Festival del Futuro. Il nuovo (dis)ordine mondiale - Come affrontare e vincere le grandi sfide del futuro (Prima giornata)

Io
Buon pomeriggio a tutti buon pomeriggio benvenuti al al festival del il futuro quarto hanno per questo importante Progetto che è stato ideato organizzato promosso da eccellenze d'impresa
Harvard e bio
Italia e del gruppo editoriale attesi visse e con o mente il sostegno e l'aiuto di importanti partner istituzionali e scientifici
Siamo partiti con due anteprima si sono svolte a Brescia e e a Vicenza
Oggi ci troviamo qua in questo splendido palazzo della Gran Guardia a Verona per entrare nel vivo dei lavori per una tre giorni che sarà davvero
Intensa vedrete alternarsi su questo palco
E sessanta Esperti in ogni campo dalla dalla lavoro all'industria all'ambiente al clima passando anche attraverso la la cultura e anche con uno sguardo ai giovani aumenta verso insomma
Tutto quello che è importante è necessario sapere per orientarci
Verso il futuro insomma nemmeno a dirlo
Tre città quindi Brescia Verona e vicenza perché sono racchiudono un po'una zona importantissima per quanto riguarda il Paese e così via degli interessi economici sociali sono una sorta di laboratorio potremmo anche chiamarlo per per quanto riguarda
Tutto ciò che sta accadendo e per capire in che direzione andare il titolo di quest'anno del Festival del futuro è emblematico il nuovo disordine mondiale
E ancora più interessante è il sottotitolo molto ambizioso perché come affrontare e vincere
Le sfide del futuro di questo noi parleremo oggi domani e dopodomani dicevamo tre giorni di dibattito di riflessione e di condivisione e sono anche certa di intuizioni perché dal Festival di il futuro si esce sempre con con delle idee con qualcosa in più che ci arricchisce ma io non andrei oltre
Diciamo che possiamo far parlare gli organizzatori del Festival del futuro perché chi meglio di loro
Può spiegarci in cosa consiste cosa ci attende in queste tre giornate e quindi io invito a raggiungermi sul palco Enrico Sassoon perché il direttore di fare per Business Review Italia ed anche direttore scientifico del Festival e del futuro buon pomeriggio
Prego si accomodi dove vuole e chiamo anche Luigi Consiglio per eccellenza e l'impresa è presidente di Gemina buon pomeriggio benvenuta anche a lei
E chiamo Matteo Montan amministratore delegato del gruppo editoriale arte esiste che adesso ci raggiungerà perché ovviamente abbiamo parlato no si fa attendere e avere noi vediamo intanto eccolo qua
Ed è sempre ci vogliono quei quei due minuti di attesa vongole Rizzo a tutti e tre dicevamo accomodatevi oppure se preferite
Se fate comodo no negli stalli previsti come come vuole se conosco moltissimi però come noterà io non l'ho voluto perché so bene che se non scomodi
Dicevamo quarta edizione essa Sunna
è un risultato è uno traguardo importante tra l'altro teste del futuro nasce sempre su importanti saggi con cui i input che nascono da Harvard Business Review Italia cose ci aspetta in questa tre giorni
Cosa ci aspetta io spero delle cose tutte interessanti se prima di rispondere alla tua domanda vorrei sottolineare una cosa abbiamo iniziato quattro anni fa
Avevano iniziato con un appoggio con molti partner scientifici istituzioni e via dicendo molto importanti e con il patrocinio della Commissione europea
Qui da quest'anno il patrocinio non è più un patrocinio ma una collaborazione vera e propria cioè diciamo che in qualche modo siamo stati siamo stati promossi quindi credo che sia da cosa sottolineare maniera particolare tra poco avremo anche rappresentante in Italia della Commissione europea e altri rappresentanti più tardi
Che cosa ci aspetta noi vogliamo affrontare
Il tema del futuro che il confutò inconoscibile quindi andiamo a cercare sia con gli studi che ne facciamo sia con i protagonisti che vedrete nei prossimi due tre giorni per quelle che sono le soluzioni perché le crisi le abbiamo davanti agli occhi potuti quante case diciamo
Disordine mondiale o globale riammesso divisa tra parentesi perché siamo alla ricerca dell'ordine il nuovo ordine ma è evidente che in questo momento abbiamo davanti tante crisi no e le crisi sono brutte ne sono una per una già abbastanza brutte
Energia clima la guerra la la sanità la pandemia che può diventare un'altra cosa l'inflazione le materie prime ci sono pre-crisi Giau prima di mente presa è preoccupante se vuole mettiamo tutte insieme come questo periodo storico veramente siamo messi
Dobbiamo guardare le cose con una certa attenzione e trovare le relative soluzioni c'è un altro aspetto che abbastanza che fa sottolineato perché veramente importante diciamo dal PM nei miei primi settant'anni dopo la guerra il mondo ha dato persona crescente integrazione quindi organismi mondiali molto efficienti
Che sono riusciti a a portare un po'tutti i paese collaborare fra di loro se noi oggi siamo di fronte a una crescente disintegrazione vediamo tutto quello che succede nel mondo sia politicamente
Che economicamente e via dicendo bene l'obiettivo credo nostro di tutti quanti e di rilanciare una collaborazione internazionale
Molto efficace molto allargata che inverte il trend alla disintegrazione questo il significato di quello che faremo
Il tessile pratese è un po'una bussola in questo appunto disordine con queste crisi convergenti insomma noi
Cercheremo appunto di trovare la giusta direzione
Consiglio si parlerà di tanti argomenti si diceva si parlerà di industria di tecnologia tecnologia senza tecnologie innovazione possiamo dire che non c'è industrie senza industria allo sviluppo neanche quello cioè insomma
Fondamentali come argomenti
Certo adesso mi riallaccio a quello che stava dicendo il ricco questi fattori discontinuità che si sono succeduti negli ultimi vent'anni cominciando dall'undici settembre Leman ricordo Scoditti alla guerra paradossalmente hanno visto l'Italia
Avvantaggiata guardiamo i numeri l'Italia è un sistema industriale
Abbia avvantaggiato rispetto i propri concorrenti e al sistema industriale intenso positivo frammentato ci sono tanti imprenditori operativi incline a settori estremamente diversificati quindi è resistente alle crisi specifiche dei singoli settori le aziende sono mediamente molto internazionalizzate e investono tantissimo in tecnologia Dini innovazione quindi abbiamo un tessuto
Estremamente articolato che ha saputo resistere molto meglio degli altri a queste crisi tant'è vero che Italia è l'economia che è cresciuta di più
Nel due mila ventidue due mila ventuno rispetto ai concorrenti dell'area euro questo è già un sintomo di qualcosa ed è un sintomo a maggior ragione della capacità imprenditoriale che di imprenditori che hanno saputo combattere tantissimo sia all'interno sia sui mercati internazionali che quindi rendono questo sistema particolarmente fertile detto questo
Il meccanismo che ci manca e dove dobbiamo zoommare anche durante questo festiva del futuro e l'integrazione con tra questo tessuto industriale e i territori di pertinenza perché questa reazione Fertile va tutta sviluppata sia in termini di formazione
Di occhi pensione ma anche in termini di ridefinizione delle filiere col impeditive che tratteremo sabato portando sia i fornitori sia l'agricoltura più vicina alle aziende di produzione in modo da essere più sicuri in caso di ulteriori crisi geopolitiche come quelle che abbiamo avuto
E resilienza resistenza insomma per quanto riguarda il nostro sistema Matteo Montanari settore legato ad un territorio alleati si si parlava di territorio citato all'inizio
Tre cita tre province importantissime Verona vicenza Brescia che sono le province di riferimento il gruppo editoriale attesi soppesamento iniziata quattro anni fa
Con un emergenza clima può arrivato tutto resta elevata la pandemia arrivata la guerra c'è un in una nuova accelerazione alla digitalizzazione insomma come gruppo editoriale
Siamo nella a tempesta perfetta passiamo a niente tempesta perfetta per noi e per tutti i defunti e lei come diceva Luigi credo che la chiave della territorialità sia un una soluzione
Per il futuro noi insieme ad Harvard business review eccellenza d'impresa abbiamo ha creato questo format quattro anni fa proprio perché volevamo da questo territorio dare una un segnale di di stimolo e di sviluppo e degli spunti di riflessione
E quindi diciamo partendo da questo territorio abbiamo credo segnato alcuni insomma messaggi importanti è un territorio che ha sicuramente delle unicità è un territorio che diciamo non esce indenne da questa situazione che ci ha travolto tutti e quindi a credo l'ennesima occasione di trasformarsi in un modello di sviluppo nuove quello che diciamo cerchiamo di di raccontare c'era quello che cerchiamo anche di fare qui oggi conta cioè il futuro
Quest'anno parleremo anche molto di cultura parleremo anche di cultura luoghi di cultura
E densa ma anche ogni settanta Santa nella nativa perché devo dire è la cultura proprio con la pandemia è diventata quasi una diciamo un un un bene primario ce lo diciamo in pelle da possibilità alle persone di di a volte anche a fronte di sopravvivere
Nessuna quindi sa sapete il motivo per cui dovete rimanere con ogni prossimi nelle prossime tre giornate due giornate
Allora io prima di congedarmi insieme a Sansone e consiglio dico le anticipo che adesso lasciamo il palco al a Matteo montana mi è stato negato punto gov Littoriale attesi su quindi diciamo che può fare un po'questa chiacchierata istituzionale proprio perché a Verona il gruppo editoriale atteso otterrà quindi direi che diamo la la parola era così anche a nostro ex collega Francesca giornalista non sia mai ex come i giornali esteri sì perché adesso avremo questa che che la TAC istituzionale come stazione sì dottrinale che lavora così con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia con a Damiano Tommasi che è il sindaco di Verona con Roberto Giacobazzi prorettore dell'università
Di Verona e con Raffaele Boscaini presidente di Confindustria Verona a voi tutti la parola
Bene grazie Paola mie ritrovo nei panni della conduttore giornalista che non si smettono mai
Nella vita credo siamo alla ai saluti del Festival sì appunto una quarta edizione credo molto importante simbolica i quindi inizierei a invito a celebrare il la quarta edizione del Festival del futuro invitando sul palco il presidente la Regione Veneto Luca Zaia
Ricordo che la Regione Veneto
Scopo
Patrocinato del ministero quattordici l'attrice trova un giorno del Festival fin dalla prima edizione del Prix diciamo abbiamo
La una sicurezza la testimonianza della forza di di questo territorio
Allora partirei presidente da quello che non ci aspettiamo cioè la Luca Zaia autore di libri di successo sembra che l'abbia fatto apposta parte oggi per te in futuro e lei presidente lancia il sono nuovo libro che ha un sottotitolo che recita la sfida del futuro come scelta aveva la sfido io le do due minuti per dirci cosa il futuro secondo lei
Ma intanto grazie per l'invito poi si trova anche una cosa
Ho visto il titolo
Questo mi produrrà un mese e mezzo dei soluti sui socialisti
No ma sul serio perché una ho ho avuto l'ardore di dire il Covent campi cambierà l'ordine mondiale
C'ha scomodato le Massoneria combinato di tutto però una frase del genere se ci vagato per dire che Rita facciano e amministratori quindi al di là delle battute il titolo e titolo del libro è una frase che ho spesso dico i pessimisti non fanno fortuna
Ho scelto questo titolo per dare anche un segnale soprattutto i giovani però che questo libro in via teorica che dovrebbe parlare ai giovani e parla anche di giovani io penso che il futuro innanzitutto non ci deve far paura
Che è fondamentale che si affronti il futuro assolutamente con una visione positiva
Perché futuro un cambiamento no
Chiesero a un premio Nobel come Friedman che si occupava di economia chiesero sia più bisogno uno che ha avuto o uno che non ha avuto voi cosa questa risposta
Poi Aspio bisogna uno che ha avuto o non ha avuto
Ma fra le mani da resta la premio Nobel ha dato un'altra risposta che non è quella che avremmo dato noi DS ha più bisogno uno che ha avuto e non ha più che che questa la teoria dei bisogni e quindi qual è il tema ti futuro si pone in questa condizione perché ogni cambiamento
Qualsiasi cambiamento sia comunque ci mette nelle condizioni di rischiare di avere avuto e non avere più per questo ne siamo sempre refrattaria ai cambiamenti pensiamo alle le grandi riforme alle alle grandi scelte a tutto quello che si fa dopodiché poi quando ritorni la tua conforto dice Massi
è stato bello così però la storia ci insegna questo ascoltavo prima noi siamo in una fase storica assolutamente particolare
Nassim Taleb Nassim Nicholas Taleb quello che scrisse il cigno nero scritto la Cigno nero diceva che il cigno nero è un evento che arriva impetuoso
Non programmabile quindi tutte le analisi che si fanno no cioè tutti quelli che tutto il giorno studiano
Rispetto a quello che potrebbe accadere poiché arriva lì ma Ambra adesso o ti arriva dati arrivano le torri gemelle o peggio ancora ti avevano due cigni neri ventiquattro mesi ricoveri che non è stata una passeggiata e non lo è tuttora
E la guerra in Ucraina e capisci che comunque questo momento storico topico
Dopo però bisogna dire anche che i pessimisti no non fanno fortuna perché perché prima è stato citato è vero che un momento storico delicato Matra tanto vero che nessuno ricorda che nel novantuno novantadue lo spread era seicento punti
Nessuno mai ne parlava quindi anche l'effetto della comunicazione ha un suo peso sugli eventi questo fondamentale dirlo
Bene io penso la prima sfida l'ho fatto e ho scommesso se riusciva a contenere i presidenti in due minuti apre la domanda ma l'ho persa però adesso nella sua trattasse il tenero dettagli sul tema è una domanda difficile qual è il futuro insomma non è non è da poco no
Allora poi a cosa proposi decide il futuro lei in questo momento sta gestendo una sfida caserma paradigmatica del nostro momento no che è quella che vede contrapposte da una parte la di astice sita di sopravvivenza oggi reperendo risorse energetiche che pensavamo in qualche modo di aver abbandonato volevamo abbandonare dall'altra parte invece l'imperativo categorico che ognuno di noi ha di salvare questa terra dico terra non a caso perché il tema della subsidenza piegata le trivelle e a questo mi riferisco è quindi com'è che si esce da questo paradigma così contraddittorio
Ma intanto questa non è una battaglia e tanto meno non è una posizione a difesa del del comitato di turno lo può dirlo posso dire senza problemi visto considerato che di opere siamo non molto graditi a molti comitati ne ho fatti sta completando un'autostrada di cento chilometri piuttosto che l'Olimpiade che a tutti sembrava grande roba ma sa anche lì c'è il comitato infatti i comitati vanno rispettati qui c'è l'inquietudine di una comunità che quella del Polesine che si è vista una subsidenza di quattro metri con la vecchia trivellazioni che erano vecchie che è strano in un'altra maniera cioè per carità dall'altro però è vero anche che una comunità di stakeholders soprattutto veneti si è schierata nel dire attenzione perché quello territorio delicato
Il sette di così ti recuperò il tempo il sette di dicembre
Alle dieci e mezza del mattino avremo l'incontro per dà vita a un tavolo tecnico per chiarire sta roba direttamente con il ministro Pichetto Fratin e con il ministro Urso e lì sarà il luogo nel quale si capirà qual qual è il progetto del governo e quali sono anche le garanzie che vogliono dare ai cittadini che vorranno dare ai a quei cittadini
Bene parlato di cittadini
Diciamo di vengono in mente i cittadini più importanti di questo momento alcuni abbiamo installato e spero ci stiano seguendo numerose sono le nuove generazioni
è la sfida che tutti noi abbiamo il forse una delle ragioni come diceva Enrico per cui noi oggi facciamo festa del futuro quindi capire quale futuro si si prospetta per le nuove generazioni
Lei presidente si sta abbattendo da alcuni mesi per avere Intel in Veneto PRIN particolare a Verona credo che tutto questo c'entri molto con il futuro delle nuove generazioni quindi si ci racconta un po'perché questa sua o quattro se così si quattro secondo ma ce la può fare
Nasca esporre nessuno al minuto di buona bene il Presidente a norme votate io faccio veloce no ha parlato anche l'assemblea industriali su invito del presidente Boscaini che saluto interna una cosa vera
Intel è una mia idea la candidatura perché nessuno c'è
Ho avuto informazioni di di questa partita importante
Remiamo sempre tanto alimentare sta all'inchiesta lamentò Polino quante volte mi sono sentito di Rama né non siamo trattini bene abbiamo un investimento da più o meno a spanne di una decina di miliardi di euro sembrava normale adesso non è che c'è c'è c'è una festa di popolo anzi io sto solo attendendo di di vedere chi avrà il coraggio di dar vita a un comitato contro sta roba perché sono sicuro
Deve trovare gli stessi interlocutori che fino a un'ora prima facevano lezione sul fatto che non siamo trattini che i giovani se ne vanno all'estero perché qui non c'è più niente da fare e tutto va in malora bene qui tre mila cinquecento quattro mila occupati una decina di miliardi di euro se se ci segnalano la fine
Ma insomma siamo in pole position e poi vorrei ricordare dar vita poi quello che diventerà una Silicon Valley perché non ci sarà solo interno ci sarà uno spazio per tutto quello che Gravity arato no questo modo digitale
Beh sarebbe stupendo anche perché aveva fantastico fantastico devo dire serale servendo perché diciamo avere qua il sesto e il futuro e non si convalescente sarebbe normale credo per questa città garze massacrate volontaria in bocca al lupo anche per il libro
Grazie
Bene a questo punto invito sul palco il sindaco di cui di Verona Damiano Tommasi
Verona
Gerola ci ospita signor sindaco grazie di essere qua regolazione in realtà in questa fantastica location è la prima volta per i festini Puddu abbiamo scelto di esserlo della al centro della città non a caso grazie al patrocinio
Del comune che ci segue dal due mila diciannove
E diciamo oggi siamo qua quindi grazie davvero
Abbiamo no chiuso con il presidente Zaia parlando di di giovani di nuova generazione quello che si può costruire anche molto concretamente come diciamo una
Grande interaziendali un grande distretto che può nascere e quant'
Quindi parliamo dei giovani giovani sono stati la cifra della e forse anche la chiave del suo Successo della e della sua campagna elettorale quindi mi chiedo un sindaco come lei di una grande città italiana che cosa può dire ai ragazzi e noi delle nuove generazioni che ci ascoltano e che ci servono qua
Sì ma se effettivamente parlare del futuro della nostra città è stata quella che dovrebbe essere sempre una campagna elettorale sì ci apprestiamo ad amministrare una città che non può non guardare al futuro devo anche essere insomma
Pragmatico credo che il futuro interessi a tutti non solo ai giovani
Il futuro è quello che che dà speranza è quello che che sicuramente fa sognare e quello che ti fa alzare dal letto la mattina pensando che che qualcosa cambierà ma soprattutto che puoi essere protagonista di quel cambiamento credo che questo sia stato il messaggio è quello che questa responsabilità di protagonismo del nostro futuro debba essere il messaggio continuo che dobbiamo dare a a tutti non solo alle giovani generazioni poi quando parliamo di giovani non so adesso io non ho visto Ipanema credo che l'età media di chi si alternerà su questo palco sicuramente racconterà il futuro ai giovani
Però sicuramente tenderà a parlare del futuro dei giovani pensando al proprio passato di quando era giovane che quando era adolescente di quando era ambizioso e quando sognava il rischio di poi finire nel libro del presidente quindi di di essere quasi pessimista per chiudere qualche speranza qualche porta perché si reputano certe idee certi progetti irraggiungibili credo che ci sia quindi e qui entra in campo il mio ruolo di genitore spesso il timore di tarpare le ali a ai miei ragazzi delle mie ragazze parlando del loro futuro mi piacciono quando i giovani invece strappano in avanti e sognano cosa che per noi sembrano irrealizzabili e credo che questo sia un freno che ci dobbiamo mettere come adulti alle nostre a nostrano realismo nel raccontare il futuro è giovane quindi credo che questo sia il messaggio più importante che possiamo dare ai giovani quelle di non chiudersi le porte è compito di un amministrazione di una città come Verona è quello di tenere aperte quelle porte aprire quelle che sono socchiuse e magari cercare le chiavi di quelle che sono blindate da troppi anni
Per i grazie signor sindaco devo dire una
Una bella risposta che credo utile anche a noi che facciamo che facciamo queste cose che facciamo informazione era che facciamo anche più qua più di formazione più che informazioni in occasioni come queste
E a lei che è sindaco di una grande città chiedo qual è il la sua visione di città del futuro pensando sicuramente a Verona perché siamo qui ma pensando anche a una a il ruolo che la città intesa come idea al centro della storia della cultura di questo Paese a qual è la sua visione
Ma stamattina eravamo al festival si della agito con rientra che una delle fiere che abbiamo qui nella nostra città dove ci sono dove si si incontrano giovani scuole realtà produttive tutti i percorsi che si possono essere possono essere da stimolo da suggerimento abbiamo fatto una
Attività all'interno della nel padiglione della regione e alla fine di questo padiglione
C'era una frase fuggì a Verona perché bisognava dire perché Fuji a Verona
Il motivo per cui si racchiude Verona io ho scritto
Verona dove sono
Devono e dove sono dove sono
Penso al futuro delle città che dia la possibilità a chiunque cittadino cittadina si sente a casa sua
Credo che questo sia il futuro delle città permettere che i diritti che le possibilità le opportunità siano per tutti e non ci siano cittadini di serie A o cittadini di serie B cittadini autoctoni o cittadini ospiti
Ma che sia veramente un luogo dove ognuno di noi può realizzare i suoi sogni può sentirsi a casa sua casa sua sceglie lui io ho suonato in montagna è stato sempre in montagna
Però da amministratore mi piacerebbe creare quelle che intenzioni che poi sono articolo tre della nostra Costituzione che che permette a tutti di poter inseguire i propri sogni con le stesse opportunità le stesse possibilità
Bene noi qua ci sentiamo
Ci sentiamo decisamente a casa io tra l'altro non sono un veronese ma hanno mi ha sono stato adottato da quattro anni devo dire mi sento senta caso mi sento a casa devono ci sentiamo a casa acqua col testo del futuro quindi grazie ancora signor grazie per averci ospitato ha telefonato e mi ha detto grazie
Bene
Invito quindi sul palco un altro amico storico del teste del futuro che è l'unica salti per l'Università di Verona nella persona del prorettore vicario Roberto Giacobazzi
Buongiorno professore
Giorno ciao Roberto Roberto Iacobazzi non è solo prorettore vicario male e anche non a caso un professore di informatica e quindi diciamo
In questo doppio ruolo sicuramente
Ne sa molto dei temi che sono emersi adesso e che saranno al centro della del del dibattito del festival che sono innovazione Giovanni
Futuro
E sostenibilità ecco sono tre parole rispetto alla quale poi la l'istituzione che dura presente a delle grandissime responsabilità senza dubbio innanzitutto riporre salute il magnifico rettore il quale oggi è impegnato in Crui che la Conferenza dei rettori
Dopo l'inaugurazione di Leonardo Leonardo
Il quarto calcolatore più potente al mondo
Che è una grande infrastruttura del Paese che finalmente abbiamo in Italia e che permetterà di estrarre valore dai dati che in questo momento sono innumerevole crescono con una velocità che devono essere gestiti da apparecchiature di quel tipo
E che dire ovviamente l'università vive dei suoi giovani e vive con i suoi giovani è stato terribile il periodo della pandemia lo è stato per i docenti
è stato credo per gli studenti
Perché la vera missione di università non è quella di sia una tecnica o una tecnologia quelle cambiano cambiano con la velocità tale per cui se al primo anno io gli a uno studente disegno qualcosa alla fine Terzano della lauro al quinquennio
Da quella tecnologia è passata scopo di università è insegnare e imparare
E questo lo si fa solo stando gomito a gomito con chi
Con chi imparo ogni giorno perché fa ricerca
Perché studia perché nei laboratori
Quindi
Università seria che vuole formare i propri giovani proprio ad affrontare quelle sfide che cambiano e che rendono inquiete le persone cambiano le tecnologie cambia le modalità di lavoro
Per formare i giovani verso queste sfide necessario formale imparano essa per imparare cose complesse
Non abbiate paura giovani che ci siete qui ad affrontare così difficile le cose importanti sono le cose difficili
Lì bisogna saper affrontare esattamente quelle difficoltà a volte anche cercando soluzioni semplici
Questo allo scopo di università università su questo vuole assolutamente giocare la propria partito ovviamente avendo sentito parlare di Silicon Valley
Nel veronese beh un informatico come me non può che gioire per due ragioni uno perché Silicon Valley morire informatica
Due perché se si fa una Silicon Valley ci sono anche l'università
La Silicon Valley californiana non nasce come un fungo nasce perché c'è la Stanford
E Berkley
Qui c'è Verona ok non estemporanee Blair crème però siamo bravi veniamo da tutte le parti del mondo siamo tornati dai nostri periodi di ricerche studi all'estero
Crediamo fortemente nel fatto che in Italia si possa fare ricerca ancora
Anche se gli stipendi per i ricercatori non sono proprio quelli ideali che si possono trovare all'estero però noi vogliamo ancora provarci e soprattutto troviamo dei ragazzi bravissimi che stanno a fa prendere questa sfida quindi è tutto aperto verso i giovani e noi siamo qui pronti a sfruttare il momento
Grazie
Grazie a Roberto
Carcere ovvero la natura diciamo Antoine spicce di una Silicon Valley eterea iniqui e quella del Presidente Zaia veramente diciamo
Una grande opportunità credo per tutti noi di nuovo e sale sul palco a questo punto credo di qua Raffaele Boscaini presidente di Confindustria
Reduce da un'Assemblea
Ministero sarebbe
Reduce da un'Assemblea tutt'altro
Scontato mi sono appena complimentato a partire dal titolo partito il TT il vostro Tito Lera costruire intorno a un pensiero che il tre parole che diciamo non sempre sentiamo
Di questi tempi non sempre consentiamo quando si parla di impresa quindi credo che oggi siamo tutti qua no per costruire intorno al pensiero quindi parto chiedendoci qual è il pensiero su cui ti sei fatto un'idea possiamo costruire il nostro futuro
Beh intanto vuole un buon buon pomeriggio a tutti e grazie del dell'invito ma mi ha colpito priva particolarmente protette nostro Presidente
Zaia riguardo alla paura che abbiamo del futuro tuttavia Six faccia un pensiero sappiamo che il futuro comunque tutti lo affrontiamo come e perché ci vediamo tutti
E ed è già futuro
E così come e i nostri polizia i suoi l'hanno affrontato il futuro che mi piacesse con il decesso e quindi ma comunque affrontato vedo un po'più vicino alla domanda
Io più che
Dire
Come deve essere costruito questo pensiero quale sarà il pensiero vivide dire da suggerire una metodologia per appunto affrontare questo pensiero per immaginare questo pensiero e proposta del dell'immaginare lo scorso anno mi sono imbattuto in una una nuova parola inglese si chiama Forsythe
Noi imprenditori siamo abituati fa delle previsioni su basi i dati che abbiamo adesso
Io immagino lo Scarface dopo che in questi mesi qua o tutte le le aziende veronese sicuro immagino il proprio in questo momento
Quanto sarà loro richiesto di produrre diventa si spera che il prossimo anno e vanno dei dodici produttori dai loro commerciali a fare questo forca sta queste è una previsione del futuro
Il suo assai è una cosa secondo me fantastica perché significa andai immaginare in futuro una prevederlo con la presunzione del prenderlo peraltro mai immaginarlo secondo cosa andò cui dati di adesso
Che sono stati ti comunque son già passati poco come l'immaginazione questo secondo me la maniera migliore per costruire il pensiero per il futuro
Bene questo devo dire un'alta bello spunto per per noi diciamo è già sostanza in materia per il Festival del futuro
Imprenditori che che tu rappresenti sono diciamo al sempre stati protagonisti di questo festival sia diciamo protagonisti in platea ma anche destinatari delle delle dei messaggi e degli spunti che escono
Da qua
Come imprenditore di Verona capo di imprenditori veronesi
E di una delle più importanti asset associazioni territoriali
Con che spirito a fonti il futuro
Ma io credo che lo spirito appunto con cui affronta il futuro appunto si assenta debba essere attorno a un pensiero come ho detto dell'assemblea se l'autopompa
E credo che questo pensiero possa essere al Dida di come viene appunto concepite come detto prima ma possa essere
In mezzo a due estremi da una parte possiamo mettersi il massimo del pragmatismo
E ossia della tecnicità delle conoscenze che abbiamo e per fare questo pensiero e all'opposto totalmente opposto cioè il sogno
Ecco credo che in tutta questa zona di di infinite sfumature si possa stare appunto il nostro il nostro pensiero il tuo oggi diciamo con la situazione che lei oggi e che è concreta quindi diciamo non credo che tu possa essere pessimista di natura per il mestiere che fa il re io credo che che che non solo io ma nessun imprenditore possa essere pessimista
Penso che sia nella natura delle delle fra imprenditoria cioè ottimisti la forza
Bene quindi con questa invita all'ottimismo Carlo presidente
Con queste queste parole di fatto chiudiamo da parte dei dei saluti chiamo la mia collega Paolo alcuni lascia il palco sarà lei ad aprire i lavori contro facendo Keith Jarrett esaurito l'ottimismo del nostro prostituto Boscaini buono affreschi proprio tutto il volto e suor Paola grazie ed è è il caso di dire adesso che possono iniziare i lavori si sono interessanti e motivante incrociati che abbiamo sentito su questo palco interessante anche appunto i giovani hanno abbiate paura e soprattutto un messaggio anche noi che giovanissimo siamo Man non come giovane di di non pensare di dare consigli pensando al nostro passato insomma il mondo in evoluzione quindi è giusto anche che loro abbiano i loro Di Monda proposito di futuro visto che adesso apriamo i lavori per così dire il primo china spiccia della nostra tre giorni del festival del futuro sarà tenuto da Enrico Giovannini
Che io invito raggiungermi sul palco economista statistico ed accademico ed ex ministro ministro delle infrastrutture della mobilità sostenibile nel governo Draghi buon pomeriggio e vendendo giorno
Io le lascia subito spazio perché lei avrà il suo intervento da fare
Anticipare costruire il nostro futuro quindi Juana base straordinarie ma il ministero che lei ha guidato è un ministero del futuro perché non può essere interpretati in altro modo un ministero che pensa alle infrastrutture che avremo da qua a quando bene
Nel proprio così fondamentale è proprio così ed è forse la ragione per cui sono stato invitato o forse perché tanti anni fa
Come primo lavoro finita l'università mi chiedessero mila centottanta di immaginare l'Italia del due mila per fortuna non ho mai ritrovato quello che avevo scritto perché non ho mai verificato quanto ero stato bravo o forse perché ho l'età esattamente precisa
Per per fare quello che ho visto per raccontare l'anomalia la ha colto esattamente il punto il Museo delle il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili o come adesso che è tornato a chiamarsi infrastrutture e trasporti veramente la cosa più vicina al Museo del futuro che al scusi al ministero il futuro che esista e dunque stato divertentissimo è stato veramente molto bello locali solo se parlerò si racconterà
Alle sì il palco
Bene buongiorno ancora buongiorno e benvenuti al questo meraviglioso Festival del futuro ringrazio naturalmente Enrico sassone tutti gli altri che organizzano questo evento e perché è una riflessione in indispensabile
Pensare al futuro questa sessione si chiama anticipare costruire il nostro futuro
Ed è forse anzi userò proprio questo titolo per tentare di argomentare con mi è stato chiesto partendo dall'ultima parola
Il nostro perché il futuro
Più o meno capiamo che cos'è anche se gli esperti ci dicono che dobbiamo sempre parlare di futuri al plurale
Perché il futuro è la combinazione di possibili futuri ma
Il futuro lo do per un attimo per scontato nostro ma nostro di chi
Del mondo
Dell'Unione Europea
Dell'Italia
Mio
L'invito a riflettere con quale spirito siete qui oggi pomeriggio volete capire come andrà il mondo come andrà alla nostra unione europea come andrà l'Italia come andrò io in questa situazione in questo disordine
Che è stato scelto come titolo
Beh fa una bella differenza se noi ragioniamo sul mondo ragioniamo sul l'Europa sull'Italia o su il mio futuro
Vi faccio alcuni esempi
Se guardiamo al mondo
Siamo arrivati esattamente dove cinquant'anni fa il club di Roma aveva immaginato saremmo stati
Cioè proprio la scorsa settimana siamo arrivati a otto miliardi di persone
Quando il club di Roma un gruppo di scienziati creato da un italiano Aurelio Pecce ai cinquanta anni fa pubblicò il Rapporto sui limiti alla crescita
Quel rapporto fu in qualche modo criticato anzi addirittura messo da parte
Da parte del establishment degli economisti
Degli dei politici dicendo ma hanno ma che sono queste
Visioni catastrofiste un po'come diceva Luca Zaia prima
Perché perché si prevedeva che il mondo sarebbe arrivato intorno a questa epoca intorno al cinque otto miliardi di persone e poi a causa del collasso della dell'economia del
Della società
Del del mondo umano
Saremmo tornati a
Sei miliardi alla fine del secolo
Ora se confrontiamo quelle previsioni con gli andamenti effettivi io lo dico sempre qualcuno lascia la sala dicendo ma io le ultime ore vorrei passarle con la famiglia avete presente come in quei film in cui arriva il meteorite sulla terra
Ma non c'è dubbio che siamo di fronte lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite qualche giorno fa alla cotto ventisette a Sharm el-Sheikh
Che rischiamo veramente un collasso del nostro sistema del nostro come mondo
Ora non entrerò su questi aspetti perché noi vogliamo evitare quello scenario e quindi le discussioni che sentirete in questi giorni saranno orientate proprio a capire come evitare che quel disordine che si sta manifestando quella tempesta perfetta termine abusato in qualche modo Maio rinvio a un bellissimo libro
La tempesta perfetta del due mila nove in cui si confrontavano proprio scenari alternativi quindi non parliamo del mille novecentosettantadue
Bene se quello scenario è ancora sul nostro al tavolo diciamo così e perché nel frattempo Roma abbiamo fatto le cose che avremmo potuto e dovuto fare e perché non l'abbiamo fatto ma perché eravamo convinti magari perché gli economisti lo dicevano magari perché i politici lo dicevano
Che in qualche modo l'economia si sarebbe aggiustata la tecnologia avrebbe risolto i problemi prezzi relativi c'avrebbero spinto ad abbandonare certe fonti le fonti fossile
Fossili energetiche a favore di altre avremo investito nell'innovazione
Cosa che abbiamo fatto
Ma che non basta
Perché perché nel frattempo il cambiamento climatico è avanzato cambiamento climatico non evolve in modo lineare lentamente ma per salti
E quindi abbiamo davanti una sfida straordinaria per evitare appunto che quello scenario la seconda parte di quello scenario si realizzi
Ma con quale spirito noi ci poniamo
Per affrontare queste tematiche
Il primo spirito e quello di continuare come abbiamo fatto per cinquant'anni a dire va be'ma tanto ce la faremo
Business as usual come dicono gli inglesi
Continuiamo a fare le cose magari migliorando un po'nella speranza che tutto questo basti la seconda possibile visione del futuro e quella invece di un viso un futuro distopico cioè un futuro in cui effettivamente sarà un disastro
E allora possiamo fare se ce lo possiamo permettere come quei ricchi della Silicon Valley
Che si stanno facendo costruire bunker in Nuova Zelanda
Dove sperano di poter vivere tranquilli
Quando il mondo sarà un disastro oppure daremmo retta I love maschera
Che pensa di costruire le stazioni orbitali sempre per i ricchi naturalmente dove i ricchi potranno andare vivere come in alcuni film lasciando la terra disastrata a chi non se lo può permettere
Questa visione distopica
è una visione da rifiutare
è una terza possibilità con cui si approccia questo tema e quello dei immaginare invece una visione retro topica come la chiama
Sigmund Baumann grandi scomparso alcuni anni fa
Cioè una visione nella quale non vogliamo accettare l'idea che siamo tutti sulla stessa barca
Ma umana
Il al all'umanità fatto grandi salti nel propria storia lascia Pato le caverne dire costruito le città e poi gli Stati e poi gli Stati sovranazionali ebbene ogni volta dice Bauman abbiamo allargato il concetto Dinoi
L'abbiamo ristretto implicitamente quello di il loro con la globalizzazione dice Bauman tutti siamo noi
Come dice papa Francesco tutto connesso siamo finalmente capaci di riconoscere che siamo tutti insieme su questo pianeta
E allora dice ancora Baumann molte persone non hanno la capacità di affrontare questa realtà
Perché perché i salti nella storia che ho citato precedentemente si facevano in centinaia di anni questi invece in pochi e decine di anni e quindi tante persone non hanno proprio le categorie mentali e allora la retro utopia
Cioè l'utopia
Di poter tornare indietro
A un mondo più tranquillo a un mondo in cui non eravamo tutti noi
è un mondo apparentemente più sicuro
In realtà un mondo che non è mai esistito perché al se pensiamo a qualche decennio fa la disoccupazione era molto alta anche in Italia i divari erano molto alti territoriali eccetera eccetera
Cosa ci resta dunque beh ci resta una quarta visione o con la visione utopica se volete ancora utopica di poter provare a invertire
Questi i trend che nel frattempo esistono usando altri Trend quelli positivi
Che naturalmente pongono nuove problematiche di cui sentirete parlare in questi giorni da quelli tecnologici quelli delle risorse rinnovabili per l'Energia eccetera eccetera
Ecco io invito ognuno di voi a scegliere uno di questi quattro scenari perché spero che da questo festival uscirete con diversi da come siete entrati
E sarete ancora più convinti che appunto dobbiamo essere utopici nel senso positivo come la parola ci indica cioè non per sognare qualcosa di impossibile
Ma provare a costruire qualcosa che diverso dagli altri scenari e magari non sarà esattamente il futuro che vogliamo sarà un altro futuro ma sarà un futuro
Migliore non tanto di oggi di quello che ci sarebbe se noi non operazioni
La stessa cosa vale per l'Unione europea naturalmente la stessa cosa vale per l'Italia e alla fine vale anche per noi individui perché come vedete poi le scelte politiche culturali
Dipendono da come noi vediamo il mondo come fu ricordato anni fa da Popper famoso filosofo che sottolineava proprio come il futuro dipende dalle nostre Paure dalle nostre aspirazioni da quello che pensiamo da quello che speriamo da quello che facciamo ogni giorno
Quindi il titolo di questa di questo intervento è nostro
E quindi avete già capito o la mia posizione la mia posizione è una posizione in cui non possiamo non guardare a tutto il mondo
Rispetto al quale porci enologica che quella europea invito tutti a guardare l'articolo tre del Trattato dell'Unione Europea che mi rende orgoglioso di essere europeo
Che l'Unione europea con tutte le sue difficoltà sta provando a fare una cosa unica nella storia dell'umanità cioè sta provando a fare un'integrazione politica economica sociale
Con strumenti di pace
Gli altri stati sovranazionali hanno avuto alla base la guerra come origine europea no
Dobbiamo sempre ricordarci o che siamo un esperimento di cui parlerà la storia
Quindi ogni volta che abbiamo tutte le difficoltà che incontriamo ricordiamocelo siamo in terra incognita e perché vogliamo una scelta europea il nostro anche come Europa perché da soli siamo troppo piccoli
Per fare le altre due cose costruire e anticipare
Costruire come
Certo mettendo insieme risorse economiche
Certo mettendo insieme persone il capitale umano come si chiama magari come stiamo facendo in Europa ma in generale con la globalizzazione scambiando persone
Accogliendo persone con saperi Diversi andando in altri Paesi ad acquisire saperi che qui non abbiamo riportarli magari qui insomma e un insieme
Per costruire per trovare soluzioni diverse da quello che ognuno di noi
Come impresa come paese e anche come un'ora loro pena perché non sia molto sufficienti per fortuna
Dobbiamo e possiamo creare insieme sì ma come
Come vi ho invitato a riflettere sul vostro modo dive
Per il nostro
Vi invito a riflettere su qual è il vostro a priori
Prima è stato ricordato la sui crisi
E tipicamente si cita Lehman Bradano ASS
Poi si salta direttamente alla pandemia al crisi dei debiti sovrani nel due mila dodici Lehman Brothers due mila otto
Due mila dodici la crisi dei debiti sovrani in Europa e poi salta la pandemia era Thatcher è stato un'altra di crisi che ha rischiato di far andare le istituzioni europee
Verso la frantumazione cioè la crisi dell'immigrazione degli asili del due mila quindici
Poi la pandemia adesso la crisi energetica
Tutti questi sono accidenti della storia c'è qualcuno ha deciso di complicarci la vita in modo terribile a una sorta di tentazione continua alla Giobbe fino a quando
No
Perché tutte queste fragilità che esplodono
Erano ben note
Da tempo
Questa è la verità
Erano ben note da tempo ma abbiamo scelto di non crederci
Forse per non spaventare i cittadini
O non spaventare noi stessi
Nel due mila quattordici finito il lavoro di ministro servizio di ministro nel governo Letta del lavoro e delle politiche sociali
E collaborai con la le Nazioni Unite UNDP in particolare che produce ogni anno il rapporto sul loro sviluppo umano
E lo intitola AMMO vulnerabilità e resilienza
Provando abbozzare un'idea di come costruire un approccio alla politica
Ma non solo alle strategie aziendali che riconoscesse le fragilità le vulnerabilità ma anche immagina se come rispondere a queste vulnerabilità crescente
Perché gli scienziati ci del clima ma anche i demografi ma anche i sociologi ma anche gli economisti ci dicevano guardate che quello che è successo nome appunto un caso unico
Sarà il nuovo new normal è il nuovo normale da qui in avanti
Poi con la Commissione europea
Cominciai a collaborare organizzammo un convegno
A Sella
Collaboravo con l'istituto di il Sinn Féin crea che lavorava proprio per il gabinetto del Presidente io un QR della Commissione europea organizziamo quell'evento e alla fine mi fu detto che la dovevo smettere
Di parlare di sostenibilità
E di resilienza
Poi realtà cominciamo a lavorare
Come il Joint Research Centre della Commissione europea
Sul tema proprio di vulnerabilità e resilienza
Più sul fronte della ricerca bene fatto sta che poi nel due mila nove nel due mila venti quando scoppia
La crisi della pandemia il nuovo gabinetto diffonderla Ayhan che nel frattempo aveva scelto lo sviluppo sostenibile come chiave per tutto il futuro sulla base di quello che aveva deciso l'ONU
Scopre in qualche modo questo lavoro e questa è la ragione per cui parliamo di piemme RR
Cioè di piano nazionale di ripresa e resilienza perché all'inizio
Questa idea della resilienza non c'era c'era solo quella della ripresa
E con i colleghi del Joint Research Centre abbiamo sviluppato un modo di immaginare le politiche
Per un mondo fragile vulnerabile ma che debba investire sulla resilienza come categoria permanente cos'è la resilienza
La capacità di un materiale di una persona di una società di un'impresa di fronteggiare uno sciocco
Magari anche positivo
Ma tipicamente purtroppo negativo e di rimbalzare
Ah dov'era rapidamente
Prima della crisi e noi dicemmo ma perché dobbiamo rimbalzare indietro
Io voglio rimbalzare dove ero se era una posizione ottimale ma se non c'ero perché e quindi immaginiamo questo concetto di resilienza Trust formativa
Cioè l'idea di prendere la spinta nella caduta rimbalzare avanti
Non rimbalza all'indietro
Abbiamo costruito un sistema che da allora è diventato centrale nelle politiche dell'Unione Europea
Articolato su quattro P è un attimo
Cioè le politiche non più economiche sociali e ambientali no queste frammentazioni ma politiche che proteggono
Che promuovono
Che preparano
Che prevengono
E che trasformano
Se lo sciocche piccolo dura poco noi tendiamo ad assorbirlo
Se invece dura di più o il più lungo noi tendiamo ad adattarci
Ma se invece è molto lungo o in molto violento noi dobbiamo trasformarci
Ecco perché rilevante quello che vi sto dicendo per la discussione sul futuro
Perché se noi pensiamo ancora che il futuro possa essere in qualche modo un processo continuo sì ogni tanto c'è qualche crisi qua e là
Una recessione settantacinque nell'ottantuno
Ma insomma fondamentalmente il futuro è fatto di una crescita economica in particolare più o meno costante con questi
Fibrillazioni
Tutto quello che vi ho detto è perfettamente inutile
Se invece pensiamo che a causa di tanti fenomeni di cui sentirete parlare in questi tre giorni il futuro rischia di essere pieno di sciocca allora dobbiamo cambiare le nostre categorie
E quindi investire
Informazione tecnologia organizzazione
Nella lavorare insieme la governance per prepararci
A affrontare un futuro più turbolento di quello da cui siamo venuti
Nel nei decenni passati perché c'è un modo di affrontare diversamente le cose Prete
Questo libro
è un libro che si chiama il governo nel due mila settantuno
Due mila settantuno per favore
L'ho ritrovato appunto nel grammi Beep Beep biblioteca perché rimasi straordinariamente colpito da questo libro perché ci sono alcuni paesi in cui esistono i ministeri del futuro
Esistono istituti per gli studi sul futuro
E questo lavoro
è ancora secondo me è straordinariamente attuale
Divide questo periodo molto lungo dal due mila diciotto perché di quasi cinque anni fa al due mila settantuno in tre periodi due mila diciotto due mila trenta due mila trentadue mila cinquanta due mila cinquantadue mila settantuno
Perché vedete in futuro non è che appare improvvisamente
Il futuro si costruisce seconda parola di questo discorso di oggi
Costruendo gli step intermedi i passi intermedi non sapendo quale sarà il futuro ma si costruisce investendo scegliendo magari buttando risorse
Per prepararsi per fare il passo successivo come sanno benissimo gli scienziati che ci hanno portato sulla luna
Anni fa e che adesso stanno lavorando di nuovo sulla Luna un verso ma
Che cosa vuol dire questo che noi possiamo anticipare il futuro terza parola di questo intervento sì
Possiamo prevederlo no
Possiamo ormai abbiamo le tecniche per provare a disegnare i futuri diversi e magari scoprire che certe azioni possono essere utili o sono indispensabili
Per futuri possibili diverse
In questo libro tra l'altro
Si parla del governo del futuro
Le e quindi si cerca di capire come l'approccio dei governi di oggi deve cambiare verso una visione diversa
Per accompagnarci
E le quattro dimensioni
Sono due mila diciotto
La governance come organizziamo il tutto e la resilienza questo il primo punto del primo pilastro
Il secondo e l'economia e la società l'economia e la società insieme
Perché le due cose sono la stessa cosa sono le due facce della stessa medaglia non possiamo parlare di economia senza parlare di società e viceversa
Come diceva Becattini tanti anni fa i distretti industriali sono il risultato di un modo di organizzare
La società nel nostro Paese
Se l'avessimo organizzata diversamente non intorno ai comuni non intorno alle comunità non avremmo avuto i distretti perché negli altri paesi distretti non ci sono dove abbiamo provato a crearli non ha funzionato
Il terzo dell'ambiente e la salute
Due mila diciotto
Tutti abbiamo scoperto che la pandemia e il compito diciannove in realtà un fenomeno strettamente legato alle questioni ambientali
Il salto di specie
Pieri eravamo
E non una conferenza su questo tema i salti di specie stanno attesi
Numerosi in futuro non tutti i geni hanno pandemie forse delle epidemie locali ma di nuovo non pensiamo che il Comit diciannove da cui non siamo ancora usciti sia un episodio unico e infine futuro e progresso
Come funzione dello Stato
Una delle quattro funzioni fondamentali dello Stato e ora quello che stiamo facendo qui in questi giorni non è un convegno su così un divertimento
Stiamo parlando di come organizzare una funzione che secondo questa visione che io condivido in pieno e una delle funzioni fondamentali dello Stato e lo sarà sempre di più
Dunque venendo all'Italia
Ci stiamo attrezzando ci siamo attrezzati per anticipare costruire il nostro futuro la risposta è no
Avremmo potuto fare di più potremmo fare di più dobbiamo fare di più
E come è stato o ricordato
Nell'attività di ministro delle infrastrutture della mobilità sostenibili accanto al piano Harrer e a tante altre cose
Io volevo voluto dare on indicazione chiara
Per dotarci e l'abbiamo lasciato per i nuovi governi il nuovo governo
Di piani a medio termine cinque anni
Sette anni dieci anni in qualche caso
Sullo sviluppo delle ferrovie
Le strade e le autostrade
I porti chiare o porti la mobilità ciclabile
La sicurezza stradale
E potrei continuare
Mi scusi professor Giovannini a mi vuol dire che lei questi piani non li ha trovati no
Eppure erano previsti da normative
Enorme
è successo qualcosa
Se non sono stati fatti
Beh ribalto la domanda è successo qualcosa visto che non avevamo un piano pandemico come dio comandava diciamo così certo che è successo lo dico perché nel comitato Colao o
Di cui ho fatto parte quando abbiamo ricevuto dalla Francia da un'istituzione che si chiama affronta strategico che ha esattamente questo compito il loro piano pandemico abbiamo detto wow
Avessimo
Ce l'avessimo avuto anche noi
Allora questa quarta funzione indicata dallo Stato dal da questo gruppo che si occupa di questi temi di futuro
E di preparazione
Prevenzione trasformazione protezione
Preparazione punto
è una funzione assolutamente indispensabile
A patto che la politica
Che le istituzioni non solo quelle nazionali ma anche quelle locali
A patto che le impresa
A patto che la società nel suo complesso
Voglio usare questi strumenti
Perché se invece andiamo a ricercare il consenso immediato per i politici
Oppure il profitto immediato per le imprese oppure dei risultati istantanei non è detto che quelle scelte che facciamo ci avvicinino alla capacità di realizzare un futuro secondo le nostre visioni
Pensate a quello che è stato scritto in questi giorni sul MOSE
Che hanno protetto bene sia da un'acqua altissima
Lo dico perché abbiamo lavorato per un anno e mezzo due anni quasi
Per far sì che il MOSE fosse gestito correttamente si finissero gli investimenti sì lavorasse tutti insieme per capire come usare questa struttura perché unica al mondo e adesso New Yorker viene a studiare
Come realizzare un Mosè per proteggere Manhattan
Dall'inevitabile aumento del livello del mare
Ma all'epoca il MOSE fu visto come non non rientrano le polemiche
Questa capacità cioè di prepararsi di anticipare di investire dunque di trasformare o il funzionamento di un territorio fragile come la laguna di Venezia è un esempio importante
Concludo
Con una sottolineatura che rende evidente
Quello di cui ho provato a parlare
A due sfaccettature
La prima
Nei giorni scorsi il presidente dell'Istat Blangiardo ricordato come siamo in una situazione molto diversa rispetto al passato
Perché mila centocinquantuno miracolo italiano la media della popolazione era di trentadue virgola cinque anni
E ognuno statisticamente aveva quarantuno virgola cinque anni di vita tesa
Trentadue cinque quarantuno cinque
Oggi l'età media e di quarantasei virgola sette anni
E mediamente ognuno di noi attore trentotto virgola quattro anni davanti
Io personalmente molte di meno ma insomma
La metà quasi
Che vuol dire vuol dire che nel cinquantuno
Quelle persone sapevano di a vere più anni davanti rispetto a quelli che avevano vissuto noi oggi mediamente abbiamo già vissuto più anni di quelli che vivremo
Questo cambia
La nostra prospettiva forse spero di no
E sperando di no o non posso non sottolineare come la questione demografica
Incide naturalmente sulle prospettive di futuro di questo Paese ma quello che più incide era nostra capacità di mobilitare i saperi
Che sono sparsi
Nella nostra società
Senza differenze tra giovani diversamente giovani
Perché abbiamo tutti la capacità e la possibilità di contribuire a un futuro che vogliamo realizzare quale futuro
Beh questo non può essere delegato nessun politico
Perché i politici lo ricordo devono essere espressione della società a cui rispondono
E dunque invito tutti all'inizio di questo straordinario festival del futuro ad essere aperti a credere ancora in quell'utopia magari sostenibile
Come nel mio libro di qualche anno fa
Perché le alternative business as usual retro utopia distopia non solo solo disastrosa nel futuro ma sono veramente brutte del vivere nel presente grazie
Grazie grazie a lei grazie Nicola Giovannini
Interessanti questi Lecciso possiamo da questo lato interessante il incrociato anche del dei futuri turbolenti a cui dobbiamo abituarci
Sì dovevano abituarsi certamente non solo una presente tanto per cominciare molto turbolento naturalmente anche a dei futuri diversi come è stato già detto
Molto bene D'Errico Giovannini guardare in avanti e anche il presidente Foscarini ha parlato di Forsythe perimetrato indispensabile e quindi anche non solo noi come persone ma le aziende devono guardare anche al piano
L'opale per riuscire a prioritaria determinati errori possono essere molto costoso e il tema della prima tavola rotonda che adesso condurrà e anche un po'quello perché parliamo dei nuovi assetti geopolitici gel pochi economici
Alla luce del conflitto che ovviamente stiamo vivendo no noi direttamente però ovviamente le nostre impresa Sarcona mia
Il conflitto russo ucraino
Certo queste quello di cui si parlerà tra poco qui si parleremo di questo attirò la vostra attenzione sul fatto che il titolo è sbagliato no diciamo da questo il titolo è sbagliato perché perché dice dopo la guerra e l'Ucraina
Perché è sbagliato perché questo titolo l'abbiamo come tutto il resto
Concepito sei mesi fa
E chi si sarebbe aspettato che la guerra non finisse Siena sta rapidamente c'era la speranza che fine secoli però questa cosa qui adesso cercheremo di capire perché che cosa sta succedendo
La guerra è certamente un punto focale naturalmente non è l'unico abbiamo già detto al detto molte persone
è di quelle che hanno parlato fino adesso che ci sono tanti punti di crisi certamente la crisi questo momento ci condiziona in maniera particolare pene iniziamo ad analizzare questo
Assetti geopolitici geo economici Geo tutto quello che vogliamo dopodiché spendiamo cercammo di capire tutti insieme che cosa effettivamente ci possiamo aspettare per i prossimi anni e che cosa si può fare perché come abbiamo detto l'intento non è certo solamente quello di fare delle chiacchiere generiche ma anche di dire quali sono le soluzioni per questo questo e quell'altro naturalmente noi non abbiamo nessuno di noi le soluzioni per una crisi geopolitica invece altre sessioni più tardi no quelle sulla tecnologia quelle sul lavoro e via dicendo sul clima sull'Energia quel dovranno dire industry Asperti dovranno dire tutti quanti beh su questo dobbiamo fare
Prendere queste soluzioni quindi non è un festino del futuro che guarda genericamente così ai problemi mai problemi alle soluzioni quindi sia niente lascio ville parchi parlare la lega è un sito ne darò mentre di questi nuovi equilibri mondiali l'affetto che ho Anna Paola
Allora Dehaene ritrovati adesso iniziamo questa sessione e chiamo sul palco li li spiccherà che sono Antonio parenti
Direttore dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europea Antonio Buongiorno
Grazie per essere qui con noi
E grazie soprattutto ancora una volta per il supporto che la Commissione europea sta dando festa del futuro fin dal dall'inizio e con questa collaborazione
Rinforzata per e quest'anno e spero naturalmente
Per il futuro poi abbiamo con noi alla Antonio scusate danilotaino entro editorialista del Corriere della Sera Danilo dove sei eccolo qua
Addio lo conoscete tutti
Prego Danilo per i suoi eccellenti editoriali e per i suoi servizi da tutto il mondo poi abbiamo con noi a Roberto Menotti signor advisor per le attività internazionale dell'Aspen Institute Italia
Roberto è avvenuto Aspen istituto lo sapete è una organizzazione mondiale annunciate l'italiano stranamente attivo e Roberto da parecchio tempo che seguire l'attività è internazionali abbiamo poi con noi Matteo villa che è partner dell'ISPI l'Istituto di studi
Per la politica internazionale Matteo è anche responsabile del Taleb dell'ISPI e abbiamo in collegamento Alessandra Lanza
Sino a batter di Prometeia ecco la qui Alessandra benvenuta
Alessandro può essere qui con noi per una indisposizione e siamo in stagione naturalmente quindi grazie Alessandro comunque dallo sforzo promette a come sapete è una importantissima
Società di studi economici insomma credo che non abbia bisogno di presentazione tra i più importanti in Italia bene allora il tema il tema di oggi è una è una è un sono tanti temi insomma normali la la direi che possiamo cominciare a guardare alla nostra realtà immediata l'alta più vicina
Ed è quella diciamo su scala europea certamente noi viviamo in Italia siamo parte per fortuna di una grande realtà che è quella della della Unione europea
è oggi in Europa si stanno verificando degli eventi che ledono avremmo voluto
Vedere nella nostra storia che pensavamo fossero storia una guerra nel cuore dell'Europa anche se non è proprio il cuore ma è poco abbastanza vicina e in ogni caso influisce su tutto quello che noi stiamo vivendo oggi e il futuro
Lei i riflessi sono naturalmente di carattere politico e militare caccia al centro della questione riflessi sono economici sono tecnologici sono di vita comune sulle persone perché poi la pagheremo anche in termini di minore disponibilità di inflazione di maggiore povertà era con i paesi più in altri meno occorrerà affrontare questa questione
Anche nei prossimi anni quindi lo sappiamo bene non si dà un riceve nel momento in cui dovesse finire come noi pensavamo al momento in cui abbiamo concepito questo titolo e poi che tutto questo naturalmente collegato in maniera strettissima quello che si sviluppa ma amaro per cerchi concentrici verso l'esterno
Nella rapporto con la Cina la Cina rispetto alla Russia alla Cina rispetto agli Stati Uniti e la Cina rispetto all'Unione Europea si era
Ma determinate prospettive la Cina si sta comportando in una maniera non chiarissima abbastanza ambigua un colpo al cerchio un colpo alla botte
Ma insomma vediamo che cosa vuol dire questo per gli equilibri europei ed extra europei e poi gli Stati Uniti rapporto con gli Stati Uniti
Cina Stati Uniti Russia e Stati Uniti e i conflitti che possono sorgere speriamo non intende ritiro dai conflitti globali e poi naturalmente ci sono moltissimi altri comprimari questi comprimari
Sono veramente tanti una volta erano molto meno e meno incisivi ma oggi abbiamo un Iran abbiamo una Corea del Nord abbiamo l'Arabia Saudita abbiamo tanti altri paesi che hanno un'influenza diretta sui fatti mondiale e che toccano la nostra realtà
Benissimo naturalmente
Qualcuno dirà attenzione giustamente noi quando andiamo a scuola studiavo della storia italiana la storia europea al massimo la storia europea normalmente è una visione euro Centrica e questo è un errore gravissimo ma che insomma siamo stati abituati un po'nella nostra storia
A fare ecco la radio oggi cercheremo di rompere rispettare questo euro centrismo per partire dall'Europa Mandara guardare quelli che sono lì che degli equilibri globali e la storia globale anche degli altri
Bene allora io inizierei con Antonio parenti proprio Daloui perché chiaro che in questi giorni stanno succedendo cose gravissime la minaccia nucleare non ancora svanita del tutto l'Unione europea ha preso una posizione storicamente qua Antonio arriverei a dire quasi improbabile no perché ha preso una decisione quella di dichiarare la Russia un paese terrorista e sobillatori o comunque promotore cioè terrorismo anche in tanti altri campi e quindi ha preso una decisione che normalmente l'Unione europea fatta di ventisette Paesi non prende una posizione così radicale ecco non credo che dobbiamo concentrarci solo su questo però è chiaro che fin dall'inizio c'è stato un appoggio all'Ucraina un appoggio
A quelle che sono le distanze dediti libertate di quel Paese contro l'invasione e contro diciamo tutto quello che poi sono gli atti conseguenti che sono stati messi in piedi ricordo naturalmente
Il gas e il petrolio piuttosto che non adesso anche attacchi cibernetici piuttosto ci piuttosto preoccupanti bene
Come stiamo affrontando quindi e sulla base di queste come pensi che si svilupperà questa posizione dell'Unione Europea che devo dire siamo abbastanza sorpresi e dire ammirati per il fatto che ci sia stata questo decisionismo che più americano se vogliamo che non europeo
Ma intanto grazie per l'invito essere qui è un piacere nessuna città spreme come Verona è un l'occasione di cosa interessante come fra sé futuro
Io credo che il ventiquattro febbraio
Sì è una di quelle date in cui ma ci ricorderemo dove non eravamo quel giorno perché un po'come l'undici settembre se vogliamo cambia cambia qualcosa in Europa a cambiato e ha distrutto una certezza che
Uno Stato straniero non invadeva un altro stato c'erano delle complicazioni c'erano state le guerre nella ex Jugoslavia che però sono se vogliamo erano tra erano guerre molto minore tra Paesi più piccoli qui avevamo un paese come la Russia che invadono altro Stato
A questa questo non è un atto gravido di conseguenze è stato creato gravi le conseguenze da tanti punti di vista da mio personale è stato un atto gravi le conseguenze soprattutto politiche perché la Russia era un Paese abbiamo servito grosse per per quattro anni era un paese quando io andai in Russia nel due mila tre
Dove si parlava di adesione all'Unione europea poi sul ci si rese conto che magari non era proprio la priorità però era un Paese con i versi cercava di creare una partnership spazio comune europeo un una discussione di di partnership in qualche modo da costruire nel corso del futuro una strada che si è interrotta
Mano a mano in modo sempre più importante e che è diventata poi impossibile dopo la Crimea è ancora più dopo colori dopo il dopo l'invasione dell'Ucraina
La reazione europea credo che sia una reazione legittima ai e corretta soprattutto anche nei tempi
Non si può teorizzare agire in nessun altro mondo questo nato criminale è un atto contrario al diritto internazionale è un atto contrario alla nostro modo di essere in Europa rispettosi di quelle che sono le decisioni sul nostro futuro che sono affidate alla alla ai cittadini e questo forse una delle grosse disconnessione che sono successe Rossiello se nessuno
Credeva più sul fatto che le rivoluzione arancione le rivoluzioni di primavera
Nei vari paesi e anche dall'aria fossero rivoluzioni impopolare ma fossero tutte etero dirette dall'Ucraina dimostrato che quelle rivoluzioni non sono eterodiretti non Crane a nessuno
A aperto le braccia all'invasore Russomanno piuttosto imbracciato un fucile ed iniziato a combatterli
Ora il problema è terminare questa situazione arrivare ad una soluzione
Di pace ad un certo momento che siano soluzione militare che sono soluzione negoziale
Da seconda sarebbe migliore naturalmente rispetto alla prima dipenderà da quello che se Lance che il popolo ucraino cederanno Point di fare dove dove tracciare una linea dopo la quale possibile fare una pace mai in quel momento
Credo che si apre ora anche una discussione su quale sarà il futuro delle nostre relazioni con con la Russia
Un discorso che che avranno necessariamente un convitato di pietra che l'attuale dirigenza
La cui permanenza credo diventerà rimarranno fattore ostativo ad un miglioramento delle nostre Ismene nostro sud del nostro illazioni per molti anni a venire
Grazie a te Antonio certamente dobbiamo cominciare immaginare quelli che saranno i futuri i vari futuri possibili
Perché le conseguenze di questa guerra sono molto molto pesante dal punto di vista per l'approvvigionamento energetico che significa del motore di qualunque attività umana e già stiamo vedendo come si devono cambiare questi equilibri
Ma andiamo a vedere anche quelli che sono le conseguenze sul piano economico e poi poi torneremo sul piano politico perché quanto ha introdotto Antonio parenti estremamente estremamente importante valutare le conseguenze è la cosa fondamentale
Eisenhower tanti anni fa disse una cosa piuttosto rilevante il Presidente degli Stati Uniti negli anni Cinquanta
Grande generale della seconda guerra mondiale disse
La il dei preoccupante
La la la cosa più preoccupante di una vittoria della dell'Unione Sovietica allora e quindi oggi della Russia è una sconfitta dall'Unione Sovietica e quindi oggi tra la Russia perché le conseguenze potrebbero essere ancora ancora peggiore ma torneremo dopo su questo vorrei chiedere Alessandra Lanza dove Alessandra Lanza eccola qua
Valutiamo insieme allora quelli che sono nelle vostre anche le vostre previsioni e in questo caso promette a fa previsioni e non solamente scenari quelli che possono essere gli effetti nel breve-medio termine di questo conflitto e di tutto quello che succede al dirà anche del conflitto in Europa bensì nei rapporti con gli altri grandi protagonisti
Buonasera a tutti grazie molte per l'invito mi spiace dovrà essere a distanza ma appunto ahimè questa è la stagione per quanto riguarda
Le prospettive diciamo il tipo di censura che il conflitto russo ucraino pone dal punto di vista economico vi proporrei una depressione che ha una componente di potrebbe medio termine
E ora che invece ha una componente più di medio lungo
Per quanto riguarda il breve-medio termine è evidente che il conflitto russo ucraino a esacerbato delle tendenze che peraltro già c'erano nell'economia in parte come portato della pandemia
Ma intanto è come portato delle transizioni gemelle digitale ed ecologica
Facendo
Ad aggravare una situazione di scarsità sui mercati
Con un evento ovviamente inatteso e drammatico questo evento attonito commodity siano esse energetiche ma siano esse anche alimentari e della crisi
Alimentare secondo me parliamo purtroppo troppo poco
Aggravando una
Domanda molto dinamica nella ripresa posto a nemica verso un'offerta che non riusciva ad adeguarsi
E quindi imponendo di fatto una accelerazione molto rapida della dinamica dei prezzi
Quindi che cosa è successo e insuccesso
Che abbiamo assistito a dinamiche inflattive che sostanzialmente avevamo dimenticato fondamentalmente dagli anni Settanta
Ora e questi dinamiche inflattive sono state anche accompagnate a strozzature importanti dal lato dell'offerta di materiali che
Non solo costavano di più ma anche chi non arrivavano oppio a questo a indotto seppur con qualche indugio le banche centrali Andrea agire con una restrizione di politica monetaria
Diciamo nel momento in cui hanno poi deciso di farlo anche con un certo a Blevio quindi con una certa intensità di rialzo dei taxi
E il consenso di RAI di tutti è attendersi
Per il breve periodo almeno una recessione tecnica cosa vuol dire una recessione tecnica due trimestri indicateci la negativa cioè di decrescita uno questo che stiamo vivendo il quattro per il due mila ventidue uno il primo del due mila e ventitré
E poi una lenta uscita da questa crisi
Ora è evidente che
Soprattutto la mente uscita da questa crisi dipende da molte delle condizioni che si verificano Monte quindi la prima è senza dubbio
Come si esce e al conflitto con su un freno e non solo come si esce dal conflitto di per sé ma come inerisce modificato il mondo
E questo mi importa alle implicazioni Intini menti un lungo periodo cioè se di fronte abbiamo di fonte certamente un anno due mila ventitré molto sfidante sia per i Paesi
Occidentali sia per i Paesi emergenti Ignone esportatori netti di commodity quindi la stragrande maggioranza dei paesi emergenti al netto dei grandi produttori di commodity
Abbiamo di fronte due mila ventitré che avrà
Crescite diciamo ai più molto ridotte vicino allo zero a almeno con dei segni meno di qualche entità davanti non intensissimi non immaginate delle cadute
Stile due mila e otto però qualche caduta per esempio insomma quasi un punto di decrescita di peeling Germania ce lo possiamo vi immaginate in Italia ci immaginiamo che navighi attorno allo zero zero più
La Cina ci immaginiamo che fresca a poco più del tre per cento che se ricordate eccessi torniamo ai dieci anni fa ci dicevamo che una crescita meno del sei in Cina avrebbe portato
A tensioni sociali molto forti che non era
Sostenibile quindi stiamo parlando di un mondo che cambiato moltissimo
Detto questo
A verosimile che se le politiche monetarie funzionano e i governi continuano a mettere
Muoviti denari in economia stiamo anche assistendo contemporaneamente a un sostegno dalla pandemia in poi a che ha pochi paralleli nella storia
Ma il due mila e ventiquattro otto mi ad una normalizzazione ci sono tanti punti interrogativi perché molto dipende dalle trasformazioni e-mail più lungo allora se io
Non nero diciamo tra i piedi innamorati del concetto direction Ring frangisole in cambiamento delle catene del valore
Adesso il tanto per lattante inquinanti perché pensavo che le scelte avrebbero continuato essere razionali da parte delle imprese e soprattutto pensavo
A che i vantaggi economici le convenienze relative avrebbero spiegato dei Celti e delle imprese
Con il conflitto russo ucraino ho cambiato idea profondamente penso che il cosiddetto consulta invece ponga un tema di equilibri terrà paesi democratici e paesi non democratici Paesi di cui in fondo ci si può affidare e quindi approvvigionamenti strategici
Di cui io una certa ragionevole certezza in termini di sicurezza
E altri di cui invece non mi posso fidare
In modo eclatante quindi penso che gli equilibri cambieranno morì Grunwald ridisegnare le catene del valore globali
Per come si sono sviluppate dai primi anni diverrà globalizzazione vi diciamo dei primi anni novanta senza andare diciamo a alla globalizzazione addirittura potrebbe Illica ad oggi è un processo molto complicato essendo un processo molto complicato avrà dei costi economici Pompeo Boscolo Amélie riescono a meno che sia perché voleva interrompere questo momento perché
Le tue prime considerazioni c'erano già dato un quadro molto preciso sia avremo un po'di recessione ma non è detto che contiene dipenderà dalla guerra poi popolamento rimbalzo magari non Fort
Per è stato interrotto un percorso di crescita che era un rimbalzo forte quello del due mila ventuno ma in ogni caso questa un po'la prospettiva della crescita l'inflazione forse addirittura più o meno la stessa cosa perché ci sono dei motivi per cui c'è stata questa fiammata
è un po'tutti credo dicano che sommarsi tenderà ad attenuarsi limitiamoci a questo perché questo un po'il quadro che abbiamo davanti mesi queste considerazioni ultime che fato sono quelle veramente determinanti
Sono quelle più preoccupanti quando noi guardiamo e anche al titolo che l'abbiamo messo sei mesi fa e che il nuovo disordine globale anche se di se tra parentesi intendevamo esattamente questo ossia che da processi
Non ultradecennali in realtà già cinquanta settant'anni di integrazione con gli organismi internazionali e alla collaborazione fra Paesi
E via dicendo notiamo adesso arrivando siamo già arrivati da qualche anno ha più protezionismo a chiusure adesso a rivedere le catene globali di fornitura eccetera e quindi la sfiducia di cui tu parlavi questo non è una bella cosa questa una cosa che noi non possiamo accettare io credo che dobbiamo contrastare in tutti i modi per andare verso nuove forme di collaborazione internazionale molto brevemente perché sono che poiché dobbiamo lasciare andare maturato del vedi possibile e in che modo un ritorno a delle situazioni più distese per spezzare questo circolo vizioso che sta portando a conflitti sempre temi tensioni sempre più forti
Allora io credo che abbiamo perso un'occasione storica incredibile forse demagogo una delle poche nostalgiche su questo tema che RAI il TG prova no il trattato tra Europa e Stati Uniti parli per la circolazione
Di merci servizi lavoro e credo che quella sia stata un'occasione importante mancata che avrebbe probabilmente determinato corso della storia diverso
Lei avrebbe dato maggiore equilibrio quindi credo che riflette non è come prima cosa riflettere nulla perché non si è riusciti a per realizzare un asse più forte Europa Stati Uniti
G integrazione commerciale ma anche di servizi e anzi non sono non ci si è riusciti in ma addirittura si è lasciata uscire il Regno Unito da dall'unione europea ci imponga di fare delle repressioni importanti perché questa disgregazione o mancata aggregazione e ha posto le basi per un Occidente che forse non ci credeva fino in fondo che fosse necessaria questa integrazione
E bisogna farci una riflessione molto seria bisogna farci una riflessione molto seria perché oggi tutto
In un mondo in cui gli equilibri
Da un lato il cinema dall'alto Russia Gallo al tuo ancora India e l'unico paese di cui non ho parlato mai l'unico Paese che cresce indipendentemente da tutto due mila ventitré ventiquattro venticinque cresce a un ritmo sostenuto impongono oggi decidere che tipo oggi nuova globalizzazione vogliamo e che tipo di partito a vogliamo giocare
Io su questo che quando le parole di Enrico Giovannini cosa sono utopica cioè io sono di quella generazione che è cresciuta profondamente europea e profondamente credendo
Ai trattati all'integrazione e credendo
Che nonostante i tanti errori e quelli vanno affrontati l'integrazione però portasse benessere
Anche perché come è stato ricordato ogni tentazione di pace allora io credo che questo vada assolutamente recuperato
Vada recuperato con grande paracadutismo cioè il fallimento dei litigi è stato un fallimento su alcuni capitoli davvero troppo ideologico
Tra Stati Uniti Europa discuterà se uno standard il migliore di un altro è una questione diciamo quasi comica nel mondo come è oggi
Dovuti bisogna rinunciare a individua identificare lo standard migliore sempre meglio ma diciamo uno standard europeo o americano rispetto a uno standard non controllate tra l'altro ci dobbiamo aggiungere
Anche tutta la questione oggi delle emissioni quindi del ci vanno a no su io difendere produzioni che non siano inquinanti abbiamo veramente tanto lavoro da fare la partita di digitalizzazione Intini ancora di più ambire almeno nel corso fatte in solitudine quindi è un gioco che va fatto punto
Pere grazie Alessandro avanzate lasciamoli verrà anche che facciamo curdi pronta guarigione grazie mille per l'intervento
Danilotaino allora terremotato queste questioni molte volte anche sul Corriere della Sera e dobbiamo guardare a anche a una via d'uscita rispetto alla crisi che abbiamo in casa in questo momento permettetemi di dire in casa purtroppo
E e poi vedere quali sono i riflessi che possiamo che che si che si proietteranno verso l'esterno ma tu ritiene possibile che ci possa essere a breve termine non dico a medio perché speriamo che sia più a breve una soluzione negoziata oppure troveremo tendono ecco quali sono le strade che che che sono possibili per una soluzione della crisi quali effetti sull'Europa eventualmente se abbiamo tempo anche quali effetti poi sulle relazioni sulla grande relazioni tra i grandi Paesi
Ma
Innanzitutto buona sera ma Enrico non lo so io ho sentito molto parlare prima di pessimismo e ottimismo io sono ottimista ben ottimista ma non genericamente
Sono poi ottimismo relativo ma niente di assoluto però se noi guardiamo oggi sono esattamente nove mesi dall'inizio del dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia
Sì guardiamo a lo scorso marzo lo scorso aprile è vero già subito si era capito che Putin non avrebbe liquidato l'Ucraina in quattro e quattr'otto come sperava però in quei giorni cadrà nella primavera scorsa
La drammaticità dell'evento era fortissima e l'idea che Putin in qualche modo potesse farcela
C'era in qualche modo oggi non c'è più
L'invasione è fallita l'Ucraina non sarà distrutta come entità statali e questi sono punti essenziali lato dove Putin ha perso
Può
Il fatto che Putin abbia perso lo significa che poi ci sia qualcuno che ha vinto questo fare ancora molta Iran può fare ancora molti so fare ancora molti danni li sta facendo resta molti danni pesanti criminali come è stato detto giustamente prima
Ma comunque ma comunque Putin da questo punto di vista non ha vinto
Sì stabilire chi avrà vinto dipenderà probabilmente da come finirà questa questo conflitto questa invasione sì sì fino a che punto gli ucraini riusciranno a fare arretrare
Le forze militari a cacciarli dal loro territorio Sedex conquisteranno qualcuna delle città che la Russia aveva conquistato nel due mila quattordici
E in quel caso la sconfitta la sconfitta russa sarà palese ed evidente davanti agli occhi del mondo quindi dal punto di vista da nella guerra vera e propria Putin ha fallito prima si parlava di i cigni neri
Nel rispetto rispetto l'idea di cigno nero sia molto ampliata negli ultimi tempi quelle al collega sembra molto più ristretta ma e stato un segno di uno che questo questa clamorosa sconfitta dell'esercito sul terreno dell'esercito russo
Dall'altra parte cioè controllo diplomatico dal punto di vista russo il G venti della settimana scorsa ha stabilito che tra le altre cose che questo non è un era di guerra
è stato detto a Putin che non c'è andato
Che questo non è un eroe di guerra e lo hanno firmati cinesi che identità il quattro febbraio poco prima detti e che l'invasione russa partisse avevano giurato amicizia senza limiti con la Russia
E oggi gli han detto che l'amicizia a dei limiti da guerra e questa non è un'era di guerra l'India ha firmato questa cosa cioè e c'era il machismo cinese no ai raccoglitori gliela molto diversamente
Certamente quindi io da questo punto di vista sono relativamente ottimista sicuramente ottimista rispetto alla primavera scorsa
Io credo che questa è una bella posizione Danilo ti ringrazio perché forse non tutti abbiamo questa questa visione così così insomma ottimistica come la definisce l'UE e la visione di una composizione rapida in cui si riesce a trovare effettivamente una soluzione a quel famoso dilemma
Del della sconfitta e della vittoria della Russia va bene possiamo ipotizzare che andiamo in questa direzione ma i danni ci sono
Abbiamo sentito i danni economici ci saranno saranno ho portati avanti da parecchio tempo non abbiamo tempo di lavorare su tutto ma è evidente che il piano energetico diciamo delle materie prime eccetera sono cose estremamente importanti e ci sono danni a immediati e poi a medio termine speriamo meno a lungo termine poi ci sono danni di altro genere e che si stanno verificando perché nel clima di tensione Roberto Menotti
In un clima di tensione
Naturalmente anche quelle che sono le gli equilibri democratici e le spinte autoritarie cominciano assumerà una fisionomia diversa
Ce ne siamo resterà rendendo conto voi sono dette in alcuni Paesi
Tendenze autoritarie che erano già partite prima ma che si stanno rafforzando in questo contesto ecco come vedi questi Rizzi che quali possibilità noi abbiamo di contrastarli venire venirne fuori invece meglio di come siamo entrati
Ma intanto buon pomeriggio grazie
Baracche dove sono d'accordo con Danilo Taino da questo punto di vista cioè dovremmo avere una sorta di ottimismo della ragione non solo ottimismo della speranza cioè basarsi anche su quello effettivamente che è accaduto forse abbiamo sottovalutato la capacità delle di quelle che io chiamerei democrazie liberali di mercato che sono una combinazione molto particolare molto rara che che la cosa che vestendo anche che il nostro lavoro mandata mensa che era il focus su un po'di quel contributo e abbiamo sottovalutato la capacità di questi sistemi politici sociali ed economici
Di cambiare anche la situazione sul campo l'abbiamo fatta nell'arco di poche settimane senza utilizzare la forza militare non la nostra quanto meno ma semplicemente intervenendo dall'esterno qual aiuti molto cospicui economici di Intelligence i militari
Ma questo è un segnale al di là del fatto specifico della crisi particolare che stiamo fronteggiando
Un esempio pratico che mi ha fatto riflettere giusto ieri i mondiali di calcio in Qatar
C'è in corso come sappiamo una controversa abbastanza prevedibile
Sul Paese ospitante su quanti compromessi sono stati accettati da tutti i governi che hanno inviato le loro nazionali ha un grande evento che è anche un grande evento mediatico naturalmente però io credo che si possa un po'di riflettere anche qui con un certo ottimismo ovvero qualcuno ha sottolineato come i Paesi occidentali siano tutto sommando tutto sommato agendo in maniera ipocrita rispetto alle critiche outsider come il Qatar scappa perché dovevamo sapere che questi compromessi vanno accettati
è vero ma rovescerei anche discorso noi dobbiamo abituarci a un mondo molto più diversificato in futuro e ci arrivo fra un attimo anche sulla sfida europea di cui ha parlato Antonio parenti dobbiamo certamente abituarci a un mondo in cui avremo a che fare con Paesi molto problematici però vale anche l'inverso sono anche questi Paesi che devono abituarsi a noi perché in questo caso attenzione le critiche che vengono ad esempio al Qatar non vengono dai governi vengono da privati cittadini
E questo è sacrosanto per noi e devono abituarsi perché questo è parte di quello che possiamo salvare della globalizzazione
Quello che cercheremo di salvare della globalizzazione non è soltanto l'aspetto economico ma è anche un aspetto di regole di condotta quelle che stiamo ricordando a Putin
Di aver violato
Ma anche in un certo senso quello che maniera molto più amichevole siamo ricordano da alcuni Paesi arabi cioè qui diritto di critica non è dei governi viene dai cittadini che siano sportivi che siano artisti che siano associazioni non governative e quant'altro
Una una sfida per l'Europa questo ci tengo a sottolinearlo Antonio parenti ha sottolineato credo molto giustamente come ci sia stato un cambio di passo da parte dell'Europa effettivamente nella reazione non soltanto peraltro alla crisi russo ucraina ma in qualche modo già con il con la grande sfida della pandemia
Cioè l'Europa ha reagito con qualche incertezza iniziale ma una volta che loro passi mette in moto anche questo andato di ottimismo credo
Poi effettivamente diventa lo dico in maniera metaforica una vera macchina da guerra perché guardiamo alla situazione attuale dei vaccini Europa e ai lo da un che i cinesi sono costretti a imporre perché non hanno dei vaccini che funzionano oltre a non avere un Welfare State al sistema sanitario le funzioni
E questa è una è un grandissimo elemento di differenza e credo che anche rispetto alla reazione alla una crisi al Cigno nero se vogliamo io lo di fine un cigno grigio quello dell'invasione Ucraina perché era già stata invasa nel due mila quattordici quindici macigno era di un colore un po'un po'intermedio
Però comunque sta a significare secondo me che l'Unione europea ha capito
Che in un certo senso deve avere delle capacità di reazione anche di improvvisazione in qualche modo non sempre verificabili nuove e diverse per appunto fronteggiare le sfide del futuro che sono in parte militari in parte industriali in parte anche di capacità decisionali decidere in comune poi agire rapidamente perché il resto del mondo non aspetta
Quindi dobbiamo anche imparare a decidere in fretta cosa molto molto complessa sfida davvero importante e chiudo l'unico ecco appunto che mi sentirei di fare all'Unione Europea da questo punto di vista guardando proprio futuro e che preferirei che si concentrasse di più sull'efficienza sulle capacità di agire
è un po'meno su termini che secondo me ci portano un po'un po'lontano come sovranità e autonomia
Termini che peraltro per esempio la commissione fondarla che sta usando molto spesso più che legittimi nulla di male nel farlo però credo che le precondizioni per essere sovrani autonomi
Siano nell'essere un po'più efficienti e sapersi sia organizzare in anticipo sia reagire con rapidità le emergenze quando arrivano grazie Matteo Arpe sentito cosa è stato detto fino adesso allargherei ancora un attimino il quadro perché le ho
Le considerazioni di Roberto Vanotti sono direi piuttosto da questo punto di vista principe ci danno un assiste vale a dire partiamo pure dall'Europa l'Europa già da tanto tempo no vi ricordate Robert Kaye anche diceva
Stress Stati Uniti Marte ed Europa Venere no per cui gli Stati Uniti sono basati su una capacità militare forte che gli garantisce l'Europa invece propone una visione idilliaca no del del futuro e non si prepara militarmente non si prepara al ecco no in questo momento ci rendiamo conto che non abbiamo un esercito europeo ce ne diamo conto che dobbiamo comunque a fidarci qualcun altro sì ci sono dei contributi anche l'Italia dà i suoi ma naturalmente non siamo in una condizione di un certo genere
Allora questo è un elemento l'altro elemento che gli organismi internazionali no fa non possono fare nulla
Siamo dicevamo il filo rosso di tutto questo discorso di oggi e forse anche dei prossimi giorni e dalla disintegra l'integrazione alla disintegrazione poco possono i grandi organismi internazionali se non c'è una collaborazione
Fra Paesi bene facendo una una media di tutte queste di tutti questi elementi andar trentuno riesce a vedere una soluzione che possa essere positiva e ottimistica come quella che propone danilotaino oppure vedi la vedi difficile come per confesso di vederla io personalmente l'apparato atto subito da
Così come la vediamo in generale come la vedo anch'io
Come ISPI sui sull'organismo irridente organizzazioni tra sei sostanzialmente sono cosa sensata
E quindi quello qualcuno manca manca anche il consenso e leggi venti abbiamo detto sì efficiente del G20 è stata condannata la Russa ma di fatto il G20 la Russia ha firmato un documento
Mi misi così sono secondo per chiedere alla regia se si sente bene la voce di Matteo villa zero tre con cui questi capelli afro così sente bene no voi sapete meglio per riavvicinare un pochino l'archetto sì OK grazie dicevo decisivi
Quindici giorni fa dieci giorni fa la Russia non ha potuto condannare se stessa e di fatto il G20 non ha condannato la Russia ha detto qualcosa detto due abbiamo delle visioni diverse almeno
Ascolta Little non deve tenere l'archetto devi vedere scusate se coccole interviene avvicinarli larghe con la bocca perché altrimenti non riusciamo a parlare possibile anzi mi sentite mi sentite
Qualcuno mi alzo il volume il sì siccome Eurocity taceva meglio andiamo ok ricchezze dicevo che partendo dal G venti il G venti sostanzialmente ha dentro ancora Russia la Russia borse auto condannata ha detto ha trovato un compromesso dicendo ma abbiamo un po'di visioni diverse e tornare un attimo sull'Europa perché siccome questo pessimismo cosmico da cui voglio partire
Perché non sono così ottimista ci porterà almeno una soluzione chi è diciamo una soluzione buona almeno spero
E ti faccio l'esempio dell'energia perché queste la crisi che stiamo vivendo in questo anche in Europa e della crisi su cui si fa l'Unione addirittura parto dal diciamo al passato nel cinquantadue settanta anni fa non europea di oggi si è fatta sul mercato come il carbone
E c'è gente che oggi ti dice probabilmente si dispiegherà sul mercato del gas
Ed è quello che sta succedendo attenzione perché è una cosa
Di cui forse non ci andiamo tanto contro ciascuno di noi guarda la propria situazione nazionale diciamo l'Italia non è così tanto in crisi si la Germania un po'di più ci sarà poco da statuti però vi faccio notare quanto ci stiamo dispiegando contando i due esempi
Uno è e quindi quanto la stessa Europa non riesca a darsi quella azione comune che in pannelli abbiamo fatto di fronte alla risorsa scarsa i vaccini abbiamo deciso di fare acquisti comuni
Tutti insieme e distribuirli in maniera più o meno equa a tutti i Paesi una cosa che quel gas non possiamo fare in parte perché i gasdotti sono quelli i rigassificatori sono quelli e non altri nel brevissimo periodo ma che in parte possiamo fare presenti in Italia al momento sta esportando una piccola parte Maroni non si non piccolissima di gas che riceve verso la Germania verso l'Austria il dieci per cento degli aspetti che che arrivano i ben più esportiamo
Lei al momento succede così il mercato detta questa condizione
Ma di Garcia ce ne sarà sempre meno ce ne sarà sempre meno quest'anno arriveremo ai limiti dei nostri stoccaggi a marzo la Germania probabilmente non ci arriverà neanche che divora cercherà di fare razionalmente del due mila ventiquattro andrà anche peggio pessimismo cosmico
Cosa possiamo fare
Ciascun Paese corre ai ripari la Germania non aveva rigassificatori vestita costruendo sei
Ma di fatto non può al momento iniziare importare forse potrà importare qualcosa e rigassificatore gennaio e quindi prima crisi diplomatica forse la prima che scorre sotto traccia d'Europa di cui pochissimi hanno sentito parlare è quella tra la Germania
E ho sognato storico suoi da sempre i Paesi Bassi
Ricci ma com'è possibile sostanzialmente e da mesi che il governo tedesco ci prova e Paesi Bassi continua del no
A dire per favore riaccende che l'estrazione riprendete estrarre gas dall'enorme giacimento di però l'India e ha presenta fortissimi problemi i locali di subsidenza delle case così come punti in Veneto l'abbiamo sentito ma che di fatto essendo i loro me potrà e del momento garantire perfettamente soltanto costo pulsione tutta la produzione manca dalla Russia verso Germania Polonia paesi dell'est europeo
I Paesi Bassi ha detto di no
E questo significa che nei prossimi mesi la Germania avrà sempre meno gas credo che Churchill proverà ancora per qualche mese ma sostanzialmente dar da lì arriva la prima grande frattura unno interno per una crisi lo però diciamo condizione locale che provoca delle conseguenze fortissime Europa
Seconda cosa
è quella dell'esportazione appunto al momento l'Italia esporta ma a un certo punto il gas mancherà anche da voi il mercato girerà inizieremo esportarlo a importare esportare vero oppure i tedeschi iniziando pagarlo di più
Va be'sussidi da duecento miliardi di euro le bollette questo numero si può provare a fare un prezzo più alto tanti consumatori sono un po'più protetti si fa debito però non si fa
E quello è un enorme problema e con un problema che chiudo l'arrivo alla alla chiusura
Ci si può nella davanti
L'Austria d'Italia
I paesi che sono a monte del flusso
Dovranno decidere se chiudere
E malgrado questa decisione sia diciamo di là da venire
Potrebbe arrivare tra qualche mese potrebbe arrivare alla fine dell'anno prossimo
La Germania stessa potrebbe decidere di chiudere al gas norvegese sia del momento arriva in Italia poco magari Mantova
Queste al momento incredibilmente importante di frattura dell'Occidente se voi giaguaro in Ucraina ma c'è una sorta di guerriglia sottotraccia tra Paesi europei che al momento non vediamo perché ancora non è arrivato il momento della crisi
C'è lo sappiamo non è ancora arrivato
Vuoi per risolverlo c'è il momento positivo cioè il momento in cui i governi dovranno iniziare a capire se deve prevalere il nazionalismo quindi basta mercato
Mercato integrato dell'energia non è comune ma integrato dell'energia ci sfidiamo le nostre frontiere nazionali ma allora di fatto l'Italia site nelle sue risorse non avrà niente da nord piromane si terrà le sue che ci facciamo guerra a vicenda ultimo punto da Germana e sta costruendo sei rigassificatori saremo tutti felici
Ma rigassificatori non vuol dire più gas
Poi vi è più capacità di importare gas cosa vuol dire più capacità di rubarlo agli altri Paesi
E quindi
Grande compromesso europeo ce l'andremo grazie Antonio è uno scenario che ovviamente non non piace considerare ma va considerato ancora quanto è positivo importante esattamente la parte poteva importante ma naturalmente il fatto di definirlo già un elemento di divisione di disintegrazione o addirittura di guerriglia sotterranea
Non ci porta a essere particolarmente felici di quello che eventualmente ottiene in questo specifico campo ma Antonio parenti credo che ne abbiamo di fronte un'Europa che sta dimostrando una coesione statica assieme questa parte partire
Dalla fondarla ENEL Pnr Velletri decenni you queste decisioni ultime il Carini la digitalizzazione piuttosto che non adesso una presa di posizione politica direi storica ecco qualche qualche tua considerazione su questo poi so che devi andare abbastanza presto ti lasciamo andare Segrate ma io credo
Che che i poli che venivano sottolineati
Matteo villa da Mario Vigasio secondo fa
E se non punti costanti del dibattito europeo
è inutile che ce lo nascondiamo in Europa noi viviamo in un perenne dilemma depredando il prigioniero
Sostanzialmente c'è sempre un incentivo per un paese di uscire ma un po'prima a da una negoziato
Per cercare deve guadagnare qualcosa perché questo qualcosa è quello che si riesce molte volte a vendere la propria opinione pubblica il problema è che questo modo di funzionare non funziona più
Quello che stava Andrea descrivendo Matteo esattamente un
Rischio che noi abbiamo se lo affrontiamo con un un una minimo nazionale
Ci facciamo del male a vicenda la pandemia ha dimostrato che possiamo dare risposte diverse
La crisi in Ucraina dimostrato che possiamo dare delle risposte diverso è importante e fondamentale non perdere questa lezione sul gas chiaro che c'è da correre
Ce ne corre a
D'Italia percorso
Per molti non soltanto per se stessa corso per molti nella negli ultimi negli ultimi sette otto mesi c'è da correre a modificare il mix energetico
Perché poi in prospettiva questo per l'Europa potrebbe significare un'autosufficienza energetica importantissima
Per un parere per un continente che fondamentalmente regia non era in grande abbondanza c'è da correre a creare interconnessioni
Un'altra è quella del gasdotto che dalla Spagna potrebbe giungere in Francia che per il momento ha qualche problema di passaggio
Ci sono dal a delle necessità che sono evidenti ci sono delle necessità che si scontrano con delle politiche nazionali c'è una commissione
Non perché la rappresento io e dunque mi
La non lo faccio per dovere d'ufficio perché ci credo c'era come sa che sto cercando di spingere gli stati membri
A prendere coscienza di queste sfide è riuscito a farlo
Nel momento a drammatico della pandemia non dimentichiamoci nei primi due mesi per la pandemia non erano proprio il fulgido esempio di collaborazione di solidarietà a livello europeo non c'è riuscito a Urago d'altronde presi di sorpresa assolutamente poteva stare ora si comprende la responsabilità è una responsabilità politica condivisa di tutti gli stati membri preme questo serie di cigni neri di pulcini di colore più o meno riversi ci sta ad indicare chiaramente
Da soli non andiamo da nessuna parte uniti possiamo dimostrare di avere una resilienza e anche un impatto estremamente forte chiaro che uniti non deve significare uno Stato federale
Opera prendere la la quello che diceva Roberto prima mandare
Una nazionale europea giocare al Qatar uniti significa qualcos'altro livello politico una sola battuta prima di lasciarti andare a il treno come sapete in Italia i treni marciano in orario e quindi ti dovrò lasciare andare
Questa questo è quello che sta succedendo adesso negli Stati Uniti la posizione degli Stati Uniti la NATO eccetera
Con la guerra naturalmente sta riavvicinando in qualche modo dopo quella divisione che si è
Nota creata negli ultimi anni per scelte che erano discutibili magari per esempio quella che ha ricordato
Negate trattato tra Europa e Stati Uniti che andato fallita insomma stavi avvicinando Europa e Stati Uniti oppure solamente a un una contingenza che finirà nel momento in cui finisce questa emergenza
Proprio succede credo che abbiano ritrovato in questa situazione una una vicinanza che si era persa non dimentichiamoci che il TT per non è stato possibile negoziarlo sotto il presidente degli Stati Uniti più amato in Europa è stato Obama noto lamenta sarebbe stato ancora più impossibile farlo con con Donald Trump fondamentalmente la la vicinanza con gli Stati Uniti può essere contingente
Se rivince la pancia negli Stati Uniti fra le prossime elezioni alle prossime elezioni presidenziali se e
Detta fuori da metafora se ritorna Trump Trump una persona che rappresento una una una visione culturale dell'azione internazionale degli Stati Uniti che avulsa naturalmente da un contesto di collaborazione europea definire Europa
Un nemico addirittura un avversario per cui credo che dobbiamo essere coscienti che cioè un limite
Alla possibilità di avere una una continuazione di questa luna di miele che oggi abbiamo con gli Stati Uniti e questo ci deve ancora far più riflette sul fatto dobbiamo cercare di rafforzarci non in chiave antiamericana ma in chiave di sostegno compì europeo di supporto europeo perché nei momenti buoni abbiamo fortissimo alleato come sono gli Stati Uniti
Nei momenti cattivi pensate cosa lo reputo sia successo una presidenza Trump è un'invasione della russa reputo negli in in Ucraina potrebbe estratta tutte le parti ma nessuno avrebbe potuto francamente prevedere e nei momenti cattivi bisogna essere
Capace di salutarsi da Sergio questo ci fa capire quanto importante essere intima o uniti e coesi proseguire non processo complesso di integrazione d'altronde nessuno si illude che ventisette Paesi che marciano insieme possono non avere mai delle contraddizioni Grass Antonio parenti grazie a serrare
Grazie mille
Ancora pochi minuti ci concentriamo magari adesso ma abbiamo un quadro con danilotaino perché dobbiamo guardare un attimino anche quello che succede un po'al di là perché se è vero che la Cina è un sembra Ande comprimario in questo in questa fase storica lo sarà ancora di più in futuro probabilmente diventa anche la prima economia mondiale oggi è la seconda ma non di molto
In questa vicenda credo che tutti abbiamo ha avuto la possibilità di capire come si sta muovendo con est
Ma cautele pragmatismo ha dato inizialmente l'illusione riduzione sono all'idea
Di a poter appoggiare sei stanze di Putin e della e della guerra
Poi alla fine si sganciata ma questo era evidente fin dall'inizio che l'avrebbe fatto non avrebbe certamente compromesso non compromette le proprie chances di dominio mondiale volevo dire di egemonia
Per un piccolo paese come la Russia per quanto una volta ideologicamente più vicino adesso
Ideologia non esiste neanche più la vicinanza e solo di utilità ecco come vedi tu questa prospettiva Cellar Gandola visione perso la Cina è anche al rapporto con gli Stati Uniti perché c'è anche il tema della Mar Cinese Meridionale di Taiwan eccetera quale prospettiva dobbiamo pensare quando diciamo i nuovi assetti geopolitici la Cina e certamente il fulcro circuiti questi nuovi assetti
Ma il confronto tra Stati Uniti e Cina rimarrà perché comunque è la caratteristica credo io inevitabile dei prossimi decenni
Per usare uno slogan dal momento che non abbiamo molto tempo c'è un cioè il potere dominante cioè il potere sfidante prima o poi si può arrivare a un conflitto armato oppure no
Speriamo neppure dalla maggior parte dei casi nella storia si è arrivati al conflitto armato però ci sono anche stati casi in cui non si è arrivati conflittualità
E dal momento che se noi siamo molto evoluti ormai in questo su questo pianeta ci si può curare chi non arrivare conflitto affatto
E ultimamente secondo me e anche questo è uno dei motivi per cui io mi sono dichiarato relativamente ottimista abbiamo da una parte gli Stati Uniti uno dei due polli di questo confronto che hanno dimostrato alle ultime letture di mettere di non essere un paese morto di non essere una democrazia morta
Non voglio dire che sono vivi e Sky il cielo ma comunque sono vidi nel senso che il tram piani hanno perso dappertutto probabilmente probabilmente si va verso elezioni nel due mila ventiquattro non lo sono forse non sarà nemmeno candidato Correggio quindi voglio dire qui c'è un elemento positivo gli Stati Uniti ci sono sono vivi la democrazia cioè molto polarizzati ma comunque ci sono
E lo stanno dimostrando che in Ucraina tra l'altro loro non l'Europa
Dall'altra parte fece la Cina che è vero che la potenza emergente fortissima ma è anche vero che si ci Jinping è stato appena rieletto al congresso al ventesimo Congresso del Partito comunista ma un enorme problema per una scelta che ha fatto che quella dello zero Cofito ancora oggi stanno chiudendo interi città intere fabbriche
Perché questo colpisce l'economia e la crescita economica
Ha comunque fatto un errore nei confronti della Russia quando pochi giorni prima che questa invadenze ha detto che che l'amicizia sarebbe stata senza limiti ha un problema di immobiliare enorme e ha deciso che
Al mercato
Confuso discutibile che c'è stato negli ultimi decenni in Cina adesso bisogna sostituirle il marxismo-leninismo
Non lo so la bilancia la bilancia del confronto sta evolvendo io credo che noi dobbiamo cogliere questo queste evoluzioni certa e quindi grosso tema dell'Europa è quello di trovare il giusto equilibrio
Però non l'Europa volutamente atomico in questo genere conto appunto di tutti questi pesi e e contrappesi no Roberto torniamo un attimo proprio sul tema più generale dei rapporti globali perché chi n negli ultimi anni si è criticata molto la globalizzazione
Perché ha avuto degli effetti diseguali ma in realtà laddove e ci sono state delle delle dei paesi ma soprattutto delle fasce sociali che ne hanno beneficiato
Meno di altre la verità è che negli ultimi settant'anni la crescita e il benessere del mondo sono aumentati in maniera in maniera formidabile ma oggi noi siamo in un processo in una tendenza in cui viene messa in discussione o se si buttarsi rischia di buttar via il bambino con l'acqua sporca no perché essi cerca di limitare i rapporti e quindi di da alcuni paesi sono più protezionisti di quanto non lo fossero alcuni anni fa altri Paesi si mettono assieme in realtà regionali
E via dicendo e in tutto questo ci sono queste realtà grossissime che condizionano tutto quanto quindi la Cina che cerca di fare la sua regionale gli Stati Uniti restate uniti all'Europa lasciamo stare in questo momento la Russia ecco dal tuo punto di vista è possibile invertire questo questa tendenza che piuttosto pericolosa perché poi alla fine laddove c'era chi ha detto molti anni fa
Non passano le merci passano le armi insomma no e quindi questa tendenza alla disintegrazione molto e molto pericolosa come la vedi
Sì intanto io credo che negli ultimi anni si siano giustamente sottolineati alcuni guasti che la globalizzazione così come l'abbiamo avuta ha effettivamente prodotto ma abbiamo un po'esattamente gettato quasi il bambino con l'acqua sporca nel senso che abbiamo dimenticato forse di concentrarci anche sui costi della globalizzazione si dovesse davvero arrivare perché il modo come dire il il lato buono della medaglia è chiamarla risciò Ringo addirittura fra n Shōnen
E ma c'è un lato molto negativo di quella medaglia per esempio dovremmo dimenticarci i costi molto bassi di moltissimi bene i conti larghissimo consumo e che Dadiani novanta di cui abbiamo goduto grazie sostanzialmente alla globalizzazione fino all'economia all'amazzone eccetera che non è perfetta non è il paradiso in terra ma che ha portato benefici a cui siamo totalmente assuefatti ce ne stiamo accorgendo con inflazione ad esempio quindi intanto guardiamo alla globalizzazione per quello che è stata ma guardiamo anche a quello che la dei globalizzazione potrebbe significare della mia prospettiva poiché Polito logica e non economica
C'è anche un altro elemento di di grande cautela cioè la de globalizzazione essi avvenisse per esempio con una uno scontro troppo frontale fra Stati Uniti e Cina come abbiamo una delle ipotesi naturalmente restiamo tutti considerando
Non avrebbe soltanto conseguenze economiche ma creerebbe una spirale politica di insicurezza
Quindi costerebbe molto di più della sempre il semplice calcolo tecnico del costo economico
Di chiamiamolo così di un ritorno ad aree semichiuse quindi protezionismo eccetera ma avrebbe anche un potenziale costo di sicurezza quindi facciamo doppiamente attenzione poi giungono altro aspetto di parziale piccolo ottimismo se vogliamo anche qui sulla sul modo di fare globalizzazione da qui in avanti magari in parte in un formato un po'diverso per esempio l'Unione europea in questo lo ha fatto spesso un modo per perseguire quell'obiettivo
Cioè mantenere nei casi aperti sostanzialmente attraverso gli standard
Gli standard normalmente non vengono imposti vengono adottati che è qualcosa di diverso perché significa che si basano su un elemento di efficienza in qualche modo non necessariamente di un elemento imposto magari dalla politica ci sono moltissimi casi in cui gli standard non sono stati imposti affatto da autorità politiche ma sono stati e mulatti
Quindi questo è un elemento su cui secondo me si può scommettere in parte guardando al futuro
Un cenno alla Cina per l'aspetto sia economico che politico militare io credo per esempio che a Pechino stiano guardando con grandissima attenzione secondo me con terrore assoluto mal celato a quello che sta accadendo in Ucraina
Perché i cinesi si rendono conto che se la Russia non riesce assolutamente a sottomettere l'Ucraina
I cinesi non riusciranno mai a sottomettere con la forza Tai Wan che è molto meglio difesa che è un'isola che richiederebbe una sorta di sbarco in Normandia e che difesa dagli Stati Uniti lo sarebbe anche dal Giappone
Quindi in quel senso non a caso hanno subito molto moderato i loro entusiasmi e dei dei delle prime settimane dei primi mesi di guerra guardando in prospettiva
A Taiwan sulla Cina c'è un aspetto anche interessante in termini del famoso di Carling e quest'ipotesi soprattutto rispetto agli Stati Uniti ma anche rispetto a noi di una Cina che potrebbe cercare di fare un po'da sì
Credo sia totalmente irrealistico la Cina non può fare da sé perché non ha alcuna possibilità di mantenere i suoi standard di vita attuali non quelli che vorrebbe in futuro ma quelli attuali senza di noi
Noi essendo in qualche modo gli Stati Uniti ed Europa e per certi versi addirittura molte aree della dell'Asia pacifico che la Cina vorrebbe soggiogare non posso giocarle
Perché c'è un elemento di interdipendenza non può essere soppresso un'ultimissima locazione per chiudere sul sugli Stati Uniti
Che è un richiamo agli Europei in qualche modo gli Stati Uniti continueranno a concentrarsi sull'indo Pacifico l'ha ricordato credo danilotaino questo fatto strutturale non contingente forse però attenzione questo significa che noi europei dovremmo occuparci un po'di più della nostra Europa
Non c'è nulla di contrapposto agli Stati Uniti tutt'altro gli Stati Uniti ci chiedono di far questo non tanto di aiutarlo nello stretto di Taiwan ma che non ci occupiamo dello Stretto magari ecco di Suez
O meglio del canale o dello stretto del Bosforo di Gibilterra magari Your Boots addirittura ecco ma è proprio questo lo spunto che vuole proporre a Matteo Matteo assolutamente
Chiaro che in questo momento l'Europa sta prendendo le misure di tutta una serie di cose che fino adesso aveva considerato abbastanza poco una di queste che deve riconsiderare che il suo rapporto con la Cina
Parliamo che dell'Italia l'Italia ha avuto in questi anni un'apertura nei confronti della via della seta che determinati altri Paesi europei non hanno avuto e non esca in questa collana non è neanche tanto piaciuta
Agli Stati Uniti bisogna prendere adesso di nuovo le misure e vedere in che modo Italia Europa Unione europea si porranno nei confronti appunto di queste nuove realtà a tuo parere c'è la possibilità che dopo una fine diciamo del conflitto che prima o poi
Viva dio ci sarà insomma nove in che direzione si potranno sviluppare questi rapporti verso l'esterno ignoriamo per il momento quelli interni per il momento coordiniamo le future d'entrata di prima e sono quelli forse più preoccupanti per tanti non sono così tanto preoccupato
Sull'esterno cioè c'è un Bastian contrario però c'è siamo semmai ci sono per fortuna no tifiamo al caso credo che che unisce io no che non si possono sentivano sosta saline nel senso che non credo che intanto i costi della delocalizzazione li abbiamo presente anche nell'Europa e malgrado continuiamo a parlare di appunto autonomia strategica
Realizzare ricordarci che il settanta per cento dell'arma capacità manifatturiera di pannelli solari
E in Cina penso e ci abbiamo investite anche noi questo abbia ma in Cina
E non potrà essere portata d'Europa perché i nostri costi permane tuttora per per insomma per fare fabbriche e per pagare dipendenti non sono gli stessi che in Cina
E ci stiamo accorgendo Pratesi energetica attuale no maggiore domanda di rinnovabili fa semplicemente il momento salire il prezzo di pannelli perché non ce ne sono a sufficienza installatori nel gli abbiamo servizi loro vanno invece ancora sempre la capacità di produrli e come i producono però in parte anche Grazia gran parte delle materie prime che arriva dall'esterno e anche di non materie prime ma di lavorati anche ipertecnologici tipo esami che semiconduttori che arrivano da un che è strategico per come Taiwan Vietnam ovviamente
Non significa che non questi potrebbe immaginare uno scenario in cui la Cina cerca di invadere Taiwan riprende alle imprese fare e dopo tre settimane avviene anche lei la capacità produttiva
La stessa cosa farebbero gli Stati Uniti togliendogli un'altra cosa perché The One importa di Stati Uniti e stop
Ok taiwanesi non solo sviluppatori non a sufficienza per avere lo stesso so perché serve per far girare di funzionare la città far funzionare meglio i semiconduttori che stanno producendo quindi abbiamo una sorta di trimurti sacra cinesi non possono immaginare di conquista di satelliti quindi ovviamente lì c'hai un un equilibrio strategico in fondamentale importantissimo mi su questo si gioca anche il benessere cinese con le europee
E quindi credo che anche a meno di colpi di testa cigni grigi russi segnali li stimo abbastanza tranquilli c'è da dire che appunto sto certe One prevedibili stima e familiare secondo tassello che ne parliamo tanto appunto negli ultimi anni aveva parlato di riprenderci in mano il nostro futuro no portando a danno delle fabbriche quello che per chiamato i suoi che avevamo dato all'esterno porta all'estero
Ecco e realtà forse da chi di Händel sfida attuale che l'Unione europea ha paura di giocarsi quella contro gli Stati Uniti no cioè l'atto per la riduzione d'inflazione specialità scenate a trecentocinquanta miliardi di dollari di sussidi ma le imprese americane no buy american rifai tutti in America il rischio per gli europei e che le aziende europee vadano futuro evita dai propri amici però dimostra Nizzardo d'Europa
E quindi cosa facciamo abbiamo didattici conviene poi importiamo da noi
Prodotto finito o no e quindi insomma ci si riapre un po'lo scenario filo posso titolato c'è una cosa importante perché Antonia parenti l'ha detto prima
La Commissione europea in questi casi ha spesso le mani legate vi faccio un ultimo esempio sì di nuovo sulla crisi energetica abbiamo detto sulla pandemia abbiamo questi vaccini perché non facciamo gli acquisti comuni sugli assi Prizzi vogliamo la Commissione ha però proposto vista chiede Alberto talmente tanto notti quando la Commissione europea ha detto beh proviamo a fare gli acquisti comuni vorremmo acquistare ha detto questo il nostro target quest'anno vorremo acquistare insieme il quindici per cento la capacità di stoccaggio europea ISPA il conto è il quattro per cento dei nostri bisogni gli scatti hanno voglia di mettersi insieme al quattro per cento del totale quindi insomma
Sappiamo che la commissione pesci prove gli stati continua a tirare i remi in barca
Benissimo grazie Matteo allora credo che possiamo concludere qui possiamo fare una media di quello che è emerso è in queste in queste ottime
Interessantissime considerazioni ma mi pare che si possa dire che la Titti siamo una moto di incertezza questo è chiaro ma mi pare che prevalga un po'i motivi
Di ottimismo cioè di una composizione nel medio termine di tutta una serie di tensioni che questo momento ci stanno buste hanno non poco certo non abbiam parlato
Il cambiamento climatico la mappa cambiato ha parlato particolarmente neanche nella potenziale nuova e crisi pandemica ci saranno probabilmente sì dovremo affrontare stanno costi alti ma almeno visto che questo era il tema di questa tavola rotonda forse possiamo guardare con minimo di serenità a quello che sarà lo sviluppo delle crisi
Subito dopo che sarà conclusa questa pessima avventura ucraina della del della Russia
Naturalmente fu turno e non lo prevediamo possiamo solo fare delle scenario ragionevoli Forsythe di cui parlava poco fa Boscaini
E quindi questa è un po'la visione che mi pare emerga abbastanza da questa tavola rotonda quindi grazie rotaie no Matteo villa Roberto enoteche a quelle che sono già andati e grazie per aver seguito la tavola
Grazie grazie ricostruzione tutti suoi ospiti per questo interessante focus sui nuovi equilibri geopolitici geo economici sì quali torneremo tra l'altro nelle nei prossimi giorni in attesa di passare al prossimo
Chi non specie vorrei ricordare che il festival del futuro non è solo in presenza ma e anche trasmesso su diverse piattaforme digitali e quindi sia oggi che domani e dopodomani potrete seguirlo sul sito del Festival del futuro punto eu sui siti
Delle Brescia Oggi il Giornale di vicenza all'Arena e anche sull'attive pagine Facebook oltre che su Tele Mantova punto it su Radio Verona punto it teleri Na punto it
E la pagina Linked Ring sia del gruppo editoriale atti insiste che del festivo del futuro oltre che sul sito del nostro media partner ANZ appunto i per ebbene sparavamo di digitale il giusto assiste per il prossimo ospite perché si parlerà in qualche modo anche di questo ma punteremo lo sguardo su l'industria due mila e trenta lo vedo già qua quindi io chiamo benvenuto ad Agostino Santoni che il il vicepresidente per il digitale di Confindustria buon pomeriggio invece pomeriggio
Viene lascia subito il palco solo una curiosità delega al digitale questo la dice lunga sull'importanza che il il digitale terra Confindustria vicino
Vuol dire perché aver la capacità di scegliere
Presidente Carlo Bonomi nel suo piano dei quattro anni proprio chic
Di dare spazio a trazione digitale in via Padova mille trenta ci sarà poi impara anche il PM nera insomma sonanti
Adesso ci spiegherà anche assi dell'Obiettivo uno sguardo su illustrandone le razze lei grazie pomeriggio anche da parte del Milan grazie
Per per l'invito
Futuro
Il futuro ma ricorda alcune parole chiave dal punto di vista delle imprese
Futuro ricorda visione
Strategia
Imprenditorialità rischio dell'imprenditorialità
Strategia industriale del del paese
Cultura dell'impresa
Perché le aziende che hanno il maggior successo sono aziende che offre
Scommettono sul futuro creano una visione e aggancia attraverso la strategia la visione e la cultura dell'impresa
Non vi voglio parlare del due mila e trenta
Ti voglio parlare
Del presente e di come costruire un idea le priorità che a Confindustria sulla mia delega sulla delega del digitale
Proiettando CIO Incomar fare per essere pronti per il due mila e trenta
E penso che questo dal punto di vista della mia delega un tema di straordinariamente importante guardate le imprese lo sapete bene
Il rincaro del costo dell'energia l'inflazione i tassi di interesse la mancanza di materie prime chiaramente c'è un'attività fortissima nel la resilienza ma nello stesso tempo di essere capaci di competere
E allora la scommessa quando si parla di futuro si parla di scegliere
E quando Carlo Bonomi presidente di Confindustria ha scelto scelto di dire bene caro Agostino adesso occupata di aiutare tutte le imprese
Nella transizione digitale eletto ci sono due grandi transizione quella digitale quella della sostenibilità
E chiamo queste due priorità per aiutare l'impresa ad accelerare
Allora per qualche minuto
Vorrei ragionare con voi
Come creare quell'infrastruttura quella piattaforma che la piattaforma del nostro Paese per aiutare a quindi e abilitare le impresa
Chi di voi pensa che non sia un diritto di tutti i cittadini
Avere l'accesso a internet
E abbiamo discusso per anni nel nostro meraviglioso Paese oggi non se non è più in discussione oggi penso che siamo tutti d'accordo e a me l'abbiamo sperimentato durante la pandemia
Che penso che sia un diritto di tutti i cittadini italiani avere l'accesso a internet
Ad altissime prestazioni
Pensate all'impresa e quanto è importante avere questo quindi c'è un primo aspetto fondamentale di creare le condizioni per favorire l'accesso internet a tutti
E poi c'è la sostenibilità
Abbiamo dei campioni nazionali
E mondiali sull'utilizzo del ci rinnovabili
SNAM
ENEL
Rappresentano lo stato dell'arte della jeep digitalizzazione del trasporto del gas e dell'energia elettrica
Dici ma che cosa vuol dire
Digitalizzare derelitti di trasformazione dell'energia elettrica
Vuol dire riuscire a distribuire le energie rinnovabili
Digitalizzare la il trasporto dell'acqua
Nel nostro Paese perdiamo il trentotto per cento dell'acqua nella distribuzione dell'acqua in Italia
Pensate a quanto posta se può essere importante riuscire attraverso la digitalizzazione risparmiarlo quel trentotto per cento
Il ministro l'ex ministro il professore Enrico Giovannini ha parlato del Piano della mobilità
E ha parlato di porti ha parlato di Autostrade ha parlato di strade
E nel suo piano quello che si sta eseguendo parla di tutte queste infrastrutture devono essere digitalizzate cioè ci deve essere attaccato un po'di internet
Allora proviamo a riprendere quello che ho detto negli ultimi minuti e provate a immaginare che queste infrastrutture l'accesso a internet
La digitalizzazione di tutte le infrastrutture critiche digitali del Paese possano essere federate a disposizione di cittadini di impresa
Uno dei progetti più belli Castro che sto seguendo nella mia attività professionale e vedere come l'elettrificazione che stiamo vivendo possa impattare alcuni dei settori industriale più importante del mercato automobilistico ad esempio è una delle degli esempi più interessanti e vedere la possibilità che due macchine possano trasmettere l'energia elettrica si possano autori caricare
Lo trovo affascinante ecco questo è un piccolo esempio di come creare una piattaforma
Infrastrutturale genera nuovi servizi genera maggiore competitività e mentre faccio questo il Paese diventa più sostenibile
Più competitivo perché anche in questo modo digitalizzando le reti elettriche la distribuzione del gas riesco a essere avere dei costi più bassi
Noi pensiamo che questa debba essere una priorità
Mentre faccio questo c'è un altro grande tema importantissimo che all'aumentare dell'accesso alla Rete aumenta la superficie d'attacco degli attacchi cibernetici
Voi dite per quindi
L'esperienza delle imprese
Che ormai non si compra o si compete più impresa su impresa si compete sono ecosistemi che competono verso ecosistemi allora se io sono capace di creare degli ecosistemi sicuri ecosistemi vuol dire le filiere le nostre straordinarie filiere competono contro altre filiere e allora creare degli ecosistemi che siano attenti e consapevoli dei rischi ma anche dell'opportunità nell'essere più sicuri dal punto di vista cibernetico è di straordinaria importanza
Il terzo io la definisco una priorità fondamentale che l'economia dei dati
Guardate per te
Per troppi anni
L'Europa
Non si è occupata di tecnologia
A me piace dire che l'Europa ha fatto da arbitro
Ha fatto da arbitro tasso d'innovazione tecnologica che avveniva negli Stati Uniti e l'innovazione tecnologica che arrivava dalla dalla tipicamente dalla Cina
E quello che ne abbiamo fatto abbiamo messo le regole alcuni di voi avranno sentito il Ctp aria c'abbiamo out
Utilizzato la nostra Capria cita le nostre competenze per fare da arbitro a due giocatori che che stavano inventando ripensando il mondo del digitale
Adesso tocca a noi lo ha detto bene il governatore della regione dai tocca a noi avere diciamo la produzione dei chip in Italia ad esempio
Ma tocca anche a noi attraverso la trasformazione digitale dare una voce digitale alle nostre filiere
Dice ma qualcosa significa
Significa poter far lavorare condividere dati nelle filiere prendere questi dati che arrivano dall'eccellenza delle nostre imprese e trasformarle in nuovi servizi
E questo deve essere l'ambizione che ne dobbiamo avere per fare tutto questo percorso creola piattaforme del rendo sicure
Aiuto la trasformazione digitale delle nostre filiere generando una nuova economia che l'economia dei dati che affianca il modello di bisogna nostre imprese deve essere nostra ambizione
Qual è il più grande l'ostacolo o la più grande opportunità
E come fare per tutti noi aggiornarci il sistema operativo
Sono sicuro che l'avete provato anche voi spesso
Torno a casa mette in carica il mio telefono
Lo collego al Wi-Fi vado a dormire e il giorno dopo lo smartphone che cosa dice tornato sistema operativo
Ecco idealmente ne dobbiamo farlo per cinquantotto milioni di cittadini italiani
C'è come fare avere questa nuova capacità di comprendere l'opportunità del digitale e questo secondo me progetto più grande
Per essere più competitivi soli ragazzi o le ragazze che studiano a tutti noi
Cioè come fare a costruire un Progetto che la nostra per la mia personale grande ambizione con la mia delega che consenta di seguire il percorso di tutti i cittadini italiani all'interno
Della loro della loro vita del cittadino digitale c'è un progetto bellissimo
Che in Confindustria è stato fatto si chiama formati con noi
Lo potete gongolare e cercare
Abbiamo identificato
I sedici lavori
Che l'industria sta cercando nel digitale
Ne cito alcuni lo sviluppatore di software l'esperto di cyber security
L'esperto di reti internet
L'analista
L'esperto di Big detta
Quindi abbiamo detto questi sono i sedici lavori immaginate un ragazzo e una ragazza che sta pensando che tipo di competenze Hawk che tipo di percorso scolastico vuole fare e c'è l'industria che dice a me servono questi sedici lavori
Immaginate che indico immaginate perché sono già disponibili scusate ma ve lo dico perché non riesco a fare quello che dire cedendo alla piattaforma che le aziende in questo caso le aziende del settore del digitale in Italia
Rendono disponibili dei dei corsi
Buona parte di questi sono gratuiti disponibili per tutti
Che consentono di accelerare la competenza su questi mestieri
E quando faccio doppio clic su questo
Riesco anche a vedere quante posizioni aperte ci sono cioè quante quando il lavoro che stanno cercando il personale che sta cercando l'impresa
E allora fiancate lo questo il percorso scolastico
E questo è un esempio concreto dove il mondo delle imprese
Che sta cercando di accelerare la capacità di comprendere come come prendere beneficio della trasformazione digitale ed è la trasformazione ecologica e portarlo come fattore competitivo il tema più importante come sempre siamo noi sono le persone
E allora questo un progetto concreto che si affianca al percorso che deve fare il ministero dell'Istruzione che deve fare il ministero del lavoro il ministero dello sviluppo economico per poter fare in modo di più
Di creare questo percorso formativo per tutti e quando dico per tutti intendo tutti i cittadini ho avuto il piacere di conoscere un no no
Di novantadue anni
Che si è certificato
E chi si è formato sulla sicurezza cibernetica a novantadue anni
E le caratteristiche della trasformazione digitale ha trasformato e del digitale e che deve essere inclusiva
Guardate le tecnologie di successo che sono oggi gli successe nel nel mondo del del del nostro settore hanno quattro caratteristiche devono essere semplici
Devono essere aperte devono Esper programmabili e intrinsecamente sicure
Questa è la tecnologia
Provate a pensare come deve essere un'organizzazione
Semplice
Aperta a collaborare con tutti inclusi fa
Sicura e programmabile come deve essere una città
Come deve essere un Paese
Ecco in questo riflessione cioè di come coniugare e come comprendere le dinamiche di della trasformazione digitale le dinamiche della sostenibilità dell'economia circolare metterle al centro della con
Stazione politica ma anche della trasformazione delle imprese
Mestiere che devo fare
Ed è particolarmente affascinante perché ci proietta
Nel futuro
E proiettarsi nel futuro vuol dire avere visione vuol dire avere strategie mettere al centro le persone e penso questo dovrebbe essere l'ambizione anche del nostro Paese
Quello di rimettere al centro le persone di tassi una visione di darsi una strategia di perseguirla
Perché quando si riesce a fare questo si crea energia e quando si crea energia si crede si crea un Paese che continua a dare delle opportunità c'è una frase il nostro presidente del Consiglio che ha fatto mia
Che quella di riprendersi il gusto
Per il futuro e voglio proprio concludere con questa augurandomi di riprenderci tutti noi il gusto per il futuro perché stare nel futuro progetti e progettare il futuro ed straordinariamente bello grazie
Buon pomeriggio
Grazie santone grazie per i lavori sedici lavori per il domani quindi dov'è che possiamo andarli a formati Conroy
Perfetto accettato informatico bollo troverete e poi anche per la speranza perché se non Duval novantadue annessi è diplomata certificato in sicurezza cibernetica
Non c'è mai e Simonetta per imparare qualcosa ribadiamo sarà invece non bisogna avere paura del futuro ma predisposizione diciamola così perfetto collaborazione regolare rientro
Ebbene siamo arrivati al termine di questa nostra prima giornata del festival del futuro e ovviamente torneremo domani e domani e dopodomani
Parleremo di tante cose tanti argomenti li avete già un po'sentiti oggi quindi continueremo sul discorso il focus del conflitto russo ucraino ed Pini dell'impatto che anche sulle scelte energetiche del no sto Paese delle futuro gli impegni poi presi per la lotta al cambiamento climatico parleremo
Di Energia parleremo di finanza sostenibile parleremo di metà verso insomma tutti questi argomenti prima di dati appuntamento a domani permettetemi di ringraziare tutti di sponsor e partner che hanno reso possibile
Questa tre giorni a partire da ai partner istituzionali del Festival delle futuro Confindustria Verona Confindustria Vicenza Confindustria
Brescia Verona Fiere e agenzia i c'è poi e-mail parte nel pastificio Rana Platinum partner Cattolica Assicurazioni Gruppo Generali i Banca Pictet
Gold partner e Banco BPM Calzedonia Satta e Insinna Silter partner Barilla Camozzi Group Fastweb steppa e i UniCredit
Supporto in parte della accesso data system credito il network and Finance senza ASPI esse Pia
Unica al AGS PA riscaldamento e climatizzazione grazie anche a burro e salvia banchetti e alla nostra
Media partner agenzia Amsa grazie naturalmente a tutti gli ospiti che sono intervenuti grazie a tutti voi che ci avete seguito da qua e a chi ci segue
Via streaming l'appuntamento è per domani mattina alle nove
Buon futuro tutti