giorgio Mulé
A portare i saluti istituzionali grazie
Grazie grazie a tutti grazie Massimo pervenuti ancora alla Camera dei deputati il presidente della Camera l'onorevole Fontana ha inviato un messaggio di cui do lettura a dieci anni dalla sua scomparsa si commemora oggi alla Camera dei deputati il presidente Giulio Andreotti protagonista delle vicende politiche dell'Italia repubblicana
Eletto nel mille novecentoquarantasei all'Assemblea Costituente a soli ventisette anni è stato deputato Sottosegretario di Stato nei governi De Gasperi e Pella più volte titolare di importanti dicasteri e sette volte Presidente del Consiglio dei ministri
L'incessante impegno profuso durante tutto l'arco della sua esperienza politica anche come senatore a vita
è testimoniato dagli archivi meticolosamente curati da lui stesso e oggi conservati presso l'Istituto Luigi Sturzo a disposizione di studiosi e utenti
Essi documentano il ruolo istituzionale i rapporti spesso anche di amicizia che Andreotti ha coltivato con le grandi personalità del suo tempo italiane e straniere
Si tratta di un patrimonio condiviso cui la Camera dei deputati ha contribuito con la pubblicazione del volume discorsi politici e parlamentari Giulio Andreotti e la politica estera
L'attività politica di anni otto è stata connotata da un profondo realismo sempre ispirato dei riferimenti per lui imprescindibili la famiglia la chiesa il partito gli interessi dell'Italia
Abile diplomatico e fine tessitore di accordi Giulio Andreotti fu un uomo di pace e di dialogo atlantista ed europeista raffinato
Egli si pose più volte come mediatore fra Occidente e mondo arabo convinto che il Mediterraneo come aria di libero scambio commerciale rappresentasse un interesse nazionale da perseguire
Andreotti va ricordato anche per la sua sottile ironia che esprimeva attraverso aforismi così acuti per essere citati ancora oggi qui giungono quindi i miei sinceri auguri per il migliore esito del convegno Lorenzo Fontana
Profitto anche io per provare a dire due parole intanto di ringraziamento vero e sentito a chi
Ha consentito che oggi nella sede alla Camera dei deputati ci si trovasse terra non una cerimonia dovuta ma per un atto di riconoscimento di riconoscenza nei confronti del presidente Andreotti
Ringrazio Serena Stefano Andreotti la famiglia
Per avere contribuito a realizzare questo evento ovviamente Massimo Franco il professor Micheletto al professor Vavassori tutti coloro che davvero hanno saputo e hanno voluto questa questo incontro io penso di essere la persona
Meno adatta ad aprire questo in cordura o per due motivi
Di certo il Presidente Andreotti scaramanticamente non avrebbe approvato la scelta del giorno diciassette alle ore diciassette
Ma ancor di più
Eccepire perché come tifoso della Lazio ci Tolui a malapena dovrebbero dovrebbero essermi riconosciuti i diritti civili
Dunque potrei ritenermi sufficientemente indegna e quindi invoco il super dove si fatica a immaginare nella storia della repubblica qualcuno in grado di eguagliare Andreotti per senso vi humour amabilità preparazione politica statura internazionale
Caratteristiche che lo hanno reso apprezzato all'estero è popolare tra gli italiani per oltre sei decenni scherzando diceva nel mille novecentodiciannove sono nati il PPI di Sturzo il fascismo ed io di tutti e tre sono rimasto solo io
E fu proprio così
E avvenuto di conoscerlo da giovane diciamo anche il giovanissimo giornalista circa trent'anni fa nella stagione dei processi che si trasformò nel suo Golgota non solo dal punto di vista politico ma soprattutto sul lato umano intimo e familiare
Il mio ricordo è legato a conversazioni che avemmo nel suo studio storico in piazza San Lorenzo in Lucina Palazzo Giustiniani
In quei colloqui era evidente quanto l'intelligenza dell'uomo si scontra asse dolorosamente con la manifesta per questo intollerabile vacuità genericità infondatezza delle accuse che gli vengono mosse non marito quella passione e soprattutto non la merito l'Italia
La certezza mi deriva non solo dal suo sguardo diretto occhi negli occhi ma nell'aver indagato studiato in profondità i fascicoli gli accusatori più o meno interessanti o molto interessati di quei processi
Condivido la visione che Gianni Letta diede nel due mila tredici e funerali quando disse
Dissolta la polvere della cronaca la voce della storia renderà giustizia a quanto Andreotti affatto per la nostra Repubblica sottoscrivo totalmente e aggiungerei chi oggi a dieci anni dalla scomparsa è tempo di arrivare di avviare una riflessione storica finalmente matura certamente consapevole e soprattutto libera da luoghi comuni manichei per recuperare apprezzare l'eredità politica di uno statista che accampamenti accompagnò l'Italia
Dalle macerie della guerra al Gotha delle potenze economiche internazionali
Andreotti fu rappresentante di una politica concreta sobria nei toni nei giudizi sempre fedele all'indirizzo del cardinale Montini alla Fuci fatto di vocazione politica senso dell'amministrazione dello Stato coscienza democratica e primato del merito
In conformità al Codice di Camaldoli e la formazione ricevuta al fianco di Alcide De Gasperi Cuomo di governo più che di partito più pragmatico che ideologico
Maestro della politica estera aperto al dialogo al negoziato ma intransigente oppositore di ogni estremismo
Il suo merito principale fu la ferma rivendicazione a mio giudizio della collocazione dell'Italia a fianco delle democrazie libere e partecipativa dell'Occidente permise al nostro Paese di liberarsi dal vestito logoro del dopoguerra
E di recarci assi al mondo sentendosi ha ragione migliore di tante sue rappresentazioni
Se di errore dobbiamo parlare nella serena analisi forse quello più evidente
E l'aver testardamente creduto
Di rimanere custode intransigente rimovibile dello status quo nel tentativo di conservare un mondo che inesorabilmente mirava verso orizzonti inconciliabili non solo con la sua visione ma con quello che lo stesso rappresentarle
Mentre secolo breve lasciava posto secolo liquido Andreotti continuava a ripetere cito la stabili come la stabilità fosse un obiettivo naturale per ogni espressione politica tanto più indispensabile per l'Italia che aveva conosciuto le conseguenze nefaste di un periodo di estrema debolezza governativa Chris aiola e poco concludente
Probabilmente aveva ragione ma fu superato dai fatti mi avvio alla conclusione la ricchezza della sua storia politica lunga conservata nel numero incalcolabile documenti raccolti negli anni che nel due mila nove sette lascia in custodia l'Istituto Sturzo
Fu il suo modo di marcare il tempo della memoria diceva sono postumo di me stesso e in effetti oggi parleremo di Andreotti solo in apparenza in realtà sarà Luís a parlarci attraverso le sue carte
La passione documentale di Andreotti non stupisce
Ciceroniana nel midollo credeva fermamente nel testo nei ricorsi storici nell'immutabilità della coscienza collettiva di città e popoli
Oggi il suo archivi è diventato una fonte preziosa per gli storici catalogato implementato Amato fatemi dire pubblicato dei figli serene Stefano vestale la prima
Flan meno della memoria del padre secondo
L'attenta Carlo catalogazione che faceva le sue carte fa intuire la consapevolezza e rispetto che nutriva verso il dato documentale
Per riaffermare il valore della revisione storica vorrei ricordare un passo virgiliano in cui Enea funge da Iglio consumata dalle fiamme portando in salvo i Penati la sacra memoria del suo popolo
Enea troppo coinvolto dalla tragicità del momento non li prende direttamente ma gli affida al padre Anchise dicendo
Tu padre prende i sacri arredi e i Penati protettori della patria a me appena uscito da lotte e stragi non è concesso toccarli finché non mi sarò lavato a una sorgente di acqua viva ecco gli archivi storici sono i moderni Penati lo spirito degli avi le divinità all'anche di un popolo raccontano il passato ma permettono solo a chi lo interpreta con spirito libero
Da pregiudizi di trovare la strada verso il futuro
E questo è il senso di trovarci qui oggi ricordando Giulio Andreotti grazie
Grazie vicepresidente Moore
Grazie a Dio una persona non dimenticata come Gaetano Gifuni che era un mostro di scaramanzia tendeva a dire che due date negative si elidono a vicenda e quindi questo fa ben sperare su quest'incontro
Cerco di essere al massimo i tempi che sono stati dati a tutti noi che spero tutti rispetteremo
Per parlare di Andreotti perché c'è un aggettivo abbastanza inusuale quando si parla di Giulio Andreotti
Tracce di un patrimonio condiviso
Allora l'idea di una condivisione non è ancora penetrata purtroppo nella memoria collettiva
Rispetto a un personaggio che alcuni o molti si ostinano ancora dipingere come divisivo
Le tossine della cronaca sono alcuni circolazione schiacciano questo politico è stato simbolo nella prima Repubblica della DC come partito dello Stato dell'evoluzione e dell'involuzione dei ceti moderati italiani
E anche del cattolicesimo politico su un'immagine controversa
Che molti avversari e perfino alcuni esponenti del suo stesso partito gli hanno cucito addosso e hanno perpetuato
Sulla demonizzazione di Andreotti alcuni partiti hanno costruito le proprie fortune
Essere contro di lui voleva dire sentirsi dalla parte giusta
Non solo per i vignettisti ma per i populisti di ogni tendenza la sua sagoma curva fatta rappresentato una rendita facile quanto discutibile
Da quando è scomparso dieci anni fa
Il tentativo è stato quello di restituirne un'immagine depurata delle scorie inevitabili di quel periodo di un lunghissimo periodo
Di storicizzare la senza nasconderne le contraddizioni e le ombre
E senza perpetuare una raffigurazione caricaturale e altrettanto antistorica
Anche perché c'è sempre stato una contraddizione vistosa
Tra l'Andreotti raffigurato con una sorta di Belzebù immagino luciferina un politico trascinato
Nei tribunali assolto prescritto nei processi
E la sua immagine di parlamentare di stratega della politica estera italiana
Forse non è azzardato dire che su questi due temi centralità del parlamento e politica internazionale scelti credo non a caso per discuterne oggi
A dieci anni dalla morte esista su questo sì una sufficiente concordia di valutazione
Andreotti è stato un politico che ha certificato è difeso sempre la centralità del parlamento
Tanto da avere ricoperto incarichi oltre che quelli numerose di governo alla Camera i deputati e poi come senatore a vita mette non ha avuto mai incarichi di partito e questo già è significativo
Mi ha sempre considerato la politica estera come un terreno privilegiato della propria azione
Sia del ministro degli esteri sia da Presidente del Consiglio accumulato un'esperienza e un prestigio nelle cancellerie occidentali
Ma anche presso governi che di occidentale democratico avevano ben poco
Dei quali si è avuta consapevolezza soprattutto dopo la sua morte
Francesco Cossiga considerava Andreotti una sorta di segretario di Stato vaticano permanente nel senso che nella sua azione all'estero agiva come rappresentante come di due Stati quello italiano e quello della Santa Sede
A qualcuno questa doppia veste non piaceva
Giovanni Malagodi insigne leader del partito liberale
Era solito dire che sulla politica internazionale l'operato andreottiano virgolette era sempre utile al Vaticano spesso utile anche all'Italia
Può essere ma bisogna dire che per lunghi decenni le due politiche erano intrecciati e legate da comuni interessi non solo il fatto di essere percepito all'estero come rappresentante dell'Italia ma in qualche modo anche come portavoce della Santa Sede
Per mettere Andreotti e all'Italia
Di riceve un'attenzione superiore al nostro effettivo peso geopolitico
Oggi purtroppo è da molto tempo non è più così
Anche perché si Andreotti sia il Vaticano suoni misura diversi rimasti colpiti e disorientati dalla fine della guerra fra i
E qui credo si inserisca la percezione l'altro capitolo di quest'incontro la corrispondenza tra Andreotti e così via
In apparenza erano due personaggi agli antipodi sebbene entrambi democristiani
Il primo difensore garante emblema del sistema fatto vacillare dalla caduta del muro di Berlino del nove novembre mille novecentottantanove rimasto a Palazzo Chigi per tre anni dopo quel cambio epocale dell'equilibrio europei e mondiali
Cossiga invece dal pulpito del Quirinale
Profeta è quasi catalizzatore della nuova fase con una foga quasi provocatoria che li tiro addosso grandi critiche ma che rifletteva la consapevolezza drammatica di quel cambiamento in atto
Da questo punto di vista il carteggio tra l'allora capo dello Stato e l'allora premier
Può essere estremamente utile per comprendere meglio quella fase convulsa e forse mostrare come le distanze tra i due fossero meno in
Conciliabili di quanto apparisse a quel tema
Ma questo credo sia una storia ancora ancora incompleta
L'archivio Andreotti il lavoro dei figli soprattutto serene Stefano che stanno cercando di conservare e proteggere la memoria e le memorie di questo uomo politico
Rivelano in continuazione aspetti che ne completano la personalità estremamente complessa
Oggi con loro aiuto e quello dei professori Antonio versori
Docente di Storia delle relazioni internazionali a Padova e Di Luca Micheletto ordinario della stessa materia l'Università la Sapienza di Roma impareremo qualcosa di più
Poi ci sarà la parola
A Serena Andreotti che presiede il comitato dell'archivio intitolato a suo padre
Spero di essere stato abbastanza conciso di non aver tolto neanche un secondo i nostri relatori adesso secondo la scaletta che mi ha dato con precisione anti andreottiana Stefano Andreotti
Devo lanciare il video con l'intervento di Giulio Andreotti al Meeting di Rimini del Duemila gentilmente concesso dal Meeting per l'amicizia tra i popoli grazie
Essere nel mondo
Cioè essere aperti
A tutto ciò che viene non ritenendo che il buono sia necessariamente da vedersi solo nel nuovo da vedersi solo nel passato nel presente
Ma sapendo capire i segnali di un mondo che non è mai denti Ico
Ma per cui alcuni valori essenziali possono avere delle forme devono avere delle forme differenti ma una sostanza che non multa
In questo aspetto proprio perché siamo nel mondo
Noi dobbiamo dedicarci
Alla Issione
Delle cose che si svolgono e che possono essere prevenute che saranno tanto più positive e tanto meno sconvolgenti proprio quanto ci sarà creata una intuizione
Ci si può riempire anche la bocca di grandi parole la globalizzazione e la mondializzazione
Ma noi riteniamo che si debba a questo riguardo e del resto è l'insegnamento che qualcuno di noi ha avuto la fortuna riavere
Quando sembrava che fosse un espediente per non occuparsi della difficile situazione interna
Degasperi sci incitava a riconoscere sempre il primato
Dei problemi internazionali farsi che fossero i problemi internazionali a condizionare da situazioni in Terna e non viceversa
Bene
Do subito la parola al professor Antonio versori dell'Università di Padova
Che farà la sua lezione possiamo definirla così sì assolutamente ascoltiamo con molto interesse
Sui discorsi politici e parlamentari di Andreotti
Rispetta la sua politica prego professore
Ci sono quindici minuti di tempo per il professor
Ciascuno a cioè
Come naturalmente Preto tutto grazie grazie naturalmente alla presidenza
Dalla camera presidenza vicepresidente pure
E alla famiglia quindi Andreotti che mi ha dato ci ha dato questa questa opportunità
In realtà io non non mi soffermerò solo sul volume per quanto per quanto importante appunto di scritti dei discorsi parlamentari e politici
Giulio Andreotti appunto è stato pubblicato nel due mila nel due mila diciannove ma cui appunto della dalla Camera dei deputati che di particolare importanza perché forse devo dire ha avuto
Un impatto minore rispetto a quanto avrebbe potuto avere
Per delle ragioni devo dire contingenti uscito nel due mila diciannove poco più ovviamente dell'inizio della pandemia dal copie della Vescovi diciannove ma ecco perché io vorrei anche un po'allargare
Il mio intervento
Ad Andreotti alla sua politica estera perché questo forse
è un tema di particolare di particolare importanza come è già stato ricordato e sottolineato come in fondo abbiamo visto lo stesso senatore Andreotti sosteneva una politica estera in relazioni internazionali hanno
Ruolo fondamentale influenzano anche le questioni natura
Di natura interna e quindi io vorrei fare alcune considerazioni che partono
Naturalmente dalla realtà rappresentata dall'archivio Giulio Andreotti chiede in fondo ciò che
Un po'più lì c'è qua nato dal intorno intorno a questo intorno a questo tavolo ma diciamo la verità
Marchio di Giulio Andreotti probabilmente come è già stato ricordato ma vorrei sottolinearlo ancora è probabilmente una delle fonti più importante io direi fosse anzi la più importante per la ricostruzione
Devono internazionale dell'Italia d'Italia repubblicana non foss'altro per il fatto che Andreotti era come è stato sottolineato particolarmente interessato alla politica estera in realtà se poi si vede il suo percorso questo percorso politico cioè una sorta di crescita
L'interesse nei confronti della politica estera partendo dagli anni Sessanta attraverso gli anni settanta e così via
Fino a diventare soprattutto un uomo di politica estera per quanto poi abbia ricoperto l'incarico di Presidente del Consiglio e così via
E quindi non solo quello di ministro ministro degli affari esteri e devo dire che
Io tutto i nuovi storici che ci occupiamo otto il periodo conobbe la cosiddetta Prima Repubblica un termine che ama i dubbi non piace molto ma insomma diciamo la repubblica dei partiti lo preferisco ma perché la definizione data appunto addetto Scoppola
Devo dire la verità
Questo archiviare di una ricchezza incredibile
è stato messo a disposizione
E negli ultimi anni rappresentato io credo mente per tutti noi storici che ci occupiamo in questo periodo la fonte forse più ricca più importante che ci ha consentito di ricostruire tutta una serie di eventi connessi al ruolo internazionale ruolo internazionale dell'Italia
Non ho tempo quasi ricordare tutti i volumi di studi gli articoli che sono apparsi grazie appunto all'utilizzazione questo archivio tanto alcuni volumi rappresentano anche una fonte particolarmente utile perché accolgono una parte della documentazione dell'Archivio Andreotti devo dire qui il collega Michieletto me lo può confermare visto che uno di questi
Ovviamente l'accurato accurato otto quindi su temi diversi dalla politica europea tolto con la vita in via di vie Duffy al rapporto con l'Unione Sovietica in modo particolare con con Gorbaciov fra io però vorrei ecco fare anche qualche se mi permettete qualche osservazione di carattere di carattere personale ovviamente legata all'archivio e alla sua e la sua utilizzazione
Io credo che sia stato uno dei primi ad utilizzare
Le carte appunto dei parchi per Andreotti e devo dire mi ricordo ancora quando ho avuto modo di parlarne con con Flavia Nardelli che allora appunto al guidava l'Istituto Sturzo e
Io devo dire un po'scettico sulla possibilità di di esaminarle e invece fare verde in limine incoraggiò mi diceva raccontata
Senatore Andreotti io devo dire contattato e devo dire il risultato è stato una risposta positiva immediatamente
Mi ha dato la possibilità di vedere le carte senza particolari problemi erano state da poco versate appunto l'istituto all'Istituto Sturzo e in questa diciamo in questa casa non è il mio primo impatto con l'archivio è stato un impatto con autore state voti che voglio ricordare perché
Una porta è un po'in fondo la birra custode dell'archivio
Forse la persona che effettivamente conosce meglio tutti i diciamo tutti i recessi tutti gli angoli dell'archivio di Giulio Andreotti e devo dire quando ho visto l'archivio fisicamente
Mi sono reso conto di cosa significasse più di tre mila cinquecento faldoni cioè quindi un attimo di una ricchezza incredibile
Che soprattutto per alcuni periodi diciamo soprattutto agli anni settanta in poi fino naturalmente all'inizio degli anni novanta risulta particolarmente particolarmente ricco e ed in fondo è stato grazie
Questo archivio che ho avuto la possibilità di così di scrivere alcuni contributi ovviamente sul sul ruolo internazionale dell'Italia cominciando da da
Questo volume sulla politica estera degli ultimi governi Andreotti dal mille novecentottantanove al mille novecento almeno centonovantadue ma mettendo da parte appunto le questioni personali per illusoriamente metterebbe
Mettere in disparte io vorrei sottolineare qualche cosa che tra l'altro emerge anche attraverso il volume
Relativo i discorsi parlamentari e a quelli politici è già stato detto Andreotti in fondo ha attraversato un po'tutta la storia dell'Italia dell'Italia repubblicana ma per ciò che riguarda la politica estera
La mia sensazione che soprattutto il periodo dagli anni Settanta in avanti che effettivamente direi una funzione un ruolo particolarmente importante diciamoci la verità Andreotti all'origine di alcune delle decisioni più significative
Della storia della politica estera di questo Paese
E in questo caso attualmente non c'è il tempo passa devo dire con grande rapidità ma se mi permettete io tra i tanti episodi tra tanti avvenimenti che ho avuto modo
Di eliminare attraverso appunto perché l'arte della stiva Andreotti vuole ricordare solo due
Due momenti che mi sembrano particolarmente importanti
Anche se con esiti in qualche modo in qualche modo DiVersi il primo l'adesione italiana al Sistema monetario europeo nel mille novecento settantotto perché per questa è una scelta fatta da Andreotti non solo ma fatta conto in fondo
Non vorrei dire i suoi interessi perché Andreotti pensare agli interessi del Paese ma qualche modo gli interessi del suo Governo
Andreotti cerca di negoziare da una posizione devo dire abbastanza debole ricordiamoci che minava centosettantotto non ecco su un anno particolarmente facile per il tanto delle ragioni abbastanza evidenti e
Cerca di negoziare
L'ingresso nel sistema monetario europeo che significava la rottura con la tradizione delle scelte di politica economica italiana praticamente decenne del decennio precedente quindi cercare di avviare una politica di ostilità
Cercare di combattere contro l'inflazione fare tutto ciò che non si era fatto negli anni negli anni precedenti da una posizione di debolezza Andreotti in una fase iniziale ritiene di poter contare sul sostegno inglese
In realtà devo dire che poche settimane prima proprio pochi giorni prima della decisione definitiva
Primo Ministro inglese Callaghan nell'invio una lettera diceva ma forse alla fine continua invece probabilmente non entreremo nel Sistema monetario europeo e e quindi l'Italia si trova in una condizione ancora
Di maggiore debolezza ma al di là di questo io vorrei ricordare gli equilibri interni il Partito comunista e questo è un governo l'unità nazionale il Partito Comunista vera favorevole in teoria assistiamo l'età europeo ma contrario che l'Italia entrasse subito a Russia monetario ma per il partito socialista
Era incerto gli industriali non erano particolarmente favorevoli fosse perché si erano abituati alle svalutazioni competitive che in fondo abbastanza e la mattanza utili i sindacati erano contrari
Cioè praticamente mi sembra una posizione molto difficile anche sul piano politico interno nel senso che
Correva il rischio che il suo governo cadesse per aver ragione e a casa devo dire dopo Andreotti va a Bruxelles prende una posizione favorevole però sostiene anche devo tornare a Roma tutto valutare com'è la situazione interna
Ci pensa qualche giorno io devo dire ho visto questo appunto nelle sue carte Andreotti scrive
Io e l'Italia non possiamo rinunciare alla tradizione di De Gasperi infezioni degli altri che l'Italia è un Paese
Leale nei confronti e la costruzione europea ed è uno dei Paesi che deve svolgere un ruolo
E prende questa decisione che non era una decisione facile anzi alla decisione particolarmente difficile rigiro che prende noi personalmente cioè poi con il sostegno naturalmente del partito la Democrazia Cristiana però questo mi sembra un aspetto importante
Da ricordare secondo forse con esito un po'diverso
Sono i suoi rapporti di questi devo dire sono stati pubblicati
Epistolari i suoi rapporti con Gorbaciov se con e con l'Unione Sovietica in questo caso io vorrei sottolineare e la posizione di Andreotti nei confronti di ciò che accade dopo la riunificazione tedesca
E in ruolo dell'Unione Sovietica Andreotti era fortemente preoccupato di ciò che sarebbe accaduto ad otto e una delle sue idee era la riforma della conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa per creare un'
Poco ordine europeo
Che in qualche modo coinvolgesse l'Unione Sovietica parte dal presupposto che senza questo coinvolgimento ci sarebbero state difficoltà e ultimo elemento da ricordare anche che Andreotti era un uomo che pura
Ci sostiene fosse appunto un realista qualche volta un cinico
In realtà il suo rapporto con Gorbaciov lo dimostra delle cose completamente diverse c'è una sorta di rapporto numerico di amicizia che sarebbe che sarebbe troppo ma di comprensione comprensione delle difficoltà di quest'uomo ed è una cosa reciproca c'è questo scambio di lettere
Tra Gorbaciov fra e Andreotti che lo dimostrano chiaramente Andreotti avrebbe cercato di sostenere Corbaccio fino alla fine
Fino al G7 di Londra del luglio del Mib della appunto del mille novecentoventuno sostenendo bisogna sostenerlo economicamente perché in caso contrario sarebbe stato in difficoltà
Devo dire che inglesi giapponesi americani dicono no Norba abbiamo già dato fin troppo soldi finti non gliele diamo vogliamo altri
Qualche settimana dopo naturalmente ci sarebbe stato il tentativo di colpo di Stato nei confronti nei confronti di Gorbaciov quindi devo dire
Questi due episodi che in fondo si sito non può non devo dire all'inizio alla fine
Della sua esperienza per ciò che riguarda la politica estera dal mio punto di vista sono particolarmente particolarmente significativi e vorrei concludere con una osservazione che in parte è già stata fatta
Ma Andreotti era
Però un vero statista
Ma che come forse nel caso dello SME
Dimostrava di avere in primo luogo gli interessi del Paese e poi diciamo o successivamente solo successivamente i suoi interessi politici presidente di presidente del Consiglio
E posso dire che siccome gli stoici naturalmente lavorano sia sulle carte di una parte cioè quelli dall'altra quindi avendo visto anche le carte degli interlocutori
Di atti Andreotti diplomazia francese e quella inglese eccetera quella americana
Beh devo dire che credo che sia uno dei pochi uomini politici italiani a Colle di Pomezia degli altri riconoscevano questo ruolo di statista vorrei solo conclude ricordando questo episodio mille novecentottantasette
Fine del governo fino del governo Craxi come tutti sappiamo Craxi e Andreotti foto condividevano le scelte di politica estera
Con modi diversi come naturalmente personalità e caratteri differenti ma c'erano sostanzialmente una condivisione
E devo dire cioè il commento del l'ambasciatore francese dice ma in fondo Craxi Andreotti erano due erano in due uomini politici italiani che facevano la politica estera
Con le dimissioni di Craxi né resta solo uno e che ovviamente questo però naturalmente rende l'Italia ancora
Ancora più debole sullo scenario sullo scenario internazionale e vi assicuro che i riconoscimenti degli altri nei confronti di ogni politici italiani non è che abbondino quindi questo che venga fatto li ho fatti Andreotti era veramente un riconoscimento molto forte da parte di coloro che a volte erano un po'troppo critici nei confronti dell'Italia ed tocca ed è la la classe dirigente italiana che in realtà aveva saputo appunto esprimere un homo come Giulio Andreotti con le sue capacità che adesso in fondo noi riconosciamo perché fortunatamente grazie all'archivio e grazie alla disponibilità alla famiglia abbiamo la possibilità di utilizzare e di consultare legate ancora
Primo per l'efficacia
Devo dire
Speravo di imparare qualcosa l'ho imparata molte cose non le sapeva quindi grazie per questo e anche grazie per la concisione
Seguo sempre la tra l'altro alcune cose che ha detto
Sugli aiuti alla Russia Gorbaciov forse spiegano anche in parte alcuni dei problemi che abbiamo oggi quindi
Anche in questo caso c'è una traccia storica che poi riemerge può spiegare tante cose attraversa appunto delle che Andreotti ha
Ritorno Alba de la Demme con che mi ha dato Stefano Andreotti
Devo lanciare il video che la puntata di Porta a Porta a Porta naturalmente di Bruno Vespa i segreti di Cossiga del ventidue novembre del due mila
Gentilmente concesso da RAI Teche
Ma
Buonasera senatore Giulio Andreotti
Incontro tra due senatori a vita che hanno percorso insieme
Direi forse l'intera vita italiana politica del e non solo politica e non solo politica già per chiudere il presidente
Della Federazione degli Stereolab cattolica italiana della quale io ho fatto parte e io l'ho considerato sempre il mio presidente insomma
Lei è considerato sempre suo
Cioè al tipo beh è stato radici queste che ci danno una caratterizzazione te con tutto il rispetto forse qualcuno del generazione più recente avrebbe bisogno di rifarsi a qualche cosa di cui ugualmente valido
Senta senatore così che lei ha detto che il più politico più duro con cui ho collaborato e Andreotti
Certo perché Andreotti ricordo sono estremamente cortese
Ma quando prende delle posizioni il prender perché convinto che ci sia un'opposizione giuste ritorni di con estrema cortesia contrastanti il Capo dello Stato si riconosce nel
E nel tratto Sindona molte convinzioni da quelle che ho cercato di mantenere le specialmente dicendo poi quello che penso quindi contrariamente a quella che qualche volta l'opinione che si alza di mettersi al misterioso non è vero l'unico modo di fare politica di far politica in un certo periodo piuttosto lungo è quella di avere una linea di mantenerla
E scende doti di Gissi sistemo forse senta ma lei si aspettava unico caso nella storia lei ha scritto anche nel libero che da presidente del consiglio senatore Andreotti non ha controfirmato un messaggio che lei aveva fatto manda pregata presente la Repubblica lo ha fatto Udine con sofferenza perché mi ha scritto una lettera andranno
Che il latte eventi ma per altro si pubblica che gli ha tolto uno del coso alcuni punti più utile perciò il sommo fu recapitata alla partita presto una lettera argomentata in cui c'erano due vicino diverse dalla firma della controfirma
Però degli una volta che salvo l'assoluta della sua posizione permisero che sul ministro di grazia e giustizia conformemente tutto sommato propria concezione fermasse non trova riguardando con molti anni di distanza ma il passeggero decennio che tante cose abbastanza rivoluzionarie abbastanza forti che così descrive quel messaggio poi alla luce degli anni siano legate giuste fa infatti non c'era un dissenso
Salvo su due punti sul contenuto c'era un dissenso a mio avviso di merito nel senso che io presiedo un governo di coalizione
E prendere atto di una serie di messa sotto accusa in senso politico di tutta una situazione e operino ha fatto dal Governo con una valutazione e o se no non poteva essere accettata era una discussione che con l'autorevolezza che deriva al Capo dello Stato dalla sua missione pacchetti si doveva aprire e anche per una ragione perché io quel messaggio
La sera tardi l'ho ricevuto Enzo lavorato sopra ho scritto però che la risposta ai presidente aveva per la mattina dopo e cioè che il presidente ha ricordato ma se pensiamo di poter stato una discussione
In parlamento e chiedeva a difenderlo in Parlamento per era una ragione di di metodo nonché molte di queste cose non fossero giuste che dovessero essere cambiate però tenendo sempre io forse sono avendo fatto parte della Costituente sono particolarmente affezionato alla costituzione e e d'altra parte non è poi così cattiva questa Costituzione se dopo cinquant'anni con tutti gli sforzi bicamerale ancora non si era largo non è riuscita a modificarla
Beh non è che rispetto alle lotti Cossiga fosse molto più morbido e cioè lui scarica molto su Andreotti ma anche il Presidente Cossiga posso garantire che era un uomo estremamente duro quando voleva difendere le sue posizioni
Ma su questo spero che ci dia qualche indicazione in più ci faccia ancora imparare
Il professor Luca Micheletti tra sulla sua con la sua relazione sulla crisi della Repubblica nel carteggio tra Giulio Andreotti Francesco Cossiga che è una fase forse Montale nel passaggio dalla fine della guerra fredda quello che è successo
Su grazie ringrazio gli organizzatori il pubblico che sta ascoltando io vi intratterrò rapidamente su questo carteggio
Che abbiamo ritrovato nel fondo nel nell'archivio Andreotti che come è stato detto prima è una un archivio di lavoro che Andreotti utilizzava per prepararsi agli incontri
Per rinfrescarci la memoria per scrivere libri
Dove accumulava tutto perché catalogava
Raccoglieva di tutto
Questo carteggio che abbiamo trovato
E che abbiamo tutto pubblicato in maniera integrale comprende il periodo del settennato mille novecentottantacinque mille novecento Milano centonovantadue e si estende poi perché abbiamo pubblicato in appendice tutte le lettere che si sono scambiati nel periodo successivo novantadue fino al due mila dieci
L'ultima lettera di corsi ad Andreotti ed è la fine di luglio del due mila dieci pochi giorni prima
Della sua scomparsa
Ora questo carteggio sax spenti via di pubblicazione con la prefazione di Giuliano Amato per le Edizioni di Storia e letteratura
Ed è la terza opera di pubblicazione di fonti che sono all'interno dell'archivio Andreotti che come ricordava prima il professor versori
è stata anticipata da altri due volumi neri voglio ricordare perché ho nostalgia ricorda che Andreotti Gheddafi lettere documenti e poi andrà per Gorbaciov offro
Dura dal collega Massimo Bogarelli
Che sono appunto libri di testi di fonti chiedo scusa che illustrano molto bene la politica estera di Andreotti quella politica estera prudente e dialogante
Giustamente gli arbitri presente Moore
Forse lì Andreotti non è stato colto alla sprovvista da questo mutamento da questa rivoluzione che si innesca con il mio novecentottantanove ma Andreotti non è un uomo che ama le rivoluzioni quindi è un uomo molto prudente molto cauto
Ed ecco perché come diceva anche il professor versori soprattutto nei riguardi della Russia cioè dell'Unione Sovietica ha un atteggiamento sempre molto molto cauto perché è un uomo che guarda alla storia nel lungo periodo
Non sul chi vince o chi perde
La partita
Questa opera dicevo comprende tutto il carteggio tra questi due uomini direi che non c'è
Nulla che all'epoca fece cronaca lo dibattito polemica politica che non torna traccia anche nella corrispondenza tra queste due personalità
Dai contrasti dico sia con la Democrazia Cristiana con singole personalità del monte il governo del mondo politico
Alla polemica con il Consiglio superiore della magistratura dalla scoperta di grado le preoccupazioni per l'ordine pubblico e per la lotta alla chimica organizzata che in quel momento sta tra l'altro levando il livello dello scontro con lo Stato
Tanto per fare un esempio ecco questo primo volume dei tre che si immaginano per il carteggio si chiude con la lettera di Cossiga che al ritorno dei funerali del magistrato Rosario Livatino
Invio ad Andreotti il ventisei settembre mille novecentonovanta per proporre l'immediata nomina Giovanni Falcone che ha già sentito e si è reso disponibile come direttore generale degli affari penali del ministero della giustizia dosi giustizia
Ecco di colpisce l'intensità di del rapporto di questi due uomini Andreotti seguiva
La carriera di Cossiga seguiva tutti gli avvenimenti sette italiani che internazionali ma nel caso di Cossiga lo seguiva con particolare interesse oltre che per la stima verso l'uomo anche per l'Inter anche per la sua per l'interesse per la sua attività politica istituzionale
Forse sono due o mentalmente diversi che
Si attua con in qualche modo fosse latin Bampo strano anche ad Andreotti che tra l'altro aveva dieci anni in più di Cossiga
Quindi apparteniamo alla generazione diversa politica oltre che anche di correnti all'interno della democrazia cristiana
Soprattutto continuo a seguire Cossiga Andreotti anche dopo la fine del settennato attraverso le dettagliate rassegne stampa preparate dalla sua segreteria che di regime sottolineava conservando tutto questo materiale Insam insieme a quanto Cossiga
Continuava inviati di discorsi libri Doni eccetera eccetera
Sono uomini che ovviamente sono legati da una lunga lunga esperienza di
Ministeriali di governo
Sono uomini che sono legati dall'esperienza del rapimento e dell'assassinio di
Aldo Moro è un'esperienza che entrambi vivono come un dramma personale prima che istituzionale e questo affiora bene nel carteggio e che lascia tracce profonde sulla guida di entrambi ma in ogni caso contribuisce a rinsaldare il loro legame umano e politico
Anche a causa delle ha mai spenta si polemica sulla gestione del caso
Che li vide li vede ancora spesso sul banco degli imputati
Ecco vorrei dire che oltre all'esperienza comune di governo questi due giganti della politica e della sono legati dal fatto di essere democristiani
Lo voglio ricordare perché
Il cattolicesimo politico esca scomparsa di vari finito e quindi forse questo e dato più
L'importante dal punto di vista storico
La Democrazia Cristiana è partito in cui si riconoscono come in una grande famiglia nella quale naturalmente significa ecco
Ma nella una grande famiglia nella quale sono politicamente nati e cresciuti e ai furti ai più alti incarichi dello Stato
Naturalmente due statisti non hanno lo stesso rapporto con il partito la stessa visione del partito e il carteggio testimone all'insoddisfazione il progressivo distacco di Cossiga dato Mozia Cristian
Fino alla presa di distanza pubblica legge nel novantadue una famosa lettera pubblica al popolo che pure pubblicata nel carteggio per Andreotti al contrario è impensabile concepire la politica senza la democrazia cristiana
Allontanarsi da democrazia cristiana per lui quasi un sacrilegio
Nel pieno di uno dei tanti sfoghi di Cossiga
Contro il partito che a suo parere non lo sostiene anzi lo isola Andreotti gli scrisse la demo sia cristiana con tutti gli errori possibili di singoli resta il partito in cui siamo nati in cui il più tardi possibile dobbiamo morire
Non può non essere questo il tuo vero sentire
Ecco la comunanza di va la Comuna la militanza nella DC significa anche una comunanza di valori
Questo si nota benissimo questi valori gli anni che li uniscono innanzitutto nella battaglia di libertà che conducono durante la guerra fredda nella comune visione degasperiana dell'euro atlantismo e ovviamente di una comune visione della società e della politica
Voglio anche ricordare che questa appartenenza alla democrazia cristiana con l'accento della loro riflessioni non solo gli ideali politici
Ma la lo ferì invio
Meglio cattolico e nella Chiesa cattolica che con il suo percorso storico ha dato e dà sostanza questi ideali politici
Anche in questo caso ovviamente non c'è un'identità assoluta d'altra parte ogni credente declina a suo modo la fede con interpreta la storia della Chiesa in modo diverso e lo stesso vale per Andreotti Cossiga Andreotti una sede istituzionale romana
Parrocchiale quasi nel senso tecnico del termine Cossiga una fede che intellettuale più luministica razionale libera critica ma nel Farthen nel cartellone infrequente imbattersi in tanti scambi
Di un saggio del teologo svizzero Balthasar di un romanzo dello scrittore francese un saggio sul pensiero economico di Rosmini
Il libro del cardinale dei Libro di preghiere cardinali Newman le memorie dell'ambasciatore Pompeii sui rapporti tra Stato e Chiesa insomma è una riflessione che è centrale
Dico dilettante questo carteggio e quindi a molte chiavi di lettura umana tra due uomini politica istituzionale perché un carteggio anche tra il presidente La Repubblica presidente del consiglio e questo secondo me è una particolarità
Ed è ancora più interessante
Ci sono tante questioni che potrà scegliere
Per darvi una testimonianza di quello che c'è nel carteggio e ho pensato a la guerra del Golfo
Perché è la prima volta che l'Italia si trova di fronte al dilemma della guerra
Ed è molto interessante come Cossiga ad Andreotti gestiscono questo conflitto ma non abbiamo tempo per parlare questo invece mi riferisco semplicemente acqua a quella parte che è stata mostrata prima che riguarda il messaggio di Cossiga alle Camere il ventisei giugno mila centonovantuno
Con cui Cossiga fa appello alle Camere per procedere alla riforma delle istituzioni
Cossiga avverte il cambiamento epocale che sta avvenendo a livello mondiale come ben noto a partire dal crollo del muro di Berlino
E dalla riunificazione la Germania e sa che non può non riguardare anche il sistema politico infine l'assetto costituzionale della Repubblica italiana che egli ritiene come sistema politico un frutto di quell'equilibrio storico della guerra fredda di quella congiuntura storica che ormai però in crisi irreversibile
Per Cossiga però poi aggiunge due riforma delle istituzioni non è solo finalizzata a rendere più efficiente la macchina dello Stato cioè non è un problema di Ingegneria costituzionale oggi snellimento delle procedure legislative o amministrative
Questo è un aspetto sicuramente presente ma la base della sua attenzione al tema della riforma istituzionale c'è la preoccupazione per la disaffezione crescente dei cittadini verso la classe politica e le istituzioni
è una preoccupazione che riguarda la partecipazione dei cittadini alla vita democratica e in definitiva è una preoccupazione che riguarda la tenuta della democrazia nel Paese
Cossiga avverte un distacco crescente che rischia di divenire incolmabile tra Paese legale e paese reale
Per questo a partire dal marzo aprile novantuno
Con la fine del sesto governo Andreotti che Cossiga di fatto impone il carteggio lo testimonia
E la formazione del settimo governo Andreotti punta ecco compie il massimo sforzo Cossiga per introdurre il tema di una riforma delle istituzioni nell'agenda dei partiti sarà sconfitto non ci riuscirà ma alcuni di questi impegno per la riforma delle istituzioni invierà messaggio del ventisei giugno così perché usi faceva riferimento prima in quello spezzone video
Anche sul messaggio del ventisei giugno il carteggio fra ricostruzione e tagliate anche nuova
è un momento molto delicato sia politicamente che psicologicamente per Cossiga è un uomo sotto attacco che a sua volta attacca isolandosi dal mondo politico che cerca di scavalcare con appelli al popolo sovrano
Un uomo solo come lo ha descritto un celebre libro uscito dalla penna nel di Paolo Guzzanti nel novantuno
Il carteggio quindi chiarisce tutti i motivi di contrasto che abbiamo prima sentito innanzitutto quello sul valore della controfirma che deve apporre il governo Cossiga sostiene in varie lettere appunti che la controfirma del governo è necessaria solo ai fini di accertare la regolarità formale di un attivo di un atto come il messaggio presidenziale tra l'altro ex espressamente previsto dalla Costituzione senza che il governo si assuma la responsabilità attraverso la controfirma Andreotti di parere contrario sostenendo che la controfirma non polli impiegare una responsabilità di governo e litigano all'infinito
Ed ecco perché Andreotti mani divano se ne fa scrivono molto duramente contrasti molto forti
Che non toccano mai però non toccano mai la l'aspetto dell'amicizia personale questa la fine di ogni letta c'è sempre scritto rimaniamo Amici come prima no sono dette durissime
E
La tesi di Cossiga alla fine prevale e come è noto il messaggio su proposta di Andreotti fu controfirmato da Martelli
Allora guarda sigilli ma ora sappiamo che Andreotti lo avrebbe firmato quel messaggio
Per l'amicizia e rispetto verso Cossiga
Gli scrisse infatti che se questo crea seri se ci fossero dei problemi
Nella film nella controfirma da parte di un ministro del governo io firmerei per un atto riguardo verso per un atto di riguardo verso la tua persona e per non suscitare Perrone illazioni vado rapidamente verso la chiusura
Io ricordo che questo messaggio come ha ricordato prima Andreotti in quel Viterbi del pezzo di video
Fu inviato la sera del venticinque giugno
Qualcuno ricorderà
Ad Andreotti
Con l'Ascona la preghiera di a vere da parte di Cossiga ovviamente con la prega di per il suo avviso consiglio incoraggiamento avvertimento
L'alto s'aggiungendo Cossiga che questo lì in questo discorso l'aveva scritto in gran parte Luís
Con grande libertà quella libertà che mi deriva dalla serena coscienza deve sempre servito il Paese in modi affidatigli tutta al caso che darà ragione e corresponsabilità sproporzionata alla capacità e alla rappresentatività
Arriva questo messaggio insieme a questa lettera ecco e Andreotti risponde in questo modo so per chiudere quindi
Faccio subito
In quanto al mio scrive Andreotti anch'tutto una citazione in quanto al mio avviso consiglio in Cara giramento di avvertimento
Non è agevole esprimermi su ottantasei pagine dattiloscritte pur avendovi dedicato parte della notte
Ecco le mie impressioni
Viene accantonato e delle ricostruzione storica ad un'ampia ricognizione delle varie tesi circa riformate le istituzioni un tono eccessivamente negativo della situazione cori Genda
Usi più volte l'espressione delegittimazione ormai sempre più visibile e questo potrebbe al limite portare anche Anna puntini puntini legittimazione della disobbedienza civile
All'arbitraggio del simile dinanzi a quella che tu chiami la critici del regime comunemente individuata anche la reiterata contrapposizione tra popolo sovrano e rappresentanza è pericolosa
Perché sappiamo storicamente i rischi
Della soggettiva distinzione tra Paese reale e paese legali
Non quanta una spietata fotografia a mio avviso generalizzante della situazione presente
Sembra che se ne dovrebbe derivare una squalifica generare
Che sarebbe ingiusta e foriera di incertezza non credo che sia questo il tuo pensiero
è un'altra delle tante testimonianze che ci offre il carteggio di quanto per Andreotti sia importante la centralità del portamento cui faceva
Riferimento prima il dottor Franco
Il Parlamento come massima espressione della democrazia
E come aldilà di casi singoli che riguardino individui sia sempre per Andreotti e per la democrazia stesse cruciale e fondamentale conservando il prestigio e difenderne il ruolo grazie
Grazie professor Micheletto devo dire anche lei
Ci ha fatto capire molte cose oltre ad essere stato estremamente sintetico ma ha detto tutto
E devo dire si vede uno scontro tra due culture politiche
Perché in qualche modo era come sembra se Andreotti fosse il difensore del sistema il garante del sistema
E per paradosso un Cossiga che è andato al Quirinale
Non dico fosse il primo potenziale populista ma certamente aveva intravisto un rapporto molto diverso che poi abbiamo visto svilupparsi nei modi più imprevisti anche più discutibili negli anni successivi quindi siccome è una testimonianza molto importante che fa capire meglio quello che è successo in quegli anni
Io devo a questo punto la lanciare un altro video in un'intervista del mille novecentottantaquattro
Di Andreotti concessa darà i temi e poi ci saranno le conclusioni della dottoressa Serena Andreotti
Ma diverse indagini quelli che noi vediamo sono i suoi famosi archivi segreti
Fino ad oggi si era sempre parlato ma nessuno li aveva visti lei c'ha permesso qualche giorno fa di firmarli ovviamente non non abbiamo però potuto aprire fascicoli a vedere l'assegno
Ma insomma si favoleggia che dentro ci siano per esempio o
I nomi le ricevute i tutti intellettuali sovvenzionati durante il fascismo vada in questa tanto che poi dopo torna qualità questa intellettuale che avete per sindaco e puramente perché noi trovammo questo alla presidenza del Consiglio anni ricordo che De Gasperi disse questo va distrutto perché non è giusto dare a tutta la classe intellettuali italiani uno miliardi scrivevo furono distrutti assolutamente io si dice pure che per esempio ci siano i fascicoli del Sifar i centocinquantasette mila fascicoli del Sifar F
è che se una stupidaggine
Del del maiale rinunciati furono soltanto trentacinque mila quindi in qualche modo gli altri in qualche posto l'evasione la guardi io non ho voluto assolutamente impicciarmi l'operazione dei tassi
Ne ho voluto vedere il mio fascicolo venissero prima di bruciare i persino avuto vedete minimi io perché tra l'altro pari a dare anche una certa lezione distinguo io non ho assolutamente fascicoli che possono contenere nei segreti di Stato nei cose che ho possono fare delle persone
Del mio stile composti in grandissima parte
Di carte di di riunioni a cui ho partecipato di ritagli sta prevalentemente i ritagli stampa e chi mi aiuta molto quando devo scrivere perché intorno a un modo di avere del materiale senza bisogna andare a cercare altrove ma giorno che io morirono certamente chi guarderà
Gli archivi rimarrà solo fondamenti dell'uso io certamente non ho scheletri negli armadi come cancellare il sospetto che in qualche modo ne siano serviti come dire come arma di ricatto oppure di pressione diciamo B e se qualcuno avrà questo sospetto vuol dire che è un malvagio io ormai esercitato significative pressione sulle persone in questa facile prevederlo
è questa una specie di smentite dazione che Andreotti fa di se stesso anche se credo che poi i livelli di vera archivio segreto sia nei suoi diari che stanno faticosamente decifra andò danni
Serene Stefano Andreotti anche se anche in quel caso mi pare che questi segreti rientrino più nel mito più o meno
Meritato che Andreotti si è visto cucita addosso negli anni
Passerei la parola alla dottoressa Serena Andreotti che è presidente del Comitato della
Per chi viola non più segreti del padre
Ma è stato segreto grazie grazie Massimo grazie naturalmente a voi tutti che siete qui e soprattutto all'onorevole Elena Fontanella tutti quelli che hanno collaborato e organo a questo
Alla realizzazione di questo incontro che dei miei fratelli Dino a me
Veramente molto molto importante e ne siamo veramente grati io vorrei tanto parlare dell'archivio ma non c'ho più le immagini davanti quindi
Non so se un problema tecnico nel video
Però le posso vedere dalla va bene uguale
Ok vedevo un po'
La a fatalmente la facoltà peggio ancora
è troppo alto fra bassa
Allora della grandezza dell'archivio della varietà dei documenti
Del
Dell'importanza che ha non occorre come fonte storica è stato già detto tutto il mio compito è mostrarvi un po'questi contenuti
E soprattutto cominciando dallo spiegare questo termine condiviso che
Scusate adesso ci sono dei problemi tecnici
Mi amano tanto bene ha spiegato come fare ma non so più fare ecco questa è un pezzo di archivio
Condiviso perché col nel momento in cui è stato donato dal mio padre l'archivio all'Istituto Luigi Sturzo la clausola era che fosse disponibile alla consultazione di chiunque voglia e per questo
è una grande eredità ed è una grande eredità per tutti la disposizione delle carte te del materiale
Va tematica non chiarissima da spiegare ma non importa perché io comunque per questa
Visita virtuale ho scelto un criterio cronologico
Scusate ho scordato perché questo per dimostrare e la condivisione questo è un biglietto che pochi mesi dopo la donazione
Mio padre al spedito alla dottoressa dei voti la responsabile dell'archivio specifica nel post scriptum per la consultazione dell'archivio io sono per la tesi tra virgolette ampia altro pezzo di archivio e quindi cominciamo cronologicamente da Andreatti bambino questo è il suo primo scritto
Almeno al primo scritto conservato ed è un tema del set di seconda elementare ed è alta anche abbastanza bruttino però la maestra gli doveva piacere perché poi nella pagella abbiamo molti lodevole
La vita pubblica un iniziata molto tempo dopo naturalmente iniziata iter al tempo dell'università queste il tesserino di iscrizione la giurisprudenza
E all'università da su dentro a far parte della Fuci ricordata prima nel video dal da Cossiga e Aldo Moro per il presidente gli affidò la direzione della rivista della Fucecchio nell'azione fucina quando Moro partite per il servizio militare babbo gli su gli subentrò come presidente della Fuci e questo è un convegno ad Assisi
Della Fuci in cui parla molto magro molto molto giovane molto magro
La presidenza della Fuci lo mise in contatto con il Vaticano naturalmente
E a cominciare da papa Pio dodicesimo che lo ricevette più volte e in archivio ci sono parecchie di questi tra filetti accuratamente ritagliati
E sottolineati che appunto documentano queste udienze che aveva avuto il dottor Giulio Andreotti presidente centrale delle associazioni universitarie attrazione Catto
Il vincolo più stretto fu però con monsignor Montini futuro Paolo sesto
Al quale poi sarebbe rimasto legato per tutta la vita da un affetto reciproco dimostrato a parte di pietà molte fotografie anche da molte lettere come questa del
Ma
Non lo non lo dico
Ovunque e la la dirige la scrittura del padre era fantastica
Stesso periodo universitario post-universitaria o comincio la frequentazione degli esponenti della Democrazia Cristiana Gonella Spataro naturalmente degli astri ora
Parlare del rapporto tra mio padre De Gasperi
Praticamente superfluo
Però quello che mi fa piacere mostrare questa lettera del presidente perché datata il quattordici agosto cinquantaquattro cioè cinque giorni prima della sua morte
A dimostrare appunto un legame
Fortissimo fino alla fine
Devo dire che le carte di De Gasperi che occupano faldoni e faldoni sono dal punto di vista della documentazione veramente emozionanti e ho avuto veramente la sensazione di toccare la storia quando ho trovato questa fine la minuta di un discorso fatto da De Gasperi a Parigi al congresso di pace
Degan con De Gasperi e aprire punto con i ciò la l'azione politica quello De Gasperi lo gli affidò la direzione dei giovani DC questo è un un il una scaletta di intervento
Gli seguiva l'attività di giornalista al popolo
All'entrata al popolo ancora che era popolo clandestino poi restò in redazione fino a quando
Non diventò appunto sottosegretario e fu De Gasperi naturalmente a promuovere l'ingresso alla Consulta
E poi l'elezione alla Costituente questa il comunicato ufficiale della corte d'appello dell'avvenuta elezione
Nel quarantasette divenne appunto sottosegretario alla presidenza del Consiglio questa facile verbali della del dei consigli dei ministri
ENI e presto in questa carica fino a tutti i governi De Gasperi dal quarto fino all'ottavo e poi il governo Pella
Ed aveva una quantità di delega in vista del sottosegretario la
Gestione dei rapporti con le zone di confine ed erano zone belle calde perché questi perché erano l'Alto Adige della questione altoatesina poi si è continuato anche a interessare Sempre questo è un un documento del Sifar l'allora servizio segreto
E dei militare che riguarda appunto l'Alto Adige e poi l'altra zona calda super calda a Trieste questa è il documento della
Dichiarazione trilaterale in cui veniva sancita la divisione fra zona e zona di altro argomento ed è legata di rilievo fu quella per la cinematografia fu varata questa legge che poi ha consentito lo sviluppo della cinematografia italiana e che è rimasta in vigore al lunghissimo
Rinacque Cinecittà questa è l'aria dove furono girati parecchi kolossal del americani questa Ben-Hur
E naturalmente ebbe contatti e strinse rapporti a volte amichevoli a volte meno amichevoli Comparetto i personaggi della cinematografia italiana questa è una lettera di De Sica peraltro
Di notte
E e soprattutto Fellini questi sono degli auguri di Fellini in cui c'è una piccola caricatura quello rappresenta come un cardinale
Nel mille novecentocinquantaquattro
Divenne per la prima volta ministro ministro di un governo Fanfani che in realtà dura pochissimo ed era ministro dell'Interno
Questo legge il cartoncino del giuramento formula che poi immagino abbia imparato a memoria ma qui la legge
Resto al Governo quattordici anni di fila
E di cui sette come ministro della Difesa che è un bel record per cui uno che era stato scartato dal servizio militare attivo perché troppo gracile
E gli tocca fare un sacco avviene esercitazioni militari comporre entusiasmo questa è una in alta quattro il diciamo la questione centrale però di quegli anni alla difesa era naturalmente la NATO
I documenti della NATO sono stati
Acquisiti anche da un centro americano che si chiama quel Von Santa e sono veramente di rilievo
Di grande rilievo questo per dar Benoit ad esempio è un relazione dello stato maggiore della Difesa poi ci sono i rapporti sulle varie incontri questo è un incontro tra questa fotografia bellissima
Ad Atene nel sessantatré
Nel mille novecentosessantotto uscì dal governo e per quattro anni non è stato ministro che fatto un po'un'interruzione non comune
Ed è diventato però presidente del gruppo DC della Camera
Ed era un incarico che gli veramente gli acque moltissimo sia per la centralità del parlamento di cui è già stato accennato sia perché poteva diciamo mettere in pratica quella sua attitudine alla concertazione alla mediazione che fece sì che non solo era
Ben voluto dai suoi compagni di partito che infatti Loria all'estero per due volte a gran a a larghissima maggioranza ma era gli consentiti stringere dei rapporti anche con persone compensano retta non del suo partito a cominciare da allora era presidente della Camera Sandro Pertini
E anche esponenti del Partito Comunista questa è un biglietto a firma
Con tre firme Giorgio Napoletano poche e paglietta
Eppure non è che fossero periodi tranquilli perché c'erano questioni
Notevoli sul in in discussione è una di queste naturalmente il divorzio questo un appunto il suo sulla legge Fortuna Baslini
E
E poi naturalmente si arrivò al referendum questa è un po'di propaganda pezzi
Del settantadue divenne per la prima volta Presidente del Consiglio
Per il governo Andreotti uno primo fu un governo elettorale che portò alle elezioni del maggio settantadue in cui ebbe il record delle preferenze si apre perché si presentava nel sì al collegio del del consueto quello del Lazio
Sia a Napoli ed ebbe più di seicento mila voti questa è la chiusura del che la campagna elettorale a Napoli in piazza del Plebiscito
Importante è già in quel Governo fu l'attività del internazionale di politica estera questo un appunto del ministero sul sulla conferenza di sulla sicurezza e la cooperazione in Europa il la CSC che fu il primo passo della distensione
Una pietra veramente che lo ha sempre considerato miliare della
Del sviluppo politico
E e ci furono da molti viaggi fra cui questo il programma di un viaggio nell'Unione Sovietica
Finito il Governo Andreotti due dopo un altro periodo come ministro del di no alla difesa per il bilancio
Ci furono i due governi della non sfiducia e della solidarietà nazionale cioè il compromesso storico in cui naturalmente
Fu centrale il rapporto con il Partito Comunista soprattutto con Berlinguer Berlinguer questo è un biglietto di auguri di Berlinguer di non verrà Bonanno
Fu
Un rapporto molto serio molto di reciproco rispetto e questo abbiamo parecchi documenti in archivio per lo testimoniano naturalmente però
Quei governi furono macchiati soprattutto dalla tragedia di via Fani
E dalla rapimento e dell'uccisione di Moro questo è il funerale del degli uomini della scorta di di Moro
Delle carte che parlano di cui terribili giorni della prigionia di Moro
Le carte occupano ventotto faldoni conta inducono appunti pagine del diario corrispondente
Sa comunicati sulle indagini sulle iniziative volte a ottenere la trattativa molta stampa
E e queste naturalmente anche i comunicati delle Brigate Rosse
E questi poi fu sono stati questi documenti sono stati esaminati più volte dalle successive commissioni di inchiesta parlamentare questo no ho sbagliato andata avanti questa la comunicazione della costituzione della prima Commissione
Finito il governo nel settantanove cominciò la grande stagione della politica estera quella di cui si è parlato già sicuramente fu il momento più importante più quello che più lo appassionava come ricerca cioè lui si sentiva una modi pazzeschi dare alla ricerca della pace in tutte le sue manifestazioni entrò in contatto con gli esponenti
Principali del della politica internazionale dai presidenti della degli Stati Uniti come Reagan o Carter
Con i sa dialettici Brescia nel Sud Gorbaciov fu di cui si è detto gli ha gli esponenti dello Paint butterà
Col la Thatcher
E gli arabi questa chiarissimo lettera di Gheddafi
è però anche israeliani e queste e Peres
Tutto questa documentazione sulla politica estera è corredata da una veramente
Una magistrale
Opera di documentazione svolta dal Ministero e dalla presidenza del Consiglio questo un
Una relazione su un consiglio della
Nazionale palestinese e e naturalmente hanno grande importanza anche i i suoi appunti personali questo su un viaggio in Israele
Abbiamo parlato di corrispondenza la corrispondenza anche al di fuori del mondo politico e tantissima e questa senz'altro la lettera che abbiamo che c'è più cara che di Madre Teresa di Calcutta perché per me è veramente mo'tutte le volte che la riguardo un'emozione lager la frase
Per favore preghi per me come io prego per lei c'ha detto da una santa è una cosa fantastica
E c'abbiamo un altro santo che Papa Giovanni secondo Paolo secondo questa è una cartolina scritta dal Paraguay dal don Stanislao al che allora era il suo segretario dai siglata
Il lungo Oppi secondo che e Lulli e il Papa con cui peraltro poi abbiamo molte molte lettere scendiamo a veri livelli non di santità per partigiani di due collezioni che abbiamo in archivio una dei menu perché tutte le volte che partecipava ai pranzi ufficiali e vi potete immaginare quanti ne ha frequentati
Si portava via il menu a volte facendolo anche firmare dai dei convitati quindi anche quello collezione di menu collezione di autografi
Questo è il uno dei primi ed è una a Londra per una partita di calcio Italia Inghilterra perché fu fu in qualche modo un anche un evento però diplomatico seconda collezione invece è quella delle vignette cioè lui stesso
Segnava sì ieri tagliava dai giornali le vignette che lo riguardavano e ne abbiamo circa quattro mila che vanno dal dalla Shin del no dal dalla signora Guerra praticamente dai tempi di De Gasperi queste un De Gasperi balia che con un Andreotti perbene fino a al gli anni due mila il più divertenti naturalmente son quelle di Giannelli oppure di Forattini allora io mi devo fermare perché se no anch'io sforo contempo però volevo firm tralasciamo il periodo dello zio Dale processi perché non mi piace parlarne naturalmente anche il Senatur ben documentato
E parliamo invece del passaggio dalla Camera dei deputati al Senato questa è la lettera con cui prende congedo dalla Assemblea di Montecitorio e dalla presidente Iotti
E lo fa naturalmente onorato della della carica che aveva ricevuto ma
Un certo modo rammaricato di essere allontanato da quello che era stata la sua seconda casa per tutto questo tempo
Chiudiamo con questa fotografia scattata il giorno del suo novantesimo compleanno che naturalmente ha trascorso regolarmente come sempre al Senato ma fu applaudito da tutti i suoi colleghi
Grazie
Grazie credo questa coda dell'incontro sia stata fatta per ingolosire giornalistica adesso vorranno tornare all'archivio ebbene queste cose quindi
Io se posso soltanto aggiungere un aneddoto per chiudere qualcosa si è saputo l'ha scritto anche Andreotti sui libri che quando venne una volta in Italia no presidente sovietico Gorni
Disse Andreotti
Che lui purtroppo doveva fumare e avevo udienza col Papa Paolo sesto che invece almeno formalmente non risultava potesse ammettere una trasmissione del genere
Andreotti disse
No mi ricordo che Montini quand'era assistente della Fuci dalle qualche siamo se la faceva
Se lei trova porta cinque quando entrano udienza vuol dire che si può fu
Porgo arrivo all'udienza e c'era un posacenere
Sulla sulla scrivania sul tavolino Paolo sesto
Quello che non si sa
E che quando civile incontro il Vaticano
Non butto il contenuto del Po soci archivio il mozzicone
In modo tale da poterlo fare esaminare per capire che tipo di sigaretta era e forse anche esaminare il DNA e un capo sovietico
Grazie
Mancava qualcosa
Volevo solo dire che aveva ragione Gaetano Gifuni che tu hai giustamente evocato le due negazioni afferma no perché questa è stata una giornata Fausta felice
Per la quale anch'io voglio dire un grazie come lo ha detto Serena anche perché a me era capitato più volte
Di lamentare anzi di denunciare il trattamento subito
Da Giulio Andreotti
Quando scomparso
La commemorazione d'obbligo per qualunque parlamentare che muore fu fatta in Senato
Senza la presidenza del Presidente del Senato
E con una serie di interventi di tutti i gruppi
Fatti tutto disperso da personaggi di seconda o terza fila l'unico leader fu Pier Ferdinando Casini
Molti anni
Nell'anniversario della morte la commemorazione
è stata fatta soltanto da una meritoria organizzazione e dall'amicizia di Angelo Chiorazzo che le ha organizzate all'Istituto Sturzo grazie tattiche anche che c'hai sempre ospitato
E questo mi sembrava una cosa ingiusta
Vedo che al decimo anno e ringrazio il vicepresidente vuole il presidente Fontana
Nella sala dei gruppi parlamentari
Di quel parlamento che Lucia onorato e di cui ha sempre rivendicato e difeso la centralità gli ha reso finalmente onore con l'ausilio di una testimonianza straordinaria emozionante come quella degli archivi
Che ci ha fatto rivivere perché alla mia età neri dissidi tanti di eventi non arrivo al Andreotti bambino
Del tema di seconda elementare ma molti di quegli eventi li ho visti tutti e spesso li ho visti tutti con l'uso a fianco all'UCOII quindi
Volevo dire un grazie sentito perché avete fatto una cosa giusti
A mio giudizio anche doverosa sarebbe stato doveroso farlo prima l'avete fatto l'avete fatto molto bene
Anche perché il contributo dei due storici è stato fondamentale a ristabilire una serie di verità
E lui sarebbe dire se
Quando il professor Michele età evocato il carteggio
Cossiga Andreotti relativo a quei cinquantacinque giorni drammatici che hanno segnato come ha detto lo stesso professor mi che lette come poi ha testimoniato Serena facendoci vedere
Alcuni documenti hanno segnato anche la vita personale di Cossiga e di Andreotti che hanno vissuto quel veranda con una intensità straordinaria ne sono testimone
In quei cinquantacinque giorni ero direttore del tempo
Ero molto amico di Andreotti ero molto amico di Vittorio Cervone
Cervone parlava con la famiglia Moro
E veniva riferire meglio riferiva Andreotti
E
Concludevo la mia giornata andando a trovare i costi che il ministero degli Interni dove spesso trovavo Pecchioli responsabile della sicurezza del Partito comunista quindi
Sono un testimone che ha visto il dramma di quelle due persone
Che in tanti documenti trova una documentazione oggettiva mi sarebbe piacere
Che la posizione legge anche Bellocchio in una edizione riveduta di quella serie tanto osannata
Che contiene a mio giudizio
Cose molto discutibili che troverebbero certamente smentita nei documenti dell'archivio ecco perché oggi è stata una giornata importante perché con la testimonianza seria di due storici che hanno guardato
Senza la passione della fazione ma con il rigore e lo scrupolo dello storico i documenti ci hanno dato due affreschi
Uno sulla politica estera anche qui ristabilendo tante verità
E uno sul rapporto così Andreatta Andreotti che è centrale di un periodo della vita di Andreozzi quand'era presidente del consiglio e così Gaeta presidenze della Repubblica
Quindi volevo dire un grazie da cittadino perché abbiamo finalmente parlato
Di Andreotti
Così come si dovrebbe fare analizzare
Criticare discutere confrontarsi ma senza quelli gore che aveva impedito perché venti anni di farlo quindi grazie molecole l'iniziativa
Grazie ai due storici che ci hanno dato finalmente una lettura seria e grazie Serena
E al terzo anno che continuano con tenacia ammirevole con devozione esemplare espressa operatività ricostruzione della sicure di Giulio Andreotti
Vi sono stato a fianco del primo momento continua ad esserlo perché fate un'opera
Storica
Di documentazione e di serietà che lo fate con il l'amore dei figli vanno fatte dai cittadini di questa Repubblica perché appunto caduta
Il polverone della polemica si possa parlare con serietà
In una sede di ricostruzione storica di un personaggio che è stato centrale della vita della nostra Repubblica grazie
Chiediamo