Festival delle Città 2022 - Crisi Ucraina, alleanze, l'Europa per la Pace. Italia, cosa sarà?

Ricconi nient'altro grazie
Allora buongiorno a tutti benvenuti grazie soprattutto dell'attenzione che ci riserva erette
Ho avuto il piacere l'ho accettato soprattutto per i presenti non perché
Gli impegni per chi dirige un giornale in questi giorni sono molto molto intensi io dico sempre che sono agli arresti domiciliari a Saxa Rubra perché centro alle otto e trenta del mattino
Ed esco alle nove e trenta alle ventuno e trenta la sera compreso il sabato e la domenica il giorno di Ferragosto o ho lavorato e quindi staccasse sempre molto complicato però la qualità dei presenti e poi soprattutto il tema sapete chi mi conosce sa che mi picco di essere un esperto di Jo politico o comunque di scrivere di relaziona sui quei temi di politica internazionale la qualità degli interlocutori che sono tutti quanti autorevoli
E al di dentro delle questioni mi ha spinto poi a dedicarle questura a questa mattinata per il tema è il tema Ucraina lo conosciamo a quello che sta condizionando direttamente o anche indirettamente le nostre vite
Ormai da quasi arriveremo fra poco a un anno di questa di questa vicenda comunque sono diversi mesi
Ieri c'è stata questa presunta reale non si capisce se vera volontà di inedite e cercare un dialogo col presidente americano Baida in
By viene a dare pare che abbia risposto sì ma per dirmi che cosa insomma nel senso che se uno non viene con una proposta chiara operativa concreta e difficile poi capire a che cosa possa servire un incontro di questo tipo
Stamattina mi ha molto impressionato favorevolmente un'intervista ad una lista un docente universitario americano che trovate sul Corriere la sera adesso non mi ricordo il nome il quale diceva però attenzione noi non è che possiamo pensare di tornare alla Conferenza di Monaco quando le potenze dell'epoca
Decisero Ilie diessini della Cecoslovacchia stabilendo che i suddetti Hitler potesse prendersi potesse prendersi i suddetti perché poi sappiamo come andò a finire la storia nel senso che Hitler fu accontentato per il momento
E dopo poco tempo la sua voracità
E la sua aggressività si riversò nei confronti della Polonia arrivammo la seconda guerra mondiale quindi un'accettazione
Di cessioni territoriali potrebbe solo a pagare momentaneamente puntini che poi fra qualche anno potrebbe ripartire
Io penso che la premessa di ogni ragionamento di questo tipo sempre tenere ben chiaro lo diciamo prima col mio amico Del Mastro
Chi è l'aggressore e chi è l'aggredito chi ha violato le regole del diritto internazionale e chi ha subito questa violazione di regole questo deve essere un elemento diciamo non è una premessa è un elemento quadro del quale non possiamo prescindere allora
Seguiti seguo l'ordine della locandina che mi è stata data e quindi ho immediatamente la parola ad Enzo Amendola rieletto gli faccio i complimenti parlamentare ma lungo sottosegretaria lungo al all'interno di queste questioni
Grazie direttore grazie Ali per l'invito anch'io sono onorato di essere qui insieme a Stefania Craxi già presidente della Commissione affari esteri al Senato Andrea Del Mastro
Che è stato vicepresidente quindi continueremo a lavorare in questa legislatura insieme perché io credo che la politica estera sia un bene
Che io non uso mai la parola by partisan perché mira a volte sembra uno slogan ma e l'interesse nazionale che si conforma anche in base alla postura che sia a livello di politica e di azione
Ci sono delle tradizioni ci sono tradizioni che ci lega non la tradizione europeista
Transatlantica e ci sono i grandi movimenti della storia io penso che direttore citando Yalta la conferenza di Monaco siamo in uno di questi grandi tornanti
Perché la sciagurata invasione dell'Ucraina non è solo un tema tra Russia e Ucraina dentro il disfacimento di quello che era una sfera di influenza russa è l'apertura di un gioco geopolitico globale multilaterale in cui gli attori non sono nemmeno quelli che conoscevamo il secolo scorso oggi definire un quadro multilaterale ha bisogno di rispetto e di inclusione nove attori in cui noi siamo una minoranza in termini ovviamente non solo di funzione liberaldemocratica siamo una grande alleanza liberaldemocratica ma dobbiamo confrontarci con grandi attori che conformano
Quello che è il il quadro il bilanciamento gli assetti e soprattutto la risoluzione dei conflitti come in questo caso quindi è un tornante fondamentale la guerra e nel cuore dell'Europa l'Europa ha una responsabilità politica
Da adempiere da compiere io credo che fece fece bene Mattarella dire non serve una nuova Yalta
Noi siamo una potenza geopolitica che guarda ovviamente alla risoluzione diplomatica e politica dei conflitti ancora dinanzi alla
Ottusa risposta russa
Che da febbraio a riceve appelli alla tregua alla alla alla risoluzione diplomatica noi dobbiamo continuare perché quella è la nostra ispirazione quella è la nostra funzione
Ma sappiamo bene che non ci troviamo di fronte alla necessità di una nuova Yalta ma qualcos'altro molto di più presidente Mattarella citava Helsinki la conferenza che definì una anche una ridiscussione quelli che erano i rapporti di forza all'epoca tra il blocco sovietico
L'Europa a vantaggio poi la storia ci insegnò dell'Unione Europea
Allora vado per punti perché poi gli altri oratori sapranno ovviamente entrare nei dettagli
E nella visione in maniera anche molto più accurata di me io credo che questa storia che è nata ha bisogno di alcuni capitoli da scrivere innanzitutto la politica estera e l'Unione europea
Non è esistita per tanti anni divisa tra veti e agende nazionale la politica estera è fondamentale nel mondo di oggi attenzione politica estera non significa solo i ministri degli Affari europei Europ dell'Unione
Politica estera significa politica energetica
Perché come tu costruisci in questo caso anche emergenze al mente una diversificazione energetica guardi il mondo perché ovviamente devi avere relazioni avere una visione politica estera l'Unione europea significa anche il commercio l'ingaggio coi grandi nuovi attori del dell'assetto multipolare la Cina innanzitutto l'Europa per tanti anni con la Cina ha avuto un approccio commerciale ma sappiamo che non basta
Perché come tutti interfacci con jam giganti
Dell'assetto multilaterale fondamentale per definire tre spesso politiche estere politica dell'immigrazione rapporto con l'Africa sarà decisivo nei prossimi decenni per anche per sviluppare un accordo differenti quindi quando si parla di politica estera europea e di difesa che non è esistita adesso
In questi ultimi anni abbiamo fatto passi da gigante significa definire quello che siamo oltre le direttive e regolamenti negoziati l'Europa deve essere deve avere questa connotazione
Secondo punto
L'identità dell'Occidente io credo che noi siamo come dicevo
Siamo stati un porre emissivi significa abbassare i valori ideali uno che abbiamo sempre professato è quello della superiorità politica
Sull'utilizzo delle armi e anche in questa tragedia non testardamente dobbiamo continuare a dire la politica una forza che le armi non hanno per la loro tragicità e la loro stupidità per la morde sciagurata dei civili che sono sempre le prime vittime della guerra e anche i nostri connotati liberaldemocratici che sono minoranza nel mondo
Non dobbiamo quasi abbassarli in un relativismo globale no quella è la cartina di tornasole in cui con cui noi parteciperemo a riscrivere un ordine globale
Ma fare questo però significa azione significa intraprendere una posizione avere una postura come dicono i diplomatici cioè essere al tavolo di quelle che sono le scelte e allora se mi permettete quando dico politica e se l'Unione Europea Energia immigrazione commercio difesa è il negoziato che si sta facendo in queste ore col governo Draghi il ministro Cingolani che a Praga sull'Energia capite che non è un dato tecnico perché come tu immagini la tua auto sufficienza produzione consumi
E anche qualità quando parli di di non solo di Greenville ma anche di quella che è l'altro industria bene devi essere consapevole
Che devi fare scelte essi sono sei mesi che stiamo aspettando oggi uscita anche l'Ungheria che non è più d'accordo alla al tetto al preistorica
Cioè noi dobbiamo alzare il livello è un grande Paese come l'Italia qualsiasi governo ci sia perché è ovvio
Siamo in una fase di transizione deve avere questa in testa e un mondo più complesso turbolento da riscrive con delle regole che non sono gli alta ma sono qualcosa di nuovo
Ma i valori che noi abbiamo non sono assolutamente datati sono solo qualcosa su cui la politica deve esercitare la capacità degli essere umani presidente Draghi conclusioni riparava di pace giusta che non significa negare il bisogno di far terminare questa tragedia
Però è ovvio che alcuni valori anche di quelli che sono gli accrediti noi non possiamo sotto metterli ha una logica puramente di Realpolitik che innanzitutto se verremmo meno a quelle che sono le nostre
L'architrave su cui abbiamo costruito settanta anni di pace in questo continente
Grazie io vorrei richiamare alcuni concetti per stimolare i miei interlocutori il primo io penso che l'atlantismo non sia soltanto una categoria geopolitica ma sia una Cote Goria
Osate mi fatemi usare l'azzardo anche filosofica cioè significa all'affermazione di un un sistema che basato sullo stato di diritto
Sul riconoscimento di diritti individuali e che come dire l'estrinsecazione politica di tutto quel portato filosofico che l'Occidente ha guadagnato in secoli e secoli di storia se noi siamo arrivati alla democrazia liberale che conosciamo adesso ci siamo arrivati attraverso un travaglio storico lunghissimo
Non so se avete mai letto lo quel romanzo di Margaret Hassan Al Fatah lo sono avete letto l'opera al nero
Che racconta le tremende Guerra che ci furono fra cattolici e protestanti nel Seicento quando a Münster venivano imparate le persone e quando durante il sacco di Roma nel mille seicentootto donne bambini venivano bruciate all'interno delle chiese da quella diciamo mondo
Regredito noi possiamo evoluti verso la democrazia liberale quindi l'atlantismo e soprattutto una categoria filosofica che pone al centro di tutto lo Stato di diritto quella che cadessero definirebbe la Grundnorm quindi noi questo lo dobbiamo tener presente c'è l'atlantismo non esiste solo perché bisogna essere contro la Russia esista e come affermazione di una categoria dello spirito da una categoria filosofica
Detto questo vi segnalo che Dominica
Accade un altro fatto importante inizia il congresso del Partito comunista del Partito comunista cinese e anche Lino e dovremmo denunciare una regressione nessuno lo scrive nessuno lo dice
Dei siamo Pinga
Decise che non ci potevano essere più di due mandati per il segretario del partito comunista cinese perché voleva evitare un ritorno ad un sistema assolutistico come c'era stato con mosse tu
Adesso noi torniamo indietro rispetto a quella conquista che Deng Xiao Ping aveva dato a quel sistema ricordiamo che all'epoca di pensiamo pingo ci furono delle aperture al mondo dissidente cioè il clima in Cina
Era certamente più respirabile di quanto lo sia adesso non era una democrazia ma comunque qualche apertura adesso abbiamo avuto una regressione cioè il fatto che si Jinping cui ho dedicato una biografia venga riconfermato per il terzo mandato non è una conquista è una regressione c'è un ritorno al sistema assolutistico quindi molte cose
Che avvengono a Mosca le si decide a Pechino questo dobbiamo tener ben presente voglio ho voluto dare un po'questi due elementi
Se l'onorevole Andrea Del Mastro vuole intervenire
Sì
Grazie ai peraltro gialla già l'ambito prima dal ministro Mendola hai toccato il convitato di pietra dei della guerra Opus Ucraina e cioè la Cina
Quando
Prima dice di te l'altro Putin ha lanciato segnali
Di pace dobbiamo feed-in temette coltivare un pertugio in fondo dal quale si intravede un segnale di speranza perché cessi la diplomazia delle armi cominci quella del della vera e propria timo Lazio diplomazia ma senza illusioni infingimenti cioè la domanda da farsi è quanto ancor
Si può sganciare Putin dall'abbraccio mortale di Xi Jinping
Noi siamo intimamente convinti come Fratelli d'Italia abbiamo sempre votato in linea con il governo perché abbiamo una visione ancor più radicale di questo conflitto non è un conflitto solo regionale
A un certo punto qualcuno ha ritenuto che si poteva disarticolare l'egemonia sociale economico culturale industriale dell'Occidente e quel qualcuno dovrà Putin per il banale motivo che non mi avrebbe mai avuto la forza e e noi riteniamo che in quanto è accaduto oggi russe ucraine sia stato deciso prima le olimpiadi di Pechino quantomeno sia stato ha ballato alle Olimpiadi di Pechino ricordate la famosa armati di distruzione di massa in mano l'Occidente il sistema Swift se noi togliamo la Russia dal sistema Swift sarà un problema già dal sistema di pagamento internazionale
Qualcuno di voi a più voci letto qualche cosa su qualche giornale telegiornale televisione e sapete perché
Perché da tempo Cina in Russia avevano iniziato interagire sul Chicks che un sistema alternativo ma per querelare quel sistemi non li creino settimane in cui mise in tre mesi in quattro mesi
E quindi io temo che dietro questa guerra ci sia ben altro
Io temo che poi vi sia stato un accelerata quando qualcuno visto che noi
Ci
Davamo seguito con la precipitosa e poco onorevole fuga dall'Afghanistan era però per ricollocare nell'Indo-Pacifico
L'Occidente per difendere Tai Wan perché l'asse del conflitto poteva essere quello e allora la Cina che da sempre coltiva ambizioni più che legittimi storico anche però non sono solo come dire ambizioni né di natura nazionalistica di Ottawa anche una superiorità tecnologica che la Cina conseguirebbe rispetto all'Occidente
La superiorità nell'intelligenza artificiale che la Cina proseguirebbe lo rispetto Occidente quando tu conseguì la rivissuto riunita nell'intelligenza artificiale conseguiti fatalmente anche quella nella tecnologia militare
E quindi la Cina si ricollocato Ali lampi Americas risposta lire e precipita con quella fuga precipitosa e poco non onorevole D'Avack dall'Afghanistan e nasce questo conflitto Socrate
Non bisogna confondere l'aggressore l'ha gradito come diceva giustamente prima il direttore San Giuliano bisogna fare attenzione che dietro quelle profferte di pace non vi sia fu muta gettare nell'occhio soprattutto nelle sue già dilaniata e la cerate opinioni pubbliche occidentali
Ma bisogna coltivare quel pertugio di pace nell'interesse di tutti ben sapendo che e torno al concetto dell'atlantismo oggi non si tratta di scegliere chi abbia ragione o chi abbia torto
Oggi si tratta di sapere se vuoi militare rimanere saldamente ancorato nella trincea della Turci vita cioè l'atlantismo cioè quella patria dei da lì che dà ai diritti individuali costruisce poi diritti delle comunità infinite liti dei popoli infine i diritti delle nazioni soverchi amente violati
Dalla unilaterale aggressione militare di cui Putin è stato esecutore e noi riteniamo purtroppo qualcun altro mandante per disarticolare l'occidente o ha già che noi nell'atlantismo pur conservando quel diritto alla critica culturale anche radicale dello stesso tantrismo pur vedendone tutti i difetti delle società occidentali ci permettiamo di criticarla ma proprio anche il fatto che non ci possiamo permettere di criticarla ci racconta le insuperabili tanto il nostro modello
A dispetto modelli invece cinese che sta regredendo ulteriormente che un comunismo di Stato con un turbo capitalismo di mercato sorretto dal comunismo di Stato che ha già disarticolato buona parte della catena industriale occidentale
Ecco noi rispetto quando dobbiamo essere pronti a reagire
Io voglio dire un'ultima cosa
Io ritengo che l'Occidente si sia cullati ritmicamente nella convinzione che noi avremmo fatto l'economia dei servizi mentre la Cina faceva la fabbrica del mondo sporcando sì le mani
Sì Jinping nella migliore tradizione del cinese
Nascondeva la sua forza e preparava la mossa la mossa ci ha consentito di aprire gli occhi
Ci ha consentito di comprendere che abbiamo perso catene industriali ci ha consentito di comprendere che dobbiamo difendere la nostra produzione nazionale per l'azione intendo europea se non occidentale
Ci ha consentito di aprire gli occhi di fronte un capitalismo selvaggio che ha dietro di sé alcun comunismo di Stato e che sta anche rendendo i caposaldi della nostra civiltà impoverendo CIN Duster mente impoverendo il nostro tessuto
Produttivo lavorativo e qual è la più grossa dell'aggressore sono state questa guerra aperto gli occhi
Piaccia o non piaccia esistono ancora dei modelli che si confrontano
Mi Dole dobbiamo scegliere semplicemente se stare nell'alveo della nostra civiltà o se come dire
Do senza usare termini morali che sono forse eccessivi se non disertare stare alla finestra secondo me alla finestra quando aggrediscono la tua casa non ci puoi e non ci devi stare centro sinistra centro destra centro
Chiunque esso sia non ci puoi stare
Questo è la visione di quello che noi riteniamo stia accadendo e concludo con un ricordo che in forse su questo vi è una sfumatura diversa
Fra me e ministro mentre ci mancherebbe ancora che la diplomazia non debba coltivare ogni speranza di pace ci mancherebbe ancora che il nostro non sia il sistema che dice no alle armi e sì alla diplomazia
Però fuor di retorica
Vogliamo raccontarlo tutti
Pacifisti ritmici l'Italia ripudia la guerra
Però l'articolo undici non dice questo poemetto il punto
Dice ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli o come e come mezzo di risoluzioni delle controversie internazionali
Be'qualcuno che ha usato la guerra per risolvere le controversie internazionali c'è stato
Qualcuno che si deve difendere c'è l'Occidente non può stare anche ai sensi dell'articolo undici che non ripudia la guerra tout court la ripudia per quelle modalità l'Occidente deve stare tra da dalla parte dell'accredito e non dell'aggressore pur coltivando gli spiragli di pace
Voglio dare delle informazioni mentre noi siamo qui a parlare
La benché Pipolo per Chang è che la banca di Stato cinese come la Banca d'Italia possiede il due per cento di Generali il due per cento di UniCredit più due per cento di San Paolo intesa il due per cento di Monte dei Paschi
La Cdp Reti che la nostra holding di Stato che distribuisce l'energia e al trentatré per cento cinese nel consiglio d'amministrazione
Chiedono due signori finiti secondo alcuni giornali non so se è vero o non è vero addirittura rispondono ai servizi segreti ma questo non lo so io non non sono in grado di dirlo
Faccio solo una considerazione se io e il mio amico Enzo Amendola domani ci presentiamo con una valigetta di soldi che non abbiamo in Cina per comprare il trentatré per cento
Della holding di Stato cinese che distribuisce le leggi in Cina ci prendono e ci buttano tutti e due del team giallo senza dire nulla
Stefania prego
Già aperto allora questo tavolo è la riprova provando a di quello che io penso la politica estera di un grande Paese la politica estera di un Paese serio è la politica estera del Paese
Sarebbe anche bello che a inizio legislatura si promuovesse nelle Aule parlamentare una grande approfondita discussione sulla nostra politica estera ma di fronte al mondo il fronte lo scenario internazionale una deve essere la postura dell'Italia
E credo che la politica estera non debba essere usata per far campagna elettorale la politica estera non può essere utilizzata per piccole beghe interne
Questo tavolo secondo me è la prova ci troviamo di fronte a un conflitto inaccettabile
Dico inaccettabile perché è inaccettabile che si possa invaderà un Paese sovrano e inaccettabile quello che noi abbiamo assistito in questi giorni ovvero un'escalation militare dove sono stati colpiti
Obiettivi civili
E di fronte a questo conflitto inaccettabile è importante che l'Occidente rimanga unito guai se l'Occidente si frantumarsi o si dividesse
La penso come Amendola quell'Occidente che per tanto tempo ha cessato di definire se stesso
Ha cessato di definirsi come un Società che difende valori principi
L'Alleanza atlantica è prima di tutto un'alleanza di valori prima che un'alleanza militare oggi o politica
Credo che per quanto siano zoppicanti le nostre democrazie liberali che abbiano qualche problema sicuramente ma Europa e America sono ancora le due gambe del mondo libero
Questo conflitto in questo conflitto noi difendiamo un principio fondamentale ed è il principio secondo il quale il sistema internazionale non può essere regolato dalle leggi della prepotenza per quello che è così importante non difendiamo solo la libertà e l'integrità territoriale dell'Ucraina ma difendiamo molto di più
Questo conflitto è un vero proprio Camp cento ovvero a
Cambierà forse per sempre la storia di questi anni non solo perché in filigrana si intravede quello che sarà lo scontro epocale a cui non ci troveremo di fronte nei prossimi anni che ha uno scontro tra superpotenze
A uno scontro appunto tra il mondo occidentale libero e un mondo illiberale autocratico e noi naturalmente ancora una volta scegliamo sceglieremo l'Occidente ma anche perché qua è un camp cento era anche per noi nel senso che questo conflitto ci ha obbligato a riflettere su uno Italia e su uno Europa
Di cui bisogna cominciare a parlare proprio perché
Per noi è un legame
Inossidabile ed è un legame di cui non possiamo fare a meno però bisogna cominciare a riflettere sull'Europa senza i pregiudizi senza gli occhiali dell'ideologia
Come in questi anni a volte si è fatto ogni critica sollevata veniva appresa con un atto di lesa maestà e invece io credo che ci dobbiamo dire con grande franchezza che questa non è
L'Europa
Per cui non ci siamo battuti
Non è l'Europa che nasce nell'ottantacinque con l'Atto unico europeo che porta poi trattati di Maastricht
Ma è un'Europa ancora monca
C'è un'Europa per cui invece vale la pena di battersi che appunto un Europa dove ritorna il primato della politica
Dove la postura verso gli alleati è una postura
Diritta capace di portare anche un po'una sensibilità e un punto di vista diverso l'alleanza atlantica
è un'Europa capace di parlare in politica estera con una voce sola capaci di definire un interesse europeo dell'Europa che viene prima della politica di difesa che necessaria perché bisogna sapere che cosa si difende
E io credo che questo sia bisogna passare diciamo dal derby so benissimo chi europeisti bisogna passare da uno europeismo ideologico a un europeismo pragmatico
Dove si mettono in rilievo anche tutte le mancanze le deficienze di un'Europa
Un'Europa
Che noi vogliamo un'Europa in cui le si si si moltiplicano le possibilità per le singole nazioni quindi si possano difenda gli interessi nazionali un'Europa capace di dire che ha dei confini un'Europa
Capace di
Riformare le sue istituzioni perché ci troviamo di fronte lo sappiamo benissimo no Europa in cui c'è un meccanismo di governo che ha non è democratico ma in mano nell'euroburocrazia
Ai poteri della finanza ad un'Europa capace di riformarsi per diventare più democratica e per dotarsi di un moderno governativo possibile
Un'Europa che decide all'unanimità e in Europa che se in questi anni condannata
In qualche modo al a non essere
A non decidere
Quindi io penso che bisogna soprattutto smette la coltivazione di ascolto scontri ragionare a fondo ragionare bene quale deve essere la postura dell'Italia in questo muro
Io credo noi dobbiamo poter portare un contributo all'Europa
Perché avvenga tutto ciò che vogliamo che avvenga perché l'Europa sia finalmente al fine un soggetto politico cartacce
Di essere un attore
Di poter dire una parola importante ascoltata sulla strada della pace del progresso dello sviluppo
Altro grande tema l'Europa non deve limitarsi a essere rinchiusa e a guardare solo al proprio interno
Io penso e mi auguro non siamo un po'in ritardo anzi sicuramente un po'in ritardo lo siamo
Che questo conflitto non porti all'Europa come ha già fatto negli anni passati perché l'Europa non nascondiamoci anche questo in questi anni passati è stato un agire guidata da una gerarchia di potenza
In cui la Germania la faceva da padrona e quella un'OPA si è rintanato in una sorta di rattrappimento baltico ovvero guardato solo al suo esterno
Io penso che per noi Paesi mediterranei ma che per l'Europa nel suo insieme qua introduca un altro argomento che comunque anche Enzo ha già accennato noi dobbiamo assolutamente vigilare perché nell'agenda dell'Europa entri mediterraneo
Il Mediterraneo è legato strettamente ai nostri interessi nazionali vanno a quell'area dove già sono appena tratte forze da nuovi stili
La Cina in Africa la Russia nel Medio Oriente la Turchia come nostro competitor che è un alleato un po'ambiguo un po'complicato il Libia ma comunque in tutta la regione
Quella regione e quel mare spesso soltanto in a in armi continuare è essere non solo la culla della nostra civiltà ma in quel mare sì contengono le ragioni del nostro sviluppo
Quando parlo di Medio Oriente non taglio l'Africa naturalmente
E questo anche un altro tema molto importante
E noi dovremo con la forza
Ripeto di un Paese serio con una postura dritta io dico sempre noi siamo alleati americani non siamo rupestri ma dobbiamo esserlo senza tentennamenti però questo vuol dire anche senza subalternità senza subalternità vuol dire essere capaci di essere propositivi
Quindi portare le nostre ragioni che poi sono le ragioni dell'Europa in questo concerto di nazioni che non può essere un fattore di impotenza collettiva ma il contrario deve essere un fattore di sviluppo per ogni singola nazione che vi partecipano
L'ultimatum per cui ripeto in questa cosa ma anche il Mediterraneo l'ultima cosa che vorrei dire sempre guardando questo questo conflitto a scoperchiato alcune delle fragilità
Nel sistema dell'Italia ma del sistema Europa in generale una per tutte la dipendenza energetica la dipendenza energetica è stato un fattore di grande debolezza
In cui ci siamo tutti caduti italiani
Molto meno dei tedeschi o di altri Paesi
Di fronte a questo che sarà diciamo il problema dei problema dei prossimi mesi anche qua serve uno scatto politico dell'Europa la maggior parte dei problemi che arrivano addosso le singole nazioni sono di ordine globale il tema delle energie della crisi energetica è un tema di ordine globale
A cui l'Europa deve reagire come euro deve fare quello che ha fatto
Quando ha dovuto affrontare la pandemia certo è stato più facile mantenere un accordo perché le condizioni di partenza erano simili per tutti i Paesi sul fronte energetico sono molto diverso e ci sono Paesi europei che adirà Tura ci guadagnano
Ma se l'Europa ancora una volta non sarà fatto non farà uno scatto di politica di solidarietà tra le azioni e quindi non metterà in campo la sua forza anche economica perché le nazioni che più soffrono vengono evitate il rischio che l'Europa prima o poi salti salti in aria io purtroppo lo vedo che sarebbe esiziale per il sistema politico internazionale
L'altra cosa che dobbiamo perché dobbiamo guardare anche qua senza gli occhiali delle ideologismo
La tradizione l'ultimo dunque a favore di una transizione ecologica attenzione ecologica così come immaginata dall'Europa
In con questi tempi e questi nodi è una transizione ecologica che rischia di fare saltare il nostro modello produttivo
Noi abbiamo buona parte delle aziende che hanno bisogno di più tempo per
Per la trasformazione non solo la tra la Ritter ritorno allo scontro epocale di cui parlavo la tradizione con logica necessità di terre rare
Le terre rare oggi il maggior detentore di questo mercato è la Cina
Non bisogna scongiurare in tutti i modi pericolo che noi passiamo dalla padella russa alla brace cinese quindi legarci mani e piedi alla alla alla a Pechino
Per mantenere tempi della tradizione ecologica che sono tempi
Non compatibili con la realtà
Grazie
Allora io farei un secondo giro con dei telegrammi dei veri e propri telegrammi però facendo una domanda molto netta come si è a certo certo no no no no chiedo scusa chiedo scusa che stavo girato di spalle da immediatamente la parola prego il sindaco
Un giorno direttore buongiorno onorevoli e mi scuso innanzitutto per non poter essere lì a una così prestigiosa a tavola in cui si parla di un tema davvero così che importante nella vita di tutti noi anche delle nostre città che è quello della pace alla quale si legano i temi sentito per ultimo l'intervento della onorevole Stefania Craxi che condivido
E in in in tutte le sue parti soprattutto quando dice che il tema della CRI Easy energetica Parisotto da un'Europa unita e a livello della di una crisi qual è stata la crisi pandemica e dico anche a a questa platea e anche relatori prestigiosi che è quello che ci diciamo anche tra noi sindaci che appunto la crisi gravissime Magna ergetica che ci troviamo a sostenere chiede chiediamo al governo chiederemo al governo chiederemo al Parlamento chiederemo al governo europeo di affrontarla essendo non con meno Energia di quello con cui è stata affrontata la crisi pandemica anche perché scendendo nella pratica i bilanci dei comuni non si chiudono ma voglio tornare brevemente perché è stato un piacere ascoltarvi e ripeto grazie anche della aver coinvolto mente quanto sindaco in quanto sindaco di una città che è una città messaggio di passi per quello che rappresenta
E sono anche presidente della provincia di Perugia che allegato a un messaggio di pace che Aldo Capitini
Da più di sessant'anni ha saputo trasmettere inalterato che a quello appunto di una manifestazione simbolo che lega Perugia ad Assisi che alla marcia della pace
La marcia della pace sia stata nella sua edizione straordinaria il ventiquattro aprile
E vediamo oggi che c'è la proprio in questi giorni c'è devo dire personalmente come sindaco di Assisi presidente della provincia di Perugia lo auspico un ritornare in piazza per la pace
E che ci sa dire l'urgenza per della pace da parte di tutti anche dei nostri cittadini ecco dobbiamo però guardare come avete richiamato anche Volvo notti molto sinceri nella realtà
Questa guerra drammatica anche un pezzo della guerra mondiale a pezzi non Krajina chi si occupava di strategia energetica o di Energia
Sapeva già che sarebbe avvenuta come sa che la mappa delle guerre nel mondo fa proprio
Si ribalta esattamente con la mappa delle energie fossili dove vengono estratti o dove passano o dove dovrebbero passare un mese in più
Mi è la Siria interno e anche di crisi climatica che collegata anch'essa alla al consumo dei comunisti dei combustibili fossili ne sentiamo poco parlare paradossalmente ne parlano più lecita coi loro piani per l'energia e l'ambiente che non la la politica e questo è drammatico anche perché è uno dei motivi per cui i giovani si allontanano dalla politica i giovani che ne sento no assolutamente l'urgenza
E ne sentono drammaticamente l'urgenza
Ecco come comuni io credo che abbiamo molto da dire e anche molto da fare e che sia importante vi ringrazio per aver coinvolto e in un tema così importante nel nostro Festival delle città in comuni
E vi faccio un esempio noi partimmo nel due mila e diciotto erano tempi in cui non si poteva immaginare i commi da non si poteva immaginare
La drammatica crisi energetica che in realtà si si immaginava per chi diciamo avesse avuto dimestichezza anche un po'di mercati ambientali
Era già sottesa al l'aumento dei costi energetici dal quale non torneremo indietro era già sotteso Nenni e il costo della CO due della tonnellata di CO due dice ho due però ci muovemmo come Città di Assisi è fumo seguiti da tanti altri città con una mozione che facemmo in consiglio comunale che si chiama mozione Assisi per chiedere cosa al nostro Parlamento e al nostro governo di allora di non permettere più la produzione di armi dia del VM in Sardegna partimmo
Beni di tante parole sospese anche dalle forze politiche di allora non ci fu nessuna azione per impedire
Questa contraddizioni proprio con le leggi con la nostra costituzione ma anche Collina le leggi europei e ci dicemmo allora che anche un comune poteva dire che e il incitare esortare il governo in Parlamento a a smettere a far sì che non avvenisse più questo in favore di cosa di una decrescita assolutamente no
In Sardegna fu bloccata pochi pochi anni fa un'operazione che era mirata al a fare il primo impianto pilota di solare termodinamico che era un poi su un brevetto di il premio Nobel Rubbia per motivi paesaggistici però si consentiva la produzione
Di armi da parte del due né quella mozione è andata in consiglio comunale primo consiglio comunale è stato fatto nella città di Assisi
è stata e arrivato in tutti i Consigli comunali d'Italia finanche a Roma dove è stata approvata in molti casi all'unanimità e ha morso allora le coscienze anche politiche per arrivare voi alla moratoria e fu mossa da
Da un ateo orribile bombardamento Sunna un autobus che portava i bambini forse ricorderete l'immagine degli zainetti dell'Unicef insanguinati
Questo per dire che accanto a ruolo vostro importantissimo di ministri e di personalità che saranno al Governo in Parlamento siederanno in Parlamento in un'urgenza drammatica come quella di oggi
Anche i Comuni anche gli enti locali possono e devono dire qualcosa e quel qualcosa non posso che dirvi all'urgenza della pace l'urgenza della ripresa della dell'inizio perché non c'è mai stato di un serio dialogo diplomatico ne abbiamo più volte candidato anche ad Assisi come città che si può mettere a disposizione di questi percorsi ma chiediamo arco come città di essere il veicolo che porta anche a dire ad alzare la voce alle tante cittadine e cittadini Giovanni
Studenti che chiedono associazioni mondo civico e civile che chiede
Con urgenza che l'Europa prenda una ferma posizione e inneschi finalmente un dialogo dal quale non si può più prescindere
Vi ringrazio per questo intervento e rimango qui ad ascoltarmi
Allora volevo il telegramma da ciascuno di voi
Utilità sbagliato i suoi calcoli perché lui pensava di arrivare a chi ebbe in tre giorni e non c'è arrivato a Kiev e secondo me adesso non sa come uscirne anche perché in quel sistema o ne esci o finisci male non è che dici
Cioè sia ben chiaro la Russia non è un posto dove tu dici babbeo che mi ritiro a vita privata nella villa che ciò che ha fatto questa mega villa lì in Crimea oppure associ di tanto in tanto Astico Palazzo e faccio e scrivo le mie memorie quello non è possibile quella è una strada o vai avanti o finisci male e allora però come si deve e come si è se ne esce posto che poi la guerra significa tanti morti tanto straccio tante persone mi ha colpito la storia di quella un colloca
Che è morta l'altro giorno sotto i bombardamenti però la guerra significa anche gravissime conseguenze socio economiche per lui che qui abbiamo una responsabilità e i no io concordo con gli interventi di prima quando si dice attenzione a usare la politica estera per questioni di Buddy dibattito nazionale io sono proprio allergico a queste cose perché stiamo parlando della storia del nostro Paese
Di quella che è l'interesse economico interesse nazionale che non è una brutta parola e quello che dobbiamo fare nei prossimi anni e come difendere i nostri valori che sono appunto quelli citati prima citavi anche tu quindi per essere telegrafico e e dritto non è la risposta si suol dire senza girarci intorno
Questa è una guerra che riguarda non cucino
E sarebbe veramente paradossale come sento a volte dire ma sì ma tutto sommato
Invece noi stiamo pagando un prezzo non nostro mi spiace ma questo è un attacco all'ordine globale
Sul suolo europeo portato avanti da un attore politico che vuole ridiscutere quelle che sono le sfere di influenza una delle cose più antiche come più antica e tragiche stupida della guerra allora gli effetti economici su di noi ci sono sì ci sono ma non sono dovuti al fallimento di un ministro o di un commissario europeo si sono dovuti a una scelta
Che non è che riteniamo sciagurata mai scelte ci riguarda questa scelta si risponde innanzitutto
Io vorrei dire capisco il rapporto che citava Andrea tra Russia e Cina io credo però attenzione che ci sia anche un altro elemento la Russia non è mai voluto essere un attore minore cioè seduto al tavolo Bini un attore regionale come diceva Barack Obama in una delle fasi della diplomazia statunitense di un po'più
Così discutibile come per essere diplomatico
Non ne ha mai voluto ha accettato questo ruolo
E proprio perché si riorganizza un gioco multilaterale dove Cina India Turchia Paesi vogliono sedersi al tavolo principale la Russia si deve sedere con un'idea io non ho un presupposto andai lituani al confine con la Bielorussia quando ci fu
L'attacco di Luca scenico che utilizzò gli immigrati per perché per rispondere a quello che era un golpe che noi denunciamo
Un golpe democratico pensato sempreché quelli affetti nella sfera d'influenza russa Bielorussia Kazakistan stavano creando in Russia un timore che non la NATO si allargasse ma che il principio democratico che noi difendiamo che non imponiamo ma che i popoli vogliono portava la caduta di quello che un sistema politico che oramai regge da vent'anni basato
Su una a familismo dei servizi del ex KGB poi affresco beni che ha Aston Turato la politica russa io penso che quello fosse il problema
E quel problema che in Italia abbiamo discusso per mesi l'allargamento della NATO una roba che nemmeno a Pratica di Mare Putin mise in discussione la la l'allargamento verso Est che fu una scelta libera di di quei Paesi
Forse il vero tema su cui un attore che non vuole essere regionale che vuole avere una sfera in flagranza sicure a sedere al tavolo nella ridefinizione anche dopo l'elezione
Della presidenza democratica statunitense e nel cambio come citavi tu
Autoritario della presidenza ci Jinping sedersi al tavolo principale ora dinanzi a tutto ciò
Noi dobbiamo reagire
E abbiamo fatto secondo me è la scelta giusta
Come Italia difendere Zeeland Ski la resistenza o unirci come Europa anche dando armi in base articolo cinquantuno a carte Nazioni Unite non in base a dei dei diritti e liberati degli volantini
Perché un popolo aggredito popolo sovrano aggredito al diritto di difendersi e questo è un diritto che non può essere messo in discussione qual è il punto che in questa strada
è evidente che noi siamo forti
Se alla condanna al sostegno alla difesa dei civili ucraini perché poi tutti in Italia fanno a gara a chi pronuncia più la parola pace ma io credo che siano i civili ucraini quelli che vorrebbero non essere bombardati dalla mattina alla sera
Alla parola pace e noi facciamo invece corrispondere la strategia testarda politica di chiedere tregua è riapertura negoziato ovviamente su dei principi il ritiro da da da da da un territorio sovrano
Si parla tanto di sovrani ISMU poiché mi è strano che alcune forze sopranista mi riferisco ad Andrea sicuramente poi hanno a un po'di paura dire che quell'acqua è un qualcosa di insano in indiscutibile
Ma fare questo non significa cedere io insisto dire tregua dire negoziato poli anziché via dire facciamo quello che volete purché ne usciamo da questo disastro no è un modo nostro per stare continua talmente come dice anche la sindaca di assise
Abbattere su quello che è un principio un valore ma il principio al valore è anche quello della difesa e della non equidistanza in questo tremendo periodo che stiamo vivendo
L'Europa che deve fare
Tenersi su questa strada e soprattutto comprendere che è finito al momento in cui si guarda la televisione il ritiro l'Afghanistan che si guarda la televisione il macello siriano per dieci anni senza alzare un ditino
è finito il momento delle delle dichiarazioni continue resti ministri degli Esteri giova cassaforte piena di STET dichiarazione del che non è c'è quella frase del direttore lui express Dip con sé dentro conserva Cesare San Giusto di consiglierei voi non tradotto in italiano de
Volevo sebbene in alcuni casi questa è finito questo mondo è anzi la dichiarazione sciagurato di Putin chi dice che tu non puoi più essere un attore globale
Solo se pensi che il tuo mercato economico regga la sfida perché la sfida oggi è cambiata politica estera significa politica energetica immigrazione significa commercio rapporto diplomatico con i grandi attori e non si può fare più come prima e lo dicevano loro prevista convinto io penso che l'Europa
La l'integrazione europea è un processo mai terminato è un'aspirazione
Come ci insegnava Sassoli che non non bisogna mai darla per completa anzi è una è un processo
Da da realizzare permettimi di dire una cosa io adesso che Staffi sto finendo il mio mandato auguri al nuovo governo per l'interesse nazionale
A volte
Tra le tante cose che ho fatto io una sconfitta cielo direttore noi dicemmo
Gruppi industriali italiani
Consorziati con tutti i gruppi delle rinnovabili perché sentivo adesso la sindaca ci ho riflettuto
Tutte le le le rinnovabili europee tutti i grandi gruppi si unirà in un cartello io ebbi questo documento andrà in Commissione speranzoso dissero ma sapete che c'è e noi abbiamo un problema di di forte fratellanza con la sorella africana
E dobbiamo costruire insieme sicurezza crescita sviluppo economico perché non lo facciamo proprio sul green di il green deal nella grande possibilità per questi due continenti lavorare insieme ieri è successo un fatto storico Israele Libano hanno firmato
L'accordo sulla delimitazione perché l'ICE c'è Energia che devono utilizzare entrambi quindi l'a molla per crescere per reagire e per fare anche una transizione ecologica equilibrata come diceva
Stefania granché e investire su quello che è e il futuro seicento milioni di africani non hanno connessioni a quella che è una fonte primaria di Energia
è la più grande capacità industriale nostra tecnologica perché io poi credo che l'Europa sarà industria e noi saremo forti competitivi anche con i prodotti gli altri continenti
E fare le rinnovabili seicento milioni divisi e di africani con accordi anche di cooperazione sicure
Bene io sono andato in commissione sono tre volte a Quarto detto ad somma aprendo
Perché io non vi sto proponendo un prodotto italiano tra l'altro c'erano tutti dai francesi e danesi tedeschi ovviamente l'ENEL i grandi gruppi del sta dicendo ma facciamo qua usciamo fuori dai confini
Usciamo fuori compresi vi andiamo lì a costruire sviluppo che sega connessioni connessione poiché noi che siamo legati alla sponda del Mediterraneo siamo i più interessati no questo è un progetto italiano rivisitata
Fate come volete io penso alla storia vado in un'altra direzione per questo da europeista dico che il progetto non è finito
La storia si è messo in movimento a febbraio in maniera drammatica è stata la più grande sveglia
è stata la più grande sveglia per un continente che ha dei valori che io difendo e non li cambierei con nessuno e non li volevo cambiare nemmeno quando alcuni mi dicevano che forse al Cremlino c'era
La democrazia illiberale che era una grande suggestione io ho sempre pensato meglio la democrazia liberale pure mal messa
A ma che nessuno Possa vivere quell'esperienza drammatica ma per farla forte per reggere anche agli urti dell'economia degli effetti economici dobbiamo uscire da quello che è un involucro che ha troppo spesso il significato
In azione io mi auguro che il prossimo governo continui su questa strada europeista
Bene io accolgo bene quello che accade a questo tavolo cioè che si registra una cornice di valori vero Andrea che una cornice di valori unitarie della Repubblica
Di grandi riferimenti poi all'interno della quale poi ognuno si muove programmaticamente come vuole vi dò però l'informazione attenzione a vedere anche quello che accade in Russia perché pensate che
Non è che quelli che in questo momento si pongono come antagonisti appuntino poi sono dei dei Democratici pensate che addirittura Navalny che pure poveretto subisce sulle sue carni la prigione di Putin addirittura l'Aral mi ha fatto dichiarazioni sulla guerra che sono
L'ho proprio guerra
Però quella della Russia per non dire dell'ex Presidente della Repubblica russa che veniva registrato come il moderato della situazione invece sta cercando di scavalcare Putin in quanto oltranzista prego Andrea
Beh intanto dico facile trovare convergenze non per sminuire l'importanza di tali convergenze con Amendola che ha contraddistinto il suo mandato anche per un sano realismo mi veniva in mente quando raccontava di qual è l'apporto avremmo dovuto avere con l'Africa
Io condivido assolutamente quello che dice Amendola è però più volte però purtroppo altrettanto vero che tanto l'Europa quanto l'Italia in Italia per nascose pur cinque miliardi all'anno ha disperso i fondi della cooperazione internazionali in mille rivoli improduttivi
E mentre noi ci cullava mondiali di H tre messo citati il soft power sulla fronte non ho ancora capito da umile modesto vocato di periferia che cosa sia il soft power nonostante sia stato
Cinquanta omissione esteri mentre ai soci tentavamo corso Paula la Cina andava in in Africa abbia il bisogno della ferrovia Gibuti Addis Abeba pronti a i soldi ce la banco cucina che garantisce poi dopo gireranno le merci Pintori pagherai tu quelle merci non giravano
Poi
Lo stato africano non riusciva a restituire e dopo diciamo a metà in non è un problema cento anni di concessione assoluta nostra cinese il giorno dopo le merci giravano male ma la Cina a quel punto terminava cosa entrava e che cosa usciva e allora
Ha ragione
Anzi Comenduno a quando dice noi per esempio una chiave di volta per la transizione ecologica che non si a consegnarci mani e piedi alla dipendenza della Cina per le batterie a litio per il CIP sei microchip
L'avremmo potuta vede intravedere in Europa e in Africa per le terre rare per quant'altro prove McCormack letterale son già saccheggiate dalla Cina per il tramite della via della seta che si trasforma nella trappola del debito in cui vengono affossato i Paesi
Ora io penso che il continente africano essendo fatto di sub umani ma di persone come noi avrebbero ben volentieri
Invece stretto rapporti di sviluppo con l'Europa barra con l'Italia
Ma quando l'Italia Oba o l'Europa vanno lì e fanno senti allora noi che facciamo il corso di lingue per la minoranza del sub ossa el lo dico va be'grazie
Però vogliamo sviluppo che è quello che ha garantito la Cina affossando ripropone la trappola del debito quindi condivido quello che ha che dice Enzo Amendola condivido quella necessità strategica straordinarie per l'indipendenza
Della transizione ecologica europea italiano occidentale debbo dire che purtroppo sotto quel profilo ma lo ha detto anche lui
L'Europa ha fallito
Perché si è adagiata su quella Valtur visione della cooperazione internazionale come di di sceicchi che vanno in giro profumare di elemosine al resto del mondo con i soldi dei contribuenti europei
La cooperazione internazionale in viceversa è una chiave di volta dei rapporti fra
Stati soprani questo per il ponte a quanto diceva Vincenzo Mendola sciocche quelle la sua posizione so che la mantenuta strenuamente in Commissione in in Europa
Però dobbiamo oltre tanto dirci che sia l'Europa che ritagliano interpretato diversamente i fondi per la cooperazione internazionale con noi
Posizioni che stavamo un po'sul fiato sul collo questo per dire
Che cosa che dovremmo rivedere la capacità di di proiettarsi dell'Europa la risposta invece Gennaro Sangiuliano Axa San Giuliano quale può essere la soluzione bene
La chiunque in Occidente l'avesse credo potrebbe ambire a fare il presidente del consiglio di qualunque nazione europea non dell'Italia dato che si tratta oggi dell'Italia
E proprio per una cosa sulla quale noi dobbiamo riflettere il Dipartimento di Stato americano
Fino a pochi mesi prima dello scoppio del conflitto russo ucraino
E e emetteva documenti con le quali ragionano sulla necessità di recuperare la Russia alle ragioni delle democrazie occidentali e ci ragiona sul presupposto che diceva esattamente
Sì a San Giugliano Kenzo Mendola la Russia noi non non è interessata adesso c'è una potenza regionale e secondo il Dipartimento di Stato americano la Russia era diventata la retrovia strategica accerto strategico ma pur sempre la retrovia della via della seta
E Putin aveva inteso intuito Lucio intuito che nel rapporto con la Cina lungo quindi non esiste ma e il Dipartimento di Stato americano coltivava questa speranza
Poi tutto è precipitato secondo me noi chiunque dovesse coltivare spiragli di speranza di pace
Sul conflitto russo ucraino più ancora che guardare quel particolare conflitto
Deve chiedersi se ci sono motivi per Rain che ha già are la Russia con Putin o senza Putin poco importa perché in politica estera bisogna essere molto laici
Con Putin senta Putin se ci sono motivi economici geopolitici ma anche spirituali
Per re ingaggiare la Russia alle ragioni dell'Occidente perché se uno spiraglio di pace si può coltivare nun passa per le repubbliche autonome
Passa
Transita da quelle per transitare da quello bisogna studiare con analisti seri economici industriali politici
Quale sia oggi il rapporto Russia e Cina se si possono con incrinare per riguadagnare La Russa alle Regioni nostre peraltro con grande vantaggio di tutti noi
Perché così come io mi incappò unisco a dire
E di nuovo il Dipartimento di Stato americano è stato molto serio
Non censuriamo o comunque la si veda miglioramento abbiamo una visione completamente diversa della Ungheria
Ma non censuriamo troppo certe nazioni di cerniera oggi al Dipartimento di Stato americano intervenuta su cosa vogliamo fare consegnare qualcun altro quell'altro a secco noi dobbiamo sottrarre quanto più possibile
Alla Cina
La Russia è una potenza regionale senza ombra di dubbio con ambizioni ad essere una potenza oltre che regionale
Quelle ambizioni credono le posso più coltivare con la Cina se c'è un modo per ringraziarli e comprendere cosa offrire alla Russia sullo scacchiere internazionale che vada al di là dell'Ucraina
Perché l'Ucraina
Temo
Enzo che quando dici
Bisogna trattare impazzire dalla logica delle armi però bisogna dire che si ritiri dai territori
Un'affermazione una proposizione che io condivido pienamente non si realizzerà mai
Non possiede i territori per quello che diceva diceva Gennaro Sangiuliano non eletti Strategy sua e e e il decesso suo
No non cade più giù uno della Lukoil dal dal dall'ospedale cade lui
Allora noi quella roba lì è bellissima ma improponibile quindi tutto ciò che tocchiamo sul terreno russo ucraino non può essere toccato la soluzione può venire da fuori ovviamente non è
L'umile avvocato di periferia andrà Del Mastro che lo può indicare e certo che però quello e l'asse strategico su cui muoversi per trovare una soluzione che magari recuperi anche la Russia alle ragioni delle democrazie occidentali sottraendola dall'abbraccio che le
Si sa essere mortale del ci
A un certo punto la storia fa dei tagli chiesti ventole repressivi reversibili pensata la storia di Leopoli Leopoli era una città polacca
Che era aveva una grande comunità ebraica il trenta per cento la popolazione Ilio Poli che l'aveva reso la città molto fiorente erano ebrei adesso le Opole qualcosa di totalmente i totalmente diverso rispetto ad ora
Stefania fare intervenire prima la si indaga in modo che tu possa concludere anche per il tuo ruolo istituzionale questa questa mattinata prega sempre così indaga
Grazie mille io riprendo ma per una cosa che attiene al mio passato un po'il tema dell'Africa perché nei nostri anche nel passato lo dei nostri ministeri per esempio del ministero degli Esteri c'erano stati molti approfondimenti su quello che era il tema dell'uso della produzione da energie rinnovabili di energia in Africa
Con l'operazione con operazioni chiaramente di capacity building era per poi portare questi Energia rinnovabile Green anche in Europa
E niente di più fattibile e possibile anche perché ricordo studi di fattibilità in cui al massimo in Marocco per fare un grande impianto eolico
Da duecento trecento Mw io disegnava salvaguardare lo scorpione bianco del deserto quando da noi ecco torna dir di uno dei nostri problemi quotidiani e a volte la il l'irrompere di vincoli che non riusciamo mai a superare neanche quando diciamo avvolti ne va a del nostro territorio del lavoro sul nostro territorio mi parla una ambientalista convinta appunto verrà anche facevo nel mio passato
Questo rapporto con l'Africa potrebbe aprire davvero grandi alleanze non dimentichiamoci le votazioni alle Nazioni Unite un'Africa che anche nelle nella nei primi momenti anche della guerra la diciamo chiaramente votato contro la posizione russa e invito un'Africa tra l'altro che è legatissima all'Italia
Per tanti motivi anche storici che vede soprattutto l'Italia nella cooperazione internazionale
Con le operazioni se penso alle operazioni che vedevano che pende di risistemazione del debito non ci siamo forti siamo riconosciuti siamo riconosciuti direi più che forti perché secondo me ci crediamo poco noi
Nella nostra capacità di fare politica internazionale siamo una nazione che dialoga sul e su questo non come Italia anche per la nostra conformazione fisica che ci vede a essere imponente con l'Africa potremmo davvero portare in Europa ad operazioni che sono quelli di dare una mano questa continente straordinariamente importanti e e dove invece abbiamo visto fare come ben ricordava il ministro
Diciamo affari in maniera chiaramente campestre e chiaramente i non certo per per creare lo sviluppo e e sostenibili dall'inizio dell'Africa quanto per ricattare diciamo così da altre nazioni come la Cina quindi l'idea dell'Africa e di quello che può la nostra tecnologia e esportare in termini di uso di risorse rinnovabili che garantirebbero uno sviluppo sostenibile from the Beginning come si diceva
Alle Nazioni Unite a questo continenti e consentirebbe anche di esportare i e di portare lavoro alle nostre aziende può consentire anche di creare un alleato per una pace che norme più derogabile intorno a questo tema in cui secondo me
Nostro paese può e deve averi chi sarà al governo avrà questo grande oneri ma secondo me anche questo grandi onori
Di rilanciare li rilanciare l'arma del dialogo non guardando a Lilla utopia impossibile ma ripartendo dallo stato dei fatti guardando con occhi molto sinceri
La realtà ma anche sapendo e lo dico senza tema perché è una posizione l'ho portato avanti e s'non potrebbe essere altrimenti
Da Assisi questa crisi mondiali che sta diventando mondiale che ci espone tutti o rischio mondiali non si può risolvere vendendo armi
O per lo meno solo vendendo armi anch'io richiamo sempre l'articolo dodici nella sua interezza della costituzione che è sempre la nostra guida ma dimentichiamoci che vendendo armi su armi questa direi crisi mondiali si si risolve molto più profonda più radicata arriva a tutti noi fino alle bollette di caso ai bilanci del comune
Perché ha una radice molto più profonda che è quella della sperequazione mondiali della Inés iniquità planetaria
Che diciamo un tema che dovrebbe di cui dovevamo aver parlato già da prima della crisi non Gravina che però diciamo guardando se possibile con speranza al futuro potrebbe diventare quella sveglia che ci può muovere verso un mondo più equo
E credo che questo io su questo possiamo avere da dire e da fare
Tutti a cominciare dalle nostre città dall'accoglienza nelle nostre città danno né erigere muri nelle nostre città dal far cambiare gli stili di vita dei nostri cittadini quindi anche noi nel nostro piccolo possiamo portare sicuramente qualcosa i nostri governi cambia ruolo
Di promuovere la diplomazia a livello internazionale
Grazie
Grazie sindacale ora Stefania detto conclusioni no veloci
Di noi si sono illusi
Palo fa
Capolavoro diplomatico che Pratica di Mare
Per anni l'Europa non si è neanche accorta di cosa stava accadendo perché ricordo che Caputi inizia crisi georgiana
Lacrime Ea Sola è una storia che inizia da lontano in cui l'Occidente sia portato dall'altra parte io penso che nel prossimo futuro i nostri rapporti con l'Unione Sovietica ahimè più che con un Raccoon improntati alla collaborazione saranno
Improntati alla deterrenza
La pace disarmata sta nel campo dell'ideale la pace armata e organizzata sta nel campo del reale
Io non credo che il pericolo nucleare sia del tutto scongiurato
A me mi preoccupa molto la propaganda che Putin ha fatto in questi giorni accusando chi è Verdi terrorismo nucleare perché il terrorismo che la reazione al terrorismo nucleare sta in quella difesa della sicurezza russa
Parte importante della propaganda russa che consente l'utilizzo del nucleare quindi questo un pericolo che mi spaventa
L'ultima cosa che voglio dire riguardo alla pace anch'io non sono pronta per il Nobel quindi non so indicare oggi una strada mi sembra molto stretta però io una cosa mi è chiara la pace sarà quella che deciderà il popolo ucraino
L'ultima cosa
Guardando avanti ritorno quello che abbiamo detto più volte in questo tavolo
Noi dobbiamo non dimenticarci di guardare oltre il conflitto quindi non di diamo dimenticarci del nostro Sud
Se non sapremo diminuire quelle norme divario che ancora esiste tra il nord e il sud del mondo non avremo un ma è un mondo pacifico
E per fare questo serve la cassetta degli attrezzi
Servono risorse perché bisogna investire in uno sviluppo condiviso perché per noi il Mediterraneo all'Africa sono
Come dire hanno che fare con nostro futuro bisogna trasformarle in quelli che Francoise Mitterrand definiva con un'espressione seducente una comunità di destino grazie
Allora grazie a tutti ovviamente questo dibattito poi magari vi invito in televisione così lo facciamo noi
Fuori già