03 NOV 2022
rubriche

America sociale - Conversazione settimanale con Giovanna Pajetta

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 16:39 Durata: 30 min 25 sec
A cura di Guido Mesiti
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Clima teso negli Stati Uniti alla vigilia delle elezioni di Medio termine: l'aggressione in casa della Speaker della Camera Nancy Pelosi è esemplificativa della tensione con cui ci si avvicina all'appuntamento elettorale.

L'aggressore aveva una lista di obiettivi, tra i quali vi erano esponenti politici nazionali e locali, di orientamento democratico.

L'ex presidente Donald Trump ha ironizzato sull'aggressione e instillato dubbi sulla dinamica dell'assalto e sulle motivazioni dell'attentatore.

La violenza politica è in aumento da anni.

In vista delle elezioni di Mid term i repubblicani hanno
mobilitato in tutto il Paese osservatori volontari ai seggi, pronti a contestare i risultati.

Il Presidente Biden, in un discorso nei pressi di Capitol Hill, teatro dell'assalto del 6 gennaio, ha ricordato che ci sono centinaia di candidati in corsa alle elezioni che potrebbero rifiutarsi di accettare un'eventuale sconfitta.

Il fenomeno degli 'elections deniers'.

Allarme dell'Fbi per le possibili intimidazioni nei seggi elettorali.

La Corte Suprema a maggioranza conservatrice si appresta a liquidare l'Affirmative action, nato con John Kennedy nel 1961 per garantire accesso e uguaglianza di diritti a categorie svantaggiate come donne, afroamericani e ispanici alle università e nei luoghi di lavoro.

Secondo un recente sondaggio del Washington Post, l'Affirmative action non gode più di grande popolarità: il tema è sentito, si invocano programmi che aiutino popolazione svantaggiata, ma non con una legge.

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