Pluralismo, autonomie, riforme. Vent'anni di editoriali di Beniamino Caravita

Allora Di nuovo buonasera a tutti Benvenuti
Sapienza a festeggiare con noi Limentani che gravissimi oltre che il compleanno del dal suo fondatore
Beniamino Caravita
Diamo immediatamente avvio ai lavori in questo pomeriggio sarà un pomeriggio tantissimo a all'insegna appunto delle parole d'ordine pluralismo autonomia riforme che abbiamo individuato proprio a partire dagli editoriali professor Caravita ha pubblicato sulla sua rivista in vent'anni on line
Avviamo subito i nostri lavori con saluto videomessaggio e la nostra lettrice la professoressa Antonella Polimeni ha voluto inviare come appunto in lizza diciamo
Di
Questa transistori organizzato
Nella ricorrenza dei vent'anni capacità venisse realismi del stesso fondata nel due mila tre come lettrice la Sapienza numerico tra sculture dipinti scontri la così unico
Ringraziando Napolitano il fondamentale apporto che ha saputo Lara alla crescita del nostro organismo
Il dato Minari giovanissimo nel mille novecentonovantasei concorso nazionale dopo un periodo presidente generalità la sapienza viene uscito Fonseca
Ne ha facoltà di Scienze politiche ha svolto il suo magistero tra contributo fondamentale temi didattica e di ricerca solo scorre i finanziamenti ottenuti eccomi qui si vuole investire tutto in cerchi di ricerca
Di rilevante interesse nazionale si pone capacità accentrano i temi potrà istituzioni diciamo circa turistica
Direttore tra l'altro che ma sul federalismo fiscale Corso di alta formazione sul territorio istituzioni arriva dall'ultimo chiedendo il riconoscimento della cattedra ce n'ho messo il tema dell'idea Artificial Intelligence
Collegate e impossibilito dell'informazione di governance multilivello delle politiche pubbliche che insieme a con le istituzioni di diritto pubblico corredate inimmaginabili possibile gennaio ci sarà Enzo dipartimento
A questa intensa attività didattica e di ricerca del professor Caravita ha sempre affiancato rilevate presenze nel dibattito istituzionale dando lustro alla Sapienza attraverso la sua competenza dei tavoli tecnici enigmatico consessi istituzionali
Oggi deve aumentare il ricordo sarà presentato il volume che raccoglie gli oltre parte riteniamo storica unità a implicato sulle sue rivista federalistica e nuove Roma cinque mila Anton pre due mila ventuno ingiusto militante in un punto a eliminò per i territori tocca tanto vale università come si lega grazie dell'attenzione
Grazie a vari intriso terrestre saponi Manila sorregge la parola al professor Oliviero Diliberto della facoltà di giurisprudenza che ci ospita in questa a una meravigliosa prego
Buon pomeriggio a tutti e a tutti ha detto già i miei preceduto questa aurea meravigliosa
Che c'è stata restituita dopo diciotto anni di lavori
E non commento oltre
Ma c'è stata restituita
Ed è secondo me proprio giusto che celebriamo Beniamino Guidi in questa ora che a cavallo tra giurisprudenza e scienze politiche crisi politica non sarà vicina di casa parlerà subito dopo di me
Il collega presi d'Egitto marci
Do il benvenuto alla signora ad Andrea affettuosissimamente a nome mio personale di tutta la facoltà questo saluto non sarà il saluto come dire liturgico
Perché un beniamino l'ho conosciuto
E ho avuto occasione a più riprese di discutere con lui di confrontarmi ed era davvero una persona speciale
Credo che sino all'ultimo ne parlavo proprio con la signora
Lui abbia continuato come dire sarà al suo posto
Ci sentivamo spesso per ragioni di casa
Ma ha continuato sino all'ultimo avvenire all'università
A tener relazioni a convegni anche ormai gravemente ammalato è consapevole di esserlo
Ha onorato la sua vocazione uso
Scende a mente questo questo termine di docente
E di studioso
Mi piace ricordarlo non è tre caratteristiche che mi hanno sempre colpito
La prima
La curiosità intellettuale
Sin dalla scelta per federalismi di andare in rete quando vent'anni fa non era così scontato
E i suoi studi sull'intelligenza artificiale che presto verranno pubblicati proprio dalla casa editrice la sapienza
Quindi con un'attenzione alle nuove frontiere del diritto che hanno già non stanno hanno già sconvolto
Nostre convinzioni consolidate da millenni
Curiosità intellettuale comunque
A seconda caratteristica sempre la dimensione internazionali
Non soltanto verso la vecchia Europa gli Stati Uniti d'America ma penso le esperienze con l'Africa ai progetti presentati con l'Africa
Tra ordinariamente all'avanguardia
E la sua attenzione la dottrina internazionale continua
Da ultimo ed è uno dei miei rammarico Cinzia non sono riuscito a consegnare a federalismi ma confido di farlo
Un saggio che avevo promesso Beniamino da tempo proprio sull'esperienza giuridica cinese il nuovo Codice civile cinese promulgato pochi anni addietro Grande attenzione che anche in questo caso è connessa appunto alla straordinaria curiosità intellettuale
Terzo aspetto il grande impegno civile e istituzionale
Penso alle stagioni referendarie con Marco Pannella penso all'impegno sulla riforma del titolo quinto dalla Costituzione in cui è stato opere un protagonista per cui è giusto io sono molto felice di essere qui a portare il benvenuto a tutti e giusto ricordare i trent'anni federalismi e augurare Beniamino Buon compleanno
Lo faccio a nome di tutta la nostra comunità
Ringraziando tutti i presenti illustri autorità illustri relatori i tantissimi amiche e amici che oggi l'ONU portano insieme a tutti i nomi grazie molte e buon lavoro
Grazie presidente allora adesso la parola al professor Tito marci preside della facoltà di scienze politiche sociologia comunicazione
Grazie giudice tutti io sono
Veramente contento e onorato di partecipare questo evento che è un compleanno poi Dante persone appunto importantissimo della nostra facoltà
Che ricordo con piacere ringrazio molto tu di coloro che intervengono ringrazio perché Diliberto dice auspicato che ospita l'evento in questa bellissima punto sei
Importante come punto importante anche il tema è l'occasione di oggi
E mi limito a due considerazioni sono uno non la la stessa capacità ma anche per patto generazionale di poter parlare di Beniamino Caravita come il preside Diliberto
Però rivedendo questo bellissimo libro che raccoglie appunto degli editoriali molto bella anche l'introduzione che riesce in qualche modo a ridare un filo rosso rispetta tutti i temi trattati
C'è già al patto di raccogliere vedi degli editoriali è un'operazione credo importante gli editoriali hanno questa capacità di esservi gli strumenti molto flessibili immobili
In grado appunto non solo di dare un indirizzo programmatico e politico della rivista ma anche di adeguare il pensiero in continuazione con le emergenze della società l'emergenza del sociale e quindi proprio in queste in questa forma breve si coglie poi in realtà invece tutto un tipo non solo di curiosità intellettuale ma anche di capacità critica critica i temi sono tanti evidenziati anche l'introduzione come i diritti umani riforme costituzionali titolo cinque le le riformismo
Ma appunto ci sono due elementi credo su cui ruota tutto il discorso che dimenticano un carattere forte sia sul piano gnoseologico epistemologica e su quello valoriale
Per la prospettiva personalista che in parte
Consoli parte credo mai in maniera profonda organizza anche l'intero sistema di pensiero e quella federalista
E la personalista invece proprio un che è un è un un passo nel non editoriale delle stelle ventidue febbraio del due mila e sei
E dove lui appunto ponendo il problema del pluralismo altro elemento fondamentale su cui ruota l'attenzione conto del l'intera visione articolazione del pensiero dica la verità
E con il proprio lo dice il prodismo è così insostituibile assetto istituzionale attraverso il quale si organizzano collettività in cui al centro del sistema e posto non più lo Stato bensì la persona umana come singolo e nella sua dimensione associata indubbiamente riferimento sono gli articoli due e tre della Costituzione
Alla diciamo a quel tipo di pensiero con con la pietra riportava all'interno dello spirito della Costituente pensatori come modi eccome
Come Maritain come prendere ma che appunto cerca di articolare tutto l'insieme dei dirigenti d'ordinamento intorno all'esigenza non tanto le istituzioni ma della persona minuto aspetto concreto diventi io penso che questo sia un punto da ricordare insieme alla visione federalista anche questo importante c'è un altro passaggio forse uno degli ultimi editoriale dove quindi dove Beniamino Caravita appunto
Ripensa al alle ai quindici anni della fondazione di federalismo
Pesarese nata quasi quindici anni fa intorno a un gruppo di persone via via allargati fino e si riconoscevano in due idee forti la crisi forse insuperabile del modello europeo dello Stato nazionale
Ma la mente importato nel resto del globo terracqueo è ormai in difficoltà anche nel continente che lo aveva originato il fascino porsi irresistibile dei modelli federali pensati come un continuum
In cui si potevano tenere insieme i modelli di unioni di Stati fino ai modelli di Stato regionale
La fascinazione Dell'Atti Oria punto lui parlerà dopo federale una fascinazione che non so forse ma la pace perpetua kantiana fino a Spinelli a animato in maniera forte uno spirito che dicevo non solamente di un dolce Comanche valoriale
Il nuovo assetto da dare a un'Europa sempre più unita ecco io credo che tra i vari temi tra tutti i temi
E emergono da questi editoriali questi siano forze due poli che dobbiamo tenere a mente per capire qual è stato il grande lavoro intellettuale e da giurista del professor Beniamino Caravita grazie
Ma grazie apre spartito marci e allora adesso prima di rientrare nel vivo dei lavori di questo nostro incontro vorrei trovata che qualche numero
Allora con quello uscito questa mattina siamo al cinquecentododici fascicoli ordinari in venti anni di attività on line infatti federalismi viaggia su una media di venticinque numeri l'anno
Ai quali si devono aggiungere i numeri speciali che nell'ultimo lustro hanno arricchito la rivista
Cinquecentododici fascicoli significa cinquecentododici editoriali ottantasei dei quali sono appunto a firma Beniamino Caravita
E significa che ad aprile ventitré quindi a dodici solo sul numeri ordinari sono stati pubblicati oltre cinque mila contributi abbiamo fatto un rapido conto e la relazione di federalismi lavora circa quattrocento contributi in un anno
Non tutti ovviamente questi quattrocento contributi arrivano pubblicazione diciamo che sopravvivere però un buon numero sono soltanto circa il dieci per cento gli articoli che non arrivano ad essere pubblicati
Ma tutti quanti a tutti quelli che la riceviamo dei
Diamo un'attenzione particolare ed una procedura particolarmente lunga
I dati sugli accessi sono costanti negli ultimi cinque anni immediata sano centodieci mila le pagine viste ogni mese
E mi piace ricordare che la più visitata con ottantaquattro mila seicento accessi alla pagina in cui abbiamo pubblicato i primi contributi sulla formazione dei governi quei lavori da cui poi è scaturita la pubblicazione dello scorso anno la nascita dei governi della repubblica
Abbiamo un numero circa cinquanta mila visitatori al mese
E sempre in un mese vengono scaricati in media oltre ventisei mila documenti che sono presenti nel nostro backoffice tra dottrina normativa giurisprudenza
Ora è evidente che di questi risultati dobbiamo ringraziare la lungimiranza di Beniamino Caravita la sua capacità greca Trichet e la sua intelligente visioni di fare squadra oggi dobbiamo ringraziare anche tutta la direzione che non ha mai fatto mancare il suo supporto pertanto restava estremamente presente e partecipe ai lavori della rivista dobbiamo ringraziare tutta la redazione
Che sia ampliata nel corso degli anni e quel coinvolge oggi colleghi giovani anche come piaceva al profano di diverse università italiane
Ma permettetemi di dire questo dobbiamo ringraziare soprattutto la segreteria di redazione cioè a tutte le ragazze e i ragazzi che quotidianamente gratuitamente danno il loro contributo affinché la macchina possa continuare a girare che la rivista posta continuano a mantenere quelli standard di qualità
Che ha raggiunto fino ad ora non li nomino per non dimenticare nessuno visto anche che nel corso degli anni sono stati tanti riversi e che questo numero per fortuna continua ad aumentare
Però ci tengo a dire che senza di loro federalismo non è non esisterebbe e dunque grazie principale va proprio a loro
Naturalmente si può e si deve migliorare profondo si sarebbe mai accontentato e quindi noi tutti siamo armati delle migliori o forse delle peggiori intenzioni in questo senso
E oggi però apriamo i festeggiamenti per i vent'anni di lavoro fatto fin qui festeggiamenti che continueranno poi a Milano il ventisei maggio e poi ancora a Napoli il quindici giugno
E ieri siamo molto felici di cominciare proprio con la presentazione degli editoriali che Beniamino Caravita ha pubblicato sulla sua rivista e su questo passo la parola alla direttrice la professoressa Anna Poggi che come appurato appunto prescrizioni e l'introduzione
Grazie non faccio mie tutte le cose che ha detto Federica e soprattutto il ringraziamento a questa straordinaria squadra
Di di giovani e meno giovani
Che lavorano federalismi per l'occasione di vent'anni della rivista come dice a Federica abbiamo pensato di raccogliere nel volume che oggi i nostri amici relatori commenteranno gli editoriali di Beniamino abbiamo ragionato molto con Federica
Se e come ordinarli e quale filo conduttore si potesse suggerire per la loro lettura
Alla fine il titolo si è in qualche misura imposto da solo perché nelle oltre seicento pagine di questi editoriali la parola autonomie autonomia
Compare per quasi quattrocento volte e la parola riforme altrettanto
E allora pur nella difficoltà di incasellare questi editoriali dentro comparti e temi precostituiti
Forse si può dire che dalla loro lettura emerge uno spaccato della vita italiana e delle vicende europee lette alla luce del travagliato percorso della costruzione di una forma di Stato sostitutiva del modello dello Stato nazionale
Di qui la scelta di pubblicarli nell'ordine temporale
Che meglio a nostro avviso restituisce l'analisi e le interpretazioni di questi percorsi
Principe autonomista il metodo riformista accompagnano appunto come concetti chiave l'interpretazione delle realtà istituzionali costituzionale
Ed emergono prepotentemente quali strumenti privilegiati per garantire il pluralismo
Lo scriveva chiaramente nell'editoriale che ha citato anche prima
Il preside e che non e che non ripeto di qui dunque la scelta delle tre parole che compongono il titolo del volume pluralismo autonomia riforme ad indicare il valore dello strumento il metodo e di qui anche la scelta di dedicare uno dei tre seminari di festeggiamento di questi venti anni
Al tema autonomia autonomia che grazie all'uomo all'organizzazione dei dei colleghi amici Sandro Stajano e Tomic Frosini chitarra a Napoli il quindici giugno
Il pluralismo quindi è stata sempre una cifra distintiva appunto nella nel nel pensiero di Beniamino e vorrei dire che il pluralismo è diventato inevitabilmente anche la cifra che caratterizza la rivista
Federalismi ed è una rivista aperta aperta tutte le opinioni
Insomma c'è tutta l'apertura mentale in questa scelta che Beniamino avveniva ed è aperta la rivista tutte le opinioni purché rigorosamente motivati e lo ricordava prima ed Erica il processo
Di crescerà c'è un processo lungo complesso ed è molto curato da tutta la redazione dalla segreteria
Perché la convinzione che una comunità scientifica non può che i beneficiari di strumenti di pluralismo e di libertà
E da questo punto di vista ringrazio la proprietà della rivista ringrazio Iaia ringrazio Andrea che continuano a garantire fattivamente alla direzione alla segreteria a tutti noi
Questa libertà e questa possibilità di pluralismo
Infine è stato già detto anche questo dal presidente Diliberto Peterlini beh è stata come come la definiva Beniamino all'inizio è stato un'avventura perché una rivista online avrà inevitabilmente da un'avventura sfida lui preferiva chiamarlo un'avventura ed è stata veramente
Un'avventura
E nella sfida consisteva nel fatto molto interessante questo perché lo scriverò appunto nel primo editoriale quello di convincere la stessa comunità scientifica che lo strumento con la una può diventare anche su uno strumento di pluralismo e di libertà e da questo punto di vista anche qui il nostro impegno continua proprio in questa direzione e di questo parleremo nella nell'altro seminario quello organizzato il ventisei di maggio a Milano grazie
A alla collega Diana Urania caletta che ringrazio davvero molto perché metteremmo in tema proprio le riviste diaria dodici in particolare anche il tema
Delle riviste on line
Ed ora la parola al nostro presidente Presidente non solo dell'Assemblea ma anche dell'associazione dei costituzionalisti italiani Sandro stagliano per l'avvio dei lavori
Sì a me è stato assegnato evidentemente per una interpretazione del mio temperamento questo ruolo cerimoniale
Al quale io parzialmente prevede Ballarò perché qualcosa vorrò dire pochissimi minuti sulla mia lettura dei questo itinerario che si manifesta nella raccolta degli editoriali di Beniamino Caravita intanto io collettori condivido senz'altro
Questa osservazione che è stata fatta nella introduzione
Che resa da Anna Maria Poggi e Federica Fabrizi e cioè in sostanza la difficoltà a trovare in questa ricchezza di contributi
Tematica di contributi una chiave di lettura unitaria questo è vero perché ci sono certamente dei temi in qualche misura dominanti
Più più accentuatamente trattati
E però è anche vero che se posso dire anche in ragione dell'antica frequentazione con Beniamino
Che era sempre necessariamente conflittuale perché non c'era possibilità avendo un rapporto affettuoso con Beniamino Caravita non avete alcun rapporto di conflitto
Anzi il fatto che non ci fosse conflitto doveva mettere in sospetto perché significava mancanza di offre
Urla
In questa lunga frequentazione e io ho una chiave di lettura unitaria ma su un piano forse diverso da quello della ricerca di orizzonti o di nuclei tematici e secondo me questo questi questi editoriale sono un diario
Sono un diario
In questo senso nel senso che in ciascuna di questi che di questi contributi
Il genere letterario secondo me quello cioè una straordinaria
Descrizione del percorso intellettuale che Beniamino andava compiendo e una capacità di concentrazione di temi complessi
Il ciascuno di questi editoriale è un concentrato di elaborazione concettuale
In un percorso molto accidentato questa è un'altra caratteristica che dobbiamo considerare Beniamino per carità perché sostanza il l'itinerario culturale
Ideologico di Beniamino è stato un itinerario Complesso
è stato segnato da passarci
è stato un itinerario frastagliato in cui però lui ha avuto sempre l'ansia
Di reperire un terreno di confronto che fosse depurato da ideologismi o dalle cattive ideologia come quelle ipostasi impeditive della comprensione della realtà
E dunque
Da questo punto di vista anche e lo abbiamo visto all'opera
Anche quello dalla sua stanza di affermare un metodo delle riforme bene è stato un un grande sostenitore delle riforme istituzionali e però anche di affermare
Un metodo insofferente a quelle ipostasi cioè in sostanza si sorprendeva tutto sommato non finirà mai di sorprendersi e anche di avversare
Le posizioni di quanto riteneva perse quando riteneva che il metodo delle riforme così come il Rillo lo andare avanti lo andava affermando fosse impedito e quindi esprimeva una insofferenza molto spinta da questo tipo punto di vista
Dall'impossibilità della condivisione per rifiuto degli altri a scendere sul terreno del confronto che non fosse appunto ipostatiche esatto
E reso poco secondo dalle
Dal dal pregiudizio ideologico
E e e questo questa mia lettura degli editoriali nasce dal fatto che un altro tratto della sua del suo itinerario
Intellettuale lo dobbiamo considerare il fatto che Beniamino si è largamente identificato con questo suo creature assessore Chisso
Una identificazione intensa
Che
Da una parte la rivista da una parte il prodotto dell'applicazione del suo metodo
E la sede nella quale il suo metodo si manifesta
Più intensamente che era un metodo per chi lo ha conosciuto e ha lavorato con lui
Che consisteva nel nel nel suscitare tempeste
Nel nel chiamare additato alcune idee intorno ad alcune delle abbozzate dal confronto fra quelli che arriva più vicini e con il quale in quel momento si confrontava
E poi da questo confronto tempestoso emergeva
Quasi miracolosamente il consolidamento di un di un di una proposta di un'idea con una forza propulsiva quasi Mino ancor miracolose quindi questo era Beniamino i naturalmente la rivista esprime e direi che da questo punto di vista questi editoriali
Lungi dall'essere un prodotto frammentato hanno invece questa questo elemento di fortissima identità
E cioè manifesta in questi si manifesta anche un tratto importante Beniamino Caravita che non mi aveva soltanto le sinapsi per così dire ma avevano anche una formidabile intelligenza emotiva
Che si manifesta anche in questo genere letterario
Salvo quando decideva di spegnere una luce
E di rinunciare ad esercitarla
Beniamino aveva una grande capacità di elaborazione a fortissima Capello repressione che emergeva da questa dimensione questa grande intelligenza
E questa pistola esce da questa identificazione che era intellettuale ed umana
E direi che di questo noi riserveremmo sempre fortemente il ricordo la presenza nella nella nella
Nella nostra storia bene
Allora adesso io credo che si possa procedere oltre
Possiamo dare luogo alla
Non possiamo iniziare forse con l'assegnazione delle delle procede con relazioni sì procedere con le relazioni dando un tempo di quindici minuti con tolleranza fino a dieci otto
Dopodiché diciamo fra i quindici e i diciotto comincerà il presidente a manifestare pazienza oltre il diciotto però invece procederà in realtà delle sanzioni di carattere materiale
E allora senz'altro la parola Stefano Ceccanti procede in ordine alfabetico perduta di primo intervento grazie e addio età più in ordine alfabetico sette Catelani però
Costa revocate curiosamente così nel così e io non userò tutto il tempo e cedono a Elisabetta Catelani la parte che non uso io così con la con pensiero che questo ordine io mi oppongo va bene trasferibile va bene no io più che fanno l'azione
Userei quattro Flash partire dai testi e mi concentrerei su questo
Il primo flash che rileggendo l'intero libro si resta stupiti dall'attualità soprattutto dell'intervento questa pagina quattrocentocinquantadue
Del quattordici gennaio due mila diciannove sulla necessità della difesa comune europea
Perché fa impressione vive c'erano
Segnalo due tre bravi bravi
Rispetto al secolo scorso questi focolai di guerra non sono per il momento
Per il momento in Europa
Ma in Europa possono arrivare facilmente rapidamente
E comunque il nostro continente ne può subire trompe traumaticamente le conseguenze
La Russia e la Turchia giocano partite minacciose sul versante sud-orientale dell'Europa
La strada comune europea come si rilancia l'obiettivo della difesa comune collegato all'integrazione fra l'altro con parole che sono assolutamente simile a quelle che il presidente Repubblica Mattarella usato stamani nel discorso all'Università Jagellonica che sta sul sito del Quirinale che veramente impressionante soprattutto la pars construens
Su come l'autonomia strategica serva a consolidare le alleanze non ama creare nuovi conflitti su come debba andare necessariamente insieme all'integrazione europea com'era nello schema De Gasperi Spinelli della comunità europea di difesa
Mi sembra anche e questo è il secondo punto che anche questo brano con molti altri Cozzi accolto bene alla pagina ventidue ventuno dell'introduzione
Dove in sostanza si fa capire che il termine naturale federalismi
Nel corso degli anni era andato più nel senso della sottolineatura gerarchica dell'importanza gerarchica del federalismo europeo rispetto agli assetti interni al tipo di Stato
Fatti si dice puntualmente l'introduzione il regionalismo federalismo italiano non può che essere concepito all'interno di quello europeo con tutto ciò che comporta anche con riguardo a vincoli percepiti spesso ragione troppo stringenti il ruolo dell'Europa infatti non comporterebbe un ritorno agli Stati nazionali pensili declino inevitabile dell'esperienza e della cultura europea
Bisogna anche dire e questo è il terzo punto che come si vede anche noi in uno degli ultimi commenti quello dopo il referendum sulla riduzione dei parlamentari che ne troviamo a pagina cinquecentoquaranta
Che anche sul versante del cosiddetto federalismo interno i contenuti nel corso i commenti degli anni cambiano un po'perché dalla preoccupazione
Di ritagliare meglio le competenze e le modalità di costruzione degli elenchi di competenza si passa una centralità della mancanza delle strutture di cooperazione di trasformazione la seconda Camera
Mi sembra che il punto chiave tutti gli ultimi anni fosse non tanto e non solo quello delle correzioni puntuale agli elenchi di materia o su come si costruisce la competenza concorrente ma fosse la sensazione è che alla fine un regionalismo cooperativo senza strutture
Costituzionalizzare i cooperazione non tiene comunque si schierano Lodi materia questo
Lo mi sembrerebbe importante sottolinearlo
Il quarto punto è un monito che vale
Sulle riforme ma più in generale un po'su tutto il monito che noi troviamo a pagina centosedici ha proposto il commento Mou in testa commento molto articolato sulla proposta di riforma poi bocciata nel due mila sei dal corpo elettorale
Nell'asso di tempo che ci separa dal referendum credo che sia il caso da parte cultori del diritto costituzionale pubblico ragionare sul testo in modo calmo e pacato evitando atteggiamenti militanti
E ciò non solo per conservare almeno hanno i chierici quel minimo di fair play che la politica che la politica sembra destinata a non coltivare
Ma soprattutto per fare in modo che dopo l'esito quale che esso sia non vi sia una di patto costituzionale solo macerie sotto le quali verrebbero travolti vincitori e vinti
Ora tutto il circuito informativo tende a incentivare forme di eccesso di partigianeria
Alcune riforme fatte per esempio la scorsa legislatura
Da quella dell'ambiente rilievo più importante a quella dell'equiparazione degli elettorati sono state fatte in modo consensuale ma quasi nessuno se n'è accorto
Perché quando si fanno le cose consensuale non fanno notizia
Fa notizia prevalentemente tutto ciò che comporta scontro scontro anche con eccessi partigianeria questo avviene già a livello politico e questo almeno
Nel dibatto tra gli esperti che un po'più protetto rispetto a quello politico dovremmo cercare sempre di evitarlo ancora di più coloro che si trovano mentalmente a coprire entrambi i ruoli in questo senso richiama mash-up la Cina trecentocinquantacinque
L'esperienza positiva la commissione di esperti del Governo Letta dove c'è stata una discussione franca con ipotesi anche vari in alternativa tra di loro ma i toni non sono mai stati quegli eccessi partigianeria ecco
Sei come dice anche il commento
Quello fatto sui risultati del referendum che si svolgevano in simultanea la tornata regionale comunale
Già lui sì notava come nel corso scorso dittatura si confermasse in sostanza un assetto bipolare solo provvisoriamente messo tra parentesi
Per elezioni politiche ad onda diciotto ebbene questo torni con elementi di civiltà nel dibatto e non con elementi di eccesso di partigianeria grazie
Grazie Stefano Ceccanti dunque adesso io vorrei cogliere l'occasione non l'ho fatto all'inizio dell'ente per ringraziare radio radicale che sta assicurando
Appunto un collegamento e la registrazione dei lavori e in particolare veramente per radio radicale il direttore Falconio adesso torniamo all'ordine alfabetico allora con Elisabetta Catelani che potrà parlare quanto vuole ovviamente cioè quindici minuti
Grazie presidente ma grazie in particolare ma tutti gli organizzatori in particolare a Iaia Andrea Pirlo l'opportunità di essere qui con voi innanzitutto ricordare il giorno del suo compleanno Beniamino ma anche festeggiare la rivista questa sua creatura nonché pur come può essere definita perché così è una è quello che lui ha creato ma sicuramente una ricchezza per tutti uno strumento di ricerca di approfondimento come è stato detto e di innovazione
Via Ricochet identifica che insostituibile non si può fare a meno i numeri che ci sono stati elencati sono
La conferma di tutto questo che abbiamo detto tre aspetti per vorrei sottolineare e che fanno di federalismo mi e del suo ideatore e presidente un qualche cosa di particolare e innanzitutto di essere non una rivista soltanto sul diritto costituzionale su alcuni profili
Ma non a caso viene chiamata e dal due mila sei proprio gli è stato dato la qualifica di rivista di diritto pubblico italiano comunitario e comparato perché perché la sua visione era una visione pubblicistica
A tutt'
Tom Tondo
Tenendo conto di tutti i vari profili non a caso riusciamo a trovare che non soltanto ecco tematiche di diritto costituzionale di diritto amministrativo ma anche di diritto tributario di diritto penale proprio perché perché il
Ovviamente dritto all'Unione Europea di di diritto internazionale perché perché il giurista e in particolare il giurista pubblicista nell'impostazione anche tedesca deve essere così ampia e nelle sue e dei suoi editoriali che noi oggi commentiamo troviamo tutto questo certo troviamo i frammenti come giustamente ha detto il nostro presidente
Frammenti di questa di questa sua elaborazione questo suo diario ma franamenti che sono l'espressione di un pensiero molto più ampio che poi lo ritroviamo in tutti gli altri scritti di Beniamino
E in tutti questi editoriali aveva la capacità di andare oltre di dei veri come ha detto sicuramente Stefano Ceccanti un attimo fa
Di vedere oltre la barriera ad oltre il il piccolo aspetto concreto che doveva essere affrontato all'interno del del vittoriale
Essendo tre individuava una soluzione ha un'idea dare al caso specifico
E e perché perché era un suo obiettivo che c'era dietro a ogni
Il fascicolo
Era quello di servire attraverso questo strumento servire il bene comune questo lo scrive varie varie volte doveva riuscirà a trovare delle soluzioni sempre ragionevoli per la collettività
Perché soluzioni ragionevoli rappresentavano anche uno strumento per le istituzioni e che quindi dovevano essere ricercate anche dalle stesse istituzioni perché pagano diceva anche in termini vettoriale elettorali
Ultimo profilo di carattere generale che mi piace sottolineare ma che è stato già sottolineato da da Anna proprio per la la continuità anche attuale e rispetto alla a all'idea originaria
è il fatto di essere una rivista plurale dar voce alla pluralità di opinioni ed idee era un elemento fondamentale perché perché bisognava far crescere il circuito democratico all'interno della rivista e
Perché come lui diceva questo mi pare un aspetto che deve servire a tutti è che deve essere ricordato dal pitting segna giudica o amministra deve sforzarsi nel massimo degli impegni dell'imparzialità possibile deve essere un insegnamento nel insediamento sicuramente importante
Io mi concentrerò in particolare perché mi è stato affidato questo dagli organizzatori sulle
Sull'editoriali in materia il Titolo quinto certo fare unità
In una quantità di editoriali sulla questa materia non è facile
Non è facile innanzitutto perché certo il tema del Titolo quinto piano affrontato da Beniamino e in particolare fra il due mila tre il due mila sei dove troviamo maggior numero direttoriali però la la tematica è e poi e in controluce in ogni sua editoriale perché laddove parla di federalismo parla del le problematiche del titolo più in do quando parla di riforme parla del Titolo quinto quando parla di Corte costituzionale parla del Titolo quinto quindi è un qualche cosa veramente che
Che non può non essere preso in considerazione d'altra parte il tema delle autonomie era il tema centrale perché da questo è partito il tutto perché ci ricordiamo che nasce all'interno dell'Osservatorio sul federalismo i processi di governo
Perché si sente l'esigenza proprio di fare una rivista una richiesta nella quale si può affrontare tutte le questioni del federalismo de integralismi
Come è possibile come possibile praticabile modello di governo delle complesse società moderne e democratiche liberali pluralistica e questo era l'obiettivo da cui si è partiti
è il problema però è adesso è quello di analizzare
Queste tutti questi editoriali cercando di tirare un filo rosso e e la produttività sicuramente non facile
Io vorrei affrontare soltanto due aspetti da questo punto di vista che poi potranno essere più o meno approfonditi Boy
In un testo che poi ovviamente darò federalismi ma come ha operato in questi anni e
Il titolo quinto e dove si sta indirizzando quali sono le prospettive che già ci sono all'interno di questi editoriali
Come operato
Lei problematiche del Titolo quinto derivano dalla formulazione lo sappiamo tutti bene incertezza in ordine ai limiti delle competenze fra Stato e regioni ha sempre rappresentato il molto limite
Del titolo quinto e ha sempre frenato le capacità innovative delle regioni questo è stato il grosso o anche il grosso problema
Non molto spesso si critica anche la incapacità delle regioni di di innovare ma forse dovuto anche alla tendenza da parte dello Stato di accentrare a sua volta e i Chivu insomma riesce chi lavora un po'con le regioni sa perfettamente come tutte le volte che c'è ed è lavorare
Una legge è necessario attivare un meccanismo di contrattazione Kuhn lo Stato
Che sistema di contrattazione dei binari il giudizio in via principale che è stato così ampliato a partire dal due mila tre in poi due mila uno ma realtà e dal due mila tre che parte il forte incremento delle giudizi in via principale
Erano minacciata questa contrattazione che espressione però non di un disegno organico il rapporto alle competenze dello Stato forse però molto di più
Un'interpretazione soggettiva del singolo funzionario di riferimento che porta non pochi problemi
Ciò nonostante questa conflittualità conflittualità fra Stato e regioni NL
Nell'editoriale di venerdì non si leggeva proprio la necessità e impossibilità di tornare indietro sul per idealismo come lui diceva la
Del nostro Stato
Vi era la necessità in ogni caso di arrivare a accordi tra Stato e Regioni proprio per superare l'impasse derivante dalla difficoltà di individuare le competenze dell'uno e dell'altro
E la leale cooperazione poteva essere trovata attraverso la creazione di quella comunque missioni
Per le questioni regionali allargata alle regioni in cui faceva riferimento alla Stefano che non si non si è mai voluto e che Beniamino più volte a invece recriminato oppure un limite della riforma
E un limite perché perché lecco
L'altro strumento che alle conferenze non possono certo svolgere contemporaneamente un ruolo di compensazione politica amministrativa e finanziaria che invece
Poteva essere svolto da parte del di una camera di rappresentanza territoriale
Le conferenze si rappresentano ci sono vari editoriali tema di conferenze che sono particolarmente importanti e l'idea di Beniamino era proprio quello di accentuare se era possibile anche il ruolo delle conferenze
Questo avvenuto dopo in parte attraverso la formalizzazione d'esempio fonda le leggi regionali della Conferenza delle Regioni
è un tema che non è passato sotto silenzio all'interno di federalismi che non a caso Alessandro Sterpa Vespa una ricostruzione molto dettagliata
Delle di questo organismo organismo che già era già in parte e indicato nel negli editoriali precedenti di di Beniamino accerto viene attuato in maniera diversa Alessandro Sterpa parla di una camera di omogeneizzazione una camera di omogeneizzazione perché perché è necessario che le regioni da solo
Al di là e fuori dal rapporto con il Governo creino una idea loro
Della loro autonomia quindi è uno strumento sicuramente importante è separato rispetto al rapporto con il Governo
Certo si può risolvere i problemi questo può risolvere i problemi dei rapporti fra Stato in regioni sicuramente no
Sicuramente no perché perché il problema e del dei limiti delle competenze dello Stato Regione appunto rimane
E come ha operato come mi ero domandata come operato il titolo quinto a un operato all'italienne come diceva sempre spesso eh Beniamino risolvendo i problemi volta per volta
Difficilmente avendo però una visione generale della strada da perseguire questo è un un grosso problema che ancora permane
Del del titolo quinto la centralità accerto era rincara garantita della sussidiarietà ma questa sussidiarietà è sempre stata amministra
Una sussidiarietà verticale verso l'alto a favore dello Stato piuttosto che quello che era il disegno originario del titolo quinto in cui questa sussidiarietà dovuto operare nel luogo più vicino al cittadino
Ma questo forse di parleranno anche da un punto di vista europeo è questa la tendenza in quello di accentrare quello di vedere a livello statale la possibilità di disciplinare meglio levate l'LDL materie così come tendenzialmente anche l'Europa cerca di ampliare sempre di più i suoi interventi e e quindi in parte i problemi sono stati risolti da parte della Corte costituzionale non entro sul problema della Corte costituzionale perché tante erano le critiche anche che erano state mosse da parte dei miei vino specialmente su alcune sentenze penso a quella sulla funzione regolamentare del delle regioni penso al problema del della forma di governo delle regioni penso aitante alto
Le sentenze che vengono fortemente criticati e allora anche avere che regionalismo serializzato Columbro giornalismo uniforme e simmetrico questo sì
Ma da un simmetrico e conforme da un punto di vista normativo ma la diversità d'attuazione regionale e l'uso dell'autonomia amministrativa
Che d'altra parte costituiscono sicuramente Nestlé senza del regionalismo non hanno consentito di assicurare quell'uguaglianza sostanziale
E comunque le avesse costituire il principio fondamentale del nostro Stato che era tra l'altro uno degli ultimi il dei temi più cari
Anche a Beniamino su cui punto c'è stato già un altro seminario di fronte alla Corte ecco se valorizzata l'unità formale
Ma non si è riusciti a garantire anche quella sostanziale e allora doveva il nostro regionalismo dove si indirizza
è necessaria una riforma del titolo quinto si domanda tante volte il Beniamino nelle riviste e
Tutti noi ci domandiamo se necessario una riforma costituzionale
Oppure
Bisogna seguire altre strade il regionalismo asimmetrico di cui tanto si parla in questi giorni e non un regionalismo uniforme e simmetrico come sia avvenuto sostanzialmente finora rappresentano il
La strada futura consentono lo sviluppo regionale
E proposte di riforma costituzionale proprio sul Titolo quinto vi sono state sono sto già stati indicate
Uso una vi vorrei soffermare su l'aspetto della clausola di supremazia della legislazione statale la clausola di supremazia legislazione statale di cui si sta continuando a parlare
In tempi abbastanza recenti proprio con riguardo al regionalismo differenziato può rappresentare questo uno strumento per compensare alcuni profili temo molto e regionalismo differenziato l'ho scritto anche recentemente per cui le problematiche regionalismo differenziato non li voglio affrontare però una clausola di supremazia dovrebbe operare per tutte le regioni
Ordinarie speciali differenziate o asimmetriche
Occorre cercare i ceppi Garanzini garantire quell'uguaglianza dei cittadini e dei territori e cercare di dare unità
Allo stato nonostante la simmetria
Quindi pur nella differenziazione perché la necessità della differenziazione nasce proprio dal carattere fondamentale delle regioni
Non si può è non tener conto anche della necessità appunto di una
Di un riconoscimento in ogni caso io bonari considerazioni diciamo così di tutti i rapporti finanziari per tutte le regioni comprese le regioni speciali so che è una cosa difficilissima da realizzare in masse non si ridefinisce contrari di forma del centodiciannove
Anche i rapporti finanziari con le regioni speciali se si vuole ampliare nei confronti del regionalismo differenziato questo è un obiettivo fondamentale
Ma viste i richiami del nostro presidente il problema fondamentale è di capire
Che tipo di regioni vogliamo e questo è il punto
Finale sul quale però Beniamino è ritornato più volte proprio nella commissione dei saggi era uno del dei discorsi che faceva in maniera più
è più frequente ma che tipo di Regioni noi vogliamo delle regioni che svolgono la funzione legislativa prevalentemente o delle regioni che alle quali è affidato il compito che svolge una funzione amministrativa
Forse la strada è questa quella di oggi la funzione amministrativa il rischio di un ampliamento della funzione normativa è un rischio significativo perché come diceva che il San più volte richiamato appunto da Beniamino non può esistere un doppio livello di federalismo uno super statale e l'altro infra statuale
E il nostro regionalismo ossidate indirizzare la dove può meglio operare e sempre che abbia le capacità di operare perché perché anche recentemente con le problematiche connesse al Pnr RS dato la dimostrazione di come le regioni che devono essere soggetti attuatori
In realtà crea non pochi problemi nella fase attuativa quindi nella fase amministrativa però bisogna lavorare proprio su quello
E fra l'altro beniamino in uno degli ultimi editoriali già prevedendo quello che sarebbe successo e confermando quindi ancora una volta di riuscire a vedere oltre la siepe temeva che le nostre istituzioni tra queste anche le regioni vi sono la capacità di risolvere tutti i fondi risolve tutti i problemi e in particolari usare i tutti i fondi che
C'erano stati affidati
Perché tutte a questo lavoro di predisposizione implicava anche
Una capacità attuativa e la capacità attuativa doveva essere svolto da parte di soggetti amministrativi primi fra tutti le regioni c'è lui o per camion
Diceva appunto Beniamino ce la faremo a utilizzare tutti i fondi
E con questa domanda che contiene aspetti di speranza ma anche di timore la strada che le regioni hanno davanti vi saluto vi ringrazio
Amica presso la parola Giuseppe De Vergottini
Grazie presidente io vorrei solamente iniziare un saluto affettuoso a Iaia Andrea che dare atto anche la parola di riconoscimenti riconoscenza per tutti
I collaboratori federalismi perché dire che oggi abbiamo sia la possibilità di ricordare Beniamino sia anche quella di prendere atto del lavoro straordinario che è stato fatto in questi vent'anni per tutti coloro che hanno collaborato a questa iniziativa
Io credo che la c'è sto dicendo delle banalità vi chiedo scusa ma la cosa mi pare ovvio che seguendo gli itinerari
Come è stato già anche ricordata da tutti quelli che mi hanno preceduto ne abbiamo avuto la possibilità abbiamo la possibilità di seguire in modo critico
Numero per numero caso per caso
Quello che è un momento veramente forse non c'era ritengo ci dentro giorno per giorno ce ne andiamo neppure del tutto contro la criticità drammatica dei settori in cui vive il costituzionalismo italiano europeo ripristinando il e Beniamino ci ha aiutato c'ha preso per mano
Giorno per giorno dando attualizzando i problemi del nostro tempo leggendoli in modo critico dando un'impostazione quasi sempre distinti soluzione o di impostazione critica la soluzione dei problemi
E in questo lavoro credo che il federalismo il concetto di federalismo come intendeva lui è un po'la lenti attraverso cui esaminare
Il dipanarsi di questi rapporti a livello sia nazionale sia i rapporti tra Stato centrale e il autonomia sia a livello internazionale sopranazionale dei rapporti fra Stati
Unione europea in generale l'organizzazione della comunità internazionale perché federalismo viene proiettato a seconda dei casi all'interno o esterno dove temendo statale
Con una serie veramente incredibile di riferimenti che per esempio stasera adesso ricordato più volte tutti profilo del giornalismo nostro
Il criticità degli interventi dei ben chiaro che ogni in ognuno di questi argomenti considerati è possibile vedere il modo con cui Beniamino considerava leggeva il fenomeno del federalismo il federalismo tanti innanzitutto come un modo per irretire è superata la concezione tradizionale dello Stato nazionale
Non ci basta più diceva certo punto il concetto di stato costituzione sovranità più andare oltre andare oltre attraverso una lettura chiave chi è il modo con cui Luís legge idea federale come la garanzia di un pluralismo organizzativo e funzionale
E il pluralismo dei vari centri di potere dei vari centri di interesse è veramente la chiave di lettura attraverso cui attualizzare il concetto di ordinamento politico oggi quindi
Cioè questo superamento del modello classico di concezione costituzionale il potere statale che passa attraverso questa lettura del federalismo che tra l'altro qui
Io credo che più votivi tempo devo occorre De Marco la cosa interessante come lui costantemente distingue
Il processo del federalismo storico diciamo soprattutto legato a quegli ordinamenti che sono qualificati formalmente ma federali
Dalla sua idea di federalismo che la cosa un po'diversa perché la sua idea di federalismo e legate appunto a questi idea della dialettica tra centro e periferia giacenza diversi interessi
Cioè è un modulo collaborativo tra potere statale ipotesi Autonomie
Soprattutto e quindi è un modo diciamo se vogliamo recitiamo dell'ideale differimento
Che da un non ogni tanto diciamo è costeggiato da riferimenti al federalismo storie concentrati esempi che falsi a livello europeo che a livello internazionale poi i vari continenti di Stati federali e quindi che sono diciamo lì pulsioni delle moralismo a livello diciamo ai diversi livelli centrali e periferici
Quindi un punto che mi sembra importante è questo cioè il modello federale che un modello in cui si coniuga doveva unità del potere statale un certo livello di autonomia su statale intermedia di governo e qui molto chiaro tutto quello che lui dice per quanto riguarda il modo il cui valutare la definizione di federale utile giornale della forma di Stato che non è un modo risolutivo definitivo perché quello che conta non è solamente la qualifica ma il fatto è il modo con cui poteri sull'organizzato
Quindi
Io credo che la cosa che mi pare più interessante e questa idea del superamento della concezione tradizionali convenzionale se volete dello Stato nazionale e della sua
Sostituzione con un diverso modo fra sul modo di valutare queste forme organizzative e quindi attraverso cui coniugale unitarietà e autonomia
Il
Da un punto di vista sempre andando
Rapidi riferimenti dal punto di vista pratico questo tipo di ragionamento ci porta anche a considerare il modo con cui viene considerato il fenomeno complessivo dell'unificazione europea
Per anche lo il progressivo la progressiva progressivo sviluppo dell'Unione Europea
E rientra in un federalisti Process
Che non è chiaramente arrivato ancora porgiamo capolinea è in processo continuo tra l'altro come sappiamo un processo estremamente critico quindi appunto se cerchiamo se cerchiamo dell'Unione Europea come ordinamento federale in senso nel senso tradizionale chiaramente non lo troviamo
Abbiamo un avvicinarci a questi risultati
In contraddizione evidente con quello che è invece un modo diverso di organizzazione di tipo intergovernativo che riemerge rifatto prima riferimento la politica di difesa che riemerge continuamente però
Beniamino ci dice non preoccupiamoci di questi tempi lunghi perché in realtà e vediamo come sostanza organizzati realizzati i federalismi diversi continenti nel corso del processo degli ultimi due secoli ci accorgiamo
Che questo assestamento e soldati decenni per cui non dobbiamo stupirci del fatto che anche i processi proprio sì qualcosa destinato a durare nel tempo
Per arrivare agganciamo compimento i l'ultima cosa che gli che vorrei notare
Ho cercato anche qui di di capire meglio di leggere meglio come lui interna interpretasse in questa nuova concezione questo nuovo modo di avvicinarsi alla qualificazione dell'organizzazione complessiva del potere politico quando praticamente smonta tra virgolette un po'
In modo tradizionale concepire i poteri dello Stato
Per cui non si pone il problema di una sovranità cioè ma insomma cose oggi la sovranità come valletta oggi la sua vita casualità statale anche una eventuale sovranità europea in via di elaborazione di compimento
Ecco questo di legge rimane uno dei punti interrogativi sullo sfondo
Ma quello che mi pare interessante che Luigi e lo punto dica attenzione non dobbiamo pensare la sovranità in senso Smith piano cui senso siamo tradizionale da pesci superpotere erogazioni statali
Sovranità probabilmente Valletta come un processo cioè è sovrano il soggetto che ha il controllo di un modulo collaborativo dei vari centri di potere
Cioè chi controlla questo questo piani agli governo di questa forma collaborativa integrativa è in realtà il fulcro di riferimento da riconsiderare
Questo mi sembra un punto molto interessante capace banca profondi io ti devo dire la verità Colletto ho cercato di leggere con attenzione i vari contributi ho trovato degli spunti che mi sembra di grande interesse
Personalmente non ho trovato un punto di arrivo perché leading vedo dalla parte non si nega che rimanga la solita statali anche se ci siamo prese contras contrastato prese d'assalto ad altri centri di potere
Però non siamo ancora arrivati a una forma di super potere in cui incassa incasellare le diverse sonorità questa idea della sovranità il valutate come modalità diciamo superiore tra virgolette Intini collaborazione fra i vari centri se questo modello collaborativo ordinativo mi sembra di grande interesse
Grazie grazie Giuseppe De Vergottini anche per la sua straordinaria sintesi che ha fatto anche perché la regola dovrebbe essere che l'intervento su gli editoriali nonno superi la misura di un editoriale di Beniamino perché se noi che abbiamo Customs sfizio
Bene adesso la parola adattare Agroppi
Grazie presidente grazie davvero di cuore a tutti gli organizzatori le organizzatrici dei ai Iaia Andrea i Licari Michele Federica annacqua soprattutto a la rivista federalismi
Ecco era un onore essere qui oggi a celebrare congiuntamente Beniamino Caravita che ho avuto davvero il piacere di conoscere per tanti anni addirittura dall'epoca del dottorato perugino
E e poi una rivista chili che mi ha care anche il suo frutto uno dei suoi frutti
Più importanti fecondi e alla quale appunto mi onoro di collaborare
E o lento questa questa opera che si presenta oggi quella raccolta degli editoriali degno di Beniamino Caravita in effetti
Leggerli tutti insieme che abbiamo in molti intenso quasi tutti noi
Che stiamo qui oggi li abbiamo letti via via li abbiamo letti ogni due settimane via via che uscivano nell'ambito di questi vent'anni
Però come sempre capita poi c'è bisogno di fare il punto di vedere tutti insieme inserire se anche
Forse a vedere qualcosa che sfugge intese nella frammentarietà della quotidianità
Io oggi voglio parlare siamo
Ma un pochino sì siamo Elisabetta l'aveva già detto sì siamo un pochino anche di visti in questo grande il volume
I i ruoli quindi io vorrei evidenziare il contributo di questi editoriali sulla Corte costituzionale
E la introduzioni di Fabrizi può oggi il mette in evidenza che in
La Corte costituzionale è l'interlocutore privilegiato degli editoriali di Beniamino Caravita
In realtà questo non è così evidente fin dall'inizio perché questa sorta di onnipresenza della Corte costituzionale come interlocutore privilegiato poco sotto traccia
E a questo dedicherò la prima parte quasi quantitativa del mio intervento
Mi sembra però di poter dire questa sarà la seconda parte che attraverso questi interventi negli
I tre Reality ripeto in gran parte ora spiegherò che cosa voglio dire per sottotraccia per sottotraccia quindi non così espliciti
Sulla Corte costituzionale emerga invece quel fil rouge che si va
Delineando
E un fil rouge che ne fa un vero e proprio pilastro della concezione cioè che Caravita della giustizia costituzionale anche negli editoriali
E che mi sembra sia un aspetto davvero centrale della sua
Eredità evitando senza dilungarsi allestita nel senso di questo testimone che ICI tassa e che io mi sento e penso molti di noi qui sentono proprio chiamati a raccogliere allora
Dicevo c'è un onnipresenza della Corte costituzionale negli editoriali mai sottotraccia cosa vuol dire
Vuol dire che ci sono pochissimi editoriali che sono esplicitamente e specificamente riservati alla giustizia costituzionale salvo errori
Che naturalmente sono sempre possibili anzi ci saranno ci sono di sicuro
In questa mia ricostruzione però io ne ho contati soltanto quattro
E quindi editoriali che sono specificamente dedicati alla giustizia costituzionale a partire da quello a mio avviso fondamentali sul quale ritornerò nella seconda parte quella della eredità
Che risale è il numero quattro al del ventisei giugno del due mila e quindi uno dei primi o elemento non trascurabile è che di questi quattro editoriali due sono in lingua straniera
Uno in inglese ed uno in tedesco e mi sembra che questo sia un elemento importante che ci testimonia quello che già qualcuno prima di me ha detto
Cioè questa apertura questa volontà di dialogo guardare oltre e anche dialogo dottrinale e cercare quindi di presentare la giustizia costituzionale italiana perché in questi due editoriali
In tedesco quello in tedesco e con gli ingressi sono dedicati a la giustizia costituzionale italiana per cercare di presentarla
Anche egli anche fuori
Ma a sottotraccia cosa voglio dire voglio dire che egli se ci sono solo quattro editoriali che hanno al centro la Corte costituzionale però coi
I cinesi sono innumerevoli alcuni venivano già ricordati parlando del titolo quinto
In cui i vengono presi e in considerazione le sentenze di giurisprudenza della
Corte costituzionali in tutti i grandi temi nei quali l'avventura di federalismi sia declinata
E addirittura molto finte primissimi numeri c'è un editoriale che ha dedicato proprio alla giurisprudenza dei primi anni sul titolo sul Titolo quinto
C'è una editoriali figlio adesso avere tutti i numeri non voglio abusare perché altrimenti poi rischio di andare oltre il tempo però e il cioè editoriali sei del due mila tre sull'interesse nazionale e e sulle riforme istituzionali che si apre oserei dire quasi sorprendentemente con due pagine di citazione della sentenza
Centosettantasette del mille novecentottantotto sull'interesse nazionale
Oppure e c'è sono appunto editoriali per esplicito di Sukur giurisprudenza relativa al Titolo quinto
Ma la giurisprudenza costituzionale è protagonista anche nelle riflessioni sulla forma di governo qui penso
Soprattutto alla giurisprudenza in materia di leggi elettorali e anche in un tema che l'abbiamo già visto emergere in cui il tema europeo il tema del federalismo europeo e attraversa tutti gli iscritti dica rarità che qui oggi si presentano
Anche qui ecco c'è la questa attenzione alla giurisprudenza costituzionale e non solo quella italiana questi colloca anche il commento assai critico
Ha la sentenza del due mila venti del tribunale costituzionali che discoli convinto che tra l'altro compare in italiano e in inglese
è due volte lo stesso convinto a ribadire l'importanza e la centralità
Ora
Questa ogni presenza della giurisprudenza costituzionale e in realtà e lo dicono ancora a Fabrizi e poi oggi nella loro pretesa
Deve essere collegata
A lotterà si addica accademico ossia di giurista a tutto tondo anche di avvocato di assistente presso la Corte costituzionali dell'epoca dello smaltimento diverte l'arretrato
Di Beniamino Caravita quindi in realtà se noi volessimo andare a ricostruire la idea la visione di giustizia costituzionali di Beniamino Caravita dovremo andare ben oltre questi editoriali dovremo partire dalle prime
E monografie che sono proprio dedicate alla giustizia costituzionale
E poi sviluppare questi grandi importanti ricerche che ha portato avanti proprio qui i nel corso o degli anni degli anni due mila
Sulla giustizia costituzionale in trasformazione su un riaccentramento del giudizio di costituzionalità sulla dissenting opinion
Quindi
Degli editoriali emergono alcuni elementi che dovremmo chiunque agrarie
In ci porterebbe davvero molto lontano
Mi limito passa alla seconda parte quindi a a cercare di vedere per concludere qual ndt editoriali quella che a me sembra proprio questa sua eredità sulla giustizia costituzionale
E voglio evidenziare due punti uno di metodo è uno di merito allora per quanto riguarda il metodo a me sembra davvero importante per la nostra per noi oggi qui la nostra generazione che raccoglie più direttamente il testimone di carità ma anche per gli studiosi più giovani che sono ho qui presenti
Il cercare di vedere come Caravita legge le sentenze la giurisprudenza della Corte costituzionale ce lo fa sempre nel contesto lo fa Sempre in modo sistemico non fa è a volte critico su alcune sentenze e questo appunto ci mancherebbe
è critico su alcune sentenze ma non da un atteggiamento
In punto di in partenza critico verso la giurisdizione costituzionale che verso la corte così sono invarianti Diana anzi il suo sguardo attento al contesto con testo intendo anche l'evoluzione della forma di governo e sistemi cumulo porta nel la maggior parte dei testi soprattutto quei pochi che sono specificamente dedicati
Allora giustizia costituzionale a un giudizio in gran parte positivo del ruolo che ha svolto la Corte costituzionale italiana
Cos'è che
Organo chiamato a mitigare il conflitto politico però è riuscito a mitigare il conflitto politico a differenza di quello che hanno fatto ad esempio il Tribunale costituzionale tedesco nella sentenza che veniva richiamata
E anche fare riferimento in quello stesso commento Cara Anita il Tribunale costituzionale spagnolo nella giurisprudenza sulla sulla Catalogna
E i anche l'editoriale assai noto Roma l'occulta causa finita l'editoriale sul riaccentramento
Del giudizio di dei costituzionalità i in Italia esprime i nel rapporto tra corte costituzionale giudici comuni e poi corte cos'istituzionali e corti europee questo stesso sguardo mi sembra uno sguardo quindi attento critico quando occorre però sprovvisto di pregiudizi e volto sempre anche questo lo dicono nella per il nell'introduzione del volume questo ottimismo questo guardare avanti ma guardare avanti con fiducia con uno sguardo pieno di speranza
Di energia in fondo e anche di attivismo
Vorrei concludere però sul l'ultimo aspetto questa eredità quindi non solo il metodo come guardare la giurisprudenza costituzionale
Ma il merito e mi ha davvero colpito un editoriale che devo dire io non ricordavo cogliere quello che citavo proprio all'inizio uno dei primi il numero quattro del due mila tagli
Ora Littoriale che i
Anche un titolo significativo la giurisdizione costituzionale tra le logiche della democrazia maggioritaria e logiche della democrazia pluralista ora
Mi sembra che i in questo scritto uno scritto Bree dedicato tra gli altri tra l'altro agli studi in onore e di Sandro De scarrafone
Quindi anche questo sempre con uno sguardo oltre uno sguardo che è volto a presentare un tema ad un pubblico che non è soltanto quello quello quello italiano
Ecco metta davvero in evidenza quello che mi sento di condividere anche negli anni alla luce degli sviluppi non solo italiani degli anni successivi
Però è venuto emergendo come il ruolo della giustizia costituzionale
Questa necessità cioè di trovare una punto di equilibrio un punto di equilibrio dice Benito cara vita e di raccordo tra democrazia maggioritaria democrazia pluralista
O meglio tra le logiche dell'una e dell'altra da un lato della democrazia maggioritaria la Loggia
Cade la decisione dall'altro nella democrazia pluralista della ricerca del consenso e del coordinamento
Di là le esigenze di celerità queste esigenze che cerchiamo sempre nel processo di decisione politica de qua infelice la garanzia del procedimento
Ecco mi sembra quali migliore descrizione del ruolo a cui le Corti costituzionali sono chiamati nella democrazia costituzionale
In quella democrazia costituzionale e vorrei quindi concludere con una citazione di cara vita da un altro editoriale
In quella democrazia costituzionale quindi basata su questo delicato equilibrio tra la democrazia pluralista e la democrazia maggioritaria
Che è anche e i chiamata ad altri definita dai tiratori il posto War paradigma di cui noi siamo effettivamente i fortunati eredi
Ecco un'eredità quindi possiamo eredi di tante cose e questo credo che dobbiamo essere consapevoli di tante persone
Quindi siamo eredi hit dei padri costituenti ma dei costituenti del tutti coloro che si sono prodigati nel secondo dopoguerra se aggrediti gli studiosi come Beniamino Caravita
Che ci hanno trasmesso questa eredità e Caravita ci dice quindi
Nell'editoriale i del tredici maggio del due mila venti
Mostrandosi questa piena consapevolezza dell'eredità che abbiamo ricevuto attraverso la democrazia più pluralista ci dice e forse bisogna riaggregare tutti insieme alle azioni di storia
Forse la lettura delle prime cinquanta pagine di Post War vittorie Jude in cui si descrive la distruzione dell'Europa alla fine della seconda guerra mondiale fa imposta a tutti i cittadini europei
Parole forti che però mi sembra rispecchino effettivamente questo senso di eredità che siamo anche forse oggi qui chiamati felici di celebrare grazie
Adesso la parola Paolo ritorna
Grazie presidente il mio ringraziamento anzitutto a Iaia Andrea
Federica Fabrizi e Anna Maria Poggi
Per avermi invitato oggi a partecipare a questo incontro
Lo faccio con grande commozione ricordando l'amicizia anzitutto che mi allegato per tanti anni a Benjamin un'amicizia nata nelle stanze del vecchio istituto di diritto pubblico di questa facoltà
E poi proseguita anche negli anni in cui siamo stati colleghi nella facoltà di Scienze politiche anzi dividevamo la stanza la stanza sette del dipartimento di teoria dello Stato
E un grazie per avermi coinvolto nella nei festeggiamenti dei vent'anni di federalismo e di questa straordinaria invenzione si è parlato di sfida di avventura Pio Mapelli proprio di invenzione una straordinaria invenzione
Di Beniamino
Perché il federalismo è stato una ed è una straordinaria palestra di riflessione sul cambiamento
In cui Beniamino ha portato da un lato univa
Grande curiosità intellettuale
è stato detto
Un grande acume nella interpretazione del cambiamento e della realtà
E peraltro la fermezza in alcuni principi
Non pur non essendoci mai missione Isma'nelle negli scritti negli editoriali di Iberia pieno io mi occuperò della riflessione di Beniamino sui temi europei
Penso che questa riflessione abbia due passi fondamentali
La prima è la lezione di Gino Gorla Stato come sappiamo il primo maestro di studi di Beniamino
La lezione che riguarda proprio l'idea di un diritto comune europeo
Il quale non può fare a meno e la comparazione perché il diritto europeo non può essere che una combinazione di Alinari
Filtrante e questa è la grande risorsa in questa combinazione è una grande risorsa del diritto europeo
E poi bocciato riflessione sull'Europa sul gli sulla riflessione di Beniamino
Sul federalismo lo ha ricordato Giuseppe De Vergottini a me sembra che questo sia uno dei lasciti scientifici più importanti dell'opera
Di venire meno l'idea che occorra nel federalismo lasciarsi alle spalle
Il vecchio Stato federale radicato dello Stato lirismo e invece occorra avere dinanzi un orizzonte più ampio quello dei metodi federali di governo
E poi il metodo di Beniamino che emerge dagli scritti sui temi sui temi europei un realismo come dicevo aperto alla comprensione del
Mutamento ma un realismo sempre innervato da valori forti Beniamino che crede fortemente nella ideologia
Del federalismo c'è un passaggio A pagina quattrocentonovantuno molto bella
Questa lezione del federalismo europeo che ha conosciuto anche le virtuose energie di sognatori e di visionari
Gli scritti sull'Europa coprono un arco di tempo che va dal due mila quattro al due mila ventuno anni nei quali la vicenda europea è stata sottoposta a delle tensioni molto forti vi sono nei primi anni
Le fascinazioni della grande progettualità del dopo Maastricht poi la crisi economica poi la pandemia labbra exit la rinascita dei sovrani SMI
Su tutto questo si esercita la riflessione di Beniamino come riflessione del costituzionalista questo mi pare un punto molto importante Benjamin resiste spesso sul fatto che tutta la vicenda europea ci deve portare a di vedere
Le categorie tradizionali della dogmatica del diritto pubblico dello Stato nazione a cominciare dai tre pilastri di elementi costitutivi dello Stato il Popolo e territorio la sovranità che si sono profondamente profondamente trasformati mo'
Beniamino condiviso condiviso anche con me ma condiviso con alcuni filoni importanti nella cultura costituzionale europea
Una grande fiducia nell'idea di costruire un diritto costituzionale comune europeo
Ed è per questo che nonostante che il diritto costituzionale comune europeo sia stato tanto un prodotto della riflessione della cultura tedesca
Egli abbia criticato così fortemente gli indirizzi
Della giurisprudenza della Bundeswehr fa Songs gallerista quando in sostanza si dice dietro quel paravento della ovvero Oropa netto famelici carente c'è in realtà il vecchio nocciolo duro
Dello dello Stato al turismo
A questa prospettiva
Beniamino contrappone
Il discorso sui valori in comune sui sui valori europei
Che sono già presenti ci dice Beniamino nelle Costituzioni nazionali non vi è soluzione di continuità
Questa continuità espressa dalle tradizioni costituzionali comuni
Non si guarda mai in questi scritti al rapporto fra identità costituzione europea e identità costituzionale gli stati in termini conflittuali ma in termini di integrazione materiale fra gli ordinamenti di qui come ricordava Tania Groppi
Poco fa il diverso atteggiamento di Beniamino sulla giurisprudenza costituzione tedesca e sulla giurisprudenza della corte italiana in particolare sulla giurisprudenza sul caso Taricco
Molti degli interventi di Beniamino toccano evidentemente le questioni relative agli assetti istituzionali dell'Unione Europea
In questi interventi un posto centrale occupa evidentemente il tema della governance multilivello
Che coinvolge anche gli enti decentrati e le autonomie territoriali questo è un punto centrale pensiero di Beniamino il legame molto forte che c'è fra la democrazia europea e una democrazia innervata
Sui sui territori c'è quindi una piena adesione a una visione come dire ascendente del del principio di sussidiarietà ma c'è una
Un'idea molto forte a mio avviso l'ordinamento europeo ci dice Beniamino e una risposta alla crisi
Dello stato nazionale europeo ma e anche l'unico possibile argine ai rischi della frammentazione derivanti dai particolarismi identitario
Poi questi scritti si muovono su due piani quello della interpretazione della evoluzione dei assenti
Dell'ordinamento europeo qui Caravita si muove mi pare sulla linea dell'al sopra
I Trattati istitutivi non disegnavano un ordinamento di tipo di tipo federale c'è stata poi una evoluzione che è andata in questa direzione
Ma andata in questa direzione fermandosi come dire a metà del guado anche per le difficoltà poiché in questi decenni il processo di integrazione europea
A
A incontrato fermandosi a metà del guado quali sono i problemi aperti ecco io li indicò molto rapidamente perché il mio tempo mi pare sta per finire rafforzare il parlamento europeo questo ormai è un punto che ricorre continuamente gli scritti di Beniamino
Sull'Europa il rafforzamento del processo di integrazione europea è un rafforzamento che deve avvenire anzitutto sul terreno politico va benissimo la giurisprudenza della corte di giustizia che ha disegnato a prendere sul serio di diritti e che ha costruito il catalogo dei diritti fondamentali nell'ordinamento europeo ma il processo di integrazione europea è un processo essenzialmente politico deve passare per la valorizzazione del parlamento europeo per il ridimensionamento del Consiglio europeo la trasformazione del Consiglio dei ministri in una seconda camera degli Stati
Di tipo federale e naturalmente la conservazione
Della funzione fondamentale di istituti di garanzia alla banca centrale europea e alla corte di giustizia dell'unione dell'unione europea
Restano tuttavia che i due problemi
Fondamentale che si muovono in qualche modo sullo sfondo della parte propositiva come dire pensiero veniva meno sull'euro
Uno è stato ricordato la necessità della difesa comune l'altro la necessità di passare dal mercato comune che dalla moneta unica alla unione finanziaria
E a una politica economica e finanziaria comuni concludo
Quella di Beniamino sull'Europa a me sembra la riflessione di una grande figura di intellettuale europeo
Un intellettuale europeo che nelle diverse declinazioni che ha avuto
L'idea d'Europa ha sposato la declinazione mi riferisco in particolare alle classiche lezioni di Federico Chabod la declinazione Cosmo politica
L'Europa come laboratorio di inclusione c'è una pagina molto bella che vi leggo per concludere pagina
Quattrocento cinquantatré
Non basta ripristinare i controlli alle frontiere o costruire muri come dimostra la storia mondiale europea anche recente i muri
Se non della loro funzione simbolica non sono in grado di fermare le migrazioni gli spostamenti e soprattutto non hanno durata eterna era il due mila e nel due mila diciannove
Ultimo punto davvero davvero concludo
C'è nelle pagine di degli editoriali Beniamino sull'Europa c'è evidentemente sempre
Una grande intelligenza critica ma c'è anche il grande fiducia e grande ottimismo questa credo che sia davvero un'altra lezione
Perché riprendo la citazione litania di da ogni giunte
Scriveva conclusione del suo posto muore
L'Europa può sopravvivere alle sfide del ventunesimo secolo solo rimanendo solidissima nel suo processo di integrazione concludo davvero con una notazione di carattere di carattere personale questo ideologo è un tema sul quale
Beniamino ed io abbiamo parlato molto ci siamo confrontati molto e quindi non posso fare a meno di non come dire esprimere una certa malinconia perché questo colloquio questo dialogo
Si sia interrotto ma non è sulla malinconia che voglio concludere io credo che a Beniamino farebbe molto piacere augurare lunga vita a federalismi grazie
Prima evitare la parola per le conclusioni Giovanni Pitruzzella nel quale mi perdonerà sì chiedo
A Iaia
Covelli Caravita
Di dire qualche parola avendo la raccolto il testimone anche su questo versante e occupandosi anche direttamente dalla rivista grazie
Grazie presidente Stajano
Sono molto felice di questa giornata e sinceramente onorata di prendere parola
Oggi si festeggia la comunità di federalismi costruita con passione e tenacia e determinazione da Beniamino e da molti degli amici colleghi e allievi qui presenti
Ci tengo innanzitutto a ringraziare la retta dice il professor Oliviero Diliberto il professor Tito marci che ci hanno ospitato in questa bellissima ora e anche per le loro bellissime parole
Ringrazio tutti i relatori molti dei quali già presenti al decennale al quindicennale di federalismi
Che continuano così sì perché continua questo fruttuoso dialogo con Beniamino
Ringrazio Anna Maria Poggi autorevole direttore della rivista Federica Fabrizi vicedirettore e curatrice di questa raccolta tutta la direzione Federico sovrastante
La redazione e la segreteria di redazione Beniamino avrebbe voluto che io ho ringraziato innanzitutto di giovani che costituiscono da sempre il perno fondamentale della rivista e delle sue articolazioni
Ringrazio i preziosi amici qui presenti davvero preziosi
Ringrazio gli amanti colleghi di Beniamino dello studio dello studio professionale CPTA
E i tanti studenti come Beniamino ha dedicato davvero le sue ultime energie e che lo hanno ricambiato con un affetto straordinario
Beniamino però certamente un uomo speciale con una personalità da studiare come una volta mi ha detto un amico della corte
Beniamino anche a ciò in quarant'anni di vita insieme non mi sono mai abituata
Aveva una inesauribile tensione verso il costruire
Questa sua natura né caratterizzava l'approccio nella vita personale familiare
Ogni occasione era buona per tirare fuori la parabola dei talenti
E nella vita accademica e professionale costruire con responsabilità diceva per liberare dialogare progredire innovare
Basti pensare a quando si innamorò del libero con autografi scritto da uno stratega politico indiano la cui tesi di fondo è riportata in un editoriale di Beniamino del maggio due mila diciannove che così recita
Il bel l'editoriale di Beniamino
Nel mondo delle connessioni dei collegamenti delle infrastrutture la geografia funzionale quella appunto delle connessioni conta molto di più della geografia fisica
Quella dei mari dei monti dei fiumi
E conta molto di più della geografia politica quella dei confini o peggio dei muri e dei fili spinati
Da tale concetto Beniamino come d'abitudine né Strasse una chiave di lettura di lettura del federa Lighting Process europeo la rivista federalismo altro non è quindi che il frutto di questo suo approccio costruttivo al quale si è aggiunto un fortunato ingrediente l'incontro con colleghi e amici guidati dallo stesso fuoco sacro e da stelle polari condivise mi fa piacere richiamare qui alcuni scritti su federalismo degli straordinari relatori qui presenti per osservare alcune stelle polari della rivista
Quella del valore del pluralismo e pensa l'editoriale di Paolo Di Donato in commento all'introduzione della figura dell'amicus curiae nei giudizi innanzi alla Consulta
Quella di una Costituzione che va frequentata collettivamente
Memorie del compromesso originario e consapevoli delle sfide presenti e future come scrisse Sandro Stajano in occasione dei settant'anni della Costituzione
Quella del primato dei diritti fondamentali rispetto alle tensioni dell'autonomia differenziata come ben scrisse Elisabetta Catelani
Quella della consapevolezza e cito Stefano Ceccanti
Che con la memoria a breve lo sguardo provinciale Italo eccentrico e tesi troppo facilmente ottimistiche non si fa bene al sistema Paese
Quella di un è Europa dei valori che incide sugli equilibri degli organi costituzionali interni del bellissimo editoriale di Giuseppe De Vergottini sul ruolo della corte e il processo di riaccentramento
E che ben si collega alla trasformazione culturale di cui scrisse Tania Groppi che sta investendo la Corte costituzionale italiana che si immette pienamente nel dialogo globale tra i giudici costituzionali e con le corti sovranazionale
Quell'ancora di un'OPA di valori che prevale sulla originaria concezione del funzionalismo
In un'ottica di convergenza tra l'identità costituzionale dell'Unione e quella degli stati membri cito Giovanni Pitruzzella cui sono affidate le conclusioni di questo bel convegno ci tengo a ringraziare Andrea di tutto ci tengo quindi ha ringraziato il per tante stelle polari per questo affresco che ci avete donato a nome mio di Andrea e di Beniamino
Grazie Iaia
Per questa così importante mozione anche
Adesso la parola Giovanni Pitruzzella per le conclusioni
Sono io che per concludere
Ringrazio ringrazio fortemente gli alieni Andrea ma anche le grandi direttrici di federalismi che hanno raccolto il testimone di Beniamino Federica Fabrizia negli appoggi tutti coloro che fanno parte di questa straordinaria comunità di persone andante proprio dalla curiosità e che cercano appunto di portare avanti quel discorso dice principio divino vi ringrazio
Non so perché c'hanno invitato facendoci questo onore essere qui insieme in una giornata così importante
Ma l'immigrazione perché grazie alla loro attività
Il pensiero di Creta così il ricco così lungimirante costi visionario continua a insistere per noi costantemente momento di confronto distinguo
Di indirizzo nella nostra attività nella nostra fatica quotidiana
E certamente non sta a me tirare le conclusioni il pensiero di chiarite talmente ricco talmente attuale talmente ancora necessità bisognoso di essere assicurato in tanti aspetti per cui conclusioni non se ne può sono farebbe relazioni che mi hanno preceduto erano così appassionate così vibranti che credono non si possa dire nulla
Mi dividerò perciò a qualche conclusione che non a caso a qualche scusate considerazione che non a caso e poi riprende alcune delle considerazioni svolte
E direi che da questi editoriali ma anche da quello che gli amici che mi hanno preceduto hanno detto emerge ha detto ridona proprio una immagine di Beniamino come un grande intellettuale europeo dotato di una visione di una vera visione di lungo periodo
Grande intellettuale perché prese emerso nelle cose che sono state dette Beniamino ma in anni passati oggi tutto sembra molto più semplice innanzitutto sul piano metodologico rompe gli steccati
Che i confini disciplinari la rivista federalismi quando nasce è una rivista che si occupa non delle regioni e Ciaccia era una rivista si occupa di un grandioso processo politico istituzionale culturale che riguarda l'Europa lo Stato le regioni la società e non a caso la rivista si chiama rivista Diritto pubblico italiano comparato europeo e Beniamino Caravita rompe non solo gli steccati disciplinari tra i giuristi ma rompe gli steccati tra giuristi
E altre discipline
Gli anche a e citava il libro di Barak canna scrittore sulla sulla su questa ipotesi appunto di per creare una giungla di dare risalto alla geografia economica io mi ricordo passeggia dopo un Caravita proprio lungo le nel in qualche stradina romana le discussioni appassionate su questo libro ma su moltissimi altri perché uno dei messaggi che già ed è un lascito soprattutto per i giovani e che i giuristi non possono vivere di norme e di e di teorie giuridiche diverse stessi emergono guarda il conta il sito lo richiede dava Tania Groppi lo in context e probabilmente uno degli aspetti fondamentali del metodo di Caravita
E nel fare questo
Caravita lanciate le idee sa perché vedete secondo me non solo nella dialogo interpersonale Benito iscritti e anche ovviamente negli editoriali Caravita utilizza il rasoio di Occam
Capitava gli di fronte a problemi complessi in cui tante volte ci si può perdere in un labirinto fatto di tante cose anche interessanti
Criteri scendere appunto accogliere l'aspetto saliente e per questo gli editoriali sono importanti come delle opere scientifiche ancora più approfondite che ci ha lasciato
Sono importanti perché rispetto ai problemi della nostra era cita una direzione
E patate
Quando Caravita sceglie federalismi punto imbottiglia dall'ismi prima poi Ferrini punto in tv lo fa a ragion veduta utilizzando un'idea forza
Che non si rifà Allo stato federale bisogna evitare il fraintendimento per Caravita quando padani hanno una testimone Daniel scusami volevo dire Anna Maria né una testimone anche Tania naturalmente il partecipa delinea intendeva dire noi non ci occupiamo nello stato federale di quei modelli che ci ha consegnato appunto la giurie sulle forme di Stato
Noi ci stiamo occupando di un grandioso processo di cambiamento politico innanzitutto e l'ha ricordato De Vergottini istituzionale culturale e giuridico economico che riguarda
La società europea e che opera un confronto con le altri e sistemi sociali politici e istituzionali gli altri continenti carità tende tante volte dire il federalismo una forma di organizzazione
Di
Che vada al di là della nostra esperienza perché ne abbiamo ormai delle grandi aree geografiche il Brasile recitava gli Stati Uniti e altri ancora che devono organizzarsi in forma in modo nuovo e da noi il federalismo serve a coniugare pluralismo che e la sua l'abbiamo ripetuto oggi tante volte la sua preoccupazione fondamentale e momenti di unità
E non a caso uno dei il degli studiosi che ha influenzato maggiormente il suo il suo pensiero
E Daniel Elah trarre che appunto ci dice il federalismo non è una struttura gerarchica e il mettere insieme tanti appunto a sospetti tanti elementi di poterne per cui con una definizione che Luís addotta
Mette è il federalismo è scelto Crew lo quindi autonomia Plast cher quinto brullo quindi mettere insieme alcune cose autonomia da una parte ma anche appunto operazione messe insieme di regole di Compay senza e questo il sistema europeo e quando venivano finisce e scusate vado mi mi mi fermo fra poco ma parlare a lungo quando Benigni non lo dice e rivoluzionario
Guardate ma pensate a e quando si discuteva sulla costruzione europea e che tutti gli studiosi troppe le costituzioni feedback Aretha ma non è uno Stato federale non è un assetto federale no tutti a dire queste cose Beniamino con la sua forza dice è una procede sono riprendendo la Zara dice appunto poco e di creazione di un assetto federale
Che mette insieme tutti questi livelli non con momenti gerarchici ma con momenti di coordinamento e anche con condivisione ma anche con separazione perché lui valorizza l'articolo quattro del Trattato sull'Unione europea
Le identità costituzioni nazionali e l'identità europea ma ci dice anche come gli Enti europea non è gerarchicamente sovrapposta il costituzionalismo europeo affonda le sue radici nelle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri
E e direi che nel l'affermare tutto ciò
Beniamino nella buttare questa chiave di lettura delle trasformazioni in offrire dei nostri tempi Beniamino diventa vent'anni fa e più di vent'anni fa permettete anche prima di federalismi
Un punto di aggregazione di quella che allora era una minoranza culturale ormone parata vent'anni fa parlare i TIR riforme istituzionali tra i costituzionalisti
Non era così semplice non era così facile molti di noi seduti a questo tavolo se lo ricordano
Beniamino è tenace Beniamino
E contemporaneamente tenace ma anche aperto al dialogo lui vuole imitare la polarizzazione ideologica sia nell'ambiente scientifico nell'ambiente culturale sia nella società
Stajano ha detto che con Beniamino
Si poteva confliggere io dico e con me che io so sto quasi sempre d'accordo no nel corso di questa
Lunga ormai esperienza e continua grazie a questi scritti e grazie all'affetto di Iaia Andrea
Noi appunto c'era l'idea che poteva crearsi una minoranza di diretto alla modernizzazione del Paese e che faceva riferimento a una cosa che non è venuta fuori per ragioni di economia di spazio ma che lui era centrale
Lui dice e non ora dove tutto facile perché certe cose col tempo poi si afferma ma lo dice per primo mette la crisi dei partiti la crisi e le culture politiche del Novecento
In un contesto in cui i partiti politici non riescono più ad assolvere la loro tradizionale funzione di rappresentanza della società e di sintesi noi dobbiamo trovare nelle istituzioni le risorse che ci consenta no di mantenere insieme pluralismo è unita il governo e la rappresentanza
E per questo lui ha aperto non solo appunto verso le regioni che per lui sono una cosa importante e aperto anche verso modifica della forma di governo in cui abbiamo parlato e discusso contanti appunto amici qui presenti nel corso degli anni ma non vi voglio tediare perché appunto tante cose sono state dette
Bene in in questo e l'hanno detto era un ottimista
Io mi ricordo che qualche anno indietro il di siberiani abbiamo perduto
Abbiamo perduto Rovedil cioè il la crisi l'Europa sembrava in crisi irreversibile il del la le le forme appunto di populismo avanzavano dappertutto la democrazia era in crisi
Il liberalismo per carità il liberalismo ormai sembrava una cosa vecchia
Abbiamo perduto semplice notizia tutti qua
Invece no lui era sempre ottimista e lo era ottimista anche in questi scritti quando in uno degli ultimi editoriali dice
Guardate gli ultimi anni sono stati caratterizzati dall'emergere di due elementi contrari a quell'ideale di federalismo di pluralismo di tutela dei diritti di cui parlava parlava Luigi Democratic Cismon populista
Uso le sue espressioni
E di una un affidamento alla la speranza rione dei controlli esterni di legalità astratta diremmo il governo dei giudici o delle procure o comunque tutto Rita ecco diceva
No queste forme di semplificazioni che lui riteneva autoritarie
Sono finite sono perché da ci sarà qualche lascito positivo ma in realtà appunto la il processo di federalizzazione continua per salvare il pluralismo diritti fondamentali tolleranza
Secondo lui quella polarizzazione che combatte forse verrà meno e per questo la sua lungimiranza lui affronta ma molti anni fa il tema
Di internet
Che non è emerso in queste cose Morante Beniamino era ossessionato
Da quello che avveniva sulle piattaforme
Ed era ossessionato dal fatto che è ormai il processo democratico poteva essere falsato dalla appunto dalla diffusione di fare interni e uso dal modo come operano gli algoritmi e dal fatto che non ci è proibito alcuni editoriali mi dice quando appunto si criticava Berlusconi che poteva appunto con le sue televisioni e modificare orientare il dibattito pubblico sia intervenuto ai tempi del governo Dini tanti anni fa col decreto sulla par condicio ma cosa facciamo con le nuove piattaforme deve essere il far West
Non è però e dettiamo salutati all'inizio come un ideale di libertà di apertura di e appunto capacità dell'informazione di diffondersi nel pura vero che poi ci siamo resi conto dell'altra faccia della medaglia e lui voleva delle regole
Per le regole che garantisca Ferruccio Fazio che guardate
Che quando questo si diceva eravamo in pochi a dirlo
Sì veniva appunto attaccati pesantemente come censori della libertà di informazione
Oggi qui cioè Cesare Pinelli come direttore di un'altra grande rivista Diritto pubblico ha dedicato qualche numero fa proprio con lo Statuto dei poteri privati perché rapide alcuni editoriali indirizzare espressione poteri privati
Ebbene oggi riflettiamo tutti sulla necessità dir regole che permettano di rendere attualizzata appunto la garanzia della libertà di informazione ai tempi di internet
Credo che in un momento in cui ci sono grandi trasformazioni in quel Paese affronta il tema delle riforme istituzionali gravità non ci mancherà più ci manca come presenza fisica perché non l'abbiamo con noi ed è una mancanza incredibile
Però
La sua guida spirituale la sua guida intellettuale quindi in questo vittoriale in tutti gli altri volumi già accertato
E che credo potranno dare un contributo alla crescita del suo Paese e per una volta il nostro Paese e per una volta tanto mi farò contagiare dal suo ottimismo il mio la mia mancanza di ottimismo il suo forte ottimismo era l'unica cosa che ci divideva grazie ancora a tutti con
Giovanni Pitruzzella
Che prima della conclusione dei nostri lavori volevo anche dare annuncio delle prossime iniziative
Per il trentennale di federalismi punto impicci sarà adesso una il ventisei di maggio
Un occasione Milano in cui si parlerà delle le disse di aver dodici in un contesto di nuove tecnologie vecchie burocrazie un futuro possibile sui sulla un un titolo che si incentra su una domanda
Alla quale speriamo che si possa dare poi un'ottimistica risposta
E poi invece a Napoli il quindici di giugno e in cui si svolgerà una riflessione su autonomia autonomie i soggetti del pluralismo
Bene e allora credo che su questa prospettiva di ulteriore lavoro nella nella ricordo di Beniamino possiamo chiudere i nostri lavori vi ringrazio