Il Mezzogiorno per lo sviluppo dell'Italia: il ruolo delle banche e delle imprese

Buongiorno a tutti grazie
Per essere intervenuti oggi poi dopo è dirò qualcosa in più quando sarà il mio turno ma insomma oggi sono veramente lieto siamo veramente lieti come agli industriali
Per l'opportunità che la Fondazione la Malfa è l'abc hanno offerto perché nuove la parlare di questo tema in questo momento veramente una cosa opportuna e lo diciamo prima con l'onorevole la Malfa io per il momento mi fermo qui e proprio per favorire anche lo spazio ad eventuali interventi che dovessero esserci do subito la parola all'onorevole la Malfa che faranno l'adduzione introduttiva e poi ci saranno le le alterazioni prego
Signor presidente
Presidente dell'Unione industriali di Napoli
Signore e signori per noi per la Fondazione la Malfa
No non è la prima volta che abbiamo delle iniziative insieme con l'associazione bancaria italiana
Con cui abbiamo collaborato
In diverse occasioni in questi anni la prima volta che insieme siamo a Napoli ci fa
Ci fa molto piacere
Per questo dibattito
Che ci vede qui riuniti
Per me Giovio particolare di essere al Napoli perché
Gli anni molto lontani ahimè molto lontane gli ho vissuto a Napoli
Voglio napoletana vistoso anni bellissimi a Napoli
Qua al ritorno dagli Stati Uniti
Ho insediato all'istituto navale Eva
E al centro di specializzazione di Portici
Paolo passato anni tra il mille novecentosessantasei arbitro centosettantadue sono stati indubbiamente formativi anche per
Avevo preso contatto direttamente
Con il tema del Mezzogiorno io fino allora ho vissuto fra fra Roma
Diranno che e poi gli Stati Uniti e l'Inghilterra quindi il primo contatto con il Mezzogiorno è avvenuto
Nella seconda metà degli anni Sessanta e già allora rimasto come tema molto profondo rispetto al immagine tradizionale
Di un Mezzogiorno stagnante dal punto di vista economico e dal punto di vista industriale
Nel corso degli anni più recenti si sono manifestati
Dei segnali di vitalità di un pieno di qualche chilo tegole intervenisse
Che sono oggetto di questa di questa mia introduzione
Questi segnali lo dicono nella seconda parte sono consentono una visione meno negativa della condizione delle prospettive del mezzogiorno a condizione che ci siano accompagnati e sostenuti con appropriati interventi di politica economica nazionale regionale
In particolare
PM e gli ingenti fondi che si metta a disposizione per una politica di investimenti costituisce la prima vera occasione da molto tempo a questa parte per una politica organica di intervento nel Mezzogiorno
Queste considerazioni che sintetizzano la la relazione rimangono valide anche in presenza di una evoluzione congiunturale che all'improvviso
Si annuncia meno favorevole di quanto non fosse del negli ultimi due anni Nutrimenti mesi in ragione delle politiche monetarie deciso dalla Banca centrale europea per contrastare il processo inflazionistico ma su questo se mammifero propriamente alla fine di questo intervento i segnali positivi di cui ho ho parlato emergono da un'indagine
Che la Fondazione la Malfa conduce da molti anni dal villaggio al due mila undici annualmente con la collaborazione del di Mediobanca dell'Ufficio studi Mediobanca che aveva una raccolta
Formidabile di bilanci delle imprese italiane
D'accordo con l'ufficio studi non abbiamo deciso di focalizzare l'attenzione annualmente sull'andamento delle imprese di media dimensione
Definite come imprese che vanno da cinquanta a cinquecento dipendenti
O che hanno un fatturato compreso fra gli sedici e trecentotrenta milioni di euro
E su questo comparto su cui siamo in grado di fare un censimento completo non lo studio campione ogni anno raccogliamo i bilanci li li guardiamo li esaminiamo al nord
Protesta il Nord Ovest il centro il Mezzogiorno
La scelta di concentrare l'attenzione
Su questo comparto
Nasce dal dalla considerazione che si tratta in Italia del settore di maggiore vitalità
Quello che
Civil giornalisticamente si chiama si chiama il Quarto capitalismo imprese molto flessibili
Proiettate verso i mercati di esportazione
Un precetto agli esportazioni che vanno tra il trenta e il quaranta per cento del loro fatturato e in grado di essere estremamente competitive sia sul piano europeo si sul piano mondiale
Allora abbiamo voluto guardare queste impresa nel Nord e nel Centro e nel Mezzogiorno e vedere che cosa
Si tratta ripeto di un censimento completo non di un'indagine a campione quindi sostanzialmente si tratta di una fotografia esatta della situazione
Comincio dai numeri i dati che arrivano fino al due mila venti ovviamente ma insomma fronte essendo dati strutturali sono sono abbastanza i bisogni queste si con i dati nel nel due mila venti ci sono nel Mezzogiorno e nelle isole
Trecento sedici
Trecentosedici imprese di medie dimensioni autonome naturalmente non partitico di grandi gruppi
Su un totale italiano di tre mila centosettantaquattro improvvise questa cartina da un'idea i punti rossi di questa cartina sono le medie dove sono localizzate le medie imprese
Per tre mila imprese e come si vede il silenzio delle regioni del Nord che sono completamente osserva indica cioè sono totalmente coperte
E quando si vede che cos'è il Mezzogiorno c'è un senso diciamo così
Più incerto
Prima si vede che cos'è la situazione
Prego il numero limitato
E all'interno di questo numero limitato
La la concentrazione delle medie imprese nel Mezzogiorno è è in tre regioni una e la Campania
Una è la Puglia e la testa dell'Abruzzo
Le le tre regioni Campania
Abruzzo e Puglia rappresentano a loro volta la grande maggioranza delle imprese meridionale
Nelle altre cinque Regioni del Mezzogiorno i numeri solo come si vede
Assolutamente
Una prima risulta un risultato interessante però
Riguarda l'evoluzione nel tempo del numero delle imprese
E in questo noi risaliamo alla metà degli anni novanta
Più novantasei e il ed oggi
Le imprese il totale delle imprese italiane di queste imprese in questa dimensione oltre mila quattrocentosettantotto nel novantasei e solo tre mila cento in questo momento cioè a livello nazionale
C'è stata una riduzione di un Paese naturalmente
In parte questo non è un fatto negativo in parte questo è un fatto positivo c'è una media impresa che diventa più grande esce dal comparto politici non dal basso uscirono dall'alto quindi
Il fatto che si sia ridotto a rombo dire che ci sia una crisi anche se c'è stato una crisi nel Nord mentre no mentre nel Nord e c'è stata una riduzione nel ventennio
Di duecentocinquanta imprese nel Mezzogiorno
C'è stato un aumento di duecento imprese in questo in questo frattempo cioè il Mezzogiorno a differenza del Nord a più imprese oggi di quante non ne avesse la metà degli anni novanta
E in particolare dei alla Campania che ha avuto un momento di circa sessanta medie imprese che non non c'ero almeno in quella dimensione nel in quel tempo
Oggi la Campania e la regione più dinamica del Mezzogiorno dal punto di vista delle imprese di media dimensione nella figura successiva
Cioè la c'è la composizione merceologica queste sono le le i tre settori
In cui ieri concentrato l'ottanta per cento del del fatturato delivery impresa Perrini una alimentare bevande meccanico chimico-farmaceutico
Nel nord la situazione lievemente diversa i beni per la persona e per la casa solo più importati insomma voi vedete in questa tabella
Vengo sabato vado
Rapidamente perché
Voglio essere breve son cose che
Questa tabella che serve
Dai dati di bilancio
è solo questi arrivano al due mila diciotto li stiamo aggiornando avremo in qualche settimana il rapporto che porta questi dati al due mila venti ma la sostanza strutturale
Non non muta lasciata nel commentare i dati sono questi
Indicano capi indicando come produttività media il fatturato per dipendente esisteva uno squilibrio fra il livello del fatturato
Per dipendente del impresse centro-settentrionali e quelle del Mezzogiorno cioè c'è un divario di produttività
Tra l'impresa del nord e la media impresa meridionale
Sulla quale immagino le risposte dalle abbia loro cioè i trasporti le difficoltà le le localizzazione soltanto le ragioni ma questo è un dato il dato c'è una differenza di circa dieci punti
Tra le la produttività per dipendente del delle imprese centrosettentrionale quello del Mezzogiorno che però è compensata da un più basso costo del lavoro che è la seconda parte della tabella il costo
Lavoro meridionale e di sette otto punti meno del costo del lavoro del Nord sia la pena le agevolazioni sia perché più basso il costo il il livello salariale del litorale e più basso
L'effetto combinato di queste due cose una minore produttività e un minor costo del lavoro da la competitività delle imprese
E l'aspetto interessante che viene fuori dai dati degli ultimi anni perché mentre se vedete il due mila otto rimaneva una differenza nonostante il minor costo del lavoro
Rimane una differenza di competitività oggi come lo vedete dal terzo tabella il il costo del lavoro
Sul valore aggiunto che una misura della commedia è uguale fra il nord e il Mezzogiorno cioè da questi dati
Emerge la conclusione che né in piccole e medie imprese meridionali sono oggi dal punto di vista della loro competitività e della loro redditività sugli ultimi due dati sostanzialmente uguali a quelli del Nord
Nonostante un divario di produttività iniziale che riflette le condizioni strutturali di cui parliamo
La conclusione a cui noi arriviamo
Che a differenza di quella che è la l'opinione generale
Non è impossibile fare impresa del mezzogiorno e soprattutto non è impossibile fare media impresa cioè con la media impresa crea quella proiezione internazionale di di cui conosciamo questo qualche cosa
Che consente di ragionare al sul problema del Mezzogiorno in maniera un po'diverso dal modo consueto in cui si è ragionato cioè una situato in torsione
Negativa senza speranze alle isole difficile come delle possibilità
Questo è l'atteggiamento che secondo me dovrebbero avere le autorità di governo e le autorità regionali dovrebbero avere l'atteggiamento di un potenziale non stiamo parlando della media impresa
Di un che naturalmente sono come voi avete visto da quei puntini solo pochi
Però il fatto che quello poche abbiano una una agibilità economica favorevole vuol dire anche altre si affiancassero potrebbero avere un andamento di questo genere questo è il il punto centrale di questo quale
Il punto di forza
Di quella di queste i questa
Con il punto di forza si chiamò distretti industriali
Cioè la grande forza è quello che rende maggiormente produttiva la la media impresa al Nord e di avere dietro la porta fornito in grado di fornire in tempo molto rapido tutto ciò che è necessario sono i distretti industriali
Quello che hanno trasformato la media impresa al nord nel quarto capitalismo cioè al capitalismo capaci
Che cosa possiamo immaginare che di fare nel cross di cosa abbiamo bisogno nel Mezzogiorno abbiamo bisogno di creare condizioni perché nascano dei distretti industriali
Questo è un punto diciamo il politico di politica economica o di politica industriale che emerge cioè e che cosa sono corrotti dove si colloca la possibilità
I farmaci i distretti industriali del Mezzogiorno si colloca nelle di
Pone economiche speciali
Perché sono queste quelle zone particolari nelle quali
Essendo possibile delle condizioni fiscali di appoggio di collegamento con le imprese importazione importazione si può creare una condizione quindi la conclusione del nostro rapporto
E la proposta di politica economica del rapporto è fari delle zone economiche speciali del Mezzogiorno
Le i futuri distretti delle medie imprese per i giornali questo richiede però due diverse cose diverse la prima è che non se ne facciano troppe
Non possiamo fare dieci zone economiche industriali in una Regione dobbiamo farne nelle grandi regioni diciamo la Campania e la Sicilia due
Forse tre
E nelle piccole regioni una
E in quelle zone industriali in quelle zone con l'ampio industriali noi dovremmo concentrare tutti gli sforzi cosa solo gli sforzi
Primo le infrastrutture
E qui nello al punto
Più critico di questa esposizione edicole della discussione che spero si possa aprile il PM risponde
Da questo da questo punto di vista alle necessità
è stato la mia opinione lo scritto molte volte in questi due anni è che almeno una parte delle risorse del PM dovevano essere può legate a un disegno di politica industriale per il Mezzogiorno
E questo non è stato
Fortunatamente il Pnr fin dalla sua impostazione risale al governo conterà nel due mila ventuno è stato commesso a mio avviso lo dico tutti Rispetto necessari terranno dello stato commesso l'errore di rinunziare
All'idea di un centro unico di progettazione
Come fu la Cassa del Mezzogiorno nel prima nella prima fase dalla fase più produttiva e in cui c'era un centro di progettazione tentava individuava le priorità poiché seguiva gli investimenti
E invece si è ecceduto giallo e Loconte eccedente alla richiesta che veniva dalle Regioni e dai Comuni dei diffondere per così dire la capacità
Questa diffusione porta con sé il rischio di cui c'è già qualche segnale nella nottata adesso perché è stata presentata dal governo quelli unità di ritardi nello esecuzione perché è chiaro che se uno diffonde la progettazione e l'esecuzione fra decine e decine di enti regionali locali alcuni efficienti altri meno altri indici indico difficoltà è chiaro che tutto questo il rischio che nel Mezzogiorno
Questo divario sia più forte che in altre regioni del Paese come noi sappiamo dalla storia dolosa dei fondi dei fondi regionali
Allora
Il punto di di di questa nostra
Impostazione
Zone economiche speciali nelle quali
Vi siano tutti infrastrutture di collegamento con i porti gli aeroporti drastica che le rendano
Produttive collegate con il problema del credito di cui parlerà nel il lo strabico
Patuelli parlerà il vicedirettore della Banca d'Italia perché anche questo è un grande problema aperto ma su cui al momento perché ribatteva che non riguarda collegate all'università
Quindi zone economiche speciali infrastrutturate con strutture del credito con collegamenti con l'università e con una visione organica del problema della sicurezza perché è molto difficile attirare un'impresa dal Nord che venga nel Mezzogiorno la mia la mia conclusione quando sento dire per i giovani scappano dal Mezzogiorno
Nel nome dell'odio c'è la piena occupazione quella zona lì sono dolori di piena occupazione di più capire occupazione
Lei girando per Milano tutte le tutti i negozi al nuovo cercasi personale immagino che anche il nella periferia industriale
Quindi la possibilità di portare nel Mezzogiorno in palese che vengono dal Nord per il Paese
Che aprano in cui una succursale o che vengono dall'estero e anche collegata con una disponibilità di manodopera che nel mondo non c'è più perché nel mio soggiorno c'è ancora e può essere e deve essere risposte questo il quattro dunque c'è qualche ragione di fiducia del guardare alle condizioni del mezzogiorno di oggi
Molto dipenderà
Dal le politiche che verranno fatte sia a livello nazionale non sappiamo che tipo di governo nascerà se ci sarà un ministro per il Mezzogiorno ci sarà e così via ed alle politiche si provano a livello regionale naturalmente
Io mi fermo tutto questo in un quadro che improvvisamente è diventato un quadro molto preoccupante dal punto di vista economico
Io mi limito a dire su questo che mi auguro che la Banca centrale europea
Gira lui
Attenta mentre l'aumento dei tassi di interesse cioè lo faccia perché è inevitabile che lo faccia riparlerà credo Prato quelli ma
Si prepari diciamo così a fermarsi
Non appena i tassi d'interesse siamo tornati in terreno positivo per così dire e non lo spinga la stretta fino al punto da
Da creare una condizione perché noi non abbiamo noi pare adesso parlo dell'Italia noi non abbiamo la possibilità che alla Germania di compensare una politica monetaria restrittiva come politico fiscale
Espansiva come quella che ha annunziato qualche giorno fa parlando di duecento miliardi a sostegno dell'economia tedesca a fronte degli aiuti questo non ce lo possiamo permettere
Non abbiamo le condizioni del debito pubblico che ci ha Alcione un margine per queste qui dobbiamo da una parte fare buon uso delle risorse che abbiamo senza poterle fare altro debito
E nello stesso tempo dobbiamo sperare che le politiche monetarie non siano graduate sulle esigenze sulle possibilità del nord-ovest tengono conto di una complessità anche dei problemi del nostro paese grazie
Ma intanto voglio ringraziare di nuovo
No per l'opportunità che ci viene data un ringraziamento all'onorevole la Malfa
Tra l'altro la sua relazione dici
Offre tutta una serie di spunti io cercherò poi dopo di prenderne qualcuno dottor Angelini al quale do il benvenuto professor la Malfa ha detto di casa a Napoli non so se lo è anche lei ma noi saremmo lieti se visto che la banca italiana si sta ponendo anche sul nostro territorio come un grande soggetto di stimolo per l'analisi dei problemi del territorio
Preso il Giannola come lui è un po'il padrone di casa insieme a noi quindi grazie ancora ad Antonio Patuelli ringraziamento va sia per l'attenzione che da sempre vive riserva per le nostre realtà ma anche perché l'amicizia che mi lega Luís alla sua signore così antica e e profonda che
Veramente gli sono grato per questo
Intervento del professor la Malfa forse l'avrei potuto fare io nel senso che i temi che il lei e le questioni che lei ha posto sono quelle che noi poniamo cioè in realtà
Parlando di mezzogiorno nei termini in cui lei ne ha parlato ha in qualche modo con l'autorevolezza che la contraddistingue
Sottolineato le questioni che noi poniamo e non da oggi
E naturalmente il fatto che la Fondazione la Malfa Banca Italia labili oggi su questi temi abbiano ritenuto di ritrovarsi qui a Napoli è per noi motivo
Diciamo di fiducia e anche un po'di speranza perché molto spesso abbiamo la sensazione di essere una voce tonante del deserto nel senso che noi questi temi li poniamo peraltro ci siamo impegnati anche noi con la nostra Fondazione perché dalla fondazione mezzogiorno peraltro presieduta da una delle espressioni più significative
Non solo dell'industria italiana ma direi anche del nostro panorama nostra casa confindustriale Antonio D'Amato va proprio in quella direzione cioè cercare di essere un soggetto autorevole che
Possa più di del sistema confindustriale perché noi molto spesso veniamo come dire accusati di essere difensori di interessi io dico che è proprio così ma sono legittimi nostri voce chi invece difende interessi meno legittimi però disporre come nel nostro caso di una fondazione
Che con una prospettiva direi più tersa rispetto ai problemi sostiene rosse divisi e per noi un è stata una scelta importante siamo grati perché si sta impegnando su questo versante
Tra l'altro la l'incontro di oggi rilancia in maniera autorevole quello che per lui è un indirizzo strategico
Diviso strategico che doveva essere dovrebbe essere lei lo ha detto molto bene professore
Uno dei temi del Pnr ne abbiamo la sensazione che alla fine il Pnr sia diventando sia diventato soltanto un fatto verrebbe da dire monetario cioè quante risorse diamo al Sud quante ne diamo le altri parti del Paese
Senza porsi la domanda come lei
Ha fatto che cosa ne facciamo di queste risorse
E la sensazione che quello che è certamente un gap cioè il gap infrastrutturale che caratterizza vaste aree del Mezzogiorno
Sia diventato il motivo esclusivo del quale il PNR deve occuparsi viceversa secondo lo il PNR dovrebbe muoversi secondo una logica di politica industriale vera rispetto al Mezzogiorno
D'altronde
Credo che nessuno possa mettere in discussione che questo Paese
Riparte se il Sud finalmente ha una sua prospettiva in termini industriali in termini produttivi in linea con quelle che sono non tanto le aspettative del nostro paese ma le aspettative dell'Europa perché noi
Senza arrossire non abbiamo difficoltà ad ammettere atte ad essere consapevoli del fatto che noi siamo diventati un po'una sorta di zavorra rispetto ad un sistema continentale il fatto che ci siano Paesi che sono entrati nel nelle né in Europa dopo di lui molto dopo di lui eppure hanno già recuperato condizioni
Come dire migliori rispetto al nostro Mezzogiorno
E come dire e non è un buon motivo il fatto che quei Paesi magari e per dimensione per condizioni per loro era più facile
Era più facile come dire recuperare il terreno perduto ma forse perché hanno saputo utilizzare molto meglio di noi e questo è un altro tema che forse vale la pena sottolineare proprio per fare un po'di autocritica ci mettiamo pure noi tra questi la nostra incapacità ad utilizzare bene che non è le risorse non sono solo quelle del PNR dei ma son tutte quelle che negli anni abbiamo avuto che ancor di più avremmo negli anni a venire a prescindere PNR
Lei faceva riferimento alle zone economiche speciali
è sicuramente un'opportunità che va colta ma lei ha fatto bene a dire che probabilmente in questa logica per la quale dobbiamo accontentare tutti è un po'come è accaduto con le città metropolitane cioè in Italia abbiamo un numero di città metropolitane che in Europa credo che complessivamente siano quaranta
E l'Italia ne sanno tredici ora voglio dice qualcosa che lo stesso discorso vale per le dicesse cioè qui ormai non c'è più
Pezzo del del Paese che non rivendica per sé la possibilità di SL Zehst senza porsi la domanda che che quale debba essere poi l'obiettivo a cui deve tendere la realizzazione di una zona economica speciale
Tutto questo per dire che cosa che la revisione del Pnr degli uno dei temi che in questi giorni di maggiore almeno per quanto riguarda i temi dell'economia è più in discussione non è un non è un'opzione un obbligo secondo Nuti e dire che un occhio è un obbligo ed è un qualcosa che va colto in questa fase è soltanto un nuovo governo buffa
Soltanto un nuovo governo fa per cui credo che noi come sistema di rappresentanza delle imprese ripeto anche facendo leva sulle autorevoli
Istituzioni come quelle di stamattina che che ci sono vicine dobbiamo cercare di rivendicare perché sarebbe mio per sostenere che il pieno Pnr R e intoccabile primo è nato sotto
Diciamo che in un momento diverso rispetto a quello che soltanto ventiquattro mesi è accaduto perché quando si è pensato al Pier Nevers pensati in funzione di quello che stava accadendo a causa
Della
Della pandemia oggi c'è tutta un'altra situazione determinata sia dalle vicende ucraine ma dire più generalmente da rapporti che sul piano internazionale indipendentemente dalla guerra stanno prendendo come dire una piega diversa rispetto a quelle che immaginavamo soltanto
Ventiquattro mesi fa
Per quanto poi riguarda lei lo ha detto molto chiaramente siamo in una condizione noi come Italia e quindi ancor più nel Mezzogiorno diversa rispetto ad altri Paesi
La recessione per noi può diventare una situazione una vicenda drammatica contrariamente nonché per gli altri Paesi non lo sia ma gli altri Paesi hanno strumenti e mezzi che noi non abbiamo quindi questo fa sì che e impone che il il Pnr diventi veramente lo strumento per come dire per evitare che questa vicenda da da difficile diventi ancor più drammatica di quanto sia
Il
Il il come dire
Il la novità oggi quale ticket siamo in una condizione per la quale quello che non siamo riusciti a fare in settanta anni lei ha ricordato la Cassa per il Mezzogiorno
Mi fa piacere
La presenza del Libano stabili come fa sì mi fa piacere la presenza del professor Giannola perché siamo uno strano Paese io ormai io ho un numero di anni sufficiente del ricordare
Che in anni non tanto lontani da casa il Mezzogiorno d'acqua dall'
Da qualcuno era considerata il male assoluto
Intanto se nel Mezzogiorno ci sono determinate cose lo si deve alla Cassa per il Mezzogiorno i le aveva fatte si poteva far meglio non c'è dubbio ce lo dicevamo prima che iniziasse il nostro incontro
Le non sempre il meglio e il buono non sempre sono la vanno d'accordo
Voglio dire mi fa piacere sentire che tutto sommato quella esperienza tra l'altro non ricordo chi
Mi raccontò di come era stato definito il tema casse non Banca del mezzo forse proprio lei professor Giannoli in una certa occasione perché si voleva dare la netta sensazione che c'era un luogo fisico dove c'erano i soldi per poter supporter mezzogiorno e questo per certi versi è un po'quello del PNR le perché oggi i soldi ci sono il Pnr su questo però evidentemente ci impone di utilizzarli bene quindi oggi abbiamo un'opportunità che probabilmente e irripetibile
Però lei prima parlava di distretti industriali che sono stati come dire la chiave di volta rispetto all'affermazione di un modello di impresa che ha fatto ha creato le condizioni di sviluppo del centro nord
Sì questo è uno dei problemi però modelle le nel distretto industriale presuppone un sistema infrastrutturale di distretto che al sud non c'è ora o raramente cioè mi spiego meglio
Quando io re discuto con un collega che fa non c'è un'industria manifatturiera al nord o che ha pensato di fare un'industria manifatturiera ha individuato l'area sulla quale Franco
Pallida e trova il metano l'energia elettrica l'acqua e le fogne delle strade io sarebbe simpatico con un drone fare un sorvolo sulle aree di sviluppo industriale del Mezzogiorno sono delle lande desolate dove spesso non c'è l'acqua
Per avere l'energia elettrica e problematico le fogne sono una mera enunciazione di principio
Arrivarci ci vuole un fuoristrada perché troppo con molto spesso le strade questo è colpa nostra non è colpa di perché le aree sosta avevate la colpa è nostra che probabilmente non siamo stati in grado come dire di vigilare sui livelli istituzionali in maniera adeguata e abbiamo consentito che anche le aree di sviluppo industriale piuttosto che le aree di insediamenti produttivi quelle più piccole diciamo
Fossero come dire gestite secondo logiche corrette non secondo logiche clientelari e quindi da questo punto di anche in questo senso bisogna fare un'analisi precisa per far sì che le risorse vadano spese nel modo migliore
Per quanto riguarda il nostro territorio sarebbe troppo facile ricordare tutte le opportunità che il nostro territorio presente al tempo stesso sarebbe altrettanto troppo facile
Parlare di occasioni perdute o che si stanno perdendo ecco noi dobbiamo impegnarci perché questo non accada e anche in questo caso il PNR e le zone economiche speciali quelle faceva riferimento potrebbero essere potrebbero essere un'opportunità
Tema del credito sistema del credito la Banca Italia recentemente ci ha detto che oggettivamente il credito al Mezzogiorno presenta dei problemi in termini se non altro di come dire di onerosità cioè l'accesso al credito a parità di caratteristiche dell'impresa al Sud e più complicato e più difficile più costoso ecco forse su questo poco occorrerà fare una qualche riflessione soprattutto oggi lo dicevamo che non lo dico in maniera cioè non mi lamento oggi che e di fatto un sistema del credito meridionale non esiste più
Naturalmente io mi riferisco a istituti di credito di un certo tipo esiste per esempio tutto il mondo
Delle banche di credito cooperativo come di altre banche del territorio
Non so non abbiamo un esempio virtuoso che la Banca di credito popolare di Torre del Greco io dire abbiamo delle realtà certamente da sole non sono in grado di dare quella risposta in termini di credo che viceversa un sistema che voglia crescere richiede l'ha detto pure però che tutti grandissimo direi che ormai sono strutturati con delle arie al loro interno che si occupano del Mezzogiorno evidentemente bisogna mettere questi questi istituti e soprattutto chi opera in queste aree in una condizione di sufficiente autonomia perché possano svolge in maniera dinamica il loro compito perché se poi ogniqualvolta c'è l'esigenza di interventi di una certa dimensione occorre andare a chiedere l'autorizzazione a Milano evidentemente questa cosa se non altro crea dei problemi perché mentre un un dirigente che opera su questo territorio è in grado di capire meglio quando tutto diventa Setti voi arriva al nord
Si compia quindi esitata parte come dire nessuno di noi vuole e creare condizioni di credit crunch sarebbe negativo non solo delle imprese ma direi anche per il sistema bancario
Bancario in quanto tale concludo lei nella sua relazione
Sottolinea un aspetto che il tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno io aggiungerei non solo quello
Delle imprese da cinquanta ha cinquecento dipendenti io direi anche quello delle imprese più piccole che forse rappresentano per certi versi la vera spina dorsale dell'economia produttiva del mezzogiorno un tessuto imprenditoriale diceva lei di di qualità
Io direi anche di eccellenza
Se non altro perché fare l'imprenditore qua giù è un tantino più difficile che farlo altrove
Ora evidentemente noi dobbiamo creare le condizioni perché non solo questi imprenditori si sentano più come dire sollecitati nel loro sforzo imprenditoriale ma anche perché lo facciano guardando alle giovani generazioni ne abbiamo degli esempi interessanti sul nostro territorio quello che è stato fatto con la Federico secondo con la Apple con la Cisco
Perché ci rendiamo conto che c'è un capitale umano di un valore inestimabile evidentemente dobbiamo però creare le condizioni perché questo cammino e capitale umano
Trovi nei nostri territori la sua ragion d'essere dal punto di vista lavorativo e professionale
E questo lo possiamo fare se tutte le cose che abbiamo detto maniera volta tanto concreta riescono a trovare uno sbocco
Pensiamo facendo gli imprenditori io ricordo sempre sono sono diventato un po'monotono lo dico sempre mi è capitato in più di un'occasione che quando ha iniziato a fare l'imprenditore un grande imprenditore del Nord col quale e dell'opportunità di condividere un'esperienza di fronte al mio pessimismo ministro al Musée giovane ricorda chi fa l'imprenditore è ottimista per contratto
E io c'ero quindi siamo ottimisti per contratto però desse l'ottimismo della ragione e vorremmo che le nostre ragioni
Che sono ragioni che interessò al Paese interessato all'Europa trovassero come dire un riconoscimento ed anche per questo che vi ringraziamo per l'opportunità che ci avete dato oggi trovassero una un'attenzione adeguata e speriamo che il nuovo governo
E qua non è un problema di schieramenti un problema di buonsenso riesca a capire che la scommessa del Mezzogiorno è la scommessa dell'Italia grazie molte
Anch'io credo che questa occasione sia molto
Significativa anche per il momento in cui si colloca questa questo confronto questa
Così riflessione
E il ringrazio quindi
Confindustria per questa ospitalità e per quest'invito e ringrazio Giorgio la Malfa per avervi coinvolto qui e ricordo
Giusto che non abbiamo avuto esperienze parallele Luís arrivato a Napoli nel sessantasei io sono arrivato nel sessantotto
Appunto e io euro ho contestato hanno utilizzato l'ospitalità dei Giorgio
A Parco Grifeo sono isolati abbiamo avuto esperienze
Comuni addirittura quando ero militare mi ricordo a a Milano mi mi venne a a cercare delle insomma è una lunga consuetudine
Di amicizia poi di fatto evidentemente
Io quindi sono un immigrato che ci tengo a dirlo io non sono un napoletano vivo a Napoli e appunti appena mi domando ma dove andrei dove posso andare rimango a Napoli giustamente e credo di
Che questo mi dà un vantaggio
C'era il come il vantaggio di ragionare sul Mezzogiorno per uno che non se ne era mai occupato se non tornando anch'io dagli Stati Uniti quando Graziani mi disse adesso devi scrivere un libro The e Alfredo perché il Mulino ci ha chiesto questo
Ed è stato un grande vantaggio Sr non
A Portici non si era nel meridionalismo classico corre via si faceva un ragionamento
Sullo sviluppo e quindi piano piano si cominciava a identificare che cos'era la cassa
Appunto
E da questo punto di vista rapidamente il confronto con il Pnr è impietoso nel PNR è un intervento straordinario
Nettamente straordinario quindi siamo tornati al regime di intervento straordinario dell'Europa
Per l'Italia
Con le condizionalità in cui l'Europa ci dice in modo educato
Occupati di dei vostri problemi coesione sociale disuguaglianze cioè dalla vostra Costituzione perché di questo si tratta
E cercate di adempiere nel migliore dei modi all'uso di queste risorse
Per cui c'è una fatto paradossale
Cioè noi abbiamo avuto due centonove miliardi assegnati
Prima di entrare in recessione
Quindi noi la misura anti recessiva
L'abbiamo le loro voci grama adesso la covered la guerra e così via non vi abbiamo anticipato senza oggi siamo tecnicamente in recessione però abbiamo questo
Questo così l'intervento anticongiunturale diciamo così del tutto preterintenzionale rispetto all'evento che ci classifica in recessione quindi non possiamo poi lamentarci troppo
Dobbiamo gestire al meglio questa cosa è ovviamente poi ce li ho tutti i fondi strutturali quelli che non spendiamo e così via
Quindi e il tema di richiamare il Governo
Alle sue responsabilità
Di essere non ha voluto fare la cassa
Era troppo in fretta e così via allora lui si assuma le responsabilità di gestire un intervento straordinario con obiettivi che non accada non ci ha spiegato quali sono negli obiettivi né l'iter per cui abbiamo questo
Documento mostra perché io il Pnr che amorfo
Non ambizioni
Se non di fare una manutenzione straordinaria di questo motore quasi fuso che Alitalia perché più di questo dobbiamo dire l'Italia è un motore quasi fuso al nord
E al sud sud è un motore spento da vent'anni volutamente spento da vent'anni perché abbiamo scelto la via della Mitteleuropa
Nord sta pagando il prezzo di questa scelta
Allora se non mettiamo in chiaro alcune cose di fondo secondo me quale strategia possiamo fare
E oggi è chiara qual è la strategia la Germania il Drang nach Osten tedesco che la fissazione da prima della seduta della prima guerra poi dalla seconda guerra mondiale c'abbiamo perso due guerre
Ci abbiamo su come dire ecco c'è costato due guerre questa come dire orientamento a est tedesco oggi non può più pensare di continuare a orientarsi esperti in Russia non credo che ci riuscirà
Andare cioè alla Polonia c'ha tutto ormai
Ebbene orientare al Sud e ci danno duecentonove miliardi non per caso ma perché lei euromediterraneo deve diventare un nuovo fronte dell'Unione Europea di cinquecento milioni di abitanti più ricchi al mondo
Con tecnologie che hanno di fronte l'Africa che il continente del futuro che nei confronti del Medioriente che hanno qui de che vivono nel Mediterraneo
Allora questa secondo me e la chiave da cui cominciare a ragionare per innestare
Quella carta
Come dire quella che lei ci mancherebbe una reazione a catena
E come l'archiviazione atomica Sella innestiamo quella parte da solo come è stato il miracolo economico italiano come è stato innescato
Da un grande piano vanno di Vittorio parlava del Piano del lavoro la Cassa del Mezzogiorno ha fatto di fatto il piano del lavoro con la fase dell'infrastruttura
E poi si è messa catena gli emigranti la riforma agraria che consentiva per dire buttare al nord senza molta assistenza milioni di persone facendo aumentare il prodotto interno lordo fertili coltura nonostante tutto
E quindi infrastrutturazione un po'a caso e così via ma la cassa a innescato il miracolo economico il miracolo economico è legato alla prima non alla seconda modernizzazione dopo quella drammatica dell'Unione del mille ottocentosessantuno che è stata una modernizzazione
Per pesantissima per il Mezzogiorno ma la seconda modernizzazione quella della Cassa dei primi vent'anni
è stato il miracolo economico italiano quindi si dimostra che se mi
Ti moto al sud si innesta qualcosa oggi è la grande occasione anzi è in lutto è non è mai l'ultima occasione
Però perché questa occasione va colta immediatamente
E con grande determinazione avendo il coraggio di dirle queste cose perché il governo Dellai dire
Una cosa al imputavano Dellai che quando non è che se ne andò in Europa fece alla prefazione all'ultimo secondo me non grande convegno fatto in Banca d'Italia sul Mezzogiorno fece una prefazione in cui diceva
Beh da tutto questo emerge una cosa il Mezzogiorno ha bisogno di politiche nazionali
Quando noi abbiamo cancellato dalla Costituzione il Mezzogiorno
Quindi aveva ma è tornato in Italia ma non ha detto queste non ha fatto questo nella sua responsabilità di governo quindi questo è un appunto che mi sento di fare a a quello che ovviamente aveva le idee chiarissime
Ora quindi noi questa cosa dobbiamo
Da questa cosa dobbiamo partire per entrare nel merito del discorso di di Giorgio e così via
La questo punto di vista è le
Se noi partiamo dalla questa visione che fra l'altro una visione etica a Napoli è col cioè quando diciamo economia del mare quando diciamo i porti quando diciamo il retro portico diciamo e dissipare cose diciamo le zone economiche sociali speciali stiamo dicendo la ricetta per attivare questa reazione a catena che aspettiamo da vent'anni oggi è legittimata perché ce lo chiede l'Europa va per vent'anni non l'abbiamo scelto perché ci siamo fatti mitteleuropei per cui una osservazione che faccio
Al
Valutazione forse ottimistica di Giorgio
E cioè
Creare i distretti industriali
Ma
Sappiamo va il fine hanno fatto i distretti industriali mitizzato Ida Becattini da
Da da brusco del che c'hanno che hanno distrutto per certi versi l'opzione dell'intervento nel Mezzogiorno
Non è non dò nessuna responsabilità quelle avrà analisi raffinatissime e importanti
Su cui abbiamo costruito la via di uscita dalla fordismo dal nostro fordismo che era la grande impresa abbiamo smantellato tutte le partecipazioni statali abbiamo privatizzato le grandi imprese come dice Gallino abbiamo tolto il dalla fine dall'Italia industriale poi i distretti industriali non sono non esistono più
Esistono le catene del valore oggi i chi vuole fare un po'di carriera accademica non parla più dei distretti industriali parla di Capello io cioè parla della subfornitura di lusso
L'Emilia Romagna è su fornitrice di lusso della Germania e ci spiega perché chiede l'autonomia
E così il Veneto e correva quindi stiamoci attenti
Non esiste il modello del distretto industriale che in qualche modo ancora in mitizzato esiste qualche altra cosa perfetta ottima importantissima perché senza quel la Germania legata al nord nord è legato alla Germania ma ora in Germania e Nord devono capire che il Sud
La prospettiva di uscita dalla crisi da una crisi strutturale di questo Paese che è in manutenzione straordinaria con duecentonove miliardi dati dall'Europa o per lo meno assegnati dall'Europa in modo criminale
Il problema a questo punto allora e anche di dire che
Perché ci lamentiamo del PM RR che è uno scatolone di progetti senza capo né coda
Perché
Ci lamentiamo che il ministro transizione la transizione non la sta interpretando almeno a mio avviso il sorvolando vari modi di interpretare c'è modo immediato interpretare la transizione usando appunto
Resterà le le nel giro di due anni tre anni saremo in grado di mettere in piedi perfettamente un sistema in cui il trasporto di lunga percorrenza sulla strada non esiste più esiste solo trasporto Marino che vuol dire abbattere C o due abbattere consumi a battere alla dipendenza energetica fossile usando le energie fossili questo
Nel perdere lo trovate nove ce lo chiedete edicola vengono a ben vedere questa banalmente la gestione di quello che esiste in un'ottica di reazione a catena
Quindi porti servono per questo il retro porti servono per questo
Le aree doganali intercluse ne esiste una servono per questo io non credo che siano troppe le Zeiss il problema è che le gesta devono essere coordinati in un ottica strategica
Augusta porta d'ingresso dal suo ex dove vai ad Augusta
E poi doveva e Gioia Tauro e questi sono i porti che alimentano il resto ma c'è prendete il PNR cosa dice che i porti strategici sono Trieste Genova non rendete conto
Quando le a frotte gli armatori importanti al mondo o no napoletani
Tanto per essere chiari abbiamo un potenziale enorme con un po'di fantasia da ricostruire basta guardare la CO due emessa da un contender
Trasportato sulla nave da un contende trasportato da un TIR sono duecento grammi di differenze che voglio dire di milioni di tonnellate di C o due risparmiate solo con una nave che porta con l'equivalente di mille TIR
Abbiamo i porti allora dobbiamo fare le infrastrutture questa il Piano del lavoro immediato da mettere in moto agganciare la il dramma del sud
A una prospettiva banale logica economica
Tecnologicamente avanzata che oggi ci va con lo fossile domani andrà con le energie rinnovabili ma immediatamente la transizione che di cui l'Europa ci chiede di per favore fate qualcosa voi soli potete farlo perché noi siamo Lab
Logistico del Mediterraneo ed Mediterraneo è la piazza del domani non più il mare di transito che è stato fino a ieri
Allora se noi queste cose non le mettiamo in moto e non ne portiamo a qualsiasi governo se esso sia per dire ho padre che non si esce non non hai alternative e noi siamo come dire l'avanguardia di questa alternativa quindi in questo senso io sarei ottimista il problema etico dico di convincere che esiste questa potenzialità
Che esistono tutti gli strumenti per farlo e che occorre avere il coraggio di dirlo
Ora
Le banche
Sono molto disordinato e dico c'è un problema le credo ingiustamente
Presidente ci ricordava che Banca d'Italia ovviamente
Qui ci avverte
Io riporto solo
Un dato che mia per
Guardando
Un dato rozzo molto rozzo che però che lascio così da che evidentemente albanese e mi auguro di poterci lavorare in senso se noi prendiamo prevede un qualsiasi rapporto Svimez alla fine c'era un'appendice dove ci sono tanti i dati che servono così
Che tra questi ci sono i depositi e impieghi regione per regione fate la differenza depositi in piedi e trovate il presepio che fino al due mila
Quindici quattordici
Bene o male cioè era
La differenza in termini era diciamo positiva più depositi che
Che neanch'io più impieghi che depositi negli anni Cinquanta era enormemente positiva perché arrivavano gli impieghi della Cassa per il Mezzogiorno quindi il Sud era una si diceva era assistito certa ma ben venga quell'assistenza produttiva che poi si è trasformata invece non assistenza patologica
Con il localismo che da anni settantasette settantotto in poi ha dominato fino arrivare alla annullamento della caso nel novantadue non dalla casa di Agensud cassa è finita nel nell'ottantaquattro
Ora questa cosa se andiamo a vedere oggi questo dato molto semplice noi troviamo constatare che nel nel due mila quindici il rapporto la differenza tra
I depositi
E gli impieghi pre i prestiti diciamo impieghi nelle banche nel Mezzogiorno rispetto ai depositi nelle banche del Mezzogiorno era positiva di cinque miliardi di euro
Poi vediamo le regioni Campania meno sei miliardi non a caso c'è un momento in cui questo segno cambiano in campagna e immagino che capiate qual è il momento
E se guardiamo oggi questa cifra è
Negativa non più positiva di circa ottanta miliardi nel due mila venti uno o venti o ventuno
Perché è un indicatore di qualcosa che non funziona
O per lo meno che se funzionerà anzi funziona perché perché riduce il Mezzogiorno è così mal ridotto dal punto di vista che assorbe molto ma meno con impieghi di quanto non mette come depositi
E questa cosa va avanti da anni
Per cui in Complesso sono circa ottantanove miliardi che vanno al nord il quale poi
Finanzia i suoi impieghi con altri over ulteriori risorse
Allora questo è un segnale molto preciso se ne facciamo prendiamo gli impieghi sul PIL come è un indicatore di una funzione di produzione quindi un coefficiente tecnico vediamo che il Sud
Lavora per produrre una unità di pietoso con una percentuale molto più bassa
Gli impieghi del nord pesi vuol dire due realtà che vanno di valicando sì
Quindi il fatto di queste media impresa è un elemento è un presidio importantissimo da preservare
E però come diceva Giorgio
è un presidio che
Alla produttività più bassa ha un costo del lavoro più basso per unità di lavoro comunque un costo più alto rispetto al Centro-Nord
Ha una redditività nettamente più basso di due punti circa
E quindi è un un sistema che soffre io credo il discorso dell'ambiente quello di cui parlava
Piano si fece cioè le infrastrutture e così via perché se andiamo a vedere le zone economiche speciali noi parliamo di un quadrilatero magico che c'è nel Mezzogiorno continentale che ha enorme potenzialità nel discorso di qui il discorso logistico
E di transizione energetica enorme potenzialità ma che non riesce a esprimere quadrilatero e Napoli Bari Taranto e Gioia Tauro tanto per capirci cos'è che manca
Sono quattro monadi messe lì che non hanno rapporti fra di loro quella famosa ferrovia Napoli-Bari è da vent'anni che sta lì quella il corridoio che mette in comunicazione per la prima volta dopo i romani
L'Adriatico col Tirreno
E così sopra pescare e così via ma se noi non facciamo questo in un'ottica non di infrastrutturazione così ma in un'ottica strategica per mettere in moto quel processo che rende le zero
Degli attrattori enormemente oggi potenzialmente rilevanti noi stiamo su ispirandoci e lo facciamo nonostante che l'Europa ci dice vi do i soldi fate
Coesione sociale riducete le disuguaglianze cioè rispettate la Costituzione fatta di sviluppo perché poi di questo si tratta
E forse questo è un è un dibattito che dovrebbe essere aperto con coraggio a livello istituzionale cioè mi auguro che il nel prossimo governo lungo dovunque sia in Parlamento si parli di queste ore non diretta altre cose
Quindi questo è un po'in un triennio
E da questo punto di vista
è noi dobbiamo renderci conto che queste rilevamenti non sono accademici
Ma devono affrontare un tema molto preciso che l'Istat ci ricorda ogni settimana
Dramma demografico italiano
Che non è un dramma italiano genericamente parte dal Mezzogiorno e determina una
Come dire
Una impatto prospettico Banca d'Italia fatto continuamente clinico
A ha messo assieme cosa vuol dire la demografia cosa vuol dire la prospettiva
Del pub del prodotto interno lordo italiano
Beh vuol dire ridurre
Non è questa paese è una scatola molto più piccola per cui si perde circa il trenta per cento del PIL il Mezzogiorno ne perde il quarantotto per cento al nord del ventidue ventitré per cento nonostante gli immigrati
Meridionali che sono i giovani che è un'immigrazione selettiva totalmente diverso dal passato
E che tra che non solo non fornisce risorse di ritorno al Sud ma e porta con sé altre risorse sul io dico il giovane che emigra emigra se appartiene a una famiglia che si può impoverire che lo mantiene aveva all'opposto di emigrazione sperando che trovi al suo la sua nicchia
E questo costa al sud e l'abbiamo fatto i conti circa tre o quattro miliardi all'anno sempre come Svimez simil per serve precisi mettere i numeri dietro i fatti
Questo è un imperativo oggi per il Paese affrontare questo tema ce lo dice la lì è stata danni la banca centrale a come dire guardato a questi aspetti
Allora qui un è un invito sul credito sulle banche
Per ora la banca centrale dava anche l'Italia non può fare la politica monetaria nel senso perché c'è la BCE c'è tutto quello che ha detto che era
Però
Vogliamo io dico perché su questo enorme travaso di risorse enorme per il Sud poi Banca nord ha bisogno di altre risorse sono procura
Ma perché non si fa una come si fa negli Stati Uniti non so come funzioni però il modello mi sembra interessante
Quello che loro chiamano il con mio uniti re Invesco Anna lo fece credo con Clinton ma anche no carte credo con lui fece poi Clinton Holbrooke che era una cosa molto determinata orientata alla garanzia delle minoranze
Negli Stati Uniti
Da noi dovrebbe essere molto orientata a un discorso di disciplinare le capacità di raccolte di impiego collegate ai distratti ai caratteri del territorio quindi ne dove molto semplice semplicemente si chiede che ogni banca decida chi di cara della sua raccolta quanta parte né rinvenne reinveste nella comunità
Non è che non è né un obbligo né col e sulla base di questo da un rating che sulla base del rating determina ulteriore così quindi il coefficiente patrimoniale chic ci si può ragionare ma secondo me quella è una elemento interessante anche di
Di motivazione per quello che si diceva prima di rendere meno distante la grande banca la sull'aspetto funzionale rispetto al territorio perché ormai non esiste più questo rapporto
Per cristiano chiudendo filiali fascio dice prospettiva sappiamo come ma il quindi dare una in una griglia in cui si dica c'è una responsabilità sociale nell'uso del risparmio è che non è semplicemente il il protocollo informatico che la banca dati per fare gli assegni affinamenti c'è qualcosa di più in tutto questo e qualcosa di più nel momento in cui è decisivo che rimettere in moto il Sud noi diciamo che l'Italia ha bisogno di un secondo motore
Questo motore fermo da più di venti anni guardiamo tutti i dati e il motore del nord f erano e stai scendendo
Di graduatoria in Europa in modo impressionante questa cosa non viene neanche citata perché ognuno viene considerato un menar gramo se dice che la Lombardia il Veneto l'Emilia Romagna non sono più trainanti
Sanno benissimo sono forse dal miglior Romagnosi non era migliore la Regione meglio gestita e ciò nonostante perde colpi trenta posizioni trenta punti di PIL cioè prende be noi perdiamo PIL pro-capite ormai se ne mille novecento
Nel due mila uno eravamo il venticinque per cento del PIL pro capite rispetto alla media dei dell'unione europea ventotto oggi siamo al novantacinque per cento siamo sotto la media
Con il Nord che ancora è sopra la media ma molto vicino con la Toscana che ormai ci si avvicina
Con il Piemonte che ormai sotto la media europea l'Emilia Romagna Lallo l'Umbria e le Marche che sono ormai mezzogiorno e noi continuiamo a far finta di niente
Ecco allora noi abbiamo oggi un intervento straordinario
Lo Stato deve avere il coraggio di diventare regista e non arbitro in questo intervento non possiamo fare i bandi competitivi sulle scuole e gli ospedali mettendo in competizione i comuni che altro non è che mettere in competizione i cittadini sui diritti di cittadinanza ma vi rendete conto che modo di gestire abbiamo di queste risorse credo che l'Europa di queste cose
Ci chiederà conto e quindi sarebbe bene darsi una regolata ex ante rispetto ai spiacevoli inconvenienti ex-post grazie
E il professor De Nora naturalmente ci ha offerto una quantità di di spunti industriale uno solo
Però simile ma problematico magari sarà oggetto di un altro incontro con lo Stato regista sul quale siamo tutti d'accordo a parole alla fine
All'orizzonte ci siano soluzioni che vanno in direzione esattamente inversa e forse anche su quello dovremo trovare le giuste alleanze prego dottore
No no vada pure lei al podio grazie
Ora in in primo luogo vorrei ringraziare di organizzatori il presidente La Malfa il presidente Iannotti Pecci labili gli amici dell'Abi che mi hanno invitato a a a partecipare a questo questo incontro
Mi verrebbe da stralciare le carte che ho in mano me gettargli un po'nella nella tenzone allora resiste però questa questa tentazione mi mi sia permesso però di reagire a uno spunto che è stato indicato da Giannola la la critica al presidente Draghi
La mia impressione è che non si tratti di criticare Draghi si tratti di prendere atto del fatto che in Italia siamo specializzati nel chiamare i pompieri
Per spegnere incendi e nel mandarli via nel mentre che gli stanno spingendo
Questo è ciò che verifichiamo occasione dopo occasioni questo non non mira ad assolvere un ex collega di Banca d'Italia ma a prendere atto credo di una situazione un po'triste sul fronte della stabilità politica del nostro Paese che condizionato al gran parte per le questioni che sono state accennate dai relatori che mi hanno preceduto non è possibile pianificare non è possibile fare
Diciamo un lavoro di pianificazione serio quando il tasso di cambiamento a livello politico è quello che speriamo che le elezioni che si sono appena concluse ci diano qualche speranza di stabilità su questo fronte permettersi anche di fare un po'di pubblicità ai lavori della Banca d'Italia la Banca d'Italia ha una lunga tradizione di studi sul Mezzogiorno io oggi o appunto un testo che pubblicheremo sul sito internet internet della banca in queste in questi minuti insomma sarà sarà disponibile a breve
Che riassume un po'una serie di Manola serie di lavori che è stata condotta nel corso degli ultimi due anni dai ricercatori della banca sia a livello centrale a Roma sia nel nell'ambito dei nuclei di ricerca ricerca regionale
Ci sono un po'di fatti interessati o pochi fatti nuovi ahimè gran parte di questa fotografia replica un po'i tratti della fotografia precedente magari con qualche ruga
Che che che è emersa nel nel corso dell'invecchiamento piuttosto che qualche elemento di di di miglioramento anche se ci sono ovviamente come abbiamo ascoltato da da da dal presidente La Malfa dal dal presidente Giannola no e entrambe le le realtà in questo in questo mondo del Mezzogiorno un motore quasi fuso due motori quasi infusi
Come ha detto Gianola o dei segnali di ripresa dei segnali interessanti come dice la Malfa al sono vere entrambe sono vere entrambe le cose
Chiaramente
Quindi Paroli ferimento e lavori che la Banca d'Italia
Verranno tra lato presentati di nuovo in maniera più strutturata nella seconda metà di novembre la nostra sede di di Napoli ospiterà questa iniziativa coloro di voti sono interessati sono caldamente invitati a a presenziare a questa iniziativa
Quindi pioppo intorno a un po'diciamo al tema delle credito che quello sul quale io personalmente la Banca d'Italia abbiamo delle competenze quindi
Occorre per capire bene che succede sul fronte del credito aver presente
Lo stato del Mezzogiorno in senso lato e l'evoluzione dell'economia meridionale
Nel corso degli degli ultimi anni
Quindi vi do due cifre che sono poi riassumono un po'quelle che ha dato il presidente Giannola al all'economia italiana e dalla metà degli anni Novanta che sta perdendo terreno
Rispetto agli altri paesi avanzati il PIL pro capite è che è una misura probabilmente più corretta per per vedere i il i livelli di sviluppo
A metà degli anni novanta era il nove per cento più elevato rispetto alla media del dell'area dell'euro e nel due mila ventuno
Era di dieci punti inferiore quindi questo un modo diverso di dare i numeri che ha dato il presidente Giannola all'interno di questa di questo décalage il Mezzogiorno appunto
Fa la stessa cosa rispetto al arresto al resto del Paese
Attualmente il PIL dell'area al ventotto per cento di quello del Centro-Nord era al trentadue per cento a metà degli anni novanta in termini di reddito pro-capite il PIL pro capite gli andamenti sono più ondeggianti
C'è stato un momento dalla metà degli anni novanta al fino all'avvio della grande crisi attualmente siamo su un sentiero di declino da quasi dieci anni
I tassi di occupazione sono sono tra i più bassi in Europa i livelli di produttività sono nettamente inferiore rispetto a quelli medi nazionali
Ora questo fenomeno di divergenza perché appunto negli ultimi vent'anni si registra ahimè una divergenza sotto molti aspetti sei secondo molti indicatori
Del della dell'andamento del Sud rispetto a quello del centro nord è un fenomeno che ha ha riguardato diversi paesi c'è c'è evidenza che anche all'interno del Regno Unito della Spagna della Francia ci sia stata sia stata si sia registrato una polarizzazione tra regioni meno sviluppate
E più sviluppate
C'è anche un po'di tempo di evidenza di divaricazione all'interno del centro nord e spesso ci sono regioni che hanno andamenti un po'più stagnanti anch'regioni che sono sono andati più avanti però è chiaro che al sud
Continuano a pesare dei dei fattori dei fattori specifici
In primo luogo che qui semplifico un po'ma sono questi due fattori molto importanti cioè il tema del sottodimensionamento
Del settore privato la le le le carte geografiche che ha mostrato il presidente La Malfa sono esemplificative da questo punto di vista Vito numero nelle regioni meridionali c'era il trentaquattro per cento
Della popolazione residente in Italia nel due mila diciannove
Ma il valore aggiunto del settore privato era il venti per cento
Quindi c'è una preponderanza di di diciamo così valore aggiunto di fonte pubblica e questo tra l'altro spiega parte almeno delle differenze che si vedono poi in termini di allocazione di allocazione del credito
Andando coi al tessuto produttivo del manifatturiero meridionale specializzato in produzioni a basso livello tecnologico
E questo rende l'economia meridionale molto dipendente dagli Investimenti dai trasferimenti pubblici il secondo tema che chiaramente tutti conosciamo bene quello del divario della dotazione infrastrutturale
Sud vs Mezzogiorno vs verso il nord e qualità e quantità dei servizi pubblici erogati dallo Stato o dagli dagli enti locali
A questo si aggiunge in termini di incidenza una maggiore presenza criminale
E questo condiziona chiaramente l'allocazione delle risorse pubbliche e private che altera il funzionamento del mercato
Ora appunto questi dati medie queste tendenze un po'desolanti non non fanno giustizia a numerosi fermenti interessanti che registriamo al sud non non non ripercorro le le evidenze del del presidente la Malfa tornerò poi in conclusione a parlare un po'delle prospettive che vengono dati al Mezzogiorno da questa transizione ecologica che la nostra impressione che possa creare in effetti una una una notevole differenza se ben gestita rispetto
Rispetto al passato ma si vedono segnali interessanti anche nel comparto turistico sul fronte delle rinnovabili chiaramente la capacità
E il sud è salita anche rispetto al centro nord c'è un qualche segnale di miglioramento della capacità di frazione nei mercati internazionali
Da parte delle imprese del Sud e c'è un aumento della dimensione media che sono segnali di nuovo che fanno dire che de insomma sono vere entrambe le storie che abbiamo ascoltato fino adesso chiaramente è necessario cercare di lavorare sulla parte positiva della storia piuttosto sua parte
Diciamo del del motore mezzo fuso per continuare a citare il presidente Gian però è chiaramente cioè un problema di ritardo nel Mezzogiorno sia del tessuto produttivo in cui operano le imprese
Sia del contesto istituzionale infrastrutturale e di servizio quindi per capire che cosa succede nel mercato del credito bisogna avere ben presente questo questo contesto e appunto bevendo un po'ai temi di domanda e offerta di credito nel Mezzogiorno con il il dato di partenza che le imprese meridionali come è già stato richiamato hanno una minore capacità di accedere al credito e al mercato dei capitali rispetto al resto del paese questo è vero sia se uno guarda le quantità sia sono guarda ai prezzi
Non non per le quantità è già stato dato qualche numero non mi ci soffermo
Sul fronte dei prezzi nel corso degli ultimi dieci anni le l'evidenza media che i tassi di interesse
Pagati dalle imprese risultano e nel Mezzogiorno sistematicamente più alti rispetto al Centro-Nord stiamo parlando in media di otto Curci punti percentuali per il sud e sei punti percentuali
Per per il Nord
Ora questo questo divario che colpisce per l'arte la sua dimensione però ha delle delle determinanti delle spiegazioni e ora la prima la prima cosa dire tradizionalmente si è guardata per valutare l'entità e la la giustificazione di questo divario il tasso di deterioramento del credito
Ora il intesa il deterioramento del credito in media di oltre il quaranta per cento superiore in termini di tassi nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord quindi le banche
Panno pagare il credito a tassi più elevati perché perno avviso stavolta che si guardi appunto ciò che la banca riporta a casa
Con tenuto conto degli interessi ma anche belle rettifiche
Quindi c'è una quella che che Hibiki banchieri bancari gli economisti chiamano Pd la probabilità di default nel Mezzogiorno è più alta rispetto a quella der del resto del paese questo questo fatto è dovuto in parte a caratteristiche dell'impresa e in parte a caratteristiche di di contesto in particolare appunto il Sud
A vedo una specializzazione a parità di di settore diciamo in in settori relativamente rischiosi
Quindi c'è un'incidenza maggiore di settori che hanno delle PD più elevati come il commercio ricostruzioni
Poi guardando fermando la composizione settoriale andando a vedere le imprese si vede che le aziende meridionali sono mediamente più piccole più giovani
Di quelli del centro nord c'hanno minori prospettive di crescita margini operativi più contenuti e livelli di patrimonializzazione più bassi
Quindi questi sono tutti fattori che messi in una regressione alla destra dell'uguale diciamo contribuiscono a spiegare quei due punti di differenza nel corso del credito di cui parlavo io credo anche vadano un po'la direzione di spiegare perché
Cioè questi impieghi poiché diciamo finiscano per andare altrove
Ha un poi c'è un pezzo della PDD questa probabilità di default delle imprese meridionali che è dovuta a fattori strutturale di contesto quindi non sono dovuti all'imprenditore o all'impresa ma ciò che ciò che ci sta intorno
Parlavo prima della crimini da della criminalità organizzata
Stime che abbiamo in questi lavori dico non sono dei contro fattuali che lasciano un po'il tempo che trovano ma dicono che se si riuscisse ad azzerare il il il la presenza mafiosa nel Mezzogiorno il PIL
Come direbbe di mezzo dimettiti zero virgola cinque punti percentuali alla
A il secondo tema è quello della inadeguata funzionalità della giustizia anche su questo abbiamo molte evidenze non non non mi ci soffermo ma vi do un dato ancora
Nel due mila diciannove la durata effettiva di un generico procedimento civile nelle regioni in Alitalia di circa seicento giorni
E quasi il doppio rispetto al Centro-Nord ora questo non impatta sulla PD sulla probabilità di default ha mai impatta in termini tecnici sulla LCD cosiddetta cioè quello che le banche riescono a riportare a casa una volta che ci sia stato un default se per recuperare un credito deteriorato ci metto sei anni ci metto quattro anni
Dovrò bah chiaramente venderlo alta a prezzi più bassi o comunque accantonare di più rispetto ha un posto come centro nord o meglio ancora l'Europa perché questo tema della della funzionalità della giustizia un tema italiano non solo del Mezzogiorno ecco dovrò chiaramente scaricare questo questo effetto sulla la cliente in buona in buona sostanza
Ora se uno tiene conto di tutti questi fattori conterà l'analisi un po'più sofisticate con dell'analisi di regressione viene fuori che questi differenziali territoriali nel corso del credito si riducono drasticamente e quelli nella rischiosità ex posto
Del credito si azzera quindi non c'è effettivamente apparentemente un tema di differenza tra tra nord e sud
Ora se uno guarda anche altri indicatori ad esempio quelli rivenienti dalle indagini presso le imprese emerge che era percezione razionamento non è diversa tra le due aree
Anche qui occorre tenere controllare per le caratteristiche d'impresa però non sembra esserci UE evidenza di maggiore razionamento del credito
Al al sud
Guardiamo agli indicatori offerta c'è meno densità di sportelli bancari nel Mezzogiorno ma c'è anche minore presenza di inserire imprenditoriali quindi c'è un tema qua di causazione
In terza e di simultaneità di tutte queste variabili che fanno sì che il mondo sia questo ci vorrebbe rifinanziate avere più industria ci vuole l'industria della neve più finanza ma non emergono da queste analisi
Che poi replicano in gran parte i risultati che abbiamo ottenuto in analisi precedenti ecco la chiara evidenza che ci sia un problema
Diciamo di causazione tra finanza e economia reale cioè in Effetti una causazione
Bilaterale che ha delle radici più profonde e poi nei fattori appunto di mal funzionamento fatemi dire strutturale dell'economia e dell'amministrazione pubblica nel Mezzogiorno
Non mi soffermo per brevità sul supporto pubblico
Dato al nord e al Mezzogiorno nel periodo della pandemia anche qui trovate dei dati in questo testo e anche nelle nostre analisi ma tutti questi dati segnalano che la l'aiuto sia in termini di moratoria sia in termini di prestiti garantiti è stato proporzionalmente più elevato
Al Sud rispetto rispetto al Nord
Questo è chiaramente qualcosa che ha a che fare con gli ultimi due anni che non può aver la pretesa di di cambiare una situazione strutturale però anche da questo punto di vista non emergono chiari segnali di una penalizzazione
Del del mondo del del Sud quindi somma l'evidenza che abbiamo conferma che le difficoltà di accesso ai finanziamenti esterni da parte delle imprese meridionali
Appaiono principalmente ascrivibili a due fattori da un lato le caratteristiche delle imprese che appunto risentono una volta del contesto e dall'altro ai fattori di contesto
A
Non sicuro che ci saranno un po'un po'di discussioni su questo tema seria apriamo il dibattito in un giro di tavolo ma queste sono più o meno le evidenze che che emergono dalla dalle nostre analisi
Quindi che fare no questo questo del che fare un tema che è stato che è stato ripreso da dagli interventi
Precedenti ci sono moltissime cose che si potrebbero fare molte sono state tentate
Io non entro in un in un dibattito che non è non è appunto il mio punto di forza io credo che questa analisi evidenzi che dal punto di vista del Governo si può parlare di Arese Diario d'investimento si può parlare di zone di di indigesti mento ma il problema principale che emerge è quello della necessità di fornire di fare quello che lo Stato deve fare cioè fornire dei servizi di di qualità
Di qualità adeguata quindi giustizia criminalità quelle sono le cose che sicuramente un un lo Stato dovrebbe fare in maniera adeguata per cominciare a contribuire alla risoluzione di questi problemi sono le uniche probabilmente probabilmente no ma sicuramente da lì
Occorrerebbe partire dato che quelle sono funzioni tipiche di uno di uno Stato
PM RR è stato menzionato moltissimo dopo qualche numero circa circa il sei per cento del PIL meridionale
Sarà rappresentato da risorse che arrivano dal Pnr ne nei nei prossimi anni
Stiamo parlando quindi insieme a fondi per lo sviluppo e la coesione ai fondi strutturali di circa duecento miliardi che arriverà nel Sud quindi come alcuni dei relatori che mi hanno preceduto hanno detto
Sì c'è un tema sempre di risorse in questo paese ma in questo momento il problema forse più quello di usarle bene provare abbiamo avuto anche in passato ecco non tanto e non solo
Di risorse quindi il Pnr
Un è un oggetto complicato che passato per le mani due governi credo che ognuno abbia fatto il meglio che ha potuto per per per per redigerlo al meglio ci sono delle delle importanti novità oltre ai soldi da un punto di vista metodologico questo lo ricordava anche il governatore
Nelle ultime considerazioni finali ci sono dei tentativi di andare oltre l'approccio che è stato usato
Fino adesso il Pierrot edifici definisce degli obiettivi specifici predispone degli strumenti per rimuovere gli ostacoli normativi operativi qualora vengano individuati stabilisce di traguardi e delle scadenze
E anche un sistema di monitoraggio ora funzionerà tutto ciò
Vediamo sta un po'diciamo
All'economia italiana la società italiane in primis le amministrazioni centrali e locali
Farlo farlo funzionare
Per quel che riguarda le componenti delle riforme quindi non solo i soldi al Comune elemento importante
De relato sul fronte della giustizia e qui non solo per il Mezzogiorno cito la cosa che conosco meglio che la la l'istituzione dell'ufficio del processo
Vengono vengono iniettate risorse non non monetarie ma anche proprio di capitale umano nel sistema che potrebbero consentire in linea di principio di aggredire questo problema della giustizia che è un problema endemico del nostro Paese e in particolare del Mezzogiorno e che scoraggia gli investimenti investimenti di capitali locali come gli investimenti di capitali di capitali esteri quindi è importante che questa riforma dell'ufficio del processo possa possa funzionare le evidenze che abbiamo e che pubblichiamo in in questi giorni suggeriscono che guardando alla durata dei procedimenti nei tribunali in cui la durata è superiore alla mediana nazionale che sono in gran parte anni concentrati nel Mezzogiorno si vede che in alcuni casi l'eccessiva durata imputabile in efficienza del del del tribunale in altri casi c'è una carenza di risorse quindi occorre anche qui a livello centrale una maggiore capacità di aggredire questi problemi dare risorse dove mancano le risorse cercare di incidere nelle realtà in cui ci sia un problema di di efficienza allora chiudo sul sul tema delle delle rinnovabili per come vi dicevo è uno delle dei dei temi è una delle delle degli aspetti in cui il Mezzogiorno sta registrando in effetti dei dei progressi
La potenza elettrica da fonti rinnovabili installata al Sud è cresciuta del ventisei per cento
Dal ventisei scusate per cento del totale nazionale nel due mila sette al quaranta al quaranta per cento e nove come a livello di Paese non ce la siamo cavata male diciamo sul fronte dell'Istat nazioni di rinnovabili abbiamo un piano nazionale integrato per l'Energia il clima il così detto piene perché per il momento fermo al due mila diciannove e a quell'epoca ipotizzava una un'altra nuova capacità di generazione elettrica da fonti rinnovabili pari a trentasette gigawatt
Questo questo numero è basso alla luce di tutto ciò che stava succedendo film di nuovo Miele che è in via di redazione probabile che il nuovo numero sarà molto molto più alto
Anche per tener conto degli obiettivi del pacchetto fitte forzisti faide che tre datano il la situazione di grave crisi diciamo di sicurezza di sul fronte dell'energia che che stiamo vivendo in questo momento ora sulla stampa anche di recente è stato enfatizzato il questo dato relativo alle richieste in
Pochi impianti di produzione di energia rinnovabile attualmente
A livello nazionale abbiamo richieste per un totale tra eolico e solare di centosessantotto oggi dal
Il lamento che chi è che nella trentasette quindi qua ci sono richieste da parte di soggetti interessati a ad avviare produzione rinnovabili di rinnovabili per cento sessantotto g da parte di queste ricchi di questi
Centoquaranta circa stanno nel Mezzogiorno perché c'è evidentemente una materia prima in particolare per quel che riguarda il fotovoltaico che al nord a diciamo vale la metà in termini da di di di radiazione
Ora uno degli ostacoli a a a questo a questo processo diciamo così di elettrificazione del del Mezzogiorno è rappresentato dal dal dal problema dello sviluppo cioè non c'è domanda qua al al Mezzogiorno
Non c'è domanda di energia in in certi periodi dell'anno in particolare dovuto al fatto appunto che non c'è presenza adeguata di attività produttive il lotto
Ora questo appunto cozza un po'con questa
Soluzione apparentemente semplice che consisterebbe nell'installare centosessantotto il livello centoquaranta gigawatt
Qua qua nel Mezzogiorno quindi quali sono le soluzioni pratiche su cui io mi auguro che il prossimo Pietro possa convergere la prima è quella di rafforzare la rete di trasmissione cioè necessario trovare dei modi per convogliare
L'energia elettrica che in certi periodi dell'anno in particolare viene prodotta in sovrappiù
Perciò il Centro-Nord su questo fronte ci sono chiaramente lavori in in atto
Perna sta programmando investimenti strutturali che richiedono anni ma che poi una volta andati a regime potranno in effetti consentire di trasportare queste energie alte dal centro al centro di rendere quindi utile la creazione di di foto di fotovoltaico e di rinnovabili nel nel Mezzogiorno
Bisognerà spingere ulteriormente su questi piani di sviluppo della Rete a mio modo di vedere la soluzione una soluzione complementare quella di di investire nell'aumento della capacità di accumulo qui ci sono insomma libri scritti sull'argomento da parte di ingegneri di tecnici della della materia è una di nuovo una materia su cui si sta investendo molto
E che potrà essere parte potrà essere parte della soluzione anche se appunto il costo degli impianti dai da rinnovabili una volta che si introduca anche il costo di
Di costruzione del degli impianti di accumulo diventa diventa molto più alto ma con i prezzi e che abbiamo attualmente delle regia
E diventa economico comunque effettuare questo tipo gli investimenti
La terza soluzione che poi la soluzione dovrà essere un po'uno un misto di di di queste tre la terza soluzione sarebbe quella ideale cioè quella di far partire finalmente lo sviluppo lo sviluppo del Mezzogiorno
Sfruttando
Le opportunità che potrebbero derivare dall'attrazione di nuovi insediamenti produttivi
Ci sono degli degli esenti anche questi sono segnali si parla di produzione gli impianti fotovoltaici a Catania di batteria
A Termoli sono investimenti che avrebbero delle ricadute importati sulla su tessuto produttivo meridionale
Ora in tutto ciò chiaramente il sistema bancario del sistema finanziario ruolo fondamentale che quando si parla poi di fare investimenti ingenti occorre occorre finanziarli
Questa estate forse non notato da molti il ministro Franco annunciò la creazione di un tavolo di lavoro presso il Mef
Che avrebbe coinvolto il mite transizione ecologica e le autorità di vigilanza proprio per lavorare sui termini di sostenibilità il il tavolo prenderà addio diciotto ottobre se non sbaglio comunista tra pochi tra pochi giorni io credo che si tratti di un momento importante per
Mettere insieme una parte della delle delle capacità di governo del paese immerso il mite le autorità di vigilanza io credo che ben presto ci renderemo conto che sarà utile poi volgere in questi ragionamenti le associazioni di categoria labili e qui presente la situazione
Delle imprese Confindustria Marche con fatica un fertile Arata io credo che sia necessario da questo punto di vista mettere da parte
Sì l'ITC che a volte caratteristica un'italica caratterizzano italiani e cominciare a ragionare su questo tema della transizione avendo in mente un orizzonte d'una decina d'anni io credo come minimo e credo che da questo punto di vista ecco se posso chiudere comunque una parola di speranza il Mezzogiorno possa avere delle carte molto importanti da giocare Grazzini
Grazie dottore
Prima di dare la parola al presidente Patuelli voglio nuovamente ringraziarvi fare una sola brevissima chiosa sull'ultimo tema che ha toccato
Dottor Angelini quello che gli impianti di di produzione prodotta sicuramente sul tema dei grandi impianti le cose stanno come dice lei c'è un problema di reti di trasporto c'è però anche un problema diciamo di piccoli impianti
Piccoli impianti realizzati un'azienda che realizza un piccolo impianto impiega sei otto mesi perché quella quell'impianto venga messo in Rete
Probabilmente perché all'ENEL conviene vendere ci elettrica asprezze altri missionari cattiveria che io dico però questo è un tema i piccoli impianti per piccoli impianti interni impianti da un mega
Tra l'altro con norme che hanno agevolato realizzazione degli impianti di fatto sono fermi al palo perché e Thief Peña al palo meglio e complicato metterli in rete
Ma non per problemi di infrastruttura perché l'ENEL aziende l'ENEL distribuzione attenti biblici per farlo
Questa era giusto per spesa Antonio grazie le conclusioni grazie grazie grazie al nuovo flusso stavo conclusivo per me stesso
Io ringrazio innanzitutto Costanzo Iannotti Pecci quando è diventato presidente dell'Unione industriali Dida poi riconoscendo l'importanza dell'Unione
E conoscendo e schivando moltissimo Costanzo
Da molti anni la prima cosa che ho fatto e chiamarlo dicendo dobbiamo venire a fare un importante convegno sulle prospettive del Mezzogiorno date all'Unione industriali
Siamo qua e ti ringrazio
Come ringrazio Giorgio la Malfa
Do la Malfa oggi in pochi minuti
Sabotato una sintesi originalissima e molto efficace di cui Dio ma in particolare in quella geografia economica
Che ci ha indicato con quei pallini rossi
Delle medie aziende operano sia quelle che sono cresciute
Mi ha dimostrato innanzitutto che vive
Una complessità
E la complessità nasce a sud della valle dell'Arno
è la valle dell'Arno l'ultimo Area di forte coloritura di presenza delle medie riprese poi ci sono degli spazi
Ci sono delle aree costiere né ci sono delle aree metropolitane mala concentrazione delle luci rosse si esaurisce con la valle dell'anno
E ciò sì incontra con quello che diceva l'amico Adriano Giannola
Che parlava di Dio una pluralità di problemi assolutamente trascurati corna una carenza di analisi in termini di geografia economica concordo con questi stimoli ti debbo anche dire che non ho trascurato di ascoltare l'apprezzamento per gli ultimi dati del PIL pro-capite che vede per la prima volta dopo la provincia di Bolzano che svetta ormai su tantissime medie ma dopo Bolzano c'è l'Emilia Romagna
Pur avendo nella geografia economica di Giorgio tutta la zona appenninica Buglio
E avendo cui anche le zone paludose delle province di Ferrara e di Ravenna però questo testimonia che un'area l'unico nel senso
Non è il momento della qualità dell'amministrazione regionale il fattore decisivo
Mai il pluralismo e la competitività
Dei fattori di sviluppo
Che vanno dall'alimentare al meccanico alla turistico al policentrismo universitario perché la base intellettuale Petra prevede assolutamente i giovani del direttore
Angelini della Banca d'Italia dicono poi più approfonditamente ma io apprezzo non solo quello che ha detto ma anche i dati perché i dati che esprima sono assolutamente in parallelismo con quelli che dirò fra poco mezzi dalle nostre evidenze
E quindi una conferma di autorevole
Oggettività
La mia opinione
è che vi sia vi siano delle chance di nuova centralità nel Mezzogiorno
Ci sono delle chance all'uso delle certezze non sono dei risultati acquisiti
Le chance solo geo politiche economiche
Geopolitiche dobbiamo dirlo
Qui è cambiata tutta la geografia
E di conseguenza in conflitto non so ucraino
Che ripete no nelle questioni sovietiche
Ma si riporta alla guerra del mille ottocento cinquanta tre
Alla guerra di Crimea porta un'attenzione allo sviluppo dell'egemonia russa verso quelli che allora e anche oggi chiamiamo i bagni caldi
Presso i flussi
Per un dominio per un'egemonia sul Mar Nero messo dispetti è emerso presto mediterraneo che è diventato decisivo non solo per quelli che ci abita
Perché è vero quello che dicevate sull'Africa
Che una luogo di potenzialità economiche e di crisi infinite
Ma vi è una diversificazione fa anche in coloro che svolgono le loro presenze
Dalla Turchia alla Spagna Marocco alla Tunisia le primavere arabe hanno portato novità ma anche di stabilizzazioni
E di conseguenza è sceso
Il cento noi abbiamo un'Europa aderiranno che non è
Monno centri dica oggi
Vincente ricca appena giorni geopolitiche il centro dell'Europa è il fiume no
Il centro politico dei conflitti secolari fare la Germania la Francia in cento dei trasporti perché la principale arteria d'Europa non è un'autostrada ma è il fiume Reno Antò che le autostrade del mare io sogno vedi vedere
Nei nostri mari mediterranei e italiani i flussi di merci che ho visto e che vedo sul Reno
Ma noi abbiamo ora una chance mediterranea
Che policentrica è una chance geopolitica
Perché l'egemonia la tendenza verso l'egemonia presso il Mar Nero non si esaurisce verso il Mar Nero si collega con tutta una serie di altre operazioni che sono state effettuate il caso della Siria
Il caso più evidente ma non è certamente l'unico e di conseguenza dobbiamo aumentare il nostro interesse
Ed era un fattore anche determinante di nuova centralità del Mezzogiorno e dell'Italia ma soprattutto del Mezzogiorno per ragioni economiche
Perché quando si parla di sostenibilità
Eh beh sostenibilità
Deve essere basata sull'impatto ridona vita e l'energia è un fattore dalla vita poco fa il direttore Angelini ne parlava con dei dati che non solo situati possono promettenti sulla crescita della produzione dell'energia nel mezzogiorno e in Italia ma a cominciare dal Mezzogiorno
Permettetemi una semplificazione
Sei sostenibilità solo energie rinnovabili
E quindi sono evento bene
In Italia il sole è innanzitutto quello del Mezzogiorno e di Napoli ed il vento è innanzitutto la buona che parte che passa da Trieste non ci sono santi
E di conseguenza noi abbiamo delle chance che dobbiamo utilizzare animali era più veloce in maniera più eccellente nata perché la rinnovabilità e la sostenibilità hanno una decisa necessita di realizzazione contempli spetti tempi di concorrenza abbiamo bisogno una semplificazione delle norme
Per impiantare quella specie di pentoloni nei mai alle distanze europea oltre le dodici miglia dalle coste non possiamo metterci anni
Per avere le autorizzazioni
Soprattutto nelle zone in cui non c'è la limpidezza fin dalla mattina io Abbiati di sole di Napoli
Stamattina fin dalle sette sette e un quarto ma io vivo in zone in cui la diffamazione della luce Mino
Ore e di conseguenza quando mi dicono dodici veglia permettere gli impianti eolici questi impianti eolici e non li vede nessuno dalla costa
Non li vede nessuno e quindi tutti questi procedimenti complessi del via delle Soprintendenze io li capisco
Ma debbono avere un percorso accelerato straordinario perché abbiamo una guerra contro il tempo una guerra contro il tempo
E abbiamo bisogno di un chiarimento ed energetico
Io sono d'accordo con molte critiche che sono fatte al PM le se dato che non lo sono letto tutto e mi leggo anche di stati di avanzamento non scrivete quello che sto per dire beh io ho visto che Imf ha recuperato
Tante iniziative pubbliche che erano ferme per mancanza di finanziamenti questo è il PM è chiaro che chi deve comprare degli arretrati
Guarda molto indietro oltre che avanti però ci sono tante cose utilissime ci sono gli investimenti nelle infrastrutture ci sono gli investimenti portuali io concordo contea dedicano per i porti o presi un po'più un policentrismo
Italiano molteplice perché ognuno ha la sua chance la sua potenzialità che va valorizzata nell'appalto qualità italiana che il massimo
Di potenzialità fra tutti i Paesi dell'Europa non c'è altro paese dell'Europa che alle potenzialità della portualità italiana in combinato disposto con la sostenibilità io concordo totalmente
Le autostrade del mare proprio bisogno di Investimenti abbia bisogno di fondali abbiamo bisogno di servizi abbiamo bisogno di ferrovie che vadano sulle banchine
Però avendo letto tutto Pierre Bergé molti degli investimenti ferroviari e portuali vanno in questa direzione
Ed è finita da quando c'è il PM la polemica relativa all'alta velocità
Nel solo più parla dell'alta velocità
Torino-Lione non sono più nelle nostre orecchie anzi vediamo una spinta positiva per il completamento di un circuito di alta velocità in Italia sia in linea orizzontale
Da Milano verso Venezia possibilmente verso Trieste
Nel Mezzogiorno per completare
Quella grande sogno
Da Napoli
A Bari ma anche le linee orizzontali per Diana perché noi abbiamo problemi soprattutto delle linee orizzontali perché tu hai citato la Roma Pescara che io ho frequentato il la dirigenza va ancora a livelli comparabili della prova ma non è pensabile che impone oggetti ferroviari siano ancora quelli degli Stati preunitari
Lasse fa o tutte e Falconara Marittima è ancora nelle condizioni in cui è stata progettata dal più al mondo che voleva collegate Civitavecchia Roma Roma ad Ancona e Ancona a Bologna
Ma il PM e agli appartamenti degli investimenti anche su queste linee storiche che hanno delle potenzialità io che ne usufruisco ho visto che ci sono andato a vedere
Non il raddoppio ma pignoramenti per velocizzare da Orte a Falconara esattamente un'ora
Uno ora
Su un percorso attuale di qualcosa più vita Leonetti rappresenta eh utente un vantaggio incredibile che chiaramente
Non pone la concorrenza collassi la Polonia
A Roma ma
Certamente non costringe tutti gli italiani
A aggiunge la linea dell'alta velocità perché le ragioni di fondo dell'alta velocità è la costrizione di tutti gli italiani a percorrere del solo quella e invece in Triennale nell'arco legge perché potenzia tutta la linea dei dati tra
Perché
Potenzia qualche linea trasversale
Non potenzia la Tirrenica che era prima una linea prevalente e principali quindi né il pm né non c'è tutto le mie preoccupazioni
è che pensando di mettere tutto nel Pnr poi si siano alibi per il rallentamento applicativo per cui io sogno un secondo pianeta sono energetico
L'Unione Europea deve darsi una politica energetica io so che questo è più difficile
è più difficile perché la pandemia al più uguale la pandemia e aveva più equanime colpiva tutti
Non è che si fermava le frontiere e invece le politiche energetiche sono state più differenti in Europa c'è chi ha vestito sul nucleare
Chi è in condizioni di minor consumo c'è chi è in luoghi dove ci sono delle connessioni più facile alle importazioni io devo dire che il su questo
L'istituzione della Repubblica nell'ultimo anno hanno fatto grandi risultati
Hanno fatto dei grandi risultati sia il governo della repubblica signor Presidente della Repubblica spesso sia Lelli
Hanno prodotto un'accelerazione di importazioni soprattutto dal sud del Mediterraneo e dall'Africa in maniera positivamente sorprendente dobbiamo dirlo
Perché l'alleggerimento che abbiamo delle importazioni di gas dalla Russia particolarmente possibile perché in pochi mesi le importazioni dall'Africa sono cresciute
Elia questo avviene prima che entrino in funzione indù tanto attesi rigassificatori non a caso di Piombino a penna
Ecco che quindi il PM & europeo è indispensabile
è indispensabile o una politica energetica che dia incentivi che investa che produca nuovi investimenti e io confido che nel giro di pochi mesi pochi mesi vi siano queste indicazioni e in più che in poche settimane vi sia una nuovo framework europeo
Che dia possibilità di nuove politiche nazionali di sostegno alle in paese
E che permettono alle banche di fare quello che le banche hanno potuto fare nei due anni della più occulta pandemia per bene noi siamo in una situazione di plurime emergenza
Oltre a una pandemia che non è finita
Noi siamo farci nulla
Dell'inflazione elevata e la Cariddi della recessione
Queste sono i nostri due Problemi principali e non dobbiamo sbattere né da una parte né dall'altra
Io sono molto concorde col discorso di Firenze di dieci giorni fa del governatore della Banca d'Italia
E invito coloro che non l'avesse ancora letti andati sul sito dalla Banca d'Italia ed è anche evidenziato al cento della prima schermata quello è un discorso non casuale
è un discorso di grande rilievo di grande originalità e anche di grande carattere e di grande coraggio
Il governatore ha ben presente cilecca liti e vuole evitare
Per abbassare l'inflazione di andare a sbattere con una nuova recessione
E quindi è prudente sulla corsa all'aumento dei tassi è prudente
Sostiene che non dobbiamo rincorrere la fede al serve nei suoi tempi e nei suoi immobili
E dobbiamo avere un pragmatismo
Passo passo per valutare il momento per momento che cosa è cambiato nel frattempo non ponendoci obiettivi preconcetti di partire con dei tassi schizzati lo dico io
Non lo dice lui quanto dico ovvero sia che dopo le crisi per i debiti sovrani del due mila undici noi abbiamo avuto un'impennata dei tassi anche uno pari che non ha facilitato
Quella soluzione oggi la Banca centrale europea farà le economie più produttive del mondo
Assolutamente una delle più prudenti sui tassi e questo anche per il ruolo determinante non solo per il fatto ha Pubblico per nostro governatore dalla Banca Italia cui dobbiamo di Agassi
Grazie intellettualmente i grassi anche spiritualmente se guardati in Europa noi abbiamo un tasso che è il più basso
Nel rispetto a quello delle valute europee non Euro più basso dalla Gran Bretagna pensate
Perché dire Gran Bretagna uno spirito imperiale uno economia che si sta canta appendo
Più basso della Polonia è un infimo sotto molti profili cioè di Tristan nell'Europa non vuole la euro più basso dell'Ungheria di chi sta nell'Europa e Norman Euro
Solamente due Paesi hanno un tasso più basso dalla BCE trasmessa
Mi permetterete che la Svizzera fuori fuori gara in proposito anche per altri meccanismi di atti opacità storico finanziarie e la Danimarca
La Danimarca è un pochettino sotto ma al di fuori di queste non c'è nessuno
Non c'è nessuno e nel resto del mondo solo una grande economia a tassi più bassi dalla BCE cade il Giappone
Che ha debito pubblico è normale
E poi paga poco debito pubblico tiene il tasso a meno zero dieci ma perché ha un debito pubblico enorme gigantesco rispetto al PIL a delle percentuali molto superiori anche a quelle italiane
Nell'arresto del mondo a cominciare dagli Stati Uniti
Dal Canada dalla tutta la zona asiatica Cina i via Nuova Zelanda prego non parlare del del dell'ultima ora il più nuovo dei continenti del mondo sono tutti i tassi più alti e multipli quindi noi dobbiamo evitare come italiani finiscono presto
Di avere un incubo dell'esplosione dei tassi cioè non abbiamo una valutazione sproporzionata avevamo dei tassi negativi per le banche è un tasso zero
Per sei sette anni oggi abbiamo dei tassi tutto sotto multiplo di quelli che l'Italia ha avuto negli anni della ricostruzione e della preparazione miracolo economico
Cioè se si vuole investire non si pensi di aspettare che le condizioni possono essere migliori
Chi ha liquidità la investa industrialmente
Se ha in paese perché le condizioni del futuro dal punto di vista finanziario non è che potranno vedere ritornare molto paganesimo ai tassi a zero o ai tassi negativi
Ecco non dobbiamo avere una concezione psico psicologica di pezza
Da quella la realtà
Della comparazione numerica noi abbiamo la necessità assoluta di Attali in Europa in Italia nel Mezzogiorno Capitalia intelligenza capitali intelligenze per questo dobbiamo muoverci nella logica della politica dei fattori la politica dei fattori produttivi dobbiamo attirare capitali perché i capitali scappano via con un click
E di conseguenza la grande ricchezza del risparmio non è solo quella della di risparmio liquido nelle sue varie forme
E soprattutto per le risparmio investito perché il risparmio investito scappa via dall'Italia in un battibaleno alla ricerca della percentuale più elevata divenendo il vento
Vedendo quelli che sono i rendimenti più sicuri che i gestori offrono varie rendimenti sono dipendenti anche dalla pressione fiscale
E noi abbiamo avuto negli ultimi anni un aumento della pressione fiscale indiscriminata sulle risparmio sulla del risparmio investito da un'aggressione che bisogna fare
Perché non si può avere l'altezza pressione fiscale sulle risparmio del singolo risparmiatore cassettista e la stessa pressione fiscale solo investitori speculativo che nel minuto secondo fa centinaia di operazione speculativa c'è una sperequazione
Noi dobbiamo incentivare il filo realmente il risparmio a medio lungo termine in Italia questo è il punto chiave
Altrimenti ci scappa perché i fondi l'investimento solo lussemburghesi Ovidio perché erano inventati Lussemburgo ma perché Lussemburgo già all'opinione pressione fiscale
Perché le società sposta dopo la sede ad Amsterdam o in Olanda ma perché c'è una minore pressione fiscale c'è una legislazione più semplice c'è una giustizia civile
Più rapida e insieme una Migone burocratizzazione della società molto semplice e noi completiamo con questi investimenti all'interno dell'Unione Europea
E quindi dobbiamo essere più competitivi finiscono a mio avviso il Mezzogiorno
La principale area d'Europa su cui investire per le maggiori potenzialità di sviluppo sostenibile e conclusive fonti energetiche rinnovabili e d'importazione dal Mediterraneo
In un'Italia che sta vivendo una straordinaria crisi energetica che va affrontato anche riducendo rapidamente la pressione fiscale sui costi dell'energia pelle in paese le famiglie la dico grosso oggi da Napoli
Ma gli extraprofitti sono anche quelli dello Stato
Perché nel momento in cui schizza in alto si moltiplica il prezzo dell'energia l'aliquota fiscale non può il seguire e assommarsi
Identica realizzando extra profitti per lo Stato io capisco che lo Stato ha bisogno di poi redistribuire ma prima di redistribuire bisogna che le imprese sopravvivano
Bisogna che le in paese sopravvivono e per farle sopravvive bisogna innanzitutto Abate
Abbattere le accise abbattere la pressione fiscale sul costo dell'Energia per lei in paese questo è un provvedimento equanime
Che non prevede assolutamente possibilità d'impresa Inferentia abilità all'uno o all'altro chi ha una partita IVA nelle camere di commercio e quindi a un'attività di impresa
Deve avere una pressione fiscale agevolata urgentemente assolutamente urgentemente evitando che gli extraprofitti vengono fatte dallo Stato a carico dell'impresa
Che poi ricevere il bonus poi prende dopo molti mesi devono fare molta burocrazia e nel frattempo possono avere delle crisi d'impresa che le scoraggiano soprattutto
Occorre a mio avviso concretizzare al più presto gli investimenti per il PM che investe gran parte delle risorse proprio nel Sud
Con una disposizione della legge settantasette del due mila e ventuno che prevede che almeno il quaranta per cento delle risorse sia destinato alle regioni del Mezzogiorno questa mattina il Sole ventiquattro Ore dedica una pagina ha una preoccupazione ovverosia che rispetto al quaranta per cento destinato per legge
Vi sia una punizione nel Mezzogiorno sono del trentadue trentatré per cento perché taluni enti locali non sarebbero in grado di applicare questi incassi questi di realizzare questi investimenti questa è una sfida civile
Assolutamente vera perché il pm anche democratico e pluralista nel senso che non accentra tutta la gestione rispetta le Autonomie locali ci sono i problemi di funzionalità che Giorgio indicava in apertura della sua bella relazione ma c'è anche a dispetto
Di un'autonomia e di conseguenza poi dobbiamo fare anche dei bilanci le banche e finisco su questo
Sono molti impegni impegnate a sostenere le istituzioni e le in paese nell'attuazione urgente del PM
Da marzo due mila ventuno i prestiti nel Mezzogiorno crescono oltre la media nazionale in percentuale circa doppia ecco il perché dei dati del direttore
Poc'anzi trainati dai prestiti alle imprese
Però il problema è che nel Mezzogiorno viene una minore qualità dei prestiti e ancora un elevato livello di deterioramento dei prestiti e delle in paese
Io o con un grado di sofferenza che è ancora più alto della media nazionale e che bisogna fare il possibile per comparire comprimere banche e il Paese
Il maggior rischio nel Mezzogiorno comporta una maggior costo del credito nel sotto
Dove i tempi della giustizia civile solo in genere superiori e spesse volte molto superiori rispetto al Centro-Nord
Le banche per le imprese operano innanzitutto con i finanziamenti in qualche modo garantiti
Dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese che nel periodo di emergenza colpita dal diciassette marzo due mila venti al giugno ventidue ha concesso settecentoquindici mila duecentonovantuno garanzie
Più nel Mezzogiorno che nel centro Italia anche questo è un dato originali
A fronte di finanziamenti bancari di oltre cinquanta miliardi via euro per il Mezzogiorno
Le banche inoltre sono impegnati al sostegno agevolato delle imprese con l'applicazione della legge nuova Sabatini che dispone un contributo maggiore per le imprese localizzate nel Mezzogiorno
Complessivamente al trenta giugno due mila ventidue il totale dei prestiti alle imprese famiglie nel Mezzogiorno ammontava a oltre duecentoquaranta miliardi di Euro
Con una variazione annua del più due otto per cento superiore alla media italiana che è incrementata del due virgola due per cento
Questo non per dire che va tutto bene tutt'altro
Ma per dire che ci sono dei germogli come quelle ben indicati da Giorgio in apertura che vanno sostenuti e valorizzati anche ha di fronte alle emergenze alla gravità dei problemi
E ci troviamo assolutamente di fronte perché noi potremmo anche oggi vive una possibilità di ripresa di una
Fase di ripresa per il Mezzogiorno dove purtroppo si è perduta soprattutto la speranza
Noi dobbiamo ricreare non solo la certezza del diritto penale minori livelli di rischiosità ma dobbiamo fare aumentarle la speranza e la fiducia
La fiducia che investendo nel Mezzogiorno
Si investe non nel passato ma si investe nel futuro della sostenibilità e di una nuova centralità italiana europea nel Mezzogiorno grazie
Ringrazio presidente Patuelli ringrazio tutti voi perché
Voglio dire la mattinata è stata non breve io credo molto interessante
Già questa è una tappa magari poi ci diamo appuntamento al torneo di fare qualcosa anche su qualche tema più specifico così come sono emersi questa mattina e quindi ringrazio Angeleri industriale rialzamento sentito
Spero veramente che da stamattina che possa nascere qualcosa che sul piano concreto visto che ci ci si chiede chiediamo concretezza possa dare qualche risultato grazie ancora