Presentazione del libro "Diritti dell'uomo" di Louis Henkin

Buonasera a tutti aspettiamo che si accomodino
Le ultime persone
Allora io questa sera un compito gravoso cioè devo introdurre la ripubblicazione a trent'anni dalla sua prima uscita di un libro
Molto importante curato e introdotto dal presidente il professor Giuliano Amato che dell'autore di questo libro è stato un allievo alla Colombia University
Un libro fondamentale
Che
Loro i nostri
A ospiti i protagonisti di questa conversazione avranno il compito ancor più gravoso di calare nel tempo presente
Mi riferisco a Francesca Mannocchi giornalista e scrittrice a Giovanni Floris
Che non è soltanto giornalista e conduttore televisivo ma anche scrittore
Moderati da Paolo Di Paolo scrittore che conoscete bene nonché coordinatore editoriale della Treccani libri
I diritti dell'uomo
Questo il titolo è questo il tema
Il presidente Amato nella sua introduzione a questo saggio invecchiato benissimo
Riva a definire i contorni di una ideologia dei diritti dell'uomo
Prendendo spunto dal fatto che oggi
Il mondo la maggior parte delle nazioni
Soprattutto alla luce dell'indicibile tragedia dell'Olocausto quindi a partire dalla seconda metà del Novecento
Andò progressivamente
Acquisito o come direbbe come scrive anche in mi sentii dato una veste giuridica
All'istanza
Un'istanza che affonda le proprie radici nel mondo antico se possibile all'istanza dei diritti dell'uomo dei diritti fondamentali dell'uomo
Si comincia con a una grande riflessioni di carattere ottativo potremmo dire no cioè che cosa con la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
E Nazioni Unite
Ci dicono ci diciamo
Tutti insieme quali dovrebbero essere i diritti fondamentali dell'uomo e perché perseguirli
E si arriva a definire a codificare progressivamente in una dialettica tra diritto internazionale accentrato negli Stati sovrani e diritto costituzionale si arriva a definire
Qualche cosa che oggi noi tendiamo a dare per scontato
Che però tanto diamo per scontato un insieme che definisce
Il Complesso dei diritti fondamentali degli uomini e delle donne perché forse sarebbe anche corretto definirlo
O mi perdonerete la forma binaria ma insomma anche su questo poi
Mi riservo di fare un appunto
Ci siamo quello che oggi ne diamo per scontato
E che
Rappresenta una specie di Brundle norme interiorizzato da tutti noi in realtà poi nella sua applicazione contemporanea
Perfino in quelle che eravamo siamo soliti definire democrazie liberali trova degli spazi dei vuoti spaventosi nella sua concretizzazione applicazione
A proposito della discorso binario che facevo
Faccio notare che fino al mille novecentonovantanove messi considerava l'omosessualità una malattia mentale
Pensate no Occidente che si preoccupa giustamente di definire degli spazi di codificazione relativi alle necessità di proteggere attraverso un concetto di libertà negativa perlomeno inizialmente i diritti degli omosessuali
Soltanto nel mille novecentonovanta si fa carico di costringere l'OMS che l'organizzazione mondiale della sanità
A derubricare e a togliere dalla dall'ordine delle malattie mentali l'omosessualità ma potrei anche dirvi che
A proposito di Stati sovrani
Quando quando i russi gli americani liberano d'Europa Tenaglia insieme con gli inglesi molti omosessuali escono nei campi di concentramento anzi nei campi di sterminio per entrare in galera perché la maggior parte ho una gran parte diciamo
Dei codici penali europei prevedevano all'omosessualità come reato anche questo molto interessante come spunto di riflessione su cui secondo me ci si attarda poco
Quando si dà per scontato che l'Occidente e la terra delle democrazie
Della democrazia liberale
Faccio notare che tanto per fare un esempio in Francia la l'omosessualità non è reato dal mille settecentonovantuno
In Finlandia dal mille novecentosettantuno la Finlandia
Dopodiché e mi avvio a concludere questa introduzione
Che cosa ci dice sostanzialmente o almeno ai miei occhi non solo Quentin ma Giuliano Amato
Che oggi c'è una necessità fondamentale che è quella di trovare un punto di mediazione
Tra quella che era la legiferazione libera degli Stati sovrani dei parlamenti con la loro centralità democratica
E l'istanza di costruire delle leggi sovraordinate
Che
Formalizzi no un controllo giurisdizionale per lo più affidato delle corti di giustizia e sono poi le corti di giustizia che si sono progressivamente storicamente incaricati di applicare in forma cogente tutto ciò che ha a che vedere con i diritti dell'uomo
A cominciare dal mai abbastanza citato consiglio
L'Europa tutti dicono
Perché l'Europa nasce come un insieme di Stati che regolano dei rapporti commerciali la cieca non è vero l'Europa nasce sulle macerie della seconda guerra mondiale nel mille novecentocinquanta si pone il problema di rendere cogente
Costrittivo
E dopodiché e questo è un interrogativo che ne che vi porgo
Si tratta di capire in che misura sia possibile trovare qui diciamo entro nel rapporto tra democrazie i liberali liberalismo poco democratico no secondo la riflessione
Di un politologo molto interessante di Insigne come gli Ashton monca cioè l'Occidente deve imparare forse anche ridefinire se stesso sulla base dei propri scandali anche quando e questa è la soluzione trovata da inchini
E ampiamente
Approfondita da Giuliano Amato anche quando si crede di aver trovato una soluzione
Nell'insieme di blocchi regionali iperregionali dobbiamo intendere in terra statali che sulla base di un comune sentire
Di un fattore comune trovano un'identità parola non disprezzabile quando si tratta di costruire un tessuto di rapporti legati alla protezione e la promozione dei diritti umani
In un sistema in cui però il il carattere ottativo c'è sollevando
Diventa può diventare il costrittivo e farsi nel senso cioè
Ma in posizione
Ed è qui che spesso ci troviamo di fronte a situazioni in cui sono gli Stati nazionali quegli stessi nati Stati nazionali nati attraverso la rivoluzione francese
Che affidasse spessa la volontà generale
E che giustamente il professor Amato ritiene essere un elemento di difficoltà quasi un deterrente rispetto all'universalizzazione dei diritti dell'uomo
Sì ribella no a tutto ciò che di costrittivo c'è
Nella in posizione di ciò che noi diamo per acquisito c'è un ponte l'impressione che ne in in un mondo diciamo così conflittuale globalizzato
Il tema dei diritti umani sia sì culturalmente dato per acquisito ma nella misura in cui viene imposto attraverso una legge sovraordinata può generare delle crisi di rigetto che a volte determinano profondi conflitti e se possibile ancora più profondi da parte degli stati entro il cui perimetro si pretende di affermare qualcosa che la natura dell'uomo
Dovrebbe aver acquisito non entro nei dettagli sul rapporto tra diritto positivo giusnaturalismo opposto un paio di questioni su cui secondo me
Sarà potrebbe essere utile conversare vi ringrazio spero di non essere stato troppo lunghi
Grazie ad Alessandro Giuli
è una occasione per noi molto interessante quella di sottoporre alla vostra attenzione una discussione intorno appunto a questo volume che si intitola diritti dell'uomo Visentin appunto ne daremo magari qualche tratto anche attraverso una testimonianza diretta di Giuliano Amato che ha avuto la possibilità di conoscerlo e di essere suo allievo
E e questo libro diritti dell'uomo come veniva ricordato all'inizio è una una ripubblicazione in realtà di una voce
Dell'enciclopedia Treccani questa è la è la sigla editoriale Treccani libri che ripropone nella sua collana Voci il patrimonio pezzi del patrimonio enciclopedico cercando intanto di verificarne l'attualità e laddove e vi fossero problemi in questo senso
Di chiedere per l'appunto a una voce nobile di creare una dialettica con quella voce originaria diritti dell'uomo è stato detto già molto è chiaro che è una riflessione che lui sente in datata mille novecentonovantatré
Sul senso stesso di arrivare per esempio una dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che afferma
Che riconoscimento dell'intrinseca dignità e dei diritti eguali inalienabili di ogni membro del genere umano il fondamento della libertà della giustizia della pace nel mondo cioè per arrivare a una anche solo una formulazione come questa occorre impostare i fondamenti di una visione che si presume possa essere condivisa a ogni latitudine in ogni dimensione diciamo così dell'umano
Giuliano Amato che ha appunto scritto questa lunga introduzione mette proprio a setaccio tutti i problemi che comporta anche semplicemente scrivere una dichiarazione tra l'altro il volume propone proprio su suggerimento dello stesso Amato una appendice piuttosto cospicua in cui vengono riprodotte appunto le dichiarazioni le carte dei diritti fondamentali sia a livello nazionale che a livello internazionale dunque questo volume diventa anche uno strumento non aggiungo molto altro in realtà abbiamo scelto tre interlocutori come ricordava anche Alessandro Giuli all'inizio
Ovviamente molto riconoscibili ma anche molto diversi tra loro che possono dare prospettive
Diverse quella di Francesca Mannocchi che è una appunto delle nostre più importanti firme del giornalismo donna racconta attrice narratrice a sua volta in qualche modo raccontando quelle storie fai le fa esistere anche in una dimensione di racconto
Che al confine
Con la letteratura che lei frequenta anche per altre vie ma sento che c'è in realtà anche una forte ispirazione che le viene da alcuni narratori o narratrice che hanno provato a a raccontare il dolore del mondo da molto vicino pensa Svetlana Alexia dice per esempio che lei spesso richiama e Giovanni Floris che ovviamente tutti conoscete ampiamente però e la sua prospettiva la sentiremo tra un attimo è anche quella di chi da due decenni Q conduce Cortina un dibattito politico molto riconoscibile e quindi ha visto anche modificarsi uno modificarsi magari anche linguaggio l'atteggiamento della classe politica alla classe istituzionale intorno al tema dei diritti
Partirei da da Giuliano Amato e però con una premessa anche rispetto magari ad altri incontri che abbiamo fatto è chiaro che il professor Amato
Farà magari un un excursus una traversata rispetto almeno i punti cardine della sua riflessione in questo volume ma in un'altra circostanza recente mi ero forse dimenticato di chiedergli proprio di raccontarci magari in due minuti Luís senti in come figura lo ha fatto anche in un pezzo uscito qualche settimana fa sul Sole ventiquattro Ore
Della domenica e ma molto colpito che c'era anche una una dimensione di ricordo personale che qui tiene un po'meno in luce anche addirittura con una lezione di retta che lui ha ereditato da da enti in forse un po'Brusca mi sembrava un certo momento insomma non rispetto allo studente Amato quindi proprio perché la la figura non è così trasparente una figura rilevantissima naturalmente l'orizzonte degli studi
Non solo sul diritto però il professor Amato era un giovane studente alla Colombia e quindi credo nei nei primi anni Sessanta incontrato
Sessanta sessanta no no troppo avanti prego quindi io partire da lì se è d'accordo cioè e l'incontro con enti in l'incontro diretto e poi entriamo nella nei materiali
Si era l'incontro diretto fu che io
Ero andato lì per un master ero appena laureato quindi avevo ventidue ventitré anni
Il master e il mio era incostituzionale comparato ed era il mio professore di reinserimento
Quindi lo frequentai molto
E capire il personaggio
Ora per capire il personaggio chi non avesse letto ciò che poi mi è capitato di scrivere prelievo Carlo deve tener presente che in Kenya appartiene a quella categoria di esseri umani messi alla frusta da disgrazie che non meritano che chi è nato in una famiglia ebrea ebreo e si trova in un Paese nel quale in genere il many mo'che li posso avere che potesse capitare era un pogrom nonché
Provoca
Lui era un bambino figlio di un rabbino
Destinato probabilmente alla carriera del padre
In Bielorussia
Quando aveva sei anni la Bielorussia diventata Repubblica socialista sovietica diventò per ciò stesso un luogo pericoloso per gli ebrei
E il padre rabbino intelligentemente intelligentemente pensato in questa cosa
Pochi si riflettono cosa significa per degli esseri umani per delle famiglie una bella sera mettere tutto in una valigia molto spesso di cartone tutto tutto quello che nella valigia di cartone riesce ad entrare le spendendo magari gli ultimi soldi trovare un mezzo che li porti lontano loro furono tra i tanti che andarono negli Stati Uniti si piazzarono al New Yorker
Vissero della solidarietà della loro stessa comunità che aveva già molti esponenti
E questo bambino andò a poi a studiare matematica
Ma
Aveva un compagno alla Yeshiva University
Che fece domanda per la studiare legge caro guarda e a lui venne in mente di fare la stessa domanda
E aveva un curriculum talmente buono che lo prese no quindi questo era un uomo che andava a colpi di intelligenza aveva un che di brusco dentro disse anche nel decidere
E l'episodio più straordinario della sua vita che io non gli chiesi come si era potuto svolgere ma è raccontato da alcune biografie
Quando durante la seconda guerra mondiale lui va
E comandava un plotone non a un rango molto alto perché è giovane né in Francia dopo lo sbarco in Normandia a un certo momento si trova davanti schieramento tedesco piuttosto cospicuo
Il racconto dice che lui comandava dodici uomini plotoncino erano in tutto tredici e che i tedeschi erano oltre settanta
Ciò che io ho letto e che appunto non ho verificato che utilizzando bene il suo Idice convinse l'ufficiale tedesco ad arrendersi
Allora insomma io ho una grande stima punto della capacità di questi giovanotti e giovanotte ebree di di farsi valere nelle situazioni più difficili
Però Comelli disse abbia contribuito a far rendere settantatré tedeschi re
Evidentemente insomma era riuscito
A fargli credere che loro erano molti di più questo era l'uomo che quindi anche quando si interrogava in classe aveva una sua fermezza
Le il
Insomma è quella delle nelle università americane lo sapete non è che uno va in classe tranquillo ad ascoltare il professore il massimo che fa prende appunti il minimo occuparsi oggi del Display del proprio telefonino
No le sei bombardato dalle domande del professore realtà
E se lui ti dice a fine lezione allora per la prossima volta leggete questo questo e quest'altro voi lo leggete perché poi vi vergognate davanti ai colleghi di Roma e quindi in questo io ero diventato anche abbastanza bravino e lui mi stimava
La cosa la quale lei si riferiva
Accadde quando alle prese con un problema che ora non non sollevo di tipo giurisprudenziale
Sulla cui soluzione lui disse che c'era incertezza io Pierino italico prima noi lo risolviamo così
E andai orgogliosissimo da lui
Apportarli e tre pagine ente dattiloscritte in cui risolvevo il problema applicando le categorie interpretative che noi in Italia avevamo elaborato due gli LSU mi guardò e mi disse ma non hai proprio capito niente
Allora insomma gli arbitri insomma
Anche il bell'Antonio ci sarebbe rimasto male insomma
Giovanni studioso italiano orgoglioso di tutto quello che sa anche offre la sua soluzione che si sente dire non grazie ma non hai capito niente
Il fatto è che aveva ragione
E appunto come poi io ho scritto nel rilievo Carlo lui non si limitò a dirmi non hai capito niente passò l'ora successiva con me a spiegarmi
Comedy in qual modo
è possibile fare quello che il gergo poi giuridico chiama il Transplant
Di non solo istituti ma anche concetti categorie interpretative da un sistema all'altro e questo Transplant era impossibile
Quando si discute nei vari Paesi di cambiare regime la lezione di Jenkins sarebbe sempre bene tenerla presente insomma di trapianti non sempre riescono
Questo era
Appena appena oltre questa questa rievocazione punto po'più corposa di quella che c'è solo in un passaggio dell'introduzione di Giuliano Amato in questo libro comincia appunto il saggio che come vi dicevo è una voce l'enciclopedia e della voce l'enciclopedia
Il senso della collana ve lo ve l'ho spiegato un attimo fa è come una voce enciclopedica cerca di sistematizzare un sapere complesso
Cercando di essere trasparente e quindi la la prima frase dopo un preambolo dice che la sottopongo
Proprio a Giuliano Amato perché magari rapidamente si possa dare gli elementi essenziali del suo ragionamento intorno a questa voce e poi aprire la discussione l'espressione diritti umani viene talvolta usata colloquialmente questo evento in che scrive per designare in modo generico i principi di giustizia o i valori connessi alla Società buona
Talvolta il termine usato come sinonimo di democrazia
A proposito di quello che si può anche non capire dice poco dopo a rigore tuttavia idea dei diritti umani non è sinonimo di tali valori anche se presenta importanti affinità con Easy con grande trasparenza
E anche in fa un ragionamento su che cosa non sono per esempio i diritti dell'uomo per poi cercare di guadagnare appunto una sostanza condivisa che porta anche storicamente alle varie carte
Che hanno appunto una loro radice nella riflessione sui diritti inalienabili
Volevo chiederle professor Amato proprio tipo di ripercorrere i punti rapidamente i punti essenziali del del del del suo saggio introduttivo ma anche questo rapporto
Che implica l'evocazione di una parola Quentin USA forse con più come l'imbarazzo di quel quanto farebbe forse un europeo che la parola felicità
Che in una dimensione del genere fa un certo effetto no forse molto americano questo potremmo dire un po'banalizzando ma e la teoria politica moderna vita dei diritti scriveva in china in contrasto con alcune concezioni di stampo utilitaristico secondo le quali il principio guida di una buona società e la realizzazione del massimo benessere per il maggior numero di persone o la massimizzazione della felicità
Allora rapporto tra diritti umani felicità il rapporto tra diritti umani una dimensione laica dello sguardo sull'esistenza generici sentimenti umanitari che non bastano non sono sufficienti affondare delle norme
Internazionali condivise è un è un terreno molto più complesso forse addirittura di quello che neanche in fa sembrare con la sua chiarezza
Molto molto complesso e in realtà il tema poi di benché in niente e quello che io sintetizzo molto semplicemente anche perché poi io voglio sentire loro
Che insomma
Una volta due secoli fa erano stati due singoli Paesi a dire che ogni essere umano ha gli stessi diritti di ogni altro
In quel senso era un'affermazione di principio che valeva quel che valeva nella Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti o nella dichiarazione universale dei francesi dopo la loro rivoluzione
La grande novità del mille novecentoquarantotto è che sono le Nazioni Unite a dirlo
E quindi le stesse parole hanno un altro significato le stesse parole implicano che ovunque tu sia nato
Chiunque tu sia
A qualunque sottospecie degli umani di tu appartenga maschio o femmina qualunque sia il tuo sesso tutto orientamento sessuale il tuo colore eccetera questi sono i tuoi diritti
E e il il grande angoscioso tema del nostro tempo
E che una volta che l'abbiamo detto così dovrebbe essere e come mai non lo vuole e che strumenti abbiamo per fare in modo che tu sia il più possibile
Ogni Stato ai suoi quando è la comunità internazionale che vede che nelle che nelle singole comunità nazionali non accade cosa alla comunità internazionale per poter dire
Così sia mentre così non è
Pesto e è il grande tema grande tema complicato dal fatto che e lo accennava già giustamente il direttore no presidente incluso il presidente o direttore qua
E presidente mi sa
Giuliette ha detto cose importanti su questo tema cioè le culture nazionali incidono molto sul significato che gli stessi diritti assumono percorrere denominati Allo stesso montoni in realtà no perché io qui faccio sempre riferimento ad Amartya Sen che consente considero quello che l'ha spiegata meglio questa cosa in fondo
I diritti umani si compendiano tutti nel diritto di ciascuno di realizzare il proprio progetto di vita
Però questa libera autodeterminazione può produrre risultati diversissimi perché in culture diverse i progetti di vita possono essere diversi
E si può essere il progetto di vita che aspira
Ama i sapori insomma ma il le spiegazioni ci sono
Aspira al massimo di servizio nei confronti degli altri e altri che hanno progetto o al massimo di espansione di se stessi poi probabilmente entrambe raggiungono la felicità uno in un modo e l'altro nell'altro ma il vero problema che qui sotto c'è e che appunto Amartya Sen esplicita molto bene il Progetto di vita che io faccio quanto dipende da ciò che so
E quanto risente di ciò che non so
E il suo esempio e quello della mamma del villaggio indiano che vede la figlia che fa chilometri per andare a studiare
E disse ma perché per di tutto questo tempo che teme gliene perché dall'esperienza che a lei
Il miglior progetto di vita riavere qualcosa che permetta di non temere in testa il secchio d'acqua
Che andando a prendere l'acqua distanza dalla fontanella io mi devo tenere in testa per portarlo in casa
Perché questo donna ignorante
E ignorante non solo di ciò che ha intorno ma dissi
Non sa qualità Land TA nessuno l'ha messa in condizioni di fare il suo progetto di vita in quello che lei è in grado di fare uno stereotipo dettato da una condizione di inconsapevolezza
Allora c'è tutto questo costrutto ecco che
Porta a a domandarsi non solo come non si violano i diritti ma anche i commessi promuove io su questo insisto molto
è una cosa che deriva da una vecchia cultura che sta dentro di me ma insomma i diritti vivono in chi ha la coscienza sì
Il problema fare in modo che questa coscienza si svegli che si accenda mi fermo qua
Che questa coscienza si accenda diceva appunto Giuliano Amato ed è una coscienza però di fronte perché potrebbe essere la coscienza di chi e privato di cui
Il diritto non riesce nemmeno a riconoscere la privazione per l'appunto per ignoranza per indigenza per uno stato di necessità
Ma anche la coscienza di chi guarda al mondo con maggiore consapevolezza con maggiore Stone come John istrumento i e riconosce la violazione del diritto umano il limite della libertà imposto ad altri
Allora la suggestione da che vorrei sottoporre a a Francesca Mannocchi per poi naturalmente lasciarle e nello spazio come tra un momento Giovanni Floris di ragionare la direzione che preferiscono è una suggestione appunto letteraria ma sono solo quattro versi di una poetessa polacca premiata col non bella che si chiama Wisla UAC Mosca
Che dice
Nulla è cambiato il corpo prova dolore
Deve mangiare respirare dormire alla pelle sottile subito sotto sangue
Ha una buona scorta di denti e di unghie le ossa fragili le giunture stira Abbili nelle torture di tutto ciò si tiene conto nulla è cambiato il corpo trema come tremava prima e dopo la fondazione di Roma nel ventesimo secolo prima e dopo Cristo
Il corpo trema e tremava cioè c'è anche una storia di corpi indietro qualunque discorso appunto giuridico una percezione che puoi a vere toccando questi corpi in qualche modo dico che Conte potremmo cominciare un ragionamento se voi
E proprio su come si incarna una viola la violazione come si si manifesta si rende visibile naturalmente però a chi è ha una coscienza di narratore di parte da un'opinione pubblica più avvertita perché e quella parte l'opinione pubblica più obiettiva che può arrivare anche a una trattativa
Giuridica che poi porta una carta che sancisce diritti anche per chi non sa di averli e allora Francesca volevo chiederti di partire da qui tu se appena tornata dalla adesso dal Kenya ultimamente si è stata in Somalia stai per partire di nuovo per l'Ucraina
E e la tua vita è anche mettere a fuoco dove il diritto non è e come diceva un attimo fa anche Giuliano Amato non è nemmeno percepito come possibilità perché non è non è dato non è riconoscibile nell'esperienza dei singoli e delle comunità
Grazie tavole buonasera a tutti
E i torti sono il luogo e anche per me rileggere tutte queste dichiarazioni questi articoli che sono i luoghi della frustrazione la frustrazione figlia di una
Oggettiva in alcuni luoghi del mondo inapplicabilità
Di ideali questo principe della realizzazione dell'uguaglianza che figlio di un di una domanda principale oggi parliamo dei diritti di tutti o dei diritti del mondo occidentale secondo
Parliamo di persone che non sono consapevoli dei loro diritti o perché sono confuse perché l'Occidente che si fa carico delle dichiarazioni dei diritti
Condanna tutti i luoghi in cui questi diritti non vengono rispettati penso alla Turchia penso alla Libia e poi contestualmente non ha mezzi per sanzionarle e poi contestualmente stringe accordi con questi stessi Paesi
Ecco io credo che oggi ci sono Bari corto circuito i che il mondo nobile
Si trova a con cui si trova a dover fare i conti e che ha parzialmente prodotto e negli ultimi anni abbiamo assistito a molteplici esempi di questo tipo
Penso naturalmente agli accordi con la Libia penso agli accordi con la Turchia penso a quello che è accaduto in Afghanistan
Faccio quello che sta succedendo in Ucraina che non è non figlio di una politica di cecità
Penso naturalmente paesi del golfo
Sono
Tutti luoghi penso all'omicidio passa oggi per dirne una
Penso ai legami che legano le politiche energetiche europee con tutti questi Paesi le politiche migratorie europea e con tutti questi Paesi
E dunque mi dico
Una donna afgana che oggi non può lavorare non può andare a scuola
E che in qualche modo lo sfidante ha reso più consapevole dei valori dei diritti
Che non solo chiamata ha da dire ma che è chiamata a chiedere ecco questa donna come può porsi di fronte a un Occidente che perdendo una guerra
Risponde
A questa mancanza di diritti con un mezzo che è un mezzo inefficace che a quella delle sanzioni economiche
E in questo senso è un ulteriore dubbio
Un ulteriore dilemma più che dubbio che mi alimentato la i bisogni lettura di queste dichiarazioni e cioè e lo dico anche tornando da un posto di cui adesso non vorrei brevissimamente raccontare
Che è direi il il fallimento purtroppo delle
Buone intenzioni
Sono tornata cinque giorni fa da un luogo che si chiama Dadaab che ha un campo profughi al confine tra il cane la Somalia in pieno deserto dove è un campo nato nel mille novecentonovantuno per ospitare i profughi
Della guerra civile somala come probabilmente sapete il campo profughi in asse per definizione per essere un luogo di transitoria Inter tre transitoriamente tampone di un'emergenza bene questo campo profughi esiste da trentadue anni ospita trecento mila persone di più
Al suo apice ne ospitava seicento mila ed è di fatto la terza città del Catania le persone che sono ospitate e che noi chiameremo rifugiati in relazione alle dichiarazioni di cui sopra
Sono persone che non vengono chiamate più rifugiate da otto anni perché il governo del cane ha sancito per questo e per questi richiedenti asilo non andassero più registrati
Sono persone che non possono costruire in questo luogo che li ospita una dimora stabile per disincentivati arrestare
Sono persone private di tutti i diritti non possano andare all'università non possono lavorare
Non possono muoversi da campo profughi ci sono persone nate in questo campo profughi che non hanno mai visto altro che la tenda di stracci e rami rivivono e che quindi associano la parola casa ha una tenda
Ecco
Di fronte a una realtà di questo tipo
In cui lo sta la sovranità dello Stato keniota vince sulla dichiarazione del diritto alla libertà alla Moby
Vita al limite al al al al all'essere una persona giuridica che riviene indica le proprie libertà
E mettendo un individuo nella sua la possibilità di essere una mano tesa cioè una realtà che vive di puro assistenzialismo
Le mie domande le mie valutazioni sono cosa si fa di fronte all'inapplicabilità di questi principi
E come si fa a a
Sanzionare dei paesi che sono contestualmente dei Paesi che non rispettano i diritti umani
E che però sono Paesi economicamente partner in un equilibrio di Stati e di relazioni che non è più l'equilibrio post Seconda guerra mondiale
E che quindi in qualche modo non risponde più a quella universalità che era l'universalità della seconda guerra mondiale in cui diciamo l'Occidente diciamo per per estrema sintesi una sintesi che no non fa onore a quello che stiamo dicendo l'Occidente significa tutte non servì a niente che si fa però tutela di questi diritti e che però è l'Occidente degli accordi con la Libia e l'Occidente di Abu Ghraib all'Occidente delle carceri afgane all'Occidente della grande fuga da Kabul
Non so se se voleva passiamo ecco prima magari dopo chiudiamo Giuliano Amato di riprendere qualche filo d'altra parte al fondo proprio l'introduzione Amato parla di questa capacità di trasformare capacità naturalmente in senso astratto non necessariamente comprovata diciamo dei fatti di trasformare il societas la stessa comunità internazionale
E parla della necessità della preziosità del diritto sovrannazionale che trova questo tipo di di di ostacoli concreti
La percezione dei diritti anche nella opinione pubblica avvertita avvantaggiata di pezzi di Occidente se vogliamo di utilizzare questa prospettiva
La percezione che cambia
Nel tempo non è non non non non è firma le carte non necessariamente le carte era per non rappresentano fino in fondo diritti il cui peso abbiamo cominciato a verificare negli ultimi anni negli ultimi decenni attraverso battaglie civili attraverso manifestazioni non è che diciamo i diritti stanno stanno fermi si si riconquistano si riguadagna volte sì si sanciscono nuovi diritti
Da un osservatorio come quello che Giovanni Floris ha da due decenni appunto sul sul dibattito pubblico sul dibattito politico italiano forse si può cavare qualcosa non so magari ce lo dirà a luglio no anche rispetto forse all'abituale sì dei rappresentanti politici a percepire non percepire certi diritti a usarli
E la propaganda a saperli usare quando vogliono e a dimenticarsi dei altrimenti il diritto un certo diritto inalienabile in un determinato discorso politico può sembrare assolutamente non fare problema rispetto ad altre esigenze insomma un modo per dargli il destro finì diciamo ragionare proprio anche dalla dalla dalla prospettiva testimoniale che può che può portarci
Guardando la più dal basso rischio
Allora io intanto ringrazio il maxi Treccani presso l'amato per avermi invitato a questa riflessione e
Sentivo che le diceva Francesca io posso proporre appunto il punto di vista sul nostro Paese no alla dobbiamo innanzitutto dal mio punto di vista escludere
Diciamo il continuo ma per quanto riguarda l'Italia tra cancellazione dei diritti e gode come e godimento dei diritti no ne siamo sicuri nella nostra possibilità di poteri e diritti c'è un altro continuo che però proporrei è quello tra l'apprezzare la possibilità di godere i propri diritti e l'incapacità di quote del valore di avere dei diritti quel fastidio che si prova per i diritti degli altri
La diciamo la possibilità di essere infastiditi dal diritto degli altri è secondo me la chiave con cui bisogna leggere con un certo allarme il contesto del nostro Paese
Diceva giustamente
Il professore Amato
Che il diritto nasce dal sapere no
Il sapere in fondo e la diciamo la capacità la consapevolezza di essere in grado di reggere la complessità
In fondo leggere la complessità vuol dire essere in grado di risolvere i problemi se non vediamo che gli l'Italia nel nostro Paese la nostra rappresentanza politica Manno che scegliamo i politici
è da anni che non siamo in grado di risolvere i problemi
Probabilmente dobbiamo interrogarci sulla nostra capacità di inquadrarli di analizzarli che è fondamentalmente una capacità culturale di categorie culturali
Se io devo come mi hai suggerito guardare il dibattito della classe dirigente che si svolge nel negli studi
Proprio quando questa trasmissione da vent'anni
Diciamo
Non serve contro la trasmissione per notare che il dibattito politico e l'analisi della realtà è sempre più portato verso la semplificazione
Appunto dalle analisi di Giuliano Amato
E io sono abituato a usare proprio come matrice culturale per comprendere l'esistente si arriva invece a delle analisi molto semplificate
Molto nette
Molto rozza
Questo non è assolutamente un fenomeno solo italiano ma io mi son segnalato nel due mila diciassette Donal Trump addirittura mandò un funzionario
Per consigliare la massima autorità sanitaria statunitense che il Center for Disease controllo in Prevention
Gli suggerì di non utilizzare determinate parole queste parole erano vulnerabile diversità transessuale feto basato sulle evidenze basato sulla scienza
Suggerì invece di dire basato sulla scienza di usare la espressione basate sulla scienza in considerazione degli standard e dei desideri della comunità
Cioè la scienza cerca il consenso sulla capacità della società di comprendere la scienza quindi un circolo per cui la scienza non avanza
Perché la scienza deve essere in qualche misura dirompente c'è un problema è quella cosa che tu non riesci a risolvere allora fai rincorsa delle categorie più complesse di quelle di cui si è in possesso grazie giustamente diceva il presidente allo studio ad esempio
Questa tendenza a semplificare
Diventa dal punto di vista della classe dirigente che dovrebbe comunicare l'apprezzamento per i diritti di cui godiamo diventa in realtà
Un tentativo di liquidare la complessità
Liquidare la complessità in fondo diventa liquida ritiri fino perché uno quando
In qualche modo invece nel nostro Paese si sta delineando un nuovo continuo quello tra libertà e diritti come Sella prima si potesse diciamo potere
Solo in cambio del restringimento e diritti degli altri
Questo è Tonio punto di vista il risultato di un tentativo di ridurre a unicità individualità tutto l'esistente e la forse mi aggancio a quello che diceva Francesca cioè
L'uno rispetto all'universale
Scrive Giuliano Amato nella o nell'introduzione in un'intervista forse che David al Sole ventiquattro Ore che diciamo i diritti si impongono il momento in cui si è parte di una rivoluzione culturale universale
Che è una trasformazione di una cultura di una società in fondo sempre citando Cassese il presidente Amato dice l'Abate i diritti umano informa l'accusa
Sì
Poi
Il
Il cardinale come diceva il professor Amato
Ho l'unità di tante nazioni
A questo punto il modello culturale politico è talmente debole che a me viene vinta dire ringraziamo Dio che c'è l'unità economica
Perché alla fine il problema economico ci stattene ancorati
Ha una visione universalistica
Diciamo del proprio a mettere in mezzo al mondo rispetto alla versione come poteva essere quella ungherese
Che poteva essere quella polacca
Che poteva essere quella di Putin perché al di là della contingenza strategica per cui adesso conviene essere contrapposti ora è necessario dignitoso essere contrapposti al modello Putin forse la nostra trasformazione culturale ci portava proprio a quel modello è giustamente Giuliano Amato ricorda che la prima mi pare nel due mila otto i primi a dare a ricordare in Costituzione che sia sovraordinati rispetto
Ma o che due mila venti
E e Putin a dire la mia nazione vale più di tutto il resto
Noi per fortuna abbiamo l'Euro per fortuna abbiamo lo spread per fortuna abbiamo dei criteri economici che ci tengo ancorati a dei valori invece universalistici
Allora se dato per scontato che nessun diritto nel nostro Paese
Diciamo rischia e che non è neanche la categoria Mend non abbiamo neanche le categorie mentali per immaginare una perdita dei diritti Uma nel nostro Paese
Inizia avvertire diciamo il timore che siamo talmente sicuri della nostra struttura
Che nella sovrastruttura stiamo giocando un po'troppo
Chiederei adesso a Giuliano Amato se se ha voglia di APPI prendere magari alcuni degli elementi questa di questi due interventi
Per riagganciare intanto quello di di Francesca Mannocchi c'è un passaggio in diritti dell'uomo di Visentin che volevo chiederle anche così insomma in forma quasi di diviene provocazione se non le non possa sembrare lei a noi lettori di a di adesso i trent'anni dopo la scrittura perfino troppo ottimistico perché enti inscrive
La dichiarazione è rimasta il fondamento riferimento essenziale per l'azione politica degli organismi internazionali essa imposto il rispetto dei diritti umani
Come criterio di comportamento internazionale accettabile in base al quale il mondo stabilisce i giudicare e di essere giudicato anche quei Paesi che non sono disposti a conformarsi a tale criterio tuttavia non osano sfidare il principe dei diritti umani nei suoi contenuti se violano i diritti umani sono costretti a nascondere e dissimulare le loro azioni scriventi e tali violazioni possono essere denunciate
Che possano essere denunciate e sicuro
Ma siamo così sicuri nel due mila ventitré che si violano i diritti umani come scriveva in chi sono costretti a nascondere dissimulare le loro azioni
Io questo no prego prendiamolo sul serio questo è un punto importante perché vede
Secondo me credo d'averlo scritto questo
La talpa più importante della nostra storia che sta continuando a scavare che non è ancora riuscita a venir fuori
Ma la talpa nella forza inesorabile di certi principi una volta che entrano in circolazione insomma ecco
Io l'ho fatto spesso in un paese cristiano prevalentemente come l'Italia
Il paragone con quanto certe cose vennero dette due mila anni fa da un personaggio che ha avuto una grande importanza della storia
Ma va bene tranquillamente crocifisso e si passò all'ordine del giorno e ancora decenni dopo ma insomma se in questi cristiani insistono a riferire il loro Dio non ci resta che impeccabili
Ecco
I principi erano gli stessi in fondo era il principio di uguaglianza quello che teorizzava Gesù mi osservò una volta Chiara Saraceno fino ad un certo punto perché l'eguaglianza di genere non li doveva essere interamente chiara infatti
La donna nel suo mondo era aveva il luogo che poi non a caso la Chiesa aveva conservato nei secoli ma lasciamo andare
Quando nel settecento Alinghi Mele settecento anni dopo
Appaiono le stesse parole che tutti gli esseri umani sono eguali in libertà e diritti
Queste parole pur pronunciate allora con palese ipocrisia perché i killer pronunce lei scrive a mischiati a casa
E sa che l'iter ma e che anzi nascente gli Stati Uniti non se ne dovranno occupare di questo argomento per venticinque anni poi arriverà la guerra civile e tuttavia a questo punto della storia umana
Qui è la talpa che si mette in moto con quella dichiarazione che allarga progressivamente la sua appresa e determinarla coscienza
Che questo è stato scritto da studiosi
Prima ha fatto resa nei ceti deboli dei paesi in cui i diritti sono stati affermati ed è il cosiddetto proletariato delle società industriali che ha dato il suo contributo alle rivoluzioni borghesi è rimasto fuori dai diritti reagisce poi si estende al attillati questi Paesi
E arriva nel ventesimo secolo in un modo o nell'altro a coinvolgerli tutti
Insomma
è una donna afgana oggi appare un insulto qualcosa la condizione in cui viene tenuta
Cinquecento anni fa di sicuro non era così ecco quindi questa cosa che chi viola i diritti oggi in qualche modo due tenuto a nasconderli o si sente tenuto a nasconderli
Lo confermano diciamo la verità le subculture dei giocatori ora lasciamo perdere la situazione Ucraina quella è una situazione di guerra
Nino Cassese direbbe siamo tornati allo stato di natura per questo Nino diceva sbagliata la dottrina dei diritti naturali perché fa credere che lei
Un tempo prima che diventassimo animali sociali noi eravamo consapevoli di avere dei diritti no noi avevamo l'aggressività contro gli altri
Le come Canetti altri hanno dimostrato
è stata la civilizzazione che ci ha liberato in parte da questa aggressività i diritti sono frutto della civilizzazione
Quindi che quel la guerra è un caso a parte neutrali si scatena appunto di vedi ragazzi inesperti che hanno salutato piagnucola quando la loro madre russa
Vannoni trovano una ragazza e stuprano
Ecco magari la torcia vengono fuori dalla guerra gli istinti peggiori
Ma al di fuori queste particolari situazioni insomma
Quando diversi Paesi africani diventarono indipendenti
Si dotarono di costituzioni nelle quali erano affermati diritti in conformità poi alla carta che la stessa Unione Africana si adatta
E tuttavia
I regimi dittatoriali che hanno segnato diversi di questi Stati adoro iniziano detto ma questa Europa occidentale che qui si vuol far prevalere l'individuo sulla comunità
La comunità che garantisce l'individuo e allora trova una giustificazione comunitaria
Tutti sapete
Che nei paesi dove prevale la sharia
Beh la sharia non è fatta per violare i diritti della donna ma per proteggerla
E per proteggerla perché la donna a una innegabile diversità che può risentire di trattamenti così
Come quelli che in maschili servano a se stessi e queste sono così importanti perché dimostrano che si percepisce
Che non si può andare contro platealmente i diritti della persona
Detto questo rimane il problema che lei sollevava il problema è quando ci si va
Allora che succede questa comunità internazionale che fa queste dichiarazioni così impegnative voi davanti a qualunque Stato startup con loro
Sia esso governato da brave persone sia esso governato da delinquenti si ferma
E non è in grado di
è vero
Il il fatto si è che
Il Papa il processo al cui Mino Cassese faceva riferimento di trasformazione della comunità internazionale in una societas è un processo che parte dalle società tessile esistenti
E all'interno di queste che via via deve formarsi e poi diffondersi la convinzione non è che dall'alto poi improvvisamente apparire un potere superiore il potere superiore della Costituzione eccessi c'è una convinzione collettiva alla base alla radice che consigliata essere altrimenti non è
Allora
Ha ragione Giovanni e preoccupante
Vedere affermarsi nelle società che essi ritengono depositaria dei principi di libertà e di democrazia
I movimenti politici che coagulano consensi dei cittadini contro altri
Che davanti alle loro difficoltà questo è così corrente ricorrente nelle società occidentali insomma i ceti più deboli hanno avuto delle norme difficoltà c'è stata l'arco ma affari tendere che sono immigrati a causa della loro disgrazia
E che l'unico modo di uscire dalla disgrazia tenere lontani gli immigrati no questo
è una politica elementare costruita sul consenso epidermico questo ce l'ha insegnato Carl Schmitt
A suo tempo usando amico nemico come categoria e in saldatori amicizia attraverso le inimicizie attraverso l'indicazione del nemico appunto quindi in tutti i campi quindi gli omosessuali
Che in genere dal punto di vista umano sono emotivamente più sensibili di altri alle ragioni degli altri io non so perché ma quelli che ho conosciuto sono tendenzialmente così
Hanno affettività hanno sensibilità ebbene vengono considerati come una devianza
Sono dei nemici essi stessi
E quindi
Dopo due mila anni siamo arrivati al punto che non è un crimine ma è ancora un peccato vede già molto è stato detto quarantotto ore il fatto o o tre giorni fa
Dico questo perché è importante
Che nelle società tessere che compongono la potenziale societas ci sia la predisposizione piuttosto come si dice solidaristica che non che non significa essere va bene ma significa non trovare il nemico non chiudersi davanti alle regioni alle ragioni degli altri
Il punto in cui sarebbero due noi il nemico no colui davanti al quale mi comporto come se non ci fosse inimicizia indifferenza no che sono i due veri nemici
Del continente dello stare insieme
Un suono leso accertate si in cui questo accade più ove possibile che la reazione della comunità internazionale
Sia una reazione che mette alle corde e isola chi non rispetta i diritti umani
Ma oggi la realtà è profondamente diversa
Oggi io posso massacrare sparando le negli occhi lo scopo proprio di rovinarle il viso le donne del mio Paese
Ma fino quanto in mia e i droni servono a una delle grandi potenze per fare una delle sue guerre io posso stare tranquillo in in realtà io sono ancora uno dei grandi fornitori di ogni libertà nel mondo a quel punto nessuno me
E
è una domanda alla quale Manna Forrest non abbiamo più il tempo per rispondere una
Non porterebbe ho visto
A tornare a sostenere quello che Giovanni Paolo secondo arrivò ad ammettere che esiste la guerra giusta
Il concetto di guerra giusta mette paura perché poi arriva un George Ardaburio che
Insomma non è proprio era meglio per Colosseo che dice di chi parte fa guerre ingiuste in base nozioni di giustizia esclusivamente sui muri combina fra l'altro del Casini terrificanti in altri Paesi che si pagano ancora oggi
Però
L'intervento in Kosovo
Avvenne sulla base di questa motivazione
Insomma
Dovrebbe parlarono no partire io singolo stato fare da London non l'abbiamo attrezzato abbastanza
E quando lo hanno appare militarmente appare di una debolezza che sgomenta io l'altra sera ho visto un film che riguardava una vicenda che personalmente ma aveva toccato qua insomma sempre in lizza
L'ONU rappresentata da quei poveracci codardia e incapaci di olandesi erano truppe olandesi fondo che in pratica lasciarono anche sette otto mila esseri umani venissero massacrati
Allora forse
Quello che sta scritto nella Carta dell'ONU
Dovrebbe riavere
Un'attuazione forte in modo da poter usare anche la forza per difendere i diritti anche la forza per difendere i diritti ma dovrebbe veramente essere la comunità internazionale a quel punto e per esserlo ha bisogno subito di sì di un larghissimo consenso che ancora non c'è vedete quindi qua passiamo dal
Constatazione di una necessità che tutti avvertiamo alla constatazione di un massetto attuale dei nostri rapporti in cui la distanza rimane enorme significa questo abbandonare e diventare cinici
E accada quel che accada ho significa visto che dobbiamo continuare a sperare ma sapete
Io credo che dobbiamo continuare a sperare ma non è continuare a sperare in qualcun'altro continuare a sperare in tutti noi stessi che riusciamo a
E questo non è facile cioè libri come questi ti fanno capire qual è l'attenzione anche dialettica tra la capacità che abbiamo avuto di disegnare il bene tra di noi nella difficoltà che continuiamo ad avere realizzato punto
Direi con un ultimo rapido passaggio su Francesca mano che Giovanni Floris che magari riaggancia no anche qui come vogliono rapidamente delle cose dette e fin qua però Francesca poco prima di cominciare stavamo parlando ci interrogavamo proprio su questa sensazione che può avere anche il cittadino europeo se vogliamo prenderlo come simbolo visto l'abbiamo preso di un certo essere avvertito consapevole delle violazioni di diritti umani ma anche altrettanto consapevole della debolezza degli organismi sovranazionali no che sembrano appunto spesso capaci retoricamente di faccio riferimento rapidissimo a un testo un'altra scrittrice una scrittrice francese in questo caso è sia mai viste Gran Gal che scrive un piccolo testo che si chiama Lampedusa a proposito di quello che accade di Eschilo ottobre di quasi dieci anni fa
E una oltraggio le dimensioni nove ovviamente catastrofiche lei aveva messo affila dei pezzetti dei segmenti delle dichiarazioni e dei rappresentanti di organismi internazionali c'è un prima e un dopo Lampedusa quel naufragio a Lampedusa i diritti umani sono stati violati
E poi dice lei stessa ma questo non comporta nessun racconto e soprattutto nessun nessun effetto almeno apparente ecco in questo senso volevo chiederti quella quella debolezza l'organismo sovranazionale si ma poi pensi che lo chiedevo anche alla nato a collegando Annalisa Camille in un'altra circostanza in copia ho parlato prima colpito la sua risposta perché dicevo ma il complesso empatico adesso uso questo termine un po'così poco forse rozzo ma che può produrre anche il racconto anche e soprattutto il racconto la violazione dei diritti umani
Il racconto che viene giornalisti da narratori da cronisti dagli inviati gli stati di guerra in stati di catastrofi umanitarie questo alimenta secondo te
Quel tipo di coscienza di di cui parlava Giuliano Amato che poi diventa una coscienza non solo proattiva ma pratica pragmatica in che termini può diventarlo
Alimenta l'indignazione temporanea
Che non serve alla formazione di una senza che se non che se che se non è collettiva non serve sarà così senza individuale Resta appesa al all'istante resta appesa al qui e ora in questo senso se la narrazione di una storia non è veicolo di una costanza di diventa eminentemente collettiva non serve
Perché le rivendicazioni non si fanno non non hanno un motore individuale hanno motore collettivo per questo che sono così importanti
Le rivolte in Iran sono rivolte collettive per questo persona così importanti le sparute manifestazioni delle donne afgane che si stanno per arrendere perché non possono fare altro che arrendersi
E e e su questo
Direi una cosa in più rispetto alle
E rivendicazioni di piazza a cui abbiamo assistito negli ultimi anni direi a partire dal due mila diciannove
Non nella nostra parte privilegiata del mondo pranzo a Baghdad penso a malgrado penso all'Iran
Chi manifesta oggi a una generazione post-ideologica
è una generazione post ottantanove cronologicamente sommati tutti dopo
E hanno una tutte queste piazze molto diva arse dal punto di vista geografico geo politico religioso
Hanno però chiara una cosa in maniera devo dire pigramente molto netta hanno chiara la disuguaglianza sociale che anima i loro paesi e le loro economia
Il corto circuito è quello della redistribuzione della ricchezza e della redistribuzione delle possibilità e questo è molto chiaro a queste piazze le rende simili
Che le rende però tutte
Ugualmente inascoltate in questo senso quando noi narratori diciamo e scriviamo
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha detto che in Libia ecc poi come dire concludete a piacere tanto potete immaginare
Grazie questa frase questa dichiarazione che dovrebbe avere la gravità del piombo è diventata una scatola vuota
Perché il cittadino per legge e il narratore che scrive sacche a questa denunciato non corrisponde non siamo una sanzione
E la la denuncia senza una sanzione la denuncia senza ammettere il Paese X Y Z all'angolo non serve
Ma di più quello che ancora più frustrante oggi per chi lo legge ma per noi per primi che lo raccontiamo
è il passaggio ancora successivo pelli inefficacia pure della sanzione
Cioè anche là dove c'è la sanzione economica penso all'Afghanistan dei talebani
Ugualmente e e qui concludo e davvero vorrei che aver professor Amato cosa ne pensa oceanici ci troviamo di fronte per esempio a un regime che ha un regime sanzionato economicamente la cui conseguenza la fame dei civili di fronte a questo tema io mi chiedo
Anche là dove c'è una sanzione economica che però ha come conseguenza quella di aggravare la fame in questo caso ma la crisi umanitarie dissimili
Dove finisce il dilemma morale dove iniziano a Lecce
Era nato scuole
Per rispondere
Però se no risponde la fine quindi forse forse
Ma Giovanni ovviamente prendi insomma turno dove vuole conclusioni mi colpiva rispetta ragionamento che facevi il fatto che addirittura in questo magari anche soltanto contesto nostro nazionale un elettorato post-ideologico effettivamente misura la credibilità o l'interesse verso un leader dalla capacità che ha di sottolineare il suo rapporto con i diritti
Negativo positivo verrebbe da dire cioè quali diritti di Fendi e quali invece tu respingi per certi versi anche questa
è una dinamica ma stanza nuova negli ultimi Barnard emesso consegnato una frase che ha detto il presidente Amato una politica elementare costruita sul consenso epidermico
Allora e che effettua sulle generazioni post-ideologica alla alla prima la mia quella del presidente Giulietti
La nostra generazione approvato a governare non ha sempre dato il testimone dopo a Draghi
A Gentiloni
Abbiamo avuto una formazione post ideologica che non ci ha permesso però ad affrontare i problemi in qualche modo abbiamo diciamo negli anni Ottanta ci siamo liberati ottanta novanta ci siamo liberati tante strutture ma ci siamo anche liberati probabilmente della capacità di dare una lettura complessiva rinunciando all'ideologia abbiamo perso
Un disegno un disegno comune e dice Aprea Francesca le manifestazioni all'estero guardiamo invece le manifestazioni anche in Italia no in Italia e giovani i giovani hanno manifestato per il pianeta
E per le violenze sui neri in America per le violenze non hanno manifestato per molti diritti che sono a rischio per loro come anche quello solo per della Porro o alla pensione
Hanno in qualche modo talmente assolutizzato il concetto di diritti per il di diritto per cui combattere che l'hanno portato neanche alla proclamazione neanche all'Europa rapportata al pianeta
Hanno portato all'universo impegnandosi o scendendo in piazza per ragioni nobilissimo importantissime che però non non riguardano il domani no
Non riguardano l'immediato che strano per una generazione post-ideologica
Ma pensiamo a quando
Si fanno votare
Ne abbiamo molti leader quarantenni cinquantenni che si sono fatti votare sulla base di progetti politici che riguardano i sessanta settanta anni
Salvini vince le elezioni promettendo di andare in pensione un anno prima
No
Allora
Gli istinti peggiori
Non ci vogliamo sottrarre gli vogliamo circoscrivere siamo sicuri che noi vogliamo circoscrivere quella voglia epidermica di consenso di soddisfazione che la maglia immediata di masticare qual causa che è in noi
è in noi perché siamo
Mi riprendi si allaccia a quello che diceva il presidente Amato prima
Più ignoranti siamo più ignoranti però non nel senso delle dei titoli di studio no
Siamo più ignoranti nel senso che non capiamo il mondo e non ci facciamo capire
Non capendo il mondo e non facendoci capire ne siamo una diciamo una Repubblica fondata anche e forse soprattutto a persone che non avevano potuto concludere gli studi no
Da grandissimi politici e padri dello stato con la quinta elementare patria la patria con con la quinta elementare
Diciamo
Abbiamo passato probabilmente alle nuove generazioni
Non il meglio del non essere più ideologici
Ma il pezzo che non capire niente dovrà avere un quadro di riferimento la mancanza di questo quadro di riferimento probabilmente sta iniziando a intaccare quel nucleo duro di consapevolezza dell'importanza dei diritti
Che mai avremmo potuto pensato che si sarebbe potuto diciamo intaccare
E non è grave e sicuramente non succede nulla di drammatico
Però siamo arrivati a quel nucleo duro che era meglio proteggere anche pensando alle nuove generazioni dal mio punto di vista
Grazie
Professore solo magari rapidissimo passaggio se se vuole rispondere a quella sollecitazioni Francesca Manno
Io insisto c'è un'unica risposta che potenzialmente e nella Carta delle Nazioni Unite
Che tuttavia presuppone che non esista una comunità internazionale così frantumata come quella attuale
E soprattutto il liberale dappertutto i riti detto che risalgono a una guerra viene detto del millennio scorso quindi finché questi cinque Paesi hanno potere diretto e il problema è quale e aggiungere dei cresciuti e dopo che abbia lo stesso potere
Questo è proprio la consacrazione che c'è qualcuno al di sopra della legge comune non tutti gli Stati sono no superiore ma non vorrei con Niosh insomma alcuni sì questo questo diventa una cosa incompatibile cioè e la Socìetas di Nino Cassese in realtà in quella societas
Dovrebbe potere a cadere che la Corte internazionale di giustizia quella istituita proprio dalle Nazioni Unite
Abbia una giurisdizione che non svincolata dalla sovranità dei singoli Stati
Attraverso la quale posso dire questi diritti i ci sono violati e questo è illegittimo
E che a quel punto si possa intervenire per farli rispettare così come la federazione
Manto le truppe federali a little però settant'anni fa per consentire ai ragazzini alle ragazzine nere di entrare nei Licei riservati ai bianchi fu un fenomeno simile perché lo Stato questo non lo consentiva e per la prima volta l'entità superiore che era la Federazione degli Stati Uniti
Mandò le sue truppe a garanzia dei diritti l'ONU dovrebbe riavere le sue forze
E queste forze dovrebbero poter essere utilizzate Amanda dopo che l'ha deciso il capo di uno qualunque degli Stati
Ma dopo che una giurisdizione comune
Ha stabilito che i consigliata essere ecco euro Play siamo quelli meno lontani all'interno della comunità europea da questa ipotesi di diritto superiore garantito dalle corti che può essere anche fatto valere ma aveva ragione il presidente Giulio quando osservava nella sua introduzione che attenzione se non c'è una comuni sopprimiamo su questi c'è la rivolta
Che rivolta insieme al principio fatto valere e alla corte e questo ne abbiamo le tracce qua in Europa
E quindi
Non è detto che questo mai accada ma
Io insisto perché la talpa nella storia può lavorare solo così
Più terrà nelle nostre coscienze e più coscienza e conquista più potrebbe anche a cadere che così la storia vada a finire
E speriamo uscì
Grazie grazie
Francesca Maria il Floris
Per averci ospitato trovate se volete il libro di Visentin
Indennità