Presentazione del libro «Quando gli immigrati vogliono pregare» a cura di Maurizio Ambrosini, Samuele Davide Molli e Paolo Naso (Il Mulino, 2022) e Tavola Rotonda «Immigrazione e pluralismo religioso. Sfide e risorse della città»

Allora buona sera forse possiamo
Cominciare non prima di ringraziarvi tutte e tutti per essere qua tanti volti amici
E quindi grazie davvero per essere intervenuti a questa presentazione oggi vi presentiamo questo volume edito per il Mulino
Quando gli immigrati vogliono pregare comunità pluralismo welfare suo ed è curato da Maurizio Ambrosini Samuele Davide molli e Paolo Naso
I curatori sono qui con noi Paro naso Samuele Davide quale Maurizio Ambrosini grazie per essere qui
è una bella serata perché come vedete è una presentazione importante in un posto importante ringraziamo Roma Capitale per essere qui ascolteremo adesso i saluti da parte dell'istituzione
E la nostra tavola rotonda davvero eccellente ed è composta da Luciana Morgese che conoscete molto bene Marco Impagliazzo Impagliazzo che presiede la cometa di Sant'Egidio monsignor Luigi Lucio sembrano del dicastero per il dialogo interreligioso
E il vescovo Silvan spanne il vescovo della diocesi ortodossa romena in Italia davvero voi è un grande applauso e grazie per essere qui
è davvero molto importante che voi siete qua a parlare con noi è un tema che ci tocca ci ed emotivo che noi di Studio di lavoro da tanti anni quando usa il plurale
Uso il plurale di quest'degli enti che hanno reso possibile una ricerca che è stata in parte difficoltosa fatta durante il colpito ma con grande passione questi enti sono la Fondazione Basso il cui presidente qui porterà i suoi saluti tra poco il Centro studi la rivista confronti
Che forse sapete da più di quarant'anni si impegna a dare parola a questi temi grazie a un finanziamento dalla Fondazione Cariplo insomma è una bella esperienza di quando
Una fondazione i soldi sono stati per farla ricerche speriamo che questo non sia soltanto un libro che sarebbe già tanto ma anche lo strumento di lavoro per proseguire riflessione forse qualche buona
Policy i saluti istituzionali da parte dell'amministrazione avverranno
Da parte del sindaco attraverso la consigliera Carla ferma Riello che la persona io voglio dire amica che ho incontrato l'anno scorso durante la campagna elettorale e che da allora è una persona che con cui lavora c'è davvero un piacere
Perché il suo impegno è senza fine anche su questi temi con grande caparbietà con pazienza passo dopo passo porta avanti queste iniziative siamo qui grazie
Al suo impegno oltre che a quello del resto dell'amministrazione interverrà Tobia Zevi che l'assessore al patrimonio la politica abitativa e di Roma benvenuta la FAI CISL e intanto altri amici con cui collaboriamo
L'assessore Zevi si fa presente che rivela con un po'di ritardo chiede scusa quando arriverà si spera corde daremo la parola per un saluto il presidente Franco Ippolito e gli assi la Fram presidente dell'Unione delle comunità islamiche in Italia che non piacere averti con noi
Presidente che tu possa dare un saluto su un tema come questo che ci vede compagni di strada di lavoro da qualche anno e non ci siamo ancora sto fatti per fortuna di lavorare non solo insieme tra noi ma su questi temi sentiamo che ce n'è ancora
Bisogna questa risoluzione rapida speriamo che sia nata bene consigliera fermare lo alle la parola per i saluti da parte di sezione grazie a tutti
Ah e devo ringraziare scusatemi prego Carla niente
Un ennesimo dono se si deve chiamare così che a Radio Radicale che qui che sta riprendendo tutto già stasera sarà on line in tutto il nostro nostra presentazione capite bene che servizio vuol dire
Avere radio radicale con noi avere un video vere l'audio di tutto quello che diremo i song all'applauso ma anche a voi al vostro lavoro grazie
Buonasera a tutti grazie Claudio Paramatti grazie alla rivista confronti per averci invitati grazie a radio radicale che insomma acquisiamo affezionati da decenni io in questa sera sono dovesse inizialmente qui io appunto investe come contributo istituzionale
Ma porto anche in realtà anche i saluti del sindaco che era invitato il coinvolto attivamente su questo tema e quindi ci tengo prima di tutto anche ad adempiere a questo aspetto formale che però non è solo formale perché
Il motivo per cui siamo che oggi ci vede profondamente coinvolti e profondamente convinti che ci sia una strada da seguire molto chiara dinanzi a noi io io fino a poco tempo fa ritenevo che i saluti istituzionali all'inizio delle insomma dei confronti dei convegni fossero diciamo
La parte anche più uno più uno iosa dei del momento stesso di raccoglimento e mentre invece di recente ho cambiato opinione rispetto a questo tema proprio in occasione di un'altra iniziativa che abbiamo organizzato insieme alla rivista confronti circa un paio di mesi fa e perché invece ho maturato la convinzione che uno dei livelli di responsabilità
E e di impegno su cui si misura l'amministrazione è proprio quella di dichiarare denunciare i percorsi che si vogliono seguire perché se da un lato questa è una mia profonda convinzione e con alcuni di voi anche in passato ci siamo confrontati su questo tema fare politica fare cose con parole
Poi la la qualità di una buona amministrazione di un buon amministratore sta nella capacità di saper trasformare quelle parole che presiedono chiaramente a valori ed è a percorsi anche argomentativi trasformare quella parola quelle parole in procedimenti amministrativi in atti
Che cambiano in principio ma di fatto sulla vita delle persone sulla vita di una comunità
E io di questo aspetto che può diciamo apparire come una una sorta di premessa umanistica diciamo all'azione politica l'azione amministrativa però di questa premessa io sono profondamente convinta lo Sempre applicata sia nella vita professionale che nella vita istituzionale e ho sempre ritenuto che quando l'impegno è quello di saper trasformare le cose le parole in cose quindi in procedimenti amministrativi
Sì anche in grado e si ha la capacità di cambiare il mondo che ci circonda che poi è il motivo per cui immagino la maggior parte di noi siamo presenti oggi in quest'aula perché ognuno di noi ha impegnato quotidianamente a prescindere dal proprio lavoro dalla propria professione
Sono un desiderio di cambiamento che sia profondo e e io penso che questo libro gruppo era veramente tre minuti alla riflessione molto più profonda che seguirà da parte dei nostri ospiti perché e siamo anche in una posizione d'ascolto ma penso che sia anche un dovere dell'amministrazione dare un contributo di natura propositiva perché c'è la fase dell'ascolto che per carità
E legittima giusta e auspicabile dopodiché c'è anche il tema della concretezza penso che questo libro o almeno ciò che ha trasmesso a me
Parli beh principalmente e in un di livelli essenziali delle prestazioni
Cioè parli anche di livelli essenziali delle prestazioni e da questo punto di vista ancora vorrà dire che dipende molto in un'ottica diciamo costituzionalmente orientata e cosa intendiamo per essenziale
Se per essenziale intendiamo minimo
O se per essenziale intendiamo irriducibile cioè il livello al di sotto del quale non esiste la dignità umana
E aderire all'una o all'altra versione anche da parte della pubblica amministrazione in questo caso chiaramente da parte di di di Roma Capitale vuol dire dare un orientamento profondamente diverso all'azione e alla riflessione che presiede i processi decisionali io penso che bisogna e l'abbiamo anche difendiamo dimostrato in diverse circostanze
Peraltro proprio in questi giorni stiamo dibattendo di questo sì un atto importantissimo che riguarda
Gli alunni con disabilità che frequentano le nostre scuole stiamo ampliando il diritto agli alunni con disabilità che frequentano le paritarie le scuole paritarie penso che proprio l'adesione all'uno o all'altro orientamento interpretazione determinazione di mutamenti profondi più quindi il livello è se se intendiamo il livello è sentiamo alle come il livello irriducibile è chiaro che anche la nostra attitudine a fare rete
E e quindi a creare legami ciò che ci tiene insieme sostanzialmente Muti anche se in modo radicale e anche la se non intendiamo
Inova di come le questioni irrisolte allora forse diciamo questa rete diventa anche un po'difficile da gestire se invece i nodi e diventano anche U legami e quindi desiderio di risolvere congiuntamente i problemi anche la nostra modalità di fare Rete e quindi di a di avvicinarci al mondo del welfare per esempio che uno dei termini
Più profondamente trattati in questo testo anche quello muta radicalmente perché poi alla fine lo diceva anche Livia Turco la voglio Santa citare perché per quanto mi riguarda è stata una grande delle riforme di questo Paese soprattutto in ambito sociale ma non solo la domanda che pare presiede a a tutto ciò è come stiamo insieme e e costruire le modalità e percorsi di come si sta insieme anche da parte di un'amministrazione non è indifferente
Non è che una scelta vale l'altra quindi penso che o o almeno il mio il desiderio auspicio è che se la mia pubblica amministrazione o almeno coloro che hanno il potere perché il potere non è una parolaccia di cambiare le cose e quindi hanno il dovere di esercitarlo
Aderiranno ad una lettura costituzionalmente orientata dica cos'è un livello assenza delle prestazioni che cos'è l'irriducibilità di un diritto
Se non eserciteremo questa facoltà non ha facoltà punto preliminare a tutte le altre allora approda eremo secondo me a risultati che possono essere più che solide nelle conquiste della quotidianità
E la capacità di fare rete la capacità di costruire un welfare diffuso sui territori la capacità di dialogare di confrontarci raccogliendo esperienze modalità di intervento anche da altre culture e da altre regioni questo tra l'altro ce lo insegna
La storia nei secoli Desè poli perché una delle conquiste come voi tutti sapete della di Berta di opinione della libertà personale risiede nelle nelle grandi conquiste legate alla libertà religiosa
E infine che cosa poi di concreto si può fare
Claudio lo sa e già da qualche settimana proprio su un sollecitazione della rivista confronti abbiamo immaginato insieme all'assessore Tobia Zevi che peraltro a tutt'altra delega perché come sapete si occupa di patrimonio ma noi lo abbiamo coinvolto perché terrà fede Analogie riteniamo che invece proprio lui debba partecipare a questo processo
E abbiamo immaginato e desiderato realizzare formalizzare un tavolo delle culture e delle religioni recuperando un'antica abitudine un'antica è buona abitudine del Comune di Roma antiche buona che si è andata un po'smarrendo negli ultimi decenni ormai e ritrovando spazi comune di confronto
E da questo punto di vista c'è il suo impegno e quindici anche chiaramente l'impegno di tutta la maggioranza
E è in corso d'opera il lavoro sul regolamento sullo Statuto di Roma Capitale noi pensavamo di inserirlo proprio nel testo fondante della nostra istituzione è un lavoro che richiederà qualche settimana che Gianna richiesta alcuna però a un lavoro che procede convintamente quindi io diciamo sono qui tra augurare buon lavoro ovviamente rimarrò per tutta la durata dei lavori come sempre
E con insomma l'auspicio che si possa veramente riuscire ad arrivare ad una comunità ampia una città partecipata con spazi perché per fare
Così insieme servono anche spazi e luoghi comuni
E quindi individuare anche gli spazi non sarà indifferente nel nostro percorso in modo che spiagge che un tempo sembravano lontane che invece poi
Si sono avvicinate sempre di più possono diventare realmente raggiungibili quindi grazie e buon lavoro a tutti noi
Siamo noi che ringraziamo la il Comune nella consigliera fermati all'EUR queste parole già andiamo avanti convintamente passo la parola Franco Ippolito che la con la Fondazione Lelio e Lisli Basso conosciamo una realtà così importante nella città
Che si opporrà qualche tempo anche di questi temi ce lo racconterà il presidente stesso e che collaborando con confronti ha visto partecipare questa importante ricerca presidente alle la parola
Buonasera a tutti e a tutte le io non porto solo il saluto della Fondazione Basso lo porto soprattutto la soddisfazione
Per la soddisfazione per aver insieme a confronto e insieme a Claudio Parati iniziato qualche anno fa un percorso che ci ha portato innanzi tutto ad una se il seminario di fatti tre anni fa prima della pandemia e sfociati in un libro che è stato edito da
Tempi nuovi delitto diciamo di confronti dal titolo feriti e libertà
E quello fu un momento di confronto ravvicinato tra esponenti delle diverse espressioni religiose che si convinse
Che il lavoro dovesse uscire
Diciamo dall'accademia o dalla parata degna
Anche una fondazione culturale quando si chiude nella sua sala conferenze fa discutere
Solo intellettuali orde Esperti di problemi finisce col fare pare Accademia per cui quando Caravati
Ci propose
Un Progetto coraggioso
Di hangar
Sul territorio a rilevare a conoscere le varie realtà religiose aderimmo subito con entusiasmo mai
Che con la grande preoccupazione che per una ricerca del genere per un progetto del genere occorrevano fissa russe che nei confronti nella Fondazione Basso
Ed è stato grazie al generoso contributo della Fondazione Cariplo
Che siamo riusciti a dar vita
A questa ricerca che poi è stata realizzata in maniera davvero eccellente e da qui la soddisfazione mia personale
E della Fondazione oltre che ovviamente di confronti perciò che è stato evidenziato
E credo voglio cominciare da
Proprio dal forse il primo il secondo ricco
Della introduzione di del professor Maurizio Ambrosini
L'immigrazione rappresenta uno dei fattori più rilevanti di cambiamento della società italiana negli ultimi decenni
Beh a fronte di questa di Ambrosini che la fotografia di ciò che è successo di ciò che sta succedendo
Scendo e vediamo che il legislatore italiano non sembra voler prendere atto di questa nuova realtà
Basti pensare che abbiamo una legge sulla cittadinanza e il tema è strettamente connesso con i temi di cui oggi relatori parleranno che è del mille novecentonovantadue una legge nata già
In modo anacronistico
Per il semplice fatto che l'Italia ha già nel novantadue non era più quel Paese die immigrazione ma stava avviando un'esperienza di tutto nuova e oggi siamo al centro nel pieno che questa esperienza trova che il paese di immigrazione
Ora non solo quelli a una legge in ritardo ma finisce con l'essere un elemento di perturbazione proprio per cambiare le cose perché come sempre accade le forze della conservazione si fanno più forti dalla presenza di normative che sono stati importanti ovviamente nel passato per bloccate ogni ipotesi di cambiamento e la questione poi resa più grave dalla miopia ahimè non è solo italiano diciamo che tutto europeo
Il ministro non più ministro da Morgese
Conosce bene questa realtà perché al di là delle apparenze che vedevamo in televisione io ho immaginato quali contrasti qual è scontri quale difficoltà abbia dovuto vivere per riuscire a portare qualche risultato di innovazione
Cioè parte
Importanti
Della società politica
Che fede dell'emigrazione
Un per il collo addirittura per l'ordine
Un Previti qui
Le corbellerie sulle invasioni i sistemi le navi blocchi navali
Non
E inutile parlar di questo una cosa è certa
Che proprio questa miopia quest'uso strumentale
Oggi
Consente
O aiuta
Ad adottare provvedimenti che ad oltre ad essere contrari alla Costituzione italiana
Al diritto internazionale sono contrari al senso di umanità
Elementare che ha sempre contraddistinto questo Paese sia pure a volte nel caos normativo o amministrativo
Ecco questo è
Il panorama politico
Ahimè c'è anche dobbiamo dirlo proprio come esponente di una Fondazione espressione della società civile dobbiamo dire che non è solo questione
Di arretramento di mio pariglia di strumentalizzazione politica figli elettorali c'è una parte non secondaria
Del Paese della Società italiana che contrasta l'immigrazione
Ora
Si può anche contrastare un fenomeno
Intanto quando su lo si conosce
Allora il problema nostro è che la gran parte del Paese non conosce cos'è realmente
L'immigrazione non solo nelle sue origini e nelle sue evoluzioni ma ciò che è il migrante che vive in questo Paese
Ecco l'essenzialità
Di questa ricerca che è uno strumento di conoscenza
Nel presupposto che la conoscenza dei fenomeni essenziale per poterli
Governare innanzitutto perché non si può continuare a contrastare un fenomeno come se fosse immerge in fiale quando è strutturale dipende da tante cose dipende dalla demografia dipende dal clima
Contrastarlo è una cosa assolutamente vana che aggrava i problemi governarli invece i fenomeni flussi
Le possibilità di convivenza e ciò che una classe dirigente davvero tale dovrebbe saper fare il libro intende contribuire proprio a colmare questo deficit di conoscenza e per questo io davvero ringrazio
La Fondazione cercare insomma ringrazio soprattutto gli studiosi ricercatori a cominciare da Maurizio Ambrosini Samuele Davide molti e Paolo Naso
è voglio dire Iglio come uno dei insieme a Claudio Paramatti di quelli che ha voluto questa ricerca che ha sacrosanta mente ragioni Ambrosini quanto senza nessun orgoglio ma con la constatazione del lavoro fatto dice
Questa ricerca rappresenti il più esteso lavoro d'indagine sulla pluralismo religioso in Italia e forse addirittura e in Europa e proprio così
Esattamente così no che siamo impegnati da anni nella
Nello studio nella ricerca nell'acculturazione anche di altre esperienze non abbiamo trovato un lavoro come questo ed è veramente un momento di orgoglio intellettuale se volete dal cerca testimonia non solo della vitalità di una popolazione quella dei migranti che una popolazione negata di fatto non riconosciuta comunque compromessa nei suoi diritti fondamentali
Diritti al conto alla riunione all'espressione
In fin dei conti i diritti alla vivere una ferite ma testimoni anche della necessità di consapevolezza piena
E della riconoscimento
Che è necessario
Riconoscere proprio
Non fumare un nuovo pluralismo religioso che già esistente nel Paese e per il quale indispensabile una nuova legislazione di libertà
Noi insieme ancora una volta confronti fra un mese il diciassette diciotto diciassette il giorno della libertà religiosa facciamo un convegno
Tra corte di cassazione e Chiesa Valdese su democrazia
Pluralismo religioso e integralismi che si conclude proprio con una analisi sulla legge che non c'è
La legge per la libertà religiosa per la quale è più duro in questi anni ha avanzato proposte a livello culturale a livello intellettuale anche a livello di proposta di legge
Però siamo ancora lì siamo ancora al alla mancanza di una legge
Questa ricerche questo libro sono stati presentati avantieri
In Lombardia a Milano
E non so se già sapete che la ricerca avuto oggetto la Lombardia
In per una serie di ragioni alcune contingenti capitolo Salvi Stam Milano ma altre molto più importanti la Lombardia e
Non solo la Regione
Più avanzata dal punto di vista
Culturale
Economico soprattutto che ha il più alto numero in assoluto in percentuale di immigrati e soprattutto a una grande ricchezza che proprio si vede nel territorio di nuovi luoghi di culto da ricerca Nea censiti almeno un migliaio e quindi la Lombardia e il posto
Se non si riesce a fare una ricerca in tutta Italia emblematico da cui il cominciate perché si inventi vent'anni insediamenti vengono fuori ebbene nella presentazione avantieri
A Milano
Forse si è data la possibilità agli enti locali lombardi di correggere tanti clamorosi errori che sono stati fatti
E uso il sostantivo errori
Per carità dittatoriale
A Roma lo si presenta questa sera in una sede prestigiosa
E forse consente mentre a Milano consente di correggere errori a Roma potrebbe consentire di evitare quelli
La sei De diciamo semi istituzionale del Campidoglio
La presenza interessata di esponenti della amministrazione comunale solo la premessa positiva perché questo si realizzi
Di certo noi continueremo a mettercela tutta insieme Fondazione Basso insieme a confronti con tutti coloro a cominciare dalla la Impagliazzo che sta qui proprio al mio Fante e quindi da Sant'Egidio a continuare a insistere su questi temi che siano temi di civiltà di diritto e di umanità
Ma ora perché è un buon segno che i saluti si siano Rossomando in relazioni accalorate perché il tema ci sta ci appassiona e quindi è un è un segnale positivo grazie presidente
Per queste parole do la parola al Presidente gli assi mila fan dell'Unione delle comunità islamiche in Italia
Spero che ti conosciate il lavoro straordinario che fa l'Unione e Yassin in particolare un presidente che davvero agire territori durante il come dono fatto azioni incredibile propositi libertà religiosa con tutti i problemi per le sepolture per le persone che mancavano durante la pandemia
Ah ho dovuto fare un lavoro davvero straordinario per tutto il territorio italiano che qui nel panel conoscono bene quindi ancora una volta complimenti non solo per quello ma quello è stato un segnale forte
Di quello che recita a fare mentre do la parola ringrazio tutti i visi amici ancora una volta perché vedo colleghi giornalisti giuristi tra cui l'aria Valenzi collabora col centro studi Fondazione Bruno Kessler ricercatori Sapienza insomma tanti amici ed amiche e tanti Tor Vergata
E tanti Roma tre rappresentanti delle comunità religiose questo ci tengo a dirlo prima di continuare ho visto l'esercito della salvezza di Bataille
Scusate per chi dimentico gli amici della Fai Cisl salutati da questo è importante
Dirlo diossina te la porti
Grazie Claudio buonasera a tutti non mi dilungo lei nei saluti ringrazio ovviamente la rivista confronti particolare l'amico Claudio Paramatti anche Pier la generosa introduzione
Vado subito al dunque cercando un po'di darvi una panoramica molto veloce stando quello che il tema di oggi cioè dalla questura e dalla della preghiera un tema molto caldo insomma che riguarda sempre
Diciamo anche la quotidianità del singolo musulmano
Considerate che in Italia ci sono circa due milioni di musulmani per questi secondo un censimento che ne ha fatto come hub coi nel due mila diciassette ci sono mille duecentodiciassette sale di preghiera luoghi dove si prega solo cinquanta di questi sono luoghi riconosciuti giuridicamente come luoghi di preghiera quindi da parte dell'amministrazione comunale
E solamente cinque di questi oltre ad essere riconosciuti giuridicamente sono anche riconoscibili architettonicamente come mosche quindi con cupola e minareto
E stiamo parlando ovviamente dell'Italia nel due mila e ventitré quindi la maggior parte dei luoghi dove oggi Pregoni musulmani cittadini con piena dignità dopo una giornata di lavoro
Devono per indirizzarsi verso dei degli ex capannoni o fabbricati Ovo garage delle volte o addirittura scantinati
Solamente per per pregare questi luoghi ovviamente hanno un una serie di elementi che li caratterizzano principalmente possiamo dire che sono dei luoghi precari luoghi dove la stabilità ahimè viene a mancare
O può venire a mancare in qualsiasi momento dell'anno cioè cambiare sede cambiare associazione dover cambiare natura giuridica della propria associazione passare da un'associazione riconosciuta ad un'associazione una pièce ma sto sto San di promozione sociale per evitare l'agognato come lo chiama Giulia Mezzetti cambi di destinazione d'uso dei propri locali e quindi dà luogo protettivo commerciale luogo di culto
E immaginate che in questa situazione qui si trovano ovviamente a vivere non solo degli uomini alti barbuti ma parliamo di famiglie andiamo al di là dello stereotipo dell'immaginario cercate di capire
Quando parliamo di comunità islamiche parliamo principalmente di famiglie e quindi di uomini donne bambini gli anziani i giovani che hanno bisogno di luoghi di aggregazione dove ovviamente pregare ma oltre questo fare un insieme di attività ma penso che nel libro insomma
Si va da spiegare bene quello che il significato di un luogo di preghiera islamico dove la preghiera in realtà è una minima parte se le consideriamo le cinque preghiere quotidiane
Ogni preghiera dura dieci minuti l'attività cultuale all'interno di un'associazione con il centro culturale islamico e di cinquanta minuti al giorno se si fa una cena comprando si fa un'attività
Di dialogo interreligioso si fa un incontro formativo Recreativo attività per mirati diciamo donna o bambino giovane
Voglio dire quell'attività cultuali diventa realtà minima rispetto a all'uso di che si fa che si fa di quei locali anime c'è tutta una narrazione
Mediatico politica che ovviamente continua a creare una serie diciamo di immagini disse di OTP intorno questi luoghi quando in realtà questi luoghi non vogliono essere se non un punto di riferimento quindi di aggregazione quello che preoccupa molto che negli ultimi anni sono aumentati gli episodi
Di attacco questi luoghi episodi che noi evitiamo di infatti Zare
Voi difficilmente leggete un comunicato stampa del look coi dove si parla del ritrovamento di teste di maiale davanti a un centro islamico
O di croci disegnate
La mattina presto davanti all'entrata di un centro islamico capitato presento alle al centro cottura esametri Sassuolo in provincia di Modena la mattina sono arrivati a pregare trovato delle croci una testa di maiale ma questo è capitato anche in altri luoghi però noi
Evitiamo lo di come dire
Concentrare l'attenzione su di luoghi che già di per loro sono molto attenzionati politicamente e mediaticamente ma anche diciamo
L'approccio sicuri tali non viene non viene a mancare
Questi luoghi ovviamente soffrono anche di diciamo un problema di ubicazione
Spesso sono luoghi in zone artigianali zone industriali quindi zone ai confini
Di quelle che sono le città e questo rappresenta anche un problema perché l'integrazione delle persone implica anche l'integrazione di quelli che sono i loro luoghi di aggregazione non possiamo pensare
Che questi cittadini di fede islamica debbano sentirsi cittadine pieno titolo però quando devono pregare meglio se si nascondono meglio se vanno un po'più lontano da quello che è il centro della nostra città
E questo ovviamente lo vediamo la maggior parte insomma dei casi che riguardano luoghi di culto
Concludo velocemente pensando un po'a
Un po'quel mimetismo giuridico che viviamo come centri islamici non lo nascondiamo non non trovo neanche imbarazzo a dirlo davanti a un ex ministro dell'Interno molte nostre moschee vivono di mimetismo giuridico Sons per il semplice fatto di voler mantenere quel luogo come luogo di aggregazione anche di di preghiera perché se si parla di mosche guai addirittura il mimetismo giuridico ci viene anche richiesta delle volte dalle amministrazioni locali se io vado dal sindaco x guardi dove vogliamo passare dal centro e da diciamo luogo commerciale perché qua c'era una parrucchiera prima c'era un negozio
Adesso ci perdiamo vogliamo diventa luogo di culto dice no noi sappiamo che voi siete un centro culturale si fa la moschea pregate lì dentro continuate a perdere ma non chiedetemi questo perché davanti i miei elettori io non posso prendere un impegno del genere qui ci capite anche voi che la questione riguarda delle volte anche come dire un un doppio gioco anche dall'altra parte per cui c'è una situazione dove
I musulmani non sono solo vittime attenzione non soffriamo anche di analfabetismo giuridico molti dei nostri leader Aime
Insomma sono spinti da un insieme di di di diciamo buone buoni intenti nel dare un luogo di aggregazione di preghiera la propria comunità
Però poi si trovano magari a comprare dei luoghi che non sono adatti a comprare ma che era un appartamento in mezzo a un palazzo condominiali residenziale non sono abituati magari a un certo andirivieni per cui c'è anche una certa situazione diciamo di un insieme di criticità che nascono magari anche a causa di questo un'altra nichilismo giuridico da parte da parte dei nostri
Concludo veramente dicendo che
Ci sono dei vuoti normativi noi oggi e sfido chiunque di voi qui a rispondermi se si vuole costruire una moschea quali sono i passi da fare
Impossibile è impossibile dare una risposta non c'è unite preciso il migliore dei giuristi in Italia non può oggi indicare un meter
Legislativo urbanistico edilizio chiamatelo come volete che possa portare da a abiti
Nella costruzione di un luogo di culto in questo caso moschea per cui la costruzione di una moschea una negoziazione continua con gli amministratori locali con i governatori ed è per questo che a regioni come Lombardia nasce una legge anti moschee
In alcune in alcune città siamo vittime di certi sindaci oggi mentre vi sto parlando ci sono comuni che spendono migliaia e migliaia di euro soldi di tutti noi contribuenti compresi i musulmani
Per non far pregare per non aprire una moschea il caso di Cantù
Cantù da otto anni troveranno una moschea dove di fatto predicano
Dove le condizioni per la preghiera c'erano pericoli cambia destinazione d'uso ma ovviamente lì
C'è stato tutto un gioco da parte dell'amministrazione perché durante la campagna elettorale è stata fatta la promessa del non ci sarà mai una moschea Cantù e quindi ovviamente si cerca di mantenere questo impegno questo però di termine al fatto che ad oggi in una città come Cantù si continua a spendere tanti di quei soldi per continuare a trascinare la comunità islamica in diversi gradi di giudizio per il semplice fatto di non volete far pregare moschee di Pisa
Che sta per nascere arriva anche da quel da un iter simile dove il sindaco ha fatto questo impegno alla fine il Consiglio di Stato alla fine dopo una diciamo una una lunga
Stradali sono molto travagliata ha dato ragione alla comunità islamica lo stesso sindaco che aveva promesso di non apre la moschea oggi si trova
Obbligato a firmare perché viva la Costituzione italiana
Detto questo
E vero come dice Franco Ippolito manca una legge sulla libertà religiosa io spero davvero che si possa riprendere un iter con un percorso partecipativo che posso includere leader di comunità ma anche parlamentari per arrivare davvero ad una legge sulla libertà religiosa
Non che vada a stravolgere quello che l'impianto diciamo della nostra Costituzione
Relativamente alla libertà di culto ma semplicemente per rendere più fattuali quei principi costituzionali di cui oggi ci riempiamo tanto la bocca ma se andiamo a toccare la realtà dei territori scopriamo tutta un'altra
Un'altra situazione ringrazio vivamente
La rivista confronti perché continua a tenere l'attenzione alta su un tema molto scabroso che si cerca in qualche modo di non tirare fuori ma spero davvero che ci possono essere altre occasioni di confronto grazie
Grazie grazie presidente la fama avete capito quanto è importante e cominci te sui territori questo tema posso chiedere al dottor molli intanto di preparare la sua breve presentazione del testo per dare poi la parola al tavolo dei relatori
Nel frattempo vi ricordo che questa prego possiamo forse uguale strisce proiettare la slide
Vale se ci aiuti grazie Valerio Brucoli dalla squadra di confronti
Questa lente d'ingrandimento e l'ha detto Franco Ippolito ha per lo più lavorato in Lombardia ma per farmi traduzione la conclusione di respiro nazionale più ampio ecco se ne portiamo questo libro qui a Roma oggi
E vi dico solo qualche dato
Pensate che una persona solo per parlare dei migranti perché a Roma del pluralismo religioso
Ne insomma conoscevo isole già sin dalle sue origini e siamo nel nella città dove il riso al plurale ha sempre vissuto mai nuovo pluralismo religioso aumentato per il fattore migratorie certamente la la rinnovato negli ultimi decenni uno straniero su quattro in Italia vive nel centro Italia parliamo di un milione e duecento mila persone secondo i dati del dossier statistico immigrazione la metà vive nel Lazio più di seicento mila persone
E di questi l'ottanta per cento quasi cinquecento mila persone hanno la residenza a Roma
Cinquecento mila persone che innervano il nuovo tessuto si incantano sul Flores registro di prima non è che lo portano nuovo ma non rinnovano con cinquecento mila persone in più
Secondo i dati nazionali più della metà della popolazione residente regolare nel nostro Paese se mentono e cinque milioni di persone
Ha una tradizione culturale cristiana proprio ortodossa ecco perché avere qui il vescovo oggi è importante perché parliamo di numero veramente notevole nostro paese di cui si sa pochissimo che si incontra pochissimo parliamo di milioni e mezzo di persone che vivono oggi e e producono la nuova società italiana un terzo di tradizione musulmana che vuol dire tutto e niente perché sono tante nazionalità lo sa bene
Io sì la Fram e pagano ancora il cristianesimo plurale le altre religioni insomma questo il grande Aldo che si conosce un po'poco ma che poi vuol dire cinquecento mila persone solamente a Roma
Ecco quindi questa lente d'ingrandimento luoghi di culto luoghi di incontro percorsi di educazione attenzione ai luoghi pubblici dove ci incontriamo e tutto questo ha bisogno di una regolamentazione più attenta ed è quello che viene detto nel libro intanto saluto l'amico Onofrio nota che il segretario generale dalla FAI CISL e sindacato che si occupa dell'agroalimentare
E uno dei settori più importanti della produzione in Italia come ben sapete e su cui l'immigrazione incide in maniera vigorosa e quindi loro stessi lavorano in maniera culturali per capire come raccontare come aiutare il lavoratore
Diciamo prima con gli assi nel quale il primo ed il registro libertà religiosa non è una preoccupazione di queste minoranze che non si trovano è un problema per noi del Quotidiano dei lavoratori nell'agroalimentare come i lavoratori in altri settori come la convivenza i nostri quartieri e forse le fotografie e la relazione del dottor molle citano capire meglio
Grazie alla parola prego
E siccome logistico
Forse è meglio con microfono gelato perché registrato da Radio radicale così l'audio arriva direttamente
Dovreste riuscire a sentirmi meglio allora così per la registrazione sto in piedi così non occupo lo spazio riesco a presentare di a introdurli il volume il nostro lavoro
La mia comunicazione si concentra principalmente sulle sfide alla base di questa ricerca e le sfide che come gruppo di ricerca abbiamo affrontato sono tre principalmente la prima è stata quella appunto di individuale i nuovi luoghi di culto
E quindi in prima istanza elaborare una mappatura quantitativa del pluralismo religioso il secondo è stato quello di coinvolgere tutte queste comunità in un progetto di ricerca
E quindi chiede da queste comunità di partecipare e sostanzialmente di farsi studiare e la terzo la terza sfida è stata quella di osservare entrare nel vivo
Analizzare quella che la vita il vissuto socio religioso quindi le pratiche cultuali sociali le dinamiche aggregative e relazionali all'interno delle comunità
Ora qui velocemente una panoramica di sintesi di dei luoghi che abbiamo individuato grazie la ricerca che sono stati circa trecentocinquanta
In una regione come la Lombardia ma la ricerca che si può sovrapporre
Data la concentrazione i dati che prima Claudio a descritto introdotto anche ad altre regioni e ci dà l'idea di quanto a di come e in quali modi pluralismo si radicato nei nostri territori abbiamo quindi individuato più di settanta parrocchie ortodosse
Quasi centotrenta centri culturali islamici
Quaranta chiese evangeliche a carattere etnico ovvero principalmente frequentati la popolazione straniera ma in realtà abbiamo in in intercettato grazie ai nostri cerca più di quattrocento
Comunità e chiese evangeliche ottantacinque comunità cattoliche ovvero cappellania diciassette tempistiche sei centri buddisti anche in questo caso per i centri buddisti in realtà sono molti molti di più ma quelli selezionati per la nostra ricerca sono centri e templi frequentati e fondati
Da immigrati in questo caso squilla in chi si
Ora qui mi chiedo gentilmente di seguirmi per qualche minuto in un viaggio che sotto un po'il viaggio della ricerca ve lo presento attraverso una serie di foto che ho raccolto a nell'arco della del nostro lavoro di campo
Quello che vedete le mie spalle spero che Poste vederlo bene la foto di un quartiere milanese
Di una di un normale condominio caseggiato degli anni ottanta ma se ci avviciniamo all'interno di questo caseggiato possiamo trovare come al primo piano la comunità si l'anche se ha ricostruito quello che è la pagoda ovvero indichiamo in un qualche modo
E l'esperienza del tempio della madrepatria è infatti all'appartamento in questo alla al pianterreno di questo condominio hanno ricostruito anche una sala dove fu dove i fedeli possono ritrovarsi e militare
In questo caso troviamo la foto di un altro quartiere alle porte di Milano anche in questo caso se troviamo un quartiere popolare con dei caseggiati
Di degli anni settanta ottanta
Sì ci avviciniamo di uno di questi può non dirci nulla ma sentiamo l'interno ebbene troviamo una chiesa copta fondata dalla comunità egiziana che a Milano è come sappiamo trova sono ben presenti
In città e nella provincia ricordo per curiosità che questo era un salone di vendita di automobili e all'interno è stata ricostruita l'iconostasi tipica della comunità
Ortodossa ed è stato un po'di utilizzatori risistemato sulla base delle esigenze della comunità
E qui sempre per curiosità questo all'ufficio vendite quello fatto ricerca all'interno raccolto interviste così mi hanno spiegato e nell'ufficio vendite hanno deciso di di costruire un po'la fonte battesimale ovvero che i patti i bambini e le bambine che intorno fa parte di una comunità trovano il Battesimo qui siamo invece in provincia la provincia comasca di Colombo e e questo era un complesso della GS dove troviamo tanti dove c'erano gli uffici dove troviamo l'ufficio l'impiantistica la prevenzione l'Ufficio comunicazioni eccetera eccetera eccetera alla base con di questo cartello come possiamo vedere troviamo le indicazioni anche per una chiesa ortodossa infatti la cappella che la dall'ospedale
è stata concessa inutili è stata concessa di utilizzo alla comunità ortodossa
Comasca cui possiamo trovare un fedele che infatti si sta occupando di di abbellire e far rivivere insomma le colonne di questa di questa cappella così come in provincia di lecco qui siamo questo era è una chiesa cattolica all'e sterno che è stata concessa invece alla comunità ortodossa della della Città di lecco che infatti grazie agli sforzi anche economici raccolte patente a l'attività di alcune persone hanno ricostruito la loro iconostasi qui invece siamo vicino a un out la fabbrica tipica del distretto metallurgico diciamo ed è stato metalmeccanico pardon se ci avviciniamo a questo questo a questa fabbrica possiamo trovare al proprio interno come la comunità
Musulmana le chiese a è riuscita a riutilizzare a riconvertire questo spazio uno spazio di culto con delle pareti di cartongesso hanno cercato un po'di ricostruire l'atmosfera tipica e possiamo vedere un fedele che in pausa pranzo a frequenta il centro e trovo un attimo di pace
Pregando
Qui siamo il recupero prima le considerazioni del dottor la Fram siamo in provincia di Comun meglio siamo a Cantù questo è un distretto dalla logistica su alcuni magazzini dediti allo stoccaggio delle merci allora in esilio in uno di questi ebbene la comunità
Mussulmana trovato uno spazio la riconvertito mi hanno accolto qui abbiamo fatto una parte della ricerca abbiamo raccolta di interviste e dei dati che hanno anche permesso chiaramente di fotografare filmare e partecipare alle loro attività
Ancora pochi minuti di tempo vi rubo qui invece siamo nella provincia bergamasca un'altra provincia molto attiva da un punto di vista economico questo è un altro magazzino delle spedizioni
Dove nell'atto opposto quindi all'entrato proprio magazzino nel retro invece troviamo una Chiesa evangelica di una comunità
Latinoamericana questo invece era il centro logistico
La sede degli uffici di una grande multinazionale in provincia di Milano all'interno di uno di questi uffici è questo il corridoio che ci porta a questo a questo complesso Chamot invece un'altra chiesa evangelica
Che la comunità la latinoamericano affittato di utilizza nel fine settimana
Questo invece è un'altra chiesa cattolica al ma il nel centro delle città di Milano dove la comunità peruviana che Papin cita trova un importante polo di residenza si ritrova regolarmente per seguirla di pulsioni di un santo
Questa infatti la foto del la comunità che si trova nel fine settimana questa foto penso che in un qualche modo riesca a testimoniare il senso
La preghiera da qui il titolo del libro che anche un senso di comunità e di aggregazione che dà vita anche ad una serie di processioni come in questo caso che di alcune periodi dell'anno arricchiscono e Colorno le vie della città come nel caso della comunità
In questo caso buddista assillanti se che si è insediato in un piccolo comune tra la provincia comasca e per presentarsi a questo comune di tre mila abitanti ha deciso di organizzare di organizzare una processione
Chiamando tratto tutti i monaci più importanti presenti in Europa in questo piccolo comune per presentarli alla comunità
Appunto presentare la propria la presenza vorrei concludere con questa foto in cui nella medesima processione i giovani di seconda generazione insieme alle bandiere che richiamano l'appartenenza della madrepatria i genitori la propria appartenenza religiosa decidono di portare la bandiera italiana quindi con questo in questo senso
Insomma di identità ibrida di appartenenza sia religiosa che la madrepatria che la comunità italiana
Direi che qui posso concludere il mio percorso un po'di foto che ha illustrato anche il nostro percorso di ricerca vorrei infine fare una piccola riflessione su quella che è stata l'esperienza di questa ricerca oltre le foto della crisi pandemica perché perché una parte è stata interrotta poi ripresa nell'arco unto del del primo del secondo la da un se da un lato questo poteva rappresentare un limite per la ricerca dall'altro lato invece ha rappresentato quella che ho definito del volume una finestra riflessiva cioè per alcune realtà religiose del territorio ha innescato una domanda di partecipazione non partecipazione alla ricerca ovvero un momento per dire ok a questa crisi è anche un'opportunità per emergere per farci vedere e per raccontare la nostra esperienza quindi come opportunità di coinvolgimento e di dialogo effettivamente parti del libro sono dedicati anche la descrizione che rapporti dei contatti che si sono allacciati in modo inedito talvolta tra le comunità e le istituzioni e le municipalità locali e abbiamo anche testimoniato nonché descritto degli importanti atti di solidarietà
E di cinismo sia all'interno delle comunità come sostegno alla parte più fragile più svantaggiata
Ma anche in un certo senso anche in un modo inedito atti di coinvolgimento di empatia e di donazioni a livello locale verso la popolazione italiana
Sicuramente sfumati spesso simbolici in altri casi come abbiamo punto descritto nel libro molto significativi
Possono essere interpretati sia come una presa di coscienza da parte delle comunità quindi apparteniamo anche al territorio anche un modo per legittimarsi per dire
Ok ci siamo abbiamo un ruolo importante perché non darci una forma di riconoscimento aldilà di quale interpretazione possiamo dare questi atti sicuramente dimostrano processo di più ampio respiro che le religioni di migranti hanno attivato dei territori locali
è ahimè però un tema che sì nel libro abbiamo individuato e descritto in tema che sto un po'tralasciato del dibattito pubblico ed è passato in secondo piano mentre sappiamo che e momenti di crisi
Le religioni e l'esperienza del sacro è spesso una risorsa fondamentale ed importante qui lascio la parola agli altri relatori vi ringrazio per avermi seguito
Grazie grazie molte
Dottor molli compagni di viaggio e gli altri cercatore Ilaria gli altri cerca tredici verrà Pozzi Giulia Mezzetti Emanuele campagna non ci crederete ma di fatto il monito dalla tavola rotonda c'è qualcuno che vuole rinunciare speriamo di no
Allora Luciana la Morgese prefetto già ministro degli interni probabilmente sotto il suo ministero uno dei momenti più importanti dialogo anche con le confessioni
Di Federico missioni religiose quindi un vero piacere un'ora per la come per questo Pannella a lei la parola sono stato un po'una frana né moderare le sedute istituzionali credo che abbiamo davanti a noi un ora
Quindi se riusciamo ad avere un quarto d'ora a testa parliamo tutti e poi concludiamo grazie
Faremmo di tutto per essere
Brevi Emma
Io ci teneva a essere qui presente ringrazio il professor naso perché con lui abbiamo avuto
Un un lungo percorso di confronto che iniziato non nel periodo in cui ho assunto l'incarico di ministro ma era iniziato molto prima
Tant'è che ricordo
Nel due mila diciassette cistite c'è stato proprio il primo febbraio due mila e diciassette il primo patto con l'Islam dove Loreto abbiamo assunto come è stato degli impegni a fronte di impegni ben più sostanziosi che le comunità islamiche assumevano firmando quel documento
E che cosa conteneva conteneva la previsione di avvicinare sempre di più
Le comunità al sentire italiano al nostro otto voti
Di di vivere al nostro modo di di intendere la vita ai nostri principi
Perché l'importante è quello che ci sia un riconoscimento di quelli che sono dei principi invalicabili da parte italiana
Come è importante anche dire
Che non si può chiedere a onda comunità islamica ortodossa quello che sia un un'assimilazione ai principi italiani
Perché sono due e principi DiVersi una questione integrazione l'inclusione è un'altra questione è invece l'assimilazione e l'assimilazione vuol dire rinunciare a quelli che sono i propri e ideali e questo io credo che in nessun paese possa chiedere questo si può chiedere certamente l'accettazione di quelle che sono dei principi base da cui
Diciamo non ci si può allontanare
Allora io credo che il destino dell'Europa
Esaltato sempre quello di rispondere con determinazione con coraggio allestite
Che ci venivano proposte di volta in volta e noi ci ricordiamo il Trattato di Parigi del cinquantuno il Trattato di Roma del cinquantasette
Che poi ha portato all'Unione Europea allora se adesso
L'unione europea
Non riflette sulla sulla questione che secondo me è fondamentale
E
La gestione dell'immigrazione
Per la gestione dell'immigrazione
E l'Europa che si gioca il suo futuro donne il singolo Paese o l'Italia o la Spagna o Malta che devono essere guardiani del Mediterraneo
No e l'Europa che si gioca un
Il proprio futuro
Il prato in futuro che ripeto non è e l'interesse generale
E allora è necessario anche non cadere assolutamente della trappola delle contrapposizioni triste distorsive
Tra l'onda d'Europa a vocazione continentale è una Oropa a vocazione mediterranea
Perché a quel punto voi saremo noi parlo dell'Italia nel nostro Paese dovrebbe saremmo visti semplicemente come guardiani del Mediterraneo non è così il Mediterraneo
è una grande anche opportunità
Il Mediterraneo farsi che
Occorre intervenire e queste sono argomenti che io ho sempre portato in Europa
Dicendo che il Mediterraneo non è soltanto uno specchio d'acqua da da presidiare
Ma è un concetto molto più ampio che comporta la definizione di un'agenda europea una concreta agenda europea
Nella quale il dialogo e il partitario i partenariati con i Paesi africani e mediorientali deve essere centrale
Questo è quello che io ho portato in Europa
E quando prima il Pibe hanno detto uno dei relatori dice probabilmente non è emerso lo scontro che tante volte c'è stata ai tavoli europei
Ma io devo dire che
Più che scontri
C'è stato molto confronto ecco dove abbiamo fatto tantissime incontri a livello europeo
E addirittura abbiamo creato anche non soltanto un gruppo di Paesi del Mediterraneo
Parlo del metti cinque
D'Italia baldanza Spagna Cipro
Allora a questo punto qui questi Paesi hanno cercato e Grecia ovviamente hanno cercato di portare avanti le loro ragioni ma in contemporanea
L'Italia di cui l'Italia era poi era portavoce capofila ovviamente ma l'Italia ha fatto ben altro nel senso che noi siamo riusciti a creare un
Ho
Rapporto diritti grande collaborazione Corbelli più grandi paesi
Europee parlo della Francia parlo della Germania
La Spagna Italia noi oggi prima degli incontri che venivano svolti a livello europeo avevamo preso l'abitudine di vederci accetta la sera prima l'abbiamo fatto a Roma abbiano fatto a Parigi abbiamo fatto che spazia avrà dritta
Per stabilire un poco una linea comune
Una linea comune da portare poi al tavolo dei ventisette paesi
E guardate che arrivare coi a quello che è stato l'accordo di Malta nel due mila diciannove
Bistrattato diciamo di sì
Ingiustamente con perché quello è stato il primo accordo
Che ha visto uniti i Paesi
Francia Germania Italia diciamo
Per lari location
I numeri
Io posso solo dire che i primi nove mesi erano centoventiquattro e alla fine siamo arrivati a febbraio due mila e venti a più di mille ricollocate quindi
Fate un po'i conti quindi evidentemente era un sistema di relazioni che
Contava
Siamo arrivati a questo portò
Questa dichiarazione politica così si chiama la dichiarazione politica dj del dieci giugno
E per arrivare a una dichiarazione politica in Europa
Con diciotto Paesi
Europei che hanno aderito e quattro associati
E la Svezia prossima
Per Larino che Mission certamente voi immaginate quanti confronti e quanti
Quante discussioni ci sono state a livello europeo
Però io posso anche dire che
Era un inizio
Un inizio perché Malta certo punto si è interrotto in quanto c'è stata la pandemia e come si è bloccato anche il nostro Paese è ovvio che anche Larry location si sono bloccate
Ma la strada
è certamente quella di largo divisione di responsabilità
Con tutti i paesi europei
Però occorre anche dire che non è l'unica
Non è l'unica perché su quei settanta detto ma quell'accordo di quella dichiarazione politica non ha dato risultati certo parliamo di del mese di giugno
è una dichiarazione politica ha messo nero su bianco e su quello bisognava lavora
Bisognava lavorare intensamente con tutti i Paesi
Certamente certamente io penso che quello che è importantissimo
Quello di il l'idea di costruire un parco un percorso con i paesi terzi
Perché se non si costruisce un percorso di questo tipo
è stato sempre vandalizzato gli arrivi l'immigrazione la borghese che li fa venire la Borgese che
A accelera gli arrivi non si sa come
Non è il punto questa è una banalizzazione di un problema che onestamente bisognerebbe
Riconoscere trova radici antiche
è che lo vedremo anche nei prossimi anni il problema è
Fare in modo che lo partendo da quei Paesi e come possono non partire se le condizioni di vita in quei Paesi solo in condizioni di vita
Disagiate
Voi immaginate che se ci sono le maggiori che mettono a rischio la vita di dei propri figli di bambini anche di neonati
Pensate la disperazione che eccetto i Paesi quel pensate che ci sono
Già razionalmente abbiamo avuto la crisi energetica abbiamo avuto ovviamente razionamento del del del grande
E tutto questo secondo voi non è inciso anche sulla sul sui flussi migratori
E allora ripeto
Il discorso che è stato sempre portata avanti
Dai governi a cui di cui ho fatto parte io ma credo che sia un po'una linea comune anche di questo governo dalle dichiarazioni
Che ho sentito c'avvisava Mina parlare o di Paesi terzi bisogna cercare di fare dei partenariati forti poi dopo va bene anche la religione liscio
Parma e l'immigrazione guardate proprio perché è un argomento molto complesso
Non si può focalizzare limite interessa solo sull'aspetto sul barcone che arriva o oppure sul centro di accoglienza che in quel momento
è in difficoltà per gli arrivi che ci sono susseguiti
è un'azione comune che va operata voi come i Paesi Italia da dall'Europa insieme ed è questa la sfida e se l'Europa non comprende
Che occorre guardare in questi termini Nord all'interesse del singolo Stato se non comprende questo vuol dire che
Non ha compreso il senso e poi ha dato luogo all'istituzione dell'Unione Europea quindi tradisce quelli che sono stati trattati alla base dell'unione europea
Io ringrazio per questo per questa ricerca ripeto io quando io professor naso
Abbiamo e così anche gli altri della del consiglio Islam abbiamo lavorato molto insieme anche
Anche non solo diciamo da quando sono ministro ma anche in precedenza e anche da prefetto di Milano
Ne abbiamo fatto una cosa bellissima miliardaria ancora se lo ricordano che abbiamo riproposto ora da ministro ha voluto
Sì sì portasse avanti questo progetto quelli che erano i Ward caffè
Che vuol dire quartet afferro è un metodo di lavoro un metodo di confronto o di Giovanni i giovani diciotto trenta
Su tutto argomenti specifici
Per far emergere dalla discussione di questi tavoli
Fare mettere quelli che i giovani sento troppo bene Problemi
Alla
Inclusione sociale alle inclusione sociale uno dei temi che uscì fuori in questo World Affairs l'ho ritrovato anche in questa
Relazione importante
Perché uno degli argomenti era noi vorremmo che ci fosse una anche delle scuole
Un riferimento Allo studio delle religioni
Ma non della religione islamica ortodossa ossidi delle religioni in moto con ognuno potesse poi portare
Quello che il proprio vissuto spiegare
Far capire anche agli altri ragazzi che esiste la religione cattolica esistono gli altri religioni esistono dei principi comuni
Dei principi comuni
E allora se vogliamo una cosa che mi ha molto interessato alla ricerca
è stata quando dice ma la la questa pluralismo religioso è da vedere come un limite all'integrazione allora se andiamo a vedere anche le immagini che c'hanno mostrato urrà
Che ogni comunità poi si costruisce del proprio ambito ristretto diciamo quella che è una o un bel ricordo ogni informazioni e casomai c'erano al proprio Paese e queste evidentemente un modo per non sentirsi integrati donne e il simbolismo
Quello che e di cui
E probabilmente l'insediamento nelle scuole potrebbe servire propri acquistò
Cioè ad aprire la mente su quelli che sono i principi generali
A cui tutte le religioni si devono ispirare
E allora quello di positivo Lecce e che la leadership in molte comunità addestrarla stanno prendendo più giovani
E probabilmente è anche un modo per superare quelle immagini che abbiamo visto
E così come oltre i giovani le donne perché io adesso faccio riferimento alla comunità ortodossa rumena è e dove anche le donne stanno assumendo un buon ruolo importante e il ruolo delle donne il ruolo che alla base il nucleo fondante della della propria società la famiglia
E allora se si riesce a far comprendere che
E quello del Dublino fondante bacchettona IBAR riversato tutto il contenuto di quella di quelle estere della nostra comunità
Secondo me questo è un passo importante perché poi tutti possano pregare
Quando gli immigrati vogliono precari tutti possono da non pregare
Perché sono principi diciamo costituzionale a nostra Costituzione quelle una Costituzione bellissima che ha previsto davvero tutti quelli che sono i principi la cui diciamo nessuno
Del
Allontanarsi perché solo i principi che poi su cui si regge anche una democrazia
Allora io vorrei chiudere questo breve intervento dicendo che certamente
L'immigrazione
è un problema complesso ma è un problema che della complessità può essere affrontato insieme insieme a livello nazionale a livello sovranazionale
Perché da soli non andiamo da nessuna parte
Di questo ne sono certa però certo dobbiamo avere noi una linea di base che è una rinviati integrazione di inclusione
E di rispetto delle nostre regole ma di rispetto anche delle regole altrui grazie
Grazie a Luciana Morgese prefetto già ministro dell'interno arrivato Tobia Zevi che l'assessore al patrimonio politiche abitative sagrato che in tempo settima sì volentieri appena arrivata
Se queste notare
Come decidete voi verrà
Sì è sicura di questa scelta va bene
Presidente ma allora presidente Mark allora si eviti almeno se no prego grazie per essere arrivato presidente Marco Impagliazzo presidente le unità di Sant'Egidio a lei la parola grazie
Grazie
Sono lieto di presentare questo questa ricerca che poi un volume curato da Ambrosini molli e naso che se pure a partire come è stato detto da una dall'Osservatorio di una grande regione come la Lombardia ha molto da dire anche al contesto italiano nel suo complesso
Lasciatemi esprimere il grande apprezzamento per come si è svolta questa ricerca
Con la Fondazione Basso la rivista confronti che Ambrosini senza orgoglio definisce è stato citato prima dall'amico Franco Ippolito il tentativo più completo e organico
Di intaccare il pluralismo religioso legato all'immigrazione
Su una scala ampia come quella regionale nella più popolosa e multietnica regione d'Italia
Interessante è certamente la certosina mappatura tanto siamo parlando di preghiera quindi la certosina mappatura dei luoghi di culto me ce ne ha parlato ora molli e di incontro delle comunità religiose minoritarie in Lombardia
Molte questo aspetto è notevole l'approfondimento della composizione
Delle dinamiche interne delle forme di leadership delle pratiche di socialità e dei servizi offerti dalle comunità religiose a base immigrata
Tutto ciò aiutato i ricercatori a scoprire tanti aspetti del vissuto di queste persone
Che vanno al di là degli stereotipi correnti primo tra tutti lo diceva ora il ministro il ruolo delle donne e quindi a pagina ad dalle pagine
Undici e tredici dell'introduzione diciamo di Ambrosini si possono appunto trarre alcuni di questi di questi aspetti ciò che emerge è che il pluralismo religioso costituisce un investimento ad alto rendimento sociale
In grado di rafforzare la coesione sociale questo sono un po'forse sinteticamente le sintesi diciamo estreme di questa ricerca così approfondita
Rafforzare la coesione sociale produrre integrazione integrali sussidiariamente con i vari sistemi di welfare sia pubblici che privati ne parla molto bene Paolo Naso
C'è una dimensione spirituale che si intreccia organico organicamente con altri aspetti della vita e naso definisce i luoghi di culto e di incontro come laboratori esso laboratori sociali
Talora anche orientati al dialogo interreligioso e interculturale ma non necessariamente
Tra le pagine ventinove trentadue naso ci spiega un porto come sono diciamo da dà delle definizioni diverso è diciamo di questi luoghi polifunzionali di questi laboratori sulle chiamati no i templi della conversione postindustriale
E abbiamo visto appunto alcune immagini questo primo
Un primo modello pure lei nicchie metropolitane
Che lui dice sono quei luoghi di culto che sottolinea ex palestre garage nel negozi delle aree urbane che hanno perso la loro vocazione originaria che vengono faticosamente riadattate oppure Cerci Schering
E volge a concessione ecumenica sono quei passaggi nota ad esempio la Chiesa cattolica offre vari diocesi offrono presenterà in chiesa o meno tante altre comunità
Cristiana ospitalità
Ecco oppure i templi come simboli affermativi dice naso cioè tutte le comunità religiose storiche
Si sono dotati di tempi di una certa importanza sotto il profilo architettonico della centralità della prorogatio lo spazio urbano penso alla Grande Moschea di Roma visto che siamo a Roma parliamo anche un po'di Roma se sì consentite no e quindi secondo il modello del mega Cerci Swiss americane
Insomma ci sono veramente tanti aspetti di di grandissimo di grandissimo interesse non da oggi diciamo anche per le ricerche che ho fatto ma anche per il vissuto incontra la comunità di Sant'Egidio nel mondo l'immigrazione di giorno non da oggi sono convinto che le fedi siano una forza non solo di pace
Ma anche di coesione sociale quindi mi ritrovo molto nelle conclusioni diciamo nelle osservazioni di questa ricerca
Perché il dialogo con ogni realtà
E che noi facciamo ogni giorno che queste realtà fanno isola gli estremismi
Moussa detenzioni chiarisce le incomprensioni e tesse una trama pacifica ce ne ha parlato tanto bene no la Faranda prima cosa vuol dire e smussare le tensioni
Ecco non stare troppo a insistere sulle teste di maiale lasciate da no però e giusto un atteggiamento diciamo alla fine molto positivo per che il mondo religioso saldare
Sa immondi di mondi religiosi sanno dare
Così come spingono a rafforzare il tessuto civile e non alla c'era lo trovando la sicurezza in un quadro di comunicare ansie e non nella prevaricazione
E poi c'è il tema che ha sollevato il ministro La volgesse cioè l'incontro delle tradizione religiose messi a contatto con i rappresentanti delle istituzioni
Le varie consulte tu hai citato quello sull'Islam eccetera queste sono fatti molto importanti io stesso quando lavorato col ministro Riccardi
Quando era ministro per l'Integrazione del governo molti che il ministro volle questa Consulta dal titolo Paolo deve anche il vescovo se la ricorda religioni culture integrazione no
Ecco era un'idea diciamo poi ce ne sono state altre al ministero dell'Interno eccetera da questi da questi contatti con le istituzioni può emergere l'arte del convivere non solo come manuale ma come vissuto per questo mi sembra che molto interessante diciamo quello quello che viene detto
In tante pagine di questo volume
Il fenomeno religioso legato alle nuove presenze in Italia
A rispetto ad altri paesi europei come la Francia come la Gran Bretagna che non è più nell'Unione ma insomma come la Germania presenta caratteristiche molto diverse
Perché innanzitutto come sapete meglio di me e ben più recente diciamo di altri paesi europei
Tanto da aver lasciato e forse questo uno dei motivi su cui ci siamo finora un pochino lamentati giustamente l'istituzione inizialmente impreparate a confrontarsi con un panorama multi religioso
Moderno e il fenomeno religioso in Italia a alcune caratteristiche peculiari
Che le differenze siano la realtà migratoria in particolare per quelle appunto che riguarda l'aspetto religioso da quello di paesi diciamo dell'immigrazione europea storica
I numeri li abbiamo detti abbiamo saputo che ci sono sconosciamo i numeri e cifre dell'immigrazione non sono
Non sono più qui io a ripeterle ma quello che ci colpisce la realtà italiana è la grande frammentarietà
La multiforme presenza di tantissime comunità pochissime delle quali sono sono prevalenti
Rispetto per esempio ad altri paesi europei
Questo libro è importante anche perché assistente spesso a ignorare come nel processo di stabilizzazione di una comunità straniera anche il fattore religioso gioca un ruolo questo è importante cioè per questo una ricerca fondamentale la maggior parte degli immigrati vieni in Italia viene da Paesi con una frequenza della pratica religiosa molto maggiore della nostra cioè la religione incide nelle loro vite
Le guide religiose delle rispettive comunità immigrate svolgono un ruolo importante nell'orientare le scelte dei loro fedeli che spesso vivono il luogo di culto è scritto bene nella ricerca anche come luogo d'incontro
Dove possono vivere insieme ai loro connazionali per esempio le proprie le proprie festività tradizionali
è il caso per esempio dei Bangladesh qui che da qualche anno sono divenuti qui a Roma la terza comunità straniera e la prima tre musulmane
Ecco in il Bangladesh hanno aperto ho assunto la guida di molti piccoli e medi luoghi di culto musulmano nella capitale
Qui si rivolgono famiglie Bangladesh ad esempio per problemi connessi all'insegnamento della cultura dei paesi d'origine ai propri figli
è fondamentale in questo caso una strategia di inclusione che parta dalla diffusione della conoscenza dell'italiano verso un gruppo incline al comunitarismo per motivi religiosi e linguistici più in generale il rapporto dei religiosi delle comunità immigrate se valorizzato potrebbe aiutare una rielaborazione delle tradizioni nel nuovo contesto di appartenenza
Che diversamente può avere invece difficoltà nel confronto generazionale conflittuale anche tra gli immigrati come in ogni famiglia tra modelli familiari di origine e di destinazione
Lo scrittore franco libanese Amin Maalouf sottolinea che un'identità ha sempre numerose componenti perché ciascuno è depositario di un retaggio verticale attraverso l'eredità culturale familiare e orizzontale cioè mutuato dalla sua società dal suo tempo
Il secondo però quello orizzontale e nel libro è detto molto bene anche questo sarebbe a suo dire più influente il grande storico francese Marc Bloch è morto
In un campo di concentramento aveva scritto gli uomini sono più figli del loro tempo che dei loro padri
Questo resta vero fino ad oggi gli uomini sono più figli anche le donne del loro tempo che dei loro padri e questo emerge con la massima chiarezza con le nuove generazioni
E poi in fondo lo dimostrate nella ricerca questo adattamento no se ho capito bene non prossimi della questo trattamento anche alla vita della Società italiana anche rispetto a certe tradizioni diciamo verticali
E proprio l'aspetto legato ai più giovani che ci interroga entreranno l'anno la nostra società la classe politica anche in ragione del maggior tasso demografico dei nuovi cittadini immigrati
Il problema costituito dalla di radicalizzazione
Di chi è cresciuto ignora offre all'attenzione di tutti anche se si discute sul peso effettivo del fatto religioso su questo
Sembra che la pratica religiosa delle giovani generazioni tenda secolarizzati
E ad assimilarsi al tasso di pratica religiosa dei loro coetanei autoctoni seppure continua a esistere tra questi giovani un legame identitario con la loro fede
Di origine dunque la frequenza religiosa dei giovani stranieri si omologhe riebbe
A quella dei loro coetanei in maniera proporzionata all'età di arrivo in Italia chi è nato arrivato prima della durante l'adolescenza e più simile ai giovani italiani e dunque connessa al grado di integrazione quindi ciò suggerisce come eventuali paventati problemi futuri vadano affrontati evitando l'isolamento la risposta al Santa di integrazione abito quando si a considerare le fedi dei nuovi cittadini con una nuova componente religiosa minoritaria ma in via di radicamento dell'identità italiana questo il punto
Si sente però in questo ancora l'assenza di una visione capace di immaginare una società direi europea col ministro La Morgese del futuro che inevitabilmente sarà diversa da quella che conosciamo così come quella dei nostri nonni è stata differente dalla nostra un pensiero capace di guidare la trasformazione in atto e che considera in tutte le sue potenzialità anche il fattore religioso
Per giungere a una nuova società che sia propriamente italiana
Ma anche globalizzata e perciò inevitabilmente multiculturale e multireligiosa per tutto questo e per questo e per le grande importanti riflessioni che questi dati
Ricerca suscitano in me e hanno suscitato in noi vi ringrazio
Grazie al presidente delle comete risentirlo Marco Impagliazzo grazie di cuore passano la parola monsignor Lucio sembrano che del dicastero vaticano per il dialogo interreligioso grazie anche lei per essere come l'ascoltiamo con grande attenzione
Innanzitutto
Tutte le
Rischiano collegato
Anzitutto mi portò i saluti
De di prefetti dei due dicasteri il cardinale mai che il Cernic
Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale che aveva inizialmente ricevuto l'invito e poi ha passato la palla altrui del dicastero del dialogo interreligioso
E quindi i saluti vengono anche dal cardinal dichiara anche l'aiuto aiuto di cotto che il nostro Prefetto
In il dicastero per lo sviluppo umano integrale al suo interno una sezione migranti e rifugiati
Questo per dire dal punto di vista organizzativo mentre noi del dialogo interreligioso aiutiamo le Chiese locali
Dei cinque continenti per il dialogo con i non cristiani
Accanto a noi se ci venite a trovare avvia la conciliazione cinque
Monsignor Silvano è di casa vede che c'è il dicastero per l'unità dei cristiani
Oggi è bello che è il primo giorno della settimana di preghiera dell'unità dei cristiani quindi trovarci in questo contesto che anche ecumenico e interreligioso la giornata veramente ideale
Ora parlando un po'del tema delle migrazioni che
In effetti rimbalza fortemente dal dal libro
Papa Francesco già nel due mila e diciotto
Ha fatto un messaggio per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato
Nel quale come ama lui
A riassunto il da farsi in quattro verbi
Accogliere proteggere promuovere e integrare e noi potremmo aggiungere il per onorare cioè di fare advocacy a livello internazionale quello che
L'amministra la Morgese ci diceva
Il promuovere
Ora
Nel mondo la paura dello straniero continua a dettare molte decisioni politiche questa era ancora una delle
Constatazioni che emergono dalla dalla lettura attenta del libro
Ora se noi consideriamo però queste quattro indicazioni che ci ha dato papa Francesco possiamo trovare qualche cosa di concreto da fare a tutti i livelli
Accoglierei Forestier
Però significa vivere l'ospitalità proteggere l'altro vuol dire esercitarci nella virtù della tutela
Che la fortezza che nasce dall'amore della giustizia e l'attenzione al debole e all'indifferenza
Promuovere chi si presenta come diverso
In pratica la Parris sia cioè l'audacia di creare spazi di parola dove le persone possano raccontarsi e dialogare schiettamente
E tutto questo è una delle richieste pressanti che dal libro emergono
Da parte di tutti quelli che cercano degli spazi riconosciuti di presenza di professione religiosa di dialogo
E poi infine integrare lo straniero significa impegnarsi nella fratellanza accorciare le distanze ampliare il noi che possa includere altri negoziando un adattamento reciproco
Quindi una società una civiltà che non conosca l'ospitalità alla tutela la pare sia la Fratellanza
Non così sia
Questo è vero però fuori dalla retorica ci dobbiamo rendere conto che vivere queste virtù giorno dopo giorno non è una cosa da niente
Ci vuole la fede per sostenere non solo una fede religiosa
Ma anche una stabile fiducia antropologica
Nel bene e nella giustizia
Che ci permetta di superare la paura dell'altro
Aprirci all'ascolto alla collaborazione con l'altro fedele l'altro cittadino l'altro straniero e finalmente l'altro con la maiuscola che di
Ora
Se queste sono un po'le considerazioni che sono partite da papa Francesco
C'è da dire che questo suo messaggio ma anche tutta la l'OPA India che ha fatto quello che adesso il cardinale cernia allora era
Padre Cernic alle Nazioni Unite apportato raramente degli gli sviluppi interessanti che io voglio
Riferirvi quasi a integrazione perché abbiamo sentito a livello nazionale il livello europeo il getto di portarvi anche a livello globale
Ora tre cose sono da sottolineare prima di dirvi sinteticamente delle cose sul global
PAC per la migrazione
Che molte delle misure adottate dagli Stati
Ho solo suggerite
Gli immigrati le chiese le comunità religiose quel che fa riferimento al libro nel libro circa la realtà lombarda e non solo le hanno già realizzate i propri iniziativa queste straordinarie
Quindi è vero che la religione non è mai solo religione e che il futuro dipenderà dall'impiego del capitale sociale di queste comunità religiose come collante come Beijing non solo come Bondi in al suo interno per una più efficace integrazione
Che possa prevenire le violenze gli abusi le relative azioni spropositati
La bella sorpresa e che sono le seconde generazioni
Quindi i giovani ragazzi meglio integrati nella cultura nella lingua del Paese di accoglienza nel nostro caso l'Italia
Che hanno ottenuto i maggiori risultati soprattutto nel dialogo con le istituzioni
Questo pone anche una sfida sia all'interno delle comunità
Sia all'esterno che è quella della solidarietà intergenerazionale
Perché come succede esattamente in tutte le famiglie italiane il dialogo diventa difficile tra adulti e giovani tra anziani e giovani la mentalità e completamente diversa
La seconda considerazione e che nei sondaggi si riferisce più volte che le nuove comunità religiose in questo scenario di nuovo pluralismo religioso hanno trovato sostegno nei preti cattolici
E questo non è un caso non si può attribuire soltanto alla mole del prossimo che ci chiede ai cristiani ma questa solidarietà
Tutto del dialogo interreligioso che è una una strada che la Chiesa cattolica a intrapreso ufficialmente con coraggio e determinazione circa sessanta anni fa
Con la dichiarazione Nostra Aetate del concilio Vaticano secondo
Era il ventotto ottobre mille novecentosessantacinque e questa via Nuova del dialogo interreligioso si è concretizzata in una serie di indicazioni pratiche tra le quali il dialogo della vita
Che consiste proprio nell'affrontare insieme le cause di interesse comune da parte dei credenti cattolici con i seguaci delle altre tradizioni religiose presenti sullo stesso territorio
E i frutti si cominciano avvenire
C'è da dire però che questa attenzione al dialogo religioso rimane ancora un fenomeno di nicchia
Perché
Un po'perché la comunità cattolica di base non è ancora sentiti
Ma anche perché molti vivono l'identità cattolica solo nominalmente non pratica
Alla metà di quelli che si dicono cattolici ci ricordano di esserlo quando vogliono andare a sposarsi in chiesa
Magari all'ora ricevono anche sacramento della crisi può essere una possibilità di avvicinamento e questo perché noi viviamo in un mondo post secolare
La terza cosa e che la Chiesa è chiamata a dare attenzione ogni forma di mobilità umana
Anche solo per il fatto che Gesù Maria Giuseppe dovettero emigrare in Egitto ma è una battuta ma è una realtà e oggi Gesù avrebbe ricevuto facilmente asilo politico
Ed è sempre valido per i credenti delle religioni abramitiche il monito di Levitico diciannove trentaquattro ama il forestiero come cestista perché anche voi foste forestieri
Ora a livello di Chiesa italiana di Cei esisteva Fondazione Migrantes
Che è espressione proprio dell'attenzione dei vescovi italiani alla pastorale delle migrazioni che è un tratto primario dell'annuncio del Vangelo
E e interessante che migrante ex promuove la cattedra dell'accoglienza
è un fu un corso di formazione residenziale aperto a tutti a chiunque voglia imparare sia impegnato già servire nel rispetto e nel dialogo l'altro il diverso il lontano il bisognoso
Ci sarà un corso che si terrà alla fraterna Domus di Sacrofano qui a Roma dal sei al dieci marzo due mila e ventitré
Ci saranno docenti accademici di diversa estrazione culturale e religiosa lo scopo è proprio quello di formare a una dimensione essenziale dell'essere umano la condivisione e così quindi ciò che lei consigliere fermati ed affermava spazzi e luoghi comuni trova già una risposta concreta iniziative di questo tipo
Ora sinteticissimo a mente i dieci punti del del dei risultati
Nel due mila sedici c'era stato questo Global Compact sull'immigrazione
Poi nel due mila e diciotto sapete che c'è stato a Marrakech in Marocco una conferenza Inter nazionale intergovernativa sulle migrazioni che ha adottato questo Global Compact la cosa curiosa e che
A Marrakech e si erano dati appuntamento dal diciassette al venti maggio del due mila ventidue ed effettivamente cessato questo Forum per la revisione internazionale della migrazione
Mi sono venuti dieci punti interessanti che io ho tirato fuori
Che mi dicevo prima a volte le comunità religiose in Italia hanno già anticipato di propria iniziativa a livello locale moltissimo chiaramente rimane da fare
I dieci punti allora fattori strutturali e fattori avversi la migrazione insicura disordinata ed irregolare e spesso conseguenza di fallimenti dello sviluppo sostenibile
Dare priorità ai diritti dei migranti consentendo percorsi regolari per la migrazione per il lavoro e il ricongiungimento familiare sarebbe una risposta
Secondo punto creare percorsi regolari qui abbiamo un responsabile dell'agricoltura specifici per i lavoratori migranti in agricoltura per i lavoratori migranti qualificati
Terzo punto percorsi regolari legati a disastri cambiamenti climatici e ambientali
Quindi l'astensione di pratiche eque un lavoro dignitoso anche per per il lavoro si di migranti
Il quarto punto del riconoscimento lo sviluppo delle competenze lo sviluppo di contesti e pratiche di qualificazioni nazionali e internazionali come i passaporti delle competenze e la cooperazione per evitare a costruire e sviluppare le competenze
Le sfide da affrontare includono la mancanza di attenzione allo sviluppo delle competenze per i lavoratori migranti e la mancanza di dialogo sociale
Il quinto punto forse quello più spinoso riguarda le procedure di migrazioni
Da un lato è necessario migliorare la digitalizzazione l'uso delle a tecnologia per supportare la selezione la valutazione e le referenze dei candidati alla migrazione
Sono stati evidenziati sforzi però mentale la formazione del personale di frontiera e ridurre la discrezionalità nel processo decisionale perché a volte un semplice
O ufficiale un funzionario che si prenda la responsabilità di dire sì o no
Il sesto punto il diritto alla vita familiare potenziando i meccanismi di ricongiungimento familiare
Il settimo migliorare l'impegno della diaspora delle comunità di migranti in quest'ambito il sondaggio racconta di piccoli ma significativi successi delle comunità di migranti credenti l'ottavo punto raccogliere e utilizzare i dati accurati e disaggregati come base per politiche fondate su dati concreti in questo il sondaggio è una miniera di di di dati prestissimo
Il nono punto eliminare tutte le forme di discriminazione promuovere un discorso pubblico basato sulle evidenze sulle prove per Spada plasmare e cambiare la percezione della migrazione
Bisogna cambiare il linguaggio usato per riferirsi alla migrazione
Promuovere e quindi solidarietà inclusione come è stato fatto nel libro che riconoscano i contributi dei migranti
E promuovano i loro diritti e permettere può emigranti di accedere alla giustizia i servizi senza finire ripercussioni legali l'ultimo punto
Rafforzare la cooperazione internazionale e i partenariati globali per una migrazione sicura ordinata e regolare
La cooperazione internazionale davvero trasversale ENI esperienza la ministra Morgese una testimonianza di questo per raggiungere tutti gli obiettivi del Patto globale
Purtroppo in Italia come in altri Paesi europei
Pure se tutti sono consapevoli dell'importanza di governare la migrazione come un fattore positivo per la crescita economica e per far fronte al calo demografico
Siamo ben lungi dall'attuare una politica dei visti che dia un accesso dignitosa ai migranti
Senza costringerli alla roulette russa che la traversata del Mediterraneo da parte di disperati il problema risolto a monte della migrazione non a valle
E c'è un'ultimissima cosa e che in questo famoso forum del maggio due mille ventidue alle Nazioni Unite
Molti interventi hanno fatto riferimento a revisioni regionali che si sono svolte prima del due mila e ventuno come una fase importante durante la quale la già quarantotto Stati hanno aggiornato le loro le Edizioni nazionali e ogni anno presentate di nuove per cui c'è speranza che questi strumenti possano veramente essere efficaci e che anche l'Europa e l'Italia a un certo momento ha sì adeguino
Adottando il patto globale e allineando la legislazione nazionale esistenza rimane io di migrazione ai suoi principi o sviluppando né piani di otto di attuazione nazionali grazie
Grazie a monsignor sembrano perché c'era ricordato dove stiamo no come ci collochiamo nel contesto globale davvero è un grazie di cuore allora pensate che in Italia le comunità presenti
Di immigrati regolarmente residenti sui cinque milioni di cui gli raccontavo all'inizio le prime comunità sono quelle marocchini per gli albanesi circa cinquecento mila persone un po'meno era alta ogni anno fanno a gara di chi arriva prima
Diminuiscono perché nel frattempo alcuni perdono la cittadinanza italiana sono due grandi comunità ecco pensate che però loro si contendono il secondo il terzo posto perché il primo posto è dato dalla comunità dei romeni
Sta operando il tre volte tanto milioni e mezzo di persone senza contare di chi ha preso la cittadinanza quindi capite l'importanza numerica di una comunità che è parte integrante di questo Paese
Ora non tutti i romeni sorto Dossi non lo so non facciamo il censimento delle religioni naturalmente però gran parte essi e pensate che il vescovo di questa grande chiesa quindi di questa diaspora
Così consistente e qui con noi oggi ed ascoltiamo volentieri vescovo Silvan
Una sera tutti
Grazie per la presentazione esso soprattutto grazie dell'invito
Ecco uno una delle opportunità delle belle opportunità a tempo
Condividere
Un po'con i diversi fattori di questo evento quello che siamo ma innanzitutto vorrei esprimere il mio personale apprezzamento e anche della nostra
Dio ci si ortodossa romena dettaglia che è stata fondata in due mila otto
Agli autori di questo studio molto importante che rispecchia non solo la realtà di Lombardia ma anche come diceva
Professor Impagliazzo anche di tutta l'Italia
La comunità romena
E grande come si diceva noi abbiamo constatato che nei tra Duemila
Diciannove due mila venti e due fine due mila ventuno hanno lasciato l'Italia intorno a trecento mila persone
Una parte verso la Romania sono adatti verso la Romania anche per paura della
Da colpi di scommesse in Romagna ecco che non non
Fosse andato
Altri verso i Paesi del Nord con sperando un futuro migliore
Soprattutto i Paesi scandinavi scandinavi ma il buio del metà dell'anno vi spaventa un po'ritornano tanti in Italia indietro o vanno altrove sono andati verso la Gran Bretagna ma alle condizioni lì
Dell'integrazione sono un po'cambiate un po'più complicate anche se siamo cittadini europei
Però
Sì Sava che in Italia sono rimasti tantissimi anche se esso non alcuni sono partiti altri sono ritornati
E la comunità romena ortodossa e costituito così Theta allora attuale di duecentottantacinque parrocchie che funzionano ogni domenica
Altri centotrenta luoghi di preghiera dove si celebra in settimana perché ci sono piccole comunità un po'sparse un po'dappertutto dove si celebrava una preghiera di sera si parla un po'con le badanti di giovedì
Si ascoltano un po'i problemi delle famiglie si prova di fare un po'di catechesi con i bambini perché da quello che abbiamo rileva rilevato negli ultimi quindici anni quindi da quando cioè la nostra diocesi abbiamo una media di oltre otto mila bambini battezzati le nostre comunità annualmente immaginate che in due mila ventuno il numero dei bambini nati fuori dalla Romania è stato per la prima volta più grandi del numero dei bambini nati in Romania
Perché la comunità più giovane sta fuori in ogni gli anziani sono in Romania
E quindi questo significa un un una grandissima responsabilità da parte nostra per quello quello che riguarda l'educazione di questi bambini
Abbiamo la scuola dominicale in quasi ogni nostra comunità ma cambiamo la sfida permanente dei luoghi dove poter fare questa catechesi questi incontri
Fortunatamente abbiamo avuto e abbiamo un appoggio sostanziale da parte della comunità cristiana locale con bontà cattolica della Chiesa cattolica
Sia tramite il nostro apporto diretto con Laconi le singole diocesi singoli vescovi ma anche con la CEI con il
Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani
E con i Comuni ci sono tanti Comuni che hanno ci hanno salvati possiamo dire quando la comunità cattolica non ha non aveva o no no
Disponibile luoghi di culto perché mi diceva il vicario di Roma che solo a Roma sono non so una trentina contro ancora di più comunità internazionali cattoliche che non hanno posto dove incontrarsi quindi
Per aiutare a trovare posti anche per gli ortodossi e diventa ancora più complicato però c'è un impegno boreale fraterno da parte dei tanti vescovi
Dell'Italia che ci hanno sostenuto ci aiutano a identificare posti dove fare questa questo lavoro di educazione
Sì si deve sapere una cosa che la la comunità romena traumatizzata di quale quasi cinquant'anni di comunismo nonna una mentalità un'educazione civica è questo il problema
Noi siamo molto molto numerosi Marco abbiamo non so se ci sono dieci Comuni vitale dove c'è un un consigliere comunale romeno
Ne indipendente né sulle liste dei dei Sindaci della dell'Italia ci sono comuni dove
I romeni sono quasi in maggioranza saranno sono oltre trenta per cento quaranta per cento ma anche di più
A Sezze
Si parla
O meno un po'per strada con tempo da da tutti
Per esempio e quindi
Questa realtà
Deve essere sostenuta ma non ci sono fattori di
Come chiamarlo di coesione di questa comunità
Ci sono il le associazioni che propone di fare qualcosa ma
Piccole associazioni che nessuno si intendono tra di loro ci sono le istituzione dello Stato romeno che provano di fare il massimo i consolati con cui abbiamo rapporti molto buoni
Però
Punti di riferimento non ci sono tanti e quindi
Anche su da questo punto di vista la nostra responsabilità è ancora più grande
Ma c'è una collaborazione che si sta si sta sviluppando molto di sempre di più con le comunità locali vi faccio un esempio sono qui accompagnato dal decano della nostra comunità di Abruzzo e Molise del nostro decanato in quella zona i sacerdoti cattolici
Della diocesi di Pescara
Con una loro iniziativa perché l'arcivescovo me l'ha confermato che non è stato lui a chiedere questo a sentendo che la comunità vuole costruire una chiesa hanno ricevuto da parte del Comune un terreno di due mila metri quadri
Hanno detto
Offriamo noi anche orco ognuno di noi uno stipendio per la comunità romeno ortodosso e il vescovo e l'arcivescovo di Pescara ha chiamato il padre per la prima volta Totti vuole dare un un assegno di non so venticinque mila qualcosa del genere
Oggi ecco totale totale in due volte o tre volte cinquantasei mila euro da parte dei sacerdoti della diocesi e dire disse Skara la comunità rumena ortodossa quando dico questo i romani o al Santo Sinodo
A Bucarest riguardano così
Ma devo dire che
Questi rapporti proviamo a sviluppare anche con le altre comunità la comunità avventista romena per esempio a a Cesena ci ha ospitato per due o tre anni
In uno spazio su perché non trovavamo un altro luogo però mi hanno detto
Preparatevi un armadio perché gli avventisti non volevo nel vedere le delle icone sempre Domenico nel sonno sono è una questione che non devono vedere voi mettete lì nell'armadio la domenicali metteteli e poi le mettete indietro
E si va avanti così poi nei negli ospedali
Nelle nelle nei prigioni stiamo provando di
Entrare per la porta per la finestra da dove si può il principale dal dalla prigione principale di uscire si deve uscire perché altrimenti e più complicato
Però ci sta ci stiamo organizzando con questo e con il volontariato Dios sto spingendo un po'non solo il sacerdote come dice dicevo alla signora ministro
Le mogli e dei sacerdoti e le donne a impegnarsi nel volontariato perché solo al Bambino Gesù
Mi diceva la la presidente
Nel Duemila ventuno sono passati oltre mille quattrocento casi di bambini malati di cancro Leo devo leucemia o malattie molto dubbi terribili gravi
Maggiore maggiormente dalla Romania oltre mille duecento casi dalla Romania solo duecento casi dall'Italia e stiamo provando di essere presenti in queste cliniche c'era un'altra Genova un'altra a Pavia un'altra Firenze e Bologna Milano eccetera per restare vicini a questi a tutti questi casi che arrivano qui una mamma disperata che non parla l'italiano
E che passa ventiquattro ore su ventiquattro nel dolore chiesta nascondendo ogni durante la giornata al bambino durante la notte piange
Abbiamo provato almeno di assicurarle un pranzo e una cena
Dignitosa non aspettare che il bambino non mangi per per poter mangiare al posto suo
E poi credo
Che la prospettiva oltre il fatto di dialogare di farsi conoscere come siamo e anche di superare la mentalità siamo ormai da trent'anni ho partecipato a una presentazione di un libro l'anno scorso la fine dell'anno scorso venticinque anni di trent'anni di emigrazione romena in Italia uno studio molto interessante
Di un gruppo di sociologi
Vogliamo superare la mentalità di essere assistiti
Siamo una comunità che può essere
Protagonista
Parte partner di dialogo partner di lavoro si è visto questo nell'impegno della nostra comunità per aiutare il profughi dell'Ucraina
Insieme alle ai comuni italiani diverse comunità religiose incluso le comunità islamiche
Per poter andare avanti e collaborare con le altri e abbiamo aiutato sia in Romania sia in modo Vasile in Ucraina sia qui in Italia
Questi nostri confratelli se possiamo dire
Che che passano dei momenti molti difficili e non solo loro l'opera sociale della nostra diocesi credo che superi negli ultimi anni un milione di euro all'anno non volevo fare non è un granché
Ma per una comunità che manda soldi ogni mese in Romania manda miliardi di euro in Romania per la nonna per i bambini che sono lì per
Le persone che sono lasciate indietro credo che significhi qualcosa
La nostra comunità adesso come si dice spreca
Perché cosa trenta
Prega per continuare questo dialogo Monte legga anche per un impegno più grande dei nostri laici quindi Mou donne uomini Giovanni
Sia nel sociale perché adolescenti sono più più attenti al sociale che palla catechesi
Chiudo furtivo fra recita ritmi ricevono meglio l'impegno di visitare un un un loro coetaneo in una casa accoglienza a Roma che venire alla catechesi o pregare la domenica mattina
Ma anche i bambini dobbiamo educare i bambini giovani nello spirito della del dialogo incontri forse tra le comunità religiose e non solo
Campi estivi ne facciamo non siamo arrivati a un punto oltre venticinque campi estivi l'anno scorso
E poi scuola dote scuola estiva a scuola di Estate come si gestiva credo
Questo al lei vogliamo tutto quello che si può volare rubiamo tutto quelle che su curvare dalle comunità cattoliche tutto quello che fanno nel programma di fare sul sul oratori oratori il mondo Lord è chiaro pubblicamente furto di tutto quello che si può rubare ma non cose materiali solo proteste
E poi speriamo di poter
Sì lo pare un po'più i rapporti istituzionali non la livello centrale nella centrale credo che funzioni non molto di più e si sono sviluppati molte di più grazie alle persone che abbiamo avuto come interlocutori
Presso il ministero dell'Interno una direzione centrale tende a fare dei culti sono contento di aver incontrato anche questa sera
Il prefetto sfiorato
Che con cui abbiamo avuto un rapporto molto molto buono e anche con i suoi predecessori anche con quelli che sono connessi perfetto Gallo che lavora adesso
Però speriamo di arrivare anche a firmare l'intesa per questo preghiamo
La preghiera funziona sapete funziona molto meglio a volte delle cose che possono andare avanti quindi grazie veramente per quello che è stato fatto buon lavoro grazie dell'attenzione e chiedo scusa
Va be'grazie vescovo siriano avete capito di cosa parliamo insomma di di quante persone e il passaggio finale sull'intesa non è da poco è la più grande comunità nel nostro Paese senza intesa insieme al tante altre che ancora aspettano questo non è un dato di secondo piano
Grazie assessore perso rimasto con noi a lei la parola abbiamo incontrato
Tobia Zevi l'assessore tanti anni fa occuparsi proprio di questi temi da giovani impegnato da allora una lunga carriera politica fino all'assessorato a Roma e quindi ancora più in piacere averti con noi grazie
Grazie grazie a tutte e tutti per questo invito grazie ai vecchi amici di
I confronti vecchi e nuovi
E proverò effettivamente a partire dalla mia piccola esperienza per poi dire due cose come assessore al Patrimonio di Roma Capitale
A mia piccola esperienza nel dialogo interreligioso effettivamente data ormai un paio di decenni eravamo all'inizio degli anni due mila
E Roma era un luogo non marginale in questo sforzo se volete embrionale di costruire un meccanismo di dialogo interreligioso
A Roma fu istituita nel due mila e due una consulta per il pluralismo religioso che durò sostanzialmente dal due mila e due al due mila e otto quindi fino alla fine della esperienza da sindaco di Walter Veltroni
Ma
C'erano anche c'era anche l'esperienza anche questa finita di lì a poco dei cosiddetti consiglieri comunali aggiunti non so se qualcuno di voi se lo ricorda quattro
Consiglieri comunali senza diritto di voto che però rappresentavano le comunità
Etniche più rilevanti almeno dal punto di vista dei voti
Della capitale e da quell'esperienza
Mi fu data anche l'occasione di partecipare non a livello romano ma a livello nazionale ad un'esperienza altrettanto significativa anzi forse una delle più significative che ho fatto nella mia
Estende la mia vita diciamo pubblica che è quella di una Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale istituita presso il ministero dell'interno in collaborazione all'epoca con il ministero delle politiche giovanili in cui tra l'altro poi in ci incontrammo con alcuni amici che coltivi acqua qui siamo siamo siamo un piccolo mondo ci si continua incontrare in aula Giulio Cesare o in altri in altri luoghi penso invecchiamento come Paolo Ciani della Valle San Vigilio oggi onorevole della Repubblica ma insomma diciamo con tanti altri
E in cui sostanzialmente diciamo si provava ad affermare un principio che poi è un principio
Che oggi è stato più volte ribadito a partire da questa ricerca molto bella che naturalmente parla del Lombardia ma parla anche dell'Italia credo Ilaria Lino lamentiamo vista a proposito di quella esperienza
E e cioè il fatto che per provare a comprendersi ad andare d'accordo non c'è l'esigenza di partire sempre soltanto dalle questioni che dividono
Dalle questioni che evidentemente creano più problemi all'epoca si parlava molto del crocifisso dei simboli religiosi vero c'era c'era se ne parla proprio forse all'epoca se ne parlava di più ma invece forse più produttivamente si può iniziare a parlare delle cose che ci uniscono nel senso che andiamo d'accordo ma nel senso che sono argomenti che ci riguardano come cittadini
Appunto il ruolo della donna o appunto il problema dell'integrazione dei giovani io
L'esigenza di provvederei a bisogni culturali civici
Spirituali come possono essere i luoghi di culto e tante altre questioni ecco se vuole quel metodo lì effettivamente può essere ancora attuale in una città come Roma e certamente ancora necessario il momento in cui come si diceva il
Il nostro Paese e le nostre città sono ancora più multietniche e multiculturali che molti religiosi di com'erano un tempo certo il tema dell'immigrazione appunto il problema della multi religiosità che non riguarda solo gli stranieri ma riguarda anche e sempre più italiani ora la domanda forse dieci dovremmo fare e qui poi vengo molto rapidamente alla parte che gli compete come assessore al patrimonio di una capitale
è che cosa è accaduto in questi vent'anni cioè le cose sono andate migliorando Sonate peggiorando scusate se su sfrutto il pretesto personale per farmi questa domanda
A me sembra che forse da un certo punto di vista e le cose sono andate peggiorando rispetto a al nostro Paese cioè all'epoca eravamo una dimensione di effettiva come possiamo dire in pluralità in qualche modo di inizio nodi un'Italia in cui c'era l'esperienza appunto di tante nuove comunità religiose tanto la comunità straniere
Adesso non era proprio l'inizio naturalmente si può darsi può cioè precede datare l'inizio dove si vuole però insomma si parlava per esempio del fatto che l'Italia dovesse i laboratori il proprio modello di integrazione ne parlava poco fa Marco Impagliazzo
Diverso da quello si diceva assimilazionista della Gran Bretagna o quello che della Francia o quello comunitari lista del la Gran Bretagna ma con una sua vocazione con una sua specificità con una sua visione
Di questo grande fenomeno dell'immigrazione e quindi anche dello sviluppo e della trasformazione demografica sociale culturale delle nostre comunità cittadine e ancora di più razionali
Forse questo dobbiamo dircelo Brunetta tanto accaduto non è tanto accaduto nel senso che ancora lui in qualche modo reggiamo nonostante una diciamo dibattito mediatico molto spesso terribile il ministro Stranamore ci riserva evidentemente vissuto sulla propria
Pelle quando pace e messe all'interno e quindi la questione gli sbarchi eccetera c'è da Bach fatichiamo invece a raccontare di quella grande sfida che l'integrazione appunto
Una sfida che si combatte quotidianamente ne parlava adesso appunto il vescovo nelle cose semplici delle cose quotidiane nella dinamiche appunto di strada Nocchetti e tutti quanti noi affrontiamo e che però è la grande sfida e in qualche modo in cui noi continuiamo a essere paradossalmente si dice sempre questa forma fra davvero così in cui le persone sono molto più avanti delle istituzioni diciamoci la verità
Cioè nelle scuole l'integrazione accade
Sui campi sportivi integrazione accade
Pensione i luoghi di sofferenza come possono essere gli ospedali o le prigioni integrazione accade e poi noi nei luoghi di lavoro e poi invece c'è una grande fatica dell'istituzione in qualche modo dico a tutti livelli sto parlando geneticamente a sottrarsi
In qualche misura da quel dibattito così feroce che c'è sul tema dell'immigrazione e invece all'Aja bonario una propria visione
E allora qui io raccolgo con grande favore la proposta che mi è stata fatta innanzitutto dalla collega consigliera Carla ferma Riello
Che tra l'altro oggi se ho capito bene delegata del sindaco Altieri quindi diciamo è qui in veste diciamo di rappresentante della città di Roma e ovviamente del direttore Claudio Caravati con cui abbiamo discusso anche da un punto di vista merito tecnico di questa questione cioè la
Proposta innanzitutto di le rifondare destituire non so come si è qual è verbo si debba usare quella Consulta chi effettivamente diciamo era stato un piccolo grande se M di dialogo e di in qualche modo costruzione di una città migliore
Che era stata appunto la Consulta delle religioni ma dico qualcosa in più come assessore al patrimonio accolgo con piacere l'idea di lavorare a quel progetto invece come deve fare un passo in avanti di casa delle idee e delle culture della città di Roma che esiste in tante altre città europee
In cui effettivamente si portò via immaginare un luogo dove non soltanto le culture le idee ma anche i servizi le ricerche le elaborazioni pensieri DiVersi
Di tante donne e tanti uomini che abita otto giorni nostra città possano incontrarsi per costruire dei percorsi di dialogo di integrazione di riflessione di elaborazione
E poiché dico uno a terza e ultima cosa qualche modo in cui mi impegno come a Sora patrimonio che è quella di provare anche di questo ambito con questa prospettiva ad aprire il patrimonio pubblico
Alla come dire esperienze religiose che ci sono la nostra città non abbiamo recentemente approvato in aula Giulio Cesare un importante e storico per certi aspetti Regolamento sul patrimonio cosiddetto indisponibile di Roma Capitale
Vuole dire il patrimonio con finalità sociali
CIR culturali ecco anche in questo ambito come in quello del terzo settore del sociale della cultura del civismo cedere c'erano dobbiamo dire che il patrimonio pubblico può e deve essere un acceleratore di buone pratiche un luogo dove si apre perché una delle cose più assurde che accade in questo patrimonio pubblico non soltanto a Roma che paradossalmente spesso ci troviamo dall'ATO
Parlo delle istituzioni
Di chi in qualche modo cerca di ostacolare le esperienze diciamo civiche positive anziché di favorire ecco la vorremmo provare a fare il ragionamento opposto siccome questo patrimonio pubblico è molto vasto e spesso molto mal tenuto
Poi lo tratteremo un po'meglio che non sarebbe male da provare a cui in volgere le energie migliori che ci sono le nostre comunità
Per dire loro guardate che ci vado un favore sì aprite questo patrimonio magari Ade pure
La Roma Lella come si dice a Roma l'unica città si è detto in cui l'aggettivo alla parola no coincide con una restauro fatto un po'male ma questo diciamo un altro discorso è accolto a farlo a Roma nella Cicci consentite effettivamente di costruire una comunità più coesa perché
Mettiamo al servizio la città pubblica di pratiche migliori
Farlo significa e qui concludo anche qui tornando un po'al dibattito sia sia vent'anni fa
Innanzitutto fare un favore lo dice pure un capitolo mi pare quello scritto da Paolo Naso nel nel libro di sia un buon investimento no fare tutto questo guardate che significa non fare un'opera di bene per così dire significa costruire una città che funziona meglio e che addirittura di lei e più ricca in senso proprio letterale anche perché come ci insegnavano appunto
Gli sociologi già vent'anni fa penso a quel libro famoso di Florida che diceva alle tre
Chiavi del successo sono le tre Tino Tecnologia Talento Tolleranza Zero di tolleranza che forse oggi è consigliato una brutta parola
Ma insomma questo dato è vero cioè più noi apriamo una città più noia traiamo talenti Investimenti idee futuro più chiudiamo Piccin può vediamo allora questo è un pezzo secondo me di questo ragionamento più ampio è un pezzo che confronti appunto pervicacemente cerca di svolgere accelerare da ormai è due o tre decenni deve almeno almeno tre decenni e ecco dove a questo dallo sforzo vorremmo provare a corrispondere con
Un istituzione che non è sempre solo da e fatti cosa nel rispondere ma che invece coglie questa commentando potuta che appunto proprio utilizzare questi due o tre progetti significativi che secondo me sono davvero utili a tutto e tutti noi grazie
Grazie assessore grazie consigliera perché insomma emoziona vedere una politica così vicina che vuole fare cose
Concrete grazie di cuore messe a Mary tardissimo e chiedo scusa e ringrazio che gli sta ospitando quindi chiedo i curatori un minuto di saluto finale Ambrosini e naso così poi possiamo andare via prego professor Ambrosini
E proprio Salmaso veloci veloci se no non mi sono più tornare nella consigliera sebbene l'assessore Zevi M e bruciamo tutta la bellezza
Grazie ma mi sembra davvero che ci sia poco da aggiungere non posso che ringraziare istituzioni rappresentanti delle diverse e comunità religiose che sono intervenuti questa sera e credo che se non l'avessimo fatto questa ricerca bisognava inventarla
Credo che abbiamo fatto un passo avanti nella comprensione di un fenomeno nel cercare di renderlo più noto evidente comunicato e anche nel sollecitare le istituzioni politiche e questo è stato molto giustamente raccolto a fare un passo avanti
Perché la realtà del pluralismo religioso molto più diffusa e radicata di quanto non sia ancora istituzionalizzata
Le dinamiche che abbiamo ho studiato nel libro sono davvero ricche interessanti vorrei richiamare il tema del welfare dal basso per esempio come le comunità religiose suscitino forme di solidarietà il mutuo aiuto ottava persone
Individualmente deboli fragili molto spesso che però imparano ad aiutarsi reciprocamente
Secondo queste comunità che sono luoghi in cui persone sradicate
Persone che vivono le difficoltà del quotidiano trovano speranza e anche possibilità di riscatto questo è un punto cioè occupare ruoli di leadership diventare responsabili del coro tesoriere della comunità
Perché nel quotidiano vive invece soprattutto il mondo del lavoro un inserimento nelle forme inferiori nei livelli inferiori del mercato qui invece cioè la possibilità del riscatto
Terzo la sollecitudine nei confronti dei giovani per esempio non so a Milano
Il e musulmani hanno inventato lo scoutismo musulmano
Facendo un ponte con l'AGESCI qui appunto monsignor figli Ance parlato degli oratori di come il mondo ortodosso rumeno cerca di
Lui diceva rubare dalla Chiesa cattolica esempi pratiche buone pratiche quello che si chiama isomorfismo tecnicamente cioè
La capacità di prendere qualche cosa del luogo in cui si è arrivati ecco questa dinamica di
Radicamento
Trasmissione della memoria e anche trasformazione adattamento
Mi sembra un terreno molto bello per lo studio ma anche per l'esperienza della gente che trova solidarietà e speranza e spero anche per il futuro del nostro Paese grazie
Per Paolo Naso o si prende play come solo dicendo che niente sarebbe stato possibile né di questo libro né di quello prima che Dio dei migranti sempre per il Mulino
Perché oggi ha avuto un po'di citazioni io confronti me le sono prese che fa bene va bene però rimettiamo le cose in ordine senza che due tra i più grandi ricercatori e scienziati sociali del nostro Paese si siano messi insieme ecumenica mente
E abbiamo creato questa squadra sono Paolo Naso Maurizio Ambrosini un grande applauso ma loro grazie
Grazie mi limito a una cartolina che vorrei indicare
Alla cedola Morgese e capire chiedo che capirete perché la cartolina con immagini di Lampedusa
In un posto che si chiama porto M a Lampedusa ricavato in una grotta c'è una bacheca
Nella quale i volontari di questo luogo porto M. che è un luogo di concerti
Hanno raccolto gli oggetti trovati dei barconi dei migranti e c'è una vetrina dedicata agli oggetti religiosi piccoli Colani piccoli Vangeli Visentini Fusari
E così via ma donnine insomma il migrante che arriva col barcone che non ha un bagaglio che non può neanche portare le scarpe come qua come ben sappiamo
A in modo di trovare lo spazio per un piccolo oggetto che lo riconnette a un immaginario tipicamente religioso
Noi abbiamo una narrazione che ci dice che quell'oggetto l'oggetto socialmente pericoloso disturbante turba Tivo accidentale
Fastidioso socialmente oneroso
Abbiamo cercato di dimostrare che quell'oggetto è una risorsa
è un capitale umano un capitale sociale
E come ci insegna la parabola dei talenti che forse ha senso di chiamare in questo contesto è un peccato un peccato nel senso biblico
Distruggere questo talento don utilizzarlo non mettere a rendita questa opportunità questo capitale
Ecco io credo che se siamo riusciti a dimostrare che questo nuovo pluralismo religioso e davvero un talento di eccezionale valore
Prenota apolitica sociali
E della convivenza interculturale credo che abbiamo preso servizio al nostro Paese all'Europa e grazie quindi se voi vorrete riprodurre
Grazie a tutti grazie tutto è grazia Luciana Morgese Marco Impagliazzo Lucio sembrano in sino a spanne grazie di cuore Grazia Carla fermare allora assessore Zevi e Polito alla fra a tutti a tutti voi buona serata e alla prossima presentazione